Strangers on your own street di Robigna88 (/viewuser.php?uid=62768)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stranger on the street ***
Capitolo 2: *** Everything and nothing ***
Capitolo 3: *** Be special ***
Capitolo 4: *** Everything is so new to me ***
Capitolo 5: *** Like Kriptonite ***
Capitolo 6: *** Everyone has a first time ***
Capitolo 7: *** I still can have my freedom, but.. ***
Capitolo 8: *** My punishment is over. Or maybe it's just begun ***
Capitolo 9: *** The lies hurt ***
Capitolo 10: *** I love you, but my justice is more important ***
Capitolo 11: *** The truth ***
Capitolo 1 *** Stranger on the street ***
Eccomi con una nuova (e speriamo
piacevole) avventura.. Stavolta Sam e Dean avranno a che fare con una
misteriosa straniera.. Che ha.. un "interesse" particolare per uno di
loro.. Ma per chi? E sopratutto per cosa? E' un nemico o un amico?
Spero
che vi piaccia e che leggiate e commentiate con piacere. =)
Roby ^_^
Stranger
on the street
Eccomi
qui..
In
mezzo ai campi sperduti di uno Stato che non conosco neppure.
Non
so dove mi trovo e onestamente fatico anche a capire davvero
perchè
sono qui.
Mi
sono stati dati degli ordini, da quello che considero come un
fratello maggiore, e a cui non saprei mai dire di no, ma davvero...
non ne capisco il senso.
Stare
qui sul ciglio di una strada, chiusa in un corpo in cui, a differenza
dei miei simili, io sono nata, aspettando che due cacciatori
compaiano sulla via..
Sperando
che mi notino.
E
dopo?
Dopo
che mi avranno notata dovrò accaparrarmi la loro simpatia,
fin
quando i miei superiori, o meglio il mio
superiore, non
deciderà di mostrarsi a loro e iniziare il suo dovere.
Dice
che sarà dura.
Lui
dice che sarà davvero dura, fare adempiere questi ragazzi al
proprio
destino.
Dice
che sono due ossi duri, ma che sono anche le nostre uniche speranze.
Sostiene
che ce la faremo..
E
che è stato ordinato a me di iniziare il tutto,
perchè il mio
aspetto attirerà la loro attenzione.
Dice
che sono bella come la più luminosa delle stelle.. E per
questo mi è
stato dato il nome di Stella.
Perchè
riflettesse quello che sono.
Il
mio superiore, dice che sono la sua favorita perchè a
differenza
degli altri, io so cos'è la pietà.
So
come amare e so riconoscere la differenza tra giusto e sbagliato.
Porto
dentro di me, un po' di quella che tutti, tranne lui, considerano una
debolezza: l'umanità.
E
questo mi rende la sua preferita..
Insieme al fatto che sono
l'unica capace di farlo ridere o di farlo calmare quando è
turbato o
arrabbiato.
Si,
sono la sua preferita.
Sospiro
e inizio a fare quello che devo: l'autostop.
Perchè
la macchina sta per avvicinarsi.. La sento.
Inizia
il gioco.
Si
apre il sipario..
Mettiamola
in qualunque modo vogliamo, ma ora devo fare la mi parte.
E
mi sento piena di responsabilità, perchè quello
che riuscirò a
fare, sarà la base per quello che verrà.
E
si sa.. Una buona casa, deve tutto alle sue fondamenta.
Giusto?
Stendo
il braccio e mi stampo sul viso un'espressione da umana confusa e
disorientata.
E
loro arrivano...
Guidano
una bella macchina..
Nera
e dalle parvenze rock, come direbbero gli umani.
E
devo dire che anche loro due non sono niente male.
Mi
hanno detto che si chiamano Sam e Dean Winchester.. E che uno di loro
ci interessa di più dell'altro.
Non
mi è stato detto quale, ma onestamente credo che non dirmelo
sia
stato inutile, perchè riesco a sentirlo.
Sotto
la pelle, fino alle ossa.
Agito
la mano e quando mi notano, si fermano frenando quasi bruscamente.
Scendono
dall'auto e mi fissano per qualche secondo.
“Serve
aiuto?” mi chiede uno di loro.
“La
mia auto si è rotta a... non so nemmeno quante miglia da
qui.”
dico cercando di essere convincente “Stavo facendo un viaggio
in
auto. Dovevo raggiungere i miei amici a Toronto.. Ma sono rimasta a
piedi.”
“Toronto?”
mi chiede il più alto dei due..
Che
è Sam.
“Si!
Una fiera del libro.” spiego “E poi ci
sarà anche un concerto.
Di un gruppetto rock locale che si diverte a fare cover dei vecchi
classici del rock. AC/DC, Bad Company, e altri.”
Gli
occhi di entrambi si illuminano.
Colpiti e affondati.
Libri
per Sam, musica rock per l'altro.. Dean.
Ho
fatto bene i compiti a quanto pare.
“Beh..”
inizia Dean “Possiamo portartici noi. Stavamo andando
lì vicino.
Una piccola deviazione non ci costa nulla..”
Annuisco
e sorrido. “Mi sembra perfetto. Se non è troppo
disturbo.”
E
se lo è mi dispiace.. Devo venire comunque con voi in un
modo o in
un altro.
“No..
nessun disturbo.. Comunque, io sono Dean.” mi dice allungando
la
mano verso di me “E lui è Sam.”
Stringo
la sua mano e sospiro. “Io sono Stella.”
“Stella..
Bel nome!” mi dice Sam.
“Grazie.”
rispondo avanzando verso l'auto.
“Di
niente..”
Mi
seguono entrambi e saliamo in auto.
“Allora
Stella, da dove vieni?” mi chiede Dean mentre partiamo alla
volta
di Toronto.
“Da
un posto molto lontano.” dico vaga.
“Una
ragazza come te, da sola su una strada provinciale.. potrebbe essere
pericoloso. Perchè non hai chiamato il servizio
stradale?”
aggiunge Sam.
Ok,
è ufficiale!
Sono
diffidenti..
Lo
sarei anche io.
Faccio
un grosso respiro e faccio spallucce.
“So
difendermi da sola!” esclamo soltanto.
Loro
si guardano e poi mi guardano dallo specchietto retrovisore.
Io
invece mi fingo impegnata a fare altro.
Prendo
un libro e lo leggo. O meglio, fingo di farlo, mentre comunico, a
chi devo, che Sam e Dean sono stati agganciati.
Spero
che il mio superiore arrivi presto..
E
spero di non deluderlo, e di riuscire nel compito che mi è
stato
assegnato.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Everything and nothing ***
Everything
and nothing
Fiera
del libro.
Mi
piacciono i libri, quindi sono contenta di essere qui.
Non
che dove vivo io sia concesso leggere..
O
meglio, posso leggere. Solo che posso farlo solo se si tratta di
testi che mi vengono indicati dai miei superiori.
E
per testi intendo antichissimi libri di lingue che è
necessario
conoscere, antichissime testimonianze del potere che possediamo..
Antichissimi
libri che non mi danno alcuno stimolo.
Eccetto
quello di vomitare.
Si.
Non mi piace essere quello che sono.
Ed
è anche per questo che ho accettato questo lavoro.
Perchè se
riuscirò a portarlo a termine, mi verrà concesso
un premio.
E
il mio premio, quello che chiederò se riuscirò a
fare ciò che devo
nel migliore dei modi, sarà la libertà.
Libertà
da regole che mi stanno strette.
Ma
sopratutto libertà da un mondo che non sento appartenermi.
Ovviamente
non posso negare quello che sono.
Non
sono un essere umano.. e a dirla tutta, diventarlo non è che
mi darà
chissà cosa...
Gli
esseri umani sono imperfetti..
Anche
quelli come me lo sono.. Ma a differenza di noi, l'umanità
non si
ferma mai.
Cerca
nuovi stimoli, nuovi credo. Nuove cose...
Continuamente,
insistentemente lotta per non restare fermo.
Molte
volte lo fa maldestramente.. Ma lo fa.
Quelli
come me invece, sono inchiodati al passato.. Alla tradizione.
A
ciò che era, perchè sono convinti che non ci sia
niente di
migliore.
“Noi
siamo esseri perfetti. Potenti e superiori agli umani!”
Questo
è quello che mi hanno sempre detto.. Che mi hanno insegnato.
E
questo è esattamente quello in cui non
credo.
Perchè..
se fossimo davvero perfetti, se fossimo.. potenti e superiori a loro,
perchè mai parteciperemmo a cose, come le guerre, per cui
gli umani
sono incolpati?
Mi
spiego meglio: se agli umani viene data la colpa di tutte le cose
brutte che accadono nel mondo, perchè noi ci comportiamo
come loro
combattendo le loro stesse battaglie?
L'ho
chiesto una volta.. Lì a.. casa mia.
“Che
domande.. Dobbiamo risolvere i casini che combinano e riportare il
giusto equilibrio!” mi è
stato risposto con tono ovvio.
Si,
ok.. l'equilibrio.
Ma
quale equilibrio? Il nostro o il loro?
Perchè
noi non abbiamo un equilibrio.
Sparsi
per il mondo senza radici.. Che equilibrio e che stabilità
pretendiamo di avere?
Quindi
suppongo che per ristabilire l'equilibrio, si intenda quello degli
uomini.
Ma
se li riteniamo inferiori a noi, perchè ci preoccupiamo di
aiutarli?
Non
sarebbe più logico lavarsene le mani?
Si.
Credo che lo sarebbe.
Ma
noi siamo una razza strana..
Ed
io non voglio essere strana.
Ho
poteri.. capacità e.. si, qualche vantaggio rispetto agli
uomini.
Ma
ho anche qualche vantaggio rispetto ai miei simili.
Io
ho un corpo, anche se non sono un essere umano..
Loro
no e sono costretti ad indossare vestiti di carne umana..
Di
quegli uomini che tanto disprezzano.
Quindi
se, non sono umana, ma non sono nemmeno totalmente uguale ai miei
simili, cosa sono di preciso?
Lo
scherzo di una natura capricciosa? Un dono? O una maledizione?
Non
lo so..
E'
per questo che, se avrò il mio premio, chiederò
di essere libera..
Libera
anche di scegliere cosa essere.
Ma
prima devo raggiungere lo scopo.. E considerato che stiamo per
arrivare a Toronto, e che non so come convincere Sam e Dean a
seguirmi dentro, e una volta finito, a portarmi con loro.. Beh.. non
sono sulla buona strada per adempiere completamente e correttamente
al mio compito.
“Cosa
devo fare signore?” chiedo in
silenzio chiudendo gli occhi.
“Tutto
quello che è in tuo possesso.”
“Ma
come devo fare? Indicami la strada da seguire e la
seguirò.”
Sto
implorando.. Ma sono sicura che in cambio riceverò una
risposta
criptica.. come sempre.
“Questo
compito è stato dato a te, perchè sei la
migliore.. Stella. Questa
è la strada da seguire. Fidati del tuo istinto e fai quello
che
ritieni giusto.”
Come
non detto!
Riapro
gli occhi e Sam e Dean mi fissano.
“Hey..
Stai bene?” mi chiede il minore dei due.
Annuisco
e sorrido. “Si.. io sono solo stanca.”
Entrambi
annuiscono e si guardano intorno..
“Siamo
a Toronto.” mi dice Dean “Suppongo che i tuoi amici
ti stiano
aspettando.”
Mi
stiro un po'.. O meglio, fingo.. Non sono stanca e non mi sento
addormentata.
“Suppongo
di si!” esclamo “Anche se trovarli in mezzo a
questa folla sarà
complicato. Per quel che ne so potrebbero già essere andati
via.”
“Chiamali
e dai loro appuntamento in un posto preciso.”
Grazie
Sam.. sei un genio.
Peccato
che io non abbia amici ad aspettarmi qui.
“Non
ho il cellulare.. Si è rotto in contemporanea con l'auto..
Ma non
importa.. Farò un giro, e se non li trovo me ne
tornerò a casa.”
dico.
“Come?”
chiede Dean.
“Non
so.. autobus, auto a noleggio.. A piedi. Con l'autostop. Per venire
qui sono stata fortunata.. Troverò un modo.”
Scendo
dall'auto salutandoli e cammino piano e distrattamente.
Spero
che scendano e mi fermino.
Se lo fanno vuol dire che provano
simpatia per me e non vogliono lasciarmi sola. O che mi credono un
soggetto psicologicamente disturbato e non vogliono avermi sulla
coscienza casomai dovesse succedermi qualcosa.
O
più semplicemente, il loro istinto nell'aiutare la gente,
supera
tutto il resto, diffidenza compresa.
E
loro vogliono.. aiutarmi.
Mi
fermo al primo stand.
Libri
di lingue antiche.
Aramaico,
greco, latino, enochiano.. E un libro scritto in un antichissimo
dialetto borbonico.
Interessante.
Lo
prendo e lo sfoglio velocemente.
Non
perchè non mi interessa, ma perchè leggo..
velocemente.
Parla
di antichi rituali e atti sacrificali, ma non credo che questo umano
che lo vende, sappia di che si tratta.
“Le
piace signorina?” mi chiede “E' un antico libro di
ricette di
cucina borbonica.”
Ricette
di cucina.. Si! Certo.
Gli
sorrido e gli do dei soldi.
Comprerò
questo libro.
Non
mi serve a niente, ma preferisco non lasciarlo in mano ad un tipo
così poco.. sveglio.
E'
un libro pericoloso, che va usato con cautela.
E
non sono propriamente sicura che lui sia il tipo adatto a maneggiarlo
come si deve.
Lo
ringrazio e mi giro pronta a raggiungere un altro stand.
Sam
e Dean sono dietro di me..
Li
sento, ma fingerò di non essermene accorta.
Devo
fingere. Ho una copertura da mantenere.
“Non
sapevo che ti interessassero i libri antichi.”
Faccio
finta di sobbalzare quando Dean parla e mi volto di scatto.
“Non
mi interessano infatti... E' solo che,” guardo il
proprietario
dello stand che mi fissa e mi avvicino a loro abbassando la voce
“l'uomo.. quello che li vende. Beh.. mi sembrava che ci
tenesse
tanto a vendere qualcosa, e così ne ho preso uno.”
Sam
e Dean seguono le mie parole annuendo e poi scuotono il capo
perplessi.
“Comunque,
che ci fate ancora qui?” chiedo
“genuinamente” sorpresa..
“Beh
noi.. abbiamo pensato di aiutarti a cercare i tuoi amici.” mi
spiega Sam.
“Grazie.”
dico piegando un po' il capo “Siete molto gentili.”
Loro
sorridono.. e poi iniziamo il tour per cercare gli amici che non
esistono.
Giriamo
per ore ed ore e alla fine, quando è già sera,
Sam e Dean mi
comunicano che non possono più rimanere con me.
Ma
prima di andarsene vogliono assicurarsi che io stia bene.. Quindi si
offrono di accompagnarmi ad una stazione degli autobus.
“Allora..
dove abiti?” mi chiede Sam.
Oh
credimi! Non ci si arriva in autobus.
Sto
per inventarmi qualcosa ma.. mi sento male.
E
credo di essere impallidita.
E
anche tanto perchè, Sam e Dean mi fissano preoccupati.
“Stai
bene?” mi chiedono.
Io
li guardo e li sento.. ma.. non sono in grado di rispondere.
E'
qui!
Lo
sento.
La
sua aura mi fa stare male.. E' malvagia e di certo fa a pugni con la
mia.
E
ora che racconto?
Se
dico di stare male mi porteranno in uno di quei posti dove.. come si
chiamano? Ah si, ospedali!
Ma
una volta che mi allontaneranno dall'energia che mi fa star male,
tornerò come nuova.
E
poi, come potrei spiegarlo?
Penso
un attimo chiudendo gli occhi e le parole del mio superiore mi
ronzano in testa.
Mi
ha detto di fidarmi del mio istinto.
Il
che significa – credo – che devo fare quello che
credo sia
meglio.
E
per me, sopratutto in un momento come questo, non c'è niente
di
meglio della verità.
Mi
metto dritta e poi mi avvicino alla fonte del mio malessere.
E'
un ragazzo.. Alto e carino.
Mi
spiace fare questo al suo corpo.. ma non ho scelta. Non qui per la
strada.
Anche
se non c'è praticamente nessuno a parte noi.
Gli
tiro un calcio e poi una ginocchiata in viso.
Colpi
che lo stordiscono e provocheranno un lieve mal di testa al corpo
che “ospita” l'essere, ma che non lo uccideranno.
“Ma
che fai?” mi urla Sam “Sei impazzita?”
Dean
invece mi osserva e basta..
Sam..
sei carino, ma forse un po' troppo innocente per questo lavoro.
“Seguitemi!”
dico loro mentre trascino il corpo stordito.
