Tracce di cristallo

di Secret
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** non amarmi ***
Capitolo 2: *** Eguaglianza ***
Capitolo 3: *** L'ultima bugia... ***
Capitolo 4: *** Il Canto dell'Angelo ***
Capitolo 5: *** Una dolce, ma finta, perla nera. ***
Capitolo 6: *** In quell'oscurità brillarono di rosso... ***
Capitolo 7: *** Il Richiamo del Lupo... ***
Capitolo 8: *** Tutto ciò che conta... ***



Capitolo 1
*** non amarmi ***


Con te...

 

Non Amarmi

C’erano solo loro due… chi mai a quell’ora afosa poteva essere nella calda torre di astronomia? Solo loro…

-Perché piangi?-

- non sono tuoi problemi, Malfoy -

- non era una domanda, era un ordine.-

Lei sorrise beffarda raggomitolata su se stessa

- Tzè… e quando mai ho seguito i tuoi “ordini”, sua maestà?-

Calcò la parola ordine e maestà con ironia.

- Da quando sono qui in piedi con la maglietta incollata al petto per il calore e ti vedo piangere. Perché piangi?-

-Di felicità-

Rispose con ancora più ironia di prima

- già sei così felice ed energica da quanto  quella zecca in calore mi ha baciato.-

Si sedette accanto a lei con spavalderia, lei non ci fece caso.

- con quell’appellativo ti riferisci all’oca giuliva della Parkinson?-

- oca, zecca. È uguale. È sempre fastidiosa…-

Lei sorrise un attimo

-  E perché non mi guardi?-

-Ora non mi va-

- già infatti ieri e l’altro ieri sono ora, vero? Ma ti sei rimbecillita di colpo  oppure ti si è attaccata la sindrome dell’ Potter-Weasley-o-merlino-mi-sono-mangiato-il-cervello-a-colazione-scambiandolo-per-una-nocciolina? –

Rise amaramente

- dove cavolo l’hai presa questa?-  e si girò a guardarlo stupita e notò in quell’istante le loro mani unite. Il Malfoy di prima non l’avrebbe mai fatto.

- nel manuale per serpeverde “come prendere in giro Potter e Company”-

Lo guardò stranita

- perché esiste?-

- GRANGER!!!! RIPRENDITI! Cielo se vedermi baciare la Parkinson ti ha ridotto in questo stato non oso immaginarti quando mi vedrai nudo che ti violento selvaggiamente! –

Lo squadrò prima stupita, poi ancora più stupita e poi con un guizzo di ilarità negli occhi. Rise di gusto

- Malfoy, Malfoy. Te lo vuoi mettere in quella testolina del cazzo che questo non accadrà mai e poi mai?-

Lui divenne serio e inscrutabile. Poi un ghinò si formò su quel volto diafano. Le girò il volto e si avvicinò a lei. La Granger abbassò lo sguardo sulle labbra di lui. I loro nasi si toccarono e lui glielo accarezzò con il proprio. Draco accennò un sorriso appena sentì  quel caldo brivido sulla schiena. E poi… le labbra di Hermione furono catturate. Penetrò nella sua bocca non troppo violentemente e le carezzò il palato e  la sua lingua che al suo tocco si mosse impercettibilmente sorpresa e ignorante sul da farsi. Mentre ancora approfondiva quel bacio, aprì i suoi occhi perlati di grigio e si ritrovò immerso nell’oro stupefatto che sapeva di grifondoro. Lei lo guardò duro, ma addolcì il suo sguardo quando sentì  una mano  elegante che le sfiorava il contorno del volto. Abbassò le palpebre e assaporò il momento , lasciandosi torturare il labbro inferiore docilmente.  Si staccarono…  

- Granger, Granger, Granger se sono riuscito a violentarti facilmente le labbra riuscirò a farlo anche con il tuo sesso immacolato.-

Ghignò del rossore della Grifoncina. poi lei volse lo sguardo altrove.  Lui si arrabbiò non poco

- Ma per la barba di merlino  dimmi perché cazzo  mi stringi prima  la mano, facendomi illudere,  e poi ti stai allontanando da me immergendoti  nei tuoi pensieri .-

- forse perché le persone pensano in ogni momento della giornata?-

- Smettila di fare la saputella e rispondimi.-

- non eseguo i tuoi ordini.-

- invece lo farai ora..-

 - perché?-

 -Perché sono io a dirlo-

Ghignò . Quel ghignò non voleva mai dire qualcosa di buono.

-se non me lo dici, io…-

Guardandola, anzi, perforandole gli occhi, con la mano libera si insinuò tra le cosce della grifondoro fino a toccarle la sua femminilità.

 Lei gli scansò la mano e gli mollò un ceffone, tentò anche di eliminare quel contatto tra le loro mani unite, ma era troppo potente la sua stretta. Tentò di alzarsi ma cadde a terra sui ginocchi perché lui, pur sempre lui, le aveva fatto perdere l’equilibrio con una ginocchiata . E lui ancora lui le stava toccando il sedere in quel momento.

- STRONZO! BASTARDO! LASCIAMI STARE!-

Tentò di mollargli un ceffone con la mano libera , ma le fu negato e bloccata. La portò sotto di se, mentre scalpitava le gambe per essere liberata. Mantenendo sempre quel contatto visivo le parlò duro

- parlerai… oppure questo che stavo per farti non è nulla, non mi limiterò a toccare la tua femminilità, ma la violerò ok?-

- Fanculo, maledetto bastardo! Perché non ti fotti?-

- l’idea era quella di farlo con te. Ora vuoi parlare si o no?-

- uffa! Sei un vigliacco-

Lui la guardò malamente e poi ghignò

- oh, mia cara mezzosangue. Puoi chiamarmi come vuoi  ma non vigliacco. Un Malfoy non lo è mai!-

Si avventò sul collo e dopo minuti vi lasciò un segno che non sarebbe andato via per un po’. Poi lasciò una scia di baci su tutto il collo e si avviò al seno.

- Malfoy!!! Te lo dirò, ok?Almeno lasciami libera…-

Lui ghignò, sapeva che avrebbe ottenuto ciò che voleva.

-Mi sono innamorata di te-

Disse tutto in un fiato, lui ghignò ancora malamente

-Questo non è certo-

- come fai a dirlo? Sei proprio uno stupido coglione. cavoli! , non ho dubbi –

- come fai ad essere certa? Volermi bene. Tzè… È da sadici sai?-

- lo so, ma…Anche se il futuro, il mondo, e tutto ci ho che ci circonda  ce lo impedisce con dei  muri enormi. Io non ho paura di superarli  e di innamorarmi di te.-

- di questo ne ero certo. Tu non hai paura. Oppure ne hai ma sei troppo orgogliosa per ammetterlo.-

- colpita e affondata.-

Lei si portò le ginocchia al petto.

- granger granger…. Lo sai che sei troppo invitante  con quelle mutandine di pizzo nero? –

 -Ehi! Sei un maiale –

- allora come fai a dire che sei innamorarti di un maiale? non amarmi, Granger, non farlo, solo per il gusto di qualcosa di diverso.  Non lo sopporterei-

Lei la guardò

- non amarmi? Non amarmi?  E tu credi che sia giusto stare insieme a tempo perso come stiamo facendo? Cosa vuoi da me? La mia verginità? Vuoi che io sia solo un trofeo? –

La guardò truce, freddo

- non ho detto questo, mezzosangue. Tu non puoi amarmi -

Non amarmi e solo ora mi accorgo che questa bugia è vera. Ti farei solo soffrire

- perché non posso?-

Draco ti prego, se non valgo il tuo amore, non mandarmi via. Perché non posso dirtelo?

