Gossip Girl's Tributes di sasyherm (/viewuser.php?uid=54462)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Grey Witch- Jenny Humphrey's Tribute ***
Capitolo 2: *** The Freakish Outsider- Vanessa Abrams' Tribute ***
Capitolo 3: *** The Omniscient Lady's Maid-Dorota's Tribute ***
Capitolo 4: *** The Double-Dealer Pirate-Carter Baizen's Tribute ***
Capitolo 5: *** The Weakest Link in the Chain- Eric Van Der Woodsen's Tribute ***
Capitolo 6: *** The Large Family's Matron-Lily Van Der Woodsen's Tribute ***
Capitolo 7: *** The Youthful Rock Singer-Rufus Humphrey's Tribute ***
Capitolo 8: *** The Convert Bad Grass-Georgina Sparks ' Tribute ***
Capitolo 9: *** The Writer Infiltrator Spy-Dan Humphrey's Tribute ***
Capitolo 10: *** The Philosopher Tabby-Gossip Girl's Tribute ***
Capitolo 11: *** The Faded Prince- Nate Archibald's Tribute ***
Capitolo 1 *** The Grey Witch- Jenny Humphrey's Tribute ***
The
Grey Witch
Jenny
Humphrey's Tribute
Eccomi
qui, su un treno, diretto ad Hudson, da mia madre.
In
realtà, nella mia testa, non so dove vado, dove mi
porterà questo treno, questo viaggio.
Una cosa
la so, però.
Quando
tornerò a Manhattan, devo essere Jenny Humphrey.
In questi
due anni, ho cercato di essere varie persone.
Ho
indossato tanti vestiti, che più o meno mi stavano tutti
bene, ma nessuno era Jenny Humphrey.
Sono
stata la tirapiedi di Blair, la ragazzina elegante e raffinata, che
cercava di comprarsi l’ammissione ad un mondo, che nei suoi
sogni infantili sognava da sempre.
Quel
mondo luccicante e abbagliante dell’elite di Manhattan.
Feste,
brunch, sfilate, alta moda, cattiveria allo stato puro.
Blair
Waldorf, la mia maestra, il mio mito. Che non ho esitato a denigrare,
non appena non è stata più Regina, e lo sono
diventata io.
Poi, la
ragazza alternativa, lievemente dark, che cerca la sua emancipazione
cercando di diventare matura e donna, e lavorare, aprendo una sua casa
di moda.
Ma che si
è poi dimostrata infinitamente, ancora immatura, per farlo.
Servizi
fotografici a luci rosse, alcol, sesso tentato. Nate Archibald, il
principe azzurro per eccellenza, mi ha salvata in tempo.
Infine,
sono stata Regina J, su ordine di Blair, proprio quando non lo
desideravo più.
Non
scorderò mai le parole di Blair
“
Non puoi far si che la gente ti ami, ma puoi far si che ti
tema…”
Sono
finalmente entrata a far parte di quel mondo che tanto ammiravo, avevo
la ricchezza, la bellezza, e un sufficiente carisma, per attirare a me
le persone.
Sono
stata Queen…Regina Jenny.
Ma
nemmeno questa era la vera Jenny.
Il mio
mondo non mi bastava. Mi annoiava, era vuoto, noioso, privo di
interesse.
Ho
cominciato a commerciare droga, insieme ad un mio degno compare, con
cui ho anche tentato di perdere la verginità, ma non mi
è riuscito nemmeno quello.
È
sempre così, un attimo prima di fare un passo decisivo, mi
fermo impaurita.
La Jenny,
che non riesce a essere cattiva fino in fondo, ma non è
nemmeno buona.
Non so
osare. Non so andare fino in fondo. Non ho abbastanza coraggio.
Non sono
disposta a tutto come Blair, non sono bellissima e naturalmente
carismatica come Serena, non sono particolare come Vanessa.
Poi ,
Nate Archibald. Il principe azzurro, che mi salva in ogni situazione.
Ho voluto
soffiarlo a Serena.
Io non ho
mai nulla di mio, cerco il mio spazio e le mie cose , rubandole agli
altri.
Nemmeno
questo mi è riuscito, mi vedeva solo come un amica.
Ho
complottato contro Serena, contro la mia intera famiglia,
perché non volevo più vivere in quel mondo falso,
che è quello dell’ Elite di Manhattan.
Ma non
è il mondo, il problema. Sono io.
Sono io
che sono totalmente sbagliata.
Non
appartengo a Brooklyn. Non appartengo a Manhattan.
Non
appartengo a nulla.
Non sono
di nessuno.
Non sono
nessuno.
Fallito
anche il tentativo di avere Nate, con un intera famiglia che mi odiava,
mi sono rifugiata da Chuck , l’unica persona peggiore di me a
Manhattan.
Ho perso
la verginità con lui, nella speranza che almeno a lui
potessi interessare come persona, e pensare che aveva anche tentato di
violentarmi una volta.
Ma anche
lui ha la sua Blair…nemmeno lui mi ha voluta.
Blair. Il
mio mito, la mia eterna Regina. Lei si che lo è…
Lei mi ha
detto che non sono mai stata degna di loro, del loro mondo, che nessuno
mi voleva.
Sono
andata a letto con il suo ragazzo, e mi ha cacciata via.
Io, la
Strega cattiva, che complotta, non conosce più limiti, che
ha toccato il fondo, e distrugge le vite di chi la circonda e non la
ama.
Spengo la
luce, le tenebre sono il mio posto.
Ho
rovinato la vita di tutti.Delle persone che mi amano, la mia famiglia,
mio padre, Dan, Eric…Serena.
Blair,
Nate.
Di tutti.
Sono io
la Strega cattiva, adesso, da Regina che ero.
E ora
sono qui, in questo treno, che corre lontano dai miei mondi, dalle mie
vite, da tutte le persone che mi amano nonostante quello che ho fatto e
sono diventata.
Ma non mi
pento. Ora un punto di partenza ce l’ho.
La
persona pessima che sono e che non voglio essere più.
In un
certo senso è maturità e consapevolezza questa.
Se pur
cattiva, sono qualcosa.
Jenny
Humphrey ha toccato il fondo.
Non
è più la bambina che infantilmente desiderava
essere accettata, omologata a tutte le altre ragazze della scuola per
ricchi che frequentava.
Non
è nemmeno la ragazza che si sforza di essere matura,
indipendente, e fuori dalla norma.
Non
è una Regina, non è una tirapiedi.
Jenny
Humphrey non sa chi è. Ma in questo viaggio, deve scoprirlo.
Deve
tornare cambiata, mutata, ma essere se stessa.
Solo se
stessa, il meglio che possa essere.
Ho
toccato il fondo, ma sto risalendo.
Devo
risalire.
Con un
sorriso triste guardo fuori dal finestrino, pensando che anche le
streghe cattive possono cambiare.
Il
pentimento per quello che ho fatto, è il punto di partenza,
è la stazione di New York, da cui sono partita.
Davo
allontanarmi, nonostante mi faccia male, da quello che ho fatto, per
trovare e scoprire finalmente chi sono.
È
la mia opportunità, questa e la sfrutterò al
meglio.
Solo io,
quello che ho fatto e quello che farò.
Solo io,
chi sono stata e chi sarò.
Io, e il
nuovo mondo.
Arrivederci,
amata e odiata Upper East Side.
Una nuova
Jenny presto tornerà da te, e affronterò tutte le
incognite che questo viaggio mi presenta, per tornare più
forte e sicura di prima.
Spazio autrice:
Salve a tutti! Io di solito scrivo su Harry Potter.
Ma ripensando al mio telefilm preferito, Gossip girl , ho pensato a
Jenny Humphrey.
Jenny non mi è mai piaciuta, nelle prime due stagioni.
Ma nella terza, credo che sia diventata affascinante, anche in tutta la
sua malvagità.
Un personaggio abbastanza formato.
Tocca il fondo si, ma a me è piaciuta. Sarà che
ho sempre avuto un debole per i cattivi.
Ho voluto concederle questo tributo , perchè ho condiviso il
suo stato d'animo, nell'ultima puntata.
Ho toccato il fondo, ma sconta la sua pena andando via...si
è vista rifiutata da tutte le persone che contavano qualcosa
per lei.
Bhe finisco qui il mio monologo, chiedendo venia.
Recensite e W Gossip girl!
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Capitolo 2 *** The Freakish Outsider- Vanessa Abrams' Tribute ***
The Freakish Outsider
Vanessa
Abrams’ Tribute
Se
qualcuno chiedesse in quale azione si rivede Vanessa Abrams,
risponderei sicuramente il guardare.
L’osservare, il filmare, il ciriticare, il mettere insieme
varie scene di vari mondi.
È un abitudine così radicata in me, che non ci
penso neppure, prima di compierla.
Per chi come me, abituata a essere sempre fuori dal mondo, fuori dagli
schemi, fuori dalle tante consuetudini , è facilissimo fare
questo.
Io ho vissuto un intera vita “fuori”.
Non per nulla mi chiamano la controparte femminile di Dan Humphrey,
l’outsider dell’ Upper East Side.
Prima mi piaceva tanto essere “fuori”, era una mia
scelta.
Non ero sola, tanti erano come me, gli emarginati, Dan, i senza-tetto,
Dan…
Di sicuro, quando tornai dal Vermont, dove vivevo con i miei genitori,
a New York e a Brooklyn, non mi sarei mai aspettata di far parte della
scuola dei ricchi la “Constance Biliard” dove
studiava Dan e in teoria avrebbe dovuto avere degli amici.
Il mondo squallido , povero, vuoto, cattivo e manipolatore
dell’Upper East Side, con il suo lusso, con la sua
eleganza…
Non mi è mai interessato far parte di tutto questo.
Il mio mondo, la mia casa, il mio posto è Brooklyn.
I quartieri poveri di Brooklyn, da Rufus , Dan e Jenny.
Quando tornai dal Vermont, pensavo che questo mondo non fosse
assolutamente cambiato.
Mi sbagliavo.
Jenny era diventata una tirapiedi alla moda , disposta a tutto pur di
avere un minimo di riconoscimento, nel mondo che non le apparteneva.
Dan poi…si era messo nientepocodimenoche…con
Serena Van der Woodsen, ex regina della scuola.
Bellissima, alta, bionda, apparentemente senza cervello , alla moda e
dannatamente simpatica.
Perfino io, che avrei dovuto odiarla perché stava con Dan,
non ci sono riuscita.
Si, perché io amavo Dan. L’ho sempre amato.
Il mio compagno, amico, outsider come me.
Ma , peggio del peggio, non mi scoraggiai. Pensai che comunque sarei
riuscita a rimanere outsider, era la mia natura.
Non ci sono riuscita.
Il peggio dell’essere “ fuori”
è che tu guardi tutto da un certo punto di vista, un certo
mondo , lontano , distante da quello che guardi.
Ma man mano che guardi, osservi, comprendi le regole del mondo che hai
davanti, cominci a esserne invischiata.
E non sei più “ fuori”. Sei
“in”.
È successo anche a me.
Oppure può succedere che fai amicizia con qualcuno a cui
quel mondo non piace , ma che ne fa parte , e cominci ad affezionarti a
lui.
Ma alla fine ti lascia pure lui, perché quel mondo
è la sua casa.
Nate Archibald.
Il ragazzo che mi ha fatto dimenticare Dan. Il ragazzo che non
tollerava più il suo mondo.
Ma ognuno di noi, alla fine , torna a casa, alla sua casa, e
così è successo anche a Nate.
Il mondo di suo nonno, in cui io non mi sentivo a mio agio.
Infatti sono stata lasciata per la storica fidanzata di Nate, Blair.
Ape Regina, cattiva fino alle fondamenta. Non esita a distruggere,
ferire, vendicarsi.
Ma io ho fatto affari con lei, mi ha offerto soldi per un filmino che
avevo girato du di lei e Chuck, un farabutto stronzo pervertito,
migliore amico di Nate.
Per dire come alla fine anche la mia integrità morale sia
andata a farsi benedire, per un paio di sporchi soldi che mi hanno
pagato l’affitto.
Influsso di un mondo che odio, ma che mi ha cambiata, nonostante sia
sempre “out”.
Si, mi hai cambiata, mi hai comprata Upper East Side.
Mi hai tolto tutte le persone care, tu e i tuoi abitanti
senz’anima.
Sono stata un diversivo per Nate, che poi è tornato a casa
sua.
Sono stata il punto fermo, l’amica che non ti abbandona mai,
per Dan.
Ma sono sempre out.
Ho perfino complottato contro Jenny, solo perché questa ha
baciato Nate, togliendole la lettera che questo le ha spedito.
Non sono più Vanessa. Non sono tanto dissimile da Blair, da
Jenny, da quelle galline adornate dei loro ambienti.
Inoltre, peggio del peggio, sono finita a letto con Chuck Bass, per
vendicarmi di Nate e Blair, il ragazzo che odio di più in
tutto quel mondo.
Questo ultimo anno è stato un disastro, poi.
Volevo solo dimenticarmi di tutti questi bastardi di Manhattan, ma mi
ritrovo in stanza le Streghe stronze dell’Upper East Side,
Blair e Georgina.
