il conte mascherato e la contessa

di vanessa_puccio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ARRIVO A RIVOMBROSA ***
Capitolo 2: *** ritorno a casa ***
Capitolo 3: *** la festa parte 1 ***
Capitolo 4: *** la festa parte 2 ***
Capitolo 5: *** il bacio ***
Capitolo 6: *** la sera prima del matrimonio ***
Capitolo 7: *** Pov Edward ***
Capitolo 8: *** l'addio ***
Capitolo 9: *** il rapimento ***
Capitolo 10: *** Il rapimento parte 2 ***
Capitolo 11: *** il rapimento parte 3 (ultima) ***
Capitolo 12: *** La verità ***
Capitolo 13: *** Amore,amore,amore... ***



Capitolo 1
*** ARRIVO A RIVOMBROSA ***


MENTRE VIAGGIAVO SULLA MIA CARROZZA,TRAINATA DA QUATTRO CAVALLI E RIVESTITA DI UN CANDIDO COLOR PANNA RIPENSAVO AI MIEI GIORNI FECILI A PARIGI: I MIEI AMICI,LA SCUOLA,I MIEI ZII... EBBENE SI,SONO ORFANA DALL' ETA' DI 7 ANNI PERCHE' MIO PADRE ERA MORTO IN DUELLO E MIA MADRE DI MALATTIA. MIO FRATELLO SI ERA DOVUTO PRENDERE CURA DI ME DA SOLO DA QUANDO ERO SOLO UNA BAMBINA E ORA CHE STAVO TORNANDO A CASA NON VEDO L' ORA DI ABBRACCIARLO. NELLA SUA ULTIMA LETTERA MI AVEVA DETTO DI ESSERSI FIDANZATO E CHE ERA IN PROCIENTO DI SPOSARSI... RITORNAI ALLA REALTA' E MI ACCORSI CHE ERAVAMO FERMI...CHE STAVA SUCCEDENDO? "APRI LA PORTIERA!!"UNA VOCE DOLCE COME IL MIELE PRONUNCIO' QUESTE PAROLE. "HO DETTO APRI LA..."PRIMA CHE POTESSE FINIRE POGGIAI LA MIA MANO SULLA MANIGLIA E SCESI. DAVANTI AI MIEI OCCHI SI PRESENTO' UN ANGELO DAGLI OCCHI VERDI COME I MIEI E UNA MASCHERA. MI INCANTAI A GUARDARLO E LUI FECE LO STESSO MA POCO DOPO MI RIPRESI: "CHE COSA VOLETE?"DISSI ACIDA. "OH!,MI DISPIACE MADAMOISELLE MA ABBIAMO SBAGLIATO CARROZZA"DISSE UN ALTRO UOMO CHE SEMBRAVA UN ORSO DATE LE DIMENSIONI. "ALLORA,PERCHE' NON CI LASCIATE ANDARE?" "SI LO FAREMO,SOLO DOPO CHE VOI GENTILE DONZELLA MI AVRETE DETTO COME VI CHIAMATE" "E VIO PERCHE' NON VITOGLIETE QUELLA STUPIDA MASCHERA E MI MOSTRATE IL VOSTRO VOLTO?" "EH...MI SPIACE MA NON POSSO...PERO' POSSO DIRVI CHE QUI TUTTI MI CHIAMANO IL PALADINO E VIO CHI SIETE?" "SONO LA CONTESSA ISABELLA SWAN" "SWAN!??"DISSE INCREDULO "VEDO CHE IL NOME DELLA PADRONA DI QUESTE TERRE VI HA FATTO ABBASSARE LA CRESTA"GHIGNAI. "OH, QUASI DIMENTICAVO E STATO UN PIACERE FARE LA VOSTRA CONOSCENZA PALADINO" "PIACERE MIO CONTESSA"E SI INCHINO' "FELIPE ANDIAMO!" E PARTIMMO VERSO I CANCELLI DELLA MIA ADORATA RIVOMBROSA.

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Capitolo 2
*** ritorno a casa ***


Appena varcai il cancello scesi dalla carrozza e mi gettai tra le braccia di mio fratello. "Sem!!!Mi sei mancato in questi anni" "Bella!!!Anche tu!!" Ero così felice di essere a casa.Finalmente potevo stare accoccolata sul petto di mio fratello e sentire la sua voce chiamarmi al mattino. "Dai vieni che mentre Felipe prende i tuoi bagagli ti faccio conoscere la mia futura moglie" Andammo nel soggiorno dove c'era una donna che stava leggendo un libro e che appena mi vide lo posò sul tavolo accanto. Aveva i capelli neri corvini,gli occhi anche neri come la cenere,la bacco sottile e un piccolo naso. "Bentornata a casa contessina Bella io sono leah la futura moglie di vostro fratello nonchè vostra cognata" "E' un onore per me fare la vostra conoscenza mio fratello mia parlato molto di voi" I suoi occhi luccicarono e mi disse: "Davvero?" "Non immaginate quanto di voi mi ha scritto nelle lettere che mi spediva" Si avvicinò a mio fratello con non sò quale intenzione e allora io mi congedai. Andai nelle mie stanze che non erano per nulla cambiate in quei cinque anni: il mio solito letto rosa a baldacchino,il comò affianco,una scivania fatta in legno si quercia,l' armadio enorme con tutti i miei vestiti,lo specchio e la porta per il bagno. Chiesi a Charlotte di prepararmi un pagno caldo perchè ero davvero stanca e avevo molto sonno. Mi immersi nell' acqua e cominciai a strofinarmi tutto il corpo... Dopo essere uscita mi misi una vestaglia gialla con delle macchioline nere e sprofondai in un sonno popolato solo dal paladino. La mattina seguente appena svegliata decisi di indossare un abito verde abbinato a le solite scarpette bianche con tacco. Scesi in cucina per fare colazione dato che non la volevo a letto e le cuoche per il mio ritorno mi fecero tutto ciò che una contessa non poteva tenere nel suo stomaco: cornetti con il ciccolato,crema e marmellata. Biscotti rifarciti con limone o fragola e per ultimo un pò di latte caldo. Di tutte quelle cose mangiai solo un cornetto alla crema e bevvi il mio latte. Appena finito raggiunsi mio fratello nel soggiorno dove c' era anche Leah ch discuteva con lui allegramente. "Buongiorno Sem e bungiorno anche a te Leah"dissi in modo cortesa. "Bensvegliata Bella abbiamo una notizia per te" "Che notizia?"chiesi. "Stasera qui a rivombrosa ci sarà una festa in onore del tuo ritorno" "Va bene a me non fà alcun dispiacere" M ritirai nelle scuderie e cavalcai il mio bel cavallo Platino. Quando stavo in groppa a lui il mondo intorno a me si dissolveva c' erava solo io e lui e non la mia sofferenza per la morte dei miei genitori. Con lui mi sentivo libera. Tornata a casa mi diressi subito in bagno dove mi lavai e mi preparai per la festa che mi attendeva.

