Stars's Taste

di Reyka___
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Un amore come pochi ***
Capitolo 2: *** Cap.2 : Non tutto è come sembra ***
Capitolo 3: *** Cap.3 : Tra il dire e il fare ***



Capitolo 1
*** Cap.1 Un amore come pochi ***



L'adolescenza è un periodo della tua vita,che DEVI inevitabilmente vivere senza poter passare oltre..

Non puoi farne a meno..arriva, e tu ci sbatti contro senza vederla arrivare,perchè non ti avvisa, ma impetuosa ti travolge come un turbine d'aria nascosto fino a poco prima..

E' un periodo di stranezze,il tuo corpo cambia,la tua personalità muta con i tuoi interessi e quello che prima era divertente e basta inizia a prendere un significato ben preciso.Perdi la tua innocenza,perdi la tua incoscenza,quella purezza di bambina che lascia qualche traccia del suo passaggio solo sul tuo viso..

..ciò è quel che accadde ad Eyrin,una studentessa dell'ultimo anno la cui passione più grande era,a differenza di molti suoi coetanei,la musica..Eyrin viveva di musica,a tal punto da sentirla appena sveglia e più ore durante la giornata senza mai stancarsi.Senza dover tener conto del fatto che era stata proprio la musica a farle conoscere la persona più importante della sua vita: sua migliore amica.

Eyrin era parecchio conosciuta dalle sue parti ma le amicizie su cui aveva potuto sempre contare erano ben poche.

La sua migliore amica era Megan,anche lei frequentante l'ultimo anno,ma conosciuta al terzo anno del liceo.

Megan era la tipica ragazza dotata di quella bellezza evidente a molti,differentemente da Eyrin che godeva di una bellezza particolare e mista fra aggressività e dolcezza che purtroppo, non sempre erano misurate correttamente.

Nel corso di due anni Eyrin e Megan avevano condiviso molto insieme,diventando quasi del tutto inseparabili pur non sapendo TUTTO di entrambe.

Ma a loro andava bene così,a loro piaceva scoprirsi giorno per giorno come se fosse ogni giorno il primo per non acquisire quella monotonia che in amicizia,come in amore, stanca..

Insieme avevano condiviso l'indimenticabile esperienza di assistere a più di un concerto della loro band preferita,ritrovandosi a fare insieme chilometri di viaggio,dormire per terra al freddo e sull'asfalto e al termine piangere come due sciocche bambine davanti al film di bambi nella tragica scena in cui ''mamma cerbiatta non fa ritorno alla sua tana''.

Sapevano leggersi nella mente senza parlarsi ormai,pur sempre sorprendendosi ciascuna di quelle volte che ciò accadeva,per poi scoppiare in quelle fregorose risate che ti fanno venir il mal di stomaco.Qualcosa di speciale insomma,o almeno era ciò che Eyrin aveva pensato sin dal primo momento.

Era novembre,ed il compleanno di Rosalie(una nostra amica di scuola) incombeva al termine della prima settimana.Decidemmo quindi di andare in centro per prenderle qualcosa di carino e non del tutto banale,ma sopratutto, che non costasse una fortuna!

Optammo per un completo intimo di pizzo e puro cotone rosa al ''modico'' prezzo di 46 euro totali:quantomeno faceva la sua figura. Decidemmo poi di incamminarci verso la zona del mare poco distante. Seppure il tempo non fosse dei migliori il clima era ancora mite da queste parti e ci permetteva di girare in pieno novembre con solo una maglietta e un giubbotto a doppio petto.Io portavo anche una sciarpa per salvaguardare la gola oltre che il viso e gli occhi particolarmente sensibili agli sbalzi di temperatura.Ci sedemmo, e dopo aver parlato per ore per la prima volta tra noi cadde il silenzio.Una situazione alquanto insolita avendo avuto SEMPRE di che parlare.Per pochi istanti pensai che Megan si fosse fermata ad ammirare il tramonto che colorava il cielo delle mille sfumature del rosso e del viola mentre il sole cercava riparo dietro la montagna,dando vita ad uno di quegli spettacoli che se solo avessi una nikon reflex lo immortaleresti sicuramente perchè,effettivamente, ti lasciano senza parole.

