L'AMORE NON HA LIMITI

di Turnbacktime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** INASPETTATO ***
Capitolo 2: *** E ORA? ***
Capitolo 3: *** ...Brutto S****** ***
Capitolo 4: *** Come sei strano... ***
Capitolo 5: *** FUORI LIMITE ***
Capitolo 6: *** Non Sono Come le tue P********* ***
Capitolo 7: *** Non Voglio , Ma voglio ***
Capitolo 8: *** Tanti, Troppi Pensieri! ***
Capitolo 9: *** Non Posso Farne A Meno ***
Capitolo 10: *** piango ancora e ancora… ***
Capitolo 11: *** Confusione ed inconscio ***
Capitolo 12: *** perchè mi fai questo? ***
Capitolo 13: *** Ma Quanti Perchè? ***
Capitolo 14: *** io ti... ***
Capitolo 15: *** Soluzioni e Spiegazioni ***
Capitolo 16: *** Non Sò ***
Capitolo 17: *** Ringrazio! ***
Capitolo 18: *** I want to love ***
Capitolo 19: *** PROLOGO ***



Capitolo 1
*** INASPETTATO ***


Mi alzo come tutte le mattine, un po' più stanca del solito, ieri io e jam siamo andate ad una festa e siamo tornate piuttosto tardi.
Guardo la sveglia,dio mio già le 7 è tardissimo.
Corro subito giù in cucina dove trovo mia madre che mi sta già facendo il latte, con quel sorriso ebete sulla faccia, come a dire ti avevo detto di controllare la sveglia, ma oggi sono buona e non le rispondo . Non la sopporto proprio. Dio oggi ci sono anche i consigli a scuola, quindi meglio fare la brava. Mi siedo e bevo il latte, ma ho come la sensazione di essermi dimenticata qualcosa. Cavolo oggi è il suo compleanno. Mi dileguo subito dalla cucina e corro in camera sua saltandole a dosso.
-tanti auguri vecchierella- le dico sghignazzando
-ah si? Vecchierella? Va bene- cosi inizia a farmi il solletico.
-mamma ba…st..a ti prego non ce la faccio più- le dico
- va bene ma solo perché se no farai tardi a scuola- mi sorride
Corro subito su in camera a prendere i vestiti e mi preparo.
Finito di prepararmi corro giù saluto mamma dandole un ultimo bacio e corro  a prendere il bus.
Le 7:53 ancora nessuno della mia classe fuori scuola, ma ecco arrivare jam, con una faccia un po' bianca mi sa che anche lei si è svegliata senza voglia stamattina. Le corro incontro e ci salutiamo.
-allora compare, sei stanca a quanto vedo- sghignazzo
- si e che vedi, ieri sera una mia amica bruttina ,al quanto stupida mi ha trascinato ad una festa , devo dire che mi sono divertita ma per colpa sua visto, che stava ballando con quello che le piaceva, mi ha fatto rientrare a casa alle 4 e oggi ho anche una verifica di storia- risponde ironicamente
- ohoh siamo spiritose oggi a quanto vedo, sai anche io sono stanca- le sorrido.
Jam e una delle mie migliori amiche fin dalle elementari non ci siamo mai divise, sa tutto di me e della mia famiglia e io viceversa. Anche se dopotutto siamo molto diverse, lei e bruna ed ha i capelli lunghi mossi, io ce li ho biondi, lunghi e lisci, fisicamente tutte e due abbastanza magre, non anoressiche, l’unica cosa che ci accomuna a parte qualcosa del carattere sono gli occhi tutti e due splendidamente marroni.
-ale?ale?-mi chiama jam
-si che c’è?- la guardo stranita
-guarda chi c’è- mi dice indicandomi Antonio, uno della nostra scuola, carino alto, appena lo guardo noto che si è tagliato i capelli, sta molto meglio così, lo vedo avanzare verso di noi e ci fa cenno di seguirlo, era lui quello con cui stavo ballando ieri sera ma non credo se ne ricordi visto che eravamo un po' brilli tutti quanti.
- ehi- lo saluto ormai siamo amici anche se non siamo in classe insieme, lui indirizzo classico io psicopedagogico, lo conosco perché è il migliore amico di mio cugino Emanuele .
Ci dirigiamo verso la scuola jam davanti e io e lui un po' più distaccati dietro.
- allora, ehm.. bella festa ieri vero?- mi chiede imbarazzato
- si- rispondo forse si è ricordato- beh visto da come l’hai detto deduco che tu ti sia ricordato che abbiamo ballato assieme- gli dico sicura.
-si- risponde sempre un po' imbarazzato.
- non preoccuparti eravamo un po' ubriachi , e poi abbiamo solo ballato- gli sorrido e faccio per entrare in classe ma mi blocca.
- si e solo il modo in cui abbiamo ballato , non vorrei che tu fraintendessi- eccolo li lo sapevo adesso arriverà "voglio rimanere solo amici”- non preoccuparti solo amici- gli rispondo falsamente sorridendo. Beh un po' mi dispiace ma non è l’unico pesce nel mare.
Entrata in classe noto che jam è già seduta e mi sta aspettando sorridente, a volte sembra abbia lo stesso sorriso ebete di mia madre, mi siedo saluto la prof di italiano e inizio a parlare con le mie compagne. Guardo verso i ragazzi e stranamente oggi ci sono tutti, noto mio cugino mi fissa? Chissà cosa gli serve non mi ha neanche salutato quello scostumato. Mi alzo dal mio posto e faccio per avvicinarlo ma lui si sposta e va vicino a claudia una mia compagna di classe. Come ? perché questo comportamento  … ieri alla festa c’era anche lui , abbiamo avuto un battibecco perché lui non voleva che io ballassi con Antonio. Sarà ancora arrabbiato?.

Arrivato l’intervallo mi giro e trovo mio cugino proprio dietro di me.
- senti mio padre voleva che ti dicessi che stasera arriviamo verso le 8 ok? Ciao- già dimenticavo stasera a cena a casa verrà anche lui con i miei zii e la mia cuginetta, fa per dileguarsi ma lo blocco.
- ehi non dirmi che sei ancora arrabbiato per ieri?-
- no solo che ho deciso di ignorarti cosi lo faranno anche i miei amici- risponde beffardo.
- e perché mai sentiamo?- rispondo arrabbiata
- perché come ti ho già detto non mi va che frequenti i miei amici ok?-
- ah bene ecco perché Antonio stamattina si è comportato cosi che gli hai detto?- ero infuriata, eravamo rimasti solo io e lui in classe tutti erano in cortile
- solo che tendi un po' troppo a fraintendere- rideva, si stava divertendo
- e perché mai Emanuele raccontami , questo virile motivo!-
- nessuno- quel sorriso mi snerva, mi alzo e faccio per dargli uno schiaffo , ma mi blocca per un polso, tanto che ci ritroviamo faccia a faccia le mi labbra vicinissime alle sue.
-voglio solo proteggerti, sei mia cugina dopotutto- si fa serio
- non ho bisogno di essere protetta sono grande abbastanza e soprattutto non ho bisogno di te- rispondo orgogliosa allontanandomi, sentendo il mio cuore accelerare i battiti. Si avvicina nuovamente , soffiandomi sulle labbra un silenzioso – fidati ne avrai- non capivo a che cosa si riferiva , - cosa,ne avrò?- si avvicina ancora fino ad essere ad un soffio dalle mie labbra – bisogno di me- soffia,e poi si dilegua in cortile.


NOTE: SPERO VI PIACCIA RECENSITE!!

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Capitolo 2
*** E ORA? ***


Rimango ancora un po' intontita dalla situazione, non si era mai comportato a quel modo, si e vero i cugini litigano ma non come avevamo fatto noi pochi minuti fa , il mio cuore alla sua vicinanza ha incominciato ad aumentare di ritmo, a tal punto che pensavo mi uscisse dal petto. Che strana sensazione. Infondo Emanuele e mio cugino di primo grado, come fosse un fratello, anche se devo ammettere che quando ero piccola ne ero profondamente innamorata ma adesso ho 16 anni. Lui è davvero bellissimo, occhi azzurri, capelli castani, alto, fisico da far invidia. Ma io sono io e non avrei dovuto provare quello che ho provato , sentendolo vicino. Vengo interrotta dai miei pensieri da una mano che mi penzola davanti è jam.
- ale ?Alessia ??-
-Ah? Si? Cosa?- mi ero incantata di nuovo
- è la seconda volta che ti incanti fissando il vuoto-
- oh scusa ero sovrappensiero ma il prof?-
- era questo che ti stavo dicendo ma tu non mi ascoltavi il prof è assente quindi siamo soli per due ore- urla felice le ultime due parole
-bene- sorrido falsamente , lo vedo rientrare eccolo là , il mio cuginetto affiancato da tutte le oche della nostra scuola. In fin dei conti e davvero bello, ma cosa dico? E mio cugino basta pensarci!. Entra in classe , sembra un ubriacone , scherza e ride come se nulla fosse successo pochi minuti fa, in effetti non è successo nulla però , non lo so lasciamo perdere. Visto che il prof non c’è chiudiamo la porta della classe, spostiamo i banchi e mettiamo tutte le sedie in cerchio ci sediamo e cerchiamo un gioco da poter fare.
- ci sono!- urla jam entusiasta, chissà che idea stramba avrà in mente.
- giochiamo a dimmi, dammi e comandami!- sbianco
- ma sei impazzita? Siamo in una scuola!- urlo basita
- ma dai cuginetta e solo un gioco che cos’hai da perdere?- ribatte Ema
- io proprio nulla caro cuginetto- rispondo orgogliosa!
-bene allora incominciamo- urla con tutto l’entusiasmo che possiede la mia migliore amica, la vorrei strangolare, sicuramente mi toccherà baciare qualcuno!.
Il gioco inizia e cosi avanti, quando arriva il turno di Ema e mi capita di dovergli fare una domanda.
- mm bene , bene cuginetto vediamo un po’ , hai mai … fatto sesso?- che carognata ero soddisfatta di me.
- certo- risponde orgoglioso, cosa? Mio cugino cosa? Oddio non ci potevo credere. Ma un momento a me cosa importava? Infondo, non lo so mi salì come un groppo in gola, come si chiama ? ah si gelosia? No non poteva essere, però l’idea che qualcun altro l’avesse potuto toccare. Oh mio dio, basta!
-bene adesso tocca a me- disse Benjamin - voglio che baci una ragazza.
-bene nessun problema- ironizzò mio cugino, che rabbia.
In quel momento tutte le mie compagne fremevano dal desiderio che mio cugino avesse potuto baciarle, ancora rabbia.
- si ma mio caro Ema non una ragazza qualsiasi, tua cugina!- Benjamin era molto divertito da questa affermazione ma io speravo che mio cugino dicesse no!
- e dov’è il problema?- rispose ironico
-bene allora vai!- lo incoraggiò Benjamin
Guardai jam .. volevo uscire da quella situazione , non potevo mica baciare mio cugino eh un momento, va bene le fantasie ma e pur sempre mio cugino no? No. Io volevo ma boh non lo so.

 

NOTE DELL'AUTRICE..

 

BEH SI HO MESSO UN ALTRO CAPITOLO PERCHè MI ANDAVA .. XD SPERO VI PIACCIA.. RECENSITE E FATEMI SAPERE SE DEVO CONTINUARE!


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Capitolo 3
*** ...Brutto S****** ***


-un momento chi ha detto che io voglia?- mi usci cosi velocemente che non mi accorsi neanche di aver parlato.

- Ale è il gioco, hai deciso di giocare e adesso giochi – mi sorride ebete Benjamin . uffa non so che fare vedo mio cugino avvicinarsi, faccio per indietreggiare ma lui mi blocca.

- oh andiamo cuginetta, non avrai mica paura- lo odio con tutto il cuore.

E vicinissimo al mio viso.

- per quanto tempo?- chiede girandosi di scatto verso un Benjamin sorridente.

- oh beh un minuto caro Ema!- si sorridono

Io non parlo sono impassibile, rimette le mani sul mio viso e mi sussurra – non avere paura non ti mangio, sarà il nostro segreto- e poi senza che io potessi replicare posa le sue labbra sulle mie. Sono arrabbiata e quindi all’inizio serrò le mie labbra e lascio fare tutto a lui. Ma poi mi sciolgo in quel bacio meraviglioso, lascio che la sua lingua tocchi la mia, iniziano a danzare in una danza meravigliosa. Scosta una delle sue mani dal mio viso e la posa dolcemente dietro la mia schiena, scommetterei milioni che il mio viso sta andando a fuoco, ma in quel momento non mi importa di nulla mi lascio trasportare da quel bacio, pensando che lui non è mio cugino pensando che tutto ciò che sto facendo non è sbagliato e pensando anche che non avrà conseguenze quando invece e proprio il contrario. A sciogliere quel momento magico sono le voci dei nostri compagni che schiamazzano e ridono.

Ema si scosta da me e mi sorride, per poi tornare al suo posto.

- guarda Ema che io avevo detto un minuto! E ne sono passati 3!- ridacchia Benjamin

- oh scusami Ben ma era lei che non si staccava!- ride lui

Non so cosa dire non ho la capacità di rispondere, nella mia mente scorre ancora quel momento bellissimo che ho appena passato, incurante degli altri che mi guardano passo la lingua sulla bocca e sento ancora il suo sapore.

- guarda Ben è rimasta incantata- sghignazza

Cosi mi decido e rispondo.

- guarda che non sono rimasta incantata stavo solo pensando a ciò che mi hai fatto appena passare e stato orribile segnerà la mia vita non so come facciano le ragazze a voler uscire tutte con te se baci così male - detto questo passo la mano sulla bocca per risultare credibile anche se non avrei mai voluto!

Ema sembrava contrariato, anche se forse e solo una mia impressione.

- beh cuginetta sei l’unica a pensarla cosi, vero claudia?- fa avvicinandosi a claudia cingendola con un mano per la vita.

-si- risponde quell’oca della mia amica.

Senza che io potessi rispondergli si fionda sulle labbra della mia compagna e la bacia, con passione avidità quasi con rabbia oserei dire.

Cosi mi alzo in piedi e applaudo non so nemmeno io il perché ma in qualche modo devo sfogare la mia rabbia.

- bravi! Bel teatrino beh adesso se abbiamo finito questo inutile ed insulso gioco io andrei- quasi stavo per scoppiare a piangere, non so dove avevo trovato la forza di dire tutto ciò, faccio per uscire ma jam mi ferma.

- aspetta vengo con te-

-ok-

 

 

NOTE FINALI...

 

non capisco... non vi piace la mia storia?? Moff.. va bè io continuo lo stesso perchè vedo che ci sono le visite... però se vi piace fate almeno una piccola recensione?? Altrementi la mia autostima cadrà... xD va bè fate come volete !!

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Capitolo 4
*** Come sei strano... ***


Alla fine delle lezioni sono ancora un po' frastornata, cosi decido di tornare subito a casa, ma jam mi ferma.

-ho bisogno di parlarti- dice seria

- va bene spara- le rispondo

- beh vedi … io devo dirtelo, a me piace tuo cugino e visto che … - parla a tratti e molto imbarazzata.

-visto che?-

- beh mi ha chiesto di uscire – mi dice tutto di un fiato

- ah bene- lo dio come può farmi questo?

- e quindi volevo chiederti se per te andava bene- ribatte

- certo sei la mia migliore amica anche se, io non ci uscirei sai com’è fatto è uno stronzo  potresti farti male- cerco una scusa

- si lo so ma ci voglio provare- risponde felice, lo sembra davvero, e chi sono io per impedirle di essere felice? Nessuno. Quindi devo reprimere questo orribile sentimento!

 

Tornata a casa mi butto sul letto, dopo un po’ mi addormento …

 

… -ti amo ti prego, noi dobbiamo stare insieme, non puoi stare ancora con jam- gli urlo in faccia-mi spiace cuginetta ma devo dirtelo per me non è contato nulla fare l’amore con te io non ti amo- urla altrettanto lui , lo vedo correre, correre fino a che non c’è più mi accascio a terra e comincia a piovere, incurante di tutto mi stendo completamente sull’asfalto e urlo , piango, ti amo Ema Ti amo non andare via …

 

-nooo- urlo piangendo. Qualcuno mi afferra.

- ehi Ale calmati era solo un sogno, calmati- mia madre mi accarezza la testa e mi accoccolo fra le sue braccia.

- oh mamma che brutto sogno che ho fatto – gli dico piangendo ancora.

- tranquilla piccola adesso è passata, adesso scendo di nuovo giù calmati se hai bisogno chiama, vado a scuola tua a parlare-

-va bene grazie mamma- le dico abbracciandola ancora.

Non è possibile che sogno strano, e poi perché piangevo , questa cosa sta andando troppo oltre devo smetterla. Speriamo che a scuola vada tutto bene, vado bene in tutte le materie ad eccezione dell’unica l’lingua in questo mondo che e morta e strasepolta " il latino ". Al contrario del mio caro cuginetto che ha 9 in quella materia, non so come faccia ad interessarsene. Gli ho sempre chiesto di passarmi il compito ma non ha mai voluto , sempre stronzo.

Guardo l’ orologio e mi accorgo che è tardi devo preparare tutto, fra poco arriverà tutta la gente e devo sistemare per la festa di mamma, fortuna che a momenti arriveranno le mie cuginette Vik e Faby, loro sono molto diverse da me, al contrario loro amano mio cugino mentre io lo detesto e gli sbavano dietro come delle bavose, sono più grandi sia di me che di Ema di 1 anno , e sono trasgressive, le adoro però a volte esagerano, chissà cosa si saranno messe per stasera,beh bando alle ciance devo preparare un intera villa per la festa ed è tardissimo sono le 18:30.

Ecco suonare la porta corro ad aprire.

- ciao ragazze entrare presto dobbiamo muoverci- dico affannata.

- va bene- urlano in coro

 Verso le 20:00 avevamo appena finito, cosi corro sopra a preparami.

Corro in bagno e faccio un doccia velocissima mi metto l’intimo e mi avvolgo in una asciugamano per entrare nella mia stanza.

Suona il campanello.

- ragazze potete andare voi?-

- sii- rispondo in coro

Mi tolgo l’asciugamano e rimango in intimo davanti alla cabina armadio.

Quando sento aprire la porta è troppo tardi per coprirmi e così mi ritrovo davanti a mio cugino Ema solo in intimo.

- ehi ma che fai esci subito fuori- sbraito furiosa

-ehi come siamo acide, ti avrò visto migliaia di volte in costume e anche senza quindi di che ti lamenti?- risponde fiero

- esci subito o mi metto ad urlare- gli urlo

- beh lo stai già facendo, ma da come penso tu stia sentendo le nostre care cugine hanno acceso la musica e quindi , anche se urli non si sentirà nulla- sorride

- ok adesso però esci- gli grido

- un attimo, volevo chiederti se stasera Fabiola poteva dormire con te-

- e per quale motivo?- chiedo falsamente curiosa

- per stare da solo con Vik-

- coosa? E che dovresti fare da solo con Vik?- sono gelosa marcia

- sciocchina gelosa, guarda che Fabiola e Vik hanno litigato è per questo- risponde malizioso

- si certo- sussurro.

Si avvicina, io ancora in intimo, mi sfiora una spalla e poi mi guarda.

-non sarai mica gelosa cuginetta- accenna un sorriso

- ma anche no!- gli dico ridendo istericamente.

- oh, va bene- si avvicina passando un braccio dietro la schiena e avvicinandomi a lui, poi piano mi spinge dentro la cabina armadio, per un po’ rimanemmo in silenzio a guardarci nel buio poiché aveva chiuso la porta della cabina.

- Ema lasciami potrebbe entrare qualcuno- gli grido

- e allora non abbiamo ancora fatto niente- mi sorride con malizia

 

 

NOTE FINALI:

 

SI HO AGGIORNATO 4 VOLTE IN UN GIORNO LO SO.. E CHE VORREI SAPERE IL VOSTRO PARERE... VEDO CHE SI SONO TANTE VISITE MA SOLO 2 RECENSIONI...

 

RINGRAZIO :

 

sassybaby : Grazie spero continuerai a seguire...

 

GlamourGirlx3 :si è davvero stronzo lo so.. xD ma piu avanti sara veramente come il miele.. continua a seguire e vedrai xD grazie per aver recensito...

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Capitolo 5
*** FUORI LIMITE ***


- e non faremo … - non mi lascia il tempo di finire che posa le sue labbra sulle mie. Questo gesto mi fa sussultare. La sua lingua chiede l’accesso alla mia bocca che subito glielo concede, le sue mani salgono e scendono sulla mia schiena , le nostre lingue si toccano ,si sfiorano ,danzano insieme. Le mie braccia sono sul suo collo e alternano , tra il collo e i suoi capelli castani morbidissimi. Ma un momento che cosa sto facendo? E’ mio cugino diamine. Quando riprendo coscienza di me , cerco di staccarmi ma non me lo permette e rimaniamo a fissarci negli occhi profondamente. Ma come faccio? Come faccio a non perdermi in quei bellissimi occhi azzurri?.

