Tracce di cristallo di Secret (/viewuser.php?uid=92747)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** non amarmi ***
Capitolo 2: *** Eguaglianza ***
Capitolo 3: *** L'ultima bugia... ***
Capitolo 4: *** Il Canto dell'Angelo ***
Capitolo 5: *** Una dolce, ma finta, perla nera. ***
Capitolo 6: *** In quell'oscurità brillarono di rosso... ***
Capitolo 7: *** Il Richiamo del Lupo... ***
Capitolo 8: *** Tutto ciò che conta... ***
Capitolo 1 *** non amarmi ***
Con te...
Non Amarmi
C’erano solo loro due… chi mai a quell’ora afosa poteva
essere nella calda torre di astronomia? Solo loro…
-Perché piangi?-
- non sono tuoi problemi, Malfoy -
- non era una domanda, era un ordine.-
Lei sorrise beffarda raggomitolata su se stessa
- Tzè… e quando mai ho seguito i tuoi “ordini”, sua maestà?-
Calcò la parola ordine e maestà con ironia.
- Da quando sono qui in piedi con la maglietta incollata al
petto per il calore e ti vedo piangere. Perché piangi?-
-Di felicità-
Rispose con ancora più ironia di prima
- già sei così felice ed energica da quanto quella zecca in calore mi ha baciato.-
Si sedette accanto a lei con spavalderia, lei non ci fece
caso.
- con quell’appellativo ti riferisci all’oca giuliva della
Parkinson?-
- oca, zecca. È uguale. È sempre fastidiosa…-
Lei sorrise un attimo
- E perché non mi
guardi?-
-Ora non mi va-
- già infatti ieri e l’altro ieri sono ora, vero? Ma ti sei
rimbecillita di colpo oppure
ti si è
attaccata la sindrome dell’
Potter-Weasley-o-merlino-mi-sono-mangiato-il-cervello-a-colazione-scambiandolo-per-una-nocciolina?
–
Rise amaramente
- dove cavolo l’hai presa questa?- e si girò a guardarlo stupita e notò in
quell’istante le loro mani unite. Il Malfoy di prima non l’avrebbe mai fatto.
- nel manuale per serpeverde “come prendere in giro Potter e
Company”-
Lo guardò stranita
- perché esiste?-
- GRANGER!!!! RIPRENDITI! Cielo se vedermi baciare la
Parkinson ti ha ridotto in questo stato non oso immaginarti quando mi vedrai
nudo che ti violento selvaggiamente! –
Lo squadrò prima stupita, poi ancora più stupita e poi con un
guizzo di ilarità negli occhi. Rise di gusto
- Malfoy, Malfoy. Te lo vuoi mettere in quella testolina del
cazzo che questo non accadrà mai e poi mai?-
Lui divenne serio e inscrutabile. Poi un ghinò si formò su
quel volto diafano. Le girò il volto e si avvicinò a lei. La Granger abbassò lo
sguardo sulle labbra di lui. I loro nasi si toccarono e lui glielo accarezzò
con il proprio. Draco accennò un sorriso appena sentì quel caldo brivido sulla schiena. E poi… le
labbra di Hermione furono catturate. Penetrò nella sua bocca non troppo
violentemente e le carezzò il palato e
la sua lingua che al suo tocco si mosse impercettibilmente sorpresa e
ignorante sul da farsi. Mentre ancora approfondiva quel bacio, aprì i suoi
occhi perlati di grigio e si ritrovò immerso nell’oro stupefatto che sapeva di
grifondoro. Lei lo guardò duro, ma addolcì il suo sguardo quando sentì una mano
elegante che le sfiorava il contorno del volto. Abbassò le palpebre e
assaporò il momento , lasciandosi torturare il labbro inferiore docilmente. Si staccarono…
- Granger, Granger, Granger se sono riuscito a violentarti facilmente
le labbra riuscirò a farlo anche con il tuo sesso immacolato.-
Ghignò del rossore della Grifoncina. poi lei volse lo sguardo
altrove. Lui si arrabbiò non poco
- Ma per la barba di merlino dimmi perché cazzo mi stringi prima la mano, facendomi illudere, e poi ti stai allontanando da me
immergendoti nei tuoi pensieri .-
- forse perché le persone pensano in ogni momento della
giornata?-
- Smettila di fare la saputella e rispondimi.-
- non eseguo i tuoi ordini.-
- invece lo farai ora..-
- perché?-
-Perché sono io a
dirlo-
Ghignò . Quel ghignò non voleva mai dire qualcosa di buono.
-se non me lo dici, io…-
Guardandola, anzi, perforandole gli occhi, con la mano libera
si insinuò tra le cosce della grifondoro fino a toccarle la sua femminilità.
Lei gli scansò la mano
e gli mollò un ceffone, tentò anche di eliminare quel contatto tra le loro mani
unite, ma era troppo potente la sua stretta. Tentò di alzarsi ma cadde a terra
sui ginocchi perché lui, pur sempre lui, le aveva fatto perdere l’equilibrio
con una ginocchiata . E lui ancora lui le stava toccando il sedere in quel
momento.
- STRONZO! BASTARDO! LASCIAMI STARE!-
Tentò di mollargli un ceffone con la mano libera , ma le fu
negato e bloccata. La portò sotto di se, mentre scalpitava le gambe per essere
liberata. Mantenendo sempre quel contatto visivo le parlò duro
- parlerai… oppure questo che stavo per farti non è nulla,
non mi limiterò a toccare la tua femminilità, ma la violerò ok?-
- Fanculo, maledetto bastardo! Perché non ti fotti?-
- l’idea era quella di farlo con te. Ora vuoi parlare si o
no?-
- uffa! Sei un vigliacco-
Lui la guardò malamente e poi ghignò
- oh, mia cara mezzosangue. Puoi chiamarmi come vuoi ma non vigliacco. Un Malfoy non lo è mai!-
Si avventò sul collo e dopo minuti vi lasciò un segno che non
sarebbe andato via per un po’. Poi lasciò una scia di baci su tutto il collo e
si avviò al seno.
- Malfoy!!! Te lo dirò, ok?Almeno lasciami libera…-
Lui ghignò, sapeva che avrebbe ottenuto ciò che voleva.
-Mi sono innamorata di te-
Disse tutto in un fiato, lui ghignò ancora malamente
-Questo non è certo-
- come fai a dirlo? Sei proprio uno stupido coglione. cavoli!
, non ho dubbi –
- come fai ad essere certa? Volermi bene. Tzè… È da sadici
sai?-
- lo so, ma…Anche se il futuro, il mondo, e tutto ci ho che
ci circonda ce lo impedisce con dei muri enormi. Io non ho paura di superarli e di innamorarmi di te.-
- di questo ne ero certo. Tu non hai paura. Oppure ne hai ma
sei troppo orgogliosa per ammetterlo.-
- colpita e affondata.-
Lei si portò le ginocchia al petto.
- granger granger…. Lo sai che sei troppo invitante con quelle mutandine di pizzo nero? –
-Ehi! Sei un maiale –
- allora come fai a dire che sei innamorarti di un maiale?
non amarmi, Granger, non farlo, solo per il gusto di qualcosa di diverso. Non lo sopporterei-
Lei la guardò
- non amarmi? Non amarmi? E tu credi che sia giusto stare insieme a
tempo perso come stiamo facendo? Cosa vuoi da me? La mia verginità? Vuoi che io
sia solo un trofeo? –
La guardò truce, freddo
- non ho detto questo, mezzosangue. Tu non puoi amarmi -
Non amarmi e solo ora mi accorgo che questa bugia è vera. Ti
farei solo soffrire
- perché non posso?-
Draco ti prego, se non valgo il tuo amore, non mandarmi via.
