Love is blue.

di ThePandaGurl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** I don't think about it! ***
Capitolo 3: *** Once Upon A Dream.... ***
Capitolo 4: *** All The Right Wrongs! ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***


Introduzione Domani c'è compito di mate. Dovrei studiare.
Dovrei anche rispondere al telefono: Miley mi sta chiamando.
Dovrei fare un sacco di altre cose, eppure le sto rimandando tutte. Perchè? Semplice: Cody mi aspetta al parco per la gara di skateboard del secolo!
E io.. Beh, io come al solito sono in ritardo, devo scegliere ancora cosa indossare: una parte di me mi ordina di smetterla di comportarmi come una cheerleader senza cervello, in fondo non è mica un appuntamento!
L'altra parte di me, invece, si dimostra più indulgente: sto cambiando, e non solo fisicamente per via dell'adolescenza, il vero cambiamento sta avvenendo nel mio cuore.
Non so se dare a Cody il merito o la colpa di tutto ciò, fatto sta che è stato lui ad azionare dentro di me questa strana sensazione.
Amore?
Non saprei dirlo, non l'ho mai provato!
Ma per far capire a te, che hai deciso di venire  a conoscenza della mia buffa storia e di intrufolarti nella mia vita, come tutto ciò abia potuto avere inizio, dobbiamo fare un piccolo passo indietro. Più o meno a due o tre mesi fa.

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Capitolo 2
*** I don't think about it! ***


