Mille di questi giorni {Bulma&Vegeta Tribute}

di KikiWhiteFly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1#Proprio come nelle favole ***
Capitolo 2: *** Nevicata con sorpresa ~ ***
Capitolo 3: *** III- Goodbye ***
Capitolo 4: *** IV- Lei... che pende dalle sue labbra. ***
Capitolo 5: *** V- E poi sono le donne che parlano troppo... ***
Capitolo 6: *** VI-Quello che Amore vuole, Amore osa ***
Capitolo 7: *** VII - Inconvenienti - al femminile. ***
Capitolo 8: *** VIII - Stai dormendo, Vegeta? ***
Capitolo 9: *** IX Capitolo - Dipendenza ***



Capitolo 1
*** 1#Proprio come nelle favole ***






Mille di questi giorni {Bulma&Vegeta Tribute}






Notine :

Raccolta di immagini più significative-o almeno per me lo sono- BulmaxVegeta. Dedicata a tutte le fans di questa stupenda coppia, chiedo perdono se non mi sono fatta più sentire per tanto tempo, ma la scuola mi stava uccidendo nel senso letterale della parola -_-

Aggiornerò presto la Long!*-*.
In media conto di fare una 20ina di fan fiction,molto probabilmente drabble, ma non escludo qualche shottina. Credo che gli aggiornamenti saranno regolari, avendo in estate molto tempo a mia disposizione...finisco di ciarlare per augurarvi una buona lettura cari lettori!
Ovviamente un commentino è gradito :).
Kiki.




1.  Proprio come nelle favole

Quando Bulma gli propose qualcosa come un abito bianco, smoking nero, confetti racchiusi in un sacchettino di tulle color panna... Beh,Vegeta sgranò gli occhi. Gettò definitivamente il panino sopra il ripiano di marmo, facendolo sfuggire involontariamente dalle mani. Quasi trattenne un ringhio grazie alle straordinarie capacità della donna nel farlo tacere; un dito posato dinanzi la sua bocca ed ecco che la bestia diventava un docile agnellino, pronto ad ascoltare civilmente ciò che lei aveva da dirgli.

"Non puoi proprio farlo?"

Ed in quel momento l'uomo si trovò a combattere con un nemico dalla forza potente... dall'altra parte però c'era il suo intramontabile e indomabile orgoglio, forse l'unica cosa che non sarebbe mai mutata. 

"Sai già come..."

"Sì sì, lo so"

Lo fermò sul nascere.
Scosse il capo, eliminando quell'informazione e provando a cancellarla telepaticamente anche dalla mente dello scontroso sayan.

"Fai finta che non ti abbia detto niente"

Si auto convinse, impugnando il coltello dalla lama metallica alquanto appuntita e cominciando a tagliuzzare minuziosamente le zucchine che poi sarebbero finite dritte nella padella già oliata. Ed in quel momento, il burbero sayan, vide davanti a sé l'immagine della sua Bulma con indosso un pomposo abito bianco, fiera e altezzosa nell'afferrare la sua mano, mille raggi di sole a illuminare quel volto pulito, naturale, senza macchia di peccato. Sembrava una dea greca, scesa dal cielo per beatificarlo.

"Beh... Forse..."

Il ritmico rumore del coltello smise di esistere. Osservò le pupille dilatate della donna ed in quel momento pensò di aver fatto lo sbaglio e la cosa più giusta al contempo, della sua vita. 

"Cos'hai detto?" balbettò, mostrando evidenti segni di stupore e indecisione.

"Non mi ripeto due volte" proclamò il principe, incrociando volontariamente le braccia al petto, com'era solito fare.

La sentì solamente fiondarsi al suo collo, fino a piangere solenne alcune lacrime,

sciocche lacrime.




E senza volerlo, il principe aveva sposato la principessa,

proprio come nelle favole.

E dire che alcuni osano dire che esse non sono altro che frutto della fantasia...

Non sanno quanto si sbagliano.







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Capitolo 2
*** Nevicata con sorpresa ~ ***


BV




Nevicata con sorpresa ~
















Quello era il primo Natale che passavano insieme, si intende... civilmente.

Fino ad allora era sempre sorto qualche problema, qualche assurda circostanza come questo o quell'altro mostro... o addirittura esigenze di natura diversa. Tutte queste cose avevano sempre impedito loro di passare un felice e sereno Natale -come spesso recitavano i banali biglietti di Buon Anno-.

