I might be a little young, but I ain't naive

di sweetevil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap.1 ***
Capitolo 2: *** cap.2 ***
Capitolo 3: *** cap.3 ***
Capitolo 4: *** cap.4 ***
Capitolo 5: *** cap.5 ***
Capitolo 6: *** cap.6 ***
Capitolo 7: *** cap.7 ***
Capitolo 8: *** cap.8 ***
Capitolo 9: *** cap.9 ***
Capitolo 10: *** cap.10 ***
Capitolo 11: *** cap.11 ***
Capitolo 12: *** cap.12 ***
Capitolo 13: *** cap.13 ***
Capitolo 14: *** cap.14 ***
Capitolo 15: *** cap.15 ***
Capitolo 16: *** cap.16 ***
Capitolo 17: *** cap.17 ***
Capitolo 18: *** cap.18 ***
Capitolo 19: *** cap.19 ***
Capitolo 20: *** cap.20 ***
Capitolo 21: *** cap.21 ***
Capitolo 22: *** cap.22 ***
Capitolo 23: *** cap.23 ***
Capitolo 24: *** cap.24 ***
Capitolo 25: *** Cap.25 ***
Capitolo 26: *** cap.26 ***
Capitolo 27: *** cap.27 ***
Capitolo 28: *** ATTENZIONE!!!!!!! ***



Capitolo 1
*** cap.1 ***


Ok... tutte queste meravigliose fan fic sui mitici Guns n' Roses hanno riacceso in me la voglia di scrivere, perciò... questa è la storia che aleggia da un pò nella mia mente,  spero vi piaccia, e se non fosse così, vi prego informatemi che è una cosa oscena, ok?



Los Angeles.

Una gran bella città penserete voi.  Ma vi assicuro che se doveste percorrerla tutta a piedi cambiereste sicuramente idea. Non mi piace fare l’autostop e chiedere passaggi a persone che non conosco. Non si sa mai in che persone potresti imbatterti. Anche se neanche io sono molto raccomandabile. Indosso un paio di Jeans scoloriti strappati in più punti, All Star nere distrutte pure quelle e una maglia senza maniche scolorita. Forse un tempo era blu, non lo so. Chi vorrebbe mai offrire un passaggio a una così? A parte qualche maniaco si capisce. Eppure mi piace. Questa città così piena di vita sin dalle prime luci dell’alba, o forse dalla notte precedente. Non so cosa farò, se mi accamperò in qualche giardino pubblico sperando che nessuno mi scopra o se avrò la fortuna di incontrare qualche anima persa come me che mi offra rifugio. Ma ho uno scopo, devo ritrovare mio fratello. Non è veramente mio fratello, la sua famiglia mi ha adottato quando ero piccola, ma lui è l’unico punto di riferimento che abbia mai avuto nella vita. È  triste che io abbia solo 20 anni e nessuno scopo nella vita, nessun sogno. Lui si invece. Aveva un bel sogno, ambizioso, forse da megalomane, ma era il suo sogno e se ne è andato per inseguirlo. Sono felice che l’abbia fatto, questa città è sicuramente in grado di permettergli di divenire ciò che desidera, solo.. non doveva farlo in quel modo. Non una parola, nessun segnale da interpretare, nessun indizio. Una sera sono andata a dormire e lui era nel letto accanto al mio, a ridere e scherzare come sempre e la mattina dopo era sparito insieme al suo zaino e qualche vestito. Sopra il suo letto ancora fatto c’era un biglietto con scritte tre misere frasi “Scusa ma qui non riesco più a vivere, vado a tentare la fortuna nella città degli angeli. Mi mancherai, mi manchi già ora. Ti amo”. Ho aspettato la fine della scuola, per far contenta la donna che chiamo mamma, e il mattino dopo la chiusura della High School ho preso un pullman per L.A. Non avevo soldi per fare il biglietto, così quando è salito il controllore mi sono nascosta sotto i seggiolini agli ultimi posti, e ho passato le ultime due ore di viaggio rannicchiata sotto il culo di due vecchiette che non si sono minimamente accorte della mia presenza. Gli ho rubato anche qualche soldo, avevano lasciato le borsette ai loro piedi, così.. Ma l’importante è essere arrivati. Sono distrutta fisicamente, sfiderei chiunque a non esserlo visto la scomoda posizione che sono stata costretta ad assumere, ma non mi arrenderò per un po’ di stanchezza, devo scovare mio fratello tra migliaia di altre persone, e non idea di dove cominciare, perciò è meglio se mi do una mossa.

Mi avvicino con fare da turista a un negozietto che vende veramente un po’ di tutto, dai souvenir ai pacchetti di patatine e altre schifezze, e mentre controllo che il commesso –un giovane dai capelli neri unti appiccicati alla fronte, con una logora coppola grigia sulla testa intento a sfogliare un giornale con aria molto interessata- non mi noti metto in borsa una cartina della città, qualche pacchetto di sigarette e qualcosa da mettere sotto i denti, poi mi avvicino alla cassa. Sembrerebbe che abbia qualcosa da nascondere, se dopo aver passato qualche minuto immersa tra gli scaffali me ne andassi subito, quasi scappando. Perciò decido di prendere una bottiglia di vino da un dollaro –Dio solo sa che schifezza sia- e vado a pagare. Ci mette un po’ ad accorgersi di me –avrei potuto benissimo andarmene senza passare dalla cassa- e quando alza lo sguardo arrossisce in modo vistoso e butta il giornale che stava guardando sotto la cassa. Ci credo che era interessato, non era certo letteratura quella, era uno di quegli squallidi giornali con foto di modelle in topless o completamente nude che mettono il mostra il loro seno abbondante o i loro culi perfetti. Mi hanno sempre innervosito quelle, non che abbia niente da invidiargli –oddio, un pochino di seno in più non guasterebbe, ma tutto sommato anche con una misera seconda faccio la mia figura- ma non riesco a capire come possano accettare di vendersi in quel modo. Non credo lo facciano per soldi, la maggior parte di loro viene da famiglie agiate e non avrebbero faticato molto per trovarsi un lavoro. Dopo aver pagato il mio “Night Train Express” –il nome del vino- mi allontano veloce ma non troppo da quello squallido ragazzo, che sono sicura, non appena mi sono girata ha iniziato a guardarmi il culo, magari immaginandoselo nudo come quelli che osservava nel giornale di poco fa. Poco male, almeno non ha notato la borsa particolarmente gonfia.

Ed ora, eccomi qua. Non so che darei per stringere quel pazzo tra le mie braccia, e invece l’unica cosa che posso stringere è la bottiglia nella mia mano. Credo che inizierò a berla, sto iniziando a deprimermi, e ho davvero bisogno di qualcosa che mi tiri un po’ su. Tolgo l’adesivo dal tappo, lo svito e.. giù il primo sorso tutto alla goccia, come mi ha insegnato il mio fratellone.

-Ahhh cazzo!!- Accidenti è troppo forte! Fammi un po’ vedere.. 19 gradi.. praticamente ti distrugge il fegato anche solo a guardarlo

-Tutto a posto?- il ragazzo del negozio mi fa sussultare, sbucando da dietro l’angolo

-Ehi che fai, mi segui? Guarda che non sono una compagnia molto raccomandabile, posso diventare pericolosa se voglio. Conosco un paio di mosse in grado di mettere KO anche un pugile professionista- ok, forse ho esagerato, ma questo qua non mi ispira per niente fiducia, e preferisco tenerlo il più lontano possibile

-No, no io non ti stavo seguendo, ho finito ora il mio turno, stavo andando a casa-

- Ah.. ok- Non so perché, ma qualcosa mi dice che la prima impressione che ho avuto su di lui era sbagliata, comunque preferisco ignorare la seconda impressione e continuare ad ascoltare la prima, come si dice, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio

- Di un po’, tu non hai un posto dove stare vero? Scommetto che è la prima volta che metti piede nella città degli angeli, altrimenti sapresti che non è tanto facile fregare il vecchio Izzy-

-Come scusa?- credo di aver capito dove porta questo discorso. Lui si è accorto che ho rubato, ma mi ha lasciato uscire dal negozio facendo finta di niente, dopo di che mi ha seguito e ora pretenderà che faccia sesso con lui se non voglio essere denunciata.. ma che sfiga, eppure mi consideravo brava in questo genere di cose.

- Non preoccuparti, non ti denuncerò se è questo di cui hai paura- ed ecco che arriva il ricatto – anch’io l’ho fatto un’infinità di volte prima di trovarmi un lavoro! Ah, piacere io sono Izzy-

Guardo la mano che ha allungato verso di me, e pian piano gli do la mia

- Piacere, sono Keira. Sentiamo, per quale motivo non vuoi denunciarmi? Ho rubato nel negozio nel quale lavori-

- Ah, allora avevo ragione! Sai non ero sicuro che avessi rubato veramente, ti sei fregata da sola!-

Non ci credo. Mi ha fregato. Accidenti che stupida. Lo guardo che si appoggia ad un palo mentre ride

-Non è divertente-

-Si che lo è invece! Dai, non fare quella faccia! Non voglio davvero denunciarti, non mi importa nulla, se fosse per me potresti venire a rubare in quel negozio quando ti pare, è solo un modo per mettere un po’ di soldi da parte. E, sai che ti dico? Mi sei simpatica, posso offrirti un posto dove stare, per il momento gratis, non appena avrai trovato un lavoro mi pagherai l’affitto-

- E di preciso, dov’è questo posto che mi stai offrendo?-  Scommetto che è a casa sua

- Ho una stanza in più, tanto Axl preferisce il garage..-

- Lo sapevo! Sei un maniaco sessuale che ricatta le ragazze in cambio di sesso! Mi spiace ma con me questa cosa non attacca, denunciami piuttosto, ma non verrò mai a letto con te!- mi guarda come se avessi detto la cosa più strana del mondo, comincio a pensare che non sia un maniaco, ma solo scemo, molto molto scemo.

-Cosa? Io maniaco sessuale? No! Ma scherziamo? è vero che mi piace il sesso,se poi tutte le ragazze fossero carine come te.. ma no, non sono un maniaco- Forse dice la verità, o forse no, ma tanto non ho nulla da perdere, e sinceramente, tra una stanza nella casa di un tipo alquanto strano e il bordo di una strada poco trafficata.. bhè preferisco la prima per passare la notte.

-Allora? accetti?-

-Chi è Axl?-

-L'altro coinquilino- ma mi ha preso per scema?

- Fin qui c'ero arrivata anche da sola, intendevo dire che tipo è, cosa fa per vivere , se è un tipo a posto-

-Bhè.. Axl è Axl, niente di più, niente di meno. è unico e irripetibile. Axl non ha 24 anni, ha un milione di anni, lui ha visto tutto-

- Ma.. è un tipo tranquillo oppure uno psicopatico con tendenze omicide?-

-E' tranquillo, a meno che qualcuno o qualcosa non lo faccia incazzare, in quel caso diventa uno psicopatico con tendenze omicide- Perfetto, vivrò in casa con un malato di mente e uno scemo, non potevo aspirare di più dalla vita!

- Ok, verrò a casa tua, fammi strada-

- Vedrai, non te ne pentirai!-

-L'ho già fatto-

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Capitolo 2
*** cap.2 ***


WOW!!! Già avete recensito il primo capitolo! Sono tanto felice *w*  
Mi spiace per tutte quelle che aspettano l’incontro Keira/Axl, ma avverrà tra qualche capitolo, per ora mi sono soffermata sulla coppia Keira/Izzy e i loro battibecchi!
Vabbè.. ecco il capitolo





Camminiamo fianco a fianco da quasi dieci minuti ormai, e devo dire che la compagnia di Izzy non è male come credevo, è un ragazzo molto silenzioso, non ha più aperto bocca da quando ci siamo incamminati, se non per sputare il fumo della sigaretta.

-Posso farti qualche domanda? Così, per conoscerti un po’-

-D’accordo, ma solo se decido io se rispondere o no- sentiamo cosa vuole sapere

-Da dove vieni? E cosa ti ha spinto a venire a Los Angeles senza un soldo, un luogo dove stare e nessuno che conosci?-

-Vengo da Seattle, sono venuta qua a cercare mio fratello, se ne è andato qualche mese fa lasciandomi solo un biglietto. Non ho la più pallida idea di dove sia, so solo che è da qualche parte in questa città. Devo trovarlo. E non è vero che non ho soldi, sono partita di casa con cento dollari che mi ero messa da parte dopo qualche lavoretto. Per quel che riguarda il posto dove stare, mi sembra di avere risolto, e conosco già due persone qui, mio fratello e te-

-Quindi, ricapitolando, ti trovi in una città che non conosci, insieme a quello che credevi un maniaco sessuale con un compito più difficile che trovare un ago in un pagliaio e 99 dollari in tasca?-

-Si, più o meno, di dollari non ne ho novantanove, ma duecentotrenta, più qualche spicciolo..-

- Ma se hai detto che sei partita con cento dollari e ne hai speso uno per il vino.. A proposito, dammene un sorso.  Io non sono mai stato bravo in matematica, ma questo calcolo non mi sembra così difficile-

Ma come fa a bere questa roba? Lo butta giù come fosse acqua!

-Bhè, diciamo che il viaggio in pullman è stato particolarmente fruttuoso-

-Hai rubato anche li? Ma sei una ladra! Non so se fidarmi o no a portarti a casa..-

-Tranquillo, non ti ruberò niente, è solo che dopo aver viaggiato sotto i sedili mi meritavo un rimborso!-

- No, aspetta questa cosa me la devi spiegare, mi è capitato di viaggiare seduto nel corridoio, ma nessuno si è mai preoccupato neanche di chiedermi se era stato scomodo, figurarci un rimborso!-

Certo che quando prende confidenza e si scioglie un po’ diventa veramente un chiacchierone! Però è simpatico.

-Non avevo i soldi per il biglietto, così quando è salito il controllore mi sono nascosta sotto i seggiolini su cui erano sedute due signore, e mentre ero là sotto ho allungato una mano e frugato nelle loro borsette-

- Uh, capisco. Comunque se dovesse sparire qualcosa in casa, sarai tu la prima sospettata, e stai attenta, Axl tiene molto alle sue cose, con lui non basterebbe scusarsi-

Nemmeno l'ho mai visto e già comincia a farmi paura, speriamo che sia di buon umore stasera..

-Parlami di lui, non ne hai fatto un bel ritratto finora-

-Te l'ho detto, Axl è Axl.. Ha avuto un infanzia disastrosa, credo che questo abbia contribuito a creare il carattere particolare che si ritrova, ma non è cattivo, è solo che cerca di tenersi lontano dalle persone, talvolta diventando anche antipatico e aggressivo, ma in realtà è che non vuole più soffrire. Comunque tra poco lo conoscerai, così potrai farti la tua opinione personale su di lui. Ma non preoccuparti, sei una bella ragazza, non avrà problemi con te, al massimo cercherà di infilarsi nelle tue mutande-

-Ah, quindi è lui il maniaco sessuale!- Nota personale: chiudere a chiave la stanza

-Non è proprio un maniaco, è solo un po’ fissato!- Si certo, e io ti credo...

-Tuo fratello invece? Che tipo è?-

-Perché ti interessa?-

-A te perché interessa sapere di Axl?-

-Sai com'è, ci vivrò insieme..-

-Mi sembra giusto.. Voglio sapere di tuo fratello, per darti una mano nelle ricerche-

-Ci conosciamo da neanche mezz'ora, ho rubato ne posto dove lavori e nonostante questo mi hai offerto un tetto sopra la testa, e vuoi anche aiutarmi a cercare mio fratello? Che c'è sotto?- Non posso farci niente, sono sospettosa di natura.

-Come hai detto tu, vivremo insieme, e prima o poi dovrai pagarmi l'affitto, ma non comincerai mai a lavorare prima di averlo trovato, quindi, prima spunta fuori questo tipo, prima arriva la grana-

-Venale. Però diretto. Mi piace come ragioni, forse non sei male come sembri- Oddio, spero che non si sia offeso -Non ti sei offeso vero? Non era mia intenzione, è che apro bocca senza pensare troppo a quello che dico..-

-Non preoccuparti, almeno non sei falsa come quasi tutte le persone di qui. Loro ti sorridono davanti per poi linciarti non appena sono fuori dalla portata del tuo udito. La verità è che non hanno coraggio-

-La penso esattamente allo stesso modo. Ma torniamo a mio fratello. E' alto un metro e novanta, centimetro più, centimetro meno, biondo ossigenato e si chiama Michael. E' un punk, che gira con abiti di pelle e il basso in spalla-

-E' un bassista?-

-Si, è molto bravo anche con la chitarra, ma il suo più grande amore rimane il basso. È venuto a Los Angeles per cercare di mettere su un gruppo, la scena musicale di Seattle non lo soddisfaceva, e come dargli torto-

-Potrebbe esserci utile.. Vedi, io e Axl abbiamo un gruppo, o meglio, lo avevamo, poi ci siamo sciolti e siamo rimasti solo noi due, lui voce e io chitarra-

-Davvero?Che genere suonate?-

-Rock n' Roll baby! Il nostro stile di vita, il nostro modo di pensare e agire,  tutto rock n' roll, ce l'abbiamo nel sangue- mentre parla tutto esaltato inizia a gesticolare in modo assurdo, come per farmi capire meglio ciò che dice

- Ehy, d’accordo, ma adesso calmati! Quanto manca ancora? Inizio ad avere sonno-

-Siamo arrivati, vedi quel palazzo infondo alla strada?- Indica un palazzo ben curato, a mattoncini rossi con un piccolo giardino davanti- Ecco, non montarti la testa, non è quella casa nostra, si trova dietro-

Dopo qualche altro minuto passato a camminare mi ritrovo davanti ad un vecchio edificio che una volta doveva essere color verde chiaro, con una finestra rotta e una specie di giardino -sarebbe più corretto dire: un piccolo spazio dove la vegetazione ha preso il sopravvento sull'uomo- sul retro

-Axl è in casa, c'è la luce della cucina accesa, speriamo non abbia preparato nulla per cena-

-Non sa cucinare?-

-Mettiamola così, l'ultima volta che ci ha provato ha dato fuoco alla casa-

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Capitolo 3
*** cap.3 ***




La porta d’ingresso è davvero messa male, i cardini sono quasi del tutto andati, è un miracolo se si regge ancora in piedi. Izzy tira fuori un mazzo di chiavi dalla tasca posteriore dei suoi jeans e si mette a guardarlo, come se non sapesse quale chiave apre quella porta

-Secondo te qual è?- Mi sta davvero chiedendo qual è la chiave giusta?

-Ma non è casa tua? Dovresti saperlo, ma se non te lo ricordi possiamo sempre bussare ed aspettare che Axl ci venga ad aprire, oppure possiamo arrampicarci fino alla finestra rotta ed intrufolarci come due ladri da lì-

-Ma allora sei proprio fissata con i furti! Sei senza speranza.. comunque è questa la chiave, volevo solo giocare un po’- detto questo infila una chiave delle stesse condizioni della porta nella  toppa, e dopo qualche spallata, sentiamo la serratura scattare

-Non sono senza speranza, ne tantomeno una ladra. Ho un po’ di esperienza, tutto qui. Infondo, al giorno d’oggi chi non ne ha? Tutti rubano, che si tratti di oggetti, cose materiali, o sentimenti e attimi non fa differenza-

-Mmm.. devo dedurre dalle tue parole che il tuo giovane cuoricino ha già patito le pene dell’inferno?-

-Non c’entra nulla quello che ho passato io, la verità è questa, è un dato di fatto-

Le pene dell’inferno? Magari avessi patito solo quelle. Il mio cuore è stato spezzato, fatto a pezzettini e tritato in un solo attimo. Anche se è stato solo un secondo, non riesco a dimenticare. Come diceva Jim Morrison “A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo...” Così è stato per me, per quanto fossi stata piccola, o per quanto io tenti di rimuovere non ci sono mai riuscita, e credo non ci riuscirò mai. Michael aveva alleviato il dolore, insegnandomi di nuovo a ridere, ma la sua fuga ha riaperto la ferita che stava pian piano guarendo.

- Ehy ci sei?-

-Eh? Si.. si, ci sono. Arrivo- A quanto pare mi ero incantata, persa nei miei pensieri. Devo imparare a tenere i momenti di riflessione per quando sarò da sola, altrimenti potrebbero prendermi per pazza

Mi fa strada attraverso un corridoio stretto, fino a una porta da sotto la quale fuoriesce un po’ di luce

-Pronta? Stai per entrare nel regno di Izzy ed Axl, oltrepassata questa porta le leggi che regolano la vita delle persone là fuori non esistono più, potrai fare tutto ciò che vuoi, tranne distruggere ciò che non è tuo e rubare-

-Ti ho già detto che non ho intenzione di rubarti un bel niente! E muoviti ad aprire questa porta, prima che io cambi idea-

-Impaziente eh? Ma ti capisco, puoi ritenerti davvero fortunata, voglio dire, migliaia di ragazze vorrebbero essere al posto tuo, pensa che quando usciamo ci seguono, fanno approcci di ogni tipo, sono veramente perse per noi!-

-Ah si? E adesso dove sono? Hanno sbagliato indirizzo?- Puoi provare a gonfiarti quanto ti pare bello, sono in grado di riconoscere la verità dalle cazzate, e questa mi sembra proprio una grandissima cazzata. Si atteggia già da rock star e magari non è neanche in grado di suonare qualche accordo. Chissà l’altro poi come canta, sembrerà più una gallina mentre fa l’uovo o mentre gli tirano il collo?

-Ah ah.. divertente.. “hanno sbagliato indirizzo”?-  mi fa anche il verso? Almeno ho ridimensionato il suo ego  -Forza entriamo-
L’ambiente all’interno è carino e ben ordinato.. see come no. È un casino incredibile, vestiti sparsi ovunque, bottiglie vuote sul divano, sul pavimento, sembra che ci sia stata una rivoluzione contro l’ordine e il pulito.

-Che te ne pare? Non è molto grande, ma è casa! È da un po’ che non mettiamo in ordine, ma se ti serve puoi andare a rubare una bussola da qualche parte, per orientarti meglio- ma che spiritoso

-Mi basta che mi indichi dov’è la mia stanza, per il resto, non ci vuole molto a far pulito, un po’ di benzina e una scintilla. Non è difficile-

- Ladra e piromane! Accidenti, ho portato in casa un soggetto persino più pericoloso di Axl!-

- Ehy, ma non avevi detto che era un tipo tranquillo?- lo sapevo, non avrei dovuto fidarmi. E ora come faccio? E se fosse un pazzo omicida? Oddio, magari lo sono entrambi! In che casino mi sono cacciata! Ma perché capitano tutte a me?

- Si, è tranquillo, ma dipende dalla giornata, da come si è alzato, e dal concetto che hai per tranquillo- In poche parole sono fottuta
Facendosi largo tra una montagna di bottiglie e qualche altro oggetto non meglio identificato, mi porta di fronte a una porticina nascosta dietro un angolo, di uno strano colore viola tendente al verde

- Non far caso ai colori osceni, Axl si è divertito a dipingere casa tempo fa, se non ti piacciono, puoi ridipingerla come vuoi, ovviamente a tue spese-  spinge la porta con una mano, rimanendo voltato verso di me, per osservare la mia reazione, e questo mi preoccupa un po’. Non ho davvero idea di cosa mi troverò davanti.

-O mio Dio.. Izzy..- Sono rimasta senza parole

-Si, mi chiamano anche Dio ogni tanto, ma tu puoi chiamarmi semplicemente Izzy… Ahi!-

- Non fare il bambino, era solo un pugno- mentre entro nella camera lui mi guarda imbronciato e si massaggia la spalla dolorante

La camera non è molto grande,  ma è ordinata –probabilmente perché non la usano- e pulita. Sul pavimento c’è una moquette scura, non capisco bene se è viola o marrone, o soltanto sporca. Le pareti sono ricoperte di schizzi di vernice verde e viola, come la porta, e la poca luce che c’è proviene dal lucernario che si apre in un angolo del soffitto. Sotto al lucernario un meraviglioso letto rotondo, con delle coperte che cadono morbide fino a toccare terra, e di fronte un piccolo armadio bianco e uno specchio attaccato al muro.

