Furuba High School

di Gennosuke
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Furuba High Wizard School Personaggi: I Soma: Yuki, Kyo, Shigure, Kagura, Momiji, Hatori, Haru, Ayame, Rin, Kureno(addetto), Ritsu(vicepreside), Hiro, Kisa and as special guest Akito(Preside). And with: Toru, Hana and Uo. Cap 1 - Toru!- la madre la chiamò dal salotto. Toru scese di fretta le scale e si diresse verso la madre. - Mamma c’è posta per me?- - Oh si cara!- la madre porse una decina di lettere. Toru le scartò tutte in cerca di quella che desiderava maggiormente. E c’era! era lì fra le tante con il sigillo FHWS rosso cerato posto sulla chiusura. - Eccola!- saltò dall’eccitazione e un boato arrivò dalla cucina. - Toru! Ho detto che devi riuscire a controllarti!- - Scusami…- Toru aprì la busta e lesse avidamente la lettera. “Cara signorina Honda, le ricordiamo che il 15 settembre avranno inizio le lezioni presso la scuola Furuba High Wizard School per apprendisti maghi e streghe. Essendo questo per lei il 1° anno, un nostro incaricato la verrà a prendere e la condurrà qui da noi. Il Presidente Akito Soma” - Mamma mi hanno ammessa!- Toru si gettò tra le braccia della madre e scoppiò in lacrime… - Se ci fosse tuo padre…- e Toru iniziò a piangere ancor più sommessamente. Il 15 settembre mattina un ragazzo bussò alla porta. - Mamma, vai tu?- ma vedendo che la madre non andava a rispondere corse di sotto e aprì la porta. Un ragazzo avvenente dai capelli castani le sorrise. - Salve! Mi chiamo Kureno e sono l’incaricato della Furuba School. Sei pronta? - Si! Giusto un attimo…- Toru andò in camera sua prese il borsone con tutti i vestiti che le potevano occorrere, poi andò in camera della madre a salutarla. Stava leggendo il giornale e quando vide la figlia entrare abbassò il giornale e un sorriso abbagliante le si stampò sulla faccia. - Allora stai andando, eh?- - Già!- le corse tra le braccia. - Beh, ora devo proprio andare…- l’abbracciò nuovamente e poi scappò via. Si ritrovò di nuovo davanti al ragazzo. - Scusami…- - Oh, di niente! Con chi stavi parlando?- - Con mia madre!- - Ah, capisco! – Toru chiuse la porta dietro di sé e si incamminarono girando subito a sinistra lungo un vicolo. - Raccontami, un po’ di te!- - Ah, d’accordo…ma è abbastanza deprimente…mio padre è morto quando io ero appena nata…- - Oh, mi dispiace… se non sono troppo scortese com’è morto?- - È stato ucciso…da una specie di mago maledetto…- Kureno si bloccò di scatto e Toru che si trovava dietro di lei, dato che la strada era troppo stretta, cadde a terra. - Oh, mi dispiace- Kureno le porse la mano e lei si alzò pulendosi il vestitino estivo celeste che indossava. - Non fa niente.- - Che intendevi dire con mago maledetto?- - Non so precisamente, ma a quanto mi ha raccontato mia madre, era un mago che se veniva toccato da una persona del sesso opposto si trasformava in un animale…- Kureno si bloccò nuovamente ma riprese a camminare quasi subito… - Ma dove stiamo andando di preciso?- - Sai, c’è una cosa che imparerai…non si può usare la magia per ogni cosa. Devi sapere che noi maghi in generale dobbiamo adoperare tutte le nostre forze per creare un qualsiasi incantesimo o maledizione o persino una semplice pozione…quindi meno la usiamo meglio sarà. Per cui faremo un pezzo a piedi e poi useremo la magia per arrivare alla meta. – Camminarono per altre due ore…la città di Tokyo era nella frenesia di una normale metropoli…stavano passeggiando attraverso un parco in cui i ciliegi erano in fiore…tutto era costellato di un rosa fortissimo che rallegrò in parte Toru. Era stanca. Avevano camminato tutto il giorno, attraversando tutto il centro di Tokyo. La sera si stava inoltrando e in quel preciso momento Kureno si fermò. Toru, stremata, si sedette a terra. - Bene!- disse Kureno –Ora possiamo usare la magia…- - Ma se siamo stanchi morti?- - Questa è solo stanchezza fisica, ma il mago usa maggiormente il potere mentale. Ora, devi ascoltarmi, perché mi devi aiutare!- - Io? Ma non so usare la magia!