Lo Specchio delle Brame e Hermione

di Chamomile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo Specchio delle Brame e Hermione ***
Capitolo 2: *** Pasqua dai Weasley ***
Capitolo 3: *** Una lettera inattesa ***
Capitolo 4: *** Si parte!...o no? ***
Capitolo 5: *** Tutta colpa di Errol! ***
Capitolo 6: *** Moriranno di fame!! ***
Capitolo 7: *** Lezione di volo con Ron! ***
Capitolo 8: *** Be' ti porto in casa, no? ***
Capitolo 9: *** Viva i proverbi Babbani! ***



Capitolo 1
*** Lo Specchio delle Brame e Hermione ***


                                                                            

Lo Specchio delle Brame e Hermione

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''Tu, come centinaia prima di te, hai scoperto le dolcezze dello Specchio delle Brame [...] Ci mostra né più né meno che quello
che desideriamo più profondamente e più irresistibilmente in cuor nostro."
                                                               
                                                                                                                                   {Harry Potter e la Pietra Filosofale}

 

 

Gli studenti entrarono chiaccherando nell'aula di Trasfigurazione e si sedettero ai loro posti cominciando a tirare fuori i
libri di testo.

Era un martedi mattina di Febbraio e per quel giorno era stato fissato l'ultimo test di Trasfigurazioni del trimestre.

Hermione cominciò a ripassare la lezione a mente, mentre Harry e Ron cercavano disperatamente di capirla, sintetizzarla e
impararla a memoria sfruttando al massimo i pochi momenti che restavano prima dell'arrivo della McGranitt.

''Non ce la farete mai in due minuti e mezzo''disse Hermione realista''fareste meglio a ripassare quello che sapete già''

''Ovvero?''chiese Harry disperato.

Hermione rise''ci sarà pur qualcosa che sapete''

I ragazzi si scambiarono uno sguardo e scossero la testa.

''Possiamo sempre sperare che la McGranitt scivoli dalle scale o arrivi in ritardo perchè Pix ne ha combinata una delle
sue...''disse speranzoso Ron.

''E' molto improbabile, Ron''gli fece notare Hermione.

''La speranza è l'ultima a morire!''ribatté Ron con convinzione.

Ma Harry lo tirò per la manica: la McGranitt era appena entrata in classe, puntuale come sempre.

Si schiarì la voce e gli studenti tacquero in attesa.

''Desidero dare un annuncio prima di iniziare''disse la professoressa rivolta alla classe''la settimana prossima verrà

ospitata ad Hogwarts un'importante mostra di oggetti magici. Cimeli di ogni genere verranno raccolti nei locali del nostro

istituto, la maggior parte di essi sono di estremo interesse e non avrete molte altre occasioni nella vita di trovarli tutti

insieme in una volta.

Per questo motivo consiglio vivamente a tutti voi di partecipare con interesse all'esposizione e di trarre il massimo

profitto dall'opportunità che la scuola vi offre''

''Che genere di cimeli?''chiese Seamus Finnigan interessato.

''Arriveranno la copia manoscritta de ''Il Quidditch attraverso i secoli'', svariati amuleti e bacchette magiche appartenuti

ai maghi e alle streghe più illustri del nostro secolo, oltre allo Specchio delle Brame, che è tornerà ad Hogwarts dopo diversi
anni di assenza''rispose la McGranitt orgogliosa.


A questo annuncio gli studenti rumoreggiarono eccitati.

Harry e Ron dimenticarono del tutto la loro preoccupazione per il test e cominciarono a pregustare la vista della prima
autentica copia del ''Quidditch attraverso i secoli''.

Lavanda e Cali erano al settimo cielo al pensiero degli amuleti appartenuti alle più grandi Veggenti della storia.

Neville sperava di trovare fra i vari tesori un esemplare raro di Alga delle Antille e ne illustava le caratteristiche a Dean
Thomas.

''E tu Hermione?''si informò Harry''cosa ti interessa vedere?''

''Lo Specchio delle Brame''rispose lei''ho letto qualcosa al riguardo e sembra essere un oggetto davvero interessante''

''Chissà cosa ci vedresti..''rifletté Ron''probabilmente saresti Ministro della Magia o Preside di Hogwarts...o forse autrice
di qualche famoso best-seller..''

Ma Hermione non rispose: era molto concentrata. Ron aveva ragione..chissà cosa avrebbe visto?

Lei non aveva perso i genitori e non viveva nell'ombra di cinque fratelli più grandi,quindi non si serebbe vista circondata
dalla sua famiglia o tantomeno con la Coppa del Quidditch in mano come Harry e Ron.

Che cosa desidero? - si chiese Hermione.

Subito le vennero in mente svariate cose: che il CREPA riuscisse a ottenere diritti per gli elfi domestici, riuscire a fare
qualcosa di utile per il mondo, proseguire gli studi il più brillantemente possibile...

Questi erano i suoi desideri.

Ma ciò voleva dire che si sarebbe vista con in mano una Dichiarazione dei Diritti degli Elfi Domestici?

No - rispose una vocina dentro la sua  testa - questi sono i tuoi progetti, non i tuoi desideri.

E che differenza c'è? - si chiese.

Ma le sue riflessioni vennero interrotte dalla professoressa McGranitt che aveva cominciato a distribuire i compiti.

Svolse il suo questionario (e buona parte di quelli di Harry e Ron) e si dimenticò completamente dello Specchio delle Brame.

 

 

Due giorni dopo arrivarono ad Hogwarts due carrozze cariche di oggetti che vennero disposti in bella vista quà e là per la
scuola.

I preziosi amuleti attesi da Lavanda e Calì trovarono posto nell'aula di Divinazione, le piante che Neville aveva sperato di
osservare vennero ospitate nella serra numeo 3 e bacchette magiche, gioielli, teiere e libri furono distribuiti in tutto il
castello.

Ma naturalmente una delle attrazioni principali fu lo Specchio delle Brame: a qualunque ora era molto difficile non trovarci
almeno dieci persone davanti.

''E pensare che ci tenevo tanto a dare un'occhiata!''esclamò Hermione il secondo giorno''ma con tutta questa gente non ce la
faremo mai!''

''Una soluzione ci sarebbe''propose Harry''hai presente il mantello di mio padre?''

''Non vorrai mica..''

''Perchè no?''fece Ron entusiasta''Harry ha ragione! Possiamo usare il mantello dell'invisibilità stanotte stessa!''

''Ma andremo contro il ragolamento!''replicò Hermione, ma era meno convinta del solito.

In realtà aveva una voglia matta di accettare, ma doveva opporsi almeno all'inizio, in fondo ne andava della sua reputazione di
studentessa modello.

''Chissenefrega del regolamento!''disse Ron alzando gli occhi al cielo''vogliamo vedere lo Specchio, giusto? in fondo è per una
buona causa..si tratta pur sempre di scuola!''

Hermione l'avrebbe baciato, ma si limitò ad accettare sorridendo.

I tre amici stabilirono di rientrare ognuno al proprio dormitorio come al solito e di incontrarsi in sala comune una volta
che tutti gli altri si fossero addormentati.

 

 

Erano le tre di notte, e la torre del Grifondoro era silenziosa e deserta, fatta eccezione per tre ragazzi che scomparirono in
breve sotto il mantello dell'invisibilità.

Facendo attenzione a non fare rumore e a non urtare MrsPurr che era ferma sulle scale, Harry, Ron e Hermione raggiunsero la
stanza dove si trovava lo Specchio.

In quegli anni non era cambiato: la stessa cornice, la stessa scritta incisa in alto.

''Erouc li am otlov li ottelfir non''lesse Hermione ad alta voce''che..?''ma prima di poter finire la frase  capì.

''Non rifletto il volto ma il cuore''disse piano avvicinandosi allo Specchio, pronta a vedersi circondata da  coppe al merito
scolastico o Dichiarazioni dei Diritti degli Elfi Domestici.

Ma non vide né coppe né Elfi Domestici.

Vide Ron.

Spalancò gli occhi, sorpresa.

Ron?

Lo Specchio mostrava quello che si desiderava di più al mondo..lei non desiderava mica Ron!

Almeno credeva.

Che idiozie, lei non desiderava Ron. Assolutamente no. Era da escludere. Lei non..

''Allora?''chiese Harry''cosa vedi?''

''I-io..''balbettò Hermione nel panico più totale''io-io...''

Che cosa poteva dire? che cosa poteva inventarsi?

Si arrese e chiuse la bocca.

In quel momento all'immagine di Ron se ne aggiunse un'altra.

Hermione sussultò: era lei.

Di bene in meglio - pensò - E io che c'entro? Non desidero me stessa! Non desidero...

Ma improvvisamente l'Hermione del riflesso e il Ron del riflesso presero a baciarsi appassionatamente.

Hermione avvampò. Che cosa diavolo..?

''Che c'è?''chiese Ron''cosa vedi?''

''Niente di che!''strillò Hermione saltando in aria.

''Dài sentiamo!''intervenne Harry curioso.

''Non ti prenderemo in giro!''la rassicurò Ron.

Hermione lanciò un'altro sguardo allo Specchio.

Lei e Ron continuavano a baciarsi. Oh santo cielo, che voleva dire?

Lei e Ron erano solo amici, quello che sentiva per lui era solo amicizia, in tutto e per tutto uguale a quella che sentiva per
Harry.

E allora perchè il pensiero di Harry con Ginny la rendeva felice e il pensiero di Ron con chiunque le faceva perdere la
testa?

Be' Ginny era una brava ragazza che non avrebbe fatto soffrire Harry, mentre Ron era così ingenuo..era facile spezzargli il
cuore.

Ecco il motivo: era solo preoccupata per loro, ed essendo Ron così tenero e infantile era più che naturale essere protettivi.

Voleva solo che Ron fosse felice..non che stesse con lei.

Gli era affezionata e si preoccupava per lui, ecco tutto.

Guardò di nuovo nello Specchio, e tutti i suoi ragionamenti sull'essere protettivi vennero spazzati via da quell'immagine.

Si sentì come attraversata da una scarica elettrica e tutto divenne chiaro.

Non voleva delle stupide coppe o degli stupidi riconoscimenti.

Non voleva avere successo o vincere delle competizioni.

Voleva Ron.

Voleva essere la ragazza dello Specchio per baciarlo e abbracciarlo e averlo vicino.

Si rendeva perfettamente conto del fatto che la sola idea di lei e Ron insieme fosse ridicola.

Insomma: la so-tutto-io e l'imbranato, l'isterica e il bradipo, la studiosa e lo scansafatiche..non erano compatibili, era del tutto assurdo.

E chissenefrega! pensò. Che me ne importa del fatto che non sembriamo avere niente in comune?

Lei riusciva a vedere in Ron tante di quelle cose cose che gli altri non notavano!

Conosceva la sua allegria, i suoi colpi di testa, le sue battute idiote e fuori luogo.

Conosceva la sua fiducia negli amici e sapeva che era pronto a morire per loro se ce ne fosse stato bisogno.

Adorava la sua goffaggine e il suo essere sempre così infantile.