-perché io sono Draco malfoy e sono il ghiaccio. perché vivo nell’ombra  e tu non devi amarmi solo perché vuoi far cambiare il mondo. Non cambierà mai perché il nostro destino è quello di essere specchi, rifletterci e diventare soli e vecchi.. –

- quanto sei ipocrita? Perché pensi solo a te? E non pensi a me?-

- è la verità non potremo mai amarci-

- perché dici questo? perché non vuoi amarmi? Perché temi che poi amandomi seriamente nel perdermi, poiché sei sicuro che avverrà, moriresti dentro.  e tu non vuoi che accada perché sei un Malfoy e io una stupida mezzosangue?-

- chi ti ha mai detto che ti considero una stupida?Granger non mi stai a sentire mai. Perché vuoi soffrire? Non essere altruista! Sii egoista, pensa  a te. Ti farò solo star male, soffrire morire e tu vuoi questo? -

- si,Solo per starti accanto.-

Le piombò a dosso con tutta la durezza della sua voce

-per stami accanto? Che ne ricaveresti? Solo ferite mortali!-

- Draco…  se vuoi non amarmi, ma permettimi di farlo.-

 - quindi stai dicendo che io non dovrei amarti, giusto? E tu invece si. Per penare.-

- Basta! Sei una lagna. Perché non ti fidi di te per una volta? Credi in te!-

- come posso crederci, sono stato creato per freddare e far del male. Non mi hanno insegnato ad amare.-

- Creato? Tu sei nato nell’amore. Per quanto tuo padre non amasse tua madre, lei ti ha portata in grembo per 9 mesi, ha imparato a conoscerti e poi ti ha allevato. E poi non si può insegnare ad amare.-

Prese la mano di Draco con le sue.

- questo è amore-

Lui voltò lo sguardo e guardò fuori

- gli altri si saranno accorti della nostra assenza –

- non cercare di cambiare discorso! E se pure loro se ne accorgono che ti importa? Noi ci alzeremo in volo e loro resteranno a terra, fermi. Semplicemente-

Ri- catturò il suo sguardo e gli posò un leggero bacio su quelle labbra d’angelo. lo guardò teneramente

- Da sola  in mezzo a questo  cielo….  non lasciarmi.-

-anche se vorrei non riuscirei. Granger… ti prego di non ingannare questo mio cuore freddo, non devi amarmi solo per distruggermi nel momento più improbabile.-

- non lo farei nemmeno se ti odiassi dal profondo. E poi tu lo sai che non posso non amarti, nemmeno se lo vuoi-

 -Ti farò soffrire nell’inverni che ci sono a volte nel mio cuore. –

- lo so, Draco Malfoy. Ma non mi importa di soffrire, mi importa di stare con te!-

- Vaffanculo, Granger!-

 Mollò le sue mani e si alzò di scatto. Lei lo guardò più che smarrita

- non parlarmi così, mi fai sciogliere. Io non posso donarti l’amore che meriti.-

 Si passò rapido una mano nei capelli serafici.

- cazzo! Non so che mi sta succedendo. Ero venuto qui solo per parlarti e invece… come cavolo è uscito fuori sto discorso. Perché diamine non ti sei stata zitta e ti sei fatta violentare invece? Maledetto merlino! Mi scoppia la testa.-

Hermione alzò un sopracciglio all’affermazione “ perché non ti sei stata zitta  e ti sei fatta violentare invece”. Si alzò e si lisciò la gonna.

- Ah, Malfoy, Malfoy. Ti farò impazzire davvero e il tuo cuore, che sta perdendo la ragione in questo momento, si scioglierà-

Gli accarezzò il viso e al suo tocco delicato, i muscoli tesi si distesero. gli passò un dito sulle labbra.

- Credimi , Mezzosangue. Lo sta già facendo-

Fu questa volta lei a ghignare

- non credevo fosse così facile… e la Parkinson non ci rimarrà male sapendo di noi?

Si stava avvicinando piano

- Che possa farsi fottere da Potter e Weasley –

Un centimetro, il suo cuore stava impazzendo.

- e i tuoi amichetti  Serpeverde? –

- che possano morire soffocati-

- e la tua dinastia di purosangue? Non sarà deluso da te?-

Pochi millimetri, lui si morse inaspettatamente le labbra.  La guardò duro.

- Grazie per avermelo ricordato. Mi ero dimenticato del tuo essere mezzosangue.-

Voltò quel volto serafico e si allontanò piano, ma ci ripensò.

- questo è mio, maledetta mezzosangue.-

Si leccò le labbra, prima che quella lingua finisse diritta in bocca alla mezzosangue. Fu violentata da quel bacio e  nelle sue labbra rimase il sapore di quella violenza.

- tutto quello che c’è stato tra noi, è finito con questo bacio.-

Lei boccheggiò per piccoli istanti e poi gli urlò dietro.

- Fottiti Malfoy !-

Lui le rispose di rimando anche da lontano

- lo prendo come un invito. Fatti trovare calda stanotte, mezzosangue. Ti verrò a trovare.-

Malfoy si allontanava ma malgrado ciò la Granger sorrise

- è mai possibile che ogni giorno debba sempre finire così?-

- Si. Fino a quando non ti dirò Ti amo. Li potrai essere certa che non accadrà più-

La grifondoro rise di gusto. Un giorno con Malfoy non è mai uguale a quello precedente

 

 

P.s.: lo so che non ha senso ma…  era iniziata come un song-fitc ma poi è mutata. Quindi… mi sono ispirata a “non amarmi” di… non so chi siano i cantanti   e spero  che nel commento mi rinfreschiate la memoria ok?

Ci vediamo al capitolo che terminerà la serie. .

Un abbraccio per salutare la morte e un bacio per richiamare la vita

Secret

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Capitolo 2
*** Eguaglianza ***


eguaglianza

Eguaglianza

- fammi entrare...-

- che cazzo vuoi Malfoy? Ti avevo detto di andare a quel paese-

- mi fai entrare oppure  vuoi che qualcuno ci scopra e ci cacci?-

Aveva colpito il punto debole della ragazza infatti irritata liberà la porta della sua presenza.

Era entrato nella tana della preda.

- mi spieghi una cosa? Chi cazzo credi di essere? Quello è il mio letto.-

Spaparanzato lassù sembrava uno di quelle sculture greche  dopo aver trovato il canone della bellezza perfetta.

Lui era la perfezione.

 Non era tempo di perdersi in quelle fantasie, lui era la persona che aveva distrutto la sua esistenza.

