Prefazione: Shining Star

You're my shining star,

that is what you are

There is no one like you baby

Angels everywhere

Everytime you're near

You will always be my baby

Baby when you do the things you do

I wanna be close to you

'Cause I need to feel your every move

Baby I can never say how much

( I )I need your touch

( I )I can't get enough

'Cause you know what you do turn me on oh yeah

You're my shining star,

that is what you are

There is no one like you baby

Angels everywhere

Everytime you're near

You will always be my baby

Oh my my baby

Baby you're as close as close can get

And baby you know I let every single

part of me be yours ooh yeah 

Doesn't matter if the phone might ring

( I )Cause I won't hear a thing

( I )When I'm in your arms

'Cause you know what you do turn me on oh yeah

You're my shining star,

that is what you are

There is no one like you baby,

baby no

Angels everywhere

Everytime you're near

You will always be my baby

Oh my my baby

I've never been so satisfied

with anything in my entire life

cause you are doin everything so right

oh oh baby, what what

I've never been so satisfied with anything

in my entire life cause you are doin everything so right

oh oh baby,

Dark child Backstreet Boys c'mon

You're my shining star,

that is what you are

(You're my shining star, that is what you are)

There is no one like you baby

Angels everywhere (Angels everywhere)

Everytime you're near(Everytime you're near)

You will always be my baby

Oh my my baby

You're my shining star,

oh yes you are

There is no one like you baby

Angels everywhere

Everytime you're near

You will always be my baby( be my baby )

You know that I adore you

wanna be there everyday for you

Satisfy your every needs my baby,

baby You know that I adore you

wanna be there everyday for you

Satisfy your every needs my baby, baby.

You're my shining star,

that is what you are 

There is no one like you baby 

Angels everywhere

Everytime you're near

You will always be my baby, baby. 

Siamo tutti stelle luminose e brillanti, tutti risplendiamo a nostro modo. Non sto parlando di talenti particolari, non necessariamente. Parlo di quelle persone, che fanno parte delle vite di ognuno di noi, che sono importanti per noi e noi lo siamo per loro. Persone che con la loro presenza portano, gli uni agli altri, luce là dove prima c'era il buio.

Canzone: Shining star, Backstreet Boys

(NDA): Le età delle attrici scelte non sempre corrispondono a quelle dei personaggi, eccovi qui di seguito quelle vere

Sara: 1982

Monica: 1983

Manuela: 1983

Jenny: 1983

Gaia: 1983

Simona: 1984

Chiara: 1987

Alice: 1995

Cap. 1: That's just the way we roll

Settembre 2009

La solita interminabile e noiosa giornata di lavoro, ma finalmente a casa, pensai di rilassarmi rileggendo, era la milionesima volta, il mio libro preferito "Emma". 

Dopo due pagine decisi che la lettura era un passatempo da dopocena e non avendone avuto abbastanza del computer in ufficio, lo accesi per collegarmi a facebook ultima mia passione, ma dopo dieci minuti di inutili test cambiai social network.

L'ultima iscrizione l'avevo fatta a Twitter due giorni prima, perché volevo seguire da vicino le vicende di Ashton Kutcher e sua moglie Demi, questo perché uno dei miei sogni di bambina era sempre stato di fare l'attrice, sogno che avevo ormai accantonato da tempo. 

Chiamatela sensazione o quello che volete ma avevo sempre pensato che se mai avessi avuto una carriera cinematografica io ed Ashton saremmo stati una di quelle coppie buca schermo alla Julia Roberts e Richard Gere.

Appena aperta la pagina iniziale mi trovai un nuovo messaggio sicuramente era la mia amica Simona avevo praticamente solo lei come seguito e invece rimasi notevolmente sorpresa quando vidi che il messaggio veniva da Ashton in persona e diceva:

"Ciao Neremir,

ho visto che hai messo me e Demi fra i seguiti, sono sempre curioso di vedere i profili dei nostri fan e ho notato che hai inserito solo noi e sono rimasto molto sorpreso di questo, ma soprattutto mi ha incuriosito il tuo nickname e mi piacerebbe tanto saperne il significato 

XXX

A."

Ok, calma, e adesso?Non può essere lui…o sì…?In fondo ho letto su Cosmo che lui lo usa spesso e c'è scritto "verified account" poi Gaia, dilla tutta è per questo che hai cercato subito lui e non altri cantanti o attori che ti piacciono, perché sapevi che lui lo usava personalmente e che non era il solito banale ufficio stampa a seguirlo.

Ok, quindi è lui sono sicura. E ora cosa gli dico?Come glielo spiego che è nato dal Signore degli Anelli?Come glielo spiego senza che lui mi creda una sfigata di quelle che passano le giornate insieme ai nerds a giocare ai giochi di ruolo?

Senza volerlo veramente schiacciai il tasto "reply" e la risposta mi venne automatica:

"Ciao A.

il tuo messaggio mi ha fatto molto piacere, in realtà mi chiamo Gaia, giusto per fare le dovute presentazioni. Per rispondere alla tua domanda, ecco la storia di Neremir: Pensavo di aver creato questo nome, però recentemente cercando su google ho scoperto che già esiste, anche se nel contesto in cui l'ho inteso io è decisamente inventato

Nasce dal Signore degli Anelli, ci sono due personaggi, fratelli, Boromir e Faramir, sono due valorosi cavalieri figli del sovrintendente di Gondor. Il primo (Boromir) è il prediletto del padre mentre il secondo gli è quasi indifferente, i due fratelli sono molto legati e ho deciso di creare una sorella, una guaritrice anche lei indifferente al padre, però molto legata ai fratelli maggiori.

Perchè mi ha colpito questa famiglia? Probabilmente perchè amo la storia d'amore che si sviluppa tra Eowyn e Faramir e ho voluto creare un personaggio che fosse legato a loro, poi forse perchè entrambi gli attori che hanno interpretato i due fratelli hanno i capelli biondi e gli occhi verdi, quindi potevo creare una somiglianza e una finta parentela.

Per chi non conoscesse la storia Boromir muore all'inizio del secondo libro dopo aver combattuto coraggiosamente per difendere due Hobbit e Faramir dopo aver rischiato la vita per volere di suo padre conosce Eowyn anch'ella ferita e se ne innamora. Io ho aggiunto il personaggio di Neremir che svolge la sua attività nelle Case di Guarigione e nel punto più cupo della storia vive un momento di enorme sconforto; suo fratello più grande è morto, suo padre che non l'amava si è suicidato e suo fratello è gravemente ferito, nel frattempo c'è l'inferno della battaglia e sembra che il male prenda il sopravvento.

Fortunatamente Faramir guarisce e prova la gioia dell'amore, nel frattempo però un altro personaggio che ho aggiunto (un giovane ramingo pupillo di Aragorn che l'ha cresciuto fin da bambino) è entrato nel cuore di Neremir e sta per partire per l'ultima sanguinosa battaglia. Quando tornano e il nemico è stato sconfitto il giovane è ferito e giace privo di sensi nelle Case di Guarigione, Neremir lo cura e quando al ragazza sta per perdere la speranza il giovane si sveglia facendo trionfare l'amore e come scrisse Shakespeare: "Tutto è bene quel che finisce bene!"

Il nome nasce da un gioco di lettere facilmente comprensibile dai nomi dei due fratelli inventati dallo scrittore Tolkien.

Ok, la storia gliel'hai detta e poi?Cosa gli dici ancora che possa evitare che ti cancelli dai contatti?

Questa è tutta la storia di Neremir se mi consideri una nerd e non vorrai più rispondermi capirò il perché, spero di aver soddisfatto la tua curiosità e di averti strappato almeno un sorriso

Ciao Gaia

Spensi il computer e vista l'ora decisi di leggere solo due pagine del libro che avevo interrotto prima e di cominciare a preparare la cena per me e Francesco, il mio fidanzato, con cui convivevo da qualche mese. 

*** 

Il giorno dopo in ufficio non riuscivo a stare concentrata, insomma quante sono le possibilità che una celebrità si metta in contatto con te?Nessuna, siamo realistici per una volta. 

Ok, lo so che è lui sono sicura ci ho già riflettuto sopra tutta notte non ci sono dubbi. Però mi sembra così irreale essere in contatto con lui, ho visto tutti i suoi film, ho recitato tutte le parti delle sue co-protagoniste e so che reciteremmo benissimo insieme e averci parlato seppur virtualmente è stata un'emozione.

Non ce la facevo più, all'ora di pranzo corsi alla connessione internet dell'ufficio a fianco e invece di mangiare sbirciai se mi aveva risposto.

Mi venne quasi un colpo quando vidi un "1" nella casella inbox.

Ok, se è Simona la uccido.

Clicco? Non clicco? Mi sembra di avere di nuovo 15 anni accidenti! Appunto non li hai quindi clicca! E se non guardo? No guardo devo guardare, E' LUI!Leggo senza respirare:

 "Ciao Gaia,

bel nome mi sono informato sul suo significato in italiano, ebbene sì ho guardato tutto il tuo profilo. Sai che anche io sono un fan del Signore degli Anelli? Quando avevo 15 anni ho     

interpretato Faramir nella recita di fine anno a scuola. Figurati che ho implorato l'insegnante di teatro di darmi questa parte perché quando avevo 10 anni leggendo il libro mi sono innamorato (letteralmente) di questo personaggio, e ho sempre preferito la sottovalutata coppia Eowyn-Faramir  a quella Arwen-Aragorn.

Quindi sono un Nerd anch'io come vedi e il personaggio che hai creato mi piace tantissimo, anzi sono sicuro che avrei interpretato benissimo la parte dell'innamorato di Neremir se Tolkien si fosse preso la briga di aggiungerli.

Sai che anche Demi la pensa allo stesso modo? A proposito ora scappo che devo lavare il mio cane. A proposito tu hai animali?

Spero di risentirti presto, stammi bene mia amica italiana, 

A.

Ok, muoio, non solo è lui ma gli sto pure simpatica, anche a Demi, cioè Demi Moore, non ci credo sto sognando, se non fosse che sono in ufficio e di sicuro il lavoro nei miei sogni non ci sarebbe, sarei sicura del contrario…non sono in grado di rispondergli devo pensare a cosa scrivere chiudo Twitter, la mia pausa è finita, la cosa migliore da fare e passare le restanti quattro ore a pensarci su.

Svogliatamente mi riavviai alla mia postazione,lavoravo in una casa editrice di libri scolastici per le elementari come editor, senza nessuna intenzione di lavorare, non ne ero in grado.

***

Tornata a casa finalmente era venerdì mi ritrovai da sola, evidentemente Francesco stava ancora facendo gli straordinari, così accesi il computer per rispondere ad Ashton, dopo averci pensato tutto il giorno.

Davanti alla pagina bianca rimuginavo su ogni frase prima di scriverla, mentre mi mordicchiavo il labbro inferiore riflettendo si aprì la finestra della chat.

Aplusk: Ciao Gaia!

Ok, sono in chat con Ashton Kutcher panico!

Neremir: Ciao Ashton! Tutto ok?

A: Sì tutto bene, speravo di trovarti in chat, volevo fare due chiacchiere. Pensa che per riuscire a fare questo ho passato dieci minuti buoni a calcolare il fuso orario e poi me l'ha detto Demi LOL cosa stai facendo?

N: Niente, dovrei preparare la cena per me e Francesco il mio fidanzato, ma non ne ho voglia e stavo per rispondere alla tua mail.

A: Sei fidanzata da molto?

N: Sì qualche anno, ma da pochi mesi conviviamo tu tutto bene con Demi?

A: Sì grazie, anzi ti saluta sa che ti ho preso in simpatia 

Dopo quelli che mi sembrarono cinque minuti guardai l'orologio e vidi che erano passate due ore dalle prime frasi che ci eravamo scambiati, mi sembravano volate.

Avevamo parlato di tutto e di più delle nostre vite private, dei nostri interessi e dei nostri sogni e a fine chat mi ha chiesto il numero di telefono ovviamente non glielo negai.

Ero veramente sorpresa, riuscivo a parlare con lui di tutto senza riserve come se lo conoscessi da sempre era formidabile come ci capivamo e quanto mi aveva fatto ridere in chat!

A: E quindi un giorno vorresti dei bambini?

G: Sì, mi piacerebbe molto, non so quanti, ma so che li voglio. Tu no?

A: Io sono abbastanza soddisfatto con quello che ho

G: Abbastanza non è soddisfatto

A: Hai ragione…ma alle volte bisogna essere soddisfatti di quello che si ha e quello che ho mi soddisfa molto

G: Hai ragione anche tu…

A: Ma non bisogna neanche accontentarsi, dove andremmo a finire se non sognassimo più? 

G: Stai parlando con la più grande sognatrice di tutti i tempi

A: Onorato 

G: Ah ah ah

Dopo un po' salutai Ashton perché dovevo preparare la cena con la promessa di risentirci presto. Poco dopo arrivò Francesco corse a darmi un bacio e mi disse che aveva una sorpresa per me, aveva noleggiato l'ultimo film di Ashton che dolce il mio amore, anche se non lui non sapeva assolutamente chi fosse!

***

Era Sabato pomeriggio e come sempre ero in centro con Simona, quando il mio cellulare iniziò a squillare sulle note di "Quit playin' games" dei Backstreet Boys il mio gruppo preferito in assoluto, lo presi dalla borsa e vidi un numero che non conoscevo, risposi e una voce allegra mi salutò: "Hey Neremir!"

Ok, mi ha chiamata davvero e ora?Me lo ricordo l'inglese?E a Simona cosa dico?

No, perché devo fare una premessa, avevo deciso che per il momento avrei tenuto tutto segreto per tanti motivi che non sto ad elencare.

"Ciao a te che bello sentirti!"

"Ti ho chiamata per dirti che ho appena finito di ripetere le battute di Gollum nelle Due Torri!"

"Wow, la prossima volta mi chiami che faccio Frodo?"

Parlammo per altri dieci minuti poi lo salutai, Simona mi stava guardando con aria interrogativa, le dissi la prima cosa che mi venne in mente, ovvero che avevo un cliente americano appassionato del Signore degli Anelli e che ogni tanto mi telefonava per parlare un po'. Simona tutta contenta mi disse che se mi invitava in America dovevo portare anche lei!

***

Passarono diversi mesi e si avvicinava il Natale, la mia amicizia con Ashton era diventata sempre più profonda non passava giorno senza che ci sentissimo, fosse per telefono o per chat, avevo dovuto raccontare quello che avevo detto a Simona anche a Francesco che fortunatamente mi aveva creduto in fondo eravamo follemente innamorati!

Ero sicura di aver trovato un amico davvero speciale in Ashton, eravamo un tutt'uno, pensavamo le stesse cose, non avevamo segreti l'una per l'altro ed eravamo sempre più uniti e soprattutto avevamo sempre lo stesso istinto di fare pazzie come due bambini pronti a fare marachelle, ma quello era il modo in funzionava fra di noi.

Stavo andando all'ufficio postale per spedirgli il regalo che gli avevo comprato, avevo trovato in internet un libro con tutte le locations del Signore degli Anelli praticamente introvabile e quando l'avevo visto avevo subito pensato a lui e gliel'avevo preso. Volevo fargli una sorpresa e quindi non gli avevo detto nulla, anche se avrei pagato per vedere la sua faccia nel momento in cui l'avrebbe aperto.

I giorni passavano e aspettavo che il regalo gli arrivasse, ero impaziente e nel frattempo compravo gli altri regali, a Francesco avevo preso il gioco della playstation che voleva da tempo ed ero sicura che gli sarebbe piaciuto tantissimo, chissà cosa mi avrebbe regalato lui?

La mattina della Vigilia, le vacanze di Natale erano già cominciate per me, Francesco lavorava in un posto in cui non le facevano, suonarono alla porta, assonnata e in pigiama andai a rispondere al citofono e trovai il vecchio postino del quartiere, amico di lunga data di mio Zio:

"La Signorina Gaia?"

"Dai Ettore non scherzare mi conosci da una vita chi sarò mai?"

"Eh eh appena sveglia vero?"

"Sì scusami, sono la solita, perdonata?"

"Ma certo, senti ho un pacco per te e dovresti scendere a firmare!"

Ok, non è una multa, bene positivo, speriamo siano quei DVD che avevo ordinato e sto aspettando

Scesi di corsa le scale e infreddolita, figurati se mi ricordavo la giacca, andai da Ettore, firmai e lo salutai velocemente rifeci tutte le scale fino in casa e finalmente guardai il pacco veniva da Ashton!Mi aveva fatto un regalo!Non me l'aspettavo!O almeno credevo fosse un regalo considerato il periodo! Non volevo aprirlo, ma non potevo neanche aspettare il momento in cui avrei aperto i regali con i parenti o non avrei saputo dare una spiegazione così decisi di aprirlo.

Era un regalo bellissimo, era l'ultimo I-phone in commercio quello con cui credo sia possibile anche farci da mangiare e la lavatrice, ero esterrefatta non sapevo cosa dire, quando una busta scivolò per terra, la raccolsi e vidi che dentro c'era una lettera che lessi immediatamente.

Cara Gaia,

è il tuo amico Ashton che ti scrive come avrai sicuramente letto sul pacco, :).

Non dirmi che non ti aspettavi il regalo perché non ci credo , so quanto ci tieni a queste cose e mi sembrava il minimo prenderti un pensiero, e che non ti vengano paranoie del tipo costa troppo perché non voglio neanche sentirle

Te lo meriti, davvero. In questi mesi sei stata l'amica migliore che potessi mai sperare di trovare, abbiamo parlato di tante cose senza remore, anche quando ho avuto quel piccolo problema con il programma che ho ideato mi hai aiutato con i giusti consigli, sei stata ad ascoltarmi anche quando ti chiamavo all'orario sbagliato.

Se non merita un piccolo regalo una come te non so proprio chi altro dovrebbe meritarlo

Ricordati che ti voglio bene

Ashton

Avevo le lacrime agli occhi, non sapevo cosa dire non credevo di avere avuto su di lui l'effetto che lui aveva su di me, passai i seguenti minuti alternando sguardi alla lettera e al telefono, mentre fissavo quest'ultimo per l'ennesima volta iniziò a squillare rimasi un'attimo perplessa poi risposi.

"Ciao G come stai?"

"Ash non dovevi davvero, e non m'importa quello che pensi ma è davvero troppo costoso sei il solito esagerato!"

"No, non lo sono e poi anche tu mi hai fatto un regalo, ed è bellissimo e immagino quanto ci hai messo per trovarlo!"

"Ti è arrivato?"

"Sì, ieri non ho resistito e l'ho aperto,mi è piaciuto tantissimo. Sai che ho fatto una spedizione speciale perché volevo che ti arrivasse proprio oggi?Sono stato bravo?"

"Direi di sì!"

"Te l'ho regalato così possiamo fare le videochiamate, avrei tanto voluto dartelo di persona, ma come sai non riuscivo"

"Lo so e non m'importa, è già stato bellissimo così, anche io avrei voluto portarti il mio regalo"

"Che due sentimentali!"

"Eh eh siamo patetici non credi?"

"No non credo proprio non così tanto almeno!"

"Forse hai ragione, spero tanto che potrai venire a trovarmi prima o poi o magari verrò io quando avrò rimpinguato le finanze, sempre che al lavoro mi rinnovino il contratto!"

"Sicuramente te lo rinnovano, ma verrei volentieri e anche Demi non vede l'ora di poter venire in Italia, quando gli impegni ce lo permetteranno verremo di sicuro!"

In quel momento il mio campanello suonò di nuovo, era mio padre che aveva bisogno di me per i preparativi

"Ash devo andare, ci risentiamo domani per gli auguri vero?"

"Certo G, puoi contarci e ricordati che qui a L.A. c'è qualcuno che ti vuole bene!"

"Mi sottovaluti non potrei mai dimenticarlo, ricordalo anche tu, salutami Demi, a domani!"

La Vigilia di Natale passò, aprii tutti i miei regali, Francesco mi aveva regalato i cofanetti delle serie di Supernatural. Adoravo quel telefilm, gli attori erano piuttosto belli, ma soprattutto la storia era intrigante e dava questa idea di viaggio "On the road" negli Stati Uniti che mi aveva colpito e mi piaceva tantissimo, il mio tesoro non poteva farmi regalo migliore.

Il giorno di Natale la telefonata di Ashton arrivò puntuale e parlammo un po' dei regali ricevuti e dei nostri programmi per Capodanno, lui aveva un party esclusivo a New York, io avrei fatto una cena con i miei amici più intimi.

Passarono tutte le feste, a mezzanotte in punto (qui in Italia)mi arrivò un dolcissimo messaggio di Ashton che diceva: "Buon anno piccola G so che lì è già l'anno nuovo, auguro a te tanta felicità con Francesco e a me di poter incontrare la mia amica preferita, ti voglio bene Ash."

Gli risposi quando anche da lui fu mezzanotte:"Buon anno a te Ash, lo spero tanto non vedo l'ora di poter parlare ore con te senza la paura di farti spendere troppo e di poter fare tante cose insieme. Saluta Demi e dalle un bacio da parte mia!Ti voglio bene G." , poi continuai i  festeggiamenti con i miei amici  e Francesco che quella sera era più bello del solito.

Canzone: That's just the way we roll, Jonas Brothers

Francesco

Katymon: Ti ringrazio per aver recensito la storia, mi auguro che ti sia piaciuta e che continuerai a leggerla

Strapuffetta85: Ringrazio anche te delle recensioni e di averla messa nelle seguite e dei complimenti per le storie precedenti, condivido il pensiero sulle stelle luminose!Sull'incontro dei due bambini leggi e vedrai!!!!!!!

Kayla_Blake: Non so cosa dire, ti ringrazio delle bellissime recensioni, di averla messa nei seguiti e nei preferiti e di averla segnalata per la lettura

Cap. 2: I'll be there for you

L'anno nuovo iniziò, e il mio contratto lavorativo non venne rinnovato. Mi ritrovai disoccupata, o meglio casalinga indaffarata, ma tutto sommato non mi dispiaceva. Purtroppo ombre di lavoro all'orizzonte non se ne vedevano e qualche soldo in più ci avrebbe fatto comodo, Ashton mi aveva proposto di andare a lavorare nel suo nuovo programma, un gran amico perbacco, ma non me la sentivo proprio, in più avevo una vita e un fidanzato che non volevo assolutamente lasciare. Quando avevo deciso che lavoro fare, avevo avuto diversi dubbi, prima di decidere per una delle mie passioni, la lettura, quello che purtroppo non sapevo era che non esistevano solamente editor di romanzi, ma anche di testi scolastici, saggi e cose del genere e decisamente quel campo non mi piaceva, ma già il lavoro scarseggiava in quel tipo di editoria, figuriamoci in quella di cui volevo occuparmi.

I giorni passavano e mia madre continuava a pressare perché mi trovassi un lavoro, come se dipendesse da me!Verso fine mese, stavo per fare un colloquio in una pescheria, l'idea non mi convinceva molto, ma pur di mettere a tacere la famiglia si faceva di tutto. Mentre parlavo con il proprietario, che cercava di leggere sul mio curriculum inesistenti referenze in campo alimentare, il mio cellulare continuava a suonare insistentemente.

Ok, se è mia madre gliene dico quattro, prima rompe per il lavoro e poi mi chiama durante il colloquio?Che nervi! 

Finito il tutto, avevo seri dubbi di riuscire ad essere assunta, la mia conoscenza di branzini e seppie era praticamente a livello zero, guardai le 20 chiamate sul mio cellulare e vidi che era Ashton, mi preoccupai perché non era da lui chiamare così ripetutamente, gli mandai un messaggio per  spiegargli come mai non avevo risposto. Dopo meno di due secondi mi richiamò:

"Ciao G!!!!!!!!!!!!!!"

Ok, dal tono euforico direi che va tutto bene

"Ciao Ash! Direi che stai bene, cos'è successo?Hai ricevuto una nomination all'Oscar?"

"No magari, ma meglio ancora, indovina cosa ho appena fatto?"

"Sei riuscito a finire quel gioco alla play in cui ti eri bloccato?"

"E secondo te ti chiamo 20 volte per una cosa così?"

"Ah giusto!"

"Non indovinerai mai!"

"Ecco quindi se me lo dici facciamo prima, non ti sembra?"

"Il prossimo mese io e Demi veniamo lì in Italia, ho appena prenotato l'aereo e l'hotel e stiamo lì due mesi!"

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh (ultrasuoni)! E' bellissimo, non ci credo non ci credo vieni qui da me!!!!!!!!!!!!"

"Mi sembra che ti faccia piacere!"

"Certo che sì, non vedo l'ora conterò i giorni!"

"Bene bene ma dimmi cos'hai che non va?"

"Ora più niente dopo la notizia che mi hai dato, ma prima ero appena uscita da un colloquio di lavoro in una PESCHERIA!"

"Capisco, mi dispiace, quando sarò lì ti convincerò a trovarti un lavoro a L.A.!"

"Certo come no!"

"Ok, devo salutarti che fra dieci minuti ho l'intervista!"

"Pazzo a chiamarmi anche se devi prepararti!"

"Per te è il minimo!Poi non resistevo più dovevo dirtelo"

"Così mi fai piangere, dai ti lascio andare"

"Ciao G ci vediamo presto e ci sentiamo ancora prima!"

"Ciao Ash, non potevi migliorare la mia giornata più di così!"

Tornai verso casa, mentre migliaia di domande mi assillavano la mente, non avevo ancora detto a nessuno della mia amicizia con Ashton nonostante si fosse approfondita sempre più, il telefono nuovo lo tenevo nascosto e lo usavo solo per sentire Ashton, negli altri casi usavo ancora quello vecchio, quindi non sapevo proprio cosa fare.

Ok, niente panico, dovrebbero prenderla tutti bene, insomma non capita tutti i giorni di incontrare Demi Moore e Ashton Kutcher no?Sì, certo a chi sto raccontando balle?Nella mia famiglia pochi sanno l'inglese, quindi si troverebbero spiazzati. Le mie amiche!Certo loro saranno sicuramente contente su questo non ci sono dubbi. Ma a Fra cosa dico?Come gli spiego che sono mesi che ho un'amicizia segreta con una star di Hollywood?Sapendo che non glielo detto prima perderà fiducia.

Io e i miei soliti casini, perché?perchè?perchè?Dovevo dirlo subito, in fondo non c'è niente di male no?E' solo che avevo paura di esporre il mio amico e di subire strane domande e insinuazioni da chi mi circonda, insomma non me la sono sentita e ora ne stavo pagando il prezzo!

Sicuramente il primo a saperlo doveva essere Francesco.

Arrivata a casa, appoggia le chiavi sul tavolo e mi misi sul letto a pensare, presa dallo sconforto dopo diverse riflessioni sul discorso che avrei dovuto fare, esausta mi addormentai.

Quando mi risvegliai era pomeriggio inoltrato, avevo saltato il pranzo, decisi di guardare un film per distrarmi, ormai mancava poco al rientro di Francesco.

Finito il film, mentre riponevo il DVD, sentii la serratura scattare, chiusi gli occhi e feci un profondo respiro, mi serviva sempre un po' di coraggio quando dovevo dire qualcosa.

"Ciao Fra!"

"Ciao!"

"Dieci minuti e preparo la cena!"

"Certo!Com'è andato il colloquio?"

"Benino, cosa vuoi che ne sappia di vendere pesce?Non so se ho fatto una buona impressione"

Mi rintanai in cucina a preparare la cena,in mezzo ai fornelli mi rilassai un pochino in fondo non avevo niente da temere

Ok, qual è il problema?Non è una cosa che non dovrebbe piacergli, insomma avremo degli amici che verranno a trovarci, dove sta la questione no?Sono sicura che la prenderà bene!

Respira respira respira respira continua a respirare, aria fuori, aria dentro è semplice…dovrebbe esserlo

Lo ammetto in realtà avevo una paura nascosta, temevo che la nostra bella amicizia potesse essere fraintesa ecco perché avevo paura soprattutto di dirlo alla mia famiglia e a Francesco, i primi non so se avrebbero capito e Francesco avrebbe avuto tutte le ragioni di pensare male visto che gliel'avevo tenuta nascosta.

Lo so che sarebbe venuto con sua moglie e che non ci eravamo mai incontrati e soprattutto che era ansioso di incontrare tutte le persone di cui gli avevo parlato negli ultimi mesi, però prima di questo dovevo dirlo a tutti e quindi avrei sicuramente passato qualche giorno difficile in attesa che le cose si chiarissero del tutto.

Temevo soprattutto Francesco, perché negli ultimi tempi lo vedevo un po' distante e temevo che fosse stato a causa del mio rapporto con Ashton che si fosse allontanato, perché anche se non sapeva niente sicuramente aveva notato   che ogni tanto scappavo in bagno per telefonare, che ero spesso al computer, ma non aveva mai alzato il minimo sospetto, più che altro credo perché comunque non uscivo mai se non con le amiche qualche volta e quindi era difficile anche solo dubitare che vedessi qualcuno.

Io non ero assolutamente cambiata nei suoi confronti, lo amavo come prima, ma forse lui mi aveva vista a mia insaputa più distratta e si era un po' distaccato, non volevo perderlo, ed ecco perché temevo il momento in cui gli avrei comunicato la notizia, anche se forse avrebbe potuto risolvere tutto.  

Portai i piatti in tavola, mi sedetti e cominciai a mangiare in silenzio.

Francesco non sembrò notarlo.

"Senti…dovrei dirti una cosa…"

Mi guardò preoccupato: "Ti ascolto…"

"Ecco…verranno degli amici a trovarci e si tratterranno un po'…"

"Che amici devono venirci a trovare?Stanno tutti a due metri da noi!"

"Ehm… a dire la verità è un mio amico che ho conosciuto in chat, è americano si chiama Ashton e viene qua con sua moglie."

"Scusa?Ma chi è questo?"

"Te l'ho detto è un amico che ho conosciuto qualche mese fa, ci teneva tanto a venire a trovarmi e a conoscervi tutti!"

"Ah va beh, non so proprio cosa dire, ma per quanto si ferma?"

"Due mesi!"

"Due mesi!!!!!!!!!!Ma qui a casa nostra?"

"Certo che no! Affitteranno una casa!"

 "Non male devono avere parecchi soldi!"

"Eh…un po'"

"Scusa ma perché non hai mai detto niente di questa amicizia?"

"Beh perché, sai non pensavo sarebbe venuto a trovarmi e in fondo non c'era niente da raccontare!"

Lo ammetto stavo giocando sporco, mi ero perfettamente resa conto che Francesco non sapeva assolutamente di chi stessi parlando e stavo approfittando di questa occasione per sorvolare l'argomento!

Dopo un po' andai a dormire, non prima di aver mandato un messaggio ad Ash per dirgli che avevo comunicato la notizia a Francesco anche se con un piccolo equivoco, lui mi rispose che ero profondamente perfida.

Il giorno seguente comunicai la notizia in famiglia, per lo più mi guardarono straniti, forse non avevano capito bene, forse anche perché erano intenti ad osservare mio zio che girava il maialino da latte sullo spiedo situato nel suo salone, era in vista una mega cena con tutto il quartiere, ci sarebbe stata anche l'orchestra in casa dei miei zii!Insomma io la notizia l'avevo data, mi avevano fatto qualche domanda, ma secondo me non avevano capito benissimo la portata dell'evento, ma ormai il peso me lo ero tolto e al momento dell'arrivo non avrei avuto nessuna colpa.

Poco dopo venni avvicinata da mia cugina Alice che mi disse." Ma Ashton e Demi sta per Ashton Kutcher e Demi Moore?"

"Sì…ma non dirlo a nessuno!"

Lei mi sorrise, ero sicura che avrebbe mantenuto il segreto o meglio l'equivoco.

Rimaneva il compito più facile, dovevo dirlo alle Melle. Le Melle erano le mie amiche più care cioè: Simona, Monica, Manuela, Chiara, Sara, e Jenny. Il nome era nato in una delle nostre serate durante l'ennesimo scroscio di risa.

Le prime tre erano single ed erano rispettivamente una fotografa, un'interprete e un'insegnante, Chiara era da anni fidanzata con Gianluca fotocopia, anche se lui odiava sentirselo dire, di Mika, lei faceva ancora l'università, facoltà di giornalismo, Le ultime due erano felicemente sposate da diversi anni.

Jenny, Sara e Manuela furono contente per me che avevo trovato un simile amico ma non diedero molto peso alla cosa, mentre le restanti tre incominciarono ad essere incontenibili all'idea che avessi un amico del genere e faticavano a capacitarsene.

Tirai un sospiro di sollievo, le confessioni le avevo fatte, finalmente il mio telefono nuovo stava alla luce del sole, in fondo era Ashton che voleva conoscere tutte le persone della mia vita, e avevo dovuto dirlo a tutti. Ogni sera gli raccontavo le mie avventure e lui si faceva sempre grasse risate con me.

***

Il grande giorno era arrivato, ero stata dal parrucchiere e mi ero fatta consigliare da Chiara la mella super fashion, su cosa indossare, trepidavo in attesa della chiamata che mi avrebbe comunicato che erano arrivati all'aeroporto.

Mio padre e mia madre mi stavano guardando un po' male, per fortuna Francesco era al lavoro. In quel momento momento le note di "The One" squillarono sull'I-phone e risposi.

"Ciao G!!!!!!!!!!!"

Ciao Ash!!!!!!!!!!!!!Siete arrivati?"

"Sì, siamo appena atterrati a Milano,stiamo caricando le valige in macchina poi l'autista ci porterà lì da te, Demi non vede l'ora di vederti!Io di più"

"Anche io non vedo l'ora, arriva presto!"

***

Due ore e mezza dopo vidi un bellissimo Mercedes nero entrare nella mia via, mio padre alla vista della macchina rimase a bocca aperta, mi sentivo un po' agitata.

Scesi ad aspettare la macchina, che si fermò due minuti dopo e li vidi scendere, lei bellissima come sempre, lui altissimo, superava il metro e novanta, non sapevo fosse così alto e rimasi un po' stupita, ma con un sorriso ebete stampato in faccia, finalmente incontravo il mio amico.

Lui mi corse in contro e mi abbracciò sollevandomi da terra, non smettevamo di sorridere eravamo troppo felici di vederci, dopo poco mi rimise giù e si avvicinò Demi che mi squadrò da capo a piedi, assunsi un'espressione preoccupata, non è il massimo sentirsi studiate da una come lei, quando esplose in un mega sorriso e mi disse:

"Quanto sei carina!Sei così piccolina sembri una bambina sei tenerissima!"

Mi sentivo un po a disagio mi sembrava di sentire mia madre, ma essendo un complimento ringraziai educatamente e un po' intimorita, in fondo io ero amica di suo marito, con lei non avevo mai parlato ed era un'attrice famosissima.

Salirono in casa, mentre l'autista portava le valige a casa loro, gli presentai i miei che rimasero interdetti, soprattutto mia madre che aveva alla fine riconosciuto chi aveva davanti. Ah certo se mi avesse prestato attenzione quel giorno invece di guardare il maialino girare sullo spiedo!

Dopo le dovute presentazioni a tutta la mia famiglia, Ashton e Demi ebbero una buonissima impressione dei miei zii e delle mie cugine, soprattutto Demi rimase colpita dalle buone maniere e dal carattere gentile di Alice e continuò a parlarle per diversi minuti. Lei era l'unica non sorpresa dalla visita e si trovava visibilmente a suo agio.

Li portai in casa mia, nell'attesa di Francesco, gli offrii un caffè italiano e mentre Demi faceva delle telefonate di lavoro, feci vedere ad Ashton tutto il mio mondo, le mie passioni e condividemmo tanti bei momenti parlando finalmente faccia a faccia di tutto.

Quando arrivò Francesco, la situazione divenne imbarazzante per qualche minuto, lui non se l'aspettava proprio, poi con tutta la sua calma da notaio si presentò e chiacchierammo tutti insieme fino ad ora di cena. Invitai i miei amici a cena e insistetti perché rimanessero, così passammo tutta la serata insieme a chiacchierare e ridere.

Si fece tardi e Ash e Demi si avviarono verso casa, Ashton mi diede appuntamento per il giorno dopo per conoscere le melle 

Le Melle furono a dir poco entusiaste dell’incontro, temevo di dover strappare Ashton alle loro grinfie, perfino quelle sposate non si tenevano, passai qualche minuto decisamente preoccupata.

Lo riempirono di domande alle quali lui rispose educatamente e con infinita pazienza, anzi sembrava proprio divertirsi.

Sapevo che alcune di loro prima o poi, quando mi avrebbero trovata da sola, mi avrebbero fatto un deciso interrogatorio, ma ero preparata e non mi preoccupavo.

Quando finalmente riuscii a strappare Ashton alle Melle, con la promessa di un pigiama- party con lui prima della sua partenza, lo riportai a casa e ci fermammo qualche minuto in macchina a chiacchierare:

“Carine le tue amiche, davvero socievoli non c’è che dire!”

“L’hai notato eh?Io me l’aspettavo, insomma sapevano della storia della “Coppia buca-schermo” e tutte le volte mi dicevano:”Oh Mamma Ashton ma che figo! Che gli farei, altro che film!” Cosa ti devo dire?Sai non è che qui al tuo livello siano così numerosi!”

“Esagerata! No comunque davvero sono simpatiche, mi sono divertito e poi per essere amiche tue devono essere davvero meravigliose!”

Arrossii non ero così abituata ai complimenti, Francesco non ne faceva mai, non era nel suo carattere, ma a me piaceva proprio per quel suo essere serio e con i piedi ben piantati a terra.

“Cosa fai domani G?”

“Niente sono disoccupata ricordi?Ma tu non volevi visitare l’Italia in lungo e in largo con Demi?”

“Più o meno sì, soprattutto sono venuto qui per te, ma a parte questo il progetto Long Large Italy (rise) era valido prima che Demi avesse migliaia di impegni a Roma con le convention per i nuovi film che sta producendo, domani parte e sarà impegnata per tre settimane!”

“Ah capisco, beh non è un problema Francesco lavora tutto il giorno quindi  possiamo passare la giornata insieme!”

“Benissimo, io le ho detto che potevamo andare con lei, ma dice che ci annoieremmo e mi ha detto di non preoccuparmi per lei che se la cava benissimo da sola!Come se non lo sapessi!”

“Vedrai che passeranno in fretta le tre settimane, in più ho diverse idee per fartele passare ancora prima!”

“Immagino ti conosco”

Risi, poi lui mi abbracciò, mi guardò e mi obbligò letteralmente a restare a cena da loro, mi ricordai che Francesco aveva il ritrovo con i collezionisti di francobolli e quindi accettai.

Passai metà della serata a farmi dare consigli di bellezza da Demi, è incredibile le cose che le celebrità sanno e la gente comune ignora, ero sicura che se avessi provato anche solo la metà delle cose che mi aveva detto sarei diventata molto ma molto più carina.

La restante metà la passai a parlare con Ashton, incredibile come mi sentissi a mio agio con lui, come riuscissi a parlare liberamente era una cosa bellissima sembrava che fossimo amici da sempre. Sentivo lo sguardo osservatore di Demi su di noi e la cosa destava una certa preoccupazione in me. Impossibile che fosse gelosa, non ne avrebbe avuto motivo, ma temevo potesse  insinuare che volessi aproffittarmi di lui.

Dopo poco mi avviai verso casa, e trovai Francesco già addormentato, non riuscii a dirgli niente della serata, ma il mattino seguente non sembrò essere arrabbiato quindi non mi preoccupai, poi lui andò al lavoro e io andai da Ashton come ormai era abitudine. 

Una settimana passò velocemente, ogni giorno lo passavo con Ashton e ogni sera ci trovavamo tutti e se non mangiavamo insieme, passavamo comunque la serata chiacchierando, anche Francesco sembrava iniziare ad apprezzare la loro compagnia e i miei parenti nonostante le difficoltà linguistiche erano piacevolmente sorpresi da quanto i miei nuovi amici fossero alla mano e simpatici.

Demi adorava ogni giorno di più l'Alice e poco prima della sua partenza per le conventions le aveva detto che sarebbe dovuta andarla a trovare in America prima o poi, mia cugina supplicò letteralmente con lo sguardo i miei zii che risposero con un diplomatico "vedremo".

Il giorno seguente dopo che Francesco era andato a lavorare andai da Ashton per salutare Demi che era pronta a partire alla volta di Roma.

Mentre Ashton dava una mano a Ronald, il loro autista, io rimasi in casa con Demi per aiutarla negli ultimi preparativi, la fissavo in silenzio, mentre indaffarata tirava fuori migliaia di oggetti dall'infinito armadio che avevano.

Fu lei ad iniziare il discorso: "Sai volevo parlarti prima della mia partenza…" Ecco ci siamo  pensai.

"Dimmi…"

"In questi mesi e soprattutto questa settimana ho osservato te e Ashton insieme…"

Ero in tensione, non lo nego, la sua opinione su di noi avrebbe di certo avuto un'imponente influenza.

"…e ti volevo dire che sono felice che Ashton ti abbia trovata, anche se ho qualche timore!"

Tirai un sospiro di sollievo, il fatto che ne fosse felice mi risollevava parecchio.

"Vedi lui ha sempre questo senso di inadeguatezza, non so a cosa sia dovuto sinceramente ma ce l'ha e non ci sono mai state parole per farglielo passare! Sai che ha una sorella più grande e un fratello gemello?"

Annuii sapevo benissimo quanti membri contava la famiglia di Ashton.

"Ecco non ha sorelle o fratelli più piccoli e nonostante il suo rammarico io non ho intenzione di avere altri figli, gliel'ho detto fin da subito e lui sembra averlo accettato ma so che dentro di lui gli dispiace. In più mi rinfaccia sempre il fatto che io sia così indipendente e che non chieda mai aiuto a lui per niente e si sente come dire "accudito" da me e dice che non ha modo di ricambiare perché io me la cavo sempre da sola. Aggiungi a questo che le mie figlie sono già grandi e hanno un padre molto presente. Questo per farti capire come lui si sentisse protetto da tutti, ma non avesse modo di proteggere nessuno fino a quando non ha trovato te"

"Ora è cambiato, lo vedo felice, si sente in un certo senso responsabile per te ed è diventato molto protettivo nei tuoi confronti"

Io la guardai profondamente lusingata, avevo sempre voluto un fratello maggiore e l'idea che Ashton potesse incarnare quel ruolo mi rendeva immensamente felice e le sorrisi, poi lei continuò il suo discorso.

"Ogni giorno lo vedo affezionarsi a te sempre di più e questo mi fa piacere, solo che a volte ho paura che questa amicizia peggiori le cose, non a causa tua certo, che sei carinissima nei suoi confronti, ma per la distanza a cui vivete e i mondi diversi da cui provenite!"

Pensai che quello fosse il momento giusto per intervenire, avevo ascoltato tutto il suo discorso senza mai interromperla perchè temevo dove potesse arrivare e ora era il mio momento.

“Anche io ho paura Demi, ho sempre voluto un fratello maggiore e ovviamente non potevo averlo così ho sempre cercato qualcuno che potesse prendere quel ruolo e l’idea che sia Ashton mi rende felice e mi spaventa allo stesso tempo. Sono felice perché è un amico fantastico di più non si può chiedere, ma sono spaventata perché lui è un personaggio famoso e questo già di per sé complica le cose.”

“Ma ti voglio dire una cosa, ho iniziato questa amicizia di mia volontà e ogni giorno mi godo quello che mi da, mi auguro duri per parecchio tempo, ma se così non dovesse essere non voglio preoccuparmene prima del tempo, voglio bene a lui e a te e non mi passa nemmeno per la testa di fargli del male quindi se lui la pensa almeno un minimo come me possiamo decisamente stare tranquilli!”

Certo che ero spaventata, l’amico per cui avevo fatto i salti mortali negli ultimi mesi era un attore famoso con una moglie altrettanto se non più famosa, nei momenti di depressione pensavo che era impossibile che gliene importasse di me, poi mi telefonava o mi mandava un messaggio e tutto passava quindi avevo capito che dovevo effettivamente godermela, senza contare che io mi affezionavo a lui ogni giorno di più. Demi mi distrasse dalle mie riflessioni

“Bene sono sollevata, sapevo che non dovevo avere queste paure ma avertele dette e aver sentito le tue rassicurazioni mi fa stare meglio!”

Sorridemmo entrambe poi sentimmo la voce di Ashton chiamarci, lei prese le ultime cose e salì in macchina, baciò suo marito e mi rivolse un ultimo sorriso complice, speravo finalmente che io ed Ashton non avremmo più incontrato ostacoli.

Quella sera decisi di portarlo al cinema, così io, lui e Fra andammo a vedere un film sul genere fantasy che a me piaceva molto.

Ash si era dovutamente camuffato e appena lo vidi scoppiai a ridere, il cappello poteva anche passare ma la barba finta no.

Purtroppo in sala c’era gente parecchio maleducata e si riusciva a seguire il film a fatica, così al ritorno commentammo quel poco che avevamo capito:

“Sì dai carino!” disse Fra

“Carino?Era inguardabile!Tentano tutti di copiare il Signore degli Anelli, questi qui che fanno queste storie non sanno nemmeno che dovrebbero ringraziare Tolkien se fanno un po’ di successo lui è il padre di tutto il genere fantasy!” risposi infervorata guai a chi mi paragonava questi filmetti da quattro soldi al Capolavoro.

“Ah aha effettivamente non era un granché, ma è stata una bella serata, forse quelli che hanno parlato tutto il tempo avremmo dovuto ringraziarli o avremmo dovuto seguire tutto il film!” disse Ashton

Risi, Fra sembrava ancora risentito perché lo  avevo criticato e sembrava in attesa di controbattere, infatti poco dopo:

“Critichi tanto questo film, ma se non hai neanche visto al cinema “La Compagnia dell’Anello”?Hai aspettato il dvd!”

“Davvero?” mi chiese sorpreso Ash

Francesco sembrava compiaciuto quando si comportava così mi faceva arrabbiare sul serio

Imbarazzata risposi:
”Sì, ma non perché non ho voluto è che per diverse ragioni non sono riuscita ad andarci, ma gli altri li ho visti tutti al cinema!”

Ash carinissimo mi disse:” Non devi arrossire, non c’è niente di cui vergognarsi sono sicura che l’hai visto più volte di chiunque l’abbia visto al cinema. Compreso il sottoscritto!”

Sorrisi: “Lo so, ma la sento come una mancanza!”

Ormai eravamo arrivati a casa e prima di mettermi a dormire litigai con Francesco proprio non riuscivo a capire che gli prendeva, in fondo non sembrava geloso quindi non riuscivo a spiegarmi il suo comportamento.

Il mattino seguente venni svegliata dal campanello alle 9 in punto. Ma allora è un vizio?

“Chi è?” dissi svogliatamente al citofono

“Sono Ash!”

Il mio umore migliorò decisamente anche se la strigliata per l’orario non gliela levava nessuno.

“Ciao! Come mai così di buon’ora?”

“Oh no lo sapevo che dovevo venire più tardi!”

“Tranquillo ormai sono sveglia!Quindi?”

“Sono pronto per la mia prima lezione di cucina!”

“Lezione di cucina?Mi sono persa qualcosa?”

“No, tu sai cucinare, io voglio imparare per fare le cenette a Demi e non eri tu che avevi idee di cose da fare insieme?”

“Sì certo, ma pensavo più a qualcosa tipo beauty farm e un milione di film!Ma l’idea della cucina mi piace dai sali!”

Iniziai dalle cose semplici, come una pasta frolla o un ragù e Ash era l’allievo migliore che si potesse immaginare, attento e diligente, ci teneva proprio a fare colpo su sua moglie.

Scherzavamo in continuazione, ci sporcavamo a vicenda, io preparavo i piatti, poi lui li ripeteva dopo di me e alla fine mi sedevo, assaggiavo e con le palette create apposta per l’occasione davo i voti.

Era divertente vedere le facce che faceva quando lo promuovevo o lo bocciavo.

Questa era diventata praticamente la nostra routine quotidiana, la mattina cucinavamo, a volte aiutati da mia mamma che è molto più brava e che iniziava a stravedere per Ashton quasi più di me e al pomeriggio facevamo passeggiate chiacchierando, guardavamo tanti film, lui mi insegnava a recitare e spesso mi trovavo a fare scene con lui e man mano che miglioravo mi rendevo conto che il mio sospetto sulla nostra compatibilità cinematografica era più che fondato.

Quando lui però mi propose di fare un provino per una casa di produzione rifiutai per diversi motivi, il primo era che ero brava a recitare con lui ma con altri?Il secondo che ormai ero felice lavorando nell’editoria anche se aspiravo ad una posizione migliore di quella che avevo nel mio precedente impiego e lui lo sapeva benissimo.

Un pomeriggio uscii dalla doccia e lo trovai sul letto che leggeva la mia consunta copia di “Emma” quando mi vide alzò gli occhi dal libro

“Ma alla fine lei si mette con Mr. Knightely o Frank Churchill?”

“Leggilo e lo saprai!”

“Oh e io che volevo saperlo per recitarlo con te!”

“Non vale corrompermi a questo modo!Comunque alla fine sposa Mr. Knightely!”

“Dai proviamo la scena della dichiarazione!”

“Ma perché?Poi sono in pigiama e come hai detto tu il costume aiuta!”

“Ti prego, ti prego , ti prego!”

“Piantala di fare gli occhioni!E va bene!”

Ashton iniziò senza esitazioni:

"Lui ha trattato male tutti, e tutti sono più che felici di perdonarlo.E' un uomo davvero fortunato!"

"Parlate come se lo invidiaste."

"E lo invidio, Emma. Per un certo verso è oggetto della mia invidia. Non volete chiedermi quale sia la ragione dell'invidia. Vedo che siete risoluta ad astenervi da ogni curiosità. Siete saggia, ma io non posso esserlo. Emma, devo dirvi ciò che voi non volete chiedermi, anche se un momento dopo potrò desiderare di non averlo detto."

"Oh, allora non lo dite, non lo dite.Aspettate un po', rifletteteci sopra, non compromettetevi"

"Grazie."

"Vi ho fermato poco fa con poco garbo, Sig. Knightely, e, temo, vi ho addolorato. Ma se avete il desiderio di parlarmi con ad un'amica, o di chiedere la mia opinione su qualcosa che avete in mente, come amica, davvero, sono ai vostri ordini. Starò a sentire quello che volete. Vi dirò esattamente ciò che penso."

"Come un'amica! Emma, questa, ho paura, è una parola…no, non voglio affatto…un momento, perché dovrei esitare? Mi sono già spinto troppo avanti per potermi nascondere. Emma, accetto la vostra offerta. Per strano che sembri, la accetto, e vi parlerò come ad un'amica. Ditemi, dunque, non ho qualche possibilità di poter riuscire? Mia carissima Emma, perché carissima sarete sempre, quale che possa essere il risultato di questa ora di conversazione, mia carissima, mia adorata Emma… ditemelo subito. Dite no, se dovete dirlo. Tacete, tacete del tutto! Adesso non chiedo altro. Non so fare discorsi, Emma, se vi amassi meno, sarei capace... 

Nel momento clou del pezzo Francesco rientrò a casa e ci guardò stranito, poi vide il libro che avevamo in mano e capì e scoppiò a ridere scuotendo la testa.

Non lo capivo, ma geloso lui mai eh?Sono la prima a dire che non ce ne fosse motivo. ma con una scena del genere almeno un pizzico di gelosia me lo sarei aspettata e invece niente.

Erano passati dieci giorni dalla partenza di Demi e ormai la nostra routine era convalidata, spesso la sera quando Francesco aveva i suoi impegni restavamo da soli a chiacchierare fino a tardi, io gli raccontavo le storie che mi piaceva inventare e lui mi "terrorizzava" con i suoi racconti horror, anche se io gli avevo ripetuto più volte di non puntarsi la mia pila a led in faccia per non rovinarsi gli occhi.

Spesso gli dicevo che quando sarei riuscita finalmente a trovare un nuovo lavoro, speravo di poter fare l'editor di romanzi e non di libri scolastici come avevo fatto fino ad ora.

Una sera, Fra aveva la fiera del francobollo a Verona e sarebbe rimasto via due giorni, Ashton mi aveva promesso che quella sera mi avrebbe portata al cinema e il film lo avrebbe scelto lui. 

Ero un po' preoccupata su suoi gusti, non volevo assolutamente vedere il film splatter che stava sbancando al botteghino.

Mi preparai con calma, mia madre ebbe da dire la sua su com'ero vestita, sicuramente era convinta che mi portasse ad un qualche gala, la guardai storto e uscii di casa.

Mi passò a prendere puntuale, lo salutai e partimmo, solo che incominciò a dirigersi verso il centro città.

"Ash, guarda che il multisala è in quella direzione!"

"Lo so, parcheggiamo in zona, poi prendiamo il pulmino"

"Pulmino? Esiste un pulmino che ci va?"

"Sì certo, ma non sai mai niente? L'abbiamo preso io e Demi quella volta che vi abbiamo raggiunto là!"

"Ah ok, almeno posso sapere che film andiamo a vedere?"

"No, tu non me lo dici mai!"

Quando lo vidi entrare, nel vecchio cinema in piazza, rimasi impalata in strada e pensai che il mio amico era impazzito, ma sembrava tanto sicuro che lo seguii.

Ci sedemmo nei posti migliori, lui rideva soddisfatto, io notai che in sala non c'era nessuno, lo guardai, lui mi guardò e sorrise ancora di più, poi le luci si abbassarono.

Iniziò una musica familiare, poi una voce:

"Il mondo è cambiato, lo sento nell'aria…"

"Ho pensato che siccome non l'avevi mai visto al cinema ti avrebbe fatto piacere…"

Rimasi a bocca aperta.

Non ci potevo credere, aveva affittato tutta la sala per farmi vedere "La Compagnia dell'Anello" era una sorpresa bellissima, lo abbracciai poi mi godetti il film.

Una volta finito, ero io che non riuscivo a smettere di sorridere e di ringraziarlo, lui continuava a dire di smetterla che non dovevo ringraziarlo, anzi dovevo aspettarmelo, lasciai perdere, ma continuai ad abbracciarlo per tutto il percorso fino a casa.

Quella notte Ashton restò a dormire da me.

Fu una notte bellissima, non dormimmo un minuto, appena arrivati a casa mia, ci scaldammo con una cioccolata bollente e avvolti in una coperta iniziammo come al solito a chiacchierare ininterrottamente, e senza che ce ne accorgessimo spuntò l'alba a quel punto decidemmo che forse un pisolino ce lo meritavamo.

Il tempo, passò velocemente, e i due mesi che pensavo fossero un'enormità di tempo arrivarono quasi alla fine, Demi tornò da Roma, mentre Francesco simpatizzava sempre di più per loro due. Purtroppo con il passare del tempo si avvicinava anche la data della loro partenza, non volevo pensarci prima del tempo, perché sapevo che avremmo continuato a sentirci anche a distanza, ma sapevo anche che il mio migliore amico, perché ormai ero consapevole che non poteva essere nient'altro, mi sarebbe mancato tantissimo, le nostre giornate insieme sarebbero state al centro dei miei pensieri ed ero sicura che avrei un po' risentito della sua lontananza.

Stavamo organizzando il famoso pigiama- party con le Melle e avevamo optato per una cosa semplice, pizza, film, maschere per il viso e tante chiacchiere, soprattutto Ashton non vedeva l'ora di fare la maschera e di fare un migliaio di foto da aggiungere alle centinaia che aveva già fatto dal suo arrivo in Italia.

Il Party era organizzato per il giovedì sera, loro sarebbero partiti il sabato, e quel lunedì noi quattro tornammo da un lungo week-end passato sul lago di Como, Demi voleva andare a trovare il suo amico George ed io ero impaziente di rivedere quel posto che tanto amavo. Inutile dire il mio leggero imbarazzo quando entrai in casa di George Clooney, lo so che ormai frequentavo a pieno titolo due star, ma rimanevo ancora un po' allibita quando ne incontravo una nuova.

