Moon in Midday ♥

di Twilighters98
(/viewuser.php?uid=98899)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Desiderio ***
Capitolo 2: *** Desiderio - Angolo dell'autrice ***
Capitolo 3: *** Paura ***
Capitolo 4: *** Paura-Angolo dell'autrice ***



Capitolo 1
*** Desiderio ***


                                                              occhi, guardatela un'ultima volta, braccia, stringetela                                                                                                                      nell'ultimo abbraccio, oh labbra, voi, porta del respiro, con un bacio puro suggellate 

                                                                                                                                      un patto senza tempo con la morte che porta via ogni cosa.

                                                                                            William Shakespeare                                  

                             

                                                Prologo                

Non sapevo se stesse guardando me con quei occhi neri pece  , che solo a guardarli ci sprofondavo dentro , ma ero sicura che il suo sguardo stesse pensando a qualcosa del quale aveva il desiderio.Pensai. No , non era possibile .Non poteva avere desiderio di me , una piccola e fragile umana che probabilmente non avrebbe mai guardato e perlomeno desiderato, non potevo competere. Eravamo l’opposto , ma come si dice ….. gli opposti si attraggono.

 

                                                                            Desiderio          

Era l’ultimo giorno che respiravo quell’ aria così afosa , così calda sapevo che per un bel po’ di tempo non l’avrei potuto più respirare come una volta. Mia madre Renèe cercò di persuadermi ma avevo preso una decisione , DOVEVO andare da mio padre Charlie.Per quello che mi ricordavo,Forks era una piccola cittadina piovosa nella penisola di Olympia nello stato di Washington , pochi abitanti , circondata da una coltre di nubi , registrava il tasso di piovosità maggiore d’ America.

Mi resi conto che quello sarebbe stato l’ultimo giorno trascorso a Phoenix , che avrei perso i miei amici , i miei affetti. Avrei avuto problemi a socializzarmi ? Come mi avrebbe accolto Charlie ? E mia madre? Quando l’avrei rivista ?. Queste erano le domande che da giorni , da quando decisi di trasferirmi a Forks , annebbiavano la mia mente , a cui cercavo una risposta . Sentii la voce di mia madre.

<< Tesoro , forza è ora !! >> . Mi incamminai verso mia madre , che ,  a Phoenix era l’unica mia vera migliore amica.Entrai in macchina .Era piena di valigie e valigette che mia madre aveva riuscito a riempire , cosa che io non avrei mai fatto. Prima di aprire lo sportello con aria speranzosa mia madre disse :

<< Sei sicura Bella ?? Sai cosa vuol dire , vero ?? Sei ancora in tempo tesoro !  >>

<< Mamma , ti prego. Ci voglio andare , mi troverò bene vedrai >> . Mi stavo mettendo quasi a ridere , quello che avevo appena detto era la cosa più stupida che avessi mai detto in tutta la mia vita. Percorremmo l’ autostrada che portava all’aeroporto di Phoenix , con il finestrino aperto pensavo a quello che avrei detto o che avrebbe detto Charlie quando sarei arrivata. Mia madre mi diceva sempre che avevo lo stesso carattere di mio padre : solitaria , di poche parole , non abile nelle parole o gesti affettuosi e perlomeno amorosi.La macchina si fermò , mia madre girò lo sguardo verso di me  ancora immersa nei pensieri.

<< Bella !? >> . Scossi la testa.

<< Si, mamma.Scendo le valigie >> . Stavo per aprire lo sportello ma mia madre mi fermò. Vidi il suo sguardo , i suoi occhi erano pieni di lacrime. La abbracciai , stavo per mettermi a piangere ma decisi di non farlo perché avrebbe peggiorato le cose .

<<  Mamma , dai , ti prego. Io…. Ritornerò è solo che ho nostalgia di Charlie daltronde è mio padre.  >>

<<  Stai tranquilla tesoro . Però ti devo dare una cosa prima che tu vada. >> . Mi porse un pacchietto quadrato impacchettato con su scritto << Per tenerci sempre vicine  >>.

La guardai , mi sorrise , poi lo aprii. Lo scartai velocemente.Era una collana con un cuore.La girai e dietro c’era scritto R & B , le nostre iniziali.

<<  Grazie mamma è bellissima  >> . Strappandomi dalle labbra un sorriso aprii lo sportello insieme a mia madre che a poco a poco scendeva tutte le valigie. Appena le miei mani riuscirono a tenere tutti quei manici ci incamminammo verso l’entrata dell’aereoporto , in silenzio. La signorina annunciò la prima chiamata del volo 12 , il mio per Forks. Scoppiai in un pianto , era inevitabile , abbracciai mia madre forte  e strinsi nelle mani la collana che mi aveva regalato. Mi incamminai e all’uscita di quel tunnel che portava fuori dove c’erano gli aerei , che a me sembrava quasi che stringesse le mie spalle e non mi faceva respirare , salutai mia madre , ancora li e sapevo che ci sarebbe stata ancora per molto. Entrai nell’aereo , con un groppo in gola , cercai un posto dove sedermi e decisi l’unico singolo posto infondo. Misi il mio mp3 nelle orecchie e ingoiai il sonnifero. Sprofondai in un sonno profondo.Sognai una figura umana , grande , maestosa. Mi stava venendo incontro e si stava chinando sopra me  , si stava avvicinando al collo  ,apri la bocca da dpve sporgevano dei canini affilati e … . Mi svegliai con il sudore che mi scendeva dalla fronte , sudore freddo , poi risi , che sogno assurdo , un vampiro che voleva  succhiarmi il sangue.L’ aereo stava atterrando e mi levai le cuffie dalle orecchie. Mi asciugai il sudore e cercai di ricompormi.Mi alzai e tutti i volti dei passeggeri erano rivolti sopra di me , come se fossi un alieno , abbassai lo sguardo , a me queste cose non piacevano PER NIENTE.

Scesi con il mio zainetto in mano e mi diressi verso la grande sala dove si prendevano le valigie , le mie erano le prime e occupavano mezzo tappetino scorrevole , tutti appena cercai di prenderle mi guardarono con gli occhi spalancati.Me ne andai subito con le valigie in mano , all’entrata c’era Charlie che con un piccolo cenno della mano mi salutò e io ricambiai però , per essere un po’ più cortese , con un sorriso.

<< Ciao Bella >>

<< Ciao Cha … Papà >> . Naturalmente Renèe mi assicurò di non chiamarlo Charlie ma papà.

Fino alla macchina tutti e due eravamo in perfetto silenzio quando Charlie disse :

<<  Hem … allora come stai ? >>

<<  Bene grazie e tu ? >>

<< Bene Bene … ricordati che se ci hai ripensato siamo ancora in tempo , posso fare il biglietto e …. >>

<< No papà io voglio restare ti prego non farmi la predica come mia madre >> . Dissi cercando di essere più gentile possibile.

<> .

E così fù. Per tutto il tragitto mio padre non disse mezza parola. Appena entrati a Forks, tirai un respiro di sollievo e mi guardò soddisfatto.Sapevo che per lui era una soddisfazione che io avessi “ il piacere “ di andare a Forks.

In quella cittadina in qualunque parte ti giravi c’era verde , nelle montagne , nelle case ,addirittura alcuni negozi e case erano a loro volta erano verdi.Mi sembrava un mondo alieno.Entrammo poi in una via cicondata da piccole case con giardino.Ci fermammo in una casetta color bianca e azzurro scuro. Da fuori vedevo un po il salotto , un divano grande , uno più piccolo . una poltrona vicino a quello più grande e un televisore probabilmente di vecchia data.Ci fermammo e ci fu la prima parola di Charlie :

<< Allora , hai una stanza tutta per te e … ho cercato di occupare gli sportelli del bagno di cose che ti possono… servire anche se … so che hai tutto il necessario. >> Disse balbettando .

