Se fosse l'amore?

di _Fy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Migliori amici ***
Capitolo 2: *** Gelosia ***
Capitolo 3: *** Competizione ***
Capitolo 4: *** Scusami… ***
Capitolo 5: *** Ricordi? ***
Capitolo 6: *** Famiglia Perfetta ***



Capitolo 1
*** Migliori amici ***


Prefazione:

L' Amico è colui k sa tutto di te.. ma nonostante questo.. gli piaci!

B-Smettila Scemo mi fai male le teccineeee!! Ed- Ahahahahah prrrr la possima votta impari a nn spoccammi con i fango gnoma!! B-Batta io con te nn pallo più!! Ed- E va bene pè quetta votta c'hai ragione scusa... B-Tu lo sai k ti voglio taaaaaaaaanto beneeeeeee Ed saremo amici per sempre vero? Tu sei l'unico k mi difende sempre e k mi vuole bene a parte mio fratello Emmet...PROMETTI!! Ed- Certo stupidina! Cosa credi?! Voglio avere tanto tempo x datti fastidio... e ti vorrò bene per sempre!! Anke se hai un fratello testone!!

12 anni dopo...

Bella

-Cazzo Ed siamo in un ritardo fottuto! Questa è la volta buona che Renee mi fracassa, domani c’è scuola! Abbiamo violato il coprifuoco di 3 ore! Ahahaha e la tua macchina è un porcile!

-Ma dai gnoma piantala di rompere sai che se sei con me non aprono bocca! Io sono un bravo ragazzo, un angioletto!

E scoppiammo entrambi in una risata fragorosa per la grossa balla che aveva appena detto. Stavamo tornando da una serata delle nostre; in macchina, sosta in qualche pub con amici, birre qua e là una pizza e tante, tante chiacchiere come solo noi sappiamo fare. Io ed Edward ci conosciamo più o meno da sempre, per me è come un fratello maggiore, anzi no perché ad un fratello non racconterei mai la mia prima volta né nient’ altro di illegittimo ad un parente! Le nostre madri si conoscono dai tempi del liceo e i nostri padri bè.. a furia di accompagnare le loro mogli a cene e cenette hanno fraternizzato. Lui, mio fratello Emmet e suo fratello Jasper sono praticamente inseparabili, noi li definiamo i tre dell’apocalisse, unici nella distruzione di matrimoni,cene,pranzi e occasioni speciali di ogni tipo ma fondamentalmente l’animo della festa! Ed ha anche una sorella Rosalie e bè ragazzi dire che è bella è dire poco, basta solo dire che è stata chiamata come modella a Parigi per una sfilata di costumi da bagno di uno stilista nascente; ma non per questo è antipatica o la classica ragazza che sa di essere bella e si da un aria altezzosa lei è la mia migliore amica; ma se c’è una persona k mi conosce benix a parte il mio Ed è Alice una specie di cugina o qualcos’altro di cui passati 17 anni ancora nn ho individuato il grado di parentela.

Entrammo in casa ridendo come matti un po’ perché eravamo leggermente ubriachi e un po’ per l’euforia della serata. – Accidenti a voi! Ci venne incontro Renee con a seguire Esme la quale completò la frase della sua cmplice con un – Oddio! Ragazzi Sono le quattro stavamo per mandare Jake a cercarvi!!. Jake, il fratello maggiore di Edward era completamente il suo opposto e forse è per questo che mi piaceva un sacco, avevo una cotta per lui da quando avevo iniziato a capire la differenze tra maschi e femmine, ma ovviamente lui nn losapeva, NON LO DOVEVA SAPERE!! Ignorando le lamentele dei nostri genitori ci sistemammo sul divano più come saricatori di porto che come ragazzi normali; Ed si andò a prendere una soda dal frigorifero –Ed anke a me! Ordinai –Bell hai un culo più pesante di elefante! Mai k muovi quelle chiappe! – Edward! Non mi piace che usi questi termini con Bella disse Esme e allora dovetti entrare in gioco io, altrimenti serebbe finita male, molto male conoscendo l’adorazione che ha per me; e dissi: - Ahahaha Esme stai tranquilla, lui parla per invidia delle mie bellissime e sode chiappe! Che a mio parere piacerebbe molto toccare! Ahahaha. Esme si rassegnò e rise anke lei più che per la mia battuta per la faccia scandalizzata del figlio che con un gesto teatrale siera lanciato alle mie spalle, inginocchiato davanti al mio sedere e fatto finta di vomitare. Da lì iniziarono una serie di altre battutine tra di noi con qualche intervento di Jake a mio favore..Mamma miaaaaaaaa!! Quanto era bello!! Peccato però che era super fidanzato con la mia vicina Angela Weber e questo spieda il perché stesse sempre piantonato a casa mia .. uffff che coppia e che invidia! Ad un tratto mi accorsi che mancavano degli elementi della famiglia: Emmet, mio fratello, Charlie, mio padre, Jazz, l’altro fratello di Ed, e Carlisle il padre dei fratelli Cullen. – Mamma, Esme dove sono gli altri? Erano impegnate a sparecchiare la tavola e ci misero un po’ a rispondere ma alla fine disse solo – Dai Weber a vedere la partita; annuii come cenno d’intesa. Guardai Jake che aveva abbassato lo sguardo e mi avvicinai, lo abbracciai e gli dissi sottovoce – Litigato ankora con Angela? Lui mi diede un buffetto sulla guancia un bacio e se ne andò salutando tutti molto educatamente come era solito fare e lasciandomi lì imbambolata a fissarlo. Allo sbattere della porta sobbalzai e riacquistai lucidità, per errore, GRANDE ERRORE incrociai lo sguardo di Edward che stava per scoppiare a ridere e mi fece un segno di dissenso, diventai tutta rossa, gli feci una linguaccia, mi scusai con Esme e Reneè e con gesto teatrale andai a letto stanca morta.

Le 7.30 del mattino dopo..

