You're the one

di Robigna88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The meeting. ***
Capitolo 2: *** Reunion. ***
Capitolo 3: *** The consequences of your own actions. ***
Capitolo 4: *** 2° month. ***
Capitolo 5: *** 3° month. ***
Capitolo 6: *** 4° month. ***
Capitolo 7: *** 5° month. ***
Capitolo 8: *** 6° month. ***
Capitolo 9: *** 7° month. ***
Capitolo 10: *** 8° month. ***
Capitolo 11: *** The meeting. ***



Capitolo 1
*** The meeting. ***


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The meeting.


Yuu!”

Ma che diavolo hai oggi?”

Mio fratello mi chiede che cos'ho.

Niente, non ho niente.. Stiamo per cacciare un vampiro e mi sento.. Entusiasta.

Davvero entusiasta.

Salveremo tanta gente innocente che altrimenti morirebbe e in più, dopo, quando andremo a bere una birra per festeggiare la riuscita del caso, potrei trovare una bella ragazza e divertirmi stanotte prima di ripartire domani.

Solo sesso e divertimento.

Ci incontreremo, chiacchiereremo e poi la inviterò nella mia camera di motel, oppure lei inviterà me a casa sua e ci divertiremo.

Ci divertiremo tantissimo.

Nessun impegno, nessun inganno.

Solo io, una ragazza, possibilmente sexy ed estroversa, e del sano, divertente, senza aspettativa alcuna, sesso.

Si! E' un progetto che mi piace.

Niente fratellino. Sono solo allegro.” gli spiego “Voglio dire, cacceremo e poi andremo a bere e sai cosa significano per me bar e muscoli indolenziti per un lavoro fatto bene?”

Sam mi fissa perplesso.

Massaggi fratellino! Massaggi.. Probabilmente dalle morbide mani di una sexy sexy ragazza.” gli racconto ancora.

Tu sei matto!”

Forse.. Ma quando tu te ne tornerai al motel a mani vuote ed io scomparirò nella notte con una donna mozzafiato.. beh allora non crederai più che io sia matto.”

Sam, alza le mani in segno di resa scuotendo il capo e poi mi indica il punto in cui parcheggiare.

Mi fermo e scendiamo.

Casa abbandonata con facciata di vecchio legno ammuffito.

Nell'aria qui intorno c'è puzza di sangue e polvere.

Sospiro e prendo il mio machete.

Io propongo di dividerci, ma Sam sostiene che è meglio se rimaniamo uniti.

Questo posto non mi piace.

Non mi fa paura, ma mi fa schifo.

E' lurido e puzza di morte.. Quindi credo che stavolta gli darò retta e rimarremo uniti.

Entriamo piano dentro, cercando di non fare rumore.

I vampiri hanno un udito acuto.. Questo bastardo qui dentro potrebbe sentire anche i nostri passi.

Avanziamo lentamente attenti e cauti e sobbalziamo quando sentiamo urla e intensi tonfi provenire da una stanza adiacente a quella in cui ci troviamo noi.

Guardo Sam e lui guarda me per qualche secondo e poi entriamo lì dentro.

Quello che vediamo mi lascia perplesso.. Realmente perplesso.

C'è una ragazza.. Una bella ragazza che pulisce un machete decisamente più grande del mio.

Si gira verso di noi e ci guarda.

Per nulla spaventata, mentre io resto sulla difensiva pronto a tutto.

Chi sei tu?” le chiedo.

Quella che ha appena ucciso questi vampiri.” mi dice in modo irritante, indicando i corpi per terra.

Io credevo fosse solo uno, invece erano tre.

E voi siete?” chiede.

Ehm..” dice mio fratello “Io sono Sam e lui è Dean, mio fratello.”

Sam e Dean Winchester?”

Perchè dovremmo dirtelo?” chiedo io irritato “Ti abbiamo appena conosciuta.”

Lei fa spallucce e si sistema la giacca “Rilassati.. Era solo curiosità.” risponde “Comunque non c'è più bisogno dei vostri servigi.. Me ne sono occupata da sola.”

Detto questo, ci saluta e se ne va.

Ma..

Sono confuso, molto molto confuso.

Guardo mio fratello e lui guarda me e poi.. Dimentico quanto è appena accaduto ed usciamo di lì.

Ci sono un bar e dei massaggi nel mio futuro.

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Capitolo 2
*** Reunion. ***


Reunion.


Ecco il mio bar e i miei futuri massaggi. Non vedo l'ora.

Spero che la ragazza che porterò via con me stasera sia bionda, alta formosa e con due belle..

Ma perchè non andiamo a dormire?” mi dice Sam.

Che rompiscatole!

Alzo gli occhi al cielo e scuoto il capo.

Non capisco perchè non riesce mai a divertirsi. Ma che ha?

Fratellino.. Secondo me hai qualcosa che non va. Dormire? Ma cosa sei un vecchio ottantenne con l'artrosi?” gli dico “Abbiamo appena finito di lavorare. Ci tocca una birra e delle noccioline.. O una fetta di torta. Si, una fetta di torta è l'ideale.”

Sam rotea gli occhi e mi segue dentro.

Si scontra con una rossa niente male..

La guarda perplesso e poi si fa spazio tra la gente e si siede con me al bancone.

Tecnicamente..” sorride alla nostra “vicina” di bancone e poi abbassa un po' la voce “Tecnicamente non siamo stati noi ad uccidere quei vampiri. E' stata quella ragazza..”

Solo perchè è arrivata prima.. E comunque abbiamo guidato per tutta la notte, quindi ci tocca comunque un meritato premio.”

Per aver guidato?”

Ordino una birra e mangio una nocciolina.

Ma qual è il tuo problema? Sul serio.. io non capisco. Ma cos'hai dentro di te? Il gene della noiosità?”

Il cosa?”

Ok, senti. Sammy.. sei giovane, in gamba e.. Oh Dio!”

Eccola lì, la ragazza che mi ha soffiato il lavoro e per colpa della quale mio fratello sostiene che divertirsi ora sia sbagliato.

Sam sospira e si volta incuriosito da quello che sto guardando.

Sorride e mi guarda, poi si volta nuovamente verso di lei.

Hey..” la chiama.

Ma che fa?

Non mi piace quella ragazza. Proprio no.

Lei si volta e lo guarda.

Fa un grosso respiro e si avvicina piano a noi ridendo appena.

Oh.. ecco qui le donzelle piene di buone intenzioni ma.. in ritardo.”

Alzo un sopracciglio e la guardo mentre Sam sorride divertito.

Ah-ah.. Sto ridendo dentro.” le dico.

Ah-ah.. Chi ha detto che volevo farti ridere?” mi risponde.

Sam scoppia a ridere e mi guarda mentre io bevo un sorso della mia birra.

Allora..” le chiede mio fratello “Come ti chiami? Si può sapere o no?”

Non lo so.. Non so se ci conosciamo abbastanza.” è la risposta di quella irritante, antipatica e.. sexy, lo ammetto, ragazza misteriosa.

Oh andiamo.. Noi ti abbiamo detto i nostri nomi.” le dice ancora Sam.

Lascia perdere Sammy..” gli dico “In fin dei conti chi se ne importa del suo nome? E' irritante, antipatica e.. diffidente.”

Sam sgrana gli occhi come per rimproverarmi di averla offesa e poi la fissa.

Lei invece annuisce appena e si avvicina a me..

Prende la birra dalle mie mani e ne beve un sorso.

Tu sei un tipo dal giudizio veloce vero?”

Solo a volte. Quando tutto è chiaro e lampante come con te.”

Ride e diamine... ha un sorriso da togliere il fiato.

I capelli castani le accarezzano le spalle e il viso.. Cadono morbidi e fluenti su quel corpo mozzafiato che si ritrova.

Oddio! Mi piace.. Contrariamente a quanto detto prima.

Le sorrido e la invito a sedersi.

Lei lo fa e ordina una cola.

Sono Robin.” dice rivelando finalmente il suo nome.

Le passo le noccioline e poi la sfido a bere qualcosa di più forte.

Tituba per un attimo e poi accetta.

Si fa portare un Martini e poi un altro.. Ne beve così tanti che sia io che lei perdiamo il conto.

Sam ci lascia da soli dopo un'ora circa ed io mi ritrovo con una donna appena conosciuta che suscita in me pensieri sconci. Decisamente sconci.

Allora.. Dean. Quanto ci metterai prima di baciarmi?” mi dice d'un tratto.

La guardo sorpreso.

E' ubriaca! Decisamente ubriaca.

Il bar ha appena chiuso e il barista le ha lasciato le chiavi dicendole di chiudere quando usciva.

Lei deve vivere da queste parti, perchè mi sembra che la conoscano tutti bene qui.

O almeno è l'impressione che ho avuto.

Faccio un grosso respiro e la bacio delicatamente.

Lei invece approfondisce il nostro bacio e in pochissimi minuti, senza che nemmeno me ne accorga davvero, ci ritroviamo nudi e avvinghiati l'uno all'altra sul bancone di quel bar.

Ha la pelle profumata e morbida.

Mi accarezza i capelli e inarca la schiena urlando di piacere.

Ho il respiro affannato, e sono sudato.. ma cavolo.. E' stato.. Wow!

Mi sorride guardandomi negli occhi e poi mi scansa e corre in bagno a vomitare.

Ok, non era questo l'effetto in cui speravo, ma va bene comunque.

Domani ripartirò e lei diventerà solo un ricordo lontano.. piacevole ma lontano.

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Capitolo 3
*** The consequences of your own actions. ***


The consequences of your own actions.


Dove siamo diretti?”

Rido appena e guardo mio fratello.

Non voglio dirgli dove stiamo andando, perchè altrimenti inizierà a protestare. Mi farà passare la voglia e ci ritroveremo di nuovo in uno squallido motel a girarci i pollici in attesa di un nuovo caso.

Quindi ho deciso di utilizzare un'altra strategia.

