Breath in me

di Naife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vivere ***
Capitolo 2: *** intervista ***
Capitolo 3: *** Normalità ***
Capitolo 4: *** Ostacolo ***
Capitolo 5: *** LA fine dell'inizio. Breath in me ***



Capitolo 1
*** Vivere ***


TITOLO: Breath in me

TITOLO:  Breath in me

 

GENERE: Romantico, triste, crudo, hetslash, tragico

 

AUTORE: Naife

 

SERIE: HARRY POTTER

 

PAIRING: Tom x Liza

 

RATING: OOC (Spero di no, ma lo metto per sicurezza..) Hetslash, e forse AU

 

DISCLAIMER: I personaggi, in questo caso Tomas Marvolo Riddle, Silente non mi appartengono, come non mi appartiene Hogwards, ne Hogsmeade…ecc ecc…

 

RINGRAZIAMENTI: A tutte le persone e non che mi incitano a proseguire..

 

NOTE: Molto strana, mai letto nulla di simile…Siccome la storia è ambientata negli anni di Tom, alias Voldemort, Non ci sono ne Harry Potter, ne Ron Weasley, alcun Malfoy, ne i Malandrini…infatti Tom Riddle è più piccolo…

Per quanto io sappia (poco…) Quando la camera dei segreti è stat aperta, Voldy era in 5, vero?

Bhè, mentiamo…adesso è in 7°….AHAHAH..

 

 

Dedicata al mio piccolo(!) ornitorinco, a cui sicuramente la storia non piacerà…!^^

 

                                              Breath in me

 

Seduto su uno dei divanetti più comodi della sala comune, un ragazzo dai capelli ala di corvo, e dai profondi occhi scuri, tra il blu petrolio e il nero, si sfregava le mani.

“Freddo Tom?” Una voce lo destò dai suoi pensieri.

“Già…” Rispose il ragazzo, alzando lo sguardo.

Alto, biondo, occhi castani….eccolo Matthew Greent.

Di sicuro uno dei suoi migliori amici.

Forse l’unico, migliore amico.

Non era molto bello.

I capelli sempre ordinati, biondo paglia, gli occhi grandi, forse troppo, con una leggera ombra di barba..

Eppure orde di ragazze lo amavano alla follia, pronte a tutto per un solo sguardo di Matt.

E Tom sapeva il perché.

Matt era un ragazzo estremamente sexy, e il suo sorriso era radioso.

“Dovevamo essere smistatati Griffondoro o Corvonero, in una torre…” Disse con rammarico il biondo, con una faccia buffissima.

“Non essere sciocco, Matt! Sai che soffro di vertigini!” lo rimbeccò il moro, facendogli posto sul divanetto.

Matt gli sorrise, facendo tremare appena l’ombra di pizzetto biondo sotto il labbro.

“Ah, caro Riddle! Non ci resterà che morire di  freddo!” Disse accomodandosi.

“bhè tu di certo puoi farti riscaldare da metà Hogwards!” lo punzecchiò malizioso Tom.

“Tu no, eh?”Gli rispose l’amico a tono.

“Vero!Dimentico sempre!” Disse Mettendosi una mano sulla fronte teatralmente “Liza!”

Tom lo guardò male.

“Ahahah…” Sibilò sarcastico.

“Scemo…dai…lo sai che non lo direi MAI a nessuno…”

“Mi fai paura quando fai così!”

I due amici si misero a ridere complici.

 

 

“Possibile che tu sia sempre Attento?” Sussurrò Matt ad un Tom che prendeva appunti.

“E tu sempre distratto?” Gli rispose.

Matt distese le gambe e gli scoccò uno sguardo finto offeso.

“Così, se prendete una teiera..” Continuava il professore di Trasfigurazioni, Albus Silente, un uomo da gli occhi intelligenti e una liscia barba bianca.

I Serpeverde del 7mo anno facevano lezione con i Grifondoro.

E tra i grifondoro c’era lei…bassa, capelli Castani chiari, quasi biondi, occhi tra il verde e il nocciola, intelligenti, grandi ed espressivi.

Fisico asciutto…Liza.

Tom ne era assolutamente cotto.

DI tutte le ragazze che gli sbavavano dietro, lui era andato a prendersi una sbandata per una Grifondoro, che non corrispondeva!

Il moro si dava ogni volta dello stupido.

Solo Matt sapeva cosa provava per Liza….Liza Liza Liza…..! LIZA!