Al peggio non c’è mai fine.
Ho fatto sesso a tre con Dan e la sua fidanzata Olivia, una star di
Holliwood.
Quindi, anche i miei freni inibitori, se ne sono andati a ***.
Finalmente, quando pensavo di aver trovato una certa
tranquillità, un università che mi accettava con
tutta la mia particolarità, e Dan mi ha aperto il cuore,
sono finita a terra di nuovo.
Perché ora, mentre filmo la distruzione di Heiti, il mio
cuore si è distrutto ancora.
Dan e Serena. Come tutto cominciò , così si
conclude.
Un bacio. E il mio cuore non sa che pensare, la mia mente si rifiuta di
credere.
Serena, il sogno proibito, la regina di Manhattan, del mondo
così distante da quello mio e di Dan.
Un mondo possibile.
Si è comprato anche Dan, questo mondo.
Ma non mi avrà. Posso diventare anche una persona orribile,
ma non sarò mai come loro.
Io sono un outsider di vita e di scelta, e sempre lo sarò.
Nella distruzione e morte di Haiti, non faccio altro che pensare al
mio, di cuore spezzato.
Ma ora, penso, mentre filmo le ennesime macerie di una casa, che ognuno
di noi è un po’ out.
O un po’ in.
Ognuno di noi ha una casa in cui tornare, un mondo che ci appartiene.
Ma a volte, ognuno di noi si deve discostare dal proprio mondo,
guardarne altri, per scoprire cosa non va.
Io ho solo vari mondi, i tanti che filmo , che guardo, che critico.
L’importante è guardare, è vedere, e
osservare.
Ed è la mia missione, parola di Vanessa Abrams, aiutare gli
altri a vedere cosa non va, in noi e nel nostro mondo.
Always out. Sometimes in.
Spazio autrice:
Ho deciso di trasformare la mia one-shot su Jenny in una raccolta.
Questa è Vanessa Abrams,l’outsider per eccellenza.
Il titolo significa " L'outsider fuori dalla norma"
La raccoltà sarà sulle ragazze di Gossip Girl,
anche alcune minori.
Spero in tante recensioni!
XOXO Sasyherm
Giulythebestofthebest:
Mi fa tanto piacere che ti sia piaciuta la mia storia!A me Jenny non
è mai tanto piaciuta. Trovo che non abbia una sua
personalità definita, come Vanessa, come Blair...perfino
Georgina.
Jenny non ha le mie simpatie, ma mi sono trovata a condividere il suo
stato d'animo , alla fine di questa stagione.
Ha perso tutti coloro che amava, voleva solo essere accettata da
qualcuno, ha sbagliato, è vero, ha toccato il fondo, ma
almeno va via, cercando un modo per cambiare.
Ha la mia comprensione, la piccola J.
Recensisci anche Vanessa , l'outsider critica di Manhattan!
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Capitolo 3 *** The Omniscient Lady's Maid-Dorota's Tribute ***
The
Omniscient Lady’s Maid
Dorota’s
Tribute
È strano riposare in un letto d’ospedale, quando
sei una cameriera tuttofare, perennemente indaffarata con mille
faccende.
Gestire
la casa di Miss Blair e la sua vita, non è un impresa
semplice, nemmeno per me che la conosco da quando era in fasce.
In fasce,
come questa creatura innocente che ho appena messo al mondo.
Vanja
sostiene che sarò una splendida madre.
Non per
presunzione, ma credo che lo sarò si.
Dopo Miss
Blair, questo bambino sarà una passeggiata.
Mi
ricordo benissimo di quando è nata.
Già
da piccola, era una peste. Tremendamente bella e pericolosa.
Una
damina viziata ma che si faceva amare nonostante tutto.
Sono
stata come una madre per lei. L’ho cresciuta, allattata
perfino.
So a
memoria cosa le piace, cosa non le piace. So tutto di lei.
Spesso il
Signor Nate e il Signor Chuck mi chiedevano aiuto per farle piacere.
E io
glielo offrivo, nelle mie possibilità, quando era
nell’interesse di Miss Blair.
Niente mi
fa più felice, che vedere Miss Blair essere felice.
Spesso
penso che non lo sia stata tanto, nella sua vita…
Prima suo
padre, poi Mister Nate che la tradisce con la sua migliore amica,
l’eterna competizione con Miss Serena…
Mister
Chuck.
Inutile
dire cosa fa Mister Chuck a Miss Blair.
Tutta la
loro storia, penso, è un logorio doloroso ed estenuante.
Un
terribile sbaglio protrattosi a lungo, tra sofferenze estreme, giochi
pericolosi, romanticismo cattivo ed egoismo mai trattenuto.
Sono
così simili, così orribilmente simili.
Ma io amo
Miss Blair e adoro Mister Chuck.
È
impossibile odiarli a lungo, per chi li conosce bene.
Sono
affascinanti, pericolosi, coraggiosi fino in fondo.
Non
conoscono sconfitta, lottano fino in fondo.
Non
importa quante ferite hanno inferto e ricevuto, loro continuano,
sapendo che la vittoria, dopo tante sofferenze , è ancora
più soddisfacente.
La loro
storia, io la vedevo totalmente sbagliata.
Ma
è anche la sola cosa giusta, perché sono perfetti
e uguali, simmetrici quasi.
Sanno di
trovare comprensione sempre, nell’altro, anche nella
più atroce malvagità.
Nel bene
e nel male.
È
uno sbaglio, un dolore continuo.
Ma
è anche giusto, perché soffrirebbero
infinitamente di più a starsi lontani…
L’infermiera
mi chiede gentilmente se voglio qualcosa.
A me, una
cameriera.
È
assurdo.
In questo
momento vorrei vedere il mio bambino.
Forse
Vanja ha ragione, sarò una buona madre.
Ora ,
posso lasciare Miss Blair. Non è un piacere, ma ho fatto
quanto ho potuto per lei, e devo dare quello che ho dato a lei a questo
bambino.
È
una donna , quella che vedo davanti a me.
Quella
che sto lasciando , è una persona matura, che sbaglia e
corregge, che cerca la perfezione anche nella cosa più
semplice.
La mia
amata Miss Blair.
Le direi
solo una cosa , adesso:
Your
eternal mistake is the only rightest thing you can do.
Spazio
autrice:
La storia
di Dorota è molto breve, come vedete.
Ma
prepara il terreno per Blair e Chuck.
Vi
informo, che per esigenze di struttura( sono una perfezionista ,
perdonatemi!)
Chuck e
Blair saranno gli ultimi.
Il meglio
viene alla fine, ragazze! Come vedete ho allargato il campo dei Tributi
come mi avete chiesto e comprenderà anche gli uomini, tanti
personaggi minori etc etc.
Se volete
che parli di un personaggio particolare, che vi sta a cuore, potete
chiedere, farò del mio meglio.
Il titolo
significa “ La cameriera personale onnisciente” e
la frase finale, riferita a Blair e Chuck “ Il tuo eterno
errore è la sola cosa giusta che puoi fare” ,
detto in altri termini: Blair deve stare per forza con Chuck, sono
destinati!
Ecco le
vostre recensioni:
Ray08:
Odi
Jenny? Lo so. Si fa proprio odiare quella ragazza. Ma io continuo a
trovarla affascinante! Si le scrivo anche per i ragazzi. Grazie, ho
fatto del mio meglio, per Vanessa, anche se mi è molto
indifferente, come personaggio…cioè non mi fa
appassionare più di tanto…ma comunque,
è molto bella anche lei!Recensisci , XOXO!
Giulythebestofthebest:
Ma no, io
non la trovo così tanto perfida, dai…si sta bene
con Dan , mi dispiace tanto per lei, sai che shock , non solo stai ad
Haiti a filmare disgrazie, ma ti arriva anche la foto del tuo eterno
amore, che bacia Serena…poverina…mi dispiace ma
per Blair almeno dovrai aspettare. È un personaggio
complesso per me, perché l’adoro e non voglio
apparire scontata scrivendo di lei e Chuck.
Serena e
Lily arriveranno presto!Recensisci anche Dorota, che è un
po’ un prequel della storia di Blair e Chuck!XOXO
Ary_gg:Oddio
che recensione lunga!Bellissima, io le adoro le recensioni lunghe!
Grazie
grazie grazie.
So che
tutte noi odiamo Jenny , per averci distrutto un finale felice. La odio
anche io, ma mi fa comunque un po’ pena. Lei si è
messa sempre in mezzo a tutte le coppie, e l’ho odiata.
Ma io
credo che lei cerchi il suo spazio, la sua persona, qualcuno che la
voglia.
Con
metodi totalmente sbagliati, ma io credo che lo abbia capito.
E
comunque, hai ragione, erano in due in quel letto. Solo che se Chuck fa
una cazzata di solito, nessuno si stupisce, almeno io no,
perché è sempre così.
Blair lo
lascia e lui va a ***. Un momento prima la storia felice, e uno dopo il
dramma. È il suo modo per sfogare le delusioni…
Sono
Chuck e Blair e ci piacciono così, perché sanno
appianare le divergenze. Sanno perdonarsi gli errori, perché
sono dannatamente uguali.
Io sono
certa che anche stavolta sarà così. Ha perdonato
per Vanessa, perché non per Jenny?Mi trovi
d’accordo nel dire che Jenny non è una vittima, ha
compiuto lei scelte sbagliate, è andata fino in fondo nel
male. Le sue lacrime io le ho viste come un pentimento sincero, per se
stessa, per aver perso la verginità con un ragazzo orribile
quanto lei, che l’ha gettata via non appena Blair
è ricomparsa.
Lo so,
è una mia visione. Ha fatto tutto lei, ma ora lo sa, e
può cercare almeno di cambiare!
Vanessa…indifferente completamente. È sicuramente
perfetta per Dan.
È
vero, potrebbe essere un personaggio migliore, e lo hanno reso vuoto.
Vuole
troppo cercare il distacco, ma non ci riesce. Sembra forte, poi anche
lei va con Chuck per vendicarsi di Nate…tanto diversa da
loro non è.
I tributi
per i ragazzi arriveranno, non preoccuparti!Il prossimo sarà
un ragazzo…
Scusa per
la risposta lunghissima. Recensisci anche questa!XOXO
Alla
prossimaaaa!XOXO Sasyherm
|
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Capitolo 4 *** The Double-Dealer Pirate-Carter Baizen's Tribute ***
The
Double-Dealer Pirate
Carter Baizen’s Tribute
Da
bambino sono sempre stato impressionato dalle navi.
Soprattutto
i velieri dei pirati, con le loro lunghe vele mosse dalla brezza del
mare.
Mi
affascinavano. Mi davano l’idea del mistero della conoscenza,
un viaggio infinito, alla scoperta di se stessi, pieno di avventure
emozionanti.
Solo io
decido quando fermarmi e mostrare ad altri quello che ho imparato.
Non mi
fermo mai a lungo in un posto.
Quando
torno, la mia occupazione principale è giocare.
A carte,
a poker, con i sentimenti, con le delusioni altrui.
Come con
Blair, delusa dopo la sconfitta universitaria, per vendicarmi di Chuck.
Ci sono
perfettamente riuscito.
L’Upper
East Side è il porto sicuro, in cui ricrearmi dei raggiri
che compio in tutto il mondo.
Alla
fine, torno sempre qui…qualunque viaggio compia, questo
è l’approdo.
Non
rifletto, non penso, se non ai miei scopi, ai miei obiettivi.
Pensare
fa male. Crea problemi.
Non penso
mai a me stesso, ai miei problemi, alle questioni irrisolte.
Ho un
solo modo per risolvere. Scappare, fuggire, alla ricerca di altre
avventure, altri problemi, altri mondi.
Come
Dorian Grey non vuole mai guardare la parte più veritiera di
se, così anche io, non voglio vedere me stesso.
Ma ora,
in questa macchina, Serena ha visto il mio vero volto, ha scoperto il
mio obiettivo.
Io
sono il truffatore doppio-giochista, maschera che cambia a
seconda delle occasioni, degli ambienti, delle persone che ha davanti.
L’amico
che la sta aiutando a ritrovare suo padre, ma che in realtà
brama lei.
Chuck
Bass non è che una proiezione di quello che sono stato io.
Io, il
migliore attore e proiettore della mia stessa luce. Sono io che decido
come mostrarmi.
Volevo
mostrarmi il giramondo che ha visto di tutto con Nate Archibald.
L’avventuriero
che scopre realtà molto più ampie di quella in
cui lui vive, l’Upper East Side.
Ci sarei
quasi riuscito, se non fosse stato per Chuck Bass.
Che da me
ha imparato tutto, il miglior discepolo che sconfigge il maestro.
Bravo
Chuck. Non lo saprà mai, ma sono fiero di lui, molto in
fondo.
Non mi
accontento dell’Upper East Side, questo perbenista e
ristretto mondo.
Io sono
letteralmente un giramondo, e non sono mai stanco di viaggiare.
Infatti
ho sempre ammirato Ulisse.