- ma cosa ti è saltato in mente ? sei impazzito?-

-No- risponde secco

- a me pare proprio di si , non ti è chiaro forse che siamo cugini e che io non sono una delle tue puttanelle!- gli dico

- questo mia cara cuginetta lo so! Ma perché scaldarsi tanto- ride

- e cosi ti stai divertendo? Bene! Io me ne vado-

- fai come vuoi- risponde serio.

Esco dalla cabina infuriata al massimo! Ma come ? come si permette di trattarmi come una delle sue "ragazze” !!

Esce anche lui dalla cabina e senza degnarmi di uno sguardo esce dalla mia camera. Sono sfinita. Mi butto sul letto. Sono davvero stanca di questa storia non può trattarmi così.  Guardo l’orologio è tardissimo devo vestirmi. Indosso un vestitino blu cobalto e delle scarpe con il tacco dorate e una collana altrettanto dorato. Finito di preparami sento bussare alla porta.

- ehi cugina scendi è arrivata tua mamma- mi sorride Vik

- ok – le sorrido

Ci sediamo a tavola e cominciamo a parlare, non tocco cibo , non mi va proprio di mangiare dopo quello che è successo. E lui invece e qui al mio fianco sorridente che parla con le mie cugine come se non fosse successo niente!

Lo guardo e nello stesso momento lui guarda me i nostri sguardi si incontrano,resto incatenata a quegli occhi per non so quanto tempo.

Mi stacco dallo quello sguardo e guardo mia cugina Fabiola alzarsi da tavola infuriata chissà perché! Poi vedo Vik un po’ rossa in viso che emette sospiri. Mi sporgo un po' dal tavolo e noto che una mano di mio cugino e ficcata tra le sue gambe! Dio non posso crederci è davvero uno stronzo , mi guarda e sorride maliziosamente. Mi alzo e lo tiro per un braccio portandolo in camera mia.

- ehi cuginetta cosa c’è?- fa il finto serio

- niente solo che ho notato che tenevi ficcata la tua mano tra le cosce di tua cugina , che è anche mia cugina sai com’è volevo soltanto sapere ma che ti è preso?-

- oh andiamo non sarai gelosa?- fa per avvicinarsi ma lo allontano mettendogli una mano sul petto, non so come faccio a resistere ma devo!

- gelosa ma di cosa? Ma tu sei matto-

- oh va bene , comunque l’ho fatto perché sapevo che avresti visto e quindi volevo vedere la tua reazione- risponde

- beh a me non importa un fico secco di quel che fai tu con le altre ragazze, però non puoi ficcare la mano in mezzo alle gambe di tua cugina! E tantomeno di Vik che muore per te- rispondo esausta

- beh stasera farò molto peggio in camera- ammicca malizioso

- oh io non credo proprio non dormirai con Vik stanotte!- rispondo di getto.

- beh vedi cara cuginetta, non ci sono altre camere degli ospiti libere!- risponde deciso e poco serio.

Cavolo e adesso? Dormirà con me e l’unica soluzione. Metterò una barriera e aumenterò le difese per non cedergli ancora!.

- bene dormirai con me ma non dovrai sfiorarmi nemmeno con un dito, intesi?-

- bene sarà interessante- sorride

- certo, adesso torniamo giù, a dimenticavo lascia stare jam non voglio che soffra!- gli dico in ultimo.

- io infatti non voglio farla soffrire!- risponde serio.

- vuoi dirmi che davvero ti piace?- dico isterica

- si!- dice serio

- bene , vedremo-

 Tornati giù trovo le mie due cugine confabulare chissà cosa … sono così stanca , tutto quello che è successo oggi è assurdo.

Saluto tutti gli ospiti, dicendo di avere un gran mal di testa e mi ritiro nella mia camera.

In effetti , mi scoppia la testa , non capisco più nulla.

Mi spoglio emi metto la mia solita canotta da notte, ma un momento, se Ema dormirà con me , forse dopo tutto quello che è successo non è consono vestirsi così scollati, quindi meglio prevenire, mi metto il pigiamone con gli orsacchiotti, così non avrà il coraggio di avvicinarsi.

Mi metto sotto le coperte, ma fa veramente caldo, dio guarda tu cosa devo fare.

Mi sto per alzare quando sento aprirsi la porta.

Eccolo lì.

- ehi cugina che fai?- ride

- niente dovevo alzarmi – rispondo seccata

- e allora?-

- niente , tu mi hai chiesto una cosa ed io ti ho risposto, ma adesso mi rimetto nel letto- rispondo acida

Mi spiaccico contro la parete del mio letto ad una piazza e mezza, cosi da non stare troppo a contatto con lui.

Lo sento spogliarsi, e involontariamente mi giro a guardarlo, e bellissimo un fisico scolpito, bellissimo , si toglie la maglietta e rimane in boxer , ma un momento è impazzito?

- non penserai mica di dormire in questo letto con i boxer?- gli dico acida

- si e allora? Fa caldo , non so tu come faccia a stare con quel pigiama scommetto che stai morendo dal caldo- se la ride

- no invece sto benissimo!- rispondo

- beh contenta tu, pensavo che i pigiami antisesso non li facessero più- ride

Lo sento mettersi sotto le coperte , lo sento sospirare mi giro verso di lui , è tirato su un gomito è mi guarda, faccio lo stesso anche io.

Ci guardiamo per minuti interminabili , quando inizia a ridere.

- che ridi?- dico

-andiamo levati quel pigiama stai sudando!- ride

- va bene, non ce la faccio più- ammetto infine

Mi alzo dal letto saltandogli sopra per evitare contatti .

- girati- gli dico

Così si gira, strano non pensavo l’asse fatto.

Mi cambio , stavo sudando in una maniera assurda.

Mi metto la mia camicia da notte e mi avvicino al letto.

- Ema spostati devo salire- gli sussurro

- beh passa sopra di me- risponde malizioso- non avrai mica paura-

- e di cosa scusa?- gli dico

- del contatto con me?- risponde alzando un sopracciglio.

Presa dalla furia , mi appoggio al letto e gli sto passando sopra, quando mi blocca, sono sospesa su di lui, mi guarda intensamente.

- Ema lasciami- gli dico

- E perché?- mi dice dolce

-perché … - ma nuovamente mi blocca con la sua bocca non lasciandomi il tempo di rispondere, odio questo suo interrompermi sempre. All’inizio faccio resistenza ma poi mi sciolgo , all’improvviso mi ritrovo con la schiena sul letto e lui sopra di me, le sue mani sui miei fianchi e la sua bocca sulla mia, le nostre lingue danzano.

Sono in paradiso , un paradiso d’inferno, tutto questo e sbagliato è proibito, ma mi piace.

Continuiamo a baciarci quando sento le sue mani sui miei slip, un momento che pensa di fare.

 

 

NOTE FINALI:

 

LO Sò HO AGGIORNATO DI NUOVO E CHE E' PIU FORTE DI ME XD NON VOGLIO FARVI ASPETTARE ... QUINDI ECCO IL CAPITOLO 5 XD

 

VOLEVO RINGRAZIARE :

 

memole27 PER AVERMI MESSO TRA LE PREFERITE :D

 

sassybaby  PER RECENSIRE , E PER AVERLA MESSA TRA QUELLE DA RICORDARE <3

 

manu1988 & prettyvittoPER AVERMI MESSO TRA LE SEGUITE GRAZIE <3

 

valli : GRAZIER PER AVER LETTO.. XD HAI VISTO HO AGGIORNATO PRESTO ?? CONTINUA A SEGUIRE..

 

GlamourGirlx3  GRAZIE PERCHè RECENSISCI SEMPRE....

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Capitolo 6
*** Non Sono Come le tue P********* ***


- Ema, aspetta- ansimo mentre continua a baciarmi con foga.

Ma non mi ascolta così lo spingo via.

- ma sei impazzito per caso?-

- oh andiamo non dirmi che sei vergine?-

- no,ma anche se fosse non è affar tuo , e poi tutto questo è sbagliato non ti rendi conto?-

- oh andiamo e solo sesso-

- ti ho già detto che non sono una delle tue puttanelle, quindi buona notte-

- mi giro dall’altra parte e rimango in silenzio, sento lui fare lo stesso. Il sonno si fa preda di me e mi addormento.

 

… -ti amo ti prego, noi dobbiamo stare insieme, non puoi stare ancora con jam- gli urlo in faccia-mi spiace cuginetta ma devo dirtelo per me non è contato nulla fare l’amore con te io non ti amo- urla altrettanto lui , lo vedo correre, correre fino a che non c’è più mi accascio a terra e comincia a piovere, incurante di tutto mi stendo completamente sull’asfalto e urlo , piango, ti amo Ema Ti amo non andare via …

-ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh-

-che cazzo ti urli?- commenta un Ema appena sveglio.

-ho fatto un brutto sogno!-

- capisco- risponde ancora assonnato

Guardo la sveglia, 8:00 è ancora presto, ma tutta la famiglia sarà già a fare colazione.

Scendo piano dal letto senza avere contatti con Ema e senza svegliarlo e scendo giù in cucina, dove trovo tutti a fare colazione come avevo predetto.

Saluto tutti e mi avvicino a mia madre.

- buongiorno madre- le sorrido

- buongiorno figlia pazza- ridiamo insieme

- e inutile che fai tanto comunque non mi addolcisci la pillola- non capivo

- a che ti riferisci?-

- ai colloqui di ieri- risponde confusa. Già me ne ero proprio dimenticata i colloquii, tutta colpa di Emanuele.

- ah già e allora?-

- tesoro tutto bene, solo devi recuperare un po’ in latino- ammicca sorridente

- bene, troverò qualcuno che mi aiuti- le sorrido

In quel momento entra Ema sorridente.

- posso aiutarti io CUGINA-

 

 

NOTE FINALI:

 

SI HO AGGIORNATO DI NUOVO XD LO SO PERDONATE.. E CHE MI CHIEDETE E IO NON RIESCO A DIRE DI NO.. PERò PER OGGI BASTA PERCHè DEVO FINIRE DI SCRIVERE IL PROSSIMO CAPITOLO XD... SIETE TUTTE FANTASTICHE...

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Capitolo 7
*** Non Voglio , Ma voglio ***


- ma neanche per sogno farmi aiutare io da te? Tsè!-

-beh tesoro di zia infondo Ema ha 9 in latino potrebbe aiutarti- risponde dolce mia zia.

- posso benissimo farcela da sola- non mi sarei fatta aiutare da lui per niente al mondo perché ciò avrebbe portato a passare del tempo con lui da sola , oltre che a scuola , e questo no che non avrebbe giovato alla mia salute mentale.. proprio no!

- tesoro di mamma qui comando io e ho deciso che sarà Ema ad aiutarti hai 16 anni ma sembri averne 5 quando fai così, tesoro sei troppo orgogliosa!-

- mamma- rispondo fintamente calma- io non sono orgogliosa, e se permettete adesso mi ritirerei nella mia stanza – sbraito acida ed infastidita sorpassando Ema che gigna sotto i baffi.

Sbatto forte la porta della mia camera e mi butto sul letto.

Non li sopporto proprio tutti stupidi sono in questa famiglia di pazzi! Ripensando a Ema mi viene in mente al sogno,Dio , perché continuo a sognare sempre la stessa cosa?

Forse . . .

i miei pensieri vengono interrotti dal mio cellulare ., lascio che suoni per un po' , ma dopo mi stanco e rispondo.

- chi cazzo è che disturba?- grugnisco

- la tua cazzo di amica jam- sento ridere.

- ah ciao cazzo di amica- rido anch’io

-senti, ci vogliamo vedere?-

- mmmm, jam non lo so mi scoccio di uscire, perché non vieni qua? Magari chiami anche isa-

- va bene , ok chiamo anche isa, saremo da te tra un oretta-

- va bene ciao-

- a dopo-

Appena poso sento dei passi fuori dalla porta.

- posso entrare?- quello stupido di Ema

- se io ti dicessi che non puoi,entreresti lo stesso quindi- dico infastidita

-devo solo prendere le mie cose, comunque ho già concordato con tua madre, ovvero mia zia , che cominceremo da domani le lezioni di latino-stavo per obbiettare ma mi mise un dito sulle labra- e no, non puoi svignartela, perché ha detto ZIA che se non fai lezione con me non esci più- sorrise divertito

Che rabbia che mi faceva, ma meglio rassegnarsi non volevo rimanere chiusa in casa tutti i giorni!

- bene signor SO TUTTO IO! Sentiamo quando cominciamo?-

- da domani,ha detto tua madre che domani loro non ci saranno per tutta la giornata, così saremo soli , per studiare meglio- sorrise malizioso

- bene!-

-bene, ma ricordati che mi devi un favore e devi ricompensarlo come dico io, io non faccio nulla per nulla!-

- e come sentiamo?-

-beh… -

Si avvicinò pericolosamente al mio viso. Mi guardava negl’occhi, alternavo il movimento degli occhi tra le sue labbra e i suoi occhi blu bellissimi.

Mi colse un irrefrenabile voglia di baciarlo, ma un momento che cosa stavo pensando?? Questo maniaco mi stava contagiando Oh Gesù!

Mi staccai appena in tempo, quando vidi aprirsi la mia porta.

- ehi cazzo di amica e cugino che facevate?- jam e Isa erano sull’orlo della porta che ci guardavano sorridenti!Che fortuna.

-niente litigavamo come al solito- sorrido apertamente, un sorriso non ha 32 denti ma a 99 ..

- ciao Ema- saluta timidamente Jam

- ciao Jam- si avvicina malizioso a lei e le posa un leggero bacio sulle labbra.

Cooooooooosa? Come puo fare una cosa del genere davanti a me? .. oh dio sto diventando paranoica, pazza, stupida, gelosa .. un momento , gelosa di mio cugino? Noooo ma anche no!

- per favore le effusioni fuori di qui, cazzo di cugino e cazzo di amica!- sbotto arrabbiata, anche se jam non sembra farci caso ed esce sorridente con mio cugino dalla stanza.

-Ale…-

- Isa, non ti avevo proprio vista… pensavo fossi uscita anche tu con loro- sorrido

-no veramente… vorrei parlare- esita

- dimmi tutto amica- le faccio segno di venirsi a sedere vicino a me sul letto.

- Ale devi dirmi qualcosa?-

- no , perché?- che abbia capito tutto??

- Ale tu lo sai come sono capisco le cose al volo, e so che c’è qualcosa che non va.. ti va di parlarne?-

- si c’è qualcosa ma ora non mi va di parlarne- non so come la prenderebbe magari forse più in la parlerlo del "fatto” con Ema

- sai che io ci sono sempre si?-

- certo – le sorrido

- senti carina, cambiando argomento , perché ieri non sei venuta a scuola?-

- mi scocciavo – sghignazza.

 

La giornata prosegue tra risa e scherzi con Isa , ma di jam ed Ema non se ne vede l’ombra fino all’ora di pranzo.

I miei genitori e vik e faby sono fuori insieme a quelli di Ema quindi a casa siamo solo in 4 … abbiamo dato la giornata libera anche alle cameriere , anche loro hanno una famiglia e ho detto a mamma che per un giorno potevo anche controllare io la "villa” .

Avevo cucinato tutto da sola , con qualche aiuto da Isa , ma poi visto che è una pasticciona le avevo detto di farsi da parte.

Isa stava apparecchiando, con jam e Ema boh chissà.

Ma guarda , parli del diavolo ed eccolo lì.

- ti serve una mano?- sorride

- no grazie posso fare benissimo da sola, piuttosto dove hai lasciato quella poverina della mia amica?- chiedo

- è di la con Isa che apparecchia-

-ok- lo vedo avvicinarsi, meglio evitare contatti , mi sposto dal lato dove sono i piatti, mettendomi in punta di piedi per prenderne uno, uffa troppo alto!

- ehi tappa lascia fare a me!- mi dice posizionandomi dietro di me.

Inconsciamente mi giro, per protestare a quell’appellativo, ma mossa sbagliata Ale , me lo ritrovo ad un soffio dal mio viso, quegli occhi blu scintillanti. Neanche il tempo di batter ciglio che mi ritrovo nella stanza delle provviste.

- Ema smettila , lasciami andare- sussurro

- perché?- mi guarda con quegli occhi splendidi come faccio a rispondere? Cosa gli dico?

- perché 1 stai con jam , 2 sei mio cugino e 3 … -

- visto che non c’è una terza motivazione , posso farlo-

-cosa?- chiedo roca

-questo- poso leggermente le sue labbra sulle mie, un bacio dolce inizialmente, non mi preoccupo di cosa è di cosa non è basta troppi pensieri voglio solo lasciarmi andare.

Le mie labbra si schiudono, trovando subito il dolce contatto con la sua lingua.

Quasi inconsciamente le mie mani sono tra i suoi capelli e le sue sui miei fianchi, ci baciamo con passione con avidità con paura con AMORE…

Quando la porta si apre…

 

 

NOTE FINALI

 

Ehhh.. cosa accadrà adesso? chi aprirà la porta ?? beh per scoprirlo dovrete leggere il prossimo capitolo xD, aggiornerò quasi sempre subito se la storia piace.. vorrei sapere cosa ne pensate..

 

volevo ringraziare :

 

GlamourGirlx3 : che recensisce sempre , e mi fa sorridere, beh in risposta alle tue domande credo che dovrai continuare a leggere :D

 

poi inoltre vorrei ringraziare ancora :

 

1 - Bella_kristen
2 -
manu1988
3 -
piaciuque
4 -
prettyvitto 
 

per aver messo la storia  tra le seguite :D

 

sassybaby per averla messa tra quelle da ricordare

 

ed infine :

 

memole27 per averla messa tra le preferite..

 

grazie siete tutte meravigliose :D

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Capitolo 8
*** Tanti, Troppi Pensieri! ***


Le mie labbra si schiudono, trovando subito il dolce contatto con la sua lingua.

Quasi inconsciamente le mie mani sono tra i suoi capelli e le sue sui miei fianchi, ci baciamo con passione con avidità con paura con AMORE…

Quando la porta si apre…

 

 

- ragazzi che state facendo vi stiamo aspettando da…- ci stacchiamo subito e guardiamo Isa.

- beh noi .. – non so cosa dire.. come glielo spiego ora?

- stavamo litigando- mi riprende Ema.

Isa sembra far finta di niente ciò equivale a dire "dopo mi spieghi tutto”.

E ora ? cosa avrei dovuto dirle?

- va bene comunque è pronto venite di là adesso- sembrava mia madre.

 

… -ti amo ti prego, noi dobbiamo stare insieme, non puoi stare ancora con jam- gli urlo in faccia-mi spiace cuginetta ma devo dirtelo per me non è contato nulla fare l’amore con te io non ti amo- urla altrettanto lui , lo vedo correre, correre fino a che non c’è più mi accascio a terra e comincia a piovere, incurante di tutto mi stendo completamente sull’asfalto e urlo , piango, ti amo Ema Ti amo non andare via …

 

-nooo- ancora quello stupido sogno, non capisco cosa possa significare, so solo che mi sta opprimendo …

Guardo la sveglia, ancora le 5:30 ci saranno solo le mosche sveglie a quest’ora, ma non ho sonno così scendo dal letto e mi dirigo in bagno.

Credo che l’aqua mi aiuterà a rilassarmi , mi immergo nella vasca, cosparsa di oli profumati e mi rilasso.

Dopo una buona mezz’ora , dopo essere diventata un merluzzo vivente , mi decido ad uscire.

Mi asciugo, cammino cauta verso la mia camera, per non svegliare nessuno e decido cosa mettermi, ma prima guardo la sveglia 6: 15 bene, ho tempo di preparare una grande colazione.

Indosso un jeans blu e una camicetta bianca con alcune farfalle blu e delle ballerine bianche .

Mi precipito in cucina guardo l’orologio le 7:00 bene comincio a spremere le arance per fare il succo di frutta e tosto due  fette di pancarré.

Quando finisco di fare colazione mi accorgo che mancano ancora 45 minuti all’apertura della scuola, ma decido di iniziare a incamminarmi, così per fare una passeggiata e schiarirmi un po’ le idee.

Il mio pensiero è subito rivolto ad Ema.

Infondo quello che è successo tra di noi non è poi così sbagliato se togli il fatto che lui stia uscendo con Jam , che sarebbe una delle mie migliori amiche … io e lui dopotutto non siamo proprio cugini, sua mamma e la mia sono cugine quindi in effetti io e lui non ci apparteniamo per nulla.

Ma è come se lo fossimo per me.

Quando ero bambina avevo una cotta inspiegabile per lui.

Poi con gli anni non ci vedevamo spesso e quindi la cosa si affievolì.

Lui ha 17 anni mentre io 16 ma lui pensa di essere quello grande sempre e comunque.

Da un paio d’anni sono cominciati i nostri litigi anche se non hanno mai un senso preciso.

Quando seppi che era stato bocciato l’anno scorso pregai tutti i santi di cui ero a conoscenza, ma non bastò perché il destino volle che capitasse proprio in classe mia, con quegli altri babbuini mezzi cefalopodi dei miei compagni.