Adorava il modo in cui metteva il broncio per qualche stupido battibecco e la sua espressione felice quando facevano pace.

Le piaceva perfino il modo in cui si disperava prima dei compiti in classe, ma soprattutto il modo in cui veniva da lei a
chiedere aiuto, con quegli occhioni dolci e speranzosi.

Oh santo cielo.

Hermione rise incredula e si coprì il viso con le mani.

Lo Specchio ha ragione.

Sono irrimediabilmente innamorata. E di Ron Weasley per giunta.

Oh povera me.

 

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Capitolo 2
*** Pasqua dai Weasley ***


 

''Grazie ragazze, non so come avrei fatto senza di voi!'' disse la signora Weasley grata ad Hermione e Ginny, che la stavano aiutando a lavare i piatti della cena.

Le vacanze di Pasqua erano appena iniziate e Harry e Hermione erano come al solito ospiti alla Tana.

La cena era stata deliziosa, e tutti si erano serviti almeno quattro volte di ogni pietanza..al momento di rigovernare però tutta l'energia dei commensali era sparita, e i maschi di casa Weasley e Harry erano riusciti a sfuggire a Molly accampando le scuse più disparate.

Solo le due ragazze non se l'erano sentita di abbandonare la madre in modo così meschino e ingrato e le stavano dando una mano a rimettere ogni cosa al suo posto.

Maledicendo gli uomini ovviamente.

''Credo di poter finire da sola adesso''disse la signora Weasley alla fine,indicando gli ultimi piatti rimasti' 'andate a letto care, è molto tardi''

Ginny e Hermione si liberarono di grembiuli e guanti e augurata la buonanotte salirono in camera da letto.

Quando erano ospiti della famiglia Weasley Hermione ed Harry dividevano la camera rispettivamente con Ginny e con Ron;non erano di certo molto spaziose,ma era divertente poter chiaccherare e scherzare fino a tardi con qualcuno.

Indossate le camicie da notte,le ragazze si sedettero sul letto di Hermione e cominciarono a commentare i fatti del giorno.

Subito dopo colazione Ron si era rovesciato addosso una gran quantità di Polvere Volante mentre stava tentando di raggiungere un libro per Hermione,e facendo ciò aveva attirato su di sé le ire della madre,dato che il costo della Polvere non era irrilevante.

Harry in compenso era rotolato giù dalle scale per colpa di Grattastinchi che gli era improvvisamente apparso davanti,e c'era mancato davvero poco che non si rompesse un braccio.

Per finire,nel pomeriggio,Percy ,brandendo minaccioso un mattarello,aveva inseguito per tutto il giardino Fred e George,colpevoli di aver scritto una lettera a Panelope Light nella quale le chiedevano perdono per averla tradita con Katie Bell.

Il povero Percy, ignaro del loro tiro, si era visto recapitare una Strillettera dalla fidanzata che lo riempiva di insulti e maledizioni impossibili a ripetersi, le quali vennero udite da tutti gli inquilini della Tana e probabilmente da buona parte degli abitanti di Ottery StCatchpole.

''E non ti azzardare mai più a rivolgermi la parola,traditore!'' disse Ginny in tono drammatico, imitando la voce di Penelope.

''Traditore infido'' la corresse Hermione,soffocando le risate nel cuscino.

''Traditore infido!'' ripeté Ginny levando le braccia al soffitto, come a richiamare una maledizione ''che un fulmine ti colga, per la veneranda barba di Merlino!''

A questo punto anche lei cadde a pancia all'aria sul letto e si abbandonò a una sonora risata.

''Fai piano!''la richiamò Hermione, che da parte sua continuava a sorridere ''sveglierai tutta la famiglia!''

Ginny smise di ridere e si tirò sua sedere ''Parliamo un po' di cose serie ora'' disse guardando fisso Hermione.

''Cosa intendi?'' domandò Hermione cercando di apparire naturale, ma fallendo miseramente.

Era ovvio, no? Ginny voleva sapere dello Specchio delle Brame. In quei due mesi Hermione era stata molto evasiva e aveva evitato con cura di l'argomento, ma adesso era impossibile continuare a sfuggire alle sue domande.

''Non fare la finta tonta,con me non attacca''rispose Ginny con un sorrisetto maligno''non mi hai detto cosa hai visto riflesso nello Specchio,eppure io con te mi sono confidata!''

''Non c'è niente da dire''

''Come sarebbe: non c'è niente da dire?''chiese Ginny.

''Il fatto è che non ho visto niente di speciale''tentò di mentire Hermione.

''Certo, infatti ogni volta che mi avvicino all'argomento salti su come se ti avessi fulminata!''

Hermione sospirò.''Non è facile da dire''spiegò, mentre distoglieva lo sguardo dal viso dell'amica.

Ginny assunse un'espressione seria e le prese le mani tra le sue''Lo sai che puoi parlare di tutto con me, vero?''

Hermione non rispose.

''Herm,hai paura che tradisca il tuo segreto?''chiese Ginny con un'aria addolorata.

''No!'' Hermione si affrettò a contraddirla ''non è questo il problema! Io mi fido di te!''

''E allora dimmi cosa hai visto!'' la incalzò Ginny.

''E' che..''cominciò Hermione imbarazzata ''da dove inizio? allora...''

La ragazza sospirò tormentandosi le mani in grembo: già sentiva le risate di Ginny se le avesse detto di essere innamorata di quell'imbranato di Ron.

''Ginny non so come dirtelo!''esclamò alla fine, lasciandosi cadere all'indietro sul letto e coprendosi il viso con le mani.

''Va bene''disse Ginny con fare pratico ''facciamo così: io ti faccio una domanda e tu rispondi solo sì o no''

''ok''mugolò Hermione, seminascosta sotto le coperte.

E' davvero così imbarazzante? si chiese Ginny.

''Hai visto te stessa?''cominciò.

''Sì''

''Sola?''

''No''

''Con la McGranitt?''

''No''

''Con Silente?''

''No''

''C'entravano degli elfi domestici,per caso?''tentò di indovinare Ginny.

Hermione scosse la testa.

Niente premi? eppure era sicura che i suoi desideri fossero...

''Non avrai mica visto un ragazzo, vero?''chiese poi come colpita da un'idea improvvisa.

Hermione arrossì e fece segno di sì col capo.

''Per la barba di Merlino!''esclamò Ginny sorpresa'' il tuo più ardente desiderio è un ragazzo?''

''Senti chi parla''si difese Hermione''sbaglio o tu hai visto Harry?''

''Sì be', ma io sono io, mentre tu sei la studentessa più brillante della scuola..credevo che desiderassi qualcosa di più..come dire...elevato''

''Vedi perchè non te lo volevo dire?''disse Hermione offesa ''tu mi prendi in giro''

''Ma no, scema! io non credo che sia poi così strano'' la rassicurò ''è solo che da te non me lo aspettavo, ecco.''

''Bene, ora sai cosa ho visto!''tagliò corto Hermione''sono stanca, buonanotte!''e si tirò le coperte sul capo.

''Eh no, cara mia!''la riprese Ginny facendola riemergere''io voglio sapere chi era!''

Hermione assunse un'espressione sconfitta' 'Va bene''sospirò''continua con le tue maledette domande''

''E' bello?''chiese Ginny sorridendo.

''Che domanda è ?!''si indignò Hermione.

''E' più che lecito chiederlo! Allora? E' bello?''ripeté curiosa Ginny.

''A me piace'' asserì con forza.

''E' affascinante?''

''Per me si, molto''

''E' intelligente come te? E'di Corvonero?''

''E' alquanto idiota a dire il vero'' rispose Hermione con uno strano sorriso.

''Idiota?'' Ginny sembrava non capirci molto. Come poteva piacerle un idiota?

"Lo conosco?''

Hermione si voltò verso la finestra e respirò profondamente prima di rispondere.''Sì, lo conosci''

''Ah!'' esultò Ginny cominciando ad animarsi sempre di più.''E' ad Hogwarts in questo momento?''

''No''

''E' a casa sua? E' qui?''

Hermione annuì.

Ginny all'improvviso divenne pallida ''Non è Harry,vero?''

''No!'' negò Hermione con forza ''assolutamente no! Come te lo devo dire che io ed Harry siamo solo amici?''

''Ma allora?'' Ginny cominciò a contare sulle dita''escludendo Harry rimangono solo Percy, Fred, George e Ron..'' si grattò la testa, riflettendo 'Percy è da escludere, non può piacere neanche a te..''

''In che senso neanche a me?cosa sono una ragazza anormale?'' protestò Hermione stizzita.

''Ma no, ma no'' cercò di calmarla Ginny ''su, andiamo avanti..Fred e George hanno un loro perché ...ti piace uno dei gemelli?'' chiese con gli occhi che brillavano maliziosamente.

''No'' rispose quella in tono piatto. Ginny sospirò scoraggiata.

''Be'allora mi sa che non ho contato qualcuno...sì, ci sono anche Bill e Charlie! Ron è anche lui da escludere: é un idiota..''

Hermione non diede alcun segno di risposta ma strinse forte il cuscino al petto.

''E' da escludere, vero?''chiese Ginny presa dal panico, prendendo l'amica per le spalle''Vero?''

Hermione si voltò lentamente e incrociò il suo sguardo:aveva una faccia colpevole che Ginny non conosceva.

''Sei innamorata di Ron?'' strillò Ginny sconvolta,facendo un salto sul letto.

''Zitta per carità!'' Hermione la tappò la bocca, terrorizzata ''non farti sentire!''

Ginny si divincolò e riuscì a liberarsi dalla sua stretta. Era l'incarnazione dello stupore.

''Ti piace Ron..''balbettò fissandola con gli occhi fuori dalle orbite ''Ron Weasley..mio fratello..''

''E' così assurdo?'' chiese Hermione con aria di sfida. Ora che aveva confessato tutto si sentiva molto più sicura. Era disposta a lottare con mezzo mondo per difendere Ron. Che si facessero avanti, se avevano il coraggio.

''Be'..non saprei proprio...è così inaspettato..''rispose Ginny ancora sotto shock''chi avrebbe mai potuto immaginare di te...e..Ron?''

''Non è me e Ron''' precisò Hermione tristemente ''è solo quella stupida di Hermione Granger che ha una cotta per uno che non la considera nemmeno una ragazza''

Ginny la guardò stupita: era mai possibile che una come Hermione fosse così perdutamente cotta di uno scemo del genere?

''Guarda che Ron è pieno di qualità'' dichiarò Hermione, che aveva indovinato i suoi pensieri ''solo perché non fa mai niente di
straordinario non significa che non lo sia!''

''Lo credi davvero?''chiese Ginny piano.

''Assolutamente sì'' ribatté Hermione con fierezza.

''Quindi sei davvero innamorata di lui?''sussurrò Ginny .

Hermione annuì ''Temo proprio di sì''.

''Allora devi dirglielo!'' sentenziò l'altra ''deve sapere cosa provi, non puoi aspettare che lo capisca da sé. Non l'avevo capito io, figurati se se ne accorge lui!''

