Oltre i suoi occhi.

di Cimb904
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quiete prima della tempesta ***
Capitolo 2: *** Sorpresa ***
Capitolo 3: *** Promessa? ***
Capitolo 4: *** First meeting ***
Capitolo 5: *** First meeting 2 ***
Capitolo 6: *** Fidati. ***
Capitolo 7: *** Back home ***
Capitolo 8: *** Permesso? ***



Capitolo 1
*** Quiete prima della tempesta ***


                    Oltre i suoi occhi

Capitolo 1

Casa Asakura non era mai stato un posto tranquillo, e questo, di certo, era risaputo. Infatti, quella sera, l’intera ciurma degli sciamani si stava godendo un momento di quiete prima della tempesta, visto che l’indomani mattina sarebbero dovuti partire per Dobbie Village, per portare a termine la fase successiva del torneo.
Anna era l’unica a non trovarsi insieme a loro. Appena erano arrivati gli altri, infatti, era uscita di casa senza dire niente a nessuno e aveva iniziato a passeggiare, lontano dal trambusto e dalla confusione che creavano i suoi amici.
Sembrava non piacerle la compagnia, eppure apprezzava passare del tempo con il Tappo, e soprattutto con Yoh, suo promesso sposo. Nonostante fossero fidanzati da quasi cinque anni, gli occhi degli altri sembravano due estranei e, effettivamente, i momenti intimi tra loro erano stati molto scarsi..
Perfino gli amici dello sciamano erano convinti che il loro sarebbe stato un semplice matrimonio di interesse, privo di qualsiasi forma d’amore… Beh… non sapevano quanto si sbagliavano.
C’era qualcosa di speciale tra loro, qualcosa che nessun altro avrebbe mai capito..
Con questi pensieri in testa, Anna rientrò a casa di sera inoltrata, ma non passò neanche per il soggiorno, dove si trovavano gli altri. Sapeva che il giorno dopo sarebbero partiti per chissà quanto tempo e Yoh non aveva neanche avuto la decenza di salutarla.
Odiava ammetterlo, ma si sentiva ferita per questo. Yoh, infatti, era l’unico in grado di farla stare bene e, allo stesso tempo, l’unico in grado di ferirla.
Sconsolata, trovò rifugio alle terme di casa Asakura, luogo adatto per svuotare la mente e rilassarsi. Non poteva farsi prendere dalle emozioni proprio ora che il suo unico compito era rendere Yoh abbastanza forte da essere il re degli sciamani…
Si sfilò velocemente i vestiti e si immerse nell’acqua calda, sola con i suoi pensieri.


-Beh amico, inizia a farsi tardi…
Horo horo fu il primo ad alzarsi, indirizzandosi verso la porta.
-Ma no ragazzi, dai restate ancora un po’.
Per quanto Yoh potesse averne passate tante, riusciva sempre a mantenere la solita espressione tranquilla e la voglia di stare insieme ad i suoi amici.
-In fondo noi ci rivediamo domani mattina, io penso dovresti passare l’ultima serata con qualcuno che non vedrai per un po’…
Ryu ammiccò, riferendosi chiaramente alla fidanzata dello sciamano, il quale finse di non capire.
-Ti riferisci a Manta?
Inutile dire che tutti i presenti crollarono gambe all’aria.
-Ma no idiota! Parlava di Anna!
Ren era stupito di riuscire ancora a sorprendersi dell’idiozia di Yoh.
-Scherzavo, l’avevo capito!
Il moro ridacchiò, accomodandosi meglio sulla poltrona del soggiorno della sua casa.
-A proposito…- iniziò Manta, curioso –Dov’è lei?
Gli occhi degli sciamani si posarono sul proprietario, il quale sorrise innocentemente, come suo solito tra l’altro.
-Ahah non ne ho la più pallida idea!
 

Quando casa Asakura fu di nuovo vuota, Yoh lasciò il soggiorno e camminò diretto verso le terme. Aveva bisogno di parlare con Anna e sapeva per certo di trovarla lì.
Aprì piano la porta della stanza ed entrò, iniziando a cercare con gli occhi la sua fidanzata. Non ci mise molto a scorgere la sagoma della ragazza in acqua, così si avvicinò lentamente e la osservò meglio. Teneva la testa poggiata contro una delle rocce che formavano il perimetro della grande vasca e le ciocche bagnate dei suoi capelli biondi le ricadevano piano sul viso, coprendole le guance. Gli occhi erano chiusi e le labbra ripiegate in un’espressione di assoluta tranquillità.
Yoh non ebbe il coraggio di svegliarla, così si spogliò anche lui e si immerse assieme a lei. Era da tanto che non si soffermava a guardarla, visto che, negli ultimi anni, si era concentrato sugli allenamenti. Anna era bella, lo pensava dalla prima volta in cui l’aveva vista (beccandosi il suo micidiale sinistro!), e non aveva mai smesso di pensarlo.
Lentamente, le scostò dal viso una ciocca di capelli, per poter osservare meglio i suoi lineamenti, e si ritrovò a pensare che mentre dormiva era quasi buffa! Infatti le guance arrossate e le labbra leggermente dischiuse la facevano sembrare una bimba..
Yoh continuò ad osservarla finchè la ragazza non aprì gli occhi, ritrovandoselo davanti.
-C-che ci fai qui!?
Per un attimo reagì male, ma si calmò praticamente subito.
-Da quanto sei qui?
Il moro alzò le spalle.
-Da un po’.
Anna arrossì leggermente per la vicinanza col ragazzo, ma riuscì comunque a mantenere la sua espressione fredda e distaccata.
-Perché non mi hai svegliata?
Il ragazzo, al contrario, continuava a mantenere la sua espressione pacata e amichevole.
-Per una volta eri davvero tranquilla, non volevo disturbarti.
La ragazza abbassò per un attimo lo sguardo, fissando i suoi occhi neri riflessi nell’acqua delle terme. Ancora adesso per lei era impensabile che Yoh non l’avesse mandata via…
-Dovremmo andare a dormire…
-Aspetta..
Anna stava per alzarsi, ma il ragazzo l’aveva trattenuta per una mano.
-Da domani non mi avrai più tra i piedi, così… volevo stare un po’ con te adesso…
L’itako restò per un attimo spiazzata da quelle parole, ma alla fine curvò le labbra in un leggerissimo sorriso e abbandonò i propositi di lasciare la vasca. Yoh ne approfittò per passarle la braccia attorno ai fianchi e attirarla leggermente a se.
-Manterrò la mia promessa, diventerò Shaman king e ti salverò…
La ragazza chiuse gli occhi, sfregando leggermente il naso contro il petto del fidanzato.
-Mi hai già salvata…
Sussurrò, con un filo di voce, mentre Yoh le baciava i capelli. Restarono così, stretti l’uno all’altra, finchè la bionda non cedette alla stanchezza e si addormentò tra le braccia dello sciamano.
Il ragazzo uscì allora dall’acqua e si rivestì, prima di tirar fuori delicatamente anche Anna e coprirla con un asciugamano. Allora la prese in braccio e la portò nella sua stanza, coricandola nel futon e mettendosi accanto a lei.
La sua espressione, se possibile, era ancora più tranquilla di quella che aveva prima…
Il moro sorrise, e, stringendo la sua futura moglie, si addormentò…

Angolo autrice:
Benvenuti a tutti in questa mia vecchia ma rinnovata storia. Infatti ho iniziato a scriverla nel 2007, lasciandola poi inconpiuta e ho deciso di riprenderla, modificando qualche punto infantile, e di portarla a termine.
Quindi aspetto con ansia qualche commento ^^ Salute a tutti.
Crim_Noemi

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Capitolo 2
*** Sorpresa ***


           Capitolo 2

Lontano da casa di Yoh, un altro Asakura si stava occupando di sistemare alcuni affari.
Sul ciglio in un vulcano, infatti, Hao stava lottando contro un gruppo di custodi posti a guardia di un piccolo tempio nascosto tra la lava.

Più che combattere, lo sciamano millenario se ne stava tranquillamente seduto sulla sporgenza di una roccia, mentre il suo Spirti of Fire si occupava dello scontro.

Finito la strage, Hao si lasciò cadere nel vulcano e, prima di toccare la lava, essa si aprì come le acque del mar Rosso al passaggio di Mosè, rivelando l’ingresso del tempio.

-Carino lo sterminio… anche se io li avrei uccisi in meno tempo…

All’interno del luogo sacro, Hao trovò semplicemente una ragazza, imprigionata da potenti sigilli.

-Vedo che apprezzi sempre i miei metodi.

L’espressione dello sciamano mentre si avvicinava all’altare era la stessa che aveva sempre Yoh, tranquilla e pacata, come se niente potesse turbare il suo animo. Senza alcuna fatica, l’Asakura riuscì a rompere ogni sigillo, liberando la ragazza.

-Finalmente posso sgranchirmi le ossa!

La giovane allungò le braccia e le gambe, stirando i muscoli.

-Certo che ce ne hai messo di tempo! Iniziavo a pensare che ti fossi dimenticato di me!

Hao sorrise.

-E come potrei farlo?

 


Yoh era sempre stato molto pigro, specialmente per quanto riguardava il dormire. Se ogni giorno non passava Anna a svegliarlo, probabilmente sarebbe rimasto a letto fino all’ora di pranzo!

Eppure quella mattina si alzò praticamente all’alba, nonostante fosse andato a letto molto tardi…

Un sorriso leggero si dipinse sulle sue labbra, mentre i ricordi della sera precedente riaffiorarono nella sua mente.

Voltò la testa di lato, aspettandosi di trovare la sua futura sposa accanto a lui, invece il posto nel futon era vuoto, fatta eccezione per un pacchetto legato con dei nastrini scuri.

With love

Era l’unica frase scritta sul biglietto che il giovane Asakura trovò accanto al regalo. Curioso, strappò via la carta, rivelando il contenuto del pacchetto.. Si trattava di una tuta da combattimento, cucita a mano, nera e con i bordi arancioni…

 

 

Anna si trovava in cucina, intenta a preparare la colazione. Si, ok, può sembrare strano, ma per una volta tanto aveva deciso di non schiavizzare nessuno e di mettersi lei ai fornelli…

Ovviamente non avrebbe mai preparato da mangiare per tutta la ciurma, ma solo per Yoh… Voleva passare un ultimo momento insieme prima di salutarlo e mandarlo a vincere il torneo per il loro futuro…

Finito di preparare, si avvicinò alle scale, per salire a chiamarlo, ma il ragazzo l’anticipò, raggiungendola con indosso la tuta che lei stessa gli aveva cucito a mano.

-Buongiorno.

Il solito sorriso amichevole.

-Ti sta davvero bene.

Non ricambiò con il solito sguardo freddo, anzi, gli rivolse un leggero sorriso.

-Ho preparato la colazione, vieni…

Gli prese piano una mano e lo tirò in cucina, facendolo sedere al tavolo. Yoh ridacchiò.

-Mi fai un regalo, mi prepari la colazione… certo che sono proprio fortunato…

-Puoi dirlo forte Asakura!

L’itako si sedette accanto a lui, osservandolo per un attimo.

-Vedrai che vincerò.

Lo sciamano interruppe i suoi pensieri, come se sapesse già a cosa fossero rivolti. Anna sorrise ancora.

