Passato, Presente, Futuro

di Cloorophilla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 1O ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


Chapter 1

CAPITOLO 1

Driiiiin-drin-driiiin-drin. Draco si sollevò dal letto per spegnere la sveglia.

-Ma si può sapere da quand’è che la sveglia suona alle…alle…alle 7? Cosa? Cavolo, sono stramaledettamente in ritardo!-  e si alzò veloce dal letto, correndo in bagno. Mentre l’acqua scorreva sentì Blaise che rideva dalla camera, evidentemente trovava alquanto divertente il fatto che al primo giorno di scuola dell’ultimo e stramaledetto anno lui facesse tardi.

-Blaise, giuro che questa della sveglia me la paghi, maledetto figlio di una serpe!- gridò

-sempre un piacere amico!- rispose Blaise dall’altra –non sai quanto è divertente!

Draco decise di lasciar stare e s’infilò veloce la divisa. Ancora 5 minuti di tempo prima che iniziasse la colazione, e lui non voleva entrare quando tutti erano già seduti per non attirare troppo l’attenzione. Anche se, a pensarci bene, non avrebbe fatto molta differenza, pensò sorridendo amaramente.

Uscì dalla sala comune dei Serpeverde aggiustandosi i capelli e imprecando perché non aveva avuto tempo di pettinarli come si deve. Camminò guardando dritto davanti a sé, cercando di apparire normale e di ridere alle continue battute di Blaise, che cercava di alleggerire la tensione.

Non era stato molto favorevole al ritorno a scuola, ma la McGranitt, ormai nuova preside, era stata irremovibile: la sua istruzione non doveva essere interrotta, era l’unica arma con la quale avrebbe potuto dimostrare a tutti che i pregiudizi erano solo parole gettate al vento.

Aveva finto di esserne seccato ma in realtà la cosa non gli dispiaceva poi così tanto…quelle vecchie mura erano intrise di ricordi di ogni genere, sia piacevoli che spiacevoli e ormai erano diventate una parte del suo passato.

Già, il suo passato.

Ora non doveva pensare ad altro che al futuro, ma era più facile a dirsi che a farsi!

Scosse la testa per scacciare quei tristi pensieri…non era il caso di rovinarsi la giornata dalla mattina presto, per quello ci sarebbe stato tempo dopo.

Come aveva sperato quando entrò nella sala grande erano pochi quelli già seduti. Il che non fece differenza perché tutti lo attendevano e si girarono immediatamente a guardarlo, seguendolo con gli occhi finchè non si fu seduto. Il chiacchiericcio era decisamente aumentato e si sentivano volare stralci di frasi del tipo:

-ma come può non vergognarsi?

-io non mi sarei mai fatto vedere…

-che faccia tosta…

-quel lurido figlio di Mangiamorte…

E molti, molti altri commenti che Draco cercò di ignorare, concentrandosi sul bicchiere di succo che stringeva tra le dita.

-amico, tra poco lo spacchi, rilassati e non dargli retta

 Sbuffò. Sapeva che Blaise aveva ragione a rimproverarlo per la sue reazione esagerata ma avrebbe voluto vedere lui al suo posto…

Dopo qualche altro minuto passato ad osservare il liquido arancione che vorticava all’interno del calice mosso dalle sue dita, decise che poteva arrischiarsi a dare un’occhiatina.

Si pentì subito di averlo fatto, perché tutti gli scolari che con gli occhi seguivano ogni suo movimento si volsero immediatamente altrove, come temendo di essere puniti. Solo un paio di occhi continuarono insistenti a fissarlo: Potter.

C’era da immaginarselo! Tutto tronfio Potter si godeva il disagio e la sventura del suo nemico numero 2. Almeno credo che io venga dopo di Voldemort, altrimenti mi sentirei lusingato!, pensò Draco. Resse lo sguardo d’odio e disgusto dello sfregiato, fino a che fu costretto a distogliere lo sguardo, richiamato da pel di carota, la sua fidanzata. Che disgusto- pensò- guardali i due piccioni! Se ne stanno lì a tubare! Poi spostò lo sguardo verso lenticchia, seduto di fianco a Potter come il suo fedele cane.

 Però al mitico trio degli eroi mancava una persona…la mezzosangue! La miss so tutto io, quella antipatica lingua biforcuta degna di un serpente. Chissà perché non era lì… cercò con gli occhi lungo il tavolo Grifondoro, e alla fine la vide, seduta all’opposto dei suoi amichetti, che rimestava la zuppa con il cucchiaio, lo sguardo perso. Draco per la prima volta dopo mesi di apatia, provò un nuovo sentimento oltre all’odio: curiosità.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


capitolo 2

CAPITOLO 2

 

 

Cazzo! Sono in ritardo!- Draco correva a perdifiato per i sotterranei, diretto all’aula di pozioni. La McGranitt l’aveva trattenuto a lungo a ciarlare sul suo inserimento, come se fosse un raro esemplare in dotazione a un nuovo zoo. E forse è proprio così, pensò divertito. Era la novità… era un Mangiamorte pentito…un doppio traditore.

Si diede mentalmente dello stupido…era mai possibile che la sua mente dovesse sempre vertere su argomenti così nefasti?

Sono un masochista evidentemente – pensò – e la cosa peggiore è che ora sto correndo a rotta di collo per questo sotterraneo con la paura di arrivare tardi ad una stupida lezione di pozioni che probabilmente non mi insegnerà nulla che io già non sappia.

Rallentò l’andatura, con un ghigno sulle labbra – guarda come sto diventando…la mia coscienza tra poco sarà più a posto di quella di Paciok che non ha mai neppure ucciso un insetto-

Con le mani in tasca proseguì di malavoglia fino a che non arrivò alla porta scura dell’aula di pozioni. Sollevò la mano che spiccava candida contro il legno e diede due colpi veloci.

-avantii!- lo accolse la vocetta squillante di Lumacorno –oh signor Malfoy! Un po’ in ritardo non crede? Ma per stavolta chiudo un occhio!- vociò allegramente

Passando di fianco a Potter sentì che diceva al suo fedele cane: -chiude un occhio perché ha paura che gli mandi una Cruciatus, conoscendolo!- e si girò a sorridergli cinicamente.

Draco lo ignorò e si diresse verso l’ala dei Serpeverde che però era tutta occupata. Sbuffò. Era possibile che toccassero tutte a lui le noie?

-signor Malfoy? C’è un posto vicino alla signorina Granger, laggiù nell’ultima fila-

Seccato si diresse verso il banco. Pure quella gli toccava. La mezzosangue! Si sedette e con la coda dell’occhio vide che la Granger era seduta rigida sulla sedia, il calderone quasi vuoto, cosa assai strana per una che ambiva sempre ad essere la prima in tutto.

 Accortasi che la guardava alzò gli occhi a sua volta. Draco rimase stupito. Non c’era traccia di odio nei suoi occhi, come invece si era aspettato, ma solo rabbia e dolore, probabilmente non rivolto a lui.

Strano…da quella mattina riceveva occhiate al vetriolo da chiunque, persino da ragazzi mai visti prima, eppure, l’unica persona da cui se l’aspettava veramente, non lo fissava con astio.

Distolse gli occhi, la curiosità che cresceva prepotente dentro di lui. Alla fine non seppe più resistere, nonostante si sentisse lievemente infantile.

 Strappò un pezzo di carta e scrisse: il trio degli eroi si è sciolto per caso? E glielo passò. Lei rimase stupita, ma non alzò gli occhi.

 Quando prese il foglio un’ombra le passò sul viso, ma rispose ugualmente: non mi pare e non credo che ciò debba interessarti Malfoy. Draco lesse, divertito. Non è che potresti chiamarmi Draco?.

E lei: credevo fossi orgoglioso del cognome che porti. Quando lo lesse, Draco perse quell’apparenza disinvolta e strafottente che usava per nascondere i suoi veri sentimenti. Si prese la testa tra le mani, chiudendo gli occhi e cercando di non mettersi a urlare dalla disperazione. Era mai possibile che tutti lo considerassero così?

Cercò di ricomporsi, passando le lunghe dita affusolate tra i capelli fini e scrisse: ti sbagli. Io odio quel nome. E ancora di più odio colui che me lo ha imposto. Ma tanto voi non potete capire. Siete solo concentrati sulle apparenze, siete appagati di quello. Non pensate che non solo voi proviate nobili sentimenti, o che solo voi abbiate un cuore in cui nascondere odio e sofferenza.

E le passò bruscamente il foglio. Poi la fissò aspettandosi uno sguardo sprezzante o almeno scettico, e invece vide una lacrima che, furtiva, penetrò le ciglia di lei, che, rabbiosamente, la tolse con un gesto. Poi si girò e guardandolo negli occhi gli disse, in un sussurro:

-scusa.

 

 

 

 

 

Alethewriter’s space

Allora? Cosa ve ne pare?? Comunque vi avviso che questo è l’ultimo mini-capitolo che posterò, gli altri spero che vi soddisferanno di più. Il fatto è che questi primi due appartengono ad un progetto che risale a un bel po’ di tempo fa a cui tengo molto, perciò non volevo modificarli eccessivamente. Quindi, come già qualcuno mi ha fatto notare, scusate ogni errore nella forma o nelle descrizioni…spero che i prossimi saranno più graditi J

Ora volevo ringraziare le mie prime lettrici:

merygreis, hai visto? Ho aggiornato abbastanza in fretta; spero che ti sia piaciuto questo capitolo!

Twilighterina, ho soddisfatto la tua curiosità?? ;)

Hermgrenger, spero che anche questo ti sia piaciuto

Lyla_Sly,tranquilla, non mi offendo…anzi, dalle critiche si impara, no?

 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


CAPITOLO 3

CAPITOLO 3


Non voleva ammetterlo a se stessa ma sì, era stupita. E non poco. Si era sentita una specie di verme, anzi di un serpente per rimanere in tema, quando aveva scritto quello a Draco. Lei immaginava che avrebbe risposto con la stessa moneta, con il suo tipico sarcasmo velenoso, magari insultandola…ma quello proprio no.

 Non l’aveva previsto. Per un istante, quando lui aveva chiuso gli occhi, con la testa tra le mani, era riuscita a vedere sotto la facciata, proprio come gli aveva scritto lui. E quello che aveva visto la tormentava, tornandole alla mente. Era come un piccolo pulcino bagnato, solo e abbandonato sotto la pioggia, che per ripararsi dai corvi si ricopre con le piume di un’aquila, per far più paura. Non riusciva a togliersi dalla mente né quell’immagine, né lui.

 

Draco continuava a maledirsi per quel momento di debolezza che aveva mostrato di fronte alla mezzosangue. Lui, Draco Malfoy che si lascia sopraffare dalle emozioni di fronte a qualcuno che non sia Blaise, con cui già ha difficoltà. E poi quella lacrima che le è scivolata giù… scrollò la testa, rabbioso. Brutto idiota che non sono altro…ma che cazzo mi prende? Prima mi mostro debole e poi penso anche a cose così sdolcinate! Sono una vergogna ambulante! E per di più è proprio lei, quella ridicola mezzosangue saputella.

Mentre pensava camminava in giro per i corridoi, senza una meta precisa,quando andò a sbattere contro qualcuno che cadde per terra con un fragore assordante. Stupito abbassò lo sguardo e per terra vide la Granger circondata da libri e boccette di vetro in frantumi. Stupito la guardò mentre raccoglieva i volumoni e li impilava. Si abbassò e la aiutò, poi stese una mano per aiutarla, ma lei, sempre con lo sguardo basso, si alzò da sola.

-ecco fatto! Tutti i libri per terra, e cosa ancora più catastrofica, le boccette che avevo comprato sono rotte! E così immagino che dovrò comprarne altre!- sbuffò. Poi alzò gli occhi, e li sgranò per la sorpresa quando vide che era lui.

Subito riabbassò lo sguardo.

-scusa, non ti avevo vista.

-oh figurati…non è niente, a parte il fatto che dovrò pulire i cocci e comprare altre boccette, ma forse questo te l’ho già detto,vero?

-ehm, sì- disse Draco ancora imbarazzato –se vuoi ti aiuto a portare i libri, così ti evito altri incidenti.

-grazie, ma faccio da sola…devo portarle in camera, e come ben sai non potresti comunque entrare.

-però te li posso portare almeno fino all’entrata della sala comune, no?- ma si può sapere perché cavolo il mio tono di voce è così speranzoso? E poi a me non dovrebbe importarmene nulla- pensò.

-se proprio insisti, allora tieni!- e gli scaraventò tra le braccia tutti i libri. Non aspettandosi fossero così pesanti Draco barcollò indietro e si dovette appoggiare alla parete.

-ti credevo più forte- lo prese in giro e poi chiamò Gazza che girava lì intorno per togliere i vetri. A lavoro finito gli tolse metà fardello con un sorriso e si avviò spedita.

Camminarono in silenzio, ma nelle loro menti il chiasso era infernale; Draco si stava chiedendo perché mai era lì a fare da facchino alla mezzosangue che gli camminava avanti spedita, e lei si stava chiedendo il perché lui si stava comportando così gentilmente, cosa assai strana per un Serpeverde., figuriamoci per il Re delle serpi.

E inoltre stava pensando a come chiedergli scusa senza sembrare troppo invadente o troppo preoccupata dei suoi sentimenti.

Ma tutti e due non sapevano iniziare, e arrivarono al quadro della Signora Grassa senza aver scambiato una parola. Si fermarono impacciati.

-bè…grazie per avermi aiutata a portarli Malf… Draco.

-di niente… -cavolo, e ora che le dico? Mica la posso far andare via così –ehm…e ora come farai con le boccette?- buttò lì.

-già…le boccette…che seccatura! Le avevo comprate da poco, erano nuove!

-potevi prendere quelle infrangibili, no? Oppure, visto che sei tanto brava, farci un incantesimo, mezzosangue.

Hermione arrossì violentemente, ma pronta ribattè- se avessi saputo che un…un…uno sbadato Serpeverde con la testa tra le nuvole mi avesse buttato per terra proprio quando avevo le boccette in mano…allora avrei potuto anche farlo! Peccato che non sia una veggente!

Draco la ascoltava divertito, notando come si accendesse una luce nei suoi occhi quando ribatteva fieramente, e di come reclinava la testa da un lato, con i lunghi capelli ramati che ondeggiavano…per il santo Salazar…ma si può sapere che mi prende oggi? Sono più sdolcinato dello sfregiato con la rossa!

-comunque pensavo- disse- che avrei potuto accompagnarti a Hogsmeade per comprarne altra questa domenica- e sorrise con una luce maliziosa negli occhi.

Hermione era rimasta a bocca aperta per lo stupore, e le ci volle un po’ prima di rispondere:

-bè, in verità non saprei…io…io devo studiare per il compito di pozioni di lunedì…e poi fare una ricerca per trasfigurazione che è per martedì e…

 -se non vuoi non c’è bisogno che trovi scuse, basta che me lo dici- la interruppe –ne ho vissute di peggio in confronto a un rifiuto- rise amaramente –non importa mezzosangue, ciao.

Girò sui tacchi e s’incamminò pensoso; non gli era mai capitato di subire un rifiuto, lui, quello che tutte le ragazze ambivano solo un anno o due prima. Eppure non era cambiato chissà che, il look era sempre uguale… e poi capì che era lei a essere diversa, diversa da tutte quelle che si gettavano ai suoi piedi per compiacerlo.

Ma questo non cambia la situazione, maledizione! E sferrò un pugno allo stipite di una porta.

-hei ragazzo! Da quando in qua preferisci menare porte piuttosto che il tuo fratellino? - E Blaise lo spinse da dietro, giocoso.

-no, lascia Blaise, non ho voglia di scherzare oggi, lascia stare che una giornata di merda peggio di questa non può capitare.

-cos’è che ti preoccupa?

-oh lasciami stare ti ho detto!- e scostò con uno schiaffo la mano dell’amico per poi correre nella sua camera e chiudervisi a chiave. Ecco, ora era di malumore per colpa della mezzosangue! E il bello è che non riusciva a capire come fosse possibile che ora la sua faccia e la sua voce continuassero a girargli in mente.

-oh no no no no!!!!-scattò in piedi gridando –questa cosa è assurda, stupida, impossibile!- un’idea gli era fulminata in mente e ora ne era davvero spaventato. Si sedette sul letto e mormorò: e se mi fossi innamorato?

 

Quasi nello stesso momento Hermione crollava sul suo letto, piangendo. Ripensò a quegli grigi come il cielo nuvoloso, come il ghiaccio che ricopriva le acque scure del lago, che aveva visto così mutevoli: una volta maliziosi, ma per lo più tristi e delusi.

 Ripensò a quel ciuffo di capelli biondissimi che gli cadeva birichino su un occhio e la sua impazienza nel toglierlo da davanti, a quella bocca dal sorriso mesto, come di un cane che ha ricevuto troppe botte nella sua vita… e pianse ancora di più, perché era arrivata alla stessa conclusione di Draco: si era innamorata.