- granger lo sai che con quel baby-doll  fai venire voglia di…-

Si alzò noncurante della sua eleganza che sfiorava le soglie dell’erotismo. Le si avvicinò cingendola col braccio e avvicinandola

- … di strappartelo da dosso a morsi, ma non con violenza, lentamente molto lentamente per poi sfociare nel mondo della pazzia, della lussuria.-

La sua voce era calda sull’orecchio, seducente e  la razionalità  avrebbe potuto esplodere all’improvviso. La sua mano perfetta sfiorava la stoffa leggera. Una qualunque ragazza sarebbe caduta ai suoi piedi. Una qualunque ma non lei. Lo sapeva

- le tue tecniche non funzionano con me…-

Con la stessa noncuranza di prima si ributtò sul letto, ghignando.

- Già, lo so. Ma tentar non costa nulla, no?-

Dal taschino sfilò una sigaretta. Non avevano un gusto particolare ma erano utili per farla arrabbiare. Era così divertente prendersi gioco di lei.

-spegni quella cosa.-

-hai mai provato?-

- non ci tengo a morire per un tumore o meglio rischiare l’espulsione!-

- ah Granger pensi troppo alle conseguenze. Oppure queste sono solo scuse?-

L’orgoglio…  meglio non averlo troppo smisurato. Porta a male, questo non lo sai piccola, Granger?

- non sono scuse…-

Il pesciolino sta per abboccare all’amo…

- allora è qui… tra le mie labbra. Prendila! -

- non mi tiro mai indietro.-

CATTURATA!

La preda già catturata aspettava solo di essere gustata. Sicura di sé, bella e imperfetta era ciò che di meglio c’era in lei. L’imperfezione è la dote migliore degli essere umani. La mano sicura si avvicinò alle labbra, ma afferrarono il vuoto.  Furono unite a quelle del bel ragazzo di fronte a lei.  Era sopra di lui. Labbra contro labbra. Caduta in pieno nella trappola ora stava per essere divorata dal suo predatore.

- malf..-

- non parlare granger…-

Le labbra ancora più voraci, volevano mangiare quel frutto così dolce ma così peccaminoso allo stesso tempo. Un gusto particolare e ricercato. La voleva tutta per sé, solo per sé. Era pregiata, era unica.  È questo che prova un vampiro quando dopo averla cercata, dopo tanto, trova la sua cantante . non  si può smettere di assaporare finché non ne rimane neppure un goccio.  Una droga, pura e semplice. La personale Belladonna.

Le dita  liberarono qualche bottone dalle strette asole e la mano cadde su quel seno così prosperoso.

- no, Malfoy. Basta.-

La realtà ritorna, lei, lei non ti guarda più. Sai che ora non avrai più nulla da lei.

Questo è il risultato dell’esagerazione.

- Granger-

- non dire il mio nome, io non sono la tua piccola- 

Un bacio sulle labbra.

-  Non voglio baciarti  

Uno stretto abbraccio

- Non voglio toccarti. Vattene –

Una scia di baci sul collo casto. Le spalle furono liberate dalle bretelle, così belle, così amabili, così appetitose.

- ti ho detto vattene-

- dirlo più volte ad alta voce non lo renderà reale. Io non mi muovo da qui.-

Catturò le sue labbra ancora, ancora e ancora. Lei era fredda.

- Malfoy che cosa vuoi da me? Vuoi il mio corpo? Eccolo tienilo, guardalo, fanne ciò che vuoi se lo desideri!-

Il Baby-doll cadde giù e la rabbia esplose dentro e fuori di se.

- Granger, copriti-

- è questo ciò che vuoi. Prendilo!-

 - Non è ciò che voglio…. Non mi interessa il tuo corpo. Io voglio te. -

Detto ciò, se ne andò.

Abbandonò quella stanza  un’altra volta. Varcò quella porta di nuovo. La lasciò li, sola nella sua solitudine con il rimbombo del suo sussurro che urlava forte la verità che non aveva compreso. 

Entrare uscire = vivere morire

 

P.S.: in realtà la fitc sarebbe dovuta finire qui, ma… dubito che possa mai finire in questo modo. O sbaglio? Ad un certo punto c’erano frasi del tipo: “non dire il nome, non sono la tua piccola, non voglio baciarti non voglio toccarti” per chi non lo sa sono frasi tradotte della canzone “ Alejandro” di Lady Gaga. Avevo in testa il ritornello e mi è parso esatto per la scena che stavo descrivendo. E quindi…

Ringrazio la buonanima di gardella che ha recensito e  che mi ha rimembrato il nome dei due cantati. Grazie! Inoltre ringrazio tutti voi che siete giunti sin qui nella lettura e spero che in seguito qualcun altro recensisca.

Ora vi lascio liberi di fare altro..

Un bacio per salutare la morte e un abbracci per richiamare la vita.

Secret

 

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Capitolo 3
*** L'ultima bugia... ***


fff

L’ultima bugia

Errori, errori, errori. Errare, sbagliare, negare.

Niente, un foglio bianco, una mente vuota. Nulla fuoriesce. È tutto spento nell’immortalità di un silenzio, nulla mi può far riscattare, nessuna verità. È l’ultima bugia che dirò alla mia anima.

Ti strapperò da me, da queste notti
che mi parlano di noi
eviterò le vie, le nostre compagnie
mordendo le lenzuola non mi convincerò

Siamo giunti troppo in là. Abbiamo strappato tutto. Abbiamo corrotto, abbiamo giocato con il fuoco. Ci siamo scottati, ci siamo amati. Ora, non ho più bisogno di te (menti!)

Ma non riesco a capacitarmi…

di un'altra vita, qualunque vita sia,
un treno verso il niente, un ultima bugia,
quanta fatica fuggire via per poi trovarti sempre in me

Cercare di ricominciare, di dimenticare. Ma l’immagine ritorna a quella sera, a quell’errore madornale che ci ha ostruito la mente. Tu non sei nulla per me (bugia!)

e poi mi perderò, tra braccia che non so,
ma è me che tradirò
ma qualcosa devo fare, se vivere è un dovere,
riuscissi almeno odiarti riuscire a immaginare

Non ce la faccio, non ce la faccio. scappo dal nulla, scappo dal tutto, scappo da te. Non si può accettare e non ci riuscirei nemmeno per idea, nemmeno morta. Ma c’è sempre qualcosa che mi riporta via. Io non ho sbagliato (ancora una bugia)

un'altra vita
un brivido, un segnale
un gesto di speranza in questo temporale
ma quanta strada per poi trovarti qui

Sono andata avanti, ho superato la debolezza ma era ancora li. È ancora li. Non posso abbatterla. Non costringermi. Tu sei l’errore, sei sempre stato tu. (l’ultima bugia)

e mi fa piangere
la mia fragilità
difendere il mio orgoglio non so più
e non mi consolerà nessuna verità

Arriverei strisciando da te, ma mi obbliga a far niente il mondo che mi circonda. Mi oscuro ancora e el’alba non giunge.

La pioggia rabbuia tutto…

No, non è la pioggia…

Sono le mie lacrime, non muoiono, sono li e volano straziate sulle mie guance. Si struggono i sogni e le speranze.

Ho sbagliato (è la verità)

Tu hai ragione (la semplice e pura verità)

e niente serve a niente
se tu non tornerai

Perdonami vorrei sussurrarti alla porta, ma le parole mi muoiono in gola davanti alla scena che i miei occhi sono costretti a vedere…

 

Un’altra vita, qualunque vita sia

È solo un cielo spento, l’ultima bugia.