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Capitolo 3
*** la festa parte 1 ***


Decisi che per la festa avrei indossato un vestito azzurro con ricami d' oro e tulle bianco accompagnato da guanti lunchi color del cielo,scarpette bianche e la collanina che mi aveva regalato mia madre Renee per il mio quinto compleanno. "Pronta" dissi a me stessa. Scesi le scale e lì incontrai mio fratello e Leah. Lei aveva un vestito cremisi con cappellino,guanti e stivaletti. Mio fratello invece indossava un completo da vero conte con le solite scarpe nere. Erano davvero belli. "Oh,contessina!Siete stupenda!"mi disse Leah. "Voi non siete da meno,cara cognata" "Sem,gli ospiti sono arrivati?" gli chiesi impaziente. "Si ,Bella sono arrivati tutti e indovina un pò?" "Cosa?"gli chiesi "C'è anche una delle famiglie più importanti di Rivombrosa!" "Chi?"chi potevano essere? "I Cullen!" "I Cullen?E chi sarebbero?" "Ma come chi sono!?"Sono i figli adottivi del conte Carlisle Cullen e Esme Cullen.Sono cinque fratelli:Alice,capelli corti dal taglio sbarazzino e il suo futuro sposo Jasper Hale capelli dorati e molto saggio. Poi ci sono Rosalie hale e il suo sposo Emmet Cullen" "Sem ma sono quattro!" "Dimenticavo il giovane Cullen,la cui bellezza spinge le contesse di tutto il popolo tra le sue braccia ma che lui rifiuta gentilmente" Restai affascinata dalla descrizione di Sem sull' ultimo Cullen. Allora era davvero così bello?Mi venne in mente l'immagine del Paladino ma la ricacciai indietro...Non potava essere lui!E poi nemmeno lo avevo visto! "Bella allora?" "Oh,cosa Sem?"gli chiesi frastornata. "Andiamo?"e mi porse il braccio. "Si,andiamo"che io accettai volentieri. Il mio cuore non voleva sapere di stare fermo e io stavo impazzendo. Le porte dinnanzi a me si aprirono rivelandomi tantissime persone che mangiavaqno,chiaccheravano o sorseggiano qualcosa. "Conti e contesse,marchesi e marchese vorrei che insieme a me donaste il bentornato a mia sorella: Isabella Swan contessa di Rivombrosa."Disse mio fratello. Partì un applauso tanto forte che per un attimo mi chiesi se ero morta perchè non sentivo nemmeno battere il mio cuore. Mio fratello e mia cognata mi portarono a conoscere un pò di persone tra cui il conte Jacob Black che sembrava volesse spogliarmi con gli occhi,il conte Seth Clearwater che era un uomo dall' aspetto dolce e gentile ma soprattutto simpatico. Poi li vidi:i Cullen mi venivano incontro. Notai che erano in sei e che ne mancava uno. "E' un onore fare la vostra conoscenza contessa Isabella,il mio nome è Carlisle Cullen e questa è la mia famiglia:mia moglie Esme. "Contessina Isabella"e i fece un inchino.Era una donna con i capelli color del caramello e con gli occhi marroni chiarissimo e l' aspetto di una madre amorevole. Mia figlia Alice e il suo futuro sposo Jasper . "Contessa è un piacere conoscerla io e lei diventeremo grandi amiche" Una ragazza con gli occhi da cerbiattino indifeso e il corpo minuto mi fece questa proposta e guardandola non ebbi il coraggi di dirle di no. "Lo spero" "Lui è il mio Jasper" un uomo con la criniera da leone mi baciò la mano. "Qusti sono Rosalie e suo marito Emmet " "Contessa è un onore riavervi a Rivombrosa così io e lei potremmo conoscerci meglio!" Mi disse Rosalie una ragazza con i capelli biondo platino e gli ochhi azzurro mare. Emmet invece aveva gli occhi azzurri però molto più chiari e ricciolini incorniciavano il suo capo. "Mi piacerebbe" "E per ultimo...ma dov'è? chiese Carlisle. "Sono qui padre" disse una voce alle mie spalle. Mi girai e vidi l' essere più bello del mondo che messo insieme a tutti i conti sfigurava per la sua bellezza. Capelli ramati ribelli però immaginavo soffici al contatto con la mia mano,naso acquilineo,mascella squadrata e liscia,bocca carnosa e rossa fatta apposta per baciare e per ultimo gli occhi:verdi come una cascata di menta. "Contessa Isabella è un piacere fare la vostra conoscenza"mi disse facendomi il baciamano. Al contatto con la sua mano anche se avevo i guanti sentì una scossa potente attraversare il mio corpo e non mi accorsi che da quando i miei occhi avevano incrociato quelli profondi di Edward la mia cambiò per sempre