Perché non posso dirtelo?
-perché io sono Draco malfoy e sono il ghiaccio. perché vivo nell’ombra
e tu non devi amarmi solo perché vuoi
far cambiare il mondo. Non cambierà mai perché il nostro destino è quello di
essere specchi, rifletterci e diventare soli e vecchi.. –
- quanto sei ipocrita? Perché pensi solo a te? E non pensi a
me?-
- è la verità non potremo mai amarci-
- perché dici questo? perché non vuoi amarmi? Perché temi che
poi amandomi seriamente nel perdermi, poiché sei sicuro che avverrà, moriresti
dentro. e tu non vuoi che accada perché
sei un Malfoy e io una stupida mezzosangue?-
- chi ti ha mai detto che ti considero una stupida?Granger
non mi stai a sentire mai. Perché vuoi soffrire? Non essere altruista! Sii
egoista, pensa a te. Ti farò solo star
male, soffrire morire e tu vuoi questo? -
- si,Solo per starti accanto.-
Le piombò a dosso con tutta la durezza della sua voce
-per stami accanto? Che ne ricaveresti? Solo ferite mortali!-
- Draco… se vuoi non
amarmi, ma permettimi di farlo.-
- quindi stai dicendo
che io non dovrei amarti, giusto? E tu invece si. Per penare.-
- Basta! Sei una lagna. Perché non ti fidi di te per una
volta? Credi in te!-
- come posso crederci, sono stato creato per freddare e far
del male. Non mi hanno insegnato ad amare.-
- Creato? Tu sei nato nell’amore. Per quanto tuo padre non
amasse tua madre, lei ti ha portata in grembo per 9 mesi, ha imparato a
conoscerti e poi ti ha allevato. E poi non si può insegnare ad amare.-
Prese la mano di Draco con le sue.
- questo è amore-
Lui voltò lo sguardo e guardò fuori
- gli altri si saranno accorti della nostra assenza –
- non cercare di cambiare discorso! E se pure loro se ne
accorgono che ti importa? Noi ci alzeremo in volo e loro resteranno a terra, fermi.
Semplicemente-
Ri- catturò il suo sguardo e gli posò un leggero bacio su
quelle labbra d’angelo. lo guardò teneramente
- Da sola in mezzo a
questo cielo…. non lasciarmi.-
-anche se vorrei non riuscirei. Granger… ti prego di non
ingannare questo mio cuore freddo, non devi amarmi solo per distruggermi nel
momento più improbabile.-
- non lo farei nemmeno se ti odiassi dal profondo. E poi tu
lo sai che non posso non amarti, nemmeno se lo vuoi-
-Ti farò soffrire
nell’inverni che ci sono a volte nel mio cuore. –
- lo so, Draco Malfoy. Ma non mi importa di soffrire, mi
importa di stare con te!-
- Vaffanculo, Granger!-
Mollò le sue mani e si
alzò di scatto. Lei lo guardò più che smarrita
- non parlarmi così, mi fai sciogliere. Io non posso donarti
l’amore che meriti.-
Si passò rapido una
mano nei capelli serafici.
- cazzo! Non so che mi sta succedendo. Ero venuto qui solo
per parlarti e invece… come cavolo è uscito fuori sto discorso. Perché diamine
non ti sei stata zitta e ti sei fatta violentare invece? Maledetto merlino! Mi
scoppia la testa.-
Hermione alzò un sopracciglio all’affermazione “ perché non ti
sei stata zitta e ti sei fatta
violentare invece”. Si alzò e si lisciò la gonna.
- Ah, Malfoy, Malfoy. Ti farò impazzire davvero e il tuo
cuore, che sta perdendo la ragione in questo momento, si scioglierà-
Gli accarezzò il viso e al suo tocco delicato, i muscoli tesi
si distesero. gli passò un dito sulle labbra.
- Credimi , Mezzosangue. Lo sta già facendo-
Fu questa volta lei a ghignare
- non credevo fosse così facile… e la Parkinson non ci
rimarrà male sapendo di noi?
Si stava avvicinando piano
- Che possa farsi fottere da Potter e Weasley –
Un centimetro, il suo cuore stava impazzendo.
- e i tuoi amichetti
Serpeverde? –
- che possano morire soffocati-
- e la tua dinastia di purosangue? Non sarà deluso da te?-
Pochi millimetri, lui si morse inaspettatamente le
labbra. La guardò duro.
- Grazie per avermelo ricordato. Mi ero dimenticato del tuo
essere mezzosangue.-
Voltò quel volto serafico e si allontanò piano, ma ci
ripensò.
- questo è mio, maledetta mezzosangue.-
Si leccò le labbra, prima che quella lingua finisse diritta
in bocca alla mezzosangue. Fu violentata da quel bacio e nelle sue labbra rimase il sapore di quella
violenza.
- tutto quello che c’è stato tra noi, è finito con questo
bacio.-
Lei boccheggiò per piccoli istanti e poi gli urlò dietro.
- Fottiti Malfoy !-
Lui le rispose di rimando anche da lontano
- lo prendo come un invito. Fatti trovare calda stanotte,
mezzosangue. Ti verrò a trovare.-
Malfoy si allontanava ma malgrado ciò la Granger sorrise
- è mai possibile che ogni giorno debba sempre finire così?-
- Si. Fino a quando non ti dirò Ti amo. Li potrai essere
certa che non accadrà più-
La grifondoro rise di gusto. Un giorno con Malfoy non è mai
uguale a quello precedente
P.s.: lo so che non ha senso ma… era iniziata come un song-fitc ma poi è
mutata. Quindi… mi sono ispirata a “non amarmi” di… non so chi siano i cantanti
e
spero che nel commento mi rinfreschiate
la memoria ok?
Ci vediamo al capitolo che terminerà la serie. .
Un abbraccio per salutare la morte e un bacio per richiamare
la vita
Secret
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Eguaglianza ***
eguaglianza
Eguaglianza
- fammi entrare...-
- che cazzo vuoi
Malfoy? Ti avevo detto di andare a quel paese-
- mi fai entrare
oppure vuoi che qualcuno ci scopra e ci
cacci?-
Aveva colpito il punto
debole della ragazza infatti irritata liberà la porta della sua presenza.
Era entrato nella tana
della preda.
- mi spieghi una cosa?
Chi cazzo credi di essere? Quello è il mio letto.-
Spaparanzato lassù
sembrava uno di quelle sculture greche
dopo aver trovato il canone della bellezza perfetta.
Lui era la perfezione.
Non era tempo di perdersi in quelle fantasie,
lui era la persona che aveva distrutto la sua esistenza.
- granger lo sai che
con quel baby-doll fai venire voglia
di…-
Si alzò noncurante
della sua eleganza che sfiorava le soglie dell’erotismo. Le si avvicinò
cingendola col braccio e avvicinandola
- … di strappartelo da
dosso a morsi, ma non con violenza, lentamente molto lentamente per poi
sfociare nel mondo della pazzia, della lussuria.-
La sua voce era calda
sull’orecchio, seducente e la
razionalità avrebbe potuto esplodere
all’improvviso. La sua mano perfetta sfiorava la stoffa leggera. Una qualunque
ragazza sarebbe caduta ai suoi piedi. Una qualunque ma non lei. Lo sapeva
- le tue tecniche non
funzionano con me…-
Con la stessa
noncuranza di prima si ributtò sul letto, ghignando.