''Dirglielo? stai scherzando?''si oppose Hermione''io non glielo dirò mai! non voglio che rida di me!''

''Vuoi amarlo in silenzio per il resto dei tuoi giorni?''

''Non c'è niente di male''

''E' un tantino deprimente come prospettiva''

''Sono affari miei''

''Guarda che se non lo fai tu lo faccio io!''minacciò Ginny.

''Non oseresti!''strillò Hermione terrorizzata.

Ginny ridacchiò perfida''Sicura?''

''E va bene!''si arrese Hermione''glielo dirò''

''Bravissima'' si illuminò Ginny ''e se avrai bisogno di una mano non esitare a chiedere!''

''Grazie''disse Hermione debolmente, mentre si disperava in silenzio: Perché non aveva tenuto la bocca chiusa?

 

 

 

 Spazio Autrice
Questa storia era nata come one-shot, ma visto che mi è stato chiesto un seguito..eccolo qua!

Intanto vi ringrazio per averla letta e vi invito a lasciare un commentino...anche piccolo piccolo..mi farebbe molto piacere^ ^

 

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Capitolo 3
*** Una lettera inattesa ***


 

Qualche giorno dopo l'inizio delle vacanze di Pasqua i Weasley ricevettero una lettera inattesa.

Erano tutti riuniti intorno alla tavola a fare colazione,quando un enorme gufo grigio apparve alla finestra e picchiò contro il vetro con il becco.
''Mamma è arrivata posta!'' avvertì Ginny.

''Vai ad aprire tu Fred''disse la signora Weasley al figlio,che aveva  fatto la sua comparsa in cucina proprio in quel momento.

Fred obbedì sbadigliando e il volatile planò maestosamente sul tavolo, rovesciando tazze e brocche e causando un bel pò di strilli e imprecazioni da parte dei commensali, che si ritrovarono sommersi da uova, pancetta e pane tostato.

''Dannato pennuto,guarda cosa hai fatto!'' esclamò George irato in direzione del gufo,indicando il proprio maglione.

''Di chi è questo maledetto uccellaccio?''chiese Ron altrettanto arrabbiato.Tutto il suo latte gli era finito sui pantaloni, mentre il suo toast alla marmellata si era appiccicato sulla maglietta.

''A quanto pare lo manda zia Muriel'' constatò il signor Weasley, che aveva preso la lettera appesa al collo del gufo.

''Zia Muriel?''tutti i Weasley più giovani gemettero disperati.Tra loro e l'anziana signora c'era un odio reciproco da sempre.

Be' non proprio da sempre.

Più che altro dalla nascita dei gemelli.

Zia Muriel viveva tutta sola in un'enorme villa molto antica e riceveva le visite dei suoi nipoti una volta l'anno,nel periodo natalizio.

Sebbene anche Arthur e Molly odiassero quegli incontri si facevano forza a vicenda e compivano il loro dovere senza lamentarsi. Non davanti ai ragazzi, per lo meno.

Non così i figli.

Fred e George le avevano escogitate tutte per offendere la zia in modo da essere banditi dalla sua vista, ma ogni loro tentativo si era rivelato vano.

Avevano fatto esplodere fuochi d'artificio nel suo elegantissimo salotto, allagato la sua camera da letto, mandato in mille pezzi buona parte dei suoi soprammobili, appiccato il fuoco al suo divano e deturpato il ritratto del prozio Perceval, ma la zia non aveva mai pronunciato le fatidiche parole ''non voglio mai più vedervi!''

Da parte sua anche Ginny si era data da fare:aveva contestato tutto quello che  diceva la zia e aveva smontato ogni sua argomentazione fin da quando aveva imparato a parlare, ignorando le occhiate che i genitori le lanciavano nel tentativo di fermarla.

Ron, meno audace ma anche lui disperato, aveva collaborato alle vendette organizzate da Bill e Charlie, che di fronte alla tirannica vecchietta mettevano da parte gli anni e si sedevano serissimi intorno alla tavola muniti di carta e penna mettendo in atto i progetti più fantasiosi. Le capacità di Bill unite alle armi di Charlie (gli animali che aveva sempre dietro) insieme alle grandi abilità tattiche di Ron avevano dato vita, negli anni, ai tiri più inaspettati.

Incredibile ma vero, anche Percy metteva da parte la sua spilla di prefetto e dava una mano ai fratelli. Con il suo aspetto innocente era la persona ideale per intrufolarsi in campo nemico e spiarne le mosse.

''Che cosa scrive?''si informò la signora Weasley, cercando di far tacere i figli.

''Ci invita ad una Caccia all'Uovo organizzata a casa sua''rispose il marito porgendole la lettera.

''Una Caccia all'Uovo?'' Harry e Hermione guardarono interrogativi i Weasley. Esseno sempre vissuti con i Babbani avevano partecipato a svariate manifestazioni del genere,ma non credevano che fossero diffuse anche tra le famiglie di maghi.

''Non vorrete dire che non avete mai partecipato ad una Caccia?''chiese Bill, guardandoli con tanto d'occhi.

''Be' abbiamo partecipato a quelle Babbane''spiegò Harry.

''Ma non credo che c'entrino molto con quelle Magiche''concluse Hermione.

Conoscevano i maghi da non molti anni e molte loro abitudini erano loro riuscite spesso sorprendenti, ma se c'era una cosa di cui erano certi era che i maghi amavano fare le cose in grande e nel modo più pazzo possibile.

Bastava pensare alle Cioccorane che saltavano via appena scartate, o alle Gelatine Tuttigusti, o ancora agli Scacchi magici.Anche se maghi e Babbani facevano le stesse cose,era garantito che non le facevano allo stesso modo.

''Allora?'' chiese Hermione curiosa''in cosa consiste esattamente una Caccia?''

''Vengono nascoste un gran numero di uova decorate in un giardino o in un altro luogo stabilito e vince chi ne trova di più'' disse Ron con semplicità.

''Questo lo sappiamo!'' rise Harry ''quello che io e Hermione vogliamo sapere è:che differenze ci sono con una caccia normale?''

''Differenze?'' Ron non sembrava capire dove gli amici volessero andare a parare.

''Sì Ronald''intervenne Hermione ''quando si usa la magia? ci sono trappole o insidie particolari da affrontare?''

''Non c'è proprio un bel niente da affrontare, si cercano uova e basta''rispose Fred.

''Anzi, il punto è proprio questo:trovare qualcosa senza eseguire Incantesimi di Appello o roba del genere''spiegò George.

''All'inizio della gara tutti i partecipanti consegnano le bacchette proprio per assicurarsi che nessuno utilizzi la magia'' continuò Bill ''è molto istruttivo per i maghi mettersi ogni tanto alla prova;in questo modo capiamo meglio il punto di vista dei Babbani''

''Quindi non c'è nulla di diverso? è una Caccia Babbana?''Harry e Hermione erano chiaramente stupiti: erano preparati a qualsiasi stranezza, tranne che alla normalità. Possibile che qualcuno facesse volentieri a meno della magia, anche solo per un giorno?

''Nulla, facciamo proprio come i Babbani'' concluse il signor Weasley entusiasta. L'idea lo elettrizzava visibilmente.

''Oh'' fecero Harry e Hermione. Bene, se le cose stavano così.

''Ci saranno molte delle famiglie dei vostri compagni di scuola, probabilmente''disse Charlie ''sono invitati tutti i maghi del Sussex''

''Esattamente' 'annuì Percy con una luce folle negli occhi' 'e non possiamo farci battere dai Malfoy per nessuna ragione! Dobbiamo vincere a tutti i costi!''

''Sembri Baston, Perce''ghignò Fred.

''Però ha ragione'' disse Ron con calore''i Weasley devono farsi onore! Non perderemo contro quei tre''

''Ben detto, figliolo'' approvò il padre annuendo energicamente''gli mostreremo di che pasta siamo fatti! Non credete anche voi, Harry, Hermione?''

I due fecero di sì col capo. Non si chiamavano Weasley, ma era come se lo fossero.

''Harry e Hermione fanno parte della famiglia'' dichiarò Molly con fierezza. Era più battagliera che mai.

Al pensiero di far parte della famiglia Hermione arrossì intensamente.

L'immagine di lei e Ron insieme fece subito capolino nella sua testa, e non era la prima volta.

Da un bel pò di tempo Ron le appariva in sogno in modi che le facevano ringraziare il cielo che Ginny non sapesse esercitare la Legilimanzia.*

Aveva sognato di baciarlo almeno sei volte.

Certo, detto così non suonava tanto tragico.

ll problema era che erano state tutte in una settimana.

E che bei sogni erano stati...Ron baciava divinamente....

Smettila. Dacci un taglio.

Hermione scosse la testa per scacciare quei pensieri e si impose di concentrarsi sulla gara.

''Allora siete d'accordo a venire?''domandò Ron sorridendo agli amici.

Merlino, quanto era carino quando sorrideva.

Come faccio a non pensarci se ce l'ho sempre di fronte? - si chiese Hermione afflitta.

 

 

 

 

Bene,ecco il terzo capitolo! Non è molto lungo ma spero vi abbia incuriosito...Cosa succederà durante la gara? chi lo sa. Non lo so neanch'io per ora!
Lo scopriremo presto, intanto vi invito a lasciare un commentino ^ ^ e vi ringrazio di cuore per tutti quelli che avete postato fino ad ora. Grazie mille!
Grazie a chi mi segue, grazie a chi mi ha messo tra i preferiti *-* sono commossaaa sigh...sniff....
Grazie mille a hele per tutti i suoi complimenti...se continui così finirò col montarmi la testa XD
Grazie a Foolfetta, emmawatson,TINAX86, mki90, Roseweasley87 e emmahp7 per aver commentato! mi avete resa molto felice!
Al prossimo cap! 

 P.S. Questa frase * è, come avrete notato, una versione modificata di una del Principe Mezzosangue, che nel libro era riferita a Harry e Ginny.

 

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Capitolo 4
*** Si parte!...o no? ***


 

Per raggiungere il luogo stabilito per la Caccia era necessario materializzarsi.

Dato però che gli adulti erano solo due (Bill, Charlie e Percy sarebbero partiti prima per aiutare come organizzatori) bisognava fare più di un viaggio per portare i minorenni con la materializzazione congiunta, e così il giorno dopo vennero tutti svegliati di buon'ora dalla signora Weasley, che fece irruzione nelle varie camere spalancando senza pietà le imposte.

''Mamma,mi accechi!'' protestò Ginny, nascondendosi sotto le coperte.

Hermione non disse nulla e si limitò a strizzare gli occhi.

Molly aveva interrotto il suo sogno proprio sul più bello. Miseriaccia.

''La colazione è pronta, vedete di sbrigarvi o non vi lasceranno niente'' le avvertì la signora Weasley uscendo dalla stanza per andare a svegliare Harry e Ron.

Le due ragazze si scambiarono un'occhiata assonnata.

''Be' coraggio!'' sospirò Ginny sollevandosi a sedere e buttando le gambe giù dal letto''si comincia!''

''Mmm...''fece Hermione affondando la testa nel cuscino ''ancora cinque minuti!''