-È meraviglioso. Come è possibile che due individui casinisti come voi abbiano una stanza del genere?-

-Era la camera di Axl, ma ultimamente lui non la usa mai, preferisce dormire sul divano in soggiorno, o nella brandina in garage-

-Io.. non lo so. E se rivolesse camera sua? Non sappiamo neanche se lui sia d’accordo all’ospitarmi qui! Avresti dovuto informarlo. Magari non vuole un’altra persona in giro per casa-

-Non preoccuparti, non si farà alcun problema, e se per caso rivolesse la sua stanza.. bhè, in quel caso ve la vedrete tra di voi- La fa facile lui. Ma dover discutere con un pazzo lunatico, con problemi di autocontrollo, incline alla violenza non è proprio una passeggiata. Se poi a tutto questo ci aggiungiamo che ho anche occupato camera sua..

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Capitolo 4
*** cap.4 ***




Ed ecco a voi... -rullo di tamburi- il tanto agognato incontro tra Keira ed Axl!
Spero sia all'altezza delle vostre aspettative!!




Dopo aver posato il mio bagaglio –la borsa a tracolla- sul letto, Izzy mi fa strada attraverso un altro corridoio, ma stavolta più stretto, che conduce alla cucina.  

- Senti, io vado a farmi una doccia. La cucina è quella porta là infondo, Vai e fa conoscenza con Axl. Ah, un’altra cosa. Se tenta anche solo di avvicinarsi ai fornelli, impedisciglielo con tutti i mezzi che hai. Puoi legarlo e metterlo nello sgabuzzino o magari potete anche mettervi a scopare sul tavolo. Preferisco aspettare un po’ la cena piuttosto che avere un’altra casa in fiamme-

Detto questo sparisce dietro una piccola porta scorrevole che non avevo neanche notato a circa metà del corridoio.

-Bene andiamo a conoscere il famigerato Axl-

Mi avvio a passo deciso verso la cucina e una volta aperta la porta lo vedo. Un ragazzo dai capelli rossi chino su una sedia davanti a un piccolo tavolo intento a scrivere chissà cosa. Non si è accorto di me, mi sta dando le spalle. Quindi decido di non interrompere la sua creatività e mi avvio verso il frigo. Se Axl è stato bandito dall'arte culinaria credo che dovrò provvedere io a cucinare. Anche perché non credo che Izzy sia in grado di preparare qualcosa di diverso da un pasto surgelato, e poi almeno mi rendo utile, finche non avrò trovato un lavoro dovrò ripagarli in qualche modo dell'ospitalità. Il frigo come mi immaginavo è quasi vuoto, ma forse riesco a tirarci fuori qualcosa di mangiabile. C'è del tonno in scatola, qualche bottiglia di birra -non poteva certo mancare la birra!- una salsiccia con uno spesso strato di muffa sopra, del burro, un calzino.. Aspetta un attimo, un calzino? Che ci fa un calzino in frigo? Lo prendo schifata con la punta delle dita e lo getto a terra. Delle pizze! Bene. Stasera mangeremo pizza, poi domani userò parte dei soldi che ho per fare un po' di spesa. Prendo le pizze e chiudo il frigo rumorosamente. D’accordo che sei impegnato, ma almeno accorgerti di quello che ti accade intorno! Macché niente! Non si è scosso di un millimetro. Vabbè continuo a preparare, quando apparecchierò la tavola si accorgerà di me, a costo di mettergli la tovaglia in testa.
Apro il forno, metto le pizze a cuocere e lo richiudo facendo il più rumore possibile.

-Izzy smetti di fare casin.. Ehy, ma tu non sei Izzy!- Perspicace eh?

-Già, e ne vado fiera. Mi chiamo Keira, Izzy mi ha letteralmente raccolto dalla strada e offerto un posto dove stare, quando troverò un lavoro vi pagherò l’affitto, nel frattempo mi renderò utile in cose tipo cucinare, ripulire..-

Si alza dalla sua postazione e comincia a girarmi intorno, squadrandomi dall’alto in basso, soffermandosi forse un po’ troppo sul mio sedere.

-E sentiamo, dove dormiresti di preciso? Qua le stanze sono tutte occupate- Si comporta come un poliziotto che sta interrogando qualcuno, mentre continua ad osservarmi

-Ehm, veramente, mi ha detto di stare in camera tua, perché tanto te preferivi il garage, o il divano, così..-

- Che hai messo in forno?- Ora è totalmente preso dal forno, si è accucciato a terra e guarda attraverso il vetro le pizze che cuociono lentamente. Certo che è strano, un momento mi fa il terzo grado e il secondo dopo cambia argomento, saltando di palo in frasca, come fosse niente.

-Le pizze, domani farò un po’ di spesa, ma per il momento dovremo accontentarci- Si alza e mi guarda fisso negli occhi. Non avevo notato quanto fossero belli e profondi.

-D’accordo, a patto che la condivideremo-

- La pizza? Guarda che ce ne sono per tutti, non c’è bisogno di dividere-

-Non la pizza! La camera! Ma sei fuori?- Fa roteare il dito accanto alla tempia, per mimare la mia pazzia.
Non è solo strano, è completamente rimbecillito. Passa da un argomento all’altro e pretende che io segua i suoi illogici discorsi. Ma guarda questo, io fuori? E’ lui che è andato!

-Dividere la camera? Con te? Non credo proprio, piuttosto vado in garage io-

-Come vuoi, allora divideremo quello-

-No! Io voglio stare da sola! Ti lascio camera tua se la rivuoi, mi adatto al divano, alla brandina, anche al pavimento, ma voglio stare sola! Capisci? S-O-L-A!!- Forse adesso il concetto gli è più chiaro

Si avvicina improvvisamente a me, alza un mano e con il dorso mi accarezza una guancia, poi si fa più vicino

-Togliti dalla testa che ti lasci sola con le mie cose bella, non esiste proprio. Staremo in camera, divideremo il letto e non ti perderò di vista un attimo, non mi fido degli estranei- Veloce come si era avvicinato si allontana, e torna a scribacchiare qualcosa sul foglio che aveva lasciato sul tavolo. Dio quanto lo odio!!! E lo conosco da appena cinque minuti! Credo che impazzirò qua dentro. Stringo i pugni per trattenere l’istinto di andare lì e spaccargli qualcosa in testa e mi metto a curiosare tra gli sportelli, per sbollire la rabbia.

-Senti, pensavo che invece di dividere il letto potresti portare la branda in camera, saremmo tutti e due nella stessa stanza, così tu puoi controllarmi e non siamo costretti a dormire insieme- Potrebbe essere una soluzione no?

-Per quale motivo dovrei portare io su la branda dal garage? Sei tu quella che si crea tutti questi problemi, per me dormire da solo o insieme a una ragazza non fa differenza. Ma se fossi in te ne approfitterei, non è un occasione da tutti i giorni passare la notte con Axl Rose-  Anche presuntuoso!  -Comunque se proprio insisti, puoi andare a prendertela-

-Senti brutto megalomane del cazzo..-

-Si?- Mi guarda di nuovo negli occhi, ma stavolta i suoi non sono più profondi e attraenti come prima, sono diventati di ghiaccio, fanno quasi paura

-Puoi.. indicarmi dov’è il garage? Non ci sono ancora stata..- E io sono una codarda, ma di fronte a una cosa del genere è tanto se non sono scappata via. Meno male che non si può uccidere con lo sguardo, altrimenti sarei sicuramente stecchita sul pavimento adesso.

Sul suo volto si fa strada un sorriso compiaciuto. Consapevole di avermi terrorizzato alza un braccio e mi indica il corridoio alle mie spalle, a quanto pare devo tornare indietro per andare a prendere questa maledettissima brandina. Mi allontano facendo qualche passo all’indietro, mentre lui continua a guardarmi negli occhi, con la stessa espressione di prima, forse anche peggio, quel sorriso sadico lo fa sembrare più pericoloso di quanto non sia. O forse sono io che lo sottovaluto.




Crazy Me: Non preoccuparti,  la ff sui COB è solo momentaneamente sospesa, aggiornerò non appena il nuovo capitolo sarà pronto, spero solo di non metterci troppo!!!

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Capitolo 5
*** cap.5 ***





Idiota idiota idiota! Ma come mi è venuto in mente di rispondergli in quel modo? È casa sua, è logico che voglia fare lui le regole, ed è normale che non si fidi di un'estranea. E Izzy ancora non gli ha detto della mia piccola mania da cleptomane! Però quello sguardo.. brrrr.. Se ci ripenso mi vengono di nuovo i brividi. E pensare che solo l'attimo precedente sembrava così calmo. Ma come è possibile che sia cambiato così tanto da un momento all'altro? Avrebbe potuto rispondermi a tono, mandarmi a quel paese, invece quegli occhi... Devo stare più attenta a quello che dico e faccio quando sono con lui.
Dovrebbe essere questa la porta del garage. All'interno è buio pesto, cerco a tentoni l'interruttore sul muro, ma non riesco a trovarlo. Attendo qualche minuto, in modo che i miei occhi si abituino all'oscurità, dopodiché faccio qualche passo avanti.

-AHI! Cazzo che mal.. AHI! Ma che cazzo è?- Sono andata a sbattere contro qualcosa e sono caduta a terra, e come se non bastasse mi è anche caduto in testa qualcos'altro. Sono un disastro, spero di non aver rotto nulla.

-Hai intenzione di demolire tutto?- Axl deve aver sentito le mie urla, e adesso è appoggiato al muro, accanto alla porta, ma fortunatamente ha acceso la luce. Almeno qualcosa di positivo c'è in questa situazione: non sono più cieca come una talpa.

Mi guardo un attimo attorno. La cosa contro la quale sono andata a sbattere è proprio la branda che stavo cercando, mentre quello che mi è caduto in testa è un mangianastri che probabilmente stava negli scaffali che ho urtato. Dall'aspetto sembra piuttosto malridotto, spero di non aver fatto danni troppo gravi. Izzy ha detto che Axl ci tiene alle sue cose, non immagino cosa potrebbe farmi se l'avessi rotto. Controllo in che condizioni è, prendendolo delicatamente tra le mani, ma non appena lo tocco si sfascia in mille pezzi. Non sapevo di avere la testa così dura...

Non ho il coraggio di guardare Axl, ma già me lo immagino, rosso per la rabbia che tenta di uccidermi con quei due pezzi di ghiaccio che sono i suoi occhi, per poi avvicinarsi a me e uccidermi direttamente con le sue mani. Sento le lacrime che spingono per uscire. Ma non mi metterò a piangere. Se devo morire, preferisco farlo facendomi valere, e mostrandogli di che pasta sono fatta.

Dopo qualche secondo di silenzio lo sento ridere, così mi giro a guardarlo e lo trovo con i lacrimoni agli occhi dalle risate. Comincio veramente a non capirci più nulla. Mi sarei aspettata una qualsiasi reazione violenta, ma non questo.

-Oddio.. dovresti vedere la tua faccia!- Si, se la sta proprio godendo!

-Non sei arrabbiato? Ho rotto il mangianastri-

-Oh.. bhé, quel coso era veramente vecchio, funzionava, ma era vecchio. Diciamo che mi hai dato un motivo in più per cambiarlo-

-Quindi non hai intenzione di uccidermi?-

-No- ora è tornato terribilmente serio -Almeno per ora-

Detto questo si avvicina e mi tende la mano. Io rimango immobile a guardarlo, sempre più confusa

-Allora? Vuoi rimanere li a fissarmi in eterno?-

Prendo la sua mano e lui mi tira forte a sé, facendomi finire tra le sue braccia. Sul suo volto compare un sorrisetto soddisfatto, mentre mi sfiora il collo con la punta del naso. Non so che fare, la situazione che si è creata è troppo strana, anche se questo contatto è tutt'altro che piacevole. La sua mano continua a stringere sempre più attorno al mio polso, fino a farmi male, mentre mette il suo viso tra i miei capelli, inspirando forte.

-I tuoi capelli hanno uno strano odore, sembra vaniglia, mista a polvere-  Si stacca da me subito dopo, spostandomi delicatamente.

-Questa la prendo io- dice mettendosi la branda sottobraccio –Per evitare che tu faccia altri danni-
Lo seguo a testa bassa fino a quando non raggiungiamo la nostra camera. Una volta entrati posa la branda, posizionandola nell’angolo accanto all’armadio e si tuffa sul letto, facendo cadere a terra la mia borsa. Non ho il coraggio di rimproverarlo di stare più attento, e lui deve essersene accorto, perché la raccoglie e inizia a frugarci dentro, lanciandomi ogni tanto uno sguardo di sfida. Sfida che dopo poco decido di raccogliere andando a strappargli la borsa di mano.

-Hai presente il concetto di privacy? Significa fatti i cazzi tuoi e non frugare nelle cose che non ti appartengono-

-Se vuoi restare qui con me, devo conoscerti, e questo metodo mi sembrava adatto-

-Non ho scelto io di stare qui con te, te l’ho detto, mi sarei accontentata anche del pavimento, sei tu che hai insistito per non lasciarmi sola perché non ti fidi. Come se le tue cose fossero interessanti o valessero milioni- So che non è molto saggio provocarlo, ma ha iniziato lui.

È rimasto in silenzio, non credo che non sappia come rispondermi, e poi è il tipo di ragazzo che vuole sempre avere l’ultima parola. Quindi starà macchinando qualcosa per farmela pagare, ogni attimo che passa il silenzio  si fa sempre più pesante, e io sempre più preoccupata.

-Vattene-

-Come?-

-Hai capito, vattene, sloggia, trovati un altro posto dove stare. Non è difficile- Non ci credo, mi sta sfrattando! Complimenti Key, tu si che sai come trattare con gli altri e farti voler bene!


-No, Axl senti, mi dispiace, non volevo essere così stronza. Lo ammetto sono stata insopportabile, voglio dire, mi sono presentata qua e ho preteso di dettar legge. Ma ti prometto che non accadrà più, ti prego non mandarmi via, non ho veramente alcun posto dove stare ed  ho una paura matta di rimanere là fuori da sola- Non ho altra soluzione. Devo abbassare totalmente le mie difese per farmi accettare. Spero che sia sufficiente

-Si. Hai ragione. Sei una stronza insopportabile capace solo di dettar legge, fifona per di più- si alza dal letto e va di fronte allo specchio. Posso vedere dal riflesso che mi sta studiando, sta cercando di capire come sono fatta, che tipo di persona sono, proprio come io faccio con lui. Mi scoccia ammetterlo, ma siamo molto simili. Tranne per una cosa. Io non soffro di schizofrenia.

-Va bene, resta. Ma non azzardarti mai più a fare la prima donna. Non sei nessuno, nessuno. Capito?- Si è fatto più vicino, e mi ha puntato un dito contro la faccia, proprio davanti al naso.

-Grazie. Davvero non avrei saputo cosa fare se tu mi avessi buttata fuori-

-E di che? Tra amici ci si aiuta, ci si da una mano no? Adesso andiamo, prima che le pizze si brucino!- Tanto per disorientarmi ancora di più, ora si è messo a fare l’amicone, mi ha persino passato un braccio sulle spalle! Mah.. chi lo capisce è bravo




Ok, scusate se qualche capitolo sarà più corto degli altri, ma mi vengono così, l'unica misura che uso è quella di superare le 1000 parole a capitolo... Spero non vi dispiaccia!

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Capitolo 6
*** cap.6 ***





La cena fu stranamente molto piacevole, con Izzy e Axl che facevano battute, raccontavano barzellette e si prendevano in giro a vicenda. Un'allegra cenetta tra amici insomma. Non parlammo degli incidenti di poco prima, anche perché Axl mi aveva "suggerito" di fare in modo che Izzy non venisse a conoscenza dell'accaduto, per non farlo preoccupare inutilmente. Avremmo dovuto vedercela noi due, lasciando giustamente fuori chi non c'entrava nulla.

-Ragazzi io sono stanco morto, vado a letto, anche perché domattina devo alzarmi presto per andare a lavoro-

-Dai Izzy non lasciarmi solo con questa qua! È pericolosa! E anche cleptomane!- Si, Izzy gli ha raccontato del mio piccolo vizietto. Ma gli ho assicurato un'infinità di volte che a loro non avrei rubato niente, anche perché in questa casa non c'è niente da rubare

-Suvvia Axl, sii gentile. Vedrai che non ti farà del male! Uno scricciolo del genere non potrebbe nuocere neanche a una formica!-

-Grazie tante- Ingenuo, mi sottovaluta.

-'Notte Izzy-

-'Notte ragazzi. E vedete di non fare troppo casino, vi ricordo che le pareti non sono spesse, e in più le nostre camere sono confinanti. Quindi Axl, non farla urlare- Sorride malizioso, come uno che la sa lunga e poi sparisce nel corridoio.

-Non farla urlare?- Credo non abbia ancora capito con chi ha a che fare. Io non ho alcuna intenzione di finire a letto con questo qua. Innanzitutto mi sta antipatico, e poi non è il mio tipo. Non mi piacciono gli psicopatici con doppia personalità

-Sai, tutte le ragazze che sono entrate in camera mia sono finite per urlare a squarciagola il mio nome. E non certo perché mi ero nascosto e non riuscivano a trovarmi..- megalomane -Sei sicura di non volerne approfittare? Anche se non andiamo d'accordo, sono più che sicuro che tra le lenzuola faremmo scintille. Scommetto che ti piace stare sopra-

-Eh? Ma tu sei fuori! Non verrò mai a letto con te. Toglitelo dalla testa. Neanche se in cambio mi offrissi un milione di dollari-

-Peccato..-

-Perché? Hai un milione di dollari da darmi?- no, perché se fosse così un pensierino potrei anche farcelo..

-No, ti sembro un milionario?- Effettivamente.. -Dicevo peccato, perché secondo me sarebbe stata una grandissima scop.. ehm esperienza-

Mentre continuiamo a dibattere su quanto potrebbe essere meravigliosa questa "esperienza" ci avviamo verso la camera. Prendo la borsa, che era rimasta aperta sopra il letto e tiro fuori un sacchetto con dentro la biancheria e qualche vestito.

-No, non ci credo! Dio, ma sono veramente una fottutissima idiota!-

-Amen- Lo guardo malissimo e poi gli tiro la prima cosa che mi capita sottomano. Ma me ne pento immediatamente.

-Ehy tesoro, la tua bocca dice no, ma le tue azioni urlano si!- Un paio di mutande. Possibile che di tutte le cose che avevo a disposizione dovessi tirargli un paio di mutande? Sento il viso andare a fuoco mentre mi alzo per andare a riprendermele

-Senti, potresti farmi un favore? Ho dimenticato il pigiama a casa mia, non è che hai qualcosa da prestarmi?-

-Sinceramente preferirei vederti nuda, ma se proprio insisti- apre l'armadio e comincia a frugarci dentro -Posso prestarti questa- richiude le ante e mi lancia una maglietta a mezze maniche nera con qualche scritta illeggibile sopra

-Ok, grazie. Vado in bagno a cambiarmi-

Per fortuna è abbastanza lunga da coprire almeno un po' di coscia. Non molto, ma meglio di niente. Quando torno in camera trovo Axl sdraiato sopra il letto, con addosso solo un paio di pantaloni di una tuta. Si volta verso di me mentre cerco di preparare alla meglio la branda per la notte

-Quando ti pieghi ti si vede il culo sai?-

-Allora tu non guardarlo se ti da tanta noia- è stato lui a darmi questa maglietta, avrebbe potuto darmene una più lunga, o prestarmi anche un paio di pantaloni

-Scherzi? Hai veramente un bel culo! Non mi perderei uno spettacolo così per nulla al mondo- In questo momento i miei dubbi sul fatto che sia un maniaco sessuale cominciano a farsi risentire. Terminata la mia lotta con la branda mi ci sdraio sopra. Accidenti è veramente scomoda! Ma come fa a dormire su questa cosa? Sono convinta che il pavimento è più comodo. Mi giro a guardare Axl che se ne sta sdraiato con le braccia sotto la testa a guardare il cielo stellato attraverso il lucernario. Che invidia! Farei di tutto per poter stare in un letto in questo momento, e quello sembra veramente comodo! Ad un certo punto vedo la sua bocca fare una strana smorfia e subito dopo inizia a ridere.

-Che hai da ridere?- Secondo me è il suo unico neurone che è collassato, facendolo rimbambire del tutto

-No, niente.. è che questo letto è così comodo, e grande, potremmo benissimo entrarci in due, ma tu vuoi stare da sola. Pazienza, infondo la branda non è così scomoda, devi solo farci l'abitudine.. io ci ho messo due settimane- Ma allora lo fa apposta!

-Già. Comunque non è così male. Ti aiuta ad avere una postura perfetta della schiena-

-Se lo dici te..- Dopo qualche secondo di silenzio sento di nuovo la sua voce

-Dai, vieni qui. Prometto che non ti sfioro neanche- Non aveva ancora finito di pronunciare la frase che già mi ero catapultata sul letto. Avevo ragione, è comodissimo. E come ha detto lui grande abbastanza da starci comodi in due

-Quindi domani inizi a cercare tuo fratello per tutta la città-

-Già. Non ho la più pallida idea di dove potrebbe essere, senza contare che sicuramente mi perderò pure io. Non conosco affatto Los Angeles-

-Ti accompagnerò io, tanto non ho nulla da fare, e poi mi preoccuperei troppo a lasciarti andare in giro da sola-

-Ti preoccuperesti per me?- Ma allora sa anche essere carino e premuroso quando vuole!

-No, per tutti quelli che potrebbero incontrarti. Izzy si sbaglia, per quanto tu sia piccola, sono sicuro che non sei così innocua come vorresti far credere- E ti pareva..

-Stronzo-

-Scema-

-Fottiti-

-Preferirei fottere te- È proprio insistente!

-Scordatelo stallone-

Allunga un braccio fino ad arrivare all’interruttore sul muro e spegne la luce. Finalmente un meraviglioso silenzio avvolge la stanza, mentre mi giro a pancia in giù  e affondo la faccia nel cuscino. Axl sembra essersi addormentato, il suo respiro è regolare, e in qualche modo tranquillizzante, quasi ipnotico. Devo ammettere che a parte i suoi sbrocchi da psicopatico non è poi così male.

Come non detto

-Axl, potresti togliere la mano dal mio culo?-

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Capitolo 7
*** cap.7 ***








Il risveglio quella mattina non fu uno dei migliori. Fui svegliata dal rumore di una porta che sbatteva, probabilmente Izzy stava uscendo per recarsi al lavoro. La luce del sole che batteva sul lucernario creava un fantastico effetto di luci che riflettendosi sullo specchio illuminava completamente la stanza. Feci per tirarmi su e mettermi a sedere, ma qualcosa, più o meno all'altezza del mio stomaco, me lo impediva. Eppure non mi sembrava di aver mangiato particolarmente pesante.. Guardai in basso e con mia grande sorpresa vidi Axl, accoccolato sulla mia pancia, in posizione fetale che dormiva come un bambino abbracciandomi. Per un attimo mi fece quasi tenerezza, ma poi, ripensando a quanto mi aveva fatto passare in una sola serata cercai un modo per sfruttare la situazione a mio favore. Riuscii in qualche modo a sottrarmi al suo abbraccio sostituendo il mio corpo con un cuscino e presi la mia polaroid dalla borsa. Non vennero degli scatti perfetti, sfiderei chiunque a fare delle foto meravigliose appena sveglio e con gli occhi ancora chiusi, ma mi ritenni soddisfatta. Per il mio scopo erano più che sufficienti. Mi cambiai velocemente, misi le foto nella tasca dei jeans,pronta ad usarle al momento più opportuno e riposi la polaroid, dopodiché andai a preparare la colazione. Come avevo già avuto modo di notare la sera precedente il frigo era vuoto, quindi optai per qualcosa di diverso dal solito latte e cereali. Trovai delle arance in un cassetto -ormai non mi stupivo più di nulla- e rintracciato anche lo spremiagrumi preparai due aranciate.

In quell'esatto istante fece il suo ingresso in cucina un assonnato Axl.