- Già, lo so. Ma tentar
non costa nulla, no?-
Dal taschino sfilò una
sigaretta. Non avevano un gusto particolare ma erano utili per farla arrabbiare.
Era così divertente prendersi gioco di lei.
-spegni quella cosa.-
-hai mai provato?-
- non ci tengo a morire
per un tumore o meglio rischiare l’espulsione!-
- ah Granger pensi
troppo alle conseguenze. Oppure queste sono solo scuse?-
L’orgoglio… meglio non averlo troppo smisurato. Porta a
male, questo non lo sai piccola, Granger?
- non sono scuse…-
Il pesciolino sta per
abboccare all’amo…
- allora è qui… tra le
mie labbra. Prendila! -
- non mi tiro mai
indietro.-
CATTURATA!
La preda già catturata
aspettava solo di essere gustata. Sicura di sé, bella e imperfetta era ciò che
di meglio c’era in lei. L’imperfezione è la dote migliore degli essere umani.
La mano sicura si avvicinò alle labbra, ma afferrarono il vuoto. Furono unite a quelle del bel ragazzo di
fronte a lei. Era sopra di lui. Labbra
contro labbra. Caduta in pieno nella trappola ora stava per essere divorata dal
suo predatore.
- malf..-
- non parlare granger…-
Le labbra ancora più
voraci, volevano mangiare quel frutto così dolce ma così peccaminoso allo
stesso tempo. Un gusto particolare e ricercato. La voleva tutta per sé, solo
per sé. Era pregiata, era unica. È
questo che prova un vampiro quando dopo averla cercata, dopo tanto, trova la
sua cantante . non si può smettere di assaporare finché non ne
rimane neppure un goccio. Una droga,
pura e semplice. La personale Belladonna.
Le dita liberarono qualche bottone dalle strette
asole e la mano cadde su quel seno così prosperoso.
- no, Malfoy. Basta.-
La realtà ritorna, lei,
lei non ti guarda più. Sai che ora non avrai più nulla da lei.
Questo è il risultato
dell’esagerazione.
- Granger-
- non dire il mio nome,
io non sono la tua piccola-
Un bacio sulle labbra.
- Non voglio baciarti –
Uno stretto abbraccio
- Non voglio toccarti. Vattene
–
Una scia di baci sul
collo casto. Le spalle furono liberate dalle bretelle, così belle, così
amabili, così appetitose.
- ti ho detto vattene-
- dirlo più volte ad
alta voce non lo renderà reale. Io non mi muovo da qui.-
Catturò le sue labbra
ancora, ancora e ancora. Lei era fredda.
- Malfoy che cosa vuoi
da me? Vuoi il mio corpo? Eccolo tienilo, guardalo, fanne ciò che vuoi se lo
desideri!-
Il Baby-doll cadde giù
e la rabbia esplose dentro e fuori di se.
- Granger, copriti-
- è questo ciò che
vuoi. Prendilo!-
- Non è ciò che voglio…. Non mi interessa il
tuo corpo. Io voglio te. -
Detto ciò, se ne andò.
Abbandonò quella
stanza un’altra volta. Varcò quella
porta di nuovo. La lasciò li, sola nella sua solitudine con il rimbombo del suo
sussurro che urlava forte la verità che non aveva compreso.
Entrare uscire = vivere
morire
P.S.: in realtà la fitc
sarebbe dovuta finire qui, ma… dubito che possa mai finire in questo modo. O
sbaglio? Ad un certo punto c’erano frasi del tipo: “non dire il nome, non sono
la tua piccola, non voglio baciarti non voglio toccarti” per chi non lo sa sono
frasi tradotte della canzone “ Alejandro” di Lady Gaga. Avevo in testa il
ritornello e mi è parso esatto per la scena che stavo descrivendo. E quindi…
Ringrazio la buonanima
di gardella che ha recensito e che mi ha
rimembrato il nome dei due cantati. Grazie! Inoltre ringrazio tutti voi che
siete giunti sin qui nella lettura e spero che in seguito qualcun altro
recensisca.
Ora vi lascio liberi di
fare altro..
Un bacio per salutare
la morte e un abbracci per richiamare la vita.
Secret
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** L'ultima bugia... ***
fff
L’ultima bugia
Errori, errori, errori.
Errare, sbagliare, negare.
Niente, un foglio
bianco, una mente vuota. Nulla fuoriesce. È tutto spento nell’immortalità di un
silenzio, nulla mi può far riscattare, nessuna verità. È l’ultima bugia che dirò
alla mia anima.
Ti
strapperò da me, da queste notti
che mi parlano di noi
eviterò le vie, le nostre compagnie
mordendo le lenzuola non mi convincerò
Siamo giunti troppo in
là. Abbiamo strappato tutto. Abbiamo corrotto, abbiamo giocato con il fuoco. Ci
siamo scottati, ci siamo amati. Ora, non ho più bisogno di te (menti!)
Ma non riesco a
capacitarmi…
di un'altra
vita, qualunque vita sia,
un treno verso il niente, un ultima bugia,
quanta fatica fuggire via per poi trovarti sempre in me
Cercare di
ricominciare, di dimenticare. Ma l’immagine ritorna a quella sera, a quell’errore
madornale che ci ha ostruito la mente. Tu non sei nulla per me (bugia!)
e poi mi
perderò, tra braccia che non so,
ma è me che tradirò
ma qualcosa devo fare, se vivere è un dovere,
riuscissi almeno odiarti riuscire a immaginare
Non ce la faccio, non ce la faccio.
scappo dal nulla, scappo dal tutto, scappo da te. Non si può accettare e non ci
riuscirei nemmeno per idea, nemmeno morta. Ma c’è sempre qualcosa che mi
riporta via. Io non ho sbagliato (ancora una bugia)
un'altra
vita
un brivido, un segnale
un gesto di speranza in questo temporale
ma quanta strada per poi trovarti qui
Sono andata avanti, ho superato la
debolezza ma era ancora li. È ancora li. Non posso abbatterla. Non costringermi.
Tu sei l’errore, sei sempre stato tu. (l’ultima bugia)
e mi fa
piangere
la mia fragilità
difendere il mio orgoglio non so più
e non mi consolerà nessuna verità
Arriverei strisciando da te, ma mi
obbliga a far niente il mondo che mi circonda. Mi oscuro ancora e el’alba non
giunge.
La pioggia rabbuia
tutto…
No, non è la pioggia…
Sono le mie lacrime,
non muoiono, sono li e volano straziate sulle mie guance. Si struggono i sogni
e le speranze.
Ho sbagliato (è la verità)
Tu hai ragione (la
semplice e pura verità)
e niente
serve a niente
se tu non tornerai
Perdonami vorrei
sussurrarti alla porta, ma le parole mi muoiono in gola davanti alla scena che
i miei occhi sono costretti a vedere…
Un’altra vita, qualunque vita sia
È solo un cielo spento, l’ultima
bugia.