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Capitolo 4
*** la festa parte 2 ***


Durante tutte le presentazioni il mio sguardo non lasciava quello del conte Edward e lui ogni qual volta se ne accorgeva mi regalava un sorriso sghembo che mi faceva mozzare il fiato in gola. "E' ora di aprire le danze!"esultò mio fratello. "Mi fareste l'onore di ballare con me,contessa?Quando il conte Edward mi pose questa domanda un brivido mi percorse la schiena e incominciai a tremare anche perchè le sue mani si erano posate sui miei fianchi e avevano incominciato a fare su e giù. "Accetto molto volentieri conte" Camminai insieme a lui fino al centro della stanza dove mi si mise di fronte. I violini incominciarono a suonare un valzer. Mi cinse i fianchi e mi avvicinò a se,io gli misi una mano sulla spalla e l' altra la unì insieme a lui in un intreccio. Cominciammo a ballare e dopo esserci lasciati andare anche a parlare: "Allora contessa,girano voci che sulla strada del ritorno voi abbiate incontrato il Paladino..."mi irrigidì ma continuai a volteggiare. "Si è vero,le voci non mentono" "Eh...come vi è sembrato?" "Co-come mi è sembrato?" "La vostra prima impressione..." Mentì:"Bhe,mi è sembrato un tipo molto sicuro di se stess,forse anche un pò arrogante e volgare"lo vidi ghignare. "Come mai?I contadini che abitano in paese lo stimolano molto e dicono cose buone su di lui" "A me non sembra sennò perchè avrebbe assalito una carrozza con dentro una giovane donna?" "Forse perchè era interessato a conoscervi e poi mi ha detto di dirvi che gli piacete,gli piacete molto"disse in tono sensuale. In quel momento la musica finì e io mi ritirai come scottata dalla sua presa e con tono falso gli dissi: "Scusate ma ho bisogno di un pò d' aria"e andai a riprendere il controllo di me stessa sul balcone del palazzo. Inspirai ed espirai,inspirai ed espirai... Come era possibile che io potesi piacere a quel mascalzone?Non ci conoscevamo neppure!E poi come faceva il conte Edward a conoscerlo? Avevo bisogno di risposte però non avevo ancora trovato la persona che me le avrebbe saputo dare. Le ante della porta finestra si aprirono rivelando l' uomo più bello della Terra. "Cosa cercate?"gli chiesi "Voi" "Cosa volete?" "Chiedervi scusa per il comportamento usato nei vostri confronti"il mio cuore perse un battito ma non perchè mi aveva chiesto scusa ma perchè si era avvicinato e aveva avvicinato il mio viso al suo. "Mi perdonate?"disse accarezzandomi le labbra. Annuì incapace di rispondere. E proprio quando le nostre labbra si stavano per toccare sentì la voce della contessa Jessica chiamarmi. Ci staccammo immediatamente e come se non fosse successo niente ritornai dentro. "Oh contessa!Vi cercavo dove eravate finita?" "Io...ero andata a prendere un pò d'aria" "Ho capito..." "Perchè mi cercavate?" "Volevo salutarvi dato che la festa e finita e augurarvi la buonanotte" "Grazie,siete molto gentile" Si congedò e sentì abbracciarmi da dietro. Edward si avvicinò al mio orecchi e mi sussurrò:"SOGNATEMI" Diventai rossa per l' imbarazzo e lui se ne andò. Dopo essere rimasta a guardare il punto in cui era scomparso raggiunsi la mia "famiglia" in soggiorno e augurai loro la buonanotte. Quella notte quando mi addormatai sognai un conte dai capelli ramati. Vi prego ditemi se continuare questa storia o lasciarla perdere!