-Non ho dubbi a riguardo.

 

 

Circa un’ora dopo, il gruppo di sciamani si era radunato davanti casa Asakura. Con la stessa espressione fredda del solito, Anna aveva ordinato a Manta di preparare la colazione per tutti, tacendo sul fatto che lei l’aveva già fatto per Yoh.

-Va bene, va bene…

Il ragazzino si mise subito ai fornelli, mentre in soggiorno si consumavano gli ultimi saluti. Jun salutava e raccomandava il fratello e la stessa cosa faceva Pilika con Horo horo. I rispettivi spiriti, invece li osservavano sorridendo.

-E’ ora di andare.

Yoh li raggiunse con il solito sorriso e tutti gli sciamani si prepararono alla partenza.

Il pullman che avevano noleggiato per portarli all’aereoporto li stava aspettando davanti casa, così, dopo gli ultimi saluti, iniziarono a salire.

-Aspettate!

Anna li aveva bloccati con tono allarmato e indicava qualcosa sulla strada.

-Non è… Silva quello?

Immediatamente Yoh e Horo horo raggiunsero il potente sciamano del consiglio e lo portarono dentro casa, sistemandolo sul divano.

Si radunarono tutti intorno a lui, cercando di capire cosa fosse successo…

-S-siamo… stati at-ttaccati.. Il torneo – prese fiato – è stato a-annullato…

Detto questo svenne, lasciando tutti sorpresi e sconvolti.

****************************

Angolo dell'autrice.

Grazie a tutti coloro che hanno recensito il capitolo precedente, ora vi rispondo uno alla volta ^^

Cfrancy: Grazie mille per i complimenti e per il consiglio. Infatti mi trovo sempre male quando devo fare l'html per i capitoli perchè non riesco mai ad orientarmi ^^ Comunque come puoi vedere in questo capitolo non ho messo la scrittura centrale. Grazie ancora ^^

n3n4: Eh si, questa è proprio la fic che c'era sul forum di Detective Conan ^^ Avevo iniziato a scriverla più di tre anni fa e come trama non era male, quindi ho deciso di riprenderla, dargli una ristrutturata, e postarla qui ^^

neru: Ahhah grazie, vedrai che stavolta la continuo e la porto a termine. Ho preferito non continuarla lì perchè dopo alcuni anni lo stile cambia e quindi l'avrei fatta troppo diversa rispetto ai capitoli precedenti, quindi l'ho reiniziata qui.

Meteora89: Oddio guarda, quando l'ho riletta l'unico mio commento positivo è stato: "Almeno la parte divertente è divertente! è_é Ahahah In ogni caso per la pubblicazione su efp ho preferito tagliare spezzoni che magari non tutti avrebbero capito, visto che il fulcro centrale era comunque Conan xD Grazie in ogni caso ^^

Sophisticity: Non mi aspettavo così tanta gente che l'aveva già letta ** In ogni caso grazie, cercherò di pubblicare velocemente i capitoli vecchi, anche se cambierò alcune cose anche in quelli, così, chi l'ha già letta, può godersi i nuovi ^^

  

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Capitolo 3
*** Promessa? ***


                Capitolo 3

In casa Asakura c’era tensione.

Erano ormai passate due ore dall’arrivo di Silva e dall’annuncio della fine del torneo e, da allora, tutti sembravano molto scossi.

Lo sciamano del consiglio, dopo essere stato medicato da Pilika e Jun, ora riposava nel letto di Yoh, mentre gli altri se ne stavano in soggiorno, in silenzio.

Solo la giovane itako si era rinchiusa in cucina, senza parlare con nessuno destando, così, la preoccupazione del suo fidanzato.

-Amidamaru.. per favore potresti dare un’occhiata ad Anna?

Yoh parlò al suo spirito a bassa voce, prima di tornare a mantenere il rigoroso silenzio. Il samurai annuì e fluttuò attraverso il muro, raggiungendo la cucina.

La preoccupazione maggiore derivava dal fatto che il torneo era presieduto da sciamani di altissimo livello e, per sospendere quest’importantissimo evento, era di sicuro successo qualcosa di davvero grave.

-Finalmente sei venuto.

La ragazza si alzò non appena vide lo spirito di Amidamaru.

-So che tu e gli altri spiriti sapete cosa sta succedendo, e voglio saperlo anche io!

Il samurai restò spiazzato dalla sguardo intenso della ragazza.

-Emh.. io..

-Parla!

Sembrava furiosa e per niente intenzionata a restare allo scuro della situazione. Dava proprio l’impressione di una maniaca del potere che teneva solo a diventare la regina.

-Ecco.. Sappiamo solo che è opera di Hao, ma..

-Chi è Hao?

Lo spirito scosse la testa, allontanandosi leggermente dalla ragazza, forse per paura o forse per avere più forza di nasconderle la verità.

-Non spetta a me parlarvene.

-A chi allora?

Stavolta era stato Yoh a parlare, essendo appena entrato nella stanza. Sentendo le grida della sua fidanzata, aveva già immaginato cosa stava succedendo. Eppure lui era certo che quella non fosse smania di potere… era qualcosa di ben diverso, era… paura.

-Alla famiglia Asakura. Spetta a loro dirvi che cosa sta succedendo.

Anna battè un pugno sul tavolo.

-Voglio sapere cosa mi impedirà di diventare la regina degli sciamani… Dimmelo dannazione!

-Anna!

Yoh le prese una mano e provò a calmarla. Si, stava succedendo proprio ciò che immaginava, ma l’itako non sembrava avere l’intenzione di calmarsi. Infatti fece indietro.

-Va a correre 25 kilometri e portati dietro il Tappo.

-Anna…

-A quanto pare il nemico è più potente del previsto. Devi essere preparato.

 

 

La stessa misteriosa ragazza che Hao Asakura aveva liberato dal tempio, ora se ne stava comodamente seduta su una roccia, in mezzo al deserto.

Sembrava perfettamente a suo agio.

Lo sciamano millenario che l’aveva liberata avanzava verso di lei con passo deciso, mantenendo, tuttavia, un’espressione perfettamente tranquilla. Un enorme spirito di fuoco stava  al suo fianco, fiero e forte come non mai.
-Sapevo che non mi avresti deluso… Una strage da manuale!

La ragazza sorrise per le parole dell’Asakura.

-Non mi serve il tuo rispetto
Hao incrociò le braccia al petto, continuando a sorriderle.

-Passano i secoli, ma tu non cambi mai…

-Senti chi parla.

Si scambiarono un’occhiata poi Hao si voltò.

-Continua a tenerli d’occhio e se necessario intervieni per mantenere in vita mio fratello e l’itako… Sono molto preziosi per me…

La ragazza sparì, con un ghigno di soddisfazione sulle labbra.

 

 

-Senti anche tu questa sensazione?

Anche ad Izumo, la patria natia di Yoh, c’era aria di tensione. Yohmei e Kino riuscivano a percepire l’avanzata delle forze nemiche e questo li preoccupava non poco.

-Ha iniziato il suo attacco.

Commentò l’itako maestra di Anna, rivolgendosi a suo marito.

-E’ arrivato il momento di parlare ai ragazzi.

La donna strinse i pugni.

-Vorrei non farlo…

-Anche io Kino, ma non possiamo più proteggerli… Devono iniziare a contare l’uno sull’altra..

I due sospirarono.

-E’ deciso allora, li convocheremo qui.

 

Yoh e Manta avevano ormai corso per diversi kilometri e il piccoletto sembrava essere davvero allo stremo.

-Non ce la faccio più!

Ansimò, cercando di mantenere il passo dell’amico, il quale cercava di non andare troppo veloce.

-Tranquillo, se vuoi posso continuare da solo…

-Anna è proprio una strega… Mi domando come tu faccia a sopportarla.

Commentò, senza fiato. Yoh non rispose. Una volta tanto non aveva la solita espressione da ebete, invece sembrava pensieroso.

-Yoh…

-Sono in pensiero per lei…

Il tappo scosse la testa.

-Di che ti preoccupi? E’ sempre la solita Anna, scorbutica e schiavista!

-Ti sbagli Manta…

Il ragazzino sbuffò e scosse la testa.

-Dici così solo perché ti piace! E non fare il finto tonto con me!

Il giovane Asakura si fermò, lasciando per un attimo spiazzato l’amico.

-Che fai?

Lo sciamano si sedette su una panchina, incrociando le braccia dietro la testa, in una posizione di relax.

-Vedi di solito tende ad essere prepotente e a comandare gli altri, ma i suoi occhi sono comunque tranquilli… Oggi invece, aveva lo stesso sguardo di quando ci siamo conosciuti..

-Di che sguardo parli?

Anche Manta si accomodò sulla panchina, mentre Yoh sospirava, rievocando nella sua testa alcune preziose immagini. Frammenti di ricordi, simili a pezzi di un sogno.

-Dovevo diventare Shaman king, invece è saltato tutto.

-Ma amico non è colpa tua!

-Io però… le avevo fatto una promessa…

Il ragazzino di bassa statura si voltò a guardare il suo amico.

-Promessa?


Angolo dell'autrice.
Il prossimo capitolo, a mio avviso, è il più bello di tutti, semplicemente perchè non l'ho scritto io! xD Sarà un resoconto dettagliato del primo incontro di Yoh e Anna. Ho deciso di scriverlo per bene ed è venuto tanto lungo che ho dovuto dividerlo in due capitoli. Quindi  4 e 5 parleranno di questo ^^


Cfrancy: Grazie per il consiglio e per i complimenti ^^


Meteora89: Ecco appunto i prossimi due capitoli saranno abbastanza diversi, visto che ho aggiunto parecchie cose. ^^ Goditeli xD


neru: Eh si, la dolcezza tra le righe è molto dolce xD In ogni caso cercherò di aggiornare sempre abbastanza velocemente.


n3n4: Per me è come se fossero tutti nuovi capitoli, visto che li sto riscrivendo da cima a fondo xD In ogni caso i nuovi non tarderanno ad arrivare ^^

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Capitolo 4
*** First meeting ***


                           Capitolo 4

Un giovane Yoh di soli dieci anni rientrò nella sua casa di Izumo dopo la scuola.

-Finalmente sono in vacanza!

Era ormai arrivato il periodo di Natale e i giovani studenti potevano trascorrere qualche giorno di tranquilli. Yomei, il nonno del ragazzo, alzò gli occhi dal suo giornale quando sentì quelle parole e sorrise.

-Se sei in vacanza allora potrai andare sul monte Osore.

-Fin lassù? A fare che?

Il vecchio Asakura osservò il nipote, incrociando le braccia al petto.

-Ad incontrare la tua futura moglie!

 

 

-Quindi il vostro è davvero un matrimonio combinato…

Manta interruppe il racconto, osservando Yoh.

-Non potevi sottrarti in nessun modo?

Lo sciamano sorrise.

-Lasciami continuare, poi vedi…

 


Il ragazzino di dieci anni non aveva nessuna voglia di conoscere la sua futura sposa e ne stava proprio parlando con gli spiriti della sua famiglia.

-Me ne avevano parlato, ok.. ma non credevo facessero sul serio…

Sospirò, mentre preparava i bagagli e Ponchi e Conchi gli ronzavano intorno senza smettere di prenderlo in giro.