Che bel nome Liza…pensava spesso Tom.

“Tom, ti dispiace venire a fare un esempio?” Silente lo chiamava.

E lui, come se fosse stato realmente attento, si alzò, e trasfigurò la teiera in un portaombrelli, come richiedeva l’esercizio.

“Bravo, Tom. 5 Punti a Serpeverde!”

Il moro si risedette, ricevendo una lieve gomitata da Matt che gli sussurrava “Secchione!”.

Sentiva gli sguardi degli altri studenti addosso, ma era abituato…infondo era lo studente più brillante di Hogwards..

Si guardò intorno, notando che Liza lo stava guardando.

Il cuore gli mancò un battito.

Gli sorrise, scoprendo i denti grossi, e Tom arrossì visibilmente.

Perché era così dannatamente sensuale e bella?
Lei sbatté le lunghe ciglia, sicuramente rimmate, e accavallò le gambe.

Tom si agitò un attimo nel banco, dov’era il suo maledetto sangue freddo?!

Poi, come tutto era successo, tutto finì, e gli studenti ripresero a seguire le lezioni.

 

 

“Dici?”

“ No, non dico, ne sono sicura!”

Due ragazze, entrambe avvolte da una sciarpa rosso oro, passeggiavano nel parco freddo di Hogwards.

“Tom Riddle ti sbava dietro, cara Liza!”

 “Ma…a me non interessa..”

“Credo tu sia l’unica! Hai visto come è bello? E’ così dannatamente bello, affascinante…”

“Ok, ok, non decantare le innumerevoli lodi di Riddle, già le so!” cercò di persuadere l’amica, Liza, dal canto suo, sembrava totalmente estranea al fascino del Serpeverde.

Però, Tom era brillante a scuola, estremamente intelligente, bello..

Certo, avrebbe potuto arrivare in alto, Ministro…

…o forse no…

Avrebbe potuto diventare qualcuno di più importante, qualcuno più amato ed odiato..

Avrebbe di certo cambiato il mondo; Tom.

O almeno, aveva le carte per farlo, e Liza lo avrebbe aiutato.

Assolutamente…per fare grandi imprese si ha bisogno di una persona che ti dia una piccola spinta…

E ad aver dato la spinta a Tomas Marvolo Riddle, per diventare Lord Voldemort, è stata una Grifondoro, Elizabeth J. Kleen.

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Capitolo 2
*** intervista ***


Matt e Tom stavano giocando a “Indovina chi” un gioco di loro invenzione.

A scacchi Tom era imbattibile, sparacchiocco era un gioco stupido e non avevano certamente voglia di giocare a gobbiglie.

Sdraiati sul letti del biondo, entrambi pancia in su ridevano come matti.

“E…indovina chi a chiesto alla Billent di mettersi insieme?” Chiese Matt riprendendo fiato.

“Boh…dopo quello che ho saputo anche Trevor potrebbe averglielo chiesto…!” Ironizò Tom con il fiatone.

“E’ ESATTO!” Riprese a ridere il biondo, come un pazzo.

“Ma dai?” Tom era allucinato.

Matt annuì con la testa…”già…”

“Incredibile..il mondo gira alla rovescia e noi non lo sapevamo!” Il moro si mise una mano sotto la testa, accoccolandosi di più.

“Si! Dai, allora potresti anche metterti con Liza!”

“Perché non ti trovo divertente, Greent?”

“Perché non hai umorismo, Riddle! Ahahaha!” Il biondo riprese di nuovo a ridere.

Tom sorrise, rendendosi conto che l’amico era importantissimo, senza Matt, Tomas si sarebbe sentito perso.

 

 

 

“Bhè, si, trovo che tu abbia le carte per farlo!”

Il preside, il professor Geniouse pensava alla proposta fatta dall’alunna di settima, Liza Kleen.

LA ragazza sorrideva raggiante.

“Ovviamente, per il gossip e il divertimento degli alunni?”Chiese il vecchio preside con un sorriso sospetto.
”Si professore!”

“Essia!” Sospirò, pensando che il pettegolezzo, in fondo non fa male a nessuno.

 

Liza uscì che era al settimo cielo!

Aveva ottenuta la direzione del giornalino scolastico!

Appena uscì dalla presidenza saltò gioiosa e sussurrò un “Evviva!”

Non pensate che Liza sia un qualunque ragazzina frivola, e neppure una normale 17 interessata al gossip!