Decido dove andare, non glielo dico e ci vado..
Quando arriveremo non mi chiederà di tornare indietro e se dovesse farlo, gli dirò che la macchina ha un guasto o troverò un'altra scusa qualunque per rimanere.

Quello che però non ho calcolato nella progettazione del mio ingegnoso piano, è come arrivarci evitando le sue domande o trovando ottime risposte false.

Sospiro e accendo la radio.

Lui invece scuote il capo e la spegne.

Dean.. Dove stiamo andando?”

Oh mio Dio! Quanto è seccante quando si impegna.

E' una sorpresa Sam. Fidati di me.”

L'ultima volta che mi sono fidato di te, mi hai portato in una casa di appuntamenti.” replica.

Si, ma hai conquistato due belle donne.”

No..” dice ridendo appena “No no.. Non ho conquistato due donne.. Loro si sono buttate su di me e onestamente, ho qualche dubbio sulla vera sessualità di una di loro.”

Scoppio a ridere ricordando quel momento e poi afferro il mio cellulare che squilla insistente.

Pronto?”

Dean.. sono io.”

Io chi?”

Oh cielo! Dovevo aspettarmelo. Scommetto che tu non ricordi nessuna delle donne con cui sei andato a letto.”

Corrugo la fronte e guardo Sam che mi fissa perplesso.

Sono Robin. Ricordi? Un mese fa.. Sul bancone del bar..”

Ora si che ricordo.

La sexy cacciatrice che ha vomitato dopo il sesso.

Oh tu.. Scommetto che vuoi il secondo round vero?” dico sorridendo.

A dire il vero, idiota maschilista e sessuomane, ho bisogno che tu venga qui a New York, perchè sono incinta.”

Credo di essere impallidito, perchè Sam mi fissa scioccato.

Freno di colpo e mi passo una mano sul viso.

Tu sei pazza.. E' stato solo una volta.”

Quindi? Vuoi insinuare che non sia tuo? Perchè credimi, lo è. E non provare a dire che non puoi venire o cose del genere, perchè se lo farai, chiamerò la polizia e ti denuncerò per.. stupro.”

Non credo parli suo serio, ma è meglio che io vada a New York.

Ma come diavolo hai il mio numero?”

Credevi davvero che dopo essermi rotolata nuda come un verme con te, sul bancone di un bar non avrei preso il tuo numero di telefono? L'ho preso quando ti sei addormentato.”

Perchè?”

Perchè se fosse successo qualcosa, come una malattia o un'infezione sessualmente trasmissibile.. O, come è accaduto, una gravidanza, avrei dovuto avere il tuo numero.”

Me lo dice con un tono ovvio che mi inquieta.

Ok. Arriverò stasera.”

Lei mi saluta e riattacca.

Sono... oh mio Dio! E' incinta.

Guardo Sam che mi guarda cercando di capire che diavolo sia successo e farfuglio il tutto prima di scendere dall'auto in preda ad una crisi di panico.

Mio fratello mi raggiunge e mi calma mentre mi rimprovera dicendomi che lui sapeva che sarebbe successo prima o poi.

Poi vede che potrei avere un infarto e cerca di consolarmi dicendomi che non è poi tanto male.

Hai sempre voluto una famiglia” mi dice “ora puoi averla.”

Si, mi piaceva l'idea di una famiglia.

Ma non ora e non così. Non con una donna che conosco appena.

Voglio dire..

Cosa.. Come...

Mi metto al posto del passeggero e lascio guidare Sam.

Arriviamo a New York di sera e mi rendo conto di non sapere dove andare.

Non mi ha detto dove incontrala.

Decidiamo quindi di andare al bar in cui l'abbiamo incontrata la prima volta.

Infatti è lì, seduta sul marciapiede a fissare l'asfalto mangiando un lecca lecca.

Scendo dall'auto e la raggiungo mentre Sam rimane al suo posto per darci spazio.

Mi passo una mano sul viso e mi siedo accanto a lei.

Rimaniamo in silenzio per un tempo che non so nemmeno calcolare.

Poi la guardo. “Cosa hai intenzione di fare?”

Io terrò questo bambino. Non ho paura di questa situazione. Ma immagino che tu ne abbia. Quindi, tranquillo.. non voglio nulla da te. Ti ho chiamato solo perchè volevo avvertirti.”

Annuisco e la osservo. E' davvero molto bella.

Ma la conosco appena e un bambino...

Io non.. non sono pronto per questo.” le dico.

Nemmeno io. Voglio dire, credi che quello che volevo fosse rimanere incinta di un uomo che, per quanto carino, conosco appena? No, non volevo.” mi dice “Ma è successo e ho le possibilità di mantenere questo bambino da sola, quindi lo terrò e tu sentiti libero di venire a trovarlo quando vuoi, se lo vuoi.”

Il suo ragionamento non fa una piega. E' anche molto dolce.

Mi fa tenerezza.

Sospiro e la mia mano si muove quasi non ne avessi il controllo. La poggio sul suo ventre e sorrido immaginando quando sarà rotondo e il bambino scalcerà.

Non si sente ancora nulla. Sono solo di due settimane. O poco più.” mi racconta.

Annuisco appena e sto per accarezzarle i capelli, ma mi fermo e nella mia mente si apre un'idea che non credevo possibile.

Vieni con me.” le dico.

Cosa?”

Vieni con me. Tu sei una cacciatrice e sai difenderti, e anche io e Sam possiamo difenderti. E vedremo cosa fare strada facendo. Anche se noi ci odieremo, questo è un bambino. Il nostro.. E lui non c'entra con il fatto che ci detestiamo a vicenda.”

Mi fa un sorriso e sorrido anche io.

Poi annuisce e si alza.

E va bene.. Tuffiamoci in questa avventura!” mi dice.

Le sorrido e mentre lei va a salutare Sam, io rifletto. Potrei darle dei soldi e scomparire dalla sua vita. Ma non so perchè non voglio fare così.

Non sono sicuro che dica la verità, ma lo scoprirò.

Per ora devo affrontare le conseguenze delle mie azioni, e questo è l'unico modo per farlo.

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Capitolo 4
*** 2° month. ***


2° month.


Possiamo fermarci alla prossima stazione di servizio?”

Sospiro e guardo Robin dallo specchietto.

Beve uno strano intruglio giallognolo.

Non so cosa sia e non voglio nemmeno chiederlo. A me sembra pipì, e continuerò a considerarla come tale.

Ovviamente non lo è, ma quello strano colorito che ha, fa davvero schifo.

Perchè?” le chiedo.

Devo fare pipì.” risponde con tono ovvio.

Di nuovo? Siamo partiti da due ore e hai fatto pipì sei volte.” dico sbuffando.

Dean!” mi rimprovera Sam “E' incinta. Se deve fare pipì ogni due minuti non è colpa sua.”

Sbuffo di nuovo e guardo mio fratello per cercare di capire se sta parlando seriamente.

E mi accorgo che si, sta di nuovo facendole da avvocato difensore, come se lei ne avesse bisogno.

Robin è una ragazza in gamba ed è anche molto sveglia. E' l'unica donna capace di zittirmi quando discutiamo.

E lo fa con una classe ed una naturalezza che a volte mi fanno dubitare di me.

Lei e Sam hanno legato molto.

La sera, mentre io tento invano di dormire, loro discutono dei principi universali della filosofia.

Ieri sera il punto della questione era il sogno.

Robin sosteneva che la tesi elaborata da Freud sui sogni, fosse quella giusta. Sam invece sosteneva, più romanticamente, che i sogni sono il frutto dei nostri ricordi, o delle cose che viviamo, che si tramutano in immagini e accompagnano il nostro sonno.

Per un attimo ho fatto fatica a capire chi tra i due fosse la ragazza.

Mio fratello è un tipo bizzarro a volte.

Due sere fa invece, discutevano di un racconto che avevano letto entrambi.

Non mi ricordo nemmeno che racconto fosse.

So solo che, nonostante fosse piaciuto a tutti e due, avevano pareri discordanti sul finale.

Perfetto per lei, discordante con il resto della storia per lui.

Oh cielo!

Io mi chiedo, perchè non si mettono insieme?

Andrebbero d'accordo e risparmierebbero sul costo della tv.

Non ne avrebbero bisogno.. Saprebbero di cosa parlare, senza necessità di guardare film o altre cose.

Non credo sia per via della gravidanza.” dice di colpo lei distraendomi dai miei pensieri.

Credo che sia questa tisana che sto bevendo che mi fa fare pipì così spesso.” continua allungando il bicchiere in avanti verso di noi.

Sam corruga la fronte e lo prende.

Ne beve un sorso e la faccia che fa è disgustata.

Eh si, deve essere proprio disgustosa come pipì.

E' orribile. Come fai a berla?” le chiede.

Lei fa spallucce e si sporge poco per guardarlo in faccia.

E' orrenda, ma fa bene alla salute. Depura, ed elimina le tossine. Un toccasana.” spiega. Poi si volta verso di me e allunga il bicchiere vicino al mio viso “Assaggia!”

Scuoto il capo e rido appena. “No grazie.”

Oh andiamo...”

No!” le dico.

Alzo la mano per spostare la sua e il contenuto del bicchiere si rovescia tutto su di me e sul sedile della mia auto.

Scuoto il capo mentre Sam cerca di capire se ridere o rimanere serio.

Poi vede il mio sguardo furioso e decide di stare in silenzio.

Accosto su una specie di piazzola di sosta, spengo il motore e scendo dall'auto.

Questa situazione mi sta facendo impazzire.

Lei mi sta facendo impazzire.

Beve strane miscele giallognole che poi si rovesciano sui sedili della mia auto, accende incenso nelle stanze di motel e blatera degli effetti benefici dei massaggi, sulla circolazione sanguigna.

Questa ragazza è pazza!

Chiunque, anche stando solo un secondo con lei se ne accorgerebbe.

Faccio un grosso respiro mentre i miei jeans emanano un odore disgustoso, e mi passo una mano sul viso.

