Una settimana per...

di somochu
(/viewuser.php?uid=84728)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First Day ***
Capitolo 2: *** Second day ***
Capitolo 3: *** Third Day ***
Capitolo 4: *** Fourth Day ***
Capitolo 5: *** Fifth Day ***
Capitolo 6: *** Sixth Day ***
Capitolo 7: *** Seventh Day ***



Capitolo 1
*** First Day ***


Una settimana per... No.
No.
Aveva avuto sicuramente un'allucinazione. Ecco, sì. Un’illusione ottica in piena regola. Quando Rose dice di non esagerare con il caffè la mattina, dovrebbe darle ascolto una buona volta. Porco merlino.
Cioè dai, un Malfoy, più precisamente Scorpius Malfoy, che esce da una gioielleria con un pacchetto regalo -con tanto di nastrino rosso- non può essere altro che un abbaglio dato dai raggi del sole che, riflettendosi sulla neve, la accecavano e quindi impedivano al sangue di arrivare al cervello, conseguente allucinazioni disastrose.
Impossibile, era l'aggettivo che le ronzava in testa in un fastidioso stridio, come la voce della Mc Granitt, quando, tempo prima, durante le sue lezioni, lei costruiva delle barchette di carta -colpa di suo padre e delle sue maledette abitudini babbane- o quando la preside faceva dei lunghi e barbarici discorsi in Sala Grande, annoiando persino Gazza. Non che lei andasse male ai tempi della scuola, anzi. Semplicemente trovava lo studio molesto e tedioso.
Si disse che, analizzando la situazione con più calma, - se calma poteva definirsi fare avanti e indietro sulla neve fino a creare un solco- le opzioni finali erano due: la prima -per lei francamente più probabile- era che aveva avuto una visione di uno Scorpius intento a prendere un gioiello qualsiasi. La seconda, invece, per lei francamente la più emozionante, era che lui si era finalmente deciso a comprarle un anello di fidanzamento.
Le avrebbe forse chiesto di sposarlo?
L'emozione le chiuse lo stomaco in una stretta ferrea e le bloccò il fiato in gola, mentre mordeva il quadernino che aveva in mano per non urlare dalla gioia.
Non era il momento di lasciarsi andare a simili emozioni, si disse tutta trafelata.
Prima di tutto doveva organizzare.
Organizzare.
Organizzare.
Gli invitati, il ristorante, le musiche, gli addobbi e, soprattutto, doveva scegliere il vestito.
Oddio.
Oh, Santissimo Dio.
Doveva darsi una calmata, altrimenti finiva come quando lui le aveva chiesto di stare insieme, al suo quinto anno, e lei aveva malignamente riso in faccia - Scorpius ancora si chiedeva come era possibile che fosse finita a Grifondoro anziché Serpeverde- a tutte quelle che sbavavano dietro al suo ormai futuro marit...
Aspetta.
E se per caso aveva immaginato tutto?
E se non stava davvero per sposarsi?
Infondo conosceva Scorpius. Era testardo come un mulo e romantico come Voldemort in piena crisi di nervi.
Però -perché c'era un però- come poteva essersi immaginata tutto?
A parte il troppo caffè che prendeva la mattina e a parte anche i raggi del sole che le ostruivano il flusso sanguigno, lei non aveva mai avuto simili visioni. Suo padre sì però, ora che ci pensava. E se fosse di famiglia avere la testa che va per conto proprio?
Beh, però lo aveva visto anche strizzare l'occhio a una ragazza che se lo mangiava con gli occhi – alla quale li avrebbe cavati volentieri...quella sottospecie di squillo- e nella sua immaginazione Scorpius non faceva certo il cascamorto con una ragazzetta qualsiasi. Solo nella realtà lui poteva gradire quel tipo di attenzioni.
Di certo una volta avuta la fede al dito, lo avrebbe costretto ad astenersi da certi atteggiamenti. Soprattutto in pubblico.
Pensare che però lui si permetteva di bruciare le lettere che il suo ex le scriveva...
Optò per tornare a casa e pensare bene a come voleva che fosse la cerimonia e alle persone che voleva che fossero presenti. Giunse in un angolo sperduto per evitare così di essere beccata dal suo futuro marit... ehm, dal suo ragazzo.








                                                                                                                                       *
                                                                                                                                       *
                                                                                                                                       *









Si impose per l'ennesima volta di stare calma.
Insomma, era una ragazza venticinquenne, non poteva mica sentirsi come adolescente alle prime armi...
Era una donna adesso, santo piripillo. Una donna che molto probabilmente sarebbe diventata moglie.
Peccato però che l'aveva visto in quella dannata gioielleria, adesso non ci sarebbe più stato il gusto della sorpresa. Come avrebbe fatto a fingere di non saper niente di niente?
Masticando imprecazioni, si diresse in cucina per preparare qualcosa di buono da mangiare, o meglio, qualcosa da ordinare agli elfi domestici-non autorizzati da sua zia Hermione, fra l'altro. Scorpius, ultimamente, andava matto per la nutella. Nonostante fosse una cosa "deprecabilmente babbana", come diceva dignitosamente lui, si ostinava a metterla ovunque. Una volta l'aveva perfino beccato mentre la spalmava su una coscia di pollo. Che cosa agghiacciante.
Diede gli ordini agli elfi domestici e, una volta arrivata in sala, si lasciò cadere a peso morto sul divano.
Come avrebbe dovuto comportarsi? Fare finta di niente?
Beh, quest'ultima era sicura.
Non poteva di certo permettersi di rovinare uno dei momenti più belli della sua vita-subito seguito dalla distruzione dell'intera aula di pozioni.
Mentre era ancora nel pieno delle sue elucubrazioni mentali, sentì il tipico suono della smaterializzazione, seguito da una voce piuttosto familiare.
<< Ehi >> disse Scorpius togliendosi la sciarpa e il giacchetto  << stai cercando di diventare tutt'uno col divano, per caso? >>
Quell'accento perennemente sarcastico nella sua voce era ciò che più amava di lui, ma, al contempo, che più odiava.
<< No. Preferisco perseguitarti a vita, sai? >>
Arrossì subito dopo averlo detto, accorgendosi di cosa aveva involontariamente implicato.
Una vita insieme.
Lui e lei.
Oddio.
Sperò vivamente che Scorpius non si accorgesse dell'improvviso rossore che le imporporava le guance, oppure che il colore che il suo viso aveva appena preso – molto simile a quello dei suoi capelli- le permettesse di mimetizzarsi con la stoffa rossa del divano.
Speranze vane.
<< Mi piace notare che la mia presenza, nonostante gli anni passati insieme, ancora ti scombussoli >> disse lui mentre si sdraiava vicino a lei << ma d'altronde, come biasimarti?. >>
<< Punto primo: levati immediatamente quel ghigno dalla faccia, o ci penserò io a farlo. Punto secondo: sappi che non è la tua presenza a scombussolarmi, ma la tua immensa modestia. >>
Beh, anche se il sarcasmo nella voce non era pari a quella di Scorpius, doveva congratularsi con se stessa.
<< Ma se è per questo che sei pazza di me... >>
<< Mi rifiuto di rispondere di fronte a cotanta arroganza. >>
<< ...O semplicemente non vuoi ammettere che ho ragione. >>
<< Bastardo. >>
<< Bugiarda. >>
<< Stronzo. >>
<< Ipocrita. >>
<< Menefreghista. >>
<< Pel di carota. >>
<< Basta non voglio più continuare >> disse girandosi dalla parte opposta a Scorpius. << Stasera farai da solo. >>
<< Allora sarebbe inutile chiederti quella cosa... >>
Lei sobbalzò e si girò velocemente verso di lui, la rabbia completamente dissolta. Infondo ormai era abituata ai loro continui litigi, anzi, forse erano la cosa che più le piaceva del suo rapporto con Scorpius. Non avrebbe retto se un giorno lui avesse cominciato a trattarla con eccessiva dolcezza.
<< Lo sapevo che ti avrei incuriosita>> disse prendendole una mano << Comunque io... >>
<< Padroni, è pronta la cena. >>
Un ringhio le si creò in gola e quasi le scappò dalla bocca.
Maledetti elfi, li avrebbe licenziati tutti.
Doveva darsi una calmata, assolutamente.
<<Dopo>> disse cercando di moderare la voce e di non renderla troppo stridula <<dopo mangeremo.>>
<< Cosa? Io sto morendo di fame. >> disse Scorpius alzandosi e sedendosi a capotavola.
Lily invocò pazienza, e si diresse al tavolo. Posò il tovagliolo sulle gambe-per distrarsi- e si riempì il calice di vino.
<< Che cosa dovevi dirmi? >> sembrava tutto, tranne che disinvolta come voleva apparire.
Scorpius prese a frugarsi nella tasca, e il respiro le si mozzò subito in gola. Si mosse ansiosa sulla sedia, e ingurgitò tutto il vino nel calice in una sola sorsata.
Ma le candele?
Certo che si era proprio sprecato... ma vabbè, avrebbe fatto un’eccezione.
<< Non ci crederai mai ma ho vinto una vacanza alle Maldive. Il problema però, è che l'albergo si trova in un villaggio babbano... >> disse tirando fuori due biglietti dalla tasca. << Credo che non reggerei per più di una settimana. >>
Non doveva urlare.
Non. Doveva. Urlare.
<<Era solo questo che dovevi dirmi?>>
Sbagliava o adesso la sua voce somigliava a quella di Gazza?
<< Sì, perché? >>
<<No, niente. Ora, se vuoi scusarmi>> disse alzandosi con dignità << vado un attimo a schiantare qualcuno.>>













__________________________________________________________________


Allora, la FF si divide in circa 7 capitoli. 
Una settimana insomma xD
Ho sempre voluto scrivere una LilyScorpius e finalmente mi sono decisa.


