On the street

di ShiLalla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Scuse e/o giustificazioni ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


E’ la mia prima fanfiction quindi vi prego di scusarmi se non sarà proprio un granchè ^^’…che dire:ho invecchiato un po’ i per

E’ la mia prima fanfiction quindi vi prego di scusarmi se non sarà proprio un granchè ^^’…che dire:ho invecchiato un po’ i personaggi e le coppie saranno Kisshu/Ichigo,Taruto/Purin e Pie/Zakuro…dopodichè vi auguro buona lettura e spero che non faccia troppo schifo!

 

 

< > =discordo diretto

‘ ‘ =pensiero

 

“…era notte fonda e per strada non sentiva alcun rumore tranne il proprio respiro.L’aria era fredda e in giro non c’era nessuno…d’altronde era troppo tardi perché chiunque non avesse in mente qualche losco piano decidesse di farsi un giretto per la città…e guarda caso lui non rientrava in quella categoria…Un ghigno attraversò il suo volto quando girò l’angolo e si trovò davanti all’imponente residenza,finalmente era giunto a destinazione.L’edificio era veramente imponente e sicuramente molto ben sorvegliato,quindi se non avesse voluto trovarsi addosso tutta la sicurezza,i cani da guardia e le orecchie spaccate da un numero impressionante di allarmi,avrebbe dovuto prestare molta attenzione e non avrebbe potuto usare il teletrasporto.Sbuffò seccato da quest’ultima considerazione e si avvicinò al cancello,per una volta avrebbe fatto a meno dei suoi poteri;aprì il sacco che si era portato sulle spalle fino ad allora ed estrasse una discreta quantità di carne,nella quale iniettò del sonnifero,dopodichè la depose oltre il cancello e si nascose dietro a un albero.Quando finalmente tutti i cani caddero addormentati uscì dal suo nascondiglio e disattivò l’allarme termico (ma esisterà poi? Nd Shi) posto sul cancello e,scavalcandolo,entrò.Fu un gioco da ragazzi disattivare tutti gli allarmi posti all’interno della residenza…d’altronde il suo padrone gli aveva fornito dei dispositivi speciali creati apposta per questa missione,era praticamente impossibile fallire…Quando finalmente trovò quello che cercava si sentì sollevato,si avvicinò alla cassaforte fluttuando a pochi centimetri dal suolo e la aprì;riempì i vari sacchi che aveva portato con sé e terminato il suo compito se ne andò,dopo aver riattivato tutti gli allarmi.Il padrone sarebbe stato contento del suo operato,non aveva dimenticato nulla….o quasi.

 

Il giorno dopo…

 

< …certo è stato eccezionale,non ha tralasciato praticamente nulla… >disse un uomo sulla cinquantina con la divisa da poliziotto,< …o si tranne il fatto che si è dimenticato la cassaforte spalancata è stato a dir poco geniale… > aggiunse ironicamente un collega < ..non ho ragione Momomiya? > lo canzonò alcuni secondi dopo.L’uomo lo guardò con aria di sufficienza e diede l’ordine di analizzare le impronte lasciate sul coperchio della cassaforte.< Questo caso sarà affidato a me,Kojiwara,che tu lo voglia o no… > disse il più vecchio< …quindi cerca di portare rispetto al tuo superiore,d’accordo? > aggiunse scrutandolo dall’alto verso il basso,< Si,capitano Momomiya >,disse con riluttanza il giovane.< Perfetto. >,troncò la conversazione il più anziano con un sorriso di trionfo stampato sul volto.

 

 

< Dannazione!Com’è possibile che tu abbia fallito un’altra volta!Com’è possibile??!!! > sbraitò il ragazzo;era alto,con i corti capelli corvini,raccolti in una lunga treccia che cadeva sulla tempia sinistra;sul suo viso si leggeva un’espressione di disprezzo.< Zitto Pie. >,lo interruppe l’uomo seduto dietro la scrivania,< Sarà Taruto stesso a spiegarci il motivo del suo fallimento > e,detto questo,spostò il suo sguardo sul ragazzino.< Ehm…ecco io…io non… >,tentennò in questo modo per alcuni minuti,non sapendo come giustificare il proprio errore.< Questa sarà l’ultima volta che sbaglierai Taruto >,disse l’uomo.< Ora potete andare. >,i due si alzarono e lasciarono la sala.Quando fu finalmente solo l’uomo fece un profondo sospiro e ripetè a se stesso:< L’ultima volta >.

Un ghigno malefico attraversò il suo volto.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Capitolo 2

 

Anche quella mattina era in ritardo e correva a perdifiato sul marciapiede per cercare di limitare il danno…e proprio quella mattina a suo padre era stato affidato un caso,così non avrebbe potuto  nemmeno giustificarla!Stava cercando disperatamente una scusa da rifilare alla professoressa quando si scontrò con qualcuno:

xx:< Ehi fai attenzione! >

Ragazza:< Bè scusami tanto però anche tu potresti guardare dove vai! >,quando alzò il viso si ritrovò davanti a due meravigliosi occhi d’oro,nei quali si perse per alcuni secondi,che le sembrarono un’eternità.

Xx:< Ehi!Ehi ma ci sei? >,disse il ragazzo sventolando una mano davanti agli occhi della sua interlocutrice,guardandola confuso

La giovane arrossì furiosamente riprendendosi da quello stato di “trans”in cui era caduta a causa dei meravigliosi occhi del ragazzo,dopodichè aggiunse quasi gridando:< Eh?Eh,si si certo!!! >///<   >

Il giovane la guardò prima un po’ scioccato,poi ridacchiò e le porse una mano per aiutarla ad alzarsi,dopodichè si presentò:< Piacere dolcezza,io sono Kisshu! >

Solo allora la ragazza potè notare quanto bello fosse il ragazzo che si trovava davanti:era alto,con un fisico magro e slanciato,i capelli verde scuro e…inevitabilmente il suo sguardo cadde sui suoi occhi:con la stessa luminosità e il colore dell’oro…solo infine notò anche due stranissime orecchie di dimensioni decisamente anomale.Tuttavia non potè fare a meno di arrossire di nuovo quando lui le chiese:< Ora potresti anche dirmi il tuo nome dolcezza,se non chiedo troppo >,sorridendo maliziosamente.

< Ichigo °///° >

< Bene ora dimmi Ichigo…che ci fai in giro tutta sola a quest’ora?  >

< Ehm,io… > quando ricordò il motivo per cui era ancora in giro a quell’ora lanciò un grido:

 < OH NOOOO SONO IN UN RITARDO MOSTRUOSOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! > dopodichè partì come un razzo in direzione della scuola

Kisshu:’Che strana ragazza…non male però!‘,dopodichè svoltò l’angolo e si infilò in una stretta e buia strada.

 

 

Da quando erano arrivati i risultati delle analisi fatte alla cassaforte era riuscito a sapere poco o niente del ragazzino che aveva rubato tutto ciò che di valore c’era nella residenza Aizawa.

Il suo nome era Taruto Ikisatashi,di 13 anni,alto 1.67 e una manciata di altri dati irrilevanti…finchè finalmente la fortuna gli sorrise:il ragazzino aveva altri precedenti,soprattutto furti,più o meno riusciti,e non era solo ma in genere si accompagnava ad altri due individui…il suo unico problema era che non c’era alcuna descrizione dei due tizi né alcuna foto di loro,nemmeno del piccoletto…l’unica cosa certa era che agivano in un’area precisa,sempre nei pressi della scuola che frequentava sua figlia…e la cosa non gli piaceva per niente,chissà perché aveva come un presentimento,la sensazione che la questione non si sarebbe risolta così facilmente…

 

 

Camminava il più velocemente possibile per i bui corridoi della base,si sarebbe dovuto sbrigare o sarebbe arrivato in ritardo e al padrone questo non avrebbe fatto certo piacere….certo se non si fosse scontrato con quella ragazza non si sarebbe trovato in quella situazione….quella ragazza…non sapeva perché ma ogni volta che ripensava a lei si sentiva stranamente bene,avvertiva come q          ualcosa di caldo e piacevole attraversargli lo stomaco,una gran bella sensazione…che decise di ignorare per un po’ dal momento che era giunto alla stanza del padrone.Quando si fermò davanti alla porta questa si aprì da sola senza alcun rumore e si ritrovò al cospetto del suo padrone

< Vieni avanti Kisshu >,gli ordinò quest’ultimo e prima che potesse ribattere aggiunse :< Questa che voglio assegnarti è una missione molto delicata… >,l’altro lo ascoltava in silenzio,<…il tuo compito sarà rapire la figlia del capitano Momomiya >,Kisshu lo guardò interrogativamente.