Dopo aver disfatto le valige, mentre Francesco guardava le ultime in borsa, andai da Simona per definire gli ultimi dettagli del pigiama-party. Stava sistemando i suoi obiettivi, quando finito il mio sproloquio sulle cose da fare e da portare quella sera, mollò tutto e mi guardò seria. Rimasi un attimo perplessa.

"Senti è un po' che ti volevo chiedere una cosa…"

"E…"

"Tu ami Francesco vero?"

"Certo che sì, lo amo come sempre!"

"Ok,ma sei sicura che Ashton sia solo un amico?Non provi niente di più per lui?"

"Assolutamente no! Gli voglio bene talmente tanto da scoppiare ormai, ma niente di più, è un carissimo amico, il mio migliore amico, ma solo questo. Prima di tutto avrei paura di Demi, tu non sai che soggezione mette quella donna, ma oltre a questo io non lo vedo proprio in quel senso è come un fratello."

"Ok, no sai è che lui bello è bello, in più siete sempre insieme, un po' viene da pensare!"

"No tranquilla, non c'è niente da pensare, il mio cuore è solo di Francesco!"

"Allora posso dire a Chiara di mettersi il pigiama sexy?"

"Certo, anzi glielo dico io quando torno a casa! Ora vado ci vediamo Giovedì sera alle 21!Ciao!"

"Ok ciao!".

***

Finalmente il tanto atteso Giovedì sera era arrivato. Francesco dopo il lavoro avrebbe cenato a casa e poi sarebbe andato da suo fratello, lo scapolone di famiglia, a giocare a Risiko con tutti i suoi amici e si sarebbe fermato là a dormire. Fremevo per la serata già al mattino presto, Ashton tentava di fermarmi ogni cinque minuti, ma io proprio non ci riuscivo.

"Vuoi stare ferma due secondi?Stai correndo avanti indietro da stamattina!"

"No, non ci riesco, non capisci, serate come queste sono mitiche, epocali, indimenticabili…"

"Ho capito, ho capito, ma sono solo le 14!"

"Cos'hai detto?Le 14?Dobbiamo impastare per la pizza!"

"Evviva un ultima lezione di cucina!"

"Questa non vale, ti ho già insegnato a fare la pizza!"

"Conta come ripasso!"

Con le mani sporche di farina e la pasta anche nei capelli io ed Ashton continuammo a lavorare alla nostra cena e un po' mi calmai,anche se l'eccitazione per la serata rimaneva. Il tempo volò e come al solito ero in ritardo dovevo ancora finire di preparare la casa, quando arrivò Demi che era stata assunta come assaggiatrice ufficiale della pizza, visto che era quasi tutta opera di suo marito.

"Mmmmmmh che buona!Ma perché non ti abbiamo conosciuto prima?" disse Demi mentre addentava la seconda fetta di pizza

"Non esageriamo, qua in Italia è necessario saperla cucinare!"

"Vi tolgono la nazionalità altrimenti?"

"Non ci scherzerei troppo!"

"Ah ah aha ah, bene vado che ho un milione di valigie da preparare e non voglio farvi rimanere senza cena, se sto qui un altro po' la finisco! Amore ci vediamo domani, ti sei ricordato lo spazzolino?"

Ashton visibilmente scocciato annuì, poi mi sorrise alzando gli occhi al cielo e andò a baciare sua moglie.

Dopo neanche 10 minuti arrivarono le Melle e iniziò una confusione che un pollaio al momento della deposizione delle uova è niente in confronto, parlavamo tutte insieme come nostro solito e ridevamo quando non capivamo quello che avevamo detto. Ash ci guardava un po' male, tipico da uomo, ma poi iniziò a parlare anche lui con noi ed entrò perfettamente nel giro.

"Ragazze pronte che la pizza l'ha fatta Ashton!"

"Davvero? Che bravo!L'ho sempre detto io che saresti da sposare se non lo fossi già!" disse Chiara

"Oddio dobbiamo preoccuparci?" disse Monica

 "Tranquille ho quella surgelata per ogni evenienza" le bisbigliai ma ad un volume abbastanza alto in modo che Ash mi sentisse e infatti mi fece una linguaccia, ma sapeva benissimo che stavo solo scherzando.

La mia battuta come immaginavo era totalmente inutile, la pizza era buonissima e durò circa 5 minuti seguita da un quintale di gelato. Eravamo pronti per le maschere! Ashton ci fece e si fece almeno 100 foto con la faccia in versione Alien, speravo tanto per lui che non avesse intenzione di pubblicarle su twitter, cosa che gli dissi con fare minaccioso.

Dopo il delirio maschere era il momento delle fragole e dei film, avevamo scelto due titoli bellissimi, il primo era Sex and the city un classico da pigiama-party, mentre il secondo faceva parte della mia videoteca ed era Sballati d'amore un film con Amanda Peet e ASHTON KUTCHER! Ovviamente a lui non avevo detto niente, e pensavo di fargli una sorpresa. 

Durante Sex and the city, quando Carrie sta leggendo a Big le lettere d'amore di personaggi famosi, Simona mi disse:

"Gaia, alza il volume che non sento niente!"

Ridendo la guardai: "Solo se dici Pardon? E fai partire le mini-paraboline dalle orecchie!"

Scoppiammo a ridere, seguite dalle Melle, Ash ci guardava con aria interrogativa perché non conosceva l'aneddoto, così glielo raccontai.

"Devi sapere che mentre io e Simona eravamo in Nuova Zelanda, lei ha avuto una bellissima conversazione con un irlandese che non capiva. Eravamo in un albergo, e stavamo chiedendo ai receptionist di organizzarci un tour. Mentre questo ragazzo stava prendendo la prenotazione sentiamo quest'altro che inizia a parlare da solo velocissimo, noi proprio non lo capivamo, hai presente mio zio?Quello che gira i maialini sullo spiedo?Ecco come lui, faccio fatica a capirlo io, pensa te che stai imparando l'italiano! Bene questo qui, parlava veloce uguale. Ad un certo punto Simona pensa che sia educato dargli retta, mentre io per evitarlo faccio finta di ascoltare il suo collega al telefono con il tour operator e qui viene il bello. Simona ogni tanto faticava a capirlo e ha incominciato a ripetere un pardon dietro l'altro, finchè ad un certo punto si appoggia con le manine sul bancone, si sporge girando l'orecchio dicendo l'ennesimo Pardon, sicuramente avranno pensato che nonostante l'età, più che un problema di lingua era un problema di udito!"

Ashton rideva e non la smetteva più, ma avrebbe dovuto esserci la scena vista dal vivo era molto più bella. Dopo questo il film proseguì senza ulteriori interruzioni, a parte qualche sospiro di Monica durante le apparizioni di Smith.

Quando partì il secondo film Ash rimase interdetto e io lo guardai con l'aria di chi la sa lunga.

"Guardiamo un mio film?"

"Certo che ti aspettavi?" gli risposi "Sono una tua fan!"

"Ok, ma non fatemi ripetere le scene!"

"No solo quella in cui canti ti prego!"dissi

"Oh quella di nudo!" disse Chiara

"Ma l'avete già visto"

"Non tutte!" gli dissi con il mio solito mezzo sorriso.

La scena iniziale si svolgeva in un aeroporto, così guardai Chiara e le dissi: "Guarda Chiara un duty-free gratis come a Malta!"

Lei mi guardò malissimo, e di nuovo Ashton volle sapere cosa c'era dietro a quell'affermazione, così di nuovo glielo raccontai.

"Eravamo in aeroporto in attesa di partire per tornare a casa e a lei viene fame e pensa di andare al bar. Quando torna con biscotti e succo di frutta le chiedo se me ne da uno e lei con nonchalance mi risponde di andare a prenderne un pacchetto al bar tanto sono gratis dice lei! Io guardo verso il bar e vedo il cassiere che serve un cliente, così la guardo e glielo dico e lei preoccupatissima mi dice:" Ma non c'era nessuno! Oddio ci sono le telecamere mi arresteranno!" Così io scoppio a ridere! E questa è tutta la storia!"

A quel punto ridevamo tutti tranne Chiara che non ne poteva più di essere presa in giro per quell'episodio. Alla fine del film eravamo tutte innamorate di Oliver il personaggio interpretato da Ash.

Ormai erano le 4 del mattino e decidemmo di metterci a dormire, Ash aveva un bellissimo pigiama di cotone blu con la classica casacca a bottoni, noi eravamo tutte con i pigiami con gli animaletti, mentre Chiara si era davvero messa un pigiama sexy.

Manuela e Jenny dopo trenta secondi dormivano già, Sara di fianco a loro nell'unico letto continuava a giocare con il suo videogioco di Hello Kitty, mentre noi che avremmo dormito per terra stavamo prendendo posto.

Io continuai a scattare foto al buio con il flash che irrompeva, poi incominciai ad avere sonno, Simona e Monica continuavano a chiacchierare ininterrottamente di New York, Mr. Big e Smith, Chiara si avvicinava pericolosamente a me per arrivare ad Ashton, il quale preoccupato continuava a picchiarmi sulla spalla per avvertirmi del pericolo, ed io con voce assonnata mi giravo verso Chiara e le dicevo: "Chiara smettila pensa a Gianluca!".

Poi finalmente ci addormentammo tutti.

Il giorno dopo, ci salutammo tutte, non vedevamo l'ora di vedere le foto. L'ultimo ad andare via fu Ashton che aveva i bagagli da preparare, ci saremmo rivisti la sera per l'ultima cena con Demi e Francesco.

Lo salutai, in quel momento rientrò Fra e mentre pranzavamo ci raccontammo le nostre serate, ridendo degli episodi buffi.

La cena con i miei amici passò troppo in fretta e quella notte faticai a dormire, l'idea che Ashton se ne andasse non mi sembrava ancora reale e solo ora cominciavo a rendermene conto, immaginavo già che quando sarei stata con loro in aeroporto non sarebbe stato affatto facile. Avevo chiesto a Fra se veniva con me, pensavo mi sarebbe servito un sostegno, ma lui ridendo mi disse che non ero una bambina e che aveva da fare e non poteva venire.   

Poco dopo arrivò la macchina di Ash, l'autista era passato a prendermi mentre loro finivano i preparativi. Lo guardai in silenzio, lui mi sorrise mestamente e capii che dalla mia espressione trapelava tutta la tristezza che stavo cercando di tenermi dentro, arrivammo in pochi minuti a casa Kutcher, se così si poteva chiamare visto che era in affitto e stavano per andarsene, forse l'autista aveva benevolmente pensato che volessi passare la maggior parte di quelle ore in compagnia del mio migliore amico, purtroppo aveva maledettamente ragione.

Lo stato d'animo di Ash non era certo meglio del mio, era palesemente visibile che aveva passato la notte insonne come me. Era strano che provassimo emozioni così forti, per quanto mi fossi fatta diverse domande sulla forza così prorompente del nostro rapporto, avevo presto capito che eravamo destinati ad essere compatibili. In fondo eravamo diventati amici subito e da lontano e quando finalmente ci eravamo incontrati la nostra amicizia invece di consolidarsi solamente si era rafforzata in un modo incredibile e separarmi da lui era una cosa che non ritenevo possibile.

"Separarmi da te è come allontanarmi da mia sorella, mi sembra di allontanarmi da una parte di me" 

disse Ash distogliendomi dai miei pensieri e obbligandomi a fissarlo, il mio sguardo era stato perso nel vuoto negli ultimi minuti, fissavo in avanti ma era come se non vedessi niente.

"Sai che è lo stesso per me, sei il mio migliore amico,sei più di un fratello perché io ti ho scelto e rifarei tutto da capo per poterti scegliere di nuovo e anche se so che non è possibile, non voglio che te ne vai"

Sorrise, un sorriso triste, ma pur sempre un sorriso: "Lo so che non ci vedremo per un po' ma tornerò o verrai tu da me e potremo di nuovo passare del tempo insieme vedrai".

Demi entrò e ci disse che era ora di andare, mi salutò subito perché voleva che passassi tutto il tempo rimanente con Ash, poi salimmo in macchina.

Durante tutto il tragitto non riuscivo a dire una parola, stavo in silenzio seduta di fianco a lui e continuavo a canticchiare una canzone: "Cosa stai cantando?" mi chiese Ash all'ennesimo ritornello

"Niente è solo una canzone dei Backstreet Boys si chiama There's us " dissi con voce monocorde "E perchè la canti?" "Parla di due persone che hanno passato dei momenti indimenticabili insieme, ma poi devono separarsi"

"Decisamente a tema" Sorrisi, tristemente ma era pur sempre un sorriso, poi tornai nel mio silenzioso vagare di pensieri e non mi accorsi quando arrivammo in aeroporto.

Li seguii mentre facevano check-in, fortunatamente c'era Demi che si occupava di tutto, io ed Ashton sembravamo due ombre che la seguivano. Mangiammo e aspettai con loro al bar. Io e Ash con il tempo ci rilassammo un po' e ricominciammo a chiacchierare come al solito e a ricordare tutto quello che avevamo fatto in quei due mesi, per ingannare l'attesa riguardammo anche tutte le foto, sapevo già che nei giorni seguenti non avrei fatto altro che vederle e rivederle, ma in quel momento ci sembrava bello riguardarle insieme e commentarle, così si creò un altro ricordo, un altro momento da aggiungere alle cose fatte insieme.

Poi arrivò il momento della partenza e ci dirigemmo insieme al loro gate.

"Così te ne vai…" sentivo gli occhi umidi, il labbro inferiore che tremava e la faccia tutta rossa, non volevo piangere, ma non sapevo proprio come avrei potuto evitarlo

Lui mi sorrise, il suo sguardo era di una dolcezza incredibile, non mi aiutava affatto.

"Non essere triste G, ci rivedremo sicuramente e soprattutto continueremo a sentirci"

"Lo so ma chissà quando potrò passare di nuovo del tempo con te!" Ormai la voce mi si spezzava in gola e una lacrima fuggì al mio controllo

Ash l'asciugò con un dito e mi baciò la fronte, poi si chinò e in un orecchio mi disse:" Ti voglio bene e te ne vorrò in eterno, ti prego non dubitare mai di questo, sei nei miei pensieri e non ne uscirai di certo lo sai vero? Di qualunque cosa avrai bisogno, e quando dico qualunque intendo proprio tutto, chiama a qualsiasi ora del giorno e della notte e io ci sarò, sarò lì per te sempre non scordarlo mai!"

A quel punto le lacrime uscivano copiose, ma non m'importava avevo bisogno di far uscire quello che provavo o ne sarei rimasta soffocata, lo abbracciai più forte che potei e lo tenni stretto il più possibile, poi il suo volo venne chiamato, lo lasciai, mi accarezzò dolcemente una guancia sorridendo. Salutai con la mano Demi che aveva gli occhi lucidi, prima di superare il gate Ash si voltò e con il solo movimento delle labbra disse "Mi mancherai" poi si voltò e inerme lo guardai andarsene.

Canzone: I'll be there for you, Rembrandts

Demi & Ashton

Gianluca

Strapuffetta85: Ti ringrazio del complimento, insomma fantasia...un pochino dai!Sono contenta che ti piaccia nonostante il Signore degli Anelli!

Fede85: Una nuova lettrice, evviva!Vedrai come si svilupperà fra Ashton e Gaia, non ti svelo niente!

Kayla_Blake: La fan numero 1!Tutti curiosi sui due protagonisti, aspettate aspettate!Ti ringrazio della bellissima recensione e della tua costante lettura!

Cap. 3 Happily never after

Il tempo passava, anche se me ne accorgevo poco, Ash mi mancava troppo, ci sentivamo tutti i giorni, ma per me non era la stessa cosa. Mi ero abituata a correre da lui ogni qualvolta ne avessi bisogno, in quei due mesi in cui era stato qui era diventato come un rifugio sicuro in cui ripararmi da tutto, non sono un'ingrata sapevo benissimo di avere delle carissime amiche, non so come spiegarlo, ma l'amicizia con un uomo e tutta una cosa diversa unica e speciale e quindi consideravo Ash il mio principale punto di riferimento, come se lui fosse la stella più luminosa di una costellazione e le mie amiche le stelle che ne formavano il resto, quindi tutti loro erano le mie luci nei momenti di buio, ma lui era la luce durante la tempesta.

Tutto questo per dire che la mia vita continuava, ma qualcosa mancava, in più come se questo non bastasse, notavo un peggioramento con Francesco e non ne capivo proprio il motivo. Lui era esattamente l'unico con cui non ero assolutamente cambiata dalla partenza di Ash, perché li mio amore per lui era immutato e non volevo che la mia malinconia potesse rovinare le cose, ma a quanto pareva c'era qualcosa che non quadrava, quando provavo a parlagliene lui cambiava sempre discorso e dava la colpa a preoccupazioni sul lavoro.

Così oltre alla nostalgia e alla mancanza di lavoro dovevo vedermela anche con questo ulteriore problema, mi sembrava di non poter far niente e soffrivo in silenzio quando lo vedevo comportarsi in casa come sempre, ma come se io non ci fossi, mi voltavo dalla parte opposta e fingevo di non vedere.

Le mie amiche mi stavano vicino ogni volta che raccontavo di una nuova lite avuta con Francesco, ad Ash non avevo ancora detto niente anche se ogni volta al telefono capiva che c'era qualcosa che non andava, finché non decisi di scrivere una mail al mio migliore amico in cui gli avrei spiegato tutto. Non riuscivo a parlagliene per telefono perché ogni volta mi veniva da piangere e sapevo che per iscritto sarebbe stato più facile.

Così un pomeriggio, mentre ero sola iniziai a scrivergli, avevo un urgente bisogno di sentire cosa ne pensava e di togliermi un po' di peso dalle spalle:

Caro Ash,

so che ultimamente ti sembro strana al telefono, ebbene non è solo un'impressione. Non sono mai riuscita a parlatene perché non volevo addossarti come al solito i miei problemi e perché è veramente difficile parlarne.

Solo che ora non ce la faccio più ho bisogno di dirtelo di sapere cosa ne pensi di sentirti dire qualcosa che come sempre mi rallegrerà. Il problema è Francesco…

Mentre stavo scrivendo un rumore mi fece sobbalzare, la chiave stava girando nella serratura. Era lui, la causa dei miei problemi Francesco. Più che altro mi stavo chiedendo cosa facesse a casa così presto.

"Sei tornato prima…"

"Già ho preso un permesso"

"Hai qualche impegno?"

"No in realtà sono venuto a casa prima perchè…puoi sederti qui vicino?"

Mi avvicinai

"Ti devo parlare…"

Non so perché ma alle sue parole sentii una morsa allo stomaco come se sapessi già cosa doveva dirmi, così spensi il computer avrei continuato dopo.

Annuii per fargli capire che lo ascoltavo, non riuscivo a parlare.

"Io…non so come dirlo, non so neanche come sia successo e non so neanche perché ho aspettato così tanto ora non posso più aspettare…"

Continuavo a guardarlo aspettando quello che doveva dirmi, anche se dentro di me sapevo bene dove finiva quella conversazione

"Continua…" gli dissi con voce rotta

"Io…io non credo di provare più gli stessi sentimenti per te…sono come finiti, ti voglio bene certo questa è stata una parte importante della mia vita, ma non voglio continuare a mentirti e a mentire a me stesso. Non ti amo più e penso sia meglio per entrambi che io non viva più qua."

"Capisco…" la voce mi tremava e non riuscivo a pronunciare più di una parola alla volta 

"Non fare così, non è colpa di nessuno,soprattutto non tua, è successo e basta"

Poi trovai la forza di chiedergli quello che volevo sapere

"C'è un'altra?"

"No, nessuno, solo non provo più niente per te"

Sorrisi, non so neanche perché, forse per nervosismo e mi allontanai, non riuscivo più a stargli vicino, mi stava lasciando, sentivo il mio cuore farsi sempre più piccolo, si stava rompendo in un milione di pezzettini, uno alla volta in un estenuante e lento lacerarsi.

"Ho forse sbagliato qualcosa?" chiesi in un sussurro quasi impercettibile

"No certo che no tu non hai sbagliato nulla, semmai io avrei dovuto dirtelo prima."

"C'entra la mia amicizia con Ashton?"

"No in nessun modo, non è per gelosia che lo sto facendo, so benissimo che siete solo amici. E' finita tutto qua"

"E adesso?" chiesi

"Non preoccuparti sistemerò tutto, lo dirò io alla mia famiglia e intanto andrò a vivere da mio fratello"

"Ok" ero vuota, apatica, come se una parte di me si rifiutasse di accettare che lui mi stava lasciando.

"Vado da lui già stasera, tornerò nei prossimi giorni a prendere tutte le mie cose"

Lo vidi raccogliere il minimo necessario che poteva portarsi dietro, poi si diresse alla porta

"Se vuoi parlare chiamami, ciao"

Poi chiuse la porta, io mi sedetti per terra e incominciai a piangere, finché esausta non mi addormentai sul pavimento. Non ci sarebbe stato scritto "…e vissero felici e contenti" su noi due.

Il mattino dopo venni svegliata dal mio telefono, era mia madre, quando sentì come stavo volle sapere cos'era successo, le raccontai tutto, mi disse che l'avrebbe detto lei agli altri di non preoccuparmi e stare tranquilla che sarebbe sicuramente migliorata con il tempo.

Al momento non sentivo proprio niente migliorare, avevo solo voglia di piangere e soprattutto avevo un disperato bisogno di parlare con Ash, così lo chiamai, rispose al primo squillo. Anche lui capii subito che qualcosa non andava.

"Cos'è successo G?"

"E' solo che…Francesco mi ha lasciata…"poi scoppiai in lacrime

"Ma così?Come se niente fosse?Non ti aveva mai dato da pensare in questi ultimi tempi?"

A quel punto fra un singhiozzo e l'altro gli raccontai tutto, dei mesi dopo la sua partenza, di lui sempre più lontano da me, dei miei dubbi, del mio immenso amore per Francesco nonostante l'avessi visto distante cosa che mi faceva soffrire ancora di più, del fatto che non avevo voluto parlagliene, cosa per cui mi beccai un tenero rimprovero e infine della discussione della sera precedente.

Dopo avermi ascoltato tutto quel tempo rimase un minuto in silenzio poi disse:

"Vengo lì, parto il prima possibile"

Sapevo che stava girando un film di una grossa produzione così provai a fermarlo 

"No Ash, ti ringrazio, davvero, ma ci sono anche le ragazze starò con loro, il tuo film è troppo importante"

"Ma hai bisogno di me"

"Lo so ma devo imparare a non dipendere da te, verrai quando potrai, tanto avrò sempre bisogno di te"

"Sicura?"

"Assolutamente sì, ti voglio bene. Senti?Già parlando con te sto meglio!"

"Sì certo, mi raccomando chiama quando vuoi non avere paura di disturbarmi"

"No tranquillo Ash, torna sul set!"

"Ok ciao G, ti prego ti prego ti prego chiama e non deprimerti, ti ritelefono il prima possibile"

Chiusi la chiamata poi risprofondai nel mio dolore.

Una settimana era passata e Francesco non era ancora passato a prendere le sue cose. Ash telefonava tutti i giorni, più volte al giorno, ogni volta che faceva una pausa dal film chiamava e più volte aveva cercato di convincermi che doveva venire da me, ma io ero irremovibile, avevo persino convinto Chiara, spiegandole che lui era impegnato per lavoro, a dirgli che non c'era bisogno che venisse e che stavo meglio anche se non era vero.

Nel frattempo, avevo raccontato tutto alle mie amiche, che non si erano risparmiate gli insulti nei suoi confronti, sapevo che lo facevano per risollevarmi il morale, ma sapevo anche che non era il modo giusto di reagire. Se non mi amava più dovevo solo accettare la cosa  e imparare con il tempo a non amarlo più solo così sarebbe passato tutto. Chiara soprattutto non sembrava dello stesso parere.

"Io proprio non capisco come fai a reagire così" mi disse un pomeriggio

"Cosa dovrei fare secondo te?"

"Io andrei là e lo prenderei a schiaffi!"

"Da un lato mi piacerebbe molto" risi "Ma non posso, insomma non avrebbe senso. Come pensi che mi senta?Piango in continuazione, penso e ripenso a cosa potrei aver sbagliato, ma purtroppo è andata così. Non posso trattenerlo contro la sua volontà, se non mi ama più non è giusto che stia con me, non sarebbe giusto per lui ma neanche per me, che razza di rapporto sarebbe?"

"Hai ragione, ma poteva dirtelo in un altro modo, così è stato proprio un bastardo!"

"Non sono d'accordo, è stato brutale ma sincero, preferisco che mi abbia detto la verità piuttosto che una banale scusa"

"Se ne sei convinta…Ma neanche una rigatina sul fianco della macchina?" mi disse con sguardo furbetto

"No non mi abbasso a questo livello, poi anche se è difficilissimo più gli sto lontana meglio è!"

"Questo è l'atteggiamento giusto!Vuoi che dica di nuovo ad Ash che stai bene?"

"No perchè dovresti farlo?"

"Perché scusa se te lo dico, ma è stato divertente in senso stretto s'intende"

"Cosa vuoi dire?"

"Senti, io ero lì che gli spiegavo che non doveva venire qua, che non c'era bisogno di lui perché stavi infinitamente meglio e che non doveva preoccuparsi, mentre tu di fianco a me piangevi a dirotto e usavi un fazzoletto dietro l'altro!"

Risi sommessamente, effettivamente la scena aveva il suo lato comico e io cominciavo a vederlo. Decisi di mettermi ai fornelli dove sicuramente mi sarei rilassata e dopo una corroborante tazza di tè e molte chiacchiere distraenti Chiara se ne andò.

 Francesco chiamò qualche giorno dopo per dirmi che sarebbe passato a prendere tutto e in quel momento compresi che i piccoli passi che stavo cercando di fare per dimenticarlo erano come svaniti nel momento in cui avevo sentito la sua voce. Avevo capito, che aveva aspettato per darmi un po' di tempo prima che ci rivedessimo, apprezzavo questa sua umanità e compassione, ma allo stesso tempo il fatto che sapesse perfettamente quanto lo amassi mi faceva sentire piccola e impotente.

Mentre l'osservavo radunare i suoi abiti e i suoi oggetti stavo seduta senza fare niente, rivederlo faceva così male che respiravo a fatica, lui non diceva una parola, forse per non infierire, andava avanti e indietro con gli scatoloni che riempiva.

Quando ebbe finito, mi guardò: "Bene io ho preso tutto e andrei, se hai bisogno o vuoi parlare telefona.Ci vediamo". Io gli feci solo segno di sì con la testa e dissi ciao a bassa voce, non me la sentivo di dire niente o di auguragli buona fortuna, non ero ancora pronta e non sapevo quando lo sarei stata.

Canzone: Happily never after, Backstreet Boys

Strapuffetta85: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e che ti abbia emozionata. Lo so, lo so la canzone è bellissima. Su Francesco posso dire che questo capitolo dovrebbe piacerti...e non aggiungo altro. La storia del nome Melle è un po' complicata, provo a spiegartela, Chiara la mia amica citata nella storia ha una specie di "nemica" che ha un gruppo di amiche chiamato "Le Sirene" e per prenderla in giro ha scritto "Lovely Sirene" su FB, così per farla ridere ho detto che se loro erano le "Lovely Sirene" noi eravamo le "Lovely Melle" (che sta per caramelle) e da qui le Melle!

Kayla_Blake: Carino mentre cucina vero?Piacerebbe anche a me vederlo in cucina!Su di loro due non ti svelo niente dovrai frenare la curiosità e leggere tutti i capitoli!Ma ti ringrazio della recensione, bellissima!

Cap. 4: Broken strings/Breakaway

Part. 1: Broken strings

Era passato un mese, da quel maledetto giorno in cui l'uomo che amavo aveva deciso di non farsene niente del mio amore, continuavo a guardare gli spazi vuoti che aveva lasciato in casa. La sua parte d'armadio, il mobiletto in bagno e tutto quello che faceva parte di lui. Una piccola parte di me avrebbe voluto poterlo stringere di nuovo solo una volta, mi sarebbe bastato, c'erano momenti in cui mi sembrava persino di non ricordare le sensazioni che provavo quando l'avevo tra le mie braccia, ma era sbagliato desiderarlo, non mi faceva bene in nessun modo.

Mi sembrava di essere finita in un limbo, mi mancava era inutile dirlo, non come mi mancava Ash che sapevo ci sarebbe sempre stato per me, mi mancava in maniera dissacrante, lo volevo lì e sentivo il mio cuore, fatto ormai a mosaico, fuori dal mio petto ad inseguirlo e a cercarlo.

Lo sognavo tutte le notti e tutte le mattine mi svegliavo e scoprivo che lui non era lì, così sempre più spesso mi domandavo se più che sogni non fossero incubi, intanto la mia realtà sembrava tale.

Capivo le sue scelte, capivo che non c'era altro modo e sapevo meglio di chiunque altro che non si può portare avanti una cosa che ormai si è spezzata. Sapevo anche che non sarebbe tornato, non m'illudevo, ero realista. Solo che non ci riuscivo, non riuscivo a superare la separazione, soffrivo continuamente.

Non piangevo più, non mi disperavo più, era come se la mia razionalità avesse fatto in modo che le esternazioni di dolore fossero messe da parte, lasciando il posto all'apatia. Un'ameba, ecco quello che ero, mi muovevo per inerzia, facevo le normali attività quotidiane per routine,non per altro, un automa avrebbe messo più sentimento nella sua esistenza. Sapevo bene che la nostalgia per il mio migliore amico si aggiungeva a tutto questo, ma anche se con lui non l'avrei mai ammesso, sempre perché non volevo che lasciasse il set, avevo un bisogno urgente di lui, volevo rifugiarmi nel suo abbraccio e lasciarmi coccolare, sarebbe stato un toccasana ne ero sicura, solo il pensiero mi faceva stare meglio.

Le mie amiche se n'erano accorte e tutte mi stavano vicino, erano più preoccupate di questa mia fase vegetale rispetto a quella precedente, quando piangevo. La mia famiglia e anche Ash erano pensierosi nonostante le mie rassicurazioni. Avevo chiesto a tutti loro del tempo, perché era l'unica cosa che mi serviva e loro avevano capito. Mi ascoltavano, mi stavano vicini ma continuavano a lasciarmi lo spazio che avevo chiesto. 

Ero consapevole del fatto che li stavo facendo preoccupare, ma al momento non vedevo soluzioni. So che in fondo un mese era poco tempo, ma era anche abbastanza perché incominciassi non dico a riaffiorare, ma almeno ad allontanarmi dall'abisso in cui ero affondata. 

Così capii. L'ennesimo giorno di apatia, dopo il milionesimo sogno romantico con brusco risveglio, capii cosa dovevo fare, mi resi conto che nonostante il passare del tempo continuavo a pensare a lui come prima. Nulla era cambiato. Io non ero cambiata. C'era solo una cosa che potevo fare, se io ero e rimanevo la stessa, dovevo almeno provare a cambiare temporaneamente il mio mondo.

Ne avevo parlato con i miei e dopo le loro perplessità, li avevo convinti che forse un'aria nuova mi avrebbe fatto bene, se non quello, sicuramente lontano dal posto che conservava tutti i miei ricordi, avrei smesso di autocommiserarmi. Mi sarebbe sicuramente mancata tutta la mia famiglia, ma la consideravo una soluzione temporanea e quindi non ne feci un dramma.

Le mie amiche la pensavano diversamente, si stavano già organizzando per venire a trovarmi a turno, ero contenta di questa loro partecipazione, ma sapevo benissimo che in questo caso non era dovuta ad affetto nei miei confronti, ma alla possibilità di un bel viaggio.

La mia meta?Già ho dimenticato di dirla, l'America è chiaro. Avevo bisogno di Ash, di cambiare aria e lui non poteva allontanarsi al momento e quella di andare da lui mi sembrava una soluzione perfetta, la California mi aspettava e Alice continuava a ripetermi che se avessi incontrato i Jonas Brothers avrei dovuto assolutamente chiamarla e farmi fare un autografo per lei. Promisi che in caso l'avrei fatto, ma non ero tanto sicura di un probabile incontro con loro, finché non venni a sapere che i miei zii avevano accordato a mandarla in America durante l'estate per un mese a patto che  fossi io ad ospitarla. Ok, perfetto!Lo sanno loro che sarò ospite anche io, almeno per un po'?Dovrò dire che gli ospiti saranno due a Luglio.

Avevo già avvertito Ash del mio arrivo, ed erano stati lui e Demi ad insistere perché fossi loro ospite, non avevo ancora deciso il giorno in cui sarei partita, così nel frattempo la mia famiglia e i miei amici mi avevano organizzato una festa con cui avrei potuto salutarli con calma, mi divertii. Con l'idea di partire mi sentivo più leggera.

Finché una mattina due giorni dopo, la mia sveglia, l’inesorabile sveglia delle 7, che aveva deciso di mettersi a suonare senza che nessuno glielo chiedesse, mi catapultò nella realtà dopo un agitato e stancante sonno, non che i sogni quella notte fossero stati belli, ma in fondo dovevo aspettarmelo, prima o poi i bei sogni sarebbero finiti.
Mi sentivo prosciugata dalle energie, l'incubo mi aveva fatto rivivere minuto per minuto tutto il tempo in cui Francesco si era allontanato da me e si era concluso con il suo addio, facendomi provare di nuovo tutte le sofferenze. Mi ero svegliata in un bagno di sudore.

Quello era il giorno giusto per partire, me lo sentivo, il brutto sogno era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Lasciai un biglietto e mi diressi con il treno verso l’aeroporto, il passaporto in tasca e il minimo bagaglio indispensabile, mi sarei fatta spedire il resto. Quando entrai dalle porte scorrevoli venni colta da un'improvvisa ondata di panico, non era da me partire così senza nessuna organizzazione, il pannello delle partenze mi apparve fissandomi come una maestra elementare inviperita, come se volesse sgridarmi per non aver controllato nemmeno se c'era un volo. Pensai di essere stata un'irresponsabile, ma la vidi lì la risposta alla mie domande, un volo per San Francisco era in partenza quel giorno.
Feci il biglietto e prima di avviarmi all’imbarco avvisai per messaggio il mio migliore amico che avrei raggiunto lui e sua moglie e che stavo partendo, non vedevo l'ora di godermi il caldo e il sole della loro città e aggiunsi di non preoccuparsi sapevo trovare la loro abitazione, non pensavo che li avrei trovati a casa impegnati com’erano, ma ritenevo giusto che almeno fossero avvisati.

Aspettai un'eternità, ero arrivata un po' presto in aeroporto, per passare il tempo mi misi a giocare con il mio PC, non sarei mai partita senza, la mia tecnologia dovevo portarmela. Mia madre e mio padre mi chiamarono un paio di volte per sapere se andava tutto bene e per assicurarsi che li avrei avvisati al mio arrivo. Poi fu il momento di partire.
Durante il volo continuavo a cantare una canzone, non so perché, ma era come un disco rotto e ininterrotto che andava avanti nella mia mente e pensavo, rimuginavo su quello che mi aveva detto Francesco, su cosa avessi sbagliato nella mia vita e in quel momento non riuscivo a trovare una risposta e soprattutto non riuscivo a non darmi una parte di colpa, era una serie di immagini e parole che si susseguivano tutte uguali, come quel film in cui il protagonista è costretto a rivivere all’infinito lo stesso giorno per riuscire a migliorarlo, solo che io non vedevo come le cose potessero migliorare e sapevo di aver bisogno di una sola persona, l’unica che mi capiva, mi ascoltava, si dimostrava comprensiva e mi voleva bene senza remore.
Dopo il lungo volo, non avevo chiuso occhio temendo di nuovo gli incubi e mi sentivo terribilmente stanca. La tristezza continuava ad assalirmi, così non mi sorpresi mentre mi avviavo all’uscita del gate di avere gli occhi improvvisamente lucidi e pieni di lacrime, stringevo la mia unica e misera borsa e tenevo lo sguardo basso afflitto. Poi in filodiffusione sentii la canzone che avevo cantato tutto il giorno e lo alzai come obbligata da una forza sovrannaturale, in mezzo alla moltitudine di persone che si affrettavano vidi Ash, era venuto a prendermi, le lacrime sgorgarono irrefrenabili, ma erano lacrime di gioia, sentii il viso illuminarsi da un abbagliante sorriso, come se la soluzione ai miei problemi di colpo mi fosse chiara e limpida, gli corsi in contro e lo abbracciai con tutta la forza possibile e mi resi conto del perché non avessi mai dubitato del suo affetto e della sua amicizia fin dal primo giorno in cui l’avevo incontrato, perché sapeva capire quando c’era un problema e leggere fra le righe, ma soprattutto in quelle occasioni mollava tutto e correva ovunque fossi per aiutarmi come io facevo con lui. In quel momento stretta a lui tutto era perfetto, ogni cosa venuta dopo, che fosse una lunga chiacchierata o un pomeriggio rilassante e divertente non importava, la mia tristezza e i ricordi malinconici di quel periodo erano già svaniti dal momento in cui avevo incontrato i suoi occhi sorridenti. 

Part. 2: Breakaway

Mi portò subito da Starbucks, sapeva che lo adoravo, ordinò due Mocha e ci sedemmo a parlare in uno dei tavolini all'aperto. L'aria di San Francisco era piacevole e frizzante

"Non dovevi venire, lo sai" gli dissi con una fasulla nota inviperita nella voce

"Non ti ha fatto piacere?Mi dispiace" disse lui, fingendo palesemente di essere dispiaciuto

"Non ho detto questo, certo che mi ha fatto piacere, non vedevo l'ora di vederti, ma ci sono cose più importanti, avrei aspettato a casa"

"Più importanti della mia migliore amica?Non credo!"

"Ecco così mi tornano le lacrime" dissi ridendo e lo vidi preoccuparsi sul serio questa volta "No tranquillo sono estremamente contenta che la pensi così, ma davvero non dovevi prenderti un giorno libero per me"

"Tu avresti fatto lo stesso, ma non c'entra, avevi bisogno di me, hai visto che faccia hai?"

"Mi stai dicendo che sono inguardabile?Lo so è vero, occhi gonfi per il pianto, occhiaie per il sonno tormentato, capelli flosci per lo stress e qualche chilo in più a causa dei dolci che ho mangiato. Sai dicono che producono endorfine, l'ormone della felicità, ma in fondo credo sia tutta una balla per venderne di più a me non sono serviti, se non per ingrassare" e annuii in modo molto consapevole e convinto di quello che stavo dicendo.

Lui rise

"Cosa c'è? Ti faccio ridere adesso?" dissi alzando un sopracciglio 

"No. Cioè sì, sei unica. Ma non intendevo tutte quelle cose quando ho parlato della tua faccia, mi riferivo al fatto che hai uno sguardo triste e spento, niente a che vedere con quello che ricordo, ma ho già in mente diverse idee per farti ritornare gli occhi spensierati di prima e stavolta tocca a me!" mi disse con uno sguardo che non mi piacque per niente.

"Cosa intendi?"

"Oh niente di che, ma sei nel regno delle celebrità, preparati."

Forse avrei potuto portare l'autografo ad Alice con una minaccia del genere. Pensai di dirgli subito della vacanza di mia cugina, ma poi pensai di aspettare il momento in cui ci sarebbe stata anche Demi.

Chiacchierammo ancora un po' e lui volle sapere tutto quello che mi era successo da quando era andato via, gli raccontai tutto ogni minima parte, ogni sofferenza, a lui non potevo nascondere niente. Finiti i caffè, ci alzammo.

"Ora cosa vuoi fare?" mi chiese Ash

"Un giro in questa meravigliosa città, mi fai da accompagnatore?"

"Certo che sì"

Girammo in lungo e in largo, vedendo ogni minima meraviglia, nonostante il volo e il fuso orario, l'aria nuova mi faceva bene e non sentivo la stanchezza.Scattai un milione di foto in un giorno. Nel tardo pomeriggio, ci dirigemmo verso casa sua, ero curiosa di vedere "Villa Kutcher".

Quando gli chiesi di mostrami la mia stanza, lui sogghignò e mi mostrò quella che era un'ala enorme della casa, con tutte le stanze che componevano un appartamento comunicante con l'ala dove abitavano loro e mi disse che sarebbe stata tutta mia, non ci credevo.

"La usavano le figlie di Demi quando venivano a trovarci, ma ora abitano a New York e quando vengono qui stanno nelle loro ville personali" mi disse con l'aria di uno che la sa lunga, poi continuò "Ogni tanto ci viene Bruce, sai se è qui per lavoro tornare a LA in serata è scomodo"

"Bruce Willis?Lui dorme qua?"balbettai guardandolo con aria ebete "Oh mio dio, sto dove sta lui, scusami ma Bruce è…beh Bruce!"

"Capisco, Die Hard ha il suo fascino"

Risi, e lui con me.

A cena ci raggiunse Demi, che mi abbracciò per cinque minuti, chiedendomi ogni due come mi sentivo, mi promise che mi avrebbe portato tutti i giorni nel centro estetico dove andava lei. A quel punto ero sicura di fare veramente schifo, speravo di non incontrare nessuno di importante fino a quando non mi fossi rimessa in sesto, ma fortunatamente la maggior parte delle star risiede a Los Angeles.

Introdussi l'argomento della vacanza di Alice durante il caffè che non riuscii a bere. Temevo di passare per un' approfittatrice ma la notizia venne accolta entusiasticamente, Demi non vedeva l'ora di rivedere mia cugina, le inviai subito un messaggio per darle la notizia che era la benvenuta.

Andai in camera mia, o per meglio dire nella mia parte di casa, non vedevo l'ora di dire alle ragazze dove stavo, sapevo che mi avrebbero invidiato, ma ripensandoci decisi che forse era meglio tacere o invece di mia cugina e basta mi sarei trovata l'intero gruppo lì ospite.

Mentre ero in pigiama sotto le coperte guardando la televisione, mi raggiunse Ash, lo guardai piuttosto perplessa

"Cosa ci fai qui?" dissi

"Ti tengo un po' compagnia, sei appena arrivata, ho voglia di passare un po' di tempo con te, mi sei mancata"

"Anche tu, non è che poi manchi a Demi?"

"Lei?No assolutamente non è mai gelosa, e poi dopo quello che hai passato mi sembra il minimo e in ogni caso dopo torno in camera mia"

"Ah in questo caso e tutta un' altra cosa!"

Mentre ridevamo e scherzavamo cominciai a guardare un po' di canali musicali e capitai su un vecchio concerto dei Backstreet Boys

"Oh i miei amori!"esclamai adorante

"Già come dimenticarlo, mi hai fatto ascoltare tutti i loro CD finché non ti ho detto che non erano male!"

"Era il minimo che potessi fare, siete tutti così prevenuti nei loro confronti"

"Vero, ma per fortuna ci sono delle fan che obbligano i migliori amici ad ascoltarli"

Gli tirai un cuscino in faccia e lui rispose, incominciò una lotta senza esclusione di colpi, poi sentii Nick Carter fare il suo assolo in "Everybody". Mi fermai e un cuscino mi colpì in pieno, caddi sul letto ma rialzai la testa con sguardo estasiato e feci segno ad Ash di fermarsi.

"Ssshhh! C'è il pezzo di Nick"

"Cos'è che c'è?"

"Oh stai zitto e ascolta"

"Sissignora"

"Sai che avevo una cotta micidiale per lui? Ero convinta che l'avrei sposato"

"Puoi sempre farlo"

"Avevo 15 anni ne è passato di tempo"

"Non ti piace più?"

"Diciamo che mi è passata. Continuo ad amare i Backstreet Boys, ma non passo più le mie giornate a pensare a che vestito indosserei al mio matrimonio con Nick!"

"Avrei voluto conoscerti in quella fase, dovevi essere divertente"

"Oh ma lo sono ancora, sono ancora una di quelle che si esaltano per i loro idoli. Dovresti vedermi ai loro concerti"

"Se vuoi te li posso far conoscere, sai com'è in questo mondo ci si conosce un po' tutti!"

"Li conosci?E perchè non l'hai detto prima? Non ti avrei detto tutte queste cose! Ora gliele riferirai sicuramente. Già me l'immagino"

"No, sai benissimo che non lo farei"

"Se lo dici tu…Beh se ci sarà occasione li conoscerò, sicuramente farò scena muta incontrando i miei idoli e il giorno dopo mi sentirò una perdente per non avergli chiesto niente"

"Se è così non te li faccio conoscere"

E di nuovo il cuscino gli volò addosso.

Dopo una nuova lotta all'ultimo cuscino, diverse puntate di Supernatural, di cui Ash era fan tanto quanto me, sul canale dove trasmettevano la nuova serie e dopo aver imitato Sam e Dean Winchester a caccia, venni sopraffatta dalla stanchezza. Il mio migliore amico tornò in camera sua e io mi addormentai quasi subito.

Fu la prima notte in cui non sognai, dormii e basta, al mattino mi svegliai riposata e per la prima volta non bruscamente catapultata nella realtà.

I miei mi telefonavano tutti i giorni e alle mie amiche non avevo potuto nascondere la mia sistemazione, da brave faine avevano fiutato tutto. Demi tutti i giorni, come promesso, mi portava al centro estetico e in effetti ero molto più carina, ma per quanto l'estetista stesse facendo miracoli che a casa non mi erano mai riusciti, ripensando a quello che mi aveva detto Ash il primo giorno, notai che nei miei occhi c'era una piccola luce speranzosa, stavo finalmente iniziando a dimenticare il passato.

Quella mattina dopo l'ennesimo trattamento di bellezza, non era male mi sentivo una Barbie, Ash mi portò a fare colazione dicendo che doveva parlarmi. Ok vuole già cacciarmi di casa! 

Mi sedetti da Starbucks, avevo scelto io, e lo aspettai, mentre arrivava in jeans, maglietta e occhiali da sole. Un paio di ragazze si girarono a guardarlo, lui fece loro un cenno con il capo e io scoppiai a ridere.

"Wow conquiste mattutine? Chissà come mai a me non riesce!"

"E' solo la fama G, sanno chi sono ecco perché mi guardano"

"Fidati sono una donna, so perché ti guardavano…Uh se lo sa Demi!"

"Ma tu non glielo dici..."

"Certo che no! Non è colpa tua se le ragazze ti guardano e se sei carino"

Lui arrossii, incredibile quanto fosse modesto "Anche tu lo sei, solo che non te ne rendi conto"

"Beh grazie, se me lo dice Ashton Kutcher mi fido!" dissi più seriamente che potei "Allora? Di cos'è che dovevi parlarmi?"

"Veniamo subito al punto. Ti interessa un colloquio di lavoro da……………. come editor di romanzi? Mi sono preso la libertà di portargli il tuo curriculum, un mio ex compagno di scuola lavora lì. Sembrano davvero interessati"

"Con il mio curriculum? Facevo l'editor, se così si può dire, di libri scolastici ed è stato il mio unico lavoro, non so quanto possa essere invitante…Ma sì mi interessa molto"

"In realtà gli ho portato anche quella bozza corretta che mi avevi mandato per mail, sai quel romanzo che la tua ex casa editrice non voleva pubblicare e tu per allenamento hai corretto? Beh l'ho tenuta e gliel'ho portata, gli è piaciuta e ti vogliono vedere"

"Non so che dire, sei strepitoso, mi hai trovato un lavoro, non so veramente cosa dire. Non ho ancora deciso per quanto tempo starò qui in America, ma con un lavoro del genere sul mio curriculum farò sicuramente colpo quando tornerò a casa e ne cercherò uno là"

"E' quello che ho pensato anche io, sempre che tu poi non decida di rimanere!"

"Se mi trovi un marito, rimango" dissi ridendo 

"L'hai detto"

"Wow, questo lavoro è una possibilità unica, non so come sdebitarmi"

"Di' solo grazie, che accetti il colloquio e siamo a posto"

"Beh grazie, ti voglio bene Ash"

"Ti voglio bene anche io. Ah dimenticavo Demi ti aspetta dall'estetista e il colloquio è domani"   

"No? Di nuovo sotto le mani dell'estetista? Vado ci vediamo più tardi!"

Ci salutammo, e m' incamminai felice di questa nuova prospettiva, pronta all'ennesimo massaggio drenante e ad un bel peeling.

Il pomeriggio seguente, mentre mi accingevo a prenotare in un ristorante di cui avevo letto grandi cose sulla guida, ebbene sì ero ancora in fase turistica, mi chiedevo se avessi avuto una buona idea ad invitare Demi ed Ashton fuori a cena. Non essendoci il pienone di star a San Francisco, tutti i paparazzi seguivano le poche che vi abitavano, così ero piuttosto dubbiosa mentre componevo il numero

"Buon pomeriggio, questo è l'Eden come possiamo aiutarla?"

Bella presentazione, avrei voluto chiedergli se avevano un Adamo da prestarmi, ma poi pensai che era una pessima idea trascinare fuori i miei amici in balia del gossip, rischiavo che l'Eden diventasse l'Inferno.

"Ehm..no mi scusi ho sbagliato numero" e riattaccai

Decisi che la cosa migliore per festeggiare era preparare un'ottima cena italiana. Quanto sono modesta.

Chiesi alla domestica se sapeva dove procurarsi certi ingredienti e se poteva aiutarmi con la cucina, lei fu disponibilissima e al ritorno dalla spesa incominciammo a preparare una montagna di leccornie.

Quando Ash e Demi rientrarono dai loro rispettivi lavori o impegni sentirono il profumino che avvolgeva tutto, si guardarono esterrefatti, poi mi videro ai fornelli e corsero ad abbracciarmi. Li guardai spaventata, una reazione del genere non me l'aspettavo

"Grazie! Grazie! Non te l'avremmo mai chiesto per non farti sentire in obbligo, ma non vedevamo l'ora che ci cucinassi un tuo piatto" mi disse Demi con sguardo adorante, cominciavo a sentirmi un po' strana

"Okaaaaaaaaaay, mi fa piacere che vi piaccia, volevo invitarvi fuori, ma poi ho pensato ai fotografi e via dicendo, ho chiesto a Nina se poteva aiutarmi ad organizzare une bella cena in casa, ma sinceramente non mi aspettavo una tale ovazione"

"Sei matta?Qui non esiste un buon ristorante italiano e nessuno cucina come te, sei la migliore!Ah a proposito di migliori, il colloquio?" mi chiese Ash

"In realtà la migliore in cucina è mia madre, ma ti ringrazio. Riguardo il colloquio…perché pensi che stia cucinando?Dobbiamo festeggiare, mi hanno presaaaaaaaaaaaaaaaa!Ho un lavoro!"

Incominciammo ad abbracciarci tutti e a saltare in tondo, Ash continuava a dire che dovevamo aprire lo champagne così iniziarono diversi brindisi fra un piatto e l'altro, poi vollero sapere tutti i dettagli del mio lavoro che avrei iniziato il Lunedì seguente.

"Non ci crederete è un lavoro perfetto! Davvero! Dovrei darti una percentuale per avermelo trovato"dissi in completa estasi produttiva

"Beh è quello che ti piace fare, è chiaro che sei contenta" disse Demi

"Non è solo quello, è proprio come si svolge che è bellissimo."mi ascoltavano attenti e aspettavano ulteriori notizie "Vi spiego, non si fidano granché delle mail, almeno non per quanto riguarda gli Editor, sai roba di spionaggio e via dicendo, girano parecchi romanzi importanti là dentro e quindi io, che vi ricordo ero costretta a rimanere otto ore in ufficio tutti i giorni, da ora in poi, vado là, mi faccio dare su chiavetta USB il romanzo da correggere, poi ci lavoro a casa o dove mi pare e rispettando i tempi di consegna torno in ufficio solo per consegnare la bozza corretta e prenderne una nuova, capito?Posso lavorare da dove voglio è incredibile! Il mio sogno! Vi rendete conto? Se voglio fare un viaggio, posso lavorare in aereo, ma posso andare in vacanza e poi lo stipendio…wow…da sballo"

Ridevano, dovevo immaginarlo, io e i miei sproloqui, poi Ash propose l'ennesimo brindisi prima del dolce, ero sicura che finita la cena sarei andata direttamente a letto

"Bene, visto questo fantastico lavoro, propongo un brindisi alla casa editrice"

"Concordo" dissi felicissima

"E oserei dire che per quanto ottima questa cena, non mi sembra abbastanza per festeggiare questa notizia"

Lo guardai con occhi spalancati "Cosa intendi dire?"

"Come sai Demi la prossima settimana sarà a New York dalle sue figlie" vidi Demi annuire consapevole e capii che questa cosa non c'entrava affatto con il mio colloquio "Così, visto che io dovrò presenziare per forza ai Movie Awards, pensavo che potessi accompagnarmi" concluse sorridendo innocentemente

Spalancai la bocca senza riuscire a proferire sillaba

Demi incominciò a battere le mani e a dire che sapeva già che vestito avrei dovuto indossare, che dovevamo cercare le scarpe e l'acconciatura, ma che aveva le idee chiare sul trucco. Ash rideva fissandomi, io continuavo a non riprendere lucidità

Il mio migliore amico cominciò a scuotermi una spalla "Amore credo sia andata in catalessi, dobbiamo recuperarla o come farò allo show? E all'after-party?"

"…After-party?…" sbiascicai

"Oh guarda si sta riprendendo!Pensa conoscerai tantissime celebrità"

"Questo mi preoccupa tantissimo" dissi ancora strascicando le parole

"Ho sentito dire che ci saranno anche i Backstreet Boys…" continuò Ash mentre andava a prendere dell'acqua in frigo

Guardai una sorridente Demi con sguardo appannato "Ha detto Backstreet Boys?"

Lei annuì sempre più divertita e rivolgendosi a suo marito disse "Tesoro, dobbiamo aiutarla a digerire la notizia o non dirà una parola davanti a loro" poi rivolta a me "Cara, non devi preoccuparti sono persone normalissime, anzi sono molto simpatici. Quell' AJ poi, un vero gentiluomo"

"No quell'AJ ci provava, amore, per fortuna che non vieni o dovrei tenerti d'occhio tutta sera. Guarda che è un latin lover incallito" 

Mentre Demi continuava ad accarezzarmi una mano, riuscii a recuperare la ragione "Sì devo essere più lucida, ma in fondo ho una settimana per prepararmi…è che voi non capite li seguo da quando avevo 14 anni, so tutte le loro canzoni e li adoro…e poi i Movie Award…sono senza parole…sono bellissimi, un show fantastico"

"Oh ora andiamo meglio! Devi pensarla così e poi devi essere pronta a quasi tutti gli Awards, perchè Demi non mi vuole più accompagnare, viene solo ad alcuni, quindi d'ora in poi dovrai venire tu"

Annuii sorridendo, l'idea mi piaceva molto avevo sempre adorato le premiazioni, ma non ero sicura di essere pronta per le luci della ribalta

"Vedrai andrà benissimo, li stenderai tutti, io partirò il giorno prima quindi fino ad allora ti aiuterò con i preparativi"       

"Grazie Demi, davvero"

Lei mi accarezzò una spalla "Non devi ringraziarmi, mi diverto, le mie figlie non me lo fanno più fare"

Risi, poi diedi la buonanotte ad entrambi e andai verso il letto.

Poco dopo il mio migliore amico mi raggiunse.

"Ehi Ash"

"Ehi G"

"Cosa posso fare per te?"

"Sei sicura di voler venire?Davvero se non vuoi nessuno ti obbliga, vado da solo"

"No no voglio venire, non vedo l'ora è solo che…"

"Che…?"

"Ecco non è per i Backstreet Boys, cioè sì anche per loro, ma penso di poterli affrontare non credo mi mangino. E' che...sono contentissima di accompagnarti, ma ho paura di farti sfigurare, io non sono abituata al tuo mondo e non voglio farti fare una brutta figura"

"Oh G" e venne ad abbracciarmi "non potrei mai sfigurare al tuo fianco, anzi sono sicuro che dovrò tenere AJ lontano da te "

"Non preoccuparti, non era il mio preferito, non corro pericoli con lui"

"Ok, ma un' occhiatina te la do lo stesso! Mi raccomando, pronta per i preparativi e non farti mai più paranoie del genere"

"Ok, non me le farò" dissi da brava bambina

Gli diedi un bacio sulla guancia e gli augurai la buonanotte. Mentre aspettavo di addormentarmi, pensavo agli eventi della giornata e alla mia prima uscita pubblica. Ero felicissima del lavoro che avevo ottenuto, ma le mie preoccupazioni per l'award rimanevano. Ero sicura che sarei inciampata da una qualche parte o se mi avessero fatto domande, avrei risposto sicuramente la cosa sbagliata. Infine con la testa sovraccarica mi addormentai.

