Hey dad...

di Dominil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Thanks Mr Shadows! ***
Capitolo 2: *** It's like I've been knowing her since I was born ***
Capitolo 3: *** Ugh uncle Zacky, you always ruin everything! ***
Capitolo 4: *** Visitors From The Past ***
Capitolo 5: *** Dead Memories In My Heart ***
Capitolo 6: *** My Soul Companion Is Gone. Well. ***
Capitolo 7: *** Belle isn't going to come back home so soon ***
Capitolo 8: *** Surprise! ***
Capitolo 9: *** Finally in my arms ***
Capitolo 10: *** Mum and dad have to talk ***
Capitolo 11: *** Super Shadows ***
Capitolo 12: *** Regrets are killing me from inside ***
Capitolo 13: *** What's Her Name? ***
Capitolo 14: *** Why Don't You Marry Me? ***



Capitolo 1
*** Thanks Mr Shadows! ***


Hey dad... 1

Hey dad…


Capitolo 1:

Thanks Mr Shadows!


Kate P.O.V.

Finisco di sistemare la cucina, mettendo gli ultimi bicchieri appena lavati nel mobile della cucina.
Un trambusto proveniente dal salotto mi fa tremare e, spaventata, corro verso la fonte del rumore.
“Belle!” esclamo vedendo la mia piccola bambina di cinque anni completamente coperta dalle custodie di Dvd che le sono cadute in testa.
Tiro un sospiro di sollievo.
Per fortuna lo scaffale non gli è finito addosso.
“Ciao mamma!” risponde ridendo e facendomi ciao con la manina, mentre sulle guance paffute le si formano due tenere fossette.
Sbuffo scuotendo la testa e vado a tirarla fuori da lì. La prendo in braccio, passandole una mano sul viso per riavviarle i lunghi capelli ricci e biondi.
“Stai bene?”
“Sì.” Fa cenno anche con il capo.
La poggio sul divano, chinandomi a terra per rimettere tutte le custodie al loro posto.
“Che cosa cercavi?” le chiedo mentre mi allungo per riporre i Dvd sulla mensola più alta.
“Il film di Shadows.” Risponde incrociando le braccia.
“Quello non è un film.” La correggo facendo un sorriso. “E’ un concerto.”
Prendo il live del mio gruppo preferito e lo inserisco nel lettore.
“Ecco il tuo Shadows.” Le dico sedendomi accanto a lei e mettendole un braccio sulle spalle per avvicinarla a me.
Passiamo le due ore seguenti, nonostante abbia un mucchio di cose da fare, a vedere il concerto degli Avenged Sevenfold fino a quando Belle non si addormenta con la testa poggiata sulle mie gambe.
Guardo l’orologio e solo in quel momento mi accorgo di quanto sia tardi.
Oliver, il mio fidanzato, dovrebbe essere qui a momenti.
Corro in cucina per preparargli un sandwich e poi vado a prendere Belle per metterla a letto ma appena la stringo tra le braccia, apre i piccoli occhioni verdi e brontola:
“Papà è tornato?”
“Non ancora ma tu devi andare a letto.”
“Ma io voglio aspettarlo!” protesta agitando irritata i pugnetti.
“E’ tardi non…” riesco a dire prima di sentire la serratura della porta scattare e la chioma di capelli scuri del mio fidanzato apparire nell’appartamento.
“Papà!” esclama Belle dimenandosi dalle mie braccia per andare in quelle di Oliver. Con un paio di passi veloci lui mi è subito accanto e prende la bambina, dandomi poi un bacio stampo sulle labbra.
“Ehi tesoro, tu porta Belle a letto mentre io finisco di apparecchiare la tavola.”
“Kate…” mi dice, quasi per rimproverarmi. “Ti ho detto milioni di volte che non c’è bisogno che tu mi aspetti alzata fino a quest’ora ogni notte e per di più mi prepari anche da mangiare.”
“Oh Oli, non dire sciocchezza. Lo sai che non mi pesa e che anzi, mi fa piacere.” Concludo dandogli un altro bacio.

È una giornata molto calda e assolata quella di oggi, e mi trovo costretta a stare sotto il sole cocente a fare la fila per entrare nel Luna Park di Huntington Beach.
Sarebbe il luogo perfetto per passare un piacevole pomeriggio in famiglia se non fosse che Oliver è segregato nel bar in cui lavora e Belle non fa altro che lamentarsi perché vuole entrare.
Questo è un incubo.
Finalmente, dopo un’ora buona, riesco ad arrivare davanti alla biglietteria.
“Sono quindici dollari, signorina.”
“Va bene. Aspetti solo un attimo.” Rispondo chinandomi leggermente vero la borsa, alla ricerca del portafoglio.
Nel frattempo sento Belle che tira con la sua manina la manica della mia felpa.
“Un momento, Belle. Adesso entriamo.”
Apro il portafoglio ed estraggo i soldi, porgendo alla cassiera una banconota da venti. Faccio appena in tempo a prendere il resto che la  bambina esclama:
“Mamma, guarda che bel peluche!” E comincia a sgambettare veloce, mischiandosi tra la folla.
Volgo lo sguardo da un lato per una frazione di secondo e quando torno a guardare dove un istante fa c’era Belle, mi accorgo che è sparita.
Comincio a sudare freddo, senza sapere che fare.
“Cazzo cazzo cazzo.” Continuo a ripetere stringendo i denti.
Corro, corro a destra e a sinistra per tutto il parco, ma della bambina non c’è traccia.
Quando però comincio a perdere le speranze e a maledirmi mentalmente, sento una voce acuta che riconosco come quella di mia figlia esclamare: “Grazie signor Shadows!”


Bonsoir!
Eh sì, ho iniziato la milionesima ff.
Che dire, ultimamente i Sevenfold mi ispirano parecchio perciò non faccio altro che scrivere e quindi… eccomi qua. Spero che questo primo capitolo vi abbia incuriosito abbastanza e vi abbia dato la voglia di continuare a leggere.

I personaggi descritti in questa storia non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro (solo perché amo farlo ^^)

Dominil.


 


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Capitolo 2
*** It's like I've been knowing her since I was born ***


Hey dad…


Capitolo 2: 

It's like I've been knowing her since I was born

Matt P.O.V.

"Cristo Matt, fai proprio schifo con il tiro a segno!" mi urla Zacky mentre impugno il fucile e poggio l'occhio sul mirino per provare a colpire una lattina. "Di questo passo non riuscirai a vincere nemmeno un pesciolino rosso!"
Il suo ennesimo insulto però, mi fa letteralmente girare le scatole.
Mi volto verso di lui, ancora con il fucile in mano.
"Avanti Vengeance, muovi il tuo culone e fammi vedere che sai fare." gli dico in tono di sfida.
Lui mi rivolge uno sguardo compiaciuto e, strappandomi l'arma dalle mani, si mette in posizione.

"Mi dia cìventi colpi, grazie." dice ammiccando alla graziosa signorina dello stand.
La ragazza prende una bustina di piccole palline gialle e le inserisce nel fucile. Lo chiude con uno scatto metallico e lo porge a Zacky che comincia subito a sparare.
Faccio qualche passo indietro, ritrovandomi al fianco di Brian. Osservo come se la cava il mio chitarista ritmico, incrociando le braccia.
Rido ad un suo errore ma vengo distratto da qualcosa o qualcuno che mi tira dai pantaloni. Sorpreso, volgo lo sguardo verso il basso e vedo una graziosa bambina con lunghi riccioli dorati e uno sgargiante vestitino.
"Ehi." la saluto, facendole ciao con la mano.
"Ciao Shadows!" esclama lei, rivolgendomi un sorriso.
E all'improvviso mi sembra la bambina più bella del mondo. Allargo le braccia, chinandomi per prenderla.
"Tu mi conosci?" le chiedo mentre lei emette un risolino divertito.
"Sì." risponde, muovendo anche la testa. "E conosco anche lui." continua indicando Brian con la mano paffutella. "Il signor Gates."
Rido fragorosamente.
"Ehi Brian, vieni qui!"
Lui guarda prima me e poi la bambina, inclinando divertito la bocca.
"Quanti anni hai?" le domanda, sfiorandole una guancia morbida e liscia con la punta delle dita.
Lei gli mostra la mano destra, aprendola completamente. Cinque anni.
"Matt Shadows..." dice cantilenando e battendo un pugnetto sulla mia spalla per catturare la mia attenzione, come se non l'avesse già tutta per sé. "Mi prendi quel peluche? Tu sei tanto alto..."
Inarco le sopracciglia, lanciando una veloce occhiata a Zacky che sta ancora sparando.
"ZeeVee!" urlo. "Scommetto dieci dollari che non riesci a vincere quell'enorme orso di peluche!"
Si gira verso di me con sguardo sicuro.
"Prepara i soldi." risponde per poi preparare il fucile per metterci altri colpi.
La bimba mi lancia le braccia al collo quando le do finalmente il pupazzo che voleva.
"Grazie." mormora stringendo l'orso.
"Non devi ringraziare me, piccola, ma zio Zacky." le dico facendola scendere.
Fa qualche passo verso Zacky.
"Grazie zio Zacky."
Lui ride e le scompiglia affettuosamente i capelli.
"Matt, esigo i miei dieci dollari."
Sbuffo e prendo i soldi dal portafoglio.
Zacky me li strappa di mano e poi si piega sulle ginocchia davanti alla bimba, domandandole: "Come ti chiami?"
"Belle." risponde distrattamente, riservando però tutta la sua attenzione al pupazzo.
"Sei proprio una bella bambina." riprende. "Con delle belle fossette."
Si rialza in piedi, preoccupato.
"Ragazzi, dove credete che siano i suoi genitori? Non può essere venuta qui da sola."
"Belle, dov'è tua madre?" chiedo alla piccola.
"Non lo so." replica con la sua vocina cinguettante, scuotendo la testa.
"Grandioso." commento, sotto le risate di Brian. "Avanti piccola, andiamo a cercare la mamma."
Le porgo una mano, così grande rispetto alla sua, che non riesce nemmeno a stringerla. Riesce ad afferrare solo l'indice e il medio e poi, cominciamo a vagare per il Luna Park.
Dopo un po' di cammino, sento già un cald tremendo. Anche Belle è stanca, con il viso arrossato e le manine sudate.
"Ti va un gelato?"
Fa cenno di sì con la testa."
Le prendo un cono gelato mentre io, Zacky e Brian ne approfittiamo per farci una birra.
"Grazie!"
"Belle!"
Una bella ragazza, con lunghi capelli biondi uguali a quelli della bambina e un fisico tornito, corre verso di noi fino a fermarsi ad un passo da me. Abbraccia forte la piccola che nel frattempo le mostra il peluche.
"Mamma, guarda che bel pupazzo mi ha regalato zio Zacky."
"Zio Zacky?" esclama lei sorpresa. "L'hai ringraziato, vero?" le domanda dopo averle scoccato un bacio sulla guancia.
Io rimango stupefatto da quella scena. Lei mi sembra troppo giovane per essere la madre di una bambina di cinque anni.
"Scusatemi, davvero. Io..." balbetta verso di noi, prendendo Belle per mano.
"No, tranquilla. Ci siamo divertiti con lei."
"Adesso non oso nemmeno immaginare cosa pensa di me. Che razza di madre che sono..."
"Ah, non dire sciocchezze..." dico sinceramente, sfiorandole una spalla con la mano. "E' una bambina dolcissima ed educata, non puoi che essere un'ottima madre."
"Grazie. Lei è molto gentile..." continua con lo sguardo basso, forse più imbarazzata di prima.
"Non darmi del lei, mi fa sentire dannatamente vecchio." Ridacchio. "Dammi del tu e chiamami semplicemente Matt."
"Va bene, Matt. Io sono Kate."
Stringo la mano che mi porge e poi la presento ai miei amici.
"Belle tesoro, dobbiamo andare." dice poi alla bambina. "Papà sta per tornare a casa. Stacca prima oggi."
"Dobbiamo già? Io voglio stare ancora un po' con il signor Shadows!" protesta, mettendo il broncio.
Come potrei mai resistere agli occhioni di questa bambina bellissima?
La conosco appena e ne sono già attratto, affascinato. E' come se l'avessi vista nascere...
"Allora Belle, siccome la mamma adesso ha da fare, che ne dici se ci vediamo domani?"
La tristezza sparisce subito dal suo visetto piccolo e tondo e torna a sorridere.
"Sìììì!" grida. "Mammina, mi porti da signor Shadows domani?"
Kate guarda prima la figlia e poi me, pensierosa. Come corruga la fronte, le si formano leggere rughe d'espressione
E' carina.
"Sei sicuro che non sia un disturbo per te?"
"Ma stai scherzando? Ho appena conosciuto tua figlia e ne sono già totalmente innamorato!"
La mia risposta non la convince perchè la vedo combattere una lotta interiore.
Alla fine però accetta, per mia fortuna.



Scusate per la prima parte della storia, ma l'HTML non vuole collaborare -.-
Beata Belle che incontra i Sevenfold al Luna Park! Io non incontro mai nessuno di interessante ai parchi o alle fiere... uff...
Ma adesso passiamo a ringraziare gli angeli che hanno recensito:

Xx_ImJustAKid: grazie per tutti i complimenti che mi fai sempre. Sono felice che ti sia sembrato interessante... Bacioni.

jessromance: ormai il labbrino tremulo non serve più visto che sai già quello che devi sapere. Spero solo continuerai a leggere comunque. Grazie per i complimenti. Baci!

ms_reverie: ti dico anch'io staremo a vedere se no rischio di svelarti qualcosa XD

DreamyVale: sono contenta che ti abbia incuriosita. A presto ^^

_sory_: tesoro mio, ci hai fatto addirittura l'abbonamento? Ma tu mi lusinghi... Sinceramente non mi sarei mai aspettata una tua recensione in questa storia perchè mi avevi detto che le storie sui Sevenfold non le leggevi. Grazie per i complimenti. Baci!

Ringrazio anche Anna94_17 per aver aggiunto la storia tra i preferiti.

Glo.

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Capitolo 3
*** Ugh uncle Zacky, you always ruin everything! ***


Hey dad…


Capitolo 3: 

Ugh uncle Zacky, you always ruin everything!


Kate P.O.V.