 

 

 

Alethewriter’s space

Hola!!! Allora…prima di tutto scusate per il ritardo ma in questo periodo ho tantissimo da fare per gli esami e quindi mi trovo un po’ in altro mare ;) Per quanto riguarda il capitolo…che ve ne pare? Forse è un po’ sdolcinato, me ne rendo conto, ma per una volta tanto mi piaceva vedere Draco come un ragazzo qualunque…

Poi volevo ringraziare:

hermgrenger, spero che ti piaccia anche questo di capitolo

Twilighterina, dimmi dimmi…qual è la tua teoria?? :P

E poi grazie anche a tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le seguite o che hanno anche solo letto!!

Alla prossima…

BESOS!!!

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


CAPITOLO 4

CAPITOLO 4

 

Non volevano crederci. Insomma, Hermione aveva odiato Draco sin dalla prima volta e Draco aveva odiato fin dalla prima volta Hermione, eppure se lei pensava a quegli occhi dolci e tristi, e lui ai suoi gesti che tradivano così tanta fragilità…

Il giorno dopo era un venerdì, e i Serpeverde e i Grifondoro non avevano nessuna lezione insieme, eppure Hermione doveva parlargli a tutti i costi. A colazione però lui non c’era.

Sdraiato sul letto con un cuscino sulla faccia e le mani dietro la testa, Draco si sentiva uno straccio. Tra i pensieri che gli giravano per la testa e quell’idiota matricolato di Blaise che continuava a ridere e a prenderlo in giro, non aveva voglia di affrontare l’ultima giornata della settimana. Tanto cosa voleva che importasse? E poi non voleva vederla, perché il suo rifiuto gli bruciava ancora. Non degnò di uno sguardo l’amico che usciva e continuò a rigirarsi nel letto e tra i pensieri.

Arrivò l’ora di pranzo, ma non aveva di nuovo fame e rimase a letto. Dopo un po’ però si stufò di se stesso e della sua apatia, e si vestì. Ormai non sarebbe andato lo stesso a lezione. E poi finalmente gli arrivò un’ illuminazione! E seppe cosa doveva fare. Doveva parlarle e cercare di avvicinarla, di conoscerla meglio, per poi tentare di far sparire quelle ombre di tristezza che aveva visto il primo giorno nei suoi occhi. Ecco cosa voleva! Voleva farla felice, vedere quella luce vivace che le animava il viso, e quella risata contagiosa…

 

Ora lo cerco e gli parlo. Devo scusarmi per averlo trattato male la prima volta, e anche ieri. Poverino…ha già sofferto tanto e non voglio più vedere i suoi occhi così tristi e addolorati. Voglio farlo sorridere con quel sorriso che non mostra mai. Quello vero. Voglio scoprire il Draco nascosto dietro la facciata….

 

Acci ma dove sarà mai? Lo sfregiato & company sono già usciti da un bel po’ e lei non si vede…eppure non voglio chiedere a loro neanche fossero gli ultimi rimasti in questa dannata scuola! Ma certo…potrebbe essere in biblioteca! Era sempre lì quelle poche volte che ci andavo per fare i compiti, gli altri anni. Deve essere lì, altrimenti dove?

 

 

E non c’era neanche a pranzo…per la barba di Merlino…ma si può sapere dove si caccia? Ho anche dovuto chiedere a Zabini, il che mi è costato molto…ma nemmeno lui sa dove sia! Forse è in riva al lago…l’acqua aiuta a pensare e rilassa…

Tutti e due stavano aspettando da almeno un’ora, lui in biblioteca, scrutato con sospetto dagli altri ragazzi, e lei in riva al lago, a lanciare sassolini. Esasperati, entrambi si alzarono e s’incamminarono verso la sala grande per la cena.

Perso nei suoi pensieri non guardava neanche dove stesse andando, fino a quando non sbattè contro qualcuno perso almeno quanto lui. I suoi riflessi da ex cercatore nella squadra di Quidditch agirono prima di lui, stringendo i polsi della persona di fronte prima che cadesse.

-scusa- disse annoiato, ma un tremito che gli si propagò dalle mani della persona che aveva urtato lo costrinse a alzare lo sguardo –Granger! Ecco, io…ti stavo cercando…

Hermione si mordicchiò il labbro, con il rossore che le imporporava il viso -anche io ti stavo cercando…io…posso parlarti?- disse abbassando lo sguardo, ormai con la faccia completamente in fiamme

-non qui però…vieni con me- e, prendendola per mano iniziò a correre dalla parte opposta degli altri, che li guardavano allibiti. Mentre correva, si chiese perché la mezzosangue continuasse a tremare…sperava solo che non avesse paura di lui!

Finalmente arrivò a destinazione, davanti alla grande porta della torre ovest, la sua preferita. Sempre tenendola per mano estrasse la bacchetta e aprì, entrando. L’interno era nella penombra, fatta eccezione per il riquadro di luce davanti alla finestra, che illuminava il soffice tappeto di polvere sul pavimento e i granelli che volteggiavano lievi, alzatisi con l’apertura della porta. Dalla finestra si poteva ammirare il lago e la Foresta Proibita, e ancora più oltre, fino a quando il cielo non si fondeva con la terra in un’unica linea scura all’orizzonte.

-che bello! Non sapevo che ci fosse un posto così in questo castello!- sussurrò Hermione staccandosi da lui.

-infatti non lo sa nessuno degli studenti…diciamo che non hanno mai voglia o tempo di venire in questo posto polveroso! Io lo scoprii al secondo anno…non facendo troppi compiti avevo tutto il tempo di gironzolare- sorrise –se vuoi sederti…attenta solo a non sporcarti –disse, rammaricato di aver dovuto lasciarle la mano

-sai cosa me ne importa di sporcarmi un po’?- borbottò

Rimasero un po’ in silenzio, osservando il cielo fuori che si tingeva di rosa e arancio per il tramonto.

-allora? non hai detto che volevi parlarmi?

-ah sì…bè…io volevo chiederti scusa per ieri, e del resto anche  per oggi…non mi sono comportata troppo bene e mi dispiace. Non avrei dovuto

-non importa, tranquilla…ma perché ti preoccupi così tanto di avermi ferito?

-non lo so neanche io in verità…è che mi fa male sapere che stai soffrendo o che sei triste o…solo

-io potrei dire la stessa cosa di te…perché il primo giorno avevi uno sguardo così perso e vuoto?- e le spostò una ciocca di capelli dal viso – così diverso da adesso….

-niente di importante…stavo solo pensando a tutti i compiti che dovevo fare, tra pozioni, ricerche e…

-perché continui a dirmi bugie?- la interruppe. Poi avvicinò il viso al suo, fino a essere a pochi centimetri di distanza –perché? se ci tieni così tanto a capire perché sono triste e se vuoi che te lo dica, allora anche io voglio sapere la verità

Hermione lo guardò negli occhi –prima tu

E  Draco iniziò a parlare, prima piano, quasi timoroso, e poi sempre più veloce, riversandole addosso tutti i sentimenti verso la vita che faceva, verso le persone che odiava, prima tra tutti suo padre, e parlò a lungo, tenendo la mano di Hermione tra le sue, giocherellandoci. Quando finì alzò lo sguardo, e vide per la seconda volta una lacrima scenderle dal viso, ma questa volta la prevenne, togliendola delicatamente con un dito. –e così ora sai tutto…

-non lo avrei mai creduto…e pensa quante volte ci siamo insultati e odiati per nulla…senza conoscerci…- rise con voce tremante

-se è per questo io non ti conosco ancora…ora tocca a te

Hermione guardò fuori e quando si accorse che era quasi notte saltò in piedi –scusa Draco…è tardi…devo scappare…- stava già per precipitarsi fuori quando Draco la trattenne per un braccio, costringendola a voltarsi. Le prese il viso con una mano e lo avvicinò al suo per la seconda volta –tanto non mi scappi…domani ti aspetto nella sala grande per andare a Hogsmeade, va bene?

Tutta rossa Hermione balbettò – v-va b-bene- e scappò via

Nella sua stanza pensò a tutto quello che le aveva detto Draco, e si sentì in qualche modo solidale a quel ragazzo dagli occhi tristi. Al pensiero di andare a Hogsmeade con lui il suo cuore fece qualche capriola.

 Ma com’è possibile che quando sono con lui non riesco a essere me stessa? È come se ci fosse qualcuno a frenarmi…penserà che sono una perfetta idiota! Ma dov’è finita tutta la sicurezza di quando lo prendevo a parolacce gli altri anni?

 

Nella sala comune dei Serpeverde era rimasto solo lui in piedi, anzi, stravaccato su una poltrona. Aveva cacciato lo sghignazzante Blaise dentro la camera, così avrebbe finito di rompergli le scatole.

Blaise non è così stupido come sembra…mi capisce meglio di chiunque…però potrebbe anche evitare di prendermi in giro di fronte a tutti! Stupido serpentello di montagna!...e domani l’accompagno a Hogsmeade…strano a dirsi ma sono impaziente più adesso che prima di una partita di Quidditch, quando ancora ci giocavo! Tutta la giornata insieme…almeno spero che non voglia correre via appena comprato le boccette! Sarebbe scortese da parte sua, ma se è vero che ci tiene così tanto a vedermi felice allora non capisco perché dovrebbe farlo, a meno che non abbia ancora capito quanto è importante per me!   E andò a letto, turbato da quel pensiero.

Alethewriter's space


Ciao a tutte!! Non saprei davvero come scusarmi per la mia luuunga assenza, ma come vi avevo già detto sono ultra impegnata con questi cavolo di esami... ^^'
Iniziano il 14 gli scritti e poi io dovrei passare il 23 o i l24 per gli orali, quindi ci risentiremo dopo questa data...se qualcuno di voi li ha già fatti non è che potrebbe dirmi qualcosa?? Perchè la mia agitazione va al di là dell'immaginabile!!!
Tornando al capitolo...devo ringraziare un mondo Twilighterina e marygreis, le mie uniche sostenitrici... :(  
Anche se il detto dice " pochi ma buoni" farebbe sempre piacere sentire un parere anche da qualcun altro...ma non importa, grazie lo stesso a coloro che leggono, e siete più di mille!!   x)
Che dire...spero di aggiornare relativamente in fretta...alla prossima!!
Bacioni!!!

 

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


CPITOLO 5

CAPITOLO 5

La mattina Draco si alzò presto, con una strana euforia addosso. Ci mise già solo 10 minuti per aggiustarsi i capelli, e altrettanti per decidere cosa mettere. Sarebbe stato lì ancora a lungo se Blaise, stufo della luce negli occhi e desideroso di dormire, non gli avesse lanciato un paio di jeans neri e una maglietta grigia aderente.

-tieni, rompiserpi di un maledetto biondino! E ora, se non ti dispiace VOGLIO DORMIREEEEEE!- e lo sbattè fuori

 

Nel mentre Hermione aveva gli stessi problemi, forse anche peggiori perché era indecisa tra gonna e pantaloni.

Se metto la gonna sarò più femminile e elegante…però non voglio sembrare una smorfiosa…e poi tanto sono costretta sempre a metterla durante le lezioni, quindi…vada per i pantaloni! Quindi…jeans grigi…e sopra?mmmm…mettiamoci una maglietta nera! È abbastanza classico ma anche casual…insomma, perfetto!!

 

Draco, consapevole che mancavano almeno dieci minuti prima di colazione, girovagò un po’ per i corridoi, maledicendo con insulti irripetibili il povero Blaise. Alla fine, stufo, decise di andare, tanto che male faceva arrivare prima? Entrò nella sala,  quale fu la sua sorpresa nel vedere che lei lo stava già aspettando, girata di schiena? Si fermò a guardarla, con un lieve sorriso che gli aleggiava sul volto, e poi si diresse di soppiatto verso di lei. Quando le fu alle spalle le mise le mani sugli occhi, trattenendo le risate.

Hermione trasalì, perché si era accorta subito di chi erano quelle mani…così calde, morbide e profumate. Santo Merlino, pensò, ci manca solo che mi metto a pensare al sapore che potrebbero avere!

-lo so che sei tu. Sei in anticipo, perché? A lezione arrivi sempre tardi! – rispose nervosamente.

Sempre tenendole le mani sugli occhi Draco le scivolò accanto, sedendosi sul bordo della panca –infatti oggi non è lezione!- le mormorò all’orecchio –è molto meglio!

Hermione si staccò per paura che lui potesse sentire che il suo cuore faceva BUM-BUM, BUM-BUM, BUM-BUM.

-ehm…allora possiamo andare…

-va bene- Draco si astenne dal dirle che lui non mangiava da un giorno intero e che avrebbe volentieri messo qualcosa nella pancia prima di andare. –mi nutro d’amore-mormorò.

Hermione si girò, rossa come lo stendardo dei Grifondoro sopra la sua testa –scusa, cosa hai detto?

Ma come cazzo fa a sentire così bene? – oh niente, non ti preoccupare…andiamo?- ora anche lui era rosso, e le passò davanti per nasconderlo. Quando uscì, il venticello che si era levato lo fece stare meglio, e piano piano tornò di un colorito presentabile. Si girò, e guardandola scoppiò a ridere.

-che c’è? Cos’ho fuori posto?- disse lei fermandosi e aggiustando i capelli –che c’è???

-no niente…tu sei bellissima, come sempre…

Lei non fece caso a quello che aveva detto, o almeno non lo diede a vedere, turbata dal suo scoppio di ilarità improvvisa – allora?-

-no è che…ci siamo vestiti uguali, invertendo i colori, però- e riprese a ridere

Sollevata anche Hermione rise.

-su andiamo- e la prese per mano.

-aspetta…non vorrai mica che ci vedano passeggiare per Hogsmeade mano nella mano, vero?

Draco rimase interdetto – e con ciò?

-penserebbero male!

-punto uno, calma. Stai diventando isterica- e le mise un dito sulle labbra per evitare che ribattesse –punto due, non me ne importa niente. Punto tre…a te, indipendentemente dai pettegolezzi che potremmo suscitare, fa piacere o no?

Cavolo…e ora come gli dico di no con quegli occhi grigi che mi fissano? E poi…in effetti a me non dispiace affatto…e chissene dei pettegolezzi! –no…non mi dispiace.

-allora perfetto! E poi è meglio che si abituino.

EH??? Hermione boccheggiò alla ricerca d’aria. Cosa aveva appena detto il biondo?

-Granger stai bene? Non per dire, ma sembra che tu abbia ingoiato un rospo!

-no no tutto a posto…ma tu cosa stavi dicendo?

Ops…mi sono spinto troppo in là…e se lei non vuole? Oltre a farci una figura di mer…di cioccolata, mi sentirei male! Ne ho già avuto abbastanza di essere stato rifiutato una volta e non vorrei ripetere l’esperienza…ho pur sempre una reputazione da difendere io!!!

-niente…adesso andiamo sul serio. Preferisci smaterializzarti o camminare?- fai che dica camminare, fai che dica camminare, fai che dica camminare, fai che dica

-camminare. Naturalmente se per te non è un problema.

Fantastico! - no no figurati…però preferirei se mi dessi la mano- le disse con uno sguardo malizioso. Lei gliela allungò, guardando a terra, e s’incamminarono.

-mi sembra che tu sia in debito con me, vero mezzosangue?

Sbuffò -ti dispiace se rimando il momento?

-si, e anche parecchio. Non mi pare onesto che ora tu sappia tutto di me e io niente di te

-certo che più che una serpe sembri una sanguisuga!

-una promessa è una promessa.

-lo so! Se almeno hai la pazienza di aspettare che arriviamo a Hogsmeade…

-no- Draco si fermò e si guardò intorno alla ricerca di un posto dove sedersi. Tutto intorno alla stradina c’erano boschi a perdita d’occhio –adesso stai tranquilla, non ti voglio sequestrare in un bosco, ma vieni con me e starai con me fino a che non mi dirai perché eri triste e cosa sta succedendo con il trio degli eroi!

-ma…

-niente ma, dai vieni! Prendila come una gita nel bosco!- Draco si sentiva felice…sì! Felice! Questa parola che per lui era nuova ora faceva parte del suo vocabolario! Corse fino al limitare del bosco, e si sedette su un ceppo. – prego miss Granger, si sieda!

-il tronco è freddo, disse non appena lo toccò- quindi preferisco rimanere in piedi

-a questo ci penso io- e la fece sedere sul suo ginocchio, cingendole la vita con un braccio – ora stai meglio?- le sussurrò

-sì grazie….- disse lei avvampando e rimanendo dritta come uno spillo

Draco ridacchiò, aspirando il profumo dei suoi capelli color bronzo. –allora? Vuoi deciderti? O preferisci passare il resto della giornata seduta qui?

-potresti anche smetterla con questi doppi sensi!

-io?- fece, il più innocentemente possibile –figurati!

-allora, vuoi ascoltare o no?