P.s.: allora questa
volta mi sono ispirata alla canzone “l’ultima bugia” di Roberta Bonanno,
finalista ad amici una 50ina di anni fa. La canzone è bellissima, non so, mi ha
ispirata e la trovo adatta allo stato d’animo
di Hermione. Ringrazio Gardella, Giselle, Lucy97 e Dikappa, siete fantastici! Mi
date la forza per andare avanti con la storia. Comunque non so quanti capitoli
saranno ma finché non si aggiusta la situazione, continuerà. Ora vi porgo una
domanda e vorrei una risposta per sapere cosa vi frulla nella testa. Cosa ha
visto Hermione o meglio cosa i suoi occhi sono stati costretti a vedere? Fatemi
sapere
Un bacio per salutare
la morte e un abbraccio per richiamare la vita
Secret.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Il Canto dell'Angelo ***
il canto dell'
Il
canto dell’Angelo
Il fumo oscurava la vista e contemporaneamente anche
la testa. Inebriava i sensi e li intorpidiva. Rendeva leggero ogni pensiero
tortuoso. Regalava sospiro per il suo animo tormentato.
Durava poco, il tempo di un tiro e di nuovo la sua
voce si scagliava some un fulmine nella mente vuota.
“ è questo ciò che vuoi… Prendilo!”
Stupida Granger!
Lo credeva così superficiale. Lo credeva così
meschino. Lo credeva per ciò che la sua maschera mostrava… Un ignobile
sfruttatore assatanato di sesso e di
belle donne. Era quello che si vedeva, che tutti vedevano. E lei vedeva questo in lui? Non era il solo
superficiale. Lei è uguale agli altri.
I sentimenti
sono la debolezza dell’uomo. Questo diceva suo padre. Era vero. Ecco
cosa succede a fidarsi degli altri e cadere nella trappola che i sentimentalismi ti preparano.
Che idiota che era stato…credeva che fosse diversa, la credeva migliore,
la credeva… chi lo sa che cosa credeva.
Questa convinzione l’aveva portato a baciarla 3 anni
fa. Come dimenticare….
Partita di Quidditch Serpeverde contro Grifondoro.
Potter cercando di afferrare il boccino d’oro cadde dalla scopa, rotolò a terra
e lui, Draco Malfoy, conquistò la
vittoria. I grifondoro delusi, quasi tutti preoccupati per quel coglione di Poter,
soprattutto lei. Le si era avvicinato, l’aveva presa per il volto, le aveva
detto che lui era il migliore, che era
un vincente e poi l’aveva baciata a lungo sotto gli occhi dei Grifondoro
stupiti e sconcertati, sotto lo sguardo dolorante di un Potter ferito nell’animo e non solo nel corpo. Ricordava che non avrebbe più voluto smettere
di baciarla. Quelle labbra così perfette, le altre non erano nulla rispetto a
lei. Lei era il meglio. L’alchimia che si era creata era forte, all’inizio lei
era dubitante, ma si lasciò andare. Si lasciò baciare, rimase colpito dalla
forza di quella ragazzina. L’avrebbe
baciata per ore, avrebbe creato un nuovo Guinness World Record insieme a lei,
ma l’aveva dovuta lasciare, staccarsi dalle sue labbra. Il suo sguardo era
sorpreso ma al tempo stesso felice. Avrebbe voluto tornare indietro in quegli
anni, dove il peso di essere un Malfoy non fosse stato così grande. Il ricordo
fuggì via la voce della Parkinson lo portò al presente. Non era più una
ragazzino di 14 anni.
-Draco… che hai? Sei così assente oggi.-
Si trovava nella sua stanza, lui adagiato sul letto
con Lara Blanchwood alle spalle e la testa poggiata sulle sue tette. Pansy
Parkinson, sua futura moglie, che gli baciava il collo e Daphne Greengrass al
suo fianco con la testa poggiata sul suo ventre scolpito.
- non ci guardi nemmeno…-
La bionda lo guardava con l’aria di un cucciolo
abbandonato
-perché fai così? Siamo le tue piccole…-
Le sue piccole? Che idiozia… loro non erano le sue
piccole.
- pensi ancora a lei… a quella feccia… noi siamo il
meglio per te. -
La rossa percorre lentamente con la mano il suo
petto
- lei è una nullità. Lei pensa solo se stessa. Perché accontentarti di lei se
puoi avere noi? Se puoi avere… questo?-
Con movimenti lenti la Parkinson fece gesti allusivi al suo corpo, così
tonico, così perfetto, così invidiato.
- lei è solo una mantide religiosa che ti allontana dal mondo e da noi, per poi
mangiarti…-
La mora lentamente si spogliava…
- noi ti amiamo, noi siamo le tue bambine cattive…
noi ti daremo tutto ciò che vuoi… chiedi e te lo daremo…-
La Greengrass si mise su di lui, a cavalcioni,
mentre le dita eliminavano l’impiccio della lampo dei jeans del bel biondo, ma
fu bloccata, con un gesto repentino, dalla mano affusolata del biondo
- ah, si? Tutto ciò che voglio?-
Si mise a sedere e guardò dritto negli occhi di Daphne
Greengrass ghignando.
- Datemi la granger…-
La bionda su sorpresa e stupita, ma per il suo Draco
questo ed altro. Iniziò a mormorare frasi in un lingua antica oscura. Altro che
pozione polisucco, quest’ incantesimo è più facile e veloce. I capelli lisci e
dorati di Daphne si scurirono e s’
arricciarono. Il seno più piccolo, i fianchi più larghi, la vita un po’ più
stretta, gli occhi d’aquila in due occhi da cerbiatta e le labbra più carnose.
Eccola li… ora Daphne Greengrass era sparita… Ora
c’era Hermione Granger.
- perdona ciò che ti ho fatto, Draco-
Si avvicinò al viso e posò sul collo diafano del
ragazzo un leggero bacio.
Lui la scostò malamente, lasciandola stupida
sulla sponda del letto.
- non chiamarmi così… lei non lo farebbe mai.-
La Parkinson si avvicinò
- tienimi solo per te. Voglio essere la tua
piccola…-
Anch’ella si mise su di lui, cercando di far aderire il proprio corpo al
suo.
- lei non si abbasserebbe a questo livello. Spostati Pansy non
respiro..-
La Blanchwood gli alzò il capo e lo baciò
lascivamente.
- non toccatemi, non baciatemi. Voglio solo fumarmi
questa roba e basta!-
Le ragazze si scostarono, gli si misero davanti e lo
guardavano ferite.
- non farci questo, Draco…-
La loro voce nella testa urlava, quella droga gli
ustionava il cervello. I loro volti si
trasformavano in lei. la confusione si
tramutava in lui.
- BASTA!-
Quella voce fermò tutto.
Eccola!
La sua ancora di salvezza.
- cosa stai facendo, Malfoy? sfoghi la tua
frustrazione sessuale su di loro e sulla copia di me? -
- che cazzo ci fai qui, Granger? Chi ti ha fatto
entrare? Non sei la benvenuta qui tra le serpi-
Pansy Parkinson si alzò per fronteggiare la Grifona.
- è stato lui-
Dalla porta usci il finto volto ingenuo e sorridente
di Blaise Zabini che faceva piano segno di “ciao Ciao” con la mano.
- BLAISE! Perché hai fatto entrare lei- lo schifo e
le sue parole erano la stessa cosa- nella nostra casa?-
Blaise si avvicinò alla Parkinson, le prese il volto
tra le mani e incatenò il suo sguardo migliore da cucciolo bastonato agli occhi
azzurri di lei.