Non so come, riesco a tornare nel mio appartamento. Sono ancora così scossa ed emozionata che mi tremano le mani.
Oh mio Dio, ho incontrato gli Avenged Sevenfold!
Kate calmati, mi ripeto per tranquillizzarmi, mentre mia figlia mi guarda come se avessi un enorme brufolo sulla fronte.
Non dovrei agitarmi così tanto, infondo li ho già conosciuti o meglio... l'ho già conosciuto.
"Mammina, ho fame." dice Belle distogliendomi dai miei pensieri mentre apro la porta di casa.
"Ma come, hai appena finito di mangiare il gelato che ti ha comprato il signor Shadows!" riprendo, chinandomi su di lei per baciarle la fronte. La spingo verso l'interno dell'abitazione.
"Lo so, ma io ho fame lo stesso." ribatte lei con la sua vocetta.
Dio quant'è combattiva, e purtroppo so pure da chi ha ripreso.
"E va bene, vieni." la esorto prendendola in braccio. "Aiutami a preparare la cena."
Arrivata in cucina la faccio sedere sul mobile accanto ai fornelli. Mi sposto verso il frigo per prendere la carne e la verdura per poi cominciare a pulirla. Se solo riuscissi a smetterla di saltellare a destra e a sinistra per l'eccitazione...
Poco dopo torna Oliver, il quale ci raggiunge in cucina e mi bacia i capelli abbracciandomi da dietro.
"Ciao amore. Tranquillo, solo un minuto e sarà tutto pronto."
Annuisce e nel frattempo prende Belle e la porta a tavola.
La bambina finisce subito di cenare perciò vado a metterla a letto. E' proprio esausta.
Chissà quante ne avrà combinate oggi con Matt.
Quando torno in cucina Oliver ha già sparecchiato. Quanto lo adoro.
"Ti amo." sussurro avvicinandomi a lui per baciarlo.
Mi accoglie tra le sue braccia e io poso la fronte sul suo mento.
"Com'è andata oggi al Luna Park?"
"Bene." rispondo io, per niente intenzionata a raccontargli di aver quasi perso nostra figlia. Non sopporterei le sue prediche proprio adesso.
"Ah... domani pomeriggio accompagno Belle da Matt Shadows." aggiungo come se niente fosse.
"Fammi capire bene." replica inarcando un sopracciglio e guardandomi negli occhi. "Quel Matt Shadows?"
"Sì... l'abbiamo incontrato al Luna Park."
Oliver sgrana i suoi occhioni verdi poi, scoppia a ridere.
Io mi divido bruscamente da lui per incrociare offesa le braccia.
"Non mi credi?"
"Avanti tesoro, non è che non voglia crederti ma... Matt Shadows al Luna Park! A volte hai più fantasia di Belle."
Metto su il broncio, lanciandogli occhiate inceneritrici.
"Oltre ad avere il suo stesso viso." aggiunge.

"Mamma, allora quando andiamo da Matt?" chiede Belle con insistenza, seguendomi per tutta la casa mentre io sbrigo le faccende. Non sono sciura che questa sia la cosa migliore. Anzi, farle passare del tempo con Matt è l'idea peggiore che potesse venirmi.
E' assurdo che il cantante degli Avenged Sevenfold abbia voglia di trascorrere il suo pomeriggio con una bambina di cinque anni che apparentemente non conosce.
"Su mamma... mi accompagni?" insiste tirandomi la maglia.
Però non posso nemmeno passare tutta la giornata a sentirla mentre si lamenta. Infondo, un pomeriggio con lui non rovinerà certo l'equilibrio della mia famiglia.
"Ora andiamo."
La prendo in bracio e, dopo aver afferrato le chiavi della macchina, usciamo.
Trovare l'abitzione di Matt non è affatto difficile. Molto probabilmente perchè è una delle case più lussuose della città.
Tenendo Belle per mano, suono al citofono.
"Chi è?"
Rimango spiazzata dal suono femminile della voce. All'improvviso non so più cosa dire.
"Ehm... mi chiamo Kate e Matt mi aveva..."
"Un attimo." mi interrompe la voce.
Attendo qualche istante lì fuori prima di sentire il cancello aprirsi con uno scatto.
Io e Belle percorriamo il vialetto pavimentato che attraverso verticalmente l'enorme cortile rigoglioso che circondsa tutta la villa.


Matt P.O.V.

Verso le quattro del pomeriggio, qualcuno suona al citofono e Val, dopo avermi lasciato un debole bacio sulle labbra, va a vedere chi è. Qualche istante dopo torna in salotto.
"Amore, c'è una certa Kate..."
"Ah, falla entrare. E' la madre di quella bambina di cui ti parlavo ieri." rispondo alzandomi dal divano e affiancandola all'ingresso.
Il viso di Kate è arrossato, sarà sicuramente per l'imbarazzo. Mi sembra così strano però che io riesca a metterla a disagio in questo modo.
Belle invece corre subito verso di me e io la prendo al volo.
"Ciao, piccola!" la saluto dandole un buffetto sulla guancia. "Aspetta, ti devo presentare una persona. Belle, questa è Val."
La faccio girare verso la mia ragazza.
"Tu devi essere Belle, giusto?" le chiede lei sorridendo. "Vieni con me che ti ho preparato la merenda."
Faccio scendere la bambina che, trotterellando, segue Val in cucina.
Deglutisco, nervoso. Adesso che le dico?
"Ehm... ti va una birra?"
"No, non preoccuparti. Devo guidare, meglio non bere. Non reggo molto l'alcool."
"Capisco." mormoro, anch'io in imbarazzo adesso.
"Buon pomeriggio, signorina."
Ci voltiamo entrambi verso le scale che portano al piano di sopra dove c'è Jimmy avvolto nel mio e ribadisco il mio, accappatoio.
Kate trattiene una risata.
"Matt, è finito il sapone." mi dice cominciando a scendere le scale con fluidità.
Stringo i pugni per contenere l'improvviso nervosismo. Questo è più rompipalle di Zacky e Brian messi insieme.
"Scusalo." dico a Kate quando il batterista sparisce in cucina, sicuramente per scolarsi la mia riserva di alcolici. "Ieri sera abbiamo dato un party qui ed era troppo ubriaco per tornare a casa."
Ridacchia ma non riesco a scioglierla. Continua a mantenere le distanze.
"Adesso, io andrei. Torno più tardi a prendere Belle. A dopo."
Scandisce le parole con freddezza e se ne va, senza nemmeno permettermi di accompagnarla fuori.
E' carina ma molto strana.
La seguo con lo sguardo fino a quando non la vedo allontanarsi a bordo della sua auto.
In cucina Belle e Val stanno mangiando. Il viso della piccola è ricoperto di marmellata. Ne ha persino una macchia sul naso.
"Se non finisci tutto il Jack Daniels, nessuno si offende, Jimmy. Tranquillo." dico al mio amico che come previsto si sta tracannando tutto.
Prende un sorso e poi pulisce la bocca con la manica del mio accappatoio.
"Dio Val, come fai a stare con questo rompicoglioni?"
Lei alza le spalle.
"Pazienza e dedizione, Jimmy, pazienza e dedizione." mormora, prima di prendere i piatti e metterli nel lavandino.
Pulisco il naso di Belle con un tovagliolo e poi le chiedo: "Ti è piaciuta la merenda che ti ha preparato nonna Valary?"
Lancio un'occhiata alla mia ragazza, in attesa di una sua reazione.
"Matt, non farmi parlare. Nonno ci sarai tu, che non fai altro che lamentarti per la schiena." esclama verso di me, coltandosi e mettendo una mano sui fianchi. "io sono zia Val piccola, intesi?"
Belle fa cenno di sì con la testa e poi la gira verso di me, abbagliandomi con i suoi occhi verdi così simili ma allo stesso tempo diversi dai miei. Le nostre iridi hanno lo stesso colore, ma la loro forma sono è uguale agli occhi di Kate, quasi a mandorla e con le ciglia lunghe.
"Signor Matt, andiamo a giocare?"
Naturalmente, la accontento subito. La prendo in braccio e andiamo in salotto.
"A cosa vuoi giocare?"
"Nascondino!" esclama, alzando contenta entrambe le braccia. "Tu conti e io mi nascondo, ok?" aggiunge, indicandomi il muro dove devo mettermi per iniziare il gioco. Mi volto verso la parete e copro gli occhi con le mani,
"Uno... due... tre..."
La sento emettere un risolino e poi sgambettare per la stanza.
"...Nove... Dieci!"
Pronuncio l'ultimo numero a voce un po' più alta, scoprendo gli occhi e girandomi verso la stanza.
Belle non si vede, solo che la sento ridere sommessamente da dietro il divano. Mi alzo in piedi e, fingendomi pensieroso, comincio a camminare in tondo per il salotto.
"Belle, non sarai mica sparita?! Dove sei?"
Le sue risatine si fanno più acute per un piccolo frangente e poi tornano ad essere lievi rantoli.
Mentre continuo a fare finta di non sapere dove sia, Zacky fa capolino dalla porta. Questa casa è più trafficata di un'autostrada.
"Ciao Matt?" mi saluta sorridendo, prima di ridurre gli occhi a fessure per scrutare la parte posteriore del mio divano. "Ehi Belle!"
Sento la piccola sbuffare e uscire dal suo nascondiglio a braccia conserte. "Uffa zio Zacky, rovini sempre tutto!"



Buon pomeriggio a tutti, passate bene le feste?
Io abbastanza, solo che ho mangiato tantissimo XD.
Passando alla storia, non mi aspettavo così tanti comlimenti! Grazie... *Gloh ha le lacrime agli occhi.*

etoil noir: Dear, qui va tutto alla grande.
Una tua recensione non me l'aspettavo proprio anche se sinceramente, era proprio quello che mi ci voleva per darmi una spinta in più.
Ti ringrazio come sempre degli enormi compliment che mi fai (dato che al massimo ne meriterò più o meno la metà u.u). Riguardo l'atmosfera, speravo proprio ti piacesse anche perchè, dopo i tuoi numerosi apprezzamenti in qualche mia altra storia, mi vieni sempre tu in mente quando scrivo dei momenti in famiglia dei Sevenfold.
Ci conto che la segui tutta, ok?
Bacioni^^

_sory_: Sugaaaaaaar! I tuoi numerosi complimenti mi fanno venire le lacrime agli occhi!
Per Gates, sarai la prima dell'interminabile lista, tranquilla! XD
Belle è una bambina dolcissima, anch'io la adoro. ^^
Baci!

chemical_angel: Hi new reader! Sono davvero felice che la storia ti piaccia. Spero continuerai a seguirla. Alla prossima.

ms_reverie: hai ragione, quella bimba è troppo tenera!

Lady_of_Sorrow: carissima, sono curiosissima di sapere che cosa hai capito. Dimmelo!
Baci.

Ringrazio inoltre tutte quelle bravissime anime che non smetterò mai di ringraziare, che hanno aggiunto la storia tra i preferiti:

Anna94_17
chemical_angel
Lady_of_Sorrow
Luinil
trivialgirl

Per oggi è tutto, alla prossima!

Glo.

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Capitolo 4
*** Visitors From The Past ***


Hey dad…


Capitolo 4:

Visitors From The Past


Kate P.O.V.

Esco da casa Shadows quasi correndo e monto in auto diretta allo Starbucks in cui lavora Oliver. Appena entro nel locale vengo subita rincuorata dal piacevole tepore del posto e dalla figura del mio ragazzo dietro il bancone.
"Ciao tesoro." mi saluta mentre porge una tazza di caffé ad un cliente. "Dov'è Belle?"
"L'ho portata da Matt Shadows, te l'ho detto."
"E l'hai lasciata lì da sola?"
"Sì, non è che la mangiano." mormoro abbassando il capo. "Sembrerà strano che una fan come me si senta a disagio in quella casa, ma è così."
Mi rivolge un'occhiata penetrante delle sue, facendomi rabbrividire.
"Che hai?"
"Nulla, lo sai che quegli sguardi mi fanno paura."
Ridacchia.
"Allora, lo prepari un caffé anche anche alla tua fidanzata?"
"Sissignora!" esclama, per poi scoccarmi un bacio sulla punta del naso. Mi da le spalle per caricare la macchinetta del caffè.
Rimango lì a chiacchierare del più e del meno con Oliver per circa un'ora, fino a quando non decido che sia ora di andare a prendere mia figlia.
Nonostante il tragitto in auto non sia lungo, guido con molta fatica perchè vengo ripetutamente accecata dai flash del passato.

Mi trascina in camera, chiudendosi la porta alle spalle violentemente. Dopo avermi afferrata per i polsi, mi attira a sé con veemenza.
"Aspetta, sei ubriaco fradicio. Forse non dovremmo..." biascico preoccupata per lo stato del ragazzo che si trova ad un paio di centimetri da me.
"Dai tesoro, non fare la difficile. Io ti voglio qui e adesso." soffia investendo il mio viso con il suo alito caldo e che sa di alcool.

Freno di colpo, a qualche centimetro da un'anziana signora che sta lentamente attraversando la strada. La vecchia si ferma, poggiando una mano sul petto in direzione del cuore e poi si volta verso la mia auto e mi rivolge uno di quegli sguardi che potrebbero benissimo uccidere.
"Signorina, ma è impazzita?!" esclama alzando un braccio, agitando la borsetta.
Sporgo la testa fuori dal finestrino.
"Mi scusi, davvero."
"Cosa crede che me faccia io delle sue scuse?" continua a sbraitare. "Lei stava per uccidermi, se ne rende conto?"
Sbuffo. come se non avessi già i miei problemi.
"Signora, gliel'ho detto. Mi dispiace."
"Ah voi giovani, sempre così maleducati..." commenta infine, allontanandosi finalmente dalla strada.
Ma guarda che megera...
Appena l'anziana è al sicuro sul marciapiede, ingrano la marcia.

Comincia a baciarmi sul collo raggiungendo poi anche la pelle coperta dalla maglietta spostandone i lembi.
Me la sfila ed io, finalmente, mi decido a baciarlo con desiderio. Mi divido però all'improvviso mi torna in mente Oliver.
Sospiro e poi riprendo quel gioco proibito convincendomi che il mio ragazzo capirà.

Parcheggio davanti alla casa di Matt mentre mi rendo conto che ad Oliver non l'ho ancora detto.
"Ciao Kate!" mi accoglie il padrone di casa, con un luminoso sorriso.
Io abbasso lo sguardo per non incontrare quegli occhi.
"Ehi Matt." rispondo, forse con troppo distacco. "Belle dov'è, si è comportata bene?"
"Oh sì, un vero e proprio angelo. E' di là. Vieni, ti accompagno."
Lo seguo fino al salotto, spazioso e ben arredato. Sul tappeto sono seduti Belle e Zacky che armeggiano concentrati con i colori.
Quasi non capisco chi è il bambino, tra i due.
"Ciao mamma!" esclama Belle notando la mia presenza. Si alza e, prendendo il foglio su cui stava colorando, viene verso di me.
Zacky mi saluta con un cenno della mano.
"Ti piace?" mi chiede mia figlia porgendomi il disegno.
Lo afferro e lo affero. E' un tipico disegno infantile.
Questo rappresenta la nostra famiglia con l'aggiunta di un quarto personaggio che io riconosco subito: Matt. La situazione degenera ed io non sono in grado di fermarla.
"Ti piace?" ripete Belle.
"Certo tesoro, è meraviglioso. Ora però andiamo perchè abbiamo già recato troppo disturbo per oggi."


Matt P.O.V.

