Oltre i suoi occhi. di Cimb904 (/viewuser.php?uid=84051)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quiete prima della tempesta ***
Capitolo 2: *** Sorpresa ***
Capitolo 3: *** Promessa? ***
Capitolo 4: *** First meeting ***
Capitolo 5: *** First meeting 2 ***
Capitolo 6: *** Fidati. ***
Capitolo 7: *** Back home ***
Capitolo 8: *** Permesso? ***
Capitolo 1 *** Quiete prima della tempesta ***
Oltre i suoi occhi
Capitolo
1
Casa Asakura
non era mai stato un posto tranquillo, e questo, di certo, era
risaputo. Infatti, quella sera, l’intera ciurma degli
sciamani si stava godendo un momento di quiete prima della tempesta,
visto che l’indomani mattina sarebbero dovuti partire per
Dobbie Village, per portare a termine la fase successiva del torneo.
Anna era l’unica a non trovarsi insieme a loro.
Appena erano arrivati gli altri, infatti, era uscita di casa senza dire
niente a nessuno e aveva iniziato a passeggiare, lontano dal trambusto
e dalla confusione che creavano i suoi amici.
Sembrava non piacerle la compagnia, eppure apprezzava
passare del tempo con il Tappo, e soprattutto con Yoh, suo promesso
sposo. Nonostante fossero fidanzati da quasi cinque anni, gli occhi
degli altri sembravano due estranei e, effettivamente, i momenti intimi
tra loro erano stati molto scarsi..
Perfino gli amici dello sciamano erano convinti che il loro
sarebbe stato un semplice matrimonio di interesse, privo di qualsiasi
forma d’amore… Beh… non sapevano quanto
si sbagliavano.
C’era qualcosa di speciale tra loro, qualcosa che
nessun altro avrebbe mai capito..
Con questi pensieri in testa, Anna rientrò a casa
di sera inoltrata, ma non passò neanche per il soggiorno,
dove si trovavano gli altri. Sapeva che il giorno dopo sarebbero
partiti per chissà quanto tempo e Yoh non aveva neanche
avuto la decenza di salutarla.
Odiava ammetterlo, ma si sentiva ferita per questo. Yoh,
infatti, era l’unico in grado di farla stare bene e, allo
stesso tempo, l’unico in grado di ferirla.
Sconsolata, trovò rifugio alle terme di casa
Asakura, luogo adatto per svuotare la mente e rilassarsi. Non poteva
farsi prendere dalle emozioni proprio ora che il suo unico compito era
rendere Yoh abbastanza forte da essere il re degli sciamani…
Si sfilò velocemente i vestiti e si immerse
nell’acqua calda, sola con i suoi pensieri.
-Beh amico, inizia a farsi tardi…
Horo horo fu il primo ad alzarsi, indirizzandosi verso la
porta.
-Ma no ragazzi, dai restate ancora un po’.
Per quanto Yoh potesse averne passate tante, riusciva sempre
a mantenere la solita espressione tranquilla e la voglia di stare
insieme ad i suoi amici.
-In fondo noi ci rivediamo domani mattina, io penso dovresti
passare l’ultima serata con qualcuno che non vedrai per un
po’…
Ryu ammiccò, riferendosi chiaramente alla
fidanzata dello sciamano, il quale finse di non capire.
-Ti riferisci a Manta?
Inutile dire che tutti i presenti crollarono gambe
all’aria.
-Ma no idiota! Parlava di Anna!
Ren era stupito di riuscire ancora a sorprendersi
dell’idiozia di Yoh.
-Scherzavo, l’avevo capito!
Il moro ridacchiò, accomodandosi meglio sulla
poltrona del soggiorno della sua casa.
-A proposito…- iniziò Manta, curioso
–Dov’è lei?
Gli occhi degli sciamani si posarono sul proprietario, il
quale sorrise innocentemente, come suo solito tra l’altro.
-Ahah non ne ho la più pallida idea!
Quando casa Asakura fu di nuovo vuota, Yoh lasciò
il soggiorno e camminò diretto verso le terme. Aveva bisogno
di parlare con Anna e sapeva per certo di trovarla lì.
Aprì piano la porta della stanza ed
entrò, iniziando a cercare con gli occhi la sua fidanzata.
Non ci mise molto a scorgere la sagoma della ragazza in acqua,
così si avvicinò lentamente e la
osservò meglio. Teneva la testa poggiata contro una delle
rocce che formavano il perimetro della grande vasca e le ciocche
bagnate dei suoi capelli biondi le ricadevano piano sul viso,
coprendole le guance. Gli occhi erano chiusi e le labbra ripiegate in
un’espressione di assoluta tranquillità.
Yoh non ebbe il coraggio di svegliarla, così si
spogliò anche lui e si immerse assieme a lei. Era da tanto
che non si soffermava a guardarla, visto che, negli ultimi anni, si era
concentrato sugli allenamenti. Anna era bella, lo pensava dalla prima
volta in cui l’aveva vista (beccandosi il suo micidiale
sinistro!), e non aveva mai smesso di pensarlo.
Lentamente, le scostò dal viso una ciocca di
capelli, per poter osservare meglio i suoi lineamenti, e si
ritrovò a pensare che mentre dormiva era quasi buffa!
Infatti le guance arrossate e le labbra leggermente dischiuse la
facevano sembrare una bimba..
Yoh continuò ad osservarla finchè la
ragazza non aprì gli occhi, ritrovandoselo davanti.
-C-che ci fai qui!?
Per un attimo reagì male, ma si calmò
praticamente subito.
-Da quanto sei qui?
Il moro alzò le spalle.
-Da un po’.
Anna arrossì leggermente per la vicinanza col
ragazzo, ma riuscì comunque a mantenere la sua espressione
fredda e distaccata.
-Perché non mi hai svegliata?
Il ragazzo, al contrario, continuava a mantenere la sua
espressione pacata e amichevole.
-Per una volta eri davvero tranquilla, non volevo
disturbarti.
La ragazza abbassò per un attimo lo sguardo,
fissando i suoi occhi neri riflessi nell’acqua delle terme.
Ancora adesso per lei era impensabile che Yoh non l’avesse
mandata via…
-Dovremmo andare a dormire…
-Aspetta..
Anna stava per alzarsi, ma il ragazzo l’aveva
trattenuta per una mano.
-Da domani non mi avrai più tra i piedi,
così… volevo stare un po’ con te
adesso…
L’itako restò per un attimo spiazzata
da quelle parole, ma alla fine curvò le labbra in un
leggerissimo sorriso e abbandonò i propositi di lasciare la
vasca. Yoh ne approfittò per passarle la braccia attorno ai
fianchi e attirarla leggermente a se.
-Manterrò la mia promessa, diventerò
Shaman king e ti salverò…
La ragazza chiuse gli occhi, sfregando leggermente il naso
contro il petto del fidanzato.
-Mi hai già salvata…
Sussurrò, con un filo di voce, mentre Yoh le
baciava i capelli. Restarono così, stretti l’uno
all’altra, finchè la bionda non cedette alla
stanchezza e si addormentò tra le braccia dello sciamano.
Il ragazzo uscì allora dall’acqua e si
rivestì, prima di tirar fuori delicatamente anche Anna e
coprirla con un asciugamano. Allora la prese in braccio e la
portò nella sua stanza, coricandola nel futon e mettendosi
accanto a lei.
La sua espressione, se possibile, era ancora più
tranquilla di quella che aveva prima…
Il moro sorrise, e, stringendo la sua futura moglie, si
addormentò…
Angolo autrice:
Benvenuti a tutti in questa mia vecchia ma rinnovata
storia. Infatti ho iniziato a scriverla nel 2007, lasciandola poi
inconpiuta e ho deciso di riprenderla, modificando qualche punto
infantile, e di portarla a termine.
Quindi aspetto con ansia qualche commento ^^ Salute a tutti.
Crim_Noemi
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Capitolo 2 *** Sorpresa ***
Capitolo 2
Lontano
da casa di Yoh, un altro Asakura si
stava occupando di sistemare alcuni affari.
Sul ciglio in un vulcano,
infatti, Hao stava
lottando contro un gruppo di custodi posti a guardia di un piccolo
tempio
nascosto tra la lava.
Più
che combattere, lo sciamano millenario
se ne stava tranquillamente seduto sulla sporgenza di una roccia,
mentre il suo
Spirti of Fire si occupava dello scontro.
Finito
la strage, Hao si lasciò cadere nel
vulcano e, prima di toccare la lava, essa si aprì come le
acque del mar Rosso
al passaggio di Mosè, rivelando l’ingresso del
tempio.
-Carino
lo sterminio… anche se io li avrei
uccisi in meno tempo…
All’interno
del luogo sacro, Hao trovò semplicemente una ragazza,
imprigionata da potenti
sigilli.
-Vedo
che apprezzi sempre i miei metodi.
L’espressione
dello sciamano mentre si avvicinava all’altare era la stessa
che aveva sempre
Yoh, tranquilla e pacata, come se niente potesse turbare il suo animo.
Senza
alcuna fatica, l’Asakura riuscì a rompere ogni
sigillo, liberando la ragazza.
-Finalmente
posso sgranchirmi le ossa!
La
giovane allungò le braccia e le gambe, stirando i muscoli.
-Certo
che ce ne hai messo di tempo! Iniziavo a pensare che ti fossi
dimenticato di
me!
Hao
sorrise.
-E
come potrei farlo?
Yoh era sempre stato molto
pigro, specialmente per
quanto riguardava il dormire. Se ogni giorno non passava Anna a
svegliarlo,
probabilmente sarebbe rimasto a letto fino all’ora di pranzo!
Eppure
quella mattina si alzò praticamente
all’alba, nonostante fosse andato a letto molto
tardi…
Un
sorriso leggero si dipinse sulle sue
labbra, mentre i ricordi della sera precedente riaffiorarono nella sua
mente.
Voltò
la testa di lato, aspettandosi di
trovare la sua futura sposa accanto a lui, invece il posto nel futon
era vuoto,
fatta eccezione per un pacchetto legato con dei nastrini scuri.
With
love
Era
l’unica frase scritta sul biglietto che
il giovane Asakura trovò accanto al regalo. Curioso,
strappò via la carta,
rivelando il contenuto del pacchetto.. Si trattava di una tuta da
combattimento, cucita a mano, nera e con i bordi arancioni…
Anna
si trovava in cucina, intenta a
preparare la colazione. Si, ok, può sembrare strano, ma per
una volta tanto
aveva deciso di non schiavizzare nessuno e di mettersi lei ai
fornelli…
Ovviamente
non avrebbe mai preparato da
mangiare per tutta la ciurma, ma solo per Yoh… Voleva
passare un ultimo momento
insieme prima di salutarlo e mandarlo a vincere il torneo per il loro
futuro…
Finito
di preparare, si avvicinò alle
scale, per salire a chiamarlo, ma il ragazzo
l’anticipò, raggiungendola con
indosso la tuta che lei stessa gli aveva cucito a mano.
-Buongiorno.
Il
solito sorriso amichevole.
-Ti
sta davvero bene.
Non
ricambiò con il solito sguardo freddo,
anzi, gli rivolse un leggero sorriso.
-Ho
preparato la colazione, vieni…
Gli
prese piano una mano e lo tirò in
cucina, facendolo sedere al tavolo. Yoh ridacchiò.
-Mi
fai un regalo, mi prepari la colazione…
certo che sono proprio fortunato…
-Puoi
dirlo forte Asakura!
L’itako
si sedette accanto a lui,
osservandolo per un attimo.
-Vedrai
che vincerò.
Lo
sciamano interruppe i suoi pensieri,
come se sapesse già a cosa fossero rivolti. Anna sorrise
ancora.
-Non
ho dubbi a riguardo.
