Gossip Girl's Tributes

di sasyherm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Grey Witch- Jenny Humphrey's Tribute ***
Capitolo 2: *** The Freakish Outsider- Vanessa Abrams' Tribute ***
Capitolo 3: *** The Omniscient Lady's Maid-Dorota's Tribute ***
Capitolo 4: *** The Double-Dealer Pirate-Carter Baizen's Tribute ***
Capitolo 5: *** The Weakest Link in the Chain- Eric Van Der Woodsen's Tribute ***
Capitolo 6: *** The Large Family's Matron-Lily Van Der Woodsen's Tribute ***
Capitolo 7: *** The Youthful Rock Singer-Rufus Humphrey's Tribute ***
Capitolo 8: *** The Convert Bad Grass-Georgina Sparks ' Tribute ***
Capitolo 9: *** The Writer Infiltrator Spy-Dan Humphrey's Tribute ***
Capitolo 10: *** The Philosopher Tabby-Gossip Girl's Tribute ***
Capitolo 11: *** The Faded Prince- Nate Archibald's Tribute ***



Capitolo 1
*** The Grey Witch- Jenny Humphrey's Tribute ***


The Grey Witch
Jenny Humphrey's Tribute



Eccomi qui, su un treno, diretto ad Hudson, da mia madre.

In realtà, nella mia testa, non so dove vado, dove mi porterà questo treno, questo viaggio.

Una cosa la so, però.

Quando tornerò a Manhattan, devo essere Jenny Humphrey.

In questi due anni, ho cercato di essere varie persone.

Ho indossato tanti vestiti, che più o meno mi stavano tutti bene, ma nessuno era Jenny Humphrey.

Sono stata la tirapiedi di Blair, la ragazzina elegante e raffinata, che cercava di comprarsi l’ammissione ad un mondo, che nei suoi sogni infantili sognava da sempre.

Quel mondo luccicante e abbagliante dell’elite di Manhattan.

Feste, brunch, sfilate, alta moda, cattiveria allo stato puro.

Blair Waldorf, la mia maestra, il mio mito. Che non ho esitato a denigrare, non appena non è stata più Regina, e lo sono diventata io.

Poi, la ragazza alternativa, lievemente dark, che cerca la sua emancipazione cercando di diventare matura e donna, e lavorare, aprendo una sua casa di moda.

Ma che si è poi dimostrata infinitamente, ancora immatura, per farlo.

Servizi fotografici a luci rosse, alcol, sesso tentato. Nate Archibald, il principe azzurro per eccellenza, mi ha salvata in tempo.

Infine, sono stata Regina J, su ordine di Blair, proprio quando non lo desideravo più.

Non scorderò mai le parole di Blair

“ Non puoi far si che la gente ti ami, ma puoi far si che ti tema…”

Sono finalmente entrata a far parte di quel mondo che tanto ammiravo, avevo la ricchezza, la bellezza, e un sufficiente carisma, per attirare a me le persone.

Sono stata Queen…Regina Jenny.

Ma nemmeno questa era la vera Jenny.

Il mio mondo non mi bastava. Mi annoiava, era vuoto, noioso, privo di interesse.

Ho cominciato a commerciare droga, insieme ad un mio degno compare, con cui ho anche tentato di perdere la verginità, ma non mi è riuscito nemmeno quello.

È sempre così, un attimo prima di fare un passo decisivo, mi fermo impaurita.

La Jenny, che non riesce a essere cattiva fino in fondo, ma non è nemmeno buona.

Non so osare. Non so andare fino in fondo. Non ho abbastanza coraggio.

Non sono disposta a tutto come Blair, non sono bellissima e naturalmente carismatica come Serena, non sono particolare come Vanessa.

Poi , Nate Archibald. Il principe azzurro, che mi salva in ogni situazione.

Ho voluto soffiarlo a Serena.

Io non ho mai nulla di mio, cerco il mio spazio e le mie cose , rubandole agli altri.

Nemmeno questo mi è riuscito, mi vedeva solo come un amica.

Ho complottato contro Serena, contro la mia intera famiglia, perché non volevo più vivere in quel mondo falso, che è quello dell’ Elite di Manhattan.

Ma non è il mondo, il problema. Sono io.

Sono io che sono totalmente sbagliata.

Non appartengo a Brooklyn. Non appartengo a Manhattan.

Non appartengo a nulla.

Non sono di nessuno.

Non sono nessuno.

Fallito anche il tentativo di avere Nate, con un intera famiglia che mi odiava, mi sono rifugiata da Chuck , l’unica persona peggiore di me a Manhattan.

Ho perso la verginità con lui, nella speranza che almeno a lui potessi interessare come persona, e pensare che aveva anche tentato di violentarmi una volta.

Ma anche lui ha la sua Blair…nemmeno lui mi ha voluta.

Blair. Il mio mito, la mia eterna Regina. Lei si che lo è…

Lei mi ha detto che non sono mai stata degna di loro, del loro mondo, che nessuno mi voleva.

Sono andata a letto con il suo ragazzo, e mi ha cacciata via.

Io, la Strega cattiva, che complotta, non conosce più limiti, che ha toccato il fondo, e distrugge le vite di chi la circonda e non la ama.

Spengo la luce, le tenebre sono il mio posto.

Ho rovinato la vita di tutti.Delle persone che mi amano, la mia famiglia, mio padre, Dan, Eric…Serena.

Blair, Nate.

Di tutti.

Sono io la Strega cattiva, adesso, da Regina che ero.

E ora sono qui, in questo treno, che corre lontano dai miei mondi, dalle mie vite, da tutte le persone che mi amano nonostante quello che ho fatto e sono diventata.

Ma non mi pento. Ora un punto di partenza ce l’ho.

La persona pessima che sono e che non voglio essere più.

In un certo senso è maturità e consapevolezza questa.

Se pur cattiva, sono qualcosa.

 
Jenny Humphrey ha toccato il fondo.

Non è più la bambina che infantilmente desiderava essere accettata, omologata a tutte le altre ragazze della scuola per ricchi che frequentava.

Non è nemmeno la ragazza che si sforza di essere matura, indipendente, e fuori dalla norma.

Non è una Regina, non è una tirapiedi.

Jenny Humphrey non sa chi è. Ma in questo viaggio, deve scoprirlo.

Deve tornare cambiata, mutata, ma essere se stessa.

Solo se stessa, il meglio che possa essere.

Ho toccato il fondo, ma sto risalendo.

Devo risalire.

Con un sorriso triste guardo fuori dal finestrino, pensando che anche le streghe cattive possono cambiare.

Il pentimento per quello che ho fatto, è il punto di partenza, è la stazione di New York, da cui sono partita.

Davo allontanarmi, nonostante mi faccia male, da quello che ho fatto, per trovare e scoprire finalmente chi sono.

È la mia opportunità, questa e la sfrutterò al meglio.

Solo io, quello che ho fatto e quello che farò.

Solo io, chi sono stata e chi sarò.

Io, e il nuovo mondo.

Arrivederci, amata e odiata Upper East Side.

Una nuova Jenny presto tornerà da te, e affronterò tutte le incognite che questo viaggio mi presenta, per tornare più forte e sicura di prima.

Spazio autrice:

Salve a tutti! Io di solito scrivo su Harry Potter.
Ma ripensando al mio telefilm preferito, Gossip girl , ho pensato a Jenny Humphrey.
Jenny non mi è mai piaciuta, nelle prime due stagioni.
Ma nella terza, credo che sia diventata affascinante, anche in tutta la sua malvagità.
Un personaggio abbastanza formato.
Tocca il fondo si, ma a me è piaciuta. Sarà che ho sempre avuto un debole per i cattivi.
Ho voluto concederle questo tributo , perchè ho condiviso il suo stato d'animo, nell'ultima puntata.
Ho toccato il fondo, ma sconta la sua pena andando via...si è vista rifiutata da tutte le persone che contavano qualcosa per lei.
Bhe finisco qui il mio monologo, chiedendo venia.
Recensite e W Gossip girl!











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Capitolo 2
*** The Freakish Outsider- Vanessa Abrams' Tribute ***



The Freakish Outsider

Vanessa Abrams’ Tribute


Se qualcuno chiedesse in quale azione si rivede Vanessa Abrams, risponderei sicuramente il guardare.

L’osservare, il filmare, il ciriticare, il mettere insieme varie scene di vari mondi.

È un abitudine così radicata in me, che non ci penso neppure, prima di compierla.

Per chi come me, abituata a essere sempre fuori dal mondo, fuori dagli schemi, fuori dalle tante consuetudini , è facilissimo fare questo.

Io ho vissuto un intera vita “fuori”.

Non per nulla mi chiamano la controparte femminile di Dan Humphrey,
l’outsider dell’ Upper East Side.

Prima mi piaceva tanto essere “fuori”, era una mia scelta.

Non ero sola, tanti erano come me, gli emarginati, Dan, i senza-tetto, Dan…

Di sicuro, quando tornai dal Vermont, dove vivevo con i miei genitori, a New York e a Brooklyn, non mi sarei mai aspettata di far parte della scuola dei ricchi la “Constance Biliard” dove studiava Dan e in teoria avrebbe dovuto avere degli amici.

Il mondo squallido , povero, vuoto, cattivo e manipolatore dell’Upper East Side, con il suo lusso, con la sua eleganza…

Non mi è mai interessato far parte di tutto questo.

Il mio mondo, la mia casa, il mio posto è Brooklyn.

I quartieri poveri di Brooklyn, da Rufus , Dan e Jenny.

Quando tornai dal Vermont, pensavo che questo mondo non fosse assolutamente cambiato.

Mi sbagliavo.

Jenny era diventata una tirapiedi alla moda , disposta a tutto pur di avere un minimo di riconoscimento, nel mondo che non le apparteneva.

Dan poi…si era messo nientepocodimenoche…con Serena Van der Woodsen, ex regina della scuola.

Bellissima, alta, bionda, apparentemente senza cervello , alla moda e dannatamente simpatica.

Perfino io, che avrei dovuto odiarla perché stava con Dan, non ci sono riuscita.

Si, perché io amavo Dan. L’ho sempre amato.

Il mio compagno, amico, outsider come me.

Ma , peggio del peggio, non mi scoraggiai. Pensai che comunque sarei riuscita a rimanere outsider, era la mia natura.

Non ci sono riuscita.

Il peggio dell’essere “ fuori” è che tu guardi tutto da un certo punto di vista, un certo mondo , lontano , distante da quello che guardi.

Ma man mano che guardi, osservi, comprendi le regole del mondo che hai davanti, cominci a esserne invischiata.

E non sei più “ fuori”. Sei “in”.

È successo anche a me.

Oppure può succedere che fai amicizia con qualcuno a cui quel mondo non piace , ma che ne fa parte , e cominci ad affezionarti a lui.

Ma alla fine ti lascia pure lui, perché quel mondo è la sua casa.

Nate Archibald.

Il ragazzo che mi ha fatto dimenticare Dan. Il ragazzo che non tollerava più il suo mondo.

Ma ognuno di noi, alla fine , torna a casa, alla sua casa, e così è successo anche a Nate.

Il mondo di suo nonno, in cui io non mi sentivo a mio agio.

Infatti sono stata lasciata per la storica fidanzata di Nate, Blair.

Ape Regina, cattiva fino alle fondamenta. Non esita a distruggere, ferire, vendicarsi.
Ma io ho fatto affari con lei, mi ha offerto soldi per un filmino che avevo girato du di lei e Chuck, un farabutto stronzo pervertito, migliore amico di Nate.

Per dire come alla fine anche la mia integrità morale sia andata a farsi benedire, per un paio di sporchi soldi che mi hanno pagato l’affitto.

Influsso di un mondo che odio, ma che mi ha cambiata, nonostante sia sempre “out”.

Si, mi hai cambiata, mi hai comprata Upper East Side.

Mi hai tolto tutte le persone care, tu e i tuoi abitanti senz’anima.

Sono stata un diversivo per Nate, che poi è tornato a casa sua.

Sono stata il punto fermo, l’amica che non ti abbandona mai, per Dan.

Ma sono sempre out.

Ho perfino complottato contro Jenny, solo perché questa ha baciato Nate, togliendole la lettera che questo le ha spedito.

Non sono più Vanessa. Non sono tanto dissimile da Blair, da Jenny, da quelle galline adornate dei loro ambienti.

Inoltre, peggio del peggio, sono finita a letto con Chuck Bass, per vendicarmi di Nate e Blair, il ragazzo che odio di più in tutto quel mondo.

Questo ultimo anno è stato un disastro, poi.