< Quello sbirro è riuscito a scoprire alcuni importanti dettagli sulla vita di Taruto e sono certo che presto riuscirà ad identificarlo…>,fece una pausa e aggiunse scandendo lentamente ogni sillaba < …e voi con lui.> Kisshu non disse nulla. < Dopo averla rapita costringerai il padre a distruggere tutte le prove e le informazione raccolte su di noi…in cambio della vita di sua figlia > un ghigno percorse il suo volto oscurato dall’ombra di cui era impregnata la stanza.Kisshu rimase impassibile e,dopo aver ricevuto il consenso del padrone,lasciò la stanza rabbuiato in volto.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Era una mattina noiosa come al solito,non aveva trovato praticamente nulla di nuovo sul piccolo ladro di nome Taruto e sui suo

Era una mattina noiosa come al solito,non aveva trovato praticamente nulla di nuovo sul piccolo ladro di nome Taruto e sui suoi misteriosi compagni e come se non bastasse sua figlia sarebbe arrivata in ritardo anche quella mattina.Si era appena alzato dalla sedia del suo studio con l’intenzione di andare a bere un caffè,quando una specie di tornado che somigliava solo vagamente ad una ragazza irruppe rumorosamente nella stanza.Non ebbe il tempo di aprire la bocca che questa lo aggredì con parole taglienti:

< ALLORA?! NON DICE NIENTE??! >

Il capitano la guardò sconvolto

< MA GUARDA UN PO’,LEI è ANCHE UN GRAN MALEDUCATO!NON SI DEGNA NEMMENO DI RISPONDERE ALLA MIA DOMANDA!! >

L’uomo non sapeva che fare,stava quasi per chiamare l’ospedale psichiatrico più vicino,quando decise che se quella strana ragazza era lì doveva esserci un motivo,così cercò di iniziare una conversazione normale:

< Mi…mi scusi lei chi è? >

< INTENDE DIRE CHE LEI NON SA NEMMENO CHI SONO IO?! O___O > stavolta fu la ragazza a guardarlo sconvolta.

< Ehm…veramente…no >,rispose con aria interrogativa e vagamente scioccata il capitano.

Lei sembrò calmarsi improvvisamente e gli rivolse la parola in modo più educato:

< Il mio nome è Minto,Minto Aizawa… > lo guardò con uno strano cipiglio < …figlia dei proprietari della residenza Aizawa,dove è stato compiuto il furto due giorni fa… >,aggiunse seccata dall’espressione scioccata del capitano.

< Oh…e per quale motivo…? >,non riuscì a terminare la frase che la ragazza perse nuovamente la calma < PER QUALE MOTIVO SONO QUI?!MA è OVVIO NO!! > aspettò qualche secondo dopodichè si calmò nuovamente < Voglio che lei scopra al più presto possibile i responsabili del furto e li arresti!E che naturalmente recuperi la refurtiva e me la restituisca! > calò il silenzio tra i due che fu rotto dalle parole del capitano:

< Mi dica signorina,qual è il motivo che l’ha spinta a fiondarsi (in tutti i sensi…ndAutrice) nel mio studio con tanta ansia? > calò di nuovo il silenzio tra i due.

< Ecco…i miei genitori sono via da casa da un po’ e non vorrei che…che al loro ritorno… >

< …che al loro ritornò trovassero la casa completamente ripulita,giusto? >la interruppe il più anziano con un sorriso divertito sulle labbra.

La ragazza annuì.

< D’accordo…bè per ora le posso solo dire che siamo riusciti ad identificare il ladro ma…non sappiamo dove si nasconda.Questo è tutto quello che sappiamo…ora le consiglio di tornare a casa.     > le sorrise bonariamente.

Minto fece per aprire la porta dello studio,quando si girò di scatto verso il capitano;sul suo viso si poteva leggere un’espressione ansiosa e preoccupata:

< Mi terrà informata se ci fossero delle novità…vero? >

L’uomo annuì e lei sparì dietro alla porta lignea della stanza.

 

 

Ripensava alla missione che gli era stata affidata…rapire la figlia del capitano Momomiya per costringerlo a cancellare tutte le informazione raccolte su quel buono a nulla di Taruto,su di lui e su Pai…non avrebbe potuto fare tutto da solo:avrebbe incaricato una spia per tenere sottocontrollo la figlia del capitano e quando il momento giusto sarebbe arrivato…l’avrebbe rapita lui stesso!

Stava rivisitando mentalmente il suo piano quando qualcuno interruppe le sue riflessioni:

< Signor Kisshu voleva vedermi? > disse un tizio di bassa statura,con i capelli corti spettinati e dritti in testa

< Si,Ling,dovresti fare una cosa per me… > il tizio lo squadrò un momento < …dovresti controllare una persona,la figlia del capitano Momomiya e… > < Si tratta di un rapimento vero? >,Kisshu lo squadrò un momento,quanto odiava quel genere di persone < …già… > < Allora non si deve preoccupare signor Kisshu,la terrò informata… > disse il nanetto.

< Bene >,fu l’unica cosa che riuscì a rispondere il ragazzo dalle iridi dorate.

 

 

Intanto alla stazione di polizia…

 

< Bene!Finalmente ho trovato qualcosa! > esclamò il capitano

Diede l’avvio alla stampa e,dopo qualche minuto,dalla stampante uscì un foglio con scritti importanti dati su due persone molto particolari…i loro nomi erano Pai e Kisshu.

 

 

 

 

 

Ringrazio nuovamente coloro che hanno avuto il coraggio e lo stomaco di leggere la mia fanfiction e di commentarla! Baciiiiiiiiiiiiiii ^____^

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


La stanza era completamente buia e la mancanza di finestre dava un senso di opprimenza a chi vi entrava per la prima volta,ma

La stanza era completamente buia e la mancanza di finestre dava un senso di opprimenza a chi vi entrava per la prima volta,ma per lui non era così…lui si sentiva a suo agio in quell ’atmosfera e,soprattutto quando i suoi ospiti erano visibilmente nervosi e ansiosi a causa della sua malata calma,provava una specie di euforia,di esaltazione.Era comodamente seduto sulla sua poltrona,avvolto dall’oscurità più totale,quando premette il pulsante dell’interfono che collegava il suo apparecchio a quello del suo fidato:

< Mi dica padrone >,disse quest’ultimo

< Immagino che tu sia al corrente del rapimento… >

< Certo >

< Voglio che tu renda la missione più facile a quell’incapace di Kisshu >

< Cosa devo fare? >

< Fai in modo che il rapimento avvenga il prima possibile >

< Sarà fatto >

 

 

Come al solito era in ritardo,solo che stavolta l’appuntamento era con un ragazzo,Aoyama per la precisione.A dire il vero c’era qualcosa che non la convinceva in quel ragazzo:in tutti gli anni che lo conosceva non l’aveva minimamente considerata e ora,all’improvviso si interessava così tanto a lei…non che la cosa le dispiacesse,era pur sempre un bel ragazzo solo che non le quadrava qualcosa…

< Ehi ce ne hai messo di tempo! > disse il ragazzo;era alto,con i corti capelli scuri leggermente spettinati e il viso annoiato.

< Scusami,la professoressa ci ha trattenuti in classe! Anf anf >

< Mmm si certo…comunque hai da fare domani sera? >

< Come?No certo che no! °///° Come mai me lo chiedi? >

< Mi stavo chiedendo se ti andava di cenare insieme domani sera…solo che c’è un problema:da me non ci possiamo stare e io non ho soldi per portarti da qualche parte,quindi il meglio sarebbe andare da te se non ci sono problemi… >

Ichigo non poteva credere alle sue orecchie,come si era permesso di autoinvitarsi a casa sua?

Comunque decise di accontentarlo:< Si domani sera i miei non saranno in casa… >

< D’accordo allora vengo domani sera alle nove,ciao! >

< Ciao… > disse la ragazza e se ne andò immusonita e non del tutto convinta della sua decisione.

 

Intanto nelle vicinanze…

 

< Pronto,signor Kisshu? >

< Si?A sei tu Ling… > la voce attraverso l’ apparecchio telefonico sembrava annoiata,ma il nanetto sembrò non farci caso :< Ho trovato un’occasione che potrebbe essere propizia… >

Kisshu: ‘Ma come parla questo?’ < Davvero?Quando? >

Ling:< Domani sera alle nove i due ceneranno insieme a casa di Momomiya… >

Kisshu: < Perfetto…grazie Ling >

Ling < Non c’è di che signor Kisshu > disse compiaciuto.

Il ragazzo dagli occhi d’oro  riattaccò il telefono disgustato.