Percorro
vicoli bui, avvalendomi del mio.. senso di orientamento
soprannaturale, e giungo ad una specie di capanno.
Apro
la porta ed entro.
Sam
e Dean mi seguono.
Borbottano
qualcosa tra di loro.. e credo che abbiano le armi pronte
Dopotutto
anche io reagirei così se fossi in loro.
Io
non avrei bisogno di armi, ma questo è un dettaglio.
Poggio
il corpo per terra, con le spalle contro una vecchia parete e mi
allontano poco.
“Si
può sapere chi diavolo sei?” mi urla Dean.
Sa
che il momento di chiedere è adesso.
E'
più strategico di Sam.
Faccio
un grosso respiro e mi sento scuotere un po'.
Alcuni
superiori mi urlano in testa di non fare quello che sto per fare.
Ma
io, col tempo, ho imparato ad ascoltare solo il mio
diretto
superiore. E lui non sta parlando.
Si fida di me!
E
questo mi basta per procedere.
Dico
loro di pazientare un attimo e fisso il corpo che ho trascinato fino
a qui, riprendere i sensi e guardarmi ridendo a crepapelle.
“Stella..”
sussurra ridendo.
Lo
guardo e piego appena la testa.
“Vieni
fuori da lui e torna da dove sei venuto.. Ora!” esclamo.
Il
viso davanti a me si tinge di terrore. E poi, una forte energia esce
dal corpo. Sale in alto e poi ricade in terra, dissolvendosi in una
specie di cerchio di fuoco che scompare non appena ho finito.
Ora
rimaniamo io, Sam e Dean.. e il corpo svenuto di un povero uomo che
provvederò a rimettere in sesto prima di rimandare a casa.
“Quello
era.. Cosa.. Cosa sei tu?” mi chiede Sam.
Mi
avvicino al povero tramite e gli accarezzo la fronte.
Lui
si sveglia e mi guarda impaurito per un attimo..
Le
sue ferite sono guarite ed è ora di tornare a casa.
“Va
tutto bene.” lo rassicuro “Dimentica tutto questo
e.. torna a
casa.”
Schiocco
le dita e lui scompare.
Sam
e Dean sono sconcertati.
Li
guardo e sospiro..
“Sono..
tutto e niente allo stesso tempo.. Ma sostanzialmente.. Sono un
angelo del Signore!”
Le
mie ali si spiegano per un attimo.. A differenza di quelle dei miei
simili, sono fatte di luce.. Più o meno.
Sam
e Dean mi guardano esterrefatti.
Le
voci nella mia testa cessano.
E'
il mio lavoro. E lo faccio a modo mio.
Richiudo
le ali, e il mio superiore mi è accanto.
E'
arrivato il momento.. Ora il gioco si fa duro.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Be special ***
Be
special
Essere
speciale non è affatto semplice.
Va
bene essere speciali tra tanti altri speciali.. Ma è
decisamente
orrendo essere speciale in mezzo a chi non lo è.
Ci
si sente esclusi, ci si sente soli.
Anche
se si sta in mezzo ai propri simili.. Che nel mio caso sono gli
angeli.
Si,
essere speciali non è semplice.
Ma
essere un angelo speciale è decisamente sfibrante.
Si,
perchè un angelo, già si sente solo, anche se
è uguale agli altri
suoi simili.
Non
esiste amicizia in Paradiso.
Esistono
gerarchie. Chi sta in alto comanda chi sta in basso obbedisce.
Niente
di più di questo.
In
Paradiso non si scherza, né si sorride.
Se
lo fai vieni considerato strano..
A
meno che.. a meno che tu non rida perchè hai vinto una
battaglia a
discapito di molte vite.
Perchè
se ridi per aver ucciso qualcuno, beh allora sei una specie di mito.
E
quindi puoi ridere fino a scoppiare.
Metaforicamente
parlando.
E
scoppiare è esattamente la sensazione che sto provando
adesso.
Mentre
il mio superiore mi sta accanto, un altro angelo – Uriel
– sta
accanto a lui, e due umani ci stanno davanti.
E
mi sento scoppiare perchè le facce ferite, sconvolte e
deluse di Sam
e Dean mi fanno male.. E perchè Uriel non mi piace molto.
A
dire il vero non mi piace affatto.
Ma
devo sforzarmi di farmelo piacere almeno un po'... Quel tanto che
basta perchè la sua presenza non mi faccia infuriare.
Perchè
essere speciale per me è pericoloso.
Io...
Beh
come dire?
Io
sono.. diversa da loro.
Una
volta, Castiel – il mio superiore – mi ha detto che
io sono
particolare, mi ha raccontato la mia storia.
Sono
nata da un'umana particolare.
Mia
madre, era un angelo caduto che però non aveva perso la
Grazia.
Era
l'angelo preferito di Dio, l'unica con cui Lui parlasse.
E
così, quando Lui creò gli umani e mia madre
espresse il desiderio
di essere uno di loro, Dio fu compiaciuto dal fatto che uno dei Suoi
figli provasse amore per quelle creature che Lui tanto amava, e
decise di concederle di stare sulla Terra.
Tuttavia,
siccome era l'angelo più saggio e potente della sua
guarnigione, e
siccome Dio l'amava tanto, decise di non toglierle la Grazia. La
concentrò in un punto preciso dentro di lei.
E
quando mia madre incontrò mio padre, di cui non so nulla
– eccetto
che è morto ucciso da una fatale malattia – e se
ne innamorò,
rimanendo incinta di me, il Creatore decise che il suo potere
celeste, sarebbe passato a me.
E
così nacqui io. O meglio.. il mio potere.
Ma
siccome mia madre non aveva peccato di superbia, come i suoi
fratelli, – aveva anzi deciso di vivere come un'umana
– la sua
Grazia, nel tempo, era cresciuta e diventata più potente, e
tutta
quella potenza era passata a me.
Ecco
perchè posso fare cose che gli altri angeli non possono
fare.. E ho
un corpo perchè mio padre era un umano.
Quello
che posso fare, il mio superiore, me lo ha raccontato quando ero
abbastanza grande da capire.
Mi
ha spiegato che, a differenza degli altri angeli, che hanno bisogno
di toccare i demoni per esorcizzarli, io devo semplicemente ordinare
loro di uscire dal corpo e andare via.
Posso
ordinare loro di fare quello che voglio.
E
questo posso farlo anche con gli angeli.
Posso
inoltre distruggere tutto con il solo pensiero.
Ecco
perchè devo sforzarmi di farmi piacere Uriel.
Perchè
il mio potere è grande, e gestirlo mi è
complicato quando mi
innervosisco troppo.
E
siccome Uriel ha la strana capacità di farmi irritare come
nessuno
al mondo, è meglio che io mi sforzi di stargli lontana. Ma
quando
non posso proprio farlo, come ora, devo sforzarmi di stare calma.
Questo,
è quello che mi è stato spiegato nel corso degli
anni.
Una
specie di manuale di istruzioni per la mia vita.
Quello
che nessuno mi ha mai spiegato, o raccontato.. è che fine
abbia
fatto mia madre.
Quello
che so di lei è che si chiamava Isabel. E che era bella.
Il
resto.. è un mistero che non credo vedrà mai la
luce.
“Questo
deve essere uno scherzo..” sussurra Dean incredulo.
Scuoto
il capo e gli sorrido un po'.. “Non lo
è.” dico.
“Ma
cosa..”
Il
mio sguardo ora si sposta su Sam.
Oh
Sam.. che atroce destino il tuo. Se solo sapessi.
“Sembra
tutto irreale. Lo so. Ma è tutto vero.” spiego
“Non c'erano
amici che mi aspettavano qui, dovevo solo, accaparrarmi la vostra
simpatia.”
“Non
è necessario che tu dica loro tutto.” si
intromette Uriel.
“Non
è necessario che tu metta bocca su cose che non ti
riguardano.”
gli rispondo.
Uriel
mi guarda e poi guarda Castiel che trattiene a stento un sorriso.
“Come
osi parlarmi così?” ringhia feroce.
Se
c'è una cosa che lui odia, è sentirsi trattato
con sufficienza.
E
proprio perchè so che lo odia, io lo tratto esattamente
così.
Speranzosa
che se ne vada. Ma lui non se ne va mai.
“Perchè
non te ne vai? Qui non piaci a nessuno.” gli dico schioccando
le
dita.
E
per conseguenza, lui sparisce.
Altro
piccolo trucchetto che pare, mi accomuni agli Arcangeli. Un'altra
caratteristica che mi rende.. singolare come creatura.
Come
ho detto prima a Sam, sono tutto e niente allo stesso tempo.
“Stella...”
La
voce di Castiel mi chiama con tono canzonatorio.
Non
credo voglia rimproverarmi, credo voglia fingere di farlo per
sentirsi apposto con se stesso.
Lo
guardo e faccio spallucce, mentre quegli splendidi occhi blu che si
ritrova mi scrutano a lungo.
Li
adoro.
Tecnicamente
sono del suo tramite.
Ma
lui sa dare loro una luce che un semplice umano non saprebbe offrire.
“Beh,
mi aveva annoiata.” spiego. Poi guardo Sam e Dean.
Poveri
ragazzi. Sono perplessi.
“Questo
è il tuo lavoro.. quindi fallo a modo tuo.” mi
dice Castiel.
Sospiro
e annuisco.
Poi
guardo i miei due nuovi amici..
Amici..
mi piace dirlo.
Anche
se sono quasi sicura che loro mi odieranno da questo momento in poi.
“Ehm..
Sam, Dean.. lui è Castiel. Il mio superiore. Quello che ti
ha tirato
fuori dai piani bassi..” dico guardando Dean “Beh
quello che voi
vedete è il suo tramite, Jimmy.. Ma dentro c'è un
angelo. Solo che
non può mostrarsi a voi, perchè vi brucerebbe gli
occhi e sarebbe
un peccato.”
Ma
che dico?
Non
lo so.
Parlare
davanti a tutti stile leader non mi si addice proprio.
Sono
abituata a stare dietro le quinte di solito. A dire il vero credo di
aver vissuto la mia intera esistenza come in un back-stage.
Attrice
di riserva di una vita decisamente particolare.
“Ma
di che stai parlando?” mi chiede Dean alzando un sopracciglio
“Tu
sei pazza. Qualunque cosa voi siete.. state lontani da noi.”
Sapevo
che sarebbe successo. Non mi resta altra scelta che..
“Posso
provarvi che non mento!” esclamo “Posso mostrarvi
tutta la mia
vita in pochi minuti. Ogni cosa sarà nella vostra mente, a
disposizione del vostro intelletto e della vostra..
conoscenza.”
“Come?”
mi chiede Sam.
Avanzo
piano e loro indietreggiano.
“Oh
andiamo.. se avessi voluto farvi del male lo avrei già fatto
non
credete?” dico.
Loro
si fissano e poi mi lasciano avvicinare.
Poggio
due dita sulla loro fronte e chiudo gli occhi.
Tutta
la mia vita, scorre davanti a loro.
Va
veloce, ma rallenta sui momenti più intensi.
E'
una cosa veloce, perchè io, avendo un corpo umano, ed
essendo
precisamente, umana per metà, invecchio normalmente.
Il
mio corpo muta e si evolve, come quello di una perfetta e
normalissima donna.
Ora,
per esempio, ho 22 anni.
Quando
ho finito, allontano le mani da loro e indietreggio piano.
Torno
accanto a Castiel e attendo che siano pronti ad accettare il tutto..
O
meglio, a crederci. Per accettarlo ci vorrà un po' di
più di
qualche minuto, immagino.
I
due si fissano per intensi secondi e poi ci guardano.. quasi con
occhi nuovi.
“Va
tutto bene?” chiedo.
“No!”
esclama Dean “Senza offesa, ma trenta secondi fa, voi non
esistevate per me. Ora invece sono qui e ho appena visto la tua
biografia scorrermi nella mente.”
Annuisco
appena e guardo Sam che sorride sereno fissandomi.
“Tu
stai bene Sam?” gli chiedo.
Devo
ammetterlo..
Sono
entrambi degli umani particolari e pieni di sfumature.. E Dean ci
interessa di più perchè lui..
Beh,
lui è la nostra parte del “grande
piano”..
Ma
Sam è più.. complesso di Dean.
Lui
è diverso.. diverso dai suoi simili tanto da sentirsi solo,
ma
uguale a loro abbastanza da non essere qualcos'altro.
Come
me, lui è tutto e niente allo stesso tempo.
E
questo lo confonde.. e lo spaventa.
Cos'hai
fatto durante l'assenza di Dean, Sam?
Io
lo so.. ma tu quando ti libererai di questo peso che ti porti nel
cuore?
“Eri
un piccolo angelo movimentato.” mi risponde sorridendo.
Lo
guardo e rido appena.
Poi
distolgo lo sguardo da lui e guardo Castiel avanzare e fissarli.
“Conoscervi
è un vero onore per me.” dice loro “La
vostra fama vi precede.”
“Cosa
diavolo volete da noi?” chiede Dean.
“Abbiamo
ragione di credere che siate in pericolo.. Voglio dire, voi lo siete
sempre, siete Sam e Dean Winchester.. ma il tuo ritorno dall'Inferno
e tutto il resto.. hanno scatenato, gravi reazioni in tutto il mondo
soprannaturale.”
“In
termini poveri?” chiede Dean.
“Sta
per scoppiare l'Apocalisse e abbiamo ragione di credere che voi
avrete un ruolo importante in questa battaglia. Ma non sappiamo
ancora quale.” spiego correndo in soccorso del mio amato
superiore.
E'
adorabile, davvero.. ma diciamo che non ha ancora ben capito come
interagire con gli esseri umani.
A
parte me, non ha mai avuto contatti con loro..
Ma
io non conto.. perchè sono solo metà umana. E di
sicuro quella è
la parte con cui si è sempre sentito meno a suo agio.
“Che
significa esattamente?” chiede Sam preoccupato.
“Che
quello che ci attende, sarà un periodo duro per tutti..
Dovrete
superare moltissime prove e se glielo consentirete, Stella
verrà con
voi. Può aiutarvi in battaglia e anche a comprendere molte
cose che
vi sarà difficile capire.” spiega Castiel
accarezzandomi i
capelli.
I
ragazzi si guardano per qualche momento. Si allontanano un po' e
discutono.
Io
e Castiel riusciamo a sentirli, ma fingiamo di non farlo.
Sam
è d'accordo che io vada con loro, Dean no.
“Hai
fatto colpo sul piccolo Winchester..” mi sussurra Castiel.
“Sono
piena di charme.” scherzo.
Lui
sorride e mi bacia la fronte. “Fai attenzione. Tengo molto a
te e
se ti succedesse qualcosa io..”
“Andrà
tutto bene.” lo rassicuro.
Almeno
spero...
Lui
annuisce e sospira. “Buona fortuna.” mi dice. Poi
vola via.
Eh
si.. A quanto pare, Dean ha ceduto.
Mi
volto e li guardo avanzare verso di me.
“Puoi
venire con noi.” dice Dean severo “Ma devo ancora
decidere se mi
piaci. E se deciderò che non rientri tra le mie grazie, te
ne
andrai.”
“Ok!”
esclamo.
Non
sono sicura di riuscire ad entrare nelle sue grazie.. ma non ho altra
scelta che accettare questo suo accordo.
Lui
mi fissa e poi guarda Sam.
Dopodiché
esce ed io rimango col minore dei due.
“Wow!
Mi hai colto di sorpresa con tutta questa storia..” mi dice.
Pensa
la mia di sorpresa quando ho capito cos'ero. Avevo 7 anni.
“Non
potevo dirvelo prima.. Fin quando non ho ricevuto l'ordine di agire
come ritenevo più opportuno, non potevo dirvi chi
ero.”
“Va
bene.. Quando hai potuto sei stata sincera. E' quello che conta
dopotutto.”
“Immagino
di si.”
Mi
guarda ed io guardo lui.
Complici
silenziosi delle stesse sensazioni di inadeguatezza.
“Sarà
meglio andare,” mi dice d'un tratto “Dean odia
aspettare.”
Sorrido
e annuisco.
“Si!
Andiamo.”
Mi
passo una mano tra i capelli e lo seguo fuori.
Sarà
un periodo lungo e difficile.
Dio
mio, guidami nel giusto.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Everything is so new to me ***
Everything
is so new to me
La
Terra è così nuova per me.
Ho
passato tutta la mia vita, da quando ho iniziato a leggere e capire,
a studiare gli umani.
Il
loro modo di fare, il loro modo di essere e tutto quello che li
circonda.
Ho
cercato di capire perchè agiscono in un modo piuttosto che
in un
altro.
E
ho osservato le migliaia di possibili diverse reazioni ad un evento.
Ho
notato, – per fare un esempio banale – che quando
sono nervosi,
gli uomini prendono a pugni quello che capita loro a tiro, e le donne
piangono.