Circa
un’ora dopo, il gruppo di sciamani si
era radunato davanti casa Asakura. Con la stessa espressione fredda del
solito,
Anna aveva ordinato a Manta di preparare la colazione per tutti,
tacendo sul
fatto che lei l’aveva già fatto per Yoh.
-Va
bene, va bene…
Il
ragazzino si mise subito ai fornelli, mentre in soggiorno si
consumavano gli
ultimi saluti. Jun salutava e raccomandava il fratello e la stessa cosa
faceva
Pilika con Horo horo. I rispettivi spiriti, invece li osservavano
sorridendo.
-E’
ora di andare.
Yoh
li raggiunse con il solito sorriso e tutti gli sciamani si prepararono
alla
partenza.
Il
pullman che avevano noleggiato per portarli all’aereoporto li
stava aspettando
davanti casa, così, dopo gli ultimi saluti, iniziarono a
salire.
-Aspettate!
Anna
li aveva bloccati con tono allarmato e indicava qualcosa sulla strada.
-Non
è… Silva quello?
Immediatamente
Yoh e Horo horo raggiunsero il potente sciamano del consiglio e lo
portarono
dentro casa, sistemandolo sul divano.
Si
radunarono tutti intorno a lui, cercando di capire cosa fosse
successo…
-S-siamo…
stati at-ttaccati.. Il torneo – prese fiato –
è stato a-annullato…
Detto
questo svenne, lasciando tutti sorpresi e sconvolti.
****************************
Angolo
dell'autrice.
Grazie a tutti coloro che hanno
recensito il capitolo precedente, ora vi rispondo uno alla volta ^^
Cfrancy: Grazie mille per i complimenti e
per il consiglio. Infatti mi trovo sempre male quando devo fare l'html
per i capitoli perchè non riesco mai ad orientarmi ^^
Comunque come puoi vedere in questo capitolo non ho messo la scrittura
centrale. Grazie ancora ^^
n3n4: Eh si, questa
è proprio la fic che c'era sul forum di Detective Conan ^^
Avevo iniziato a scriverla più di tre anni fa e come trama
non era male, quindi ho deciso di riprenderla, dargli una
ristrutturata, e postarla qui ^^
neru: Ahhah grazie, vedrai che
stavolta la continuo e la porto a termine. Ho preferito non continuarla
lì perchè dopo alcuni anni lo stile cambia e
quindi l'avrei fatta troppo diversa rispetto ai capitoli precedenti,
quindi l'ho reiniziata qui.
Meteora89: Oddio
guarda, quando l'ho riletta l'unico mio commento positivo è
stato: "Almeno la parte divertente è divertente!
è_é Ahahah In ogni caso per la pubblicazione su
efp ho preferito tagliare spezzoni che magari non tutti avrebbero
capito, visto che il fulcro centrale era comunque Conan xD Grazie in
ogni caso ^^
Sophisticity: Non
mi aspettavo così tanta gente che l'aveva già
letta ** In ogni caso grazie, cercherò di pubblicare
velocemente i capitoli vecchi, anche se cambierò alcune cose
anche in quelli, così, chi l'ha già letta,
può godersi i nuovi ^^
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Capitolo 3 *** Promessa? ***
Capitolo 3
In
casa
Asakura c’era tensione.
Erano
ormai passate due ore dall’arrivo di Silva e
dall’annuncio della fine del
torneo e, da allora, tutti sembravano molto scossi.
Lo
sciamano del consiglio, dopo essere stato medicato da Pilika e Jun, ora
riposava nel letto di Yoh, mentre gli altri se ne stavano in soggiorno,
in
silenzio.
Solo
la
giovane itako si era rinchiusa in cucina, senza parlare con nessuno
destando,
così, la preoccupazione del suo fidanzato.
-Amidamaru..
per favore potresti dare un’occhiata ad Anna?
Yoh
parlò
al suo spirito a bassa voce, prima di tornare a mantenere il rigoroso
silenzio.
Il samurai annuì e fluttuò attraverso il muro,
raggiungendo la cucina.
La
preoccupazione maggiore derivava dal fatto che il torneo era presieduto
da
sciamani di altissimo livello e, per sospendere
quest’importantissimo evento,
era di sicuro successo qualcosa di davvero grave.
-Finalmente
sei venuto.
La
ragazza
si alzò non appena vide lo spirito di Amidamaru.
-So
che tu
e gli altri spiriti sapete cosa sta succedendo, e voglio saperlo anche
io!
Il
samurai
restò spiazzato dalla sguardo intenso della ragazza.
-Emh..
io..
-Parla!
Sembrava
furiosa e per niente intenzionata a restare allo scuro della
situazione. Dava
proprio l’impressione di una maniaca del potere che teneva
solo a diventare la
regina.
-Ecco..
Sappiamo solo che è opera di Hao, ma..
-Chi
è
Hao?
Lo
spirito
scosse la testa, allontanandosi leggermente dalla ragazza, forse per
paura o
forse per avere più forza di nasconderle la
verità.
-Non
spetta a me parlarvene.
-A
chi allora?
Stavolta
era stato Yoh a parlare, essendo appena entrato nella stanza. Sentendo
le grida
della sua fidanzata, aveva già immaginato cosa stava
succedendo. Eppure lui era
certo che quella non fosse smania di potere… era qualcosa di
ben diverso, era…
paura.
-Alla
famiglia Asakura. Spetta a loro dirvi che cosa sta succedendo.
Anna
battè
un pugno sul tavolo.
-Voglio
sapere cosa mi impedirà di diventare la regina degli
sciamani… Dimmelo
dannazione!
-Anna!
Yoh
le
prese una mano e provò a calmarla. Si, stava succedendo
proprio ciò che
immaginava, ma l’itako non sembrava avere
l’intenzione di calmarsi. Infatti fece
indietro.
-Va
a
correre 25 kilometri e portati dietro il Tappo.
-Anna…
-A
quanto
pare il nemico è più potente del previsto. Devi
essere preparato.
La
stessa misteriosa ragazza che Hao Asakura
aveva liberato dal tempio, ora se ne stava comodamente seduta su una
roccia, in
mezzo al deserto.
Sembrava
perfettamente a suo agio.
Lo
sciamano millenario che l’aveva liberata
avanzava verso di lei con passo deciso, mantenendo, tuttavia,
un’espressione
perfettamente tranquilla. Un enorme spirito di fuoco stava al suo fianco, fiero e
forte come non mai.
-Sapevo che non mi avresti deluso… Una strage da manuale!
La
ragazza sorrise per le parole
dell’Asakura.
-Non
mi serve il tuo rispetto
Hao incrociò le
braccia al petto, continuando a
sorriderle.
-Passano
i
secoli, ma tu non cambi mai…
-Senti
chi
parla.
Si
scambiarono un’occhiata poi Hao si voltò.
-Continua
a tenerli d’occhio e se necessario intervieni per mantenere
in vita mio
fratello e l’itako… Sono molto preziosi per
me…
La
ragazza
sparì, con un ghigno di soddisfazione sulle labbra.
-Senti
anche tu questa sensazione?
Anche
ad Izumo, la patria natia di Yoh, c’era
aria di tensione. Yohmei e Kino riuscivano a percepire
l’avanzata delle forze
nemiche e questo li preoccupava non poco.
-Ha
iniziato il suo attacco.
Commentò
l’itako maestra di Anna,
rivolgendosi a suo marito.
-E’
arrivato il momento di parlare ai
ragazzi.
La
donna strinse i pugni.
-Vorrei
non farlo…
-Anche
io Kino, ma non possiamo più
proteggerli… Devono iniziare a contare l’uno
sull’altra..
I
due sospirarono.
-E’
deciso
allora, li convocheremo qui.
Yoh
e Manta avevano ormai corso per diversi
kilometri e il piccoletto sembrava essere davvero allo stremo.
-Non
ce la faccio più!
Ansimò,
cercando di mantenere il passo
dell’amico, il quale cercava di non andare troppo veloce.
-Tranquillo,
se vuoi posso continuare da
solo…
-Anna
è
proprio una strega… Mi domando come tu faccia a sopportarla.
Commentò,
senza fiato. Yoh non rispose. Una volta tanto non aveva la solita
espressione
da ebete, invece sembrava pensieroso.
-Yoh…
-Sono
in
pensiero per lei…
Il
tappo
scosse la testa.
-Di
che ti
preoccupi? E’ sempre la solita Anna, scorbutica e schiavista!
-Ti
sbagli
Manta…
Il
ragazzino sbuffò e scosse la testa.
-Dici
così solo perché ti piace! E non fare
il finto tonto con me!
Il
giovane Asakura si fermò, lasciando per un
attimo spiazzato l’amico.
-Che
fai?
Lo
sciamano si sedette su una panchina,
incrociando le braccia dietro la testa, in una posizione di relax.
-Vedi
di
solito tende ad essere prepotente e a comandare gli altri, ma i suoi
occhi sono
comunque tranquilli… Oggi invece, aveva lo stesso sguardo di
quando ci siamo
conosciuti..
-Di
che
sguardo parli?
Anche
Manta si accomodò sulla panchina, mentre Yoh sospirava,
rievocando nella sua
testa alcune preziose immagini. Frammenti di ricordi, simili a pezzi di
un
sogno.
-Dovevo
diventare Shaman king, invece è saltato tutto.
-Ma
amico
non è colpa tua!
-Io
però…
le avevo fatto una promessa…
Il
ragazzino di bassa statura si voltò a guardare il suo amico.
-Promessa?
Angolo dell'autrice.
Il prossimo capitolo, a mio
avviso, è il più bello di tutti, semplicemente
perchè non l'ho scritto io! xD Sarà un resoconto
dettagliato del primo incontro di Yoh e Anna. Ho deciso di scriverlo
per bene ed è venuto tanto lungo che ho dovuto dividerlo in
due capitoli. Quindi 4 e 5 parleranno di questo ^^
Cfrancy: Grazie
per il consiglio e per i complimenti ^^
Meteora89: Ecco
appunto i prossimi due capitoli saranno abbastanza diversi, visto che
ho aggiunto parecchie cose. ^^ Goditeli xD
neru: Eh
si, la dolcezza tra le righe è molto dolce xD In ogni caso
cercherò di aggiornare sempre abbastanza velocemente.
n3n4: Per
me è come se fossero tutti nuovi capitoli, visto che li sto
riscrivendo da cima a fondo xD In ogni caso i nuovi non tarderanno ad
arrivare ^^
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Capitolo 4 *** First meeting ***
Capitolo
4
Un
giovane Yoh di soli dieci anni rientrò
nella sua casa di Izumo dopo la scuola.
-Finalmente
sono in vacanza!
Era
ormai arrivato il periodo di Natale e i
giovani studenti potevano trascorrere qualche giorno di tranquilli.
Yomei, il
nonno del ragazzo, alzò gli occhi dal suo giornale quando
sentì quelle parole e
sorrise.
-Se
sei in vacanza allora potrai andare sul
monte Osore.
-Fin
lassù? A fare che?
Il
vecchio Asakura osservò il nipote,
incrociando le braccia al petto.
-Ad
incontrare la tua futura moglie!
-Quindi
il vostro è davvero un matrimonio
combinato…
Manta
interruppe il racconto, osservando Yoh.
-Non
potevi sottrarti in nessun modo?
Lo
sciamano sorrise.
-Lasciami
continuare, poi vedi…
Il ragazzino di dieci anni non aveva nessuna voglia di conoscere la sua
futura
sposa e ne stava proprio parlando con gli spiriti della sua famiglia.
-Me
ne avevano parlato, ok.. ma non credevo
facessero sul serio…
Sospirò,
mentre preparava i bagagli e Ponchi
e Conchi gli ronzavano intorno senza smettere di prenderlo in giro.
-Così
giovane eppure già fidanzato!
-Che
fortuna Yoh!