Volevo solo dimenticarmi di tutti questi bastardi di Manhattan, ma mi ritrovo in stanza le Streghe stronze dell’Upper East Side, Blair e Georgina.

Al peggio non c’è mai fine.

Ho fatto sesso a tre con Dan e la sua fidanzata Olivia, una star di Holliwood.

Quindi, anche i miei freni inibitori, se ne sono andati a ***.

Finalmente, quando pensavo di aver trovato una certa tranquillità, un università che mi accettava con tutta la mia particolarità, e Dan mi ha aperto il cuore, sono finita a terra di nuovo.

Perché ora, mentre filmo la distruzione di Heiti, il mio cuore si è distrutto ancora.

Dan e Serena. Come tutto cominciò , così si conclude.

Un bacio. E il mio cuore non sa che pensare, la mia mente si rifiuta di credere.

Serena, il sogno proibito, la regina di Manhattan, del mondo così distante da quello mio e di Dan.

Un mondo possibile.

Si è comprato anche Dan, questo mondo.

Ma non mi avrà. Posso diventare anche una persona orribile, ma non sarò mai come loro.

Io sono un outsider di vita e di scelta, e sempre lo sarò.

Nella distruzione e morte di Haiti, non faccio altro che pensare al mio, di cuore spezzato.

Ma ora, penso, mentre filmo le ennesime macerie di una casa, che ognuno di noi è un po’ out.

O un po’ in.

Ognuno di noi ha una casa in cui tornare, un mondo che ci appartiene.

Ma a volte, ognuno di noi si deve discostare dal proprio mondo, guardarne altri, per scoprire cosa non va.

Io ho solo vari mondi, i tanti che filmo , che guardo, che critico.

L’importante è guardare, è vedere, e osservare.

Ed è la mia missione, parola di Vanessa Abrams, aiutare gli altri a vedere cosa non va, in noi e nel nostro mondo.

Always out. Sometimes in.

Spazio autrice:
Ho deciso di trasformare la mia one-shot su Jenny in una raccolta.
Questa è Vanessa Abrams,l’outsider per eccellenza. Il titolo significa " L'outsider fuori dalla norma"
La raccoltà sarà sulle ragazze di Gossip Girl, anche alcune minori.
Spero in tante recensioni!
XOXO Sasyherm

Giulythebestofthebest:
Mi fa tanto piacere che ti sia piaciuta la mia storia!A me Jenny non è mai tanto piaciuta. Trovo che non abbia una sua personalità definita, come Vanessa, come Blair...perfino Georgina.
Jenny non ha le mie simpatie, ma mi sono trovata a condividere il suo stato d'animo , alla fine di questa stagione.
Ha perso tutti coloro che amava, voleva solo essere accettata da qualcuno, ha sbagliato, è vero, ha toccato il fondo, ma almeno va via, cercando un modo per cambiare.
Ha la mia comprensione, la piccola J.
Recensisci anche Vanessa , l'outsider critica di Manhattan!




 


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Capitolo 3
*** The Omniscient Lady's Maid-Dorota's Tribute ***



The Omniscient Lady’s Maid
Dorota’s Tribute



È strano riposare in un letto d’ospedale, quando sei una cameriera tuttofare, perennemente indaffarata con mille faccende.


Gestire la casa di Miss Blair e la sua vita, non è un impresa semplice, nemmeno per me che la conosco da quando era in fasce.

In fasce, come questa creatura innocente che ho appena messo al mondo.

Vanja sostiene che sarò una splendida madre.

Non per presunzione, ma credo che lo sarò si.

Dopo Miss Blair, questo bambino sarà una passeggiata.

Mi ricordo benissimo di quando è nata.

Già da piccola, era una peste. Tremendamente bella e pericolosa.

Una damina viziata ma che si faceva amare nonostante tutto.

Sono stata come una madre per lei. L’ho cresciuta, allattata perfino.

So a memoria cosa le piace, cosa non le piace. So tutto di lei.

Spesso il Signor Nate e il Signor Chuck mi chiedevano aiuto per farle piacere.

E io glielo offrivo, nelle mie possibilità, quando era nell’interesse di Miss Blair.

Niente mi fa più felice, che vedere Miss Blair essere felice.

Spesso penso che non lo sia stata tanto, nella sua vita…

Prima suo padre, poi Mister Nate che la tradisce con la sua migliore amica, l’eterna competizione con Miss Serena…

Mister Chuck.

Inutile dire cosa fa Mister Chuck a Miss Blair.

Tutta la loro storia, penso, è un logorio doloroso ed estenuante.

Un terribile sbaglio protrattosi a lungo, tra sofferenze estreme, giochi pericolosi, romanticismo cattivo ed egoismo mai trattenuto.

Sono così simili, così orribilmente simili.

Ma io amo Miss Blair e adoro Mister Chuck.

È impossibile odiarli a lungo, per chi li conosce bene.

Sono affascinanti, pericolosi, coraggiosi fino in fondo.

Non conoscono sconfitta, lottano fino in fondo.

Non importa quante ferite hanno inferto e ricevuto, loro continuano, sapendo che la vittoria, dopo tante sofferenze , è ancora più soddisfacente.

La loro storia, io la vedevo totalmente sbagliata.

Ma è anche la sola cosa giusta, perché sono perfetti e uguali, simmetrici quasi.

Sanno di trovare comprensione sempre, nell’altro, anche nella più atroce malvagità.

Nel bene e nel male.

È uno sbaglio, un dolore continuo.

Ma è anche giusto, perché soffrirebbero infinitamente di più a starsi lontani…

L’infermiera mi chiede gentilmente se voglio qualcosa.

A me, una cameriera.

È assurdo.

In questo momento vorrei vedere il mio bambino.

Forse Vanja ha ragione, sarò una buona madre.

Ora , posso lasciare Miss Blair. Non è un piacere, ma ho fatto quanto ho potuto per lei, e devo dare quello che ho dato a lei a questo bambino.

È una donna , quella che vedo davanti a me.
Quella che sto lasciando , è una persona matura, che sbaglia e corregge, che cerca la perfezione anche nella cosa più semplice.

La mia amata Miss Blair.

Le direi solo una cosa , adesso:

Your eternal mistake is the only rightest thing you can do.


Spazio autrice:
La storia di Dorota è molto breve, come vedete.
Ma prepara il terreno per Blair e Chuck.
Vi informo, che per esigenze di struttura( sono una perfezionista , perdonatemi!)
Chuck e Blair saranno gli ultimi.
Il meglio viene alla fine, ragazze! Come vedete ho allargato il campo dei Tributi come mi avete chiesto e comprenderà anche gli uomini, tanti personaggi minori etc etc.
Se volete che parli di un personaggio particolare, che vi sta a cuore, potete chiedere, farò del mio meglio.
Il titolo significa “ La cameriera personale onnisciente” e la frase finale, riferita a Blair e Chuck “ Il tuo eterno errore è la sola cosa giusta che puoi fare” , detto in altri termini: Blair deve stare per forza con Chuck, sono destinati!
Ecco le vostre recensioni:

Ray08:
Odi Jenny? Lo so. Si fa proprio odiare quella ragazza. Ma io continuo a trovarla affascinante! Si le scrivo anche per i ragazzi. Grazie, ho fatto del mio meglio, per Vanessa, anche se mi è molto indifferente, come personaggio…cioè non mi fa appassionare più di tanto…ma comunque, è molto bella anche lei!Recensisci , XOXO!

Giulythebestofthebest:
Ma no, io non la trovo così tanto perfida, dai…si sta bene con Dan , mi dispiace tanto per lei, sai che shock , non solo stai ad Haiti a filmare disgrazie, ma ti arriva anche la foto del tuo eterno amore, che bacia Serena…poverina…mi dispiace ma per Blair almeno dovrai aspettare. È un personaggio complesso per me, perché l’adoro e non voglio apparire scontata scrivendo di lei e Chuck.
Serena e Lily arriveranno presto!Recensisci anche Dorota, che è un po’ un prequel della storia di Blair e Chuck!XOXO

Ary_gg:Oddio che recensione lunga!Bellissima, io le adoro le recensioni lunghe!
Grazie grazie grazie.
So che tutte noi odiamo Jenny , per averci distrutto un finale felice. La odio anche io, ma mi fa comunque un po’ pena. Lei si è messa sempre in mezzo a tutte le coppie, e l’ho odiata.
Ma io credo che lei cerchi il suo spazio, la sua persona, qualcuno che la voglia.
Con metodi totalmente sbagliati, ma io credo che lo abbia capito.
E comunque, hai ragione, erano in due in quel letto. Solo che se Chuck fa una cazzata di solito, nessuno si stupisce, almeno io no, perché è sempre così.
Blair lo lascia e lui va a ***. Un momento prima la storia felice, e uno dopo il dramma. È il suo modo per sfogare le delusioni…
Sono Chuck e Blair e ci piacciono così, perché sanno appianare le divergenze. Sanno perdonarsi gli errori, perché sono dannatamente uguali.
Io sono certa che anche stavolta sarà così. Ha perdonato per Vanessa, perché non per Jenny?Mi trovi d’accordo nel dire che Jenny non è una vittima, ha compiuto lei scelte sbagliate, è andata fino in fondo nel male. Le sue lacrime io le ho viste come un pentimento sincero, per se stessa, per aver perso la verginità con un ragazzo orribile quanto lei, che l’ha gettata via non appena Blair è ricomparsa.
Lo so, è una mia visione. Ha fatto tutto lei, ma ora lo sa, e può cercare almeno di cambiare! Vanessa…indifferente completamente. È sicuramente perfetta per Dan.
È vero, potrebbe essere un personaggio migliore, e lo hanno reso vuoto.
Vuole troppo cercare il distacco, ma non ci riesce. Sembra forte, poi anche lei va con Chuck per vendicarsi di Nate…tanto diversa da loro non è.
I tributi per i ragazzi arriveranno, non preoccuparti!Il prossimo sarà un ragazzo…
Scusa per la risposta lunghissima. Recensisci anche questa!XOXO

Alla prossimaaaa!XOXO Sasyherm







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Capitolo 4
*** The Double-Dealer Pirate-Carter Baizen's Tribute ***



The Double-Dealer Pirate
 Carter Baizen’s Tribute



Da bambino sono sempre stato impressionato dalle navi.

Soprattutto i velieri dei pirati, con le loro lunghe vele mosse dalla brezza del mare.

Mi affascinavano. Mi davano l’idea del mistero della conoscenza, un viaggio infinito, alla scoperta di se stessi, pieno di avventure emozionanti.

Solo io decido quando fermarmi e mostrare ad altri quello che ho imparato.

Non mi fermo mai a lungo in un posto.

Quando torno, la mia occupazione principale è giocare.

A carte, a poker, con i sentimenti, con le delusioni altrui.

Come con Blair, delusa dopo la sconfitta universitaria, per vendicarmi di Chuck.

Ci sono perfettamente riuscito.

L’Upper East Side è il porto sicuro, in cui ricrearmi dei raggiri che compio in tutto il mondo.

Alla fine, torno sempre qui…qualunque viaggio compia, questo è l’approdo.

Non rifletto, non penso, se non ai miei scopi, ai miei obiettivi.

Pensare fa male. Crea problemi.

Non penso mai a me stesso, ai miei problemi, alle questioni irrisolte.

Ho un solo modo per risolvere. Scappare, fuggire, alla ricerca di altre avventure, altri problemi, altri mondi.

Come Dorian Grey non vuole mai guardare la parte più veritiera di se, così anche io, non voglio vedere me stesso.

Ma ora, in questa macchina, Serena ha visto il mio vero volto, ha scoperto il mio obiettivo.

Io sono  il truffatore doppio-giochista, maschera che cambia a seconda delle occasioni, degli ambienti, delle persone che ha davanti.

L’amico che la sta aiutando a ritrovare suo padre, ma che in realtà brama lei.

Chuck Bass non è che una proiezione di quello che sono stato io.

Io, il migliore attore e proiettore della mia stessa luce. Sono io che decido come mostrarmi.

Volevo mostrarmi il giramondo che ha visto di tutto con Nate Archibald.

L’avventuriero che scopre realtà molto più ampie di quella in cui lui vive, l’Upper East Side.

Ci sarei quasi riuscito, se non fosse stato per Chuck Bass.

Che da me ha imparato tutto, il miglior discepolo che sconfigge il maestro.

Bravo Chuck. Non lo saprà mai, ma sono fiero di lui, molto in fondo.

Non mi accontento dell’Upper East Side, questo perbenista e ristretto mondo.