***

Una settimana dopo, mi stavo accingendo ad indossare il vestito che Demi aveva scelto per me, un bellissimo abito nero, con la fodera ricoperta di pizzo, lungo fino al ginocchio che lasciava la schiena scoperta, insieme alle bellissime scarpe e attendevo l'arrivo del parrucchiere e della truccatrice. Quando il lavoro fu terminato non riuscivo a smettere di guardarmi allo specchio, non sembravo io, forse quella sera avrei potuto camminare in mezzo alle celebrità senza che nessuno avesse niente da ridire.

A quel punto Ash entrò, probabilmente era ora di andare, ma quando lo vidi in smoking restai senza fiato

"Wow…G sei bellissima, dovrò picchiare tutti stasera"

"Io?Ma ti sei visto?Dovrò stare attenta a tutte le modelle che ci proveranno con te o Demi se la prenderà con me!Stai benissimo, sei a dir poco fantastico!"

"Siamo una gran coppia stasera, dovrai concedermi almeno un ballo al party prima di cedere a tutti i tuoi ammiratori"

"Promesso, il primo ballo è tuo. Poi mentre starò seduta dopo controllerò ogni tua mossa e lo farò anche se dovessi ballare tutta sera, quindi stai attento!" dissi in tono fintamente minaccioso

Poi mi prese sottobraccio "Pronta splendida G?"

"Assolutamente fantastico Ash" 

E ci dirigemmo verso la nostra spettacolare serata, pronti a divertirci.

I Movie Awards erano stati lo show più spettacolare a cui avessi mai partecipato, erano anche il primo è vero, ma ero fermamente convinta che niente avrebbe potuto superarli. Il nostro arrivo al red carpet era stato meno tragico di quel che temevo, tanti flash che mi avevano accecata, ma nessuna domanda, in più Ash mi aveva istruito in macchina durante il tragitto, mi aveva detto di sorridere sempre e di tenerlo a braccetto. Speculazioni sarebbero comunque nate, ma arrivare in quel modo poteva non dire niente, perché di solito le coppie si tengono per mano, mentre sotto braccio si tengono le madri o le sorelle e quindi era il modo migliore per entrare.

Come ho già detto lo show era stato spettacolare e le gag divertentissime, Ash non doveva fare niente, dare o ricevere premi, se non fare presenza, così restò tutta sera seduto al mio fianco raccontandomi aneddoti su quello e quell'altro, facendomi ridere ancora di più. Mi godetti ogni singola premiazione come avevo sempre fatto dal divano a casa mia, solo che questa volta era tutto molto più emozionante.

Finiti i Movie Award andammo subito all'after-party e non essendoci fermati in chiacchiere arrivammo tra i primi, così feci subito il ballo che avevo promesso ad Ash. Il Dj set stava mixando diverse canzoni, e più che un ballo il nostro divenne una gara a chi riconosceva prima il ritmo da ballare e finimmo per ridere anche lì, poi esausti andammo a prendere da bere, scatenarmi mi aveva fatto venire un gran sete.

Intanto la sala si stava riempiendo e io incominciavo a vedere sempre più personaggi famosi, mentre continuavo a dire al mio migliore amico chi stavo vedendo in giro, una voce ci sorprese alle spalle

"Ehi Ashton non mi sembra Demi la tua accompagnatrice..."

Ci girammo all'unisono e quando mi resi conto di chi avevo davanti rimasi di sasso, guardai Ash in attesa che reagisse lui

"Nick Carter? Che bello vederti, avevo esattamente bisogno di te"

"Davvero? Hai deciso di darti alla discografia?"

"No assolutamente!Il cinema continua a piacermi. In realtà volevo presentare a te e agli altri Backstreet Boys la mia migliore amica, che è una vostra fan dalla notte dei tempi. Lei è Gaia"

"Piacere" dissi timidamente tendendo la mano a Nick

"Il piacere è tutto mio se me lo concedi" mi disse lui con il suo solito sorriso tentatore baciandomi la mano

In quel momento arrivarono anche gli altri Backstreet Boys, che mi furono presentati uno ad uno. Mi girava la testa, incontrare i miei idoli dopo così tanto tempo era un'emozione fortissima, trattenevo a stento le risate isteriche che mi prendevano di solito in questi momenti. Ash continuava a guardarmi divertito mentre parlavo con Brian.

Furono tutti carinissimi con me, Howie e Brian erano l'educazione e la gentilezza fatte persona e risposero a tutte le mie curiosità e AJ mi riempì di complimenti, da bravo marpione che era, mentre io nel frattempo pensavo al mio aspetto poche settimane prima, se mi avesse visto allora chissà cosa avrebbe detto? Poi rimaneva Nick, palesemente era stato il mio preferito e so che avevo detto che la cotta mi era passata, ma trovarmelo davanti in carne ed ossa mi aveva stravolta, impossibile non ricordare quante volte ero stata rapita dai suoi occhi e dal suo sorriso. E se questo da solo non bastava mi stavo veramente divertendo con lui, avevamo già fatto sparire due o tre volte le olive dal piatto di Howie che si guardava intorno con sguardo perso come se le sue olive potessero essersi volatilizzate. Mi stavo finalmente rilassando alla loro presenza, quando Nick mi chiese di ballare, ovviamente accettai non ero scema, ma le gambe incominciarono a tremarmi.

"E così Ashton ha una migliore amica?" mi chiese Nick mentre ballavamo

"Eh già ci siamo conosciuti su Twitter, abbiamo parlato in via telematica per mesi, poi lui è venuto a trovarmi e siamo diventati migliori amici, e ora sono sua ospite"

"Non sapevo che su Twitter si potessero conoscere ragazze così belle"

"Allora dovresti andarci più spesso" dissi arrossendo 

"Così sei italiana?E sei qui in vacanza?"

"Sì diciamo che sono in vacanza, ma Ash mi ha appena trovato un lavoro, faccio l'editor, quindi rimarrò per un po'"

"Buono a sapersi!Ma Demi non dice niente di questa vostra amicizia?"

"Oh no lei è gentilissima, anzi ci incoraggia! Ma perché scusa?"

"Beh sai l'amicizia tra uomo e donna, tutte quelle cose lì"

"Ah, beh no Ash è come se fosse un fratello, non c'è assolutamente niente di più"

"Buono a sapersi anche questo"

Sorrisi, capivo a che gioco stava giocando, la fan e l'idolo un cliché. Poi la musica rallentò e mi strinse a lui e pensai che forse il gioco avrebbe potuto piacermi. Anche se comunque ero convinta lo facesse solo per essere gentile.

La serata passò in fretta, ballai con tutti loro e ci divertimmo così tanto insieme che non vedevo l'ora di poterli rivedere, anche Ash sembrava del mio parere, ma non volevo imporre la mia presenza. Fortunatamente Nick risolse la questione

"Tieni questo è il mio numero, possiamo sentirci e vederci qualche volta se ti va" mi disse porgendomi un biglietto

"Certo con molto piacere" gli risposi afferrandolo incredula

"Prendete anche i nostri, così ci sentiamo anche per vederci tutti insieme quando torna Demi" disse Brian

"Giusto e sono curioso di conoscere tua cugina quando verrà e capire perché preferisce i Jonas a noi" aggiunse AJ

Dopo esserci scambiati tutti i contatti possibili, io ed Ash tornammo a casa stanchi ma felici

"Non ci credo! Nick Carter mi ha chiesto di uscire con lui!Lo sai in quanti modi diversi mi sono immaginata un momento del genere?Sono sicura che lo fa solo per essere gentile e perché sono tua amica, ma intanto almeno ci esco" gli dissi in pigiama pronta per andare a dormire

"Te l'avevo detto G che avresti fatti colpo! E fidati da come ti guardava non era decisamente gentilezza"

"Beh sicuramente il fatto che fossi tua amica ha influito. Ma non sapevo che vi conosceste così bene"

"In realtà non li conoscevo affatto, o meglio solo in modo superficiale e devo dire che è un vero peccato sono tutti così simpatici, avevo anche dei pregiudizi su AJ perché aveva fatto il carino con Demi, ma è un vero intrattenitore. Spero davvero che usciremo presto tutti insieme, così tu potrai approfondire la tua conoscenza con Nick" mi disse con noncuranza facendo finta di leggere un giornale

"Sì Ash certo è come dici tu, vedremo cosa approfondiremo, probabilmente continueremo a rubare le olive."

Rise "Beh quello è il primo passo"

"Buonanotte io dormo, se permetti" gli dissi facendo finta di essere seccata

"Buonanotte G" e mi diede un bacio sulla fronte, poi si girò per spegnere la luce, da quando Demi era partita dormiva sempre con me

"Grazie per la meravigliosa serata, sei l'amico migliore che si possa desiderare" dissi bisbigliando

"Di niente G è stato un piacere"

Dopo un po' lui dormiva già, io ancora non riuscivo a prendere sonno piena di energia com'ero, continuavo a pensare a Nick e a quando avevamo ballato. Amavo ancora Francesco, ma forse un'infatuazione mi avrebbe aiutato a dimenticarlo. Non vedevo l'ora di rivedere Nick, non solo per continuare a fare scherzi ad Howie, mi piaceva e capii che forse la cotta per lui non era passata per niente, anzi era lì che mi faceva bruciare le guance come non era mai successo. Finalmente a tarda notte, quando mi rilassai un pochino, riuscii ad addormentarmi, mi avvicinai ad Ash come se volessi abbracciarlo, per ringraziarlo di nuovo, in fondo era stato tutto merito suo.

Canzoni: Broken strings, James Morrison feat. Nelly Furtado e Breakaway, Kelly Clarkson

Backstreet Boys (AJ, Nick, Howie e Brian)

Strapuffetta85: Lo so gli uomini reali sono così, ma per quanto bastardo Francesco non ho voluto fargli fare la figura dello stupido. Su Ashton e Gaia, vedremo...

Cap. 5: Lift me up

Non dovetti aspettare molto per rivedere i Backstreet Boys, due giorni dopo gli awards mentre facevo colazione il mio telefono prese a squillare corsi in cucina a rispondere e vidi Ash che parlava al suo cellulare, non sentii la sua conversazione e presi il mio, era Nick.

"Ciao Nick tutto bene?"

"Ciao a te, sì io sto bene tu?"

"Sì, grazie. A cosa devo questa telefonata mattiniera?"

"Eh eh stavi dormendo?"

"No stavo facendo colazione, ma pensavo che per una star come te fosse presto"

"Mi sottovaluti. In realtà ti chiamo per chiederti se sei libera stasera e in caso tu lo sia se ti va di fare qualcosa insieme, quello che ti va"

In quel momento, mentre gongolavo all'idea di un appuntamento con Nick, sentii pezzi della conversazione di Ash

"Ok, per noi stasera va benissimo" lo sentii dire Noi chi?E soprattutto con chi sta parlando? "Non penso che abbia impegni, ma glielo chiedo, in caso vi avverto, allora è deciso a stasera a casa mia alle 9. Ciao Brian"

Poi vidi Ash guardarmi con aria interrogativa e vagamente divertita

Brian? Oh oh

"Gaia, sei ancora lì?"Sei svenuta?" mi chiese Nick preoccupato

"Sì sì sono qui, scusami. Non hai sentito Brian vero questa mattina?"

"No, perché? Penso sia a casa con Leighanne, avrei dovuto sentirlo?"

"Ehm…sì, penso che lui e Ash abbiano preso impegni per noi"

"Cosa vuoi dire?"

"Che stasera siete tutti qui ospiti, hanno appena finito di telefonarsi"

"Era da quando ero minorenne che Brian non prendeva impegni per me, puoi aspettare solo un minuto? Ho una telefonata sotto"

"Ok"

Dopo un paio di minuti la voce di Nick interruppe i miei pensieri

"Era Brian, mi stava appunto dicendo per stasera, gli ho detto che per me andava bene, se tu sei d'accordo"

"Certo che sì, mi sembra un'ottima idea"

"Sì l'importante è che riusciamo a vederci no?"

"Assolutamente, in questo caso dobbiamo ideare un nuovo scherzo per Howie"

"Mi sembra giusto, e a questo proposito avrei diverse idee" mi disse con fare complice

Dopo qualche minuto passato a cercare modi per prendere in giro Howie, salutai Nick e mi voltai verso il mio migliore amico per vedere cosa avrebbe detto a sua discolpa

"Quindi siamo a questo punto Ash?Prendi impegni per me adesso?" gli dissi fingendomi seccata

"Pensavo volessi rivedere Nick" disse lui innocentemente

"Se ti è sfuggito ero proprio al telefono con lui, che mi stava chiedendo di vederci DA SOLI! E invece mi dovrò accontentare di una rimpatriata di gruppo"

"Ah ma se ti dispiace così tanto telefono e disdico tutto, così puoi vedere il tuo Nick" disse prendendo in mano il telefono

"No no! Non farlo, sto scherzando, prima di tutto mi fa piacere vedere di nuovo tutti i Backstreet Boys, sono sempre i miei idoli, e poi non so se sono ancora pronta per uscire con qualcuno e Nick è piuttosto impegnativo, preferisco frequentarlo ancora un po' in gruppo, non direi certo di no ad un appuntamento con lui, ma voglio essere sicura di godermelo al massimo e quindi penso sia meglio aspettare un po'"

"E così alla fine ho fatto la cosa giusta?"

"Tu fai sempre la cosa giusta, sei il mio migliore amico no?" dissi abbracciandolo.

Lui mi strinse forte, poi mi guardò "Allora cosa prepariamo per far colpo su di loro e soprattutto su Nick?" Incominciai a saltellare ridendo, presa da un'incontenibile frenesia.

Quando finalmente arrivò sera e suonarono alla porta, corsi ad aprirla, dimenticandomi che di solito lo faceva Nina, Ash corse giù dalle scale mentre si stava ancora infilando la maglietta e per poco non inciampò, poi insieme demmo il benvenuto ai nostri ospiti. Brian e Howie avevano portato le loro mogli e i bambini, AJ e Nick erano venuti soli.

Ci sedemmo a tavola, per mangiare gli spaghetti che avevo preparato e scoppiammo tutti a ridere quando Howie sedendosi trovò la sedia sfondata, sorrisi a Nick, l'idea era sua, che mi contraccambiò con un cenno d'intesa.

Dopo cena, che tutti giudicarono ottima, ci riunimmo in salotto per chiacchierare, fare giochi con la Wii e ascoltare musica. Ebbi modo di giocare un po' con Baylee e James e scoprii che erano due bambini deliziosi, per niente viziati. Poi parlai anche un po' con Leighanne e Leigh che furono estremamente gentili con me, Leighanne poi su mia richiesta, mi raccontò tutto del set del video di "I'll never break your heart", uno dei video che adoravo. Nick era sempre più complice con me nel creare scherzi che giocammo un po' a tutti nel corso della serata, così pensai che il suo interesse fosse solo di tipo goliardico, mi trovavo bene anche con Howie, Brian ed Aj, ma la differenza è che mentre con loro si parlava e rideva in generale, io e lui nel nostro essere bambinoni, cosa che ci univa, eravamo sempre pronti a combinarne di ogni.  

Ogni tanto, però, mi lanciava alcune occhiate che di amichevole avevano ben poco, io gli sorridevo, perché quegli sguardi mi facevo effetto, eccome se ne facevano, mi sentivo un po' accaldata in quei momenti.

A metà di un gioco Aj si fermò, noi lo guardammo allibiti

"Stavo pensando…"incominciò

"Wow pensi" disse Nick e si beccò uno pugno sulla spalla dall'amico "Ehi fa male!" si lamentò

"Così impari" rispose Aj "Dicevo stavo pensando, come sapete stiamo facendo una pausa dal tour e domani ripartiremo per alcune date qui negli US, fra dieci giorni saremo in concerto a San Francisco e voi due dovete assolutamente venire ovviamente con Demi e tua cugina così vedrà chi sono i migliori"

"Sì" aggiunse Nick "Splendida idea, dovete venire, così ci rivedremo subito al nostro ritorno" disse rivolgendosi a me

"Verremo di sicuro, Demi apprezzerà l'idea" disse Ash 

"Io non vedo l'ora di rivedervi in concerto, ma Aj non posso assicurarti che Alice sarà già qui, dovrai accontentarti di una vostra grande fan" 

"Penso proprio che potrò accontentarmi, ma tu pubblicizzaci!"

"Lo farò, anzi sono anni che lo faccio" ed era vero 

La serata passò in fretta e ciò che si era creato agli award ebbe modo di consolidarsi, sia a me che ad Ash sembrava di aver trovato dei nuovi ottimi amici con cui avremmo potuto passare tanti momenti divertenti, non è che lui non avesse amici, più che altro prima di me aveva avuto solo delle conoscenze, aveva un migliore amico che sentiva spesso, ma che dopo essersi sposato si era trasferito a New York per dedicarsi al teatro e non riuscivano a vedersi di frequente. Ecco perché l'idea di avere nuovi amici gli piaceva tanto e lo capivo, il nostro rapporto era e sarebbe rimasto esclusivo, ma ogni tanto era bello ritrovarsi e ridere insieme ad altri. Lui diceva che il merito era tutto mio, perché se non fosse stato per me, non avrebbe mai avuto modo di conoscerli più a fondo e affermava sicuro che gli avrei portato altri amici.

Dopo un po' ,mentre stavo per addormentarmi, sentii suonare il cellulare, mi era arrivato un messaggio, lo lessi subito, speravo fosse Nick e invece no

"Ciao ho prep. tutto sarò il fra poco + di 1 settimana, 9 giorni x la precisione, se vuoi avvertire, non vedo l'ora! :)))))Jonas sto arrivando!Alice" 

Mezz'ora mi servì solo per decifrarlo del tutto, poi lo capii e soffocai un urlo, ero contentissima del suo arrivo, ma la cosa importante era che sarebbe venuta al concerto.

Due giorni dopo ero in casa da sola che stavo lavorando, Demi sarebbe tornata il giorno prima dell'arrivo dell'Alice, sentii una macchina arrivare, drizzai le orecchie, poi la riconobbi era quella di Ash così tornai tranquilla al mio lavoro, ma dopo poco vidi la porta che collegava la loro casa alla mia aprirsi e vidi il mio migliore amico entrare con un'aria abbattuta che non gli avevo mai visto. Si sedette sul divano e si mise la testa fra le mani. Corsi subito a sedermi di fianco a lui.

"Ash, sei sconvolto, cosa è successo?"

"Brutta giornata G"

"Lo vedo, vuoi che ti faccia una cioccolata?"

"No grazie, avevo solo bisogno di vederti"

"Sono qui lo sai, ogni volta che ne hai bisogno, ma qual è il problema?"

"Sai quel programma che avevo ideato?"

"Sì, mi ricordo, era una bella idea, so che l'avevi portato a quell'emittente televisiva"

"Infatti, avevo già tutto il progetto, i conduttori, le puntate era tutto pronto, ci ho lavorato per mesi, ho rifiutato altri lavori perché credevo tanto in questo programma. Oggi ho parlato con i produttori."

"E cosa ti hanno detto? Vogliono cambiare tutto?"

"No hanno annullato tutto, non se ne fa più niente, dicono che secondo loro non avrebbe presa sul pubblico" mi disse tristemente

Rimasi allibita e lo abbracciai "Non so veramente cosa dire, mi sembra un comportamento molto scorretto, e secondo me si sbagliano a dire che non piacerebbe"

"Sai come ci si sente a vedere il proprio lavoro buttato all'aria?"

Vidi i suoi occhi scuri e profondi rattristarsi ancora di più, vidi insinuarsi in lui il dubbio di essere un fallimento totale e venni presa dalla voglia di tirare pugni a qualcuno, poi decisi che dovevo assolutamente tirare sul il morale del mio migliore amico 

"No non lo so come ci si sente, ma so due cose, la prima è che tu sei uno degli artisti più talentuosi che esistano e se questo progetto è andato in fumo, non è certo per colpa tua, ma è colpa di incompetenti che non sanno riconoscere le grandi idee quando gli si presentano davanti e sono sicura che presto avrai un nuovo progetto in cui buttarti" dissi con convinzione preda di una nuova furia

"E la seconda?" mi chiese Ash

"Scusa?"

"Hai detto che sapevi due cose, ne hai detta solo una"

"Già, è vero, ma sono così arrabbiata che non riesco a fare ordine nei pensieri" finalmente la mia rabbia compulsiva gli strappò un sorriso

"Quindi?" 

"Usciamo a divertirci, ti farò dimenticare questa giornataccia"

"Ci sto"

Lo portai ad una partita di basket di un college, non era l'NBA, ma per distrarsi andava benissimo e sapevo che lui amava quello sport, poi andammo nel suo ristorante preferito e pagai la cena rifiutandomi di accettare i suoi soldi, era il minimo che potessi fare

"Mi dispiace che tu te la sia presa tanto per una cosa che mi riguarda" mi disse mentre mangiava la sua adorata bistecca

"Non dispiacerti, ti voglio bene è chiaro che me la prendo se qualcuno ti fa soffrire, e poi sinceramente si sono proprio comportati da imbecilli, non potevano dirtelo quando gli hai portato il progetto?Se non gli piaceva potevano dirlo subito"

"E' quello che ho pensato anche io, ma evidentemente hanno cambiato idea dopo e hanno pensato di dirmelo all'ultimo"

"Bastardi" dissi a mezza voce, Ash rise un po' più sollevato

I giorni successivi furono un susseguirsi, di attività per tenerlo impegnato, in modo che non pensasse troppo a quello che era successo. Tutti i giorni, lo portavo in un qualche posto, una mostra, un ristorante nuovo, partite di vari sport e addirittura allo zoo. Ogni tanto gli cucinavo un suo piatto preferito e un giorno mi cimentai anche nel golf con scarsi risultati, ma pensavo che il verde l'avrebbe rilassato e infatti lui sembrò divertirsi molto.

Dopo qualche giorno di impegni continui, cominciai a pensare che presto avrebbe ideato un nuovo progetto a cui lavorare, lo vedevo decisamente più allegro e continuai a trovare nuove cose da fare per distrarlo, avrei continuato finché non fossi stata sicura che avesse superato la sua cocente delusione.

Con tutte queste attività, una settimana passò in fretta, Demi era tornata, ed ebbe la stessa mia reazione al racconto di Ash, ma quando lo vide parlarne tranquillamente si rasserenò e il giorno dopo ci ritrovammo io e lui all'aeroporto che aspettavamo Alice, sua moglie era rimasta a casa perché voleva preparare una sorpresa, di cui non sapevo niente, per l'arrivo di mia cugina.

L'aereo era un po' in ritardo, così ci sedemmo a bere un caffè nell'attesa

"Sai volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto questa settimana per me" mi disse mentre eravamo seduti

"Portarti fuori a divertirci?Non mi sembra una grossa fatica" risposi sorridendo

"No dico sul serio, so che ogni cosa che hai fatto è stato per tenere la mia mente occupata e te ne sono grato"

"Era il minimo, quando ti ho visto così giù ho deciso che dovevo farti reagire, farei di tutto per te lo sai"

"E io lo farei per te, ma sei riuscita a ridarmi fiducia in me stesso, per un attimo ho pensato di averla perduta, ma grazie a te l'ho ritrovata. Non ho abbastanza parole per ringraziarti, non immagini quanto ti voglio bene e te ne voglio ogni giorno di più."

"Anche io te ne voglio, tanto, e quindi non devi ringraziarmi, perché rifarei tutto di nuovo se avessi bisogno"

"Lo so, ma devo pur ringraziarti no?Ah e giusto perché tu lo sappia, ho ricevuto una chiamata per una parte in un film"

"Te l'avevo detto" gli dissi sorridendo

Ero estremamente felice, avevo aiutato Ash a sentirsi meglio e ce l'avevo fatta, vederlo di nuovo sorridente, pieno di fiducia e voglia di rimettersi al lavoro mi riempiva di gioia. Continuammo a chiacchierare, poi l'aereo di Alice atterrò e le andai incontro per abbracciarla.

"Ben arrivata, fatto buon viaggio?"

"Sì sì sono un po' stanca, il volo è stato lungo, ma, wow, sono in America, che bello" mi disse eccitatissima "Ciao Ashton stai bene?"

"Ciao a te, si grazie tutto bene, aspettatemi qua che vado a prendere la macchina"

"Sei pronta? Demi ti sta aspettando" 

Non le dissi niente della sorpresa, perché non sapevo cosa avesse preparato e non volevo si aspettasse chissà cosa e poi rimanesse delusa, non era da lei essere pretenziosa, ma immaginavo cosa potesse aspettarsi.

Arrivati a casa, Demi corse ad abbracciarla e farle mille domande su quello che aveva fatto e su quello che voleva fare mentre era a San Francisco, dopodiché le mostrò la sua stanza, che era nella parte di ala dove abitavo io, così saremmo state insieme.

Non appena aprì la porta, la bocca di Alice si spalancò per lo stupore, la stanza era veramente grande e piena di luce, ma quello che aveva catturato il suo sguardo era un gigantesco cartonato dei Jonas Brothers, che imperava di fianco alla poltrona e cosa non meno importante era autografato.

"Me lo sono fatta mandare da Bruce da Los Angeles, la settimana scorsa erano in questo negozio di dischi a firmare autografi e hanno lasciato la loro firma anche su questa gigantografia che pubblicizzava l'evento, così me la sono fatta spedire, spero ti piaccia"

"Sì, tantissimo, grazie Demi è un bellissimo regalo" disse mia cugina emozionata

Poi il mio migliore amico e sua moglie ci lasciarono da sole così che potessi aiutare Alice a disfare i bagagli

"Piaciuta la sorpresa? Sapevo che ti stava preparando un regalo, ma non sapevo cosa fosse e non ti ho detto niente"

"Sì è bellissimo, so già che questa vacanza sarà spettacolare"

"Mi fa piacere che la pensi così"

"Mi ha detto la zia che hai conosciuto i Backstreet Boys, è vero?"

"Sì è vero e per la cronaca domani sera andiamo ad un loro concerto" la vidi illuminarsi e capii cosa stava pensando "No i Jonas Brothers non ci saranno, anzi temo siano in tour in Asia e non so se torneranno in tempo prima che tu parta, ma non si sa mai"

Si rabbuiò un istante, ma poi sorrise di nuovo "Beh se riuscirò a conoscerli sarò contentissima, ma allo stesso tempo sono già contenta di essere qui"

Era il mio turno di sorridere compiaciuta, mia cugina era molto matura, io alla sua età ero molto meno ragionevole.

La sera seguente, dopo aver mostrato la città ad Alice durante il giorno, mi stavo vestendo per andare al concerto. Nick mi aveva telefonato tutte le sere, da quando era partito e insieme avevamo scherzato e riso, ma entrambi non vedevamo l'ora di rivederci, anche quel giorno finite le prove mi aveva chiamata, con incredulità di mia cugina mentre stavamo passeggiando. 

Così mentre mi infilavo i miei jeans e decidevo quale maglietta abbinarci, pensai che se mia mamma aveva detto tutto ad Alice, io dovevo come minimo raccontare a Simona dove stavo andando, visto che anche lei era fan quanto me. Guardai il telefono, ci riflettei su un minuto e poi composi il numero.

"Pronto?" sentii la sua voce incuriosita all'altro capo

"Simona?Ciaooooo sono io!"

"Gaia?Oh mio Dio!Finalmente parliamo, non ne potevo più di sentirti solo attraverso internet!"

"Eh già a chi lo dici!"

"Allora cosa mi racconti?Ashton?Demi?Tu come stai?"

"Io sto bene, anche loro, sapessi mi sento così di peso, sono così gentili e ieri è arrivata Alice!" 

"Evviva!Si sta già divertendo?" 

"Certo che sì!Senti sai perchè ti sto telefonando?A parte che avevo voglia di una bella chiacchierata?"

"No, perchè mi stai telefonando?"

"Sai dove vado stasera?"

"No, dove vai stasera?E' molto lunga?"

"Noiosa. Vado ad un concerto dei Backstreet Boys!!!!!E ci hanno invitato loro!"

"Cosa?Raccontami tutto!" 

Così le raccontai tutto, ogni minimo particolare, dai Movie Awards, al mio ballo con Nick, la nostra serata in compagnia e le sue telefonate, alla fine del mio resoconto era senza parole

"Oh mio Dio, li conosci?Nick ci prova! E' così…così surreale"

"Vero?Beh te li farò conoscere sicuramente, li porterò in Italia"

"TI ringrazio, ma a proposito di viaggi, te la stai godendo lì?"

"Sì certo lavoro permettendo, ho milioni di bozze da correggere, ma finalmente faccio un lavoro che mi piace! E tu hai finito di fotografare tutti i modelli di D&G?Trovato qualcuno di carino?"

"No al momento no, ma ho diversi servizi di moda da fare in questo periodo, solo che…"

"Solo che…?"

"No, niente, è che nella mia agenzia stanno parlando di ampliarsi e c'è in ballo una promozione e spero tanto di poterla avere"

"L'avrai, lo sanno che sei la migliore!"

"Gentilissima, ma vedremo quando decideranno se sarà così"

"Beh tienimi informata, ora devo proprio andare o rischio di arrivare in ritardo e non si fa aspettare Nick"

"No, lui non si fa aspettare tesoro!"

Chiusi la comunicazione, poi andai verso la porta dove mi aspettavano già tutti e finalmente andai al concerto. Fu spettacolare, non era la prima volta che li vedevo dal vivo, ma sentirli lì a casa loro era bellissimo, in più durante lo spettacolo Nick mi salutò un paio di volte, e questo non era proprio mai successo. Ballammo tutti e quattro nel parterre e io cercai di far cantare le canzoni ad Ash, con scarso successo

Dopo il concerto aspettavamo che si cambiassero e intanto ci raggiunsero Leigh, Leighanne e Liz la nuova fiamma di Aj, chiacchierammo del più e del meno in attesa dei ragazzi, e non appena furono pronti andammo al ristorante, eravamo tutti affamati.

Mentre aspettavamo i nostri piatti, Aj cominciò a scrutare mia cugina 

"Così sei tu la fan dei Jonas Brothers?" le chiese con tono indagatore

"Sì, sono io" rispose lei un po' intimorita

"Ti è piaciuto il concerto?" continuò lui

"Sì moltissimo, anzi da oggi sono anche una vostra fan, siete stati bravissimi"

"Bene lo sapevo che ti avremmo convinto"

"Ma voi li conoscete i Jonas Brothers?"

"Li abbiamo incontrati agli EMA, ma non siamo molto intimi" disse Brian

"Ah peccato" rispose lei "Speravo di poterli conoscere"

"Ah ma allora non ti ho convinto del tutto?" riprese Aj

"Ma no le siete piaciuti, però capiscila in fondo loro sono più giovani, senza offesa, e sono più vicini a lei" dissi in sua difesa "Anche io alla sua età avevo una cotta per Nick e volevo conoscerlo"

Vidi dieci teste voltarsi verso di me e capii quello che avevo detto, maledetta boccaccia, pensa prima di parlare, mia madre me lo dice sempre che devo contare fino a dieci, ma io non lo faccio mai e non sto mai zitta.

"E ora non ce l'hai più questa cotta?" mi chiese Nick

Arrossii fino sopra le orecchie e poi balbettai frasi incomprensibili, lui ridacchiò sommessamente. Bella figura, pensai, così ora crederà che gli sbavo dietro, guardai Ash, ma lui rideva sguaiatamente, a casa avremmo fatto i conti.

Nel frattempo arrivarono le pietanze e prima del mio momento vergognoso, io e Nick avevamo messo in atto il nostro piano, avevamo cambiato tutte le ordinazioni tranne le nostre, giusto per creare un po' di panico e mentre gli altri discutevano con un imbarazzatissimo cameriere, io e Nick scoppiamo a ridere e lui sotto il tavolo mi strinse una mano, forse la mia figuraccia non era stata così eclatante.

La cena andò avanti fino a tardi, noi donne chiacchierammo di shopping, e con tutta quella confusione i momenti da sola con Nick furono veramente pochi e brevi, lui era sempre più carino con me, quella sera si era anche presentato con dei fiori, sospettavo di piacergli, ma non eravamo mai usciti da soli e io delle volte sembravo allontanarlo quindi non potevo esserne certa, in fondo anche Ash mi aveva regalato dei fiori. Purtroppo avrei dovuto aspettare un ulteriore settimana per rivederlo di nuovo, perché il tour non era finito e loro avevano le ultime date in giro per gli USA.

Mentre tornavamo a casa ripensai alla serata e più tardi mentre Alice dormiva già, ne parlai anche con Ash, lui diceva che dovevo buttarmi, io ero un po' dubbiosa la bruciatura pulsava ancora sulla mia pelle, ma promisi che ci avrei pensato su. 

La mattina dopo il concerto, mi svegliai più tardi del solito e mi accorsi di essere rimasta sola in casa. Trovai un biglietto di Alice che diceva che lei e Demi erano uscite a fare shopping e Ash era uscito per la corsa mattutina, decisi di mettermi a lavorare con la musica come sottofondo.

Feci un'abbondante colazione, poi accesi il computer e incominciai a cercare il file del libro, dimenticandomi che era sulla chiavetta, ero decisamente ancora nel mondo dei sogni, mentre rovistavo nelle varie cartelle, capitai su di una in cui c'erano tutte le foto di me e Francesco e incominciai a guardarle, avevo sempre pensato che i ricordi belli o brutti andassero conservati, solo che purtroppo il random musicale aveva scelto una canzone tristissima "Happily never after" dei Backstreet Boys, vedendo le foto, iniziai a piangere.

Mi resi conto del motivo per cui, nonostante i ripetuti tentativi di Nick di avvicinarsi, io continuassi a tenere le distanze. Compresi che era vero che stavo infinitamente meglio, ma il vortice di cambiamenti che mi aveva travolto dal mio arrivo, il lavoro nuovo, il posto nuovo, la conoscenza dei miei idoli, il corteggiamento di Nick, la vicinanza di Ash e le mie nuove abitudini, avevano solo mascherato il mio stato d'animo. Sì stavo guarendo, la profonda ferita che mi era stata inflitta si stava rimarginando, ma ci sarebbe voluto del tempo perchè guarissi del tutto. Allo stesso tempo, però non volevo che questo pregiudicasse le mie scelte, sarebbe stato da stupidi perdere delle belle occasioni, solo perché dovevo dimenticare, ma purtroppo in quel momento riuscivo solo ad essere depressa, tutto ciò che era rimasto celato dalla mia partenza stava venendo fuori, non forte come prima, ma comunque mi faceva soffrire, non l'avevo ancora dimenticato. Per riuscire a godermi tutto quello che mi veniva offerto, dovevo imparare a non lasciarmi più prendere dalla tristezza, avrei dovuto affrontare il mio passato, non dimenticarlo.

Dopo un'ora nella mia autocommiserazione, entrò un sudatissimo Ash, cercai di nascondergli i miei occhi rossi di pianto, ma non appena si avvicinò al frigo per prendere l'acqua li vide subito e mi venne vicino, mi guardò, poi perlustrò nella cartella dei dati recenti e capì cos'era successo, io gli spiegai tutto, quello che avevo capito e quello che stavo provando, lui mi ascoltò con infinita pazienza, poi mentre mi faceva bere acqua fresca fra un singhiozzo e l'altro mi allungò un giornale aperto sulla pagina degli spettacoli cinematografici

"Sai di cos'hai bisogno?" mi disse deciso

"No.Dolci?" risposi ripensando alle endorfine

"Hai bisogno di uscire, di distrarti, lo stesso che hai fatto tu per me"

"Dici?"

"Sì, l'hai detto anche tu stai meglio, ma devi abituarti ai ricordi che hai, devi tirarli fuori, quindi fino al ritorno di Nick andiamo fuori a divertirci, ma cose normali niente di eclatante e soprattutto parliamo di lui, del tuo ex, e tiriamo fuori tutto su di lui, così lo affronti, ma allo stesso tempo non sei sola ad affrontarlo, ci sarò lì io con te. Vedrai che dopo questa sessione saprai cosa fare riguardo a Nick"

"Gr..azie, sei unico"

"Sono qui per questo. Gli amici servono proprio a risollevarti quando ne hai bisogno, e a me fa più che piacere farlo e sapere che hai bisogno di me"

Sorrisi più raggiante, con un migliore amico così chi temeva le pene d'amore?

Da quel giorno in poi, Ash mi riempì la giornata di "distrazioni" come le chiamava lui, tutte le mattine mi portava a fare colazione da Starbucks o se stavo lavorando mi portava il Frappuccino a casa, andavamo sempre al cinema e mi faceva vedere tutti gli episodi di Supernatural che volevo. Mia cugina e sua moglie stavano in giro tutto il giorno per negozi, Demi aveva dichiarato che voleva vestire anche lei, che le lasciava ampio spazio di scelta cosa che, come ripeteva più volte, le sue figlie non le permettevano più, e ogni tanto la sera si univano a noi, ma Ash non aveva detto niente del mio episodio di pianto.

Un giorno mi portò all'Acquario, non so se lo fece perchè io lo avevo portato allo zoo, ma sapeva quanto mi piacevano le creature degli abissi e sapeva così di farmi felice. Davanti all'enorme vasca della barriera corallina ci sedemmo su una panchina e parlammo a lungo, di Francesco e di quello che avrei voluto costruire con lui. Ash vedeva che facevo fatica a parlarne, che inciampavo nelle mie stesse parole, ma che coraggiosamente stavo facendo il possibile per affrontare l'argomento e lasciarmi tutto alle spalle. Mi ascoltava, interrompendomi solo per fare commenti e per darmi consigli, ma continuava a sorridermi comprensivo e a stringermi la mano dolcemente.

Alla fine della settimana riguardai di nuovo le foto che mi avevano fatto piangere, ma questa volta sorrisi, erano comunque dei bei ricordi, legate a dei momenti indimenticabili, sapevo che l'amore per lui non si era ancora assopito del tutto, che mi ci sarebbe voluto del tempo per innamorarmi di nuovo, ma sapevo anche che ormai ero in grado di non lasciarmi sfuggire niente e che non avevo paura a buttarmi perchè se mai fossi caduta di nuovo Ash era lì pronto a raccogliermi.

Nick mi telefonò quella mattina, come tutti i giorni, ma stavolta per dirmi che aveva organizzato una sfida a Bowling con i ragazzi e noi quattro eravamo invitati ad unirci al gioco o anche solo ad assistere, accettai con entusiasmo, ormai mi chiedeva solo di vederci ad uscite di gruppo, forse temeva che se mi avesse chiesto di uscire da soli gli avrei detto di no.

Comunicai il programma ad Ash, Demi e ad Alice che non vedevano l'ora di giocare con gli altri, solo io non volevo? Ero negata come per tutti gli sport, ma temevo che quella sera mi sarebbe toccato.

Dopo cena, Nina aveva superato se stessa, secondo me temeva la competizione con me e ultimamente stava cucinando a 8 stelle, mi preparai. So che l'abbigliamento avrebbe dovuto essere più comodo per giocare, ma tanto avrei fatto un punteggio bassissimo in ogni caso, quindi tanto valeva farsi carine e optai per un vestitino semplice ma elegante.

I ragazzi ci aspettavano là e quando arrivammo li trovammo seduti ad un tavolo davanti ad una pista a chiacchierare. Aj aveva una nuova fidanzata che ci presentò come Nicole, la salutai educatamente in fondo gli affari sentimentali di Aj non erano affari miei e poi Nicky, come la chiamavano, sembrava più loquace di Liz.

Era stato deciso da Howie, sicuramente per vendicarsi, visto che aveva saputo che non ero tanto brava, di giocare uomini contro donne, se non altro noi avevamo un membro in più, ma io ero talmente impacciata che valevo come uno in meno.

Dopo due interminabili partite, in cui il mio punteggio era il più basso in assoluto, decisi che il bowling era divertente ma non faceva per me, finalmente gli altri avevano deciso di sedersi al bar del locale per bere qualcosa.

"Allora Gaia divertita?" mi chiese Brian sarcastico

"Molto, ma nonostante i miei errori avete perso, tua moglie è fortissima"

"Ti ringrazio, ci ho messo anni per riuscire a batterlo e ora non ne vince una" mi disse Leighanne con aria trionfante

"E tu Alice vuoi ancora conoscere i Jonas Brothers dopo averci visto giocare così?" le chiese Aj e io continuavo a non capire perché gli desse tanti problemi una cosa del genere

"Certo che sì, siete bravissimi comprerò tutti i vostri CD, ma i Jonas sono i Jonas" rispose lei con gli occhi che le brillavano

"Su Aj lasciala stare! Che ne dici di una partita a biliardo?" gli chiese Ash da bravo cavaliere in armatura luccicante salvando mia cugina

"Ottima idea fratello!Howie giochi con noi?"

"Sì ma contro di te, io sto in squadra con Brian se viene con noi"

"Certo che sì, non me lo perderei mai!Nick vieni?"

"No grazie resto ancora un po' qui" 

I quattro del tavolo verde si alzarono verso la zona dei biliardo seguiti da Nicole che aveva deciso avrebbe fatto da giudice, in realtà non voleva separarsi da Aj, che non sembrava prestarle particolare attenzione. Poco dopo decidemmo di spostarci tutti per seguire questa grande sfida che sembrava improvvisamente interessare tutte le mogli dei giocatori e ci sedemmo vicino a loro, mentre Leigh, Leighanne e Demi parlavano delle palline che andavano in buca con una certa sapienza, mia cugina faceva loro domande estremamente interessata. Quella situazione m'incuriosiva, sembrava che il biliardo fosse diventato lo sport più avvincente del mondo, solo a me non interessava più di tanto? Io e Nick ce ne stavamo seduti vicini nel divano dietro agli altri e io facevo finta di seguire il gioco, lui lo stava guardando, ma io con Demi davanti non vedevo nulla, però ero grata a Nick che invece di unirsi agli uomini stava lì con me, era quasi come se fossimo soli.

"Non ti piace molto il biliardo vero?" mi disse tutto ad un tratto

"Uh…scusa?Ah sì, no in effetti no, è che non lo capisco" risposi cadendo dalle nuvole

"Se vuoi te lo spiego, ma neanche io ne so granché, infatti non mi fanno mai giocare, come vedi siamo in due a non essere presi dal gioco"

Risi. "Per fortuna non sono sola" ormai dopo tante telefonate mi veniva naturale chiacchierare con lui, non avevamo ancora parlato di cose intime, ci stavamo conoscendo, ma parlare con lui era divertente e il fatto che fossimo così pasticcioni e con la voglia di scherzare in continuazione ci avvicinava. Poi forse era colpa mia se gli avevo raccontato poco di me, visto che fino ad ora non avevo fatto altro che trattarlo come un amico anche se mi piaceva.

"Certo che no, mi fa piacere essere qui con te"

"Anche a me fa piacere"

"Ah lo so perché ti fa piacere! Speri che io abbia altri aneddoti da raccontarti, ma dovrai aspettare il prossimo tour"

"Cavolo mi hai scoperta, dai ammettilo ci siamo fatti delle belle risate con i nostri racconti al telefono. Ma davvero una fan è venuta a bussare alle vostre camere alle 4 di notte?"

"Sì, non stavo scherzando, non ho mai visto AJ così arrabbiato, e quando tu hai messo in forno il pane senza togliere l'involucro e dopo sapeva di plastica?"

"Vero, non era una battuta, dovevi vedere le nostre facce al primo morso, impagabili, ma a te sono capitate cose più divertenti"

"Non ne sono sicuro, quando mi hai detto che hai messo il pigiama nel microonde per scaldarlo e una manica stava prendendo fuoco, non riuscivo più a smettere di ridere! Sai che Brian era spettacolare a fare gli scherzi? Ora è più serio, ma una volta…solo che il mio obbiettivo è sempre Howie perché Bri è più furbo di me e mi scopre sempre e Aj è permalosissimo quindi guai a toccarlo! "

"Davvero? Infatti secondo me la migliore è quella che hai fatto ad Howie, geniale"

"Ti riferisci a quando gli ho messo i brillantini blu nel gel e al concerto sembrava un alieno?"

"Già bellissimo. A proposito di Howie, stasera non gli abbiamo organizzato niente?"

"No, stasera avevo voglia di rivederti e basta" mi disse avvicinandosi ancora di più

"Ci stai provando Nick Carter?" gli chiesi alzando un sopracciglio

"Solo se ti va" mi disse lui con un sorriso sghembo mozzafiato

"Diciamo che mi va" risposi, sì avevo deciso di lasciami andare

E Nick mi baciò. Non riuscivo a respirare, il mio sogno adolescenziale stava diventando realtà, in più baciava maledettamente bene, non volevo più staccarmi, finché non sentii che Aj mentre tirava stava dicendo "E bravo Carter". A quel punto interrompemmo il bacio prima di attirare tutta l'attenzione su di noi.

"Wow" dissi a corto d'aria

"Concordo" aggiunse lui "Ora ti va di uscire da sola con me una di queste sere? O anche quelle dopo se vuoi."

"Sì, decisamente mi va" risposi con una nuova frenesia 

Più tardi mentre tornavamo a casa, venni tempestata di domande da Ash e da Alice che volevano sapere quello che era successo, il mio migliore amico era felice per me, mentre mia cugina sperava un po' che se si era avverata una cosa del genere per me poteva avverarsi anche per lei e io glielo augurai. Poi prima che lasciassi l'atrio per andare a letto, Demi, da donna, volle sapere tutti i particolari e io non vedevo l'ora di raccontarglieli.

Quando finalmente mi misi a letto, vidi un messaggio sul cellulare, questa volta era Nick, mi aveva scritto un'ora prima, subito dopo che avevamo lasciato il locale e probabilmente ora stava già dormendo, lo lessi:

"Non passavo una serata così da tantissimo tempo, grazie per avermela regalata" 

Grazie a te Nick, pensai, grazie davvero. Mi addormentai desiderosa di rivederlo il giorno dopo.

Canzone: Lift me up, Backstreet Boys

Howie & Leigh

Brian & Leighanne

Strapuffetta85: No non mi criticare Nick Carter!L'amore della mia adolescenza e poi non ci sta più con lei!Ma no che pazza? Era la cosa giusta da fare, in fondo senza lavoro, senza fidanzato e con un migliore amico alla parte opposta dell'oceano tu cosa faresti?

Kayla_Blake: Poverina sì, l'ha lasciata, ma non ti anticipo niente!Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il capitolo!Eeehh che emozione incontrare i Backstreet Boys, se fosse vero!Nick ci prova?Mi sembra ovvio, si sa com'è!Ma ormai dopo che avrai letto questo capitolo saprai quali erano le sue intenzioni!

Cap. 6: When you look me in the eyes

Erano passate due settimane dal mio primo bacio con Nick, e da allora ce n'erano stati molti altri. Ci vedevamo spesso, uscivamo da soli oppure in compagnia, l'importante era vedersi, mi piaceva sul serio stare con lui, era premuroso e presente, ma soprattutto mi faceva divertire e io mi stavo godendo ogni singolo minuto con lui.

Purtroppo con il passare del tempo, stava arrivando alla fine anche la vacanza di Alice, che era rammaricata per non essere riuscita ad incontrare i suoi idoli, il tour in Asia era durato più del previsto. Durante la sua permanenza, l'avevo portata in lungo e in largo per la California, eravamo state a Los Angeles, San Diego, Las Vegas e avevamo visitato i principali parchi dello stato. Sapevo che tornava a casa piena di ricordi, ogni giorno non faceva che dirmi quanto si era divertita durante la sua permanenza, e quanto era contenta dei posti che aveva visto e io ero felice di averle fatto fare un tour completo.

Ma capivo la sua piccola delusione, voglio dire, con una cugina amica delle celebrità, le possibilità di conoscere i Jonas Brothers erano alte, non era partita dall'Italia con la speranza di incontrarli a caso, aveva delle credenziali con me, ma le circostanze avevano giocato a nostro sfavore e non eravamo riusciti nell'intento, così a me dispiaceva moltissimo.

Con Demi, Ash e Nick avevamo pensato di fare un viaggio on-the-road per gli Stati Uniti non appena Alice fosse partita, perché è incredibile da dire, ma anche i personaggi famosi fanno le ferie in agosto come i comuni mortali. E così mentre Brian sarebbe andato dai suoceri, Howie sarebbe tornato ad Orlando e AJ ai Caraibi con Nicole, noi avremmo fatto il classico viaggio americano, più che altro lo facevano per accontentare me, ma a loro l'idea sembrava piacere lo stesso.

Il giorno prima della sua partenza, mia cugina incominciò a mettere a tutto volume le canzoni dei Jonas, che si diffondevano per tutta la casa, fortunatamente Demi non c'era o le sarebbe preso un colpo. A me piacevano e le conoscevo anche, quindi le canticchiavo seduta in salotto sfogliando una rivista di moda, mentre Alice stava in camera sua a riguardare le foto della vacanza e dei suoi adorati con il sottofondo musicale. Ash stava aggiornando il suo Twitter e ridacchiava. Gli uomini, proprio non capiscono cosa vuol dire essere adolescenti e fan. Poi finita "BBgood", partì la mia preferita "When you look me in the eyes"

"Oh adoro questa canzone!" dissi alzando gli occhi dal giornale

"Allora dobbiamo assolutamente ballarla" mi disse Ash avvicinandosi e porgendomi la mano "Mia principessa mi concedi questo ballo?"

"Con molto piacere mio principe" dissi alzandomi

Ballavamo in silenzio, a parte i momenti in cui mi cantava piano nell'orecchio le frasi della canzone che per lui e per me rappresentavano la nostra amicizia, fra le sue braccia mi sentivo veramente al sicuro. Speravo mi sarei sentita così al sicuro prima o poi anche con l'uomo che avrei amato per tutta la vita.

Finita la canzone, mi fece un inchino e tornò al computer

"Lo sai vero che adesso questa è la nostra canzone e ogni volta dovremo ballarla?" gli dissi tornando alla mia rivista

"Mi piace l'idea, ma sarà contento Nick?" rispose 

"Mmmhh non lo so, ormai abbiamo scelto questa, ma forse più che di Nick dovremmo preoccuparci di AJ" risi

"Hai ragione" e rise anche lui.

Il giorno dopo, portammo tutti e tre Alice in aeroporto, Demi ci teneva particolarmente a salutarla, io le dissi di salutare tutti a casa e le promisi che sarei riuscita a farle incontrare i Jonas, ci abbracciamo e poi prese il suo aereo. Mandai un messaggio ai miei genitori per dir loro che era partita, così potevano avvertire i mie zii.

Passammo tutta la sera a studiare l'itinerario, mappa e matita alla mano, notai che loro avevano scelto solo tre mete, Demi, New York per salutare le sue figlie, Nick, le Keys per andare a fare immersioni e Ash, Seattle per vedere la partita dei Sonics, il resto lo scelsi tutto io e organizzai tutte le mete. Avremmo preso diversi voli per raggiungere i posti scelti da loro tre e avremmo fatto l'ultimo pezzo, quello deciso da me, in macchina. Preparai la borsa e poi dopo aver salutato Nick mi misi a dormire.

Non vedevo l'ora di partire, così il giorno dopo quando la mia sveglia suonò prima dell'alba, scattai insolitamente giù dal letto e incominciai a svegliare tutti. Nick fu puntualissimo e un'ora dopo eravamo pronti per partire, dirigendoci verso la nostra prima tappa: New York

Non avevo mai visto la Grande Mela e ne rimasi totalmente affascinata, io e Ash facevamo foto in continuazione, soprattutto di noi davanti ai luoghi più famosi e passavamo le serate nei locali più glamour. Ogni giorno Demi mi comprava un abito diverso e alla fine dovetti comprare una valigia in più. Le figlie di Demi ci invitarono ad una loro festa, con tutta la gente migliore di New York. Ma la sera più bella fu quella in cui andammo a Broadway ad assistere ad un musical. Rimasi senza parole, le scenografie, i costumi era tutto perfetto, spettacolare.

Io e Ash avevamo prenotato una suite in cui potevamo stare tutti e quattro, per divertirci tutti insieme, ci sembrava un'idea carina, ma Nick e Demi non sembravano d'accordo e infatti nella tappe seguenti avevano prenotato due camere separate, beh in effetti forse era il momento di andare oltre con Nick.

Ma dopo quello che successe una sera nel lussuosissimo albergo di Manhattan, pensai che l'idea della camera insieme non era così male

Eravamo appena tornati da un famoso locale, quando Nick, in tuta sportiva decise che prima di dormire voleva una coca-cola, così andammo giù al bar dell'Hotel per prenderne una a testa. Quando andò a prendere le bibite gli cadde il portafoglio di mano e si chinò per raccoglierlo, sentimmo tutti il rumore di uno strappo, ci girammo e lo spettacolo che ci si presentò davanti era davvero esilarante, Nick aveva un buco enorme sul didietro e stava mostrando a tutta la sala le mutande che aveva comprato quel giorno insieme ad Ash. Già di per sé il buco nei pantaloni era il massimo, peccato che le mutande in questione avessero disegnate delle pecorelle, fortunatamente a parte le risate nessuno pensò di fargli una foto da pubblicare a parte noi che la tenemmo solo per ricordo. Questo sarebbe stato sicuramente un aneddoto da raccontare a tutti al nostro ritorno.

Finito il nostro soggiorno a New York ci dirigemmo alla seconda tappa le Keys. Nick era a dir poco entusiasta, non vedeva l'ora di portarci a vedere i suoi tesori sommersi e io non vedevo l'ora di nuotare nell'oceano Atlantico. Questa volta, avremmo dormito su una barca che avevamo noleggiato e io avrei diviso la cabina con Nick e infatti si spiega perché la mattina dormissi sempre fino a tardi, cosa che peraltro succedeva anche a Demi ed Ash. Dopo quattro giorni passati in mare aperto a prendere il sole e a pescare, Nick ci portò nel club di immersioni dove era solito andare. Passammo due ore a prepararci per gli abissi e quando fummo pronti, ci portarono in mare aperto dove ci buttammo. C'erano un milione di pesci colorati, delle tartarughe e tantissimi animali che finora avevo visto solo attraverso un vetro, l'istruttore ci scattò diverse foto sottomarine che non vedevo l'ora di vedere. 

Tornati alla base, ci eravamo cambiati e stavamo aspettando che ci portassero il file con le foto, c'erano diversi piccoli acquari nella stanza dove ci trovavamo, erano come dire "casalinghi", senza targhette, quindi non riuscivo a distinguere i diversi pesci, ma avevo già accarezzato le tartarughe.

Mi diressi verso una vasca con dei pesci marroni che non conoscevo, sembravano sul punto di protestare con quel loro muso in fuori

"Cosa sono questi?" chiesi sfiorando l'acqua con un dito

Nick si voltò di scatto "Quelli sono P…" ma non fece in tempo a finire la frase perché il mio urlo assordò tutti

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaah mi si è attaccato al dito!" urlai

"Come stavo dicendo, quelli sono Piranha" mi disse lui ridendo, ma leggermente preoccupato

Ash corse subito a staccarmi il pesce dal dito e lo ributtò in acqua, poi Nick me lo disinfettò e mi diede un cerotto 

"Non sono velenosi, puoi stare tranquilla! E' un taglietto guarirà in fretta" mi disse Demi

Insomma, ero l'unica a non conoscerli? Non era colpa mia se dove abitavo io c'erano solo pesci innocui! 

Ritirammo le nostre foto sorvolando sull'aperitivo che si erano fatti i Piranha e salutammo il nostro istruttore, purtroppo il giorno dopo avremmo lasciato quel paradiso terrestre, incominciavo ad abituarmi all'odore di crema solare.