Mi suonò la veglia ma con una manata la spensi del tutto e fine alla sua elettronica vita, tuttavia smise di suonare e mi rimisi a dormire tranquillamente, senza proprio calcolare che ero in ritardo, che avevo un compito importante e che il mio taxista Edward sarebbe stato lì tra 10 minuti. Mi coprii fino alla testa x nn sentire le urla di mio fratello e di mio padre che commentavano la partita del giorno prima quando sentii lo scricchiolio della porta ma nn avevo forze sufficienti per controllare che non fosse il frutto della mia immaginazione quando… - SVEGLIAAA!!!! GNOMAA!!!!- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah Ed sei uno stronzoo!!!! Mi fece sobbalzare dal letto e cadere di culo a terra e gambe all’aria sul pavimento ghiacciato, mi aprì le gambe e se le avvolse intorno alla vita e considerando k era il 2 agosto ero in pantaloncini e canotta e senza reggiseno! Certo con Ed era diverso, ma è pur sempre un ragazzo e io sono pur sempre una ragazza e si sa, gli ormoni giocano brutti scherzi, scossi la testa e mi venne voglia di sputarmi in un occhio per ciò che avevo pensato, oddio! Ma passò subito e ritornammo a scherzare, mi rialzai, strizzai gli okki e lo spinsi sul letto, mi buttai sopra di lui e lo pikkiai come solo una ragazza imbranata come me sa fare. Ridevamo come matti quando ad un tratto vidi il suo volto costernato da un leggero imbarazzo e diventare tutto rosso e così scappò via dalla mia stanza gridando un “sbrigati che è tardi gnoma!” … mha… quel ragazzo chi lo capisce è proprio bravo. Mi infilai sotto la doccia fredda per schiarirmi le idee e cercare di non pensare al piccolo viaggio mentale che avevo appena fatto con Edward!! Negli ultimi anni avevamo molto ridotto il contatto fisico perché insomma cresciamo e si fa imbarazzante, non tanto per noi, ma per tutti quanti che ci chiedono se stiamo insieme… uff k palle quelli!! Se abbraccio un amico nn vuol dire che stiamo per forza insieme.. poi Edward ha una fama nella scuola di Forks come il tipo bello da paura (e vi posso assicurare k lo era) ma da una notte sola, di fatti era fisso che si portava a letto 3 ragazze alla settimana, altrimenti stava male ed io ero sicura di essere l’unica ragazza che non avrebbe mai voluto portarsi a letto… ero sicura… sì… emh…

Uscii dalla doccia e me lo ritrovai seduto sul letto con un viso più rilassato –Emh… scusa ti dispiace… vorrei vestirmi.. –Ok scusa Bell volevo essere sicuro di una cosa. E uscì dalla stanza…

To be continued

Prefazione: - Ok va ttt bene dai… uff è stato solo un attimo poi passa un attimo solo insomma nn è una cosa possibile…

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Capitolo 2
*** Gelosia ***


Ragazzi scusate per i disagi dell'altra volta... spero che vi piaccia quest altro capitolo.. fatemelo sapere al più presto con delle recensioni Bacioni e morsetti Jò ------> { La cugina di Fefy xD }

Prefazione: La gelosia è come la tosse, non si può nascondere…

EDWARD’S P.O.V

Ero avvolto da delle lenzuola bianche, semplicemente ricoperto da quelle e mi ritrovai come quasi sempre a fissare la luna dopo una notte con una delle tante che mi portavo a letto, alle volte era un passatempo, altre una necessità ma una cosa era certa, se non ero io a cercarle, loro cercavano me, in qualche modo. Pensavo all’estate, al divertimento e a ciò che avrei dovuto fare quel fine settimana in cui mancavano solo due settimane alla fine della scuola; osservavo la luna, era splendida, davvero molto bella, lucente, pensavo che in un certo senso dobbiamo molto più alla luna che alla terra stessa, di solito quando cerchiamo delle risposte, dei momenti di tranquillità, momenti in cui desideriamo stare soli la sera a pensare, a riflettere o siamo costernati dalla tristezza, la cosa che cerchiamo in cielo è la luna, non il sole, troppo festoso e fa male agli occhi, la luna. Ad alcuni potrebbe addirittura sembrare sciocco, non brilla neppure di luce propria, ma forse è per questo che è così speciale, rende la luce che di giorno non siamo nemmeno in grado di guardare per più di 5 secondi, una luce soffusa, tenera, leggera, piacevole e fu allora che mi ricordai della mia stella preferita… Bella che per quanto prendessi in giro e in certi momenti detestassi era davvero lei l’unica a farmi tornare su questo pianeta e a farmi essere contento di viverci sul serio, era la mia droga. Perciò mi ritrovai a pensare a lei e in quella circostanza era abbastanza strano visto che al mio fianco era sdraiata una biondona ossigenata, fisicamente era messa molto bene, ma oltre quello non andava, non mi dava alcunché di diverso rispetto a tutte le altre, scocciato e annoiato dalla sua vista guardai l’orologio e decisi che era meglio tornare a casa visto che erano le 2.45, mi infilai i pantaloni e mentre sgusciavo via dalla stanza la biondona, il cui nome non ricordavo, mi prese per il braxxio e mi disse: << Ehi Edward dove vai?? Facciamo il secondo tempo??>> la guardai appena e le risposi nel modo più cortese possibile e con un sorriso che non aveva il minimo cenno di sincerità: << No, guarda non sarebbe il caso, non mi va ci si vede ma tu continua pure a dormire hai una faccia..>> mi guardò intensamente e mentre si stava allungando per baciarmi la lasciai e me ne andai piuttosto seccato. Accesi il telefono, di solito quando mi dedicavo a certe attività preferivo spegnerlo, e trovai 6 chiamate e 2 messaggi registrati in segreteria tutti dalla stessa persona, anzi dalla stessa rompipalle… Bella. Il primo messaggio diceva: << Oh dannazione a te e a quelle troiette che ti porti a spasso sul tuo… ok Ed fanculo!!>> e il secondo… << Emh.. ciao non far caso al messaggio di prima ma che fine hai fatto?? Ho bisogno di te! Devo parlarti di due cose! Non ci vediamo da un secolo Uff.. stronzo>> e finiva lì.. aveva una voce piuttosto triste e incazzata allo stesso tempo perciò decisi di farmi perdonare le inviai un messaggio e le scrissi:

Non sono sicuro che tu stia dormendo ma per evitare di farti incazzare ancora di più ti sto scrivendo… mi dispiace di essere sparito e che ci incrociamo solo a lezione, davvero. Cercherò di farmi perdonare. Baci

Nel frattempo guidavo verso casa e mi arrampicai come sempre alla finestra per entrare in camera mia, come misi i piedi nella stanza sentì dei rumori in corridoio perciò a velocità stratosferica mi tolsi la camicia e i pantaloni, le scarpe erano già schizzate via. Mi buttai sul letto e afferrai il cellulare in attesa di una risposta anche se avrei dovuto sapere che sicuramente era collassata da un bel po’, con mia grande sorpresa il cellulare vibrò e lessi sul display il SUO nome aprii il messaggio che già sorridevo, convinto che come sempre mi avrebbe sorpreso. Il messaggio diceva:

Mi fa piacere che tu sia vivo! Pensavo seriamente che ti si fosse incastrato da qualche parte il gingillo!!

Mi farò perdonare. Promesso

Come??

Sorpresa.. =)

pero per te che mi piaccia stronzo! =P

Ce la metterò tutta non ti preoccupare.