 

 

‘Fantastico,è assolutamente fantastico!’ il capitano Momomiya era ancora felicemente sorpreso dalle scoperte che aveva da poco effettuato;era riuscito a sapere l’identità dei due compagni del ladro Taruto e alcuni dei loro precedenti:facevano parte di una banda di teppisti che compiva qualunque tipo di crimine ma solo per denaro…il caso si stava facendo veramente interessante,doveva assolutamente andare fino in fondo…

 

La sera dopo ore 9.oo

 

Ichigo era molto agitata a causa  della snervante attesa del suo ospite…ci aveva messo tutto il pomeriggio a preparare la cena e sperava di essere riuscita a cucinare qualcosa di commestibile …ma i suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal suono del campanello;la ragazza andò ad aprire la porta e accolse la persona tanto attesa…

 

Intanto un’altra persona si stava dirigendo verso casa Momomiya.Era visibilmente nervoso,sapeva che quello che stava per fare era sbagliato…ma purtroppo anche tremendamente necessario.Si avviò con passo svelto verso la casa,finchè non ne intravide finalmente la sagoma…

 

La ragazza stava apparecchiando la tavola quando Aoyama le chiese dov’era il bagno.Lei gli rispose indicandogli la direzione da prendere e lui sparì per alcuni minuti…Ichigo sentì un altro scampanellio alla porta e,non senza preoccupazione,aprì…

 

Il ragazzo dagli occhi d’oro appena fu davanti alla porta estrasse il fazzoletto e lo imbevve di cloroformio,poi suonò il campanello e si preparò a colpire…

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Il ragazzo dagli occhi d’oro appena fu davanti alla porta estrasse il fazzoletto e lo imbevve di cloroformio,poi suonò il camp

Il ragazzo dagli occhi d’oro appena fu davanti alla porta estrasse il fazzoletto e lo imbevve di cloroformio,poi suonò il campanello e si preparò a colpire…

…ma quando gli fu aperta la porta non potè fare a meno di strabuzzare gli occhi,sconvolto da ciò che vide: tra tutte le persone che aveva immaginato l’unica che non si sarebbe aspettato di trovare in quella casa era lì,in quel momento,proprio davanti a lui,e lo guardava con un’espressione tra lo scioccato e il confuso;resosi conto della situazione in cui si era andato a cacciare si affrettò a nascondere il fazzoletto dietro la schiena,dopodichè volle assicurarsi di non stare sognando e chiese alla ragazza,con un tono di voce forse un po’ troppo alto :

< E TU COSA DIAVOLO CI FAI QUI?! >

La ragazza gli rispose nello stesso modo:

< NO COSA DIAVOLO CI FAI TU QUI! > non riusciva proprio a capire cosa ci potesse fare lui a casa sua in quel momento….

Kisshu notò l’espressione stupita di lei e cercò di calmarsi pensando a un modo per poter portare a termine il suo compito:era ovvio che ormai aveva perso tutto l’effetto sorpresa…a meno che…< Ehi senti…ehm… > ‘Come diavolo si chiama?Itago…no….Ich…Ichigo!’   < …ascolta Ichigo potresti venire un momento fuori,dovrei dirti una cosa…  >  ‘speriamo che abbocchi!’. Lei lo guardò sospettosa,controllò se Aoyama non fosse ancora tornato e dopo seguì il nuovo arrivato.Kisshu lasciò che fosse lei ad uscire per prima,e quando fu finalmente fuori,tirò fuori il fazzoletto imbevuto di cloroformio e glielo premette contro la bocca;tuttavia non riuscì a evitare che la ragazza emettesse un grido soffocato prima di crollare addormentata.Ma dopo aver catturato la sua “preda” la sua attenzione fu attirata da una finestra della casa di fianco:al di sotto del davanzale si notava,anche se fioca,la luce di una piccola torcia elettrica.

 

Alcuni istanti prima…       

 

Le due ragazze stavano tranquillamente guardando la televisione quando un urlo di sorpresa catturò la loro attenzione:entrambe si affacciarono alla finestra per vedere cos’era successo.Erano di età molto differenti:una era poco più che una bambina,piuttosto bassa,aveva lunghi capelli biondi raccolti in due trecce e un’ espressione vispa e vivace stampata sul volto;l’altra era una ragazza sui 15 o 16 anni,con corti capelli verdi portati a caschetto e un paio di occhiali con le lenti tonde;sembrava piuttosto timida e riservata.Nonostante la differenza di età erano buone amiche,i loro genitori si conoscevano da tempo e quella sera avevano deciso di trovarsi a casa di Retasu,la più grande,per poi uscire a fare una passeggiata,lasciando le figlie a casa.Così la piccola Purin era rimasta in compagnia di Retasu finchè quell’urlo non le aveva incuriosite.Entrambe osservavano interessate la scena:alla porta della vicina di casa c’era uno strano ragazzo dai capelli verdi legati in due codini che cadevano a lato delle orecchie che stava parlando animatamente con Ichigo,la figlia del poliziotto che abitava in quella casa.Retasu la conosceva,e anche se non si potevano definire proprio amiche, avevano parlato spesso e talvolta,quando Ichigo non era troppo in ritardo,cosa che succedeva di rado,facevano anche la strada verso la scuola insieme.Ad un certo punto il ragazzo entrò in casa e subito dopo Ichigo uscì dalla porta e…quello che videro fece raggelare loro il sangue nelle vene: (esagerate..-.- ndAutrice)(°____° nd Retasu/Purin)il ragazzo aveva premuto un fazzoletto contro la bocca della ragazza e questa era crollata a terra. ‘Non l’avrà uccisa…’ fu il primo pensiero delle due amiche prima che il giovane si voltasse verso la loro direzione…

 

Avevano visto tutto.Avrebbe dovuto predere anche loro…Kisshu sbuffò annoiato e,dopo aver preso in braccio Ichigo,si teletrasportò dietro alle due ragazze,completamente ignare della sua presenza e,bagnato nuovamente il fazzoletto,le addormentò,dopo di che si teletrasportò all’esterno riflettendo su cosa avrebbe pensato il padrone di questo piccolo inconveniente…decise di ignorare l’argomento almeno per ora e sparì in un istante con le tre ragazze…

 

Intanto poco lontano dal luogo dove avveniva il rapimento,qualcun altro stava osservando stupita e spaventata la scena…era una ragazza alta e formosa,con i lunghi capelli neri lasciati sciolti e dei bellissimi occhi blu.Quella sera stava tornando a casa dall’aereoporto dopo un lungo viaggio di lavoro,quando,mentre percorreva la strada che la separava dal suo appartamento,sentì un grido.Così si nascose dietro ad una siepe e vide un ragazzo addormentare una ragazza dai capelli rossi e,dopo alcuni secondi sparire misteriosamente,per poi riapparire con altre due ragazze e sparire nuovamente.Tutto questo l’aveva sconvolta,non poteva credere a quello che aveva visto…d’accordo che non era un proprio in forma in questo periodo ma anche le allucinazioni…decise di dimenticare quello che aveva visto,convinta che fosse tutto frutto della sua immaginazione,e riprese la via di casa.Fu così che Zakuro Fujiwara vide una sagoma all’interno della casa della ragazza dai capelli rossi:un ragazzo dai capelli corti e spettinati stava guardando la scena con un sorriso compiaciuto sul viso.Zakuro cominciò a chiedersi se non stesse diventando veramente pazza.

 

 

Quando tornò alla base decise di andare a parlare immediatamente con il padrone per avvertirlo dell’imprevisto che si era verificato durante la missione;così percorse i corridoi che lo separavano dalla stanza e si fece accogliere dal misterioso individuo:

Kisshu:< Dovrei riferirle una cosa importante… >

L’uomo non disse nulla.Il ragazzo interpretò il suo silenzio come un consenso.

Kisshu:< Durante la missione si è verificato un imprevisto:sono stato visto da due ragazze mentre sequestravo Ich…la figlia di Momomiya e ho pensato di portare qui anche loro… >

L’uomo continuò a fissarlo in silenzio attraverso l’oscurità.Kisshu si sentiva tremendamente a disagio con gli occhi di quell’individuo puntati addosso.Tra l’altro non gli era mai piaciuto lavorare per quel tizio ma,come lui sapeva bene,non poteva fare altrimenti;la sua non sarebbe mai stata una vita normale,almeno finchè non avesse saputo la verità…la conoscenza che tutti loro stavano aspettando…

La porta della sala si aprì,come sempre senza alcun rumore,e Kisshu uscì dalla stanza senza guardarsi indietro.

 

 

Andava di fretta.Aveva da poco scoperto alcune interessanti notizie sui tre delinquenti su cui stava indagando ed era ansioso di annotarle sul computer,per poi studiarle con attenzione.Arrivato davanti alla porta di casa tirò fuori dalla tasca le chiavi e aprì frettolosamente,dopodichè entrò.La casa era completamente buia,Ichigo doveva già essere andata a letto.Si diresse con passo deciso verso lo studio,ma prima si fermò davanti alla porta della stanza di Ichigo per controllare che stesse effettivamente dormendo.Quando si accorse che la stanza era vuota pensò che forse doveva essere uscita e non era ancora tornata.Tornò in corridoio e,dopo pochi passi,entrò nello studio e accese il computer;annotò le ultime scoperte nella cartella dedicata al caso e si dedicò alla ricerca di altri dati.Dopo pochi minuti un sorriso di trionfo comparve sulle labbra dell’uomo:ora conosceva anche il volto dei tre malviventi.