Chiuse gli occhi, cercando di riprendere il sogno dove l'aveva lasciato.

Era un sogno così bello! Lei e Ron erano...

''Hermione, smettila di fare la bambina e alzati!''la rimproverò Ginny e cominciò a tirarla per un braccio.

''Lasciami stare, Ginny''la supplicò Hermione con voce impastata.

''Se non scendi immediatamente da questo letto chiamo Ron!'' la minacciò quella ''vuoi che ti veda in questo stato?''chiese, accennando ai capelli arruffati e al pigiama con le stelline che aveva addosso l'amica.

''Sono sveglia, sono sveglia!''strillò Hermione balzando giù dal letto.

Ginny ridacchiò. Cominciava a capire suo fratello: stuzzicare Hermione era tremendamente divertente.

 


Un'ora dopo la famiglia al  gran completo era radunata nel giardino della Tana.Fred e George cominciarono un duello tanto  per ammazzare il tempo, ma vennero fermati da un'indignatissima signora Weasley

''Smettetela subito, o vi requisisco le bacchette prima di arrivare!''

''Sì, mamma''cantilenarono in coro i gemelli.

''Bene'' disse la signora Weasley rivolta ai ragazzi ''io e Arthur vi porteremo a due a due con la materializzazione congiunta. Harry, Ginny, voi andrete con me''

''Sì, mamma''ripeterono Fred e George.

La signora Weasley li ignorò.

''Fred e George, voi andrete con vostro padre''

''Sì, mamma'' fecero di nuovo i gemelli in coro.

''Hermione e Ron, voi aspettate quì finchè non torniamo a prendervi''

''Sì, mamma' 'risposero Fred e George al posto loro.

''Dateci un taglio voi due!' 'esclamò la signora Weasley esasperata.

''Sì, mamma''

''Arthur!'' chiamò in aiuto la madre ''di' qualcosa!''

''Ragazzi, smettetela o vi lasciamo quì' 'disse il signor Weasley in tono che non ammetteva repliche.

''Sì, papà''

''Su,andiamo!''disse il poi padre guardando l'orologio:erano quasi le otto e l'appuntamento era per le otto e mezza.

''Sì, papà''

''Ragazzi!''

Fred e George si zittirono. Non valeva la pena di rischiare di essere lasciati a casa.

Molly sospirò. Finalmente.

Harry e Ginny presero per mano la signora Weasley,mentre i gemelli vennero presi per le orecchie dal padre (''Mollaci, papà!).

Un attimo dopo sparirono tutti con uno schiocco, lasciando Ron e Hermione nel giardino ora deserto.

Ron si mise subito a frugare nello zaino fingendo di cercare qualcosa, per non dover cercare qualcosa da dire.

Hermione da parte sua cominciò a scrutare il cielo (limpidissimo) in cerca di nuvole immaginarie.

Non poteva guardarlo. Non dopo tutti quei sogni.

Stettero in silenzio per qualche minuto, tentando disperatamente di apparire rilassati.

''Tu non ti sei mai materializzata, giusto?''chiese all'improvviso Ron a Hermione.

Hermione scosse la  , mai''

''Be' non c'è niente di cui preoccuparsi, è semplicissimo. Certo, la prima volta è un pò come essere frullati, ma ci si riprende subito!''spiegò Ron cercando di essere incoraggiante.

''Oh, bene''rispose Hermione laconica. Che altro poteva dire?

Cadde di nuovo il silenzio.

Oh mamma - pensò Hermione.

''E' una bella giornata'' osservò dopo un pò Ron.

''Sì'' rispose lei annuendo ''gran bella giornata''

''Non si vede nemmeno una nuvola'' continuò Ron indicando il cielo.

''Già''

Silenzio.

Silenzio.

''Ron''

''Sì?''

''No, niente''

Silenzio.

Ron guardò l'orologio, impaziente. Miseriaccia, miseriaccia, miseriaccia.

Hermione finse di allacciarsi una scarpa. Miseriaccia, miseriaccia, miseriaccia.

Quanto ci mettevano a tornare a prenderli?

 

 

 

 

E' un pò corto, lo so! ma avevo voglia di mettere un capitolo divertente prima di abbandonarmi al melenso!^ ^
Intanto rispondo ai commenti dell'altro cap.
hele:non ho stabilito un anno preciso per quanto riguarda l'ambientazione...forse è il terzo,però...ci devo riflettere!
seven:grazie per le recensioni,sono contenta di aver conquistato una Dramione (brrr.....XD)sono d'accordo con te:Ron è speciale,peccato che gli si dia sempre poco spazio....be' ci penso io a rimediare! per quanto riguarda i piani di distruzione della casa di zia Muriel mi sono divertita da matti a inventarli.Adoro i Weasley come gruppo.Ma anche come singoli!
ElseW:grazie per i commenti,sei troppo buona! il fatto è che mi viene facile ''immedesimarmi''in Hermione,dato che io stessa amo follemente Ron! già, nel caso qualcuno non l'avesse ancora capito!

 

 

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Capitolo 5
*** Tutta colpa di Errol! ***


 

Ron e Hermione erano in giardino da più di mezz'ora quando cominciarono seriamente a pensare che i signori Weasley non sarebbero tornati a prenderli.

Il motivo era ancora da scoprire,naturalmente.

''Mandiamo un gufo con un messaggio?''propose Hermione.

Ron la guardò ironico''Hermione, lo sai che l'unico gufo a mia disposizione è Errol, vero?''

''Ah, già''

Mandare Errol con un messaggio significava avere la certezza di non ricevere risposta alcuna.

Tanto valeva scrivere un biglietto per Arthur e Molly e gettarlo direttamente nel fuoco.

''E allora che facciamo?''chiese Hermione nervosa.

Stava cominciando a preoccuparsi, come al solito.

E se i Weasley fossero stati attaccati da Voldemort? E se fosse stata tutta una messa in scena per catturare Harry? Forse proprio in quel momento era circondati dai mangiamorte...

Ron la guardò e capì subito cosa stava passando per la testa dell'amica.

''Hermione, sono sicuro che stanno tutti bene. Ci sarà stato solo qualche stupido contrattempo, non preoccuparti''disse,dandole una piccola pacca sulla spalla.

''Ne sei sicuro?''Il viso di Hermione era l'immagine perfetta dell'ansia. Stava per scoppiare in lacrime.Ron notò una lacrima che le tremava sulle ciglia.

''Ma certo'' rispose sorridendo e aggiunse,canzonatorio ''sembri mia madre, quando fai così''

Hermione arruffò le penne''Sembro tua madre? Mi stai dando della paranoica, per caso?''

''Mia madre è una paranoica secondo te?''esclamò Ron, offeso.

''Non l'ho detto io, l'hai detto tu!''si difese Hermione.

''Io ho detto solo che sembri mia madre,sei tu che hai detto che è una paranoica!''

''Nooo, se stato tu a dirmi che sembro tua madre quando faccio la paranoica! Io non ho detto che tua madre è una paranoica!''

''Pretendi di sapere meglio di me quello che ho detto?''chiese Ron, perdendo le staffe.

''Io non ho detto che tua madre è paranoica!''gridò Hermione ''sei stato tu a cominciare!''

''Io ho detto solamente che assomigli...''

''L'ho capito!''stillò Hermione.

''Non mi pare proprio!''insistette Ron polemico.

''Ricominciamo da capo, va bene?''fece Hermione''TU hai detto che IO assomiglio a tua madre..''

''E TU''la interruppe Ron ''le hai dato della paranoica''

''No!''

''Sì invece''

''Ti dico di no!''

''E io ti dico di sì!''

''Ricominciamo di nuovo''disse Hermione''Tu mi hai detto...''

Ma si interruppe:Ron era scoppiato a ridere.

''E ora che ti prende?''chiese Hermione allibita.

''Hermione''disse Ron cercando inutilmente di tornare serio''ti rendi conto di quanto sei  buffa a volte?''

Hermione non ci capiva più niente.Prima le gridava addosso e poi scoppiava a ridere senza motivo.

''Stavo scherzando.Ti ho presa in giro''spiegò Ron.

''Che?''

''Per farti distrarre''continò lui,come se fosse la cosa più normale del mondo.

Hermione lo fissò incredula. Aveva fatto tutta quella scenata per distrarla.

''Sei un idiota Ronald''disse, sollevado il mento sdegnosa.

''La prendo come un complimento''rispose Ron,che non sembrava particolarmente offeso ''piuttosto, ora che ti sei calmata, che cosa vuoi fare?''

''In che senso?''

''Hai intenzione di rimanere in giardino per tutto il giorno?''le chiese,sollevando un sopracciglio.

''Ehm..no''rispose Hermione''certo che no.Dobbiamo trovare una soluzione''

''Una soluzione?''Adesso era Ron a non capire.

''Si,una soluzione:dobbiamo cercare un modo di comunicare con i tuoi e di farci venire a prendere''spiegò.

Ron le lanciò un'occhiata indefinibile.

''No''rispose poi.

''Prego?''chiese Hermione.

''No.Non voglio cercare un modo per comunicare con i miei''ripeté il ragazzo.

E' impazzito-si disse Hermione.

''E potrei sapere perchè non vuoi?''domandò esitante.

Per un momento sperò follemente che le dicesse ''Perchè preferisco stare quì con te'' Ma subito si riprese. Non farti strane idee,Hermione.

''Perché sarebbe una perdita di tempo''spiegò lui ''non c'è modo di mandargli un messaggio senza un gufo,e visto che non possiamo farlo non ci resta che aspettare che tornino''

Il ragionamento non faceva una piega,dovette convenire Hermione.

Ok,allora,pensò. Restiamo a casa.

In fondo non c'è altro da fare.

Non ce ne faranno mica una colpa.

E poi,perché avrebbero dovuto fargliene una colpa?

Non c'era niente di positivo nell'essere bloccati in casa quando in realtà volevano andare da un'altra parte.

Restare a casa è una noia mortale.

Non c'é niente da fare.

Nessuno avrebbe potuto pensare che l'avevano fatto apposta.

E perchè poi? Farlo apposta,che cosa ridicola.

Come se lei e Ron desiderassero rimanere da soli!

Si sarebbero annoiati da morire.

Del resto, che fanno due amici in una casa vuota?

Qualcosina ci sarebbe....una vocina maliziosa si insinuò nella sua mente. Hermione avvampò.

Se doveva passare tutto il giorno da sola con Ron non poteva farsi venire certe idee.

''Va bene,hai ragione''acconsentì e aggiunse,per non sembrare troppo entusiasta ''non abbiamo scelta del resto''

''Be' andiamo a posare gli zaini intanto?''propose Ron muovendo un passo in direzione della Tana ''non ci servono più ora''

''Si,certo''approvò Hermione''posiamo gli zaini'' E lo seguì a qualche passo di distanza attraverso il giardino.

Com'è carino visto da dietro! pensò.Che bei capelli...così rossi....devono essere morbidissimi....e com'era alto! certo che arrivare a baciarlo non sarebbe stato facile...però lui poteva anche abbassarsi...

