Philosophy and Love

di Vegetalover
(/viewuser.php?uid=68691)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Campo della filosofia ***
Capitolo 2: *** compagne di storia e vicini ***



Capitolo 1
*** Campo della filosofia ***


Ciao a tutti!! Eccomi con una nuova storia, devo dire che quest’idea mi è balenata in testa mentre stavo senza far nulla (beata estate XD) e mi sono detta perché no?! Vi suonerà strano ma quest’anno, il terzo di liceo, sono venuta a contatto con questa nuova disciplina e mi ha molto colpita, a scuola sono sempre andata bene e la mia media è sempre stata tra le più alte della classe però non ho mai studiato nessuna disciplina con particolare interesse, se non quello di riuscire a prendere un bel voto. Invece quest’anno credetemi sono stata io la prima a restare sorpresa nel ritrovarmi a dire “mi piace” la filosofia…si intenda che con questo non voglio dire che me la studio anche nel tempo libero o che passo intere giornate a leggerne i libri, ma semplicemente che quando la dovevo studiare lo facevo con piacere (eccetto in quei giorni che stavo piena di compiti) mi hanno affascinata i pensieri di quei filosofi che ho studiato fino a questo momento e forse è anche merito del professore che me l’ha trasmessa, anche lui è nuovo per me e vi giuro che ha una capacità incredibile di attirare l’attenzione quando la spiega a tal punto che sembra quasi che stia raccontando la più bella delle storie XD. Va bene ora vi sembreranno un mucchio di sciocchezze ma vi giuro che mi è piaciuta e che quello che ho fatto all’inizio del primo quadrimestre e che non ripeto da parecchi mesi XD lo ricordo ancora perfettamente. Così mi sono detta perché non provare a scrivere una storia incentrata su questo argomento? Ed eccomi qui XD Beh adesso basta prefazioni XD vi lascio al primo capitolo che sarà più che altro un introduzione…un bacio!!

 

Philosophy and love

 