Io sono letteralmente un giramondo, e non sono mai stanco di viaggiare.

Infatti ho sempre ammirato Ulisse.

Ma alla fine, torno sempre a Manhattan. Per Serena. Perché lei , se solo volesse, saprebbe fermarmi e cambiarmi.

Ci era quasi riuscita, se non fosse che ha scoperto un'altra volta , tutti i raggiri.

Una ragazza che avevo deluso come ho deluso inevitabilmente lei, e mille altre.

Quasi-sposata per pagare i miei debiti.

La cui famiglia mi cerca in capo al mondo.

Non ho casa, non ho famiglia.

O meglio si, lei. Serena Van Der Woodsen.

Sono disposto a fingermi mille altre maschere per avere lei. Come feci al ballo delle debuttanti, due anni fa.

Ammaliai sua nonna con il mio esotico charm.

Io, a Manhattan ipocrita attore.

Ma in realtà , credo di essere solo il buffone di me stesso.

Sono un codardo.

Non affronto i problemi, ferisco gli altri per salvare me stesso.

Egoista fino in fondo.

Me e il mio interesse. Ecco ciò che ho a cuore.

Oltre a Serena, ovviamente.

Amo Serena. Fa esattamente come me.

Cerca in lungo e in largo qualcosa che non le è stato dato, sempre sfuggente.

Ma lei sa cosa vuole.

Io no.

Io non so cosa cerco, quale tesoro desidero rinvenire.

Non sopporto la stabilità, la calma immobilità di una casa, di un affetto sincero, non avvelenato dal dubbio e dai miei raggiri.

Dopo un poco mi annoio, e parto alla ricerca di una nuova conquista.

Sconfitto o vincitore. Non mi arrendo, se vengo sconfitto, parto alla ricerca di una prossima vittoria.

Anche ora.

Serena ha capito, ho giocato con un avversario che mi conosce bene.

Ma non mi arrenderò. Nate non fa per lei, troppo monotono, troppo principe senza macchia.

Alla  fine, torno sempre, a smuovere le acque della monotonia dell’Upper East Side, l’unico posto che considero una casa.
Se un giorno mi stancherò di viaggiare, tornerò sicuramente qui.

Perché Serena vive qui.

Le persone uguali a me, vivono qui.

L’Upper East Side, covo di raggiri e delusioni cocenti.

Ma anche di vittorie che hanno il sapore di questo vino scuro nel bicchiere.

Raffinato e peccaminoso.

Arrivederci , ancora una volta. Tornerò, non so quando, non so perché.

Non so dove mi porterà questo ennesimo viaggio, lontano da Serena.

Ma questo è il bello, non sapere nulla, perché saprò certamente di più quando tornerò.

Sono pronto.

Per una nuova avventura, una nuova scommessa, un qualcosa che non so, ma che mi darà piacere.

Cercando qualcosa, forse me stesso, forse lei, in mille altre ragazze, che hanno qualcosa di lei.

Con più problemi e con soluzioni temporanee e definitive.

Solo una cosa, so. Il mio modo di vita:

Never stay. Never stop playing.


Spazio autrice:

Ecco a voi…Carter! Come mi aveva proposto Tuccin…il primo personaggio maschile!
Non so se mi piace Carter…mi è abbastanza indifferente anche lui, ma nella prima stagione mi è piaciuto più o meno…non ce lo vedo bene con Serena, comunque.
Anche se penso che la ami.
Certo, è un personaggio molto problematico e insofferente.
Ma io credo che consideri l’Upper East Side la sua vera casa, comunque.
Non so com’è venuta, questa…degli altri avevo un idea molto più precisa, non so se ho saputo rendere bene il personaggio. Ve lo immaginate così, Carter Baizen?
Le vostre recensioni, spero, mi risolveranno i dubbi!
Ecco le mie risposte, grazie, vedo che la serie più o meno vi sta piacendo…

Ary_gg:
Sapessi quanto mi piace parlare di Gossip Girl! Sono una patita cronica.
Blair fa sempre la dura, e io la amo per questo. È una che non molla, che va contro anche i suoi desideri. Non cede alle tentazioni facilmente!Sarà più interessante, così…
Bhe sarebbe ora che cominciassero a rispettarsi un po’ quei due…alla fine il tira e molla stanca un po’.
Dorota, io la considero la fedele compagna di Blair, un po’ madre, un po’ tesoriera dei segreti.
Non per qualcosa Nate chiama lei per farsi dire qual è il suo posto preferito!
( si però, che cavolo, in dieci anni e più che la conosci, non lo sai !!! a volte Nate è un pesce… )
Quando ho un po’ di tempo vado a vedere le tue cose, promesso! E ti lascio tante recensioni!
Recensisci anche questa, che non so assolutamente com’è venuta!XOXO

Giulythebestofthebest:
Si Dorota è un angelo, soprattutto con Blair…io spero che non se ne vada!!!!non esiste Blair senza Dorota!
Le è fedelissima, fa di tutto per lei! Io credo però , che più che tifare per Chuck , lei voglia vedere Blair felice…e sa che è felice solo con lui!o almeno quasi sempre…comunque io adoro Dorota…anche se è un personaggio minore.
Infatti è troppo buona…ma è bella per questo!Baci e recensisci!XOXO

Tuccin:
Bhe , Dorota mi è riuscita abbastanza bene, credo. Non voglio vantarmi.
Grazie , quanti complimenti!
La nostra outsider non ti piace? A me continua a essere indifferente, solo che a volte mi fa molto ridere. È ironica, prende in giro un po’ tutti…” trombamici…”hihihi.
A me sembrava molto interessata a Nate, a dire il vero. A suo modo, però le piace tanto. Va con Chuck, se non è una prova d’amore questa…
Si però potrebbe avere uno sviluppo maggiore, è trattata abbastanza male…eccoti Carter, ma mi sa che ti deludo…non so proprio se va bene!
Il fatto è che io non ho ancora capito bene con chi deve stare Serena. Mi piaceva un po’ con tutti, tranne, ovviamente Trip, Aaron e quel maledetto bastardo che si è portato via i soldi , mo non mi viene il nome.
Ma con Dan e Nate ce la vedo, e anche con Carter…sono abbastanza confusa.
Con Nate mi è piaciuta tantissimo, quando lui ha vegliato su di lei in ospedale e ha picchiato il cugino per lei…e le ha implorato prima di restare con lui…mamma mia, quasi al livello di emozione che mi provocano Chuck e Blair insieme.
Vabbè finiamo lo sproloquio, su quanto amo Gg. Recensisci!XOXO











 











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Capitolo 5
*** The Weakest Link in the Chain- Eric Van Der Woodsen's Tribute ***



The Weakest Link in the Chain
Erik Van der Woodsen’s Tribute


Chi mi guarda, pensa che sono la pecora bianca della famiglia.

Mia sorella Serena, la nera.

Nemmeno nostra madre scherza…per non parlare dei miei fratellastri acquisiti, Chuck Bass-Tard e la Strega Grigia Jenny.

Io invece, con tutti i miei difetti ( l’omosessualità per voi è un difetto?), mi considero abbastanza normale.

Ma ho anche io, le mie zone d’ombra, come ogni appartenente all’Upper East Side.

Dietro la mia espressione di bravo bambino, c’erano vari problemi, un padre inesistente, una madre che non mi badava, troppo presa a seguire nei suoi spostamenti mia sorella Serena, la ragazzaccia.

Mentre io annegavo nella droga e nei tentativi di suicidio.

Qualcuno crede che lo abbia fatto per attirare l’attenzione.

Non è così.

Non sono uno che cerca di attirare l’attenzione, anzi. Non lo faccio, perché fondamentalmente so di non essere forte come tutti gli altri.

Ci vuole poco a ferirmi.

Ci vuole poco a farmi star male.

Ma ciò che mi fa più male, è vedere le persone attorno a me stare male.

Non è altruismo. Non è perché sono buono.

È che li ammiro, tutti loro, si mettono in gioco, non si nascondono come faccio io.

Soffrono, pagano, scontano.

Annegano nei loro vizi, come mia sorella Serena, che cerca quello che mia madre ha trovato in tanti mariti.

Come Chuck, che vuole dimenticare il rifiuto di suo padre…come Jenny , che ora, piangente, ha venduto se stessa ad un mondo che non la vuole.

Molto spesso mi succede. Accettare le confidenze segrete, i traumi, le delusioni, degli altri.

Tra tutti, Chuck è quello che stimo di più. Entrambi non abbiamo conosciuto un padre che ci voleva.

Il mio mi ha abbandonato. Il suo non voleva vedere quello che è, ed è morto.

Solo che lui non si cambierebbe mai, io si. Credo di essere totalmente sbagliato, in questo mondo.

Non sono cattivo. Io sono il confidente perfetto, che li aiuta a trovare la loro parte buona.

Io sono il fratellino minore, la pecora del gregge, che non tollera questa dissoluzione, e ha tentato il suicidio, per un mondo che odia.

Si, odio l’Upper East Side e il fascino che emana, e la sua dissoluzione.

Per questo mondo, io sono una comparsa.

L’omosessuale da tenere nascosto, come faceva Asher due anni fa.

Ma quell’omosessuale, direi ora, è molto più buono, e integro di tanti altri, che soffrono quella terribile lacerazione ipocrita, che il loro mondo esige.

Sono fiero di me stesso.

Come faceva mia madre, che non voleva far sapere che ero in un centro di riabilitazione.

Ma non mi vergogno più. Mi sono esposto, due anni fa, per salvare mia sorella da quella stessa ignominia.

Ho venduto a Blair la mia storia. Meglio io che Serena.

Serena è fragile. È dannatamente fragile, nel compiere i suoi eterni errori.

Se quello macchiato sono io, invece, per una volta, poi tutti se lo scordano.

Infatti nessuno ci pensa più.

Asher mi ha tenuto nascosto, e stava con Jenny davanti a tutti, per finta.

Perché nessuno ammette la sua vera natura, nell’Upper East Side.

Siamo un popolo di ipocriti paurosi come conigli. Come le amiche di Blair che si rintanano dietro le sue gonne di marca.

Come Jenny che per sentirsi un po’ più regina, si è comportata da stronza con me, l’anello debole della catena.

Si, è vero. Io sono l’anello debole. Ma sono anche dannatamente forte, da poterli aiutare a trovare la parte migliore di se.

Perché questo siamo, noi.

 Mostriamo solo il nero che affascina gli altri, il nostro lato malvagio, spregiudicato.

Ma pochi sanno, e capiscono, che il nero nasconde il grigio di una depressione, di mille mancanze, di mille lacerazioni terribili.

Il nero , non è altro che il culmine dei colori scuri...le zone d'ombra.,

Ma in ogni persona, ci sono anche i lati chiari, i colori vivaci...quelli non sono interessanti.

Una persona buona, è una persona poco interessante.

Sono i cattivi, gli affascinanti, magnetici, cattivi a condurre il gioco.

Vogliamo far vedere soltanto il nero, e non guardare i traumi che ci sono dietro quel nero.

Io lo so, e so che questi traumi, queste lacerazioni, devono venire alla luce.

Siamo tutti un po’ fragili, dietro le maschere.


Jenny non parlava.

Affondava e non parlava, la mia migliore amica, la persona che ho desiderato poter salvare.

Le voglio bene, tantissimo, come a mia sorella Serena.

Perciò mi è morto il cuore, quando ho capito che aveva fatto la mia stessa fine.

La dolce Jenny, incapace di far male, innocente come un agnello che vuole entrare nella gabbia dei leoni.

Avrei dovuto dirle che quei leoni che ruggiscono così forte, sono bestie morte dentro.

Ma a nessuno interessa, l’importante è che continuino a ruggire.

Chissenefrega, se hanno problemi.

Chi se ne importa, se i padri li hanno lasciati soli, e il mondo non li vuole a causa di questi problemi.

Fingiamoci tutti forti. Fingiamo che vada tutto bene.

Ma mi sono stancato di fingere.

Sto male, ok?

La mia migliore amica ha spacciato droga, ha perso la verginità con un bastardo, ha rubato il ragazzo di mia sorella, ha complottato contro la sua stessa famiglia.

Lei però è solo la strega stronza.

Chi se ne frega, se ha capito che nessuno la vuole, se il ragazzo di cui era innamorata l’ha lasciata, se ha un amica che l’ha drogata per vendetta…se deve fingere di essere forte, perché mille stupide ragazzine hanno bisogno di una leader.

Mi dispiace, Jenny. Mi dispiace per aver cercato di vendicarmi di te, invece di ascoltarti.

Mi dispiace per non aver capito.