-Che fai?- ballo il tip tap su un tavolo da biliardo ricoperto di melassa, secondo te?

-Ho preparato la colazione, latte non ne avete quindi ho fatto due aranciate. Ti va bene?- e anche se non ti andasse bene ti attacchi, questo c'è e questo ti becchi

-Si.. si. Non sono abituato ad avere qualcuno che mi prepara la colazione. è una bella sensazione. Ti fa stare bene, come in una di quelle famiglie felici che si vedono alla TV- mi ha rivolto due parole senza offendermi o cercare di rimorchiarmi! Deve essere ancora addormentato..

-Mia madre ce la preparava sempre. Bhè non è proprio mia madre. I McKagan mi hanno adottato quando avevo cinque anni- Ma perché racconto queste cose a lui?

-Ah.. e i tuoi veri genitori?-

-Mia madre è morta di parto, almeno questo è quello che mi hanno raccontato. Mio padre invece era un tossico perennemente ubriaco. Non si prendeva cura di me, si limitava a comprarmi del cibo in scatola ogni tanto, quando gli rimaneva in tasca qualche dollaro. Un giorno a scuola mi confidai con una bambina con cui andavo d'accordo, sai come sono i bambini a quell'età, per quanto tu li preghi di non dire niente a nessuno puoi stare tranquillo che lo spiffereranno ai quattro venti. Così quel pomeriggio quando sua madre venne a prenderla all'uscita e le fece la fatidica domanda "cosa hai fatto oggi?" lei le raccontò tutto. Sua madre, che era una donna in carriera e molto attiva nella scena politica di quel periodo fece un paio di telefonate e tempo due giorni gli assistenti sociali avevano invaso casa mia. Inutile dire che mio padre andò su tutte le furie, e quando se ne andarono con la promessa che sarebbero tornati entro pochi giorni a portarmi via, iniziò a picchiarmi. Non era il solito sculaccione a cui ero abituata. Non aveva mai usato un bastone con me. Mi gridò contro tutto l'odio che provava nei miei confronti e per mia madre. Secondo lui era stata una scelta egoista la sua, quella di morire, lo aveva lasciato da solo con una bambina da crescere. Disse anche che avrebbe preferito fossi stata un cane, perché avrei causato meno problemi e dato più soddisfazioni. Due giorni dopo come promesso gli assistenti sociali tornarono a prendermi, e mi trovarono coperta di lividi. Fecero causa a mio padre e credo abbia dovuto passare anche qualche anno in prigione per questo. Nel frattempo io ero stata scaricata in un orfanotrofio, ma fortunatamente non dovetti passarci molto tempo. Circa due settimane dopo si presentò una coppia molto simpatica, non erano più nel fiore dell'età, ma si vedeva che si amavano ancora. Avevano un bambino con loro, Michael. Ricordo che mentre la coppia parlava con la direttrice dell'orfanotrofio ci mettemmo a giocare, e dopo un po' lui richiamò l'attenzione dei suoi genitori e disse "Voglio Lei!" come se fossi stata un cucciolo. Ma ero felice. Sapevo cosa significava: me ne sarei andata da quel posto, per andare a vivere in una famiglia per bene, che mi avrebbe amato.. Quando entrai in quella che sarebbe stata la mia nuova casa scoprii che di figli oltre a Michael e me, ne avevano altri sette. Non ho mai capito perché mi hanno adottato, infondo avevano già il loro bel da fare, ma non passa giorno in cui non sia riconoscente e Alice Marie e Elmer... Questo è quanto. Che mi dici di te invece? Come hai fatto a finire in un appartamento a Los Angeles insieme ad un personaggio come Izzy?-

Il suo sguardo da preoccupato che era per via del mio racconto, divenne ancora più triste e cupo

-Lascia perdere. La tua storia, per quanto incasinata e triste possa essere, almeno ha un lieto fine-






Lo ammetto, il capitolo è un po' cortino, ma doveva finire così, serviva per spiegare meglio il personaggio di Keira..  
Thanks a tutti quelli che leggono, ma soprattutto a chi recensisce!!!!
Alla prossima!!!

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Capitolo 8
*** cap.8 ***







Camminiamo per le strade di Los Angeles da quasi un'ora ormai. Ogni tanto facciamo qualche battuta, ma è evidente che con quella domanda ho turbato lo stato d'animo di Axl, anche se non vuole darlo a vedere. Si vede lontano un miglio che è agitato, continua a muovere freneticamente le dita delle mani stringendo i pugno e rilasciandoli, e non vuole dar pace ai suoi capelli. Prima li aveva raccolti in una coda, poi li ha sciolti e dopo li ha rilegati, poi ha deciso di mettersi la bandana che fuoriusciva dalla tasca posteriore dei suoi jeans in testa e per ora sembra che gli vada bene così. Mi spiace di averlo innervosito o rattristato e se devo essere sincera il suo star male fa star male anche me. Sono una persona particolarmente empatica, lo sono sempre stata. Da una parte è un bene, mi permette di capire ed aiutare chi mi sta vicino, ma dall'altra vorrei essere in grado di fregarmene di quello che succede alla gente intorno a me, vorrei poter pensare solo ed esclusivamente a me stessa una volta ogni tanto. E invece ogni qual volta qualcuno soffre eccomi lì ad ascoltare ciò che ha da dire e cercare una soluzione per farlo star meglio. Eppure non mi è mi è mai piaciuto il ruolo del buon samaritano, anche perchè per quanto ti impegni e per quanto siano nobili le tue intenzioni alla fine c'è sempre qualcuno che ti accusa di non essere in grado di farti i fatti tuoi e finisci per fare la parte dell'impiccione di turno.

- Sai cosa ti manca?- proviamo a tirarlo un po' su di morale

- Mm?- Alza gli occhi da terra per guardarmi in viso

-Questi- gli dico passandogli i Ray Ban, anche questi frutto della mia mania, che tenevo nella borsa

-E tu che ci fai con degli occhiali da uomo? Sembreresti una mosca se li indossassi!- Si! Una battuta! Sono sulla strada giusta

-Mi sembravano da donna, non ho avuto modo di guardarli per bene prima di prenderli-

-Non te li hanno fatti provare?-

-Diciamo che se se ne fosse accorto, avrebbe tentato di uccidermi-

-Ahh capisco.. Un'altra vittima dei tuoi furti, vero? Ma non hai paura che qualcuno possa scoprirti e denunciarti? O peggio riempirti di botte?- Si è distratto! Sono un mito yeah!

-Sto sempre molto attenta, e poi non mi sembra giusto che alcuni guadagnino miliardi solo perché hanno un bel faccino o un bel culo abbinato a due enormi tette, quando magari le persone che veramente se li meriterebbero sono costrette a vivere nella merda o poco più. Quindi se vedo qualcosa che mi piace semplicemente me lo prendo-

-Credi di essere una di quelli che si meriterebbe di più dalla vita?-

-Questo non so dirlo. Però se la vita è ingiusta, e lo è, tanto vale barare un po' per sopravvivere, non credi?-

-Si.. credo di si, anche se non l'avevo mai vista in questi termini-

Continuiamo a passeggiare, parlando del più e del meno. Siamo passati davanti a un centinaio di negozi, ed in tutti siamo entrati per chiedere se avessero visto un ragazzo altissimo biondo ossigenato vestito di pelle, ma niente, non siamo riusciti a ricavare alcun tipo di informazione. Alcuni commessi, quelli dei negozi più prestigiosi non ci hanno neanche fatto entrare, neanche fossimo appestati che mendicano cibo e offerte, altri sono stati gentili, ci hanno ascoltato e hanno guardato divertiti i miei tentativi di paragonarlo ad Axl "è più alto di lui più o meno così" dicevo mentre mostravo la differenza a gesti ed Axl si alzava sulle punte dei piedi, "però è biondo ossigenato" nel negozio di un parrucchiere si è messo in testa una parrucca con acconciatura cotonata bionda -inutile dire che non ho potuto proseguire con la descrizione perché ero piegata in due sul pavimento a ridere insieme al commesso, un ragazzo giovane e visibilmente gay- "Ah ah divertenti.." ha commentato lui.

-Sono sicura che quando siamo usciti ti ha guardato il culo!-

-A me? Dopotutto lo capisco, sono un bel ragazzo no?-

-Certo, l'importante è esserne convinti Axl. Sai io sono la regina d'Inghilterra venuta in incognita negli Stati Uniti per provare cosa significa vivere con solo qualche spiccio in tasca-

-Però li porti bene sessant'anni!-

Mentre discutiamo sull'effettiva età della regina d'Inghilterra -sono più che sicura che ne abbia almeno ottanta- decidiamo di concederci una pausa pranzo. Entriamo in un Mc Donalds ordiniamo un hamburger a testa con un bicchiere di coca ed andiamo a sederci ad un tavolo, non senza aver prima chiesto anche al tipo dietro al bancone se avesse mai visto Michael.

-Sono esausta, qui nessuno lo hai mai visto, e non ho neanche una foto con me! In questo modo è probabile che anche chi lo ha visto non lo colleghi alla descrizione.. Ma quanto cazzo è grande Los Angeles?-

-Non disperarti dai, lo troveremo. Stasera andremo in alcuni locali punk della città, è probabile che sia là- Ma che carino quando cerca di tirarmi su di morale!
 
-Speriamo. Ma perché oggi sei così carino e disponibile nei miei confronti?- chiedo mentre addento il mio hamburger

-Che domande! Io sono un gentiluomo!- Si e io una top model. Lo guardo alzando un sopracciglio e lui sbuffa sputandomi parte della coca che stava bevendo addosso.

-Dobbiamo vivere insieme, è logico che non voglio un rapporto troppo conflittuale tra di noi, e poi l'ho capito sai? Quella degli occhiali era solo una mossa per farmi distrarre. E ha funzionato. Grazie, davvero. Neanche Jeff era mai riuscito a tirarmi su così velocemente-

-Chi è Jeff?-

-Izzy- eh?

-Io credevo che Izzy si chiamasse Izzy!- che confusione!

-Izzy Stradlin è solo il nome che Jeffrey Dean Isbell si è dato non appena siamo arrivati a Los Angeles da Lafayette-  Ahhh adesso è tutto più chiaro! No, non è vero..

-E Axl è il tuo vero nome o anche questo uno stupido nome d'arte? Perché è di questo che si tratta no?-

-Axl Rose è il nome d'arte di William Bruce Rose-

Scoppio a ridere, sputandogli addosso tutto quello che avevo in bocca. Stavolta è il mio turno di innaffiarlo con la coca

-Ehy! Sta' attenta! Che hai da ridere?-

-Scusa.. ahahah!! è che.. ahahah!!-

-Ce la fai da sola o devo farti smettere io?-

-Ok..ok ci sono adesso.. e che non sei proprio un tipo da chiamarsi William, per non parlare di Bruce..- Non ce l'ho fatta, ho ricominciato a ridere come una pazza, spero non se la prenda troppo

-Guarda che non l'ho scelto mica io il mio nome!-

-Si, lo so, è che è strano. Non ti s'addice per niente. Hai fatto bene a scegliere Axl. Mi piace di più-

Dopo pranzo torniamo in strada per continuare la nostra ricerca. Entriamo in un negozio di cd, non è molto grande, ma sembra davvero ben fornito. Sembra non ci sian nessuno, e mentre aspettiamo il commesso iniziamo a guardarci attorno osservando tutti quei cd della sezione hard rock che sembrano urlarmi "rubami! rubami!". Prima che possa accontentarli sbuca da una porticina dietro la cassa un ragazzo dalla carnagione mulatta con un'oscena massa di capelli neri ricci che gli ricoprono il viso e che lo fanno assomigliare ad uno di quei cespugli potati apposta per riprendere le forme di un animale, in questo caso una pecora.

-Ehy gente! Serve aiuto?-

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Capitolo 9
*** cap.9 ***







Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo voglio dirvi che sono veramente felice di quello che stiamo facendo. Forse i veri Guns non torneranno mai insieme, ma grazie a tutti i loro fan (tra cui noi) continuano ad esistere affiatati più che mai!!!






Il ragazzo con i capelli a ovino non sembra male, indossa pantaloni di pelle neri e una maglietta dello stesso colore con un vistoso "FUCK!" davanti. Anche i capelli, ora che lo guardo meglio non sono così osceni, sono in perfetta sintonia con il suo personaggio, e diciamolo, è un personaggio alquanto strambo, ma sembra simpatico.

-Allora ragazzi siete entrati per ammirare i cd o sapete già cosa volete? Oppure eravate interessati a me?- Un altro megalomane, evviva! Sembra che li vada a cercare

-No, non siamo qui per comprare nulla, anche se cazzo, qui c'è tutta la migliore musica che abbiano mai fatto!- Bravo Axl, fagli anche i complimenti così da pallone gonfiato che era diventa un dirigibile

-Eh lo so. Ho buon gusto! Ma che siete entrati a fare?-

-Volevamo chiederti se..-

-Ehy ragazzina allontanati da quei cd, conosco quello sguardo!- Beccata

-Quale sguardo? Stavo solo guardando! L'hai detto anche tu che qui c'è il meglio!-

-Puoi guardare anche da qua, non credo tu sia cieca- Mi fa segno di avvicinarmi alla cassa mentre Axl ride sotto i baffi

-è così che trattate i possibili clienti?-

-No, i clienti possono avvicinarsi, prendere in mano la merce, osservarla da vicino.. ma i ladruncoli no-

-E cosa ti fa credere che io sia una ladruncola?- Accidenti, sono da due giorni a Los Angeles e mi hanno scoperto già due volte. Questo addirittura mi legge nel pensiero! Che stia perdendo colpi? Mi rifiuto di credere che sia più furbo di me. Non esiste proprio.

-Diciamo che riconosco i miei simili- Cosa? Anche lui si diverte a rubare? Questo tipo comincia a starmi simpatico. Chissà se può insegnarmi qualche trucchetto per sopravvivere in questa città

-Comunque, che stavi dicendo?- Si rivolge ad Axl mentre io cerco -senza successo- di vedere il suo viso dal naso in su.

-Hai visto un tipo alto biondo ossigenato, un punk vestito di pelle? Si chiama Michael-

-Ti prego dimmi di si, non ce la faccio più a girovagare senza una meta, sono esausta!-

Mentre appoggio la testa alla spalla di Axl lui si passa una mano tra i capelli e torna nella stanzetta buia da dove era uscito poco prima

-Ehy ma dove vai! Guarda che noi siamo ancora qua! Attendiamo una risposta! Ma guarda questo, prima mi accusa di voler rubare nel suo negozio e poi se ne va! SEI TUTTO FUORI AMICO!- gli urlo, mentre la rabbia insieme alla stanchezza mi fanno andare fuori di testa

-Stai calma, eccolo! Vedi, non c'era bisogno di incazzarsi tanto-

-Guarda, il ruolo del ragazzo gentile e ragionevole non ti s'addice per niente, perciò smettila- ride mentre gli do un pugno non troppo forte sulle spalla

-Scusate, ero andata a prendere la chitarra-

-E a che ti serve la chitarra? Ti abbiamo chiesto un'informazione, non un concerto!-

Mi butto spazientita a sedere per terra, seguita da Axl che inizia a farmi un massaggio alle spalle

-La vuoi smettere? Ti preferivo psicopatico- Non mi risponde, continuando a massaggiarmi, ignorando quello che gli ho detto.

-Credo di aver visto qualcuno che potrebbe assomigliare a questo tipo..- dice il ragazzo mentre inizia a suonare qualcosa di improvvisato. Ma sono troppo presa da quello che sta dicendo per accorgermi di quanto sia bravo.

-Ma  non ricordo il nome... Aspettate un attimo.. ce l'ho qui, sulla punta della lingua- dice tirando fuori la lingua e cercando di guardarne la punta

-Ma sei scemo? Guarda che è solo un modo di dire!- Ma capitano tutti a me quelli scemi o è l'aria di Los Angeles che li fa diventare così?

-Lo so, lo so, era per farti ridere, così imbronciata sembri quasi pericolosa!-

-Io sono pericolosa- ringhio avvicinandomi al suo viso -Perciò vedi di muoverti a farti venire in mente quel nome-

-Sei sicuro che non si chiami Michael?- gli chiede Axl, che nel frattempo era rimasto in silenzio concentrato sulle mie spalle

-Si. Ha detto qualcosa tipo Fuffy.. no Ducky.. no aspetta! Era Duff! Sicuro al cento percento era Duff-

-Duff? Che nome stupido è Duff? Non credo che mio fratello possa farsi chiamare in quel modo. Ha la sua dignità!-

-Bhè, mi spiace tesoro, ma questo tipo si chiama Duff. Se volete incontrarlo ripasserà qua tra due giorni per prendere il disco che ha ordinato-

-Che disco è?-

-Non ricordo il titolo, ma è l'ultimo dei Misfits- Cazzo no, non può essere lui. Eppure anche Michael cercava quel disco da un po' di tempo.. Ma che dico, ci saranno migliaia di punk ossigenati a Los Angeles che vogliono quel disco. Almeno spero.

-Ok, grazie. Senti, posso farti un'altra domanda? Fammi risentire quella cosa che hai suonato prima, era forte. Credo di poterci scrivere qualcosa sopra-

-Vuoi impossessarti delle mie creazioni?- dice avvicinandosi con fare minaccioso ad Axl

-No, voglio mettere su un gruppo, io so cantare, un mio amico invece fa la chitarra ritmica. Ci manca un batterista, un bassista, anche per questo cerchiamo suo fratello, dice che sia un ottimo bassista, e infine una chitarra solista. Che potresti essere tu. Ti piace l'idea?-

-Cazzo si! Sono secoli che cerco di mettere su una band! Amico sei un grande, non vedo l'ora di provare!-

-Non ti ha neanche detto che musica suona, non dovresti esaltarti così, ci rimarresti male- Sono proprio brava a smontare le persone!

-E tu che faresti, la groupie?-

-Ti piacerebbe eh? E invece no, sono solo la coinquilina del cantante e della chitarra ritmica-

-Facciamo rock- Axl si intromette nel gioco di sguardi che è nato tra me e quello strano ragazzo. Ora che ci penso non so neanche il suo nome

-Come ti chiami?-

-Slash, dolcezza-

-Slash? Ma che razza di nome è? Possibile che tutti abbiate dei nomi assurdi?-

-Slash è un nome bellissimo, proprio come chi lo porta, comunque quello vero è Saul, Saul Hudson-

-Bene Slash, che ne dici di venire a casa mia stasera, quando chiudi per conoscere Izzy e provare qualcosa insieme?- Eccolo che si intromette di nuovo, quel ragazzo se non è al centro dell'attenzione non è contento

-Certo che si! Dovrei chiudere verso le sette e mezza, ma se per un giorno chiudo prima nessuno se la prenderà a male. Datemi tempo di prendere la custodia e arrivo-

Detto questo torna nello stanzino buio, per poi riapparire pochi secondi dopo con una custodia nera dietro le spalle

-Andiamo?-

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Capitolo 10
*** cap.10 ***







-Allora Saul, dimmi un po'.. ti manca molto? Sembra che sia passato molto tempo dall'ultima volta che lo hai visto-

-Ma chi scusa?- mi sputa il fumo della sigaretta in faccia mentre mi guarda perplesso, accanto a me Axl ride sotto i baffi, credo abbia capito a cosa mi riferisco

-Oppure è morto e vuoi rimanergli fedele?-

-Ma di chi cazzo stai parlando?!-

-Il tuo parrucchiere ovvio!-

-Ma guarda cosa mi tocca sentire! I miei capelli sono bellissimi!-  mi risponde passandosi una mano tra i suoi folti ricci e sputandomi di nuovo tutto il fumo in faccia. Comincio a credere che lo faccia apposta. Poi si rivolge ad Axl -Amico questa è pazza! Ma dove l'hai raccattata?-

-Ehy! Nessuno mi ha raccattata da nessuna parte!- Ma cosa crede, che sia un cagnolino?

-Se vogliamo essere onesti, Izzy ti ha tolto dalla strada per portarti a casa nostra, e ti sei pure presa camera mia!- Certo, scarichiamo tutte le colpe sulla povera Key!

-Ti ricordo che io avrei dormito anche nel garage, sei tu che hai insistito per non perdermi di vista e controllarmi-

- Ti capisco sai? In questa ragazza ci sono un bel po' di cose interessanti da tenere sott'occhio!- sghignazza mentre da una pacca sulle spalle ad Axl

-E non l'hai ancora vista in pigiama! Ha un culo che.. Wow non te lo immagini neanche. Tesoro questi jeans non ti rendono giustizia!-

-La smettete? Ma guarda questi qua! Pervertiti ecco cosa siete! Dei porci maniaci! E io dovrei dividere il letto con te? Non sono mica matta! Stanotte torno nella branda!-

-Dividete il letto? Bel colpo amico! Non è che ci sarebbe un posticino anche per me? Mettiamo questa bella gnocca nel mezzo e poi..-

-BASTA! Non sono la puttana di nessuno perciò levatevi queste assurde idee dalla testa! Avete mai sentito parlare di rispetto e buona educazione?- Adesso mi hanno proprio stancato. Come si permettono di parlare di me in quel modo, non sono un oggetto!
Aumento il passo distanziandomi da loro. Non me la sono veramente presa, ci sono abituata a battute di questo genere, ma non mi sono mai piaciute. Dal rumore di passi dietro di me direi che  hanno iniziato a camminare più velocemente per raggiungermi. Poi una mano si posa sulla mia spalla fermandomi.

-Scusa ok? Stavamo scherzando! Non volevamo offenderti!- Axl mi si para davanti mentre pronuncia queste parole -Slash diglielo anche tu!-

-Si piccola, stavo scherzando! Non costringerei mai una ragazza a fare sesso con me se non vuole, anche se non sai cosa ti perdi- questa l'ho già sentita..

-Vabbè dai, siete perdonati. Adesso però torniamo a casa che sono davvero stanca. Ah! Però prima fermiamoci un attimo in un supermarket che abbiamo il frigo vuoto-

Una volta rientrati a casa mi dirigo immediatamente verso il bagno ed entro sotto la doccia, per cercare di riprendermi un po' dalla stanchezza accumulata durante il giorno. Esco dal getto d’acqua caldo che mi stava coccolando e mi accorgo che, come al solito ne ho fatta una delle mie. Ho dimenticato i vestiti puliti sopra al letto. Esco di soppiatto dal bagno camminando proda al muro e cercando di non essere notata mi infilo in camera chiudendo a chiave la porta alle mie spalle.

-Devo dedurre che hai cambiato idea?- Una voce alle mie spalle mi fa voltare di scatto, per fortuna non mi ero ancora tolta l'asciugamano!

-Axl! Che ci fai tu qui?- Possibile che me lo ritrovi sempre tra i piedi?

-Ti ricordo che è camera mia- ah già..

-Comunque no, non ho cambiato idea. Mi sono soltanto dimenticata i vestiti sul letto. Adesso per favore potresti uscire così posso vestirmi prima di beccarmi una polmonite?-

-Mmm.. fammi pensare.. No!- mi sorride, e prende in mano le mie mutandine. Proprio quelle che gli ho tirato ieri sera in faccia

-Che hai intenzione di fare?- Non mi piace per niente il suo sguardo

-Vieni a prenderle!-

-Cosa?- lo guardo stupita mentre inizia a saltellare in giro per la stanza con le mie mutande in mano. Sembra un bambino che tenta di far volare un aquilone, solo più felice.

 Ok.. vuole giocare? E allora giochiamo!

-Se non me le restituisci subito vado di là e faccio vedere agli altri queste- prendo dalla tasca dei jeans a terra le foto che avevo fatto quella mattina mentre dormiva abbracciato al cuscino e gliele sventolo davanti. La sua espressione cambia immediatamente.

-Non oseresti- mi sta sfidando?

-Scommettiamo?- Faccio per aprire la porta e improvvisamente mi ritrovo le sue mani attorno ai fianchi. Mi alza da terra, mi butta sul letto e in un attimo mi è sopra. Il suo viso è vicino al mio, troppo forse. I suoi occhi sono fissi sui miei e le sue mani accanto alle mie spalle.