Lei scende dopo pochi secondi e si avvicina a me piano.

Mi dispiace.. Non l'ho fatto apposta. Volevo solo che lo assaggiassi.” mi dice “Pagherò io il lavaggio dell'auto e anche dei tuoi vestiti.”

La guardo e scuoto il capo.

Non può funzionare così.

Non può andare così Robin.. Davvero!” le dico “Io non sono abituato a tutto questo ok?”

Nemmeno io. E' la prima volta che rimango incinta.”

No..” respiro a fondo e la guardo “Non è solo la gravidanza ok? E' tutto l'insieme. Tu che bevi strane cose di colori.. assurdi e che accendi l'incenso nelle camere di motel, che blateri di massaggi e circolazione e di tossine..”

Lei annuisce appena ma non dice nulla.

Per me è già difficile l'idea di avere un passeggero sul sedile posteriore.. Una donna poi.. che conosco appena. E tu non.. non mi stai aiutando affatto.”

Mi dispiace.”

No non è vero. Sei con noi da sei settimane e fai sempre le stesse cose. Tu sei un'abitudinaria e sei.. un po' pazza.”

Non è vero!”

Beh se non lo sei, ti comporti come se lo fossi. Quello che non capisco è perchè.”

Senti, ti ho detto che mi dispiace.. Che altro devo dire o fare?”

Perchè?” le chiedo ancora “Ci sono dei momenti, momenti in cui guardi la tv, o leggi un libro e sei.. adorabile, ma in altri momenti sembri folle e non puoi essere entrambe le cose.”

Perchè no? Tu sei troppo limitato. E' questo il tuo problema.”

No.. è quasi come se volessi risultare odiosa.”

Sospira e deglutisce a vuoto.. I suoi occhi nocciola, sembrano velati di tristezza.

Mi sa che ho toccato il tasto più delicato che potessi trovare.

Davvero vuole sembrare odiosa?

Vuoi che me ne vada?” mi chiede seria.

Si! Lo vorrei!

No, non è vero.. Mi piace averla tra i piedi. E' questo il problema.

No. Voglio solo che.. la smetti di bere cose disgustose in auto.” dico scioccamente.

Annuisce e mi sorride poco “Ok.” mi dice “Vado a fare pipì tra quei cespugli, perchè non riuscirò a trattenerla fino alla stazione di servizio.”

Scuoto il capo e la lascio andare.

Aspetto che torni e poi saliamo in auto.

Proseguiamo senza fermarci fino alla città più vicina e prendiamo due camere in un motel.

Io e Sam in una e Robin in un'altra.

Solo che la singola deve essere ripulita, e mentre aspettiamo che sia pronta, mi accorgo che Robin si è addormentata su uno dei letti della camera mia e di Sam.

Sorrido appena pensando che questo è uno di quei momenti in cui è adorabile.. anche se stento a credere di averla chiamata così.

Sam mi guarda un po' e poi esce dicendo che va a prendere qualcosa da mangiare, con un sorriso sul volto che mi fa venire voglia di prenderlo a pugni.

Annuisco e mi siedo sul letto vicino a lei.

La conosco praticamente appena, ma è bella da togliere il fiato.

E se tutta questa situazione non fosse così... strana, se lei non fosse così strana.. averla qui mi sembrerebbe... ma che dico?

Sospiro e mi accorgo di Castiel nella stanza.

Cass..” gli dico piano “Era ora che venissi. Ti ho chiamato sei settimane fa.”

Scusa.. Ho avuto da fare.” è la sua risposta mentre osserva Robin dormire.

Cass.. quello che volevo sapere è se..”

Si Dean!” mi precede “Questo bambino è tuo.. Ma tu lo sai già. Mi pare che lei te l'abbia detto.”

Beh, la conosco appena.. Potrebbe aver mentito.”

Perchè avrebbe dovuto farlo? E' una creatura deliziosa.. Credi che abbia bisogno di incastrare un uomo per tenerselo?”

Piego appena la testa e lo guardo perplesso.

E' diventato sin troppo umano.. A parte termini come deliziosa creatura.. Questo è più angelico che umano.

La guardo e la copro con la mia giacca.

Il bambino è mio.” ripeto “Lei è strana.. A volte è carina, molto carina.. ma a volte.. è quasi come se volesse risultare folle di proposito. E non capisco perchè.”

Davvero non lo capisci Dean?”

Guardo Cass e corrugo la fronte. “Che vuoi dire?”

Sta con voi da sei settimane e a dispetto di quello che dici, lei è importante per te.. Al di là del bambino. Magari questo la spaventa.” mi spiega.

Ma di che parli? Stai dicendo che a volte si rende insopportabile per evitare che io mi innamori di lei?”

Castiel annuisce deciso.. io invece rido.

Non c'è pericolo che me ne innamori.. Davvero! Avremo un figlio.. ma io e lei.. No non credo proprio..” gli dico spostando dal viso di Robin una ciocca di capelli.

Sei sicuro?” mi domanda Castiel sorridendo.

Mi volto per guardarlo, ma lui è già volato via.

Faccio un grosso respiro pensando alla sua ultima domanda e poi guardo di nuovo Robin.

Dorme tranquilla.. Ed è davvero una creatura deliziosa.

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Capitolo 5
*** 3° month. ***


3° month.


Che stai facendo?”

Sono appena rientrato in camera, e Robin è seduta per terra a gambe incrociate.

Fa grandi respiri con gli occhi chiusi e quando le parlo è come se non mi sentisse.

Hey..” le dico scuotendola piano “Sto parlando con te.”

Apre gli occhi e mi sorride..

Hey.. Scusa. Non ti ho sentito arrivare. Ero concentrata.”

A fare cosa?”

Yoga! Aiutami ad alzarmi per favore.”

Scuoto il capo e le porgo le mani per farla alzare e lei si solleva con un lieve slancio, arrivando quasi a sfiorarmi la bocca con la sua..

La guardo e lei guarda me per lunghi secondi... Poi si allontana e si stira per bene.

Il cuore mi batte poco più forte in questo momento.

Non so dire perchè, o forse si, ma dirlo mi imbarazza.

Le cose vanno meglio rispetto ai primi tempi.

Un mese fa, Robin beveva strane cose in auto e accendeva l'incenso.. Adesso non beve più tisane disintossicanti, sopratutto in auto.

Però accende ancora l'incenso.. Tuttavia ora fa scegliere a me quale accendere.

Così siamo entrambi apposto.

A me non da fastidio e lei è libera di riempire la stanza di “odori”.

Oltretutto quegli strani bastoncini la rilassano.. e questo le fa bene e fa bene al bambino.

Ieri l'ho accompagnata – e stento ancora a crederci – ad una visita ginecologica.

Le hanno fatto l'ecografia e il dottore ha detto che è tutto apposto.

Ha detto che non si vede ancora benissimo il sesso, ma che c'è un esame particolare che permette di saperlo.

E così, Robin, che è la persona più curiosa che io abbia mai conosciuto, ha voluto fare questa analisi, e al massimo domani, il medico la chiamerà per dire l'esito.

Ci ha detto inoltre che il bambino cresce sano e forte e ci ha fatto ascoltare il battito del suo cuoricino.

E' stato bello ascoltare il battito del cuoricino di mio figlio..
Batteva forte. Davvero forte, quasi da far paura. Ma è stata l'emozione più grande che ricordo di aver mai provato.

E non credevo che “sentirlo” mi avrebbe creato tante dolce emozioni come quelle che mi sono ritrovato a vivere.

E' strano persino ammetterlo.. Ma inizio a credere che fare il papà mi piacerà.

Dopotutto è da quando ho conosciuto Ben, il figlio di Lisa, che penso a me nel ruolo di genitore.

Credo che mi troverò bene a vestire i panni di padre.. Spero anche di esserne capace ovviamente.

So che è difficile.. E' una vita che dipende da te.. Ma me la caverò.

E poi la mamma è abbastanza sveglia e in gamba.. Un po' folle a volte.. Ma in gamba.

Credo che andrà tutto bene.

Si! Sarà così.

Dean.. devo chiederti una cosa.”

Mi risveglio dai miei pensieri e guardo Robin che mi si è appena avvicinata un po'.

Ha i capelli raccolti, ma scompigliati.
E sorride.. lei sorride sempre. Mi mette gioia..

Non ti accompagnerò a comprare abitini premaman.. Puoi andarci con Sam se vuoi.” le dico subito..

Ride di gusto e scuote il capo.

Non è questo.” mi dice “Devo chiederti un'altra cosa.”

Oh.. ok. Cosa?”

Ricordi quando stamattina siamo andati in quella tavola calda per fare colazione ed io conoscevo quella cameriera?”

La cameriera.. Era carina. Molto carina.

Sorrido appena e poi mi schiarisco la voce tornando serio.

Si. Me lo ricordo. Hai detto che eri già stata in quella tavola calda poco meno di un anno fa, per un caso qui a Dallas, e che l'hai conosciuta allora.”

Lei annuisce e si mordicchia il labbro inferiore..

Perchè lo fa? E' una sofferenza per me guardarla mentre lo fa senza...

Ho mentito!” ammette guardandomi con occhi pentiti.

In che senso?”

Luise, la cameriera.. Veniva con me al liceo. Questa è la mia città. Ci sono nata e cresciuta e quando ho compiuto diciotto anni, dopo il liceo appunto, mi sono trasferita a New York. Lì ho frequentato la Columbia University e mi sono laureata in arte, con lode.. Specializzandomi poi in fotografia.”

Sono... sorpreso.

E' laureata in arte.. con lode e specializzata in fotografia. Dove ha trovato il tempo?

Sembra un'adolescente.

Ma quanti anni hai?” le chiedo.

25.”

E ti sei già laureata con lode alla Columbia University e hai anche trovato il tempo per cacciare?”

Chi si è laureato alla Columbia University?”

Sam è appena arrivato. Mi volto a guardarlo mentre lui richiude la porta sorridendo, e indico Robin con una mano.