Ti voglio bene. Perciò ti ho spinta a dire tutto a Dan.

Ti meriti da una seconda possibilità. Mi dispiace se non ti sono stato vicino, per aiutarti.

Se non ho capito come soffrivi, come me, due anni fa.

Mi dispiace per tutto.

Ma te ne devi andare. È per il tuo bene, allontanarti da quell’enorme sanguisuga che è l’Upper East Side.

Quando ritornerai , ci sarò, e giocheremo ai giochi da tavolo, guarderemo film alla tv, e ascolteremo musica.

Non ti lascerò affondare ancora. Io sarò lì, a tendere la scialuppa.



Behind the Black…there are millions shades of Colours.


Spazio autrice:
Uno dei personaggi minori che più amo, Eric Van Der Woodsen.
La comparsa buona, l'omosessuale confidente. Il titolo significa " L'anello debole della catena"
Io lo adoro, e voglio un vostro parere!
Recensite, recensite...XOXO










 



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Capitolo 6
*** The Large Family's Matron-Lily Van Der Woodsen's Tribute ***



The Large Family’s Matron
Lily Van Der Woodsen’s Tribute





Getto le medicine nella spazzatura.

Ancora una volta, mi sono lasciata ingannare, dal padre dei miei figli.

L’uomo che ho amato, solo perché è il padre dei miei figli.

Non sono mai stata una buona madre.

Ho popolato la vita di Eric e Serena di mille uomini, e anche la mia.

Persone inutili, che lasciavano il tempo che trovavano.

Ho inculcato loro gli stessi principi, in cui non ho mai creduto tanto nemmeno io.

Sono stata per loro, quello che mia madre è stata per me.

Ho fatto capire loro il rispetto delle leggi del mondo in cui siamo costretti a vivere.

L’Upper East Side, proiezione del mondo in cui sono nata. Il mondo dei miei genitori, il mondo da cui è fuggita Carol.

Mia madre , quando avevo 15 anni, mi ha detto che l’amore , in questi mondi, non esiste.

Infatti, ne ho cercati tanti qui, ma nessuno è durato a lungo.

Rufus, il mio primo amore di gioventù, il ragazzo con cui ho conosciuto la libertà, è l’amore vero.

L’amore che delle stupide convenzioni, e leggi sociali, non giustificano.

La famiglia, qui, è la mafia.

Rapporti finanziari, credibilità sociale, rigido controllo sui figli e sulle loro scelte.

Io stessa lo sono con Serena.

L’ho controllata, l’ho messa in punizione, le ho imposto obblighi sociali, che lei non ha mai rispettato.

Non è voluta andare all’università. Ha voluto lavorare, nel mondo dello spettacolo.

E adoro mia figlia per questo.

Perché lei è identica a me. Ha la mia stessa bellezza, la mia stessa indipendenza.

Infatti si è innamorata del figlio del mio grande amore.

Ho cercato di fare di tutto per lei.

Ho messo apposto, con l’aiuto di Blair Waldorf , la sua migliore amica, tutti i suoi casini.

Ma ho dei sensi di colpa inimmaginabili.

Non l’ho mai capita. Come mia madre non ha mai capito me.

Volevo solo che lei fosse felice, che potesse trovare quella felicità, seguendo le regole.

Ma la felicità non si trova seguendo le regole.

Non si trova mettendo il vestito giusto alle feste, non si trova rispettando uomini che non sono tuo padre. Non si trova, evitando di dire parolacce e verità incontrovertibili.

Serena ha sbagliato. Ha cercato questa felicità, la realizzazione, nella vita sregolata con Georgina, fuggendo con Poppy Lifton, con mille ragazzi, per cui era un bel corpo.

Cercando un uomo, suo padre, l’amore, in tanti ragazzi sbagliati.

Perché io, nel mio eterno egoismo, ho fatto loro mancare il loro vero padre.

È andata via, come ho fatto anche io, e sono tornata nell’ Upper East Side, con tre matrimoni alle spalle, e due figli da crescere.

Che ho amato, che ho cercato di proteggere, ma non mi è mai riuscito.

Volevo dei figli perfetti, e non mi sono mai resa conto, che nemmeno io ero perfetta.

Non lo sono mai stata.

Eric, che tenta il suicidio e si droga, Serena, con i suoi sensi di colpa per aver ucciso un uomo, che io ho accusato senza sapere.

Anzi, mi sono lasciata prendere da ciò che appare, come sempre nel mio mondo.

Qui, tutto è bellissimo, perfetto. Io, Serena e Eric siamo la famiglia felice, a cui non manca nulla.

Ho fatto in modo che non conoscessero il loro padre, che Bart avesse le loro storie scritte in stupidi archivi, nemmeno fossero cartelle esattoriali.

Sono Eric e Serena, i miei bellissimi e controversi figli.

Ho nascosto a Serena la lettera di suo padre, ho lasciato che andasse per il mondo a cercarlo, come ho fatto io.

Lo so, che significa, perdere un padre. Io ho perso il mio, con una delle mille amanti che aveva.

Non lo so, se ora sono felici, ma di sicuro non è merito mio.

Rufus, che mi ama nonostante tutto questo, nonostante sia una pessima madre, nonostante sia attaccata a questo mondo che non tollera.

Nonostante le mie bugie, per proteggere lui e la mia famiglia.

La mia vera famiglia, che ora non posso più perdere.

Mai più. Non permetterò mai più a nessuno di ferire loro, o Chuck, che per me è come un figlio.

Jenny ora va via, come se ne è andata Serena, tante volte.

In collegio, in Spagna con Poppy, a Parigi con Blair.

La casa è mezza vuota, adesso.

Sono sola, Rufus non c’è. Eric è con il suo nuovo ragazzo.

Dan non ne ho idea.

Sono sola, ma so che torneranno.

E io li proteggerò, sempre. Con metodi sbagliati, bugie, polizia, carcere, punizioni.

Magari non sono una buona madre, e loro lo sanno.

Ma questo è l’unico modo che conosco, per esserlo e sanno anche questo.

Sacrificai il mio amore per Rufus, perché Serena fosse felice con Dan.

Ho voluto concederle quella libertà che non ho conosciuto io.

La libertà dell’amore vero, “ straniero”,  per un ragazzo semplice, intelligente, normale.

Fu un gran sacrificio, rinunciare a lui, a Rufus. L’unico spiraglio di un amore e di una famiglia vera, autentica.

Ma, quando sposai Bart, pensai che l’Upper East Side, mi apparteneva. Ne conoscevo le regole, la mia libertà e felicità l’avevo già vissuta, e potevo rinunciarci, perché la conoscesse mia figlia.

Non è andata bene. È finita anche tra Dan e Serena.

Inaspettato colpo di fortuna per me, perché potessi coronare il mio sogno con Rufus.

Mi ha perdonato così tante cose. Gli ho tenuto nascosto un figlio, il nostro Scott.

Ma l’ho fatto perché non si sentisse legato a me, da un figlio.

Ho cercato di allontanarlo da questo mondo, da me, dalla mia inadeguatezza.

Ho cercato di nascondere gli orrori del mio passato, mascherati da mia madre.

Ma ora, non gli mentirò mai più. Ora basta, con questa mafia.

Lui è la mia anima gemella. Lo amo come non ho amato nessuno, lui e i miei figli.

Tutto, tutto, per la loro felicità.

Accetterò le loro scelte, correggerò i loro errori, impedirò che compiano cavolate.

Sono la loro madre, seppur inadeguata e terribile. Ma lo sono sempre.

Fuggiranno, si arrabbieranno, torneranno, saranno felici.

E io sarò vicino a loro, ad assisterli, a proteggerli, sempre e per sempre.

Family protects you. Always.


Spazio autrice:
Come mi ha chiesto giulythebestofthebest, eccovi Lily Humphrey!
In questa riflessione di Lily , ho voluto privilegiare più il suo lato materno, che non quello dell’amore per Rufus.
Anche perché non ne ho un idea molto precisa. Anche se li adoro insieme.
Sono una coppia indistruttibile.
Ho voluto vedere Lily come madre di Serena e Eric, il suo controllo spesso invasivo, la sua stessa situazione familiare…non so magari non la volevate vedere così.
Il titolo significa “ La matrona della grande famiglia”
Non so ancora chi sarà il prossimo, ma ancora un adulto. Forse Rufus o Bart.
Mi sono anche dimenticata di rispondere alle vostre recensioni, del capitolo su Carter, perdonatemi! Grazie a tutti voi che avete commentato.

Tuccin: Oh, ti piacciono i Cartena!
Bhe si Serena, non va bene. Io ce la vedo abbastanza bene con tutti, ma è lei che non si decide…è così vaga. In questo non mi piace Serena, devo dire. Però secondo me, ci starebbe bene con Carter. Tutti e due spregiudicati, fuggenti, avventurieri…non esitano a cercare emozioni nuove, in mondi che non conoscono.
Chissà, magari…ora che non ci sta più con Nate( anche se mi era piaciuta con lui, dalla prima stagione li tifavo), potrebbe tornare il nostro Carter…la conclusione della loro storia era un po’ deludente. Recensisci Lily!XOXO

Ary_gg:
Bhe su Carter e Serena, anche io sono molto indecisa. Tutti e due , mai soddisfatti, non si sa che cercano, che vogliono, i loro sentimenti svaniscono presto, come le loro delusioni.
Ma lo sai che hai ragione!In fondo, io penso che Gg sia qualcuno di esterno, ma si sa è sempre stata un po’ fissata su Serena…come Carter. Io ce lo vedo, un ragazzo!
Su Eric, il nostro fratellino minore, è stato proprio difficile scrivere. Perché non gli è stato dato molto spazio, e io non ho mai capito, per quale ragione avesse tentato il suicidio.
Comunque, io lo adoro. Vuole molto bene a Serena e Jenny, ha come tutti i suoi lati cattivi, ma , come dici tu, è bravo ad aiutare tutti. Perfino Chuck, ci ha provato.
Recensisci Lily!XOXO

Giulythebestofthebest:Ecco Lily, come mi avevi chiesto. È stato difficile scriverla, dimmi che ne pensi!
Infatti, Bart e Chuck sono stati per lui delle figure maschili importanti. Anche se secondo me, Bart poteva evitare di controllare tutto su di lui e Serena…
Ma a dire il vero, io non lo giudico, per non aver voluto dare una seconda chance a William. È stata una sua scelta, del tutto sua, e questo dimostra la sua maturità nelle scelte. Non è più un bambino che deve seguire Serena , o comprendere sempre Jenny.
Infatti, Jenny non lo meritava, ma credo che gli voglia molto bene anche lei.
In fondo è stato l’unico che veramente la ha apprezzata, nell’Upper East Side.
Su Carter, l’ho detto. Mi è indifferente come personaggio, non lo odio e non lo amo, come Serena. Infatti, io credo che comunque i veri sentimenti, abbastanza forti di Serena, sono per Nate, ora come ora. Ma non lo so, Serena è sempre così vaga, cambia sempre idea, cerca sfugge, rincorre, trova…è un ciclone, ma non sa che desidera. Spero che in questa stagione maturi. Grazie e recensisci Lily!XOXO
 








 








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Capitolo 7
*** The Youthful Rock Singer-Rufus Humphrey's Tribute ***





The Youthful Rock Singer
Rufus Humphrey’s Tribute




Saluto mia figlia con la mano.

È assurdo, come non mi sia ancora abituato a lei.

Non riconosco la mia bambina.

La mia bambina , che spaccia droga, fa sesso, ruba fidanzati e ha tentato di distruggere la mia famiglia.

La nostra famiglia.

A volte mi chiedo se ho fatto bene, a portare i miei figli nell’Upper East Side.

Ora come ora, è stato fatto, e non posso tornare indietro.

Io ho scelto, ho deciso di amare Lily tutta una vita, e non mi pento di questo.

Se mi pentissi, non cercherei di cambiare le cose.

Non si può cambiare un mondo…ma se stessi, si.

Io ho avuto la possibilità di cambiare molte volte nella mia vita.

Cantante rock, artista, padre.

Soprattutto padre.

Lily e io siamo identici come genitori. Sbagliamo, puniamo, cerchiamo di evitare che i nostri figli compiano errori incancellabili.

Ma si può sempre tornare indietro, o andare avanti.

Io l’ho fatto. Sono sempre andato avanti , nell’amare Lily, scegliere Lily, contro tutti e tutto.

Contro suo marito, che voleva portarmela via.

Contro sua madre, che non mi ha mai giudicato adatto a lei.

Tutto questo mondo, non mi giudica adatto a lei. Ma io insisto.