Ma alla
fine, torno sempre a Manhattan. Per Serena. Perché lei , se
solo volesse, saprebbe fermarmi e cambiarmi.
Ci era
quasi riuscita, se non fosse che ha scoperto un'altra volta , tutti i
raggiri.
Una
ragazza che avevo deluso come ho deluso inevitabilmente lei, e mille
altre.
Quasi-sposata
per pagare i miei debiti.
La cui
famiglia mi cerca in capo al mondo.
Non ho
casa, non ho famiglia.
O meglio
si, lei. Serena Van Der Woodsen.
Sono
disposto a fingermi mille altre maschere per avere lei. Come feci al
ballo delle debuttanti, due anni fa.
Ammaliai
sua nonna con il mio esotico charm.
Io, a
Manhattan ipocrita attore.
Ma in
realtà , credo di essere solo il buffone di me stesso.
Sono un
codardo.
Non
affronto i problemi, ferisco gli altri per salvare me stesso.
Egoista
fino in fondo.
Me e il
mio interesse. Ecco ciò che ho a cuore.
Oltre a
Serena, ovviamente.
Amo
Serena. Fa esattamente come me.
Cerca in
lungo e in largo qualcosa che non le è stato dato, sempre
sfuggente.
Ma lei sa
cosa vuole.
Io no.
Io non so
cosa cerco, quale tesoro desidero rinvenire.
Non
sopporto la stabilità, la calma immobilità di una
casa, di un affetto sincero, non avvelenato dal dubbio e dai miei
raggiri.
Dopo un
poco mi annoio, e parto alla ricerca di una nuova conquista.
Sconfitto
o vincitore. Non mi arrendo, se vengo sconfitto, parto alla ricerca di
una prossima vittoria.
Anche
ora.
Serena ha
capito, ho giocato con un avversario che mi conosce bene.
Ma non mi
arrenderò. Nate non fa per lei, troppo monotono, troppo
principe senza macchia.
Alla
fine, torno sempre, a smuovere le acque della monotonia
dell’Upper East Side, l’unico posto che considero
una casa.
Se un
giorno mi stancherò di viaggiare, tornerò
sicuramente qui.
Perché
Serena vive qui.
Le
persone uguali a me, vivono qui.
L’Upper
East Side, covo di raggiri e delusioni cocenti.
Ma anche
di vittorie che hanno il sapore di questo vino scuro nel bicchiere.
Raffinato
e peccaminoso.
Arrivederci
, ancora una volta. Tornerò, non so quando, non so
perché.
Non so
dove mi porterà questo ennesimo viaggio, lontano da Serena.
Ma questo
è il bello, non sapere nulla, perché
saprò certamente di più quando tornerò.
Sono
pronto.
Per una
nuova avventura, una nuova scommessa, un qualcosa che non so, ma che mi
darà piacere.
Cercando
qualcosa, forse me stesso, forse lei, in mille altre ragazze, che hanno
qualcosa di lei.
Con
più problemi e con soluzioni temporanee e definitive.
Solo una
cosa, so. Il mio modo di vita:
Never
stay. Never stop playing.
Spazio autrice:
Ecco a
voi…Carter! Come mi aveva proposto Tuccin…il
primo personaggio maschile!
Non so se
mi piace Carter…mi è abbastanza indifferente
anche lui, ma nella prima stagione mi è piaciuto
più o meno…non ce lo vedo bene con Serena,
comunque.
Anche se
penso che la ami.
Certo,
è un personaggio molto problematico e insofferente.
Ma io
credo che consideri l’Upper East Side la sua vera casa,
comunque.
Non so
com’è venuta, questa…degli altri avevo
un idea molto più precisa, non so se ho saputo rendere bene
il personaggio. Ve lo immaginate così, Carter Baizen?
Le vostre
recensioni, spero, mi risolveranno i dubbi!
Ecco le
mie risposte, grazie, vedo che la serie più o meno vi sta
piacendo…
Ary_gg:
Sapessi
quanto mi piace parlare di Gossip Girl! Sono una patita cronica.
Blair fa
sempre la dura, e io la amo per questo. È una che non molla,
che va contro anche i suoi desideri. Non cede alle tentazioni
facilmente!Sarà più interessante,
così…
Bhe
sarebbe ora che cominciassero a rispettarsi un po’ quei
due…alla fine il tira e molla stanca un po’.
Dorota,
io la considero la fedele compagna di Blair, un po’ madre, un
po’ tesoriera dei segreti.
Non per
qualcosa Nate chiama lei per farsi dire qual è il suo posto
preferito!
( si
però, che cavolo, in dieci anni e più che la
conosci, non lo sai !!! a volte Nate è un pesce… )
Quando ho
un po’ di tempo vado a vedere le tue cose, promesso! E ti
lascio tante recensioni!
Recensisci
anche questa, che non so assolutamente com’è
venuta!XOXO
Giulythebestofthebest:
Si Dorota
è un angelo, soprattutto con Blair…io spero che
non se ne vada!!!!non esiste Blair senza Dorota!
Le
è fedelissima, fa di tutto per lei! Io credo però
, che più che tifare per Chuck , lei voglia vedere Blair
felice…e sa che è felice solo con lui!o almeno
quasi sempre…comunque io adoro Dorota…anche se
è un personaggio minore.
Infatti
è troppo buona…ma è bella per
questo!Baci e recensisci!XOXO
Tuccin:
Bhe ,
Dorota mi è riuscita abbastanza bene, credo. Non voglio
vantarmi.
Grazie ,
quanti complimenti!
La nostra
outsider non ti piace? A me continua a essere indifferente, solo che a
volte mi fa molto ridere. È ironica, prende in giro un
po’ tutti…”
trombamici…”hihihi.
A me
sembrava molto interessata a Nate, a dire il vero. A suo modo,
però le piace tanto. Va con Chuck, se non è una
prova d’amore questa…
Si
però potrebbe avere uno sviluppo maggiore, è
trattata abbastanza male…eccoti Carter, ma mi sa che ti
deludo…non so proprio se va bene!
Il fatto
è che io non ho ancora capito bene con chi deve stare
Serena. Mi piaceva un po’ con tutti, tranne, ovviamente Trip,
Aaron e quel maledetto bastardo che si è portato via i soldi
, mo non mi viene il nome.
Ma con
Dan e Nate ce la vedo, e anche con Carter…sono abbastanza
confusa.
Con Nate
mi è piaciuta tantissimo, quando lui ha vegliato su di lei
in ospedale e ha picchiato il cugino per lei…e le ha
implorato prima di restare con lui…mamma mia, quasi al
livello di emozione che mi provocano Chuck e Blair insieme.
Vabbè
finiamo lo sproloquio, su quanto amo Gg. Recensisci!XOXO
|
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Capitolo 5 *** The Weakest Link in the Chain- Eric Van Der Woodsen's Tribute ***
The
Weakest Link in the Chain
Erik
Van der Woodsen’s Tribute
Chi
mi guarda, pensa che sono la pecora bianca della famiglia.
Mia
sorella Serena, la nera.
Nemmeno
nostra madre scherza…per non parlare dei miei fratellastri
acquisiti, Chuck Bass-Tard e la Strega Grigia Jenny.
Io
invece, con tutti i miei difetti ( l’omosessualità
per voi è un difetto?), mi considero abbastanza normale.
Ma ho
anche io, le mie zone d’ombra, come ogni appartenente
all’Upper East Side.
Dietro la
mia espressione di bravo bambino, c’erano vari problemi, un
padre inesistente, una madre che non mi badava, troppo presa a seguire
nei suoi spostamenti mia sorella Serena, la ragazzaccia.
Mentre io
annegavo nella droga e nei tentativi di suicidio.
Qualcuno
crede che lo abbia fatto per attirare l’attenzione.
Non
è così.
Non sono
uno che cerca di attirare l’attenzione, anzi. Non lo faccio,
perché fondamentalmente so di non essere forte come tutti
gli altri.
Ci vuole
poco a ferirmi.
Ci vuole
poco a farmi star male.
Ma
ciò che mi fa più male, è vedere le
persone attorno a me stare male.
Non
è altruismo. Non è perché sono buono.
È
che li ammiro, tutti loro, si mettono in gioco, non si nascondono come
faccio io.
Soffrono,
pagano, scontano.
Annegano
nei loro vizi, come mia sorella Serena, che cerca quello che mia madre
ha trovato in tanti mariti.
Come
Chuck, che vuole dimenticare il rifiuto di suo padre…come
Jenny , che ora, piangente, ha venduto se stessa ad un mondo che non la
vuole.
Molto
spesso mi succede. Accettare le confidenze segrete, i traumi, le
delusioni, degli altri.
Tra
tutti, Chuck è quello che stimo di più. Entrambi
non abbiamo conosciuto un padre che ci voleva.
Il mio mi
ha abbandonato. Il suo non voleva vedere quello che è, ed
è morto.
Solo che
lui non si cambierebbe mai, io si. Credo di essere totalmente
sbagliato, in questo mondo.
Non sono
cattivo. Io sono il confidente perfetto, che li aiuta a trovare la loro
parte buona.
Io sono
il fratellino minore, la pecora del gregge, che non tollera questa
dissoluzione, e ha tentato il suicidio, per un mondo che odia.
Si, odio
l’Upper East Side e il fascino che emana, e la sua
dissoluzione.
Per
questo mondo, io sono una comparsa.
L’omosessuale
da tenere nascosto, come faceva Asher due anni fa.
Ma
quell’omosessuale, direi ora, è molto
più buono, e integro di tanti altri, che soffrono quella
terribile lacerazione ipocrita, che il loro mondo esige.
Sono
fiero di me stesso.
Come
faceva mia madre, che non voleva far sapere che ero in un centro di
riabilitazione.
Ma non mi
vergogno più. Mi sono esposto, due anni fa, per salvare mia
sorella da quella stessa ignominia.
Ho
venduto a Blair la mia storia. Meglio io che Serena.
Serena
è fragile. È dannatamente fragile, nel compiere i
suoi eterni errori.
Se quello
macchiato sono io, invece, per una volta, poi tutti se lo scordano.
Infatti
nessuno ci pensa più.
Asher mi
ha tenuto nascosto, e stava con Jenny davanti a tutti, per finta.
Perché
nessuno ammette la sua vera natura, nell’Upper East Side.
Siamo un
popolo di ipocriti paurosi come conigli. Come le amiche di Blair che si
rintanano dietro le sue gonne di marca.
Come
Jenny che per sentirsi un po’ più regina, si
è comportata da stronza con me, l’anello debole
della catena.
Si,
è vero. Io sono l’anello debole. Ma sono anche
dannatamente forte, da poterli aiutare a trovare la parte migliore di
se.
Perché
questo siamo, noi.
Mostriamo
solo il nero che affascina gli altri, il nostro lato malvagio,
spregiudicato.
Ma pochi
sanno, e capiscono, che il nero nasconde il grigio di una depressione,
di mille mancanze, di mille lacerazioni terribili.
Il nero , non è altro che il culmine dei colori scuri...le
zone d'ombra.,
Ma in ogni persona, ci sono anche i lati chiari, i colori
vivaci...quelli non sono interessanti.
Una persona buona, è una persona poco interessante.
Sono i cattivi, gli affascinanti, magnetici, cattivi a condurre il
gioco.
Vogliamo
far vedere soltanto il nero, e non guardare i traumi che ci sono dietro
quel nero.
Io lo so,
e so che questi traumi, queste lacerazioni, devono venire alla luce.
Siamo
tutti un po’ fragili, dietro le maschere.
Jenny non
parlava.
Affondava
e non parlava, la mia migliore amica, la persona che ho desiderato
poter salvare.
Le voglio
bene, tantissimo, come a mia sorella Serena.
Perciò
mi è morto il cuore, quando ho capito che aveva fatto la mia
stessa fine.
La dolce
Jenny, incapace di far male, innocente come un agnello che vuole
entrare nella gabbia dei leoni.
Avrei
dovuto dirle che quei leoni che ruggiscono così forte, sono
bestie morte dentro.
Ma a
nessuno interessa, l’importante è che continuino a
ruggire.
Chissenefrega,
se hanno problemi.
Chi se ne
importa, se i padri li hanno lasciati soli, e il mondo non li vuole a
causa di questi problemi.
Fingiamoci
tutti forti. Fingiamo che vada tutto bene.
Ma mi
sono stancato di fingere.
Sto male,
ok?
La mia
migliore amica ha spacciato droga, ha perso la verginità con
un bastardo, ha rubato il ragazzo di mia sorella, ha complottato contro
la sua stessa famiglia.
Lei
però è solo la strega stronza.
Chi se ne
frega, se ha capito che nessuno la vuole, se il ragazzo di cui era
innamorata l’ha lasciata, se ha un amica che l’ha
drogata per vendetta…se deve fingere di essere forte,
perché mille stupide ragazzine hanno bisogno di una leader.
Mi
dispiace, Jenny. Mi dispiace per aver cercato di vendicarmi di te,
invece di ascoltarti.
Mi dispiace per non aver capito.
Ti voglio
bene. Perciò ti ho spinta a dire tutto a Dan.