Sul serio?” chiede Sam “In cosa?”

Arte..Specializzazione in fotografia.” spiega lei.

Con lode.” aggiungo io.

Wow!” esclama Sam “Complimenti.”

Lei sorride dolcemente e poi mi guarda.

Il punto è un altro però..”

E qual è?”

I miei genitori sanno che sono in città e che sono incinta e vorrebbero conoscere il padre del mio bambino.” mi spiega.

Che cosa? E' pazza sul serio allora.

Aspetta..” dice Sam “Tu sei di Dallas?” le chiede.

Si. Lo sono.”

Io, a cena coi suoi genitori?

Quasi come fossimo una coppia interessata, o addirittura pronta alle nozze.

Non se ne parla proprio.

Scuoto il capo e rido appena.

No!” le dico.

Lei sospira e prende una foto dalla sua borsa.

Oh andiamo.. Devi solo fingere che io ti piaccia per due ore al massimo.. e prima di dire no di nuovo,” mi dice avvicinandosi con una foto “questo è mio padre.. E mi adora.”

Nella foto c'è un omone grosso quanto un armadio.. e credo che sia il suo modo di dirmi che se non vado a questa cena me lo ritroverò alle calcagna.

E dovrei avere paura?

Beh.. in effetti è enorme.. E' controproducente, farselo nemico in qualche modo.

Guardo la foto e mi siedo riflettendo.

Ci vengo io!” esclama Sam “Posso tranquillamente fingere di amarti per due ore o più.” le propone con un sorriso.

Oh no!

Gli piace.. A mio fratello piace questa ragazza..

Non può piacergli la madre di mio figlio. Non può perchè..

Ci vado io!” esclamo senza accorgermene nemmeno “E' una mia responsabilità dopotutto.”

Mi alzo e do la foto a Robin mentre Sam annuisce, anche se poco convinto e lei mi guarda sorpresa.

Sei sicuro? Mi dai la tua parola che non cambierai idea?” mi chiede posando la foto nella borsa.

Hai la mia parola!” le dico.

Bene, vado a prepararmi.” sorride prendendo dei vestiti e andando in bagno “Ah Dean.. Quello nella foto non è mio padre.. E' il buttafuori di un locale in Brasile.. L'ho conosciuto l'anno scorso durante un viaggio.”

Mi fa l'occhiolino ed entra nel bagno.

Mi ha fregato!

Ma devo ammetterlo, almeno a me stesso.. Non è per la foto che ci vado..

Hai intenzione di darle buca?” mi chiede Sam.
“Cosa?” chiedo “E a te che importa?”

Fa un grosso respiro e poi fa spallucce con fare indifferente.

Era solo per sapere.. Vado nell'altra camera..” mi dice uscendo.

Lo guardo uscire e sospiro.

Dovremmo parlare di questo.. e dovremmo farlo presto.


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Capitolo 6
*** 4° month. ***


Note: Grazie a tutti per i commenti.. Mi fa molto piacere che la storia vi piaccia e spero che continuate a leggerla.
Grazie alla mia adorabile socia: brokendream che mi ha suggerito la frase più divertente di tutto il capitolo.. Quella della nonna. Grazie socia.. Ti adoro <3
Permettetemi di darvi un consiglio.. Mentre leggete la scena d'amore ascoltate la canzone che c'è nel capitolo.. Credo che renda di più con la colonna sonora.. =)
Trovate la canzone qui sotto. Grazie mille a tutti quanti e spero che continuiate a commentare e apprezzare..  
Roby <3


4° month.


Robin sarà furiosa.

Anzi no..

Lei fingerà che non gliene importa nulla e che va bene, e questo farà più male delle urla.

Le ho promesso che sarei andato a quella cena coi sui genitori. Le ho dato la mia parola ed invece non ci sono andato.

Però, in mia discolpa devo dire che non è colpa mia.

Io mi sono preparato, mi sono persino pettinato ben bene..

Ma quando sono uscito dalla camera, ho scoperto che ero sotto assedio.

C'erano sei demoni e se ne stavano tutti fuori dalla mia camera di motel.

E le mie armi, contrariamente a quanto succede di solito, erano in auto.

Mi sono anche fatto male ad una spalla.

Non potevo uscire e batterli tutti e sei da solo.. E Sam, che era nell'altra stanza, aveva il cellulare spento.

Probabilmente dormiva.

Per fortuna..

Per un attimo ho pensato che i suoi poteri mi avrebbero fatto comodo, ma poi mi sono sentito male solo al pensiero di vederglieli usare.

Di vederlo cambiato.

Anche se, a dire il vero, il suo cambiamento mi sta sempre sotto gli occhi.. da un bel po'.

Così, ho chiamato Cass.. che ovviamente è arrivato con la sua calma e li ha allontanati tutti insieme con quella sua angelica luce accecante.

Fin quando non è arrivato, me ne sono stato davanti alla finestra a pregare che Robin non tornasse prima che me ne fossi liberato in qualche modo.

Magari se la sarebbe cavata... ma loro erano sei.. Quindi non so.
Per fortuna, lei non è arrivata.. Anzi, dopo che Cass se ne è andato, sono uscito per cercarla.

Sono andato al ristorante in cui avevamo appuntamento, ma non c'era.

Ho provato a chiamarla ma non mi ha risposto al cellulare.. e così alla fine ho rintracciato il GPS del suo telefono..

E adesso, il segnale mi ha portato davanti alla nostra camera di motel.

La doppia che da due settimane circa condividiamo.. io e lei e non più io e Sam.

Secondo lei è salutare, per il futuro del bambino, cercare di diventare un po' più amici..

E così dormiamo insieme nel lettone.

Ben attenti a non invadere l'uno lo spazio dell'altra.

Davvero!

Scendo dall'auto e dopo un grosso respiro, apro la porta.

Lei è lì con il contenuto del mio borsone in mano..

Ora a dire il vero, sta contando i preservativi nella scatola che tengo sempre con me.

Dovrei iniziare con un mi dispiace o un lasciami spiegare, invece, non so come, mi esce un:

Che diavolo stai facendo con le mie cose?”

Lei sospira e mi guarda.

Hai una scatola maxy di preservativi.. A che ti serve?”

Come a che mi serve? Sei incinta, non credo di doverti spiegare a cosa servono i profilattici.”

Scuote appena il capo e mi indica il numero sulla scatola.

Qui dice che ci sono 12 profilattici e dentro ce ne sono dodici. Intatti. Quindi mi chiedevo, se non li usi, che li compri a fare?” mi chiede.

Corrugo la fronte e le prendo la scatola dalle mani,

Sta forse offendendo la mia virilità?

Non li ho usati ultimamente perchè ho avuto.. da fare e non ho avuto tempo per quello.. Ma io consumo un sacco di profilattici.

Perchè non ti fai gli affari tuoi? Ultimamente non mi sono serviti, ma li porto sempre con me perchè il sesso sicuro è importante.. Bisogna sempre usare il preservativo ed io lo faccio.”

Disse l'uomo di cui sono incinta!” esclama sedendosi sul letto.

Piego appena la testa e la guardo, poi poso tutte le mie cose a caso, di nuovo dentro il borsone e faccio un grosso respiro.

Robin..”

Non c'è bisogno che tu dica nulla. Davvero. Sapevo che non eri pronto ad una cena di quel tipo. Non avrei dovuto “costringerti” a venire..” mi dice “Spero non ti dispiaccia, ma ho detto ai miei genitori che sei un dottore, e che capita che ti chiamino di sera tardi per un consulto. Sanno che siamo qui perchè devi operare un uomo. Un intervento molto delicato.”

Sospiro e annuisco appena.

E se la sono bevuta?”

Fa spallucce e si mordicchia il labbro girandosi tra le mani il piccolo telecomando con cui comanda il suo iPod a distanza.

Credo che sia l'unica persona al mondo ad avere questo aggeggio.

Sono persone buone.. Credo che in fondo sappiano che mentivo.. ma preferiscono vederti come un eroico medico, piuttosto che come un codardo irresponsabile.” mi spiega.

Colpito e affondato!

Questa è... me la merito.

Stavo venendo alla cena, ma sono stato attaccato da sei demoni.. Ero praticamente bloccato in camera. Ho provato ad uscire, ma non potevo farcela contro tutti.. E non avevo neppure armi e Sam non rispondeva al cellulare e..”

Ti sei ferito?” mi chiede alzandosi e raggiungendomi.

Il suo viso è preoccupato.

E la sua mano mi accarezza gentile la guancia..

Profuma di caramelle e femminilità.

Ho solo preso un colpo ad una spalla cercando di bloccare la porta.”

Lei annuisce e mi sorride.

Si sposta dietro di me e mi sfila piano la giacca.. poi mi fa indicare il punto in cui sento dolore e lo tasta con le mani..

Non è proprio la spalla.. O meglio si, dove finisce il collo ed inizia la spalla stessa.

Conosco un metodo infallibile contro il dolore..” mi sussurra “Si chiama il metodo della nonna..”

Si solleva un po' sulle punte e le sue labbra accarezzano il punto che mi fa male.

Lo bacia dolcemente ed io sento un brivido corrermi lungo la spina dorsale.

Mmh... Una nonna che la sa lunga su come curare le ferite.” mi esce dalla bocca.

Lei ride e si sposta piano davanti a me.. Schiaccia un pulsantino sul suo telecomando e parte una canzone.

Lei dice che è la sua preferita e qualche volta, l'ha ascoltata prima di addormentarsi.

Si intitola The quest ed è di un certo Bryn Christopher.

Non è il mio genere ma devo ammettere che non è male.

Non capisco dove arriveremo.. O meglio, lo immagino ma non ne sono sicuro.

Chiudo gli occhi per un attimo e sento le sue labbra sul mio collo..

Mi sfila dolcemente la maglietta e quando sto per dire qualcosa, mi poggia un dito sulla bocca e mi zittisce.

Segui solo la musica..” mi sussurra.

