Mille di questi giorni {Bulma&Vegeta Tribute} di KikiWhiteFly (/viewuser.php?uid=33036)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1#Proprio come nelle favole ***
Capitolo 2: *** Nevicata con sorpresa ~ ***
Capitolo 3: *** III- Goodbye ***
Capitolo 4: *** IV- Lei... che pende dalle sue labbra. ***
Capitolo 5: *** V- E poi sono le donne che parlano troppo... ***
Capitolo 6: *** VI-Quello che Amore vuole, Amore osa ***
Capitolo 7: *** VII - Inconvenienti - al femminile. ***
Capitolo 8: *** VIII - Stai dormendo, Vegeta? ***
Capitolo 9: *** IX Capitolo - Dipendenza ***
Capitolo 1 *** 1#Proprio come nelle favole ***
Mille
di
questi giorni {Bulma&Vegeta Tribute}
Notine
:
Raccolta
di immagini più
significative-o almeno per me lo sono- BulmaxVegeta. Dedicata a tutte
le fans di questa stupenda coppia, chiedo perdono se non mi sono
fatta più sentire per tanto tempo, ma la scuola mi stava
uccidendo
nel senso letterale della parola -_-
Aggiornerò
presto la Long!*-*.
In
media conto di fare una
20ina di fan
fiction,molto probabilmente drabble, ma non escludo qualche shottina.
Credo che gli aggiornamenti saranno regolari, avendo in estate molto
tempo a mia disposizione...finisco di ciarlare per augurarvi una
buona lettura cari lettori!
Ovviamente
un commentino
è gradito :).
Kiki.
1.
Proprio come
nelle favole
Quando
Bulma gli propose
qualcosa come
un abito bianco, smoking nero, confetti racchiusi in un sacchettino
di tulle color panna... Beh,Vegeta sgranò gli occhi.
Gettò
definitivamente il panino sopra il ripiano di marmo, facendolo
sfuggire involontariamente dalle mani. Quasi trattenne un ringhio
grazie alle straordinarie capacità della donna nel farlo
tacere; un
dito posato dinanzi la sua bocca ed ecco che la bestia diventava un
docile agnellino, pronto ad ascoltare civilmente ciò che lei
aveva
da dirgli.
"Non
puoi proprio farlo?"
Ed
in quel momento l'uomo
si trovò a
combattere con un nemico dalla forza potente... dall'altra parte
però
c'era il suo intramontabile e indomabile orgoglio, forse l'unica cosa
che non sarebbe mai mutata.
"Sai
già come..."
"Sì
sì, lo so"
Lo
fermò sul nascere.
Scosse il capo, eliminando quell'informazione e provando a
cancellarla telepaticamente anche dalla mente dello scontroso
sayan.
"Fai
finta che non ti abbia detto niente"
Si
auto convinse,
impugnando il
coltello dalla lama metallica alquanto appuntita e cominciando a
tagliuzzare minuziosamente le zucchine che poi sarebbero finite
dritte nella padella già oliata. Ed in quel momento, il
burbero
sayan, vide davanti a sé l'immagine della sua
Bulma con
indosso un pomposo abito bianco, fiera e altezzosa nell'afferrare la
sua mano, mille raggi di sole a illuminare quel volto pulito,
naturale, senza macchia di peccato. Sembrava una dea greca, scesa dal
cielo per beatificarlo.
"Beh...
Forse..."
Il
ritmico rumore del
coltello smise di
esistere. Osservò le pupille dilatate della donna ed in quel
momento
pensò di aver fatto lo sbaglio e la cosa più
giusta al contempo,
della sua vita.
"Cos'hai
detto?" balbettò, mostrando
evidenti segni
di stupore e indecisione.
"Non
mi ripeto due volte"
proclamò il
principe, incrociando volontariamente le braccia al petto, com'era
solito fare.
La
sentì
solamente fiondarsi al suo
collo, fino a piangere solenne alcune lacrime,
sciocche
lacrime.
E
senza volerlo, il
principe aveva sposato la principessa,
proprio
come nelle
favole.
E
dire che alcuni osano
dire che esse non sono altro che frutto della fantasia...
Non
sanno quanto si
sbagliano.
|
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Capitolo 2 *** Nevicata con sorpresa ~ ***
BV
Nevicata
con sorpresa ~
Quello era il primo Natale che
passavano insieme, si intende... civilmente.
Fino ad allora era sempre sorto qualche
problema, qualche assurda circostanza come questo o quell'altro
mostro... o addirittura esigenze di natura diversa. Tutte queste cose
avevano sempre impedito loro di passare un felice e sereno
Natale -come spesso recitavano i banali biglietti di Buon Anno-.
