Lettere da Konoha e dintorni

di Syra44
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Temari → Shikamaru ***
Capitolo 2: *** Tenten → Neji ***
Capitolo 3: *** Suigetsu → Karin ***
Capitolo 4: *** Asuma → Kurenai ***



Capitolo 1
*** Temari → Shikamaru ***


Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto; questa fanfiction non è stata scr

Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto; questa fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro.

 

 

All’AsuKure Fan Forum, con tutto il mio affetto.

Grazie di tutto.

 

 

Lettere da Konoha e dintorni

 

#1 Temari → Shikamaru

 

 

Mio carissimo piagnone,

è passato tanto tempo dalla mia ultima visita laggiù a Konoha. L’ultima volta che ho lasciato quel posto il sole risplendeva e il vento spirava leggero, quasi a volermi invogliare a provare le mie ultime tecniche per migliorarle sempre di più. Adesso invece il tuo villaggio dovrebbe essere ricoperto di neve. Sembrerà stranissimo detto da me, ma invidio voi abitanti del paese del Fuoco: quaggiù non nevica mai, e mai succederà, purtroppo.

Potrei scommettere che la mia speranza di saperti agli allenamenti con i tuoi compagni sia già morta sul nascere: sono sicurissima che starai approfittando del freddo per rincattuciarti in casa e poltrire come al solito. Non faccio che ripetertelo, e te lo scriverò anche qua: se continuerai così non diventerai mai jonin, quindi muovi quelle chiappe e va’ fuori a dimostrare a te stesso che un po’ di freddo non può buttarti a terra… altrimenti rimarrai un piagnone per sempre, e ti sorbirai i miei ghigni per tutta la vita. Prospettiva allettante per me, ma alla lunga stanca, non credi?

Qui a Suna fa più fresco del solito, e si intravedono nubi di pioggia in lontananza. A volte il vento soffia forte e mi fa sentire più viva del solito. Chissà, forse c’è la speranza di avere un minimo di pioggia, quest’anno, durante il Natale.

Quello che più mi stupisce è come la gente sembri… diventare più sciocca ogni giorno che passa. Posso anche sopportare che i vari botteganti del villaggio appendano strambe decorazioni sulle insegne dei loro negozi, o che i bambini girino in ghingheri stonando qualche nota, ma quando vedo Kankuro camminare per i corridoi con rametti di vischio a portata di mano, o Matsuri tentare di invogliare uno scetticissimo Gaara a decorare un abete di plastica, mi viene davvero voglia di colpire qualcuno con il mio ventaglio e correre in un altro posto. Persino la prospettiva di passare un pomeriggio a punzecchiarti mi appare più appetibile.

… no, con questo non guadagni punti in classifica, è solo un’opzione. Un esempio per farti capire quanto mi irritino alcuni comportamenti.

Per fortuna c’è Gaara che non si scompone mai, nemmeno in occasioni come queste. Anche se a volte lo sorprendo a guardare malinconicamente il cielo mormorando qualcosa come “Non l’ho vissuto prima.” Che anche mio fratello stia diventando sentimentale? Qui rischio di rimanere in minoranza.

Spero di tornare laggiù il prima possibile… per il mio lavoro di ambasciatrice, voglio dire. Ma potrei trovare un po’ di tempo anche per te, per provare a guarire ancora una volta la tua narcolessia cronica.

Salutami i tuoi, sono brave persone, non ho mai conosciuto genitori simili. Non che ne abbia conosciuti tanti.

La tua personale seccatura,

Temari

 

 

Carissima seccatura,

non sai che fatica dover prendere la penna e rispondere alla tua ultima lettera. Mi conosci e sai che preferirei starmene a poltrire nel mio letto, quindi andrò dritto al sodo.

Il Natale è una scocciatura. Persino peggio di te. Mia madre non fa che bistrattarmi per farmi mettere in lustro, e mio padre la asseconda pure. Quando gli chiedo il perché, mi risponde ancora una volta con quella storia del sorriso che mostrerebbe solo a lui.