Mmmmmh già godo!! xD

-.-“ smettila perveritia! Vai a dormire. Notte. Un bacio. Ti voglio bene stronzetta <3

ahaha imparo dal migliore. Notte. Ti voglio bene

Lo puoi ben dire

E di lì non ebbi più risposta.. si era già addormentata.. e a quel pensiero sorrisi con un ghigno. Sentii bussare alla porta ma non feci in tempo a dire avanti che già un ombra si intravedeva nella stanza. Era Jake, gli feci cenno di entrare e notai un leggero imbarazzo nel suo sguardo e mi sentii in dovere di chiedergli: << Jake non ti da mica fastidio che sia in mutande vero? C’è qualcosa che volevi dirmi? Fai in fretta che ho sonno!!>> l’imbarazzo cedette il posto alla preoccupazione ma sembrava deciso perciò attesi <> a quel nome mi irrigidii, qualcosa mi diceva che quello che stava per dire non mi sarebbe piaciuto per niente e per non far trapelare emozioni, altrimenti non l’avremmo finita mai più annuii e continuò << Bè… emh allora… tu sai che io e Angela stiamo vivendo un momento di crisi..>> alzai un sopracciglio e lo incalzai << un momento che dura da quando vi siete messi insieme >> si rabbuiò. << Sì lo so, ma tra noi è finita, almeno credo e ho deciso che non ritornerò da lei, non stavolta! Ora basta fare il cagnolino! Mi sono stancato! Chi mi ama mi segua cazzo! >> << Bene fratello sono contento per te finalmente hai uscito le palle… ricomincia un'altra storia, sai quante ragazze ci sono in giro?!? Puffffffffff>> ero però sicuro che il discorso non fosse finito e rimasi in attesa ottenendo un: << Ok Edward grazie sono contento che la pensi così… ora so che non ti arrabbierai! >> eh?? Che mi ero perso?? << Scusa Jake cosa centra con tutto questo?? Perché dovrei arrabbiarmi se hai deciso di continuare a vivere?? E cosa centra Bell in tutto questo casino??>> rise soddisfatto di sé.. << Ho chiesto a Bella di uscire, un appuntamento, insomma è una brava ragazza, è bella intelligente e in più mi conosce già… è solo più piccola di un annetto…>> . . . . sulle prime dissi << Ah…>> poi quando feci mente locale sbottai << Sei un coglione di merda!! Ma che cazzo ti viene in mente?? Bella?? Bella?? La mia Bella?? Per la miseria!! Ti lasci con quella stupida di Angela e tanto per dimenticarla te la fai con Bella?? Non pensi che feriresti i suoi sentimenti se venisse a sapere di tutto questo?? Ha già sofferto troppo per quel cazzone di Paul!>> anche a lui salì la rabbia e iniziò ad incazzarsi seriamente: << Ah bè in quanto ad usare le ragazze tu puoi essere davvero un esperto!! Io non farò del male a Bella! E poi è adulta e vaccinata! Se la sa cavare anche da sola! E per quanto riguarda Paul sta con Jessica Stanley adesso!! Bella si è rassegnata e comunque ci ho parlato e ha detto che non prova più nulla per lui!>> la rabbia mi invase << oh si è arrivato colui che sa tutto di lei! Stai zitto! Che non la conosci nemmeno un quarto di quanto la conosco io! Sì l’ha dimenticato ma sono stati quasi 2 anni insieme ricordalo!! Poi toccherà a me rimettere apposto il suo cuore se lo farai a pezzi e in tal caso procurati un buon chirurgo per ricomporti la faccia!! OOOOOH se la farai soffrire!!>> se ne stava per andare ma si fermò e mi disse << Piantala di essere così iperprotettivo!! Non sei suo padre!!O è la gelosia che ti corrode?? Perché non riesci ad avere un rapporto serio con nessuna??>> mi spiazzò e riuscii solo a dire: << Se non è così importante quello che penso perché sei qui?? E comunque io non ho un rapporto serio con una ragazza perché portano a questo: CASINI E BASTA!!>>

e ne andò sbattendo la porta e mi fu difficile prendere sonno dopo quella discussione, io e Jake non litigavamo MAI!! Mi seccava che una ragazza si mettesse tra di noi ma non era solo una ragazza, era Bella diamine!! Per lei mi sarei buttato nel fuoco, per difenderla, per tutelarla. Ripensai alle coppie che si erano formate e disfatte, Jake e Angela si erano lasciati, Paul, il ragazzo di La Push, e Jessica stavano insieme, i miei fratelli erano tutti single, Jazz si stava facendo ogni tanto una certa Leah e Alice che, se avevo visto bene, si stava frequentando con un certo Jared, sempre provenienti da La Push… mha… che gran casino!! Ma solo di una persona alla fine capii che mi importava davvero chi frequentasse a parte Rose, a quel pensiero immersi la testa nel cuscino e quattro parole mi invasero la testa… “ la gelosia ti corrode… la geloria ti corrode…la gelosia ti corrode…” mi girai e rigirai nel letto in cerca di una qualche spiegazione a tutto questo… Ok va ttt bene dai… uff è stato solo un attimo poi passa un attimo solo insomma nn è una cosa possibile che tu sia geloso di Bella… o forse sì.. sì era possibile eccome.. era gelosia come per una sorella però… era così.. una sorella…

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Capitolo 3
*** Competizione ***


Ciao ragazzi sono tornata presto con un altro capitolo.. ringrazio coloro che hanno recensito il primo e la secondo capitolo e quelli che lo hanno visitato davvero ve ne sono grata e spero che questa storia, anche se vi avviso sarà molto tormentata, vi piaccia Bacioni continuate a recensire ci tengo Jò ------- > { La cugina di Fefy}