-certo, ti ascolto – e le appoggiò il mento sulla spalla, guardandola dal basso

-allora…tutto iniziò nelle vacanze, giù alla Tana- Draco fece una smorfia nel sentire il nome della dimora dei pezzenti per antonomasia ma lei lo ignorò –vedi… Harry e Ron si comportavano in maniera strana, cosa che per altro fanno ancora adesso! Iniziarono a vantarsi con tutti delle loro gesta, di come Lo avevano sconfitto, cosa che mai avevamo fatto prima di comune accordo…erano insopportabili. Addirittura Ginny, che stravede per Harry, a un certo punto si è incavolata, facendogli una lavata di testa. Per un po’ ha smesso, ma la tregua è durata appena qualche giorno e poi ha ripreso più di prima. Insultavano tutti i Serpeverde, maledicendoli, dicendo che gliel’avrebbero fatta pagare per tutto, arrivando addirittura ad architettare piani per eliminarli. In effetti fin qui la pensavo come loro anche se non smaniavo proprio la vostra morte, ma questo prima di incontrare… fai finta di non aver sentito- disse arrossendo, mentre Draco chiuse gli occhi, compiaciuto - Arrivati a scuola le cose sono peggiorate. A questo fatto si è aggiunto anche che Harry è molto bravo come cercatore, e ha iniziato a vantarsi con tutti, con le ragazze soprattutto. Povera Gin, lei non l’ha mai visto fare il deficiente con le altre e non mi ha voluto credere, accusandomi di essere solo gelosa perché erano così felici insieme…però dovevi vederlo baciare le altre sbattendole contro i muri, toccandole dappertutto… - Hermione chiuse gli occhi, un’espressione di disgusto in viso.

- se non vuoi continuare non fa niente…non pensavo fosse così doloroso per te.

La ragazza scosse la testa, in silenzio - poi, cosa ancora peggiore, quei due dementi hanno iniziato a farsi servire da primini e secondini, che non hanno il coraggio di opporsi e che sono alquanto fieri di aver tolto dalle spalle del “prescelto”- e fece una smorfia di disgusto- il cappotto. Ho cercato di parlar loro, ma è tutto inutile, mi ridono dietro, dicono che dovrei imitarli, perché del resto se ora il Mondo Magico è salvo è solo grazie a loro e quindi hanno tutto il diritto di essere riveriti. Allora ho giurato che non avrei più parlato loro finchè non fossero tornati normali. Ed è quello che sto facendo. Fine della storia…soddisfatto?

 

Draco, che era ancora appoggiato alla sua spalla, alzò la testa, la fissò negli occhi, come in cerca di qualcosa, e poi la strinse dolcemente al petto, affondando la testa nei suoi capelli. Hermione rimase rigida, poi piano piano si sciolse, e lo circondò con le braccia.

-e perché eri così riluttante a parlarne?

-vedi…per me loro sono la mia famiglia da quando sono diventata una strega e ho dovuto abbandonare i miei…e mi vergogno troppo di quello che fanno. È come se mi sentissi “sporca”, in senso metaforico ovviamente, come loro…non so se mi spiego…è come se anche io mi stia comportando nello stesso modo…ecco come mi sento. Tutti sono abituati a vederci come una cosa sola quasi e di conseguenza qualsiasi cosa facciano loro è automatico il collegamento con me…ma poi fosse solo questo…il fatto è che loro per me sono sempre stati dei punti di riferimento, delle persone su cui contare, le uniche a cui potermi confidare, a cui rivelare i miei problemi…e ora? Ora sono praticamente sola e senza amici perché ormai loro…loro sono diventati così…-

Le sue parole vennero interrotte dai forti singhiozzi che le squassavano il petto.

Draco si limitò a stringerla ancora più forte, il viso affondato nella sua massa di ricci.

Per un po’ ci fu silenzio, interrotto solo dai singulti di Hermione che si fecero sempre più tenui.

Erano ancora abbracciati quando Draco parlò

 -però non mi hai detto tutto…non può essere che quel giorno fossi…così abbattuta e spenta solo per quello, pur capendo che ti dispiace che i due…i due cosi si comportino così…sembrano quasi due serpi!- ridacchiò

Appoggiata alla sua spalla, Hermione decise di essere sincera con lui, lui che le aveva aperto il suo cuore. Non le rimaneva più nessuno pensò sconsolata, tanto valeva fidarsi di Draco.

 –hai ragione…non era solo per quello…è che…non so come dirtelo…alla Tana Ron mi ha chiesto…se volessi diventare la sua ragazza- disse tutto d’un fiato

Cazzo no!! Ma come si permette quella stupida Lenticchia? Lui e lei? Porco tasso nooooooo! Cercò di rimettere ordine nella testa, e con voce più calma fece

-Cosa gli hai risposto?

Lei si staccò di botto, guardandolo negli occhi iniziò a parlare concitatamente

-ma cosa credi che gli abbia risposto!? Ti ho appena finito di dire che quello non è il Ron che era il mio migliore amico! È solo uno stupido babbeo uguale a tutti gli altri! Come potevo buttarmi tra le sue braccia allegramente?

-e se fosse stato come un tempo…cosa gli avresti risposto?- Draco tremò, aspettando che rispondesse

-non so…una parte di me avrebbe anche voluto rispondere di sì- Draco cercò di soffocare un rantolo – ma alla fine credo di no…gli avrei risposto di no ugualmente, ecco…lui per me è un amico…certo, gli voglio tanto bene…ma da lì a quello…

Hermione, ancora in braccio a Draco, stava giocando con un filo che spuntava dai jeans, evitando accuratamente di guardarlo in faccia. Dopo un po’ però, visto che lui non parlava, si girò per osservarlo, e si ritrovò con il suo viso di fronte.

-Granger…- mormorò lui, senza perdere il contatto visivo, un lieve rossore che colorava la sua pelle diafana –ho paura di una cosa…

-cosa?- rispose lei  a voce altrettanto bassa, lo sguardo incatenato al suo.

Ma  lui, al posto di rispondere le prese delicatamente il viso tra le mani, e fissandola con quel suo dolce sguardo grigio, la baciò.

Appoggiò lievemente le labbra sulle sue, senza fretta, trattenendole a lungo, poi si staccò, tenendo ancora il viso di lei tra le mani.

Quel bacio a fior di labbra, così puro e casto come lui non ne aveva mai dati a tutte le sue precedenti conquiste, valeva più di mille parole.

 

 

Alethewriter's space

Allora, rieccomi qui!! Alla fine gli esami li ho brillantemente superati, maledicendomi anzi per aver passato tutti i miei pomeriggi a ripassare il programma, cosa che si è rivelata decisamente inutile...

A parte ciò che altro dire...il nostro Draco, che forse odierete perchè troppo sdolcinato, ha fatto la prima mossa e pare che alla nostra triste donzella non dispiaccia poi così tanto... del resto a chi è che dispiacerebbe essere al suo posto?? *-*

Ora vai con i ringraziamenti, che, mi duole dirlo, ma sono sempre piuttosto pochi....

Twilighterina, hai ufficialmente vinto il premio fedeltà, che ti dà diritto ad una giornata intera con Draco Malfoy (mi dispiace per la notte ma era già occupato!!). Dovrai trovarti a Desiderio, in provincia di Irrealizzabile in via Continua pure a sognare  all'alba, per una fantastica giornata con il mago più fico del mondo magico!!

LisaAngius, hai commentato il primo ma ti rispondo qui...che dire...grazie !! Ovvio che continuerò a seguire la tua storia, per lo meno fino a quando non sarà finita (anche perchè dopo sarebbe un po' difficile -.-''). Alla fine il tuo in bocca al lupo mi ha portato fortuna!!

OoOTrilli and DracoOoO, ciao!!  Che dire, grazie per i complimenti! In effetti l'ho pensato anche io...però ormai era fatta...mettiamo che sia stato il cosiddetto "colpo di fulmine"! 

 Bene...ora ho finito e scusate se sono stata troppo prolissa ma oggi ero particolarmente in vena!! Che dire...spero di postare un po' regolarmente ( ale ma a chi vuoi darla a bere?? ) e poi...arrivederci alla prossima!!

BACIONI!!! 

Ale

 

 

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


Capitolo 6

CAPITOLO 6

 

Draco non era mai stato tanto felice in tutta la sua vita.

 Addirittura vincere una partita di Quidditch o provare l’ebbrezza di uno spericolato volo in sella alla sua scopa non era paragonabile a quello che provava ora. Era come se galleggiasse sospeso a qualche metro da terra, e sarebbe stato capace anche di prendere il volo per fluttuare libero in aria se non avesse stretto la mano della mezzosangue, che lo fermava come un’ancora. Già, la mezzosangue ora era diventata la “sua mezzosangue”, e, con quell’aggettivo possessivo davanti, era tutt’altra cosa!

 

Anche Hermione era felice, anche se in maniera un po’ più contenuta della persona che le camminava di fianco con quel sorriso ebete stampato in faccia. Ogni tanto gli lanciava un’occhiata, e il fatto che continuasse ad avere quell’espressione da quando avevano lasciato il bosco, la preoccupava un po’.

Per il portentoso Merlino…spero solo che ora che finalmente l’ho trovato non diventi una specie di Neville… stava già avendo nitide visioni in merito, quando sentì che le stava parlando. Si girò mortificata, e guardarlo, vederlo così bello fugò le immagini che fino a poco prima le affollavano la testa

-scusa? Perdonami…non ti stavo seguendo…dicevi?

-no, niente, più che altro stavo pensando ad alta voce

-riguardo a?- chiese incuriosita

-stavo immaginando il mio cuore, come se fosse un oggetto…fino adesso è come se fosse caduto molte volte, rompendosi in più punti, e io, pazientemente, l’abbia incollato con lo scotch. Ora sento che non cadrà più…che rimarrà così, come in una scatola rivestita di bambagia…con ancora lo scotch attaccato, perché quello è impossibile da togliere…ma almeno non ne dovrò più aggiungere. Anche perché ho la consapevolezza che se dovesse cadere ancora una volta, non riuscirei più a ripararlo, e tutto lo scotch si staccherebbe, lasciandolo pieno di fratture. Un po’ come le boccette che ti sono cadute l’altro ieri-  sorrise.

Ma, notò Hermione, nel suo sguardo non c’era traccia di allegria, solo una sorta di tormento, come se quello che aveva appena detto gli fosse costato molta fatica

-insomma staresti cercando di dirmi che il tuo cuore è una specie di palla di scotch?- ironizzò lei, tentando di farlo almeno  sorridere. E ci riuscì.

-esatto…puoi vederla così- ridacchiò divertito –ma ora basta pensare a cose tristi…vedo i tetti di Hogsmeade laggiù…ti va di fare una corsa? E, senza aspettare risposta la trascinò via ridendo.

 

Giunsero all’inizio del paese senza fiato, e si piegarono per riprenderne un po’.

-non correvo così da quella volta che dovetti accompagnare Ron da Hagrid perché stava vomitando lumache…già…. chissà chi glielo aveva lanciato quell’incantesimo!

-in verità se lo era lanciato da solo con la sua bacchetta rotta…io non c’entravo per niente- rise

-già- storse la bocca lei –chissà perché era iniziata la lite!

Draco rivisse per un attimo quel momento, con lui che urlava a Hermione “sporca mezzosangue”, sputandole sui piedi, e Ron che gli si scagliava contro

-che dire…allora esagerai un po’…ora direi che sei la mia mezzosangue…decisamente più appropriato, no?

Hermione arrossì, ridendo, ma la risata le morì in gola.

-cos’hai? Cosa ti succede? Stai male?- si preoccupò Draco

Per tutta risposta gli occhi le si riempirono di lacrime, e fece un cenno con la testa verso un punto alle sue spalle, visto che lui le era di fronte. Draco si girò lentamente. Santo Salazar, pensò, che schifo! Neanche negli anni in cui me la spassavo di più ho mai fatto certe cose!

All’angolo, appoggiati in maniera strafottente all’angolo del piccolo bar, c’erano Harry e Ron. Ma la cosa che colpiva maggiormente, oltre al fatto che stavano fumando una sigaretta con fare disinvolto, era il fatto che erano circondati da ragazze. E non del primo anno, tutte del settimo, alcune anche più grandi, che lui a scuola non aveva mai visto. E poi, come ciliegina sulla torta, Harry circondava le spalle di una bellissima ragazza dai capelli turchesi, con una profondissima scollatura che lasciava poco all’immaginazione. Ron invece si accontentava di una Corvonero altrettanto formosa e vestita in maniera altrettanto scandalosa, che era languidamente appoggiata alla sua spalla, e che non smetteva di mormorargli all’orecchio chissà cosa.

 

Distolse gli occhi disgustato, e abbracciò stretta Hermione, che si rannicchiò contro il suo petto, singhiozzando. Le baciò i capelli e la portò via, per una strada laterale, semi deserta, fatta eccezione per qualche studente del primo anno.

 

Camminarono un po’, fino ad arrivare a un altro bar, dove si sedettero.

-vuoi qualcosa? –le chiese premuroso

-no…a parte non esistere, per non essere costretta a vedere certe cose…- e nascose la faccia tra le mani

-su, non dire così…tu non potresti non esistere! Io cosa farei altrimenti?- e le tolse delicatamente le mani dagli occhi

-quello che hai fatto fino adesso…

Le prese i polsi e la costrinse a guardarlo –ora tu sei la mia mezzosangue, capito? E non potrei fare nulla senza sapere che ci sei tu.

Poi si alzò, e, tenendola per mano la portò a comprare le boccette.

Mentre lei stava scegliendo, il cervello di Draco lavorava febbrilmente, senza produrre molto, per altro. Non riusciva a capire cosa gli stesse succedendo…lui non aveva mai fatto confidenze a nessuno, e ora che aveva lei, gli costava ancora di più esprimere a parole tutto l’amore che provava nei suoi confronti.

Mi dispiace troppo vederla così…devo assolutamente andare a parlare con quei due esseri! Anche se ho paura che non riuscirò a trattenermi dal…

-Draco?

-si?

-se vuoi possiamo andare… - perché ha quell’espressione strana in viso? Oh, spero solo che non sia perché mi sono messa a piangere rovinando tutto! Ma quanto sei stupida Hermione Jane Granger? Rovinare così il giorno che, probabilmente è stato il più bello di tutti fino ad ora!

 

Arrivarono al castello in poco tempo, smaterializzandosi. Draco sembrava un po’ più felice quando arrivarono, anche se aveva ancora le ciglia aggrottate. La aiutò a portare le boccette fino all’entrata della sala comune dei Grifondoro, dove si fermò

-vuoi entrare?- gli chiese lei –tanto non c’è nessuno a quest’ora…con il bel tempo che c’è saranno tutti fuori-

-come vuoi – cercò di mettere un po’ di entusiasmo nella voce, ma non era sicuro di esserci riuscito. Il punto è che non gli andava a genio l’idea di entrare nella tana del leone…

 

Una volta dentro si guardò intorno, stupito. –bè, a parte il colore…devo ammettere che un po’ di stile c’è anche qui…naturalmente non come da noi, ma mi posso accontentare!

Si buttò su una poltrona, con le gambe che penzolavano da un bracciolo, e osservò Hermione che, impacciata, continuava a riordinare i libri già perfettamente impilati sul tavolino.

-non è che stai per caso cercando di evitarmi?- domandò malizioso. Poi, con un movimento fluido, degno di un serpente, si alzò in piedi e cinse Hermione, di spalle, per la vita. Scostandole i capelli le baciò il collo, e sorrise divertito sentendo che lei ebbe un fremito.  Tenendola stretta la fece voltare, baciandola sulle labbra, prima con dolcezza e poi sempre più avidamente, come un assetato nel deserto che finalmente ha trovato un bicchiere d’acqua. Sempre baciandola la portò sulla poltrona, facendola accomodare sopra il suo ginocchio. Fermandosi per riprendere fiato le sussurrò all’orecchio – ti amo -  e riprese da dove si era interrotto.

Alethewriter's space:

Ciao a tutti dolci fans!!! Che dire...siete voi che dovete darmi un parere su questo nuovo chap!!

Prima di tutto chiedo scusa a coloro che sono accaniti sostenitori/trici del Bambino sopravvissuto e del suo prode compare Pel di Carota, ma il mio limite di sopportazione verso di loro si è ormai esaurito da tempo...

Quindi per adesso lasciamoli lì a godersi la bella vita...finchè durerà ovviamente!!

Passiamo ai ringraziamenti...prima di tutto grazie a coloro che ho soprannominato i "lettori fantasma", cioè quelli che leggono leggono ma non esprimono pareri...e poi vai con i miei lettori in carne e ossa, o forse è meglio in "schermo e tastiera"??:

OoOTrilli and DracoOoO...andiamo sempre più d'accordo!! Quei due palloni gonfiati...ora non so se tu sia già partita, anche se molto probabilmente sì, data la  proverbiale lentezza con cui aggiorno...^^'' ma spero lo stesso di risentirti dopo!!!

LisaAngius: figurati figurati figurati!!! Per me è già fantastico che ci sia qualcuno che esprime un parere su questa mia vecchia storia...ma a quale facoltà sei iscritta, se on sono troppo indiscreta?? Bene...spero di risentire anche te...alla prossima!!

Twilighterina mia...e tu dove sei svanita? Sei rimasta all'appuntamento con Draco rapendolo e tenendolo sotto chiave in cantina solo per te?? Sarebbe comprensibile, ma sappi che non lo lascerò mai lì...perchè ne volgio un po' anche io!!! Comunque spero davvero di risentirti, a meno che non sia passata anche tu dalla parte dei "lettori fantasma", altrimenti non c'è proprio più speranza!!

Ora che ho finito di fantasticare allegramente vi lascio alla prossima...

BACI, Ale!!

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 ***


Capitolo 7

CAPITOLO 7

 

Come si era ripromesso, il giorno dopo decise di andare a parlare a Potty e Lenticchia, l’unico problema è che non voleva ci fosse Hermione ad assistere. Aspettò tutta la mattinata prima di trovare l’occasione. Hermione era andata a prendere dei libri che aveva dimenticato nella sua camera e i Fantastici Due si stavano avviando verso i sotterranei.