- - Questo lo dici tu! Metti le mani su questo muro- le indicò il muro di un palazzo periferico alquanto malridotto. Toru fece come le aveva detto Kureno posando le mani sul muro freddo. - Ora immagina di aprire una porta in questo muro…- - Tutto qui? Fatto.- - No! Deve venire dal profondo della tua anima se vuoi riuscire veramente nel tuo intento!- Toru ci provò di nuovo. Sentì qualcosa che le vibrava fra le mani. Con gli occhi chiusi sentì che una forza straordinaria era stata emessa e improvvisamente non sentì più il muro sotto le sue mani. Aprì gli occhi e rimase sconcertata. Un buco era stato generato dalla loro magia messa insieme e si scorgeva un villino settecentesco immerso in un vasto bosco. - Dai, attraversiamo il varco prima che qualcuno ci veda!- Lo attraversarono e si trovarono di fronte alla villa. - Benvenuta alla Furuba School!- e Kureno scomparve improvvisamente lasciandola da sola. Lei bussò alla porta del villino, ma vedendo che nessuna le rispondeva entrò. Vide che non era l’unica ad aver avuto la stessa idea, dato che una marea di ragazzi e ragazze della sua età si trovavano lì. Appena la porta si chiuse dietro a Toru tutti si girarono verso di lei con sguardo di sorpresa. - S…salve!- disse lei con voce fioca.- ma capì che non era lei che stavano aspettando. La hall della villa era accogliente e calda. Le pareti erano intonacate di un rosso vivo e un lampadario di cristalli pendeva sul soffitto dipinto con un blu scuro. Non c’erano mobili di alcun tipo ma un tappeto persiano occupava tutto il pavimento. Una porta posta davanti alla marea di ragazzi si aprì e ne uscì un uomo dai capelli neri, molto magro e a quanto pare malato, seguito da una signora. - Benvenuti ragazzi! Mi presento!. Sono il vostro preside Akito Soma e questa è la signora Ritsu. Lei è la vicepreside che vi farà vedere le vostre stanze. Ora leggerò una lista di voi tutti divisi già per stanze. Ogni volta che verrete chiamate farete un passo avanti e la signora Ritsu vi accompagnerà!- la voce di Akito risuonò nella stanza vuota in un tono maligno. La signora Ritsu chiuse gli occhi e li riaprì moltiplicandosi. Ora c’erano 20 signore Ritsu. - Bene!- Akito sorrise e continuò a parlare – Cominciamo con le stanze femminili. Ah, mi ero dimenticato che troverete altre ragazze e ragazzi dato che frequentano classi seconde terze quarte e quinte. Stanza numero 1: Jane Magh, Molly Taruwasa, Candy Buck, Thess Kulwf, Elisabeth Lane. Stanza numero 2: … Continuo così mentre le ragazze chiamate andavano da una delle signore Ritsu e venivano portate oltre la porta da cui erano usciti il preside e la vicepreside. Ma Toru si destò perché venne chiamato il suo nome. - Mi scusi- Toru alzò la mano con uno sguardo che faceva intendere che si sarebbe voluta sotterrare – Può ripetere il numero della stanza?- - Lei è?- Akito la guardò malvagia. - Toru Honda…- - Signorina Honda lei deve fare attenzione! Non si rivolga più con quel tono al qui presente e ascolta quando si parla, d’accordo?- il suo tono di voce si era alzato – Tuttavia la sua stanza è la 5!- - La ringrazio e le chiedo scusa umilmente.- Toru si avvicinò alla signora Ritsu che aveva, come si era accorta in seguito, il numero della stanza su una spilla attaccata alla sua giacca. Appena Toru arrivò la signora Ritsu cominciò a camminare in fretta e lei insieme ad altre 5 ragazze cominciarono a seguirla. La porta che si aprì dava su un lungo corridoio che a sua volta era pieno di porte sia sulla destra che sul lato sinistro. La vicepreside aprì la prima porta sulla sinistra. - Questa è la vostra stanza! Vi ricordo che non si può uscire dalla stanza dopo le 9 di sera, usare la magia in questo corridoio, urlare in questo corridoio. E inoltre non potete entrare in stanze a voi ignote, chiaro? Potreste essere persino espulse!- e improvvisamente scomparve.