EDWARD’S P.O.V

La notte che seguì la discussione con mio fratello non fu per nulla tranquilla, feci tanti sogni ma nessuno di essi aveva un senso, era soltanto confusione, perciò al mattino mi risvegliai più stanco di prima. Era una settimana che non passavo a prendere Bella da casa per portarla a scuola, colpa delle mie notti cariche di ormoni e questo rendeva la gnoma ancora più incazzata e come darle torto, ero stato davvero uno stronzo. Stavo per inviarle un messaggio per avvisarla quando decisi di chiamarla direttamente, solo però quando una certa persona fosse stata in ascolto. Perciò mi preparai alla svelta facendomi una doccia fresca velocemente e indossando semplicemente una camicia bianca leggermente aperta e dei vecchi jeans; inutile sistemare i capelli erano anche loro ribelli, come me… scesi le scale con una certa allegria pensando allo scherzo che avrei fatto al mio caro fratellino, ma forse ero troppo stanco perché si notasse qualche linea di nervosismo e agitazione nel mio sguardo. Presi dal frigo un succo, ne presi solo un sorso, ma questo bastò ad assaporarlo e a farmelo sputare nel lavandino… ma che schifo!! Era scaduto evidentemente!! Ma da quand’è che Esme non faceva la spesa?? Tutta colpa delle partite! Si erano tutti stabiliti a casa dei Weber… ad un tratto vidi spuntare la mia dolce mamma dalle scale, era davvero un angelo quella donna, alle volte mi chiedevo come facesse a sopportarci tutti, i miei sbalzi d’umore, la pazzia di mio fratello Jasper e la mia bella ed eccentrica sorella Rosalie per non parlare del mio impegnatissimo papà/dottore Carlisle era davvero un amore. Come arrivò la salutai con un caldo <> e le schioccai un bacio sulla guancia, poi aggiunsi piuttosto seccato << A proposito il succo fa schifo… perché non ricominci a fare la spesa tanto per far qualcosa di nuovo??>> mi guardò prima dolcemente forse per il saluto che le avevo rivolto, poi in cagnesco << Ho avuto un contrattempo con zia Renèe e non ho avuto il tempo di fare la spesa ieri… datti una calmata stamattina, hai una faccia orrenda!!>> bene ora ci si metteva anche lei… addio a tutti quei bei complimenti che le avevo fatto mentalmente. Stava per prendere il succo e buttarlo via quando lo presi e lo misi a tavola strizzandole l’occhiolino cenno d’intesa, non capì ma aveva così tanto da fare quel giorno evidentemente che non gli importava più di tanto ciò che volessi combinare e forse era meglio così, quando ci si metteva sapeva essere davvero persuasiva e in quel momento ero in guerra con mio fratello la mamma doveva restarne fuori, COMPLETAMENTE. Arrivarono insieme, Jasper e Jake chiacchierando allegramente… feci cenno a Jake senza guardarlo veramente e osservai Jasper che come al solito sapeva tutto ma amava farsi gli affari suoi << ok lo dico subito subito chiato e tondo a tutti e due, io non mi schiero con nessuno. Non me ne fotte un cazzo di questa stupide lite! Per una ragazza poi..>> chiarì subito Jazz, al quale risposi << E chi litiga? È solo che il Jake non ha ancora rivalutato le sue priorità..>> << lui invece le sue le conosce benissimo farsi tutta Forks e dintorni e impedire a Bella di vivere!>> trasalii su questo commento, non volevo che Esme ci sentisse; così presi in mano il cellulare e composi il numero che conoscevo a memoria, il telefono squillò… e dopo un po’ rispose affannata << Ehi, ciao dimmi veloce che sono di fretta è tardi…>> quasi ansimava, la immaginavo correre a destra e a sinistra per la sua stanza in cerca dei vestiti e delle scarpe e sorrisi non curandomi per un attimo dei miei spettatori poi ripresi lucidità e dissi << Ciao gnoma>> e a quella parola jake scattò in ascolto come una molla << Non ti preoccupare ti passo a prendere io… ricordati che mi devo far perdonare..>> un attimo di silenzio, pensavo che fosse caduta dalle scale o cose simili data la sua completa incapacità a camminare su una superficie solida quando mi disse semplicemente << Ok ma sbrigati che siamo già in ritardo e comunque non ti ho perdonato ancora, questo è insufficiente a salvarti >> << Sì, sì lo so… sta tranquilla a dopo>> e riattaccò. Jacob non mosse un solo muscolo e ciò non mi diede poi tanta soddisfazione, ma prese in mano la bottiglia di succo e iniziò a berlo tutto d’un sorso quando allontanò di scatto la bottiglia e si alzò a sputare quel poco che non era riuscito ad ingurgitare, nel lavandino. Scoppiai a ridere in un modo molto rumoroso e Jake ricambiò con un occhiataccia molto minacciosa ma a quel punto già rideva e Jazz era con noi. Uscii di casa che ancora ridevo e mi diressi a scuola, quando arrivai mi ricordai che dovevo passare a prendere Bella.. accidenti Ed sei un coglione nato!!! Mi voltai per fare retromarcia ma vidi Alice e Bella scendere da una macchina familiare ma non riuscivo a capire bene di chi fosse allora scesi per implorare le sue scuse e scoprire il misterioso personaggio che le aveva accompagnate a scuola. Scrutai da più vicino la macchina.. MERDA!! Era quella di Jake dannazione!! Bella mi guardò per un attimo abbassò la testa e con un cenno di dissenso se ne andò. Alice invece mi si avvicinò e mi disse << Sai caro Ed sai essere un grande conquistatore eppure in questi giorni non né combini una giusta con lei, tu sei forse l’unico che la conosce meglio di chiunque altro fai qualcosa… subito!! Ma sta volta senza errori, rischi grosso>> e mi fece l’occhiolino, un bacetto sulla guancia e corse dall’amica a passi di danza piroettando per tutto il parcheggio; se c’era una persona senza la quale non potevo vivere era la mia Bella, dovevo mettere da parte l’odio momentaneo per mio fratello e fare pace con lei, e se avanzava tempo chiarire con Jake. Il punto della situazione non era tanto il fatto che si stesse frequentando con qualcuna, di quello non mi importava, quanto dell’arroganza che a aveva avuto nell’impormi di accettare la cosa, non avrei avuto nulla da dire a patto che non le avesse spezzato il cuore, ah bè lì si che l’avrei martoriato sino a quando non avesse implorato il suo perdono, non il mio, di quello non mi importava, quanto il suo, il suo cuore doveva stare bene, se lo meritava. Mi diressi in classe solo soletto con i miei pensieri fermati ad un tratto dallo sguardo accusatore di Bella che si dirigeva a passo deciso verso di me accompagnata da Alice che le stava dietro tentando di tenere il suo passo svelto… ma a quel punto avevo già deciso

BELLA’S P.O.V

Mi diressi a grandi passi verso di lui pronta a fargli una di quelle sparate che non si dimenticano più. Mi ci piantonai davanti con le braccia sui fianchi e attesi che dicesse una parola ma mi guardò semplicemente e mi disse << Mi dispiace Bells scusa hai ragione sono un idiota>> <> sbottai senza pensarci seriamente <> << Già lo sei!! Jake mi ha detto tutto! E devo ringraziare lui se oggi non sono arrivata tardi, sai com’è Charlie su queste cose!! Edward Cullen in questo periodo stai trovando tante, tante scuse, non è da te!!>> sbottai nervosa e lui abbassò il capo in segno di resa, ben gli stava! Non si tratta così la tua migliore amica, pretendevo rispetto diamine. Lo guardai in cagnesco e me ne andai adirata vidi però Alice che si era fermata a parlare con lui.. bè forse mi stavo comportando da stupida ragazzina sciocca ma Edward mi stava sulle palle in quel periodo e mi dava fastidio che la mia migliore amica parlasse con lui che mi trascurava così. Andai in palestra con una certa fretta, non vedevo l’ora di inciampare e andare in infermeria a riposarmi un po’. Ero nello spogliatoio e pensavo a ciò che Jake mi aveva raccontato “Sono andato a parlare con Edd e si è incavolato molto perché ti ho chiesto di uscire, dice che potrei spezzarti il cuore e tutto il resto e non ti devo toccare perché lo dice lui” grrrrr mi salirono i nervi, prima spariva dalla circolazione e poi pretendeva di dettar legge su chi potevo frequentare e chi non!! Lo faceva per il mio bene lo sapevo, però uffa.. non ci vedevamo da tanto tempo e mi mancava, avevo bisogno di lui io, SEMPRE!! Uffa!! La giornata si concluse in fretta e senza che andassi in infermeria, un evento da annotare direi quasi; mi diressi nel parcheggio con Alice, Jake, il mio fratellone Emmet e Rosalie che l’aveva adocchiato ben bene.. peccato che avesse un ragazzo in Svizzera, un amore estivo prolungatosi per tempi eccessivamente lunghi e oramai nemmeno si sentivano più. Chiesi immediatamente a Rose dove fosse suo fratello e mi disse con un sorrisino malizioso che le aveva inviato un messaggio che sarebbe mancato alle lezioni perché aveva da fare.. si immaginavo cosa, con qualche sgualdrinella delle sue bel modo di farsi perdonare!! Il mio umore peggiorò del tutto quando all’improvviso apparve dal nulla…

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Capitolo 4
*** Scusami… ***


scuse, scuse, scuse… fino a che punto vanno accettate le scuse? C’è un limite anche ad esse? O quando si tratta del tuo migliore amico non vale?