 

 

Appena mise piede in casa,Zakuro si abbandonò sulla poltrona del salotto:era esausta.Stava cominciando a capire che quella vita non faceva per lei;era stressata,stanca e stufa.Non riusciva più a seguire il ritmo che il suo lavoro le imponeva,ultimamente sempre più crescente,e odiava l’immagine che i media avevano costruito sulla sua persona.Lei non era così!Quella donna non le somigliava affatto:quella era una donna forte,sicura e con un alto ascendente su gran parte degli individui appartenente alla razza maschile.Lei era debole ed estremamente fragile,e gli uomini non le interessavano affatto:da loro non aveva avuto altro che profonde delusioni.L’altra era stimata,era l’idolo di molte ragazzine.Lei non era nessuno,perché nessuno la conosceva in realtà.Nessuno sapeva chi era Zakuro Fujiwara in realtà.Dopo alcuni minuti cadde addormentata in balia di questi pensieri.Il silenzio in quella casa era rotto solo dal rumore della radio,accompagnato dai singhiozzi sommessi della ragazza.

 

Perfect by nature
icons of self indulgence
just what we all need
more lies about a world that

never was and never will be
have you no shame don't you see me
you know you've got everybody fooled

look here she comes now
bow down and stare in wonder
oh how we love you
no flaws when you're pretending
but now I know she

never was and never will be
you don't know how you've betrayed me
and somehow you've got everybody fooled

without the mask where will you hide
can't find yourself lost in your lie

I know the truth now
I know who you are
and I don't love you anymore

it never was and never will be
you don't know how you've betrayed me
and somehow you've got everybody fooled

it never was and never will be
you're not real and you can't save me
somehow now you're everybody's fool

(Everybody’s fool-Evanescence)

 

 

 

 

Allora allora…eccomi qui,l’autrice in persona!Contenti? (i lettori la guardano in cagnesco estraendo da dietro la schiena delle motoseghe, è.é ndlettori) ( O__O’ ndShi ) comunque…come vedete ho cercato di fare il capitolo più lungo dei precedenti,e ringrazio molto Bea-chan e Darkangelodette92 per l’osservazione e per i consigli.Poi che dire…ho aggiunto il testo della canzone degli Evanescence in fondo al capitolo perché mi sembrava inerente con la situazione descritta…Infine voglio ringraziare tutti coloro che seguono la mia fanfiction e che la commentano! Baciiiii ci ribecchiamo al prossimo capitolo!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Uscito dalla sala del padrone si diresse immediatamente nella sala dove aveva lasciato le tre ragazze

Uscito dalla sala del padrone si diresse immediatamente nella sala dove aveva lasciato le tre ragazze.Camminava velocemente,ancora nervoso e irritato dalla conversazione precedente…se di conversazione si poteva trattare.A dire il vero l’unico ad aver aperto bocca durante il colloquio era stato lui mentre quell’arrogante,presuntuoso non si era nemmeno degnato di rispondergli.No,quella non era decisamente una buona giornata;soprattutto se si considerava tutta la fatica fatta per portare a termine con successo la missione e la portata di quest’ultima…era un rapimento!Aveva rapito tre ragazze innocenti,che per lui avrebbero potuto continuare la loro vita senza intoppi,senza preoccupazioni…non come la sua.Si sentiva sporco e completamente perduto:si era macchiato di un altro peccato…un nuovo reato,tanto per allungare la lista.Ora poteva dire di essere diventato un criminale completo,gli mancava solo l’omicidio…e temeva che non avrebbe dovuto aspettare a lungo perchè quel bastardo gli chiedesse anche quello.Quando arrivò alla stanza gli sorse un dubbio:dove avrebbe sistemato le tre ragazze?Chiaramente non poteva occuparsi di tutte e tre le prigioniere,a lui sarebbe toccata solo la vittima originale…stava riflettendo intensamente a come risolvere questo problema,quando una voce lo distolse dai suoi pensieri:

< Ehi!Kisshuuuuu!! > , si trattava di Taruto.Cosa diavolo poteva volere quel moccioso da lui…

< Che vuoi? > gli chiese seccato.

< Il padrone mi ha ordinato di prendere in custodia una delle due prigioniere… > esitò per un attimo < …la biondina per esattezza > terminò la frase titubante.Kisshu lo squadrò per qualche secondo,poi chiese:

< E l’altra? >

< L’altra sarà affidata a me! >. Una voce proveniente dal buio corridoio della base ruppe il silenzio che era calato tra i due:si trattava di Pie.

L’alieno dai capelli neri si fece avanti con passo sicuro,fermandosi a pochi metri da Kisshu,ostentando sicurezza con il gelido sguardo.Quest’ultimo sostenne il suo silenzioso attacco,osservandolo con i suoi penetranti occhi dorati,finchè entrambi,stanchi di quella lotta senza senso,si voltarono ed entrarono nella stanza dove erano tenute le prigioniere.Taruto li guardava e,senza dire una parola,li seguì all’interno.

 

 

‘E’ tutta notte che non si fa viva:nove ore che la aspetto e nemmeno una notizia’.Il capitano Momomiya si stava rodendo dalla preoccupazione.Era stato in piedi tutta la notte,aspettando il ritorno di suo figlia,che non era avvenuto.L’uomo non sapeva più cosa pensare.Non ce la faceva più ad aspettare come un’idiota,e cominciava a sospettare che le fosse veramente successo qualcosa.Stava per aprire la porta,deciso a cercare Ichigo,quando il telefono squillò;l’uomo si gettò in un battibaleno sopra il telefono,ma la voce che gli parlò dall’altra parte della cornetta gli fece gelare il sangue nelle vene.Il padre strabuzzò gli occhi quando si sentì dire che sua figlia era stata sequestrata,rapita...che ora era nelle mani del suo aguzzino,e che,se lui non avesse esaudito i suoi desideri,sarebbe stata torturata e uccisa.La sua bambina nelle mani di un pazzo che voleva la sua morte…in cambio di cosa?In cambio della totale distruzione dei dati in suo possesso riguardo all’organizzazione di teppisti su cui stava indagando…importantissimi dati per un’indagine colossale…Per quanto possa sembrare incredibile,quando il rapitore riattaccò la cornetta,il competente e,in genere freddo e compassato quando si trattava di parlare con criminali di qualunque tipo,capitano Momomiya,pianse.

 

 

Il giovane riattaccò.I suoi occhi,di solito lucenti e vivaci,erano ora tristi e velati da una coltre di lacrime che voleva scendere,ma non riusciva a cadere,tanto erano numerose le goccie salate che dovevano uscire dai suoi occhi dorati.Il ragazzo si sentiva completamente svuotato.Come aveva potuto fare una cosa del genere;in questo modo aveva condannato quella ragazza a morte certa…non poteva accettarlo,non era sicuro che quello che stava cercando valesse tanto quanto la vita di una persona…di una ragazzina…e poi se doveva essere completamente sincero quella ragazza,quella Ichigo,gli stava anche simpatica e non era nemmeno tanto male…non gli dispiaceva per niente…Che lui si fosse…? No non doveva farsi prendere dalle emozioni né costruire castelli per aria;era stupido e inopportuno,soprattutto in un momento come quello.Però sacrificare una ragazza come quella…< AH! > esclamò stizzito,e si accasciò lentamente contro al muro della sua squallida stanzetta,abbandonando stancamente il capo sul petto.Stava quasi per addormentarsi, quando un gemito gli fece sollevare il capo di scatto,sbattendo la testa contro il muro.Quando sollevò nuovamente lo sguardo si trovò a contemplare gli occhi sbarrati e spaventati della ragazza che aveva proprio di fronte.La rossa lo guardava terrorizzata,come se di fronte si fosse trovata un mostro…e in effetti era proprio quello che lui sentiva di essere in quel momento,in tutto e per tutto…un mostro.La ragazza aprì la bocca per dire qualcosa ma le parole le morirono in gola…il movimento delle sue labbra che si separavano in un gesto così naturale lo fece sussultare…improvvisamente si sentiva fortemente attratto da quelle labbra,voleva attingere anche lui al loro calore,sentirne il sapore…Finalmente Ichigo riuscì a trovare il coraggio di parlare,ma con tutte le domande che le frullavano in testa,l’unica cosa che riuscì a dire fu:< Dove sono? >

Kisshu rimase spiazzato di fronte ad una domanda del genere,non si era minimamente posto il problema di spiegare alla sua prigioniera il motivo per cui era stata rapita,cosa che un vero rapitore non avrebbe mai fatto…ma lui non voleva comportarsi come tale…non voleva essere violento,non con quella ragazza.