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Cap 2 Toru entrò insieme alle altre nella stanza. “È davvero carina!” pensò. La stanza era enorme. I cinque letti erano distanziati di molto fra loro. I muri erano coperti con carta da parati rosa come le tende che coprivano una finestra gigantesca che si apriva sul boschetto. Affianco a ogni letto c’era un comodino con un’abajoue e una chiave che apriva uno stipetto dell’armadio posto ad angolo nella stanza. Toru andò ad aprire e vi erano un sacco di manuali, due uniformi, e un calderone con una dozzina di boccette vuote. Toru tornò al suo letto e si girò verso le altre. - Scusate se non mi sono presentata prima…io sono Toru! Mi fa piacere condividere con voi la stanza- e si piegò in un inchino. - Ciao, io sono Uotani!- una ragazza dai capelli cortissimi la salutò facendole l’occhiolino. - Io sono Hanajima…- la voce tetra impersonificava in tutto e per tutto la ragazza che aveva parlato. I capelli neri erano in sintonia con i suoi occhi e il suo vestito. - Io sono Kagura…- una ragazza dai capelli neri ma dal viso affabile le sorrise. L’ultima ragazza rimasta, dai capelli neri lunghissimi, continuò a sistemare la sua roba nei cassetti senza chiave dell’armadio, fregandosene di presentarsi. - Lei è Rin!- disse Kagura per lei - È più grande di noi ma è stata espulsa varie volte…è imparentata con me…noi apparteniamo ai Soma.- - Davvero? Ma non è Soma anche il Preside?- Toru era curiosa. - Si, ma non abbiamo mai parlato con lui (“fortunatamente” pensò fra se e se)- Kagura si girò ma si spaventò emettendo un lieve gemito. Tutte le ragazze che si erano girate per iniziare a mettere a posto la loro roba si girarono. Rin si era posta davanti a Kagura e le aveva preso il polso destro stritolandoglielo. - Chi ti ha detto di dire quelle cose sul mio conto?- Toru che per la prima volta sentì la sua voce rabbrividì. - Scusami, non volevo…- - Non volevi cosa, eh Kagura?- Rin la lasciò e uscì di fretta dalla stanza. Uotani per cambiare discorso chiese – Avete qualche potere particolare che avete sviluppato maggiormente rispetto ad altri?- Kagura non rispose. Era ancora scossa… - Io sono in parte telecinetica…- si rispose da sola. - Io percepisco le onde…- disse Hanajima. - Che vuoi dire con onde?- Uo era incuriosita. Toru non le stava ascoltando, o almeno in parte. Era ancora voltata verso Kagura che si stava riprendendo e ora stava ascoltava la conversazione cominciata tra Uo e Hana. - Beh, vedo il passato, percepisco l’animo delle persone nel presente e posso vedere il futuro.- Hana stava gesticolando per farsi capire meglio. - Che fico!- rispose subito Uo pensando che effetto avesse potuto fare vedere il futuro. – E tu Toru?- Toru si girò verso Totani. - Io…non saprei dire…quando mi arrabbio faccio scoppiare un oggetto che si trova nella stanza, ma è raro che mi arrabbi…ma mi succede anche quando sono troppo felice…- - Mmh, davvero insolito…e tu Kagura?- azzardò Uo. - Io?- Kagura si svegliò da una specie di trans – Io…ehm…posso fare questo…- Kagura chiuse gli occhi. Quando li riaprì erano iniettati di sangue, svanì. Le tre ragazze la guardarono svanire e si girarono intorno tentando di trovarla, ma invano. - Sono qui!- Toru urlò. Si girò di scatto e la vide appollaiata sul suo letto. Gli occhi ancora rossi per lo sforzo. - Mi hai fatto prendere un accidente!- contemporaneamente un anta dell’armadio si staccò con un denso tonf volò roteando in direzione delle ragazze. Toru raccomandò alle altre di stare giù e tutte insieme si buttarono a terra mentre l’anta andava ora a schiantarsi contro il muro dietro di loro. - Ma cos’è stato- chiese Uo ancora spaventata. - Mi dispiace ragazze. Sono mortificata…- Toru stava scoppiando in lacrime… - Non piangere, non l’hai fatto a posta!- Hana le accarezzò i capelli. - Bene abbiamo una psicopatica in camera che tenta di ucciderci allora, eh?- Tutti si girarono e capirono che quella poteva essere solamente un’esclamazione di Rin. - Taci Rin!- Kagura si voltò con aria di sfida. – Non l’ha fatto apposta!- - Ma vi poteva lo stesso uccidere!- Rin uscì di nuovo, lasciando tutte le ragazze amareggiate. - Toru non farle caso…lei ha avuto dei problemi…- Kagura si girò nuovamente verso Toru. - No sto bene…grazie.