- non essere gelosa… lo sai che ho occhi solo per
te…-
La Parkinson
scostò malamente la mano. Indossò la sua vestaglia e lasciò la stanza seguita a
ruota dalle altre due.
Draco ancora sdraiato su letto, guardò il suo
migliore amico
- Perché l’hai fatta entrare ?-
-Perché?
Perché? Ero stanco di vederti ridotto in questo stato-
- Vaffanculo Blaise…-
- si. Si … anch’io ti voglio bene-
La porta si chiuse… Restarono solo lei e lui.
- sei un idiota malfoy… ti distruggerà questo!-
Prese lo spinello da bocca e lo spense
a terra.
- mi dispiace Granger… è colpa tua se mi sto
distruggendo la salute.-
Era dura, fredda, distaccata. Il tipo di voce che
strugge il cuore. La voce della verità.
Dell’acqua colpì in pieno viso il ragazzo.
- Che cazzo fai Granger? Non osare mai più hai capito?-
Si alzò
minacciosamente come il tono della sua voce. Le prese il polso e la sbatté
contro il muro.
- qui nessuno ti protegge sai? Posso farti mia anche subito… tanto è solo il
tuo corpo che voglio o mi sbaglio?-
Il suo ghigno diabolico…
- fottiti!-
- ci sei tu qui. È un invito, sai? –
Abbassò lo sguardo su di lei. Tutti i muscoli tesi…
- Fallo! Su
granger. Lo so che lo vuoi. Da quando sei entrata i tuoi pugni sono serrati…
vuoi darmelo. Picchiami!-
La
mezzosangue la guardò negli occhi. La rabbia ribolliva dentro.
- sei.. un … IDIOTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-
Un calcio diritto ai gioielli di famiglia. Malfoy si
piegò in due dal dolore…
- cazzo Granger!credevo uno schiaffo o al massimo un pugno. Cavoli!
Ma non un calcio ai testicoli!-
Dagli occhi della
mezzosangue fuoriuscirono delle piccole lacrime…
- ti odio, Malfoy! Ti odio! –
Il volto del bel principe si tramutò in dolore, non
per il calcio, ma bensì per le parole della mezzosangue… Della sua
mezzosangue. Si girò di spalle per non
permetterle di vedere quel dolore
“non odiarmi Granger… tutto il mondo lo fa. Almeno
tu non odiarmi…”
La muta frase rimastagli in gola. Non pronunciata.
Rimasta li… In un tacito accordo con il proprio cuore.
- mi odi? Bene allora vattene! È li la porta.
Nessuno ti costringe a stare qui. Tu hai
voluto stare con me e quindi arrangiati!-
La Granger l’abbracciò da dietro e appoggiò la sua
faccia sulla schiena.
-vorrei riuscire ad odiarti, ma non ci riesco…
Ti amo, Draco.-
Che armonia perfetta. Il suo nome non aveva mai avuto
tanta dolcezza, mai nessuna l’aveva pronunciato così... Era una sinfonia dolce,
era il canto dell’Angelo sceso solo per lui. Per calmare la tempesta dentro se, per
riportare la quiete, per riportare l’amore, per far germogliare una terra
sterile da troppo tempo.
Perché quelle
semplici parole gli avevano scaldato il cuore ghiacciato…
P.S.: è orribile lo so… non riuscivo a scrivere
nulla, l’ispirazione è morta in un antro oscuro della mia casa stregata e il caldo non aiuta molto se hai un buco
come camera e il computer fisso. Se poi includete anche il fatto che c’era
puntualmente mia sorella alle spalle che rompeva perché le serviva una mano con
la sua di storia e che non sopporta la musica, cosa che mi aiuta molto, stiamo
a posto! Non mi stupirei se arrivassero
commenti super negativi, ma i prossimi saranno
migliori perché ho già in mente ciò che accadrà. Qui mi è stata molto d’aiuto, di nuovo, “Alejandro” di
Lady Gaga. Non so, ha qualcosa che mi stuzzica. All’inizio avevo intenzione di
far rappresentare a quelle tre, cioè la Parkinson, la Greengrass e la
Blanchwood , tre peccati capitali come
nel video di Gaga. Avevo pensato all’avarizia per la Parkinson, la
lussuria alla Greengrass e alla Blanchwood
la superbia. Ma per mancanza di ispirazione non sono uscite fuori frasi
che potessero essere collegate a questi tre peccati. Ho cercato di farlo, ma
credo che mi sia riuscito solo per la Greengrass.
Missione
fallita….
Come avete
notato Lara Blanchwood me la sono inventata.
Non mi veniva un nome di un'altra serpeverde. C’era Milly Bulstrot (non
so nemmeno come si scrive) ma è bruttissima quindi…
Le vostre risposte mi sono piaciute molto e avevo
preso in considerazione alcune proposte ma mi sono messa nei panni di Draco
Malfoy e lui si sentiva ferito da lei, perché la ama troppo e quella frase
l’aveva quasi distrutto, quindi il miglior
metodo per lui per dimenticare era sicuramente
il sesso, la droga e l’alcool.
Quindi…
Vi ringrazio tantissimo per aver commentato…
Un commento però mi ha incuriosito
Hollina: cosa ti ricordano i discorsi di Draco? Sono
curiosa *.* Grazie di averla letto e spero che continuerai a seguirmi.
Ora vi lascio. Mi sa mi sa che la nota dell’autrice
ora è più lunga della storia. XDXDXD
Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per
richiamare la vita.
Secret
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Una dolce, ma finta, perla nera. ***
Una
dolce, ma finta, perla nera.
Eravamo giunti in tempo prima di bagnarci
completamente. Prima che l’intemperie bagnasse
i nostri vestiti.
L’odore di tempesta inebriava ancora le narici,
anche se oramai eravamo giunti dentro.
Lei era davanti a me, la sua mano stretta alla mia.
Lei era tutto ciò che avevo sempre desiderato…
Gli occhi le brillavano di una luce intensa, mai
avevo visto tanta felicità nei suoi
occhi.
Era ciò che voleva… Era ciò che volevamo.
Lei era unica, era lo splendore raro, era preziosa
come la perla che portava al collo. Assomigliava a lei, perché era lo
spettacolo unico di cui avrei voluto sempre deliziarmi.
In quel
momento non ci importava nulla degli altri, di ciò che avrebbero pensato. C’eravamo
noi. Solo noi contro il mondo all’oscuro di tutto.
- Siete sicuri di ciò che state per fare?- disse il
prete dinanzi a me.
Annuimmo in coro, felici come due bambini il giorno
di natale pronti ad aprire i regali sotto l’albero. In un certo senso fu così,
il nostro regalo era questo. Il regalo che tutti agognavano ma che noi siamo
riusciti a trovare… Un amore eterno.
Il prete sorrise
Benedisse le fedi e ce le scambiammo.
Lei aveva un
sorriso che partiva da un orecchio e finiva all’altro. Attorno una aurea bianca
e pura. Lo sapevo… Lei era il mio angelo personale. Mai tante emozioni provate,
mia ho desiderato tanto, mai amato qualcuna… Lei era diversa.
Lei semplicemente era… Hermione Jean Granger .