In città si respirava odore di
neve, e, detto fatto, erano precipitati, proprio sopra le loro teste,
tanti fiocchi bianchi, immacolati e brillanti. La più grande
nevicata da almeno dieci anni, avevano confermato i giornalisti in
televisione, con un'espressione a dir poco sbalordita.
Bulma per pura casualità si
trovava in centro e aveva costretto Vegeta a seguirla, così...
per dare una mano con le buste. Lui aveva sbuffato contrariato, ma
lei era stata più scaltra, aveva già previsto una mossa
strategica.
“Allora ci vado con Yamcha”
Aveva detto,
prendendo in mano la cornetta. Il principe, con ben poca galanteria,
le aveva strappato il cordless di mano, esibendo un ghigno sardonico
ed agghiacciante, gelandola con le sue pupille d'acciaio.
“Andiamo,
donna”, e quel suffisso era immancabile.
Bulma
aveva sorriso, pensando che, almeno un po', ci tenesse a lei Vegeta.
Vani erano stati i suoi tentativi di prendergli la mano, stringerla
alla propria, giocare con quelle dita ruvide che, tra il medio e
l'anulare, tenevano un piccolo cerchietto dorato. Uno di quegli
oggetti assolutamente umani,
fatti su misura da un laborioso orafo. Tuttavia Bulma provava un
certo gusto nel sentir quella dura consistenza nella mano dell'uomo e
ne sorrideva ogni volta, birichina, come era sempre stata.
“Nevica”, mormorò la
donna, sfilando un guanto e agitando la mano in aria.
A Vegeta, in quel momento, parve di
vedere una bambina... una mocciosa terrestre che non vedeva l'ora di
fare il pupazzo di neve, giocare a quegli stupidi giochi denominati
“palle di neve”, e cose del genere, che gli facevano
capire che, invece di aver sposato una donna, aveva sposato una
stupida ed irritante mocciosa di pochi anni.
Bulma gli tirò un ceffone, in
modo aggraziato però. La sua mano era andata a colpire con una
certa dolcezza il viso di Vegeta, imprimendogli la delicata sostanza
che ora stava lentamente scivolando sulla sua guancia.
“Sembri una bambina”, disse
lui, cercando di parer sprezzante.
Bulma sorrise, di un sorrisetto strano
e misterioso.
Poi gli si fiondò addosso,
gettandogli le mani dietro la nuca.
Rispose semplicemente: “E non
sarò la sola...”, prese la sua mano, mettendola sul
proprio ventre.
E Vegeta boccheggiò, quasi
stupefatto. Non trovò le parole, ma, come al solito, Bulma
concluse per lui.
“Sì, anch'io”
E la neve aveva qualcosa di
magico...
Magico come solo l'Amore sa essere.
°°°°°°°°
Bon.
Ho guardato
l'immagine e mi sono detta “AW! Ci devo scrivere sopra!”
Compatitemi u_ù.
Scusate l'attesa, lo stress degli esami
-seppur non universitari- non è stato indifferente. Poi
vabeh... l'ispirazione non mi veniva più, solita storia ùoù.
Vi devo informare che ho cancellato la
mia long ff “Una strada è troppo lunga se a percorrerla
si è in due”. Mi dispiace tanto, ma proprio non ce la
facevo a continuarla.
Ringrazio i commentatori, le preferite
e le seguite. Non merito, davvero ç_ç.
Purtroppo sono di fretta, ma la
prossima volta vi ringrazio tutti *0*.
Un bacio, Kiki.
|
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Capitolo 3 *** III- Goodbye ***
Goodbye
Vegeta
aveva
osservato Trunks, nascosto all'ombra, al riparo dai raggi lunari;
dormiva beatamente, con tanto di bocca spalancata. Era sdraiato sul
suo lettino, coperto da un lenzuolo con astrusi disegni di navicelle
e pianeti spaziali.
Incrociò
le
braccia al petto, oltrepassando quel corridoio ed entrò
nella camera
matrimoniale. Cercò la misera aura della donna poi,
trovatala, puntò
lo sguardo in sua direzione, camminando a carponi verso il balcone.
Bulma
fumava la sua
proverbiale sigaretta -e dire che gli aveva detto di aver smesso-, il
mozzicone ormai quasi finito, l'espressione assente e i gomiti
poggiati sul marmo del terrazzo, a osservare attonita il piccolo
cerchietto argentato che custodiva il cielo.
Vegeta
si avvicinò,
con un po' d'imbarazzo -cosa che comunque non avrebbe mai ammesso-,
ammonendo col sol sguardo quello della donna; quest'ultima, accortasi
di esser caduta in fallo, spense la sigaretta, lanciandola pochi
metri più in là.