I
due sghignazzarono, senza smettere di
prenderlo in giro. Ad interromperli fu una voce proveniente
dall’esterno. Tutti
si voltarono.
-E
voi vi definite spiriti degli Asakura?
Tsk…
Uno
spirito gatto se ne stava comodamente
seduto sul tetto della villa, fumando una pipa.
-E
tu chi diamine sei?
La
volpe e il tanuki iniziarono a
minacciarlo, così il felino li mise al tappeto velocemente.
-Io
sono Matamune di Nekomata, uno spirito
appartenente a questa famiglia da mille anni… E
sarò io ad accompagnarti ad
Osore, Yoh.
-Matamune
di Nekomata? Non ne ho mai sentito
parlare…
Yoh
sembrava pensieroso.
-E’
stato il mio primo spirito… e il mio
primo amico.
-E
adesso?
-Lui
non c’è più, ma lo farò
tornare appena
sarò abbastanza forte…
La
mattina seguente il bambino partì insieme
allo strano spirito gatto. Il treno li portò alla stazione
di Aomori e, da lì,
avrebbero dovuto raggiungere la locanda della nonna di Yoh.
-Vado
avanti io, così posso salutare Kino.
Matamune
andò avanti da solo prima ancora che
il giovane potesse dire qualcosa…
-Ah
se ne è andato!
Sbuffò
e iniziò a camminare per raggiungere
la locanda della nonna, finchè non andò a
sbattere contro una bambina.
-Sta
attento a dove metti i piedi!
Yoh
restò per un attimo incantato da quella
bellezza in miniatura e, allo stesso tempo, restò
paralizzato dal modo in cui
lo stava trattando… Era spaventosa…
-E
tu dovresti essere il mio futuro marito?
Sei solo uno smidollato, Yoh Asakura…
Così
come era arrivata, la bambina sparì,
lasciando il giovane solo e confuso.
-La
solita Anna di sempre, isterica e
scorbutica.
Manta
incrociò le braccia al petto, assumendo
l’espressione di chi la sa lunga.
-Non
sai quanto ti sbagli, amico mio.
-Avete
scelto me per via della ragazza, vero?
Matamune
parlava tranquillamente con Kino,
fumando la sua pipa.
-Abbiamo
scelto te per via del tuo vecchio
padrone
Lo
spirito sospirò.
-Se
sono qui… si vede che quella ragazza è
molto problematica…
“Come
faceva a sapere il mio nome?”
Il
piccolo Yoh Asakura stava ponderando sul suo
primo incontro con Anna.
“E’
davvero la mia futura moglie...”
Arrossì
per un attimo.
“Beh
è carina… ma fa anche paura”
Sospirò,
tirando un calcio ad un sassolino.
“Ma
sono tutte così le ragazze!?”
Non
ebbe neanche il tempo di svoltare
l’angolo che un enorme mostro gli venne incontro. Il bambino,
spaventato, provò
ad affrontarlo, ma, alla fine, fu salvato da Matamune, che, usando il
suo
furyoku, lo fece sparire.
Manta
scoppiò a ridere.
-Certo
che eri proprio imbranato.
Lo
sciamano sbuffò.
-Vorrei
vedere te! Anna a quel tempo metteva
davvero i brividi…
-Perché,
adesso no?
Il
moro sorrise e Manta andò avanti con le
domande.
-Cos’era
quel mostro?
-Un
Oni. Sono spiriti malvagi che si creano
attraverso i brutti pensieri. Sono colmi di rancore…
Yoh,
Matamune e Kino stavano parlando
tranquillamente in una stanza della locanda.
-Dimmi
Yoh… Hai già conosciuto la tua futura
moglie, vero?
Il
ragazzo sospirò, ma fu Matamune a
rispondere al suo posto.
-A
quanto pare si.
-Quella
ragazza… è strana.
In
quel momento Anna aprì la porta della
stanza, lasciando entrare solo un braccio contenente la busta della
spesa.
-Eccole
maestra.
Senza
dire altro, si ritirò nella sua stanza,
lasciando Yoh stupito e incredulo…
-Ma
che razza di saluto è?
-Infatti
non ha salutato.
Matamune
sembrava divertito, ma, in realtà,
stava cercando di capire quale fosse il segreto di Anna. Passarono
ancora
alcune ore in piedi, prima che il giovane e lo spirito gatto si
ritirarono per
rilassarsi un po’ alle terme.
-Non
riesco proprio a capire.
Il
piccolo Yoh sembrava esasperato.
-Quell’Anna…
-Si
vede che ti sei innamorato di lei a prima
vista.
Matamune
sorrise e il giovane sciamano
arrossì di botto.
-Non
preoccuparti. Se dovete sposarvi è un
bene che tu sia innamorato…
Yoh
sospirò, appoggiandosi alla vasca.
-Si
beh.. probabilmente io non le piaccio…
Restarono
in silenzio per qualche istante.
-Matamune…
Non è che… lei c’entra con la
faccenda dell’oni?
Angolo dell'autrice:
Ok, un altro capitolo
è andato. Il contenuto è molto bello, ma non sono
convintissima sulla forma -__- In ogni caso presto ci sarà
il seguito. Chi aveva già letto questa storia può
vedere che ho cambiato molto questo capitolo, aggiungendo molti
più dettagli.
n3n4: Grazie
mille, davvero! Mi fai troppi complimenti xD In ogni caso questo
capitolo non mi piace tantissimo... in ogni caso lascio giudicare a voi.
neru: Non ti preoccupare,
vedrai che presto ci sarà molta, molta dolcezza **
Cfrancy:
Ecco qui,
il momento della verità è vicino xD Non so che
dire, leggi il prossimo capitolo e vedrai!
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Capitolo 5 *** First meeting 2 ***
Capitolo 5
-Vuoi
dire che è stata lei a mandarti quel
coso contro?
Manta
sembrava perplesso e teneva gli occhi
fissi sul volto dell’amico, cercando di capire cosa provasse
nel descrivergli
quei ricordi.
-Eh…
come ha fatto?
La
curiosità prese il sopravvento sulla
preoccupazione.
Yoh
sospirò.
-Aspetta
adesso ci arrivo…
La
mattina seguente il piccolo Yoh andò in
giro per i mercatini, alla ricerca di qualche souvenir per la famiglia.
Non
faceva altro che pensare ad Anna e a ciò che stava
succedendo, tuttavia cercò
di distrarsi andando alla ricerca di qualcosa di carino da portare ad
Izumo.
-Questi
piacerebbero a Ponchi e Conchi…
Ridacchiò,
notando dei portachiavi con
disegnata sopra una donna nuda.
-Perché
sono degli sporcaccioni!
-Ma
a che stai pensando pervertito?
Yoh
si paralizzò all’istante, restando
spiazzato da quella voce che lo stava rimproverando. Lentamente, si
voltò,
incontrando quegli occhi neri che tanto l’avevano spaventato
la prima volta in
cui li aveva visti riflessi nei suoi.
-E
chi sarebbero Pincho e Chinco?
Il
ragazzo non parlò, occupato ancora a
riflettere sulla presenza della ragazzina.
-Ah…
sono gli spiriti della tua famiglia…
Tsk, che facce volgari…
-Un
momento…
Finalmente
il giovane Asakura reagì e mise
Anna all’angolo, tenendola per le spalle. Lo sguardo deciso
dello sciamano si
inchiodò a quello iroso della itako. Per
un’istante, lei non reagì, lasciandolo
parlare.
-Come
fai a saperlo? E anche il mio nome quel
giorno… E quell’oni! L’hai mandato tu!
Un
sonoro ceffone raggiunse la guancia
sinistra del piccolo Asakura, facendolo crollare a terra con stampato
in viso
il segno delle dita del giovane.
-Non
parlare liberamente con me.
Mormorò
la bambina, con occhi freddi e
imperscrutabili.
-Ahi
mi hai fatto male! Ma sei impazzita? E
poi sei tu che hai iniziato a parlare!
-Sono
venuta a congedarmi da te.
La
piccola Anna si voltò, dando le spalle a
Yoh. Qualcosa sembrava cambiato nel suo tono di voce…
Sembrava… triste.
-Ci
sono ancora molte candidate a diventare
tua moglie… Torna a casa ad Izumo. Se resti qui diventerai
infelice…
Per
un attimo le parole della ragazza si
persero nel silenzio.
-Grazie
per essere venuto da così lontano…
Mormorò
alla fine, prima di iniziare a
camminare, allontanandosi da Yoh. Il giovane capì che
c’era davvero qualcosa
che non andava in quella ragazza e che non poteva abbandonarla a se
stessa,
perciò non si arrese e iniziò a seguirla, ma si
bloccò quando vide una serie di
fuochi azzurri radunarsi attorno a lei. Li vide danzarle intorno, prima
di
unirsi l’uno all’altro, dando vita alla sagoma di
un oni…
Il
mostro sembrava ancora più spaventoso
dalla prima volta in cui Yoh l’aveva visto. Era davvero
grosso ed emanava onde
di malvagità da tutti i pori.
-Per
questo… ti ho detto di fuggire…
Anna
provò a parlare, ma l’oni iniziò subito
ad attaccare il piccolo sciamano, il quale faceva di tutto per schivare
i
colpi.
-Ogni
volta che esco succede questo… Per
questo sto sempre a casa… Vattene Yoh, scappa.
Il
mostro scaraventò via il piccolo Asakura,
il quale atterrò dietro la bottega di un armaiolo. Per un
attimo restò a terra,
pensando a cos fare per affrontare il nemico, tuttavia l’oni
continuò il suo
attacco e Yoh fu costretto ad agire d’istinto.
Afferrò al volo una spada e uscì
dalla bottega, parandosi davanti al mostro.
-Anna
scappa… Ci penso io a lui…
La
bambina restò sorpresa dalle parole del
ragazzo e impallidì. Lui stava combattendo per difenderla
come nessuno aveva
mai fatto per lei prima d’ora…
Abbassò
lo sguardo, sentendosi colpevole, e
desiderò con tutto il cuore la scomparsa del mostro, per
salvare Yoh… e,
proprio quando stava per attaccare, l’oni si dissolse in una
decina di fuochi
azzurri, lasciando lo sciamano sorpreso e l’itako senza
parole.
-Ed
ecco il primo ceffone…
Manta
non si lasciò sfuggire l’occasione di
prendere in giro Yoh.
-Certo
che… non mi aspettavo che Anna potesse
fare ciò.
L’erede
della famiglia Asakura sospirò,
incrociando le braccia dietro la testa.
-I
pensieri cattivi della gente entravano
nella sua testa e lei non poteva farci niente. Si radunavano e creavano
oni.
-E
cosa è successo dopo?
Quando
Matamune e Kino rientrarono in casa
trovarono Yoh e Anna intenti a guardare la televisione. Stupiti
dall’improvviso
avvicinamento tra i due ragazzi, decisero di lasciarli soli e
concedergli un
po’ di privacy.
-Quale
preferisci?
Stavano
guardando un concorso canoro e la
bambina, senza esitazioni, indicò una cantante ricoperta di
trucco e di
borchie.
-Accidenti…
-Sembra
aggressiva, ma lo fa per nascondere
la sua timidezza… In realtà è molto
dolce…
-Proprio come te.
La
ragazza restò un attimo spiazzata da quel
commento, tuttavia non potè far altro che abbassare gli
occhi e torturarsi le
dita..
-Devi
andartene, io ti porterò solo guai.
Non
sapeva perché, ma più tempo passava,
più
le veniva difficile provare a mandare via il ragazzo che le stava
seduto
accanto. Che si stesse affezionando?
-So
che a me piace la vita tranquilla… Ma non
posso abbandonarti solo perché la tua è
difficile…
La
bionda strinse i pugni, cercando dentro di
se la forza di cacciarlo… per proteggerlo.
-Perché
cerchi a tutti i costi di entrare
nella mia vita?