- Toru si alzò uscì dalla stanza e si diresse verso il bagno comune per asciugarsi le lacrime e rinfrescarsi il viso. Quando tornò Uo la avvisò che dovevano scendere poiché c’era l’introduzione alla magia e la loro prima lezione. Ma subito qualcuno bussò alla porta. Toru, che era la più vicina, andò ad aprire e davanti a lui vide un ragazzo davvero affascinante, dai capelli grigi come anche i suoi occhi. Aveva un non so che di femminile. - Ciao! C’è Kagura? Dovrei parlarle…- Toru rimase ammaliata dal suo viso, ma si destò subito. - S…si, un mo…momento!- Toru entrò nella stanza riferendo a Toru dell’arrivo di un ragazzo. Kagura si avvicino alla porta e Toru la sentì parlare dolce. - Yuki! Che ci fai qui nel settore femminile?- - Posso entrare?- - No, no meglio di no! Cosa vuoi?- Toru, Uo e Hana non li sentirono più parlare e si avvicinarono alla porta senza farsi vedere. E lì la scorsero mentre si baciavano. Ma Hana disse alle altre. - Ragazze ci sono guai in vista. Qualcuno sta passando a controllare le stanze e se vedono che quel ragazzo è qui nel nostro settore puniranno tutti e due!- Allora Toru trascinò dentro Kagura che si lasciò da Yuki e lui, non capendo, entrò a sua volta. - Ma cos..?- ma Kagura non finì la domanda che qualcuno bussò alla loro porta. - Si?- chiese Toru. - Sono la vicepreside sto entrando?- fece per aprire ma Uo rispose. - No un momento. Mi metto qualcosa addosso e poi può entrare…- Uo fece segno a Kagura e Yuki di inventarsi qualcosa per nascondersi. Il ragazzo mutò in un appendiabiti e Kagura lo spostò all’angolo vicino all’armadio. A Toru venne da ridere…chi l’avrebbe mai detto che quel ragazzo fosse in grado di trasformarsi… Uo per rendere credibile la messa in scena si tolse la maglietta e i pantaloni e tolse di fretta dalla sua valigia l’accappatoio. - Ecco- disse – Può entrare!- La Signora Ritsu entrò e scrutò la camera in cerca di qualcosa… - Avevo visto un ragazzo fuori dalla porta…e questo?- la Ritsu indicò l’appendiabiti – Noi non abbiamo nessun appendiabiti nella nostra scuola!- - Ah, l’ho portato io, zia.- Rispose Kagura. Toru, Uo e Hana si girarono verso di lei con aria interrogativa che non riuscivano a capacitarsi che lei fosse nipote della vicepreside. - Ah si, Kagura? O è forse Yuki, eh?- la Ritsu schioccò le dita e Yuki si ritrasformò nella sua forma originale. – Aha! Beccati in flagrante!!!! Bene bene…siete tutti in punizione anche voi, signorinelle- indicò Toru, Uo e Hana. - Ma cosa hanno fatto loro?- Kagura non capiva. - Sono complici!!!! Bene, domani verrete nell’aula di pozioni e mi aiuterete a mettere a posto! E se non finirete in un’ora, senza magia naturalmente, pulirete tutte le 800 aule di questa scuola, avete capito???? Ci vediamo alle 10, domattina!- - Si….- e la Ritsu se ne andò. - Oh ragazze mi dispiace….- Kagura stava guardando malefica Yuki… - Di solito la zia è sempre buona e di sicuro ora starà piangendo per come ci ha sgridato, ma è obbligata da Akito a comportarsi così…- Le ragazze scesero di nuovo nella Hall dove il preside e Ritsu li aspettavano. - Salve ragazzi! Sta per iniziare per voi il 1° anno e spero con tutto il cuore che vi troviate bene. Le lezioni sono varie, in base alla vostra scelta, ma tutte molto difficili e impegnative. Bene, ci sono 4 ore di lezioni al giorno ma oggi ce ne saranno soltanto due. Le lezioni sono: Telecinesi, Pozione, Incantesimi e sortilegi, Teletrasporto e lievitazione, Controllo sulla natura, Premonizioni e telepatia. Ognuno potrà scegliere di fare quel che vuole in modo tale che, però, alla fine dell’anno abbiate frequentato tutte le lezioni per un totale di 120 lezioni di ognuna in 6 mesi. Bene ora scegliete e fate in fretta…le lezioni inizieranno fra meno di mezz’ora- - Tu che fai?- chiese Toru a Uo. - Telecinesi, è chiaro….tu?- - Non saprei…vorrei fare qualcosa inerente ai miei poteri, ma io non so di cosa si trattino.- - Prova con incantesimi e sortilegi….e chiedi alla fine delle due ore al professore un chiarimento…- - Già credo che farò così- Toru tornò su dove si cambiò e prese il manuale “Stregare e attaccare”. Poi tornò di nuovo sotto dove il preside aveva affisso una piantina delle aule. - Ciao!- si girò e vide che era Kagura – Che fai?- - Vedo dov’è l’aula di incantesimi…tu che lezione fai?