La nostra terza tappa era Seattle, dove avremmo visto la partita l'ultimo giorno prima di partire e nel frattempo potevo decidere io cosa vedere. Così mi feci portare a Forks, la città dove era ambientato uno dei miei libri preferiti "Twilight" e dove scattammo diverse foto in stile vampiresco, poi obbligai tutti ad andare a vedere le pozze oceaniche che si trovavano a First Beach, dove ci godemmo un bellissimo mare impetuoso. I posti dove mangiavamo erano totalmente diversi da quelli che avevamo frequentato fino ad ora, niente più locali alla moda con pezzi di design nell'arredamento o ristoranti in riva al mare dove si poteva mangiare in costume, qui sembravano quei pub che si vedono nei film, con il bancone del bar, il biliardo, il juke-box, le tovaglie a quadri e il gruppo di clienti abituali che va ogni sera a bersi una birra. L'atmosfera era accogliente e a me sembrava davvero di essere in un film, così scattai diverse foto anche dei nostri momenti a tavola.   

L'ultima sera dovevamo recarci all'arena sportiva, ma Demi ci mise più tempo del solito a preparasi e arrivammo giusto in tempo per vedere le squadre entrare in campo. I posti prenotati da Ash erano perfetti, più che vedere la partita eravamo quasi in campo. Poco prima del fischio d'inizio, Demi decise che dovevamo mangiare delle patatine durante la partita e andò a prenderle. Quando tornò si fece largo fra gli spettatori per raggiungerci e sedersi al suo posto, ma non si accorse del signore seduto davanti a me che si stava allungando all'indietro, inciampò facendo finire tutte le patatine in testa a suo marito, che era seduto al mio fianco, lei si sedette all'altro lato trattenendo le risate.

"Ops" disse mentre rideva

"Grazie tesoro, sei stata gentilissima, mi andavano" disse lui con ancora tutto in testa

Io e Nick non riuscivamo a smettere di ridere e Demi iniziò a tirare fuori un fazzolettino per pulire Ash, ma era troppo tardi, la telecamera lo stava già inquadrando e nel mega-schermo apparve la sua faccia ricoperta di piccole strisce gialle, allora lui sorrise, ne prese una e la mangiò, poi alzò il pollice a indicare che era buona e tutto il pubblico rise con noi. Poi la partita ebbe inizio e non ci fu più modo di distrarsi.

Il giorno seguente partimmo per la quarta e ultima tappa, che in realtà erano più posti. Saremmo partiti dal South Carolina per poi attraversare Tennessee, Alabama, Mississippi, Louisiana, Texas, New Mexico, Arizona, Utah, Nevada e tornare poi in California. Erano tanti chilometri, ma ci saremmo alternati alla guida della bellissima, comodissima e spaziosissima macchina che avevamo noleggiato. E così iniziò il vero viaggio americano, incredibile come un unico stato potesse presentare scenari così diversi e spettacolari. Purtroppo con così tanti bei luoghi, il tempo passava in fretta e ci trovammo nel deserto del Nevada prestissimo. Quel giorno dovevamo fare parecchia strada fino alla città in cui avremmo dormito, partimmo per tempo e ogni volta che vedevo qualcosa di bello o io o Ash scattavamo una foto, poi fatta benzina fu il suo turno di guidare.

"Sei sicuro che ne abbiamo abbastanza fino all'Hotel?" gli chiesi pensando ai coyote

"Sì sono sicuro, ho fatto il pieno" mi disse lui tranquillo

Dopo due ore di viaggio sentii, la macchina fare rumori strani poi si fermò spegnendosi, la benzina era finita

"Ma non eri sicuro?" gli chiesi 

"Sì ma secondo me è tarato male il galleggiante del serbatoio" disse lui dall'alto della sua infinita esperienza meccanica

Io annuii prendendolo in giro "Sei un danno"

"Beh, mancano trecento chilometri all'Hotel, la cosa migliore da fare e accendere un fuoco e dormire in macchina per stanotte, poi domattina chiameremo qualcuno" disse saggiamente Demi

La cosa un po' mi preoccupava, ma essere in compagnia mi rassicurava e quando vidi il fuoco scoppiettare davanti a me e il cielo pieno di stelle mi sentii meglio e pensai che uno scenario così era indimenticabile, mi rilassai avvolta nella mia coperta stretta a Nick. Più tardi Ash e Demi erano già andati in macchina per preparare degli improvvisati letti da campeggio, mentre io e Nick eravamo rimasti davanti al fuoco a cuocere dei marsh mellows 

"Ti è piaciuto il viaggio fino ad ora?" mi chiese lui interrompendo l'assoluto silenzio che regnava 

"Oh sì! L'ho adorato in ogni suo piccolo particolare, anche questo piccolo imprevisto si sta rivelando bellissimo. All'inizio ero un po' preoccupata, ma ora non più"

"Hai adorato anche il piranha?"

"Certo che sì! Probabilmente ho un buon sapore e lui voleva assaggiarmi"

"Sono sicuro che hai un buon sapore, ma evita i pesci carnivori d'ora in poi" disse sorridendo

"Lo farò, ma ci sei tu a proteggermi no?" poi mi avvicinai per dargli un bacio, che durò un po' più di un istante

"Sai mi piace molto stare con te, sei come me al femminile" mi disse dopo il nostro bacio

"Anche a me piace molto stare con te…"

"Ma…?"

"Ma non sai tutta la verità su di me. Sai perchè sono venuta in America?Non è solo una vacanza di piacere, sono scappata dall'Italia perchè il ragazzo che amavo e con cui convivevo mi ha lasciata e avevo bisogno di allontanarmi per un po' da tutto ciò che me lo ricordava. Questo non vuol dire che non voglio che stiamo insieme, anzi, voglio assolutamente stare con te, mi piaci e questo lo sai, solo che per il momento voglio prenderla alla leggera e poi vedremo gli sviluppi" dissi tutto d'un fiato, temendo una sua risposta

"Sono d'accordo con te" disse lui visibilmente sollevato "non perchè non voglio impegnarmi, ma perché anche io sono nella tua stessa situazione. Non so se sai che fino a qualche mese fa stavo con Paris Hilton, con tutto i problemi che ne sono seguiti. Io l'amavo davvero, ma forse amavo una persona che in realtà non esisteva e che si è rivelata diversa da quel che credevo, questo non toglie però, che quando è finita ho sofferto tanto e anche io voglio "prenderla alla leggera" come dici tu."

"Quindi godiamoci la nostra reciproca compagnia, divertendoci e quando saremo pronti potremo passare al passo successivo" gli dissi alzando il mio bastone con la caramella a mo' di brindisi

"Perfetto, ma per il momento non ci pensare neanche ad allontanarti da me" mi disse battendo il suo bastone contro il mio

Poi mangiammo le caramelle e ci sdraiammo a guardare le stelle insieme, solo a tarda notte andammo finalmente in macchina a dormire.

Il mattino seguente, ci rifiutammo tutti di mangiare schifezze per colazione, aspettammo pazienti che ci portassero la benzina, a quanto pareva era normale rimanere a piedi in quel tratto, a raggiunta la città ci fermammo a mangiare.

Mentre loro addentavano le loro uova con pancetta e io bevevo il mio cappuccino con i pancakes, Ash propose un brindisi

"Dobbiamo festeggiare il nostro salvataggio" disse tutto orgoglioso

"Guarda che non ci hanno salvato dai coccodrilli" gli dissi scherzando

"Sì, ma eravamo in mezzo al nulla, dobbiamo fare una cena per raccontare agli altri della nostra avventura" propose Demi

"Perchè non una festa?" disse Ash

"Sì! Un ballo in maschera" aggiunsi io

"Che idea G!Sarà bellissimo. Lo faremo il prossimo mese" concordò Ash

"Evviva! Io e te organizziamo tutto e Demi si occupa della lista degli invitati e di spedire gli inviti, mi raccomando mettici i Backstreet Boys" esclamai

"Sìììì così posso vestirmi da…." stava per dire Nick, ma gli tappai la bocca 

"Sshh non dirlo che fai in tempo a cambiare idea, io poi non te lo dico da cosa mi vesto" anche perché ancora non lo sapevo

Passammo l'ora seguente a definire tutti i dettagli della nostra festa in maschera, la musica, chi avrebbe gestito il bar, gli addobbi e soprattutto la regola fondamentale, che sarebbe stata scritta sugli inviti, secondo la quale bisognava indossare una maschera che coprisse il volto o parte di esso. Senza maschera che festa mascherata sarebbe stata?

Durante il resto del viaggio continuavamo ad aggiungere dettagli al nostro progetto che ormai riempiva tutte le nostre occasioni, io e Ash eravamo esaltati come non mai e ci trovammo a Las Vegas cercando nuovi particolari da utilizzare per la festa.

Alloggiavamo al Bellagio, uno dei casinò più belli di tutta la città, ma purtroppo a Las Vegas non si riesce a mangiare, le file sono interminabili, dopo un po' ci si stanca e la fame passa, così passavamo il nostro tempo a comprare di tutto o nei locali dove c'erano gli spettacoli di ballerini.

Una sera Demi diede prova di sé sul palco intrattenendoci tutti, incredibile quella donna sapeva anche ballare! Questo attirò dei giornalisti che vollero intervistare i miei due amici e Nick, io mi rintanai in camera a seguirli in TV e a lavorare un po', era dalla mia partenza che non mi dedicavo al lavoro. Stavo correggendo un libro che mi sembrava interessante, narrava la storia di un anziano inventore che raccontava la sua vita al nipote attraverso le cose che aveva inventato, era avvincente, ben scritto e mi persi nella storia, così sobbalzai quando sentii Ash raccontare al giornalista del mio episodio con il pesciolino alle Keys, seguito dalle patatine di Seattle e scoppiai a ridere. Nick non disse niente durante l'intervista probabilmente non voleva espormi prima del tempo.

Mi addormentai prima della fine del programma e non mi accorsi quando Nick rientrò in camera. Il giorno dopo pretesi di fare colazione da Starbucks, avevo fame ed era l'unico posto dove per la gente si mangiava troppo poco e si riusciva ad entrare, mi sentii rinvigorita dalla caffeina e pronta a proseguire il viaggio.

Mentre ci trovavamo a Los Angeles e Nick mi stava facendo vedere tutte le ville dei personaggi famosi che conosceva, Demi e Ash organizzarono una cena con Bruce, per poi scoprire che lui era volato a New York esattamente la settimana dopo che ci eravamo stati noi e si trovava ancora là, non riuscivamo proprio ad incontrarlo, così Demi ebbe l'idea di aggiungerlo alla lista degli invitati della nostra festa.

Volevano portarmi su un set, sapevano che amavo molto il cinema, ma purtroppo in quel periodo non c'era niente al lavoro e dovemmo rinunciare anche a quell'idea, Nick propose di visitare alcuni parchi tematici e mentre lui e Demi si divertivano sulle montagne russe, io me ne stavo sul prato al sole chiacchierando con il mio migliore amico.

"Quasi finita la vacanza..." esordì lui

"Già che peccato, è stato così bello, la prossima volta dobbiamo fare gli Stati che abbiamo saltato" risposi io subito eccitata

"Frena ragazzina, non possiamo sempre fare vacanza!"

"Sì papà, come vuoi" e gli feci una linguaccia

"Non abbiamo avuto molto tempo da soli io e te, è un po' che non parliamo"

"E di cosa vuoi che parliamo?"

"Tu e Nick per esempio"

"Non c'è molto da dire"

"Ti sei innamorata?"

"No al momento no, mi piace molto, tutto qui, poi si vedrà"

"E lui lo sa? Potrebbe restarci male"

"Lo sa, lo sa. Ne abbiamo parlato, non so se ti ricordi...quella volta che siamo rimasti a piedi?Ah ma forse te lo ricordi visto che è stata colpa tua!" gli dissi ridendo puntandogli un dito accusatorio contro

"Ah ah a proposito di dita, quello che mi stai puntando contro puzza di pesce" si vendicò lui

"Beccata!"

"E per continuare il discorso cosa vi siete detti?"

"Gli ho spiegato la mia situazione sentimentale, e lui mi ha detto che è in una situazione simile"

"Ti riferisci a Paris Hilton?"

"Sì, come lo sai?"

"Beh era su tutti i giornali!"

"Ah! Beh ha detto che l'amava sul serio e che quando è finita ci è rimasto molto male, quindi siamo d'accordo sul fatto che ci piace stare insieme, ma che al momento non è una cosa "seria" in tutti i significati del termine"

"Ok, buon per voi, ma siete carini e simpatici insieme"

"Lui lo è di sicuro" dissi con aria sognante

"Se ti fa soffrire gli rompo il naso"

"Grazie, so che lo faresti, ma credo sia meglio di no, sai i giornalisti…" dissi facendo un segno vago nell'aria

Ridemmo insieme di una probabile situazione del genere e mentre guardavamo di nuovo le montagne russe il mio telefono squillò, mentre lo cercavo Ash mi fece segno che andava a prendere due gelati

"Pronto?" risposi dopo averlo cercato a lungo nella borsa

"Finalmente, stavo per riattaccare" mi disse una Simona seccata all'altro capo

"Simooooo ciaooooooo!Sono qui all Adventures Park di Los Angeles! Tu dove sei?"

"Sono appena tornata dalle ferie e rientrata esattamente ieri al lavoro, sto andando a fotografare dei modelli ungheresi, per un profumo!"

"Hai già ideato il servizio?"

"No lo sai che lo fa il mio capo! Ma ti stavo chiamando proprio per questo, sai quella promozione di cui ti avevo parlato?"

"L'hanno data te?Io lo sapevo, guadagnerai un bel po' di soldi!Congratulazioni!"

"Grazie, ma non è questa la notizia più importante!"

"Non tenermi sulle spine raccontami tutto!"

"Sai che la promozione era nata da un probabile ampliamento dell' agenzia?"

"Sì, mi ricordo un cosa del genere"

"Ecco l'ampliamento è stato fatto, hanno aperto una filiale in America, e indovina chi ci mandano a lavorare?"

"Non ci credo! Vieni qui?E' fantastico! Continuerai a fare servizi di moda?"

"No, la cosa ancor più fantastica è che ora avrò incarichi con attori e cantanti famosi"

"…Sono senza parole, è...beh…insomma bellissimo. E dov'è la sede dove lavorerai?"

"Ne abbiamo due una a New York dove andrà il mio collega e una a San Francisco dove lavorerò io! Ho già le chiavi del mio nuovo appartamento!"

"Saremo vicine di casa?Vieni qui!!!!!!!!!!!!!!Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaa!"

"Sì arrivo la settimana prossima e preparati perchè voglio conoscere i Backstreet Boys"

"Preparati tu perchè ho una sorpresa!"

"Aiuto!"

Chiusi la telefonata poco dopo, Ash nel frattempo era tornato con i gelati e mentre mangiavo il mio, gli raccontai della telefonata e di quanto fossi felice che Simona venisse lì, poi contagiai anche Demi e Nick con la mia euforia, ma non volli svelare al mio ragazzo qual era il Backstreet Boy preferito della mia amica, anche se lui continuava a chiedermelo in continuazione.

Una volta tornati a casa, contavo i minuti che mi separavano dall'arrivo di Simona, e per passare il tempo riordinai le foto del viaggio e tutte quelle che avevo fatto insieme al mio migliore amico da quando l'avevo conosciuto, un'idea incominciò a girarmi per la testa. Poi finalmente arrivò il tanto agognato giorno, sarei voluta andare io a prendere Simona, ma Ash aveva deciso che voleva cucinare per lei. Ultimamente si era appassionato ancora di più ai fornelli, per merito o causa, non ne sono sicura, mia. Così lui cucinava, io facevo l'aiuto cuoco e Nick faceva tutti quei lavoretti che chi cucina non ha tempo di fare, come pelare le carote o lavare le pentole sporche e Demi andò a prendere la mia amica. Sapevo che prima sarebbero passate dal suo nuovo appartamento, così lei poteva vederlo, lasciare i bagagli e prendere l'auto. Ma dopo breve tempo arrivarono.

Le corsi incontro e poi la trascinai in camera mia

"Simoooooooooooooooooooooo!" le urlai

"Sei sempre meno normale" mi rispose

"Gentilissima. Il viaggio?L'appartamento?"

"Il viaggio: lungo, ma mai come l'Oceano Indiano!L'appartamento bellissimo e spaziosissimo"

In quel momento entrò Nick

"Lui è Nick" le dissi come se non lo sapesse, lui la salutò educatamente, poi prima che potesse aggiungere altro, corse in cucina dove Ash stava inveendo contro delle zucchine innocenti

"Li hai già portati?Non potevi aspettare che mi abituassi un pochino al posto?"

"Infatti ci ho pensato, in realtà c'è solo lui. E' la sorpresa di cui ti avevo parlato"

"E sarebbe?"

"Io e Nick ci frequentiamo da un po'"

"Sììììììììììììììì! Non so cosa dire, se non che fortuna e beata te!"

"Eh eh, ma presto ti farò conoscere anche gli altri, solo che al momento sono sparsi per gli Stati Uniti"

"Non c'è problema, aspetterò la prima premiazione utile"

"Oh no no non devi aspettare così tanto! Sei arrivata giusto in tempo per il nostro ballo in maschera, dove ci saranno sicuramente"

"Ballo in maschera? Devo preoccuparmi?"

"Assolutamente no, è un'idea che abbiamo avuto io e Ash durante il nostro viaggio"

"Ah, allora DEVO preoccuparmi"

"Noiosa. Sarà bellissimo, Demi si sta occupando degli invitati, io ed Ash di tutto il resto, dobbiamo trovarci un costume, io non ho ancora avuto idee, potremmo vestirci insieme…"

"Fermati e respira"

"Ok mi calmo, ma abbiamo tantissime cose da organizzare"

"E' un'idea carina lo ammetto e mi piacerà molto parteciparvi, ma hai detto a Demi di mettermi nella lista?"

"Hai ragione!Come ho fatto a dimenticarlo? Glielo diciamo subito!"

La presi per mano a la portai dagli altri, mentre lei scuoteva la testa ridendo. La cena, nonostante le zucchine ribelli, fu un successo e dopo un film, Simona andò a sistemare il suo nuovo appartamento, NIck rimase a dormire da me.

Qualche giorno dopo, io e Simona ci eravamo trovate a far colazione insieme, un appuntamento che stava diventando un'abitudine, prima che lei andasse in ufficio per delle riunioni di gestione e stavamo parlando della mia storia con Nick, di quello che stavano facendo le "Melle" a casa e soprattutto della festa.

"Sai che Nick è davvero simpatico?" mi disse mangiando le uova

"Lo so, per questo mi piace!"

"Certo, solo per quello ci credo…" 

"No, non solo per quello è chiaro"

"E come ti senti ad uscire con uno dei Backstreet Boys?"

"All'inizio era strano, mi sembrava irreale, ma ora non ci faccio più caso e lo vedo solo come un ragazzo molto molto bello e che sa cantare, mi sono abituata, come con Ash"

"Magari frequentando lui, mi sentirò più tranquilla quando li incontrerò insieme"

"Non credo, tutti insieme fanno ancora un certo effetto anche a me"

"E io che ci speravo"

Risi, in quel momento le arrivò una mail sul Blackberry, era sicuramente il lavoro e la lesse subito

"Mi hanno affidato il primo incarico, ho anche carta bianca sul servizio" mi disse sbiancando

"Non preoccuparti le idee ti verranno!" le dissi preoccupata

"Non si tratta di questo. E' con chi devo lavorare, il problema"

"Chi è?"

"Kevin Richardson"

"Quel Kevin Richardson?"

"Lui"

"Nemmeno io lo conosco, quando ci avrai lavorato me lo devi presentare"

"Sì, se vorrà lavorare ancora con me dopo che gli sarò svenuta davanti"

"Sembra che dovrai calmare le tue emozioni prima del previsto" dissi ridendo

Finito di mangiare Simona si diresse in ufficio, dove doveva organizzare il primo incontro con Kevin, e io rimasi seduta al tavolino. Accesi il computer per lavorare un po',ma prima inviai una mail alle mie amiche e ad Ash per raccontargli quello che era successo, poi telefonai a Nick e lo dissi anche a lui, rise, e anche io risi parecchio di quella strana situazione. Poi mi misi al lavoro.

Canzone: When you look me in the eyes, Jonas Brothers

Strapuffetta85: Sono contenta che ti sia piaciuto il bacio con Nick, e che bacio!Poi fa così ridere! E povera Alice, speriamo che AJ la smetta, ma non te lo dico!

Kayla_Blake: Ma no! Cosa dici? Va benissimo che stia con Nick, vanno così d'accordo! Mi fa piacere che ti piaccia il pezzo in cui si aiutano a vicenda! Per quanto riguarda Alice, in questo capitolo vedrai cosa succede poi non ti dico il resto!

Tenetevi pronte il prossimo capitolo è importantissimo!

 Cap. 7: Masquerade (Straight through my heart)

Mancavano due settimane al ballo in maschera, e io e Simona stavamo lavorando alla mia sorpresa per Ash. Avevo deciso di regalargli un grembiule, visto che gli era esplosa questa passione, con un collage di nostre foto insieme e la mia amica in quanto fotografa mi stava aiutando e nel frattempo stava anche cercando di riprendersi dal primo incontro con Kevin.

"Mi sto offendendo, non mi hai ancora detto niente di Kevin!" le dissi continuando a lavorare al computer

"C'è poco da dire, lui è sempre bellissimo. Sono dovuta ricorrere a tutte le mie forze per non svenirgli davanti, cioè è Kevin Richardson!" rispose lei con le stelline agli occhi

"Pensa a quando dovrai fotografarlo..."

"Ho già in mente cosa fare, hai presente il video "More than that"?"

"Sì quello dove Nick dice no, sai che lo prendo in giro per questo?"

"E lui cosa dice?"

"Cosa vuoi che dica?Lui afferma che si lascia prendere dalla canzoni, ma io lo derido lo stesso. Dicevi sul servizio?"

"Ti ricordi com'era vestito Kevin?" io annuii "Deve promuovere il nuovo Musical "Sette spose per sette fratelli", così ho pensato di ricreare l'ambientazione western"

"Ottima idea, alla prima sessione voglio venire"

"Va bene è l'unico Backstreet che ti manca" rispose lei rassegnata 

"Me lo devi, il servizio è programmato dopo la festa, visto che deve finire "Chicago", e per allora io ti avrò fatto conoscere gli altri quattro"

Il collage era pronto, dovevamo solo portarlo in stampa per realizzare il grembiule, così decidemmo di metterci a cercare idee per i nostri costumi. Ci piacevano due vestiti che impersonavano i nostri segni zodiacali, il mio era un abito lungo di organza color ghiaccio, con un ampio spacco, tagliato a stile impero da due lacci dorati, le maniche erano morbide, ad angelo, strette sull'avambraccio da due bracciali d'oro. Mentre il suo, verde-acqua, aveva una scollatura all'americana molto particolare, in quanto sulla parte destra era di un tessuto trasparente che cadeva morbido fino alla vita, punto in cui arricciandosi partivano due lembi della stessa stoffa che andavano a formare la gonna, lunga fino ai piedi, mentre la parte sinistra dell'abito era arricchita da una coppa dorata che le copriva il seno. Purtroppo se avessimo deciso per quelli, avremmo dovuto farli cucire apposta e non avevamo le finanze per realizzarli. Mentre discutevamo su probabili alternative, salì Ash che vide il nostro file aperto.

"Cos'è quello?" ci chiese incuriosito dai disegni colorati

"Ma…in realtà avrebbero dovuto essere i nostri vestiti per la festa, se avessimo potuto farli fare, o una di noi sapesse cucire, ma non essendo così, ci stiamo arrangiando in altro modo" dissi

"Sì, stavamo pensando di metterci due bei pigiami colorati, con le pantofolone" aggiunse Simona

Vedemmo la faccia di Ash, poco convinta e ci giustificammo in questo modo

"Sai il tempo è poco, le finanze anche, quindi questa è l'unica soluzione, ma se tu hai altre idee siamo aperte alle proposte" disse saggiamente Simona

"Veramente no, neanche io so ancora da cosa vestirmi"

"Ecco appunto" gli risposi acida

"L'unica che sembra avere già trovato tutto è Demi, ha preso un vestito da cameriera sexy. Io pensavo di mettermi qualcosa di correlato, ma non mi viene in mente niente"

In quel momento suonò il telefono, Ash andò a rispondere e poi mi passò la telefonata, era Nick che mi comunicava i programmi per la nostra uscita. Salutai Simona che si portò via il file per realizzare il mio regalo.

Due giorni dopo, con la scusa di andare a vedere l'appartamento, andai a ritirare il capolavoro grafico, era venuto benissimo e pensai di consegnarglielo la sera stessa. Ci ritrovammo a cena e glielo feci consegnare da Nina al posto del dolce,quando lui vide il pacchetto, incominciai a battere le manine.

"E questo cos'è?" chiese lui sorpreso

"Secondo te che cos'è? Pudding al cartoccio?Aprilo no?"

Lui strappò la carta e quando vide di cosa si trattava, un luminoso sorriso gli si stampò sulle labbra

"L'hai fatto tu?"

"Sì con l'aiuto di Simona, ti piace?"

"Tantissimo, è un bellissimo regalo sei stata carinissima, se l'avessi saputo ti avrei regalato un pigiama uguale per la festa"

"Era un'idea..."

"Anzi, adesso che ci penso il tuo regalo e proprio geniale, ho deciso che mi vestirò da cuoco, e mi metterò questo grembiule, così sarò anche correlato a Demi"

"Una splendida idea, ma non sapevi ancora da cosa vestirti?La festa è fra qualche giorno"

"No, ma con un costume così faccio presto a trovare tutto! Ma perché voi avete deciso?" 

"Sì, non ti ricordi?I pigiami colorati, tu non ci hai dato idee e abbiamo deciso per quelli, ce li avevamo anche già"

"Ah già è vero!Ma pensavo scherzaste, la mia, prima, era una battuta!"

"Beh…ormai è andata così, l'unica cosa che mi piacerebbe sapere è la lista degli invitati, noi abbiamo detto a Demi che gli addobbi saranno tutti dorati, ma lei sembra farne un segreto di Stato"

"GIà anche a me non dice niente! Sai almeno da cosa si veste Nick?"

"No, non me l'ha voluto dire, mi ha detto che è una sorpresa e anche gli altri non fanno sapere niente, ma Howie avrà la mia vendetta e poi neanche io gli ho detto niente"

Continuammo a parlare per un po' della festa, eravamo molto esaltati con l'avvicinarsi dell'evento, ma poi a forza di parlare si fece tardi e andammo a letto.

Passarono diversi giorni di frenetici preparativi e finalmente arrivò il tanto atteso giorno della festa, mentre stavo aiutando Nina con i preparativi e Demi stava controllando per l'ennesima volta la sua preziosissima lista, arrivò a casa Ash, che era stato fuori per commissioni, lo sentii parlare con qualcuno e andai a vedere chi era, e vidi Simona

"Simona?Ciao, cosa fai già qui?Non dovevi venire più tardi?" le chiesi

"Mi è passato a prendere Ashton al lavoro, mi ha detto che avevi bisogno" mi disse lei incolpandolo con un dito

"Bisogno?Io?No c'è Nina ed è tutto sotto controllo" continuai esterrefatta "Ma il tuo pigiama?Dov'è?Non penso che tornerai a casa a vestirti, a questo punto"

"Già…il mio pigiama?" domandò guardando Ash

Lui sorrise compiaciuto "Sorpresa!"

"Cos'è uno scherzone?Non sono Howie" gli dissi

"Infatti, adesso io da cosa mi vesto?" aggiunse Simona

"Non avete capito niente, ho io i vostri costumi"

"Eh? E dove sono?Li stai scaldando nel microonde?Lo sai che prende fuoco, ci ho già provato" bofonchiai

"No no, sono di qua"

Ci prese per mano e ci portò al piano di sopra. Quando entrammo restammo tutte e due ammutolite, appesi all'armadio, c'erano i due costumi dei segni zodiacali, completi di accessori, lo guardammo basite. Capimmo subito cosa aveva fatto e gli saltammo al collo ringraziandolo.

"Ho pensato fossero meglio questi, i pigiami mi sembravano un po' da sfigati, volete far colpo stasera o no?"

"Su chi? Io sto già con Nick!"

"Appunto su di lui, guarda come si veste Demi e siamo sposati da anni" disse lui e poi rivolto a Simona " e tu, non si sa mai chi potresti conoscere"

"Ah se sapessi chi sono gli invitati" rispose lei, alzando le spalle

Ci rilassammo un po' fino a tardo pomeriggio, a quel punto ci vestimmo e Nina venne a truccarci e pettinarci. Poi gli ospiti iniziarono ad arrivare. Mascherati così, era difficile riconoscerli, Demi era bellissima come al solito, ma era molto più sexy del solito. Ash era carinissimo nel suo vestito da cuoco, con il cappello e il cucchiaio di legno in mano, e mentre salutava gli ospiti simulava un accento francese che suscitava l'ilarità di tutti. Quando scendemmo dalle scale, Demi ci venne incontro e ci riempì di complimenti, diceva che avevamo fatto bene a non metterci i pigiami e che era sicura che avremmo avuto tutti gli sguardi addosso, noi sorridemmo ad Ash con gratitudine.

I miei amici erano impegnati ad accogliere gli invitati, così io e Simona ci stavamo divertendo ad indovinare chi si nascondeva sotto le maschere, finora eravamo riuscite a riconoscere solo Shia LaBoeuf vestito da Indiana Jones accompagnato dall'amica Megan Fox mascherata da Biancaneve, ovviamente avevano una maschera a coprirgli il volto, era la regola fondamentale. Ogni tanto Ash passava di lì, dicendoci chi era chi giusto per aiutarci un po', beato lui che riconosceva tutti.

Mentre continuavamo il nostro simpatico gioco, vidi Ash venirci incontro con un uomo vagamente familiare 

"G, ti volevo presentare Bruce, nel caso non l'avessi riconosciuto" mi disse il mio migliore amico

Diciamo che più che altro non l'avevo visto, perché aveva una maschera talmente piccola in faccia, un po' come le nostre, che era impossibile non riconoscerlo. Il suo costume era una canottiera bianca, sopra dei jeans in tipico stile "Die hard" . Mi sollevai la maschera, mi sembrava educato farmi vedere mentre mi presentavo.

"Piacere di conoscerti" e gli porsi una mano tremolante

"Il piacere è mio disse lui, Ashton ha delle amiche così carine" rispose lui con fare sornione. 

Bandito misterioso POV

Non ho mai visto niente di più bello in vita mia, pensai vedendola per la prima volta. Devo conoscerla assolutamente, restare da solo con lei, anche solo per un momento, è il sogno più bello che possa esserci. Devo a tutti i costi trovare un modo.

Bruce era molto simpatico, ma era stato praticamente monopolizzato da Simona, così mentre l'ascoltavo divertita parlare dei film che aveva girato lui, sentii le familiari note di "When you look me in the eyes" e Ash mi trascinò in pista per ballarla. Lasciammo la mia amica e Bruce alla loro conversazione. Finita la canzone ritornammo dai nostri due amici che si stavano palesemente divertendo senza di noi e io decisi di andare a prendere da bere. Ash iniziò a parlare a Bruce del suo nuovo progetto di lavoro e Simona mi chiese se prendevo qualcosa da bere anche per lei.

Mi stavo avviando verso il bar, quando sentii una mano afferrarmi, mi voltai di scatto e vidi un ragazzo vestito da bandito con un enorme cappello in testa e una bandana rossa che gli lasciava scoperti solo gli occhi. Mi trascinò a ballare.

"Wow Nick che bel costume. E il mio ti piace?" dissi certa che fosse lui

Lui annuì solamente, poi iniziò un lento e mi strinse a sé, per un po' ballammo in silenzio. Era strano che Nick, non dicesse neanche una parola, forse si era calato nel personaggio, ma poi con mia grande sorpresa mi sussurrò con voce roca e graffiante una frase in un orecchio

"In tutto l'universo, non c'e una stella che sia più brillante e bella di te stasera, neanche Sirio"

Faticai a sentirlo a causa della musica, ma rimasi colpita e incantata da quello che mi disse, per un attimo non riuscii a dire niente

"Come sei romantico Nick, ballerai con me per tutta la sera?"

Lui annuì di nuovo e mi strinse ancora più forte. Poi la musica accelerò, ci staccammo quel tanto che era necessario per ballare quel pezzo, ci tenevamo soltanto per mano e lui ogni tanto mi faceva volteggiare. Avrei voluto ballare con lui tutta la notte.

A metà delle canzone, sentii una risata familiare nell'aria, era quella che AJ faceva all'inizio di "Larger than life", mi voltai e vidi AJ, Brian, Howie e NICK fare il loro ingresso trionfale gridando "Backstreet's back alright".

Bisbigliai "Nick…", mi girai verso colui che credevo fosse Nick e con cui avevo ballato finora, ma sentii la sua mano scivolare via e in un attimo era sparito in mezzo alla folla.

Frastornata mi avviai verso i Backstreet e mogli per salutarli. Howie e Leigh erano vestiti da medico e infermiera stile E.R., Brian e Leighanne da Anakin e Padme, e lei era stata davvero brava a riprodurre il vestito con colori sfumati, che era largo abbastanza da coprirle una pancetta appena accennata, AJ era un originale Jack Sparrow, mentre Nick…beh Nick era vestito da pompiere con maschera antigas compresa e continuava a far roteare un finto idrante.

Salutai affettuosamente tutti, era da prima delle vacanze che non li vedevo, ma mentre parlavano con Demi e Ash, scusandosi del ritardo dovuto ad un'intervista prolungatasi più del previsto, io continuavo a pensare al mio cavaliere sconosciuto, non mi era mai venuto in mente che non fosse Nick, ma ora guardando meglio il mio ragazzo ricordai che gli occhi del bandito tendevano più al verde che all'azzurro. Il ballo con lui mi aveva sconvolta, mentre ballavamo avevo sentito come un'onda travolgermi, con lui che mi stringeva in maniera così dolce e rassicurante, davo per scontato che fosse Nick, e non pensavo avrei sentito una tale emozione con qualcuno di diverso. Durante il nostro breve incontro, avevo sentito lo stomaco in una morsa e il cervello obnubilato, mentre mi stringeva ero rimasta senza fiato sentendomi così vicina a lui, la frase che mi aveva detto poi, continuava a ronzarmi nella testa.

AJ POV

Non volevo venire a questa festa, soprattutto da solo e soprattutto i ragazzi hanno tutti qualcuno. Ma perché non sono rimasto a casa?Mentre parlavo con gli altri vidi una ragazza avvicinarsi. Non pensavo avrei potuto sentirmi così, come se non avessi mai visto il cielo prima. Era bellissima. Non potevo scappare da un sentimento così forte, dovevo incontrarla.

Vidi Simona tornare, la maschera alzata mentre si ventilava con le mani, io le feci dei cenni per farle capire che doveva raggiungermi subito, perché dovevo farle conoscere i Backstreet Boys e mi preparai a fare le presentazioni.

"Dov'eri finita?" mi chiese agitata

"Ho avuto un contrattempo" le risposi sul vago, le avrei raccontato dopo

"Per fortuna che c'era Bruce, o morivo di sete se fosse stato per te!"

"Scusaa, allora vuoi che ti presenti o no?" le dissi beffardamente

"Certo che sì!"

Le presentai i ragazzi, lei era molto emozionata, così per aiutarla decisi di intercedere nella conversazione

"Sapete che lei lavorerà con Kevin?Farà il servizio del nuovo musical di cui è protagonista"

"Davvero? L'hai già incontrato?" s'intromise Nick

"Sì, abbiamo avuto solo un primo colloquio per parlare del servizio, mi è sembrato molto professionale"

"Eh…caro vecchio Kevin, non cambia mai" disse AJ fissando Simona

"Così tu sei la famosa amica della nostra Gaia?" chiese Brian

"Famosa?Non sapevo di esserlo!" rispose lei intimidita

"Oh ci ha parlato tanto di te, di quando siete venute ai nostri concerti" continuò lui

Poi non so come successe, ma Howie stava mangiando uno spiedino di frutta, Nick guardandolo s'illuminò, e mise un braccio sulle spalle di Simona

"Già, ma non ha voluto dirci chi è il tuo Backstreet preferito, ma io sono sicuro di indovinarlo" annunciò con uno sguardo che non prometteva niente di buono

Con grande stupore di Simona e generale, mentre continuava ad abbracciarla iniziò a cantare ridendo

"You can lick Howie as a lollipop" 

Simona lo guardava a bocca aperta e lui continuò

"You can lick AJ as a lollipop" e ricominciò a far roteare l'idrante con sguardo ammiccante, Simona era ammutolita, noi ridevamo tutti senza contegno

"You can lick Brian as a lollipop"lui continuava imperterrito e lei era immobile

 Finché alla frase: "You can lick my bootie as a lollipop" mentre Nick ondeggiava il suo didietro, anche lei scoppiò a ridere

"Lo sapevo! Sono io il tuo preferito, hai reagito solo quando ho fatto il mio nome, quindi sono io è ovvio" disse Nick raggiante

Finalmente Simona lo guardò, con sguardo quasi compassionevole

"Ehm...veramente il mio preferito è Kevin"

"Oh but you can also lick Kevin as a lollipop" concluse lui causando una risata generale

Finito il suo momento di egocentrismo, si accorse che c'ero anche io lì di fianco e mi guardò da capo a piedi

"Wow sei bellissima! E che scollatura!" continuò facendomi girare su me stessa "Ma, scusami, da cosa saresti vestita?" chiese con la fronte aggrottata

"Nick non l'hai capito?" intervenne Howie

Pronunciò un secco "no" scuotendo la testa ad enfatizzare la sua tesi, secondo la quale i nostri costumi erano complicati

"Uff, lei è vestita da segno zodiacale dei Gemelli, non vedi che qua sulla schiena ha il disegno di tutta la costellazione fatto con gli strass?"

"Aaaaaahhhhhhhhh adesso è tutto più chiaro,la scollatura merita molto!" Continuò sorridente "Ma Howie come fai a saperlo?"

"Oh il mio tesoro sa tutto di astronomia, si è appassionato mentre eravamo in viaggio di nozze" disse Leigh con gli occhi che le brillavano

"Amore così mi fa arrossire" rispose un imbarazzatissimo Howie

"Sapete che per il nostro primo anniversario, Dee mi ha regalato una stella e l'ha chiamata con il mio nome?" continuò lei con i cuoricini al posto delle pupille

"Dee, così mi fai venire la nausea" intervenne Brian "Un bel gesto però, Leigh considerati molto fortunata"

"Bene bene, visto che fai tanto il saputello sai dirmi anche da cosa è vestita lei?" disse Nick indicando Simona

"Certo, lei è vestita da costellazione dei Pesci, non hai visto il tatuaggio che ha sulla spalla?"

"Tatuaggio?" AJ sembrò svegliarsi da una trance "E' vero?"

"Sì, ne ho anche un altro, qui sotto la nuca, una "S"" 

"Posso vederlo?"

"Certo! Riesci a tenermi su i capelli, è proprio sotto"

AJ sollevò i capelli della mia amica con una delicatezza non comune. Vidi Nick dargli una gomitata nelle costole e dirgli piano "E tu che non volevi venire" beccandosi un'occhiata assassina dall'amico.

Io guardavo la scena, divertita, mi sembravano due bambini dell'asilo con i propri giochi, erano molto dolci 

"Molto bello, mi piace. Hai intenzione di farne altri?" le chiese

"Al momento no, ma più avanti si vedrà!Comunque hai un bellissimo costume, io adoro Jack Sparrow!"E io sapevo che non vedeva l'ora di dirglielo e finalmente aveva superato la timidezza iniziale

"Grazie, anche il tuo è molto bello" sorrise

"Posso vedere i tuoi tatuaggi?" chiese lei eccitata

"Sì, solo se mi concedi un ballo, tutte queste coppiette mi hanno stufato"

"Con molto piacere"

Li vidi allontanarsi, verso la pista, poi mi voltai inacidita, ma sorridendo, verso Nick

"E tu? Hai intenzione di chiedermi di ballare o pensi di leccare lollipop per tutta la sera?" 

"Ballerei con te in ogni caso, ma con questo vestito è il minimo che posso fare" rispose lui raggiante

Andammo anche noi verso AJ e Simona, ma prima mi voltai indietro 

"Mi raccomando, pronti per la gara! Io, Ash e Demi siamo i giudici del miglior travestimento della serata, e il premio è indescrivibile" mi pronunciai sogghignando, vedendo gli sguardi preoccupati dei miei amici. Tutti gli invitati sapevano del concorso, e Ash e Demi erano stati d'accordo con me nel fare i giudici, ma nemmeno loro sapevano che premio avevo escogitato.

Mentre ballavamo abbracciai Nick, lui subito non disse niente, era intento ad osservare Simona ed AJ, così io continuavo a chiedermi chi fosse il mio bandito. Non l'avevo più visto da quando ci eravamo separati e anche in quel momento intorno a me non lo vedevo, a parte le emozioni che avevo provato con lui, era anche la curiosità a spingere i miei pensieri in quella direzione, così sobbalzai quando sentii la voce di Nick che si rivolgeva a me

"Ci sta proprio provando..." lo sentii dire

"Cosa?Scusa? Ero sovvrapensiero!"  

"Vedo" rise "colpa mia, questo costume mi fa decisamente sexy" 

Risi anche io "Non posso negarlo, dicevi?"

"Che AJ ci sta provando con Simona, è palese, e mi sembra che gli piaccia, e anche tanto"

"Ma no, non vedi come ridono? Secondo me è solo perchè hanno trovato punti in comune"

"Ti dico di no, lo conosco"

"Sarà…E poi scusa e anche il fatto che sono da soli, come ha detto AJ siamo tutte coppie e loro poverini è normale che si facciano compagnia. A proposito ma perchè AJ è da solo?Che fine ha fatto Nicole?"

"Nicole? Stai scherzando vero?"

"No, non è andato in vacanza con lei?"

"Sì, certo, ma quando siamo tornati, sai che con i ragazzi che ci siamo incontrati, era con Rachel. L'ha conosciuta ai Caraibi, ha mollato Nicole ed è venuto a casa con lei, poi alla fine ha lasciato anche questa Rachel"

"Non ci credo" ero allibita

"Per AJ è normale, a meno che una non gli piaccia davvero. Ed ecco spiegato perché non voleva venire, temeva di annoiarsi, ma a quanto pare ha trovato compagnia"

"Simona non è quel tipo di compagnia" lo guardai storto

"Non era quello che intendevo, volevo solo dire che almeno non si sta annoiando"

"Ah ecco"

"Eh eh, non ti scaldare, anche perchè hai già fatto scaldare me, sei così sexy" e mi baciò

Il bacio mi distrasse, ma poi una volta finito, non potei fare a meno di paragonare la frase del bandito alla sua, e ripensandoci continuavo a sentire un fremito lungo la schiena. Tornammo dagli altri e Ash mi fece notare che era meglio iniziare a votare prima che venisse troppo tardi e la gente cominciasse ad andare via, ma prima di quello sia io che Simona ballammo a turno con Bruce che si rivelò un ottimo ballerino.  

Più tardi, stavamo votando, avevamo ovviamente escluso i nostri costumi e di conseguenza Simona, anche se erano perfetti e bellissimi. Io avevo già deciso a chi dare il mio voto, e osservando tutti i costumi con la scusa del concorso non vidi traccia del bandito. Ash e Demi non si decidevano, perché Ash voleva far vincere Matthew Perry e Matt LeBlanc vestiti da Zeus e Poseidone, anche loro avevano una piccola maschera a coprirgli il viso, non come quella di Nick che era enorme, ed erano perfettamente riconoscibili, mentre io e Demi eravamo d'accordo che il travestimento migliore era stato fatto da Brian e Leighanne, era praticamente identico al film. Alla fine per due a uno la spuntammo noi donne e andammo dal Dj per annunciare i vincitori.

"Signore e signori" introdusse Ash "vi ringraziamo per aver partecipato numerosi a questa festa, ideata dalla mia migliore amica" Applausi, e io mi nascosi dietro a Demi

"Come sapete, abbiamo indetto un concorso sul miglior costume, in cui noi tre abbiamo fatto da giudici" continuò lei "E abbiamo anche un premio, non ho idea di cosa sia, perché è rimasto segreto fino all'ultimo, ma lo abbiamo!" 

Intanto io e Ash eravamo andati a prenderlo e quando lui vide cos'avevo creato, incominciò a ridere e a dire che se avesse saputo cos'era, si sarebbe autovotato.

"Ecco, sono tornati con le scatole" proseguì Demi "Ho l'onore di annunciare che il Re e la Regina sono…." Rullo di tamburi simulato dal Dj "…Brian e Leighanne Littrell!!!!!! Venite sul palco forza!"

Uno scroscio di applausi li inondò, Nick, Howie, Leigh, AJ e Simona li abbracciarono, poi li vidi avvicinarsi, facendosi largo fra la folla.

Non appena salirono, aprii le scatole, l'idea in sé era semplice, in quanto ballo dovevamo avere un Re e una Regina, (o due Re se avesse vinto Ash alla votazione) e quindi avevo pensato che il premio dovessero essere due corone a designarli tali, solo che essendo una festa in maschera non potevano essere normali, infatti avevo fatto una corona con delle lampadine rosse a forma di peperoncini e la seconda con delle lampadine gialle a forma di lune sorridenti. E si accendevano anche. Brian, non la smetteva di ridere e Leighanne era estremamente orgogliosa delle sue lune e di essere la Regina del ballo.

La folla li applaudiva, mentre si avviavano al centro della pista per dare inizio all'ultimo ballo della serata. Ash l'avrebbe ballato con Demi era ovvio. Mi avviai a cercare Nick, ma vidi che stava ballando con Simona, probabilmente stava cercando di corromperla per diventare il suo preferito, quindi mi rivolsi ad AJ che accettò.

"Simona è davvero simpatica, spero proprio che rimanga qui per un po'" disse lui

"Lo sapevo che sareste andati d'accordo, poi tu ti sei presentato vestito così, era chiaro che le saresti stato simpatico"

"Già…E pensare che non volevo venire"

"Come mai? Ah no, scusa, Nick me l'ha detto. Mi dispiace per Nicole e anche per Rhonda"

"Rachel"

"Sì, scusa Rachel, mi dispiace davvero"

"Non dispiacerti, non è per loro che non volevo venire è che pensavo che in certi momenti sarei rimasto solo e invece no! Ti ringrazio, ci stai portando tante sorprese"

"Io? Davvero?"

"Sì, primo siamo diventati amici con te Ash e Demi e siete spettacolari, era un secolo che non ci divertivamo così,secondo Alice, so che l'ho stressata con i Jonas, ma è una ragazza deliziosa e sono sicuro che farà strage di cuori, terzo tu e Nick, insomma hai conquistato uno di noi, quarto Simona. Vedi quante cose?"

"Che dire? Sono lieta di servirvi! A me fa più che piacere avere voi intorno e se questo significa che Simona deve restare, le brucerò il passaporto"

"Non so se sarebbe d'accordo, ma puoi provare"

"Non è che ti piace?"

"E' una ragazza molto carina"

"Questo lo so!"

"Appunto sono obiettivo"

Lo fissai intensamente negli occhi, ma sembrava essere sincero, e io mi ero sicuramente lasciata influenzare dalle parole di Nick, mentre lui era stato sicuramente influenzato dal fatto che avendo molte cose in comune, erano andati d'accordo fin da subito. Smisi le vesti dell'interrogatrice molesta e continuai il mio ballo. Dopo qualche istante, sentii qualcuno che mi picchiava sulla spalla, mi voltai per trovarmi davanti Poseidone/Matt LeBlanc che mi porgeva un biglietto.

"Ciao, scusa se ti disturbo, ma devo darti questo. Ci ho messo un po' a trovarti e riconoscerti dalla descrizione, ma quando ti ho vista sul palco, non ho avuto dubbi che eri tu"

"Ero io chi?"

"Poco prima della premiazione, mi ha fermato un ragazzo vestito da Bandito,non so dirti chi fosse, mi ha detto di darti questo. Ti ha descritta nei minimi particolari, quindi sono sicuro che sei tu"

Smisi di respirare, il mio cuore batteva all'impazzata, presi il biglietto, feci i complimenti a Matt per il suo lavoro e lo ringraziai, poi se ne andò.

"Hai un ammiratore segreto?" mi chiese AJ

"No no, sono sicura che è Ash che vuole farmi uno scherzo. Noi ci facciamo sempre questo tipo di cose, dopo me la paga!" dissi con un tremolante sorriso, cercando di apparire convincente, mentre nascondevo il biglietto

Non appena il ballo terminò e la gente cominciò ad andarsene, mi fermai un attimo da sola per leggerlo. Lo aprii con spasmodica trepidazione, c'era scritta una sola piccola frase, che mi fece avvampare e incuriosire ancora di più

"Per me l'unica Regina sei tu. Nick è l'uomo più fortunato del mondo"        

Ci rimuginai un attimo e capii cosa poteva essere successo, lui aveva capito che ero impegnata e si era tenuto in disparte tutta la sera, per poi sparire prima che la gente cominciasse a diminuire. Probabilmente aveva deciso di farsi da parte. Ero lusingata, ma anche indispettita, perché non rivelarsi? Non riuscivo proprio a capire, avevo bisogno di pensare.

Presto quasi tutti gli ospiti se n'erano andati e stavamo salutando Howie, Leigh, Brian e Leighanne che dovevano andare a casa dai bambini. Rimasero solo Nick, AJ e Simona. I due Backstreet rimasti stavano guardando i risultati della partita in TV insieme ad Ash, così pensai di andare da Demi a chiederle se sapeva qualcosa del ragazzo misterioso, la trovai in cucina intenta a riordinare, Nina era già andata a dormire. Simona mi seguì, decisamente gli argomenti maschili non la interessavano più di tanto.

"Demi posso chiederti una cosa?"

"Sì, dimmi"

"Hai visto per caso un ragazzo vestito da Bandito? Sai per caso dirmi chi è?"

"No, purtroppo non l'ho visto, non sapevo neanche che ci fosse un bandito. E pensare che credevo di aver visto tutti i costumi" come avevo supposto si era tenuto in disparte dopo il nostro ballo

"Quindi non hai proprio idea di chi sia?"

"Mi dispiace ma non posso aiutarti, se vuoi puoi dare un'occhiata alla lista degli invitati" mi disse indicandomi un plico grosso come un libro appoggiato sul tavolo

Vedendo la mia faccia sorrise "Lo so è un po' grosso, ma l'evento meritava un gran numero di presenze e ho pensato di invitare un po' tutti"

"Capisco" sospirai rassegnata "fa niente grazie lo stesso" Poi lei tornò di là e in quell'attimo, Simona che fino a quel momento aveva frugato in frigo alla ricerca di qualcosa da bere, Ma cos'ha è disidratata stasera?,

alzò gli occhi e mi guardò

"Come hai detto che era vestito?" mi chiese tranquillamente

"Da BAN-DI-TO. Aveva un enorme cappello e una bandana rossa che gli copriva la faccia si vedevano solo gli occhi e sulla giacca, dietro, aveva scritto "Wanted Dead or Alive""

"Ma io l'ho visto!"

"E cosa aspettavi a dirmelo?"

"Ci ho anche parlato"

"Cosa?" esclamai sbalordita

"Sì, mi ha chiesto di te"

"Eh?Racconta"

"Sai quando tu sei sparita e stavo morendo di sete?"

"Sì me lo ricordo. Ma cos'hai mangiato?Acciughe o Saracche?"

"Simpatica. Sono andata al bar a cercarti e nel frattempo stavo per ordinare da bere, quando si avvicina questo e mi sente parlare con il barista. Io stavo dicendo che tu mi avresti presentato i Backstreet Boys e ti stavo indicando, così il Bandito si volta e mi dice: "Conosci quella ragazza?" e io "Sì certo è una mia amica, si chiama Gaia e sta con Nick dei Backstreet Boys, perché?" ma quando mi sono voltata non c'era più"

"Non lo capisco proprio" a quanto pare avevo ragione su tutto

"Perché vuoi saperlo? E non sparire anche tu!"

Così le raccontai tutto, dal ballo al biglietto, suscitando in lei gridolini di esaltazione

"Wow, che romantico!" mi disse quando ebbi terminato il racconto

"Già…Se almeno sapessi chi è"

"Se lo sa Nick…"disse lei con un sorriso beffardo

"No, Nick non deve saperlo, anche perché c'è poco da sapere"

"Come vuoi, torniamo di là?"

"Certo"

Nick e AJ erano seduti sul divano, mentre Demi e Ash stavano iniziando a sistemare, decisi di dargli una mano, mi sembrava il minimo, così il mio ragazzo venne a darmi un bacio e a dirmi che ci saremmo visti il giorno dopo, si avviò verso la porta con AJ. Ovviamente erano venuti con due macchine perché AJ pensava di tornare presto. Illuso.

"Vado anch'io" esordì Simona dopo essersi cambiata "Ashton potresti darmi un passaggio?"

"Ti porto a casa io, così lui può continuare a pulire" si propose AJ

Nick mi guardò con uno sguardo che diceva solo "io l'avevo detto", ma io continuavo a pensare che AJ fosse solo gentile e volesse rendersi utile. Ash non poteva abbandonarmi alle pulizie da sola.

"Ok Jack, se per te non è un problema"

"No assolutamente, sono di strada, comprendi?"

Stavolta fui io a fare lo sguardo a Nick, come volevasi dimostrare erano solo sulla stessa lunghezza d'onda. Poco dopo se n'erano andati tutti e tre.

Avevamo lavorato per dieci minuti, quando Demi decise che avrebbe chiamato dei professionisti il giorno dopo, così mollammo le scope e ci sedemmo

"Ragazzi, io vado a letto, anche perché per togliermi questo costume, con bustino e calze mi ci vuole mezz'ora. Buonanotte" sbadigliò Demi 

Si avviò verso la sua camera, lasciandoci soli a parlare di come era stata meravigliosa la serata, eravamo entrambi d'accordo sull' organizzare qualche festa ogni tanto

"I premi erano fantastici, ma come ti è venuta un'idea simile?" mi chiese lui mezzo sdraiato sul divano

"Girando su internet no?"

"Dovevo immaginarlo"

"Eh già!"

"E questa storia del Bandito cosa sarebbe?" mi chiese aprendo un occhio

"Come lo sai?"

"Passavo nei pressi della cucina mentre ne stavi parlando"

"Oh"

"Già oh! Non avevi intenzione di raccontarmelo?"

"Certo che sì, ma è tutto così strano. Mi ha fermato mentre stavo andando al bar e mi ha trascinato a ballare. Io non ho detto niente perché pensavo fosse Nick, poi mi ha detto questa frase bellissima in un orecchio e quando è arrivato il vero Nick se n'è andato. Dopo mi sono accorta che il colore degli occhi era differente, ma è l'unica cosa che ho visto. E poi c'è stato il biglietto, che mi ha sconvolta ancora di più"

"Quindi cosa pensi di fare?"

"Niente, nessuno sa chi è"

"E se qualcuno lo sapesse?"

"Cosa vuoi dire?"

"Andresti da lui? E Nick?"

"Non lo so. Non nego che ho provato delle sensazioni indescrivibili, mentre ballavamo, ma se fosse stato perché ero convinta che fosse Nick che stava facendo un qualche misterioso gioco?"

"Può darsi, ma non lo sai"

"Devo pensarci su, a me piace Nick punto e basta" dissi con troppa enfasi

"Lo so che ti piace, ma non hai provato le stesse cose mentre ballavi davvero con il pompiere..."