Yoh
arrossì di colpo e abbassò lo sguardo.
-Ecco,
beh… io… Deve essere orrendo leggere
nei pensieri.
Il
piccolo Asakura si era reso conto
dell’errore commesso nel lasciar vagare
l’immaginazione in modo così
“libero”
davanti a lei.
-Pervertito!
L’ennesimo
sonoro ceffone di Anna lo colpì
dritto in faccia, lasciandogli il segno delle dita. Dopo averlo
colpito,
l’aspirante itako scappò nella sua stanza,
rinchiudendosi dentro. Non riusciva
a capirne il perché, ma la mano che aveva colpito la guancia
del ragazzo
pulsava terribilmente.
Il
giovane sciamano le andò dietro,
fermandosi davanti la porta.
-Hey..
Sembrava
in imbarazzo dopo i pensieri poco
casti fatti su di lei, tuttavia era deciso a non lasciarla andare.
-Dopo
il concorso canoro c’è un programma
sull’inizio del nuovo anno… Possiamo vederlo
insieme e poi andare al tempio..
Yoh
cercava di usare un tono tranquillo per
farle capire le sue vere intenzioni.
-Lo
so che uscire è problematico per te,
quindi beh… se appare l’oni scapperemo insieme. So
che tu vuoi risolvere questo
tuo problema, ma se non ci riuscirai io ti accetterò lo
stesso… E lo risolverò
diventando Shaman king…
Per
un attimo tutto ciò che si sentì fu solo
il silenzio.
-Ecco
beh… E’ una situazione un po’
imbarazzante… Per fortuna c’è questa
porta chiusa tra noi.
-Per
fortuna…
Mormorò
la
bambina, quando ormai i passi del ragazzo si erano già
allontanati.
-Altrimenti
mi avresti vista piangere…
-Certo
che eri proprio cotto di lei!
Yoh
sorrise, arrossendo leggermente.
-Non
che adesso tu abbia smesso di guardarla
con occhi da maniaco…
-Manta
ma che dici!
-Ahaha
amico, scherzo, tranquillo…
Quella
sera, dopo aver visto ancora la
televisione insieme, Yoh e Anna uscirono. Il ragazzo sembrava
tranquillo e
spensierato, come suo solito, ma la giovane itako dava
l’impressione di non
riuscire a sopportare ancora quella situazione. Il primo
dell’anno era il
momento in cui si ci rivolgeva ai kami per le richieste maggiori. Tutti
si
recavano al tempio per depositare i loro desideri al cospetto degli
dei, dando
sfoggio a pensieri avari e invidiosi; pensieri che, in pochi secondi,
si
radunarono nella mente della giovane itako, riempiendola completamente.
La
ragazza non riuscì a resistere per molto tempo e, dopo pochi
minuti, decine di
fuochi azzurri la circondarono.
-Anna…
Il
processo stavolta non sembrava volersi
fermare e dalla mente della ragazza nascevano diversi oni, uno dopo
l’altro.
Yoh per un attimo ebbe paura di non riuscire a fermarla e di perderla
per
sempre, tuttavia Matamune, che aveva deciso di seguirli,
apparì al suo fianco.
La paura svanì all’istante.
-Sta
tranquillo, adesso ci penso io.
Uno
dei mostri iniziò a divorare gli altri,
diventando più grande e più forte. Il gatto
allora creò il proprio oversoul,
evocando un’enorme spada. I due potenti spiriti iniziarono la
battaglia,
scambiandosi una serie di potentissimi colpi. Il mostro sembrava avere
la
meglio, semplicemente poiché aveva una riserva illimitata di
energia, mentre
Matamune iniziava ad esaurire la sua. In un gesto disperato, lo spirito
gatto
radunò le sue forze, colpendo il braccio dell’oni,
cercando di purificare la
sua anima, tuttavia il mostro riuscì a salvarsi strappandosi
l’arto infetto.
-Maledizione…
Matamune
sembrava in crisi ed era parecchio
stanco, tanto che non riuscì a far nulla mentre il mostro
prendeva Anna.
-Mamma…
-No!
Io non volevo crearti!
La
ragazza non sembrava preoccupata da ciò
che l’oni poteva farla, tuttavia aveva paura per
ciò che il mostro poteva fare
agli altri… e a Yoh.
-Rimettimi
in forze, creane ancora!
Yoh
provò a raggiungere l’enorme spirito
malvagio, per poter salvare la sua futura moglie, tuttavia fu troppo
lento e
non potè far altro che osservarlo andar via insieme ad Anna.
Non riusciva a
capire cosa quel mostro volesse da lei.
-Vuole
farle creare altri oni così può
nutrirsene… Tuttavia se lo fa…
l’energia di quella ragazzina si esaurirà e lei
perderà la vita.
Matamune
anticipò la domanda del ragazzo,
dandogli subito la risposta che cercava, anche se, sul viso dello
spirito
gatto, era dipinta un’espressione di pura preoccupazione. Il
giovane Asakura,
invece, sembrava letteralmente terrorizzato.
-Non
la lascerò morire…
Mormorò,
iniziando a riacquistare sicurezza.
Le aveva promesso che l’avrebbe salvata a tutti i costi e di
certo non avrebbe
permesso ad un mostriciattolo di far passare Yoh Asakura come uno che
infrange
le promesse.
Lo
spirito gatto, per un attimo, sorrise,
decidendo che si sarebbe associato al ragazzo per salvare la giovane
Anna.
“Salverò
lei… come avrei dovuto fare con il
mio vecchio padrone…” Furono questi i pensieri di
Matamune, prima di
affiancarsi a Yoh.
-Andiamo
ragazzo… Salveremo tua moglie.
I
due iniziarono a correre come forsennati,
seguendo le tracce che il mostro si lasciava alle spalle. Quando
finalmente lo
raggiunsero, il braccio strappato via era di nuovo al suo posto e
l’energia
dell’oni sembrava essersi moltiplicati.
-Siamo
arrivati tardi…
Dell’itako
non vi era nessuna traccia.
-Yoh
credo che…
-Non
dirlo! Lei è forte, non può morire
così..
Matamune
aveva un’espressione cadaverica, e
questo non fece altro che far agitare di più lo
sciamano… Anna non poteva
essere morta, non riusciva a crederci.
-La
ragazza? Mi sono nutrito e l’ho lasciata
andare…
A
questo punto l’espressione dello spirito
gatto mutò completamente, passando dall’agitato
allo stupito. Non riusciva a
credere che la ragazza fosse davvero ancora viva.
“E’ incredibile” si ritrovò a
pensare “Ha davvero così tanta
energia?”. Era certo che, in una situazione del
genere, anche lo stesso Hao si sarebbe ritrovato in notevole
difficoltà. Anna,
invece, ne era uscita illesa. Yoh, intanto, sembrava più
sollevato dalla
notizia che la sua futura sposa era ancora viva e si stava preparando
ad
affrontare la battaglia contro il mostro dei brutti pensieri…
-Matamune…
Lo
spirito alzò gli occhi, pronto e deciso
anche lui. Era arrivato il momento di andare.
-Facciamolo.
-Cosa
è successo dopo?
Yoh
abbassò lo sguardo, restando per un
attimo in silenzio.
-Abbiamo
sconfitto l’Oni, ma Matamune è
scomparso.
Manta
lo osservò, capendo lo stato d’animo
dell’amico.
-E
Anna?
Il
piccolo Yoh si trovava sul treno, pronto a
partire per tornare ad Izumo. Nonostante fosse più
tranquillo per il fatto che
Anna si fosse ripresa, era triste per la perdita del suo primo amico.
Sospirò,
appoggiandosi meglio allo schienale del sedile. Kino aveva annunciato a
Yomei
che potevano smettere di cercare una moglie per lui e, quindi, il
viaggio aveva
avuto successo, tuttavia non riusciva a smettere di pensare al
sacrificio dello
spirito gatto. Si sentiva triste e solo ripensando al fatto che il
viaggio di
andata l’aveva passato in compagnia.
-Posso
sedermi?
Alzò
gli occhi, improvvisamente riscosso dai
suoi pensieri, e si trovò davanti la bambina dai capelli
biondi e gli occhi
neri. Arrossì di botto e si scostò leggermente,
facendole spazio. Sapeva di non
dover sprecare il sacrificio di Matamune, quindi era certo che, da quel
momento
in poi, avrebbe sempre protetto la giovane itako a costo della sua
stessa vi.
-Che
ci fai qui?
Per
un attimo la osservò con espressione
curiosa mentre Anna si accomodava al suo fianco, senza tuttavia
guardarlo.
-Ho
preso il treno alla stazione prima… e
scenderò alla prossima.
Il
giovane sciamano continuò a restare in silenzio, in attesa
del resto della
spiegazione, anche se lo trovava un notevole passo avanti il fatto che
la ragazza
avesse avuto così tanta premura verso di lui.
-Volevo…
ringraziarti Yoh…
Il
bambino restò sorpreso da questa
affermazione, tuttavia sorrise e avvolse le spalle della ragazza con un
braccio.
-Grazie
a te e a Matamune che avete sconfitto
l’oni, ora il mio potere si è placato e sto bene.
Perfino
lei, la ragazza che tutti definivano
la regina dei ghiacci, in quel momento arrossì e il giovane
sciamano non riuscì
a fare a meno di stringerla di più a se.
-Manterrò
la mia promessa, Anna… Ti libererò
per sempre dal tuo problema, diventando Shaman King.
A
quel punto la bionda non poté far altro che
posare la testa sulla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi.
Passarono così
gli ultimi minuti del viaggio: stretti l’uno
all’altra, finchè il treno non si
fermò, annunciando l’arrivo alla stazione.
-Devo
andare.
La
bionda si alzò avvicinandosi alla porta
dello scompartimento, ma il ragazzo la seguì prontamente e
le prese una mano.
-Ci
vediamo presto.
Sorrise
e, innocentemente, si sporse verso di
lei, posandole un dolce bacio sulle labbra. L’itako
annuì, abbastanza rossa in
viso.
-A
presto, Yoh.
-Oh…
adesso capisco.
Manta
incrociò le braccia al petto,
osservando l’amico.
-Quindi,
anche se non sembra, voi vi amate…
Yoh
non potè fare a meno di arrossire, mentre
il piccoletto ridacchiava.
-Forza,
torniamo a casa.
Angolo autrice:
Un altro capitolo è
andato. Ringrazio chiunque sta seguendo questa storia e chiunque sta
commentando.
neru:
E il bello deve ancora arrivare xD Vedrai, presto le dosi
giornaliere di kawaii aumenteranno a dismisura xD
n3n4:
Non posso far altro che darti ragione. Se ci fai caso,
sono stata la prima a dire che non mi piaceva il modo in cui avevo reso
quel capitolo, in ogni caso avevo cercato di smorzare perchè
era diventato davvero troppo lungo. Poi non mi sono soffermata tanto
semplicemente perchè stavo riportando gli eventi del manga e
quindi come capitolo era abbastanza superfluo, ma l'avevo scritto per
chi non ha avuto occasione di leggere il manga. In ogni caso ho cercato
di dare un po' più di carattere ai personaggi in questo
capitolo, ma i prossimi saranno migliori perchè si
procederà con la storia vera e propria ^^ Grazie per i
consigli ^ì
|
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Capitolo 6 *** Fidati. ***
Capitolo 6
Yoh
e Manta erano ormai vicini a casa
Asakura. Dopo aver corso e parlato tanto, avevano capito di aver perso
abbastanza
tempo in chiacchiere e che era arrivato il momento di tornare a casa e
discutere con gli altri riguardo la fine del torneo. Il ragazzo sapeva
per
certo che la sua fidanzata l’aveva mandato via con questa
scusa
dell’allenamento semplicemente per far calmare le acque e gli
aveva detto di
portarsi dietro Manta per lo stesso motivo, anche se, probabilmente, il
piccoletto non sarebbe mai giunto a questa conclusione.
