Parodia della Divina Commedia

di Drops of Jupiter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La selva oscura ***
Capitolo 2: *** Paolo, Francesca, Cerbero e... Ronald! ***
Capitolo 3: *** Farinata degli Uberti e i maccheroni giganti ***
Capitolo 4: *** La preoccupazione di Beatrice e le piante magiche ***
Capitolo 5: *** Il conte ugolino ***
Capitolo 6: *** Delfino Curioso! ***
Capitolo 7: *** Il paradiso terrestre... ***
Capitolo 8: *** La fine dell'inferno. ***
Capitolo 9: *** PurgHatorio! ***



Capitolo 1
*** La selva oscura ***


"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita..."

 *DRIN DRIN*

Dante: "Pronto?"
Beatrice: "Ciao caro, dove sei?"
Dante: "Ciao Bea! Mi sono perso..."
Bea: "Dove?"
Dante: "Nella selva oscura, ‘sti bastardi di ghibellini hanno girato tutte le indicazioni per il paese..."
Bea: "Eh, lo sai come sono, ‘sti ghibellini..."
Dante: "Arriverò con qualche minuto di ritardo, già vedo la montagna..."
Bea: "Torni per pranzo?"
Dante: "Certo, a fra poco"

Dante cammina nella selva oscura, imprecando contro il nuovo TomTom che un ghibellino gli ha venduto alle porte di Firenze. A quanto pare, non bisogna mai avventurarsi nei boschi con un satellitare: c’è il rischio di perdere il segnale GPS…

Dante: "Sto ca....volo di un segnale GPS.. TomTom taroccato!!"

A un certo punto gli vien sonno,  e decide di riposarsi all’ombra di un faggio, ricordando che anche un certo Titiro aveva fatto qualcosa di simile. E un vecchietto lo sveglia.

Uomo: "Salve viandante. Bisogno d'aiuto?"
Dante: "Sì, grazie, dovrei andare a trovare... EHY! Ma tu sei Virgilio!!!"
Virgilio: "Sì, Virgilio, VirgiNio, Gerry... Sempre io sono, insomma"
Dante: "Gerry?"
Virgilio: "Sì, quello che conduce il milionario, non so se hai presente..."
Dante: "Ma scotti?"
Virgilio: "Solo quand'ho la febbre... Comunque, alcuni mi conoscono anche come..."
Dante: "Nasone!!!"
Virgilio: "Da che pulpito è_é"
Dante: "Ehi!!!"

Virgilio: "Avresti potuto dirlo con più tatto -.-"
Dante: "Ma tu ti chiami Nasone di cognome O_O"
Virgilio: "Preferirei non si sapesse. Tornando in argomento, dove devi andare?"
Dante: "Dalla Bea, se Dio vorrà arriverò entro il dessert giù in paese"
Virgilio: "Ne dubito, oggi Caronte è in sciopero"
Dante: "Chi?"
Virgilio: "Un tizio che incontrerai. Ah, a proposito, arriverai dopo l'ora di pranzo dalla tua Bea"
Dante: "E come lo sai?"
Virgilio: "Seguimi"
Dante: "Come vuoi..." 

Dante e Virgilio iniziano a camminare, evitando la foresta. A Dante inizia a sorgere il dubbio d'essere incappato in un truffatore. Ma sa anche che Dio non gli manderebbe mai una truffa in pieno giorno. Forse...

Dante: "Dove siamo?"
Virgilio: "Qua"
Dante: "Me n'ero accorto... Chi sono quei tizi e perchè sono nudi?"
Virgilio: "Quante domande, insomma! Hai altre domande idiote da farmi?"
Dante: "No..."
Virgilio: "Sicuro?"
Dante: "Sì"
Virgilio: "L'accendiamo?"
Dante: "Cosa?"
Virgilio: "Lascia perdere -.-"

Camminando a lungo fra i tizi nudi, a Dante sorge un dubbio lecito.

Dante: "Posso farti una domanda?"
Virgilio: "Ancor...?! ehm, cioè, sì, certo, come no, a tua disposizione :D"
Dante: "Siamo in una spiaggia nudisti?"
Virgilio: "Più o meno"
Dante: "E per..."
Virgilio: "Fa' ancora una domanda che ti faccio pungere dalle api giganti è_é"

Dante nota la presenza delle api giganti. Mille e più domande (idiote) gli vengono in mente, tuttavia notando l'espressione scocciata di Virgilio "Gerry" Scotti preferisce tenere per sè le domande, che s'appunta su un foglietto. Virgilio decide di ignorare Dante, comincia già ad averne abbastanza. Dio appare luminoso nel cielo ricordandogli che deve sopportarlo ancora per altri 59 canti.

Virgilio: "Diamoci una mossa, sennò arrivi all'ora di cena da sta Beatrice"
Dante: "Ok"
Virgilio: "Parla italiano, non usare 'sto slang americano, che ancora non l'hanno scoperta l'America"
Dante: "Ma se non l'hanno ancora scoperta tu come fai a sapere che esiste?"
Virgilio: "Me l'ha detto Dio"
Dante: "Lo conosci? *_*"
Virgilio: "Non sono affari tuoi"
Dante: "Ah..."

All'improvviso appare una porta. Dante, convinto d'esser preda di un miraggio, ignora la porta. Virgilio fischia e Dante si ferma.

Virgilio: "Aò, do'vvai?"
Dante: "Da Beatrice"
Virgilio: "Entra qua"
Dante: "Ma c'è scritto qualcosa su quella porta.. Per me.. Ma che ne so, lor senso m'è duro"
Virgilio: "Dio, dammi un pò di pazienza, perchè potrei ucciderlo entro breve -.- ... Senti, ciccio, entra, non c'è niente dietro quella porta"
Dante: "Ma allora per..."
Virgilio: "TI HO DETTO ENTRA!!!"

Virgilio spinge Dante dentro la porta, e con aria rissosa entra a sua volta nella stanza misteriosa.
Il viaggio continua nel silenzio, con Virgilio che saluta tutte le anime prave, finchè un vecchio con i capelli bianchi a bordo di una canoa non si ferma davanti a loro con aria minacciosa.

Caronte: "Qua quello non ci passa"
Virgilio: "Vabbè, affari suoi. Io c'ho il giubbino di salvataggio"
Caronte: "Sali, Gerry"
Dante: "O_O E io?"
Virgilio: "Il giubbino di salvataggio è sotto il sedile, provvedi a indossarlo"

Dante indossa il giubbino di salvataggio. Caronte, minacciandolo con un remo, inizia a far muovere la canoa, che misteriosamente riesce a trasportare almeno un centinaio di anime, sebbene il cartellino di manutenzione riporti in maniera piuttosto chiara che l'imbarcazione è stata omologata per sole due persone. Dante si chiede come sia possibile ciò, ma ormai ha capito che è meglio non discutere con Virgilio, non c’è speranza d’ottenere risposta. Una volta approdati, Dante viene invitato con ben poca grazia a scendere dall'imbarcazione, ma un'anima prava, non per niente condannata all'inferno, lo spinge in acqua, tentando d'annegarlo. Virgilio osserva la scena impassibile, senza curarsi di salvare il "protetto".

Virgilio: “Senti, già sto sprecando il mio tempo prezioso con te, vedi anche di non annegare, eh”
Dante: “Scusami”

Dante esce dall’acqua e si accorge che il foglietto delle domande che avrebbe dovuto porre a Virgilio è andato completamente perduto. Virgilio non lo da a vedere, ma sta esultando inconsciamente. Dante, nel mentre, recupera un nuovo taccuino, e riprende a scrivere della sua avventura, ignaro del fatto che a causa di quel diario segreto si accattiverà gli insulti e l’odio del 99,5% della popolazione umana, Virgilio compreso.
Il viaggio continua…
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Lo ammetto, il genere comico non è ciò che mi si addice. Eppure, ho pensato di mettermi alla prova scrivendo qualcosa di comico, per far sorridere un po' i miei lettori, semmai dovessero essercene. L'intento è quello di prendere un po' in giro Dante, che ormai, dopo anni e anni di studio m'è diventato antipatico. Sono consapevole che il nostro caro amico Dante si starà contorcendo nella tomba, ma noi ce ne freghiamo, vero? ;P
Dai, spero di riuscre a far sorridere un po', se v'annoia smetterò di aggiornare ^^

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Capitolo 2
*** Paolo, Francesca, Cerbero e... Ronald! ***


Dopo aver attraverso porte su porte e passato gironi su gironi, Dante vede una panchina e, stanco, decide di andare a sedersi per appuntare l’incontro con le svariate anime del primo girone.

Virgilio: “NO!!”
Dante: “Ma io sono stanco”
Virgilio: “Non sederti lì, non si può”
Dante: “Sì, ma mi stai facendo camminare troppo, io sono MORTALE!”
Virgilio: “Non c’avevo pensato…”

Dante si siede e un ruggito gli fa accapponare la pelle. Un ometto obeso, con la barbetta e un mattarello da cucina si avvicina a lui con aria minacciosa, ricordandogli ancora una volta il suo status di essere mortale.

Dante: “Lo so, lo so, LO SO D’ESSERE MORTALE”
Minosse:  “E allora cosa ci fai qua?”
Dante: “Sto andando da Beatrice”
Minosse: “Non potevi passare dal bosco?”
Dante: “Che spiritoso… -.-“

Minosse comincia a agitare minacciosamente il mattarello sulla testa di Dante che, spaventato, si nasconde dietro Virgilio. Virgilio, ovviamente, ricorda a Minosse che non deve ammazzare per nessuna ragione al mondo quel nasone –e a quest’appellativo un rantolo di disappunto proviene da Dante- perché giunto a quei limiti di sopportazione preferirebbe essere lui stesso a far fuori il fiorentino. Dante, impotente, ascolta il discorso delle due anime senza aver il coraggio di ribattere. E  in quel preciso istante che accadde: dalla mente di Dante scompare l’immagine di Beatrice.