Con
la bocca ancora
impregnata di quella sostanza che le usciva fuori mentre respirava,
si giustificò, con un banale: “Era
l'ultima”.
L'uomo
dissentì,
voltando lo sguardo in tutt'altra direzione. Lei, invece, arguta e
testarda, gli si era aggrappata alle scapole, gettando il capo sulla
schiena arcuata.
Poi
Vegeta,
prestando un po' più d'attenzione al senso del tatto,
avrebbe
sentito scivolare lungo la colonna vertebrale, qualcosa di liquido.
Qualcosa che avrebbe catalogato come delle lacrime, piccoli e inutili
goccioloni d'acqua... e sentì i suoi singhiozzi, farsi
più vivi
sopra la propria pelle, quasi volessero implorargli di restare.
Ma
lui non poteva
rimanere.
Era
un guerriero,
un sayan, non era nella sua indole essere il perfetto maritino e il
padre modello.
E
Vegeta si voltò,
osservando le calde lacrime della donna, scenderle in due
direzioni... s'incrinò qualcosa dentro di lui, qualcosa che
poi gli
avrebbe permesso di afferrare con una certa audacia il fazzoletto che
la donna teneva legato al collo, per avvicinarla a sé. In
seguito lo
avrebbe gettato via, pochi centimetri più in là.
Bulma si era
voltata da una parte all'altra, cercando di capire il motivo di quel
gesto così avventato ed insensato.
“Cosa vuoi
fare?”, chiese, boccheggiando ripetutamente.
Vegeta
ghignò,
avvicinando la sua bocca alla propria, tappandogliela con un bacio da
favola.
“Sta
zitta per
una volta, Donna”, e l'aveva alzata un po', perché
oltre ad avere
un infima forza di combattimento non vantava neppure un fisico
così
allenato, tanto meno alto.
Ma
era quel corpo
che metteva in moto i suoi neuroni, schiavizzandoli.
La
vorace voglia di
possederla, di sentire il suo sesso nel proprio... col tempo quelle
azioni avevano preso un'altra piega, quasi Vegeta avesse ricevuto una
frustata.
Una
frustata che
gli era costata un dolore al cuore.
L'unico
dolore
che avrebbe sopportato per tutta la vita.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Uhm,
sì. Sono
tornata presto *0*.
Ho
deciso: ne
faccio una al giorno <3... sono pazza e me ne vanto
u_ù.
Ringraziamenti
(I e
II capitolo):
I
Capitolo:
Clara111294:
spero che questa ti piaccia
allora, grazie!
Bulma4ever:
Sì, come vedi amo questa coppia, al punto di far loro un
giusto
tributo. Spero che sia un tributo degno di nota, più che
altro XD.
Bulma, ti devo dire solo una cosa... le recensioni non si scrivono in
sms, è categoricamente vietato dal regolamento ^^. Grazie
ancora!
Giusiemo291:
davvero? Sono contenta di essere riuscita a farti vivere la scena!
Grazie <3.
ka93:
il
matrimonio fa sempre sbavare con Bulma e Vegeta, verissimo XD.
Bulma83:
grazie <3
Luna_07:
grazie mille, sì, sto selezionando le immagini, sono tutte
stupende!.
Ocatarinetabelasciscix:
uhm sì, hai ragione. Akira è anti-romantico.
Forse lascia a noi
immaginare le parti romantiche, chissà ^^. Grazie mille!
Globulo
Rosso:
tesora mia, io manco sapevo che era una delle tue coppie preferite la
VegetaxBulma. Per me loro sono come InoxShika, immaginati quanto
posso esser malata °-°. Grazie love!
Tety:
ecco
qua, un aggiornamento lampo! XD. Uhm sì, in fondo nelle
favole ci
crediamo un po' tutti... e poi, sinceramente, quella di Vegeta e
Bulma a me sembra proprio una favola, anche se in chiave moderna,
c'è
da dirlo XD. Grazie <3
BabyDany94:
Grazie mille ^^
II
capitolo:
bulma4ever:
Sono contenta che ti sia piaciuta ^^
ka93:
oh sì,
ti capisco. Io che poi sono proprio una bambina nell'animo XD.
Luna_07:
grazie *-*. Sì, non avevo più ispirazione, mi
dispiace çoç. Però
sono in lavorazione per una cosuccia, che posterò presto *0*.
Grazie
per le
preferite:
1 - bulma4ever [Contatta]
Le
seguite:
1 - BAbyDany94 [Contatta]
2
- babydgv [Contatta]
3 - Globulo Rosso
[Contatta]
4 - Lady_Shaina [Contatta]
5
- Serpeverde_Slytherin [Contatta]
Ultimissima
cosa: presto posterà una shot VegetaxBulma.