<< Grazie non c’era bisogno  >>

<< Di niente , hem domani incomincia la scuola . Ti ho comprato già i libri , i quaderni , penne e tutto quello che ti serve. Se ti serve ho comprato anche uno zaino. E’ tutto nella tua camera. >>

<< Grazie Charlie ma questo dev’essere ripagato.Mi occuperò io per quanto riguarda la casa…… meglio che scendiamo .. .>>

<<  Si . ti aiuto a scendere le valigie. >> . Scendemmo e osservai meglio la casa . Sembrava carina .Nemmentre Charlie scendeva le valigie dalla macchina e decisi di aiutarlo. Arrivammo davanti il giardino e percorremmo il vialetto umido. Era sicuro come la morte , caddi insieme alle valigie. Charlie preoccupato mi rialzò e gli sorrisi imbarazzata.

<< Cosa di famiglia. Non preoccuparti >>.

 Charlie tirò fuori dalle tasche un paio di chiavi e aprì la porta. Mi asciugai le scarpe nel tappetino davanti la porta ed entrai. Alla mia sinistra c’era la cucina con immezzo un tavolino , alla mia destra il salotto che avevo visto da fuori con i divani la poltrona e la tv ed infine una porta che probabilmente era la stanza da letto di Charlie. Tra queste due stanze , delle scale strette. Charlie prese le mie valigie e le comincio a trascinare in fondo alle scale. Lì c’era : il bagno di fronte e a sinistra una stanza. Charlie aprì la porta della stanza era abbastanza grande. C’era un tavolino con un computer e un altro con un lumetto sopra , il letto e uno specchio con una scaffetta dove c’era posata una spazzola.Mi sembrava abbastanza accogliente ma non sentivo la stessa aria di Phoenix.

<< Hem…. Ti lascio …. A dopo >> . Disse Charlie.

Una cosa buona di Charlie era che non si impicciava nei fatti degl’altri e si faceva gli affari suoi , cosa al quanto impossibile per mia madre.Chiuse la porta e scese le scale. Mi guardai attorno persa , soffocata dall’aria che entrava dalla finestra della stanza , allora la chiusi .Mi lasciai cadere nel letto , seduta , mi massaggiai le tempie per CERCARE di riordinare le idee . Finalmente dopo tante domande trovai la risposta. Da quel momento Forks sarebbe stata la mia casa e se lo volevo o no ci dovevo restare.

Mi alzai cercando di scacciare via i pensieri e sistemai nei cassetti i vestiti nella cassettiera. Presi una tuta e una felpa pesante insieme alla mie pantofole e portai con me il beauty case in bagno . Entrai nella doccia bollente che a poco a poco mi bagno tutta e riuscì a farmi rilassare. Appena finii di sciacquarmi uscii dalla doccia e immediatamente un colpo di freddo mi fece rabbrividire , presi subito l’accappatoio e me lo strinsi. Mi asciugai il corpo e i capelli con il phon . Mi misi la tuta e la felpa , pettinai i capelli e li raccolsi in una coda. Riposi il beauty case al suo posto e scesi .Charlie era al telefono e appena mi vide scendere mi sorrise , ricambiai.Decisi di preparare la cena e vidi cosa c’era nel frigo e in dispensa . Non c’era un gran che infatti decisi che il giorno dopo sarei andata a fare la spesa.Decisi di preparare : cotoletta di pollo , patate e per fare piacere a Charlie una torta al cioccolato. In meno di un ora era tutto pronto e apparecchiai la tavola decentemente. Mentre che cucinavo non mi accorsi che Charlie aveva finito di parlare e siccome quando scesi le scale vidi che era molto attenta a quello che diceva il signore dall’altra parta del telefono decisi di chiedergli chi era . Lui era seduto sul divano con la tv accesa su un canale di sport mi sedetti accanto a lui.

<< Mi sono sistemata … ho preparato anche la cena : cotoletta di pollo , patate e torta al cioccolato … non ti dispiace se ho usato tutto quello che c’era nel frigo vero ?? >>

<< No no stai tranquilla , per la spesa poi ci penso io !!  >>

<< No papà domani la vado a fare io così prendo confidenza con le strade della città >>

<< Ha ok …. >>

<< Allora …. Chi era al telefono ?? >>

<< Ah a proposito di questo …. Era Billy Black , ti ricordi ?? Tu giocavi con suo figlio Jacob . >>

<< Ah si mi ricordo >>

<< Mi ha chiesto se avessi bisogno di una macchina e siccome a breve saresti arrivata tu gli ho detto di si ….. siccome lui non può guidare più , sai è andato a finire sulla sedia a rotelle , l’ ho preso per te . E’ un pick up , un Chevy del 1984.Non è troppo vecchio vero ?? >>

<<  No no per ma vabbene tutto .Mha papà  , stai facendo troppo per me , grazie veramente >>

<< Hem … di niente …. Domani lo porta . >>

 

<< Ok…. Ci mettiamo a tavola sono le 8 e mezza >>

<< Si certo ok >> Disse con un  sorriso.

Non so perché ma Forks stava incominciando a piacermi , secondo me era perché Charlie dava un aria di tranquillità .

Presi dal forno il pollo e cominciai a impiattare , poi misi le patate a tavola.Cominciammo a mangiare.

<< Complimenti Bella molto buono , certamente non è quello che faceva tua madre … non ti puoi immaginare >>

Mi strappò una risata e ridemmo tutti e due.

<< Grazie papà sono contenta che ti piaccia >>

Appena finimmo presi la torta dal forno e in due piatti misi p due belle fette di torta . A Charlie sembrava che gli piacesse a me anche.

<< Prendo l’acqua >> Dissi e mi alzai per prenderla.Aprii il frigorifero e presi quella più fresca la misi a tavola e la versai nei due bicchieri.

Appena finimmo , Charlie stava per sparecchiare ma lo fermai e dissi :

<< No Charlie ci penso io tu vai >> . Mi sorrise e si andò a sedere davanti la tv . Sparecchiai e lavai i piatti appena finii dissi a Charlie :

<< Hem  io vado a dormire … domani primo giorno di scuola , buonanotte>>

<< Ok vai , buonanotte e sogni d’oro >> .Sorrisi e cominciai a salire le scale.Appena entrai nella mia stanza presi il pigiama dalla cassettiera e il beauty case e andai nel bagno. Appena entrai mi levai la tuta la piegai e la misi da parta.Mi misi il pigiama , mi pettinai i capelli e li lasciai liberi , misi il deodorante chiusi il beauty case e andai nella stanza. Riposai il beauty case e la tuta. Finalmente con un sospiro di sollievo ma nello stesso tempo di ansia , pensando al giorno dopo , mi raggomitolai sotto le coperte e chiusi gli occhi senza neanche accorgermene.

Un giorno era passato bene , ma cosa sarebbe successo dopo di questo ??

