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Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà
di Masashi Kishimoto; questa fanfiction non è stata scr
Disclaimer:I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di
Masashi Kishimoto; questa fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro.
All’AsuKure Fan Forum, con tutto
il mio affetto.
Grazie di tutto.
Lettere da Konoha e
dintorni
#1 Temari →
Shikamaru
Mio carissimo piagnone,
è passato tanto tempo dalla
mia ultima visita laggiù a Konoha. L’ultima volta che ho lasciato quel posto il
sole risplendeva e il vento spirava leggero, quasi a volermi invogliare a
provare le mie ultime tecniche per migliorarle sempre di più. Adesso invece il
tuo villaggio dovrebbe essere ricoperto di neve. Sembrerà stranissimo detto da
me, ma invidio voi abitanti del paese del Fuoco: quaggiù non nevica mai, e mai
succederà, purtroppo.
Potrei scommettere che la
mia speranza di saperti agli allenamenti con i tuoi compagni sia già morta sul
nascere: sono sicurissima che starai approfittando del freddo per
rincattuciarti in casa e poltrire come al solito. Non faccio che ripetertelo, e
te lo scriverò anche qua: se continuerai così non diventerai mai jonin,
quindi muovi quelle chiappe e va’ fuori a dimostrare a te stesso che un po’ di
freddo non può buttarti a terra… altrimenti rimarrai un piagnone per sempre, e
ti sorbirai i miei ghigni per tutta la vita. Prospettiva allettante per me, ma
alla lunga stanca, non credi?
Qui a Suna fa più fresco del
solito, e si intravedono nubi di pioggia in lontananza. A volte il vento soffia
forte e mi fa sentire più viva del solito. Chissà, forse c’è la speranza di
avere un minimo di pioggia, quest’anno, durante il Natale.
Quello che più mi stupisce è
come la gente sembri… diventare più sciocca ogni giorno che passa. Posso
anche sopportare che i vari botteganti del villaggio appendano strambe
decorazioni sulle insegne dei loro negozi, o che i bambini girino in ghingheri
stonando qualche nota, ma quando vedo Kankuro camminare per i corridoi con
rametti di vischio a portata di mano, o Matsuri tentare di invogliare uno
scetticissimo Gaara a decorare un abete di plastica, mi viene davvero voglia di
colpire qualcuno con il mio ventaglio e correre in un altro posto. Persino la
prospettiva di passare un pomeriggio a punzecchiarti mi appare più appetibile.
… no, con questo non
guadagni punti in classifica, è solo un’opzione. Un esempio per farti capire
quanto mi irritino alcuni comportamenti.
Per fortuna c’è Gaara che
non si scompone mai, nemmeno in occasioni come queste. Anche se a volte lo
sorprendo a guardare malinconicamente il cielo mormorando qualcosa come “Non
l’ho vissuto prima.” Che anche mio fratello stia diventando sentimentale? Qui
rischio di rimanere in minoranza.
Spero di tornare laggiù il
prima possibile… per il mio lavoro di ambasciatrice, voglio dire. Ma potrei
trovare un po’ di tempo anche per te, per provare a guarire ancora una volta la
tua narcolessia cronica.
Salutami i tuoi, sono brave
persone, non ho mai conosciuto genitori simili. Non che ne abbia conosciuti
tanti.
La tua personale seccatura,
Temari
Carissima seccatura,
non sai che fatica dover prendere la penna e rispondere alla tua
ultima lettera. Mi conosci e sai che preferirei starmene a poltrire nel mio
letto, quindi andrò dritto al sodo.
Il Natale è una scocciatura. Persino peggio di te. Mia madre non fa
che bistrattarmi per farmi mettere in lustro, e mio padre la asseconda pure.
Quando gli chiedo il perché, mi risponde ancora una volta con quella storia del
sorriso che mostrerebbe solo a lui.