A scuola è considerato il bello e impossibile, ma non è l’unico c’è anche Antonio che è il suo migliore amico , nonché mia cotta segreta.

Mi piace da un po' di tempo ma a causa di Ema devo tenerlo nascosto , altrimenti escogiterebbe qualche carognata per mettermi in imbarazzo.

 

Persa nei miei pensieri non mi accorgo di essere andata addosso a qualcuno.

- scusami , io non so dove ho la testa-

- non preoccuparti- mi risponde una voce dolce e melodiosa.

-Antonio – guarda caso…

- ciao Ale , come mai così mattiniera?- sorride, com’è bello, forse anche più bello di Ema.

- non riuscivo a dormire così mi sono alzata presto e tu?-

- stessa cosa, senti… ti andrebbe di fare una passeggiata, tanto manca ancora mezz’ora all’apertura- annuisco e ci dirigiamo verso il parco di fronte scuola.

-Ale.. – lo guardo

- mmm?- mugolo qualcosa come un sì dimmi

- niente , volevo dirti che sei bellissima – sorride

- grazie anche tu non sei male – sghignazzo

-senti ti va di vederci oggi, dopo la scuola?- ci pensò su, oh no mannaggia oggi ho lezioni con Ema..

- beh vedi , dopo scuola non posso perché devo fare lezioni con Ema di latino, perché altrimenti rischio di avere il debito- sorrido debolmente

- ah.. e che ne dici se ti passo a prendere verso le 18:00 ?- sorride speranzoso.

Beh forse distrarmi mi farebbe bene.

- va bene – gli sorrido prendendogli la mano.

- sarà meglio andare-

- già- ci incamminiamo verso la scuola mano nella mano sorridenti.

 

Entrata in classe noto che sono già tutti seduti, anche se osservo dei cambiamenti di posto, Ema è seduto vicino a Jam , mentre Isa è seduta raggiante come al solito affianco a me, mi sorride.

- ehi ritardataria- sorride

- io? Ma che dici se sono in rarissimo!- le dico stralunata

- lo so stupida, stavo solo scherzando ti sei svegliata storta stamane?-

-no e che ho solo un po’ sonno , non ho proprio dormito- sorrido falsamente.

 

La prima ora passa, Ema non mi guarda e non mi pensa , non mi parla .

Ma infondo cosa me ne importa?

Passata anche la 2 la 3 e la 4 ora arrivata alla 5 , ora di educazione fisica , ci dirigiamo tutti in palestra.

Inizio a pensare a come sarebbe se un giorno mi mettessi con Antonio … sarebbe bello.

Mi cambio meccanicamente, persa nei miei pensieri non accorgendomi di essere rimasta sola nello spogliatoio.

Penso che nemmeno il prof si sia accorto della mia assenza.

All’improvviso sento dua bracci avvolgermi la vita.

Il primo istinto è di urlare, ma non lo faccio quando sento LA VOCE.

-mi chiedevo dove fossi finita- soffia Ema sul mio collo.

- stavo s..o..lo cercando, si insomma io stavo finendo di .. di cambiarmi -  dico imbarazzata.

- ehi non è da te balbettare, cos’è ti imbarazza la mia presenza?- sghignazza

- ma per niente- sbotto acida ed infastidita, girandomi velocemente verso di lui e liberandomi dalla sua presa, ma brutta mossa, perché mi spinge contro gli armadietti e mi intrappola.

Appoggia una mano sull’armadietto e ne mette un'altra sul mio fianco.

- allora… CUGINA, a che ora passo da te per fare lezioni?- soffia sul mio viso maliziosamente.

- subito dopo scuola , perché più tardi ho un appuntamento- dico vittoriosa, sembra sorpreso.

- bene , ma ricordati che devi ricompensarmi- sorride, poi si avvicina lentamente al mio viso, beandomi dei suoi occhi blu  e a volte azzurri.

Sposta la mano dal mio fianco e la posa sulla mia guancia, sorride , bramo il contatto con le sue labbra così forte mi sembra di morire.

Si avvicina lentamente , vuole farmi morire, inconsciamente chiudo gli occhi, aspettando che le sue labbra si posino sulle mie, ma non accade, le sue labbra si posano all’angolo della mia bocca.

-beh se vuoi un bacio devi chidermelo!- sorride vittorioso , come lo odio!

- io cosa? Ma cosa ? dico cosa? Io volere un bacio da te ma cosa ti frulla per quel cervello bacato?- sbotto indignata, ma come fa?? Come fa a farmi essere così!

- bene allora ciao- si gira sghignazzando sotto i baffi – ci vediamo all’uscita da scuola, e voglio sapere con chi devi vederti oggi !- dice tra il mezzo arrabbiato e mezzo divertito.

- ma io non… - ma non mi lascia terminare la frase , come sempre, che sbatte la porta dello spogliatoio ed esce.

E adesso?

 

NOTE FINALI:

 

Come avevo promesso, ho aggiornato anche stasera, spero ne siate contente, e spero che siate in molte a recensire :)

 

Risposte alle recensioni:

 

GlamourGirlx3 : tesoro grazie perchè recensisci sempre e spero davvero che non abbandoni questa storia :D

 

Bella_kristen: grazie per i complimenti :D

 

isulobello : grazie xD sei sempre scema ma ti voglio bene

 

kiki__87 : grazie per aver letto la mia storia , spero continuerai a leggerla e comunque già ci avevo pensato al fatto del ragazzo , grazie comunque per il consiglio.

 

siete tutte fantastiche grazie a voi per le recensioni..

adesso come sempre volevo ringraziare :

 

1 - Bella_kristen

2 - manu1988 

3 - piaciuque
4 -
prettyvitto

5 - _deny

per aver messo la mia storia tra le seguite :D vi adoro

 

Poi..

 

1 - kiki__87

2 - memole27

3 - _Aleidita

 

per aver messo la mia storia tra le preferite :D siete fantastiche

 

ed infine

 

sassybaby 

 

per averla messa tra quelle da ricordare :D come ho ribadito , e ribadisco ancora siete fantastiche grazie grazie grazie.

 

al prossimo capitolo , che credo salvo imprevisti posterò sempre entro domani sera :D :D

 

Baci Derry

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Capitolo 9
*** Non Posso Farne A Meno ***


Finalmente le lezioni sono finite, mi affretto ad uscire da scuola , perché so che mio cugino potrebbe lasciarmi a piedi e non aspettarmi.
Oltrepasso il cancello e noto la cartella di jam a terra, mi scorgo un po' più di lato e li vedo.
Il mio cuore manca di un battito, tutto si ferma, ma perché?
Vedo Jam ed Ema che si baciano , le mani di Jam sono perse tra i suoi capelli, le mani di Ema sono sui suoi fianchi , proprio come fa con me…
Non capisco, perché ho questa reazione,infondo a me non mi importa nulla di lui, o forse si , ma negare a me stessa è meglio.
Passo accanto a loro cercando di ignorarli, ma un braccio mi ferma, Ema, senza staccare le labbra da quelle di Jam , mi ferma.
Perché mi costringe a guardare?
Gli dà un ultimo bacio e si stacca.
- scusa non dovevamo andare a casa insieme? – mi sorride soddisfatto
- si- riesco a sussurrare.
-ehi amica – mi sorride raggiante Jam, mi abbraccia e poi va via.
- perché te ne stavi andando?- dice serio Ema
- perché ho notato che eri occupato- rispondo con una leggerissima punta di acidità.
- gelosa?- sorride con quel suo ghigno insopportabile.
- ma per carità- sbotto infuriata strattonando il mio braccio e incominciando a camminare verso casa.


Dopo aver mangiato , ho insistito subito per salire in camera ed iniziare a studiare.
- posso sapere perché hai tutta questa fretta di iniziare?- sbotta Ema infastidito.
- perché come ti ho già detto e lo ribadisco più tardi ho un appuntamento!- dico altrettanto infastidita.
Si avvicina lentamente senza dire nulla, mi sbatte contro il muro e sussurra -devi dirmi con chi esci- poi posa un lieve bacio sul mio collo.
- e perch.. è m..ai?- riesco a susurrare anche io.
- perché voglio saperlo-
- perché vuoi saperlo dimmelo – sposta il suo viso sul mio e mi guarda, ancora una volta mi perdo in quei suoi occhi adesso azzurri al sole.
Guardo le sue labbra così belle e gonfie, se ripenso che prima Jam le ha toccate vorrei ucciderla, vorrei un suo bacio, inconsciamente avvicino il mio viso al suo e chiudo gli occhi.
Ma niente non accade niente.
Riapro gli occhi e mi guarda con un leggero sorriso.
- come ti ho già detto se vuoi un bacio devi chiedermelo- ghigna
- io coo..s..a io? Un un bacio , da te? Ma che dici?? Io dopo esco.. con … con Antonio e me lo faccio dare da lui un bacio – mi dimeno tra le sue braccia e lui mi lascia andare, solo dopo mi rendo conto di quello che ho detto.
- e così- sembra arrabbiato e anche molto, am perché?-Antonio eh!-
- già- sembra calato un freddo glaciale.
- allora è vero che hai un appuntamento- sorride falsamente
- certo che pensavi che ti mentissi? E a quale scopo scusa?- chiedo confusa
- niente lascia stare cominciamo la lezione- il suo viso è impassibile , freddo.

La lezione prosegue , più male che bene , non riesco a capire un tubo , e in più si mette Ema che si scoccia di spiegarmi le cose , e dice che sono un ottusa e non capisco nulla!
Beh ma dai lui la 3 l’ha fatta 2 volte quindi che vuole?

Finita la lezione , Ema si alza, prende i suoi libri e si dirige verso la porta.
Che strano, di solito mi saluta, ho fa qualche battutina, senza pensarci lo raggiungo e lo fermo per un braccio ma lui è ancora girato di schiena.
-perché non mi hai salutato?- chiedo quasi piangendo.
- perché tu non me lo hai chiesto- risponde roco
- se io non ti chiedo una cosa, non vuol dire che io non la voglia… - perché non lo capisce? Ma infondo cosa dovrebbe capire?
Si gira fulmineo e mi abbraccia.
- spero ti diverta con " Antonio "-
- già lo spero anch’io- sussurro
- però voglio fare una cosa per assicurarmi che tu non faccia niente- sorride maligno.
-cioè?- chiedo confusa
-questo- come sempre non mi lascia il tempo di rispondere che posa le sue labbra sulle mie , le sue mani sono tra i miei capelli morbidi, le mie sono sul suo petto.
Quasi senza accorgermene sto massaggiando i suoi addominali, sopra la sua maglietta bianca , mi coglie l’irrefrenabile voglia di strappargliela, ma non lo faccio , le nostre lingua giocano si toccano si rincorrono, poi si ferma e mi guarda. I suoi occhi.
-cosi almeno sarò sicuro che non bacerai " Antonio " – ghigna soddisfatto
Coosa brutto farabutto!
- stronzo!- lo spingo fuori dalla camera e mi accascio davanti alla porta.
Cosa sta succedendo, non capisco più nulla, perché continua a comportarsi così.
Infondo non posso negare, ma molto infondo, che provo un attrazione verso il suo corpo e ovviamente lui , ma che ci sia qualcosa di più, dico sentimentale questo non lo so, ma spero non ci sia, perché conoscendolo si sta solo divertendo, però adesso sono stanca mi divertirò anch’io!
Mi ha baciata di nuovo, si però l’ha fatto solo perché così non avrei baciato Antonio, che poi chi lo dice? Beh vedremo caro Ema!

Sono le 17:54 ho quasi finito di prepararmi solo un po’ di profumo e sono pronta!

indossavo uno short di jeans con una maglietta bianca, sopra disegnata una farfalla blu.

Mi fermo ancora una volta a pensare al gesto di Ema , alle sue labbra sulle mie,alla sua voce ,ai suoi capelli,ai suoi occhi. Basta con questi pensieri!!

Riguardo l'orologio, mancano 5 minuti alle 18:00  , ripasso un po del mio lucida labbra alle ciliege ed ecco fatto sono pronta . Neanche il tempo di dirlo che suona la porta.

- che ci fai qui?- chiedo confusa ad Isa                                                                                                                               -ma ciao anche a te! si tutto bene , certo che voglio entrare- dice ironicamente scavalcandomi ed entrando in casa.   -no davvero -                                                                                                                                                                        -ehi cara che credevi che non ti avrei chiesto nulla di ciò che i miei occhi hanno visto ieri?- mi chide alzando un sopracciglio.                                                                                                                                                                         -no certo , si però cioè vedi io oggi ho un appuntamento con Antonio e a momenti sarà  qui!- dico fintamente tranquilla.                                                                                                                                                                             -certo, va bene ma ti avverto stasera dormi da me!- cosa dire? forse beh mi farebbe bene parlarne con qualcuno. Annuisco sorridendo e la accompagno alla porta, poi mi giro e faccio segno di aspettarmi.

- prendo il cellulare e arrivo -                                                                                                                                               -intanto apro la porta-mi sorride. 

Dove cavolo avrò messo quello stupido cellulare? ah eccolo era sotto al letto. Lo apro e trovo 3 chiamate perse di Jam , 1 di antonio e 2 di ..Ema? cosa vorrà ancora.

Quando scendo trovo davanti alla porta Isa e Ema che mi guardano. 

- che ci fai qua?- guardo Ema infastidita 

- beh se tu avessi risposto al cellulare ora lo sapresti - ghigna 

- scusa ale ma tu non dovevi uscire con "ANTONIO" - mi guarda , come per dire "bugiarda"

-si infatti non so cosa ci faccia lui qui!-la guardo seria

- beh ho chiamato "Antonio" e gli ho chiesto cosa facesse oggi, lui mi ha detto che vi vedevate così ho proposto di vederci tutti e 4 anche con Jam-sorride soddisfatto, con quell bel faccino che rovinerei volentieri!

- coosa no ma non esiste proprio!- sbotto infuriata,non lo sopporto , non lo sopporto proprio!

- bene io tolgo il disturbo eh -dice isa tra il mezzo sorriso e il mezzo impaurito .

 

Restiamo a fissarci sulla porta per piu di 2 minuti, poi si avvicina, mette le sue mani sulle mie guancie, poi le fa scendere sul mio collo e inizia a posarci piccoli e lievi baci.  Io sono immobile , non riesco a capire , ma non mi importa,il mio collo va a fuoco ogni qualvolta posa le sue labbra sulla mia pelle. Involontariamente sposto le mie mani sui suoi capelli e lui ne posa una sul mio fianco mentre l'altra la immerge nei miei capelli dorati.Quando senti il contatto umido della sua lingua sul mio collo mi lascio sfuggire gemito, facendomi rabbrividire di piacere.

ma nessuno dei due si era accorto che qualcuno sulla porta ci stava osservando. 

 

NOTE FINALI :

RISPOSTE ALLE RECENSIONI :D

 LaIKa_XD : Grazie per i complimenti , sono contenta che ti piaccia , continua a seguire :D

isulobello : sei sempre la solita xD

sassybaby: Beh tesoro sono contenta che questa storia ti stia prendendo a quanto pare, comunque con il tempo , cambierai idea su Ema :D comunque riguardo al fatto che Ale e Jam sono amiche si è vero e che Ale comunque non riesce ad evitarlo poi vedrai :D continua a seguire .D

 Masa : La tua recensione è stata quella che mi ha toccato di piu , grazie di cuore di quello che mi hai detto, sono contenta di farti provare simili emozioni :D

Bella_kristen : eh si purtroppo gli stronzi affascinano tutte noi :P

COME SEMPRE VOLEVO RINGRAZIARE ANCHE CHI TIENE LA STORIA TRA LE PREFERITE:

1 - isulobello[Contatta]
2 - kiki__87[Contatta]
3 - LaIKa_XD[Contatta]
4 - memole27[Contatta]
5 - stellabella[Contatta]

SIETE TUTTE VERAMENTE FANTASTICHE :)

POI ANCORA VOLEVO RINGRAZIARE  CHI HA LA STORIA TRA LE PREFERITE :)

1 - sassybaby

E CHI TRA LE SEGUITE =D

1 - Bella_kristen[Contatta]
2 - cucciola901[Contatta]
3 - manu1988[Contatta]
4 - piaciuque[Contatta]
5 - prettyvitto[Contatta]
6 - _deny_[Contatta]

LO DIRO' SEMPRE SIETE FANTASTICHE, VOLEVO ANCHE SCUSARMI PERCHè IERI NON HO AGGIORNATO E CHE CI SONO STATI IMPREVISTI A DOMANI SERA =D RECENSITE

BACI DERRY

 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                  

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Capitolo 10
*** piango ancora e ancora… ***


per

Il rumore del metallo sul marmo delle scale ci fa sobbalzare, "cazzo” penso...non avevo il coraggio di voltarmi! Qualcuno era lì di fronte a noi ed Ema aveva ancora le sue mani sulla mia schiena.

-mamma!-  esclamo d'un fiato scostando quell'allocco di mio cugino facendolo sbattere contro il muro.

-oh ciao ragazzi!- mia mamma carica di buste e oggettini vari ci guarda confusa -finita la lezione?-

-si ZIA- e mentre dice zia ema mi guarda alzando il sopracciglio destro -la mia allieva non è molto obbediente,ma farò il possibile per farle capire la mia lezione- sghignazza soddisfatto

"bastardo!” penso e quasi mi viene voglia di tirargli un pugno. "basta ho deciso! Questa cosa finisce qui...qualunque cosa sia!”

-beh io ho qualcuno che mi aspetta- lo guardo per dirgli "e non sei tu!” - alla prossima lezione prof!- lo stendo con un sorriso! -ah mamma non mi aspettate tu e papà dormo da isa!-

-ma la mamma e il padre di isa non erano fuori questo weekend? Perché non viene lei qui?- ribatte acida, l’ho mai detto che non la sopporto?

-non proccuparti mamma siamo abbastanza grandi- rispondo altrettanto acida

-ZIA- sottolinea bene la parola, lo stronzo che mi è di fianco- mi offro io da supervisore-L’ho gia detto che è uno stronzo? Sghignazza e poi mi avvolge le spalle con il suo braccio,ma io lo scrollo via.

-non credo che Isa sia d’accordo!- sbotto il piu tranquilla possibile

- o viene tuo cugino o tu non ci vai!- sputa quella serpe di mia madre, " sono fottuta”

- ma mamma –la guardo truce-ema è molto meno responsabile di me!ed è stato anche bocciato!-sbotto infuriata. Ema mi guarda contrariato

- sono stato bocciato solo per problemi fisici, non certo per la mia media scolastica, e solo che non ho frequentato molto- mi fa la linguaccia- e poi io ho 9 in latino, mentre tu un misero 5 – sghignazza malefico.

- ma questo cosa c’entra- mi guarda con aria di sufficienza, adesso gli tiro un pugno,ma ho bisogno di parlare con Isa quindi acconsento- e va bene, mando un messaggio a isa, però adesso andiamo, Antonio giù mi sta aspettando- prendo il cellulare e mando un messaggioa Isa. La risposta mi arriva subito:

 

Certo, anzi perfetto :D

 

Chissà cosa avrà in testa quella pazza malefica, sorrido e comincio a scendere le scale della villa,guardo l’orologio dio sono le 19:00.

Antonio e Jam sono lì che aspettano me e Ema, faccio segno di incamminarci , mi scuso per il ritardo e rifilo la scusa del cellulare che era scomparso. Sorrido ad Antonio e lo prendo per mano Ema mi guarda,come dispiaciuto, ma non ci faccio caso…

 

Ci incamminiamo per il parco, Ema e Jam hanno preso una granita, mentre io e Antonio ci stiamo dividendo un delizioo frappè alla cioccolata.

-Anto davvero scusa per il ritardo- mi scuso ancora

- Ale davero smettila di scusarti, l’importante e che ora sei qui – mi sorride e si avvicina al mio viso.

Siamo stesi sull’erba dell parco a goderci il frappè, i nostri visi sono vicinissimi, sento il suo respiro caldo sulle labbra, è davvero un bellissimo ragazzo, è davvero l’opposto di Ema, non so come facciano ad essere amici, i suoi occhi sono neri come i suoi capelli.

Le nostre labbra sono vicine, pochi millimetri, mi sfiora la guancia con una mano. Annulla la distanza tra di noi, sento il sapore di cioccolato sulla sua lingua, la assaporo lentamente dolcemente, bacia diversamente da Ema, Ema è passionale, violento, Anto è dolce , tranquillo, ma anche passionale,ma Ema, " cazzo ma perché è sempre tra i miei pensieri?” involontariamente apro gli occhi, mentre bacio ancora Anto lo vedo, ci sta fissando, con rabbia, gelosia, non capisco perché? Basta avevo deciso che questa cosa qualunque cosa sia sarebbe finita ,richiudo gli occhi e mi continuo a gustare quel bacio al cioccolato.

Quando ci stacchiamo Anto mi fissa sorridente ed io sorrido altrettanto.

Ema e Jam si stanno baciando, mi viene un colpo al cuore…

-senti posso farti una domanda- domando titubante ad Antonio

-si dimmi- sorride raggiante

-perché sono venuti anche Ema e Jam?- chiedo infastidita, guardandoli, mentre si slinguazzano, ma non si mettono vergogna?