Quando Belle e Kate vanno via, mi butto sul divano sereno e felice.
"Che ti succede?" mi chiede Zacky, ancora sul pavimento.
"Niente, mi sento solo felice."
"Sei strano."
"Da quando chi è felice, automaticamente diventa strano?"
Si alza, incrociando le braccia.
"Ma tu non sei felice, Matt. Tu sei totalmente e incondizionatamente innamorato di quella bambina!"
Lo guardo un po' perplesso.
"Avanti... come puoi non voler bene ad una bambina come Belle?"
Scuote la testa sedendosi poi accanto a me.
"Non sto dicendo questo." continua. "Anch'io mi sono già affezionato a lei ma tu pendi da ogni sguardo, da ogni sua parola. Andresti anche in capo al mondo pur di esaudire un suo desiderio."
Sospiro, abbandonandomi all'idea che ha perfettamente ragione.
E' vero, probabilmente mi ucciderei anche se lei me lo chiedesse. Eppure non capisco da dove deriva tutto questo amore. E' incocepibile ma reale.
"Ah ZeeVee, ricordi per caso se abbiamo già per caso incontrato Kate da qualche parte?"
Fa cenno di no con la testa, passandosi poi una mano sul mento.
"Sono certo di averla vista da qualche parte."
"Boh." replica alzando le spalle." "Forse a qualche concentro."
Annuisco anche se continuo ad avere i miei dubbi.
Dopo cena bussano alla porta perciò, sorpreso, vado ad aprire.
Boccheggio appena mi ritrovo davanti ad una Kate completamente distrutta dal dolore, che tiene in braccio Belle che dorme.
"Ti prego, aiutami. Io non so cosa fare."
Le faccio cenno di entrare ma lei scuote la testa.
"Belle... prendila." biascica cominciando a piangere forte.
Mi affretto a prendere la bimba che continua placidamente il suo viaggio nel mondo dei sogni.
"Dove vai?" le chiedo allarmato appena la vedo voltarsi.
Si passa una mano sul viso, come se parlare le costasse una fatica immane,
"Oliver."
E corre via.



Quarto capitolo!
Scusate, ma non ho tempo per salutarvi e ringraziarvi singolarmente [e poi sto anche morendo dal sonno xD] perciò un grazie abnorme a tutti quelli che hanno commentato e un bacio a chi mi sostiene sempre e mi dimostra affetto.
See you nex time,

GloH.

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Capitolo 5
*** Dead Memories In My Heart ***


Hey dad…


Capitolo 5:

Dead Memories In My Heart


Kate P.O.V.

E' davvero molto tardi ed Oliver non è ancora tornato. Dalla cucina vado in salotto mentre continuo a torturarmi le mani dall'ansia. Mi siedo sul bracciolo del divano sul quale Belle dorme già da qualche ora.
Sospiro e poi prendo un bicchiere che riempio di acqua fresca. La inghiotto dopo aver mandato giù un'aspirina a causa del mal di testa che sta rischiando di trapanarmi il cervello.
Il telefono squilla e corro a rispondere chiedendomi chi diavolo possa essere a quest'ora.
"Pronto?"
"Buonasera, sono il dottor Patterson e chiamo dall'ospedale di Hountington Beach. Lei è la signorina Kate Martin?"
"Sì, sono io. Che è successo?" domando cominciando a preoccuparmi sul serio.
"Mi scusi per l'ora ma la prego di correre qui. Si tratta del signor Oliver Shawn ed è piuttosto grave."
"Arrivo subito." mormoro, prima di lasciar cadere la cornetta penzoloni e piegarmi sulle ginocchia, improvvisamente esausta.
Non ho la più pallida  idea di cosa sia successo al mio Oliver ma non sono per nulla ottimista.
Con un bel respiro tento di recuperare le forze e torno in posizione eretta, voltandomi verso mia figlia.
Dove la porto?
Non ho intenzione di svegliarla e di farla venire con me in ospedale ma non posso nemmeno lasciarla qui da sola. Ci metto poco a fare due conti così le infilo una giacca e, dopo averla presa in braccio, esco.
La metto sul seggiolino e le allaccio le cinture.
"Mamma." borbotta stropicciandosi gli occhi." Dove stiamo andando?"
"Tranquilla piccolina, tu pensa solo a riposare." le sussurro per consolarla e farla continuare a dormire, prima di scoccarle un bacio sulla fronte.
Salgo in macchina e parto fermandomi solo quando sono ormai davanti a casa di Matt.
So che all'inizio pensavo fosse meglio non frequentarlo troppo, e lo penso tutt'ora, ma io non sapevo proprio dove andare. Spero solo che sia gentile come lo è stato fino ad ora.
Busso con insistenza e dopo qualche minuto il padrone di casa viene ad aprirmi.
Esibisce un tenero sorriso che poi si trasforma in una smorfia di seria preoccupazione che rovina la pura infantilità del suo viso sempre allegro e luminoso.
"Ti prego, aiutami. Io non so cosa fare."
Sporgo le braccia, provando a fargli capire che deve afferrare mia figlia.
"Belle... prendila."
Dopo aver pronunciato queste parole inizio a piangere sul serio, sopraffatta dalla paura. Voglio solo vedere il mio amato negli occhi e assicurarmi che stia bene.
"Dove vai?"
"Oliver." dico, scappando via.
Monto in auto e premo il piede sull'acceleratore fregandomene dei segnali stradali e dei semafori rossi.
Parcheggio davanti all'ospedale, persino in doppia fila perchè non ho tempo. Mi precipito all'interno con il viso sconvolto.
"Dov'è il dottor Patterson?" chiedo con la voce rotta dai singhiozzi.
L'infermiera scuote la testa e fa per andarsene ma io la blocco, insistendo. Sento qualcuno che mi divide dalla donna e riconosco quella voce ascoltata al telefono.
"Signora Martin la prego, si calmi. Devo parlarle."
Mi fermo e mi volto verso il dottor Patterson. Ho talmente tanta paura che snto un buco aprirsi in direzione dello stomaco che si espande velocemente, una voragine di ansietà che sta cercando di risucchiarmi.
"Mi segua nel mio studio."
Eseguo i suoi ordini trascinandomi dietro di lui fino ad arrivare in una stanza e pallida come le altre dell'edificio ma molto più ampia. Rimango in piedi, guardandomi intorno smarrita.
Perchè non mi portate da Oliver?
"Si sieda."
Mi abbandona sulla poltroncina posta davanti alla scrivania e lo fisso con occhi vacui e bagnati.
"Il signor Oliver Shawn è stato coinvolto in un incidente d'auto."
Si interrompe perchè emetto un gemito acuto.
"la sua testa è completamente coperta da emotomi, per non parlare delle costole e le vertebre rotte. Le dico subito che adesso è in sala operatoria ma le possibilità che lui ce la faccia, sono davvero molto scarse."
Stringo i pugni, conficcando le unghie nella pelle e digrigno i denti mordendomi la lingua.
Forza, strappatemi il cuore dal petto e uccidetelo anzi, uccidetemi subito perchè se Oliver non c'è io non potrei mai continuare a combattere e uscire vincitrice nelle battaglie della vita."
E' stato trovato quasi esangue e della sua auto non è rimasto più nulla." conclude, scuotendo sconsolato la testa.
Basta... basta o comincio ad urlare.
Il dott. Patterson mi accompagna fuori e poi nella camera di oliver perchè l'operazione dovrebbe essere terminata. tra pochi secondi lo saprò, saprò se morirò dentro.
Faccio un pasos nella stanza e poi mi piego sulle ginocchia trattenendo un singhiozzo.
Il viso del mio ragazzo è quasi del tutto coperto di bende candide, candide come la porzione di pelle scoperta. la mano destra è fuorin dalle lenzuola e sembra che le accarezzi con il palmo rivolto verso il basso.
E' una statua di ghiaccio fredda e senza vita.
MI alzo in piedi e mi avvicino, sfiorandogli una guancia.
"Amore, a-amore mio..." sussurro piangendo. "Addio..."
Senza dire nient'altro mi volto e corro via dall'ospedale, salendo in macchina. Rimango per qualche secondo con le mani sullo sterzo.
Ora andrò a prendere Belle e poi tornerò a casa. Mi infilerò sotto le coperte accanto a mia figlia, stringendola tra le sue braccia e mi addormenterò, pere quietare per qualche ora il dolore.
Sono una donna forte e posso superare tutto... devo superare tutto.
E poi c'è Belle. Lei ha ancora bisogno di me, non posso abbandonarla proprio adesso.
Quando arrivo da Matt sto ancora piangendo a dirotto, Mi tuffo tra le sue braccia macchiando la sua maglietta di lacrime.
"Che succede?" mi chiede mentre io mi aggrappo con tutta la forza che ho in corpo.
"Oliver è morto." biascico. "In... in un incidente."
"Mi dispiace." conclude stringendomi con più vigore.
Io però cerco di divincolarmi dalla sua presa e di regolarizzare il mio respiro.
"Puooi portarmi da Belle? Voglio tornare a casa."
Scuote la testa rivolgendomi un sorriso triste.
"Non ti permetterò mai di guidare a quest'ora e soprattutto in questo stato. Tu rimani qui."
Non ci provo nemmeno a rifiutare perchè il suo sguardo non ammette repliche. In quel momento Val fa capolino dalla cucina con una tazza dumante tra le mani. Si appoggia al muro e sorseggia il suo caffé fissandomi con circospezione.


Matt P.O.V.

Metto un braccio intorno alle spalle di Kate e la accompagno al piano di sopra.
"Questa è la camera degli ospiti." annuncio appena arriviamo di fronte all'ultima porta a destra.
La apro e le mostro la stanza. Sul letto c'è già la piccola Belle, rannicchiata in una piccola porzione. Le si illuminano subito gli occhi appena vede sua figlia.
"Sei hai bisogno del bagno, è la porta qui di fronte e se invece dovesse servirti qualsiasi altra cosa, chiamami."
"Grazie." mormora arrossendo e asciugandosi l'ennesima lacrima. "Ma ti prego, va a dormire adesso perchè è tardissimo ed io mi sento già abbastanza a disagio."
Le do la buonanotte scoccandole un debole bacio sulla fronte prima di tornare in salotto.
"Sei impazzito?!" urla Valary quando mi vede scendere. "Che diavolo ti dice la testa?!"
"Shhh!" esclamo per zittirla. "Non urlare, Belle e Kate stanno dormendo."
"E certo, ma se io sono ancora sveglia nonostante siano le due di notte, non ti importa nulla." risponde abbassando eprò il tono di voce.
Mi avvicino a lei e faccio per abbracciarla ma si scosta irritata.
"Che c'è?"
"Perchè non l'hai mandata a casa?" replica evadendo la mia domanda.
"Amore, io non ti capisco... ha appena perso il suo compagno ed è sconvolta. Non me la sentivo."
Sbuffa e poi scuote la testa.
Ecco, è gelosa.
"Però fai anche il baby-sitter a sua figlia..." continua facendo un altro passo indietro.
"Val, non fare la gelosa." dico secco.
"Perchè non dovrei?!"
Uffa, ricomincia ad urlare.
Riesco a prendele un braccio prima di avvertire una presenza dietro di me. Vedo Kate con il viso arrossato, i capelli arruffati e una mano davanti alla bocca.
"E' meglio che vada." la sento mormorare e poi correre di sopra.
Mi sembra quasi di sentire Val ridere.
Io la rincorro bloccandola nel corridoio.
"Aspetta, non andare." le dico.
"Non voglio che tu litighi con la tua ragazza per colpa mia." risponde solo, prima di entrare in camera.
"Ma non stavamo litigando..." mormoro per giustificarmi. "Era solo... un'accesa discussione."
"Qualsiasi cosa fosse, non voglio esserne la causa." ribatte acida.
Adesso il suo viso non è solo addolorato, ma anche deluso. Ed è la sua delusione che mi fa male più di ogni altra cosa e nonostante sia lei a provarla, è l'unico sentimento che percepisco in questo momento.
"Non andartene, te lo sto chiedendo per favore." insisto.
"Perchè?" replicsa con freddezza.
"Io... io non lo so, voglio solo che tu non te ne vada. Non sarei tranquillo, ecco." spiego abbassando lo sguardo per fissarmi la punta delle scarpe.
"E va bene Matt, per questa volta hai vinto tu. Buonanotte." conclude addolcendo al voce.
Vado finalmente in camera mia, molto più tranquillo. Val sta già dormendo quando io mi siedo sul letto con gli occhi rivolti verso la finestra aperta.
Qualcosa nella mia vita sta cambiando.



Good evening, readers!
Scusate se gli aggiornamenti non sono tempestivi ma ho un sacco di ff aperte U_U

Lady_Of_Sorrow: finalmente l'ansia è finita, Honey!
Scusa se ti ho fatto stare un po' sulle spine da ieri sera xD
Come sempre grazie per i complimenti [i tuoi sono piuttosto convincenti e a volte mi viene persino l'idea che forse sono brava a scrivere ^^]
Baci!

jessromance: Jess, tu puoi fare la detective, lo sai? Va beh che te l'ho già detto, ma mi andava di ripetertello... xD
Fammi sapere che ne pensi e grazie della recensione <3.

_sory_: Cicci, come hai potuto leggere le cose  non sono esattamente andate come hai previsto. Il povero Oliver ha avuto un incidente ma non perchè Kate gli ha detto qualcosa. Riguardo il padre di Belle, ti lascio ancora il beneficio del dubbio xD. Baci.

LA dreamer: Ciao cara! Grazie per la recensione, sono molto felice che questa storia ti stia appassionando!

etoil noir: *si ricompone, dopo aver passato il tempo a sbavare davanti alla recensione*
Mon amour, la tua puntualità è decisamente commovente, mi sento onorata.
Adesso non ti dico se le tue conclusioni sono giuste, non mi va di svelarti niente ma comunque ti ringrazio per aver scritto che è un ottimo stratagemma U.U
Sono riuscita ad aprire il tuo tenero cuoricino? Oddio cicci, tu mi fai scoppiare in lacrime di gioia perchè io ti adoro e ti stimo sia come persona che come scrittrice quindi non puoi immaginare che piacere! Anche se sono d'accordo sul fatto dello stile infatti qualche giorno fa ho letto delle prima ff che ho scritto e che non ho nemmeno postato e mi sono venuti i brividi dello sdegno ^^
Grazie ancora per tutto <3.
Kisses.

Emy_Cadaver: oh cara, se sei cuoriosa leggi e poi fammi sapere!|

ms_reverie: hai proprio ragione dear, Zacky è proprio un bambino bellissimo! ^^

Inoltre ringrazio chi ha già inserito la storia tra i preferiti:

1 - Anna94_17 
2 - chemical_angel 
3 - Elyrock 
4 - federikaBis 
5 - LA dreamer 
6 - Lady_ Of_Sorrow 
7 - lella23 
8 - Luinil 
9 - tarep 
10 - trivialgirl

Thanks!



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Capitolo 6
*** My Soul Companion Is Gone. Well. ***


Hey dad…


Capitolo 6:

My Soul Companion Is Gone. Well.


Kate P.O.V.