Avvicina la bocca alla mia e ci sfioriamo senza toccarci davvero per lunghi secondi..

Poi non resisto più e la bacio dolcemente.

Lei ricambia e poi lascia che le sfili la maglietta.

Mi bacia di nuovo e si sdraia delicatamente.

Mi sistemo su di lei più piano che posso.. Non voglio farle male. In nessun modo.

Né a lei, né al bambino.

Le sorrido mentre le sue mani mi accarezzano piano le braccia e la bacio di nuovo.

Le bacio il collo, e i seni e l'addome e poi le sbottono e le sfilo i jeans.

Faccio lo stesso coi miei e mi sistemo sopra di lei che mi ha fatto largo tra le sue belle gambe.
La collana che porto le batte piano sulla punta del naso, seguendo i miei movimenti.

Ride e anche io e la sfila con calma dalla mia testa.

La poggia sul comodino e poi mi accarezza le labbra con le dita.

La guardo per un attimo negli occhi e poi le entro dentro con un movimento rapido e delicato.

Reclina un po' la testa all'indietro gemendo lievemente e si, anche io mi lascio sfuggire un leggero gemito.

Mi muovo delicatamente dentro di lei, ed è come fare l'amore per la prima volta.

E' così.. completo in questo momento.

C'è tutto quello che serve.

Dolcezza, passione, intensità e.. non posso più negarlo, anche quel pizzico di sentimento che ero convinto non avrei mai provato.

Si “aggrappa” a me e affonda le dita nelle mie spalle inarcando la schiena, gemendo e tremando intensamente.

Io faccio lo stesso dopo pochi secondi.

Poggio la fronte sulla sua cercando di riprendere il controllo del mio respiro, mentre la canzone finisce piano..

Ci ha accompagnato per tutto il tempo ed è stato bellissimo.

Hey Dean..” mi chiama col fiatone “E' un maschietto.”

La guardo e poi entrambi ridiamo gioiosi.

E' un maschio..

E ho appena realizzato di amare la sua mamma.

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Capitolo 7
*** 5° month. ***


5° month.


Che ne dici di Angus?”

Angus? Ma che razza di nome è?

Scuoto il capo ridendo appena e sospiro.

No!”

Robin annuisce appena e riflette un attimo mangiando una liquirizia.

Allora Cnut? Oppure Archibald.. O meglio ancora Beowulf.”

Cosa? Ma che stai dicendo? Che nomi sono?”

Nomi originali.”

No.. sono nomi orribili.” ribatto io.

Lei mi guarda e si acciglia un po'.

Fa il giro del letto e mi viene davanti.

Tu non ti stai sforzando Dean.. Avanti, sforzati per trovare un bel nome per nostro figlio.”

Mancano ancora 4 mesi.. Non è un po' presto per cercare un nome? Abbiamo tanto tempo.”

Lei alza gli occhi al cielo e poi mi guarda.

4 mesi sono16 settimane e cioè 112 giorni.. Non mi sembra tanto tempo Dean..”

Ah no?”

No, se consideri che passeremo la metà di questi giorni a rimandare la scelta di un nome al giorno dopo.. ci rimane poco tempo.”

Rido e la bacio delicatamente spostandole i capelli indietro.

Dal mese scorso, da quando abbiamo fatto l'amore nel modo più intenso in cui io lo abbia mai fatto, le cose tra me e lei hanno preso una piega diversa.

Si può dire che andiamo d'accordo, eccetto le poche volte che litighiamo per cose sciocche.

Sciocche come per esempio cosa mangiare.

Lei vuole sempre le cose più strane e costringe me ad assaggiarle.

Oppure litighiamo per cosa guardare in tv, quando non devo lavorare.

Lei ama le commedie romantiche.. Io le odio.

Alla fine di tutto comunque, sia che si tratti di cibo, sia che si tratti di cosa guardare, decide sempre lei.

Non riesco a dirle di no e lei lo sa.

Tuttavia, quando lei sorride ringraziandomi dolcemente di averle fatto scegliere cosa mangiare o cosa guardare, io mi giustifico dicendo che non lo faccio per lei, ma per il mio bambino.

Direi che siamo una coppia adesso. O almeno ci proviamo..

Anche se questa è una prova più per me che per lei..

Lei non ha paura dei rapporti di coppia..

Sono io quello allergico ai legami a lungo termine.

Ma ci sto provando!

Le accarezzo le braccia e la bacio di nuovo.

La sua bocca sa di liquirizia..

Mi passo la lingua sulle labbra e poi le sorrido.

Vuole trovare un nome al nostro bambino adesso.. Bene!

Lo faremo adesso.

Perchè ha gli occhi troppo dolci e il viso troppo delizioso perchè io riesca a dirle di no.

Vuoi che troviamo un nome adesso?”

Si per favore.” mi sussurra.

Annuisco appena e le prendo le mani baciandole piano..

Ok.. vediamo un po'..” inizio “I nomi che hai proposto sono orrendi. Non offenderti ma non voglio che nostro figlio venga preso in giro per il nome.”

Sorride e annuisce appena.

Va bene.. Cerchiamo un nome normale.”

Si. Normale è perfetto.. Te ne viene in mente qualcuno?”

Lei sembra riflettere un po', sospira e poi sorride come in seguito ad un'illuminazione.

Ci sono! Che ne dici di Julian?”

Julian...

Si, Julian mi piace molto come nome.

Ci rifletto un attimo accarezzandole il ventre diventato rotondo e poi la guardo negli occhi.

Julian Winchester... Mi sembra perfetto.” le dico.

Ride e mi abbraccia un po'.

La stringo delicatamente e le bacio i capelli.

E in quel momento entra Sam.

Ci fissa perplesso e poi si schiarisce la voce.

Robin si stacca da me e lo saluta con la mano.

Poi si va a sedere sul letto.

Hey Sammy.. Che faccia.. Che succede?” gli chiedo.

Abbiamo un nuovo caso.” mi comunica.

Faccio un grosso respiro e lo guardo. “Di che si tratta?”

San Francisco e non lo so.. Due vittime, e non avevano il cuore. Credo che sia un licantropo.” mi dice.

Il ciclo lunare è sbagliato.” risponde Robin.

Ha ragione.. il ciclo lunare è sbagliato.

Hai un'idea migliore?” le chiede Sam con tono.. antipatico.

Ma cosa...

Era solo una constatazione.” risponde lei.

Io invece li guardo senza dire niente..

Non capisco perchè Sam sia così antipatico.. O forse è una mia impressione.

Però si,” continua lei “può essere un rito sacrificale. Qualche strega forse, e se è così manca una vittima.. Di solito i riti prevedono sempre 3 vittime.. Non dovreste limitare il vostro campo d'azione ad un licantropo solo perchè sembra che sia così.”

Annuisco e la guardo.

Poi guardo Sam che sorride appena quasi come fosse irritato.

Dovremmo affrontare questa cosa, qualunque cosa sia... Perchè non si può andare avanti così.

Robin rimarrà con noi e qualunque sia l'improvviso problema di Sam, deve risolverlo.

E se..

Ne parlerò con Sam.

Robin ha ragione.” gli dico “Dovremmo considerare tutte le possibilità.”

Sam sospira. “Come ti pare.. Dobbiamo indagare. Ti.. Vi aspetto in auto per partire.”

Esce dalla camera ed io guardo Robin che se ne sta sul letto senza fare nulla.

Mi avvicino a lei e le bacio i capelli.

Tira fuori un lato di me che non credevo di avere.

Pronta a partire?”

Si. Sono prontissima.”

Si alza e sistema tutto nella sua valigia..

Io invece sistemo le mie cose e poi usciamo pronti a partire per San Francisco.

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Capitolo 8
*** 6° month. ***


6° month.


Hey papà.. Svegliati.”

Apro solo un occhio e sorrido a mio figlio.

I suoi occhi verdi sono vispi e aperti come se fosse mezzogiorno. Mentre invece sono solo le otto del mattino, di una domenica di primavera. Almeno credo che siano le otto.
Come fa ad essere così attivo appena sveglio?

E soprattutto, come fa ad alzarsi così presto la domenica mattina, dopo un'intensa settimana di scuola?

Questo l'ha preso da sua madre.

Di certo non da me.. per niente.

Da me ha preso l'appetito, i gusti musicali, i gusti cinematografici, e la voglia di proteggere la sua mamma da qualsiasi male.

Ah si.. e anche gli occhi verdi.

Tutto il resto..

I capelli castani che sembrano di seta, le fossette sulle guance e l'essere mattiniero li ha presi da sua madre.

Ma che ore sono? ” gli chiedo.

Sono le 08.05 minuti in punto.” mi risponde.

E che ci fai in piedi a quest'ora? E' domenica, oggi non c'è scuola.”

Infatti mi sono alzato solo 10 minuti fa. Se ci fosse scuola mi sarei alzato un'ora fa.” mi dice con tono.. logico.

Anche questo l'ha preso da sua madre.

Sospiro e lo guardo.

Ha solo 6 anni, ma è sveglio come se ne avesse 36.

E non ti andrebbe,” gli dico “di dormire ancora un po' qui col tuo papà? ”

Oh ma papà... Dormiremo quando saremo morti.. E poi mi hai promesso che oggi saremmo andati a pesca e che poi mi avresti insegnato a guidare.”

Oh.. sei un furbacchione lo sai? Io ti ho promesso che saremmo andati a pescare. Ma non che ti avrei insegnato a guidare. Sei ancora troppo piccolo e troppo basso per quello.”

Ride e quelle sue fossette compaiono all'istante.

Ok. Rimandiamo le guide. Ma possiamo ancora pescare?” mi chiede.

Fingo di rifletterci e poi annuisco.

Ma certo!” esclamo alzandomi “Vado subito a prepararmi. Tu aspettami di sotto. Faremo colazione e poi andremo a pesca. A proposito.. Cosa c'è per colazione?”

Frittelle!”

Frittelle.. adoro le frittelle.”