Ti meriti
da una seconda possibilità. Mi dispiace se non ti sono stato
vicino, per aiutarti.
Se non ho
capito come soffrivi, come me, due anni fa.
Mi
dispiace per tutto.
Ma te ne
devi andare. È per il tuo bene, allontanarti da
quell’enorme sanguisuga che è l’Upper
East Side.
Quando
ritornerai , ci sarò, e giocheremo ai giochi da tavolo,
guarderemo film alla tv, e ascolteremo musica.
Non ti lascerò affondare ancora. Io sarò
lì, a tendere la scialuppa.
Behind
the Black…there are millions shades of Colours.
Spazio
autrice:
Uno dei personaggi minori che più amo, Eric Van Der Woodsen.
La comparsa buona, l'omosessuale confidente. Il titolo significa "
L'anello debole della catena"
Io lo adoro, e voglio un vostro parere!
Recensite, recensite...XOXO
|
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Capitolo 6 *** The Large Family's Matron-Lily Van Der Woodsen's Tribute ***
The Large
Family’s Matron
Lily Van Der
Woodsen’s Tribute
Getto le
medicine nella spazzatura.
Ancora
una volta, mi sono lasciata ingannare, dal padre dei miei figli.
L’uomo
che ho amato, solo perché è il padre dei miei
figli.
Non sono
mai stata una buona madre.
Ho
popolato la vita di Eric e Serena di mille uomini, e anche la mia.
Persone
inutili, che lasciavano il tempo che trovavano.
Ho
inculcato loro gli stessi principi, in cui non ho mai creduto tanto
nemmeno io.
Sono
stata per loro, quello che mia madre è stata per me.
Ho fatto
capire loro il rispetto delle leggi del mondo in cui siamo costretti a
vivere.
L’Upper
East Side, proiezione del mondo in cui sono nata. Il mondo dei miei
genitori, il mondo da cui è fuggita Carol.
Mia madre
, quando avevo 15 anni, mi ha detto che l’amore , in questi
mondi, non esiste.
Infatti,
ne ho cercati tanti qui, ma nessuno è durato a lungo.
Rufus, il
mio primo amore di gioventù, il ragazzo con cui ho
conosciuto la libertà, è l’amore vero.
L’amore
che delle stupide convenzioni, e leggi sociali, non giustificano.
La
famiglia, qui, è la mafia.
Rapporti
finanziari, credibilità sociale, rigido controllo sui figli
e sulle loro scelte.
Io stessa
lo sono con Serena.
L’ho
controllata, l’ho messa in punizione, le ho imposto obblighi
sociali, che lei non ha mai rispettato.
Non
è voluta andare all’università. Ha
voluto lavorare, nel mondo dello spettacolo.
E adoro
mia figlia per questo.
Perché
lei è identica a me. Ha la mia stessa bellezza, la mia
stessa indipendenza.
Infatti
si è innamorata del figlio del mio grande amore.
Ho
cercato di fare di tutto per lei.
Ho messo
apposto, con l’aiuto di Blair Waldorf , la sua migliore
amica, tutti i suoi casini.
Ma ho dei
sensi di colpa inimmaginabili.
Non
l’ho mai capita. Come mia madre non ha mai capito me.
Volevo
solo che lei fosse felice, che potesse trovare quella
felicità, seguendo le regole.
Ma la
felicità non si trova seguendo le regole.
Non si
trova mettendo il vestito giusto alle feste, non si trova rispettando
uomini che non sono tuo padre. Non si trova, evitando di dire parolacce
e verità incontrovertibili.
Serena ha
sbagliato. Ha cercato questa felicità, la realizzazione,
nella vita sregolata con Georgina, fuggendo con Poppy Lifton, con mille
ragazzi, per cui era un bel corpo.
Cercando
un uomo, suo padre, l’amore, in tanti ragazzi sbagliati.
Perché
io, nel mio eterno egoismo, ho fatto loro mancare il loro vero padre.
È
andata via, come ho fatto anche io, e sono tornata nell’
Upper East Side, con tre matrimoni alle spalle, e due figli da crescere.
Che ho
amato, che ho cercato di proteggere, ma non mi è mai
riuscito.
Volevo
dei figli perfetti, e non mi sono mai resa conto, che nemmeno io ero
perfetta.
Non lo
sono mai stata.
Eric, che
tenta il suicidio e si droga, Serena, con i suoi sensi di colpa per
aver ucciso un uomo, che io ho accusato senza sapere.
Anzi, mi
sono lasciata prendere da ciò che appare, come sempre nel
mio mondo.
Qui,
tutto è bellissimo, perfetto. Io, Serena e Eric siamo la
famiglia felice, a cui non manca nulla.
Ho fatto
in modo che non conoscessero il loro padre, che Bart avesse le loro
storie scritte in stupidi archivi, nemmeno fossero cartelle esattoriali.
Sono Eric
e Serena, i miei bellissimi e controversi figli.
Ho
nascosto a Serena la lettera di suo padre, ho lasciato che andasse per
il mondo a cercarlo, come ho fatto io.
Lo so,
che significa, perdere un padre. Io ho perso il mio, con una delle
mille amanti che aveva.
Non lo
so, se ora sono felici, ma di sicuro non è merito mio.
Rufus,
che mi ama nonostante tutto questo, nonostante sia una pessima madre,
nonostante sia attaccata a questo mondo che non tollera.
Nonostante
le mie bugie, per proteggere lui e la mia famiglia.
La mia
vera famiglia, che ora non posso più perdere.
Mai
più. Non permetterò mai più a nessuno
di ferire loro, o Chuck, che per me è come un figlio.
Jenny ora
va via, come se ne è andata Serena, tante volte.
In
collegio, in Spagna con Poppy, a Parigi con Blair.
La casa
è mezza vuota, adesso.
Sono
sola, Rufus non c’è. Eric è con il suo
nuovo ragazzo.
Dan non
ne ho idea.
Sono
sola, ma so che torneranno.
E io li
proteggerò, sempre. Con metodi sbagliati, bugie, polizia,
carcere, punizioni.
Magari
non sono una buona madre, e loro lo sanno.
Ma questo
è l’unico modo che conosco, per esserlo e sanno
anche questo.
Sacrificai
il mio amore per Rufus, perché Serena fosse felice con Dan.
Ho voluto
concederle quella libertà che non ho conosciuto io.
La
libertà dell’amore vero, “
straniero”, per un ragazzo semplice, intelligente,
normale.
Fu un
gran sacrificio, rinunciare a lui, a Rufus. L’unico spiraglio
di un amore e di una famiglia vera, autentica.
Ma,
quando sposai Bart, pensai che l’Upper East Side, mi
apparteneva. Ne conoscevo le regole, la mia libertà e
felicità l’avevo già vissuta, e potevo
rinunciarci, perché la conoscesse mia figlia.
Non
è andata bene. È finita anche tra Dan e Serena.
Inaspettato
colpo di fortuna per me, perché potessi coronare il mio
sogno con Rufus.
Mi ha
perdonato così tante cose. Gli ho tenuto nascosto un figlio,
il nostro Scott.
Ma
l’ho fatto perché non si sentisse legato a me, da
un figlio.
Ho
cercato di allontanarlo da questo mondo, da me, dalla mia inadeguatezza.
Ho
cercato di nascondere gli orrori del mio passato, mascherati da mia
madre.
Ma ora,
non gli mentirò mai più. Ora basta, con questa
mafia.
Lui
è la mia anima gemella. Lo amo come non ho amato nessuno,
lui e i miei figli.
Tutto,
tutto, per la loro felicità.
Accetterò
le loro scelte, correggerò i loro errori,
impedirò che compiano cavolate.
Sono la
loro madre, seppur inadeguata e terribile. Ma lo sono sempre.
Fuggiranno,
si arrabbieranno, torneranno, saranno felici.
E io
sarò vicino a loro, ad assisterli, a proteggerli, sempre e
per sempre.
Family
protects you. Always.
Spazio
autrice:
Come mi
ha chiesto giulythebestofthebest, eccovi Lily Humphrey!
In questa
riflessione di Lily , ho voluto privilegiare più il suo lato
materno, che non quello dell’amore per Rufus.
Anche
perché non ne ho un idea molto precisa. Anche se li adoro
insieme.
Sono una
coppia indistruttibile.
Ho voluto
vedere Lily come madre di Serena e Eric, il suo controllo spesso
invasivo, la sua stessa situazione familiare…non so magari
non la volevate vedere così.
Il titolo
significa “ La matrona della grande famiglia”
Non so
ancora chi sarà il prossimo, ma ancora un adulto. Forse
Rufus o Bart.
Mi sono
anche dimenticata di rispondere alle vostre recensioni, del capitolo su
Carter, perdonatemi! Grazie a tutti voi che avete commentato.
Tuccin:
Oh, ti piacciono i Cartena!
Bhe si
Serena, non va bene. Io ce la vedo abbastanza bene con tutti, ma
è lei che non si decide…è
così vaga. In questo non mi piace Serena, devo dire.
Però secondo me, ci starebbe bene con Carter. Tutti e due
spregiudicati, fuggenti, avventurieri…non esitano a cercare
emozioni nuove, in mondi che non conoscono.
Chissà,
magari…ora che non ci sta più con Nate( anche se
mi era piaciuta con lui, dalla prima stagione li tifavo), potrebbe
tornare il nostro Carter…la conclusione della loro storia
era un po’ deludente. Recensisci Lily!XOXO
Ary_gg:
Bhe su
Carter e Serena, anche io sono molto indecisa. Tutti e due , mai
soddisfatti, non si sa che cercano, che vogliono, i loro sentimenti
svaniscono presto, come le loro delusioni.
Ma lo sai
che hai ragione!In fondo, io penso che Gg sia qualcuno di esterno, ma
si sa è sempre stata un po’ fissata su
Serena…come Carter. Io ce lo vedo, un ragazzo!
Su Eric,
il nostro fratellino minore, è stato proprio difficile
scrivere. Perché non gli è stato dato molto
spazio, e io non ho mai capito, per quale ragione avesse tentato il
suicidio.
Comunque,
io lo adoro. Vuole molto bene a Serena e Jenny, ha come tutti i suoi
lati cattivi, ma , come dici tu, è bravo ad aiutare tutti.
Perfino Chuck, ci ha provato.
Recensisci
Lily!XOXO
Giulythebestofthebest:Ecco
Lily, come mi avevi chiesto. È stato difficile scriverla,
dimmi che ne pensi!
Infatti,
Bart e Chuck sono stati per lui delle figure maschili importanti. Anche
se secondo me, Bart poteva evitare di controllare tutto su di lui e
Serena…
Ma a dire
il vero, io non lo giudico, per non aver voluto dare una seconda chance
a William. È stata una sua scelta, del tutto sua, e questo
dimostra la sua maturità nelle scelte. Non è
più un bambino che deve seguire Serena , o comprendere
sempre Jenny.
Infatti,
Jenny non lo meritava, ma credo che gli voglia molto bene anche lei.
In fondo
è stato l’unico che veramente la ha apprezzata,
nell’Upper East Side.
Su
Carter, l’ho detto. Mi è indifferente come
personaggio, non lo odio e non lo amo, come Serena. Infatti, io credo
che comunque i veri sentimenti, abbastanza forti di Serena, sono per
Nate, ora come ora. Ma non lo so, Serena è sempre
così vaga, cambia sempre idea, cerca sfugge, rincorre,
trova…è un ciclone, ma non sa che desidera. Spero
che in questa stagione maturi. Grazie e recensisci Lily!XOXO
|
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Capitolo 7 *** The Youthful Rock Singer-Rufus Humphrey's Tribute ***
The Youthful Rock
Singer
Rufus
Humphrey’s Tribute
Saluto
mia figlia con la mano.
È
assurdo, come non mi sia ancora abituato a lei.
Non
riconosco la mia bambina.
La mia
bambina , che spaccia droga, fa sesso, ruba fidanzati e ha tentato di
distruggere la mia famiglia.
La nostra
famiglia.
A volte
mi chiedo se ho fatto bene, a portare i miei figli nell’Upper
East Side.
Ora come
ora, è stato fatto, e non posso tornare indietro.
Io ho
scelto, ho deciso di amare Lily tutta una vita, e non mi pento di
questo.
Se mi
pentissi, non cercherei di cambiare le cose.
Non si
può cambiare un mondo…ma se stessi, si.
Io ho
avuto la possibilità di cambiare molte volte nella mia vita.
Cantante
rock, artista, padre.
Soprattutto
padre.
Lily e io
siamo identici come genitori. Sbagliamo, puniamo, cerchiamo di evitare
che i nostri figli compiano errori incancellabili.
Ma si
può sempre tornare indietro, o andare avanti.
Io
l’ho fatto. Sono sempre andato avanti , nell’amare
Lily, scegliere Lily, contro tutti e tutto.
Contro
suo marito, che voleva portarmela via.
Contro
sua madre, che non mi ha mai giudicato adatto a lei.
Tutto
questo mondo, non mi giudica adatto a lei. Ma io insisto.
Ogni
volta che sta per succedere qualcosa, qualcuno ci interrompe i nostri
piani, i nostri progetti insieme.