Vorrei dedicare questo primo capitolo a tre persone:Ami, per il supporto morale su msn, a Emma, per la grande beta quale è xDD  e a mia sorella Sesse che è in via di guarigione (guarisci presto <3)
Un bacio.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Second day ***


I raggi del sole filtravano attraverso le parti della finestra lasciate scoperte dalle tende.
Un raggio -il più maligno - abbagliava il viso di Lily, rendendole impossibile dormire.
Invocando Merlino e mugugnando sonoramente frasi incomprensibili, si girò e rigirò più volte fra le coperte, per cercare sollievo, e finì dritta tra le braccia del suo futuro marit... no, del suo convivente. Intrecciò le gambe con le sue e vide nascere un sorriso sul volto di Scorpius, ancora assonnato, ma sicuramente sveglio.
<< Buongiorno >> disse lei con un sorriso << dormito bene? >>
<< No. >> rispose lui mentre le saliva sopra, senza però pesarle troppo addosso << Ho sognato che tuo fratello James ed io eravamo migliori amici. >>
<< E non dirlo rabbrividendo! >> rise lei << Secondo me se voi foste meno testardi, andreste molto più d'accordo. >>
Scorpius fece di nuovo finta di rabbrividire.
<< Non pensarci nemmeno. >>
<< Oh mamma, sei testardo come un mulo. >>
<< E tu, invece, sei più petulante della Mc Granitt. >> rispose lui abbassandosi sulle sue labbra.
All'improvviso le venne in mente l'episodio della sera prima, e, di nuovo indispettita, voltò la testa per scappare dal suo bacio.
<< E adesso che ti prende? >>
Sbagliava o Scorpius aveva un tono seccato come se stesse parlando con una bambina particolarmente testarda?
<< Che mi prende? CHE MI PRENDE? >>
Sbraitò per un attimo, tentando di liberarsi dalla sua presa, ma Scorpius la tenne ferma saldamente per le braccia.
<< Dai, non vorrai tenermi il broncio per sempre, no? Qualsiasi cosa io abbia fatto. >> disse mentre le baciava il collo languidamente.
Quella parola l'aveva detta casualmente.
Casualmente.
Non poteva mica avere una sincope ogni qualvolta lui le diceva una parola a doppio significato, mannaggia ai Troll.
E pensare che lei non aveva mai dato ascolto alla sua professoressa di Divinazione. L'aveva avvertita ad ogni sua divertentissima e interessantissima lezione che un malocchio l'avrebbe sempre perseguitata.
E aveva avuto pure ragione. Che ragazza di poca fede era stata.
Sarebbe diventata la Ragazza-che-non-è-sopravvissuta-a-un-malocchio, figlia dell'Uomo-che-è-sopravvisuto-a-Voldemort.
Che vergogna.
<< Non so... ci devo pensare. >>
Scorpius sorrise malizioso, e posò velocemente le labbra sulle sue per non farla scappare un'altra volta, e per un attimo, mentre rispondeva a quel magnifico bacio, tutti i suoi propositi di broncio e arrabbiatura svanirono completamente.
Maledetto seduttore incallito.
<< Io vado a farmi una doccia >> disse lui con voce roca, interrompendo il bacio << Vieni con me? >>
Quel ghigno malizioso era troppo afrodisiaco per dirgli di no. Non che le fosse passata per l'anticamera del cervello l'idea di rifiutare tale proposta, eh.
Però prima doveva fare una cosa importante.
<< Tu vai... >> disse guardandolo maliziosa << Io ti raggiungo dopo...>>
Una volta che Scorpius fu sotto la doccia raggiunse velocemente le cucine e radunò tutti gli elfi domestici. Scorpius ne aveva voluti circa sei.
<< Ascoltate tutti! >> disse schiarendosi la gola << Vi do un compito di vitale importanza. Tutti voi, nessuno escluso, dovrete controllare le tasche di tutti gli indumenti di Scorpius, senza farvi beccare, logicamente, e dovrete informarmi nel caso troviate un qualsiasi oggetto che si possa ricollegare a una gioielleria  >>
<< Certo padrona! >> dissero tutti in coro. Erano troppo buoni, come si poteva maltrattarli?
<< Grazie mille. >> disse sorridendo << Mi raccomando, solo a me dovrete fare il resoconto. Non parlatene con il padroncino! >>
Detto questo si voltò e, con un passo cadenzato, decise di raggiungere la sua prossima meta.
La doccia.
Che meravigliosa  mattina che l'aspettava.


                             






                                                                                                                                                                                                                   *
                                                                                                                                                                                                                   *
                                                                                                                                                                                                                   *











… E come aveva previsto, la mattinata fu assolutamente perfetta. Sublime, oserebbe dire.
Risveglio splendido e doccia seguente assolutamente meravigliosa.
Al lavoro avevano assunto una nuova auror bravissima, e in quel momento girava per i negozi con sua cugina Rose.
Poteva migliorare la sua giornata?
No.
Ma di certo poteva peggiorare.
Decisamente.
<< Sai >> cominciò Rose sistemandosi nelle mani le buste piene. << Ieri mattina Scorpius era... come dire... strano... >>
<< Ah si? >> disse Lily con lo sguardo acceso di curiosità << Cosa te lo ha fatto credere? A me sembrava normalissimo ieri sera. >>
Anzi, fin troppo normale.
<< No, è che mentre io e Mark parlavamo del nostro  matrimonio, beh, lui sembrava molto interessato e chiedeva tutto nei particolari. Sicura che tu non mi abbia tenuto nascosto qualcosa?>>
<< Beh, al dire il vero una cosetta ci sarebbe... >>
<< Cosa? >>
<< Vedi, ieri pomeriggio, >> cominciò Lily << mentre stavo tornando dal lavoro, l'ho visto che usciva dalla gioielleria con un pacchetto rosso in mano, e invece poi a casa si è comportato come se niente fosse. >>
Rose si girò stupita verso di lei e la abbracciò sorridendo.
<< Secondo me ha solo paura a chiedertelo, vedrai, è solo questione di tempo.  >>
<< Ormai non so più a cosa credere. >>
<< Abbi fiducia in lui, e vedrai che tutto si sistemerà. >>
<< Oddio Rose, come farei senza di te? >>
<< Beh, probabilmente saresti una zitella a vita! >>
<< Io? Mai. >>
Risero salutandosi, e si divisero per tornare a casa.
Da quando Scorpius trovava interessante un matrimonio?
Forse - quando sarebbe scomparso quel maledetto forse? - voleva davvero chiederle di sposarlo?
C'era cascata già una volta, e una seconda avrebbe significato perseverare. E lei, comunque, si considerava una ragazza piuttosto veloce ad apprendere.
Oh, Dio.
C'erano delle probabilità dopo quello che aveva detto Rose, no?
No?
Forse stavano benissimo anche così: convivendo e stando insieme per la maggior parte del tempo.
Anche se...
Insomma, sarebbe stata molto meglio con lui sull'altare che l'aspettav....
No.
Non doveva immaginare cose simili.
Almeno finché non sarebbe stata certa delle intenzioni del biondino iettatore - era giunta alla conclusione che fosse proprio Scorpius il portatore del suo malocchio.
E poi... perché all'improvviso sentiva il bisogno di volare a cavallo di ippogrifo oppure di combattere con un uomo dalla doppia faccia?
Oddio, l'avrebbero dovuta portare al San Mungo.
Una volta arrivata a casa, posò giacca e sciarpa sull'appendiabiti e si diresse in camera sua per trovare qualcosa da fare, o meglio, per spaccare il primo oggetto le capitasse sotto mano.
Nel corridoio la fermò un elfo domestico che la strattonò pianissimo per i pantaloni.
<< Padrona? >>
<< Si? >>
<< Trick ha ritrovato questo nei pantaloni di padron Malfoy. >>
Per le mutandone di Silente.
<< Grazie >> disse lei prendendo il biglietto che le porgeva l'elfo << Puoi andare ora. >>
Mentre l'elfo tornava in cucina a preparare il pranzo, lei diede una rapida occhiata a quel biglietto.
Le immagini cambiavano insieme alla visuale che, spostandosi, mostrava delle donne sfoggianti collane, orecchini e anelli. Era molto lussuosa e le pareti raffinate erano color oro. Veramente di classe.
Avvicinò il biglietto al viso per leggere bene la via della gioielleria.
Aspetta.
Oh, no.
C'era qualcosa che non quadrava.
Quasi gridando si fiondò sul giacchetto e di fretta si smaterializzò nella via del giorno prima, quella che percorreva ogni giorno da circa cinque anni, e dove Scorpius aveva comprato un sospetto pacchetto rosso.
Quella dove era stato compiuto il misfatto.
Spostò lo sguardo dal biglietto alla gioielleria una decina di volte.
Di sicuro, non coincidevano.














__________________________________________________________________________________________


Salve.
Comunque dai, non ci ho messo tanto tempo xD Più che altro questo capitolo non mi soddisfa abbastanza, nonostante tutti mi hanno detto che va bene.
Bah. Lascio giudicare a voi xD
Comunque ringrazio tutti coloro che hanno recensito e che hanno salvato la Fan Fiction tra le preferite *-*
Siete mitici <3
Ogni riferimento a Harry, in questo capitolo, è puramente casuale (nevvero xD)
Passiamo a voi.


LilyGinny: Grazie mille *-* ahahah si povera Lily, credo che al posto suo avrei schiantato lui, e non qualcun'altro xD Anche io adoro la coppia LilyScorpius *___* sono troppo carini. Spero che sia stato abbastanza presto questo capitolo xD Appena ho tempo, scrivo, e cerco sempre di farmi riuscire bene ogni capitolo (ci spero, almeno xD). Un bacio.
Jaily: Ma grazie anche a te ; D mi ha fatto molto piacere questa recensione, sul serio. Ahaha credo che le paranoie di Lily siano i pezzi più belli della storia, adoro scriverli *________* anche perché mi immedesimo molto in lei xD Si, sono veramente tenerissimi loro due <3. Grazie per averla messa tra i preferiti *-*. Comunque chiamami pure Somo.
Mometta_Cullen: Ciao, grazie per la recensione >.< EhEh è un mistero se lui le chiederà di sposarla o no. Infondo ci sono cose che dicono di si e cose che dicono di no. E ricordiamo anche che Scorpius è un ragazzo imprevedibile, quindi, chissà xD Però anche io sorrido all'idea di un eventuale faccia di Lily mentre lui si dichiara xD
Baby_: Bè, che dirti dirti. Anche io se fossi stata in Lily avrei schiantato lui xDD Scorpius è lento di comprendonio u_u Quindi  non posso dirti se succederà o no, ma posso assicurarti che ci saranno sorprese, incomprensioni e momenti felici. Infondo non sono proprio portata per l'Angst xD Grazie per i complimenti e per la recensione *-* non credo di meritarmeli xD Un bacio.
Stellina: Grazie per la recensione e per i complimenti,  anche io adoro tantissimo la LilyScorpius (tutto merito di Ami xD) e mi fa piacere vedere tanti altri fan *-* Comunque sono sette capitoli perchè non credo di riuscire a farne altri xD magari un giorno scriverò una Long oppure farò quello che vorrei fare da giorni: riscrivere questa Fan Fiction dal punto di vista di Scorpius, anche se poi temo che non sarei in grado di capire il pensiero maschile xD quindi devo vedere se ci riuscirò xD
Maltrerio: Ciao a te *-* grazie per i complimenti <3 Anche io li adoro in tutte le salse <3 credo che potrei amarli anche con delle buste di plastica in testa xD
Comunque, non credo di riuscire a postare una volta al giorno, purtroppo vado a rilento e non me ne sentirei in grado. Però non farò passare nemmeno tanti giorni tra un capitolo e un''altro.
Mayetta: Grazie mille anche a te *__* con troppi complimenti mi monto la testa, sappilo xD Lily è tremendamente folle, e per questo, tremendamente fantastica u___u certo, con ragazzo come Scorpius anche io andrei a mille *ççç*  il mio debole per lui non passerà mai, credo xD Comunque  anche a me piace che litighino ancora <3 ho la passione per le coppie un po' litigarelle e loro due non ce li vedo esageratamente d'amore e d'accordo, anche se l'amore c'è, chiaramente. Grazie ancora, un bacio.
Emi_Iino: Ora mi spieghi perché il tuo nome ha due i nella seconda parola xD non me ne ero mai accorta prima °A°  Comunque sono contenta che ti piaccia, e informati un po' di più su questa coppia che comunque è fantastica u__u  Oddio, Emma ç_ç io con le descrizioni dei luoghi non ci so proprio fare. In questo capitolo ho cercato di specificare un po' la descrizione della gioielleria, ma non sono nemmeno sicura che mi sia riuscita bene ç__ç Je t'aime anche io u__u (non lo sgnoccolo il francese xD). Un bacio. Ti voglio bene.
RobertaBibi: Sorella Black <3 Ti voglio bene anche io *-*. Grazie mille per la recensione *___* comunque cerco sempre di evitare i troppi i giri di parole, perché li capisco poco anche io xD Aahahha povera Rose xD anche a me dispiace per lei, infatti nel capitolo ho cercato di farla più carina e comprensiva possibile, in modo che non venga odiata (o almeno ci spero xD).
Non passerò mai nell'altra fazione, non preoccuparti u___u Ormai sono Vicarius nel sangue u_u. Un bacio.




Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Third Day ***


Quella mattina andava in missione.
La sua vita sarebbe dipesa da quel giorno.
Probabilmente.
All'incirca.
No. Non doveva mostrare un attimo di esitazione, e, cosa più importante, non doveva farsi riconoscere.
Questione di vita o di morte.
Indossò un cappello largo e rotondo, degli occhiali da sole- invenzione puramente babbana, visto che a lei bastava un incantesimo per proteggersi dal sole - e , per finire,  un accappatoio circa sei volte più grande di lei.
Si voltò verso lo specchio... e per poco non le venne una sincope.
Non era ridicola, si disse.
Era semplicemente originale.
Ecco, sì. Originale era la parola giusta.
Perfetta per il suo strategico piano.
Dopo una replica della doccia mattutina con Scorpius, e una colazione abbondante, si decise a uscire di casa. Infondo lei era la figlia del capo Auror e quindi poteva permettersi qualche minuto o oretta di ritardo, giusto?
In realtà no.
Però sicuramente non l'avrebbero cacciata. Negli Auror serviva gente in gamba, ed era quasi impossibile trovarne in numerosi. A stento raggiungevano le dieci persone.
E poi, parlando francamente, dopo la morte di Voldermort rimanevano solo pesci piccoli. Quindi, la maggior parte delle volte, erano chiusi in ufficio a firmare scartoffie oppure a dare la caccia a qualche pazzo. Davvero esilarante.
Giunse di fronte alla famosa gioielleria, e, una volta entrata con passo tranquillo e cadenzato, cominciò a fischiettare allegramente per non destare troppo sospetto. Aveva sbagliato, a quanto pare, visto che metà  della gente nella gioielleria si era voltata verso di lei.
Ops.
Sorrise, affabile, a tutti i presenti, e si voltò di scatto verso la vetrina per fare finta di niente, sperando che tutti ci cascassero. Con la coda dell'occhio notò il commesso della gioielleria fissarla attentamente e con gli occhi socchiusi. Oddio, l'aveva scambiata per una ladra.
Beh, con i vestiti che portava non poteva certo biasimarlo.
Si avvicinò al bancone - così quella pagliacciata sarebbe finita- e subito il commesso si volse verso di lei.
<< Posso aiutarla?>>
<< Beh, a dire il vero, lei sì che può farlo. >>
<< Ah, sì? >> rispose il commesso accigliato << E in che modo, scusi? >>
<< Beh... lei si ricorderà sicuramente dei clienti che comprano qualcosa qui, no? >> disse lei con aria criptica.
Oddio, mancava solo che cominciasse a sedurlo e stava apposto.
<< ...Sì. Perché me lo chiede? >>
<< Mi servirebbe un informazione. >> rispose Lily mentre frugava nelle tasche del suo giacchetto << Vede questo ragazzo? Per caso si ricorda cosa ha comprato? >>
Bellissima idea quella di portare una foto di Scorpius, scattata mentre dormiva -altrimenti quel testone non avrebbe mai accettato di farsi fotografare senza fare una posa che secondo lui era da "Macho Man".
Sorrise compiaciuta di se stessa.
Era un genio, santo Fuffy.
<< Io non posso darle informazioni del genere, signorina. >>
<< Mi chiami Signora. >> disse Lily con un sorriso sardonico << O almeno mi potrebbe chiamare così, nel caso mi dicesse cosa ha comprato qui questo ragazzo. >>
Bene, ora era spaventato.
Sapeva incutere terrore, se voleva.
<< Posso anche darle del denaro, sa? Ho qui con me circa 40 galeoni. >>
E qui avrebbe ceduto, lo sapeva.
<< Le chiamo un superiore, d'accordo?>>
<< D'accordo. >>
Che coniglio, penso sorridendo tra sé e sé.
Aspettò quasi dieci minuti che arrivasse questo "fantomatico" superiore, sistemandosi, nel frattempo, gli occhiali e il cappello meglio che potesse. Certo che si era veramente conciata male.
Si girò non appena sentì una voce dall'altra parte del bancone.
Ma... sbagliava o quello era...
No, dai.
<< M... Mark. Cosa ci fai tu qui? >>
Lui la guardò stralunato, ma poi riconobbe la voce.
<< Oh cazzo, Lily. >> rispose mentre i suoi occhi giravano a destra e a sinistra come a cercare aiuto.
<< Quanta finezza! >> disse lei quasi ridendo << Vedo che sei molto contento di rivedermi! >>
<< Che succede? >> disse Mark recuperando un minimo di lucidità << Ti serve qualcosa? >>
<< Beh... in realtà sì. >>
<< Ok, dimmi tutto allora. >>
Che uomo gentile si era trovata Rose.
<< Si tratta di Scorpius... >> e detto questo si avvicinò e si abbassò gli occhiali sul naso in modo da scoprire gli occhi << Dimmi cosa ha comprato qui due giorni fa. >>
<< Lily, queste sono informazioni segrete. >>
<< Non mi interessa. >>
<< Non posso farlo, mi dispiace. >>
<< Daaai! >> rispose Lily mentre alzava il labbro inferiore per avere di più l'aria da cane bastonato << Te ne sarò grata per sempre. >>
Di solito questa tecnica funzionava.
<< Ok. Ma in cambio tu non dici niente a Rose di questo incontro, ok? >>
E infatti.
Stava per sorridere trionfante, quando ripensò alle sue parole.
<< Perché no? >> disse Lily stupita << Non dirmi che Rose non ha idea che tu lavori qui. >>
<< No, infatti, non te lo dico. >>
<< Mark! >>
<< E' che... lei è perfetta. Lavora sodo ogni giorno, ed ha una carriera a dir poco strabiliante lavorando al ministero insieme al tuo ragazzo... >> rispose lui << Cosa pensi che direbbe vedendo che io lavoro in una stupida gioielleria? >>
<< Punto primo: non è stupida. Anzi, è molto bella e organizzata. >> disse Lily con voce pericolosa << Punto secondo: pensi davvero che Rose ti giudicherebbe per questa cosa? Lei non è tipo da stare con qualcuno per i soldi. Lei ti ama molto. >>
<< Lo so, e la amo tanto anche io, solo... glielo dirò, ok? >> disse sbuffando << Dammi il tempo di riuscirci. >>
<< Va bene, staremo a vedere. >> rispose lei con sguardo scrutatore << Ma per quella faccenda, allora? Scorpius cosa ha comprato qui?>>
Non doveva lasciar trasparire tutte queste emozioni, accidenti.
Doveva sembrare calma e distaccata.
Ma a vedere il sorriso malizioso di Mark quasi le prese un infarto.
<< Un anello. >>
Oddio.
Adesso si che poteva lasciarsi andare a quell'infarto tanto agognato.







                                                        
                                                        
                                                        


   