Anche io..” si alza e corre di sotto.

Io invece entro in bagno e faccio una doccia.

Quando ho finito, mi vesto per la pesca e scendo di sotto..

Robin se ne sta ai fornelli chiusa in un bellissimo abitino bianco.

Buongiorno!” le dico baciandole la guancia.

Buongiorno anche a te.. Pronti per la pesca? ”

Annuisco e poi mi siedo. Mangio al volo due frittelle e poi faccio indossare a Julian il suo cappellino.

Pronto a pescare figliolo? ”

Prontissimo!”

Sorride e si avvicina a Robin. Le da un bacio sulla guancia ed esce dicendo che mi aspetta in auto.

Rido appena e la guardo. “Ci vediamo dopo.”

Pescate tantissimo.. Perchè altrimenti non so cosa preparare per cena..” mi dice sorridendo.

Va bene!”

A dopo.. Ti amo.”

Ti amo anche io.”


Mi sveglio di colpo e sorrido tra me e me.

Ho fatto un sogno strano ma bellissimo.

Era tutto perfetto: avevo una vita normale con mio figlio e la donna che mi renderà padre.

Ed era bellissimo.

La parte del ti amo anche io sopratutto..
Considerando che ieri, quando Robin mi ha detto di amarmi, non ho risposto e sono uscito dalla camera lasciandola lì perplessa.

Mi ha colto alla sprovvista.

E' andata così: ero appena tornato dalla tavola calda con il cibo.

Le ho dato le sue patatine fritte e lei le ha cosparse di salsine.

Aveva addosso la mia camicia marrone a quadri e mangiava con gusto.

Poi, siccome ha la cattiva abitudine di ingozzarsi – si, quando mangia perde tutta la sua delicatezza – una patatina piena di maionese le è caduta sulla mia camicia lasciando una macchia considerevole.

Allora l'ho rimproverata chiedendole perchè mai indossa le mie camicie e non le sue, visto che ne ha tante. E visto che le mie le stanno grandi.

Lei mi ha guardato e con gli occhi dolci mi ha detto..

Indosso le tue camicie perchè ti amo. E mi piace il tuo odore. Mi rilassa. Succede così alle donne quando sentono l'odore dell'uomo che amano.”

E così io, incapace di dire o fare qualcosa, sono uscito dalla camera senza dire nulla.

Avremmo dovuto parlarne.. o cosa più logica avrei dovuto dirle che anche io la amo..

Ma mi ha colto di sorpresa, come quello che sento per lei d'altronde, e così me ne sono andato.

Non ne abbiamo più parlato.

E ora lei dorme tranquilla qui accanto a me, dopo una lunga passeggiata a piedi.

Passeggiata che abbiamo fatto, perchè lei sostiene che camminare la aiuti a non sentirsi le gambe pesanti.

Le accarezzo piano i capelli e mi alzo dal letto.

Andrò da Sam e magari, ora che lei dorme, potremo parlare del suo strano comportamento nelle ultime settimane.

E' nervoso.. Teso e antipatico.

E lui di solito non è mai così.

E' sempre un po' nervoso, fa parte del suo carattere. Ma è comunque sempre gentile.. Solitamente.

Esco dalla camera e raggiungo quella di mio fratello.

Busso e quando mi apre, mi guarda un attimo e poi va a sedersi davanti al computer.

Entro e richiudo la porta dietro di me.

Che stai facendo?” gli chiedo.

Cerco un altro caso.”

Cosa? Sammy.. abbiamo avuto una settimana infernale. Dovremmo riposare un po'. Robin dice che..”

Lui ride ed io smetto di parlare.

Robin dice..” ripete.

Sospiro e lo guardo.

Mi dici che problema hai con lei? All'inizio eravate.. pappa e ciccia e ora di improvviso tu la odi.” chiedo.

Sam sospira e non risponde.

Avanti fratellino.. Sputa il rospo.

Hey, sto parlando con te!” dico severo.

Lui si alza e mi raggiunge.

Vuoi sapere qual è il mio problema Dean?”

Annuisco e lui mi tira un bel pugno in faccia.

Indietreggio un po' e mi tocco il labbro scoprendo che sanguina.

Si sta sfogando prendendomi a pugni.. Beh.. va bene. Io lo faccio sempre con lui.

Sei tu il mio problema. Non lei.” mi dice “Credi che la sera che l'abbiamo conosciuta, io l'abbia avvicinata in quel bar per permettere a te di andarci a letto?”

Mh.. ecco il punto cruciale.

No Dean!” esclama “L'ho avvicinata perchè mi piaceva.. E dopo un'ora io mi stavo girando i pollici in una squallida camera di motel e tu eri con lei. E quando ha chiamato per dire che era incinta, ho pensato: 'Ok.. è incinta. Non importa.. e' mio nipote. Io posso comunque avere una chance con lei.. Tanto a Dean non interessa. Farà ovviamente parte della vita del bambino, perchè è suo, ma lei.. Lei non gli interessa. Quindi posso provare a frequentarla.' ” mi dice “E tu l'hai capito che mi piaceva Dean.. L'hai capito la sera in cui ti ha chiesto di cenare con i suoi ed io mi sono offerto di sostituirti.. E dopo averlo capito, magicamente ha iniziato a piacerti. Prima la detestavi e poi di colpo, ti piaceva. Perchè tu puoi sempre prenderti le cose che piacciono a me.. Ma se a me piace “qualcosa di tuo” vai su tutte le furie vero? ”

E' questo che credi? Che mi sia innamorato di lei solo per farti un dispetto? Che abbia.. capito che ti piaceva e per questo ho costretto me stesso ad amarla?” chiedo allibito “Sei un paranoico. La amo perchè con lei mi sento felice Sam.. Perchè se litighiamo non si mette a piangere, ma mi risponde per le rime. La amo perchè è adorabile, stranezze comprese. E la amo perchè mi fa sentire completo.. mi fa sentire vivo. La amo perchè mi da l'amore che mai nessuno mi ha dato prima.” gli urlo.

Mio fratello mi guarda perplesso.

I suoi occhi sono velati di tristezza...

Questa non è una situazione facile.. Per nessuno.

Sicuramente nemmeno per Robin, che molto probabilmente si sarà accorta dei sentimenti di Sam.

Io..” inizia Sam.

Dean!”

Robin mi chiama bussando alla porta e interrompendo la mia discussione con mio fratello.

Faccio un grosso respiro e vado ad aprirle.

E' sudata, pallida e si regge a malapena in piedi.

Non mi sento molto bene. Potresti.. portarmi all'ospedale?” mi chiede.

Deglutisco a vuoto mentre Sam si avvicina..

Do le chiavi dell'auto a mio fratello e la prendo in braccio.

Andiamo all'ospedale.”

Le bacio la fronte e la poggio piano sul sedile posteriore, seduta.

Io mi siedo accanto a lei e la stringo delicatamente a me.

Non preoccuparti.. Vedrai che non è niente.” le sussurro.

Lei annuisce piano e stringe la mia mano.

Sam invece, mi guarda dallo specchietto. Preoccupato, ma per nulla pentito di ciò che mi ha detto.

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Capitolo 9
*** 7° month. ***


7° month.


Ricordo ancora con terrore il giorno in cui ho portato Robin in questo ospedale.

Era pallida, sudava e sembrava pronta a crollare.

Ricordo che il suo respiro era leggero, flebile. E che la sua mano, che stringeva la mia, pian piano si era indebolita, facendomi spaventare a morte.

Credevo che fosse morta, lì tra le mie braccia ad un certo punto.

Il suo cuore batteva così piano che non si sentiva se le si controllava il polso.

E ricordo anche di averla portata in braccio, preoccupato come mi sono sentito poche volte nella mia vita, dentro.

I suoi occhi si sono aperti per un secondo quando l'ho poggiata sulla barella.

Mi hanno regalato un sorriso e poi si sono chiusi di nuovo.

Si! Mi hanno regalato un sorriso.

Perchè lei è una di quelle poche persone al mondo, che ha gli occhi capaci di sorridere.

E poi ricordo di essermi seduto in sala d'attesa, con la testa tra le mani, a temere per le sorti di quella che ho imparato a considerare la mia famiglia.

E infine ricordo il sollievo di sapere che stava bene.. O meglio, che l'avrebbero tenuta un paio di giorni lì perchè la sua pressione era altalenante, ma che con le giuste cure, e con le giuste attenzioni, si sarebbe rimessa presto.

Il bambino inoltre stava benissimo.

E ora, dopo due settimane da quel giorno, me ne sto seduto in questa stessa sala d'attesa, sulla stessa sedia che occupavo la volta scorsa, a pensare a come salutare la donna di cui sono innamorato, ma a cui non ho mai detto ti amo, e il bambino che porta in grembo e che ho sognato tante volte negli ultimi giorni.

Perchè anche mio fratello ne è innamorato.. e soffre.

Ed io non posso sopportare il suo dolore, sapendo che ne sono la causa.

Lo che non è giusto rinunciare così a tutto.

E' ingiusto per me, ingiusto per Robin.. Ingiusto nei confronti della vita che mi offre una possibilità che non credevo di poter avere.. di saper apprezzare.

Ingiusto per il mio cuore che finalmente aveva trovato pace e gioia, negli occhi nocciola della donna che sto per salutare.

Mi passo una mano sul viso e la osservo mentre allo specchio guarda il suo profilo.

Il seno più formoso per via della dolce attesa, il ventre rotondo che ospita una vita e i piedi che per via del pancione fatica a vedere normalmente.

Sorrido appena ed entro nella camera.

Hey..” le sussurro.

Si volta e mi guarda con un sorriso che mi rende le cose ancora più difficili.

Hey..”

Come ti senti stamattina?”

Bene. Mi sento bene. Sono pronta a lasciare l'ospedale.”

Sei sicura?”

Si! E' sicura.

E il suo colorito rosato conferma che sta benissimo.