Un giorno come tutti gli altri, ecco cos'è.
La sveglia suona tre volte, forse anche di più, ma ovviamente non sento niente, continuo a dormire. Ho il sonno pesante io!
Beh.... Non sarà mica stata anche un po' colpa mia?
Naaaah! In fondo ho solo giocato alla Playstation 2 fino all'una e mezza di notte, ieri! Venom di Spiderman 3 non si sconfigge mica da solo!
Mamma continuava ad urlare che il giorno dopo me ne sarei amaramente pentita, ma io continuavo ad ignorarla. Ora capisco invece che aveva ragione.... Riesco a malapena a buttarmi giù dal letto! Ovviamente perdo l'autobus, sono costretta ad andare a scuola a piedi, e la strada non è poca.
Quando arrivo a scuola, sotto gli occhi  non ho solo borse, ma veri e propri trolley con tanto di ruote!
Miley ricomincia con la solita storia che dovrei iniziare ad usare il make-up, e sembra non capire che la cosa non mi interessa affatto.
Mi sembra che sia cambiata. Non riesce più a capirmi con un solo sguardo, e non credo che accetterebbe di fare una genuina gara di rutti come ai vecchi tempi....
Il professore appunta sul registro il mio ritardo quotidiano, ma non mi interessa.
A scuola prendo spesso brutti voti, ma sono ottimista, tento di migliorare.... Riuscendoci raramente.
Vabbè, la vita è una sola, e bisogna godersela, no?
Mentre il prof parla di non so quale strano argomento, prendo il mio blocchetto con la copertina azzurra e comincio a scrivere.
Sto fingendo di prendere appunti, in realtà sto scrivendo tutti i trucchi sullo skateboard che conosco da un lato, e dall'altro tutti quelli che devo ancora imparare o semplicemente perfezionare.
Mmh, con i flip sono a buon punto, so fare l'heelflip, anche il kickflip, quelli che devo ancora imparare sono i più complessi, come il bigflip, o....
« Signorina Osment! » .... Ecco, lo sapevo! Interrotta sul più bello....
« Vedo che lei è molto occupata nel prendere appunti.... » esclama, strappandomi il blocchetto da mano, « .... sulle ultime mosse di skateboard, eh? »
« Si, professore, in effetti è un argomento che mi tiene parecchio impegnata » risposi con un gigno. I professori non mi fanno paura, soprattutto quello di storia, basso, tracagnotto, e un po' pelato com'è!
« Emily, smettila » mi sussurra Miley. Che diavolo ha quella ragazza? Non riesco a crederci, ora si è anche messa dalla parte del professore!
« Dì un po', Miley, tu da che parte stai? » le rispondo. Non la capisco più. Si limita ad abbassare lo sguardo sul libro di storia, e io decido che forse è meglio lasciar perdere.
Prendo un foglio a quadretti, e, stavolta stando più attenta a non farmi scoprire, ricomincio a scarabocchiarci sopra.
La campanella di fine lezione suona più presto di quanto avessi previsto. E' proprio vero che quando ci si diverte il tempo passa più in fretta!
Prendo il mio zainetto nero ricoperto di spille colorate, ed esco velocemente dall'aula, non voglio passare neanche un secondo di più in quella specie di prigione. Non mi preoccupo neanche di salutare Miley, che se ne sta lì, con gli occhi puntati addosso al quaterback di turno della squadra di football della scuola. Bleah! Mi fa venire la nausea! Decido che, una volta arrivata a casa, dovrò assolutamente ideare una strategia per bloccare quel suo cambiamento radicale. Non voglio per nessun motivo perdere la mia migliore amica, colei che mi è sempre stata vicino, per colpa di un ragazzo con gli occhi azzurri, sì, ma senza cervello, che non si accorge nemmeno di quello che gli accade intorno.
Arrivata a casa divoro il mio pranzo in dieci minuti e corro nella mia stanza per mettermi al lavoro.
« Stai facendo i compiti, vero, Emily? »
« Certo, mamma! » urlo dal piano di sopra.
E' tutto pronto. Non resta altro che aspettare.
Mi sveglio e do un'occhiata all'orologio. Non ci credo! Sono in anticipo! Non voglio perdere tempo prezioso, così mi vesto in fretta, afferro un biscotto al cioccolato, e corro a scuola. Miley è già lì davanti, e la saluto sorridendo.
« Ehi, Miley! »
« Ciao.... » mi risponde, fredda, distante.... Triste.
In quel momento, sento che tutti i miei piani scompaiono: non c'è bisogno di nessun discorso premeditato, di nessun giochetto subdolo.... Io le voglio bene, e parlando con la voce del cuore, riuscirò sicuramente a farla ritornare com'era prima.
« Senti, hai voglia di dirmi che cosa ti sta succedendo? Parliamone. »
« Non ho intenzione di parlarne con nessuno.... » replica, distogliendo lo sguardo.
« Andiamo, come faccio ad aiutarti se prima non mi spieghi come stanno le cose? » le dico. Tento di sorridere, ma non so quale strana smorfia è dipinta sul mio volto. Non so più cosa fare. Mi tremano le mani.
« E' colpa.... Di un ragazzo. »
Ecco, lo sapevo! I fidanzati.... Portano solo guai, quelli.
« Che cosa ti ha fatto? Chi è stato? Oh, è stato quello della squadra di football, eh, è stato lui, vero? » non riesco più a controllare la mia voce. Sta cambiando.... per colpa di un ragazzo!
« Si, ma non è colpa sua, è colpa mia. »
« Smettila, Miley, non ci crede nessuno! »
« Dico sul serio! Non faccio altro che pensare ad altri ragazzi, ai vestiti di marca, a tutte quelle cose costose.... Non voglio cambiare! Ti prego, Em, aiutami! » sembra seriamente disperata. Mi ha chiamata "Em"! Come ai vecchi tempi, quando eravamo come due sorelle gemelle, e questo mi fa pensare che non è cambiata sul serio.
« Tranquilla, la vecchia Miley è sempre lì da qualche parte.... Devi solo smetterla di ingozzarti di riviste di moda e giornalini di gossip.... Non pensare alla linea, mangiati un bell'hamburger con le patatine fritte! » sono più tranquilla. Ora so per certo che andrà tutto bene.
« Ehi, Em, che ne dici, vediamo chi sputa più lontano? »
Visto? E' sempre la mia migliore amica!


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Capitolo 3
*** Once Upon A Dream.... ***


2. Once upon a dream Tutto va alla perfezione: la mia migliore amica è rimasta quella di sempre, con i miei ultimi risparmi ho comprato uno skateboard nuovo di zecca [anche se purtroppo non posso usarlo perchè sono in punizione.... Quante storie per un innocuo tre in matematica! E poi il preside non ha ancora chiamato a casa nostra, nell'ultima settimana! Non la capisco proprio, mia madre.... ], e, ciliegina sulla torta, oggi è Venerdì, ciò vuol dire che domani è Sabato, e ciò vuol dire che non si va a scuola!
E' tutto perfetto, eppure.... Eppure, è come se nella mia vita così allegra e spensierata, mancasse qualcosa. Strano. Non riesco a capire cosa. Decido di non pensarci, e andare a dormire. In fondo è questo che faccio sempre: non pensarci. Non è scappare, no. E' soltanto.... Non pensarci. E' così che mi allontano dai miei problemi, è così che mi godo la giornata; non voglio rovinare i momenti più belli per colpa di stupidi problemi.. che non hanno soluzione.
Chiudo gli occhi per addormentarmi, ma.... Non ci riesco. Ecco, lo sapevo!
Prevedo l'ennesima notte in bianco..Che noia.
Beh, sembra proprio arrivato il momento del mio spuntino di mezzanotte, anche se.. Ehm.. Non è ancora mezzanotte! Non importa..
L'importante ora è farsi una bella scorpacciata! Due o tre barattoli di nutella [ecco la cura a tutte le più gravi malattie!] e Coca-Cola a volontà!
Come? La Coca-Cola non sta bene con la Nutella? Che dire.... A me piace così!
Sono la numero uno quando si tratta di cibo! Tre orsetti gommosi, due patatine e quattro salatini, tutti insieme: ecco il mio record!
Questo si chiama mangiare, baby!
Comunque, tentando di camminare piano [anche se la calma non è il mio forte], raggiungo la cucina. Prendo due barattoli di Nutella [per il momento possono bastare] e dal frigo una lattina di Coca-Cola. Dopo il secondo cucchiaio di Nutella, ho già la nausea. Non mi era mai successo prima.. Il mio deve essere proprio un problema grave....! Decido di lasciar perdere il cibo, e ritorno a letto.