Hai ragione quando dici che mi sto allenando poco, ma ho una buona
scusa, stavolta: il maestro Asuma è stato molto distratto in questo periodo, e
a volte dimenticava persino gli appuntamenti. Ino ha voluto immediatamente
indagare, trascinandosi dietro me e Choji che avevamo invece optato per una
sosta da Ichiraku e poi a casa mia; ci siamo imbattuti nel team 8, la squadra
di Kurenai… quella jonin dagli occhi rossi, non so se la ricordi. Stavano
cercando anche loro la propria caposquadra, quindi immaginerai la nostra
sorpresa quando abbiamo beccato entrambi i dispersi a tubare poco lontano da
noi. Nemmeno puoi sapere quanta fatica io e Shino, il ragazzo degli insetti
(uno dei pochi con un po’ di cervello tra quelli della nostra annata) abbiamo
fatto per convincere Kiba, il tizio dei cani, e Ino a desistere dal coglierli
di sorpresa. Choji, intanto, ha trovato in Hinata, l’erede degli Hyuga, una
valida alleata: erano talmente felici della scoperta che i loro occhi
sembravano luccicare. Giuro.
Siamo quindi perennemente in pausa (ho dovuto salutare anche le
partite a shoji col maestro), ma ad esser sincero preferivo gli allenamenti:
Ino e Choji, insieme a Lee, quello che tuo fratello sconfisse agli esami, il
team 8 al gran completo, Naruto, Sakura e il loro macabro compagno di squadra,
Sai (che ad Ino piace tanto, non capirò mai perché), vengono quasi tutti i
giorni a implorarmi di uscire di casa e accompagnarli a fare compere. La cosa
più noiosa è che insieme sono talmente petulanti che riescono ad ottenere la
vittoria e a trascinarmi con loro.
Che scocciatura.
Sorbirseli ogni due pomeriggi mi stressa. Naruto che ulula e si
entusiasma per qualsiasi cosa, Hinata che lo fa il doppio solo perché è al suo
fianco, Ino e Sakura che spettegolano, Kiba che è più rumoroso del suo cane
Akamaru, Lee che continua a blaterare sulla giovinezza risvegliata dei
suoi compagni, Sai che fa strane battute su noi ragazzi. La cosa mi spaventa
parecchio.
Per fortuna ci sono Shino, una compagnia silenziosa e tranquilla, e
soprattutto Choji. Posso sempre contare su di lui, per fortuna.
Uhn, a causa tua mi sono dilungato. Avrei potuto utilizzare questo
tempo per riposare… guarda cosa mi fai fare. Sei sempre la solita, seccatura:
una delle poche che riescono a costringermi a fare cose che non farei mai. Mi
domando come tu ci riesca.
Ah, e spero anch’io di rivederti presto. Meglio farsi punzecchiare da
te che passare ogni singolo minuto della mia vita con questo branco di svitati.
Il tuo piagnone su richiesta,
Shikamaru
***
Avrebbe dovuto essere una
shot natalizia, ma non avendola più pubblicata, è stata una vera manna dal
cielo trovarla tra le innumerevoli storielle che affollano il mio PC. La
pubblico oggi in occasione dello ShikaTema Day, anche se non c’è nulla di
esplicito. Un augurio a tutte le mosche nere! Sarà, come parrà ovvio a
chi ha letto gli avvisi, una raccolta incentrata su diversi personaggi che
comunicano tramite missive. Non so quando pubblicherò la prossima, dato il
periodo un po’ pesante.
L’intera raccolta è dedicata
all’Asuma x Kurenai Fan Forum, covo di un (piccolo) gruppo di
amabili svitati <3
Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà
di Masashi Kishimoto; questa fanfiction non è stata scr
Lettere da Konoha e
dintorni
#2 Tenten →
Neji
Caro Neji,
spero che tu, Lee e il maestro
stiate bene e che la missione proceda tranquillamente. Sarei meno in ansia se
avessi potuto essere con voi, ma il mio infortunio non me l’ha permesso. Fate
attenzione, mi raccomando.
Mi chiedo spesso come sia il
paesaggio che vedete ogni giorno: bloccata in questa stanza d’ospedale, ho
tutto il tempo per chiudere gli occhi e immaginare le immense aree verdi che
starete attraversando, o i monti che starete scalando, o i fiumi che starete
traversando.
Forse esagero con la fantasia?
Beh, mi conosci: sai che preferisco volare con l’immaginazione piuttosto che
starmene buona a fissare il muro noiosamente bianco della parete. Come avete
fatto tu e Lee a passare tanto tempo qui dentro, quando eravate infortunati? Mi
manca il sole, mi manca il cielo, mi mancano i campi di allenamento, e
soprattutto voi.