Bella’s P.O.V

Apparve quasi dal nulla, o forse sbadata come ero, non ci avevo fatto nemmeno caso, un auto nera aveva appena sgommato in curva e si era piazzata davanti a noi, il finestrino abbassato per metà e alcune auto che dietro di essa si erano bloccate e ora suonavano imperterrite il clacson. Quell’auto l’avrei riconosciuta sempre, una Volvo C60, anzi LA Volvo C60 perché quella era diversa da tutte le altre, era del mio Edward, quante risate, pianti e ricordi di ogni genere c’erano in quella macchina ma forse non sarebbe tanto speciale quell’auto se non fosse stato lui il proprietario, a quel pensiero sorrisi ma mi ricomposi subito, lui era in torto e dovevo approfittare di quest’ occasione per fargli scontare numerose volte in cui avevo torto io… e avevo, a mio malgrado, dovuto ammetterlo. Notai presto che anche gli altri avevano avuto la mia stessa reazione iniziale, erano rimasti con gli occhi sbarrati ma poi Rose ed Emmet con cenno d’intesa iniziarono a ridacchiare e continuarono a discutere di un compito in classe che avevano avuto durante l’ora di letteratura, Alice camminava saltellando allegramente con un braccio di Jake sulla spalla e Jasper, che ci aveva raggiunti da poco sghignazzava divertito, aveva proprio l’aria di chi la sapeva lunga ma lo ignorai e prese a parlare con gli altri. Notai che per un momento Jacob squadrò me e poi l’auto e fece un occhiolino destinato al guidatore.. come era maturo!! Io lo sapevo che quei due avrebbero fatto subito pace, più che altro confidavo in Jacob perché confidare in Ed era tutto inutile, era più cocciuto di me ma anche per questo lo adoravo! Con una spinta indifferente da parte di Alice raggiunsi il finestrino della Volvo che si abbassò ancora di più consentendomi di guardarlo in faccia; aveva quel suo sorriso sghembo che mi fece restare lì impalata, non era giusto lui usava questi trucchetti infami, ma io avevo un arma infallibile, il mio autocontrollo! Macchè ma quando mai! Mi ricomposi in fretta però e mentre stavo per aprir bocca mi aprì lo sportello con gentilezza e mi disse << Sali! >> non mi piaceva quel tono e cercai di inventare una scusa dicendo << Devo andare con Jake non posso ci siamo già organizzati>> distolse lo sguardo solo per pochi secondi da me e tornando a guardarmi disse con tono suadente, probabilmente riconoscendo il tono sgarbato di prima <> mi guardò da sotto le lunghe ciglia aspettando che salissi e poi supplichevole aggiunse << Bella per favore potresti salire?>> e più irritato << non avranno molta pazienza questi qui dietro e gradirei che non mi sfondassero la mia bambina… e i timpani con questo clacson..>> sobbalzai, non mi ero resa conto di ciò che ci circondava, le auto in coda iniziavano a spazientirsi e i clacson erano impazziti e rischiavano di bucarci i timpani;così tutta intontita salii e senza dire una parola partimmo. Destinazione: IGNOTA…

EDWARD’S P.O.V

Guidavo verso una strada che anche lei conosceva molto bene, portava ad un piccolo ristorante, dove andavamo di solito per goderci un po’ la natura e la tranquillità nello stare soli soletti io e lei. La osservai ben bene, era ancora irritata, non mi guardava in volto, osservava il nulla fuori dal finestrino chiuso quando le accarezzai con i polpastrelli la guancia e arrossì di colpo, faceva sempre così quando non si aspettava le cose, si voltò mi sorrise delicatamente e continuò ad ignorarmi così decisi di parlare << Bell mi dispiace davvero di averti trascurata in questi giorni, di aver litigato con Jake per quel fatto dell’uscita e tutto il resto. Per favore non sprechiamo questa bella giornata che ho in servo per te per litigare sai che non mi piace litigare con te..>> sembrava avessi catturato la sua attenzione perciò si voltò e mi guardò diritto negli occhi in cerca di qualche traccia di menzogna ma non trovò nulla perché ero sincero al cento per cento con lei.. sempre, e sempre lo sarei stato! Allora mi sorrise e annuì aggiungendo poi << D’accordo in effetti è vero sprecare una giornata così è davvero un peccato, ma non ti ho ancora perdonato… >> sorrideva appena << per quello ti ci vuole più che un viaggetto in macchina>> . Raggiungemmo il ristorante in 20 minuti e subito ci accomodammo a sedere, avevo prenotato il tavolo per due di fronte al finestrone che tanto amavamo perché era possibile guardare fuori il panorama fantastico del luogo; la cosa forse però che lo rendeva bello era che quel posto era stato sempre nostro, da sempre e ci piaceva soprattutto la sera quando i faretti illuminavano i cespugli e lo facevano sembrare un set di un film d’horror. << Ottima scelta del ristorante>> si complimentò strizzandomi l’occhio, ridemmo e ci si avvicinò una donna molto bella, pallida in viso e con dei capelli biondo rossicci legati in una coda di cavallo disordinata a pennello, non l’avevo mai notata fino ad allora, non aveva l’aria di una cameriera ma indossava un grembiulino blu e portava un block notes nella mano sinistra e con la destra era pronta a scrivere << Buon giorno.. sono Tanya la vostra cameriera per oggi, per qualsiasi cosa potrete chiedere a me… pronti per ordinare?>> . Bella guardò prima me e poi la ragazza che non mi staccava gli occhi di dosso e iniziava a imbarazzarmi sul serio, mentre la mia gnoma stava per aprir bocca la fermai e dissi a Tanya << Guarda in Cullen alla cassa ho già pensato a tutto.. grazie>> rise imbarazzata e si diresse alla cassa. <> si entusiasmò e iniziò a parlare lieta che glie lo avessi chiesto << Innanzitutto sono contenta che tu ti stia facendo perdonare, sei stato molto sgarbato in questi giorni>> abbassai lo sguardo << Sì lo so, scusami>> sorrise e mi prese la mano << Dai su Ed stai tranquillo non è una tragedia è solo che ci sono rimasta male, nulla di più.. ma comunque credimi stavo per dirtelo di Jake e soprattutto rilassati, sai che non mi ci impegno troppo, non ho voglia di legami troppo stretti, Paul mi ha traumatizzata >> e lì sorrise con un briciolo di sofferenza, sicuramente stava ricordando il brutto periodo che aveva passato grazie a lui e alle sue corna e ora la mia migliore amica non credeva più nell’amore, poi si fece più sorridente ma non cambiò nulla nel suo viso << E anche se fosse tu rimarrai sempre al primo posto, sappilo. Tra noi non cambierà mai niente, non lo permetterò>>. << Ehi gnoma grazie è normale ma ora basta con questi pensieri tristi su che ora si mangia>> gli si illuminò il viso e si toccò la pancia con la mano << Mmmmmh non vedo l’ora!! Evvai!! Senti ma paghi tu.. non fare lo spilorcio che io non ho un centesimo>> alzai gli occhi al cielo <> alzò il pollice e disse un po’ troppo ad alta voce << Yeah! Ho rimediato un pranzo dal mio migliore amico!!!Perdonato allora!>>. Tanya si avvicinò con dei piatti che avevo accuratamente ordinato secondo i suoi gusti sempre con il suo sguardo imbarazzante, però che figa!! La mia gnoma mi si avvicino mi prese il viso tra le mani e mi disse << Grazie >>