Io
credo che sia gli uomini che le donne, siano nervosi allo stesso
modo.. Solo.. Affrontano la cosa in modo diverso.
Tutto
qui!
Ci
sono 6 miliardi di persone sulla Terra.. E ognuna di loro è
simile e
diversa.
Diversa
in migliaia di cose e simile in altrettante.
La
cosa che li rende più simili tra di loro comunque, a mio
avviso, è
l'incapacità di comunicare.
Loro non.. non sanno parlarsi.
Si
attaccano, litigano e a volte si picchiano.
Ma
poche, pochissime volte.. si fermano a cercare di capire l'uno le
ragioni dell'altro.
E
quelle poche volte, sono le cose che preferivo di più quando
li
osservavo in silenzio dal mio posto in Paradiso.
Ricordo
che una volta, quando avevo più o meno 18 anni, vidi un
bambino
sfortunato ricevere un pezzetto di pane da un gentile vecchino.
Quel
bambino sorrise e ringraziò e poi spezzò il pane,
già in porzione
ridotta, per darne una parte al cagnolino che portava sempre con
sé.
Quello
fu il momento in cui amai l'umanità.
E
non per la dolcezza e la grandezza del gesto..
Lo
amai piuttosto per la sua semplicità.
Perchè
allora non mi sembrava tanto eclatante vedere qualcuno aiutare
qualcun altro.
Voglio
dire, era logico che si aiutassero a vicenda no?
Solo
dopo, ho capito che invece non è affatto logico.. Che quei
gesti
carichi di adorabile, seppur rara generosità, avvengono
pochissime
volte.
Ma
oramai ero innamorata dell'uomo e non ero intenzionata a cambiare
idea.
“Cosa
ci trovi di bello in quel pianeta privo di stimoli, assetato di
sangue e sazio di rabbia?”
mi
chiese Uriel.
Ovviamente
si impicciò di cose che non lo riguardavano,
perchè io stavo
parlando con Castiel, non con lui.
“Beh,
è pieno di stimoli, assetato di speranza e sazio di
sogni.”
risposi io “E oltretutto,
lì non sono costretti a vedere
la tua brutta faccia ogni giorno.”
Com'era
prevedibile si arrabbiò.. e se ne andò.
Ho
amato e studiato l'umanità per tutta la vita.
E
nonostante questo, ora mi ritrovo in un negozio di elettronica a
fissare cose che non conosco neppure.
Forse
ho sbagliato a trascurare i dettagli.
“Che
stai facendo?”
Sobbalzo
e fisso Sam che mi ha appena raggiunto.
“Ehm..
mi guardavo un po' in giro.” dico tenendo ben salda in mano
una
cosa di cui non conosco nemmeno il nome.
“Quello
lo prendi?”
Fisso
le mie mani e poi lo guardo. “Questo? Non lo so ancora..
Voglio
dire, a che mi serve una scatolina di metallo colorata?”
Sam
inarca un sopracciglio e poi scoppia a ridere.
Perchè
ride?
Non
capisco.
“Non
è una scatolina di metallo.. E' un iPod.” mi dice
“Serve ad
ascoltare la musica.”
“Non
ho mai ascoltato musica prima d'ora. So cos'è, ma non l'ho
mai
ascoltata.”
“Davvero?”
Mi
vergogno da morire in questo momento.
Devo
sembrargli un'idiota.
Annuisco
e poso l'iPod a posto. “Devo sembrarti una stupida
immagino..”
Scuote
il capo e mi sorride.
“Niente
affatto.. Qualche anno fa nemmeno io sapevo cosa fosse, o come si
usasse questo aggeggio... Poi ho imparato.”
“E
mi insegneresti come si usa?” chiedo.
Ma
perchè lo chiedo? Ho altro su cui concentrarmi.
Ma
in fin dei conti qualche minuto per capire come si usa non cambia
nulla..
Il
mondo andrà comunque a rotoli.. ma perlomeno
potrò perire
ascoltando musica.
“Certo!”
mi dice prendendone uno marroncino “Ti piace questo colore?
Io
credo che si abbini ai tuoi bellissimi occhi.”
Piego
appena la testa e lo guardo a lungo.
Se
è per questo si abbina anche ai suoi.
Annuisco
e sorrido. “Mi sembra perfetto.. Però..”
Realizzo
solo adesso che io non ho soldi.
Non
ho niente di umano praticamente... a parte vestiti e il mio aspetto.
“Però?”
“Io
non ho i soldi per pagarlo.. E so per certo che non si può
rubare.
Quindi dovrò rinunciarci.”
Sam
sospira e scuote il capo.
Si
mette la mano in tasca e tira fuori del denaro..
“Andiamo..”
mi dice avviandosi alla cassa.
Paga
il mio nuovo, o meglio primo, iPod e poi torniamo al motel.
Prende
il suo computer e ci sediamo sul lettone.
Lui
prepara tutto l'occorrente e poi mi fa ascoltare un paio di canzoni.
Le
prime che ascolto sono strane.. Hanno un ritmo forte e che istiga
alla violenza..
Mi
spiega che è rock, il preferito di Dean.
Non
credo che mi piaccia.
Passiamo
poi ad una strana musica, in cui sembra che si parli e non che si
canti.
E'
rap, mi viene spiegato.
No..
non mi piace nemmeno questo.
Sam
annuisce e cerca altre cose.
Poverino...
non mi stupirei se decidesse di non insegnarmi più come si
usa l'
iPod.
Lo
sto facendo impazzire.
Il
punto è che.. non ho familiarità con la musica..
Oh
cielo!
Forse
non ho un tipo di musica preferita.
Se
è così, cercare sarà inutile..
Forse
è meglio smettere.
“Non
preoccuparti.” mi dice Sam “Tutti hanno un tipo di
musica
preferito. Troveremo il tuo.”
Ma
cosa...
Mi
ha letto nel pensiero?
No..
è solo sveglio e sensibile e ha capito le mie
perplessità.
Sorrido
e mi sistemo più vicina a lui perchè ho notato
una cosa sullo
schermo e voglio indicargliela.
C'è
una specie di insegna verde.
Mi
piace quel colore.
“Quello
cos'è?” chiedo.
Sam
non mi risponde..
Si
è addormentato?
Può
essere.. una volta ho letto che alcune persone soffrono di un
disturbo che li fa addormentare così, da un momento
all'altro.
Si
chiama narcolessia se non sbaglio.
Una
volta ho curato un povero bambino che ne soffriva.
Il
suo viso felice quando scoprì di essere guarito mi
riempì di gioia.
Forse
anche Sam ne soffre.
O
forse sono io che ho un effetto soporifero su di lui.
Si, devo
essere proprio noiosa.
Mi
volto per guardarlo e lo trovo ad occhi chiusi ad annusare l'aria
sorridente.
Ma
che fa?
“Stai
bene?” gli chiedo.
Apre
gli occhi e si schiarisce la voce arrossendo un po'.
“Si!”
esclama “Scusa.. è solo che i tuoi capelli hanno
un buon odore. Mi
ero distratto.”
Annuisco
appena e mi allontano un po'.
Lui
mi sorride e poi mi mi chiede di mostrargli di nuovo quello che
volevo vedere.
Lo
faccio e lui schiaccia play, e parte una musica che mi piace..
Oh
se mi piace!
Mi
ricorda campi di cotone e mi fa immaginare una festa.
Mi
diverte.
“Questo
si che mi piace!” esclamo sorridendo “Che
cos'è?”
“E'
Michael Bublè.. Jazz, swing e un pizzico di pop.”
Jazz,
swing e un po' di pop..
Non
so che significhi ma mi piace tantissimo.
“Direi
che è il mio preferito.” dico decisa.
“Bene!
Abbiamo trovato la tua musica preferita. Riempirò il tuo
iPod di
Michael Bublè.”
“Ok.”
Sorride
e fa sorridere anche me..
Sistema
la musica sul mio iPod, facendo qualcosa che non capisco, e quando ha
finito, spegne il computer e mi porge una.. credo che si chiami
cuffietta.
Sistema
l'altra nel suo orecchio e io faccio lo stesso con la mia.
Schiaccia
un pulsante e la musica mi riempie le orecchie.
E'
bellissima.
Rido
e senza accorgermene muovo a ritmo le dita della mia mano.
Quando
la canzone finisce sono entusiasta come non mi sono mai sentita.
Per
lui è una sciocchezza, ma per me è una nuova,
entusiasmante
scoperta.
“Grazie..”
gli sussurro sorridendo.
“Non
c'è di che.”
Avvicino
il viso al suo e gli bacio la guancia.
Non
so perchè l'ho fatto..
Credo
perchè ricordo che è un gesto di affetto e
gratitudine qui tra gli
umani.
E
affetto e gratitudine sono le sensazioni che provo adesso.
Mi
allontano poco da lui e lo osservo per un po'.
Perchè
un ragazzo tanto dolce e simpatico ha un così orrendo
destino?
E
perchè si ostina a frequentare quella malvagia di un demone?
Forse
gli piace.
Si..
come ho fatto a non pensarci prima..
Forse
lui è attratto da quel corpo che vede.
Se
solo vedesse quanto è brutto il suo vero volto.. Se lo
vedesse,
credo non gli piacerebbe più tanto.
“Posso
farti una domanda?” gli chiedo.
“Anche
due..” mi risponde fissandomi..
“Perchè
tu..”
Vorrei
chiedergli perchè frequenta Ruby..
A
dire il vero vorrei avvertirlo dell'immenso pericolo che corre stando
a stretto contatto con lei.
Ma
non sono qui per occuparmi di lui.
Io
sono qui per occuparmi di Dean.. Ed è meglio che non
permetta a
niente di intralciare il mio compito.
Sorrido
e scuoto il capo.. “Non importa..” dico alzandomi.
Sta
per chiedermi qualcosa, ma Dean arriva proprio in quel momento.
“Hey..
abbiamo un problema!” esclama.
“Che
problema?” chiede Sam alzandosi.
“I
cacciatori stanno morendo.” dice “Tutti uccisi da
spiriti
vendicativi piuttosto violenti.”
Sospiro
e chiudo gli occhi per un attimo.
“Qualche
idea su cosa possa essere?” mi chiede Sam.
“La
resurrezione dei testimoni..” racconto.
“Di
che si tratta esattamente?”
“Dell'inizio
della guerra!”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Like Kriptonite ***
Like
Kriptonite
La
resurrezione dei testimoni è uno dei sigilli.
Quando
ho chiesto cosa fossero i sigilli, mi è stato spiegato che
sono come
le serrature delle porte.
“E
una volta che tutte le porte saranno aperte?”
fu la mia domanda.
“Lucifero
risorgerà e l'Inferno con lui.”
la risposta.
Ricordo
quel giorno come se fosse ieri.
Ero
terrorizzata nel sentire quelle parole e ricordo che nemmeno il mio
superiore – che di solito riesce a farmi calmare –
riuscì allora
a farmi sentire meglio.
Le
sue parole mi arrivavano dritte alle orecchie, ma era come se non
stesse parlando.
Riuscivo
solo a pensare che Lucifero sarebbe risorto, tutto il male che ne
sarebbe derivato.. e desideravo solo fermarle tutto.
Ma
come potevo?
Col
tempo ho imparato che devo stare attenta a quello che desidero, visto
che ora tocca a me fare parte del lavoro necessario ad evitare che
risorga..
Era
meglio desiderare qualcosa di più semplice.. Come un
bell'hamburger.
Hamburger..
li mangiavo sempre di nascosto prima di entrare in contatto con gli
umani.
Li
adoro.
E'
“colpa” della mia metà umana.
Così
come il fatto che sento freddo e caldo e.. il bisogno di lavarmi.
Ah
si.. anche il fatto che se mi feriscono mi fanno male.
Al
contrario degli altri angeli, se vengo colpita da un proiettile o da
una pugnalata, io mi ferisco e sento dolore.
Non
posso morire però.. o meglio, non del tutto.
Se
dovesse succedermi qualcosa di brutto, la mia metà umana
morirebbe e
a me resterebbe solo l'essere angelo.
Praticamente
morirei a metà..
Strano
vero?
Decisamente.
C'è
di positivo però.. che, se per esempio, dovesse essere un
demone a
colpirmi, lui stesso soffrirebbe moltissimo.
Perchè
il mio sangue è tossico per tutti gli esseri soprannaturali,
angeli
esclusi.
E'
come l'acqua Santa mista ad un esorcismo per i demoni, e come il
sangue di uomo morto per i vampiri.
Per
gli spiriti è diverso.. perchè loro non hanno un
corpo. Non sono..
solidi, quindi posso solo ridare loro la pace.
Se
anche loro lo vogliono.
Ancora
più strano del morire a metà.
Ma
è quello che sono, purtroppo.
C'è
però da precisare che, è molto difficile che io
mi faccia male,
perchè sono veloce e perchè posso fare la maggior
parte delle cose
senza lo scontro fisico diretto...
A
distanza diciamo.
Quindi
dovrei essere apposto.
Almeno
spero..
La
resurrezione dei testimoni è la cosa più dura con
cui Sam, Dean, e
questo gentile seppur bizzarro signore, a casa del quale ci troviamo
adesso – mi pare di aver capito che si chiama Bobby
– abbiano mai
affrontato.
Ed
è anche la cosa più dura che io stessa ho mai
affrontato.
Ogni
persona morta di morte soprannaturale, costretta a tornare qui,
privata della sua pace e... arrabbiata con chi doveva salvarla e non
c'è riuscito.
Sospiro
e incrocio le braccia strofinandole con le mani.
Siamo
chiusi in una specie di.. panic room..
Che
è il termine, mi ha spiegato Bobby, per indicare una stanza
sicura.
In
questo caso sicura da esseri soprannaturali.
Penso
che sarò costretta ad usare tutti i miei poteri.. Anche se
non
vorrei perchè..
“Hey..
stai bene?” mi chiede Dean interrompendo i miei pensieri.
Lo
guardo e annuisco sorridendo. “Si.. ho solo un po' di
freddo.”
“Non
credevo che gli angeli avessero freddo.”
“Questo
perchè loro sono fatti di luce e stanno dentro un tramite..
Io non
ho un tramite, questo corpo è mio.”
“Giusto!”
esclama “Avevo scordato il tuo essere metà
angelica e
metà umana.”
continua
imitando il tono che ho
usato per raccontarglielo.
Non
ho ancora capito se gli piaccio o se mi tiene con loro solo per
convenienza.
“Puoi
usare i tuoi poteri per evitare tutto quello che sta per
accadere?”
mi chiede.
Credo
che voglia chiedermelo da quando gli ho spiegato di cosa si tratta.
Faccio
spallucce e sospiro. “Onestamente?” inizio
“Potrei, ma
preferirei considerare le mie capacità come ultima
spiaggia.”
“Come
mai? Non ti piace usare le tue.. magiche abilità?”
“No.
Non mi piace. Perchè non ho il pieno controllo di tutto.
Posso fare
cose che nessuno riuscirebbe nemmeno ad immaginare e non credo di
essere capace di gestire tanto potere. Ho sempre cercato di..
limitare quello che posso fare, perchè non.. non so qual
è il mio
limite e non voglio correre il rischio di superarlo.” spiego.
Dean
mi guarda per un attimo e poi guarda Sam.
Credo
che stia pensando alle potenzialità che ha Sam e, a come
è stato e
sarà difficile cercare di non fargliele usare.
Se
solo sapesse che si è già spinto oltre..
Se
solo io potessi...
Ma
non posso.
Questo non è affar mio e i miei ordini mi proibiscono
di rivelare qualunque cosa possa cambiare il destino.
Un
destino che non mi piace.
Ma
voglio la mia libertà.. e non voglio far nulla che possa
compromettere in qualche modo la mia possibilità di averla.
Sospiro
e abbasso gli occhi per un attimo..
Qualcuno
mi sta parlando.
“Fai
attenzione Stella..”
“Lo
so Castiel.. Stai tranquillo. Sto facendo attenzione..”
“A
tutto?”
“Che
vuoi dire?”
“Lo
capirai da sola.. Fidati di te!”
“Lo
farò!”
Rialzo
gli occhi e Dean si sta togliendo la giacca.
Esita
un attimo e poi me la fa indossare.
“Con
questa dovresti stare più calda...” sussurra
schiarendosi la voce.
Sorrido
e mi guardo..
E'
una giacca un po' grande.. ma so anche che è la sua
preferita.. Era
di suo padre, da quel che riesco a leggere nella sua mente.
Quindi
questo gesto mi è ancora più gradito di quanto
non lo sarebbe stato
altrimenti.
“Grazie.”
gli dico.
Lui
annuisce e si allontana facendomi un.. occhiolino, mentre Sam si
avvicina.
Credo
che in fondo io piaccio a Dean Winchester.