-Così giovane eppure già fidanzato!

-Che fortuna Yoh!

I due sghignazzarono, senza smettere di prenderlo in giro. Ad interromperli fu una voce proveniente dall’esterno. Tutti si voltarono.

-E voi vi definite spiriti degli Asakura? Tsk…

Uno spirito gatto se ne stava comodamente seduto sul tetto della villa, fumando una pipa.

-E tu chi diamine sei?

La volpe e il tanuki iniziarono a minacciarlo, così il felino li mise al tappeto velocemente.

-Io sono Matamune di Nekomata, uno spirito appartenente a questa famiglia da mille anni… E sarò io ad accompagnarti ad Osore, Yoh.

 

 

-Matamune di Nekomata? Non ne ho mai sentito parlare…

Yoh sembrava pensieroso.

-E’ stato il mio primo spirito… e il mio primo amico.

-E adesso?

-Lui non c’è più, ma lo farò tornare appena sarò abbastanza forte…

 

 

La mattina seguente il bambino partì insieme allo strano spirito gatto. Il treno li portò alla stazione di Aomori e, da lì, avrebbero dovuto raggiungere la locanda della nonna di Yoh.

-Vado avanti io, così posso salutare Kino.

Matamune andò avanti da solo prima ancora che il giovane potesse dire qualcosa…

-Ah se ne è andato!

Sbuffò e iniziò a camminare per raggiungere la locanda della nonna, finchè non andò a sbattere contro una bambina.

-Sta attento a dove metti i piedi!

Yoh restò per un attimo incantato da quella bellezza in miniatura e, allo stesso tempo, restò paralizzato dal modo in cui lo stava trattando… Era spaventosa…

-E tu dovresti essere il mio futuro marito? Sei solo uno smidollato, Yoh Asakura…

Così come era arrivata, la bambina sparì, lasciando il giovane solo e confuso.

 

 

-La solita Anna di sempre, isterica e scorbutica.

Manta incrociò le braccia al petto, assumendo l’espressione di chi la sa lunga.

-Non sai quanto ti sbagli, amico mio.

 

 

-Avete scelto me per via della ragazza, vero?

Matamune parlava tranquillamente con Kino, fumando la sua pipa.

-Abbiamo scelto te per via del tuo vecchio padrone

Lo spirito sospirò.

-Se sono qui… si vede che quella ragazza è molto problematica…

 

 

“Come faceva a sapere il mio nome?”

Il piccolo Yoh Asakura stava ponderando sul suo primo incontro con Anna.

“E’ davvero la mia futura moglie...”

Arrossì per un attimo.

“Beh è carina… ma fa anche paura”

Sospirò, tirando un calcio ad un sassolino.

“Ma sono tutte così le ragazze!?”

Non ebbe neanche il tempo di svoltare l’angolo che un enorme mostro gli venne incontro. Il bambino, spaventato, provò ad affrontarlo, ma, alla fine, fu salvato da Matamune, che, usando il suo furyoku, lo fece sparire.

 

 

Manta scoppiò a ridere.

-Certo che eri proprio imbranato.

Lo sciamano sbuffò.

-Vorrei vedere te! Anna a quel tempo metteva davvero i brividi…

-Perché, adesso no?

Il moro sorrise e Manta andò avanti con le domande.

-Cos’era quel mostro?

-Un Oni. Sono spiriti malvagi che si creano attraverso i brutti pensieri. Sono colmi di rancore…

 

 

Yoh, Matamune e Kino stavano parlando tranquillamente in una stanza della locanda.

-Dimmi Yoh… Hai già conosciuto la tua futura moglie, vero?

Il ragazzo sospirò, ma fu Matamune a rispondere al suo posto.

-A quanto pare si.

-Quella ragazza… è strana.

In quel momento Anna aprì la porta della stanza, lasciando entrare solo un braccio contenente la busta della spesa.

-Eccole maestra.

Senza dire altro, si ritirò nella sua stanza, lasciando Yoh stupito e incredulo…

-Ma che razza di saluto è?

-Infatti non ha salutato.

Matamune sembrava divertito, ma, in realtà, stava cercando di capire quale fosse il segreto di Anna. Passarono ancora alcune ore in piedi, prima che il giovane e lo spirito gatto si ritirarono per rilassarsi un po’ alle terme.

-Non riesco proprio a capire.

Il piccolo Yoh sembrava esasperato.

-Quell’Anna…

-Si vede che ti sei innamorato di lei a prima vista.

Matamune sorrise e il giovane sciamano arrossì di botto.

-Non preoccuparti. Se dovete sposarvi è un bene che tu sia innamorato…

Yoh sospirò, appoggiandosi alla vasca.

-Si beh.. probabilmente io non le piaccio…

Restarono in silenzio per qualche istante.

-Matamune… Non è che… lei c’entra con la faccenda dell’oni?

Angolo dell'autrice:
Ok, un altro capitolo è andato. Il contenuto è molto bello, ma non sono convintissima sulla forma -__- In ogni caso presto ci sarà il seguito. Chi aveva già letto questa storia può vedere che ho cambiato molto questo capitolo, aggiungendo molti più dettagli.


n3n4: Grazie mille, davvero! Mi fai troppi complimenti xD In ogni caso questo capitolo non mi piace tantissimo... in ogni caso lascio giudicare a voi.


neru: Non ti preoccupare, vedrai che presto ci sarà molta, molta dolcezza **


Cfrancy: Ecco qui, il momento della verità è vicino xD Non so che dire, leggi il prossimo capitolo e vedrai!

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Capitolo 5
*** First meeting 2 ***


Capitolo 5

-Vuoi dire che è stata lei a mandarti quel coso contro?

Manta sembrava perplesso e teneva gli occhi fissi sul volto dell’amico, cercando di capire cosa provasse nel descrivergli quei ricordi.

-Eh… come ha fatto?

La curiosità prese il sopravvento sulla preoccupazione.

Yoh sospirò.

-Aspetta adesso ci arrivo…

 

 

La mattina seguente il piccolo Yoh andò in giro per i mercatini, alla ricerca di qualche souvenir per la famiglia. Non faceva altro che pensare ad Anna e a ciò che stava succedendo, tuttavia cercò di distrarsi andando alla ricerca di qualcosa di carino da portare ad Izumo.

-Questi piacerebbero a Ponchi e Conchi…

Ridacchiò, notando dei portachiavi con disegnata sopra una donna nuda.

-Perché sono degli sporcaccioni!

-Ma a che stai pensando pervertito?

Yoh si paralizzò all’istante, restando spiazzato da quella voce che lo stava rimproverando. Lentamente, si voltò, incontrando quegli occhi neri che tanto l’avevano spaventato la prima volta in cui li aveva visti riflessi nei suoi.

-E chi sarebbero Pincho e Chinco?

Il ragazzo non parlò, occupato ancora a riflettere sulla presenza della ragazzina.

-Ah… sono gli spiriti della tua famiglia… Tsk, che facce volgari…

-Un momento…

Finalmente il giovane Asakura reagì e mise Anna all’angolo, tenendola per le spalle. Lo sguardo deciso dello sciamano si inchiodò a quello iroso della itako. Per un’istante, lei non reagì, lasciandolo parlare.

-Come fai a saperlo? E anche il mio nome quel giorno… E quell’oni! L’hai mandato tu!

Un sonoro ceffone raggiunse la guancia sinistra del piccolo Asakura, facendolo crollare a terra con stampato in viso il segno delle dita del giovane.

-Non parlare liberamente con me.

Mormorò la bambina, con occhi freddi e imperscrutabili.

-Ahi mi hai fatto male! Ma sei impazzita? E poi sei tu che hai iniziato a parlare!

-Sono venuta a congedarmi da te.

La piccola Anna si voltò, dando le spalle a Yoh. Qualcosa sembrava cambiato nel suo tono di voce… Sembrava… triste.

-Ci sono ancora molte candidate a diventare tua moglie… Torna a casa ad Izumo. Se resti qui diventerai infelice…

Per un attimo le parole della ragazza si persero nel silenzio.

-Grazie per essere venuto da così lontano…

Mormorò alla fine, prima di iniziare a camminare, allontanandosi da Yoh. Il giovane capì che c’era davvero qualcosa che non andava in quella ragazza e che non poteva abbandonarla a se stessa, perciò non si arrese e iniziò a seguirla, ma si bloccò quando vide una serie di fuochi azzurri radunarsi attorno a lei. Li vide danzarle intorno, prima di unirsi l’uno all’altro, dando vita alla sagoma di un oni…

Il mostro sembrava ancora più spaventoso dalla prima volta in cui Yoh l’aveva visto. Era davvero grosso ed emanava onde di malvagità da tutti i pori.

-Per questo… ti ho detto di fuggire…

Anna provò a parlare, ma l’oni iniziò subito ad attaccare il piccolo sciamano, il quale faceva di tutto per schivare i colpi.

-Ogni volta che esco succede questo… Per questo sto sempre a casa… Vattene Yoh, scappa.

Il mostro scaraventò via il piccolo Asakura, il quale atterrò dietro la bottega di un armaiolo. Per un attimo restò a terra, pensando a cos fare per affrontare il nemico, tuttavia l’oni continuò il suo attacco e Yoh fu costretto ad agire d’istinto. Afferrò al volo una spada e uscì dalla bottega, parandosi davanti al mostro.

-Anna scappa… Ci penso io a lui…

La bambina restò sorpresa dalle parole del ragazzo e impallidì. Lui stava combattendo per difenderla come nessuno aveva mai fatto per lei prima d’ora…

Abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole, e desiderò con tutto il cuore la scomparsa del mostro, per salvare Yoh… e, proprio quando stava per attaccare, l’oni si dissolse in una decina di fuochi azzurri, lasciando lo sciamano sorpreso e l’itako senza parole.

 

 

-Ed ecco il primo ceffone…

Manta non si lasciò sfuggire l’occasione di prendere in giro Yoh.

-Certo che… non mi aspettavo che Anna potesse fare ciò.

L’erede della famiglia Asakura sospirò, incrociando le braccia dietro la testa.

-I pensieri cattivi della gente entravano nella sua testa e lei non poteva farci niente. Si radunavano e creavano oni.

-E cosa è successo dopo?

 

 

Quando Matamune e Kino rientrarono in casa trovarono Yoh e Anna intenti a guardare la televisione. Stupiti dall’improvviso avvicinamento tra i due ragazzi, decisero di lasciarli soli e concedergli un po’ di privacy.

-Quale preferisci?

Stavano guardando un concorso canoro e la bambina, senza esitazioni, indicò una cantante ricoperta di trucco e di borchie.

-Accidenti…

-Sembra aggressiva, ma lo fa per nascondere la sua timidezza… In realtà è molto dolce…
-Proprio come te.

La ragazza restò un attimo spiazzata da quel commento, tuttavia non potè far altro che abbassare gli occhi e torturarsi le dita..

-Devi andartene, io ti porterò solo guai.

Non sapeva perché, ma più tempo passava, più le veniva difficile provare a mandare via il ragazzo che le stava seduto accanto. Che si stesse affezionando?