Dopo mezzanotte la pioggia e il vento mi svegliarono e da lì non riuscii più  continuare a dormire , fino alle 6 ero ancora sveglia allora decisi di cominciarmi a preparare.Scesi con la punta dei piedi le scale e subito mi affacciai alla finestra.Oltre alla pioggia  vidi il mio pick up già parcheggiato fuori , sicuramente Charlie mi risparmiò di andare a scuola in una macchina con due luci rosse e blu di sopra.Mio padre era l’ispettore capo Swan. Mangiai quello che c’era , una tazza di latte caldo e poi salii le scale per andarmi a vestire.Aprii l’armadio e presi un maglione blu stretto , che mia madre mi aveva comprato quando cercammo di farmi il guardaroba invernale per venire qui a Forks e un paio di jeans oltre alla giacca a vento che sembrava che avessi un gazebo di sopra. Spensi le luci della stanza , della cucina e uscii fuori con il cappuccio alzato , riposi le chiavi sotto lo zerbino e corsi subito dentro la macchina .Anche se il paesaggio era veramente bello preferii arrivare a scuola tutta asciutta o perlomeno non fradicia. Entrai e subito mi levai il cappuccio , avevo i capelli umidi e cercai di asciugarli con le mani.Nell’abitacolo si sentiva ancora l’odore del tabacco ma Charlie aveva cercato di profumarla e dovevo dire che ci era riuscito , almeno questo andò bene.Per mia fortuna la macchina si accese subito ma , già al minimo faceva un rumore tremendo.

Non ebbi problemi a trovare la scuola. Entrai in un grande spiazzale che era probabilmente il parcheggio e posteggiai la macchina.In confronto alla mia scuola di Phoenix , questa non aveva affatto la struttura di una scuola . Dov’era il recintato e il metal detector ?? La riconobbi solo dal cartello << Forks High School >> e i ragazzi che scherzavano come dei bambini. La struttura assomigliava quasi a una serie di piccole case fatte da mattoni rosso scuro . Scesi dal pick up e subito appena scesi vidi una specie di mostro davanti a me . No , aspetta , era una jeep di dimensione mastodontiche.Da lì scesero tre ragazzi bellissimi , dei modelli di copertina : uno con i capelli bronzo e gli occhi miele con una corporatura atletica , altissimo poi uno con i capelli biondi come quelli del ragazzo di prima e infine un altro , quello che mi colpì di più , un orso , con i capelli neri e gli occhi nero pece dritti verso di me .Era impossibile che guardava me , un ragazzo come quello poteva trovare solo la ragazza giusta guardando delle riviste da costumi da bagno , eppure guardava dritto verso di me .Poi scesero due ragazze : una che sembrava un elfo , dalla camminata fluida e aggraziata , dai capelli corti color nero corvino e bassina , l’altra era bellissimissima come una modella , dai capelli lunghi biondi morbidi e gli occhi caramello come gli altri . Non capivo perché solo uno aveva gli occhi nero pece e gli altri no , inoltre una cosa che accomunava tutti era la pelle bianca come la neve.Mi sbloccai davanti a quella visione celestiale e mi incamminai verso la segreteria.Entrai e c’era una signora dietro a una scrivania , robusta , con i capelli rossi gli occhi azzurri e gli occhiali.

<< Sono Isabella Swan >> Dissi imbarazzata.

<< Ah si , benvenuta tesoro. Ecco qui , questi li devi fare firmare ai tuoi professori , allegati a questi fogli c’è anche l’orario.Mi raccomando piccola , me li devi fare avere alla fine delle lezione . Buona fortuna. >> Mi disse con un aria materna.

<< Grazie signora . >> E mi incamminai verso l’entrata , vidi l’orario , a prima ora c’era ….. biologia. Un ragazzo si avvicino , con i capelli lisci neri , gli occhi a mandorla a sua volta neri .

<< Tu sei … Isabella Swan , vero ?? Io sono Eric >>

<< Bella >> Precisai , non mi andava che mi chiamassero Isabella , troppo medievale.

<< Vuoi che ti accompagni a biologia , io l’ho anche a prima ora >>

<< Hem … ok >> Non potevo dirgli di no . Ci avviammo insieme a biologia.

<< Io sono il direttore del giornalino scolastico . Sei in prima pagina baby .>>

Cosa ??? In prima pagina ?? << Oh mio dio , no ti prego , tu .. no … >> Non poteva mettermi in prima pagina , mi avrebbero guardata tutti dall’alto fino in basso.

<< Ok Ok .. niente prima pagina. Stai tranquilla >>

<< Grazie >> Risposi con un sospiro di sollievo.Arrivammo così all’aula di biologia. Andai subito dal professore.

<< Io sono Isabella Swan >> Dissi cercando di non farmi sentire , ma invece appena sentirono il mio nome cominciarono a bisbigliare e a mandarmi occhiatine.Abbassai lo sguardo.Misi i fogli che doveva firmare sopra alla cattedra e il professore li firmò.Li ripresi e cercai un posto.Niente da fare , tutti occupati.C’è n’era solo uno , vicino a un ragazzo .Oh mio dio , era l’orso di poco fa , quello che avevo visto al parcheggio.Entrai nel panico , dovevo sedermi vicino a lui.Ma non potevo fare la figura della stupida e mi sedetti cercando di coprirmi il viso.Mi decisi a guardarlo e aveva gli stessi occhi nero pece di prima , anche lui mi evitava e con il pugno chiuso ( con la montagna chiusa , non la mano ) mi passò un bicchierino con una sostanza.Passai l’ora a cercarlo di guardare dai miei capelli e più lo guardavo mi sembrava che avesse desiderio di me . Di me ?? Pff . Erano gli ultimi 10 minuti e 1 secondo prima che la lezione sarebbe terminata lui corse via come un fulmine fuori dalla classe.

C’era qualcosa in lui che non andava , un mistero.

A mensa seguii Eric , sicuramente irritato dell’ora di biologia quando non mi sono seduta accanto a lui ma accanto all’orso.Mi presentò a un gruppo di ragazzi , 3 ragazze e 3 ragazzi. Lui presentò il gruppo ma mi scordai i nomi un secondo dopo. Mi sedetti accanto a una ragazza dai capelli biondi , una di quella fissate con la moda , l’altra ragazza era la copia della ragazza  bionda e l’ultima di cui miracolosamente mi ricordai il nome, si chiamava Angela , era diversa aveva la testa appiccicata ad un libro e lanciava certe volte dei sorrisi imbarazzati verso di me e io ricambiavo anche io in imbarazzo. Dall’altra parte della sala mensa c’erano tutti in un tavolo , i ragazzi del parcheggio di quella mattina , non mangiavano sminuzzavano il cibo e basta .Dissi alla ragazza che mi stava vicino , quella dai capelli biondi chi erano.Con un sorriso malizioso disse :

<< Loro sono i Cullen ,sono arrivati qui un anno fa circa . La vedi quei due accanto ? >> Feci senno di si.

<> Disse come se quell’argomento l’attirasse moltissimo.

<< E quello solo con i capelli neri ?? >> Dissi trattenendo la mia curiosità.

<< Quello è Emmet Cullen , è uno schianto da paura . A quanto pare non gli va bene nessuna , nessuna è abbastanza carina per lui. >> .Feci senno di aver capito , con disinvoltura.

Lo guardai prima che finisse la pausa , poi incontrammo gli sguardi e restammo fissi uno con l’altro fino a quando la campanella suonò e tutto il tavolo dei Cullen corse via come un fulmine.Non sapevo cosa mi stesse succedendo. Sapevo solo che non era assolutamente normale.

La giornata passò e io non vedevo l’ora di ritornare a casa . Nella mia mente c’era il caos totale ; tante domande e nessuna risposta . Non capivo cosa mi stava succedendo . La campanella suonò e corsi subito fuori prima di tutti. Per mia fortuna non pioveva e riuscii ad arrivare alla macchina asciutta e intera .Accesi subito l’aria calda ,un po’ non funzionante, della macchina e misi in moto la macchina. Arrivai subito a casa , posteggiai la macchina nel vialetto e contemporaneamente vidi quella di Charlie .Aprii la porta . Buttai lo zaino a terra come una pezza.