-Se andresti di là quell'allupato di Slash ti salterebbe addosso senza pensarci due volte-

-Perché tu cos'hai fatto?-

-È per legittima difesa, dovrò pur difendere la mia dignità in qualche modo no?-

-D'accordo, ho capito il concetto, le terrò nascoste. Non le vedrà nessuno, ma tu adesso potresti alzarti?-

-Non dirmi che non ti piace questa situazione- mi sussurra all'orecchio, per poi mordermi i lobi e scendere a baciarmi delicatamente il collo.

-No invece! Non mi piace affatto- cerco di spingerlo via, ma ritraggo subito le mani al contatto con il suo petto scolpito

- Come vuoi- Si alza dal letto, e butta le mutande che aveva ancora in mano a terra.

-Sei una ragazza difficile, una vera e propria sfida. E sai una cosa? Io adoro le sfide-

Esce di camera richiudendosi la porta alle spalle. Non ho idea di cosa gli sia preso, con tutte le ragazze che potrebbe avere a disposizione perché si intestardisce proprio con me? Una cosa è certa. Io non ho intenzione di cedere. È un bel ragazzo, è vero, ma non è il mio tipo. Purtroppo lui è testardo quanto me, e non si arrenderà facilmente. Sarà una dura battaglia. E anche se odio ammetterlo, non ho idea di chi la vincerà.

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Capitolo 11
*** cap.11 ***





-Cazzo piccola questa cena era fenomenale!-

-Grazie Saul, ma non era niente di speciale! Certo, per gente abituata a mangiare schifezze come voi un piatto di spaghetti al ragù e una fettina di carne con dell'insalata sembrerà fenomenale, ma per le persone normali è un normalissimo pasto. E poi è l'unica cosa che posso fare qua dentro per ricambiare l'ospitalità!-

-Ehy capellone lascia perdere Kei, che tanto non te la da e vieni qua a parlare di musica con noi, che ti ho invitato a fare sennò?- Axl comincia veramente a darmi sui nervi. Dopo l'incontro ravvicinato in camera non mi ha considerato per tutta la durata della cena, anche se l'ho beccato ogni tanto a fissarmi. Adesso non mi lascia neanche fare due chiacchiere con Slash. Finalmente aveva trovato qualcosa di carino da dire che non riguardasse il sesso e lui me lo porta via. E se non gli andasse che io entri in confidenza con Slash? Ora che ci penso è da oggi pomeriggio, quando lo abbiamo incontrato che ci interrompe e si intromette nei nostri discorsi. Credevo fosse per le sue manie di protagonismo, ma forse mi sono sbagliata. Che sia geloso? Ma che vado a pensare, ci conosciamo da ventiquattr'ore, come può essere geloso di me? Anche se il suo atteggiamento nei miei confronti è inconfondibile. Mi ignora aspettando che sia io ad andare da lui. Si sbaglia di grosso se crede che bastino questi trucchetti per farmi cadere ai suoi piedi. E poi conosco il tipo. Una scopata e via, dopo sarà come se non fosse successo niente. Però è carino cacchio.. Basta pensare, mi si sta fondendo il cervello. E se stassi al suo gioco? Infondo un po' di sesso senza amore ogni tanto non fa male. Si, credo che farò così. E poi devo ammetterlo, quando ci si mette sa essere tremendamente eccitante, e se proprio devo saltargli addosso preferisco farlo di mia iniziativa e non perché mi ha privato di ogni facoltà mentale.

Dopo aver finito di lavare i piatti mi siedo accanto a Slash, intento a discutere con Izzy su un qualche dettaglio tecnico delle loro chitarre. Non ci capisco molto, anzi proprio niente, ma mi fingo interessata e mi metto a guardare Saul che ha iniziato a gesticolare fingendo di suonare una chitarra immaginaria. Sembra che stia suonando veramente, si agita, scuote la testa facendo oscillare i capelli in qua e là. È buffissimo, inizio a ridere mentre lui continua con la sua esibizione, aggiungendo l'effetto sonoro con la bocca. Axl, seduto dall'altra parte del tavolo, proprio davanti a me sembra infastidito dalla mia vicinanza a Slash.

Mi è venuta un'idea. Mi slego i capelli che avevo raccolto con un laccino e mi alzo andando dietro alla sedia di Slash.

-Non ti danno noia i capelli così? Aspetta, provo a fare una cosa, tu continua pure a.. "suonare"-

Inizio a raccogliere i suoi ricci tra le mani, passandogli le dita tra i capelli per cercare di prenderne la maggior parte, tutto nella maniera più sensuale possibile. Spero Slash non ci rimanga troppo male, ma il mio è solo un esperimento per verificare la mia teoria, ed avevo ragione. Axl si alza spazientito e va a prendersi una bottiglia di Nightrain da sopra il frigo.

-Ma come fai a bere quella roba?- Gli arrivo alle spalle facendolo sobbalzare

-Non è male,  ci sono abituato- Tutto qui? Solo sei parole? Ma allora se l'è presa per davvero!

-Che te ne pare di Saul? Non mi sembra male. è bravo con la chitarra ed in più e simpatico.. e carino-

-È bravo si. Ma devo ancora pensarci-

-Perché? Izzy non sembra avere dubbi, praticamente gli sta insegnando tutte le vostre canzoni- oh, ma io lo so il perché.. sei geloso! Geloso marcio!

-Dobbiamo parlarne in privato io e Izzy. E comunque non sono cose che ti riguardano- nervosetto eh?

-Scusa scusa. Se proprio non vuoi parlare con me torno accanto a Slash. Almeno lui non mi risponde a cazzo come te-

3, 2, 1..

-No, ferma!- Lo sapevo

-Si?- Mi giro guardandolo negli occhi con espressione maliziosa

-Scusa, sono nervoso-

-E perché?- gli chiedo con voce sensuale, facendomi più vicina a lui.

Ha capito il mio giochetto, sul suo volto è spuntato un sorrisetto malizioso. Appoggia le mani sui miei fianchi e avvicina il suo viso al mio.

-Lo sai che sei proprio stronza?-

Mi tira a se e inizia a baciarmi. Non è uno di quei baci che una ragazza sogna, pieno di romanticismo e dolcezza. C'è passione, desiderio, ma anche rabbia.

-Ehi Slash guarda quei due. E meno male che fino a pochi minuti fa non riuscivano a sopportarsi!-

-Ah.. l'amore. Arriva quando meno te lo aspetti!-

-Eh?-

-Niente, fai finta che non abbia detto nulla. Non lo so come mi è uscita una frase del genere-

Mentre continuiamo a giocare con le nostre lingue, l'uno cercando di sopraffare l'altra, arriviamo in camera e ci buttiamo sul letto. Le sue mani scorrono sulla mia schiena, le mie gambe.. sembra che gliene siano spuntate altre due paia.

-Stavolta hai cambiato veramente idea-

-In parte-

-Come in parte? Eppure sei qui, sotto di me-

-Axl, tu cosa vuoi veramente da me?- faccio in modo di rotolare sul letto per trovarmi sopra di lui e poterlo guardare bene negli occhi, mentre con le mie mani tengo fermi i suoi polsi sopra la sua testa

-Non si capisce?-

-Solo sesso?-

-Ti crea problemi?-

-No, affatto. Me li creerebbe il contrario-

Ricomincio a baciarlo, togliendogli la maglia, baciandogli il petto e scendendo sempre più verso il basso, fino ad arrivare a sbottonargli i jeans con i denti.


***


-Ci stanno dando dentro eh?-

-Già. Peccato però. Quella piccoletta mi piaceva veramente. Vabbè non mi faccio troppi problemi, se non posso avere lei mi accontenterò di un'altra!-

-Dagli tempo qualche giorno e vedrai che Axl neanche la considererà più. Lo conosco, qualche notte di sesso e poi si stanca delle ragazze e le manda a cagare. Non ha più avuto una relazione fissa  da dopo che di è separato da Erin-

-È divorziato? Di già? Ma quanti anni ha cazzo?-

-Ventiquattro. Ma lei era l'amore della sua vita. Stavano insieme da sei anni quando si sono sposati. Erano felici, pensavo che sarebbero durati come coppia, e invece da marito e moglie non hanno retto più di una anno-

-Ventiquattr'anni ed è già divorziato. Cazzo non riesco proprio ad immaginarmi sposato-

-Però non fossilizzarti troppo su questa cosa, Axl non vuole che se ne parli. Non sono ricordi molto felici per lui-

-Ok. E passami la bottiglia che mi è presa sete-

-Eccola. Non finirla però che è l'ultima di Nightrain-

-Cazzo, questo vino è fortissimo! Ed anche buono! Meriterebbe una canzone... qualcosa tipo
"Here's the Nightrain.. Fill my cup!"

-Suonerebbe bene anche "Here's the Nightrain and I love that stuff!-

-"And I can never get enough!"

-Cazzo fammi prendere foglio e penna, questa ce la scriviamo è roba buona! Slash, puoi considerarti uno del gruppo. Non capita tutti i giorni di trovare qualcuno con cui condividere la propria creatività!-

-Wow, figo.. ma ehm.. Izzy.. come hai detto che si chiama il gruppo?-

-Non l'ho detto. Dobbiamo pensarci. Fatti venire qualche buona idea capellone-





Due piccole note:
-Non so bene quanto sia durato il fidanzamento tra Axl e Erin, o quanti anni aveva il rosso quando si sono sposati, ma mi ci stava bene questa cosa, perciò..
-Ringrazio di cuore chi legge e recensisce questa storia, ma soprattutto Lau_82 per la meravigliosa storia sui nostri eroi! Thanks girl!!

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Capitolo 12
*** cap.12 ***






Come la mattina precedente Axl è abbracciato a me, solo che stavolta siamo entrambi nudi e non mi alzerò di soppiatto per fargli delle foto con cui ricattarlo. Sul suo volto è dipinta un'espressione serena e rilassata, sembra un bambino. Non avrei mai pensato di dirlo, ma così mi fa davvero tenerezza. Potrei anche abbracciarlo e cullarlo mentre lo osservo dormire, ma per fortuna non sono quel tipo di persona. Solo sesso, ecco cos'è stato. Solo del meraviglioso, intenso e passionale sesso.

-Ehy bello addormentato mi stai schiacciando- lo scuoto un po' per svegliarlo

-mmm... eppure ieri sera non ti sei lamentata di quando ti stavo sopra- Riesce anche ad essere antipatico pure appena sveglio, eccezionale..

-Senti se non vuoi che ti butti giù dal letto, vedi di alzarti- In risposta lui si accoccola ancora di più sul mio ventre

-Ok, l'hai voluto tu- Mi tiro su di scatto facendo forza sulle braccia e lo spingo fino a farlo cadere.

-Stronza- Seduto sul pavimento mentre si stiracchia completamente nudo è veramente bello. Non ho ancora capito bene ciò che sento nei suoi confronti, non ha nulla a che vedere con amore o il romanticismo in genere, non credo neanche di poterlo considerare un "amico" visto che non mi fido molto di lui ed è estremamente antipatico quando ci si mette. So solo che è bellissimo e posso farmelo tutte le volte che voglio. E ne approfitterò, oh si se ne approfitterò!

-Vado a farmi una doccia, tu intanto prepara la colazione- agli ordini! Seee..

-Guarda che non sono la tua cameriera, e poi anch'io avrei bisogno di lavarmi sai?-

-Ok, allora vai tu ora, così dopo mentre io mi lavo mi prepari la colazione-

-Ma non puoi fartela da solo?-

-Potrei.. ma non lo farò. Non ne ho voglia-

-Oh, certo. Vabbè lasciamo perdere-

Mi alzo dal letto portandomi dietro il lenzuolo e esco di camera mentre sento che i suoi occhi non si staccano un secondo dal mio corpo. Il getto d'acqua fredda che mi investe mi fa svegliare del tutto. Rimango per un tempo indefinito là sotto, quando ad un certo punto qualcuno entra in bagno ed apre la porta della doccia. Sento le sue braccia cingermi la vita da dietro, mentre inizia a baciarmi le spalle. Mi giro e gli passo le braccia dietro il collo, poi mi solleva così posso allacciargli le gambe alla vita

-Buongiorno..-



***



Quando entriamo in cucina lo spettacolo che troviamo di fronte ai nostri occhi è allo stesso tempo assurdo e divertente. Slash dorme sopra il tavolo, in una mano tiene una bottiglia di Jack Daniel's vuota e nell'altra un pennarello nero. Izzy invece è sdraiato sul divano, con qualche foglio scritto addosso e la faccia completamente ricoperta di scritte e disegni assurdi. Sulla sua fronte spicca un mezzo busto di donna con delle tette enormi e sotto la scritta "Slash"

-Credi che dovremmo svegliarli?-

-Naaa.. Lasciamoli qua, anche perché sono sicuro che quando Izzy si sveglierà e si guarderà allo specchio qua dentro ci sarà una guerra. Usciamo, andiamo al bar infondo alla strada. Offro io!-

Mentre camminiamo fianco a fianco tenta più volte di passare un braccio sulle mie spalle, ma ogni volta mi sposto e lo scanso, non siamo mica dei fidanzatini innamorati!

-Si può sapere cos'hai?-

-Perché? Non ho nulla, solo non voglio che tu mi abbracci. Mi sembra normale!-

-No, ferma ascoltami un attimo-

-Sbrigati che ho fame però-

-Cazzo, io voglio parlarti seriamente e tu pensi a mangiare?- Che posso farci, dopo tutta quell'intensa attività fisica..

-Scusa, ti ascolto, dimmi tutto-

-Ecco.. vedi.. io..-

-Lo vedi? Non lo sai neanche tu quello che vuoi dirmi! Andiamo a fare colazione così ci pensi su-

-Si, forse è meglio...- Che strano, sembra triste. Ma chi se ne frega! È una mattina meravigliosa nella città degli angeli ed ho una fame da lupi, non ho il tempo né la voglia di scervellarmi su quello che gli passa per la testa

-Ce li hanno i muffin al bar? Ho una voglia matta di muffin al cioccolato!-

-Non ti capisco- Non sono io tra i due quella che dovrebbe avere allegato un manuale di istruzioni

-Eh? Che c'è da capire?-

-A volte sembri una donna, e ti assicuro che hai tutte le carte in regola per essere considerata come tale, ma altre volte, come ora ad esempio, ti comporti come una bambina. Stai saltellando mentre insisti sui muffin-

-I muffin sono molto buoni- Cos'ha contro i muffin? Io adoro i muffin, guai a chi me li tocca!

-Non è questo il punto-



Il bar non è molto affollato, d'altronde è quasi mezzogiorno, le uniche persone che fanno colazione a quell'ora sono quelle che non hanno un cazzo da fare, proprio come noi. Dietro il bancone un uomo sulla quarantina sembra stia dando una bella strigliata ad un ragazzo biondo e spettinato con dei bellissimo occhi azzurri e l'espressione da eterno bambino.

-Quante volte te l'ho detto Adler di non servire caffè corretto a chi non te lo chiede? Se i clienti vogliono un caffè tu fagli solo quello! Non è difficile!-

-Ma lo faccio per loro! Insomma li vedi quando entrano? Hanno dei musi lunghi che quasi gli strusciano a terra!-

-Si chiama sonno! E l'unico rimedio che c'è per mandarlo via è un buon caffè!-

-Corretto!- sghignazza

-NOOO!!- L'uomo si porta le mani alla testa in un gesto disperato, quasi a volersi strappare quei pochi capelli che gli sono rimasti
Io e Axl ci mettiamo a ridere del loro battibecco, quel ragazzo è un genio incompreso.

-Adesso muovi quel culo e servi questi due ragazzi. E mi raccomando, dagli solo quello che ti hanno chiesto!- Detto questo l'uomo prende uno straccio e va a pulire i tavoli del locale

-Allora.. che vi porto?-

-Per me un caffè normale e un muffin al cioccolato-

-A me invece dai un muffin- ma allora gli piacciono! Chissà perché prima sembrava gli stessero così antipatici... -e un caffè-

-Corretto?-
 
-Certo!-

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Capitolo 13
*** cap.13 ***





Ci sediamo ad un tavolo accanto alla vetrata che da sulla strada mentre il biondino ci porta le nostre ordinazioni. Lo osservo mentre mette i caffè e i muffin su un vassoio e si avvicina a noi cercando di non far versare il contenuto nelle tazzine. Sembra già ubriaco. Probabile che lo sia davvero, con tutti i caffè corretti che avrà servito vuoi che un paio di correzioni senza caffè non se le sia buttate giù?

-Allora, questo è il tuo- dice mentre mette una tazzina di fronte ad Axl -e quindi l'altro è per te. O forse no? Oddio che casino! Dunque sono partito dal bancone con le tazzine in questa posizione- rimette le tazze sul vassoio e inizia a ripercorrere i suoi passi all'inverso, fino al punto di partenza -Allora, ho messo quello normale a destra, e di conseguenza.. no no, non era così. Era quello corretto a destra.. o forse no? Cazzo ragazzi, ma perché non avete ordinato due cose uguali? Ma tu guarda.. è proprio vero, duro il lavoro del barista!-

-Ehm.. scusa..-

-No bella, non interrompermi, faccio già abbastanza casino da solo!-

-No, ma io volevo dirti..-

-Shhhh!-

Mi ha veramente fatto "shhh"? Mi ha zittita?! Ma come si permette! E guarda quest'altro qua davanti come se la ride! Che c'è di divertente in un barista scoppiato che non sa far bene neanche il suo lavoro, e che per di più mi ha zittito?

-Fammi prendere un sorso di uno, così risolviamo la situazione, no?-

-Eh? Cazzo, tu si che sei un genio amico! Io non ci avevo pensato!- Non avevi pensato a questo o proprio non hai mai pensato in vita tua?

-Era quello che stavo cercando di dire quando mi hai zittito!-

-Ah.. ok.. Comunque è tutto apposto ora no? Se i caffè si sono raffreddati metteteli due secondi sotto il sole che entra dal vetro e torneranno belli caldi!- Ma che razza di ragionamento è questo? Metterli sotto il sole? Mi sa che a lui gli è evaporato il cervello a forza di stare sotto il sole!

-Ah dimenticavo, stasera qua davanti c'è una specie di concerto, si esibiscono dei gruppi nuovi, qualcuno che cerca di sfondare e qualcuno che muove già i primi passi nel mondo della musica. Io suono la batteria in un gruppo punk, i Road Crew vi va di venire a vederci? Siamo bravi!-

-Ti stai facendo pubblicità da solo?-

-Che c'è di male?-

-È patetico! Dovrebbero essere gli altri a dire se siete bravi o no, non voi-

-Ehy, ma questa ha fatto indigestione con lo yogurt andato a male?- Axl quasi si soffoca con il suo muffin a sentire questa domanda

-Come scusa? Ho solo detto la verità, è quello che penso-

-Ahhh ragazzi basta! Key possibile che con te non si possa fare neanche colazione in santa pace? Sono convinto che ti metteresti a litigare anche con il caffè! Non è che hai mangiato davvero lo yogurt di Izzy che era in frigo? No, perché sarà là dentro da almeno tre o quattro mesi!-

-Divertente, davvero..-

- Allora, che fate venite?-

-Come hai detto che ti chiami?-

-Steven!-

-Bhè Steve, posso chiamarti solo Steve vero?- annuisce, mentre pende letteralmente dalle labbra di Axl. Quel ragazzo ha un carisma incredibile, potrebbe farti fare tutto ciò che vuole solo spiccicando due parole. Sarebbe benissimo in grado di vendere frigoriferi agli eschimesi -Credo che stasera verremo a vedere queste band che si esibiranno, potrebbe esserci qualcosa di interessante-

-Ok, grande! Sapete, non sto nella pelle! Non vedo l'ora di salire su un vero palco, con migliaia di persone davanti venute da tutto il mondo solo per vedere la mia band, e suonare per due, tre ore fino a che le braccia non mi si staccheranno dalle spalle! Ma per ora mi accontento di questo. Da qualche parte si dovrà pur iniziare no?-

-Credo sia il caso che tu inizi a fare il tuo lavoro, c'è gente che sta aspettando- gli indico due anziani che tenendosi a braccetto aspettano pazientemente che questo pazzo vada a servirli. Poverini, non sanno cosa li aspetta. Spero proprio che non ordinino un caffè.

-Ok vado. Allora ci conto eh! Voglio vedervi stasera. Magari tu potresti iniziare a ballare sul palco in modo sensuale con abiti molto succinti durante la nostra esibizione, attirerebbe più pubblico, farebbe spargere la voce su di noi e..-

-E credo che non sia una buona idea, lei non è una ballerina ne tanto meno una spogliarellista, esistono delle professioniste per questo genere di cose, o magari potreste convincere qualche vostra amica, ma non lei. Ok?-

-Si si, stai calmo amico, scherzavo! Cioè, non del tutto, ma non sapevo fosse la tua ragazza, non essere geloso! Non ho detto niente di male!- Detto questo se ne va, per tornare dietro al bancone e servire gli altri clienti. Axl, che si era alzato in piedi per incutergli più timore, torna a sedersi davanti a me, in religioso silenzio e finisce di bere il suo caffè

-Mi spieghi che c'entrava quella scenata?-

-Perché, avresti accettato?-

-No, ma sarei stata in grado di rispondergli anche da sola, nel caso tu non l'avessi notato madre natura ha dotato anche me del dono della parola, e non mi faccio scrupoli ad usarlo-

-Scusa tanto se ho preso le tue difese eh!-

-Adesso non fare l'offeso, mi fa piacere che tu abbia voluto difendermi- da cosa poi lo sa solo lui -Dico solo che avrei potuto farlo benissimo da sola! Cazzo sembri davvero un fidanzato geloso! Mi spieghi come faccio stasera a rimorchiare qualche bel punkettone se tu ti comporti così?-

Dal suo sguardo deduco che questo mio discorso non gli è piaciuto affatto, mi ha rivolto lo stesso sguardo assassino dell'altra sera, quando litigavamo per la branda.

-Dai! Scherzavo! Guarda che sei permaloso eh! Comunque questa cosa devi spiegarmela, noi non stiamo insieme, e credo di aver chiarito il fatto che non ho alcuna intenzione di diventare la tua ragazza. Solo ed esclusivamente sesso. Detto questo.. perchè ti comporti come se fossi il mio fidanzato?-

Non risponde, continua a tenere la testa bassa. Si fruga in tasca, Lancia qualche banconota sul tavolo e esce dal bar in silenzio, senza neanche guardarmi. Lasciandomi lì a fissarlo imbambolata.






Ok, se volete potete anche fucilarmi, ma che posso farci, tra gli impegni, lo studio per due esami da ben 12 cfu a testa non ho più molto tempo a disposizione.. Comunque non appena posso scappo dallo stress e mi rifugio davanti al monitor!

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Capitolo 14
*** cap.14 ***





Grazie per tutte questi bei commenti, mi fate commuovere! Mi spiace che anche per questa capitolo vi abbia fatto aspettare tanto, spero almeno che vi piaccia!






Ho passato il resto della giornata a cercare Axl in giro per Los Angeles. Da dopo che è uscito dal bar è come se si fosse volatilizzato. Ho controllato nelle vie vicine, sono persino andata a guardare se tante volte avesse trovato rifugio nel negozio di boccoli d'oro versione hard rock, (Slash nda. XD) ma come immaginavo era chiuso, probabilmente ancora non si era svegliato. Ne ho approfittato un po' anche per fare un giro della città, infondo ancora non avevo visto nulla. Così ho scoperto che avevano bisogno di una barista in un locale che fa musica dal vivo, una di quelle specie di case rifugio per i malati del rock n' roll, deserta fino alle dieci di sera e affollatissima fin alle prime luci dell'alba. È un locale sul Santa Monica Boulevard, Troubadour o qualcosa del genere. Non è che sia granché come posto, la parola "pulizia" probabilmente l'avranno sentita nominare due o tre volte al massimo, ma mi piace la sensazione che mi da. Mi fa sentire parte di qualcosa di importante lavorare per un posto dove si esibiscono tanti gruppi che cercano di sfondare, chissà magari qualcuno di loro potrebbe anche farcela. E poi siamo sinceri, un po' di grana in più fa sempre comodo. Perciò da sabato inizierò a lavorare. Tutte le sere di tutte le settimane (tranne il martedì) di tutti i mesi, dalle nove di sera alle cinque di mattina, per qualcosa come sei dollari l'ora.  Quasi cinquanta dollari a sera comunque non sono affatto male.