In città si respirava odore di neve, e, detto fatto, erano precipitati, proprio sopra le loro teste, tanti fiocchi bianchi, immacolati e brillanti. La più grande nevicata da almeno dieci anni, avevano confermato i giornalisti in televisione, con un'espressione a dir poco sbalordita.

Bulma per pura casualità si trovava in centro e aveva costretto Vegeta a seguirla, così... per dare una mano con le buste. Lui aveva sbuffato contrariato, ma lei era stata più scaltra, aveva già previsto una mossa strategica.


Allora ci vado con Yamcha”


Aveva detto, prendendo in mano la cornetta. Il principe, con ben poca galanteria, le aveva strappato il cordless di mano, esibendo un ghigno sardonico ed agghiacciante, gelandola con le sue pupille d'acciaio.

Andiamo, donna”, e quel suffisso era immancabile.

Bulma aveva sorriso, pensando che, almeno un po', ci tenesse a lei Vegeta. Vani erano stati i suoi tentativi di prendergli la mano, stringerla alla propria, giocare con quelle dita ruvide che, tra il medio e l'anulare, tenevano un piccolo cerchietto dorato. Uno di quegli oggetti assolutamente umani, fatti su misura da un laborioso orafo. Tuttavia Bulma provava un certo gusto nel sentir quella dura consistenza nella mano dell'uomo e ne sorrideva ogni volta, birichina, come era sempre stata.

“Nevica”, mormorò la donna, sfilando un guanto e agitando la mano in aria.

A Vegeta, in quel momento, parve di vedere una bambina... una mocciosa terrestre che non vedeva l'ora di fare il pupazzo di neve, giocare a quegli stupidi giochi denominati “palle di neve”, e cose del genere, che gli facevano capire che, invece di aver sposato una donna, aveva sposato una stupida ed irritante mocciosa di pochi anni.

Bulma gli tirò un ceffone, in modo aggraziato però. La sua mano era andata a colpire con una certa dolcezza il viso di Vegeta, imprimendogli la delicata sostanza che ora stava lentamente scivolando sulla sua guancia.

“Sembri una bambina”, disse lui, cercando di parer sprezzante.

Bulma sorrise, di un sorrisetto strano e misterioso.

Poi gli si fiondò addosso, gettandogli le mani dietro la nuca.

Rispose semplicemente: “E non sarò la sola...”, prese la sua mano, mettendola sul proprio ventre.

E Vegeta boccheggiò, quasi stupefatto. Non trovò le parole, ma, come al solito, Bulma concluse per lui.

“Sì, anch'io”





E la neve aveva qualcosa di magico...

Magico come solo l'Amore sa essere.




°°°°°°°°



Bon.

Ho guardato l'immagine e mi sono detta “AW! Ci devo scrivere sopra!”

Compatitemi u_ù.

Scusate l'attesa, lo stress degli esami -seppur non universitari- non è stato indifferente. Poi vabeh... l'ispirazione non mi veniva più, solita storia ùoù.

Vi devo informare che ho cancellato la mia long ff “Una strada è troppo lunga se a percorrerla si è in due”. Mi dispiace tanto, ma proprio non ce la facevo a continuarla.

Ringrazio i commentatori, le preferite e le seguite. Non merito, davvero ç_ç.

Purtroppo sono di fretta, ma la prossima volta vi ringrazio tutti *0*.


Un bacio, Kiki.

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Capitolo 3
*** III- Goodbye ***



Goodbye









Vegeta aveva osservato Trunks, nascosto all'ombra, al riparo dai raggi lunari; dormiva beatamente, con tanto di bocca spalancata. Era sdraiato sul suo lettino, coperto da un lenzuolo con astrusi disegni di navicelle e pianeti spaziali.

Incrociò le braccia al petto, oltrepassando quel corridoio ed entrò nella camera matrimoniale. Cercò la misera aura della donna poi, trovatala, puntò lo sguardo in sua direzione, camminando a carponi verso il balcone.

Bulma fumava la sua proverbiale sigaretta -e dire che gli aveva detto di aver smesso-, il mozzicone ormai quasi finito, l'espressione assente e i gomiti poggiati sul marmo del terrazzo, a osservare attonita il piccolo cerchietto argentato che custodiva il cielo.

Vegeta si avvicinò, con un po' d'imbarazzo -cosa che comunque non avrebbe mai ammesso-, ammonendo col sol sguardo quello della donna; quest'ultima, accortasi di esser caduta in fallo, spense la sigaretta, lanciandola pochi metri più in là.