<< Ciao Bella . Come è andata ?? >>

<< Tutto sommato bene , grazie . I ragazzi sono simpatici. >> . Fece un gesto di approvazione e disse : << Sono contento. Ho comprato una pizza , non sarà il massimo ma non volevo farti cucinare  >>

<< Sta tranquillo . A me piace tantissimo la pizza . Grazie . >> Non sapevo cosa dire . Charlie si stava rivelando sempre più gentile e generoso  e non era come me lo immaginavo io.

Il pranzo fù tranquillo e mangiammo in silenzio .

<<  Papà io vado a letto . Ho sonno . Domani scuola . ‘Notte >>

<< Ok Bells . Vai . Buonanotte >> .

Sorrisi e salii di corsa le scale . Presi dal cassetto un paio di pantaloni di tuta e una maglietta e andai in bagno . Appena mi spogliai il freddo mi assali e infilai subito i pantaloni e la maglietta senza pensarci una volta . Mi lavai i denti e corsi in stanza. Ero esausta e mi avvolsi nelle coperte . Avevo la mente piena di pensieri allora mi coprii la testa con il cuscino e in pochi secondi mi addormentai profondamente.

Quella notte non dormii . Fu una notte senza sogni , solo incubi . Sognai un orso enorme , mi veniva contro con quei occhi assassini . A quel punto mi raggomitolai su me stessa e mi rassegnai a quello che mi stava per succedere . Cominciò a correre verso di me dagl’alberi della foresta notturna . Ma nel momento che mi stava per aggredire mi abbracciò . Non me lo sapevo spiegare ma involontariamente mi lasciai riscaldare , mi sentivo  in braccio a qualcuno che in un certo modo conoscevo e di cui mi fidavo . Dopo un po’ alzai gli occhi e incontrai i suoi. Erano neri pece . Li conoscevo … me lo sentivo . Riflettei e nemmentre vidi dal bosco scuro della notte una sagoma di un uomo che però sembrava proprio un ragazzo. Aveva una statura e un corpo molto sviluppato . Aveva delle spalle larghe e dei pettorali che facevano paura solo solo a vederli da lontano. Si avvicinò e quando era a un centimetro da me l’orso sparì e al suo posto comparì il ragazzo. In quel momento mi svegliai .Ero zuppa di sudore e dopo quel sogno non riuscii più a dormire. L’orologio segnava le tre di notte allora decisi di farmi una doccia per potermi rilassare. Presi un pigiamo nuovi , tutto quello che mi serviva ed entrai in bagno . Regolai l’acqua della doccia e ci entrai dentro facendomi accarezzare dall’acqua bollente. Neanche mi insaponai e uscii subito . Il freddo mi assalì di colpo e mi avvolsi nell’accappatoio , mi asciugai e mi misi il pigiamo nuovo. Corsi subito in camera mia e mi rimisi nel letto . Mi resi conto che la doccia non mi avrebbe fatto addormentare ma almeno ero un po’ più tranquilla . Cominciai a pensare . Chi era il ragazzo del sogno ?? Che cosa significava l’abbraccio di quell’orso ?? E come mai … insomma .. m-mi sentivo così “ a casa “ nelle braccia dell’orso e del ragazzo ??

Tante , tante domande e NESSUNA risposta. Ad un certo punto mi resi conto che involontariamente mi ero coperta la testa con due cuscini e che la coperta mi copriva tutta fino a sopra la testa . Ad un certo punto vidi fuori dalla finestra una sagoma di un uomo . Chi era?? Non appesantii tanto la questione . Sono matta mi dissi tra me e me.

Non volevo pensare e a poco a poco mi addormentai ….  Senza accorgermene .

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Desiderio - Angolo dell'autrice ***


☺ Buonaseraaaa !! Allora innanzitutto volevo dirvi che per rispondere alle recensioni e per ringraziare chi mi segue e chi ha visitato aggiungerò un "capitolo" per ogni capitolo effettivo . Allora passiamo ai ringraziamenti . Grazie a tutti quelli che hanno letto !! Vi voglio bene !!!!


✖ 3_LupkkiOtta_3 = Ciaoooo !! Sono veramente felice che ti piaccia =)=). Lo so anche io sono stata sempre attratta da Emmet e Bella come "coppia" . Certo che continuerò infatti tra poco posterò l'altro capitolo . Grazie per la recenzione . Mmmm ... Si può idovinare . Era Emmet , ma di queste visite di Emm si parlerà quando i nostri beniamini si frequenteranno . Kissess

✖ 3_LupkkiOtta_3 = Siiiii !!!! Spero al piu presto i compiti mi stanno soffocando ho già cominciato quindi penso in un 2 giorni e mezzo lo finirò perchè capiscimi ... li faccio molto lunghi . Bacioniiii 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Paura ***


                                                              La paura uccide la mente.

                                                              La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale.

                                                              Guarderò in faccia la mia paura

                                                              Permetterò che mi calpesti e mi attraversi ,

                                                               e quando sarà passato non ci sarà più nulla,

                                                                Soltanto io ci sarò                                                                                              

                                                                                       Frank Herbert

                               Paura

Entrai a scuola turbata ancora da quella sera . Posteggiai il Pick Up nel posteggio praticamente vuoto . Lo spiazzale era avvolto dalla brezza fredda che emanavano le foglie in movimento negli alberi . Se si guardava oltre il posteggio e oltre la piccola distesa di alberi si vedevano alte montagne con alberi enormi e anche da quaggiù , là dov’ero , si vedevano gli alberi in movimento che scatenavano un vento piacevole che arrivava fin qui  . Sembrava un paradiso . Il mio paradiso personale . Senza accorgermene arrivarono altre due macchine : una Porsche di color grigio lucido e una Jeep. Queste ultime erano stupende , pulite e chissà a chi appartenevano visto che tutti gli alunni avevano solo una piccola macchina , poco costosa. Però quelle macchine.. Mmmmh . Mi erano MOLTO familiari .Mi ricordai che oggi avevo biologia e allora ne approfittai per ripassare la lezione . Cercai una panchina e con la mai solita fortuna beccai quella bagnata. Neanche mi meravigliai , feci spallucce e mi arresi alla conclusione che avevo fatto …. La sfortuna mi P-E-R-S-E-G-U-I-T-A-V-A . Prima di sedermi nella panchina accanto la toccai ed era solo fredda . Mi sedetti e aprii il libro di biologia e così cominciai a ripetere la lezione a mente . Oggi a prima ora c’era …… biologia .Me ne ero resa conto solo ora . Ricordavo solo di avere biologia quel giorno ma non a prima ora . Oh mio Dio !! Oggi dovevo sedermi accanto a quel ragazzo . Quel dio . Mamma mia ! Rabbrividii. Mi avrebbe ancora guardato in quel modo ?? Spero proprio di no . Automaticamente feci un flash-back  al primo giorno di scuola quando entrai nell’aula di biologia e mi dovetti sedere per forza accanto a lui … bhe … per forza proprio no . Perché sedersi con uno accanto a quel ragazzo non era per niente un dispiacere . Ma c’era una cosa che non andava … la mia eterna e maledetta timidezza. Quando mi sedetti lui mi guardò con un nonsocchè di disprezzo …. O di desiderio …. O di ….. No non lo so . Non ne avevo idea.

Appena ritornai al presente vidi il parcheggio pieno . Ero sbalordita di come passava il tempo e vidi l’entrata occupata da un sacco di ragazzi che scherzavano e ridevano . Mi avviai anchio di malavoglia , strascinandomi .Nell’aula di chimica mi aspettavo sicuramente il ragazzo seduto al solito secondo banco con la sedia vuota accanto , che mi aspettava . Ma una brutta sorpresa mi aspettava quel Lunedì .