- non lo so nemmeno io a dire la verità, mi ha chiamato verso le 17:30 e mi hai chiesto oggi cosa facevo e con chi mi vedevo, io gli ho risposto che mi vedevo con te , così subito è scattato e ha detto vengo anche io non mi fido di te , mi è sembrato un po troppo prottettivo e anche geloso- mi guarda confuso

- coosa? Ma che dici, siamo cugini!!- ribatto velocemente,forse anche troppo.

- beh infondo non siete proprio cugini- mi guarda con l’aria da cucciolotto offeso.

- si lo so, ma per me è come se lo fossimo- lo sorrido, poi mi alzo e gli tendo la mano e ora di andare.

 

 

Ci fermiamo a metà strada, accompagnamo Jam, aspettiamo che il loro amoreggiamento finisca, cosa che non accade.

Si baciano, con tanta passione, non capisco perché allora bacia me?

Comcio a sbattere il piede  a terra infastidita.

-senti adesso sono stufa-mi catapulto tra Ema e Jam e li divido-siamo qui da oltre 15 minuti ad aspettare i vostri slinguazzamenti,potevi evitare di farti accompagnare da me e " Anto”, accompagnavi da solo Jam!- sbotto infuriata.

Jam capisce che è il caso di andare e mi saluta con la mano.

-ehi ehi calma tesoro- mi dice Ema prendendomi per un braccio- se non te ne sei dimenticata io devo dormire con te stanotte- mi dice malizioso guardando Antonio.

- Con me ed ISA – sottolineo, prendendo per mano Anto.

-Ale, io devo andare dall’altra parte – mi sorride, poi mi tira in disparte e dice- perché non mi hai detto che  tu ed Ema dormite insieme?- cosa rispondergli? Ma infondo perché avrei dovuto dirglielo?

- beh non mi sembrava una cosa rilevante, dai scusa, adesso vado- lo sorrido, guardo Ema che ci fissa , penso a quello che ha fatto lui con Jam, così tiro Anto e faccio scontrare le nostre bocche, come prima le nostre lingue si toccano, ma il sapore del cioccolato è quasi svanito. Mi stacco e gli sorrido, sento un braccio prendermi il polso Ema.

- beh adesso che avete finito possiamo andare, e tu – rivolto ad Anto – parleremo domani – dice serio.

Mi trascina via, sempre mantenendomi con forza il polso, comincia a piovere, ma lui non corre , lo strattono ma niente , mi spinge via.

-che vuoi?- sbotta inacidito, coosa??cosa voglio io? Ma che vuole lui? Lo fermo per un braccio e lo costringo a guardarmi.

-Cosa voglio io? Ma se sei tu che mi stai rovinando la vita- non ce la faccio più sento una lacrima scendermi dal viso, ma visto che piove non si nota- hai rovinato il mio appuntamento, mi sei sempre appiccicato, mi tratti male ,con sufficienza , mi baci e poi fai come se non ti importasse nulla , quindi tu mi chiedi cosa voglio? Voglio che tu sparisca, voglio dimenticarmi di te ecco cosa voglio.

Improvvisamente mi prende per un polso e mi sbatte vicino al  muro di quello che credo sia il vicolo del palazzo di Isa.

-E’ davvero questo ciò che vuoi?- sussurra con voce roca e secca rotta dalla pioggia, il suo viso è vicino al mio e in quel momento l’unica cosa che vorrei , sono solo le sue labbra , tra le lacrime e la pioggia non ci capisco più nulla,lo attiro violentemente contro di me e faccio aderire le sue labbra alle mie, con violenza infilo la mia lingua nella sua bocca, e assaporo la menta, le sue mani sono subito sui miei fianchi, come sempre ed involontariamente sorrido sulle sue labbra, le mie mani sono sui suoi capelli subito dopo , mi sembra che abbia sorriso, ma forse è solo una mia impressione.

Continuiamo cosi,le mie mani passano dai suoi capelli al suo collo alle sue braccia muscolose e bellissime, ormai siamo inzuppati di acqua, ma non mi importa non mi importa più di nulla.

Le sue mani passano dai miei fianchi, alla mia schiena , ma quando sento una stretta sul mio seno mi blocco, come se tutto mi fosse chiaro, per lui conta sempre e solo il sesso, per lui è sempre quello non conto nulla per lui, ma infondo perché dovrei? Lui sta con Jam e così deve essere, lo scosto bruscamente e mi metto di spalle.

-perché?- sussurra debolmente ansante, posizionandosi dietro la mia schiena.

- perché no, scusa ho sbagliato, tu stai con Jam e io..io starò con Antonio e tutto questo è sbagliato lo sai, smettiamola di farci del male, anzi smettila di farmi del male,di confondermi.. io non sono un oggetto non puoi usarmi a tuo piacimento io sono una persona… perciò smettila di trattarmi così, questo cosa significa?- rispondo in un sussurro.

Mi gira violentemente ed incatena i suoi occhi ai miei.

-Io non ti capisco… io non ti sto facendo nulla, ma forse sei tu che non capisci o che non vuoi capire…io ti tratto normalmente come sempre, solo che adesso lo stai notando di più …ma io sono sempre stato così certo non ci siamo mai baciati, ma adesso è così e si è sbagliato-mi lascia le spalle- e questo non significa nulla, cosa dovrebbe significare?- ghigna,ma non sembra un ghigno vero ma solo uno forzato.

Mi giro di nuovo di spalle – niente …non significa niente  - comincio a camminare – adesso sbrigati che ci prendiamo una polmonite , andiamo da Isa-sorrido forzatamente, tra quelle lacrime che nessuno ha visto.

 

Siamo davanti casa di Isa

Isa ci apre, ci sorride e ci fa entrare.

Quasi come se mi avesse capito ,da a Ema un asciugamano e lo fa segno di andare in bagno, poi gli da una tuta del padre.

-Ale tu vieni con me,ti lavi nel mio bagno- sorriso debolmente.

 

In bagno con Isa.

Piango ,piango,Isa mi accarezza i capelli e mi guarda con dolcezza.

-ti va di parlarne?- mi sussurra

- no… ti prego dopo - rispondo con la voce rotta dal pianto

Piano piano mi immerge nella vasca, neanche fossi una bambina di 2 anni,ma la lascio fare, l’acqua profuma di ciliegie mi rilassa.

 

Le 11:30, sono sul letto di Isa seduta, a pensare… cosa dirle…

Arriva, chiude la porta della camera e mi sorride.

-Ema è sul divano a guardare la TV- mi accarezza dolcemente un braccio.

Squilla un telefono, quello di isa.

-Ah ciao… si scusa…certo… no adesso non posso parlare…si va bene a domani… si ciao- attacca e si viene a sedere sul letto con me.

-Allora è venuto il tempo di spiegare- sorride facendo la voce da Horror

 

Comincio a spiegarle tutto quello che è successo, la sua faccia cambia  a seconda dalle situazioni, a volte fa facce anche buffe.

Finito di raccontare, mi guarda, pensavo che una volta finito di raccontare, mi avrebbe buttato fuori di casa a calci ho mandato mille imprecazioni oppure …non lo so.

-E allora?- mi dice incuriosita con la faccia da cucciolo.

- Allora cosa?- la riprendo confusa

- Daii Come bacia??- mi chiede starnazzante.

-Isa, ma come io ti racconto una cosa del genere e tu mi chiedi "come bacia”- dico imitando la sua voce.

- Eh si…- mi dice imbarazzata- senti Ale, se pensavi che ti avrei giudicata, non ci contare … perché per me quello che sta succedendo tra voi è a dir poco incredibile … e non pensare che mi dispiaccia per Jam … loro non mi piacciono per nulla come coppia- sorride a 32 denti – quindi adesso va da lui e fate pace, anche se non con amoreggiamenti chiarisciti- mi sorride dolcemente

-Grazie- riesco solo a dire e la abbraccio.

 

Scendo lentamente in salotto, vedo la TV accesa ed Ema stravaccato sul divano con le braccia dietro la testa, con gli occhi chiusi … sembra un angelo…

Mi siedo sul divano, e apre gli occhi, mi guarda.

-scusa, non volevo svegliarti- sussurro dolcemente

-non stavo dormendo- dice secco

-ti va di parlare?- chiedo dolcemente

- no non mi va- mi guarda duro- e se vuoi scusarmi- fa segno di prendere il cellulare- adesso devo chiamare la MIA RAGAZZA- sottolinea le parole.

Mi sento morire , le lacrime sono prossime a scendere… perchè mi tratti così? Perché? Perché non capisci che io .. io … MI STO INNAMORANDO DI TE…. Non riesco a crederci io mi sono innamorata di Ema.. Lo guardo per un ultimo momento e poi corro su da Isa, e mi butto tra le sue braccia.Piango, piango ancora e ancora…

 

 

 

 

 

NOTE FINALI :

 

ehi bella gente :D ho scritto 4 pagine su questo capitolo ma sembra pochissimo . . .

va bene  comunque volevo come sempre ringraziarvi per tutto e rispondere alle recensioni :P

 

LaIKa_XD: Ema non fa proprio il doppio gioco e che ancora non si rende conto :D

 

 Bella_kristen: tesoro W gli stronzi xD

 

 isulobello : vedo che ti affascina il personaggio di Isa ne sono contenta :D

 

Masa: Tesoro Grazie Le tue recensioni sono stupende :D

 

Siete tutte stupende vi adoro!! al prossimo capitolo che pubblicherò presto,in un batter d'occhio :D fatemi sapere cosa ne pensate

 

baci derry

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Capitolo 11
*** Confusione ed inconscio ***


Mi sveglio, con la bocca impastata dal sonno, tasto sul letto con la mano cercando Isa, ma non c’è.
Mi alzo, guardo la sveglia "cazzo le 10:24” poi guardo un biglietto affianco alla sveglia di Isa con su scritto:

Amore, spero tu ti senta meglio, oggi era assemblea a scuola, ma sicuramente tu te ne sarai dimenticata : ) ho già chiamato tua madre e le ho detto che rimani a mangiare da me, solo che ha insistito che rimanesse anche Ema, scusa, spero non vi picchierete torno presto ti voglio bene.
Baci Isa

Che dolce,sorrisi inconsciamente, se non ci fosse lei?

Scendo in cucina, e lo vedo è lì che mi guarda, triste?
Sento le lacrime scendere calde sulle mie guancie, mi asciugo le lacrime e mi dirigo verso il frigo ignorandolo, cosa che mi costa un certo sforzo.
Apro il frigo e mi scorgo per prende il latte trovandolo subito, conoscendo Isa.
Non smette di fissarmi, sento il suo sguardo su di me.
Poi sento una presa sui miei fianchi, e il SUO respiro sul collo, sa di menta, segno che si è appena lavato i denti.
Con voce roca ancora rotta dal pianto della sera prima.
-ti prego spostati- riesco a sussurrare,ma lui non lo fa non si stacca, anzi prende a baciarmi sul collo lasciandomi scie incandescenti, lo lascio fare, perché lo voglio anche io, anche se mi ha trattato male ieri sera, non riesco ad evitarlo, lo voglio, lo desidero.
Quando con la sua lingua traccia scie sul mio collo mi lascio sfuggire  un gemito piacere.
Di scatto, mi prende, mi gira e mi fa sedere sul tavolo, continua a baciarmi il collo, ma il mio basso ventre chiede di più , voglio sentirlo mio.
Quando prende a toccarmi le gambe , sussulto di piacere.
Ormai sono persa, lo guardo negli occhi, vedo eccitazione , possessività , Amore? Ma forse e solo una mia impressione, ma basta a non farmi fermare, lo attiro sulle mie labbra e faccio scontrare le nostre lingue.
Porto le mie mani dietro ai suoi capelli.
Mi lascia alzargli la maglietta e comincio, senza mai smettere di baciarlo, a massaggiargli gli addominali.
Lui mi lascia fare, poi prende a massaggiarmi il seno lo lascio fare, mi lascio sopraffare dal piacere.
Quando poi mi prende in braccio,senza mai smettere di baciarmi, saliamo in camera di Isa.
D’improvviso sento il soffice del materasso sotto la schiena, mi toglie l’unico indumento che avevo indosso una lunga maglietta dei LOST.

Comica ad accarezzarmi la pancia, traccia con la sua lingua il contorno delle mie labbra.

Passa le mani dietro la mia schiena e mi sgancia il reggiseno,poi  sussurra rosa ed eccitato.

-ti voglio …-  e poi comincia avidamente  a leccarmi il seno.

I miei gemiti di piacere aumentano.

Mi sto abbandonando a lui, anche dopo tutto quello che mi ha fatto, anche se faccio del male alla mia amica, io mi sto abbandonando a lui, perché lo voglio anche io.

-Ale . . . – sussura ancora un volta eccitato.

- hmmm..- riesco a mugolare mentre continua a baciarmi e a d esplorare tutto il mio corpo.

- mi vuoi? Vuoi sentirmi dentro di te?- d’un tratto la realta dei fatti mi è davanti, detta così non ci avevo ancora pensato, adesso mi accorgo di ciò che sto facendo, persa tra il piacere.

Ma non riesco a fare in tempo per scostarlo , che la porta si apre.

Isa ci fissa confusa , beh anche io avrei la sua faccia se la vedessi praticamente  stesa sul mio letto con solo uno slip e tutta nuda, e non solo, poi con mio cugino sopra in boxer. Beh si avrei la sua faccia. Lo scosto violentemente, mettendomi le mani sul seno per coprirmi. Isa mi butta un sua maglietta e la indosso, vedo Ema sghignazzare ed uscire dalla camera per andare in bagno.

Non riesco a guardare Isa sono imbarazzatissima.

D’improvviso sento una grande risata farsi eco nella stanza.

-Dio Ale scusa, non volevo interrompervi- sghignazza sotto i baffi- vedo che avete fatto pace – ride piegandosi in due.

- ma Isa sei scema o cosa?- dio che vergogna.

 

Isa mi aveva convinto a raccontargli come eravamo finiti sul letto mezzi nudi,alla fine aveva deciso che voleva parlare con tutti e due a pranzo,poi era uscita a comprare certa roba fa femmine.

Eravamo rimasti nuovamente soli, non sapevo cosa dire, eravamo seduti entrambi sul divano con lo sguardo abbassato senza fiatare,poi il suono di un cellulare, quello di ema, si alza e prende il cellulare dal comodino.

Lo vedo sorridere, chissà con chi starà parlando , poi sento solo un ultima parola prima che il mio cuore possa zittirsi.

-Si, ciao AMORE-sottolinea l’ultima parola guardandomi di sottecchi.

Posa il cellulare e continua a fissarmi , mi da leggermente fastidio, ma forse  è più per quello che gli ho sentito dire .

-perché mi fissi?- sbotto acida

- non posso fissarti?- ribatte secco

-penso che dovresti fissare la tua ragazza e non me – sputo secca guardandolo,” ma cosa mi salta in mente, gioco con il fuoco” penso

-prima , quando eravamo sul letto non la pensavi cosi – mi sorride malizioso

- momento di sbandamento- ribatto leggermente infastidita

-davvero?- domanda dolcemente finto

Annuisco,poi mi scorgo verso di lui per prendere il telecomando, ma lui mi ferma e mi porta sopra di lui.

-facciamo una scommessa . . .- lo guardo confusa, cosa starà architettando quel suo cervello bacato,continuo a fissarlo senza rispondere,poi senza muovermi ,continua a parlare- io adesso ti bacio, se veramente non provi nulla per me , non risponderai al bacio e quindi non proverai niente,ma se invece risponderai , farai quello che dico io per 2 settimane!-dice divertito e con un ghigno malizioso.

 - ma cosa dici? Che scommessa stupida!- sbotto  inacidita, mettendomi a sedere sulle sue gambe a braccia incrociate.

-cos’è bimba hai paura?-si alza anche lui , ci troviamo ad un palmo di distanza, ci guardiamo negli occhi, mi sta lanciando una sfida e le sfide sono la mia passione e poi infondo , cosa sarà un altro bacio? Non ho nulla da perdere.

- va bene , ma se vinco io tu farai quello che ti dico io!- mi guarda sconvolto non si aspettava che accettassi, lo guardo sorridendo vittoriosa.

 

Rimaniamo così nessuno dei due prende l’iniziativa,anche se non sarebbe la prima volta.

-va bene – dice secco, si avvicina lentamente, mi guarda negli occhi poi piano sussurra- non chiudere gli occhi, altrimenti potresti perderti- malizioso.

Gli tiro un debole schiaffetto sulla spalla, quando sento le sue labbra sulle mie sussulto, quel contatto e così dolce e bello, melodioso oserei dire, mi sto lasciando andare, mi scordo della scommessa e rispondo a quel bacio come non mai, porto le mie mani dietro ai suoi capelli, la sua lingua così dolce sa di pesca.

 

Poi piano si scosta guardandomi soddisfatto negli occhi, cavolacci la scommessa!!! " brutto bastardo " penso.. sembrava cosi reale che mi sono lasciata andare, si siede soddisfatto e mi guarda.

-ti avevo detto di non chiudere gli occhi- sorride malizioso sfiorandomi un braccio-Bene tesoro ricordati che per due settimane devi fare quello che dico- ghigna malefico.

Suonano alla porta poi sussurra- hai dato la tua parola – mi fa l’occhiolino e va ad aprire.

Mi scorgo dalla porta e vedo Jam e Antonio che ci sorridono, " ci mancavano solo loro adesso” penso,poi scorgo anche Isa che mi guarda come per dire " scusa” le sorride e faccio un cenno come per dire non fa nulla.

-mangiano con noi- dice Isa avvicinandosi- credo che voi due dobbiate vestirvi però-sogghigna la malefica della mia amica, poi Jam mi corre incontro e mia abbraccia.

- Cazzo di amica ciao, mi sei mancata anche se non so perché è tanto che non stiamo insieme- le sorrido stringendola , mi sento così in colpa.

Perché gli sto facendo questo? Perché mi sto facendo questo?

 

Io ed Ema saliamo su in camera di Isa e cominciamo a cambiarci, non mi preoccupo che possa vedermi in intimo, infondo poco fa mi ha vista anche senza quindi.

Lo scopro fissarmi, gli lancio un occhiataccia e si gira, d’improvviso si apre la porta, Antonio ci fissa.

Io sono ancora in intimo , mentre stavo indossando i pantaloncini, mentre ema doveva ancora mettere la maglia ed il pantalone . Ci fissa,poi Ema si arrabbia- la smetti di fissarla? Un po’ di contegno!- sbotta infuriato-a ricordati che dopo dobbiamo parlare!- poi chiude la porta e mi butta addosso la mia maglia.

-non devi baciarlo tutto il giorno- non capivo a cosa si riferiva?

- ti ricordi che devi fare ciò che voglio bene cominci da adesso, e mettimi i pantaloni e la maglia mi annoio!- mi riprende ghignando.

Coosa?

-Ma chi ti credi di essere?- sbotto infuriata- non sono la tua serva-

Si avvicina lentamente- ed invece si –soffia sul mio viso- per ben due settimane – sogghigna soddisfatto.

In che casino mi sono andata a cacciare?

Mi da i suoi pantaloni e mi fa segno di farglieli indossare. Assicuratami che la porta sia ben chiusa, mi inginocchio e glieli inizio ad infilare,” dio mi sento così umiliata” penso.

Glieli alzo,fino ad arrivare alla sua " protuberanza " mi incanto Dio deve essere davvero .. ma i miei pensieri non molto casti vengono interrotti dalla sua voce.

-allora? Vuoi chiudere la cerniera?- ride malizioso.

-si…- riesco a sussurrare.

La mia mano si ferma lì sul suo " monte” e lo fisso , lui mi fissa, poi mette la sua mano sulla mia. E sorride con quel sorriso splendido ma pieno di malizia.

La porta si apre, uffa credevo di averla chiusa,non faccio in tempo ad alzarmi che Jam ci guarda e corre via.

 

NOTE FINALI:

 

CIAO RAGAZZE… HO AGGIORNATO PRIMA PERCHE’ IERI HO AVUTO L’ISPIRAZIONE SPERO VI PIACCIA QUESTO CAPITOLO PERCHE’ A ME E’ PIACIUTO TANTO VOLEVO RINGRAZIARE TUTTE/I QUELLE/I CHE MI TENGONO TRA I PREFERITI , QUELLI DA RICORDARE E TRA LE STORIE SEGUITE GRAZIE VI ADORO :D ORA RISPONDO ALLE RECENSIONI… SPERO RECENSIATE ANCHE QUESTO CAPITOLO :D

 

isulobello: Tesoro, si Jam è un po’ intontita :D

 Bella_kristen : Ciao cara, grazie per i complimenti :D  anche questo è un po' più lungo spero ti piaccia :D

 

 LaIKa_XD: sono contenta che ti piaccia tanto :) più in là le cose saranno ancora più complicate ma non vi voglio anticipare niente :D

 

CONTINUATE A SEGUIRE…VI ADORO E ANCORA GRAZIE :D SIETE VOI CHE MI FATE ANDARE AVANTI A SCRIVERE :D

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Capitolo 12
*** perchè mi fai questo? ***


Per un'interminabile istante non riuscii a capire quello che stava succedendo.. Io Ema Jam Antonio Isa.. troppi pensieri e troppe emozioni nello stesso momento.
Vedo Ema che mi toglieva le mani dal suo jeans e senza salutarmi ma solo guardandomi negli occhi riesce a parlarmi e io avevo capito che anche lui per la prima volta si trovava in difficoltà.. corse via. In tanto tra quei rumori, forse solo frutto della mia immaginazione,i passi di Antonio che mi vede a terra, in lacrime,cerca di capire,ma niente nel suo sguardo il vuoto.
Poi riesco a realizzare che anche Isa ripeteva il mio nome insistentemente,di scatto mi alzo
e corro via, ma Isa mi blocca.
-Ale ma cosa stai combinando?- mi dice confusa , ma io la strattono e corro via.