Hai ragione quando dici che mi sto allenando poco, ma ho una buona scusa, stavolta: il maestro Asuma è stato molto distratto in questo periodo, e a volte dimenticava persino gli appuntamenti. Ino ha voluto immediatamente indagare, trascinandosi dietro me e Choji che avevamo invece optato per una sosta da Ichiraku e poi a casa mia; ci siamo imbattuti nel team 8, la squadra di Kurenai… quella jonin dagli occhi rossi, non so se la ricordi. Stavano cercando anche loro la propria caposquadra, quindi immaginerai la nostra sorpresa quando abbiamo beccato entrambi i dispersi a tubare poco lontano da noi. Nemmeno puoi sapere quanta fatica io e Shino, il ragazzo degli insetti (uno dei pochi con un po’ di cervello tra quelli della nostra annata) abbiamo fatto per convincere Kiba, il tizio dei cani, e Ino a desistere dal coglierli di sorpresa. Choji, intanto, ha trovato in Hinata, l’erede degli Hyuga, una valida alleata: erano talmente felici della scoperta che i loro occhi sembravano luccicare. Giuro.

Siamo quindi perennemente in pausa (ho dovuto salutare anche le partite a shoji col maestro), ma ad esser sincero preferivo gli allenamenti: Ino e Choji, insieme a Lee, quello che tuo fratello sconfisse agli esami, il team 8 al gran completo, Naruto, Sakura e il loro macabro compagno di squadra, Sai (che ad Ino piace tanto, non capirò mai perché), vengono quasi tutti i giorni a implorarmi di uscire di casa e accompagnarli a fare compere. La cosa più noiosa è che insieme sono talmente petulanti che riescono ad ottenere la vittoria e a trascinarmi con loro.

Che scocciatura.

Sorbirseli ogni due pomeriggi mi stressa. Naruto che ulula e si entusiasma per qualsiasi cosa, Hinata che lo fa il doppio solo perché è al suo fianco, Ino e Sakura che spettegolano, Kiba che è più rumoroso del suo cane Akamaru, Lee che continua a blaterare sulla giovinezza risvegliata dei suoi compagni, Sai che fa strane battute su noi ragazzi. La cosa mi spaventa parecchio.

Per fortuna ci sono Shino, una compagnia silenziosa e tranquilla, e soprattutto Choji. Posso sempre contare su di lui, per fortuna.

Uhn, a causa tua mi sono dilungato. Avrei potuto utilizzare questo tempo per riposare… guarda cosa mi fai fare. Sei sempre la solita, seccatura: una delle poche che riescono a costringermi a fare cose che non farei mai. Mi domando come tu ci riesca.

Ah, e spero anch’io di rivederti presto. Meglio farsi punzecchiare da te che passare ogni singolo minuto della mia vita con questo branco di svitati.

Il tuo piagnone su richiesta,

Shikamaru

 

***

 

Avrebbe dovuto essere una shot natalizia, ma non avendola più pubblicata, è stata una vera manna dal cielo trovarla tra le innumerevoli storielle che affollano il mio PC. La pubblico oggi in occasione dello ShikaTema Day, anche se non c’è nulla di esplicito. Un augurio a tutte le mosche nere! Sarà, come parrà ovvio a chi ha letto gli avvisi, una raccolta incentrata su diversi personaggi che comunicano tramite missive. Non so quando pubblicherò la prossima, dato il periodo un po’ pesante.

L’intera raccolta è dedicata all’Asuma x Kurenai Fan Forum, covo di un (piccolo) gruppo di amabili svitati <3

Syra44

 

 

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Capitolo 2
*** Tenten → Neji ***


Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto; questa fanfiction non è stata scr

Lettere da Konoha e dintorni

 

#2 Tenten → Neji

 

 

Caro Neji,

spero che tu, Lee e il maestro stiate bene e che la missione proceda tranquillamente. Sarei meno in ansia se avessi potuto essere con voi, ma il mio infortunio non me l’ha permesso. Fate attenzione, mi raccomando.

Mi chiedo spesso come sia il paesaggio che vedete ogni giorno: bloccata in questa stanza d’ospedale, ho tutto il tempo per chiudere gli occhi e immaginare le immense aree verdi che starete attraversando, o i monti che starete scalando, o i fiumi che starete traversando.

Forse esagero con la fantasia? Beh, mi conosci: sai che preferisco volare con l’immaginazione piuttosto che starmene buona a fissare il muro noiosamente bianco della parete. Come avete fatto tu e Lee a passare tanto tempo qui dentro, quando eravate infortunati? Mi manca il sole, mi manca il cielo, mi mancano i campi di allenamento, e soprattutto voi.