“Tutto
ok?” mi chiede Sam.
Annuisco
e gli sorrido. “Mai stata meglio. Tu stai bene?”
“Si..
più o meno. Starei meglio se non sapessi che dalla riuscita
di
questo caso dipende qualcosa di tanto grosso come un..
sigillo.”
“Già..
Lo immagino.” dico “Prova ad immaginare che sia un
caso come un
altro.. Oppure, come fanno molti di voi umani, prova ad immaginare
tutti nudi come vermi..” aggiungo entusiasta.
“Che
cosa?” Sam corruga la fronte e poi scoppia a ridere.
Ride
come non l'ho mai visto fare da quando sono qui..
E
anche Dean e Bobby lo fissano e poi sorridono borbottando qualcosa..
Qualcosa
che ho sentito, ma che fingerò di non aver capito..
E'
un po' malizioso come pensiero... diciamo.
Quando
smette di ridere, mi guarda e poi prende la mia mano baciandola.
“Sei
adorabile lo sai?” mi dice “La storia delle persone
nude come
vermi funziona solo se devi fare un discorso davanti ad una folla ed
hai paura del palcoscenico.” mi spiega..
Non
capisco..
“Non
capisco!” ammetto “Se uno ha paura del palcoscenico
perchè ci
sale?”
Lui
ride di nuovo, meno di prima, continuando a tenere la mia mano.
Ci
giocherella e questo mi provoca strane..
Chiudo
gli occhi e scuoto il capo..
Sento un ronzio in testa e mi fa
male...
“Stella..
Ti senti bene?” mi chiede Sam.
Una
palla.. sento una palla rotolare giù per le scale e due
bambine
ridere.. E poi un ragazzo blaterare di occhi laser.. e un uomo..
è
furioso e continua ad urlare.
Chiede
pietà per qualcuno..
Pietà
che non gli viene concessa..
E
qualcuno piange per la perdita di una persona cara..
Sono
spiriti.. e sono tutti qui.. Tutti insieme..
Mi
fanno star male..
Creano
confusione nella mia mente e mi fanno sentire come se stessi girando
a velocità supersonica su una giostra.
Non
possono entrare qui, ma sono tutti intorno e sento le loro voci.. i
loro brusii.. mescolarsi insieme..
Come
posso aiutarli se sono così debole?
Questo
non è un.. difetto di fabbrica.
Sono
solo io che soffro perchè li sento soffrire..
Dovrei
imparare ad essere meno sensibile.. sopratutto considerato che questa
sensibilità mi impedisce di fare le cose come dovrei.
Devo
reagire..
Accompagnare
Sam e Dean in questo cammino è il mio compito e devo
portarlo a
termine.
Riapro
gli occhi e lo guardo.
“Sono
tutti qui!” esclamo.
“Tutti
chi?” mi chiede Dean avvicinatosi con Bobby.
“Meg..
Ronald, Victor.. Victor Henricksen.. E due gemelline con una
palla..”
dico disordinatamente.
Sam,
Dean e Bobby si fissano per un attimo e poi prendono le armi.
“Ho
trovato il rituale!” esclama quest'ultimo “Ma ci
serve il fuoco e
alcune cose che sono di sopra.”
“Mai
una volta che abbiamo tutto a portata di mano.” dice Dean
leggermente irritato.
“Cosa
ti serve?” chiedo a Bobby.
“Oppio
e altre cose che sono sparse per la casa.”
“Vado
io a prenderle.” dico “Io volo.. tornerò
qui in men che non si
dica. E posso procuravi un fuoco qui sotto.”
“Da
sola di sopra? No!” esclama Sam.
Scuoto
il capo e faccio un grosso respiro togliendomi la giacca.
“Stai
tranquillo.” dico.
Tocco
la fronte di Bobby per capire più velocemente cosa prendere
e volo
di sopra.
Prendo
tutto quello che è necessario.
Intorno
a me ci sono tutte le persone che ho sentito nella mia mente..
O
meglio, i loro spiriti.
Loro
mi fissano disperati e arrabbiati ed io non posso aiutarli.
Non
con i miei poteri..
“Andrà
tutto bene..” sussurro loro.
Poi
torno di sotto.
Quando
arrivo, Sam mi corre incontro preoccupato chiedendomi se sto bene.. E
Dean e Bobby si mettono al lavoro.
Li
osservo fare quello che devono e quando sono pronti, punto la mano
verso il pavimento e si accende un leggero fuocherello.
Bobby
butta il contenuto preparato con erbe e altre cose tra le fiamme, e
in pochi secondi, la casa è pulita, ed io mi sento meglio..
Decisamente
meglio.
“La
casa è pulita..” sussurro loro spegnendo il fuoco.
Tutti
annuiscono e Sam mi.. abbraccia.
Ore
dopo, quando tutto è finito, Dean dorme per terra, Bobby
nella sua
camera e Sam beve un sorso di acqua.
Copro
Dean con una coperta liberandolo, per stanotte, dagli incubi che lo
tormentano da quando è tornato dall'Inferno, e poi raggiungo
Sam.
Lui
mi guarda e mi sorride gentile.
“Ti
senti meglio?” mi chiede.
“Si..
Sto bene ora.”
“Cos'è
successo prima? Sembravi Superman con la Kriptonite accanto.”
Chi?
Lo
fisso perplessa e lui sorride.
“Lascia
stare Superman.. Dimmi solo cos'è successo...Se ti
va.” mi chiede
gentilmente.
Faccio
un grosso respiro e mi sposto i capelli dal viso.
“Ogni
volta che qualcuno muore, io mi sento terribilmente in colpa. Posso
fare cose di ogni tipo, ma molto spesso.. troppo spesso, non riesco a
salvare la gente.” spiego “E quando gli spiriti
tornano, sono
così furiosi e disperati che i loro bisbigli.. il loro
dolore, mi
colpisce in pieno e mi fa sentire uno schifo.”
Sam
annuisce e mi accarezza piano il viso. “Non puoi salvare
tutti
Stella..”
“Lo
so.. E' solo che..”
La
sua bocca..
E'
sulla mia, ed io non so che fare.
Me
ne resto immobile qui, a crogiolarmi in emozioni che non sapevo
neppure di poter provare.
Si
allontana da me e mi guarda dolcemente..
“Questa
è.. è la prima volta che qualcuno mi..
bacia.” sussurro “Io non
so che fare.”
Lui
sorride appena, strofina piano il naso contro il mio e chiude gli
occhi accarezzandomi i capelli.. “Fai pratica con
me.”
Sorrido
e... quando mi bacia.. beh credo di aver capito cosa fare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Everyone has a first time ***
Grazie a tutti per i commenti
affettuosi.. Spero che la storia continui a piacervi.. E anche Stella e
Sam.
Nel
capitolo c'è un riferimento ad Anna e al suo possibile amore
con Cass.. Quella parte la dedico alla mia socia, brokendream
a cui piace particolarmente l'idea di un possibile amore tra Cass ed
Anna.. E' tutto per te socia mia.. Ti voglio bene ;)
Baci a tutti, Roby <3
Everyone
has a first time
Tutti
quanti hanno una prima volta.
C'è
una prima volta per amare, una prima volta per soffrire..
Una
prima volta per cadere e una prima volta per rialzarsi.
C'è
una prima volta per tutto.. e tutti.. proprio tutti vivono le loro
prime volte.
Alcuni
lo fanno consapevoli di ciò che stanno facendo.
Altri
lo fanno spinti da altri che l'hanno già fatto.
Ad
alcuni va bene ed altri no...
Ma
nessuno, nessuno.. indipendentemente dall'esito, scorderà
mai le sue
prime volte.
Io
per esempio, ricordo la prima volta che ho volato.
Stavo
per schiantarmi e Cass mi ha salvato.. è vero.
Ma
è stato comunque bello perchè ho capito dove
sbagliavo..
E
la seconda volta.. beh la seconda volta ho spiccato il volo senza
dover tentare atterraggi d'emergenza, o senza necessari aiuti e
salvataggi.
Ho
spiegato le ali e via..
Ed
è proprio questo il bello delle prime volte: si impara.
Ok,
è una seccatura quando si sbaglia..
Ma
nessuno è nato maestro e l'esperienza è il
segreto del successo.
Io
credo..
Probabilmente
mi sbaglio.
Non
lo so..
Ma
credo che in quello che penso, ci sia un pizzico di verità.
La
settimana scorsa per esempio.. io ho imparato a baciare.
Sono
stata impacciata per i primi minuti.. Ma poi mi sono sciolta
imparando da Sam che molto gentilmente mi ha offerto le sue labbra
per fare pratica.
Mi
è piaciuto baciarlo.
Ho
provato una sensazione di fresco..
Non
è il termine più adatto forse.. ma è
l'unico che riesco ad
associare alla cosa.
E
mi capita, forse, perchè.. tra tutte le cose che sono e che
non mi
piacciono.. volare è l'unica cosa che adoro del mio essere
angelo.
Quindi
associo la sensazione fresca che il volo mi offre alla bella
sensazione che la bocca di Sam mi ha.. regalato.
E'
stato entusiasmante.. E il mio cuore ad un certo punto ha iniziato a
battere così forte, che.. ho creduto scoppiasse.
Ma
per fortuna non è successo.. E ora, a distanza di una
settimana,
sono qui, stretta a lui, in un caldo letto, mentre dorme.
Io
non dormo, quindi lo osservo.
A
dire il vero tra poco si sveglierà e inizierà una
nuova giornata di
lavoro.
L'illusoria
sensazione di calma che provo adesso sparirà e tutto..
Beh,
tutto sarà reale.
Si,
reale è il termine adatto.
Io
alla realtà ho sempre preferito il sogno.
Nel
mio caso un sogno ad occhi aperti visto che non dormo.
Una
volta un angelo, in Paradiso.. Una donna, mi ha detto che sogno
troppo.
“La
realtà è più dura di un sogno,
è vero! Ma devi essere realista e
affrontare le tue responsabilità ed i tuoi doveri.”
è quello che mi disse con tono.. antipatico.
“Ti
piace tanto obbedire ciecamente?”
le chiesi.
“Ovvio!
Io sono un soldato perfetto.”
Due
giorni dopo, quando le cose si fecero dure.. trovò una
coppia che
non riusciva a concepire figli e decise di strapparsi la Grazia e
rinascere come figlia di quella stessa coppia.
“Le
cose qui non vanno più come dovrebbero.. Voglio fare
qualcosa di
bello e diverso.. Voglio sognare.” disse
quando venne a salutare Cass.
Lui
annuì senza dire nulla..
Contrariato ma troppo orgoglioso per
ammettere che il motivo per cui non voleva che se ne andasse era che
gli piaceva e.. in qualche modo la amava.
Io
invece sospirai ricordando le sue parole e mi misi a ridere.
“La
realtà è più dura di un sogno,
è vero! Ma devi essere realista e
affrontare le tue responsabilità ed i tuoi
doveri.” le
dissi.
Lei
non mi ripose.
Si
strappò la Grazie e volò via.
Da quel momento non l'ho più
vista, né io e Cass ne abbiamo mai parlato.
Non
credo che affrontare l'argomento gli piaccia..
Onestamente
credo che gli faccia ancora male parlare di quell'addio.
A
me non fa né caldo né freddo.
Anna,
si chiama così, non mi è mai piaciuta.
E
a lei non sono mai piaciuta io.
L'ordine
per chi la trova è di consegnarla..
Nessuno
sa che aspetto abbia... Ma se per caso dovessimo capire che
è lei,
dovremmo prenderla e consegnarla ai carcerieri celesti.
Io
chiamo così quelli che sono addetti alle punizioni..
E
li chiamo così molto gentilmente.. se si capisce cosa
intendo.
Se
incontrerò Anna.. io non la consegnerò.
Perchè
anche se non mi piace, lei ha trovato il coraggio di vivere quello
che ha definito il suo voler sognare,
e ha rinunciato a sé per essere qualcos'altro. E per questo
la
ammiro.
Io
invece ho dovuto barattare la mia.. possibile libertà... il
mio
voler sognare, con un
lavoro: occuparmi di Sam e Dean e accertarmi che compiano il loro
dovere.
Non
me ne pento.. sopratutto ora che Sam è capace di farmi
provare cose
che non ho mai provato prima..
Solo..
mi sento una vigliacca a volte.. e spesso m chiedo perchè
non ho
trovato anche io il coraggio di dire addio a tutto e fare quello che
volevo.
Credo
però di non averlo fatto perchè, anche se il tutto
non mi sarebbe mancato, il tutti
si.
Sopratutto
Castiel.. E pochi altri.
Come
Gabriel per esempio..
Oh
cielo!
Io
adoravo Gabriel. Insieme ci facevamo un sacco di grosse risate.
E
ne parlo al passato perchè anche lui ha lasciato il
Paradiso..
Ancor
prima di Anna.
Quando
Anna se ne andò io avevo 16 anni..
Quando
se ne andò Gabriel ne avevo solo 8.
Sembra
poco tempo..
Ma
la verità è che sono tantissimi anni.
Anna,
per esempio ora ha circa 24 anni.. e Gabriel.. beh non lo so.
E
sembra assurdo, perchè in Paradiso, il tempo scorre molto
lentamente.
Un
anno celestiale, corrisponde a quattro anni umani più o meno.
Infatti,
se io fossi stata sulla Terra da sempre ora avrei molto più
di 22
anni.
E'
un discorso complicato da spiegare.
Ma
viverlo è tutta un'altra cosa.
Anche
Dio mi sarebbe mancato..
Tutti
lo chiamano Padre. Io l'ho sempre chiamato nonno.
E
tutti, eccetto Castiel, mi odiano perchè io ho parlato
parecchie
volte con Lui.
Mentre
molti di loro nemmeno una volta.
Quelli
che mi odiano di più credo siano gli Arcangeli, ma per altri
motivi.
Raphael
sopratutto..
Cielo!
Raphael è proprio uno scontroso antipatico.
Non
l'ho mai visto sorridere.
Di
Michael.. beh, di lui non so che dire..
E'
severo. E credo che sia perchè è un tipo ligio al
dovere.
Uriel
poi.. proprio non lo sopporto..
Gli
altri Arcangeli, eccetto Gabriel che, come ho già detto
adoro, mi
sono indifferenti.
Quello
che ho fatto in Paradiso l'ho fatto contro voglia.
Inizialmente,
odiavo tutto.. persino mia madre, che ritenevo responsabile del mio
essere lì..
Beh,
un po' lo era in effetti..
Poi
Cupido, il cherubino, mi disse che avevo bisogno di amore.. E mi
spronò a scegliere uno dei miei
“fratelli” e a stare con lui.. A
diventarci amica.
Ne
parlai con Joshua, l'angelo più vicino al Signore e lui mi
affidò a
Castiel.
Disse
che entrambi avevamo bisogno di qualcuno.. E che saremmo andati
d'accordo.
E
così fu.
Mi
piace Joshua.. E mi piace anche Cupido.. E' un tipo grassoccio che
sta sempre nudo e abbraccia tutti.
Non
è del tutto igenico, ma è adorabile per quel che
mi riguarda.
Anche
Castiel mi è subito piaciuto.. Si.
Spengo
la sveglia e mi giro verso Sam che mi è accanto.
Dean
non è tornato a dormire stanotte.. Si è
intrattenuto, per quanto ne
so, con una cameriera..
Quindi
la sveglia non serve.
Di
svegliare Sam mi occupo io.
Gli
bacio la guancia e attendo che apra gli occhi.
Questa
unione, se così posso chiamarla, è pericolosa e
proibita.. Ma spero
che mi sia concesso viverla.. perchè mi da gioia.
Lui
apre gli occhi e mi sorride.
“Ho
pensato che un bacio sarebbe stata una sveglia più
gradevole.” gli
dico.
Annuisce
e mi bacia la bocca. “Hai pensato bene.”
“Quindi
ti è piaciuto come modo per svegliarti?”
“E'
stato come svegliarmi in Paradiso.”
Oh
no!
“Oh
cielo! E' stato così brutto?” chiedo.
Lui
mi guarda e scoppia a ridere stringendomi forte. “Qui da noi
si
dice per indicare una cosa bella.”
Che
cosa strana!
“Oh..
beh, allora sono lie..”
Mi
blocco e deglutisco a vuoto..
Sta
arrivando!
Mi
alzo dal letto e faccio grandi respiri.
Un
trucchetto che Sam mi ha insegnato.
Anche
lui si alza e mi si avvicina. “Che succede?” mi
chiede.
“Sta
arrivando!”
“Chi?”
“Mh..
un dolce angioletto!”
Alzo
la testa e anche Sam, e Ruby ci è davanti.
“Ruby?”
chiede lui incredulo “Che ci fai qui?”
“Ho
bisogno di parlarti e non rispondi alle mia chiamate..”