''Hermione? ci sei?''

Hermione si riscosse. Ron le stava tenendo la porta aperta e la guardava interrogativo.''Tutto bene?''

''S-sì'' balbettò Hermione imbarazzata. Brava, fatti beccare mentre ti incanti, si rimproverò. Come inizio non c'è male.

 

 

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Capitolo 6
*** Moriranno di fame!! ***


 

Una volta messi da parte gli zaini Ron e Hermione si diressero in cucina.

Alla Tana non esistevano né salone né tantomeno un soggiorno,e così solitamente era lì che la famiglia si riuniva.

 Anche se mamma Weasley detestava con tutto il cuore quella stanza così poco elegante,Hermione la trovava magnifica.

La cucina dei Weasley,con quello strano orologio magico alla parete, i libri di cucina e i mille oggetti sparsi quà e là era la stanza più calda e accogliente che riuscisse a immaginare.

Non assomigliava per niente alla cucina di sua madre,sempre così pulita e ordinata.

La Tana..non c'era nome migliore per descrivere quella casa,pensò mentre abbracciava tutto con lo sguardo.

Non era bella né ricca,sembrava reggersi in piedi per miracolo e aveva le scale più strette e ripide del mondo.Le stanze erano piccole e affollate,dovunque si posassero gli occhi non c'era un centimetro libero.

Cercare qualcosa in mezzo a tutto quel disordine era un'impresa perduta in partenza.

I mobili erano intaccati e scrostati,segno dei sette fratelli che lì si erano rincorsi,avevano fatto a botte,avevano giocato,avevano causato una quantità incalcolabile di disastri.

No,non era bella per niente.Non era stata arredata con classe e non era stata mai particolarmente curata.

Ma agli sportelli della cucina erano attaccati i numerosi disegni che i piccoli Weasley avevano regalato alla madre nel corso degli anni:disegni di draghi a tre teste (opera di Charlie),di posti esotici (firmati da Bill),orribili caricature realizzate da Fred e George,poesie ricopiate in bella grafia da un Percy di sette anni,un ritratto di Crosta fatto da un Ron entusiasta al tempo in cui non lo considerava un topo noioso ma il suo fedele compagno,una giovane giocatrice di Quidditch con il Boccino d'oro in mano disegnata da Ginny...

Tutti questi fogli spiegazzati appiccicati con lo scotch erano,secondo lei,molto più belli di tanti quadri freddi ed eleganti.E lo erano perchè testimoniavano lo spirito di quella casa:il calore di una famiglia piena di difetti,chiassosa e disordinata,un po' alla buona,ma dove un ragazzino orfano e una ragazzina con un carattere non certo perfetto avevano trovato il rifugio ideale.

''E strano,sai?'' Ron interruppe le riflessioni dell'amica.

''Che cosa?''chiese Hermione voltandosi verso di lui.

''Questa calma''rispose Ron guardandosi intorno ''è la prima volta che c'è silenzio in questa casa.Di solito non c'è tanta pace neanche di notte...sai,con Fred e George che fanno esplodere le cose e tutto''

Hermione lo scrutò con curisità:anche se sembrava assurdo ebbe l'impressione che Ron si sentisse un pesce fuor d'acqua nella sua stessa casa.

Chissà perchè questo pensiero le fece riacquistare sicurezza.

Non era abituata a rimanere da sola con un ragazzo e per questo si era sentita così nervosa fino a poco prima.

Ma vedere il ragazzo di cui aveva avuto tanta soggezione guardarsi intorno così smarrito le ricordò che era Ron.

Non qualcuno su cui fare una bella figura,con cui essere costretti a trovare un argomento di conversazione per parlare.Era la persona con cui battibeccava dalla mattina alla sera,l'amico che la faceva ridere in ogni occasione.

Era Ron,e non c'era bisogno di recitare,con lui.

 

 


''Oh, Arthur!''

La signora Weasley sospirò.Erano tutti arrivati sani e salvi nel luogo stabilito e lei e il marito avevano subito fatto per smaterializzarsi quando erano stati bloccati da uno degli organizzatori.

''Non si può utilizzare la magia,oggi!''aveva esclamato un mago dall'aspetto severo raggiungendoli di corsa.

''Ma devo andare a prendere...''aveva cominciato Molly.

''Non può trasgredire le regole,signora''l'aveva interrotta quello con fare deciso''ne va della nostra credibilità''

''Ma che credibilità!''aveva protestato mamma Weasley''mio figlio e la sua amica sono rimasti a casa!''

''Gliel'ho detto,signora''ripeté il mago in tono deciso''secondo il Decreto 14 comma 5 sulle Manifestazioni organizzate in questo periodo a tutti partecipanti alla gara è vietato l'uso della magia se non in casi di estremo pericolo.''

''Ma è un caso estremo!''la signora Wesley tentò di farlo ragionare.Possibile che quel tizio non si rendesse conto della gravità della situazione?

''I figli rimasti a casa sono di età inferiore agli otto anni?''domandò il mago tirando fuori dalla tasca un rotolo di pergamena e una penna d'oca.

''Veramente no''dovette ammettere la signora Weasley.

''E' il luogo dove si trovano pericoloso e/o soggetto a magia oscura?''continuò quello prendendo appunti.

''No!certo che no!''protestò la signora Weasley scandalizzata.

''E' il ragazzo mentalmente instabile e/o capace di nuocere a se stesso o agli altri?''

''In effetti nostro fratello ha qualche rotella fuori posto''intervenne Fred. George annuì.

''Non gli dia ascolto''disse la signora Weasley al mago che per un attimo si era illuminto in volto.

''Quindi suo figlio non è pazzo?''chiese un pò deluso.

''No che non lo è!''asserì con forza la signora Weasley.

''E' la ragazza mentalmente instabile e/o capace...''

''Hermione non è pazza!''esclamò la signora Weasley spazientita.

''E allora possono benissimo rimanere dove stanno ''concluse il mago con un'alzata di spalle.

La signora Weasley sospirò affranta mentre lo guardava allontanarsi.

''Su,Molly cara''la confortò il marito mettendole un braccio attorno alle spalle''che vuoi che succeda?Non gli crollerà mica la casa addosso!''

''Lo so''rispose la moglie''eppure..''

''Sì,cara?''

''Oh,Arthur!''la signora Weasley sembrava in preda ai più atroci dubbi.Tormentò la borsetta che aveva tra le mani.

''Che c'è tesoro?di che ti preoccupi?''chiese il signor Weasley sollecito.

La signora Weasley gli rivolse uno sguardo colmo d'ansia.

''Non capisci?Tutti soli a casa...moriranno di fame!''

 

 

 

''Sto morendo di fame''

Ron si accasciò su una sedia e nascose la testa tra le braccia,con un atteggiamento da vittima.

Era ora di pranzo e per la prima volta in tutta la sua vita non c'era la madre ai fornelli.

''Ronald,tirati su e comportati da uomo!''lo richiamò Hermione tirandolo per una manica.Non lo sopportava quando metteva su quell'aria da martire.

''Ma ho fame!''protestò Ron''non riesco ad essere maturo se ho lo stomaco vuoto!''

Hermione sospirò.Era un caso disperato:Ron non sarebbe mai riuscito ad avere un rapporto normale con il cibo.La sua era un'ossessione vera e propria.

''Invece di piagnucolare perchè non mi dai una mano a preparare qualcosa?''propose Hermione col tono di una mamma che cerca di convincere il figlio a smettere di fare i capricci.

Ron si illuminò''Tu sai cucinare?''chiese entusiasta.

Hermione si tirò indietro.Non credeva mica che avrebbe preparato un banchetto di dieci portate stile Molly,vero?

''Beh me la cavo''rispose incerta.Non era una bugia:aveva guardato sua madre cucinare centinaia di volte.Doveva pur avere imparato qualcosa.

''Mettiamoci all'opera,allora!''esclamò Ron,al quale evidentemente erano ritornate le forze,e si diresse in fondo alla stanza a prendere due grembiuli.

Si mise il primo e porse l'altro a Hermione.Tirò fuori dalla credenza piatti e bicchieri,e mise sul tavolo padelle e utensili vari con una prontezza insospettebile.

''Ti vanno bene questi?''chiese,indicando degli oggetti che Hermione non aveva mai visto in vita sua.

A che servivano quei cosi?si chiese lei entrando nel pallone.

L'unica cosa che aveva mai cucinato in vita sua era qualche caffé.Con la macchinetta.

Ce la puoi fare,si disse poi cercando di farsi forza,sei la studentessa migliore del tuo anno,o no?

Se aveva preparato la Pozione Poliscucco al secondo anno perché non sarebbe dovuta riuscire a cucinare un semplice pranzo?

Passami quel libro''ordinò,indicando un volumetto che era poggiato sullo scaffale più vicino.

''Agli ordini''rispose Ron,e le prese il ricettario.

Hermione tirò indietro i capelli,si sbracciò le maniche e lo aprì.

Con un libro davanti sarebbe stato tutto più semplice,ne era sicura.

 

 


''Sfofami Ehmione''disse Ron con la bocca piena''cufini beniffimo''

Hermione arrossì,compiaciuta.Immaginando di essere a scuola e di dover preparare una pozione complicata era riuscita a cucinare qualcosa di decente,anche se l'idea che a Ron potesse non piacere l'aveva tormentata tutto il tempo.

''Davvero?''gli chiese sorpresa''ti piace?''

''Era fufto offimo''le assicurò Ron annuendo energicamente,mentre mandava giù le ultime cucchiaiate di dolce.

Ingoiò,soddifatto, e le sorrise''Credo di amarti,Hermione''dichiarò.

A sentire quelle parole Hermione per poco non si strozzò.Un pezzo di doce le andò di traverso e divenne paonazza.

''Hermione!''esclamò Ron allarmato,e scattò in piedi''respira!''

Hermione tossì mentre Ron le assestava delle poderose pacche sulla schiena.

Come gli saltava in testa di dirle una cosa del genere? La voleva vedere morta?

Continuò a tossire,con le lacrime agli occhi,diventando sempre più rossa.

Ron la circondò con le braccia per farla sputare,ma ottenne solo l'effetto contrario:a quel contatto Hermione arrossì ancora di più e rischiò seriamente di rimanerci secca.

Dopo alcuni minuti ritornò a respirare normalmente.

''Ma che ti ha preso?''chiese Ron sconvolto''ti sei strozzata da sola!''

''Avevo preso un pezzo di cioccolato troppo grosso''si giustificò lei. E mi hai detto che mi ami,completò tra sé.

''Mi hai fatto pendere una paura da matti''la rimproverò Ron''non farlo mai più,credevo che stessi per morire!''

''Ti sarebbe dispiaciuto tanto?'' le parole  uscirono dalla  bocca di Hermione  prima che potesse rendersene conto .

''Ma sei matta?''fece Ron,sconvolto''che domande sono?Credi che non mi importi proprio di te?''aggiunse in tono di rimprovero.

''Scusa''disse Hermione,e lo guardò,felice .La rabbia nel viso di Ron e le sue proteste la fecero sorridere.

