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E’ la mia prima fanfiction quindi vi prego di scusarmi se non sarà
proprio un granchè ^^’…che dire:ho invecchiato un po’ i per
E’ la mia prima fanfiction quindi vi prego di scusarmi se
non sarà proprio un granchè ^^’…che dire:ho invecchiato un po’ i personaggi e
le coppie saranno Kisshu/Ichigo,Taruto/Purin e Pie/Zakuro…dopodichè vi auguro
buona lettura e spero che non faccia troppo schifo!
< > =discordo diretto
‘ ‘ =pensiero
“…era notte fonda e per strada non sentiva alcun rumore
tranne il proprio respiro.L’aria era fredda e in giro non c’era
nessuno…d’altronde era troppo tardi perché chiunque non avesse in mente qualche
losco piano decidesse di farsi un giretto per la città…e guarda caso lui non
rientrava in quella categoria…Un ghigno attraversò il suo volto quando girò
l’angolo e si trovò davanti all’imponente residenza,finalmente era giunto a
destinazione.L’edificio era veramente imponente e sicuramente molto ben
sorvegliato,quindi se non avesse voluto trovarsi addosso tutta la sicurezza,i
cani da guardia e le orecchie spaccate da un numero impressionante di
allarmi,avrebbe dovuto prestare molta attenzione e non avrebbe potuto usare il
teletrasporto.Sbuffò seccato da quest’ultima considerazione e si avvicinò al
cancello,per una volta avrebbe fatto a meno dei suoi poteri;aprì il sacco che
si era portato sulle spalle fino ad allora ed estrasse una discreta quantità di
carne,nella quale iniettò del sonnifero,dopodichè la depose oltre il cancello e
si nascose dietro a un albero.Quando finalmente tutti i cani caddero
addormentati uscì dal suo nascondiglio e disattivò l’allarme termico (ma
esisterà poi? Nd Shi) posto sul cancello e,scavalcandolo,entrò.Fu un gioco da
ragazzi disattivare tutti gli allarmi posti all’interno della
residenza…d’altronde il suo padrone gli aveva fornito dei dispositivi speciali
creati apposta per questa missione,era praticamente impossibile fallire…Quando
finalmente trovò quello che cercava si sentì sollevato,si avvicinò alla
cassaforte fluttuando a pochi centimetri dal suolo e la aprì;riempì i vari
sacchi che aveva portato con sé e terminato il suo compito se ne andò,dopo aver
riattivato tutti gli allarmi.Il padrone sarebbe stato contento del suo
operato,non aveva dimenticato nulla….o quasi.
Il giorno dopo…
< …certo è stato eccezionale,non ha tralasciato praticamente
nulla… >disse un uomo sulla cinquantina con la divisa da poliziotto,< …o
si tranne il fatto che si è dimenticato la cassaforte spalancata è stato a dir
poco geniale… > aggiunse ironicamente un collega < ..non ho ragione
Momomiya? > lo canzonò alcuni secondi dopo.L’uomo lo guardò con aria di
sufficienza e diede l’ordine di analizzare le impronte lasciate sul coperchio
della cassaforte.< Questo caso sarà affidato a me,Kojiwara,che tu lo voglia
o no… > disse il più vecchio< …quindi cerca di portare rispetto al tuo
superiore,d’accordo? > aggiunse scrutandolo dall’alto verso il basso,< Si,capitano
Momomiya >,disse con riluttanza il giovane.< Perfetto. >,troncò la
conversazione il più anziano con un sorriso di trionfo stampato sul volto.
< Dannazione!Com’è possibile che tu abbia fallito
un’altra volta!Com’è possibile??!!! > sbraitò il ragazzo;era alto,con i
corti capelli corvini,raccolti in una lunga treccia che cadeva sulla tempia
sinistra;sul suo viso si leggeva un’espressione di disprezzo.< Zitto Pie.
>,lo interruppe l’uomo seduto dietro la scrivania,< Sarà Taruto stesso a
spiegarci il motivo del suo fallimento > e,detto questo,spostò il suo
sguardo sul ragazzino.< Ehm…ecco io…io non… >,tentennò in questo modo per
alcuni minuti,non sapendo come giustificare il proprio errore.< Questa sarà
l’ultima volta che sbaglierai Taruto >,disse l’uomo.< Ora potete andare.
>,i due si alzarono e lasciarono la sala.Quando fu finalmente solo l’uomo
fece un profondo sospiro e ripetè a se stesso:< L’ultima volta >.
Anche quella mattina era in ritardo e correva a perdifiato
sul marciapiede per cercare di limitare il danno…e proprio quella mattina a suo
padre era stato affidato un caso,così non avrebbe potutonemmeno giustificarla!Stava cercando disperatamente
una scusa da rifilare alla professoressa quando si scontrò con qualcuno:
xx:< Ehi fai attenzione! >
Ragazza:< Bè scusami tanto però anche tu potresti
guardare dove vai! >,quando alzò il viso si ritrovò davanti a due
meravigliosi occhi d’oro,nei quali si perse per alcuni secondi,che le
sembrarono un’eternità.
Xx:< Ehi!Ehi ma ci sei? >,disse il ragazzo sventolando
una mano davanti agli occhi della sua interlocutrice,guardandola confuso
La giovane arrossì furiosamente riprendendosi da quello
stato di “trans”in cui era caduta a causa dei meravigliosi occhi del
ragazzo,dopodichè aggiunse quasi gridando:< Eh?Eh,si si certo!!! >///<
>
Il giovane la guardò prima un po’ scioccato,poi ridacchiò e
le porse una mano per aiutarla ad alzarsi,dopodichè si presentò:< Piacere
dolcezza,io sono Kisshu! >
Solo allora la ragazza potè notare quanto bello fosse il
ragazzo che si trovava davanti:era alto,con un fisico magro e slanciato,i
capelli verde scuro e…inevitabilmente il suo sguardo cadde sui suoi occhi:con
la stessa luminosità e il colore dell’oro…solo infine notò anche due
stranissime orecchie di dimensioni decisamente anomale.Tuttavia non potè fare a
meno di arrossire di nuovo quando lui le chiese:< Ora potresti anche dirmi
il tuo nome dolcezza,se non chiedo troppo >,sorridendo maliziosamente.
< Ichigo °///° >
< Bene ora dimmi Ichigo…che ci fai in giro tutta sola a
quest’ora? >
< Ehm,io… > quando ricordò il motivo per cui era ancora
in giro a quell’ora lanciò un grido:
< OH NOOOO SONO
IN UN RITARDO MOSTRUOSOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! > dopodichè partì come un razzo
in direzione della scuola
Kisshu:’Che strana ragazza…non male però!‘,dopodichè svoltò
l’angolo e si infilò in una stretta e buia strada.
Da quando erano arrivati i risultati delle analisi fatte
alla cassaforte era riuscito a sapere poco o niente del ragazzino che aveva
rubato tutto ciò che di valore c’era nella residenza Aizawa.
Il suo nome era Taruto Ikisatashi,di 13 anni,alto 1.67 e una
manciata di altri dati irrilevanti…finchè finalmente la fortuna gli sorrise:il
ragazzino aveva altri precedenti,soprattutto furti,più o meno riusciti,e non
era solo ma in genere si accompagnava ad altri due individui…il suo unico
problema era che non c’era alcuna descrizione dei due tizi né alcuna foto di
loro,nemmeno del piccoletto…l’unica cosa certa era che agivano in un’area
precisa,sempre nei pressi della scuola che frequentava sua figlia…e la cosa non
gli piaceva per niente,chissà perché aveva come un presentimento,la sensazione
che la questione non si sarebbe risolta così facilmente…
Camminava il più velocemente possibile per i bui corridoi
della base,si sarebbe dovuto sbrigare o sarebbe arrivato in ritardo e al
padrone questo non avrebbe fatto certo piacere….certo se non si fosse scontrato
con quella ragazza non si sarebbe trovato in quella situazione….quella
ragazza…non sapeva perché ma ogni volta che ripensava a lei si sentiva
stranamente bene,avvertiva come qualcosa
di caldo e piacevole attraversargli lo stomaco,una gran bella sensazione…che
decise di ignorare per un po’ dal momento che era giunto alla stanza del
padrone.Quando si fermò davanti alla porta questa si aprì da sola senza alcun
rumore e si ritrovò al cospetto del suo padrone
< Vieni avanti Kisshu >,gli ordinò quest’ultimo e prima
che potesse ribattere aggiunse :< Questa che voglio assegnarti è una
missione molto delicata… >,l’altro lo ascoltava in silenzio,<…il tuo
compito sarà rapire la figlia del capitano Momomiya >,Kisshu lo guardò
interrogativamente.
< Quello sbirro è riuscito a scoprire alcuni importanti
dettagli sulla vita di Taruto e sono certo che presto riuscirà ad
identificarlo…>,fece una pausa e aggiunse scandendo lentamente ogni sillaba
< …e voi con lui.> Kisshu non disse nulla. < Dopo averla rapita costringerai
il padre a distruggere tutte le prove e le informazione raccolte su di noi…in
cambio della vita di sua figlia > un ghigno percorse il suo volto oscurato
dall’ombra di cui era impregnata la stanza.Kisshu rimase impassibile e,dopo
aver ricevuto il consenso del padrone,lasciò la stanza rabbuiato in volto.