Grande pubblico: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO o_o
Narratore: ebbene sì!!! O_O”
Grande pubblico: in-cre-di-BBi-le!!!

Dante adocchia una bella bionda che svolazza in una nube tenendosi per mano ad un tizio che appare di almeno vent’anni più giovane di lei. Dante ha un’intuizione.

Dante: “Posso parlarti?”
Donna: “Non lo stai forse già facendo, Nasone?”

Dante si copre il naso, diventando più rosso della toga che indossa in quel preciso istante, mentre il giovincello affianco alla donna scoppia a ridere di gusto.

Dante: “Non mi chiamo Nasone, nasone è quello laggiù (e indica Virgilio)”
Donna: “Bene. Come ti chiami?”
Dante: “Dante Alighieri, mi hanno anche intestato diverse vie in città: sostengono diventerò famoso. Per cosa non si sa”
Uomo: “Gira pettegolezzo nel terzo girone che romperai le scatole diventando immortale”
Dante: “O_O”
Donna: “Tornando a noi, sai chi siamo noi?”
Dante: “Credo d’avervi visti su… Oggi! Ti chiami Valeria, vero? E tu Riccardo!”
Paolo e Francesca: “no!! NOI NON STIAMO TRE EMME ESSE CI!!”
Dante: “Scusate, vi ho confusi per altri, vi assomigliate, sapete?”
Francesca: “-.- cosa vuoi tu?”
Dante: “Sapere perché siete qui”
Francesca: “E se ti rispondessi che non sono affari tuoi?”
Dante: “Ti porrei la domanda con termini sì aulici da confonderti inducendoti a pronunziar parol…”
Paolo: “Sì, sì, abbiamo capito, tu parlo forbito. Non sei l’unico, quindi tiratelo meno”

Da lontano Virgilio s’illumina d’immenso, finalmente qualche anima che mostra insofferenza nei confronti del tizio arrivato dal mondo dei viventi.

Dante: “Come sei acido”
Paolo: “Non come il marito di Francesca. E sì, prima che lo chiedi, lei cornificava il marito, io sono il suo amante, ma la storia è lunga, è più complessa di Beautiful!”
Dante: “Io guardavo cento vetrine a dire la verità…”
Paolo: “Cerca di rendermi le cose meno difficili”
Francesca: “Mi sento esclusa dalla conversazione, generalmente sono io la chiacchierona del gruppo”
Dante: “Insomma, mi spiegate perché siete qua”?
Francesca: “Perché siamo morti, forse?”
Dante: “Suvvia, fate i seri, perché siete all’inferno?”
Paolo: “Ma allora sei proprio ottuso”

Virgilio s’avvicina e guarda con aria minacciosa Dante. Paolo se la ghigna e Francesca nel mentre fa un eloquente segno di corna in direzione di Dante, il quale ovviamente non può che fraintendere il gesto.

Dante: “Ehiiiii!! Io non sono mica cornuto, la mia Bea è FEDELE!”
Francesca: “Sì, certo, dicono tutti così. Galeotto fu il libro, eh?”
Dante: “Quale libro?”
Francesca: “Lascia perdere, va”
Dante” -_- ma tutti con sto lascia perdere, ma non potete cambiare solfa?”
Francesca&Paolo (in coro): “NO!”

Dante decide di lasciar perdere Paolo e Francesca e cerca altre anime, ma nessuna è ben disposta a parlare con Dante. Dante, tutto incazzoso, si allontana tentando di trascinarsi dietro Virgilio, dimentico del fatto che tale uomo è un’anima (prava)

Dante: Virgy, posso farti una domanda?”
Virgilio: “…”
Dante: “Lo prendo per un sì”
Virgilio: “-.-“
Dante: “Come sei taciturno”
Virgilio: “Ci sei tu che parli per tutti e due <_<”
Dante: “Oh… Ti sto dando fastidio?”
Virgilio: “noooooooo…”

I due continuano a passeggiare in un bosco molto affine alla selva oscura.

Dante: “BEA!!”
Virgilio: “Come Bea? Ma allora lo sai?”
Dante: “Cosacosa?!”
Virgilio: “C-he è mor… moRto impegnata a cucinarti il dolce per quando arriverai stasera”
Dante: “Ah…”

Paolo e Francesca finalmente possono godersi la loro intimità, quando Dante, tutto concitato vede un cartello con scritto “Se hai fame vieni qua”. Dante, allegro come se avesse vinto all’Enalotto, segue il cartello, dimenticandosi di seguire Virgilio.

Virgilio: “Dove vai?”
Dante: “A mangiare”
Virgilio: “Non andare lì, non è un ristorante”
Dante: “Tu mi induci a star lontano dalla tentazione, ma tanto sto già all’inferno”
Virgilio: “No, lì c’è…”
Tizio: “IO STO QUA è_é”
Dante: “Chi sei?”
Tizio: “Non sei nella posizione di fare domande”
Dante: “Perché no?”
Tizio: “Non farmi ripetere quanto detto poco prima”
Virgilio: “Compatiscilo, è il futuro della società italiana -.-“
Dante: “Non ho fatto domande… O sì?”
Virgilio: “-__-“
Dante: “Tu sei il cuoco”
Tizio: “NON FARE DOMANDE, NON SEI NELLA POSIZIONE ADATTA PER FARLE!!!”    
Virgilio: “E’ a stomaco vuoto il mortale, evidentemente a pancia piena sarebbe in grado di intendere”
Dante: “O_O”
Virgilio: “Oi, carissimo, dov’è Cerby?”
Tizio: “Da qualche parte, credo stia facendo un riposino”
Dante: “Chi è Cerby?”
Tizio&Virgilio: “NON SEI NELLA POSIZIONE DI FARE DOMANDE!!!”

Cerbero si sveglia, lascia perdere le ossa che stava allegramente mangiando ai piedi di un tiglio arrivato non si sa come all’inferno, e punta i suoi sei occhietti iniettati di sangue su Dante.

Cerbero: “Gnam! Carne umana, buoooona!”
Dante: “Wow un cane parlante *_*”
Cerbero: “Wow, carne umana!”
Dante: “Virgy, è cannibale?”
Virgilio: “Assolutamente no, si nutre soltanto di carne”
Dante: “Ah, bene… Posso accarezzarlo?”
Virgilio: “Fa’ pure”

Dante s’avvicina a Cerbero che spalanca le fauci con aria famelica. Dante lo osserva sbigottito, domandandosi per qualche recondito motivo Cerbero pare intenzionato a mangiarselo per colazione. Virglio, ovviamente, non si spreca nemmeno a cercare di spiegare a Dante che Cerbero è quanto di più pericoloso si possa incontrare in quel girone. E magari, spera anche che qualcuno gli levi quel guelfo dalle palle.

Cerbero: “Finalmente non vedo solo anime”
Dante: “A cuccia, cuccia!”
Cerbero: “Taci, mortale!”
Dante: “Di cosa ti nutri di solito?”
Cerbero: “BAU è_é”
Dante: “Daaaai, prima parlavi, fai un ultimo sforzo”

Cerbero se ne va, dopo che un’anima prava s’è avvicinata tentando di rubargli la bottiglia di whisky che teneva appesa al collo. Dante osserva sgomento Cerbero scuoiare e violentare l’anima, e capisce che forse il cane a tre teste non è proprio così innocuo come sembra. Decide così di andare a trovare qualche anima.

Dante: “Ho fame, Virgy”
Virgilio: “Anche io, sono secoli che non metto sotto i denti nulla”
Dante: “Quando arriviamo al ristorante?”
Virgilio: “Domani mattina -.-“
Dante: “Ah, ma io ho fame ora”

Dante, incurante degli avvertimenti si dirige verso il cartello, dove incontra un tizio vestito da pagliaccio che gli si presenta con falso nome di Ronald.

Ronald: “Ciao viandante!”
Dante: “La piantata di paragonarmi a un fuggiasco? Devo ancora venire perseguitato dalla chiesa, non ho ancora insultato Bonny the Eight!”
Ronald: “Sì, scusa… Che vuoi comunque?”
Dante: “Un hamburger”
Ronald: “Non posso dartelo, mi spiace”
Dante: “Perché?”
Ronald: “Perché l’America non è ancora stata scoperta”
Dante (piuttosto incazzato): “La piantate di inventarvi storie su sta America? è_é”
Ronald: “Dio sostiene che la scopriranno”
Dante (s’illumina d’immenso): “Tu conosci Dio?”
Ronald: “No, altrimenti non sarei all’inferno”
Dante: “Effettivamente… perché sei qua, tu? E come ti chiami?”
Ronald: “Mia madre mi ha chiamato Ciacco, tuttavia trovo che Ronald McDonald’s sia più artistico come nome, non pensi anche te?”
Dante: “Certo… E quindi che ci fai qua se non puoi fare panini?”
Ronald: “In pratica un certo Durante mi ha condannato perché  spacciavo hamburger sull’autostrada del sole uscita Firenze Est”
Dante: “Durante? Sai che (e abbassa la voce) si chiamava come me quel tipo? Ma non dirlo a nessuno, shht! Segreto! ;)”
Ronald: “Come vuoi, DURANTE”
Dante: “O_O Grazie, eh -_-“
Ronald: “Prego, non c’è di che”
Dante: “Senti, tu non sai cosa succede a Firenze, vero?”
Ronald: “So ogni cosa, IO”
Dante: “Sai anche come si chiama il ghibellino che spaccia tecnologia cinese alle porte di Firenze?
Ronald: “Sì, ma non te lo dico, è un mio amico”
Dante: “Mi ha truffato è_é”
Ronald: “Come si fa a non truffarti con quella faccia lì? o.O”
Dante: “<_< Senti, ‘caro’, già che ci sei, sai come potrei raggiungere Bea senza passare da Firenze?”
Ronald: “Dovresti chiedere a Virgilio, è lui il Cicerone del gruppo”
Dante: “Capisco…”
Ronald: “Se hai finito, io tornerei in cucina, tanto ormai hai scoperto perché sono stato punito”
Dante: “No, un momento aspetta”
Ronald: “-__- Attenzione, a Firenze scoppierà una guerra”
Dante: “O_O”
Ronald: “Attenzione a Donato, che quello tenta di farsi la Bea.. Ci si vede Cervo!”
Dante: “è__éEHIIII!!