Sono rientrata in casa da pochi minuti, giusto il tempo di salire le scale dell’ingresso e farmi una doccia veloce prima di andare a preparare la cena. Dopo essermi vestita faccio il mio ingresso in cucina, con addosso solo una maglietta nera lunga fino al ginocchio (era di mio fratello, e lui è molto alto) dei Sex Pistols. Ehh Sid, probabilmente se vedessi la scena che si presenta davanti ai miei occhi rimarresti stupito anche tu! Izzy rincorre Slash intorno al tavolo, mentre quest’ultimo fa delle facce buffe per irritare l’altro ancora di più e il rosso invece se ne sta stravaccato sul divano a ridere come un cretino.

Ride eh? Gliela faccio passare io la voglia di divertirsi! Mi ha lasciato da sola a girovagare per una città che non conosco per colpa di uno dei suoi attacchi di schizofrenia.

-MA COSA CAZZO TI E’ PASSATO PER LA TESTA?!- gli arrivo alle spalle urlandogli quasi negli orecchi. Izzy e Slash si fermano per fissarmi stupiti e shoccati, mentre il diretto interessato salta dallo spavento e va a finire col culo a terra

-Sei.. sei impazzita per caso?- Si tiene una mano sul cuore, per simulare un infarto

-Io eh? Sei tu quello che se n’è andato lasciandomi da sola. Ti ho cercato ovunque ma non ti ho trovato da nessuna parte, si può sapere dove cazzo eri?-

- A casa!-

-Come?-

-A casa, dove sarei dovuto andare scusa? Avresti dovuto immaginarlo-  Ma certo, che stupida. Magari è logico per un pazzo come lui lasciarmi da sola, senza dirmi niente e tornarsene a casa. Peccato che io non abbia i suoi problemi psicologici e quindi ho qualche difficoltà a capirlo.

-L’hai lasciata da sola? Ma come si fa ad abbandonare un bel fiore come lei? Tesoro, lascia perdere questo pazzo, non ti merita!- Ahh Slash.. certo che quando vuole questo ragazzone sa essere proprio gentile.

-Fatti i cazzi tuoi tu ok? Non intrometterti. Ti ricordo che ancora non abbiamo deciso se farti entrare nella band o no, perciò vedi di comportarti come si deve-

-Ehm.. Axl veramente io e Slash ieri sera ci siamo messi qua, con le chitarre ed abbiamo tirato fuori qualcosa niente male! Sarà scemo, ma è bravo cazzo!-

-Io non sono scemo!- mette su un broncetto degno di un bambino a cui hanno appena buttato a terra il gelato, gli mancano solo i lacrimoni agli occhi!

-Sta zitto tu pecorella. Izzy dove vuoi andare a parare?-

-Ecco.. adesso anche lui fa parte della band-

-COSA? Non puoi decidere tu! È una decisione che dovevamo prendere insieme cazzo!-

-Si, lo so ma vedrai che sarai d’accordo anche tu, aspetta di sentire quello che sa fare!-

-Ok.. domani mi mostrerai le tue fantastiche doti di chitarrista, adesso non sono dell’umore adatto per essere obiettivo- Si alza da terra ed esce dalla cucina, per andare a rifugiarsi in camera.

C’è una cosa che ho imparato di Axl: quando è giù, o c’è qualcosa che lo turba si rifugia in camera, come se fosse la sua oasi di salvezza. Una volta chiusa quella porta è come se il mondo fuori non esistesse più, esiste solo lui con i suoi pensieri. Lo seguo ed entro nella stanza in silenzio. Il buio all’interno regna sovrano, a parte la luce proveniente da qualche neon pubblicitario che entra dal lucernario. È sdraiato sul letto, con un braccio sul viso che gli copre gli occhi. Non riesco ancora a capire cosa c’è che non va lui. È vero che non sta in una reggia, e i pochi soldi che ha ancora non ho capito da dove provengono, visto che non lavora. Ma anche per Izzy e Slash, come per me la situazione è la stessa, eppure cerchiamo di non deprimerci guardando quello che hanno gli altri che noi non abbiamo o quanto la vita può essere stata ingiusta con noi. Tentiamo di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, affrontando la vita con un sorriso sulle labbra. Lui invece..

-Axl- rompo il silenzio con un sussurro, e mi appoggio al muro in attesa di una sua risposta, che non tarda ad arrivare

-Sei venuta perché vuoi divertirti un po’ prima di cena?- Accenna ad un sorriso, mentre alza leggermente la testa per guardarmi.

Mi spiace Axl, ma l’ho capito sai? La tua è solo una maschera. Non sei così sfrontato e strafottente come vorresti far credere a tutti.

-No, anche se devo ammettere che l’idea non mi spiacerebbe affatto. Voglio sapere cosa c’è che non va-

-Non c’è niente che non va. Per quale motivo me lo chiedi?-

-Ti sei rintanato in camera, al buio, da solo. Non venirmi a dire che sei stanco perché non ti credo-

-A quanto pare mi conosci meglio di quanto sembra. Ma non preoccuparti, non è nulla di grave-

-Ok, se lo dici tu.. Io vado a preparare qualcosa di commestibile, sempre che quei due non abbiano svuotato la dispensa oggi. Ti chiamo quando è pronto-



***


Esce di camera, in silenzio, così come era venuta. Quella ragazza mi prende ogni giorno di più, con la sua allegria, il suo bel sorriso.. Ha ragione lei. C’è qualcosa che non va. E non è vero che non è grave.

-Mi sto innamorando-

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Capitolo 15
*** cap.15 ***


Mangiammo tutti insieme e durante la cena decidemmo anche di ospitare Slash, che era stato cacciato di casa. Da quello che ci ha raccontato viveva con la nonna, ma la povera vecchina, stanca dei rave che il nipote era solito organizzare nella sua camera nelle ore più impensate della notte, lo ha messo di fronte ad un bivio: o cambiava abitudini o si andava a cercare un altro posto dove stare. Così Slash chitarra in spalla e borsone sottobraccio è andato ad abitare nel magazzino del negozio dove lavora.  

Sono felice che ci sia anche lui adesso, altrimenti tra gli sbalzi d’umore di Axl e il silenzio di Izzy prima o poi impazzirei. Quel ragazzo apporta la giusta combinazione di allegria, spensieratezza e stupidità che rende il tutto perfetto. E poi devo ammettere che non è affatto male. La pelle scura, gli occhi profondi (quando riesco a vederli) e quelle labbra così invitanti. Chissà, prima o poi potrei farci anche un pensierino.. Ma non per il momento. Ho già il mio bel da fare con Axl e stasera voglio conoscere qualche tipo interessante, dovrà pur esserci qualcuno che valga la pena di rimorchiare no?

Usciamo senza neanche sparecchiare, sono già le dieci e il gruppo del tipo fissato col caffè corretto, Steve credo, iniziava a suonare verso quest’ora. Per tutto il tragitto io, Izzy e Slash stiamo uno di fianco all’altro, ridendo e scherzando di ogni cosa, mentre Axl se ne sta dietro tutti noi a rimuginare su qualcosa che solo lui conosce. Ahh quel ragazzo dovrebbe lasciare il cervello a casa ogni tanto e divertirsi senza pensare a nulla.

Il locale è affollatissimo, pieno di gente già ubriaca persa.

-Ti ricordi come si chiama il gruppo di Steve?- Mi avvicino ad Axl per farmi sentire, ma solo ugualmente costretta ad urlare.

-Road Crew, o qualcosa del genere- mi risponde per poi girarsi dall’altra parte. È di poche parole stasera. Io proprio non lo capisco! Per quanto mi ci impegni, e posso assicurare che ci metto tutta me stessa (anche fisicamente), proprio non ci riesco. 

-Ehy scusa!- Mi avvicino ad un ragazzo moro, dall’abbigliamento decisamente punk –Hanno già suonato i Road Crew?-

Mi guarda prima di rispondermi, anzi no, mi squadra proprio! Non so se esserne inquietata o felice. Non lo conosco affatto e non sembra un tipo affidabile, ma è anche così terribilmente bello, con i suoi occhioni verdi e il fisico asciutto e slanciato

-No, dovrebbero essere i prossimi. Io sono Matt- Anche il nome è carino!

-Piacere, Keira-

Gli porgo la mano senza staccare lo sguardo dai suoi occhi, e dopo neanche due secondi mi ritrovo appoggiata al muro, mentre ci scambiamo degli avidi baci e le sue mani scorrono sulla mia schiena sotto t-shirt che mi ero messa

 

***

 

Mi avvicino al bar, ho detto a Izzy che sarei andato a prendere da bere perché avevo la gola secca, ma non è questo il motivo o non solo comunque. L’alcol aiuta a farti sentire meglio e a pensare più liberamente, e in questo momento ho proprio bisogno di delucidazioni su cosa cazzo mi sta succedendo.

Mi guardo intorno, cercandola con lo sguardo. L’ho persa di vista dopo che mi ha chiesto il nome del gruppo, non vorrei sembrare asfissiante a volerla sempre accanto a me, ma se per caso le succedesse qualcosa? Se si facesse male in mezzo a tutta questa folla? Dopotutto è uno scricciolo di ragazzina. E se invece qualcuno le si fosse avvicinato con cattive intenzioni? Dovrei smetterla di pensare solo a quello che potrebbe accaderle di brutto, anzi, dovrei proprio smetterla di pensare a lei! Ho bisogno di distrarmi, e cosa c’è di meglio di una bella birra gelata e la compagnia di una ragazza? Ce ne sono almeno tre qua dietro che non fanno altro che fissarmi borbottando tra di loro e ridacchiando, dovrei sceglierla una, no meglio due e appartarmi con loro da qualche parte. Si, credo che è proprio quello che farò, non appena questo decerebrato di barista si decide a darmi la mia birra, è da una vita che sto aspettando. Finalmente ce l’ha fatta. Mi giro sorseggiando il liquido ambrato, e non faccio in tempo a sentire il sapore della birra in bocca che mi è già andata di traverso, facendomi tossire come un cretino. Da qua riesco a vederla, anche se avrei preferito non farlo. È impegnata a darsi da fare con un tipo strano, borchie e catene ovunque che si appoggia a lei quasi schiacciandola contro la parete della sala. Sento la rabbia salirmi dentro, mentre lascio la birra appoggiata su un tavolo e ancora con le lacrime agli occhi per la tosse mi avvicino furioso ai due.

- Bene signori e signore, ma che dico, ragazzi e ragazze! Non credo che ci siano signori tra di voi, o sbaglio? Siete qua per ascoltare della buona musica vero?- un urlo si alza dalla folla, mentre le persone attorno si agitano sempre più, dandomi botte e rallentandomi -Siete qua per ascoltare del buon punk vero?- un altro urlo, stavolta più forte  mi arriva dritto nelle orecchie facendomi sobbalzare. Una ragazza, a dire il vero nel suo corpo ce ne starebbero anche tre o quattro di ragazze vista la mole, che continua a strillare anche dopo che tutti gli altri hanno smesso, rischia veramente di farmi perdere il senso dell’udito. Meglio allontanarsi il più possibile da questa pazza.

-Allora lascio il palco ad un gruppo che molti di voi già conosceranno, hanno suonato qua la settimana scorsa e lo faranno di nuovo la prossima. I Road Crew!-

Un grido ancora più forte dei precedenti si innalza dalla folla, e la pazza di prima che si è riavvicinata a me ha ricominciato a strillarmi nelle orecchie

-Cazzo gridi brutta troia!- Io non sono una persona cattiva, ma se uno se lo merita posso anche diventare stronzo. E lei se lo meritava davvero tanto

-Bello, che hai ti girano le palle stasera? Se vuoi posso darti una mano per rilassarti, o se vuoi tutte e due- si può essere più squallidi?

-Prima di scoparmi una come te mi faccio castrare senza anestesia-

Continuo ad avanzare verso il punto in cui si trovavano prima Key e l’altro tizio, mentre la gente inizia a spintonarmi in qua e la a tempo di musica

 

***

Un uomo sulla quarantina sta annunciando il gruppo di Steve, sono proprio curiosa di sentirlo suonare. Ho persino mandato via il bel punk con cui mi stavo divertendo, spero ne valga la pena altrimenti quel ragazzo dovrà vedersela con me. Stanno facendo il loro ingresso in scena, Steve è il primo della fila, si dirige impettito verso la batteria agitando le sue bacchette in aria. Subito dopo di lui un altro ragazzo con una chitarra al collo si posiziona al centro del palco, davanti al microfono, e infine un altro che non riesco a vedere bene per colpa delle casse che mi impediscono la visuale, passa un bicchiere a qualcuno e finalmente si sposta, andando sotto la luce dei riflettori.

Non ci credo, è lui! L’ho trovato! Finalmente! Sento il cuore scoppiarmi dalla felicità mentre mi metto a gridare e saltare come tutti gli altri. Due mani all’improvviso mi cingono la vita. Mi giro di scatto e mi trovo di fronte Axl con un’espressione scocciata  stampata in faccia. La ignoro e mi butto tra le sue braccia, felice come non mai di aver finalmente trovato mio fratello.

-È lui!!- urlo ad Axl, indicandogli il bassista alto e ossigenato che si dimena sul palco correndo in qua e la

-Chi?-

-È lui! È Michael!!-

 

 

Ed ecco il capitolo tanto atteso! Finalmente Keira ha trovato il povero fratello sperduto, d'ora in poi tutto dovrebbe essere più facile no? Mi spiace, ma se c'è una cosa che so è: non dare mai nulla  per scontato, quindi... spero che continuiate a seguire questa storia!

    

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Capitolo 16
*** cap.16 ***






Così è quello suo fratello. Il bassista punk alto quanto un lampione e estremamente sbronzo. Me lo immaginavo diverso. La mia Keira si sta agitando come una pazza per farsi notare.. No aspetta un attimo. "MIA"? Veramente l'ho definita mia? Oh cazzo, sono davvero messo male! Quello che mi ci vuole adesso è una bella scopata, per togliermela un po' dalla testa. Certo, non con lei. Non avrebbe senso. E poi definire le nostre notti delle scopate sarebbe riduttivo. Mi allontano da lei, lasciandola sola nella sua folle danza fatta di salti e spintoni per tornarmene al bar, chissà magari le tre tipe sono ancora là.

-Ehy bellezze, non andate a scatenarvi con gli altri?- Si, ci sono ancora. E devo ammettere che sono anche carine.

-No, noi ci siamo scatenate prima, adesso ci siamo sedute a bere qualcosa in attesa di qualche bel ragazzo che venga a rimorchiarci- Una biondina non molto alta, ma con tutte le forme al punto giusto mi risponde con occhi carichi di malizia

-Bhè allora io direi che faccio al caso vostro no?-

-Si, direi di si- si alza dalla sedia per venirmi incontro e mi passa le braccia dietro il collo. La bacio e le sussurro all'orecchio di andare ad appartarci da qualche parte in un posto più tranquillo, e lei come immaginavo accetta, dando appuntamento alle altre qualche ora dopo.


***


Ma che cazzo, si può essere più scemi? Mi sto sbracciando da quasi un'ora e quel cretino di mio fratello non mi ha ancora vista. E pensare che ha anche guardato nella mia direzione qualche volta! Secondo me a forza di ossigenarsi i capelli si è fottuto il cervello.

Finalmente hanno finito di suonare, l'uomo di prima è tornato sul palco per introdurre la prossima band. Non è che non siano stati bravi, sarei stata qua ad ascoltarli anche per altre quattro ore, ma devo parlargli! Voglio riabbracciarlo, mi manca terribilmente tanto quello spilungone alcolizzato!

Scendono dal palco e si dirigono verso il bar. Li seguo o almeno ci provo, visto che sono seguiti anche da una schiera di ragazzine con gli ormoni impazziti. Se fossi in loro un po' ne avrei paura.

Dopo innumerevoli sforzi arrivo in vista del bancone del bar, riesco a intravedere la chioma bionda di mio fratello accanto a.. no. Mi rifiuto di crederci. Eppure quella massa indomabile di riccioli neri non lascia spazio all'immaginazione. Quello è Slash. Quindi lo conosce. Mentre tento di avvicinarmi ancora di più ai due un dubbio si insinua nella mia testa. E se veramente mio fratello avesse adottato il soprannome Duff? Ma allora è veramente l'aria di Los Angeles che fa rincretinire. Sarei potuta arrivare a questa conclusione anche prima, infondo dopo aver conosciuto uno che si fa chiamare Izzy, un altro Axl e uno Slash.. Ma questa è la prova definitiva. Da domani comincerò ad andare in giro con una di quelle mascherine che portano i chirurghi.

Sono arrivata abbastanza vicina da sentire quello che si stanno dicendo

-..e quindi adesso abito con un tipo che dovrebbe dare fuoco al suo guardaroba da quanto è osceno e due piccioncini che scopano come fossero conigli-

-No, davvero? Ahahah!! Cazzo Slash, ma come fai a ritrovarti in queste situazioni assurde?-

-Non ne ho idea Duff, ma non sono male, e poi la tipa, quella che scopa con Axl, forse è tua sorella! Ahahah!- La faccia di Michael ha cambiato totalmente espressione. È basito, immobile sulla sedia che guarda Slash ridersela di gusto

-Co.. come sarebbe mia sorella?- adesso è il momento di intervenire

-MICHAEL ANDREW MCKAGAN!- lo vedo saltare sulla sedia e girarsi verso di me

-Keir..-

-NO TACI BRUTTO CAZZONE! MI HAI LASCIATA DA SOLA, SENZA AVVERTIRMI, SENZA NEANCHE UNA TELEFONATA, NIENTE!! HAI IDEA DI QUANTO MI SIA PREOCCUPATA PER TE? E TU INVECE? TE NE STAI QUA A FARE LA BELLA VITA, SUONANDO NEI CLUB E BEVENDO COME UNA SPUGNA!!-

-Key scusa, ma non avevo modo di chiamare e..-

-MI SEI MANCATO!!!- Mi butto addosso a lui abbracciandolo. Lo so, non è sintomo di particolare sanità mentale fare la partaccia ad uno e dopo abbracciarlo felice, ma che posso farci, è il mio fratellone! E poi posso sempre dare la colpa ad Axl che mi ha contagiato con la sua pazzia. A proposito di Axl, chissà dov'è andato, non lo vedo da un pezzo ormai.

-Anche tu mi sei mancata piccola squilibrata!- ricambia l'abbraccio stringendomi forte a se

-Ehy non.. non respiro!- lascia la presa facendomi tornare a respirare -E poi puzzi!-

-Visto? Che ti dicevo? è tua sorella! Anche se non vi assomigliate così tanto. Tu sei alto e biondo e lei è una nanetta con i capelli neri-

-Ha chi hai dato della nanetta? Guarda che anche tu non sei mica così alto!- scende dallo sgabello e raddrizza la schiena -ok, scherzavo.. ma lui è tinto!- indico mio fratello che nel frattempo si è messo a ridere del nostro battibecco. Poi ad un tratto torna serio

-Con chi è che scopi tu?- Ahh che palle.. ma me lo aspettavo

-Un tipo.. dovrebbe essere qua in giro, ma non preoccuparti, non è nulla di serio. Solo un modo per divertirci. Niente di più.. A proposito, Slash hai idea di dove possa essere andato?-

-Axl?- annuisco -Mi è sembrato di averlo visto andar via con una biondina, si sarà appartato da qualche parte, perchè? Gelosa?-

-No, solo che un attimo era con me e l'attimo dopo era sparito.. Spero solo che non l'abbia portata a casa, devo dormirci anch'io in quel letto!-

-Perchè non vieni a stare con me? Ho un appartamento non molto lontano da qua, sul Santa Monica Boulevard. Accanto al Troubadour, magari lo conosci-

-Il Troubadour? Si, ci sono stato qualche volta, fanno buona musica lì, un giorno magari ci suoneremo anche noi, sempre che tu sia interessato a fare un provino per la band di cui ti ho parlato. Ma comunque perchè non lo chiedi a lei?-

-Infatti l'aveva chiesto a me, brutto zucchino con la permanente!- megalomane o no quel ragazzo rimane uno spasso -Certo che accetto! Ho anche trovato un lavoro in quella strada, proprio al Troubadour!-

-Davvero? Allora per quando saremo pronti metterai una buona parola per noi vero?-

-Slash, la smetti di intrometterti?-

-Sei sicura? Dovrai fare a meno delle tue notti di sesso con questo Axl-

-Certo che sono sicura! Adesso che ti ho ritrovato ti starò attaccata come le mosche sulla merda!!-

-Che bel paragone..-

-Stavolta ha ragione Slash, Key.. potevi trovarne uno migliore-

-E che posso farci adesso? Mi è venuto questo, l'importante è che il concetto sia stato chiaro. E poi se ti unirai al loro gruppo vedrò Axl più spesso di quanto immagini, lui è il cantante!-

-Mmm.. non vedo l'ora di conoscere questo tipo. Per portarsi a letto una come te tesoro o non ti conosce o è pazzo!-

-È pazzo..-




Ragazze grazie mille per i meravigliosi commenti che mi lasciate, mi riempie il cuore vedere che apprezzate così tanto una mia creazione!!  *w*

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Capitolo 17
*** cap.17 ***






Dopo aver bevuto qualche altro drink uscimmo dal locale, tutti e tre a braccetto e tutti e tre completamente ubriachi. Avevo deciso che quella sarebbe stata la mia ultima notte a casa di Axl e Izzy e..

Aspetta un attimo. Izzy! Me ne ero completamente dimenticata, chissà dove sarà adesso.

-Ehy ragazzi fermi, fermi!! Non credete di aver dimenticato qualcosa?-

-No, non credo. Il basso ce l’ho in spalla, il portafogli in tasca, perciò..- si tasta le tasche dei pantaloni per essere sicuro di non averlo perso -No. Io non ho dimenticato niente-

-Io non avevo niente, quindi non posso dimenticarmi di nulla! A parte me stesso, ma credo sia un po’ difficile dimenticarsi di te stesso. Non ti lasci solo un secondo! A meno che uno non sia in grado di uscire dal suo corpo sottoforma di entità spirituale, ma in quel caso non ti sei dimenticato di te, ma solo del tuo corpo. Anche se devo ammettere che non ricordarsi dove uno ha messo il proprio corpo, sarebbe tutt’altro che divertente. E se qualcuno lo trova prima di te? Oddio, magari qualcuno che ti conosce, gli sembreresti morto! Avvertirebbe la tua famiglia che organizzerà il tuo funerale, e poi che fai? Mica puoi tornare in vita così davanti a tutti come se niente fosse!- Qualcuno chiami uno psichiatra, presto!!

-Ehm, io veramente parlavo di Izzy..-

-Ah, Izzy.. Cazzo! Era uscito un attimo, non so a far cosa e l’ho perso di vista! È colpa di questo cazzone ossigenato, è lui che mi ha distratto!-

-Eh? Certo, scarichiamo tutte le colpe sul povero Duff! Io non lo conosco neppure questo Izzy-

-Dai ragazzi, torniamo indietro a cercarlo, non vorrei che si arrabbiasse per essere stato lasciato da solo-

Arrancando e inciampando di continuo torniamo finalmente al locale, ed entrando vediamo la figura esile di Izzy. Cioè, più che altro vediamo i suoi vestiti, non passano certo inosservati! Voltandosi si accorge di noi e ci viene incontro, o almeno questo era quello che voleva fare, perché dopo neanche due passi cade a terra e inizia a ridere come un cretino attirando gli sguardi divertiti di quasi tutti i presenti. Poi, come se non fosse accaduto niente torna serio e si mette a guardarsi intorno, offendendo tutti quelli che si erano messi a guardarlo.

-Ma che gli prende?- Fratellino, mi fai davvero tenerezza. Possibile che tu sia ancora così ingenuo? Pensavo che sapessi il genere di schifezza che questa città ti offre.

