When I Look At You

di ily95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 3 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Prima di iniziare a leggere questa storia vorrei dirvi che ho solamente preso spunto dal libro "L'ultima canzone" e che solo alcuni fatti sono simili. Questa è una traccia indicativa dei personaggi anche se non dovrete aspettarveli come quelli del libro (se lo avete letto) o del film, è una storia totalmente diversa che potete benissimo leggere anche se non avete mai letto/visto The Last Song. BUONA LETTURA!

Antonella: Ronnie
Bruno: Will
Fabio: Jonah
Roberto: Steve
Tamara: Blaze
Guido: Marcus
Gonzalo: Scott
Babi: Ashley
Giusy: Cassie


1
Antonella si diresse verso l'uscita dell'aereoporto, trascinandosi dietro tutte le sue varie valigie e borse.
-Era proprio necessaria tutta quella roba?- chiese il fratello.
-Sì.- rispose secca lei.
Salirono su un taxi, caricando i bagagli.
Antonella tirò fuori il cellulare: un nuovo messaggio.
"Pulcino, fai la brava con papà, fallo per mammina. Baci"
Alla ragazza scappò un sorrisetto. Sua madre era così...così...beh, non c'era un aggettivo per descriverla. Era sua madre. La aveva lasciata all'aereoporto di Buenos Aires solo qualche ora fa e lei le aveva già fatto tutte le raccomandazioni possibili.
Antonella non rispose al messaggio, mise le cuffie nelle orecchie e guardò fuori dal finestrino.
-Allora, come ti sembra la Spagna?- chiese Fabio alla sorella.
-Come me la immaginavo.- rispose lei. Guarda te se una Divina come lei doveva trascorrere le vacanze estive in un paesino sperduto dall'altra parte dell'Oceano, al posto di stare nella sua lussuosa villa, con sua mamma e le sue amiche. E poi avrebbe dovuto stare lontana dal palcoscenico! Come sarebbe sopravvissuta senza poter cantare e ballare?
-Dici che ci sarà una discoteca?- chiese al fratello. -O anche un locale piccolo piccolo?
Lui rispose con un'alzata di spalle.
Lei sospirò.
-Anto, vedrai che non sarà così male.- la tentò di rassicurare. -Ci divertiremo. C'è il sole, la spiaggia, il mare...
-Una noia.- concluse lei.
-Passeremo del tempo con papà.
-Fabio, papà ci ha abbandonati! Io non voglio passare del tempo con lui! Sarebbe stato meglio se fosse morto davvero.
-Ma cosa stai dicendo? Nostro padre ci vuole bene ed è per questo che ci ha invitati qui.
Antonella rimase in silenzio, finchè non arrivarono a destinazione.
Una volta scesi dal taxi, i due fratelli si diressero verso la casa del padre, un bungalow proprio sulla spiaggia.
Il padre era seduto sulla veranda e stava sorseggiando un caffè.
-Ragazzi!- li salutò sorridendo.
Fabio lo abbracciò.
-Ci sei mancato, papà.- disse.
-Anche voi. Non immaginate quanto.- si staccò da Fabio e allargò le braccia in direzione di Anto.
Lei si scostò.
-Ciao.- disse solamente.
Il padre sospirò.
-Posso andare in spiaggia?- chiese la ragazza, vedendo che verso il molo c'era più movimento.
Lui annuì.
-Io intanto disfo i bagagli se non ti dispiace.- fece Fabio e il padre lo accompagnò in casa.
Antonella passeggiò un po' per la spiaggia, in mezzo alla folla, poi, accaldata, decise di prendere una bibita al bar.
Mentre camminava verso il molo, un pallone la colpì, facendole rovesciare la bibita addosso.
La sua maglietta...rovinata!
Antonella cercò con sguardo omicida il colpevole.
-Mi dispiace molto!- disse un ragazzo, più o meno della sua età, andandole incontro.
Era a petto nudo e indossava dei bermuda. Era alto, abbronzato, con i capelli chiari e gli occhi verdi e sembrava dispiaciuto sul serio.
-Dai, muoviti!- lo chiamò uno dei suoi amici che stavano giocando a calcio con lui.
-Non fa niente.- disse lei soltanto e se ne tornò per la sua strada.