Con la bocca ancora impregnata di quella sostanza che le usciva fuori mentre respirava, si giustificò, con un banale: “Era l'ultima”.

L'uomo dissentì, voltando lo sguardo in tutt'altra direzione. Lei, invece, arguta e testarda, gli si era aggrappata alle scapole, gettando il capo sulla schiena arcuata.

Poi Vegeta, prestando un po' più d'attenzione al senso del tatto, avrebbe sentito scivolare lungo la colonna vertebrale, qualcosa di liquido. Qualcosa che avrebbe catalogato come delle lacrime, piccoli e inutili goccioloni d'acqua... e sentì i suoi singhiozzi, farsi più vivi sopra la propria pelle, quasi volessero implorargli di restare.

Ma lui non poteva rimanere.

Era un guerriero, un sayan, non era nella sua indole essere il perfetto maritino e il padre modello.

E Vegeta si voltò, osservando le calde lacrime della donna, scenderle in due direzioni... s'incrinò qualcosa dentro di lui, qualcosa che poi gli avrebbe permesso di afferrare con una certa audacia il fazzoletto che la donna teneva legato al collo, per avvicinarla a sé. In seguito lo avrebbe gettato via, pochi centimetri più in là. Bulma si era voltata da una parte all'altra, cercando di capire il motivo di quel gesto così avventato ed insensato.

“Cosa vuoi fare?”, chiese, boccheggiando ripetutamente.

Vegeta ghignò, avvicinando la sua bocca alla propria, tappandogliela con un bacio da favola.

“Sta zitta per una volta, Donna”, e l'aveva alzata un po', perché oltre ad avere un infima forza di combattimento non vantava neppure un fisico così allenato, tanto meno alto.

Ma era quel corpo che metteva in moto i suoi neuroni, schiavizzandoli.

La vorace voglia di possederla, di sentire il suo sesso nel proprio... col tempo quelle azioni avevano preso un'altra piega, quasi Vegeta avesse ricevuto una frustata.


Una frustata che gli era costata un dolore al cuore.

L'unico dolore che avrebbe sopportato per tutta la vita.








°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°



Uhm, sì. Sono tornata presto *0*.

Ho deciso: ne faccio una al giorno <3... sono pazza e me ne vanto u_ù.

Ringraziamenti (I e II capitolo):


I Capitolo:


Clara111294: spero che questa ti piaccia allora, grazie!

Bulma4ever: Sì, come vedi amo questa coppia, al punto di far loro un giusto tributo. Spero che sia un tributo degno di nota, più che altro XD. Bulma, ti devo dire solo una cosa... le recensioni non si scrivono in sms, è categoricamente vietato dal regolamento ^^. Grazie ancora!

Giusiemo291: davvero? Sono contenta di essere riuscita a farti vivere la scena! Grazie <3.

ka93: il matrimonio fa sempre sbavare con Bulma e Vegeta, verissimo XD.

Bulma83: grazie <3

Luna_07: grazie mille, sì, sto selezionando le immagini, sono tutte stupende!.

Ocatarinetabelasciscix: uhm sì, hai ragione. Akira è anti-romantico. Forse lascia a noi immaginare le parti romantiche, chissà ^^. Grazie mille!

Globulo Rosso: tesora mia, io manco sapevo che era una delle tue coppie preferite la VegetaxBulma. Per me loro sono come InoxShika, immaginati quanto posso esser malata °-°. Grazie love!

Tety: ecco qua, un aggiornamento lampo! XD. Uhm sì, in fondo nelle favole ci crediamo un po' tutti... e poi, sinceramente, quella di Vegeta e Bulma a me sembra proprio una favola, anche se in chiave moderna, c'è da dirlo XD. Grazie <3

BabyDany94: Grazie mille ^^


II capitolo:


bulma4ever: Sono contenta che ti sia piaciuta ^^

ka93: oh sì, ti capisco. Io che poi sono proprio una bambina nell'animo XD.

Luna_07: grazie *-*. Sì, non avevo più ispirazione, mi dispiace çoç. Però sono in lavorazione per una cosuccia, che posterò presto *0*.



Grazie per le preferite:



1 - bulma4ever [Contatta]


Le seguite:




1 - BAbyDany94 [Contatta]
2 - babydgv [Contatta]
3 - Globulo Rosso [Contatta]

4 - Lady_Shaina [Contatta]
5 - Serpeverde_Slytherin [Contatta]




Ultimissima cosa: presto posterà una shot VegetaxBulma. (Novità °o°)... sarà una cosa molto lunga, nella quale sto mettendo una bella dose d'impegno.