Lui non c’era e così un ignota angoscia mi assalì .

                                 Martedì

                                  Mercoledì

                                                                                   Giovedì

Il venerdì dopo i tre giorni più angosciosi della mia vita mi alzai con altrettanta angoscia e strascinandomi fuori dal letto . Entrai in bagno e appena mi ritrovai davanti allo specchio con mia grande sorpresa vidi i miei occhi lucidi e rossi . Non credevo a quello che avevo appena visto . Avevo pianto . Per un ragazzo con il quale non avevo neanche parlato . E ATTENZIONE io non sono una che si innamora o prende una cotta con il primo che passa . Per questo mi sembrava strano . Appena fui vestita e lavata scesi le scale con lo zaino e mi sedetti a tavola . C’era Charlie . Come mai ??

<< B-buongiorno papà … che sorpresa . Come mai a casa ?? >>

<< Bhe oggi mi sono preso un giorno libero . Di pomeriggio vado a pesca con Billy Black anche se lui non può muoversi … poverino . Vuoi venire ?? Ci sarà anche Jacob e sono sicura che gli farebbe un piacere immenso rivederti dopo tanto tempo >> Mi sorrise con aria speranzose << Allora …. Vuoi venire ?? >>

<< Sono felice che ti sia preso un giorno libero . Per venire con te non lo so . Devo anche vedere che compiti ho per domani . Bhe però anche a me farebbe piacere . Vedrò papà . Grazie comunque per l’invito >>

<< Di niente tesoro . Cerca di venire . >>

<< Okay …. Adesso però io vado . Non ho fame . Ciao papà e a dopo . >>

<< Ok . Tesoro stai attenta . >>

Per risposta gli sorrisi e mi lasciai la porta alle spalle. Soffiava una leggera brezza come quella della giornata prima . Respirai a fondo quell’aria pura e salii sulla macchina .

In pochi secondi arrivai a scuola . Oggi avevo chimica . Ma ero sicura che lui non ci sarebbe stato come i giorni prima . Con mia sorpresa il mio viso si rigò da una lacrima . L’ asciugai  con la manica della felpa . Tra me e me dissi << Sei una scema >> . Non me lo sapevo spiegare .

Entrai la prima di tutte nell’aula di chimica

<< Buongiorno professore >> Dissi educata

<< Buongiorno signorina Swan >> Disse in tono monocorde.

Mi sedetti al mio banco e aprii il libro . Mi resi conto che non stavo guardando il libro ma la sedia accanto alla mia , vuota . Sembrava ieri quando l’ho visto la prima volta con qui suoi occhi neri e i suoi capelli neri perfetti . Scrollai i pensieri e ritrovai la classe piena di ragazzi . Mi concentrai sul libro senza guardare chi mi stava attorno .

Mentre che stavo leggendo le fasi della mitosi me lo ritrovai accanto . Sentivo un sorriso aprirsi ed espandersi per tutta la bocca . Oh mio dio !! Gli sono sembrata una malata di mente dissi tra me e me . Abbassai gli occhi imbarazzata.

<<  Ciao >>  Stava parlando con me ??

<< Ciao >> Dissi imbarazzata

<< Scusa se non mi sono presentato . Mi chiamo Emmet Cullen e tu dovresti essere Isabella … oh scusa , Bella Swan . Vero ?? >>

Come faceva a sapere che non mi piaceva che mi chiamassero Isabella ??

<< S-si . Come mai non sei venuto nei giorni scorsi ? >>

<< I miei genitori … ci portano a fare delle piccole escursioni qualche volta al mese >> Disse con quella sua voce suadente che mi faceva mancare il respiro . Prima di rispondere dovetti ricordarmi di respirare

<< Ah .. Capisco >>

<< Signorina Swan … visto che è tanto brava e non ha bisogno di seguire mi può dire per favore le 5 fasi della mitosi >> 

Arrossii di colpo . Neanche mi ero accorta che era cominciata la lezione ma risposi.

<< Sono la profase ,la metafase ,  l’anafase , la telofase e la citodieresi>>

<< Cerchi di stare più attenta signorina Swan >>

<< E’ stata colpa mia professore . Ho cominciato io a parlare >> Mi stava proteggendo .

Il professore non rispose e continuò a spiegare . Alla fine dell’ora andammo insieme verso gli armadietti . Non parlammo durante il tragitto . Vedevo tutti i ragazzi e le ragazze che ci mandavano occhiate e poi bisbigliavano con il compagno . Abbassai lo sguardo dalla vergogna . Poi alzai gli occhi per incontrare i suoi . Mi aspettò una sorpresa ; non erano più neri erano di un colore caramello un po’ scuro . Come mai ?

<< Avevi gli occhi neri quando ti ho visto la prima volta e adesso sono color caramello.  >> Cercai di essere più discreta possibile.

<< Ho problemi agl’occhi . Mi fanno questo effetto >> Non mi sembrava la verità ma non mi impicciai . << Adesso devo andare . Ciao >>

<< Ciao >> Dissi . L’avrei rivisto a mensa , pensavo .

Mi diressi verso la sala mensa e mi sedetti al solito posto con il gruppo.

<< Bella >> Disse Jessica << Non sapevo che frequentassi Emmet Cullen >> Non sembrava  un tono di sorpresa ma un rimprovero.

<< N-no Jessica . Siamo solo insieme nel banco durante l’ora di chimica , nient’altro >>

<< A me non sembra . >>

<< Giurin giuretto >> E feci il segno con i diti come quando ero piccola . Jessica rise e disse << Okay . Se lo dici tu >> Ma come sapevo non era del tutto convinta.

Almeno mi ero salvata dalla furia di parole che mi avrebbe scaricato Jessica se gli avrei detto che avevo pianto durante la notte per lui e lo avevo sognato , essermi angosciata tre giorni ed essere in una strana confidenza con lui anche conoscendolo solo da pochi giorni . Mi venne il freddo quando immaginai la parlantina furiosa di Jessica . Era una buona amica ma aveva il difetto dei pettegolezzi.

Mi girai verso il tavolo dei fratelli Cullen e stranamente la ragazza-folletto mi salutò amichevolmente . Io ricambiai ed ero sicura che sembravo un pomodoro in faccia di quanto ero arrossita . Maledetta timidezza . Invece incontrai lo sguardo con quello della ragazza bionda super bella . Mi fulminava con i suoi stessi occhi . Non ero brava nelle sfide e mi girai subito . Mi stava osservando ancora , me lo sentivo .

Uscii prima di tutti dalla mensa e mi diressi verso l’aula di geografia per le due pesanti e noiose ore di quella materia .

Passate queste avevo Inglese. Mi diressi verso l’aula che era l’ultima del corridoio principale. Era la mia prima ora di Inglese nella scuola .

<< Buongiorno >> Disse la professoressa con il comune accento da Inglesina << Lei è la Signorina Swan ?? >>

<< Buongiorno professoressa . Si sono io , la signorina Swan. >>

<< Benvenuta . Bhe … si vada a sedere accanto alla signorina Alice. La farà recuperare subito. >> Disse con un tono di ammirazione quando disse il nome della sorella di Emmet.

<< Si professoressa >>

Mi sedetti accanto a Alice . Vidi il suo sguardo felice come una bambina.

<< Ciao >> Disse con un gran sorriso stampato in quel viso angelico

<< Ciao . Tu sei … >>

<< Alice Cullen , piacere . Tu sei Bella vero ?? >>

<< Si sono  io .Piacere >>

<< Allora .... sei la mia nuova cognatina >> .

