Passato, Presente, Futuro di Cloorophilla (/viewuser.php?uid=79541)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 1O ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO 1 ***
Chapter 1
CAPITOLO 1
Driiiiin-drin-driiiin-drin. Draco si sollevò
dal letto per spegnere la sveglia.
-Ma si può sapere da quand’è che la sveglia
suona alle…alle…alle 7? Cosa? Cavolo, sono stramaledettamente in ritardo!- e si alzò veloce dal letto, correndo in bagno.
Mentre l’acqua scorreva sentì Blaise che rideva dalla camera, evidentemente
trovava alquanto divertente il fatto che al primo giorno di scuola dell’ultimo
e stramaledetto anno lui facesse tardi.
-Blaise, giuro che questa della sveglia me la
paghi, maledetto figlio di una serpe!- gridò
-sempre un piacere amico!- rispose Blaise
dall’altra –non sai quanto è divertente!
Draco decise di lasciar stare e s’infilò veloce
la divisa. Ancora 5 minuti di tempo prima che iniziasse la colazione, e lui non
voleva entrare quando tutti erano già seduti per non attirare troppo
l’attenzione. Anche se, a pensarci bene, non avrebbe fatto molta differenza,
pensò sorridendo amaramente.
Uscì dalla sala comune dei Serpeverde
aggiustandosi i capelli e imprecando perché non aveva avuto tempo di pettinarli
come si deve. Camminò guardando dritto davanti a sé, cercando di apparire
normale e di ridere alle continue battute di Blaise, che cercava di alleggerire
la tensione.
Non era stato molto favorevole al ritorno a
scuola, ma la McGranitt, ormai nuova preside, era stata irremovibile: la sua
istruzione non doveva essere interrotta, era l’unica arma con la quale avrebbe
potuto dimostrare a tutti che i pregiudizi erano solo parole gettate al vento.
Aveva finto di esserne seccato ma in realtà la
cosa non gli dispiaceva poi così tanto…quelle vecchie mura erano intrise di
ricordi di ogni genere, sia piacevoli che spiacevoli e ormai erano diventate
una parte del suo passato.
Già, il suo passato.
Ora non doveva pensare ad altro che al futuro,
ma era più facile a dirsi che a farsi!
Scosse la testa per scacciare quei tristi
pensieri…non era il caso di rovinarsi la giornata dalla mattina presto, per
quello ci sarebbe stato tempo dopo.
Come aveva sperato quando entrò nella sala
grande erano pochi quelli già seduti. Il che non fece differenza perché tutti lo
attendevano e si girarono immediatamente a guardarlo, seguendolo con gli occhi
finchè non si fu seduto. Il chiacchiericcio era decisamente aumentato e si
sentivano volare stralci di frasi del tipo:
-ma come può non vergognarsi?
-io non mi sarei mai fatto vedere…
-che faccia tosta…
-quel lurido figlio di Mangiamorte…
E molti, molti altri commenti che Draco cercò
di ignorare, concentrandosi sul bicchiere di succo che stringeva tra le dita.
-amico, tra poco lo spacchi, rilassati e non
dargli retta
Sbuffò. Sapeva
che Blaise aveva ragione a rimproverarlo per la sue reazione esagerata ma
avrebbe voluto vedere lui al suo posto…
Dopo qualche altro minuto passato ad osservare
il liquido arancione che vorticava all’interno del calice mosso dalle sue dita,
decise che poteva arrischiarsi a dare un’occhiatina.
Si pentì subito di averlo fatto, perché tutti
gli scolari che con gli occhi seguivano ogni suo movimento si volsero immediatamente
altrove, come temendo di essere puniti. Solo un paio di occhi continuarono
insistenti a fissarlo: Potter.
C’era da immaginarselo! Tutto tronfio Potter si
godeva il disagio e la sventura del suo nemico numero 2. Almeno credo che io
venga dopo di Voldemort, altrimenti mi sentirei lusingato!, pensò Draco. Resse
lo sguardo d’odio e disgusto dello sfregiato, fino a che fu costretto a distogliere
lo sguardo, richiamato da pel di carota, la sua fidanzata. Che disgusto- pensò-
guardali i due piccioni! Se ne stanno lì a tubare! Poi spostò lo sguardo verso
lenticchia, seduto di fianco a Potter come il suo fedele cane.
Però al
mitico trio degli eroi mancava una persona…la mezzosangue! La miss so tutto io,
quella antipatica lingua biforcuta degna di un serpente. Chissà perché non era
lì… cercò con gli occhi lungo il tavolo Grifondoro, e alla fine la vide, seduta
all’opposto dei suoi amichetti, che rimestava la zuppa con il cucchiaio, lo
sguardo perso. Draco per la prima volta dopo mesi di apatia, provò un nuovo
sentimento oltre all’odio: curiosità.
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Capitolo 2 *** CAPITOLO 2 ***
capitolo 2
CAPITOLO
2
Cazzo! Sono in ritardo!- Draco correva a perdifiato per
i sotterranei, diretto all’aula di pozioni. La McGranitt l’aveva trattenuto a
lungo a ciarlare sul suo inserimento, come se fosse un raro esemplare in
dotazione a un nuovo zoo. E forse è proprio così, pensò divertito. Era la
novità… era un Mangiamorte pentito…un doppio traditore.
Si diede mentalmente dello stupido…era mai possibile
che la sua mente dovesse sempre vertere su argomenti così nefasti?
Sono un masochista evidentemente – pensò – e la cosa
peggiore è che ora sto correndo a rotta di collo per questo sotterraneo con la
paura di arrivare tardi ad una stupida lezione di pozioni che probabilmente non
mi insegnerà nulla che io già non sappia.
Rallentò l’andatura, con un ghigno sulle labbra –
guarda come sto diventando…la mia coscienza tra poco sarà più a posto di quella
di Paciok che non ha mai neppure ucciso un insetto-
Con le mani in tasca proseguì di malavoglia fino a che
non arrivò alla porta scura dell’aula di pozioni. Sollevò la mano che spiccava
candida contro il legno e diede due colpi veloci.
-avantii!- lo accolse la vocetta squillante di
Lumacorno –oh signor Malfoy! Un po’ in ritardo non crede? Ma per stavolta
chiudo un occhio!- vociò allegramente
Passando di fianco a Potter sentì che diceva al suo
fedele cane: -chiude un occhio perché ha paura che gli mandi una Cruciatus,
conoscendolo!- e si girò a sorridergli cinicamente.
Draco lo ignorò e si diresse verso l’ala dei Serpeverde
che però era tutta occupata. Sbuffò. Era possibile che toccassero tutte a lui
le noie?
-signor Malfoy? C’è un posto vicino alla signorina
Granger, laggiù nell’ultima fila-
Seccato si diresse verso il banco. Pure quella gli
toccava. La mezzosangue! Si sedette e con la coda dell’occhio vide che la
Granger era seduta rigida sulla sedia, il calderone quasi vuoto, cosa assai
strana per una che ambiva sempre ad essere la prima in tutto.
Accortasi che la
guardava alzò gli occhi a sua volta. Draco rimase stupito. Non c’era traccia di
odio nei suoi occhi, come invece si era aspettato, ma solo rabbia e dolore,
probabilmente non rivolto a lui.
Strano…da quella mattina riceveva occhiate al vetriolo
da chiunque, persino da ragazzi mai visti prima, eppure, l’unica persona da cui
se l’aspettava veramente, non lo fissava con astio.
Distolse gli occhi, la curiosità che cresceva
prepotente dentro di lui. Alla fine non seppe più resistere, nonostante si
sentisse lievemente infantile.
Strappò un pezzo
di carta e scrisse: il trio degli eroi si è sciolto per caso? E glielo passò.
Lei rimase stupita, ma non alzò gli occhi.
Quando prese il
foglio un’ombra le passò sul viso, ma rispose ugualmente: non mi pare e non
credo che ciò debba interessarti Malfoy. Draco lesse, divertito. Non è che
potresti chiamarmi Draco?.
E lei: credevo fossi orgoglioso del cognome che porti.
Quando lo lesse, Draco perse quell’apparenza disinvolta e strafottente che
usava per nascondere i suoi veri sentimenti. Si prese la testa tra le mani,
chiudendo gli occhi e cercando di non mettersi a urlare dalla disperazione. Era
mai possibile che tutti lo considerassero così?
Cercò di ricomporsi, passando le lunghe dita affusolate
tra i capelli fini e scrisse: ti sbagli. Io odio quel nome. E ancora di più
odio colui che me lo ha imposto. Ma tanto voi non potete capire. Siete solo
concentrati sulle apparenze, siete appagati di quello. Non pensate che non solo
voi proviate nobili sentimenti, o che solo voi abbiate un cuore in cui
nascondere odio e sofferenza.
E le passò bruscamente il foglio. Poi la fissò aspettandosi
uno sguardo sprezzante o almeno scettico, e invece vide una lacrima che,
furtiva, penetrò le ciglia di lei, che, rabbiosamente, la tolse con un gesto.
Poi si girò e guardandolo negli occhi gli disse, in un sussurro:
-scusa.
Alethewriter’s space
Allora? Cosa ve ne pare??
Comunque vi avviso che questo è l’ultimo mini-capitolo che posterò, gli altri
spero che vi soddisferanno di più. Il fatto è che questi primi due appartengono
ad un progetto che risale a un bel po’ di tempo fa a cui tengo molto, perciò
non volevo modificarli eccessivamente. Quindi, come già qualcuno mi ha fatto
notare, scusate ogni errore nella forma o nelle descrizioni…spero che i
prossimi saranno più graditi J
Ora volevo ringraziare le mie
prime lettrici:
merygreis, hai visto? Ho aggiornato abbastanza in fretta; spero che ti
sia piaciuto questo capitolo!
Twilighterina, ho soddisfatto la tua curiosità?? ;)
Hermgrenger, spero che anche questo ti sia piaciuto
Lyla_Sly,tranquilla, non mi offendo…anzi, dalle critiche si impara, no?
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Capitolo 3 *** CAPITOLO 3 ***
CAPITOLO 3
CAPITOLO
3
Non voleva ammetterlo a se stessa ma sì, era
stupita. E non poco. Si era sentita una specie di verme, anzi di un serpente
per rimanere in tema, quando aveva scritto quello a Draco. Lei immaginava che
avrebbe risposto con la stessa moneta, con il suo tipico sarcasmo velenoso,
magari insultandola…ma quello proprio no.
Non l’aveva
previsto. Per un istante, quando lui aveva chiuso gli occhi, con la testa tra
le mani, era riuscita a vedere sotto la facciata, proprio come gli aveva
scritto lui. E quello che aveva visto la tormentava, tornandole alla mente. Era
come un piccolo pulcino bagnato, solo e abbandonato sotto la pioggia, che per
ripararsi dai corvi si ricopre con le piume di un’aquila, per far più paura.
Non riusciva a togliersi dalla mente né quell’immagine, né lui.
Draco continuava a maledirsi per quel momento di
debolezza che aveva mostrato di fronte alla mezzosangue. Lui, Draco Malfoy che
si lascia sopraffare dalle emozioni di fronte a qualcuno che non sia Blaise,
con cui già ha difficoltà. E poi quella lacrima che le è scivolata giù… scrollò
la testa, rabbioso. Brutto idiota che non sono altro…ma che cazzo mi prende?
Prima mi mostro debole e poi penso anche a cose così sdolcinate! Sono una
vergogna ambulante! E per di più è proprio lei, quella ridicola mezzosangue
saputella.
Mentre pensava camminava in giro per i corridoi,
senza una meta precisa,quando andò a sbattere contro qualcuno che cadde per
terra con un fragore assordante. Stupito abbassò lo sguardo e per terra vide la
Granger circondata da libri e boccette di vetro in frantumi. Stupito la guardò
mentre raccoglieva i volumoni e li impilava. Si abbassò e la aiutò, poi stese
una mano per aiutarla, ma lei, sempre con lo sguardo basso, si alzò da sola.
-ecco fatto! Tutti i libri per terra, e cosa
ancora più catastrofica, le boccette che avevo comprato sono rotte! E così
immagino che dovrò comprarne altre!- sbuffò. Poi alzò gli occhi, e li sgranò
per la sorpresa quando vide che era lui.
Subito riabbassò lo sguardo.
-scusa, non ti avevo vista.
-oh figurati…non è niente, a parte il fatto che
dovrò pulire i cocci e comprare altre boccette, ma forse questo te l’ho già
detto,vero?
-ehm, sì- disse Draco ancora imbarazzato –se vuoi
ti aiuto a portare i libri, così ti evito altri incidenti.
-grazie, ma faccio da sola…devo portarle in
camera, e come ben sai non potresti comunque entrare.
-però te li posso portare almeno fino all’entrata
della sala comune, no?- ma si può sapere perché cavolo il mio tono di voce è
così speranzoso? E poi a me non dovrebbe importarmene nulla- pensò.
-se proprio insisti, allora tieni!- e gli
scaraventò tra le braccia tutti i libri. Non aspettandosi fossero così pesanti
Draco barcollò indietro e si dovette appoggiare alla parete.
-ti credevo più forte- lo prese in giro e poi
chiamò Gazza che girava lì intorno per togliere i vetri. A lavoro finito gli
tolse metà fardello con un sorriso e si avviò spedita.
Camminarono in silenzio, ma nelle loro menti il
chiasso era infernale; Draco si stava chiedendo perché mai era lì a fare da
facchino alla mezzosangue che gli camminava avanti spedita, e lei si stava
chiedendo il perché lui si stava comportando così gentilmente, cosa assai
strana per un Serpeverde., figuriamoci per il Re delle serpi.
E inoltre stava pensando a come chiedergli scusa
senza sembrare troppo invadente o troppo preoccupata dei suoi sentimenti.
Ma tutti e due non sapevano iniziare, e arrivarono
al quadro della Signora Grassa senza aver scambiato una parola. Si fermarono
impacciati.
-bè…grazie per avermi aiutata a portarli Malf…
Draco.
-di niente… -cavolo, e ora che le dico? Mica la
posso far andare via così –ehm…e ora come farai con le boccette?- buttò lì.
-già…le boccette…che seccatura! Le avevo comprate
da poco, erano nuove!
-potevi prendere quelle infrangibili, no? Oppure,
visto che sei tanto brava, farci un incantesimo, mezzosangue.
Hermione arrossì violentemente, ma pronta ribattè-
se avessi saputo che un…un…uno sbadato Serpeverde con la testa tra le nuvole mi
avesse buttato per terra proprio quando avevo le boccette in mano…allora avrei
potuto anche farlo! Peccato che non sia una veggente!
Draco la ascoltava divertito, notando come si
accendesse una luce nei suoi occhi quando ribatteva fieramente, e di come
reclinava la testa da un lato, con i lunghi capelli ramati che ondeggiavano…per
il santo Salazar…ma si può sapere che mi prende oggi? Sono più sdolcinato dello
sfregiato con la rossa!
-comunque pensavo- disse- che avrei potuto
accompagnarti a Hogsmeade per comprarne altra questa domenica- e sorrise con
una luce maliziosa negli occhi.
Hermione era rimasta a bocca aperta per lo
stupore, e le ci volle un po’ prima di rispondere:
-bè, in verità non saprei…io…io devo studiare per
il compito di pozioni di lunedì…e poi fare una ricerca per trasfigurazione che
è per martedì e…
-se non
vuoi non c’è bisogno che trovi scuse, basta che me lo dici- la interruppe –ne
ho vissute di peggio in confronto a un rifiuto- rise amaramente –non importa
mezzosangue, ciao.
Girò sui tacchi e s’incamminò pensoso; non gli era
mai capitato di subire un rifiuto, lui, quello che tutte le ragazze ambivano
solo un anno o due prima. Eppure non era cambiato chissà che, il look era
sempre uguale… e poi capì che era lei a essere diversa, diversa da tutte quelle
che si gettavano ai suoi piedi per compiacerlo.
Ma questo non cambia la situazione, maledizione! E
sferrò un pugno allo stipite di una porta.
-hei ragazzo! Da quando in qua preferisci menare
porte piuttosto che il tuo fratellino? - E Blaise lo spinse da dietro, giocoso.
-no, lascia Blaise, non ho voglia di scherzare
oggi, lascia stare che una giornata di merda peggio di questa non può capitare.
-cos’è che ti preoccupa?
-oh lasciami stare ti ho detto!- e scostò con uno
schiaffo la mano dell’amico per poi correre nella sua camera e chiudervisi a
chiave. Ecco, ora era di malumore per colpa della mezzosangue! E il bello è che
non riusciva a capire come fosse possibile che ora la sua faccia e la sua voce
continuassero a girargli in mente.
-oh no no no no!!!!-scattò in piedi gridando
–questa cosa è assurda, stupida, impossibile!- un’idea gli era fulminata in
mente e ora ne era davvero spaventato. Si sedette sul letto e mormorò: e se mi
fossi innamorato?
Quasi nello stesso momento Hermione crollava sul
suo letto, piangendo. Ripensò a quegli grigi come il cielo nuvoloso, come il
ghiaccio che ricopriva le acque scure del lago, che aveva visto così mutevoli:
una volta maliziosi, ma per lo più tristi e delusi.
Ripensò a
quel ciuffo di capelli biondissimi che gli cadeva birichino su un occhio e la
sua impazienza nel toglierlo da davanti, a quella bocca dal sorriso mesto, come
di un cane che ha ricevuto troppe botte nella sua vita… e pianse ancora di più,
perché era arrivata alla stessa conclusione di Draco: si era innamorata.
Alethewriter’s space
Hola!!! Allora…prima di tutto scusate per il
ritardo ma in questo periodo ho tantissimo da fare per gli esami e quindi mi
trovo un po’ in altro mare ;) Per quanto riguarda il capitolo…che ve ne pare? Forse
è un po’ sdolcinato, me ne rendo conto, ma per una volta tanto mi piaceva
vedere Draco come un ragazzo qualunque…
Poi volevo ringraziare:
hermgrenger, spero che ti piaccia anche questo di
capitolo
Twilighterina, dimmi dimmi…qual è la tua teoria??