"Beh sai è diverso, ero frastornata da quello che era successo"

"Già non ci avevo pensato, in ogni caso ha sicuramente movimentato la tua serata"

"Questo è sicuro. Vado a letto sono stanca. Grazie della bellissima serata, senza di te non sarebbe stata realizzata"

"Neanche senza di te. Buonanotte G e sogni Western"

"Ah ah buonanotte Ash." Si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte, poi ci separammo.

Continuai a pensare alla spettacolare serata che avevo passato, Nick o non Nick, Bandito o non Bandito era tutto merito di Ash se avevo avuto una notte piena di fascino, mistero, balli e divertimento.

Canzoni: Masquerade, Backstreet Boys e Straight through my heart, Backstreet Boys

Strapuffetta85: Mi fa davvero piacere che ti siano piaciuti gli aneddoti!Eh...Ash e Gaia...vedrai, vedrai...Sì, Simona è davvero fortunata, ma quando ho scritto la storia, mi avrebbe uccisa se non le avessi fatto conoscere Kevin quindi, sono stata "gentilmente" obbligata! Leggi bene questo capitolo!Mentre che ci sono ti ringrazio anche di aver recensito la storia "Hell's Bells", ho provato un genere diverso, con un'idea nata per caso, mi fa piacere ti sia piaciuta! 

Kayla_Blake: Ti è piaciuto questo capitolo? Segnatelo perché non scherzavo quando dicevo che è importante!Anche a te non dico niente sugli sviluppi fra Nick, Gaia e Ash! Su Simona, vedi sopra, cosa ho detto! Ringrazio anche te per la recensione di "Hell's Bells" e sono molto contenta che il finale ti abbia stupita! Ho una news da darti riguardo "Ritorno a scuola", non so quando incomincerò, ma posterò il continuo, non è finita la storia di Brooke e Nick!

Cap. 8: PDA/The One

Parte 1: PDA

Era passata una settimana dalla festa, e quella mattina dovevo alzarmi presto, non per lavorare, o meglio anche quello, ma potevo farlo anche più tardi. No, dovevo alzarmi presto perché avevo appuntamento con  Simona per la prima sessione fotografica con Kevin. Le foto sarebbero state fatte in esterno allo Yosemite National Park, che rappresentava l'ambientazione di "Sette spose per sette fratelli".

Ero emozionata, conoscere l'unico Backstreet Boy che mi mancava, lo so aveva lasciato il gruppo, ma per me ne faceva sempre parte, mi metteva in agitazione. In fondo il sogno della mia adolescenza era composto da cinque ragazzi americani e quindi conoscerli finalmente tutti, era per me una vera occasione.

Ecco perché avevo obbligato Simona a portarmi con lei almeno la prima volta, la stavo raggiungendo da Starbucks per fare colazione, poi saremmo andate al parco.

"Allora come ti senti?" le chiesi sedendomi con la mia bevanda

"Io? Come ti senti tu?" mi chiese lei

"Beh, Kevin non era il mio preferito..."

"No, ma l'hai detto tu, vorrei ricordatelo, testuale "Porca Mucca la voce di I'll never break your heart""

"Lo so, l'ho detto, infatti è vero! E ora sì che il gruppo sarà completo!Ma questo non cambia la domanda che ti ho fatto"

"Sono sempre emozionata quando devo incontrarlo, sai com'è…Ma faccio appello a tutta la mia professionalità"

"Giusto e poi sappiamo che Kevin è molto professionale vero tesoro?"

"Oh sì, lui lo è sempre" disse Simona ridendo

"Speriamo solo una cosa" continuai 

"Cosa?"

"Che parli poco"

"Perchè?"

"Beh sai con la voce che si ritrova…"

"Già, ma per fortuna gli ordini li do io" mi disse perentoria

"Wow dai ordini a Kevin!" poi sospettosa le feci una chiara domanda "Allora, non mi hai ancora detto niente di quando AJ ti ha portata a casa"

"Non c'è niente da dire, mi sono addormentata dopo due metri e quando siamo arrivati mi ha svegliata piano per farmi entrare in casa. Poi ha aspettato a ripartire finché non ho chiuso la porta"

"Che dolce! Siete carini voi due insieme..." 

"Oh non incominciare! Lui non è il mio tipo è simpatico e mi sono divertita, ma niente di più"

"Non ti piace?"

"Non è questo, è molto affascinante e mi piace, ma è un tipo troppo complicato e soprattutto con troppe conquiste. Quindi se vuole la mia compagnia, ben volentieri, ma niente di più!"

"Ok, come volete voi" le dissi facendole la riverenza 

Scoppiamo a ridere e continuammo la nostra colazione.

Più tardi, stavamo entrando con la macchina dal cancello principale del parco e parcheggiamo vicino alla guardiola mostrando i permessi per le foto. Vidi Kevin venirci incontro, come suo solito Simona utilizzava il minor staff possibile, il modello, lei e la macchina fotografica. Diceva che altre persone la distraevano e non riusciva a creare e a trovare le espressioni migliori. Ecco, ora sì che mi sentivo un'intrusa.

"Buongiorno ragazze!" bene iniziava subito a parlare, ma a cosa serve il telefono erotico se c'è Kevin Richardson?

"Ciao Kevin, tutto ok?" Simona sembrava tranquilla "Lei è la mia amica Gaia"

"Piacere di conoscerti, sono anche io una tua fan" dissi porgendogli la mano "Oggi cercherò di disturbarvi il meno possibile, mi sono portata il computer per lavorare un po'"

"Non disturbi, anzi, mi fa piacere che tu sia venuta" sempre educato e gentile "Così fai l'editor?" Guardai Simona perplessa "Me l'ha detto al telefono ieri e mi ha anche detto che stai con Nick" continuò lui

"Sì, stiamo insieme da poco" dissi leggermente imbarazzata, poi tentai di spostare la conversazione su un argomento che che non fossi io "A casa tutto bene? Moglie?Figlio?"

"Sì, grazie tutti bene, gentile da parte tua chiederlo!" 

Gli sorrisi, e lui sorrise guardando Simona

"Bene" ci interruppe lei "mettiamoci al lavoro!"

Mi misi comoda a guardare Kevin che in jeans, camicia e cappello da cow-boy, si preparava per il servizio e accesi il computer. Mentre il set veniva preparato, ebbi modo di ripensare alla festa, non ci avevo più riflettuto da quella sera, avevo avuto diversi impegni o di lavoro o con Nick o con Ash e quindi non ero stata troppo a rimuginarci, ma in quell'attimo di calma, rividi gli occhi del bandito e soffermarmici fu inevitabile.

Ripassai a mente tutto quello che era successo e mi accorsi che con il passare del tempo, mi convincevo che tutto quello che avevo provato con lui era sicuramente dovuto al fatto che ero sicura fosse Nick e in quel momento, dopo una bella settimana trascorsa con lui, ne ero convinta più che mai. Certo la curiosità rimaneva, ma con la certezza che fosse stato tutto un equivoco mi rilassai sentendomi più tranquilla.

Era tutto pronto e Simona iniziò a fare le foto, mi misi a seguire il suo lavoro e notai che guardava Kevin in un modo molto poco professionale. Non diedi particolare peso alla cosa, era il suo preferito, era normale che lo ammirasse. Quello che non notai subito, ero troppo impegnata a guardare il lato artistico, era che anche lui la guardava allo stesso modo. Non me ne accorsi finché non li sentì parlare durante il servizio. Lui continuava a risponderle con quella voce suadente che lo caratterizzava e ogni volta che lei gli faceva un complimento per la sua naturalezza, lui gliene faceva altrettanti. Non era sfacciato e incline alle battute ambigue come Nick o neanche alle frasi espressivamente galanti a cui ci aveva abituato AJ.

Lui era quel tipo d'uomo rassicurante, che si limitava a lusingare una donna per le sue qualità senza esagerare o strafare. Pulito. Onesto. E questo faceva sempre presa sul genere femminile. E fu quando mi resi conto di quello che stava dicendo, che notai come con i suoi occhi espressivi stesse scavando dentro quelli della mia amica, che era come rapita da quello sguardo.

Quel gioco di seduzione andò avanti per tutto il tempo del servizio, e se inizialmente avevo ingenuamente pensato che fosse un suo modo per interagire al meglio con la macchina fotografica, alla fine ero totalmente convinta che ci stesse provando con Simona, o almeno che cercasse di attrarla. Sulla via del ritorno gliene parlai.

"Non so se hai notato, che Kevin oggi ci stava decisamente provando" le dissi fissandomi le unghie

"Forse l'ho colpito con il mio lavoro" mi rispose lei scrollando le spalle

"Secondo me gli piaci" 

"No, figurati è sposato"

"Cosa c'entra? Non sarebbe il primo, e poi solo perchè siamo convinte che sia sempre stato quello serio, non vuol dire che non possa lasciarsi andare, ogni tanto!"

"Come sei liberale!" mi disse con un sorriso sarcastico

"Dico solo che è un uomo, non una macchina e sai come sono gli uomini. Tutti uguali"

"Ah ecco, mi sembrava, vuoi per caso che ci fermiamo così puoi incendiare il reggiseno?"

"Non ci trovo niente da ridere." le risposi stizzita "Ti sto dicendo che piaci a Kevin e tu mi dai della femminista? Non è colpa mia se i pochi neuroni che hanno gli uomini pensano che "l'amichetto" sia un circolo dove ritrovarsi!"

"Appunto quello che dicevo, la strega è tornata"

"Come siamo acidi" le dissi mettendo il broncio

"Scusa. E' solo che è complicato, a me piace, ma è sbagliato, se come dici tu io piaccio a lui"

"Beh, è lui quello che si deve trattenere, tu non hai legami. E poi come dice sempre Chiara, non fasciamoci la testa prima di rompercela, magari è interessato, ma non si esporrà"

"Già, conoscendolo posso stare tranquilla. Non mi hai detto se ti è piaciuto il servizio…."

"Molto, sono curiosa di vedere le foto e già solo con oggi, mi è venuta voglia di vedere il musical"le sorrisi

Il resto del viaggio lo passammo in silenzio, eravamo molto stanche dopo la giornata fuori e quando rientrai in casa dormivano già tutti. In ogni caso non avrei detto niente di quello che pensavo ad Ash, i pettegolezzi si diffondevano già nel mondo normale, in quello dei personaggi famosi era anche peggio. Andai direttamente in camera da letto ed esausta mi addormentai quasi subito.

La seconda sessione di fotografie si sarebbe svolta nel teatro del musical. Il set rappresentava la casa di Adamo, il personaggio interpretato da Kevin. Io non andai, prima di tutto voleva dire andare a New York e avevo un libro da consegnare, poi ormai l'avevo conosciuto e sapevo avrei sicuramente avuto modo di rivederlo ad un qualche premiazione a Los Angeles. Ebbi comunque modo di sapere cosa successe.

Simona era arrivata in città un giorno prima, per visitare il set e vedere come realizzare le foto. Si fece diverse idee in modo che il giorno dopo potesse sbrigare in fretta lavoro, voleva consegnare tutto il prima possibile, per permettere alla campagna pubblicitaria di partire. La sera in albergo, riguardò gli scatti fatti in esterna e vedendo le espressioni di Kevin mentre la fissava, incominciò a chiedersi se non avessi ragione, ma poi scacciò quei pensieri e continuò a pensare ai nuovi scatti mentre smontava gli obiettivi.

Il giorno dopo, era già a teatro di buon'ora e prese accordi con gli addetti in modo che sistemassero le luci e la scenografia prima dell'arrivo di Kevin, così che fosse tutto pronto. Un'ora più tardi, lui era lì e le aveva portato la colazione, ciambelle di Dunkin' Donuts e caffé ristretto. Lei lo ringrazio e accettò di fare una pausa prima di iniziare. Lavorare con cantanti e attori era molto meglio, i modelli non mangiavano mai.

Durante il servizio, Kevin divenne più sfacciato della volta precedente, forse perchè io non ero presente e continuò per tutto il tempo a girare intorno a Simona, giocando con lei, trascinandola sul set e facendole delle foto. Finito il servizio la portò dietro le quinte.

"Sai…" le disse lui, prendendola per mano "Pensavo che potremmo fare delle foto anche qui, nel caso uscisse un articolo sullo spettacolo, potrebbero essere utili" 

"Ok, mettiti seduto e guarda lo specchio, non me" disse lei, mentre rideva, vedendo che lui non si voltava "E rimani serio, pensieroso, come se ti stessi concentrando"

Iniziò a scattare

"Ora facciamo dei primi piani" gli comunicò, dopo un po'  "Deciderò dopo, se metterli in bianco e nero o lasciarli a colori"

Mentre scattava, incominciò ad avvicinarsi, ad un certo punto si sentì afferrare un mano e si ritrovò seduta in braccio a Kevin

"Forse da questa distanza, i primi piani vengono meglio" le sussurrò lui

Involontariamente lei abbassò le mani, spostandosi la macchina fotografica in grembo e lo fissò per un instante, poi lui le prese il viso e la baciò. Dapprima fu un bacio tranquillo, nessuno dei due, nonostante la forte attrazione, riusciva a lasciarsi andare del tutto, poi la passione prese il sopravvento facendo divampare il fuoco, e le loro bocche si unirono ancora di più.

Kevin la sollevò e incominciò a toglierle la maglietta, Simona prese ad accarezzargli la schiena muscolosa e perfetta, e in un attimo erano sul pavimento, cercando di spegnere l'incendio che li aveva avvolti.

Quando tornò da New York, mi raccontò cos'era successo, ma nonostante l'avessi ascoltata, ero troppo distratta da Nick, per prestarle veramente attenzione. In fondo non ci vedevo niente di così male, se Kevin aveva deciso di mettersi sulla cattiva strada era una scelta sua e in più sapevo che a lei piaceva, quindi le diedi dei sommari consigli. Fu durante una serata in compagnia che trovò qualcun altro disposto ad ascoltarla, qualcuno che non avrebbe creduto possibile

"Sei venuto da solo stasera?" chiese ad AJ

"Sì, mi sto prendendo una pausa dalle donne" rispose lui

"Tu?Non ci credo! Non sarebbe da te!"

"E invece sì, avere sempre donne diverse diventa stancante. Ricominciare ogni volta da capo la conquista è stressante"

"Puoi sempre tenerne una sola" gli suggerì Simona

"Sì, se lei mi vorrà" le disse guardandola teneramente, e questo non mi sfuggì "E tu con gli uomini? Sei in pausa? Non credo che tu non abbia nessuno"

"In realtà qualcuno c'è..." vidi AJ sobbalzare a quella risposta e incominciai a sospettare che gli piacesse

"Ma? Perchè credo che ci sia un ma"

"E' complicato, lui è già impegnato e io non voglio creare problemi, solo che mi piace molto e non so cosa fare"

"Di certo non è una situazione facile, la cosa migliore che puoi fare è parlargli, vedere cosa ne pensa e cosa vuole fare. Poi prova a fare chiarezza anche su quello che vuoi tu"

"Grazie AJ, sei stato davvero di aiuto! Non come quella che si professa una mia amica e poi basta che Nick le proponga l'ennesimo scherzo o Ashton le chieda aiuto in cucina e io non esisto più" disse rivolta a me, io le feci una linguaccia. Non era vero, in fondo le avevo detto quello che pensavo, e poi un parere maschile era sicuramente utile in quella occasione.

Il pomeriggio seguente Simona chiamò Kevin nel suo studio per la consegna delle foto, così le avrebbe potute dare agli addetti marketing che ne avrebbero realizzato la pubblicità. 

Lui si presentò sorridente e lei sorrise a sua volta. Poi di nuovo la baciò con passione, quando lasciò le sue labbra la guardò con uno sguardo indecifrabile

"Devo parlarti" iniziò lui

"Ti ascolto..."

"Ho pensato a quello che è successo fra di noi a New York e…è sbagliato. Io amo mia moglie, la amo tutt'ora, non mi era mai successo di provare attrazione per qualcuno che non fosse lei. Ci ho riflettuto, e ho capito che mi piaci e sei straordinaria, ma ho capito anche, che quello che c'è stato, è dovuto ad una crisi nella mia carriera"

"Mi sembra che la tua carriera vada benissimo" disse lei affilando lo sguardo

"Sì, ma non sapevo più chi ero, poi sei arrivata tu e subito ho pensato che forse non amavo più Kristin, e così sono andato in crisi. Poi pensando mi è venuto in mente, che qualche anno fa e successa la stessa cosa a lei. Mi ha tradito poco dopo la nascita di nostro figlio, perché temeva di non essere più attraente e con quella storia ha voluto provare il contrario, quando si è resa conto che l'unica ragione era quella mi ha confessato tutto. Ripensando a quell'episodio, ho compreso che la fonte dei miei problemi che mi hanno portato a sbandare non era nel mio matrimonio, ma nel mio lavoro e così ho preso una decisione che pensavo non avrei mai preso"

"Ti capisco, alle volte per non affrontare i nostri veri problemi ce ne creiamo di altri. Sono d'accordo con te anche tu mi piaci, ma è tutto sbagliato, e se ami tua moglie è con lei che devi stare"

"Bene. Sono contento che la pensi così,non le dirò niente, anche perchè spero proprio che rimarremo amici, e spero lavoreremo ancora insieme in futuro. Non voglio che quello che è successo fra noi possa incrinare un buon rapporto di lavoro."

"Mi farebbe molto piacere se fossimo amici e se il mio lavoro ti piace e avrai di nuovo bisogno, lo farò volentieri"

"Certo che mi piace, anzi ti ho già fatto pubblicità a Broadway e penso che presto ti contatteranno!"

"Non so cosa dire, se non ringraziarti. Di questo passo mi metterò in proprio"

"Dovresti, hai molto talento! Allora, guardiamo queste fantastiche foto?"

Continuarono il loro lavoro in maniera del tutto professionale questa volta. A parte qualche battuta che li fece ridere, si sentivano entrambi con le spalle più leggere. Sarebbe stato un rapporto strano da amici o colleghi ma le basi che stavano gettando erano decisamente buone.

Quando Simona mi raccontò com'era andata a finire, mi complimentai per la maturità con cui avevano gestito la cosa, ma mentre ne parlavamo le squillò il telefono. Era AJ.

"Così adesso ti telefona?" le chiesi con fare indagatore

"Deve solo passare a prendere un cappello che io non uso e che a lui piacerà sicuramente. La pianti?"

"Certo come dici tu, su vai dal tuo "amico"" le dissi sarcastica

"Ecco brava, nominalo per quello che è"

Poco dopo AJ bussò alla sua porta con l'intenzione di andarsene con un cappello in più e un invito a cena con lei, sempre che non fosse stata ancora impegnata con quello complicato

"Ciao, entra pure te lo prendo subito" gli disse facendolo accomodare

"Grazie, tutto bene?"

"Sì vuoi qualcosa?Un succo di frutta?Caffè?"

"No, grazie sono a posto"

Simona salì al piano di sopra per, ridiscendere poco dopo con un estroso cappello in mano

"Ecco qui, me l'hanno regalato al lavoro quando sono arrivata"  

"E' bellissimo, posso provarlo?"

"Certo è tuo! Là c'è uno specchio"

Mentre AJ si rimirava con il suo nuovo gingillo, che avrebbe arricchito la collezione, Simona pensava che le veniva naturale chiacchierare con lui, si sentiva a suo agio

"Allora come procede la tua pausa dalle donne?" chiese lei disinvoltamente

"Bene, mi sento più rilassato in questo periodo" rispose lui fissandola intensamente "E tu? La tua storia con l'uomo occupato?"

"Finita. Lui è innamorato e ha capito che ha solo preso una sbandata, abbiamo chiuso di comune accordo e siamo rimasti amici. E' una brava persona, sono sicura che non l'aveva mai fatto e non lo rifarà mai più"

"Bene, sono contento che sia finita così" rispose AJ su di giri

Lei lo guardò perplessa 

"Intendevo dire che sono contento che nessuno dei due si sia fatto male e che siate rimasti in buoni rapporti"

"Ah ok, non avevo ben capito"

"Visto che è andato tutto bene ti volevo chiedere una cosa..."

"Chiedi pure tutto quello che vuoi, è il minimo per ringraziarti sei stato davvero d'appoggio! Sei un ottimo amico"

La faccia di AJ cambiò radicalmente. Un amico? Lui non voleva essere un amico. Poi riflettendoci, pensò che con lei si divertiva e che forse non era pronta per una storia seria, considerato quello che era appena successo e decise di darle tempo, e se questo significava essere suo amico era disposto a farlo, così riformulò il suo invito

"Mi chiedevo se ti andrebbe di bere un caffè con me oggi pomeriggio..."

"Sì, perchè no? Così facciamo due chiacchiere! Ci incontriamo da Starbucks?Quello vicino al museo?"

"Ok perfetto, allora ci vediamo più tardi"

La salutò e uscì sorridendo. Nel frattempo Simona mi telefonò per raccontarmi la sua conversazione con AJ, per convincermi appunto che gli piaceva essere suo amico e basta. Io mi convincevo sempre più del contrario.

Parte 2: The One

Più tardi, si stavano entrambi per trovare da Starbucks, per il loro primo appuntamento da amici, nel frattempo decisi di preparare la cena insieme al mio migliore amico. Quella sera sarebbero stati nostri ospiti  

Simona, AJ e Nick. Optammò per un menu semplice, in modo che Ash potesse evitare di prendersela con ingredienti innocenti, come aveva fatto l'ultima volta. Volevo che Simona arrivasse ad ammettere che forse AJ stava almeno incominciando a flirtare con lei, ma non sapevo quello che si stava creando quel pomeriggio.

"Sai, è vero che Kevin è sempre stato il mio Backstreet Boy preferito, ma ho sempre adorato il tuo modo di ballare e la tua voce" gli disse Simona sedendosi ad un tavolo

"Grazie, non tutti apprezzano le voci particolari. Come mai questa tua confessione?"

"Non so, mi sono sentita in dovere di dirtelo, potresti essere come Nick e voler essere il preferito di tutte. Sai che ha cercato di corrompermi alla festa?"

"Tipico di lui, è sempre stato abituato ad essere il più amato. Ma io non sono come lui, a volte per fortuna, altre purtroppo"

"Beh, mi sembrava comunque giusto dirtelo. Perché ti dispiace non essere come lui a volte? Tu sei quello che sei e vai bene così"

"Io…beh, è che lui affronta sempre le situazioni difficili con il sorriso e questo lo aiuta molto, io invece tendo ad essere più melanconico a chiudermi in me stesso e a lasciare che i problemi mi sommergano."

"Non siamo tutti uguali, sono sicura che hai il tuo modo di affrontare i problemi e questo non fa di te un brutta persona" gli disse sorridendo

"Neanche quando mi sono buttato sull'alcool faceva di me una brutta persona?" le chiese serio "Non ho affrontato la cosa, ho lasciato che mi sopraffacesse"

"Non la penso così, la vita è difficile già per le persone normali, per quelli come voi la pressione è maggiore, e non tutti siamo così forti da superare tutto indenni. Sbagliare è normale, l'importante è capire l'errore, non ripeterlo e imparare da esso. Se poi perdiamo la strada ci sono gli amici che ci aiutano a ritrovarla" gli disse sorridendogli e stringendogli una mano

"Grazie lo apprezzo molto, non è da tutti essere così comprensivi"

Restarono qualche minuto in silenzio, studiandosi a vicenda, poi il cameriere portò le loro bevande  

"Non mi ricordo, se hai già lavorato con Kevin o devi ancora iniziare" chiese AJ mentre sorseggiava il suo tè alle erbe

"Abbiamo finito la settimana scorsa. Abbiamo fatto due sessioni di foto, una allo Yosemite park e una in interno a Broadway" rispose lei evitando il suo sguardo

"Ah bene! E com'è andata?"

"Benissimo, le foto sono venute molto bene, le ho già consegnate. Sono sicura che questo musical farà successo come Chicago"

"Certamente, vista l'ottima pubblicità che ne verrà fuori" le sorrise dolcemente

"Grazie, cerco sempre di impegnarmi nel mio lavoro"

"Lo so, otterrai presto pieno successo"

"E tu come lo sai?" 

"Ho visto i tuoi scatti. La tua amica fuori di testa, mi ha detto dove potevo trovare le pubblicità che avevi realizzato. Devo ammettere che sono notevoli e a me piace molto la fotografia, mi ha sempre appassionato"

"Davvero?Beh allora il tuo parere di esperto per me vale molto"

"Appena dovremo realizzare gli scatti del nuovo album, ti chiameremo sicuramente. Sempre che tu sia libera!"

"Non sono ancora così piena di lavoro" rise lei

"Ma lo sarai! E in caso contrario sarà un modo per farti ancora più pubblicità"

"Grazie di nuovo, ma non c'è bisogno che vi sacrifichiate"

"Non è un sacrificio. Meriti davvero di diventare qualcuno nel tuo campo e poi scusa se non ci si aiuta fra amici..."

Lei gli sorrise, era veramente contenta di essere uscita con lui, dov'era quell'AJ che tutti descrivevano come Don Giovanni? Quell'AJ che pensava sempre e solo ad una cosa? Forse era vero, da una qualche parte esisteva, ma non lì, non con lei. Lì era solo gentile, disponibile e molto molto dolce. Quello sì che era un amico, senza doppi fini. 

AJ era soddisfatto di come stava andando l'uscita, si stavano divertendo ed era sincero quando le diceva che gli piaceva il suo lavoro. Per lui era stato amore a prima vista, il classico colpo di fulmine, ma più parlava con lei, più si rendeva conto del perché non aveva mai provato niente di simile. Le donne con cui era stato finora erano state dolci e disponibili, sexy e con voglia di divertirsi, ma nessuna fino ad ora era stata anche sua amica, nessuna l'aveva capito e soprattutto, con nessuna era stato così a suo agio. Capì che forse, i colpi di fulmine sono solo il segnale per conoscere qualcuno di speciale, che il meglio non è la prima volta che si vede la persona che ci colpisce, il meglio deve ancora venire conoscendola, e lui si stava godendo quella conoscenza. Forse l'attesa da amico non sarebbe stata così male.

La sera ci ritrovammo tutti e sei a cena, la scusa era ovviamente che Simona era mia amica e che AJ era l'unico che Nick potesse portarsi dietro, ma questo non sembrava dare da pensare a nessuno dei due, anzi erano divertiti dal mio cercare di spiegare perché li avevo invitati entrambi.

La serata si svolse in piena tranquillità, il nostro solito scherzare e le nostre solite chiacchiere, ed ebbi modo di parlare con Simona solo nel momento in cui incominciammo a sparecchiare.

"Com'è andata oggi con AJ?" domandai con tono tranquillo, volevo solo sondare il terreno, non farle il terzo grado

"Bene, abbiamo chiacchierato tanto, è davvero caro. Ci siamo divertiti" rispose lei

"Bene, e non pensi proprio di potergli piacere?"

"No, te l'ho già detto, non siamo adatti a stare insieme, ma come amici andiamo alla grande"

"Sarà, ma non sono del tutto convinta…"

"Oh senti! Tu dovresti capirlo meglio di chiunque altro, tu e Ashton siete migliori amici, anche tu avresti potuto destare sospetti e a parte una piccola domanda da parte mia, nessuna ha detto niente."

"E' diverso Ash non mi guarda come AJ guarda te! E poi da quando siete migliori amici?"

"Non lo siamo, non so neanche se lo diventeremo, ma con lui mi trovo bene, non so come spiegarlo, forse tu lo sai"

"Immagino di sì, so come mi sentivo quando io e Ash abbiamo iniziato la nostra amicizia, ma continuo a pensare che AJ non la veda così"

"Pensavo proprio che mi avresti capita! Sei tu quella che ha sempre creduto nell'amicizia fra uomo e donna e invece sei qua a darmi lezioni?Beh non ne ho bisogno!Solo perché ti ho detto che mi piace ed è affascinante non vuol dire che debba sposarlo!" disse lei alzando la voce

"Ok, scusa non agitarti! Non volevo fari arrabbiare. Ti credo, se dici che siete amici, forse... sai AJ ha un modo particolare di guardare le donne che mi ha dato da pensare, ma posso essermi sbagliata. Spero proprio che diventerete ottimi amici, è una cosa bellissima."

"No, sono io a doverti chiedere scusa, non so perché mi sono scaldata tanto, mi dispiace"

"Tranquilla tutto a posto. Hai ragione a dire che sono quella che dovrebbe capire meglio di tutti." le sorrisi  "Torniamo dagli altri o ci daranno per disperse" poi uscimmo dalla cucina dicendo le solite cavolate e incominciammo a ridere.

In realtà non ero affatto convinta di quello che diceva, o meglio non da parte sua. Ero sicura che lei lo considerasse solo un amico, forse un po' era attratta da lui, ma niente di più, quello che non mi convinceva era AJ, avevo dei chiari sospetti su di lui e non capivo come fossero arrivati ad impelagarsi in una situazione di amicizia. Forse stava cercando di conquistarla con il tempo, ma non era da lui non provarci subito se una gli piaceva, che fosse qualcosa di più profondo? Poteva essere, ma se così era, non doveva lasciare che diventassero amici o sarebbe stato troppo tardi. Dopo la nostra conversazione in cucina li osservai più attentamente, e notai che l'attrazione, che sospettavo esserci, si vedeva nel tipo di rapporto che li stava legando. Erano più "fisici" di quanto fossimo io e Ash. Con il mio migliore amico, gli abbracci o qualsiasi tipo di manifestazione di affetto era sempre dovuta ad un momento particolare, normalmente non succedeva, invece vedevo che loro si abbracciavano di continuo, si accarezzavano i capelli o si davano baci sulla guancia così senza motivo. E' vero non siamo tutti uguali, ma io in questo comportamento ci vedevo qualcosa in più, ma se Simona era convinta, io non avrei fatto niente per convincerla del contrario, avrei lasciato che le cose andassero da sole.

Qualche giorno dopo, Simona ed AJ avevano appuntamento per andare al cinema a vedere "Up" un film della Disney Pixar che lei voleva vedere da tempo, ma che io avevo già visto con Nick.Dopo di che sarebbero andati nel principale centro commerciale della città a fare shopping. Il film piacque ad entrambi e nonostante i gusti diversi ne riparlarono mentre raggiungevano la loro meta successiva.

"E' stato divertentissimo, devo rivalutare la Disney" disse AJ

"Te l'avevo detto, guardi troppi film d'autore. Ogni tanto bisogna guardare film rilassanti, puoi avere delle sorprese" gli rispose lei prendendolo sottobraccio

"Lo struzzo in technicolor è geniale!" continuò ridendo

"Perché Russell non lo è? "Ma quello è un cane che parla" impagabile"

"Già, penso proprio che comprerò il DVD, se un giorno avrò dei figli dovranno vederlo. E questo diventa di diritto il nostro film"

"Come sei risoluto! Allora bisogna che guardiamo tutti i film della Disney così li comprerai e ti farai una collezione"

"E' un accordo? Li guardiamo insieme e li giudichiamo?"

"Ci sto! Faremo i critici di cartoni animati" rispose lei

"Sai vero che Nick mi prenderà in giro in eterno per questo?"

"Io non mi preoccuperei, Gaia è una fan della Disney, non mi stupirei se glieli facesse vedere ogni tanto"

"Ah ah me lo immagino! Ma in questo caso, non vedo l'ora di iniziare il lavoro! Guarda siamo arrivati"

"Bene! Quanti cappelli hai intenzione di comprare oggi? O forse ti dedicherai agli occhiali da sole?"

"Occhiali da sole oggi, e il numero dei miei dipenderà dal numero di scarpe che comprerai tu"

Risero insieme e poi si buttarono nei negozi. Dopo ore di prove e acquisti, AJ aveva comprato quattro paia di occhiali e Simona tre paia di scarpe. Quest'ultima si trovava davanti ad una decisione difficile. Era vero che guadagnava bene e che i suoi acquisti finora avevano un importo normale, ma il paio di Manolo Blahnik blu con tacco 12 e pietra sullo scollo erano al di sopra di quello che poteva permettersi. Il suo stipendio non era così alto e stava decidendo di non comprarle, quando AJ, che aveva finito di provarsi un paio di scarpe da ginnastica, vide la sua espressione sofferta.

"Io le prenderei, sono bellissime, ti staranno d'incanto" esordì

"Infatti credo di essermene innamorata, ma non sono sicura sai…" gli disse facendogli vedere il cartellino del prezzo

"Li valgono tutti"

"Lo so, ma non posso fare acquisti di questa portata, non sarebbe responsabile"

"Ogni tanto bisogna essere immaturi e farsi dei regali!"esordì lui

"No no, ho deciso le lascio qui! Poi il 39 su delle scarpe del genere non sta bene" disse lei girandosi e andando verso la cassa

Non vide che AJ prese la scatola con il suo numero e la infilò sopra quella delle scarpe sportive

"Non sapevo ne avessi comprato due paia" gli disse lei

"Oh sì, le Nike mi servono per le prove delle coreografie, ma avevo bisogno di un paio eleganti per i Video Awards. Howie ne ha sempre di nuove"

"Ah capisco, sono un po' carette però" disse lei fissando il registratore di cassa

"Per le scarpe ne vale la pena! Per queste poi..."

"Vedo che non ti piacciono solo gli occhiali e i cappelli!" lo guardò pagando anche lei a sua volta

Dopo poco uscirono dal negozio e si sedettero per una pausa  

"Perchè non mi fai vedere come ti stanno le scarpe che hai comprato?" chiese AJ sorridente con gli occhi luccicanti

"Ok, le metto sotto i jeans!Pronto per la sfilata?"

Gli camminò davanti come su una passerella ridendo ad ogni passo, poi dopo l'ultimo paio si sedette e si rimise le sue scarpe, riponendo quelle nuove nelle scatole.

"Prova anche queste" le disse AJ porgendole la scatola delle scarpe degli Awards

"Non sono il mio genere, ma se vuoi faccio una nuova sfilata" rispose lei ridendo

Prese la scatola, e quando la aprì rimase a bocca aperta. Le Manolo erano lì che l'aspettavano, luccicanti nel loro blu cobalto, avvolte nella pregiata carta 

"AJ non dovevi'…costano troppo" 

"Invece dovevo, ho visto come le guardavi. E poi non è un problema"

"Sì che lo è, con quello che costano. Non posso sdebitarmi, non saprei come"

"Io sì, dicendomi grazie, accettandole e mettendole quando verrai agli Awards con me"

"Io…beh grazie, va bene verrò" gli disse abbracciandolo "Ti adoro, queste scarpe sono bellissime, e il più bel regalo che abbia mai ricevuto"

"Sono contento che la pensi così, mi fa piacere vederti felice"

"Pensavo…Non è che daremo adito a speculazioni andando insieme,anche se è fra qualche mese?"

"No penso di no, Ashton ci va sempre con Gaia no?" gli disse ridendo "E poi eviterò di leggere sui giornali che sono sempre con una ragazza diversa"

"Ah se è così, bisogna assolutamente andarci insieme"scoppiò a ridere lei

Sfiniti e stremati tornarono a casa e Simona passò a trovarmi per dirmi che il film le era piaciuto tantissimo e per raccontarmi della loro giornata di shopping. Quando mi disse delle scarpe, non feci commenti, anche perché anche Ash mi aveva fatto diversi regali, alcuni anche costosi, quindi non potevo fare nessun tipo di battuta, in fondo è normale dimostrare l'affetto facendo regali ai propri amici. Incominciavo a capire che la loro amicizia stava diventando ogni giorno più profonda, ma conservavo i miei sospetti su AJ, ero sicura che la mia amica non provasse niente di più, ma lui ogni tanto mi dava da pensare.

Qualche giorno dopo il cellulare di Simona prese a squillare mentre stava uscendo dal lavoro, lo cercò nella borsa, prima di salire in macchina riuscì a trovarlo e vide che era AJ, sorridendo rispose.

"Ciao AJ!"

"Ciao! Come siamo allegri!E' successo qualcosa di bello?"

"Beh sì anche quello ma te lo racconto quando ci vediamo. Sono contenta perché sono uscita presto dal lavoro, stare in agenzia non mi piace"

"Mi sembra giusto. Ti stavo chiamando per sapere se avevi impegni esattamente in questo momento"

"No, stavo andando a casa perché?"

"Sto andando a farmi fare un nuovo tatuaggio e mi chiedevo se ti andava di accompagnarmi?"

"Assolutamente! Che bello e che onore!"

"Bene, allora ti aspetto davanti al museo solito, poi andiamo a piedi e lì vicino"

Dopo pochi minuti, Simona era arrivata a destinazione e vide AJ che l'aspettava appoggiato al lampione leggendo una rivista di musica. Le fece segno di sbrigarsi, l'appuntamento era poco dopo. Lei scese e si affrettò a raggiungerlo.

"Eccoti finalmente, scusa se ti metto fretta, ma John il tatuatore odia i ritardi e non voglio che si vendichi sulla mia pelle"

"Non c'è problema, anzi scusami, ma mi ha telefonato Gaia mentre ero in macchina e mi sono dovuta fermare. Ho cercato di tenerla breve, ma sai com'è lei…"

Lui rise "Siamo vicini, è lì dietro l'angolo"

"Ma cos'è che ti tatui?"

"Un Jack Black qui sotto il braccio"

"E perché ti tatui la faccia di Jack Black?E' il tuo attore preferito?"

"Non è un attore! Non lo sai? E' la bandiera dei pirati! Sai quella nera con il teschio e le ossa dietro?"

"Sì, la conosco, ma quella si chiama Jolly Roger"

"Ma sì, Jolly Roger, Jack Black, Johnny Depp si chiamano tutti uguali! Uno si confonde"

"Se lo dici tu" disse lei poco convinta

Nel frattempo io ero a casa di Nick e dopo la mia chiacchierata con Simona, gli raccontai dove stavano andando lei ed AJ, lui mi guardò strabuzzando gli occhi

"Cosa c'è?Non penso che se ne farà uno anche lei" gli dissi leggermente preoccupata

"Non è quello...è che per AJ portarsi qualcuno mentre si fa un tatuaggio è una sorta di rito di iniziazione, ha portato anche noi quando ha iniziato a tatuarsi"

"Quindi?"

"Beh insomma penso incominci a considerare Simona come una persona molto importante"

"Bene no?"

"No, perché come hai detto tu non stanno insieme, e per come la penso io AJ prova qualcosa di più che una semplice amicizia, ma se fa così convincerà sempre di più Simona su questa strada e le sue possibilità di conquista saranno scarse a quel punto. Io ho provato a chiedergli qualcosa, ma sta sul vago e non ne vuole parlare."

"Penso sia una cosa positiva che diventino amici. All'inizio ho provato a dire a Simona che secondo me erano qualcosa in più, ma lei giura di no e io le credo. E poi se per caso le cose si devono sviluppare, vedrai che si svilupperanno"

"Non sono convinto. Essere amici di una donna se ci interessa, e di' quello che vuoi di Simona, ma AJ non me la racconta giusta, non è mai positivo. Potresti avere ragione sul fatto che le cose potranno svilupparsi, ma se nel frattempo dovessero incontrare delle persone importanti?"

"Oh insomma vedremo! Non voglio più parlarne, ho quasi litigato con lei per questo. Quel che sarà sarà, io di sicuro non mi intrometto più se non lo capiscono da soli"

"Come vuoi, ora pensi di venire a darmi un bacio?"

Andai da lui e presto la questione che ci arrovellava un po' tutti, svanì dalla mia mente.

***

"E' venuto davvero bene! Dobbiamo festeggiare! Che ne dici di un frullato di frutta?" propose Simona dopo qualche ora

"Concordo è perfetto! Ora sì che mi sento Jack Sparrow"

"Mi porti sulla Perla Nera?"

"Quando vuoi"

"Non vedo l'ora" gli disse sorridendo

"Ti chiedo scusa, sono davvero un ingrato, non ti ho nemmeno chiesto qual era la cosa bella che ti è successa" continuò AJ pensieroso

"Non preoccuparti, so che per te il tatuaggio è una cosa importante. Ma se proprio vuoi saperlo ho ottenuto un altro lavoro!"

"Cosa ti avevo detto?"

"Beh in realtà credo di dover ringraziare Kevin, mi ha detto che mi avrebbe fatto pubblicità a Broadway perché gli è piaciuto molto il mio lavoro ed è proprio da lì che viene la proposta"

"Davvero?"

"Sì, immagino tu sappia che ci sono diversi musical in rappresentazione e uno di questi è "Hairspray". L'attore principale ha visto i cartelloni che ho fatto per Kevin, gli ha chiesto chi era l'autore e lui gli ha fatto il mio nome"

"Bene. Ed è qualcuno di famoso?"

"Direi di sì è Zac Efron. La cugina di Gaia è una sua fan, oltre che dei Jonas"

"Sì, lo conosco, di fama naturalmente. Beh complimenti, sei in ascesa!"

"Ti ringrazio. Allora cosa prendi? Io penso che prenderò il frullato al mandarino"

"Io quello al pompelmo. Grazie Simona"

"E di cosa?"

"Chiunque altro, a parte i ragazzi, mi avrebbe proposto di bere una birra per festeggiare, non per cattiveria, per dimenticanza, ma tu sei sempre così attenta, l'ho notato sai?E ti ringrazio per questo"

"Non devi ringraziarmi, gli amici servono anche a questo, a proteggerci da noi stessi"

Si sorrisero a vicenda, prima di fare un meritato brindisi agli importanti eventi avvenuti in giornata ed entrambi incominciarono a rendersi conto di quanto stavano diventando importanti l'una per l'altro. Involontariamente i loro pensieri andarono a me e ad Ash. A volte si ha bisogno di un migliore amico, prima di affrontare l'amore. L'amicizia, sebbene importante, ci spaventa meno.

Canzoni: PDA, Backstreet Boys e The One, Backstreet Boys

Kevin Richardson

Strapuffetta85: Devo ringraziare Simona, l'idea del ballo in maschera e dei POV dei due uomini sono state sue, poi ci ho lavorato sopra!Eh il bandito si capisce benissimo chi è, ma per sicurezza non lo svelo!

Kayla_Blake: Sono molto contenta che ti sia piaciuta l'idea delle corone, è una cosa un po' stupida ma carina!Mi faccio i complimenti da sola! Diciamo che Simona lavora con Kevin? La vera Simona mi ha minacciata se non la facevo lavorare con lui e dopo questo capitolo vedrai...Anche se ho cercato di fare in modo che le azioni di Kevin fossero collegate alla sua decisione che verrà svelata più avanti!Ringrazio entrambe!

Nel prossimo capitolo arriverà un personaggio nuovo e sarà molto importante!

Cap. 9: You and me (I just want to make love to you)

Non rimasi particolarmente sorpresa quando vidi Simona, corrermi incontro quella sera, in realtà ero piuttosto perplessa, ero io che di solito correvo incontro alla gente esagitata per qualunque cosa mi frullasse per la testa e mi rendesse euforica. Diciamo che non ero sorpresa, perché da quando aveva le sue "piccole blu" come le chiamava lei, era perennemente con il sorriso sulle labbra ed AJ si gongolava all'idea di averle fatto un regalo così. In quel momento mi resi conto che la sua esaltazione era dovuta a qualcosa di diverso dalle scarpe. Così aspettai che entrasse e si calmasse, guardai Demi e Ash che sembravano perfettamente tranquilli, ormai si erano abituati a me e quindi non ci facevano una piega.

"Bene, ora che hai ripreso colorito e respirazione normale, posso sapere a cosa devo questa tua visita semi notturna?Non eri con AJ che doveva farsi il tatuaggio?" le domandai con il sopracciglio alzato

"Sì sì, ma quello era prima. Ah per la cronaca il Jolly Roger è venuto benissimo"

"Jolly che…?" chiese Ash

"La bandiera dei pirati" dicemmo in coro io e Simona e una nota di consapevolezza gli illuminò la faccia

"Ok è venuto benissimo, mi fa piacere, ma potevo aspettare domani per saperlo, non credi?"

"No, non è quello. E' che ho avuto un nuovo incarico!!!!!!!!!!!!!!!"

"Sono felice per te, ma come mai sei così esaltata? Lavorerai con Ewan McGregor?"

"No purtroppo, ma il personaggio che devo fotografare è molto molto famoso in questo momento e darà una spinta incredibile alla mia carriera!"

"Di chi stiamo parlando?"

"Zac Efron!"

"Incredibile, è vero è un'ottima occasione" le dissi abbracciandola

"Infatti! E devo ringraziare Kevin, mi ha fatto pubblicità lui"

"Mitico Kevin! Lo sapevo che sarebbe stato un ottimo veicolo pubblicitario"

"Già, inoltre questa volta il servizio non è per una pubblicità di un suo spettacolo, ma per un articolo di "Vanity Fair""

"Ora capisco molte cose..."

"Eh?"

"La tua reazione…"

"Ah ok" disse Simona come se niente fosse "La sessione è programmata fra due giorni a Treasure Island, ho già deciso cosa farò"

"Devo venire. Alice non me lo perdonerebbe mai, sempre se non ti disturbo, so che vuoi stare da sola di solito"

"Sì è vero, ma a quanto pare l'entourage di Zac Efron vuole essere presente, e non sarò comunque sola, puoi venire"

"Evviva!Ash vieni anche tu vero?"

"Io?Boh sì, perchè no?"

"Bene così mi fai compagnia"

"Ma tu non devi lavorare?"

"Sì, infatti, ma tu mi stai di fianco…"

"Grazie, ho sempre sognato di fare il soprammobile!"

"Ti voglio tanto bene" gli dissi con un falsissimo tono di voce e sentii Demi soffocare una risatina. Decidemmo che per festeggiare l'evento ci meritavamo un film e decidemmo per "La compagnia dell'anello". Il Signore degli Anelli serve sempre per celebrare i momenti migliori.

Due giorni dopo ce ne stavamo nell'enorme macchina di Ash diretti all'isoletta dei ricchi. Non appena arrivammo, ci informarono che Zac "la mattina presto non rispondo" Efron doveva ancora arrivare. Nel frattempo Simona incominciò a preparare l'attrezzatura e a dare direttive alla modella, che avrebbe dovuto fare alcuni scatti nuda insieme alla nostra star. Io, intanto, decisi di mettermi a lavorare, mentre Ash stava cercando di scrivere una mail dal suo palmare, ma a quanto pareva la banda larga quel mattino di largo aveva poco.

Un'ora dopo ero immersa nel romanzo di turno e sentii arrivare una macchina, finalmente ce l'aveva fatta. "Uffa, ma chi si crede di essere?" sentii sbuffare Simona. Poi lui scese indossando un paio di occhiali da sole e si diresse subito dalla mia amica.

"Scusami, sono in colossale ritardo e mi dispiace moltissimo, mi sento veramente un idiota, non è da me far aspettare le persone con cui lavoro." le disse gentilmente e senza nessuna presunzione

"Non preoccuparti, capita a tutti" rispose lei visibilmente raddolcita 

"Sono molto contento di lavorare con te. Ho visto le pubblicità che hai fatto per Kevin Richardson e sono strepitose! Quando le ho viste gli ho chiesto subito chi le aveva fatte e lui mi ha fatto il tuo nome. Ho visitato il tuo sito e ne sono rimasto colpito. Ho preteso di lavorare con te."

"Ti ringrazio" era lusingata, si vedeva "Se ora vuoi andare nella roulotte, le truccatrici e le costumiste ti aspettano, ho fatto qualche cambiamento all'idea originale, ma credo che nessuno resterà deluso"

Io guardai Ash sorridendogli, lui mi fissava con aria interrogativa senza capire quello che volevo dirgli

"Cosa c'è G?Non capisco, non ti leggo nel pensiero ancora!"

"Niente volevo solo dire che lui è stato molto carino a scusarsi in quel modo, non trovi?"

"Assolutamente, alcune persone non si sarebbero nemmeno curate di farlo"

"E poi pensavo anche a Simona che ha detto che nessuno resterà deluso. Di questo ne sono certa"

"E io avrei dovuto capire tutte queste cose?"

"Sì certo, Simona e Chiara le capiscono!"

"Se non ti è sfuggito, non sono una donna, questi messaggi subliminali a noi non arrivano. Chiedilo a Demi"

"Poverina, glielo chiederò. Ma tu mi capisci così bene, che pensavo ci riuscissi"

"Io ti capisco bene quando parli, ma ti ringrazio della fiducia" mi disse sorridendo "E adesso spengo il palmare tanto è inutile. Tu hai finito?"

"No, penso che ne avrò ancora per un po'" dissi fissando lo schermo

Poi la porta della roulotte si aprì e uscì Zac in jeans, maglietta sporca con maniche arrotolate in perfetto stile meccanico sudato e mentre notai che tutto lo staff faceva accidentalmente cadere oggetti, io misi il mio computer in stand-by. E la sessione iniziò.

"Ma non avevi detto che ne avevi ancora per un po'?" mi chiese Ash vedendo il mio sguardo assente

"Sì sì, ma io dico l'hai visto?" risposi vedendo che Simona lo faceva sdraiare sulla spiaggia e incominciava a scattare. Sul set non volava una mosca.

"Io non capisco" continuò Ash scuotendo la testa

"Io invece capisco benissimo" dissi con una leggera bava alla bocca. Mentre sbavavo sentii una delle costumiste canticchiare una canzone, mi sembrava di conoscerla, ma ci misi un po' a capire quale fosse, poi mi venne in mente, era "I just want to make love to you" Ehhhh come condividevo.

Due ore dopo il servizio era finito e io e Simona stavamo commentando la sua riuscita, l'entourage di Zac era entusiasta delle idee avute dalla mia amica e lei aveva appuntamento qualche giorno dopo con l'attore per esaminare gli scatti e decidere quali utilizzare.

Ormai era abitudine incontrarci tutti a casa di Demi e Ash, era il nostro luogo di ritrovo. Era anche casa mia come mi ripetevano spesso e io la consideravo tale a livello affettivo, ma a volte mi sentivo ancora ospite, ma visto e considerato che spesso eravamo tutti lì, non mi sentivo poi così di peso. E qualche sera dopo la nostra piccola gita eccoci lì tutti insieme.

Brian e Leighanne, che si avvicinava sempre di più al parto, portavano sempre anche Baylee e anche Howie e Leigh portavano James e c'era sempre una gran confusione, sia a cena che dopo. Ma quella sera in particolare la confusione fu quasi tutta femminile. 

Avevo chiesto a Simona se dopo cena potesse mostrare le foto che aveva fatto a Zac a tutti, più che altro perché anche io le avrei riguardate volentieri e poi volevo che gli altri ammirassero il suo lavoro. AJ non vedeva l'ora di vedere cosa aveva creato la sua amica e non appena finito di mangiare aiutò Simona con il computer e spostò i mobili per lasciare la parete libera. Non sapeva a cosa andava incontro.

Le foto incominciarono a scorrere, in bianco e nero, come aveva deciso l'artista, e mentre io e Simona sorridevamo, Demi, Leigh e Leighanne facevano apprezzamenti. Più che sulla artisticità delle foto in sé, sul soggetto, reagendo esattamente come noi. Gli uomini, Nick per primo, ribatterono che era facile venire bene con un look così e AJ continuava a dire che le foto erano bellissime, ma che sicuramente non era merito di Zac, ma della fotografa. Brian e Howie dicevano alle rispettive mogli che poteva essere loro figlio e di darsi una calmata e Ash continuava a scuotere la testa vedendo me e Demi.

Mentre la presentazione andava avanti un cellulare squillò.

"Scusate, vado di là a rispondere" disse Simona alzandosi "Voi continuate pure! AJ sai come fare. Pronto?"

"Ciao sono Zac. Zac Efron" rispose una voce malferma all'altro capo

"Ehi ciao, dimmi tutto!"

"Ehm…Ti chiamavo per chiederti se volevi usare Photoshop con le foto, oppure no"

"No, credo di no, sono venute benissimo" rispose lei e si chiese se Zac Efron fosse un tipo paranoico e perfettino "Domani le vedrai, anzi potevamo parlarne direttamente domani, così in caso di modifiche ne possiamo discutere insieme"

"Lo so…ma…è che…"

"Che...?" decisamente paranoico

"No, sai non mi piace che venga usato photoshop, mi sembra un inganno. Scusa devo andare ci vediamo domani" e chiuse la comunicazione

"Ciao Zac" disse lei alla cornetta. Se non era paranoico lui, non sapeva chi poteva esserlo.

Io mi ero sinceramente fatta quattro risate dopo aver saputo della telefonata, esisteva qualcuno più paranoico di me, e l'indomani Simona mentre si dirigeva allo studio continuava a chiedersi a quali strane domande avrebbe dovuto rispondere questa volta. Era già arrivato in ritardo e se non si fosse scusato in modo così gentile, gliele avrebbe cantate, in più sembrava essere un tipo strano e infatti si sentiva leggermente inquieta a doverlo incontrare. O forse erano i suoi occhi di ghiaccio che la rendevano agitata?

Quando arrivò davanti alla porta della sede dell'agenzia, vide che lui la stava già aspettando e la salutò con la mano dall'altra parte della strada, lei ricambiò il saluto.

"Come ho detto l'altro giorno, non mi piace fare aspettare le persone con cui lavoro" le disse quando lo raggiunse

"Gentile da parte tua. Sei pronto? TI avverto che le tue foto hanno mandato in tilt le mogli dei miei amici e anche la mia amica che era con me l'altro giorno."

"Beh l'idea è eccezionale, non mi stupisco"

Simona continuava a pensare che sì, l'idea era stata buona, ma era stata realizzata al meglio grazie al soggetto. Nonostante quello che diceva Nick, lui era perfetto per quelle foto e sapeva con certezza che non tutti sarebbero venuti così bene. Zac ammirò il lavoro, si accordò con Simona perché fosse direttamente lei a consegnarle a Vanity Fair dopo la sua intervista, e stavano per salutarsi, si sarebbero rivisti al giornale.

"Puoi aspettare un attimo?" le chiese lui mentre raccoglieva la sua roba

Ecco, ha pure paura a stare da solo, ma guarda cosa mi tocca fare! 

"Sì, tanto ho io le chiavi" rispose lei leggermente impaziente

"Non è per quello" disse lui fissando un punto imprecisato nel vuoto "Ieriseranontihotelefonatoperlefoto"

"Scusa? Se separi le parole riesco a capirti!"

"Ieri sera non ti ho telefonato per le foto. Voglio dire, sapevo benissimo che potevamo parlarne oggi e il mio agente mi aveva già detto che non le avresti modificate"

"E allora perché hai telefonato? Avevi paura che non le consegnassi?" le scappò una leggera risata isterica

"No neanche quello. In realtà volevo chiederti se volevi venire a cena con me"

Questo non me l'aspettavo… Quindi non è paranoico, è solo timido

"Sì, mi farebbe piacere" disse tutto d'un fiato "Ma uno come te non può essere timido"

"E invece sì. Prima che diventassi famoso le ragazze non mi degnavano di uno sguardo, ora invece sono loro a farsi avanti e io non sono abituato a fare la prima mossa"

"Capisco…beh io sono un po' all'antica" disse scrollando le spalle

"Ora non mi preoccupa più, ma avevo una paura folle di chiedertelo! Ti va bene Venerdì?Ti passo a prendere alle otto?" 

Mentre tornava a casa, non poteva fare a meno di pensare a quello che era successo. Zac Efron le aveva chiesto di uscire e lei aveva accettato! Bello era bello, su questo non c'era dubbio ed era anche gentile, quindi perché avrebbe dovuto dire di no? Ed ecco che rimasi sorpresa quando me la ritrovai davanti con la stessa espressione di pochi giorni prima.

"Stavolta lavori con Ewan, sono sicura" 

"No, non indovinerai mai. Zac mi ha chiesto di andare a cena con lui"

"Quando lo dico ad Alice sviene! L'altro giorno le ho detto delle foto ed era già online che prenotava un volo, è dovuto intervenire mio zio a fermarla"

"Quindi cosa ne pensi?"