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Capitolo 5
*** il bacio ***


Il mattino seguente appena svegliata decisi di andare a fare una cavalcata fino al lago dove ero solita andare. Mi lavai,mi vestii,mi pettinai,scesi in soggiorno,feci colazione,salutai mio fratello e salì in groppa a Platino. Dopo un buon quarto d' ora arrivai a destinazione e... OH_MIO_DIO!!!!!!! Il conte Edward stava facendo il bagno con indoso solo un indumento che gli copriva la parte più...BASSA!!! Mi nascosi per guardarlo meglio e facendo ciò urtai contro un ramoscello che si spezzò sotto il mio peso. Il conte mi vide e mi fece il solito sorriro da infarto e io rossa fino alla punta dei capelli mi girai e mi nascosi dietro un albero. "Volete venire a fare un bagno contessa?L'acqua è fantastica!" "No grazie,non ne sono in vena" "Vi vergognate forse?" (OH SI E NON SAPETE QUANTO)volevo urlargli ma risposi: "No,che dite?!" Mentre parlavo non mi accorsi che era uscito dall' acqua e che aveva poggiato una mano sull' albero dove ero appogiata. "Allora giratevi"mi disse. "Non mi sembra il caso" "Giratevi" Mi girai e feci l' errore più grande:incrociare il suo sguardo. Prese ad acarezzarmi il volto e ad avvicinarsi di più ad esso. Il mio cuore batteva all' impazzata e non riuscivo a farlo smettere almeno finchè non catturò le mie labbra con le sue. Rimasi frastornata per colpa delle farfalle che volavano nel mio stomaco ma poi risposi al bacio. Le sue labbra erano soffici come le nuvole e dolci come il miele. La sua lingua lambiva le mie labbra e io le schiusi con un gemito abbandonandomi a lui. Accarezzò il mio palato e poi le nostre lingue presero a mangiarsi a vicenda. Ci dividemmo solo per riprendere fiato. "Devo andare"gli dissi ma lui posò l'altra mano sul tronco e mi bloccò l'uscita. Si chinò e mi baciò di nuovo e ancora e ancora. Dopo un ultimo bacio riuscì a liberarmi dalla sua presa,montai a cavallo e ritornai a Rivombrosa senza mai guardarlo negli occhi. Arrivata a palazzo mi dirigei nelle mie stanze e mi buttai sul letto a peso morto. Sto impazzendo!L' ho baciato!Ma come ho potuto nemmeno ci conosciamo...so solo che da quando l' ho incontrato mi hanno affascinato con i suoi sorrisi,il suo caratter,le sue parole,TUTTOOOO!!Amo tutto di lui! Bussarono alla porta. "Chi è?" "Bella posso entrare?" "Si Sem entra pure" Appena entra si siede vicino a me sul letto. "Bella...domani mi sposo" "CHE COSA??!!" "Si.Leah ha voluto anticipare il matrimonio e stasera c'è una festa per soli uomini a palazzo" "Non capisco cosa mi vuoi dire..." "Bhe..se te la senti potresti uscire con Leah e stare insieme a lei e le sue amiche" "Non ci penso nemmeno!Non che odi Leah però ho un gran mal di testa e non mi va di uscire se non ti dispiace vorrei restare a casa...se non disturbo ovviamente" "Ma certo che puoi e non mi dai alcun disturbo,buon riposo" Dopo che esce dalla stanza mi addormanto non sapendo che il conte che mi ha baciato quella mattina stessa stasera sarebbe venuto a palazzo per la festa.COME VEDETE NON SMETTERO' DI SCRIVERE E COMUNQUE VOLEVO RINGRAZIARE TUTTE PER LE VOSTRE RECENSIONI.GRAZIE.

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Capitolo 6
*** la sera prima del matrimonio ***


Quando mi svegliai avevo una sete incredibile e così scesi sotto per riempirmi il bicchiere dato che per colpa della festa le mie dame di compagnia si erano dileguate. Mentre scendevo le scale dalla porta dinnanzi a me sentì un trambusto incredibile: risate,parole,cose che si rompevano... Pian pianino non facendomi sentire aprì la porta e rimasi scioccata: la stanza era tutta sottosopra con cibo sparso dappertutto e conti o marchesi che si davano alla pazzagioia. "Lo sapete che è maleducazione origliare?"il bicchiere mi cadde di mano ma non si spaccò. Quella voce l' avrei riconosciuta fra mille... (Va bene,calma Bella non farti prendere un infarto)pensai. Mi girai e lo vidi in tutta la sua bellezza. "Non stavo origliando"mi giustificai. "Già stavate solo guardando cose che non vi riguardano"sbuffai. "Certo perchè dato che voi siete il padrone del mondo a voi sono adatte?"raccolsi il bicchiere e non lasciandolo finire di parlare mi avviai nelle cucine con lui dietro. Presi il boccaccio pieno d'acqua e me ne versai un pò nel bicchiere per bere. La mia gola non bruciava più e prima che potessi aprire la porta per tornare in camera mia,venni presa da un polso e sbattuta contro la porta. Il suo viso era a due centimetri di distanza e non vedevo l' ora che mi baciasse per sentire di nuovo il suo sapore in bocca ma deviò le mie labbra e andò a leccare il lobo del mio orecchio. Un gemito che non riuscì a controllare uscì dalle mie labbra e lui lo catturò con la sua bocca. Io succhiai le sue e lui le mie prendendomi in braccio e portandomi seduta sul tavolo. Ormai ansimavo e lui non mi aiutava leccando e baciando il mio collo. Ci baciammo di nuovo e quando eravamo sul punto più bello fummo interrotti da dei passi che si avvicinavano alla cucina. Ci nascondemmo e intanto i due marchesi ormai ubriachi fradici presero altri contenitori pieni di vino. Quando se ne andarono mi girai verso il conte Edward e dandogli un ultimo bacio a fior di labbra gli dissi che questo non era un buon momento ma che ci saremmo rivisti molto presto.Tornata in camera ancora succube ti tutte le emozioni provate prima mi feci un bagno con una una convinzione: MI ERO INNAMORATA DI EDWARD CULLEN. Il prossimo per chi me lo ha chiesto sarà un pov Edward

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Capitolo 7
*** Pov Edward ***