 

 

P.s.: allora questa volta mi sono ispirata alla canzone “l’ultima bugia” di Roberta Bonanno, finalista ad amici una 50ina di anni fa. La canzone è bellissima, non so, mi ha ispirata e la trovo adatta  allo stato d’animo di Hermione. Ringrazio Gardella, Giselle, Lucy97 e Dikappa, siete fantastici! Mi date la forza per andare avanti con la storia. Comunque non so quanti capitoli saranno ma finché non si aggiusta la situazione, continuerà. Ora vi porgo una domanda e vorrei una risposta per sapere cosa vi frulla nella testa. Cosa ha visto Hermione o meglio cosa i suoi occhi sono stati costretti a vedere? Fatemi sapere

Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita

Secret.

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Capitolo 4
*** Il Canto dell'Angelo ***


il canto dell'

Il canto dell’Angelo

Il fumo oscurava la vista e contemporaneamente anche la testa. Inebriava i sensi e li intorpidiva. Rendeva leggero ogni pensiero tortuoso. Regalava sospiro per il suo animo tormentato.

Durava poco, il tempo di un tiro e di nuovo la sua voce si scagliava some un fulmine nella mente vuota.

“ è questo ciò che vuoi… Prendilo!”

Stupida Granger!

Lo credeva così superficiale. Lo credeva così meschino. Lo credeva per ciò che la sua maschera mostrava… Un ignobile sfruttatore  assatanato di sesso e di belle donne. Era quello che si vedeva, che tutti vedevano.  E lei vedeva questo in lui? Non era il solo superficiale. Lei è uguale agli altri.

I sentimenti  sono la debolezza dell’uomo. Questo diceva suo padre. Era vero. Ecco cosa succede a fidarsi degli altri e cadere nella trappola  che i sentimentalismi  ti preparano.  Che idiota che era stato…credeva che fosse diversa, la credeva migliore, la credeva… chi lo sa che cosa credeva.

Questa convinzione l’aveva portato a baciarla 3 anni fa.  Come dimenticare….

Partita di Quidditch Serpeverde contro Grifondoro. Potter cercando di afferrare il boccino d’oro cadde dalla scopa, rotolò a terra e lui, Draco Malfoy,  conquistò la vittoria. I grifondoro delusi, quasi tutti preoccupati per quel coglione di Poter, soprattutto lei. Le si era avvicinato, l’aveva presa per il volto, le aveva detto che lui  era il migliore, che era un vincente e poi l’aveva baciata a lungo sotto gli occhi dei Grifondoro stupiti e sconcertati, sotto lo sguardo dolorante di un Potter  ferito nell’animo e non solo nel corpo.  Ricordava che non avrebbe più voluto smettere di baciarla. Quelle labbra così perfette, le altre non erano nulla rispetto a lei. Lei era il meglio. L’alchimia che si era creata era forte, all’inizio lei era dubitante, ma si lasciò andare. Si lasciò baciare, rimase colpito dalla forza di quella ragazzina.  L’avrebbe baciata per ore, avrebbe creato un nuovo Guinness World Record insieme a lei, ma l’aveva dovuta lasciare, staccarsi dalle sue labbra. Il suo sguardo era sorpreso ma al tempo stesso felice. Avrebbe voluto tornare indietro in quegli anni, dove il peso di essere un Malfoy non fosse stato così grande. Il ricordo fuggì via la voce della Parkinson lo portò al presente. Non era più una ragazzino di 14 anni.

-Draco… che hai? Sei così assente oggi.-

Si trovava nella sua stanza, lui adagiato sul letto con Lara Blanchwood alle spalle e la testa poggiata sulle sue tette. Pansy Parkinson, sua futura moglie, che gli baciava il collo e Daphne Greengrass al suo fianco con la testa poggiata sul suo ventre scolpito.

- non ci guardi nemmeno…-

La bionda lo guardava con l’aria di un cucciolo abbandonato

-perché fai così? Siamo le tue piccole…-

Le sue piccole? Che idiozia… loro non erano le sue piccole.

- pensi ancora a lei… a quella feccia… noi siamo il meglio per te. -

La rossa percorre lentamente con la mano il suo petto

- lei è una nullità. Lei pensa solo  se stessa. Perché accontentarti di lei se puoi avere noi? Se puoi avere… questo?-

Con movimenti lenti la Parkinson  fece gesti allusivi al suo corpo, così tonico, così perfetto, così invidiato.

- lei è solo una mantide religiosa  che ti allontana dal mondo e da noi, per poi mangiarti…-

La mora lentamente si spogliava…

- noi ti amiamo, noi siamo le tue bambine cattive… noi ti daremo tutto ciò che vuoi… chiedi e te lo daremo…-

La Greengrass si mise su di lui, a cavalcioni, mentre le dita eliminavano l’impiccio della lampo dei jeans del bel biondo, ma fu bloccata, con un gesto repentino, dalla mano affusolata del biondo

- ah, si? Tutto ciò che voglio?-

Si mise a sedere e guardò dritto negli occhi di Daphne Greengrass ghignando.

- Datemi la granger…-

La bionda su sorpresa e stupita, ma per il suo Draco questo ed altro. Iniziò a mormorare frasi in un lingua antica oscura. Altro che pozione polisucco, quest’ incantesimo è più facile e veloce. I capelli lisci e dorati di  Daphne si scurirono e s’ arricciarono. Il seno più piccolo, i fianchi più larghi, la vita un po’ più stretta, gli occhi d’aquila in due occhi da cerbiatta e le labbra più carnose.

Eccola li… ora Daphne Greengrass era sparita… Ora c’era Hermione Granger.

- perdona ciò che ti ho fatto, Draco-

Si avvicinò al viso e posò sul collo diafano del ragazzo un leggero bacio.

Lui la scostò malamente, lasciandola stupida sulla  sponda  del letto.

- non chiamarmi così… lei non lo farebbe mai.-

La Parkinson si avvicinò

- tienimi solo per te. Voglio essere la tua piccola…-

Anch’ella si mise su di lui,  cercando di far aderire il proprio corpo al suo.

- lei non si abbasserebbe  a questo livello. Spostati Pansy non respiro..-

La Blanchwood gli alzò il capo e lo baciò lascivamente.

- non toccatemi, non baciatemi. Voglio solo fumarmi questa roba e basta!-

Le ragazze si scostarono, gli si misero davanti e lo guardavano ferite.

- non farci questo, Draco…-

La loro voce nella testa urlava, quella droga gli ustionava il cervello.  I loro volti si trasformavano in lei.  la confusione si tramutava in lui. 

 - BASTA!-

Quella voce fermò tutto.

Eccola!

La sua ancora di salvezza.

- cosa stai facendo, Malfoy? sfoghi la tua frustrazione sessuale su di loro e sulla copia di me? -

- che cazzo ci fai qui, Granger? Chi ti ha fatto entrare? Non sei la benvenuta qui tra le serpi-

Pansy Parkinson si alzò per fronteggiare la Grifona.

- è stato lui-

Dalla porta usci il finto volto ingenuo e sorridente di Blaise Zabini che faceva piano segno di “ciao Ciao” con la mano.

- BLAISE! Perché hai fatto entrare lei- lo schifo e le sue parole erano la stessa cosa- nella nostra casa?-

Blaise si avvicinò alla Parkinson, le prese il volto tra le mani e incatenò il suo sguardo migliore da cucciolo bastonato agli occhi azzurri di lei.

