Victoria<3

di W_Love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Friends to be friends ***
Capitolo 2: *** Run away ***



Capitolo 1
*** Friends to be friends ***


Appena uscita di casa mi stiracchiai. Guardai il cielo nuvoloso di Dublino e sorrisi. Ero abituata a tutto quel grigiore,talmente abituata che quasi mi piaceva. Iniziai a camminare seguendo con gli occhi le mie converse nere che si bagnavano leggermente. Poi,con lentezza, estrassi dalla tasca del giacchetto di pelle blu il mio I-pod e infilai una cuffietta nell’orecchio.

La voce di Freddy mi risvegliò. Adoravo i Queen. Mi piaceva ogni canzone,ma non solo mi piaceva. Le loro canzoni mi prendevano,mi catturavano per poi portarmi in un mondo che conoscevo solo io. Risuonavano le ultime note quando arrivai alla fermata dell’autobus. Dopo pochi minuti vidi avvicinarsi Adam. Adam era il mio migliore amico da sempre,la persona con cui avevo condiviso tutto,l’unica persona che molto probabilmente mi capiva davvero. Gli tesi l’altra cuffietta e lui si sedette.

-Buongiorno.- sussurrò ancora assonato.

-Buongiorno- risposi accennando un sorriso.

Lo vidi appoggiarsi alla panchina e chiudere gli occhi. Feci lo stesso e mi persi nei miei pensieri finchè la sua voce mi riportò alla realtà.

-Ho un proposta

Lo guardai con faccia interrogativa.

-Domani sera-continuò- abbiamo la prima partita del campionato ,se ti và…

Sorrisi. Adam faceva basket da quando aveva otto anni. Era stato amore a prima vista e non si erano mai lasciati. Non vado pazza per il basket, ma vedere Adam giocare mi è sempre piaciuto. E’ stupendo vedere come riesce a destreggiarsi con la palla,come la accarezza quasi fosse un’amica,una persona cara.

Annuii piano con la testa.

-Va bene- dissi infine stampandogli un sorriso a trentadue denti.

-Tra l’altro c’è anche quello nuovo,gioca la prima partita.

-Uuuhh un  novellino- dissi sorridendo maligna,Adam iniziò a ridere.

-Già… ma è abbastanza bravo devo dire. Con un po’ di allenamento potrebbe diventare un buon capitano.

Mi stupii. Per quanto ne sapevo per Adam nemmeno Michael Jordan sarebbe stato adatto a fare il capitano. Il “novellino” doveva essere davvero bravo.

Mi guardai riflessa in una pozzanghera. I capelli ricci e rossi mi cadevano sulle spalle morbidi. Stranamente, nonostante la pioggia, non erano diventati crespi, e gli occhi erano strani. Avevano lo stesso colore del cielo di quella mattina. Erano occhi stanchi,occhi pieni di affetto che aveva bisogno di essere donato. Affetto che mi portavo dentro da troppo,troppo tempo.

 

Autrice: Cari! Questa ff mi rispecchia molto. Anzi, diciamo che è quasi la storia della mia vita. Perciòò... ecco la porta d'entrata sulla mia storia. Sta a voi decidere se uscire o tuffarvici dentro

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Capitolo 2
*** Run away ***


Entrai in camera mia e mi sfilai le scarpe gettandole in un angolo.

Mi buttai sul letto chiudendo gli occhi. Avevo solo dieci minuti per prepararmi ed andare da Adam. Presi la maglietta dei Queen che mi aveva regalato,infilai un paio di jeans ed uscii. La strada era abbastanza trafficata. Stavo proprio in una delle vie principali di Dublino ed amavo la mia città. Iniziai a camminare tranquilla, per arrivare al palazzetto ci avrei messo solo un minuto. Mi strinsi nella maglietta. Forse faceva un po’ troppo freddo per una semplice fruit. Arrivai davanti la porta dell’edificio ed entrai. Adam era nell’ingresso che fissava la porta.

-Non potevo entrare in campo senza un abbraccio portafortuna

Sorrisi e mi gettai su di lui.

-Buona fortuna Addy-

Salii piano le scalette e mi sedetti sulle tribune a gambe incrociate. Ragazzi in pantaloncini correvano instancabili. Erano tutti molto bravi tranne uno. Non l’avevo mai visto e non era bravo. Era incredibile. Non accarezzava la palla come Addy,ma la accompagnava dolcemente a  canestro. Non la trattava da amica ma da amante. Lo fissai. I capelli neri gli cadevano continuamente sugli occhi. E, quando saltava per fare canestro, vedevo i muscoli delle braccia e della gambe tendersi. Fu una bella partita,vinta meritatamente. Al fischio finale uscii nel cortile. Era decisamente freddissimo. Mi strinsi nelle spalle nella speranza di non morire di polmonite nel tragitto verso casa, quando sentii una mano caldissima accarezzarmi le braccia nude.

-Tieni- il calore di una felpa mi avvolse. Mi voltai e trovai davanti a me due occhi meravigliosamente verdi. 

-Ehm,grazie…- sorrisi arrossendo,poi tesi timidamente la mano

-Victoria.

Sorrise a sua volta stringendo con forza la mia mano

-Freddy, o meglio Frederic, ma per tutti Freddy.

Mi bloccai. Aveva lo stesso nome del mio idolo. Lo stesso nome della persona che stimavo,del mio modello,del mio esempio.

-Ti dispiace se te la riporto domani?- chiesi intimidita. Dentro di me sapevo che era una scusa per rivederlo,almeno una volta.

-Certo- disse ridendo.

Infilai la felpa blu,salutai in fretta Adam e gli altri e mi avviai a casa.

Correvo  quasi per sfuggire dalla sua immagine. Freddy,Freddy,Freddy. Solo quel nome,solo lui. Arrivata in camera mia posai la maglia sul letto e la guardai. Era leggermente scolorita. Mi avvicinai piano per sentirne l’odore. Un profumo fortissimo mi pervase. Sapeva di buono. Sapeva di casa,di protezione. Mi gettai sulla felpa e chiusi gli occhi,dormendo cullata da quel dolcissimo profumo che sapeva d’amore.

 

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