(Novità °o°)... sarà
una cosa molto lunga, nella quale sto mettendo una bella dose
d'impegno.
Penso
di
postarla a giorni <3.
Un
bacio, Kiki
<3
|
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Capitolo 4 *** IV- Lei... che pende dalle sue labbra. ***
Lei... che
pende dalle sue labbra.
I
capelli turchini, ora sciolti,
sembrano volersi intrufolare tra le sue dita, quasi a volerlo
coinvolgere in quella danza scanzonata e senza freni. I suoi capelli
sono fili sottili ai quali appigliarsi, fili a cui rimanere
aggrappati, saldamente.
Nelle
mani del destino, fra quella
capigliatura di un astruso colore... lei,
la bocca che chiede
un bacio, ma ne vuole altri cento. Lei,
che socchiude gli
occhi, aspettando il suo permesso.
Lei,
che storce il naso quando
qualcosa non le va a genio.
E
tutti quei comportamenti diventano ad
un tratto familiari, abituali, stranamente piacevoli... e gli sembra
di sentire la consistenza di Bulma nelle sue mani, il suo amore
all'interno di un bacio.
Una
carezza delicata, fragile, appena
udibile sulla guancia stranamente ispida, gli sfiora l'epidermide...
non si ritrae.
Perché
lei è qualcosa di
incommensurabile.
È
perfezione, piccola goccia di
purezza in un oceano inquinato, schiuma di mare che però
rimane
attaccata alla sabbia, sia essa dura, scostante.
Lei...
che pende dalle sue labbra.
“Vegeta...”,
lo chiama con quel
tono di voce flebile, tastando sul materasso il suo corpo, cercandolo
tra le pieghe del lenzuolo immacolato. Poi, lo trova. Si
tranquillizza, il sorriso che si estende da lato a lato delle sue
labbra coinvolge un po' -quel poco che basta- anche te. “...
sei
qui”, mormora, probabilmente in uno stato di dormiveglia.
Capisce.
Sta
sognando. La fronte madida di
sudore, gli occhi strizzati in un moto di paura, il labbro superiore
che azzanna brutalmente quello inferiore. Allora Vegeta pensa che,
anche se dirà qualcosa, lei non lo ricorderà
più il giorno dopo...
quell'affermazione lo incoraggia. Sente la chioma turchina sul
proprio petto, improvvisamente.
Prende
coraggio Vegeta, sussurrandole
all'orecchio, flebilmente: “E dove vuoi che vada?”
E
in un attimo l'espressione di Bulma
si distende, quasi quell'incubo fosse terminato, quasi fosse appena
uscita dal tunnel degli orrori. Ora il sogno è
più chiaro, più
luminoso, più bello.
Sorride
compiaciuto Vegeta.
Lei...
che pende dalle sue labbra.
°°°°°°°°°
Probabilmente
no-sense -e come direbbe
una mia cara amica/autrice di Efp: poetica *-*-, ma ho visto la scena
davanti gli occhi, e ho deciso di scriverla. Scusate, ieri ho saltato
l'aggiornamento, pensavo che oggi uscissero i quadri degli esami...
invece niente ç_ç.
Un
grazie alle preferite/seguite e alle
commentatrici dello scorso capitolo <3:
Luna_07:
grazie *-*. Sono
contenta che le ultime frasi sortiscano il loro effetto, ci tengo
sempre alle ultime parti, cerco di curarle sempre nel migliore dei
modi *0*. Baci!
Ka93:
grazie mille <3. E sì,
hai proprio ragione: Vegeta senza la sua famiglia è perso
*_*. Spero
che ti sia piaciuta anche questa! Baci!
|
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Capitolo 5 *** V- E poi sono le donne che parlano troppo... ***
E
poi sono le donne che parlano troppo...
Vegeta
s'avvicina con una certa scaltrezza al lobo della donna,
mordicchiandole con agilità la parte della cartilagine
più morbida.
Bulma, che trova certi gesti inconsueti, prova un certo piacere,
unito ad un lieve imbarazzo, appena pronunciato sulle gote candide.
Sente
una spallina scivolare giù, dolcemente. Ora la sua spalla
è nuda,
ora sente solo un bollore sopra di essa, nient'altro che il tocco del
principe, sia esso rude, senza alcuna delicatezza... ma è
solo
quella carezza che le riscalda l'animo.
“Vegeta...
i-io devo dirti una c-cosa”, ma il principe pare ignorarla.
E
come resistere di fronte al petto marmoreo del Sayan?.