ANGOLO DELL'AUTRICE
Avevo iniziato a scrivere questa storia dopo aver visto The Last Song e aver letto il libro. Mi sono piaciuti talmente tanto che ho deciso di ispirarci una ff. Visto che è AU dovrei spiegarvi un pochino come l'ho immaginato. Allora Antonella vive in Argentina e frequenta la Pretty Land però dimenticate tutti i personaggi del MDP! Lasciate lì in Argentina solo Matias (l'ex di Anto) e Patty (che, dopo le varie litigate con Anto come nel telefilm, sono diventate amiche). Gli altri personaggi (Bruno, Giusy, Guido, Tamara, Gonzalo, Babi) invece vivono in Spagna, dove vive anche Roberto, il padre di Anto e Fabio.
Questa è un po' la situazione, leggendo poi capirete meglio! Spero che vi piaccia l'inizio, conto di pubblicarla velocemente perchè questa settimana parto.
Recensite!
ily

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Capitolo 2
*** 3 ***


3
Antonella e Fabio rientrarono in casa.
Roberto era seduto al pianoforte e ad Antonella ricordò tanto quando lei era piccola che cantava con lui...proprio come adesso faceva con Leandro.
-Vi siete divertiti?- chiese, alzando lo sguardo.
-Sì.- rispose Fabio e Antonella annuì.
-Bene.- fece il padre.
-Buonanotte.- disse Fabio.
-'Notte, ragazzi.
I due fratelli andarono in camera loro.
-Una camera in due??- esclamò indignata Antonella.
-Su, non sarà poi così terribile...- cercò di rassicurarla il fratello.
Anto, rassegnata, si preparò ed andò a dormire.
Il padre stava ancora suonando. Così lei si alzò e andò in salotto.
-Puoi smetterla, per favore?- chiese acida la ragazza. Le dava fastidio, le evocava troppi ricordi.
Il padre si scusò, si alzò ed andò a dormire.
Lei rimase a fissare per qualche minuto il pianoforte e poi ritornò in camera.
-Antonella, non rovinare tutto.- le disse Fabio dal suo letto.
-Che vuoi dire?- chiese lei, ricacciandosi nel suo letto.
-Siamo stati troppi anni senza sapere niente di papà...non rovinare tutto, ora. Io voglio godermi questa vacanza. Promettimi che cercherai di andare d'accordo con lui.
Lei sospirò scocciata.
-E va bene.- cedette. -Ci proverò.
Fabio sorrise e poi si addormentarono.
Quando si svegliò, non trovò la sorella nel suo letto.
Si alzò assonnato e andò dal padre, che stava al pianoforte.
-Papà, dov'è Anto?
-E' uscita a fare una passeggiata.
Antonella stava camminando sulla spiaggia ed era arrivata davanti a casa sua, quando notò delle pietre bianche in un punto incavato e un procione che si aggirava lì vicino.
Si avvicinò, spaventando così il procione e mettendolo in fuga, e notò con suo stupore che non erano pietre ma uova! Uova di tartaruga!
Entrò in casa e chiamò il padre e il fratello, che andarono anche loro a vedere.
Dopodichè Roberto telefonò all'acquario della zona, per avvertirli.
Antonella rimase un po' a fare la guardia al nido. Chi l'avrebbe mai detto che una Divina sarebbe finita così? Eppure non le dispiaceva per niente...il vento tra i capelli, l'odore di salsedine, le onde che si infrangevano contro la scogliera...Ora forse riusciva a capire come Patty era riuscita a restare in Patagonia per così tanto...la natura non era poi così male.