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Capitolo 5
*** Ricordi? ***


Ciao ragazzii eccomi tornata purtroppo per voi con un nuovo capitolo.. spero vi piaccia, in questo periodo sono un pò a corto di idee.. ^__^ scusate se non posto con frequenza! Vi vorrei ringraziare tutti per aver messo la mia storia tra le preferite, tra le seguite ecc ecc.. non sono ancora molto pratica di questo sito perciò scusatemi.. fatemi sapere cosa ne pensate con una recenzione! Jò ---->{La cugina di Fefy}

Ricordi.. i ricordi sono qualcosa di eccezionale, ci fanno rimanere legati al passato, non facendolo sfuggire da noi, rendendoci tutt’uno con esso… alle volte è un bene, alle volte è un male… alle volte si rimane attaccati ad un ricordo affrontando il presente… ma non tutti i ricordi sono belli …

Edward’s P.O.V

Uscimmo dal ristorante che sorridevamo e scherzavamo spingendoci a vicenda, era proprio bello stare con lei, solo in quel momento mi accorsi di come la mia vita era stupida senza di lei, vuota, era una persona eccezionale fortuna che avevamo fatto pace. In realtà fare pace con lei era sempre molto semplice, non riusciva mai a tenere il broncio per lungo tempo e poi il nostro legame era tale che avremmo potuto superare qualsiasi cosa. Intanto stava calando il sole e i suoi capelli si erano colorati, oltre al suo castano, di un rossiccio che lei odiava con tutto il cuore e per prenderla un po’ in giro le dissi << Gnoma ti si sono colorati i capelli di rosso! Ti manca solo qualche lentigine e le treccine poi puoi fare Anna dai capelli rossi ahahah>> mi guardò malissimo e poi sbottò in una risata bellissima, melodiosa, un suono che sebbene fosse solo una risata contava tanto, era importante il suo sorriso per me; << Oh si certo. CHIAMATEMI ANNA!! >> si mise ad urlare ma non la poteva sentire nessuno perché ci eravamo addentrati nel boschetto lì vicino. Mi guardai in torno e iniziai a ricordare tutte quelle giornate passate lì, era uno dei nostri posti preferiti, da bambini giocavamo spesso lì e Bella, frana come era cadeva sempre perché non vedeva i sassi e le radici nel terreno; a quel ricordo sghignazzai e notai che anche lei sorrideva, forse eravamo sintonizzati sullo stesso pensiero, la abbracciai e le dissi quasi sussurrando << Ti ricordi? Ci venivamo sempre anche con Alice, Emmet, Jasper e Jake,Rose non c’era perché non le piaceva sporcarsi e giocavamo a nascondino fino a quando tu non cadevi ed eravamo costretti a smettere di giocare perché tu facevi i capricci perché ti beccavamo subito>> ridemmo all’unisono << Sì, mi ricordo, come erano belle quelle giornate nella casetta sull’albero che facemmo costruire a Charlie e a Carlisle. È lì che io, te ed Alice abbiamo dato il primo bacio>> aggiunse maliziosa << Ed è lì che ci rifugiavamo quando eravamo tristi>> le risposi. Ci guardammo negli occhi e dicemmo all’unisono << Cerchiamola!!>> ridemmo, la presi per mano e iniziammo a correre il lungo e in largo senza trovare niente, ma le nostre risate mentre il vento che aveva iniziato a soffiare ci scompigliava i capelli e ci pungeva il viso ,rimbombavano nella foresta; ad un tratto la riconobbi <> esclamai esultante e per la contentezza, lei mi butto le braccia al collo e mi iniziò a baciare le guance, il naso, il mento, la fronte e rideva, rideva e rideva tanto che pensavo avesse bevuto qualche bicchiere di troppo. La mia reazione, oltre ai sorrisi ricambiati da lei fu di paura, ad un tratto avevo paura di abbracciare la mia piccola?? Ma che essere umano ero?? Misi a tacere quella sensazione, la faci salire in spalla e cercammo in qualche modo di salire, avevo dimenticato quanto era alto li su.. << Che c’è ora non ce la fai più Eddino?? Ahaha >> aveva usato un soprannome che odiavo ma in quel momento ero solo felice, felice e basta << è l’età che si fa sentire!! Se avrò la schiena rotta sarà solo colpa tua sappilo gnoma! >> sbuffò e conoscendola bene aveva alzato gli occhi al cielo. Dopo un po’ di sforzi arrivammo, era esattamente come la ricordavo, i poster erano rimasti appesi, il tavolino con le sedie era rimasto quasi completamente intatto e il piccolo divanetto era tale e quale all’ultima volta che ci eravamo saliti. Ci accomodammo lì e subito disse <> eh?? Ma lo veniva a chiedere proprio a me?? <> mi guardò diritto negli occhi immobilizzandomi <> .

