La sventura degli eredi

di Himeno
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio della vita ***
Capitolo 2: *** Feste da ballo ***
Capitolo 3: *** Gelosia ***
Capitolo 4: *** Amicizia sincera ***
Capitolo 5: *** Paura ***
Capitolo 6: *** Sconvolgimento ***
Capitolo 7: *** Addio ***
Capitolo 8: *** Scelta ***
Capitolo 9: *** Matrimonio felice ***
Capitolo 10: *** Kaname ***
Capitolo 11: *** La nascita ***
Capitolo 12: *** Anni di calore ***
Capitolo 13: *** Ritorno di un'amica ***
Capitolo 14: *** Ossessione ***
Capitolo 15: *** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 1) ***
Capitolo 16: *** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 2) ***



Capitolo 1
*** L'inizio della vita ***


La sventura degli eredi



Capitolo 1: L’inizio della vita


In un tempo lontano di molti secoli. Quando una dinastia di sangue puro risplendeva come non mai. Dove la vita di tre fratelli ha inizio…
C’erano famiglie di sangue puro, cioè vampiri mai mischiati col sangue umano, sparse in diverse parti del mondo. In tutto erano sei ma le più importanti casate erano gli Hiou e i Kuran. Nella prima era nata una bambina, Shizuka, che appena nata la fecero crescere in una gabbia dorata. Mentre nei Kuran, c’era un bambino, Rido, che ben presto fu affiancato da suo fratello minore Haruka e infine dalla sua sorellina, Juuri. Perciò quest’ultimi erano gli eredi di una delle prestigiose famiglie rare di sangue puro rimaste. Tuttavia, solo due di loro sarebbero diventati i sovrani assoluti dei vampiri. Tutto sarebbe dipeso dalla scelta della piccola Juuri tra i suoi due fratelli maschi. Chi avrebbe sposato tra i due?
La nostra storia comincia nella dimora dei Kuran. Juuri Kuran aveva otto anni umani allora. Era una bella bambina dai capelli lunghi mossi di colore castano, due grandi occhi castano rossi e vestiva sempre di trine e merletti che lei detestava. In quel momento stava studiando la buona etichetta per essere una degna sovrana un giorno.
-Nobile Juuri dovete muovere più delicatamente quella mano. Dovete diventare leggera e aggraziata come una farfalla- gli spiegava il precettore.
-Va bene così, maestro?-
-Sì. perfetto! Sono sicuro che sarete la sangue puro più bella di tutte-
-Non esagerate, maestro. Ci sono bambine molto più belle e aggraziate di me- rispose facendogli un bellissimo sorriso.
-Questo non è vero. Per me sei la bambina più graziosa- si intromise una voce.
-Nobile fratello Rido!- esclamò felice la piccola andando ad abbracciare il suo adorato fratellone.
-Juuri. Ti stai comportando bene con il maestro?-
Rido aveva ormai dodici anni umani e aveva capelli mossi castani e due occhi di colore diverso. Uno rosso e uno azzurro.
-Sì. Oggi ho imparato a fare l’inchino e il saluto-
-Brava piccola. Maestro!-
-Sì, nobile Rido- disse inchinandosi il precettore.
-Ha visto per caso il nostro nobile fratello Haruka?-
-No, signorino. Non l’ho visto-
-Possibile che debba sempre scappare dai suoi doveri? Sicuramente starà facendo una cavalcata notturna nel bosco come al solito-
-E’ un modo suo di divertirsi. Non rimproverarlo ancora, fratello mio-
-Ma Juuri! Deve capire l’importanza della nostra casata. Come noi due-
-L’importanza della nostra casata?- chiese curiosa.
-Sì, sorellina. Te lo spiegherà il precettore. Io ora vado a cercare Haruka-
-Va bene, nobile fratello- salutò la piccola vedendo Rido andare via per poi continuare la lezione.
Era presto per lei scoprire il suo triste destino. Un destino di inganni e falsità. La sua tenera età non l’avrebbe protetta ancora per molto. La sventura si sarebbe abbattuta e la profezia compiuta.

“Quando in una famiglia sangue puro nasceranno tre eredi, solo uno sopravvivrà più a lungo degli altri due che moriranno prematuramente per mano del fratello crudele. E il solitario condurrà una vita dannata e sanguinaria”


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Capitolo 2
*** Feste da ballo ***


Capitolo 2: Feste da ballo

Haruka era il più sensibile e ribelle tra i fratelli Kuran. Capelli lisci castani e gli occhi dal colore uguale a quello di Juuri. Era molto richiesto dalle ragazze come suo fratello Rido ma a lui non interessavano. Era il secondogenito del casato. Due anni umani meno di Rido. Come intercorrevano tra lui e Juuri. Due anni per ciascun figlio. Il giovane Haruka cercava sempre di comportarsi come il suo rango gli imponeva tuttavia il suo carattere lo portava a fare quello che il cuore e l’istinto gli comandava. “Un vero cavallo selvaggio” lo aveva soprannominato il suo fratellone. Rido, al contrario di lui, era composto, educato, presente ad ogni festa tra nobili. L’orgoglio luminescente dei prestigiosi Kuran. Mentre il caro Haruka era la cosiddetta pecora nera della famiglia. Questo fatto non piaceva a nessuno. Tranne ad una persona. La sua adorata sorellina Juuri. La ragazza aveva compiuto dodici anni da poco e adesso poteva frequentare le feste di quel branco di sciacalli che lui non sopportava. Tutti pettegolezzi e maschere di convenienza che gli rivolgevano. Sapeva benissimo che gli portavano rispetto perché lo temevano essendo un raro sangue puro. A quattordici anni, la vita del ragazzo fu più dura. Tutti i nobili gli avevano presentato le proprie figlie nella speranza di farle entrare nelle sue grazie. Un incubo. La soluzione menomale era di rifiutarle gentilmente con un sorriso che le facesse sciogliere come al sole. Funzionava sempre. Il suo nobile fratello non le rifiutava come lui. Alcune le illudeva dicendogli che forse in futuro una di loro l’avrebbe accettata ma Haruka sapeva che non avrebbe preso nessuna di loro. Rido provava sentimenti solo per la loro sorella minore. Fin da piccoli, la trattava come una principessa e gli diceva che sarebbe stata sua moglie più avanti. Ma come aveva il coraggio di dire quelle cose ad una bimba di pochissimi anni? Sicuramente lei non sapeva nemmeno che cosa fosse il matrimonio.
-Nobile fratello Haruka! Che stai facendo qui all’angolo?- gli domandò la dodicenne Juuri risvegliandolo dai suoi pensieri.
-Non mi piacciono le feste da ballo, Juuri-
-Ma come? Sei bravissimo a ballare. Anche più del fratello Rido-
-Può darsi ma preferisco una buona cavalcata ad un ballo-
-Sempre il solito. Dai! Almeno oggi che è la prima volta che partecipo anch’io. Vieni a ballare con me. Ti prego, Haruka!- disse con occhi da cucciola.
-Ah ah… e va bene- rispose divertito dal comportamento infantile della sorella.
Andarono in mezzo alla pista, sotto gli sguardi sorpresi dei presenti che bisbigliavano tra loro:
-Guardate! Il nobile Haruka che concede un ballo ad una festa- -E’ una cosa rara per il secondo erede dei Kuran- -Sua sorella Juuri è diventata davvero bella. Chissà chi sceglierà tra il nobile Rido e il nobile Haruka- -Che brava! E’ riuscita persino a convincere suo fratello a ballare- -Formano proprio una bella coppia, non trovate? Secondo me sceglierà il nobile Haruka- -Per me, il nobile Rido-
Queste erano le voci che giravano arrivando anche alle orecchie di Rido.
Il sedicenne Kuran era infastidito da quello che pensavano i nobili. Juuri era sua. Suo fratello non l’avrebbe mai avuta.
-Fratello mio-
-Dimmi Juuri-
-Mi potresti insegnare a cavalcare bene come te?-
-Vuoi imparare a cavalcare?-
-Sì. Sono stufa di tutta questa etichetta, buone maniere e di questi dannati vestitini da bambola- si sfogò la ragazza. Con suo fratello Haruka poteva permettersi di dirlo. Era l’unico che approvava quello che faceva e pensava. Se le avesse dette a Rido quelle cose, lui l’avrebbe sgridata dicendo che non era da signorine per bene.
-Lo so, piccola. Ma è il nostro destino-
-Il destino lo decidiamo noi, Haruka. Non dimenticarlo-
-Grazie. Non lo dimenticherò, sorellina. E comunque d’accordo. Ti insegnerò a cavalcare- gli disse sorridendogli.
-Davvero? Evviva! Grazie fratello mio!- disse felicissima baciandolo sulla guancia. Un gesto che fece uno strano effetto al ragazzo. Una sensazione strana mai provata prima. I tre fratelli si volevano molto bene tra loro. Ma dentro di loro, con il crescere, stavano nascendo sentimenti sia buoni che cattivi. Che li avrebbero fatti maturare per poi rovinarli per sempre.