Aveva chiesto al vecchio Geniouse il permesso di creare  un giornalino solo per lui…

Per avere una scusa…

Per avere una scusa per passare un po’ di tempo con lui, quello che stava diventando la sua ossessione…lui, Tom Riddle!

 

 

“Cosa?” Tom spalancò la bocca sorpreso togliendosi dagli occhi scuri i capelli ala di corvo, leggermente lunghi.

Liza l’aveva fermato alla fine della lezione di pozioni.

“L’eco di Hogwards ti vuole intervistare, Riddle!”

“L’eco di Hogwards?”

“si, ho creato un mensile…Sono la direttrice, e siccome tu sei un soggetto interessante, ho deciso di intervistarti.”

Tom, ebbe la sensazione che se anche lui non avesse voluto la ragazza lo avrebbe costretto.

“O..Ok!”

Infondo, avrebbe passato un po’ di tempo con la ragazza che gli piaceva.

“Perfetto!” Disse illuminandosi, anche se per nulla sorpresa.

“Alle otto e mezza, sala comune grifondoro. La parola d’ordine è giuggiola. Tranquillo, la cambiamo ogni mese.” Disse infine, osservando l’espressione stupita di Tom.

 

 

“Giuggiola!” Disse chiaramente il ragazzo con i capelli scuri davanti al ritratto della signora grassa.

“Entra!” Rispose lei, spostandosi, rivelando un passaggio.

Il serpeverde dovette inchinarsi per riuscire ad arrivare alla sala comune.

Si, se l’aspettava proprio così.

Grande, accogliente sfarzosa…piena di gente che urlava, rideva…

Calda.

Molto più calda di quella dei Serpeverde.

“Ah, Tom!” Una voce lo raggiunse.

Liza stava seduta vicino alla finestra che dava sul campo da Quiddich.

Un lungo brivido percorse la schiena di Riddle. Lui soffriva dannatamente di vertigini.

“Ciao Liza” Attraversando la Sala comune, molti ragazzi si girarono.

Lui li ignorava, come ignorava la finestra.

Cosa ci faceva Tom Riddle nella torre grifondoro? E soprattutto, un Serpeverde?

Liza, vedendo tutti i suoi compagni calamitati verso il moro decise di tranquillizzarli  “E’ con me! Lily- disse poi rivolta ad una ragazzina di terza-portami delle pergamene e una penna prendi appunti!” La ragazzina si alzò immediatamente dalla poltrona per andare a cercare le cose richieste. Tom era sconcertato. Era una ragazza molto autoritaria! E soprattutto le ubbidivano tutti!

“Io e Tom- proseguì, visto che nella Sala Comune era sceso il silenzio, osservandoli- non vorremmo essere disturbati. Vi pregherei di non farlo”

E così, La ragazza bionda si girò su se stessa, facendo oscillare pericolosamente la gonna che le arrivava alle ginocchia.

Tom deglutì.

C’era bisogno di tutto il suo sangue freddo.

Quando entrarono nel dormitorio, Liza si stravaccò su quello che sembro un letto a baldacchino comodissimo.

“Siediti” Gli ordino.

Lui eseguì elegantemente.

“Bene! Aspettiamo solo Lily..immagino tu la conosca!” Disse scoprendo i denti gradi e portando dalla spalla ad all’altra i lunghi capelli lisci.

“Si” Disse solo il Serpeverde.

La conosceva.

Gli aveva chiesto di andare al ballo con lei lo sorso anno.

Era molto carina, occhi smeraldo e capelli rossi, ma all’epoca aveva quasi dodici anni.

E lui, ok che non era tutto questo latin lover, però dodici anni…

L’entrata della ragazza in questione lo ridestò dai suoi pensieri.

In mano portava delle pergamene, una piuma e dell’inchiostro.

Appena vide Tom arrossì lievemente, balbettò qualcosa e posò tutto sul letto dove c’era Liza.

Lei la ringraziò glaciale.

“Vai pure. Se abbiamo bisogno, sappiamo dove trovarti.”

Lily se ne andò, chiudendo dolcemente la porta, e la bionda posò di nuovo lo sguardo sul ragazzo che sedeva sul letto affianco al suo.

“Bene…” Prese la piuma, e con lingua bagnò la punta.

“Incantos” Sussurrò, e la bacchetta cominciò a fluttuare a mezz’aria, in attesa di discorsi compromettenti.

