INFERNO rilòdhed

di bobi chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** uàn. ***
Capitolo 3: *** la selva oscura e tutta quella roba, in primissima. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Questa potrebbe sembrare una cavolata, sì.
E tutto sommato lo è.
Ma mi sento abbastanza presuntuosa da portarla avanti.
Spero.
E ora, come tanti hanno osato fare, chi con successo, chi in errore, mi appresto a-
E cazzo, hai finito?
...
Ti assicuro che vorresti che non fosse così.
Facciamo un quadro della situazione.
Sentiamo.
Mi hai preso dal mio comodo angolo, per portarmi qui a fare non so cosa.
Mhm.
Se sei canniBBala, ti avviso, la mia carne è tutta tesa, appiccicata alle ossa, dura e insipida.
Non starai parlando sul serio..
..Fammi concludere! Dicevo, ma nel caso tu non sia una canniBBala, allora l'alternativa è una sola.
...Cosa.
Sei una maniaca sessuale. E in quel caso, ti prego, dimmi che non hai il seno più piccolo di una terza. Non vorrei essere sfigato fino a quel punto.
Perché ti ho preso in ostaggio, perché.
Tel'ho appena detto io, perché. Cavolo, state diventando davvero pesanti, voi ragazzine.
Che.
Ve la prendete sempre con me. Ok, sono l'unico figo della serie, l'unico etero, l'etereo, l'inimitabile, ma cazzo, mi sfiancate con tutte 'ste fic erotiche! Che poi, erotiche? Siete peggio di Moana Pozzi. La mammina non vi ha mai detto che non si fanno certe cosacce con i personaggi non reali? Rischiate di diventare cieche anche voi, eh!
Ti si sta per bloccare la mascella.
Ma no, ma che dici, io non h h h h h h h.
Tel'ho detto.
h! h h h h h h! h h h, h h!
Ah, che meraviglia.
Cominciamo.

C'era una volta un simpatico omino, che centrava parecchio con la politica del suo tempo, che si fece di troppo oppio, ritalin, LSD, e quant'altro, insomma, di cosa di preciso non lo so, ma è certo che fosse potente. Insomma, questo si droga abbestia e comincia a descrivere il trip, tipo i Beatles. Solo che loro sono diventati dei famosi musicisti, lui è diventato un punto di riferimento. Infatti, quando ti chiedono "un grande scrittore italiano" tu dici "Er Monnezza".
...
Sì, insomma, mi avete capita.
Questo simpaticone ha ispirato milioni di creatori, di scrittori, di uomini di cultura, di..
Di-vaga di meno.
Che?
FOCALIZZA.
Oh. Cazzo. Vero. Grazie.
Tra questi cristoni ci sono anche i giapponesi. Che come tutti sappiamo, non hanno anima, e quindi non meritano di essere citati oltre.
I giapponesi, che hanno creato quattro pupazzetti da muovere nel loro piccolo inferno fatto di mostri da combattere a spadate, che nelle cutscenes sembrano tanto facili da sconfiggere e poi sulla console devi ammazzarti le dita, e poi
Quanto dura?
L'inferno?
Tutto.
Ventitré capitoli, credo. Ventiquattro se facciamo un'introduzione.
E a che punto siamo?
All'introduzione.
...Falla veloce.
Sì. Signore e signori lettori, sono fiera di presentarvi-
EVITA. È penoso.
Comincio e basta?
Comincia e basta.
Cominciamo e basta.

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Capitolo 2
*** uàn. ***


Non voglio usare il classico "Nel mezzo del cammin di nostra vita".. Mi sa di vecchio.
A chi parli?
Nah.
...
Se, insomma.
Sappiamo tutti che l'inizio della divina commedia è quello. Che Dante, dopo il vario periodo di perdizione, si ritrova lì, nella selva oscura, etc.
Serve una metafora.
Dai.
Ecco.
Tutti sappiamo come comincia la divina commedia, vero?
Bene, bravi ragazzi.

Stai dicendo la stessa cosa di cinque righe prima.
Non mi rovinare la festa.