Ronald torna alle sue occupazioni, mentre Dante s’appunta di mandare una copia della Divina Commedia a Donato Forese, in modo tale da ucciderlo psicologicamente e fisicamente prima che andasse a prendere un caffè a casa della Bea.
Virgilio nel frattempo è andato a fare merenda con Ronald, scordandosi volontariamente di invitare Dante.
Dante raggiunge Virgilio, che furtivamente imbosca un Big Mac sotto la toga, e riprendono a camminare, diretti al cerchio successivo.

Dante: “Dove andiamo, ora?”
Virgilio: “Alle fattorie :D”
Dante: “Come alle fattorie?”
Virgilio: “Senti, ma tu la guardavi la TV a Firenze?”
Dante: “Ehm… Guardavo solo Uomini e Donne, nella speranza di riuscire a conquistare Beatrice con delle argomentazioni degne di nota”
Virgilio: “E si vede, ‘gnurante!”
Dante: “Ah, scusa…”
Virgilio: “Ma conosci solo due frasi?”
Dante: “No, io posso anche parlare in modo tale da poter cotanto…”
Virgilio: “Ormai non attacca più”
Dante: “Cosa?”
Virgilio: “Taci, va, goditi il silenzio della notte”
Dante: “Come vuole, maestro”

Virgilio si corica sotto un albero, mentre Dante rimugina sulle parole del maestro, senza capire perché viene snobbato ogni qualvolta s’impegna a parlare forbito con qualcuno. In più, si chiede semmai quando uscirà da quell’inferno riuscirà ad incontrare nuovamente il ghibellino che gli ha venduto la TV, perché la sua prende soltando la Rai e ReteCapri.
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Comprendo di non essere un'umorista, anche questo capitolo non mi piace, ha un qualcosa che non mi convince.
Ribadisco, so che non è all'altezza dell'inizio, a me per esempio non fa ridere o_ò
Ditemi voi, io non so essere oggettiva con me stessa...

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Capitolo 3
*** Farinata degli Uberti e i maccheroni giganti ***


Lontanissimi ormai dal famosissimo ristorante infernale "Mc Donald's", gestito da Ronald "Ciacco" Mc Donald, i nostri eroi(ni) Dante e Virgy arrivano nel cerchio sottostante, dove Dante da lontano vede una torre luminosa, che giustamente scambia per qualcuno che dovrà ancora incontrare e che non vedrà per molto, molto tempo.

Dante: "Gerry!"
Virgilio: "Che caz... ehm, che vuoi? :D"
Dante: "Che cos'è quella torre luminosa là?"
Virgilio: "Non saprei"
Dante: "Ma tu non eri mica la mia guida spirituale?"
Virgilio: "Appunto, la tua guida, non la tua ENCICLOPEDIA"
Dante: "Encichecosa?"
Virgilio: "Una roba che inventeranno gli illuministi nel 1700"
Dante: "Serio? E perchè non ne sapevo nulla?"
Virgilio: "Perchè tu non conosci Dio"
Dante: "E tu sì, invece? *_*"
Virgilio: "Ma allora non fai lo scemo, lo sei proprio"
Dante: "No, è solo un'impressione"
virgilio: "o_ò"

I due eroi della Divinamicatanto Commedia passeggiando lungo un bellissimo(?) e profumatissimo fiumiciattolo rigagnoloso, meglio conosciuto come Stige, che emana un olezzo simile a quello dell'alito di Caronte dopo aver fatto colazione. Dante si mette una molletta sul naso, mentre Virgilio esulta perchè lui, in quanto anima, non ha la facoltà di sentire la puzza.

Dante: "Non vale però é_è"
Virgilio: "Pappappero! ahahah"
Dante: "ç_ç"
Virgilio: "Cammina e non lamentarti è_é"
Dante: "Ok..."
Virgilio: "Parla italiano, che sennò ti faccio rapire dai Vaticani! è_é"
Dante: "Nooo, ti preeeego, prima voglio conoscere Dio é_è"

In quel mentre lungo lo stige appare un canoa a forma di banana gialla guidata da un omino supersexy vestito da presentatore TV. Dante s'illumina d'immenso.

Dante: "Io ti conosco!!"
Traghettatore: "Virgy, chi è sto morto?"
Virgilio: "Purtroppo è vivo. Ma potrebbe morire lungo la strada"
Traghettatore: "Se cade nello stige annega, lo sai?"
Virgilio: "No, purtroppo sa nuotare <_<"
Traghettatore: "Non se prende una remata accidentamente
Virgilio: <3 *_____________________________________*

Dante si sente inguistamente preso di mira, e comincia a domandarsi per quale assurdo motivo tutti, dal primo all'ultimo, paiono avercela con lui. Eppure, lui non ha fatto nulla, a parte passeggiare da vivo per l'inferno. Al che, gli viene anche da pensare che alle anime possa dare fastidio la sua presenza. Ma non domanda, quel remo nelle mani del traghettatore gli fa paura.

Dante: "E' stabile quella barca?"
Virgilio: "Sì :D"
Traghettatore: "Eccome :D"
Dante: "Ci vuole il giubbino di salvataggio?"
Traghettatore: "Ce ne ho uno solo, ma lo presto a Virgilio, lui è più vecchio, ha la precedenza"
Dante: "Mi volete proprio bene, eh? *_*"

Stanno attraversando il fiume a bordo della bananona quando un'anima assai prava s'appende alla banana, gridando "UCCIDETELO!!"
Dante si mette a piangere come una bambina, lamentandosi del fatto che tutti vogliono ammazzarlo, e ricordando loro che ancora deve farsi Beatrice e che preferirebbe non morire vergine. L'anima prava sghignazza prendendolo per i fondelli, e al coro si unisce anche Virgilio, che coglie sempre al volo l'occasione di smerdare in pieno l'essere umano(?).

Virgilio: "Oi,Pippo! Dio ti condannerà, non hai ribaltato la banana! è_é"
Pippo (Baudo): "Eh, scusa, ma purtroppo quel mortale è obeso, pesa troppo!"
Dante: "O_O ma se peso solo 65 kg!"
Virgilio: "Di cui 60 solo di naso"
Dante: "ç_ç"

Pippo si appende alla barca e Virgilio e Ama cominciano a saltellare sul bananone tentando di ribaltare la barca. Tuttavia Dante smette di piangere come un beota e inizia a conversare con Pippo che, distratto, comincia a sentire le stronzate di Dante.

Dante: "Tu sei lo zio di Beatrice, vero?"
Pippo: "Non lo so"
Dante: "Ma ti ho visto a casa della Bea"
Pippo: "Non lo so"
Dante: "Perchè mi rispondi soltanto non lo so?"
Pippo:"Non lo so"
Dante: "Se ti dicessi che sono un cretino risponderesti non lo so?"
Pippo: "No, risponderei: LO SEI"
Dante: -.-
Pippo: "Ti piace la Bea, eh? (tutto ammiccante)
Dante: "No, la trovo carina (intanto gli viene la bavetta alla bocca al solo pensiero)
Pippo: "Sì, certo, e io sono Dio"
Dante: "DAVVERO?!*_*"
Pippo: "Assolutamente no, cretino"
Dante: "La smettete di illudermi? ç_ç"
Pippo: "La tua demenza mi diverte :D"

Virgilio si diverte un mondo, mentre Amadeus ricorda a Pippo che deve traghettare Dante sull'altra sponda prima che Nessie appaia dallo Stige e se lo mangi scambiandolo per un prosciutto stagionato. Pippo s'offende e, rimettendosi la machera e il boccaglio, si immerge nuovamente nello stige nella vana speranza di scappottare la banana gigante.
Quando sbarcano dallo Stige, Amadeus domanda a Gerry se per caso Dante ha mai partecipato al suo gioco a premi. Alla risposta negativa di Gerry, Amadeus decide di invitare Dante come concorrente al solo scopo di fargli vincere il montepremi e di farglielo rubare in modo tale da risarcirsi quel viaggio a bordo della banana.
Virgilio, dopo un caffè, saluta il traghettatore, e porta Dante verso una città, dove dei diavoli cornuti e rossi svolazzano sulle mura della città, lanciando sassi infuocati contro Dante, la cui coroncina d'alloro prende fuoco.