Avevo capito cosa intendeva e già sentivo il calore del rossore delle guancie bruciare sulla mia pelle .

<< N-n-no , con tuo fratello ci conosciamo e basta . Solo perchè siamo seduti accanto nell'ora di biologia . Nient'altro >>

<< Vedremo .... >>  Disse con un sorriso maliziosetto ma anche dolcissimo.

L'ora di Inglese passò come subito , in un volo , senza neanche accorgermene .

Salutai la mia nuova amica Alice e mi incamminai verso l'uscita . Mi stupii di quel suo comportamento perchè tutti gli altri componenti della famiglia erano molto freddi e anche un pochino Emmet anche se avevamo preso confidenza , invece lei come una bambina , ha cominciato a scherzare con me . Non era il mio prototipo di presentazione a una qualunque persona ma mi piaceva il suo modo di esporsi . Divertente , aperta , dolce .

La giornata passò . Molte cose successero : il mistero degl'occhi di Emmet , Alice , l'imporovvisa invidia o non so che cosa di Jess e la ragazza super-bella che mi fulminò con lo sguardo. 

<< Ciao Bells , come è andata ? >> Disse mio padre inaspettatamente

<< Ciao papà .. come mai qui , non dovevi andare a pesca con quel tuo amico ? >>

<< Si ma il tempo non è buono per andare a pescare allora ha deciso di venirci a trovare con suo figlio >>

<< Ma intendi Billy e Jacob Black ?? >> Mi accorsi del mio improvviso tono da entusiasta . Non sapevo perchè ma Jacob mi dava un senso di calore familiare che non ho mai provato lì a Forks.

<< Si ! Spero che ti faccia piacere >>

<< Certo ! Papà , perfetto . Vado a fare i compiti visto che verranno di pomeriggio non voglio avere pesi . Okay ?? O vuoi che ti prepari qualcosa ? >>

<< No Bells ho gia mangiato . Grazie tesoro . Vai così avrai tempo per stare con Jake >>

<< Okay .. allora ..  A dopo >>

<< Si , a dopo . Buon lavoro >>

Feci FINTA di fare i compiti perchè la mia mente era  da un altra parte . Il leggere gocciolare della pioggia mi rilassava e non riuscivo a concentrarmi. Alla fine la pioggia non era cosi male . C'era qualcosa in Emmet che non mi convinceva ; come poteva essere che tutta la sua famiglia fosse così bella  , certo sembra una cosa da niente ma per me conta , i suoi occhi , l'aria misteriosa , la loro , da me definita , AUTO-DISCRIMINAZIONE , perchè perchè , loro avrebbero trovato amici subito anche se la loro aria metteva ansia , come la provai io la prima volta .

Alla fine però riuscii a finire quei maledetti compiti di chimica e proprio mentre stavo per chiudere il libro ,il suono di un clacson mi fece sobbalzare.Scesi di corsa le scale , mi detti uno sguardo veloce allo specchio e corsi alla porta un secondo prima che ci stava andando Charlie.

<< Che entusiasmo >> Disse Charlie con tono divertito . Feci spallucce.

<< Ciao Bella !!! >> Disse Billy appena mi vidde .

<< Ciao Billy !! Ti vedo bene >>

<< Abbastanza . Finalmente ci siamo , Jacob non la finiva più di parlare di quello che aveva intenzione di fare di pomeriggio quando ti avrebbe incontrato ... non ti dico .. mi sono dovuto prendere 3 pillole per il mal di testa >> La sua risata fragorosa risuonò in tutta la stanza. Non riuscii a non ridere e andò a finire che anche Charlie scoppiò in una risata.

<< Vi state divertendo alle mie spalle eh ? >> Jacob entrò dalla porta con l'aria imbronciata ma sapevo che non era seriamente offeso

<< Ciao Jake ... come va ? >> Dissi per cambiare discorso.

<< Ciao Bells . Benissimo tu ? ... Oh no , stai cercando di cambiare discorso brutta furbetta che non sei altro >> E cominciò a ridacchiare.

<< No non è vero >> Mentii . Mi lanciò un occhiatina come se stesse aspettando che confessassi << Oooh Uff !! Ok , volevo cambiare discorso .Tuo padre mi ha tentato . >>

<< Sono un mito ! >> Si pavoneggiò e gli detti uno schiaffetto amichevole sulla spalla . << Comunque , siccome i due giovani qui devono vedersi la partita avevo pensato se volessi venire a fare due passi >>

<< Oh , Ok per me vabbene . Dammi solo il tempo di andare a prendere il giubbotto >> E così mi diressi verso le scale . Alla fine ero felice che Jake mi avesse chiesto di andare a fare due passi . Da quanto tempo stavo chiusa a casa ?? Anche a me tocca un po di relax . E non c'è  miglior persona , oltre ad una , con cui si potrebbe scherzare e divertirsi non pensando a niente. Indossai il giubbotto e corsi giù per le scale .

<< Eccomi , andiamo ??? >> La faccia di Jake di fronte al mio entusiasmo , si vedeva , era compiaciuta , come una conquista .

<< Certo . Andiamo . Charlie , papà , noi torniamo entro cena ovviamente okay ?? >>

<< Si ma state attenti >> Disse Billy

<< Bella mi raccomando . Non cacciarti nei guai >>

<< Si papà . A dopo . >>

Corremmo subito fuori la porta per scansarci le solite prediche che ormai sapevamo a memoria .

<< Ti va di andare a La Push ?? >> Disse Jake << E' da tanto che non la vedi >>

<< Okay . Mi piacerebbe vederla >> . Era felicissimo lo si leggeva in faccia . Ci incamminammo a piedi verso una scorciatoia che Jacob diceva essere cortissima e che ci avrebbe portato subito a La Push . E fù così , in meno di 5 minuti ci ritrovammo in una spiaggia con sabbia occuppata da tronchi d'albero e da roccie . Il mare era come non lo avevo mai visto : nero , scurissimo occupato da isolette di roccie e da varie scogliere che lo circondavano fino a quando non usciva in mare aperto.

<< WOW >> Dissi rivolgendomi a Jake << E' fantastico Jake . Ma .. qui non c'erano pozzanghere di fango con cui noi facevamo i castelli ricordi ?? >>

<< Si me lo ricordo . Eravamo proprio dei bambini e ora dopo ben 5 anni ci ritoviamo qua già cresciuti >> Con gli occhi viaggiava altrove nel passato dei nostri giorni di  5 anni fa .

<< Eh si . Il tempo passa , purtroppo >>

Restammo in silenzio per 5 minuti ,seduti su un tronco d'albero e guardando le onde che si spingevano fino alla riva. Mentre che eravamo assorti nei nostri pensieri un gruppo di ragazzi parlavano e riuscii a distinguere l'ultima frase. << Hai sentito ? >> Diceva un ragazzo all'altro ragazzo accanto << Pare che stiano ritornando i licantropi , qui , a La Push e si dice anche che siano comqnadati da Sam >> . Non mi interessai più di nient'altro . Cosa erano i licantropi ? Chi era Sam ?

<< Jake hai sentito ?? >> Jake annui << Chi sono i licantropi e Sam ? >>

<< Niente Bella . Sono solo leggende , stupide . Per i bambini >>

<< Ma io sono una bambina >> Ridemmo tutti e due per la mia battutina maliziosa .