Liza accavallò le gambe, distendendosi ancora di più, reggendosi la testa con il braccio sinistro.

“Iniziamo! Gentili lettori, qui è Liza J. Kleen che vi parla, che intervista Tom Riddle, un serpeverde molto amato…Ciao Tom!” Pronunciava le parole molto chiaramente, sembrava nata per questo…con un gesto incitò il ragazzo a parlare.

“Ciao Kleen” Iniziò, riacquistando il sangue freddo.

“Chiamami Liza! Allora..nome completo?”

“Tom Marvolo Riddle”

“Marvolo? Che strano…”

“Mio nonno si chiamava così..invece…per cosa sta quella “J”?” Chiese lui.

LA ragazza sorrise.

“Judith..non che io di giudizio ne abbia molto..:” Disse pensierosa.

“Si dice in giro che tu sei il discendente di Salzar Serpeverde!” Disse  entusiasta la ragazza, facendo schioccare la lingua, ignorando la domanda di prima.

Tom osservava nervoso la piuma, che frenetica ballava sulla pergamena.

“Si…si dice!” Riprese e Guardare Liza che sbatteva gli occhi civettuola.

“Si dice o è?”

“Bhè, a quanto pare lo sono…si.”

Un brivido di eccitazione passò per la schiena della grifondoro.

“Quindi sei rettilofono?”

Tom non rispose subito…si, era rettilofono, però gli scocciava dirlo..ma lei era Liza…e lui non avrebbe mentito…

“Si” Ammise poi sospirando.

“Rettilofono…e quando l’hai scoperto?”

“Quando ero ancora bimbo”

“Come si sente ad essere il ragazzo più carino della scuola?”

Tom arrossì lievemente. Magari anche lei la pensava così.

“Si…ecco…ci sono ragazzi carini come me, o forse di più…”

Senza farlo vedere, o almeno così sperava si stava contorcendo le mani sotto il mantello.

Era così imbarazzato e teso!

“Non giochiamo al finto modesto, Tom! Ci chiedavamo, noi donne Di Hogwards come mai non ti abbiamo mai visto in compagnia femminile…sempre con il caro Greent! Non è che i due più carini della scuola…?”

“no!” cercò subito di riparare Tom, osservando l’espressione maliziosa della bionda.

Lei schioccò di nuovo la lingua, soddisfatta.

“Tranquillo…ho quasi finito..un ultima domanda, Tom. Tra il bene e il male, cosa scegli?”

Tom la osservò stupito.

Quelle domande non erano che un pretesto per fare quest’ultima.

Non era stupida, oltre che maledettamente affascinante.

“Bene” Sussurrò.

Lei sorrise, anche se il sorriso aveva un che di gelido.

“Ricorda, Tom, ricorda…dipende da dove sta la causa. Se io ho fede in una causa la seguo ovunque, nelle tenebre e nella luce…

“…”

Tom si alzò, sorridendo educatamente, le diede le spalle.

Voleva uscire!

Adesso…aria….

“E’ il fine che giustifica i mezzi”

La voce dolce e autoritaria di Liza lo raggiunse appena lui aprì la porta.

Si voltò.

Gli occhi maliziosi di lei incontrarono quelli glaciali di lui.

“Facciamo sesso, Tom?” Chiese, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

La penna smise di scrivere e si posò automaticamente su una secretaire.

Lui la guardò con crescente desiderio.

La gonna leggermente alzata, i capelli scompigliati appena…

Si tolse il mantello e si sdraiò sul letto.

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Capitolo 3
*** Normalità ***


Quella mattina, tutti gli studenti sfogliavano divertiti il giornalino, “L’eco di Hogwards” con i voti migliori del mese, i pettegolezzi, e ovviamente, l’intervista a Tom Riddle.

Quando quest’ultimo entrò in Sala Grande, tutte le ragazzine lo indicarono ridacchiando.

Si sedette seccato al tavolo dei verde argento, e si versò del succo di zucca.

“’Morning, Tom” lo salutò dolcemente Matt.

“’Morning Matt…cosa succede?” Chiese notando l’espressione sul volto dell’amico.

“Oh, niente!” Aggiunse, chiudendo il giornale.

“Anche tu a leggere quello?” Il moro indicò “L’eco di Hogwards”.

“Quello, come dici tu, è il giornale della tua amata Liza! Comunque si! L’intervista è interessante! Leggi!” E gli porse il giornale.