Poi notai il suo sguardo per la prima volta vuoto e stranamente perso,nell'orizzonte di quel mare cosi immenso e non esitai allora a chiederle se ci fosse qualcosa che non andava.

Distaccò allora lo sguardo da quel paesaggio che svaniva pian piano col passare dei minuti e voltandosi verso di me abbassò lo sguardo,come se si dovesse confessare per una pena capitale.

'' Eyrin,io mi sono innamorata.

..o almeno credo ''

'' E cosa c'è di strano? ''

'' Bhè,mi sono innamorata di una ragazza ''

Mi sentii cadere il mondo da sotto i piedi,sarei voluta svenire,perdere i sensi per battere la testa e far finta di non ricordare,ma provai a mantenermi calma e quando una strana morsa al cuore mi ridiede la possibilità di respirare mi resi conto che era scesa la sera e che una lacrima sottile scendeva furtiva sul mio viso inconsciamente.

Per fortuna nessuno ci ha badato.

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Capitolo 2
*** Cap.2 : Non tutto è come sembra ***


Innanzitutto volevo ringraziare @Emmaps3 e @MorriganJo per esser state le prime due a recensire la mia storia.Sono davvero felice che la storia per il momento vi piaccia e spero continuerete a seguirla.Cercherò inoltre di seguire i vostri consigli per quanto mi è possibile,per il resto vi auguro una buona lettura del 2° capitolo ^^ Baci :*
Capitolo 2 : Non Tutto è Come Sembra

Mi accorsi che Megan era li davanti che mi guardava scioccata.

Ero diventata bianca a tal punto da risultare poco differente dalla luce che mi illuminava il volto da un piccolo lampione poco distante.

Avrei voluto parlare con lei come ho sempre fatto,senza mai fermarmi,avrei voluto chiederle tante cose in quel momento ma l'unica cosa che riuscii a dire fu:

..'' E come si chiama? ''..

Megan sembrò esitare nella risposta,ancora stordita dal mio comportamento così insolito e strano rispetto al normale.

..'' Si chiama Molly..''

Attese qualche istante guardandosi un braccialetto di quelli colorati,fatto da fili di cotone che si comprano in estate e con i quali si esprime il famoso ''desiderio d'estate'' ,poi continuò accortasi del mio silenzio in attesa di un suo prosequio.

''..ci siamo conosciute per corrispondenza 4 mesi fa e c'è stata subito intesa fra di noi.E' davvero meravigliosa,una persona dolcissima e diversa dal normale..nelle sue foto,nei suoi atteggiamenti mostra un qualcosa di androgino che mi attira molto. ''..

..'' Credi davvero che una cosa del genere possa funzionare Megan? ''..

..'' Non saprei dirlo Eyrin,non mi è mai capitata una cosa simile.Quello che provo è molto strano perfino per me,ma saprò riconoscere quello che sento quando la incontrerò. ''..

..'' E quando pensi potrebbe accadere ciò?Tra un anno,sei mesi o quanto? ''..

..'' In realtà parto tra due settimane.Ho detto a mamma che vado da un'amica e ho già fatto i biglietti.Non vedo l'ora di partire! Voglio approfittare di questi quattro giorni per conoscerla meglio,davvero ''..

Vi sembrerà assurdo,forse anomalo,ma in quel momento tutto il mio mondo andò in mille pezzi ma se dovessi darvi una motivazione,bhè non saprei darvela.Forse perchè per ben 4 mesi la mia migliore amica mi aveva nascosto tutto questo senza mai parlarmene;forse perchè mi sentivo presa in giro dopo tutte quelle volte in cui le chiedevo con chi stesse parlando e lei mi rispondeva ''nessuno'';forse perchè mi sentivo svalutata e tante sicurezze in quel momento mi venivano a mancare,ma mi sentivo ''tradita''.

Il morso allo stomaco che mi aveva tolto il respiro poco prima tornò a farsi presente più forte ed insistente causandomi un fervore di stomaco che sembrava stesse per uccidermi.Mi piegai in avanti di pochi centimetri per provare a respirare meglio,poi tornai con la schiena a formare un angolo di 90 gradi.Nel frattempo sul mio viso si dipinse un'espressione di stupore mista a incredulità alla quale Megan non si era minimamente preparata.