I nostri
figli, Dan e Serena, innamorati come lo siamo stati noi due. Uguali a
noi, e ci hanno chiesto di interrompere la nostra relazione per
permettere a loro di viverne una.
Ma
l’amore, che porto a Lily, da quando l’ho
conosciuta, non ha eguali.
Siamo
scappati, siamo stati immensamente felici, ci siamo fatti del male con
le nostre paure, le nostre debolezze e i nostri errori, ma sinceramente
io so chi è lei.
L’ho
vista crescere, diventare la donna che è, e l’ho
sempre amata.
Non
bastano mille avvenimenti negativi, per fermarmi.
Non basta
un mondo ipocrita.
Per
quanto mi abbia nascosto tante cose, per quanto mi abbia fatto stare
male, per quanto abbia spesso scelto il suo mondo al mio io la amo.
Perché
io so che in realtà lei, sbaglia con lo stesso mio errore.
L’amore.
Io e Lily
amiamo il nostro mondo, le persone che ci circondano, i nostri
controversi e ribelli figli.
Dan.
Così simile a me. Nel buono.
Potrà
pure essere un emarginato, ma lui ha le carte vincenti.
Sa quello
che vuole, e chi vuole diventare, o essere.
Si, amo
Jenny.
È
sempre così, io amo i ribelli che non vogliono sottostare
alle regole.
L’ho
fatto anche io da ragazzo, e sono quello che sono.
Rufus
Humphrey, artista di Brooklyn, spiantato, per lo più
mantenuto dalla moglie ricca pluridivorziata.
Ma in
realtà, sono io che mantengo lei, che la sostengo, e
sostengo la nostra famiglia.
Ho
sostenuto Serena, così simile a sua madre, nelle sue
ricerche e nelle sue scelte.
E ora
sosterrò mia figlia, nel cammino che la farà
crescere, e diventare una donna.
Lei non
lo sa. Ma è la mia bambina.
Può
pure assomigliare ad una strega cattiva senza un briciolo di
dignità, ma io so che lei ha un fondo buono, e lo
troverà.
Perché
vuole trovare la sua forza, se stessa, come me.
Jenny
è forte come me.
Jenny non
ha paura a sfidarmi, nel perseguire i suoi obiettivi.
Jenny non
ha paura di vivere in un mondo terribile, quando tutto è
contro di te.
Lo so che
si prova.
Ti sembra
che tutto vada storto, che tu sia fuori posto, un ostacolo alla
felicità degli altri.
Per molto
tempo, ho pensato di esserlo anche io, per Lily, in questo mondo.
Ma noi
continuiamo, a modo nostro, ad amare, anche quando tutto non va secondo
i piani.
Because
the only plans we need, are our dreams.
Spazio
autrice:
Mi
dispiace tanto del ritardo, ma tra esami e mare, non ho proprio potuto
continuare a scrivere. Ora vedrò di recuperare.
Lo so,
è corta. Ma credo che comunque, sia abbastanza veritiera. Io
Rufus lo immagino così, una persona che sa chi è,
e cosa vuole dalla sua vita.
Uno che
insiste a cercare di realizzare i suoi sogni, compresa avere Lily.
È
l’ultimo adulto che faccio, credo. D’ora in poi,
solo i personaggi adolescenti, diciamo. Il titolo significa “
il cantante rock giovanile”
Prossimo:
Nate o Serena. Uno dei due, chi volete per primi, dei nostri amanti?
Oppure,
un altro personaggio, faccio quello che posso.
Arrivederci
a presto.XOXO
Giulythebestofthebest:
Di nulla!Lily è un personaggio importante, dovevo scriverla,
è stato un piacere.
Mi
è piaciuto tantissimo lo spin-off su di
lei…insomma era una gran casinara!chi se la immaginava
così.
Si, vuole
molto bene a Chuck. Si preoccupa molto per lui, e lo ha salvato in
molte situazioni spinose, tipo quando lo zio voleva accaparrarsi il
patrimonio.
A modo
suo, sa essere molto altruista e generosa. E buona, solo che quando ci
vuole tira fuori il lato oscuro, diciamo.
Mi piace
molto. Cosa ne pensi di Rufus?è l’ultimo adulto,
non ho un idea chiara di lui.
La mia
interpretazione, è abbastanza confusa.
Una cosa
sicura:ama Lily da quando la ha incontrata. È un vero amore,
secondo me.
Recensisci!
Chi vuoi tra Nate e Serena?XOXO
Tuccin:
Bhe, in effetti hai ragione, a volte gli adulti sono peggio dei figli,
e Rufus e Lily a volte si comportano come degli adolescenti alle prime
armi.
Quando
Lily vuole qualcosa, però, fa di tutto per ottenerla. Non la
ferma nessuno, ha mandato sua figlia in carcere! Però
rinuncia a Rufus per Serena e Dan…ha aiutato Chuck. Con
Serena, sbaglia molto, però. Infatti lei ha paura della
madre, è come se la deludesse sempre.
Cosa ne
pensi di Rufus? Vuoi Serena o Nate, o qualcun altro?
XOXO
Ary_gg:
Oh, ecco Rufus. Ultimo personaggio adulto, mi concentro sui giovani.
Ti
piacciono proprio tanto, eh?a me abbastanza, e trovo che Lily sia un
bel personaggio, nonostante a volte sbagli di grosso con i figli. Ma
comunque, è vero, quando si tratta di riparare, è
molto brava.
È
molto altruista e generosa, soprattutto con Chuck. Pensa che quando
è spuntata la madre di Chuck, io l’ho odiata, ho
pensato che Lily sarebbe stata perfetta come sua madre, e lo
è stata molto di più di quella cerbiatta stupida,
si è fatta in quattro per salvare Chuck da Jack.
Lily, per
me, è la madre di Chuck, per certi versi. E infatti, Chuck
ha ragione, lei era giusta per loro due…peccato che suo
padre non lo sia stato per lei.
Ma Lily
è perfetta solo con Rufus. Non c’è
nulla da fare.
Recensisci
anche questa e dimmi chi vuoi per il prossimo tributo. Nate o
Serena?XOXO
|
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Capitolo 8 *** The Convert Bad Grass-Georgina Sparks ' Tribute ***
The Convert Bad
Grass
Georgina
Sparks ’ Tribute
Una cosa che pochi sanno di me , è che gioco molto bene a
scacchi.
Non
lo direste della strega cattiva dell’Upper East Side?
Sono
assolutamente geniale. Non esito a sacrificare, muovere i pezzi,
ragionare perversamente, per arrivare al mio scopo.
Vincere.
Per me,
siamo tutti pedine, io stessa lo sono stata per restituire i soldi
rubati a Serena.
E il
miglior mezzo? Il ricatto, ovviamente, nel mondo reale.
È
facile sfruttare i loro punti deboli. Sono così fiduciosi,
buoni, disponibili, e ingenui.
Serena,
Dan e Vanessa.
Quest’anno,
ho ricattato Vanessa, perché facesse lasciare Dan e quella
attricetta della Burke, solo perché mi ero messa in testa
che Dan dovesse diventare il mio ragazzo.
Ho
ricattato Serena, utilizzando Dan e Vanessa, minacciandola di
raccontare della ragazzaccia che era stata con me.
Ho
cercato di far litigare Blair e Chuck, ma quelli non li batte
nessuno…ci pensano da soli, a farsi del male, non occorro io.
Mi
diverto. La vita è un gioco, e io sono troppo intelligente e
falsa, per tirarmi fuori dalla scacchiera.
Ma non
tutti i miei scopi sono negativi.
Volevo
tornare a essere amica di Serena due anni fa . Volevo sostituire quella
perbenista di Blair nel suo cuore…la stessa Blair,
è amica di Serena, solo perché non le conviene
esserle nemica.
Volevo
essere la fidanzata di Dan, seriamente.
E
ora, la mia mossa è vincente.
È
vero, a volte i miei obiettivi sono buoni, ma le mie armi preferite,
sono sempre cattive, come il ricatto, la minaccia.
Ma so che
potrei smettere di usarli.
Potrei
diventare buona, un giorno, ma nessuno lo capisce.
Mi hanno
affibbiato un ruolo, appiccicato un etichetta. Io sono la cattiva.
Eppure,
non sono tanto diversa da Blair, o da Jenny, o da Chuck.
Io sono
la loro cattiva.
E lo sono
per puro piacere personale. L’amicizia cattiva con Serena, il
fidanzamento con Dan.
Investo
in buoni progetti con soldi sporchi.
E questo
non me lo perdonano.
Da
cattive fondamenta, non nasce un castello delle fiabe.
Ma io
stessa, non riesco a cambiarmi. Sono così, prendere o
lasciare.
Ho
cercato di cambiare. Ho avuto una specie di conversione spirituale, ma
non hanno creduto nemmeno a quella.
Anzi,
l’hanno utilizzata per un loro scopo, questa conversione.
È
sempre così, così perbenisti fuori, e bastardi
dentro.
Ho
pensato che se con le maniere cattive venivo sempre battuta, forse con
le buone avrei avuto qualche risultato.
Ho
cercato di farmi perdonare.
E, per
quello che ne so, la mia conversione era sincera, anche se nessuno ci
crede.
Ho
capito, o almeno in quel centro mi hanno fatto credere, che siamo tutti
pedine di un gioco più grande, il cui unico , immenso
giocatore è Gesù.
E mi ero
convertita.
Volevo
essere perdonata. Sul serio. Volevo diventare una buona amica, una
buona fidanzata per Dan.
Ma la
malerba non si converte. Si estirpa alla radice, o la si manda lontano,
come ha fatto Blair. Mi ha spedita in un centro di riabilitazione.
La stessa
Blair, mi ha fatto capire, che non si può cambiare
così, di punto in bianco.
Io sono
una ragazzaccia. Sono una party girl come Serena, sono manipolatrice
come Blair.
E mi
piace giocare.
Mi
piacciono le sorprese. Mi piace trovare e avere mosse vincenti.
Come
quella foto che interessava Blair e Chuck. Tutto merito mio.
Io, uso
le mie pedine. Nessuno conta, conta solo il gioco, e il divertimento
che ne ricavo.
Tutti
veniamo sfruttati.
I buoni
vengono sfruttati. Ho sfruttato Serena perché tutto sommato
è una buona fiduciosa, mentre io sono marcia dentro.
Dan e
Vanessa, poi, sono un vero spasso. Sono così ingenui e
buoni, perché non hanno ancora capito che
nell’Upper East Side devi sempre lucidare le tue armi,
sennò perisci.
Da buona
sono stata sfruttata anche io, mi dispiace Gesù.
Non sono
grande, e intelligente come te. Non so usare le armi buone e giuste,
come il sacrificio. Non so perdonare, mi piacciono le vendette e le
rivincite.
Sono
umana, ma non voglio soccombere…quindi userò ogni
arma a mia disposizione, spero che mi perdonerai.
E ora,
con Dan, ho una mossa vincente. La sorpresa.
Sono
davanti a Dan, adesso, e scopro il pancione, mostrandogli
l’ecografia.
So che
non mi crederà. Ma è buono, e non
lascerà un figlio da solo, con una madre simile.
Forse, da
cattiva fondamenta, può nascere qualcosa di
buono…e questo bambino è un nuovo inizio, una
splendida base.
Checkmate,
Defeat.
Spazio
autrice:
Lo so,
dovevo fare Nate o Serena. Ma come Blair e Chuck, li terrò
alla fine. Sono molto importanti anche loro.
Georgina…mi
piace tanto. Il titolo significa “ La cattiva erba
convertita”in riferimento alla sua conversione spirituale.
La frase
finale “ Scacco matto, Sconfitta”, mi piace pensare
che il suo obiettivo sia vincere sempre, e ora, pensa di esseci
riuscita.
La
prossima è Dan Humphrey, ragazze…non mi piace
molto , e mi sa che viene male.
Non lo
sopporto.
E ora, le
vostre recensioni
Tuccin:
Mi dispiace, ma Nate Archibald lo adoro, e lo voglio fare dopo, insieme
a Serena.
È
uno dei miei personaggi preferiti, e ho bisogno di tempo.
Non si
lasceranno, ma se i loro figli, si mettessero insieme?cioè
vorrei dire, non possono avere due figli che stanno
insieme…o Dan e Serena, o loro due. Anche se non hanno
parentele di sangue, Dan e Serena sono fratelli giuridicamente. Io
adoro Rufus e Lily insieme, ma sinceramente, li ho sempre trovati un
po’ noiosi, la loro storia mi annoia un
po’…anche se non li vorrei vedere con nessun
altro, sono sicuramente molto innamorati.
Ora mi
fermo, perché penso che ti sto annoiando con tutte le mie
opinioni!
Recensisci
la nostra strega cattiva, Georgina. Baci a presto!
XOXO
Ary_gg:
Noooooo!Io amo troppo Gossip Girl, non abbandonerei mai i miei tributi.
In un modo o nell’altro adoro tutti i personaggi, chi
più chi meno, ma veramente tutti.