                                                  
*
                                                                                                                                                                                                                              
*
                                                                                                                                                                                                                              
*

















Si sbagliava, o si respirava aria nuova?
Sì, sì. Proprio aria nuova.
Aria di matrimonio.
Insomma, ormai ne era quasi del tutto sicura. Certo, mancava ancora una gioielleria che non rientrava nei piani, ma magari là aveva comprato solo un bracciale, no?
Meglio cogliere l'attimo.
Scorpius era sempre stato un tipo molto lento nel fare le cose, quindi, molto probabilmente, era solo indeciso su come chiederglielo.
Già, era sicuramente così.
In compenso però, aveva tempo per riflettere e, soprattutto, per organizzare.
D'altronde, non era mai stata una tipa esagerata o affrettata, anzi, amava fare le cose con calma e con un sorriso.
Doveva fare un passo per volta. Ecco, sì. Piano, piano.
Anche se, effettivamente, aveva già scelto la data e il luogo della cerimonia.
Ma quelli erano particolari, no?
Sottigliezze.
E proprio mentre stava finendo la lista di nozze - ci aveva messo all'incirca tre ore - sentì il  tipico rumore della smaterializzazione, seguito, poi, da una testa bionda e un ghigno a lei felicemente famigliare. Velocemente, nascose il foglio in cui stava scrivendo, e, cercando di sembrare innocente, gli andò incontro con un sorriso a incresparle le labbra.
<< Signor Malfoy. >>
<< Potter. >> disse lui con un sorriso sghembo << Ti sono mancato? >>
<< Non quanto io sono mancata a te. >> mormorò lei baciandolo.
Merlino sia benedetto.
Mentre ancora si baciavano, lui fece scendere lentamente le mani, e, in una lenta carezza, le prese una coscia portandosela intorno ad un fianco. Lei, invece, si limitò a scompigliargli i capelli setosi.
Altrimenti, chi l'avrebbe fermata più?
<< Che stavi facendo? >> le sussurrò Scorpius con voce arrocchita.
<< No... niente... pensavo. >>
<< E a che, di grazia? >>
Oh, merda.
<< Ehm... a... a Trick. >>
<< E perché mai dovresti pensare ad uno stupido elfo domestico? >>
<< Perché... sono giorni che vedo un' elfa domestica entrare e uscire da questa casa - e io che pensavo esistessero solo elfi maschi! - e Trick è sempre con la testa tra le nuvole. >>
Come diavolo aveva fatto ad inventarsi quella storia sul momento?
Era un genio.
Anzi, no, genio era un eufemismo.
<< Spero di non dover mai assistere a un qualche loro rituale di accoppiamento >>
Rabbrividirono entrambi.
<< Io voglio bene a Trick, spero solo che un giorno possa innamorarsi. >>
Ed era vero, in fondo.
Si era molto affezionata al piccolo Trick.
Dopo un po' si staccarono e Scorpius si diresse verso l'attaccapanni per lasciare appese le sue cose.
<< Scorpius>> disse Lily dopo parecchi attimi di esitazione << Ti stanno simpatici i Prewett? >>
<< Come no! >> rispose lui sarcasticamente << Sono stressanti quasi quanto quella Banshee della Mc Granitt. Ma perchè me lo chiedi? >>
<< No, così, per informazione... >> rispose lei con aria vaga.
Non appena Scorpius si girò, prese velocemente la lista di nozze e sbarrò il nome dei Prewett.
Che genialità.
Aveva proprio il sangue Auror.
<< E che ne dici invece dei Mc Lonely? >>
<< Loro invece li trovo molto simpatici. >> rispose lui con aria vagamente pensierosa << La loro casa è un gioiello. >>
<< Io adoro i gioielli. >>
Oddio che uscita poco dignitosa.
Doveva rimediare, porca paletta.
Non voleva mica sembrare una fissata con l'oro e roba simile.
<< Nel senso che adoro le case come gioielli, ovvio... >> niente riferimenti ad anelli e simili << Comunque... dei Caraler, invece? Che ne pensi di loro? >>
<< Lily mi stai nascondendo qualcosa, mmh? >>
Lo guardò sbalordita.
<< Certo che no! >> disse cercando di riprendere in mano la discussione << Ovvio che non ti nasconderei mai nulla. >>
<< Ah no? >> rispose lui alzando elegantemente un sopracciglio << E allora perchè mi stai chiedendo di famiglie che non vedo da anni? >>
Oddio, a quanto pare il suo piano aveva qualche imperfezione.
Succedeva.
<< Proprio per questo, non capisci? >> disse alzando leggermente la voce << Dovresti ricominciare a vedere queste vecchie conoscenze. >>
<< E perché mai? >>
<< Per la socializzazione. >>
<< La socializzazione? >>
<< Proprio così. >>
<< Io continuo a credere che tu mi stia nascondendo qualcosa. >>
<< Ho detto di no. >> ridisse lei con l'aria corrucciata.
Lui si accigliò per un' attimo, e la guardò di sbieco.
<< Per stavolta farò finta di crederti... >> poi, ghignando maliziosamente, aggiunse canzonatorio << Ma non credere che non sappia che cosa ti passa per la testa. >>
Oddio, aveva forse usato la legilimazia con lei?
Lo guardò sbalordita mentre si ritirava in camera con passo sicuro, e poi volse lo sguardo verso la parete.
Che cosa sapeva, esattamente?

























__________________________________________________________

Allur. Direi che alcune cose sono state scoperte, tipo il lavoro di Lily, chi è Mark e, soprattutto, che cosa ha comprato Scorpius alla prima gioielleria. Vi ringrazio tutte *__* Da chi ha commentato a chi l'ha salvata tra le preferite. Mitiche <3
Vorrei dedicare questo capitolo a mia sorella, non solo ha sopportato che io aggiornassi proprio mentre stava al computer, ma legge sempre prima i capitoli e mi dice sempre come migliorare <3
PS: Ami, torna tra le LilyScorpius ç___ç xDDD Scherzo, ti voglio bene <3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Fourth Day ***


Non voleva aprire gli occhi.
Non voleva assolutamente farlo.
O almeno, non fin quando due labbra, sensuali e calde, avrebbero continuato a baciarle i contorni del viso, partendo dalle palpebre chiuse, al naso, e infine alle labbra, lasciando una scia bollente per tutto il tragitto.
Rispose al bacio con passione, stringendolo forte tra le braccia e passandogli le mani sui capelli leggermente scompigliati durante il sonno.
Per tutti i pigiamini con le pecore di Zio Vernon!
Esisteva risveglio migliore di quello?
Si rispose di no, mentre sentiva la sua lingua lambirle il labbro inferiore, e, con sua somma gioia, anche il suo peso addosso mentre le saliva sopra.
Probabilmente non bastava ringraziare tutti i Dei del mondo - compreso Merlino.
Chissà com'era stata buona nella vita precedente per meritarsi questo paradiso.
<< Buongiorno. >> soffiò sulle sue labbra.
<< Buongiorno a te. >>
<< Cos'è quella faccia? >> disse lei sorridendo << Non dirmi che hai sognato di nuovo di essere il migliore amico di mio fratello. >>
<< No >> rispose lui con una smorfia << Ma ho sognato che l'altro tuo fratello mi sorrideva con amore. >>
Lei scoppiò a ridere di gusto, buttando la testa all'indietro, ed esponendo, così, il suo collo alle umide labbra di Scorpius.
Forse non avevano bisogno di un matrimonio. Forse, come aveva già pensato una volta, stavano bene così come stavano.
<< Lilian Luna Malfoy. >>
Lily sbarrò gli occhi alla velocità della luce, e il suo cuore prese a battere incessantemente, quasi a distruggerle la cassa toracica.
No, dai.
Aveva sentito male.
<< C... cosa? >>
Probabilmente la peperonata mangiata la sera prima -preparata da sua zia Hermione- doveva esserle rimasta sullo stomaco.
Si, si, era sicuramente questo.
Il dolore allo stomaco le impediva l'afflusso del sangue al cervello.
Peggio di quando aveva visto Gazza baciare Miss Purr. Era ubriaca fradicia.
<< Lilian Luna Malfoy >> ripetè lui con noncuranza << C'è scritto così su quel fogliettino. >>
Seguì lo sguardo di Scorpius, puntato sul comodino, e lesse quel nome ripetuto all'incirca cento volte.
Oh, merda.
La sera prima si stava esercitando a firmare con il suo nuovo -futuro- nome, e il foglio, probabilmente, lo aveva dimenticato.
Maledizione.
Se non fosse che Scorpius era ancora sopra di lei, avrebbe dato le testate al muro.
<< No ma cosa vai a pensare! >> rise istericamente << E' un gioco babbano -che tu probabilmente non conosci visto che sei un'ignobile razzista- che facevo ieri con Rose. >>
<< Gioco babbano? >> rispose lui alzando un sopracciglio << Col mio cognome? >>
<< Certo. Devi scrivere il tuo nome seguito da un cognome a tua scelta, e poi una volta mescolati tutti i fogli, il nome che pescherai sarà quello con cui avrai più affinità. >>
Sospirò un' attimo per riprendere fiato.
<< Li ha scritti tutti Rose >> disse dopo una pausa << Ha messo anche il cognome dei Weasley, Malfoy e anche di Zabini. >>
<< Zabini? >>
Ecco, aveva toccato il punto dolente.
Michael Zabini.
Le faceva il filo praticamente dall'alba dei tempi. E Scorpius ci aveva anche litigato di brutto, una volta.
E la possessività di Scorpius ne risentiva parecchio al solo nominarlo- anche se adorava vederlo inalberato per quei motivi.
<< Ci doveva essere varietà. >>
<< Beh poteva mettere qualsiasi altro cognome. >>
<< Si, avrebbe potuto. >>
Lui ringhiò, facendola scoppiare a ridere, ma subito tornò con l'espressione strafottente.
<< Quindi deduco che tu abbia pescato il mio nome. >>
Oddio, se l'era bevuta veramente.
Da quando sapeva mentire così bene?
Lo guardò con l'aria più innocente che riuscì a trovare.
<< Già >> e poi sorrise maliziosa << Chissà perché. >>
<< Forse è destino. >>
<< Chi può dirlo. >>
<< O forse... >> seguì una pausa << Stavi semplicemente facendo una prova col mio cognome. >>
No.
Di nuovo, no, però.
Non poteva mica continuare a usare la legilimazia con lei.
<< Cosa? >>
Forse fare finta di niente avrebbe funzionato.
<< Sai bene cosa sto dicendo. >>
Ah, già.
Lui sapeva cosa le passava per la testa. Non avrebbe dovuto dimenticarlo.












                                                        
                                                                                                              
*                                                                                                                                                                                                                        
*                                                                                                                                                                                                                             
*