Vengo svegliata dalla voce di Belle che sta piangendo perchè ha fatto un brutto sogno, o forse perchè si è ritrovata in una casa che non è la sua. Io però non apro gli occhi anzi, li stringo più forte perchè non voglio che i ricordi e il dolore della notte appena passata, riaffiorino. Provo ancora a rimanere aggrappato a quel piccolo pezzo di paradiso costituito da frammenti di sogni, mondi paralleli che ci consentono di fare o essere ciò che vogliamo ma alla fine mi abbandono alla triste e dura realtà, sopraffatta dall'istinto materno.
Apro gli occhi di scatto e poi alzo un sopracciglio, sorpresa per la persona che vedo davanti a me.
"Matt... che stai facendo?" esclamo, non so se irritata o imbarazzata, facendo leva sui gomiti poggiati sulle coperte per mettermi a sedere.
Lui sobbalza e poi comincia a farfugliare qualcosa di davvero incomprensibile, torturandosi nervosamente le mani e acquistando piuttosti velocemente un colore purpureo.
Lo ignoro voltandomi finalmente verso mia figlia, con gli occhi ancora chiusi e i pugnetti ben stretti vicino al petto. Sta piangendo nel sonno.
"Belle stava piangendo ed io... beh... sono venuto a controllare se fosse tutto apposto." dice Matt ponendo fine una volta per tutte a quel balbettio infinito.
"Figurati, non devi giustificarti. Scusa se ti ho aggredito così ma mi hai spaventata."
Rido nervosamente mentre cominco a scuotere delicatamente mia figlia per farla svegliare da quell'incubo.
"Mmmh..." mugola prima di aprire piano gli occhi.
"Belle tesoro, non piangere più adesso. Era solo un brutto sogno." le mormoro prima di sorriderle dolcemente, accarezzandole il viso.
"Ma mamma, c'era un mostro orribile..." blatera mentre io la avvicino a me, cingendola in un abbraccio.
"Lo so piccola, immagino che sia stato davvero spaventoso ma adesso ci sono io. E' tutto finito."
Adesso vorrei essere anch'io una piccola bambina, che appena si sente un po' triste corre a ripararsi tra le braccia della mamma, e invece devo essere forte, ingoiare tutto il dolore per donare il sorriso a mia figlia.
"Ciao signor Shadows, ci sei anche tu..." dice Belle, con le manine ancora aggrappate alla mia maglia.
Lui sorride, allungando una mano grande quanto la sua testa per darle un buffetto.
"Faresti meglio a tornare in camera tua, Val  ti starà aspettando. Non voglio che si arrabbi di nuovo."
"Da oggi in poi Val non sarà più un problema. Se n'è andata quando ancora dormivamo." replica, con aria piuttosto indifferente.
"Che vuol dire che se n'è andata?" domando allarmata, sgranando gli occhi.
"Vuol dire che ha fatto le valigie ed è scappata via.
"E non te ne importa niente? Voglio dire... la tua ragazza ti ha appena mollato e tu te ne stai qui calmo e tranquillo?"
Scuoto la testa, spazientita.
"Sì, Kate, sì." risponde prendendosi il capo tra le mani. "Ormai il nostro rapporto non era più lo stesso, non avrebbe avuto senso continuare von questa farsa, mostrandoci come la coppia perfetta mentre abbiamo passato l'ultimo anno a litigare. Ormai facevamo sesso solo per il piacere di farlo, non perchè provavamo qualcosa l'uno per l'altra. Lo sapevamo entrambi ma non avevamo mai avuto il coraggio di dirci addio, fino a questa mattina." spiega Matt, mentre i suoi occhi si inumidiscono inevitabilmente. Infondo ha passato gli ultimi quindici anni della sua vita con lei, è naturale che faccia male.
"Mi dispiace..." mormoro, senza riuscire a dire niente, zittita dalla sua tristezza.
"Mamma, dov'è papà?" chiede Belle guardandosi intorno.
Grandioso, adesso tocca a me scoppiare in lacrime.
Faccio un respiro profondo per rimanere calma ma, come previsto, comincio a piangere.
"Tesoro mio." inizio guardandola dritta nei sui occhi vispi. "Stanotte è successa una cosa davvero brutta."
Non ce la faccio ad andare avanti davvero, io non me la sento.
"A papà?"
Faccio cenno di sì con la testa.
"E'... è morto. Ma tranquilla, adesso è in un posto bellissimo e ci guardando da lassù." spiego alzando un dito verso il soffitto. "Insieme a dei bellissimi angeli dai capelli dorati."
Distendo le labbra in un pessimo sorriso, gelido e privo di allegria.
Non mi sarei mai immaginata che un giorno mi sarei ritrovata a parlare di angeli, considerato che io e la religione non adiamo molto d'accordo.
Belle fa una faccia prima scettica e poi spaventata.
Povera la mia piccola.
"Ma sei sicura che sta bene?"
"Sicurissima." rispondo stringendola di nuovo a me, prima di cullarla lentamente tra le mie braccia. E Belle non versa nemmeno una lacrima, singhiozza solo di tanto in tanto.
E' più forte di me, ed ha solo cinque anni.


Matt P.O.V.

Sento che la porta d'ingresso del piano di sotto viene sbattuta molto violentemente, facendo addirittura tremare le finestre.
Apro gli occhi sorpreso e tasto il cuscino accanto a me.
E' vuoto, Val non c'è.
Mi metto a sedere e abbraccio con un solo sguardo tutta la mia camera da letto già illuminato dal sole. Sembra uguale a come l'ho lasciata prima che mi addormentassi tranne per... tranne per i vestiti della mia ragazza che sono spariti.
Se n'è andata.
Mi alzo di scatto e con un balzo sono davanti alla finestra. Sporgo un po' il viso fuori e vedo l'auto di Val che si allontana.
Sospiro profondamente, spaventato per ciò che non provo. Dovrei essere distrutto, dovrei piangere e urlare dal dolore e invece mi sento sollevato. Come immaginavo non ha lasciato nemmeno un biglietto, niente di niente. E' uscita per sempre dalla mia vita ed io mi sento quasi felice.
Vado nella camera degli ospiti dove Belle e Kate stanno ancora riposando. L'unico rumore della stanza è il loro respiro, che odo ad intervalli regolari. Un brivido percorre la mia schiena appena punto gli occhi sul suo corpo sinuoso e tornito. I capelli le coprono il volto e perciò mi impediscono di guardarlo, piegato in un sorriso sghembo. A quanto pare sta facendo un bel sogno e questo è solo una scusa in più per stare qui a contemplarla mentre dorme.
Mi siedo ai piedi del letto e sposto una ciocca di capelli di Kate.
Belle emette un mugolio e poi comincia a tremare, prima di iniziare a piengere. Non faccio in tempo a rendermene conto che Kate si sveglia di soprassalto.
"Matt... che stai facendo?"
Sento le guance avvampare e poi abbasso gli occhi, decisamente in imbarazzo. Non posso mica dirle che ho passato l'ultimo quarto d'ora a guardarla mentre dormiva.
Poi si sveglia anche Belle che piagnucola, perchè ha fatto un brutto sogno.
"Faresti meglio a tornare in camera tua, Val  ti starà aspettando. Non voglio che si arrabbi di nuovo."
Mi trattengo dal sorridere. Val non sarà più un problema, tesoro mio.
Mentre le racconto cosa è appena successo, sgrana gli occhi più volte. Non pensavo potesse dispiacerle.
"Vado a vestirmi. Tra poco dobbiamo andare al cimitero, giusto?"
Fa cenno di sì con la testa e poi torna a guardare Belle, ancora con il viso nascosto nell'incavo del suo collo.
Poco dopo suonano alla porta ed io corro lungo le scale. Ci sono i Sevenfold al completo.
"Buongiorno ragazzi." li saluto, già esausto.
Per il momento non racconto a nessuno riguardo la fuga di Val, annotandomi mentalmente di doverlo fare più tardi.
Kate scende dal piano di sopra, seguita dalla piccola Belle che senza pensarci troppo si dirige tra le braccia di Zacky.
I ragazzi dimostrano grande serietà e maturità e questo sinceramente mi stupisce, dato che di solito passano il loro tempo a fare i cazzoni insensibili.
Brian passa un braccio intorno al collo di Kate e poi la stringe a sé, sussurrandole probabilmente parole di conforto.
Alzo un sopracciglio, stupito dal fatto che abbiano così tanta confidenza.
"Ehi amico, che stavi facendo?" gli chiedo quando torna vicino a me.
Strizza l'occhio con malizia.
"Ha appena perso il fidanzato e quindi la sto consolando, ovvio."
"Bastardo." soffio tra i denti.
Kate si infila un paio di occhiali scuri e insieme partiamo alla volta del cimitero. Varchiamo la soglia dei cancelli di ferro e la ragazza, che tiene Belle per una mano, infila quella libera sotto il mio braccio, rivolgendomi un'occhiata macchiata.
La piccola si divincola dalla presa della madre e sgambetta verso una coppia di anziani.
"Salve." li saluta Kate, con freddezza.
"Chi sono?" soffio nel suo orecchio.
"I genitori di Oliver." risponde con voce tremante. "Che non mi hanno mai considerato una buona madre per Belle e una brava compagna per il loro Oliver."



Salve! Uh, ce l''ho fatta a postare oggi.
Scusate se non vi saluto singolarmente ma sono di frettissima. Ringrazio chi ha recensito, chi legge e chi ha inserito la storia tra i preferiti.

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Capitolo 7
*** Belle isn't going to come back home so soon ***


Chapter 7 Belle Isn't Going To Come Back So Soon

Hey dad…


Capitolo 7:

Belle isn't going to come back home so soon


Kate P.O.V.

Quando tutto finisce e Belle si decide a staccarsi dalla lapide, mi rivolge un'occhiata quasi supplichevole.
"Mamma, posso andare con i nonni?"
Alzo uno sguardo scettico verso quei due anziani apparentemente buoni e gentili.
"Ok Belle." cedo sospirando. "Però promettimi che farai la brava."
"Grazie!" esclama improvvisamente allegra, alzandosi in punta di piedi per darmi un bacio. Mi abbasso, facendo in modo che lei mi abbracci prima di correre via. Quando Belle sparisce oltre gli alberi con i genitori di Oliver, mi volto soffermandomi a fissare Matt per qualche istante che è ad una decina di passi da me.
"Vuoi andare?" mi chiede gentilmente, appena si accorge che lo sto guardando.
Scuoto la testa.
"Se non ti dispiace, vorrei rimanere qui altri due minuti. Tu intanto vai."
"Sicura?" insiste bruciando velocemente la distanza tra di noi e sfiorandomi un braccio.
Faccio cenno di sì con il capo ed esibisco un debole sorriso che lo convince ad allontanarsi.
Con un sospiro mi volto verso la lapide in marmo di Oliver e mi inginocchio a terra sulla terra umida. Allungo una mano e la appoggio sulla pietra fredda e dopo aver tolto dei residui di terra, la sfioro come se la accarezzassi. E' l'unico contatto che ho con lui.
"Ti amo." sussurro, nonostante sia abbastanza convinta che sia un gesto stupido visto che lui ormai non può più ascoltarmi.
Sento una mano che si appoggia sulla mia spalla e la stringe, facendomi sobbalzare. Mi volto con circospezione, ancora con gli occhi lucidi.
"Bri." mormoro stupita, specchiandomi negli occhi del chitarrista.
"Dobbiamo andare, il cimitero sta chiudendo." replica prendendomi per mano.
Dopo aver sospirato mi alzo e mi lascio docilmente condurre oltre i maestosi cancelli di ferro, decorati da raffigurazioni gotiche.
"Dov'è Matt?" chiedo guardandomi intorno. "Ho lasciato la mia macchina a casa sua..."
"Sono riuscito a convincerlo che ti avrei accompagnato io senza attentare alla tua salute."
Ridacchia della sua stessa battuta.
Come un automa incapace di intendere e di volere, lo seguo nella sua auto e mi siedo sul comodo sedile di pelle zebrato. In condizioni normali, sarei rimasta scioccata da quagli interni orribili ma sono troppo scossa e confusa per farci caso.
Durante il tragitto rimaniamo in silenzio o meglio, io rimango in silenzio stroncando ogni suo approccio rispondendo a monosillabi. Voglio solo tornare a casa.
Quando parcheggia, apro subito la portiera e sporgo una gamba fuori con l'intenzione di scendere.
"Aspetta." dice Brian fermandomi.
Mi volto verso di lui e solo in quel momento mi rendo conto di quanto i nostri visi siano vicini. Sento addirittura il suo respiro caldo sul collo.
"Che..." faccio appena in tempo a soffiare, prima di ritrovarmi le sue labbra incollate alle mie. Mi divido all'istante con uno slancio repentino all'indietro e, colma di sorpresa, alzo una mano che colpisce sonoramente la sua guancia. La ritiro subito dopo, stupita dal mio stesso gesto.
Ok, sto impazzendo. Questi attacchi di violenza non sono affatto da me.
"Scusa." mi affretto a dire in totale imbarazzo, prima di scappare via e rifugiarmi nella mia auto.
La accendo subito e metto in moto, partendo verso l'abitazione dei genitori di Oliver che si trova un po' dislocata rispetto al centro abitato senza nemmeno andare a salutare Matt e avvisarlo che sono passata.
Aggiusto lo specchietto retrovisore mentre continuo a chiedermi cosa passava nella testa di Brian quando ha deciso di baciarmi. Il suo viso segnato dalla delusione del rifiuto riaffiora ma lo scaccio subito, ancora colpita per l'assurdità di quel gesto.
Oliver è appena morto e lui che fa, mi bacia?
Non può aver pensato che io avessi partecipato. E' solo un egoista.
Arrivo dinanzi alla sontuosa abitazione dei signori Shawn, che hanno deciso di acquistare una villa quasi in periferia perchè le loro ricche membra non avrebbero mai potuto sopportare il caos e i rumori del centro.
Appena busso, la madre di Oliver viene ad aprirmi, rivolgendomi un sorriso becero e carico di disprezzo. Nascondo le mani dietro la schiena, per paura di picchiare anche lei. Non si può più sapere ormai.
"Buon pomeriggio." la saluto con apparente calma e gentilezza, mentre sento le tempie pulsare. "Sono venuta a prendere Belle."
"Oh cara, che piacere vederti." risponde, con la sua solita voce falsa. "Mi dispiace, ma la piccola Belle è appena andata a fare una passeggiata con il nonno."
"Ah." commento irritata. "Posso aspettarla qui?"
Scuote la testa.
"Ehm... veramente io e mio marito avevamo intenzione di far rimanere Belle qui. Non può tornare a casa con te."
"Che cosa?! Perchè?!" grido con le gambe tremanti.
"Perchè adesso che nostro figlio è deceduto, non hai più risorse economiche e quindi non puoi crescere una bambina, non ne saresti in grado. E poi ho visto che razza di gente frequenti e non sono esattamente la compagnia adatta per una piccola."
La vecchia megera continua a parlare ma io ormai non l'ascolto più. Sento gli occhi gonfi e le lacrime che spingono per uscire. Non voglio, non voglio piangere davanti a lei.
"Lei non può-" ringhio, dandole del lei nonostante volessi staccarle la testa a morsi.
"Certo che posso. Chi potrebbe impedirlo? La giustizia sarebbe sicuramente dalla nostra parte. Tu non puoi mantenerla."
Esausta di farmi insultare e offendere, me ne vado bruciando in fretta le distanze tra me e l'auto con un paio di passi.
Appena entro nell'abitacolo tiro un pugno allo sterzo, facendomi male alle nocche.
"Fanculo! Fanculo! Fanculo!" urlo stringendo gli occhi per non piangere.
Non possono togliermi mia figlia, cazzo, non possono. Me la riprenderò.
Torno a casa e mi rinchiudo in cucina, Apro il frigo e comincio a tirare fuori cibi di tutti i tipi. La tranquillità del mio appartamento mi da la possibilità di riflettere meglio sulla situazione. Mi sento un totale fallimento, avvolta nella mia aura di ghiaccio. Ho permesso che mi portassero via mia figlia. Sono una madre orribile.