Penso di postarla a giorni <3.


Un bacio, Kiki <3



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Capitolo 4
*** IV- Lei... che pende dalle sue labbra. ***



Lei... che pende dalle sue labbra.







I capelli turchini, ora sciolti, sembrano volersi intrufolare tra le sue dita, quasi a volerlo coinvolgere in quella danza scanzonata e senza freni. I suoi capelli sono fili sottili ai quali appigliarsi, fili a cui rimanere aggrappati, saldamente.

Nelle mani del destino, fra quella capigliatura di un astruso colore... lei, la bocca che chiede un bacio, ma ne vuole altri cento. Lei, che socchiude gli occhi, aspettando il suo permesso.

Lei, che storce il naso quando qualcosa non le va a genio.

E tutti quei comportamenti diventano ad un tratto familiari, abituali, stranamente piacevoli... e gli sembra di sentire la consistenza di Bulma nelle sue mani, il suo amore all'interno di un bacio.

Una carezza delicata, fragile, appena udibile sulla guancia stranamente ispida, gli sfiora l'epidermide... non si ritrae.

Perché lei è qualcosa di incommensurabile.

È perfezione, piccola goccia di purezza in un oceano inquinato, schiuma di mare che però rimane attaccata alla sabbia, sia essa dura, scostante.


Lei... che pende dalle sue labbra.


“Vegeta...”, lo chiama con quel tono di voce flebile, tastando sul materasso il suo corpo, cercandolo tra le pieghe del lenzuolo immacolato. Poi, lo trova. Si tranquillizza, il sorriso che si estende da lato a lato delle sue labbra coinvolge un po' -quel poco che basta- anche te. “... sei qui”, mormora, probabilmente in uno stato di dormiveglia.

Capisce.

Sta sognando. La fronte madida di sudore, gli occhi strizzati in un moto di paura, il labbro superiore che azzanna brutalmente quello inferiore. Allora Vegeta pensa che, anche se dirà qualcosa, lei non lo ricorderà più il giorno dopo... quell'affermazione lo incoraggia. Sente la chioma turchina sul proprio petto, improvvisamente.

Prende coraggio Vegeta, sussurrandole all'orecchio, flebilmente: “E dove vuoi che vada?”

E in un attimo l'espressione di Bulma si distende, quasi quell'incubo fosse terminato, quasi fosse appena uscita dal tunnel degli orrori. Ora il sogno è più chiaro, più luminoso, più bello.

Sorride compiaciuto Vegeta.


Lei... che pende dalle sue labbra.




°°°°°°°°°





Probabilmente no-sense -e come direbbe una mia cara amica/autrice di Efp: poetica *-*-, ma ho visto la scena davanti gli occhi, e ho deciso di scriverla. Scusate, ieri ho saltato l'aggiornamento, pensavo che oggi uscissero i quadri degli esami... invece niente ç_ç.

Un grazie alle preferite/seguite e alle commentatrici dello scorso capitolo <3:


Luna_07: grazie *-*. Sono contenta che le ultime frasi sortiscano il loro effetto, ci tengo sempre alle ultime parti, cerco di curarle sempre nel migliore dei modi *0*. Baci!


Ka93: grazie mille <3. E sì, hai proprio ragione: Vegeta senza la sua famiglia è perso *_*. Spero che ti sia piaciuta anche questa! Baci!




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Capitolo 5
*** V- E poi sono le donne che parlano troppo... ***




E poi sono le donne che parlano troppo...








Vegeta s'avvicina con una certa scaltrezza al lobo della donna, mordicchiandole con agilità la parte della cartilagine più morbida. Bulma, che trova certi gesti inconsueti, prova un certo piacere, unito ad un lieve imbarazzo, appena pronunciato sulle gote candide.

Sente una spallina scivolare giù, dolcemente. Ora la sua spalla è nuda, ora sente solo un bollore sopra di essa, nient'altro che il tocco del principe, sia esso rude, senza alcuna delicatezza... ma è solo quella carezza che le riscalda l'animo.

Vegeta... i-io devo dirti una c-cosa”, ma il principe pare ignorarla.

E come resistere di fronte al petto marmoreo del Sayan?.