Virgilio: "Stupido diavolo è_é"
Dante: "Finalmente mi difendi <3"
Virgilio: "Sì, certo, come no..."
Diavolo: "Oi, stupido a chi? è_é"
Virgilio: "A te che non l'hai colpito mortalmente è_é"
Diavolo: "Scusa se non voglio finire condannato all'inferno <_<"
Virgilio: -.-"

Dante tenta di infiltrarsi nelle mura ma una luce provvidenziale appare, lasciando il fiorentino piuttosto sgomento. Nel mentre, Virgilio complotta coi diavoli, inducendoli a lasciar fuori Dante dalla città di Dite, ma purtroppo Dante, che non è così idiota come tutti pensano, decide di scavalcare il muretto più basso ai confini della città ed entra, tuttavia quando un branco di zombie si avvicina minaccioso a Dante insultandolo e minacciandolo di mangiargli il cervello, Dante, in lacrime, fugge e torna da Virgilio, che lo prende a calci perchè ancora una volta aveva fatto di testa sua. Dante promette -anche se sa di non poter mantenere la promessa perchè troppo idiota-  a Virgilio che non avrebbe più agito a caso, ma Virgilio lo manda a quel paese, dove Dante dice di non voler tornare perchè pieno di zombie.
In quel momento appare il messo divino che prende Virgilio per le ascelle e lo conduce in città: Virgilio riprende a complottare coi diavoli e chiede loro di lasciar passare Dante, se e soltanto se poi lo ammazzeranno una volta terminato il suo viaggio all'inferno. I diavoli acconsentono e i due eroi(?) passano per dite.
Arrivano quindi a conoscere un nuovo personaggio. Personaggio fra l'altro molto potente nella zona di Pisa, anche se esiliato a Siena. Dante, quindi, si sente minacciato dalla concorrenza. Farinata degli Uberti, in arte maestro Barilla, s'avvicina a Dante con il suo esercito di maccheroni giganti. Dante prende a parlare da solo, come se fosse posseduto da un demonio.

« Volgiti! Che fai?
Vedi là Farinata che s'è dritto:
de la cintola in sù tutto 'l vedrai »


Barilla: "Altolà! Le bistecche da qui non ci passano è_é"
Dante: "Taci, pastasciutta scotta è_é"
Barilla: "Tu non sai chi sono io è_é"
Dante: "Sei quello del mulino bianco U_U"
Barilla: "Ma taci, quello è mio fratello. Io sono il mitico Re dei Maccheroni barilla è_é"
Dante: "Oh vacca... O_O Sei quello più pericoloso, nè?"
Barilla: "Modestamente... :D"

I maccheroni, con aria ancor più minacciosa grazie ai sughi pronti Barilla, s'avvicinano a Dante facendo schioccare le nocche delle dita. A Dante sorge spontanea una domanda. Virgilio, giustamente, alza gli occhi al cielo.

Dante: "Come fanno a scrocchiare le dita?"
Virgilio: "Se non lo sai tu che stai inventando la storia, non lo posso di certo sapere io"
Dante: "Ah, perchè la storia la sto scrivendo io?"
Virgilio: "No, mio nonno -.-"
Dante: "Ah, appunto, mi pareva strano che fossi stato io ad aver scritto tante cazzate tutte insieme"

Virgilio si rifiuta di commentare e guarda con aria implorante Farina(ta) Barilla, nella vana speranza che quest'ultimo prendesse a mettere in riga quell'ignorante d'un fiorentino.
Farinata comunque, sparisce in uno sbuffo bianco assieme ai maccheroni malvagi, e Dante rimane a fissare sgomento il punto in cui è sparito, convinto d'aver assistito ad un'apparizione mandata da Dio. Ma tanto, pensa che tutto è mandato da Dio per lui, lasciamogli credere anche questo. Dei tizi a cavallo da lontano guerreggiano, ma Dante è troppo sconvolto per riprendere a parlare anche con loro, così decide di avvicinarsi a quei pazzi soltanto dopo un riposino. Inutile dire che Virgilio attenta alla vita di Dante almeno tre volte nel corso del riposino pomeridiano, ma non lo uccide, perchè altrimenti pure lui non avrebbe più un cazzo da fare, e tutto sommato Dante comincia ad andargli a genio (ma anche no :D).
___________
Sì, sto sfiorando il limite della demenzialità, ma mi diverte scrivere ste cacchiate XD
Perdonatemi ma non ho proprio nulla da fare, quest'oggi... Ma vi prometto che per qualche giorno ora sciopero e riprendo a far la persona seria :D

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Capitolo 4
*** La preoccupazione di Beatrice e le piante magiche ***


Preoccupatissima per il fatto che il suo amato Durante non sia ancora arrivata, Beatrice, con crescente impazienza, comincia ad invocare tutti i santi del cielo affinchè proteggano il suo amato (che poi, ancora non ha ben capito cosa prova nei confronti di Dante, ma non preoccupiamoci ulteriormente delle loro vicende amorose, c’è già Dante che ci stressa a sufficienza). Tuttavia, vedendo che quel giorno Dio pareva entrato in sciopero, decide di chiamare la Vodafone, per farsi spiegare per quale strana ragione il telefono del signor Alighieri risulti perennemente irraggiungibile.
 
Operatrice: “Buongiorno, sono l’operatore numero 0239582321049…”
Beatrice: “Sì, certo, veniamo al dunque U_U”
Operatrice: “Vabbè, cazzo vuoi? <_<”
Beatrice: “Perché il telefono di Dante non prende?”
Operatrice: “Non lo so, non sono onnisciente, non mi chiamo Alessandro”
Beatrice: “E chi è sto Alessandro mò?”
Operatrice: “Il Manzo, ma non preoccuparti, lo conoscerai prima o poi verrà a farsi un giro in paradiso, comunque, tornando al telefono, ora guardo sul computer”
Beatrice: “D’accordo, ma cerca d’essere veloce, che comincia a scaricarsi la batteria -_-“
Operatrice: “… … … Sì, signora, è ancora lì?”
Beatrice: “No -.-“
Operatrice: “Ah, vabbè, allora arrivederci :D”
Beatrice: “MA CERTO CHE CI STO, NO?”
Operatrice: “Non si scaldi, che sennò le sale la pressione”
Beatrice: “Da quand’è che hai preso a darmi del lei?”
Operatrice: “Da quando ho scoperto che devo darle una terribile notizia…”
Beatrce: “O_O”
Operatrice: “Il telefono di Dante è andato all’inferno”
Beatrice: “E come ha fatto? Gli sarà caduto nel fiume, gliel’ho sempre detto che deve legarselo AL NASO quel telefono”
Operatrice: “No, Bea, tè mia capìd… L’è propri al l’infernu”
Beatrice: “Oh cacchio… Vabbè, quando uscirà allora vedrà le mie chiamate…”
Operatrice: “Suppongo di sì. Se hai finito di scassare risponderei al signor Boccaccio che sono tre ore che sta attendendo in linea”
Beatrice: “Oh, salutami Bocchy con affetto”
 
Nel mentre, Dante, incurante del fatto che la sua amata Beatrice è in apprensione per le sue sorti (molto probabilmente Bea è l’unica che si interessa un minimo di lui), s’appresta a fare ulteriori domande al suo nuovo amichetto del cuore, Virgy, il quale sta meditando, tanto per fare qualcosa di nuovo, altri metodi lunghi e dolorosi per assicurare la morte a mister Alighieri.
 
Dante: “Che due palle questo cerchio”
Virgilio: “Che due palle te”
Dante: “O_O”
 
Improvvisamente, preso dallo sgomento, Dante avvista un essere strano.
 
Dante: “Chi è quello?”
Virgilio: “L’uomo tigre”
Dante: “E perché ha un anello al naso?”
Virgilio: “Perché s’è fatto un piercing”
Dante: “Un che cosa?”
Virgilio: “Ma dove vivevi tu?!”
Dante: “A Firenze…”
Virgilio: “Ma no, non dirmelo… -.-“
Dante: “Tornando a noi, perché l’uomo tigre è finito all’inferno?”
Virgilio: “Probabilmente quand’era piccino disobbediva alla mamma”
Dante: “O_________O”
Virgilio: “Sì, lo so che anche te disubbidivi alla mamma, inutile che fai quelle facce eloquenti”
Dante: “…”
Virgilio: “Perché non scambi due chiacchiere con il minot… ehm, l’uomo tigre?”
Dante: “D’accordo :D”
 
Dante s’avvicina al minotauro pensando invece d’avere innanzi il suo idolo, l’uomo tigre. Perché, dovete sapere, oltre alla Rai e a ReteCapri, a casa di Dante c’era il digitale terrestre (voluto da Bea, perché altrimenti avrebbe dovuto costringersi a leggere libri noiosi come quelli di Virgilio –ehi è_é- durante le sue permanenze a casa del durante…)
Tuttavia, Dante s’accorge d’avere davanti un minotauro, così scappa a gambe levate piangendo come una fontana, finchè un fiume non gli blocca il cammino facendolo sentire in trappola. Ma fortuna che la natura sa essere consolante spesse volte…
 
Pianta: “Paura, caro?”
Dante: “Sì… Ehi, ma chi parla?”
Pianta: “Io”
Dante: “Io chi?”
Pianta: “Girati”
Dante: “Ma se c’è solo erba qua o_ò”
Pianta: “Sono una pianta, IO”
Dante: “Dov’è DIO?!”
Pianta: “IO, IO, IO, non DIO!!”
Dante: “Sì, ho capito, non era necessario RAGLIARE <_<”
Pianta: “A quanto pare…”
Dante: “Come fai a parlare?”
Pianta: “Dovresti dirmelo tu…”
Dante: “Perché?”
Pianta: “Io sono una pianta stupefacente”
Dante: “Perché stupefacente?”
Pianta: “Perché hai mai visto piante parlare?”
Dante: “Sì, diverse volte…”
Pianta: “O__________________________________O Ma allora sniffi molto…”
Dante: “No, solo il sabato sera. E prima di mettermi a scrivere il mio diario segreto, così posso inventarmi storie fasulle sulla mia amata Beatrice”
Pianta: “Oh… Comunque, io sono una pianta magica”
Dante: “Ti droghi?”
Pianta: “Tu sicuramente”
 
Virgilio s’avvicina e inizia a sorridere amabilmente alla pianta, quasi stesse invitandola a aizzarsi contro Dante, il quale, ignaro delle virtù della pianta, tenta di strapparne un rametto. Quella prende a sanguinare.
 