Forse era un idiota e non avrebbe mai capito che lei lo amava,pensò,ma di sicuro le voleva bene.

''Che ti andrebbe di fare,adesso?''gli chiese,cambiando argomento.

''Non saprei''rispose Ron''tu che vorresti fare?''

Hermione lo guardò,ma non rispose.Sembrava che la sua richiesta fosse difficile da dire.

''Dai,spara''la invitò Ron sorridendo.

''Io mi chiedevo se tu...magari....se non ti secca troppo...''cominciò incerta,guardandolo timidamente.

''Cosa?''ripeté Ron''che vuoi fare?''

''Ti andrebbe''cominciò Hermione''ti andrebbe...''

''Sì?''

''Mi insegni a giocare a Quidditch?''disse tutto d'un fiato.

''Eeeh?''Ron per poco non cadde dalla sedia per lo shock.

Hermione Granger,la perfetta Hermione Granger, gli stava chiedendo di insegnarle a giocare a Quidditch?!

  

 

  

Ed ecco il sesto capitolo!Scusate,mi sono lasciata andare all'inizio,ma il fatto è che adoro la Tana e tutto quello che esprime! spero che questo capitolo vi sia piaciuto!Beh,ora rispondo ai commenti dell'altro cap!
hele:lo so i capitoli sono brevi,ma sviluppo la storia volta per volta...quando l'ho iniziata non avevo idea di come sarebbe andata avanti!
Roseweasley87:ho capito a quale manga ti riferisci! è vero era divertente! mi dispiace,Ginny non c'entra niente con il fatto che sono rimasti a casa! Però è contenta di sicuro!
Foolfetta:intanto grazie per tutte le tue recensioni!allora...non è vero che è facile battere i Malfoy! Ce li hai presenti? quei tre barano in tutti i modi possibili,usano la magia,ricorrono a tutti i mezzi leciti e illeciti,corrompono gli arbitri...batterli senza magia non è affatto semplice!la truppa Weasley+Potter come vedi se la spassa alla grande,a parte un pò di ansia da parte di Molly!
 
Ditemi che cosa pensate!commentate! ^ ^

 

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Capitolo 7
*** Lezione di volo con Ron! ***


 

''Hai detto Quidditch?''chiese Ron fissandola incredulo.
''Sì,esatto''confermò Hermione con un'espressione vergognosa.
''Credevo che tu detestassi il Quidditch''disse Ron che continuava a non credere alle sue orecchie.
I Weasley e Harry l'avevano invitata centinaia di volte a giocare con loro,ma lei aveva sempre preferito stare seduta a bordo campo con in grembo un libro da leggere.
Per quale motivo? la risposta era ovvia:non le piaceva quel gioco.
Probabilmente era naturale che a una persona tanto amante dei libri e dello studio non piacesse lanciare in aria una Pluffa o inseguire un Boccino.
Era l'unica ragione alla quale il maschio più piccolo di casa Weasley fosse riuscito ad arrivare dopo anni e anni di perplessità.
Peccato che la vera ragione fosse ben altra.
Hermione aveva partecipato ad una sola lezione di volo,al primo anno,durante la quale il suo manico di scopa si era rifiutato di sollevarsi  da terra nonostante i ripetuti ''Su!'' della ragazzina.
Dopo quella volta si era rifiutata di avvicinarsi a una scopa,accampando scuse come ''soffro il mal d'aria'' o ''preferisco la Polvere Volante''.
Tutti fingevano di non sapere il vero motivo di questo comportamento,ma in realtà nessuno ignorava che Hermione non sapeva volare.
Nessuno tranne Ron,naturalmente,il quale seguitava ingenuamente a credere che l'amica odiasse gli sport e che quindi rimasse con i piedi a terra per scelta.
''Io non detesto affatto il Quiddich''disse Hermione con un'espressione combattuta.
Aveva sempre tenuta segreta la sua incapacità,ma ora che gli aveva chiesto di insegnarle a giocare non poteva più tacere.
Fece un respiro profondo e si costrinse a guardarlo negli occhi mentre gli confessava la verità.
In un primo momento Ron non disse niente. Si limitò a fissarla con gli occhi fuori dalle orbite per parecchi secondi,il che,a dire il vero,era più eloquente di qualunque esclamazione.
''Non sai volare''ripeté poi come per essere sicuro di quello che aveva appena sentito.
''Proprio così''mormorò Hermione sforzandosi di non apparire abbattuta.
In fondo che importava?chissà quanti maghi c'erano in giro che non sapevano volare.
Non era mica un caso raro.
'' Stai scherzando,vero?'' rise Ron guardandola come a dire''tanto non ci casco''
Va bene,forse non era poi così comune.
''Non scherzo affatto''insistette Hermione''non so volare.Non sono mai salita su una scopa.''
''Quindi non hai mai giocato a Quidditch con noi perché non ne eri capace?''
''Esatto''confermò la ragazza annuendo e aspettando di sentirlo ridere da un momento all'altro.
Ma Ron non rise.
Probabilmente per la prima volta nella sua vita dimostrò un po' di tatto.
Si passò una mano tra i capelli come per assorbire la notizia ed esclamò''Smettila di fare quella faccia,non è mica la fine del mondo!''
''Ma se fino a un attimo fa credevi che ti stessi prendendo in giro!''disse Hermione sempre più abbacchiata e abbassò gli occhi,umiliata.
 Adesso proprio lui che l'aveva sempre considerata imbattibile sapeva che in realtà era un'impedita che non si era mai sollevata da terra neanche di mezzo centimetro.
Si era giocata l'unica cosa che era riuscita ad avere da Ron-il rispetto per le sue capacità. Che scema.
''Sì..be' l'ho detto''ammise Ron che non sapeva come fare a rimangiarsi quella frase poco felice.
Si strofinò il naso con fare imbarazzato e tacque per un po',cercando qualcosa di carino da dire.
Vedere Hermione seduta davanti a lui con gli occhi bassi e l'aria di chi desiderava essere inghiottito da una voragine non era normale.
Di più,era un evento.
Era peggio di un'eruzione vulcanica o di un tornado.
Peggio di un'inondazione.
Era il mondo alla rovescia.
Insomma,di solito era lui quello che faceva la figura dello stupido.
Quante volte si era ritrovato lì,con un compito davanti senza avere la più pallida idea di come cominciare!
Si era sentito un perfetto idiota tante di quelle volte che ci aveva fatto l'abitudine.
Ma Hermione,no.
Lei era abituata ad essere elogiata e a riuscire con facilità anche negli incantesimi più difficili.
Quell'espressione non le apparteneva.
E lui non la sopportava.
Amava la sua aria da maestrina e il modo in cui gli correggeva i temi.
Se ne rendeva conto solo adesso.
Anche se la prendeva in giro continuamente per quel suo atteggiamento di superiorità...gli piaceva.
O meglio,ci era talmente abituato che non lo infastidiva come dava credere.
Faceva parte delle sue certezze,per così dire.
Vederla sedere sconfitta e abbattuta non era normale.
Era sbagliato.
Ron si alzò e si diresse a grandi passi fuori dalla cucina.
''Dove vai?''chiese Hermione alzandosi a sua volta.
Ron si fermò e si voltò verso di lei ''Vuoi imparare a volare o no?''

 

 


Innanzitutto andarono nel capanno degli attrezzi dove erano ammassate le vecchie scope dei Weasley,la Firebolt di Harry e un gran numero di oggetti indefinibili.
Erano le invenzioni del signor Weasley:oggetti appartenuti a babbani e poi modificati con la magia.
Ron prese quello tra i vecchi manici che gli sembrava messo meglio e invitò Hermione a fare lo stesso.
D'istinto lei prese la Firebolt di Harry,ma Ron la bloccò con un'occhiata severa.
''Molla quella scopa,Hermione''le ordinò.
''Perché?''domandò Hermione''io volevo provare la Firebolt di Harry!tutti dicono che è la scopa migliore..''
''Non mi interessa''la interruppe Ron autoritario,e le tolse la scopa di mano''tu non sai volare,non è il caso di iniziare con la scopa più veloce del mondo''
E detto questo le rifilò la malandata Scopalinda di George.
Hermione sbuffò ma non protestò oltre.
Per una volta l'amico aveva ragione.
Però le sarebbe piaciuto tanto fare un volo sulla Firebolt!
Sospirò,cercando di non farsi sentire.
''Dai,non fare la bambina!''la prese in giro Ron,che a quanto pare l'aveva sentita ''se fai la brava ti prometto che più tardi ti ci faccio fare un giro''
Hermione si illuminò''Davvero?''
''Sì,ma prima impara a stare in sella su quella lì''


''Allora,cosa sai del volo,di preciso?''indagò Ron una volta giunti al campo da Quidditch.
In realtà quello in cui Harry e i fratelli Weasley giocavano non era un vero e proprio campo,ma un semplice pezzo di campagna vicino alla Tana che con gli anni era stato adibito a campo da gioco.
Ai lati era stato costruito un recinto e ai due estremi erano state costruite delle porte.
Naturalmente i Weasley non disponevano né di un Boccino d'Oro né di una Pluffa,né tantomeno di Bolidi(per la gioia della madre,che avrebbe avuto un'ulteriore preoccupazione).Così si lanciavano delle mele che crescevano nei dintorni.
''Non so molto''rispose Hermione,e si concentrò cercando di riportare alla mente le istruzioni ricevute tanti anni prima,durante quella famosa prima e ultima lezione.
''Devo fare sollevare la scopa a mezz'aria''cominciò,come se stesse enunciando una regola di Trasfigurazione ''poi devo salirci sopra e inclinare il manico verso l'alto...''
''Brava.Poi ti dai una bella spinta con i piedi e..''
''E in teoria dovrei trovarmi in aria''completò Hermione poco convinta.
''Coraggio..prova''la esortò Ron.
Hermione annuì.Doveva solo essere tranquilla sicura e sarebbe andato tutto bene. Non poteva essere così difficile.
''Su!''esclamò,ma la scopa si limitò a innalzarsi di due centimetri per poi ricadere a terra.
Bene.
Riproviamo.
''Su!''ordinò di nuovo,questa volta con più energia.
Come per miracolo la scopa scattò in aria all'altezza del suo fianco.
Ce l'aveva fatta!Hermione batté le mani,esultante,e si rivolse verso Ron.
Anche lui sorrise,compiaciuto e le disse''Adesso sali su e punta verso l'alto''
Hermione obbedì,e saltò sul manico reggendosi ben stretta.''E ora che faccio?''
''Datti una spinta''ordinò Ron''sollevati in aria,che io ti raggiungo''
''Ok''
Puntati i piedi per terra,Hermione si diede una spinta più forte che poteva;sentì uno strappo dalle parti dello stomaco e si ritrovò a sospesa a cinque metri da terra.
Eccitata e nello stesso tempo terrorizzata cercò con lo sguardo Ron.L'amico proprio in quel momento si stava dando la spinta per venire a raggiungerla.
Con il cuore che le martellava in petto si guardò intorno:sotto di sé c'era la Tana. Da lassù sembrava ancora più curiosa e strana del solito.
Poi vide le chiome degli alberi dall'alto,e questo le fece venire le vertigini. Era in alto, molto in alto.
Guardò sotto,e vide i suoi piedi che penzolavano nel vuoto. Troppo in alto.
Il cuore accelerò i battiti,come impazzito.
Voglio scendere - pensò. Aiuto, fatemi tornare a terra.
All'improvviso la testa cominciò a girarle vorticosamente. Gli alberi sotto di lei le danzarono davanti agli occhi.
Aveva le mani sudate, che scivolarono lungo il manico di scopa.
Sentì Ron che le diceva qualcosa ,ma la sua voce le sembrò provenire da mille miglia più in là.
Venne assalita da un senso di nausea e chiuse gli occhi per non vedere più gli alberi che si muovevano intorno a lei sempre più veloci.
Aveva la lingua impastata. Tentò di riaprire gli occhi,ma con orrore si accorse di non avere più il controllo del suo corpo.
Si sentì precipitare...un urlo...e poi il buio.