BELLA’S P.O.V

Mi guardava con gli occhi sbarrati come se gli avessi chiesto qualcosa di osceno, poi lo vidi fare una faccia disgustata e poi tornò se stesso e mi disse << Ho solo paura per te ecco tutto, hai sofferto per Paul per così tanto tempo che ho paura a vederti ancora ridotta così. Bella io non voglio che il tuo cuore vada in pezzi, ancora. Ora grazie a lui non ti fidi più degli uomini, non credi più nell’amore..>> lo interruppi per un secondo << Ehi ma non è vero di te mi fido ciecamente>> dissi sorridendo e lui con cenno di dissenso mi rimproverò << Sì ma di me, io sono io Bella il resto è diverso da noi, noi siamo a parte, io parlo degli altri, non puoi continuare così per sempre! >> <> sussurrai << No. Non lo so. Sì >> lo guardai con un punto interrogativo stampato sulla faccia e capì che ciò che diceva non aveva il benché minimo senso perciò si spiegò meglio << Tesoro io voglio che tu ti rimetta con qualcuno, diamine è quasi un anno che non….. bè ci siamo capiti! E comunque contemporaneamente ho paura per te, che poi le cose vadano peggio, non voglio che tu debba soffrire come con Paul!! Nessuno ti può fare del male senza che io l’abbia preso a pugni ben bene.. e sai cosa succederebbe se prendessi a pugni mio fratello? E se fosse tuo padre a fermarmi? Non ci farebbe più vedere, anche se comunque non ce ne importerebbe niente, ma siamo troppo collegati l’uno all’altro… non so se mi sono spiegato… in poche parole gradirei che ti cercassi di fidare di lui ma vacci piano d’accordo?>> lo guardai così intensamente da farlo sentire in imbarazzo forse perché guardò altrove quasi sentisse stretta anche la casetta che per quanto piccola ci accoglieva bene. Ero seduta accanto a lui e ci eravamo incredibilmente avvicinati, mi accoccolai al suo petto e sussurrai << Sei sempre incredibile Ed.. grazie davvero di tutto! >> ricambiò l’abbraccio ma sentivo che era con i pensieri molto lontani dalla nostra piccola casa sull’albero, tuttavia mi rispose << E di chè piccola gnoma, tel’ ho promesso ricordi? Ci sarò sempre! E comunque anche tu mi sei sempre vicina>> << Sì lo so, grazie. Ma parlando d’altro con chi ti vedi adesso?? Qualcuna in particolare? Sai è da parecchio che non mi tieni aggiornata>> sorrisi e lui con un ghigno divertito mi rispose << Mha.. nulla la solita l’altro giorno sono stata con una ragazza Sophie se non ricordo male, ma nulla di che te lo posso assicurare, mentre stavo per andarmene voleva il secondo tempo ma niente! Mi annoiava!>> risi con leggero isterismo, non mi piaceva quando trattava le donne in quella maniera , ma d'altronde loro si facevano trattare così <> ci pensai per un attimo e poi dissi << Mha.. sai credo che tra Rose ed Emmet ci sia qualcosa, notavo oggi come si guardavano e mi hanno dato quell’impressione.. e poi Rose non credo si stia sentendo più con “ Mrs pelo” >>; così lo chiamavamo il ragazzo svizzero della magnifica Rose e a lei aveva sempre dato fastidio difatti ci sgridava tutte le volte “Lasciate stare il mio tesoruccio!!” ed Emmet con tutta la sua simpatia aveva sempre risposto facendole una caricatura “Oh si il mio orsetto peloso pucci pucci amorino!! Vorrei proprio strapazzarmelo tutto!”. Ridemmo per il soprannome strano dato dalla mitica folletta Alice. Ad un tratto suonò il mio telefono e interruppe le nostre spensierate chiacchiere del dopo mini-litigio, risposi << Pronto…>> subito con voce squillante la mia esuberante mamma << Tesoro mio adorato!! Ho una notizia strepitossissima! La tua mamma è un genio!>> allontanai il telefono dall’orecchio e Edward rise mentre giocherellava con la mia mano, le cui unghia erano state martoriate da Rose con dello smalto brillantinato, continuai la conversazione dicendo << Cosa è successo mamma… innanzitutto calmati e spiega… C-O-N- C-A-L-M-A!>> scossi leggermente il capo e lei disse << Sto per andare a Parigi!!>>. Rimasi di ghiaccio, facendo allarmare il mio spettatore che era seduto al mio fianco, << A … Parigi?? Perché?? >> fiera di se iniziò ad urlare <> , mia madre era una fotografa ma non si era mai allontanata per così tanto dalla città e per come era folle avevo paura ma mi complimentai con lei << Congraturazioni!! E quando parti? E soprattutto quando torni?>> con meno entusiasmo disse << Domattina, se tornate a casa tu e Edward ci trovate qui, dai che festeggiamo! Passamelo!>> scocciata dissi << Mamma è inutile, stiamo già arrivando..Ciao >> e chiusi il telefono; mia madre adorava Edward, diceva che era sveglio, eccome se lo era, probabilmente desiderava con tutta se stessa che io vedessi Edward come vedevo Jake, uno stra-figo, ma non era così! Certo era bello ma non lo vedevo di certo con gli occhi dell’adorazione! <> mi guardò con curiosità << Ma chè…>> << Ti spiego mentre andiamo!>> e me lo trascinai giù dalla casetta.

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Capitolo 6
*** Famiglia Perfetta ***


Ciao a tuttiiiiii!! Eccomi con un altro capitolo.. spero vi piaccia anche se fa da introduzione più che altro.. lasciatemi un commentino anche su quello che sperate succeda nel prossimo capitolo, sono proprio curiosa :) fatemi anche sapere cosa ne pensate.. Ah.. volevo dire a tutte qll che me lo chiedono, che Edward e Bella capiranno presto i loro sentimenti don't worry :) Buona lettura dalla vostra Jò ♥ -----> {Inutile dirlo xD chi sono..} E ancora GRAZIE A TUTTI COLORO CHE MI SEGUONO, CHE LEGGONO LA MIA STORIA E CHE L'HANNO MESSA TRA LE SEGUITE, PREFERITE E TUTTO IL RESTO ♥ è MOLTO IMPORTANTE X ME.. ma bando al ciance!! xD

Perfetto è solo una parola, ma come possiamo definire un quadretto così bello? Non ci sono parole..