Draco li rincorse e si fermò davanti a loro.

–dobbiamo parlare.

I due idioti si guardarono con espressione idiota e proruppero in una risata idiota.                                       -Malferrett che… che vuole parlare con noi!- riuscirono a dire tra una risata e l’altra.

Draco roteò gli occhi. Era una sua impressione o i due erano degenerati dall’ultima volta che ci aveva parlato? Probabilmente, pensò, dato che l’ultima volta risale a due anni fa, non contando gli insulti, naturalmente!

-esatto. E dato che la cosa scoccia tutti e tre è meglio concludere in fretta la nostra chiacchierata.

Dato che i due continuavano a guardarlo con aria da ebeti, proseguì –il punto è che…- non riusciva a trovare le parole da usare per evitare di compromettersi troppo. Ci mancava solo che scoprissero che lui e la mezzosangue…scosse la testa –stavo dicendo…si può sapere perché vi comportate…così?- inutile, il suo cervello non riusciva a dire cose sensate che non fossero strettamente collegate a lui e Hermione.

-scusaci Malferrett…ma noi avremmo da fare…se riesci a articolare una domanda sensata, cosa alquanto dubbia…altrimenti noi andiamo.

Una parte del suo cervello, quella non impegnata a pensare a Hermione, non impegnata a insultare mentalmente quei due babbei lì davanti e quella non impegnata a cercare di formulare un discorso, fece un “alleluia”; finalmente erano riusciti a spiccicare parola!

Alla fine il suo cervello, dopo immani sforzi, capì che avrebbe dovuto sbottonarsi un poco con quei due

-non capisco perché stiate facendo del male ad Hermione comportandovi in modo così schifoso. Cosa credete, che a lei faccia piacere avere perso quelli che riteneva i suoi migliori amici? Credete che si stia divertendo come fate voi con tutte quelle ragazze? –    bè, in effetti ora sta con me…ma questo rimandiamolo alla prossima chiacchierata.

I due erano rimasti lì come allocchi, le bocche spalancate, gli occhi spalancati e un’espressione tra il basito e lo sconcertato, con un misto di incredulità.

Il primo  a riprendersi fu Potty –scusa Malfoy-   doveva essere davvero scombussolato per chiamarlo Malfoy, e tanto più per dirgli “scusa”   -tu cosa ne sai di questa storia?

Il rosso lì di fianco richiuse la bocca per annuire con veemenza  -sembrava sempre più uno zelante cagnolino - notò un’altra parte del cervello di Draco.

-questo per ora non vi riguarda, e del resto cosa ve ne dovrebbe importare ora che vi circondate di…ah lasciamo perdere - Santo Salazar…la mia mezzosangue mi sta influenzando troppo…da quando in qua non mi va di dire una sana parolaccia? - allora? Perché cazzo vi comportate così?  -così va meglio…ogni tanto ci vuole!

Ed ecco di nuovo le espressioni da allocchi.

-ah…..ora ho capito tutto!- e una luce furba guizzò negli occhi di Harry – Malferret è geloso! Geloso di noi che riscuotiamo più successo di lui con le ragazze! Oh povero Malfy…dovrai rassegnarti a ingoiare il rospo!

Ma porco tasso!!! Quanto sono imbecilli questi due?

-non pensate a Hermione?

-Hermione… no, perché, dovremmo?

Molto bene. Ora sono certo che questi due non hanno cervello. E soprattutto cuore. L’unica cosa che mi stupisce è che Hermione sia stata loro amica per così tanto tempo e non se ne sia mai accorta. La cosa buffa è che si comportano come due Serpeverde! E anche dei migliori! Un annetto o due fa li avrei quasi approvati e ora mi disgustano!

Tornò indietro, girando un po’ per i corridoi.

Doveva fare tardi a lezione, solo così, non essendoci più posto, era “costretto” a sedersi vicino a Hermione. Gironzolò ancora un po’, pensando a come fosse cambiato da un anno all’altro, a come ora fosse diventato il “buono”della situazione, scambiandosi la parte con lo sfregiato. Naturalmente questo cambiamento lo avvertivano solo lui, Hermione e Blaise, da sempre il suo più caro amico….

-signor Malfoy! – qualcuno lo chiamò da dietro

Oh merda! Questa voce è proprio sua…

Si girò lentamente

-Sì professoressa McGranitt?

-potrei sapere cosa ci fa lei qui, quando dovrebbe essere nei sotterranei per la lezione di pozioni?

-io…stavo andando a prendere dei libri che ho dimenticato.

L’abituale cipiglio della McGranitt si accentuò. Brutto segno.

-le faccio gentilmente notare che la sua stanza è esattamente dalla parte opposta. E lei non ha l’aria di uno studente frettoloso, a meno che il suo modo di manifestarlo non sia girare con le mani in tasca!

-mi scusi professoressa…vado subito a lezione. Con permesso.

 Invertì la rotta e mentre le passò accanto, riuscì a sentire un “meno venti punti a Serpeverde” prima di svoltare l’angolo iniziando a correre verso l’aula.

Anche scompigliarmi i capelli pur di non dover incontrare di nuovo quella megera!

 

A pozioni però, mancava Pansy, e quindi si sedette nell’ala Serpeverde per non destare curiosità.

Sbirciò nella direzione di Hermione, ma lei guardava dritto di fronte a sé, con un cipiglio simile a quello della McGranitt…solo che lei era bella anche così, a differenza della prof.

Gli dava fastidio però che non si girasse a guardarlo…rimase in ansia tutta la lezione, non ascoltando nulla, tanto per cambiare e continuando a lanciarle occhiate furtive. Ma non incontrò il suo sguardo nemmeno una volta.

 

Finita l’ora si girò per l’ennesima volta a guardarla, quando vide che si era alzata frettolosamente e che si stava precipitando fuori.

La rincorse, mentre i primi studenti uscivano, e la afferrò per un polso. La spinse contro il muro, parandosi davanti. Evitava il suo sguardo. Quando furono usciti tutti, compresi i Fantastici Due, troppo impegnati a ridere con delle ragazze per accorgersi di loro, lei si divincolò, liberandosi dalla morsa delle sue mani

-ma si può sapere cosa ti prende oggi? Perché non mi parli?

Lei tenne le braccia conserte, guardando con insistenza un punto oltre la spalla di Draco

-cazzo Hermione! Lo capisci o no che mi fai stare male se fai così?-  urlò

-non.dire.parolacce.

-e invece le dico eccome se TU non mi dice cosa ti prende!

-cosa mi prende? Cosa mi prende?- ora era lei a urlare –mi prende che tu sei andato a parlare a loro! Così mi hanno chiesto spiegazioni davanti a tutti, Serpeverde e Grifondoro! Mi hanno chiesto da quando in qua mi confido con te, e se per caso ero gelosa e….-  iniziò a singhiozzare e sbattè i pugni contro il petto di Draco.

Lui le prese i polsi, e glieli alzò sopra la testa, poi si avvicinò al suo volto e la baciò piano.

-scusami…non volevo farti soffrire…non credevo che arrivassero a tanto…

La strinse forte, cullandola avanti e indietro

-mi perdoni? – le mormorò tra i capelli

Lei alzò il viso, e tra le lacrime, sorrise.

-non voglio perdonarti…ma sono obbligata…lo sai che il mio autocontrollo non si spinge così avanti!

Draco sorrise. Il peggio era passato.

 

Entrò nella sua stanza, già scocciato per essersi dimenticato la parola d’ordine per entrare, e il suo malumore aumentò quando vide Blaise spaparanzato sul suo letto, con un sorrisetto poco promettente.

-che vuoi?

-bè…devo dire che sono rimasto stupito! Tu…e lei! Ma proprio Lei! Dico, non hai perso una rotella oltre che all’onore?

-ma chi cazzo se ne sbatte dell’onore Blaise! Quelli sono discorsi di mio padre. Non miei. Capito?

-va bene…ma stai calmo. Rimane il fatto che non credevo lei sapesse mollare sberle così…povero te…non vorrei essere nei tuoi panni quando litigate...

-perché?

-ah già…tu eri impegnato a arrivare tardi per stare vicino a lei…- ridacchiò

Uff! A Blaise non riusciva a darla mai a bere.

-comunque…quando i due hanno finito di fargli la scenata, lei sai cosa ha fatto? Non si è scomposta di un briciolo, non si è messa a fare scenate, non ha neanche cercato di difendersi.

-e allora che ha fatto?

-ma sei sordo? Se prima ti ho detto che gli ha tirato uno schiaffo!

Uh, questa da Hermione non me l’aspettavo proprio! Lei che tira schiaffi!

-e che schiaffo! Da maestro! Uno a Potty e l’altro a Lenticchia! Fantastico!

-e dopo?

-dopo niente…si è girata sdegnosamente e si è seduta al suo posto

Draco iniziò a ridere, sempre più forte. – io…io avrei ..vo..voluto esserci!- riuscì infine a dire

-non sai cosa ti sei perso! Devo ammettere che la tua ragazza non è male..anche se io continuo a vedermela come la bambinetta impertinente!

-già…incredibili no gli scherzi del fato?

 

Alethewriter's space:

Ma ciao ragazze!! Eccomi ritornata con un altro capitolo che spero ovviamente essere di vostro gradimento...poi devo scusarmi per la grafica scadente, ma o io sono scema, o il mio cervello non capisce come funziona l'html...quinid dovrete accontentarvi! 

Comunque sia è un bel periodo...anche perchè ha fatto la sua comparsa una persona da tutti ritenuta invisibile...ebbene sì, sto parlando di un lettore fantasma, anzi di una lettrice: fifi95!

Purtroppo ho scoperto che un'altra lettrice a cui mi ero affezionata, per quanto ci si possa affezionare in queste modalità, è scomparsa e non per scherzo...è davvero sparita da Efp e ciò mi dispiace davvero molto!! 

Ora, sperando di non avervi annoiato come mio solito con le mie interminabili filippiche, rinnovo l'invito a tutti i lettori fantasma di battere un colpo...anche un colpettino piccolo, io mi accontento!! 

Ma passiamo ai ringraziamenti... 

OoOTrilli and DracoOoO: devo ammettere che i sono vergognata parecchio sapendo che tu eri andata e tornata dalle vacanze prima che io aggiornassi...un vero colpo per me!! *si asciuga una lacrima dall'angolo dell'occhio destro* ma vabbè...oggi è un altro giorno e io spero di aggiornare sempre un po' più presto...spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! Alla prossima, baci!! 

fifi95: per te squilli di trombe e grande festa!!! Ma benvenuta!!! Sono felice sapendo che anche se da fantasma apprezzavi lo stesso la mia fanfic!! Spero solo che ora non ritorni nel buio...*sguardo terrorizzato* dimmi cosa te ne pare anche di questo va...baciii!!! 

LisaAngius: ma ciao Giuly!! Ma figurati...perchè mai dovresti vergognarti di scrivere ff sui cartoni...è pur sempre scrivere, dar sfogo ai propri pensieri traite i personaggi...e per scrivere non c'è mai un'età!! Comunque sono già passata a recensire la tua ff e quindi non sto qui a ripetere cosa ti ho scritto :) Però devi sapere che era uno tra i miei cartoni preferiti!!!! Comunque a presto...baci!!!! 

Bene...alla prossima lettori fantasma e non!!! 

BACI!!! 

Ale

 

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 ***


CAPITOLO 8

 

 

Era quasi notte, e Hermione era seduta sul davanzale della finestra, tenendo le ginocchia strette al petto.

Fuori il cielo era come velluto, su cui erano ricamate una miriade di stelle.

Faceva molto caldo, perciò aprì la finestra, sporgendosi fuori. Ad un tratto le sembrò di scorgere una sagoma nel cielo, ma quando riguardò non vide nulla.

Sarà la mia immaginazione…

Tornò a sedersi.

 Da quando aveva bisticciato con Ginny, lei dormiva nella sala, o nel letto di Harry, pensò amaramente. Chissà perché non si accorgeva di come era diventato il “suo Harry”…

i suoi pensieri vennero interrotti da una risatina proveniente dalla finestra.

Spaventata si girò con una mano sul cuore, e chi vide?

- Malfoy! Lo sai che mi sono presa un colpo? -  ma era felice di vederlo

- buonasera Granger! Non sai quanto è bello spiarti!

- ma cosa ci fai qui?

- devo farmi perdonare, no?

- vuoi entrare dalla finestra?-  chiese un po’ stupita e imbarazzata

Draco rise del suo rossore.

Era da un po’ che la osservava…era così bella! Ancora non poteva credere che stesse con lui…il cattivo senza cuore! E poi quel delizioso completo che indossava…era…era sexy! Chi avrebbe mai detto che la secchiona della scuola potesse essere così?

- magari la prossima volta…ora ho in programma un’altra cosa. Su, Sali.

- eh?

- va bene che sono un bravissimo mago-  strizzò un occhio  -ma da qui a volare a un centinaio di metri d’altezza… sveglia! Sono su una scopa!

- se tu pensi che io salga su quell’affare ti sbagli! E poi sono in pigiama!

- se per pigiama intendi quel carinissimo completo che hai…allora non importa-  disse maliziosamente  -ma se non vuoi salire…allora sarò costretto a rapirti!

Saltò agilmente dentro, e, prendendola in braccio prima che lei potesse scappare, uscì facendo un salto nel vuoto, per atterrare sulla scopa. Continuò a tenerla stretta

- guarda che puoi lasciarmi…

- non mi fido di te! Potresti saltare giù.

- allora non mi conosci…brrr…fa freddo qua fuori! E tu non mi hai lasciato neanche prendere una felpa!

Alzando gli occhi al cielo Draco aprì la cerniera della felpa, si strinse Hermione al petto e richiuse la cerniera.

- così va meglio, principessa?

- ehm…sì grazie….molto gentile!

Allora, cos’è la storia che ti metti a schiaffeggiare gli altri?

- oh no…-  gemette  -chi te l’ha detto?

- cara, ormai dovresti saperlo che sono circondato da viscidi serpenti!-  ridacchiò  -a parte gli scherzi…è stato Blaise. Poverino, lui non merita l’appellativo viscido…e andando a vedere neppure quello di serpente!

- perché?

- perché la sua indole è a metà tra un fiero Grifone e un pacifico Tasso. Di Serpente direi che ha ben poco!

- gli vuoi molto bene, no?

- perspicace la mia mezzosangue!

 

Per un po’ non parlarono, continuando a volare.

-          Hermione?

Lei sorrise. Era la prima volta che la chiamava per nome con quella dolcezza. Evidentemente quella era una notte davvero speciale!

- sì?

- sono felice che tu abbia dato loro uno schiaffo...non fraintendermi, disse, sentendo che stringeva il pugno contro il suo petto  -è che…credevo non fossi più capace di fare certe cose! Tu che eserciti violenza! Una volta avrei scommesso qualsiasi cosa sulla tua reazione avventata… mentre ora…sembra che il mio effetto sia calmante! Era da un po’ che non ti vedevo combattiva!

Lei sbuffò.   -Se continui giuro che la esercito anche su di te la violenza!

-per piacere! A meno che tu non voglia rivivere l’esperienza di oggi nel sotterraneo!

- non rispondo. Quando arriviamo?

- veramente ci siamo già sopra da un pezzo!

- e tu non mi hai fatto scendere??

- perdonami…è che è così bello averti qui stretta al petto... è che il mio egoismo è senza limiti…e non voglio lasciarti andare- sospirò

- non è detto che sia io quella che si vuole spostare!

- adesso la fai tu la maliziosa?

Planò dolcemente a terra, e aprì la felpa  - questa è meglio che la metti tu…io non ho freddo  -  poi la guardò meglio alla luce della luna  - anche se sei decisamente meglio così

Hermione arrossì –non ho freddo, per ora

Poi si guardò intorno –dove siamo? Non credo di esserci mai venuta qui…

-un altro di quei posti che nessuno ha voglia di trovare…siamo poco lontani dal lago…e quelle luci laggiù sono del castello.

 

Si trovavano su una collinetta sormontata da un grosso salice piangente, che stendeva i suoi rami come un ombrello tutto intorno. Osservando bene si poteva notare il luccichio della luna sulle acque

- molto romantico signor Malfoy…

- si figuri signorina Granger!

Si sedettero appoggiati al tronco dell’albero. Lei si rannicchiò contro il suo petto, e lui l’abbracciò stretta. Il silenzio era profondo, senza nessun imbarazzo.

Potevano stare zitti anche per un’ora, la cosa più importante è che erano insieme, abbracciati.

- è così bello stare con te…

- non sono d’accordo. È molto più che bello stare con te…

- vedi Hermione…ho una specie di peso sul cuore…a volte ho paura di non essere in grado di dimostrarti quanto ti amo, e questo mi fa stare male! Il fatto è che sono sempre stato chiuso in me stesso, e ora non riesco ad aprirmi del tutto…anche se è la cosa che desidero più al mondo…oltre a te naturalmente.

Hermione alzò il viso, baciandolo a lungo.

- non ti devi preoccupare….ti capisco.

- grazie.

- di nulla.