Provai a dire qualcosa,ma la voce sembrava esser bloccata da quel nodo alla gola che continuava a soffocarmi. In quell'istante le squillò il cellulare.Si trattava sicuramente di un messaggio,quella suoneria mi era fin troppo familiare per non riconoscerla e dal sorriso che apparve sul suo viso capì che era un SUO messaggio.

Minimamente incurante di me iniziò a risponderle e fu solo allora che mi alzai,e senza batter ciglio mi allontanai lasciando Megan li ferma su quella panchina,ancora intenta a portare avanti quella sua corrispondenza virtuale.

Quando Megan alzò il volto sperando di incontrare il mio viso si rese conto che davanti a lei non c'era che il vuoto.

Io presi a camminare come mai in vita mia,dapprima a passo svelto e poi iniziai a correre sempre più forte,piangendo senza volerlo,pensando a perchè stavo facendo questo,perchè ero fuggita così,sin quando non fui a casa.

Aprii la porta e, conscia solo del fatto che fosse vuota a causa della doppia mandata di chiavi, corsi verso camera mia buttando la borsa per terra insieme al cappotto e la sciarpa.

In preda al panico e alla confusione allora mi abbandonai gettandomi di peso sul letto,e abbracciato il cuscino come se fosse uno scudo con cui avrei potuto ripararmi, cercando di sfogare quel groppo che avevo in gola nel pianto sin quando,stremata dal piangere persi i sensi addormentata.

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Capitolo 3
*** Cap.3 : Tra il dire e il fare ***



Voglio ancora ringraziare chi legge la mia FF,ma sopratutto chi la recensiona.Ragazze,grazie di cuore.Spero di soddisfare le vostre aspettative.consiglio di ascoltare la canzone ''Tra dire e fare'' di Giorgia durante la lettura.Ancora grazie ed un bacio.

Capitolo 3 : Tra Il Dire Ed Il Fare

Mi svegliai di soprassalto al suono del mio cellulare,disperso nella borsa che avevo gettato per terra.

Ancora stordita lo cercai affannosamente per poi trovarlo,come al solito,nell'angolo più remoto di essa tra un assorbente ed un pacco di fazzoletti.

'' *MEGAN <3* is calling ''

Rifiutai la chiamata e spensi il cellulare che tenni ancora un pò fra le mani e rimasi lì, in ginocchio al centro della mia stanza,circondata da soli poster.

Quello fu uno di quei momenti in cui avrei avuto bisogno di un suo abbraccio.Ma come comportarsi quando chi è causa del tuo male è anche la persona che ti rende più felice?

Non mi ero mai posta questa domanda prima,ma l'unica cosa che mi era chiara, era che tutto questo non mi piaceva,non mi piaceva affatto..

Accesi la radio,e come al solito nei momenti meno opportuni,partìron quelle canzoni che ti portano alla mente l'unica persona a cui,per qualche istante, non vorresti pensare.

E di seguito partiron di nuovo le lacrime,che mi diedero modo di pensare al perchè io stessi reagendo così,o meglio,al perchè io NON stessi reagendo.

Le piaceva una ragazza.Ok,non era quello il punto.Per me era normale,o quantomeno ero sicura che non fosse l'omossessualità a sconvolgermi.Non sono mai stata di mente ristretta.

Cercai allora di pensare cosa, oltre al fatto che me lo avesse nascosto, avesse potuto darmi fastidio ma, pur rigirandoci intorno più volte, non riuscii a darmi una spiegazione.

Alzai lo sguardo verso la parete di fondo,dove l'orologio segnava le 05:13 minuti.

Una cosa era certa: avevo dormito molto.

Ma sentivo ancora la stanchezza su di me,e approfittai del fatto che fosse un fine settimana per ritornare sul letto a poltrire.

Riaprii gli occhi alle 13:17.Scesi dal letto e andai in bagno per lavarmi.Avevo una faccia terribile.Il trucco era sbavato ovunque e optai come più rapida e efficiente soluzione una doccia fredda che favorisse il risveglio.