- non essere gelosa… lo sai che ho occhi solo per te…-

 La Parkinson scostò malamente la mano. Indossò la sua vestaglia e lasciò la stanza seguita a ruota dalle altre due.

Draco ancora sdraiato su letto, guardò il suo migliore amico

- Perché l’hai fatta entrare ?-

-Perché?  Perché? Ero stanco di vederti ridotto in questo stato-

- Vaffanculo Blaise…-

- si. Si … anch’io ti voglio bene-

La porta si chiuse… Restarono solo lei e lui.

- sei un idiota malfoy… ti distruggerà questo!-

Prese lo spinello da bocca e  lo spense  a terra.

- mi dispiace Granger… è colpa tua se mi sto distruggendo la salute.-

Era dura, fredda, distaccata. Il tipo di voce che strugge il cuore. La voce della verità.

Dell’acqua colpì in pieno viso il ragazzo.

- Che cazzo fai Granger? Non osare mai più hai capito?-

 Si alzò minacciosamente come il tono della sua voce. Le prese il polso e la sbatté contro il muro.

- qui nessuno ti protegge sai?  Posso farti mia anche subito… tanto è solo il tuo corpo che voglio o mi sbaglio?-

Il suo ghigno diabolico… 

- fottiti!-

- ci sei tu qui. È un invito, sai? –

Abbassò lo sguardo su di lei. Tutti i muscoli tesi…

-  Fallo! Su granger. Lo so che lo vuoi. Da quando sei entrata i tuoi pugni sono serrati… vuoi darmelo. Picchiami!-

 La mezzosangue la guardò negli occhi. La rabbia ribolliva dentro.

- sei.. un … IDIOTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-

Un calcio diritto ai gioielli di famiglia. Malfoy si piegò in due dal dolore…

- cazzo Granger!credevo  uno schiaffo o al massimo un pugno. Cavoli! Ma non un calcio ai testicoli!-

 Dagli occhi della mezzosangue fuoriuscirono delle piccole lacrime…

- ti odio, Malfoy! Ti odio! –

Il volto del bel principe si tramutò in dolore, non per il calcio, ma bensì per le parole della mezzosangue… Della sua mezzosangue.  Si girò di spalle per non permetterle di vedere quel dolore

“non odiarmi Granger… tutto il mondo lo fa. Almeno tu non odiarmi…”

La muta frase rimastagli in gola. Non pronunciata. Rimasta li… In un tacito accordo con il proprio cuore.

- mi odi? Bene allora vattene! È li la porta. Nessuno ti costringe  a stare qui. Tu hai voluto stare con me e quindi arrangiati!-

La Granger l’abbracciò da dietro e appoggiò la sua faccia sulla schiena.

-vorrei riuscire ad odiarti, ma non ci riesco…

Ti amo, Draco.-

Che armonia perfetta. Il suo nome non aveva mai avuto tanta dolcezza, mai nessuna l’aveva pronunciato così... Era una sinfonia dolce, era il canto dell’Angelo sceso solo per lui.  Per calmare la tempesta dentro se, per riportare la quiete, per riportare l’amore, per far germogliare una terra sterile da troppo tempo. 

Perché  quelle semplici parole gli avevano scaldato il cuore ghiacciato…

 

 

 

P.S.: è orribile lo so… non riuscivo a scrivere nulla, l’ispirazione è morta in un antro oscuro della mia casa stregata   e il caldo non aiuta molto se hai un buco come camera e il computer fisso. Se poi includete anche il fatto che c’era puntualmente mia sorella alle spalle che rompeva perché le serviva una mano con la sua di storia e che non sopporta la musica, cosa che mi aiuta molto, stiamo a posto!  Non mi stupirei se arrivassero commenti super negativi, ma i prossimi saranno  migliori perché ho già in mente ciò che accadrà. Qui mi è  stata molto d’aiuto, di nuovo, “Alejandro” di Lady Gaga. Non so, ha qualcosa che mi stuzzica. All’inizio avevo intenzione di far rappresentare a quelle tre, cioè la Parkinson, la Greengrass e la Blanchwood , tre peccati capitali come  nel video di Gaga. Avevo pensato all’avarizia per la Parkinson, la lussuria alla Greengrass e alla Blanchwood  la superbia. Ma per mancanza di ispirazione non sono uscite fuori frasi che potessero essere collegate a questi tre peccati. Ho cercato di farlo, ma credo che mi sia riuscito solo per la Greengrass.

 Missione fallita….

 Come avete notato Lara Blanchwood me la sono inventata.  Non mi veniva un nome di un'altra serpeverde. C’era Milly Bulstrot (non so nemmeno come si scrive) ma è bruttissima quindi…  

Le vostre risposte mi sono piaciute molto e avevo preso in considerazione alcune proposte ma mi sono messa nei panni di Draco Malfoy e lui si sentiva ferito da lei, perché la ama troppo e quella frase l’aveva quasi distrutto, quindi  il miglior metodo per lui per dimenticare era sicuramente  il sesso, la droga  e l’alcool. Quindi…

Vi ringrazio tantissimo per aver commentato…

Un commento però mi ha incuriosito

Hollina: cosa ti ricordano i discorsi di Draco? Sono curiosa *.* Grazie di averla letto e spero che continuerai a seguirmi.

Ora vi lascio. Mi sa mi sa che la nota dell’autrice ora è più lunga della storia. XDXDXD

Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita.

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Capitolo 5
*** Una dolce, ma finta, perla nera. ***


Una dolce, ma finta, perla nera.

Eravamo giunti in tempo prima di bagnarci completamente. Prima che l’intemperie   bagnasse i nostri vestiti.

L’odore di tempesta inebriava ancora le narici, anche se oramai eravamo giunti dentro.

Lei era davanti a me, la sua mano stretta alla mia.

Lei era tutto ciò che avevo sempre desiderato…

Gli occhi le brillavano di una luce intensa, mai avevo  visto tanta felicità nei suoi occhi.

Era ciò che voleva… Era ciò che volevamo.

Lei era unica, era lo splendore raro, era preziosa come la perla che portava al collo. Assomigliava a lei, perché era lo spettacolo unico di cui avrei voluto sempre deliziarmi.  

 In quel momento non ci importava nulla degli altri, di ciò che avrebbero pensato. C’eravamo noi. Solo noi contro il mondo all’oscuro di tutto.

- Siete sicuri di ciò che state per fare?- disse il prete dinanzi a me.

Annuimmo in coro, felici come due bambini il giorno di natale pronti ad aprire i regali sotto l’albero. In un certo senso fu così, il nostro regalo era questo. Il regalo che tutti agognavano ma che noi siamo riusciti a trovare…  Un amore eterno.

Il prete sorrise

Benedisse le fedi e ce le scambiammo.

Lei aveva  un sorriso che partiva da un orecchio e finiva all’altro. Attorno una aurea bianca e pura. Lo sapevo… Lei era il mio angelo personale. Mai tante emozioni provate, mia ho desiderato tanto, mai amato qualcuna… Lei era diversa.

Lei semplicemente era… Hermione Jean Granger .