Ogni volta che sta per succedere qualcosa, qualcuno ci interrompe i nostri piani, i nostri progetti insieme.

I nostri figli, Dan e Serena, innamorati come lo siamo stati noi due. Uguali a noi, e ci hanno chiesto di interrompere la nostra relazione per permettere a loro di viverne una.

Ma l’amore, che porto a Lily, da quando l’ho conosciuta, non ha eguali.

Siamo scappati, siamo stati immensamente felici, ci siamo fatti del male con le nostre paure, le nostre debolezze e i nostri errori, ma sinceramente io so chi è lei.

L’ho vista crescere, diventare la donna che è, e l’ho sempre amata.

Non bastano mille avvenimenti negativi, per fermarmi.

Non basta un mondo ipocrita.

Per quanto mi abbia nascosto tante cose, per quanto mi abbia fatto stare male, per quanto abbia spesso scelto il suo mondo al mio io la amo.

Perché io so che in realtà lei, sbaglia con lo stesso mio errore.

L’amore.

Io e Lily amiamo il nostro mondo, le persone che ci circondano, i nostri controversi e ribelli figli.

Dan. Così simile a me. Nel buono.

Potrà pure essere un emarginato, ma lui ha le carte vincenti.

Sa quello che vuole, e chi vuole diventare, o essere.

Si, amo Jenny.

È sempre così, io amo i ribelli che non vogliono sottostare alle regole.

L’ho fatto anche io da ragazzo, e sono quello che sono.

Rufus Humphrey, artista di Brooklyn, spiantato, per lo più mantenuto dalla moglie ricca pluridivorziata.

Ma in realtà, sono io che mantengo lei, che la sostengo, e sostengo la nostra famiglia.

Ho sostenuto Serena, così simile a sua madre, nelle sue ricerche e nelle sue scelte.

E ora sosterrò mia figlia, nel cammino che la farà crescere, e diventare una donna.

Lei non lo sa. Ma è la mia bambina.

Può pure assomigliare ad una strega cattiva senza un briciolo di dignità, ma io so che lei ha un fondo buono, e lo troverà.

Perché vuole trovare la sua forza, se stessa, come me.

Jenny è forte come me.

Jenny non ha paura a sfidarmi, nel perseguire i suoi obiettivi.

Jenny non ha paura di vivere in un mondo terribile, quando tutto è contro di te.

Lo so che si prova.

Ti sembra che tutto vada storto, che tu sia fuori posto, un ostacolo alla felicità degli altri.

Per molto tempo, ho pensato di esserlo anche io, per Lily, in questo mondo.

Ma noi continuiamo, a modo nostro, ad amare, anche quando tutto non va secondo i piani.

Because the only plans we need, are our dreams.



Spazio autrice:
Mi dispiace tanto del ritardo, ma tra esami e mare, non ho proprio potuto continuare a scrivere. Ora vedrò di recuperare.
Lo so, è corta. Ma credo che comunque, sia abbastanza veritiera. Io Rufus lo immagino così, una persona che sa chi è, e cosa vuole dalla sua vita.
Uno che insiste a cercare di realizzare i suoi sogni, compresa avere Lily.
È l’ultimo adulto che faccio, credo. D’ora in poi, solo i personaggi adolescenti, diciamo. Il titolo significa “ il cantante rock giovanile”
Prossimo: Nate o Serena. Uno dei due, chi volete per primi, dei nostri amanti?
Oppure, un altro personaggio, faccio quello che posso.
Arrivederci a presto.XOXO

Giulythebestofthebest: Di nulla!Lily è un personaggio importante, dovevo scriverla, è stato un piacere.
Mi è piaciuto tantissimo lo spin-off su di lei…insomma era una gran casinara!chi se la immaginava così.
Si, vuole molto bene a Chuck. Si preoccupa molto per lui, e lo ha salvato in molte situazioni spinose, tipo quando lo zio voleva accaparrarsi il patrimonio.
A modo suo, sa essere molto altruista e generosa. E buona, solo che quando ci vuole tira fuori il lato oscuro, diciamo.
Mi piace molto. Cosa ne pensi di Rufus?è l’ultimo adulto, non ho un idea chiara di lui.
La mia interpretazione, è abbastanza confusa.
Una cosa sicura:ama Lily da quando la ha incontrata. È un vero amore, secondo me.
Recensisci! Chi vuoi tra Nate e Serena?XOXO

Tuccin: Bhe, in effetti hai ragione, a volte gli adulti sono peggio dei figli, e Rufus e Lily a volte si comportano come degli adolescenti alle prime armi.
Quando Lily vuole qualcosa, però, fa di tutto per ottenerla. Non la ferma nessuno, ha mandato sua figlia in carcere! Però rinuncia a Rufus per Serena e Dan…ha aiutato Chuck. Con Serena, sbaglia molto, però. Infatti lei ha paura della madre, è come se la deludesse sempre.
Cosa ne pensi di Rufus? Vuoi Serena o Nate, o qualcun altro?
XOXO

Ary_gg: Oh, ecco Rufus. Ultimo personaggio adulto, mi concentro sui giovani.
Ti piacciono proprio tanto, eh?a me abbastanza, e trovo che Lily sia un bel personaggio, nonostante a volte sbagli di grosso con i figli. Ma comunque, è vero, quando si tratta di riparare, è molto brava.
È molto altruista e generosa, soprattutto con Chuck. Pensa che quando è spuntata la madre di Chuck, io l’ho odiata, ho pensato che Lily sarebbe stata perfetta come sua madre, e lo è stata molto di più di quella cerbiatta stupida, si è fatta in quattro per salvare Chuck da Jack.
Lily, per me, è la madre di Chuck, per certi versi. E infatti, Chuck ha ragione, lei era giusta per loro due…peccato che suo padre non lo sia stato per lei.
Ma Lily è perfetta solo con Rufus. Non c’è nulla da fare.
Recensisci anche questa e dimmi chi vuoi per il prossimo tributo. Nate o Serena?XOXO





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Capitolo 8
*** The Convert Bad Grass-Georgina Sparks ' Tribute ***







The Convert Bad Grass
Georgina Sparks ’ Tribute





Una cosa che pochi sanno di me , è che gioco molto bene a scacchi.


 Non lo direste della strega cattiva dell’Upper East Side?

Sono assolutamente geniale. Non esito a sacrificare, muovere i pezzi, ragionare perversamente, per arrivare al mio scopo.

Vincere.

Per me, siamo tutti pedine, io stessa lo sono stata per restituire i soldi rubati a Serena.

E il miglior mezzo? Il ricatto, ovviamente, nel mondo reale.

È facile sfruttare i loro punti deboli. Sono così fiduciosi, buoni, disponibili, e ingenui.

Serena, Dan e Vanessa.

Quest’anno, ho ricattato Vanessa, perché facesse lasciare Dan e quella attricetta della Burke, solo perché mi ero messa in testa che Dan dovesse diventare il mio ragazzo.

Ho ricattato Serena, utilizzando Dan e Vanessa, minacciandola di raccontare della ragazzaccia che era stata con me.

Ho cercato di far litigare Blair e Chuck, ma quelli non li batte nessuno…ci pensano da soli, a farsi del male, non occorro io.

Mi diverto. La vita è un gioco, e io sono troppo intelligente e falsa, per tirarmi fuori dalla scacchiera.

Ma non tutti i miei scopi sono negativi.

Volevo tornare a essere amica di Serena due anni fa . Volevo sostituire quella perbenista di Blair nel suo cuore…la stessa Blair, è amica di Serena, solo perché non le conviene esserle nemica.

Volevo essere la fidanzata di Dan, seriamente.

 E ora, la mia mossa è vincente.

È vero, a volte i miei obiettivi sono buoni, ma le mie armi preferite, sono sempre cattive, come il ricatto, la minaccia.

Ma so che potrei smettere di usarli.

Potrei diventare buona, un giorno, ma nessuno lo capisce.

Mi hanno affibbiato un ruolo, appiccicato un etichetta. Io sono la cattiva.

Eppure, non sono tanto diversa da Blair, o da Jenny, o da Chuck.

Io sono la loro cattiva.

E lo sono per puro piacere personale. L’amicizia cattiva con Serena, il fidanzamento con Dan.

Investo in buoni progetti con soldi sporchi.

E questo non me lo perdonano.

Da cattive fondamenta, non nasce un castello delle fiabe.

Ma io stessa, non riesco a cambiarmi. Sono così, prendere o lasciare.

Ho cercato di cambiare. Ho avuto una specie di conversione spirituale, ma non hanno creduto nemmeno a quella.

Anzi, l’hanno utilizzata per un loro scopo, questa conversione.

È sempre così, così perbenisti fuori, e bastardi dentro.

Ho pensato che se con le maniere cattive venivo sempre battuta, forse con le buone avrei avuto qualche risultato.

Ho cercato di farmi perdonare.

E, per quello che ne so, la mia conversione era sincera, anche se nessuno ci crede.

Ho capito, o almeno in quel centro mi hanno fatto credere, che siamo tutti pedine di un gioco più grande, il cui unico , immenso giocatore è Gesù.

E mi ero convertita.

Volevo essere perdonata. Sul serio. Volevo diventare una buona amica, una buona fidanzata per Dan.

Ma la malerba non si converte. Si estirpa alla radice, o la si manda lontano, come ha fatto Blair. Mi ha spedita in un centro di riabilitazione.

La stessa Blair, mi ha fatto capire, che non si può cambiare così, di punto in bianco.

Io sono una ragazzaccia. Sono una party girl come Serena, sono manipolatrice come Blair.

E mi piace giocare.

Mi piacciono le sorprese. Mi piace trovare e avere mosse vincenti.

Come quella foto che interessava Blair e Chuck. Tutto merito mio.

Io, uso le mie pedine. Nessuno conta, conta solo il gioco, e il divertimento che ne ricavo.

Tutti veniamo sfruttati.

I buoni vengono sfruttati. Ho sfruttato Serena perché tutto sommato è una buona fiduciosa, mentre io sono marcia dentro.

Dan e Vanessa, poi, sono un vero spasso. Sono così ingenui e buoni, perché non hanno ancora capito che nell’Upper East Side devi sempre lucidare le tue armi, sennò perisci.

Da buona sono stata sfruttata anche io, mi dispiace Gesù.

Non sono grande, e intelligente come te. Non so usare le armi buone e giuste, come il sacrificio. Non so perdonare, mi piacciono le vendette e le rivincite.

Sono umana, ma non voglio soccombere…quindi userò ogni arma a mia disposizione, spero che mi perdonerai.

E ora, con Dan, ho una mossa vincente. La sorpresa.

Sono davanti a Dan, adesso, e scopro il pancione, mostrandogli l’ecografia.

So che non mi crederà. Ma è buono, e non lascerà un figlio da solo, con una madre simile.

Forse, da cattiva fondamenta, può nascere qualcosa di buono…e questo bambino è un nuovo inizio, una splendida base.

Checkmate, Defeat.


Spazio autrice:
Lo so, dovevo fare Nate o Serena. Ma come Blair e Chuck, li terrò alla fine. Sono molto importanti anche loro.
Georgina…mi piace tanto. Il titolo significa “ La cattiva erba convertita”in riferimento alla sua conversione spirituale.
La frase finale “ Scacco matto, Sconfitta”, mi piace pensare che il suo obiettivo sia vincere sempre, e ora, pensa di esseci riuscita.
La prossima è Dan Humphrey, ragazze…non mi piace molto , e mi sa che viene male.
Non lo sopporto.
E ora, le vostre recensioni

Tuccin: Mi dispiace, ma Nate Archibald lo adoro, e lo voglio fare dopo, insieme a Serena.
È uno dei miei personaggi preferiti, e ho bisogno di tempo.
Non si lasceranno, ma se i loro figli, si mettessero insieme?cioè vorrei dire, non possono avere due figli che stanno insieme…o Dan e Serena, o loro due. Anche se non hanno parentele di sangue, Dan e Serena sono fratelli giuridicamente. Io adoro Rufus e Lily insieme, ma sinceramente, li ho sempre trovati un po’ noiosi, la loro storia mi annoia un po’…anche se non li vorrei vedere con nessun altro, sono sicuramente molto innamorati.
Ora mi fermo, perché penso che ti sto annoiando con tutte le mie opinioni!
Recensisci la nostra strega cattiva, Georgina. Baci a presto!
XOXO

Ary_gg: Noooooo!Io amo troppo Gossip Girl, non abbandonerei mai i miei tributi. In un modo o nell’altro adoro tutti i personaggi, chi più chi meno, ma veramente tutti.
Bhe Rufus e Lily…perfetti perfetti perfetti. Si amano da sempre, sono veramente molto costanti, e poi Rufus, anche se a volte è un po’ all’antica con i figli, li ama moltissimo, e farebbe di tutto per loro.
Poi…io lo trovo affascinante, un bell’uomo, come Lily del resto. Si mantengono benissimo, considerata l’età.
Mi dispiace, ma Nate, Serena, Chuck e Blair, sono i miei personaggi preferiti.
Sono convinta che abbiano un amicizia bellissima e profonda, alle loro spalle, e siano molto legati tra loro, particolarissimi tutti e quattro. Saranno i personaggi finali, in quest’ordine.
Spero che recensirai la nostra Georgina. Che ne pensi di lei e di questa gravidanza?
(a me è venuto un colpo quando l’ho vista, e mi sono messa a ridere…povero Dan!)Baci a presto!
XOXO








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Capitolo 9
*** The Writer Infiltrator Spy-Dan Humphrey's Tribute ***



The Writer Infiltrator Spy

Dan Humphrey’s Tribute




Mi trascino in camera mia.