Ho continuato! In realtà questa ff l’ho quasi del tutto conclusa nel mio pc ma ho pensato solo ora di metterla qui. Ringrazio Ifrittuccia per aver commentato la mia storia. Spero la commenterai ancora^^ ho sempre bisogno di consigli e commenti da altri ma se non piace non la continuerò U.U non voglio annoiarmi con le mie storie non gradite.  Un saluto a tutti da Himeno (ex BlackRose91)

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Capitolo 3
*** Gelosia ***


Capitolo 3: Gelosia

Erano diversi anni e i giovani Kuran erano diventati uomini e la piccola Juuri un adolescente dal fisico e dalle curve perfette. Era arrivata purtroppo ai suoi sedici anni. L’età che la costringeva alla resa dei conti. La sua scelta matrimoniale. Da quello che avrebbe deciso dipendeva tutto il mondo dei vampiri. L’avevano educata e preparata una vita per l’evento e ora stava per dire il tanto atteso nome. Rido o Haruka? Voleva bene a entrambi ma suo marito sarebbe stato solo uno di loro due. Rido la trattava come un fiore delicato. Il suo gioiello. Haruka, invece, era colui con cui si confidava e mostrava il suo lato infantile, poco femminile ed poco elegante. Una scelta difficile non c’è che dire.
La ragazza stava passeggiando vicino al laghetto della residenza famigliare con il suo parasole e con indosso un vestito bianco di pizzo. Voleva stare sola prima di vedere tutti i nobili al ballo che si sarebbe svolto quella sera. Falsi ed ipocriti. Erano tutti uguali. Non voleva quel mondo. Solo adesso comprendeva le parole e i desideri del nobile fratello Haruka.
Entrambi desideravano un mondo libero dal peso della nobiltà e del proprio destino scritto da altri. Nascere nella famiglia Kuran era una maledizione. Una tremenda maledizione a cui non si poteva sfuggire.
-Juuri! Come mai sei venuta qui da sola?- gli chiese gentilmente il fratello.
-Volevo stare a riflettere da sola, fratello Haruka-
-Scusami se ti ho interrotto allora-
-Fa niente. Tu piuttosto. Mi cercavi per caso?-
-Sì. Io e il nostro nobile fratello ti stavamo cercando per avvisarti che devi cominciare a prepararti per stasera-
-Avete ragione. Va bene. Tanto ormai ho fatto la mia scelta-
-Davvero? In ogni caso, Juuri, io ti starò vicino. Qualsiasi scelta farai. Che sia io o il nobile fratello Rido. Ti proteggerò e farò di tutto a che tu possa sorridere in eterno-
-Grazie, fratello mio. Ti voglio bene- gli rispose la vampira abbracciandolo.
-Anch’io te ne voglio-
La verità era che lui l’amava infinitamente a tal punto da dare la vita per lei. E avrebbe accettato tutto quello che avrebbe detto anche a costo di soffrire e perderla.
In lontananza, ha guardare la scena dei due ragazzi abbracciati, c’era Rido. Era geloso. Molto geloso di suo fratello. Sapeva che anche lui provava amore per la loro sorella ma sperava che lei scegliesse il suo nobile fratello Rido. Non c’era altro da fare che aspettare.

Eccomi qua con un altro capitolo! Aggiorno stasera perché dmn nn ci sarò e quindi anticipo XD Che ne pensate? Adesso le cose sono “abbastanza” tranquille ma tra poco nn sarà così. Vedrete. Baci dalla vostra BlackRose91^^
Un grazie speciale a Ifrittuccia e a Heart che hanno commentato e spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se corto XD

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Capitolo 4
*** Amicizia sincera ***


Capitolo 4: Amicizia sincera

Arrivò la notte e gli invitati al ballo erano tutti presenti. Mancavano solo i fratelli Kuran che non si fecero attendere oltre. Si mostrarono in tutto il loro splendore all’inizio della grande scalinata. I due uomini scortavano con grazia la loro unica e preziosa sorella. Lei vestiva di un magnifico vestito blu notte con spalline di seta cobalto e i tacchi di un bel azzurro scuro. Mentre Rido e Haruka indossavano uno smoking nero che risaltavano i loro fisici perfetti.
Scesero con eleganza la scalinata e il maggiore dei fratelli iniziò il discorso.
-Benvenuti al ballo organizzato per la tanto attesa scelta di mia sorella. La nobile Juuri Kuran-
-Finalmente, questo giorno è arrivato e presto sapremo chi diventerà suo sposo e sovrano assoluto dei vampiri- continuò Haruka.
-Ma prima desideriamo che vi divertiate. Perciò che inizino le danze- annunciò infine Juuri.
E iniziarono a formarsi le coppie in sala.
-Mi concedi questo ballo, sorella mia?- gli chiese Rido.
-Molto volentieri- e andarono a ballare il valzer.
-Nobile Haruka- lo chiamò una nobile tutta imbarazzata.
-Sì?-
-Mi presento. Sono Mitsuki del clan Fudo- si inchinò.
-Piacere di conoscerla-
-Piacere mio, nobile Haruka… Per favore. Mi concederebbe l’onore di questo ballo?- disse tutto d’un fiato con il viso rosso.
-Certamente- rispose sorridendole. Con la crescita, era diventato più maturo. Un sangue puro educato e responsabile. Che, però, nasconde ancora il suo vero io che teneva da ragazzo e che riusciva in presenza di Juuri.
Le porse il braccio e la condusse a ballare al centro della sala.
-E’ un ballerino meraviglioso. Una dama al suo fianco si sente leggera e libera come una libellula-
-La ringrazio per il complimento-
-Prego. E’ davvero un onore per me ballare con un bellissimo sangue puro come lei-
-La smetta, la prego. Con tutti questi complimenti mi farà arrossire-
-Ma è la pura verità. Emm… vi dispiace se vi chiedo una cosa in confidenza?-
-Mi domandi pure-
-Lei è innamorato di sua sorella, vero?-
-Perché me lo domanda?-
-Per curiosità. Sa, la mia famiglia è famosa per il suo potere di percepire e capire i sentimenti altrui-
-Un potere davvero affascinante-
-Comunque se non vuole rispondere, è libero di non farlo-
-Sì-
-Sì cosa?-
-Sono innamorato di mia sorella-
-E lei non lo sa- non era una domanda ma un’affermazione.
.-Già. Tuttavia non voglio rivelarglieli. Prima vorrei sapere quel che ha deciso-
-Giustamente. Lei mi piace, nobile Haruka. Sarei felicissima se potessi diventare sua amica-
-Strano. Di solito le nobili mi chiedono direttamente di farle diventare mia moglie- disse con un sorriso amaro.
-Appunto perché comprendo i vostri sentimenti che vi chiedo amicizia invece che amore. Dentro di lei alberga molto di più di quello che immaginiate-
-Tipo?-
-Tristezza e dolore. Delusione per questo mondo. E tanto altro-
-Tutti sentimenti negativi?-
-La maggior parte sì-
-Apprezzo la vostra sincerità perciò accetto la vostra amicizia. Mi farà bene avere qualcuno di sincero e spontaneo come lei-
-La ringrazio, nobile Haruka- disse sorridendole dolcemente.
-No. Sono io che ringrazio voi, nobile Mitsuki- disse baciandole la mano. Era felice. Finalmente aveva trovato qualcuno che non andava solo a guardare la sua posizione. Ora… aveva una vera amica in questo mondo oscuro.