"Penso che sono molto contenta per te e che dovresti chiedere aiuto a Demi per i vestiti, sicuramente non vede l'ora"

"No, non dirle niente! Anzi non dirlo a nessuno, metti che poi non ci voglio più uscire o lui non vuole più uscire con me non voglio commenti. Poi sai i media, se si viene a sapere sembra chissà che, quindi al momento non lo diciamo in giro. Ne riparliamo dopo la cena"

"Ok, come vuoi, allora ti conviene incominciare a pensare cosa metterti! Io la prima volta che sono uscita con Nick ci ho messo una giornata intera a decidere cosa mettermi"

"Tu ci metti una giornata intera già di tuo"

"Va beh… Cosa c'entra? E ricordati che poi voglio tutti i particolari"

"Quali particolari? A te stare con Nick fa male"

Voleva fare quella sicura di sé, ma non appena arrivò a casa aprì l'armadio e incominciò a guardarlo concentrata.  Per sicurezza mandò una mail a Chiara, che non tardò la risposta completa di accessori, nonostante il fuso orario.

Venerdì ore 19,55.

Il campanello suonò e Simona cercò di precipitarsi giù dalle scale. Avrebbe voluto mettersi le Manolo, ma aveva promesso ad AJ di tenerle per gli awards e quindi optò per un altro paio di scarpe, che però avevano lo stesso tacco.

"Ciao" disse aprendo la porta e rimanendo senza fiato alla vista di Zac in jeans e camicia

"Ciao, stai benissimo! Sei favolosa!" disse lui trattenendo il respiro

"Ti ringrazio, dove andiamo?"

"In un ristorante privato, hanno accesso solo poche persone così possiamo stare tranquilli"

"Mi sembra un'ottima idea" gli sorrise lei         

Durante la cena non avevano fatto altro che fissarsi come due adolescenti. Lei era completamente stregata dagli occhi di lui, le facevano perdere la lucidità ogni due secondi e lui si era perso nessun particolare del suo viso. Avevano parlato un po' di tutto, in generale, senza entrare nell'intimo.

"E hai deciso di fare la fotografa a quattro anni?" le chiese lui

"Sì, più o meno a quell'età. Ho sempre amato le immagini e ho capito subito cosa volevo fare nella vita"

"Ho notato come ti muovi con sicurezza quando sei in mezzo alle tue attrezzature"

"Beh, sai lo faccio da una vita, sono un po' parte di me"

"Ho visto anche le tue foto di moda, sei molto brava a scegliere i modelli"

"Ti riferisci alla ragazza dell'altro giorno? Immaginavo l'avessi notata, con le foto che vi ho fatto fare..."

"No, mi riferivo al fatto che scegli modelli molto espressivi. L'altro giorno ho notato solo te, mi sei piaciuta da subito"

Lei arrossì. Zac incominciava a piacerle più del dovuto, ma non sapeva come gestire la situazione. Aveva visto me gestire le cose con i personaggi famosi e sembrava facile, ma non era la stessa cosa, Zac era decisamente alla ribalta in quel momento e sarebbe stata dura, lo sapeva, ma quando incrociava i suoi occhi blu non gliene importava niente.

La serata si concluse più tardi del previsto, lui l'accompagnò a casa, ma la salutò senza neanche un bacio. Era stato dolce e gentilissimo, era il tipo di ragazzo che avrebbe fatto capitolare chiunque anche se fosse stato brutto, perché il suo modo di fare non aveva eguali. Così, anche se sentiva la mancanza di un bacio, si addormentò felice.

La mattina alle 8, normalmente io dormo e se mi svegliano potrei diventare cattiva, e quando sentii il campanello della mia ala suonare, cercai di ignorarlo, ma la cosa non sembrava reciproca, così decisi di alzarmi e mi trascinai in pigiama fino alla porta. Prima trovai un biglietto di Demi in cui diceva che alle sei era andata sul set del suo nuovo film, come non la invidiavo. Mentre il campanello continuava a suonare vidi Ash svegliarsi e buttarsi di peso sul divano, anche lui non era particolarmente mattiniero. Aprii e mi trovai Simona di fronte.

"Spero che tu abbia un motivo estremamente importante per essere qui a quest'ora" le dissi guardandola storto

"Certo che sì! La mia uscita con Zac" rispose lei su di giri

"Ah. E' vero, sì può essere un motivo valido, se dai a me ed Ash la possibilità di svegliarci del tutto ti ascoltiamo. Necessitiamo caffeina"

"Sì, ecco bevete il vostro caffè che ho bisogno anche di lui" a quanto pareva la cosa si poteva far sapere, ovviamente a sua discrezione

Dopo una mezz'ora di silenzio, in cui io e Ash avevamo fissato il vuoto con le nostre tazze in mano e Simona continuava a battere il piede impaziente, le feci segno che poteva raccontare e con il suo resoconto mi svegliai definitivamente.

"Così esci con Zac Efron?Ma pensa!" esclamò Ash

"Che bello è stato davvero un bell'appuntamento" le dissi infine

"Infatti" disse lei poco convinta

"Cosa c'è che non quadra?"

"Il fatto che non mi ha baciata per esempio?"

"Dagli tempo, se è timido…"le feci un segno con la mano per farle capire che era una cosa ovvia

"No, no, lo so…"

"Ma?" le chiedemmo in coro io ed Ash 

"C'è un problema..." 

"E quale sarebbe?Non dirmi che è AJ?" le chiesi beccandomi un'occhiataccia

"No, non è AJ. Lui è a tutti gli effetti il mio migliore amico, lo so ho detto che mi piaceva, ma ho anche detto che non era il mio tipo perché era troppo libertino e complicato, ora conoscendolo questo non mi fa più paura, ma siamo diventati amici e non ho nessuna intenzione di cambiare le cose e poi se fosse come dici tu dovrei esserne innamorata e invece no, mi piace Zac. Ed AJ non è innamorato di me"

"Certo come dici tu, allora se il problema non è AJ, e grazie per averci chiarito la situazione, e Zac ti piace, qual è il problema?"

"Lui è più piccolo, ha tre anni in meno di me"

Si sentii lo scoppio di una fragorosa risata

"Ashton perchè ridi?E' una cosa seria" gli chiese Simona

"Ma secondo te? Sua moglie ha 15 anni in più di lui e tu hai le paranoie per tre anni di differenza, è chiaro che ride"

"Se fossi tu le avresti"

"Infatti io non sto ridendo"

"Quindi secondo voi cosa dovrei fare?"

"Hai detto che ti piace no? E allora non farti problemi, tre anni non sono un'infinità, goditi questa storia" la incoraggiai

"Sono d'accordo con lei, e ti sembra che io e Demi siamo meno felici per la differenza di età?" le disse Ash 

"Avete ragione, adesso lo chiamo e gli chiedo di uscire di nuovo!"

"Brava"

"Grazie ragazzi, ci vediamo presto. Ah non dite niente a nessuno ancora, specialmente ad AJ, glielo dico io se diventerà più "ufficiale""

"Va bene, ciao, divertiti!"

Rimanemmo da soli. E dopo esserci fissati per qualche minuto, anche se agli uomini i messaggi subliminali non arrivano, sapevamo che stavamo pensando più o meno la stessa cosa

"Cosa ne pensi G?"mi chiese Ash poco dopo

"Non ne penso niente! Sono felice per lei, se le piace"dissi con indifferenza

Lui mi guardò poco convinto

"Ok, forse ho delle cose a cui penso" gli dissi infine

"E sarebbero?"

"Sospetto che AJ sia innamorato di lei, e questa cosa dei migliori amici è una grossa idiozia"

"E quello che penso anche io"

"Ah allora non sono l'unica a pensarlo! Solo che, non ho la minima idea del perché AJ abbia deciso di rimanere "solo amico", mentre invece sono sicura che lei non si renda conto che potrebbe essere più di quello, e se Zac le piace, come ha detto lei vuol dire che non pensa ad AJ in quel modo"

"Quindi? Cosa facciamo?"

"Un bel niente. L'ho detto anche con Nick, anche lui sospetta che AJ provi qualcosa di più, ma io ho provato a farlo capire a Simona e abbiamo quasi litigato. Soprattutto, lei è convinta che non sia così. E poi vedremo gli sviluppi con Zac, se andrà avanti e la vedrò felice con lui, non cercherò sicuramente di separarli"

"Ma non capiscono che sono fatti per stare insieme?"

"Credo che AJ l'abbia capito, ma se lei non la vede così, può darsi che siamo noi a sbagliarci e prima o poi AJ se ne farà una ragione. Anche io penso che dovrebbero stare insieme, ma non possiamo obbligarli non credi?"

"In effetti…"

"Ecco appunto"

"Povera Simona divisa fra due ragazzi un po' come te"

"Io? Io non sono divisa fra due ragazzi, sto con Nick. E tu ed io non siamo assolutamente come loro due"

"Ma non mi riferivo a me, mi riferivo al bandito"

"Ah quello…"

"Già, lui. Cosa puoi dire a tua discolpa?"

"Che non ho niente di cui discolparmi, non so chi è, si è fatto palesemente da parte e non mi ha cercata. Ho visto solo i suoi occhi, non di più, per me è chiusa lì"

"Non ci pensi proprio mai?"

"Ma certo che sì! Insomma sono curiosa di sapere chi sia e la frase che mi ha detto ogni tanto mi da da pensare, ma tutto qui"

"Mmmmmhhh va bene" disse Ash rassegnato "Sai cosa ti dico? Che faccio un pisolino"

"Ottima idea"

E ci addormentammo dopo pochi minuti sdraiati agli estremi del divano.

Nel tardo pomeriggio, Simona aveva appena finito di fare un servizio al cast di "Gossip Girl", che avrebbe fatto da apertura alla nuova serie, e stava rincasando. Decise di seguire il nostro consiglio e chiamò Zac, che nel corso della giornata le aveva inviato diversi messaggi per informarsi sui suoi programmi della giornata.

"Pronto?" rispose lui raggiante

"Ciao Zac, tutto bene?"

"Sì, grazie e tu?"

"Bene, sto tornando ora dal lavoro. Scusa se ti ho risposto tardi ai messaggi, ma ho scattato foto tutto il giorno e gestire un intero cast di attori è complicato"

"Immagino, sarai piuttosto stanca per uscire…"

"Sì, infatti stavo andando direttamente a letto, ma ti chiamavo proprio per questo. Ti volevo chiedere se ti andava di uscire la prossima settimana. Ho un giorno libero e pensavo che potevamo andare da una qualche parte se ti va"

"Per me va bene! Mi dispiace non vederti fino alla prossima settimana, ma so che ad inizio carriera è necessario dare il massimo"

"Grazie, sei davvero comprensivo. Allora ci sentiamo per i dettagli?"

"Sì certo, ma ci sentiamo anche prima?"

"Molto volentieri. Scusa ti devo lasciare ho una chiamata sotto"

"Ok, ci sentiamo presto!"

"Ciao! Pronto?"

"Buonasera Simona, com'è andata la giornata?" le chiese una voce maschile con galanteria

"Ciao AJ!Bene, stancante, ma bene"

"Buon per te no?"

"Se lo dici tu…Io intanto vedo il mio pigiama che mi cammina davanti"

"Ah allora non sei libera stasera, volevo proporti un film" 

Ma cos'hanno tutti stasera? Stare a casa no?Qui c'è gente che lavora!

"No, mi dispiace stasera proprio no, se vuoi possiamo fare domani sera"

"Per me va bene, non siamo da Ashton?"

"No stavolta no, anzi credo che per un po' lui, Gaia e Demi ci abbiano dato lo sfratto. So che stanno organizzando una nuova cena, ma non la prossima settimana, probabilmente quella dopo"

"C'era da immaginarselo, ci siamo impiantati là, ma in questo caso possiamo trovarci per guardare il film no? E facciamo anche i popcorn!"

"Assolutamente. Ora ti saluto che sono stanca"

"CI vediamo domani buonanotte"

"'Notte"

Chiuse la comunicazione e si mise a pensare mentre guardava la televisione. Era sicura del perché aveva detto di sì ad AJ per vedersi la sera successiva e invece aveva deciso di aspettare fino alla settimana seguente per vedere Zac. Voleva che il loro secondo appuntamento fosse una cosa speciale, non una normale cena, cosa che sarebbe avvenuta se fossero usciti la sera dopo, ed era per questo che gli aveva detto di no. Con AJ non aveva problemi di cose speciali da organizzare e quindi vedere un film andava benissimo, tranquilla dei suoi pensieri si addormentò esausta.

Alle nove di domenica sera AJ e Simona se ne stavano seduti sul divano di quest'ultima a vedere "Uomini che odiano le donne", mangiando i loro popcorn. Simona, aveva già visto il film e letto il libro, ma lo riguardava volentieri, e poi vedere AJ completamente assorto nella storia del giallo era troppo divertente. Dopo poco più di due ore, il film era finito e AJ si appoggiò allo schienale esterrefatto.

"Martin? Non me lo sarei mai aspettato" disse a bocca aperta

"Vero? Ma devi leggere il libro, ti piacerebbe"

"Leggero i seguiti, il primo so già come finisce. Ma che film! Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo, volevo assolutamente sapere la risoluzione del mistero"

"Già, io ho l'ho letto in pochi giorni, figurati"

"Mi porti sempre ottimi consigli, non leggerò più un libro senza prima consultarti"

"Mi lusinghi, ma sai com'è ho un'amica che fa l'editor, so cosa comprare prima che esca"

"Giusto, ma credo di avere più gusti in comune con te"

"Questo è sicuro, cioè è sicuro che hai più cose in comune con me che con Gaia, siete due opposti"

"A parte il fatto che le piacciono i Backstreet Boys, su questo condivido"

"Non avevo dubbi. Non voglio fare la maleducata, ma domani mi devo alzare presto, devo essere in agenzia alle otto"

"Mi stai buttando fuori di casa?"

"L'intenzione sarebbe quella"

"Ok ok, me ne vado. Ci vediamo in settimana?"

"Sì, a parte Martedì, che sono via tutto il giorno, possiamo guardare un altro film una sera. Notte AJ"

"Ok ci sto, buonanotte Simona" e le diede un bacio sulla guancia

Quando richiuse la porta, andò a prendere il cellulare e vide che Zac le aveva mandato un messaggio

-2, non vedo l'ora di rivederti

Sorrise e gli rispose subito. Non sapeva nemmeno lei perché non aveva detto niente ad AJ. Un conto era non dirlo a tutti, era sempre stata riservata e prudente di natura e preferiva essere sicura delle cose prima di dirle e non le piaceva andare a raccontare in giro i fatti suoi, ma non dirlo al suo migliore amico? Era sicura che non fosse perché io avessi ragione sui sentimenti di AJ, ma le era balenata in testa un'idea. Sapeva che due migliori amici, specialmente uomo e donna, incontrano delle difficoltà nel momento in cui uno dei due è impegnato, e lei forse temeva di dirglielo proprio per questo. Era da poco che erano amici, e avere già delle difficoltà sarebbe stato problematico e siccome non voleva perdere AJ, aveva paura di farglielo sapere. O forse è sempre la mia prudenza, in fondo con Zac ci sono uscita solo una volta. Se continueremo a uscire glielo dirò, non ci saranno problemi, Gaia non li ha avuti con Ashton quando si è messa con Nick.

Due giorni dopo, stava aspettando che Zac la passasse a prendere. Aveva deciso di portarlo in gita a Stow lake, un lago dentro al Golden Gate Park, al cui centro sorgeva un'isoletta con una cascata e si potevano noleggiare le barche. Avrebbero passato la giornata lì e la sera potevano cenare nel ristorante sotto la cascata.

"Allora?Dove mi porti?" le chiese Zac con un sorriso abbagliante

"Stow Lake. Me l'ha consigliato Gaia, ci sei mai stato?"

"No, sono sempre a Los Angeles conosco poco San Francisco"

"Bene preparati" sorrise lei

Durante tutta la giornata, navigarono sul lago remando a turno e facendo passeggiate in mezzo al verde, mangiarono gelati e si raccontarono a vicenda cosa avevano fatto nei giorni in cui erano stati separati e i lavori che stavano per intraprendere. Poi, verso sera, si sedettero nel pittoresco ristorante sotto la cascata, che era situato in mezzo alle piante che fiancheggiavano l'acqua e tutti gli alberi erano decorati con piccole luci bianche. Tutto l'insieme, il rumore dell'acqua, le piante e le luci creavano un'atmosfera fiabesca.

"Così AJ McLean è il tuo migliore amico?" le chiese lui sospettoso mentre mangiavano

"Sì, me l'ha presentato Gaia, sai lei sta con Nick"

"Ah…ma è solo un amico?"

"Sei geloso?" gli chiese con un pizzico di soddisfazione

"Un po'…anche perché potevamo andare a cena Domenica, se non era per lui"

"No, perché volevo fare qualcosa di speciale per il nostro appuntamento e avendo dormito tutto il giorno, a parte il tempo di un film, tutto questo non si poteva fare" rispose lei abbassando lo sguardo, si vergognava ad ammettere che aveva organizzato tutto per lui

"Se è così, ne è valsa la pena. Ringrazierò AJ quando mi farai conoscere tutti i tuoi amici"

"Lo adorerai ne sono sicura"

"Ti va di ballare?" chiese lui poco dopo

"Ma non c'è la musica!" 

"Non importa ci siamo io e te, è solo questo che conta"

Si alzò, le porse la mano e lei lo seguì totalmente rapita. Incominciarono a ballare in mezzo agli alberi, abbracciati stretti, con il rumore dell'acqua come sottofondo. Non riuscivano a staccare i loro occhi, continuavano a guardarsi senza dire una parola. Simona sentiva le gambe tremolanti, per fortuna c'era lui a sostenerla, ma anche Zac era visibilmente agitato. Poi l'allontano da sé e la guardò con una nuova intensità

"Non so perchè ho lasciato passare tutto questo tempo. Sono un imbecille!"

L'attirò di nuovo vicino, le prese il viso fra le mani e la baciò. Un bel bacio, come quelli che si vedono nei film, con il posto giusto e la persona giusta, insomma perfetto. Simona si lasciò travolgere e gli mise le mani nei capelli. Dopo quella che sembrava un'eternità, ripresero fiato.

"E' davvero un peccato che tu abbia aspettato così tanto" disse Simona

"Non me lo perdonerò mai, dobbiamo recuperare il tempo perduto"

"Oh avremo tutto il tempo che vogliamo a disposizione"

"Ho intenzione di rivederti molto spesso, se sei d'accordo"

Lei era decisamente d'accordo con lui e per farglielo capire lo baciò di nuovo.

Canzoni: You and Me, Lifehouse e I just want to make love to you, Etta James

Zac Efron durante il servizio realizzato da Simona

Strapuffetta85: Non su non essere così drastica! Vedrai Simona considererà meglio (si fa per dire) le sue scelte, ma niente più uomini sposati!

Kayla_Blake: Il nuovo personaggio è saltato fuori!AJ, AJ, AJ, AJ non ti dico niente devi leggere e vedrai! Ti dirò la vera Simona potrebbe vendere l'anima per le Manolo Blu!

Cap. 10: Love Bug

Finalmente stavamo organizzando una nuova cena tutti insieme. Io, Demi ed Ash avevamo sfrattato i nostri amici per un po' e ora era giunto il momento di ritrovarci. Quale miglior occasione per Simona di annunciare ufficialmente che usciva con Zac? Ormai erano usciti diverse volte e lei voleva introdurlo nel gruppo, così quella sera l'avrebbe detto a tutti, ma prima voleva dirlo ad AJ era giusto che il suo migliore amico lo sapesse prima degli altri.

Io e Ash stavamo preparando la cena aiutati da Simona e Nick, che era venuto prima anche per poter stare un po' insieme da soli. Mentre ci dividevamo i compiti culinari il telefono di casa Kutcher iniziò a squillare, Ash rispose all'istante

"Pronto?"

"Ashton? Ciao sono AJ"

"AJ? Ciao" tre teste si voltarono a guardarlo

"Senti, ti chiamavo per chiederti una cosa"

"Dimmi"

"E' un problema se stasera abbiamo due ospiti in più?"

"Due ospiti in più?No, nessun problema, riesci a cucinare per due in più G?" chiese rivolgendosi a me, io feci segno di sì con la testa "Ok nessuna problema, allora ci vediamo più tardi"

"OK" disse AJ, poi Ash vide che Simona si stava sbracciando per farsi passare il telefono e riuscì a bloccare l'amico

"Aspetta, c'è Simona che vuole parlarti, te la passo"

"AJ hai un minuto?" gli chiese

"Per te sempre"

"So che ci siamo visti ieri sera e non ti ho detto niente, ma preparati perché stasera ti devo dire una cosa molto importante"

"Mi devo preoccupare?"

"No no è una cosa bella, vedrai"

"Ok mi fido, ci vediamo più tardi e di' a Nick di smetterla di assaggiare tutto"

"Lo farò" poi chiuse la comunicazione

Ci guardammo stupiti, Nick stava ovviamente masticando e Simona scoppiò a ridere 

"AJ mi stava appunto dicendo di dirti di smetterla di assaggiare tutto"

"Oh ma se non lo fa lui non sappiamo se è buono" dissi abbracciando Nick "vero?"

"Già per fortuna c'è il mio tesorino a difendermi" disse lui accarezzandomi i capelli

Poi tornammo alla questione che più ci aveva distratto

"Ma chi saranno questi due ospiti in più?" chiese Nick

"Non lo so, non mi ha detto niente" rispose Ash

"Speriamo che mangino, ho raddoppiato le dosi" aggiunsi mentre mescolavo dentro ad un enorme pentolone

Più tardi gli ospiti erano arrivati mancava solo AJ con i due sconosciuti, Demi aveva superato se stessa nel preparare la tavola e aveva anche messo i segnaposto, ovviamente AJ era vicino a Simona e all'altro lato le aveva assegnato uno dei due invitati a sorpresa. Poi il campanello suonò, corsi ad aprire e quasi mi venne un colpo quando vidi chi avevo davanti

"Kevin?Ciao che bello rivederti!"

"Ciao Gaia, lei è mia moglie Kristin" disse lui sorridente

"Piacere di conoscerti" mi disse lei porgendomi la mano

Io restavo imbambolata

"Ooooooohhhhhh Bella addormentata?" mi disse AJ divertito

"Sì scusa piacere, io sono Gaia, è….che sai per la prima volta vedo tutti i Backstreet Boys insieme e sono un po' emozionata" arrancai la scusa

"Non preoccuparti capisco" disse lei gentile Ecco è pure gentile, e adesso?Ma cosa ti è saltato in mente AJ?

Li accompagnai di là e quando videro i due nuovi arrivati Brian e Howie si precipitarono ad abbracciare Kevin con frasi del tipo "come va vecchio mio" e cose del genere. Non appena Simona e Kevin incrociarono gli sguardi ci fu un attimo di imbarazzo, ma fortunatamente sia io che loro due, che eravamo gli unici a sapere cos'era successo, ci riprendemmo in fretta.

"Ciao Simona"

"Ciao Kevin, tutto bene a Broadway?"

"Sì grazie"

"Ah ma è vero che voi due avete lavorato insieme" disse AJ come ricordandosene all'improvviso

"Sei tu l'autrice delle foto?" chiese Kristin "Complimenti sono davvero belle"

"Ti ringrazio" rispose Simona senza guardarla negli occhi

"Andiamo a tavola che è pronto?" esortai io per interrompere quel momento leggermente imbarazzante

Per fortuna durante la cena, il clima migliorò velocemente, in effetti Simona e Kevin avevano un rapporto molto amichevole ora e sembrava che non fosse mai successo niente, chissà se poi lui aveva risolto i suoi problemi lavorativi? Intanto ci raccontava della sua vita senza i Backstreet Boys. Io e Nick non vedevamo l'ora di arrivare al caffè, finalmente potevamo di nuovo fare uno scherzo ad Howie.

"Allora Kevin, cosa ti porta qui da noi stasera?" chiese Brian

"Niente, avevo voglia di rivedere i miei vecchi amici e spero che per i padroni di casa non sia un problema"

"Assolutamente no, siamo abituati" rispose Ash evasivo

"Anzi è un piacere avervi qui" aggiunse Demi

"Vi ringrazio" rispose lui in modo molto gentile

Poi il mio cellulare squillò

"Scusate un attimo, Nick vieni di là con me?"

"Ok" rispose ammiccando, gli diedi una manata sulla schiena, dovevo rispondere al telefono cosa si aspettava? Ma volevo che venisse perché potevamo incominciare a preparare lo scherzo

"Pronto?"

"Gaia?"

"Sì mamma, chi vuoi che sia?Mi chiami sul cellulare!"

"Sempre simpatica, guarda che chiudo"

"No, per l'amor del cielo che è una chiamata intercontinentale, spendi di più a far così che a stare al telefono"

"Va bene, ma tu cerca di essere più gentile con tua madre"

"Farò il possibile. Il papà sta bene?"

"Sì, ti saluta, non vede l'ora che sia Natale, così torni a casa per qualche giorno, vuoi parlargli?"

"No non gli ho parlato l'altro giorno, gli altri tutti bene?"

"Sì, tutti bene, tuo zio ha detto di chiamarlo più spesso"

"Guarda che l'ho chiamato, è lui che non si accontenta mai! A proposito di Natale, sai che resto poco per Capodanno sarò di nuovo qui, purtroppo di più non riesco, ma la prossima volta resterò di più"

"Puoi trovarlo anche qui un lavoro, non devi per forza restare lì"

"Mamma, ne abbiamo già parlato è un buon lavoro, anzi ottimo, poi sto bene qui e ora sto anche con Nick, al momento non posso tornare a casa in pianta stabile"

"E allora vienici a trovare più spesso"

"Lo farò, prometto che quando avrò sistemato tutto, lo farò"

"Ok, senti sempre a proposito di Natale…"

"I regali li prendo qui non preoccuparti"

"E chi si preoccupa? Probabilmente li avrai già presi. Non è quello è che non tornerai in America da sola"

"Cosa vuoi dire?"

"Alice è stata presa per intercultura e tornerà con te, ha parlato con quelli che gestiscono la cosa e hanno accordato che frequenterà un liceo lì e abiterà con te se ai tuoi amici va bene"

"Che bella notizia, sono contentissima, sarà felicissima e non penso ci saranno problemi, Demi mi chiede sempre di lei, dille che sarà la benvenuta"

"Ok, ora ti saluto che spendo un capitale. Mi raccomando e ci siamo capiti"

"Sì mamma, ciao mamma" e chiusi la telefonata

Mi voltai verso Nick e gli raccontai tutto, ero al settimo cielo, mia cugina sarebbe tornata a San Francisco, sicuramente riusciva a conoscere Zac questa volta e avrei provato anche a farle conoscere i Jonas Brothers

"Arriviamo con i caffè" urlai verso gli altri "Qual è la tazzina di Howie?"

"Quella lì" indicò Nick

"Bene mischiamo caffè caldo e coca cola fredda"

"Sei diabolica, è per questo che mi piaci" mi disse lui

"Lo so, che posso farci?" poi lui si avvicinò per baciarmi

Poco dopo entrò Ash "Ops, scusate non volevo interrompervi, ma i caffè si raffreddano e ci stavamo chiedendo dove foste finiti". Così interrompemmo il nostro bacio e servimmo il caffè, a quel punto diedi la grande notizia

"Mi ha appena telefonato mia madre e mi ha detto che Alice verrà a studiare qui" dissi soprattutto rivolta a Demi ed Ash "ho detto che andava bene se stava qui come l'ultima volta, se per voi non è un problema"

"Certo che no, anzi non vedo l'ora che arrivi" disse Demi raggiante "Quando arriva?"

"Subito dopo Natale, torniamo insieme" le dissi felice

"Che bello, sono proprio contenta è una bellissima notizia"

"A proposito di tua cugina" esordì Brian "stavo pensando che poteva essere un'idea carina andare tutti insieme a vedere un concerto dei Jonas Brothers, in fondo sono un po' i nostri eredi. La prossima settimana finiscono il tour e sono a Los Angeles se l'idea vi piace prendo i biglietti"

"Sììììììììììììì che bello" gridammo in coro io e Simona

"No! Anche voi no!" disse un demoralizzato AJ

"Non preoccuparti voi siete sempre i numeri uno, ma i Jonas sono bravi" dissi incoraggiandolo "Brian è un'ottima idea"

Tutti concordarono con me e anche AJ dovette ammettere che erano bravi e che li avrebbe visti volentieri dal vivo, poi ci gustammo il nostro caffè e io e Nick incominciammo a ridere vedendo la faccia di Howie

"Ashton, scusa ma che marca di caffè usi?" chiese lui con una smorfia

"Quella peruviana perché non è buono?" ripose Ash come se nulla fosse

"Non so il tuo, ma il mio è tiepido, dolcissimo e gasato"

"Gasato?" gli chiesero tutti in coro

A quel punto io e Nick non trattenevamo più le risate e Howie incominciò a guardarci male 

"Questa me la pagate" ci disse minacciosamente

"Nick non cambi mai" aggiunse Kevin "E vedo che hai trovato una degna compagna"

Io e lui continuavamo a darci gomitate di approvazione ridendo, poi quando anche Brian ci guardò male, minacciandoci di non portarci al concerto ritornammo seri.

"Allora se andate di là, io e Ash sistemiamo così poi vi raggiungiamo e possiamo giocare a Twister, intanto Simona vi sfida alla Wii"

Si alzarono tutti e vidi Kevin dire a sua moglie di andare con gli altri, lei fece segno di sì con la testa, poi lui fece segno ad AJ di restare un minuto. Ash si stava occupando della lavastoviglie e io sparecchiavo, e non potei fare a meno di sentire quello che si stavano dicendo.

"Allora Kevin, perché hai voluto parlarmi così urgentemente?" gli chiese AJ che stava aspettando quel momento

"E' una cosa seria. Io avrei intenzione di rientrare nel gruppo se voi, ovviamente, siete d'accordo" rispose lui schietto guardando l'amico negli occhi

AJ rimase senza parole per un attimo, poi riprese parola "Sai bene che saremmo più che felici di riprenderti nel gruppo, ma dovrai aspettare, stiamo lavorando ad un album e questo comporterà un tour, quindi si potrà fare solo alla fine di questo" Io gongolavo, l'idea che tornassero tutti insieme, mi faceva enormemente piacere

"Non è un problema, ormai ho firmato il contratto per il musical e devo portarlo a termine"

"Perfetto, se per te va bene domattina ci troviamo allo studio e ne parliamo con gli altri"

"Va bene, non sai quanto questa cosa mi stava attanagliando"

"Solo non capisco perché tu ne abbia voluto parlare con me. Capisco Nick, ma Brian è tuo cugino e Howie è sempre stato quello più serio dopo di te"

"Perché ho pensato che tu fossi l'unico in grado di capire questo mio desiderio. Volevo anche rivedere gli altri, ecco perché ti ho chiesto di farmi venire qui, ma ero convinto che fosse con te che dovevo parlare. Tu sei l'unico che ha seriamente pensato di lasciare il gruppo"

"Me lo ricordo, e ricordo anche che tu sei quello che mi ha fatto cambiare idea"

"Infatti, quindi ho pensato che tu potessi renderti conto di cosa volesse dire affrontare una crisi lavorativa e potessi comprendere che io possa aver cambiato idea sulla mia decisone"

"Capisco, e a cosa è dovuta questa crisi lavorativa? Mi sembra che le cose a Broadway vadano bene"

"Infatti, ma da un po' di tempo non mi sentivo più parte di quel mondo, non capivo cosa mi stava succedendo. Poi è successa una cosa"

"Cosa?"

"Te lo dico in maniera strettamente confidenziale, non devi farne parola con nessuno, sarai l'unico ad esserne al corrente, mi fido di te"

"Così mi fai preoccupare, ma hai la mia parola"

"Ok. Sai che quando è nato Mason, Kristin ha avuto una relazione perché non si sentiva più attraente?"

"No, non lo sapevo mi dispiace Kevin"

"Ormai fa parte del passato ed era un anonimo modello. Ecco io l'ho perdonata, ma questa volta è diverso. Anche io ho avuto una storia. E questo mi ha mandato in pezzi, perché io amo Kristin e non sono il tipo d'uomo che fa cose del genere. Ho capito che questa storia era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso e da dove nasceva il problema, nel mio lavoro"

Ma è pazzo a dirglielo? Non riuscivo a capacitarmi di quello che Kevin stava dicendo ad AJ, ma perché non s'era tenuto tutto dentro, fortunatamente loro pensavano fossi abbastanza lontana da non sentirli.

"L'hai detto a Kristin?"

"No, non ne ho visto il motivo, primo perché le mie ragioni sono diverse e secondo perché non è poi neanche stata una storia, è successo una volta soltanto. Poi adesso c'è anche un altro motivo per non dirlo"

"E sarebbe?"

"La conosci, è Simona. Ho visto che siete molto amici, ma ti prego non dirle che te l'ho detto" Ma Kevin non era quello serio e riflessivo?

AJ rimase letteralmente a bocca aperta, ora capiva, collegava l'uomo complicato di cui Simona gli aveva parlato, poi si riprese 

"Ma ora è tutto finito fra voi due?" balbettò. Si avvicinarono a dove ero io.

"Sì sì, assolutamente, come ti ho detto è successo solo una volta quando abbiamo lavorato insieme. In più so che adesso frequenta un altro. Sai che ho pubblicizzato il suo lavoro a Broadway e che Zac Efron ha chiesto di lavorare con lei?"

"Sì, so che ci ha lavorato"

"Ecco la settimana scorsa l'ho incontrato e gli ho chiesto se poi aveva avuto modo di lavorare con lei e com'era andata. Lui mi ha detto che era andato tutto benissimo e che anzi adesso uscivano insieme, così gli ho fatto le mie congratulazioni"

"Hai fatto bene" disse AJ con un'espressione indecifrabile in volto

"Ora sai tutto, grazie per avermi ascoltato, io vado di là, vieni?"

"Sì fra un minuto, vedo se Ashton ha bisogno di una mano"

Vidi Kevin andarsene e AJ sedersi al tavolo, continuai il mio lavoro tranquillamente, ero ancora un po' sorpresa del fatto che Kevin avesse raccontato tutto, ma ero sicura che AJ non avrebbe detto una parola. Poi una voce mi distolse dai miei pensieri

"Tu lo sapevi" disse con voce monocorde AJ

Decisi che fare finta di non sapere di cosa stesse parlando era inutile "Sì, lo sapevo" ovviamente si riferiva a Zac

"E sai anche perché non mi ha detto niente?"

"Non ne sono sicura, ma credo volesse essere certa che ci fosse qualcosa da dire, la conosci è riservata"

"Sì lo so, ma insomma pensavo si fidasse di me"

"Certo che si fida"

"E allora perché me l'ha tenuto nascosto?"

"Non lo so, davvero, chiedilo a lei, sono sicura che avrà avuto i suoi buoni motivi, non preoccuparti"

Stavo per allontanarmi, quando vidi AJ con lo sguardo più triste che gli avessi mai visto, mettersi il viso fra le mani e divenni consapevole

"Tu sei innamorato di lei" non era una domanda, era un affermazione

"Sì" mi disse soltanto "da quando l'ho conosciuta"

"E perché non gliel'hai detto? Ora siete invischiati in questa cosa dei migliori amici e lei ora esce con Zac e, scusa se te lo dico, le piace parecchio, quindi non è proprio una situazione ideale"

"Lei è anche la mia migliore amica, anche se l'amo"

"Ho capito, ma perché non ti sei dichiarato?L'abbiamo pensato tutti, Nick, Ash e sospetto anche gli altri, a parte Simona"

"Perché all'inizio ero frastornato dai sentimenti che provo per lei, poi lei aveva una storia, poi siamo diventati amici e io ho deciso di concederle tempo e ora questo"

"Mi dispiace AJ, non sai quanto."

"Grazie Gaia. Sono stato stupido, ma almeno possiamo essere amici"

"Vedila così e vedrai che andrà bene"

"Ma se tu lo sapevi, perchè non le hai detto nulla?"

"Perché non ne ero sicura e pensavo avresti dovuto dirglielo tu non io, poi ora è arrivato Zac e a lei piace e non voglio turbare la sua felicità"

"Capisco. Hai fatto la cosa più giusta"

Gli sorrisi cercando di tirargli su il morale e in quel momento entrò Simona

"Si può sapere dove siete finiti?"ci chiese

"Io e Ash stiamo lavorando. AJ arriva" le disse andando in cucina

"Vieni di là?" chiese al suo migliore amico

"Tu non dovevi dirmi qualcosa d'importante?"

"Sì è vero. Esco con Zac Efron, ci stiamo frequentando"

"Lo so"

"Lo sai?"

"Sì me l'ha detto Kevin, gliel'ha detto Zac quando si sono incontrati, pensavo ti fidassi di me"

"Ma è così. Se ci sei rimasto male perché non te l'ho detto mi dispiace, ho voluto aspettare che fosse una cosa un po' più seria prima di mettere i manifesti"

"Ok se è così mi dispiace di averti aggredito. Agli altri l'hai già detto?"

"No prima volevo dirlo a te. Ora posso dirlo"

Si sorrisero e tornarono dagli altri, Aj faceva buon viso a cattivo gioco, ma se lei era felice lo era anche lui. Simona fece l'annuncio che venne accolto benissimo soprattutto dalle donne e Brian le chiese se doveva comprare un biglietto in più e lei gli disse di sì. Poi Zac, le telefonò, incominciarono tutti a prenderla in giro, così lei si allontanò, lo invitò al concerto, lui accettò e le chiese se doveva prendere i biglietti visto che i Jonas, soprattutto Kevin, erano suoi amici, ma lei gli rispose che se ne occupava Brian, dopo di che era il suo turno alla Wii e chiuse la telefonata chiedendogli se si sarebbero visti dopo e lo invitò a dormire da lei. 

Nel frattempo io e Ash stavamo finendo di sistemare i piatti

"Ha ammesso di esserne innamorato?"

"Ssssssshhhhh non devi dirlo a nessuno"

"Lo sanno tutti, solo Simona non l'ha capito, in più adesso è cotta di Zac"

"Va beh lui ha detto che è felice anche di esserle amico"

"Ha forse alternative?" 

"In effetti no, ma ormai…Senti abbiamo finito con i piatti?"

"Sì finalmente"

Spalancai la porta della cucina e urlai "Pronti per giocare a Twister?"

Tirammo fuori il tabellone di gioco e decidemmo che avremmo giocato a squadre, uomini contro donne,un uomo e una donna per volta, alla fine vinceva la squadra i cui membri avevano vinto di più. Io e Nick avevamo truccato l'estrazione delle coppie, non per tutti, solo per due. Avevamo messo Howie contro Leighanne, perché lui la temeva moltissimo, in quanto lei era fortissima in tutti i giochi nonostante il pancione. Così ridemmo tutti a crepapelle mentre lei vinceva facilmente e lui era annodato cercando di non toccarle la pancia.

La seconda coppia che avevamo creato era Simona contro AJ. So che avevo detto che che non avrei separato Simona da Zac, ma non c'era niente di male a divertirsi un po' e volevo vedere cosa succedeva, sicuramente quello che successe non me l'aspettavo.

Dopo un po' che cercavano di non cadere, per non far perdere le rispettive squadre, Nick fece girare le due frecce

"Mano destra, in cerchio giallo" disse, poi si rese conto di cosa sarebbe successo e me lo fece notare, io incrociai le braccia per godermi la scena

Simona era appoggiata sulle gambe e sulle braccia a pancia in su ed AJ dopo l'ordine di Nick doveva mettersi come se stesse facendo le flessioni con la faccia esattamente sopra quella di lei, pericolosamente vicina. Lui incominciò a guardarla intensamente, non lo faceva apposta, per lui era inevitabile. Lei cercò di evitare i suoi occhi, ma poi prese a fissarlo in egual modo. Restammo tutti in silenzio, come in attesa, ma poi Simona, come risvegliatasi, rovinò tutto

"Nick?Cosa devo fare dopo?" gli chiese come se a interessarle fosse solo il gioco

Ci guardammo tutti un po' delusi, anche Kevin cominciava a capire e forse si stava pentendo di aver raccontato tutto ad AJ. Poi continuammo il gioco, fra le risate generali e alla fine vinsero gli uomini, nonostante la vittoria schiacciante di Leighanne.

Finita la leggendaria sfida, chi aveva bambini a casa con le baby-sitter, incominciò ad andarsene, ma anche AJ e Simona non tardarono. Simona perché sapeva che avrebbe visto Zac e AJ perché non voleva restare lì fra due coppie.

Rimanemmo noi quattro e parlammo di quello che era successo, tutti erano consapevoli dei sentimenti di AJ nei confronti di Simona, ma eravamo d'accordo che per come si erano sviluppate le cose dovevano gestirle loro. Poi andammo a letto e Nick rimase a dormire lì.

***

 Una settimana dopo, il concerto si avvicinava e Brian non ci aveva ancora fatto sapere niente dei biglietti. Stavo andando insieme a Nick, Demi e Ash a cena a casa di Simona, che ci aveva invitati per sdebitarsi dei numerosi inviti ricevuti. Nick non era particolarmente entusiasta dell'idea che ci fosse anche Zac a cena, continuava a dire che lui era amico di AJ e cose del genere, e io gli rispondevo che Simona non aveva lasciato AJ per mettersi con Zac e quindi non doveva neanche iniziare le ostilità, erano adulti, non ci trovavamo all'asilo, con gli amichetti da difendere. Nick si mise tranquillo e con l'andare della serata, sembrò apprezzare la compagnia di Zac e incominciò a trattarlo come se fosse un vecchio amico, vallo a capire! Simona aveva provato a chiamare anche AJ, ma lui aveva detto che passare una serata in mezzo alle coppie non gli sembrava una buona idea, lei gli aveva inutilmente risposto che erano sempre state quasi tutte coppie, ma lui aveva ribattuto che era diverso perché erano tutti in gruppo, mentre stavolta sarebbero stati in pochi, così lei aveva rinunciato.

"Era proprio ora che ti sdebitassi delle cene" le dissi con una faccia da schiaffi improponibile

"Guarda che non mi sto sdebitando con te, ma con Ashton e Demi, tu sei qui in veste di amica"

"Ah scusa. Te l'ho detto apposta, ma ti faccio notare che ero io a cucinare tutte le volte che sei venuta"

Lei mi fece una linguaccia, Nick e Zac risero di nuovo. Era tutta sera che ridevano sentendo quello che ci dicevamo io e Simona o io e Ash, ma cosa potevamo farci? Noi ci divertivamo con poco.

In quel momento squillò il cellulare di Nick. Oh ma la gente telefona sempre quando siamo a tavola?Che tempismo.

"Ciao Brian!" disse Nick vedendo il numero sul display

"Ciao Nick! Abbiamo un problema" disse l'altro 

"Dimmi tutto"rispose Nick. Seguì una veloce conversazione"Ah ok riferirò. Ciao Brian"

"Cosa è successo?E' presto per il parto!"chiese Demi preoccupata

"No no niente del genere tranquilli. E' che Brian non è riuscito a trovare i biglietti per il concerto dei Jonas Brothers"

"Nooooooooooooo e adesso?" dissi in preda allo sconforto

"Ha detto che ha sfruttato tutte le sue conoscenze, ma purtroppo anche la zona VIP è già piena e non c'è posto"

Io e Simona ci guardammo sconsolate

"Va beh, io li avevo già visti, fa lo stesso. Domani sera possiamo incontrarci lo stesso e fare qualcos'altro tutti insieme. Anche perché dobbiamo far conoscere Zac agli altri" dissi dopo un po'

"Non preoccupatevi per me, posso sempre uscire con voi più avanti se domani sera non si fa niente" mi rispose lui

"Oh, io non li ho mai visti, ci tenevo, speriamo facciano un altro tour presto e la prossima volta ci muoviamo prima" Simona era dispiaciuta tanto quanto me

"Ora che mi viene in mente, se mi scusate un attimo devo chiamare il mio agente" disse Zac alzandosi e andando nella stanza accanto

"Lo scusiamo?" chiesi ad Ash

"Ma sì, dai, al massimo prendiamocela con Brian" mi disse lui

"Hai ragione. Nick? Il prossimo scherzo lo facciamo a lui e cerchiamo di non farci beccare"

Lui mi sorrise, segno che i suoi ingranaggi stavano già elaborando qualcosa.

Poco dopo Zac tornò, ci disse che era tutto sistemato, noi annuimmo come se avessimo capito di cosa stesse parlando, in fondo il suo lavoro erano problemi suoi. Più tardi tornammo verso casa, ma andai direttamente a letto, perché il giorno dopo dovevo consegnare un libro e dovevo alzarmi presto, così salutai Nick, ma prima di dormire mi trovai diversi messaggi dell'Alice che mi diceva quanto non vedesse l'ora di tornare in America.

La mattina mi recai al lavoro e non accesi il cellulare, dovevo parlare con lo scrittore delle modifiche apportate e non volevo essere disturbata, e soprattutto non mi sembrava corretto, visto che ultimamente la gente aveva il vizio di telefonare nei momenti più inopportuni. Ecco perché, dopo le due ore passate a parlare con l'ennesimo artista isterico, che non accettava che qualcuno facesse cambiamenti al suo capolavoro, non rimasi sorpresa di aver ricevuto almeno un messaggio, ma 10 non me li aspettavo proprio. Erano tutte chiamate di Simona, così la richiamai per sentire cosa avesse di tanto importante da dirmi

"Simo?Ho evitato la duecentesima chiamata?"

"Oh finalmente rispondi, ma uno cosa deve fare per rintracciarti?Metterti un segnalatore satellitare?"

"Sarei più per il microchip, ma a te la scelta. Quindi cosa c'era di tanto urgente?"

"Stasera andiamo al concerto dei Jonas!!!!!"

"Evviva!E come ha fatto ad avere i biglietti?"

"Ti spiego tutto stasera, ci troviamo direttamente là. Dillo agli altri. Ciao a dopo"

Bell'amica, prima mi chiama all'infinito e poi mi chiude la comunicazione così?Senza neanche una spiegazione. Mandai subito un messaggio a Nick che avrebbe avvertito tutti i Backstreet Boys e ad Ash, poi corsi a casa a fare un pisolino, per essere riposata per la serata. No, ad Alice non avrei detto niente, non volevo dispiacerla inutilmente.

Verso le sette di sera arrivarono Nick, Brian, AJ, Howie e Kevin con rispettive mogli. Kevin e Kristin erano ormai diventati parte del gruppo, anche perché lui era tornato ad essere un Backstreet Boy, per mia gioia, anche se al momento la notizia era ufficiosa, perché avrebbero dovuto aspettare l'album dopo quello che stavano producendo per annunciare il tutto pubblicamente. Ed eccoci lì, tutti riuniti nel salotto di Ash pronti per partire per il Mark Taper Forum di Los Angeles, con l'aereo privato di Demi.

"Ma qualcuno sa come abbiamo avuto i biglietti?" chiese Brian

"Non grazie a te" gli rispose Nick 

"Grazie, sei un amico, adesso lo chiedo a persone più serie" disse rivolgendosi a me "Beh forse non poi così serie!"

"Gentilissimo. Ma non te lo so dire, no so neanche che posti abbiamo"

"Beh adesso quando Simona arriva ce lo dirà. Se si muove anche o arriveremo in ritardo" disse AJ

"Ma Simona ci aspetta là, non te l'ha detto?" gli risposi

"No, non lo sapevo"

Ci rimase palesemente male, come aveva potuto dimenticarsi di dirgli una cosa del genere?Scossi la testa, mentre salivo in macchina e andavamo verso l'aeroporto. Il volo non durò molto e fu tranquillo, a parte il momento in cui io e Nick chiedemmo al pilota di fare una piccola virata, mentre Brian era in bagno. Quando uscì, con la carta igienica in testa gli ridemmo in faccia, era l'unico scherzo che non ci avrebbe scoperto prima e la nostra piccola vendetta. Lui ci guardò malissimo e ci disse di tornarcene a sedere perché non eravamo abbastanza grandi neanche per giocare con Baylee, noi ridemmo ancora più forte e lui se andò scuotendo la testa. Smettemmo di ridere solo quando Kevin ci guardò male, lui sì che ci avrebbe messo in punizione. Poco dopo atterrammo e ci dirigemmo verso il teatro, ad aspettarci davanti c'era Simona con Zac.

"Allora vuoi svelarci questo mistero dei biglietti?" le chiesi senza mezzi termini

"Ciao anche a voi. Ve lo spiego subito. Zac è molto amico di Kevin Jonas, e ieri sera quando ha detto che stava chiamando il suo agente, in realtà ha telefonato a Kevin, gli ha spiegato la questione e lui gli ha detto che non c'erano problemi, così ora abbiamo i biglietti e dopo andremo nel backstage che ce li presenterà"

Incominciammo tutti ad abbracciare Zac e a ringraziarlo, solo AJ rimaneva in disparte, gli fece un cenno da lontano, giusto per educazione. Poi fu la volta delle presentazioni ufficiali e Zac conquistò tutti soprattutto noi donne, eravamo tutte molto colpite dal suo gesto nei confronti di persone che conosceva o poco o affatto.

Il concerto ebbe inizio poco dopo che eravamo entrati e ci godemmo minuto per minuto. Quando i Jonas cantarono "When you look me in te eyes", Ash mi chiese di ballare, poi dedicarono "Turn right" a Simona e Zac, su richiesta di Kevin, che la ballarono, io mi misi a ballare con Nick e vidi che tutte le coppie ci seguirono. Demi e Ash erano così dolci, così innamorati. Poi notai la faccia di AJ e verso metà canzone io e Nick decidemmo di andare da lui, giusto per non lasciarlo solo. A fine concerto, non risparmiammo gli applausi, erano stati veramente bravi e anche AJ, che era ritornato il ragazzo allegro di sempre, ammise che era diventato un loro fan. Poi Zac ci condusse nel backstage e ci presentò.

"Kevin, Joe e Nick piacere di conoscervi tutti insieme" dissero loro

Io continuavo a pensare a mia cugina. Vidi Brian, Kevin e Howie che parlavano con Nick Jonas delle canzoni che aveva scritto, Zac era con il suo amico Kevin e le donne stavano parlando con Danielle, la moglie di quest'ultimo, io ero con Ash, Nick, AJ e Simona e notai che Joe stava spruzzando uno spray rosa sui capelli di suo fratello maggiore e capii che io e lui saremmo andati molto d'accordo. Dopo che tutti ebbero preso in giro Kevin Jonas per i suoi capelli e lui ebbe dato un pugno sul braccio a Joe, lo chiamai vicino a me, Nick e Ash e incominciammo a istruirlo, scoprimmo anche, per gioia mia e di Ash che gli piaceva cucinare. Sì saremmo decisamente andati d'accordo. E questo mi faceva pensare che sarei riuscita a presentarli ad Alice quando sarebbe venuta, così mi balenò in testa un'idea per farle una sorpresa.

"Simo?" la chiamai

"Sì?" rispose

"Pensi quello che penso io?"

"Alice?"

"Jonas?"

"Send it on!" esclamammo in coro 

Canzone: Love Bug, Jonas Brothers

Kevin&Kristin

I Jonas Brothers (Kevin,Joe,Nick) Ok lo so benissimo tutti sanno chi sono, ma metto le foto di tutti

Kayla_Blake: E Zac, Zac cosa combinerà adesso?Mi sono dimenticata, ma ormai l'avrai letto sono entrati in scena ben cinque nuovi personaggi in questo capitolo, alcuni più importanti altri meno! Tieniti pronta che nel prossimo capitolo verrà svelato il piano di Gaia e Simona e tornerà Alice

Cap. 11: Send it on

"Scusa?Scusa?" ci chiese Joe guardandoci con aria interrogativa "Potete spiegarci di cosa state parlando?"

"E' semplice, mia cugina Alice è una vostra fan e a fine Dicembre verrà qui a studiare, e stavo pensando di prepararle una festa di benvenuto" vidi gli altri fare facce stranite, in effetti non avevo ancora detto a nessuno della mia idea del party "E volevo farle una sorpresa con voi, se volete, ovviamente non deve sapere che vi conosciamo"

"Che idea carina! Io ci sto" rispose NickJ

"Anche noi" aggiunse KevinJ

"Ok, ma non ho ancora capito cosa c'entra "Send it on"" Joe era sempre curioso

"Mmmhhh, è un segreto, o meglio ne parleremmo io e Simona con voi tre in privato, questi pettegoli qui intorno, non devono saperlo"

"Se siete libere, domani mattina ci potremmo incontrare allo studio dove andiamo di solito" ci incoraggiò NickJ

Così ci accordammo per trovarci il giorno dopo, in tarda mattinata, salutammo i tre fratelli e tornammo verso casa. Simona come era venuta tornava, ovvero con Zac. Noi riprendemmo l'aereo.

"E noi saremmo pettegoli?" mi chiese Ash indispettito

"No, tu no, ma sai incomincia uno poi lo sanno gli altri e alla fine lo sanno tutti" gli risposi

"E questa storia della festa di benvenuto? Dove vuoi farla?"

"Eh…devo sentire i Jonas, sai per via della sorpresa. In pratica dovremo fare una festa con tutti noi, per l'arrivo di Alice e già le verrà un colpo con Zac, e nessuno dovrà dire niente dei Jonas. Poi con la nostra sorpresa glieli faremo conoscere. A parte questo, pensavo ad una festa normale, niente di che, deve darle l'idea di una cosa intima"

"Ok, ci penso io ad organizzarla e Nick e AJ mi daranno una mano, vero?"

"Certo, visto che non possiamo sapere niente di questa sorpresa" disse AJ 

"Già almeno dateci un indizio, in cambio del nostro lavoro"

"Ma non vi do proprio niente, se lo dico Alice non fa in tempo ad atterrare che lo sa già!"

"Uffa!" dissero tutti e tre in coro

Dopo il breve volo, salutammo tutti, anche gli altri del gruppo erano contenti che arrivasse mia cugina e Kevin non vedeva l'ora di conoscerla dopo aver sentito parlare di lei. Andai a dormire quasi subito, il giorno dopo avevo appuntamento con i Jonas Brothers!

Mentre io e Simona ci dirigevamo allo studio con i frullati di frutta in mano, non potevamo fare a meno di ridere, l'idea che ci era venuta era bellissima, ma che fossimo noi a realizzarla era un po' strano, soprattutto a causa della nostra esperienza pari a zero.

"Buongiorno mie care" ci accolse Joe con una parrucca afro in testa

Scoppiammo a ridere "Ciao Joe, è un piacere vedere che ti fai la permanente" gli dissi pizzicandogli la guancia

Poi ci vennero incontro i restanti fratelli e Nick ci rivolse un amichevole sorriso, per il quale mia cugina sarebbe sicuramente andata in iperventilazione.

"Allora questa idea? O anche noi non possiamo saperla?" ci chiese Joe

"Scusatelo è un po' acido, non è riuscito a fare colazione" si scusò Nick

"Non c'è problema lo capisco, faccio così anche io" gli dissi sorridendogli, lui ricambiò "Anzi dopo vi invito tutti da me a mangiare i pancakes"

"Io non posso, ho appuntamento con Danielle" disse Kevin "Tranquilli non ne farò parola, della sorpresa intendo"

"Noi veniamo" esclamarono felici Joe e Nick

"Bene, Gaia se vuoi illustrare il piano" mi disse Simona

"Perché io?"

"Perché la cugina è tua, e poi spiegalo tu, non fare storie"

"Ok, pensavo che la festa si potrebbe fare in un teatro e che noi potremmo cantarle una canzone"

"Non ho ben capito" disse Nick corrugando la fronte

"Ecco in "Send it on",voi cantate con tre ragazze, allora l'idea sarebbe che io e Simona saliamo sul palco e diciamo che vogliamo dedicarle una canzone, poi si abbassano le luci e siamo illuminate solo noi due. i

Iniziamo a cantarla e all'inizio dovrebbe sembrare che la voce di Nick sia registrata, poi quando parte il ritornello si accendono le luci e ci siete anche voi sul palco. Cosa ne dite?"