La lattina di Coca-Cola resta intatta sul tavolo.

Cerco di scacciare i cattivi pensieri che affollano la mia mente.. E, dopo quasi un'ora di totale agitazione, crollo e mi addormento.
 
Non ricordo quasi niente di quel sogno, è come se fossi entrata in una specie di coma....

Sono a scuola, e Miley è di nuovo diversa. Oh, sì. E' senza dubbio un incubo. Sta appiccicata a quel tizio tutto muscoli e  niente cervello. E' tutta colpa sua se ora la mia migliore amica è così. Lo odio. Odio lui, e tutti quelli come lui.... Beh, devo ammettere che è carino, moooolto carino, glielo concedo,  ma questo non conta. Quello che conta è ciò che c'è nella sua testa: totalmente niente.
Lo guardo disgustata, ma ad un certo punto i suoi occhi azzurri si voltano dalla mia parte. Sta fissando me: non riesco a crederci.
Miley mi lancia un'occhiataccia. Io la guardo e scrollo le spalle, quasi come se le stessi dicendo: "Non è colpa mia se è un idiota, non posso farci niente".
Non sembra capire le mie intenzioni. Il suo cervello è totalmente andato.
Intanto il tizio continua ad avvicinarsi:
«Ehi, tu devi essere Emily.»
"Cooosa? Sa anche il mio nome? Qui stanno impazzendo tutti!"
«Ehm, si, in effetti sono io.. E tu, come ti chiami?»
Io il suo nome non lo so, e non ho alcuna intenzione di conoscerlo.... Ma, in fondo, sono una ragazza educata.
«Cody. Il mio nome è Cody»
«Oh, ehm, piacere di conoscerti, Cody!», non so proprio cosa fare.
«Miley mi ha parlato molto di te. So che sai andare sullo skateboard!»
«Si, è la mia passione..!»
«Anche a me piace molto! Devo perfezionare alcune cose, ma.... Posso dire che me la cavo abbastanza.»
«....Coodyy!»
Qualcuno lo chiama..
«Si, arrivo, arrivo..» ,dice al ragazzo che urla il suo nome, troppo lontano perchè io riesca a riconoscerlo, poi rivolto a me:
«Scusa, ora devo andare, ci vediamo in giro!»
«Okay.. Ciao». gli rispondo, più confusa che mai.
Mi dice qualche altra cosa, ma non riesco a ricordarla. Peccato.

Magari i sogni si avverassero!



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Capitolo 4
*** All The Right Wrongs! ***