Più tardi, dopo che Roberto ebbe promesso di badare al nido, Antonella e suo fratello scesero giù al molo.
Ad un certo punto videro Tamara e Guido e si avvicinarono per salutarli.
Ma appena furono abbastanza vicini da sentire ciò che dicevano, capirono che era meglio non interromperli.
-Sei un egoista!- stava dicendo lei al suo ragazzo, tra le lacrime.
-Mi dispiace...- cercò di giustificarsi Guido.
-Mi hai solo illusa!
-Io credevo di averla dimenticata!
-Guido! Non prendiamoci in giro...Tu non smetterai mai di amare Giusy e questo lo sappiamo benissimo entrambi.
-Ma io voglio stare con te!
-Non riuscirai lo stesso a dimenticarla!
Guido abbassò gli occhi.
-Finisce qui, Guido. Sai che potrai contare sempre su di me, che sarò tua amica per sempre...ma non possiamo continuare a fingere in questo modo...
Il ragazzo stette in silenzio.
-Perdonami.- sussurrò.
-So che non è colpa tua. Io ti voglio bene, Guido.- disse asciugandosi le lacrime e aprendosi in un sorriso. -Ma tu ami lei. E io...lo capisco. Quindi chiudiamola qui e basta, ok?
Lui annuì e poi, dato un bacio sulla guancia a Tamara, se ne andò.
Tamara sospirò.
Antonella e Fabio si scambiarono uno sguardo e andarono a parlare con lei.
-Ciao...- bisbigliò Fabio. Sapeva che Antonella non era troppo delicata in queste cose e preferì parlare lui.
Tamara sollevò gli occhi e sorrise forzatamente.
-Ehi. Come va?- chiese.
-Noi bene. E tu?- fece Anto.
-Domanda di riserva?
-Ci dispiace per quello che è successo.- disse Fabio.
Lei alzò le spalle.
-Non fa niente.
Antonella e Fabio passarono la giornata insieme a Tamara, che mostrò loro il paese.
Poi, a pomeriggio inoltrato, tornarono a casa.
-Non sono arrivati ancora quelli dell'acquario?- chiese Antonella.
-No.- rispose il padre. -E di notte è pieno di procioni...
Così Antonella si accampò per la notte sulla banchigia.
Seduta sopra una sedia, con qualche coperta addosso, una torcia e una mazza da baseball in mano. E quella era la leader delle Divine, le ragazze più fashion della scuola.
Però era lì, a difendere quelle creature indifese...in fondo era quello che riusciva a fare meglio...lei era sempre stata la ragazze forte e si era presa cura delle Divine e anche di Patty, quando era arrivata era anche lei piccola e indifesa e lei la odiava per questo.
Anto non era mai stata piccola e indifesa, nessuno la aveva mai protetta e per questo invidiava Patty...ma poi aveva capito che il suo compito era di proteggere quelle come lei...perchè se non l'avesse fatto lei chi l'avrebbe fatto?
E anche in quel momento, se lei non si fosse presa cura di quelle tartarughe non ancora nate, chi l'avrebbe fatto?
Passò la notte così, sonnecchiando e scacciando procioni.

ANGOLO DELL'AUTRICE
Spero che questa ff vi stia piacendo...questo capitolo è abbastanza simile a The Last Song, per alcune cose ho proprio preso le idee da lì! Grazie a chi mi segue! Un bacio, ily