 

 

 

 Qualcuno la salvi! Hermione! Speriamo che Ron sia riuscito a prenderla al volo! Speriamo che non si sia fatta male! Speriamo che il nostro amico rossochiomato si dia una svegliata! Qui in realtà ha già cominciato...Ci aspetta un ottavo capitolo pieno di sorprese! intanto vi invito a lasciarmi un commentino,anche due paroline tipo''bel capitolo'' o ''mi piace'' ma anche ''non mi piace''XD qualcosina,insomma.OK,ora i miei ringraziamenti:

 LaRose:sono contentissima che la storia ti piaccia,spero che continui così >.< be' Herm secondo me non ha mai giocato a quidditch perchè non sapeva volare tanto bene e non perchè non voleva...Ron avrebbe detto ''ti amo'' anche ad Augusta Paciock,se questa l'avesse sfamato...eh già.
 hele:grazie di continuare a seguirmi e a recensire,non sono stata molto veloce questa volta,ma a scuola ho verifiche 
a non finire.Brutta cosa i G.U.F.O.
 seven: grazie mille per la ricca recensione,sei una stupenda lettrice.Mi sei stata di grande sostegno in un momento di mancanza di ispirazione.XD
 Roseweasley87:non preoccuparti per il momento di sclero,capita.Spero ti sia piaciuto il cap!
emmawatson:ti scusi perchè non hai recensito?ma scherzi?! bene,bentornata! Grazie per i complimenti!dimmi cosa pensi del cap!
 Foolfetta:mia cara,grazie mille per tutte le tue recensioni!Visto che battere i Malfoy non era semplice?in quanto a Herm..non cucina di certo come Molly,ma bisogna tenere conto del fatto che Ronnie era affamato...
 Eles Weasley:grazie per i complimenti,spero di non deluderti!comunque anche tu scrivi molto bene!

 

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Capitolo 8
*** Be' ti porto in casa, no? ***


 

''Hermione,Hermione!''

Che succede? chi mi chiama?

''Hermione,ti prego,apri gli occhi!''

Aprire gli occhi? perché? che vogliono da me? si chiese la ragazza.

Lasciatemi in pace,lasciatemi dormire...

Ma i richiami continuarono ''Hermione!Hermione!''

Finalmente aprì gli occhi,anche se con enorme sforzo.

Si guardò intorno: era sdraiata a terra,nel giardino dei Weasley.

Chino su di lei c'era Ron che la scrutava con ansia, vicinissimo a lei.

Colse l'immagine fuggevole di due occhi azzurri e di un ciuffo di capelli rossi prima di realizzare che era il viso di Ron quello a due millimetri dal suo.

A questa constatazione Hermione avvampò,e si tirò bruscamente indietro.

Ron se ne accorse- e come avrebbe potuto non notarlo?- perchè arrossì anche lui,e cercò qualcosa da dire per giustificarsi ''Sei caduta dalla scopa, fortuna che sono riuscito a prenderti al volo,altrimenti ti saresti sfracellata''

Presa al volo? Caduta dalla scopa?

''Sei svenuta''aggiunse l'amico a mo' di spiegazione.

L'immagine di se stessa che precipitava giù le si affacciò alla mente più chiara che mai,e non poté fare a meno di arrossire di nuovo,questa volta per l'umiliazione.

Ora sì che ricordava.

Aveva perso il controllo e si era sentita precipitare nel vuoto.

Oh no. No. Era successo davvero?

Neanche i ragazzini del primo anno svenivano alla loro prima lezione di volo,al massimo scivolavano perchè avevano le mani sudate,o non si alzavano di più di un metro da terra.

Neville Paciock si era rotto un polso la prima volta che era salito su un manico di scopa,ma per lo meno non era svenuto  come un imbecille.

Anzi,aveva sorvolato mezza Hogwarts prima di cadere.

Era stato eroico,in qualche modo.

Lei invece era stata ferma a mezz'aria e poi era svenuta senza motivo.

Si era lasciata prendere dal panico come una bambina di due anni,e davanti a Ron,per giunta.

Penoso,assolutamente penoso.

Non avrebbe mai più avuto il coraggio di guardarlo in faccia,dopo quella figuraccia.

Merlino,Ron e i suoi fratelli volavano da quando erano nati!

Fred e George erano pure nella squadra del Grifondoro,e Charlie,il famoso Charlie Weasley,era il fenomeno di cui tutti parlavano con riverenza.

Per non parlare di Ginny,che in sella alla scopa diventava un'altra persona e trovava persino la grinta per parlare in presenza di Harry.

Harry.

Harry era il più giovane Cercatore da un secolo a quella parte,e si era guadagnato l'ingresso in squadra a soli undici anni.

Da quel momento aveva sempre fatto guadagnare la vittoria al Grifondoro,e nessuno era mai riuscito a soffiargli il Boccino,nemmeno i giocatori più grandi.

Io invece sono caduta come un sacco di patate-concluse tra sé Hermione,depressa.

Avrebbe dato qualunque cosa perchè sotto di lei si aprisse una voragine e la inghiottisse per sempre.

Ma non si aprì nessuna voragine,e così stette lì,vergognosa e con gli occhi bassi finchè Ron non la riscosse.

''Ti fa male qualcosa?''le chiese,guardandola preoccupato.

Hermione scosse la testa ''Credo di no''disse,e si tirò su.

Ma si era appena messa diritta che barcollò e cadde di nuovo a terra.

''Hermione!''Ron si fiondò vicino a lei''che hai?''

''Non lo so''rispose lei,confusa''m-mi tremano le gambe''

Che le succedeva?

Ron la fissò,ancora più preoccupato.

 Ma dopo un momento si riscosse anche lui,e la tranquillizzò ''Non è niente,sarà lo shock della caduta''disse con fare incoraggiante.

Aveva ragione,era stato di sicuro lo spavento.

Fece per alzarsi nuovamente in piedi,ma Ron fu più veloce e in un momento si trovò tra le sua braccia.

''C-c-che fai?!''strillò Hermione,con gli occhi fuori dalle orbite e le guance in fiamme.

Ron la guardò come se stesse facendo la cosa più naturale del mondo''Be',ti porto in casa,no?''

''Sì,ma perchè mi hai presa in braccio?''chiese,sempre più in imbarazzo,mentre lui continuava a tenerla tranquillamente tra le braccia.

''Se non ti reggi neanche in piedi mi dici come pensi di entrare in casa?''le chiese guardandola negli occhi.

''G-giusto,ha-hai ragione'' biascicò Hermione,e distolse lo sguardo.

Trattenendo il fiato e fissando ostinatamente la porta della Tana si lasciò trasportare oltre il giardino,cercando di non svenire di nuovo.

Ma Ron non si fermò certo all'ingresso.

Una volta entrati si diresse verso il retro della casa e cominciò a salire le scale,sempre tenedola stretta.

''Dove mi stai portando?''chiese lei.

''In camera di Ginny,non posso mica lasciarti sul tavolo della cucina!''rispose Ron,sempre come se fosse la cosa più naturale del mondo portarla di qua e di la'.

Sentendosi sempre più stupida Hermione non replicò,e continuò a sforzarsi di non pensare a dove si trovava.

Ossia tra le braccia di Ron,stretta contro il suo petto.

Oh Merlino.

''Eccoci qua''annunciò Ron,entrando nella minuscola camera da letto della sorella.

Il letto di Ginny,grazie al cielo!-pensò Hermione grata,mentre Ron la lasciava andare con delicatezza.

Si sdraiò sulle coperte morbide e sospirò. Che meraviglia.

''Ti vado a prendere qualcosa da mangiare''disse Ron,e uscì dalla stanza prima che lei avesse il tempo di ringraziarlo.

 

 

 

Una volta da sola Hermione poté finalmente rilassarsi e riprendere a respirare normalmente.

Ron l'aveva presa in braccio! non sapeva davvero cosa considerare la cosa.

Insomma,l'aveva fatto solo perché lei non poteva camminare,no?

Ma sì,certo.

Eppure...c'era qualcosa che la spingeva a pensare diversamente.

Mentre la teneva tra le braccia Ron l'aveva stretta così forte! non ce n'era mica bisogno!

Dunque l'aveva fatto perché..perché...

Già,perché?

Possibile che lei gli interessasse?

Quel gesto sembrava dimostrarlo,ma allora perché una volta arrivati in camera Ron era scappato via?

Sì,perchè quel ''ti vado a prendere qualcosa da mangiare'' non poteva essere interpretato altrimenti che con un ''preferisco andare il più lontano possibile da te,grazie e arrivederci!''

Oh,santo cielo!-sbuffò. Cercare di capire il comportamento di Ron era una battaglia persa in principio.

Avrebbe potuto andare avanti per tutto il pomeriggio senza andare più avanti di così.

E lo sapeva per esperienza,dato che da un bel po' di tempo studiare le mosse del ragazzo in cerca di una motivazione era diventata una delle sue occupazioni quotidiane.

Aveva perso il conto di tutte le volte che si era messa a rimuginare su una frase o uno sguardo che le era parso innaturale,e ogni santa volta si era bloccata sempre allo stesso punto.

Maledizione,Ron!-pensò furiosa,prendendo a pugni il cuscino e lasciandovi ricadere la testa. Perché sei sempre così contraddittorio?

 

 


Miseriaccia- imprecò Ron per la ventesima volta.

Era seduto al tavolo della cucina con testa tra le mani da dieci minuti,e non riusciva a decidersi a tornare di sopra da Hermione.

Si era accorto di quello che aveva fatto solo quando aveva deposto la ragazza sul letto,e per questo motivo era fuggito il più velocemente possibile da lì.

Come diavolo gli era saltato in mente di prenderla in braccio?

Lo sguardo stupito che l'amica gli aveva rivolto lo torturava.

Che vergogna,chissà cosa aveva pensato di lui.

Forse l'aveva preso per un maniaco! e come darle torto,lui le aveva messo le mani addosso. Si era comportato in maniera imperdonabile.

Insomma,va bene che lui e Hermione erano amici da tanto tempo eccetera,ma fino a quel momento non si erano mai toccati.