Sì, è così. So molto bene che preferisci il silenzio e la tranquillità e forse non comprenderai la mia nostalgia, ma davvero, non sai quanto pagherei per sentire in questo momento il maestro Gai e Lee sproloquiare sulla giovinezza e vederti sbuffare contrariato. È una scena che mi fa sempre ridere, adoro la tua faccia immusonita.

Anche solo vedere lo sguardo soddisfatto e commosso del maestro quando vede i nostri miglioramenti, o Lee che stringe i pugni e non si arrende nonostante la stanchezza, o tu che fissi il cielo come se potessi raggiungerlo, e le chiacchierate con Lee, gli incoraggiamenti del maestro, le sere in cui rimaniamo a vegliare sui nostri compagni addormentati discutendo davanti al fuoco… non sai quanto mi mancano.

Per quanto i miei genitori possano venire a trovarmi tutti i giorni, e io riceva la visita di qualcuno dei ragazzi, ogni tanto, non vedo l’ora che torniate. E io sarò lì, alle porte di Konoha, a darvi il bentornato.

È sottinteso che dovrete raccontarmi tutti i dettagli: in quanti erano, che tecniche avete usato, come li avete stesi… perché ovviamente li stenderete. Parafrasando Lee, “Siamo l’invicibile team Gai e nulla è impossibile da abbattere per noi!”

Scherzi a parte, vedete di fare attenzione, ancora. Se dovesse capitarvi qualcosa non mi perdonerei mai di non essere stata lì con voi.

Ora ti saluto, l’infermiera si è già affacciata alla stanza quattro volte grugnendo che dovevo dormire, e ho l’impressione che se ce ne sarà una quinta non la passerò tanto liscia.

La tua affezionatissima

Tenten

 

 

Mia affezionata Tenten,

ho ricevuto il tuo messaggio soltanto stamattina - a quanto pare le lettere in questo posto procedono assai a rilento - e mi accingo or ora, dopo un’intensa giornata di cammino, a scriverti una risposta. Con la velocità con cui viaggiano le missive in questo luogo dimenticato dagli dei, è più probabile che il nostro incontro alle porte di Konoha avvenga prima che tu possa leggere queste righe; ma dicono che tentar non nuoce, quindi eccomi in procinto di narrarti le nostre giornate.

Sarò franco con te: si nota la tua assenza. Certo, Lee e il maestro continuano a blaterare di assurde distanze da percorrere, provocando il mio dissenso, ma non si sente la tua risata argentina sollevarsi tra gli alberi pronta a placare gli animi dei tre litiganti. Il maestro Gai è sinceramente abbattuto per la mancanza del nostro “fiore di Konoha”, mentre Lee non fa che evocare la tua presenza declamando quanto ti sarebbe piaciuto vedere i posti che stiamo attraversando. Per quanto mi riguarda, so che quando mi troverò a dover fronteggiare i miei nemici non sarai lì a supportarmi. Mi manca molto la tua presenza al mio fianco il tuo aiuto tempestivo… sì.

Le notti passate a fare la guardia… sono così silenziose. Come hai detto anche tu, ho sempre avuto un debole per la tranquillità e il silenzio, è vero; ma quando si ci trova a dover fronteggiare ore ricche solo di fruscii sospetti provocati dal vento, ti assicuro che una voce amica che risuona nell’aria non è affatto una così cattiva prospettiva.

Se dovessimo tornare con qualche graffio, non voglio che tu te ne senta minimamente responsabile: sei bloccata in un letto d’ospedale e pur volendo non potresti aiutarci nelle tue condizioni. A noi basta la tua solerzia nel preoccuparti per la tua squadra, cosa peraltro assai ammirevole. Sono sicuro che sia il sensei che il nostro compagno saranno felicissimi di sapere che non fai altro che pensare a tutti noi. Il tuo altruismo è tale che a volte sorprende perfino me, che ti conosco così bene.

Adesso sono io a doverti lasciare: pare che Lee stia tentando di mettere mano a degli alcolici e non sarebbe affatto prudente lasciarglielo fare.

Cordialmente tuo,

Neji

 

P.S. Se quell’infermiera dovesse importunarti ancora, puoi tranquillamente comunicarmelo. Farò in modo che entro poche ore il suo diretto superiore le faccia una ramanzina che non dimenticherà tanto presto. Come direbbe l’onorevole zio, “Il rispetto si ottiene anche prendendo l’oppositore di sorpresa.”