È
solo un attimo di smarrimento, un attimo di sbigottimento, anche dopo
tanti anni vissuti insieme. Quando osserva le goccioline d'acqua
bagnare le cavità più sporgenti dei muscoli
dell'amato il suo cuore
sobbalza, il suo spirito gioisce e freme di eccitazione.
Nient'altro
che una giovine in piena crisi ormonale -pensa, mentre Vegeta cerca
di sdraiarla sul materasso in lattice-.
“Non
devi dire niente, donna”, la schermisce lui, alzando con
crudeltà
la corta gonna che copre a malapena le ginocchia.
È
la chioma di una fata quella che vola nell'aria, prima di posarsi
sopra una nuvola bianca, sotto forma di guanciale; ed è
prima che
lei possa dire una sillaba o contestare almeno uno dei suoi gesti,
che Vegeta le tappa la bocca con un altro bacio afrodisiaco, mai
negato.
Ed
è a quel punto che i tentativi di Bulma vanno in fumo,
mentre si
lascia cullare in quella sensazione di ebbra, quel piacere misto a
desiderio, profumato da un po' d'amore che è il corpo del
Sayan,
sopra il suo.
Almeno
mi lascerà finire la prossima volta... E poi sono io che
parlo
troppo... sciocchezze-.
Pensa
Bulma, mentre Vegeta scivola con la lingua sul suo ventre,
disegnandone una linea umida e retta... e la donna sorride, di un
sorriso sincero. Probabilmente l'uomo avrà pensato che fosse
un
chiaro segno di piacere ma per lei, la storia è diversa...
Hai
appena baciato tua figlia, Vegeta.
*********************
Finalmente
mi sono
liberata di questi benedetti esami di riparazione *_*, ora che sono
passata e quindi anche l'ansia è volata via, mi sento piena
d'ispirazione *-*. Non c'è nulla di peggio che trascorrere
l'intera
estate sui libri -Matematica e Fisica peraltro
ç_ç. Una crudeltà!-
Come
vedete ho
mantenuto la mia promessa... detto fatto: una storia al giorno *_*.
Affettuosi
ringraziamenti:
ka93:
AW!
Sì!*_*. Li adoro, in tutte le situazioni. Oh, caspita mi sto
rammollendo troppo, anche questa è dolce! *_*. Grazie mille
XD.
Stellina86:
grazie mille *_*. Ispirazione improvvisa, le immagini ispirano un
casino, sai XD?. (La maggior parte delle volte lemon XD). Grazie!
Dea
Nemesis: AW!
Anche le care conoscenze di Nana si fanno vive *__*. Grazie mille, il
mio intento quando scrivo è proprio questo: far vivere la
scena ai
miei lettori, e saper di esserci riuscita è un gran
traguardo.
Grazie *_*.
Globulo
Rosso:
Tesora *-*... che piacere averti
qui! <3. Ma com'è che noi
vediamo i personaggi di Naruto dovunque? XD. Grazie mille cara, ti
adoro <3.
Luna_07:
grazie
mille *-*... e sì, andato benissimo. Dopo un'estate
completamente
dedicata a Matematica e Fisica mi vedo ancora i numeretti che
gironzolano per la testa XD. Felice che ti sia piaciuta, un bacione!
Ci
vediamo domani
<3!
Kiki.
|
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Capitolo 6 *** VI-Quello che Amore vuole, Amore osa ***
Quello
che Amore vuole, Amore osa
***Citazione
tratta da “Romeo e Giulietta”, W. Shakespeare***
Le
dita ballerine
di Bulma sfiorarono l'epidermide di Vegeta, giocando sui suoi
muscoli, ormai pompati dai duri allenamenti. Il capo della donna, di
tanto in tanto, si accostava sopra il petto dell'uomo, giocando con
la stravagante chioma turchina.
D'altronde,
Vegeta
non poteva rimanere indenne davanti a tali apprezzamenti: allora,
ogni tanto, l'avvicinava a sé, paralizzava il suo sguardo,
facendola
cadere in ipnosi e disegnava i contorni della donna nella sua mente,
seppur questi ultimi fossero appena visibili, data la fioca luce
lunare.
“Ti
amo”, spada
di Damocle sulla testa.
Perché
Vegeta per
quante battaglie avesse affrontato e per quanti nemici avesse
combattuto, non era minimamente preparato a quelle frasi, pronunciate
appena un po' più dolcemente di altre, stranamente sensuale.
“Scusa”,
disse
un attimo dopo Bulma, mimando un cenno di dispiacere.
“No”,
la frenò
lui, scostandola un po' da sé. “... dillo anche
per me”
E
Bulma aveva
sorriso, di un sorriso dolce e sbarazzino, largo come quello di una
mezza luna argentata, mentre si rifletteva nello specchio dei suoi
occhi, due pozzi onice in cui amava perdersi, soffrire, tribolare,
godere e infine... amare.