Tuttavia una parte di me, spera che decida di rimanere qui un po' di più, perchè nel momento in cui lascerà questo ospedale, dovrò dirle addio, e non so se sarò in grado di farlo.

Annuisce e fa un grosso respiro.

Credo che in fondo sia consapevole del momento che stiamo vivendo.

Sa che Sam è innamorato di lei, sa che sta male per questo e sa che, dovendo scegliere tra loro, sceglierò mio fratello. Anche se nessuno di loro due mi ha chiesto di scegliere, lo sa!

Ma non si arrabbia.. Perchè sa che Sammy è tutto quello che mi rimane della mia famiglia.. Sa che lo amo come un padre più che come un fratello, e sa che da quando l'ho portato fuori dalla nostra casa, la notte che la mamma è morta, prendermi cura di lui in tutto e per tutto è il mio compito.

Mi hai portato le mie cose?” mi chiede di improvviso.

La guardo e sospiro. “E' mio fratello..” sussurro come un idiota.

E' mio fratello!

Proprio per questo, lui stesso dovrebbe dirmi di non mandarla via.

Dovrebbe sforzarsi di capire e superare la cosa..

Dovrebbe incoraggiarmi a vivere questa bella cosa che mi è capitata.

Potrebbe.. anzi dovrebbe sacrificarsi per me, una volta nella vita.

Perchè io lo faccio per lui da sempre... Sacrifico i miei sogni e le mie speranze per occuparmi dei suoi sogni e delle sue aspettative.

Sacrifico me stesso per dedicarmi a lui e alla sua difficoltà di sentirsi diverso.

E lo faccio perchè gli voglio bene.
Quindi perchè lui non fa lo stesso per me, una sola volta nella vita?

Dovrei chiederlo a lui, lo so..

Ma non posso.

E' il mio fratellino!

Lo capisco! Va bene.. Io ero fuori programma, così come questo bambino che nascerà tra 2 mesi. E' stato bello.. ma noi non siamo la tua famiglia dopotutto.” mi dice.

Trattiene a stento le lacrime ed io mi sento uno schifo.

Anche se per poco, siete stato il fuori programma migliore della mia vita.” le dico.

7 mesi non sono pochi.” precisa abbassando lo sguardo “Se ti sono sembrati pochi vuol dire che ti sono piaciuti così tanto che il tempo è volato per te..”

Rialza gli occhi e mi fissa per un attimo.

Poi piange..

Lei piange come non l'ho mai vista fare.

Singhiozza come una bambina ed io vorrei solo urlarle di mostrarmi il suo bel sorriso.. Vorrei solo.. sentire la sua risata.

Sento i miei occhi riempirsi di lacrime e avanzo poco verso di lei “Robin..”

Alza la mano e mi ferma.

Poi fa un grosso respiro e si asciuga gli occhi.

Sto bene!” esclama anche se non troppo convinta “Puoi rispondere ad una mia domanda prima di andare?”

Puoi farmene un milione così dovrò per forza rimanere qui?

Annuisco e le sorrido. “Certo.”

Io credo che.. sarebbe stato bello se fosse durato. Tu come credi che sarebbe stato?” mi chiede.

Come sarebbe stato?

Mi avvicino a lei e la bacio prendendole il viso tra le mani.

Vorrei non staccare mai la bocca dalla sua, ma i singhiozzi che vogliono esplodermi dal petto, mi costringono ad allontanarmi.

Rompo quell'amaro bacio e le accarezzo i capelli.

Sarebbe stato perfetto.” le sussurro.

La bacio di nuovo e poi mi allontano da lei.

Le tue cose sono qui fuori.. E c'è un taxi che ti aspetta. E' già pagato per portarti fino alla stazione degli autobus. Ti prego chiamami quando arrivi a casa.” le dico.

Ok. Lo farò.”

Le sorrido e mi asciugo il viso, oramai rigato di lacrime. “Robin..”

So che è sbagliato.. lo so che è il momento meno adatto per dirlo.. Ma voglio che capisca che lasciarla per me non è facile.

E se lo merita.. aspetta una risposta da quando me lo ha detto.

Cosa?”

Ti amo anche io.” le sussurro.

Poi lascio la stanza, e senza voltarmi indietro esco dall'ospedale e dalla sua vita.

E' la donna che amo.. ma Sam è il mio fratellino.

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Capitolo 10
*** 8° month. ***


Grazie a tutti quelli che commentano e leggono la storia.. Allora.. tra triangoli amorosi e consapevolezza di sentimenti siamo giunti alla nascita.
Questo è il penultimo capitolo.. Siamo quasi alla fine.. Buona lettura e grazie mille ancora a tutti.. Anche in questo capitolo, vi consiglio una canzone che vi metto qui sotto, sopra il titolo. Se vi va di ascoltarla ovviamente. Le canzoni che consiglio sono solo consigli.. Non obblighi. Spero che siano consigli apprezzati =)
Baci, Roby <3


8° month.


Sto accendendo l'incenso.

E' alla vaniglia e diffonde nella camera un delicato aroma che mi fa sentire a casa.

Inoltre ieri, ho comprato una strana tisana.

Era rosa.. più o meno.

Non l'ho bevuta.

L'ho solo preparata e messa in un bicchiere, e poi l'ho guardata cercando di vederla con occhi diversi dai miei.

Mi manca Robin.

Mi manca il suo fare yoga, il suo prendere in prestito la mia camicia preferita, il suo accendere la musica appena sveglia, e ballare fino a sentirsi stanca.

Mi manca ogni cosa di lei.

Per due giorni, dopo che lei è ripartita, non ho bevuto il mio caffè.

E non l'ho bevuto perchè, quando c'era lei, evitavo di farlo.

Era incinta e aveva smesso di berlo per questo motivo.. e mi chiedeva sempre, dolcemente, di non farlo davanti ai suoi occhi per evitare che le venisse voglia di berlo.

E così, come per fingere che sia ancora qui, non l'ho bevuto per due giorni di seguito.

Mi manca terribilmente.

E molto spesso, anche se nessuno lo sa, chiamo il suo numero di casa – quando immagino che non sia in casa – solo per sentire la sua voce nella segreteria telefonica.

Anche poco fa l'ho fatto.

Ho chiamato, sospirato, acceso l'incenso e poi sospirato di nuovo.

E ora me ne sto qui, a crogiolarmi nei ricordi.

Ricordi che mi colgono di sorpresa. Ricordi che mi.. investono come un treno ad alta velocità.

Ricordi che mi fanno male ma anche sorridere.

E' possibile che lo stesso ricordo ti faccia venir voglia di piangere e anche di ridere?

Non lo so.

Non so più niente.

La mia vita era la tipica vita di un cacciatore.

Lavoro, qualche donna ogni tanto, solitudine e la speranza – che sempre diventava più debole – di avere una vita normale.

E poi, otto mesi fa circa, una ragazza conosciuta durante un lavoro, una ragazza con cui mi ero divertito, mi chiama per dirmi di essere incinta.

E la mia vita cambia.

Totalmente!

Sono cresciuto in questi ultimi mesi..

E.. mi sarebbe piaciuto diventare padre e amare un'unica donna per il resto dei miei giorni.

Hey Dean..”

Sobbalzo appena e guardo Sam che è appena entrato in camera.

Hey..” gli dico.

Ma cos'è questo forte odore?”

Ho acceso l'incenso.”

L'incenso?” mi chiede incredulo. Poi starnutisce “Puoi.. spegnerlo? Mi fa starnutire.”

Ok, lo ammetto! Forse ne ho acceso un po' troppo.

Ha fatto starnutire anche me.

Ma non lo spegnerò.

Ho rinunciato ancora una volta a me per lui.. Il minimo che può fare è sopportare i suoi starnuti senza obiettare.

Io non...

Scuoto il capo e mi alzo per prendere una birra.

No!” esclamo “Se ti fa starnutire puoi lasciare la stanza.”

Non posso credere di averlo detto.

E nemmeno Sam ci crede.

Tanto che mi fissa a bocca aperta, incredulo e.. mi sembra di scorgere un filo di orgoglio nei suoi occhi.

Qual è il problema Dean?” mi chiede.

Qual è il problema?” sbotto “Il problema è che per la prima volta nella mia vita, mi sono innamorato. Per la prima volta nella mia vita io volevo fare qualcosa per me, ma il tuo dolore, la tua tristezza, la tua difficoltà nell'accettare che la donna che anche tu ami, ama me, mi ha fatto rinunciare.”

Mi sento meglio ora che l'ho detto.

Ma non del tutto libero ancora...

Non ti ho chiesto io di mandarla via.”

Non direttamente.. Ma tu eri teso, nervoso e continuavi a trattare lei e me con un'antipatia che non sapevo neppure possedessi.” gli dico “E lo sapevi che sarebbe andata così Sammy.. Lo sapevi. Sapevi che non avrei mai scelto di vivere una situazione che ti faceva male.. Sapevi che avrei fatto di tutto per farti star bene e sapevi anche che l'unica cosa che potevo fare per sistemare la cosa, era mandarla via. Lo sapevi e non te ne è importato niente comunque. La mattina che ho preso le sue cose per portargliele, sapevi che ero andato per dirle addio e non hai fatto niente per fermarmi. E sai perchè? Perchè in fondo era quello che volevi.” urlo.

Oh cielo!

E' vero che non tenersi tutto dentro aiuta.

Mi sento leggero come una piuma.

Sam annuisce appena e poi fa un grosso respiro.

Wow!” mi dice “Mi chiedevo quanto ci avresti messo a dirmi quello che pensavi.

Beh ora te l'ho detto. E mi sento meglio, molto meglio.” gli dico allargando le braccia “E sai cosa farò adesso? Andrò a New York, dalla donna che amo e che sta per darmi un figlio. E se non ti va bene.. abituati. Perchè io, ho sacrificato tutto per te Sam. Per tutta la vita.. Per te, per papà.. E non ho mai fatto nulla per me. Ora è il momento che io lo faccia.”