Il
giovane sciamano sospirò leggermente,
avvicinandosi al cancelletto in legno della sua abitazione, tuttavia
prima che
potesse anche solo aprirlo, si bloccò con gli occhi sgranati
e un’espressione
indecifrabile.
-Yoh?
Manta
osservò curioso l’amico, cercando di
capire per quale motivo si fosse bloccato così
all’improvviso. La sua
espressione sembrava un misto tra sorpresa e paura.
-Dannazione!
Il
giovane sciamano, senza dare alcuna
spiegazione, corse dentro, lasciando Manta stupito e spiazziato.
-Ma
che ti prende?
Il
biondo si sporse leggermente per osservare
ciò che stava succedendo all’interno della casa e
restò sconvolto anche lui. Un
parte dell’abitazione era praticamente crollata e dalle crepe
sul muro si
poteva intravedere un enorme spirito intento ad attaccare Ren e Horo
Horo.
Purtroppo il giovane Asakura conosceva bene i tratti spaventosi del
mostro che
si trovava davanti. Gli occhi privi di compassione, l’aura
maligna, il corpo
gigantesco e nero e la voglia di distruggere qualsiasi fonte di
felicità.
Lo
sciamano strinse i pugni e iniziò a
correre verso di loro, già pronto ad attivare il furyoku con
Amidamaru.
-M-mamma..
d-dice che vi devo uccidere…
Il
mostro farfugliava alcune frasi incomprensibili
agli altri, ma che invece Yoh conosceva fin troppo bene.
L’erede della famiglia
Tao e il guerriero del nord erano ormai allo stremo, così il
giovane Asakura fu
costretto ad immergersi nello scontro
Dopo
alcuni estenuanti scambi di colpi, il
mostro venne colpito dal fendente di Amidamaru e sparì
esattamente come
sparisce un incubo quando si aprono gli occhi.
-Che
diamine era quel coso?
Horo
Horo si rimise a fatica in piedi,
appoggiandosi alla parete e venne prontamente raggiunto da Pilika, la
quale lo
sorresse.
-Non
ne ho idea.
Ren
sembrava più stabile, ma Jun era comunque
di fianco a lui, nel caso ne avesse avuto bisogno.
-Era
un Oni.
Fu
proprio la sorella di Ren a parlare,
lasciando tutti sorpresi. Tutti, eccetto Yoh. Probabilmente ognuno di
loro era
a conoscenza di quel tipo di spirito e, proprio conoscendone la natura,
restarono molto sorpresi della sua presenza in quel posto.
-Come
diamine ha fatto un Oni ad arrivare fin
qui?
Il
giovane Asakura sospirò, dando
l’impressione di saperne più di tutti sulla
faccenda. In fondo era vero, lui ne
sapeva davvero più di tutti, ma non voleva di certo svelare
il segreto che
faceva soffrire così tanto la sua futura sposa.
-Dov’è
Anna?
Chiese,
cercando di non guardare nessuno di
loro. Gli sciamani si concessero un attimo di silenzio, continuando a
meditare
sulla situazione, mentre Pilika si apprestò a rispondere
alla domanda del
ragazzo.
-Appena
siete usciti si è rinchiusa in camera
sua.
Senza
dire nulla, Yoh iniziò a salire le
scale, mostrando agli altri un’espressione che praticamente
mai si vedeva sul
suo viso: preoccupata e tesa.
Raggiunta
la porta della stanza della sua
ragazza, si fermò per un attimo davanti ad essa, prima di
entrare senza bussare.
L’itako se ne stava seduta all’angolo della camera,
stringendosi le ginocchia
al petto. Aveva gli occhi chiaramente rigati di lacrime, anche se
cercava di
nascondere il viso allo sguardo dello sciamano.
Il
giovane si sedette accanto a lei e voltò
la testa, puntando gli occhi su di lei. Non parlò, si
limitò ad osservarla
paziente, senza tuttavia nascondere quell’espressione
preoccupata che aveva
preso il sopravvento sulla sua tranquillità.
-C-che
vuoi?
A
spezzare il silenzio, dopo diversi minuti,
fu proprio Anna. Yoh si concesse un secondo per contemplare il tono
tremolante
della ragazza. Aveva paura per lei e per ciò che le stava
succedendo, tuttavia
sapeva di essere la sua unica certezza e l’unica persona in
grado di farla
reagire. Il suo viso si rilassò improvvisamente, lasciando
spazio alle sue
solite emozioni: tranquillità e spensieratezza.
-Voglio
solo starti accanto.
Sorrise
con tutta la naturalezza possibile e
passò un braccio attorno alle sue spalle, attirandola piano
a se. La ragazza
continuò ad essere scossa da tremiti ancora per alcuni
secondi, prima di
rilassarsi sul petto dello sciamano e alzare lo sguardo verso di lui.
Gli occhi
color pece di lei incontrarono quelli color terra di lui…
-Yoh…
Anna
si sciolse completamente davanti allo
sguardo languido del ragazzo e, lentamente, si sporse leggermente verso
di lui,
posando le mani sul suo petto. Lo sciamano non smise di osservarla
neanche per
un secondo, mentre posava le grandi mani sulle spalle minute
dell’itako e
avvicinava il viso al suo, confondendo i loro respiri.
Il
loro primo bacio era avvenuto su un treno,
poco distante dalla stazione di Aomori. A giudicare
dall’elettricità dei loro
sguardi e dall’attrazione che provavano l’uno verso
l’altra, entrambi si
sorpresero del fatto che fosse stato anche l’unico. Entrambi
ebbero lo stesso
pensiero ed entrambi decisero che era il momento di provvedere a quella
mancanza. Anna trattenne il fiato quando sentì le labbra di
Yoh sfiorare le
proprie e, incapace di trattenersi ancora, si sporse verso di lui e
premette la
bocca contro la sua, lasciandosi trasportare dall’istinto e
dai sentimenti che
provava per lo sciamano. Si saziò delle sue labbra,
sfiorandole con le proprie,
mordicchiandole piano, leccandole e assaporandole come se fossero la
cosa più
deliziosa di questo mondo. Il ragazzo, d’altro canto, si
sentiva morire. Non
aveva mai provato sensazioni così intense e sconvolgenti e
più l’itako andava
avanti, più sentiva che quel contatto non gli sarebbe mai
bastato.
Il
giovane Asakura sembrò ritornare alla
realtà solo quando si accorse di essersi lasciato scappare
un leggero gemito di
piacere. Anna infatti, dopo aver abbandonato le sue labbra, aveva
iniziato a
lambire la pelle del suo collo, percorrendola più volte fino
alle spalle.
Stavano andando oltre. Entrambi lo sapevano ed entrambi erano certi di
voler
andare fino in fondo…
Tuttavia
il telefono sembrò non essere
d’accordo a quell’unione, poiché
interruppe i due amanti iniziando a squillare
convulsamente quando ormai la camicia dello sciamano era già
finita a terra.
Riportati
alla realtà da quel suono
snervante, i due si allontanarono l’uno dall’altra,
concedendosi qualche
secondo per riprendere fiato. Le labbra di entrambi erano rosse e
gonfie e di certo
sarebbe stato difficile non notare il leggero segno violaceo lasciato
da Anna
alla base del collo di Yoh. Mentre l’itako chinava gli occhi,
ripercorrendo
mentalmente gli attimi appena trascorsi, lo sciamano si avvicinava al
telefono
per rispondere.
-Casa
Asakura.
La
bionda si ritrovò a pensare che la voce
del ragazzo tremava più del solito. Probabilmente anche lui
era ancora scosso
dai brividi, proprio come lo era lei.
-Ad
Izumo dici?
Alzò
gli occhi neri, puntando lo sguardo
sulla sagoma del suo ragazzo, intento a parlare con la persona al di
là della
cornetta. Probabilmente si trattava di Yomei, visto che stavano
parlando di
Izumo.
-E
gli altri?
Principalmente
era il suo interlocutore a
parlare, mentre Yoh si limitava ad ascoltare e ad annuire. Il suo volto
manteneva i tratti tranquilli, anche si vedeva chiaramente che era
più teso
rispetto a prima.
-Va
bene. A presto.
Appena
rimise la cornetta al suo posto, il
ragazzo alzò gli occhi, incrociando quelli della fidanzata.
Lei sembrava
tranquilla e nel suo sguardo c’era solamente una nota di
curiosità.
-Vogliono
parlarci, quindi dobbiamo andare ad
Izumo al più presto.
Hao
Asakura se ne stava comodamente disteso
su una roccia, godendosi la frescura di quella dolce brezza mattutina e
i
timidi raggi del sole che si infrangevano sulla sua pelle leggermente
abbronzata, facendola sembrare più scura di quanto non
fosse.
Solo
in mezzo alla natura, lo sciamano
millenario era felice. Niente riusciva a rilassarlo più
dello spettacolo che
ogni mattina offriva il sole sorgendo, ed era proprio per preservare
quella
meraviglia a lui così cara che voleva assorbire Spirit king.
Solo eliminando la
razza umana poteva salvare la natura che tanto amava.
-Sai,
io non ho tutto questo interesse a salvare
boschi e deserti.
Hao
sorrise, incrociando le braccia al petto
e concedette un ulteriore sguardo al cielo sereno.
-No,
tu infatti hai solo interesse a
distruggere la razza umana.
Stavolta
fu lei a sorridere, lasciandosi
andare ad una risata ricca di puro e semplice divertimento,
coinvolgendo anche
lo sciamano.
-In
ogni caso ci sono novità.
L’Asakura
voltò leggermente la testa verso di
lei, osservandola con una nota curiosa. Quella ragazza lo incuriosiva
non poco.
Era un ossimoro vivente: bella e dolce in apparenza, spietata e letale
in
realtà.
-Sono
tutto orecchi…
-L’itako
ha liberato un Oni.
Un
sorriso di soddisfazione incurvò le labbra
del moro. Questa era esattamente la notizia che voleva ricevere,
perciò si
rilassò ancora di più, rigirandosi sul masso che
gli faceva da cuscino.
-Mi
spieghi perché lei ti interessa così
tanto?
-Suppongo
che se ci fosse qualcuno con i tuoi
stessi poteri, tu lo vorresti al tuo fianco, no?
La
ragazza sorrise.
-Un
altro uguale a me? Sarebbe una vera
strage.
Hao
si decise a svelare qualche dettaglio in
più del suo piano alla persona che lo stava aiutando a
portarlo a termine.
-Mi
serve Yoh perché solo unendomi alla sua
anima sarò davvero completo, mentre mi serva la ragazza
perché voglio
risvegliare il potere che mio fratello cerca tanto di
sopprimere… Il potere che
mi ha reso ciò che sono..
Sorrise
di gusto, passandosi la lingua sulle
labbra. Mille pensieri affollavano la mente dello sciamano millenario,
tuttavia
il suo sguardo era sempre languido e tranquillo.
-La
voglio con me… e voglio il mio esercito
personale di Oni.
Il
clima di tensione a casa Asakura sembrava non voler dar segni di
cedimento. Gli
spiriti sembravano essersi volatilizzati, lasciando da soli gli
sciamani e le
ragazze. Infatti Amidamaru, Tokagero , Bason, Kororo e Pai Long se ne
stavano
in silenzio sul tetto della casa. Loro sapevano cosa stava succedendo e
la cosa
li lasciava assolutamente senza parole. Al piano di sotto, invece, i
ragazzi
cercavano di capire chi li avesse attaccati, anche se nessuna delle loro ipotesi
sembrava sensata.
-Sono
certo che Yoh ne sa qualcosa.
Aveva
concluso infine Ren, osservando gli
altri. Pilika incrociò per un attimo i suoi occhi,
abbassando subito dopo lo
sguardo.