“Ti
amo”,
stavolta più decisa. “Mi accontento del pensiero,
Vegeta”, gli
aveva detto, sorridente.
Eppure
quel velo di
malinconia lo poteva leggere seppur velatamente
nei suoi
occhi, prestando più attenzione ai particolari,
soffermandosi
maggiormente a quello che sembrava inutile studiare nell'espressione
della donna.
Un
alito di vento
aveva solleticato la colonna vertebrale di Bulma, facendole provare per
un attimo un brivido. E Vegeta si premurò di alzarle il
lenzuolo
di lino, sistemandoglielo per bene, correndo con le dita carnefici
lungo la dritta colonna della donna, giocando con i suoi brividi:
sapeva bene che poteva solo soccombere al suo tocco.
Fragile
donna,
umana di infimo livello.
E
io fragile uomo, che
non ho nemmeno
il coraggio di proferirti due semplici parole.
È
che per chi è
cresciuto di dolore e sofferenza, l'amore, l'amicizia e
questi
altri sentimenti
che si sono annidati con gli anni dentro di me,
sono
difficili da
coltivare.
Era
quasi l'alba, i
primi raggi del sole subentravano nella modesta camera da letto. Un
arredamento spartano, un semplice letto a baldacchino in legno
massiccio; le tende color panna si muovevano avanti e indietro, come
ballerine di danza classica... il vento si faceva sentire, cercava di
ristabilire il suo onore.
Le
nuvole erano
scure, ingrigite, si preannunciava una brutta giornata.
Vegeta
tentata di
divincolarsi ma sembrava che le mani di Bulma fossero tentacoli da cui
era
impossibile liberarsi... un mezzo sorriso ancora vivo sulle sue
labbra, quello della notte prima.
Era
tentato... si voleva
avvicinare al suo timpano, sussurrarle qualcosa,
ma
era come se una morsa
nel cuore glielo imponesse.
Basta
il pensiero,
avrebbe detto la donna.
Deglutì
a vuoto,
studiando con meticolosità i profili della stanza...
quell'attimo di
pace e serenità, di immenso piacere e sublime leggerezza.
Quello
che Amore vuole,
Amore osa.
Osò.
Fu
un
attimo, e Vegeta s'avvicinò al timpano della donna,
soffiandoci
dentro.
“Lo
sapevo, che l'avresti detto... un giorno”, e per un momento
provò
quella sensazione scomodante che era l'imbarazzo, la vergogna. Gli
occhi della donna erano due tizzoni ardenti che stavano luccicando
proprio di fronte a lui.
“Sono
stata sveglia tutta la notte”, ancor prima che lui gli
rivolgesse
la domanda, sapeva già la risposta. Bulma prese uno slancio,
affondando la propria carne in quella più debole di Vegeta,
che
improvvisamente aveva perso la facoltà di parola.
“Me
l'hai fatta, Donna”, grugnì l'uomo, osservando il
sorriso
birichino della turchina.
Quello
che amore vuole, Amore osa.
E
si sa... gli innamorati
osano sempre.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Adoro
Shakespeare, vi basti sapere questo *__*. Mi è venuta
ispirazione
così, improvvisamente XD. Vi basti sapere che quest'ultimi
due
giorni non ho aggiornato per un semplice motivo: convivete con una
persona -alias adolescente di dodici anni- con cui dividere il
computer? E se non lo ha per sé piange? *sbatte le palpebre*
Bene,
se
vivete la mia stessa situazione, capirete. Odio dividere il computer
-_-.
Ringraziamenti...
Dea
Nemesis: oh cara, ma tu mi
elogi troppo *_*. Sì, in effetti ho
rivisto molto la parte grammaticale ultimamente *O*. Oh, comunque...
per le immagini: vado a scovare le “meno viste”,
*__*. Grazie!
Ka93:
oh, mi puoi capire allora Q_Q. Non ci tengo più a
trascorrere
l'estate sui libri, è troppo una faticaccia
°_°. Grazie mille del
commento!
Luna_07:
hai finito le scuole tu?^^.
Beata te... òoò. Comunque sia, ci
tengo in modo particolare alle frasi finali *_*. Grazie ancora!
Ci
vediamo tomorrow *_*.
|
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Capitolo 7 *** VII - Inconvenienti - al femminile. ***
Inconvenienti - al femminile.
Dita
che danzavano sul suo corpo, baci
fugaci sulla pelle, profumo di colonia mischiato a quello del
bagnoschiuma al muschio bianco... Come se un'ondata di passione
avesse appena cavalcato le facoltà mentali del Sayan, questo
adesso
stava saggiando la sua pelle, imprimendovi sopra un timbro caldo.