 

 

***

 

Sono di fretta, quindi non vi tedierò con inutili spiegazioni di circostanza. Solo, vorrei almeno sapere qualcosa riguardo l’IC o l’OOC dei personaggi, che, specie in questo capitolo, mi ha dato problemi. Grazie. E ora, le risposte alle recensioni:

 

x Saretta x: Hai visto? L’iniziativa è andata bene ;D Mille grazie per tutti i complimenti, cose come l’IC dei personaggi e la plausibilità della trama mi tormentano anche la notte x°D Viva la freschezza, sì! Almeno da parte mia c’è sempre stata una certa malsopportazione per il caldo. E sai che ti dico? Anche secondo me la loro è tutta facciata, poi me li vedo la sera del venticinque tutti emozionati =) Ancora grazie e a presto.

 

Chamomile: Ovvio che la cara Temari voglia andare a Konoha per determinati motivi, mica è tipo da faticare per niente u__ù Idem per Shikamaru, fa tutto mister “le donne sono una seccatura” e alla fine ha a che fare sempre con il gentil sesso (e con una certa bionda di Suna, ma shhh, che mi si imbarazza!) x°D Felice di sapere che Kankuro e Gaara in versione natalizia abbiamo riscosso successo ;D Anche a te un sentitissimo grazie, spero di poterti rileggere in futuro.

 

Lalani: Sono incredibilmente soddisfatta di essere riuscita a rendere i personaggi vicini all’originale, ma soprattutto mi fa davvero, davvero piacere che la mia piccola shot ti sia piaciuta tanto =D Ho giocato molto sul “dico, non dico” e sull’implicita ironia degli scriventi. Per il resto, beh, nero for evaH! X°D Mille grazie, alla prossima.

 

Ringrazio anche Fly_92 per aver inserito la raccolta tra i preferiti.

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Capitolo 3
*** Suigetsu → Karin ***


Lettere da Konoha e dintorni

Lettere da Konoha e dintorni

 

#3 Suigetsu → Karin

 

 

Carissima strega,

vorrei tanto evitare di consumare tempo e fatica per scrivere a te, ma le cose non vanno mai come desideriamo, quindi…

Io e Juugo siamo in viaggio nel Paese della Terra, un posto incredibilmente diverso dal mio o dal tuo paese natale: l’atmosfera è molto più… asciutta, ecco. E la cosa mi da un fastidio immenso. Ora capisco perché lo definiscono il paradiso degli utilizzatori di Doton. Non facciamo che camminare, e camminare, e camminare. E qua intorno c’è solo terra, roccia, roccia, terra. La monotonia di questo posto è pari solo ai tuoi brontolii su “Sasuke-kun, Sasuke-kun!”, puah.

Tuttavia, per me sarebbe un immenso piacere continuare a vagare per non vedere mai più la tua orrida faccia e sentire la tua voce ululante, ma Juugo invece sembra sentire molto la mancanza dei “bei vecchi tempi”, come li chiama lui. Se non fossimo sotto minaccia di arresto al solo metter piede nelle vicinanze di Konoha, credo che si sarebbe già fiondato da Sasuke per controllare le sue condizioni (e slinguazzargli un po’ i piedi, probabilmente).

E quel pazzo mi ha confidato che sente anche la tua, di mancanza. Dice che cucino da schifo e vorrebbe riaverti qui, ma non è colpa mia se non gli piace il pesce. Ah, e anche che non sono capace di fasciare un bel niente. Non sa apprezzare nulla, quello là.

Sapere che tu e Sasuke siete a Konoha da chissà quanto tempo mi fa strano. Probabilmente siete stati perdonati perché tu hai collaborato e l’altro è raccomandato, mentre noi eravamo ancora in giro a cercarvi… mi chiedo se il Sasuke pieno d’odio che conoscevo sia ancora là. Da quel che ho sentito prima di fuggire, il suo amichetto biondo e la streghetta coi capelli rosa gli stanno sempre appiccicati.

Mentre probabilmente tu, vecchia bacucca, non fai che continuare a baciare il pavimento dove cammina e a premeditare i posti dove beccarlo prima che giri l’angolo.