-Uhuhuh.. Izzy? Ci sei?-

-Slash, smetti di sventolargli la mano davanti al naso, se ti ci desse un morso avrebbe ragione lui- la ritira  immediatamente, stringendosela contro il petto –Aiutatemi ad alzarlo dai, portiamolo a casa, prima che scateni una rissa- infatti tutte le persone del locale erano molto infastidite dal comportamento strano di quel ragazzo vestito in modo assurdo che li offendeva pesantemente

Il ritorno a casa non fu uno dei migliori, con Slash e Michael (mi rifiuto di chiamarlo Duff, prima o poi dovrò fargli un bel discorsetto anche su questo) che sorreggevano un Izzy barcollante e decisamente poco cooperativo. Nonostante tutte le difficoltà riuscimmo ad arrivare e non appena infilai le chiavi nel portone sentii che qualcuno stava cantando. Era una voce graffiante, un po’ roca, che proveniva dalla camera che condividevo con Axl. Lasciai mio fratello e Slash con Izzy in cucina e mi avvicinai alla porta. Era accostata, così mi bastò spingerla un poco per capire che quella voce apparteneva ad Axl.

 Sdraiato supino sul letto, con gli occhi chiusi e le braccia dietro la testa

“I been lookin' for a trace
Lookin' for a heart
Lookin' for a lover in a world that's much too dark
You don't want my love
You want satisfaction, oh yeah
You don't need my love
You gotta find yourself another..”

In quell’esatto momento aprì gli occhi e si accorse di me, che nel frattempo  ero entrata in camera e mi ero messa ad ascoltarlo rapita dalla sua voce.

-No ti prego continua-

-No, non credo sia il caso. Non è neanche una vera e propria canzone, forse lo diventerà, ma non per il momento. Non è finita- si tira su a sedere e comincia a guardarmi con la testa leggermente inclinata da un lato, la bocca che accenna ad un sorriso e uno sguardo estremamente malizioso. So dove vuole arrivare, e non mi farei troppi problemi se non ci fosse mio fratello nell’altra stanza insieme a quei due scoppiati

-Vieni, ti presento mio fratello- mi stacco dal muro al quale mi ero appoggiata e mi avvio in cucina. A circa metà corridoio vengo fermata da due mani attorno alla vita.

-Axl, dai non ora! C’è mio fratello di là!-

-Devo parlarti, solo un secondo, da soli- la sua voce mi arriva come un sussurro all’orecchio, mentre il suo viso si immerge nei miei capelli

-Non puoi farlo dopo?-

-No cazzo! Non posso! Prima con quei cazzo di muffin, adesso con tuo fratello. Non me ne frega un niente di tutto il resto capito? Voglio parlare con te, da solo!-

-Ok, d’accordo. Non c’è bisogno che ti incazzi tanto però- ma gli sono tornati gli attacchi di schizofrenia o cosa?

Torniamo in camera, dove si mette a sedere sul letto, in rigoroso silenzio e inizia a tormentarsi le mani.

-Ma non dovevi dirmi qualcosa? Doveva essere anche importante, visto che ti sei irritato tanto-

-Si, ma non è facile, soprattutto dopo quello che mi hai detto a colazione- A colazione? Non ricordo di aver detto qualcosa di particolarmente importante, a parte che non voglio legarmi a lui.. O cazzo, non sarà per quello che è così strano?

-Axl, riguardo a cosa?- ma magari mi sbaglio

-You don’t want my love..- ricomincia a canticchiare, ma adesso quelle parole hanno assunto un preciso significato nella mia testa

-No, io non voglio il tuo amore- “voglio solo la soddisfazione di venire a letto con te”  Il suo sguardo si incupisce

-Perché no? Mi sembra che andiamo d’accordo. Non ti chiedo di giurarmi amore eterno, voglio solo che tu diventi la mia ragazza, solo mia. Non sai cosa ho provato quando ti ho vista con quella specie di ferramenta ambulante stasera-

-È vero, andiamo d’accordo, a letto facciamo scintille, ma non ho intenzione di legarmi a nessuno per ora. La sensazione di libertà, il sapere di non dover dipendere da nessuno, di non dover rendere conto a nessuno di quello che sto facendo.. sono sensazioni troppo belle, voglio godermele a fondo finché non troverò quello giusto. Nel frattempo mi diverto-

-E come fai a sapere che non sia io quello giusto per te?-

-Come puoi essere l’uomo giusto per me, se io non sono ancora pronta ad incontrarlo?-






Axl si dichiara, ma Key lo rifiuta, (poverino) e poi fa il suo ingresso trionfante Mr. Brownstone insieme ad Izzy!
Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono in silenzio, ma soprattutto le ragazze che commentano fedelmente ogni mia pazzia!!

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Capitolo 18
*** cap.18 ***







Quando entrai in cucina trovai Slash e Michael addormentati sul divano, e Izzy nel bel mezzo di una partita a carte, da solo. Correva come un forsennato da un lato all'altro del tavolo, inveendo via via contro l'altro giocatore, che alla fin fine era sempre lui. Lo lasciai al suo divertimento e tornai in camera, dove Axl era ancora seduto sul letto a fissare il vuoto davanti a se.

-Credo che dovremo rimandare a domani le presentazioni, di là dormono tutti, tranne Izzy che gioca a carte con se stesso-

Mi stendo sul letto, e subito dopo Axl mi è sopra, che cerca di togliermi i vestiti di dosso mentre continua a baciarmi.

-Se non posso averti tutta per me... allora... credo che sia il caso di approfittare di questi momenti..-

Si, lo credo anch'io. Anche se non dureranno tanto a lungo, visto che domani me ne vado da questa casa. Ma non glielo dirò ora, forse dopo, prima di addormentarci, oppure domattina..

I suoi baci sono allo stesso tempo dolci e irruenti, carichi di passione e rabbia. Dopo esserci liberati degli inutili indumenti che portavamo e che erano soltanto di intoppo, finalmente ci lasciamo  andare alla passione. Anche se non sono una donna, con i miei vent'anni ho avuto molte esperienze, più di quante una ragazza della mia età possa immaginare. Ma tutte queste, neanche sommate tra di loro riescono ad eguagliare le sensazioni che provo ogni volta che sto con Axl. è semplicemente meraviglioso. Quando ormai esausto si lascia cadere sul materasso mi accoccolo sul suo petto, respirando il profumo della sua pelle. Le sue mani mi stringono a sé e mi da un leggero bacio sui capelli. Dopo qualche minuto di silenzio mi decido a parlare e a rivelargli la triste notizia. Potrei anche rimanere qua, ma non sono sicura che sia quello che voglio. Forse dopo qualche giorno tornerò, giusto il tempo di vedere dove vive Michael e come se la passa realmente. Non ho intenzione di lasciare mio fratello da solo, e se mi ha chiesto di andare da lui un motivo deve esserci. Ha sempre posto la mia felicità di fronte a tutto, anche alle cose che per lui contavano di più. Non mi avrebbe mai chiesto di lasciare qualcosa che mi rende felice per un suo capriccio.

-Domani mi trasferisco a casa di Michael. Ha un appartamento sul Santa Monica Boulevard. Mi ha chiesto di andare da lui e ho accettato-

Non risponde, ma non ha preso bene la notizia. Lo sento dal modo in cui stringe il mio braccio, con violenza. Credo che mi ci rimarrà un bel livido.

-Axl, mi fai male.. Parla, insultami, dì qualsiasi cosa, ma per favore smettila di stringere, mi fai male!-

Lascia la presa, e mi allontana da lui, quasi con disgusto, dopodiché si gira su un fianco dandomi le spalle

-Ti diverti vero? A farmi male. Prima l'affronto con quel tizio al locale, poi mi rifiuti e infine mi abbandoni. Spero che tu ti sia divertita finora, perché ti assicuro che da questo momento in poi le cose cambieranno. Tu non mi conosci veramente. Potrai essere intuitiva quanto cazzo ti pare, ma non hai mai avuto a che fare con il vero Axl Rose. E pensare che mi ero impegnato tanto a comportarmi gentilmente, come tutte le persone normali dice Izzy. Ecco che si ottiene ad essere gentili. Te lo buttano tutti nel culo. Ma adesso farò a modo mio. Victory or Death tesoro, o tutto o niente-

-Axl ma cosa..-

-Zitta, puttana. Perchè è questo quello che sei. Una puttana, l'hai detto tu che vuoi solo divertirti-

Con un gesto brusco allontana la mano che gli avevo appoggiato sulla spalla e si gira verso di me. Ha di nuovo quello sguardo di ghiaccio che aveva quando l'ho incontrato. Quindi quello che ho conosciuto non era Axl, era solo una maschera che si era calato addosso. Mi allontano da lui, e cerco a tastoni i vestiti che si sono sparti per il letto, per poi rivestirmi in fretta ed uscire da quelle coperte. Il suo sguardo segue ogni mio minimo movimento. Dopo aver chiuso la porta della camera alle mie spalle lo sento ridere.

Ma cosa ho fatto per ritrovarmi qui? Mi sto pentendo di ogni singolo secondo passato con lui, non avrei dovuto stuzzicarlo e cedere. Nella più totale oscurità vado in cucina, dove mio fratello e Slash dormono ancora sul divano. Sono seduti, con la testa all'indietro e la bocca leggermente aperta. Anche Izzy alla fine ha ceduto al sonno, infatti se ne sta rannicchiato su una sedia, il viso appoggiato al tavolo, sopra le carte che gli si saranno tutte appiccicate alla faccia. Prendo una sigaretta dal pacchetto di Marlboro che esce dalla tasca del giacchetto di jeans di Michael e mi siedo sul davanzale della finestra. Le luci della città fanno si che le strade siano quasi illuminate a giorno. Sui marciapiedi individui poco affidabili si scambiano qualche parola ogni tanto e poi tornano ai loro angoli, in attesa di chissà chi o chissà cosa. Qualche coppia di innamorati se ne torna a casa, abbracciandosi e scambiandosi teneri baci. Davvero voleva che noi diventassimo come quelli là? Avrebbe continuato a recitare in quel caso, o la sua maschera sarebbe caduta prima o poi? Meglio non pensarci, ho fatto bene a non accettare. Ma se quello non era Axl, come è possibile che riuscisse a sembrare così sincero? Così.. vero.

Prendo l'accendino dalla tasca dei pantaloni e accendo la mia Marlboro, aspirando a fondo il fumo che lascia un retrogusto amaro in bocca, ma che ha anche il potere di calmarmi e permettermi di riflettere meglio.
Se prima avevo dei dubbi, adesso ne sono certa: domani me ne andrò da qui, lasciandomi alle spalle Axl e i momenti che abbiamo condiviso. Farò in modo di continuare a vedere Izzy e Slash, ma lui.. per il momento più mi sta lontano meglio mi sento. L'idea di essere stata ingannata per tutto questo tempo ferisce il mio orgoglio e scatena una rabbia enorme dentro di me. Un altro tiro.. ecco adesso va un po' meglio. Che Dio benedica la nicotina.
L'unica cosa che mi spiace è che sicuramente ci saranno ripercussioni per mio fratello. Era così esaltato all'idea di entrare in una rock band, ma adesso ho paura che non sarà più tanto facile.









Ecco a voi un altro capitoletto. Non è molto lungo e non mi convince molto, ma ho deciso di metterlo lo stesso. Se è veramente osceno ditemelo che lo cambio. Ok?
Thanks Gn'Rgirls, per tutte le bellissime recensioni che mi lasciate, non so più neanche come ringraziarvi!! XD

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Capitolo 19
*** cap.19 ***






Non mi sono mai piaciute le spiagge, tutte frequentate da omoni superpalestrati, donne che mettono in mostra la loro “mercanzia” e bambini chiassosi che rincorrono la loro palla, che non si sa come mai, finisce sempre per arrivarti addosso. Ma stavolta è diverso. Non c’è nessuno, le onde del mare, tinte di rosso dal tramonto, si infrangono senza far rumore sulla battigia. Il silenzio regna sovrano, qui ci siamo solo noi due. Mi prendi per mano, ti avvicini per darmi un bacio a fior di labbra e poi mi sussurri quelle parole che tanto ho aspettato in vita mia.

-Svegliati tesoro!- Ma.. questa non è la tua voce! E non era l’intonazione giusta, doveva essere un sussurro, qualcosa di estremamente romantico, non un urlo!

Metti le tue mani sulle mie spalle, e sempre quell’espressione sicura e dolcissima stampata in viso inizi a scuotermi, come se fossi un lenzuolo a cui si deve far prendere aria

Pian piano il paesaggio intorno a noi svanisce, per lasciar posto ad una squallida cucina, mi volto verso di te, ma non ci sei più neanche tu.. al posto del tuo meraviglioso viso..

-Slaaaash! Ma perché? Perché!? Dimmi ti ho forse fatto qualcosa di male? E allora per quale motivo mi hai svegliato? Mancava così poco!- Era solo un sogno, e io che speravo di aver coronato il mio amore con quel bel ragazzo che vidi al cinema un po’ di tempo fa.. Spingo via Slash e mi rannicchio di nuovo sul davanzale della finestra, dove, a quanto pare ho passato la notte

-Ehy Duff, ma tua sorella è sempre così schizzata la mattina?- Vorrei vedere se ti avessi svegliato mentre stavi per farti la donna dei tuoi sogni..

-Uh? No, di solito no. A meno che tu non l’abbia svegliata mentre stava sognando, magari nel momento clou-

-Infatti!! Io ero li, in una bellissima spiaggia deserta, al tramonto con Glen che stava per rivelarmi tutto il suo amore.. e in meno di un secondo è sparito tutto e mi sono ritrovata davanti la faccia di questo qua. Slash, stammi lontano oggi, non è giornata-

-Oh. Cazzo, mi dispiace, non credevo che fossi così suscettibile. Infondo era un sogno no? E poi chi è questo Glen? Uno che conosci?-

-No, magari. Non so neanche il suo nome vero, è l’attore di un film che ho visto un po’ di tempo fa-

-Ancora con quel film? Oddio ma ti sei proprio fissata eh? Credo tu sia l’unica in grado di innamorarti durante un film dell’orrore. E tanto lui alla fine muore, te lo ricordi no?-

-Mike, smettila ok? Smetti, basta, discorso chiuso Mi avvicino a mio fratello con aria minacciosa e con un cucchiaino puntato verso di lui. - Sarà anche morto nel film, ma nella vita reale chissà dove abita, qual è il suo stile, che musica ascolta…- credo mi siano venuti gli occhi a cuoricino

-Mmm.. ma che casino fate di prima mattina?-

-‘Giorno Izzy, e comunque non è proprio prima mattina. Manca poco a mezzogiorno-

-Ah, ok. Cazzo che mal di schiena!- Si alza stiracchiandosi e va a prendere la tazza di cereali che Slash aveva lasciato incustodita sul bancone della cucina

-Ehy quella è mia!-

-No. La tazza è mia, i cereali li ho comprati io e il latte anche- Veramente le ultime due cose le ho comprate io, ma meglio non intromettersi

-Uffa..-

-Key, Axl si è svegliato?- Axl.. per un attimo neanche ricordavo più quello che era successo.

-Non so Izzy, io ho dormito sul davanzale- e non era neanche tanto comodo

-Sul davanzale? E perché?-

-Ecco, vedi.. direi che io ed Axl.. abbiamo litigato-

-Ti ha fatto qualcosa di male? Ti ha offeso? Picchiato? Cos’ha fatto? Devo ucciderlo?- Deve essere rientrato nel ruolo di fratello maggiore iperprotettivo e scassapalle

-No Mike, non mi ha fatto niente- con la mano vado istintivamente a toccare il livido che mi ha fatto sul braccio, ma riesco a mascherare il tutto facendo la stessa cosa anche con l’altra mano e stringendomi nelle spalle, come se mi fosse preso freddo

-Buongiorno a tutti!- Axl fa il suo ingresso in cucina proprio in quel momento, con un sorriso smagliante in faccia. Non posso fare a meno di chiedermi cosa cazzo abbia da sorridere. Lo guardo confusa, mentre si prepara la colazione e si siede sopra il tavolo iniziando a mangiare

-Allora Michael..-

-Chiamami Duff-

-Uh? Si giusto, Duff. Perché non ci fai sentire qualcosa con il basso? Tua sorella ci ha parlato molto di te, e del tuo talento- Mi lancia un’occhiata gelida, mentre però continua a sorridere. Che avrà in mente? Qualcosa di strano sicuramente, ma quanto strano?

-Certo!-  Come se non aspettasse altro, Mike imbraccia il suo basso e inizia a suonare qualcosa. Mi fermo a guardare Axl, che pur essendo evidentemente attento a ciò che sta facendo mio fratello non ha ancora smesso di guardarmi con quel sorrisino sadico sul viso.

-Wow, sei veramente bravo!- Subito dopo aver smesso di suonare mio fratello viene ricoperto dai complimenti di tutti, in particolare da Axl. Questa cosa mi puzza e non poco, ero sicura che ci sarebbero state ripercussioni su di lui e invece è stato tutto molto facile. Forse troppo.

-Ok amico, se ti interessa sei nella band, ma ad un patto- Un patto? Oddio cosa avrà intenzione di fare Axl adesso? Non vorrà coinvolgere anche me?

-Un patto? Di che genere?- Bravo fratellone, informati bene prima di dire di si

-Niente di che, devi solo accettare una cosa: io e Keira adesso stiamo insieme!- si avvicina a me, abbracciandomi e dandomi un bacio a stampo sulla bocca

-Non ti crea problemi vero?-

-No, affatto.. Ma non avevate litigato? Lei ha persino dormito in cucina!- voglio proprio vedere adesso cosa si inventa

-Bhè si, ma non era una cosa grave, ci siamo chiariti. Anche se non ho idea del perché abbia dormito qua- si gira verso di me spronandomi con lo sguardo ad inventarmi qualcosa di credibile

-Ecco io.. Volevo stare un po’ da sola per riflettere e.. alla fine mi sono addormentata, ero molto stanca- mi sorride soddisfatto, a quanto pare se la sono bevuta tutti. E pensare che mi sono sempre reputata una pessima bugiarda. Torno in camera, accampando la scusa che devo cambiarmi, trascinandomi dietro Axl

-Ma che diavolo ti sei messo in testa? La tua ragazza? Credevo di essere stata chiara su questo punto!-

-Se vuoi puoi anche lasciarmi, ma allora tuo fratello sarà costretto a lasciare la band. E tu non vuoi questo vero?-

Dunque era questo il suo piano, ricattarmi. Scommetto che gli è venuta in sogno quest’idea. Spero almeno che come band riescano ad andare lontano. Sarebbe la mia ricompensa, un po’ me la merito no? Infondo è anche grazie a me se il sogno di Axl e Izzy si sta per avverare. Senza di me non avrebbero incontrato né Slash né Michael. Magari avrebbero trovato qualcuno più bravo, oppure no.





Sto veramente cominciando ad odiarmi per quanto sono ripetitiva, ma che posso farci, siete così fantastiche!! Grazie per le vostre bellissime recensioni, vi voglio beneeeeee!!!!!!!!

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Capitolo 20
*** cap.20 ***






È ufficiale, la vita si diverte a giocare con le sorti di noi poveri esseri umani. Prendete me per esempio, un giorno sono la persona più felice al mondo, ho finalmente ritrovato mio fratello e mi sono fatta degli amici simpaticissimi, anche se un po’ scemi. Il giorno dopo invece, mi ritrovo costretta da un infimo ricatto ad essere la fidanzata di un ragazzo completamente pazzo ed estremamente stronzo, ma anche molto carino, anzi no, bellissimo. È un controsenso, ma per quanto lo odi non riesco a stargli lontano. Quando non posso toccarlo, accarezzare le sue forti braccia, lo cerco continuamente con lo sguardo, sperando che se ne accorga e venga da me.


Ormai sono passate quasi due settimane da quella fatidica mattina, e per quanto mi costi ammetterlo, mi sto affezionando a lui. Ai suoi lunghi capelli rossi che tutte le mattine mi fanno il solletico sul collo svegliandomi, ai suoi bellissimi occhi color verde acqua che mi fanno provare un infinita gamma di emozioni quando si posano su di me, alle sue mani che sembrano aver bisogno di restare in contatto col mio corpo in qualunque momento.. Direi che “affezionando” non è proprio la parola più adatta a descrivere quello che mi sta succedendo, anche se il mio buonsenso (o ciò che ne rimane) mi dice che è un po’ troppo presto per parlare di amore.

Oggi è un giorno speciale per me, è l’anniversario della mia adozione da parte dei McKagan, e come ogni anno io e Michael lo festeggiamo trascorrendo la giornata insieme, niente distrazioni solo noi due. Per iniziare abbiamo deciso di andare a fare colazione fuori, nello stesso bar dove ho fatto colazione con Axl tempo fa, si dice che sia uno dei migliori della zona.

-Mi raccomando, sottolinea la parola normale quando chiedi un caffè, non sai mai cosa potrebbe metterci in quella tazzina il tuo amico-

-Ahahah! Allora anche tu hai avuto a che fare con Steve e la sua mania per il caffè corretto!-

Entriamo nel locale e vediamo un sorridente Steve venirci incontro con un vassoio pieno di dolciumi vari

-Ma che bella sorpresa! Guardate che vi porta il caro Steve! Pasticcini, brioche, muffin- sottolinea bene l’ultima parola, ormai lo sanno tutti che ho un debole per quei meravigliosi dolcetti

-Allora bello, come va?-

-Uno schifo Duff, da quando hai mollato i Road Crew non riusciamo a trovare un altro bassista che sia in grado di mettere due note in fila. Questa è la fine del gruppo, Davy inoltre sta già formando un altro gruppo, i Vain- 

-Cazzo mi spiace amico.. non credevo di fare così tanti danni!-

-Ahh non preoccuparti Duff, vedrai che troverò anche io un gruppo disposto a sopportarmi!- mentre mio fratello e Steve sono impegnati a parlare delle sorti del loro precedente gruppo, io non posso fare a meno di fissare quei deliziosi dolcetti ricoperti di cacao e iniziare a sbavare

-Chiudi la bocca Key, non vorrai far allagare il locale vero?- ma che simpaticone!

-Ho fame, e tu perdi tempo a chiacchierare. E poi non è colpa mia se hanno un aspetto così invitante-

-Tieni, offro io, ma non dirlo in giro altrimenti mi sottraggono parte dello stipendio ok?- mette due muffin al cioccolato su un piattino e li appoggia sul tavolo

-Grazie Steve!- lo ringrazio tra un morso e l’altro –Sei fenomenale, giuro!- improvvisamente mentre mi abbuffo, mi viene un idea grandiosa, se fossimo in un cartone animato avrei una lampadina lampeggiante accanto alla testa

-Steve tu sei un batterista giusto?-

-Si, perché?-

-E stai cercando un gruppo con cui suonare, giusto?-

-Esatto, ma vuoi spiegarmi..-

-Mike, che ne dici? È bravo, l’abbiamo visto suonare tutti, non credo si creino problemi per un semplice provino no?-

-Effettivamente a noi manca qualcuno in grado di suonare la  batteria, e sinceramente non ne posso più di sentire Slash che si improvvisa batterista sulle pentole di casa-

-Ma di che state parlando?-

-Senti Steve bello, io e altri tre scoppiati abbiamo messo su un gruppo rock, ma ci manca il batterista-

-E un nome-

-Si vabbè, al nome ci penseremo poi, quando ci saranno tutti i membri. Torna ad abbuffarti su quei poveri muffin tu. Dicevo, a noi manca un batterista, e a te manca una band. Ti va di fare una prova?-

-Cazzo si! SIII! Ragazzi dobbiamo festeggiare! Aspettate un attimo eh, torno subito!- torna di corsa al bancone e inizia a fare scorta di tutte le bottiglie di alcolici che riesce a prendere, urlando a squarciagola “FESTAAA!!! SBORNIA GRATIS PER TUTTI!!”

Dopo aver festeggiato con tutte le bottiglie che Steve aveva portato al nostro tavolo, ed essere stati sbattuti fuori dal proprietario, che ne ha approfittato anche per licenziare Steven decidiamo di andare a casa di Izzy e Axl, per proporgli un provino per Steve.