Allora.
C'era una volta un omino rosso, o meglio, vestito di rosso. Un giorno la mamma gli da il cestino in mano, e gli dice-
-Di andare dalla nonna a portare delle focaccine.
-Di andare a farsi fottere, perché ormai è un ragazzo di una certa età, deve imparare a cavarsela da solo, e non può mantenerlo per l'eternità.
Così, il piccolo omino rosso che ormai è un ragazzo maturo viene abbandonato dalla mamma nella selva oscura.
Era detta "selva oscura", il celeberrimo campo di concentramen campo estivo dedicato ai giovani, tutte le estati, dal 15 giugno al 25 agosto.
Però siccome era un piccolo omino rosso ormai maturo per questo genere di cose, lo misero a lavorare, lì.
Come?
Dando la pappa ai maiali da squartare tutti i sabati. Era infatti in uso, in quel campo, la famosa gara dello squartamaiale. Tutte le armi sono permesse, compreso il sesso anale.
E io che ruolo ho in tutto questo.
Quello del maia- Pardon, di quello che li tiene in vita fino al sabato.
Oocchei.
Il nostro piccolo omino rosso ormai maturo per un campo estivo, che da adesso chiameremo Dante per coerenza e comodità, doveva adempiere a quell'arduo compito tutte le sere entro una certa ora. Perché altrimenti non poteva uscire dall'istituto, ma veniva chiuso dentro.
Questo orario corrispondeva a quello delle 8,30.
Un giorno Dante, disgraziatamente, ebbe un problema.
Scambiò dell'edera per maria e finì all'ospedale per irritazione. E visto che tutti sappiamo gli ospedali sono molto lenti, riuscì ad arrivare al centro alle 8,29,59. Nel giro di un secondo le porte si chiusero. E lui non potè uscire più dall'istituto.
Cominciò a correre. Correre per i corridoi, in preda al panico. Urlava come una ragazzina, come se non bastasse.
Ehi!
Questa sua folle corsa isterica venne fermata da Virgillo il vigilante. Che per corrispondere alla storia originale, chiameremo molto più elegantemente Virgilio.
Ah, bene..
Cazzo, chi sei?
Vissi sotto Augusto e bla bla bla.
Che?
Oh, non ci fare caso. Vuoi uscire, sì?
Beh, sì.
Beh, fottiti.
Ma..
Il vigilante diede le spalle a Dante, e cominciò ad allontanarsi lungo il corridoio, ridendo come una dodicenne viziata, e girandosi tra le mani la katana-torcia che aveva avuto in dotazione per il suo elegantissimo lavoro.
E Dante, incazzato, cominciò a corrergli dietro.
Ciò nonostante, per colpa dello stupidissimo e illogicissimo ragionamento di un filosofo, che diceva che Achille non avrebbe mai raggiunto una tartaruga, non riusciva a prenderlo e squartarlo come avrebbe voluto.
E così cominciò a seguirlo nel buio.
E corri, corri, corri.
Corri corri corri.
Cadde nel nulla dal nulla per un nonnulla.
E svenne, appena a terra, dandoci di testa pesante.
L'ultima cosa che riuscì a sentire, era uno schifosissimo odore di zolfo.
E poi i sensi lo abbandonarono.

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Capitolo 3
*** la selva oscura e tutta quella roba, in primissima. ***