È solo un attimo di smarrimento, un attimo di sbigottimento, anche dopo tanti anni vissuti insieme. Quando osserva le goccioline d'acqua bagnare le cavità più sporgenti dei muscoli dell'amato il suo cuore sobbalza, il suo spirito gioisce e freme di eccitazione.

Nient'altro che una giovine in piena crisi ormonale -pensa, mentre Vegeta cerca di sdraiarla sul materasso in lattice-.

Non devi dire niente, donna”, la schermisce lui, alzando con crudeltà la corta gonna che copre a malapena le ginocchia.

È la chioma di una fata quella che vola nell'aria, prima di posarsi sopra una nuvola bianca, sotto forma di guanciale; ed è prima che lei possa dire una sillaba o contestare almeno uno dei suoi gesti, che Vegeta le tappa la bocca con un altro bacio afrodisiaco, mai negato.

Ed è a quel punto che i tentativi di Bulma vanno in fumo, mentre si lascia cullare in quella sensazione di ebbra, quel piacere misto a desiderio, profumato da un po' d'amore che è il corpo del Sayan, sopra il suo.


Almeno mi lascerà finire la prossima volta... E poi sono io che parlo troppo... sciocchezze-.


Pensa Bulma, mentre Vegeta scivola con la lingua sul suo ventre, disegnandone una linea umida e retta... e la donna sorride, di un sorriso sincero. Probabilmente l'uomo avrà pensato che fosse un chiaro segno di piacere ma per lei, la storia è diversa...


Hai appena baciato tua figlia, Vegeta.








*********************












Finalmente mi sono liberata di questi benedetti esami di riparazione *_*, ora che sono passata e quindi anche l'ansia è volata via, mi sento piena d'ispirazione *-*. Non c'è nulla di peggio che trascorrere l'intera estate sui libri -Matematica e Fisica peraltro ç_ç. Una crudeltà!-

Come vedete ho mantenuto la mia promessa... detto fatto: una storia al giorno *_*.


Affettuosi ringraziamenti:


ka93: AW! Sì!*_*. Li adoro, in tutte le situazioni. Oh, caspita mi sto rammollendo troppo, anche questa è dolce! *_*. Grazie mille XD.


Stellina86: grazie mille *_*. Ispirazione improvvisa, le immagini ispirano un casino, sai XD?. (La maggior parte delle volte lemon XD). Grazie!


Dea Nemesis: AW! Anche le care conoscenze di Nana si fanno vive *__*. Grazie mille, il mio intento quando scrivo è proprio questo: far vivere la scena ai miei lettori, e saper di esserci riuscita è un gran traguardo. Grazie *_*.


Globulo Rosso: Tesora *-*... che piacere averti qui! <3. Ma com'è che noi vediamo i personaggi di Naruto dovunque? XD. Grazie mille cara, ti adoro <3.


Luna_07: grazie mille *-*... e sì, andato benissimo. Dopo un'estate completamente dedicata a Matematica e Fisica mi vedo ancora i numeretti che gironzolano per la testa XD. Felice che ti sia piaciuta, un bacione!



Ci vediamo domani <3!


Kiki.





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Capitolo 6
*** VI-Quello che Amore vuole, Amore osa ***






Quello che Amore vuole, Amore osa








***Citazione tratta da “Romeo e Giulietta”, W. Shakespeare***



Le dita ballerine di Bulma sfiorarono l'epidermide di Vegeta, giocando sui suoi muscoli, ormai pompati dai duri allenamenti. Il capo della donna, di tanto in tanto, si accostava sopra il petto dell'uomo, giocando con la stravagante chioma turchina.

D'altronde, Vegeta non poteva rimanere indenne davanti a tali apprezzamenti: allora, ogni tanto, l'avvicinava a sé, paralizzava il suo sguardo, facendola cadere in ipnosi e disegnava i contorni della donna nella sua mente, seppur questi ultimi fossero appena visibili, data la fioca luce lunare.

“Ti amo”, spada di Damocle sulla testa.

Perché Vegeta per quante battaglie avesse affrontato e per quanti nemici avesse combattuto, non era minimamente preparato a quelle frasi, pronunciate appena un po' più dolcemente di altre, stranamente sensuale.

“Scusa”, disse un attimo dopo Bulma, mimando un cenno di dispiacere.

“No”, la frenò lui, scostandola un po' da sé. “... dillo anche per me”

E Bulma aveva sorriso, di un sorriso dolce e sbarazzino, largo come quello di una mezza luna argentata, mentre si rifletteva nello specchio dei suoi occhi, due pozzi onice in cui amava perdersi, soffrire, tribolare, godere e infine... amare.