:P
E poi grazie anche a tutti coloro che hanno
aggiunto la storia tra le preferite, le seguite o che hanno anche solo letto!!
Alla prossima…
BESOS!!!
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Capitolo 4 *** CAPITOLO 4 ***
CAPITOLO 4
CAPITOLO
4
Non volevano crederci. Insomma, Hermione aveva
odiato Draco sin dalla prima volta e Draco aveva odiato fin dalla prima volta
Hermione, eppure se lei pensava a quegli occhi dolci e tristi, e lui ai suoi
gesti che tradivano così tanta fragilità…
Il giorno dopo era un venerdì, e i Serpeverde e
i Grifondoro non avevano nessuna lezione insieme, eppure Hermione doveva
parlargli a tutti i costi. A colazione però lui non c’era.
Sdraiato sul letto con un cuscino sulla faccia
e le mani dietro la testa, Draco si sentiva uno straccio. Tra i pensieri che
gli giravano per la testa e quell’idiota matricolato di Blaise che continuava a
ridere e a prenderlo in giro, non aveva voglia di affrontare l’ultima giornata
della settimana. Tanto cosa voleva che importasse? E poi non voleva vederla,
perché il suo rifiuto gli bruciava ancora. Non degnò di uno sguardo l’amico che
usciva e continuò a rigirarsi nel letto e tra i pensieri.
Arrivò l’ora di pranzo, ma non aveva di nuovo
fame e rimase a letto. Dopo un po’ però si stufò di se stesso e della sua
apatia, e si vestì. Ormai non sarebbe andato lo stesso a lezione. E poi
finalmente gli arrivò un’ illuminazione! E seppe cosa doveva fare. Doveva
parlarle e cercare di avvicinarla, di conoscerla meglio, per poi tentare di far
sparire quelle ombre di tristezza che aveva visto il primo giorno nei suoi
occhi. Ecco cosa voleva! Voleva farla felice, vedere quella luce vivace che le
animava il viso, e quella risata contagiosa…
Ora lo cerco e gli parlo. Devo scusarmi per
averlo trattato male la prima volta, e anche ieri. Poverino…ha già sofferto
tanto e non voglio più vedere i suoi occhi così tristi e addolorati. Voglio
farlo sorridere con quel sorriso che non mostra mai. Quello vero. Voglio
scoprire il Draco nascosto dietro la facciata….
Acci ma dove sarà mai? Lo sfregiato &
company sono già usciti da un bel po’ e lei non si vede…eppure non voglio
chiedere a loro neanche fossero gli ultimi rimasti in questa dannata scuola! Ma
certo…potrebbe essere in biblioteca! Era sempre lì quelle poche volte che ci
andavo per fare i compiti, gli altri anni. Deve essere lì, altrimenti dove?
E non c’era neanche a pranzo…per la barba di
Merlino…ma si può sapere dove si caccia? Ho anche dovuto chiedere a Zabini, il
che mi è costato molto…ma nemmeno lui sa dove sia! Forse è in riva al
lago…l’acqua aiuta a pensare e rilassa…
Tutti e due stavano aspettando da almeno
un’ora, lui in biblioteca, scrutato con sospetto dagli altri ragazzi, e lei in
riva al lago, a lanciare sassolini. Esasperati, entrambi si alzarono e
s’incamminarono verso la sala grande per la cena.
Perso nei suoi pensieri non guardava neanche
dove stesse andando, fino a quando non sbattè contro qualcuno perso almeno
quanto lui. I suoi riflessi da ex cercatore nella squadra di Quidditch agirono
prima di lui, stringendo i polsi della persona di fronte prima che cadesse.
-scusa- disse annoiato, ma un tremito che gli
si propagò dalle mani della persona che aveva urtato lo costrinse a alzare lo
sguardo –Granger! Ecco, io…ti stavo cercando…
Hermione si mordicchiò il labbro, con il rossore
che le imporporava il viso -anche io ti stavo cercando…io…posso parlarti?-
disse abbassando lo sguardo, ormai con la faccia completamente in fiamme
-non qui però…vieni con me- e, prendendola per
mano iniziò a correre dalla parte opposta degli altri, che li guardavano
allibiti. Mentre correva, si chiese perché la mezzosangue continuasse a
tremare…sperava solo che non avesse paura di lui!
Finalmente arrivò a destinazione, davanti alla
grande porta della torre ovest, la sua preferita. Sempre tenendola per mano
estrasse la bacchetta e aprì, entrando. L’interno era nella penombra, fatta
eccezione per il riquadro di luce davanti alla finestra, che illuminava il
soffice tappeto di polvere sul pavimento e i granelli che volteggiavano lievi,
alzatisi con l’apertura della porta. Dalla finestra si poteva ammirare il lago
e la Foresta Proibita, e ancora più oltre, fino a quando il cielo non si
fondeva con la terra in un’unica linea scura all’orizzonte.
-che bello! Non sapevo che ci fosse un posto
così in questo castello!- sussurrò Hermione staccandosi da lui.
-infatti non lo sa nessuno degli
studenti…diciamo che non hanno mai voglia o tempo di venire in questo posto
polveroso! Io lo scoprii al secondo anno…non facendo troppi compiti avevo tutto
il tempo di gironzolare- sorrise –se vuoi sederti…attenta solo a non sporcarti
–disse, rammaricato di aver dovuto lasciarle la mano
-sai cosa me ne importa di sporcarmi un po’?-
borbottò
Rimasero un po’ in silenzio, osservando il
cielo fuori che si tingeva di rosa e arancio per il tramonto.
-allora? non hai detto che volevi parlarmi?
-ah sì…bè…io volevo chiederti scusa per ieri, e
del resto anche per oggi…non mi sono
comportata troppo bene e mi dispiace. Non avrei dovuto
-non importa, tranquilla…ma perché ti preoccupi
così tanto di avermi ferito?
-non lo so neanche io in verità…è che mi fa
male sapere che stai soffrendo o che sei triste o…solo
-io potrei dire la stessa cosa di te…perché il
primo giorno avevi uno sguardo così perso e vuoto?- e le spostò una ciocca di
capelli dal viso – così diverso da adesso….
-niente di importante…stavo solo pensando a
tutti i compiti che dovevo fare, tra pozioni, ricerche e…
-perché continui a dirmi bugie?- la interruppe.
Poi avvicinò il viso al suo, fino a essere a pochi centimetri di distanza
–perché? se ci tieni così tanto a capire perché sono triste e se vuoi che te lo
dica, allora anche io voglio sapere la verità
Hermione lo guardò negli occhi –prima tu
E Draco
iniziò a parlare, prima piano, quasi timoroso, e poi sempre più veloce,
riversandole addosso tutti i sentimenti verso la vita che faceva, verso le
persone che odiava, prima tra tutti suo padre, e parlò a lungo, tenendo la mano
di Hermione tra le sue, giocherellandoci. Quando finì alzò lo sguardo, e vide
per la seconda volta una lacrima scenderle dal viso, ma questa volta la
prevenne, togliendola delicatamente con un dito. –e così ora sai tutto…
-non lo avrei mai creduto…e pensa quante volte
ci siamo insultati e odiati per nulla…senza conoscerci…- rise con voce tremante
-se è per questo io non ti conosco ancora…ora
tocca a te
Hermione guardò fuori e quando si accorse che
era quasi notte saltò in piedi –scusa Draco…è tardi…devo scappare…- stava già
per precipitarsi fuori quando Draco la trattenne per un braccio, costringendola
a voltarsi. Le prese il viso con una mano e lo avvicinò al suo per la seconda
volta –tanto non mi scappi…domani ti aspetto nella sala grande per andare a
Hogsmeade, va bene?
Tutta rossa Hermione balbettò – v-va b-bene- e
scappò via
Nella sua stanza pensò a tutto quello che le
aveva detto Draco, e si sentì in qualche modo solidale a quel ragazzo dagli
occhi tristi. Al pensiero di andare a Hogsmeade con lui il suo cuore fece
qualche capriola.
Ma com’è
possibile che quando sono con lui non riesco a essere me stessa? È come se ci
fosse qualcuno a frenarmi…penserà che sono una perfetta idiota! Ma dov’è finita
tutta la sicurezza di quando lo prendevo a parolacce gli altri anni?
Nella sala comune dei Serpeverde era rimasto
solo lui in piedi, anzi, stravaccato su una poltrona. Aveva cacciato lo
sghignazzante Blaise dentro la camera, così avrebbe finito di rompergli le
scatole.
Blaise non è così stupido come sembra…mi
capisce meglio di chiunque…però potrebbe anche evitare di prendermi in giro di
fronte a tutti! Stupido serpentello di montagna!...e domani l’accompagno a
Hogsmeade…strano a dirsi ma sono impaziente più adesso che prima di una partita
di Quidditch, quando ancora ci giocavo! Tutta la giornata insieme…almeno spero
che non voglia correre via appena comprato le boccette! Sarebbe scortese da
parte sua, ma se è vero che ci tiene così tanto a vedermi felice allora non
capisco perché dovrebbe farlo, a meno che non abbia ancora capito quanto è
importante per me! E andò a letto, turbato
da quel pensiero.
Alethewriter's space
Ciao a tutte!! Non saprei davvero come scusarmi per la mia luuunga
assenza, ma come vi avevo già detto sono ultra impegnata con
questi cavolo di esami... ^^'
Iniziano il 14 gli scritti e poi io dovrei passare il 23 o i l24 per
gli orali, quindi ci risentiremo dopo questa data...se qualcuno di voi
li ha già fatti non è che potrebbe dirmi qualcosa??
Perchè la mia agitazione va al di là dell'immaginabile!!!
Tornando al capitolo...devo ringraziare un mondo Twilighterina e marygreis, le mie uniche sostenitrici... :(
Anche se il detto dice " pochi ma buoni" farebbe sempre piacere sentire
un parere anche da qualcun altro...ma non importa, grazie lo stesso a
coloro che leggono, e siete più di mille!! x)
Che dire...spero di aggiornare relativamente in fretta...alla prossima!!
Bacioni!!!
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Capitolo 5 *** CAPITOLO 5 ***
CPITOLO 5
CAPITOLO 5
La mattina Draco si alzò presto, con una strana
euforia addosso. Ci mise già solo 10 minuti per aggiustarsi i capelli, e
altrettanti per decidere cosa mettere. Sarebbe stato lì ancora a lungo se
Blaise, stufo della luce negli occhi e desideroso di dormire, non gli avesse
lanciato un paio di jeans neri e una maglietta grigia aderente.
-tieni, rompiserpi di un maledetto biondino! E
ora, se non ti dispiace VOGLIO DORMIREEEEEE!- e lo sbattè fuori
Nel mentre Hermione aveva gli stessi problemi,
forse anche peggiori perché era indecisa tra gonna e pantaloni.
Se metto la gonna sarò più femminile e
elegante…però non voglio sembrare una smorfiosa…e poi tanto sono costretta
sempre a metterla durante le lezioni, quindi…vada per i pantaloni! Quindi…jeans
grigi…e sopra?mmmm…mettiamoci una maglietta nera! È abbastanza classico ma
anche casual…insomma, perfetto!!
Draco, consapevole che mancavano almeno dieci
minuti prima di colazione, girovagò un po’ per i corridoi, maledicendo con
insulti irripetibili il povero Blaise. Alla fine, stufo, decise di andare,
tanto che male faceva arrivare prima? Entrò nella sala, quale fu la sua sorpresa nel vedere che lei
lo stava già aspettando, girata di schiena? Si fermò a guardarla, con un lieve
sorriso che gli aleggiava sul volto, e poi si diresse di soppiatto verso di
lei. Quando le fu alle spalle le mise le mani sugli occhi, trattenendo le
risate.
Hermione trasalì, perché si era accorta subito
di chi erano quelle mani…così calde, morbide e profumate. Santo Merlino, pensò,
ci manca solo che mi metto a pensare al sapore che potrebbero avere!
-lo so che sei tu. Sei in anticipo, perché? A
lezione arrivi sempre tardi! – rispose nervosamente.
Sempre tenendole le mani sugli occhi Draco le
scivolò accanto, sedendosi sul bordo della panca –infatti oggi non è lezione!-
le mormorò all’orecchio –è molto meglio!
Hermione si staccò per paura che lui potesse
sentire che il suo cuore faceva BUM-BUM, BUM-BUM, BUM-BUM.
-ehm…allora possiamo andare…
-va bene- Draco si astenne dal dirle che lui
non mangiava da un giorno intero e che avrebbe volentieri messo qualcosa nella
pancia prima di andare. –mi nutro d’amore-mormorò.
Hermione si girò, rossa come lo stendardo dei
Grifondoro sopra la sua testa –scusa, cosa hai detto?
Ma come cazzo fa a sentire così bene? – oh
niente, non ti preoccupare…andiamo?- ora anche lui era rosso, e le passò
davanti per nasconderlo. Quando uscì, il venticello che si era levato lo fece
stare meglio, e piano piano tornò di un colorito presentabile. Si girò, e
guardandola scoppiò a ridere.
-che c’è? Cos’ho fuori posto?- disse lei fermandosi
e aggiustando i capelli –che c’è???
-no niente…tu sei bellissima, come sempre…
Lei non fece caso a quello che aveva detto, o
almeno non lo diede a vedere, turbata dal suo scoppio di ilarità improvvisa –
allora?-
-no è che…ci siamo vestiti uguali, invertendo i
colori, però- e riprese a ridere
Sollevata anche Hermione rise.
-su andiamo- e la prese per mano.
-aspetta…non vorrai mica che ci vedano
passeggiare per Hogsmeade mano nella mano, vero?
Draco rimase interdetto – e con ciò?
-penserebbero male!
-punto uno, calma. Stai diventando isterica- e
le mise un dito sulle labbra per evitare che ribattesse –punto due, non me ne
importa niente. Punto tre…a te, indipendentemente dai pettegolezzi che potremmo
suscitare, fa piacere o no?
Cavolo…e ora come gli dico di no con quegli
occhi grigi che mi fissano? E poi…in effetti a me non dispiace affatto…e
chissene dei pettegolezzi! –no…non mi dispiace.
-allora perfetto! E poi è meglio che si
abituino.
EH??? Hermione boccheggiò alla ricerca d’aria.
Cosa aveva appena detto il biondo?
-Granger stai bene? Non per dire, ma sembra che
tu abbia ingoiato un rospo!
-no no tutto a posto…ma tu cosa stavi dicendo?
Ops…mi sono spinto troppo in là…e se lei non
vuole? Oltre a farci una figura di mer…di cioccolata, mi sentirei male! Ne ho
già avuto abbastanza di essere stato rifiutato una volta e non vorrei ripetere
l’esperienza…ho pur sempre una reputazione da difendere io!!!
-niente…adesso andiamo sul serio. Preferisci
smaterializzarti o camminare?- fai che dica camminare, fai che dica camminare,
fai che dica camminare, fai che dica
-camminare. Naturalmente se per te non è un
problema.
Fantastico! - no no figurati…però preferirei se
mi dessi la mano- le disse con uno sguardo malizioso. Lei gliela allungò,
guardando a terra, e s’incamminarono.
-mi sembra che tu sia in debito con me, vero
mezzosangue?
Sbuffò -ti dispiace se rimando il momento?
-si, e anche parecchio. Non mi pare onesto che
ora tu sappia tutto di me e io niente di te
-certo che più che una serpe sembri una
sanguisuga!
-una promessa è una promessa.
-lo so! Se almeno hai la pazienza di aspettare
che arriviamo a Hogsmeade…
-no- Draco si fermò e si guardò intorno alla
ricerca di un posto dove sedersi. Tutto intorno alla stradina c’erano boschi a
perdita d’occhio –adesso stai tranquilla, non ti voglio sequestrare in un
bosco, ma vieni con me e starai con me fino a che non mi dirai perché eri
triste e cosa sta succedendo con il trio degli eroi!
-ma…
-niente ma, dai vieni! Prendila come una gita
nel bosco!- Draco si sentiva felice…sì! Felice! Questa parola che per lui era
nuova ora faceva parte del suo vocabolario! Corse fino al limitare del bosco, e
si sedette su un ceppo. – prego miss Granger, si sieda!
-il tronco è freddo, disse non appena lo toccò-
quindi preferisco rimanere in piedi
-a questo ci penso io- e la fece sedere sul suo
ginocchio, cingendole la vita con un braccio – ora stai meglio?- le sussurrò
-sì grazie….- disse lei avvampando e rimanendo
dritta come uno spillo
Draco ridacchiò, aspirando il profumo dei suoi
capelli color bronzo. –allora? Vuoi deciderti? O preferisci passare il resto
della giornata seduta qui?
-potresti anche smetterla con questi doppi
sensi!
-io?- fece, il più innocentemente possibile
–figurati!
-allora, vuoi ascoltare o no?
-certo, ti ascolto – e le appoggiò il mento
sulla spalla, guardandola dal basso
-allora…tutto iniziò nelle vacanze, giù alla
Tana- Draco fece una smorfia nel sentire il nome della dimora dei pezzenti per
antonomasia ma lei lo ignorò –vedi… Harry e Ron si comportavano in maniera
strana, cosa che per altro fanno ancora adesso! Iniziarono a vantarsi con tutti
delle loro gesta, di come Lo avevano sconfitto, cosa che mai avevamo fatto
prima di comune accordo…erano insopportabili. Addirittura Ginny, che stravede
per Harry, a un certo punto si è incavolata, facendogli una lavata di testa.