Era una mattina noiosa come al solito,non aveva trovato praticamente
nulla di nuovo sul piccolo ladro di nome Taruto e sui suo
Era una mattina noiosa come al solito,non aveva trovato
praticamente nulla di nuovo sul piccolo ladro di nome Taruto e sui suoi
misteriosi compagni e come se non bastasse sua figlia sarebbe arrivata in
ritardo anche quella mattina.Si era appena alzato dalla sedia del suo studio
con l’intenzione di andare a bere un caffè,quando una specie di tornado che
somigliava solo vagamente ad una ragazza irruppe rumorosamente nella stanza.Non
ebbe il tempo di aprire la bocca che questa lo aggredì con parole taglienti:
< ALLORA?! NON DICE NIENTE??! >
Il capitano la guardò sconvolto
< MA GUARDA UN PO’,LEI è ANCHE UN GRAN MALEDUCATO!NON SI
DEGNA NEMMENO DI RISPONDERE ALLA MIA DOMANDA!! >
L’uomo non sapeva che fare,stava quasi per chiamare
l’ospedale psichiatrico più vicino,quando decise che se quella strana ragazza
era lì doveva esserci un motivo,così cercò di iniziare una conversazione
normale:
< Mi…mi scusi lei chi è? >
< INTENDE DIRE CHE LEI NON SA NEMMENO CHI SONO IO?! O___O
> stavolta fu la ragazza a guardarlo sconvolta.
< Ehm…veramente…no >,rispose con aria interrogativa e
vagamente scioccata il capitano.
Lei sembrò calmarsi improvvisamente e gli rivolse la parola
in modo più educato:
< Il mio nome è Minto,Minto Aizawa… > lo guardò con
uno strano cipiglio < …figlia dei proprietari della residenza Aizawa,dove è
stato compiuto il furto due giorni fa… >,aggiunse seccata dall’espressione
scioccata del capitano.
< Oh…e per quale motivo…? >,non riuscì a terminare la
frase che la ragazza perse nuovamente la calma < PER QUALE MOTIVO SONO
QUI?!MA è OVVIO NO!! > aspettò qualche secondo dopodichè si calmò nuovamente
< Voglio che lei scopra al più presto possibile i responsabili del furto e
li arresti!E che naturalmente recuperi la refurtiva e me la restituisca! >
calò il silenzio tra i due che fu rotto dalle parole del capitano:
< Mi dica signorina,qual è il motivo che l’ha spinta a
fiondarsi (in tutti i sensi…ndAutrice) nel mio studio con tanta ansia? >
calò di nuovo il silenzio tra i due.
< Ecco…i miei genitori sono via da casa da un po’ e non
vorrei che…che al loro ritorno… >
< …che al loro ritornò trovassero la casa completamente
ripulita,giusto? >la interruppe il più anziano con un sorriso divertito
sulle labbra.
La ragazza annuì.
< D’accordo…bè per ora le posso solo dire che siamo
riusciti ad identificare il ladro ma…non sappiamo dove si nasconda.Questo è
tutto quello che sappiamo…ora le consiglio di tornare a casa. >
le sorrise bonariamente.
Minto fece per aprire la porta dello studio,quando si girò
di scatto verso il capitano;sul suo viso si poteva leggere un’espressione
ansiosa e preoccupata:
< Mi terrà informata se ci fossero delle novità…vero?
>
L’uomo annuì e lei sparì dietro alla porta lignea della
stanza.
Ripensava alla missione che gli era stata affidata…rapire la
figlia del capitano Momomiya per costringerlo a cancellare tutte le
informazione raccolte su quel buono a nulla di Taruto,su di lui e su Pai…non
avrebbe potuto fare tutto da solo:avrebbe incaricato una spia per tenere
sottocontrollo la figlia del capitano e quando il momento giusto sarebbe
arrivato…l’avrebbe rapita lui stesso!
Stava rivisitando mentalmente il suo piano quando qualcuno
interruppe le sue riflessioni:
< Signor Kisshu voleva vedermi? > disse un tizio di
bassa statura,con i capelli corti spettinati e dritti in testa
< Si,Ling,dovresti fare una cosa per me… > il tizio lo
squadrò un momento < …dovresti controllare una persona,la figlia del
capitano Momomiya e… > < Si tratta di un rapimento vero? >,Kisshu lo
squadrò un momento,quanto odiava quel genere di persone < …già… > < Allora
non si deve preoccupare signor Kisshu,la terrò informata… > disse il
nanetto.
< Bene >,fu l’unica cosa che riuscì a rispondere il
ragazzo dalle iridi dorate.
Intanto alla stazione di polizia…
< Bene!Finalmente ho trovato qualcosa! > esclamò il
capitano
Diede l’avvio alla stampa e,dopo qualche minuto,dalla
stampante uscì un foglio con scritti importanti dati su due persone molto
particolari…i loro nomi erano Pai e Kisshu.
Ringrazio nuovamente coloro che hanno avuto il coraggio e lo
stomaco di leggere la mia fanfiction e di commentarla! Baciiiiiiiiiiiiiii
^____^
La stanza era completamente buia e la mancanza di finestre dava un senso
di opprimenza a chi vi entrava per la prima volta,ma
La stanza era completamente buia e la mancanza di finestre
dava un senso di opprimenza a chi vi entrava per la prima volta,ma per lui non
era così…lui si sentiva a suo agio in quell ’atmosfera e,soprattutto quando i
suoi ospiti erano visibilmente nervosi e ansiosi a causa della sua malata
calma,provava una specie di euforia,di esaltazione.Era comodamente seduto sulla
sua poltrona,avvolto dall’oscurità più totale,quando premette il pulsante
dell’interfono che collegava il suo apparecchio a quello del suo fidato:
< Mi dica padrone >,disse quest’ultimo
< Immagino che tu sia al corrente del rapimento… >
< Certo >
< Voglio che tu renda la missione più facile a
quell’incapace di Kisshu >
< Cosa devo fare? >
< Fai in modo che il rapimento avvenga il prima possibile
>
< Sarà fatto >
Come al solito era in ritardo,solo che stavolta
l’appuntamento era con un ragazzo,Aoyama per la precisione.A dire il vero c’era
qualcosa che non la convinceva in quel ragazzo:in tutti gli anni che lo
conosceva non l’aveva minimamente considerata e ora,all’improvviso si
interessava così tanto a lei…non che la cosa le dispiacesse,era pur sempre un
bel ragazzo solo che non le quadrava qualcosa…
< Ehi ce ne hai messo di tempo! > disse il ragazzo;era
alto,con i corti capelli scuri leggermente spettinati e il viso annoiato.
< Scusami,la professoressa ci ha trattenuti in classe!
Anf anf >
< Mmm si certo…comunque hai da fare domani sera? >
< Come?No certo che no! °///° Come mai me lo chiedi? >
< Mi stavo chiedendo se ti andava di cenare insieme domani
sera…solo che c’è un problema:da me non ci possiamo stare e io non ho soldi per
portarti da qualche parte,quindi il meglio sarebbe andare da te se non ci sono
problemi… >
Ichigo non poteva credere alle sue orecchie,come si era
permesso di autoinvitarsi a casa sua?
Comunque decise di accontentarlo:< Si domani sera i miei
non saranno in casa… >
< D’accordo allora vengo domani sera alle nove,ciao! >
< Ciao… > disse la ragazza e se ne andò immusonita e
non del tutto convinta della sua decisione.
Intanto nelle vicinanze…
< Pronto,signor Kisshu? >
< Si?A sei tu Ling… > la voce attraverso l’ apparecchio
telefonico sembrava annoiata,ma il nanetto sembrò non farci caso :< Ho
trovato un’occasione che potrebbe essere propizia… >
Kisshu: ‘Ma come parla questo?’ < Davvero?Quando? >
Ling:< Domani sera alle nove i due ceneranno insieme a
casa di Momomiya… >
Kisshu: < Perfetto…grazie Ling >
Ling < Non c’è di che signor Kisshu > disse
compiaciuto.
Il ragazzo dagli occhi d’ororiattaccò il telefono disgustato.