-So che a me piace la vita tranquilla… Ma non posso abbandonarti solo perché la tua è difficile…

La bionda strinse i pugni, cercando dentro di se la forza di cacciarlo… per proteggerlo.

-Perché cerchi a tutti i costi di entrare nella mia vita?

Yoh arrossì di colpo e abbassò lo sguardo.

-Ecco, beh… io… Deve essere orrendo leggere nei pensieri.

Il piccolo Asakura si era reso conto dell’errore commesso nel lasciar vagare l’immaginazione in modo così “libero” davanti a lei.

-Pervertito!

L’ennesimo sonoro ceffone di Anna lo colpì dritto in faccia, lasciandogli il segno delle dita. Dopo averlo colpito, l’aspirante itako scappò nella sua stanza, rinchiudendosi dentro. Non riusciva a capirne il perché, ma la mano che aveva colpito la guancia del ragazzo pulsava terribilmente.

Il giovane sciamano le andò dietro, fermandosi davanti la porta.

-Hey..

Sembrava in imbarazzo dopo i pensieri poco casti fatti su di lei, tuttavia era deciso a non lasciarla andare.

-Dopo il concorso canoro c’è un programma sull’inizio del nuovo anno… Possiamo vederlo insieme e poi andare al tempio..

Yoh cercava di usare un tono tranquillo per farle capire le sue vere intenzioni.

-Lo so che uscire è problematico per te, quindi beh… se appare l’oni scapperemo insieme. So che tu vuoi risolvere questo tuo problema, ma se non ci riuscirai io ti accetterò lo stesso… E lo risolverò diventando Shaman king…

Per un attimo tutto ciò che si sentì fu solo il silenzio.

-Ecco beh… E’ una situazione un po’ imbarazzante… Per fortuna c’è questa porta chiusa tra noi.

-Per fortuna…

Mormorò la bambina, quando ormai i passi del ragazzo si erano già allontanati.

-Altrimenti mi avresti vista piangere…

 

 

-Certo che eri proprio cotto di lei!

Yoh sorrise, arrossendo leggermente.

-Non che adesso tu abbia smesso di guardarla con occhi da maniaco…

-Manta ma che dici!

-Ahaha amico, scherzo, tranquillo…

 

 

Quella sera, dopo aver visto ancora la televisione insieme, Yoh e Anna uscirono. Il ragazzo sembrava tranquillo e spensierato, come suo solito, ma la giovane itako dava l’impressione di non riuscire a sopportare ancora quella situazione. Il primo dell’anno era il momento in cui si ci rivolgeva ai kami per le richieste maggiori. Tutti si recavano al tempio per depositare i loro desideri al cospetto degli dei, dando sfoggio a pensieri avari e invidiosi; pensieri che, in pochi secondi, si radunarono nella mente della giovane itako, riempiendola completamente. La ragazza non riuscì a resistere per molto tempo e, dopo pochi minuti, decine di fuochi azzurri la circondarono.

-Anna…

Il processo stavolta non sembrava volersi fermare e dalla mente della ragazza nascevano diversi oni, uno dopo l’altro. Yoh per un attimo ebbe paura di non riuscire a fermarla e di perderla per sempre, tuttavia Matamune, che aveva deciso di seguirli, apparì al suo fianco. La paura svanì all’istante.

-Sta tranquillo, adesso ci penso io.

Uno dei mostri iniziò a divorare gli altri, diventando più grande e più forte. Il gatto allora creò il proprio oversoul, evocando un’enorme spada. I due potenti spiriti iniziarono la battaglia, scambiandosi una serie di potentissimi colpi. Il mostro sembrava avere la meglio, semplicemente poiché aveva una riserva illimitata di energia, mentre Matamune iniziava ad esaurire la sua. In un gesto disperato, lo spirito gatto radunò le sue forze, colpendo il braccio dell’oni, cercando di purificare la sua anima, tuttavia il mostro riuscì a salvarsi strappandosi l’arto infetto.

-Maledizione…

Matamune sembrava in crisi ed era parecchio stanco, tanto che non riuscì a far nulla mentre il mostro prendeva Anna.

-Mamma…

-No! Io non volevo crearti!

La ragazza non sembrava preoccupata da ciò che l’oni poteva farla, tuttavia aveva paura per ciò che il mostro poteva fare agli altri… e a Yoh.

-Rimettimi in forze, creane ancora!

Yoh provò a raggiungere l’enorme spirito malvagio, per poter salvare la sua futura moglie, tuttavia fu troppo lento e non potè far altro che osservarlo andar via insieme ad Anna. Non riusciva a capire cosa quel mostro volesse da lei.

-Vuole farle creare altri oni così può nutrirsene… Tuttavia se lo fa… l’energia di quella ragazzina si esaurirà e lei perderà la vita.

Matamune anticipò la domanda del ragazzo, dandogli subito la risposta che cercava, anche se, sul viso dello spirito gatto, era dipinta un’espressione di pura preoccupazione. Il giovane Asakura, invece, sembrava letteralmente terrorizzato.

-Non la lascerò morire…

Mormorò, iniziando a riacquistare sicurezza. Le aveva promesso che l’avrebbe salvata a tutti i costi e di certo non avrebbe permesso ad un mostriciattolo di far passare Yoh Asakura come uno che infrange le promesse.

Lo spirito gatto, per un attimo, sorrise, decidendo che si sarebbe associato al ragazzo per salvare la giovane Anna.

“Salverò lei… come avrei dovuto fare con il mio vecchio padrone…” Furono questi i pensieri di Matamune, prima di affiancarsi a Yoh.

-Andiamo ragazzo… Salveremo tua moglie.

I due iniziarono a correre come forsennati, seguendo le tracce che il mostro si lasciava alle spalle. Quando finalmente lo raggiunsero, il braccio strappato via era di nuovo al suo posto e l’energia dell’oni sembrava essersi moltiplicati.

-Siamo arrivati tardi…

Dell’itako non vi era nessuna traccia.

-Yoh credo che…

-Non dirlo! Lei è forte, non può morire così..

Matamune aveva un’espressione cadaverica, e questo non fece altro che far agitare di più lo sciamano… Anna non poteva essere morta, non riusciva a crederci.

-La ragazza? Mi sono nutrito e l’ho lasciata andare…

A questo punto l’espressione dello spirito gatto mutò completamente, passando dall’agitato allo stupito. Non riusciva a credere che la ragazza fosse davvero ancora viva. “E’ incredibile” si ritrovò a pensare “Ha davvero così tanta energia?”. Era certo che, in una situazione del genere, anche lo stesso Hao si sarebbe ritrovato in notevole difficoltà. Anna, invece, ne era uscita illesa. Yoh, intanto, sembrava più sollevato dalla notizia che la sua futura sposa era ancora viva e si stava preparando ad affrontare la battaglia contro il mostro dei brutti pensieri…

-Matamune…

Lo spirito alzò gli occhi, pronto e deciso anche lui. Era arrivato il momento di andare.

-Facciamolo.

 

 

-Cosa è successo dopo?

Yoh abbassò lo sguardo, restando per un attimo in silenzio.

-Abbiamo sconfitto l’Oni, ma Matamune è scomparso.

Manta lo osservò, capendo lo stato d’animo dell’amico.

-E Anna?

 

 

Il piccolo Yoh si trovava sul treno, pronto a partire per tornare ad Izumo. Nonostante fosse più tranquillo per il fatto che Anna si fosse ripresa, era triste per la perdita del suo primo amico. Sospirò, appoggiandosi meglio allo schienale del sedile. Kino aveva annunciato a Yomei che potevano smettere di cercare una moglie per lui e, quindi, il viaggio aveva avuto successo, tuttavia non riusciva a smettere di pensare al sacrificio dello spirito gatto. Si sentiva triste e solo ripensando al fatto che il viaggio di andata l’aveva passato in compagnia.

-Posso sedermi?

Alzò gli occhi, improvvisamente riscosso dai suoi pensieri, e si trovò davanti la bambina dai capelli biondi e gli occhi neri. Arrossì di botto e si scostò leggermente, facendole spazio. Sapeva di non dover sprecare il sacrificio di Matamune, quindi era certo che, da quel momento in poi, avrebbe sempre protetto la giovane itako a costo della sua stessa vi.

-Che ci fai qui?

Per un attimo la osservò con espressione curiosa mentre Anna si accomodava al suo fianco, senza tuttavia guardarlo.

-Ho preso il treno alla stazione prima… e scenderò alla prossima.

 Il giovane sciamano continuò a restare in silenzio, in attesa del resto della spiegazione, anche se lo trovava un notevole passo avanti il fatto che la ragazza avesse avuto così tanta premura verso di lui.

-Volevo… ringraziarti Yoh…

Il bambino restò sorpreso da questa affermazione, tuttavia sorrise e avvolse le spalle della ragazza con un braccio.

-Grazie a te e a Matamune che avete sconfitto l’oni, ora il mio potere si è placato e sto bene.

Perfino lei, la ragazza che tutti definivano la regina dei ghiacci, in quel momento arrossì e il giovane sciamano non riuscì a fare a meno di stringerla di più a se.

-Manterrò la mia promessa, Anna… Ti libererò per sempre dal tuo problema, diventando Shaman King.

A quel punto la bionda non poté far altro che posare la testa sulla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi. Passarono così gli ultimi minuti del viaggio: stretti l’uno all’altra, finchè il treno non si fermò, annunciando l’arrivo alla stazione.

-Devo andare.

La bionda si alzò avvicinandosi alla porta dello scompartimento, ma il ragazzo la seguì prontamente e le prese una mano.

-Ci vediamo presto.

Sorrise e, innocentemente, si sporse verso di lei, posandole un dolce bacio sulle labbra. L’itako annuì, abbastanza rossa in viso.

-A presto, Yoh.

 

 

-Oh… adesso capisco.

Manta incrociò le braccia al petto, osservando l’amico.

-Quindi, anche se non sembra, voi vi amate…

Yoh non potè fare a meno di arrossire, mentre il piccoletto ridacchiava.

-Forza, torniamo a casa.

Angolo autrice:

Un altro capitolo è andato. Ringrazio chiunque sta seguendo questa storia e chiunque sta commentando.

neru: E il bello deve ancora arrivare xD Vedrai, presto le dosi giornaliere di kawaii aumenteranno a dismisura xD

n3n4: Non posso far altro che darti ragione. Se ci fai caso, sono stata la prima a dire che non mi piaceva il modo in cui avevo reso quel capitolo, in ogni caso avevo cercato di smorzare perchè era diventato davvero troppo lungo. Poi non mi sono soffermata tanto semplicemente perchè stavo riportando gli eventi del manga e quindi come capitolo era abbastanza superfluo, ma l'avevo scritto per chi non ha avuto occasione di leggere il manga. In ogni caso ho cercato di dare un po' più di carattere ai personaggi in questo capitolo, ma i prossimi saranno migliori perchè si procederà con la storia vera e propria ^^ Grazie per i consigli ^ì

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Capitolo 6
*** Fidati. ***


Capitolo 6

Yoh e Manta erano ormai vicini a casa Asakura. Dopo aver corso e parlato tanto, avevano capito di aver perso abbastanza tempo in chiacchiere e che era arrivato il momento di tornare a casa e discutere con gli altri riguardo la fine del torneo. Il ragazzo sapeva per certo che la sua fidanzata l’aveva mandato via con questa scusa dell’allenamento semplicemente per far calmare le acque e gli aveva detto di portarsi dietro Manta per lo stesso motivo, anche se, probabilmente, il piccoletto non sarebbe mai giunto a questa conclusione.