< Ti trovi in una base…ehm…nascosta,e ora sei nella mia stanza… > disse guardandola intensamente.Lei si guardò intorno accorgendosi di essere appoggiata ad un piccolo letto;la stanza nella quale si trovava era spoglia e fatiscente.Le pareti erano scrostate e sporche e il pavimento in metallo le conferivano un aspetto vecchio e poco curato;la rossa voltò improvvisamente la testa verso il ragazzo che aveva di fronte e ricordò ogni cosa.Si alzò di scatto e gli gridò contro:

< TU!PERCHè MI HAI PORTATA QUI?COSA VUOI FARMI?! >,solo allora si rese conto di avere le mani legate;aveva le lacrime agli occhi:quella ragazza stava…piangendo.Il cuore di Kisshu si spezzò in due e solo allora capì quello che veramente provava per quella dolce creatura.Sconvolto si alzò in piedi e,cercando di nascondere inutilmente il dispiacere che traspariva attraverso il suo viso,spiegò con tutta la calma di cui era capace in quel momento,che era stato incaricato dal suo padrone di sequestrarla e di ricattare suo padre.La rossa lo guardò sconcertata e più spaventata di prima.Kisshu non poteva reggere ancora un secondo di più quella situazione:si avviò veloce fuori dalla stanza,sbattendo la porta.

 

 

C’era un silenzio surreale nello studio del capitano Momomiya.L’uomo aveva copiato tutti dati sull’organizzazione criminale su un floppy,ma non si era ancora deciso a cancellarli dal pc.Aveva 24 ore per salvare sua figlia:avrebbe dovuto portare il floppy all’edificio che quei criminali chiamavano base e lì consegnarlo ad un loro uomo,che in cambio avrebbe liberato Ichigo;intanto altri uomini della stessa banda avrebbero perquisito la sua casa e il suo studio per assicurarsi della cancellazione totale delle informazioni.

 

 

Zakuro stava preparando il pranzo quando il telegiornale trasmise una notizia bomba:la figlia di un importante capitano della polizia di Tokyo era sparita.La descrizione della ragazza corrispondeva esattamente alla rossa della sera prima.La modella si diresse il più in fretta possibile in centrale.

 

Il capitano giaceva immobile con la testa abbandonata tra le braccia sulla scrivania del suo studio,quando qualcuno bussò alla sua porta;era una bella ragazza,alta con un bel fisico,che chissà per quale motivo gli sembrava di conoscere.Questa entrò ed educatamente si rivolse all’uomo:

< Dovrei parlarle di una cosa importante >.Il più vecchio la guardò annoiato

< Potrebbe avere a che fare col rapimento di Ichigo Momomiya >

Negli occhi dell’uomo balenò un lampo di speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Holaaaa lettoriii!!Vi è piaciuto il capitolo?Spero tanto di si e commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


< …infine lui è sparito di nuovo portando con sè le tre ragazze

< …infine lui è sparito di nuovo portando con sè le tre ragazze.Questo è tutto >.Il capitano la guardava sbigottito.E lei sperava che credesse a una storia simile?Persone che spariscono e riappaiono come per magia,ragazzini che si improvvisano rapitori…erano solo un mucchio di sciocchezze uscite dalla bocca di un’invasata…ma tutte a lui dovevano capitare?Comunque non aveva tempo da perdere.Fece per congedare la sua interlocutrice ma questa fu più veloce:

< Non mi crede forse? > il capitano la guardò con l’intenzione di rispondere,ma prima che potesse riaprire nuovamente la bocca fu interrotto di nuovo:

< Mi crede pazza?Le assicuro che non la sono.Non sto passando il migliore periodo della mia vita,ma sono certa che quello che le sto raccontando è assolutamente vero.Glielo posso giurare. >

L’uomo la guardò negli occhi in cerca di un lampo di follia,o di un’ombra che dimostrasse la sua teoria,ma niente di tutto questo riuscì a individuare.Quella donna sembrava assolutamente sana.

< Mi dimostri che ciò che dice è vero > esordì l’uomo.

< Posso darle una descrizione dettagliata del rapitore > .Il capitano la guardò allibito.

< Lei può… >

< Certo che si.Quando posso cominciare… >

L’uomo fece un cenno d’assenso con la testa.

< Si tratta di un ragazzo piuttosto alto,sul metro e 70,snello,con i capelli di colore verde scuro legati in due codini a lato delle orecchie,gli occhi dorati e...delle grandi orecchie a punta. >

Quando la ragazza finì la sua descrizione l’uomo sussultò.Aveva capito bene?

< Scusi può ripetere l’ultima frase? >

< Come? >

< L’ultima cosa che ha detto,può ripeterla? >

< Oh...bè a me è sembrato che avesse delle orecchie piuttosto grandi…a punta… >

‘Gli Ikisatashi.’

L’uomo si precipitò davanti al computer e infilò il floppy nella macchina.Infine si mise a scorrere velocemente delle pagine di documenti parlottando tra sé e sé.Il tutto avveniva sotto gli occhi allibiti di Zakuro,che lo guardava con un misto di stupore e confusione.Infine il capitano si fermò e dopo alcuni secondo esclamò:

< Kisshu Ikisatashi!Allora è lui il rapitore e carnefice che ha portato via la mia bambina… > Zakuro continuava a guardarlo stupefatta.L’uomo lo notò e si affrettò a mostrarle lo schermo del pc

< E’ forse questo il ragazzo che ha visto ieri sera? > La modella fece segno di si con la testa.

Momomiya ghignò di trionfo;tuttavia il suo volto si rabbuiò immediatamente:aver scoperto l’identità del rapitore non avrebbe certo risolto il suo problema.Stava per chiedere alla ragazza di lasciarlo solo,quando la porta sbattè violentemente:un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi di ghiaccio era appena entrato nello studio.Era vestito con un camice bianco da ricercatore e lo guardava serio negli occhi

< Il mio nome è Ryo Shirogane.Signor Momomiya ho urgentemente bisogno di parlarle. >

 

 

Stava camminando velocemente verso la sua stanza.Sarebbe dovuto rimanere la dentro a sorvegliare la sua prigioniera,ma non aveva voglia di stare fermo ad aspettare il suo risveglio,così era andato a fare un giretto.Tuttavia i suoi pensieri erano altrove:tutti lo consideravano un moccioso.Un bambinetto di cui non ci poteva fidare,che non riusciva mai a portare a termine con successo una missione,a cui nessuno avrebbe affidato nulla.Ma stavolta sarebbe andata diversamente,questa volta non avrebbe fallito e si sarebbe conquistato il rispetto di tutti.Anche quello dei suoi fratelli;anche quello di Pie.Soprattutto quello di Pie,il suo fratello di sangue.Entrò nella stanza e si trovò davanti ad una scena che non si aspettava di vedere:la ragazzina bionda che doveva sorvegliare stava disperatamente cercando di slegarsi le mani fregando il nodo contro la sponda del letto,spingendosi con i piedi contro la parete.Era praticamente parallela al pavimento.Il ragazzino guardò allibito la scena.Non sembrava che si fosse nemmeno accorta della sua presenza e continuava imperterrita in quella specie di…di equilibrismo.Quando finalmente notò la presenza del ragazzo perse l’equilibrio e cadde sonoramente a pavimento.Il giovane Taruto la aiutò ad alzarsi mentre lei si lamentava della botta presa,dopodichè esclamò felice:

< Grazie tante dell’aiuto!Ora puoi aiutarmi a liberarmi da queste corde? >

Taruto la guardò confuso e scioccato:non l’aveva forse preso per il suo salvatore?

< Io non posso… > rispose francamente il ragazzino.

< E perché mai? >

< Bè perché …perché sono io il tuo rapitore,io non posso permetterti di scappare >

Lei lo guardò confusa

< Dunque sei stato tu a portarmi qui? >

Lui la osservò per alcuni secondi:era proprio carina.

< Eh?No no,non sono stato io a portarti qui,ma Kisshu… >

< E Kisshu chi è? >

< E’ mio fratello maggiore,cioè il mio fratellastro… >

< Oh capisco…Puoi dirmi dove siamo? >

< Sei nella mia stanza… >

< Tu vivi qui? >

< Già… >

< Mi spiace >

< Cosa? >

< Che tu viva in un posto del genere,sei così simpatico! >

Il ragazzino arrossì furiosamente assumendo un bel colorito violaceo.

< Co-come? O///////////O >

Purin si limitò a sorridergli dopodichè gli stampò un bacio sulla guancia.Taruto diventò se possibile ancora più rosso e scappò imbarazzato dalla stanza.

 

 

Il ragazzo biondo guardava severamente il capitano aspettando una sua risposta,ma quando si rese conto che nessuno aveva la minima intenzione di rispondergli prese la parola:

< Scusate se sono entrato così all’improvviso ma ho urgentemente bisogno di parlarvi >

Momomiya lo invitò a sedersi:

< Potrebbe dirmi ancora il suo nome per piacere… >

< Ryo Shirogane,sono un ricercatore alle dipendenze di Deep blue… > il capitano lo guadava senza capire < …è il nome del capo dell’organizzazione criminale per cui lavoro,quella che ha rapito vostra figlia… > spiegò tranquillo il biondo.

Il capitano si alzò di scatto e mise velocemente mano alla pistola,puntandola contro il nuovo arrivato.