Per un po’ ha smesso, ma la tregua è durata appena qualche giorno e poi ha
ripreso più di prima. Insultavano tutti i Serpeverde, maledicendoli, dicendo
che gliel’avrebbero fatta pagare per tutto, arrivando addirittura ad architettare
piani per eliminarli. In effetti fin qui la pensavo come loro anche se non
smaniavo proprio la vostra morte, ma questo prima di incontrare… fai finta di
non aver sentito- disse arrossendo, mentre Draco chiuse gli occhi, compiaciuto
- Arrivati a scuola le cose sono peggiorate. A questo fatto si è aggiunto anche
che Harry è molto bravo come cercatore, e ha iniziato a vantarsi con tutti, con
le ragazze soprattutto. Povera Gin, lei non l’ha mai visto fare il deficiente
con le altre e non mi ha voluto credere, accusandomi di essere solo gelosa
perché erano così felici insieme…però dovevi vederlo baciare le altre
sbattendole contro i muri, toccandole dappertutto… - Hermione chiuse gli occhi,
un’espressione di disgusto in viso.
- se non vuoi continuare non fa niente…non
pensavo fosse così doloroso per te.
La ragazza scosse la testa, in silenzio - poi,
cosa ancora peggiore, quei due dementi hanno iniziato a farsi servire da
primini e secondini, che non hanno il coraggio di opporsi e che sono alquanto
fieri di aver tolto dalle spalle del “prescelto”- e fece una smorfia di
disgusto- il cappotto. Ho cercato di parlar loro, ma è tutto inutile, mi ridono
dietro, dicono che dovrei imitarli, perché del resto se ora il Mondo Magico è
salvo è solo grazie a loro e quindi hanno tutto il diritto di essere riveriti. Allora
ho giurato che non avrei più parlato loro finchè non fossero tornati normali.
Ed è quello che sto facendo. Fine della storia…soddisfatto?
Draco, che era ancora appoggiato alla sua
spalla, alzò la testa, la fissò negli occhi, come in cerca di qualcosa, e poi
la strinse dolcemente al petto, affondando la testa nei suoi capelli. Hermione
rimase rigida, poi piano piano si sciolse, e lo circondò con le braccia.
-e perché eri così riluttante a parlarne?
-vedi…per me loro sono la mia famiglia da
quando sono diventata una strega e ho dovuto abbandonare i miei…e mi vergogno
troppo di quello che fanno. È come se mi sentissi “sporca”, in senso metaforico
ovviamente, come loro…non so se mi spiego…è come se anche io mi stia
comportando nello stesso modo…ecco come mi sento. Tutti sono abituati a vederci
come una cosa sola quasi e di conseguenza qualsiasi cosa facciano loro è
automatico il collegamento con me…ma poi fosse solo questo…il fatto è che loro
per me sono sempre stati dei punti di riferimento, delle persone su cui contare,
le uniche a cui potermi confidare, a cui rivelare i miei problemi…e ora? Ora sono
praticamente sola e senza amici perché ormai loro…loro sono diventati così…-
Le sue parole vennero interrotte dai forti
singhiozzi che le squassavano il petto.
Draco si limitò a stringerla ancora più forte,
il viso affondato nella sua massa di ricci.
Per un po’ ci fu silenzio, interrotto solo dai
singulti di Hermione che si fecero sempre più tenui.
Erano ancora abbracciati quando Draco parlò
-però
non mi hai detto tutto…non può essere che quel giorno fossi…così abbattuta e
spenta solo per quello, pur capendo che ti dispiace che i due…i due cosi si
comportino così…sembrano quasi due serpi!- ridacchiò
Appoggiata alla sua spalla, Hermione decise di
essere sincera con lui, lui che le aveva aperto il suo cuore. Non le rimaneva
più nessuno pensò sconsolata, tanto valeva fidarsi di Draco.
–hai
ragione…non era solo per quello…è che…non so come dirtelo…alla Tana Ron mi ha
chiesto…se volessi diventare la sua ragazza- disse tutto d’un fiato
Cazzo no!! Ma come si permette quella stupida
Lenticchia? Lui e lei? Porco tasso nooooooo! Cercò di rimettere ordine nella
testa, e con voce più calma fece
-Cosa gli hai risposto?
Lei si staccò di botto, guardandolo negli occhi
iniziò a parlare concitatamente
-ma cosa credi che gli abbia risposto!? Ti ho
appena finito di dire che quello non è il Ron che era il mio migliore amico! È
solo uno stupido babbeo uguale a tutti gli altri! Come potevo buttarmi tra le
sue braccia allegramente?
-e se fosse stato come un tempo…cosa gli
avresti risposto?- Draco tremò, aspettando che rispondesse
-non so…una parte di me avrebbe anche voluto
rispondere di sì- Draco cercò di soffocare un rantolo – ma alla fine credo di
no…gli avrei risposto di no ugualmente, ecco…lui per me è un amico…certo, gli voglio
tanto bene…ma da lì a quello…
Hermione, ancora in braccio a Draco, stava
giocando con un filo che spuntava dai jeans, evitando accuratamente di
guardarlo in faccia. Dopo un po’ però, visto che lui non parlava, si girò per
osservarlo, e si ritrovò con il suo viso di fronte.
-Granger…- mormorò lui, senza perdere il
contatto visivo, un lieve rossore che colorava la sua pelle diafana –ho paura
di una cosa…
-cosa?- rispose lei a voce altrettanto bassa, lo sguardo
incatenato al suo.
Ma lui,
al posto di rispondere le prese delicatamente il viso tra le mani, e fissandola
con quel suo dolce sguardo grigio, la baciò.
Appoggiò lievemente le labbra sulle sue, senza
fretta, trattenendole a lungo, poi si staccò, tenendo ancora il viso di lei tra
le mani.
Quel bacio a fior di labbra, così puro e casto
come lui non ne aveva mai dati a tutte le sue precedenti conquiste, valeva più
di mille parole.
Alethewriter's space
Allora,
rieccomi qui!! Alla fine gli esami li ho brillantemente superati,
maledicendomi anzi per aver passato tutti i miei pomeriggi a ripassare
il programma, cosa che si è rivelata decisamente inutile...
A parte
ciò che altro dire...il nostro Draco, che forse odierete
perchè troppo sdolcinato, ha fatto la prima mossa e pare che
alla nostra triste donzella non dispiaccia poi così tanto... del
resto a chi è che dispiacerebbe essere al suo posto?? *-*
Ora vai con i ringraziamenti, che, mi duole dirlo, ma sono sempre piuttosto pochi....
Twilighterina,
hai ufficialmente vinto il premio fedeltà, che ti dà
diritto ad una giornata intera con Draco Malfoy (mi dispiace per la
notte ma era già occupato!!). Dovrai trovarti a Desiderio, in
provincia di Irrealizzabile in via Continua pure a sognare
all'alba, per una fantastica giornata con il mago più fico
del mondo magico!!
LisaAngius,
hai commentato il primo ma ti rispondo qui...che dire...grazie !! Ovvio
che continuerò a seguire la tua storia, per lo meno fino a
quando non sarà finita (anche perchè dopo sarebbe un po'
difficile -.-''). Alla fine il tuo in bocca al lupo mi ha portato
fortuna!!
OoOTrilli
and DracoOoO, ciao!! Che dire, grazie per i complimenti! In
effetti l'ho pensato anche io...però ormai era fatta...mettiamo
che sia stato il cosiddetto "colpo di fulmine"!
Bene...ora
ho finito e scusate se sono stata troppo prolissa ma oggi ero
particolarmente in vena!! Che dire...spero di postare un po'
regolarmente ( ale ma a chi vuoi darla a bere?? ) e poi...arrivederci
alla prossima!!
BACIONI!!!
Ale
|
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Capitolo 6 *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 6
CAPITOLO
6
Draco non era mai stato tanto felice in tutta
la sua vita.
Addirittura vincere una partita di Quidditch o
provare l’ebbrezza di uno spericolato volo in sella alla sua scopa non era
paragonabile a quello che provava ora. Era come se galleggiasse sospeso a
qualche metro da terra, e sarebbe stato capace anche di prendere il volo per
fluttuare libero in aria se non avesse stretto la mano della mezzosangue, che
lo fermava come un’ancora. Già, la mezzosangue ora era diventata la “sua
mezzosangue”, e, con quell’aggettivo possessivo davanti, era tutt’altra cosa!
Anche Hermione era felice, anche se in maniera
un po’ più contenuta della persona che le camminava di fianco con quel sorriso ebete
stampato in faccia. Ogni tanto gli lanciava un’occhiata, e il fatto che
continuasse ad avere quell’espressione da quando avevano lasciato il bosco, la
preoccupava un po’.
Per il portentoso Merlino…spero solo che ora
che finalmente l’ho trovato non diventi una specie di Neville… stava già avendo
nitide visioni in merito, quando sentì che le stava parlando. Si girò
mortificata, e guardarlo, vederlo così bello fugò le immagini che fino a poco
prima le affollavano la testa
-scusa? Perdonami…non ti stavo seguendo…dicevi?
-no, niente, più che altro stavo pensando ad
alta voce
-riguardo a?- chiese incuriosita
-stavo immaginando il mio cuore, come se fosse
un oggetto…fino adesso è come se fosse caduto molte volte, rompendosi in più
punti, e io, pazientemente, l’abbia incollato con lo scotch. Ora sento che non
cadrà più…che rimarrà così, come in una scatola rivestita di bambagia…con
ancora lo scotch attaccato, perché quello è impossibile da togliere…ma almeno
non ne dovrò più aggiungere. Anche perché ho la consapevolezza che se dovesse
cadere ancora una volta, non riuscirei più a ripararlo, e tutto lo scotch si
staccherebbe, lasciandolo pieno di fratture. Un po’ come le boccette che ti
sono cadute l’altro ieri- sorrise.
Ma, notò Hermione, nel suo sguardo non c’era
traccia di allegria, solo una sorta di tormento, come se quello che aveva
appena detto gli fosse costato molta fatica
-insomma staresti cercando di dirmi che il tuo
cuore è una specie di palla di scotch?- ironizzò lei, tentando di farlo
almeno sorridere. E ci riuscì.
-esatto…puoi vederla così- ridacchiò divertito
–ma ora basta pensare a cose tristi…vedo i tetti di Hogsmeade laggiù…ti va di
fare una corsa? E, senza aspettare risposta la trascinò via ridendo.
Giunsero all’inizio del paese senza fiato, e si
piegarono per riprenderne un po’.
-non correvo così da quella volta che dovetti
accompagnare Ron da Hagrid perché stava vomitando lumache…già…. chissà chi
glielo aveva lanciato quell’incantesimo!
-in verità se lo era lanciato da solo con la
sua bacchetta rotta…io non c’entravo per niente- rise
-già- storse la bocca lei –chissà perché era
iniziata la lite!
Draco rivisse per un attimo quel momento, con
lui che urlava a Hermione “sporca mezzosangue”, sputandole sui piedi, e Ron che
gli si scagliava contro
-che dire…allora esagerai un po’…ora direi che
sei la mia mezzosangue…decisamente
più appropriato, no?
Hermione arrossì, ridendo, ma la risata le morì
in gola.
-cos’hai? Cosa ti succede? Stai male?- si
preoccupò Draco
Per tutta risposta gli occhi le si riempirono
di lacrime, e fece un cenno con la testa verso un punto alle sue spalle, visto
che lui le era di fronte. Draco si girò lentamente. Santo Salazar, pensò, che
schifo! Neanche negli anni in cui me la spassavo di più ho mai fatto certe
cose!
All’angolo, appoggiati in maniera strafottente
all’angolo del piccolo bar, c’erano Harry e Ron. Ma la cosa che colpiva
maggiormente, oltre al fatto che stavano fumando una sigaretta con fare
disinvolto, era il fatto che erano circondati da ragazze. E non del primo anno,
tutte del settimo, alcune anche più grandi, che lui a scuola non aveva mai
visto. E poi, come ciliegina sulla torta, Harry circondava le spalle di una
bellissima ragazza dai capelli turchesi, con una profondissima scollatura che
lasciava poco all’immaginazione. Ron invece si accontentava di una Corvonero
altrettanto formosa e vestita in maniera altrettanto scandalosa, che era
languidamente appoggiata alla sua spalla, e che non smetteva di mormorargli
all’orecchio chissà cosa.
Distolse gli occhi disgustato, e abbracciò
stretta Hermione, che si rannicchiò contro il suo petto, singhiozzando. Le
baciò i capelli e la portò via, per una strada laterale, semi deserta, fatta
eccezione per qualche studente del primo anno.
Camminarono un po’, fino ad arrivare a un altro
bar, dove si sedettero.
-vuoi qualcosa? –le chiese premuroso
-no…a parte non esistere, per non essere
costretta a vedere certe cose…- e nascose la faccia tra le mani
-su, non dire così…tu non potresti non
esistere! Io cosa farei altrimenti?- e le tolse delicatamente le mani dagli
occhi
-quello che hai fatto fino adesso…
Le prese i polsi e la costrinse a guardarlo
–ora tu sei la mia mezzosangue,
capito? E non potrei fare nulla senza sapere che ci sei tu.
Poi si alzò, e, tenendola per mano la portò a
comprare le boccette.
Mentre lei stava scegliendo, il cervello di
Draco lavorava febbrilmente, senza produrre molto, per altro. Non riusciva a
capire cosa gli stesse succedendo…lui non aveva mai fatto confidenze a nessuno,
e ora che aveva lei, gli costava ancora di più esprimere a parole tutto l’amore
che provava nei suoi confronti.
Mi dispiace troppo vederla così…devo
assolutamente andare a parlare con quei due esseri! Anche se ho paura che non
riuscirò a trattenermi dal…
-Draco?
-si?
-se vuoi possiamo andare… - perché ha
quell’espressione strana in viso? Oh, spero solo che non sia perché mi sono
messa a piangere rovinando tutto! Ma quanto sei stupida Hermione Jane Granger?
Rovinare così il giorno che, probabilmente è stato il più bello di tutti fino
ad ora!
Arrivarono al castello in poco tempo,
smaterializzandosi. Draco sembrava un po’ più felice quando arrivarono, anche
se aveva ancora le ciglia aggrottate. La aiutò a portare le boccette fino
all’entrata della sala comune dei Grifondoro, dove si fermò
-vuoi entrare?- gli chiese lei –tanto non c’è
nessuno a quest’ora…con il bel tempo che c’è saranno tutti fuori-
-come vuoi – cercò di mettere un po’ di
entusiasmo nella voce, ma non era sicuro di esserci riuscito. Il punto è che
non gli andava a genio l’idea di entrare nella tana del leone…
Una volta dentro si guardò intorno, stupito.
–bè, a parte il colore…devo ammettere che un po’ di stile c’è anche
qui…naturalmente non come da noi, ma mi posso accontentare!
Si buttò su una poltrona, con le gambe che
penzolavano da un bracciolo, e osservò Hermione che, impacciata, continuava a
riordinare i libri già perfettamente impilati sul tavolino.
-non è che stai per caso cercando di evitarmi?-
domandò malizioso. Poi, con un movimento fluido, degno di un serpente, si alzò
in piedi e cinse Hermione, di spalle, per la vita. Scostandole i capelli le
baciò il collo, e sorrise divertito sentendo che lei ebbe un fremito. Tenendola stretta la fece voltare, baciandola
sulle labbra, prima con dolcezza e poi sempre più avidamente, come un assetato nel
deserto che finalmente ha trovato un bicchiere d’acqua. Sempre baciandola la
portò sulla poltrona, facendola accomodare sopra il suo ginocchio. Fermandosi
per riprendere fiato le sussurrò all’orecchio – ti amo - e riprese da dove si era interrotto.
Alethewriter's space:
Ciao a tutti dolci fans!!! Che dire...siete voi che dovete darmi un parere su questo nuovo chap!!
Prima
di tutto chiedo scusa a coloro che sono accaniti sostenitori/trici del
Bambino sopravvissuto e del suo prode compare Pel di Carota, ma il mio
limite di sopportazione verso di loro si è ormai esaurito da
tempo...
Quindi per adesso lasciamoli lì a godersi la bella vita...finchè durerà ovviamente!!
Passiamo
ai ringraziamenti...prima di tutto grazie a coloro che ho
soprannominato i "lettori fantasma", cioè quelli che leggono
leggono ma non esprimono pareri...e poi vai con i miei lettori in carne
e ossa, o forse è meglio in "schermo e tastiera"??:
OoOTrilli
and DracoOoO...andiamo sempre più d'accordo!! Quei due palloni
gonfiati...ora non so se tu sia già partita, anche se molto
probabilmente sì, data la proverbiale lentezza con cui
aggiorno...^^'' ma spero lo stesso di risentirti dopo!!!
LisaAngius:
figurati figurati figurati!!! Per me è già fantastico che
ci sia qualcuno che esprime un parere su questa mia vecchia storia...ma
a quale facoltà sei iscritta, se on sono troppo indiscreta??
Bene...spero di risentire anche te...alla prossima!!
Twilighterina
mia...e tu dove sei svanita? Sei rimasta all'appuntamento con Draco
rapendolo e tenendolo sotto chiave in cantina solo per te?? Sarebbe
comprensibile, ma sappi che non lo lascerò mai
lì...perchè ne volgio un po' anche io!!! Comunque spero
davvero di risentirti, a meno che non sia passata anche tu dalla parte
dei "lettori fantasma", altrimenti non c'è proprio più speranza!!
Ora che ho finito di fantasticare allegramente vi lascio alla prossima...
BACI, Ale!!
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Capitolo 7 *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 7
CAPITOLO
7
Come si era ripromesso, il giorno dopo decise
di andare a parlare a Potty e Lenticchia, l’unico problema è che non voleva ci
fosse Hermione ad assistere. Aspettò tutta la mattinata prima di trovare
l’occasione. Hermione era andata a prendere dei libri che aveva dimenticato
nella sua camera e i Fantastici Due si stavano avviando verso i sotterranei.
Draco li rincorse e si fermò davanti a loro.
–dobbiamo parlare.
I due idioti si guardarono con espressione
idiota e proruppero in una risata idiota.
-Malferrett
che… che vuole parlare con noi!- riuscirono a dire tra una risata e l’altra.