Penso che tu abbia già capito che in realtà manchi anche a me ti disprezzo tanto quanto prima, sei solo una povera illusa. E isterica pure!

Forse uno di questi giorni ci rivedremo.

… così Juugo la smetterà di lamentarsi e si renderà conto che avere al proprio fianco una ragazzaccia brutta come il demonio e più inutile di un fuocherello sotto la pioggia è solo una perdita di tempo!

Sempre pronto a sfuggire dalle tue grinfie,

Suigetsu

 

Gentilissimo pesce marcio,

ricevere tue notizie mi rende felice come un prigioniero scuoiato e poi immerso nell’olio bollente. Saluta tanto Juugo da parte mia, è vero che aveva quegli sbalzi d’umore che lo rendevano instabile, ma era sicuramente una compagnia molto migliore di te, salmone puzzolente capace solo di maneggiare un paio di coltelli.

Qui a Konoha le cose sono molto tranquille… noiose, direbbe Sasuke. Non so come faccia lui a sopportare questa monotonia imperante: quaggiù non succede mai nulla! È tutto un “pace e bene”, “fate l’amore non fate la guerra”, e altre sdolcinatezze. Ho provato più volte a parlare con lui, ma Naruto e Sakura (sì, i suoi “amichetti”) gli stanno addosso come se temessero di vederlo sparire di nuovo. E la cosa più assurda di tutte è che a lui sembra andar bene questa situazione! Sembra quasi… sereno. E lo sai persino tu, cervello di orata, che le parole Sasuke e serenità non vanno molto d’accordo, fin dall’alba dei tempi.

Il resto della popolazione è persino peggio. Pazzi con tagli a scodella, ragazzine che svengono, cani giganti che ti investono, ciccioni che spaccano tutto se li chiami col loro nome. Non parliamo dei capisquadra, poi! Gente che vede nel futuro, esaltati, ninja misteriosi che non mostrano mai il volto, altri esaltati, donne che portano a spasso i neonati con una mano e trangugiano una bottiglia di sakè con l’altra, altri esaltati…

È peggio di un incubo, ora capisco perché Madara Uchiha voleva distruggere questo postaccio.

Sento la mancanza del nostro gelido leader, addirittura di Juugo e le sue manie… quaggiù non ho nemmeno occasione di sfogarmi con qualcuno, sono tutti sempre gentili e sorridenti neanche avessero un apparecchio permanente per i denti! Sì, stai capendo bene: mi manca persino quel poco di utile che riuscivi a fare per me. Pensa a che livelli siamo.

L’unica persona che sembra aver conservato un minimo di cervello è, neanche a dirlo, una vecchia adepta di Orochimaru, sfuggitagli quando era ancora una ragazzina. Si chiama Anko Mitarashi, e anche se è passata dalla parte di questo manipolo di benpensanti è rimasta una donna che sa farsi valere… un po’ fuori di testa, a volte mi ricorda Juugo nei suoi momenti peggiori, ma per il resto è a posto… se hai dango e zuppa di fagioli dolci a portata di mano.

Ora credo proprio che smetterò di sprecare il mio tempo rispondendo a te, mollusco marino. Anche se mi annoio, ho cose più importanti da fare che scriverti. Adesso non ho esempi in mente… ma li troverò, stanne certo. Tiè, pesce lesso!

In tua attesa (con una pentola di olio bollente per friggerti),

Karin

 

P.S. Dato che Juugo sente tanto la mancanza di Sasuke, e che ti aspetto per cuocerti a fiamma lenta, venite a trovarci, prima o poi. Perché vedete, se non foste fuggiti immediatamente, avreste saputo che c’è stata un’amnistia. Ma dubito che tu, alito di fogna, abbia avuto abbastanza cervello per accertartene.

 

***

 

Un futuro alquanto utopistico, ormai. Posso giustificarmi solo dicendo che ho scritto questa shot molto tempo fa e ci tenevo a pubblicarla, ma che ormai ho perso le speranze di vedere una fine simile.

Vi chiedo, come sempre, di lasciare una recensione per esprimere i vostri pareri sulla trattazione dei personaggi: dopotutto l’OOC è sempre in agguato.