< Ora alza le mani e mettiti contro il muro in modo da volgermi le spalle,SUBITO! >

Ryo obbedì in silenzio e quando il capitano ebbe finito di perquisirlo finalmente parlò:

< Sono qui solo per aiutarvi >

< Sta zitto! >

Il biondo lo ignorò:

< Conosco alcune informazioni che potrebbero salvare sua figlia,capitano,se solo avesse la pazienza di ascoltarmi… >

L’uomo si fermò e squadrò con attenzione il ragazzo:sembrava sincero.Decise di ascoltarlo.

< Parla! >

Il giovane si sedette davanti al più anziano e,sorridendo,iniziò il suo racconto:

< Come ho già detto prima sono un ricercatore alle dipendenze di Deep blue,incaricato di scoprire il segreto riguardante le origini di alcuni membri dell’organizzazione,dotati di particolari facoltà che fanno di loro esseri speciali e completamente fuori dal comune.Ho lavorato per questo deplorevole essere per più di tre anni finchè sono riuscito a scoprire qualcosa…ma quando sono giunto alla conclusione sono stato pagato per tenere la bocca chiusa… > il giovane sorrise compiaciuto di fronte all’espressione stupita del capitano < …sono stato corrotto >.

Cadde un silenzio surreale tra i presenti.Il ragazzo sembrò non accorgersene e andò avanti col suo racconto:

< Dopo due mesi dopo però,stanco di non poter rivelare a nessuno le mie scoperte,andai avanti ad indagare sulla misteriosa origine di quei particolari individui,in segreto e,casualmente scoprii alcune informazioni sui loro curiosi poteri;così cominciai ad interessarmi all’argomento e,dopo mesi di studi approfonditi,riuscii finalmente a dare una risposta al quesito che mi tormentava…riuscii a creare un modo per neutralizzarli > il silenzio era rotto solo dallo scalpiccio nervoso del capitano

< Ora vi chiedo di servirvi delle mie conoscenze per liberare le tre ragazze scomparse >

< Perché? > chiese Momomiya

< Voglio liberarmi dal senso di colpa che mi opprime >

l’uomo continuava a non capire

< Vede capitano,l’unico motivo per cui quella gente si comporta in questo modo…rubando e compiendo atti criminali… > il biondo si interruppe pensoso per qualche secondo < …l’unico motivo che fa fare loro quello che fanno è venire a conoscenza della propria origine…capire i motivi della loro diversità  e io…io accettando di farmi corrompere da Deep blue ho negato loro questa conoscenza…ho contribuito ad allungare il tempo della loro schiavitù >

Il biondo terminò così la frase.

Zakuro rimase in silenzio.

Momomiya smise di picchiettare il piede sul pavimento.

< Chi sono loro in realtà? > chiese il più anziano,temendo di sentire la risposta.

< Loro sono extraterrestri,capitano…Vengono da un altro pianeta. >

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomiii quaaaa col settimo capitolo!Dunque rispondiamo alle domande dei “fans” (ma senti un po’ cosa dobbiamo sopportare ndlettori incavolati)

 

X Bea-chan:sono felice che ti piaccia la storia,in effetti è parecchio incasinata…per ora!Intanto ne approfitto x farti complimenti x la tua fanfiction No escape,la trovo assolutamente fantastica!

 

XNasshi Aiyray:non ho idea di quanti capitoli verranno fuori dal momento che la sto scrivendo un poco per volta…abbi pazienza vedrai che prima o poi finirà!

 

Xdarkangelodette92:grazie dei complimenti,spero di continuare a scrivere decentemente…

 

Bene ora vi lascio ci ribecchiamo al prossimo capitolo e commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!>.<

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Camminava nervosamente per il vicolo deserto

Camminava nervosamente per il vicolo deserto.Era esausto,ma nonostante questo continuava a camminare.Fuggiva.Stava scappando da quel posto,voleva andare il più lontano possibile,senza voltarsi indietro,senza tornare.Ma sapeva che non era possibile.Non sarebbe mai scappato in questo modo,non si sarebbe comportato da codardo.Non era nel suo carattere.La parola “fuga”,nel suo dizionario,non esisteva.E poi non sarebbe servito a niente…ovunque sarebbe andato,lo avrebbero trovato certamente.Non poteva sperare di tirarsene fuori così facilmente.Forse non poteva uscirne e basta.Tornò rassegnato sui suoi passi,pensando a cosa lo aspettava,quando avrebbe varcato la soglia della sua squallida stanza,l’unico posto che poteva definire “casa”.Avrebbe dovuto fronteggiare ancora quella situazione,avrebbe dovuto incontrare di nuovo gli occhi di quella ragazza.Sopportare il suo sguardo pieno d’odio e paura.La prima volta era rimasto schiacciato dall’intensità di quegli occhi,aveva combattuto e aveva perso;chissà se questa volta sarebbe stato capace di fronteggiarli o se sarebbe stato sconfitto definitivamente da lei.Sorrise malinconicamente.In fondo conosceva già la risposta a quel quesito:avrebbe perso ancora;chissà magari questa volta l’avrebbe ucciso.Non era una brutta opzione quella della morte,soprattutto ora che sapeva…conosceva il nome dell’emozione che lo pervadeva quando incrociava i suoi occhi dorati con quelli della ragazza.Ma era un amore impossibile.Lei non avrebbe mai ricambiato,non si sarebbe mai invaghita del suo rapitore!Del suo crudele e sanguinario carnefice,come lo avevano definito i telegiornali.Il mostro che le aveva portato via il diritto di vivere.Ma non sarebbe finita così.Non avrebbe permesso che le sue mani si sporcassero del sangue di un innocente.Del sangue di quell’innocente in particolare.Avrebbe cambiato le cose.Avrebbe cambiato il finale della favola:Deep blue non l’avrebbe avuta vinta anche stavolta.

Con questi pensieri in testa,Kisshu si diresse,veloce,verso la sua stanza.

 

 

Momomiya fissò incredulo il viso del ragazzo.Aveva capito bene?Non era tutto uno scherzo?Si,certo che lo era.Non poteva essere diversamente:ora qualcuno sarebbe entrato sbattendo la porta dello studio e avrebbe esclamato con voce divertita che si trattava di uno stupido e sciocco scherzo,e che lui ci era caduto come un idiota.Ma,in cuor suo,sapeva già che non era così:era tutto tremendamente reale.Il ragazzo continuava a fissarlo con un sorriso calmo e divertito allo stesso tempo.Quel giovanotto sapeva essere veramente irritante.

< Allora?Tutto qui il suo eloquente commento,capitano? > un sorriso di scherno increspò le labbra del biondo.

L’uomo continuava fissarlo in silenzio.

Dopo alcuni minuti di riflessione finalmente parlò:

< Alieni? > chiese con un tono di voce tra lo sbigottito e l’ironico.

< Se preferisce chiamarli così > rispose il giovane.

< Mia figlia è stata rapita dagli alieni > esordì il più anziano,come per convincersi di quello che aveva appena sentito.

< No sua figlia è stata rapita da un manipolo di criminali,non dagli alieni… >

Il capitano riportò la sua attenzione sul ragazzo.

< Nessuno all’infuori di me e del mio assistente,esclusi lei,questa ragazza e Deep blue,conoscono l’identità di questi individui >

< Dunque? > chiese Momomiya

< Dunque non dovrete dire a nessuno ciò che sapete,oppure il piano salterà completamente in aria >

< Piano? >

< Certo.Non crederete che sia venuto qui senza un piano… > il ragazzo guardò divertito il più anziano.

< E,di grazia,quale sarebbe questo piano? > chiese scocciato l’uomo.

< Come vi ho detto prima,durante i miei studi trovai il modo di neutralizzare i poteri degli alieni:si tratta di iniettare il dna di particolari animali,gli animali a codice rosso per la precisione,in individui compatibili,con lo scopo di far sviluppare loro le facoltà necessarie a sconfiggere gli extraterrestri.Ora,il dna ha bisogno di particolari portatori,che siano in grado di reggere fisicamente e mentalmente lo shock che seguirà la “trasformazione” che avverrà in seguito all’iniezione dei geni animali… > disse il biondo mentre frugava in una anonima valigetta di cuoio < …così mi sono permesso di fare delle ricerche e individuare tutti i possibili individui compatibili… > tirò fuori cinque fogli,ciascuno rappresentante il volto di una ragazza con sotto annotati i relativi dati < …ecco le uniche persone viventi sulla faccia della Terra che potrebbero sopportare il dna degli animali codice rosso >

il capitano fissava sbalordito la foto di una ragazza,mentre il giovane continuava spiegare

< Si tratta di cinque ragazze:Retasu Midorikawa,Minto Aizawa,Purin Fon,Zakuro Fujiwara… >il ragazzo spostò il suo sguardo verso la silenziosa e allibita ragazza che aveva di fianco < …e Ichigo Momomiya,sua figlia capitano >

L’uomo guardava sconvolto il ragazzo e,dopo alcuni minuti di riflessione,chiese:

< Cosa hai intenzione di fare? >

Un ghigno soddisfatto attraversò il viso del ricercatore.