Draco roteò gli occhi. Era una sua impressione
o i due erano degenerati dall’ultima volta che ci aveva parlato? Probabilmente,
pensò, dato che l’ultima volta risale a due anni fa, non contando gli insulti,
naturalmente!
-esatto. E dato che la cosa scoccia tutti e tre
è meglio concludere in fretta la nostra chiacchierata.
Dato che i due continuavano a guardarlo con
aria da ebeti, proseguì –il punto è che…- non riusciva a trovare le parole da
usare per evitare di compromettersi troppo. Ci mancava solo che scoprissero che
lui e la mezzosangue…scosse la testa –stavo dicendo…si può sapere perché vi
comportate…così?- inutile, il suo cervello non riusciva a dire cose sensate che
non fossero strettamente collegate a lui e Hermione.
-scusaci Malferrett…ma noi avremmo da fare…se
riesci a articolare una domanda sensata, cosa alquanto dubbia…altrimenti noi
andiamo.
Una parte del suo cervello, quella non
impegnata a pensare a Hermione, non impegnata a insultare mentalmente quei due
babbei lì davanti e quella non impegnata a cercare di formulare un discorso,
fece un “alleluia”; finalmente erano riusciti a spiccicare parola!
Alla fine il suo cervello, dopo immani sforzi,
capì che avrebbe dovuto sbottonarsi un poco con quei due
-non capisco perché stiate facendo del male ad
Hermione comportandovi in modo così schifoso. Cosa credete, che a lei faccia
piacere avere perso quelli che riteneva i suoi migliori amici? Credete che si
stia divertendo come fate voi con tutte quelle ragazze? – bè,
in effetti ora sta con me…ma questo rimandiamolo alla prossima chiacchierata.
I due erano rimasti lì come allocchi, le bocche
spalancate, gli occhi spalancati e un’espressione tra il basito e lo
sconcertato, con un misto di incredulità.
Il primo
a riprendersi fu Potty –scusa Malfoy-
doveva essere davvero scombussolato per chiamarlo Malfoy, e tanto più
per dirgli “scusa” -tu cosa ne sai di
questa storia?
Il rosso lì di fianco richiuse la bocca per
annuire con veemenza -sembrava sempre
più uno zelante cagnolino - notò un’altra parte del cervello di Draco.
-questo per ora non vi riguarda, e del resto
cosa ve ne dovrebbe importare ora che vi circondate di…ah lasciamo perdere - Santo
Salazar…la mia mezzosangue mi sta influenzando troppo…da quando in qua non mi va
di dire una sana parolaccia? - allora? Perché cazzo vi comportate così? -così va meglio…ogni tanto ci vuole!
Ed ecco di nuovo le espressioni da allocchi.
-ah…..ora ho capito tutto!- e una luce furba
guizzò negli occhi di Harry – Malferret è geloso! Geloso di noi che riscuotiamo
più successo di lui con le ragazze! Oh povero Malfy…dovrai rassegnarti a
ingoiare il rospo!
Ma porco tasso!!! Quanto sono imbecilli questi
due?
-non pensate a Hermione?
-Hermione… no, perché, dovremmo?
Molto bene. Ora sono certo che questi due non
hanno cervello. E soprattutto cuore. L’unica cosa che mi stupisce è che
Hermione sia stata loro amica per così tanto tempo e non se ne sia mai accorta.
La cosa buffa è che si comportano come due Serpeverde! E anche dei migliori! Un
annetto o due fa li avrei quasi approvati e ora mi disgustano!
Tornò indietro, girando un po’ per i corridoi.
Doveva fare tardi a lezione, solo così, non
essendoci più posto, era “costretto” a sedersi vicino a Hermione. Gironzolò
ancora un po’, pensando a come fosse cambiato da un anno all’altro, a come ora
fosse diventato il “buono”della situazione, scambiandosi la parte con lo
sfregiato. Naturalmente questo cambiamento lo avvertivano solo lui, Hermione e
Blaise, da sempre il suo più caro amico….
-signor Malfoy! – qualcuno lo chiamò da dietro
Oh merda! Questa voce è proprio sua…
Si girò lentamente
-Sì professoressa McGranitt?
-potrei sapere cosa ci fa lei qui, quando
dovrebbe essere nei sotterranei per la lezione di pozioni?
-io…stavo andando a prendere dei libri che ho
dimenticato.
L’abituale cipiglio della McGranitt si
accentuò. Brutto segno.
-le faccio gentilmente notare che la sua stanza
è esattamente dalla parte opposta. E lei non ha l’aria di uno studente
frettoloso, a meno che il suo modo di manifestarlo non sia girare con le mani
in tasca!
-mi scusi professoressa…vado subito a lezione.
Con permesso.
Invertì
la rotta e mentre le passò accanto, riuscì a sentire un “meno venti punti a
Serpeverde” prima di svoltare l’angolo iniziando a correre verso l’aula.
Anche scompigliarmi i capelli pur di non dover
incontrare di nuovo quella megera!
A pozioni però, mancava Pansy, e quindi si
sedette nell’ala Serpeverde per non destare curiosità.
Sbirciò nella direzione di Hermione, ma lei
guardava dritto di fronte a sé, con un cipiglio simile a quello della
McGranitt…solo che lei era bella anche così, a differenza della prof.
Gli dava fastidio però che non si girasse a
guardarlo…rimase in ansia tutta la lezione, non ascoltando nulla, tanto per
cambiare e continuando a lanciarle occhiate furtive. Ma non incontrò il suo
sguardo nemmeno una volta.
Finita l’ora si girò per l’ennesima volta a
guardarla, quando vide che si era alzata frettolosamente e che si stava
precipitando fuori.
La rincorse, mentre i primi studenti uscivano,
e la afferrò per un polso. La spinse contro il muro, parandosi davanti. Evitava
il suo sguardo. Quando furono usciti tutti, compresi i Fantastici Due, troppo
impegnati a ridere con delle ragazze per accorgersi di loro, lei si divincolò,
liberandosi dalla morsa delle sue mani
-ma si può sapere cosa ti prende oggi? Perché
non mi parli?
Lei tenne le braccia conserte, guardando con
insistenza un punto oltre la spalla di Draco
-cazzo Hermione! Lo capisci o no che mi fai
stare male se fai così?- urlò
-non.dire.parolacce.
-e invece le dico eccome se TU non mi dice cosa
ti prende!
-cosa mi prende? Cosa mi prende?- ora era lei a
urlare –mi prende che tu sei andato a parlare a loro! Così mi hanno chiesto
spiegazioni davanti a tutti, Serpeverde e Grifondoro! Mi hanno chiesto da
quando in qua mi confido con te, e se per caso ero gelosa e….- iniziò a singhiozzare e sbattè i pugni contro
il petto di Draco.
Lui le prese i polsi, e glieli alzò sopra la
testa, poi si avvicinò al suo volto e la baciò piano.
-scusami…non volevo farti soffrire…non credevo
che arrivassero a tanto…
La strinse forte, cullandola avanti e indietro
-mi perdoni? – le mormorò tra i capelli
Lei alzò il viso, e tra le lacrime, sorrise.
-non voglio perdonarti…ma sono obbligata…lo sai
che il mio autocontrollo non si spinge così avanti!
Draco sorrise. Il peggio era passato.
Entrò nella sua stanza, già scocciato per
essersi dimenticato la parola d’ordine per entrare, e il suo malumore aumentò
quando vide Blaise spaparanzato sul suo letto, con un sorrisetto poco
promettente.
-che vuoi?
-bè…devo dire che sono rimasto stupito! Tu…e
lei! Ma proprio Lei! Dico, non hai perso una rotella oltre che all’onore?
-ma chi cazzo se ne sbatte dell’onore Blaise!
Quelli sono discorsi di mio padre. Non miei. Capito?
-va bene…ma stai calmo. Rimane il fatto che non
credevo lei sapesse mollare sberle così…povero te…non vorrei essere nei tuoi
panni quando litigate...
-perché?
-ah già…tu eri impegnato a arrivare tardi per
stare vicino a lei…- ridacchiò
Uff! A Blaise non riusciva a darla mai a bere.
-comunque…quando i due hanno finito di fargli
la scenata, lei sai cosa ha fatto? Non si è scomposta di un briciolo, non si è
messa a fare scenate, non ha neanche cercato di difendersi.
-e allora che ha fatto?
-ma sei sordo? Se prima ti ho detto che gli ha
tirato uno schiaffo!
Uh, questa da Hermione non me l’aspettavo
proprio! Lei che tira schiaffi!
-e che schiaffo! Da maestro! Uno a Potty e
l’altro a Lenticchia! Fantastico!
-e dopo?
-dopo niente…si è girata sdegnosamente e si è
seduta al suo posto
Draco iniziò a ridere, sempre più forte. –
io…io avrei ..vo..voluto esserci!- riuscì infine a dire
-non sai cosa ti sei perso! Devo ammettere che
la tua ragazza non è male..anche se io continuo a vedermela come la bambinetta
impertinente!
-già…incredibili no gli scherzi del fato?
Alethewriter's space:
Ma
ciao ragazze!! Eccomi ritornata con un altro capitolo che spero
ovviamente essere di vostro gradimento...poi devo scusarmi per la
grafica scadente, ma o io sono scema, o il mio cervello non capisce
come funziona l'html...quinid dovrete accontentarvi!
Comunque
sia è un bel periodo...anche perchè ha fatto la sua
comparsa una persona da tutti ritenuta invisibile...ebbene sì,
sto parlando di un lettore fantasma, anzi di una lettrice: fifi95!
Purtroppo ho scoperto che un'altra lettrice a cui mi ero affezionata,
per quanto ci si possa affezionare in queste modalità, è
scomparsa e non per scherzo...è davvero sparita da Efp e
ciò mi dispiace davvero molto!!
Ora,
sperando di non avervi annoiato come mio solito con le mie
interminabili filippiche, rinnovo l'invito a tutti i lettori fantasma
di battere un colpo...anche un colpettino piccolo, io mi
accontento!!
Ma passiamo ai ringraziamenti...
OoOTrilli
and DracoOoO: devo ammettere che i sono vergognata parecchio sapendo
che tu eri andata e tornata dalle vacanze prima che io aggiornassi...un
vero colpo per me!! *si asciuga una lacrima dall'angolo dell'occhio
destro* ma vabbè...oggi è un altro giorno e io spero di
aggiornare sempre un po' più presto...spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto!! Alla prossima, baci!!
fifi95:
per te squilli di trombe e grande festa!!! Ma benvenuta!!! Sono felice
sapendo che anche se da fantasma apprezzavi lo stesso la mia fanfic!!
Spero solo che ora non ritorni nel buio...*sguardo terrorizzato* dimmi
cosa te ne pare anche di questo va...baciii!!!
LisaAngius:
ma ciao Giuly!! Ma figurati...perchè mai dovresti vergognarti di
scrivere ff sui cartoni...è pur sempre scrivere, dar sfogo ai
propri pensieri traite i personaggi...e per scrivere non c'è mai
un'età!! Comunque sono già passata a recensire la tua ff
e quindi non sto qui a ripetere cosa ti ho scritto :) Però devi
sapere che era uno tra i miei cartoni preferiti!!!! Comunque a
presto...baci!!!!
Bene...alla prossima lettori fantasma e non!!!
BACI!!!
Ale
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Capitolo 8 *** CAPITOLO 8 ***
CAPITOLO
8
Era
quasi notte, e Hermione era seduta sul
davanzale della finestra, tenendo le ginocchia strette al petto.
Fuori
il cielo era come velluto, su cui erano
ricamate una miriade di stelle.
Faceva
molto caldo, perciò aprì la finestra,
sporgendosi fuori. Ad un tratto le sembrò di scorgere una
sagoma nel cielo, ma
quando riguardò non vide nulla.
Sarà
la mia immaginazione…
Tornò
a sedersi.
Da
quando aveva bisticciato con Ginny, lei dormiva nella sala, o nel letto
di Harry,
pensò amaramente. Chissà perché non si
accorgeva di come era diventato il “suo
Harry”…
i
suoi pensieri vennero interrotti da una
risatina proveniente dalla finestra.
Spaventata
si girò con una mano sul cuore, e
chi vide?
-
Malfoy! Lo sai che mi sono presa un colpo?
- ma era felice di
vederlo
-
buonasera Granger! Non sai quanto è bello
spiarti!
-
ma cosa ci fai qui?
-
devo farmi perdonare, no?
-
vuoi entrare dalla finestra?- chiese
un po’ stupita e imbarazzata
Draco
rise del suo rossore.
Era
da un po’ che la osservava…era così
bella!
Ancora non poteva credere che stesse con lui…il cattivo
senza cuore! E poi quel
delizioso completo che indossava…era…era sexy!
Chi avrebbe mai detto che la
secchiona della scuola potesse essere così?
-
magari la prossima volta…ora ho in programma
un’altra cosa. Su, Sali.
-
eh?
-
va bene che sono un bravissimo mago-
strizzò un occhio
-ma da qui a volare a un centinaio di metri
d’altezza… sveglia! Sono su una scopa!
-
se tu pensi che io salga su quell’affare ti
sbagli! E poi sono in pigiama!
-
se per pigiama intendi quel carinissimo
completo che hai…allora non importa-
disse maliziosamente
-ma se non
vuoi salire…allora sarò costretto a rapirti!
Saltò
agilmente dentro, e, prendendola in
braccio prima che lei potesse scappare, uscì facendo un
salto nel vuoto, per
atterrare sulla scopa. Continuò a tenerla stretta
-
guarda che puoi lasciarmi…
-
non mi fido di te! Potresti saltare giù.
-
allora non mi conosci…brrr…fa freddo qua
fuori! E tu non mi hai lasciato neanche prendere una felpa!
Alzando
gli occhi al cielo Draco aprì la
cerniera della felpa, si strinse Hermione al petto e richiuse la
cerniera.
-
così va meglio, principessa?
-
ehm…sì grazie….molto gentile!
Allora,
cos’è la storia che ti metti a
schiaffeggiare gli altri?
-
oh no…-
gemette -chi
te l’ha detto?
-
cara, ormai dovresti saperlo che sono
circondato da viscidi serpenti!-
ridacchiò
-a parte gli scherzi…è
stato Blaise. Poverino, lui non merita l’appellativo
viscido…e andando a vedere
neppure quello di serpente!
-
perché?
-
perché la sua indole è a metà tra un
fiero
Grifone e un pacifico Tasso. Di Serpente direi che ha ben poco!
-
gli vuoi molto bene, no?
-
perspicace la mia mezzosangue!
Per
un po’ non parlarono, continuando a volare.
-
Hermione?
Lei
sorrise. Era la prima volta che la chiamava
per nome con quella dolcezza. Evidentemente quella era una notte
davvero
speciale!
-
sì?
-
sono felice che tu abbia dato loro uno
schiaffo...non fraintendermi, disse, sentendo che stringeva il pugno
contro il
suo petto -è
che…credevo non fossi più
capace di fare certe cose! Tu che eserciti violenza! Una volta avrei
scommesso
qualsiasi cosa sulla tua reazione avventata… mentre
ora…sembra che il mio
effetto sia calmante! Era da un po’ che non ti vedevo
combattiva!
Lei
sbuffò.
-Se continui giuro che la esercito anche su di te la
violenza!
-per
piacere! A meno che tu non voglia rivivere
l’esperienza di oggi nel sotterraneo!
-
non rispondo. Quando arriviamo?
-
veramente ci siamo già sopra da un pezzo!
-
e tu non mi hai fatto scendere??
-
perdonami…è che è così
bello averti qui
stretta al petto... è che il mio egoismo è senza
limiti…e non voglio lasciarti
andare- sospirò
-
non è detto che sia io quella che si vuole
spostare!
-
adesso la fai tu la maliziosa?
Planò
dolcemente a terra, e aprì la felpa
- questa è meglio che la metti tu…io
non ho
freddo - poi la guardò
meglio alla luce della luna -
anche se sei decisamente meglio così
Hermione
arrossì –non ho freddo, per ora
Poi
si guardò intorno –dove siamo? Non credo di
esserci mai venuta qui…
-un
altro di quei posti che nessuno ha voglia
di trovare…siamo poco lontani dal lago…e quelle
luci laggiù sono del castello.
Si
trovavano su una collinetta sormontata da un
grosso salice piangente, che stendeva i suoi rami come un ombrello
tutto
intorno. Osservando bene si poteva notare il luccichio della luna sulle
acque
-
molto romantico signor Malfoy…
-
si figuri signorina Granger!
Si
sedettero appoggiati al tronco dell’albero.
Lei si rannicchiò contro il suo petto, e lui
l’abbracciò stretta. Il silenzio
era profondo, senza nessun imbarazzo.
Potevano
stare zitti anche per un’ora, la cosa
più importante è che erano insieme, abbracciati.
-
è così bello stare con te…
-
non sono d’accordo. È molto più che
bello
stare con te…
-
vedi Hermione…ho una specie di peso sul
cuore…a volte ho paura di non essere in grado di dimostrarti
quanto ti amo, e
questo mi fa stare male! Il fatto è che sono sempre stato
chiuso in me stesso,
e ora non riesco ad aprirmi del tutto…anche se è
la cosa che desidero più al
mondo…oltre a te naturalmente.
Hermione
alzò il viso, baciandolo a lungo.
-
non ti devi preoccupare….ti capisco.
-
grazie.
-
di nulla.
Rimasero
così ancora un po’, prima che Draco
ricominciasse a parlare:
-
non mi piace l’argomento…ma sono preoccupato.
Per te. Il fatto è che…vedi…secondo me
quei due non sono normali. Ma non come
battuta, sono serio. Hanno davvero qualcosa di strano….si
comportano come dei
Serpeverde e questo per un Grifondoro non è normale.
-
lo so…l’ho pensato anche io…ma cosa
potrebbero avere?
-
non ho idea…magari un sortilegio li spinge a
comportarsi così…credo che dei maghi molto
potenti sarebbero in grado di fare
certe magie…e i Mangiamorte esperti, oltre a essere molto
bravi, hanno già
usato questo tipo di incantesimi…
-
ma perché proprio loro due?