-A
che scopo non dircelo allora! Siamo i suoi
amici!
Horo
horo sbatteva i pugni sul tavolo,
visibilmente scocciato da quella situazione di tensione. Fortuna che
non si
accorgeva delle occhiate che l’erede della famiglia Tao
scambiava con sua
sorella, altrimenti si sarebbe innervosito ancora di più.
-Ragazzi
dobbiamo avere fiducia in lui…
Ryu
sistemò con calma il suo strano ciuffo
alla Elvis, restando, a differenza degli altri, abbastanza tranquillo.
Lui credeva
tantissimo in Yoh ed era certo che se lui avesse saputo qualcosa
gliel’avrebbe
già detto.
-Non
ce ne parlerà semplicemente perché non
riguarda lui, ma Anna.
Manta
aveva iniziato a parlare tra se,
tuttavia si guadagnò l’attenzione di tutti. Alla
luce del racconto del suo
migliore amico, il piccoletto aveva iniziato a formulare diverse
ipotesi su
cosa potesse essere successo e tutte portavano alla stessa conclusione:
Oni=Anna.
-E
tu come fai a saperlo?
Gli
occhi di tutti i presenti si posarono su
di lui, tanto che l’esperto di computer dovette abbassare lo
sguardo.
-Ecco
io… Ho solo alcuni sospetti su cosa
possa essere succes…
-Non
è successo niente.
Yoh
scese le scale all’improvviso, irrompendo
nel soggiorno dove gli altri stavano parlando. Manta abbassò
subito lo sguardo,
rendendosi conto che stava per svelare una cosa che l’amico
gli aveva detto in
confidenza. Lo sciamano, tuttavia, sembrò non farci caso.
-Yoh
se sai qualcosa devi dircelo.
Ren
si parò davanti a lui, puntando lo
sguardo, solitamente freddo e intenso, dentro quello solitamente
svogliato e
tranquillo del giovane Asakura.
-Mi
dispiace ragazzi. Questa faccenda non vi riguarda.
Anna
stava in piedi al limitare della
scalinata, osservando la discussione che stava avvenendo
dall’altro del primo
piano in cui si trovava. Yoh la difendeva e. pur di proteggere il suo
segreto,
stava perfino andando contro i suoi migliori amici…
Strinse
piano i pugni, percependo chiaramente
una lacrima farsi spazio lungo la sua guancia, scivolando verso il
mento, per
poi cadere giù e macchiare per un attimo il pavimento in
legno.
-E’
stata Anna, vero? Dobbiamo sapere chi
sono i nostri amici e chi i nostri nemici…
Horo
horo non era mai stato cattivo, ne tanto
meno voleva esserlo con Yoh, che considerava ormai il suo migliore
amico, tuttavia
era davvero preoccupato. Con la fine dello Shaman Fight aveva perso per
sempre
l’occasione di salvare la tribù di Kororo e
inoltre aveva esposto sua sorella
al pericolo. Infatti lo scontro di prima con l’oni le aveva
causato una ferita
alla spalla. Non era niente di grave, ma lo sciamano del nord voleva
comunque
proteggere la sua famiglia a tutti i costi.
Il
giovane Asakura, d’altro canto, sembrava
aver accusato il colpo e si limitò ad abbassare la testa,
non sapendo cosa
rispondere a quell’accusa così diretta.
-Hai
ragione su una cosa, Horo horo. L’arrivo
dell’Oni è stata una mia colpa…
-Anna…
Yoh
si voltò subito verso la ragazza che
aveva parlato, osservandola mentre scendeva le scale, sembrando, forse
per la
prima volta anche davanti agli altri, fragile come un cristallo
purissimo.
Sentì l’irrefrenabile impulso di stringerla, ma si
sforzò di controllarsi, per
evitare di farla crollare proprio ora che aveva deciso di fidarsi dei
suoi
amici. Se l’itako aveva deciso di esporsi, non poteva fare
altro che sostenerla
e restarle accanto.
-A
questo punto sta a voi decidere se andare
via o seguire me e Yoh ad Izumo, per un allenamento speciale.
Il
giovane Asakura sospirò, piazzandosi al
fianco della sua promessa sposa. Aveva ammesso la sua colpa, ma,
ovviamente,
non aveva rilevato altro riguardo il suo passato. Il giovane sciamano
non
poteva far altro che chiedersi se la ragazza avesse ripreso a leggere
nel
pensiero…
-Mio
nonno ha detto che potete venire anche
voi, ci renderà tutti più forti, in modo da poter
affrontare colui che ha
distrutto il consiglio degli sciamani.
Ren,
Horo horo e Ryu si scambiarono
un’occhiata di intesa, prima di annuire e sorridere. Ognuno
di loro sapeva di
aver fatto degli errori nella propria vita, perciò non se la
sentirono di
accusare Anna per qualcosa che l’aveva resa così
fragile ai loro occhi.
-Di
certo non ti facciamo diventare più forte
da solo!
Angolo autrice:
Vi chiedo immensamente scusa per
l'obbrobrietà che ho deciso di proporvi -__-" Purtroppo non
riesco a concentrarmi con questo caldo e la mia pigrizia cronica non
aiuta a farmi rivedere così bene i capitoli. Beh, spero che
questo capitolo sia almeno leggibile e grazie a tutti coloro che non
sono ancora scappati xD
neru: Osserva, osserva xD In ogni
caso ho messo un po' di pucciosità in questo chappi ** fammi
sapere che ne pensi.
Cfrancy: Grazie mille, come puoi vedere
qui Yoh non si è limitato al bacetto sulla guancia xD Ho
preferito non parlare in prima persona perchè sarei andata
parecchio OOC se avessi dovuto commentare i pensieri di Yoh in quel
momento, quindi mi sono limitata a narrare i fatti.
n3n4: Oh,
grazie mille xD Sono contenta che il capitolo precedente ti sia
piaciuto, spero proprio che questo non ti faccia schifo invece. Ahah In
ogni caso sto cercando di soffermarmi di più sui pensieri
dei personaggi e di aggiungere dettagli, ma il caldo mi frigge un po'
il cervello. Beh, aspetto commenti xD
|
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Capitolo 7 *** Back home ***
Capitolo
7
Subito
dopo la telefonata il chiarimento,
Manta aveva subito chiamato la stazione ferroviaria, bloccando i
biglietti
necessari per portare tutti a destinazione al più presto.
Così, dopo neanche
un’ora, la compagnia degli sciamani si trovava già
in uno scompartimento del
treno diretto ad Izumo. Siccome il paese natio di Yoh non era di certo
una
località turistica, ne un luogo importante per la finanza o
l’economia dello
Stato, il mezzo di trasporto era praticamente vuoto.
L’aria
di tensione che si era creata tra di
loro poco tempo prima, sembrava essersi completamente placata. Horo
horo
conversava tranquillamente con Ryu, mentre Ren sembrava assorto a
guardare di
sottecchi Pilika, intenta a parlare con Jun. I due promessi sposi,
invece,
erano gli unici a dormire. Dopo neanche pochi minuti
dall’inizio del viaggio,
Anna non aveva retto alla stanchezza ed era crollata, poggiando la
testa sulla
spalla del fidanzato. Intenerito, il ragazzo l’aveva stretta
dolcemente a se e
si era lasciato contagiare dal sonno di lei.
Un
leggero grugnito sommesso da parte del
giovane Asakura focalizzò l’attenzione degli altri
sulla coppia addormentata.
-A
guardarli ogni giorno non sembrano poi
così uniti…
Gli
occhi dei presenti si soffermarono sul
viso rilassato di Anna, consci del fatto che non l’avevano
mai vista così
tranquilla.
-Vi
sbagliate ragazzi- Pilika smentì subito
la frase detta poco prima dal fratello –Sono molto legati, ad
un occhio attento
di certo non sfugge…
La
sorella di Ren non potè fare
a meno di concordare, disegnando sul proprio
viso un’espressione leggermente maliziosa.
-E
poi… Non avete notato che iniziano a
diventare parecchio… intimi?
A
quella domanda, i quattro uomini si
sporsero verso lo sciamano addormentato, cercando di capire a che cosa
si
riferisse la ragazza.
-E
da cosa te ne sei accorta?
Jun
ridacchiò, indicando il collo del giovane
Asakura, dove risplendeva una segnetto violaceo stampato sulla sua
pelle. I
quattro ragazzi lo osservarono con attenzione.
-Certo
che siete proprio due pettegole…
L’erede
della famiglia Tao punzecchiò le due
ragazze, beccandosi un’occhiata glaciale da parte di
entrambe.
-Però…
sono carini…
Pilika
sorrise, voltandosi verso Ren e
scambiando con lui uno sguardo decisamente eloquente. Se solo se ne
fosse
accorto il fratello di lei, sarebbero stato guai per entrambi!
-Benvenuti
a voi.
La
bassa e piccola figura del vecchio Yomei
se ne stava tranquillamente appoggiata allo stipite della porta,
osservando il
gruppetto di ragazzi che stavano avanzando verso la vecchia casa
Asakura. Yoh si
mise in testa agli sciamani e, seguito prontamente dalla sua promessa
sposa si
fermò al cospetto del nonno.
-Ciao
vecchio.
-Salve
maestro Yomei.
Il
giovane si mostrò tranquillo e svogliato,
mentre la ragazza si inchinava rispettosa davanti a colui che sarebbe
stato uno
dei suoi parenti più prossimi.
Dopo
i vari saluti e i vari convenevoli, il gruppetto
fu accolto all’interno, e, dopo aver deciso di andare dritto
al sodo, vennero
fatti accomodare nella stanza dove stavano Tamao e la vecchia Kino.
-Y-yoh…
La
ragazzina dai capelli confetto abbassò lo
sguardo, rossa in viso, mentre si apprestava a dare il benvenuto al
ragazzo
che, fin da quando ne aveva memoria, aveva sempre amato. Anna non
sembrò
curarsene più di tanto, mentre il suo fidanzato stringeva la
vecchia amica in
un caloroso abbraccio, sembrò invece più
interessata alla vecchia cieca, che
salutò con un inchino.
-Maestra,
è un piacere rivederla.
-Vorrei
poter dire lo stesso, mia giovane
prediletta.
La
donna sorrise, stringendo istintivamente
una mano attorno al bastone che veniva solitamente usato per farle
rendere
conto degli errori che commetteva. Quando abitava con lei al vecchio
albergo ad
Osorezan, ricevere bastonate
in testa
era praticamente un’abitudine.
La
famiglia Asakura si dimostrò molto
ospitale con gli amici del nipote e, prima di iniziare il discorso
solenne,
concesse ai ragazzi un attimo per prepararsi, per poi iniziare a
parlare
seriamente riguardo il motivo per cui li aveva radunati in quel luogo.
-L’allenamento
a cui vi sottoporremo sarà
quello di affrontare il tunnel di Tartarous. Si tratta di un posto
molto
pericoloso, da cui pochi sciamani sono tornati indietro ancora
vivi…
Ovviamente,
più si parlava di diventare
forti, più gli amici di Yoh sembravano gasarsi
all’idea del nuovo allenamento.
A nessuno di loro sembrava importare il fatto che fossero stati in
pochi quelli
a tornare. Loro ce l’avrebbero fatta di certo, senza alcun
indugio.
-Ritroverete
voi stessi lì dentro e
affronterete le vostre paure, diventando più forti e pronti
alla battaglia che
vi aspetta. Ora, se non vi dispiace, vorremmo parlare per qualche
minuto con
nostro nipote e con Anna.
Rendendosi
conto che, ovviamente, era giusto
concedergli un po’ di privacy per affrontare gli affari di
famiglia, gli
sciamani e le ragazze abbandonarono la stanza, fermandosi nel
soggiorno. Non
facevano altro che parlare del nuovo allenamento e sembravano tutti
carichi di
energia.