"Bella, mi piace, molto scenica" annuii Nick

"Bene, allora dividiamo le parti. Chi di voi ha già cantato?" ci chiese Kevin

Io e Simona ci guardammo "Ehhmm nessuna delle due, è solo una cosa così che ci è balenata in testa" disse lei "Però io non ho problemi, in fondo dobbiamo farle una sorpresa, non partecipare ad un concorso"

"Ecco bene allora tu fai la parte di Miley Cyrus, che canta di più" le dissi "Io mi vergogno un po' davanti a tutta quella gente famosa"

"Quindi che parte vuoi fare?" mi chiese Joe

"Eh...direi quella di Demi Lovato"

"Già Demi…" disse lui con aria sognante, poi dopo un po' s'illuminò "Allora canti con me!" 

"Eh già, e Simona canta con Nick, quindi lei partirà con le luci abbassate"

"Ecco pensavo...e la parte di Selena Gomez, chi la fa?" chiese Nick

"Noi pensavamo di lasciare quella registrata, non abbiamo alternative" s'introdusse Simona

"Ok, allora iniziamo"

Andammo avanti per diverse ore a provare, inizialmente, mentre Simona non trovava difficoltà, io non trovavo la voce. L'idea di cantare con dei cantanti professionisti mi terrorizzava, ma poi Joe con le sue battute riuscì a tranquillizzarmi e finalmente cantai e poi vedere le sue facce durante i nostri pezzi era troppo divertente e mi rilassai ulteriormente. Ci dissero che per essere delle principianti eravamo brave, ma con degli insegnanti così chi non lo sarebbe stato?

Nel frattempo Nick si era informato e grazie a lui avremmo fatto la festa nel teatro in cui era ambientato il video di "Send it on". Era stato carinissimo, non mi stupivo che migliaia di ragazze fossero innamorate di lui, era così dolce. Certo io con Joe mi stavo divertendo all'infinito, ma Nick era sempre così gentile, per certi versi mi ricordava Alice.

Finita la prima prova, andammo con i due Jonas disponibili a casa mia e incominciammo a preparare i pancake, Joe era un valido aiuto e in padella li faceva saltare benissimo, poi non appena sentì il rumore delle pentole anche Ash venne ad aiutarci, così iniziò una gara a chi faceva il pancake con la forma più strana. Intanto Simona e Nick chiacchieravano e ci dicevano di smetterla o avremmo dovuto invitare i vicini e mangiare. Quando il profumo si sparse per la casa, Demi ci raggiunse per assaggiare e fu in quel momento che mi venne un'idea.

"Per colpa tu perderò la mia linea" mi disse mentre affondava la forchetta nella sua pila di dolci

"Non perderai niente e poi non faccio sempre i pancakes" le dissi

"Fossero solo quelli, tu fai tutto buono!" disse con la bocca piena

"Ash? Puoi andare a prendere dell'altro sciroppo d'acero?" gli chiesi mentre ci stavamo sedendo a tavola 

"Cos'è vuoi mandarmi via?" mi disse lui

"Oh ma quando non serve il messaggio ti arriva però!" gli dissi guardandolo male

"Già non me ne parlare..." disse Demi

"Tu vai, devo parlare di una cosa che non puoi sentire"

"E perché lei sì?" mi chiese indicando sua moglie

"Fatti i fatti tuoi e vai" gli feci una linguaccia

Quando Ash fu fuori dalla stanza, raccontai a Demi della sorpresa che avevamo intenzione di fare, anche a lei piacque moltissimo. Avevo pensato che non essendo lei l'organizzatrice della festa poteva partecipare alla canzone facendo la parte di Selena Gomez, che in fondo era piccolina, lei accettò con entusiasmo e la includemmo nelle prove che avremmo fatto prima di tornare a casa. Joe e Nick avvertirono subito il fratello.

Poco dopo tornò Ash con un'intera scatola di sciroppo.

"Sono stato via abbastanza?" ci chiese

"Sì, puoi tornare in compagnia" gli dissi prendendogli la mano e facendolo sedere

"Cosa mi sono perso?"

"Oh niente, ora anche Demi, farà la sorpresa con noi!"

"Ah ecco" rispose lui con l'aria di uno che si sentiva escluso

Incominciammo tutti a ridere, tranne lui, così per farci perdonare gli diedi doppia razione e lui alla fine sembrò contento.

Le prove andavano avanti bene, stavo imparando gli attacchi, le intonazioni e soprattutto dove dovevo cantare alla fine, dove cantavano tutti insieme e non si capiva chi cantasse cosa. Per fortuna i Jonas avevano una pazienza infinita, specialmente con noi due, primo perché Demi aveva una parte più piccola e poi aveva una certa esperienza, quindi lei e Kevin finivano sempre presto. Poi erano costretti a restare per tenere d'occhio me e Joe che immancabilmente incominciavamo a ridere mentre cantavamo e per colpa nostra spesso le prove duravano più del dovuto.

Una sera, dopo aver provato tutto il giorno, io e Simona pensammo di passare una serata insieme a casa sua per provare di nuovo le nostre parti, per stare un po' fra di noi e per prenotare il volo per tornare a casa, e volevamo giusto approfittarne. Poi mi sarei fermata a dormire da lei.

"Oh hai visto cos'ha scritto Perez Hilton?" le chiesi in pigiama mentre cercavamo il volo

"No, aspetta che prenoto qui, poi me lo dici" mi rispose lei cliccando sulla compagnia che avevamo scelto "Ok fatto! Abbiamo un aereo, dimmi"

"Niente, si sta chiedendo di noi due. Dopo che sono girate le foto di me all'Award con Ash o dopo con Nick, e di te con Zac si sta informando su noi due"

"E…?"

"Non è mai un bene, se un sito che si occupa di gossip si interessa a qualcuno, soprattutto se quel qualcuno siamo noi!"

"Va beh dai basta non dare peso a quello che dicono, sai come sono i giornali"

"Lui al momento non ha detto niente di negativo, ma non si sa mai"

"Ecco allora facciamo in modo che non venga a sapere della nostra performance"

"Appunto. A proposito sai che Ash tutte le sere cerca di corrompere me e Demi per sapere della sorpresa?Non lo facevo così curioso"

"Per forza fino a ora gli hai detto tutto, anche quando andavi in bagno, sai com'è"

"Ma io glielo direi, è solo che non voglio fare differenze. Dopo questo non avrò più segreti per lui, questo sarà l'unico che abbia mai avuto"

"Se ti può consolare, anche Zac me lo chiede tutte le volte che usciamo e ogni tanto infila anche una domanda nei messaggi, ma io non demordo"

"Brava, tanto ormai non manca tantissimo. A proposito come sei messa con i regali di Natale?"

"Lasciamo stare fra quelli qui e quelli da portare a casa, non so da che parte prendere e tu?"

"Insomma...ho quasi finito"

In quel momento suonò il campanello

"Aspettiamo qualcuno?" chiesi a Simona "Non è che ti sei dimenticata di dire a Zac della nostra serata?"

"No no, gliel'ho detto, non so chi sia, andiamo a vedere"

Aprimmo la porta per trovarci davanti Nick ed AJ con sorriso malefico, incuranti delle nostre proteste sulla serata solo donne. Entrarono e si piazzarono sul divano, pretendevano di guardare un film possibilmente horror. Ne tirammo fuori uno a caso, io passai tutto il tempo nascosta nella spalla di Nick, Simona lo seguiva più di me, ma ogni tanto anche lei si nascondeva dietro ad AJ e loro due continuavano a prenderci in giro. Poi iniziò la tortura, ovviamente volevano sapere della nostra idea, all'improvviso erano diventati tutti curiosi, sembrava che dovessero sapere le nominations all'oscar in anticipo.

Noi ovviamente non pronunciammo mezza sillaba e quando ci proposero di restare a dormire anche loro, li cacciamo letteralmente di casa. Simona non pensava fosse una buona idea, se Zac avesse saputo che aveva dormito con AJ, si sarebbe arrabbiato, stava diventando ogni giorno più geloso del suo migliore amico e io capivo il perché. Era ovvio che se AJ andava a casa non potevo far rimanere Nick, anche se mi sarebbe piaciuto molto, così li mandammo via e andammo a dormire.

Qualche giorno dopo avevamo l'ultima prova con i ragazzi nel teatro della festa, prima delle vacanze di Natale, io e Joe facemmo le persone serie, in modo da finire presto, perché tutti loro dovevano partire per andare dalle famiglie per Natale, così finite le prove, decidemmo cosa indossare il giorno della nostra esibizione, ci facemmo gli auguri a vicenda e definimmo tutti i dettagli perché quando sarei tornata avrei avuto con me Alice e non potevo farmi scoprire.

Quella sera salutammo anche Brian, Kevin e Howie che con rispettive famiglie erano in partenza per andare a trovare i vari genitori. Rimasero tutti soddisfatti del mio pseudo menu natalizio. Simona seduta fra Zac e AJ cercava di evitare che si tirassero le forchette addosso, ma al momento le loro schermaglie avevano ancora un'aria scherzosa e speravamo non peggiorassero. Ash si vestì da Babbo Natale e portò dei dolci a Baylee, Mason e James, che fortunatamente si accontentarono della scusa che lì era dovuto passare in anticipo, poi quando si fece tardi facemmo gli auguri a tutti loro e li salutammo.

***

Mancavano due giorni alla nostra partenza verso casa ed era il momento dello scambio dei regali, avevo organizzato una serata tranquilla con Demi, Ash e Nick. Dopo cena incominciai a distribuire i regali, non era mia abitudine aprirli prima della Vigilia, ma questa volta non mi sembrava carino nei loro confronti portameli a casa impacchettati. Quando aprii il regalo di Ash restai senza parole 

"Una tessera per entrare gratis al cinema?…..Io…..Io…..ti adoro" e corsi ad abbracciarlo

"Puoi usarla quando vuoi, dove vuoi e non ha scadenza!"

"E' bellissimo grazie non dovevi, apri il mio, non è sicuramente all'altezza, ma spero ti piaccia" gli dissi mentre strappava la carta

"Ti sbagli è esattamente quello che volevo" gli avevo regalato un set di stampi per fare la pizza, cosa che stava diventando abitudine "Finalmente non dovrò più usare quelli usa e getta e hai preso anche quelli di forme diverse, sono tantissimi è bellissimo"

Poi fu il momento di quello di Demi, che mi aveva regalato una camicetta bellissima che avevo visto in un negozio un pomeriggio mentre tornavamo dalle prove

"Ho visto che ti piaceva e ho pensato potessi indossarla per la festa" mi disse lei sorridente

"Grazie è bellissima non dovevi" poi lei aprì il mio

"I biglietti per il musical "Cenerentola"?Ma come hai fatto?Io non sono riuscita a trovarli e ho sfruttato tutte le mie fonti"

"Non hai pensato di chiedere a chi lavora nel settore"

"Ah è vero! Kevin! Come ho fatto a non pensarci? Grazie mille non vedo l'ora di vederlo"

Ed ora era il momento di Nick, pretesi che prima aprisse il mio, sapevo che da mesi voleva un guantone da baseball che aveva una forma anatomica particolare, non costava tantissimo, ma sembrava che tutta America lo volesse, lui lo aveva prenotato, ma non era ancora arrivato. Quello che non sapeva era che il padre del mio capo era uno dei direttori dell'azienda che li produceva, così averne uno prima degli altri era stato facilissimo. Diciamo pure che avevo avuto un colpo di fortuna.

"Il mio guantone? Che bello,che bello, che bello, non vedo l'ora di giocarci" mi disse dandomi un bacio

"Sono contenta che ti piaccia" poi iniziai a scartare il suo, era una camicia da notte di seta rosa che solo a vederla si capiva quanto costava "E' bellissima Nick, la metterò per Capodanno"

"E infatti quella è la seconda parte del regalo, dopo i festeggiamenti, ho prenotato la suite migliore al "Regent Beverly Hills" e possiamo anche usufruire del pacchetto termale, l'ho fatto includere"

"Che regalo Nick! Non so cosa dire, per una volta sarò contenta che sia Capodanno" e corsi a baciarlo    

Demi e Ash non si scambiarono il regalo, sapevo che l'avrebbero fatto il giorno di Natale, loro due da soli.

"Allora chi è che ti porta in aeroporto?" mi chiese Demi "Verrei anche io ma devo preparare la casa per l'arrivo delle mie figlie, quest'anno restano poco, dopo vanno da Bruce e il giorno di Natale saremo solo noi due soli." 

"Loro due credo" dissi indicando Nick e Ash 

"Assolutamente sì" disse Ash

Nel frattempo Simona era a casa sua con AJ, l'aveva invitato a cena, perché lui non sarebbe venuto in aeroporto con noi. I motivi erano due, il primo era che sarebbe partito un giorno prima di noi per raggiungere sua madre in Florida e il secondo era che Zac avrebbe accompagnato Simona e sapeva che a lui non avrebbe fatto piacere vederlo lì. E anche se Zac aveva trovato da ridire sull'idea della cena si era dovuto rassegnare    e quindi i due amici si erano trovati per augurarsi buone feste e scambiarsi i regali. Simona il regalo di AJ non se l'aspettava proprio.

"Ciao Simo, ho lasciato il tuo regalo nell'ingresso" le disse lui raggiungendola in cucina 

"Potevi portarlo qui" gli rispose sgranocchiando un grissino

"Sarebbe meglio se lo aprissi subito"

"Va bene, allora ti do anche il mio" lo seguì nel soggiorno

Trovò una scatola enorme e incominciò a strappare la carta, quando aprì i lembi dello scatolone, qualcosa le saltò in faccia e incominciò a leccarla

"Ah aha ahaha basta basta, non leccarmi" poi si alzò ed abbracciò a lungo AJ, mentre il cucciolo di Pastore Tedesco le saltava intorno "Grazie AJ, ho sempre voluto un cane tutto mio"

"Beh questo non è un cane che parla, ma spero ti piaccia lo stesso"

"Sì, lo adoro e gli voglio già bene, tanto quanto ne voglio a te!Vero Black?" disse rivolta al cane

"Black?"

"Sì, era il nome che aveva il cane dei miei nonni quando ero piccola"

"Mi piace, gli si addice"

"Come facevi a sapere che mi piace questa razza?"

"Ho tirato ad indovinare" lei lo guardò di traverso "Sto scherzando, ho chiesto aiuto ad una tua conoscenza che sta con un mio amico che mi ha detto che ti piacevano e quando le ho detto cosa volevo regalarti era contentissima"

"Immagino. A proposito come faccio che devo già andare via? Non posso fargli fare un viaggio del genere"

"No, infatti se ne occuperà Nina, tu poi stai via pochi giorni non sarà un problema"

"Se per lei va bene, anche se mi dispiace già dovermi separare da lui"

"E da me?"

"Anche da te stupido! Anzi apri il tuo regalo" gli disse lei porgendoglielo

Gli aveva preso un braccialetto d'argento a cui aveva fatto attaccare un piccolo ciondolo in oro bianco a forma di teschio, uguale all'anello che portava sempre, lui rimase piacevolmente sorpreso da quel regalo.

"Simo non dovevi, è bellissimo! Lo porterò sempre"

Lei sorrise, mentre lui le dava un bacio sulla guancia e l'abbracciava, poi continuarono la loro serata, fra risate e chiacchiere.

Due giorni dopo stavamo andando in aeroporto ed eravamo tutti e cinque stipati in macchina. Ash guidava, di fianco aveva Nick e dietro c'eravamo io, Simona e Zac. Quest'ultimo era passato a prenderla per portarla da noi un po' prima, così le poteva dare il regalo e quando vide Black corrergli incontro si era domandato da dove venisse.

"Da quando hai un cane?" le chiese

"Me l'ha regalato AJ è il suo regalo di Natale" disse lei sorridendo

Zac ci rimase male, effettivamente era un bel regalo conoscendola e lui non ci aveva pensato, le aveva preso una webcam perché pensava potessero usarla quando erano lontani per telefonarsi e sapeva che lei non ce l'aveva.

"Grazie Zac, sentirò meno la tua mancanza se portò vederti"

"L'ho fatto per questo, così anche io potrò vedere te"

"Vediamo se anche il mio ti piace" disse porgendogli un pacchetto dorato "Ecco anche io ho pensato ad un regalo per non farti sentire la mia mancanza"

Lui aprì il pacco che conteneva una quadro, con una bellissima foto, scattata da Simona, di Stow Lake, il luogo del loro primo bacio

"E' perfetto, ogni volta che lo guarderò penserò a te" poi la baciò.

Quando arrivammo all'aeroporto, Ash parcheggiò e ci aiutò a scaricare le valigie, non erano tanto i vestiti che le riempivano, ma i regali per amici e familiari, infatti anche io e Simona ce lo saremmo scambiate a casa. Ci dirigemmo al banco del check-in e poi aspettammo davanti al gate chiacchierando tranquillamente, questa volta sapevo che avrei rivisto Ash dopo pochi giorni e lo stesso valeva per Nick ed eravamo tutti sereni. Il volo venne chiamato io e Simona baciammo i nostri rispettivi ragazzi e abbracciammo gli altri. Per ultimo andai da Ash e lo abbracciai un po' di più, anche se per pochi giorni, mi sarebbe mancato, lui mi disse che mi avrebbe telefonato tutti i giorni, così sorrisi, sarei mancata anche a lui, ma in fondo lo sapevo. Poi il nostro volo decollò e tornammo a casa.

Dopo un lungo e noioso volo, eravamo entrambe stanche e non avevamo voglia di parlare, quindi il tempo in aria faceva fatica a passare, atterrammo finalmente. I genitori di Simona erano venuti a prenderci, ma quando arrivai a casa trovai tutta la famiglia che mi aspettava. Io avevo delle occhiaie che arrivavano alle caviglie, ma ero contentissima di rivederli, così li abbracciai tutti, poi feci un pisolino e una volta ripresa ero pronta a farmi travolgere dal vortice delle festività.

Ovviamente passai i primi giorni con i miei genitori, consegnai tutti i regali alla mia famiglia e alle mie amiche e ne ricevetti altrettanti e così giungemmo al pranzo di Natale.

"Va tutto bene con Nick?" mi chiese mia madre mentre mettevamo i piatti in lavastoviglie, mi aspettavo quella domanda

"Sì, certo mamma, tutto benissimo, perché?"

"No, sai dopo quello che è successo con Francesco non vorrei che ti ferissero di nuovo"

"Non devi preoccuparti sono corazzata, e poi io e Nick abbiamo deciso di prenderla con calma, ma soprattutto con lui mi diverto, è molto simpatico, davvero non darti pensiero"

"Ok, ma sai è che è anche un personaggio famoso…"

"Appunto, proprio per questo è stato carinissimo. All'inizio mi aveva fatto capire che gli piacevo, ma io non sapevo bene cosa fare dopo Francesco e ci ho messo un po' a decidermi, ed ero convinta che uno come lui si sarebbe stancato e mi avrebbe mollata lì visto che non davo segni di interesse, e invece…mi ha sorpresa, ha perseverato finché non sono uscita con lui"

"Va bene, ma stai attenta"

"Lo farò. A proposito hai più saputo niente del mio Ex-fidanzato?"

"No, ho visto sua madre, ma so solo che vive ancora con suo fratello, niente di più. Ah e se ti interessa il tuo appartamento non lo daremo in affitto, non si sa mai che decidi di tornare qui"

"Vedremo, mamma, non ti garantisco niente" le sorrisi. Mi dispiaceva, ma al momento tornare non era nei miei piani

In quel momento entrò Alice.

"Senti, ma è vero che Simona sta con Zac Efron?" mi chiese un po' su di giri

"Sì e te lo presenteremo quando torneremo là" le dissi sorridendole maliziosamente

"Non vedo l'ora!"

"Ti piacerà, va beh, lo so che è bello, ma è anche sempre gentile con tutti"

"E i Jonas li avete conosciuti?"

"Non ancora, ma Brian ci sta lavorando"

"Non è un problema, Zac mi basta, wow! Quando lo dirò alle mie amiche!"

"Eh eh" se avesse saputo cosa l'aspettava "Anzi preparati perché ti abbiamo preparato una festa di benvenuto"

"Davvero? Tutta per me?"

"Certo! La stanno organizzando gli altri, saremo in un teatro"

"In un teatro?"

"Sì, abbiamo trovato quello come posto, ma l'ho visto è molto bello"

Tornammo di là e la vidi visibilmente soddisfatta e anche io lo ero, anche se l'idea di cantare mi spaventava ancora parecchio. Per tutta la durata del pranzo dovetti sopportare le raccomandazioni dei miei zii per Alice, in più quelle dei miei e degli altri miei zii più mia cugina che era più grande di me, per me. Erano tutti preoccupati, ma non si rendevano conto di quanto mi stessi divertendo, loro mi mancavano tutti certo, erano pur sempre la mia famiglia e quando li rivedevo ero più che felice, ma gli amici che avevo in America erano più che speciali.

Quel pomeriggio andai anche a trovare Chiara, che più di tutte era quella che speravo venisse a trovarmi prima o poi, avevo bisogno dei suoi consigli, lei sapeva sempre dirmi esattamente cosa avrei dovuto fare. Quando non sapevo che direzione prendere era lei che me la indicava.

"Oh potevi stare qui anche un po' di più!" mi disse leggermente scocciata

"Non potevo, Alice deve presentare la sua documentazione entro una certa data e poi le abbiamo organizzato una festa tutti insieme"

"Wow che carini!"

"E sapessi la sorpresa che le abbiamo preparato"

"Dimmi"

"Ma sì a te la posso anche dire. Io, Simona e Demi le canteremo una canzone insieme ai Jonas Brothers, solo che lei scoprirà che ci sono anche i Jonas quando canteremo"

"Bello!Ma voi che cantate? E da quando?"

"Da adesso. Ma hanno detto che siamo brave, facciamo che ci fidiamo, in fondo è per Alice"

"Certo e tu sei perfettamente tranquilla?Mmmh sì sì"

"No, infatti me la faccio sotto, insomma canteremo davanti a dei professionisti, ma farò finta di non vederli"

"Ah sì, mi sa l'unica. E senti...Nick sta bene?" mi chiese inarcando entrambe le sopracciglia

"Cosa vuoi dire?" le chiesi immaginando dove volesse andare a parare

"No, niente è che so come sei. Posso nominarlo?"

"Chi scusa? Ah Francesco? Sì certo, ormai è passato del tempo"

"Bene ecco, vorrei ricordarti che con Francesco, ci hai messo vent'anni a dirgli quello che provavi"

"E quindi?"

"Quindi…non vorrei facessi lo stesso con Nick, anche perché, se così fosse, io mi sbrigherei ad accalappiarlo sai com'è..."

"Hai ragione e se così fosse, dopo quello che mi hai detto non esiterei un minuto a dirglielo al mio ritorno, ma non è così. Cioè non sono innamorata di lui, ma ci sto bene insieme"

"E non vuoi di più?"

"Per il momento mi va bene così, ci divertiamo e basta, a me piace, io gli piaccio, punto."

"Ok, allora in questo caso, non ti stresso più" rise

"Brava, ma parlando di te che ti lamenti, perchè non vieni tu a trovarmi? Sai bene che posso ospitarti, ho, o meglio mi hanno dato, una casa enorme"

"Prometto che appena potrò io e Gianluca verremo"

"Ecco, comportati bene"

"Intanto continueremo a sentirci con Skype"

"Già perchè in questi mesi ci abbiamo passato poche ore a regola"

Scoppiammo a ridere entrambe, le nostre chiacchierate telefoniche effettivamente erano sopra la norma, ma almeno potevamo tenerci in contatto. Continuammo a chiacchierare per tutto il pomeriggio, poi andai a cena con i miei parenti, con la promessa che l'avrei chiamata non appena fossi arrivata là.

Due giorni dopo stavamo già tornando in aeroporto, stavolta con Alice. Io e Simona stavamo un po' perdendo la bussola, con questi cambi di fuso orario così repentini, infatti sull'aereo crollammo dopo dieci minuti, per risvegliarci poco prima dell'atterraggio, mia cugina aveva passato tutto il tempo sveglia a guardare film, l'emozione non le aveva permesso di riposarsi.

Arrivarono Zac e Ash a prenderci e ad Alice quasi venne un colpo quando lo vide. Io e Simona avevamo organizzato tutto apposta. Zac su nostra espressa richiesta avrebbe dovuto intrattenere Alice per qualche ora, mentre noi con la scusa che la mia amica doveva fare la spesa andavamo al teatro, per seguire i preparativi della festa, che si sarebbe svolta dopo due giorni e rivedere i Jonas prima dell'evento. Ash, Nick ed AJ erano stati bravissimi, avevano preparato tutto, c'era un sipario di un tessuto rosso pesante che nascondeva il retro del palco. Da lì sarebbero usciti i Jonas a luci spente per poi posizionarsi vicino a noi, anche se loro tre pensavano che i Jonas sarebbero usciti da soli. Il resto del teatro era addobbato a festa, con un enorme striscione con scritto "Welcome Alice", un classico, ma era una cosa carina, in più loro tre erano soddisfattissimi del loro lavoro e noi non potevamo deluderli.

Quando tornammo a casa trovammo Zac, Demi e Alice che chiacchieravano, anche lui adorava come tutti mia cugina, ma dopo poco Simona e Zac ci salutarono e rimanemmo noi quattro a raccontarci cosa avevamo fatto durante le feste. Il giorno dopo portai Alice a vedere la scuola che avrebbe frequentato e Demi nel pomeriggio la portò a fare shopping. Poi giunse il giorno della festa.

Dopo un 'intera giornata passata a prepararci, almeno se avessi fatto una figuraccia sarei stata carina, ci dirigemmo in macchina al teatro scelto. Alice per l'occasione aveva scelto un bellissimo vestito bianco in sangallo che faceva risaltare la sua carnagione scura e i grandi occhi castani.

Quando entrammo scattò un applauso, erano già tutti lì, i Backstreet Boys al completo con mogli, Simona e Zac. Mia cugina arrossii e incominciò a salutare tutti. I Jonas erano nascosti insieme a Danielle la moglie di KevinJ, perchè se mia cugina l'avesse vista, da brava fan l'avrebbe riconosciuta. Simona fece un segno a me e a Demi e andammo sul palco, mia cugina era sorpresa e gli altri si voltarono per vedere cosa succedeva, io presi in mano un microfono.

"Un attimo di attenzione" come se non fossero già tutti lì ad ascoltarci "Questa festa è dedicata ad Alice e siamo tutti qua per lei, così noi tre abbiamo deciso di farle una sorpresa"

Vidi mia cugina chiedere qualcosa ad Ash, lui scosse la testa, ovviamente lei gli aveva chiesto se sapeva di cosa si trattava, ma a parte noi tre nessuno sapeva niente e lei si rassegnò

"Abbiamo pensato che sarebbe stato carino dedicarle una delle sue canzoni preferite" continuai "perdonaci se non siamo uguali agli originali, ma speriamo ti piaccia"

Feci un segno dietro al palco a Danielle, alla fine l'avevamo resa nostra complice, che spense le luci, illuminando solo noi tre e fece partire la base

"A word, just a word 'till you mean what you say" cantò Simona

Poi Nick in penombra rispose senza sbavature, come se fosse una voce registrata. Alice sorrideva, poi al ritornello, come concordato, tutte le luci si accesero e vide chi c'era di fianco a noi, spalancò la bocca e sgranò gli occhi, io le sorrisi mentre cantavamo insieme. Vidi tutti i nostri amici stupefatti e visibilmente compiaciuti della nostra idea, ma purtroppo il mio pezzo si avvicinava.

Quando il ritornello stava per finire sentii una mano stringere la mia, mi voltai e vidi che Joe mi stava sorridendo, sapeva che ero emozionata e mi stava facendo coraggio, così guardando lui cantai le mie frasi, poi per il resto della canzone riuscii finalmente a lasciarmi andare e guardare il pubblico. Alla fine della canzone scattò uno scrosciante applauso. Era il momento delle presentazioni.

"Alice, loro sono Nick, Joe e Kevin" dissi avvicinandomi con i tre Jonas "Non te l'aspettavi vero? Non sai che fatica tenere il segreto"

"Piacere di conoscervi, siete bravissimi, io sono…beh wow, grazie del regalo siete stati davvero carini" rispose lei a mezza voce "Adoro tutte le vostre canzoni e Nick sei bravissimo a scriverle"

"Grazie, ci ha fatto molto piacere farti questa sorpresa, l'idea che ha avuto tua cugina ci è piaciuta subito e l'abbiamo realizzata volentieri" le sorrise dolcemente

Continuarono a chiacchierare, Nick era sempre carino con tutti e in più era quello più vicino d'età ad Alice quindi non mi stupivo che andassero d'accordo, e poi lei era davvero carina quella sera. KevinJ raggiunse sua moglie e io e Joe andammo verso Simona che stava parlando con AJ, Nick e Zac. Ci raggiunse Ash dopo che ebbe dato un bacio e fatto i complimenti a Demi.

"Siete state bravissime, non sapevo cantaste così bene" disse Nick e gli altri Backstreet Boys annuirono

"Già e che bella sorpresa avete realizzato" rispose AJ

"G, me lo dovevi dire che sapevi cantare" mi disse Ash

"Eh...averlo saputo, te l'avrei detto" gli risposi mentre Joe ridacchiava, bisbigliando un "te l'avevo detto"

"Siete gentili, ma non è poi questa gran cosa, ci siamo impegnate per Alice" disse Simona

"No no siete brave davvero" disse Nick con convinzione "anzi sapete cosa penso, tu Gaia dovresti incidere una canzone con noi da mettere nel nostro prossimo album"

"Davvero?Oh che bello! Quindi io sono brava sul serio" dissi con un sorriso da orecchio a orecchio

"Certo che lo sei, anzi è una bellissima idea" mi disse Ash

"Concordo" rispose Joe

"Perchè non incidiamo una canzone anche io e te Simo?" disse AJ

"Questa sì che è una pessima idea" rispose lei "Un conto è cantare così fra di noi, un conto è farlo sul serio"

"Sentito McLean?Non vuole" la difese Zac

"Fai male a darle ragione, Efron, ha talento e dovrebbe almeno fare una canzone!"

"No, AJ davvero, non penso che sia il caso" continuò lei

Io ero al settimo cielo, l'idea di incidere una canzone mi rendeva felicissima, so che fino a qualche minuto prima avevo paura, ma se i Backstreet Boys volevano che incidessi con loro significava che ero brava e quindi non temevo più di cantare. Allo stesso tempo capivo Simona, una cosa intima per lei andava bene, ma pensare di farlo seriamente era diverso, ma al momento ero così contenta che abbracciai Ash e Joe e insieme incominciammo a saltellare in cerchio, mentre io continuavo a dire "Canterò con i Backstreet Boys, canterò con i Backstreet Boys". Nel frattempo Simona cercava di capire cosa non ci fosse di chiaro nella parola NO, ma AJ non sembrava capirlo. Poi decidemmo di iniziare i festeggiamenti veri e propri e vidi NickJ chiedere a mia cugina di ballare. Questo a mio zio non l'avrei detto di sicuro o chissà che paranoie mi avrebbe fatto. 

Dopo una bellissima e lunghissima festa decidemmo di andare a dormire, in fondo ci saremmo ritrovati tutti per il Capodanno e quindi ci salutammo. Arrivati a casa Alice mi abbracciò per circa cinque minuti, io lo presi per un ringraziamento, poi la obbligai a dormire se voleva essere fresca e riposata per NickJ al veglione.

Canzone: Send it on, Miley Cyrus, Demi Lovato, Selena Gomez e Jonas Brothers

Kevin&Danielle

Strapuffetta85: E brava Simo vero? Se ne vedranno delle belle fra Zac e AJ!Alice ha avuto una bella sorpresa al suo ritorno, o almeno secondo me è carina!

Kayla_Blake: Piaciuta la sorpresa? Eh già povero AJ!Ma almeno si sono fatti dei bei regali di Natale! Evidentemente Kevin ha smesso di essere quello serio e riflessivo! E ora la news incidiamo canzoni!Vedrai nel prossimo capitolo cosa succederà! 

Cap. 12: Come what may

Il nuovo anno era iniziato con il botto, la festa che avevamo fatto era stata bellissima. Inizialmente io ed Ash avevamo pensato di organizzare una cosa pubblica come il ballo in maschera, ma poi avevamo pensato che Capodanno era meglio passarlo in pochi intimi così avevamo invitato solo quelli che c'erano di solito, di cui ora facevano parte anche i Jonas. Joe avrebbe voluto portarsi la sua amica Demi Lovato, ma lei doveva fare un concerto a Times Square e non poteva esserci. Amica…io sapevo che a lui piaceva, ma forse entrambi si ritenevano troppo giovani per avere una storia seria. I festeggiamenti erano andati avanti fino a tardi, dopo di che io avevo passato una fantastica notte con Nick nella suite che aveva prenotato.

Ormai era passata qualche settimana dall'inizio dell'anno e la mia vita aveva assunto nuove abitudini. Prima di tutto, spesso mi trovavo Joe in casa che voleva cucinare con me e Ash e quando non lavoravo passavo il mio tempo fra i fornelli. Ogni tanto Joe preparava i piatti che aveva imparato alla sua amica Demi per farle assaggiare quello che cucinava e noi continuavamo a ripetergli che poteva portarla lì da noi, ma lui imperterrito evitava di farlo. E anche NickJ era sempre più presente in casa nostra, lui e Alice passavano tanto tempo insieme, al momento non è che si frequentassero, ma davano l'idea di due ragazzini a cui piaceva la reciproca compagnia, giocavano ai videogiochi, Nick faceva sentire le canzoni che stava componendo a mia cugina, lei cercava di insegnargli l'italiano e gli aveva regalato una scatola da lei decorata in cui tenere gli spartiti. A me faceva piacere che stessero insieme, si divertivano e io mi fidavo ciecamente di NickJ, se fosse stato il Nick con cui uscivo io, non mi sarei fidata cinque minuti. E a proposito di Nick, stavamo ancora cercando la canzone che volevamo incidere insieme, pensavamo una cover, ma non riuscivamo a trovarne una che piacesse ad entrambi. L'argomento duetti era spesso argomento di conversazione fra me e Simona.

"Nick, mi ha mandato un messaggio, vuole che cantiamo la canzone di "As" di Mary J Blige e George Michael" le dissi un pomeriggio mentre ero a casa sua

"Quella sarebbe bella, non ti piace?" mi rispose lei distrattamente

"Sì sì, mi piace, ma se devo fare una cover con i Backstreet Boys non me la sento di confrontarmi con Mary J Blige, io avevo proposto una cosa più alla mia portata"

"Tipo?"

"Beh avevo proposto di ricantare una loro canzone riarrangiata, ma lui ha detto di no, non ne verremo a capo"

"Pensa a me, che AJ me lo chiede un giorno sì e l'altro pure"

"Ma perché non accetti? Metti in chiaro che è solo per una canzone"

"E' logico che è solo per una canzone, ma io non voglio fare neanche quella"

"Io ho detto chiaramente a Nick che inciderò perché per me è un onore cantare abbastanza bene da poter incidere con loro, ma la cosa si ferma lì, non voglio fare la cantante, non è il mio mestiere. Se la vedi così potresti cambiare idea"

"No no, io non me la sento di farlo, mi ha proposto di cantare con loro, ma preferisco di no"

"Dai, una bonus track con me e una con te? Sarebbe bellissimo"

"Ecco ce n'è già una di amica che canta con loro e secondo me è abbastanza"

"Come vuoi tu, allora trova il modo di far demordere AJ o non avrai pace"

"Lo troverò, sicuro che lo troverò"

"Non ne dubito. E così Sabato farai da baby-sitter a Baylee?"

"Sembra di sì ero l'unica disponibile"

"Io l'avrei anche fatto, ma Brian e Leighanne hanno insistito perché andassimo con loro"

"Ma cos'è che devono comprare?"

"Un fasciatoio nuovo per lui o lei, non hanno voluto sapere cos'è"

"E vogliono te e Nick?"

"Infatti, è quello che ho pensato io, se vogliono dare il buon esempio dovevano chiamare KevinJ e Danielle che si sono sposati da poco e prima o poi metteranno su famiglia, io e Nick siamo ben lontani da quell'idea lì"

"Valli a capire, ma sai Brian ci prova sempre"

"Già, si prende troppo sul serio, una volta non era così"

"E tu come lo sai?"

"Me l'ha detto Nick no? Ma che testa che hai! Chissà come lo saprò? L'ho letto su Wikipedia!"

Restai a casa sua tutto il pomeriggio a fare delle chiacchiere e più che altro lavorai lì, perché se avessi incominciato a casa, sicuramente sarebbe arrivato Joe con delle padelle e lui ed Ash mi avrebbero trascinato nell'ennesima gara culinaria e addio lavoro. Li avevo già minacciati diverse volte che prima o poi la gara l'avremmo fatta sul serio, con gli altri a fare da giudici e lì avrebbero riso meno. Poco prima di cena tornai a casa e trovai i miei due amici intenti a cucinare un'improbabile pastasciutta, mentre Nick e Alice stavano facendo l'ennesima foto con photo booth.

"Ti prego intervieni tu, o mangeremo il bostik stasera" mi pregò Demi

"Ma perché vi cimentate in cose che non sapete fare?" dissi ad Ash e Joe entrando in cucina "Vi ho insegnato tante ricette, ma fate quelle no?"

"Volevamo farti una sorpresa" mi disse Joe

"Sì, avevamo pensato di farti vedere di cosa eravamo capaci" aggiunse Ash

"Apprezzo lo sforzo, ma credo che a mia cugina, tuo fratello e tua moglie l'idea piaccia meno, loro vorrebbero mangiare stasera non giocare con la pasta modellabile"

"Ok, allora insegnaci!" mi dissero minacciandomi con diversi utensili da cucina

Insegnai ai miei due allievi il fantastico uso del timer, per la cottura della pasta, soprattutto a Joe, visto che Ash l'aveva già usato quando era venuto a casa mia. La cosa bella è che con i giusti consigli erano davvero bravi, ma alle volte volevano esagerare. Quando finalmente la cena fu in tavola, ricevetti sguardi di ringraziamento da Demi, NickJ e Alice, ma li sorpresi dicendogli che avevano fatto tutto gli altri due, io avevo solo supervisionato. Poi dopo cena, Joe andò dai suoi genitori, mentre NickJ rimase a dormire lì, come ho già detto di lui e del suo anello mi fidavo e quindi all'insaputa dei miei zii, lasciavo che dormissero insieme.

Arrivò Sabato e io e Nick stavamo andando a prendere Brian e Leighanne per il nostro giro di shopping. Simona stava già giocando con Baylee e si stavano facendo miliardi di foto, così noi ci dirigemmo al centro commerciale dove comprammo un'infinità di cose per un neonato e capii perché ci avevano chiamato, gli servivano dei portaborse, che gentili a pensare a noi. Brian si stava decisamente vendicando dello scherzetto che gli avevamo giocato sull'aereo e ci guardava ridendo, sapeva che viste le condizioni di sua moglie non ci saremmo potuti rifiutare. Nick aveva ragione, Brian era maledettamente furbo.

Dopo diverse ore di acquisti, un numero inimmaginabile di negozi e ancor maggiore di borse, ci sedemmo per dissetarci

"Avete già deciso che nome dare al bambino?" chiesi accarezzando la pancia di Leighanne

"Sì, ne abbiamo pescato sia uno da maschio, sia uno da femmina, ma è una sorpresa" mi rispose lei con il suo luminoso sorriso

"Mi raccomando conto su di voi quando saremo in tour" mi disse serio Brian

"Certo, questo piccolino avrà migliaia di baby-sitter, non preoccuparti"

"Ma sì Brian, non mi diventare paranoico o anticipo l'entrata di Kevin e ti faccio sostituire subito" lo prese in giro Nick

"Quando avrai un figlio, potrai capire"

"Quando avrò un figlio io, non andremo più in tour tranquillo" rise "E tu sei paranoico già di tuo, pensavo che nessuno potesse superare Howie, ma tu ci riesci benissimo"

"Mettiti nei nostri panni, noi saremo un'ossessione, ma dobbiamo sopportare te e AJ, per fortuna che torna Kevin e ci pensa lui a voi due"

"L'hai detto! Dopo sì che saremo bravi bambini"

"Sì, come no!"

Io e Leighanne ridevamo talmente tanto che a me faceva male la pancia, ma poi vidi una smorfia sul suo viso e la guardai preoccupata

"Tesoro, il piccolo è agitato, forse è meglio se torniamo a casa"

"Sì andiamo, prendete le borse, io vado a prendere la macchina"

Tornammo immediatamente a casa, Leighanne aveva bisogno di sdraiarsi e scaricammo noi tutti gli acquisti. Lei andò subito in camera, per poi tornare giù subito dopo mettendosi a passeggiare. Io e Simona ci guardammo.

"Scusate, ma sto meglio se passeggio un po'" ci disse con un'espressione dolorante "alle volte è un po' vivace"

"Non preoccuparti, anzi se vuoi ti facciamo più spazio" le disse Simona

"No no, va bene così"

Brian la guardava preoccupato e Nick si era seduto, mentre Baylee ci stava chiedendo se la sua mamma era malata. Noi gli stavamo rispondendo che no stava bene, quando sentimmo un rumore di acqua che scorre

"Cr..edo si siano rotte le acque" ci disse fissandoci tutti 

Quello che seguì dopo fu caos totale, Nick incominciò a camminare avanti e indietro freneticamente, io e Simona preparammo tutto l'occorrente per l'ospedale e Brian in preda al panico, cercava di schiacciare i tasti giusti del telefono per chiamare i soccorsi.

"No amore, non c'è tempo, io lo faccio qui, dobbiamo andare in macchina!" gli disse prendendogli la mano e fermando il suo frenetico vorticare

"Ok, andiamo tutti" dissi seria

"Tutti?" chiese Brian

"Sì, così mentre tu e Leighanne andate in sala parto, Nick si occupa del parcheggio e io e Gaia dell'accettazione" disse serafica Simona

"E chi sta con Baylee?" chiese Nick

"Lo lasciamo da Howie, lo chiamiamo strada facendo"

Leighanne, salì in macchina, Brian mise in moto e io e Simona caricammo sul sedile del passeggero un Nick pallido come uno straccio, neanche fosse lui a dover partorire. Lasciammo Baylee ad Howie e Leigh ci disse di chiamarla appena fosse nato così ci avrebbero raggiunto tutti, nel frattempo mandavamo messaggi agli altri per comunicare quello che stava succedendo.

Brian si immise sulla strada principale, Leighanne incominciava ad avere le contrazioni piuttosto ravvicinate, ma lui si ostinava a dare tutte le precedenze, a mettere tutte le frecce e andava pianissimo.

"Brian, ti prego accelera!" gli dissi istericamente

"Non stiamo andando in gita" aggiunse Simona

"Ma sto facendo il limite massimo" ci rispose

"E ti sembra il momento?" continuai, Nick non proferiva parola

"Non posso prendere una multa o andare troppo forte è pericoloso"

"Se tu sei in grado di fare da ostetrica, dillo subito e smettiamo di lamentarci" gli sibilai. Alla mia affermazione Nick si girò sgranando gli occhi, lui decisamente non voleva assistere al parto

Brian si ostinava a guidare da pensionato

"Ok, ora basta!" gli disse Simona "Fermati!"

Lui la guardò esterrefatto, ma si fermò, lei gli disse di scendere e si mise al posto di guida. Io feci spostare Nick e mi misi a fare il navigatore. Simona sgommò e incominciò a superare tutte le macchine, facendo le curve a velocità sopraelevata.

"Alla prossima gira a destra" ero concentrata sulle indicazioni, Leighanne stava attuando la tipica respirazione accelerata

"Qui ci ammazziamo" asserti Brian aggrappato alla maniglia, Simona si girò e gli mostrò il pollice alzato, lui spalancò gli occhi terrorizzato e con la mano libera si massaggiò la fronte. Nick continuava a guardare preoccupato la pancia di Leighanne, come se dovesse uscire da un momento all'altro, ma all'ennesima curva su due ruote si aggrappò anche lui

"Tranquillo Brian, in Italia si guida così" gli disse Simona "E spostati, cretino! Non è Domenica, sei in anticipo!" inveii contro un auto che sorpassammo

"Ok Simo, l'ultimo incrocio, e sulla sinistra dovrebbe esserci l'ospedale" le indicai "stai attenta al semaforo, se lo becchiamo rosso dura un'eternità"

"Ok" 

La vidi accelerare, il semaforo era verde, ma quando mancavano venti metri diventò giallo lei spinse ancora di più sul pedale, Brian chiuse gli occhi, Nick si nascose la faccia con una mano, ma riuscimmo a passare indenni. La mia amica frenò e consegnò le chiavi a Nick, che era ancora più pallido. Brian scese con le gambe tremanti.

"Voi due siete pazze!" ci disse infuriato

"Vai muoviti o la fa qua, noi pensiamo ai documenti" gli dissi cacciandolo via "Nick parcheggia e poi raggiungici dentro"

Io e Simona ridevamo, per noi guidare così era normale, non è che ci piacesse rischiare una multa, ma anche Brian doveva capire, la situazione. Dopo poco ci eravamo occupate di tutto e Leighanne era in sala travaglio accompagnata dal marito, Nick ci raggiunse, il suo colorito stava migliorando, ma sembrava ancora un po' provato, così gli allungai una bevanda calda e un giornale, l'attesa sarebbe stata lunga.

Dopo quattro ore raggiungemmo tutti i Littrell per dare il benvenuto al piccolo Lenny Jack Manny Littrell e fummo raggiunti da tutti gli altri che non vedevano l'ora di vedere il nuovo arrivato. Io e Simona raccontammo a tutti della reazione di Nick che venne preso in giro, ma poi Brian si rifece su di noi.

"Queste qui guidano come due pazze! Ci è mancato poco che entrassimo qui con la macchina!" disse scatenando le risa generali

"Lo so, quando sono andato a trovare G, ero tranquillo in macchina con lei, solo perché ha un fuoristrada, ma era pericolosissima!" confermò Ash

"Io stavo per vomitare" disse Nick

"Non per la nostra guida, tu avevi paura che Leighanne partorisse lì" gli disse Simona

"Beh le vostre acrobazie non hanno certo migliorato la cosa!" ribatté lui

"Beh se non fosse stato per loro, l'avrei davvero fatto nascere in macchina" ci difese Leighanne

Scoppiammo di nuovo a ridere e poi ci seguirono tutti gli altri, eravamo talmente felici del piccolino che ci dimenticammo di tutto il resto, lui era il protagonista e suo fratello maggiore voleva già prenderlo in braccio.

***

Una settimana dopo, il pargolo era andato a casa con la sua famiglia e Simona libera da impegni lavorativi e in attesa del suo appuntamento serale con Zac stava lavorando a delle foto che aveva fatto a Lenny, aveva più foto lui in una settimana di vita che i Backstreet Boys in quasi vent'anni di carriera. Stava preparando un collage con delle foto del nuovo arrivato e di Baylee che avrebbe poi dato a Leighanne. Suonarono alla porta e si precipitò ad aprire.

"Oh finalmente sei arrivato" disse facendo accomodare AJ

"Oh scusa, sai stiamo preparando un album" le rispose

"Vieni devo farti vedere una cosa" e lo condusse dove aveva il computer "cosa ne pensi?"

AJ vide il lavoro che lei aveva fatto sulle immagini dei due bambini e ne rimase colpito, era fatto molto bene

"Penso sia talmente bello che quando lo vedrà Howie ne vorrà uno uguale per James"

"Grazie, sapevo di poter contare sul tuo parere di appassionato"

"E' un piacere"

"Vieni sediamoci di là, che mi racconti le news dell'album. Voglio sapere tutto in anteprima"

"Ehm...veramente sono venuto anche per chiederti una cosa"

"Se riguarda la canzone, sai già la risposta"

"Aspetta, prima guarda questo" le porse un foglio

Lei lo lesse, era una lista di canzoni, palesemente tratte da film

• I've had the time of my life – dirty dancing – Bruce Springsteen- Jennifer Hudson

• You’re the one that I want – grease – Nelly Furtado-Mika

•        Up where we belong – uff. Gentiluomo - Michael Bublé-Dido

• You can't stop the beat - Hairspray – Christina Aguilera-George Michael

• This is me -Camp Rock – Justin Timberlake-Alicia Keys

         • Mamma mia –  Take That-Rihanna

• All I ask of you - The phantom of the opera- Leona Lewis-Andrea Bocelli

• 7 spose per 7 fratelli – Avirl Lavigne - Sting

• When I first saw you -Dreamgirls – Mary J.Blige-Ne-yo

• You are the music in me -High school musical – Britney Spears-Robbie Williams 

• West side story – Beyonce-Jay Z.

• Chicago –  Jessica Simpson-James Blunt

         • When you believe – Il Principe d'Egitto - Kelly Clarkson - Jordin Sparks

• La bella e la bestia – Celine Dion- Chris Martin

"Cos'è?" gli chiese quando ebbe finito di leggere

"E' la track list di una compilation di colonne sonore composte da duetti. Ho ricevuto una proposta per una canzone, mi hanno contattato il giorno prima che nascesse il figlio di Brian, ma ho aspettato a parlartene"

"E tu vorresti che ne cantassi una? Sai quello che penso, non me la sento"

"Sì, ma il motivo per cui non te l'ho chiesto subito è perché mi sono informato se potevo scegliere la canzone da cantare"

"E…?"

"E mi hanno detto di sì, che potevo. Loro avevano fatto una scaletta provvisoria, ma più ne avevano meglio era. Volevano che cantassi quella di Dreamgirls, ma poi, dopo la mia proposta l'hanno data a Mary J Bilge e Ne-Yo"

"E la tua proposta sarebbe?" temeva la sua risposta

"Ho suggerito "Come what may""

"Io…non lo so, insomma è sempre una cosa che andrà in vendita"

"Andiamo, tu adori quel film, ci conosciamo dallo scorso Settembre e me l'hai già fatto vedere quattro volte, e poi tu ami quella canzone"

"Appunto…"

"Allora cosa dici?"

"Ci devo pensare…"

"Canta con me. Solo questa canzone, lo faremo insieme" le disse guardandola intensamente

"Va bene, ma solo questa" gli disse sorridendogli, a Moulin Rouge non poteva resistere

Lui l'abbracciò "Grazie"

Due ore dopo me la ritrovai in casa leggermente agitata, non eravamo sole, Nick e Alice stavano guardando un film in salotto e Demi stava facendo il suo training quotidiano. Lasciai Ash e Joe che preparavano i popcorn per il film e la portai in camera mia.

"Cosa è successo? Zac non può uscire stasera?"

"No no, con Zac tutto bene, è venuto AJ a casa mia, gli volevo far vedere il lavoro che sto facendo con le foto dei piccoli di Leighanne"

"E non gli è piaciuto?"

"Sì sì, ma non è quello il problema, è che mi ha convinto a cantare con lui"

"Davvero? E come ha fatto? Ti ha promesso l'intera collezione di Manolo?"

"Sì, magari! No, è stata la canzone che ha scelto a convincermi"

"E cosa ha scelto?"

"Ha accettato la proposta di partecipare ad una compilation di successi tratti da colonne sonore, e mi ha chiesto di cantare con lui "Come what may", non ho potuto rifiutare"

La guardai perplessa, incrociai le braccia e la fissai in attesa

"Cosa c'è?" mi disse

"E me lo chiedi? Insomma, non ti da da pensare che abbia scelto una canzone così?"

"No 'ha scelta solo perchè sa che avrei accettato e perché adoro il film"

"Vai a dare una rilettina al testo"

"Lo so a memoria"

"Ecco, ripassalo"

"Continuo a non capire"

"Sei un caso disperato, lasciamo stare. Quand'è che registrate?"

"Fra pochi giorni, la compilation esce a fine del prossimo mese mese. Infatti devo assolutamente provarla, la conosco, ma non l'ho mai cantata seriamente. Tu e Nick avete più tempo per decidere, il loro album esce in primavera"

"Lo so, ma di questo passo non ne verremo a capo. Mi raccomando poi mi racconti tutti i dettagli tecnici, che devo saperli prima"

"Va bene, probabilmente verrà anche Zac, gliel'ho detto al telefono mentre venivo qui"

"Uh oh" 

***

Pochi giorni dopo, Simona stava andando nello studio di registrazione, dove l'aspettavano AJ e Howie. Il suo migliore amico, le aveva detto che avrebbe portato con sé l'altro Backstreet Boy perché li aiutasse con il suono e i vocalizzi, così lei aveva deciso di chiedere a Zac di accompagnarla, che ovviamente non vedeva l'ora. In più l'idea che Simona rimanesse da sola con AJ a cantare "quella" canzone, non gli piaceva affatto. Io le avevo sconsigliato di portare il suo ragazzo con lei, sapeva che i due non andavano d'accordo, perché doveva complicare le cose? Quella era un'esperienza che doveva fare con AJ, non c'era bisogno che Zac la seguisse ovunque. Nemmeno io pensavo di portare Ash con me, quando avessi inciso con Nick e facevo tantissime cose con il mio migliore amico senza che il mio ragazzo ci fosse. Lo so, il nostro rapporto era diverso, ma questo non significava niente, c'erano momenti da passare con entrambi e momenti in cui si stava con uno dei due, lo facevo io che andavano d'accordo, figurarsi Simona che sapeva benissimo che Zac e AJ non si erano piaciuti dalla prima volta in cui si erano incontrati. Nonostante i miei suggerimenti, lei mi aveva risposto che la sua era una tattica, perché era sicura che conoscendosi con il tempo sarebbero andati d'accordo.

Quello che lei non aveva previsto fu la reazione di AJ. Quando lei entrò l'accolse con un brillante sorriso, ma non appena Zac varcò la soglia, si rabbuiò.

"Efron, sei venuto a farci compagnia" gli disse velenoso

"Ti dispiace McLean?" rispose lui sullo stesso tono

"No, anzi se non ricordo male tu canticchi, potresti essere d'aiuto" l'insulto non era affatto velato

Si guardarono a lungo in cagnesco

"Bene, se vogliamo cominciare, ci sono altri cantanti dopo di noi che devono usare la sala" disse Howie cercando di smorzare i termini

Simona non sapeva cosa fare per gestire quei due, non sapeva per quale motivo la situazione con Zac e AJ fosse così diversa da quella fra Nick e Ash, così al momento decise di seguire il consiglio di Howie e si diresse verso la sala di registrazione, vide AJ fare un sorriso beffardo, mentre lasciava gli altri due fuori.

Durante le prime sessioni di registrazione, mentre provavano le loro voci insieme, AJ si impegnò al massimo per far divertire Simona e ogni tanto le diceva qualcosa di buffo il più delle volte su Howie, nell'orecchio, ma Zac da fuori non poteva saperlo e così era diventato paonazzo di gelosia vedendo l'affinità che li legava, ed era sul punto di esplodere. Si rese conto che Simona era emozionata all'idea di cantare e che in fondo grazie ad AJ si stava rilassando, così lasciò perdere. Poi iniziò la registrazione definitiva.

"Everyday I love you more and more. Listen to my heart can you hear it sings?" cantò AJ, ma invece di leggere sul foglio guardò Simona che lo stava fissando, in attesa di iniziare la sua parte. Questo a Zac non piacque per niente.

"Suddenly the world seems such a perfect place" continuò Simona, e in fondo sapeva che era vero, da quando lei e AJ erano amici, tutto le sembrava più bello e unico

Poi iniziarono a cantare il pezzo all'unisono ed entrambi presero a fissarsi, Simona sapeva a memoria il testo da quando aveva visto il film e AJ aveva avuto modo di impararlo. Quando raggiunsero il momento più intenso si sorrisero, fu naturale e inaspettato, non era stato in nessun modo programmato, ma non poterono farne a meno, mentre Satine e Christian si giuravano amore eterno.