Nel silenzio della chiesa la sua voce dolce e decisa
pronunciò le parole che più agognavo
sentire mentre il battito del mio cuore
aumentava sempre più nell’attesa di un attimo che non finisce, ma resta in
eterno nella profondità dell’anima, di un anima che non sapevo di avere…
- Io Hermione Jean Granger prendo te, Draco Lucius
Malfoy come mio sposo, in salute e in
malattia, in ricchezza e in povertà, nel bene e nel male, nella gioia e nel
dolore.. .
Finché morte non ci separi-
Era questo ciò che volevo… solo questo.
Semplicemente vivere e legarmi dinanzi a Dio e al
mondo intero con Hermione J. Granger…
La donna solo per me…
Ma ora non resta niente…
È
solo un cielo spento e l’ultima bugia…
…Sono… Vuoto…
P.S.: vi sto deludendo… questo è più brutto del
precedente… Tristezza… Comunque mi sa
tanto di cattiveria, illudervi del
matrimonio per poi non concludere nulla. All’inizio volevo davvero farli
sposare, ma ho cambiato idea. È cortissimo,lo so e vi chiedo scusa, ma mi serve da collante per il futuro. Volevo
questo Draco… un Draco che desidera solo piccole cose, come a volte noi donne. la
sua più grande aspirazione è sposarsi,
legarsi con la donna solo per lui… “ La donna solo per me” viene dal manga “Chobits “ delle mitiche Clamp. È un po’
modificata perché di norma è “ L’uomo solo per me…”. Mi piace un sacco. *.* per
quanto riguarda l’ultima frase “…Sono… Vuoto…”
volevo dare il senso di ultima
esalazione perché essere vuoti equivale a morire per questo… La canzone di ispirazione è “Us Against The
World” di Christina Milian, non poteva mancare !XD
Passiamo ai ringraziamenti…
Hollina:
Uhmm… sei sicura che questo ragazzo non sia Draco rincarnato nel mondo reale? Scherzo,
scherzo! forse ti dice quelle frasi perché ci tiene a te, non vuole farti
soffrire . Forse non si fida di tanto di
se stesso oppure sa come è fatto ed ha
paura di fare qualcosa di errato e di farti molto male. Non so… da
quanto mi hai detto sembra così. Mo’ non voglio fare la parte
dell’impicciona(ciò che sono in realtà.) quindi la smetto. Continua a seguirmi
e fammi sapere qual cosina in più su cosa pensi della fitc!
DIkappa:
grazie per il commento! Spero che ora ti
sia chiara la dinamica dei fatti, se no
dimmelo! Sono pronta a rispiegartelo anche col cucchiaino se necessario! He!he!
non credo di dover arrivare a tanto… spero che la fitc sia ancora di tuo
gradimento anche se ultimamente fa un po’ schifo… fammi sapere se non è così!
Vi lascio, augurandomi che l’ispirazione ritorni in
tempo prima che tutti abbandonino questa fitc!
Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per
richiamare la vita
Secret
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** In quell'oscurità brillarono di rosso... ***
in quell'oscurità brillarono di rosso
In
quell’oscurità brillarono di rosso.
È notte fonda…
La magnifica dama
del cielo notturno brilla in tutta la sua bellezza. Un manto di luce ricopre il suo corpo e dona
il silenzio e la pace alle persone addormentate. Con il suo sguardo, la dama
nera quieta le serate più turbinose,
lascia un sorriso sul volto di chi la prima volta si diletta a guardarsi intorno e a respirare la brezza della pace e della tranquillità.
Quando il sonno non mi consola, quando mi giro e
rigiro nel letto mettendolo a soqquadro, mi alzo e guardo dalla finestra il
volo dei pipistrelli, il luccichio delle stelle, l’inscrutabile bellezza della
luna.
Mi piace…
Anche in questa notte che la ronda notturna non
rileva nulla. Nessuno in vista, nessuno che infrange le regole a parte un
ragazzino serpeverde punito severamente. È la serata ideale.
Tutto andrebbe bene se non ci fosse la voce stridula
della Parkinson che mi infastidisce le
orecchie.
- oh, Draco… il buio mi spaventa. Abbracciami.-
Una vena di rabbia mi pulsava in fronte… come cavolo
si permette quella sgualdrina idiota di appiccicarsi a lui? Chi si credeva di
essere? Ah, già… la sua futura mogliettina.
Fuck!
Malfoy non le dava retta, il suo sguardo era altrove,
perso nel suo mondo e lontano da tutto ciò che c’era intorno. I suoi occhi
sembravano vuoti, come se quei diamanti, i più puri di questa terra, si fossero
sporcati, come se qualcuno li avesse appannati. Oppure forse era solo
un’impressione.
Chissà…
Accanto a me c’era Harry che non faceva altro che
blaterare cose senza senso sul suo sogno quasi premonitore su Voldemort. Ci
avevo fatto il callo ormai.
- Herm, hai qualcosa nei capelli…-
- cosa?-
- Mo’ te la
tolgo-
Cazzo!
Sentivo le mani di Harry frugarmi nei capelli, il
rossore mi imporporava le guance e l’odore di quella sigaretta appena spenta mi
pungeva le narici, ma allo steso tempo me le inebriava. Alzai il capo per
vedere quella disgustosa cosa che si era incastrata ai miei capelli facendomi
fare una figuraccia.
Non avrei dovuto alzarlo, non avrei dovuto farlo.
Harry incatenò i suoi occhi ai miei e in un attimo
avevo le sue calde labbra incollate alle mie.. . si muovevano lente, dolci e
amabili. Era diverso da ciò che provavo quando era Draco a baciarmi. Era
qualcosa di stranamente piacevole.
Qualcosa si stava insinuando dentro me…
Qualcosa che non avrebbe dovuto accendersi, no per il
mio migliore amico.
Un sentimento forte.
Un’emozione.
Harry Potter mi stava baciando ed era una cosa che
avrei voluto che non finisse mai.
Come in un diverso
mondo in cui non ero ancora abituata a stare.
Come un sogno.
Un sogno da cui fui strappata con violenza .
I diamanti brillavano di rosso, il rosso dell’ira,
del sangue.
Vedevo quel pugno alzarsi e abbassarsi sul volto del
prescelto. Gli occhiali distrutti, il sangue che usciva a fiotti, il setto
nasale rotto e le percosse che non finivano.
- maledetto bastardo! Non ti azzardare mai più a
mettere le mani sulla mia ragazza! Hai capito?-
Non lo riconoscevo, non riconoscevo più Draco. Il
suo volto era sfigurato dall’ira, i suoi occhi ora sporchi rubini incandescenti,
lanciavano saette di fuoco.
Lo fermai. Avrebbe potuto ammazzarlo. Ma la sua rabbia
era incontrollabile.
- lasciami mezzosangue. Voglio ucciderlo.-
Mi spinse via e si avventò di nuovo su un Harry
svenuto. Lo stava uccidendo davvero.
- NO, DRACO! SMETTILA!!! ti prego fermati…-
Le lacrime fuoriuscivano dai miei occhi. Ero
disperata. Lui si alzò…
- che c’è, Granger? Non ti piaccio più? Non mi ami
più? io sono questo…
Un assassino.* -
Mi sbatté contro la parete e le sue labbra si unirono
alle mie con violenza bruta. La sua
lingua mi ostruiva la bocca, il sapore di sangue mi disgustava, le sue labbra
mi uccidevano limitandomi il respiro, soffocandomi,la sua pelle mi cuoceva
violentemente, il suo sesso contro la mia coscia, minacciava di perforarmi .