-
tesoro, a questo non ti so rispondere.
A
un certo punto sentirono un rumore di passi
dalla parte opposta dell’albero. Rimasero entrambi fermi,
cercando di
appiattirsi contro il tronco.
Dopo
il rumore, sentirono parole confuse. E poi
nulla. Stavano quasi per alzarsi quando sentirono altri passi,
più leggeri
stavolta
-siete
sicuri che siamo soli?
A
Draco pareva di avere già sentito quella voce
da qualche parte…e poi gli venne in mente: Pansy. Pansy
Parkinson.
Ma
cosa ci faceva lei lì?
E
con chi stava parlando?
Non
dovette aspettare molto per scoprirlo.
-si.
Sei disposta ad ascoltarci stavolta?
Hermione
soffocò appena in tempo un
grido con la mano. Ma quelli erano…no! Non poteva essere!
Harry e Ron? Che
parlavano con quella lì?
-
sono venuta qui per questo.
Muovetevi
-
vogliamo sapere cosa hai deciso. Accetti o
no?
-
non saprei…e se venissimo scoperti?
-
impossibile. Lo sai bene…i Mangiamorte non
lasciano nulla al caso. E se ci siamo arrischiati a parlare
è perché sappiamo
che ci sono elevate possibilità di riuscita.
-
molto bene…accetto. Voglio riscattare tutti
quelli che sono morti per colpa di gente come Silente! Che posto
avrò dopo?
-
non correre. Prima devi mostrarti degna di
occupare un qualsiasi posto. Decideremo poi.
-
non posso ancora sapere con chi ho l’onore di
parlare?
-
NO!- sibilarono entrambe le voci –e ora vai.
Ci rivedremo qui tra un mese esatto. Per le istruzioni.
Sentirono
ancora passi e un fruscio, poi più
niente.
Rimasero
attoniti ancora a lungo, prima che
Draco si scuotesse -su
Hermione, andiamo.
Ma
lei non rispose. Si alzò come un automa,
sempre stando attaccata al suo petto.
Il
viaggio di ritorno fu breve e silenzioso.
Nessuno dei due aveva voglia di parlare.
-
stanotte rimango qui con te.
-
non è necessario…sul serio, sto bene.
-
non dire cazzate! Io rimango qui con te.
Punto.
Si
aspettava già una rispostaccia o un
ammonimento per la parolaccia, ma lei si limitò a stringersi
nelle spalle. Era
in piedi, dove l’aveva posata Draco dopo
l’atterraggio.
Lui
le si avvicinò, la prese in braccio e la
mise a letto, baciandola sulla fronte. Poi si sedette sul davanzale,
nella
stessa posizione di Hermione qualche ora prima. Bloccò la
porta con un
incantesimo, per precauzione. Non voleva che Hermione avesse altri
guai. Si
girò a guardarla.
Aveva
gli occhi chiusi, sembrava quasi stesse
dormendo, non fosse stato per il fatto che serrava le labbra per
evitare ai
singhiozzi di uscirne.
-
Draco-
lo chiamò senza aprire gli occhi
-
sì tesoro?
-
mi abbracci?
Draco,
per la prima volta nella sua vita, si
commosse per un’altra persona che non fosse se stesso. Era
così fragile in
fondo, la sua mezzosangue…e lui non voleva assolutamente che
si rompesse.
Si
stese accanto a lei, abbracciandola.
Lei
gli nascose la testa sul petto, e
finalmente iniziò a singhiozzare, prima piano e poi sempre
più forte, inondando
la maglietta di Draco. Lui
continuò a
tenerla stretta, senza parlare.
Stava
male, di un dolore non solo psicologico,
ma fisico, come quando per punizione aveva dovuto lavare i pavimenti,
tanto
tempo prima. Allora aveva provato un bruciore acuto alle braccia, e ora
stava
provando lo stesso bruciore al cuore.
Non
è possibile…io avevo giurato a me stesso di
proteggerla, perché non volevo più vederla
soffrire…e ora? Ora sono qui che non
so cosa fare…e lei sta male…
Finalmente
smise di piangere, e i singhiozzi
divennero impercettibili, per poi fermarsi.
-
scusami Draco…scusa…io…io avevo
giurato a me
stessa di farti felice, e ora guarda qua…non so fare altro
che piangere e
piangere…perdonami!
-
la mia piccola stupida mezzosangue non deve
scusarsi con me…non deve scusarsi con nessuno! E poi questo
non è mostrarsi
deboli. È solo avere un cuore…che soffre.
Gli
si strinse ancora più addosso – hei
ma…sei
tutto bagnato!
Rise - non
ti preoccupare…l’acqua salata mi è
sempre piaciuta più di quella
dolce…però se
ora non ti dispiace dovrei toglierla per evitare di prendere una
polmonite e di
contagiarti. E io non voglio che la mia mezzosangue stia male!
Si
tolse la maglietta fradicia, buttandola per
terra.
Sentì
un risolino.
-
che c’è?
-
niente…è che…se qualcuno dovesse
entrare, la
prima cosa che vedrà sarà la tua maglietta sul
pavimento…e mi chiedo cosa
potrebbe pensare…
-
ah! E poi quello malizioso ero io eh?
Continui a stupirmi ogni giorno che passa, Granger…
-
ma smettila! Sei tu che ogni tanto mi
stupisci…
-
e cosa avrei fatto oggi per stupirti? Una che
sfida basilischi e cani a tre teste è difficile da
stupire…
-
oggi niente…
-
sono deluso
-
l’hai detto tu che non è facile stupirmi! E
poi cosa c’è da stupirsi quando uno ti viene
a rapire nel mezzo della notte, e poi, già che
c’è si ferma anche a
dormire con te?
-
l’espressione “dormire con te” come
dovrei
intenderla scusa?
-
ma piantala Malfoy!
Sorrise.
Anche se per un secondo, era tornata
la vecchia e pungente mezzosangue…
Quella
che aveva giurato di farlo felice…ma ora
cosa doveva fare? L’ultima volta che aveva provato a mettere
le cose in chiaro
con i due…
Ma
lasciamo perdere i pensieri per stasera…ho
qualcos’altro da fare…
Alethewriter’s
space:
Ciao a tutti!!
Allora, prima di tutto perdonatemi
per il ritardo ma il mio computer è andato a fare un
soggiorno benessere per
rimettere in sesto l’alimentatore e io ne ho usato un altro
su cui però non
avevo la storia…il punto è, come mi pare di aver
già detto nel primo capitolo,
che questa storia l’ho scritta diverso tempo
fa…quindi anche per questo
perdonate la povertà della trama J
E davvero non
volevo riscriverla…era un po’ un
pezzetto del mio passato, non trovate?
Poi volevo
invitarvi a leggere e magari anche
recensire la
mia one-shot
scritta di getto…
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=542570&i=1
E poi
passiamo ai ringraziamenti:
_reckless_
: ciao!! Piacere di conoscerti!! Lo so, lo so…infatti lo
penso anche io, ma l’ho
detto sopra…non volevo riscriverla!! Spero che tu non faccia
come fifi95 che si
è nuovamente eclissata…alla prossima e grazie!!
Rebussiii:
ma ciao!! Mi stai simpatica anche se non ti conosco sai?? Comunque
sì, quella
povera di Ginny è una cornuta!! Ma sai
com’è…l’amore è
cieco! E poi Harry se la
tiene buona la sera ;)
LisaAngius:
ciao Giuly!!! Che dire…era ora sì!! Sono felice
che ti piaccia e grazie per la
tua costanza nel recensire tutto quello che scrivo!! Baci!!
OoOTrilli
and DracoOoO: ciao anche a te!!! Si, sono davvero due idioti
quelli…ma vedremo
più avanti che anche il nostro Blaise non brilla per
intelligenza…povero! Sarà un
po’ confuso!!! Ma va bè…grazie e alla
prossima!!
Bene,
grazie ancora e baci…alla prossima!!
Ale!
|
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Capitolo 9 *** CAPITOLO 9 ***
CAPITOLO
9
I
giorni passavano veloci, e Hermione era sempre più
abbattuta; girava per i corridoi con lo sguardo perso, sbattendo contro
tutti,
senza curarsene.
Draco
non sapeva più cosa fare…cercava di distrarla, ma
lei, anche se cercava di sorridere e mostrarsi normale, aveva ancora
negli
occhi quella luce vuota e assente.
Da
quella sera stava con lei tutte le notti, perché
aveva paura che potesse fare qualche pazzia. Ma non ce la faceva
più a vederla
così, come l’ombra di sé stessa.
Non
voleva ammetterlo, ma gli dava enormemente fastidio
che lei, anche se non di proposito, lo ignorasse. Quando diceva
qualcosa di
malizioso, lei al posto di arrossire o sgridarlo, sorrideva distratta.
La
stessa cosa quando la baciava. Non
rispondeva…era…passiva. Questo era
l’aggettivo giusto.
Passivo.
E
lui soffriva con lei, il cuore che batteva allo
stesso ritmo stanco e indolente del suo, in sincrono.
Era
notte inoltrata. Erano stesi vicini, lui che l’ abbracciava.
Sapeva che stava fingendo di dormire, perché vedeva le
palpebre fremere, e ogni
tanto scorgeva le sue iridi nocciola attraverso le ciglia.
-Hermione.
Silenzio.
-Hermione,
so che sei sveglia, è inutile che continui a
fingere.
Altro
silenzio.
-
CAZZO
GRANGER!!!!! LA VUOI PIANTARE PER UNA VOLTA DI TENERE IL
MUSO!??COMBATTI!COSA SERVE
CHE TI PIANGI ADDOSSO??ME LO SPIEGHI?
-
Abbassa la
voce per piacere.
Sempre
lo stesso tono che trasudava apatia; quello che
lo mandava in bestia.
Draco
stava per perdere le staffe. Si sollevò, andando
a chiudere la finestra, la luce della luna che gli illuminava i muscoli
del
petto e i capelli color platino.
Si
sedette dalla sua parte, avvicinando le labbra al
suo orecchio. Quando parlò aveva una voce minacciosa.
-
Ascoltami bene, te lo ripeto. Io mi sono stufato di
vederti girare come un fantasma, anzi peggio, visto che loro sono
più vivi di
te. Tu forse non te ne rendi conto, ma mi stai ferendo! Ti ricordi il
discorso
sul mio cuore? –proseguì ancora più
irosamente –te ne ricordi??
-
si - rispose con voce flebile.
-
Perfetto. Tu immaginati la “palla di scotch”. Io
l’avevo affidata tra le tue mani, ma tu la stai facendo
cadere per terra! Ancora!
E sai cosa succede vero se cade per terra? – si
passò una mano sugli occhi - mi
fai stare male Granger…non posso vederti in questa maniera!
Draco
si sentiva un po’ vile a mettere in mezzo i suoi
sentimenti…ma cosa poteva farci? Qualsiasi cosa pur di
vederla tornare normale.
-E COSA DOVREI
FARE SECONDO TE?? - urlò lei esasperata.
-
Ci sono due possibili soluzioni: o ti dimentichi di
tutta questa storia -
alzò una mano per
fermare Hermione che stava per replicare - oppure ti alzi, la smetti di
frignare come potrebbe fare quell’idiota di Paciok, e
combatti! A te la scelta!
-
Ma come combatto? Come? – disse in tono esasperato.
-
Tesoro, io cosa ci sto a fare qui, a parte farmi
spezzare il cuore già rotto, naturalmente? Io sono al tuo
fianco oltre che per
amarti…bè, anche per aiutarti. Non voglio
più vedere queste lacrime, va
bene?- e gliele
asciugò delicatamente
con un dito - insieme troveremo una soluzione, e sempre insieme
rimetteremo le
cose a posto! Così che il mio cuore sia al sicuro, e il tuo
anche…poi magari
riusciremo a essere felici anche noi…vedremo…
Allora
cosa scegli?
-
La seconda! Anzi! Mi metterò al lavoro da
subito…- si
era già alzata in piedi di scatto, quando poi ricadde seduta
- se sapessi da
dove iniziare e cosa fare…
-
Allora, mia piccola e sperduta mezzosangue…prima di
tutto vorrei ricordarti che sono le 3 di notte, seconda cosa ne
riparleremo
domani, che tanto non c’è lezione e abbiamo la
giornata libera…e per terza
vieni qui… - e
l’abbracciò stringendola
forte.
-
Te l’ho detto che mi faccio schifo da sola?
-
No…ma lo avevo immaginato…! Sapevo che quando ti
avrei svegliata dalla tua trance l’avresti detto!
-
E, di grazia, perché tu, essere dotato di più
cervello di quanto avessi sospettato, non mi hai svegliato prima?
-
Semplice, essere dotato di meno cervello di quanto
tutta la scuola creda, perché uno aspettavo che lo facessi
da sola, due ci ho
provato ma tu non te ne sei nemmeno accorta!
-
Mmmm…allora mi sa che devo ringraziarti….
– e si
sporse per baciarlo – sei un amore di serpe!
-
Grazie!
Il
cuore di Draco, che fino allora era “in letargo”,
ricominciò a battere dalla gioia, tanto che lui si sentiva
capace di smuovere
tutta Hogwarts ora che la sua mezzosangue era tornata normale.
Il
giorno dopo Draco scese nella sua camera per
cambiarsi e vi trovò Blaise, che, del resto, era pur sempre
anche in camera
sua. La cosa preoccupante era il suo cipiglio in stile McGranitt due,
se non
peggio.
-Ma
che piacere rivederti in questa stanza, Draco
Lucius Malfoy, cosa ti porta a tornarci?
Oh
oh…l’ultima cosa che voleva era una scenata di
“gelosia” da parte di Blaise, seguita da un
interrogatorio approfondito. Anzi,
molto più probabilmente sarebbe stato il
contrario…
-Forse
credi che sono così stupido da non accorgermi che
non dormi qui…ma ti sbagli! Posso capire che tu abbia
finalmente trovato
qualcuna che ti scaldi un posto a letto…ma da qui a non
tornare più per un
mesetto! Perché non credo proprio a quella storia con la
Granger, tra
parentesi…E alla fine delle lezioni scappi sempre via, e non
riesco mai a
acciuffarti, sgusci via come una serpe…e non in senso
metaforico!-
Cavolo…devo
ammettere che mi sono sbagliato…è riuscito
a mischiare interrogatorio e scenata in un unico
discorso…notevole! Ora, per
completare l’effetto “abbandonato e solo come un
cane”, gli mancano il labbro
che trema e gli occhi lucidi.
-
Blaise, Blaise, Blaise…vorresti venirmi a dire che ti
senti…abbandonato?- si morsicò il labbro per
mascherare le risate, e sfoderò la
sua perfetta faccia da poker.
-
Esatto!-
eccolo il tremore al labbro…decisamente
scontato…poteva fare di meglio.
-
Senti amico…io ho fretta. Se vuoi sapere qualcosa
chiedi senza fare scene per piacere.
Blaise
strinse gli occhi, riducendoli a fessure – ma…non
dirmi che tu la ami davvero…?
-
Santo Merlino, per non dire peggio…ti ricordo che non
sei mia madre- distorse
la bocca al
pensiero di Narcissa interessata alla scuola o alla sua vita in
generale,
magari mentre gli accarezzava i capelli e gli parlava in tono dolce...
-
Sono curioso…dai dai dai!
Tutto
pur di farlo smettere – va bene. L’hai voluto
tu…non venirmi poi a dire che sto diventando
sdolcinato…la amo sul serio, sì.
Blaise
iniziò a tossire, indeciso tra il ridere o il
piangere o il soffocarsi con il cuscino che si era premuto sulla bocca.
-Che…che…che
cosa…dici?-ansimò
-Puoi
arrivarci Blaise, sono due semplici parole: la
amo. È così difficile da credere? Pensavo ne
fossi convinto…
L’amico
si buttò sul letto, respirando rumorosamente
-
Va bene. Lo sapevo che avevi strani gusti…sì,
sempre
saputo…ma da lì alla
Granger…cioè, io pensavo che fosse una cosa
passeggera
l’altra volta…una cottarella leggera o
è davvero solo una distrazione? Tu non
la ami sul serio…tu NON puoi amarla sul serio…non
hai mai amato nessuno!
-Solo
perché prima avevo gli occhi chiusi. Ora che li
ho aperti…è cambiato tutto –
replicò il biondo con aria filosofica.
-Mamma…Draco…
Blaise
non riusciva a capirlo…lui l’aveva sempre
odiata! E per di più lei era una mezzosangue. Una sporca
mezzosangue saputella
e…e tutto il resto. Sul fatto che ora fosse diventata carina
non c’erano dubbi,
ma da lì a innamorarsene…
-
Quindi state insieme?
-
diciamo di sì…per ora la cosa non è
ufficiale…e tu-
gli si avvicinò minaccioso- contribuirai perché
rimanga tale, giusto?
-
Giustissimo fratellino! Giustissimo…
-
Bene, ora vado.
-
Aspetta! - e lo afferrò per un braccio – prima
racconti, e poi vai!
-
Ma si può sapere cos’altro vuoi??
-Allora…-
si mise un dito sulle labbra, pensieroso.
Quando faceva così sembrava un bambino piccolo –
chi si è dichiarato prima?
-
Non lo so…credo insieme…un secondo prima stavamo
parlando, e un secondo dopo…
-
Uh! Chi l’avrebbe mai detto che la Granger
fosse così intraprendente?
-
Smettila!
-
Scusa scusa…procediamo. Cosa ci fai tutte le notti da
lei?
-
Oh citrullo! Devi sempre giungere a conclusioni
sbagliate? Non faccio niente di quello che pensi!
-
Strano…e perché, di grazia?
-
Questi non sono cazzi tuoi!
E
uscì veloce, prima che l’amico potesse continuare.
Certo che quando si ficcava…chi lo toglieva più!?
Rimuginò
sulla storia tra lui e Hermione.