<< Papà, Draco >> disse dopo una lunga pausa << Io e Scorpius ci sposeremo. >>
Seguì una lunga pausa in cui perfino le cicale smisero di cantare.
Tutto era in attesa.
Lily li guardò stralunata per un lungo attimo, poi, passò lo sguardo dall'uno altro ripetutamente, aspettandosi l'esplosione di rabbia da un momento all'altro.
Stava per scoppiare in lacrime davanti a loro, quando all'improvviso Draco si girò verso suo padre, una strana luce negli occhi, e lo abbracciò di slancio.
L'Auror rispose con veemenza all'abbraccio e cominciarono a ridere allegri e sorridenti, coinvolgendo anche Lily nell'abbraccio collettivo e piangendo di commozione.
<< Lily. >>
<< Lily. >>
Si svegliò di scatto, sbarrando gli occhi.
Cacciò un urlo per quell'orribile sogno, e, imperlata di sudore, alzò lo sguardo verso suo padre, che con un cipiglio severo, la stava ancora scrollando.
<< Papà >> rise leggermente isterica << Che bello rivederti! Ti trovo molto in forma, sai ?>>
<< Stavi di nuovo dormendo al lavoro. >> sbottò lui arcigno, per poi sbuffare << Che cosa diavolo devo fare con te? >>
<< Ooooh, dai papà >> rispose lei facendogli gli occhi dolci << Sono pur sempre la tua bambina preferita, no? >>
<< E chi lo ha detto? >>
<< Bene! >> rispose lei alzandosi e dirigendosi verso l'uscita << Scordati pure di parlare con me un'altra volta, padre degenere! >>
Il bambino-stranamente-sopravvissuto-anche-a-sua-figlia, sorrise leggermente, e si apprestò a seguirla pigramente.
<< Non avevamo un appuntamento fuori, noi? >> disse una volta raggiunta << Dai, finisci il lavoro e poi usciamo da qua. >>
<< Oh, papà! >> disse lei illuminandosi << Sei sempre il migliore. >>
<< Mi chiedo perché tu debba sempre averla vinta. >>
<< Ma perché mi adori troppo >> gli rispose lei baciandogli una guancia << Hai un debole le per donne della tua famiglia, ammettilo. >>
<< Si, ma voi ve ne approfittate sin troppo. >>
Lily rise di gusto e, dopo aver passato più di un'ora a firmare pratiche, si smaterializzò con suo padre in un piccolo bar nella Londra magica.
Era bello e luminoso. Sicuramente carissimo, ma altrettanto accogliente.
<< Che dovevi dirmi di così importante da farmi arrivare fin qui? >> proruppe suo padre.
<< Aspetta che arrivi anche Draco, papà. >>
<< Comincio ad essere seriamente preoccupato. >>
<< Non hai niente di cui preoccuparti papà, tranquillo. >>
<< Non si può mai stare tranquilli con quel Malfoy >> aggiunse suo padre assottigliando le palpebre << D'altronde, dubito che si possa essere più menefreghisti, viziati,  boriosi, arroganti e figli di papà, di lui. E poi, francamente, penso che sia... >> si bloccò un' attimo a guardare l'espressione della figlia << ... proprio dietro di me, vero? >>
Lily si morse entrambe le labbra per non scoppiare a ridergli in faccia, annuendo leggermente con il viso.
Il bambino-sopravvissuto girò la testa con estrema lentezza verso la figura alle sue spalle, che con un mantello nero e i capelli biondissimi, lo guardava con un'espressione di indifferenza.
<< Potter. >>
<< Malfoy. >>
<< Non sei cambiato di una virgola, Potter. >>
<< Cosa vorresti insinuare, Malfoy? >>
<< Io ? >> rispose l'altro con un'espressione angelica << Assolutamente nulla. >>
<< Si, come no. >>
Bene, i convenevoli erano saltati.
Ora doveva soltanto calmare l'atmosfera tra i due, senza però, scoppiare a ridere.
Abbastanza difficile, visto l'espressione da pazzo che aveva suo padre in viso.
Fece accomodare il suo futuro cognato su una sedia, e gli sorrise per alleggerire l'aria.
Oh, Dio.
E se succedeva come nel sogno?
E se si dovessero abbracciare tutti e tre in stile: "Tutti insieme appassionatamente"- film babbano preferito da Zia Hermione- e piangere di commozione?
Oddio.
Non avrebbe retto.
E se, invece, si sarebbero opposti al loro matrimonio, e avrebbero diviso per sempre lei e Scorpius, inducendoli a scappare insieme fino a ritrovarsi in una buia periferia di Londra?
Sarebbero stati poveri e con dieci figli.
Oppure si sarebbero incontrati di nascosto come in Romeo e Giulietta - altro film babbano preferito da Zia Hermione- e poi sarebbero morti in una tomba suicidandosi entrambi.
Meglio l'abbraccio collettivo.
<< Emh... allora >> iniziò schiarendosi la voce per prendere tempo << Dovete sapere che, si insomma, io e Scorpius stiamo insieme da parecchio tempo. Beh... era ora di dare una svolta alla nostra vita. >>
I due continuarono a guardarla come se avesse un Nargillo in faccia.
<< Per sempre, intendo. >>
Ancora nessuna reazione.
<< Ci sposeremo. >>
Bene.
L'aveva detto. Il peggio era passato.
Forse.
<< ....... >>
Beh?
Non dicevano niente?
<< Allora... >> provò con circospezione << Vi va bene? >>
<< ...... >>
Perché non reagivano?
Oh mio Dio.
Tra poco si sarebbero abbracciati.
<< Dite qualcosa. >>
<< Sei incinta. >>
A quell'affermazione -fin troppo diretta- di Draco, Lily arrossì violentemente, facendosi indietro con la sedia.
<< Certo che no! >> disse dopo un'attimo << Noi ci sposiamo perchè ci amiamo, ovvio. >>
<< Malfoy, sei sempre il solito sputa sentenze >>
<< Meglio di te che te ne stavi là a boccheggiare >>
<< Io non boccheggiavo! >> rispose l'altro perdendo la pazienza << Ero solo un' attimino stupito. >>
<< Un' attimino? >> ghignò Malfoy << Diciamo pure una mezz'oretta, Potter. >>
<< Non sai neanche contare, Malfoy? >>
<< La differenza di status tra me e te, mostra il contrario. >>
Harry Potter ringhiò, e i due si guardarono in cagnesco per qualche minuto.
<< Se avete finito di comportarvi come diciassettenni >> iniziò Lily innervosita << Magari controlleremo più tardi chi ha più testosterone e penseremo al mio matrimonio >>
I due si girarono verso di lei.
<< D'accordo >> risposero in coro, per poi ricominciare a guardarsi in cagnesco
<< Solo una cosa. >> aggiunse Lily un po' a disagio << Non me lo ha ancora chiesto. >>
<< Cosa? >> chiese suo padre sorpreso.
<< Si, ma è solo questione di tempo. >> ridacchiò lei << Ma non dite niente a Scorpius, vi prego. >>
<< Andata. >> dissero di nuovo insieme Draco e Harry.
<< Potter, smettila di copiare le mie brillanti parole. >>
<< Smettila tu, Malfoy. >>
Lily sospirò stancamente.
Beh, sarebbe potuta andare decisamente peggio.














______________________________________________________________________________________________________

Eccoci qua.
Scusate il ritardo, ma stavo scrivendo una fic su Hetalia, e mi sono concentrata per un'attimo su quella.
Comunque io amo Harry e Draco, sia come personaggi presi individualmente, sia come litiganti, ecco <3
E, vi giuro, che non vedevo l'ora di scrivere di loro *-*
Ma perché non esiste uno Scorpius anche nella realtà ç___ç
Passo alle vostre magnifiche recensioni <3
Momocchan: Vendo biglietti per una doccia con Scorpius. Vendo i biglietti per una doccia con Scorpius * imita l'arrotino *. Sono 6000 euro, e poi puoi usufruirne quanto vuoi u___u
In questo capitolo non ho menzionato la doccia, ma nei prossimi la infilerò da qualche parte, lo giuro.
Comunque grazie dei complimenti. Un bacio ( e per adesso la uso io la doccia con quel pezzo di gnoc... emh Scorpius u__u)
RobertaBibi: Fortuna che questa ragazza  non ha scritto Rosie Malfoy sul messaggio personale, anziché Lily Malfoy, altrimenti, sai che colpo xD
No, ma a parte gli scherzi: quanto sono belli Lily e Scorpius insieme? *-*
Comunque mi fa piacere che ti piaccia molto Lily, sto cercando di farla il più divertente possibile *-* e sappi che Scorpius ce l'ha il superliquidetor tra le gambe u___u . Le pocore ti salutano a loro volta, e ti dicono ciao (stile Haidi). Un bacio da Alessandra della Finlandia xD
LilyGinny: Grazie mille *_____* sono veramente contenta che ti sia piaciuto tanto <3 Non so se l'aggiornamento è stato presto come hai sperato, ma io ci ho provato, lo giuro ç_ç
Perdonami ç_ç
maltrerio: Ahahah si Lily è mitica <3 Io adoro farla così, ingenua e anche solare, ma allo stesso tempo determinata e combattiva. Assolutamente una ragazza stupenda. No, dai, io non sono mitica, non esagerare che come avevo detto, mi monto la testa xD Grazie per i complimenti, Dafne. Un bacio.
Nipotina: Sono contenta che ti abbia fatta ridere :) Lily è troppo matta, ridevo anche io mentre scrivevo di lei vestita in quel modo a cercare di corrompere il gioielliere xDDD Ahahah, ma come si fa xD Mark mi piace tanto anche a me. Infatti vorrei dedicare a lui e Rose uno spazietto. Li adoro *_*
Grazie per i complimenti *ç*.
Jaily: Si ormai Lily per Scorpius è come un libro aperto. Non può nascondergli nulla xD.
Mark l'ho messo soprattutto per farvelo conoscere (e spero anche che vi piaccia) e, come hai detto tu, per non farla buttare fuori dalla gioielleria xDD
Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, e grazie per i complimenti <3. Un bacio.
mayetta: E' già, ora che Lily ha scoperto che Scorpius le ha comprato un'anello ha preso il via. Chi la ferma più, adesso xDD
Diciamo che nonostante lo squilibro della missione, un'informazione l'ha presa, dai xD  Grazie per i complimenti *-* 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Fifth Day ***