Appena arriviamo davanti alla porta mi metto a cercare le chiavi nella borsa (già, anch’io ho le chiavi di casa non essendo potuta andare ad abitare con mio fratello, che non si è fatto molti scrupoli a rimpiazzarmi con Slash)  ma non riesco a trovarle, neanche capovolgendo la borsa e facendo cadere tutto il contenuto a terra. Devo averle lasciate dentro . Izzy è andato a lavorare stamattina presto, ma Axl non aveva impegni per oggi, quindi dovrebbe essere in casa.

Suono il campanello, ma nessuno viene ad aprirci, vorrei sapere cosa cazzo sta facendo. Eppure quando sono uscita era sveglio!  Questa situazione comincia veramente a darmi sui nervi, oltretutto questi due idioti hanno cominciato a picchiarsi, ma mi sono persa il motivo. Se non altro sembra che stiano scherzando, ma non ne sono sicura, il fatto che ridono come cretini potrebbe benissimo derivare da tutto l’alcol che hanno ingurgitato.

Suono un'altra volta, e poi un’ altra ancora, sempre più insistente e innervosita. Finalmente sento dei movimenti provenire da dentro casa, a quanto pare si è degnato di venirci ad aprire.

-Finalment… E tu chi cazzo sei?- una biondina, un po’ più alta di me e molto più formosa, ma soprattutto mezza nuda, sta in piedi davanti alla porta. Mike e Steve hanno smesso di picchiarsi e si sono immobilizzati, anche loro shoccati da ciò che gli si è parato davanti. Potrei giurare che Steve abbia cominciato a sbavare, mentre lo sguardo preoccupato di mio fratello passa continuamente da me a lei.

-Non ho tempo per starti a sentire bambina, adesso ho da fare. Quando sarai adulta capirai-  Mi risponde sorridendo. È un attimo, non sono neanche sicura che sia  riuscita a vedere quello che stava succedendo tanto è stato veloce. Il mio pugno va a sbattere violentemente sul suo bel visino facendola cadere a terra, mentre la rabbia mi invade l’animo e mi dirigo di corsa da Axl. Questa me la paga. 





Ho mischiato un pò i vari componenti dei Road Crew, spero che non vi dispiaccia!!

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Capitolo 21
*** cap.21 ***







Entrai in casa come una furia, facendo sbattere dietro di me tutte le porte che hanno avuto la sfortuna di trovarsi sul mio cammino. Ma che cavolo, proprio ora che le cose cominciavano a farsi interessanti, proprio ora che cominciavo ad essere felice di quello strano fidanzamento lui approfitta della mia momentanea assenza per portarsi a letto un’oca come quella? Lo ammazzo, giuro sul grande Jimi che se ci ha scopato, o ha anche solo pensato di farsela lo ammazzo con le mie stesse mani.

Irrompo in cucina, ma di lui non c’è traccia, così mi dirigo a grandi passi verso la camera. Apro la porta di scatto e mi guardo intorno, ma non riesco a vederlo neanche qua.. dove cavolo si è cacciato?

-Key.. sei tu?- un leggerissimo sussurro mi costringe a voltarmi di nuovo verso l’interno della camera, ma continuo a non capire dove sia

-Si, ma dove cazzo sei?- cos’è si è già nascosto? Hai paura Axl? Fai bene, non hai mai conosciuto la mia furia!

Dopo qualche secondo vedo l’armadio venire un po’ in avanti ed uscire da dietro Axl, con un’espressione terrorizzata in viso e il mio fermaglio in mano, a mo’ di pugnale

-Se n’è andata?-

-Ma chi, la bionda?- annuisce, continuando a guardarsi intorno –L’ho stesa con un pugno, credo sia ancora svenuta sulla porta-

-Tu.. cosa? Veramente l’hai messa K.O.?- stavolta è il mio turno di annuire, con un sorriso più che soddisfatto sul viso. Inizia a ridere, e abbandonata l’arma a terra mi viene incontro, prendendomi in braccio e facendomi girare come una trottola

-Fermo, dai mettimi giù! Mi spieghi chi è quella? E perche ti stavi nascondendo?-

-Quella? Credo si chiami Louise. So che lavora con Izzy, ogni tanto si scambiano i turni e cose così..-

-E che ci fa qua?-

-Non ne ho idea! Sono andato ad aprire la porta e questa mi si è letteralmente buttata addosso! Credo che Izzy gli abbia detto che stamattina sarei stato da solo a casa, altrimenti non si spiega questa cosa-

-Ti è saltata addosso?- e tu ti sei scansato?

-Giuro! Ho tentato di dirle che non era il mio tipo e che sono già occupato con una bellissima ragazza con gli occhi del color del cielo, un corpo da favola.. la bocca.. così attraente..- non c’è niente da fare, non sono in grado di resistergli, ed adesso che so che non mi ha tradito e non era neanche intenzionato a farlo,  non c’è più nulla che mi trattenga dal baciarlo, baciarlo, baciarlo e.. anche tutto il resto logicamente!

Ci stendiamo sul letto, incuranti della porta rimasta aperta e degli altri due che mi aspettano all’ingresso, quando..

-Keeeeeeeeeyyyyyy!!! Aiutoooooo!!!- ma che cazzo, non può aspettare un po’?

-Aiutooo!- Mike entra in camera, chiudendosi la porta dietro di se e appoggiandocisi contro, per evitare che possa venire aperta dall’esterno -È una pazza! Una ninfomane psicopatica del cazzo! E se l’è presa con i miei capelli! Me li avrà strappati quasi tutti! Non voglio rimanere calvo!! Ma si può sapere almeno chi cazzo è quella putt.. ehm scusate, non mi ero accorto che eravate impegnati. Scusate eh!- la nostra posizione, che lascia poco spazio all’immaginazione, lo fa momentaneamente rientrare in sé, per fortuna ancora abbiamo tutti i vestiti addosso!! Certo che quella deve essere proprio una pazza se è riuscita a far scappare persino mio fratello! Fa per aprire la porta, poi si ferma, evidentemente ci ha ripensato –Vi spiace se rimango qui? Posso entrare nell’armadio, starò zitto zitto, così sarà come se foste soli, eh? Vi prego non fatemi uscire da qua, se solo prova ad avvicinarsi di nuovo a me giuro che le do fuoco! E non voglio finire in galera per omicidio, sono ancora giovane ho una vita intera da vivere!-

Io ed Axl ci guardiamo un attimo negli occhi prima di scoppiare a ridere del bellissimo delirio/monologo di Michael

-Ok Mike, vieni qua sul letto con noi, raccontami, è veramente così terribile?-

-Si cazzo!- anche Axl appoggiato alla spalliera del letto annuisce convinto –Non te ne sei accorta, tu gli hai dato un pugno e l’hai stesa, ma non appena si è ripresa ha cominciato a correre dietro a me e Steve! È una ninfomane squilibrata quella, fidati!-

-E hai lasciato da Steve da solo insieme a lei?-

-Oh cazzo! Spero che non l’abbia ucciso!- sembra veramente preoccupato

-Ma è una ninfomane o un’assassina?- l’atteggiamento di mio fratello ed Axl mi fanno morire dal ridere, la considerano come un demone venuto sulla terra per perseguitarli

-Ti stai prendendo gioco di noi?-

-No Axl, come potrei, infondo è normale che due ragazzi forti come voi siano terrorizzati da una ragazza partita per il sesso.. ahahahah!!-

-Non è divertente!- Mike sbuffa, passandosi una mano tra i capelli che gli restano, dopo l’incontro/scontro con la pazza-assassina-ninfomane-squilibrata

-Si invece!!! Dai cazzo, voi state qua a nascondervi, mentre Steve da vero uomo ha deciso di affrontare la situazione, ci avete fatto caso? Lui non si è rifugiato dietro nessun armadio e non è neanche scappato via gridando aiuto. Lui si che è un vero uomo!- Dopo aver ricevuto occhiatacce da parte di entrambi e qualche bel “ma vaffanculo!” decidiamo di uscire di camera alla ricerca del povero Steve, che secondo mio fratello ed Axl, è caduto vittima della pazza e probabilmente adesso è morto da qualche parte, o nel migliore dei casi agonizzante in fin di vita.

Usciamo in fila indiana, io per prima (che uomini coraggiosi eh?) Axl dietro di me che si nasconde dietro le mie spalle, con in mano il fermaglio/pugnale che aveva posato prima. Mike per ultimo si guarda nervosamente alle spalle, brandendo tra le mani l’asta appendiabiti trovata nell’armadio.

Percorriamo il corridoio in silenzio, fino alla cucina, dove troviamo Steve e la pazza occupati a sfogare i loro appetiti sessuali sul divano

-Vero Uomo? Col cazzo, ha approfittato della situazione lo stronzo!-

-Cos’è, avresti voluto farlo anche tu?-

-No, come potrei, io ho te!- mi accarezza una guancia, e poi inizia a darmi dei leggeri baci a fior labbra andando pian piano ad approfondire sempre di più quel contatto

-E che cazzo, io adesso cosa faccio? Questi scopano, quest’altri tubano peggio che due piccioni... mah.. fortuna che hanno inventato gli alcolici!-





Non potevo far fare ad Axl la parte dello stronzo, non così tanto! Dopo tutta la sua fatica per conquistare la bella Key, buttare tutto all’aria.. no, non era il caso!!

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Capitolo 22
*** cap.22 ***






Il mio lavoro è tanto divertente quanto stancante, devo servire tutta la notte fino alle prime luci dell’alba cocktail a persone che non conosco e forse non conoscerò mai, alcuni non ho neanche il tempo di guardarli in faccia tanto sono indaffarata. Ma come ho detto è anche molto divertente, in primo luogo posso farmi qualche drink rigorosamente gratis (devo però stare attenta a non esagerare, nessuno vorrebbe un drink da una barista ubriaca), ascoltare buona musica e a coronare il tutto vengo anche pagata! Si, direi che non mi è andata affatto male..

-Piccola, fammi tre birre, quelli del tavolo vicino all’entrata hanno deciso di prendersi una bella sbornia stasera!-

-Arrivano Dean-

Dean è il cameriere, un ragazzo alto e magro, ma anche molto muscoloso dai capelli neri e gli occhi verdi. È simpatico, e poi adoro il soprannome che mi ha dato. “Piccola”.. mi sembra di essere tornata bambina, quando il mio fratellone si prendeva cura di me. È anche molto carino. Basta con i pensieri impuri adesso. Key ricordi? Sei fidanzata con quel gran pezzo di gnocco di Axl Rose!

-Ecco le birre! Senti tra dieci minuti faccio una pausa, birra e sigaretta sul retro ci stai?-

-Certo! Aspettami ok?- Ed ha anche un bel culo! Ok, adesso distolgo lo sguardo, un secondo ancora..

-Ehm ehm..- si, è proprio fatto bene.. se non fossi impegnata non mi farei troppi problemi, ma infondo guardare non ha mai fatto male a nessuno..

-Ehy! Ho detto “ehm ehm”!!- una voce conosciuta mi riporta alla realtà, distogliendomi dal bel panorama che stavo ancora guardando

-Slash! Che ci fai qua?-

-Sono venuto a scroccare qualche bevuta, che domande! E poi volevo vedere come te la passavi, a quanto pare molto bene-

-Che scemo che sei! Dimmi, che ti offro?-

-Lo zio Jack tesoro! Oggi ne ho bevuta solo mezza bottiglia, comincio ad andare in crisi di astinenza-

-Lo zio Jack? Che sarebbe?- dalla sua faccia stupita deduco che avrei dovuto sapere di cosa si tratta.. uno strano cocktail forse?

-Ma come! Non conosci il caro zio? Il Jack Daniel’s tesoro!!- effettivamente potevo arrivarci anche da sola..

-Certo che sei strano. Non è normale dare nomignoli alle cose-

-Se lo dici tu.. no, non metterlo nel bicchiere lascia tutta la bottiglia!-

-Scherzi?-

-Ho forse la faccia di uno che scherza? Sull’alcool tesoro, proprio come sulla musica non si scherza mai, ricordatelo!-

-Ok ok.. ecco a te. Vedi di non ubriacarti però!- annuisce, mentre si attacca alla bottiglia e comincia a tracannare il contenuto. Meno male che non doveva ubriacarsi!

-Eccomi piccola, ho finito di consegnare le ordinazioni, andiamo?-

-Un secondo Dean, finisco di preparare due Manhattan e sono da te- detto questo mi allontano, lasciandoli soli

-Senti bello togli gli occhi di dosso da quella ragazza ok? Lei è già fidanzata e sinceramente, ti sconsiglio di farti beccare a guardarla in quel modo da Axl, a meno che tu non abbia intenzione di morire giovane! E comunque, metti caso che tra loro per un qualsiasi motivo dovesse finire, bhè mettiti in coda, ci sono prima io!-

-Guarda che siamo solo amici ok? Rilassati amico, non ho alcuna intenzione di provarci con lei!-

-Vuoi forse dire che Keira non è una bella, anzi bellissima ragazza? Guarda che potrebbe offendersi! E se tu la offendi io ti picchio chiaro?-

No..no.. sta calmo! Non intendevo dire che è brutta, lei è veramente molto bella e anche simpatica..-

-E quindi volevi provarci con lei!-

-No.. cioè forse.. io.. E che cazzo smetti di guardarmi male! Mi piace ok? Sei contento adesso? Ma è fidanzata l’hai detto tu, e a meno che non sia lei a venire da me io non muoverò un dito!-

-D’accordo amico, non c’è bisogno di scaldarsi tanto però! Ah, io sono Slash, chitarrista e gran figo-

-Piacere io sono Dean-

-Vedo che avete fatto conoscenza! Slash vieni anche tu a farmi compagnia durante la pausa?- quando torno da loro si stanno stringendo la mano, presumo dopo essersi presentati

Come immaginavo Slash ha accettato subito di unirsi a noi, non poteva certo perdersi l’occasione di scroccare anche una sigaretta!

-Key tu stacchi alle cinque vero? Posso aspettarti e poi riaccompagnarti a casa, che ne dici?-

-Uh? No grazie Slash, non ho bisogno dell’accompagnatore per tornare a casa, non sono più una bambina-

-Sei sicura? Potresti essere assalita da un qualche barbone, o un tossico alcolizzato oppure..-

-Basta! Ma perché deve per forza capitarmi qualcosa di brutto? Non potrei tornare a casa in santa pace, magari trovando una banconota da cento dollari sul marciapiede?- non capisco perché per lui devo essere sempre in pericolo, d’accordo essere premurosi, ma così porta sfiga!

-Ragazzi io torno dentro, prima che il capo decida di licenziarmi, ci vediamo Slash-

-Ok, io arrivo tra poco Dean-

-Ciao bello mi raccomando eh!-

-Certo certo, te l’ho detto sta tranquillo!- rientra nel locale, chiudendosi la porta di servizio alle spalle

-Che significa mi raccomando?-

-Niente, una cosa tra uomini. Ma.. tornando a noi. Sei stata fortunata sai?-

-Perché?-

-Bhè, voleva venire anche Axl stasera, ma poi Izzy e Duff l’hanno convinto a rimanere a casa per suonare un po’ con Steve, anche se era talmente fatto che non so neanche se sia riuscito a capire come tenere in mano le bacchette. Ti immagini se al posto mio ti avesse beccato lui a fissare il fondoschiena di quel ragazzo?-

-Già.. è un po’ geloso quando ci si mette-

-Un po’? io direi estremamente geloso e anche possessivo. Te l’ho detto, sei stata fortunata-

-Hai intenzione di dirglielo?-

-No! Certo che no! Non voglio averti sulla coscienza. Mi basta sapere che non farai niente di stupido-

-Ok. Grazie Slash sei un amico, davvero-

-Si, come no. Tanto lo so che prima o poi ci finirai a letto. Sei come me, le storie serie dopo un po’ ci stancano. Soprattutto se ci sono delle tentazioni in giro-

-Allora cercherò di resistere!- la sua faccia scettica mi fa ridere anche se ha ragione, le storie serie sono estremamente stancanti e dopo poco noiose.

-Vabbè, entriamo che mi è tornata sete-

-Vuoi scroccare qualcos’altro? Non ti è bastata una bottiglia di “zio Jack” e due delle mie sigarette?-

-Certo che no! Adesso mi ci vuole qualcosa di diverso dal Jack però.. hai detto che sai preparare un Manhattan?-

-E Manhattan sia!-





Mi scuso per il terribile ritardo. Spero che riuscirò a farmi perdonare!!

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Capitolo 23
*** cap.23 ***






La serata continuò tranquilla e senza pericoli, almeno fino a quando Dean non si mise in testa di volermi accompagnare ad ogni costo a casa

-Ti ho già detto che non ce n’è bisogno! Cos’è Slash ti ha attaccato un po’ della sua paranoia? Ti assicuro che non mi accadrà niente, non sono previste piogge di meteoriti giganti su Los Angeles e di recente nessun ufo è stato avvistato. Anche se in quel caso ci sarebbe ben poco da fare..-

-Però ha ragione! Questa non è una tranquilla cittadina, è pieno di pervertiti ed assassini là fuori cazzo! E poi anch’io vado da quella parte, almeno un po’ di strada insieme possiamo farla oppure devo trovarmi un’altra casa?-
 
-Ok, va bene se devi fare anche tu questa strada non ci sono problemi- iniziamo a camminare fianco a fianco, parlando del più e del meno e senza neanche accorgermene mi ritrovai difronte alla porta sgangherata dell’appartamento.

-Oh, siamo arrivati! E tu dove abiti di preciso? Magari qualche volta possiamo fare la strada insieme per andare a lavoro- si passa una mano tra i capelli e mi guarda con la stessa espressione che potrebbe avere un bambino colto con le mani nel barattolo della cioccolata, oppure Slash quando ne combina una delle sue..

-Io veramente.. abito nella via dietro al Troubadour-

-COSA? Mi hai mentito! Hai detto che dovevi fare la mia stessa strada!-

-No, non ti ho mentito, dovevo fare anch’io quella stessa via però avrei dovuto girare al primo incrocio che abbiamo trovato- bhè effettivamente..

-E sentiamo, per quale oscuro motivo l’hai fatto?- gli conviene evitare la lista di tutte le disgrazie che sarebbero potute accadermi, altrimenti farò in modo di fargliene provare un paio..

-Per accompagnarti, volevo parlare un altro po’ con te, e poi adesso so dove abiti! Posso venirti a trovare quando voglio-

-Non ti conviene, il mio ragazzo è particolarmente geloso e se vuole può diventare anche pericoloso e..-

-Si si lo so, e se per caso doveste lasciarvi c’è prima Slash-

-Come?-

-No niente, fai finta di niente. Comunque adesso lui è in casa e non c’è nessuno che possa vederci..-

-E con questo? Che vuoi dire?-

Le sue labbra calde e morbide si posano delicatamente sulle mie, in un primo momento rimanendo immobili, ma lasciando spazio alla sua lingua non appena si accorge che non lo sto allontanando. Rispondo al suo bacio lasciandomi trasportare da quella bellissima sensazione mentre mi cinge piano i fianchi. Il suo tocco è leggero e delicato, sembra quasi che abbia paura di rompermi. Dopo degli interminabili attimi ci stacchiamo, mi guarda sorridendo e accarezzandomi dolcemente. Dopodiché se ne va salutandomi con un cenno del capo. E io rimango li imbambolata a guardare l’angolo dietro il quale è sparito da brava imbecille quale sono.

Stavolta l’ho combinata davvero grossa, spero veramente che non se ne sia accorto nessuno altrimenti mi converrebbe iniziare a scappare a gambe levate. Ha un limite la stupidità umana? Non credo, ma se ce l’avesse io lo avrei superato senza ombra di dubbio.
Entro in casa in silenzio, non prima però di aver sbattuto qualche capocciata al muro per riprendermi e cercare di far tornare i miei neuroni al loro posto. Potrei dare la colpa a loro, infondo non è colpa mia se hanno deciso di andarsene in vacanza ad Honolulu senza neanche avvisarmi!

Faccio qualche passo in direzione della cucina, da dove proviene un vociare indistinto

-Ripetilo! Ripetilo se ne hai il coraggio!! Non osare mai più capito? Mai più!- ecco, Axl è anche nervoso stasera, perfetto! Qualcos’altro? Cavolo preferirei che mi avessero rapito gli alieni

-No scusa, devo ripeterlo o no? Perché non sei stato molto chiaro!- E l’altro si diverte pure ad irritarlo ancora di più!

-SLASH!!-

-Ehy ehy calmo! Però non è colpa mia! Cioè guarda! Puoi forse negare che non ti ci tufferesti in mezzo?- Mi indica continuando a guardare Axl

-Volete spiegare anche a me? Perché è evidente che ce l’avete con me- ci vorrebbero i sottotitoli con questi due..

-Slash vorrebbe farsi un giro con le tue tette- mi informa Izzy che si era ripreso dalle risate che fino a due secondi prima lo facevano sembrare in piena crisi epilettica

-Non solo con loro, con tutta te tesor..AIA!! Ma che cazzo.. No fermo calmati io scherzavo eh! Non oserei mai! Posa quella cosa che potrebbe farsi male qualcuno- indietreggia lentamente mentre Axl si avvicina a lui minaccioso brandendo in mano una padella

-È per questo che l’ho presa, per farti male, molto male!-

-No dai ragazzi smettetela sono stanchissima e non ho alcuna intenzione di fare da bambinaia-

-Bambinaia?- ma che carini anche in coro! Neanche si fossero messi d’accordo

-Si, sembrate due bambini quando vi comportate così, anzi siete due bambini! Dei bambini troppo cresciuti che vogliono atteggiarsi da rockstar. Ora io vado a dormire, evitate di fare casino. E vedete di crescere nel frattempo- ok, potevo contenermi un po’, cercare di essere meno cattiva, ma.. no! E che cazzo! Sono dei ventenni con il cervello di due bimbi di cinque anni. E poi sono troppo nervosa per cercare di essere più delicata.

-Qualcosa non va?- Axl si siede accanto a me sul letto, cominciando a massaggiarmi le spalle

-No, è tutto a posto. Sono solo stanca- e ho baciato un mio collega, ma non preoccuparti non succederà mai più, almeno finché non mi troverò di nuovo da sola con lui, in quel caso non risponderei più delle mie azioni  e gli salterei addosso senza troppi complimenti. Non credo che lui si faccia troppi problemi

-Mio fratello e Steve dove sono?- pensiamo a qualcos’altro che è meglio

-Non so, credo all’appartamento di Duff, ma non ne sono sicuro- Le sue mani scendono sulla mia schiena, fino ad arrivare ai lembi della maglietta per poi togliermela. La sua bocca inizia a baciare il mio collo, per poi risalire fino alla mia per prenderne possesso. È così diverso da Dean. Eppure non saprei scegliere tra i due. Uno dolce e delicato, l’altro irruento e passionale. Axl è un fuoco, devi stare attenta a non scottarti mentre Dean è.. tutto l’opposto calmo e rilassante come un piccolo corso d’acqua che ti culla dolcemente. E io.. io sono semplicemente fottuta.

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Capitolo 24
*** cap.24 ***






- Slash ho un problemino..- so che è totalmente illogico, ma sento di potermi fidare di questo pazzo riccioluto

-No tesoro, tu non hai un problemino, tu hai un enoooorme problema!- sorride compiaciuto, di cosa poi..

-Tu sai?-

-Io so!-

-E lui?- speriamo di no, speriamo di no!! Ti prego non tenermi sulle spine, sto per avere un infarto!

-No, sta tranquilla, non lo sa. Anche se, dopo la tua sfuriata di stanotte avrei voluto dirglielo. Ma poi mi sono detto “Slash! Un ragazzo bellissimo e buono come te non può mandare una bella ragazza direttamente al macello!”-  Ringrazio Dio che l’ha fatto così vanitoso, megalomane ed egocentrico!