“Campo della filosofia…affrontare i problemi della vita è più semplice con un po’ di filosofia” D’accordo, devo ammettere che come volantino non era per niente soddisfacente, mi sarei aspettata qualcosa di più… ehm come dire?!  “impegnativo”, ecco, data la materia. Insomma se fossi stata una comune ragazza avrei volentieri utilizzato questo volantino come palla per effettuare un bel canestro all’interno di un bidone, ma poiché conoscevo già questo campo e avevo sognato di andarci da quando avevo l’età di 6 anni non potevo sicuramente soffermarmi ad una frase non soddisfacente per rinunciare al mio desiderio. Eh si! Avevo solo 6 anni quando mio nonno, insegnante di filosofia, prese a raccontarmi la sera anziché delle solite storie con fate e folletti, argomenti della sua materia. Tuttavia devo ammettere che nonostante tutto quello era il momento della giornata che più preferivo, quando la tranquillità della notte ti rilassa ed il sonno comincia a chiamarti e la tua testa riesce ad immaginare tutte le parole che giungono all’udito grazie anche ad un tocco di fantasia che non può certamente mancare a quell’età. Risultato finale?! Gli amici mi prendevano in giro a scuola quando invece di parlare di cartoni animati raccontavo i pensieri di Platone e Aristotele. Che ingenua vero?! Pensare che anche altri bambini comuni potessero condividere quella passione, pensare di riuscire a trasmettergli quella curiosità che mio nonno era riuscito a trasmettere a me…che ingenua. Ma il vero dramma arrivò il giorno del mio decimo compleanno, per quell’occasione i miei genitori avevano organizzato una festa con tanto di band musicale e buffet con tutte le leccornie immaginabili; il posto era ovviamente la mia casa, dato che mio padre era un importante scienziato e il suo guadagno poteva solo essere notato tramite le dimensioni della villa all’interno della quale abitavamo. E così tra tuffi in piscina e risate arrivò il momento di scartare i regali e dopo quelli dei miei amici arrivò il turno di quello di mio nonno. Ricordo come se fosse ieri quella carta blu notte con le venature argentate, lo scartai in fretta e vi scoprii un libro di filosofia, uno di quelli che probabilmente si usano nelle scuole. E’ strano a dirlo ma fui felice almeno fino a quando i miei compagni non cominciarono a ridere a crepapelle e a lanciarmi commenti negativi. “Guarda ora capisco perché è così strana” “Vuole essere troppo grande” furono solo alcuni dei commenti che giunsero alle mie orecchie. In quel momento non riuscivo a capire cosa ci fosse di male nell’amare una disciplina anche da piccoli, insomma se un bambino amava le auto e voleva fare il pilota era ok, se una bambina amava i vestiti e voleva fare la modella era ok, ma se una ragazzina amava la filosofia al punto da volerla studiare anche senza che le fosse stata assegnata era oggetto di risate. Da quel giorno mi chiusi in me stessa e smisi di parlare con gli altri di questa mia passione, la tenni nascosta per me e dissi a gli altri che avevo capito che era solamente una sciocchezza. Ma se da un lato feci contenti i miei compagni dall’altro diedi un grande dispiacere all’unica persona che mi aveva sempre appoggiato, mio nonno. Quando gli dissi che non volevo sapere più nulla della filosofia e gli restituii il libro che mi aveva regalato vidi chiaramente la delusione all’interno del suo sguardo e l’amarezza in quel sorriso che mi rivolse prima di prenderlo ed uscire dalla mia stanza. Li per li non capii l’errore che avevo commesso ma quando mio nonno, 3 anni dopo, venne a mancare mi resi conto che ero stata una sciocca e lo capii grazie ad una lettera che mi lasciò, l’unico ricordo che mi restava di lui. Piansi interi giorni ed intere notti prima di riprendermi completamente e cominciare ad odiare tutti quelli che mi circondavano, un odio che tenevo nascosto all’interno di me, per quelle persone che mi avevano fatta cambiare, che mi avevano portata a diventare come loro, un odio che forse provavo più per me stessa che per qualsiasi altro essere. Alzai lo sguardo verso il finestrino del treno che mi avrebbe accompagnato al luogo nel quale avrei soggiornato per ben 3 mesi e dove avrei incontrato delle persone che condividevano la mia stessa passione. Ci avevo pensato molto prima di decidere di andare in quel luogo, ma quando avevo cominciato il terzo anno di superiori la filosofia, che ero riuscita a sopprimere, era tornata a farsi sentire prepotentemente e non avevo potuto fare nulla per fermarla. Così quando alle interrogazioni esponevo gli argomenti la professoressa rimase sorpresa dall’abilità che avevo nel farlo, mi disse che era come se fossi già a conoscenza di quello che il mio testo riportava e in effetti era così, o almeno in parte. Era stata lei a darmi il volantino di quel campus che durante l’estate effettuava un ripasso degli argomenti affrontati durante l’anno scolastico e nel quale c’erano anche tutte le attività per poter passare una bella estate in compagnia. Alla fine si faceva un esame e si otteneva un diploma a seconda del grado al quale si era riusciti ad arrivare. Sorrisi, magari quella sarebbe stata la migliore estate in assoluto, non avrei sicuramente incontrato persone che mi avrebbero derisa o criticata, perché nessuno sarebbe andato in quel luogo per le vacanze estive senza un buon movente. Ma anche li fui troppo prevenuta infatti non sapevo ancora a cosa andavo incontro, perché si sa che la sfortuna si aggira sempre nei paraggi pronta ad attaccarti quando pensi che tutto vada bene.

 

Ok non vedo l’ora di sapere che cosa ne pensate…scusate se vi intrattengo ancora ma ci tenevo ad aggiungere qualcos’altro per quelli che seguivano le mie due vecchie storie. Voglio solo dirvi che purtroppo non potrò continuarle in quanto il mio pc ha dovuto effettuare ben due formattazioni e i salvataggi dati che pensavo di aver effettuato in realtà si sono rivelati una perdita di tempo e quindi ho riprovato a scrivere gli stessi capitoli ma rileggendoli non mi sembravano mai all’altezza di quelli vecchi e se poi ci mettete la scuola che mi ha distratta molto da internet in generale allora spero possiate capire che purtroppo ho perso l’ispirazione e non sapevo proprio come continuarle. Chiedo scusa umilmente a tutti quelle che le seguivano ma non ho potuto fare altrimenti. Prima di pubblicare questa storia ci ho pensato su parecchie volte perché non volevo prendermi un nuovo impegno senza averla prima completata. Ma poi ho pensato che lasciarla su un semplice programma di scrittura non mi avrebbe portato a nulla, poiché non avrei potuto aggiustare gli errori che magari voi mi farete notare e che non avevo un giusto parere. Per questo motivo ho deciso di pubblicarla e di impegnarmi con me stessa al fine di portarla al termine. Detto questo ringrazio chi ha letto il capitolo e vi aspetto al prossimo. Kiss!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** compagne di storia e vicini ***