 

Rimasero così ancora un po’, prima che Draco ricominciasse a parlare:

- non mi piace l’argomento…ma sono preoccupato. Per te. Il fatto è che…vedi…secondo me quei due non sono normali. Ma non come battuta, sono serio. Hanno davvero qualcosa di strano….si comportano come dei Serpeverde e questo per un Grifondoro non è normale.

- lo so…l’ho pensato anche io…ma cosa potrebbero avere?

- non ho idea…magari un sortilegio li spinge a comportarsi così…credo che dei maghi molto potenti sarebbero in grado di fare certe magie…e i Mangiamorte esperti, oltre a essere molto bravi, hanno già usato questo tipo di incantesimi…

- ma perché proprio loro due?

- tesoro, a questo non ti so rispondere.

 

A un certo punto sentirono un rumore di passi dalla parte opposta dell’albero. Rimasero entrambi fermi, cercando di appiattirsi contro il tronco.

Dopo il rumore, sentirono parole confuse. E poi nulla. Stavano quasi per alzarsi quando sentirono altri passi, più leggeri stavolta

-siete sicuri che siamo soli?

A Draco pareva di avere già sentito quella voce da qualche parte…e poi gli venne in mente: Pansy. Pansy Parkinson.

Ma cosa ci faceva lei lì?

E con chi stava parlando?

Non dovette aspettare molto per scoprirlo.

-si. Sei disposta ad ascoltarci stavolta?

Hermione soffocò appena in tempo un grido con la mano. Ma quelli erano…no! Non poteva essere! Harry e Ron? Che parlavano con quella lì?

- sono venuta qui per questo. Muovetevi

- vogliamo sapere cosa hai deciso. Accetti o no?

- non saprei…e se venissimo scoperti?

- impossibile. Lo sai bene…i Mangiamorte non lasciano nulla al caso. E se ci siamo arrischiati a parlare è perché sappiamo che ci sono elevate possibilità di riuscita.

- molto bene…accetto. Voglio riscattare tutti quelli che sono morti per colpa di gente come Silente! Che posto avrò dopo?

- non correre. Prima devi mostrarti degna di occupare un qualsiasi posto. Decideremo poi.

- non posso ancora sapere con chi ho l’onore di parlare?

- NO!- sibilarono entrambe le voci –e ora vai. Ci rivedremo qui tra un mese esatto. Per le istruzioni.

Sentirono ancora passi e un fruscio, poi più niente.

Rimasero attoniti ancora a lungo, prima che Draco si scuotesse  -su Hermione, andiamo.

Ma lei non rispose. Si alzò come un automa, sempre stando attaccata al suo petto.

Il viaggio di ritorno fu breve e silenzioso. Nessuno dei due aveva voglia di parlare.

- stanotte rimango qui con te.

- non è necessario…sul serio, sto bene.

- non dire cazzate! Io rimango qui con te. Punto.

Si aspettava già una rispostaccia o un ammonimento per la parolaccia, ma lei si limitò a stringersi nelle spalle. Era in piedi, dove l’aveva posata Draco dopo l’atterraggio.

Lui le si avvicinò, la prese in braccio e la mise a letto, baciandola sulla fronte. Poi si sedette sul davanzale, nella stessa posizione di Hermione qualche ora prima. Bloccò la porta con un incantesimo, per precauzione. Non voleva che Hermione avesse altri guai. Si girò a guardarla.

Aveva gli occhi chiusi, sembrava quasi stesse dormendo, non fosse stato per il fatto che serrava le labbra per evitare ai singhiozzi di uscirne.

- Draco-  lo chiamò senza aprire gli occhi

- sì tesoro?

- mi abbracci?

Draco, per la prima volta nella sua vita, si commosse per un’altra persona che non fosse se stesso. Era così fragile in fondo, la sua mezzosangue…e lui non voleva assolutamente che si rompesse.

Si stese accanto a lei, abbracciandola.

Lei gli nascose la testa sul petto, e finalmente iniziò a singhiozzare, prima piano e poi sempre più forte, inondando la maglietta di Draco.  Lui continuò a tenerla stretta, senza parlare.

Stava male, di un dolore non solo psicologico, ma fisico, come quando per punizione aveva dovuto lavare i pavimenti, tanto tempo prima. Allora aveva provato un bruciore acuto alle braccia, e ora stava provando lo stesso bruciore al cuore.

Non è possibile…io avevo giurato a me stesso di proteggerla, perché non volevo più vederla soffrire…e ora? Ora sono qui che non so cosa fare…e lei sta male…

Finalmente smise di piangere, e i singhiozzi divennero impercettibili, per poi fermarsi.

- scusami Draco…scusa…io…io avevo giurato a me stessa di farti felice, e ora guarda qua…non so fare altro che piangere e piangere…perdonami!

- la mia piccola stupida mezzosangue non deve scusarsi con me…non deve scusarsi con nessuno! E poi questo non è mostrarsi deboli. È solo avere un cuore…che soffre.

Gli si strinse ancora più addosso – hei ma…sei tutto bagnato!

Rise  - non ti preoccupare…l’acqua salata mi è sempre piaciuta più di quella dolce…però se ora non ti dispiace dovrei toglierla per evitare di prendere una polmonite e di contagiarti. E io non voglio che la mia mezzosangue stia male!

Si tolse la maglietta fradicia, buttandola per terra.

Sentì un risolino.

- che c’è?

- niente…è che…se qualcuno dovesse entrare, la prima cosa che vedrà sarà la tua maglietta sul pavimento…e mi chiedo cosa potrebbe pensare…

- ah! E poi quello malizioso ero io eh? Continui a stupirmi ogni giorno che passa, Granger…

- ma smettila! Sei tu che ogni tanto mi stupisci…

- e cosa avrei fatto oggi per stupirti? Una che sfida basilischi e cani a tre teste è difficile da stupire…

- oggi niente…

- sono deluso

- l’hai detto tu che non è facile stupirmi! E poi cosa c’è da stupirsi quando uno ti viene  a rapire nel mezzo della notte, e poi, già che c’è si ferma anche a dormire con te?

- l’espressione “dormire con te” come dovrei intenderla scusa?

- ma piantala Malfoy!

Sorrise. Anche se per un secondo, era tornata la vecchia e pungente mezzosangue…

Quella che aveva giurato di farlo felice…ma ora cosa doveva fare? L’ultima volta che aveva provato a mettere le cose in chiaro con i due…

Ma lasciamo perdere i pensieri per stasera…ho qualcos’altro da fare…

 

 

Alethewriter’s space:

Ciao a tutti!! Allora, prima di tutto perdonatemi per il ritardo ma il mio computer è andato a fare un soggiorno benessere per rimettere in sesto l’alimentatore e io ne ho usato un altro su cui però non avevo la storia…il punto è, come mi pare di aver già detto nel primo capitolo, che questa storia l’ho scritta diverso tempo fa…quindi anche per questo perdonate la povertà della trama J

E davvero non volevo riscriverla…era un po’ un pezzetto del mio passato, non trovate?

Poi volevo invitarvi a leggere e magari anche recensire  la mia one-shot scritta di getto…

http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=542570&i=1

E poi passiamo ai ringraziamenti:

_reckless_ : ciao!! Piacere di conoscerti!! Lo so, lo so…infatti lo penso anche io, ma l’ho detto sopra…non volevo riscriverla!! Spero che tu non faccia come fifi95 che si è nuovamente eclissata…alla prossima e grazie!!

Rebussiii: ma ciao!! Mi stai simpatica anche se non ti conosco sai?? Comunque sì, quella povera di Ginny è una cornuta!! Ma sai com’è…l’amore è cieco! E poi Harry se la tiene buona la sera ;)

LisaAngius: ciao Giuly!!! Che dire…era ora sì!! Sono felice che ti piaccia e grazie per la tua costanza nel recensire tutto quello che scrivo!! Baci!!

OoOTrilli and DracoOoO: ciao anche a te!!! Si, sono davvero due idioti quelli…ma vedremo più avanti che anche il nostro Blaise non brilla per intelligenza…povero! Sarà un po’ confuso!!! Ma va bè…grazie e alla prossima!!

 

Bene, grazie ancora e baci…alla prossima!!

Ale!

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9 ***


CAPITOLO 9

 

 

I giorni passavano veloci, e Hermione era sempre più abbattuta; girava per i corridoi con lo sguardo perso, sbattendo contro tutti, senza curarsene.

Draco non sapeva più cosa fare…cercava di distrarla, ma lei, anche se cercava di sorridere e mostrarsi normale, aveva ancora negli occhi quella luce vuota e assente.

Da quella sera stava con lei tutte le notti, perché aveva paura che potesse fare qualche pazzia. Ma non ce la faceva più a vederla così, come l’ombra di sé stessa.

Non voleva ammetterlo, ma gli dava enormemente fastidio che lei, anche se non di proposito, lo ignorasse. Quando diceva qualcosa di malizioso, lei al posto di arrossire o sgridarlo, sorrideva distratta. La stessa cosa quando la baciava. Non rispondeva…era…passiva. Questo era l’aggettivo giusto.

Passivo.

E lui soffriva con lei, il cuore che batteva allo stesso ritmo stanco e indolente del suo, in sincrono.

 

Era notte inoltrata. Erano stesi vicini, lui che l’ abbracciava. Sapeva che stava fingendo di dormire, perché vedeva le palpebre fremere, e ogni tanto scorgeva le sue iridi nocciola attraverso le ciglia.

-Hermione.

Silenzio.

-Hermione, so che sei sveglia, è inutile che continui a fingere.

Altro silenzio.

-  CAZZO GRANGER!!!!! LA VUOI PIANTARE PER UNA VOLTA DI TENERE IL MUSO!??COMBATTI!COSA SERVE CHE TI PIANGI ADDOSSO??ME LO SPIEGHI?

-  Abbassa la voce per piacere.

Sempre lo stesso tono che trasudava apatia; quello che lo mandava in bestia.

Draco stava per perdere le staffe. Si sollevò, andando a chiudere la finestra, la luce della luna che gli illuminava i muscoli del petto e i capelli color platino.

Si sedette dalla sua parte, avvicinando le labbra al suo orecchio. Quando parlò aveva una voce minacciosa.

- Ascoltami bene, te lo ripeto. Io mi sono stufato di vederti girare come un fantasma, anzi peggio, visto che loro sono più vivi di te. Tu forse non te ne rendi conto, ma mi stai ferendo! Ti ricordi il discorso sul mio cuore? –proseguì ancora più irosamente –te ne ricordi??

- si - rispose con voce flebile.

- Perfetto. Tu immaginati la “palla di scotch”. Io l’avevo affidata tra le tue mani, ma tu la stai facendo cadere per terra! Ancora! E sai cosa succede vero se cade per terra? – si passò una mano sugli occhi - mi fai stare male Granger…non posso vederti in questa maniera!

Draco si sentiva un po’ vile a mettere in mezzo i suoi sentimenti…ma cosa poteva farci? Qualsiasi cosa pur di vederla tornare normale.

 -E COSA DOVREI FARE SECONDO TE?? - urlò lei esasperata.

- Ci sono due possibili soluzioni: o ti dimentichi di tutta questa storia  - alzò una mano per fermare Hermione che stava per replicare - oppure ti alzi, la smetti di frignare come potrebbe fare quell’idiota di Paciok, e combatti! A te la scelta!

- Ma come combatto? Come? – disse in tono esasperato.

- Tesoro, io cosa ci sto a fare qui, a parte farmi spezzare il cuore già rotto, naturalmente? Io sono al tuo fianco oltre che per amarti…bè, anche per aiutarti. Non voglio più vedere queste lacrime, va bene?-  e gliele asciugò delicatamente con un dito - insieme troveremo una soluzione, e sempre insieme rimetteremo le cose a posto! Così che il mio cuore sia al sicuro, e il tuo anche…poi magari riusciremo a essere felici anche noi…vedremo…

Allora cosa scegli?

- La seconda! Anzi! Mi metterò al lavoro da subito…- si era già alzata in piedi di scatto, quando poi ricadde seduta - se sapessi da dove iniziare e cosa fare…

- Allora, mia piccola e sperduta mezzosangue…prima di tutto vorrei ricordarti che sono le 3 di notte, seconda cosa ne riparleremo domani, che tanto non c’è lezione e abbiamo la giornata libera…e per terza vieni qui… -  e l’abbracciò stringendola forte.

- Te l’ho detto che mi faccio schifo da sola?

- No…ma lo avevo immaginato…! Sapevo che quando ti avrei svegliata dalla tua trance l’avresti detto!

- E, di grazia, perché tu, essere dotato di più cervello di quanto avessi sospettato, non mi hai svegliato prima?

- Semplice, essere dotato di meno cervello di quanto tutta la scuola creda, perché uno aspettavo che lo facessi da sola, due ci ho provato ma tu non te ne sei nemmeno accorta!

- Mmmm…allora mi sa che devo ringraziarti…. – e si sporse per baciarlo – sei un amore di serpe!

- Grazie!

Il cuore di Draco, che fino allora era “in letargo”, ricominciò a battere dalla gioia, tanto che lui si sentiva capace di smuovere tutta Hogwarts ora che la sua mezzosangue era tornata normale.

 

 

Il giorno dopo Draco scese nella sua camera per cambiarsi e vi trovò Blaise, che, del resto, era pur sempre anche in camera sua. La cosa preoccupante era il suo cipiglio in stile McGranitt due, se non peggio.

-Ma che piacere rivederti in questa stanza, Draco Lucius Malfoy, cosa ti porta a tornarci?

Oh oh…l’ultima cosa che voleva era una scenata di “gelosia” da parte di Blaise, seguita da un interrogatorio approfondito. Anzi, molto più probabilmente sarebbe stato il contrario…

-Forse credi che sono così stupido da non accorgermi che non dormi qui…ma ti sbagli! Posso capire che tu abbia finalmente trovato qualcuna che ti scaldi un posto a letto…ma da qui a non tornare più per un mesetto! Perché non credo proprio a quella storia con la Granger, tra parentesi…E alla fine delle lezioni scappi sempre via, e non riesco mai a acciuffarti, sgusci via come una serpe…e non in senso metaforico!-

Cavolo…devo ammettere che mi sono sbagliato…è riuscito a mischiare interrogatorio e scenata in un unico discorso…notevole! Ora, per completare l’effetto “abbandonato e solo come un cane”, gli mancano il labbro che trema e gli occhi lucidi.

- Blaise, Blaise, Blaise…vorresti venirmi a dire che ti senti…abbandonato?- si morsicò il labbro per mascherare le risate, e sfoderò la sua perfetta faccia da poker.

- Esatto!-   eccolo il tremore al labbro…decisamente scontato…poteva fare di meglio.

- Senti amico…io ho fretta. Se vuoi sapere qualcosa chiedi senza fare scene per piacere.

Blaise strinse gli occhi, riducendoli a fessure – ma…non dirmi che tu la ami davvero…?

- Santo Merlino, per non dire peggio…ti ricordo che non sei mia madre-  distorse la bocca al pensiero di Narcissa interessata alla scuola o alla sua vita in generale, magari mentre gli accarezzava i capelli e gli parlava in tono dolce...

- Sono curioso…dai dai dai!

Tutto pur di farlo smettere – va bene. L’hai voluto tu…non venirmi poi a dire che sto diventando sdolcinato…la amo sul serio, sì.

Blaise iniziò a tossire, indeciso tra il ridere o il piangere o il soffocarsi con il cuscino che si era premuto sulla bocca.

-Che…che…che cosa…dici?-ansimò

-Puoi arrivarci Blaise, sono due semplici parole: la amo. È così difficile da credere? Pensavo ne fossi convinto…

L’amico si buttò sul letto, respirando rumorosamente

- Va bene. Lo sapevo che avevi strani gusti…sì, sempre saputo…ma da lì alla Granger…cioè, io pensavo che fosse una cosa passeggera l’altra volta…una cottarella leggera o è davvero solo una distrazione? Tu non la ami sul serio…tu NON puoi amarla sul serio…non hai mai amato nessuno!

-Solo perché prima avevo gli occhi chiusi. Ora che li ho aperti…è cambiato tutto – replicò il biondo con aria filosofica.

-Mamma…Draco…

Blaise non riusciva a capirlo…lui l’aveva sempre odiata! E per di più lei era una mezzosangue. Una sporca mezzosangue saputella e…e tutto il resto. Sul fatto che ora fosse diventata carina non c’erano dubbi, ma da lì a innamorarsene…

- Quindi state insieme?

- diciamo di sì…per ora la cosa non è ufficiale…e tu- gli si avvicinò minaccioso- contribuirai perché rimanga tale, giusto?

- Giustissimo fratellino! Giustissimo…

- Bene, ora vado.

- Aspetta! - e lo afferrò per un braccio – prima racconti, e poi vai!

- Ma si può sapere cos’altro vuoi??

-Allora…- si mise un dito sulle labbra, pensieroso. Quando faceva così sembrava un bambino piccolo – chi si è dichiarato prima?

- Non lo so…credo insieme…un secondo prima stavamo parlando, e un secondo dopo…

- Uh! Chi l’avrebbe mai detto che la Granger  fosse così intraprendente?

- Smettila!

- Scusa scusa…procediamo. Cosa ci fai tutte le notti da lei?

- Oh citrullo! Devi sempre giungere a conclusioni sbagliate? Non faccio niente di quello che pensi!