-Sarete
voi due i primi ad affrontare il
tunnel.
Gli
occhi del vecchio Asakura passarono da
suo nipote alla fidanzata di lui. Il tono di voce che stava usando era
parecchio diverso rispetto a quello che avevano udito anche gli altri
sciamani.
La
giovane itako teneva gli occhi fissi sulle
piccole figure dei nonni del suo fidanzato.
-Non
capisco in che modo io possa essere
utile a Yoh in questo viaggio…
Kino
allungò prontamente il braccio che
teneva il bastone e lo scagliò non senza forza sulla testa
della sua allieva,
la quale, tuttavia, subì il colpo senza fare una piega.
-Anche
tu devi allenarti, non credere di
essere così forte!
I
rimproveri della vecchia erano sempre
accompagnati da una di quelle botte.
-Non
lo credo, maestra… so di essere debole…
ma non vedo come possa servirmi un allenamento per sciamani.
Yomei,
che fino ad allora era rimasto
tranquillamente in silenzio, strabuzzò gli occhi, osservando
la moglie con
sorpresa.
-Come…
lei non sa?
La
vecchia donna sospirò, accomodandosi
meglio sul cuscino sulla quale stava inginocchiata. Anna sembrava
confusa e
passava lo sguardo da Kino a sua marito, cercando di capire qualcosa in
più
riguardo quella situazione. Che cosa le stavano nascondendo? Yoh,
invece,
continuava a restarsene tranquillamente accanto a lei, senza dire una
parola,
tuttavia il suo sguardo non aveva la solita nota svogliata.
-Tu
sei una sciamana, mia cara allieva.
Precisamente una reishi…
I
promessi sposi cambiarono totalmente espressione
a quell’affermazione. Anna sembrava abbastanza sorpresa anche
se, in fondo in
fondo, se l’aspettava. Nessuna itako aveva mai avuto il suo
potere, mentre di
sciamani ce ne erano stati alcuni nel corso della storia. Si decise a
chiarire
una volta per tutte i suoi dubbi e diede voce ai suoi pensieri.
-Quindi…
-Esatto…-
Kino non la fece continuare - I
reishi sono sciamani in grado di leggere nella mente. Ti ho fatto
iniziare a
studiare con me da medium, oltre che per controllarti, specialmente
perché volevamo
porre un freno al tuo potere… fortunatamente, è
stato mio nipote a portare a
termine la missione…
La
bionda voltò leggermente lo sguardo,
osservando per un attimo il giovane Asakura, prima di sospirare e
rivolgersi
nuovamente a Kino.
-Ma
maestra… anche se sono una sciamana,
conosco solo il mio lato da itako… Non vedo come posso
aiutare Yoh.
Per
l’ennesima volta, la maestra colpì la sua
allieva con il bastone, suscitando una leggera
risata trattenuta a stento da parte del suo fidanzato, il
quale, a causa
di quella leggera ilarità, ottenne lo stesso trattamento di
Anna.
-Ahi
nonna… Perché mi hai colpito?
-Stiamo
parlando seriamente, nipote. In ogni
caso non è tempo di spiegazioni. Domani entrerete nel
tunnel, quindi ora andate
a riposare. Dovete essere preparati a tutto.
Senza
dire più nulla, i due si alzarono e
abbandonarono la stanza, camminando silenziosamente lungo i corridoi
della
grande villa.
-E’
pur sempre un’occasione per stare
insieme… non fare quella faccia!
Il
giovane Asakura fu il primo a spezzare il
silenzio che si era creato tra loro due. Anna sembrava preoccupata, un
po’ per
le notizie che aveva appreso, un po’ per il fatto che il
giorno seguente
avrebbero dovuto affrontare un cammino difficile. Yoh, invece, sembrava
sempre
tranquillo e sorridente e la giovane itako non potè non
notarlo. Del resto, uno
dei motivi principali per cui si era innamorata dello sciamano era
proprio il
suo sorriso, che era stato in grado di sorpassare le tenebre del suo
cuore e
contagiarla.
-Non
prenderla alla leggera, sono certa che
non avremo neanche il tempo di guardarci in faccia… Quel
posto sarà pieno di
spiriti.
Lo
sciamano ridacchiò, incrociando le braccia
dietro la testa.
-Non
fare la tragica come al solito!
Anna
sospirò, lasciandosi andare in un
leggerissimo sorriso. Il suo ragazzo era irrecuperabile, ormai aveva
rinunciato
da tempo a provare a farlo riflettere su certe cose. Era impulsivo e
sembrava
non prendere niente sul serio, ma l’itako sapeva che dava
sempre il meglio di
se in tutto.
-E
in ogni caso ci sarò io a proteggerti…
Il
viso della ragazza si incupì leggermente,
mentre continuava a camminare accanto al suo ragazzo.
-Vorrei
non essere costretta a farmi
proteggere da te ogni volta… vorrei essere anche io a
proteggerti…
Le
braccia dello sciamano la avvolsero
dolcemente, impedendole di portare avanti il discorso. Yoh odiava
vederla
triste e la odiava quando sottovalutava le sue potenzialità,
perché lui sapeva
della sua grande energia… Lo stesso Matamune era rimasto
sorpreso dal potere
della ragazza e questo dettaglio non era sfuggito al giovane Asakura.
-Tu
sei forte.. e presto sarai ancora più
forte, non devi sottovalutarti.
Anna
sospirò e ritornò a rivolgergli un
leggerissimo sorriso, rigirandosi tra le sue braccia per guardarlo
negli occhi.
Irrimediabilmente, il viso di lei venne attratto da quello del ragazzo,
e le
labbra finirono per incontrarsi e scontrarsi, combattendo tra loro in
una dolce
lotta in cui nessuno dei due sembrava voler essere sconfitto…
-La
maestra ha ragione…
La
ragazza continuò a tenere gli occhi chiusi
e le mani ben salde sul petto del giovane, tuttavia continuò
a parlare.
-Dobbiamo
riposare…
Il
suo sguardo del colore della notte, serio,
ma con una sfumatura dolce, colpì quello del ragazzo, il
quale sorrise e annuì.
-Andiamo
allora.
Nonostante
fosse notte fonda, una ragazzina
si aggirava furtivamente per le stanze di villa Asakura. Il suo passo
era
talmente silenzioso, che l’unica cosa che si sentiva era il
leggero rumore
delle sue lacrime che toccavano il pavimento. L’espressione
sul suo viso
sembrava stanca mentre i suoi capelli rosa si muovevano con
naturalezza,
seguendo il ritmo furtivo dei movimenti causati dal suo passeggiare
notturno.
Come aveva fatto ogni notte quando era piccola, anche quella volta la
sua
destinazione era una camera che ormai conosceva molto bene.
Si
fermò davanti ad essa e, lentamente,
socchiuse la porta, guardando all’interno. Il profilo del
ragazzo di cui era
follemente innamorata era la cosa più bella che avesse mai
visto. Illuminato
dalla fioca luce lunare proveniente da una delle finestre, la pelle di
Yoh
sembrava argentata e tremendamente liscia e i capelli castani,
solitamente
sparati, ora ricadevano piano sul cuscino bianco, creando strane
fantasie
astratte. Tamao avrebbe dato qualsiasi cosa per avere il privilegio di
dormire
accanto a lui, per poter stringere con forza la sua camicia tra le dita
e per
poter baciare le sue labbra.
Chiuse
gli occhi diverse volte, incapace di
trattenere le lacrime che, inesorabilmente ripresero a cadere giu,
attraversando le guance.
Avrebbe
fatto di tutto per lui, ne era certa.
Avrebbe perfino tradito la sua famiglia per averlo.
Stava
per ritornarsene in camera sua, con l’intento
di passare la notte a piangere per lui, tuttavia si
paralizzò quando sentì dei
leggeri singhiozzi. Riportò lo sguardo su Yoh e
sgranò gli occhi. Come aveva
fatto a non notarla prima? Si morse il labbro, cercando di non piangere
più di
così e richiuse leggermente la porta, osservando la scena.
Anna stava stretta
allo sciamano e, fino a poco prima, dormiva tranquillamente, mentre
invece
adesso la sua schiena era scossa da tremiti. Tamao strinse i pugni,
chiedendosi
quando fossero diventati così intimi da dormire
insieme… Percepì poi Yoh aprire
gli occhi, concentrando tutta la sua attenzione sulla ragazza accanto a
lui.
“Stupida…
hai disturbato il suo sonno…” Non
era mai stata così cattiva, tuttavia non potè
fare a meno di formulare questo
pensiero, mentre il ragazzo che amava sbadigliava leggermente. Lui,
però, non
sembrava pensarla al suo stesso modo… Lo sciamano, infatti,
aveva iniziato a
posare dolci carezze sulla schiena della fidanzata e le baciava piano i
capelli, sussurrandole alcune cose che non riuscì a
sentire…
Tamao
si sentì esplodere. Avrebbe fatto
davvero di tutto per sentire quelle labbra sulla sua pelle…
All’inizio
non aveva reputato Anna come una
minaccia. Quando avevano mandato Yoh ad Osorezan per conoscerla, lei
era
rimasta abbastanza tranquilla. Sapeva che lo sciamano non era pronto a
sposarsi
e che di certo non si sarebbe fatto costringere dai suoi nonni a stare
con una
persona di cui non era innamorato…
Quando
poi Kino aveva annunciato a Yomei che
potevano smetterla di cercare una moglie per il nipote, il mondo le era
crollato addosso…
Aveva
perso senza neanche lottare realmente…
E questo non le stava bene!
Angolo dell'autrice:
Finito un altro capitolo.
Orrendamente orrendo. Tamao completamente Ooc con quei pensieri, ma
alla fine chi se ne frega! Mea fic, mea world xD Capitolo tra l'altro
anche cortino e chiedo pietà, non mi sono impegnata al
massimo -_-"
neru: Oh mio Dio,
grazie! xD Mi stai riempiendo di complimenti, anche se, in effetti, per
fare scene pucciose tra Yoh è Anna un minimo di Ooc serve.
Per carità, quei due si amano anche nel manga, ma non lo
daranno mai a vedere e ci lasceranno sempre insoddisfatte -_-
n3n4: Ok, questo capitolo non mi piace
xD e tu potrai dire che ormai non me ne piace nessuno xD Il fatto
è che non posso più basarmi tantissimo sui
capitoli vecchi, perchè erano scarni anche nel proseguimento
e devo iniziare a ingoblarne due o tre in un capitolo soltanto, oppure
aggiungere parti originali, come ho fatto in questo. In ogni caso da
adesso in poi la storia sarà più originale e non
più legata dalle corde della vecchia. Grazie per tutti i
commenti ^^
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Capitolo 8 *** Permesso? ***
Capitolo 8
L’ingresso
del tunnel di Tartarous era
esattamente identico a qualsiasi entrata di una qualsiasi grotta.
Semplicemente
a guardarlo dall’esterno, tutte le leggende sugli sciamani
che non ne erano mai
usciti sembravano fiabe per bambini. Yoh non aveva paura. Ogni volta
che
voltava lo sguardo verso il gruppo delle ragazze e incontrava i
lineamenti
delicati di Anna, capiva di non potersi concedere il lusso di avere
paura. Il
fatto di non affrontare da solo questo viaggio lo tranquillizzava, ma,
allo
stesso tempo, gli metteva ansia. Sapeva che l’itako era forte
e che non avrebbe
avuto problemi a fiancheggiarlo in uno scontro, tuttavia la sua
preoccupazione
restava. Mai e poi mai avrebbe voluto vedere quella pelle candida
macchiata di
sangue…
Aveva
giurato di proteggerla da se stessa e
dagli altri e di certo lui non era il tipo di ragazzo che non manteneva
la
parola data!