Il giovane sciamano sospirò leggermente, avvicinandosi al cancelletto in legno della sua abitazione, tuttavia prima che potesse anche solo aprirlo, si bloccò con gli occhi sgranati e un’espressione indecifrabile.

-Yoh?

Manta osservò curioso l’amico, cercando di capire per quale motivo si fosse bloccato così all’improvviso. La sua espressione sembrava un misto tra sorpresa e paura.

-Dannazione!

Il giovane sciamano, senza dare alcuna spiegazione, corse dentro, lasciando Manta stupito e spiazziato.

-Ma che ti prende?

Il biondo si sporse leggermente per osservare ciò che stava succedendo all’interno della casa e restò sconvolto anche lui. Un parte dell’abitazione era praticamente crollata e dalle crepe sul muro si poteva intravedere un enorme spirito intento ad attaccare Ren e Horo Horo. Purtroppo il giovane Asakura conosceva bene i tratti spaventosi del mostro che si trovava davanti. Gli occhi privi di compassione, l’aura maligna, il corpo gigantesco e nero e la voglia di distruggere qualsiasi fonte di felicità.

Lo sciamano strinse i pugni e iniziò a correre verso di loro, già pronto ad attivare il furyoku con Amidamaru.

-M-mamma.. d-dice che vi devo uccidere…

Il mostro farfugliava alcune frasi incomprensibili agli altri, ma che invece Yoh conosceva fin troppo bene. L’erede della famiglia Tao e il guerriero del nord erano ormai allo stremo, così il giovane Asakura fu costretto ad immergersi nello scontro

Dopo alcuni estenuanti scambi di colpi, il mostro venne colpito dal fendente di Amidamaru e sparì esattamente come sparisce un incubo quando si aprono gli occhi.

-Che diamine era quel coso?

Horo Horo si rimise a fatica in piedi, appoggiandosi alla parete e venne prontamente raggiunto da Pilika, la quale lo sorresse.

-Non ne ho idea.

Ren sembrava più stabile, ma Jun era comunque di fianco a lui, nel caso ne avesse avuto bisogno.

-Era un Oni.

Fu proprio la sorella di Ren a parlare, lasciando tutti sorpresi. Tutti, eccetto Yoh. Probabilmente ognuno di loro era a conoscenza di quel tipo di spirito e, proprio conoscendone la natura, restarono molto sorpresi della sua presenza in quel posto.

-Come diamine ha fatto un Oni ad arrivare fin qui?

Il giovane Asakura sospirò, dando l’impressione di saperne più di tutti sulla faccenda. In fondo era vero, lui ne sapeva davvero più di tutti, ma non voleva di certo svelare il segreto che faceva soffrire così tanto la sua futura sposa.

-Dov’è Anna?

Chiese, cercando di non guardare nessuno di loro. Gli sciamani si concessero un attimo di silenzio, continuando a meditare sulla situazione, mentre Pilika si apprestò a rispondere alla domanda del ragazzo.

-Appena siete usciti si è rinchiusa in camera sua.

Senza dire nulla, Yoh iniziò a salire le scale, mostrando agli altri un’espressione che praticamente mai si vedeva sul suo viso: preoccupata e tesa.

Raggiunta la porta della stanza della sua ragazza, si fermò per un attimo davanti ad essa, prima di entrare senza bussare. L’itako se ne stava seduta all’angolo della camera, stringendosi le ginocchia al petto. Aveva gli occhi chiaramente rigati di lacrime, anche se cercava di nascondere il viso allo sguardo dello sciamano.

Il giovane si sedette accanto a lei e voltò la testa, puntando gli occhi su di lei. Non parlò, si limitò ad osservarla paziente, senza tuttavia nascondere quell’espressione preoccupata che aveva preso il sopravvento sulla sua tranquillità.

-C-che vuoi?

A spezzare il silenzio, dopo diversi minuti, fu proprio Anna. Yoh si concesse un secondo per contemplare il tono tremolante della ragazza. Aveva paura per lei e per ciò che le stava succedendo, tuttavia sapeva di essere la sua unica certezza e l’unica persona in grado di farla reagire. Il suo viso si rilassò improvvisamente, lasciando spazio alle sue solite emozioni: tranquillità e spensieratezza.

-Voglio solo starti accanto.

Sorrise con tutta la naturalezza possibile e passò un braccio attorno alle sue spalle, attirandola piano a se. La ragazza continuò ad essere scossa da tremiti ancora per alcuni secondi, prima di rilassarsi sul petto dello sciamano e alzare lo sguardo verso di lui. Gli occhi color pece di lei incontrarono quelli color terra di lui…

-Yoh…

Anna si sciolse completamente davanti allo sguardo languido del ragazzo e, lentamente, si sporse leggermente verso di lui, posando le mani sul suo petto. Lo sciamano non smise di osservarla neanche per un secondo, mentre posava le grandi mani sulle spalle minute dell’itako e avvicinava il viso al suo, confondendo i loro respiri.

Il loro primo bacio era avvenuto su un treno, poco distante dalla stazione di Aomori. A giudicare dall’elettricità dei loro sguardi e dall’attrazione che provavano l’uno verso l’altra, entrambi si sorpresero del fatto che fosse stato anche l’unico. Entrambi ebbero lo stesso pensiero ed entrambi decisero che era il momento di provvedere a quella mancanza. Anna trattenne il fiato quando sentì le labbra di Yoh sfiorare le proprie e, incapace di trattenersi ancora, si sporse verso di lui e premette la bocca contro la sua, lasciandosi trasportare dall’istinto e dai sentimenti che provava per lo sciamano. Si saziò delle sue labbra, sfiorandole con le proprie, mordicchiandole piano, leccandole e assaporandole come se fossero la cosa più deliziosa di questo mondo. Il ragazzo, d’altro canto, si sentiva morire. Non aveva mai provato sensazioni così intense e sconvolgenti e più l’itako andava avanti, più sentiva che quel contatto non gli sarebbe mai bastato.

Il giovane Asakura sembrò ritornare alla realtà solo quando si accorse di essersi lasciato scappare un leggero gemito di piacere. Anna infatti, dopo aver abbandonato le sue labbra, aveva iniziato a lambire la pelle del suo collo, percorrendola più volte fino alle spalle. Stavano andando oltre. Entrambi lo sapevano ed entrambi erano certi di voler andare fino in fondo…

Tuttavia il telefono sembrò non essere d’accordo a quell’unione, poiché interruppe i due amanti iniziando a squillare convulsamente quando ormai la camicia dello sciamano era già finita a terra.

Riportati alla realtà da quel suono snervante, i due si allontanarono l’uno dall’altra, concedendosi qualche secondo per riprendere fiato. Le labbra di entrambi erano rosse e gonfie e di certo sarebbe stato difficile non notare il leggero segno violaceo lasciato da Anna alla base del collo di Yoh. Mentre l’itako chinava gli occhi, ripercorrendo mentalmente gli attimi appena trascorsi, lo sciamano si avvicinava al telefono per rispondere.

-Casa Asakura.

La bionda si ritrovò a pensare che la voce del ragazzo tremava più del solito. Probabilmente anche lui era ancora scosso dai brividi, proprio come lo era lei.

-Ad Izumo dici?

Alzò gli occhi neri, puntando lo sguardo sulla sagoma del suo ragazzo, intento a parlare con la persona al di là della cornetta. Probabilmente si trattava di Yomei, visto che stavano parlando di Izumo.

-E gli altri?

Principalmente era il suo interlocutore a parlare, mentre Yoh si limitava ad ascoltare e ad annuire. Il suo volto manteneva i tratti tranquilli, anche si vedeva chiaramente che era più teso rispetto a prima.

-Va bene. A presto.

Appena rimise la cornetta al suo posto, il ragazzo alzò gli occhi, incrociando quelli della fidanzata. Lei sembrava tranquilla e nel suo sguardo c’era solamente una nota di curiosità.

-Vogliono parlarci, quindi dobbiamo andare ad Izumo al più presto.

 

 

 

Hao Asakura se ne stava comodamente disteso su una roccia, godendosi la frescura di quella dolce brezza mattutina e i timidi raggi del sole che si infrangevano sulla sua pelle leggermente abbronzata, facendola sembrare più scura di quanto non fosse.

Solo in mezzo alla natura, lo sciamano millenario era felice. Niente riusciva a rilassarlo più dello spettacolo che ogni mattina offriva il sole sorgendo, ed era proprio per preservare quella meraviglia a lui così cara che voleva assorbire Spirit king. Solo eliminando la razza umana poteva salvare la natura che tanto amava.

-Sai, io non ho tutto questo interesse a salvare boschi e deserti.

Hao sorrise, incrociando le braccia al petto e concedette un ulteriore sguardo al cielo sereno.

-No, tu infatti hai solo interesse a distruggere la razza umana.

Stavolta fu lei a sorridere, lasciandosi andare ad una risata ricca di puro e semplice divertimento, coinvolgendo anche lo sciamano.

-In ogni caso ci sono novità.

L’Asakura voltò leggermente la testa verso di lei, osservandola con una nota curiosa. Quella ragazza lo incuriosiva non poco. Era un ossimoro vivente: bella e dolce in apparenza, spietata e letale in realtà.

-Sono tutto orecchi…

-L’itako ha liberato un Oni.

Un sorriso di soddisfazione incurvò le labbra del moro. Questa era esattamente la notizia che voleva ricevere, perciò si rilassò ancora di più, rigirandosi sul masso che gli faceva da cuscino.

-Mi spieghi perché lei ti interessa così tanto?

-Suppongo che se ci fosse qualcuno con i tuoi stessi poteri, tu lo vorresti al tuo fianco, no?

La ragazza sorrise.

-Un altro uguale a me? Sarebbe una vera strage.

Hao si decise a svelare qualche dettaglio in più del suo piano alla persona che lo stava aiutando a portarlo a termine.

-Mi serve Yoh perché solo unendomi alla sua anima sarò davvero completo, mentre mi serva la ragazza perché voglio risvegliare il potere che mio fratello cerca tanto di sopprimere… Il potere che mi ha reso ciò che sono..

Sorrise di gusto, passandosi la lingua sulle labbra. Mille pensieri affollavano la mente dello sciamano millenario, tuttavia il suo sguardo era sempre languido e tranquillo.

-La voglio con me… e voglio il mio esercito personale di Oni.

 

 

Il clima di tensione a casa Asakura sembrava non voler dar segni di cedimento. Gli spiriti sembravano essersi volatilizzati, lasciando da soli gli sciamani e le ragazze. Infatti Amidamaru, Tokagero , Bason, Kororo e Pai Long se ne stavano in silenzio sul tetto della casa. Loro sapevano cosa stava succedendo e la cosa li lasciava assolutamente senza parole. Al piano di sotto, invece, i ragazzi cercavano di capire chi li avesse attaccati, anche se nessuna  delle loro ipotesi sembrava sensata.

-Sono certo che Yoh ne sa qualcosa.