Nel silenzio della chiesa la sua voce dolce e decisa  pronunciò le parole che più agognavo sentire mentre il  battito del mio cuore aumentava sempre più nell’attesa di un attimo che non finisce, ma resta in eterno nella profondità dell’anima, di un anima che non sapevo di avere…

- Io Hermione Jean Granger prendo te, Draco Lucius Malfoy  come mio sposo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore.. .

Finché morte non ci separi-

 

Era questo ciò che volevo… solo questo.

Semplicemente vivere e legarmi dinanzi a Dio e al mondo intero con  Hermione J. Granger…

La donna solo per me…

Ma ora non resta niente…

È solo un cielo spento e l’ultima bugia…

 

 

Sono… Vuoto

 

 

 

 

 

P.S.: vi sto deludendo… questo è più brutto del precedente… Tristezza… Comunque  mi sa tanto di cattiveria,  illudervi del matrimonio per poi non concludere nulla. All’inizio volevo davvero farli sposare, ma ho cambiato idea. È cortissimo,lo so e vi chiedo scusa,  ma mi serve da collante per il futuro. Volevo questo Draco… un Draco che desidera solo piccole cose, come a volte noi donne. la sua più grande aspirazione  è sposarsi, legarsi con la donna solo per lui… “ La donna solo per me” viene dal manga  “Chobits “ delle mitiche Clamp. È un po’ modificata perché di norma è “ L’uomo solo per me…”. Mi piace un sacco. *.* per quanto riguarda l’ultima frase “…Sono… Vuoto…”  volevo dare il senso di ultima esalazione perché essere vuoti equivale a morire per questo…  La canzone di ispirazione è “Us Against The World” di Christina Milian, non poteva mancare !XD

Passiamo ai ringraziamenti…

Hollina: Uhmm… sei sicura che questo ragazzo non sia Draco rincarnato nel mondo reale? Scherzo, scherzo! forse ti dice quelle frasi perché ci tiene a te, non vuole farti soffrire . Forse  non si fida di tanto di se stesso oppure sa come è fatto ed ha  paura di fare qualcosa di errato e di farti molto male. Non so… da quanto mi hai detto sembra così. Mo’ non voglio fare la parte dell’impicciona(ciò che sono in realtà.) quindi la smetto. Continua a seguirmi e fammi sapere qual cosina in più su cosa pensi della fitc!

DIkappa:  grazie per il commento! Spero che ora ti sia chiara la dinamica dei fatti, se  no dimmelo! Sono pronta a rispiegartelo anche col cucchiaino se necessario! He!he! non credo di dover arrivare a tanto… spero che la fitc sia ancora di tuo gradimento anche se ultimamente fa un po’ schifo… fammi sapere se non è così!

Vi lascio, augurandomi che l’ispirazione ritorni in tempo prima che tutti abbandonino questa fitc!

Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita

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Capitolo 6
*** In quell'oscurità brillarono di rosso... ***


in quell'oscurità brillarono di rosso

 

In quell’oscurità brillarono di rosso.

È notte fonda…

La magnifica dama  del cielo notturno brilla in tutta la sua bellezza.  Un manto di luce ricopre il suo corpo e dona il silenzio e la pace alle persone addormentate. Con il suo sguardo, la dama nera quieta le serate più  turbinose, lascia un sorriso sul volto di chi la prima volta si diletta a  guardarsi intorno e a  respirare la brezza della  pace e della  tranquillità. 

Quando il sonno non mi consola, quando mi giro e rigiro nel letto mettendolo a soqquadro, mi alzo e guardo dalla finestra il volo dei pipistrelli, il luccichio delle stelle, l’inscrutabile bellezza della luna.

Mi piace…

Anche in questa notte che la ronda notturna non rileva nulla. Nessuno in vista, nessuno che infrange le regole a parte un ragazzino serpeverde punito severamente. È la serata ideale.

Tutto andrebbe bene se non ci fosse la voce stridula  della Parkinson che mi infastidisce le orecchie.

- oh, Draco… il buio mi spaventa. Abbracciami.-

Una vena di rabbia mi pulsava in fronte… come cavolo si permette quella sgualdrina idiota di appiccicarsi a lui? Chi si credeva di essere? Ah, già… la sua futura mogliettina.

Fuck!

Malfoy non le dava retta, il suo sguardo era altrove, perso nel suo mondo e lontano da tutto ciò che c’era intorno. I suoi occhi sembravano vuoti, come se quei diamanti, i più puri di questa terra, si fossero sporcati, come se qualcuno li avesse appannati. Oppure forse era solo un’impressione.

Chissà…

Accanto a me c’era Harry che non faceva altro che blaterare cose senza senso sul suo sogno quasi premonitore su Voldemort. Ci avevo fatto il callo ormai.

- Herm, hai qualcosa nei capelli…-

 - cosa?-

- Mo’ te la tolgo-

Cazzo!

Sentivo le mani di Harry frugarmi nei capelli, il rossore mi imporporava le guance e l’odore di quella sigaretta appena spenta mi pungeva le narici, ma allo steso tempo me le inebriava. Alzai il capo per vedere quella disgustosa cosa che si era incastrata ai miei capelli facendomi fare una figuraccia.

Non avrei dovuto alzarlo, non avrei dovuto farlo.

Harry incatenò i suoi occhi ai miei e in un attimo avevo le sue calde labbra incollate alle mie.. . si muovevano lente, dolci e amabili. Era diverso da ciò che provavo quando era Draco a baciarmi. Era qualcosa di stranamente piacevole.  

Qualcosa si stava insinuando dentro me…

Qualcosa che non avrebbe dovuto accendersi, no per il mio migliore amico.

Un sentimento forte.

Un’emozione.

Harry Potter mi stava baciando ed era una cosa che avrei voluto che non finisse mai.

 Come in un diverso mondo in cui non ero ancora abituata a stare.

Come un sogno.

Un sogno da cui fui strappata con violenza .

I diamanti brillavano di rosso, il rosso dell’ira, del sangue.

Vedevo quel pugno alzarsi e abbassarsi sul volto del prescelto. Gli occhiali distrutti, il sangue che usciva a fiotti, il setto nasale rotto e le percosse che non finivano.

- maledetto bastardo! Non ti azzardare mai più a mettere le mani sulla mia ragazza! Hai capito?-

Non lo riconoscevo, non riconoscevo più Draco. Il suo volto era sfigurato dall’ira, i suoi occhi ora sporchi rubini incandescenti, lanciavano saette di fuoco.

Lo fermai. Avrebbe potuto ammazzarlo. Ma la sua rabbia era incontrollabile.

- lasciami mezzosangue.  Voglio ucciderlo.-

Mi spinse via e si avventò di nuovo su un Harry svenuto. Lo stava uccidendo davvero.

- NO, DRACO! SMETTILA!!! ti prego fermati…-

Le lacrime fuoriuscivano dai miei occhi. Ero disperata. Lui si alzò…

- che c’è, Granger? Non ti piaccio più? Non mi ami più? io sono questo…

Un assassino.* -

Mi sbatté contro la parete e le sue labbra si unirono alle mie con violenza bruta.  La sua lingua mi ostruiva la bocca, il sapore di sangue mi disgustava, le sue labbra mi uccidevano limitandomi il respiro, soffocandomi,la sua pelle mi cuoceva violentemente, il suo sesso contro la mia coscia, minacciava di perforarmi . Ditemi, urlatemi contro… svegliatemi! Non può accadere tutto davvero… lui non era Draco Malfoy.