Aprì piano gli occhi e, sorridendo al mondo, si alzò a sedere sul letto.
Che splendida mattinata era quella.
Si.
Finalmente, dopo aver ottenuto il consenso dei genitori, sarebbe andata a scegliere un vestito da sposa.
Già si vedeva tutta agghindata, mentre, lentamente, avanzava verso l'altare con un sorriso smagliante.
Tutti si sarebbero voltati a fissarla, mentre lei, al contrario, avrebbe avuto occhi solo per Scorpius.
E vedeva anche lui.
Mentre guardandola affascinato, fremeva dalla voglia di renderla sua moglie.
Le avrebbe sorriso e...
<< Hai intenzione di rimanere con quella faccia da ebete in eterno? >>
Il sogno si sarebbe infranto.
Già.
<< Hai interrotto i miei sogni, cafone! >>
<< Oh scusami tanto! >> disse lui piegando il ginocchio sul letto e sporgendosi verso di lei << Ma non riuscivo a farmi un caffè, e a qualcuno devo pur dar fastidio. Se non sono di buon umore io, non lo deve essere nessuno qui dentro.  >>
Le diede un veloce bacio -per darle il buon giorno- e ritornò verso il bagno a sistemarsi i capelli.
<< Come sei amorevole stamattina. >> rispose lei sarcastica.
<< Te l'ho già detto: quel dannato aggeggio del caffè non funziona. >> disse lui con tono irritato << E sai benissimo come divento nervoso senza il caffè, la mattina. >>
<< Purtroppo si. >> rispose lei in un sussurro, per poi aggiungere a voce più alta << Sicuro di aver schiacciato i tasti giusti? >>
<< Certo. >> disse lui dall'altra parte del muro << Che credi, che non sappia apprendere anche se si tratta di diavolerie babbane? >>
<< Hai provato a mettere l'acqua? >>
<< Si. >>
<< E i chicchi di caffè? >>
<< Dannazione, si. >>
<< E sei sicuro che la spina fosse inserita bene? >>
<< ........ >>
Oh Santo Piripillo.
Sospirò, mesta.
<< Scorpius dimmi che non ti sei dimenticato di attaccare la spina. >>
Per tutta risposta sentì una forte imprecazione provenire dall'altra stanza.
<< Bene, il problema è risolto. >> disse Lily dopo un po' << Puoi anche smetterla di fare il permaloso. >>
<< No, non c'è niente di risolto! >> rispose lui ringhiando << Perchè diavolo non mi lasci manomettere quelli aggeggi con la magia? >>
<< Perché non sempre si può risolvere tutto con quella. >>
<< Si, invece. E basta che tu lo capisca. >>
<< E' un mio problema se tu non sei in grado di usare qualcosa senza usare la bacchetta? >>
<< E' anche tuo dal momento che viviamo insieme. >>
<< Basterebbe che ti applicassi un po' di più. >>
<< Potresti farlo anche tu. >> rispose definitivamente lui uscendo dal bagno e apparendo nella sua visuale << Vado al lavoro. >>
Detto questo, si smaterializzò prima che un cuscino gli arrivasse dritto sul viso.
Dannazione.
Doveva sempre finire che litigavano.
Sbuffò e ancora un po' irritata si vestì per l'appuntamento con Rose e Mark davanti al negozio.
Una volta che si fu smaterializzata e comparsa a destinazione, si guardò intorno in cerca dei due promessi sposi, e non appena li individuò si diresse verso di loro a passo di marcia.
Aspetta.
C'era qualcosa che non quadrava.
Si arrestò bruscamente e si mise in ascolto della discussione tra i due.
Stavano litigando furiosamente.
<< ... Davvero pensi questo di me? >> stava gridando Rose << Davvero pensi che ti avrei lasciato solo per questo? >>
No, anche loro.
Ma che era quello? Il giorno dei litigi?
Tra lei e Scorpius era normale - del resto amavano litigare-, ma Mark e Rose erano sempre andati d'amore e d'accordo.
<< A tutti capita di non voler essere giudicati. >>
<< Io non ti avrei di certo giudicato. >>
<< Ma io lo temevo lo stesso. >> rispose Mark << Non volevo perderti. >>
<< Beh lo stai facendo. >> desse Rose strattonandolo con violenza << Mi hai mentito per tutto questo tempo, quindi non pretendere che ti perdoni. >>
Si voltò di scatto e si smaterializzò chissà dove, lasciando Mark da solo.
<< Che bello avere compagnia. >> disse Lily ironica.
Mark si voltò verso di lei sobbalzando.
<< Hai visto tutto ? >>
<< Si, ma non volevo. >>
<< Non preoccuparti >> aggiunse Mark guardando da un'altra parte << Avevi ragione tu sulla questione. Comunque adesso vado anche io, mi dispiace se ti abbiamo lasciata da sola. >>
<< Ma figurati. >>
Non riusciva a vederlo così depresso. Il giorno dopo avrebbe fatto qualcosa per farli riconciliare.
Una volta che Mark si fu smaterializzato, Lily entrò nel negozio, guardandosi intorno con occhi luccicanti.
Oh, Dio.
Era fantastico.
Assolutamente magnifico.
Era per caso morta?
No, perché altrimenti non sapeva come spiegarsi il fatto di essere in paradiso.
Tutto era bianco, e file e file di stupendi vestiti da sposa partivano dall'entrata fino alla fine della sala.
Era pieno di donne che provavano abiti bellissimi e succinti con gli occhi scintillanti, e le commesse che ordivano i vestiti, rimettendoli al loro posto.
Un lungo e lento sorriso le si dipinse sul viso.
Bene.
Adesso poteva finalmente lasciarsi andare.
















                                                                                                                                                                  *
                                                                                                                                                                  *
                                                                                                                                                                  *

















Affranta.
Ecco come si sentiva.
Non aveva trovato il vestito giusto, dannazione, nonostante se ne fosse provati all'incirca trentuno.
Uno era troppo bianco, un' altro era troppo vistoso, un' altro era troppo corto.
Così per circa due ore.
Lei voleva il vestito perfetto, per Merlino.
Uno che fosse stato fatto su misura per lei, e che l'avrebbe incantata a prima vista.
All'improvviso ricordò che doveva andare a controllare la seconda gioielleria della lista.
Non le andava proprio di conciarsi come l'ultima volta, quindi si limitò a smaterializzarsi dall'altra parte della città.
Entrò guardandosi intorno, e notando che non vi era anima viva.
Bene.
Questo avrebbe facilitato il compito.
Si avvicinò lentamente al commesso che sfoggiava un sorriso a trentadue denti.
<< Salve signorina. >> disse non spostando il sorriso di un millimetro << In cosa posso servirla? >>
<< Salve a lei! >> rispose Lily tutta contenta della gentilezza dell'uomo << Si, lei può sicuramente aiutarmi. >>
<< Tutto quello che desidera. >>
<< Vorrei sapere cosa ha comprato qui un vostro vecchio cliente. >> dannazione, aveva dimenticato la foto << Sa, un ragazzo biondo ossigenato, bianco da sembrare un morto, con un'aria perfettamente snob e che sicuramente avrà commentato il luogo dicendo che dovreste migliorare parecchie cose. >>
Con l'ultima affermazione il sorriso dell'uomo indugiò un' attimo, prima di ritornare esattamente largo come prima.
Probabilmente Scorpius l'aveva offeso, pensò Lily trattenendosi dal ridere.
<< Mi dispiace ma non siamo autorizzati a dare... >>
<< ...Questo tipo di informazione, lo so. >> disse Lily spazientita << Ma è davvero urgente. >>
<< Non posso farci niente, signorina. >>
<< Si che può farlo! >> rispose Lily sbattendo una mano sul bancone << E lo farà, altrimenti passerà gli anni più brutti della sua vita! >>
<< Mi sta forse minacciando? >>
<< No. Io la sto avvertendo, ed è diverso. >>
<< Se ne vada immediatamente. >>
<< No. >>
<< Come si permette? >> disse l'uomo diventando rosso << Chiamo la sicurezza. >>
<< Bene. Lo faccia. >>
Incrociò le braccia sotto il seno e lo guardò con sguardo di sfida.
Il gioielliere sbuffò e provò con un approccio più gentile.
<< Signora, sul serio, non posso proprio farlo. >>
<< Si che può. >>
<< Le dico di no. >>
<< Un anello, vero? >>
<< E va bene si, un anello. >> rispose il gioielliere al limite dell'esasperazione << Può andarsene adesso? >>
<< Bene, si, adesso che sono soddisfatta credo proprio che me ne andrò. >> disse Lily avviandosi alla porta << Arrivederci signore, è stato un vero piacere. >>
Beh probabilmente lui non pensava la stessa cosa visto che non l'aveva nemmeno salutata.
Che maleducato.
Si smaterializzò di nuovo a casa, si lasciò cadere sul divano.
Quindi Scorpius aveva preso due anelli?
Uno era per lei, e su questo ci avrebbe messo al mano sul fuoco, ma l'altro?
Era il compleanno di qualcuno?
Oddio.
Non riusciva proprio a ricordarsi di nessun compleanno.
E se la stava tradendo con una russa tutta curve?
Oh, no.
E lei avrebbe ricevuto l'altro anello e Scorpius avrebbe avuto due matrimoni.
Probabilmente la russa avrebbe ricevuto l'anello più bello tra i due.
No, assolutamente no.
Non voleva pensare queste cose. Non era giusto nei confronti del suo ragazzo dare per scontato un tradimento.
Doveva andarci con calma, fare un bel respiro e tranquillizzarsi.
Ok.
Poteva farcela.
<< Buh. >>
Saltò bruscamente sul divano,  e si resse con forza sul bracciolo per non volare per terra.
Si portò una mano sul cuore - che probabilmente sarebbe uscito dalla gabbia toracica- e alzò il capo verso quello di Scorpius, ora sfoggiante un sorriso canzonatorio.
<< Spaventata? >>
<< Io ti ammazzo, pezzo di idiota. >>
<< Stai calma, babbanofila. >>
<< Non dirmi di stare calma. >>
<< E cosa dovrei dirti? >>
<< Lily scusami tanto per il mio comportamento da scimmione e da buzzurro. >>
<< Ah ah. No. Mai. >>
<< Sei impossibile. >>
<< Sei tu che sei isterica. >>
<< Non mi sembra di essere quella nervosa senza un caffè. >>
<< Infatti tu sei nervosa anche con quello. >>
<< Sei tu che mi metti il nervoso. >>
<< Bene, diamo sempre la colpa a me. >>
<< Perché lo è, magari? >>
Scorpius arrivò col viso vicino al suo, continuando a mandarle maledizioni con gli occhi.
<< Non credo proprio. >>
<< Io invece si. >>
<< Isterica. >>
<< Imbecille. >>
Le loro labbra si incontrarono bruscamente, e lui la spinse maggiormente contro il divano, sistemandosi meglio sopra di lei, e sentendola sospirare gioiosamente sulla sua bocca.
Scorpius portò le mani su una sua coscia, poi, velocemente, le alzò la maglietta azzurra, mentre lei, per non aspettare, gli strappò tutti i bottoni della camicia.
<< La sistemiamo dopo. >>
Che bello riconciliarsi.





















________________________________________________________________________________________________

*
Rullo di tamburi*
Ce l'ho fatta.
Scusate il ritardo, ma il caldo, il libro di Savannah e il mare hanno richiesto troppo tempo ç_ç
Ci ho messo parecchio a scriverlo, e non so perché. Forse è l'ansia da finale xD
Comunque ringrazio tutti coloro che hanno recensito *___*
Non sapete quanto felice mi fate *ç*
Non posso rispondervi perché vado di fretta, ma al prossimo vedrò di farlo.
Un saluto.
Simo.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Sixth Day ***