La
voce roca di Vegeta riusciva a far
sì che il suo cervello si riducesse in frammenti e che il
suo
discreto quoziente intellettivo da scienziata andasse bellamente a
farsi benedire.
“Forse
faresti meglio a fermarti...”,
gli intimò lei, le braccia che tentavano di divincolarsi da
quelle
del Sayan.
Ma
l'uomo non demordeva, continuava a
lasciarle una scia di baci lungo la linea più nobile del
collo,
quella più sottile della caviglia, fino a stuzzicare con una
certa
audacia la parte più intima della donna... L'elastico delle
mutandine in micro fibra si agitava sotto l'esperto tocco del Sayan.
Così Bulma, prestando attenzione alla minima parte di
razionalità
che ancora controllava, gli disse semplicemente: “Non posso
Vegeta,
capisci? Non. Posso.” scandì, tirandosi indietro
alle sue infide
lusinghe e coprendosi di nuovo la parte superiore del corpo. Prese la
maglietta di lana da terra, infilandosela abilmente. L'uomo
restò
visibilmente basito, le braccia che si agitavano mollemente lungo i
fianchi e un ghigno deluso sulle labbra.
“Capito?”,
gli domandò la donna,
stampandogli un casto
bacio sulla guancia.
Vegeta
annuì, sospirando
laconicamente.
“Allora,
Principe dei miei stivali...
Film?”,
la donna agitò una cassetta nera, accendendo la
televisione. Sopra, a caratteri cubitali, un titolo melenso, era
sicuro che la trama sarebbe stata altrettanto mielosa, per non dire
banale.
“Sì,
certo...”, sbadigliò l'uomo,
mentre osservava la donna mandare indietro la cassetta.
Fu
così che Vegeta dovette indossare
nuovamente la maglia, sdraiandosi sulle coperte color lavanda e
aspettare l' agognato arrivo della donna.
“Mi
dispiace, mio caro...”,
sussurrò lei, appoggiandosi col capo turchino sopra il petto
muscoloso dell'uomo. “... stasera solo pop corn e
fazzoletti”
Questi
erano gli inconvenienti della
razza umana femminile – si disse Vegeta, facendo balzare con
perfetto sincrono un chicco di mais scoppiato nella propria bocca.
°°°°°°°°
Ecco
sì, spero abbiate capito “gli
inconvenienti della razza femminile”.
Che
dire... Mi sono divertita.
All'inizio
avevo progettato una Lemon,
ma quel sorriso sbarazzino di Bulma in foto mi ha fatto balzare
un'idea in testa tutt'altro che Lemon in testa XD.
Orbene,
mi devo scusare per il ritardo,
la scuola mi impegna parecchio. Comunque, ho deciso che saranno 15
flash/drabble, quindi posso dire che sono a metà dell'opera
*_*.
Inoltre
ha tante idee – one shot, per
ora – che mi stanno venendo, devo solo trovare il tempo di
scrivere.
Ringrazio
sentitamente Dea Nemesis,
stellina86,
Devildragon,
Luna_07
e ka93
per aver commentato il precedente capitolo... un ringraziamento anche
alle seguite ed alle preferite.
E,
come sempre, a voi lettori
silenziosi.
Kiki-chan.
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Capitolo 8 *** VIII - Stai dormendo, Vegeta? ***
Stai
dormendo, Vegeta?
Vegeta
non era mai stato tipo
romantico, o, addirittura, mieloso. Non erano nei suoi canoni queste
doti e non lo sarebbero state mai. Solo che, se sentiva la debole
consistenza di Bulma tra le sue dita, i fili turchini ballare sul suo
collo in un moto calmo quanto sensuale, allora il senno veniva meno.
E
bastava poter sentire il suo respiro
– calmo e pacifico – e veder quell'aureola chiara
sopra il
cuscino, a renderlo consapevole del fatto che la terra non era un
posto così male, in fondo.
“Stai
dormendo, Vegeta?”, chiese
lei, stringendo il braccio dell'uomo al proprio petto.
“Sì”,
rispose il Principe.
“Allora
perché mi sento fissata?”
E
il Sayan ritrasse lo sguardo,
concentrando la propria mente su qualcosa di meno provocatorio e
sensuale. Non trovò nulla paragonato alla strana forza che
riusciva
ad esercitare la donna su di lui, e questo bastava a fargli credere
una cosa: non c'era nulla – assolutamente nulla –
che volesse più
di Bulma.
Non
era romantico, mieloso, galante.
Tutte
queste smancerie erano cose da
nobiluomini... Ma quanti, dei suddetti signori, erano nobili d'animo?