 

 

Aveva assistito in silenzio al risveglio della ragazza,e da quando questa aveva aperto gli occhi,non si erano rivolti la parola nemmeno una volta.Lei aveva troppo paura di dire qualsiasi cosa,mentre lui sembrava completamente assente,come se in quella stanza non ci fosse a parte sè stesso.L’alieno dai capelli neri era completamente assorto nei suoi pensieri.

‘Chi siamo…?Chi sono io in realtà?’

Sapeva di non essere umano.L’aveva sempre saputo.

Ma se non era umano,cos’era allora?Da dove veniva,e perché si trovava li?Tante domande,nessuna risposta.Erano anni che cercava la soluzione a questi quesiti.Anni di crimini,di furti,di risse,borseggi,ricatti…Anni passati in quel modo,e ancora nessuna scoperta.Il moro sospirò.

Sarebbe mai finita?Avrebbe mai trovato quello che cercava? Come se non bastasse aveva dovuto coinvolgere anche i suoi fratelli in quella ricerca,in quella vita…che odiava così tanto.Ma non aveva potuto fare altrimenti.Si era sempre occupato di Taruto,quando erano più piccoli,e dopo si era preso cura anche di Kisshu,quando l’avevano trovato praticamente morto in mezzo a una strada.Avevano trovato un altro come loro.Il bimbo era stato automaticamente inserito nella banda,con o senza il suo consenso.Kisshu era cresciuto tra criminali e assassini,protetto solo da lui,in compagnia del piccolo Taruto.Però Kisshu era diverso da loro:evidentemente era riuscito a isolarsi dalla società con cui era costretto a convivere ogni giorno della sua vita;e Taruto,inconsapevolmente,stava,per fortuna,seguendo i suoi passi.Pie sorrise a questo pensiero.Nonostante lui fosse ormai perduto,forse i suoi fratelli avrebbero potuto salvarsi.Solo allora notò che la ragazza che aveva il compito di sorvegliare lo stava osservando con gli occhi sbarrati e un’espressione terrorizzata sul viso.La sua ennesima vittima…ma non le avrebbe fatto del male,e sperava di non dovergliene fare nemmeno in futuro.La guardò dritta negli occhi smeraldini e le disse,nel modo più tranquillizzante di cui era capace:

< Non devi aver paura di me ragazza,non sono qui per farti del male… >

Retasu aprì la bocca per chiedre qualcosa,ma l’alieno la precedette:

< Il mio compito è controllare che tu non fugga >

La ragazza si chiese come avrebbe potuto fuggire,legata com’era,ma preferì non mettere al corrente della sua riflessione il ragazzo.

 

Intanto in un’altra zona della base un ragazzo dagli occhi d’oro stava entrando nella propria stanza.Quando fu all’interno si sorprese di ciò che vide:la ragazza dai capelli rossi stava dormendo.La osservò per qualche secondo e decise di tornare in un altro momento,ma quando stava per lasciare la stanza una voce attirò lo riportò dentro:la ragazza lo aveva chiamato…per nome.

< Kisshu…è il tuo nome,vero? > chiese titubante la giovane.Luì si limitò a fare un cenno con la testa.

< Puoi…puoi dirmi…perchè state ricattando mio padre? >

Lui la guardò sorpreso.Poi decise di risponderle sinceramente:

< Vogliamo che distrugga le informazioni sulla nostra organizzazione…lui sta indagando su di noi,credo… >

Lei abbassò il capo,sconfortata.Kisshu la guardò tristemente.

< Voi,mi ucciderete,vero?Quando tutto sarà finito…? > chiese la rossa:delle lacrime solcavano il suo viso.

Kisshu si avvicinò e si sedette accanto a lei.Dopodichè la abbracciò e le sussurrò in un orecchio un debole “No”,tentando di rassicurarla.Lei non oppose resistenza e si lasciò stringere dalla forti braccia del ragazzo.Chissà per quale motivo,era felice che fosse tornato.Si abbandonò contro il suo petto e,dopo minuti che sembravano un’eternità,parlò:

< Scusami per prima,io…non avrei dovuto reagire così,io…mi dispiace >

Lui la guardava scioccato.Dopo quello che le aveva fatto,lei gli chiedeva scusa?

La ragazza si accorse del suo stupore e sorrise debolmente.

< Avevi tutte le ragioni per reagire in quel modo… > le disse il giovane,scrutandola con i suoi luminosi occhi.< Non devi scusarti > finì sfoderando un rassicurante sorriso.

< E poi non starai qui ancora per molto > aggiunse il giovane,alzandosi.Lei lo guardò confusa.

< Non starò qui per mol… > ma non riuscì a terminare la frase,interrotta da un bacio del ragazzo.

Prima che potesse avere il tempo di ribattere,il moro parlò di nuovo:

< Ora devo andare a organizzare i preparativi per la tua fuga,piccola… >la guardava con un sorriso strafottente < …ci vediamo presto! >

Lei lo guardò uscire dalla stanza,dopodichè arrossì furiosamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!^.-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Il capitano era ancora sconvolto da quello che il ricercatore biondo aveva appena finito di spiegare:la sua idea era iniettare

Il capitano era ancora sconvolto da quello che il ricercatore biondo aveva appena finito di spiegare:la sua idea era iniettare i geni degli animali a codice rosso nelle due uniche ragazze in libertà in grado di sopportarli,per far si che acquisissero le capacità necessarie a neutralizzare gli alieni.In seguito lui,un plotone di poliziotti e lei due giovani sarebbero andati alla base degli alieni e avrebbero consegnato il floppy.Nel frattempo le due ragazze e il plotone si sarebbero intrufolati nell’edificio e avrebbero liberato le prigioniere;il capitano avrebbe dovuto prendere tempo con Deep blue,per permettere la riuscita della missione.Era un piano rischioso ma,come il ragazzo aveva detto,l’unico che poteva salvare le tre ragazze e i dati sull’organizzazione.Infatti nonostante Momomiya dovesse consegnare il floppy nelle mani del nemico e cancellare le informazioni dal computer,queste sarebbero state trasferite sul pc di Ryo,prima che la missione avesse inizio.

< Molto bene,credo che si possa fare un tentativo > disse il capitano.

Shirogane lo guardò intensamente,per assicurarsi che l’uomo fosse sicuro della decisione che aveva appena preso,dopodichè si alzò.

< Faccia venire anche l’altra ragazza,abbiamo poco tempo > esordì il biondo,estraendo dalla valigetta di cuoio,un paio di siringhe e del disinfettante.

 

 

Kisshu stava frugando tra svariati cassetti di metallo,ma avrebbe dovuto sbrigarsi,quella stanza era riservata,ci tenevano solo i documenti più importanti,a cui i pesci piccoli non potevano accedere.

Doveva assolutamente trovare la mappa di quel posto se voleva tirare fuori dai guai quella gattina.Già era proprio questo che gli ricordava,una micetta.Sorrise tra sé e sé pensando a quello che era successo prima:l’aveva baciata;peccato solo che lei non avesse risposto al suo bacio.Sollevò un voluminoso pacco si documenti e finalmente trovò quello che stava cercando.Prese la mappa e fece per girarsi con l’intento di uscire dalla stanza,ma una voce lo fermò:

< Non dovresti essere qui… >

Kisshu si voltò di scatto:

< Taruto!Che diavolo ci fai qui! > sibilò il ragazzo.

< Potrei farti la stessa domanda > ribattè il più piccolo.

< Non ti riguarda il motivo per cui sono qui > disse acido il ragazzo < Piuttosto che cosa vuoi? >

< Sto cercando una cosa… > Kisshu lo guardò interrogativamente

< E…cosa di preciso? > chiese curioso il più vecchio.

< Non te lo posso dire > rispose il piccolo.

< Ah no?Io invece credo di poter spifferare alcune cosette relative alle tue ultime “missioni”,che ti sei accidentalmente dimenticato di riferire,a Deep Blue…o ancora meglio a Pie.Che ne dici? >

< Anch’io posso dire a Deep Blue che ti ho visto qua dentro! > disse stizzito Taruto.

< E io posso fare lo stesso,moccioso,ricordatelo!A chi credi che darà ascolto Deep Blue,a me o un nanerottolo incapace come te? > concluse il ragazzo dagli occhi d’oro.

Taruto,dopo qualche esitazione,ancora furioso col fratello,rispose:

< Sto cercando una mappa… >

< Una mappa? >

< Si la mappa dell’edificio >

Kisshu lo guardava stranito

< E cosa vuoi farci con la mappa dell’edificio? > chiese curioso.

< Non… > il più vecchio lo interruppe < Nononono,non ricordi chi la spunta con Deep Blue? > chiese con un sorrisetto di scherno sul viso.

< Io…>

< Coraggio!Non ti mangio mica! >

< Voglio liberare la biondina > disse,rosso in viso,il ragazzino.