Non sapendo dove andare mi rifugio in casa, dove trovo l’unica cosa con cui sfogarmi:il mio diario. Tra la penna, lacrime e foglie e una musica leggera di sottofondo mi addormento.

Stranamente mia mamma questa volta non interrompe i miei sogni,anche se avrei preferito.
Come ogni volta che chiudo gli occhi e mi addormento faccio sempre lo stesso sogno, anche se ora sembra più vivido del solito,sento che potrebbe avverarsi.

E’ mattina ma fortunatamente oggi non si va a scuola. Il mio primo pensiero è Jam, cerco di contattarla ma il telefono di casa è staccato, e il cellulare spento, le ho mandato tantissime mail ma non risponde a nessuna.Credo che dovrò farmi avanti io. Mi vesto e scendo in cucina dove trovo mia mamma con mio padre.
-ehi tesoro, non fai colazione- dice guardandomi dall’alto al basso, le passo accanto sorridendola sorrido papà.
-no grazie- le schiocco un bacio sulla guancia e corro fuori.
Comincio a camminare verso casa di Jam, penso a cosa dirle, potrei dirle che è tutto un malinteso, che non stavo per fare quello che lei pensava stessi per fare.Menomale che i suoi genitori sono dai nonni questo week end, così se voleranno oggetti o urla loro non saranno partecipi di questa disgrazia " dio come sono teatrale " penso tra me e me ridacchiando.Eccomi arrivata, bene,vorrei scappare " che codarda che sono” penso, ci sono cose peggiori nella vita : come essermi innamorata di mio cugino. Prendo coraggio e busso. Eccola mi compare davanti la mia amica, quella che come Isa c’è stata sempre, che mi ha aiutata quando stavo male, che mi ha ospitato dopo una sbornia, che mi ha mantenuto i capelli quando vomitavo, e io schifosa che sono le sto facendo questo, non posso credere a me stessa quanto mi faccio schifo. Mi sorride? – Ehi amica, ti ho provata a chiamare a casa ma mi avevano detto che eri uscita- sono confusa, che succede? Quando apro bocca per chiederglielo mi blocca-Senti- dice abbassando lo sguardo quasi imbarazzata-volevo scusarmi, per essere scappa via di corsa così e che… si insomma, avevo pensato male, ma poi Ema mi ha spiegato tutto- sorride radiosa, ma che avrà da sorridere tanto, ma cosa le avrà detto quel bugiardo di mio cugino?- tutto cosa?- le chiedo confusa e anche un po' allarmata-che gli si era bloccata la zip e lo stavi aiutando- risponde semplicemente, ancora sorridendo come un ebete.Poi mi fa cenno di entrare , visto che ero rimasta tutto il tempo sulla porta, la guardo e noto che è in accappatoio, si solito non le piace fare la doccia la mattina, dice che la risveglia troppo dai suoi sogni, non capisco.

La guardo e la sorrido, è il minimo che possa fare, sento una voce provenire dalla sua camera.

-Amore, ma chi è?-Ema? Ma lui, cosa? Lui, Jam non ci posso credere, la guardo confusa.

-Ema è qui?- le chiedo agitata, le mi sorride ancora una volta,dandomi sui nervi in quell’istante.

-Io e Ema l’abbiamo fatto- dice in un gridolino rispondendo alla mia domanda, che basta a farmi fermare i battiti del mio povero cuore, perché fa cosi male? Mi sento morire solo il fatto che Jam l’abbia avuto, l’abbia potuto toccare, sfiorare, ammirare, mi fa venire voglia di strangolarla con le mie fragili e piccole manine, mi abbraccia tutta sorridente. Poi lo vedo lì a petto nudo, sulle scale che mi guarda sorpreso, dispiaciuto. Mi stacco da Jam e riesco a sussurrargli un debole – Ciao- abbassando lo sguardo, per poco non mi viene da piangere lo guardo.

Anche lui mi sussurra un –Ehi- guardo Jam e sorrido falsamente, mi sento così debole in questo momento- amica dovresti vedere il telefono penso sia fuori posto-accenno ancora il mio sorriso falso, per smorzare la tensione-vado a casa beh divertiti- ammicco guardando Ema. Non mi lascia il tempo di aprire la porta che mi ferma, non guardandomi negli occhi, menomale , altrimenti sarei scoppiata a piangere.

-aspetta vengo con te a casa- Jam lo guarda contrariata- Amore- le sussura dolcemente accarezzandole una guancia, non può essere vero, è cosi reale,  lui è innamorato di lei, che stupida che sono-Devo tornare a casa se no i miei si arrabbiano- le sorride, poi si mette la maglia, mentre io sono la ancora imbambolata da quella parola, le da un leggero bacio a fior di labbra e si avvicina alla porta-Allora vieni?- annuisco, saluto Jam con un gesto della mano. Mi trascino fuori dalla porta ancora incapace di fare nulla, tutta colpa del dolore, e salgo in macchina come un robot, sale anche lui, ma non mi degna di uno sguardo. Infastidita, addolorata, stanca, di quel silenzio glaciale accendo la radio della sua preziosissima Volvo. In quel momento alla radio trasmettono My immortal, "Bene , proprio perfetto” penso.

Le parole di quella canzone rispecchiano perfettamente il tutto.

Sono così stanca di stare qui
Soppressa da tutte le mie paure infantili
E se devi andartene
Vorrei che tu te ne andassi e basta
Perchè la tua presenta indugia qui
E non mi lascerà da sola

Già sono cosi stanca di tutte le mie paure, vorrei che se ne andasse, lasciandomi sola con il mio dolore.

 

Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare

 

Le ferite non guariranno, finché non sarà lui a risanarle, cosa che so non accadrà mai .La canzone finisce, come tutto ormai, e non riesco a non piangere, da troppi giorni ormai le lacrime scendono calde e soffici sulle mie pallide guancie. Un singhiozzo sfugge al mio controllo e lui lo sente.

Mi guarda ma io mi volto dall’altra parte del finestrino, sento il motore spegnersi, e sento lui girarsi verso di me. Perché mi fa questo?Lo sento sospirare- Ale, non possiamo continuare così, questa… cosa che c’è tra noi sta prendendo una brutta piega, quindi basta- le parole mi muoiono in gola, perché fa così male sentirselo dire?Avrei voluto dirgli no ti prego io, io TI AMO, ma non lo faccio, sento come se mi stesse lasciando.

Io volevo che finisse questa " COSA”, infondo lo volevo anche io, ma non credevo facesse così male. Rimette in moto verso casa e penso, penso che: non potrò più toccare le sue soffici labbra , perché tutto è finito, non potrò più toccarlo, perché tutto sarebbe frainteso non potrò più guardarlo negli occhi e non saprà mai che lo AMO.

 

Siamo arrivati fuori alla mia villa, nessuno dei due accenna a parlare, sono stanca di rimanere la dentro,volevo solo correre in camera e rimanerci per il resto della vita a piangere, piangere per lui per quello stupido che non lo meriterebbe per niente.

Prendo l’iniziativa e spingo la maniglia della macchina in giù ma non si apre.

Perfetto adesso dovrò chiedergli di aprirmi, ma io non voglio parlargli, e lui questo lo sa, quindi sbuffo e mi rilasso sul sediolino.

Sbuffa anche lui e si gira verso di me, mettendo le mani sul volante.

- Ti prego dì qualcosa, qualsiasi cosa ma non il silenzio!- Mi urla facendo rabbrividire. In risposta mi giro dall’altra parte del finestrino ad ammirare il lago, il meraviglioso lago blu, mi fa venire in mente gli occhi di Ema.

Inevitabilmente mi scende una lacrima, ancora, una lacrima per quel pezzo di stronzo deficiente, menomato … i miei pensieri vengono interrotti dalla presa forte di Ema sul mio braccio.

- E solo questo che sai fare? Piangere , piangere , sei solo una bambina che non sa affrontare i problemi, o meglio che non vuole, perché ha paura, solo viziata e stupida- mi urla con disprezzo aprendo la porta della macchina, lo guardo per un ultimo istante e poi mi scappa, gli tiro uno schiaffo.

- Tu! Tu non sai nulla di me! Io non sono una bambina! Io i problemi li affronto! Forse sei tu che non li affronti , che subito per sviare le cose e farti perdonare dalla tua amata ci sei andato a letto, la stessa mattina che stavi per farlo con me!- lo guardo arrabbiata, stanca, piangendo a dirotto, non riesco più a fermarmi- ma tanto per te sono tutte uguali se avessi una sorella ti faresti anche quella, o magari anche mia madre, mi fai proprio schifo, si schifo!- lo guardo con odio, poi sento una presa sul polso- Tu non scendi da questa macchina, finché non mi avrai chiesto scusa per tutte queste porcherie che mi hai appena detto, viziatella del cazzo!- Mi alita in faccia, preso da una rabbia furiosa, richiude la porta della macchina e mette in moto.

-Fammi scendere stronzo!- gli grido strappandogli la camicia.

- brutta stronza, guarda che hai fatto pagherai anche per questo, adesso ti faccio vedere io!- forse ero stata troppo dura ma se lo meritava, si meritava tutto quello che gli avevo detto, parola più parola meno!

Si fermo sgommando vicino ad una casetta, che ora guardandola bene mi sembrava quella in cui andavamo in estate quando eravamo piccoli, ma sono confusa perché mi aveva portata qui quello stupido?

- Visto che mi devi due settimane di servizio, ti chiedo una cosa piccola, chiama tua madre e digli che dormiamo qua con gli amici- non mi guardò , ancora con le mani sul volante.

- E se io non volessi- lo sfidai guardandolo negli occhi.

- Bene in tal caso la chiamo io!- mi sorrise crudelmente, aprendo il suo cellulare e digitando i numeri di mia madre.

 

-Ciao ZIETTA…si sono Ema… si è con me … si grazie, senti io e Ale rimaniamo alla casa al mare con alcuni amici… si si non ti preoccupare baderò io a lei si … a domani zia si ciao- chiuse il telefono facendo schioccare la lingua sotto al palato e guardandomi-Bene, adesso entriamo-

 

Eravamo entrati in casa dopo ben mezzora, visto che io mi ero opposta, non volevo mi trattasse come una stupida, non volevo entrare in quella casa, avevo sentito bene quando prima aveva detto "brutta stronza, guarda che hai fatto pagherai anche per questo, adesso ti faccio vedere io” e chi sa quel sadico cosa aveva in mente. Ma lui con la sua forza era riuscita a buttarmi dentro casa e chiuderla a chiave.

Così ora mi ritrovavo sul divano con le braccia e le gambe incrociate in un broncio indecifrabile. Ero arrabbiata, delusa, ferita e chissà quanti e quali altri aggettivi potevano descrivere il mio stato d’animo.

Lui era lì che mi fissava.

Fece una cosa che non mi aspettavo, mi prese per i fianchi e mi fece adagiare sul divano.

-hai detto che ti faccio schifo vero, bambinetta dei miei stivali, però quando faccio così sono accettabile?- insinuò una mano tra il mio interno coscia, sfiorandomi gli slip, gesto che basto a farmi gemere.

-Allora? Rispondi ti faccio così schifo?- passo a baciarmi il collo, quello stronzo giocava verameente sporco. Ma nonostante tutto non riuscivo a staccarlo da me.

-Rispondi- soffio sul mio viso, guardavo le sue labbra, le bramavo, le desideravo.

-No- riuscì a sussurrare.

Sorrise soddisfatto  alzandosi da me per mettersi a sedere sul divano ed accendere la Tv. Lo guardai confusa, incredula , STRONZO mi venne solo da pensare.

Mi alzai dal divano e gli sussurrai- stronzo- acida e debole, ma lui lo sentì spense la TV e mi schiacciò sulla parete.

- continui bambinetta, ancora non la smetti ma allora lo vuoi tu? – sorrise maleficamente malizioso.

Insinuò una mano sotto la mia gonna abbassandomi gli slip,insinuandosi nella mia intimità e cominciando a baciarmi avidamente il collo, sentivo le lacrime farsi spazio veloci tra i miei occhi ma le trattenni volevo essere forte.

- Ema perché mi fai questo?- riuscì a sussurrare debolmente, speravo che si sarebbe commosso.

Uscì le dita dalla mia intimità e si stacco, mi guardo, incatenò i suoi occhi nei miei, occhi negli occhi, nei suoi leggevo rabbia, stanchezza, desiderio, paura, dolore, ma perché? Non so lui cosa leggesse nei miei, ma bastò a farlo staccare da me e andare a sedersi nuovamente sul divano a vedersi la TV ignorandomi nuovamente.

 

 

NOTE FINALI

 

Allora... volevo solo scusarmi per non aver aggiornato prima... scusate :D Faccio la faccia da angioletto =D

Comunque apparte tutto, volevo dirvi grazie davvero grazie a chi segue questa storia a chi piace, e a chi spreca il suo prezioso tempo a recensirla vi adoro, l'ho gia detto che vi adoro?

hihi che spiritosa che sono, vabbè bando alle ciance si scrive così? va bè passiamo alle recensioni =)

 

 Bella_kristen: w gli stronzi prima cosa xD poi sono contenta che ti sia piaciuta l'idea della scommessa :D spero ti piaccia anche questo Baci

 

isulobello : sempre la solita guarda xD Beh come vedi Jam è veramente tanto ingenua! E tu cara fai poco la spiritosa perchè potrei farti fare una brutta fine ( nella storia intendo) xD *Me perfida*

 

ever : si lo so che + stramba :D Sono contenta che ti intrighi, spero continuerai a leggerla :)

 

Masa: tesoro grazie, grazie, grazie =) Beh capisco perchè preferisci ANTONIO XD

 

LaIKa_XD: non vorrei mai lierarmi di te tesoro, si Ema è sempre il solito, come i soliti, Jam è un po ingenua ma dopo cambierà.

 

Grazie per tutti i complimenti, e ricordate voi siete FANTASTICHE!

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Capitolo 13
*** Ma Quanti Perchè? ***


CAPITOLO 13

Era sera, Ema mi aveva costretta a mangiare, anche se io per dispetto non volevo, mi aveva sequestrato il cellulare e l’aveva spento.
Adesso era nella doccia, mentre io ero appena uscita. Visto che non avevamo nulla da indossare, avevamo solo trovato due tute vecchie dei nostri papà. Mentre ero ancora in intimo, era uscito dalla doccia con solo un asciugamano in vita. Ero rimasta incantata da quella visione, tutto bagnato, che mi fissava, il calore che emanava la sua pelle, segno che si era fatto una doccia davvero molto calda!
Lo guardavo, incurante che potesse accorgersene, ma anche lui mi stava fissando.
Ci stavamo fissando tutti e due.
- bel completino- commentò ammiccando, alzando un sopracciglio. Cavolo ecco perché mi fissava, mi ero completamente dimenticata di essere in intimo. Mi sono proprio stufata, voleva giocare? Bene avremmo giocato.
Mi avvicinai lentamente, ancheggiando, in modo che dovesse sembrare sensuale.
- ti piace?- ammiccai maliziosa, mettendogli una mano sul petto ancora bagnato e caldo.
Deglutì per la sorpresa e mi sembrava che le sue guance stessero per colorarsi,ma quella sensazione sparì subito.
- tesoro non giocare con il fuoco, sei troppo piccoletta- io? Io piccoletta, non aveva ancora capito con chi aveva a che fare, feci scendere la mano fino ad arrivare al suo asciugamano, il suo sguardo per un momento si fece stupito ma subito lasciò spazio ad un sorriso malizioso.
- se credi che ti fermerò ti sbagli, per me puoi continuare- ammiccò guardandomi intensamente.
Non potevo tirarmi indietro non ora, avrei fatto la figura della sciocca e dell’immatura.

Dopo circa 2 minuti mi decisi, slacciai l’asciugamano, ero tremendamente imbarazzata il cuore batteva fortissimo credo che fra un po' avrei avuto un infarto, mi guardò ancora una volta,guardai la mia mano ancora sul suo petto ma non accennavo a guardare più giù era rimasto completamente nudo come un dio greco. Alzò un sopracciglio aspettando una mia reazione non sapevo cosa fare , il cuore mi batteva a mille e in più ero eccitata, si mi stavo eccitando e mi decisi feci scendere la mano più giù, quando mi resi conto di stare quasi toccando il suo " coso” non feci a tempo a contemplarlo perché.
-DIN DON- la porta? E chi è? Nessuno a parte i nostri sa che siamo qui!
Ema mi guardava, si girò si mise i boxer,la tuta, il tutto senza degnarmi di uno sguardo ne una parola per ciò che stavo per fare, mi vergognavo di me si mi vergognavo, si girò e andò ad aprire.
Misi anche io la tuta e corsi alla porta.

Indovina indovina chi mi trovo davanti?
Una sorridentissima Jam e un Antonio al quanto confuso. Ma un momento loro che cosa ne sapevano che noi eravamo qua?
Ema li fa accomodare, dopo ovviamente aver baciato appassionatamente la sua ragazza.
Saluto Antonio con un semplice bacio sulla guancia, sembra alquanto imbarazzato " che carino” penso.
Dopo svariati bacini e cuoricini di Ema e Jam mi decido ad interromperli.
- Ma come sapevate che eravamo qua?- chiedo un po’ infastidita.
- ho chiamato a casa tua e tua mamma mi ha detto che eravate qua, ma come mai siete qua?- chiede sorridente dando un bacio a fior di labbra a Ema.
- Questa bestia- dico indicando Ema- mi ha co…- ma lui mi fa un segno di assenso , segno che devo stare zitta " chissà cosa penserebbero” penso, meglio non dire la verità- mi ha convinto ha venire per vedere come stava la casa – sorrido falsamente, inviando uno sguardo omicida ad Ema.
-va bè, noi adesso andiamo in camera-dice alzando quel sopracciglio maledetto
- non ci disturbate- ammicca malizioso guardando le tette di Jam.
- ma certo, anche noi abbiamo da fare- commento voltandomi verso Antonio sorridendo.
Ema e Jam salgono in camera e rimaniamo solo io e Anto.
-Allora…- dico per smorzare la tensione, guardandolo dolcemente.
-Ale basta mentire adesso voglio la verità- mi guarda serio.
-Ma…ma di cosa stai parlando?- dico titubante , che abbia capito tutto?
-So che c’è qualcosa tra te ed Ema , puoi nasconderlo a Jam e forse anche a te stessa, ma non a me….-cerco di aprire la bocca per interromperlo ma non me lo permette – e non cercare di negare perché non ti crederei ugualmente- è serio? Bene devo inventarmi una scusa e in fretta.
-Guarda… non posso negare che Ema sia molto bello e che provo un attrazione FISICA- sottolineo bene la parola-ma oltre a questo ti assicuro che non c’è niente- lo guardo cercando di essere il più convincente possibile,
dopo interminabili secondi , sembrati ore si decide a dare un segno di vita.
-dimostratelo- mi guarda alzando un sopracciglio, ma fa sul serio?

- Scusa e in che modo vuoi che te lo dimostri?- domandai al quanto confusa, anche se la risposta ballottava nella mente.

-BACIAMI- sussurrò guardandomi serio-o allora dovrò pensare che tra te ed Ema ci sia qualcosa?- domandò alzando un sopracciglio, era forse una sfida?

-Ti ho già detto che tra me ed Ema non c’è assolutamente nulla- dissi guardandolo altrettanto seria e stizzita-Quindi non vedo cosa dovrei dimostrarti- abbassai lo sguardo inconsciamente.

Pesantemente, si avvicina e mette un dito sotto il mio mento, facendomi alzare il viso e facendomi così incontrare i suoi occhi scuri.

-Dimostrami che ci tieni un po' a me- mi guardava con quell’aria da cucciolo bastonato, come dirgli di no?Mi avvicino lentamente sfiorandogli il collo con una mano, freme sotto quella carezza. Allontana in un battito di ciglia la lontananza tra i nostri visi e si avventa sulle mie labbra con foga. Rispondo al bacio ma meccanicamente, senza " sentimento”. Intanto penso a quanto sia diverso baciare una persona che non sia Ema… Sto delirando, devo smetterla, devo andare avanti, forse Antonio mi aiuterà.