Matt P.O.V.

Esco fuori casa per buttare la spazzatura e mi accorgo che la macchina di Kate non c'è più. Mi sembra strano che sia venuta a riprendersela e non mi abbia salutato. Per questo, o molto più probabilmente perchè ho già voglia di rivederla, vado a casa sua.
"Oh Matt, sei tu." mi saluta in tono funereo.
Con un gesto della mano mi fa cenno di entrare e poi sparisce in cucina. Io la seguo, sorpreso di non vedere Belle in giro.
"Dov'è la piccola?" domando mentre lei tagliuzza nervosamente delle zucchine.
"Dai nonni." esclama scocciata, rimanendo concentrata sul suo lavoro.
"E perchè stai cucinando per venti persone?"
"La smetti di fare domande?!" sbotta. "E comunque cucinare mi rilassa!"
"Eh... si vede." commento ironico, sedendomi.
"Non fare lo spiritoso, Shadows, non è il momento!"
Ridacchio. Quando è arrabbiata è ancora più bella.
"Invita qui i Sevenfold per cena, per favore." aggiunge poi, quasi calmandosi. "Forse ho cucinato troppo. Credi che gli dispiaccia?"
"Affatto. Jimmy, per esempio, sarà più che felice di scroccare un'altra cena."
Anche se mi da le spalle, capisco che sta sorridendo.
"Finalmente ti ho fatta ridere."
"Non è stato grazie a te. E' Jimmy che è troppo divertente." ribatte acida, lanciandomi l'ennesima frecciatina. I suoi repentini cambiamenti d'umore, mi stanno facendo girare la testa. Poco lunatica, la ragazza.
Mi alzo e la afferro per le spalle da dietro, bloccandola. La faccio voltare verso di me.
"Che è successo?"
"Niente." risponde senza incontrare i miei occhi.
"Kate, te lo chiedo di nuovo: che è successo?"
Sospira, sconfitta.
"I genitori di Oliver non mi permettono di portare Belle a casa. Dicono che non posso mantenerla."
"E tu hai accettato così, di buon grado?" continuo, sempre più sconvolto.
"Certo che no, ormai è guerra aperta. Sto già pensando ad una soluzione."
Annuisco, incapace di rispodere. Mi manca già il respiro al solo pensiero che Belle sia lontana.



Buon sabato sera a chi, come me, passa la serata a casa xD
I problemi si moltiplicano, per la povera Kate mentre Brian è sempre la solita piovra egocentrica u.u

ms_reverie: eh sì, Bri non si smentisce mai xD

Lady_Of_Sorrow: poor, ti faccio addirittura piangere!
Grazie per i bei complimenti, da te mi fanno sempre un piacere immenso ^^
Baci.

_sory_: Darling hai ragione, qui Seize The Day ci starebbe proprio bene XD
Val se ne va e Matt se ne frega altamente u.u Doveva proprio amarla quella ragazza -.-"
 Alla prossima! So many kisses.

LA dreamer: anche a me Matt ha sempre ispirato dolcezza, nonostante sia un armadio a quattro ante xD

jessromance: cicci, ma adesso vuoi anche il cancello? o.O
Visto che in questo capitolo c'è un po' di Jimmy? xD
Baci e grazie per i complimenti.

etoil noir: Honey!
Non preoccuparti per il ritardo anzi, sei fin troppo puntuale XD [scherzo u.u]
Ti capisco, so bene cosa significa usare un computer che non è il tuo. E' piuttosto complicato però mi dispiace che la scheda video del tuo, sia deceduta. Un minuto di silenzio in sua memoria ^^
Riguardo Kate, spero che capirai meglio il suo carattere con i capitoli seguenti. La ragazza è molto ambigua, e soprattuto lunatica [come ha dedotto Matt].
Shadz è... Shadz è amore puro *-*. A volte quando guardo i live mi stupisco anch'io di come un omone tanto grosso possa avere un viso ed una personalità tanto dolce e tenera XD
Tantissimi bacioni, e soprattutto grazie.

DreamyVale: ciao cara, sei tornata!
Stavo cominciando a chiedermi che fine avessi fatto... sono felice che la storia continua a piacerti.
Kisses.

Ringrazio anche chi legge e chi ha inserito la storia tra i preferiti.

Glo.

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Capitolo 8
*** Surprise! ***


Capitolo 8:
Surprise!


Kate P.O.V.

Verso ora di cena, mentre io sto ancora finendo di cucinare, suonano alla porta. Devono essere i ragazzi, sicuramente.
"Scusa Matt, puoi andare ad aprire? Io devo cacciare gli spaghetti."
Annuisce e si affretta ad andare all'ingresso.
Poco dopo sento dei passi avvicinarsi e Zacky, che si ferma dietro di me, mi scocca un bacio sulla guancia.
"Ehi Kate, dov'è Belle?"
Adesso mi tocca spiegare di nuovo tutto.
"Ehm... è dai genitori di Oliver." inizio tremando. "E' successo un casino ma ti prego, non farmelo ripetere di nuovo."
Si avvicina e mi abbraccia, facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.
"Scusa se ogni tanto... a dire il vero molto spesso... perdo il controllo." mormoro dividendomi.
Zacky mi sorride scuotendo la testa e poi andiamo in sala da pranzo dopo che io abbia preso la pentola stracolma di spaghetti ormai cotti. APpena Jimmy e Johnny mi vedono far capolino dalla cucina, mi accolgono con un largo sorriso malinconico che io ricambio, solo che il mio è pessimo. Brian invece sposta il suo sguardo verso il basso e all'improvviso il pavimento diventa molto più interessante di me.
Oh Brian, non ti ci mettere anche tu, ti prego. Mi sento già una madre orribile.
Servo gli spaghetti a tutti e solo adesso mi siedo. Comincio a mangiare in silenzio e solo gli altri sembrano essere intenzionati ad iniziare un discorso.
Mi passo una mano sul viso sbuffando. Questa giornata non può essere reale.
"Complimenti Kate, questa pasta è ottima. Non come quella di Zacky, che è più buona cruda." dice Matt, provando a rompere il ghiaccio.
Il chitarrista arrossisce mentre gli altri ridono sguaianatamente.
"Io almeno ci provo a cucinare al contrario di voi, che mangereste ai fast-food vita natural durante."dice per giustificarsi, prendendo un'ingente forchettata di pasta.
"Dov'è Belle?" chiede Jimmy guardandosi intorno prima di produrre un grido disumano, mantenendosi la gamba sinistra.
"Zacky, sei impazzaito?" mormora fra i denti mentre il chitarrista tenta di fulminarlo con un guizzo d'occhi.
Non rispondo e continuo a mangiare come se niente fosse. Senza mia figlia la casa è così vuota. E non c'è nemmeno il mio Oliver a darmi forza. Lui sarebbe andato di corsa dai suoi genitori e avrebbe riportato Belle a casa mentre invece io non posso fare nulla, perchè hanno ragione.
Con quali soldi voglo mantenerla?
Quando la cena finisce si alzano tutti per andare a vedere la partita sul divano.
Maschi.
Scuoto la testa ma alla fine non posso nemmeno pretendere che mi aiutino, non è nella loro natura. Solo Johnny, che è del tutto estraneo a quei quattro pazzi, mi da una mano a sparecchiare.
"Grazie."
Risponde sorridendo debolmente.
Sparisce in cucina con una pila di piatti in mano. Lo seguo e, insieme, carichiamo la lavastoviglie.
"Sai una cosa Kate? Io ti ammiro."
Lo guardo accigliata.
"Sì, ti ammiro perchè nonostante questa sia il giorno più brutto di tutta la tua vita, rimani calma e pacata. A molte persone piacerebbe essere come te."
Annuisco.
Torniamo in soggiorno e Zacky mi chiede:
"Kate, hai qualcosa da bere?"
"Sì, coca-cola, aranciata..." inizio prima di essere interrotta.
"Ehm... intendevo qualcosa di alcolico."
Scuoto dispaciuta la testa.
"Ah..." sospira Jimmy. "Come fareste voi senza di me!"
Si alza ed esce, tornando poco dopo con una buona quantità di vari tipi di alcolici.
"Avevi dell'alcol in macchina?" chiedo scioccata mentre lui sorride.
Quest'uomo non smetterà mai di stupirmi.
Mentre tutti si avventano sulle bottiglie, vado a farmi un caffé. La macchinetta si accende con un ronzio mentre io aspetto picchiettando un piede sul pavimento.
Non riesco a smettere di chiedermi perchè loro sono qui. Voglio dire, non ho fatto niente per meritare il loro affetto e nonostante ciò adesso sono seduti sul mio divano.
E poi lui. Che bisogno c'era di farmelo incontrare proprio adesso?
Mi sta solo facendo ricadere in quella tentazione pericolosa, rischiando di commettere per la seconda volta lo stesso errore di cui ne ho sto ancora pagando le spese, e soprattutto i sensi di colpa.
Vado dagli altri con la mia tazza di caffé fumante. Sono costretta a poggiarla su un mobile, per non rischiare che lo shock mi faccia cadere a terra.
Il salotto è un caos.
"Brian, perchè hai dei popcorn nelle narici?"
Alza le spalle ridacchiando.
"Ho provato a fermarli ma davvero, è impossibile." si intromette Matt, l'unico che è rimasto ancora sobrio.
Sento che due braccia mi cingono la vita e mi tirnao giù.


Matt P.O.V.

Con un gridolino spaventato, Kate finisce sulla poltrona e sulle gambe di Brian. Lui comincia a baciarle la guancia mentre la ragazza tenta di divincolarsi.
"Su baby, me lo devi. Oggi sei stata molto cattiva con me..."
Oggi?! Cosa è successo oggi tra quei due?
Sbatto un piede per terra, maledicendomi a denti stretti. Sono stato un'idiota a lasciare quella piovra di Brian solo con Kate.
La mia mente comincia a fantasticare e le immagini che mi propone, non mi dispiacciono affatto.
Lo ammetto, sono dannatamente geloso di quella ragazza.
Sbuffando, esco fuori per fumarmi una sigaretta, stanco di vederla tra le sue braccia e non tra le mie. Appoggio la schiena al muro esterno, mantenendo, con la mano libera, una bottiglia di whiskey.
Faccio un tiro, fissando il cielo cupo e quasi privo di stelle. Strano, solitamente qui la volta celeste è sempre limpida.
Domani dovrò pensare ad un modo per riportare la piccola Belle a casa. Risolverei il problema dando dei soldi a Kate ma lei non accetterà mai. E' troppo orgogliosa.
Quando la sigaretta finisce  la butto a terra e la schiaccio con un piede, concentrandomi poi totalmente al mio whiskey. Tracanno dalla bottiglia sentendo la gola arsa accendersi e gli occhi farsi lucidi. Finisce troppo in fretta. Mi pulisco la bocca con la manica della giacca e poi torno finalmente dentro. Vado in cucina per buttare la bottiglia vuota e quando torno in salotto, mi maledico per non essere rimasto fuori.
"La... lasciami Brian. Mi fffai male."
Il viso di Kate è ormai dello stesso colore del vino che ha bevuto e qualche lacrima comincia a sgorgare dai suoi occhi. E' ubriaca anche lei.
Le mie mani cominciano a formicolare.
Mi avvicino ai due seduti sul divano e colpisco la bocca di Brian con un pugno mentre Kate emette un gridolino di paura e riesce finalmente a divincolarsi. Il mio amico si porta una mano sulla bocca mentre io fisso per qualche istante le mie nocche macchiate di sangue.
"Vaff... vaffanculo Mattie. Ffffottiti."
Prova ad alzarsi ma è troppo ubriaco per farlo.  Anch'io comincio a stare male per l'effetto dell'alcool ma per fortuna lo reggo bene.
Mi volto e non vedo più Kate. Mi addentro nella zona notte della casa e non ci metto molto a trovarla. I suoi singhiozzi si sentono dal corridoio.
Accelero il passo fino a ritrovarmi di fronte alla porta chiusa del bagno. Comincio a bussare, colpendo sempre più forte.
"Kate! Kate! Apri cazzo..."
Dopo poco, per fortuna, sento la serratura scattare. Apro la porta e vedo subito la ragazza rannicchiata accanto al water, che piange forte. Una stretta al petto.
"Piccola..." mormoro. "Non piangere."
"B-Belle." dice, ridacchiando improvvisamente. "Non tornerà più." Un colpo allo stomaco.
"Non dire così, vedrai che troveremo un modo."
Mi accascio al suo fianco perchè la testa sta girando troppo velocemente.
"Un modo c'è."
"Che significa?!" chiedo, allarmato.
Scuote la testa.
"No no, non te lo dico." Fa no anche con il dito, allargando la bocca in un sorriso malato.
"Su Kate, non è ora di giocare."
"Ma è un segreto." ribatte. "Nessuno può saperlo."
Non fa altro che ridacchiare mentre io sono sempre più nervoso.
"Per favore, è importante." insisto nella speranza che il suo cervello ubriaco si decida a desistere.
"No." incrocia le braccia intorno al petto. "A... aspetta. Te lo dirò ssssolo se mi dai un bacio."
"Ok, dimmi."
"Prima il bacio."
Sospiro, concentrando il mio sguardo sulle sue labbra rosee. Avvicino il viso, sfiorando il suo con il naso. E' freddo. La bacio con cautela ma lei vuole un bacio vero. Non ce la faccio ad opporre resistenza perciò schiudo la bocca e lascio che la sua lingua sfiori il mio palato così che il sapore di whiskey si mischi a quello del vino.
Chiudo gli occhi.
Bisognosi di ossigeno ci dividiamo, lei con un sorriso trionfante ed io arrabbiato con me stesso per aver abusato di lei mentre è in questo stato.
La guardo dritta negli occhi, aspettando che li mi dica il 'segreto'.
"Non immaginerai mai... ahahahahah... mai cosa sto per dirti." Si passa una mano sul viso. "Belle è tua figlia!" esclama, sentendosi sollevata per essersi liberata di quel peso.
Belle. E'. Mia. Figlia.
Sto per svenire, me lo sento. Preparate un tappeto. Grazie.

"Mattie! Mattie!"
Apro gli occhi e vedo Kate china su di me che mi schiaffeggia.
"Che..." blatero mettendomi a sedere.
"E' successa una cosa buffissima." Ride. "Sei svenuto quando ti ho detto che Belle è tua figlia!"
Con una mano mi asciugo la fronte provando a rimanere lucido malgrado il mal di testa lancinante.
Finalmente tutto ha senso. Quella bimba è mia.
"Vado a prenderla." sentenzio. "Nessuno può portarmi via mia figlia."



Ta-Dan!
Lo ammetto, scriere questo capitolo è stato piuttosto complicato anche perchè ormai i caratteri dei personaggi sono ben definiti e quindi ho dovuto far sì che non reagissero in modo contrario alla loro indole.
Devo dire che mi soddisfa abbastanza.

ms_reverie: ebbene sì, non sei l'unica u.u
Sono d'accordo anch'io che lo schiaffo a Syn era meritatissimo... ma quell'uomo non ha limiti, guarda cosa mi ha combinato in questo capitolo!
Grazie per i complimenti, mi fanno sempre piacere <3.

jessromance: Jess, hai tutta la mia benedizione! Che il matrimonio tra te e Jimmy sia florido e fecondo! XDD
Ahahaha w super Matt! Nel prossimo capitolo lo vedrai in azione ^^
Bacioni.