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Capitolo 3
*** 2 ***


2 Anto stava guardando delle magliette su una bancarella. "Guarda te se una Divina come me deve comprare qualcosa da una bancarella!" pensò.
La sua maglietta ormai era rovinata, per colpa di quel tipo. Eppure non era riuscita a dirgliene quattro, come faceva di solito con tutti. Le era sembrato sincero e preoccupato per lei.
-Quella non è male.- disse una ragazza, indicando la maglietta che Anto teneva in mano.
-Dici?- fece lei, piuttosto schifata.
-Beh, meglio di quella macchiata che hai addosso!- commentò la ragazza.
Antonella abbozzò un sorriso.
-Io sono Tamara.- disse la ragazza.
-Antonella Lamas Bernardi.- si presentò lei.
-Sei...la figlia di Roberto?- chiese Tamara.
Lei annuì.
-Starò qui per tutta l'estate...
-Non ne sembri entusiasta...
-Per me mio padre è come uno sconosciuto! Quando io e mio fratello eravamo piccoli, lui è stato arrestato e ci ha abbandonati...non abbiamo un buon rapporto.- spiegò lei.
La ragazza annuì comprensiva.
-Capisco...
Intanto Anto comprò quella maglietta.
-Ehi, ti va di venire con me e il mio ragazzo al bar?- domandò Tamara.
-Perchè no?
Andarono verso il molo dove stavano seduti alcuni ragazzi. -Quello è il mio fidanzato, Guido.- disse, indicando un ragazzo dai capelli scuri e lisci.
Tamara li presentò e poi andarono a bere qualcosa.
-Anto!- la chiamò Fabio, avvicinandosi.
-Che c'è?- chiese lei.
-Papà ti stava cercando, è meglio se andiamo a casa.- fece. -Vedo che ti sei fatta dei nuovi amici.
-Sì. Tamara, Guido, lui è mio fratello Fabio.- li presentò.
Ad Anto sembrò di scorgere uno strano guizzo negli occhi del fratello, ma non ci badò.
-Ehi, vuoi stare qui con noi a bere qualcosa?- chiese Guido.
-Volentieri.- rispose Fabio, sedendosi vicino alla sorella.
Stettero lì a chiacchierare per un po', finchè Guido, alzandosi non sbattè contro un tipo.
I due rimasero a guardarsi in cagnesco per un lungo attimo.
-Che succede?- chiese Antonella a Tamara.
-Quello è Gonzalo. Tra lui e Guido non scorre buon sangue.- spiegò lei.
-E come mai?- chiese Fabio.
-Per via di una ragazza...- disse, facendo un gesto del tipo "storia vecchia".
Alle spalle di Gonzalo, stavano anche il tipo che era andato addosso ad Antonella poco prima e due ragazze.
Guido e Gonzalo iniziarono a insultarsi e, quando Antonella e Fabio videro che stavano per venire alle mani, si misero in mezzo e cercarono di calmarli.
Il ragazzo che aveva rovesciato la bibita addosso ad Anto la guardava ammirato.
Calmati Guido e Gonzalo, quest'ultimo se ne andò insieme ai suoi amici.
-Hey, Bruno...pensavo che più tardi potreste venire a casa mia tu, Gonzalo e Giusy, no? Cioè, loro faranno un po' i piccioncini ma noi possiamo guardarci un film, che ne dici?- gli domandò una delle ragazze.
-Dico di no, grazie lo stesso, Babi.- rispose lui.
Lei fece una smorfia.
-Dovresti finirla di fare così ogni volta che vedi Guido.- disse Giusy a Gonzalo. -Ormai io sto con te. -Lo so, amore...ma è solo che mi irrita, non ci posso fare niente.- si giustificò, stringendo a sè la ragazza. -Fratellino, ora che si fa?- domandò poi rivolto a Bruno.
Lui non gli rispose ma continuò a camminare guardando indietro.
-Ehi! Bruno, sto parlando con te!
-Eh? Scusa, Gonza...stavo pensando...- "a quella ragazza" concluse nella mente. Sembrava così diversa dalle altre ragazze...così speciale.

ANGOLO DELL'AUTRICE
Visto che la voglio pubblicare in fretta oggi ho postato anche il secondo capitolo...In tutto i capitoli sono sei e li devo pubblicare entro giovedì perchè parto.
Grazie a Love Girl e a Karen94 per le recensioni e anche a tutti quelli che hanno letto il primo capitolo!
Recensite!