Missione del giorno: spiare e controllare il proprio ragazzo-fidanzato-futuro marito.
Ergo, non farsi gli affari propri.
La missione non era per niente facile visto, e considerato, che lui era impossibile da raggirare, anzi, molto probabilmente l'avrebbe beccata con le mani nel sacco prima ancora di ritrovarsi nel suo ufficio.
Ma lei era un Auror, dannazione.
Era abituata a pedinare le persone, no?
E anche a schiantarle e a catturarle.
Ma si.
Le sarebbe bastato un minimo di impegno, dei potenti incantesimi e qualche trucco del mestiere.
Visto che lei, modestamente parlando, era la più brava Auror del gruppo di suo padre, non avrebbe avuto di certo problemi.
E se esisteva veramente una russa -biondona- tutta curve, probabilmente quest'ultima non avrebbe rivisto la luce del giorno, mentre lui, sicuramente, avrebbe dovuto incominciare a vestirsi da donna.
Con quella nuova speranza nel cuore, e soprattutto con il sorriso aperto a trentadue denti, si smaterializzò a lavoro.
Avrebbe attuato la sua missione di spionaggio soltanto nel tardo pomeriggio.
Scorpius doveva fare una specie di conferenza, e quella sarebbe stata l'occasione perfetta per colpire.
Si sarebbe confusa nella folla, e avrebbe ascoltato di nascosto tutti i suoi discorsi.
Piano perfetto.
Certo, si sarebbe annoiata da morire nel suo ufficio, ma purtroppo aveva delle pratiche urgenti da compilare, e non poteva rimandarle.
Suo padre, ogni tanto, spuntava dalla porta per controllare il suo operato, e poi, vedendo che non combinava niente di male, riusciva dalla stanza con un sorriso beato sulle labbra.
Dopo soli sessanta minuti di lavoro, fu colpita da un'improvviso attacco di panico.
Oddio.
Lì dentro rischiava veramente l'epilessia.
Doveva uscire.
Immediatamente.
Calcolando, poi, l'ansia che la pervadeva al solo pensiero della sua missione, avrebbe potuto collassare da un momento all'altro sulla scrivania.
Si smaterializzò di fretta e furia fuori dal ministero -tanto aveva finito tutto quello che c'era da finire- e valutò una qualche meta che avrebbe potuto raggiungere per passare il tempo.
A casa sua?
No, si sarebbe annoiata lì da sola.
E poi magari sarebbe finita a parlare da sola davanti a uno specchio -anche suo padre lo faceva, ma dentro, almeno, ci vedeva i suoi genitori.
L'idea di andare da Scorpius -solo al pensare il suo nome sobbalzava- neanche la prese in considerazione, sarebbe stata un fascio di nervi per tutto il tempo.
Ma certo. Perché non ci aveva pensato prima?
Poteva andare da Rose.
Quel giorno era libera, se non andava errando.
E avrebbe avuto anche l'occasione di farle fare pace con Mark.
Oh, si.
Sarebbe stata il loro Cupido, il loro Angelo personale, e da quel giorno in poi, tutto il mondo magico e non, l'avrebbe conosciuta come "L'Amortentia vivente".
Solo l'idea la esaltava.
Si smaterializzò poco lontano dalla casa di Rose e Mark. Una piccola villa che avevano comprato da poco, e che si trovava in un quartiere piuttosto ricco.
Grosso errore.
Uno schiantesimo si abbatté sul muro alla sua destra sfiorando di poco il suo orecchio.
Oh, Dio.
Un' attacco di Mangiamorte?
Qualche delinquente scappato da Azkaban?
Alzando di poco lo sguardo, vide Rose leggermente affacciata su una finestra, che puntava la bacchetta e inveiva rabbiosamente contro Mark, che dal giardino sottostante, le gridava repentinamente di calmarsi.
Insomma, morale della storia: tirava brutta aria anche lì.
Facendo dietrofront, e dicendo malamente addio al suo appena creato soprannome, si incamminò verso un sentiero ricoperto di neve.
Fare una passeggiata da sola era piuttosto squallido, ma doveva accontentarsi.
Voltava lo sguardo di vetrina in vetrina, non sapendo esattamente cosa cercare, e spostando lo sguardo vacuo di prodotto in prodotto.
All'improvviso, però, passò davanti a un negozio gigantesco e brillante, che aveva una maestosa insegna di colore viola.
Gli occhi di Lily indugiarono sulla vetrina, dove addosso ad un manichino, risplendeva il più bell'abito che avesse mai visto.
Da sposa.
Era rosa pallido. Le scarpine del medesimo colore. La gonna, poi, era ampia e il bustino piuttosto ristretto. In testa aveva una specie di “doppio velo”. Uno corto -che arrivava giusto alle spalle- e uno strascico lungo che, invece, era attaccato alla parte inferiore dell'acconciatura del manichino.
Quello si che era amore a prima vista.
Quello si che sarebbe stato il suo vestito.












                                                                                                                                                                                                                               *
                                                                                                                                                                                                                               *
                                                                                                                                                                                                                               *













Bene.
Aveva comprato il vestito, l'aveva nascosto, aveva mangiato fuori e finalmente poteva eseguire la sua seconda attività preferita: pedinare.
Meglio sorvolare sulla prima.
Scorpius stava tranquillamente camminando per i corridoi del ministero, ignaro dei malefici piani della sua ragazza.
Lily aveva preso in prestito -per non dire rubato- il mantello dell'invisibilità da suo padre, e camminava quatta quatta dietro al ragazzo, cercando disperatamente di non scontrarsi con qualcuno.
Vide l'erede dei Malfoy parlare con circa venti persone diverse, di politica e di economia.
Insomma, solo di lavoro.
Dopo circa venti minuti di noia, incominciò ad incamminarsi verso la sala da ballo, dove si sarebbe tenuta la famosa festa in onore del Ministro.
Oddio.
Da dove usciva tutta quella gente?
Di solito non ci andava mai nessuno a quelle noiosissime feste.
Non era programmato nel piano.
Possibile che il destino era avverso al loro matrimonio?
Diede uno sguardo all'intera sala, tanto per farsi un'idea delle persone presenti quel pomeriggio.
In un' angolo della sala vide suo fratello James che flirtava allegramente con una ragazza molto più giovane di lui, e al suo fianco Al che scuoteva la testa divertito.
James non sarebbe proprio cambiato mai.
Con una seconda occhiata notò le tantissime ragazze vestite in abiti succinti e cortissimi.
Anzi, forse vestite non era il termine giusto.
Bene.
Era pronta a schiantare qualsiasi donna-ragazza-sgualdrina si fosse avvicinata a Scorpius.
Lo vide parlare con il Ministro in persona, e si avvicinò loro sbattendo su alcune persone che si voltavano a guardare il vuoto con gli occhi spaventati.
<< Maledizione. >>
Aveva parlato tra se e se, ma aveva dimenticato di essere invisibile e molti sguardi volarono verso di lei.
Accidenti, doveva ricordarsi di stare zitta.
<< ... certo Ministro. >>
Si.
Finalmente riusciva a sentirli.
<< Le sono grato, signorino Malfoy. >> replicò il Ministro con aria bonaria << A proposito, dove si trova la vostra deliziosa compagna? >>
<< Quest'oggi non è potuta proprio venire... >> rispose Scorpius << Mi ha detto di avere un' impegno improrogabile. >>
<< E non le ha spiegato il motivo di tale impegno? >>
<< No, in effetti. >> disse Scorpius con aria accondiscendente << Mi ha solo detto che lo faceva per il bene della coppia. >>
<< Quindi è anche molto buona e gentile, oltre ad essere una bella ragazza con tali... grazie. >>
Maledetto allupato.
Vide gli occhi di Scorpius stringersi pericolosamente, ma fortuna volle che prima che potesse replicare malamente, Rose entrò nella conversazione.
<< Scorpius, Ministro. >>
<< Oh, la signorina Weasley, che piacere. >>
<< Il piacere di rivederla è mio, Ministro. >> gli rispose Rose, anche se dagli occhi vedeva il lampo d'irritazione << Scorpius, come sta Lily? >>
<< Molto bene Rose. >> rispose Scorpius più calmo << Anche se stasera non è proprio potuta venire. >>
<< Ne sentivo giusto la mancanza. >> si vedeva che odiava parlare così cerimoniosamente anche con gli amici << Avete intenzione di aggiungere qualche grado alla vostra relazione? >>
Ma che diavolo di domande faceva?
Allarmata, Lily si mise maggiormente in ascolto.
Che Rose sapesse?
<< C'è una presenza qui dentro. >>
Aspetta.
Quella non era la voce di Scorpius.
Si girò, e notò un' uomo corpulento che aveva il viso completamente terrorizzato.
<< Hanno sentito delle presenze... >> disse ansimando leggermente << A quanto pare delle persone hanno sentito delle voci dal nulla e qualcuno che li urtava volontariamente. >>
Oh, oh.
L'aveva combinata grossa.
Continuò a guardare l'uomo mentre, di fretta, usciva dalla sala seguito da una dozzina di donne e uomini.
<< Che intendevi Rose? >>
Un momento, Scorpius aveva riaperto l'argomento.
<< Se avevi intenzione di chiederle di sposarla. >>
Ci fu un' attimo di silenzio, in cui Lily sentiva il cuore uscire dalla gabbia toracica.
<< Certo che no. >> sentì rispondere dal ragazzo << Non ho la minima intenzione di sposarmi.>>

























_______________________________________________________________________________________________________


E ci stiamo avvicinando sempre più alla fine.
Già ho tutto in mente del prossimo capitolo, quindi vedrò di sbrigarmi : D
Scorpius è il solito guastafeste, chissà che gli passa per la testa (tanto si scoprirà al prossimo capitolo xD)
Povera Lily D: 

Ecco i ringraziamenti:
Nipotina: Grazie **
Sono assolutamente d'accordo. Loro due sono troppo belli quando litigano, insomma, l'amore non è bello se non è litigarello : D
Un bacio.
Emi_Iino: Levati sta fissa dei vestiti da sposa, caput? Non voglio ritrovarmi al tuo matrimonio tra qualche mese xD
Sei giovane u___u (stavo per scrivere "e pura" ma mi sono fermata in tempo xD)
Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto, ci ho messo tanto a scriverlo ç__ç Comunque dimmi se ti vanno bene le descrizioni in questo capitolo *emh* credo ti piaccia quella del vestito da sposa *emh*
Miraccomando, continua i tuoi Epic Win u_u  Ho il bisogno di sentirteli dire <3
Un bacio. Ti amo tanto xD
Baby_: Scorpius l'ho fatto simile a me su questo punto xD e cioè che se non bevo del caffè la mattina, divento parecchio nervosa (mi è quasi capitato di mandare a quel paese una professore una volta).
Non so nemmeno io come mi sia venuto il pezzo della Russa xD. Lily non si batte quando si tratta di fare dei viaggioni mentali **
Dimmi se ti piace il vestito di Lily. In realtà l'ha scelto Emma, ma io l'ho approvato subito : D
Sono troppo belli quando litigano **
Un bacio.
maltrerio: Grazie <3
Beh alla fine volevo che Lily avesse una specie di "colpo di fulmine" per il suo vestito adatto, per questo l'ho lasciata senza aver trovato nessun vestito.
I due anelli sono un mistero xD Ma credo che alcune di voi l'abbiano già capito XD
Un bacio.
mayetta: I due saranno per sempre litigarelli u__u
Diciamo che questo è il lato che amo di più in loro**
Lily è splendida : D l'ho sempre vista come una ragazza tutto pepe, che niente e nessuno riuscirebbe mai a fermare.
E' come un uragano **
Oddio per il finale speriamo >.<
bastii: Sono proprio contenta che ti piacciono i viaggioni mentali di Lily. Ci perdo almeno venti minuti a pensarli tutti xD
Un bacio.
Momocchan: Vabbè, in questo caso mi vedo costretta a cederti la doccia con Scorpius, ma sappi che me la riprenderò *battagliera*
E no, mica potevo lasciare che Lily e Scorpius litigassero e basta u__u
Ci voleva il finale col botto xD
Alla prossima.
Ps: non era uno scherzo il fatto che mi riprenderò la doccia con Scorpius è_è xD
Jaily: dai che resisti per tre settimane. Spero che la fine di questo capitolo non abbia lasciata troppa curiosità, altrimenti sarebbe peggio xD
Mark è ancora più povero a questo capitolo xDD
Ha scatenato le ire di Rose u__u
Comunque leggi quando puoi, dai.
Un bacio **





Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Seventh Day ***


<< Forza, alzati. >>
Un mugugno risuonò per tutta la stanza, insieme ad un profondo sbuffo esasperato.
<< Alzati da questo letto, Lily. >>
<< Non voglio. >>
<< Sì che vuoi. >>
<< Lasciami in pace, Rose. >> sbottò Lily immergendo la testa sotto i cuscini << Voglio diventare tutt'uno con il letto. >>
<< Mi spieghi perché diavolo non vuoi alzarti? >>
<< Non ho più il coraggio di guardare in faccia Scorpius. >> rispose la Potter con un gemito << Anche perché c'è il rischio che gliela spacchi. >>
<< Come mai? >>
Come poteva spiegarle la situazione?
Aveva organizzato tutto, accidenti ai mutandoni di Silente.
La data e il luogo c'erano. Il vestito c'era. Il consenso dei genitori, anche.
Che cosa mancava?
Ah, sì.
La proposta.
O meglio, mancava completamente l'intenzione del suo ragazzo.
Quel troglodita -e ci stava andando anche leggera con le parole- non sapeva minimamente cosa volesse dire far felice una donna.
Tempo fa, ai tempi del suo primo anno di scuola, non avrebbe mai dovuto vendicarsi dello sgambetto di Scorpius – l’aveva fatto apposta, anche se affermava il contrario!- dandogli fuoco ai capelli.
Aveva iniziato la loro guerra personale, e conseguente attrazione reciproca.
<< Lo odio, lo odio, lo odio! >>
<< Se lo odiassi veramente, a quest'ora non saresti qui a disperarti, no? >>
<< Come al solito hai ragione tu. >>
Non sapeva nemmeno se Rose avesse capito le sue parole in mezzo a quel grugnito, ma poco male.
Non aveva intenzione di alzarsi.
Non voleva vedere la luce del sole, e, soprattutto, la gente che sorrideva in mezzo alla strada come colpita da una paralisi.
Che poi, dove la trovavano tutta quell'allegria?
Le confidassero il loro segreto, almeno anche lei si sarebbe trovata con un sorriso a trentadue denti anche mentre comprava il pane.
<< Io vado. >> continuò Rose ignorando bellamente le sue turbe mentali << Ti aspetto a casa mia, una volta che ti sei ripresa da questa sottospecie di coma. >>
Mai.
Non si sarebbe mai più ripresa.
<< Addio mondo crudele. >>
Rose alzò gli occhi al cielo, guardandola con un misto di irritazione e esasperazione, prima di smaterializzarsi via.
Finalmente da sola con suo dolore.
Cominciò a rotolare per tutto il letto, spiegazzando tutte le coperte e emettendo strani suoni inarticolati.
Era un'illusa.
Illusa, illusa e ancora illusa.
Si era creata talmente tante aspettative da non pensare minimamente a cosa volesse veramente Scorpius.
Non aveva considerato altre opzioni, ma sopratutto, non aveva aspettato una sua eventuale domanda fatidica.
Dannazione.
Cascasse pure tutto il mondo.
Si alzò lentamente poggiandosi una mano sugli occhi stanchi -causa della notte insonne- e si portò davanti allo specchio per vedere il suo aspetto sicuramente
abominevole.
Aveva profonde occhiaie, e i capelli completamente scompigliati.
Abbassando lo sguardo notò il nano da giardino che Harry Potter gli aveva regalato. Scorpius era convinto di doverlo tenere in camera anziché metterlo in giardino come dovuto.
Diceva che scacciava i babbani dalla sua proprietà.
Che poi come si faceva a scacciare i babbani con un oggetto babbano?
Lo sapeva solo lui.
Lo fissò imperterrita, come a sfidarlo, e notò che aveva lo sguardo da rimprovero.
<< Hai ragione tu, sono veramente stanca. >>
Ok.
Adesso parlava anche col nanetto.
Doveva assolutamente raggiungere Rose.
E in fretta anche.
Si rivestì velocemente -senza nemmeno guardarsi allo specchio- e si smaterializzò direttamente dentro la casa della cugina.
Oh - oh.
Brutto errore.
Rose e Mark erano uno sopra l'altro con le bocche appiccicate e le magliette di entrambi erano chissà dove.
Pessimo tempismo.
<< Ah... ehm... >> si schiarì la gola Lily << Torno dopo? >>

 

 

 

 

 

 

 

 

*

*

 

 

 

                                                                                                                                   

 

 

 

 

 

La prima sera passata sul divano a guardare il soffitto.
Da quando era tornata da casa di Rose non aveva fatto altro.
Non aveva mangiato, non si era data una sistemata e non aveva nemmeno bevuto.
Pausa bagno, l'unica eccezione.
<< Come mai non sei venuta  a pranzo dai miei genitori? >>
Lily guardò storto il nuovo entrato nella casa e si voltò dall'altra parte per non guardarlo in faccia.
<< E adesso fai pure l'arrabbiata. >>
Lei non rispose ancora e si limitò a un grugnito, somigliante perlopiù a un verso di un troll.
<< Potter. >> risentì dal suo ragazzo -non più fidanzato- << Non costringermi a venire lì. >>
<< Vattene. >>
<< Prima tu mi dici cosa ti prende. >>
<< Niente. >> rispose malamente Lily << Voglio solo che tu te ne vada. >>
<< Perché? >>
La faceva innervosire quando insisteva in quel modo.
<< Lasciami in pace, non ti sopporto quando fai così. >>
<< Guardami in faccia e ridimmi che vuoi che me ne vada. >>
E continuava a insistere, maledetto rompiscatole evita-matrimoni.
Lily si girò verso di lui, ma senza guardarlo direttamente negli occhi.
<< Voglio restare da sola. >>
<< No. >>
<< No, cosa? >>
<< Devi sposarmi. >>
<< ..... >>
<< Allora? >>
<< .... >>
<< Potter. >>
<< Che cosa hai detto prima? Hai per caso bevuto? >>
<< No. >> rispose Scorpius avvicinandosi << Hai capito benissimo. >>
Lily rimase interdetta per qualche minuto.
<< Sposami. >>
Oddio.
In confronto all'allucinazione del nano, questa era molto più realistica.
<< Hai deciso allora? >>
<< No. Devo pensarci. >>
<< A cosa devi pensare esattamente? >>
<< Che non sia un'allucinazione  >>
<< Smettila di pensare e accetta. >>
<< Ma tu ieri hai affermato di non volerti affatto sposare!  >>
<< Sapevo che eri tu con il mantello di tuo padre. >> rispose prontamente l'altro << Sentivo dei passi dietro di me, poi la domanda di Rose, e soprattutto delle persone che hanno sentito delle voci dal nulla. Dai, perfino un bambino lo avrebbe capito. Volevo tenerti un po' sulle spine.>>
<< E i due anelli? >>
<< Cosa? >>
<< Questa settimana sei stato in due gioiellerie diverse, e in entrambe hai comprato un' anello. >>
<< Quelli sono per il compleanno di mia madre... >> disse lui guardandola male << Se tu oggi fossi venuta, l'avresti visto con i tuoi occhi. >>
<< Ah. >> proruppe Lily << E perché in due gioiellerie diverse? >>
<< Perché sai com'è smaniosa mia madre. Gliene ho comprati due diversi, almeno avrebbe scelto quello che preferiva. >> rispose tranquillamente lui << Il tuo ce l'ho qui da un mese. >>
Scorpius prese a frugarsi nelle tasche frettolosamente, senza però guardarla.
Déjà- vu.
Quella scena l'aveva già vista.
Ah, sì. La prima sera in cui l'aveva visto comprare un' anello, solo che poi lui aveva tirato fuori due biglietti per uno stupido viaggio.
Stavolta però era vero.
Lily perse un' attimo il respiro fissando intensamente la scatolina di velluto blu che Scorpius aveva appena estratto dalla tasca.
Qualsiasi pensiero avesse in testa le sparì completamente, lasciando solo una grande aspettativa che le lambiva lentamente il petto.
<< Lily... >> cominciò lui piano << Sai che non mi metterò in ginocchio, mi conosci. Io posso solo assicurarti che continueremo a litigare, ad insultarci e ad assalirci in continuazione... >>
<<... Ma sappi che vorrei continuare a farlo per il resto dei nostri giorni. >>
Lily si era tenuta in apnea per quasi tutta la dichiarazione.
Sentì le lacrime arrivarle direttamente agli occhi -per alleviare il calore che le si stava diffondendo per tutto il corpo- e si morse le labbra per non mettersi ad urlare.
Alzò un braccio velocemente e assestò uno schiaffo sulla guancia di Scorpius.
Lui si voltò verso di lei, guardandola allibito, e lei gli sorrise apertamente.
<< Bene Potter... lo prendo come un sì. >>

 

 

 

 

 

 

 

 Qualche ora dopo.
<< Credo proprio che sia necessario mettersi all'opera per iniziare i preparativi. >>
<< Veramente... >> iniziò Lily piano << E' già quasi tutto pronto. >>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

_______________________________________________________________________________________________________________

 

E così siamo giunti alla fine ç__ç
Mi dispiace moltissimo lasciarla, ma purtroppo avevo deciso così all'inzio e non è giusto ripensarci  D :
Comunque spero che Scorpius si sia fatto perdonare, e che la dichiarazione non vi abbia deluso.
Lily gli da lo schiaffo solo per vendicarsi della settimana che le ha fatto passare xD
Ma era ovvio che alla fine  accettava u___u (anche perché come si fa a dire di no a Scorpius?)
Sono una malata degli Happy Ending  =ç=
Se la doccia non si è più sentita è tutta colpa di Momocchan che l'ha prenotata tutta per lei u_u (subirai le ire xD)

 
Vorrei ringraziarvi tutte, una a una, a chi ha seguito la Fan Fiction, a chi l'ha recensita, a chi l'ha messe tra le preferite e a chi tra le seguite.
Non avete idea di come mi avete fatta contenta <3
Credo di amarvi a tutte quante (si, sono una tipa frivola u___u)

 
Alla prossima <3

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=528051