- Strano…e perché, di grazia?

- Questi non sono cazzi tuoi!

E uscì veloce, prima che l’amico potesse continuare. Certo che quando si ficcava…chi lo toglieva più!?

Rimuginò sulla storia tra lui e Hermione.

Entrambi erano d’accordo su un punto: per adesso non volevano che la cosa fosse ufficiale. Lei perché aveva il terrore dei pettegolezzi, lui perché non voleva ferire lei e perché non voleva essere sotto i riflettori come due mesi prima, appena iniziata la scuola.

 

Era presto, i corridoi semi deserti. Erano ancora tutti a letto, per godersi al meglio una meritata giornata di pausa dalle lezioni.

Anche la sala grande era vuota, fatta eccezione per lo Sfregiato e Lenticchia. Disgustato, si voltò dall’altra per evitare di vedere il rosso che si abbuffava con uova e succo di zucca.

Lui si accontentò di trangugiare in fretta il suo succo e di prendere al volo una fetta di pane imburrata.

Stava per correre via quando entrò Hermione, che si sedette lontano, vicino a un ragazzo di cui non sapeva il nome.

Qualcosa nel petto che premeva…

Gelosia forse?

Draco, no! Ora anche geloso di quello sbarbatello? E poi è del quarto anno…non può competere con me!

Mentre vigilava sulla ragazza come una chioccia con i suoi pulcini, lei si girò, giusto il tempo di fare l’occhiolino e sillabare “biblioteca”, per poi tornare a addentare una pesca.

 

 

-Scusa per il ritardo

Erano in biblioteca, Draco che aspettava da dieci minuti mollemente appoggiato a un tavolo, lei rossa per la corsa e con i capelli in disordine.

Sbuffò - avevo quasi paura che ti stessi intrattenendo con quello…

- Il mio serpentello è anche geloso?

- Ma va…su, ora sbrighiamoci. Cosa dobbiamo cercare?

- Oh no…Draco, io pensavo che lo sapessi tu!

- E io pensavo lo sapessi tu!

Si misero a ridere, subito fulminati da Gazza, che stava perlustrando la sala in cerca di altri petardi, che sembravano essere seminati un po’ per tutto il castello.

Ogni tanto nella notte si sentiva uno scoppio, e allora tutti che correvano fuori…ma di giorno non si vedeva nessuna traccia.

Si sedettero a un tavolo, uno di fronte all’altro, a guardarsi negli occhi, finchè Hermione non si diede una botta in testa, alzandosi di scatto

- Draco!

- Sì?

- Come ho fatto a non pensarci prima? Dobbiamo cercare qualcosa sulle manipolazioni della volontà, o qualcosa di simile…io inizio a guardare nello scaffale destro, tu vai con il sinistro.

-Come vuoi…- Draco era tutt’altro che entusiasta di passare la mattina a spulciare polverosi volumoni, tanto più per far rinsavire quei due! Ma l’immagine della sua mezzosangue apatica era più forte di ogni pigrizia o rancore, così si mise all’opera.

Dopo un’ora l’unico risultato era il tavolo pieno di libri aperti e una nuvola di polvere nell’aria.

Hermione era frustrata. Perché mai nessun mago aveva avuto a che fare con una magia simile? Certo, era pur sempre una formula proibita…e quindi avrebbe potuto essere nel reparto dei libri proibiti…e quindi le sue speranze si fermavano lì. Quei libri erano spaventosi, oltre che ben custoditi.

Espresse i suoi pensieri a Draco, che intanto era giunto alla stessa conclusione

-Su, vieni fuori…andiamo a prendere un po’ d’aria dopo tutta questa polvere.

Si sedettero a guardare la scura superficie dell’acqua. Fuori l’aria iniziava a essere più fredda, del resto mancavano solo due mesi a Natale, e il tempo fino adesso era stato clemente

- Tesoro

- Mmm?

- Mi sa che l’unica soluzione è andarlo a dire alla McGranitt. Non sai quanto mi peserebbe farlo, ma…

- Non so…lei del resto insegna trasfigurazione, cosa c’entra?

- Cara, ti dimentichi che lei è la preside? E poi ne saprà sempre più di noi…avrà almeno un centinaio d’anni!

- Sono ancora indecisa…e se ci dicesse di lasciare perdere? O peggio, mandasse loro due a Azkaban? O se…

- O se semplicemente ci desse una mano a capire? Mi secca dirlo ma quella donna è tutt’altro che stupida. Di sicuro non li manderà via, in attesa dell’evolversi della situazione. E poi se sono sotto l’effetto di una magia non sono consapevoli di quello che fanno.

- Hai ragione…sì, non ci resta altro da fare che andare da lei.

Draco la scrutò. Di solito quando prendeva una decisione si illuminava, era attiva, ma ora la sua espressione era ancora corrucciata.

La abbracciò, baciandole la massa arruffata di ricci.

- A cosa pensi?

- Mi sto ancora chiedendo perché proprio loro due…

- Non per niente dobbiamo arrivare fino in fondo…solo così si scoprirà la verità…

 

 

 

 

 

 

 

Alethwriter’s space:

Ma ciao cari lettori e lettrici! Ovviamente non sto nemmeno qui a scusarmi per il tremendo ritardo, però ho l’attenuante di essere andata in vacanza!

Molto bene, cos’altro dirvi…si infittisce il mistero!

Scusatemi solo per la pessima grafica, ma davvero sono sicura che non capirò mai come funziona nvu!!

Ma passiamo a voi…

OoOTrilli and DracoOoO: ciao!! Hai visto che il nostro Blaise perde colpi? J Del resto c’è da dire a sua discolpa che è davvero un po’ difficile da credere che uno come Draco possa essersi innamorato di una come Hermione!! Alla prossima, baci!

Rebussiii: ciao!! Innanzi tutto grazie per essere rimasta a recensire, non sai come mi fa piacere! Comunque noooo…non si vede per nulla che ti piace la coppia Ginny-Blaise!! Il punto è che Ginny ama troppo Harry e quindi sorvola un po’ sulle sue attività…ma chi dice che non si stufi anche lei prima o poi!! Baci!! J

hermgrenger: ciao anche te! Anzi, ben tornata! Non importa…del resto anche i miei strepitano sempre perché sto troppo al computer! Ma spero che troverai lo stesso un pizzico di tempo per dirmi due parole!! Baci anche a te!!

 

Molto bene…spero davvero che non vi stia annoiando!!

Alla prossima, cercando di essere un po’ più celere!!

Ale

 

 

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 1O ***


CAPITOLO 10

 

 

 

 

Arrivarono davanti all’ufficio che era stato di Silente, e dove ora c’era la McGranitt.

Hermione si volse verso Draco con gli occhi spaventati, come quelli di un uccellino che sta per entrare nella pancia del gatto.

-su, non ti preoccupare…andrà tutto bene. Lei è comprensiva -  almeno spero, pensò

Lei stava per ribattere, quando una ben nota voce proveniente dall’interno la interruppe

-voi due! Volete rimanere lì fuori ancora a lungo ad ammirare il portone o riuscirete ad entrare in giornata?

I due si guardarono sorridendo, e Draco alzò gli occhi al cielo, bussando

-prego, entrate con comodo

Aprirono la pesante porta scura, trovandosi nello studio.

Hermione rimase a bocca aperta. Era esattamente identico a quello di Silente, non era stata spostata neanche una piuma. Le vennero le lacrime agli occhi ricordando il vecchio preside, ma preferì non ricordare gli autori della sua morte.

Anche se ora lo amava con tutta sé stessa, Silente per lei era stato un secondo padre, e non riusciva a mandare giù facilmente il ruolo che aveva avuto Draco nella sua morte, anche se alla fine…

-signorina Granger? È tutto a posto?

-oh sì…certo. Mi scusi. È solo che è tutto uguale…

- lo so, ho preferito mantenere l’arredamento precedente…allora? Cosa volete chiedermi?

I due vennero fatti accomodare sulle poltrone di fronte a lei, e Hermione iniziò a parlare. Le raccontò tutta la storia, non omettendo nulla.

Quando terminò la professoressa rimase sovrappensiero, tormentandosi una ciocca grigia che era sfuggita allo chignon; poi si rivolse a Draco

-e lei signor Malfoy? Che ruolo ha in tutto questo? Perché le dovrebbe interessare la sorte di coloro che sono stati fin dal primo anno i suoi peggiori nemici?

Draco si aspettava quella domanda, ma ci mise un po’ a rispondere, cercando di scegliere le parole con cura. Per lui non era facile esprimere i propri sentimenti…figurarsi poi con una come la McGranitt!

-allora? Il gatto le ha mangiato la lingua, signorino? – lo esortò lei acida

-vede…- iniziò, ignorando la provocazione –se si ricorda, una volta anche la signorina Granger faceva parte dei miei “nemici”, giusto?

La prof annuì secca.

-non so se riesco a esprimermi in maniera chiara…il fatto è che quest’anno è cambiato qualcosa…ho aperto gli occhi, e mi sono accorto che ero io quello che esagerava. Bè, rimane il fatto che Potter e friend non si sono risparmiati per cercare di suscitare la mia antipatia…però ora voglio che ritornino normali. Non so se ho reso l’idea –era conscio di non aver espresso una spiegazione degna di tale nome, ma sperava che la prof lo capisse lo stesso.

La McGranitt era appoggiata sui gomiti, le braccia incrociate, gli occhiali in bilico sulla punta del naso adunco, lo sguardo freddo e distaccato che non lo mollava un attimo.

Draco sapeva che lei già non lo sopportava prima, e ora riusciva a percepire il suo astio. Provò un moto di stizza, e gli venne voglia di urlare, ma cercò di mantenersi calmo, mentre continuava a fissarla negli occhi.

-Malfoy -  perfetto, aveva abbandonato ogni forma di cortesia, nemmeno più “signor”! –io non capisco cosa lei stia dicendo. Se vuole almeno provare con il suo brillante cervello a illuminar…-  no, non ce la faceva più! Sopportarla era già difficile, se poi si aggiungevano anche le beffe…e scoppiò

-CAZZO PROFESSORESSA! E LEI SAREBBE QUELLA INTELLIGENTE? COME GLIELO DEVO DIRE? IO.MI.SONO.INNAMORATO!!E NON HO INTENZIONE DI VEDERE HERMIONE CHE SOFFRE PER COLPA DI QUEI DUE!ORA HA CAPITO???

La McGranitt era a bocca aperta, un’espressione stupita e scandalizzata sul volto.

Draco la fissava, in attesa si una reazione qualsiasi che non gli facesse temere di averla uccisa. Evidentemente era legato  tutti i presidi di Hogwarts…se non ne uccideva uno uccideva l’altro, pensò con un’ironia priva di spirito.

Stava iniziando a preoccuparsi seriamente, quando gli occhiali iniziarono a scivolarle dal naso, e caddero con un tonfo sul libro che aveva aperto davanti.

Quel rumore ruppe l’atmosfera di silenzio sbigottito, e la professoressa si risvegliò, chiudendo la bocca di scatto.

-non poteva essere più esplicito, signor Malfoy

Fantastico! Lo shock l’aveva resa gentile! Doveva spargere la voce in giro, la mitica prof aveva un punto debole! Dovette infilarsi le unghie nel palmo della mano, per evitare di scoppiare a ridere.

-scusi professoressa, potremmo andare?

-eh? Ah…sì…anzi, un attimo…per quanto riguarda la questione voi non fate nulla, vi chiamerò appena avrò qualche novità…ora andate pure- e si passò le mani sulla faccia stravolta.

 

Corse giù per le scale senza aspettare Hermione, e arrivato nel corridoio si sedette prevenendo la caduta provocata dallo scoppio di risa irrefrenabile. L’espressione della prof era impagabile! Finalmente l’aveva spiazzata, vendicandosi per tutti i giorni che gli aveva fatto passare in punizione a pulire trofei Grifondoro o a scrivere pagine e pagine su come trasformare un ratto in un cappello di paglia! Stava ancora ridendo quando scese Hermione con un cipiglio spaventosamente simile a…

-Malfoy! - ecco che incominciava! Oh no! Ora capiva a chi si ispirava durante le sue sfuriate! 

Si avvicinò pericolosamente, fissandolo negli occhi.

Oh cazzo…l’ho scampata sopra per sorbirmi una sfuriata sotto…

Ancora con lo sguardo minaccioso lei si avvicinò, fino a che i loro nasi non si sfiorarono, e poi…poi lo baciò. Un bacio leggero, e si rialzò di scatto, completamente rossa.

-Granger, tutto…tutto a posto?- era s-c-o-n-v-o-l-t-o.

Lei ridacchiò – diciamo che potrei chiederti la stessa cosa…tu sembri sconvolto!

-cazzo, puoi ben dirlo! E io che credevo fossi incazzata!

-infatti sono incazzata! E ora lo sono il doppio, perché in un periodo composto da due frasi  sei riuscito a inserire due parolacce, il che significa una parolaccia a frase!

Ecco, quando faceva così era un’enorme rompicoglioni, però era irreparabilmente innamorato…eh sì Draco…ti stai rimbecillendo per colpa sua…chissà dov’è finito il tuo orgoglio…probabilmente sotto la suola delle scarpe se tutto va bene!

Mentre lui stava monologando con sé stesso, lei era andata avanti con la sua arringa, come un bravo avvocato, per difendere la povera professoressa che era stata così vergognosamente oltraggiata dalla sfacciataggine del biondino.

- scusa, mi stai ascoltando?

- perché mi hai baciato? -  eluse la domanda

- eh? 

Lui ghignò con il suo solito sorriso sfacciato. Era riuscito a spiazzarla nel bel mezzo di un’accesa sgridata.

-tu. Perché. Hai. Baciato. Me?  -scandì le parole prendendola in giro

Arrossì di nuovo violentemente

- bè…mi ha fatto piacere sapere che…che…insomma, che ti sei innamorato di me

- e tu, mia grande cervellona, lo scopri adesso?             

- hai capito benissimo! Intendo che tu hai esternato i tuoi sentimenti…alla McGranitt poi!   

- ah…- ora toccava a lui arrossire –grazie, allora lo farò più spesso se mi ricompensi così!

- sfacciato! Ora andiamo a pranzo, che sto morendo di fame!- e si avviò con passo militare verso la sala grande. Stava per seguirla, quando una voce lo raggelò

-Malfoy         

Merda al quadrato, cosa vuole ancora questa? Si girò lentamente, alzando gli occhi verso la cima delle scale.

-sì professoressa McGranitt?

-può venire un secondo qui? Dovrei dirle una cosa

-certo

Quando furono uno di fronte all’altro, lei gli disse:

-senta…non so come dirglielo…ma mi raccomando! La signorina Granger è…è speciale, e lei veda di trattarla come merita, intesi? Non faccia il furbetto come ha fatto con tutte le altre prima di lei! E poi…poi volevo ringraziarla perché le sta vicino in questo momento doloroso…bene, ora può andare. Arrivederci.

Girò sui tacchi e entrò sbattendosi la porta alle spalle.

Draco rimase impietrito. Completamente impietrito. E sarebbe rimasto lì ancora a lungo se Hermione non lo avesse tirato giù per la scala.

- allora? Cosa voleva?

- oh…

- Malfoy, tu mi preoccupi. Cosa ti ha detto la professoressa McGranitt?- scandì lentamente.

- oh…no…niente, mi ha detto che devo comportarmi bene- disse come in trance.

- mmm…qualcosa mi dice che non è tutto…ma il mio stomaco viene prima della curiosità- e lo trascinò a mangiare.

 

Quando entrò nella sala grande si riscosse, anche se probabilmente una parte del suo cervello sarebbe rimasta paralizzata per sempre. Intercettò Blaise, e gli si andò a sedere vicino. Evitò di guardarla, perché in pubblico nulla doveva trasparire.

In breve raccontò la storia all’amico, che come lui rimase spiazzato, a bocca aperta e con un acino d’uva a pochi centimetri dalle labbra. Quando si riscosse commentò che in quel castello erano tutti partiti, tra un Malfoy innamorato, una preside sdolcinata e due con la volontà manipolata.

 

Il pomeriggio passò in fretta, e la cena anche. Si erano dati appuntamento alla torre ovest, la stessa torre dove si erano incontrati da soli per la prima volta.

Ginny e Hermione avevano finalmente fatto pace, e non sembrava il caso farle una visita notturna mentre la rossa dormiva beatamente nel letto di fianco, tanto più che non sapeva nulla. Hermione infatti non voleva dirle di loro, per paura che si potesse arrabbiare seriamente, dato che si erano riappacificate da poco. E così dovevano vedersi clandestinamente, perché era proibito girovagare per il castello e la Granger non avrebbe mai infranto una regola nemmeno per tutto l’oro della Gringott…

La aspettò acquattato dietro la porta, pronto a saltarle addosso. Sentì la porta aprirsi lentamente, e quando vide l’ombra stagliarsi sul pavimento, saltò, cadendo per terra.

Era già pronto a sogghignarle in faccia, quando si accorse che la persona che aveva atterrato non era Hermione, ma…

-Blaise!!! Si può sapere che cazzo ci fai tu qui?

Ma l’amico era troppo occupato a rotolarsi dalle risate per riuscire a rispondere.