- tu non mi conosci, mia cara… non ti illudere. Non mi conoscerai mai davvero.-

La voce della Parkinson fermò il tutto. Non avrei mai immaginato di volerla ringraziare.

- Basta,  Draco! Cosa stai facendo?? Cosa hai fatto? Non respira…  Sta morendo-

Gli occhi della ragazza piangevano, non l’avevo mai creduto, i suoi occhi erano spaventati.

- che ti importa Parkinson? Tanto meglio se muore no? il Signore Oscuro ne sarebbe felice! Diventerebbe in padrone indiscusso di questo mondo!-

-cosa ti sta succedendo? Cosa ti è successo… non sei più tu…-

La Parkinson gli si era avvicinata, lo guardava con un amore profondo, impaurito, triste.

- tuo padre ha ucciso il tuo vero io? non eri tu quello che aveva detto che non voleva assomigliare a Lucius? Guardati allo specchio, non ti riconosco.-

- non mettere in mezzo mio padre. Lui è stato costretto per proteggere mia madre… per proteggere me. -

La voce della ragazza si fece forte

- è vero. All’inizio era così. Ma il potere gli ha dato alla testa, ora è divenuto meschino…- si addolcì- Non diventarlo anche tu. -

Piangeva di un dolore immenso. Di un dolore antico come il mondo. Il dolore provocato dall’amore. Poggiò le sue labbra su quelle del biondo. Lui strinse i pugni. Pronunciò una formula e il sangue fu fermato, il naso ricostruito, il respiro ritornato, la memoria di quegli istanti prima cancellata.

Draco ci lasciò li…

Ancora una volta era sparito, ancora una volta mi aveva lasciata.

 Ancora una volta tutto ciò che volevo era scomparso.  

Da ora in poi le cose sarebbero cambiate.

Da ora in poi niente sarebbe stato come prima.

Da questo momento, il futuro, sarebbe sembrato solo un’isola lontana nascosta dalle foschie.

Proprio come Avalon, le cui nebbie l’allontanarono dal mondo degli umani, il nostro futuro era nascosto.

Un velo invisibile lo celava.

 Solo colui che avrebbero voluto, sarebbe riuscito a varcarlo.  

 

 

Note dell'Autrice

GOMENASAI!!!

Ritardo enorme, colossale!!! È tantissimo che non aggiorno…scusatemi, scusatemi, scusatemi, ma anche per gli autori c’ è bisogno di una vacanzuola, quindi cercate di comprendermi. Per questo capitolo avevo immaginato una cosa del tutto diversa ma poi è uscito questo e non so come sia potuto saltare fuori.  Non avrei mai immaginato di farlo… Harry e Hermione insieme….  Che cosa riprovevole. Mi è piaciuto invece dare carattere a Pansy, capirete dopo come mai nel 4° capitolo  era così diversa.  Credevo di giungere già alle battute  finali ma con questo cambiamento improvviso non posso  e credo che ne siate felici oppure già non mi sopportate più? XD

Per i prossimi capitoli vi prometto, anzi spero,  che aggiornerò prima. Tanto le vacanzuole son finite per moi, sing. ç_____ç Beati molti di voi che staranno ancora in vacanza, Divertitevi pure per me!!!! He, He.

Ringrazio tutti voi, quelli che leggono, quelli che mettono la fitc tra i preferiti e quelle seguite e soprattutto voi, anime di buon cuore che commentate! Invito anche voi altri al commento, non vi costa nulla, ma è importante.

E ora…

Un abbraccio per salutare la morte e un bacio per richiamare la vita

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P.s.: L’asterisco vuole dirvi che Draco è già un mangiamorte quindi è  un assassino. L’ultima parte, quella su Avalon intendo, è un’allusione al libro “le nebbie di Avalon”  di  Marion Z. Bradley. Libro bellissimo , straordinario, che vi consiglio vivamente. ^^ 

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Capitolo 7
*** Il Richiamo del Lupo... ***


il richiamo del lupo

Salve, ben ritrovati! Ultimamente mi sono accorta che il titolo della storia è piuttosto  inopportuno e avevo deciso di cambiarlo. Mi erano venute altre idee ma la più adatta mi sembra “la porta dell’inferno”. Non mi convince molto quindi ho deciso di interpellare  voi, miei amatissimi lettori. Come vorreste che si chiamasse la storia????Rispondete in tanti, anche voi che non avete mai recensito. Soprattutto dopo questo… non vi dico nulla.Intanto mi dongolo nella disperazione assoluta,  capirete fra poco il perchè. Grazie comunque di tutto. ...

Buona lettura!!!!! ^^

Il richiamo del lupo.

Il sangue scorre dal mio corpo, il sangue continua a gocciolare.

Plinc, plinc, plinc.

Sembra lo scorrere del tempo.

Come la sabbia che scorre nella clessidra.

Come il battito di un cuore.

E ancora…

Plinc, plinc, plinc.

Piccole gocce di sangue che scorrono dal mio braccio.

Non è mio, ma vorrei tanto che lo fosse.

Mi manca l’aria, il respiro non torna.

Sto soffocando…

La mia gola è ostruita.

Esce fuori un urlo.

Potrebbe distruggermi ma non importa.

Il mio urlo silenzioso echeggia nella notte scura.

Il mio urlo alla luna.

 Ho il volto bagnato, non me lo spiego, non piove.

Fissi nella mente i suoi occhi.

L’avevo già visto quello sguardo.

La paura profonda.

L’avevo guardato a lungo già tempo addietro.

L’avevo visto nei miei occhi.

Tutto si ferma, non ho più voce.

Sono un mostro, è questo ciò che sono.

Ciò che merito è la fine.

 Un lampo di luce mi attraversa.

Che dolce e bella sensazione…

La Morte.

 

 

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Dentro si sentiva, questo cambiamento improvviso. Questo qualcosa di insensato o forse improvvisato .

C’era qualcosa che non andava. Come se il ciclo degli eventi fosse stato mutato, o distrutto. Non so.

Ero lì, in infermeria, accanto ad Harry non ancora ripresosi del tutto e si confondevano l’un con l’altro le immagini, le sensazioni, i baci, le risate.

I momenti di vita vissuti con l’uno e con l’altro. Erano mixati, uniti, confusi.

Erano due persone diverse eppure…

Sembravano unite nella mia mente.

Sento un tocco, una sensazione si sprigiona.

La sua mano lentamente si avvicina alla mia.

Si uniscono.

- mi piaci.-

“ Mezzosangue, ho sempre ciò che voglio. E ora voglio solo te…”

- è da tanto che volevo dirtelo… non è la situazione giusta lo so, ma… non riuscivo più a mascherarlo-

“Granger… io sono il migliore, io sono un vincente.”

- non so che cosa provi tu per me, forse solo amicizia e se non ti piaccio non fa niente, mi basta essere tuo amico-

“ non mi importa ciò che pensi, non c’è bisogno che tu mi dica nulla. Lo so cosa provi… lo leggo nei tuoi occhi.”

- allora… vuoi essere la mia ragazza?-

“cazzo granger!! Chiudi quella benedettissima bocca  e baciami”

 

Che strambe situazioni.