 

Amaranth93: Ti ringrazio per la recensione, sei stata l’unica a commentare il capitolo =D Capisco le tue perplessità: in effetti è stato un vero e proprio cruccio decidere cosa mettere in bocca a Neji. Il punto è che io l’ho sempre immaginato pomposo nello scrivere - dopotutto fa sempre parte di uno dei più altolocati clan di Konoha – e ho pensato che un semplice “cara Tenten” avrebbe dato quell’idea di informalità al discorso che non credevo adatta al personaggio. Per le coppie trattate prossimamente, spulciando il tuo profilo ho notate che ne abbiamo parecchie in comune, quindi è possibile che tu gradisca anche la prossima ;D Ancora grazie e a presto.

 

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Capitolo 4
*** Asuma → Kurenai ***


Lettere da Konoha e dintorni

Lettere da Konoha e dintorni

 

#4 Asuma→ Kurenai

 

 

Cara Kurenai,

ti scrivo dal Paese del Fulmine, più precisamente da Kumo. Un bel posticino, nulla da ridire, ma nulla potrà mai equiparare Konoha e i suoi tramonti. La missione si è conclusa ieri con successo, e ci stiamo godendo un meritato riposo dopo la faticaccia immane che ci è toccata. Ti lascio immaginare la felicità di Shikamaru.

Avrei voluto scriverti non appena arrivato, ma purtroppo il tempo non è stato dalla mia. Pazienza, vorrà dire che ti racconterò tutto quando sarò di nuovo là… dovrai sopportare, come li chiami tu, “i gloriosi racconti delle mie disavventure” ancora una volta. Sarò un po’ più prolisso del solito: mai come ora ho sentito il bisogno di raccontare a qualcuno quanto sono cresciuti e maturati i miei ragazzi. Sai, vedendoli ogni giorno non ci rende conto di quanto cambino e crescano, e ce ne si accorge solo quando ormai sono diventati adulti da un pezzo.

Shikamaru è tutta la mia fierezza. Quel ragazzo diventerà un vero leader, una volta che avrà deciso di mettersi a lavorare sul serio. Diventa sempre più geniale, e a volte persino io mi stupisco di quanto siano azzeccati i suoi ragionamenti.

Ino invece è davvero, davvero cresciuta. Mi guardo alle spalle e vedo una ragazzina petulante, pettegola e un po’ viziata, e ora mi trovo davanti una ragazza più conscia di quali siano i doveri di un ninja, matura, seria e disposta a mettere da parte il suo benessere per aiutare gli altri.

Choji si è rivelato una miniera d’oro. Ha un cuore grande quanto l’universo, una lealtà spropositata, una grande determinazione e un’umiltà d’animo che è sempre più raro trovare. Incarna tutti i valori che hanno reso grande il clan Akimichi, e sono pronto a scommettere tutto quel che possiedo che ne diventerà uno degli esponenti più acclamati.

Uhm, sto iniziando a sentirmi vecchio, e non ho nemmeno trent’anni… è normale?

Cambiando argomento… in questi luoghi cresce una pianta dalla particolare colorazione, un rosso scarlatto vivissimo, dalle diverse sfumature. Quando me ne hanno parlato ho immediatamente pensato ai tuoi occhi, e me ne sono procurato alcuni semi. Starebbero benissimo in quei vasi che tieni sulla tua finestra, non pensi? Vero, ti avevo promesso delle camelie, e le troverò, davvero, ma potremmo coltivare anche queste, se non ti dà fastidio.

Non vedo l’ora di tornare, e non solo per i tramonti: voglio riabbracciarti il più presto possibile, mi mancano troppo le tue labbra. Salutami i tuoi ragazzi, e anche Konohamaru, se dovessi incontrarlo; digli che lo zio ha trovato quel che doveva cercare. Lui capirà.

Ora sarà meglio che vada: i miei ragazzi sono cresciuti, sì, ma lasciarli da soli troppo tempo non giova mai, riescono quasi sempre a cacciarsi nei guai.

Con affetto e amore infinito,

Asuma

 

Caro Asuma,

sono felice che voi abbiate concluso la vostra missione in così poco tempo. Potrete godervi un po’ di riposo dopo questa “faticaccia immane”… ah, se non ti conoscessi ci avrei creduto davvero! Lo so che voi pelandroni vi stancate con poco: ti lamenti di Shikamaru, ma tale allievo, tale maestro… ne consegue che dovresti dare il buon esempio. Visto che non vedi l’ora di dilettarmi con i tuoi racconti, ti aspetterò a braccia aperte, come sempre. Tutti i ninja di Konoha decantano la mia pazienza, ormai.