<< Ok . Allora . Lo sai che si narra che i Quiliute provengano direttamente dai lupi ?? >> Sbarrai gli occhi . Lupi ?? << Si lo so , è una cosa incredibile . La legenda in sè narra che il mio bisnonno capo a quel tempo della banda dei licantropi , scoprì "i freddi " .... >> Non lo lasciai continuare e domandai chi erano i freddi . << I freddi sono i vampiri . Stavo dicendo ... ah si ... scovò questi vampiri che cacciavano nel nostro territorio cioè La Push . Non si arrivò a uno scontro ma a un compromesso . Se non avrebbero invaso il nostro territorio mai più , e stessa cosa per noi , non avremmo rivelato cosa eravamo agli abitanti >> . Ero basita , quindi, secondo questa legenda Forks e i dintorni era popolato anche da vampiri e licantropi cioè lupi . Inconsciamente e stupidamente feci un collegamento con la famiglia Cullen . La famiglia Cullen ? Vampiri ? Tra me e me dissi << Sei proprio un ingenua bambina stupida e sciocca , Bella Swan >> .

<< Bella , te l'ho detto è solo una legenda >> Non lo ascoltai e dissi subito.

<< Secondo te a Billy e a Charlie dispiacerà sei uscissimo stasera ? >>ù

Dalla sua faccia usì una scintilla di gioia impazzita << Spero proprio di no >> Disse entusiasta . Mi abbracciò e io ricambiai .

<< Grazie Bella . Sei la persona più speciale del mondo >>

<< Jake se te l'ho chiesto è perchè stare con te per me è stare come un fratello . Ti voglio bene Jake . >>

<< Anchio Bella da morire . Ora incamminiamoci verso casa tua così chiediamo ai giovani se possiamo uscire >>

<< Okay >> .

Attarverso la scorciatoia di Jake entro 5 minuti ci ritrovammo davanti casa mia . Aprii la porta con la copia di chiavi che Charlie mi aveva fatto .

<< Già qui ragazzi ?? >> Chiese mio padre.

<< Si papà . Veramente .. volevamo chiedervi se io e Jake ... potevamo .. ecco ... uscire >>

<< Non lo so . Billy per te vabbene ? >> Chiese rivolgendosi a Billy .

<< Si per me vabbene . Però dove ? Non a Seattle perchè ... bè non a Seattle ok ??

<< Okay . Port Angeles ?? >>

<< Si è perfetto . Li' non c'è pericolo di ... bhe niente . Vabbenissimo andate mi raccomando . Bella hai il cellulare ? ? >> Quel pericolo di , senza continuazione mi strani e anche molto perchè anche Billy fece un accenno di non andare a Seattle perchè ..... senza perchè .

<< Si papà . Andremo con il mio buon vecchio pick-up . Alla prima pompa di benzina mi fermerò , il mio catorcio ha la sua età >> Dissi e così ridemmo tutti insieme alla mia battuta << A dopo . Ciao ciao. Non preoccupatevi faremo presto >>

<< Ok state attenti ragazzi >> Disse Billy premuroso

<< Certo papà >> . Presi di corsa la borsa con telefono e soldi e io e Jake sgattaiolamo fuori dalla porta in men che non si dica . Salimmo sul pick up e l'abitacolo era ancora umido della pioggia della mattina .

<< Dove ti va di mangiare Jake ?? >> Dissi appena partimmo e ovviamente quasi non mi sentì perchè il rombo assordante del pick up sommerse la mia voce .

<< Dove che ?? >>

<< Dove ti va di mangiare >> Ridissi

<< Ah ..bè , il Mc Donald's andrà più che bene penso . Per te vabbene ? >>

<< Si , certo . Va bene >>

Per tutto il tragitto chiaccherammo di come era la mia vita a Phoenix , la mia scuola e i miei amici e compagni , Renèe , Phil e la temperatura. Con mia sorpresa non mi venne nostalgia della mia cara Phoenix anche se la amava sempre e comunque . Forks mi piaceva anche con la pioggia e tutto il verde alieno che la poteva circondare ma ... mi ci ero abituata .

Entrati a Port Angeles e posteggiai il pick up nel primo posto che avevo trovato.

<< Jake ... >> Lo chiamai in imbarazzo per la cosa che gli stavo appena dicendo

<< Si , Bella >>

<< Humm .... volevo chiederti ... ma .. se tu .. insomma , .. sei .. >> Balbettai quelle quattro parole che dissi fino a quando Jake intuì cosa stessi per dire.

<< No Bella . Non sono fidanzato >> E detto questo si mise a ridere << Perchè ?? Volevi provarci ?? >> Scoppio a ridere .

<< Ah ah ah , ma come sei spiritoso Jake .No veramente era solo per chiedere >>

<< Si certo tutte scuse >> Gli detti una schiaffetto amichevole sulla spalla e scoppiammo a ridere . Jake era proprio il genere di persona che illumina i tuoi giorni come il sole .. il proprio sole personale . Era così che lo definivo.

<< Vuoi andare subito a mangiare o vuoi passeggiare ?? >> Mi chiese Jake.

<< Mmm ... Un secondo devo chiedere alla mia pancia >> Lui rise e io feci finta di parlare con la mia pancia << Dice che se non mi porta subito a mangiare ti risucchiera "tutto" quel poco di cervello che hai >> Scoppiò a ridere .

<< Bè direi che con te lo ha già fatto >> Bè aveva ragione perchè in quel momento ero la Bella che sparava scemenze ogni tre secondi . Raramente usciva questo piccolo lato di me e usciva solo con poche persone o meglio dire è uscito solo con lui .

<< Scemo >> Gli dissi ironica .

Il Mc Donald's era più vicino di quanto pensassi , infatti , in pochi secondi arrivammo .

<< Oddio che fila !! >> Esclamò Jake << Sembra che siamo alle poste >>

<< Già ... >> . Mi guardò di sottecchi per la mia risposta tutt'altro che divertita o gioiosa ma non perchè non mi faceva ridere ma perchè per la prima volta in tutto il tempo che passai con Jake , in questo giorno , mi balzo in mente lui . Emmet Cullen . Colui che oggi a scuola mi parlò e che mi ipnotizzo con i suoi occhi color caramello e la sua voce suadente . Prima di riprendermi dai miei pensieri Jacob mi dovette smuovere le spalle più volte .

<< Bella . Oh bella !! >>

<< Si dimmi . Scusa stavo pensando >>

<< Ah .. ok .. tu che cosa ordini ? >> Senza accorgermene la fila si smaltì e arrivò il nostro turno mentre gli altri ragazzi e signori di dietro ci guardavamo come per dire << Quando vi smuovete ?? >> o << Questi sono proprio cretini , perchè non si smuovono ? >>

<< Un hamburger e una coca >>

<< Ok allora. Due hamburger , due coche e poi un pacco di patatine grandi>>. La ragazza scrisse tutto nella cassa e fece uscire lo scontrino.

<< Sono venti dollari >> Disse la ragazza.

<< Pago io Jake . >>

<< No Bella . Pago io >>

<< NO !! Tu poi paghi il gelato >> . Si arrese e con un ok mi aiuto a prendere i 20 dollari dalla borsa.

Portammo i vassoi al tavolo e cominciammo a mangiare. Restammo in silenzio fino a quando non finimmo. Jake finì tutto in meno di 5 minuti , io , invece come sempre finii dopo mezz'ora .