Bhe Rufus
e Lily…perfetti perfetti perfetti. Si amano da sempre, sono
veramente molto costanti, e poi Rufus, anche se a volte è un
po’ all’antica con i figli, li ama moltissimo, e
farebbe di tutto per loro.
Poi…io
lo trovo affascinante, un bell’uomo, come Lily del resto. Si
mantengono benissimo, considerata l’età.
Mi
dispiace, ma Nate, Serena, Chuck e Blair, sono i miei personaggi
preferiti.
Sono
convinta che abbiano un amicizia bellissima e profonda, alle loro
spalle, e siano molto legati tra loro, particolarissimi tutti e
quattro. Saranno i personaggi finali, in quest’ordine.
Spero che
recensirai la nostra Georgina. Che ne pensi di lei e di questa
gravidanza?
(a me
è venuto un colpo quando l’ho vista, e mi sono
messa a ridere…povero Dan!)Baci a presto!
XOXO
|
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Capitolo 9 *** The Writer Infiltrator Spy-Dan Humphrey's Tribute ***
The Writer Infiltrator Spy
Dan
Humphrey’s Tribute
Mi trascino in camera mia.
Georgina
se ne è appena andata, e con lei il mio
quasi-possibile-bambino.
Mi sembra
di essere ritornato a due anni fa, quando Serena credeva di aspettare
un bambino da me.
Eppure,
con lei fui pronto ad assumermi tutte le responsabilità.
Perché
la amavo, era entrata nella mia vita, e mi faceva sentire un miracolato
ogni giorno che passava.
Andava,
veniva, ho visto mille volte quella cascata di capelli biondi come il
sole sparire, e ricomparire.
Tu, la
Regina.. La regina di tutti, oltre che mia, se solo avessi voluto
strappare a Blair lo scettro.
Tutti ai
tuoi piedi, Serena. Uno schiocchio di dita, che non volevi fare,
perché non volevi tutto questo.
Questo
mondo, veramente non ti appartiene, con le sue classi, le sue
differenze, il suo snobismo.
E
infatti, io credo che tu sia troppo perfetta, troppo buona , con tutti
loro.
Tu
sei…sei la Vita vera. Sei Amore, sei Coraggio, sei
Intensità, sei Errore.
Io non
l’ho mai vissuta, la Vita vera.
Mi sono
limitato a guardarla dallo spioncino di Brooklyn e giudicarla.
La tua
bellezza non è solo esteriore, ma interiore. Tu non
giudichi, tu cerchi solo di essere felice, tirandoti in disparte quando
Blair si sente danneggiata da te.
Non ho
mai amato la Regina, ma la ragazza stesa sul mio letto a studiare, la
ragazza che con la sua bellezza, la sua gioia, la sua intraprendenza,
mi ha fatto diventare uomo.
Io ero il
dietro delle quinte. Ero l’emarginato. Ero la spia, secondo
Gossip Girl.
Tu mi hai
tirato in prima linea, nelle vostre guerre, nel vostro mondo.
Due anni
fa, siamo riusciti a distanziarcene…ma poi, il tuo passato,
i tuoi errori, mi hanno fatto vedere quella parte di te, che non volevo
vedere.
Per
quella parte, per quella bad girl, io ero sono uno dei tanti
giocattoli, uno svago momentaneo nei bassifondi di Brooklyn.
Quella
ragazza ha tradito la sua migliore amica, è stata con
milioni di ragazzi, si è drogata, ubriacata, e non ha freni
inibitori.
Mi facevi
paura. Perché io non sono coraggioso come te, come voi tutti.
Io posso
solo scrivere di voi, dei vostri drammi…posso darvi
consigli, posso giudicarvi.
Come ho
fatto con Chuck.
Ma non mi
abituerò mai, a questo mondo. Mai davvero, anche se ora sono
il figlio del nuovo marito di Lily Van Der Woodsen, tua madre.
E tu sei
mia sorella. Sorellastra. Ma sembra tanto un etichetta,
Serena…tu puoi essere tutto, tranne che mia sorellastra.
Tutto
quello che ho provato con te, per te, quello che abbiamo fatto, le
nostre avventure…tu eri la ragazza che guardavo da lontano,
e sei diventata mia.
Mi sei
appartenuta, se non che per poco tempo, e poi sei scivolata via dalle
mie mani.
Mi hai
fatto uscire dal mondo dei libri, mi hai fatto toccare la consistenza,
la felicità, e il dolore.
Si, tanto
dolore, quando ho capito che tutto quello che provavo per te, era lo
“ Straordinario”, e poi diventa solito, schiacciato
dal matrimonio dei nostri genitori e delle tue colpe passate.
Non
potevo tollerare tutto questo. Pesava troppo, era troppo, e io sono un
coniglio.
Sono
fondamentalmente buono, semplice, e cerco la stabilità.
L’unico
caos che posso comprendere, accettare e tollerare, è quello
nei miei racconti, in quel mondo etereo e fumoso che si chiama
letteratura.
Perché
in quello reale, posso solo perdermi.
Anche con
te. Ti ho giudicata senza ascoltarti, senza sapere, senza capire che io
non amo la bad girl, e lei non mi avrebbe mai fatto del male.
Io amo la
Serena buona, che mi chiedeva solo di portarla via dal suo mondo, e mi
amava di un amore sincero.
Mi
chiedeva di essere una ragazza comune, come non lo era mai stata.
Un amore
da tutti i giorni, un piccolo miracolo a Brooklyn e
nell’Upper East Side.
Eppure,
sei sempre rimasta straordinaria. Ogni volta che facevo
l’amore con te, che ti toccavo, eri straordinaria, da mozzare
il fiato.
Non
è la tua bellezza. È che tu, sei
l’uragano che ha sconvolto la mia vita, che mi ha trascinato
in un mondo dove tutto è impatto, dolore, odio , amore,
gioia.
Ho
cercato di distanziarmene, di tornare nel mio mondo reale.
Il mondo
mio, di mio padre, di Vanessa.
Soprattutto
di Vanessa. Il mio primo amore, la mia amica di infanzia, la ragazza
che è una seconda sorella per me.
La amo,
ma di un amore diverso…
Tu eri lo
“ straordinario” , lei è il “
quotidiano ”.
Con lei
sto benissimo. La amo, ed è la normalità
più soddisfacente, per me.
Siamo noi
due, senza schermi, senza maschere, senza fraintendimenti.
Quando
lei mi tocca, mi bacia, fa l’amore con me, anche quando
guardo un film con lei, sento la mia appartenenza, al mio mondo, che
ancora amo.
Desidero
proteggerla, amarla, tornare da lei la sera, sentire la sua risata e le
sue braccia che mi cingono, sempre.
Non
concepisco l’idea che non ci sia. Lei
c’è sempre, e la ringrazio amandola come si
merita.
Sembra la
cosa più naturale del mondo, che dalla nostra amicizia sia
nato amore.
In un
certo senso, l’ho sempre amata.
Non
è sconvolgente. Non è straordinario.
Ma siamo
sempre e solo noi due, Vanessa e Dan, e ci amiamo, e non ci faremo mai
del male.
L’ho
capito quando ho fatto sesso con lei e Olivia.
È
stato terribile. È stato meraviglioso.
Un estasi
e un tormento, la mia migliore amica, così bella,
così mia, la ragazza che mi è sempre stata
accanto.
Accarezzarla,
toccarla, baciarla, amarla e proteggerla…troppe emozioni,
troppo contrastanti.
Il mio
povero cuore non le reggeva.
È
come se non fosse più la mia amica, ma una donna. Una donna
che non conoscevo, una meraviglia che era mia.
Ho due
donne meravigliose accanto a me. Tu e lei, entrambe straordinarie,
entrambe importantissime per me…tu mia sorella, lei, la mia
migliore amica.
Eppure
non lo siete. Siete i miei angeli.
Pensavo
che avrei rovinato l’amicizia che mi legava a lei. E in
fondo, credo di averlo fatto, dandoti quel bacio, Serena.
Così
giusto, e così tremendo. Tutte queste contraddizioni sono un
tormento per me.
Perché
la vita non può essere un linea diritta, senza sbocchi?
Sei
comparsa tu, è comparsa lei, anzi no, lei
c’è sempre stata, ma poi è stato come
se avesse cambiato colore, fosse diventata un'altra persona.
Una
persona che amavo, e che amo.
Vabbè,
sto delirando. Ma qui, steso sul mio letto, con un bambino, non posso
fare a meno di pensare quanto sono stato idiota.
A farvi
scappare.
Con te,
era inevitabile, Serena. I nostri genitori sono sposati.
Ma con
Vanessa, avrei potuto evitare. Ho giurato a me stesso che
l’avrei protetta, non l’avrei mai fatta soffrire.
È
che mi manca. Mi mancano i nostri film, le nostre chiacchierate al
limite della pazzia, la sua telecamera, sempre pronta.
Così
ironica, così particolare, la mia migliore amica. Il mio
amore.
Decidemmo
di buttarci in una storia, insieme, come in ogni nostra avventura.
E ha
funzionato. Perché sono innamorato di lei.
Non so
cosa provo per te, invece. Un misto di sensazioni, e sentimenti, che
non riesco a distinguere.
So che mi
hai in pugno. Un sorriso e tutto potrebbe tornare come prima, come
è sempre stato.
Ma non so
se sei tu quello che voglio. Quello che mi si addice.
La
Principessa non sta con il cavaliere…è solo la
sua Musa ispiratrice.
E tu mi
hai ispirato, mia dea, essendo solo e sempre te stessa.
E Vanessa
era dietro di me quando scrivevo, pronta con i suoi consigli e con
tazze di caffè di Sturbuck e la sua telecamera.
Siete le
mie donne. Siete entrambe bellissime, particolari, e mi avete in pugno.
Ma non
stringete, sul mio cuore.
È
debole, e ha avuto troppe botte, da quando vi conosco.
Prima lei
che se ne va, poi tu che compari di nuovo, e ti accorgi di me.
Oddio,
non ce la faccio.
Mio
padre, o Nate, penseranno che sono pazzo, e lo sono veramente lo sono.
Di voi
due.
Siete
delle Muse veramente bastarde, sapete?
E ora, mi
dovete aiutare con questo bambino.
Certo,
non posso chiederti, Serena, di occupartene, solo perché ti
amo.
Tu non
sei il tipo. La tua vita tra me e Nate, sarà abbastanza
complicata, è sempre stata complicata, e il bambino
è un ulteriore complicazione, che io non ho il cuore di
affibbiarti.
Non sei
pronta per essere madre, per occuparti di un'altra creatura,
all’infuori di te.
A stento
sai quello che vuoi tu.
È
questo che mi piaceva. A parte diventare scrittore, anche io non so mai
quello che voglio.
Mica come
Blair Waldorf…lei tutto quello che vuole se lo prende, mica
si fa tanti scrupoli come il sottoscritto, tipo “
chissà poi se questa cosa mi farà
male?” “ chissà quanto dovrò
fare per ottenerla?”
Lei si
prende tutto, e non fa selezione…ha voluto Chuck Bass e
anche se secondo me le fa male stare insieme a lui, lei non lo
abbandona, mai.
In
realtà, è un segreto, questo mi piace.
È
una masochista, snob, malvagia allo stato puro…ma so che si
nasconde una parte buona dietro di lei.
Ma ora
basta parlare dei drammi di Blair e Chuck, insomma, io sono uno con i
piedi per terra e ho un bambino da una pazza furiosa che probabilmente
non sa fare la madre!
Mi sento
un imbecille completo.
Forse
aveva ragione Noah Shapiro, io non ho abbastanza carattere per scrivere.
Forse
Blair o Nate o tu potete scrivere…o forse no.
Forse
siete troppo occupati a vivere, per mettervi a scrivere.
Tutto
sommato, comunque, devo ringraziarvi. Con voi non ci si annoia mai.
Mia
sorella che si è fatta sverginare da Chuck Bass, che spaccia
ed è capace di tutto pur di diventare una
stilista…beh, ora spero che si riabiliti un poco.
Mi date
un sacco di spunti.
Ma forse
è questo che so fare io. Prendere spunto, e poi continuare
per i fatti miei.
Non so
cosa sarà, se sarò un buon padre, ma certo so che
le persone buone o cattive che siano, hanno lasciato un segno qui,
dentro di me, e questo segno resterà per sempre…
Cicatrici
e profumi. Tagli e fiori.
Selezionare
non si può. Non si possono tagliare via delle parti,
perché a volte anche le parti cattive sono
sublimi…
È
la Vita…come te, Serena, devi prenderla così
com’è e abbracciarla in tutta la sua mole.
Writing
is spying from a hole the whole World.
Spazio
autrice:
Lo
scrittore. La spia. L’infiltrato…Dan Humphrey
tutto per voi. Io non lo voglio, l’ho scritto male, non mi
piace, non lo capisco.
Ho
incentrato il suo rapporto con Vanessa e Serena, e ho lasciato perdere
tutto il resto.
Per me,
accetto ora qualunque critica, più che meritata, stavolta.
Linciatemi pure, vi ho abbandonate e ora ritorno con un tributo
orribile, che probabilmente non centra il personaggio.