Sì, è così. So molto bene che
preferisci il silenzio e la tranquillità e forse non comprenderai la mia
nostalgia, ma davvero, non sai quanto pagherei per sentire in questo momento il
maestro Gai e Lee sproloquiare sulla giovinezza e vederti sbuffare contrariato.
È una scena che mi fa sempre ridere, adoro la tua faccia immusonita.
Anche solo vedere lo sguardo
soddisfatto e commosso del maestro quando vede i nostri miglioramenti, o Lee
che stringe i pugni e non si arrende nonostante la stanchezza, o tu che fissi
il cielo come se potessi raggiungerlo, e le chiacchierate con Lee, gli
incoraggiamenti del maestro, le sere in cui rimaniamo a vegliare sui nostri
compagni addormentati discutendo davanti al fuoco… non sai quanto mi mancano.
Per quanto i miei genitori
possano venire a trovarmi tutti i giorni, e io riceva la visita di qualcuno dei
ragazzi, ogni tanto, non vedo l’ora che torniate. E io sarò lì, alle porte di
Konoha, a darvi il bentornato.
È sottinteso che dovrete
raccontarmi tutti i dettagli: in quanti erano, che tecniche avete usato, come
li avete stesi… perché ovviamente li stenderete. Parafrasando Lee, “Siamo
l’invicibile team Gai e nulla è impossibile da abbattere per noi!”
Scherzi a parte, vedete di fare
attenzione, ancora. Se dovesse capitarvi qualcosa non mi perdonerei mai di non
essere stata lì con voi.
Ora ti saluto, l’infermiera si
è già affacciata alla stanza quattro volte grugnendo che dovevo dormire, e ho
l’impressione che se ce ne sarà una quinta non la passerò tanto liscia.
La tua affezionatissima
Tenten
Mia affezionata Tenten,
ho ricevuto il tuo messaggio soltanto stamattina - a
quanto pare le lettere in questo posto procedono assai a rilento - e mi accingo
or ora, dopo un’intensa giornata di cammino, a scriverti una risposta. Con la
velocità con cui viaggiano le missive in questo luogo dimenticato dagli dei, è
più probabile che il nostro incontro alle porte di Konoha avvenga prima che tu
possa leggere queste righe; ma dicono che tentar non nuoce, quindi eccomi in
procinto di narrarti le nostre giornate.
Sarò franco con te: si nota la tua assenza. Certo, Lee e
il maestro continuano a blaterare di assurde distanze da percorrere, provocando
il mio dissenso, ma non si sente la tua risata argentina sollevarsi tra gli
alberi pronta a placare gli animi dei tre litiganti. Il maestro Gai è
sinceramente abbattuto per la mancanza del nostro “fiore di Konoha”, mentre Lee
non fa che evocare la tua presenza declamando quanto ti sarebbe piaciuto vedere
i posti che stiamo attraversando. Per quanto mi riguarda, so che quando mi
troverò a dover fronteggiare i miei nemici non sarai lì a supportarmi. Mi manca
molto la tua presenza al mio fianco il tuo
aiuto tempestivo… sì.
Le notti passate a fare la guardia… sono così silenziose.
Come hai detto anche tu, ho sempre avuto un debole per la tranquillità e il
silenzio, è vero; ma quando si ci trova a dover fronteggiare ore ricche solo di
fruscii sospetti provocati dal vento, ti assicuro che una voce amica che
risuona nell’aria non è affatto una così cattiva prospettiva.
Se dovessimo tornare con qualche graffio, non voglio che
tu te ne senta minimamente responsabile: sei bloccata in un letto d’ospedale e
pur volendo non potresti aiutarci nelle tue condizioni. A noi basta la tua
solerzia nel preoccuparti per la tua squadra, cosa peraltro assai ammirevole.
Sono sicuro che sia il sensei che il nostro compagno saranno felicissimi di
sapere che non fai altro che pensare a tutti noi. Il tuo altruismo è tale che a
volte sorprende perfino me, che ti conosco così bene.
Adesso sono io a doverti lasciare: pare che Lee stia
tentando di mettere mano a degli alcolici e non sarebbe affatto prudente
lasciarglielo fare.
Cordialmente tuo,
Neji
P.S. Se quell’infermiera dovesse importunarti
ancora, puoi tranquillamente comunicarmelo. Farò in modo che entro poche ore il
suo diretto superiore le faccia una ramanzina che non dimenticherà tanto
presto. Come direbbe l’onorevole zio, “Il rispetto si ottiene anche prendendo
l’oppositore di sorpresa.”