“Che
peccato!” mi sfugge con tono sarcastico.
Ruby
fa un grosso respiro e mi mostra gli occhi neri.
“Guarda
che non c'è bisogno che mi mostri gli occhi.. Vedo benissimo
il tuo
vero aspetto.. E lasciatelo dire.. sei orribile.”
Ho
raccontato qualcosa a lei di Sam.. Ma lui si fida di questo demone
maledetto.
Ride
e fa qualche passo verso di me..
Alzo
la mano e la blocco.
“Fossi
in te non lo farei.” le dico “Mi basta dire una
parola per
mandarti da dove sei venuta... Per sempre.”
Lei
si agita e guarda Sam per un attimo.
“Stella,
lasciala andare..” mi chiede Sam.
Lo
fisso perplessa e visto che mi sembra convinto, la lascio libera.
Non
posso impicciarmi e di certo non voglio litigare.
Vorrei
uccidere Ruby.. ma non posso.
I
piani sono altri ed io..
Mi
chiamano..
Uriel
mi sta chiamando..
Di
solito non risponderei, ma mi sta dicendo che è successo
qualcosa a
Cass.
Cosa
gli è successo? Spero che stia bene.
“Ruby,
vattene via.” le dice Sam.
Sa
che stare nella stessa stanza con un demone mi fa male e per questo
la sta mandando via..
Salvo poi rivederla appena possibile..
Vero
Sammy?
“Non
preoccuparti.. me ne vado io. Ho da fare!” esclamo.
Ruby
ride, Sam invece mi fissa allarmato.. “Aspetta.. ti prego
non..”
Scuoto
appena il capo e volo via senza lasciarlo finire.
Quando
arrivo da Uriel lui e Castiel mi guardano.
Cass
sta bene, ma qualcosa non va.
“Cass...
stai bene?” chiedo.
Lui
annuisce e mi guarda con gli occhi tristi.
“Che
succede?” domando.
“Ti
sei innamorata di un umano.. L'umano sbagliato. E la vostra..
reciproca infatuazione, potrebbe mandare a monte tutto
quanto.” mi
urla Uriel.
“Lo
spero!” esclamo decisa.
Uriel
ride e stringe i pugni..
Poi
tende la mano verso di me cercando di colpirmi..
Non
mi sfiora nemmeno.. Il suo attacco mi solletica soltanto.
E
questo lo fa infuriare ancora di più.
Mi
gira le spalle e avanza verso di Castiel..
Ma
cosa..
No
no no..
Avanzo,
ma oramai Uriel l'ha afferrato e sta per ucciderlo.
Il
mio superiore mi guarda pregandomi con gli occhi di andare via e non
fare sciocchezze..
Ma
non posso lasciarlo qui, così.
Chiudo
gli occhi e alzo una mano..
Si
alza un leggero vento, le luci di questa strada isolata sfarfallano e
Uriel soffre..
Riapro
gli occhi e lui mi sta fissando..
Ce
l'ho in pugno e lo ucciderò, una volta per tutte.
Sono
fuori controllo.. perchè non sopporto che minaccino Castiel..
Lui
è l'unico che mi vuol bene e l'unico per cui darei la vita..
E
in un certo senso, lo sto facendo.
Perchè
uccidere l'Arcangelo mi costerà caro.
Mi
avvicino a Uriel e gli poggio due dita sulla fronte..
Poi
mi allontano mentre Cass mi è accanto.
L'Arcangelo
soffre, urla e poi.. si incenerisce fino a scomparire.
L'ho
ucciso e ancora non mi sento soddisfatta.
Sono
furiosa come non lo sono mai stata e pensare a Sam con Ruby non mi
aiuta a calmarmi..
Non
è gelosia.. è un semplice dato di fatto.
Lei
dovrebbe stargli lontano.
“Calmati
ora ok? Va tutto bene..” mi sussurra Castiel.
Mi
rilasso pian piano e poi lo guardo realizzando di aver ucciso un mio
simile.. più o meno.
“Sono
un mostro.. Potrai mai perdonarmi?” gli chiedo.
“Non
ho nulla da perdonarti.. Mi hai salvato la vita.”
Annuisco
e scoppio in lacrime.
Cosa
farò adesso?
Castiel
mi abbraccia e poi si allontana poco da me..
Prende
uno strano ciondolo e me lo da. “Tienilo sempre con te.. Ti
terrà
nascosta dagli altri angeli.”
“Nascosta?”
“Hai
ucciso un Arcangelo.. e a loro non importerà il
perchè l'hai
fatto.” mi dice “Sistemerò le cose.. Ma
tu non farti notare per
un po' ok? Verrò da te non appena potrò. Gli
altri non sanno che
sei con Sam e Dean.”
“Cass..
che ne sarà della mia libertà?”
Lui
sospira, mi bacia la fronte e poi sparisce.
Non
ha risposto.. Il che significa che me la posso scordare.
Sono
una fuggitiva ora..
Una
fuggitiva innamorata dell'uomo che ospiterà il suo peggior
nemico.
Si
esatto!
Sam
è il tramite di Lucifero.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** I still can have my freedom, but.. ***
I
still can have my freedom, but..
Sono
una fuggitiva!
Una
fuggitiva.. e non una fuggitiva qualunque.
Io
fuggo perchè ho ucciso un arcangelo.. E fuggo dalle forze
dell'ordine celesti.
Che
non sono affatto come quelle umane.
No..
Gli
addetti alle punizioni in cielo sono.. il peggio con cui qualcuno
può
avere a che fare.
Non
si fermano davanti a nulla e ti fanno male fino allo stremo delle
forze.
Delle
loro forze.. e sono tre angeli che si avvicendano per farti male..
Quindi
si stancano poco.. Raramente.
Sospiro
e mi guardo intorno.
Il
posto in cui mi sono rifugiata è un vecchio capanno.
Sto
qui da quasi un mese oramai.
Non
mi piace e puzza di polvere e bugie...
Ma
di certo non potevo nascondermi su una spiaggia tropicale..
Cass
ha detto che sarebbe venuto da me appena possibile.. Mi ha parlato..
Come
solo noi sappiamo fare tra noi.
Con
la mente..
Mi
ha detto che lassù sono molto arrabbiati e che non sa ancora
cosa ne
sarà del mio desiderio di essere libera una volta finito
tutto
questo.
Sa
per certo che se mi troveranno non mi uccideranno..
Solo
per il buon ricordo che tutti conservano di mia madre.. e
perchè si
è scoperto che Uriel non era esattamente fedele.
Pare
che servisse altri.. signori eccetto Dio suo padre..
A
Michael non è piaciuto scoprire il suo essere in combutta
con
l'Inferno, quindi ha deciso di risparmiarmi la vita, per ora..
In
un certo senso l'ho liberato di un peso.
Ma
non dimentica ciò che è successo e quindi, dopo
che mi avranno dato
una bella ripassata a modo loro, se commetterò altri errori,
niente
potrà salvarmi.
Mi
strapperanno la Grazia e poi uccideranno quello che resta di me.
Onestamente?
Con
il potere che mi ritrovo, potrei ucciderli tutti schioccando le
dita..
Ma
non lo farò.
E
non perchè obbedienza è la
mia parola preferita.. né perchè
mi fanno paura.
Ma
solo perchè non potrei mai vivere con la coscienza
appesantita da
tutte quelle morti..
E
perchè se qualcosa dovesse andare storto, Castiel sarebbe il
prossimo bersaglio...
Ed
io non voglio che gli accada nulla.
Lui
è un angelo coi fiocchi..
L'unico
che potrebbe essere definito tale.. L'unico degno
di chiamarsi
tale.
Sa
quando è il momento di combattere, di obbedire.. e sa quando
è il
momento di essere misericordioso.
Lui
è un vero angelo.
Come
quelli che le persone immaginano.. Come gli angeli ai quali le madri
raccomandano i propri figli prima di metterli a letto.
Voglio
bene a Castiel e mai farei qualcosa che possa compromettere la sua
posizione o peggio ancora la sua incolumità.
Mai!
Resterò
qui e aspetterò che mi venga comunicato qualcosa..
So
che verrò punita.. se mi trovano.
Se
non mi trovano invece, vagherò nascondendomi per il resto
dei miei
giorni...
Invecchierò,
perchè sono per metà umana, e quando la mia parte
umana morirà di
vecchiaia, il mio corpo si rigenererà e sarò di
nuovo giovane.. e
del tutto angelica.
Se
non mi trovano e quindi scampo la punizione, e di conseguenza
dovrò
nascondermi per sempre, sicuramente non rivedrò mai
più Dean e
Sam..
E
questo mi dispiacerà moltissimo...
Sam..
Ma
non è ancora detto.
Sobbalzo
e sento qualcosa muoversi intorno a me.
Ho
il ciondolo che mi ha dato Castiel, quindi suppongo che non siano
angeli..
Non
possono trovarmi fin quando lo tengo con me..
Ma
non sono nemmeno demoni.. Li sentirei.
Sono.. Ma come mi hanno
trovata?
Mi
volto e li vedo avanzare verso di me.
Sam
e Dean camminano a passo svelto..
Sopratutto
Sam e quando mi raggiunge mi stringe tra le braccia baciandomi i
capelli.
Si
stacca poco da me e mi bacia piangendo appena.
Perchè
piange?
“Perchè
piangi?” gli chiedo.
“Perchè
grazie al cielo stai bene.. Credevo che ti fosse accaduto
qualcosa.”
Beh..
non proprio grazie al cielo.. Anzi..
Ma
questi sono dettagli...
“Sto
bene.. Per ora.” sussurro allontanandomi poco.
Non
che in questo mese quello che provo per lui sia sparito..
Solo..
Sono
un po' confusa in questo momento..
E
oltretutto sento su di lui l'odore, che non è proprio odore,
di
Ruby.
L'ha
vista da poco..
E
posso sentire che anche Dean è a conoscenza dei
“rapporti” che
suo fratello e quel demone hanno.
Mi
schiarisco la voce e abbasso lo sguardo.
Sam
è perplesso.. E anche Dean.
Riesco
a sentire i loro dubbi sul mio comportamento..
“Come
mi avete trovata?” chiedo.
“Castiel
mi è comparso in sogno e mi ha dato questo
indirizzo..” mi spiega
Dean.
Castiel..
avrei dovuto immaginarlo.
Un
attimo.. e se li hanno seguiti?
A
quest'ora tutti in cielo sapranno che collaboro con loro due da un
po'.
“Non
sareste dovuti venire qui. Se vi hanno seguiti siamo tutti nei
guai.”
dico.
“Stai
tranquilla begli occhi,” mi dice Dean “siamo
coperti.” aggiunge
mostrandomi un sacchettino.
Lo
prendo e lo osservo..
E'
un sacchetto potente..
“Chi
ve lo ha dato?” chiedo.
Loro
si fissano per un attimo e poi Dean ride nervoso e guarda Sam
attendendo che sia lui a rispondere.
C'entra
Ruby.
“Mi
ha insegnato Ruby come farli.” mi conferma infatti Sam.
Annuisco
appena e glielo restituisco indietreggiando. “Sai, ti facevo
più
sveglio.. Frequentare Ruby? Una mossa poco intelligente Sam.”
“So
cosa pensi di lei.. Ma lei mi ha salvato la vita.. mi aiuta.”
“Lei
ti usa!” urlo appena “Tuo fratello ti aiuta..
tenendoti lontano
da poteri su cui non hai il minimo controllo. Da poteri che
potrebbero portarti alla rovina. E' lui che dovresti ascoltare, non
Ruby solo perchè ha un bel corpo e perchè brucia
di ardente
passione demoniaca..”
Lui
mi guarda e sgrana gli occhi.
Si
Sammy.. lo so che ci sei andato a letto. E so dei tuoi poteri.. So
tutto.
Dean
non dice nulla.. Ci osserva e tiene gli occhi bassi.
Carico
di dolore e di delusione.
Lo
guardo e sospiro..
“Ti
piace fargli male Sam?” chiedo indicando suo fratello
“Anche lui
ti ha salvato la vita.. Un milione di volte.. E questo è il
modo in
cui tu lo ringrazi. E' morto per te e prima di finire all'Inferno, ti
ha chiesto una sola cosa.. Di non usare i tuoi poteri.. E qual
è
stata la prima cosa che hai fatto Sam? Li hai usati.”
Lo
guardo ed i suoi occhi sono pieni di lacrime.
Mi
dispiace essere così dura..
Ma
se non dico ora tutto quello che penso.. beh, forse non avrò
un'altra occasione per farlo.
Ci
guardiamo per lunghi istanti..
Silenziosi
e carichi di aspettative..
Di
domande..
Affamati
di risposte che né io né lui conosciamo..
Dean
se ne rimane in silenzio a fissarmi con occhi grati e dolci..
E'
un ottimo fratello maggiore.. E Sam..
Beh
lui non è più ciò che era un tempo.
E'
combattuto dentro.
Assetato
di una vendetta che non lo porterà da nessuna parte..
Uccidere
Lilith non ti farà sentire meglio..
Uccidendola
tu farai più danni di quanti riesci ad immaginare.
Forse
avrai la tua soddisfazione.. ma a pagarne le spese sarà il
mondo
intero.
Distolgo
lo sguardo da lui e guardo Castiel appena arrivato.
L'espressione
sul suo volto non promette nulla di buono.
La
mia sentenza è pronta e hanno mandato lui a comunicarmela
così da
fare male ad entrambi.
Sapevano
che lui era al corrente dei miei spostamenti.
Che
sapeva dove mi trovo.. e così l'hanno usato..
“Cass..
che succede?”
Lui
piega la testa e mi guarda a lungo.
So
che agli occhi di Sam e Dean sembra semplice silenzio..
Ma
i suoi occhi mi stanno dicendo più cose di mille parole.
“Puoi
ancora avere la tua.. libertà alla fine di tutto.
Ma..”
“Devo
essere punita.. E se non mi presento alla mia seduta di..
“lavata
di capo” se la prenderanno con te che mi sei caro.”
continuo per
lui.
Lui
scuote e il capo e fissa Sam. “Non con me.” dice
“E non si
limiteranno ad una.. lavata di capo.”
Mi
sento rabbrividire.
In
sostanza: o mi presento e mi faccio torturare per bene.. oppure
uccideranno Sam.
“Cosa
mi consigli di fare?” chiedo al mio superiore.
Posso
nascondere Sam in qualche modo..
“Io
vorrei solo prenderti e portarti via da tutto questo Stella.. Ma
onestamente.. credo che dovresti andare lassù. Le tue ferite
guariranno, anche se lentamente.. ma se fuggi ancora, ti daranno la
caccia per il resto dei tuoi giorni.. Non avrai più una
vita. Né la
tua libertà. E nemmeno loro..” dice indicando Sam
e Dean.
Ha
ragione!
Anche
se l'idea di farmi torturare mi fa rabbrividire.
Comunque
lo farò!
Andrò
lassù e mi prenderò le responsabilità
delle mie azioni..
Annuisco
e gli sorrido tra le lacrime. “Ok.”
Mi
volto verso Sam e Dean e mi avvicino a loro.
Li
tocco marchiandoli con alcuni sigilli speciali che impediranno agli
angeli di rintracciarli e distruggo il ciondolo.
Do
un bacio a Sam accarezzandogli il viso e poi abbraccio Dean.
“Non
farlo avvicinare..” gli sussurro all'orecchio riferendomi a
Sam.
Lui
mi guarda perplesso ma poi capisce..
Io
invece indietreggio mentre Sam mi chiede dove sto andando.
Prova
ad avanzare verso di me, ma si blocca quando due angeli compaiono
alle mie spalle afferrandomi per le braccia.
Gli
sorrido e scompaio con loro e Castiel mentre Dean lo tiene fermo
mentre tenta di raggiungermi urlando.
Prime
di scomparire però schiocco le dita trasferendoli in auto.
Devono
andarsene in fretta.
Quando
arrivo in Paradiso, trovo Michael e Raphael ad aspettarmi.
Se
Gabriel fosse ancora qui, anche lui sarebbe accanto a loro.
Contro
la sua volontà ma ci sarebbe.
“Bentornata
a casa!” esclama Michael.
Gli
sorrido sarcastica e mi libero dalla presa di quei due idioti che
ancora mi tengono ferma.
Conoscono
benissimo la strada per la “camera dei giochi.”
“Facciamo
in fretta, così posso andarmene e non vedere le vostre
brutte
facce.” dico dirigendomi dove devo.
Michael
annuisce e mi segue insieme a Raphael.
Non
si arrabbia per il mio tono.. Tanto tra poco mi tortureranno..
arrabbiarsi a che servirebbe?
“Lasciami
prendere il suo posto Michael!” esclama Castiel.
Mi
fermo e lo fisso scuotendo il capo. “No!”