- - Mmh, credo teletrasporto…Rin a quello del controllo sulla natura…e Hana premonizioni e telepatia- - Hai detto che Rin il controllo sulla natura? È davvero in grado di controllare la natura?- - Beh, si…sa controllare l’acqua e il fuoco…è davvero molto accattivante quando fa così…- - Uao….- Poi Toru si diresse nella Hall dove come c’era scritto nella piantina c’era una botola che dava direttamente sull’Aula di incantesimi. Non c’erano banchi, ma cuscini buttati per terra e davanti ad ognuno di essi era posato un foglio e una penna. Attraversò la botola ed entrò nell’aula. Poco dopo un ragazzo comparve al centro della stanza. - Ciao, sai a che ora inizia la lezione- chiese Toru avendo paura di aver sbagliato stanza. - Fra cinque minuti…- - Grazie!- Toru prese posto su un cuscino e prese in mano il foglio. Era bianco e non c’era scritto niente sopra. Rumori sopravvennero dalla botola che si riaprì e apparvero una decina di ragazzi tra cui vi era anche Yuki. - Ci si rivede, eh?- Yuki le diede una pacca sulla spalla e si sedette affianco a lei. La campanella suonò e il ragazzo a cui prima aveva chiesto informazione sull’ora schioccò le dita e una cattedra malandata si materializzò. - Bene ragazzi. Possiamo incominciare la lezione.- Toru sembrò volersi sotterrare. Aveva dato del tu al suo professore!!!! - Io sono il professore Shigure Soma e cercherò di darvi un approccio al mare magnum che è il mondo degli Incantesimi, Malefici e Storia della Magia. Oggi cominceremo con incantesimi…Ognuno di voi scriverà un incantesimo che poi verificheremo se corretto oppure no, d’ accordo?- Tutti presero il foglio da terra e un fruscio di carta fece capire al professore Soma che erano tutti d’accordo. Toru non aveva la minima idea di come si potesse scrivere un incantesimo, ma ricordando le parole di Kureno, usò l’immaginazione e cominciò a scrivere un incantesimo per bloccare il tempo. Il professor Shigure si piegò di fronte a lei. - Mi spiace per prima- disse Toru con un tono mieloso. - Oh, lo prendo come un complimento- le fece l’occhiolino e passò a vedere cosa combinavano gli altri. Toru finì prima degli altri e alzò la mano. - Si? Ditemi il nome quando alzate la mano ok?- rivolse questa domanda a tutti. - Mi chiamo Toru Honda e volevo avvisarla che ho terminato l’incantesimo…- - Davvero?- il professore si alzò incuriosito. Non avrebbe mai creduto che una novella avrebbe scritto un incantesimo in meno di cinque minuti. - Sì, prego- porse al professore l’incantesimo. Lui lo lesse e glielo porse nuovamente. - Su avanti leggilo ad alta voce…- - Ok… “Che il tempo si arresti, che il mondo possa sentire il mio lamento di dolore e pianga insieme a me!”- Toru alzò lo sguardo dal foglietto striminzito e vide che nessuno si muoveva. - Complimenti!- il professore sembrava l’unico essere vivente in quella stanza a parte lei. - Ci sono riuscita veramente?- - Fai un po’ tu!- Toru si avvicinò ai suoi coetanei e li toccò ma nessuno di loro si mosse. - Uao, ha funzionato davvero…ma adesso come faccio a sbloccare il tempo?- - Devi ripetere l’incantesimo ma che abbia il senso contrario. Capito?- - Si ci provo… “Che il tempo ricominci a fare il suo percorso, che il mondo non senta più il mio lamento di dolore e non pianga insieme a me!”- Toru guardò prima il professore e poi i suoi compagni che si sbloccarono non accorgendosi che l’incantesimo aveva funzionato… - Bene!- disse il professore – La vostra compagna vi ha bloccati grazie al suo incantesimo. Credo che non avrai grandi difficoltà con me, signorina Honda.- Toru era felicissima. La campanella suonò e tutti si alzarono come per andarsene. - Un momento!- urlò il prof. Shigure – Mettete sulla mia cattedra i vostri incantesimi…li correggerò- - Professore!- Toru gli si avvicinò - Dimmi!- Il prof. Si mise ad un angoletto della stanza capendo che Toru voleva un po’ di intimità. - Volevo chiederle se può capire cosa sono in grado di fare. Non so se mi sono spiegata..- - Ho capito vuoi che ti dica che poteri hai sviluppato rispetto ad altri?- - Già…- - D’accordo!-

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