Ho letto e riletto più volte la tua piccola descrizione di come siano maturati i tuoi allievi. Mi ha fatto sorridere, perché ho rivisto in quelle frasi gli stessi sentimenti che provo anch’io ogni volta che guardo Hinata diventare sempre più determinata, Kiba sempre più maturo e Shino sempre più aperto (solo con la squadra, però: quel ragazzo non cambierà mai del tutto). Penso che questi siano i momenti più felici e soddisfacenti del nostro lavoro di insegnanti: cosa può esserci di più bello che non vedere crescere i ragazzi che hai preso sotto la tua ala e seguito per anni? È una sensazione che non si può descrivere a parole, quasi come esserne i genitori. Un po’ mi spaventa il fatto che, un giorno, la squadra si scioglierà… ma subito dopo immagino i miei allievi realizzare i loro sogni e magari intraprendere la stessa strada che ho scelto io, e che provare le stesse sensazioni che ho provato nel guidarli. Un ciclo che potrebbe ripetersi all’infinito, è davvero qualcosa di sorprendente, non trovi?

E così niente camelie…? Oh, andiamo, Asuma! Mi chiedo se tu davvero creda che io possa arrabbiarmi per sciocchezze come queste. Certo che potremo piantare quei semi nella terra dei miei vasi, e ce ne prenderemo cura insieme.

Anch’io non vedo l’ora di rivedere il tuo viso; mi manca la tua barba ispida che mi solletica il mento. E mi manchi tu, non potrei mai rinunciare a sentirti al mio fianco ogni volta che la giornata volge al termine. Kiba, Shino e Hinata ti salutano anche loro, e non dimenticare di portare i miei e i loro saluti a Ino, Choji e Shikamaru. E fidati quando ti dico che lasciare la propria squadra senza controllo non giova a nessuno: pur essendo i miei allievi perfettamente capaci di autogestirsi, anche loro sono abilissimi nel ficcarsi sempre nei guai. Devono avere qualche talento particolare, altro che Sharingan.

Ah, dimenticavo: riguardo Konohamaru, cos’è questa storia dei fuochi artificiali in mano ad un ragazzino di appena dodici anni? Dovremmo parlare un po’ una volta a casa, signorino, riguardo qualcosa che si chiama responsabilità: non voglio di certo che il padre dei miei eventuali figli dia il cattivo esempio!

A presto,

Kurenai

 

***

 

E ci siamo.

Oggi, nel giorno in cui festeggio i miei due anni su EFP, abbandono ufficialmente il fandom di Naruto con questa shot. Ormai è un’opera che non riesce più ad appassionarmi, e salvo ritorni di fiamma assai improbabili, temo non rimetterò più piede in questa sezione. Un po’ mi dispiace, dopotutto è il primo fandom su cui ho scritto, ma l’andazzo generale di manga e fanfic mi hanno scoraggiato sempre di più. Avrei voluto continuare questa raccolta ancora per un po’, ma non riuscendo più a scrivere sui ninja della Foglia, è meglio concluderla così.

Un saluto affettuoso a chi mi ha seguito, e soprattutto a chi mi lasciato pareri: non sapete quanto un giudizio critico possa aiutare un autore a crescere.

Sayonara.

 

KonataChan: Ti ringrazio per l’incoraggiamento a scrivere altre SuiKa, ma come hai visto ufficializzo la mia “fuga”, quindi temo che al massimo ci incontreremo su altri lidi ;D

 

Chamomile: Grazie per aver recuperato i capitoli passati e averli letti con così tanta attenzione. Anche se a distanza di tempo, è bello leggere che hai apprezzato la caratterizzazione dei personaggi. Mi spiace chiudere la raccolta così bruscamente, ma Naruto è una passione che si è spenta, ormai, e non me la sentirei di scrivere di personaggi senza provare che l’ombra di un legame verso di loro.

 

Nahid: MogliaH, il tuo commento mi riempie di giubilo *w* Sono contenta che i capitoli ti siano piaciuti, e ti confesserò, quello SuiKa è uno dei miei preferiti ;D Mille ringraziamenti anche a te, ci sentiamo presto <3

 

 

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