Pianta: “AHO, COTAL CRIMINAL, ICCHE’ TTUFFA?!”
Dante: “ç_ç”
 
In quel mentre delle sirene cominciano ad avvicinarsi e a farsi più insistenti. Dei demoni a bordo di un pantera (la quale indossa un cappellino da baseball degli Yankees con sopra una sirena) cominciano ad additare Dante e a gridare “GHIBELLINO è_é”
 
Dante: “Ghibellino TUA SORELLA”
Demonio: “Tu alla polizia in questo modo non ci parli”
Dante: “Non sono un ghibellino”
Demonio: “Questo lo dici tu”
Dante: “Saprò bene anche cosa sono”
Demonio: “No, non lo sai, Virgy dice che sei un idiota e che non hai tutte le rotelle a posto. In più, testimonia Pier che bevi molto vino e che tiri ogni sabato sera”
Dante: “Mi rilass… CIOE’, IO NON BEVO E NON SNIFFO!!”
Demonio: “Ah, hai ammesso eh?”
Dante: “Non ho ammesso niente”
Demonio: “Stavi dicendo qualcosa, hai ammesso qualcosa”
Dante: “Non ho ammesso che sniffo il sabato sera è_é”
Demonio: “L’hai appena fatto, Pier ha vinto la causa :D”
Virgilio: “*_____*”
Dante: “E ora?”
 
Un ronzio comincia a farsi più insistente. Dante comincia a credere che l’abbiamo sottoposto a sostanze stupefacenti, difatti da lontano appaiono delle…
 
Virgilio: “LE API GIGANTI <3”
Dante: “Ma non erano là per aria?”
Virgilio: “No, ti odiano, vogliono pungerti *_*”
 
Dante se la da a gambe, chiedendosi come sia possibile che delle api giganti siano scese così in basso all’inferno, quando arriva molto, molto lontano. Un omino vestito di nero con una falce enorme ed affilata lo accoglie, invitandolo ad entrare in una costruzione molto simile ad una chiesa.
 
Dante: “Chi sei?”
Uomo: “Tristo”
Dante: “Tristo chi?”
Tristo: “Tristo mietitore…”
Dante: “AHHHH MASSì, SO CHI SEI!!”
Tristo: “Non gridare U_U”
Dante: “Sei il TRISTO MIETITORE!!!”
Tristo: “o_ò”
Dante: “Sei quello che faceva beeeeeeeeella”
Tristo: “Quella è la parodia, io sono la morte”
Dante: “E io sono Dante”
Tristo: “E’ giunta voce che tu, nasone, voglia passare per l’inferno. Dove sei diretto?”
Dante: “Da Beatrice”
Tristo: “Ah, sì, sono andata a trovarla oggi :D”
Dante: “E come stava? <3”
Tristo: “Mah, bene, aveva solo un po’ di tosse, ma niente che potessi guarire con un colpo”
Dante: “Ah, quindi sei un medico”
Tristo: “Qualcosa del genere ^^”
Dante: “Devo pagarti la visita?”
Tristo: “No, riscuoterò a tempo debito, il Tristo non dimentica, specialmente quando si trova davanti un naso così imponente”
 
Dante, tutto indignato, si copre il naso con la sciarpa d’alloro e se ne va, finchè non vede LUI. Sì, lui. Come chi è lui? Volete sapere chi ha incontrato ora il nostro "amatissimo" Durante? Allora, seguitelo nella sua prossima avventura!

_______________________________

Ringrazio tutte voi che avete commentato finora, mi fa piacere che vi piaccia la parodia che sto tentando di scrivere (:
Questo capitolo non mi entusiasma, ma come avrete capito, sono fin troppo esigente e poco oggettiva coi miei lavori.. Se volete commentare nel bene o nel male, sono qua, non mi offendo mica, anzi! :P

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Capitolo 5
*** Il conte ugolino ***


Dopo essersi reso conto che certe volte Dio si diverte a prenderlo per i fondelli, e che quel che aveva visto nel cerchio dei simoniaci non era altro che una mesta visione di Bonifacio Ottavo, il nostro amato(?) Dante si ritrova ad un bivio. Tutto spaventato, cerca il conforto di Virgy, che sembra tuttavia essere sparito.

Dante: “Virgy, dove sei? ç_ç”
Virgilio: “Non ci sono…”
Dante: “Azz…”

Ed è in quel preciso istante che Dante avvista dei cartelli. Uno indica un agriturismo, da Pier. Dante preferisce evitarlo. Un altro, sempre nella stessa direzione, indica l’inferno. Quello nell’altra direzione, invece, indica l’uscita. Dante, convinto d’essere nuovamente stato tratto in inganno, invoca Dio perché gli fornisca aiuto. Ed ecco che il nostro eroe(?) incontra così Cicerone. Ma prima, pensando di avere la soluzione in pugno, decide di sfoderare il suo asso nella manica.

Dante: Nel mezzo del cammin di nostra vita mi persi… no, anzi, mi ritrovai, cioè… mi smarrii… mi… oh cacchio, VIRGYYYYYYY!!!
Cicerone: “Ciao, ti sei perso?”
Dante: “Sì. Ma…ma…ma…ma…”
Cicerone: “Mamma chi?”
Dante: “No, non mamma, ero sconvolto, e non sapevo come continuare la frase, così ho detto più volte ma”
Cicerone: “Ah o_ò”
Dante: “:D”
Cicerone: “Dicevamo, bisogno di aiuto?”
Dante: “Vorrei un’informazione”
Cicerone: “Chissà perché tutti pensano che io sia TomTom”
Dante: “Il mio s’è scaricato…”
Cicerone: “-.-“
Dante: “Come mai sei all’inferno?”
Cicerone: “Perché ho sbagliato strada, questi cartelli fregano”
Dante: “O______O”
Cicerone: “Eh….”
Dante: “Come faccio per uscire dall’inferno?”
Cicerone: “Seriamente, di cos’hai bisogno?”
Dante: “Di sapere che strada devo intraprendere”

Cicerone appare sconvolto dalla stupidità di Dante, quando Virgilio spunta da dietro un cespuglio e esulta perché un’altra persona s’è resa conto che in realtà Dante non è questa manna scesa dal cielo per insegnare la cultura alla società italiana del futuro.

Cicerone: “Ma fa sempre così?”
Virgilio: “No, non sempre, ma nove volte su dieci sì”
Cicerone: “Mah… E io che pensavo fosse un genio…”
Virgilio: “Anche Dio m’ha detto così quando s’è messo in testa che avrei dovuto aiutarlo”
Cicerone: “Capisco…”
Dante: “Che dite?”
Virgilio: “Non sono affari tuoi”
Dante: “Infatti, tu conducevi mica il milionario?”
Virgilio: “…”
Cicerone: “…”
Dante: “Che ho detto di male, ancora?”

Cicerone e Virgilio alzano gli occhi al cielo, e persistono nel loro intento di non rivelare a Dante la via corretta da intraprendere. Che poi, precisiamolo, un cartello indicava la retta via. Ma Dante, che ama complicarsi la vita, ovviamente segue la via per l’inferno. Così si ritrova in un ristorante.

Dante: “Gerry, ci fermiamo?”
Virgilio: “Se proprio vuoi…”
Dante: “Siiiiii *_*”
Virgilio:  “Ciao conte :D”
Conte Ugolino: “Ciao Virgy!”
Dante: “Lo conosci?”
Virgilio: “Ma nooooo -.-“
Dante: “ç_ç mi snobbi sempre”
Virgilio: “Fai sempre domande idiote, nemmeno i miei concorrenti mi stressano così tanto coi loro ragionamenti sulla domanda da duecento euro è_é”
Dante: “ç_ç”

Il conte ugolino nel frattempo recupera un paio di teschi e offre merenda a Virgilio e Dante. Il nostro poeta(?), schifato, osserva il teschio terrorizzato.

Dante: “E’ cannibale!!!”
Virgilio: “No, è il conte Ugolino!!!”
Dante: “Sì, ma mangia GLI ESSERI UMANI!”
Virgilio: “Magari mangiasse anche te :D”
Dante: “é_è”
Virgilio: “Non hai voglia di fare qualche domanda all’esimio conte?”
Dante: “Siiiiiiii *_* Posso?”
Conte: “No.”
Dante: “Perché ti chiamano conte?”
Conte: “Perché non sono un barone”
Dante: “Facciamo una partita a scopa?”
Conte: “?”
Dante: “Eh, se non sei un barone magari riesco anch’io a vincere. Anche io non baro, lo sai?”
Conte: “Non sono un barone, nel senso che sono un conte, nemmeno un duca”
Dante: “Mi sono perso…”
Conte: “Avresti dovuto seguire il cartello con scritto uscita”
Dante: “?”
Conte: “Lascia perdere”
Dante: “Perché?”
Conte: “Dovevi farmi una domanda, non trecento”
Dante: “Ultima domanda… sono buoni quei teschi?”
Conte: “Sì, assaggiali”
Dante: “Non ci tengo”
Conte: “Allora perché domandi?!”
Dante: “Boh, curiosità. Sono come San Tommaso, non ci credo se non ci ficco il naso”
Conte: “San Tommaso aveva il naso lungo come il tuo?”
Dante: “Non so, perché?”
Conte: “Perché se ficchi il naso da qualche parte ci rimani incastrato :D”
Dante: “E riecco che ce l’hanno col mio naso -.-“
Conte: “Non ci posso far niente se hai il nasone…”