Georgina se ne è appena andata, e con lei il mio quasi-possibile-bambino.

Mi sembra di essere ritornato a due anni fa, quando Serena credeva di aspettare un bambino da me.

Eppure, con lei fui pronto ad assumermi tutte le responsabilità.

Perché la amavo, era entrata nella mia vita, e mi faceva sentire un miracolato ogni giorno che passava.

Andava, veniva, ho visto mille volte quella cascata di capelli biondi come il sole sparire, e ricomparire.

Tu, la Regina.. La regina di tutti, oltre che mia, se solo avessi voluto strappare a Blair lo scettro.

Tutti ai tuoi piedi, Serena. Uno schiocchio di dita, che non volevi fare, perché non volevi tutto questo.

Questo mondo, veramente non ti appartiene, con le sue classi, le sue differenze, il suo snobismo.

E infatti, io credo che tu sia troppo perfetta, troppo buona , con tutti loro.

Tu sei…sei la Vita vera. Sei Amore, sei Coraggio, sei Intensità, sei Errore.

Io non l’ho mai vissuta, la Vita vera.

Mi sono limitato a guardarla dallo spioncino di Brooklyn e giudicarla.

La tua bellezza non è solo esteriore, ma interiore. Tu non giudichi, tu cerchi solo di essere felice, tirandoti in disparte quando Blair si sente danneggiata da te.

Non ho mai amato la Regina, ma la ragazza stesa sul mio letto a studiare, la ragazza che con la sua bellezza, la sua gioia, la sua intraprendenza, mi ha fatto diventare uomo.

Io ero il dietro delle quinte. Ero l’emarginato. Ero la spia, secondo Gossip Girl.

Tu mi hai tirato in prima linea, nelle vostre guerre, nel vostro mondo.

Due anni fa, siamo riusciti a distanziarcene…ma poi, il tuo passato, i tuoi errori, mi hanno fatto vedere quella parte di te, che non volevo vedere.

Per quella parte, per quella bad girl, io ero sono uno dei tanti giocattoli, uno svago momentaneo nei bassifondi di Brooklyn.

Quella ragazza ha tradito la sua migliore amica, è stata con milioni di ragazzi, si è drogata, ubriacata, e non ha freni inibitori.

Mi facevi paura. Perché io non sono coraggioso come te, come voi tutti.

Io posso solo scrivere di voi, dei vostri drammi…posso darvi consigli, posso giudicarvi.

Come ho fatto con Chuck.

Ma non mi abituerò mai, a questo mondo. Mai davvero, anche se ora sono il figlio del nuovo marito di Lily Van Der Woodsen, tua madre.

E tu sei mia sorella. Sorellastra. Ma sembra tanto un etichetta, Serena…tu puoi essere tutto, tranne che mia sorellastra.

Tutto quello che ho provato con te, per te, quello che abbiamo fatto, le nostre avventure…tu eri la ragazza che guardavo da lontano, e sei diventata mia.

Mi sei appartenuta, se non che per poco tempo, e poi sei scivolata via dalle mie mani.

Mi hai fatto uscire dal mondo dei libri, mi hai fatto toccare la consistenza, la felicità, e il dolore.

Si, tanto dolore, quando ho capito che tutto quello che provavo per te, era lo “ Straordinario”, e poi diventa solito, schiacciato dal matrimonio dei nostri genitori e delle tue colpe passate.

 

Non potevo tollerare tutto questo. Pesava troppo, era troppo, e io sono un coniglio.

Sono fondamentalmente buono, semplice, e cerco la stabilità.

L’unico caos che posso comprendere, accettare e tollerare, è quello nei miei racconti, in quel mondo etereo e fumoso che si chiama letteratura.

Perché in quello reale, posso solo perdermi.

Anche con te. Ti ho giudicata senza ascoltarti, senza sapere, senza capire che io non amo la bad girl, e lei non mi avrebbe mai fatto del male.

Io amo la Serena buona, che mi chiedeva solo di portarla via dal suo mondo, e mi amava di un amore sincero.

Mi chiedeva di essere una ragazza comune, come non lo era mai stata.

Un amore da tutti i giorni, un piccolo miracolo a Brooklyn e nell’Upper East Side.

Eppure, sei sempre rimasta straordinaria. Ogni volta che facevo l’amore con te, che ti toccavo, eri straordinaria, da mozzare il fiato.

Non è la tua bellezza. È che tu, sei l’uragano che ha sconvolto la mia vita, che mi ha trascinato in un mondo dove tutto è impatto, dolore, odio , amore, gioia.

Ho cercato di distanziarmene, di tornare nel mio mondo reale.

Il mondo mio, di mio padre, di Vanessa.

Soprattutto di Vanessa. Il mio primo amore, la mia amica di infanzia, la ragazza che è una seconda sorella per me.

La amo, ma di un amore diverso…

Tu eri lo “ straordinario” , lei è il “ quotidiano ”.

Con lei sto benissimo. La amo, ed è la normalità più soddisfacente, per me.

Siamo noi due, senza schermi, senza maschere, senza fraintendimenti.

Quando lei mi tocca, mi bacia, fa l’amore con me, anche quando guardo un film con lei, sento la mia appartenenza, al mio mondo, che ancora amo.

Desidero proteggerla, amarla, tornare da lei la sera, sentire la sua risata e le sue braccia che mi cingono, sempre.

Non concepisco l’idea che non ci sia. Lei c’è sempre, e la ringrazio amandola come si merita.

Sembra la cosa più naturale del mondo, che dalla nostra amicizia sia nato amore.

In un certo senso, l’ho sempre amata.

Non è sconvolgente. Non è straordinario.

Ma siamo sempre e solo noi due, Vanessa e Dan, e ci amiamo, e non ci faremo mai del male.

L’ho capito quando ho fatto sesso con lei e Olivia.
È stato terribile. È stato meraviglioso.

Un estasi e un tormento, la mia migliore amica, così bella, così mia, la ragazza che mi è sempre stata accanto.

Accarezzarla, toccarla, baciarla, amarla e proteggerla…troppe emozioni, troppo contrastanti.

Il mio povero cuore non le reggeva.

È come se non fosse più la mia amica, ma una donna. Una donna che non conoscevo, una meraviglia che era mia.

Ho due donne meravigliose accanto a me. Tu e lei, entrambe straordinarie, entrambe importantissime per me…tu mia sorella, lei, la mia migliore amica.

Eppure non lo siete. Siete i miei angeli.

Pensavo che avrei rovinato l’amicizia che mi legava a lei. E in fondo, credo di averlo fatto, dandoti quel bacio, Serena.

Così giusto, e così tremendo. Tutte queste contraddizioni sono un tormento per me.

Perché la vita non può essere un linea diritta, senza sbocchi?

Sei comparsa tu, è comparsa lei, anzi no, lei c’è sempre stata, ma poi è stato come se avesse cambiato colore, fosse diventata un'altra persona.

Una persona che amavo, e che amo.

Vabbè, sto delirando. Ma qui, steso sul mio letto, con un bambino, non posso fare a meno di pensare quanto sono stato idiota.

A farvi scappare.

Con te, era inevitabile, Serena. I nostri genitori sono sposati.

Ma con Vanessa, avrei potuto evitare. Ho giurato a me stesso che l’avrei protetta, non l’avrei mai fatta soffrire.

È che mi manca. Mi mancano i nostri film, le nostre chiacchierate al limite della pazzia, la sua telecamera, sempre pronta.

Così ironica, così particolare, la mia migliore amica. Il mio amore.

Decidemmo di buttarci in una storia, insieme, come in ogni nostra avventura.
E ha funzionato. Perché sono innamorato di lei.

Non so cosa provo per te, invece. Un misto di sensazioni, e sentimenti, che non riesco a distinguere.

So che mi hai in pugno. Un sorriso e tutto potrebbe tornare come prima, come è sempre stato.

Ma non so se sei tu quello che voglio. Quello che mi si addice.

La Principessa non sta con il cavaliere…è solo la sua Musa ispiratrice.

E tu mi hai ispirato, mia dea, essendo solo e sempre te stessa.

E Vanessa era dietro di me quando scrivevo, pronta con i suoi consigli e con tazze di caffè di Sturbuck e la sua telecamera.

Siete le mie donne. Siete entrambe bellissime, particolari, e mi avete in pugno.

Ma non stringete, sul mio cuore.

È debole, e ha avuto troppe botte, da quando vi conosco.

Prima lei che se ne va, poi tu che compari di nuovo, e ti accorgi di me.

Oddio, non ce la faccio.

Mio padre, o Nate, penseranno che sono pazzo, e lo sono veramente lo sono.

Di voi due.

Siete delle Muse veramente bastarde, sapete?

E ora, mi dovete aiutare con questo bambino.

Certo, non posso chiederti, Serena, di occupartene, solo perché ti amo.

Tu non sei il tipo. La tua vita tra me e Nate, sarà abbastanza complicata, è sempre stata complicata, e il bambino è un ulteriore complicazione, che io non ho il cuore di affibbiarti.

Non sei pronta per essere madre, per occuparti di un'altra creatura, all’infuori di te.

A stento sai quello che vuoi tu.

È questo che mi piaceva. A parte diventare scrittore, anche io non so mai quello che voglio.

Mica come Blair Waldorf…lei tutto quello che vuole se lo prende, mica si fa tanti scrupoli come il sottoscritto, tipo “ chissà poi se questa cosa mi farà male?” “ chissà quanto dovrò fare per ottenerla?”

Lei si prende tutto, e non fa selezione…ha voluto Chuck Bass e anche se secondo me le fa male stare insieme a lui, lei non lo abbandona, mai.

In realtà, è un segreto, questo mi piace.

È una masochista, snob, malvagia allo stato puro…ma so che si nasconde una parte buona dietro di lei.

Ma ora basta parlare dei drammi di Blair e Chuck, insomma, io sono uno con i piedi per terra e ho un bambino da una pazza furiosa che probabilmente non sa fare la madre!

Mi sento un imbecille completo.

Forse aveva ragione Noah Shapiro, io non ho abbastanza carattere per scrivere.

Forse Blair o Nate o tu potete scrivere…o forse no.

Forse siete troppo occupati a vivere, per mettervi a scrivere.

Tutto sommato, comunque, devo ringraziarvi. Con voi non ci si annoia mai.

Mia sorella che si è fatta sverginare da Chuck Bass, che spaccia ed è capace di tutto pur di diventare una stilista…beh, ora spero che si riabiliti un poco.

Mi date un sacco di spunti.

Ma forse è questo che so fare io. Prendere spunto, e poi continuare per i fatti miei.

Non so cosa sarà, se sarò un buon padre, ma certo so che le persone buone o cattive che siano, hanno lasciato un segno qui, dentro di me, e questo segno resterà per sempre…

Cicatrici e profumi. Tagli e fiori.

Selezionare non si può. Non si possono tagliare via delle parti, perché a volte anche le parti cattive sono sublimi…

È la Vita…come te, Serena, devi prenderla così com’è e abbracciarla in tutta la sua mole.

Writing is spying from a hole the whole World.