***
Sono di fretta, quindi non vi tedierò con inutili
spiegazioni di circostanza. Solo, vorrei almeno sapere qualcosa riguardo l’IC o
l’OOC dei personaggi, che, specie in questo capitolo, mi ha dato problemi.
Grazie. E ora, le risposte alle recensioni:
x
Saretta x: Hai visto? L’iniziativa è andata bene ;D Mille
grazie per tutti i complimenti, cose come l’IC dei personaggi e la plausibilità
della trama mi tormentano anche la notte x°D Viva la freschezza, sì! Almeno da
parte mia c’è sempre stata una certa malsopportazione per il caldo. E sai che
ti dico? Anche secondo me la loro è tutta facciata, poi me li vedo la sera del
venticinque tutti emozionati =) Ancora grazie e a presto.
Chamomile:
Ovvio che la cara Temari voglia andare a Konoha per determinati
motivi, mica è tipo da faticare per niente u__ù Idem per Shikamaru, fa tutto
mister “le donne sono una seccatura” e alla fine ha a che fare sempre con il
gentil sesso (e con una certa bionda di Suna, ma shhh, che mi si imbarazza!)
x°D Felice di sapere che Kankuro e Gaara in versione natalizia abbiamo riscosso
successo ;D Anche a te un sentitissimo grazie, spero di poterti rileggere in
futuro.
Lalani:
Sono incredibilmente soddisfatta di essere riuscita a rendere i
personaggi vicini all’originale, ma soprattutto mi fa davvero, davvero piacere
che la mia piccola shot ti sia piaciuta tanto =D Ho giocato molto sul “dico,
non dico” e sull’implicita ironia degli scriventi. Per il resto, beh, nero for
evaH! X°D Mille grazie, alla prossima.
Ringrazio anche Fly_92 per
aver inserito la raccolta tra i preferiti.
vorrei tanto evitare di consumare tempo e fatica
per scrivere a te, ma le cose non vanno mai come desideriamo, quindi…
Io e Juugo siamo in viaggio nel Paese della
Terra, un posto incredibilmente diverso dal mio o dal tuo paese natale:
l’atmosfera è molto più… asciutta, ecco. E la cosa mi da un fastidio immenso.
Ora capisco perché lo definiscono il paradiso degli utilizzatori di Doton. Non
facciamo che camminare, e camminare, e camminare. E qua intorno c’è solo terra,
roccia, roccia, terra. La monotonia di questo posto è pari solo ai tuoi
brontolii su “Sasuke-kun, Sasuke-kun!”, puah.
Tuttavia, per me sarebbe un immenso piacere
continuare a vagare per non vedere mai più la tua orrida faccia e sentire la
tua voce ululante, ma Juugo invece sembra sentire molto la mancanza dei “bei
vecchi tempi”, come li chiama lui. Se non fossimo sotto minaccia di arresto al
solo metter piede nelle vicinanze di Konoha, credo che si sarebbe già fiondato
da Sasuke per controllare le sue condizioni (e slinguazzargli un po’ i piedi,
probabilmente).
E quel pazzo mi ha confidato che sente anche la
tua, di mancanza. Dice che cucino da schifo e vorrebbe riaverti qui, ma non è
colpa mia se non gli piace il pesce. Ah, e anche che non sono capace di
fasciare un bel niente. Non sa apprezzare nulla, quello là.
Sapere che tu e Sasuke siete a Konoha da chissà
quanto tempo mi fa strano. Probabilmente siete stati perdonati perché tu hai
collaborato e l’altro è raccomandato, mentre noi eravamo ancora in giro a
cercarvi… mi chiedo se il Sasuke pieno d’odio che conoscevo sia ancora là. Da
quel che ho sentito prima di fuggire, il suo amichetto biondo e la streghetta
coi capelli rosa gli stanno sempre appiccicati.
Mentre probabilmente tu, vecchia bacucca, non fai
che continuare a baciare il pavimento dove cammina e a premeditare i posti dove
beccarlo prima che giri l’angolo.
Penso che tu abbia già capito che in realtà manchi anche
a me ti disprezzo tanto quanto prima, sei solo una
povera illusa. E isterica pure!