Dante, tutto offeso, si alza e raggiunge Virgilio, che nel frattempo ha finito di gustarsi le specialità del conte Ugolino e si sta dirigendo senza nemmeno aspettare Alighieri verso il girone successivo, dove gira voce che Ulisso (sì, Ulisso, perché lui si era stufato di sentirsi dire che i nomi da vero macho finiscono con la O) stia tentando di far volare una barca. Dante, ovviamente, non può evitare di farsi gli affari altrui, così si fionda verso il cerchio di Ulisso.
Ce la farà il nostro eroe a immortalare la grande scena nella sua divinaancheno commedia?
Lo scoprirete nella prossima puntata! :D

PS: Virgilio sta cominciando a sentire l’esigenza di andare in vacanza. Sostiene che un giro di limbo a Cuba non gli farebbe male. Attende volontari.
_____________________-

Ringrazio tutte voi che avete commentato, sono commossa, non ho mai avuto così tante recensioni come per questo scritto x)
Ammetto d'aver scritto questo capitolo sotto il sole cocente di luglio, alle due del pomeriggio, con un succo di frutta ghiacciato a farmi compagnia. L'ispirazione era poca se non totalmente assente, dal momento che stavo supervisionando degli amici nel disperato tentativo di creare uno striscione da stadio xD
Ringrazio soprattutto Lady Katije che ha commentato tutti i capitoli, grazie mille ^^ Effettivamente ti garantisco che chi mi conosce e si mette a leggere questo scritto se viene a sapere chi è effettivamente l'autore rimane sgomento. Io sono il sarcasmo e l'ironia fatta a persona, difficilmente riesco a far ridere qualcuno.
Ringrazio anche Haruki1Mik. Ti capisco, anche a me a volte capita di leggere storie o di chattare con qualcuno e di ritrovarmi a ridere davanti al computer, come se stessi ridendo da sola. E la gente mi prende spesso per pazza, ma sì, capita xD
Ringrazio anche la mia Vì, che mi commenta sempre in maniera positiva, anche quando scrivo loccate indescrivibili e non degne d'essere commentate, e che legge gli scritti su word che non ho il coraggio (e la voglia) di pubblicare sul sito =P
E grazie anche alla Siria e a BrokenDream (:

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Capitolo 6
*** Delfino Curioso! ***


Dopo aver passato il campo da calcio dove l’Italia faceva le prove per i mondiali ed essere rimasto totalmente stordito dal soave(?) suono delle vuvuzuela, il nostro amatissimo(?) Durante in compagnia di Gerry Virgy è finalmente giunto a casa del mito greco, l’Ulisso.

Dante: Virgyyyy!! C’è Ulisse!! *_*
Virgilio: Lo so.
Dante: Riesci sempre a smorzare il mio entusiasmo… ç_ç
Virgilio: La cosa mi rende altamente felice <3 *_*
Dante: e io piango…

Dante s’avvicina quindi alla fonte d’attrazione del cerchio di Riccione. Un sacco di bambini cinguettano allegramente sul bordo della piscina che, più comunemente, viene spacciata per mare. Dante, che ovviamente non ha un cazzo da fare, sgomita fra i bambini e si fa largo. Ulisso lo guarda con aria rissosa.

Dante: Ciao Ulissooooo!!
Delfino: RRRRRRR
Dante: Non ti comprendo… che lingua parli?
Delfino: RRRRRRR
Dante: Continuo a non capire. Comunque posso farti un paio di domande?

Dal dietro di vede virgilio che si sbraccia come un forsennato nel vano tentativo di far capire ad Ulisse che forse è meglio se non si impegna in discussioni dantesche. Ma il delfino decide di ascoltare Dante, almeno il suo pubblico riuscirà a gustarsi uno spettacolo diverso.

Ulisse: Sì.
Dante (illuminandosi d’immenso): Ma allora parli la mia linguaaaaaaa!!!!!!!
Ulisse: Sì.
Dante: Allora posso farti le domande *_*
Ulisse: Sì.
Dante: Comincio?
Ulisse: Sì.
Dante: Ma sai dire solo sì? O_ò
Ulisse: Sì.
Dante: Meglio così.
Ulisse: Sì.
Dante: O_O” Comunque, come ti chiami?
Ulisse: Sì.
Dante: Ah, quindi ti chiami sì. Io pensavo ti chiamassi Ulisse.
Ulisse: Sì, infatti.
Dante: AAAAHH!! Hai usato una parola nuova (Dante segna infatti sul suo taccuino. Nessuno fino ad allora l’aveva mai utilizzata)
Ulisse: Sì.
Dante: Di che impresa titanica si parlava nell’altro cerchio?
Ulisse: Devo far volare una barca.
Dante: E ci sei riuscito?
Ulisse: Sì.
Dante: Puoi ripetere l’impresa così la raccontiamo ai nostri lettori?
Ulisse: NO.
Dante: MA TU DICEVI SEMPRE DI Sì!! ç_ç
Ulisse: Sì, non sempre. Il sempre non esiste.
Dante: Appunto, che pensieri profondi. Tornando a noi, Ulisse, sai dirmi cosa succede a Firenze?
Ulisse: L’hai già chiesto a Ronald -.-“
Dante: Vero, ugh…
Ulisse: Se hai…
Dante: NO NON HO FINITO!!! O_O”
Ulisse: *che sfiga*
Dante: Senti, Uly, posso chiamarti così?
Ulisse: Se ti fa sentire realizzato…
Dante: Quale Dio dell’Olimpo t’ha punito?
Ulisse: Nessuno.
Dante: Allora perché sei un delfino?
Ulisse: E perché tu sei un uomo? Potrei farti la stessa domanda. Oppure potrei domandarti di chiedere a Dio!
Dante: Sono 35 km di altitudine che tento di scoprire dove si nasconde. L’ho perso quando nella selva oscura ho seguito i cartelli dei ghibellini, maledetti loro.
Ulisse: Eh, no, io adesso divento un guelfo. Per colpa dei miei copartigiani tu sei finito qua a stressarmi!!
Dante: Sei un ghibe??
Ulisse: Modestamente.
Dante: Ma io ti ammazzo O_O

Virgilio ovviamente si sta godendo la rissa dal fondo della stanza. Ulisso spicca il volo e con aria sempre più minacciosa si tuffa nel fondale della piscina, alzando così uno tzunami. Dante, troppo eccitato all’idea di poter segnare una calamità naturale così grande, si perde la ripetizione dell’evento della barca volante.

Virgilio (tutto contento): Ti sei perso la barca volante
Dante: O____________________O Dov’è?
Virgilio: Svolazzava beatamente mentre tu tentavi di disegnare lo tzunami.
Dante: Porco Ulisse è_é
Ulisse: Io non sono un porco, a Parte Penny non ho mai avuto nessun’altra.
Dante: Chi è Penny?
Ulisse: Ma allora non è vero che conosci Omero O_O
Dante: Chi è? Un ghibellino?
Ulisse: Come te -.-“
Dante:NON SONO GHIBE, IO U_U
Ulisse: Nemmeno Omero.
Dante: Senti, delfino, posso farti una domanda?
Ulisse: DANTE CURIOSO!!!
Dante: O_O (Dante ha un’intuizione, leggasi anche intuizione divina)
Ulisse: Adesso perché mi guardi così?
Dante: Mi fai un autografo?!
Ulisse: Eh,? Ma anche no!
Dante: Ma tu sei un vip, sei il delfino che mangia tutte le gelatine a quel bimbominkia che viene a trovarti al parchetto!
Ulisse (a bassa voce): Cazzo m’ha sgamato O_O
Dante: Eddai, facciamo una foto?
Ulisse: Una che?
Dante: Una foto, poi la fotoscioppo e mi tolgo il nasone e…
Virgilio: NON HANNO ANCORA INVENTATO FOTOSCIOP, ALIGHIERI!
Dante: Non c’avevo pensato.. Mh.. Ulisso?
Ulisse (esasperato): Che c’è?
Dante: Sai che t’ho visto in televisione?
Ulisse: Sai che se non sparisci, citando tue testuali parole, “tre volte il fé girar con tutte l'acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com'altrui piacque,
infin che 'l mar fu sovra noi richiuso…”?
Dante: Eh? Parla come mangi gelatine U_U
Ulisse: Guarda che ste stronzate le scriverai te.
Dante: Ulisse, Virgilio ha detto che la storia la sta scrivendo suo nonno.
Virgilio: Mai sentito parlare di sarcasmo?
Dante: E’ famoso?
Ulisse&Virgilio: O___O
Dante: Sì, ecco, adesso fate quelle faccette da finti sgomenti. Tsk, me ne vado, nel prossimo cerchio magari c’è qualcuno di più interessante U_U

Dante si allontana tutto impettito, mentre Virgy e Ulisso se la ridono perché con quell’atteggiamento da esaltato a dante l’unica cosa che s’esalta è il naso. Dante si dirige verso il cerchio successivo senza tuttavia rendersi conto della presenza di un buco nero presente per terra. Inutile dire che Dante ci casca dentro. Provate a indovinare dove finirà il nostro Dante questa volta? Tutto ciò nella prossima puntata!!!