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Capitolo 4
*** 4 ***


4
-Tesoro...- il padre la svegliò dolcemente.
Antonella aprì gli occhi e si stiracchiò. Si sentiva tutta indolenzita.
Le uova però erano ancora lì intatte. Lei sorrise.
-Ciao, papà.- disse.
-Io vado a pescare insieme ad un mio amico...volete venire?- chiese poi Roberto mentre stavano facendo colazione.
-No, grazie.- rispose Fabio. -Vorrei fare un giro, oggi.
-Tu, Anto?
-Devo curare il nido.- rispose.
Lei e suo padre rimasero un po' insieme a guardare il nido e poi lui andò a pesca.
Poco dopo l'ora di pranzo un ragazzo si avvicinò ad Antonella.
Indossava una maglietta con lo stemma dell'acquario.
Anto lo riconobbe: era il tipo che le aveva tirato il pallone addosso in spiaggia e quello che era insieme a Gonzalo, il ragazzo che si stava per picchiare con Guido.
-Hey, tu sei...- disse lui, aprendosi in un ampio sorriso vedendola.
-Alla buon'ora!- lo interruppe lei. -Abbiamo chiamato ieri mattina...ho dovuto passare la notte qui fuori!
-Mi dispiace...- si scusò lui. -Non era mia intenzione far arrabbiare una ragazza con una mazza da baseball...
Ad Antonella scappò un sorriso.
-Ti ho visto giù al molo l'altro giorno. Io mi chiamo Bruno.- disse il ragazzo.
-Mi fa piacere. Ora potresti occuparti del nido?- tagliò corto lei.
-Posso almeno sapere il tuo nome?
-Antonella Lamas Bernardi...the best.
Bruno sistemò una rete provvisoria intorno al nido.
-Nei prossimi giorni verrò con altri volontari a sistemare una protezione più sicura.
-Vuoi dire che per adesso dovrò ancora dare la caccia ai procioni?
Lui fece spallucce.
-Se vuoi posso aiutarti.- si offrì.
Lei lo guardò scettica e lui si sedette sulla sedia di fianco a lei.
Antonella si mise l'iPod nelle orecchie e guardò l'orizzonte, in silenzio.
Anche Bruno rimase zitto, mentre il sole andava via via abbassandosi verso il mare.
Un paio di volte comparvero dei procioni e mentre Antonella agitava la mazza, Bruno lanciava dei sassi per scacciarli.
Venne il tramonto e poi la sera.
-Non dovresti tornare a casa?- chiese Antonella.
-No.- rispose Bruno. -Sono troppo occupato a scacciare procioni.- rise.
E la sua risate era come il suono cristallino di mille campanelli.
-Vuoi mangiare qualcosa?
Il ragazzo fece spallucce.
-Devo preparare per mio fratello e mio padre, se vuoi faccio qualcosa anche per te.
-Ti ringrazio ma non voglio disturbare, sono qui solo per il nido.
Antonella provò quasi dispiacere sentire quelle parole.
-Nessun disturbo...- disse. Tanto ormai il suo ruolo di ragazza di ghiaccio in quel posto non funzionava, tanto valeva essere gentile.
Antonella andò in casa a preparare la cena.
Quando tornò fuori Bruno stava chiacchierando allegramente con Roberto.
-Anto! Parlavamo del nido!- la chiamò suo padre.
Antonella annuì.
-Fabio l'hai sentito? E' da stamattina che è fuori.
Il padre scosse la testa.
-Vado a cercarlo giù al molo!- disse la ragazza. -Papà, la cena è nel forno.
-Vengo con te!- disse Bruno.
-No, guarda, non ce n'è bisogno.- fece Anto.
-Insisto.
Antonella si sciolse al suo sorriso e accettò l'offerta.
Si incamminarono insieme sulla spiaggia.