Allora.
Oh. Ciao, dittero.
...Lasciamo stare.
Assolutamente d'accordo.
Dopotutto, il tempo per ucciderti cel'ho sempre a fine capitolo.
..Già, giàà.
Dov'eri rimasta, quindi, donna.
A quel cretino e il puzzo di zolfo.
Bene. Andresti gentilmente avanti con la storia?
Certo, signore con la katana sguainata in mano che mi minaccia pericolosamente alla trache-
-È abbastanza, non credo ci sia bisogno di altri particolari..
Assolutamente d'accordo.
Bene. Allora?
Andiamo avanti.
È davvero soddisfacente, quando la gente ti capisce appieno.
Già, già. Ero rimasta al simpaticone svenuto, vero.
Ecco, fammi andare avanti, va.
Dante era svenuto. Sì, cadendo.
Appena riprese coscenza, si rese conto che l'ambiente era cambiato un tantino, in effetti.
Lo stesso odore di zolfo che aveva sentito poco prima che l'impatto gli facesse perdere i sensi, lo risvegliò nel giro di poco, e poco piacevolmente.
Steso a terra, alzando appena la testa, con la stessa espressività facciale di un povero fattone appena tornato dal viaggio, e cercando di capire dove diavolo fosse.
Il posto era strano, e di certo aveva poco a che fare con le strutture di uno stupidissimo riformatorio. Si trovata in una stanza le cui dimensioni non gli erano ben chiare, per via della nebbia tutta intorno. Davanti a lui, una luce fioca, ma mossa, come quella di un fuoco. Per via della suddetta nebbia, e probabilmente anche per via del fatto che non era ancora del tutto sveglio, il nostro omino non riusciva a vedere bene nemmeno quel fuoco.
Però doveva ammettere che quell'erbetta corta era comoda. Starci era piacevole, e molto alla sitting in an english garden waiting for the sun*.
Una voce lo richiamò dal fattonume (?), e una botta sulla nuca gli ricordò che aveva anche dei nervi sensibili.
EHY, IDIOTA!
S.. Sono Bobbin, sei mia madre..?**
Era deducibile che il nostro giovane eroe fosse in uno stato decisamente confusionale.
Ad aiutarlo ad uscire da quello stato, un calcio nello stomaco intervenne prontamente. (Sottolineo, il calcio.)
Alzati, coglione.
Incassato il colpo ed emesso il dovuto urlo di dolore, l'eroe reagì.
BRUTTO FIGLIO DI-
Ma non abbastanza velocemente, come poteva dimostrare la simpatica lama di katana-torcia-vatelappesca del vigilante che lo aveva appena svegliato, dritta di fronte al suo fragile collicino. (...)
Prova a dirlo a lei.
Ahem.. Caro, adorato amico.
Pf.
Decisamente non era un caro adorato amico, quelluomolì, ma aveva degli argomenti abbastanza.. convincenti.
Si alzò, guardandosi intorno. La nebbia non gli permetteva di vedere un cazzo, in effetti.
Solo quella luce agitata, che adesso sembrava anche più distante.
Che cazzo è?
Non ne ho davvero idea, volgare eunuco.
..EH?
Lascia perdere, ignorante.
Tsk. E tu sei brutto.
Molto brillante.
No, ho detto brutto!
Ma te non stai mai zitto? Oh Dio..
Non davanti a gente insignificante come te, principino.
COME, PREGO.
Su, su..
CHE CAZZO VUOI, ADESSO!
Oddio, anche all'unisono no, dai.
Ins-
-Insomma, che vuoi.
...Andate pure avanti.
Bene. Faccia da cazzo, non so chi tu sia nè mi interessa, e il fatto che tu sia un grosso pezzo di merda con l'aria gay e una lama abbastanza grande da essere chiaramente dovuta dal desiderio di compensare qualche altra tua mancanza è tutto quello che mi basta sapere per poterti definire per quello che probabilmente sei davvero, un grosso culo rotto provocatore che viene a-
Piano, che abbiamo superato il numero di volgarità permesse al rating.
Benissimo. 'Fanculo. Me ne vado, ciao, Sajonara, Adios, Aufiedersen, e tutte quelle cose lì.
Il nostro piccolo omino permaloso si allontanò dall'altro nostro simpatico amico, proprio in direzione della luce che sembrava vibrare qualche metro più in là. Bastò poco prima che scomparisse nella nebbia, e ancora di meno prima che si sentisse un suo urletto isterico, seguito dai ruggiti feroci di una, due, ben tre bestie, la cui natura era resa indefinibile dalla nebbia.


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*"I am the Walrus" - The Beatles. fa molto trip, ve lo assicuro.
**Citazione di Bobbin Threadbare dal videogame "The Loom", vecchia roba della Lucasarts, quando non ancora si concentrava solo su Star Wars.

Oddio, chi mel'ha fatto fare di continuare. D:

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