Furioso, Draco si alzò, spolverandosi il mantello e chiudendo la porta per evitare che qualcuno li scoprisse.

E il mostriciattolo continua a sghignazzare! Ma cosa devo fare con uno così? E perché lo conosco poi?

-allora?- non riusciva a trovare un epiteto abbastanza colorito per definirlo.

Quando si ricompose, prima si alzò, poi si aggiustò teatralmente la cravatta, e poi lo guardò, ricominciando a sghignazzare

-Draco, amico, non credevo fossi così…così…così focoso!

Mantieni la calma, mantieni la calma, mantieni la calma…

- perché qui ci sei tu e non lei?

- bè - stava per tirargli qualche frecciatina velenosa ma lo sguardo che ricevette lo dissuase –mi ha chiesto di dirti una cosa

-cosa?

Si schiarì la voce –ha detto, anzi, è stata costretta a dire a Ginny tutta la storia, e lei non la lasciava andare via. Tra l’altro ha anche detto che gli dispiaceva e che ti voleva tanto bene! – finì soddisfatto – comunque amico…sono ancora molto sorpreso…sai quella volta che lei aveva dato uno schiaffo ai due?

- mmm- borbottò

- ecco…io sospettavo che voi due stavate insieme…e te lo avevo anche detto no?

- mmm

- però poi…credevo che fosse o una balla o una storiella passeggera…

- anche se io ti avevo detto che era seria!

-se è per questo mi avevi detto che era seria anche con Cho Chang, e poi l’hai mollata dopo due settimane! Ma, continuando…volevo quindi chiederti scusa per ieri…per la mia scenata…mi ero dimenticato che tu…e lei…

- va bene, ho capito…grazie Blaise ma stai perdendo colpi perché me lo ha già detto ieri…

 - lo so – fece il moro corrucciato – ma per stasera mi ero preparato il discorso!

- accio scopa!

Draco doveva assolutamente vederla…

La scopa arrivò, colpendo il povero Blaise alla testa.

-ecco, ben ti stà! – e gli fece la lingua. Si sentiva stupido, ma quando ci voleva ci voleva!

 

Dopo un lungo ed estenuante interrogatorio, finalmente Ginny Weasley si era addormentata, lasciandola un po’ in pace. Per fortuna si era limitata a dire che “l’amore è cieco”. Chissà cosa nascondeva…si ripromise di indagare…

Toc toc.

Qualcuno che bussava alla finestra…chi poteva essere se non…

- Draco!

- Hermione - fece, cortese – mi dispiace disturbarti…ma dovevo assolutamente vederti

- oh…va bene…non ti dico entra perché sveglierei…

- già fatto tesoro! - e Ginny si alzò veloce dal letto, per raggiungerla – Malferret…ehm…Malfoy - si corresse dopo  una gomitata da parte dell’amica

-Weasley- rispose lui

Ci fu un momento di imbarazzo, fino a che Ginny…

- allora bel biondo…sei venuto per qualcosa? Perchè in tal caso entra, così eviti di prenderti un raffreddore…non fraintendermi! A me non importa un bel niente, ma lo faccio per Herm, che poi ci resterebbe male, e io dovrei passare le notti in infermeria per tenere compagnia a lei, che terrà compagnia a te, e…

- Giny, ti scongiuro, frena!

- scusa!

Draco sbuffò. Non aveva previsto pubblico.

Ginny capì, e borbottando una scusa si dileguò fuori dalla porta, avendo cura di lasciarla accostata.

- allora Draco? Perché tutta questa urgenza?

- a parte il fatto che non resisto senza vederti, dovevo dirti una cosa importante.

Subito lei corrugò la fronte, in attesa di qualcosa di spiacevole

Saltò dentro, e la fece sedere sul letto, poi si piegò su un ginocchio, ed estrasse dalla tasca dei jeans una scatolina verde smeraldo. Guardandola negli occhi le chiese

-vuoi essere la mia fidanzata?

 

 

 

 

 

 

 

 

Alethewriter’s space:

Allora, dopo una luuunga assenza (lo so, me ne vergogno terribilmente) eccomi nuovamente qui! Tocca a voi dirmi cosa ne pensate… J

Passiamo ai ringraziamenti!:

Rosa di cenere: ma benvenuta! Grazie mille, davvero! L’ho già detto molte volte ma lo ripeto sempre…per me è importante questa storia, nonostante sappia che non è il massimo… J

LisaAngius: ciao Giuly!! Ma figurati, per me è sempre un piacere sentirti, non importa quando!

_reckless_: ciao! Non svelo nulla sul comportamento dei due strampalati, ma non ci sei lontanissima!!! Certo che passo a recensire la tua fic…solo che in questi ultimi tempi sono stata un po’ impegnata, ma non temere! :P

 

E poi volevo anche ringraziare i lettori della mia one-shot “Una sana scopata?!”,  cioè LisaAngius, che tanto per cambiare mi sostiene sempre!, callistas, che mi ha fatto un enorme piacere e _KiKkaLoVe_.

 

Tra poco che inizierà scuola ho paura che sarò ancora meno puntuale nell’aggiornare, ahimè, ma vedrò di fare il possibile…

Un enorme bacio.

Ale

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11 ***


CAPITOLO 11

 

 

 

Per la prima volta nella sua vita era a corto di parole. Non le era mai accaduto. Bene o male una parte del suo cervello aveva sempre qualcosa da dire, anche quando Draco l’aveva baciata per la prima volta, un neurone aveva commentato: oddio adesso svengo! O anche quando aveva visto Fuffy un altro sperduto neurone aveva commentato: ma quanto è grasso questo povero cane?

E ora…ora nessuno arrivava a salvarla, e lei era lì imbambolata, seduta a fissare il suo grande amore biondo, che stava iniziando a preoccuparsi sulla salute mentale della sua ragazza.

Solo quando lui la scosse poco gentilmente e i suoi neuroni rotolarono per i loro uffici, spargendo carte ovunque, nel cervello una piccola luce si accese, e il black-out venne riparato.

E quale fu la cosa più furba che le venne presentata dal neurone capo-stampa?

-eh?

Ecco, fantastica figuraccia!

Quando lui glielo ripetè, con molta pazienza e una luce divertita negli occhi, riuscì a dire qualcosa di un po’ più furbo, del tipo

-ma non eravamo già fidanzati?

 

Draco rise compiaciuto. Ce ne voleva per spiazzarla, e finalmente poteva vantarsi di esserci riuscito!

- non hai tutti i torti…ma mi piace fare le cose per bene…allora?

- oh...e c’è bisogno di chiedere allora?- si accese all’improvviso.

- lo prendo per un sì?

- ma certo, sciocco di un biondo!

Rise. Era ora che ritrovasse un po’ di lucidità. Aveva quasi temuto che rimanesse basita a vita!

Aprì la scatoletta, e due anelli scintillarono pallidi alla luce della luna che filtrava attraverso i vetri. Uno era più scuro, e l’altro era più chiaro, ma tutti e due erano stupendi.

- ti piacciono?

- oh Draco…sono…non ho parole!

- ti capita un po’ troppo spesso di questi tempi…mi preoccupi!

Ora ti spiego…quello più scuro è il mio…è oro rosso, un po’ come i tuoi capelli, per poter portare sempre con me un po’ di te - sorrise al suo gioco di parole, baciandole i capelli – quello chiaro è un tipo di oro magico…da voi babbani potrebbe passare per quello bianco, ma ho provveduto a trattarlo con una magia, e ora ha lo stesso colore dei miei capelli. Perdona la mia mania di protagonismo, ma mi piaceva che mi portassi sempre con te!

- mmm - storse la bocca Hermione.

- cos’è? Non ti piacciono? Se vuoi posso comprartene uno con smeraldi, o rubini…

- zitto! Stavo solo osservando che questo colore non rende giustizia…i tuoi capelli sono di un colore unico…ed è impossibile farne un duplicato!

Rise sollevato – lo stesso vale per te, tesoro…ma ho cercato di avvicinarmi il più possibile!

Stavano per suggellare il loro scambio di battute con un tenero bacio quando Ginny entrò di corsa, buttandosi tra le braccia della sua migliore amica, felice come una pazza.

- oh Herm…

- non dirmi che hai spiato vero Gin?

- come potevo non farlo…ero troppo curiosa!! E poi è stato impagabile…sai, temevo anche io che ti fossi bloccata…una specie di…come si chiama? Colpo della strega?

- e cos’è?- chiese Draco curioso.

- una specie di malattia babbana…praticamente rimani bloccato in una posizione per un bel po’…

- ora, se permetti…- le prese la mano, infilandole all’anulare il sottile anellino.

Lei fece la stessa cosa, ammirando le sue lunghe dita affusolate, come quelle di un pianista.

- hai mai pensato di suonare il piano?

- perché?

- no…è che…hai delle dita perfette…

- ma Herm! Con tutto quello che puoi ammirare tu guardi proprio le dita?

Si accorse troppo tardi di quello che aveva detto, e, più rossa de suoi già super rossi capelli, corse fuori dalla camera, seguita dalle risate degli altri due.

Draco si sedette di fianco, sul letto, abbracciandola.

-sono felice, sai? È da quando sono con te che mi sento così…peccato aver sprecato sei anni…

-non dirlo a me…anche se ti devo confessare che nel profondo, ma mooooolto nel profondo…ti trovavo affascinante…

- ne sono lusingato…non eri di certo l’unica!

- e?

- e cosa?

- e ora tocca a te dire qualcosa, furbizia! E possibilmente di carino…altrimenti!

- non saresti mai capace di farmi del male!

- se non vuoi sperimentare…

- va bene, mi arrendo! Se devo essere sincero non mi sei mai piaciuta, a parte in questo ultimo anno!

Si girò giusto in tempo per prendersi una cuscinata in faccia .

– dai! Fammi finire! Però…sono sempre stato “attratto” da te perché eri diversa…mi tenevi testa, ed eri l’unica a farlo…mi insultavi, e non avevi paura quando ti minacciavo! Mi sarebbe piaciuto da sempre conoscerti bene, ma avevo la testa farcita dei pregiudizi di mio padre, e quindi…

- quindi dovremmo rifarci ora!

- esatto!

Si avvicinarono tentando di rifarsi della mancata occasione, ma una mano si mise in mezzo a loro.

- ehm, ehm- tossicchiò

- Ginny Weasley! Hai il tatto di un ippogrifo!

- scusa Herm…avevo una curiosità…- e senza troppi preamboli si sedette in mezzo a loro due- vi farete vedere da tutti con quelli?- indicò gli anelli.

- certo Weasley.

- chiamami Ginny…io farò il possibile per chiamarti Draco- fece una smorfia - E se vi chiederanno cosa sono?

- non ce ne sarà bisogno, perché da domani ci comporteremo normalmente. Senza nasconderci.

- Hermione dici sul serio?- dissero insieme Draco e Ginny

- se per te va bene, Draco…

- certo che sì!

- bene…ora Ginny…non è che hai la gentilezza di uscire e non rimettere piede qui dentro fino a nuovo ordine?

- non ditemi che avete intenzione di dormire insieme!

- FUORI!

Sbuffando uscì borbottando qualcosa a proposito degli ippogrifi e del loro tatto.

Hermione chiuse la porta con un incantesimo, onde evitare altre spiacevoli interruzioni, per dedicarsi completamente al suo biondo angioletto.

 

 

Era l’alba, e Draco entrò di soppiatto nella sua stanza per cambiarsi. Di solito avrebbe fatto un’ entrata trionfale perchè gliene importava ben poco di svegliare Blaise, ma stavolta voleva evitare interrogatori.

Camminò di soppiatto in stile pantera rosa, e aveva quasi raggiunto la meta- il bagno- quando si accesero le luci. Rimase fermo in una posizione decisamente ridicola, con un piede alzato e le braccia tese davanti per evitare di andare a sbattere.

Le risate di Blaise non tardarono ad arrivare, rovinandogli l’umore di prima mattina.

-cercavi di svignartela, eh?

-esatto, speravo che tu stessi dormendo!

-ti aspettavo, volevo essere il primo a sapere com’è andata!

-mi spiace che tu mi abbia aspettato solo per avere il primato, perché l’hai perso!

-cazzo, noooo!- si tirò a sedere, ricordandosi all’ultimo che non aveva le mutande –ops!

Comunque chi è che me l’ha fregato?

-pel di carota, alias Ginny…

-eh? Ginny? Essere messo nel sacco da lei! Non potevi almeno pensare a sigillare la porta?

- dimenticato.

- e appenderla dalla finestra?

- dimenticato.

- un pietrificus totalus era la soluzione! Poi la spedivi sotto il letto, ed eliminavi anche le tracce!

- dimenticato.

- almeno di mettergli l’anello al dito giusto te lo sei ricordato?

- spiritoso!

Blaise l’aveva aiutato nelle “prove”, facendo finta di essere Hermione. Al solo ricordo scoppiò a ridere, seguito dall’amico, che aveva intuito il pensiero.

- dopo gliene dico quattro io a quella spiona!

- su, non te la prendere!

- non te la prendere una serpe! Dovevo essere IO il primo a sapere!

Scuotendo la testa andò a fare una doccia. Blaise era un vero bambinone! Per certi versi gli ricordava Neville Paciok, con l’unica differenza che era decisamente più bello.

“Naturalmente non come me, però…quegli occhioni blu giocano a suo favore! La cosa strana è che non abbia ancora trovato quella che fa per lui… bah…”

- Blaise?

- Dray?

- stavo pensando…

- fratello, da quando in qua tu pensi?

- come è che tu non hai una ragazza?- lo ignorò.

- ecco, l’avevo detto che pensare non è cosa da te…

- non sviare il discorso!

- stanotte è venuta a trovarmi…

- non intendo quello! E per una buona volta rispondi seriamente!

- Dra, non è che perché tu ora sei fidanzato allora devono esserlo tutti i tuoi amici!

- questo è vero…ma non voglio avere uno scapolo sulla coscienza…ricorda che io ho fatto il possibile!

- me ne ricorderò fratello, ora se ce la fai a uscire da lì ci entro io!

Sbuffando si asciugò in fretta, vestendosi accuratamente. Oggi era una giornata importante! Aspettò l’amico, che continuava a fare progetti su come eliminare definitivamente la rossa, e quando finalmente furono pronti uscirono.

 

 

La aspettava all’angolo, vicino alla biblioteca, appoggiato con grazia allo stipite.

- non è che ha deciso all’ultimo di darti buca?

- zitto, serpe! Eccola!

Infatti stava arrivando, con di fianco l’immancabile rossa, che saltellava raggiante.

Quando gli fu vicino gli diede un casto bacio, e poi prendendolo per mano si avviarono.

- ora respira profondamente, e cerca di non andare in iperventilazione tesoro…

- si…facile a dirsi!

- tranquilla, tanto lo sapranno già tutti ora, ci ha visti la Parkinson…

- non era la tua amichetta?

- non rispondo.

- copione, quella era la mia di battuta!

Entrarono nella sala grande gremita di studenti tenendosi ancora per mano. Forse sarebbero anche passati inosservati se dietro a loro non ci fossero stati i due impegnati in un’accesa lite, il che fece girare tutti.

Silenzio.

E poi un – oooooooooooo! - si levò da tutte le bocche, comprese quelle dei professori, tranne la McGranitt, che anche in quell’occasione mantenne un contegno invidiabile.

Hermione stringeva convulsamente la mano di Draco, rossa come i capelli dell’amica, mentre il biondino sembrava a suo agio, con una mano in tasca e un mezzo sorriso in faccia.

Si staccarono con un live bacio per andare a mangiare, seguiti dai due litiganti che si lanciavano occhiate omicide.

Si lasciò cadere pesantemente sulla panca, cercando di ignorare gli sguardi che le perforavano la schiena.

- Ginny, sono viva.

- cosa ti aspettavi? A volte la tua intelligenza se ne va in pappa! Comunque hai visto quel presuntuoso di Zabini? Ma cosa voleva? …in quella casa sono tutti fuori di testa…senza offesa per il tuo amico naturalmente.

Cercò di ignorare l’amica che continuava a insultare il moro, tra una cucchiaiata e l’altra. Si rigirò l’anello pallido al dito. Bello era bello…ma le faceva uno strano effetto…non aveva mai messo gioielli, neanche da piccola, quando le sue amichette giocavano alle principesse. Lei preferiva stare a guardare.

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce amplificata della McGranitt, che chiedeva un po’ di silenzio

-RAGAZZI!!!!!!

Finalmente il brusìo cessò.

-allora…volevo avvisarvi di un piccolo cambiamento di programma...come sapete, tra una settimana sarà Halloween. Visto che i mesi trascorsi sono stati abbastanza impegnativi, io e i miei colleghi abbiamo pensato di regalarvi una settimana di vacanza, anche per salutare la professoressa Sprite, che si assenterà per circa un mese, andando alla ricerca di alcune piante indispensabili…

Per concludere, la sera del 31 ci sarà un ballo e il giorno dopo gli studenti saranno liberi di andare a trovare le loro famiglie.

Ora muovetevi, tutti a lezione! – battè le mani e si alzò.

Passando di fianco a Hermione le sorrise al di sopra degli occhiali.

-  complimenti signorina Granger-

 

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui, dopo essere stata rapita dagli alieni, portata su Venere, vivisezionata, clonata e rispedita sulla terra per completare la mia mission impossibile: aggiornare a ritmi decenti.