“Perché
sto
aspettando che ti addormenti”
E
vide le gote
della donna prendere vita e diventare di un rosso acceso, vermiglio,
fuoco; le labbra di Bulma si stesero e Vegeta giurò di aver
visto il
sorriso più incontaminato della sua intera esistenza.
°°°°
Vagamente
no –
sense. Ma che volete fare... questi sprazzi di vita quotidiana
–
matrimoniale – romantica sono la mia passione!
Qualche
ringraziamento:
ka93
(Quale uomo
non ci rimarrebbe malissimo? XD. Grazie mille, cara!)
Dea
Nemesis
(Grazie mille! E sì, Vegeta coi pop corn in mano e con
espressione
visibilmente frustrata sarebbe una scena memorabile, davvero!)
Globulo
Rosso
(La mia perversa Aury ._.', si vede che siamo fatte della stessa
pasta, eh? XD. Invero, volevo fare una spin – off, ma devo
organizzarla bene. Grazie Aury-chan, ti adoro (L), tua Kiki)
Luna_07
(Hai
ragione, cosa non si farebbe per Vegeta? <3. Grazie!)
E
ai
preferiti/seguite.
Ragazze,
saluto
molto velocemente, poiché mi devo svegliare alle 3:00, causa
pseudo
– gita a Vicenza, alla mostra del Designer. Questo per
spiegarvi
che domani non aggiornerò, ma lo farò Sabato
<3.
*Anche
se sarò in
coma sul letto XD *
Un
bacione! Vi
adoro!
(L).
Ki_chan.
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Capitolo 9 *** IX Capitolo - Dipendenza ***
Dipendenza
«Non
posso, non posso...»
Sospirò
la donna, scostandolo un po' da sé.
Bulma,
fasciata nel suo elegante tubino di seta pregiata, con tanto di
scollatura vertiginosa sul dietro, aveva deciso di passare la serata
in ben altro modo.
Suo
padre per quel giorno aveva indetto una riunione, a cui si erano
presentati gli esponenti più rinominati della scienza;
ragion per
cui lei avrebbe dovuto stringere la mano a questi illustri uomini,
piuttosto che lasciarsi travolgere in tal modo da Vegeta.
Quest'ultimo,
poi, aveva deciso di non presenziare ad una “sciocchezza”
del genere – sue testuali parole – così
se ne era rimasto di
sopra, in quella che ormai, da un mese a quella parte, poteva
definirsi la sua camera.
Bulma
aveva alzato lo sguardo più volte verso la sua finestra,
inizialmente di rado, poi sempre più frequentemente;
finché non si
era decisa a prendere un piatto e un bicchiere e a portarlo al piano
superiore –
quella
era la scusa ufficiale, ovviamente.
Si
era defilata rapidamente, lasciando cadere la stola a terra e
correndo da Vegeta – perché, poi, correva?
– sbattendo la porta
e trovandolo ad una spanna dal suo volto, come se la stesse
aspettando da parecchio tempo.
A
quel punto, il piatto e il bicchiere furono giustificazioni
pressoché
inutili: le caddero automaticamente di mano, nel momento stesso in
cui Vegeta affondò le labbra nell'incavo del suo seno,
mentre le
mani si attrezzavano per sfilarle il vestito.
«Non
posso, non posso...»
Si
ripeté per l'ennesima volta, ormai dipendente dal respiro
dell'uomo.
Quest'ultimo, poi, ignorava completamente le sue suppliche, anzi,
più
lei lo incitava a fermarsi, tanto più lui si adoperava per
non farla
fuggire.
Bulma
gemette quando sentì Vegeta dentro di sé, le sue
mani che andavano
a graffiare la schiena del Sayan, le labbra che si mordevano
vicendevolmente per non urlare in modo sconsiderato.
Non
sapeva da quando era diventata così dipendente da Vegeta, ma
fu in
quel momento che realizzò una cosa: ne era veramente
innamorata, che
lui la considerasse o meno.
Ma,
forse,
già il fatto che l'amasse così... significava
qualcosa,
no?
Note:
Bon,
questa è l'ultima.
Siccome
ho la BDT in corso – la tabella da cento fan fiction
– voglio
dedicarmi al completamento di quel progetto per ora... spero comunque
che vi sia piaciuta questa :))
Bulma
e Vegeta già si frequentano da un po' qui, lei si
è lasciata con
Yamcha però u_u.
Ringrazio
ka93,
Luna_07
e
Dea
Nemesis per
i commenti ^^.
Ringrazio
coloro che hanno inserito nelle preferite/seguite/ricordate e vi do
appuntamento con l'altra fic che ho in corso: “In
bilico” <3.
Thanks
<3
Kiki.
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