Forse uno
di questi giorni ci rivedremo.
… così
Juugo la smetterà di lamentarsi e si renderà conto che avere al proprio fianco
una ragazzaccia brutta come il demonio e più inutile di un fuocherello sotto la
pioggia è solo una perdita di tempo!
Sempre
pronto a sfuggire dalle tue grinfie,
Suigetsu
Gentilissimo pesce marcio,
ricevere tue notizie mi rende felice come un
prigioniero scuoiato e poi immerso nell’olio bollente. Saluta tanto Juugo da parte
mia, è vero che aveva quegli sbalzi d’umore che lo rendevano instabile, ma era
sicuramente una compagnia molto migliore di te, salmone puzzolente capace solo
di maneggiare un paio di coltelli.
Qui a Konoha le cose sono molto tranquille… noiose,
direbbe Sasuke. Non so come faccia lui a sopportare questa monotonia imperante:
quaggiù non succede mai nulla! È tutto un “pace e bene”, “fate l’amore non fate
la guerra”, e altre sdolcinatezze. Ho provato più volte a parlare con lui, ma
Naruto e Sakura (sì, i suoi “amichetti”) gli stanno addosso come se temessero
di vederlo sparire di nuovo. E la cosa più assurda di tutte è che a lui sembra
andar bene questa situazione! Sembra quasi… sereno. E lo sai persino tu,
cervello di orata, che le parole Sasuke e serenità non vanno molto d’accordo,
fin dall’alba dei tempi.
Il resto della popolazione è persino peggio. Pazzi con
tagli a scodella, ragazzine che svengono, cani giganti che ti investono,
ciccioni che spaccano tutto se li chiami col loro nome. Non parliamo dei
capisquadra, poi! Gente che vede nel futuro, esaltati, ninja misteriosi che non
mostrano mai il volto, altri esaltati, donne che portano a spasso i neonati con
una mano e trangugiano una bottiglia di sakè con l’altra, altri esaltati…
È peggio di un incubo, ora capisco perché
Madara Uchiha voleva distruggere questo postaccio.
Sento la mancanza del nostro gelido leader,
addirittura di Juugo e le sue manie… quaggiù non ho nemmeno occasione di
sfogarmi con qualcuno, sono tutti sempre gentili e sorridenti neanche avessero
un apparecchio permanente per i denti! Sì, stai capendo bene: mi manca persino
quel poco di utile che riuscivi a fare per me. Pensa a che livelli siamo.
L’unica persona che sembra aver conservato
un minimo di cervello è, neanche a dirlo, una vecchia adepta di Orochimaru,
sfuggitagli quando era ancora una ragazzina. Si chiama Anko Mitarashi, e anche
se è passata dalla parte di questo manipolo di benpensanti è rimasta una donna
che sa farsi valere… un po’ fuori di testa, a volte mi ricorda Juugo nei suoi
momenti peggiori, ma per il resto è a posto… se hai dango e zuppa di fagioli
dolci a portata di mano.
Ora credo proprio che smetterò di sprecare
il mio tempo rispondendo a te, mollusco marino. Anche se mi annoio, ho cose più
importanti da fare che scriverti. Adesso non ho esempi in mente… ma li troverò,
stanne certo. Tiè, pesce lesso!
In tua attesa (con una pentola di olio
bollente per friggerti),
Karin
P.S. Dato che Juugo sente tanto la mancanza
di Sasuke, e che ti aspetto per cuocerti a fiamma lenta, venite a trovarci,
prima o poi. Perché vedete, se non foste fuggiti immediatamente, avreste saputo
che c’è stata un’amnistia. Ma dubito che tu, alito di fogna, abbia avuto
abbastanza cervello per accertartene.
***
Un futuro alquanto utopistico, ormai. Posso giustificarmi
solo dicendo che ho scritto questa shot molto tempo fa e ci tenevo a
pubblicarla, ma che ormai ho perso le speranze di vedere una fine simile.
Vi chiedo, come
sempre, di lasciare una recensione per esprimere i vostri pareri sulla
trattazione dei personaggi: dopotutto l’OOC è sempre in agguato.