Entrambi
erano d’accordo su un punto: per adesso non
volevano che la cosa fosse ufficiale. Lei perché aveva il
terrore dei
pettegolezzi, lui perché non voleva ferire lei e
perché non voleva essere sotto
i riflettori come due mesi prima, appena iniziata la scuola.
Era
presto, i corridoi semi deserti. Erano ancora tutti
a letto, per godersi al meglio una meritata giornata di pausa dalle
lezioni.
Anche
la sala grande era vuota, fatta eccezione per lo
Sfregiato e Lenticchia. Disgustato, si voltò
dall’altra per evitare di vedere
il rosso che si abbuffava con uova e succo di zucca.
Lui
si accontentò di trangugiare in fretta il suo succo
e di prendere al volo una fetta di pane imburrata.
Stava
per correre via quando entrò Hermione, che si
sedette lontano, vicino a un ragazzo di cui non sapeva il nome.
Qualcosa
nel petto che premeva…
Gelosia
forse?
Draco,
no! Ora anche geloso di quello sbarbatello? E
poi è del quarto anno…non può
competere con me!
Mentre
vigilava sulla ragazza come una chioccia con i
suoi pulcini, lei si girò, giusto il tempo di fare
l’occhiolino e sillabare
“biblioteca”, per poi tornare a addentare una pesca.
-Scusa
per il ritardo
Erano
in biblioteca, Draco che aspettava da dieci
minuti mollemente appoggiato a un tavolo, lei rossa per la corsa e con
i
capelli in disordine.
Sbuffò
- avevo quasi paura che ti stessi intrattenendo
con quello…
-
Il mio serpentello è anche geloso?
-
Ma va…su, ora sbrighiamoci. Cosa dobbiamo cercare?
-
Oh no…Draco, io pensavo che lo sapessi tu!
-
E io pensavo lo sapessi tu!
Si
misero a ridere, subito fulminati da Gazza, che
stava perlustrando la sala in cerca di altri petardi, che sembravano
essere
seminati un po’ per tutto il castello.
Ogni
tanto nella notte si sentiva uno scoppio, e allora
tutti che correvano fuori…ma di giorno non si vedeva nessuna
traccia.
Si
sedettero a un tavolo, uno di fronte all’altro, a
guardarsi negli occhi, finchè Hermione non si diede una
botta in testa,
alzandosi di scatto
-
Draco!
-
Sì?
-
Come ho fatto a non pensarci prima? Dobbiamo cercare
qualcosa sulle manipolazioni della volontà, o qualcosa di
simile…io inizio a
guardare nello scaffale destro, tu vai con il sinistro.
-Come
vuoi…- Draco era tutt’altro che entusiasta di
passare la mattina a spulciare polverosi volumoni, tanto più
per far rinsavire
quei due! Ma l’immagine della sua mezzosangue apatica era
più forte di ogni pigrizia
o rancore, così si mise all’opera.
Dopo
un’ora l’unico risultato era il tavolo pieno di
libri aperti e una nuvola di polvere nell’aria.
Hermione
era frustrata. Perché mai nessun mago aveva
avuto a che fare con una magia simile? Certo, era pur sempre una
formula
proibita…e quindi avrebbe potuto essere nel reparto dei
libri proibiti…e quindi
le sue speranze si fermavano lì. Quei libri erano
spaventosi, oltre che ben
custoditi.
Espresse
i suoi pensieri a Draco, che intanto era
giunto alla stessa conclusione
-Su,
vieni fuori…andiamo a prendere un po’
d’aria dopo
tutta questa polvere.
Si
sedettero a guardare la scura superficie dell’acqua.
Fuori l’aria iniziava a essere più fredda, del
resto mancavano solo due mesi a
Natale, e il tempo fino adesso era stato clemente
-
Tesoro
-
Mmm?
-
Mi sa che l’unica soluzione è andarlo a dire alla
McGranitt. Non sai quanto mi peserebbe farlo, ma…
-
Non so…lei del resto insegna trasfigurazione, cosa
c’entra?
-
Cara, ti dimentichi che lei è la preside? E poi ne
saprà sempre più di
noi…avrà almeno un centinaio d’anni!
-
Sono ancora indecisa…e se ci dicesse di lasciare
perdere? O peggio, mandasse loro due a Azkaban? O se…
-
O se semplicemente ci desse una mano a capire? Mi
secca dirlo ma quella donna è tutt’altro che
stupida. Di sicuro non li manderà
via, in attesa dell’evolversi della situazione. E poi se sono
sotto l’effetto
di una magia non sono consapevoli di quello che fanno.
-
Hai ragione…sì, non ci resta altro da fare che
andare
da lei.
Draco
la scrutò. Di solito quando prendeva una
decisione si illuminava, era attiva, ma ora la sua espressione era
ancora
corrucciata.
La
abbracciò, baciandole la massa arruffata di ricci.
-
A cosa pensi?
-
Mi sto ancora chiedendo perché proprio loro due…
-
Non per niente dobbiamo arrivare fino in fondo…solo
così si scoprirà la verità…
Alethwriter’s
space:
Ma
ciao cari lettori e lettrici! Ovviamente non sto nemmeno qui a scusarmi
per il tremendo ritardo, però ho l’attenuante di
essere andata in vacanza!
Molto
bene, cos’altro dirvi…si infittisce il mistero!
Scusatemi
solo per la pessima grafica, ma davvero sono sicura che non
capirò mai come funziona nvu!!
Ma
passiamo a voi…
OoOTrilli
and DracoOoO: ciao!! Hai visto che il nostro Blaise perde colpi?
J
Del resto c’è da dire a sua discolpa che
è davvero un po’
difficile da credere che uno come Draco possa essersi innamorato di una
come
Hermione!! Alla prossima, baci!
Rebussiii:
ciao!! Innanzi tutto grazie per essere rimasta a recensire, non
sai come mi fa piacere! Comunque noooo…non si vede per nulla
che ti piace la
coppia Ginny-Blaise!! Il punto è che Ginny ama troppo Harry
e quindi sorvola un
po’ sulle sue attività…ma chi dice che
non si stufi anche lei prima o poi!! Baci!!
J
hermgrenger:
ciao anche te! Anzi, ben tornata! Non importa…del resto
anche
i miei strepitano sempre perché sto troppo al computer! Ma
spero che troverai
lo stesso un pizzico di tempo per dirmi due parole!! Baci anche a te!!
Molto
bene…spero davvero che non vi stia annoiando!!
Alla
prossima, cercando di essere un po’ più celere!!
Ale
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Capitolo 10 *** CAPITOLO 1O ***
CAPITOLO
10
Arrivarono
davanti all’ufficio che era stato di
Silente, e dove ora c’era la McGranitt.
Hermione
si volse verso Draco con gli occhi
spaventati, come quelli di un uccellino che sta per entrare nella
pancia del
gatto.
-su,
non ti preoccupare…andrà tutto bene. Lei
è
comprensiva - almeno
spero, pensò
Lei
stava per ribattere, quando una ben nota
voce proveniente dall’interno la interruppe
-voi
due! Volete rimanere lì fuori ancora a
lungo ad ammirare il portone o riuscirete ad entrare in giornata?
I
due si guardarono sorridendo, e Draco alzò
gli occhi al cielo, bussando
-prego,
entrate con comodo
Aprirono
la pesante porta scura, trovandosi
nello studio.
Hermione
rimase a bocca aperta. Era esattamente
identico a quello di Silente, non era stata spostata neanche una piuma.
Le
vennero le lacrime agli occhi ricordando il vecchio preside, ma
preferì non
ricordare gli autori della sua morte.
Anche
se ora lo amava con tutta sé stessa,
Silente per lei era stato un secondo padre, e non riusciva a mandare
giù
facilmente il ruolo che aveva avuto Draco nella sua morte, anche se
alla fine…
-signorina
Granger? È tutto a posto?
-oh
sì…certo. Mi scusi. È solo che
è tutto
uguale…
-
lo so, ho preferito mantenere l’arredamento
precedente…allora? Cosa volete chiedermi?
I
due vennero fatti accomodare sulle poltrone
di fronte a lei, e Hermione iniziò a parlare. Le
raccontò tutta la storia, non
omettendo nulla.
Quando
terminò la professoressa rimase
sovrappensiero, tormentandosi una ciocca grigia che era sfuggita allo
chignon;
poi si rivolse a Draco
-e
lei signor Malfoy? Che ruolo ha in tutto
questo? Perché le dovrebbe interessare la sorte di coloro
che sono stati fin
dal primo anno i suoi peggiori nemici?
Draco
si aspettava quella domanda, ma ci mise
un po’ a rispondere, cercando di scegliere le parole con
cura. Per lui non era
facile esprimere i propri sentimenti…figurarsi poi con una
come la McGranitt!
-allora?
Il gatto le ha mangiato la lingua,
signorino? – lo esortò lei acida
-vede…-
iniziò, ignorando la provocazione –se
si ricorda, una volta anche la signorina Granger faceva parte dei miei
“nemici”, giusto?
La
prof annuì secca.
-non
so se riesco a esprimermi in maniera
chiara…il fatto è che quest’anno
è cambiato qualcosa…ho aperto gli occhi, e mi
sono accorto che ero io quello che esagerava. Bè, rimane il
fatto che Potter e
friend non si sono risparmiati per cercare di suscitare la mia
antipatia…però
ora voglio che ritornino normali. Non so se ho reso l’idea
–era conscio di non
aver espresso una spiegazione degna di tale nome, ma sperava che la
prof lo
capisse lo stesso.
La
McGranitt era appoggiata sui gomiti, le
braccia incrociate, gli occhiali in bilico sulla punta del naso adunco,
lo
sguardo freddo e distaccato che non lo mollava un attimo.
Draco
sapeva che lei già non lo sopportava
prima, e ora riusciva a percepire il suo astio. Provò un
moto di stizza, e gli
venne voglia di urlare, ma cercò di mantenersi calmo, mentre
continuava a
fissarla negli occhi.
-Malfoy
-
perfetto, aveva abbandonato ogni forma di cortesia,
nemmeno più
“signor”! –io non capisco cosa lei stia
dicendo. Se vuole almeno provare con il
suo brillante cervello a illuminar…-
no,
non ce la faceva più! Sopportarla era già
difficile, se poi si aggiungevano
anche le beffe…e scoppiò
-CAZZO
PROFESSORESSA! E LEI SAREBBE QUELLA
INTELLIGENTE? COME GLIELO DEVO DIRE? IO.MI.SONO.INNAMORATO!!E NON HO
INTENZIONE
DI VEDERE HERMIONE CHE SOFFRE PER COLPA DI QUEI DUE!ORA HA CAPITO???
La
McGranitt era a bocca aperta, un’espressione
stupita e scandalizzata sul volto.
Draco
la fissava, in attesa si una reazione
qualsiasi che non gli facesse temere di averla uccisa. Evidentemente
era
legato tutti i
presidi di Hogwarts…se
non ne uccideva uno uccideva l’altro, pensò con
un’ironia priva di spirito.
Stava
iniziando a preoccuparsi seriamente,
quando gli occhiali iniziarono a scivolarle dal naso, e caddero con un
tonfo
sul libro che aveva aperto davanti.
Quel
rumore ruppe l’atmosfera di silenzio
sbigottito, e la professoressa si risvegliò, chiudendo la
bocca di scatto.
-non
poteva essere più esplicito, signor Malfoy
Fantastico!
Lo shock l’aveva resa gentile!
Doveva spargere la voce in giro, la mitica prof aveva un punto debole!
Dovette
infilarsi le unghie nel palmo della mano, per evitare di scoppiare a
ridere.
-scusi
professoressa, potremmo andare?
-eh?
Ah…sì…anzi, un attimo…per
quanto riguarda
la questione voi non fate nulla, vi chiamerò appena
avrò qualche novità…ora
andate pure- e si passò le mani sulla faccia stravolta.
Corse
giù per le scale senza aspettare
Hermione, e arrivato nel corridoio si sedette prevenendo la caduta
provocata
dallo scoppio di risa irrefrenabile. L’espressione della prof
era impagabile!
Finalmente l’aveva spiazzata, vendicandosi per tutti i giorni
che gli aveva
fatto passare in punizione a pulire trofei Grifondoro o a scrivere
pagine e
pagine su come trasformare un ratto in un cappello di paglia! Stava
ancora
ridendo quando scese Hermione con un cipiglio spaventosamente simile
a…
-Malfoy!
- ecco che incominciava! Oh no! Ora
capiva a chi si ispirava durante le sue sfuriate!
Si
avvicinò pericolosamente, fissandolo negli
occhi.
Oh
cazzo…l’ho scampata sopra per sorbirmi una
sfuriata sotto…
Ancora
con lo sguardo minaccioso lei si
avvicinò, fino a che i loro nasi non si sfiorarono, e
poi…poi lo baciò. Un
bacio leggero, e si rialzò di scatto, completamente rossa.
-Granger,
tutto…tutto a posto?- era
s-c-o-n-v-o-l-t-o.
Lei
ridacchiò – diciamo che potrei chiederti la
stessa cosa…tu sembri sconvolto!
-cazzo,
puoi ben dirlo! E io che credevo fossi
incazzata!
-infatti
sono incazzata! E ora lo sono il
doppio, perché in un periodo composto da due frasi sei riuscito a inserire
due parolacce, il che
significa una parolaccia a frase!
Ecco,
quando faceva così era un’enorme rompicoglioni,
però era irreparabilmente innamorato…eh
sì Draco…ti stai rimbecillendo per
colpa sua…chissà dov’è
finito il tuo orgoglio…probabilmente sotto la suola
delle scarpe se tutto va bene!
Mentre
lui stava monologando con sé stesso, lei
era andata avanti con la sua arringa, come un bravo avvocato, per
difendere la
povera professoressa che era stata così vergognosamente
oltraggiata dalla
sfacciataggine del biondino.
-
scusa, mi stai ascoltando?
-
perché mi hai baciato? -
eluse la domanda
-
eh?
Lui
ghignò con il suo solito sorriso sfacciato.
Era riuscito a spiazzarla nel bel mezzo di un’accesa sgridata.
-tu.
Perché. Hai. Baciato. Me?
-scandì le parole prendendola in giro
Arrossì
di nuovo violentemente
-
bè…mi ha fatto piacere sapere
che…che…insomma,
che ti sei innamorato di me
-
e tu, mia grande cervellona, lo scopri
adesso?
-
hai capito benissimo! Intendo che tu hai
esternato i tuoi sentimenti…alla McGranitt poi!
-
ah…- ora toccava a lui arrossire –grazie,
allora lo farò più spesso se mi ricompensi
così!
-
sfacciato! Ora andiamo a pranzo, che sto
morendo di fame!- e si avviò con passo militare verso la
sala grande. Stava per
seguirla, quando una voce lo raggelò
-Malfoy
Merda
al quadrato, cosa vuole ancora questa? Si
girò lentamente, alzando gli occhi verso la cima delle scale.
-sì
professoressa McGranitt?
-può
venire un secondo qui? Dovrei dirle una
cosa
-certo
Quando
furono uno di fronte all’altro, lei gli
disse:
-senta…non
so come dirglielo…ma mi raccomando!
La signorina Granger è…è speciale, e
lei veda di trattarla come merita, intesi?
Non faccia il furbetto come ha fatto con tutte le altre prima di lei! E
poi…poi
volevo ringraziarla perché le sta vicino in questo momento
doloroso…bene, ora
può andare. Arrivederci.
Girò
sui tacchi e entrò sbattendosi la porta
alle spalle.
Draco
rimase impietrito. Completamente
impietrito. E sarebbe rimasto lì ancora a lungo se Hermione
non lo avesse
tirato giù per la scala.
-
allora? Cosa voleva?
-
oh…
-
Malfoy, tu mi preoccupi. Cosa ti ha detto la
professoressa McGranitt?- scandì lentamente.
-
oh…no…niente, mi ha detto che devo
comportarmi bene- disse come in trance.
-
mmm…qualcosa mi dice che non è
tutto…ma il
mio stomaco viene prima della curiosità- e lo
trascinò a mangiare.
Quando
entrò nella sala grande si riscosse,
anche se probabilmente una parte del suo cervello sarebbe rimasta
paralizzata
per sempre. Intercettò Blaise, e gli si andò a
sedere vicino. Evitò di
guardarla, perché in pubblico nulla doveva trasparire.
In
breve raccontò la storia all’amico, che come
lui rimase spiazzato, a bocca aperta e con un acino d’uva a
pochi centimetri
dalle labbra. Quando si riscosse commentò che in quel
castello erano tutti
partiti, tra un Malfoy innamorato, una preside sdolcinata e due con la
volontà
manipolata.
Il
pomeriggio passò in fretta, e la cena anche.
Si erano dati appuntamento alla torre ovest, la stessa torre dove si
erano
incontrati da soli per la prima volta.
Ginny
e Hermione avevano finalmente fatto pace,
e non sembrava il caso farle una visita notturna mentre la rossa
dormiva
beatamente nel letto di fianco, tanto più che non sapeva
nulla. Hermione
infatti non voleva dirle di loro, per paura che si potesse arrabbiare
seriamente, dato che si erano riappacificate da poco. E così
dovevano vedersi
clandestinamente, perché era proibito girovagare per il
castello e la Granger
non avrebbe mai infranto una regola nemmeno per tutto l’oro
della Gringott…
La
aspettò acquattato dietro la porta, pronto a
saltarle addosso. Sentì la porta aprirsi lentamente, e
quando vide l’ombra
stagliarsi sul pavimento, saltò, cadendo per terra.
Era
già pronto a sogghignarle in faccia, quando
si accorse che la persona che aveva atterrato non era Hermione,
ma…
-Blaise!!!
Si può sapere che cazzo ci fai tu
qui?
Ma
l’amico era troppo occupato a rotolarsi
dalle risate per riuscire a rispondere.
Furioso,
Draco si alzò, spolverandosi il
mantello e chiudendo la porta per evitare che qualcuno li scoprisse.