 

“Iniziamo! Gentili lettori, qui è Liza J. Kleen che vi parla, che intervista Tom Riddle, un serpeverde molto amato…Ciao Tom!”

“Ciao, Liza!”

“Emozionato?”

“Un po’…nessuno mi aveva mai intervistato!”

(Si toglie i capelli semi lunghi dagli occhi petrolio e sorride ammiccante)

“Ma dai…sarai abituato ai complimenti e alle attenzioni!”

(Rido!)

“Bhè, ammetto, si! Comunque mi fa sempre piacere riceverne!”

(Ride!)

“Come si sente a essere uno dei ragazzi più amati di tutta Hogwards?”

“Fortunato, decisamente!”

“Però, noi donne abbiamo notato che sei sempre in compagnia di Matthew Greent…non c’è del tenero?”

(Tom sorride)

“Innanzi tutto salutiamo Matt! Poi, no, ma neanche del duro!”

(Fa l’occhiolino)

(Non pensavo che oltre molto bello fosse anche spiritoso!)

“bhè, ti saluto, Tom! Devo ancora dedicarmi alla rubrica!”

“Buona fortuna, Liza!”

 

 

Tom chiuse il giornale con una smorfia.

Matt sorrise.

“Dannata Liza! Io ho detto giusto un quarto di quello che ho scritto!”

Grugnì verso il tavolo dei grifondoro, ma la ragazza era intenta a ricevere dei complimenti da dei tassorosso sognanti.

“ma dai…almeno sono vere! Pensa poteva dire che sei gay e che te la fai con me ogni santa notte!” Esclamò ironico

“Dio santo, che fastidio! Se penso…”

“Se penso?”

“Bhè..” Tom abbassò lo sguardo leggermente imbarazzato.

“Ieri lo abbiamo fatto…”

“E finalmente, dopo diciassette anni di seghe, Tom Riddle ha dato! Yuppie!” Tom gli tirò un ceffone su capo, sorridendo.

“Scemo, che ci sentono!”

Infatti qualche serpeverde si era girato curioso.

“Com’è stato?” Chiese poi Matt, abbassando la voce.

“Bhè…direi fantastico!”

“Era vergine?”

“No, non credo! Cioè, niente sangue, niente urla immani di dolore..”

“E adesso che fate, vi frequentate?”

“Non penso..vedi? E’ troppo civettuola con gli altri!”

Matt osservò  i tassorosso svenevoli con la grifondoro.

“Bhè, meglio di niente!”

Anche Matt avrebbe dato molto per fare l’amore, solo per una notte, con la persona che amava.

Il biondo gli porse una tazza di caffè.

Il Moro lo bevve senza aggiungere ne latte ne zucchero.

“Bleah…sai cosa dicono delle persone che non aggiungono nulla al caffè? Dicono che sono anafettive..e che scopano poco!”

Il compagno gli fece uno smorfia giocosa.

Tom, dal canto suo, non sapeva se dire all’amico quello che la ragazza gli aveva chiesto..tra bene e il male…

E’ il fine che giustifica i mezzi…

Ci aveva messo così tanto a riuscire a “Calmarsi”

Sentiva come una stretta allo stomaco ogni tanto, lo sapeva, era il suo vero io…

Quando era all’orfanotrofio si sentiva più appagato..poteva fare del male, poteva…

“Prendi un caffè, Riddle..mi sembri stanco”

Gli sussurrò Matt porgendoli una tazza.

Il moro annuì, e bevve a brevi sorsi la bevanda.

Era Matt, forse…che gli dava quello che lui aveva sempre desiderato…una famiglia…ma allora perché questa sensazione?

Questa sensazione di paura…

“Dormito bene, Tom?” Una mano sulla spalla.

Tom la osservò.

Unghie lunghe e curate, quadrate.

“Grazie, Liza. Si”

Lei se ne andò soddisfatta.

Matt era sempre più sconcertato.

“E da quando sei così gelido? E poi, con lei?” Chi chiese bisbigliando.

“Le interessa solo dare spettacolo, Matt…”

Il biondo guardava l’amico alzarsi, tra un po’ avevano pozioni, con le sensazione che stava succedendo qualche cosa.

 

 

Non riusciva a dormire.

Dannazione, Tom! Dormi!
Dormi, Dormi, Dormi, Dormi…

 

Alla fine, decise di andare a fare un giro.

Andò nelle cucine, chiese agli elfi domestici due brioche alla crema, (le sue preferite) e una camomilla.