“Ti
prego!” esclama ancora Castiel ignorandomi.
Serro
le mascelle e schiocco le dita facendolo sparire.
E'
meglio così..
Se avesse continuato a parlare avrebbero punito
anche lui.. o l'avrebbero fatto assistere alla mia di tortura.
Raphael
e Michael sorridono e annuiscono appena..
Io
invece li ignoro e avanzo dritta verso la mia punizione.
Mi
incatenano ad una specie di costruzione di ferro, immobilizzandomi
sopra un sigillo che annienta tutti i miei poteri.. fin quando ci sto
dentro.
E
poi iniziano a divertirsi..
I
tre carcerieri si avvicendano nel farmi male..
C'è
silenzio intorno..
L'unica
cosa che sento, sono le mie urla mentre una lama incandescente mi
passa da parte a parte la spalla.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** My punishment is over. Or maybe it's just begun ***
My
punishment is over. Or maybe it's just begun
Finito!
Hanno
finito di torturarmi..
Si
sono divertiti per ore ed ore..
Così
tante ore che sulla Terra questo stesso tempo corrisponde a quasi due
giorni, e ora hanno deciso che è tempo di smetterla e
lasciarmi
andare.
Castiel
è qui fuori.
Sento
la sua Grazia nonostante sia allo stremo delle forze.
E
la sento perchè è agitato.
La
sua “aura” vibra forte..
Così
forte che mi sembra che stia esplodere.
Povero
Castiel..
A
starmi dietro tutto il tempo finirà per avere un crollo
nervoso.
Sono
appena stata liberata dalle catene roventi che mi tenevano ferma e
sono.. insanguinata dalla testa ai piedi.
E
mi sento debole..
Sono
ancora viva, ma per un attimo ho creduto di morire.
Mi
afferrano per le braccia e mi scaraventano fuori dalla stanza..
Praticamente mi lanciano.
Ricado
ai piedi di Castiel che si inginocchia cercando di capire se respiro
ancora.
Mi
accarezza i capelli e poi piano piano il viso insanguinato.
Sento
tutto quello che mi accade intorno ma non riesco a parlare o a fare
nulla.
Sono
cosciente, ma incosciente allo stesso tempo.
Solo
io posso vivere due opposti nello stesso momento.
Sono
pur sempre un essere strano.
I
miei aguzzini mi passano accanto.
Sento
il loro odore e il calore del loro essere.
Si
allontano ridendo e conversando tranquilli, quasi come se non fosse
mai successo nulla.
Certo..
a loro che importa?
Che
torturino me, o volino, per loro è la stessa cosa.
Hanno
diverse facce.
In
gergo umano, credo che potrei dire che soffrono di
personalità
multiple.
Loro
tagliuzzano, torturano e poi..
Beh
poi, fanno i bravi angioletti..
Dannati..
Un
giorno smetterò di preoccuparmi della mia coscienza.. E quel
giorno, sarà meglio che loro non mi capitino davanti.
“Stella..”
mi sussurra Cass guardandomi con gli occhi gonfi di lacrime
“Avresti
dovuto lasciarmi prendere il tuo posto. Sei una testarda.”
Provo
a scuotere il capo e a sorridere per tranquillizzarlo..
Ma
invece mi ritrovo a piangere come una stupida...
Sento
dolore praticamente dappertutto.. Credo di avere tutte le costole
rotte e forse anche il setto nasale.
Devo
avere un aspetto orrendo.
Castiel
mi prende in braccio, mentre io tremo ancora inorridita.
Sono
coraggiosa, è vero.. Ma chiunque dopo una tortura come
questa si
sentirebbe impaurito..
Almeno
credo.
E
se così non fosse.. non importa.
Io
non mi vergogno di aver paura.
“Non
preoccuparti tesoro.. ora ti porto via da qui.” mi sussurra.
Gemo
di dolore e cerco di aggrapparmi a lui.. Ma non ci riesco, e le mie
braccia penzolano come un peso morto mentre il mio corpo perde sangue
e mi fa male.
Attendo..
Io
attendo che accada qualcosa.
Ora
come ora, voglio solo andarmene da qui.
E
Castiel lo sa.. Per questo, dopo pochi secondi, mi ritrovo nella
camera di motel di Dean e Sam.
Capisco
di aver cambiato ambiente, perchè l'aria è
diversa e perchè sento
il profumo di Sam..
Anche
se credo che lui non sia qui.
Perchè
sento solo la presenza di Dean..
“Oh
mio Dio!” esclama proprio lui avvicinandosi a me e Cass
“Cosa le
hanno fatto?”
“L'hanno
torturata.” risponde Cass “Fino allo
sfinimento.” aggiunge con
la voce rotta dal pianto.
“Chi?
Quei due che l'hanno portata via?”
“No!
Degli altri.”
“Posso
fare qualcosa? Si.. si riprenderà?”
Sento
Castiel annuire e poi schiarirsi la voce. “Puoi prenderla tu?
Starà
male per un bel po'.. Il suo corpo guarirà ma ci
metterà ore..
Forse giorni.. Ha bisogno di sentire calore.. Sai, quel tipo di
calore che io non posso darle.”
“Si,
certo..”
Le
braccia di Dean si stendono verso di me.
Mi
sposta i capelli dal viso ed io tremo piangendo..
Mi
fa male qualunque cosa faccia.. Sono un dolore completo.
“Shh..”
mi sussurra prendendomi in braccio.
Mi
bacia la fronte e si siede tenendomi delicatamente tra le braccia.
Sento
che Cass se ne è appena andato...
Povero
amico mio.. per lui è difficile anche solo vedermi
così.
“Dean..”
lo chiamo con la voce roca e spezzata dal pianto.
“Hey
bambolina..”
Apro
piano gli occhi e lo guardo. “Mi fa male.. tutto.”
“Lo
so.. Lo so. Ma sai cosa? Hai un aspetto fantastico. Queste ferite ti
danno ancor di più l'aspetto di una guerriera.. E tu sei una
vera
guerriera.”
E'
tenero.. Ma non è tra le sue braccia che vorrei essere.
Provo
a ridere, ma mi faccio male, quindi smetto di provare.
“Mi
dispiace.. Ti sto sporcando di sangue.” gli dico piano.
Mi
è difficile parlare.. ma piano piano andrà sempre
meglio..
Dean
sorride e mi accarezza il viso. “Va tutto bene. Non
preoccuparti.”
“Nelle
prossime ore, ci saranno momenti in cui starò molto male..
Davvero
moltissimo. Non abbiate paura.. Quando accadrà,
sarà perchè il mio
potere si sta rigenerando.” gli spiego.
Non
voglio terrorizzarli quando il mio potere che torna al massimo della
sua potenza mi costringerà ad urlare di dolore.
“Grazie
della precisazione.” mi sussurra lui.
“Non
c'è di che.. Puoi.. puoi chiamare Sam? Io vorrei.. vorrei
tanto
vederlo. Io.. lo amo.”
Lui
annuisce sorridendo e mi fa sdraiare delicatamente a letto.
Poi
afferra il suo cellulare e comunica a Sam che sono qui al motel.
Riattacca
e si siede piano accanto a me.
“Arriverà
in men che non si dica.” mi dice gentile.
“Ok..”
sussurro. Poi tossisco sentendo un dolore allucinante e prendo la sua
mano “Dean.. so che tieni a Sam più come un padre
che come un
fratello.. E so che quando qualcuno ama qualcun altro, è
usanza, qui
sulla Terra, chiedere il permesso al padre.. E sei tu il padre di
Sam, si può dire.. Quindi.. voglio dirti che amo Sammy e che
ho..
intenzioni serie con lui. Ho il tuo consenso?”
Si
fa così! L'ho letto in un romanzo.
Dean
mi guarda e ride. Poi mi bacia la mano.
“Questa
usanza.. non esiste più si può dire, e in ogni
caso, è l'uomo che
da rassicurazioni al padre della donna e che chiede il permesso.. Ma
grazie della considerazione. Hai il mio consenso.” mi dice.
Corrugo
un attimo la fronte rendendomi conto di aver fatto un'altra gaffe, e
annuisco appena.
Lui
sospira e rimane in silenzio.
Sam
rientra dopo qualche minuto..
Mi
sento poco meglio quando arriva..
Sento
il suo profumo ancora più forte e la sua presenza mi fa
sentire al
sicuro.
Chiude
la porta e mi raggiunge.
“Stella
io..” si blocca e mi guarda “Oh mio Dio! Cosa..
Cosa ti hanno
fatto?”
“Sto
bene..” gli sussurro.
“L'hanno
torturata.. Lassù ai piani alti. Cass dice che si
riprenderà, ma ci
vorrà un po'. Forse ore, forse giorni. Dice che ha bisogno
di
sentire.. affetto e calore.” gli spiega Dean “E mi
ha appena
chiesto la tua mano.. più o meno.”
Questo
poteva anche non dirlo.
Mi
bacia la fronte e poi esce dalla stanza dicendo che andrà a
prendere
da mangiare.
Sam
invece rimane immobile davanti a me.
Piange
ed è inquieto.
Gli
tendo la mano e lui la prende delicatamente sedendosi accanto a me.
La bacia e poi si piega fino a baciarmi la bocca..
“Chi
è stato a farti questo Stella?” mi chiede
“Voglio farli a
pezzetti con le mie mani.”
Roteo
gli occhi e con il suo aiuto mi metto un po' seduta.
“Non
preoccuparti Sammy.. tra poco starò bene.”
Lui
singhiozza e mi stringe piano il viso tra le mani.. “Mi
dispiace..
avrei dovuto fare qualcosa per proteggerti.. E invece io...”
Scuoto
piano il capo e lo bacio dolcemente.
“Puoi
ancora aiutarmi..” gli dico.
“Come?”
“Puoi
sdraiarti qui con me e abbracciarmi fin quando non starò
bene.. Che
ne dici?”
Lui
annuisce mentre io gli asciugo gli occhi e mi bacia la fronte.
“Si..
Va bene.”
Mi
fa sdraiare piano e si sistema accanto a me stringendomi
delicatamente tra le braccia.
Mi
sento in pace ora e pronta alle ore dure che mi attendono.. pronta a
guarire.
Chiudo
gli occhi e mi rilasso..
Non
dormo, ma la mia parte umana è ferita, trova sollievo
così.
Sam
si è addormentato invece.
Dopo
due ore circa stremato dalle lacrime versate per il mio malessere.
Ore
dopo, di notte.. Dean non è ancora rientrato.
Suppongo
per darci spazio, ed io mi sento meglio..
Molto
meglio.
Il
mio potere è quasi del tutto intatto.. Rimangono solo le
ferite
esterne.. Che passeranno piano.
Sono
ancora lurida di sangue però.
Mi
alzo piano e prendo dei vestiti puliti.
Entro
nel bagno e faccio una doccia veloce..
Lavo
via lo sporco, il dolore e anche la paura.. E si, l'acqua calda
è
decisamente un toccasana.
Mi
rivesto, e quando torno in camera, Sam si sveglia.
“Stella..
che fai?” mi chiede balzando in piedi.
“Avevo
bisogno di una doccia.. E come vedi sto molto meglio adesso.”
gli
dico sorridendo.
Lui
sospira e mi abbraccia piano..
E'
caldo.. e profumato..
Mi
stringo a lui e gli accarezzo la schiena con le mani..
“Grazie
per quello che mi hai detto su Ruby..” mi dice.
“Qualcuno
doveva farlo.”
“Si..
è vero. Ho smesso con lei.”
No..
non è vero. Ne sei dipendente oramai.. Ma sei convinto del
contrario.
Non
importa.. Per ora va bene.. Affronteremo la cosa pian piano.
Alzo
la testa e gli sorrido. “Mi fa piacere sentirlo.”
Lui
abbassa lo sguardo e mi osserva..
So
cosa sta pensando.. Riesco a sentirlo.
Ci sto pensando anche io..
ma non saprei neppure da dove iniziare.
Ora
si sta chiedendo se lo voglio anche io.
“Si
Sam.. lo voglio anche io.. Ma siccome non so come fare, lasciami
sbirciare nella tua mente.. Immagina come sarebbe ed io lo
vedrò e
saprò cosa fare.” gli dico.
Lui
arrossisce.. Ma chiude gli occhi e pensa.
Gli
tocco la fronte e osservo..
Mi
sfila la maglietta e mi bacia dolcemente..
Porta
le mie mani sui bottoni della sua camicia e mi invita a sfilargliela
piano.. Mi fa sdraiare delicatamente e la sua bocca scivola leggera
sul mio collo, sui miei seni e sull'addome.
Poi
risale percorrendo la stessa via e accarezzandola con la punta della
lingua.
Ci
sorridiamo e sbottona i miei jeans sfilandoli via e facendo lo stesso
coi suoi..
Mi
libera e si libera di tutti gli indumenti che indossiamo e si sistema
su di me...
Mi
bacia di nuovo e la sua mano risale leggera su per la mia coscia..
Arriva
al fianco e dopo essersi fermata un attimo sale ancora fino a
stringere la mia..
Le
nostre dita sono intrecciate e con un movimento deciso e passionale,
mi entra dentro stringendosi a me.
Chiude
gli occhi gemendo piano ed io reclino la testa all'indietro pervasa
da un piacere che mi è nuovo e mi.. inebria.
Gli
accarezzo le braccia e i nostri respiri diventano affannati.. Insieme
coi nostri gemiti, si fondono e si confondono nell'aria ovattata e
calda della stanza.
Sudo
e anche il suo bel corpo è imperlato di sudore..
Si
muove deciso dentro di me..
Lui
è...
Le
sue mani mi accarezzano leggere ma sicure...
Tiene
salda la mia gamba all'altezza del ginocchio e la ripiega verso di me
per farsi più spazio..
Mi
bacia il collo e mi fa sua..
Gemo
e tremo violentemente inarcando la schiena e affondando le dita nelle
sue spalle.
Anche
lui trema e mi bacia il mento per poi sistemarsi accanto a me.
Mi
stringe piano e poi mi guarda.
“Stai
bene?” mi chiede in un sussurro.
Annuisco
e gli accarezzo il viso. “Io ti amo.”
Sembra
stupito, ma dopo un attimo sorride felice e mi accarezza i capelli.
“Ti amo anche io.”
Allontano
la mano dalla sua fronte ed entrambi riapriamo gli occhi.
Sono
scossa.. Decisamente scossa.
Nel
senso positivo del termine.
Ma
credo di aver capito.
Mi
allontano poco da lui e alzo le braccia per permettergli di sfilarmi
la maglietta..
Mi
piace ciò che ho visto.. Mi imbarazza ma mi piace..
Sopratutto
la fine.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** The lies hurt ***
The
lies hurt
Una
volta ho visto una madre sgridare la figlia.
La
figlia aveva deciso che voleva prendere una strada diversa da quella
che i suoi genitori avevano.. preparato per lei, e così, la
madre la
sgridava sonoramente rinfacciandole, ad ogni parola, quanto avevano
fatto per lei, e insinuando perciò che lei doveva ripagarli
facendo
quello che loro avevano deciso.
Io
ero un giovane angelo..
Avevo
16 anni circa.. e molti dei miei poteri erano ancora nuovi per me.
Stavo
imparando ad essere ciò che sono..
Ad
essere paziente e umile nonostante i miei poteri..
Era
un momento duro, e Cass mi stava vicino.
Mi
aveva detto di non avvicinarmi mai agli umani, a meno che non mi
fosse ordinato.
E
ovviamente io avevo disobbedito ignorando le sue parole ed ero scesa
per parlare con quella ragazza.
La
salutai e la avvicinai piano, con calma..
Nonostante
avessi solo qualche minuto prima che si accorgessero che ero scesa
sulla Terra, decisi che era il caso di fare tutto con calma.
Non
volevo spaventarla, anzi.. volevo solo confortarla.
Perchè
lei se ne stava lì a singhiozzare ed io mi sentivo triste
per lei.
Mi
sedetti lì accanto e attesi che fosse pronta a parlare.
Quando
smise di piangere feci un grosso respiro e le diedi una caramella..
“Non
posso accettare caramelle dagli sconosciuti. La mia mamma non
vuole.”
mi disse.
Si,
aveva 6 anni.. ma era comunque un'anima ferita..
“Tu
vuoi prenderla?” chiesi.
Fece
cenno di si col capo e poi sospirò. “Ma
se questa
caramella non è buona e poi tu mi rapisci e mi porti via
come nei
film?”
In
quel momento mi chiesi che razza di film guardava a soli 6 anni.
Annuii
e decisi di non costringerla a disobbedire..
Anche
se non capivo il senso di quell'obbedienza che le impediva di
mangiare una caramella, non volevo certo farla andare contro sua
madre, perchè capivo comunque il senso dell'educazione che
le aveva
impartito.
Mangiai
la mia caramella e rimasi in silenzio per un po'.