Amaranth93: Ti ringrazio per la recensione,
sei stata l’unica a commentare il capitolo =D Capisco le tue perplessità: in
effetti è stato un vero e proprio cruccio decidere cosa mettere in bocca a
Neji. Il punto è che io l’ho sempre immaginato pomposo nello scrivere -
dopotutto fa sempre parte di uno dei più altolocati clan di Konoha – e ho
pensato che un semplice “cara Tenten” avrebbe dato quell’idea di informalità al
discorso che non credevo adatta al personaggio. Per le coppie trattate
prossimamente, spulciando il tuo profilo ho notate che ne abbiamo parecchie in
comune, quindi è possibile che tu gradisca anche la prossima ;D Ancora grazie e
a presto.
ti scrivo dal
Paese del Fulmine, più precisamente da Kumo. Un bel posticino, nulla da ridire,
ma nulla potrà mai equiparare Konoha e i suoi tramonti. La missione si è
conclusa ieri con successo, e ci stiamo godendo un meritato riposo dopo la
faticaccia immane che ci è toccata. Ti lascio immaginare la felicità di
Shikamaru.
Avrei voluto
scriverti non appena arrivato, ma purtroppo il tempo non è stato dalla mia.
Pazienza, vorrà dire che ti racconterò tutto quando sarò di nuovo là… dovrai
sopportare, come li chiami tu, “i gloriosi racconti delle mie disavventure”
ancora una volta. Sarò un po’ più prolisso del solito: mai come ora ho sentito
il bisogno di raccontare a qualcuno quanto sono cresciuti e maturati i miei
ragazzi. Sai, vedendoli ogni giorno non ci rende conto di quanto cambino e
crescano, e ce ne si accorge solo quando ormai sono diventati adulti da un
pezzo.
Shikamaru è tutta
la mia fierezza. Quel ragazzo diventerà un vero leader, una volta che avrà
deciso di mettersi a lavorare sul serio. Diventa sempre più geniale, e a volte
persino io mi stupisco di quanto siano azzeccati i suoi ragionamenti.
Ino invece è
davvero, davvero cresciuta. Mi guardo alle spalle e vedo una ragazzina
petulante, pettegola e un po’ viziata, e ora mi trovo davanti una ragazza più
conscia di quali siano i doveri di un ninja, matura, seria e disposta a mettere
da parte il suo benessere per aiutare gli altri.
Choji si è
rivelato una miniera d’oro. Ha un cuore grande quanto l’universo, una lealtà
spropositata, una grande determinazione e un’umiltà d’animo che è sempre più
raro trovare. Incarna tutti i valori che hanno reso grande il clan Akimichi, e
sono pronto a scommettere tutto quel che possiedo che ne diventerà uno degli
esponenti più acclamati.
Uhm, sto
iniziando a sentirmi vecchio, e non ho nemmeno trent’anni… è normale?
Cambiando
argomento… in questi luoghi cresce una pianta dalla particolare colorazione, un
rosso scarlatto vivissimo, dalle diverse sfumature. Quando me ne hanno parlato
ho immediatamente pensato ai tuoi occhi, e me ne sono procurato alcuni semi.
Starebbero benissimo in quei vasi che tieni sulla tua finestra, non pensi?
Vero, ti avevo promesso delle camelie, e le troverò, davvero, ma potremmo coltivare
anche queste, se non ti dà fastidio.
Non vedo l’ora di
tornare, e non solo per i tramonti: voglio riabbracciarti il più presto
possibile, mi mancano troppo le tue labbra. Salutami i tuoi ragazzi, e anche
Konohamaru, se dovessi incontrarlo; digli che lo zio ha trovato quel che
doveva cercare. Lui capirà.
Ora sarà meglio
che vada: i miei ragazzi sono cresciuti, sì, ma lasciarli da soli troppo tempo
non giova mai, riescono quasi sempre a cacciarsi nei guai.
Con affetto e
amore infinito,
Asuma
Caro Asuma,
sono felice che voi abbiate concluso la vostra missione in
così poco tempo. Potrete godervi un po’ di riposo dopo questa “faticaccia
immane”… ah, se non ti conoscessi ci avrei creduto davvero! Lo so che voi
pelandroni vi stancate con poco: ti lamenti di Shikamaru, ma tale allievo, tale
maestro… ne consegue che dovresti dare il buon esempio. Visto che non vedi
l’ora di dilettarmi con i tuoi racconti, ti aspetterò a braccia aperte, come
sempre. Tutti i ninja di Konoha decantano la mia pazienza, ormai.