Aveva concluso infine Ren, osservando gli altri. Pilika incrociò per un attimo i suoi occhi, abbassando subito dopo lo sguardo.

-A che scopo non dircelo allora! Siamo i suoi amici!

Horo horo sbatteva i pugni sul tavolo, visibilmente scocciato da quella situazione di tensione. Fortuna che non si accorgeva delle occhiate che l’erede della famiglia Tao scambiava con sua sorella, altrimenti si sarebbe innervosito ancora di più.

-Ragazzi dobbiamo avere fiducia in lui…

Ryu sistemò con calma il suo strano ciuffo alla Elvis, restando, a differenza degli altri, abbastanza tranquillo. Lui credeva tantissimo in Yoh ed era certo che se lui avesse saputo qualcosa gliel’avrebbe già detto.

-Non ce ne parlerà semplicemente perché non riguarda lui, ma Anna.

Manta aveva iniziato a parlare tra se, tuttavia si guadagnò l’attenzione di tutti. Alla luce del racconto del suo migliore amico, il piccoletto aveva iniziato a formulare diverse ipotesi su cosa potesse essere successo e tutte portavano alla stessa conclusione: Oni=Anna.

-E tu come fai a saperlo?

Gli occhi di tutti i presenti si posarono su di lui, tanto che l’esperto di computer dovette abbassare lo sguardo.

-Ecco io… Ho solo alcuni sospetti su cosa possa essere succes…

-Non è successo niente.

Yoh scese le scale all’improvviso, irrompendo nel soggiorno dove gli altri stavano parlando. Manta abbassò subito lo sguardo, rendendosi conto che stava per svelare una cosa che l’amico gli aveva detto in confidenza. Lo sciamano, tuttavia, sembrò non farci caso.

-Yoh se sai qualcosa devi dircelo.

Ren si parò davanti a lui, puntando lo sguardo, solitamente freddo e intenso, dentro quello solitamente svogliato e tranquillo del giovane Asakura.

-Mi dispiace ragazzi. Questa faccenda non vi riguarda.

Anna stava in piedi al limitare della scalinata, osservando la discussione che stava avvenendo dall’altro del primo piano in cui si trovava. Yoh la difendeva e. pur di proteggere il suo segreto, stava perfino andando contro i suoi migliori amici…

Strinse piano i pugni, percependo chiaramente una lacrima farsi spazio lungo la sua guancia, scivolando verso il mento, per poi cadere giù e macchiare per un attimo il pavimento in legno.

-E’ stata Anna, vero? Dobbiamo sapere chi sono i nostri amici e chi i nostri nemici…

Horo horo non era mai stato cattivo, ne tanto meno voleva esserlo con Yoh, che considerava ormai il suo migliore amico, tuttavia era davvero preoccupato. Con la fine dello Shaman Fight aveva perso per sempre l’occasione di salvare la tribù di Kororo e inoltre aveva esposto sua sorella al pericolo. Infatti lo scontro di prima con l’oni le aveva causato una ferita alla spalla. Non era niente di grave, ma lo sciamano del nord voleva comunque proteggere la sua famiglia a tutti i costi.

Il giovane Asakura, d’altro canto, sembrava aver accusato il colpo e si limitò ad abbassare la testa, non sapendo cosa rispondere a quell’accusa così diretta.

-Hai ragione su una cosa, Horo horo. L’arrivo dell’Oni è stata una mia colpa…

-Anna…

Yoh si voltò subito verso la ragazza che aveva parlato, osservandola mentre scendeva le scale, sembrando, forse per la prima volta anche davanti agli altri, fragile come un cristallo purissimo. Sentì l’irrefrenabile impulso di stringerla, ma si sforzò di controllarsi, per evitare di farla crollare proprio ora che aveva deciso di fidarsi dei suoi amici. Se l’itako aveva deciso di esporsi, non poteva fare altro che sostenerla e restarle accanto.

-A questo punto sta a voi decidere se andare via o seguire me e Yoh ad Izumo, per un allenamento speciale.

Il giovane Asakura sospirò, piazzandosi al fianco della sua promessa sposa. Aveva ammesso la sua colpa, ma, ovviamente, non aveva rilevato altro riguardo il suo passato. Il giovane sciamano non poteva far altro che chiedersi se la ragazza avesse ripreso a leggere nel pensiero…

-Mio nonno ha detto che potete venire anche voi, ci renderà tutti più forti, in modo da poter affrontare colui che ha distrutto il consiglio degli sciamani.

Ren, Horo horo e Ryu si scambiarono un’occhiata di intesa, prima di annuire e sorridere. Ognuno di loro sapeva di aver fatto degli errori nella propria vita, perciò non se la sentirono di accusare Anna per qualcosa che l’aveva resa così fragile ai loro occhi.

-Di certo non ti facciamo diventare più forte da solo!

Angolo autrice:

Vi chiedo immensamente scusa per l'obbrobrietà che ho deciso di proporvi -__-" Purtroppo non riesco a concentrarmi con questo caldo e la mia pigrizia cronica non aiuta a farmi rivedere così bene i capitoli. Beh, spero che questo capitolo sia almeno leggibile e grazie a tutti coloro che non sono ancora scappati xD

neru: Osserva, osserva xD In ogni caso ho messo un po' di pucciosità in questo chappi ** fammi sapere che ne pensi.

Cfrancy: Grazie mille, come puoi vedere qui Yoh non si è limitato al bacetto sulla guancia xD Ho preferito non parlare in prima persona perchè sarei andata parecchio OOC se avessi dovuto commentare i pensieri di Yoh in quel momento, quindi mi sono limitata a narrare i fatti.

n3n4:  Oh, grazie mille xD Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto, spero proprio che questo non ti faccia schifo invece. Ahah In ogni caso sto cercando di soffermarmi di più sui pensieri dei personaggi e di aggiungere dettagli, ma il caldo mi frigge un po' il cervello. Beh, aspetto commenti xD

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Capitolo 7
*** Back home ***


Capitolo 7

Subito dopo la telefonata il chiarimento, Manta aveva subito chiamato la stazione ferroviaria, bloccando i biglietti necessari per portare tutti a destinazione al più presto. Così, dopo neanche un’ora, la compagnia degli sciamani si trovava già in uno scompartimento del treno diretto ad Izumo. Siccome il paese natio di Yoh non era di certo una località turistica, ne un luogo importante per la finanza o l’economia dello Stato, il mezzo di trasporto era praticamente vuoto.

L’aria di tensione che si era creata tra di loro poco tempo prima, sembrava essersi completamente placata. Horo horo conversava tranquillamente con Ryu, mentre Ren sembrava assorto a guardare di sottecchi Pilika, intenta a parlare con Jun. I due promessi sposi, invece, erano gli unici a dormire. Dopo neanche pochi minuti dall’inizio del viaggio, Anna non aveva retto alla stanchezza ed era crollata, poggiando la testa sulla spalla del fidanzato. Intenerito, il ragazzo l’aveva stretta dolcemente a se e si era lasciato contagiare dal sonno di lei.

Un leggero grugnito sommesso da parte del giovane Asakura focalizzò l’attenzione degli altri sulla coppia addormentata.

-A guardarli ogni giorno non sembrano poi così uniti…

Gli occhi dei presenti si soffermarono sul viso rilassato di Anna, consci del fatto che non l’avevano mai vista così tranquilla.

-Vi sbagliate ragazzi- Pilika smentì subito la frase detta poco prima dal fratello –Sono molto legati, ad un occhio attento di certo non sfugge…

La sorella di Ren non potè fare  a meno di concordare, disegnando sul proprio viso un’espressione leggermente maliziosa.

-E poi… Non avete notato che iniziano a diventare parecchio… intimi?

A quella domanda, i quattro uomini si sporsero verso lo sciamano addormentato, cercando di capire a che cosa si riferisse la ragazza.

-E da cosa te ne sei accorta?

Jun ridacchiò, indicando il collo del giovane Asakura, dove risplendeva una segnetto violaceo stampato sulla sua pelle. I quattro ragazzi lo osservarono con attenzione.

-Certo che siete proprio due pettegole…

L’erede della famiglia Tao punzecchiò le due ragazze, beccandosi un’occhiata glaciale da parte di entrambe.

-Però… sono carini…

Pilika sorrise, voltandosi verso Ren e scambiando con lui uno sguardo decisamente eloquente. Se solo se ne fosse accorto il fratello di lei, sarebbero stato guai per entrambi!

 

 

-Benvenuti a voi.

La bassa e piccola figura del vecchio Yomei se ne stava tranquillamente appoggiata allo stipite della porta, osservando il gruppetto di ragazzi che stavano avanzando verso la vecchia casa Asakura. Yoh si mise in testa agli sciamani e, seguito prontamente dalla sua promessa sposa si fermò al cospetto del nonno.

-Ciao vecchio.

-Salve maestro Yomei.

Il giovane si mostrò tranquillo e svogliato, mentre la ragazza si inchinava rispettosa davanti a colui che sarebbe stato uno dei suoi parenti più prossimi.

Dopo i vari saluti e i vari convenevoli, il gruppetto fu accolto all’interno, e, dopo aver deciso di andare dritto al sodo, vennero fatti accomodare nella stanza dove stavano Tamao e la vecchia Kino.

-Y-yoh…

La ragazzina dai capelli confetto abbassò lo sguardo, rossa in viso, mentre si apprestava a dare il benvenuto al ragazzo che, fin da quando ne aveva memoria, aveva sempre amato. Anna non sembrò curarsene più di tanto, mentre il suo fidanzato stringeva la vecchia amica in un caloroso abbraccio, sembrò invece più interessata alla vecchia cieca, che salutò con un inchino.

-Maestra, è un piacere rivederla.

-Vorrei poter dire lo stesso, mia giovane prediletta.

La donna sorrise, stringendo istintivamente una mano attorno al bastone che veniva solitamente usato per farle rendere conto degli errori che commetteva. Quando abitava con lei al vecchio albergo ad Osorezan, ricevere  bastonate in testa era praticamente un’abitudine.

La famiglia Asakura si dimostrò molto ospitale con gli amici del nipote e, prima di iniziare il discorso solenne, concesse ai ragazzi un attimo per prepararsi, per poi iniziare a parlare seriamente riguardo il motivo per cui li aveva radunati in quel luogo.

-L’allenamento a cui vi sottoporremo sarà quello di affrontare il tunnel di Tartarous. Si tratta di un posto molto pericoloso, da cui pochi sciamani sono tornati indietro ancora vivi…

Ovviamente, più si parlava di diventare forti, più gli amici di Yoh sembravano gasarsi all’idea del nuovo allenamento. A nessuno di loro sembrava importare il fatto che fossero stati in pochi quelli a tornare. Loro ce l’avrebbero fatta di certo, senza alcun indugio.

-Ritroverete voi stessi lì dentro e affronterete le vostre paure, diventando più forti e pronti alla battaglia che vi aspetta. Ora, se non vi dispiace, vorremmo parlare per qualche minuto con nostro nipote e con Anna.

Rendendosi conto che, ovviamente, era giusto concedergli un po’ di privacy per affrontare gli affari di famiglia, gli sciamani e le ragazze abbandonarono la stanza, fermandosi nel soggiorno. Non facevano altro che parlare del nuovo allenamento e sembravano tutti carichi di energia.