Kisshu lo guardò scioccato.

< Tu…hai intenzione di non rispettare gli ordini di Deep Blue??? O.O >

Taruto teneva lo sguardo basso,sapeva quello che sarebbe successo ora:il fratellastro lo avrebbe sicuramente preso in giro e dopo gli avrebbe fatto una bella lavata di testa.Ma quello che accadde lo lasciò totalmente di stucco.Kisshu gli prese le mani e,con uno strano scintillio negli occhi,gli chiese:

< Dici sul serio? >

< S-si… >

< Perfetto! > esclamò felice,il più vecchio.

< C-come? O_O >

< Mi sarai di grande aiuto! >

< Di grande aiuto per cosa? >

< Non crederai che abbia intenzione di lasciare Ichigo nelle mani di quel pazzo di Deep Blue,spero? > chiese fingendosi sconvolto il ragazzo.

< Ichigo? >

< Si,è il nome della mia prigioniera >

Taruto non credeva alle sue orecchie.

< Quindi anche tu,volevi…? >

Kisshu si limitò ad annuire.

< E la mappa? >

L’alieno dai capelli verdi sventolò il ricercato pezzo di carta davanti al naso del fratello.

< Oh… > fu l’unica cosa che Taruto riuscì a dire.

Quando si riprese da quello stato di shock,esclamò:

< Ora c’è solo un problema! >

I due fratelli si guardarono negli occhi.dopodichè esclamarono all’unisono:

< Pie! >

< Lui non dovrà saperne nulla > disse Kisshu.Taruto si limitò ad annuire,poi chiese:

< Libereremo anche la sua prigioniera? >

< Se vuoi… >

< D’accordo >

< Però sarai tu a liberarla! >

< Cosa?! >

< Devi farlo se non vuoi che racconti tutto a Pie! >

< V-va bene lo farò… >

< Ci troveremo con le ragazze all’ingresso del seminterrato,alle sette in punto >

Taruto annuì e i due andarono ognuno per la propria strada.

 

 

Intanto,alla stazione di polizia…

 

< E perché mai dovrei accettare di fare una cosa simile? >,chiese seccata Minto.

Shirogane aveva appena terminato di raccontarle tutta la storia da capo,ma la ragazza sembrava non voler sentire ragioni.

< COME SAREBBE A DIRE PERCHé? > chiese completamente fuori di sé il ricercatore.

< TRE RAGAZZE STANNO RISCHIANDO LA VITA IN MANO AD UN’ORGANIZZAZIONE DI CRIMINALI,TU SEI UNA DELLE DUE UNICHE PERSONE CHE PUò AIUTARCI A SALVARE LORO LA VITA,E MI CHIEDI PERCHE’ ? >

Il ragazzo non riusciva a credere alle sue orecchie,come si poteva essere così egoisti?

< NON AZZARDARTI AD ALZARE LA VOCE CON ME,RAZZA DI SCIENZIATO DA QUATTRO SOLDI!NON è COMPITO MIO AIUTARE LA GENTE!E POI NON AVREI NIENTE,PROPRIO NIENTE IN CAMBIO DI QUESTA AZIONE,SOLO UN MUCCHIO DI PROBLEMI E PREOCCUPAZIONI IN Più RISPETTO A QUELLI CHE HO Già! >

Il capitano era completamente sfinito,e poggiava la testa tra le braccia,accasciato contro la scrivania.Aveva un mal di testa terribile,quei due continuavano in quel modo da almeno dieci minuti.Si stava appisolando,stremato,quando l’ultima affermazione di Minto gli fece venire un’idea.

Alzò lo sguardo verso la ragazza e esclamò:

< Veramente un motivo per aiutarci ce l’avresti eccome! >

I due finalmente si zittirono e volsero lo sguardo verso l’uomo

Eglì tirò un sospirò di sollievo all’improvviso silenzio di quei due mocciosi,dopodichè parlò di nuovo:

< Aiutandoci,ci faciliterai la cattura dei ladri che ti hanno derubata;ti ricordo che si tratta della stessa organizzazione,e il ladro è proprio il fratello del rapitore di mia figlia.Inoltre,facendo questo,riusciremmo anche a recuperare più in fretta la refurtiva,così i tuoi genitori non sapranno mai quello che è successo durante la loro assenza. >

Minto lo scrutava,cercando di capire se stesse dicendo il vero.

Il capitano le sorrise gentilmente.

< Come vedi va tutto a tuo vantaggio.Inoltre… > aggiunse l’uomo,indovinando i gusti delle giovane < …avrai la possibilità di collaborare con una star internazionale,durante la missione >

Gli occhi di Minto si illuminarono

< Di chi si tratta? >

< Avrai l’onore di conoscere la famosissima modella,nonché attrice, Zakuro Fujiwara > disse Momomiya,scandendo particolarmente bene il nome della ragazza.

Minto fece un salto sulla sedia e si alzò di scatto:

< ZAKURO FUJIWARA HA ACCETTATO QUEST’INCARICO???!! >

< Proprio così > rispose,meravigliato dall’idea del capitano,Ryo.

< E DOVE SI TROVA ADESSO? >

< Al momento è nell’ambulatorio a farsi iniettare il dna > continuò sorridente Momomiya.

La ragazza rimase zitta e stupefatta per alcuni minuti,dopodichè si diresse in fretta e furia verso la porta;i due la guardarono un po’ sconvolti.

< Allora?Che aspettate?Andiamo a fare questa benedetta iniezione! > dopodichè aprì la porta e si diresse veloce in ambulatorio.

 

 

Ichigo stava pensando alle ultime parole Kisshu.Che significava che presto se ne sarebbe andata?Portò istintivamente le mani alla bocca.Quello che la impensieriva più di ogni altra cosa,a dire il vero,era quello che era successo dopo aver sentito quella frase.Arrossì leggermente al pensiero.Lui l’aveva baciata.Quel bel ragazzo,dagli occhi meravigliosamente dorati,aveva…

L’aprirsi della porta la distolse dai suoi pensieri.Ma quando si accorse che i suoi pensieri si erano materializzati proprio in quel momento sull’usciò della porta,non potè fare a meno di arrossire.

< Ciao gattina!Ti sono mancato? >

< Gattina? > chiese lei un po’ confusa

< Già,bel soprannome eh? > chiese il giovane,dopodichè le si avvicinò e affondò la testa nei suoi capelli,abbracciandola.

< Che stai facendo? O/////////O >

< Mmm…sento il profumo dei tuoi capelli,micia > rispose Kisshu.Poi si alzò improvvisamente e,presa la mano della rossa,la condusse fuori dalla porta.

Ichigo:< Ma che…? > solo allora notò che aveva le mani finalmente libere:Kisshu doveva aver slegato le corde mentre erano chiusi in quell’abbraccio.La rossa arrossì nuovamente al pensiero.

Il ragazzo la guardò divertito:

< Ora seguimi micetta,in silenzio >

< Posso sapere dove mi stai portando? > chiese seccata lei.

Lui le sorrise gentilmente

< Ma come non ti ricordi più? >

Lo guardò confusa.

< Ti porto fuori di qui,Ichigo,e alla svelta >

Era diventato improvvisamente serio e la guardava intensamente con i suoi occhi dorati.Entrambi ripresero a camminare,silenziosi,verso la salvezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Scuse e/o giustificazioni ***


Vista la mia lunga assenza e i commenti che sono arriv= ati alle mie storie in questo periodo di silenzio ho deciso di chiarire per ben= e la situazione.

Per prima cosa vorrei dire che i motivi per cui non ho più aggiornato le fanfictions sono di natura assolutamente personale… ci sono stati problemi di vario genere che mi hanno impedi= to di dedicarmi alle mie storie: niente tempo, problemi scolastici, problemi sentimentali ed, ebbene si, anche problemi informatici, che hanno portato oltretutto alla completa cancellazione di tutti i documenti che contenevano scalette, schemi e trame delle storie che stavo scrivendo…  non c’è alcun motivo = che implichi il sito o le persone che lo frequentano… l’amore per le fanfictions, la fantasia, i manga, il cinema e la musica sono ancora pi&ugr= ave; vivi che mai e la voglia di scrivere pure, anche se non reputo il momento c= he sto attraversando ora come propizio per continuare queste storie, dal momen= to che sono terribilmente impegnata in varie attività e a partire da ag= osto andrò a vivere per un anno in Finlandia per uno scambio culturale.

Tutto questo per tranquillizzare i pochissimi lettori = che ho e per evitare di dare false speranze: ho ancora intenzione di portare avant= i le mie storie e ho ancora idee e fantasia a valanghe, ma credo che per il  momento mi sia impossibile continu= are questa mia attività… perciò domando scusa a tutti coloro che sono interessati a seguire le mie storie e un grande arrivederci a quan= do il mondo avrà ricominciato a girare dalla parte giusta per me e tutto sarà sistemato… un abbraccio grande, a presto.

 

Shilalla

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