Il presente e il passato.

Che mix assurdo!

 Nulla fuoriuscì dalle mie labbra in entrambi casi.

 

Qualcosa stava cambiando…

Qualcosa dentro me stava decisamente cambiando.

 

Una morsa di ghiaccio catturò il mio cuore. Una mano potente, oscura. Stringeva forte, troppo forte. Sembrava stesse sul punto di scoppiare.

Il buio si impadronì dei miei occhi.

“Salvami….”

 

La morte è questo. Un’ombra pronta ad assalirti.

“ Corpi che sfiorano la vita. E poi? E poi si muore. Si muore, si muore, si muore. Muori ogni giorno un pochino, anche se non te ne accorgi.  Muori ogni volta che apri gli occhi. Muori negli attimi di piacere del sesso, muori su una panchina, nello schianto contro l’olmo, nella poltrona del salotto. “ Francesca WoodMan

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Capitolo 8
*** Tutto ciò che conta... ***


tutto ciò che conta.

Dedico il capitolo a tutte le persone che hanno lasciato questa terra e  sono volati via per ricongiungersi al Signore e a  quelle che in questo momento hanno messo le ali.  Vegliate su di noi fino a quando le nostre anime anch’esse si uniranno a voi  e a Lui.   

 

Tutto ciò che conta....

 

Buio, ancora buio. Oscurità senza fine.

Mi affligge,  mi uccide, quest’oscurità mi rende folle.

Ho paura…

La morsa di ghiaccio si è estinta ma quel dolore allucinante è ancora dentro me.

I resti alimentano il fuoco della mia paura. Cosa accade al mondo? Dov’è la luce?

Sono spaventata.

Non riesco a pensare razionalmente. Il dolore  blocca la mia mente, il dolore penetra dentro le mie ossa. Il dolore mi oscura gli occhi.

Mi struggo…

Le mie mani e i miei piedi sono legati, resto immobile, rannicchiata sul mio io.  Ho delle catene, non riesco a muovermi.

Mi sento come in una stanza al centro di quatto pareti.

Le pareti però iniziano a muoversi, si stringono attorno a me impedendomi di respirare.

Si fanno sempre più strette.

Sento qualcosa nell’aria e per un po’ si bloccano.

È un profumo delicato… un profumo dolce. Un odore che conosco fin troppo bene…  

L’odore di menta.

È Draco.

È li… è  affianco a me in quest’oscurità eppure  il terrore non fa altro che aumentare e le pareti ritornano a stringersi.

Il mio respiro è affannato, il battito più forte.

Il dolore arriva al culmine…

I muri mi stanno schiacciando.

Escono fuori senza alcun preavviso, dai miei occhi scendono giù. Non riesco a controllarmi, piango, piango e ancora piango. È l’unica cosa che riesco a fare. L’unica che davvero voglio fare. Sprofondare giù, in fondo, nell’angolo più remoto di questo dolore e renderlo ancora più mio. Il dolore ora è la mia sola consolazione. Perché la paura ancora mi uccide, perché le pareti ora mi stanno spezzando le ossa.

Sento il calore, la forza, la sicurezza sprigionarsi li, dove le nostre mani si sono unite.

La mano di Draco rende forte la mia.

La tranquillità prende forma.

Mi sento al sicuro.

Il respiro torna calmo,  le lacrime si fermano, il battito riprende il suo normale corso, le pareti scompaiono. Non sono mai esistite.   È stato tutto falso.

Sorrido.

Già, è strano,  sorrido.

Dopo tutto quel successo, nonostante la gravità del momento, mi ritrovo a sorridere.

Noi umani, che sciocchi che siamo.

Ci facciamo controllare dalle emozioni, ci facciamo ingannare da cose inesistenti.  Ci facciamo abbindolare da uno sporco scherzo.  

Una lacrima scende giù dal mio viso.

Non come quelle passate…

È… splendente.

È La Luce che cercavo.

All’improvviso mi accorgo di non essere legata.

Non ho mai avuto le catene, me l’ero immaginate, come i muri…

Ero intrappolata nella mia gabbia, in una gabbia chiamata “libertà”*.

Non siamo morti…

È solo un’altra stupida trappola del destino.

Io ora ho le ali, posso volare.

Posso tornare in superficie, posso tornare alla vita.

Ti voglio portare con me, ma tu resisti.

Perché lo stai facendo? Dobbiamo stare insieme….

Non capisco le tue parole. mi dici che ora questo è il tuo mondo, il regno dei morti,  perché l’hai cercato e infine trovato. Ma non può essere vero. Io voglio stare con te. No, no…. non voglio lasciarti li, non posso lasciarti. Come posso andare avanti senza te?

- puoi farlo. Perché tu sei forte. Un giorno ci rincontreremo, mezzosangue. Verrò a prenderti io quando arriverà. Sarò li nel tuo ultimo respiro e  ti aspetterò, per giorni, anni ,secoli, millenni. Ti aspetterò per sempre.  -

Sorridi mentre ancora le tue parole echeggiano nell’oscurità.

 Prende il mio volto, improvvisamente. Le tue labbra carezzano le mie, vengono accompagnate in un lento abbraccio con le emozioni, mi fanno navigare lontano in mondi inesplorati. Le sue labbra, in quel momento , mi trasmettono tutto ciò che ho sempre voluto. La prova del suo amore. Non servono le parole, i suoi occhi mi stanno dicendo tutto nel modo più straordinario del mondo.

Nell’oscurità più nera i suoi occhi mi dicono “Ti amo” e  il suo suono è così dolce che mi purifica dentro. 

Mi sento leggera….  

- Vai. Sei libera.-

Mi lascia andare.

Mi lascia prendere quota.

Volo via.

Volo via dall’oscurità. Volo via dall’inferno.

Volo via da te.

Anche se il dolore diventa straziante, la morte non è un impedimento… non lo è.

Perché avrai sempre i ricordi.

Quindi quando il buio ti acceca trova la forza dentro te, trova la luce.

È sempre li che attende di essere accesa.

Apro gli occhi e …

… Ritorno alla vita.

 

 

Il dono più meraviglioso è la vita. Ci è stata donata da Dio che nonostante i nostri peccati continua ad amarci. Togliersi la vita e togliere la vita è la cosa più assurda. Siamo al mondo per una ragione, siamo al mondo perché abbiamo tutti una missione. Tutti noi siamo speciali, tutti abbiamo un dono. Non vale la pena di buttarla al vento per assurdità. Perché anche  se i problemi ti sembreranno enormi, se le delusioni ti opprimeranno, guarda avanti, c’è qualcosa di straordinario che ti aspetta.

Semplicemente… Vivi.

Grazie a voi tutti per essere stati con me, grazie a voi tutti per aver letto, grazie a voi tutti per aver commentato.

La mia speranza maggiore è quella di non avervi deluso e se l’ho fatto perdonatemi, ma questo capitolo è tutto quello che ho provato in quel momento, quando mi sono messa alla tastiera. Perché questo capitolo è più mio di quanto io possa credere.

 Ora è giunto il momento dei salutarci. Non per sempre, questo è certo.

Da un momento all’altro il mio nome sbucherà tra le nuove storie.

 Quindi….

Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita.

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* Parole tratte dal verso della 1° sigla finale di “Kuroshitsuji II”

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