-Sarete voi due i primi ad affrontare il tunnel.

Gli occhi del vecchio Asakura passarono da suo nipote alla fidanzata di lui. Il tono di voce che stava usando era parecchio diverso rispetto a quello che avevano udito anche gli altri sciamani.

La giovane itako teneva gli occhi fissi sulle piccole figure dei nonni del suo fidanzato.

-Non capisco in che modo io possa essere utile a Yoh in questo viaggio…

Kino allungò prontamente il braccio che teneva il bastone e lo scagliò non senza forza sulla testa della sua allieva, la quale, tuttavia, subì il colpo senza fare una piega.

-Anche tu devi allenarti, non credere di essere così forte!

I rimproveri della vecchia erano sempre accompagnati da una di quelle botte.

-Non lo credo, maestra… so di essere debole… ma non vedo come possa servirmi un allenamento per sciamani.

Yomei, che fino ad allora era rimasto tranquillamente in silenzio, strabuzzò gli occhi, osservando la moglie con sorpresa.

-Come… lei non sa?

La vecchia donna sospirò, accomodandosi meglio sul cuscino sulla quale stava inginocchiata. Anna sembrava confusa e passava lo sguardo da Kino a sua marito, cercando di capire qualcosa in più riguardo quella situazione. Che cosa le stavano nascondendo? Yoh, invece, continuava a restarsene tranquillamente accanto a lei, senza dire una parola, tuttavia il suo sguardo non aveva la solita nota svogliata.

-Tu sei una sciamana, mia cara allieva. Precisamente una reishi…

I promessi sposi cambiarono totalmente espressione a quell’affermazione. Anna sembrava abbastanza sorpresa anche se, in fondo in fondo, se l’aspettava. Nessuna itako aveva mai avuto il suo potere, mentre di sciamani ce ne erano stati alcuni nel corso della storia. Si decise a chiarire una volta per tutte i suoi dubbi e diede voce ai suoi pensieri.

-Quindi…

-Esatto…- Kino non la fece continuare - I reishi sono sciamani in grado di leggere nella mente. Ti ho fatto iniziare a studiare con me da medium, oltre che per controllarti, specialmente perché volevamo porre un freno al tuo potere… fortunatamente, è stato mio nipote a portare a termine la missione…

La bionda voltò leggermente lo sguardo, osservando per un attimo il giovane Asakura, prima di sospirare e rivolgersi nuovamente a Kino.

-Ma maestra… anche se sono una sciamana, conosco solo il mio lato da itako… Non vedo come posso aiutare Yoh.

Per l’ennesima volta, la maestra colpì la sua allieva con il bastone, suscitando una leggera  risata trattenuta a stento da parte del suo fidanzato, il quale, a causa di quella leggera ilarità, ottenne lo stesso trattamento di Anna.

-Ahi nonna… Perché mi hai colpito?

-Stiamo parlando seriamente, nipote. In ogni caso non è tempo di spiegazioni. Domani entrerete nel tunnel, quindi ora andate a riposare. Dovete essere preparati a tutto.

Senza dire più nulla, i due si alzarono e abbandonarono la stanza, camminando silenziosamente lungo i corridoi della grande villa.

-E’ pur sempre un’occasione per stare insieme… non fare quella faccia!

Il giovane Asakura fu il primo a spezzare il silenzio che si era creato tra loro due. Anna sembrava preoccupata, un po’ per le notizie che aveva appreso, un po’ per il fatto che il giorno seguente avrebbero dovuto affrontare un cammino difficile. Yoh, invece, sembrava sempre tranquillo e sorridente e la giovane itako non potè non notarlo. Del resto, uno dei motivi principali per cui si era innamorata dello sciamano era proprio il suo sorriso, che era stato in grado di sorpassare le tenebre del suo cuore e contagiarla.

-Non prenderla alla leggera, sono certa che non avremo neanche il tempo di guardarci in faccia… Quel posto sarà pieno di spiriti.

Lo sciamano ridacchiò, incrociando le braccia dietro la testa.

-Non fare la tragica come al solito!

Anna sospirò, lasciandosi andare in un leggerissimo sorriso. Il suo ragazzo era irrecuperabile, ormai aveva rinunciato da tempo a provare a farlo riflettere su certe cose. Era impulsivo e sembrava non prendere niente sul serio, ma l’itako sapeva che dava sempre il meglio di se in tutto.

-E in ogni caso ci sarò io a proteggerti…

Il viso della ragazza si incupì leggermente, mentre continuava a camminare accanto al suo ragazzo.

-Vorrei non essere costretta a farmi proteggere da te ogni volta… vorrei essere anche io a proteggerti…

Le braccia dello sciamano la avvolsero dolcemente, impedendole di portare avanti il discorso. Yoh odiava vederla triste e la odiava quando sottovalutava le sue potenzialità, perché lui sapeva della sua grande energia… Lo stesso Matamune era rimasto sorpreso dal potere della ragazza e questo dettaglio non era sfuggito al giovane Asakura.

-Tu sei forte.. e presto sarai ancora più forte, non devi sottovalutarti.

Anna sospirò e ritornò a rivolgergli un leggerissimo sorriso, rigirandosi tra le sue braccia per guardarlo negli occhi. Irrimediabilmente, il viso di lei venne attratto da quello del ragazzo, e le labbra finirono per incontrarsi e scontrarsi, combattendo tra loro in una dolce lotta in cui nessuno dei due sembrava voler essere sconfitto…

-La maestra ha ragione…

La ragazza continuò a tenere gli occhi chiusi e le mani ben salde sul petto del giovane, tuttavia continuò a parlare.

-Dobbiamo riposare…

Il suo sguardo del colore della notte, serio, ma con una sfumatura dolce, colpì quello del ragazzo, il quale sorrise e annuì.

-Andiamo allora.

 

 

 

Nonostante fosse notte fonda, una ragazzina si aggirava furtivamente per le stanze di villa Asakura. Il suo passo era talmente silenzioso, che l’unica cosa che si sentiva era il leggero rumore delle sue lacrime che toccavano il pavimento. L’espressione sul suo viso sembrava stanca mentre i suoi capelli rosa si muovevano con naturalezza, seguendo il ritmo furtivo dei movimenti causati dal suo passeggiare notturno. Come aveva fatto ogni notte quando era piccola, anche quella volta la sua destinazione era una camera che ormai conosceva molto bene.

Si fermò davanti ad essa e, lentamente, socchiuse la porta, guardando all’interno. Il profilo del ragazzo di cui era follemente innamorata era la cosa più bella che avesse mai visto. Illuminato dalla fioca luce lunare proveniente da una delle finestre, la pelle di Yoh sembrava argentata e tremendamente liscia e i capelli castani, solitamente sparati, ora ricadevano piano sul cuscino bianco, creando strane fantasie astratte. Tamao avrebbe dato qualsiasi cosa per avere il privilegio di dormire accanto a lui, per poter stringere con forza la sua camicia tra le dita e per poter baciare le sue labbra.

Chiuse gli occhi diverse volte, incapace di trattenere le lacrime che, inesorabilmente ripresero a cadere giu, attraversando le guance.

Avrebbe fatto di tutto per lui, ne era certa. Avrebbe perfino tradito la sua famiglia per averlo.

Stava per ritornarsene in camera sua, con l’intento di passare la notte a piangere per lui, tuttavia si paralizzò quando sentì dei leggeri singhiozzi. Riportò lo sguardo su Yoh e sgranò gli occhi. Come aveva fatto a non notarla prima? Si morse il labbro, cercando di non piangere più di così e richiuse leggermente la porta, osservando la scena. Anna stava stretta allo sciamano e, fino a poco prima, dormiva tranquillamente, mentre invece adesso la sua schiena era scossa da tremiti. Tamao strinse i pugni, chiedendosi quando fossero diventati così intimi da dormire insieme… Percepì poi Yoh aprire gli occhi, concentrando tutta la sua attenzione sulla ragazza accanto a lui.

“Stupida… hai disturbato il suo sonno…” Non era mai stata così cattiva, tuttavia non potè fare a meno di formulare questo pensiero, mentre il ragazzo che amava sbadigliava leggermente. Lui, però, non sembrava pensarla al suo stesso modo… Lo sciamano, infatti, aveva iniziato a posare dolci carezze sulla schiena della fidanzata e le baciava piano i capelli, sussurrandole alcune cose che non riuscì a sentire…

Tamao si sentì esplodere. Avrebbe fatto davvero di tutto per sentire quelle labbra sulla sua pelle…

All’inizio non aveva reputato Anna come una minaccia. Quando avevano mandato Yoh ad Osorezan per conoscerla, lei era rimasta abbastanza tranquilla. Sapeva che lo sciamano non era pronto a sposarsi e che di certo non si sarebbe fatto costringere dai suoi nonni a stare con una persona di cui non era innamorato…

Quando poi Kino aveva annunciato a Yomei che potevano smetterla di cercare una moglie per il nipote, il mondo le era crollato addosso…

Aveva perso senza neanche lottare realmente… E questo non le stava bene!

Angolo dell'autrice:

Finito un altro capitolo. Orrendamente orrendo. Tamao completamente Ooc con quei pensieri, ma alla fine chi se ne frega! Mea fic, mea world xD Capitolo tra l'altro anche cortino e chiedo pietà, non mi sono impegnata al massimo -_-"

neru: Oh mio Dio, grazie! xD Mi stai riempiendo di complimenti, anche se, in effetti, per fare scene pucciose tra Yoh è Anna un minimo di Ooc serve. Per carità, quei due si amano anche nel manga, ma non lo daranno mai a vedere e ci lasceranno sempre insoddisfatte -_-

n3n4: Ok, questo capitolo non mi piace xD e tu potrai dire che ormai non me ne piace nessuno xD Il fatto è che non posso più basarmi tantissimo sui capitoli vecchi, perchè erano scarni anche nel proseguimento e devo iniziare a ingoblarne due o tre in un capitolo soltanto, oppure aggiungere parti originali, come ho fatto in questo. In ogni caso da adesso in poi la storia sarà più originale e non più legata dalle corde della vecchia. Grazie per tutti i commenti ^^

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Capitolo 8
*** Permesso? ***


Capitolo 8

L’ingresso del tunnel di Tartarous era esattamente identico a qualsiasi entrata di una qualsiasi grotta. Semplicemente a guardarlo dall’esterno, tutte le leggende sugli sciamani che non ne erano mai usciti sembravano fiabe per bambini. Yoh non aveva paura. Ogni volta che voltava lo sguardo verso il gruppo delle ragazze e incontrava i lineamenti delicati di Anna, capiva di non potersi concedere il lusso di avere paura. Il fatto di non affrontare da solo questo viaggio lo tranquillizzava, ma, allo stesso tempo, gli metteva ansia. Sapeva che l’itako era forte e che non avrebbe avuto problemi a fiancheggiarlo in uno scontro, tuttavia la sua preoccupazione restava. Mai e poi mai avrebbe voluto vedere quella pelle candida macchiata di sangue…

Aveva giurato di proteggerla da se stessa e dagli altri e di certo lui non era il tipo di ragazzo che non manteneva la parola data!