_____________________

Chiedo scusa a tutte le mie "seguaci di lettura" se così si può dire (xD) per il ritardo con cui ho aggiornato la parodia della divina commedia, ma sono stata al mare e ho avuto ben poco tempo per riuscire ad aggiornare le storie, anche delle altre sto soltanto pubblicando parti già scritte in precedenza. Questa l'ho scritta ieri sera, dopo mezzanotte, quindi ritengo di non aver aizzato le vostre aspettative come al solito (:
Spero però gradiate ugualmente l'aggiornamento xD
Grazie a tutte voi per i commenti, mi hanno fatto molto piacere. E' bello sapere che almeno uno dei miei scritti viene seguito da così tante persone XP

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Capitolo 7
*** Il paradiso terrestre... ***


Dopo aver lasciato il parco divertimenti di Riccione ed essere atterrato nell'ennesimo cerchio infernale, Dante ha una visione paradisiaca, dovuta al fatto che a causa della caduta ha pestato violentemente la testa contro una copia inedita dell'Eneide.
In mezzo a una coltre fitta di fumo appare uno spacciatore seduto su un tappeto volante, con in testa un turbante e ricoperto d'oro. Nelle mani tiene del talco.

Dante: Ave a te, o personaggio misterioso.
Tizio: Aladino, prego.
Dante: Aladino? Ti conosco, forse...
Aladino: Io no. Ad ogni modo, posso esserti utile...
Dante: Sì, puoi essermi utile?
Aladino: La mia era un'affermazione, non una domanda.
Dante: Effettivamente non avevo notato la mancanza del punto di domanda.
Aladino: Da un glottista come te non me lo sarei mai aspettato U_U
Dante: Io sono un poeta, mica esploro gRotte, IO.
Aladino: Glott... sì, vabbè, lascia perdere, insegnante della lingua italiana. Tornando a noi, penso d'avere del talco magico che ti farà sentire in paradiso. Aspetta che vado a chiamare la mia assistente.

Aladino sparisce nuovamente nella nuvola con un puff, e Durante, sgomento, si ritrova davanti una ragazzina appena dodicenne con lunghi boccoli biondi e una coroncina d'alloro in testa.

Dante: Ma sei una poetessa, hai l'alloro!!
Pollon: No, sono una dea.
Dante: Impossibile, Dio è un uomo, e non sei tu.
Pollon: L'hai mai visto, perchè?
Dante: No, ma...
Pollon: Ecco, infatti, taci.
Dante: ...
Pollon: Tornando a noi, Ala mi ha detto che hai bisogno di talco e...
Dante: Mh, ha detto che lui poteva essermi utile e...
Pollon: Ho capito, sei triste per via della Bea e...
Dante: Ma qui tutti che sapete gli affari miei, dove siamo, a Candid Camera?
Pollon: Smetti di infarcirti di stupide trasmissioni televisive e canta con me...
SEMBRA TALCO MA NON E', SERVE A DARTI L'ALLEGRIA!
SE LO MANGI O LO RESPIRI TI DA SUBITO L'ALLEGRIA!

Dante canticchia la canzone cercando di nascondere la sua vocetta gracchiante, dopodichè comincia a sentire la testa girare. Quando riapre gli occhi si ritrova davanti agli occhi una visione celestiale. Allunga la mano per toccarla e...

Dante: BEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
Grande pubblico: O____________O oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooh!!!
Qualcuno-non-meglio-identificato-fra-il-pubblico: Ma tu non eri mica a casa a preparare il dessert?

Beatrice tace e non risponde. Dante continua a vedere quell'assurdo fumo. Pollon è sparita insieme al borsello di Dante (che è troppo innamorato per accorgersi che è stato derubato dalla dea) e Virgilio... al solito osserva silenzioso la scena meditando la sua vendetta.

Dante: Bea, mi riconosci? Sono io, Dante...
Bea: ...
Dante: Io pensavo fossi a casa, mi sono perso e...
Bea: ...
Dante: Bea, hai scordato l'italiano?
Bea: ...
Dante: Potresti anche annuire...

Beatrice si dilegua nella nebbia senza lasciare traccia. Dante cade sulle ginocchia e si dispera, mentre Virgilio sghignazza silenzioso nel godersi quella cataclismica scena.

Dante: Virgy ç_ç Dov'è andata Bea?
Virgilio: Dovresti guardarti da chi incontri per strada.
Dante: Ma c'era Bea, dov'è?
Virgilio: Era una visione, drogati di meno.
Dante: O__O" Mi sento truffato...
Virgilio: Maddai :D

Dante si distrae un paio di secondi per cercare nuovamente Beatrice, ma quando realizza che quest'ultima s'è dileguata, ecco che sparisce misteriosamente anche Virgilio che, esasperato dall'asfissiante presenza del Durante, ha deciso di prendersi un caffè lontano da quell'individuo così assurdamente anormale.

Dante: Virgilio dove sei?

... nessuna risposta ...

Dante: Virgi, ho paura, sta facendosi buio... Ho paura!

... nessuna risposta ...

Virgilio nel mentre se la ghigna amabilmente mentre da dietro le quinte sorseggia il caffè insieme all'editore di Firenze.

Editore: Non pensi d'essere stato un pò cattivo?
Virgilio: Fammici pensare... NAH!
Editore&Virgilio: ahahahah XDXD

Dante nel mentre osserva il posto dove s'è ritrovato, molto simile ad un paradiso terrestre. Nuovamente vede Beatrice, che pare aver assunto un'espressione particolarmente incazzata.

Dante: Beaaaaaaaaaaaaaa!!
Bea: BEA STA CIPPA DI MAZZA!!! è_é
Dante: ç_ç perchè mi tratti male, amoruccio?
Bea: mi hai fatto preparare il dolce e nemmeno ti sei degnato di venire a mangiarlo, s'è pure raffreddato il caffè, maledetto te e le tue manie di protagonismo, stupida commedia divina come un calcio nelle balle!!
Dante: O___O
Beatrice: Questo è l'eden, e tu eri qua con una donna, mi stavi tradendo, porco, maniaco, baslacco, pedofilo e... altri insulti!!!! è_é
Dante: Ma l'ha mandata qui Aladino...
Bea: non inventarti scuse, mi hai cornificata, maiale!!

Beatrice non ascolta le ragioni di Dante e Durantello inizia a piangere come un bambino che, rimproverato dalla mamma, si sente una cacca. Beatrice ovviamente non s'impietosisce, e sparisce. Dante rimane lì a piagnuccolare finchè la voce di Virgilio non lo riscuote. Virgilio sorride amabilmente, inutile specificarlo.

Dante: E' arrabbiata.
Virgilio: Non è la sola...

Dante, piuttosto sgomento, si alza da terra e si dirige con aria sconfitta verso la scaletta per il prossimo cerchio, ignaro di quel che ancora l'aspetta.

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Non ci crederete forse, ma oggi la mia mente malvagia è riuscita a sfornare il penultimo capitolo parodico di Dante all'inferno. Ma il viaggio del nostro amato Durante non è ancora terminato, intendiamoci, ha ancora da visitare ben TRE luoghi a lui noti. Presto vedremo il nostro Nasone preferito uscire e vedere le stelle, ma dopo la sua avventura tornerà ad essere entusiasmante e ricca di prese per i fondelli...
Spero questo capitolo vi possa piacere di più rispetto a quello precedente, nel quale ritengo di non essermi sufficientemente impegnata per sfornare qualcosa di divertente... Questo lo trovo un pochino più comico e più attinente anche alla trama originale... A voi i commenti, lettori carissimi (:

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Capitolo 8
*** La fine dell'inferno. ***


Dante è ormai prossimo alla porta d’uscita, difatti un luminoso cartello illuminato a giorno grazie a una cosmopolita scritta al neon molto simile a quella che i ghibellini avevano appeso fuori da Santa Croce per insultare i guelfi, ricorda ai nostri amici che se attraversano quella porta potranno finalmente rivedere la luce del giorno. Ma ovviamente, il nostro Durante, che si trova a dover mettere alla prova la propria arguzia di fronte all’ennesimo bivio, viene tratto in inganno dalla assoluta chiarezza del cartello, ed intraprende la strada opposta a quella dell’uscita.

Virgilio: Dove vai?
Dante: Mi pare ovvio, seguo la strada giusta.
Virgilio: Ma scusa, EXIT è scritto là *e indica l’uscita luminosa*
Dante (scuotendo energicamente la testa –e il naso-): Assolutamente no, quei bastardi di ghibellini m’hanno già fregato una volta, non mi lascio fregare ancora U_U
Virgilio: L’ultima volta che ti sei lasciato fregare mi sei stato affidato e mi hai rotto le pall… ehm, le scatole più e più volte, passandoci sopra come un caterpillar impazzito.
Dante: Un catechi?
Virgilio: Lascia stare, va’ pure dove vuoi.

Virgilio si arrende di fronte alla stupidità del Durante, e lo segue fino ad una porta ricoperta di sangue. Il nostro Dante, che è un avventuriero, decide che il sangue gli fa schifo, e s’arresta osservando con disgusto la porta.

Virgilio: E ora che c’è?
Dante: Mi fa schifo il sangue, apri te?
Virgilio: -__-“

Virgilio apre la porta, e un diavolo gli si para davanti.

Diavolo: Chi sei?
Dante (dandosi un tono): Dante Alighieri.
Diavolo (scrutando la lista): Ah, sì, sei sulla lista.

Virgilio se la ghigna sotto i baffi.