Spazio autrice:
Lo scrittore. La spia. L’infiltrato…Dan Humphrey tutto per voi. Io non lo voglio, l’ho scritto male, non mi piace, non lo capisco.
Ho incentrato il suo rapporto con Vanessa e Serena, e ho lasciato perdere tutto il resto.
Per me, accetto ora qualunque critica, più che meritata, stavolta. Linciatemi pure, vi ho abbandonate e ora ritorno con un tributo orribile,  che probabilmente non centra il personaggio.
La frase finale significa “ Scrivere è spiare da uno spioncino un intero mondo”
Per il prossimo tributo…bhe un personaggio che nessuno di noi sa chi sia, ma ugualmente importante.
E poi si arriva ai Fantastici 4. Tremo al pensiero di scriverli.
Se escono come Dan Humphrey, vi permetto di maledirmi.
E ora le vostre recensioni:

Ary_gg: I fantastici 4, il mito, il cuore, il motivo per cui noi tutti seguiamo Gg.
 Georgina, georgina…bad girl, convertita…anche io non so se era vero…certo l’ha abbandonata molto in fretta la sua conversione.
Si in effetti…mha io ho un personaggio…ma non lo dico, anche se secondo me è una malerba come lei. Una bella accoppiata, entrambi fissati con Serena.
Ora almeno sappiamo che non ha inguaiato la vita di Dan…che tralaltro ho scritto male. Ma io lo trovo confuso, o forse sono io confusa su di lui…fatto sta che non l’ho mai veramente capito per bene come gli altri.
Ti prego, dimmi se ho scritto bene!perchè veramente non mi piace stavolta.
Arrivederci, spero in una recensione!XOXO

Tuccin: Sia Chuck che Blair sono incontrollabili, non stanno a sentire nessuno se non loro stessi…quei poverini di Serena e Nate sono il loro perfetto contrappunto.

S e B…nemiche, ma non sanno stare l’una senza l’altra. L’amicizia perfetta, e lo stanno dimostrando ora. Si adorano, e nonostante le guerre, le lotte, la loro amicizia resta nei momenti difficili.
G e B…no troppo stronze. Non possono essere amiche, sono due streghe e ovvio che si devono combattere.
Georgina e Carter…ma lo sai che io li vedo insieme?cioè, entrambi cattivi, entrambi fissati con Serena…
Mha…per me V doveva avere uno spazio maggiore. Cioè poteva essere un bellissimo personaggio, ma l’hanno resa antipatica e un po’ di parte, come un po’ Dan.  
Per lui…bhe, è migliorato? Io ho occhi solo per Chuck e Nate, sinceramente lui non mi piace. Né fisicamente né come personaggio. Infatti ho scritto una schifezza di tributo.
Commenta, per piacere!XOXO

Lilyluna_4e:
Buon giorno a te, cara. Che bello, quando sento una nuova lettrice.
Ti piacciono le nostre cattive, eh?si , Jenny neanche io riesco a trovarla antipatica.
Anzi, mi affascina. Anche con tutto quello che ha fatto, è un personaggio magnifico, cresciuto moltissimo nelle stagioni. Lei si che non si conosce, cerca il suo spazio nel mondo e non lo trova…un po’ come noi tutte.
Cade a terra, spegne la luce nella camera di Chuck, si nasconde dai protagonisti e da se stessa…un ombra mentre Chuck e Blair si abbracciano. Ho amato quella scena e quando se ne è andata via.
Georgina…beh. Affascinante, ma è un po’ fissa. Cioè sempre cattiva, sempre fissata con la vecchia Serena...sempre a mettere i bastoni tra le ruote…anche se alcune sue trovate sono geniali, beh, io spero vivamente che cresca un po’.
I nostri Chuck e Blair. Spero di non deludere nessuno!grazie per i complimenti e recensisci Dan!XOXO

Arrivederci, a presto!XOXO

















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Capitolo 10
*** The Philosopher Tabby-Gossip Girl's Tribute ***




The Philosopher Tabby
Gossip Girl’s Tribute




Un cellulare che squilla.

Un nuovo messaggio, su S e B a Parigi…nulla di nuovo.

Ma perché mi mandano tutti messaggi con sempre le stesse notizie?

I miei informatori pensano che basti dire un qualunque negozio che hanno visitato S o B, o qualunque prostituta si sia portato in albergo Chuck, per fare notizia.

Su, gente, datevi da fare!

Voglio cibarmi dei vostri gossip, dei vostri incontri, miei piccoli occhi indiscreti!

Il mostro che è la mia mente deve elaborare, giudicare, ma come faccio senza il vostro materiale?

Voi, siete me. Io sono quello che sono per voi,come feci capire a Serena due anni fa.

Scrivo quello che voi volete che io scriva.

Volete loro, l’Upper East Side, lusso, eleganza, complotti, tradimenti, giochi di potere, fughe e scandali.

Volete i loro retroscena, volete imitarli, adorarli in silenzio.

Ve li offro su un piatto d’argento, con la mia ironia, il mio sarcasmo, il mio giudizio.

Non risparmio nulla a nessuno.

Loro vogliono la popolarità, che non è solo bella notizia.

Chuck, Blair, la mia amata Serena, Nate o i piccoli Humphrey…tutti, sotto il mio riflettore.

È inutile sapere chi sono io.

Sono da sempre umile, mi nascondo nell’ombra e nei circuiti del mondo perfetto della tecnologia, una voce a bordo campo che commenta e diverte.

Ho sempre adorato i drammi psicologici e i thriller, ovviamente.

Io non faccio notizia. L’ho sempre saputo, il mio obiettivo è guardare loro.

Loro, l’elite di Manhattan.

Furbi, speciali, belli, ricchi…ho scoperto i loro punti deboli, sono la loro costante spina nel fianco.

Hanno imparato a temermi, e a usarmi…ma io alla fine vengo sempre a sapere, anche quello che vogliono tenere nascosto a tutti costi.

Non mi fa schifo nulla. Omicidi, incesti…nulla.

Non sono una moralista, e anche quando commento le loro fulgide e oscure imprese, lo faccio per puro divertimento.

Li amo, tutti loro, tutti i caratteri che incarnano.

I miei baci, alla fine sono tutto l’affetto che provo per loro…si perché io voglio loro molto bene, anche se non sembra.

Sono le loro particolarità, e anche loro insieme, che mi fanno morire.

Quando so che si preparano ad una battaglia…beh, non posso evitare di sentirmi su di giri.

Quando li preferisco?

Quando si uniscono, in tutte le loro diversità, con un obiettivo comune.

Sono una macchina da guerra, una bellissima macchina da guerra.

Ma sbagliano, e dietro la loro facciata di perfezione, si nascondono i loro difetti, le loro paure, che io ho sbandierato ai quattro venti, affibbiando delle etichette.

Non devono essere idealizzati.

Troppi ragazzi li idealizzano come dei miti, e io contribuisco a mostrare i loro vizi e difetti.

Perfezione anche nelle loro mancanze. Perfetti nei loro giochi, nelle loro fughe, nei loro sentimenti.

Perché faccio questo? Che ci ricavo io?

Sviluppo la mia intelligenza, nello scorgere un piano dietro ogni loro azione.

Sono saggia, ma sicuramente lo avete notato.

Cerco una sovrastruttura in tutto.

Le mie metafore preferite, come avrete notato, sono quelle della guerra, e della lotta continua.

Oppure l’Inferno, con la sua grande varietà di peccatori e pene.

Oppure, per contrappunto le favole, principe e principessa…l’apparenza dell’Upper East Side.

Perché L’Upper East Side, gente,invece  è proprio una Gomorra, o una Sodoma, travestita di fascino, come i suoi personaggi.

La vita è un film, gente, e io non faccio altro che stare dietro la telecamera.

Serena mi chiama codarda.

Ma non lo sono. Io non sono interessante come loro.

Loro, che non si curano di me nella vita reale…volevo un modo per distinguermi dalla massa.

Posso solo usare la mia intelligenza, e l’amore per le parole, le chiacchiere.

Il gossip è arte. Insegna, diverte, distrugge.

Ed è terribilmente stimolante avere questo potere nelle mie mani, decidere cosa dire e cosa non dire…loro possono solo sperare in una mia bontà, non hanno potere su quello che so.

O quello che voi sapete, gente!

Perché voi mi date questo potere. Voi siete Gossip Girl e la vostra voglia di sapere in cosa vanno a impelagarsi questi benedetti ragazzi.

Siete la fonte migliore, un infinità di piccole spie, piccoli occhi guardinghi, pronti a scrutare nelle pieghe dei vostri viaggi, nelle strade di New York, che sia Upper East Side o Brooklyn.

Non faccio differenze. Sono una persona di mondo,io.

Gli scandali avvengono dappertutto.

Vengono dimenticati, ma sono una droga, basta vedere la nostra S.

Appena il suo primo scandalo fu dimenticato, si abbonò a una serie di altri scandali…tanti altri scandali, che sono diventati un po’ il suo marchio di fabbrica.

Una volta che cominci (e vale anche per i più buoni), non la smetti più.

Guardiamo il Giovane Solitario, una vita passata ai margini, e poi, S lo ha trascinato in una festa in piscina illegale, ha mandato via G  con l’aiuto di B…

Per non parlare della nostra amata Regina, B…una vita perfetta , tutta moda , buone maniere, nemmeno un rattoppo sui suoi vestiti di alta moda.

Invece ha dovuto rattoppare la sua vita molte volte, ma l’avevo avvertita…a C non si sfugge, povera piccola farfallina caduta nella sua rete.

Una farfalla con artigli da leonessa.

Rattoppa veramente bene, comunque. Un po’ di mascara, un vestito di colore tenue, e subito torna la Regina brava bambina che tutti si illudono sia davvero.

E dopo fuggono a gambe levate, perché se c’è qualcuno che è brava a fingere di fare la brava , quella è la Regina. Ma sa anche distruggere molto sottilmente chi le è d’intralcio.

Anche la piccola J, non ci pare…ha avuto una degna maestra, ma mi sa che non ha abbastanza carattere per essere una vera Regina.

Dalle stelle alle stalle, piccola J. Comunque spero di rivederti, mi manca la mia pecorella smarrita. Hai ancora molto da offrirmi, sono sicura.

Molti mi definiscono cinica. Non ho rispetto di niente e nessuno, e soprattutto, dicono che sono una nullità, che cela la sua identità perché non è nulla di speciale.

Ma non mi importa. Proprio perché conosco il potere delle parole, so che le vostre critiche sono vuote come dei gusci.

Il vero gioco di potere è dietro le quinte. È il marionettista che gioca con i fili, è il regista che muove gli attori.
Sono io, il potere.

Senza di me, loro non sarebbero nessuno…si illudono di non volere fama e gloria, ma scommetto che se smettessi, mi implorerebbero di ritornare, pur con tutte le cattiverie che dico.

Oppure mi implorereste voi, gente altolocata dell’Upper East Side.

Perché alcuni di voi godono nel vederli sbagliare, perché vi mostrano il loro lato umano.

Altri di voi godono nel vederli avere successo, perché così potete imitarli.

Oppure, molti di voi godono nel vedere semplicemente spiattellata la loro vita e reputazione su uno schermo di un cellulare o di un pc, godendo della vostra apparente normalità.

Ma nessuno di voi è al sicuro.

Forse non voi…ma i vostri figli, i vostri pronipoti…possiamo tutti diventare come loro.

Guardate la piccola J. Era una di voi. Una ragazzina che non poteva permettersi vestiti costosi, che viveva in un buco di casa a Brooklyn…una ragazza normale.

E ora è stata cacciata perché ha rovinato la vita a tutti, oltre che a se stessa.

Il fascino di questo mondo non fa prigionieri…assaggi la manna degli dei, e poi uccideresti, per averla di nuovo…ancora, ancora…e diventeresti preda facile del mio cellulare, o del mio blog.

L’agguato è dietro l’angolo.

E io sarò lì, a vedere la vostra ascesa o discesa.

Un altro messaggio.

Oh, Chuck è a Parigi!

Bene bene bene…sapevo che non mi avreste delusa, cari occhietti.

Ancora uno scandalo, ancora un marcia per la vittoria. Ancora un gossip, e un altro, un altro ancora.

Non mi deludete mai, ragazzi altolocati dell’Upper East Side…basta un nulla, e ricomparite con nuovi giochi , nuovi scandali…

Potete fare anche finta di non essere nessuno, nessuno ci crederebbe, perché ormai vi conosco.

Non riuscite a stare nell’ombra. Non riuscite a essere normali…e questo per me è lo scoop più grande.

Poso le mani sulla tastiera del mio amato computer, mio fedele amico, un ghigno a incresparmi il volto che mai conoscerete…e ancora una volta, senza indugi, o moralismo, aggiungo un altro tassello alla vostra fama già elevata.

And who am i? This is the only Gossip I’ll drag to the grave.

XOXO , Gossip Girl.