"Ah...Ah...Ah...mi dispice mio caro Emmet ma ti ho battuto un altra volta!" Schernisco mio fratello per l'ennesima volta a causa della sua insopportabile voglia di battermi a duello. Sa che non ci riuscirà mai ma non si arrende. "Lo so mio caro fratello è per questo che tu sei il Paladino e io il tuo braccio destro"mi dice Emmet. "A proposito di Paladini che mi racconti su te la contessa Swan?" "Non ti azzardare a toccarla o a guardarla se no sai cosa ti succede perchè lei è solo mia!"gli dico in finto tono minaccioso ma sa che non scherzo. Ah...la mia piccola Bella ha rubato il mio cuore.Dal nostro primo incontro sono rimasto affascinato da lei. E poi quando l'ho baciata mi sono reso conto di essermi innamorato come un bambino. "Edward ma con l' altra faccenda che si fa?" "Già me ne stavo quasi dimenticando" Alla festa in onore del matrimonio del fratello della mia contessa mentre passavo vicino ad una porta ho sentito il conte Jacob Black e il conte James parlare di merce illegale da far trasportare a Rivombrosa. Dopo l' accaduto con la contessa in cucina sono subito tornato a casa e ho raccontato tutto ad Emmet e ora mentre duelliamo stiamo pensando a cosa fare. "Aspetta...dissi estasiato all' idea venutami in mente"ho un piano!" "E in cosa consiste?" "Nella contessa Isabella Swan!"

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Capitolo 8
*** l'addio ***


Vengo svegliata da Charlotte che mi informano che devo alzarmi per prepararmi per il matrimonio. Sono elettrizzata all' idea di vedere il conte Edward ho palle d' oca solo pensando ai suoi magnifici occhi. Un'ora dopo: Sono nella carrozza insieme a Leah. Devo dire che è semplicemente stupenda: Indossa un vestito bianco a maniche lunghe con piccoli smeraldi incastonati,una gonna bianca e uno strascico lungo 24 cm. Ha il velo che le copre il viso,scarpe bianche con tacco e un buchè di rose color cremisi. Io che sono la damigella indosso: un vestito azzurro chiarissimo con una corona di margherite bianche in testa e ballerine azzurre. Arrivate in chiesa Padre Gerardo celebra la cerimonia e dopo il fatidico "Si,lo voglio" andiamo a festeggiare a Rivombrosa. Non ho ancora visto Edward dato che alla cerimonia non si è presentato e ora sono qui a chiaccherare con il conte Jacob che dati i suoi atteggiamenti,i suoi sguardi adoranti e le sue parole mi ha fatto capire che non gli dispiacerebbe se diventassi sua moglie. "Contessa,vado a prendervi un bicchiere d' acqua?" "Si,grazie" Il conte Jacob(finalmente)si è dileguato e cerco con lo sguardo LUI. Lo vedo,eccolo è con...la contessa Tanya che si crede la più bella del mondo e posso ben vedere che ridono e scherzano insieme e lei gli si struscia contro come un polipo. Gli occhi mi si velano di lacrime e un magigno è caduto sul mio petto. Si gira e mi vede ma a me non importa. Corro verso la porta che conduce al giardino e do sfogo a un pianto liberatorio. Allora le parole di Sem erano sbagliate!Lui non rifiuta le contesse ma le accoglie a braccia aperte! Bene dato che ora ha Tanya io non gli servo più. Mi sento afferrare e girare. "Perchè piangi?"cerca di accarezzarmi ma io mi scosto. "Torna da Tanya,perchè dato che ora credi che sia innamorata di te puoi usarmi e buttarmi quando ti pare vero?Bhe invece ti sbagli!"gli urlai contro. "Non è vero io non ti voglio usare Bella e stata Tanya ad assalirmi!Devi credermi perchè io ti a..."Non lo faccio finire. "Però tu non ti sei degnato di scostartela di dosso anzi vedevo bene che scherzavi e ridevi con lei!Forse sono io il problema e forse e anche meglio se non ci rivedessimo mai più.Addio." Distrutta dal dolore me ne vado in lacrime.

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Capitolo 9
*** il rapimento ***