E
il mostriciattolo continua a sghignazzare! Ma
cosa devo fare con uno così? E perché lo conosco
poi?
-allora?-
non riusciva a trovare un epiteto
abbastanza colorito per definirlo.
Quando
si ricompose, prima si alzò, poi si
aggiustò teatralmente la cravatta, e poi lo
guardò, ricominciando a
sghignazzare
-Draco,
amico, non credevo fossi
così…così…così
focoso!
Mantieni
la calma, mantieni la calma, mantieni
la calma…
-
perché qui ci sei tu e non lei?
-
bè - stava per tirargli qualche frecciatina
velenosa ma lo sguardo che ricevette lo dissuase –mi ha
chiesto di dirti una
cosa
-cosa?
Si
schiarì la voce –ha detto, anzi, è
stata
costretta a dire a Ginny tutta la storia, e lei non la lasciava andare
via. Tra
l’altro ha anche detto che gli dispiaceva e che ti voleva
tanto bene! – finì
soddisfatto – comunque amico…sono ancora molto
sorpreso…sai quella volta che
lei aveva dato uno schiaffo ai due?
-
mmm- borbottò
-
ecco…io sospettavo che voi due stavate
insieme…e te lo avevo anche detto no?
-
mmm
-
però poi…credevo che fosse o una balla o una
storiella passeggera…
-
anche se io ti avevo detto che era seria!
-se
è per questo mi avevi detto che era seria
anche con Cho Chang, e poi l’hai mollata dopo due settimane!
Ma,
continuando…volevo quindi chiederti scusa per
ieri…per la mia scenata…mi ero
dimenticato che tu…e lei…
-
va bene, ho capito…grazie Blaise ma stai
perdendo colpi perché me lo ha già detto
ieri…
- lo so
– fece il moro corrucciato – ma per stasera mi ero
preparato il discorso!
-
accio scopa!
Draco
doveva assolutamente vederla…
La
scopa arrivò, colpendo il povero Blaise alla
testa.
-ecco,
ben ti stà! – e gli fece la lingua. Si
sentiva stupido, ma quando ci voleva ci voleva!
Dopo
un lungo ed estenuante interrogatorio,
finalmente Ginny Weasley si era addormentata, lasciandola un
po’ in pace. Per
fortuna si era limitata a dire che “l’amore
è cieco”. Chissà cosa
nascondeva…si
ripromise di indagare…
Toc
toc.
Qualcuno
che bussava alla finestra…chi poteva
essere se non…
-
Draco!
-
Hermione - fece, cortese – mi dispiace
disturbarti…ma dovevo assolutamente vederti
-
oh…va bene…non ti dico entra perché
sveglierei…
-
già fatto tesoro! - e Ginny si alzò veloce
dal letto, per raggiungerla –
Malferret…ehm…Malfoy - si corresse dopo una gomitata da parte
dell’amica
-Weasley-
rispose lui
Ci
fu un momento di imbarazzo, fino a che
Ginny…
-
allora bel biondo…sei venuto per qualcosa?
Perchè in tal caso entra, così eviti di prenderti
un raffreddore…non
fraintendermi! A me non importa un bel niente, ma lo faccio per Herm,
che poi
ci resterebbe male, e io dovrei passare le notti in infermeria per
tenere
compagnia a lei, che terrà compagnia a te, e…
-
Giny, ti scongiuro, frena!
-
scusa!
Draco
sbuffò. Non aveva previsto pubblico.
Ginny
capì, e borbottando una scusa si dileguò
fuori dalla porta, avendo cura di lasciarla accostata.
-
allora Draco? Perché tutta questa urgenza?
-
a parte il fatto che non resisto senza
vederti, dovevo dirti una cosa importante.
Subito
lei corrugò la fronte, in attesa di
qualcosa di spiacevole
Saltò
dentro, e la fece sedere sul letto, poi
si piegò su un ginocchio, ed estrasse dalla tasca dei jeans
una scatolina verde
smeraldo. Guardandola negli occhi le chiese
-vuoi
essere la mia fidanzata?
Alethewriter’s
space:
Allora,
dopo una luuunga assenza (lo so,
me ne vergogno terribilmente) eccomi nuovamente qui! Tocca a voi dirmi
cosa ne
pensate… J
Passiamo
ai ringraziamenti!:
Rosa
di cenere: ma benvenuta! Grazie
mille, davvero! L’ho già detto molte volte ma lo
ripeto sempre…per me è
importante questa storia, nonostante sappia che non è il
massimo… J
LisaAngius:
ciao Giuly!! Ma figurati, per
me è sempre un piacere sentirti, non importa quando!
_reckless_:
ciao! Non svelo nulla sul
comportamento dei due strampalati, ma non ci sei lontanissima!!! Certo
che
passo a recensire la tua fic…solo che in questi ultimi tempi
sono stata un po’
impegnata, ma non temere! :P
E
poi volevo anche ringraziare i lettori
della mia one-shot “Una sana scopata?!”, cioè LisaAngius,
che tanto per cambiare mi
sostiene sempre!, callistas, che mi ha fatto un enorme piacere e
_KiKkaLoVe_.
Tra
poco che inizierà scuola ho paura che
sarò ancora meno puntuale nell’aggiornare,
ahimè, ma vedrò di fare il
possibile…
Un
enorme bacio.
Ale
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Capitolo 11 *** CAPITOLO 11 ***
CAPITOLO
11
Per
la prima volta nella sua vita era a corto
di parole. Non le era mai accaduto. Bene o male una parte del suo
cervello
aveva sempre qualcosa da dire, anche quando Draco l’aveva
baciata per la prima
volta, un neurone aveva commentato: oddio adesso svengo! O anche quando
aveva
visto Fuffy un altro sperduto neurone aveva commentato: ma quanto
è grasso
questo povero cane?
E
ora…ora nessuno arrivava a salvarla, e lei
era lì imbambolata, seduta a fissare il suo grande amore
biondo, che stava
iniziando a preoccuparsi sulla salute mentale della sua ragazza.
Solo
quando lui la scosse poco gentilmente e i
suoi neuroni rotolarono per i loro uffici, spargendo carte ovunque, nel
cervello una piccola luce si accese, e il black-out venne riparato.
E
quale fu la cosa più furba che le venne
presentata dal neurone capo-stampa?
-eh?
Ecco,
fantastica figuraccia!
Quando
lui glielo ripetè, con molta pazienza e
una luce divertita negli occhi, riuscì a dire qualcosa di un
po’ più furbo, del
tipo
-ma
non eravamo già fidanzati?
Draco
rise compiaciuto. Ce ne voleva per
spiazzarla, e finalmente poteva vantarsi di esserci riuscito!
-
non hai tutti i torti…ma mi piace fare le
cose per bene…allora?
-
oh...e c’è bisogno di chiedere allora?- si
accese all’improvviso.
-
lo prendo per un sì?
-
ma certo, sciocco di un biondo!
Rise.
Era ora che ritrovasse un po’ di
lucidità. Aveva quasi temuto che rimanesse basita a vita!
Aprì
la scatoletta, e due anelli scintillarono
pallidi alla luce della luna che filtrava attraverso i vetri. Uno era
più
scuro, e l’altro era più chiaro, ma tutti e due
erano stupendi.
-
ti piacciono?
-
oh Draco…sono…non ho parole!
-
ti capita un po’ troppo spesso di questi
tempi…mi preoccupi!
Ora
ti spiego…quello più scuro è il
mio…è oro
rosso, un po’ come i tuoi capelli, per poter portare sempre
con me un po’ di te
- sorrise al suo gioco di parole, baciandole i capelli –
quello chiaro è un
tipo di oro magico…da voi babbani potrebbe passare per
quello bianco, ma ho
provveduto a trattarlo con una magia, e ora ha lo stesso colore dei
miei
capelli. Perdona la mia mania di protagonismo, ma mi piaceva che mi
portassi
sempre con te!
-
mmm - storse la bocca Hermione.
-
cos’è? Non ti piacciono? Se vuoi posso
comprartene uno con smeraldi, o rubini…
-
zitto! Stavo solo osservando che questo
colore non rende giustizia…i tuoi capelli sono di un colore
unico…ed è
impossibile farne un duplicato!
Rise
sollevato – lo stesso vale per te,
tesoro…ma ho cercato di avvicinarmi il più
possibile!
Stavano
per suggellare il loro scambio di
battute con un tenero bacio quando Ginny entrò di corsa,
buttandosi tra le
braccia della sua migliore amica, felice come una pazza.
-
oh Herm…
-
non dirmi che hai spiato vero Gin?
-
come potevo non farlo…ero troppo curiosa!! E
poi è stato impagabile…sai, temevo anche io che
ti fossi bloccata…una specie
di…come si chiama? Colpo della strega?
-
e cos’è?- chiese Draco curioso.
-
una specie di malattia babbana…praticamente
rimani bloccato in una posizione per un bel po’…
-
ora, se permetti…- le prese la mano,
infilandole all’anulare il sottile anellino.
Lei
fece la stessa cosa, ammirando le sue
lunghe dita affusolate, come quelle di un pianista.
-
hai mai pensato di suonare il piano?
-
perché?
-
no…è che…hai delle dita
perfette…
-
ma Herm! Con tutto quello che puoi ammirare
tu guardi proprio le dita?
Si
accorse troppo tardi di quello che aveva
detto, e, più rossa de suoi già super rossi
capelli, corse fuori dalla camera,
seguita dalle risate degli altri due.
Draco
si sedette di fianco, sul letto,
abbracciandola.
-sono
felice, sai? È da quando sono con te che
mi sento così…peccato aver sprecato sei
anni…
-non
dirlo a me…anche se ti devo confessare che
nel profondo, ma mooooolto nel profondo…ti trovavo
affascinante…
-
ne sono lusingato…non eri di certo l’unica!
-
e?
-
e cosa?
-
e ora tocca a te dire qualcosa, furbizia! E possibilmente
di carino…altrimenti!
-
non saresti mai capace di farmi del male!
-
se non vuoi sperimentare…
-
va bene, mi arrendo! Se devo essere sincero
non mi sei mai piaciuta, a parte in questo ultimo anno!
Si
girò giusto in tempo per prendersi una
cuscinata in faccia .
–
dai! Fammi finire! Però…sono sempre stato
“attratto”
da te perché eri diversa…mi tenevi testa, ed eri
l’unica a farlo…mi insultavi,
e non avevi paura quando ti minacciavo! Mi sarebbe piaciuto da sempre
conoscerti bene, ma avevo la testa farcita dei pregiudizi di mio padre,
e
quindi…
-
quindi dovremmo rifarci ora!
-
esatto!
Si
avvicinarono tentando di rifarsi della
mancata occasione, ma una mano si mise in mezzo a loro.
-
ehm, ehm- tossicchiò
-
Ginny Weasley! Hai il tatto di un ippogrifo!
-
scusa Herm…avevo una curiosità…- e
senza
troppi preamboli si sedette in mezzo a loro due- vi farete vedere da
tutti con
quelli?- indicò gli anelli.
-
certo Weasley.
-
chiamami Ginny…io farò il possibile per
chiamarti Draco- fece una smorfia - E se vi chiederanno cosa sono?
-
non ce ne sarà bisogno, perché da domani ci
comporteremo normalmente. Senza nasconderci.
-
Hermione dici sul serio?- dissero insieme
Draco e Ginny
-
se per te va bene, Draco…
-
certo che sì!
-
bene…ora Ginny…non è che hai la
gentilezza di
uscire e non rimettere piede qui dentro fino a nuovo ordine?
-
non ditemi che avete intenzione di dormire
insieme!
-
FUORI!
Sbuffando
uscì borbottando qualcosa a proposito
degli ippogrifi e del loro tatto.
Hermione
chiuse la porta con un incantesimo,
onde evitare altre spiacevoli interruzioni, per dedicarsi completamente
al suo
biondo angioletto.
Era
l’alba, e Draco entrò di soppiatto nella
sua stanza per cambiarsi. Di solito avrebbe fatto un’ entrata
trionfale perchè
gliene importava ben poco di svegliare Blaise, ma stavolta voleva
evitare
interrogatori.
Camminò
di soppiatto in stile pantera rosa, e
aveva quasi raggiunto la meta- il bagno- quando si accesero le luci.
Rimase
fermo in una posizione decisamente ridicola, con un piede alzato e le
braccia
tese davanti per evitare di andare a sbattere.
Le
risate di Blaise non tardarono ad arrivare,
rovinandogli l’umore di prima mattina.
-cercavi
di svignartela, eh?
-esatto,
speravo che tu stessi dormendo!
-ti
aspettavo, volevo essere il primo a sapere
com’è andata!
-mi
spiace che tu mi abbia aspettato solo per
avere il primato, perché l’hai perso!
-cazzo,
noooo!- si tirò a sedere, ricordandosi
all’ultimo che non aveva le mutande –ops!
Comunque
chi è che me l’ha fregato?
-pel
di carota, alias Ginny…
-eh?
Ginny? Essere messo nel sacco da lei! Non
potevi almeno pensare a sigillare la porta?
-
dimenticato.
-
e appenderla dalla finestra?
-
dimenticato.
-
un pietrificus totalus era la soluzione! Poi
la spedivi sotto il letto, ed eliminavi anche le tracce!
-
dimenticato.
-
almeno di mettergli l’anello al dito giusto
te lo sei ricordato?
-
spiritoso!
Blaise
l’aveva aiutato nelle “prove”, facendo
finta di essere Hermione. Al solo ricordo scoppiò a ridere,
seguito dall’amico,
che aveva intuito il pensiero.
-
dopo gliene dico quattro io a quella spiona!
-
su, non te la prendere!
-
non te la prendere una serpe! Dovevo essere
IO il primo a sapere!
Scuotendo
la testa andò a fare una doccia.
Blaise era un vero bambinone! Per certi versi gli ricordava Neville
Paciok, con
l’unica differenza che era decisamente più bello.
“Naturalmente
non come me, però…quegli occhioni
blu giocano a suo favore! La cosa strana è che non abbia
ancora trovato quella
che fa per lui… bah…”
-
Blaise?
-
Dray?
-
stavo pensando…
-
fratello, da quando in qua tu pensi?
-
come è che tu non hai una ragazza?- lo ignorò.
-
ecco, l’avevo detto che pensare non è cosa da
te…
-
non sviare il discorso!
-
stanotte è venuta a trovarmi…
-
non intendo quello! E per una buona volta
rispondi seriamente!
-
Dra, non è che perché tu ora sei fidanzato allora
devono esserlo tutti i tuoi amici!
-
questo è vero…ma non voglio avere uno scapolo
sulla coscienza…ricorda che io ho fatto il possibile!
-
me ne ricorderò fratello, ora se ce la fai a
uscire da lì ci entro io!
Sbuffando
si asciugò in fretta, vestendosi
accuratamente. Oggi era una giornata importante! Aspettò
l’amico, che
continuava a fare progetti su come eliminare definitivamente la rossa,
e quando
finalmente furono pronti uscirono.
La
aspettava all’angolo, vicino alla biblioteca,
appoggiato con grazia allo stipite.
-
non è che ha deciso all’ultimo di darti buca?
-
zitto, serpe! Eccola!
Infatti
stava arrivando, con di fianco
l’immancabile rossa, che saltellava raggiante.
Quando
gli fu vicino gli diede un casto bacio,
e poi prendendolo per mano si avviarono.
-
ora respira profondamente, e cerca di non
andare in iperventilazione tesoro…
-
si…facile a dirsi!
-
tranquilla, tanto lo sapranno già tutti ora,
ci ha visti la Parkinson…
-
non era la tua amichetta?
-
non rispondo.
-
copione, quella era la mia di battuta!
Entrarono
nella sala grande gremita di studenti
tenendosi ancora per mano. Forse sarebbero anche passati inosservati se
dietro
a loro non ci fossero stati i due impegnati in un’accesa
lite, il che fece
girare tutti.
Silenzio.
E
poi un – oooooooooooo! - si levò da tutte le
bocche, comprese quelle dei professori, tranne la McGranitt, che anche
in
quell’occasione mantenne un contegno invidiabile.
Hermione
stringeva convulsamente la mano di
Draco, rossa come i capelli dell’amica, mentre il biondino
sembrava a suo agio,
con una mano in tasca e un mezzo sorriso in faccia.
Si
staccarono con un live bacio per andare a
mangiare, seguiti dai due litiganti che si lanciavano occhiate omicide.
Si
lasciò cadere pesantemente sulla panca,
cercando di ignorare gli sguardi che le perforavano la schiena.
-
Ginny, sono viva.
-
cosa ti aspettavi? A volte la tua
intelligenza se ne va in pappa! Comunque hai visto quel presuntuoso di
Zabini?
Ma cosa voleva? …in quella casa sono tutti fuori di
testa…senza offesa per il
tuo amico naturalmente.
Cercò
di ignorare l’amica che continuava a
insultare il moro, tra una cucchiaiata e l’altra. Si
rigirò l’anello pallido al
dito. Bello era bello…ma le faceva uno strano
effetto…non aveva mai messo
gioielli, neanche da piccola, quando le sue amichette giocavano alle
principesse. Lei preferiva stare a guardare.
I
suoi pensieri vennero interrotti dalla voce
amplificata della McGranitt, che chiedeva un po’ di silenzio
-RAGAZZI!!!!!!
Finalmente
il brusìo cessò.
-allora…volevo
avvisarvi di un piccolo
cambiamento di programma...come sapete, tra una settimana
sarà Halloween. Visto
che i mesi trascorsi sono stati abbastanza impegnativi, io e i miei
colleghi
abbiamo pensato di regalarvi una settimana di vacanza, anche per
salutare la
professoressa Sprite, che si assenterà per circa un mese,
andando alla ricerca
di alcune piante indispensabili…
Per
concludere, la sera del 31 ci sarà un ballo
e il giorno dopo gli studenti saranno liberi di andare a trovare le
loro
famiglie.
Ora
muovetevi, tutti a lezione! – battè le mani
e si alzò.