‘Fantastico,è assolutamente fantastico!’ il capitano
Momomiya era ancora felicemente sorpreso dalle scoperte che aveva da poco
effettuato;era riuscito a sapere l’identità dei due compagni del ladro Taruto e
alcuni dei loro precedenti:facevano parte di una banda di teppisti che compiva
qualunque tipo di crimine ma solo per denaro…il caso si stava facendo veramente
interessante,doveva assolutamente andare fino in fondo…
La sera dopo ore 9.oo
Ichigo era molto agitata a causadella snervante attesa del suo ospite…ci aveva messo tutto il
pomeriggio a preparare la cena e sperava di essere riuscita a cucinare qualcosa
di commestibile …ma i suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal suono del
campanello;la ragazza andò ad aprire la porta e accolse la persona tanto
attesa…
Intanto un’altra persona si stava dirigendo verso casa
Momomiya.Era visibilmente nervoso,sapeva che quello che stava per fare era
sbagliato…ma purtroppo anche tremendamente necessario.Si avviò con passo svelto
verso la casa,finchè non ne intravide finalmente la sagoma…
La ragazza stava apparecchiando la tavola quando Aoyama le
chiese dov’era il bagno.Lei gli rispose indicandogli la direzione da prendere e
lui sparì per alcuni minuti…Ichigo sentì un altro scampanellio alla porta e,non
senza preoccupazione,aprì…
Il ragazzo dagli occhi d’oro appena fu davanti alla porta
estrasse il fazzoletto e lo imbevve di cloroformio,poi suonò il campanello e si
preparò a colpire…
Il ragazzo dagli occhi d’oro appena fu davanti alla porta estrasse il
fazzoletto e lo imbevve di cloroformio,poi suonò il camp
Il ragazzo dagli occhi d’oro appena fu davanti alla porta
estrasse il fazzoletto e lo imbevve di cloroformio,poi suonò il campanello e si
preparò a colpire…
…ma quando gli fu aperta la porta non potè fare a meno di
strabuzzare gli occhi,sconvolto da ciò che vide: tra tutte le persone che aveva
immaginato l’unica che non si sarebbe aspettato di trovare in quella casa era
lì,in quel momento,proprio davanti a lui,e lo guardava con un’espressione tra
lo scioccato e il confuso;resosi conto della situazione in cui si era andato a
cacciare si affrettò a nascondere il fazzoletto dietro la schiena,dopodichè
volle assicurarsi di non stare sognando e chiese alla ragazza,con un tono di
voce forse un po’ troppo alto :
< E TU COSA DIAVOLO CI FAI QUI?! >
La ragazza gli rispose nello stesso modo:
< NO COSA DIAVOLO CI FAI TU QUI! > non riusciva
proprio a capire cosa ci potesse fare lui a casa sua in quel momento….
Kisshu notò l’espressione stupita di lei e cercò di calmarsi
pensando a un modo per poter portare a termine il suo compito:era ovvio che
ormai aveva perso tutto l’effetto sorpresa…a meno che…< Ehi senti…ehm… >
‘Come diavolo si chiama?Itago…no….Ich…Ichigo!’< …ascolta Ichigo potresti venire un momento fuori,dovrei dirti
una cosa…>‘speriamo che abbocchi!’. Lei lo guardò
sospettosa,controllò se Aoyama non fosse ancora tornato e dopo seguì il nuovo
arrivato.Kisshu lasciò che fosse lei ad uscire per prima,e quando fu finalmente
fuori,tirò fuori il fazzoletto imbevuto di cloroformio e glielo premette contro
la bocca;tuttavia non riuscì a evitare che la ragazza emettesse un grido
soffocato prima di crollare addormentata.Ma dopo aver catturato la sua “preda”
la sua attenzione fu attirata da una finestra della casa di fianco:al di sotto
del davanzale si notava,anche se fioca,la luce di una piccola torcia elettrica.
Alcuni istanti prima…
Le due ragazze stavano tranquillamente guardando la
televisione quando un urlo di sorpresa catturò la loro attenzione:entrambe si
affacciarono alla finestra per vedere cos’era successo.Erano di età molto
differenti:una era poco più che una bambina,piuttosto bassa,aveva lunghi
capelli biondi raccolti in due trecce e un’ espressione vispa e vivace stampata
sul volto;l’altra era una ragazza sui 15 o 16 anni,con corti capelli verdi portati
a caschetto e un paio di occhiali con le lenti tonde;sembrava piuttosto timida
e riservata.Nonostante la differenza di età erano buone amiche,i loro genitori
si conoscevano da tempo e quella sera avevano deciso di trovarsi a casa di
Retasu,la più grande,per poi uscire a fare una passeggiata,lasciando le figlie
a casa.Così la piccola Purin era rimasta in compagnia di Retasu finchè
quell’urlo non le aveva incuriosite.Entrambe osservavano interessate la
scena:alla porta della vicina di casa c’era uno strano ragazzo dai capelli
verdi legati in due codini che cadevano a lato delle orecchie che stava
parlando animatamente con Ichigo,la figlia del poliziotto che abitava in quella
casa.Retasu la conosceva,e anche se non si potevano definire proprio amiche, avevano
parlato spesso e talvolta,quando Ichigo non era troppo in ritardo,cosa che
succedeva di rado,facevano anche la strada verso la scuola insieme.Ad un certo
punto il ragazzo entrò in casa e subito dopo Ichigo uscì dalla porta e…quello
che videro fece raggelare loro il sangue nelle vene: (esagerate..-.-
ndAutrice)(°____° nd Retasu/Purin)il ragazzo aveva premuto un fazzoletto contro
la bocca della ragazza e questa era crollata a terra. ‘Non l’avrà uccisa…’ fu
il primo pensiero delle due amiche prima che il giovane si voltasse verso la
loro direzione…
Avevano visto tutto.Avrebbe dovuto predere anche loro…Kisshu
sbuffò annoiato e,dopo aver preso in braccio Ichigo,si teletrasportò dietro
alle due ragazze,completamente ignare della sua presenza e,bagnato nuovamente
il fazzoletto,le addormentò,dopo di che si teletrasportò all’esterno
riflettendo su cosa avrebbe pensato il padrone di questo piccolo
inconveniente…decise di ignorare l’argomento almeno per ora e sparì in un
istante con le tre ragazze…
Intanto poco lontano dal luogo dove avveniva il
rapimento,qualcun altro stava osservando stupita e spaventata la scena…era una
ragazza alta e formosa,con i lunghi capelli neri lasciati sciolti e dei
bellissimi occhi blu.Quella sera stava tornando a casa dall’aereoporto dopo un
lungo viaggio di lavoro,quando,mentre percorreva la strada che la separava dal
suo appartamento,sentì un grido.Così si nascose dietro ad una siepe e vide un
ragazzo addormentare una ragazza dai capelli rossi e,dopo alcuni secondi
sparire misteriosamente,per poi riapparire con altre due ragazze e sparire
nuovamente.Tutto questo l’aveva sconvolta,non poteva credere a quello che aveva
visto…d’accordo che non era un proprio in forma in questo periodo ma anche le
allucinazioni…decise di dimenticare quello che aveva visto,convinta che fosse
tutto frutto della sua immaginazione,e riprese la via di casa.Fu così che
Zakuro Fujiwara vide una sagoma all’interno della casa della ragazza dai
capelli rossi:un ragazzo dai capelli corti e spettinati stava guardando la
scena con un sorriso compiaciuto sul viso.Zakuro cominciò a chiedersi se non
stesse diventando veramente pazza.
Quando tornò alla base decise di andare a parlare
immediatamente con il padrone per avvertirlo dell’imprevisto che si era
verificato durante la missione;così percorse i corridoi che lo separavano dalla
stanza e si fece accogliere dal misterioso individuo:
Kisshu:< Dovrei riferirle una cosa importante… >
L’uomo non disse nulla.Il ragazzo interpretò il suo silenzio
come un consenso.
Kisshu:< Durante la missione si è verificato un
imprevisto:sono stato visto da due ragazze mentre sequestravo Ich…la figlia di
Momomiya e ho pensato di portare qui anche loro… >
L’uomo continuò a fissarlo in silenzio attraverso
l’oscurità.Kisshu si sentiva tremendamente a disagio con gli occhi di
quell’individuo puntati addosso.Tra l’altro non gli era mai piaciuto lavorare
per quel tizio ma,come lui sapeva bene,non poteva fare altrimenti;la sua non
sarebbe mai stata una vita normale,almeno finchè non avesse saputo la verità…la
conoscenza che tutti loro stavano aspettando…
La porta della sala si aprì,come sempre senza alcun rumore,e
Kisshu uscì dalla stanza senza guardarsi indietro.
Andava di fretta.Aveva da poco scoperto alcune interessanti
notizie sui tre delinquenti su cui stava indagando ed era ansioso di annotarle
sul computer,per poi studiarle con attenzione.Arrivato davanti alla porta di
casa tirò fuori dalla tasca le chiavi e aprì frettolosamente,dopodichè entrò.La
casa era completamente buia,Ichigo doveva già essere andata a letto.Si diresse
con passo deciso verso lo studio,ma prima si fermò davanti alla porta della
stanza di Ichigo per controllare che stesse effettivamente dormendo.Quando si
accorse che la stanza era vuota pensò che forse doveva essere uscita e non era
ancora tornata.Tornò in corridoio e,dopo pochi passi,entrò nello studio e
accese il computer;annotò le ultime scoperte nella cartella dedicata al caso e
si dedicò alla ricerca di altri dati.Dopo pochi minuti un sorriso di trionfo
comparve sulle labbra dell’uomo:ora conosceva anche il volto dei tre
malviventi.