Ditemi, urlatemi contro… svegliatemi! Non può accadere tutto davvero… lui non
era Draco Malfoy.
- tu non mi conosci, mia cara… non ti illudere. Non
mi conoscerai mai davvero.-
La voce della Parkinson fermò il tutto. Non avrei
mai immaginato di volerla ringraziare.
- Basta, Draco!
Cosa stai facendo?? Cosa hai fatto? Non respira… Sta morendo-
Gli occhi della ragazza piangevano, non l’avevo mai
creduto, i suoi occhi erano spaventati.
- che ti importa Parkinson? Tanto meglio se muore
no? il Signore Oscuro ne sarebbe felice! Diventerebbe in padrone indiscusso di
questo mondo!-
-cosa ti sta succedendo? Cosa ti è successo… non sei
più tu…-
La Parkinson gli si era avvicinata, lo guardava con
un amore profondo, impaurito, triste.
- tuo padre ha ucciso il tuo vero io? non eri tu
quello che aveva detto che non voleva assomigliare a Lucius? Guardati allo
specchio, non ti riconosco.-
- non mettere in mezzo mio padre. Lui è stato
costretto per proteggere mia madre… per proteggere me. -
La voce della ragazza si fece forte
- è vero. All’inizio era così. Ma il potere gli ha
dato alla testa, ora è divenuto meschino…- si addolcì- Non diventarlo anche tu.
-
Piangeva di un dolore immenso. Di un dolore antico
come il mondo. Il dolore provocato dall’amore. Poggiò le sue labbra su quelle
del biondo. Lui strinse i pugni. Pronunciò una formula e il sangue fu fermato,
il naso ricostruito, il respiro ritornato, la memoria di quegli istanti prima
cancellata.
Draco ci lasciò li…
Ancora una volta era sparito, ancora una volta mi
aveva lasciata.
Ancora una
volta tutto ciò che volevo era scomparso.
Da ora in poi le cose sarebbero cambiate.
Da ora in poi niente sarebbe stato come prima.
Da questo momento, il futuro, sarebbe sembrato solo
un’isola lontana nascosta dalle foschie.
Proprio come Avalon, le cui nebbie l’allontanarono
dal mondo degli umani, il nostro futuro era nascosto.
Un velo invisibile lo celava.
Solo colui
che avrebbero voluto, sarebbe riuscito a varcarlo.
Note dell'Autrice
GOMENASAI!!!
Ritardo enorme, colossale!!! È tantissimo che non
aggiorno…scusatemi, scusatemi, scusatemi, ma anche per gli autori c’ è bisogno
di una vacanzuola, quindi cercate di comprendermi. Per questo capitolo avevo
immaginato una cosa del tutto diversa ma poi è uscito questo e non so come sia
potuto saltare fuori. Non avrei mai
immaginato di farlo… Harry e Hermione insieme….
Che cosa riprovevole. Mi è piaciuto invece dare carattere a Pansy,
capirete dopo come mai nel 4° capitolo era così diversa. Credevo di giungere già alle battute finali ma con questo cambiamento improvviso
non posso e credo che ne siate felici
oppure già non mi sopportate più? XD
Per i prossimi capitoli vi prometto, anzi spero, che aggiornerò prima. Tanto le vacanzuole son
finite per moi, sing. ç_____ç Beati molti di voi che staranno ancora in
vacanza, Divertitevi pure per me!!!! He, He.
Ringrazio tutti voi, quelli che leggono, quelli che mettono
la fitc tra i preferiti e quelle seguite e soprattutto voi, anime di buon cuore
che commentate! Invito anche voi altri al commento, non vi costa nulla, ma è
importante.
E ora…
Un abbraccio per salutare la morte e un bacio per
richiamare la vita
Secret
P.s.: L’asterisco vuole dirvi che Draco è già un
mangiamorte quindi è un assassino. L’ultima
parte, quella su Avalon intendo, è un’allusione al libro “le nebbie di Avalon” di
Marion Z. Bradley. Libro bellissimo , straordinario, che vi consiglio vivamente.
^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Il Richiamo del Lupo... ***
il richiamo del lupo
Salve,
ben ritrovati! Ultimamente mi sono accorta che il titolo della storia
è piuttosto inopportuno e avevo deciso di cambiarlo. Mi
erano venute altre idee ma la più adatta mi
sembra “la porta dell’inferno”. Non mi convince
molto quindi ho deciso di interpellare voi, miei amatissimi
lettori. Come vorreste che si chiamasse la storia????Rispondete in
tanti, anche voi che non avete mai recensito. Soprattutto dopo
questo… non vi dico nulla.Intanto mi dongolo nella disperazione
assoluta, capirete fra poco il perchè. Grazie comunque di
tutto. ...
Buona
lettura!!!!! ^^
Il
richiamo del lupo.
Il sangue scorre dal mio corpo, il sangue continua a
gocciolare.
Plinc, plinc, plinc.
Sembra lo scorrere del tempo.
Come la sabbia che scorre nella clessidra.
Come il battito di un cuore.
E ancora…
Plinc, plinc, plinc.
Piccole gocce di sangue che scorrono dal mio
braccio.
Non è mio, ma vorrei tanto che lo fosse.
Mi manca l’aria, il respiro non torna.
Sto soffocando…
La mia gola è ostruita.
Esce fuori un urlo.
Potrebbe distruggermi ma non importa.
Il mio urlo silenzioso echeggia nella notte scura.
Il mio urlo alla luna.
Ho il volto
bagnato, non me lo spiego, non piove.
Fissi nella mente i suoi occhi.
L’avevo già visto quello sguardo.
La paura profonda.
L’avevo guardato a lungo già tempo addietro.
L’avevo visto nei miei occhi.
Tutto si ferma, non ho più voce.
Sono un mostro, è questo ciò che sono.
Ciò che merito è la fine.
Un lampo di
luce mi attraversa.
Che dolce e bella sensazione…
La Morte.
|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-
Dentro si sentiva, questo cambiamento improvviso.
Questo qualcosa di insensato o forse improvvisato .
C’era qualcosa che non andava. Come se il ciclo
degli eventi fosse stato mutato, o distrutto. Non so.
Ero lì, in infermeria, accanto ad Harry non ancora
ripresosi del tutto e si confondevano l’un con l’altro le immagini, le
sensazioni, i baci, le risate.
I momenti di vita vissuti con l’uno e con l’altro.
Erano mixati, uniti, confusi.
Erano due persone diverse eppure…
Sembravano unite nella mia mente.
Sento un tocco, una sensazione si sprigiona.
La sua mano lentamente si avvicina alla mia.
Si uniscono.
- mi piaci.-
“
Mezzosangue, ho sempre ciò che voglio. E ora voglio solo te…”
- è da tanto che volevo dirtelo… non è la situazione
giusta lo so, ma… non riuscivo più a mascherarlo-
“Granger…
io sono il migliore, io sono un vincente.”
- non so che cosa provi tu per me, forse solo
amicizia e se non ti piaccio non fa niente, mi basta essere tuo amico-
“
non mi importa ciò che pensi, non c’è bisogno che tu mi dica nulla. Lo so cosa
provi… lo leggo nei tuoi occhi.”
- allora… vuoi essere la mia ragazza?-
“cazzo
granger!! Chiudi quella benedettissima bocca
e baciami”
Che strambe situazioni.