Mangiò in sala grande, come se niente fosse.

Come se i 5 tavoli, compreso quello degli insegnanti, vuoti e la stanza buia non lo soffocassero.

Accese una candela.

Bevve a brevi sorsate la camomilla.

Si sentiva perso.

Non sapeva chi era…e le parole di Liza lo stavano tramortendo..

Cosa volevano significare?

E aver fatto sesso?

Era per una voglia sua, o l’aveva fatto per uno scopo preciso?

Addentò la brioche, perplesso.

Qualcosa lo stava trasportando via, come un onda troppo grossa, potente per essere fermata, affrontata.

Voleva chiedere a Matt, ma non ci riusciva…non riusciva a confidarsi.

Si grattò una guancia; poi la punta del naso.

La situazione stava sfuggendo di mano.

“Sembri quasi un ragazzo normale, Tom.”

Liza si sedette di fronte a lui.

Il ragazzo smise di mangiare per osservarla meglio.

Lei…lei…lei era l’onda….

“Sono normale” Ma la voce trapelava l’insicurezza.

“No, non lo sei. Sei bello, intelligente, ambizioso, affascinante e complicato”

“E questo non è essere normali?”

“No”

Silenzio.

Tom riprese a mangiare la brioche, finendola.

“Che cosa è essere normali, Liza?” Chiese gelido.

“Non essere come te…Matt è normale”

E non sai quante volte ho ringraziato Merlino per il fatto che lo fosse, Liza…

“Senti, cosa vuoi da me?” Quella ragazza era pericolosa, lo sapeva ma ne era fatalmente attratto.

Lei lo baciò, assaporando i residui di crema e zucchero che aveva in bocca.

Tom chiuse gli occhi dalla piacevole sorpresa.

“Voglio te, Riddle”

Eccole.

Le parole che l’avrebbero trascinato ancora più a largo…

Voleva te, Tom.

E il moro, come se esistesse solo lei accettò.

“Mi hai” Le sussurrò.

Mi hai mi hai mi hai…

Sorrise compiaciuta.

“E tu faresti tutto per me?”

“Si” Rispose senza pensarci.

“Vieni con me, al dormitorio grifondoro. Facciamo l’amore”

E senza aspettare la risposta Liza trascino Tom, che era tutto tranne che sereno…era come drogato da lei..da Liza…

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Capitolo 4
*** Ostacolo ***


“Tu cosa pensi dei mezzo sangue e dei babbani, Tom?”

Il cuore venne invaso da odio.

Il solo pensiero di quello che aveva fatto il padre lo riempiva di disprezzo per i babbani.

“Indifferente” Rispose

“Posso raccontarti una leggenda, Tom?”

“Si”

Stavano sdraiati sul letto della grifoncina, ormai albeggiava.

“Si dice che qui ad Hogwards esista una camera…”

“….”

“In questa camera possono entrare solo i rettilofoni, perché solo chi lo parla può aprirla.

In questa stanza, se è tale, c’è un basilisco in granito, che sempre i rettilofoni posso rendere vivo”

Silenzio.

Tom si alzò e si rivestì.

La salutò e se ne andò.

Liza era soddisfatta.

Tom era già quello che lei voleva, bastava solo spingerlo un po’…

Lei la vedeva la confusione che riempiva la testa del serpeverde come un grande, grandissimo tappo di sughero…il sesso gli stava drogando i sensi, la paranoia e la consapevolezza uccidendo…

 

Quando Tom, vestito come se nulla fosse successo, entrò nel dormitorio, una voce lo sorprese.

“Dove sei stato?” Chiese Matt, in Pigiama appoggiato al freddo muro di pietra.

Sul comodino un portacenere con almeno venti cicche.

Aspirava il fumo come se questo aveva il potere di calmarlo, cosa che probabilmente aveva.

“Niente, una marachella di uno studente” Mentì Tom, togliendosi il mantello.

Matt annuì.

“doveva essere piuttosto vivace!”

Tom lo guardò.

Il biondo si avvicinò.

“Bhè, hai un segnaccio proprio qua sul collo-gli sfiorò un pezzo di pelle appena sotto la mascella-avete fatto a botte?”

dannazione, lo conosceva troppo.

“E magari era di grifondoro, anche di settima e non prefetto! Quanti punti gli hai tolto, Tom?”

Il suo tono era finto amichevole, gelido.