“Ti amo”, stavolta più decisa. “Mi accontento del pensiero, Vegeta”, gli aveva detto, sorridente.

Eppure quel velo di malinconia lo poteva leggere seppur velatamente nei suoi occhi, prestando più attenzione ai particolari, soffermandosi maggiormente a quello che sembrava inutile studiare nell'espressione della donna.

Un alito di vento aveva solleticato la colonna vertebrale di Bulma, facendole provare per un attimo un brivido. E Vegeta si premurò di alzarle il lenzuolo di lino, sistemandoglielo per bene, correndo con le dita carnefici lungo la dritta colonna della donna, giocando con i suoi brividi: sapeva bene che poteva solo soccombere al suo tocco.

Fragile donna, umana di infimo livello.



E io fragile uomo, che non ho nemmeno il coraggio di proferirti due semplici parole.

È che per chi è cresciuto di dolore e sofferenza, l'amore, l'amicizia e

questi altri sentimenti che si sono annidati con gli anni dentro di me,

sono difficili da coltivare.




Era quasi l'alba, i primi raggi del sole subentravano nella modesta camera da letto. Un arredamento spartano, un semplice letto a baldacchino in legno massiccio; le tende color panna si muovevano avanti e indietro, come ballerine di danza classica... il vento si faceva sentire, cercava di ristabilire il suo onore.

Le nuvole erano scure, ingrigite, si preannunciava una brutta giornata.

Vegeta tentata di divincolarsi ma sembrava che le mani di Bulma fossero tentacoli da cui era impossibile liberarsi... un mezzo sorriso ancora vivo sulle sue labbra, quello della notte prima.


Era tentato... si voleva avvicinare al suo timpano, sussurrarle qualcosa,

ma era come se una morsa nel cuore glielo imponesse.



Basta il pensiero, avrebbe detto la donna.

Deglutì a vuoto, studiando con meticolosità i profili della stanza... quell'attimo di pace e serenità, di immenso piacere e sublime leggerezza.


Quello che Amore vuole, Amore osa.



Osò.

Fu un attimo, e Vegeta s'avvicinò al timpano della donna, soffiandoci dentro.

“Lo sapevo, che l'avresti detto... un giorno”, e per un momento provò quella sensazione scomodante che era l'imbarazzo, la vergogna. Gli occhi della donna erano due tizzoni ardenti che stavano luccicando proprio di fronte a lui.

“Sono stata sveglia tutta la notte”, ancor prima che lui gli rivolgesse la domanda, sapeva già la risposta. Bulma prese uno slancio, affondando la propria carne in quella più debole di Vegeta, che improvvisamente aveva perso la facoltà di parola.

“Me l'hai fatta, Donna”, grugnì l'uomo, osservando il sorriso birichino della turchina.



Quello che amore vuole, Amore osa.

E si sa... gli innamorati osano sempre.






°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°






Adoro Shakespeare, vi basti sapere questo *__*. Mi è venuta ispirazione così, improvvisamente XD. Vi basti sapere che quest'ultimi due giorni non ho aggiornato per un semplice motivo: convivete con una persona -alias adolescente di dodici anni- con cui dividere il computer? E se non lo ha per sé piange? *sbatte le palpebre*

Bene, se vivete la mia stessa situazione, capirete. Odio dividere il computer -_-.



Ringraziamenti...

Dea Nemesis: oh cara, ma tu mi elogi troppo *_*. Sì, in effetti ho rivisto molto la parte grammaticale ultimamente *O*. Oh, comunque... per le immagini: vado a scovare le “meno viste”, *__*. Grazie!

Ka93: oh, mi puoi capire allora Q_Q. Non ci tengo più a trascorrere l'estate sui libri, è troppo una faticaccia °_°. Grazie mille del commento!

Luna_07: hai finito le scuole tu?^^. Beata te... òoò. Comunque sia, ci tengo in modo particolare alle frasi finali *_*. Grazie ancora!

Ci vediamo tomorrow *_*.

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Capitolo 7
*** VII - Inconvenienti - al femminile. ***



Inconvenienti - al femminile.





Dita che danzavano sul suo corpo, baci fugaci sulla pelle, profumo di colonia mischiato a quello del bagnoschiuma al muschio bianco... Come se un'ondata di passione avesse appena cavalcato le facoltà mentali del Sayan, questo adesso stava saggiando la sua pelle, imprimendovi sopra un timbro caldo.