La frase
finale significa “ Scrivere è spiare da uno
spioncino un intero mondo”
Per il
prossimo tributo…bhe un personaggio che nessuno di noi sa
chi sia, ma ugualmente importante.
E poi si
arriva ai Fantastici 4. Tremo al pensiero di scriverli.
Se escono
come Dan Humphrey, vi permetto di maledirmi.
E ora le
vostre recensioni:
Ary_gg: I
fantastici 4, il mito, il cuore, il motivo per cui noi tutti seguiamo
Gg.
Georgina,
georgina…bad girl, convertita…anche io non so se
era vero…certo l’ha abbandonata molto in fretta la
sua conversione.
Si in
effetti…mha io ho un personaggio…ma non lo dico,
anche se secondo me è una malerba come lei. Una bella
accoppiata, entrambi fissati con Serena.
Ora
almeno sappiamo che non ha inguaiato la vita di Dan…che
tralaltro ho scritto male. Ma io lo trovo confuso, o forse sono io
confusa su di lui…fatto sta che non l’ho mai
veramente capito per bene come gli altri.
Ti prego,
dimmi se ho scritto bene!perchè veramente non mi piace
stavolta.
Arrivederci,
spero in una recensione!XOXO
Tuccin: Sia Chuck che Blair sono incontrollabili, non stanno a sentire
nessuno se non loro stessi…quei poverini di Serena e Nate
sono il loro perfetto contrappunto.
S e
B…nemiche, ma non sanno stare l’una senza
l’altra. L’amicizia perfetta, e lo stanno
dimostrando ora. Si adorano, e nonostante le guerre, le lotte, la loro
amicizia resta nei momenti difficili.
G e
B…no troppo stronze. Non possono essere amiche, sono due
streghe e ovvio che si devono combattere.
Georgina
e Carter…ma lo sai che io li vedo insieme?cioè,
entrambi cattivi, entrambi fissati con Serena…
Mha…per
me V doveva avere uno spazio maggiore. Cioè poteva essere un
bellissimo personaggio, ma l’hanno resa antipatica e un
po’ di parte, come un po’ Dan.
Per
lui…bhe, è migliorato? Io ho occhi solo per Chuck
e Nate, sinceramente lui non mi piace. Né fisicamente
né come personaggio. Infatti ho scritto una schifezza di
tributo.
Commenta,
per piacere!XOXO
Lilyluna_4e:
Buon
giorno a te, cara. Che bello, quando sento una nuova lettrice.
Ti
piacciono le nostre cattive, eh?si , Jenny neanche io riesco a trovarla
antipatica.
Anzi, mi
affascina. Anche con tutto quello che ha fatto, è un
personaggio magnifico, cresciuto moltissimo nelle stagioni. Lei si che
non si conosce, cerca il suo spazio nel mondo e non lo
trova…un po’ come noi tutte.
Cade a
terra, spegne la luce nella camera di Chuck, si nasconde dai
protagonisti e da se stessa…un ombra mentre Chuck e Blair si
abbracciano. Ho amato quella scena e quando se ne è andata
via.
Georgina…beh.
Affascinante, ma è un po’ fissa. Cioè
sempre cattiva, sempre fissata con la vecchia Serena...sempre a mettere
i bastoni tra le ruote…anche se alcune sue trovate sono
geniali, beh, io spero vivamente che cresca un po’.
I nostri
Chuck e Blair. Spero di non deludere nessuno!grazie per i complimenti e
recensisci Dan!XOXO
Arrivederci,
a presto!XOXO
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Capitolo 10 *** The Philosopher Tabby-Gossip Girl's Tribute ***
The Philosopher
Tabby
Gossip
Girl’s Tribute
Un
cellulare che squilla.
Un nuovo
messaggio, su S e B a Parigi…nulla di nuovo.
Ma
perché mi mandano tutti messaggi con sempre le stesse
notizie?
I miei
informatori pensano che basti dire un qualunque negozio che hanno
visitato S o B, o qualunque prostituta si sia portato in albergo Chuck,
per fare notizia.
Su,
gente, datevi da fare!
Voglio
cibarmi dei vostri gossip, dei vostri incontri, miei piccoli occhi
indiscreti!
Il mostro
che è la mia mente deve elaborare, giudicare, ma come faccio
senza il vostro materiale?
Voi,
siete me. Io sono quello che sono per voi,come feci capire a Serena due
anni fa.
Scrivo
quello che voi volete che io scriva.
Volete
loro, l’Upper East Side, lusso, eleganza, complotti,
tradimenti, giochi di potere, fughe e scandali.
Volete i
loro retroscena, volete imitarli, adorarli in silenzio.
Ve li
offro su un piatto d’argento, con la mia ironia, il mio
sarcasmo, il mio giudizio.
Non
risparmio nulla a nessuno.
Loro
vogliono la popolarità, che non è solo bella
notizia.
Chuck,
Blair, la mia amata Serena, Nate o i piccoli Humphrey…tutti,
sotto il mio riflettore.
È
inutile sapere chi sono io.
Sono da
sempre umile, mi nascondo nell’ombra e nei circuiti del mondo
perfetto della tecnologia, una voce a bordo campo che commenta e
diverte.
Ho sempre
adorato i drammi psicologici e i thriller, ovviamente.
Io non
faccio notizia. L’ho sempre saputo, il mio obiettivo
è guardare loro.
Loro,
l’elite di Manhattan.
Furbi,
speciali, belli, ricchi…ho scoperto i loro punti deboli,
sono la loro costante spina nel fianco.
Hanno
imparato a temermi, e a usarmi…ma io alla fine vengo sempre
a sapere, anche quello che vogliono tenere nascosto a tutti costi.
Non mi fa
schifo nulla. Omicidi, incesti…nulla.
Non sono
una moralista, e anche quando commento le loro fulgide e oscure
imprese, lo faccio per puro divertimento.
Li amo,
tutti loro, tutti i caratteri che incarnano.
I miei
baci, alla fine sono tutto l’affetto che provo per
loro…si perché io voglio loro molto bene, anche
se non sembra.
Sono le
loro particolarità, e anche loro insieme, che mi fanno
morire.
Quando so
che si preparano ad una battaglia…beh, non posso evitare di
sentirmi su di giri.
Quando li
preferisco?
Quando si
uniscono, in tutte le loro diversità, con un obiettivo
comune.
Sono una
macchina da guerra, una bellissima macchina da guerra.
Ma
sbagliano, e dietro la loro facciata di perfezione, si nascondono i
loro difetti, le loro paure, che io ho sbandierato ai quattro venti,
affibbiando delle etichette.
Non
devono essere idealizzati.
Troppi
ragazzi li idealizzano come dei miti, e io contribuisco a mostrare i
loro vizi e difetti.
Perfezione
anche nelle loro mancanze. Perfetti nei loro giochi, nelle loro fughe,
nei loro sentimenti.
Perché
faccio questo? Che ci ricavo io?
Sviluppo
la mia intelligenza, nello scorgere un piano dietro ogni loro azione.
Sono
saggia, ma sicuramente lo avete notato.
Cerco una
sovrastruttura in tutto.
Le mie
metafore preferite, come avrete notato, sono quelle della guerra, e
della lotta continua.
Oppure
l’Inferno, con la sua grande varietà di peccatori
e pene.
Oppure,
per contrappunto le favole, principe e
principessa…l’apparenza dell’Upper East
Side.
Perché
L’Upper East Side, gente,invece è
proprio una Gomorra, o una Sodoma, travestita di fascino, come i suoi
personaggi.
La vita
è un film, gente, e io non faccio altro che stare dietro la
telecamera.
Serena mi
chiama codarda.
Ma non lo
sono. Io non sono interessante come loro.
Loro, che
non si curano di me nella vita reale…volevo un modo per
distinguermi dalla massa.
Posso
solo usare la mia intelligenza, e l’amore per le parole, le
chiacchiere.
Il gossip
è arte. Insegna, diverte, distrugge.
Ed
è terribilmente stimolante avere questo potere nelle mie
mani, decidere cosa dire e cosa non dire…loro possono solo
sperare in una mia bontà, non hanno potere su quello che so.
O quello
che voi sapete, gente!
Perché
voi mi date questo potere. Voi siete Gossip Girl e la vostra voglia di
sapere in cosa vanno a impelagarsi questi benedetti ragazzi.
Siete la
fonte migliore, un infinità di piccole spie, piccoli occhi
guardinghi, pronti a scrutare nelle pieghe dei vostri viaggi, nelle
strade di New York, che sia Upper East Side o Brooklyn.
Non
faccio differenze. Sono una persona di mondo,io.
Gli
scandali avvengono dappertutto.
Vengono
dimenticati, ma sono una droga, basta vedere la nostra S.
Appena il
suo primo scandalo fu dimenticato, si abbonò a una serie di
altri scandali…tanti altri scandali, che sono diventati un
po’ il suo marchio di fabbrica.
Una volta
che cominci (e vale anche per i più buoni), non la smetti
più.
Guardiamo
il Giovane Solitario, una vita passata ai margini, e poi, S lo ha
trascinato in una festa in piscina illegale, ha mandato via G
con l’aiuto di B…
Per non
parlare della nostra amata Regina, B…una vita perfetta ,
tutta moda , buone maniere, nemmeno un rattoppo sui suoi vestiti di
alta moda.
Invece ha
dovuto rattoppare la sua vita molte volte, ma l’avevo
avvertita…a C non si sfugge, povera piccola farfallina
caduta nella sua rete.
Una
farfalla con artigli da leonessa.
Rattoppa
veramente bene, comunque. Un po’ di mascara, un vestito di
colore tenue, e subito torna la Regina brava bambina che tutti si
illudono sia davvero.
E dopo
fuggono a gambe levate, perché se c’è
qualcuno che è brava a fingere di fare la brava , quella
è la Regina. Ma sa anche distruggere molto sottilmente chi
le è d’intralcio.
Anche la
piccola J, non ci pare…ha avuto una degna maestra, ma mi sa
che non ha abbastanza carattere per essere una vera Regina.
Dalle
stelle alle stalle, piccola J. Comunque spero di rivederti, mi manca la
mia pecorella smarrita. Hai ancora molto da offrirmi, sono sicura.
Molti mi
definiscono cinica. Non ho rispetto di niente e nessuno, e soprattutto,
dicono che sono una nullità, che cela la sua
identità perché non è nulla di
speciale.
Ma non mi
importa. Proprio perché conosco il potere delle parole, so
che le vostre critiche sono vuote come dei gusci.
Il vero
gioco di potere è dietro le quinte. È il
marionettista che gioca con i fili, è il regista che muove
gli attori.
Sono io,
il potere.
Senza di
me, loro non sarebbero nessuno…si illudono di non volere
fama e gloria, ma scommetto che se smettessi, mi implorerebbero di
ritornare, pur con tutte le cattiverie che dico.
Oppure mi
implorereste voi, gente altolocata dell’Upper East Side.
Perché
alcuni di voi godono nel vederli sbagliare, perché vi
mostrano il loro lato umano.
Altri di
voi godono nel vederli avere successo, perché
così potete imitarli.
Oppure,
molti di voi godono nel vedere semplicemente spiattellata la loro vita
e reputazione su uno schermo di un cellulare o di un pc, godendo della
vostra apparente normalità.
Ma
nessuno di voi è al sicuro.
Forse non
voi…ma i vostri figli, i vostri
pronipoti…possiamo tutti diventare come loro.
Guardate
la piccola J. Era una di voi. Una ragazzina che non poteva permettersi
vestiti costosi, che viveva in un buco di casa a
Brooklyn…una ragazza normale.
E ora
è stata cacciata perché ha rovinato la vita a
tutti, oltre che a se stessa.
Il
fascino di questo mondo non fa prigionieri…assaggi la manna
degli dei, e poi uccideresti, per averla di nuovo…ancora,
ancora…e diventeresti preda facile del mio cellulare, o del
mio blog.
L’agguato
è dietro l’angolo.
E io
sarò lì, a vedere la vostra ascesa o discesa.
Un altro
messaggio.
Oh, Chuck
è a Parigi!
Bene bene
bene…sapevo che non mi avreste delusa, cari occhietti.
Ancora
uno scandalo, ancora un marcia per la vittoria. Ancora un gossip, e un
altro, un altro ancora.
Non mi
deludete mai, ragazzi altolocati dell’Upper East
Side…basta un nulla, e ricomparite con nuovi giochi , nuovi
scandali…
Potete
fare anche finta di non essere nessuno, nessuno ci crederebbe,
perché ormai vi conosco.
Non
riuscite a stare nell’ombra. Non riuscite a essere
normali…e questo per me è lo scoop più
grande.
Poso le
mani sulla tastiera del mio amato computer, mio fedele amico, un ghigno
a incresparmi il volto che mai conoscerete…e ancora una
volta, senza indugi, o moralismo, aggiungo un altro tassello alla
vostra fama già elevata.
And
who am i? This is the only Gossip I’ll drag to the grave.
XOXO ,
Gossip Girl.
Spazio
autrice:
Non
potevo andarmene senza di lei. Lei, che con la sua ironia e i suoi
deliziosi commenti mi ha fatto amare questo telefilm.