BELLA’S POV

Arrivammo a casa ed erano già tutti lì: Esme, Carlisle, Charlie, Jazz, che sebbene andasse all’università di Port Angeles ci ronzava sempre intorno, Emmet, io e lui ci passavamo solo qualche mese ma sembrava un universitario anche lui, Alice e Rose mia coetanea e anche lei come me aveva un fratello più grande solo di qualche mese: Edward e uno più grande quasi di un anno: Jake che suo malgrado per un incidente durante l’anno ha saltato molte lezioni e l’avevano bocciato, un duro colpo per Carlisle che come mio padre per la scuola era molto esigente. Sebbene ci passassimo tutti poco, frequentavamo, eccetto Jasper, l’ultimo anno di liceo alla Forks High School ma non credevo ci saremmo mai separati, vederli lì tutti insieme scherzare ridere in quell’abitacolo così familiare e accogliente che era casa mia, mi dava un senso di sicurezza, i problemi sembrava non esistessero per nessuno, era uno scenario PERFETTO, ma perfetto è solo una parola. Renee ci venne incontro e abbracciò prima Edward e dopo avergli ripetuto che era uno schianto almeno cento volte, si ricordò di avere una figlia e abbracciò anche me, il suo entusiasmo era tale da contagiarmi e farmi dimenticare della preoccupazione che mi aveva perseguitata per tutto il tragitto in macchina e allora iniziammo a saltellare come due stupide; ah.. Renee alle volte era più ragazzina di me. Dopo questi saluti calorosi, vedemmo spuntare da dietro alla cucina il mio fratellone orso Emmet con un pezzo di pizza in una mano e una crocchetta nell’altra, ci venne incontro a bocca piena e goffamente ed Edward con faccia schifata lo rimproverò --Mamma mia Emmet sei un animale proprio! Sempre il solito! Ma che schifo!-- mio fratello sghignazzò e aprì la bocca per far vedere cosa stava mangiando --Emm che schifo!!-- --Massù dai.. è solo un po’ di cibo masticato ne gradisci un pochino Edd?-- --Emh magari più tardi ma tu lasciamene un pochettò eh… ci conto-- --Certo e inizia a contare..-- lo guardammo entrambi malissimo per la sua battuta alquanto squallida e raggiungemmo gli altri. Charlie, Renee, Esme e Carlisle erano comodamente seduti in cucina a fare le coppiette adolescenti e i ragazzi in ogni parte della casa, un po’ sul divano, un po’ seduti sulle scale e un po’ vagavano in giro, mamma mia che casino! Passammo dalla cucina a salutare i nostri genitori e arraffammo qualcosa da bere visto che di mangiare avevamo già mangiato in abbondanza quel pomeriggio poi ci dirigemmo subito dagli altri. Rimasi allibita nel vedere la scena in cui Jasper chiacchierava molto vicino ad Alice ma che mi ero persa? Mancavo un pomeriggio e succedevano tante cose?? Mamma mia che soop opera! Peggio di beautiful… Emmet che si era diretto in soggiorno diceva --Mamma mia ragazzi e che palle… chi si scatena tra le danze con me? Ho un movimento di bacino fantastico!!-- e scoppiammo tutti in una risata vedendolo muovere il bacino e le braccia alzate al cielo; Alice interruppe la sua conversazione con Jasper, accese la musica e iniziò a ballare con il mio fratellone, caspita come erano bravi, io invece stanchissima dalla serata stampai prima un bacio sulla guancia ad Edward e lui mi sorrise e mi fece l’occhiolino, poi mi andai a sedere sul divano. Con mia grande sorpresa al mio fianco si sedette Jacob che mi baciò la guancia, poi l’orecchio e mi sussurrò --Fatto pace con il mio fratellino?-- gli sorrisi e annuii perché era l’unica cosa che riuscivo a fare con lui vicino, mi faceva sciogliere quel ragazzo mamma mia, sorrise delicatamente e i denti bianchi spuntarono dalla sua abbronzatura impeccabile e perfetta facendomi sospirare, respiravo il suo profumo,dolce e gabbana probabilmente,se ne accorse e disse --Ti piace?-- --Molto-- confessai imbarazzata, mi odorò i capelli e disse --Sì, anche a me..-- e mi diede un altro bacio sulla guancia, non notai subito però che mi aveva stratta a sé ed eravamo vicini, molto vicini.. ad un tratto arrivò Charlie, feci per muovermi ma mi spostò solo di poco, ma che voleva fare? Bho.. ma a me andava benissimo così, almeno si sarebbero messi in testa che io Edward non lo volevo porca zozza!! Emmet si era accorto delle nostre reazioni e iniziò a sghignazzare --Che hai Charlie? Vuoi proteggere anche tu come il nostro Ed la virtù di Bella? Siete in troppi, quella vi fa fessi a tutti! Ma lasciatela respirare!!-- mi difese Emmy dagli sguardi che ci avevano rivolto Charlie ed Edward causando a me e a Jacob un gran imbarazzo. Emmet non era il classico fratello geloso che prima di farti uscire con un ragazzo doveva fargli l’analisi completa ma anche lui mi teneva d’occhio e probabilmente Jake ci aveva già pensato, al contrario Edward, dall’ultima volta con Paul, pretendeva di sapere tutto e non mi dispiaceva se era lui a chiedermelo, sapevamo tutto l’uno dell’altra era una cosa logica per entrambi. Appena Charlie se ne andò con la sua aria prepotente abbassai lo sguardo e arrossii, Jake se ne accorse, e a giudicare dalle risa anche tutti gli altri, sorrideva anche lui e per rassicurarmi disse --Sta tranquilla piccola, Charlie è fatto così, sai che si fidano di entrambi non c’è problema e noi non faremo nulla che possa infastidirli o dargli motivo di non fidarsi più-- e mi strinse di nuovo a sé. Per un po’ l’agitazione passò ma ritornò poco dopo grazie a mio fratello, al quale venne in mente un bel gioco da fare, approfittando dell’assenza degli adulti che erano usciti per stare un po’ tranquilli e bere qualcosa in un bar… fantastico! E i padroni di casa eravamo io ed Emmet, ma lui era più grande.. SPLENDIDO! Eravamo nella merda! Tutto peggiorò con la suo BRILLANTE idea --Ragazzi siccome avete 80 anni per uno, ci sono io a rallegrare la serata perciò..-- --Farai uno spogliarello??-- lo interruppe Alice ridendo e guadagnandosi un occhiataccia incredibile che le ammonì l’entusiasmo --Dicevo.. faremo un gioco che ho imparato in campeggio la scorsa estate..-- il mormorio disgustato di tutti noi lo divertiva anziché irritarlo --Si fa roteare una bottiglia e il mazziere che in questo caso sarei io… fa la domanda a chi la bottiglia indica e se si rifiuta di rispondere paga pegno..-- -- Emmet questo gioco lo faceva mia nonna ai suoi tempi!!-- si lamentò Edward --è per poppanti!!-- disse Jasper --Io ci sto!!-- aveva gridato Alice --In fondo cosa abbiamo di meglio da fare?? È un modo per ridere un po’ su..-- --Concordo con te Alice! Vediamo chi ha qualcosa da nascondere..-- si era pronunciata Rose strizzando l’occhio ad Alice, mancavamo solo io e Jake. Alice già mi guardava male, non avevo scelta --Ok… tanto meglio che stare senza far niente..-- a quelle parole Alice mi fece l’occhiolino e indicò Jasper che era appoggiato alle scale e si leccò il labbro superiore, la guardai sconcertata, “lui?” feci segno “Yeah!” mi rispose “e Jared??” le chiesi con tanta confusione in testa “Bleah!” e fese segno di vomitare ahah Alice era uno spasso, con indifferenza mi avvicinai e le dissi --Se non ti conoscessi bene direi che sei una bella troia amore..-- mi guardò male e precisai --Ma so che non lo sei..-- e la baciai delicatamente sulla guancia --Bè allora nonnetti che abbiamo deciso??-- --Si d’accordo..-- avevano detto i fratelli Cullen insieme e lo scimmione lo guardò con finta aria disgustata. Ci disponemmo in cerchiò e dammo iniziò al gioco…

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