La voce roca di Vegeta riusciva a far sì che il suo cervello si riducesse in frammenti e che il suo discreto quoziente intellettivo da scienziata andasse bellamente a farsi benedire.

“Forse faresti meglio a fermarti...”, gli intimò lei, le braccia che tentavano di divincolarsi da quelle del Sayan.

Ma l'uomo non demordeva, continuava a lasciarle una scia di baci lungo la linea più nobile del collo, quella più sottile della caviglia, fino a stuzzicare con una certa audacia la parte più intima della donna... L'elastico delle mutandine in micro fibra si agitava sotto l'esperto tocco del Sayan. Così Bulma, prestando attenzione alla minima parte di razionalità che ancora controllava, gli disse semplicemente: “Non posso Vegeta, capisci? Non. Posso.” scandì, tirandosi indietro alle sue infide lusinghe e coprendosi di nuovo la parte superiore del corpo. Prese la maglietta di lana da terra, infilandosela abilmente. L'uomo restò visibilmente basito, le braccia che si agitavano mollemente lungo i fianchi e un ghigno deluso sulle labbra.

“Capito?”, gli domandò la donna, stampandogli un casto bacio sulla guancia.

Vegeta annuì, sospirando laconicamente.

“Allora, Principe dei miei stivali... Film?”, la donna agitò una cassetta nera, accendendo la televisione. Sopra, a caratteri cubitali, un titolo melenso, era sicuro che la trama sarebbe stata altrettanto mielosa, per non dire banale.

“Sì, certo...”, sbadigliò l'uomo, mentre osservava la donna mandare indietro la cassetta.

Fu così che Vegeta dovette indossare nuovamente la maglia, sdraiandosi sulle coperte color lavanda e aspettare l' agognato arrivo della donna.

“Mi dispiace, mio caro...”, sussurrò lei, appoggiandosi col capo turchino sopra il petto muscoloso dell'uomo. “... stasera solo pop corn e fazzoletti”

Questi erano gli inconvenienti della razza umana femminile – si disse Vegeta, facendo balzare con perfetto sincrono un chicco di mais scoppiato nella propria bocca.





°°°°°°°°




Ecco sì, spero abbiate capito “gli inconvenienti della razza femminile”.

Che dire... Mi sono divertita.

All'inizio avevo progettato una Lemon, ma quel sorriso sbarazzino di Bulma in foto mi ha fatto balzare un'idea in testa tutt'altro che Lemon in testa XD.

Orbene, mi devo scusare per il ritardo, la scuola mi impegna parecchio. Comunque, ho deciso che saranno 15 flash/drabble, quindi posso dire che sono a metà dell'opera *_*.

Inoltre ha tante idee – one shot, per ora – che mi stanno venendo, devo solo trovare il tempo di scrivere.

Ringrazio sentitamente Dea Nemesis, stellina86, Devildragon, Luna_07 e ka93 per aver commentato il precedente capitolo... un ringraziamento anche alle seguite ed alle preferite.

E, come sempre, a voi lettori silenziosi.


Kiki-chan.



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Capitolo 8
*** VIII - Stai dormendo, Vegeta? ***




Stai dormendo, Vegeta?


Vegeta non era mai stato tipo romantico, o, addirittura, mieloso. Non erano nei suoi canoni queste doti e non lo sarebbero state mai. Solo che, se sentiva la debole consistenza di Bulma tra le sue dita, i fili turchini ballare sul suo collo in un moto calmo quanto sensuale, allora il senno veniva meno.

E bastava poter sentire il suo respiro – calmo e pacifico – e veder quell'aureola chiara sopra il cuscino, a renderlo consapevole del fatto che la terra non era un posto così male, in fondo.

“Stai dormendo, Vegeta?”, chiese lei, stringendo il braccio dell'uomo al proprio petto.

“Sì”, rispose il Principe.

“Allora perché mi sento fissata?”

E il Sayan ritrasse lo sguardo, concentrando la propria mente su qualcosa di meno provocatorio e sensuale. Non trovò nulla paragonato alla strana forza che riusciva ad esercitare la donna su di lui, e questo bastava a fargli credere una cosa: non c'era nulla – assolutamente nulla – che volesse più di Bulma.

Non era romantico, mieloso, galante.

Tutte queste smancerie erano cose da nobiluomini... Ma quanti, dei suddetti signori, erano nobili d'animo?