Capitolo 2: Compagne di stanza e vicini

L’arrivo era stato piuttosto tranquillo, all’uscita dal treno mi ero persa per la stazione e avevo dovuto sorbire gli sgradevoli commenti dei ragazzi ai quali avevo chiesto informazioni, cose del tipo “non so dov’è quello che cerchi ma conosco un bar più avanti” oppure “dimmi quando lo trovi che ti seguo a ruota”, non che fosse brutto ottenere commenti del genere anzi potevano essere visti come dei complimenti ma certe volte diventavano sgradevoli, soprattutto quando sotto il sole si cercava un posto che nessuno sembrava conoscere. A parte questo piccolo inconveniente finalmente dopo circa venti minuti ero riuscita a trovare un uomo che mi aveva indicato il modo per raggiungere il luogo dove avrei trascorso il resto dell’estate e devo dirvi che era favoloso. Lo dicevo io che il volantino non rendeva giustizia. C’era un immenso prato e la struttura era bianca e sembrava quasi essere evidenziata dal verde del prato sul quale si erigeva. All’interno la bellezza non spariva anzi si può dire che aumentava, il colore predominante era sempre il bianco ma c’erano delle vetrate enormi lungo le pareti del corridoio che permettevano ad una grossa quantità di luce di entrare ed illuminare il tutto. Con facilità, seguendo le indicazioni, riuscii a giungere a quello che era il centro smistamento.
Li ti davano una stanza, il programma del campus e altre informazioni utili. Come immaginavo c’era una fila enorme di fronte a me e ci volle un bel po’ prima di giungere di fronte alla signorina che si trovava dietro al bancone.
“nome?” chiese lei con una gentilezza che forse non mi sarei mai aspettata.
“Bulma, Bulma Brief” dissi sorridendole e lei fece scorrere il cursore del mouse sopra lo schermo del portatile prima di rivolgersi a me e sorridermi a sua volta.
“Benvenuta signorina Brief” disse per poi porgermi diversi fogli “Qui troverà gli orari delle lezioni che vengono ripetute anche tre volte al giorno per rispettare gli impegni di ogni singolo studente, le regole del campus, i professori e tutto quello che c’è da sapere” poi si girò prendendo una porta chiave blu con vicino la chiave abbinata “questa è la sua camera, stanza 26 del dormitorio nel plesso B; la informo che può gestire le attività a suo piacere ed uscire dal campo come e quando lo desidera, noi non diamo impedimenti dato che questa è anche una vacanza, quindi potete anche andare in giro per la città ma questo lo troverà scritto all’interno del regolamento per qualsiasi cose chieda pure agli addetti dei dormitori”
“La ringrazio” dissi sorridendole, non so perché ma tenere quella chiave in mano mi fece sentire importante.
“Grazie a lei e buona permanenza” Sembrava quasi una di quelle macchinette mentre parlava ma infondo come biasimarla?! Probabilmente ripeteva quelle cose dalla mattina alla sera a centinaia di ragazzi.
La mia stanza era al secondo piano così pensai che forse era meglio lasciare la valigia in ascensore e salire a piedi, non che non ci fosse spazio, ma odiavo i posti chiusi. Salii di fretta le scale, non volevo che qualcuno sbagliasse a prendere valigia o che peggio ancora la desse per abbandonata e nella fretta non mi accorsi della persona che con altrettanta fretta stava invece scendendo. Lo scontro fu inevitabile così come la caduta sul pavimento dei fogli che sia io che lui avevamo tra le mani.
“Scusa” dissi alzando lo sguardo per poi incontrare due occhi neri come la pece
“No tranquilla è colpa mia non ti avevo vista” sorrise lui cominciando a raccogliere i fogli
“Oh beh…lo stesso vale per me” dissi raccogliendo quelli che invece erano i miei di fogli
Quando finimmo entrambi ci alzammo fissandoci
“Dannazione la valigia” imprecai all’improvviso ricordandomi del mio bagaglio abbandonato all’interno dell’ascensore “scusa devo andare” aggiunsi prima di salire le scale di fretta senza accorgermi dello sguardo confuso che il ragazzo mi aveva rivolto “che strana” aveva detto prima di girare i tacchi in direzione della sua stanza.