<< Allora ... Andiamo a prendere un gelato ?? >> Disse Jake

<< Si . Conosci qualche posto ?? >>

<< Si c'è ne uno , a un quarto d'ora da qui circa >>

<< Okay >>

Camminammo e il mio sguardo andò verso un cartello con su scritto : " Nuova apertura a Port Angeles !! Sei interessato di vampiri ? Licantropi ? Lupi mannari ? E tutto il seguito di mostri mitologici ? Allora vieni qui da noi : la prima biblioteca che si occupa, solo per voi , di legende e mostri mitologici . ORARIO CONTINUATO " . Osservai la cartina sotto e pensai che non era molto lontanto e che sarebbe stato interessante sapere qualcosa di più sui " freddi " e i licantropi dei quali avevamo parlato oggi con Jake . Eravamo davanti una gelateria probabilmente quella dove avremmo preso il nostro gelato.

<< Jake >> Lui si voltò verso di me e mi sfoderò il suo più bel sorriso , quello da amico , del MIO amico << Sì , Bella >> Disse .

<< Bè , io ho bisogno di andare un secondo in questa biblioteca , nuova , perchè avrei bisogno di un libro su una cosa .... che stiamo facendo ... a scuol-l-a >> Non ero mai stata brava a mentire e mi bloccai su ogni piccola frase e balbettai su quasi ogni parola.

<< Bella , secondo te non so che stai mentendo >> ..." Cavolo" pensai << Quello che ti ho raccontato di pomeriggio è solo una leggenda per bambini e per farli spaventare di notte quando non vogliono dormire . Bella .... >> Non lo lasciai continuare e sbottai << Jake questo me lo hai già detto . Posso dare libero arbitrio alla mia fantasia ?? Per favore ?? >>

Mi lanciò un occhiataccia e poi mise ironicamente il "cucchiaino" da bambino che è nel punto di scoppiare a piangere.

<< Scusa Jake >> Abbassai lo sguardo , pentita . Povero Jake . Sono stata proprio una stupida .

Mi alzò il viso ancora basso con un dito e disse << Non preoccuparti se proprio ci tieni ....>>

<< Si Jake . Ma è solo per curiosità , non credo alle cose che mi hai detto perchè erano solo leggende>> Perchè mi sembrava che non funzionò e che ebbi un tono diverso quando dissi che non ci credevo ?? Bo . Chi lo sa . L'imprevedibile Bella ha dato un altra volta sfogo ai suoi pensieri cretini

<< Jake tu fai una cosa ..... Entra in gelateria , ordini e io nemmentre vado a comprare questo libro . Mi ricordo dove siamo . Sarà facile . Okay ?? >>

<< Be ... Okay , però stai attenta . E' sera e per quanto sò la zona della biblioteca non è delle migliori ,specialmente di sera . Quindi guarda dove vai >>

<< Certo Jake , stai tranquillo >>

Gli strinsi la mano amichevolmente e cominciai a incamminarmi .

La strada all'inizio era popolosa. Negozi di abbigliamento e di scarpe , ristoranti e sale giochi attiravano la gente come se fossero calamite . Tutt'apposto in quel momento . Ma nel secondo tragitto i lampioni si spensero e le vie si fecero più buie . Un rumore ?? No . Apparte quello delle mie scarpe . " Calma Bella " mi dicevo tra me e me , " Non succederà niente " . Dopo pochi minuti , il sollievo mi avvolse .La biblioteca mi si presentò davanti come una piccola casetta in legno . Per entrare dovevi attraversare una piccola scaletta a sua volta e l'insegna .. anzi no .Era una scritta che spiccava come un insegna e dove c'era scritto " Do you bilieve in monster ?? " .

Entrai e c'era uomo che sembrava quasi un indiano , saggio , non molto vecchio . Aveva capelli lunghi neri raccolti in una coda , occhi neri e la pelle scura , quasi bronzea .

<< Buonasera signorina >> Disse educatamente

<< Buonasera >>

<< Posso aiutarla ?? >>

<< Si , grazie . Avrei bisogno di un libro dove si parla in particolare di vampiri e di licantropi >>

<< Certo signorina , arrivo subito . Vado a prendere il libro . >> E si allontanò verso uno scaffale con molti libri . Li fece scorrere con il dito e appena arrivo verso la fine dello scaffale prese un libro  dalla copertina scura , ma era troppo lontano per distinguere il titolo.

Mi si avvicinò e disse << Ecco . Vuole controllare se è quello che cercava >>

<< No , no . Grazie . Sembra proprio quello che cercavo >>

<< Perfetto . Sono 6 dollari >> Gli misi i soldi in una specie di posacenere a " scivolo " .

<< Grazie . Buonasera signorina >>

<< Arrivederci >> Risposi e uscii dalla biblioteca . Sodisfatta cominciai a ripercorrere la strada dell'andata. Mentre stavo per raggiungere il palo , che per me divenne il punto principale per sapere se stessi andando nella direzione giusta , sentii delle voci in sottofondo . Erano maschili , non molto "stabili" , forse ubriachi ed erano in molti . La paura mi assalì e non mi fece più ne respirare ne pensare . Non erano vicini a me , ma la cosa che mi spaventò è che mi chiamavano .

<< Hey , bellezza !! >> Mi voltai di scatto e vidi quello che mi chiamò . Era un ragazzo normale , di media statura con i capelli biondicci e marroni .

<< Non vuoi stare qui con noi ?? Ti divertirai >> Disse un altro .

Distolsi lo sguardo e cominciai a correre . Il vento mi andava in faccia e mi faceva perdere i sensi . Paura , paura e solo paura in quel momento riagava il mio cuore che a dismisura cominciò a battere . Il sangue nelle vene si fece sentire come pietre , pulsava , pulsava . Il gruppo di ragazzi camminavano lenti dietro di me , chiamandamo ancora , con le stesse parole con cui mi chiamarono davanti la biblioteca .

<< Lasicatemi stare >> Cercai di gridare ma l'agitazione mi fece perdere la voce.

<< Perchè mai scappi ?? Non ti facciamo niente >> Disse il biondo . Mi resi conto che mi fermai e il cervello perse il controllo quando me ne accorsi . Non sapevo cosa fare ; se scappavo probabilmente mi avrebbero rincorso , se avrei reagito e li avrei spinti o altro mi avrebbero fatto più di quello che probabilmente volevano già fare . Mi si misero intorno , formando un cerchio senza via d'uscita . Una cella .

<< Perchè sei così agitata piccola ?? >> Dissero.

<< Dai . Sei così bella . Vieni con noi >>

Con mia sorpresa le nocche , le dita e il palmo della mano ripresero vita . Spinsi l'ultimo che mi chiamò . Avevo sbagliato . Andai in contro alla morte . Mi rovinai con le mie stesse mani . Mi lanciò un fulmine con gli occhi . Occhi di assassino , di pedofilo , di colui che stava per stracciare come carta la vita di qualcunque persona . Quella persona ero IO . Mi strinse per le braccia e ... .

Un rombo di un motore potente interruppe il momento della mia morte . Lo stridio delle ruote mi fece scoppiare le orecchie . Chiusi gli occhi . Perchè a me ?? Cosa stava succedendo ?? . La macchina si fermò  uscì colui che doveva essere il mio salvatore . Proprio in quel momento svenni . E il buio mi avvolse .

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Paura-Angolo dell'autrice ***


Ciauuuu ragazzi !!! Primo come sempre volevo ringraziare chi ha letto questo capitolo !! Vi voglio bene =) Adesso passiamo alle recensioni

 3_LupkkiOtta_3 = Ciaooo NINA ti aspettavo =) Lo sai che anchio mi chiamo Martina. Che bello (L) !!  Hahaha !!! Sono felice che ti piaccia anche questo capitolo . Si , Emmet sarà sempre LUI . Ci sarà anche il momento  che sarà romantico come Edward , ovviamente . Grazie AMMIRATRICE di sostenermi !!! Ti voglio bene =)=) (L)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=501003