“Perché sto aspettando che ti addormenti”

E vide le gote della donna prendere vita e diventare di un rosso acceso, vermiglio, fuoco; le labbra di Bulma si stesero e Vegeta giurò di aver visto il sorriso più incontaminato della sua intera esistenza.




°°°°


Vagamente no – sense. Ma che volete fare... questi sprazzi di vita quotidiana – matrimoniale – romantica sono la mia passione!

Qualche ringraziamento:


ka93 (Quale uomo non ci rimarrebbe malissimo? XD. Grazie mille, cara!)

Dea Nemesis (Grazie mille! E sì, Vegeta coi pop corn in mano e con espressione visibilmente frustrata sarebbe una scena memorabile, davvero!)

Globulo Rosso (La mia perversa Aury ._.', si vede che siamo fatte della stessa pasta, eh? XD. Invero, volevo fare una spin – off, ma devo organizzarla bene. Grazie Aury-chan, ti adoro (L), tua Kiki)

Luna_07 (Hai ragione, cosa non si farebbe per Vegeta? <3. Grazie!)


E ai preferiti/seguite.


Ragazze, saluto molto velocemente, poiché mi devo svegliare alle 3:00, causa pseudo – gita a Vicenza, alla mostra del Designer. Questo per spiegarvi che domani non aggiornerò, ma lo farò Sabato <3.

*Anche se sarò in coma sul letto XD *


Un bacione! Vi adoro!

(L).

Ki_chan.

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Capitolo 9
*** IX Capitolo - Dipendenza ***







Dipendenza















«Non posso, non posso...»

Sospirò la donna, scostandolo un po' da sé.

Bulma, fasciata nel suo elegante tubino di seta pregiata, con tanto di scollatura vertiginosa sul dietro, aveva deciso di passare la serata in ben altro modo.

Suo padre per quel giorno aveva indetto una riunione, a cui si erano presentati gli esponenti più rinominati della scienza; ragion per cui lei avrebbe dovuto stringere la mano a questi illustri uomini, piuttosto che lasciarsi travolgere in tal modo da Vegeta.

Quest'ultimo, poi, aveva deciso di non presenziare ad una “sciocchezza” del genere – sue testuali parole – così se ne era rimasto di sopra, in quella che ormai, da un mese a quella parte, poteva definirsi la sua camera.

Bulma aveva alzato lo sguardo più volte verso la sua finestra, inizialmente di rado, poi sempre più frequentemente; finché non si era decisa a prendere un piatto e un bicchiere e a portarlo al piano superiore – quella era la scusa ufficiale, ovviamente.

Si era defilata rapidamente, lasciando cadere la stola a terra e correndo da Vegeta – perché, poi, correva? – sbattendo la porta e trovandolo ad una spanna dal suo volto, come se la stesse aspettando da parecchio tempo.

A quel punto, il piatto e il bicchiere furono giustificazioni pressoché inutili: le caddero automaticamente di mano, nel momento stesso in cui Vegeta affondò le labbra nell'incavo del suo seno, mentre le mani si attrezzavano per sfilarle il vestito.

«Non posso, non posso...»

Si ripeté per l'ennesima volta, ormai dipendente dal respiro dell'uomo. Quest'ultimo, poi, ignorava completamente le sue suppliche, anzi, più lei lo incitava a fermarsi, tanto più lui si adoperava per non farla fuggire.

Bulma gemette quando sentì Vegeta dentro di sé, le sue mani che andavano a graffiare la schiena del Sayan, le labbra che si mordevano vicendevolmente per non urlare in modo sconsiderato.

Non sapeva da quando era diventata così dipendente da Vegeta, ma fu in quel momento che realizzò una cosa: ne era veramente innamorata, che lui la considerasse o meno.

Ma, forse, già il fatto che l'amasse così... significava qualcosa, no?










Note:


Bon, questa è l'ultima.

Siccome ho la BDT in corso – la tabella da cento fan fiction – voglio dedicarmi al completamento di quel progetto per ora... spero comunque che vi sia piaciuta questa :))

Bulma e Vegeta già si frequentano da un po' qui, lei si è lasciata con Yamcha però u_u.

Ringrazio ka93, Luna_07 e Dea Nemesis per i commenti ^^.

Ringrazio coloro che hanno inserito nelle preferite/seguite/ricordate e vi do appuntamento con l'altra fic che ho in corso: “In bilico” <3.

Thanks <3


Kiki.




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