Appena mise piede in casa,Zakuro si abbandonò sulla poltrona
del salotto:era esausta.Stava cominciando a capire che quella vita non faceva
per lei;era stressata,stanca e stufa.Non riusciva più a seguire il ritmo che il
suo lavoro le imponeva,ultimamente sempre più crescente,e odiava l’immagine che
i media avevano costruito sulla sua persona.Lei non era così!Quella donna non
le somigliava affatto:quella era una donna forte,sicura e con un alto
ascendente su gran parte degli individui appartenente alla razza maschile.Lei
era debole ed estremamente fragile,e gli uomini non le interessavano affatto:da
loro non aveva avuto altro che profonde delusioni.L’altra era stimata,era
l’idolo di molte ragazzine.Lei non era nessuno,perché nessuno la conosceva in
realtà.Nessuno sapeva chi era Zakuro Fujiwara in realtà.Dopo alcuni minuti
cadde addormentata in balia di questi pensieri.Il silenzio in quella casa era
rotto solo dal rumore della radio,accompagnato dai singhiozzi sommessi della
ragazza.
Perfect by nature
icons of self indulgence
just what we all need
more lies about a world that
never was and never will be
have you no shame don't you see me
you know you've got everybody fooled
look here she comes now
bow down and stare in wonder
oh how we love you
no flaws when you're pretending
but now I know she
never was and never will be
you don't know how you've betrayed me
and somehow you've got everybody fooled
without the mask where will you hide
can't find yourself lost in your lie
I know the truth now
I know who you are
and I don't love you anymore
it never was and never will be
you don't know how you've betrayed me
and somehow you've got everybody fooled
it never was and never will be
you're not real and you can't save me
somehow now you're everybody's fool
(Everybody’s fool-Evanescence)
Allora allora…eccomi qui,l’autrice in persona!Contenti? (i
lettori la guardano in cagnesco estraendo da dietro la schiena delle motoseghe,
è.é ndlettori) ( O__O’ ndShi ) comunque…come vedete ho cercato di fare il
capitolo più lungo dei precedenti,e ringrazio molto Bea-chan e
Darkangelodette92 per
l’osservazione e per i consigli.Poi che dire…ho aggiunto il testo della canzone
degli Evanescence in fondo al capitolo perché mi sembrava inerente con la
situazione descritta…Infine voglio ringraziare tutti coloro che seguono la mia
fanfiction e che la commentano! Baciiiii ci ribecchiamo al prossimo capitolo!!!
Uscito dalla sala del padrone si diresse immediatamente nella sala dove
aveva lasciato le tre ragazze
Uscito dalla sala del padrone si diresse immediatamente
nella sala dove aveva lasciato le tre ragazze.Camminava velocemente,ancora
nervoso e irritato dalla conversazione precedente…se di conversazione si poteva
trattare.A dire il vero l’unico ad aver aperto bocca durante il colloquio era
stato lui mentre quell’arrogante,presuntuoso non si era nemmeno degnato di
rispondergli.No,quella non era decisamente una buona giornata;soprattutto se si
considerava tutta la fatica fatta per portare a termine con successo la
missione e la portata di quest’ultima…era un rapimento!Aveva rapito tre ragazze
innocenti,che per lui avrebbero potuto continuare la loro vita senza
intoppi,senza preoccupazioni…non come la sua.Si sentiva sporco e completamente
perduto:si era macchiato di un altro peccato…un nuovo reato,tanto per allungare
la lista.Ora poteva dire di essere diventato un criminale completo,gli mancava
solo l’omicidio…e temeva che non avrebbe dovuto aspettare a lungo perchè quel
bastardo gli chiedesse anche quello.Quando arrivò alla stanza gli sorse un
dubbio:dove avrebbe sistemato le tre ragazze?Chiaramente non poteva occuparsi
di tutte e tre le prigioniere,a lui sarebbe toccata solo la vittima
originale…stava riflettendo intensamente a come risolvere questo problema,quando
una voce lo distolse dai suoi pensieri:
< Ehi!Kisshuuuuu!! > , si trattava di Taruto.Cosa
diavolo poteva volere quel moccioso da lui…
< Che vuoi? > gli chiese seccato.
< Il padrone mi ha ordinato di prendere in custodia una
delle due prigioniere… > esitò per un attimo < …la biondina per esattezza
> terminò la frase titubante.Kisshu lo squadrò per qualche secondo,poi
chiese:
< E l’altra? >
< L’altra sarà affidata a me! >. Una voce proveniente
dal buio corridoio della base ruppe il silenzio che era calato tra i due:si
trattava di Pie.
L’alieno dai capelli neri si fece avanti con passo
sicuro,fermandosi a pochi metri da Kisshu,ostentando sicurezza con il gelido
sguardo.Quest’ultimo sostenne il suo silenzioso attacco,osservandolo con i suoi
penetranti occhi dorati,finchè entrambi,stanchi di quella lotta senza senso,si
voltarono ed entrarono nella stanza dove erano tenute le prigioniere.Taruto li
guardava e,senza dire una parola,li seguì all’interno.
‘E’ tutta notte che non si fa viva:nove ore che la aspetto e
nemmeno una notizia’.Il capitano Momomiya si stava rodendo dalla
preoccupazione.Era stato in piedi tutta la notte,aspettando il ritorno di suo
figlia,che non era avvenuto.L’uomo non sapeva più cosa pensare.Non ce la faceva
più ad aspettare come un’idiota,e cominciava a sospettare che le fosse
veramente successo qualcosa.Stava per aprire la porta,deciso a cercare
Ichigo,quando il telefono squillò;l’uomo si gettò in un battibaleno sopra il
telefono,ma la voce che gli parlò dall’altra parte della cornetta gli fece
gelare il sangue nelle vene.Il padre strabuzzò gli occhi quando si sentì dire
che sua figlia era stata sequestrata,rapita...che ora era nelle mani del suo
aguzzino,e che,se lui non avesse esaudito i suoi desideri,sarebbe stata
torturata e uccisa.La sua bambina nelle mani di un pazzo che voleva la sua
morte…in cambio di cosa?In cambio della totale distruzione dei dati in suo
possesso riguardo all’organizzazione di teppisti su cui stava
indagando…importantissimi dati per un’indagine colossale…Per quanto possa
sembrare incredibile,quando il rapitore riattaccò la cornetta,il competente
e,in genere freddo e compassato quando si trattava di parlare con criminali di
qualunque tipo,capitano Momomiya,pianse.
Il giovane riattaccò.I suoi occhi,di solito lucenti e
vivaci,erano ora tristi e velati da una coltre di lacrime che voleva
scendere,ma non riusciva a cadere,tanto erano numerose le goccie salate che
dovevano uscire dai suoi occhi dorati.Il ragazzo si sentiva completamente
svuotato.Come aveva potuto fare una cosa del genere;in questo modo aveva
condannato quella ragazza a morte certa…non poteva accettarlo,non era sicuro
che quello che stava cercando valesse tanto quanto la vita di una persona…di
una ragazzina…e poi se doveva essere completamente sincero quella
ragazza,quella Ichigo,gli stava anche simpatica e non era nemmeno tanto
male…non gli dispiaceva per niente…Che lui si fosse…? No non doveva farsi
prendere dalle emozioni né costruire castelli per aria;era stupido e
inopportuno,soprattutto in un momento come quello.Però sacrificare una ragazza
come quella…< AH! > esclamò stizzito,e si accasciò lentamente contro al
muro della sua squallida stanzetta,abbandonando stancamente il capo sul
petto.Stava quasi per addormentarsi, quando un gemito gli fece sollevare il
capo di scatto,sbattendo la testa contro il muro.Quando sollevò nuovamente lo
sguardo si trovò a contemplare gli occhi sbarrati e spaventati della ragazza
che aveva proprio di fronte.La rossa lo guardava terrorizzata,come se di fronte
si fosse trovata un mostro…e in effetti era proprio quello che lui sentiva di
essere in quel momento,in tutto e per tutto…un mostro.La ragazza aprì la bocca
per dire qualcosa ma le parole le morirono in gola…il movimento delle sue
labbra che si separavano in un gesto così naturale lo fece
sussultare…improvvisamente si sentiva fortemente attratto da quelle
labbra,voleva attingere anche lui al loro calore,sentirne il sapore…Finalmente
Ichigo riuscì a trovare il coraggio di parlare,ma con tutte le domande che le
frullavano in testa,l’unica cosa che riuscì a dire fu:< Dove sono? >
Kisshu rimase spiazzato di fronte ad una domanda del
genere,non si era minimamente posto il problema di spiegare alla sua
prigioniera il motivo per cui era stata rapita,cosa che un vero rapitore non
avrebbe mai fatto…ma lui non voleva comportarsi come tale…non voleva essere
violento,non con quella ragazza.
< Ti trovi in una base…ehm…nascosta,e ora sei nella mia
stanza… > disse guardandola intensamente.Lei si guardò intorno accorgendosi
di essere appoggiata ad un piccolo letto;la stanza nella quale si trovava era
spoglia e fatiscente.Le pareti erano scrostate e sporche e il pavimento in
metallo le conferivano un aspetto vecchio e poco curato;la rossa voltò
improvvisamente la testa verso il ragazzo che aveva di fronte e ricordò ogni
cosa.Si alzò di scatto e gli gridò contro:
< TU!PERCHè MI HAI PORTATA QUI?COSA VUOI FARMI?!