Questo capitolo è praticamente dedicato all’amicizia con Mitsuki inventata da me^^ Io adoro entrambi i due fratelli Kuran. Sia Rido con la sua malvagità e sia Haruka con la sua sensibilità. Infatti all’inizio non sapevo proprio chi scegliere tra loro per Juuri. Voi che dite? Sceglierà Rido o Haruka? Risposta al prossimo capitolo XD baci e ancora grazie a Heart e a Ifrittuccia^^

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Capitolo 5
*** Paura ***


Capitolo 5: Paura

Si bloccarono le danze. Gli invitati avevano atteso abbastanza a lungo di sapere il nome e tra poco sarebbe uscito dalle labbra della dolce Juuri.
-Signori e signore. Ora vi dirò chi sarà mio sposo-
“Dillo Juuri! Dillo che sono io!” pensava Rido.
“Povera Juuri” pensava triste Haruka. Conosceva la difficoltà della sorella di scegliere tra loro due. Voleva un mondo di bene a entrambi i suoi fratelloni e poi era crudele dire a chi ne voleva di più. L’affetto non si misura come un oggetto.
-Ecco… lui è…- diceva esitante.
-Perdonatemi- disse infine scappando in lacrime verso il giardino.
Non ce la faceva proprio. Era troppo difficile per lei. Gli serviva più tempo per capire i suoi sentimenti. E perciò, non resistendo alla tensione, scappò via. Lontano dalle sue responsabilità.
“Perché perché perché… non ho detto niente? Pensavo di aver deciso e invece sono scappata via. Possibile che io sia l’unica a pensare che sia crudele questa scelta alla mia età? Nessuno mi capisce. Nessuno!” pensava piangendo e correndo a più non posso nel bosco.
Passarono due ore e gli invitati se ne andarono delusi dal comportamento poco nobile della giovane Kuran.
Nel frattempo, Juuri era andata a rifugiarsi nel suo posto segreto nel bosco e stava rientrando in casa, pronta alla ramanzina che gli avrebbero fatto i fratelli. E infatti…
-Cosa diavolo ti è saltato in mente? Ti rendi conto che hai deluso tutti con il tuo gesto?- la sgridò Rido.
-Mi dispiace, fratello mio. Lo so di aver disonorato il nostro clan ma non ero ancora pronta per una simile scelta-
-Comprendo le tue paure, sorellina. Ma scappando non si risolve niente. Si peggiora la situazione e basta- gli spiegò calmo Haruka.
-Hai ragione. Vi chiedo ancora scusa e domani chiederò perdono anche agli altri nobili. Però, ora vi voglio chiedere un enorme favore-
-Dicci, Juuri- la incitò Haruka.
-Vi chiedo di poter rimandare la mia scelta ancora qualche anno. Almeno finchè non compirò vent’anni umani. Ve lo chiedo con il cuore-
-Se per i tuoi vent’anni ti sentirai pronta, va bene. Hai la nostra approvazione- disse Rido.
-Grazie, fratelli miei- disse abbracciandoli per poi piangere commossa tra le loro braccia.

Un altro piccolo capitolo aggiornato^^ Ve lo aspettavate che non sceglieva ancora nessuno dei due? Eheh vedrete chi sceglierà ma prima ci sarà un evento particolare. Ovviamente la storia sarà un po’ diversa da quella originale poiché ho fatto questi capitoli prima di leggere gli ultimi capitoli del manga usciti in inglese. Ringrazio ancora Heart, Ifrittuccia e anche la nuova commentatrice, yuna_09. A domani con un nuovo capitolo. Kiss

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Capitolo 6
*** Sconvolgimento ***


Capitolo 6: Sconvolgimento

Stavano passando velocemente gli anni che separavano Juuri dai vent’anni. L’essere pronta per la scelta definitiva. Quegli anni gli sono serviti molto per prepararla al suo destino e al prossimo ballo non sarebbe scappata.
Ultimamente Rido si comportava in modo strano. Non era più gentile e affettuoso. Era diventato freddo e distaccato. Mentre l’altro suo fratello era sempre lo stesso. Dolce, sensibile e comprensivo.
Un giorno, Juuri decise di fare uno scherzo al fratello prendendolo di sorpresa ma quando si trovò davanti alla sua stanza, sentì degli strani rumori. Delle urla di dolore di una donna. Aprì piano la porta trovandosi una scena spaventosa. Il suo adorato fratello aveva la bocca macchiata di sangue e a terra stava un corpo prosciugato di un’umana. Che cosa gli era successo? Come è potuto essere che fosse cambiato così tanto? Non poteva credere ai suoi occhi. Poi Rido si accorse di lei.
-J-Juuri- lei non rispose ma indietreggiò spaventata.
-Juuri. Stai tranquilla. Sono sempre io. Il tuo Rido-
-Non è vero. Dimmi che non è vero-
-Guarda in faccia la realtà, sorellina. Noi sangue puro siamo nati per comandare il mondo. Gli altri sono scarafaggi al nostro confronto e perciò non ha importanza la loro vita-
-Che parole sono queste? Non stai dicendo sul serio, vero?-
-Invece sì. e dovrai abituarti. Noi ci sposeremo e comanderemo insieme. Come re e regina-
-NO! IO NON SPOSERO’ MAI UN ESSERE SENZA CUORE- urlò lei irritata.
Scappò. Scappò lontano da quel mostro che lei chiamava fratello e senza accorgersene andò a sbattere addosso ad Haruka.
-Juuri! Che cos’hai? Ti vedo sconvolta-
-Fratello mio. Il nobile fratello Rido ha…- non riusciva nemmeno a dirlo per quanto sconvolta e piena di lacrime era.
-Ha? Su! Dimmelo! Che ha fatto?-
-Ha ucciso un’umana. L’ha prosciugata senza pietà-
-Cosa? Ecco che cosa era quel odore di sangue che sentivo-
-Non posso credere che nostro fratello è stato capace di una cosa simile-
-Calmati, Juuri. Stai calma. Sarà stato solo un attimo di debolezza. Può capitare-
-Che stai dicendo, Haruka? Non è da lui fare così. Ti rendi conto che ha tolto la vita ad una persona. Noi abbiamo sempre bevuto il sangue degli esseri umani ma non li abbiamo mai uccisi. Non era lui. Aveva degli occhi strani. Occhi rossi pieni di crudeltà-
-Sei sicura di aver visto bene?-
-Certo che sì. Non scherzo su queste cose-
-D’accordo. Allora io adesso vado a parlargli. Tu vai in camera tua e stai buona. Ti vedo già abbastanza scossa-
-Va bene. Stai attento, fratello mio- e così Haruka si allontanò verso la stanza di Rido.
Come aveva detto sua sorella, non era da Rido uccidere. A meno che… non sia lui la strana aura malvagia che sentiva negli ultimi tempi. Possibile che suo fratello sia diventato malvagio?
C’era solo un modo per scoprirlo. Parlare a quattrocchi con lui.

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Capitolo 7
*** Addio ***


Capitolo 7: Addio

Haruka arrivò alla camera di Rido. Non riusciva a credere alle parole della sorella. Insomma! Rido era il classico gentiluomo bello ed raffinato. Non avrebbe mai ucciso nessuno… o almeno credeva. Ma la sorella non mentiva mai perciò l’unico modo per togliersi una volta per tutte questo dubbio, bussò alla porta e sentendo che poteva entrare, aprì la porta. Aveva ragione Juuri. Sgranò gli occhi dalla sorpresa e dall’orrore. Era ancora come lo aveva trovato Juuri. Un vero demonio in persona.
-Fratellino mio! Che faccia che hai. Sembra che tu abbia visto un fantasma- gli disse Rido.
-Sì. Il fantasma di mio fratello che ha lasciato spazio ad un mostro sanguinario-
-Come siamo poetici. Ma la poesia non serve a governare il mondo-
-Da quando hai quest’ambizione?-
-Da circa due anni. Ma come! Pensavo che tu e Juuri mi conosceste bene. Invece avete avuto entrambi questa reazione sconvolta-
-E ti meravigli? Come hai fatto a diventare così? Rispondi!-
-Ho aperto semplicemente gli occhi. Arriverà anche il vostro turno. Non preoccupatevi. Vi accorgerete presto che siamo fatti per grandi imprese-
-Hai perso il senno, nobile fratello. Non ti riconosco più. Juuri aveva ragione. Tu non sei Rido-
-Juuri capirà che solo adesso sono degno di stare con lei. Ci sposeremo e vivremo felici e potenti. Il mio amore per lei la renderà la regina più felice di tutte-
-Tu pensi che Juuri ti ami di più adesso che sei diventato un mostro? Ti sbagli di grosso. Hai solo ottenuto l’effetto contrario-
-Taci! Parli così perché anche tu la ami e sei geloso di me. tanto è sicuro che sceglierà mai. Io e lei siamo destinati a stare insieme-
-Tu sei pazzo-
-Non sai quanto sarò contento quando tu finirai a essere il fidanzato della nobile Shizuka mentre io e Juuri avremmo una famiglia-
-Sai. io ti ho voluto sempre bene, Rido. Eri il perfetto fratello maggiore da ammirare. Ma ora non c’è più traccia del mio adorato fratello. Non ho più nessuno da superare-
-Che parole commuoventi, Haruka. Davvero. Mi è sempre piaciuto questo tuo lato sensibile-
-Da oggi non sarai più mio fratello. Io mi trasferirò nell’altra casa dei Kuran appena Juuri avrà fatto la sua scelta. Non voglio più vederti. Addio Rido- e gli voltò le spalle uscendo dalla stanza. Era amareggiato e triste. Aveva detto addio al suo unico fratellone. Colui che doveva prendere d’esempio. Ma ormai la decisione era presa. Se ne sarebbe andato via da lui con o senza Juuri. La sua presenza dipendeva tutta dalla sua scelta matrimoniale. Tuttavia, scegliendo uno avrebbe detto addio all’altro.  