Frase
finale: E chi sono io? Questo è l’unico gossip che
porterò alla tomba.
Molto da
lei, o da lui…allora, chi è per voi?
Io uno ce
l’ho. Probabile, anche. Ma voglio sentire prima voi!
Il titolo
significa “ La Pettegola saggia”, perché
io comunque penso che lei sia molto saggia. Le sue massime a volte sono
veramente belle.
Spero che
vi piaccia!A presto, e il prossimo è…Nate! Poi
seguono in ordine Serena, Chuck e infine Blair, la mia
preferita…se volete un altro ordine, però, non
avete che da chiedere!
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Capitolo 11 *** The Faded Prince- Nate Archibald's Tribute ***
The Faded Prince
Nate
Archibald’s Tribute
Una
volta lessi da qualche parte che c’è un momento
che divide in due la tua vita.
Il mio fu
la scoperta che mio padre si drogava e che era colpevole di
appropriazione indebita di denaro appartenente alla sua compagnia.
Da
allora, c’è un prima e un dopo.
Il prima
era la favola. Ero il figlio bello e ricco di un onesto e facoltoso
uomo d’affari e di una madre amorevole discendente da una
famiglia importante.
Il prima
era Blair Waldorf. La mia eterna fidanzata, la Regina della Constance,
aggraziata, gentile e romantica.
Un amore
da favola appunto. Un amore fatto di spille attaccate al maglione come
uno stendardo prima di partire per la guerra, di Colazione da Tiffany
con gli occhi sognanti di Blair, che credeva fermamente nelle favole
come me.
Avevamo
tutto. Non dovevo muovere un dito, non dovevo sforzarmi.
Non
sapevo cosa significasse affaticarsi, sacrificare qualcosa. Quello che
avevo era perfetto.
Io potevo
fare quello che volevo, nei limiti. Questo univa me e Blair. Tutto, ma
nei limiti.
La
facciata doveva rimanere candida, come insegnava mia madre.
Blair lo
sapeva, me lo insegnava ogni volta.
Era
facilissimo superare quei limiti. E me lo dimostravano le altre due
persone importanti nella mia vita.
Il mio
migliore amico, Chuck. Era una vita che superava i limiti.
Ora come
ora, ritengo che la punizione per chi li superi sia la distruzione.
Chuck si è distrutto da solo, perdendo l’amore
della sua vita, l’unica ragazza che non doveva avere.
Chuck e
io in questo siamo uguali. Entrambi amiamo e desideriamo le ragazze che
per qualche ragione sono inaccessibili.
Lui ha
amato la mia Blair, facendole capire che se la facciata è
candida, non per forza lo deve essere anche l’interno.
Io…io
ho amato lei. Lei, l’amica che ti turba. La ragazza che ha
fatto tutto e non conosce i miei fondamentali limiti.
La
ragazza che con la sua maturità è già
grande. La ragazza che ti può insegnare tutto…
Serena.
Serena, così vicina, eppure inafferrabile. Sarebbe stato
così semplice dimenticare ogni cosa e stringerla, e
diventare uomo con lei, assaggiare la sua immensità e
perderla e capire cosa significa vivere, veramente.
Serena,
è…Vita. Non sa mai dove comincia e dove si
termina. Serena è Caso…
Un
secondo prima si concede completamente, un attimo dopo ti volta le
spalle rubandoti quello che ti ha dato.
Come ora
che mi ha tradito baciando Dan Humphrey.
Come
quando due anni fa rubò la mia innocenza e scappò
via.
Non sa
mai spiegare le sue azioni. Fa e basta, non premedita nulla. Forse per
questo le perdoniamo sempre tutto e non solo io.
Blair le
ha perdonato il tradimento con me. Le perdona il suo egocentrismo, il
suo voler essere sempre al centro dei riflettori.
Sempre
lei, sempre Serena. Sempre sincera e incoerente, sempre imprevedibile.
Non
l’ho mai veramente dimenticata. Forse non la
dimenticherò mai, come non la dimenticherà mai
Dan.
È
stato il primo limite che ho superato. E ho imparato che la prima
conseguenza è la sofferenza, per chi ti sta intorno.
La
sofferenza di mia madre che si è dovuta arrabbattare per
evitare la bancarotta.
I
compromessi con Catherine, l’errore più grande. Il
sacrificio, per mantenere in piedi la dignità degli
Archibald.
E infine
la sofferenza di Blair.
Ho fatto
soffrire Blair. Ho tradito la sua favola. Io, da principe ad
antagonista.
Un anno
dopo, ci abbiamo riprovato…ma era già il dopo,
con la nostalgia del prima.
La favola
non c’era più. Eravamo due persone diverse che
avevano sperimentato il dolore della vita e volevano la gioia immobile
della favola ormai persa.
Ma non mi
pento. L’ho amata più di prima, ho amato la vera
Blair. La Blair di Chuck, la Blair dal lato oscuro, che vuole, prende e
premedita ogni mossa.
Abbiamo
avuto un frammento della favola…ed è stato giusto
così.
Quando
l’ho tenuta stretta, al ballo del liceo, mi sono fatto
finalmente perdonare. Ho capito di averla amata molto di più
la seconda volta, che non la prima.
Blair
voleva qualcuno che l’amasse per salvarla. Tenerla stretta e
rassicurarla e non farla cascare.
Chuck non
è capace di fare questo. E Blair mi ringrazia ogni volta. E
io la ringrazio di tutto quello che è stata capace di darmi,
in questi anni.
Forse non
siamo stati gli amanti focosi. Forse non ci sono stati i fuochi
d’artificio.
Ma siamo
stati grandi amici. Lei ci è sempre stata, a modo suo. Nella
semplicità dei suoi abbracci, sentivo il calore della casa
che non ho mai avuto.
Nel prima
e nel dopo, Blair è sempre l’illusione candida
della favola, e il sostegno forte delle avversità.
Ma
passiamo al dopo.
Nel dopo,
c’è stata la bancarotta. È tutto
confuso, la vita è confusa.
C’è
stato il compromesso con Catherine. Una donna più grande di
me, che assomigliava a Serena.
Sesso,
pura passione. Il suo profumo tra le lenzuola. La passione di quel
segreto per qualcosa che non si deve fare.
È
stato la linea più lontana che potessi superare.
Ma non ne
ho ricavato nulla, anzi, solo guai. Ho commesso errori stupidi,
rivelandole dove era nascosto mio padre, che più tardi feci
andare in prigione.
L’ho
consegnato agli sbirri. Qualcuno potrebbe pensare che l’ho
tradito, ma in realtà l’ho salvato.
Io ho
questa tendenza a salvare gli altri. È un residuo al mio
essere stato principe azzurro.
Blair mi
chiama il poliziotto buono. Sto lì a controllare che ogni
cosa non si frantumi.
Sono
disposto a tutto, per questo. Anche a usare metodi sbagliati, come
accettare soldi dalla mia amante, perché mia madre non
perdesse il lusso a cui era abituata.
A
rientrare nel nido del mio potente nonno.
Ho
mandato mio padre in prigione, sapendo che quello era il suo posto.
Lì sarebbe potuto cambiare.
Lo faccio
solo per un fine specifico, non per divertimento. Questo mi rende
dissimile dai miei compagni dell’Upper East Side. Loro
superano i limiti e fanno compromessi per puro divertimento. Io per una
giusta causa, che quasi mai mi riguarda.
Per la
famiglia sono disposto a tutto. E per i miei amici, anche. Chuck,
Blair, Serena…loro farebbero di tutto per me, e per quanto
la nostra cerchia di conoscenze si è allargata, noi sappiamo
che possiamo contare su di noi, senza giudicare.
Eleganti,
viziati, cattivi. Ma ci siamo. Anche solo per un consiglio.
Blair
è stata un amica splendida per Serena, nonostante i dissidi.
Io ho cercato di aiutare Chuck meglio che ho potuto.
Ora come
ora, penso che nessuno possa aiutarlo. E dopo quello che ha fatto al
suo grande amore, non voglio nemmeno provarci.
Tradire
la perfezione di Blair con la malignità di Jenny.
Pensare
che io l’ho salvata Jenny. Ma nessuno di noi si è
reso conto di quanto fosse marcita all’interno.
Un tempo
avevo una cotta spaventosa per lei.
Ma era
già il dopo. Avevo superato un'altra frontiera, geografica
stavolta. Ero andato a vivere a Brooklyn con il mio nuovo amico, Dan,
perché ero arrabbiato con Chuck.
Chuck mi
aveva trattato come un bambino.
Aveva
offerto i soldi a mia madre senza dirmi nulla. Si era sostituito a mio
padre.
È
questo che odio di Chuck.
Pensa di
avere tutta l’esperienza degli adulti, e poi fa errori
stupidi come andare a letto con Jenny, farsi fregare da suo zio.
Ha sempre
avuto un istinto di protezione verso di me. Come se io fossi un bambino
e non capissi nulla della vita e delle complicazioni.
Chuck non
si è ancora reso conto che ho passato la linea.
Sono nel
dopo.
La prima
linea che ho superato è stata Serena.
La
seconda…beh, Vanessa.
Vanessa.
Vanessa che Dan ha tradito. Vanessa che non sapeva nulla della
prevedibilità del nostro mondo.
Vanessa
che filmava. Vanessa che mi invita a concerti rock. Vanessa che mi fa
girare il mondo…con lei ho superato molte linee. Per prima,
quella dell’Upper East Side.
Mi sono
fiondato a Brooklyn.
Brooklyn
è tutto un altro mondo. Se l’Upper East Side
è il regno delle favole , Brooklyn è il mondo
della vita.
Vanessa
odorava di nuovo, di pungente, di…particolare.
Era
concreta, non sapeva nulla di quel mondo fatto di favole che ora erano
diventate incubi asfissianti, da quando mio padre se ne era andato.
Vanessa
era l’alternativa. Vanessa ha cercato di attirarmi nel suo
mondo. Vanessa ha cercato di salvarmi da Catherine, e non si
è tirata indietro quando ha saputo quello che io e la
duchessa facevamo.
Se Blair
è stata la mia principessa e Serena la damigella lontana,
Vanessa è stata … il mio cavaliere.
Vanessa
è un cavaliere si. Vanessa è un cavaliere che
voleva cambiare il mio mondo.
Vanessa
odiava i compromessi. Odiava i compromessi di mio nonno, i miei per
salvare mio padre…Vanessa è integra.
Voleva
liberarmi, ma l’ho invischiata nel mio mondo, e ne sono
pentito…
L’ho
lasciata andare, tornare a casa. Si è messa con Dan, il
ragazzo giusto per lei.
Vanessa
non volta le spalle a nessuno. E ho voluto avvertirla che Dan aveva
baciato Serena, ancora.
Perché
ha il diritto di sapere la verità, Vanessa.
Vanessa
è vera. Vanessa ha svelato i compromessi, i sacrifici, le
bugie, il marcio del mio mondo. E di me.
Mi
invitava a viaggiare. Profumava di esotico, di posti lontana. Mi
invitava a vederli con lei, in groppa al suo cavallo, la sua
curiosità.
Ma non ho
voluto superare quella linea. Non ero pronto. Ero ancora un ragazzo
dell’Upper East Side, e non volevo immischiarla nel mio
mondo…mi piaceva lontana.
L’ho
amata per la sua lontananza da tutto questo. Se si fosse avvicinata,
non sarebbe stata più lei.
Forse
c’è ancora una possibilità per noi.
Forse, quando dimenticherò finalmente Serena, che non mi
apparterrà mai.
Forse un
giorno afferrerò la sua mano tesa nel suo invito, e ce ne
andremo via, lasciandoci dietro mille favole inutili.
Una cosa
la so, adesso.
Quest’anno
è stato disastroso. Serena che mi tradisce, Chuck che
tradisce Blair…una vera catastrofe.
Ma non
dobbiamo guardare indietro. Il lieto fine non è
proprietà delle favole.
Time
consumes illusions, so cross the line and find the truth.
Spazio
autrice:
So che
sono in ritardo madornale con questa raccolta. Ma spero vogliate
perdonarmi, e accettare Nate Archibald. Il nostro meraviglioso( e
superbello ) principe.
Lui mi
piace. Non so se ho scritto un bel tributo, se voi lo vedete
così. Certo, è un amico meraviglioso per tutti,
generoso, gentile… a me con Blair non dispiaceva affatto.
Certo non
è Chuck, ma sono stati bene insieme, e io non penso che sia
stato con lei solo perché suo padre glielo aveva imposto.
Penso che almeno nella seconda stagione la desiderasse veramente.
In genere
lo vedo bene con tutte. Con Serena mi è piaciuto molto,
nella terza stagione.
Con
Vanessa…particolari diciamo. Appartengono a mondi diversi,
sono un bel connubio…non mi dispiacerebbero, insieme.
Che dite,
il principe merita una recensione?
A presto,
spero, con Serena!
Titolo:
Il Principe Decaduto
Frase
finale: Il tempo consuma le illusioni, perciò supera la
linea e trova la verità.
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