Sotto l'acqua cercai di non pensare a niente,mi sentivo vuota senza un pensiero fisso nella testa.Anzi un pensiero ce lo avevo,ed era Lei.Avevo, dal momento in cui mi ero svegliata aprendo gli occhi,il suo viso stampato nella mente,nient'altro.

Mi strofinai bene la faccia ed insaponai il corpo con una certa insistenza ,quasi con l'intenzione di voler strappare via da dosso tutto quello che era successo,invano purtroppo, per poi risalire verso i capelli che massaggiai con cura.

Ero pulita, ma qualcosa mi tratteneva sotto l'acqua.Forse perchè mi dava l'idea di essere come in apnea,sotto il livelo del mare,dove non puoi sentire nulla e nessuno può vederti.

Le gambe sembraron cedere e mi ritrovai accovacciata con la schiena lungo la parete e le ginocchia davanti al petto all'interno di una doccia di un metro quadrato.Con una mano trattenni le ginocchia mentre con l'altra trattenni il collo mentre l'acqua mi scorreva sul viso partendo dalla fronte e delineando ogni centimetro del mio volto sino alle labbra carnose e i lunghi capelli castani.

Dopo aver trascorso altri dieci minuti sotto quel delicato getto e aver quasi del tutto esaurito la riserva d'acqua, decisi di uscire.

Con un lungo asciugamano avvolsi i capelli in un turbante e ricoprii il mio corpo con un telo da mare.

Avevo sempre odiato gli accappatoi,anche se non ne avevo motivo ben preciso.

Andai verso la mia stanza e notai come tutti fossero già usciti dopo pranzo.Buon per me,pensai.Non avevo voglia di mangiare e così non avrei dovuto dare spiegazioni a nessuno.

Poi vidi il cellulare riposto sulla scrivania e decisi di accenderlo.Pochi secondi e arrivò un sms di Megan:

1 New Message From *MEGAN <3*

Lo aprii,sperando di trovarci qualcosa del tipo '' Forse ho sbagliato a parlartene solo ora e a dirtelo così come se fosse una cosa da poco.Ti prego richiamami appena puoi ..vorrei chiarire prima di partire ''
Invece il messaggio fu totalmente differente dalle mie aspettative.

SMS:

*Megan<3* : Parto domani.

Il telefono mi cadde dalle mani e stavolta non ebbi neanche la forza di imprecare per il fatto che stessi mandando a puttane il terzo cellulare in un anno,oltre al fatto che quello mi era costato 2 mesi di lavoro.

Rimasi immobile per ancora qualche istante finchè il mio cane non iniziò a tirarmi il telo di dosso.

Lasciai il telefono a terra e andai ad asciugarmi i capelli.Poi presa dalla pigrizia li legai come in una noce sul capo.Aprii l'armadio in corridoio da cui presi una vecchia maglia in pail XXL di mio padre e la infilai.Era cosi lunga da arrivarmi alla ginocchia e nascondere gli shorts che mi ostinavo a portare anche in pieno inverno.

E così, dopo aver recuperato il cellulare e unito i pezzi disseminati sul pavimento,mi sedetti sulla cassapanca davanti la finestra della mia stanza per ammirare il cielo del pomeriggio invernale. Ma prima di farlo,mi sedetti e provai a chiamarla.
Sentivo di doverle parlarle assolutamente.

Feci allora il suo numero,misi il vivavoce e attesi che squillasse.

Al settimo squillo rispose:

'' Pronto? ... Eyrin? ..ci sei? ''

Voltai lo sguardo oltre il quello schermo e vidi di nuovo,davanti ai miei occhi al di là del vetro, quel tramonto.Sentii di nuovo quelle parole affiorarmi nella testa e di nuovo quel morso allo stomaco.

Erano 2 giorni che non mangiavo, eppure sentivo la strana esigenza di voler rimettere.

Singhiozzando respiri d'aria riattaccai.

Cosa mi stava succedendo?Perchè il mio corpo mi faceva questo? Perchè non riuscivo più a parlarle?

Ma sopratutto..

..perchè il mio cuore batteva cosi forte?

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