>,solo allora si rese conto di avere le mani legate;aveva le lacrime agli
occhi:quella ragazza stava…piangendo.Il cuore di Kisshu si spezzò in due e solo
allora capì quello che veramente provava per quella dolce creatura.Sconvolto si
alzò in piedi e,cercando di nascondere inutilmente il dispiacere che traspariva
attraverso il suo viso,spiegò con tutta la calma di cui era capace in quel
momento,che era stato incaricato dal suo padrone di sequestrarla e di ricattare
suo padre.La rossa lo guardò sconcertata e più spaventata di prima.Kisshu non
poteva reggere ancora un secondo di più quella situazione:si avviò veloce fuori
dalla stanza,sbattendo la porta.
C’era un silenzio surreale nello studio del capitano
Momomiya.L’uomo aveva copiato tutti dati sull’organizzazione criminale su un
floppy,ma non si era ancora deciso a cancellarli dal pc.Aveva 24 ore per
salvare sua figlia:avrebbe dovuto portare il floppy all’edificio che quei
criminali chiamavano base e lì consegnarlo ad un loro uomo,che in cambio
avrebbe liberato Ichigo;intanto altri uomini della stessa banda avrebbero
perquisito la sua casa e il suo studio per assicurarsi della cancellazione
totale delle informazioni.
Zakuro stava preparando il pranzo quando il telegiornale
trasmise una notizia bomba:la figlia di un importante capitano della polizia di
Tokyo era sparita.La descrizione della ragazza corrispondeva esattamente alla
rossa della sera prima.La modella si diresse il più in fretta possibile in
centrale.
Il capitano giaceva immobile con la testa abbandonata tra le
braccia sulla scrivania del suo studio,quando qualcuno bussò alla sua porta;era
una bella ragazza,alta con un bel fisico,che chissà per quale motivo gli
sembrava di conoscere.Questa entrò ed educatamente si rivolse all’uomo:
< Dovrei parlarle di una cosa importante >.Il più
vecchio la guardò annoiato
< Potrebbe avere a che fare col rapimento di Ichigo
Momomiya >
Negli occhi dell’uomo balenò un lampo di speranza.
Holaaaa lettoriii!!Vi è piaciuto il capitolo?Spero tanto di
si e commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
< …infine lui è sparito di nuovo portando con sè le tre ragazze
< …infine lui è sparito di nuovo portando con sè le tre
ragazze.Questo è tutto >.Il capitano la guardava sbigottito.E lei sperava
che credesse a una storia simile?Persone che spariscono e riappaiono come per
magia,ragazzini che si improvvisano rapitori…erano solo un mucchio di
sciocchezze uscite dalla bocca di un’invasata…ma tutte a lui dovevano
capitare?Comunque non aveva tempo da perdere.Fece per congedare la sua
interlocutrice ma questa fu più veloce:
< Non mi crede forse? > il capitano la guardò con l’intenzione
di rispondere,ma prima che potesse riaprire nuovamente la bocca fu interrotto
di nuovo:
< Mi crede pazza?Le assicuro che non la sono.Non sto
passando il migliore periodo della mia vita,ma sono certa che quello che le sto
raccontando è assolutamente vero.Glielo posso giurare. >
L’uomo la guardò negli occhi in cerca di un lampo di
follia,o di un’ombra che dimostrasse la sua teoria,ma niente di tutto questo
riuscì a individuare.Quella donna sembrava assolutamente sana.
< Mi dimostri che ciò che dice è vero > esordì l’uomo.
< Posso darle una descrizione dettagliata del rapitore
> .Il capitano la guardò allibito.
< Lei può… >
< Certo che si.Quando posso cominciare… >
L’uomo fece un cenno d’assenso con la testa.
< Si tratta di un ragazzo piuttosto alto,sul metro e
70,snello,con i capelli di colore verde scuro legati in due codini a lato delle
orecchie,gli occhi dorati e...delle grandi orecchie a punta. >
Quando la ragazza finì la sua descrizione l’uomo
sussultò.Aveva capito bene?
< Scusi può ripetere l’ultima frase? >
< Come? >
< L’ultima cosa che ha detto,può ripeterla? >
< Oh...bè a me è sembrato che avesse delle orecchie
piuttosto grandi…a punta… >
‘Gli Ikisatashi.’
L’uomo si precipitò davanti al computer e infilò il floppy
nella macchina.Infine si mise a scorrere velocemente delle pagine di documenti
parlottando tra sé e sé.Il tutto avveniva sotto gli occhi allibiti di
Zakuro,che lo guardava con un misto di stupore e confusione.Infine il capitano
si fermò e dopo alcuni secondo esclamò:
< Kisshu Ikisatashi!Allora è lui il rapitore e carnefice
che ha portato via la mia bambina… > Zakuro continuava a guardarlo
stupefatta.L’uomo lo notò e si affrettò a mostrarle lo schermo del pc
< E’ forse questo il ragazzo che ha visto ieri sera? >
La modella fece segno di si con la testa.
Momomiya ghignò di trionfo;tuttavia il suo volto si rabbuiò
immediatamente:aver scoperto l’identità del rapitore non avrebbe certo risolto
il suo problema.Stava per chiedere alla ragazza di lasciarlo solo,quando la
porta sbattè violentemente:un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi di
ghiaccio era appena entrato nello studio.Era vestito con un camice bianco da
ricercatore e lo guardava serio negli occhi
< Il mio nome è Ryo Shirogane.Signor Momomiya ho
urgentemente bisogno di parlarle. >
Stava camminando velocemente verso la sua stanza.Sarebbe
dovuto rimanere la dentro a sorvegliare la sua prigioniera,ma non aveva voglia
di stare fermo ad aspettare il suo risveglio,così era andato a fare un
giretto.Tuttavia i suoi pensieri erano altrove:tutti lo consideravano un
moccioso.Un bambinetto di cui non ci poteva fidare,che non riusciva mai a
portare a termine con successo una missione,a cui nessuno avrebbe affidato
nulla.Ma stavolta sarebbe andata diversamente,questa volta non avrebbe fallito
e si sarebbe conquistato il rispetto di tutti.Anche quello dei suoi
fratelli;anche quello di Pie.Soprattutto quello di Pie,il suo fratello di
sangue.Entrò nella stanza e si trovò davanti ad una scena che non si aspettava
di vedere:la ragazzina bionda che doveva sorvegliare stava disperatamente
cercando di slegarsi le mani fregando il nodo contro la sponda del
letto,spingendosi con i piedi contro la parete.Era praticamente parallela al
pavimento.Il ragazzino guardò allibito la scena.Non sembrava che si fosse nemmeno
accorta della sua presenza e continuava imperterrita in quella specie di…di
equilibrismo.Quando finalmente notò la presenza del ragazzo perse l’equilibrio
e cadde sonoramente a pavimento.Il giovane Taruto la aiutò ad alzarsi mentre
lei si lamentava della botta presa,dopodichè esclamò felice:
< Grazie tante dell’aiuto!Ora puoi aiutarmi a liberarmi
da queste corde? >
Taruto la guardò confuso e scioccato:non l’aveva forse preso
per il suo salvatore?
< Io non posso… > rispose francamente il ragazzino.
< E perché mai? >
< Bè perché …perché sono io il tuo rapitore,io non posso
permetterti di scappare >
Lei lo guardò confusa
< Dunque sei stato tu a portarmi qui? >
Lui la osservò per alcuni secondi:era proprio carina.
< Eh?No no,non sono stato io a portarti qui,ma Kisshu…
>
< E Kisshu chi è? >
< E’ mio fratello maggiore,cioè il mio fratellastro… >
< Oh capisco…Puoi dirmi dove siamo? >
< Sei nella mia stanza… >
< Tu vivi qui?
>
< Già… >
< Mi spiace >
< Cosa? >
< Che tu viva in un posto del genere,sei così simpatico!
>
Il ragazzino arrossì furiosamente assumendo un bel colorito
violaceo.
< Co-come? O///////////O >
Purin si limitò a sorridergli dopodichè gli stampò un bacio
sulla guancia.Taruto diventò se possibile ancora più rosso e scappò imbarazzato
dalla stanza.
Il ragazzo biondo guardava severamente il capitano
aspettando una sua risposta,ma quando si rese conto che nessuno aveva la minima
intenzione di rispondergli prese la parola:
< Scusate se sono entrato così all’improvviso ma ho
urgentemente bisogno di parlarvi >
Momomiya lo invitò a sedersi:
< Potrebbe dirmi ancora il suo nome per piacere… >
< Ryo Shirogane,sono un ricercatore alle dipendenze di
Deep blue… > il capitano lo guadava senza capire < …è il nome del capo
dell’organizzazione criminale per cui lavoro,quella che ha rapito vostra
figlia… > spiegò tranquillo il biondo.
Il capitano si alzò di scatto e mise velocemente mano alla
pistola,puntandola contro il nuovo arrivato.