Intanto Zac si sentiva ribollire il sangue nelle vene, all'inizio AJ aveva giocato per farlo imbufalire, e ci era anche riuscito, ma in quel modo Simona era riuscita a incidere la canzone proprio perchè lui l'aveva distratta. Ora invece era tutto diverso, AJ non stava più giocando, stava letteralmente dedicando ogni singolo verso alla ragazza con cui stava cantando e Zac ne era profondamente geloso, doveva far qualcosa o avrebbe rischiato di perdere Simona. Inizialmente AJ quando aveva scelto la canzone, l'aveva effettivamente fatto perché sapeva che aveva più possibilità di convincere Simona, ma ora aveva capito che il testo li rappresentava più di quanto avesse immaginato. Dopo poco finirono di registrare, lei stava per uscire, ma AJ la bloccò.

"Sati aspetta" la chiamò

"Come mi ha chiamata?" gli chiese incuriosita

"E' un'abbreviazione di Satine, ho pensato potesse piacerti"

"E' strano, ma…mi piace, sì"

"Ti volevo fare i miei complimenti, sei stata straordinaria"

"Grazie, anche tu, reggi quasi il confronto con Ewan, ma Ewan non si batte"

"E chi lo mette in dubbio? Ma lo prendo per un complimento"

"Lo è. Alla fine sono contenta di aver accettato di cantare con te. E' stato bellissimo" gli disse abbracciandolo

"Senti, ti va se ci vediamo stasera?" le chiese lui speranzoso, quando si separarono dall'abbraccio

"Non posso, mi dispiace, ho promesso a Zac che sarei stata con lui, ma se vuoi possiamo fare una delle prossime sere"

"Va bene, come vuoi" le rispose freddo 

Simona a quel punto si diresse fuori e corse incontro a Zac baciandolo, a quella vista AJ se ne andò direttamente senza salutare nessuno, lei ci rimase male.

"Ma perchè fa così?" chiese ad Howie

"Non lo so è qualche giorno che è strano" le rispose 

"Due minuti fa era tutto carino e gentile e ora se ne va senza neanche salutare. Ma che gli prende?"

"Prova a parlargli"

"Io…io lo farò, quando ci vedremo" rispose lei, poi se ne andò con Zac

Howie sapeva benissimo qual era il problema, tutti lo sapevano. AJ era innamorato di Simona e quando lei aveva incominciato ad uscire con Zac, aveva pensato che non potesse durare, che in un qualche modo avrebbe potuto rimediare all'errore che aveva fatto quando l'aveva conosciuta, ma si stava rendendo conto che loro due sembravano durare e alcune volte non era affatto facile sopportare la situazione. Ad Howie dispiaceva per l'amico, ma doveva farsene una ragione, lei non lo ricambiava, o accettava sul serio di esserle solo amico o lasciava perdere dimenticandola.

Nel mentre Simona e Zac erano arrivati a casa, durante tutto il tragitto lui non aveva detto una parola. Entrò in casa, si sedette sul divano e incominciò a guardare la televisione, cambiando canale in continuazione, a quel punto lei gli prese il telecomando di mano e spense lo schermo.

"Si può sapere cos'hai anche tu?" gli chiese piazzandoglisi davanti

"E me lo chiedi?" le rispose alzando la voce

"Sì, te lo chiedo perché non ho la minima idea di quale sia il problema e per risolverlo dovrei venirne a conoscenza!"

"Bene, se proprio ci tieni, è AJ il problema!"

"Cosa c'entra lui adesso?"

"Lui c'entra con tutto. Ho visto come ti guarda, come ti sorride"

"Non incominciare anche tu, ci hanno già provato gli altri"

"Vedi non sono l'unico a pensare che tu gli piaccia"

"Senti, come ho già spiegato un milione di volte, AJ ha questo modo di guardare le persone molto…come dire…profondo, che sembra più di quello che in realtà è, e finisce che tutti si fanno un'idea sbagliata"

"A me sembra che guardi solo te così"

"Io non ti capisco! Voglio dire, posso capire che voi due non andiate d'accordo, ma addirittura questo!"

"E' che non mi fido, insomma sai come funziona questo tipo di amicizia, non è mai senza secondi fini"

"Penseresti la stessa cosa se stessimo parlando di Gaia e Ashton?"

"No, loro sono diversi"

"Perché vi fissate tutti con me e AJ? Se il problema è l'amicizia fra uomo e donna allora deve riguardare anche Gaia e Ashton!" anche lei alzò la voce 

"Io proprio non so come dirtelo, ma sembra che tu sia l'unica a non accorgersi delle enormi differenze che ci sono fra voi DUE e loro DUE"

"Ma grazie! Fortunatamente siamo quattro persone diverse, è normale che i rapporti siano differenti. Senti lasciamo perdere" si rassegnò lei "Non mi hai neanche detto se ti sono piaciuta o no"

"Mi dispiace, ho perso la testa. Sei stata bravissima, saresti un'ottima cantante"

"Grazie" disse lei abbassando gli occhi

"Scusami, è stata la gelosia a farmi reagire così"

"Ma non hai nessun motivo di essere geloso"

"Non lo so, io continuo ad essere preoccupato"

"E io ribadisco che non ce n'è ragione, te lo garantisco"

"Sembri sicura di quello che dici"

"Lo sono. Non hai niente di cui preoccuparti, perché io ti amo e nel mio cuore non c'è nessun altro"

Lui le sorrise e la guardò con i suoi occhi di ghiaccio luminoso "Anche io ti amo, non sai quanto"

Lei gli si avvicinò e lo guardò per un momento che sembrò interminabile, poi lui la baciò sentendosi un'idiota, lei lo amava non aveva nulla di cui preoccuparsi.

Cap. 13: Highway to hell 

Qualche settimana dopo, mentre Simona era al settimo cielo per come procedeva la sua storia con Zac, la famosa compilation divenne pronta, e la prima cosa che fece fu portarmela in anteprima. Purtroppo non aveva potuto prendere la demo quando l'aveva incisa, la casa discografica gliel'aveva impedito e così avevo dovuto aspettare, ma finalmente ero pronta al primo ascolto.

Ero appena tornata a casa, ero stata tutto il giorno da Nick e me la trovai che mi aspettava davanti alla porta.

"Guarda che puoi entrare, non se la prendono Demi e Ash, anzi sono abituati a vedere molta più gente" le dissi mentre aprivo la porta

"Lo so, ma dopo avrei dovuto spiegare perché ero qui e dopo loro avrebbero voluto sentire la canzone e io volevo farla sentire prima a te, metti che è venuta male" mi disse tutto d'un fiato

"Ce l'hai?Hai il CD? Che bello sentiamolo subito!" ero più che esaltata

"Ma tu devi essere obbiettiva" mi obbligò a giurarle di essere completamente sincera nei giudizi

"Va bene, va bene prometto che non ti farò i complimenti solo perché sei mia amica, ma se l'hanno messa lì secondo me non devi preoccuparti" poi vidi la sua faccia, convincerla era inutile

La musica partì e il primo a cantare era AJ, non mi ricordavo benissimo com' era l'originale, quindi aspettavo con trepidazione che partisse lei a cantare e dopo il primo ritornello sentii la sua voce. Rimasi effettivamente sorpresa, insomma sapevo che cantava piuttosto bene, avevamo fatto le prove insieme, ma era come se con "Send it on" avesse trattenuto il meglio di sé usando il suo talento solo nel senso fisico del termine, mentre con la canzone che stavo sentendo ci aveva messo l'anima e si sentiva, la sua voce esprimeva le emozioni di ogni singola parola del testo. Se mai avessi conosciuto Nicole Kidman dovevo assolutamente fargliela sentire, si sarebbe complimentata lei stessa. Quando finì lascia che Simona mi guardasse, poi parlai

"E'…bellissima, sei stata bravissima" nei miei occhi c'era solo pura e semplice verità e lei capì che non le stavo affatto mentendo

"Grazie, spero di essere stata all'altezza dell'originale" mi rispose lei contenta

"Altroché, sembrate davvero innamorati"le comunicai con enfasi, lei mi guardò male "Sai cosa intendo, nel senso come personaggi, l'avete interpretata benissimo, fai i complimenti anche ad AJ se lo vedi prima di me"

"Glieli farò"

"Bene direi che possiamo farla sentire anche di là" le dissi

"In quanti sono?"

"No pochi! C'è solo Ash, Demi, Alice e Nick. Joe è con DemiL a fare non so bene cosa" le feci un segno vago con la mano

"Ok, allora andiamo di là"

Poco dopo raggiunsi gli altri nel salotto a fianco, sventolandogli davanti il CD, li vidi tutti illuminarsi

"Pronti per sentire questo nuovo talento?" annunciai infilando il CD nello stereo

"Adesso non farmi pubblicità, ma cosa mi è venuto in mente a me quando ho accettato di fare la sorpresa con te. Alice, l'ho fatto solo per te e guarda in che casino mi sono cacciata" disse rivolta a mia cugina, lei le sorrise, grazie a quello aveva conosciuto Nick, se Simona era stata costretta a incidere non era colpa sua. Lei poteva solo ringraziarla per quello che aveva fatto

La music partì e quando sentirono Simona ebbero tutti la stessa reazione che avevo avuto io, si complimentarono con lei, anche NickJ non fu parsimonioso di apprezzamenti. Io le dissi di rassegnarsi all'idea che era brava, che forse avrebbe dovuto cantarla dal vivo, cosa per cui mi guardò terrorizzata, e che avrebbe dovuto aspettarsi altri milioni di complimenti nei giorni successivi. Dopo poco, ci salutò doveva andare a letto presto, perché il mattino seguente doveva fare un servizio fotografico a Sarah Jessica Parker a Las Vegas e il viaggio per raggiungerla era piuttosto lungo. Anche NickJ andò a casa, restava lì a dormire solo nei week-end e il giorno dopo Alice doveva andare a scuola, decidemmo tutti di andare a dormire.

Mentre stavo andando verso la porta, mi fermò Ash

"G ti va se domani andiamo a far colazione insieme, prima che vada sul set?" mi chiese sorridente

"Sì che bello! E' tantissimo che non facciamo colazione insieme fuori"

"Colpa tua e di Joe" mi rispose lui

"Mi porti da Starbucks?" gli chiesi speranzosa

"Mmmhh sì sì" mi disse lui vago

"Beh ci vediamo domattina"

"Non è un problema alzarti presto vero?"

"No no, per una volta lo posso fare, al massimo faccio un pisolino dopo"

"Ok, allora buonanotte"

"'Notte Ash"

Andai subito a dormire, andare a colazione con Ash, prima che andasse al lavoro voleva dire alzarsi alle 6 e io non ero abituata. Grazie al mio lavoro potevo alzarmi quando volevo e la prima cosa che avevo fatto quando Alice mi aveva raggiunta era stata istruirla su come andare a scuola da sola o se per caso perdeva l'autobus le avevo chiaramente detto di telefonare a NickJ. Io dovevo essere l'ultima persona a cui doveva chiedere.

Ed ecco perché quando la sveglia suonò, dopo quelli che sembrarono cinque minuti, mi trascinai in pigiama con i capelli sottosopra in cucina, gli occhi ancora mezzi chiusi

"Sai cosa ti dico Ash?" gli sbiascicai davanti "che torno a letto, magari facciamo merenda insieme eh?"

"No, non ci pensare neanche, me l'hai promesso, non vorrai tirarti indietro"

"Non è questo. E' che al momento faccio quasi fatica a capire chi sono, figurati ordinare la colazione, non te la prendere"

"Non me la prendo è che mi dispiacerebbe tanto se non venissi, anche io mi sono alzato prima del solito per fare colazione con te" mi disse facendo quei suoi maledetti occhioni che avrebbero probabilmente convinto l'ONU a saldare l'intero debito del Terzo Mondo e io non seppi resistere

"E va bene, sei il solito. Ma lasciami almeno diventare una persona normale, invece che questo involucro di capelli e tessuti a fantasie imbarazzanti"

Lui rise e io corsi a cambiarmi, dopo un certo ammontare di tempo, mi ripresentai con delle sembianze presentabili. Salimmo in macchina e io mi misi a guardare l'alba sulla baia, effettivamente c'erano cose per cui valeva la pena alzarsi presto. Poi, dopo poco mi addormentai e mi sembrò essere passata un'eternità, quando Ash fermò la macchina in un parcheggio, mi svegliò e mi fece scendere, rimasi sorpresa.

"L'aeroporto? Non dovevamo andare in centro?" gli chiesi

Lui sorrideva e basta, io ero ancora troppo assonnata per capire, pensai che forse a quell'ora così mattiniera l'unico Starbucks aperto fosse quello dell'aeroporto, senza aggiungere altro entrai. Due minuti dopo mi raggiunse il mio migliore amico e lo vidi dirigersi verso i banchi del check-in.

"Guarda che Starbucks, c'è anche qui, non c'è bisogno che prendiamo l'aereo" dissi in stato leggermente confusionario

 "Lo so, tu vai a prendere il tuo frappuccino che io sistemo qui e ti raggiungo"

Scrollai le spalle, non avevo ancora la forza di reagire e stavo cercando nuove supposizioni alla nostra meta, forse il set delle scene che stava girando non era nelle vicinanze e dovevamo prendere l'aereo. Quando tornai con la mia bevanda vidi che mi stava facendo segno di seguirlo verso il controllo dei bagagli a mano. A quel punto dovevo avere delle risposte.

"A parte che non so dove stiamo andando, ma tu non devi lavorare?"

"Non oggi. Ho preso la giornata libera e prima che tu me lo chieda, so benissimo che stai lavorando ad un nuovo libro, quindi non devi andare alla casa editrice per un bel po'. Oggi starai con me"

"Ok l'idea mi piace, ma Alice? Lo sa? Chi si occuperà di lei?" chiesi sperando che mi dicesse qualcosa in più

"Tua cugina è grande, poi scusa stamattina è a scuola, oggi pomeriggio Demi la porta a far shopping e stasera viene NickJ. E per quell'ora saremo tornati. Ah e se ti stai preoccupando di Nick, sai bene che è con i Backstreet Boys a registrare tutto il giorno. E smettila di cercare scuse per farti dare informazioni" mi aveva beccata

"Ok, "Signor so tutto" ti seguo, ma pretendo di sapere dove stiamo andando"

Lui rise "Quello è il nostro gate, puoi leggerlo da sola"

"Vancouver? Cosa andiamo a fare a Vancouver?" solo in quel momento notai che aveva in mano il mio giaccone "Ma ci sarà freddo"

"Ecco perché ho preso questo e il tuo passaporto"

"Ok ho capito, andiamo a caccia di alci per Natale?"

"Simpatica"

"Non è colpa mia se sono così comica"

"Ti fa seriamente male alzarti presto"

"Io te l'avevo detto"

"Beh sull'aereo potrai dormire un po' così non mi farai domande. Andiamo che stanno imbarcando" mi disse con un sorriso sarcastico

"Anche tu però non scherzi a simpatia"

Decisi di seguire il suo consiglio e durante il volo dormii. Qualsiasi cosa dovessimo fare era meglio essere riposati. Dopo circa quattro ore di volo, l'aereo cominciò la manovra di atterraggio e io mi risvegliai.

"Siamo arrivati?" chiesi ad Ash che stava leggendo un libro che gli avevo consigliato

"Quasi. Vuoi dell'acqua?" mi chiese gentilmente

"Preferirei un succo di frutta, c'è?"

"Sicuramente. Ti chiamo la hostess, così te lo porta"

"Grazie"

Dopo che ebbi bevuto il mio succo, fui costretta ad allacciarmi la cintura e aspettai di poter scendere, poi volai in bagno, avevo bisogno di sciacquarmi la faccia con dell'acqua fresca. Ash mi aspettò e mi allungò la giacca.

"Mettila, fa parecchio freddo fuori" mi disse protettivo

Quando uscimmo nella grigia giornata canadese, l'aria gelida mi travolse. Non ero preparata ad un freddo del genere, per fortuna avevo messo le mie inseparabili scarpe da ginnastica. Vedendomi tremare Ash mi abbracciò cercando di scaldarmi, poi chiamò un taxi al quale diede un bigliettino con su scritto un indirizzo, la macchina partì in volata.

"Allora si può sapere cosa ci facciamo qui?" gli chiesi incuriosita "Spero per te che non sia per una cosa di sport"

"No, non lo è" mi rispose lui continuando a sogghignare

"E cosa c'è a Vancouver se non una miriade di sport al freddo?"

"Non ci sono solo gli sport, siamo quasi a destinazione vedrai. Stai ancora tremando, vieni qui che ti scaldo, non possiamo arrivare congelati"

Mi misi vicina a lui e la smisi di fare domande, tanto era inutile e poi male che andava mi stava portando a vedere una partita di Hockey su ghiaccio. Poi la macchina si fermò e io cominciai a vedere delle roulotte parcheggiate, delle costruzioni palesemente finte e tutta l'attrezzatura che solitamente si poteva trovare su un set.

"Mi hai portato al lavoro con te?" gli chiesi infine "Grazie, che bello non sono mai stata su un set!"

"No, io non lavoro qui, il mio film lo stanno girando in parte a Los Angeles e in parte a San Diego, qui non ha niente a che vedere"

"Ma allora su che set siamo?"

"Non lo riconosci? E' il set di "Supernatural""

Rimasi a bocca aperta, il set del nostro telefilm preferito! Come gli era venuta un'idea simile?Lo adoravo, era una cosa bellissima!

"Che sorpresa! Ti ho già detto che sei l'amico migliore che esista?"

Lui rise soddisfatto "Considerala un'integrazione al tuo regalo di Natale"

"Un'integrazione? Il tuo regalo di Natale era perfetto, non c'era bisogno di integrare niente"

"G, a noi attori quelle tessere le danno gratis, non era un gran regalo"

"Stai scherzando vero? Entro gratis in tutti i cinema e a te non sembra un gran regalo?"

"Mi fa piacere che la pensi così, ma non ero pienamente soddisfatto così ho aggiunto questo, solo che prima non si poteva fare e ho dovuto aspettare fino adesso"

"Beh se tutte le integrazioni sono così, spero che tu non sia mai soddisfatto dei regali che mi fai" poi lo abbracciai alla vita mentre camminavamo

"Sono contento che ti piaccia"

"Non per sminuire la tua popolarità, ma hai usato il tuo nome per farci entrare?"

"No no, volevo evitare che si risapesse. Abbiamo appuntamento con un cameraman con cui ho lavorato. Ha avvertito gli attori che sarebbe arrivato qualcuno di famoso con una sua amica a incontrarli, ma non ho detto nient'altro"

"Ok, wow che emozione! Sam e Dean, non ci credo, non mi sembra vero!"

Sorrise "Ah ecco Robert" disse indicando un uomo di mezza età che ci stava venendo incontro

Ash ci presentò, lui fu molto cordiale con me, che ero emozionata, e ci disse che gli attori erano in pausa e ci stavano aspettando, ci confidò che entrambi erano curiosi di sapere chi era questo personaggio famoso che aveva un'amica che voleva incontrarli. Era molto simpatico, capii perché Ash fosse rimasto in contatto con lui, ci disse anche che dopo avremmo potuto assistere alla registrazione di diverse scene. Io ero su di giri. Arrivati sul luogo dove si stavano svolgendo le ultime scene vidi l'attore che interpretava Sam avvicinarsi.

"La fan che dobbiamo incontrare è un'amica di un attore famoso come lui?" mi chiese divertito

"Ebbene sì" gli risposi

"Piacere Jared Padalecki" mi disse allungandomi la mano. Era incredibilmente alto e dal vivo più bello che in televisione

"Piacere, io sono Gaia. Scusa, ma sono un po' frastornata, fino a pochi minuti fa non sapevo niente, il mio migliore amico qui" dissi indicando Ash "ha deciso di farmi questa graditissima sorpresa"

"Non preoccuparti a noi fa sempre piacere conoscere i nostri fan" era incredibilmente gentile

Poi sentii il rumore di una porta che si apriva e uscii Dean Winchester con la sua solita giacca con il colletto alzato. Aveva un'aria spavalda e un sorriso stampato sulle labbra, stava guardando Jared

"Allora? Chi è questa fan che dobbiamo conoscere?" chiese avvicinandosi

Poi mi vide e la sua faccia cambiò totalmente, il sorriso svanì e rimase fermo a metà strada, con una strana espressione in faccia, sembrava deluso. Chi si aspettava? Angelina Jolie?

Si riprese quasi subito e si posizionò di fianco a Jared e di fronte ad Ash, voleva proprio evitarmi, poi si presentò

"Piacere Jensen Ackles" disse dandomi la mano, se non altro era galante, prima le donne no?

"Piacere Gaia" non riuscii a dire altro, un po' dovevo ancora riprendermi dalla sorpresa, un po' ero emozionata all'idea di essere lì e poi non sapevo cosa dire a uno che sembrava non aver voglia di ascoltarmi

"Vi ringrazio del tempo che ci state dedicando" stava dicendo Ash

"Siamo noi a doverti ringraziare del tuo tempo" gli rispose Jared, forse era un suo fan 

"Così voi due siete amici?" chiese Jensen ad Ash

"Sì, lei è la mia migliore amica" ripose lui e io gli sorrisi, Jensen fece una smorfia, evidentemente tutto quello che facevo non andava bene

Continuammo a chiacchierare per diversi minuti, io parlavo soprattutto con Jared, che era veramente disponibile e gentile, quasi come il personaggio che interpretava, poi li chiamarono a finire di girare l'episodio, così io e Ash ci sedemmo a guardarci la scena. Ash era interessato, in fondo anche a lui piaceva il telefilm, ma conosceva perfettamente le vicissitudini di un set, per me era una completa novità, non sapevo niente di come si girava ed ero completamente incantata, sembravo un bambino alle giostre. Vedemmo girare due scene, nella prima Sam e Dean stavano facendo una delle loro solite indagini su un caso, utilizzando dei vecchi libri, mentre la seconda riguardava un esorcismo e fu veramente impressionante anche senza effetti speciali, loro due poi erano bravissimi. Quando finirono con la versione definitiva ci raggiunsero e ci chiesero se avevamo il tempo per una cioccolata, noi avevamo l'aereo alla sera dopo cena quindi accettammo l'invito.

Mentre raggiungevamo il locale, vidi la neve per terra e non resistetti, feci una palla abbastanza grossa e la tirai ad Ash che si girò con sguardo assassino

"Scusatemi, è che in California non nevica mai. Per Natale sono tornata a casa mia, ma non è nevicato neanche là e vedendo la neve qui, non ho resistito"

Mi guardarono tutti e tre sorridenti, poi Jared tirò una palla a Jensen e lo colpì in piena faccia. Ash caricò le munizioni e si preparò a tirarmi addosso la sua palla di neve, io feci per voltarmi, non sarei riuscita ad evitarla, vidi la palla avvicinarsi sempre di più al mio naso, ma poco prima che potesse colpirmi Jensen la parò per me salvandomi da una bella botta. 

Iniziò una battaglia senza esclusione di colpi, a quel punto eravamo io e Jensen contro Ash e Jared. Nonostante fossi bassa per battermi con loro ero abbastanza veloce da riuscire a centrarli, in più ero magicamente brava a mirare nello spazio fra la giacca e il collo, così la neve gli andava giù per la schiena causando ai due spilungoni diversi brividi di freddo. Jensen cercava sempre si evitare che mi colpissero, era molto cavalleresco da parte sua, anche se immaginavo puntasse più che altro a salvare l'unico membro della sua squadra.

Quando incominciò a fare buio, in fondo era inverno e in Canada le giornate duravano ancora meno, decidemmo per una tregua e andammo a sederci al bar per la nostra meritata cioccolata. Il tavolo era quello tipico dei locali americani con le due panche ai lati lunghi, io mi infilai subito vicino alla finestra e Ash si sedette al mio fianco verso l'esterno, mi trovai di fronte Jensen e dall'altro lato c'era Jared.

Non sapevo bene cosa pensare, prima era stato scostante, poi era stato mio alleato durante la battaglia a palle di neve e ora mi stava fissando in attesa che parlassi, guardai Ash, stava ancora cercando di togliersi la giacca, così lo aiutai.

"Gliele abbiamo suonate a questi due eh?" mi chiese Jensen divertito, mi rilassai

"Eh già si credono tanto forti perché sono così alti, ma noi li abbiamo battuti" sorrisi e lui ricambiò "Scusate se non ve l'ho detto prima, siete stati bravissimi, complimenti e siete sempre bravissimi, davvero" poi arrossii, mi sentivo un'adolescente 

"Grazie, è molto gentile da parte tua" mi disse Jared con un dolcissimo sorriso

"Sì, grazie e non preoccuparti se non ce l'hai detto. Anzi scusami se prima sono stato un po' scontroso, ma…ehm sai quando lavoro sono sempre un po' nervoso" sembrava non sapere cosa dire, ma il fatto che mi chiedesse scusa cambiava totalmente la mia opinione.

"Non c'è problema, posso capire" gli dissi comprensiva

"Hai detto che sei tornata a casa per Natale, dove di preciso? Non riesco ad individuare il tuo accento, sono una frana in queste cose" mi chiese Jensen incuriosito

"Jens, sei il solito! E' italiana non l'hai capito?" gli disse Jared

"No, scusa se non passo il mio tempo a studiare tutti gli idiomi del mondo" gli rispose dandogli uno scappellotto 

Io e Ash incominciammo a ridere, erano veramente simpatici insieme, già durante le riprese e la battaglia li avevamo visti fare gli stupidi in continuazione e non avevamo potuto trattenere le risate e ora più che mai

"Scusatelo, ma si cala troppo nel personaggio e deve fare il saputello anche fuori dal set" ci informò Jensen, beccandosi lui lo scappellotto questa volta, poi senza farci caso continuò "Ma se tu sei italiana come avete fatto a conoscervi?"

Ash incominciò a raccontare la nostra storia, dalla prima e-mai di Twitter, alla sua visita in Italia, al mio temporaneo trasferimento in America e a tutte le cose fatte insieme. Alla fine del racconto stavamo ridendo tutti e quattro di alcuni episodi capitati a me e al mio migliore amico.

"Sembra che abbiate un bellissimo rapporto" ci disse Jensen sorridendo, chissà come mai ora la cosa sembrava andargli a genio 

"Sì bellissimo, unico" gli dissi raggiante

"E così sei una fan di Supernatural, fra le altre cose?" mi chiese Jared

"Già, mi piace tantissimo, è uno dei migliori telefilm degli ultimi anni"

"Non ne parlate, mi obbliga sempre a vedere tutte le puntate milioni di volte" disse Ash prendendomi in giro

"Non dategli retta è un vostro fan anche lui, facciamo sempre la vostra imitazione" dissi ad entrambi 

"Ah davvero? E chi fa chi?" chiese Jensen ridendo anche lui

"Beh lui con questi occhioni qua può solo fare il piccolo e dolce Sam e io con la mia tipica espressione arrabbiata non potrei fare altri che Dean" gli dissi facendogli vedere l'espressione e lui rise

"Anche se mi piacerebbe riuscire ad imitare John, adoro il vostro papà" dissi con entusiasmo "E l'Impala"

"Fermati, o li farai scappare" mi suggerì Ash

"No no, anzi, perché non ci fate vedere la nostra imitazione!" ci implorò Jared

Così dopo esserci guardati un po' io e Ash incominciammo un tipico discorso alla Dean&Sam, lui sgranò gli occhi assumendo un'espressione rassicurante, io allargai i gomiti appoggiando un braccio sullo schienale e incominciai a guardare tutti in cagnesco

"Dean, non possiamo andare in giro ad ammazzare la gente così, ci sono anche degli innocenti"

"Non dire assurdità Sam, sono tutti maledettissimi Demoni e io voglio ucciderli uno per uno, piantala di fare l'eroe fratellino"

"Bitch"

"Jerk"

Continuammo per un altro po', e Jared e Jensen continuavano a ridere a ogni nostra battuta, fatta a loro imitazione.

"Siete bravi ad imitarci, se mai faremo una puntata in cui Dean si trasforma in una donna e Sam in un attore famoso e affascinante, chiameremo sicuramente voi due" ci assicurò Jensen

"Davvero, ma tu non fai l'attrice mi sembra di aver capito che fai l'editor" aggiunse Jared

"Già, ma se la cava abbastanza bene con la recitazione" mi pubblicizzò Ash "e se le date dieci dollari canta anche" poi rise

"Oh solo perché ho cantato una canzone per fare una sorpresa a mia cugina, non vuol dire che vinco un award tutte le settimane!"

"Canta sul serio?" domandò Jensen ad Ash

"Sì, ed è anche brava, le hanno chiesto i Backstreet Boys di incidere una canzone con loro dopo che l'hanno sentita cantare"

"Complimenti, deve essere una bella soddisfazione"

"Lo è, anzi è un onore, sono anche una loro fan, ma da brava fan di Supernatural mi piace anche il rock" lui si confermò d'accordo con me

"A proposito di premi vinti" disse Jared "la settimana prossima, avremo finito le riprese qui e saremo a Los Angeles per i Golden Globes, voi ci andate?"

"Sì, certo, ci saremo di sicuro" rispose Ash

"Allora potremo rivederci là" aggiunse Jensen

"Sì, anzi dobbiamo assolutamente vederci là, dobbiamo dare un'altra lezione a questi due" gli risposi

Continuammo a chiacchierare per tutto il resto del pomeriggio e inizio serata, poi per noi fu ora di andare. Ci dispiaceva, avevamo passato una serata davvero divertente insieme a loro. Anche Ash si era divertito, pensava di farmi solo una sorpresa e invece a rimanere sorpreso era era stato lui. C'era stato un momento mentre stavamo bevendo la cioccolata che mi era quasi venuta voglia di darmi delle arie, insomma me ne stavo seduta insieme a tre bellissimi ragazzi, mi sentivo decisamente orgogliosa di me stessa anche se in realtà non avevo fatto niente, ma l'idea mi era partita a causa degli sguardi di una cameriera che continuava a squadrarmi come se mi considerasse un'egoista a tenere solo per me quei tre. Mi stavo decisamente invidiando da sola. Mi sentivo anche in colpa per aver pensato male di Jensen, voglio dire io al mattino presto ero simpatica come un pinguino nel deserto ed era logico che se a me innervosivano le levatacce, fosse plausibile che lui diventasse nervoso durante le riprese e io l'avevo giudicato male, in fondo dopo era stato gentile con me. Io e i miei soliti pregiudizi.

Aspettarono il taxi insieme a noi e anche lì non la finivamo più di ridere, ci scambiammo i numeri di telefono più che altro perché per trovarsi ai Golden Globes ci sarebbe servito riuscire a contattarci, poi la macchina arrivò e li salutammo. Prima di andare via Jensen ci disse che se tutti i loro fan fossero stati, così sarebbe stato un piacere incontrarne tutti i giorni e Jared concordò con lui, anche noi ricambiammo il complimento era stata una bellissima giornata.

Sull'aereo del ritorno ero esausta, ma allo stesso tempo su di giri per i fantastici avvenimenti, continua a ringraziare Ash dello splendido regalo

"Dubito che riuscirai a superare te stesso alla prossima occasione" 

"Non sottovalutarmi, sono pieno di risorse"

"Questo lo so, ma più di così la vedo difficile"

"Vedremo"

"Sai che all'inizio mi stava un po' antipatico Jensen?"

"E come mai?"

"Non hai visto come mi ha guardata male quando è uscito? Prima era tutto allegro, poi mi ha vista ed è cambiato"

"Sinceramente non l'ho notato, ma può darsi che sapendo che chi doveva incontrare era famoso, pensava che lo fossimo entrambi"

"Può essere, chissà chi si aspettava"

"Ma dopo è stato gentile no?"

"Sì sì, gentilissimo e anche Jared lo è stato, è davvero adorabile. Sai che incomincio a sentire la stanchezza?"

"Anche io, vieni qui che dormiamo un po'"

Mi avvicinai a lui e ci addormentammo abbracciati, ci svegliò l'hostess quando atterrammo, poi Ash prese la macchina e andammo a casa, dormivano già tutti così andammo a letto anche noi stanchi e felici della giornata passata insieme. Prima che raggiungesse la sua stanza, lo ringraziai di nuovo con un lungo abbraccio, mentre mi accarezzava la schiena sorrise soddisfatto.

Il mattino seguente sentii qualcuno scuotermi una spalla, era presto sapevo che non era ancora ora di alzarsi, quindi incominciai a mugugnare parole incomprensibili, sperando che il molestatore mi lasciasse in pace, poi dopo un po' aprii un occhio e vidi mia cugina sorridente pronta per la scuola

"Ciao Aly, di' ad Ash che oggi io ho bisogno di dormire e non vado da nessuna parte con lui" 

"Non è per questo, volevo solo sapere se ti è piaciuta la giornata sul set di "Supernatural""

"Lo sapevi?"

"Certo! Ashton l'ha detto a me e a NickJ mentre tu eri di là con Simona"

"Ah non lo sapevo. E' stata spettacolare, ci siamo divertiti e stare su un set è bellissimo" le risposi sorridente con gli occhi mezzi chiusi

"Bene, stasera ci racconterai tutto. Io vado"

La salutai, poi la vidi uscire dalla mia camera e sprofondai la testa nel cuscino, speravo sinceramente di non avere altre incursioni fino a tarda mattinata. Quando finalmente decisi che avevo dormito abbastanza, mi alzai e vidi che era l'una passata, andai in bagno mi feci una doccia e mi lavai i capelli, li avevo lavati il giorno prima di andare in gita con Ash e dopo tutta quella giornata in giro e la neve avevano bisogno di shampoo, dedicai una buona mezz'ora a godermi l'acqua calda, poi uscii mi vestì e scesi in cucina a mangiare.

Mentre addentavo una fetta di pizza avanzata e un po' gommosa, il mio cellulare iniziò a squillare. La prassi delle chiamate durante i pasti era ormai consuetudine. Vedendo il numero risposi, nonostante la bocca piena.

"Ciao Simo!" dissi masticando

"Finalmente hai acceso il cellulare, si può sapere dov'eri finita? E ingoia prima di rispondere o non capisco le parole"

"Mi sono appena alzata, tutto qui"

"Non stressarti troppo mi raccomando. Ma io parlavo anche di ieri, sono passata di lì e non c'era nessuno"

"Quindi tu non sai niente?"

"Direi di no"

"Ash mi ha fatto una sorpresa, mi ha portato sul set di "Supernatural""

"Immagino la tua reazione. Come mai questa gita?"

"Ha detto che è un'integrazione al regalo di Natale. No, tu non lo immagini, ho visto mentre giravano le scene e ho conosciuto Jared e Jensen, Sam e Dean"

"Quanta gente hai conosciuto?"

"Oh insomma capiscimi, i due attori che interpretano Sam e Dean"

"Ah ora è tutto più chiaro. Buon per voi, ti saluta AJ"

"E' lì? Salutalo da parte mia"

"Certo mi sta chiedendo della tua giornata sul set"

Le raccontai di tutto quello che avevamo fatto e lei lo riferiva all'amico, così ci volle una buona mezz'ora per finire il racconto, poi lei mi disse che lei e AJ stavano festeggiando l'imminente uscita della compilation che avrebbe debuttato dopo pochi giorni. Dopo poco la salutai era assolutamente necessario che lavorassi, ma non prima di aver mandato una mail a Chiara per raccontarle dov'ero stata, sapevo che a causa del fuso orario non sarebbe stata online e decisi di spedirle un dettagliato resoconto. Poi aprii il file del libro.

Continuai a lavorare concentrata per tutto il pomeriggio, eravamo in casa da sole io e Alice, lei stava studiando e stavamo sedute allo stesso tavolo in silenzio, mentre Nina faceva le pulizie. Verso sera rientrarono Demi e Ash dai rispettivi lavori e decidemmo di ordinare una pizza, almeno sarebbe stata meno stantia di quello che avevo mangiato a colazione. Finita la cena, eravamo ancora a tavola quando suonò il campanello, erano Nick, NickJ e Joe. Era da due giorni che non ci vedevamo e io avevo tante cose da raccontargli. Incominciai a dire tutto davanti ad un'interessata platea. NickJ rideva alle mie facce mentre raccontavo della prima parte del viaggio, quella in cui cercavo di svegliarmi.

"Vi siete proprio divertiti" disse Nick alla fine del racconto "E io qui a lavorare"

"Potevi venire, ma non ti permetto di far ritardare l'album dei Backstreet Boys per questo" gli risposi sorridendo

"Non sia mai! Ma tengo a ricordarti che sarà a causa della tua indecisione se sarà in ritardo"

"Non preoccuparti, ci sto lavorando, deciderò una canzone in tempo"

"Speriamo" sospirò lui 

"Potevate portare me" disse fintamente scocciato Joe "Anche a me piace quel telefilm"

"Sssshhh non dirglielo o ti obbligherà a guardare tutti gli episodi" mi prese in giro Ash

"Ma se sei tu, che li vuoi guardare in continuazione, anche le repliche" lo zittii

"Beh io li guarderei volentieri" aggiunse Joe scrollando le spalle

"Visto?" dissi ad Ash

"So che quello è un set particolare, ma se vuoi vedere girare anche altri film, puoi venire con me qualche volta" mi propose Demi

"Davvero?Posso?" le chiesi

"Certo, non saresti la prima che visita i set cinematografici"

"Verrò di sicuro"

"Anzi se ti interessa, puoi anche andare con Bruce anche a lui farà sicuramente piacere portarti con lui. Glielo chiediamo ai Golden Globes"

"Devo dirlo a Simona! Dobbiamo andare insieme a vedere Bruce che gira un film, deve essere uno spettacolo"

Demi e Ash mi sorrisero, sembravano divertirsi all'idea che io mi esaltassi con poco, ma per me non era affatto poco, era tantissimo. Ero contenta di poter incontrare di nuovo Bruce, era sempre carino, ogni volta che telefonava voleva parlare anche con me, e ormai lo consideravo una sorta di zio aggiuntivo. Passai il resto della serata a rispondere a tutte le domande che Joe mi stava facendo sul telefilm, poi per tirargli su il morale a terra perché non era venuto con noi, gli promisi che gli avrei insegnato a fare la torta del Diavolo per DemiL, prima di tutto il nome della ricetta era in tema con il telefilm e poi con tutto quel cioccolato avrebbe sicuramente deliziato DemiL. Più tardi Joe andò verso casa e Nick e NickJ rimasero lì a dormire.

***

Qualche giorno dopo, mentre stavo decidendo insieme a Demi cosa indossare ai Golden Globes sentii il mio telefono suonare nella stanza accanto, corsi a rispondere prima che riattaccassero. Il numero era sconosciuto, ma risposi ugualmente

"Pronto?" chiesi titubante

"Gaia? Ciao sono Jared, ti ricordi?"

"Certo, come potrei dimenticarmi?" Jared?

"Eh eh, tutto bene?"

"Sì, grazie tu?"

"Sì anche io, Ashton come sta? Si è ripreso dalle contusioni da palle di neve?"

Risi "Sì sì, ormai non si vede più niente. E Jensen?Ti prende ancora in giro per averti battuto?"

"Jensen? Certo che sì, non sarebbe lui se non me lo facesse pesare per l'eternità"

"Beh è giusto, avete perso clamorosamente" lo incalzai

"Ah no anche tu no!" rispose ridendo "Senti ti chiamavo per un motivo"

"Dimmi"

"Volevo chiederti…se…tu…stai ancora….con Nick Carter. No, perché è vero che hai detto che devi incidere una canzone con loro, ma questo non vuol necessariamente dire che stiate insieme, così mi chiedevo se la cosa fosse ancora vera"

"E tu come lo sai?"

"Ehm…ho visto delle foto tempo fa su Perez Hilton. L'altro giorno quando hai nominato i Backstreet Boys mi è venuto in mente dove ti avevo già vista, ma non ti ho chiesto niente davanti ad Ashton e Jensen sai…poi chissà cosa pensavano" rise nervosamente

"Capisco, beh sì stiamo ancora insieme"

"Ah state ancora insieme, ok" 

"Scusa se te lo chiedo, ma perché ti interessava saperlo?" ero curiosa 

"Vuoi sapere perché mi interessa? Beh…sai…è che" ci pensò su un attimo, pensai stesse per tirarsi giù i pantaloni e dirmi "Pudding" visto che non sapeva cosa dire, ma poi riprese a parlare "dicevo, è che all'after-party dei Golden Globes volevo chiederti di ballare e magari Nick poteva avere da ridire"

"Non credo che ci siano problemi, ci sarà anche lui e non credo gli dispiacerà se ballerò con te, anzi lo farò volentieri"

"Ah c'è anche lui? Bene meglio così, mi fa piacere! Anche io ballerò volentieri con te" Ma cosa sta dicendo? pensai

"Bene allora siamo d'accordo, abbiamo un ballo prenotato"

"Sì, ora ti saluto, devo prepararmi per una scena e sto chiamando dal numero del set, se sanno che è un'intercontinentale, mi uccidono" era tornato il ragazzo simpatico e socievole che avevo conosciuto

"Non sia mai o come faremo senza Sam? Ci vediamo fra pochi giorni, ciao"

"Ciao"

Chiuse la comunicazione e io rimasi in piedi in mezzo alla stanza fissando il telefono facendomi diverse domande, una su tutte. Jared, ci stava provando con me?


Canzone: Highway to Hell, AC/DC




Jensen Ackles






Jared Padalecki
Strapuffetta85: In questo capitolo abbiamo abbandonato Simona e il suo triangolo, spero che i nuovi personaggi ti piacciano!Come avrai visto NickJ è sempre presente!

Kayla_Blake: Mi fa molto piacere che il capitolo ti sia piaciuto! La canzone di Gaia e Nick la scoprirai nel prossimo capitolo!In questo ha fatto nuove conoscenze!Povero AJ, lui ci prova a dirglielo, ma Simona è innamorata di Zac!

Cap. 15: Crazy little thing called love

Il nuovo album dei Backstreet Boys era uscito, il primo singolo era andato benissimo e loro erano partiti per il tour promozionale, sarebbero stati via solo qualche settimana. Io e Simona li avevamo accompagnati in aeroporto, Zac inizialmente aveva avuto da ridire, ma non capiva che per me e lei non stavamo solo accompagnando il mio ragazzo e il suo migliore amico, stavamo accompagnando i Backstreet Boys e per noi era quasi più importante di qualsiasi altra cosa.

"Mi raccomando non divertitevi troppo in nostra assenza" ci disse Howie

"E come farò a divertirmi?" gli risposi "A chi faccio gli scherzi?"

"Ti concedo di farmi quelli telefonici, puoi chiamarmi in piena notte e poi buttare giù" mi disse ridendo

"Grazie Howie, sai che ti voglio bene"

"Anche io. Nick è molto più difficile da sopportare senza di te"

"E io mi raccomando non tediate troppo Leigh e Leighanne con i bambini" ci ammonì Brian

"Certo papà" gli rispose Simona "Ma ci saranno anche Kevin e Kristin, non preoccuparti"

"Sì sì, lo zio Kevin ci terrà d'occhio" concordai io

"Non so perché, ma sono già preoccupato" continuò lui

"Oh su smettila, vai e divertiti!" disse Simona "e mi raccomando se pensate al tour mettete tante date in Italia e fate i meet&greet"

"Perché? Volete partecipare anche voi?" chiese Nick

"Certo" gli risposi ridendo "Un meet&greet con i Backstreet Boys? E chi se lo perde?"

"Con fan come voi, li mettiamo di sicuro" concordò AJ

"Andate ora, che noi dobbiamo andare al mare" aggiunsi

"Grazie. Volete proprio mandarci via" ci disse Nick

Li salutammo prima che prendessero l'aereo, baciai Nick e Simona abbracciò per un tempo esagerato, a mio parere AJ, poi ci avviammo all'uscita

"Davvero andiamo al mare?" mi chiese

"Veramente io l'ho detto così per dire..." scrollai le spalle

"Perché non organizziamo?Voglio dire, abitiamo sul mare e non siamo praticamente mai andate in spiaggia!"

"Va bene chiamiamo gli altri, facciamo una gita di gruppo"

"Perché di solito siamo io e te?"

"Sciocca"

"Va bene dai, facciamo per la prossima settimana? A tempo che siano tutti liberi e si organizzino con i bambini viene lunga!"

"Ok, incominciamo a spargere la notizia"

Dopo un veloce giro di messaggi, la notizia era stata accolta da tutti con entusiasmo, ci accordammo per un giorno ben prestabilito. Simona mi portò a casa. Entrando, come prima cosa notai Ash che scuoteva la testa dicendo che se non organizzavo un'uscita di gruppo non ero felice, poi Alice che stava ascoltando NickJ suonare la chitarra, Demi che stava provando un copione e Joe con la testa infilata dentro il frigo. Ormai temevo che i suoi genitori a breve mi avrebbero dato le carte per l'adozione.

Andai in camera mia e chiusi la porta, avevo una missione segreta da compiere. Da fan dei Backstreet Boys che ero, sapevo come funzionava il mondo dei forum ed ero estremamente curiosa di sapere cosa ne pensavano del mio duetto con Nick, insomma ero una fan anche io e sapevo che quello era il parere più importante, così mi collegai con un nuovo nickname, quello vecchio era conosciuto e non potevo più usarlo e lessi velocemente alcuni commenti. Fortunatamente al momento sembravano aver commentato solo quelle a cui era piaciuta la nostra canzone e infatti in molti commenti si leggeva, che ero stata brava, che era una bella idea e via dicendo, spensi il computer soddisfatta.

I giorni passavano e continuavamo a incontrarci tutti insieme, il mare sarebbe stata solo una scusa per fare qualcosa di diverso, di giorno lavoravo o chiacchieravo con i miei numerosi coinquilini e di sera vedevo loro più quelli che non erano passati di giorno, sembrava di vivere tutti insieme. Capitavano pomeriggi in cui Leigh, Leighanne o Kristin con la scusa di qualche commissione mollavano lì i bambini per poi tornare a prenderli la sera quando ci ritrovavamo tutti. Era ormai passata una settimana da quando Nick era partito e ci eravamo sentiti solo una volta da allora, quando era appena era arrivato. Senza conoscerne il motivo non ero preoccupata che ci sentissimo poco, anzi ero piuttosto tranquilla, sapevo che stava bene, Simona mi raccontava i resoconti che le faceva AJ o le altre mi dicevano cos'era successo, ma a parte questo la cosa non mi destava nessuna agitazione. Inizialmente non riuscii a capirne la vera ragione.

Poi dopo qualche giorno arrivò l'attesa gita e con giochi di ogni tipo e cibo di vario genere ci dirigemmo tutti insieme, tipo gruppo di anziani, nella spiaggia più vicina. Ovviamente Rochelle in mancanza di AJ non era venuta con noi. Non appena entrammo nella baia e appoggiammo i piedi sulla sabbia vedemmo tre piccole saette partire a razzo verso i giochi che si trovano solitamente in spiaggia. Le tre mamme ci guardarono rassegnate.

"Noi andiamo con i piccoli" disse Leigh

"Sì, per fortuna c'è il bar vicino, così posso tenere Lenny all'ombra" aggiunse Leighanne

"Kevin, tesoro, vieni anche tu?"chiese Kristin al marito

"Certo, prendo la crema e arrivo" rispose lui

"Dani, andiamo anche noi a giocare con i bambini?" chiese teneramente KevinJ alla moglie

"Sì, do volentieri una mano alle ragazze" disse lei con entusiasmo

"Bene ragazzi ci vediamo non appena i piccoli si saranno stancati" ci disse Leighanne divertita

Che Danielle andasse con loro tre, non mi stupiva affatto, nonostante fosse decisamente più giovane di noi era molto più matura e desiderosa di metter su famiglia e infatti nel nostro numeroso gruppo, lei andava d'accordo con tutte noi, ma quelle con cui si trovava meglio erano le tre mamme, e spesso uscivano insieme. I due uomini erano poi d'obbligo, non so se fosse il nome in comune a eleggerli come quelli più seri e autoritari, ma effettivamente quando i due Kevin chiamavano all'ordine i bambini, e non solo, tutti rispondevano senza fare storie.

Rimanemmo in dieci e a me e a Simona venne la brillante idea di scattarci una foto sulla riva e di spedirla ai ragazzi in tour per mostrargli che ci eravamo andate davvero al mare, aggiungemmo il messaggio "Wish you were here" e stavamo per inviarla quando ci accorgemmo che nello scatto in cui eravamo sorridenti e in semi primo piano appariva sullo sfondo un felice Joe che salutava con la manina, scoppiammo a ridere e inviammo il messaggio.

"Hanno risposto" mi disse dopo poco Simona 

"Cosa dicono?" le chiesi

"Vi ringraziamo per averci pensato divertitevi, mentre noi siamo qui a LAVORARE!!!! Il nostro album è alla prima posizione" lesse lei

"Che bel risultato, fagli i complimenti" disse Demi

"Dobbiamo festeggiare quando tornano" aggiunsi io

"Sì, organizziamo una gara di torte!" propose Joe

"Oh ma possibile che tu pensi solo a mangiare?" gli disse NickJ, il fratello scrollò le spalle

"Se posso fare uno dei giudici, io approvo" s'intromise Jared

"Sarete tutti giudici" dissi "cucineremo io, Ash, Joe e Alice"

"Andata" rispose Simona

"So già che torta fare" disse sicura mia cugina

"Io non vedo l'ora di assaggiare la tua torta" mi disse Jensen, io gli sorrisi

"G senti" mi chiamò Ash e io mi avvicinai "ma io ne so fare solo una, quella che mi hai insegnato a casa tua"

"Non preoccuparti Ash, te ne insegno una nuova" lo rassicurai

"Grazie" mi rispose riconoscente

Ci complimentammo con i Backstreet Boys per il loro risultato e anche Kevin, al quale andammo a dirlo, mandò loro un messaggio per fargli le sue congratulazioni, poi Simona trovò un bastone

"Zac, vieni con me là in fondo alla baia che facciamo giocare Black? Black andiamo" e chiamò il cane mostrandogli il bastone

Black si alzò ubbidiente scodinzolando all'idea del nuovo gioco, poi quando vide che Zac li avrebbe seguiti incominciò a ringhiargli contro 

"Simo, il tuo cane mi odia" si lamentò Zac

"Non è vero, è che non giochi mai con lui" rispose lei avviandosi con il cane al seguito

Li vidi allontanarsi, ogni tanto Black abbaiava contro Zac e lui gli camminava a debita distanza, vedevo chiaramente che a Simona scappava da ridere vedendo come reagiva il suo ragazzo di fronte al cane. 

"Aly ti va di andare a prendere un gelato?" propose NickJ a mia cugina guardandola dolcemente

"Sì, mi va proprio" gli rispose lei entusiasta, quei due a volte sapevano davvero essere vomitevoli "Io vado Gaia, se ti telefona mio padre non dirglielo"

"Siamo a 10 mila Km di distanza ti pare che gli dico dove sei?" lei rise "Vai vai e divertiti!" le dissi facendole segno con la mano che poteva andare

Lei se ne andò e la vidi sorridere felice guardando verso NickJ, mi voltai per fare un commento con Ash e lo trovai che stava baciando sua moglie, così mi rassegnai, era decisamente la giornata delle coppiette o dei bambini

"Voi tre" esclamai rivolta a Jensen, Joe e Jared "siamo gli unici qua a non essere presi dal romanticismo, cosa proponete di fare?"

"Andiamo a raccogliere le conchiglie?" propose Joe

"Vuoi anche che ti tenga per mano?" gli dissi guardandolo male, poi ci ripensai, in fondo sfidare Joe era sempre divertente "Anzi andiamo, sfidiamo i due Winchester a chi ne raccoglie di più!"

"Ci sto" mi disse Jensen con sguardo di sfida

"Attento, è pericolosa" lo mise in guardia Joe

"Guarda che ti sento" gli urlai, mentre con Jared mi stavo avviando verso la riva

Dopo un'ora passata a cercare conchiglie, che erano pressoché inesistenti, dichiarammo vincitori Jared e Jensen, perché quest'ultimo ne aveva trovata una blu portata a riva da un'onda

"Tieni, te la regalo" mi disse porgendomela 

"Ma è il vostro trofeo!" gli dissi

"Sì ma l'ho raccolta per te, o vi avrei lasciato vincere"

"Beh grazie"

Poi mi si avvicinò e bisbigliando mi disse "Che ne dici di infilare nella sabbia quei due?"

Accettai la proposta e andammo a prendere le palette mentre Jared e Joe ignari continuavano a discutere sul perché in quella spiaggia ci fossero così poche conchiglie, contenti loro... Dopo pochi minuti eravamo di ritorno, con i nostri attrezzi

"Tu sabbi Jared" mi disse Jensen

"Ma secondo te io insabbio uno che è alto due metri? Occupati tu di lui, io mi occupo di Joe che è più alla mia portata" dli risposi con un ghigno malefico

"Cos'è che volete fare?" chiese Jared terrorizzato, ma non fece in tempo a reagire, che Jensen l'aveva già immobilizzato, Joe stava scappando lo inseguii

"Joe dove vai? Fatti ricoprire di sabbia" gli urlai

"Non ci penso neanche, voi due siete matti!" mi rispose picchiandosi la tempia con un dito

"Non fare così, fa bene ai reumatismi"

"Ma io non li ho"

"Adesso, ma fra vent'anni potresti averli, è meglio prevenire!"

Alla fine lo agguantai e lui mugugnando un "d'accordo" si mise di fianco a dove Jensen stava già scavando e io incominciai il mio lavoro, scavai una buca abbastanza profonda per farcelo entrare e poi la richiusi, rimasero fuori solo le teste di entrambi

"Cosa suggerisci di fare ora?" mi chiese soddisfatto Jensen

"Sicuramente una foto" e corsi a prendere la macchina fotografica e scattai diverse foto delle due teste che spuntavano 

Dopo questa operazione e dopo averli derisi un po' li tirammo fuori, e questa volta fu il loro turno di sogghignare maleficamente. Incominciarono a rincorrerci verso l'acqua, dove presero a schizzarci, noi rispondemmo. In un paio di minuti eravamo bagnati fino alla punta dei capelli e ridevamo come quattro idioti, Joe sparì dalla mia vista e sentii qualcosa di molliccio colpirmi in testa, mi tastai e scoprii che era sabbia bagnata.

"Grazie Joe! Perché la sabbia nei capelli? Ora la paghi!" lo minacciai ricominciando a rincorrerlo 

"Tu mi hai ricoperto di sabbia" si difese lui

"Ma tu eri d'accordo" continuammo a correre, dietro di noi ci inseguivano Jared e Jensen tirandosi a vicenda manciate di sabbia bagnata

Svoltai in un'insenatura e quando vidi cosa nascondeva mi fermai di botto, gli altri tre con me

"Cos'hai visto?"mi chiese Joe "I due mostri di fango alle tue spalle?"

"No no…là" dissi indicando la costruzione sopra un alto scoglio

"Il faro?" mi chiese Jensen

"Sì, io adoro i fari" risposi "Ma come sei conciato?" domandai guardandolo

"Colpa di Jared" poi guardai l'altro che era ricoperto come lui

"Colpa di Jensen" mi disse e riprendemmo a schizzarci per pulirci dalla sabbia

Dopo una breve passeggiata, tornammo dagli altri, mia cugina era tornata e stava chiacchierando con NickJ, vidi Simona avvicinarsi, il bastone era sparito e il gioco era finito. Poco dopo tornò anche il gruppo che era andato ai giochi. Mostrammo a tutti la foto fatta a Joe e Jared causando l'ilarità generale, poi per il resto del pomeriggio restammo sdraiati al sole chiacchierando fra di noi. Verso sera tornammo a casa mangiammo tutti insieme, giusto perché non ci eravamo visti abbastanza, poi ci separammo. Joe volle rimanere a dormire lì insieme a suo fratello, perché ci disse che i suoi genitori erano via per le vacanze di primavera e non aveva voglia di andare in una casa totalmente deserta, gli preparai il divano. Dopo poco Nick e Alice dormivano già e anche Demi era andata a letto perché il giorno dopo aveva un'intervista in un programma mattutino, incominciai a sentire che il sole aveva avuto il suo effetto e le spalle mi bruciavano enormemente.

"Ash?Joe?Mi date il dopo-sole sulle spalle?" chiesi con voce lamentosa