Arrivare alla stanza 26 era stato piuttosto difficile considerando che ero dovuta salire al 4° piano per recuperare la mia valigia e scenderla a piedi dato che non volevo ricorrere a nuovi inconveniente. Aprii la porta entrando all’interno e fissandomi intorno. Rimasi allibita quando misi a fuoco i singoli oggetti e soprattutto il colore di ognuno di essi. Dall’esterno mi sarei aspettata il medesimo colore bianco, non bello ma almeno neutro e invece era tutto dannatamente rosa. Rosa erano le pareti, rosa i letti, rosa le sedie, le scrivanie e persino i pc portatile che erano posti su di esse. Ovviamente c’era un cambio di tonalità, si passava dal rosa confetto al rosa pallido o dal fucsia al magenta. Cominciai a pensare che barbie sarebbe stata invidiosa nel vedere questa stanza, improvvisamente il mio sguardo si poggiò su uno dei due letti presenti nella stanza, notai subito la valigia aperta e alcune magliette poggiate sulle lenzuola, ma non feci in tempo a pensare oltre che la proprietaria di tali oggetti si fece notare ai miei occhi uscendo da una porta che c’era all’interno della stanza.
“Ciao…tu devi essere la ragazza con la quale condividerò la stanza giusto?” disse lei fissandomi. Anche io la guardai, capelli neri raccolti in una coda alta, occhi del medesimo colore, pinocchietto di jeans e top rosa, sembrava una a posto.
“Si, piacere Bulma” dissi tendendole la mano
“Piacere Chichi” disse lei stringendomela

Mi ci volle un po’ prima di mettere tutto in ordine senza ovviamente fare a meno di due chiacchiere con la mia nuova compagna di stanza. Ero venuta a conoscenza che abitava in una cittadina poco distante dalla mia e che si trovava li perché aveva ottimi voti in filosofia e voleva integrare le sue conoscenze. Mi aveva detto, tra le tante cose, di conoscere bene la città nella quale ci trovavamo e che mi avrebbe volentieri portato a fare un tour una volta sistemateci come si deve.
“Bulma hai già confermato l’iscrizione alla scuola?” disse lei improvvisamente sedendosi sul letto
“Confermare dici?” le chiesi piuttosto perplessa
“Si la segreteria ti consegna dei fogli e tra quelli ce n’è uno con scritto il tuo nome, il tuo cognome, la città dalla quale provieni, la scuola che frequenti e tutti altri dati compresa anche la stanza nella quale risiedi adesso. Tu lo prendi e lo porti nella sala professori consegnandola ad un certo Tom, lo riconosci subito, è piuttosto anziano ed ha una lunga barba bianca, lui ti fa firmare e in questo modo i professori ti aggiungono all’interno del registro.”
“Ah, non ne ero a conoscenza ma adesso ci vado subito” Come non detto, invece di trovare il foglio con i miei dati trovai quello con i dati di un altro, un ragazzo. Probabilmente apparteneva a quel ragazzo dello scontro, forse avevamo confuso i fogli. Sbuffai prima di prenderlo e leggere il numero della sua stanza, 28. Sorrisi era su questo piano.
“Torno subito” dissi a Chichi prima di uscire. La stanza 28…la stanza 28…mi girai più volte prima di accorgermi che era di fronte alla mia così mi avvicinai e bussai attendendo che qualcuno aprisse. E non ci volle molto prima che davanti ai miei occhi si presentasse un ragazzo con i capelli neri e gli occhi dello stesso colore, indossava solo dei pantaloni di tuta e aveva il petto scoperto così riuscii a notare che era piuttosto scolpito, aveva i capelli a forma di fiamma?! Era piuttosto strana ma credetemi quando lo vidi rimasi affascinata era davvero un bel ragazzo, forse era un modello.
“Che vuoi?” disse lui con un tono molto scontroso. Fine della magia, altro che bel ragazzo era il solito belloccio che si credeva di avere tutti ai suoi piedi e che sprizzava presuntuosità da tutti i pori. Comunque mantenni la calma, non era il caso creare litigi con i miei vicini il primo giorno. Quello che contava era che lui non era il ragazzo con il quale mi ero scontrata però il foglio riportava quella stanza.
“Ehm cercavo un certo” abbassai lo sguardo sul foglio “Goku Son” dissi per poi rifissare gli occhi del moro.
“E perché?” chiese lui esigente
“Beh stamattina ci siamo scontrati e i miei fogli devono essersi confusi con i suoi quindi…” lo guardai evidente mostrandogli il foglio. Lo afferrò leggendolo velocemente per poi aprire la porta totalmente e spostare lo sguardo sull’altro ragazzo all’interno della stanza.
“Ehi kakaroth questa dice che hai il suo foglio dati…sbrigatela tu.”
Ok ok un momento? Questa? Ma chi si credeva di essere quest’idiota. Mantenni a stento la calma.
“Ah si…l’ho notato anche io, te lo avrei portato più tardi” sorride avvicinandosi e porgendomi un foglio preso da sopra alla scrivania
“ecco a te”
“Grazie” dissi fissandolo. Anche se i due coinquilini sembravano conoscersi dal tono confidenziale con il quale si parlavano devo ammettere che non avevano nulla in comune in quanto a carattere, anzi forse erano l’uno l’opposto dell’altro
“No ma figurati, ho letto che sei della stanza qui di fronte, ci vedremo spesso quindi tanto vale fare le presentazioni.”
“Si…piacere io sono Bulma” lui sorrise prima di rispondere
“Il piacere è tutto mio io sono Goku e quello li” Spostò lo sguardo sull’altro ragazzo che si era buttato a peso morto sul lettino. “è Vegeta, so che a primo impatto può sembrare cattivo ma credimi non lo è” lo difese e questo mi confermò che si conoscevano.
“Ah d’accordo” non me ne fregava nulla di quello che sembrava, per me era un grande maleducato. “Scusa ma devo andare” dissi prima di allontanarmi dalla porta della sua stanza per andare a consegnare il foglio. Perfetto come primo giorno non era stato per niente male, non avevo ancora litigato con nessuno, avevo conosciuto la mia compagna di stanza che sembrava una tipa a posto e i miei due vicini di cui uno sembrava essere molto simpatico e cordiale mentre l’altro era scorbutico ed arrogante. Perfetto! Non mi restava che vedere come si sarebbero evolute le cose.