Ok…forse non è andata proprio così, lo ammetto… -.-‘’

Il punto è che ho molto da fare e il tempo libero che mi rimane lo uso per leggere libri di carta e inchiostro, perciò non sto quasi mai al computer…finito di scusarmi in tutti i modi possibili ed immaginabili ringrazio le poche (ma buone) persone che hanno ancora la voglia di leggere questo “esperimento fanciullesco” che, se non fosse stato per uno strano impulso, sarebbe già finito nel cestino da tempo.

Nel frattempo, quando trovo un piccolo buco, mi dedico ad un’altra ff che spero, anzi, ne sono certa, sarà molto più soddisfacente di questa, ma non dico altro.

Ancora grazie a chi ha recensito…un bacio enorme e, già che ci siamo, auguri!! J J J J

Ale.

 

 

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12 ***


Capitolo 12

CAPITOLO 12

 

Mancava un giorno alla festa di Halloween, e il castello intero era già in fermento, tra la scelta delle decorazioni e del vestito. Nell’aria si incrociavano gridolini eccitati da parte delle ragazze e sbuffi da parte dei ragazzi, che dovevano difendere le apparenze, anche se in fondo si sarebbero comportati ben peggio delle loro compagne!

Le imminenti vacanze rallegravano un po’ tutti, addirittura la migliore studentessa si era concessa una giornata di totale riposo.

Stava osservando un gruppo di Corvonero che disquisivano sulla scelta dell’abito.

- cosa indosserai?- le chiese Draco, seguendo il suo sguardo.

- Draco!- fece con voce scandalizzata – non me ne importa nulla di cosa indosserò! Molto probabilmente Ginny mi trascinerà in un’uscita lampo a Hogsmeade per cercare qualcosa. E altrettanto probabilmente sarà lei a scegliere quel qualcosa, insieme a trucco e capelli! Adora quando ha a disposizione un bambolotto umano!

Draco aveva uno sguardo di disapprovazione alquanto evidente.

-che c’è? Perché mi guardi così?

-…stavo solo pensando che non è normale che a una ragazza non interessi cosa indossare a una festa…

Lei gli prese il viso tra le mani, fissandolo in quei fantastici occhi plumbei, in cui amava così tanto specchiarsi.

- nessuno ha detto che io sia una ragazza normale infatti!

- oh tesoro…me ne ero accorto! Non per niente sei la mia ragazza!

Stavano per scambiarsi un tenero bacio quando arrivarono Blaise e Ginny, immancabilmente impegnati a bisticciare per qualcosa che i due fidanzati non erano ancora riusciti a capire.

- ma che cazzo!- borbottò, guadagnandosi una gomitata – ogni santa volta siamo interrotti!

- ciao Herm, ciao…Draco - e si sporse a baciare la sua amica sulla guancia, e, dopo un attimo di esitazione anche Draco, che rimase impietrito.

-Weas…Ginny, cos’hai appena fatto, scusa?

- semplice. Ti ho dato un bacio sulla guancia - lo disse come se gli avesse appena chiesto che giorno fosse Halloween.

- ah…

Era ancora sconvolto…certo che ne aveva di fegato quella piccola rossa…va bene che anche davanti a lei aveva gettato via la maschera, va bene che era il ragazzo della sua migliore amica…ma da lì a baciarlo! Anche se una piccola voce proveniente dalla sua coscienza gli fece notare che in fondo l’aveva trattato da amico, e lui aveva sempre desiderato essere considerato come tale da qualcuno…anche se la rossa non era proprio il massimo dell’ambizione.

-Draco?

Hermione lo stava scuotendo.

-sì?

-no, mi stavo solo accertando che non fossi caduto in catalessi!

-simpatica!

Erano seduti su una panchina nel parco, per godersi gli ultimi raggi di sole dell’anno. Era già strano che fosse ancora lì, a fare capolino dalle pesanti coltri di nubi…dopotutto erano pur sempre in Inghilterra, dove il tempo era tutto tranne che clemente.

Si girò ad osservare Blaise e la rossa che continuavano a battibeccare, e con un sorriso malizioso mormorò all’orecchio di Hermione una cosa che li fece entrambi scoppiare a ridere.

-cosa ci siamo persi?

-niente Bla…niente- un sorriso sornione sul volto pallido. Facendo l’occhiolino a Hermione disse:

-indagherò!

-indagherò! – rispose lei a tono.

E scoppiarono di nuovo a ridere.

 

Hermione era così felice in quell’ultimo periodo…le sembrava di vivere in una piccola bolla dorata con il suo fantastico Draco…il suo biondo angioletto, il suo diavoletto con le ali, il suo grande amore…LUI.

Erano passati 5 giorni da quando la loro relazione era diventata di pubblico dominio, ma fortunatamente lo scalpore era durato poco, subito rimpiazzato dallo scandalo Weasley - Parkinson. Non si sapeva bene come una cosa simile fosse possibile, e molti pensavano già a qualche filtro d’amore somministrato alla persona sbagliata.

Fatto sta che loro erano sempre appiccicati a sbaciucchiarsi dovunque, sotto gli sguardi tra lo schifato e l’ammirato, e senza neanche un po’ di pudore! Che cosa schifosa! Era ancora peggio di quando quella cozza di Lavanda lo perseguitava chiamandolo Ron-Ron!

Il pensiero del suo lentigginoso amico le portò alla mente ricordi spiacevoli, che contrastavano con quelli piacevoli. Solo allora si accorse che fino a quel preciso istante non ci aveva più pensato, anche se in fondo al cuore soffriva sempre…e questo tutto grazie a lui, che aveva cercato di distrarla…

Si girò di scatto a baciarlo appassionatamente. Un bacio lungo, che esprimeva un miscuglio di sentimenti.

Si staccò solo quando sentì tossire forte, oltre al fatto che le mancava ossigeno.

Si ripromise di non giudicare troppo avventatamente Ron e la Parkinson che si baciavano nei luoghi pubblici, sotto lo sguardo di tutti. Ma l’amore…l’amore è l’amore!

Sorrise vedendo l’espressione basita e felice al tempo stesso di Draco.

- a cosa devo questo improvviso slancio di amore?

- niente…

L’affascinante ragazzo stava per ricambiare la cortesia quando un cadenzato suono di tacchi non lo fece girare.

Si pentì di averlo fatto. Solo quello, anzi, quella gli mancava per avere l’umore rovinato!

Dalla scalinata in ombra emersero prima un paio di stivali neri, poi una gonna scozzese, un golfino verde fermato da una spilla a forma d’aquila, una bocca dalla piega severa, degli occhiali che luccicavano alla luce del sole, e un’immancabile crocchia.

Si fermò proprio di fronte a loro, e, abbassando gli occhiali sulla punta del naso

- Granger, Malfoy, potete seguirmi un attimo?

- certo professoressa! Muoviti Draco!

Si alzò sinuosamente dalla panchina, circondando con un braccio la vita di Hermione, che avvampò. Ridacchiando le fece l’occhiolino, malizioso.

Entrarono nel castello, diretti all’ufficio della McGranitt, che camminava tesa come una scopa, facendo spostare senza bisogno di parole tutti gli studenti che camminavano diretti fuori.

Tutti tranne Weasley e la sua nuova fiamma, che erano abbarbicati come due panda uno tra le braccia dell’altro impegnati ad usare la lingua, ma non certo per parlare, contro il muro.

La prof scosse la testa con aria avvilita, sospirando piano.

Si chiuse la porta alle spalle, cadendo pesantemente sulla poltrona

-sedetevi…sedetevi- fece con tono stanco –immagino che abbiate intuito il motivo per cui vi ho chiamati…volete un biscotto nel frattempo?

Allungò una scatola di latta piena di zenzerotti, invitandoli con un cenno a servirsi.

Hermione chiuse gli occhi, morsicandosi il labbro dall’agitazione, mentre Draco le strinse forte la mano.

-bene…ho fatto un po’ di ricerche – riprese - e pare che i vostri amici siano sotto una specie di maledizione Imperius. Dico una specie perché è molto più potente, infatti ha modificato il loro carattere radicalmente, mentre, come voi ben sapete, l’Imperius non ha di questi effetti… non sappiamo chi sia l’autore materiale, ma di sicuro un Mangiamorte, visto anche quello che mi avevate riferito tempo fa- 

Congiunse le mani in un modo che a Hermione ricordò dolorosamente Silente.

-ma…ma perché? Perché loro, e soprattutto cosa cercano di ottenere?

-non ho certezze, solo supposizioni. A mio parere cercano di sciogliere il vostro trio, che poteva risultare pericoloso per i Mangiamorte superstiti…

-ma perché non sono anche io così allora?- la interruppe.

-altra supposizione. Lei conosce meglio di me l’indole dei suoi amici, soprattutto Weasley…non hanno la fermezza di carattere che ha lei…e quindi è più facile piegarlo a questo tipo di maledizione…in quanto al signor Potter…non ho idea di come abbiano fatto a “trasformarlo”–ammise.

-va bene…ma il loro obiettivo qual’ è? – era la prima volta che Draco parlava, e la prof si girò stupita verso di lui.

-probabilmente vorrebbero una specie di ritorno del Signore Oscuro…e chi meglio di colui che l’ha sconfitto come nuovo leader?

-anche questa è una supposizione?

-sì signor Malfoy…solo supposizioni. Ora vi chiedo nuovamente di non fare nulla e aspettare che gli eventi si evolvano da soli…d’accordo?

-certo professoressa.

-come vuole.

-ora su, andate a godervi l’ultima giornata di sole…- sorrise.

-arrivederci.

A differenza di quanto si possa pensare, anche la McGranitt aveva un cuore comprensivo, che in quel momento era triste. Proprio ora che la sua allieva prediletta aveva trovato l’amore, anche se in un’insospettata persona, ecco che le si rovesciavano addosso altri problemi.

-speriamo solo che finisca presto…-mormorò.

 

Draco era stupito.

Molto stupito.

Da quando erano scesi Hermione aveva parlato di tutto tranne che di quello, e scrutando nei suoi occhi nocciola non aveva scorto traccia di tristezza o dolore.

Eppure una notizia simile non poteva lasciarla indifferente!

 

Il pomeriggio passò veloce, seduti su una panchina a chiacchierare e scherzare con Blaise e Ginny, che andavano sempre più d’accordo.

 

 Solo a sera, nella sua camera, Hermione si sciolse. Ma, a dispetto di ciò che si aspettava Draco, non pianse e non si disperò

-Draco?

-mmm- era steso sul letto, con la testa appoggiata alle sue ginocchia; lei adorava giocare con i suoi soffici capelli.

-sono felice…mi aspettavo di scoppiare a piangere, e invece…sono felice!

Si sollevò sui gomiti, osservandola, le sopracciglia aggrottate in modo comico.

-dici sul serio?

Annuì- fidati che sono più sconvolta di te…a volte mi stupisco da sola!

-e…perché saresti felice, di grazia?

-a parte il fatto che tu sei completamente ed esclusivamente mio, e di nessun’altra… -sorrise dandogli un lieve bacio sui capelli chiari –sono sollevata. Almeno sono sicura che non lo fanno apposta...che sono costretti a comportarsi così…non so se riesco a spiegarmi.

-a meraviglia tesoro…come sempre del resto!

Con una mossa serpentina capovolse le posizioni, ed Hermione si ritrovò con la testa stretta al suo petto così dannatamente muscoloso. La cullò come una bambina piccola, accarezzandole i capelli e lasciandole piccoli baci sul collo e sulle labbra, finchè piano piano non scivolò nel sonno.

Era così bella quando dormiva…non che di solito non lo fosse, ma quando dormiva sembrava sul serio un angioletto, con i capelli sparsi sul cuscino, le labbra rosse leggermente dischiuse. Sorrise, depositandole un piccolo bacio, e uscì di soppiatto dalla finestra.

Inforcò la scopa, e tamburellò con le dita sul vetro della sala comune, dove avevano sbattuto Ginny, che non aveva intenzione di lasciarli in pace.

Lei lo guardò storto, facendogli la lingua, e andò a letto.

 

-HERM!!!!SVEGLIA SVEGLIA!!!

Si stropicciò gli occhi, guardando la sveglia.

- Ginevra Molly Weasley! Tu sei completamente pazza! Sono le 5,58 di mattina! Ma da quando in qua sei così euforica a quest’ora? Sono io quella che ti urla nelle orecchie per buttarti giù!

- oggi…uscita a Hogsmeade!- trillò tutta felice, saltellando qua e là.

- per la barba di Merlino, Ginny! Risparmiamelo!

- hihi! Ti piacerebbe vero? Fammici pensare…NO! Tu vieni con me, e anche di corsa!

- sadica!

Sfoderò un sorrisino angelico –lo so, è per questo che mi adori!

-mmm.

-ora se non ti muovi perdiamo le carrozze! Partono alle 6,15, e noi dobbiamo anche mangiare!

 

-Adoro Hogsmeade! Così…

-piccolo

-così…

-insulso

-così…

-incredibilmente senza senso!

-e basta, guastafeste! Tanto lo so che anche a te piace!

-ma non alle 6,30 di mattina!

-smettila di brontolare…andiamo da Marilin’s Boutique? Mi hanno detto che l’hanno aperta da poco, solo che l’ultima volta che sono venuta non sono potuta andarci, anche perché i miei fondi non sono illimitati e…

Mentre l’amica parlava Hermione pensava a quanto era odiosamente odiosa quando faceva così! Fatto sta che, pensando pensando, si ritrovò con addosso un mini vestito rosa shocking.

-oddio! Cos’è?

-wow Herm! Ti sta d’incanto!

-tu.sei.pazza! se speri che compri una cosa simile ti sbagli! Al massimo opto per il nero…o se proprio vogliamo il viola o il blu.

-allora questa salopette nera?

-salopette? Da quando in qua io metto salopette? E non ho di sicura voglia di iniziare ora!

-Herm, ti rendi conto che sei peggio di un troll appena sveglio?

-forse perché io sono appena sveglia?

-e basta su! Scegli qualcosa di presentabile e poi andiamo a bere qualcosa!

Scocciata come non mai fece un giro osservando critica, fino a quando non vide qualcosa che finalmente la colpì. Era semplice, e a lei piaceva proprio per quello.

Rigorosamente nero, arrivava fino ai piedi, dove si apriva in un modesto strascico, il minimo indispensabile per evitare che qualcuno lo pestasse. E poi così non doveva neanche preoccuparsi per le scarpe! Non era troppo scollato, e aveva due spalline che si incrociavano sulla schiena.

Ginny non ne rimase troppo entusiasta. Preferiva decisamente il suo vestito rosa scuro. Molto più corto e molto più scollato.

-ora maschera!

-scusa?

-hai presente Halloween? Maschere, costumi, travestimenti…

Sbuffò sonoramente. Pagarono e andarono in un altro negozio per le maschere.

Ginny ne scelse una oro, che si sarebbe accompagnata alle scarpe, e Hermione naturalmente nera.

Sedute al bar iniziarono a chiacchierare, ed Hermione, con sguardo malizioso chiese

-Ginny…

-sì tesoro?

Iniziamo a prenderla alla larga…

-a scuola non ti piace nessuno?

-Herm sto con Harry!- poi affilò lo sguardo, riducendo gli occhi a fessura –dove vuoi arrivare?

Va bene…meglio essere diretti!

-cosa succede con Blaise?

Prima di rispondere ebbe il tempo di strozzarsi con il succo.

-COSA? Non succede niente!! Cosa vuoi che succeda!

Sorrideva sorniona –va bene Ginny…hai ragione…

-non fare l’accondiscendente con me!

-certo Ginny, certo che no!

-uffa! Ecco cosa succede a bazzicare le serpi! Comunque siamo solo amici. Giuro. Ho scoperto che abbiamo molte cose in comune…

-infatti litigate sempre!

-…e anche se è un fico tremendo…io amo Harry. E Blaise…bè, è il mio migliore amico! Chiaro?

-va bene…ti credo…

 

-Blaise?

-Draco? Quando usi quel tono mi spaventi…devo iniziare a preoccuparmi?

-no…figurati!- sorrise maligno.

-allora che c’è?

Prendiamola alla larga…

-non c’è nessuna che ti piace qui?

-lo sai bene che non c’è nessuna!-  socchiuse gli occhioni blu con fare minaccioso –dove vuoi arrivare?

Al diavolo…Draco, sii diretto!

-cosa succede tra te e la Weasley?

-è la mia migliore amica. Tutto qui. Abbiamo scoperto di avere molte cose in comune, e lei è simpaticissima! È  anche carina…ma niente di più. Capito?

-capito…

 

 

 

Bene, dopo una lunga e vergognosa sparizione, dovuta a svariati motivi, sono andata finalmente a recuperare questo capitolo in una remota cartella, tra tutte le bozze incomplete (o complete ma che non mi ispirano), ed eccola qui. Spero che, anche se lo stile non è proprio il massimo per il motivo che vi avrò già ripetuto allo sfinimento, vi piaccia lo stesso…nel prossimo capitolo, intanto, preparatevi al ballo!
Baci e grazie a tutti
Ale

Ps. Ho cambiato per la terza volta (lo so, sono molto costante) nickname: ora mi chiamo ufficialmente Cloorophilla :D

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