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Capitolo 8
*** Scelta ***


Capitolo 8: Scelta

Il momento definitivo era arrivato. Juuri era pronta ormai. Quel ballo era l’ultima possibilità della ragazza per il suo annuncio. E questa volta era decisa davvero. Quegli erano serviti per conoscere il vero carattere e desideri dei fratelli che prima non conosceva. Gli erano fruttati molto e stavolta non sarebbe scappata come una bambina. Era una donna matura e responsabile che finalmente ha aperto gli occhi.
Al ballo erano presenti tutti i nobili del mondo. Compresa la migliore amica di Haruka, Mitsuki Fudo. Di lei Juuri ne era molto gelosa. Prima di Mitsuki, era solo lei che capiva il fratello e questo gli dava fastidio. Ma non era solo per questo. Lo amava. Aveva capito di amarlo tanto negli ultimi tempi. Prima non se ne era mai accorta. Pensava di essere sempre stata innamorata di Rido ma si sbagliava. Del primogenito non era mai stata gelosa. Eppure lo aveva visto con tante donne. Mentre con Haruka, lo era. Aveva meno donne intorno rispetto a Rido però era gelosa di quelle poche. Anche se lui le allontanava subito gentilmente. Ecco perché la minoranza di successo con il loro fratello maggiore che non rifiutava mai una donna.
Arrivò di fronte al pubblico di nobili e cominciò il discorso.
-Benvenuti di nuovo alla residenza dei Kuran. Vi chiedo ancora scusa per avervi fatto aspettare. Ma ora sono finalmente decisa sulla mia scelta- disse in tono solenne.
-Tutti sapete come sono belli e affascinanti i miei fratelli maggiori ed è per questo che è stato difficile scegliere uno di loro. Ma in questi anni, li ho conosciuti meglio e così ho potuto decidere. Colui che diventerà mio sposo e sovrano assoluto è…-
“Sono io senza alcun dubbio. Sono nato per diventare re e dopo tanto tempo, la mia amata Juuri sarà finalmente mia” pensava con un sorriso maligno, Rido.
-Il mio nobile fratello Haruka- disse la ragazza arrossendo un po’.
-Oh Juuri! Grazie- sussurrò Haruka andando a baciarle la mano e poi abbracciarla.
-Che cosa? Stai scherzando, Juuri- disse sconvolto e arrabbiato Rido.
-Mai stata più seria, nobile fratello-
-Come hai potuto farmi questo? Io ti ho sempre amato e tu scegli lui?-
-Accetta la realtà, fratello Rido. Tu dovrai sposare la nobile Shizuka-
-Pagherete per questo affondo. E tu, sorellina, ti pentirai di non avermi scelto- disse andandosene via. Se n’era andato via. Tuttavia non per sempre. Sarebbe ritornato per far compiere la crudele profezia dei sangue puro.

E finalmente ha scelto XD come avete detto voi è Haruka. Era abbastanza ovvio. Se no non sarebbe Vampire Knight  XD Avrei potuto anche far scegliere Rido ma così non sarebbe nata Yuuki e non ci sarebbe la storia. Di sicuro in alcune cose, sarà diverso dal manga ma spero che vi piacerà lo stesso. Come sono ripetitiva -.- bando alle ciance e al prossimo capitolo^^

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Capitolo 9
*** Matrimonio felice ***


Capitolo 9: Matrimonio felice

Haruka e Juuri si sposarono presto. La cerimonia fu molto bella e i due innamorati erano molto felici. Come aveva detto Haruka, lui e la moglie andarono ad abitare nell’altra casa dei Kuran. Lontano dal loro ex fratello. Il ragazzo andava a eseguire i suoi doveri nobiliari andando a cerimonie e riunioni. Infatti in una di queste riunioni, conobbe una persona speciale. Kaien Cross. Era diverso dagli altri vampire hunter. Era un tipo buffo e divertente ma cosa più importante, desiderava la pace come lui. Volevano entrambi un mondo pacifico tra umani e vampiri e con la loro collaborazione ce l’avrebbe sicuramente fatta. Diventarono amici e ben presto gli presentò la sua adorata Juuri. Andarono subito d’accordo. Anche Juuri come il marito e Cross, voleva sopra ogni cosa la pace e avrebbe fatto di tutto per aiutarli nel loro obiettivo comune.
-Cross, amico mio, vorrei chiederti una cosa-
-Dimmi Kuran-
-Tu sai della terribile maledizione dei sangue puro, non è così?-
-Sì. La conosco. Ma che centra con te?-
-Mio fratello Rido brama vendetta e sicuramente ritornerà per distruggere me e mia moglie-
-Quindi è la famiglia Kuran ha essere parte della profezia-
-Già ed è per questo che ti voglio chiedere un favore-
-farò qualsiasi cosa, amico mio, per salvarvi. Basta che chiedi-
-Non è per me eJuuri che ti chiedo. Ma per il nostro bambino-
-I-il vostro bambino? Questo vuol dire che Juuri è incinta. Congratulazioni!-
-Grazie. è il dono più bello che poteva fare. Quando me lo ha detto, toccavo il cielo con un dito. Ti rendi conto? Il frutto del nostro amore-
-Sono felice per te ma che favore volevi che facessi per il piccolo?-
-Quando io e mia moglie non ci saremo più, vorrei che tu ti prendessi cura del nostro tesoro-
-Non dire così, Haruka! Voi vivrete eccome e crescerete vostro figlio con tanto amore. Perciò non c’è niente di cui preoccuparsi-
-Caro Cross. Vorrei anch’io avere la tua sicurezza ma è quello che ho detto. Me lo sento. Perciò promettimi che prenderai nostro figlio con te e che lo aiuterai. Promettimelo-
-Te lo prometto. Posso solo sperare che quello che senti sia sbagliato-
-Lo spero anch’io. Tanto-
-Che nome darai al bambino?- chiese con gli occhi da cucciolo togliendo la tristezza.
-Io desidero tanto una bambina. Una bellissima bambina dagli occhi grandi come Juuri-
-Davvero? Sarebbe stupendo. E come la chiameresti?-
-Yuuki. La “principessa gentile”-
-Che bel nome. Non vedo l’ora che nasca questo erede-
-Già. La mia piccina- disse sorridendogli. Dovevano pazientare solo qualche mese e il piccolo Kuran sarebbe nato. Una nuova gioia stava entrando in casa Kuran. Una felicità che avrebbe scacciato per un po’ la preoccupazione per la maledizione.