ANGOLO DELL'AUTRICE
Ed ecco anche il terzultimo capitolo...spero vi stia piacendo! Grazie a tutti quelli che recensiscono e mi seguono! Baci ily

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Capitolo 5
*** 5 ***


5
Poco dopo trovarono Fabio insieme a Tamara, seduti sul molo.
Antonella alzò gli occhi al cielo.
-C'era da scommetterlo che era per una ragazza! Ora dovremo rovinargli la festa, la parte migliore!
Bruno sorrise.
-Hey...aspetta! Tamara non sta con Guido?
-Si sono lasciati.- spiegò Antonella.
-Ahi. Mio fratello non ne sarà contento...
Anto lo guardò con aria interrogativa.
-Guido è l'ex della ragazza di mio fratello Gonzalo, Giusy.
-Ha paura che potrebbe fregargli la fidanzata?
-Sì. Tra Guido e Giusy c'era un sentimento molto forte.
-Se l'amore tra Giusy e tuo fratello è sincero non dovrebbe preoccuparsi...ma ora torniamo a Fabio!- esclamò. -Fabiooo, Fabietto, Fabiuccioo!- lo chiamò, saltellando verso di lui, nel momento in cui era più vicino a Tamara.
Fabio fulminò la sorella con lo sguardo.
Tamara si scostò imbarazzata.
-Io e papà eravamo preoccupati! Potevi almeno avvisare...ho preparato la cena! Tamara, vuoi fermarti da noi?
-Sarebbe un piacere.- rispose la ragazza sorridendo.
-Si ferma anche Bruno.- spiegò a Fabio. -Ah! Bruno, lui è mio fratello, Fabio, lui è Bruno.
I due si strinsero la mano e poi tutti e quattro si diressero verso la casa di Anto e Fabio.
Cenarono tutti insieme...Antonella, Fabio, Roberto, Bruno e Tamara.
A ogni parola che Bruno diceva Antonella rimaneva più colpita. Sembrava proprio un ragazzo da sogno!
In più era evidente l'intesa che c'era tra Fabio e Tamara!
-Antonella...ora dovremo andare...- disse ad un certo punto Bruno.
Antonella si ricordò.
-Il nido!- esclamò.
Bruno annuì e, mentre Fabio e Tamara rimasero in casa con Roberto e poi Fabio la accompagnò a casa, Antonella e Bruno stettero fuori a badare al nido.
Scambiarono qualche parola e Anto si aprì con lui, raccontandogli di suo padre. Non sapeva perchè ma quel ragazzo le ispirava fiducia!
Si svegliarono il mattino seguente e il nido era ancora lì, fortunatamente.
-Io devo andare all'acquario...- disse Bruno. -Hey! Perchè non vieni con me?- chiese.
Antonella fu lieta di accettare e, dopo aver lasciato il nido sotto la custodia di suo padre, andò con Bruno.
All'acquario vide pesci di tutte le specie e si divertì un mondo insieme a Bruno.
Mentre davano da mangiare ad alcuni pesci in una vasca, Bruno la spinse dentro e fecero il bagno mentre milioni di esseri colorati li fluttuavano intorno.
Era tutto così magico!
Più tardi andarono al molo e Bruno giocò a pallone con Gonzalo e dei loro amici.
Una ragazza mora salutò Bruno saltandogli al collo. Bruno non sembrò darle molta importanza ma Antonella provò odio verso quella ragazza e poco dopo andò vicino a lei.
-Ti ha portata all'acquario?- chiese quella, notando i vestiti fradici di Antonella. -Tipico! Fa così con tutte...mai che abbia un po' di originalità! Ah, io sono Babi!
-Tutte?- chiese incredula Antonella.
-Sì, tutte le sue "amiche".
Anto si sentì morire dentro e tornò a casa.
Vide lì il pianoforte e le venne l'impulso di sedersi. Cominciò ad abbozzare un motivo, sfogandosi.
-Everybody needs inspiration...everybody needs a song...- cantò, sulle prime note.
-Antonella! Stai suonando!- esclamò stupito il padre quando la vide al piano.
Erano anni che non suonava.
Roberto si sedette lì con lei e continuarono insieme a scrivere la melodia.
In quel momento Antonella si sentì così bene insieme a suo padre...