< Ora alza le mani e mettiti contro il muro in modo da
volgermi le spalle,SUBITO! >
Ryo obbedì in silenzio e quando il capitano ebbe finito di
perquisirlo finalmente parlò:
< Sono qui solo per aiutarvi >
< Sta zitto! >
Il biondo lo ignorò:
< Conosco alcune informazioni che potrebbero salvare sua
figlia,capitano,se solo avesse la pazienza di ascoltarmi… >
L’uomo si fermò e squadrò con attenzione il ragazzo:sembrava
sincero.Decise di ascoltarlo.
< Parla! >
Il giovane si sedette davanti al più anziano
e,sorridendo,iniziò il suo racconto:
< Come ho già detto prima sono un ricercatore alle
dipendenze di Deep blue,incaricato di scoprire il segreto riguardante le
origini di alcuni membri dell’organizzazione,dotati di particolari facoltà che
fanno di loro esseri speciali e completamente fuori dal comune.Ho lavorato per
questo deplorevole essere per più di tre anni finchè sono riuscito a scoprire
qualcosa…ma quando sono giunto alla conclusione sono stato pagato per tenere la
bocca chiusa… > il giovane sorrise compiaciuto di fronte all’espressione
stupita del capitano < …sono stato corrotto >.
Cadde un silenzio surreale tra i presenti.Il ragazzo sembrò
non accorgersene e andò avanti col suo racconto:
< Dopo due mesi dopo però,stanco di non poter rivelare a
nessuno le mie scoperte,andai avanti ad indagare sulla misteriosa origine di
quei particolari individui,in segreto e,casualmente scoprii alcune informazioni
sui loro curiosi poteri;così cominciai ad interessarmi all’argomento e,dopo
mesi di studi approfonditi,riuscii finalmente a dare una risposta al quesito
che mi tormentava…riuscii a creare un modo per neutralizzarli > il silenzio
era rotto solo dallo scalpiccio nervoso del capitano
< Ora vi chiedo di servirvi delle mie conoscenze per
liberare le tre ragazze scomparse >
< Perché? > chiese Momomiya
< Voglio liberarmi dal senso di colpa che mi opprime >
l’uomo continuava a non capire
< Vede capitano,l’unico motivo per cui quella gente si
comporta in questo modo…rubando e compiendo atti criminali… > il biondo si
interruppe pensoso per qualche secondo < …l’unico motivo che fa fare loro
quello che fanno è venire a conoscenza della propria origine…capire i motivi
della loro diversitàe io…io accettando
di farmi corrompere da Deep blue ho negato loro questa conoscenza…ho
contribuito ad allungare il tempo della loro schiavitù >
Il biondo terminò così la frase.
Zakuro rimase in silenzio.
Momomiya smise di picchiettare il piede sul pavimento.
< Chi sono loro in realtà? > chiese il più
anziano,temendo di sentire la risposta.
< Loro sono extraterrestri,capitano…Vengono da un altro
pianeta. >
Eccomiii quaaaa col settimo capitolo!Dunque rispondiamo alle
domande dei “fans” (ma senti un po’ cosa dobbiamo sopportare ndlettori
incavolati)
X Bea-chan:sono felice che ti piaccia la storia,in effetti è
parecchio incasinata…per ora!Intanto ne approfitto x farti complimenti x la tua
fanfiction No escape,la trovo assolutamente fantastica!
XNasshi Aiyray:non ho idea di quanti capitoli verranno fuori
dal momento che la sto scrivendo un poco per volta…abbi pazienza vedrai che
prima o poi finirà!
Xdarkangelodette92:grazie dei complimenti,spero di
continuare a scrivere decentemente…
Bene ora vi lascio ci ribecchiamo al prossimo capitolo e
commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!>.<
Camminava nervosamente per il vicolo deserto.Era esausto,ma
nonostante questo continuava a camminare.Fuggiva.Stava scappando da quel
posto,voleva andare il più lontano possibile,senza voltarsi indietro,senza
tornare.Ma sapeva che non era possibile.Non sarebbe mai scappato in questo
modo,non si sarebbe comportato da codardo.Non era nel suo carattere.La parola
“fuga”,nel suo dizionario,non esisteva.E poi non sarebbe servito a
niente…ovunque sarebbe andato,lo avrebbero trovato certamente.Non poteva
sperare di tirarsene fuori così facilmente.Forse non poteva uscirne e
basta.Tornò rassegnato sui suoi passi,pensando a cosa lo aspettava,quando
avrebbe varcato la soglia della sua squallida stanza,l’unico posto che poteva
definire “casa”.Avrebbe dovuto fronteggiare ancora quella situazione,avrebbe
dovuto incontrare di nuovo gli occhi di quella ragazza.Sopportare il suo
sguardo pieno d’odio e paura.La prima volta era rimasto schiacciato
dall’intensità di quegli occhi,aveva combattuto e aveva perso;chissà se questa
volta sarebbe stato capace di fronteggiarli o se sarebbe stato sconfitto
definitivamente da lei.Sorrise malinconicamente.In fondo conosceva già la
risposta a quel quesito:avrebbe perso ancora;chissà magari questa volta
l’avrebbe ucciso.Non era una brutta opzione quella della morte,soprattutto ora
che sapeva…conosceva il nome dell’emozione che lo pervadeva quando incrociava i
suoi occhi dorati con quelli della ragazza.Ma era un amore impossibile.Lei non
avrebbe mai ricambiato,non si sarebbe mai invaghita del suo rapitore!Del suo
crudele e sanguinario carnefice,come lo avevano definito i telegiornali.Il
mostro che le aveva portato via il diritto di vivere.Ma non sarebbe finita
così.Non avrebbe permesso che le sue mani si sporcassero del sangue di un
innocente.Del sangue di quell’innocente in particolare.Avrebbe cambiato le
cose.Avrebbe cambiato il finale della favola:Deep blue non l’avrebbe avuta
vinta anche stavolta.
Con questi pensieri in testa,Kisshu si diresse,veloce,verso
la sua stanza.
Momomiya fissò incredulo il viso del ragazzo.Aveva capito
bene?Non era tutto uno scherzo?Si,certo che lo era.Non poteva essere
diversamente:ora qualcuno sarebbe entrato sbattendo la porta dello studio e
avrebbe esclamato con voce divertita che si trattava di uno stupido e sciocco
scherzo,e che lui ci era caduto come un idiota.Ma,in cuor suo,sapeva già che
non era così:era tutto tremendamente reale.Il ragazzo continuava a fissarlo con
un sorriso calmo e divertito allo stesso tempo.Quel giovanotto sapeva essere
veramente irritante.
< Allora?Tutto qui il suo eloquente commento,capitano?
> un sorriso di scherno increspò le labbra del biondo.
L’uomo continuava fissarlo in silenzio.
Dopo alcuni minuti di riflessione finalmente parlò:
< Alieni? > chiese con un tono di voce tra lo sbigottito
e l’ironico.
< Se preferisce chiamarli così > rispose il giovane.
< Mia figlia è stata rapita dagli alieni > esordì il
più anziano,come per convincersi di quello che aveva appena sentito.
< No sua figlia è stata rapita da un manipolo di
criminali,non dagli alieni… >
Il capitano riportò la sua attenzione sul ragazzo.
< Nessuno all’infuori di me e del mio assistente,esclusi
lei,questa ragazza e Deep blue,conoscono l’identità di questi individui >
< Dunque? > chiese Momomiya
< Dunque non dovrete dire a nessuno ciò che sapete,oppure
il piano salterà completamente in aria >
< Piano? >
< Certo.Non crederete che sia venuto qui senza un piano…
> il ragazzo guardò divertito il più anziano.
< E,di grazia,quale sarebbe questo piano? > chiese
scocciato l’uomo.
< Come vi ho detto prima,durante i miei studi trovai il
modo di neutralizzare i poteri degli alieni:si tratta di iniettare il dna di
particolari animali,gli animali a codice rosso per la precisione,in individui
compatibili,con lo scopo di far sviluppare loro le facoltà necessarie a
sconfiggere gli extraterrestri.Ora,il dna ha bisogno di particolari
portatori,che siano in grado di reggere fisicamente e mentalmente lo shock che
seguirà la “trasformazione” che avverrà in seguito all’iniezione dei geni
animali… > disse il biondo mentre frugava in una anonima valigetta di cuoio
< …così mi sono permesso di fare delle ricerche e individuare tutti i
possibili individui compatibili… > tirò fuori cinque fogli,ciascuno
rappresentante il volto di una ragazza con sotto annotati i relativi dati <
…ecco le uniche persone viventi sulla faccia della Terra che potrebbero
sopportare il dna degli animali codice rosso >
il capitano fissava sbalordito la foto di una ragazza,mentre
il giovane continuava spiegare
< Si tratta di cinque ragazze:Retasu Midorikawa,Minto
Aizawa,Purin Fon,Zakuro Fujiwara… >il ragazzo spostò il suo sguardo verso la
silenziosa e allibita ragazza che aveva di fianco < …e Ichigo Momomiya,sua
figlia capitano >
L’uomo guardava sconvolto il ragazzo e,dopo alcuni minuti di
riflessione,chiese:
< Cosa hai intenzione di fare? >
Un ghigno soddisfatto attraversò il viso del ricercatore.