Passando
di fianco a Hermione le sorrise al di
sopra degli occhiali.
-
complimenti
signorina Granger-
Eccomi
di nuovo qui, dopo essere stata rapita dagli alieni, portata su
Venere, vivisezionata, clonata e rispedita sulla terra per completare
la mia
mission impossibile: aggiornare a ritmi decenti.
Ok…forse
non è andata proprio così, lo ammetto…
-.-‘’
Il
punto è che ho molto da fare e il tempo libero che mi rimane
lo uso per
leggere libri di carta e inchiostro, perciò non sto quasi
mai al computer…finito
di scusarmi in tutti i modi possibili ed immaginabili ringrazio le
poche (ma
buone) persone che hanno ancora la voglia di leggere questo
“esperimento
fanciullesco” che, se non fosse stato per uno strano impulso,
sarebbe già
finito nel cestino da tempo.
Nel
frattempo, quando trovo un piccolo buco, mi dedico ad
un’altra ff che
spero, anzi, ne sono certa, sarà molto più
soddisfacente di questa, ma non dico
altro.
Ancora
grazie a chi ha recensito…un bacio enorme e, già
che ci siamo, auguri!!
J
J
J
J
Ale.
|
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Capitolo 12 *** CAPITOLO 12 ***
Capitolo 12
CAPITOLO
12
Mancava un giorno alla festa di Halloween, e il
castello intero era già in fermento, tra la scelta delle decorazioni e del
vestito. Nell’aria si incrociavano gridolini eccitati da parte delle ragazze e
sbuffi da parte dei ragazzi, che dovevano difendere le apparenze, anche se in
fondo si sarebbero comportati ben peggio delle loro compagne!
Le imminenti vacanze rallegravano un po’ tutti,
addirittura la migliore studentessa si era concessa una giornata di totale
riposo.
Stava osservando un gruppo di Corvonero che
disquisivano sulla scelta dell’abito.
- cosa indosserai?- le chiese Draco, seguendo il
suo sguardo.
- Draco!- fece con voce scandalizzata – non me
ne importa nulla di cosa indosserò! Molto probabilmente Ginny mi trascinerà in
un’uscita lampo a Hogsmeade per cercare qualcosa. E altrettanto probabilmente
sarà lei a scegliere quel qualcosa, insieme a trucco e capelli! Adora quando ha
a disposizione un bambolotto umano!
Draco aveva uno sguardo di disapprovazione
alquanto evidente.
-che c’è? Perché mi guardi così?
-…stavo solo pensando che non è normale che a
una ragazza non interessi cosa indossare a una festa…
Lei gli prese il viso tra le mani, fissandolo
in quei fantastici occhi plumbei, in cui amava così tanto specchiarsi.
- nessuno ha detto che io sia una ragazza
normale infatti!
- oh tesoro…me ne ero accorto! Non per niente
sei la mia ragazza!
Stavano per scambiarsi un tenero bacio quando
arrivarono Blaise e Ginny, immancabilmente impegnati a bisticciare per qualcosa
che i due fidanzati non erano ancora riusciti a capire.
- ma che cazzo!- borbottò, guadagnandosi una
gomitata – ogni santa volta siamo interrotti!
- ciao Herm, ciao…Draco - e si sporse a baciare
la sua amica sulla guancia, e, dopo un attimo di esitazione anche Draco, che
rimase impietrito.
-Weas…Ginny, cos’hai appena fatto, scusa?
- semplice. Ti ho dato un bacio sulla guancia -
lo disse come se gli avesse appena chiesto che giorno fosse Halloween.
- ah…
Era ancora sconvolto…certo che ne aveva di
fegato quella piccola rossa…va bene che anche davanti a lei aveva gettato via
la maschera, va bene che era il ragazzo della sua migliore amica…ma da lì a
baciarlo! Anche se una piccola voce proveniente dalla sua coscienza gli fece
notare che in fondo l’aveva trattato da amico, e lui aveva sempre desiderato
essere considerato come tale da qualcuno…anche se la rossa non era proprio il
massimo dell’ambizione.
-Draco?
Hermione lo stava scuotendo.
-sì?
-no, mi stavo solo accertando che non fossi
caduto in catalessi!
-simpatica!
Erano seduti su una panchina nel parco, per
godersi gli ultimi raggi di sole dell’anno. Era già strano che fosse ancora lì,
a fare capolino dalle pesanti coltri di nubi…dopotutto erano pur sempre in
Inghilterra, dove il tempo era tutto tranne che clemente.
Si girò ad osservare Blaise e la rossa che
continuavano a battibeccare, e con un sorriso malizioso mormorò all’orecchio di
Hermione una cosa che li fece entrambi scoppiare a ridere.
-cosa ci siamo persi?
-niente Bla…niente- un sorriso sornione sul
volto pallido. Facendo l’occhiolino a Hermione disse:
-indagherò!
-indagherò! – rispose lei a tono.
E scoppiarono di nuovo a ridere.
Hermione era così felice in quell’ultimo
periodo…le sembrava di vivere in una piccola bolla dorata con il suo fantastico
Draco…il suo biondo angioletto, il suo diavoletto con le ali, il suo grande
amore…LUI.
Erano passati 5 giorni da quando la loro
relazione era diventata di pubblico dominio, ma fortunatamente lo scalpore era
durato poco, subito rimpiazzato dallo scandalo Weasley - Parkinson. Non si
sapeva bene come una cosa simile fosse possibile, e molti pensavano già a
qualche filtro d’amore somministrato alla persona sbagliata.
Fatto sta che loro erano sempre appiccicati a
sbaciucchiarsi dovunque, sotto gli sguardi tra lo schifato e l’ammirato, e
senza neanche un po’ di pudore! Che cosa schifosa! Era ancora peggio di quando
quella cozza di Lavanda lo perseguitava chiamandolo Ron-Ron!
Il pensiero del suo lentigginoso amico le portò
alla mente ricordi spiacevoli, che contrastavano con quelli piacevoli. Solo
allora si accorse che fino a quel preciso istante non ci aveva più pensato, anche
se in fondo al cuore soffriva sempre…e questo tutto grazie a lui, che aveva
cercato di distrarla…
Si girò di scatto a baciarlo appassionatamente.
Un bacio lungo, che esprimeva un miscuglio di sentimenti.
Si staccò solo quando sentì tossire forte,
oltre al fatto che le mancava ossigeno.
Si ripromise di non giudicare troppo
avventatamente Ron e la Parkinson che si baciavano nei luoghi pubblici, sotto lo
sguardo di tutti. Ma l’amore…l’amore è l’amore!
Sorrise vedendo l’espressione basita e felice
al tempo stesso di Draco.
- a cosa devo questo improvviso slancio di
amore?
- niente…
L’affascinante ragazzo stava per ricambiare la
cortesia quando un cadenzato suono di tacchi non lo fece girare.
Si pentì di averlo fatto. Solo quello, anzi,
quella gli mancava per avere l’umore rovinato!
Dalla scalinata in ombra emersero prima un paio
di stivali neri, poi una gonna scozzese, un golfino verde fermato da una spilla
a forma d’aquila, una bocca dalla piega severa, degli occhiali che luccicavano
alla luce del sole, e un’immancabile crocchia.
Si fermò proprio di fronte a loro, e,
abbassando gli occhiali sulla punta del naso
- Granger, Malfoy, potete seguirmi un attimo?
- certo professoressa! Muoviti Draco!
Si alzò sinuosamente dalla panchina,
circondando con un braccio la vita di Hermione, che avvampò. Ridacchiando le
fece l’occhiolino, malizioso.
Entrarono nel castello, diretti all’ufficio
della McGranitt, che camminava tesa come una scopa, facendo spostare senza
bisogno di parole tutti gli studenti che camminavano diretti fuori.
Tutti tranne Weasley e la sua nuova fiamma, che
erano abbarbicati come due panda uno tra le braccia dell’altro impegnati ad
usare la lingua, ma non certo per parlare, contro il muro.
La prof scosse la testa con aria avvilita,
sospirando piano.
Si chiuse la porta alle spalle, cadendo
pesantemente sulla poltrona
-sedetevi…sedetevi- fece con tono stanco
–immagino che abbiate intuito il motivo per cui vi ho chiamati…volete un
biscotto nel frattempo?
Allungò una scatola di latta piena di
zenzerotti, invitandoli con un cenno a servirsi.
Hermione chiuse gli occhi, morsicandosi il
labbro dall’agitazione, mentre Draco le strinse forte la mano.
-bene…ho fatto un po’ di ricerche – riprese - e
pare che i vostri amici siano sotto una specie di maledizione Imperius. Dico una
specie perché è molto più potente, infatti ha modificato il loro carattere
radicalmente, mentre, come voi ben sapete, l’Imperius non ha di questi effetti…
non sappiamo chi sia l’autore materiale, ma di sicuro un Mangiamorte, visto
anche quello che mi avevate riferito tempo fa-
Congiunse le mani in un modo che a Hermione
ricordò dolorosamente Silente.
-ma…ma perché? Perché loro, e soprattutto cosa
cercano di ottenere?
-non ho certezze, solo supposizioni. A mio
parere cercano di sciogliere il vostro trio, che poteva risultare pericoloso
per i Mangiamorte superstiti…
-ma perché non sono anche io così allora?- la
interruppe.
-altra supposizione. Lei conosce meglio di me
l’indole dei suoi amici, soprattutto Weasley…non hanno la fermezza di carattere
che ha lei…e quindi è più facile piegarlo a questo tipo di maledizione…in
quanto al signor Potter…non ho idea di come abbiano fatto a “trasformarlo”–ammise.
-va bene…ma il loro obiettivo qual’ è? – era la
prima volta che Draco parlava, e la prof si girò stupita verso di lui.
-probabilmente vorrebbero una specie di ritorno
del Signore Oscuro…e chi meglio di colui che l’ha sconfitto come nuovo leader?
-anche questa è una supposizione?
-sì signor Malfoy…solo supposizioni. Ora vi
chiedo nuovamente di non fare nulla e aspettare che gli eventi si evolvano da
soli…d’accordo?
-certo professoressa.
-come vuole.
-ora su, andate a godervi l’ultima giornata di
sole…- sorrise.
-arrivederci.
A differenza di quanto si possa pensare, anche
la McGranitt aveva un cuore comprensivo, che in quel momento era triste.
Proprio ora che la sua allieva prediletta aveva trovato l’amore, anche se in
un’insospettata persona, ecco che le si rovesciavano addosso altri problemi.
-speriamo solo che finisca presto…-mormorò.
Draco era stupito.
Molto stupito.
Da quando erano scesi Hermione aveva parlato di
tutto tranne che di quello, e scrutando nei suoi occhi nocciola non aveva
scorto traccia di tristezza o dolore.
Eppure una notizia simile non poteva lasciarla
indifferente!
Il pomeriggio passò veloce, seduti su una
panchina a chiacchierare e scherzare con Blaise e Ginny, che andavano sempre
più d’accordo.
Solo a
sera, nella sua camera, Hermione si sciolse. Ma, a dispetto di ciò che si
aspettava Draco, non pianse e non si disperò
-Draco?
-mmm- era steso sul letto, con la testa
appoggiata alle sue ginocchia; lei adorava giocare con i suoi soffici capelli.
-sono felice…mi aspettavo di scoppiare a
piangere, e invece…sono felice!
Si sollevò sui gomiti, osservandola, le
sopracciglia aggrottate in modo comico.
-dici sul serio?
Annuì- fidati che sono più sconvolta di te…a
volte mi stupisco da sola!
-e…perché saresti felice, di grazia?
-a parte il fatto che tu sei completamente ed
esclusivamente mio, e di nessun’altra… -sorrise dandogli un lieve bacio sui
capelli chiari –sono sollevata. Almeno sono sicura che non lo fanno
apposta...che sono costretti a comportarsi così…non so se riesco a spiegarmi.
-a meraviglia tesoro…come sempre del resto!
Con una mossa serpentina capovolse le
posizioni, ed Hermione si ritrovò con la testa stretta al suo petto così
dannatamente muscoloso. La cullò come una bambina piccola, accarezzandole i
capelli e lasciandole piccoli baci sul collo e sulle labbra, finchè piano piano
non scivolò nel sonno.
Era così bella quando dormiva…non che di solito
non lo fosse, ma quando dormiva sembrava sul serio un angioletto, con i capelli
sparsi sul cuscino, le labbra rosse leggermente dischiuse. Sorrise,
depositandole un piccolo bacio, e uscì di soppiatto dalla finestra.
Inforcò la scopa, e tamburellò con le dita sul
vetro della sala comune, dove avevano sbattuto Ginny, che non aveva intenzione
di lasciarli in pace.
Lei lo guardò storto, facendogli la lingua, e
andò a letto.
-HERM!!!!SVEGLIA SVEGLIA!!!
Si stropicciò gli occhi, guardando la sveglia.
- Ginevra Molly Weasley! Tu sei completamente
pazza! Sono le 5,58 di mattina! Ma da quando in qua sei così euforica a quest’ora?
Sono io quella che ti urla nelle orecchie per buttarti giù!
- oggi…uscita a Hogsmeade!- trillò tutta
felice, saltellando qua e là.
- per la barba di Merlino, Ginny!
Risparmiamelo!
- hihi! Ti piacerebbe vero? Fammici pensare…NO!
Tu vieni con me, e anche di corsa!
- sadica!
Sfoderò un sorrisino angelico –lo so, è per
questo che mi adori!
-mmm.
-ora se non ti muovi perdiamo le carrozze!
Partono alle 6,15, e noi dobbiamo anche mangiare!
-Adoro Hogsmeade! Così…
-piccolo
-così…
-insulso
-così…
-incredibilmente senza senso!
-e basta, guastafeste! Tanto lo so che anche a
te piace!
-ma non alle 6,30 di mattina!
-smettila di brontolare…andiamo da Marilin’s
Boutique? Mi hanno detto che l’hanno aperta da poco, solo che l’ultima volta
che sono venuta non sono potuta andarci, anche perché i miei fondi non sono
illimitati e…
Mentre l’amica parlava Hermione pensava a
quanto era odiosamente odiosa quando faceva così! Fatto sta che, pensando
pensando, si ritrovò con addosso un mini vestito rosa shocking.
-oddio! Cos’è?
-wow Herm! Ti sta d’incanto!
-tu.sei.pazza! se speri che compri una cosa
simile ti sbagli! Al massimo opto per il nero…o se proprio vogliamo il viola o
il blu.
-allora questa salopette nera?
-salopette? Da quando in qua io metto
salopette? E non ho di sicura voglia di iniziare ora!
-Herm, ti rendi conto che sei peggio di un
troll appena sveglio?
-forse perché io sono appena sveglia?
-e basta su! Scegli qualcosa di presentabile e
poi andiamo a bere qualcosa!
Scocciata come non mai fece un giro osservando
critica, fino a quando non vide qualcosa che finalmente la colpì. Era semplice,
e a lei piaceva proprio per quello.
Rigorosamente nero, arrivava fino ai piedi,
dove si apriva in un modesto strascico, il minimo indispensabile per evitare
che qualcuno lo pestasse. E poi così non doveva neanche preoccuparsi per le
scarpe! Non era troppo scollato, e aveva due spalline che si incrociavano sulla
schiena.
Ginny non ne rimase troppo entusiasta.
Preferiva decisamente il suo vestito rosa scuro. Molto più corto e molto più
scollato.
-ora maschera!
-scusa?
-hai presente Halloween? Maschere, costumi,
travestimenti…
Sbuffò sonoramente. Pagarono e andarono in un
altro negozio per le maschere.
Ginny ne scelse una oro, che si sarebbe
accompagnata alle scarpe, e Hermione naturalmente nera.
Sedute al bar iniziarono a chiacchierare, ed
Hermione, con sguardo malizioso chiese
-Ginny…
-sì tesoro?
Iniziamo a prenderla alla larga…
-a scuola non ti piace nessuno?
-Herm sto con Harry!- poi affilò lo sguardo,
riducendo gli occhi a fessura –dove vuoi arrivare?
Va bene…meglio essere diretti!
-cosa succede con Blaise?
Prima di rispondere ebbe il tempo di strozzarsi
con il succo.
-COSA? Non succede niente!! Cosa vuoi che
succeda!
Sorrideva sorniona –va bene Ginny…hai ragione…
-non fare l’accondiscendente con me!
-certo Ginny, certo che no!
-uffa! Ecco cosa succede a bazzicare le serpi!
Comunque siamo solo amici. Giuro. Ho scoperto che abbiamo molte cose in comune…
-infatti litigate sempre!
-…e anche se è un fico tremendo…io amo Harry. E
Blaise…bè, è il mio migliore amico! Chiaro?
-va bene…ti credo…
-Blaise?
-Draco? Quando usi quel tono mi spaventi…devo
iniziare a preoccuparmi?
-no…figurati!- sorrise maligno.
-allora che c’è?
Prendiamola alla larga…
-non c’è nessuna che ti piace qui?
-lo sai bene che non c’è nessuna!- socchiuse gli occhioni blu con fare
minaccioso –dove vuoi arrivare?
Al diavolo…Draco, sii diretto!
-cosa succede tra te e la Weasley?
-è la mia migliore amica. Tutto qui. Abbiamo
scoperto di avere molte cose in comune, e lei è simpaticissima! È anche carina…ma niente di più. Capito?
-capito…
Bene,
dopo una lunga e vergognosa sparizione, dovuta a svariati motivi, sono andata
finalmente a recuperare questo capitolo in una remota cartella, tra tutte le
bozze incomplete (o complete ma che non mi ispirano), ed eccola qui. Spero che,
anche se lo stile non è proprio il massimo per il motivo che vi avrò già
ripetuto allo sfinimento, vi piaccia lo stesso…nel prossimo capitolo, intanto,
preparatevi al ballo!
Baci e grazie a tutti
Ale
Ps.
Ho cambiato per la terza volta (lo so, sono molto costante) nickname: ora mi
chiamo ufficialmente Cloorophilla :D
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