Dante: Chi ci sta qua?
Diavolo: Lucifero.
Dante: E chi è?
Diavolo: Io.
Dante: Io chi?
Diavolo: Se dico io sarò io, oddio -_-
Dante: DIO?! MA IO PENSAVO AVESSI L’AUREOLA!
Diavolo: O_O”
Dante: Posso confidarti una cosa?
Diavolo: Se non riesci a farne a meno…
Dante: A Milano hanno una squadra di calcio capitanata da un diavolo.
Diavolo: Maledetti diavoli, io non ho cugini è_é
Dante: Senti, tu hai girato un film, vero?
Diavolo: No, perchè?
Dante: Perchè ricordo un tizio losco che gridava scatenate l'inferno, e pensavo che l'avessi scatenato tu.
Diavolo: Io non scateno nessuno. Al massimo scotenno.
Dante: Sei violento sai?
Diavolo: No, solo quando la gente mi fa incazzare.
Dante: E quand'è che ti incazzi.
Diavolo: Quando la gente mi perseguita. Tant'è che li faccio morire tutti.
Dante: E soffrono?
Diavolo: Eccome, sono il dio della sofferenza *_*
Dante (piuttosto incazzato): Perchè tutti vi spacciate per Dio, vi diverte prendermi per il naso?!
Diavolo: Non so agli altri se diverta, ma a me sì, hai il naso ideale :D
Dante: <_<
Diavolo: Essù, scherzavo... FORSE!

Virgilio nel mentre sparisce di nuovo perché il regista gli fa notare che in quel momento la sua presenza è pressoché inutile, dal momento che Durante non si prende nemmeno la briga di stare a sentire quel che ha da dire, così fa a farsi una partita a bridge nel limbo.
Il diavolo, che come ben avrete capito, ha già perso la pazienza, indica una botola sul soffitto a Dante.

Diavolo: Da qui si esce.
Dante: Ma se vado su torno nella selva.
Diavolo: Fidati, esci da qua.

Dante apre la botola e viene accecato dalla visione delle stelle. Tutto contento si gira per dare la lieta notizia a Virgilio, ma si rende conto senza troppo stupore che la sua guida è sparita. Nota così il solito cicerone seduto su una sedia sdraio a prendere il fresco e gli si avvicina.

Cicerone: Ancora tu?! Cioè, volevo dire, cosa ti spinge qui mio caro?
Dante: Come torno a firenze?
Cicerone: O segui le indicazioni con scritto Firenze, o passi dal purgatorio e dal paradiso.
Dante: Dov’è più facile che possa incontrare Dio?
Cicerone: Allo specchio.
Dante: ?
Cicerone: Io uguale te, d’io lo vedi allo specchio, caro profeta.
Dante: sono confuso.
Cicerone: Anche io.
Dante: Quindi dove vado?
Cicerone: Purgatorio. C’è pieno di gnocche.
Dante: E Virgilio dov’è?
Cicerone: In diretta.
Dante: Dov’è questa diretta?
Cicerone: Ma allora sei scemo O_O
Dante: No, sono Dante. Mi vuoi dire dov’è la diretta?
Cicerone: Negli studi di Mediaset.
Dante: Sono lontani?
Cicerone: No, se cammini a passo veloce li raggiungi entro la fine del secolo.
Dante: Ah, grazie. Ci vediamo presto :D
Cicerone: Spero di no, ciao.

Dante tutto allegro si incammina nella direzione opposta a Firenze, imboccando così la strada che lo porterà direttamente al purgatorio. Ce la farà il nostro eroe a ritrovare Gerri prima che finisca di condurre la diretta? Tutto questo nel prossimo capitolo, con le avventure di… DURANTE IL PURGATORIO!
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Ammetto che il capitolo è breve e non mi soddisfa nemmeno, ma l'ultimo canto dell'inferno non lo ricordavo perfettamente e quando l'ho steso non avevo la connessione internet disponibile per rinfrescarmi la memoria con l'ausilio di wikipedia.. xD
Tornando alla storia, ringrazio tutte voi perchè mi seguite sempre, mi recensite e apprezzate questa pagliacciata di parodia xD
Un grazie particolare a chi perde qualche minuto del suo tempo soprattutto a recensire, grazie davvero ^_^
E così vi stupisco... La mia intenzione di chiudere con l'uscita all'inferno è mutata nell'idea di portare avanti la storia anche attraverso purgatorio e paradiso. Per restare in tema, voglio fargliele SPURGARE tutte al durante nasone alighieri xDD
Allora, vi saluto..
Al prossimo capitolo, in cui ci saranno subito nuove sorprese ^_^

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Capitolo 9
*** PurgHatorio! ***


Una volta lasciato l'inferno ed essersi congedato da Virgilio, il nostro amatissimo(?) Durante decide che, dopo aver stabilito che l'ispirazione gli è stata donata da Dio in persona, potrebbe anche proseguire quel viaggio ultraterreno, così consulta nuovamente la sua ormai migliore amica Pollon cosicché, grazie all'aiuto del Talco, potesse continuare la sua avventura, per somma gioia di Virgilio che è costretto a rimandare la diretta del suo Quiz perchè nuovamente costretto da Dio a fare da balia a quel nasone.

Dante: Che gioia!!
Virgilio: Vorrei poter dire la stessa cosa.
Dante: Non ti piace quest'alba?
Virgilio: Sì, ma mi piace godermi la pace da solo.
Dante: Non sei contento di continuare il viaggio con me?
Virgilio: Nemmeno un po'.
Dante: ç_ç

Dante comincia a guardarsi attorno con circospezione, finchè le solite innumerevoli ed inutili domande non incominciano ad accollarglisi al cervello, inducendolo così a stressare il nostro pazientissimo(?) Virgilio, che comincia a sbuffare ancor prima che Dante avesse la possibilità di formulare mentalmente la domanda da porre.

Virgilio: Cosa c'hai, ancora?
Dante: Ma se ancora non ho nemmeno parlato... O_O
Virgilio: Lo farai entro breve -.-"
Dante: Sì, infatti.
Virgilio: Non avevo dubbi.
Dante: Appunto. Quindi, senti un po', rammentami dove siamo qua?
Virgilio: Leggi il cartello.

Virgilio indica un cartello stradale con scritto "Welcome to Purgatory City" e Dante rimane sbigottito, non tanto dalla presenza di un cartello nel bel mezzo del nulla, quanto più perchè nuovamente i cartelli riportano lingue a lui sconosciute.

Dante: Ma questa lingua sconosciuta che parlano...?
Virgilio: E' inglese.
Dante: E lo parlano in Inglesia?
Virgilio: Ceeeerto -_-"

Dante tutto soddisfatto della sua nuova scoperta -vantandosi così d'aver scoperto una lingua già parlata da millenni in un paese poco più in alto della sua amata Firenze, cosa che non lo renderà peraltro famoso ai posteri- comincia a passeggiare tutto sorridente, finchè non vede una persona dall'aria quantomeno rissosa.

Dante: Chi sei?
Catone: Un'anima in pena. O giù di lì.
Dante: No, seriamente, chi sei?
Catone: Un'anima.
Dante: Ma è così divertente dire che siete anime?
Catone: E' così difficile capire che SIAMO anime?
Dante: *sconvolto* Sì.
Catone: Cosa ci fai tu qui, essere vivente dal naso adunco?
Dante: ç_ç Vado a cercare Dio.
Catone: Come se fosse lì a farsi cercare da te.
Dante: Mi sta aspettando, mi ha chiesto lui di fare questo viaggio.
Catone: In che film l'hai visto?
Dante: Nel film della divina commedia che trasmettono sul digitale terrestre.
Catone: Hai viaggiato nel tempo?
Dante: No, viaggio solo con la mente.
Catone: Non si direbbe...
Dante: Non comprendo.
Virgilio: Tanto per dire qualcosa di nuovo.
Dante: O_O

Dante tace nuovamente e scruta Catone, che non accenna a perdere la sua aria rissosa.

Catone: Cosa ti guardi?!
Dante: Niente, mi domandavo cosa ci facessi qua.
Catone: Sto spurgando le mie pene.
Dante: Di cosa sei accusato?
Catone: Mi sono suicidato.
Dante: Perchè non sei nella selva dei suicidi?
Catone: Chiedilo a Dante.
Dante: Chi è costui?
Catone: Tu.
Dante: Io?
Catone: No, mio nonno.
Dante: Ah, appunto. Senti un po', vè, ma tu... vero che libertà andavi cercando ch'è sì cara?
Catone: Qualcosa del genere.
Dante: E perchè ti sei suicidato?
Catone: Non sono affari tuoi.
Dante: Tradimento? Politica? Amore? Sesso? Soldi? Debiti?
Catone: Se non sparisci ti annego nel lago.
Dante: O_O Ok, vado.
Virgilio: Scusalo, non sa quel che fa.
Catone: Oi, Gerry!
Virgilio: Oi Cato!

Catone e virgilio confabiulano fra di loro mentre Dante tutto concitato scrive sul suo solito taccuino, dopodichè vede Virgilio allontanarsi di corsa. Allarmato lo insegue, finchè non vede una scala mobile d'argento girare come un serpente attorno alla montagna.

Dante: Sembra di stare all'auchan *_*
Virgilio: Smettila di comportarti da futurista U_U
Dante: Ma non vai mai al centro commerciale?
Virgilio: No. Non ho tempo da perdere.
Dante: *si guarda attorno nervosamente* nemmeno io U_U

Dante sale sulla scala mobile nervoso, domandandosi dove l'avrebbe portato. Dove arriverà il nostro Durante seguendo questa scala mobile? Tutto questo nella prossima puntata!
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Ed ecco il nostro Dante ormai giunto al Purgatorio! Inutile anticiparvi che anche qui ne vedrà delle belle, dato che la sua divina commedia ha ancora intenzione di ritorcerglisi contro xD
Ringrazio tutte voi che seguite questa FF così appassionatamente xD Continuo a stupirmi del successo che ho riscosso ideando una demenzialità di tale portata =P
So che paradiso e purgatorio sono meno conosciuti rispetto all'inferno, ma anche qua cercherò di ironizzare sui personaggi più famosi, introducendo al solito anche cavolate del tutto estranee all'opera originale.. Spero sia di vostro gradimento ^^
Grazie anche a tutte voi, specialmente alle ragazze che recensiscono sempre (:
Vi adoro :*

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