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Capitolo 10
*** Kaname ***


Capitolo 10: Kaname
    
Rido era scomparso dalla circolazione aspettando il momento buono per la sua vendetta e potere. Stava facendo da un po’ di anni degli esperimenti e dopo un po’ ebbe i suoi risultati. Un bel bambino dagli occhi e i capelli castani era apparso da una bara piena di sangue Kuran. Per sbaglio, invece di far incrementare i suoi poteri, fece risorgere il capostipite del casato Kuran. Kaname era il suo nome. Guardandolo, Rido ebbe l’impressione che se lui e Juuri avessero avuto un figlio, sarebbe stato identico a quel bambino davanti a lui. Insomma! Gli metteva dolore il solo guardare quell’esperimento riuscito male. Così decise di lasciarlo da qualche parte e a cavarsela da solo. Non gli importava della sua sorte.
Ben presto si seppe di Kaname e allora il consiglio degli anziani diedero l’ordine di recuperarlo visto che il bambino aveva il prestigioso sangue dei Kuran. Sapendo l’accaduto, Haruka decise di prenderlo con sé e di crescerlo come figlio suo e di Juuri. Quel bambino non poteva pagare al posto di Rido. Era una creatura innocente.
Lo portò a casa e lo fece vedere a Juuri.
-Che bel bambino. Come ti chiami piccolo?-
-Kaname-
-Da oggi, Kaname, saremo i tuoi genitori e ti ameremo come tale. Ti va bene?-
-Sì, nobile Juuri-
-Chiamami madre-
-Ok. Madre mia- quella era la prima volta che aveva sorriso. Era cosa rara per quel bambino sempre serio che sorrideva poco ma crescendo avrebbe avuto nuovi motivi per mostrare il suo sorriso. Come ad esempio la sua futura sorellina… e moglie. Eh già! La piccola Kuran, che sarebbe nata presto, sarebbe diventata sua moglie, come da tradizione nei puro sangue, e l’avrebbe amata più della sua stessa vita. Ma questo lui ancora non lo sapeva. Lo avrebbe scoperto alla nascita della bambina.

Come vi avevo già detto, non sapevo chi in realtà fosse Kaname e da dove fosse uscito fuori XD perciò mi sono inventata di un certo esperimento. Scusate il ritardo ma ho il mio da fare tra ff, forum e vita privata. Al prossimo capitolo ^___^

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Capitolo 11
*** La nascita ***


Capitolo 11: La nascita della “principessa gentile”

Juuri era arrivata al nono mese ed era vicina nel partorire. Ancora non si sapeva se era maschio o femmina ma sia lei che Haruka speravano in una bambina. Kaname si era abituato alla sua famiglia ed era felice. Tuttavia era anche consapevole della verità. Non era un bambino come gli altri. Sapeva come era risorto e chi era. Il suo padrone, colui che lo aveva resuscitato dalla tomba. E il suo nuovo destino.
-AHHH!-
-Juuri amore! Che cos’hai?-
-Sta nascendo-
-Oh mio dio! Vado a chiamare il dottore. Pazienta ancora un po’, tesoro- e corse a chiamarlo.
Il medico arrivò subito e aiutò la donna a partorire. Dopo tre ore di travaglio, l’erede nacque. Il desiderio di Juuri e Haruka si avverò poiché nacque una bellissima bimba dai capelli e gli occhi castani. Era uno splendore.
-Posso vederla anch’io?-
-Certo, Kaname. Vieni a vederla-
-E’ una femmina. Che carina!-
-Già. La piccola Yuuki sarà per sempre il nostro tesoro più prezioso al mondo. Qualunque cosa accada, noi la proteggeremo- disse Haruka da felice a serio.
-Sia da Rido che dal consiglio degli anziani. Non voglio che la mia bimba abbia a che fare con quelle belve- disse Juuri guardando il suo gioiello.
-Avete ragione. Io sarò con voi. Farò di tutto per Yuuki-
-Dovrai tenerle compagnia insieme a noi. Abbiamo deciso che con la decisione del consiglio di usare i sangue puro, nasconderemo la piccola dagli altri vampiri. Nessuno saprà della sua esistenza a parte noi-
-Lo so che potrebbe sembrarti una decisione egoistica, Kaname, ma come suoi genitori vogliamo solo il suo bene e vogliamo proteggerla-
-Vi capisco e anche se non approvo del tutto la decisione di tenerla lontana dal mondo esterno, vi sosterrò lo stesso-
-Grazie Kaname- gli disse Haruka sorridendogli per poi continuare a guardare con ammirazione sua figlia.

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Capitolo 12
*** Anni di calore ***


 Capitolo 12: Anni di calore

-Ehy! Nobile fratello sono qui! Vieni a prendermi!- esclamò felice una bambina di 4 anni dai capelli castani e gli occhi castani rossicci.
-Ora ti prendo, Yuuki- disse Kaname giocando con la sua sorellina. Dopo averla rincorsa per tutta casa, riuscì ad afferrarla e prendendola in braccio cominciò a fargli il solletico facendola ridere come una matta.
-Ahahah Dai, nobile fratello. Mettimi giù- supplicava senza smettere di ridere.
-Solo se adesso fai la brava bambina e vai a lezione. La mamma ti sta aspettando-
-Uffa! Non voglio studiare-
-Vuoi diventare una ragazza stupida, Yuuki?-
-No però…- disse mettendo il broncio la piccola.
-Allora vai senza discutere. E’ importante per una persona sapere le cose. Se studierai, da grande diventerai una splendida signorina-
-E poi mi sposerai, fratello Kaname?-
-Sì. Un giorno ci sposeremo io e te proprio come la nobile madre e il nobile padre. Sai, anche loro sono fratello e sorella e si vogliono molto bene-
-Anch’io ti voglio bene, nobile fratello. Noi staremo sempre insieme, vero?- disse la piccola abbracciandolo teneramente.
-Certo, Yuuki. Per sempre- disse rispondendo all’abbraccio con un sorriso.
-E ci saranno anche il nobile padre e la nobile madre con noi?-
-Sicuramente- disse trasformando il suo sorriso tenero in malinconico. Non gli piaceva mentire alla piccola Yuuki ma aveva giurato a Juuri e ad Haruka che non gli avrebbe mai detto della crudele profezia. Ormai era da anni che Rido non si era fatto vivo ma sarebbe tornato. Questo era certo. E a quel punto la profezia si sarebbe avverata. Dopo ciò, quale sarebbe stato il destino della bambina di cui nessuno a parte lui e i coniugi Kuran sapevano l’esistenza?
-Yuuki! Che stai combinando con tuo fratello?- irruppe la voce di Juuri che entrò nella stanza.
-Nobile madre!- disse allegra andandola ad abbracciare.
-Ti stavo aspettando per cominciare la lezione di scrittura. Perché non sei venuta?- disse dolce la signora Kuran rimproverandola.
-Scusami, mamma, ma stavo giocando con il nobile fratello-
-E’ colpa mia. Avrei dovuto portarcela io a lezione- disse Kaname.
-Dimmi un po’, Kaname. Yuuki ha fatto di nuovo i capricci per non venire a leggere?- chiese incrociando le braccia.
-Solo un po’- ammise con sguardo basso la bambina al posto del ragazzo. Sia Kaname che Juuri la guardarono inteneriti e si scambiarono uno sguardo d’intesa.
-Vorrà dire che il regalo che ha portato papà, lo lascerò in soffitta- disse la donna.
-Papà mi ha portato un regalo?-
-Già. Ma lui lo aveva comprato per una bambina studiosa e ubbidiente ma visto che non c’è lo lasceremo a impolverarsi sopra- disse Kaname stando al gioco di Juuri.
-Non è vero! Vado subito a studiare. Vieni mamma!- disse vivace la piccola precedendo la donna in salotto.
I due rimasero a fissarla increduli e poi scoppiarono a ridere.
-Che bambina incredibile- disse Juuri.
-Proprio vero-
-Di che stavate parlando prima che arrivassi io?-
-Mi ha solo chiesto se la sposerò e se staremo sempre insieme-
-E’ già così ansiosa?-
-Diciamo di sì. Però… mi ha chiesto anche se ci sarete anche tu ed Haruka con lei per sempre-
A quelle parole, Juuri si incupì.
-So che è ancora una bambina ed è presto per dirglielo ma è dura per me mentirgli ogni volta che mi chiede se ci sarete in futuro-
-Lo so, Kaname. Io ed Haruka cerchiamo di non pensarci e viviamo questi anni che ci rimangono con gioia e calore. Vogliamo stare il più vicino possibile alla nostra piccola finché possiamo-
-Vi capisco-
-Kaname, giurami che qualunque cosa accada, tu starai vicino a lei e la proteggerai, ti prego. Starò più tranquilla sapendo che ci sarai tu con Yuuki- disse prendendogli la mano tra le sue e guardarlo negli occhi.
-Lo giuro-
-Grazie, figlio mio- disse stringendolo tra le sue braccia in modo materno. Lei lo considerava un figlio anche se non era così. Era un ottimo erede dei Kuran e un buon fratello. Il suo posto nella famiglia non lo avrebbe occupato mai nessun’altro.
-Nobile madre!- la chiamò Yuuki dal salotto.
-Arrivo, Yuuki- disse staccandosi da lui e dopo avergli fatto un sorriso, se ne andò dalla figlia lasciando Kaname a leggere un libro.