D’altro
canto anche l’oggetto dei pensieri di
Yoh sembrava non essere tranquillissima. Anna non aveva paura dei
possibili
nemici che avrebbero potuto incontrare, ma aveva paura del suo potere
che
sembrava riprendere vigore. Era stata lei a richiamare l’Oni
che il giorno
precedente aveva attaccato il gruppo e, anche se non l’aveva
fatto di sua
volontà, si sentiva tremendamente in colpa per aver messo
tutti in pericolo. Per
una volta nella sua vita in cui non era sola, non voleva far del male
alle
persone che le stavano dando amicizia e amore. Essendo stata
abbandonata dalla
sua famiglia quando era ancora una bambina per via dello spaventoso
potere che
si portava dentro, nel corso della sua vita si era sentita sempre un
peso per
tutti. L’unica ad accoglierla era stata Kino che le aveva
dato una casa e
l’aveva cresciuta, ma, nonostante le volesse bene,
l’unica persona a farla
sentire davvero amata era Yoh.
-E’
ora.
La
vecchia cieca si posizionò davanti
l’ingresso, iniziando a cantilenare alcune strane parole per
aprire l’ingresso
del tunnel.
-Yoh…
in bocca al lupo!
I
ragazzi lo presero un attimo in disparte,
dandogli pacche sulle spalle e scompigliandogli i capelli. Il ragazzo
rise,
osservando i suoi amici, per poi rassicurarli. Da quando si erano
incontrati
era la prima volta che si separavano.
-Andrà
tutto bene ragazzi, tranquilli.
-Non
abbiamo dubbi…
Bastò
uno sguardo d’intesa tra gli sciamani e
il giovane Asakura si sentì subito pronto ad affrontare
l’allenamento. Sapeva
che doveva tornare sano e salvo e, soprattutto, sapeva che doveva
diventare più
forte, per se stesso e per le persone che tenevano a lui.
-Yoh!
Anna
lo richiamò e il ragazzo salutò i suoi
amici, affiancando l’itako…
-Pronta?
I
loro occhi si incrociarono, restando fermi
a guardarsi per qualche secondo. Bastò quello sguardo ad
infondere in entrambi
il coraggio necessario.
-Andiamo…
-Sono
entrati.
Hao
Asakura alzò la testa, sentendo quella
voce ormai familiare che l’aveva risvegliato dal suo
sonnellino ristoratore. La
brezza leggera di quella giornata estiva gli scompigliava dolcemente i
lunghi
capelli e il poncho color bianco sporco seguiva i movimenti del vento.
Lo
sciamano aveva un’espressione completamente rilassata e
pacata.
-Ottimo!
Rivolse
alla ragazza un sorriso smagliante,
mentre si alzava in piedi. Il piccolo Opacho, sdraiato accanto a lui,
seguì i suoi
movimenti.
-Il
tuo piano sta funzionando Hao!
-Sembra
proprio di si…
La
ragazza incrociò le braccia al petto,
sbuffando leggermente. La sua espressione scocciata era perennemente
presente,
così come lo era quella rilassata del vecchio Asakura.
-Vi
entusiasmate per poco! Non vi preoccupa
il fatto che diventeranno più forti?
Hao
le rivolse un sorriso tranquillo
socchiudendo leggermente gli occhi. La sua compagna sbuffò
sonoramente di
fronte a quel volto che ormai conosceva alla perfezione.
-Considerato
che si uniranno a me, devono
essere più forti…
-In
ogni caso domani entrerò a far parte del
loro gruppo insieme ad altri due sciamani, così li terremo
d’occhio più da
vicino.
Hao
e Opacho sorrisero, socchiudendo per un
attimo gli occhi per godere al meglio di una folata di vento che li
aveva
raggiunti.
-E’
ora che io vada..
Il
ragazzo col poncho stirò leggermente i
muscoli delle braccia, alzando un braccio, per richiamare il grande
spirito di
fuoco su cui saltò su.
-A
presto.
Spirit
of Fire iniziò a volare, allontanandosi
ad una velocità sorprendente. In pochi secondi, Opacho
restò solo con la
ragazza.
-Beh
piccoletto, vado anche io…
Il
ragazzino ridacchiò, stendendosi
nuovamente sull’erba, per godersi meglio quel fresco
pomeriggio d’estate.
La
misteriosa ragazza sospirò, sparendo un
attimo dopo.
Anna
e Yoh erano entrati nel tunnel soltanto
il giorno precedente, tuttavia gli altri non riuscivano ancora a
trovare pace.
-Perché
non ci dicono niente?
Horo
horo andava avanti e indietro per la
stanza, cercando di calmarsi. Erano ancora molte le cose di cui il
gruppetto
non sapeva nulla e questa cosa gli dava agitazione. Non sapevano
perché dovevano
allenarsi separatamente con Yoh e non sapevano quale nemico si stavano
preparando ad affrontare.
Yomei
e Kino se ne stavano chiusi in
soggiorno, parlando tra di loro senza degnare i ragazzi di attenzione.
-Proviamo
ad origliare.
Pilika
si alzò in piedi con gli occhi
luccicanti. Scoprire notizie era il suo forte, specialmente
perché era l’unico
modo per affinare la sua arte di pettegola!
-Non
andiamo tutti insieme, o ci beccheranno.
-Allora
vado io con lei.
Ren
si alzò in piedi e affiancò la ragazza
dai capelli azzurri, scambiando uno sguardo con lei. Ad un occhio
attento, la
situazione tra i due era ben chiara, tuttavia la disattenzione di Horo
horo era
ormai ben nota a tutti. Al contrario, Jun capì tutto al
volo, anche perché
Pilika si era spesso confidata con lei riguardo il fratello, quindi
appoggiò la
situazione.
-Ok,
andate veloci!
Per
evitare qualsiasi obiezione, la ragazza
li spinse fuori dalla stanza, sotto lo sguardo indagatore dello
sciamano del
nord.
-Tuo
fratello mi ucciderà.
Il
ragazzo con i capelli a punta camminava
tranquillamente accanto a Pilika, la quale sorrideva divertita. Si
fermarono
dietro la porta del soggiorno nascondendosi accuratamente per ottenere
la
migliore posizione di ascolto.
-Non
si sente niente…
Pilika
sbuffò, provando ad appoggiare
l’orecchio alla porta, ma senza riuscire a sentire alcun
suono. Semplicemente i
due vecchi nonni di Yoh non stavano parlando, ma loro non potevano
saperlo.
-Ah
torniamo dagli altri…
Lo
sciamano sospirò, dando le spalle alla
ragazza e preparandosi a camminare, tuttavia, prima che potesse farlo,
lei lo
bloccò, stringendolo da dietro.
-Vuoi
proprio tornare subito?
Un
sussurro all’orecchio del ragazzo che gli
fece sentire centinaia di brividi lungo la schiena. Era da quando si
erano
incontrati che quei due giocavano a rincorrersi, senza mai prendersi e,
adesso,
era giunta l’ora di mettere fine a quel gioco.
Ren
si voltò, ritrovandosi Pilika a pochi
centimetri da se.
-Penso
che… restare sia più costruttivo che
rinchiuderci in una stanza piena di sciamani ansiosi…
La
ragazza ridacchiò leggermente,
allacciandogli le braccia al collo. Entrambi non sapevano definire il
momento
in cui si erano accorti di provare qualcosa l’uno per
l’altra. Fin da quando si
erano incontrati per la prima volta, la loro era stata una semplice
attrazione
fisica, a cui avevano deciso di non dare troppo peso per via di tutte
le
preoccupazioni che già dovevano affrontare. Lentamente, con
il passare dei
giorni, si erano sorpresi ad osservarsi, e i loro occhi iniziavano ad
incrociarsi sempre di più, costringendoli a distogliere lo
sguardo rossi in
viso. Da allora avevano trovato ogni scusa possibile per far incontrare
le loro
mani e i loro occhi, beandosi del batticuore e dell’imbarazzo
che quei contatti
davano ad entrambi e adesso, che finalmente erano da soli, avevano
deciso di
farsi avanti.
Lo
sciamano con i capelli a punta sorrise
leggermente mentre cingeva i fianchi della ragazza, abbassandosi alla
sua
altezza.
-Molto
probabilmente mi sono innamorata di te…
Pilika
fu diretta, così tanto da far
barcollare Ren per qualche secondo. Aveva deciso di mettere subito in
chiaro i
suoi sentimenti specialmente perché quello era tempo di
guerra e non potevano
sapere cosa sarebbe successo… Avrebbero anche potuto morire
con il rimpianto di
non essersi dichiarati… per questo aveva deciso di andare
dritta al sodo. L’erede
della famiglia Tao capì il perché di tanta
schiettezza e annuì, avvicinandosi
fino a far sfiorare i loro nasi…
-Molto
probabilmente anche io…
-Sembra
molto tranquillo qui..
Yoh
teneva le braccia incrociate dietro la
testa, camminando tranquillamente dritto davanti a se. Nonostante
fossero
andati in profondità, il tunnel continuava ad essere
abbastanza luminoso, per via
delle fiaccole inestinguibile che stavano appese alle pareti.
-Solo
perché non abbiamo incontrato pericoli
fino ad ora, non possiamo abbassare la guardia.
Anna
provava a mantenersi in tensione,
tuttavia sembrava molto più rilassata anche lei. Certo,
aveva ancora paura di
se stessa, ma sapeva che con il suo fidanzato accanto sarebbe andato
tutto per
il meglio. Si fidava di lui e si fidava di se stessa quando era con lui.
-Sei
tranquilla anche tu…
Il
ragazzo ridacchiò, voltandosi verso di
lei.
-Quindi
non far finta di essere preoccupata…
Quando ci sarà un pericolo ci preoccuperemo!
Sorrise,
coinvolgendo anche la ragazza in
quel gesto tanto spontaneo e naturale. In quel momento sembravano
davvero
spensierati e questo perché non potevano neanche immaginare
quale pericolo li
stesse attendendo alla fine del tunnel…
Angolo autrice:
Chiedo scusa a tutti per
l'immenso ritardo e per l'obbrobrietà di questo capitolo, ma
in questi giorni ho lavorato e non ho avuto molto tempo per
scrivere. Beh che dire? Qui ho messo un po' in risalto la
storia-nonstoria di Ren e Pilika e comunque non preoccupateve,
perchè anche Horo horo avrà il suo momento di
gloria xD Yoh e Anna ci sono stati un po' poco qui, ma non
preoccupatevi perchè nel prossimo capitolo avranno molto
più rilievo... In ogni caso tra il prossimo
capitolo e quello seguente capirete perchè il rating della
storia è arancione... muhuhahahah e non dico altro
xD
Meteora89: Ti ringrazio molto per la
recensione chilometrica, sono quelle che amo di più xD In
ogni caso è VERISSIMO, Tamao è Ooc nel
capitolo precedente, ma più avanti tornerà ad
essere se stessa, anche se, probabilmente, darà qualche
problemino ai nostri cari amanti xD In ogni caso non preoccuparti di
lei ^^
neru: Ti dico la
stessa cosa: non preoccuparti di Tamao xD In ogni caso è
giusto che i protagonisti abbiano qualche difficoltà,
altrimenti che storia è? In ogni caso vedrai poi gli
sviluppi di questi sentimenti di Tamao, don't worry! E comunque... non
separerei mai Anna e Yoh di mia spontanea volontà, quindi, a
meno che non abbia un fucile puntato addosso, non preoccuparti xD
Cfrancy: Tu mi dici
di fare in fretta ed io ci metto più di una settimana -___-
Gomen, in ogni caso per il prossimo chap cercherò di fare
prima ^^
Mizuki96: Eheh non
preoccuparti, Hao è un personaggio che piace anche a me e
avrà i suoi momenti di gloria xD Su Pilika e Ren avevi
ragione, gatta ci ha covato per bene xD Per il resto non ti resta che
aspettare e leggere ^^
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