Quando ci stacchiamo entrambi affannati, mi accarezza dolcemente la guancia, le nostre fronti si toccano e mi sussurra un debole –Grazie…-

Un tossicchio dietro di noi ci fa sobbalzare.

-Bene se avete finito, io penso… - Ema ci guardava quasi Infuriato? Ma bloccai subito quello che stava per dire, per fare una delle mie solite battute.

-A… perché tu pensi?- mi piegai in due dalle risate per quella battuta un po' squallida, e forse anche non molto divertente.

-Vieni qui piccola… - ma non finì la frase che si avventò sul divano, facendo cadere di penso Antonio e cominciando a farmi il solletico.

-No …Ti .. prego Bas… ahahahah…ta Ema- Non riuscivo a smetterla , dalle risa mi mancava il respiro.

Vidi Antonio guardarci infastidito, non potevo comportarmi così con Ema.. basta, scostai violentemente Ema da me e mi diressi verso la cucina. Vidi affiorare un sorriso sul viso di Antonio e mi rilassai.

Dopo cena, decidemmo di vedere un film, Ema mi guardava in continuazione, forse per capire il gesto che avevo fatto poco fa.

Eravamo sul divano io malamente accoccolata ad Antonio e Jam praticamente buttata addosso ad Ema " La Odio!” cosa? Ma che penso non è vero. Antonio mi massaggiava la spalla dolcemente, mi girai e lo sorrisi, ma prima che potessi voltarmi mi baciò, per poi sussurrarmi- Ma allora stiamo insieme?- cosa dire? Chiodo scaccia chiodo? Lo userei solo.. perché io so di essere innamorata di quel decerebrato di Ema, ma forse farà bene a tutti.

-Si- sussurrai flebile e gli lasciai un bacio a fior di labbra.

-Just so you know this feelings taking control of me and I can't help it…- Cavolo il mio cell.

-Scusate è il mio torno subito..- dissi ,lanciando un occhiataccia ad Ema che continuava a guardarmi in cerca di una spiegazione, e lasciano un bacio ad Antonio.

-Pronto- Sussurrai, ero andata in cucina per non farmi sentire avendo visto chi fosse ad avermi telefonato-Isa…-

-Tu brutta… stro… ah non farmi dire parolacce, ma dove ti sei cacciata? Eh? Dove sei ora? Perché sei corsa via ?? sono stata in pensiero hai spento il cellulare!! Ho pensato di chiamare a casa, ma poi conoscendoti sapevo che non eri lì, Allora dove sei?? Eh dimmelo!!! Allora parla!- Era arrabbiata, poverina , la mia amica si era preoccupata.

- Isa io, scusa.. non ho scusanti , però ascoltami è tutto un casino ti giuro… beh niente allora adesso ti spiego tutto…-

 

-E allora mi ha sequestrato il telefono e lo ha spento e poi sono venuti Jam e Antonio…. Si e come ti dicevo … si-

 

Gli raccontai tutto per filo e per segno, ed Isa senza fiatare ascoltò.

- Ale… e adesso cosa pensi di fare? Insomma sei innamorata di lui e ora?- mi domandò preoccupata.

- Non lo so Isa.. so solo che lo Amo- gli dissi piano e debole.

-Di chi saresti innamorata?- Un voce da dietro alle mie spalle, chi può essere? Lui sempre lui Ema! E ora cosa gli dico?

-E tu che ci fai qui? E? vai via sto parlando al telefono!- sbottai, si avvicinò rapido e mi prese il telefono.

-Scusa Isa ma Ale adesso è impegnata … si … certo ti richiama, adesso non parli più al telefono!- ghignò.

-Ma come ti permetti dammi subito il mio cellulare, tu non hai nessun diritto di fare così!- sbiascicai, arrampicandomi per prendere il cellulare dalla sua mano.

-Così sei innamorata di quel.. quel non ho parole come dire " baccalà” di Antonio o di me?- ghignò, ma in quel ghignò suo solito non c’era nulla di ironico,mi guardava con quegli occhi blu che ora sembravano spenti, vuoti, cosa dirgli? Solo una cosa negare, negare fino alla morte e quindi mentire , mentire.

-Si e allora? E poi scusa a te che ti importa? E non chiamarlo ma più baccalà!-dichiarai inacidita, per colpa sua, solo colpa sua. Mi prese con violenza un braccio.

- Mi importa ok? E se voglio chiamarlo baccalà lo chiamerò baccalà e se vorrò chiamarlo pesce palla lo chiamerò pesce palla ok? A me non si danno degli ordini ragazzina stupida che non capisce niente, questo sei una ragazzina che non apre gli occhi- faceva paura, mi odiava, ero riuscita a farmi odiare anche dalla persona che amavo , dalla persona più stronza più odiosa e orgogliosa del mondo ma anche la più dolce la più bella e la più passionale.

- Cosa dovrei capire dimmelo!- gridai in preda ad una crisi di pianto, non riuscivo più a trattenermi e questo , basto per sorprendere Ema che subito si voltò dall’altra parte mettendosi di spalle.

-Si piangi, piangi, solo questo sai fare- sussurrò duro e cattivo. Mi ero dimenticata di aver urlato perché subito in cucina piombò un Antonio preoccupato sia dal mio urlo precedente che dalle mie lacrime.

-Che gli hai fatto?- sussurrò debole e preoccupato.

-Gli ho detto la verità- sorrise Ema amaramente e uscì dalla cucina.

Mi buttai a terra al mobile con la testa tra le mani, perché? Perché continuava a trattarmi così? Perché lo amavo? Perché ero così debole? Tanti troppi perché. Antonio si avvicinò e mi abbracciò.

-Ale che è successo?- sussurrò dolcemente accarezzandomi i capelli, alzai il viso e vidi il suo sguardo preoccupato.

- Niente abbiamo discusso, e mi ha trattato male, ma forse me lo merito- sorrisi debole dandogli un bacio sul collo.

Quando rientrai in salotto, volevo morire, trovai Ema e Jam quasi mezzi nudi sul pavimento, Ema la baciava con foga e con rabbia quasi con violenza e Jam ansimava, il mio primo istinto fu di fuggire in camera e chiudermi dentro a piangere, ma mi ero ripromessa di non piangere più per quell’essere.

Così mi feci forza e tossì. Jam mi guardava dispiaciuta, ma Ema non accennava a finire di baciarle il collo, incurante che ci fossi anche io, perché si , si era accorto della mia presenza.

- Senti Jam.. volevo chiederti se stasera volevi dormire con me… vorrei parlare un po’, è tanto che non stiamo insieme- sorrisi debole abbassando lo sguardo che subito si riempi di lacrime che cercai subito di ricacciare dentro.

-Ehmm… oh Ema dai aspetta… Si Ale… hihi .. Mi farebbe piacere- sorrise radiosa, e poi si dedicò ad Ema, che continuava a massaggiarle il fianco e a baciarle il collo guardandomi… perché? Perché faceva così male? Perché mi faceva questo? Ancora tanti troppi perché.

Dopo aver fatto un lungo e rilassante bagno io e Jam ci chiudemmo dentro la camera, visto che non volevamo essere sentite dai nostri " ragazzi” credo che anche loro avessero delle cose da dirsi.

-Allora…- cominciai sorridendole il più vero possibile- come va con Ema?- fu la prima cosa che mi venne in mente.

Sorrise- Beh va bene… anche se…- finì lasciando in sospeso la frase, ma la ripresi subito.

-Anche se?- la incoraggia, volevo sapere, volevo sapere tutto.

-Anche se, a un po’ la testa da un'altra parte, sembra distratto- disse sbuffando e buttandosi sul letto.

-Capisco….- sussurrai.

-E a te? Con Antonio?- mi chiese guizzante.

-Tutto bene, oggi mi ha chiesto se stavamo insieme ed io gli ho risposto di si, sai mi serve proprio una distrazione per dimenticare quello stronzo- dissi quasi non pensando a quello che dicevo, mi ero completamente dimenticata di star parlando con Jam.

-Ah pensi ancora a Giovanni?- mi chiese sorpresa.

-Si… Si certo Giovanni – risposi di getto, quando sono stupida!

-Senti Ale … che ne dici di inviarci i memo? Come facevamo sempre ?- sorrise dolce " come sempre” la mia amica…. La stavo stradendo, come potevo fare una cosa così? Non avevo proprio voglia di giocare con i memo , però l’ha accontentai.

-Certo…- ma un momento il telefono ce l’ha Ema! Adesso dovrò incontrarlo dinuovo " che nervi”-Lo vado a prendere l’ho lasciato giù- sorrisi dandole un bacio sulla guancia a cui lei rispose con un abbraccio-faccio presto-

 

Ema e Antonio avevano deciso di dormire separati Ema in salotto, perché c’era la TV più grande e Antonio nella vecchia camera dei genitori di Ema, dicevano che dormire insieme era cosa da lesbiche e Gay ( tra maschi si intende) , io e Jam eravamo scoppiate a ridere a quella supposizione, ma loro non demordevano,  perlomeno non avrei dovuto affrontare anche Antonio.

Scesi lentamente senza fare rumore, trovandolo spaparanzato sul divano a giocare alla play, mi avvicinai cauta e mi misi davanti alla TV.

-Dammi il mio telefono!- decisa e dura.

- Certo ragazzina, e tu credi che io ti dia qualcosa che è in mio possesso senza avere niente in cambio? Beh ti sbagli di grosso- giocava stava giocando ancora!

-Non ho voglia di giocare " Ragazzino” quindi dammi il mio cell!- dissi acida, spense la play e si sedette.

- Non sto giocando, ancora lo devi capire?- disse amareggiato, ma in che senso? Quella frase sembrava avere un altro senso. Immersa nei miei pensieri, non mi accorsi che aveva poggiato le sue mani sui miei fianchi, quella carezza mi scosse e mi fece rabbrividire, possibile che il suo solo tocco mi possa fare questo?Si alzò portandosi in piedi davanti a me, dovetti alzare lo sguardo per poter scorgere i suoi occhi blu.

-Che cosa vuoi Ema- mi decisi, volevo solo il mio cellulare per poter giocare con la mia amica, nulla di più, non potevo deluderla anche in questo.

-Voglio un bacio!- deciso e coinciso lo aveva detto senza peli sulla lingua, ma perché? Mi sono stancata di questo gioco.

-No! Il bacio te lo fai dare dalla tua ragazza e adesso lasciami e smettila- dissi cercando di uscire dalla sua presa, ma finimmo per cadere entrambi sul divano. Lui su di me.

-Io lo voglio da te- sussurrò a pochi centimetri dal mio viso. In quel momento avrei voluto chiedergli il perché, ma i perché mi stavano frantumando il cervello che chiedeva solo un po’ di pace, quello che serviva anche a me. Lo accontentai feci accostare le mie labbra alle sue, e subito combaciarono, approfondì il bacio involontariamente schiudendo le labbra e facendo incontrare la mia lingua e la sua. Le lingue si sfidavano, danzavano, combattevano,proprio come me ed Ema, il bacio da dolce si fece intenso ed appassionato sempre di più.

-Ale… ti voglio- sussurrò ancora sulle mie labbra, non volevo sentirglielo dire, perché questo faceva accrescere in me il desiderio che anche io avevo di  lui.. ma ero sicura che per lui sarebbe stato solo sesso e non AMORE. Così inconsciamente sussurrai a mia volta.

-Anche io…-

 

NOTE FINALI.

Allora… *ME VERGOGNATA* xD sono in ritardo lo so e che in questi giorni avevo perso un po’ l’ispirazione, spero mi perdoniate ma come notate il capitolo è un po' più lungo del solito, comunque volevo ringraziarvi ancora perché come dico sempre siete TUTTE e ripeto TUTTE fantastiche.

Passiamo alle risposte delle recensioni.

 GlamourGirlx3: tesoro ma che fine avevi fatto xD mi mancavano le tue recensioni :)

 LaIKa_XD: Grazie sei davvero gentilissima, sono contenta di trasmetterti quello che scrivo : )

 valli: Non preoccuparti ti perdono :D

 sassybaby: tesoro volevo ringraziarti, perché sprechi sempre un sacco del tuo tempo prezioso a commentare la storia, e mi fai capire che ti interessa Grazie :D

 Masa: Grazie per i complimenti

 Rosella: Sono contenta che ti sia piaciuta, comunque le dinamiche del personaggio non sono ancora ben definite, secondo il mio punto di vista perché comunque scrivo la situazione come se mi trovassi lì e quindi vivo il momento.

 isulobello: Non ho parole xD

Bella_kristen: Cara ciao sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo , e spero che ti piaccia anche questo :D

jaansdmrienae: Sono contenta che ti piacciano i miei intrighi!

VOLEVO SOLO RINGRAZIARVI TUTTE QUANTE SEMPRE E COMUNQUE, E SPERO CONTINUIATE A SEGUIRE, VOLEVO DIRVI CHE SERVONO I VOSTRI CONSIGLI E TANTO, PERCHE’ MI AIUTANO A CAPIRE, ANCORA GRAZIE DI' TUTTO E SCUSATE PER IL RITARDO BACI Derry

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Capitolo 14
*** io ti... ***


-Anche io…- non sapevo più cosa stavo dicendo, era passato a baciarmi il collo, mordicchiandomelo e lasciando scie incandescenti, non ero più padrona del mio corpo, e non volevo esserlo,volevo lasciarmi andare almeno per una volta, una sola volta e poi mi basterà, lo giuro a me stessa.
- Ale , vieni, ci scoprono se restiamo qui- mi alzò di peso senza smettere di baciarmi, non dicevo niente, perché temevo di dire cose sbagliate insensate, stupide, mi lasciai trasportare fino a quella che credo fosse la dependance della casa, quella dove giocavamo da bambini,mi stese sul letto e riprese a baciarmi, piano , mi alzò dal letto per sfilarmi la maglietta ed io lo lasciai fare, poi io gli sfilai la sua, poi passammo ai pantaloni di tuta. Ero completamente in intimo davanti a lui, quasi nuda, e non mi vergognavo, forse anche perché non era la prima volta che mi vedeva mezza nuda. Mentre continuava a baciarmi il collo ansimavo come una "squillo” , ma non mi importava, poi si bloccò.
-Voglio … - Ansimava gemeva, cosa che mi fece salire altrettanto i brividi - voglio che tu mi dica che lo vuoi - mi guardava intensamente negli occhi, quegli occhi magnifici e blu come la notte e non più spenti –dimmi che vuoi fare l’amore con me che vuoi sentirmi- aveva davvero detto fare l’amore ?Lui voleva fare L’AMORE e non sesso… ero sconvolta, felice, sorpresa e tutto ciò basto a farmi rispondere.
-Si, ti voglio voglio sentirti, voglio amarti per questa notte- sussurrai roca ed eccitata.
-Solo per questa notte… - Ansimò ancora.
-Solo per questa notte … - ripetei avventandomi sulle sue labbra, con una mossa mi alzò per i fianchi, per sfilarmi il reggiseno, poi mi distese nuovamente, passando a baciarmi il collo, scendendo sempre più giù fino ad incontrare i miei seni che subito cominciò a riempire di baci, poi soffermatosi per un po’ facendomi gemere in un modo "estremo” passò a baciarmi la pancia, fino ad arrivare alla mia intimità, mi guardò come per chiedere un consenso da parte mia, annui un po' imbarazzata.
Certo che era veramente dolce, non immaginavo che fosse così, infondo non credo che con le ragazze con cui va a letto usi questa dolcezza, ma forse perché con loro ci fa del sesso , del semplice sesso, e invece con me sta facendo L’AMORE, ma non devo illudermi sarà solo per questa notte e nulla più. Quando prese a " dedicarsi” alla mia intimità mi fece gemere in un modo non umanamente possibile. Poi risalì verso di me e mi lascio un bacio sulle labbra dolce. Io non parlavo non dicevo nulla, perché l’unica cosa che volevo dire in quel momento era TI AMO, e non sarebbe stato opportuno. Si tolse i boxer e alla fine entrò in me. Una sensazione indescrivibile, che mai avrei voluto smettere di sentire. Quella notte ci amammo, o meglio io amai lui alla follia, passione amore odio rabbia erano uniti in unica sensazione straordinaria, che avrei voluto sentire sempre, non era sesso era AMORE. Sai quando stai vivendo un sogno bellissimo e ti arriva quella luce fastidiosa negli occhi che ti costringe a svegliarti.. avevo sognato una cosa bellissima io e Ema ci eravamo amati , non volevo svegliarmi e cogliere la realtà che tutto ciò fosse non era accaduto. Mi rigiro nel letto in cerca di qualcosa che mi dica che tutto ciò non è stato solo un sogno. Poi lo trovo , lui è qui affianco a me che dorme sembra un angelo , ha le guance arrossate e la bocca gonfia , i capelli tutti arruffati , a torso nudo. Ma alloranon è stato solo un sogno , io e Ema stanotte ci siamo amati davvero. Ma che ore sono? Il sole non è ancora sorto del tutto saranno appena le 6.00 come in un flashback mi ritornano in mente alcune parti di ieri notte.

-solo per questa notte-

-solo per questa notte...- 

Il sogno è svanito! Per Ema è stato solo ieri notte , forse dovrei alzarmi , magari fargli credere che tutto ciò non è accaduto. Ho sbagliato tutto, come ho potuto fare una cosa del genere? A me , Jà , Anto.. sono una persona orribile , ho bisogno di parlarne con isa. Cerco di alzermi dal letto senza fare rumore,ma il cigolìo del letto mi tradisce . Si muove e mugola:

-dove vai?- mormora con la voce ancora impasta dal sonno.

-vado via- sussurro, -Jam e Anto saranno preoccupati- mi tira su di lui facendo scontrare i nostri corpi.

-beh se stiamo altri 5 minuti qui non cambierà nulla e poi come vedi è l'alba quindi è presto- ,sussurra poco prima di avventarsi sulle mie labbra , mi abbraccia facendomi rotolare , si stende sopra di me baciandomi con foga; le sensazioni che provo a quel semplice tocco dovrebbero essere dichiarate illegali!!

Poi si ferma e mi guarda con quegli occhi bellissimi

-come faccio a non amarti?- .

Avrei tanto voluto dirglielo , gridare che lo amavo e che mai mi sarebbe bastata una sola notte con lui. Volevo provarci.

-Ema io ti....-

NOTE FINALI:

volevo ringraziarvi per tutte le recensioni e purtroppo non posso rispondere perchè sono in vacanza scusate se è corto baci derry

PS:ringraziate le mia amica jasmine che l'ha pubblicato! un bacio ^_^

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Capitolo 15
*** Soluzioni e Spiegazioni ***


-Ti … - no, non potevo dirglielo o almeno non ora, non in quella circostanza, avrebbe riso di me, prendendola come una spassosa barzelletta, quindi decisi di chiudere ancora quei sentimenti che scalciavano per uscire e farsi udire.

-Ti ?- chiese curioso.

-Ti volevo dire che … - lo scostai da me mettendomi seduta sul letto – che.. come tu ben sai , è stato solo per questa notte e non dobbiamo dimenticarlo, uno stupido grande sbaglio, che non si ripeterà … - non so con quale forza feci uscirmi quelle dolorose parole dalla bocca, ma lo feci. Mi guardava con uno sguardo addolorato , confuso , dispiaciuto , come se le mie parole avessero segnato la sua morte, solo un altro mio stupido, insensato presentimento. Si alzò anche lui dal materasso e si mise in piedi, voltandomi le spalle.

-Certo che lo so, non l’ho mica dimenticato- rispose con voce fredda, il suo tono era indecifrabile. Mi facevano soffrire le sue parole, ma mi rendevo conto che era anche colpa mia. Mi alzai dal letto in cerca delle mie cose e corsi in bagno chiudendomi dentro. Mi accasciai atterra alla porta. Sentivo le lacrime fare capolinea sul mio viso, avrei voluto trattenerle, perché non si piange per i proprio sbagli … avevo rovinato ancora una volta tutto. Ma infondo a lui non importava nulla di me, ero tanto confusa. Dopo una buona mezzora mi decisi ad alzarmi da terra, la schiena mi doleva fortemente, forse per la posizione in cui mi ero messa davanti alla porta. Il bagno della dependance era abbastanza grande, aveva una doccia, cosa che mi sarebbe servita subito. Aprì l’acqua e chiusi gli occhi, volevo solo liberarmi da tutti i pensieri per un po’ di tempo, lasciare questa povera mente libera dalle mie torture … e poi cosa più importante trovare una soluzione e delle spiegazioni. Trovare soluzione e spiegazione voleva dire martellare ancora di pensieri la mia mente, quindi la prima cosa, cioè, liberare la mente non si poteva fare.

Soluzione numero uno: suicidarsi!... No il mio istinto di sopravvivenza non me lo permetterebbe , quindi pensiamo a qualche altra cosa!

Soluzione numero due: scappare lasciando un biglietto dicendo di essere andata in Congo quando invece mi nasconderò in un Hotel! … no non sarebbe credibile, in men che non si dica i miei mi scoprirebbero. Quindi no.