All The Right Wrongs! E' Lunedì mattina.
La sveglia suona, ma io sono già pronta.
Miley non è ancora arrivata a scuola.
La lezione passa velocemente, e non mi addormento neanche per un secondo.
Il mondo sta andando al contrario!
Esco frettolosamente dalla classe: tornerò a casa e implorerò i miei genitori di restituirmi il mio skateboard.. Non possono tenerselo loro per sempre!
Qualcosa, anzi qualcuno, interrompe i miei pensieri:
Miley sta cinguettando attorno a un ragazzo dagli occhi azzurri.... Un momento, ma io ho già visto quel ragazzo.... Boh! Sarà uno di quelli popolari che conoscono tutti gli studenti dell'intera scuola....  E tutti conoscono lui, almeno di fama!
La cosa che mi colpisce di più, però, è che quel ragazzo dall'aria familiare inizia ad avvicinarsi a me.
« Ciao », mi dice, tu devi essere Emily! »
Che strano.... E' come se questa scena.... L'avessi già vissuta.
Mi sto di nuovo perdendo nei miei stupidi pensieri.... Mi sorride, sul suo volto segni di impazienza. Sta aspettando una risposta.
« Si, sono io. » gli rispondo, sempre più confusa e imbarazzata e tu?
Cambia espressione, è come se stesse per dirmi: come fai a non sapere chi sono? Poi si rilassa un po':
« Io sono Cody », mi dice con un sorriso.
Gli sorrido anch'io. Mi sento strana.
Inizia a parlarmi dei suoi interessi, ed un istante dopo siamo lì a parlare di sport, skateboard e PlayStation.. Non avrei mai pensato di potermi sentire così bene vicino a un ragazzo come lui.. Insomma.. Io quelli come lui proprio non li sopporto! Eppure, eccoci qui, a chiacchierare come se fossimo amici da sempre..! C'è qualcosa di diverso in lui.. Qualcosa che mi ha stregato.
Mi volto, e mi accorgo che Miley mi sta fissando con una strana espressione stampata in faccia, quasi di disappunto: che succede? Non sarà mica gelosa?
Ora inizio a ricordare dove avevo già vissuto tutto questo.... L'avevo sognato!
E infatti quella situazione era strana e incredibile.... Proprio come un sogno!
« Cody.. Ehi, Cody! Eddai, sbrigati! » qualcuno lo chiama. Di nuovo.
« Beh, scusami, ma ora devo proprio andare.. » e poi, rivolto al suo amico:
« Si, si, arrivo, aspetta un attimo! »
Mi scappa un sorriso. Non è come lo avevo giudicato. E' un ragazzo normale, come tutti gli altri, con le sue incertezze, le sue paure.... Ed è anche abbastanza simpatico!
« Ehi, tu! » sento la voce di Miley che mi chiama impaziente.
« Ehi! Non fare così! Mi ha soltanto salutata! E poi è stato lui ad iniziare il discorso! » tento di sembrare calma, ma in realtà sono fuori di me.... Miley non mi ha mai visto così, e io non sono brava a dire le bugie, sono come un libro aperto: quando perdo le staffe gli altri se ne accorgono.... E di solito non rimangono nelle vicinanze; potrei scoppiare, e nessuno si salverebbe.
«Ooh, sì.. Inventa scuse! Bugiarda! »
Questo è davvero troppo. 
« Smettila! Non ho nessuna intenzione di mettermi a litigare, ora. » replico, stizzita e, senza neanche salutare, me ne vado.
Ho cose più importanti da fare, piuttosto che preoccuparmi di quella bambina viziata. Mi sono sbagliata: non c'è nessun modo per arrestare il suo cambiamento.
Ormai la medicina ha fatto effetto, è inutile provare a somministrare un antidoto.


« Eddai mamma, per favore! » sto tentando di convincere mia madre a restituirmi il mio skateboard, ma sembra che non ci sia niente da fare..
« Niente da fare! » ma che fa, mi legge nel pensiero? « Non riavrai quel coso indietro fino a quando non porterai a casa buoni voti! »
« Ti prego.. Ti prometto che avrò ottimi voti, sarai fiera di me! Cerca di capirmi, senza il mio skate io non vivo.... E' come l'aria, per me! Cosa faresti, tu, senza l'aria? Continueresti a respirare? »
« Smettila di scherzare. »
« Io non sto scherzando, anzi. » Non sono mai stata così seria. Si sa, io sono una persona che scherza sempre, cerco di sdrammatizzare, io, di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Ma quando dico che sono seria, lo sono davvero.
« Basta! Non ho voglia di litigare! », ripeto. Mi sembra di vivere in un deja-vu. Tutto è una ripetizione.
Corro in camera mia, chiudo violentemente la porta, che forse fa anche troppo rumore, quando sbatte.
Non ho fame. Non ho sete. L'avevo detto, io, che oggi era una giornata al contrario. Niente va come avevo creduto.
L'unica nota positiva è stata la conversazione con Cody. Mi ha stupita, davvero. Vorrei tanto parlargli di nuovo....
....Aah!
Cos'è questa strana sensazione?
Una specie di lancinante dolore allo stomaco. Fa male. Non so cosa mi prende. Forse, in fondo, un po' di fame ce l'ho, ed è soltanto questo il problema. O forse, al momento, è l'unica spiegazione che riesco a trovare.
Non importa. L'orgoglio prevale sul dolore, e decido di non ritornare in cucina. Accendo la PlayStation, inizio a giocare a Street Fighter.
Almeno così mi sfogo un po'.
Sono sempre più confusa, frustrata. Non so più cosa pensare, cosa fare.... Di solito ho sempre le idee così chiare. Ma, in questa giornata al contrario, non riesco più a capire nulla, non riesco a distinguere il bianco dal nero, il bene dal male....

....Non so più cosa è giusto, e cosa è sbagliato.


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