Ciao a tutti!! Rieccomi con un nuovo capitolo...spero che anche questo vi sia piaciuto, per il momento si tratta ancora di capitolo introduttivi tanto per far inquadrare un po' la situazione e i personaggi, la trama deve ancora evolversi, per il momento però abbiamo introdotto Veggy XD anche se su lui c'è ancora parecchio da sapere!! E adesso passiamo ai ringraziamenti

FavoleVeneziane: Ciao...ecco il seguito XD Spero che ti sia piaciuto questo capitolo...fammi sapere!! kiss

Dolce_Lady: Ehi ciao...grazie per i complimenti!! Comunque spero che anche questo secondo capitolo ti sia piaciuto...fammi sapere!! kiss

Maia74: Ciaoo!! Eh si la filosofia mi piace...però i capitoli che ne parleranno arriveranno tra un po' anche se comunque scriverò le cose più semplici e generali... XD Spero che comunque anche questo capitolo ti sia piaciuto...alla prossima. kiss

fashionelle09: Ehii ciao grazie per i complimenti!! Eccoti accontenta...per quanto riguarda l'incontro con veggy anche se come primo aproccio non è stato dei migliori, tu che dici? XD Comunque spero di essere all'altezza per trasmettere qualcosa sulla filosofia ma non ti prometto niente XD Beh per quanto riguarda le altre storie...l'estate è lunga e si ha parecchio tempo libero, magari mi ritornerà l'ispirazione e ti prometto che se così dovesse essere non mancherò di aggiornare nuovamente le vecchie storie, infatti è proprio per questo che non le ho eliminate dal sito...Comunque grazie per il consiglio riguardo ai numeri, lo seguirò. Fammi sapere che ne pensi di questo chappy...kiss

FaNnY sOnNy: Ehi ciao...grazie per la recensione!! Tranquilla capisco che vuol dire restare senza internet...è successo anche a me l'estate scorsa quando ho cambiato casa e per il riallaccio ci sono volute parecchie settimane. Comunque spero che quando tornerai e leggerai tanti capitoli insieme ti colpiscano lo stesso ;) kiss

Luna_07: ehiii ciao cara...sono davvero contenta che anche tu abbia recensito questa storia, perchè ci tengo al tuo parere dato che sei l'autrice che per il momento mi piace maggiormente. Comunque per le altre storie dispiace anche a me credimi...ma come dicevo a fashionelle09 io non le ho cancellate dal sito proprio perchè l'estate e lunga e il tempo libero abbonda quindi potrebbero tornarmi idee da un momento all'altro e se dovesse essere così troverai sicuramente nuovi aggiornamenti anche per quelle storie. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto comprendendo il primo incontro tra Bulma e Veggy XD kiss

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=520630