Spazio autrice:
Non potevo andarmene senza di lei. Lei, che con la sua ironia e i suoi deliziosi commenti mi ha fatto amare questo telefilm.
Frase finale: E chi sono io? Questo è l’unico gossip che porterò alla tomba.
Molto da lei, o da lui…allora, chi è per voi?
Io uno ce l’ho. Probabile, anche. Ma voglio sentire prima voi!
Il titolo significa “ La Pettegola saggia”, perché io comunque penso che lei sia molto saggia. Le sue massime a volte sono veramente belle.
Spero che vi piaccia!A presto, e il prossimo è…Nate! Poi seguono in ordine Serena, Chuck e infine Blair, la mia preferita…se volete un altro ordine, però, non avete che da chiedere!



























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Capitolo 11
*** The Faded Prince- Nate Archibald's Tribute ***






The Faded Prince
Nate Archibald’s Tribute



Una volta lessi da qualche parte che c’è un momento che divide in due la tua vita.

Il mio fu la scoperta che mio padre si drogava e che era colpevole di appropriazione indebita di denaro appartenente alla sua compagnia.
Da allora, c’è un prima e un dopo.

Il prima era la favola. Ero il figlio bello e ricco di un onesto e facoltoso uomo d’affari e di una madre amorevole discendente da una famiglia importante.

Il prima era Blair Waldorf. La mia eterna fidanzata, la Regina della Constance, aggraziata, gentile e romantica.

Un amore da favola appunto. Un amore fatto di spille attaccate al maglione come uno stendardo prima di partire per la guerra, di Colazione da Tiffany con gli occhi sognanti di Blair, che credeva fermamente nelle favole come me.

Avevamo tutto. Non dovevo muovere un dito, non dovevo sforzarmi.


Non sapevo cosa significasse affaticarsi, sacrificare qualcosa. Quello che avevo era perfetto.

Io potevo fare quello che volevo, nei limiti. Questo univa me e Blair. Tutto, ma nei limiti.

La facciata doveva rimanere candida, come insegnava mia madre.

Blair lo sapeva, me lo insegnava ogni volta.

Era facilissimo superare quei limiti. E me lo dimostravano le altre due persone importanti nella mia vita.

Il mio migliore amico, Chuck. Era una vita che superava i limiti.

Ora come ora, ritengo che la punizione per chi li superi sia la distruzione. Chuck si è distrutto da solo, perdendo l’amore della sua vita, l’unica ragazza che non doveva avere.

Chuck e io in questo siamo uguali. Entrambi amiamo e desideriamo le ragazze che per qualche ragione sono inaccessibili.

Lui ha amato la mia Blair, facendole capire che se la facciata è candida, non per forza lo deve essere anche l’interno.

Io…io ho amato lei. Lei, l’amica che ti turba. La ragazza che ha fatto tutto e non conosce i miei fondamentali limiti.

La ragazza che con la sua maturità è già grande. La ragazza che ti può insegnare tutto…

Serena. Serena, così vicina, eppure inafferrabile. Sarebbe stato così semplice dimenticare ogni cosa e stringerla, e diventare uomo con lei, assaggiare la sua immensità e perderla e capire cosa significa vivere, veramente.

Serena, è…Vita. Non sa mai dove comincia e dove si termina. Serena è Caso…

Un secondo prima si concede completamente, un attimo dopo ti volta le spalle rubandoti quello che ti ha dato.

Come ora che mi ha tradito baciando Dan Humphrey.

Come quando due anni fa rubò la mia innocenza e scappò via.

Non sa mai spiegare le sue azioni. Fa e basta, non premedita nulla. Forse per questo le perdoniamo sempre tutto e non solo io.

Blair le ha perdonato il tradimento con me. Le perdona il suo egocentrismo, il suo voler essere sempre al centro dei riflettori.

Sempre lei, sempre Serena. Sempre sincera e incoerente, sempre imprevedibile.

Non l’ho mai veramente dimenticata. Forse non la dimenticherò mai, come non la dimenticherà mai Dan.

È stato il primo limite che ho superato. E ho imparato che la prima conseguenza è la sofferenza, per chi ti sta intorno.

La sofferenza di mia madre che si è dovuta arrabbattare per evitare la bancarotta.

I compromessi con Catherine, l’errore più grande. Il sacrificio, per mantenere in piedi la dignità degli Archibald.

E infine la sofferenza di Blair.

Ho fatto soffrire Blair. Ho tradito la sua favola. Io, da principe ad antagonista.

Un anno dopo, ci abbiamo riprovato…ma era già il dopo, con la nostalgia del prima.

La favola non c’era più. Eravamo due persone diverse che avevano sperimentato il dolore della vita e volevano la gioia immobile della favola ormai persa.

Ma non mi pento. L’ho amata più di prima, ho amato la vera Blair. La Blair di Chuck, la Blair dal lato oscuro, che vuole, prende e premedita ogni mossa.

Abbiamo avuto un frammento della favola…ed è stato giusto così.

Quando l’ho tenuta stretta, al ballo del liceo, mi sono fatto finalmente perdonare. Ho capito di averla amata molto di più la seconda volta, che non la prima.

Blair voleva qualcuno che l’amasse per salvarla. Tenerla stretta e rassicurarla e non farla cascare.

Chuck non è capace di fare questo. E Blair mi ringrazia ogni volta. E io la ringrazio di tutto quello che è stata capace di darmi, in questi anni.

Forse non siamo stati gli amanti focosi. Forse non ci sono stati i fuochi d’artificio.

Ma siamo stati grandi amici. Lei ci è sempre stata, a modo suo. Nella semplicità dei suoi abbracci, sentivo il calore della casa che non ho mai avuto.

Nel prima e nel dopo, Blair è sempre l’illusione candida della favola, e il sostegno forte delle avversità.

Ma passiamo al dopo.

Nel dopo, c’è stata la bancarotta. È tutto confuso, la vita è confusa.

C’è stato il compromesso con Catherine. Una donna più grande di me, che assomigliava a Serena.

Sesso, pura passione. Il suo profumo tra le lenzuola. La passione di quel segreto per qualcosa che non si deve fare.

È stato la linea più lontana che potessi superare.

Ma non ne ho ricavato nulla, anzi, solo guai. Ho commesso errori stupidi, rivelandole dove era nascosto mio padre, che più tardi feci andare in prigione.

L’ho consegnato agli sbirri. Qualcuno potrebbe pensare che l’ho tradito, ma in realtà l’ho salvato.

Io ho questa tendenza a salvare gli altri. È un residuo al mio essere stato principe azzurro.

Blair mi chiama il poliziotto buono. Sto lì a controllare che ogni cosa non si frantumi.

Sono disposto a tutto, per questo. Anche a usare metodi sbagliati, come accettare soldi dalla mia amante, perché mia madre non perdesse il lusso a cui era abituata.

A rientrare nel nido del mio potente nonno.

Ho mandato mio padre in prigione, sapendo che quello era il suo posto. Lì sarebbe potuto cambiare.

Lo faccio solo per un fine specifico, non per divertimento. Questo mi rende dissimile dai miei compagni dell’Upper East Side. Loro superano i limiti e fanno compromessi per puro divertimento. Io per una giusta causa, che quasi mai mi riguarda.

Per la famiglia sono disposto a tutto. E per i miei amici, anche. Chuck, Blair, Serena…loro farebbero di tutto per me, e per quanto la nostra cerchia di conoscenze si è allargata, noi sappiamo che possiamo contare su di noi, senza giudicare.

Eleganti, viziati, cattivi. Ma ci siamo. Anche solo per un consiglio.

Blair è stata un amica splendida per Serena, nonostante i dissidi. Io ho cercato di aiutare Chuck meglio che ho potuto.

Ora come ora, penso che nessuno possa aiutarlo. E dopo quello che ha fatto al suo grande amore, non voglio nemmeno provarci.

Tradire la perfezione di Blair con la malignità di Jenny.

Pensare che io l’ho salvata Jenny. Ma nessuno di noi si è reso conto di quanto fosse marcita all’interno.

Un tempo avevo una cotta spaventosa per lei.

Ma era già il dopo. Avevo superato un'altra frontiera, geografica stavolta. Ero andato a vivere a Brooklyn con il mio nuovo amico, Dan, perché ero arrabbiato con Chuck.

Chuck mi aveva trattato come un bambino.

Aveva offerto i soldi a mia madre senza dirmi nulla. Si era sostituito a mio padre.

È questo che odio di Chuck.

Pensa di avere tutta l’esperienza degli adulti, e poi fa errori stupidi come andare a letto con Jenny, farsi fregare da suo zio.

Ha sempre avuto un istinto di protezione verso di me. Come se io fossi un bambino e non capissi nulla della vita e delle complicazioni.

Chuck non si è ancora reso conto che ho passato la linea.

Sono nel dopo.
 
La prima linea che ho superato è stata Serena.

La seconda…beh, Vanessa.

Vanessa. Vanessa che Dan ha tradito. Vanessa che non sapeva nulla della prevedibilità del nostro mondo.

Vanessa che filmava. Vanessa che mi invita a concerti rock. Vanessa che mi fa girare il mondo…con lei ho superato molte linee. Per prima, quella dell’Upper East Side.

Mi sono fiondato a Brooklyn.

Brooklyn è tutto un altro mondo. Se l’Upper East Side è il regno delle favole , Brooklyn è il mondo della vita.

Vanessa odorava di nuovo, di pungente, di…particolare.

Era concreta, non sapeva nulla di quel mondo fatto di favole che ora erano diventate incubi asfissianti, da quando mio padre se ne era andato.

Vanessa era l’alternativa. Vanessa ha cercato di attirarmi nel suo mondo. Vanessa ha cercato di salvarmi da Catherine, e non si è tirata indietro quando ha saputo quello che io e la duchessa facevamo.

Se Blair è stata la mia principessa e Serena la damigella lontana, Vanessa è stata … il mio cavaliere.

Vanessa è un cavaliere si. Vanessa è un cavaliere che voleva cambiare il mio mondo.

Vanessa odiava i compromessi. Odiava i compromessi di mio nonno, i miei per salvare mio padre…Vanessa è integra.

Voleva liberarmi, ma l’ho invischiata nel mio mondo, e ne sono pentito…

L’ho lasciata andare, tornare a casa. Si è messa con Dan, il ragazzo giusto per lei.

Vanessa non volta le spalle a nessuno. E ho voluto avvertirla che Dan aveva baciato Serena, ancora.

Perché ha il diritto di sapere la verità, Vanessa.

Vanessa è vera. Vanessa ha svelato i compromessi, i sacrifici, le bugie, il marcio del mio mondo. E di me.

Mi invitava a viaggiare. Profumava di esotico, di posti lontana. Mi invitava a vederli con lei, in groppa al suo cavallo, la sua curiosità.

Ma non ho voluto superare quella linea. Non ero pronto. Ero ancora un ragazzo dell’Upper East Side, e non volevo immischiarla nel mio mondo…mi piaceva lontana.

L’ho amata per la sua lontananza da tutto questo. Se si fosse avvicinata, non sarebbe stata più lei.

Forse c’è ancora una possibilità per noi. Forse, quando dimenticherò finalmente Serena, che non mi apparterrà mai.

Forse un giorno afferrerò la sua mano tesa nel suo invito, e ce ne andremo via, lasciandoci dietro mille favole inutili.

Una cosa la so, adesso.

Quest’anno è stato disastroso. Serena che mi tradisce, Chuck che tradisce Blair…una vera catastrofe.

Ma non dobbiamo guardare indietro. Il lieto fine non è proprietà delle favole.

Time consumes  illusions, so cross the line and find the truth.

 

Spazio autrice:
So che sono in ritardo madornale con questa raccolta. Ma spero vogliate perdonarmi, e accettare Nate Archibald. Il nostro meraviglioso( e superbello ) principe.
Lui mi piace. Non so se ho scritto un bel tributo, se voi lo vedete così. Certo, è un amico meraviglioso per tutti, generoso, gentile… a me con Blair non dispiaceva affatto.
Certo non è Chuck, ma sono stati bene insieme, e io non penso che sia stato con lei solo perché suo padre glielo aveva imposto. Penso che almeno nella seconda stagione la desiderasse veramente.
In genere lo vedo bene con tutte. Con Serena mi è piaciuto molto, nella terza stagione.
Con Vanessa…particolari diciamo. Appartengono a mondi diversi, sono un bel connubio…non mi dispiacerebbero, insieme.
Che dite, il principe merita una recensione?
A presto, spero, con Serena!

Titolo: Il Principe Decaduto

Frase finale: Il tempo consuma le illusioni, perciò supera la linea e trova la verità.








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