ANGOLO AUTRICE
Scusate ma vado di fretta...presto metterò l'ultimo capitolo! Grazie a tutti quelli che mi seguono! Recensite! ily <3

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Capitolo 6
*** 6 ***


6 Bruno bussò alla sua porta per ore, quella sera.
Dopodichè Antonella decise di aprirgli, per dirgli di lasciarla stare.
-Si può sapere cosa ho fatto? Credevo che avessimo una missione noi due!- disse, accennando al nido.
-Missione fallita.- disse Antonella.
-Che vuoi dire?
-La tua amica Babi mi ha raccontato...Lo so che tra noi non c'è niente però pensavo sul serio che fossi sincero!
-Io sono sincero, Antonella! Cosa ti ha detto Babi?
-Ha detto che fai così con tutte...
-Non ascoltarla! E' arrabbiata perchè l'ho lasciata...Tu sei unica!- disse e, prendendole il viso tra le mani, la baciò.
-Sono innamorato di te dal primo momento.- le disse, finito il bacio.
Antonella rimase senza parole.
-Beh...abbiamo una missione ora, no?- disse sorridendo e, tenendosi per mano, raggiunsero la loro postazione.
Il giorno dopo vennero quelli dell'acquario e sistemarono meglio il nido.
Fabio si era fidanzato con Tamara e Giusy aveva mollato Gonzalo per rimettersi con Guido.
Antonella passava quasi tutto il giorno insieme a Bruno e quando tornava a casa si sedeva al piano a suonare insieme a suo padre.
Quel soggiorno forzato stava diventando più di una semplice vacanza...stava diventando l'occasione per essere se stessa, quella occasione che aspettava da tempo...e che di certo non si sarebbe aspettata di trovare in un posto come quello.
Lì tutto era chiaro...l'amore, la musica, il mare, la natura...Tutto era perfetto...tutto era divino.
Il tempo trascorreva veloce e si avvicinava il giorno della partenza.
Qualche giorno prima accadde una cosa che avrebbero ricordato per sempre.
Era sera e a casa di Anto e Fabio c'erano Bruno, Tamara, Giusy, Guido e Gonzalo.
Stavano giocando tutti sulla spiaggia -Roberto compreso- quando le uova iniziarono a schiudersi.
Le tartarughine avanzavano verso il mare inciampando una sull'altra...Era qualcosa di magico e spettacolare.
In quell'occasione Antonella non paragonò più le tartarughe alla sua amica di Buenos Aires Patty. In quel momento capì che anche lei era così. Era arrivata in quel luogo dentro un guscio, chiusa in se stessa, proprio come quelle tartarughe. E piano piano era cresciuta, ogni giorno nel suo guscio si era formata una crepa in più. E anche lei aveva trovato la sua strada, proprio come quegli esserini avanzavano goffamente verso l'acqua.
La ragazza si strinse forte a Bruno.
Capì che era quello che aveva sempre cercato era lì -Bruno, suo padre, suo fratello- e sarebbe stato suo per sempre.
Poco dopo tornò in Argentina, col sorriso stampato in faccia e con nel cuore una canzone.

Everybody needs inspiration
Everybody needs a song
A beautiful melody, when the nights so long
'Cause there is no guarantee
That this life is easy

When my world is falling apart
When there's no light to break up the dark
That's when I look at you
When the waves are flooding the shore
And I can't find my way home anymore
That's when I look at you

When I look at you
I see forgiveness
I see the truth
You love me for who I am like the stars hold the moon
Right there where they belong and I know I'm not alone

When my world is falling apart
When there's no light to break up the dark
That's when I look at you
When the waves are flooding the shore
And I can't find my way home anymore
That's when I look at you

You appear just like a dream to me
Just like kaleidoscope colors that cover me
All I need every breath that I breathe
Don't you know you're beautiful

When my world is falling apart
When there's no light to break up the dark
That's when I look at you
When the waves are flooding the shore
And I can't find my way home anymore
That's when I look at you

You appear just like a dream to me


:::::FiNE:::::

ANGOLO AUTRICE
All'inizio pensavo di ispirarmi al libro con il finale ma poi ho deciso di non far morire Roberto sennò veniva troppo lunga e uguale alla storia scritta da Sparks. Spero che vi sia piaciuta! La canzone è When I Look At You di Miley Cyrus! Recensite, un beso
ily

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