Soluzione numero tre ed ultima: Andare via per un po’ , via da tutti. Forse questa idea non è male, o meglio è quella più attendibile. Va bene ora passiamo alle spiegazioni.

Cosa dire a Jam e Anto del fatto che io e Ema siamo spariti misteriosamente?

Spiegazione numero uno: gli UFO ci hanno rapiti! Si! No.. per nulla attendibile.

Spiegazione numero due: I nostri genitori ci hanno chiamato nella notte dicendoci di aver fatto un incidente! Hmm , potrebbero aver chiamato a casa e aver chiesto di noi quindi NO. Devo spremermi di più.

Isa avrebbe trovato una soluzione in un milli secondo!Ma certo! Isa!

Mi affrettai ad uscire dalla doccia, quasi scivolando per parecchie volte, mi avvolsi in un asciugamano. Mi fermai davanti alla porta. E’ ancora qui? Sarà sicuramente andato via. E se fosse ancora qui? E se fosse, E se non fosse, basta con tutte queste pippe mentali. Aprì la porta di scatto. Davanti a me il deserto il nulla, certo c’era il letto, l’armadio, il comodino, il tappeto, le lenzuola ancora scompigliate, ma lui? Lui non c’era ovviamente, come si dice in questi casi? Boh non lo so, forse: codardo? Stronzo? Figlio di una buona donna?Bastardo? Insensibile? Beh io direi tutte queste cose in una "Ema "… Prima che il dolore si iniettasse ancora nelle mie vene mi scossi. Cercai il cellulare ovunque, poi lo trovai sotto il letto. 43 chiamate perse da Jam,76 da Anto, 13 da mamma " figurati se se ne importava più di tanto” 145 Isa. Cavolo, devono essere preoccupati, a parte mamma.

Composi velocemente il numero di Isa.

Uno squillo e tho* subito rispose.

- TUUUUUUUUUUUUUUUUU, dove sei finita? Non ho chiuso occhio tutta la notte dalle 2 di mattina capisci? Sono in piedi dalle due di mattina! Bevendo litri e litri di caffè l’ansia ormai e parte di me , siamo amiche strette!- urlava, quasi la sentì singhiozzare, poverina doveva essersi preoccupata davvero tanto-Dimmi subito dove sei!- Urlò ancora una volta.

-Senti Isa, posso venire da te?- sussurrai roca.

-Non è che puoi tu devi, e a proposito con tua mamma ho risolto io, le ho detto che eri corsa da me insieme ad Ema perché mi ero sentita male- Menomale ma non era questo che mi preoccupava,volevo sapere di Jam e Anto.

-Grazie sei unica! Ma.. volevo sapere se per caso ti hanno chiamato … - mi interruppe subito, conoscendomi sapeva già di chi stavo parlando.

 

-Se vuoi sapere se hanno chiamato anche Jam e Anto, si hanno chiamato e ho dato anche a loro la stessa spiegazione, Jam ha insistito che voleva venire anche lei, voleva starmi vicina,ma le ho detto che troppa gente intorno mi avrebbe soffocata, quindi le ho consigliato di rimanere lì, poi stamattina mi ha richiamata e le ho detto che stavate dormendo- Sospirai di sollievo a quelle parole, menomale.

-Grazie Isa, adesso mi preparo e arrivo subito- le dissi dolcemente, rispose con un " Si muoviti o ti ammazzo” e attaccò.

Ema. Il mio primo e unico pensiero, lui non sapeva nulla delle " Spiegazioni” di Isa. Dovevo avvisarlo.

Cercai di chiamarlo , ma invano, il telefono squillava, ma lui non accennava a rispondere.

Provai un ultima volta, ma lo aveva spento … al primo impatto restai male, non voleva sentirmi, e aveva ragione dopo quello che gli avevo detto. Alla fine optai per un messaggio in segreteria.

Mentre uscivo dalla dependance mi accorsi che Antonio e Jam erano ancora dentro. Feci svelta è corsi fin fuori il vicolo della villetta. La strada fino a casa di Isa era davvero lunga quindi mi fermai vicino ad un BUS-STOP. Mentre aspettavo, la mia mente vagava … Più tardi avrei dovuto fare i conti anche con il mio nuovo " fidanzato” o vale a dire Antonio . Si certo l’avevo tradito, ma non avevo nessun senso di colpa e questo mi faceva stare ancora peggio, voleva dire che ero una persona senza cuore. Ma non lo ero, semplicemente non lo amavo, anche se il fatto che non lo ami, non giustifica il tradimento.

Salì sul Bus senza smettere di pensare. Forse sarebbe davvero una buona cosa andarsene per un po’ . Ma vorrebbe dire anche scappare e non è da me.L’estate si avvicina, potrei chiedere ai miei genitori di fare una vacanza studio magari.

Il Bus mi fermò proprio davanti casa di Isa. Bussai al citofono e mi preparai mentalmente e fisicamente alla furia di Isa. Isa era fantastica davvero, lei mi aveva sempre capita, aiutata, difesa anche quando ero indifendibile ma soprattutto mi ha sempre accettata per quello che sono cioè un egoista senza cuore, almeno dal mio punto di vista, e soprattutto mi ha accettata per quello che non sono , una Persona. Infondo è vero che cos’è una persona?secondo me una persona è quel qualcuno anche sconosciuto che vive aiutando gli altri essendo buono, non facendo del male a nessuno, è quella persona che ama senza ferire. Una persona è tutto ciò che non mi rappresenta, sulla scala delle specie nel mondo io sarei quell’animale di cui ora non ricordo il nome, che cambia colore ad ogni cosa a cui si appoggia, ecco cosa sono io, non riesco a essere coerente con tutto anzi con niente. I miei pensieri vennero interrotti dalle grida di Isa. Mi trascinò in casa , ancora urlando parole incomprensibili. Mi fece accomodare sul divano o meglio mi ci scaraventò. Menomale che i genitori di Isa erano sempre fuori, altrimenti tutti questi casini che combino Isa non me li potrebbe mai risolvere.

-Adesso parla o ti ammazzo- dichiarò seria puntandomi il dito contro.

Gli raccontai ancora una volta tutta la vicenda, tutto l’accaduto la catastrofe insomma. Si la catastrofe più bella della mia vita! Insomma almeno in questo dovevo essere coerente almeno con me stessa.

-Ale … - cominciò guardandomi negli occhi – tu lo sai, che io ti ho sempre appoggiata e sarà una cosa che non smetterò mai di fare, però adesso stai sbagliando, io non dico ne con Jam ne con Antonio, ma con te stessa. Ti stai facendo del male. Io non voglio e non permetterò che tu ti faccia questo. Lui è uno stronzo lo conosciamo tutti, a lui non importa, anche se devo ammettere che credo stia cambiando, ma tu non puoi aspettare che cambi perché ci vorrà tempo, e tu in questo tempo soffrirai , starai male, e nell’attesa morirai (dentro si intende) e io non voglio permettertelo! Secondo me la cosa migliore è riflettere un po’ … devi prendere una decisione, o gli confessi tutto , che lo ami , oppure te ne vai per un po’ .. infondo adesso viene l’esate- Mi guardava con aria dolce, premurosa, Isa era la migliore amica che avessi mai avuto, forse l’unica. Si certo anche Jam lo era, ma mi vergognavo di presentarla come tale ora come ora.

- Isa non lo so- sussurrai prima di scoppiare a piangere, buttandomi tra le sue braccia – Io non so più niente- urlai.

-Basta Ale calmati, passerà … Ho un idea, quando la scuola finirà i miei genitori torneranno qui per prendermi e partire per una crociera, mi avevano già chiesto se volevi venire, solo che non te l’ho mai detto per paura che dicessi no, e poi sai come sono ci sarei rimasta male, ma credo che ora una vacanza ti serva! Che ne dici?- Certo … un idea stupenda, forse aveva ragione mi serviva del tempo, e la prima ipotesi , quella di confessare i miei sentimenti, la scartai a priori.

-Si- le sorrisi ancora tra le sue braccia.

-Bene quindi tra 3 settimane si parte bella bionda!- urlò lei sorridendo e stritolandomi, poi passò a farmi il solletico.

 

Guardai l’orologio erano le 19:56 cavoli, avevo passato tutto il pomeriggio a casa di Isa, che nel tentativo di tirarmi su il morale aveva provato a fare di tutto, perfino cucinare! Adesso avevamo appena finito di guardare un film di paura "Silent Hill”, faceva cagare, infatti Isa trovava più cose che facevano ridere nel film che cose paurose. Mi alzai dal divano e le sorrisi.

-Allora stasera chiedo a mia madre l’autorizzazione di partire con te e i tuoi, ma sono sicura che dirà si- le dissi abbracciandola ancora una volta.

Uscì di casa, ancora con la testa pensante. Antonio. Io e Isa avevamo concordato che sarebbe stato meglio lasciarlo, altrimenti l’avrei solo preso in giro e fatto soffrire inutilmente. Presi il cellulare e lo chiamai, rispose subito.

-Pronto, ciao Anto, sono Ale-

-Ah ciao Ale, ma che fine hai fatto? Ti ho chiamata per tutto il giorno e anche ieri notte, almeno potevi avvertire- era arrabbiato e deluso.

- Lo so scusa, possiamo vederci?- domandai frettolosa

-Certo dove e quando?-

- Fra mezzora al parco, Ok?-

-Ok a fra poco- rispose e chiusi il telefono,mi incamminai verso il parco. Chissà Ema cosa starà facendo, se starà pensando a quello che è successo. Io ci penso continuamente, è un pensiero fisso. Isa mi ha detto che non dovrei pensarlo affatto , ma le ho risposto che sarebbe come smettere di pensare e lei ha ribattuto che non devo rubare le battute di " Romeo & Giulietta” discussione finita in una soffice risata.

Eccolo, Antonio era seduto sulla panchina del parco, picchiettava nervosamente il piede sull’erba.

-Ehi … - sorrisi debolmente salutandolo con la mano.

-Ciao- rispose freddo, era arrabbiato e aveva tutto il diritto di esserlo.

-Dobbiamo parlare- risposi altrettanto fredda, ma non volevo esserlo.

- So già cosa vuoi dirmi Ale , non c’è bisogno che lo faccia tu, sai Isa credeva davvero di avermela data a bere con quella storia che si è sentita male, ma io non ci ho creduto per niente, Jam è molto ingenua , forse anche troppo e ci ha creduto subito ci è cascata come un allocca, ma io no, se mi conoscessi davvero sapresti che non mi faccio abbindolare- rispose d’un fiato con un ghigno , ma non malefico piuttosto carico di dolore.

-Comunque, non so dove siete stati o cosa avete fatto ieri notte e tantomeno mi interessa, sai io TI AMO- mi sorpresi a quelle parole, come poteva sapere tutto e dichiararmi lo stesso quelle meravigliose parole che per nulla al mondo avrei meritato?

- Non dovresti esserne sorpresa, o forse si, non ti sei mai accorta veramente di me, ma lasciamo stare. Ti amo, si , ma so che tu non mi ami, questo mi addolora, ma mi fortifica allo stesso tempo, sono contento che tu abbia voluto scaricarmi di persona, io non avrei mai avuto il coraggio di farlo, so che lo ami, tu sai chi, e non intendo ostacolarvi, non sono quel genere di persona, anche se sono deluso e in una qualche maniera vi odio, per farmi stare cosi male. Vorrei che non mi ringraziassi per queste parole, perché non lo faccio ne per te ne per lui, lo faccio per me stesso, perché ci tengo a me. Non dirò nulla, spero siate felici, vi meritate a vicenda- quelle parole mi toccarono nel profondo, mi sentivo male, avrei voluto sprofondare, l’avevo ferito, stavo riducendo Jam ad un insignificante nulla, la stavo considerando il niente, lei una tra le persona più importanti della mia vita. Troppa gente stava soffrendo a causa mia e questo non era giusto, le parole di Antonio, rimasero bene impresse nella mia mente. Si alzò dalla panchina e cominciò a camminare per il parco, non avevo aperto  bocca, o almeno non me lo aveva permesso, avrei dovuto dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma nulla uscì da quella bocca, neanche un sussurrò, come se le sue parole l’avessero sigillata per sempre.

Mi trascinai a casa, preparandomi a ricevere una finta sgridata da mia madre.

Entrai e trovai mio padre intento in una conversazione telefonica, mi saluto con un sorriso e un cenno del capo valeva a dire " bentornata figliola”, mio padre era così, molto comprensivo, forse perché non aveva avuto un infanzia molto felice quindi mi lasciava fare tutto quello che volevo.

Entrai in cucina dove trovai mia madre con la cameriera intenta a cucinare.

-Ah eccoti, pensavo ti avessero rapito gli alieni! Signorina ti ho chiamata per ben 20 volte- bugia erano 13 le chiamate, voleva sempre esagerare e faceva la finta arrabbiata.

-Si certo mamma scusa, non accadrà più – le risposi lasciva salendo per le scale.

- Fra 2 minuti e pronto in tavola – urlò dalla cucina.

- Non ho fame- ribattei, entrai in camera e la chiusi a chiave, poi mi buttai sul letto. " Aia " pensai mi ero buttata su qualcosa di duro. Ah eccolo, il mio diario. Presi a sfogliarlo, me lo aveva regalato la nonna 7 anni fa più che un diario sembrava una piccola enciclopedia, c’era di tutto la dentro. Mi soffermai su una pagina, tutta colorata di blu e con un foglio piegato attaccato sopra, lessi la data 15/03/07 aprì il foglietto. Era il tema che avevo dedicato a Jam quando eravamo più piccoline, all’epoca eravamo inseparabili e l’amavo con tutta me stessa, non passava giorno che non stavamo insieme. Cominciai a leggere il tema, era bellissimo avevo avuto 9 a quel tema, cominciai scorgendo le prime righe.

Le persone sono diverse e uniche allo stesso modo. Il modello di vita di una persona non deve essere per forza una persona buona, una che ha fatto grandi cose nella vita o qualcuno che ha avuto un passato difficile. Per me un modello di vita non è qualcuno che mi dica che strada seguire per diventare importante, ma il mio modello di vita è semplicemente la mia amica. Sto parlando di una persona che non ha vita facile , ma nemmeno troppo difficile, sto parlando di colei che per me c'è sempre. Jasmine. Jasmine è la mia migliore amica , ma non è solo questo per me , lei è molto di più. Lei è quella persona che anche se sta male, non lo da a vedere, ti aiuta comunque con i tuoi problemi, lei è quella che vuole divertirsi in ogni momento , quella persona che ti tira sù anche in un momento abbastanza brutto. Jasmine ha la mia età , ma per avere 15 anni è molto piu matura di me. Tende sempre a scegliere il giusto, cosa che io faccio di rado. Lei non è una persona fondamentalmente forte, a volte crolla pproprio quando non te lo saresti mai aspettato. Jam, così la chiamo, è il mio modello, non posso dire di tutta la vita perchè un giorno potrebbe cambiare il suo modo di essere, ma per adesso lo è. In passato molte volte è successo che mi abbattessi e lei con tutti i suoi problemi ha sempre trovato il tempo di aiutarmi. Ma anche io ho fatto la mia parte. Vorrei essere come lei perchè: io non riesco ad essere forte ed aiutare gli altri e lei invece si, non riuscirei a sopportare i suoi genitori. Lei è solare con tutti, io invece il più delle volte sono egoista e penso di più a me stessa. A scuola non è la prima della classe, ma ce la mette tutta perchè non vuole deludere nessuno, invece se fosse per me , in questa dannata scuola ci verrei una volta l'anno: so che sbaglio a pensarla cosi ma è più forte di me, vorrei divertirmi sempre. Jam dice che sono troppo menefreghista ed ha ragione. A Volte mi ha aiutato ad uscire da situazioni "Non Belle" ed io l'ho trascinata insieme a me in altre sempre " Non Belle" ma ci siamo sempre aiutate. Per me è come parlare di mia sorella. Ne abbiamo passate cosi tante insieme che sarebbe impossibile elencare tutti i motivi per cui ho scelto lei come modello di vita. I genitori di Jam sono persone un po' all'antica, un po' troppo seri ma simpatici a loro modo , solo che a volte non le danno lo spazio che serve ad ogni adolescente; a volte non me ne parla perchè vuole far vedere che è forte, ma io sò che non lo è. Dopo aver elencato tutte queste ragioni ne dico un ultima: è il mio modello di vita perchè oltre ad essere il mio punto di riferimento è la mia vita e senza di lei non sò come potrei vivere.
 

 Stupendo, il tema trattava di parlare del tuo modello di vita e per me lei lo era … all’epoca. E invece adesso? La stavo derubando di tutto, della sua dignità della sua felicità, del suo amore. Mi odiavo per questo!

 

NOTE FINALI :)

 

Ciao a tutte... non so come scusarmi per l'immenso ritardo... spero basterà un perdonatemi :D ... comunque scusate se non ho recensito il capitolo 13 e che non potevo perchè ero in vacanza. La mia amica Jasmin è già stata brava a pubblicare il 14 quindi ho evitato di chiderglielo. Bene ma veniamo a noi, risponderò alle recensioni del capitolo 14 :D alla prossima spero che il capitolo vi piaccia anche perchè è piu lungo.

Rosella: non posso dirti se si amano, posso solo dirti che come vedi Ale lo ama :D

LaIKa_XD: Ciao tesoro, si la mia amica è fanatastica :D sono contenta che ti piaccia tanto la storia.

 Selena B: Sono strafelice che ti piaccia :D comunque sono già passataa leggere le tue storie e mi stanno piacendo :D

 valli: Ale ha paura di dirgli che lo ama , quindi si vedrà :D

 isulobello: guarda meglio che non dico nulla birbante, spero che questo nuovo capitolo ti piaccia.

Ancora una volta volevo scusarmi e augurarvi buona lettura :D

Baci Derry

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Capitolo 16
*** Non Sò ***


Non sò se continuare la storia... L'indecisione si è fatta preda di me, le visite sono calate e anche le recensioni... forse la storia non vi piace? Ditemi se ne vale la pena... perchè sto attraversando un brutto periodo e non sò più cosa sia giusto o meno quindi vorrei un vostro parere... Continuo o No?

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Capitolo 17
*** Ringrazio! ***


Volevo ringraziare tutte voi una per una... immensamente, vi adoro, il prossimo capitolo è in fase di scrittura ed entro dopodomani sara Online... Grazie mi avete convinta!!! Siete tutte fantastiche spero di avervi fatte contente!

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Capitolo 18
*** I want to love ***


Capitolo 16

 

… -ti amo ti prego, noi dobbiamo stare insieme, non puoi stare ancora con jam- gli urlo in faccia-mi spiace cuginetta ma devo dirtelo per me non è contato nulla fare l’amore con te io non ti amo- urla altrettanto lui , lo vedo correre, correre fino a che non c’è più mi accascio a terra e comincia a piovere, incurante di tutto mi stendo completamente sull’asfalto e urlo , piango, ti amo Ema Ti amo non andare via …

 

No, non ci posso credere, ancora quel sogno.

Mi alzo di scatto, ricadendo con un tonfo sul letto. Alzarsi troppo velocemente non fa affatto bene. Ho la schiena tutta indolenzita, mi fa male dappertutto.

Guardo la sveglia ,stava proprio per suonare, menomale, così eviterò quel suono assordante. Scelgo alcuni vestiti e mi chiudo in bagno.

Mi avvicino allo specchio quasi con paura. Urlo dentro. Due occhiaie fanno spazio sul mio viso grandi quanto un big fot, i capelli fanno paura, sono tutti aggrovigliati fra loro sembra paglia, pettinarli sarà un ardua impresa.

Mi si chiudono gli occhi, ieri dopo aver riletto il tema dedicato a Jam ho fatto alcune riflessioni. Jam, come Isa, era la mia migliore amica e non posso fargli questo e non voglio, quindi eviterò Ema anzi lo ignorerò farò come se non esistesse e come se tra noi non fosse mai successo nulla, infondo è solo uno stronzo egoista e io … NON lo amo.. si d’accordo è una grossa bugia ma con il tempo diventerà verità , me lo sono imposto davvero, tanto dovrò evitarlo ancora per poco, perché tra 3 settimane la scuola finirà e io partirò con Isa.

Questa mattina dovrò chiedere il consenso ai miei genitori, ma credo e anzi ne sono sicura che non me lo negheranno. Finita di vestirmi con una semplice tuta nera e una maglia bianca aderente della frutta, pettinato " ucciso” i miei capelli e coperto quelle orrende occhiaie scendo in cucina dove trovo i miei genitori. Papà intento a leggere il giornale mi saluta sorridendo, mentre mamma sta preparando la colazione.

-Buongiorno tesoro- mi sorride festosa- ho preparato la colazione, spero ti piaccia-

-No grazie mamma non ho fame, volevo solo dirvi una cosa- rispondo indifferente andando dritta al sodo – Io fra tre settimane parto con Isa e i genitori, per una crociera, puoi chiamare la mamma di Isa e chiederglielo, bene io adesso vado a scuola ciao!- mi affrettai a prendere la merenda.

-Ferma lì signorina dove credi di andare?- cavolo, ci avevo creduto troppo.