Il presente e il passato.
Che mix assurdo!
Nulla
fuoriuscì dalle mie labbra in entrambi casi.
Qualcosa stava cambiando…
Qualcosa dentro me stava decisamente cambiando.
Una morsa di ghiaccio catturò il mio cuore. Una mano
potente, oscura. Stringeva forte, troppo forte. Sembrava stesse sul punto di
scoppiare.
Il buio si impadronì dei miei occhi.
“Salvami….”
La
morte è questo. Un’ombra pronta ad assalirti.
“
Corpi che sfiorano la vita. E poi? E poi si muore. Si muore, si muore, si
muore. Muori ogni giorno un pochino, anche se non te ne accorgi. Muori ogni volta che apri gli occhi. Muori
negli attimi di piacere del sesso, muori su una panchina, nello schianto contro
l’olmo, nella poltrona del salotto. “ Francesca WoodMan
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Tutto ciò che conta... ***
tutto ciò che conta.
Dedico
il capitolo a tutte le persone che hanno lasciato questa terra e sono volati via per ricongiungersi al
Signore e a quelle che in questo momento hanno messo le ali. Vegliate su di noi fino a
quando le nostre anime anch’esse si uniranno a voi e a Lui.
Tutto ciò che conta....
Buio, ancora buio. Oscurità senza fine.
Mi affligge,
mi uccide, quest’oscurità mi rende folle.
Ho paura…
La morsa di ghiaccio si è estinta ma quel dolore
allucinante è ancora dentro me.
I resti alimentano il fuoco della mia paura. Cosa
accade al mondo? Dov’è la luce?
Sono spaventata.
Non riesco a pensare razionalmente. Il dolore blocca la mia mente, il dolore penetra dentro
le mie ossa. Il dolore mi oscura gli occhi.
Mi struggo…
Le mie mani e i miei piedi sono legati, resto
immobile, rannicchiata sul mio io. Ho
delle catene, non riesco a muovermi.
Mi sento come in una stanza al centro di quatto
pareti.
Le pareti però iniziano a muoversi, si stringono
attorno a me impedendomi di respirare.
Si fanno sempre più strette.
Sento qualcosa nell’aria e per un po’ si bloccano.
È un profumo delicato… un profumo dolce. Un odore
che conosco fin troppo bene…
L’odore di menta.
È Draco.
È li… è affianco a me in quest’oscurità eppure il terrore non fa altro che aumentare e le
pareti ritornano a stringersi.
Il mio respiro è affannato, il battito più forte.
Il dolore arriva al culmine…
I muri mi stanno schiacciando.
Escono fuori senza alcun preavviso, dai miei occhi
scendono giù. Non riesco a controllarmi, piango, piango e ancora piango. È
l’unica cosa che riesco a fare. L’unica che davvero voglio fare. Sprofondare
giù, in fondo, nell’angolo più remoto di questo dolore e renderlo ancora più
mio. Il dolore ora è la mia sola consolazione. Perché la paura ancora mi uccide,
perché le pareti ora mi stanno spezzando le ossa.
Sento il calore, la forza, la sicurezza sprigionarsi
li, dove le nostre mani si sono unite.
La mano di Draco rende forte la mia.
La tranquillità prende forma.
Mi sento al sicuro.
Il respiro torna calmo, le lacrime si fermano, il battito riprende il
suo normale corso, le pareti scompaiono. Non sono mai esistite. È
stato tutto falso.
Sorrido.
Già, è strano, sorrido.
Dopo tutto quel successo, nonostante la gravità del
momento, mi ritrovo a sorridere.
Noi umani, che sciocchi che siamo.
Ci facciamo controllare dalle emozioni, ci facciamo
ingannare da cose inesistenti. Ci
facciamo abbindolare da uno sporco scherzo.
Una lacrima scende giù dal mio viso.
Non come quelle passate…
È… splendente.
È La Luce che cercavo.
All’improvviso mi accorgo di non essere legata.
Non ho mai avuto le catene, me l’ero immaginate,
come i muri…
Ero intrappolata nella mia gabbia, in una gabbia
chiamata “libertà”*.
Non siamo morti…
È solo un’altra stupida trappola del destino.
Io ora ho le ali, posso volare.
Posso tornare in superficie, posso tornare alla
vita.
Ti voglio portare con me, ma tu resisti.
Perché lo stai facendo? Dobbiamo stare insieme….
Non capisco le tue parole. mi dici che ora questo è
il tuo mondo, il regno dei morti, perché
l’hai cercato e infine trovato. Ma non può essere vero. Io voglio stare con te.
No, no…. non voglio lasciarti li, non posso lasciarti. Come posso andare avanti
senza te?
- puoi farlo. Perché tu sei forte. Un giorno ci
rincontreremo, mezzosangue. Verrò a prenderti io quando arriverà. Sarò li nel
tuo ultimo respiro e ti aspetterò, per
giorni, anni ,secoli, millenni. Ti aspetterò per sempre. -
Sorridi mentre ancora le tue parole echeggiano
nell’oscurità.
Prende il mio
volto, improvvisamente. Le tue labbra carezzano le mie, vengono accompagnate in
un lento abbraccio con le emozioni, mi fanno navigare lontano in mondi
inesplorati. Le sue labbra, in quel momento , mi trasmettono tutto ciò che ho
sempre voluto. La prova del suo amore. Non servono le parole, i suoi occhi mi
stanno dicendo tutto nel modo più straordinario del mondo.
Nell’oscurità più nera i suoi occhi mi dicono “Ti
amo” e il suo suono è così dolce che mi
purifica dentro.
Mi sento leggera….
- Vai. Sei libera.-
Mi lascia andare.
Mi lascia prendere quota.
Volo via.
Volo via dall’oscurità. Volo via dall’inferno.
Volo via da te.
Anche se il dolore diventa straziante, la morte non
è un impedimento… non lo è.
Perché avrai sempre i ricordi.
Quindi quando il buio ti acceca trova la forza
dentro te, trova la luce.
È sempre li che attende di essere accesa.
Apro gli occhi e …
… Ritorno alla vita.
Il
dono più meraviglioso è la vita. Ci è stata donata da Dio che nonostante i
nostri peccati continua ad amarci. Togliersi la vita e togliere la vita è la
cosa più assurda. Siamo al mondo per una ragione, siamo al mondo perché abbiamo
tutti una missione. Tutti noi siamo speciali, tutti abbiamo un dono. Non vale
la pena di buttarla al vento per assurdità. Perché anche se i problemi ti sembreranno enormi, se le delusioni
ti opprimeranno, guarda avanti, c’è qualcosa di straordinario che ti aspetta.
Semplicemente…
Vivi.
Grazie
a voi tutti per essere stati con me, grazie a voi tutti per aver letto, grazie
a voi tutti per aver commentato.
La
mia speranza maggiore è quella di non avervi deluso e se l’ho fatto perdonatemi,
ma questo capitolo è tutto quello che ho provato in quel momento, quando mi
sono messa alla tastiera. Perché questo capitolo è più mio di quanto io possa
credere.
Ora è giunto il momento dei salutarci. Non per
sempre, questo è certo.
Da
un momento all’altro il mio nome sbucherà tra le nuove storie.
Quindi….
Un
bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita.
Secret
* Parole tratte dal verso della 1° sigla finale di
“Kuroshitsuji II”
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=520141
|