Dopo la sfuriata con Edward io,mio fratello abbiamo deciso di accompagnare i suoi genitori nel loro palazzo per fermarci a parlare un pò con loro.Per tutto il tempo non ho fatta altro che pensare a LUI. Finita la visita saliamo sulla carrozza e lì gli unici a parlare sono i due sposini. All' improvviso la carrozza si ferma di botto e io per poco non cado addosso a Leah. Mio fratello aprendo la tendina della finestra grida: "Felipe che succede?!" "Ve lo dico io conte Sem,ma prima concedetemi l' onore di farvi gli auguri per il vostro matrimonio"una voce già sentita ma che non riconosco pronuncia queste parole. "Ora aprite la carrozza e scendete tutti senza fare scherzi!"ordina ancora. Sem apre la carrozza e scendiamo uno alla volta. Quello che vedo appena scesa mi lascia incredula: il Paladino con un coltello in mano lo tiene vicino al collo di Felipe e ho paura per la sua incolumità. "Cosa volete?"chiede mio fratello anch' esso scioccato. "LEI!"e il Paladino indica me. "No,non ve la darò mai!" "E allora qui qualcono perderà la vita"dice guardando Felipe. E' sul punto di tagliargli la gola ma io lo fermo. "Aspetta!"si gira e mi guarda soddisfatto. "Verrò con voi" "Cosa?!Ma Bella tu..." "No Sem!Non lascieò che per colpa mia qualcuno perda la vita preferisco sacrificarmi io"dico abbracciandolo prima di essere bendata e fatta salire su un cavallo insieme al Paladino. NELLA TANA DEL NEMICO... "Ecco così no ti slegherai facilmente"ride lo sconosciuto davanti a me ma che non posso vedere. Mi ha legata a un qualcosa di duro e che mi provoca un pò di dolore alla schiena e credo che si diverta a vedermi in difficoltà. "Cara contessa il mio padrone sta arrivando e si occuperà lui di voi!" Dopo poco sento la porta aprirsi e il profumo cambia se prima c' era odore di cannella e erbe aromatiche ora c'è odore si lilla e camomilla. Qualcuno mi si avvicina e mi toglie la benda rivelando il Paladino bendato. "Perchè mi avete rapita?"chiedo infastidita. "Mi dispiace ma è un segreto"mi dice sogghignando. "Mah...uomini!"dico esausta. "Contessa cosa avete contro noi uomini?" "Mah vediamo...niente siete solo altezzosi,egoisti,volagari,antipatici e masochisti!" "Pensate questo anche del conte Edward?"a quelle parole mi sciolgo e rivelo: "No,lui è così dolce,bello,romantico,gentile e sono certa di essermi innamorata di lui.Ma so che non mi ricambia perchè sta con la contessa Tanya."Detto ciò me ne pento e mi mordo subito la lingua facendomi male. "Ne siete sicura?"dice prendendomi il viso con le mani. "E a voi che importa?" "Oh si che mi importa"dice e mi bacia. Il suo sapore mi fa dimenticare tutto e ricambio il suo bacio. Schiudo le labbra e la sua lingua cerca con golosità la mia che non darda ad arrivare. Ci baciamo per un tempo indefinito ma poi ci stacchiamo per guardarci negli occhi e io mi perdo nei suoi. Mi giro dall' altra parte distogliendo lo sguardo e lui mi sussurra:"Baciate davvero bene"per poi uscire. Mi lascia sola con il sapere che il Paladino mi piace da morire.

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Capitolo 10
*** Il rapimento parte 2 ***


Come ci era finia in quella situazione?
Perchè?
Perchè lei e non altre ragazze con un eredità sproporzionata?
Quelle domande affollavano la mia mente da più di un ora ormai e la cosa più stressante era che non trovavo risposta!
"Uff"sbuffò.
"Mi annoio!!"gridò per farsi sentire.
"Ci scusi contessa ma si trovi qualcosa da fare!"
"ARGGGG!!COME VI PERMETTETE VOI BRUTTO MASCALZONE A ""RISPONDERMI IN QUELLA MANIERA?DOVRESTE LAVARVI LA LINGUA CON IL SAPONE PRIMA DI PARLARE COSì VOLGARMENTE AD UNA FANCIULLA COME ME!"gridai con tutto il fiato che avevo in gola.
Sentivo dei passi sempre più vicini al posto dove mi trovavo e un secondo dopo apparve l' omone grosso con un impacco di fazzoletti di pezzi di stoffa in mano e me lo mise in bocca.
"TE MLDT M CO V PRTT!"ormai non capivo nemmeno io cosa dicevo.
Si mise a ridere vedendomi in difficoltà e uscì senza proferir parola,intanto io mi dimenavo come una pazza per liberarmi dalle corde e sputare quel coso che avevo in bocca.
All'improvviso una mano si fece spazio sulla mia spalla e mi fece fermare.
Davanti agli occhi mi apparve il Paladino in tutta la sua bellezza.
"MH MH MH!"si chinò su di me e mi tolse la stoffa dalla bocca.
"F-I-N-A-L-M-E-N-T-E!"dissi esasperata.
"Attenta mia piccola Bella perchè te lo potrei rimettere"non capì il resto della frase perchè mi soffermai su MIA piccola Bella.
Il mio cuore perse un battito per questo ed ero veramente stufa di quelle emozioni per quello sconosciuto.
Prese ad accarezzarmi una guancia e io poggiai la testa sulla spalla per consentire l' accesso alla sua mano sul mio collo.
Prese a baciarlo e a leccarlo piano facendomi impazzire e potei sentire il suo cuore battere come il mio.
"Vi...prego...mh...basta"proprio sul più bello entrò l' altro omone che vedendoci sogghignò.
"Mi spiace interrompervi Paladino ma ho bisogno di voi".
"ARRIVO!"sentenziò spazientito e anche un pò irritato.
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: "Non ti preoccupare piccola quando torno non ti lascerò nemmeno un secondo da sola"e leccandomi il lobo partì in direzione della porta prima di salire sul suo cavallo e galopparlo al di là dell' orizzonte.

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Capitolo 11
*** il rapimento parte 3 (ultima) ***