- Beh veramente mamma dovrei andare a scuola … - sussurrai flebile.

-Si ma la cartella?- scampata menomale, i miei erano molto permissivi in questo senso, forse perché ero figlia unica o boh chi lo sa.

Mi affrettai ad uscire da casa e a camminare verso scuola.

- Ehi amica!- Qualcuno mi saltò addosso cominciando a ridere , Jam.

- Ehi- le sorrisi, dovevo ritrovare la nostra amicizia e cominciare da ora – senti che ne dici di andare a scuola insieme? – le proposi.

- Certo, solo che dobbiamo aspettare Ema – sorrise raggiante saltellando, chissà perché era cosi euforica. Cavolo, non pensavo di doverlo incontrare così presto, avrei sperato di incontrarlo magari .. Mai più! Cavolacci di Bruxelles non ci vedevamo dalla mattina dopo aver fatto "L’amore”. Adesso come mi dovrò comportare? Non lo so proprio. Anzi si che lo so dovrò evitarlo , giusto un "Buongiorno” o un "Buonasera”. Ma no, non ero affatto pronta per quello scontro, ma non potevo nemmeno scappare, basta , infondo perché continuare a scappare? Un giorno, anche se speravo molto lontano, avremmo dovuto incontrarci e ora eccomi qui.

Eccolo che ci viene incontro, sorride? Infondo certo per lui non deve essere significato nulla, non gli ha dato nessun peso alla " cosa " successa tra di noi.

- Ciao AMORE – sorride a Jam dandole un bacio passionale, facendo finta che io non esista. Sento una morsa allo stomaco, " Gelosia” stupida gelosia, " Ale hai promesso che lo avresti evitato, a te non importa nulla di lui nulla, nulla … " pensai tra me e me.

-Hai fatto presto a cambiarti, quando sei uscito di casa stamattina credevo di vederti perlomeno alla 3 ora, vanitoso come sei- sussurrò Jam all’orecchio di Ema che parve divertito guardandomi. Cosa? Quindi… Avevano passato la notte insieme? Si insomma, loro … non posso crederci, ha fatto sesso con lei dopo aver fatto l’amore con me? Le lacrime cominciarono a scendere come cascate di rugiada e non mi importava se Jam e Ema mi fissavano. Stavo piangendo davanti a loro, non potevo crederci, ma non riuscivo a muovermi, la vista era appannata dalle lacrime, non capivo più niente, solo che ero delusa, lo odiavo! Come aveva potuto fare questo? A me? A Jam? Perché? Perché mi odiava così tanto? Presi a correre senza una meta precisa, volevo solo fuggire, ciò che avevo tanto voluto evitare lo stavo facendo, stavo fuggendo sotto lo sguardo preoccupato dell’amore della mia vita e della mia migliore amica. La prima cosa che vedo è la stazione metropolitana, il treno ancora deve partire quindi mi ci catapulto dentro, non mi importa dove andrò voglio solo andare via, più tardi avviserò chi devo. Magari sono così secciata che il controllore salirà e mi chiederà il biglietto che sfortunatamente non ho!

Sono così stanca di soffrire.

Dopo parecchie fermate mi decido ad alzarmi dal sediolino, per vedere dove sono diretta, i miei occhi scorgono subito Gaeta, Christian il mio migliore amico si è trasferito lì più di due anni fà fa ci sentiamo raramente, forse potrei passare a trovarlo.

 

Scesa dalla metro.

"Cazzo” penso, non mi ricordo dove abita, vediamo, hmm… l’ultima volta che sono venuta qui è stato l’anno scorso, questo mio piccolo cervello bacato non serve a niente, guardo l’ora le 12:09 sarà ancora a scuola, ma un momento, mi ricordo dove è la sua scuola, " MIRACOLO”

Eccolo lì, come è cresciuto, Christian è il mio migliore amico praticamente da sempre, come Jam e Isa, tutti e 4 ci siamo conosciuti all’asilo e dopo non ci siamo più lasciati, anche se poi Chri se ne è dovuto andare perché suo padre aveva trovato lavoro a Gaeta e quindi si sono trasferiti, Chri ha una sorella più piccola che si chiama Melany, la consideravo un po’ come la sorellina che non ho mai avuto, l’adoravo e lei adorava me, ora che ci penso entrambi mi mancano davvero tanto.

Mi avvicino al cancello della sua grande scuola, indossa la divisa da basket , non mi aveva detto che giocava anche qui, dalla fascia sul braccio deduco che sia anche il capitano. Quando eravamo più piccoli ci eravamo fidanzati e ci eravamo promessi che tutte le esperienze le avremmo fatte insieme, infatti il mio primo bacio l’ho dato a lui, ma poi diventando più grandi ognuno è andato per la sua strada " in campo sentimentale” io però non avevo mai dimenticato la nostra promessa, quella di fare tutte le "esperienze” così lui mi disse che era ancora vergine e io anche quindi decidemmo che il giorno prima che sarebbe partito avremmo fatto anche questa " esperienza” insieme,mi ha sempre protetta, parlavamo di tutto lo volevo davvero bene anche se prima che partisse abbiamo litigato di brutto. Lui è considerato " dalle altre ragazze” un po’ il bello e impossibile, anche se per me è sempre stato il solito scemo Chri, qualche giorno prima della sua partenza successe una cosa. Ripensandoci …

 

2 anni prima

"Questa sarà la nostra notte Chri” pensai bussando alla porta di casa sua,ero in anticipo di 2 ore lo sapevo ma ero troppo in ansia, la porta era aperta, quello sbadato del mio migliore amico! C’era una musica altissima, musica rock? Strano, Chri non amava per niente quella musica. Lasciai correre l’unica cosa che mi importava e che questa sarebbe stata la notte più bella della mia vita! I nostri genitori erano andati fuori, prima al parco e poi sarebbero dovuti andare a cena fuori per salutarsi. Salì su in camera, " dio questa musica è assordante” pensai. In punta di piedi percorsi il corridoio " come se potesse sentirmi” pensai. La porta era chiusa, che stupido, se è solo perché chiude la porta? Piano, abbassai la maniglia e poi lo vidi. Era steso completamente nudo sopra Federica, la più " bella” ( troia) della scuola, lui il mio Chri? Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Aveva infranto la promessa, e cosa più schifosa, se io non fossi arrivata ora , noi più tardi avremmo … No non voglio pensarci… continuo a fissarlo incurante che possa accorgersi che ci sono e che lo sto guardando. La musica continua a battere BUM, BUM, BUM come il mio povero cuore. Poi la musica finisce, e anche loro finiscono di fare quello che stavano facendo, e io , io ho visto tutto, non sono stata capace di correre via. Chri si alza da sopra la " troia” e le sorride, poi si volta verso la porta della camera e mi vede.

-Ale … - sussurra. Trovo la forza di correre …

 

Credo che da quel giorno, tutto sia cambiato tra di noi, non ci siamo mai parlati veramente, io poi ho avuto le mie esperienze con Giovanni il mio ex ragazzo e ne ero contenta, quando un anno fa ci siamo rincontrati abbiamo solo scambiato un "Ciao” secco, lui non ha mai cercato di spiegarmi o di scusarsi, infondo è comunque un ragazzo no?

Lo vedo incamminarsi per un vicolo, vorrei andargli vicino, ma cosa dirgli? " Ehi ciao come va? Non ci si parla da 2 anni però adesso ho fatto sesso con mio cugino e avrei bisogno di te!” certo come no… ma beh forse è l’occasione giusta per farci pace. Mi avvicino cauta , cammino in punta di piedi e poi gli tocco una spalla, si gira velocemente. Siamo faccia a faccia, com’è cambiato, adesso è un uomo, è bellissimo, i suoi occhi sono verdi come le foglie e i suoi capelli di un castano chiaro. Mi guarda sorpreso, poi sorride.

- Ciao … - sussurro

- Ciao … Che ci fai qui? – domanda serio

- E’ una lunga storia, avrei bisogno di parlarti … - gli dico in tono di supplica

- Non credo sia il caso … - dice rigido voltandosi dall’altro lato, a così? Così è lui ad essere arrabbiato ? Non ci posso credere! Ma ho ugualmente bisogno di lui.

-Ti prego – gli chiedo mettendo le mani unite.

- E va bene, vieni andiamo a casa – acconsentisce infine.

Entrare in quella casa, mi fa uno strano effetto.

-Allora? Sono tutto orecchi – dice aprendo la porta della sua camera e invitandomi ad entrare. Mi invita a sedermi sul letto, ma quasi involontariamente emetto un mugolio di disgusto e faccio segno che resterò in piedi, di tutta risposta si alza anche lui.

- Non ti ho chiesto io di tornare, il passato è passato se vuoi parliamo se no quella e la porta!- grida irato.

Non capisco perché sia lui quello arrabbiato se è stato proprio lui a rompere la promessa. Forse prima di raccontare tutto dovrei prima chiarire le cose.

-Forse è venuto il momento di parlare, non capisco perché sei tu ad essere arrabbiato!- grido di rimando

- Ah lei non lo capisce!- alza la voce

- no non lo capisco, infondo tu sei andato a letto con quella troia infrangendo la promessa! – non ce la facevo più dovevo dirglielo.

- io l’ho fatto solo perché tu sei andata a letto con Alessandro! – mi alita in faccia alzando ancora la voce. Cosa? Io ma sta scherzando!

- Io? Ma sei impazzito io non sono mai andata a letto con Alessandro- sussurro, Alessandro è un altro dei miei ex ragazzi, uno stronzo megalomane, forse lui e Ema potrebbero concorrere all titolo dello  stronzo più stronzo di questo modo.

- Cosa?- emette un gridolino strozzato.

- Già proprio così, scusa ma chi ti ha detto questa cosa? –mi avvicino sedendomi sul letto.

- Federica … - sussurra, ecco adesso si spiega tutto, quella troia mi aveva detto che avrebbe fatto di tutto per portarselo a letto.

Dopo aver chiarito con Chri, abbracci vari carezze e coccole, era il mio turno dovevo raccontare.

-Vedi Chri tu ti ricordi di Ema?-

-Ema chi?-

- Ema il mio caro cuginetto?-

- Ah lo stronzo?-

- Si proprio lui… - comincio a raccontare …

-Beh "birba” – così mi chiamava fin da quando eravamo piccoli – Non so che dirti, sapevo , anzi ricordavo che era stronzo , però non fino a questo punto. Secondo me però, cerca di mascherare i suoi sentimenti, infondo forse cerca di mandarti piccoli segnali, devi solo coglierli! Andiamo Ale, da come mi hai raccontato, lui è perdutamente innamorato di te come tu lo sei di lui! – sorrise.

- Oh andiamo Bob! Non dire cazzate – beh si io invece lo chiamavo Bob perché quando eravamo piccoli , vedevamo sempre quello strano cartone degli attrezzi. Chri stava per replicare quando mi squillò il cellulare.

- Cazzo è Isa, adesso mi farà una sfuriata – mimo con le labbra.

- Cosa? Isa, quella Isa? – si avvicina Chri.

-Si Bob quella Isa …. –

- E allora che aspetti rispondi!-

Avevo paura, chissà come avrebbe reagito sapendo dov’ero.

-Isa… Si… senti non immaginerai dove sono …– le spiegai…

 

-Quindi fammi capire tu sei da Chri! Senza di me? Che cattiva, comunque riguardante Ema, nemmeno lui è a scuola, ha detto Jam che quando ha passato il cancello della scuola , non l’ha più visto, meglio così amica mia forse è morto! No dai scherzo, secondo me è venuto a cercarti! – rispose Isa, allegra, chissà cosa aveva combinato quell’altra.

- Non credo… va bè comunque fra poco BOB mi riaccompagna a casa ci vediamo domani a scuola… Ciau –

- Va bene brutta stronza, comunque quel soprannome levaglielo a quel povero Chri, salutami Bob- gli sentì urlare prima di attaccare. Scoppiai in una sonora risata e Chri mi segui a ruota.

 

Eravamo alla stazione, aspettavo il treno e Chri era al mio fianco.

- Ale, sai che … si insomma, ora che abbiamo fatto pace puoi contare su di me, in verità potevi contarci anche prima, ti prometto che verrò a trovarti – sorride malinconico.

Il treno sta arrivando.

- Grazie sussurro- e gli poso un lieve bacio all’angolo della bocca. Rimane sorpreso ma poi non gli lascio il tempo di commentare che salgo sul treno.

Non so nemmeno io perché l’ho fatto, forse l’emozione.

Prendo l’mp3 e mi immergo nei miei pensieri, cosa che ormai è una routine di tutti i giorni, tutte le ore, tutti i minuti e tutti i secondi. Penso a quello che ha detto Isa, Ema è scomparso chissà dove sarà quello stupido, ma come faccio? Mi preoccupo anche, ma pensa te, sono una scema! Mi preoccupo per, per non ho parole. Per quell’ "energumeno” non ci posso credere mi meraviglio di me stessa. Mi do due schiaffi " oh andiamo Ale riprenditi, non puoi andare avanti così di questo passo diventerai scema!” penso tra me e me. Credo che una persona che vede prendere un altro " umano” ,perché come ho detto io non mi definisco una persona, prendersi a schiaffi , crede che quella sia scema! Quindi già lo sono.

Guardo l’ora le 16:03 bene, sono scesa dal treno. Menomale che la metro non dista tanto da casa, altrimenti distrutta come sono avrei dovuto solo strisciare. Prendo le chiavi dallo zainetto, ma noto che la porta è aperta, ci saranno ancora i camerieri. Mamma è papà non credo siano tornati prima, non possono lasciare il lavoro perlomeno fino alle 20:00 quindi.

Salgo in camera apro la porta. Il mio cuore manca di un battito. Ema è lì steso sul mio letto. Sembra stanco affaticato, triste. Siamo sicuri sia lui? A gli occhi chiusi, forse sta dormendo, ma mi sbaglio.

- Dove sei stata? – sussurra roco e freddo.

- Non sono affari tuoi!-  dico altrettanto fredda e dura. Improvvisamente scatta dal letto mettendosi in piedi e sbattendomi contro il muro facendomi male – Ma sei impazzito mi hai fatto male!- sbraito acida.

In un sussurro disperato quasi lo sento dire –tu non sai quanto male stai facendo a me … - cosa io? Che faccia tosta.

- Spero tu stia scherzando Ema, credo sia venuto il momento di mettere le cose in chiaro- dico decisa.

- Già credo sia il caso-dice scostandosi da me malamente.

-Senti Ema , io non capisco- continuo io … - sono stanca dei tuoi giochetti, un giorno prima fai "L’AMORE CON ME”- Sottolineo la parola  - e poi sentire dire a Jam che avete passato la notte insieme, senti io lo so che non ho nessun diritto di dirti queste cose però io non ce la faccio più con questa situazione , io sto male, male da morire! E voglio capire, voglio risposte!- dico alzando le braccia al cielo, lui alza lo sguardo che aveva abbassato da quando avevo pronunciato la parola " Fare l’amore”, sia alza e mi raggiunge mettendosi di fronte a me.

-Senti, tu proprio ti ostini a non capire, io ci ho provato, in tutti i modi, ma tu non capisci!- urla disperato.

-Cosa? Cosa dovrei capire? Dimmelo- lo strattono , le lacrime sono prossime a scendere.

- Che … che io ti voglio Ale, ogni secondo ogni attimo della giornata, tu non lo capisci, non è Jam che voglio lo capisci? Lei non conta nulla per me l’unica per me sei tu, io voglio te! – fissa gli occhi dritti nei miei cercando qualcosa. Ma non basta voglio sapere!

- Non basta Ema voglio sapere, voglio sapere perché mi vuoi? Perché mi pensi? Dimmelo!- grido ormai disperata quanto lui, sembra una telenovela.

- Perché , ti voglio bene- sussurra.

- Questo è tutto ciò che hai da dirmi?- domando fredda e rassegnata.

- Vorrei poterti dire di più, ma questo è tutto- pensandoci , lui, lui ha confessato, perché non dovrei farlo anche io? No… non è il momento, forse non sarà mai il momento. Quasi senza accorgermene mi ritrovo a baciarlo. Le sue mani sono sui miei fianchi e la sua lingua cerca la mia. Esplora la mia bocca e io faccio lo stesso. Il nostro non è un bacio, intendo non uno normale, è un bacio disperato, pieno di paure, di dubbi … di … AMORE… adesso ne sono sicura, anche lui prova qualcosa per me, non so dire se questo è amore ma per ora me lo farò bastare, dimentico tutto, Jam, Anto, Chri la famiglia e mi lascio cogliere ancora dalla passione.

In un batter d’occhio ci ritroviamo sul mio letto. Gli sfilo la maglia, fino a renderlo completamente nudo. E anche quel pomeriggio ci amiamo, ancora una volta, i nostri gemiti, le nostre urla , i nostri sospiri, solo il vento ne ha la prova solo lui ne è testimone.

 

NOTE D’AUTORE:

VOLETE IL MISSING MOMENT ROSSO DI' QUESTO CAPITOLO?

ehilà ciao ragazze, volevo scusarmi per il ritardo e per le mie " capate” , ci ho pensato bene, e se fosse per me non concluderei mai la storia, mi ci sono affezionata troppo. Questo capitolo è molto significativo, anche perché Ema si dichiara in un certo senso ad Ale , anche se non completamente, le dice che comunque ci tiene. Spero vi " soddisfi” Prima di chiudere  vi richiedo : VOLETE IL MISSING MOMENT ROSSO DI' QUESTO CAPITOLO? Se si io lo scrivo a richiesta xD bene. Ora passo alle recensioni.

 

Rosella: Ciao … si in effetti Ale è parecchio confusa, e che è Ema che la confonde. Comunque non mancheranno colpi di scena, ho già in mente parecchie cose.

Masa: Grazie per i complimenti, non preoccuparti, l’importante e che hai recensito il prossimo, quando avete tempo ne sono sempre felice.

LaIKa_XD: Tesoro Grazie mi fai sempre dei bellissimi complimenti, ti adoro. Grazie, il tema è davvero dedicato alla mia amica. In effetti si Isa è l’amica ideale ed io sono fortunata ad averla.

Volevo ringraziare tutte le ragazze che mi hanno sostenuto quando volevo chiudere la storia grazie , grazie davvero.

Grazie a:  LaIKa_XD,  Miley90,  savy85, mary_alice_on ,  angio,  kiki_angel, ever, StarsiIre, lilla97, e per un ultima ma non per ordine di importanza   valli  Grazie a te… perché mi sei stata davvero di grande aiuto con le tue parole , mi hai incoraggiata , come hanno fatto tutte le altre grazie.

COME SEMPRE SIETE STUPENDE CIAO RAGAZZE ALLA PROSSIMA BACI DERRY E DITEMI SE: VOLETE IL MISSING MOMENT ROSSO DI' QUESTO CAPITOLO.

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Capitolo 19
*** PROLOGO ***


PROLOGO

 

In un batter d’occhio ci ritroviamo sul mio letto. Gli sfilo la maglia, fino a renderlo completamente nudo. E anche quel pomeriggio ci amiamo, ancora una volta, i nostri gemiti, le nostre urla , i nostri sospiri, solo il vento ne ha la prova solo lui ne è testimone.

 

 

Da quel giorno sono passati esattamente 3 anni, le cose non sono migliorate, Io e Ema continuiamo a litigare, ma ci amiamo alla follia. La nostra famiglia ci odia. Anto, Jam ci odiano. Ci odiano perchè abbiamo distrutto tutte le aspettative e i sogni che nutrivano per noi e con noi. Abbiamo deciso di dire tutto, non potevamo continuare a vivere nella menzogna, dopo quella notte. Quella notte mi ha lasciata un dono. Uno splendido un dono chiamato  Cristal. Il frutto dell’amore che lega me ed Ema. L’unica persona che ci è rimasta accanto in questi anni è Isa, si è presa cura di me, si è presa cura di Ema e si è presa cura di Cristal quando ce ne è stato bisogno. Dopo aver raccontato tutto , siamo scappati, siamo andati a vivere in puglia, eravamo giovani, e lo siamo ancora, ma la cosa che ci lega e ci legherà per sempre è il nostro amore e questo è quello che ci permetterà di restare insieme. Almeno lo spero … Siamo ancora giovani e abbiamo ancora tutta l'eternità davanti.

 

 

Note.

 

Salve a tutti, so che non scrivo da tanto e che ho avuto un po' di problemi con tutto, non vi assillerò dicendo cosa è successo, perché credo che non cambierebbe niente. Ho perso l’ispirazione è questa la verità, solo che non mi sembrava giusto che la storia non avesse una fine, almeno lo dovevo a voi che mi avete sempre seguite/i . Forse più in là scriverò di quello che è successo in questi tre anni tra Ema e Ale , magarì ci sarà un continuo, o magari no.. voi vorreste L’AMORE NON HA LIMITI 2? Io le idee le ho solo che adesso non mi sento pronta.. quando e se vorrete comincerò a scrivere. Adesso vi salutò, lo so che vi ho deluso e mi dispiace, un giorno rimedierò :) Baci, Derry.

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