“Io…”

“Perché mi menti?” Chiese Matt, di fronte all’amico che era più alto di lui di quasi 10 cm più alto.

“CAZZO, PERCHE’ TI FAI MILLE PARANOIE, TI CALMI?”

“Sei uno stupido, TOM!TI STA FACENDO IMPAZZIRE!”

La terra mancò sotto i piedi di Tom.

Era vero…era vero…Matt aveva ragione…Tom, calmati!

“SEI UNA MERDA GELOSA ECCO COSA SEI! LEI NON MI STA FACENDO IMPAZZIRE! PERCHE’ DEVI ESSERE COSI’ PROTTETTIVO?”

“PERCHE’ MI FAI PREOCCUPARE….NON SO SE TE LO RICORDI, MA ERI UNA MASCHERA D’ODIO IL PRIMO ANNO!”

“E allora?”

“Ho solo paura che tu possa diventarlo di nuovo!”

Gli occhi di Matt erano sinceri.

“PERCHE’ SEI COSI’ APPRENSIVO?”

Tom vide l’amico tremare e chiudere gli occhi.

Li aprì, deciso.

“PERCHE’ TI AMO, SCIOCCO DI UN RIDDLE!” Gli prese il mento e lo baciò a stampo.

Tom lo guardò fremere sotto il tocco delle sue labbra, con gli occhi serrati.

Si staccarono, e Tom se ne andò.

Cosa…c..cosa…?

Vagava per la scuola scioccato…cosa diavolo…?

Il suo migliore amico l’aveva baciato?

Si, lo aveva fatto, e aveva detto di amarlo…

Scrollò la testa ala di corvo, e si appoggiò al muro.

Cominciò a respirare male…sentiva l’odio scorrergli al posto del sangue, voleva aiuto, ma il suo orgoglio gli impediva di farlo..

 

“CHE CAZZO HO FATTO?” Si domandò urlando Matt.

Già, che cazzo ho fatto?

Come ho solo potuto?

Tom…diamine, con la sua solita faccia imperturbabile…adesso mi odierà…,mi insulterà..

Devo…devo fare qualcosa!

Matt si alzò da per terra, dove si era lasciato scivolare.

Doveva rimediare.

Si mise il mantello sopra il pigiama, detestava andare in giro scomposto, ma era per Tom!

Che ore saranno state?

Lei sei e mezza sette…

Con una corsa uscì dal dormitorio in cerca del moro.

 

L’unica cosa che ostacolava i piani di Liza, adesso, era lui, Matthew Greent.

Tom, il primo anno aera un piccolo bullo, calmato dall’amore che il biondo provava per lui, questo Liza lo sapeva.

E sapeva anche che era proprio lui che impediva al vero Tom di uscire, di urlare, di uccidere…

Già…avrebbe dovuto parlare al buon vecchio Matt.

Si trovava vicino alla biblioteca, diretta verso i sotterranei quando le venne incontro proprio lui, come un dono del cielo.

“Oh, Greent, cadi a fagiolo!” Esclamò lei.

“Cosa vuoi, Kleen?” Domandò il serpeverde gelido.

A quanto pare era a conoscenza di quel che lei e Tom avevano fatto.

La grifondoro sorrise compiaciuta.

Soprattutto quando notò che il ragazzo era in Pigiama…a quanto pare era successa una cosa che richiedeva l’intervento immediato.

“Come mai così freddo?”

“Non è quello che ci ripetete sempre? Noi serpeverde siamo così” Ribattè lui, glaciale.

Il suo sguardo scuro non aveva nulla a che vedere con quello amichevole che di solito possedeva.

“Tom prima non era così!” Esclamò Liza.

Matt si irrigidì.

Liza, rincarò la dose:

“Te l’ha detto come me l’ha sbattuto dentro? Godeva come pochi…”

“Puttana” Sibilò il serpeverde.

Si guardavano in cagnesco.

Tutti e due in piedi, lei con le gambe leggermente divaricate, lui composto.

Poi Matt scorse qualcosa di più pericoloso nel suo sguardo.

Avvampò, e  gelidi brividi cominciarono a percorrergli la schiena.

Liza tirò fuori la bacchetta.

“Guardami, Greent, perché sarà questa puttana ad ucciderti”

Disse prima di gelarlo con un’ anatema che uccide, Avada Kedavra.

Il corpo ormai senza vita di Matt stramazzò al suolo.