_sory_: Dear, e alla fine Brian ce le prende xD mentre per i vecchi ci penserà Mattie-Candy (ha preso il posto di Frank ^^).
Probabilmente Belle tornerà presto perchè ormai chi lo ferma Matt?
Thanks so much.
Kisses.

LA dreamer: i supereroi entreranno presto in azione xD
Spero seguirai le loro avventure ^^
Grazie *-*

Lady_Of_Sorrow: e Brian è sempre più stronzo U.U
Non credo che i vecchiacci riusciranno nel loro intento, adesso che c'è Matt!
Bacioni e spero che il capitolo ti piaccia.
Besitos.

etoil noir: Sugar, addirittura solo per me?Sono sempre più commossa, dico sul serio.
Per quanto riguarda me, va tutto un po' uno schifo ma spero passerà e comunque non voglio deprimerti con queste cose.
Thanks per i complimenti, nonostante il marpione che ad ogni capitolo che passa è sempre più piovra xD Ma stavolta ce le ha prese u.u
Oddio tu mi fai gongolare come nessuno. Comunque sto ancora aspettando la statua u.u xD
Ti ho stupito anche questa volta? ^^
Baci.

Ringrazio anche chi ha solo letto e inserito la stroia tra i preferiti.

Glo.
 

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Capitolo 9
*** Finally in my arms ***


Hey dad 9 Capitolo 9:
Finally in my arms


Matt P.O.V.

Ancora intontito, e per nulla conscio delle mie azioni, mi alzo di scatto dal pavimento del bagno tendendo una mano a Kate.
"Andiamo."
"Dove?"
"A riprenderci nostra figlia." replico ovvio.
Fa no con la testa. Avanti piccola, non rendere tutto più difficile.
Si trascina, strisciando sulle mattonelle, accanto al water. Ci infila la testa dentro e qualche istante dopo la sento vomitare. Dimenticavo che lei non regge affatto l'alcool.
"Non..." Vomita. "Non posso venire, sto troppo male."
Stringe entrambe le braccia intorno alla pancia chiudendo gli occhi.
Mi passo una mano sul viso prima di stropicciarmi gli occhi.
"Vai tu." mi esorta alcuni minuti dopo, alzando forse definitivamente la testa e apoggiandosi al muro con tracce di saliva agli angoli della bocca. Le schiocco un bacio sulla guancia e, dopo essermi fatto spiegare dove devo andare, mi dirigo quasi correndo in salotto dove i ragazzi dormono l'uno sull'altro. Prendo la giacca e già con il fiatone arrivo alla mia auto.
Esco dal vialetto e mi incanalo subito sulla strada principale che adesso è praticamente vuota. Una macchina occuoata da due o tre ragazzi mi sorpassa as una velocità come minimo doppia al massimo consentito mentre io provo a rimanere concentrato.
Quella bellissima bambina è mia, parte del mio sangue e della mia carne.
Sempre più impaziente di averla al mio fianco, schiaccio l'acceleratore con più forza così che la macchina schizzi via lungo la strada.
E Kate.
Come posos non ricordarla?
Come per inerzia accendo la radio e la lascio impostata sulla stazione predefinita.
Quando arrivo davanti all'abitazione, che presuppongo sia dei genitori di Oliver, parcheggio l'auto e butto un occhio sull'orologio del cruscotto. Sono le due.
Tutte le luci della casa sono spente e le tende tirate. Scendo e mi avvio all'ingresso quando una gocciolina d'acqua mi cade sul naso. Alzo lo sguardo verso il cielo fattosi più tenebroso di qualche ora fa. Qualche istante dopo la pioggia diventa più copiosa perciò corro a ripararmi sotto alla veranda, cominciando a bussare forte alla porta.
Dopo diverse imprecazioni, riesco a vedere una luce fioca provenire oltre la porta. Mi porto una mano sulla fronte perchè la testa sta girando troppo velocemente. Non ho ancora metabolizzato tutto l'alcool, cazzo. Sono ancora ubriaco.
Un anziano signore dal viso assonnato e probabilmente incazzato, apre la porta avvolto in una vestaglia.
"Lei chi è?!" sbotta puntandomi un dito contro. "E' forse impazzito che viene a disturbare a quest'ora, nel cuore della notte?!"
"Mi chiamo Matt Shadows. Mi scusi signor Shawn, ma è davvero urgente."
"Che cosa vuole?"
"Portarle via sua nipote. Spero non me ne vorrà."
Riesco ad addentrami in casa e, dopo aver percorso di corsa il corridoio, inizio a salire le scale diretto al piano di sopra.
"Chiamo la polizia!" urla il vecchio dall'ingresso.
"Ok..." rispondo calmo, prima di mettermi a cercare mia figlia.
La trovo in una camera, che dorme in un enorme letto. Frebbricitante mi avvicino e poi le accarezo i morbidi riccioli biondi.
"Belle... Belle, tesoro..."
Mugola un po' prima di aprire gli occhi e guardarmi stupita.
"Signor Shadows, sei qui!"
Allargo le braccia, volendosi far prendere in braccio. La accontento prima di scoccarle un bacio sulla guancia paffuta. Torno tranquillamente di sotto ma vengo fermato dalla signora Shawn.
"Lasci la bambina o chiamo la polizia." dice l'uomo.
"Avanti signor Shawn, perchè disturbare le autorità quando sto solo cercando di riportare mia figlia a casa?"
Spalancano entrambi gli occhi.
"Che cosa sta dicendo?!"
Io ridacchio, prima di far cenno a Belle di sorridere.
"Guardi lei stessa." riprendo. "Stessi occhi, stesso sorriso... stesse fossette! Non può che essere mia figlia."
I due anziani rimangono immobili, ancora scioccati. Per un attimo ho paura che abbiano avuto un infarto.
Approfitto però di questi istanti per sgattaiolare via dalla casa.
"Stringiti forte a papà." dico alla piccola. "O ti bagnerai."


Kate P.O.V.

Mi sveglio a pomeriggio inoltrato e poi giro da un lato guardando l'orologio sul comodino. Sono le quattro del pomeriggio, devo aver dormito per un'eternità.
Mettendomi a sedere molto lentamente, cerco di mettere a fuoco la mia camera da letto. Al mio fianco riposa Belle, la mia piccola bambina. A malapena ricordo come sia arrivata qui, ma non importa. L'importante è che ci sia.
Il suo viso è rivolto dall'altra parte e quindi l'unica cosa che riesco a vedere sono i suoi capelli. Mi porto una mano sulla testa perchè ho come la sensazione che stia per scoppiare. Dannato Brian, che mi ha fatto ubriacare.
Odo un rantolo e mi volto di nuovo verso Belle. Sobbalzo quando mi accorgo che accanto a mia figlia è sdraiata una montagna che respira.
E' Matt.
Sorrido perchè davvero, non riesco a farne a meno ogni volta che lo vedo. Appena si sveglierà però dovrò affrontarlo, perchè dargli delle spiegazioni è un limite.
Mi alzo lentamente per non fare rumore e dopo aver infilato le pantofole scendo al piano di sotto perchè ho assolutamente bisogno di caffeina.
Arrivata in soggiorno, assumo un'aria sconvolta, quando vedo il resto dei Sevenfold che dormono sul divano. Dovrò abituarmici.
Prendo una tazza di caffé in cucina che comincio a sorseggiare sedendomi al tavolo. Subito dopo sneto dei passi avvicinarsi.
"Sei qui..." mormora Matt abbozzando un sorriso mentre io rischio di soffocarmi quando mi accorgo che non indossa nessuna maglietta. "Quando mi sono svegliato non c'eri e mi sono preoccupato."
Arrossisco.
"Cosa dirai a Belle?" esclama all'improvviso, sedendosi di fronte a me.
"La verità." rispondo ovvio. "Ah Matt... ieri sera ci siamo baciati, vero?"
Annuisce con il capo.
"A riguardo volevo solo precisare che è stato un errore. Non significa niente, mi dispiace."
"No tranquilla, vale lo stesso per me. Quel bacio non avrebbe dovuto esserci." risponde abbassando il viso, forse per nascondere la delusione?
Faccio per replicare quando anche nostra figlia irrompe nella stanza. Ci voltiamo entrambi verso la bambina.
Allargo le braccia e lei si avvicina, sedendosi sulle mie gambe.




Finalmente Belle è tornata a casa!
Matt è troppo zuccheroso, sta rischiando di farmi venire il diabete XD
ms_reverie: si finalmente Kate ha detto tutto ^^ per Johnny altro che santo, io gli sto facendo una cattedrale XD
Lady_Of_Sorrow: ahahahahahah Matt con la tutina no, non s'affronta! Oddio Honey, ho riso per venti minuti XD Visto come è stato bravo Mattie a portare Belle a casa? ^^ Baci.
_sory_: sì... le ho fossette avevano subito fatto capire che quella bimba è una Shadows. Matt è un duro, non si fa abbatere da niente u.u
E poi Kate era ubriaca, perchè se fosse stata lucida, dubito l'avrebbe mai detto a Mattie. Grazie per tutti i complimenti SoryH XD Kisses^^
jessromance: buahahaha prova anche tu con Jimmy, magari funziona davvero ^^  Sono fermamente convinta che Johnny sia l'unico ancora sano di mente...
kikiF7: davvero ora potrai sempre e comunque seguire le storie??? [ti prego, fa' che sia la volta buona XD] Grazie per tutti i complimenti, da parte tua mi fanno molto piacere ^^
etoil noir: Honey, riguardo me, devo ammettere che le cose stanno lentamente miglioranno, spero solo di non cadere di nuovo in depressione XD
Ho fatto svenire anche te? No perchè, Shadz ha già dato... xD
Briam si è meritato tutto fino all'ultimo centesimo u.u Il bacio di Matt e Kate ha stupito anche me, voglio dire, il modo in cui sono riuscita a descriverlo. Tu sei riuscita a comprendere ogni minima sfumatura del carattere dei due e mi fai gongolare da morire ^^
Baci carissima!
LA dreamer: wow, ti ho commossa! SuperGlo! XD Grazie per ogni singolo complimenti, ormai adoro anche te!
Stavo pensando ad un missing moment alla fine, per quanto riguardo il primissimo incontro tra Matt e Kate, ma non ne sono ancora certa. Baci.
ioamolacocacola: ehi, ti ritrovo anche qui! *___* Sono così felice che anche questa fic ti piaccia e non preoccuparti per lo sclero, sei più che giustificata XD Kisses.

Ringrazio anche chi l'ha aggiunta tra i preferiti e chi legge solo.

Glo.


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Capitolo 10
*** Mum and dad have to talk ***


Capitolo 10:
Mum and dad have to talk


Kate P.O.V.

Belle comincia a guardarci in modo strano, forse perchè anche lei percepisce la forte tensione che si è creata tra me e Matt.
"Mamma, papà... che succede?"
Io sussulto e vedo Matt fare lo stesso.
"Belle, come mi hai chiamato?" chiede lui, sgranando gli occhi.
"Papà." risponde la piccola, ovvia. "L'hai detto anche ai nonni."
Poi si gira verso di me e comincia a giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
"E papà Oliver?" aggiunge. "Perchè io ho due papà?"
Faccio un sorriso teso e poi lancio un'occhiata obliqua a Matt. Non ho la più pallida idea di cosa dirle. I suoi occhioni però diventano sempre più insistenti e quindi mi sento costretta a sbocconcellare una risposta.
"Ehm... vedi tesoro... tu hai due papà perchè..." esito per qualche istante, catturata dai segnali del ragazzo di fronte a me continua a farmi per suggerirmi una scusa.
"Perchè sie una bambina speciale." conclude lui per me, con un largo sorriso. Tiro un sospiro di sollievo benedicendolo mentalmente. E' una bambina di cinque anni, non credevo fosse il caso di spiegarle le meccaniche del tradimento e come nascono i bambini.
Nel frattempo il resto della band entra in cucina per fare colazione. Si siedono tutti intorno al tavolo perciò io mi alzo e, dopo aver lasciato Belle a Matt, prendo latte, biscotti, burro, cereali e mi adopero per fare un po' di pane tostato.
"Ragazzi, devo dirvi una cosa importante." esclama Matt facendomi rabbrividire. Chissà cosa penseranno adesso di me tutti gli altri. "Ho appena scoperto di essere il padre di Belle."
Metto il pane tostato in un piatto che poi poso sul tavolo. Guardo i visi dei ragazzi, aspettando le loro facce sorprese. E invece rimangono immobili, continuando a mangiare come se niente fosse. Solo Zacky alza il viso e comincia a fissarmi con gli occhi sbarrati, in preda ad una crisi d'asma.
"Lo sapevamo già." risponde Jimmy dopo aver preso un biscotto.
"Che cosa?!" esclamiamo io e Matt all'unisono. Adesso siamo noi quelli sorpresi.
"Come facevate a saperlo?" continuo io, mettendomi una mano sul fianco.
"A me l'ha detto Val, facendomi giurare però che non l'avrei detto a Matt." replica il batterista. "Però io l'ho detto a Johnny, che l'ha detto a Brian. Ma Syn deve essersi dimenticato di dirlo a Zacky."
Il resto del discorso mi sfugge, solo il nome di val mi rimane impresso nella mente. Come faceva a saperlo?
Guardo dubbiosamente Matt perchè davvero, non so cosa pensare.
"Ma io non lo sapevo!" esclama Zacky agitandosi. "Dio Matt, è grandioso!"
Si alza e strappa letteralmente Belle dalle braccia del padre, la prende in braccio, e comincia a saltellare per la cucina.
"Perchè quelle facce?" aggiunge poi, scrutando prima il mio e poi il viso di Matt.
"Come faceva Val a saperlo?" chiedo di rimando, e lui fa spallucce. Belle inizia a dimenarsi perciò Zacky la porta di nuovo da me.
"Quanto cazzo ci vuole per fare colazione?!" sbotta Matt sbattendo un pugno sul tavolo e facendoci trasalire tutti. Intanto copro le orecchie di mia figlia con le mani.
"Non usare questi termini in presenza della bambina." bisbiglio.
"Matt, Kate ha ragione." s'intromette Jimmy, con fare saputo. "I bambini a quest'età sono come delle spugne, apprendono tutto."
Alzo un sopracciglio, squadrandolo.
"Su Syn, basta con il pane imburrato." insiste Matt, irritato. "Tutto questo cibo ti fa ingrassare, non mi sorprende se poi non riesci a sostenere un concerto."
Il chitarrista tenta di fulminarlo con lo sguardo e, non riuscendoci, esce dalla cucina borbottando.
"Devo andare anch'io con loro?" mi chiede Belle.
"Mi dispiace tesoro, ma temo di sì. Mamma e papà devono parlare." Non ne ho proprio voglia però. Mi rivolge un'occhiata triste che io sono costretta ad ignorare. "Avanti, va' a giocare un po' con zio Zacky."
Il secondo chitarrista prende la bambina e poi esce anche lui, seguito dagli altri.