Ho letto e riletto più volte la tua piccola descrizione di
come siano maturati i tuoi allievi. Mi ha fatto sorridere, perché ho rivisto in
quelle frasi gli stessi sentimenti che provo anch’io ogni volta che guardo
Hinata diventare sempre più determinata, Kiba sempre più maturo e Shino sempre
più aperto (solo con la squadra, però: quel ragazzo non cambierà mai del
tutto). Penso che questi siano i momenti più felici e soddisfacenti del nostro
lavoro di insegnanti: cosa può esserci di più bello che non vedere crescere i
ragazzi che hai preso sotto la tua ala e seguito per anni? È una sensazione che
non si può descrivere a parole, quasi come esserne i genitori. Un po’ mi
spaventa il fatto che, un giorno, la squadra si scioglierà… ma subito dopo
immagino i miei allievi realizzare i loro sogni e magari intraprendere la
stessa strada che ho scelto io, e che provare le stesse sensazioni che ho
provato nel guidarli. Un ciclo che potrebbe ripetersi all’infinito, è davvero
qualcosa di sorprendente, non trovi?
E così niente camelie…? Oh, andiamo, Asuma! Mi chiedo se
tu davvero creda che io possa arrabbiarmi per sciocchezze come queste. Certo
che potremo piantare quei semi nella terra dei miei vasi, e ce ne prenderemo
cura insieme.
Anch’io non vedo l’ora di rivedere il tuo viso; mi manca
la tua barba ispida che mi solletica il mento. E mi manchi tu, non potrei mai
rinunciare a sentirti al mio fianco ogni volta che la giornata volge al
termine. Kiba, Shino e Hinata ti salutano anche loro, e non dimenticare di
portare i miei e i loro saluti a Ino, Choji e Shikamaru. E fidati quando ti
dico che lasciare la propria squadra senza controllo non giova a nessuno: pur
essendo i miei allievi perfettamente capaci di autogestirsi, anche loro sono
abilissimi nel ficcarsi sempre nei guai. Devono avere qualche talento
particolare, altro che Sharingan.
Ah, dimenticavo: riguardo Konohamaru, cos’è questa storia
dei fuochi artificiali in mano ad un ragazzino di appena dodici anni? Dovremmo
parlare un po’ una volta a casa, signorino, riguardo qualcosa che si chiama
responsabilità: non voglio di certo che il padre dei miei eventuali figli dia
il cattivo esempio!
A presto,
Kurenai
***
E ci siamo.
Oggi, nel giorno in cui festeggio i miei due anni su EFP,
abbandono ufficialmente il fandom di Naruto con questa shot. Ormai è un’opera
che non riesce più ad appassionarmi, e salvo ritorni di fiamma assai
improbabili, temo non rimetterò più piede in questa sezione. Un po’ mi
dispiace, dopotutto è il primo fandom su cui ho scritto, ma l’andazzo generale
di manga e fanfic mi hanno scoraggiato sempre di più. Avrei voluto continuare
questa raccolta ancora per un po’, ma non riuscendo più a scrivere sui ninja
della Foglia, è meglio concluderla così.
Un saluto affettuoso a chi mi ha seguito, e soprattutto a
chi mi lasciato pareri: non sapete quanto un giudizio critico possa aiutare un
autore a crescere.
Sayonara.
KonataChan: Ti
ringrazio per l’incoraggiamento a scrivere altre SuiKa, ma come hai visto ufficializzo
la mia “fuga”, quindi temo che al massimo ci incontreremo su altri lidi ;D
Chamomile:Grazie per aver recuperato i capitoli passati e averli letti con così
tanta attenzione. Anche se a distanza di tempo, è bello leggere che hai
apprezzato la caratterizzazione dei personaggi. Mi spiace chiudere la raccolta
così bruscamente, ma Naruto è una passione che si è spenta, ormai, e non me la
sentirei di scrivere di personaggi senza provare che l’ombra di un legame verso
di loro.
Nahid: MogliaH,
il tuo commento mi riempie di giubilo *w* Sono contenta che i capitoli ti siano
piaciuti, e ti confesserò, quello SuiKa è uno dei miei preferiti ;D Mille
ringraziamenti anche a te, ci sentiamo presto <3