-Mamma, perché io non ho un insegnante?- chiese d’un tratto, la piccola Kuran.
-Come mai questa domanda?- domandò sorpresa la donna.
-Una volta, ho sentito le cameriere dire che gli altri bambini della mia età hanno già un insegnante privato-
Juuri rimase perplessa da ciò. Non poteva certo dirgli che gli insegnava lei stessa per non far sapere a nessuno della sua esistenza. Se avessero assunto un precettore per Yuuki, fuori si sarebbe già sparsa la voce dell’esistenza della piccola Kuran e addio il piano di proteggerla dagli altri vampiri. Soprattutto dal Consiglio degli anziani.
-Vedi tesoro, tu non hai un insegnante perché… perché la mamma ci tiene troppo ad insegnare alla sua bambina il saper leggere, scrivere e le buone maniere- Che bugia enorme. Lei che da liceale detestava i suoi insegnanti.
-Ora ho capito-
-Brava- disse con un gocciolone in testa Juuri.
-Sono tornato-
-E’ arrivato il nobile padre!- esclamò andandogli incontro.
Come sempre, Haruka accoglieva sempre con gioia il suo piccolo tesoro e la prese in braccio dandogli un bacio sulla guancia.
Passò l’ora di cena ed era ora di mettere a nanna Yuuki.
Juuri la poggiò delicatamente sul lettino e dopo che Kaname, lei e Haruka gli diedero il bacio della buonanotte, se ne andarono a dormire. Tuttavia prima che il padre chiudesse la porta…
-Nobile padre, mi puoi leggere la storia di Willy il coniglietto?- gli chiese.
-Prometti che poi vai a dormire?-
-Sì-
-Ok- disse prendendo il libro e sedersi sul letto accanto alla figlia. Rimase a leggergli la favoletta per mezzora poi vedendo che la principessina si era addormentata, smise di leggere e dopo aver depositato il libro, gli diede un bacio sulla fronte.
-Buonanotte, mia piccola principessa- sussurrò per poi andare a dormire.

Continua…


Che ne pensate di questo nuovo capitolo? Scusate il ritardo ma avevo da fare. Spero che con questo capitolo bello lungo mi sono fatta perdonare^^ Qui ci ho messo tutta la mia sensibilità per scrivere *-* apprezzate, vero? *punta mitragliatrice* Alla prossima! Baci da Himeno (ex BlackRose91).  

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Capitolo 13
*** Ritorno di un'amica ***


Capitolo 13: Ritorno di un’amica

Haruka andò insieme a sua moglie alla festa organizzata dal nobile Aidoh, un loro caro amico dal carattere socievole e divertente. Costui aveva dei figli. Tutte femmine tranne un maschio, il minore e il futuro erede del suo casato. Il bambino si chiamava Hanabusa e i coniugi Kuran lo avevano conosciuto anni fa quando andarono a trovare la sua famiglia insieme a Kaname. I due giovani eredi non sembravano aver fatto amicizia ma comunque non c’era nemmeno ostilità. Meglio di niente.
I coniugi Kuran stavano parlando con un'altra coppia finché Haruka non sentì una voce famigliare nella sala tra tutto quel vociferare.
Si girò e vide la sola amica sincera che abbia mai avuto. Mitsuki Fudo. Colei a cui aveva confidato i suoi sentimenti per Juuri, le sue paure e i suoi tormenti. Erano passati tantissimi anni dall’ultima volta che l’aveva vista ma si erano sempre sentiti per lettera. Non era cambiata. Era ancora adesso una donna molto bella e con il sorriso sulle labbra. Profondi occhi argentati e lunghi capelli corvini.
-Scusatemi un attimo. Vado a salutare un amica- disse congedandosi e lasciare un attimo la moglie a continuare la conversazione.
Andò verso Mitsuki e appena si trovò di fronte a lei, sorrise.
-Ciao Mitsuki-
La donna lo guardò felice.
-Da quanto tempo, Haruka. Ci rivediamo in un evento mondano come allora-
-A quanto pare-
-Sono stata molto felice per te quando nelle lettere mi hai raccontato del tuo matrimonio e di tuo figlio. Ti meriti queste gioie, anche se per poco- disse sussurrando le ultime parole con malinconia. Anche lei sapeva della profezia naturalmente e come andrà a finire.
Haruka avrebbe tanto voluto dirgli anche di Yuuki ma non era il momento adatto e per lettera non sarebbe stato sicuro. Non gli piaceva tenerle nascosto questo segreto.
-Ah! Ti voglio presentare mio marito e i miei figli. Aspetta- disse andando allegra a prendere i suoi cari portandoli poi al cospetto del sangue puro.
-Haruka, ti presento Shun Kanari, mio marito, e queste due pesti sono Ren e Len, i nostri gemelli- li presentò. L’uomo era piuttosto attraente e sembrava una brava persona con occhi castani e capelli neri come la moglie. I gemelli erano identici tranne per il colore degli occhi. Quello che doveva essere Ren aveva gli occhi grigi della madre mentre l’altro, Len, aveva gli occhi castani del padre. Entrambi dovevano avere più o meno l’età di Yuuki.
-E’ un onore conoscere un grande sangue puro come voi, nobile Haruka- gli porse i suoi saluti con rispetto, il signor Kanari.
-E’ un onore anche per me. Non preoccupatevi di tutte queste formalità. Chiamatemi semplicemente Haruka, vostra moglie è la mia più cara amica e vorrei essere amico anche vostro- gli porse la mano con un sorriso.
-D’accordo, nob… Haruka. Voi chiamatevi pure Shun- gli strinse la mano e ricambiò il sorriso.
-Papà, mamma! Questo bel signore è vostro amico allora?- chiese strattonando la giacca del padre, il piccolo Len.
-Sì, ragazzi. Salutatelo da bravi- li incitò la madre.
I due gemelli fecero due passi in avanti e salutarono con entusiasmo Haruka per poi correre via.
-Ah ah ah… Avete dei fantastici bambini. Ma non è presto per loro partecipare alle serate mondane?- chiese divertito Haruka. C’era un limite di età per poter partecipare alle feste di solito.
-Ma oggi è una festa speciale dove anche i bambini del padrone di casa partecipano quindi non ci sono problemi. Aidoh è sempre stato un tipo bizzarro ma simpaticissimo- disse Mitsuki.
-Il solito Aidoh- ridacchiò il signor Kanari.
Il Kuran non poté evitare di pensare ancora alla sua bambina e a come gli sarebbe piaciuto partecipare a questa festa, fare amicizie e giocare con gli altri bambini. Lui e Juuri non hanno avuto scelta a nasconderla ma fa sempre male sapere che la piccola Kuran si perderà un infanzia normale.
Era talmente assorto che appena sua moglie gli prese la mano, sussultò.
-Ehy caro. Non mi presenti i tuoi amici?-
-Scusami tesoro, ero soprapensiero- e fece le dovute presentazioni. Juuri era contenta di conoscere finalmente di persona l’amica di suo marito. Da come gliela aveva descritta, era una persona fantastica ma non aveva motivo di esserne gelosa. Da anni, Haruka gli dimostrava il suo amore incondizionato.
Rimasero a chiacchierare e a ridere come veri amici ma si fece tardi e i Kanari dovevano riportare i bambini a casa prima che si addormentassero in casa Aidoh.
-E’ stato un piacere rivederti Haruka e anche conoscere te, Juuri- sorrise Mitsuki.
-Anche per noi- rispose Juuri ricambiando il sorriso e restando tra le braccia del marito.
-Arrivederci. Spero di poterci rincontrare il più presto possibile. Buonanotte- salutò prendendo a braccetto la moglie.
-Buonanotte- salutarono i Kuran. Ma sarebbe stato un arrivederci o un addio?