A parte quella stretta di mano al secondo anno,naturalmente.

Ma quella era stato solo un gesto di saluto,fine della storia.

Non poteva essere considerato vero e proprio contatto fisico.

Ma certo che no.

Si era quasi rilassato quando un altro pensiero orribile gli si affacciò alla mente.

 Al secondo anno era stato lui a porgerle la mano! che Hermione lo considerasse davvero un maniaco?

Be',questo spiegava l'espressione sconvolta e lo strillo.

Maledizione Ron! si disse,assestando una manata sul tavolo. Perché sei sempre così idiota?

 

 

 

Certo che questi due in quanto a complessi mentali non scherzano! Ron l'hai solo presa in braccio,maledizione!
Ho scritto questo capitolo piuttosto di fretta,ma spero tanto che vi sia piaciuto! *me molto invidiosa di Hermione*
Lasciate un commentino se avete letto fin quì XD
Ringrazio come sempre chi mi segue e chi legge,ma soprattutto chi commenta! Grazie mille ^ ^


emmawatson: lo so,sto sclerando anch'io! ma quei due ci hanno messo sette anni a capire che si amavano,non posso fare succedere tutto troppo velocemente! dovremo soffrire ancora un po'.
hele: quando ho letto quel 'non mi piace' mi è venuto un colpo,e non sto scherzando.Sono contentissima che la storia ti piaccia =)
 RonaldWesley94,TINAX86, Roseweasley87: Ron l'ha presa al volo,ovviamente XD anche a me sa tanto di supereroe!
 seven: come sempre la tua recensione mi rende felice =) grazie! devi sapere che adoro fare fare l'autoritario a Ron, di solito è sempre visto come un bambino,ma secondo me è un ragazzo bello cresciuto!
 Eles Weasley: spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo,e grazie anche per la recensione a Ricordelle e Burrobirra,sei troppo buona! (ma continua pure così,amo montarmi la testa)
Infine grazie a elite81, MissFairy_1710 e fierobecca93 per aver recensito!
Vi abbraccio,al prossimo capitolo!

 

 

 

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Capitolo 9
*** Viva i proverbi Babbani! ***


 

Quando diversi minuti dopo Ron si decise a risalire in camera di Ginny per chiedere a Hermione se aveva bisogno di qualcosa, la trovò sdraiata su un fianco, rivolta verso la finestra.
Fuori il sole stava tramontando, e i raggi arancioni e dorati illuminavano la stanzetta e la ragazza addormentata.
Raggomitolata sul letto, con le mani chiuse a pungo come quelle di una bambina, Hermione sembrava un'altra: i capelli sparsi sul cuscino, le ciglia che tremavano leggere e il respiro regolare che usciva dalle labbra semiaperte.
Ron non poteva certo immaginare che la ragazza sempre seria e impegnata potesse apparire, nel sonno, tanto dolce.
Incantato e stupito rimase lì, sulla porta, a contemplare in silenzio quel quadro magico e perfetto.
Ma l'incanto non durò in eterno. Il sole era appena svanito all'orizzonte quando il ragazzo avvistò un gufo che volava verso la Tana.
Facendo attenzione a non svegliare la ragazza, Ron attraversò in punta di piedi la stanza e aprì la finestra per permettere al volatile di entrare.
Ma il gufo grigio aveva l'aria di essere troppo impegnato per perdersi in convenevoli, così gli porse con il becco una busta e si allontanò con un frullare d'ali.
Dopo aver chiuso la finestra Ron aprì la lettera, distinguendo subito la grafia di sua madre.
In una pagina piena di domande sulla salute sua e di Hermione e di timori su quali tragedia avessero dovuto affrontare ('Mamma, per favore!' esclamò Ron) la signora Weasley informava il figlio che tutta la famiglia sarebbe stata di ritorno alle otto in punto di quella sera, ovvero non appena la Gara fosse finita e ai partecipanti fosse stato concesso il permesso di Smaterializzarsi.
Arrivato in fondo alla pagina, Ron non pensò neanche per un momento di rispondere alla lettera (sempre per lo stesso motivo: Errol) ma decise invece di svegliare Hermione.
Erano le otto meno cinque, tra poco sarebbero arrivati gli altri ed essere svegliata dalle urla di Fred e George e dalle chiacchere della madre non era una bella cosa.
Così, con l'impressione di stare commettendo un mezzo sacrilegio rovinando quel quadretto pacifico, Ron si avvicinò al letto di Ginny e scosse delicatamente l'amica per un braccio 'Hermione' chiamò 'sveglia! sono quasi le otto, stanno arrivando gli altri'
Infastidita, Hermione si girò dall'altra parte e continuò a dormire.
'Hermione Jean Granger!' esclamò Ron continuando a scuoterla 'svegliati, tra poco è ora di cena!'
'Mmmh' fece Hermione cominciando a stiracchiarsi e sbattendo le palpebre 'che c'è?'
'C'è che tra circa tre minuti la mia famiglia e Harry saranno di sotto a fare casino, e quindi ho pensato di svegliarti prima io'
A quella notizia Hermione si riscosse 'Tre minuti? Di sotto? Stanno tornando?' chiese con tono fattosi all'improvviso febbrile.
Ron la guardò stupito 'Si, mamma mi ha appena mandato una lettera per avvisare, che c'è di strano?'
La ragazza non rispose, si limitò a fissarlo con lo sguardo di chi si trova di fronte ad una scelta difficile e che nel frattempo ha dei leoni alle calcagna.
Nella sua testa si affollavano un centinaio di pensieri.
Stavano tornando, la giornata tanto temuta quando era cominciata era volata via e lei aveva sprecato l'unica occasione che aveva di stare da sola con Ron.
Al rientro della famiglia una cosa del genere non sarebbe più ricapitata: Ron avrebbe trascorso le giornate a giocare a Quidditch con Harry e i gemelli, lei sarebbe stata sempre con Ginny e la casa sarebbe stata affollata e chiassosa come al solito.
Si sentì investita da un sentimento di fatalità: mancavano una manciata di minuti alla fine di tutto, e lei se ne stava lì sdraiata a fissare Ron senza aprire bocca.
Sapeva bene cosa  fare ma nello stesso tempo aveva paura di farlo.
Era così che doveva finire quella giornata, in un modo così stupido?
Si stava lasciando sfuggire quel momento per la troppa paura di esporsi?
'Ron' Hermione si alzò a sedere e alzò lo sguardo a fissare l'amico . Aveva cambiato espressione: adesso appariva risoluta e stranamente animata, come se i leoni stessero per raggiungerla.
E in effetti aveva perso già troppo tempo.
Ora o mai più, Hermione.
'Sì, che c'è?' domandò lui.
Hermione chiuse gli occhi, trasse un respiro profondo e si costrinse a fissarlo di nuovo 'Dubito che tu lo sappia, ma fino ad adesso tutto quello che ho sempre fatto si è basato su una vecchia sentenza Babbana' si fermò, come indecisa sul continuare o meno.
Ron la guardò interrogativo: che cosa stava cercando di dirgli?
Hermione proseguì 'E questa sentenza dice di vivere come desidereremmo aver vissuto a ottant'anni. In questo modo si evita di commettere un gran numero di idiozie e azioni sventate, come puoi capire'
Ron annuì, chiedendosi ancora dove volesse andare a parere la ragazza.
'Il punto è' riprese Hermione 'che io sono stata sempre soddisfatta del mio modo di agire, e ho sempre creduto in questo evitare di essere avventati. Ma' e quì tentennò 'ma un minuto fa mi è venuto in mente un proverbio Babbano nel quale non ho mai creduto un gran che. Dice che è meglio fare e pentirsi che pentirsi di non avere fatto, e l'ho sempre creduto un inno al fare sciocchezze'
'Capisco' disse Ron, che in realtà era sempre più confuso.
'Ho sempre pensato che fare una sciocchezza e poi pentirsene era la cosa peggiore che potesse capitare' continuò Hermione animatamente 'ma adesso sento che se non faccio una cosa me ne pentirò per chissà quanto tempo. Questa cosa è una grande scemenza, e mi pentirò di averla fatta in meno di tre secondi, ma la devo fare, Ron'
Ron non rispose e la guardò sempre più stupito e confuso 'Hermione' tentò di cominciare 'cosa stai cercando di..?'
Ma non completò la frase, perchè Hermione  era scesa dal letto e, alzatasi in punta di piedi, l'aveva baciato.
Un attimo dopo si era allontanata, guardandolo interrogativa e spaventata.
Oh no - pensò - che cosa ho fatto? Adesso mi darà della squilibrata e non potrò neanche dargli torto.
Ma Ron sembrava troppo sconvolto per dire qualsiasi cosa. Il volto pietrificato dallo stupore, pallido come un cencio, era arretrato fino alla scrivania di Ginny e si era appoggiato lì come se avesse temuto di cadere a terra.
'Ron' disse Hermione con voce tremante 'ti prego, non fare così. Non volevo, te l'ho detto che mi sarei pentita e in effetti mi sto pentendo'
'Hermione'
Sta parlando!
Con l'espressione di chi non sa bene dove si trovi e perchè Ron chiese 'come hai detto che faceva quel tuo proverbio?'
Lei lo guardò interrogativa 'Quale dei due? la storia degli ottant'anni o l'altro?'
'L'altro'
'Meglio fare e pentirsi che pentirsi di non avere fatto' ripeté, e aggiunse incerta 'Perchè me lo chiedi?'
'Perchè è uno strano proverbio' rispose Ron con un'alzata di spalle.
'Credi che io sia pazza, allora?' chiese Hermione.
'No'  Ron la guardò finalmente in faccia 'La cosa degli ottant'anni è ragionevole e senza dubbio ti impedisce di fare scemenze, ma per quanto strano e dalle conseguenze imprevedibili il secondo mi piace molto di più'
'Allora..' disse Hermione, cercando di giungere a una conclusione chiara.
'Allora credo di avere il diritto di fare anch'io un po' di sciocchezze' la interruppe Ron, e mentre dal giardino cominciavano a giungere le voci dei Weasley e di Harry che si fiondavano in casa gridando 'Li abbiamo battuti! Li abbiamo battuti!', la baciò.

 

 

 

                                                                                THE END

 

 

 


Innanzitutto chiedo perdono per il mostruoso ritardo, ma sono stata colta dal blocco dello scrittore e per quasi un mese l'idea di trovare una conclusione alla storia mi ha gettata in un abisso di panico. Due giorni fa avevo cominciato a buttare giù qualcosa, ma al momento di salvare il documento ho cliccato sul tasto sbagliato e si è perso un pomeriggio di lavoro. Va be' So che un bacio da parte di Ron sarebbe stato più romantico, ma secondo me ad aspettare che uno come lui si desse una mossa avrei dovuto scrivere cinquecento capitoli XD
 
Grazie mille a tutti coloro che hanno seguito, commentato e letto silenziosamente questa storia.
Grazie per l'aiuto e l'incoraggiamento, davvero.
Adesso, con le lacrime agli occhi chiudo questa storia. Spero di avervi divertiti =)

 

 

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