Aveva assistito in silenzio al risveglio della ragazza,e da
quando questa aveva aperto gli occhi,non si erano rivolti la parola nemmeno una
volta.Lei aveva troppo paura di dire qualsiasi cosa,mentre lui sembrava
completamente assente,come se in quella stanza non ci fosse a parte sè
stesso.L’alieno dai capelli neri era completamente assorto nei suoi pensieri.
‘Chi siamo…?Chi sono io in realtà?’
Sapeva di non essere umano.L’aveva sempre saputo.
Ma se non era umano,cos’era allora?Da dove veniva,e perché
si trovava li?Tante domande,nessuna risposta.Erano anni che cercava la
soluzione a questi quesiti.Anni di crimini,di furti,di risse,borseggi,ricatti…Anni
passati in quel modo,e ancora nessuna scoperta.Il moro sospirò.
Sarebbe mai finita?Avrebbe mai trovato quello che cercava?
Come se non bastasse aveva dovuto coinvolgere anche i suoi fratelli in quella
ricerca,in quella vita…che odiava così tanto.Ma non aveva potuto fare
altrimenti.Si era sempre occupato di Taruto,quando erano più piccoli,e dopo si
era preso cura anche di Kisshu,quando l’avevano trovato praticamente morto in
mezzo a una strada.Avevano trovato un altro come loro.Il bimbo era stato
automaticamente inserito nella banda,con o senza il suo consenso.Kisshu era
cresciuto tra criminali e assassini,protetto solo da lui,in compagnia del
piccolo Taruto.Però Kisshu era diverso da loro:evidentemente era riuscito a
isolarsi dalla società con cui era costretto a convivere ogni giorno della sua
vita;e Taruto,inconsapevolmente,stava,per fortuna,seguendo i suoi passi.Pie
sorrise a questo pensiero.Nonostante lui fosse ormai perduto,forse i suoi
fratelli avrebbero potuto salvarsi.Solo allora notò che la ragazza che aveva il
compito di sorvegliare lo stava osservando con gli occhi sbarrati e
un’espressione terrorizzata sul viso.La sua ennesima vittima…ma non le avrebbe
fatto del male,e sperava di non dovergliene fare nemmeno in futuro.La guardò
dritta negli occhi smeraldini e le disse,nel modo più tranquillizzante di cui
era capace:
< Non devi aver paura di me ragazza,non sono qui per
farti del male… >
Retasu aprì la bocca per chiedre qualcosa,ma l’alieno la
precedette:
< Il mio compito è controllare che tu non fugga >
La ragazza si chiese come avrebbe potuto fuggire,legata
com’era,ma preferì non mettere al corrente della sua riflessione il ragazzo.
Intanto in un’altra zona della base un ragazzo dagli occhi
d’oro stava entrando nella propria stanza.Quando fu all’interno si sorprese di
ciò che vide:la ragazza dai capelli rossi stava dormendo.La osservò per qualche
secondo e decise di tornare in un altro momento,ma quando stava per lasciare la
stanza una voce attirò lo riportò dentro:la ragazza lo aveva chiamato…per nome.
< Kisshu…è il tuo nome,vero? > chiese titubante la
giovane.Luì si limitò a fare un cenno con la testa.
< Puoi…puoi dirmi…perchè state ricattando mio padre? >
Lui la guardò sorpreso.Poi decise di risponderle
sinceramente:
< Vogliamo che distrugga le informazioni sulla nostra
organizzazione…lui sta indagando su di noi,credo… >
Lei abbassò il capo,sconfortata.Kisshu la guardò
tristemente.
< Voi,mi ucciderete,vero?Quando tutto sarà finito…? >
chiese la rossa:delle lacrime solcavano il suo viso.
Kisshu si avvicinò e si sedette accanto a lei.Dopodichè la
abbracciò e le sussurrò in un orecchio un debole “No”,tentando di
rassicurarla.Lei non oppose resistenza e si lasciò stringere dalla forti
braccia del ragazzo.Chissà per quale motivo,era felice che fosse tornato.Si
abbandonò contro il suo petto e,dopo minuti che sembravano un’eternità,parlò:
< Scusami per prima,io…non avrei dovuto reagire
così,io…mi dispiace >
Lui la guardava scioccato.Dopo quello che le aveva fatto,lei
gli chiedeva scusa?
La ragazza si accorse del suo stupore e sorrise debolmente.
< Avevi tutte le ragioni per reagire in quel modo… >
le disse il giovane,scrutandola con i suoi luminosi occhi.< Non devi
scusarti > finì sfoderando un rassicurante sorriso.
< E poi non starai qui ancora per molto > aggiunse il
giovane,alzandosi.Lei lo guardò confusa.
< Non starò qui per mol… > ma non riuscì a terminare
la frase,interrotta da un bacio del ragazzo.
Prima che potesse avere il tempo di ribattere,il moro parlò
di nuovo:
< Ora devo andare a organizzare i preparativi per la tua
fuga,piccola… >la guardava con un sorriso strafottente < …ci vediamo
presto! >
Lei lo guardò uscire dalla stanza,dopodichè arrossì
furiosamente.
Il capitano era ancora sconvolto da quello che il ricercatore biondo
aveva appena finito di spiegare:la sua idea era iniettare
Il capitano era ancora sconvolto da quello che il
ricercatore biondo aveva appena finito di spiegare:la sua idea era iniettare i
geni degli animali a codice rosso nelle due uniche ragazze in libertà in grado
di sopportarli,per far si che acquisissero le capacità necessarie a
neutralizzare gli alieni.In seguito lui,un plotone di poliziotti e lei due
giovani sarebbero andati alla base degli alieni e avrebbero consegnato il
floppy.Nel frattempo le due ragazze e il plotone si sarebbero intrufolati
nell’edificio e avrebbero liberato le prigioniere;il capitano avrebbe dovuto
prendere tempo con Deep blue,per permettere la riuscita della missione.Era un
piano rischioso ma,come il ragazzo aveva detto,l’unico che poteva salvare le
tre ragazze e i dati sull’organizzazione.Infatti nonostante Momomiya dovesse
consegnare il floppy nelle mani del nemico e cancellare le informazioni dal
computer,queste sarebbero state trasferite sul pc di Ryo,prima che la missione
avesse inizio.
< Molto bene,credo che si possa fare un tentativo >
disse il capitano.
Shirogane lo guardò intensamente,per assicurarsi che l’uomo
fosse sicuro della decisione che aveva appena preso,dopodichè si alzò.
< Faccia venire anche l’altra ragazza,abbiamo poco tempo
> esordì il biondo,estraendo dalla valigetta di cuoio,un paio di siringhe e
del disinfettante.
Kisshu stava frugando tra svariati cassetti di metallo,ma
avrebbe dovuto sbrigarsi,quella stanza era riservata,ci tenevano solo i
documenti più importanti,a cui i pesci piccoli non potevano accedere.
Doveva assolutamente trovare la mappa di quel posto se
voleva tirare fuori dai guai quella gattina.Già era proprio questo che gli
ricordava,una micetta.Sorrise tra sé e sé pensando a quello che era successo
prima:l’aveva baciata;peccato solo che lei non avesse risposto al suo
bacio.Sollevò un voluminoso pacco si documenti e finalmente trovò quello che
stava cercando.Prese la mappa e fece per girarsi con l’intento di uscire dalla
stanza,ma una voce lo fermò:
< Non dovresti essere qui… >
Kisshu si voltò di scatto:
< Taruto!Che diavolo ci fai qui! > sibilò il ragazzo.
< Potrei farti la stessa domanda > ribattè il più
piccolo.
< Non ti riguarda il motivo per cui sono qui > disse
acido il ragazzo < Piuttosto che cosa vuoi? >
< Sto cercando una cosa… > Kisshu lo guardò
interrogativamente
< E…cosa di preciso? > chiese curioso il più vecchio.
< Non te lo posso dire > rispose il piccolo.
< Ah no?Io invece credo di poter spifferare alcune
cosette relative alle tue ultime “missioni”,che ti sei accidentalmente
dimenticato di riferire,a Deep Blue…o ancora meglio a Pie.Che ne dici? >
< Anch’io posso dire a Deep Blue che ti ho visto qua
dentro! > disse stizzito Taruto.
< E io posso fare lo stesso,moccioso,ricordatelo!A chi
credi che darà ascolto Deep Blue,a me o un nanerottolo incapace come te? >
concluse il ragazzo dagli occhi d’oro.
Taruto,dopo qualche esitazione,ancora furioso col
fratello,rispose:
< Sto cercando una mappa… >
< Una mappa? >
< Si la mappa dell’edificio >
Kisshu lo guardava stranito
< E cosa vuoi farci con la mappa dell’edificio? >
chiese curioso.
< Non… > il più vecchio lo interruppe <
Nononono,non ricordi chi la spunta con Deep Blue? > chiese con un sorrisetto
di scherno sul viso.
< Io…>
< Coraggio!Non ti mangio mica! >
< Voglio liberare la biondina > disse,rosso in viso,il
ragazzino.