Continua…

Chiedo immensamente perdono!!! Da un anno che non aggiorno e mi dispiace da morire >.< Spero seguirete ancora questa ff quasi conclusa. Baciotti da Himeno! 

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Capitolo 14
*** Ossessione ***


Capitolo 14: Ossessione


“Che sciocchi i miei due fratellini. Pensavano davvero che gli Anziani mi avrebbero tenuto segregato in eterno in questo posto? No, certo. Sanno che c’è una profezia da far avverare”
Rido era stato per anni segregato in una villa sotto sorveglianza degli Anziani. Tuttavia, a differenza di suo fratello Haruka, lui era in ottimi rapporti con il Consiglio. Gli ci è voluto un po’ a convincerli ma presto sarebbe stato libero. Tutti quegli anni trascorsi lontani dal mondo, non sono serviti a cambiarlo. Era ormai irrimediabilmente malvagio. Pazzo e ossessivo.
Ma anche molto ambizioso. Voleva il potere assoluto e l’avrebbe ottenuto da un pezzo se solo la sua dolce sorellina avesse scelto lui come sposo.
Se Juuri fosse stata sua, avrebbero governato insieme il regno dell’oscurità. Sarebbero stati re e regina.
La desiderava, era la sua ossessione. Voleva sentire il suo profumo, assaporare il suo sangue.
Avrebbe voluto bere ogni singola goccia del suo sangue fino a prosciugare anche la sua energia vitale. Una follia che lo consumava da ormai anni.
Juuri riempiva i suoi sogni e incubi. La vedeva sorridere, chiamarlo con allegria “Fratellone”, baciarlo sulle guance…
Un attimo prima la vedeva correre verso di lui, con il suo lungo vestito bianco, e poi… il sangue. Era per terra distesa in una pozza di sangue, con il viso vitreo per poi diventare un mucchio di polvere al vento.
Questa era la sua punizione. Juuri e Haruka meritavano di morire. Erano degli stolti che non capivano l’importanza dei Sangue Puro. Sprecavano il loro dono. Ma lui no.
Avevano poteri immensi grazie al sangue dei Capostipiti e potevano governare il mondo intero, non solo vampiri ma anche umani. Entrambe le razze sarebbero stati ai suoi piedi. Ai piedi di Rido Kuran.
“Ho provato ad accrescere il mio potere ma alla fine tutto ciò che ho ottenuto da quell’”esperimento” è Kaname. Il mio obiettivo non era creare un figlio ai miei fratelli ma aumentare la mia potenza a dismisura”
Una cosa però che il Consiglio degli Anziani non sa, è che lui è riuscito a sfuggire alla loro sorveglianza un anno fa. Desiderava vedere come se la passavano Haruka e Juuri prima che il destino si compia. Allora rimase nascosto tra il bosco intorno alla casa a percepire ogni movimento dentro casa Kuran. Un potere che solo i Sangue Puro Kuran avevano. I suoi fratelli non c’erano ma una piccola novità fu scoperta. Yuuki.
Haruka e Juuri avevano generato dalla loro unione una bambina. Non poteva vederla ma la sentiva dentro quella casa. L’avevano nascosta agli Anziani dunque. Sorrise maligno, nemmeno lui avrebbe rivelato l’esistenza della piccola. Lei sarebbe stata la chiave per aprire la strada del dominio e la sua morte la giusta punizione per i suoi genitori.

Continua…


Questo capitolo è interamente dedicato a Rido e alla sua malvagità e ossessione. Visto, Ifrittuccia? Ho risposto a una delle tue domande XD Eccoti accontentata su cosa combina Rido.
Ora manca un capitolo o due alla fine. Sono piuttosto indecisa… Vedrò che posso fare XD
Alla prossima, ciau!

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Capitolo 15
*** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 1) ***


Capitolo 15: La Fine e l’Inizio di tutto (parte 1)

 
Kaname era appena ritornato a casa e venne accolto con gioia dalla sua sorellina. La famiglia Kuran ora stava comodamente in salotto a sentire il racconto del ragazzo sul posto dov’era andato.
-Sapete, ho visto una rosa che sboccia ogni 10 anni. Dicono che appassisca nel momento in cui viene colta quindi non l’ho toccata ma alla prossima fioritura la metterò in uno scrigno di resina-
-Ed era bella quella rosa? Racconta- disse la piccola Yuuki. Il giovane Kaname la guardò dispiaciuto. Lei non aveva nemmeno mai visto il sole o la neve. Non era mai uscita dal suo rifugio.
-Per quanto tempo ancora volete tenere Yuuki in queste stanze sotterranee prive di finestre?- chiese ai genitori.
Juuri e Haruka capivano la tristezza del ragazzo e la provavano anche loro. Per anni si dispiacevano per la loro bambina ma per proteggerla da un destino peggiore, era necessario tutto ciò.
-Vedi figliolo, il Consiglio degli Anziani è consapevole del valore dei Sangue Puro e a iniziato a servirsi del potere del loro sangue. Noi possiamo resistergli ma Yuuki è ancora troppo piccola. Non voglio che abbia a che fare con loro- spiegò il capo famiglia. –Può sembrare un atteggiamento egoista ma desideriamo solo proteggerla-
Solo per proteggerla. Sopportavano tutto questo solo per non dare la loro bambina in pasto agli Anziani. Per quanto doloroso era.
-Io sono contenta, sai? Ti prego, fratellone, non essere arrabbiato. Dai Kaname- La piccola col lo sguardo limpido e innocente, sorrise per rassicurarlo. A quel punto, lui l’abbracciò e giurò che sarebbe sempre stato con lei. Avrebbe creato un posto dove Yuuki sarebbe stata al sicuro.
-Stai tranquilla. Io starò sempre al tuo fianco-
-Sì… se ci sei tu posso sopportare tutto, anche i brutti sogni- e con lo sguardo basso, continuò. –In questi giorni faccio un sogno pauroso con un occhio rosso e uno azzurro che mi fissano. Mi fissano sempre-
Tutti la guardarono preoccupati. C’era solo una persona con due occhi di diverso colore.
Rido stava per ritornare.

Brevi attimi… in un giorno di tempesta e neve, la fine era vicina e la profezia stava per compiersi. Quei giorni pieni di calore sono giunti al termine.

-Diventa il mio agnellino sacrificale-
L’arrivo di Rido non poteva più essere rimandato. Il maggiore dei Kuran era lì di fronte alla residenza, incurante della bufera di neve che si agitava intorno.
Haruka e Juuri sentirono subito la sua presenza e uscirono a guardare colui che avrebbe arrecato morte e distruzione.
-Vedo che sei sfuggito alla sorveglianza del Consiglio, nobile fratello- disse con astio, Haruka.
-Sono venuto a portarvi via ciò che avete di più prezioso. Vostra figlia- La voce profonda e il sorriso maligno accompagnarono queste parole suscitando ancora più rabbia e odio ai coniugi Kuran.
-Maledetto! Come osi? La mia bambina- urlò Juuri. Lui non l’avrebbe toccata. Colei che avevano protetto con tanta cura fin’adesso.
-Sempre con il tuo temperamento eh sorellina- la derise Rido. –Non sei cambiata per niente. Sei ancora la mia adorata Juuri. Se solo avresti scelto me invece di Haruka allora…-
-E’ stata una scelta che farei altre cento volte. Non mi sono mai pentita di ciò- Controbattè lei.
-Non ti conoscevamo proprio per niente, nobile fratello. Hai nascosto molto bene questo tuo lato malvagio e ambizioso per molto tempo- disse Haruka, spostando la moglie dietro di sé.
-Siete voi piuttosto che siete sempre stati ottusi. Ma ora basta parlare-
-Tu entra dentro, Juuri. Qui ci penso io- sussurrò alla moglie continuando a guardare Rido.
-Ma Haruka…-
-Fa come ti ho detto. Dobbiamo proteggere Kaname e Yuuki-
Lei, a malincuore, cedette ed entrò in casa. La battaglia aveva inizio. Haruka sconfisse senza problemi i pesci piccoli, seguici del suo nobile fratello, ma… non avrebbe resistito ancora a lungo.

Continua…


Quasi finito! Il prossimo è davvero l’ultimo capitolo. In realtà, all’inizio era un capitolo solo ma essendo troppo lungo, l’ho diviso in due parti.
Vi auguro Buon Natale e che possiate trascorrere le feste in serenità^^ Baci!