D’altro canto anche l’oggetto dei pensieri di Yoh sembrava non essere tranquillissima. Anna non aveva paura dei possibili nemici che avrebbero potuto incontrare, ma aveva paura del suo potere che sembrava riprendere vigore. Era stata lei a richiamare l’Oni che il giorno precedente aveva attaccato il gruppo e, anche se non l’aveva fatto di sua volontà, si sentiva tremendamente in colpa per aver messo tutti in pericolo. Per una volta nella sua vita in cui non era sola, non voleva far del male alle persone che le stavano dando amicizia e amore. Essendo stata abbandonata dalla sua famiglia quando era ancora una bambina per via dello spaventoso potere che si portava dentro, nel corso della sua vita si era sentita sempre un peso per tutti. L’unica ad accoglierla era stata Kino che le aveva dato una casa e l’aveva cresciuta, ma, nonostante le volesse bene, l’unica persona a farla sentire davvero amata era Yoh.

-E’ ora.

La vecchia cieca si posizionò davanti l’ingresso, iniziando a cantilenare alcune strane parole per aprire l’ingresso del tunnel.

-Yoh… in bocca al lupo!

I ragazzi lo presero un attimo in disparte, dandogli pacche sulle spalle e scompigliandogli i capelli. Il ragazzo rise, osservando i suoi amici, per poi rassicurarli. Da quando si erano incontrati era la prima volta che si separavano.

-Andrà tutto bene ragazzi, tranquilli.

-Non abbiamo dubbi…

Bastò uno sguardo d’intesa tra gli sciamani e il giovane Asakura si sentì subito pronto ad affrontare l’allenamento. Sapeva che doveva tornare sano e salvo e, soprattutto, sapeva che doveva diventare più forte, per se stesso e per le persone che tenevano a lui.

-Yoh!

Anna lo richiamò e il ragazzo salutò i suoi amici, affiancando l’itako…

-Pronta?

I loro occhi si incrociarono, restando fermi a guardarsi per qualche secondo. Bastò quello sguardo ad infondere in entrambi il coraggio necessario.

-Andiamo…

 

 

-Sono entrati.

Hao Asakura alzò la testa, sentendo quella voce ormai familiare che l’aveva risvegliato dal suo sonnellino ristoratore. La brezza leggera di quella giornata estiva gli scompigliava dolcemente i lunghi capelli e il poncho color bianco sporco seguiva i movimenti del vento. Lo sciamano aveva un’espressione completamente rilassata e pacata.

-Ottimo!

Rivolse alla ragazza un sorriso smagliante, mentre si alzava in piedi. Il piccolo Opacho, sdraiato accanto a lui, seguì i suoi movimenti.

-Il tuo piano sta funzionando Hao!

-Sembra proprio di si…

La ragazza incrociò le braccia al petto, sbuffando leggermente. La sua espressione scocciata era perennemente presente, così come lo era quella rilassata del vecchio Asakura.

-Vi entusiasmate per poco! Non vi preoccupa il fatto che diventeranno più forti?

Hao le rivolse un sorriso tranquillo socchiudendo leggermente gli occhi. La sua compagna sbuffò sonoramente di fronte a quel volto che ormai conosceva alla perfezione.

-Considerato che si uniranno a me, devono essere più forti…

-In ogni caso domani entrerò a far parte del loro gruppo insieme ad altri due sciamani, così li terremo d’occhio più da vicino.

Hao e Opacho sorrisero, socchiudendo per un attimo gli occhi per godere al meglio di una folata di vento che li aveva raggiunti.

-E’ ora che io vada..

Il ragazzo col poncho stirò leggermente i muscoli delle braccia, alzando un braccio, per richiamare il grande spirito di fuoco su cui saltò su.

-A presto.

Spirit of Fire iniziò a volare, allontanandosi ad una velocità sorprendente. In pochi secondi, Opacho restò solo con la ragazza.

-Beh piccoletto, vado anche io…

Il ragazzino ridacchiò, stendendosi nuovamente sull’erba, per godersi meglio quel fresco pomeriggio d’estate.

La misteriosa ragazza sospirò, sparendo un attimo dopo.

 

 

Anna e Yoh erano entrati nel tunnel soltanto il giorno precedente, tuttavia gli altri non riuscivano ancora a trovare pace.

-Perché non ci dicono niente?

Horo horo andava avanti e indietro per la stanza, cercando di calmarsi. Erano ancora molte le cose di cui il gruppetto non sapeva nulla e questa cosa gli dava agitazione. Non sapevano perché dovevano allenarsi separatamente con Yoh e non sapevano quale nemico si stavano preparando ad affrontare.

Yomei e Kino se ne stavano chiusi in soggiorno, parlando tra di loro senza degnare i ragazzi di attenzione.

-Proviamo ad origliare.

Pilika si alzò in piedi con gli occhi luccicanti. Scoprire notizie era il suo forte, specialmente perché era l’unico modo per affinare la sua arte di pettegola!

-Non andiamo tutti insieme, o ci beccheranno.

-Allora vado io con lei.

Ren si alzò in piedi e affiancò la ragazza dai capelli azzurri, scambiando uno sguardo con lei. Ad un occhio attento, la situazione tra i due era ben chiara, tuttavia la disattenzione di Horo horo era ormai ben nota a tutti. Al contrario, Jun capì tutto al volo, anche perché Pilika si era spesso confidata con lei riguardo il fratello, quindi appoggiò la situazione.

-Ok, andate veloci!

Per evitare qualsiasi obiezione, la ragazza li spinse fuori dalla stanza, sotto lo sguardo indagatore dello sciamano del nord.

-Tuo fratello mi ucciderà.

Il ragazzo con i capelli a punta camminava tranquillamente accanto a Pilika, la quale sorrideva divertita. Si fermarono dietro la porta del soggiorno nascondendosi accuratamente per ottenere la migliore posizione di ascolto.

-Non si sente niente…

Pilika sbuffò, provando ad appoggiare l’orecchio alla porta, ma senza riuscire a sentire alcun suono. Semplicemente i due vecchi nonni di Yoh non stavano parlando, ma loro non potevano saperlo.

-Ah torniamo dagli altri…

Lo sciamano sospirò, dando le spalle alla ragazza e preparandosi a camminare, tuttavia, prima che potesse farlo, lei lo bloccò, stringendolo da dietro.

-Vuoi proprio tornare subito?

Un sussurro all’orecchio del ragazzo che gli fece sentire centinaia di brividi lungo la schiena. Era da quando si erano incontrati che quei due giocavano a rincorrersi, senza mai prendersi e, adesso, era giunta l’ora di mettere fine a quel gioco.

Ren si voltò, ritrovandosi Pilika a pochi centimetri da se.

-Penso che… restare sia più costruttivo che rinchiuderci in una stanza piena di sciamani ansiosi…

La ragazza ridacchiò leggermente, allacciandogli le braccia al collo. Entrambi non sapevano definire il momento in cui si erano accorti di provare qualcosa l’uno per l’altra. Fin da quando si erano incontrati per la prima volta, la loro era stata una semplice attrazione fisica, a cui avevano deciso di non dare troppo peso per via di tutte le preoccupazioni che già dovevano affrontare. Lentamente, con il passare dei giorni, si erano sorpresi ad osservarsi, e i loro occhi iniziavano ad incrociarsi sempre di più, costringendoli a distogliere lo sguardo rossi in viso. Da allora avevano trovato ogni scusa possibile per far incontrare le loro mani e i loro occhi, beandosi del batticuore e dell’imbarazzo che quei contatti davano ad entrambi e adesso, che finalmente erano da soli, avevano deciso di farsi avanti.

Lo sciamano con i capelli a punta sorrise leggermente mentre cingeva i fianchi della ragazza, abbassandosi alla sua altezza.

-Molto probabilmente mi sono innamorata di te…

Pilika fu diretta, così tanto da far barcollare Ren per qualche secondo. Aveva deciso di mettere subito in chiaro i suoi sentimenti specialmente perché quello era tempo di guerra e non potevano sapere cosa sarebbe successo… Avrebbero anche potuto morire con il rimpianto di non essersi dichiarati… per questo aveva deciso di andare dritta al sodo. L’erede della famiglia Tao capì il perché di tanta schiettezza e annuì, avvicinandosi fino a far sfiorare i loro nasi…

-Molto probabilmente anche io…

 

 

-Sembra molto tranquillo qui..

Yoh teneva le braccia incrociate dietro la testa, camminando tranquillamente dritto davanti a se. Nonostante fossero andati in profondità, il tunnel continuava ad essere abbastanza luminoso, per via delle fiaccole inestinguibile che stavano appese alle pareti.

-Solo perché non abbiamo incontrato pericoli fino ad ora, non possiamo abbassare la guardia.

Anna provava a mantenersi in tensione, tuttavia sembrava molto più rilassata anche lei. Certo, aveva ancora paura di se stessa, ma sapeva che con il suo fidanzato accanto sarebbe andato tutto per il meglio. Si fidava di lui e si fidava di se stessa quando era con lui.

-Sei tranquilla anche tu…

Il ragazzo ridacchiò, voltandosi verso di lei.

-Quindi non far finta di essere preoccupata… Quando ci sarà un pericolo ci preoccuperemo!

Sorrise, coinvolgendo anche la ragazza in quel gesto tanto spontaneo e naturale. In quel momento sembravano davvero spensierati e questo perché non potevano neanche immaginare quale pericolo li stesse attendendo alla fine del tunnel…

Angolo autrice:

Chiedo scusa a tutti per l'immenso ritardo e per l'obbrobrietà di questo capitolo, ma  in questi giorni ho lavorato e non ho avuto molto tempo per scrivere. Beh che dire? Qui ho messo un po' in risalto la storia-nonstoria di Ren e Pilika e comunque non preoccupateve, perchè anche Horo horo avrà il suo momento di gloria xD Yoh e Anna ci sono stati un po' poco qui, ma non preoccupatevi perchè nel prossimo capitolo avranno molto più rilievo...  In ogni caso tra il prossimo capitolo e quello seguente capirete perchè il rating della storia è arancione... muhuhahahah e non dico altro xD 

Meteora89: Ti ringrazio molto per la recensione chilometrica, sono quelle che amo di più xD In ogni caso è VERISSIMO, Tamao è  Ooc nel capitolo precedente, ma più avanti tornerà ad essere se stessa, anche se, probabilmente, darà qualche problemino ai nostri cari amanti xD In ogni caso non preoccuparti di lei ^^

neru: Ti dico la stessa cosa: non preoccuparti di Tamao xD In ogni caso è giusto che i protagonisti abbiano qualche difficoltà, altrimenti che storia è? In ogni caso vedrai poi gli sviluppi di questi sentimenti di Tamao, don't worry! E comunque... non separerei mai Anna e Yoh di mia spontanea volontà, quindi, a meno che non abbia un fucile puntato addosso, non preoccuparti xD

Cfrancy: Tu mi dici di fare in fretta ed io ci metto più di una settimana -___- Gomen, in ogni caso per il prossimo chap cercherò di fare prima ^^

Mizuki96: Eheh non preoccuparti, Hao è un personaggio che piace anche a me e avrà i suoi momenti di gloria xD Su Pilika e Ren avevi ragione, gatta ci ha covato per bene xD Per il resto non ti resta che aspettare e leggere ^^

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