Mentre il Paladino era fuori con i suoi scagnozzi e solo l' orco si degnava di portarmi del cibo da prigionieri come il pane o l' acqua,i miei occhi individuarono a pochi centimetri da me il coltello che l' orco si era dimenticato per tagliare il pane e che in quel momento mi sarebbe davvero stato utile per liberarmi da queste maledette corde.
Con i piedi (per fortuna non si era degnato di legarmeli)cercai di avvicinarlo con non pochi sforzi. Lo presi tra le punte delle scarpe e me lo avvicinai lentamente per non farlo cadere. Con un piccolo movimento di ginocchi me lo scaraventai nel vero senso della parola a poca distanza alle mani e lo presi dimenandomi. Con le dita affusolate lo feci strusciare su e giù sulle corde e queste poco dopo si spazzarono. Esultai di gioia dentro di me per non farmi sentire e alzandomi in punta di piedi mi avvicinai alla "porta". Aprendola cauta cauta potei notare con fortuna che l' accampamento era vuoto: il fuocherello scoppiettava allegro fra le legna bagnate e l a cenere per terra,tavoli ricolmi di avanzi di cibo caratterizzavano il posto e intorno c' era solo tanto ma tanto verde. Vedendo un sentiero lì vicino mi incamminai e mi inoltrai in esso. INTANTO... "Sono sparpagliati per il bosco e stanno cercando noi e la contessa..."il Paladino pronunciò queste parole con noncuranza mentre si avvicinava all' accampamento cuorioso e felice di poter rivedere la sua amata e di sapere se Emmet le aveva di nuovo infilato i pezzi di stoffa in bocca per le sue urla. Stava per scendere dal suo purosangue color caramello quando vide che incontro gli stava venendo un Emmet piuttosto preoccupato e agitato che correva a perdifiato: "Edward!Edward!Isabella è scappata!" "Cosa?!Come è successo?!Dobbiamo trovarla al più presto o i seguaci di Black la uccideranno!"spronai il cavalo e corsi alla ricerca della mia vita, NEL BOSCO... Dopo aver camminato per un bel pò ed essere caduta qua e là con le mie esili gambe giunsi nei pressi di un fiume le cui acque si riversavano sui piccoli scogli che abitavano lì. Facendomi coraggio alzai il piede in direzione di uno di esso e ci alì sopra. "Dai Bella!C'e la puoi fare!Non è difficile!"mi ripetevo come una matta queste parole cercando di tranquillizzarmi ma invano. Troppo impegnata a non cadere non mi accorsi dell' enorme schizzo d'acqua che mi si riversò addosso facendomi cadere all' indietro e sentendo chiaramente la voce dell' omone che diceva: "Contessa!No!!" Sprofondai nelle fredde acque del fiume che mi inghiottì fino a farmi perdere i sensi prima di sentire solo: "Amore mio!Resisti!"e poi il buio.SCUSATE PER GLI ERRORI!testo

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Capitolo 12
*** La verità ***


Nel mentre della mia convalescenza la vita là fuori continuava imperterrita i miei sogni erano vittime dei miei stessi incubi.
Ero morta affogata?
Qualcuno si era degnato di raccogliere il mio povero corpo dalle rive del fiume?
Non ricordavo nulla di ciò che era successo nelle ultime ore a parte la mia caduta e poi il nulla.
Se ero morta perchè le voci,il nitrire dei cavalli,le risate erano così reali?
Forse Sem si era dimenticato un altra volta di svegliarmi perchè troppo "indaffarato" con Leah.
"Oh,avanti Bella apri quelli che tu chiami occhi e togliti il dubbio!"
Mah si!
Per una volta che la mia coscienza ha ragione perchè dovrei ignorarla?
Pian piano aprì prima una palpebra e poi l' altra e abituatami alla luce del sole mi guardai intorno.
Ero nel letto del capanno e indossavo...
"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!"un urlo disumano uscì dalle mie labbra a forma di cuore e mi maledissi per aver avuto tale reazione.
Ma avevo le mie buone ragioni per urlare in quel modo!.
Al posto dell' abito da cerimonia per il matrimonio di Leah facevano bella mostra di sè un paio di pantaloni e una specie di maglia da uomo azzurra e ciò significava che qualcuno mi aveva spogliata e...
ODDIO!
Ma chi?
Tralasciando l' omone non conoscevo nessuno dell' accampamento a parte...IL PALADINO!
Diventai rossa come un pomodoro fresco fresco e cominciai a pregare:
"Ti prego,se mi vuoi bene fà che a cambiarmi sia stata una donna...magari quella che prepara il pranzo oppure quella che gli lava i vestiti ma ti prego fà che sia stata una donna!..."mentre ero prese nelle mie preghiere non mi accorsi del Paladino che salendo le scale venne a sedersi proprio accanto a me.
Mi persi nei suoi occhi per un infinità di tempo finchè fù lui a spezzare il silenzio nel modo peggiore.
"Perchè avete urlato in quel modo?"la sua voce era calma...
CALMA!!??
La rabbia mi assalì insieme alla vergogna e così gliela sputai in faccia: "Come fai a stare calmo quando vieni a sapere che uno sconosciuto ti ha tolto i vestiti e ti ha visto nuda?Ma cert,che sciocca,il Paladino non ha di questo problemi perchè non è stato lui ad esser rapito e la sua vita va liscia come l'olio...ma le persone come me ne hanno invece e ora vi chiedo:CHI MI HA TOLTO GLI ABITI?"
"Per tua informazione ragazzina insolente,io ne ho di problemi inece ma non sono venuto qui a raccontarli e cambiando argomento è stata la moglie anziana di un mio "alleato" a toglierteli!CONTENTA?
La rabbia diminuì fino a scomparire e mortificata dissi: "Ah,ho esagerato...scusa....perdonami"ormai i singhiozzi scuotevano il mio povero corpo.
Cosa avevo fatto?
Perchè lo avevo insultato?
Lui non era il responsabile della mia caduta e se mi aveva tolto i vestiti era solo per non farmi prendee un malanno.
"Sono una ragazzina viziata e egoista..."pensai ad alta voce.
Feci per scendere dal letto per andare a nascondermi in qualche angolo per dar sfogo alle mie lacrime ma me l'ho impedì.
Si portò le mie mani sotto la sua maschera e fce per toglierla ma io mi scansai bruscamente.
"Se è perchè volete consolarmi non fatelo.Vi prego."ma non mi ascoltò.
Si tolse la maschera e il volto che vidi mi fece perdere alcuni battiti. "Edward!?"mormorai tra l' incredulo e il sorpreso.
Fece un sorriso amaro e cominciò a raccontarmi la sua storia.
IL PROSSIMO SARA' UN POV EDWARD!