Kisshu lo guardò scioccato.
< Tu…hai intenzione di non rispettare gli ordini di Deep
Blue??? O.O >
Taruto teneva lo sguardo basso,sapeva quello che sarebbe
successo ora:il fratellastro lo avrebbe sicuramente preso in giro e dopo gli
avrebbe fatto una bella lavata di testa.Ma quello che accadde lo lasciò
totalmente di stucco.Kisshu gli prese le mani e,con uno strano scintillio negli
occhi,gli chiese:
< Dici sul serio? >
< S-si… >
< Perfetto! > esclamò felice,il più vecchio.
< C-come? O_O >
< Mi sarai di grande aiuto! >
< Di grande aiuto per cosa? >
< Non crederai che abbia intenzione di lasciare Ichigo
nelle mani di quel pazzo di Deep Blue,spero? > chiese fingendosi sconvolto
il ragazzo.
< Ichigo? >
< Si,è il nome della mia prigioniera >
Taruto non credeva alle sue orecchie.
< Quindi anche tu,volevi…? >
Kisshu si limitò ad annuire.
< E la mappa? >
L’alieno dai capelli verdi sventolò il ricercato pezzo di
carta davanti al naso del fratello.
< Oh… > fu l’unica cosa che Taruto riuscì a dire.
Quando si riprese da quello stato di shock,esclamò:
< Ora c’è solo un problema! >
I due fratelli si guardarono negli occhi.dopodichè
esclamarono all’unisono:
< Pie! >
< Lui non dovrà saperne nulla > disse Kisshu.Taruto si
limitò ad annuire,poi chiese:
< Libereremo anche la sua prigioniera? >
< Se vuoi… >
< D’accordo >
< Però sarai tu a liberarla! >
< Cosa?! >
< Devi farlo se non vuoi che racconti tutto a Pie! >
< V-va bene lo farò… >
< Ci troveremo con le ragazze all’ingresso del
seminterrato,alle sette in punto >
Taruto annuì e i due andarono ognuno per la propria strada.
Intanto,alla stazione di polizia…
< E perché mai dovrei accettare di fare una cosa simile?
>,chiese seccata Minto.
Shirogane aveva appena terminato di raccontarle tutta la storia
da capo,ma la ragazza sembrava non voler sentire ragioni.
< COME SAREBBE A DIRE PERCHé? > chiese completamente
fuori di sé il ricercatore.
< TRE RAGAZZE STANNO RISCHIANDO LA VITA IN MANO AD
UN’ORGANIZZAZIONE DI CRIMINALI,TU SEI UNA DELLE DUE UNICHE PERSONE CHE
PUò AIUTARCI A SALVARE LORO LA VITA,E MI CHIEDI PERCHE’ ? >
Il ragazzo non riusciva a credere alle sue orecchie,come si
poteva essere così egoisti?
< NON AZZARDARTI AD ALZARE LA VOCE CON ME,RAZZA DI
SCIENZIATO DA QUATTRO SOLDI!NON è COMPITO MIO AIUTARE LA GENTE!E POI NON AVREI
NIENTE,PROPRIO NIENTE IN CAMBIO DI QUESTA AZIONE,SOLO UN MUCCHIO DI PROBLEMI E
PREOCCUPAZIONI IN Più RISPETTO A QUELLI CHE HO Già! >
Il capitano era completamente sfinito,e poggiava la testa
tra le braccia,accasciato contro la scrivania.Aveva un mal di testa
terribile,quei due continuavano in quel modo da almeno dieci minuti.Si stava
appisolando,stremato,quando l’ultima affermazione di Minto gli fece venire
un’idea.
Alzò lo sguardo verso la ragazza e esclamò:
< Veramente un motivo per aiutarci ce l’avresti eccome!
>
I due finalmente si zittirono e volsero lo sguardo verso
l’uomo
Eglì tirò un sospirò di sollievo all’improvviso silenzio di
quei due mocciosi,dopodichè parlò di nuovo:
< Aiutandoci,ci faciliterai la cattura dei ladri che ti
hanno derubata;ti ricordo che si tratta della stessa organizzazione,e il ladro
è proprio il fratello del rapitore di mia figlia.Inoltre,facendo
questo,riusciremmo anche a recuperare più in fretta la refurtiva,così i tuoi
genitori non sapranno mai quello che è successo durante la loro assenza. >
Minto lo scrutava,cercando di capire se stesse dicendo il
vero.
Il capitano le sorrise gentilmente.
< Come vedi va tutto a tuo vantaggio.Inoltre… >
aggiunse l’uomo,indovinando i gusti delle giovane < …avrai la possibilità di
collaborare con una star internazionale,durante la missione >
Gli occhi di Minto si illuminarono
< Di chi si tratta? >
< Avrai l’onore di conoscere la famosissima
modella,nonché attrice, Zakuro Fujiwara > disse Momomiya,scandendo particolarmente
bene il nome della ragazza.
Minto fece un salto sulla sedia e si alzò di scatto:
< ZAKURO FUJIWARA HA ACCETTATO QUEST’INCARICO???!! >
< Proprio così > rispose,meravigliato dall’idea del
capitano,Ryo.
< E DOVE SI TROVA ADESSO? >
< Al momento è nell’ambulatorio a farsi iniettare il dna
> continuò sorridente Momomiya.
La ragazza rimase zitta e stupefatta per alcuni
minuti,dopodichè si diresse in fretta e furia verso la porta;i due la
guardarono un po’ sconvolti.
< Allora?Che aspettate?Andiamo a fare questa benedetta
iniezione! > dopodichè aprì la porta e si diresse veloce in ambulatorio.
Ichigo stava pensando alle ultime parole Kisshu.Che
significava che presto se ne sarebbe andata?Portò istintivamente le mani alla
bocca.Quello che la impensieriva più di ogni altra cosa,a dire il vero,era
quello che era successo dopo aver sentito quella frase.Arrossì
leggermente al pensiero.Lui l’aveva baciata.Quel bel ragazzo,dagli occhi
meravigliosamente dorati,aveva…
L’aprirsi della porta la distolse dai suoi pensieri.Ma
quando si accorse che i suoi pensieri si erano materializzati proprio in quel
momento sull’usciò della porta,non potè fare a meno di arrossire.
< Ciao gattina!Ti sono mancato? >
< Gattina? > chiese lei un po’ confusa
< Già,bel soprannome eh? > chiese il giovane,dopodichè
le si avvicinò e affondò la testa nei suoi capelli,abbracciandola.
< Che stai facendo? O/////////O >
< Mmm…sento il profumo dei tuoi capelli,micia >
rispose Kisshu.Poi si alzò improvvisamente e,presa la mano della rossa,la
condusse fuori dalla porta.
Ichigo:< Ma che…? > solo allora notò che aveva le mani
finalmente libere:Kisshu doveva aver slegato le corde mentre erano chiusi in
quell’abbraccio.La rossa arrossì nuovamente al pensiero.
Il ragazzo la guardò divertito:
< Ora seguimi micetta,in silenzio >
< Posso sapere dove mi stai portando? > chiese seccata
lei.
Lui le sorrise gentilmente
< Ma come non ti ricordi più? >
Lo guardò confusa.
< Ti porto fuori di qui,Ichigo,e alla svelta >
Era diventato improvvisamente serio e la guardava intensamente
con i suoi occhi dorati.Entrambi ripresero a camminare,silenziosi,verso la
salvezza.
Vista la mia lunga assenza e i commenti che sono arriv=
ati
alle mie storie in questo periodo di silenzio ho deciso di chiarire per ben=
e la
situazione.
Per prima cosa vorrei dire che i motivi per cui non ho
più aggiornato le fanfictions sono di natura assolutamente
personale… ci sono stati problemi di vario genere che mi hanno impedi=
to
di dedicarmi alle mie storie: niente tempo, problemi scolastici, problemi
sentimentali ed, ebbene si, anche problemi informatici, che hanno portato
oltretutto alla completa cancellazione di tutti i documenti che contenevano
scalette, schemi e trame delle storie che stavo scrivendo…non c’è alcun motivo =
che
implichi il sito o le persone che lo frequentano… l’amore per le
fanfictions, la fantasia, i manga, il cinema e la musica sono ancora pi&ugr=
ave;
vivi che mai e la voglia di scrivere pure, anche se non reputo il momento c=
he
sto attraversando ora come propizio per continuare queste storie, dal momen=
to
che sono terribilmente impegnata in varie attività e a partire da ag=
osto
andrò a vivere per un anno in Finlandia per uno scambio culturale.=
p>
Tutto questo per tranquillizzare i pochissimi lettori =
che ho
e per evitare di dare false speranze: ho ancora intenzione di portare avant=
i le
mie storie e ho ancora idee e fantasia a valanghe, ma credo che per ilmomento mi sia impossibile continu=
are
questa mia attività… perciò domando scusa a tutti coloro
che sono interessati a seguire le mie storie e un grande arrivederci a quan=
do il
mondo avrà ricominciato a girare dalla parte giusta per me e tutto
sarà sistemato… un abbraccio grande, a presto.