Matt P.O.V.

"Come faceva Val a saperlo?"  chiede Kate appena chiudo la porta, scostandosi una ciocca di capelli dal viso.
"Non lo so." rispondo sospirando, per scaricare l'ansia. "Ma non preoccuparti, ci parlerò io con lei."
Torno a sedermi di fronte alla ragazza, mentre continua a mantenere lo sguardo basso.
"Non è di questo che dobbiamo parlare però, e tu lo sai." aggiungo.
Annuisce senza dire nulla. Questi silenzi mi innervosiscono ancora di più.
"Perchè non me l'hai detto prima? Perchè in questi cinque anni non mi hai mai cercato?" urlo forte, facendola racchiudere in sé stessa.
"Non arrabbiarti..." biascica a voce così bassa che quasi non la sento.
"Non sono arrabbiato, sono furioso!" esclamo, alzandomi in piedi. "Lo sapevano tutti: tu, i ragazzi... persino Val! Lo sapevano tutti tranne me..."
"Non sono stata io a dirglielo." mormora cominciando a singhiozzare. "Mettiti anche un po' nei miei panni. Cosa avrei dovuto fare, tornare nove mesi dopo con una bambina in braccio e dirti: ecco, questa è tua figlia?!" Adesso anche lei alza la voce. "Scommetto proprio che mi avresti creduto."
"Sì Kate, sì. Avresti dovuto provarci, almeno. Ma non è questo il punto, il problema è che tu haid eciso per me."
Le lacrime cominciano a solcare il suo viso giovane e bello. Mi dispiace essere la causa di quel pianto.
"Mi hai provato della gioia di vederla nascere, dei suoi primi passi e della sua prima parola, capisci? E niente e nessuno potrà ridarmi questi momenti." continuo, rincarando la dose. Si copre il viso con le mani impedendomi di vedere i suoi occhi. Quasi mi metto a piangere anch'io.
Mi avvicino e la abbraccio. Resiste solo qualche istante, prima di spingeremi per allontanarmi.
"Che diritto avevo io, di distruggere la vita di tante persone? In primis quella di Oliver, che ne sarebbe rimasto sconvolto, e poi la tua, quella di Val... e anche la mia. Sono stata egoista, lo ammeto, ma in quel momento è stata l'unica decisione che sono riuscita a prendere."
Rimango spiazzato da quelle parole. In fondo, ha agito in buona fede.
"Non volevo colpevolizzarti, scusa."
"Sono l'ultima persona che deve essere scusata, perciò ti prego, non farlo. So bene quali sono tutte le mie colpe."
Anche se continua a piangere, la sua voce diventa più fredda. Il suo viso piano piano perde ogni emozione fino a diventare una maschera di cera. Non è la prima volta che la vedo innalzare una barriera tra lei e il resto del mondo, am continuo ad esserne stupito ogni volta. La sua corazza è impenetrabile.
"Scusami davvero, per tutto. Ho agito in quel modo proprio per non far male a nessuno. Purtroppo ho combinato solo casini."
Provo ad ottenere un altro contatto con lei, prendendole una mano, ma lei la ritira.
Nonostante sia struccata, con i capelli arruffati e il viso striato dalle lacrime, rimane comunque bellissima.



Doppio aggiornamento! ^^
Mmh... non ho molto da dire su questo capitolo.
Non si sa come, Val sapeva tutto [a dire il vero lo sapevano alche gli altri, solo il povero Shadows ne era all'oscuro XDD] e Matt e Kate hanno provato ad avere un chiarimento. Ma la ragazza è troppo fredda e dura, e lascia di sasso il povero Mattie.
Spazio recensioni:
SoryH: lol, Matt è stato proprio adorabile, però purtroppo la calzamaglia e il mantello non li aveva! Però potrebbe essere una buona idea per qualche fic demenziale XDD.
ms_reverie: si, per la cattedrale ho proprio bisogno di aiuto! Immagino che tu sappia che non sono molti i fan del Cristo...
Lady_Of_Sorrow: oh, può anche darsi che Kate non sia una bugiarda [seeee, come può non amare Matt? XDD]. Anche a me piacerebbe Matt da E-roe [oddeo Frank lol]!  Me lo regali, visto che domani è il mio compleanno?? ^^
Bacioni.
LA dreamer: oddio non sai cosa mi provochi tu con le tue recensioni! Sono io a commuovermi...
Comunque, rispondendo alla tua domandina magica, non sto ancora pensando ad un epilogo quindi credo di no, non sta per finire ^^
Grazie per tutti i complimenti, davvero. Bacioni.
ioamolacocacola: è stata un po' idiota a dire a Matt che non lo ama, però lei purtroppo va sempre sulla difensiva, non sia pre mai. Vabbé...
Grazie per mille per la recensione *-*
jessromance: non mi nominare le fossette, ti prego! Vado in crisi... XDD OMG Jimmy con il bimbo! Ma che caro...
kikiF7: wow, anche a costo di andare a casa di altri? XDD Sono felice che anche lo scorso capitolo ti sia piaciuto <333.

Ringrazio anche le 19 [wow!] persone che hanno inserito la storia tra i preferiti:

1 - Anna94_17 
2 - chemical_angel 
3 - Elyrock 
4 - federikaBis 
5 - FrankieLou 
6 - ioamolacocacola 
7 - jessromance 
8 - kikiF7 
9 - LA dreamer 
10 - Lady_ Of_Sorrow 
11 - lella23 
12 - Luinil 
13 - ms_reverie 
14 - Prinzesschen 
15 - sara88 
16 - sasamy 
17 - tarep 
18 - trivialgirl 
19 - __darklily__

Glo.


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Capitolo 11
*** Super Shadows ***


Chap 11 hey dad Capitolo 11:
Super Shadows


Kate P.O.V.

Dopo essermi lavata e aver acquisito un aspetto decente, scendo in salotto dove Matt sta infilando una giacca a Belle, sotto lo sguardo incuriosito di Zacky.
"Che stai facendo?" chiedo al cantante, dubbiosa.
"La porto alle giostre. E' un mio diritto, non puoi impedirmelo." risponde freddo.
Sospiro, provando a contenere le lacrime che stanno spingendo di nuovo. Non merito di essere trattata in questo modo, oppure sì?
"N-Non avevo intenzione di farlo." biascico, cercabdo gli occhi di Zacky per trovarvi forza. Da dietro le spalle di Matt mi rivolge un debole sorriso.
"Te la riporto per ora di cena."
Di nuovo questo tono glaciale, mi fa quasi paura.
Non rispondo e li vedo andarsene dala porta d'ingresso. Saluto Belle con la mano.
"Devo uscire." dico per cambiare discorso e allontanare la tristezza. "Ti va di accompagnarmi?"
"Ok." risponde il chitarrista, entusiasta. "Ma dove andiamo?"
"A fare un giro, è ora che mi trovi un lavoro."
Annuisce e mi accompagna fino al vialetto. Apro la portiera e faccio per sedermi al posto di guida ma lui mi ferma.
"Aspetta, fa' guidare me."
"Ma è la mia auto!" protesto sbattendo i pugni sullo sterzo.
"Lo so, ma è meglio che guidi io. Sei ancora sconvolta." insinua poggiandomi una mano sulla spalla.
"Sto benissimo."
""Scendi. Parli così solo perchè non hai idea di dove ti arrivino le occhiaie." ribatte deciso, facendomi desistere.
"Ehi! Uffa Zack, sei una palla!" esclamo scendendo.
Ridacchia.
Giriamo per tutta la mattina, cercando moduli d'assunzione a destra e a manca, persino al McDonald's. E' pomeriggio inoltrato quando decidiamo che per oggi può bastare.
"Andiamo a mangiare qualcosa." sentenzia non appena prende la strada per la spiaggia, notando la mia espressione sorpresa.
Ci fermiamo ad un piccolo bar a pochissimi passi dall'oceano.
"Cosa vuoi?" mi chiede dopo aver ordinato un sandwich per lui.
"Ehm..." mormoro lanciando un'occhiata bancone. "Un milkshake."
"Da mangiare nulla?"
Faccio no con la testa.
"Sei già più magra di un fuscello, sicura che non scomparirai?"
"Sì." rispondo con un sorriso.
Dopo aver pagato mi fa cenno di venire fuori. Accelera il passo arrivando sulla sabbia. Io rimango immobile a sorseggiare il mio milkshake.
"Kate, che aspetti?" urla dalla riva. "Vieni!"
Sbuffo ma poi acconsento.
Ci sediamo a pochissima distanza dall'acqua cristallina, illuminata dal sole che lentamente sta volgendo alla sua fine. Mi volto alla mia destra soffermandomi a guardare il viso rilassato e sereno di Zacky. I suoi occhi, di un azzurro più intenso di quello dell'oceano, guizzano da una parte all'altra, dagli scogli all'orizzonte. Beato lui, che riesce sempre a cogliere il lato positivo delle cose.
"Mi fai fare un morso?"
Mi guarda ghignando, prima di porgermelo.
"Ma ti non eri quella che non aveva fame?"
"Infatti." replico dopo aver ingoiato il boccone. "Io lo faccio per te. Tutto questo pane ti fa male, ti fa ingrassare. Dovresti ringraziarmi."
Mi da una leggera gomitata.
"Ma sentila, per il mio bene." mormora senza smettere di ridere.
Ricadiamo entrambi nel silenzio, catturati dal suono suggestivo delle onde che si infrangono sugli scogli lontani.
"Fa' pace con Matt. Ci sta male davvero." dice all'improvviso, facendomi sobbalzare.
Eh?" mi sveglio controvoglia dla mio coma mentale. Non mi av di riprendere questo discorso anche con Zacky.
"Matt sta malissimo."
"Hai visto tu stesso come mi ha trattata."
"E proprio per questo motivo, ci tiene tanto a te. Si comporta così perchè è rimasto deluso, ferito da qualcuno che ama." spiega, aspettando una mia reazione.
"Non mi ama." ribatto fredda.
"Quando ti stancherai di essere così cieca? Sai bene che lui non ha occhi che per te, e non solo perchè sei la madre di sua figlia."
Sbuffo racogliendo dei granelli di sabbia con le dita.
"Tra l'altro, anche tu lo ami."
Scuoto la testa chiudendo forte gli occhi.
"Amo Oliver." sussurro.
Lo sento sospirare e cingermi con le braccia. Mi ritrovo con il viso appoggiato sul suo petto a singhiozzare, di nuovo.
Sono esausta di tutto ciò-
"Io..." inizia lui esitando. "Io sono certo che tu abbia amato Oliver, sicuramente, ma credo anche che sia arrivato il momento per te di ammettere che quel sentimento è solo un bel ricordo."
Continuo a scuotere la testa.
"Pensi di essere legata a lui solo perchè ti senti in colpa per avergli mentito."


Matt P.O.V.

"Matt, che ci fai qui?" chiede Zacky avvolto nel suo accappatoio, aprendo la porta di casa sua.
"Ho appena riportato Belle da Kate e non avevo voglia di tornare a casa perciò ho pensato di venirti a rompere un po'."
Ghigna e poi mi fa cenno di entrare.
"Come mai sei ancora in accappatoio?" chiedo abbandonandomi sul divano prendendo possesso della tv, come se fossi a casa mia.
"Perchè stavo facendo la doccia." risponde ovvio. "Non sono rientrato da molto."
"Dove sei stato? Gena non è in città."
"Sono uscito con Kate."
Affondo le dita della mano nella stoffa del divano.
"Mi ha chiesto lei di accompagnarla!" aggiuneg subito, notando la mia rabbia.
"Per andare dove?" cheido agitando il telecomando della tv satellitare sotto il suo mento.
Me lo sfila dalla mano, borbottando di non sfiorare mai più un oggetto sacro come quello.
"Comunque doveva cercare lavoro."
Corrugo la fronte.
"Ti ricordo che colui che si prendeva cura di lei è morto. E i soldi non ancora crescono sugli alberi."
"Lo so, idiota." rispondo.
Preferirebbe morire di fame, piuttosto che chiedere qualcosa a qualcuno, soprattutto a me.
"Mi odia, vero?" aggiungo.
"Non dire stronzate." replica dandomi una pacca sulla spalla. "E' solo troppo presa dal passato. Dalle tempo."
Annuisco, poco convinto.
"Domani andrò a parlarle, devo convincerla a non farsi assumere."
"Dubito che ci riuscirai."
"Non temere Vee, questa è solo un'altra missione per Super Shadows."



Donne non vi preoccupate, se avete dei problemi, non esitate a chiamare Super Shadows! XD
Thanks to:
LA dreamer: qui Matt è proprio stupido però è shoccato, poor.
Adoro quando le lettrici mi fanno sapere qual'è il pezzo che hanno preferito! ^^
Thanks.
_sory_: su dobbiamo compatirli entrambi, cavolo. Sono due traumatizzati. Kiss.
jessromance: ecco il nuovo capitolo amorA *____* ti lovvo troppo
ms_reverie: quell'idiota non si è confidato con la sua anima gemella -.-"
Lady_Of_Sorrow: poor Matt, non me lo trattare male XD
Grazie per tutto.
kikiF7: dear, anch'io mi faccio le idee strane su Matt *_______* siamo due casi persi.


Grazie a tutti.
Kisses.

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Capitolo 12
*** Regrets are killing me from inside ***


Capitolo 12:
Regrets are killing me from inside


Kate P.O.V.