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Capitolo 13
*** Amore,amore,amore... ***


"Vedi Bella come posso spiegarti...io no faccio questo "lavoro" solo per soldi o per fama o per gratitudine...ho cominciato ad essere il paladino parecchi anni fa per un scopo preciso..."
Flashback
Io e mio fratello Emmet stavamo camminando tranquillamente per le vie del paese mentre lui mi raccontava di come Rosalie Hale l' avesse stregato.
Esatto mio fratello si era innamorato.
Lui mi diceva che solo a pensarla gli venivano i brividi e che aveva avuto quelli che tutti chiamano il colpo di fulmine.
Io non credevo molto in queste cose...certo le donne che scodinzolavano quando passavano c'è le avevo ma io non ero interessato a loro.
Stavamo per salire sui nostri cavalli per rientrare alla tenuta quando delle urla ci bloccarono.
Spaventati corsero nella direzione di quest'ultime e ciò che vedemmo ci fece sbarrare gli occhi e boccheggiare per riprendere fiato.
Il conte Black rideva alla vista dell' uomo che aveva impiccato sotto lo sguardo disperato di una donna che dedussi essere sua moglie e della sua bambina che piangeva aggrappata disperatamente alla madre.
Quello che disse poi ci fece raggelare il sangue nelle vene: "E che questo vi serva di lezione a tutti.Guai a chi osa solo guardarmi negli occhi senza inchinarsi a me!Sono stato chiaro?"
La gente attorno a lui lo guardava terrorizzata e annuirono contro la loro volontà.
Dopo un altro ghigno salì sul suo cavallo e insieme ai suoi soldati sparì dietro ad una casa.
Io ed Emmet ci avvicinammo e facendo attenzione sciogliemmo il laccio di corda legato al collo dell' uomo ormai senza vita e lo posammo su una coperta messa da sua moglie lì vicino.
Preferimmo non parlare per non peggiorare la situazione e quando eravamo sul punto di andarcene mi senti afferrare delicatamente la giacca.
Mi girai e abbassando lo sguardo vidi la bambina che poco prima piangeva tra le braccia della madre guardarmi con occhi imploranti.
"Vi prego signore rendete giustizia a mio padre"mi disse ricominciando a piangere.
"Te lo giuro piccolina,TE LO GIURO"
Fine flashback
"Ora capisci Bella?Capisci perchè ho dovuto mentirti e nascondermi con questa maschera anche di fronte a te?" Il mio cuore perse dei battiti per l' ansia.
Se Bella non avrebbe capito,se mi avrebbe lasciato il mio mondo sarebbe crollato e si sarebbe spaccato in piccoli milioni di pezzi.
Senza di lei la mia vita non avrebbe avuto senso perchè io ero nato per lei,per stare con lei per vivere di lei.
Lei lei lei e solo lei.
Ormai il mio cuore e la mia anima le appartenevano.
"Si,ti capisco Edward.So che hai fatto tutto questo per una buona causa e apprezzo molto ciò che stai facendo per mantenere la promessa fatta a quella bambina...ma perchè mi hai rapita?A cosa ti servo?"mi chiese incerta.
"Bhe vedi Bella la sera prima del matrimonio di tuo fratello camminando indisturbato per i corridoi ho sentito da una porta lasciata socchiusa la conversazione tra il conte Black e il conte James.Parlavano di oro rubato ai marchesi di Torino che avrebbero dovuto barattare in cambio di esplosivi per far esplodere le case dei contadini leggendo la disperazione nei loro occhi e divertendosi a vederli morire.Ti ho rapita per barattare te in cambio degli esplosivi e dell' oro"
Nel rivelargli quelle cose l' ansia si trasformò in agitazione.
Non volevo che pensasse che l' avevo rapita solo per barattarla con altre cose.
NO!
Bhe si forse in parte ma dall' altra per poter stare con lei.
"Ah ALLORA HO CAPITO MI VOVEVI SOLO PER USARMI COME UN OGGETTO DA PORTARE DA UNA PARTE ALL' ALTRA?"ecco come non detto..."BHE TI SBAGLI CARO MIO IO..."non la lasciai finire si parlare tappandole la bacca con un bacio passionale.
Quanto mi erano mancate quelle labbra,il loro sapore...mi era mancato tutto di lei."
Comincia a diventare sempre più esigente nei baci e lei rispose con sospiri vogliosi cominciando a slacciarmi la camicia.
Sapevo dove saremmo andati a parare e allora mi staccai cercando i suoi occhi.
Li trovai fiducisiosi e pieni di risposte alle mie domande.
Ricominciai a baciarla e la feci stendere sul letto mettendomi a cavalcioni suo si lei.
Non avevo mai desiderato nessuno quanto desideravo lei e la mia erezione gonfia glielo fece capire e sorrise maliziosa.
Dopo aver dato piacere l' uno al' altro la feci mia e la senti tremare tra le mie braccia.
Sentendola rilassata presi a muovermi in lei dolcemente e poi sempre più forte.
Ormai gemevamo ansimavamo insieme e quando fui ad un passo dal culmine le urlai "TI AMO"
Accasciato sul suo corpo cercavamo entrambi di riprendere il fiato e quando il sonno ci colpì all' improvviso sentì solo: "ANCHE IO TI AMO EDWARD."
Poi caddi nell' incoscenza.

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