Ah! Vi lascio una piccola anteprima del prossimo capitolo (di cui mi manca meno della metà XP) e anche un regalino per ringraziarvi di aver seguito la mia ff QUI


“Rimasero così in silenzio a guardare uno negli occhi dell’altro. Presto sarebbe stata la fine tuttavia sarebbero stati insieme. Lei ricordò la spensieratezza della sua infanzia. I tre fratelli Kuran felicemente insieme… le odiate lezioni di buone maniere… il suo primo ballo in società e… il giorno della sua scelta. In tutti quegli anni di matrimonio, non si era mai pentita di aver scelto Haruka. Il suo sensibile e tenero fratello. Lui gli aveva insegnato a cavalcare, l’ascoltava quando aveva bisogno di sfogarsi e l’amava dal più profondo del cuore. Grazie ad Haruka, era anche diventata madre. Solo lui era destinato ad essere il padre dei suoi figli e uomo della sua vita. Lo amava e l’avrebbe amato anche dopo la morte.”

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Capitolo 16
*** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 2) ***


Capitolo 16: La Fine e l’Inizio di tutto (parte 2)


Juuri andò al balcone e guardò verso suo marito.
-Juuri, noi abbiamo vissuto anche troppo a lungo. Sono passati ormai quasi tremila anni da quando sei nata tu e abbiamo trascorso giorni felici, tutti insieme. Poi dopo averci pensato a lungo, abbiamo avuto la benedizione della nascita dei nostri figli. La cristallizzazione dei nostri sentimenti-   
Sì, erano stati felici e loro due si amavano intensamente. Per lui, Juuri era stata l’unico amore della sua vita e in un tempo lontano, Rido era stato un esempio da seguire.
 -Senti Juuri, forse è giunto il momento- si girò a guardare in alto verso di lei –Ciò che volevi fare per Yuuki, hai la mia approvazione ora. Creiamo un nuovo futuro per lei, con le nostre forze-
Lei lo guardò per poi sorridergli. –Sì, Haruka-
Rimasero così in silenzio a guardare uno negli occhi dell’altro. Presto sarebbe stata la fine tuttavia sarebbero stati insieme. Lei ricordò la spensieratezza della sua infanzia. I tre fratelli Kuran felicemente insieme… le odiate lezioni di buone maniere… il suo primo ballo in societò e… il giorno della sua scelta. In tutti quegli anni di matrimonio, non si era mai pentita di aver scelto Haruka. Il suo sensibile e tenero fratello. Lui gli aveva insegnato a cavalcare, l’ascoltava quando aveva bisogno di sfogarsi e l’amava dal più profondo del cuore. Grazie ad Haruka, era anche diventata madre. Solo lui era destinato ad essere il padre dei suoi figli e uomo della sua vita. Lo amava e l’avrebbe amato anche dopo la morte.
-Allora… io ti precedo. Kaname forse si arrabbierà con noi- disse lei mettendo fine a quella scia di ricordi.
-Chi lo sa. Lui è come me, non manifesta mai i suoi sentimenti- sorrise pensando a quanto gli era stato difficile dichiararsi a lei.
Con un ultima occhiata, lei rientrò lasciando il marito a combattere Rido.

POV Haruka

So che è la fine. Per quanto possa combattere, alla fine la profezia si avvererà. L’oscurità si abbatterà sulla famiglia Kuran con Rido ancora vivo.
L’unico modo per uccidere un immortale Sangue Puro è tagliargli la testa o strappargli il cuore. E se si usa un arma anti-vampiro è ancora meglio. Quelle armi neutralizzano il nostro potere rigenerante.
Sono riuscito a colpire mio fratello in un punto debole ma… sento le forze abbandonarmi. Anche lui mi ha colpita. Al cuore. La parte di me che è sempre appartenuta a Juuri. Rido potrà pure togliermi la vita ma il mio sentimento d’amore vivrà e anche i miei figli. Anche se io e Juuri moriremo, staremo sempre insieme anche nell’aldilà.
-Padre mio! Sei stato colpito- Kaname arrivò vicino a me e mi si parò davanti per proteggermi da Rido.
No. Non permetto una cosa del genere. Non mi faccio proteggere da mio figlio.
-No, Kaname- lo abbracciò da dietro per l’ultima volta.
-Haruka… ti ha colpito al cuore- disse dispiaciuto e amareggiato. Sa che ho gli istanti contati.
-Se mi facessi proteggere da te, la mia dignità di padre ne risentirebbe-
-Ma io…-
-Sì, lo so. Ma nonostante tutto, tu, per noi, sei sempre stato il nostro adorato figlio-
-E’ tutta colpa mia-
-No. Assolutamente no… Kaname, proteggi Yuuki, mi raccomando. Veglia su di lei-
-Lo farò, padre- disse cercando di trattenere la sofferenza.
-Addio-
Una semplice parola e poi il nulla. Il mio corpo ridotto in cenere e la mia anima in pace.
Vieni, mia amata Juuri.

POV Juuri

Ecco l’unica cosa che posso fare. Darò a Yuuki la possibilità di vivere lontano dalla crudeltà dei vampiri e poi ti raggiungerò Haruka. Staremo sempre insieme e nessuno potrà separarci una volta andati via dal mondo dei vivi.
Entro dentro casa e vado dai nostri figli. Quando Yuuki mi chiede di te non rispondo. Non posso dirle che il suo papà non ci sarà più e nemmeno la sua mamma. Ma Kaname lo sa. Lo capisce e se ne dispiace.
Mi avvicinò a lui e lo baciò sulla guancia per dirgli addio.
-Prenditi cura di Yuuki. Resta vicino a lei, Kaname-
Lui annuisce e poi esce per andare da te, Haruka. Non potrà aiutarti ma ti vedrà per l’ultima volta. Per l’ultima volta vivo con l’aspetto etereo di un giovane e bellissimo uomo.
Ora sono sola con Yuuki. Lei protesta ed è spaventata. Senza una parola, la trascina dolcemente in una stanza e mi inginocchio abbracciandola. E’ il momento.
-Ora sigillerò il vampiro che è in te. D’ora in poi vivrai come una semplice umana-
Starai lontana dal Consiglio degli Anziani e vivrai da umana. Sorriderai e piangerai. Ma io non ci sarò ad assisterti. Ti guarderò da lassù insieme a tuo padre.
-Nobile madre, ma cosa…?-
-Spero che tu potrai perdonarmi per questa decisione egoistica-
Non ti ho lasciato possibilità di scelta e un giorno forse me ne vorrai per questo ma lo faccio solo per il tuo bene, bambina mia.
-Ah… adesso che ci penso… non ricorderai niente…-
Il mio sangue comincia a fluire e abbraccio più stretta la mia Yuuki. Avrei voluto avere più tempo da passare con la mia famiglia. Yuuki è ancora così piccola e Kaname rimarrà solo ad affrontare i vampiri e le loro ipocrisie. Perdonatemi entrambi. Purtroppo quei momenti di calore sono terminati e ora la profezia dei Sangue Puro si avvera.
Addio figli miei e adesso arrivo da te, Haruka.

“Quando in una famiglia sangue puro nasceranno tre eredi, solo uno sopravvivrà più a lungo degli altri due che moriranno prematuramente per mano del fratello crudele. E il solitario condurrà una vita dannata e sanguinaria”


Una bambina dai lunghi capelli castani e grandi occhi del medesimo colore osserva la distesa di neve di fronte a lei. Senza ricordi, guardava quei fiocchi bianchi cadere.

-E’ così fredda-
La neve è candida
-Che cosa vuol dire “candida”? Che cos’è la neve?-
Candida è qualcosa che non è rosso
-Che significa “qualcosa di rosso”?-

-Ti sei persa, piccola?-

E così ha inizio la storia di Vampire Knight.


Finish! Che ne pensate? Spero vi sia piaciuta questa storia su una delle mie coppie preferite di VK. Amo Haruka, su questo non si discute, tuttavia mi affascinava la storia dei tre fratelli Kuran. Appena avrò nuova ispirazione, scriverò altre storie di VK. Mi seguirete ancora? Vedremo chi saranno i pazzi XDXD Che altro dire? Ci sentiamo alla prossima e comunque continuerò a gironzolare nella sezione delle ff di Vampire Knight!
Un bacio dalla vostra Tany =*



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