Con un ghigno malefico, subito rimpiazzato da un espressione di terrore, cominciò ad urlare.

Finalmente, l’ultimo ostacolo.

Matthew Trevis Greent era morto.

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Capitolo 5
*** LA fine dell'inizio. Breath in me ***


Era stato convocato dal preside quella mattina presto.

Era ancora sotto shok per quello che era successo neanche un ora fa.

Matt che l’aveva baciato…Che aveva urlato il suo amore per lui…

Quando si trovò davanti al preside Geniouse e notò la sua espressione funerea il cuore di Tom Riddle mancò un battito.

“Caro Riddle…accomodati” Tom si sedette su una poltroncina di pelle.

“Questa mattina, verso le sette meno dieci, un tuo compagno è stato trovato morto” Esclamò Silente, in quel momento sbucato dal buio di un angolo.

“Ah…” Si lasciò sfuggire il serpeverde.

“Il morto è Matthew Trevis Greent”

Il ragazzo si portò una mano al cuore.

“Ah” Questa volta il dolore lo colse al petto.

“Cosa?” Chiese incredulo.

“E’ morto. Matt.” Ripetè il vecchio preside.

“No. Matt è vivo…abbiamo appena litigato!” Disse con voce isterica il moro.

“E’ stato trovato da una grifondoro, Elizabeth J. Kleen, vicino alla biblioteca”

Tom non riusciva a crederci.

Ma dai!

Non ci poteva credere!

Matt….morto?

Le sue labbra si incresparono in un sorriso.

“Suvvia…non è ancora il 1° Aprile!” Sbottò.

I due uomini lo guardarono pietosamente.

“N..non mi guardate così!”

“Tom…è mort..” 

“NO!” Urlò, e si fiondò verso l’uscita.

Non era morto, per carità!

Uscì di corsa dall’ufficio del preside, e si diresse verso il dormitorio, scontrando con un gruppo di tassorosso che si dirigeva verso la Sala Grande.

“Ehi!” Urlò un tasso che Tom aveva urtato violentemente.

Ma non si fermò fino a quando, sussurrata la parola d’ordine, si ritrovò nel dormitorio.

Li, sul letto di Matt c’erano accatastate tutte le sue cose.

“Matt?” chiamò, ma una consapevolezza si stava facendo largo tra le ipotesi.

“Matt?”

“MATT?”

LA sua voce era sepre più isterica.

“Matt?” Un sussurrò, al quale una voce rispose…:

“E’ morto, Riddle”

La figura di Liza si fece prepotenza negli occhi accecati dalle lacrime del moro.

“No…”
Si accasciò a terra, una mano sul cuore, una nei capelli.

“NO!” E prese a singhiozzare rumorosamente, mentre Liza lo consolava.

 

Non seppe per quanto tempo pianse, ma quandò finì era certo che qualcosa dentro di lui era morto.

Non seppe cosa.

Ma gli macava qualcosa…una cosa importante.

 

“Vendicati” Gli sussurrò la bionda che mentre il moro piangeva lo aveva coccolato.

“Ma di chi?”

“Sono stati i mezzosangue e i filobabbani”

“Io sono mezzosangue, Liza”

“TU sei il discendente di Salzar Serpeverde!”

Silenzio regnò per qualche minuto.

“Come….come posso vendicarmi?”

“Apri la camera dei segreti….”

“Come…?”

“Vieni, ti mostro”

Si alzarono.

“MA se qualcuno…?”

“Uno stolto di nome Hagrid, 3, grifondoro ha poartato un ragno gigante nella scuola…daremo la colpa a lui.”

E, alle otto di mattina, tre rtagazzi mancavano alla colazione.

Due morti, una viva,

 

Elizabeth Judith Kleen, viva.

 

Matthew Trevor Greent, morto.

 

Tomas Marvolo Riddle, morto.

 

 

Perchè alla fine si accorse che cosa era morto in lui.

L’umanità.

 

Breath in Me, Liza…’couse you have the only air that i can live with.

 

E’ la fine che giustifica i mezzi.

 

Hai i mezzi…costruisciti un fine.

 

 

 

 

Fine!

 

 

Bene, quel che fece Tom Riddle lo sappiamo!

Ho fatto Entrare Lily perché io sono fermamenrte convinta che centri qualcosa con il lato oscuro….!

Ho fatto una fatica terribile a non mettere spoiler, e alla fine, ci sono riuscita!!!

 

Naife

 

 

 

 

 

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