E' tutta la mattina che non faccio altro che compilare questi moduli. Non potrebbero assumermi e basta?
Sbuffo e il flusso dei miei pensieri viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta. Se è di nuovo la vicina a cui è finito lo zucchero, questa volta le sbatto la porta in faccia.
Quando invece giro la maniglia, mi ritrovo faccia a faccia con Matt. Perchè proprio lui? Forse la vicina non era tanto male...
"Buongiorno." lo saluto atona.
"Ciao Kate." risponde con un sorriso, scoccandomi un bacio sulla fronte. Corrugo la fronte e lo fisso stupita, mentre lui fa spallucce. Lo faccio entrare e lui si guarda intorno.
"Dov'è Belle?"
"Sta ancora dormendo. Ti prego, non svegliarla."
"Non preoccuparti, meglio così. Devo parlare con te."
Faccio una smorfia e poi mi faccio seguire fino alla cucina. Ci sediamo esattamente come l'altra mattina nella nostra ultima discussione. Si prevedono tempeste, me lo sento.
"Zacky mi ha detto che stai cercando lavoro." inizia, guardando con freddezza la pila di fogli.
"Sì, infatti."
"Perchè?"
Alzo il viso dal tavolo.
"Perchè devo pur campare in qualche modo." rispondo ovvia. Non tutti abbiamo risorse inesauribili di denaro, purtroppo.
"Ma tu sai che io darò a Belle tutto ciò di cui avrà bisogno..."
Lo interrompo con un cenno della mano.
"Lo so, lo so. Solo che anch'io mangio, sai com'è." dico scocciata, alzandomi per riempire due tazze di caffé.
"Non voglio che tu vada a lavorare."
"E io non voglio i tuoi soldi." ribatto dura, infastidendolo. A me non fa paura, è più buono del pane infondo.
"Perchè dobbiamo sempre litigare? Tu non vai a lavorare così siamo tutti felici e contenti." propone con un sorriso, sperando di impietosirmi ma davvero, io non so che farmene.
"Saresti solo tu quello felice e contento Matt, e lo sai. Io non voglio pesare sulle tue spalle solo per via di Belle. Voglio essere indipendente e libera di comprare quello che voglio con i miei soldi. So che tu mi daresti tutta la libertà, ma poi sarei io quella che si sentirebbe a disagio."
Mi volto verso il lavandino e poco dopo sento i suoi passi avvicinarsi. Mi cinge da dietro, poggiando la testa sulla spalla. Cerco di fare un passo per sgattaiolare dalla presa ma lui la rafforza, prima di baciarmi il collo.
"Matt... Matt che stai facendo?" chiedo, percossa dai brividi.
"Ti sto baciando..."
"Quello l'avevo capito anch'io..."
Mi interrompe mordicchiandomi il lobo dell'orecchio. Questo ragazzo mi vuole morta, ormai è ufficiale.
"Smettila, dai." protesto. Anche se provo a divincolarmi, è troppo forte per me.
Le sue mani percorrono le mie costole, cercando un modo per liberarmi dalla maglietta. Mi fa voltare e poi sfiora il suo naso contro il mio, facendomi rabbrividire per l'eccitazione. Non mi ero mai accorta di desiderarlo tanto, ma ciò non vuol dire che cederò.
Io... io non posso.
Finalmente mi bacia sulle labbra e nonostante una parte di me mi sta urlando che tutto ciò è sbagliato, le schiudo lasciando entrare la sua lingua. Una delle mia mani scivola sulla cintura dei suoi pantaloni, sfiorando la sua eccitazione ormai evidente.
Non riesco a far a meno di sorridere sulle sue labbra.
"Che c'è?" chiede dividendosi e guardandomi negli occhi, con il viso arrossato.
"Niente."
Scuoto la testa e poi finalmente riesco ad allontanarlo.
"Piccola che... che è successo?"
"Matt, non posso."
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" domanda preoccupato.
"No, non è colpa tua." Gli sfioro una guancia. "In me c'è qualcosa che non va, tu sei apposto. Sembrerà assurdo ma io ho ancora i rimorsi."
Abbassa il capo.
"Mi disp..."
"No, non fa niente. Posso capirlo." mi interrompe. "Vuoi che imbuchi queste domande di assunzione?"
Annuisco.
"Sì... grazie." rispondo stranita.
Prima non voleva che andassi a lavorare e adesso vuole spedirmi persino i moduli. Boh.



Anche oggi doppio aggiornamento! ^^ Scusate, ma non ho niente da fare...
Kate è un'aliena u.u Matt la bacia e lei lo allontana... >.<
Non so davvero come commentare questo capitolo quindi, boh XD
Thanks to:
ms_reverie: hai ragione, Zacky si sta ingrassando troppo u.u
jessromance: tesora, anch'io scapperei nel sentire Matt con voce fredda, è pur sempre il re dell'ombra.
Scusa se nemmeno in questo capitolo c'era Jimmy ma lo farò entrare in scena il prima possibile XDD Ti amo...<3
_sory_: la filosofia di Matt è esattamente quella della mantenuta. E' stupido, un po' come tutti gli A7X d'altronde, hanno strani pensieri XDD
Dai Zacky alla fine ragiona, quando si impegna...
LA dreamer: forse Super Shadows questa volta non ce l'ha fatta ma lui è un super eroe e perciò troverà una soluzione *sguardo trionfante*
Anch'io spero che ti torni Internet se no come faccio eh, me lo spieghi? XD Bacioni.
Emy_Cadaver: *___________* Super Shadows è un mito, nevvero?
Sono sempre felice che apprezzi. Kisses.
ioamolacocacola: anche te super fan di Zacky? Anime gemelle *_______* anche se io li amo tutti ma vabbé, Zacky è Zacky u.u
Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Baci.

Thanks also to:
1 - Anna94_17 
2 - chemical_angel
3 - Elyrock 
4 - federikaBis 
5 - FrankieLou 
6 - ioamolacocacola 
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19 - __darklily__


Glo.

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Capitolo 13
*** What's Her Name? ***


Capitolo 12:
What's Her Name?


"Pronto?" inizio premendo il tasto verde del cellulare, dopo aver inserito il vivavoce.
"Ciao Matt... dove sei?" risponde Jimmy, dall'altra parte.
"Ehm... sono imbottigliato nel traffico. Sono passato da Kate e adesso stavo per tornare a casa."
Premo il clacson e poi impreco, contro quell'idiota davanti a me che non accelera nonostante sia scattato il verde.
"Dai vieni qui al bar. C'è anche Johnny." mi incita.
Sbuffo scuotendo la testa, incapace però di nascondere un sorriso.
"Jimmy, sono le undici del mattino. Non è ora per bere."
"Matt! Non dire eresie, Cristo Santo! E' sempre ora per l'alcool!"
"Va bene, va bene." mormoro. "Sto arrivando."
Arrivato davanti al locale, parcheggio e poi entro. Jimmy e Johnny sono seduti al bancone, già troppo allegri.
"Buongiorno ragazzi."
Jimmy mi saluta con una pacca sulla spalla, l'altro con un sorriso.
"Una birra." dico al barista. "Segna sul conto di Jimmy."
Il batterista mi rivolge uno sguardo truce, e quasi mi stupisco che non mi sia saltato addosso.
"Su amico, non fare il taccagno."
Prendo la mia bibita e inizio a sorseggiarla lentamente, disperdendo il mio sguardo nel vuoto.
"Che ci facevi da Kate?" mi chiede Johnny, con fare malizioso.
"Niente di ciò che pensate voi due." rispondo sospirando. O almeno, io ci ho provato ma lei ha categoricamente rifiutato."
"Male, male. Ma tu sei Matt Shadows, santa merda, il Dio del Sesso!" esclama il batterista. Perfetto, è già ubriaco.
"Ti prego Johnny, fa qualcosa." riprendo rivolgendomi verso l'altro. "Trova un modo per farlo smettere di bere, non può essere sempre ubriaco."
"Lo so." risponde il bassista, amareggiato. "Ma ormai non da ascolto più nemmeno a me."
Scuotiamo la testa mentre il mio senso di insoddisfazione cresce. Devo dirlo a qualcuno, o rischio di scoppiare.
"Johnny." inizio prendendo un respiro. "Kate mi ha chiesto di spedirle dei moduli d'assunzione e io le ho detto che l'avrei fatto ma alla fine non ci sono riuscito. Però mi sento in colpa."
"Matt, ti conviene farlo subito perchè prima o poi lei lo scoprirà, è inevitabile. E saranno cazzi."


Val P.O.V.

Scendo dal taxi trovandomi davanti all'hotel, illuminato e maestoso. Dopo aver trattenuto un risolino, mi sbrigo ad entrare quasi correndo. Fremo dalla testa ai piedi, percossa da tremiti eccitati al solo pensiero che sto per rivederlo. Rivolgo un sorriso alla signorina alla reception, prima di vedere Brian arrivare verso di me con un pacchetto di sigarette. Starà andando fuori a fumare.
"Ehi Val!" esclama appena alza lo sguardo. Si avvicina per baciarmi sulle guance. "Vado a farmi una sigaretta."
"Matt è in camera?" chiedo.
"Ehm sì... dovrebbe." risponde teso per poi allontanarsi velocemente, come se fosse di fretta.
Inarco le sopracciglia e mi avvio verso l'ascensore. Aspetto il tipico 'plin' prima di entrare e appoggiarmi alla parete. Pigio il pulsante del terzo piano dove si trova la camera di Matt. L'ascnesore si ferma e io cammino verso la sua stanza. esito un istante davanti alla porta, prima di sfiorare la maniglia. Invollontariamente mi accorgo che è aperta. Sempre il solito sbadato.
Mi decido ad entrare, schiudendola lentamente per farla cigolare il meno possibile. Noto subito l'enorme profilo del mio ragazzo e non riesco a trattenere un largo sorriso. Faccio qualche passo cerso il letto prima di accorgermi che non è solo. Tra le sue braccia dorme una ragazza che avrà all'incirca la nostra età, ma sembra molto più giovane. I suoi capelli giacciono sulle lenzuola lasciando scoperto il viso. I tratti sono gentili e poco pronunciati.
Rimango non so per quanto tempo a guardarli mentre sento le guance avvampare, ma non per la rabbia. Ciò che provo è solo delusione mista a gelosia. Sono delusa da lui ma gelosa di lei.
Matt me l'aveva promesso, mi aveva promesso che non mi avrebbe più tradita con una delle solite groupie perchè io valgo di più, perchè sono io la sua fidanzata. Balle.
Goccioline umidicce scivolano lungo le guance e perciò decido che è meglio andare. Tornerò a casa, aspettando una delle sue tante chiamate in cui mi dirà che gli sono mancata da morire.
Torno nella hall e poi esco fuori, dove incontro Brian che fuma ancora. Appena vede le mie lacrime, arrossisce e volge il viso dall'altra parte.
"Come si chiama?" chiedo così, giusto per fare conversazione.
"Non ricordo bene. Credo Kate, o qualcosa del genere. Non l'ho neanche vista, me l'ha gridato Matt mentre la portava via." risponde mentre la tensione si fa sempre più tangibile. "Mi dispiace, davvero. Lui però ti ama."
Ecco, ci risiamo. Gli Avenged Sevenfold sono solo una banda di cazzoni ingaggiati da Matt per parargli il culo.
"Hai una sigaretta?"



Scusatemi tanto per aver lasciato in sospeso questa storia per un bel po' e per non aver fatto un grande aggiornamento.
Non mi soddisfa per niente questo capitolo.
Ora vi lascio, devo scappare.
Bacioni.

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Capitolo 14
*** Why Don't You Marry Me? ***


Matt p.o.v.

“Matthew Charles Sanders!” Sobbalzai e alzai la schiena mettendomi a sedere sul divano.
“Che c'è tesoro, che succede?!”
Si avvicinò a me con passo deciso e i pugni chiusi per la rabbia.
“Osi chiedermi che succede? Tu?!” Sospirò tirando indietro un ciuffo di capelli che le copriva parte del viso. “Johnny mi ha detto che non hai mandato un bel niente, razza di testone.”
Sbuffai.
Pettegolo di un nano.
“Siediti un momento, vieni.” dissi serio, battendo una mano sul divano.
Anche se di malavoglia, mi accontentò.
“Ascolta non voglio privarti della tua libertà o indipendenza. Non sono queste e mie intenzioni anche perchè non ne ho il diritto. Solo che Belle occupa gran parte delle tue giornate e per di più tra poco inizierà il tour e non sarò così presente... Non voglio che la mia piccola venga sbattuta da una baby-sitter all'altra o cose del genere. Voglio che stia con la sua mamma, puoi capirlo?”
Kate aveva ascoltato tutto senza battere ciglio, fissando il pavimento. Improvvisamente aveva assunto un'espressione così stanca.
“Lo capisco perfettamente ma anche se accettasi la tua proposta, ti impedirei di avere una vita privata. Sarei sempre il terzo incomodo.”
Sorrisi dolcemente, era impossibile contenere quel calore che partiva dall'interno ogni volta che la guardavo. Sentivo il bisogno impellente di cancellare la tristezza dal suo volto perchè ogni sua sensazione o stato d'animo si triplicava in me.
Passai un braccio sulle sue spalle per attirarla a me e poi le scoccai un leggero bacio sulla tempia.
Ma la mia vita privata sei tu, Kate. La mia vita sei tu.”
Quando terminai la frase mi ritrovai le sue labbra sulle mie, con una grinta che non aveva mai tirato fuori. Mi spinse facendomi sdraiare mentre cominciava a baciarmi i collo.
Presto le posizioni si invertirono e le nostre t-shirt vennero sfilate quasi simultaneamente.
“Amore...” mugolò non appena la mia mano scese verso il basso ventre.
“Che c'è?”
Sorrise maliziosamente e stringendomi le braccia al collo mi baciò con passione.
Il nostro amore si consumò tutto per la seconda volta, con molto più desiderio e consapevolezza.
“C'è un'ultima cosa che devo dirti amore mio.” esclamai quando ci ricomponemmo, andando a frugare nella tasca della giacca appesa all'ingresso.
Tornai in salotto con una scatolina blu.
Probabilmente Kate aveva già capito tutto, perchè spalancò gli occhi scuotendo la testa.
Come si conviene alla tradizione mi inginocchiai dinanzi a lei pronunciando la fatidica frase:
“Kate, mi vuoi sposare?”


Kate p.o.v.

Mi guardai di nuovo allo specchio avvolta n quel candore, con le lacrime agli occhi.
Tutto quello che mi stava accadendo era molto più di quanto desiderassi per la mia bambina e per me. Ormai avevo superato il lutto di Oliver ed ero pronta ad amare di nuovo.
“Sei bellissima, signora Sanders.”
“Zacky!” urlai notando il chitarrista alle mie spalle grazie al riflesso nello specchio. Lo abbracciai con un bacio sulla guancia.
“Allora sei emozionata?”
“Da morire, potrei svenire da un momento all'altro per la tensione.” I miei occhi caddero sul papillon storto. “Disastro di un testimone fatti dare una sistemata avanti.”
“Ah tesoro non per darti più preoccupazioni, ma Belle ne sta combinando di tutti i colori di sotto. Johnny ci ha salvati dalla catastrofe quando stava per sporcarsi il vestitino con il cioccolato che le ha dato Jimmy per farla stare buona.”
Ridacchiai incapace di arrabbiarmi.
“Se succede qualcosa a mia figlia, strozzerò il vostro batterista ficcandogli le bacchette i gola. Voglio che tu lo sappia.”
“Andrò a riferire. Avanti principessa sbrigati, che il dolce principe sta già andando in chiesa.”
“Grazie per avermi tranquillizzata Vengeance!” esclamai ironica, un'istante prima che chiudesse la porta.
Avanti Kate ce la puoi fare, ti stai solo sposando.


Matt p.o.v.

Strizzai gli occhi continuando a fissare la porta della chiesa gremita, dall'altare. I secondi sembravano interminabili.
Avevo bisogno di vederla.
I miei amici erano già tutti seduti ai primi banchi insieme alla mia piccola Belle, che mi salutò con la manina paffuta.
“Ciao papà!” disse a basa voce.
Ricambiai il saluto con un sorriso. Avvertivo ancora un tuffo al cuore quando mi chiamava 'papà', era ancora tutto così strano!
All'improvviso tutti i presenti si voltarono indietro ad ammirare la mia futura moglie avvicinarsi. Non era per nulla goffa come , come temeva di apparire, ma elegante e semplice.
Ci sorridemmo, quando ci trovammo l'uno di fronte all'altro.





Buongiorno cari lettori!
Sono consapevole che era quasi un anno che non aggiornavo questa storia (per chi non l'avesse capito è l'ultimo capitolo XD) ma grazie alla mia adorata LA dreamer che mi è stata dietro per tutto questo tempo, sono riuscita a buttare giù questo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto, e ringrazio chiunque abbia commentato e letto questa fic.
A proposito... quest'ultimo capitolo è tutto per te amore mio.

Dominil.

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