“Perchè
piangevi prima?” le chiesi.
“Perchè
la mia mamma e il mio papà vogliono trasferirsi in un'altra
città
ed io non voglio.. Ma loro dicono che devo farlo perchè loro
fanno
tanto per me.. quindi io devo fare lo stesso per loro.”
Mi
schiarii la voce e la guardai.
“Non
puoi fare altro che seguire i tuoi genitori.. Ma devi capire che tu
non devi niente a loro, eccetto tanto amore e rispetto. Quello che
hanno fatto e faranno per te, è stato e sarà
amarti e crescerti.. questo lo fanno tutti i genitori e non
è un obbligo, è un piacere.
Quindi, non sei debitrice, ma devi obbedire fin quando non potrai
prendere le tue decisioni da sola. Allora potrai fare quello che
vuoi, ma ricorda.. ricorda sempre di fare le tue scelte tenendo conto
del rispetto che devi agli altri.. E a te stessa. Intesi?” le
chiesi.
Lei
sorrise, mi abbracciò e poi scappò via.
Da
allora, io adoro la libertà, e adoro l'idea che tutto quello
che
facciamo, costretti o no, ci aiuterà facendoci diventare
quello che
saremo.
E
la cosa che amo di più in questo processo di insegnamento,
è la
possibilità, se si è bravi, di imparare ad essere
più forti e più
saggi, da quello che ci fa più male.
Ora
io sto male.. molto male.
Ho
appena scoperto che mi madre è viva, ma non vuole farsi
trovare...
nemmeno da me.
E
questo mi solleva e mi ferisce.
Mi
solleva sapere che è ancora viva, e mi ferisce sapere che,
nonostante questo, non ha interesse o voglia di parlare con me.
Per
un attimo, quando l'ho scoperto, mi sono sentita davvero
giù..
Ma
è stato Castiel ad educarmi.. e così, anche se
mia madre non vuole
vedermi, io ho deciso che la cercherò comunque.
E'
mia madre.. ed io ho tanta voglia di vederla e abbracciarla.
“Sam,
posso usare un attimo il tuo computer?” chiedo guardandolo.
Lui
e Dean mi fissano perplessi.
Probabilmente
si chiedono a cosa mi serva un computer..
A
me che fino a poco tempo fa non sapevo neppure cosa fosse un iPod.
Sospiro
e decido di dire loro la verità.
Non
devo vergognarmi di avere speranza.. Non devo vergognarmi di volerla
cercare.
“Mi
è arrivata voce che mia madre è ancora viva.. Ed
io vorrei
cercarla.” spiego “Era l'Angelo preferito del
Signore ma decise
di rinunciare alla sua Grazia per amore, diventando umana.. I suoi
poteri sono poi passati a me.. Non mi ricordo niente di lei.. ed
è
strano. Sono cresciuta con gli Angeli.. Con Castiel.. ma nessuno mi
ha mai detto niente di lei. Da quando sono grande abbastanza da
capire, penso che sia morta.. Ma se ora è viva, io vorrei
vederla.”
Sam
e Dean annuiscono e sospirano avvicinandosi a me con il computer.
“E
come pensi di trovarla? Sai il suo cognome.. o conosci qualche
indirizzo?” mi chiede Dean.
Scuoto
il capo e sospiro. “No purtroppo. Il che rende la ricerca
difficile
immagino.”
“A
dire il vero la rende impossibile..” risponde Dean.
Poi
guarda il mio sguardo triste e si passa una mano sul viso..
“Ma..”
aggiunge “Conosciamo una sensitiva in gamba che potrebbe
aiutarci.
Non le piacciono molto gli angeli, perchè Cass le ha..
bruciato gli
occhi.. Ma sono sicuro che tu le piacerai.”
“Pamela
Barnes..” sussurro “Farà grandi cose
anche senza la vista.. E
poi Cass non l'ha fatto di proposito.. lui pensava che lei fosse in
grado di vedere il suo vero aspetto. Ma per me è diverso..
Io ho un
corpo da sempre.. Non riuscirai a bruciare gli occhi nemmeno se
volessi farlo.”
Loro
sorridono e annuiscono..
“Possiamo
provare” dice Sam “ma non possiamo prometterti
niente.. E' meglio
che tu sappia da subito che potremmo scoprire tutto di lei, oppure
nulla.”
Annuisco
e sorrido “Lo capisco.”
“Bene!”
esclama Dean alzandosi “Allora partiamo subito.”
Sorrido
entusiasta e Sam si avvicina per baciarmi dolcemente.
Gli
accarezzo i capelli e poi gli bacio la guancia.
Ed
in quel momento la sento..
E'
vicina.. Sento ogni cosa.
Mi
tengo la testa tra le mani e volo via senza dire niente..
La
Grazia di Castiel mi chiama... E non posso dire di no.
La
seguo ed arrivo davanti ad una specie di ospedale..
Castiel
è lì, se ne sta immobile e fissa la struttura
davanti a sé.
Corrugo
la fronte e mi avvicino. “Cass. Che fai qui?”
“Lei
è qui!” esclama con gli occhi tristi.
“Lei
chi?”
“Anna..
E' totalmente umana ed inerme, ma è qui. La sento.”
Sgrano
gli occhi e mi gli poggio la mano sulla schiena.
So
quanto parlare di lei gli faccia male..
E
so anche che quello che lo tormenta adesso, è il fatto che,
una
volta trovatala dovrà consegnarla.
E
credo che a lui questo non vada a genio.
“Vuoi
entrare?” chiedo.
Cass
scuote il capo e fa spallucce. “A che servirebbe? Dovrei
consegnarla..”
Obbedienza..
Ma
come ho già detto, a me obbedire non piace affatto.
Preferisco
fidarmi del mio istinto.. e tenere un segreto, se custodirlo non fa
male a nessuno.
“Non
necessariamente.” sussurro.
“Che
vuoi dire?”
“Io
e te sappiamo che è qui.. Siamo gli unici due a saperlo.. E
non
sappiamo neppure che viso abbia, quindi..”
“Stai
suggerendo di far finta che non l'abbiamo mai trovata?” mi
chiede
perplesso.
Annuisco
e sospiro.
“Ma
sarebbe disobbedire!” esclama lui.
“Si..
per qualcuno sarà così.. Io preferisco pensare
che obbediamo al
nostro istinto e alle nostre sensazioni.. Quindi disobbediamo solo a
metà in un certo senso.”
Cass
mi fissa perplesso e scuote appena il capo.
“Tu
sei sempre stato un tipo fuori dalle righe..” mi dice
sorridendo
“Andiamo via, prima di attirare l'attenzione.”
Gli
sorrido e insieme voliamo via..
Andiamo
al motel, dove Sam e Dean sospirano sollevati quando mi vedono.
“Non
farlo più!” mi rimprovera Sam “Non puoi
sparire così.. Mi fai
venire un colpo ogni volta.”
Mi
metto le mani in tasca e assumo un'espressione pentita.
Non
mi rendo conto spesso, che si spaventano davvero se sparisco
così.
“Scusa..
Ma Cass doveva dirmi una cosa.” mi scuso.
“Lui
è d'accordo con te sul cercare tua madre?” chiede
Dean.
Oh
no!
Perchè
l'ha fatto?
Sento
gli occhi del mio mentore posarsi su di me, piano piano..
“Cosa
vuoi fare?” mi chiede.
“Cercare
mia madre.. Mi hanno detto che lei è ancora viva, ed io la
troverò.”
“Scordatelo..
Togliti questa malsana idea dalla mente.”
Ma
perchè mi ostacola?
“Perchè?”
chiedo quasi urlando.
“Perchè
è pericoloso.. e perchè tua madre non
è ancora viva. E' morta da
tanto Stella.”
Cosa?
No..
Sento che è ancora viva.
“E
com'è morta?” chiedo con le lacrime che si
affacciano ai miei
occhi.
“L'hanno
uccisa..”
“Chi?”
“Non
lo so..”
“Non
lo sai o non vuoi dirmelo?”
Lui
rimane in silenzio..
Ma
quel silenzio è la risposta che temevo.
Non
può dirmi altro su di lei..
“Sei
la persona a cui tengo di più al mondo... Perchè
non vuoi
aiutarmi?”
“Perchè
ti voglio bene!” esclama lui deciso “E se ti
accadesse qualcosa
io..”
“Non
mi accadrà nulla..” lo interrompo.
“Non
puoi saperlo..”
“Nemmeno
tu.”
Lui
sospira e guarda Sam e Dean.. “Non fatele fare questa
sciocchezza..
O vi riterrò responsabili di qualunque
conseguenza.” dice loro.
Come
se potessero fermarmi..
“Loro
no, ma io si! E lo farò se mi costringerai..” mi
dice rispondendo
ai miei pensieri.
Poi
vola via.
Annuisco
piangendo appena e poi mi siedo sul letto sconsolata..
Cosa
posso fare?
“Stella..”
sussurra Sam.
“Se
volete aiutarmi ok, altrimenti farò tutto da
sola.” dico
asciugandomi gli occhi.
Nessuno
mi fermerà!
Li
guardo e loro mi guardano.
Sospirano
e Dean tira fuori i sacchetti che impediranno a tutti gli Angeli,
Cass compreso, di sapere dove siamo.
“Andiamo
da Pamela!” esclama.
Sorrido
e lo abbraccio..
Poi
guardo Sam.. Lui non sembra affatto convinto..
Mi
dispiace Sammy.. ma davvero.. non mi fermerò.
Non
importa quanto ci vorrà.. Io troverò mia madre..
Forse
è morta davvero.. Ma il mio cuore dice il contrario ed
è l'unico
padrone a cui darò ascolto.
Grazie a tutti per gli
affettuosi commenti.. E scusate l'attesa per il nuovo cap.. Ho avuto da
fare =)
Baci a tutti e spero che
continuerete a leggere e commentare la storia <3
Roby-
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** I love you, but my justice is more important ***
I
love you, but my justice is more important
Sam
è strano da un paio di settimane a questa parte.
Lui
è inquieto e spesso si nasconde bevendo da una strana
fiaschetta.
Ho
cercato a ritroso tra i miei ricordi..
Ricordi
di ciò che ho visto e ciò che ho studiato, e
lì dentro dovrebbe
esserci dell'alcool.
Tuttavia,
lui non mostra i segni di un sbronza..
Mostra
i segni di un'astinenza.
Lo
so perchè ho visto tanta gente soffrire di astinenze di ogni
tipo.
I
vampiri con il sangue umano, gli Arcangeli di battaglie..
E
gli umani..
Beh,
di solito gli umani mostrano segni di astinenza in mancanza di
droghe..
Quindi,
questo dovrebbe portarmi a supporre che Sam sia un drogato.
Ma
non sono sicura che la sua droga sia una di quelle droghe
“convenzionali”..
E
la penso così perchè lui chiama continuamente
Ruby dicendole che
gliene serve ancora..
Ma
non credo che Ruby spacci droga, quindi deve essere qualcosa che solo
lei, in quanto demone, può offrirgli.
Se
fosse una droga qualsiasi la cercherebbe tra gli umani.
Gli
basterebbe andare in uno di quei quartieri malfamati di una qualsiasi
città, per trovare ogni droga possibile.
Ma
lui chiama lei. Quindi..
Quindi,
con enorme disappunto, mi trovo costretta a frugare tra le sue cose.
E
sopratutto a svuotare la sua fiaschetta per capire cosa diavolo
è la
cosa che gli crea così tanta assuefazione.
Sospiro
e prendo la sua borsa.
Lui
è fuori con Dean e non torneranno per un po'.
E
anche se dovessero tornare prima, non importa.
Lo
faccio per il bene di Sam..
Dean
lo capirà, Sam un po' meno, ma a volte fare la cosa giusta
richiede
anche la pazienza di sopportare e la forza di affrontare le
conseguenze che possono derivare.
E
a me non mancano né una né l'altra.
Amo
Sam, e amare qualcuno significa fare tutto quello che si può
per
salvaguardarlo.
Nella
sua borsa c'è di tutto.. Non è proprio ordinato.
Cerco
la fiaschetta ma non la trovo.
Così
mi viene in mente di guardare nelle sue giacche.
Sono
sull'appendiabiti..
Onestamente
fatico a credere che sia stato così sciocco da lasciarla
qui, ma..
Eccola!
La
prendo e la tengo stretta tra le mani per un po'.
Un
po' mi fa paura aprirla e scoprire cosa c'è dentro.
Ma
devo farlo.
Ho
persino abbandonato la ricerca di mia madre perchè lui
è diventato
strano e sfuggente. Per concentrarmi su di lui.
E
se adesso io trovo qui dentro quello che temo..
Beh,
lui ed io avremo chiuso per sempre.
Perchè
vorrà dire che è qualcosa che si è
andato a cercare di sua
volontà.
Sospiro
e apro la piccola fiaschetta.
Ne
verso una goccia su un dito e sospiro lasciando cadere la fiaschetta.
Sono
allibita.
Oltre
che disgustata e furiosa.
E'
per permettergli di bere sangue di demone che ho scordato tutto il
resto decidendo di dedicarmi a lui e al suo benessere?
E'
per questo che da settimane io mi preoccupo e mi sento in ansia per
lui?
Bene..
Mi sento decisamente un'idiota.
E
per altro, mi sento furiosa.
E
questo non è un bene.
Non
so controllarmi quando sono arrabbiata.. potrei fare del male.
Devo
andarmene per un po'.
Ma
dove potrei andare?
Cass
non mi parla da quando ho deciso di cercare mia madre, e il
Paradiso.. beh, quello è un posto che fa aumentare il mio
nervosismo
piuttosto che farmi calmare.
No,
quello non è il posto più adatto.
Forse
dovrei andare ad esorcizzare qualche demone..
Magari
mi aiuterà a sfogare.
Sospiro
e Dean e Sam rientrano.
“Hey
cos..” Sam mi guarda e poi nota che ho frugato tra le sue
cose. E
questo blocca il flusso delle sue parole.
Deglutisce
a vuoto e mi guarda triste.
Dean
invece si allarma..
“E'
tuo quel sangue? Stai bene?” mi chiede raggiungendomi e
prendendomi
delicatamente per le braccia.
“No,”
dico “non è il mio sangue. E' il sangue di Ruby
che tuo fratello
beve per rafforzare le sue capacità paranormali.”
Dean
sgrana gli occhi e guarda il suo fratellino “E'.. la
verità?”
“Dean
io posso spiegare.”
“Bevi
sangue di demone, cosa c'è da spiegare Sam?” urla
Dean.
Sospiro
e la testa mi scoppia..
“Ce
l'hai fatta Sammy..”
“Fatto
cosa?”
“Hai
aperto la porta e ora.. indovina chi viene a cena..”
“No..
Io ho ucciso Lilith.”
“E
fu scritto che il primo demone sarà l'ultimo
sigillo..”
“Cosa..”
“L'hai
liberato ed ora lui ti sarà grato in modi che non puoi
nemmeno
immaginare..”
“No!”
urlo.
Non
è la prima volta che vedo qualcosa..
Ma
quello che ho visto ora non mi piace per niente.
E
quello che mi piace ancora meno, è che non posso dirgli la
verità.
Non
posso farlo..
Le
braccia di Dean mi tengono salde e mi accorgo che sto tremando.
“Stai
bene?” mi chiede scostandomi i capelli dal viso.
Annuisco
e guardo Sam.
“Ho
passato le ultime settimane, ad ignorare tutto quanto solo per
cercare di capire cos'hai. Ho smesso di cercare mia madre e non mi
sono preoccupata nemmeno di chiarire le cose con Castiel
perchè..
ero troppo in ansia per te.” gli dico
“Perchè tu eri teso,
nervoso e.. in astinenza da sangue di demone a quanto pare.”
“Stella
io.. ti prego parliamone un attimo.”
“No..
Non c'è niente di cui parlare. Stare con te mi creava
già un sacco
di problemi prima, perchè sono un angelo e non mi
è concesso amare
un umano. Ma non mi importava, perchè ti amo e avrei fatto
qualunque
cosa per stare con te.. Ma dopo questo Sam.. io credo che
smetterò
di fare qualunque cosa. Stammi lontano.” gli dico.
Dean
mi sta accanto, perplesso ferito e deluso.
Guarda
Sam e credo che in questo momento non sopporti niente di lui.
E
ci credo, lo capisco.
Lo
ha protetto e si è preso cura di lui per tutta la vita e Sam
l'ha
ripagato con l'unica cosa che Dean gli aveva chiesto di non fare.
E'
stato orribile per me averlo scoperto, immagino come sia per Dean in
questo momento.
“Dean..”
sussurra ancora Sam.
“No
Sammy.. Basta parlare. Sono stanco! Sono molto stanco.”
Sam
sospira e non dice nulla, poi il suo cellulare squilla.