Prendo le chiavi dell'auto e metto tutto quello che ho nel mio borsone, mentre sorrido tra me e me.

Mi sento bene.

Libero di un peso che mi tormentava da anni.

E' stato bello dire tutto quello che mi tenevo dentro. Ma ancora più bello, è stato prendere coscienza dei bisogni del mio cuore.

Prendere coscienza dei miei sentimenti.. fino in fondo.

Preparo tutto e poi guardo Sam che mi guarda con un sorriso.

Ma che hai da sorridere? Ti ho appena detto che ho smesso di prendermi cura di te e ho iniziato a pensare a me.” gli dico.

Era ora!” esclama lui “Andiamo.. vengo con te. Voglio vedere il mio nipotino quando nascerà.”

Mi ha fatto la guerra psicologica per giorni e giorni e ora vuole venire con me?

Vuoi venire con me? Perchè? Cosa sei, un masochista?”

Ride e scuote il capo.

No..” mi dice “Solo.. mi sono reso conto di aver fatto un errore. Tu ti sei preso cura di me per tutta la vita ed io.. io voglio che tu sia felice, solo che.. ho, o avevo, non so.. una cotta colossale per quella ragazza e.. mi dispiace Dean. Mi dispiace per tutto.”

Mh.. ok, ha capito.

Ma questo cambierà le cose? Voglio dire, imparerà a convivere con tutto questo o continuerà a soffrire in silenzio?

Ma Sam.. come..”

Non era solo lei Dean.. Era un po' tutto. Con lei tutto era cambiato ed io avevo difficoltà ad accettare il cambiamento, credo.. Ma ora sto bene.. E se andrai da lei e ti prenderai la tua fetta di felicità starò ancora meglio.”

Ora dovrei chiedergli se è sicuro.

Ma la verità è che, che lui sia sicuro o no, io andrò comunque a New York, perchè amo Robin e non voglio rinunciare a lei.. Non voglio rinunciare a noi.

Coraggio andiamo..” mi dice ancora Sam.

Annuisco e andiamo in auto.

Guido fino a New York senza fermarmi mai e quando arriviamo vado dritto a casa sua.

Parcheggio l'auto e faccio un grosso respiro.

Sammy.. Grazie.” dico a mio fratello.

Lui mi guarda e scuote appena il capo. “Non devi ringraziarmi di nulla.. Vai adesso.” mi incoraggia.

Scendo dall'auto e praticamente corro fino alla porta.

E' una tipica casa americana, un po' in periferia.

La guardo mentre corro, e mi piace..

Si.. mi sembra perfetta per crescere un bambino.

Ma se lei ne vuole comprare un'altra lo faremo.. non so come, ma troverò un modo.

Arrivo al portico e salgo di corsa.

Sulla porta c'è un biglietto:


Sono andata a partorire.

New York General Hospital.

Vi aspetto numerosi.”


Lo leggo e scoppio a ridere. Solo lei poteva scrivere una cosa come vi aspetto numerosi.

Lo stacco dalla porta e corro in auto.

Non è in casa?” mi chiede Sam mentre metto in moto.

Il mio bambino sta per nascere.”

Sorrido e ingrano la marcia.

Il mio bimbo sta per venire al mondo...

Sto per diventare padre.


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Capitolo 11
*** The meeting. ***


The meeting.


Dean Winchester.. Mio figlio è nato oggi, o sta per nascere, non lo so.”

Continuo a cercare di farmi capire da questa infermiera, ma lei non sembra capire quello che le sto dicendo. Inizio a credere che non parli la mia lingua.

Lei mi guarda e continua a fare quello che stava facendo prima che arrivassi.

Ma mi sta ascoltando?” chiedo.

Si, signore.. Sto cercando sul computer le nascite avvenute o previste per oggi.”

Oh..

Quindi mi stava ascoltando.

Dovrei scusarmi forse.

Magari dopo.. ora voglio solo vedere Robin e nostro figlio.

Me lo immagino già.

Sveglio, bellissimo e profumato.

Sarà perfetto.

Sospiro e attendo.

L'attesa non mi piace, mi fa venire l'orticaria.

Infatti se non si sbriga a dirmi qualcosa, credo che inizierò a grattarmi e mi usciranno delle bolle.

Allora?” le chiedo dopo qualche minuto.

La pazienza non è il suo forte vero sig. Winchester?” mi apostrofa leggermente arrabbiata.

Sorrido appena e sospiro.

Oh, ecco qui!” esclama di improvviso.

Eccolo.. l'ha trovato.

E' nato un solo bambino oggi.” mi dice “Si chiama Julian Miller. Pesa 4.500 kg ed ha 50 cm di lunghezza.. Un vero bambinone.” mi dice sorridendo.

Julian Miller.
Gli ha messo il suo cognome.

Ovvio che lo facesse!

Credeva che non volessi avere più niente a che fare con lei.. con loro.

Invece io voglio far parte della loro vita.

Voglio che siamo una famiglia.

Come quelle belle e felici famiglie degli spot pubblicitari.

Ok.. non proprio di quella perfezione che rasenta l'impossibile.. Ma voglio che siamo sereni.

E prometto che mi impegnerò perchè questo accada.

Si chiama Julian Winchester.. Lo corregga per favore.. E mi dica in che camera è la madre, perchè non vedo l'ora di vederla.” dico tutto d'un fiato.

L'infermiera mi guarda e annuisce sorridendo.

Lo cambierò. La camera è la 24.”

La 24!” ripeto mentre mi guardo intorno per individuare le scale.

Ringrazio l'infermiera e corro diretto di sopra.

Sig. Winchester..” mi chiama.

Mi fermo e la guardo.

Mi aspetto che mi rimproveri dicendomi che non si corre negli ospedali. Invece mi dice qualcosa di meraviglioso che mi riempie il cuore.

Stanno per portare il piccolo nella camera, per farlo vedere alla mamma. Vuole portarlo lei?” mi chiede.

Sento il cuore accelerare un po'.

Rido e annuisco.. “Si, per favore.”

Mi segua.”

Seguo la donna fino alla nursery e mi viene detto di aspettare fuori.

E così faccio.

Me ne sto fuori dalla porta, immaginando il momento in cui stringerò il mio bambino tra le braccia.

Ad immaginare la mia faccia pietrificata..

Oddio!

E se non sapessi come tenerlo? Se gli facessi male?

Deglutisco a vuoto e sospiro a lungo e poi la vedo.

L'infermiera esce con un delizioso fagottino in braccio.

E' avvolto in una copertina azzurra e bianca e muove le sue piccole dita come per afferrare qualcosa.

E' bellissimo.

E' rosato e sembra soffice.

Ecco il suo bambino.” mi dice tendendo le braccia verso di me.

Io non...”

Avanti.. non abbia paura di fargli male..”

Annuisco e dopo un attimo di esitazione lo prendo tra le braccia..

La sua boccuccia si apre in un sorriso ed io gli accarezzo la manina con un dito.

Hey..” gli sussurro.

Sono emozionato.

Lo ammetto! Sono emozionato come non lo sono mai stato prima.

Sorrido e guardo l'infermiera.

Mi scusi.. Posso sapere come mai si fida di me? Voglio dire, non mi conosce.. Potrei mentire e rapire il bambino..” le dico.

Ma che sto dicendo?

Io devo essermi rincitrullito.

Robin.. La sig.ra Miller.. ha detto che sarebbe arrivato..” mi dice.

Ora si che capisco.

Rido appena e bacio la fronte del mio bambino.

Poi vado dritto nella camera di Robin.

Quando arrivo, con lei dentro la camera c'è un'infermiera che sta cambiando le lenzuola al letto.

Lei sorride e le da una mano.

E' così bella..
Ha i capelli sciolti e spettinati, e il suo sorriso illumina ogni cosa intorno.

Esito un attimo fuori dalla porta e poi avanzo piano dentro la stanza.

Robin mi da le spalle.. Ma l'infermiera mi nota subito.

Sig. chi è lei?” mi chiede.

E' a quel punto che Robin si volta verso di me.

Mi fissa perplessa per un secondo e poi fa un grosso respiro ridendo gioiosa.

E' il padre del mio bambino..” sussurra.

L'infermiera sorride e ci guarda per un secondo.

Ti ho portato il nostro bambino.” le dico.

E' bellissimo non trovi?”

Annuisco e lo guardo “E' perfetto.”

Come avevi detto che sarebbe stato se fosse durato.”

Alzo gli occhi su di lei e sento qualche lacrima bagnarmi il viso.

Sono lacrime di gioia.

Si. Esattamente.”

Anche lei piange un po'.

Sospira e si volta a guardare l'infermiera..

Puoi prendere il bambino per un attimo? Devo fare una cosa e non voglio fargli male.”

La ragazza annuisce e si avvicina a me per prendere il piccolo.

Glielo do delicatamente e poi rimango fermo a fissare Robin che mi fissa a sua volta.

Sapevi che sarei venuto..” sussurro.

Lei avanza piano verso di me e mi accarezza il viso dolcemente.

Poi si solleva piano sulle punte e poggia la bocca sulla mia.

Le prendo il viso tra le mani e approfondisco il nostro bacio.

Non lo sapevo.. Ma ci speravo.” mi sussurra a fior di labbra.

La bacio di nuovo e poi la stringo forte..

Quando sciogliamo l'abbraccio, lei prende il nostro bambino e prende me per mano.

Si siede sul letto e mi fa spazio per poi accoccolarsi sul mio petto.

Le bacio i capelli e la stringo dolcemente a me mentre gioco con la manina del mio piccolo.

Perfetto...” sussurro.

E lo è.. E' davvero perfetto.

-Fine-


Eccoci alla fine di questa storia nata per caso. Davvero per caso. Sono felice che vi sia piaciuta e che vi abbia appassionato.
Grazie mille a tutti per le recensioni e per l'affetto che sempre mi mostrate. Spero di non avervi deluso in alcun modo.
A presto (speriamo xD) con una nuova avventura..

Baci, Roby <3



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