Esita
e infine risponde.
E'
Ruby!
“Cosa?
Dove? Arrivo subito.” dice Sam.
Riattacca
e ci guarda.
“Ruby
ha trovato Lilith.. Venite con me.. La uccideremo e avremo
giustizia.” ci dice.
“La
vendetta non cancellerà il mio soggiorno
all'Inferno.” risponde
Dean.
“Giustizia,
non vendetta.” lo corregge Sam.
Io
lo guardo e vorrei fermarlo. Ma non mi è concesso farlo..
E
se ci provo.. Beh, potrei creare danni ancora più grandi,
per quanto
difficile credere che esistano danni più grandi di quelli
che farà
con Ruby.
Mi
dispiace tantissimo..
“Io
vado!” esclama ancora Sam.
“Se
esci da quella porta, non azzardarti a tornare Sam.” gli dice
Dean.
Sam
piange poco e mi guarda cercando un aiuto che non ho alcuna
intenzione di dargli.
Abbasso
lo sguardo e lo sento uscire.
Dean
è ferito. Faccio un grosso respiro e lo guardo.
Piange
ed è disperato come non l'ho mai visto prima..
L'ha
lasciato uscire perchè è stanco e deluso, ma
questo lo rattrista
tantissimo..
Gli
accarezzo i capelli e aspetto che si calmi.
Io
ho appena perso l'uomo che amo.. ma lui ha appena perso suo fratello.
Quindi
io devo stare vicina a lui e non il contrario.
Lui
mi guarda e poi mi abbraccia..
E'
strano che lo faccia.. Lui è Dean, non dimostra mai quello
che
prova.
Lo
stringo un po' e insieme diamo libero sfogo al nostro dolore.
Se
Sam uccide Lilith, la fine avrà inizio.
Ma
per noi due, l'Apocalisse è iniziata appena Sam è
uscito da questa
stanza.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** The truth ***
The
truth
Tre
mesi fa tutto era perfetto.
Avevo
un.. ragazzo, un compito da svolgere e un premio che mi sarebbe
toccato di diritto una volta finito tutto.
Avevo
ancora dubbi e perplessità, ma anche una maggiore sicurezza
in me
stessa.
Sicurezza
acquisita grazie a Sam.
Anche
a Dean ovviamente..
Ma
Sam mi ha insegnato più cose.
Si,
tre mesi fa era tutto perfetto.. Decisamente fuori dal comune per me,
ma piacevole.
Due
mesi fa poi, le cose hanno iniziato ad andare a rotoli.
Ho
scoperto che forse mia madre era ancora viva ma non voleva vedermi, e
Sam ha continuato a percorrere la strada intrapresa.
Strada
che diventa sempre più pericolosa.
E'
andato via con Ruby, ad uccidere Lilith.
All'inizio
sembrava che l'avessero trovata.. O perlomeno era quello che Ruby ha
voluto fargli credere.. E poi.. Beh poi ne hanno perso le tracce.
Ma
Sam è troppo orgoglioso per tornare indietro, e
così è rimasto con
lei a continuare la ricerca.
Lasciando
me, e sopratutto suo fratello, in balia di tristezza e angoscia.
Ed
io ho anche scoperto che mia madre non è affatto viva..
Dean
è a momenti agitato, a momenti rassegnato.
Si
trova come sulla punta di uno spillo.
Punto
dall'amarezza e dalla delusione, e dall'amore che prova per suo
fratello..
Sta
in bilico attendendo che qualcosa lo getti o da una parte o
dall'altra.. E nel frattempo, si perde tra alcool e ragazze di ogni
tipo, sfuggendo alla realtà.
Che
modo strano hanno gli umani come lui, di dimostrare il loro
disappunto.
Struggono
se stessi, pensando così di sentirsi meglio.
In
realtà si sentono peggio, e i postumi della sbornia rendono
il tutto
ancora più orribile.
Ma
lui è fatto così ed io lo lascio fare.
Non
lo fa tutti i giorni..
A
volte si ferma e fa un grosso respiro.
I
suoi occhi si accendono di nuova luce, come se sapesse cosa fare, e
dopo due minuti si spengono sotto l'inesorabile peso della triste
realtà che lo circonda: ha perso suo fratello. E anche se
dovesse
ritrovarlo, le cose tra loro due non saranno mai più come
prima.
Ed
io..
Io
me ne sto qui, crogiolandomi nei pro e contro del dire o meno la
verità.
Devo
dire o no a Dean, che se Sam uccide Lilith, tutto il mondo
così come
lo conosciamo avrà fine?
E
se anche decidessi di dirglielo, quanto tempo abbiamo per fermarlo?
E
come lo fermiamo se non vuole sentire ragioni?
Forse
se gli spiego la catastrofica conseguenza che il suo gesto potrebbe
causare, capirà che la sua vendetta personale non
è così
importante come sembra..
Ma
se non lo capisse?
Non
posso semplicemente fermarlo..
Mi
è vietato.. I miei superiori vogliono questa guerra.. E il
mio
silenzio è il prezzo che devo pagare per la mia
libertà.
Mi
sento uno schifo!
Basta!
Dirò la verità.
Sospiro
ed evito il colpo di Dean.
Stiamo
facendo allenamento perchè, lui sostiene che devo aumentare
la mia
“potenza” fisica..
“Quando
sarai solo un'umana non potrai più usare i tuoi poteri..
Quindi devi
migliorare nel contatto fisico.. Devi.. saperti difendere.”
mi ha detto quando gli ho spiegato cosa comporterà il mio
diventare
mortale.
Sei
molto caro Dean.. Ma non credo che diventerò umana.
Non
più oramai.
Non
dopo quello che ho deciso di fare.
Indietreggio
e inciampo.
Perdo l'equilibrio, persa nei miei pensieri, e cado
indietro trascinando Dean con me.
Ora
sono sdraiata sul pavimento di una stanza di motel, con Dean
Winchester sopra di me, e il suo viso a due centimetri dal mio.
Amo
Sam. Davvero!
Ma Dean.. Lui ha il viso più bello che io abbia mai
visto.
Ha
qualche lentiggine, i suoi contorni sono ben definiti e le sue labbra
sono.. carnose e ben delineate..
E
i suoi occhi.. Sono così luminosi ed espressivi che da soli
potrebbero raccontare ogni tormento e ogni momento della vita che lui
ha vissuto.
Alzo
la mano e accarezzo la sua guancia delicatamente.
Quegli
stessi occhi che sono così belli, sono anche molto
spaventati.
“Sei
spaventato..” gli sussurro.
“E
tu sei bellissima..” mi risponde lui col mio stesso tono.
Sospiro
e sorrido appena.
Devo
ammetterlo..
I
complimenti fanno sempre piacere, che uno sia angelo o no.
Lo
guardo e lui guarda me per lunghi secondi..
Sto cercando di capire
cosa fare.. E credo che anche lui nel suo piccolo abbia i miei stessi
pensieri.
“Ora
vorrei tanto baciarti..” mi dice accarezzandomi la fronte con
un
dito.
Ok!
Forse non proprio i miei stessi pensieri.
“Ma
non lo farò. Perchè Sam ti ama.. E
perchè tu ami lui..”
continua.
Mi
bacia la fronte e si muove per alzarsi.
Ma
lo fermo e poso di nuovo gli occhi dentro i suoi..
Ora
o mai più.
“Devo
dirti una cosa.. E parlerò molto piano.. E mentre
parlerò penserò
ad altro per evitare di insospettirli. Non sono gli angeli che mi
spaventano, siamo protetti da loro, ma i demoni e gli altri esseri
soprannaturali che potrebbero ascoltarci in questo momento.”
gli
sussurro “Quindi ti prego, mentre parlo, pensa anche tu ad
altro e
comportati con naturalezza, come se io ti stessi dicendo qualcosa di
molto ordinario.. E quando avrò finito di parlare voleremo
via
direttamente. Non aver paura.. So atterrare piuttosto bene.”
Lui
sorride anche se è preoccupato e ansioso di sapere cosa sto
per
dirgli.
“Ok.”
mi dice.
“Sam
vuole uccidere Lilith.. Ma se la uccide, la fine avrà
inizio.”
comincio.
“Perchè?”
“Perchè
lei è il primo demone creato.. E fu scritto che il primo
demone sarà
l'ultimo sigillo. Se lui la uccide, Lucifero sarà libero.
Dobbiamo
fermarlo.”
Dean
sgrana gli occhi ma rimane fermo ricordando le mie parole..
Freme
e annuisce piano.. “Patatine fritte per cena..”
dice cercando di
pensare ad altro.
Gli
accarezzo i capelli e poi schiocco le dita.
In
un attimo ci troviamo in un vecchio convento del Maryland, con tutte
le armi che ci servono.
Sam
e Ruby sono qui, e anche Lilith..
Camminiamo
a passo svelto e una fila di demoni morti ci sta davanti..
Il
potere di Sam è aumentato.. Così come l'euforia
di Ruby..
Perchè
la malefica stronza sa cosa accadrà..
Malefica
stronza? Ma che linguaggio è?
Umano
mi sa..
Lei
e Sam sono fermi davanti a Lilith che è immobilizzata e
provoca Sam
per farsi uccidere.
Sospiro
e avanzo con Dean e non appena Ruby ci vede, sorride ghignando e
blocca la porta coi suoi poteri.
“Questa
è l'ennesima prova che quel demone è
un'imbecille.. Io posso volare
e di certo non sarà una porta chiusa a tenermi fuori da
quella
stanza.” blatero correndo con Dean proprio verso la porta.
Non
posso portarlo dentro con me.
Mentre
io mi occupo di Ruby, Lilith e Sam chi si occuperà di lui
qualora
fosse... già tardi?
“Io!”
Mi
volto e Castiel mi è accanto.
Sorrido
e annuisco.
Poi
io, lui e Dean voliamo dentro quella stanza.
Lilith
è morta e il suo sangue sta formando un cerchio che
fungerà da
entrata per Lucifero...
Oh
no!
Sam
ha appena scoperto la verità a quanto pare,
perchè è in lacrime in
un angolo mentre Ruby fa la ruffiana con lui.
Non
appena ci sente, il demone si gira e si mette dritta..
Guarda
Dean con espressione di sfida e sorride.
“Sei
arrivato troppo tardi!” gli dice.
Dal
canto suo Dean tira fuori il coltello e la raggiunge
conficcandoglielo nello stomaco.
“Non
importa!” esclama rigirandolo fin quando lei non è
morta.
Dal
cerchio formato dal sangue di Lilith esplode una luce bianca
incandescente..
Sta
arrivando.. Lo sento.
“Sta
vicino a Sam e Dean!” esclamo guardando Cass.
Lui
stranamente acconsente subito e si mette davanti a loro per fare da
scudo.
Tutti
mi fissano ed io mi sento..
Non
lo so come mi sento.
Potente
come mai prima credo che sia la definizione adatta.
Chiudo
gli occhi e stendo la mano in direzione della luce che si sprigiona..
Non
so perchè, ma sento che è quello che devo fare.
Sento
la voce dell'angelo delle tenebre parlarmi.
Mi
sussurra improperi che mi vergognerei di ripetere..
Mi
combatte per lunghi minuti e sta quasi per avere la meglio, quando
nella mia mente si apre un ricordo..
Pronuncio
una formula in enochiano, che non sapevo neppure di conoscere e
stendo anche l'altra mano verso la luce..
Sanguino
dal naso e il mio cuore batte ad una velocità fuori dal
normale..
Ma sto vincendo io, lo sento..
Infatti
dopo pochi secondi, la luce sparisce e il cerchio scompare.
Tutto
intorno torna normale.
Sam,
Dean e Cass mi guardano perplessi.
Si
chiedono come ho fatto..
Beh,
anche io me lo chiedo.
Mi
pulisco dal sangue con la mano e cerco di riprendere il controllo del
mio respiro.
Due
angeli mi compaiono alle spalle e mi afferrano per le braccia.
Vogliono
punirmi.. Probabilmente stavolta non si limiteranno a torturami. Mi
uccideranno.
Ho
rovinato i loro piani evitando una guerra e a loro questo non sta
bene.
Ma
sono troppo debole per ribellarmi.
Castiel,
Sam e Dean avanzano verso di me.
“Lasciatela
andare!” tuona Cass.
“Tu
non puoi darci ordini!” è la risposta che riceve
da uno di loro.
“Ma
io si!”
Gabriel?
L'Arcangelo
avanza piano e si mette davanti a me..
Sono
così felice di vederlo.. Indipendentemente dal fatto che
forse mi
salverà la vita.
I
due angeli mi lasciano andare subito.
Forse
non temono Cass, ma di sicuro temono Gabriel.
“Signore..”
sussurrano entrambi.
Lui
fa una smorfia di disappunto e poi li spedisce via schioccando le
dita.
Si
avvicina a me e mi sorride prendendomi il viso tra le mani.
“Tu
sei folle!” mi dice con tono severo “Per questo sei
la mia
preferita.” aggiunge poi ridendo.
Rido
e il mio cuore sta tornando a battere normalmente.
“Cosa
ne sarà di me ora?” chiedo.
“Avrai
la tua libertà.. Dio mi ha mandato qui per dirti che hai
fatto un
ottimo lavoro.. Michael e gli altri avevano un po'.. perso la
strada.. Ma tu hai sperato e creduto nella pace e nella misericordia.
Quindi puoi avere il tuo premio.”
Cosa?
Anche
Castiel è scioccato..
Sam
e Dean invece stanno zitti e ascoltano..
“Posso..
posso essere umana?” chiedo.
“Si..
e puoi scegliere se dare via i tuoi poteri ora o tenerli come fece
tua madre e darli poi un giorno ad uno dei tuoi figli.”
Figli?
No..
se ne avrò saranno lontani da tutto questo.
“Vorrei
darli via ora.. E voglio darli a qualcuno in particolare..”
dico.
Lui
capisce al volo.. Mi fa l'occhiolino e mi lascia libera di muovermi.
Mi
avvicino a Cass e sorrido prendendogli il viso tra le mani..
Lui
mi fissa perplesso.. Non capisce cosa sto per fare, o forse gli
sembra troppo strano che io lo faccia.
“Mi
mancherai più di tutti quanti..” gli sussurro.
“Stella..”
Sorrido
tra le lacrime e poggio la bocca sulla sua.
Lui
esita e poi risponde al mio bacio..
Prende
le mie mani e le allinea alle sue..
Sento
il mio potere uscire da me ed entrare direttamente dentro di lui.
Allontano
la bocca dalla sua e gli sorrido. “Vieni a trovarmi ogni
tanto.”
Cass
mi accarezza i capelli e annuisce. “Lo
farò.”
Mi
sorride e insieme a Gabriel vola via.
Ora
sono sola con Sam e Dean e sono umana.
Guardo
i miei amici e sorrido.
Dean
ricambia, mentre Sam si avvicina a me tra le lacrime..
“Mi
dispiace Stella..” mi dice.
Piego
appena la testa e poi lo bacio stringendolo forte..
Oramai
è passato..
Preferisco
guardare al futuro..
Ci
stringiamo e prima di allontanarmi da lui gli asciugo il viso.
“Sono
umana.. Ma, come farò?” chiedo guardandomi intorno
“Voglio dire,
non ho un cognome, non ho una casa.. Niente di niente.”
“Puoi
prendere il mio..” dice Sam “Il cognome
intendo.”
Mi
sta chiedendo di sposarlo..
Si,
ho letto in un romanzo una cosa simile..
“Mi
stai chiedendo di sposarti per caso?” chiedo.
Lui
sembra imbarazzato.. Sgrana gli occhi e scuote il capo ridendo
nervoso..
“Se
lo stessi facendo quale sarebbe la tua risposta?” mi chiede
infine.
Sospiro
e ci rifletto..
“Dov'è
l'anello?” chiedo.
Lui
mi guarda con espressione confusa, mentre Dean scoppia a ridere.
Anche
io e Sam alla fine ridiamo..
Onestamente?
Non
so perchè sto ridendo..
Forse
perchè sono felice.
-Fine-
Eccoci qui, alla
fine di questa avventura.. Spero che il finale sia stato di vostro
gradimento e non abbia in alcun modo deluso le vostre aspettative.
E' stato divertente e difficile scrivere di un angelo tormentato dalla
sua natura e da quello che voleva invece essere. Ma l'ho fatto, e spero
di averlo fatto bene..
Grazie a tutti per gli affettuosi commenti. Lasciatevelo dire, le
vostre parole sono state la mia ispirazione nei momenti di blocco.
Baci a tutti, con affetto Roby <3
P.S. Alcuni forse se ne sono accorti, ma ho già avviato
un'altra storia..Missing.
Se vorrete seguirmi anche in questa nuova avventura sarò
molto felice di avervi come compagni di viaggio =)
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=523639
|