-Fiuuu.. Grazie al cielo! Mi hai fatto perdere vent’anni di vita-

-Non ringraziare il cielo, ringrazia me piuttosto! Ma dimmi, adesso che hai intensione di fare?-

-Se lo avessi saputo non sarei venuta a chiedere consigli ad un caprone come te, non trovi?-

-Ehy calma con le offese, ti ricordo che io so qualcosa che qualcun altro non sa!-

-Si si scusa.. ma come hai fatto a scoprirlo?-

-Hem.. ecco.. stavo dando dell’acqua a quella povera piantina rinsecchita che sta sul davanzale della finestra e..-

-Ma se non ci sono piante in tutta casa!- è un pessimo bugiardo, ma le sue scuse fanno veramente ridere!

-Ah già, e allora stavo.. Si, stavo scuotendo la tovaglia fuori dalla finestra e..-

-Tu che fai le pulizie? Ma non farmi ridere!- impegnati di più Slash!

-Osservando le stelle per trovare una nuova costellazione a cui dare il mio nome? No eh?- lo scetticismo nel mio sguardo ha parlato al posto mio

-Uff, ok va bene stavo spiando. Ho sentito le vostre voci, mi sono affacciato e ho visto due teneri piccioncini scambiarsi un dolce bacio d’amore.. –

-Che fai sfotti?-

-Direi di si! E tu non puoi proprio farmi niente, a meno che tu non voglia che Axl venga a conoscenza di una certa cosa…- ricattatore…
-Torna serio per un attimo dai, che dovrei fare? Dirglielo è escluso, altrimenti mi ammazza, lo sai. Però anche continuare a mentirgli mi sembra brutto-

-Tu che vuoi fare? Era solo un bacio che non si ripeterà mai più oppure hai intenzione di portare avanti questa cosa con Daniel?- ehh.. vorrei tanto saperlo anch’io..

-Dean, si chiama Dean-

-E io che ho detto? Comunque non mi hai risposto-

-Perché non lo so! Io.. Adoro Axl, è forte passionale e ha mille altre qualità di cui vado pazza..-

-Si ma ha anche più di mille difetti,  primo tra tutti: è molto pericoloso-

-Mi fai finire? Che stavo dicendo? Ah si, Dean invece è tutto l’opposto, talmente dolce che ti verrebbe voglia di inzupparlo la mattina nel caffè- oddio ho veramente detto questa cosa? Slash veloce chiama un manicomio!!

-Ragazza mia ti vedo proprio male! Prima di tutto devi capire cosa vuole il tuo cuoricino e dopodiché devi mandare a fanculo quelle due checchette e uscire con il grande Slash!- Ma si è fumato il cervello?

-Ma la smetti di fare il cretino! È una cosa seria sai?-

-Cercavo solo di tirarti su il morale! E poi non vedo che ci sarebbe di male-

-Oh nulla, se non consideriamo il fatto che Axl prima ti sbatterebbe fuori dal gruppo e poi ci ucciderebbe ad entrambi-

-Già cazzo.. e se gli dessimo una bella botta in testa? Perderebbe la memoria e noi non avremmo problemi!- ma che razza di discorsi fa?

-Ha la testa troppo dura, non funzionerebbe, e poi non stavamo parlando di me e te, ma di me, Axl e Dean!-

-Ah si, che bel triangolo. Credo che dovresti parlare con Dean, per sapere lui che intenzioni ha, è inutile che noi stiamo qua a farci tutti ‘sti film per niente!- Strano ma vero, per una volta ha ragione lui


***


Finalmente siamo tutti pronti per provare qualcosa insieme, Duff e Steven hanno imparato le poche canzoni che abbiamo composto io ed Izzy e hanno contribuito per completarle in modo fantastico. È incredibile l’alchimia che si sta creando tra di noi. Sfonderemo, me lo sento. Tra un po’ di tempo tutti sapranno chi siamo!

-Ragazzi ma dove cazzo è finito Slash?-

-Cazzo ne so Steve.. Ehy Duff cazzo sta attento!-

-Eh? Oh scusa, non l’ho fatto apposta! Non ti avevo proprio visto!-

-E ci credo! Sei già ubriaco e sono solo le tre del pomeriggio! No, ma guarda! Mi hai macchiato tutta la camicia!-

-Ti ho detto che non l’ho fatto apposta! E poi non si nota nemmeno, con tutti quel casino di colori che ci sono.. Sembra che qualcuno ci abbia vomitato sopra dopo una bella abbuffata multicolore!-

-Cosa? Non osare offendere le mie camicie! Sono fighissime!-

-Si, come mia nonna..-

-Adler, vuoi che ti infili la batteria nel culo?-

-Ma la smettete? Sembrate tre checche isteriche! Mentre aspettiamo Slash pensiamo ad un nome per la band-

-Che ne dite di “Sex Guns”?-

-Duff, d’accordo che sei patito di Sid Vicious, ma non esagerare adesso ok?-

-Ce l’ho!-

-Spara Axl-

-“Rock n’Rose” eh? Fico no?-

-Stai scherzando vero?-

-E allora forza, proponi tu qualcosa di adatto!- voglio proprio vedere cosa si inventerà Izzy..

-Vediamo… avete detto Sex Guns e..-

-E mi hai bocciato la proposta, stronzo!-

-Duff, mettiti a piangere già che ci sei no? Allora.. Sex Guns e Rock n’ Rose.. Rose, Sex.. Guns Rock.. Rose Guns.. Guns Rose.. Guns.. Roses… GUNS N’ ROSES!!! Che ve ne pare?-

-Guns n’ Roses? Fico cazzo! Ci voglio un simbolo strafichissimo da disegnare sulla batteria!-

-Mi costa ammetterlo, ma è persino meglio di Sex Guns..-

-Grande Izzy! È il nome che stavamo cercando! Lo sapevo che ce l’avresti fatta!- Guns n’ Roses eh? Mi piace cazzo! Tra poco tutti sapranno chi sono e di che pasta son fatti i fottuti Guns n’ Roses!





Ok, capitolo un po’ cortino, ma volevo che finisse così..
Passando alle cose serie.. GRAZIEEEEE!!!!! SIETE MITICHE DAVVERO! TUTTE QUANTE!!
Ah, un’altra cosa.. qualcuno di voi va a vedere i Gn’R a Roma il 4 Settembre?? Io siiii!!! Però sono sola.. possibile che tra tutti quelli che conosco a nessuno piacciano i Guns? Boh.. non capisco!

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Capitolo 25
*** Cap.25 ***






Abbiamo provato tutto il pomeriggio, Izzy e Slash hanno anche proposto una canzone nuova composta in onore del Nightrain, ed è venuta fuori una cosetta proprio niente male. Abbiamo anche risistemato delle cose più vecchie, come Move To The City e Think About You. Sono stanco morto e la gola comincia un po’ a raschiare, ma non solo l’unico provato da questa estenuante sessione di prove. Izzy è sdraiato sul pavimento alla ricerca di un po’ di frescura. Steve credo che si sia addormentato sulla batteria, possibile che sia così scemo? Giuro, mai conosciuto uno strano quanto lui. Duff e Slash invece fumano parlottando tra di loro. Se già prima erano amici adesso sono inseparabili, come si dice? Ah si, culo e camicia! Scommetto che avrebbero da ridire su chi è cosa.  E io.. io non posso fare a meno di sentire la mancanza del piccolo ragnetto che mi sta sempre avvinghiato addosso, peggio di un koala con il suo ramo di eucalipto. Dopo che ci saremo ripresi ho deciso che andremo tutti a trovarla a lavoro. Sono proprio curioso di vedere come se la cava, a detta di Slash estremamente bene, sa preparare anche i cocktail più difficili da fare. Un po’ mi da noia sapere che anche tra loro due si sta creando un’amicizia più profonda, come quella che ha con Duff. Spero solo che non diventi troppo profonda.

-Ragazzi, alzate il culo e svegliate Steve che stasera andiamo a vedere Key all’opera!- Slash si volta di scatto verso di me con un’espressione quasi terrorizzata in faccia. Che sappia qualcosa che io non so? No.. Key me lo avrebbe detto se ci fosse qualcosa che non va.
   
-Slash, smetti di fissarmi, lo so che sono bellissimo, ma non sei il mio tipo credimi! Steveee! Sveglia!- ma tu guarda questo, accasciato sulla batteria con la faccia spiaccicata sulla pelle del rullante. Mi avvicino e faccio per scuoterlo, ma poi quei piatti così maledettamente vicini alle sue orecchie mi fanno venire un’ideuzza molto divertente. Almeno per me. Prendo le bacchette che erano cadute a terra e facendo gesti con una mano attiro l’attenzione degli altri, non voglio che si perdano questa scena. Tre.. Due.. Uno.. Colpiti! Il rumore è improvviso e assordante, Steve salta letteralmente via dalla batteria e tra le risate generali cerca di riprendere fiato dallo spavento.

-Voi.. voi mi volete morto! Ma siete impazziti?-

-Steve su non esagerare, al massimo sordo ma morto proprio no!-

-Si Steve Duffino ha ragione, sei il solito esagerato!-

-Duffino?- scoppio a ridere di nuovo, quei due sono fenomenali insieme -Slash, avevo capito che siete parecchio amici, ma non pensavo tanto “Intimi”-

-Cazzo dici Slash! Ma sei rincretinito? Non osare mai più chiamarmi in quel modo eh! Duffino poi.. ma come ti è saltato in mente?-

-Ahah! Siete dei froci del cazzo!-

-Izzy non ti ci mettere anche tu! Che colpa ne ho io se a lui gli è partito il cervello?-

-Nessuna colpa.. Duffino-

Mentre Duff continua a sbraitare e Slash cerca di togliersi di dosso il nomignolo di frocetto continuiamo a ridere, finendo per contagiare anche i due che facevano gli offesi.
Usciamo dal garage adibito a sala prove e ci incamminiamo verso il Troubadour. Non vedo l’ora di suonare in quel locale. C’è sempre un sacco di gente e molti talent scout passano di là alla ricerca di nuovi talenti. Chissà quanto tempo passerà prima che si accorgano di noi. Vabbè, è inutile pensare a quello che sarà dopo, dobbiamo impegnarci e sicuramente ce la faremo, a costo di metterci una vita. Oddio una vita proprio no, non mi piacerebbe ritrovarmi novantenne a suonare davanti ad un pubblico di migliaia di persone.  Mentre mi perdevo nelle orride visioni di me da vecchio con il catetere e il pacemaker che salta ogni volta che Slash tocca una corda siamo arrivati alla meta. Il Troubadour si erge in tutta la sua magnificenza dall’altra parte della strada.

Appena entrati l’odore di sudore e fumo ci accoglie facendoci storcere il naso per un attimo. Stasera c’è veramente tanta gente, sta suonando un gruppo punk-rock che non ho mai sentito, sono anche abbastanza bravi. Mi avvio verso il bancone con gli altri mentre Slash continua a guardarsi intorno nervoso. Quel ragazzo non me la racconta giusta, domani lo spremerò per bene per sapere cosa mi nasconde. Ho finalmente raggiunto il bar, ma di lei non c’è traccia, guardo un po’ in giro ma non riesco a vederla. Al posto suo ci sono un omone grasso e grosso con i capelli neri estremamente unti raccolti in un codino e la barba ispida e una ragazza bionda molto formosa. Richiamo l’attenzione della ragazza, l’uomo mi fa veramente schifo, ma come gli hanno permesso di lavorare conciato in quel modo?

-Ehy scusa bionda!- mi fa un sorriso e mi dice che in un attimo sarà da me

-Cazzo Axl, lei non è Key te ne sei accorto? Anche se è molto carina-

-Lo so Duff che non è lei, non sono mica scemo! Le volevo chiedere dov’è andata a finire!-

-Mmm.. bene. Perché questa ragazza mi piace proprio!-

-Scusa, ma eri preoccupato perché pensavi che volessi tradire tua sorella o perché avevi paura che volessi farmi una che piace a te?-

 -Per tutte e due le cose-

-Allora ragazzi che vi porto?- si avvicina a noi, è accaldata e come non capirla, qua dentro non c’è aria e non fa altro che correre dietro le ordinazioni dei clienti
-Due birre grandi e.. sai dov’è l’altra barista? Piccoletta, capelli neri e occhi verdi..-

-Keira? Perché la cercate? La conoscete?-

-Si, scusa, non ci siamo neanche presentati. Io sono Axl il suo ragazzo- il suo sguardo passa perplesso tra me e Duff –No! Non il suo, il ragazzo di Keira! E lui è Duff, suo fratello-

-Bhè ragazzi, io sono Mandy, non ho fratelli né fidanzati ma posso dirvi che Keira molto probabilmente è sul retro a fare una pausa, credo ci sia anche Dean con lei- indica una porta vicino all’entrata dei bagni con sopra scritto in grande “vietato entrare” e sotto il cartello dell’alta tensione e pericolo di morte. Mi avvio a grandi passi verso la porta, non vedo l’ora di baciarla e poi.. chi cazzo è questo Dean?





Imploro il vostro perdono!! Non è colpa mia, giuro! è la mia ispirazione che ha deciso di andare in vacanza in Tanzania!! Spero che adesso che è tornata non se ne vada più..


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Capitolo 26
*** cap.26 ***


RIECCOMI!!!!!! lo so è passato tanto tempo, sicuramente vi sarete dimenticate di me... sigh...





Dopo tre faticosissime ore di lavoro mi concedo una pausa, e Dean come al solito mi segue sul retro. Non appena la porta si chiude dietro di noi le sue labbra sono sulle mie. Sono consapevole che è sbagliato, che dovrei quantomeno scegliere tra lui ed Axl, ma non ne sono capace. Ho bisogno di entrambi. Improvvisamente la porta si spalanca, andando a sbattere sul muro con talmente tanta forza che torna indietro e finisce dritta in faccia al povero malcapitato che l’aveva aperta.

-Ahia cazzo che male!-

-Slash! Che ci fai tu qua? I clienti non possono stare qui, sennò che senso avrebbe il cartello dell’alta tensione sulla porta?- mi stacco da Dean, anche se Slash è a conoscenza della nostra tresca non vorrei comunque approfittare della situazione

-Oh certo, è così che ripaghi il tuo salvatore? Mandandolo via? Grazie tante eh!- finge di essersi offeso, ma invece di andarsene si appoggia al muro e si accende una sigaretta

-Salvatore? E da cosa mi avresti salvato?-

-Sono venuto ad informarti che di là ci sono tutti i Guns al gran completo, compreso Axl, che se per caso te ne fossi dimenticata è ancora il tuo ragazzo- Dean si volta verso di me con aria alquanto scocciata e sbuffando se ne torna dentro il locale, non prima di aver squadrato perbene Slash. Credo che lo consideri un po' strano, e non ha tutti i torti, ma Slash è Slash e non vorrei cambiarlo per niente al mondo.

-Grazie mio salvatore, per ringraziarti permettimi di offrirti  un'altra sigaretta, che quella l'hai già finita-

-Se proprio vuoi ringraziarmi conosco un modo migliore e molto più salutare di una sigaretta- mi prende il mento tra le dita di una mano e mi avvicina a sé, proprio quando la porta si spalanca nuovamente, facendo uscire Axl e Duff. Sento Slash sussultare e portare l'altra mano veloce accanto ad un mio occhio

-Ecco fatto, era una ciglia. La butto a terra o vuoi esprimere un desiderio?- Ma che bella scusa! L'ultima volta che l'ho sentita andavo ancora all'asilo

-Buttala, non credo nei poteri sovrannaturali delle ciglia-

Axl si avvicina passandomi un braccio attorno alla vita e stringendomi a se con fare possessivo, mentre lancia una delle sue occhiatacce assassine a Slash.

-Guarda che mica te la mangio eh! Aveva qualcosa in occhio, tutto qua e io gliel'ho tolta-

-Potevo benissimo farlo io, o forse ci tenevi a mettere le mani addosso alla mia ragazza?- ma perché questo benedetto ragazzo è sempre di cattivo umore e vede complotti contro di lui ovunque? Avrebbe bisogno di un bravo psicologo, o uno psichiatra, o magari entrambi..

-Ma se te non c'eri ancora! Se ci fossi stato tu l'avrebbe chiesto a te e non a me. Se vuoi saperlo non ho alcuna intenzione di  metterle le mani addosso, almeno finché non sarà lei a chiedermelo- no Slash ti prego non provocarlo che sennò impazzisce!!  

Come avevo previsto Axl mi lascia improvvisamente e si lancia contro Slash che pronto lo placca indietreggiando. Iniziano a prendersi  a pugni, Slash indietreggia dopo essere stato colpito sulla mandibola ed Axl ne approfitta per gettarlo contro il muro e dargli una scarica di pugni all'altezza dello stomaco. Mio fratello cerca di mettersi in mezzo tra i due per separarli, con l'unico risultato di venire colpito sulla bocca, che comincia a sanguinare copiosamente.

-BASTA! Smettetela! Axl lascialo non ha fatto nulla! Michael non mettertici anche tu ti prego!- Riesco a tirar via (con non poca fatica) mio fratello, che oltre ad avere la bocca sanguinante adesso ha anche un sopracciglio spaccato.

-Axl cazzo lascialo stare!- Mi aggrappo alla sua maglia e con tutta la forza che ho lo tiro indietro.

-Lasciami! Lo ammazzo, devo ammazzarlo!-

-NO! Tu non ammazzi nessuno, adesso voi due tornate di là, andate in bagno vi ripulite e poi andate a prendere qualcosa da bere, dite a Mandy che pago io per voi, ma andate!!- Mike passa un braccio sulle spalle di Axl e gli sussurra qualcosa all'orecchio, che sembra farlo ragionare, perché dopo aver sputato su Slash rientra nel locale seguito da mio fratello.

Mi inginocchio accanto a Slash, cercando di pulirgli il sangue che ha sul viso con il grembiule. Emette un gemito quando gli passo la stoffa sul naso, probabilmente quel pazzo gliel'ha rotto.

-Ehy riccio ce la fai ad alzarti?- Annuisce e si appoggia a me per tirarsi su

-Ti porto dentro così ti dai una bella sciacquata al viso e vediamo i danni che quello scellerato ti ha fatto ok?-

-Avrei vinto io se non mi avesse preso alla sprovvista con quel pugno. È la prima volta che mi batto per una ragazza sai? Di solito i ragazzi di quelle che mi porto a letto si lasciano intimidire facilmente- Ma allora non sta così male se ha ancora la forza di sparare stronzate!

-Credi che se ci vedesse rientrare abbracciati si incazzerebbe ancora? Perché volevo sfruttare un po' la situazione, magari fingendomi più malandato di quello che sono per potermi appoggiare di più a te. Fammi pensare.. Ah ecco! Potrei avere un braccio rotto, non sarebbe colpa mia se la mano mi andasse a cadere sul tuo sedere!-

-Smettila cretino, entra e vai a sciacquarti!-

-Si, si vado! Ma prima voglio chiederti una cosa- si volta puntando i suoi occhi nei miei -se non fossero arrivati loro, cosa avresti fatto?-

-In che senso?-

-Si dai, ti saresti scansata o avresti risposto al bacio?-

Interrompo il contatto con i suoi occhi abbassando lo sguardo, mi sarei scansata o sarei rimasta? Credo che sarei rimasta immobile ad aspettare le sue labbra che hanno quell'aspetto così invitante, ma non è il caso che lui lo sappia

-Mi sarei scansata, ovvio-



Scommetto che adesso vi ricordate chi sono eh?? Mi spiace veramente tanto per il mostruoso ritardo e per non aver più recensito ecc.... prometto che d'ora in poi mi impegnerò ad essere più presente, e ad aggiornare più spesso, ovvio!!! a dire la verità il capitolo era già pronto da un po', ma non l'ho messo perchè non mi convinceva molto.. e neanche ora ne sono molto orgogliosa... se è qualcosa di veramente osceno fatemelo sapere, avvertitemi e lo toglierò!!!!

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Capitolo 27
*** cap.27 ***



Rieccomi!! un nuovo capitoletto, per la vostra felicità! Ragazze grazie di cuore, nonostante la mia lunga assenza siete rimaste delle fedeli lettrici.
Uno specialissimo grazie a 
 Happo Lafayette Lau_McKaganCrazy_Me e Miss_Rose che hanno recensito il capitolo precedente, ma anche a tutte le lettrici silenziose!!!!!!!!!!




-Smettila Rose, ci serve un fottuto chitarrista- Duff mi sussurra queste parole all'orecchio, credo che non voglia farsi sentire da Keira, lei non vorrebbe sentir parlare di un suo amico come se fosse un oggetto senza valore. Ma si è meritato ogni pugno che ha preso. Insomma, Key è la mia ragazza, solo ed esclusivamente mia. La prossima volta che si avvicina di nuovo a lei lo uccido, chi se ne frega se dopo dovremo trovarci un altro in grado di saper suonare la chitarra come lui.
Rientriamo nel locale e di nuovo quel puzzo di fumo misto ad altri odori entra nelle mie narici disgustandomi per un attimo. Ci avviciniamo al bancone, proprio davanti alla biondina di prima, Mandy. Vedo Duff seguire con lo sguardo ogni suo movimento se non si riprende a breve comincerà a sbavare per terra.

-Hey Mandy! Portaci altre due birre!-

-Eccole ragazzi, vedete di non esagerar.. Oh mio Dio, ma che avete fatto?- si sporge dal bancone, mettendo in mostra il suo seno prosperoso e andando a toccare la ferita sul sopracciglio di Duff, che non riesce a staccare gli occhi dalla generosa scollatura della ragazza

-Non preoccuparti, non siamo così malandati!- Mandy continua a controllare  il viso del biondo, costringendolo ad alzare lo sguardo abbandonando così quella bella vista

-Ragazzi io vado a controllare che fa Keira con quell'idiota. Non mi fido a lasciarla da sola con lui- Mi allontano senza neanche aspettare una risposta od un cenno e torno verso la porta con il cartello dell'alta tensione. Proprio mentre alzo la mano per aprirla, questa si spalanca lasciando entrare Key con addosso quello scimmione che le sta un po' troppo attaccato per i miei gusti.  Non mi hanno visto, mi appoggio al muro dietro di loro ed ascolto ciò  che si dicono, mentre aspetto che si accorgano della mia presenza.

-Allora tesoro, io vado a sciacquarmi, ma tu aspettami qui va bene? Quando esco voglio anch'io la mia dose di alcol gratis! Infondo io sono quello che ne ha prese di più, me lo merito no?-

-Si, va bene pagherò qualcosa anche a te, ma non farci l'abitudine, non accadrà un'altra volta-

-Certo certo.. Senti, posso chiederti una cosa? No, perché io non è che ci abbia capito più di tanto.. Esattamente con lui, che intenzioni hai? Voglio dire, non è che tutte le volte che verremo a trovarti dovrò avvertirti o salvarti il culo come ho fatto stasera vero? È troppo strana come cosa e non sono sicuro di essere in grado di mantenere un segreto così.. E poi dopotutto Axl è mio amico, non voglio rischiare di rovinare la nostra amicizia per colpa della tua tresca con Mr bello e dannato-

-Mr bello e dannato? Ma come ti escono queste?-

-Vuoi forse dire che non ti attraggono i suoi capelli neri spettinati? O i suoi occhioni verdi smeraldo cerchiati con la matita nera? Sarò scemo, ma non sono mica nato ieri!!-

-Ok, ok.. adesso va a lavarti, ti aspetto qua-

Slash entra nel bagno e la lascia sola a circa sue metri da me, ma non mi ha ancora visto.

Lei ha un altro.

Lei ha Dean.

E Slash lo sapeva, per questo prima di uscire ha fatto quella faccia terrorizzata, lui sapeva cosa avrei trovato qua se non ci fosse stato lui ad avvertirla. Tradito. Tradito dalla ragazza che amo e che credevo mi amasse. Non so che fare, se fosse stata una qualsiasi altra ragazza non credo che mi sarei fatto troppi problemi a sbatterla al muro e dargli qualche schiaffo, ma lei non è una qualsiasi ragazza. Lei è la mia Key.. no, lei ERA la mia Key.
Rimango immobile ad osservare la sua figura che continua a darmi le spalle, finché Slash non esce dal bagno e mi vede. Sta per dirmi qualcosa, ma poi si ferma, credo che abbia capito la situazione. Me ne vado da li ed esco dal locale, prendo una sigaretta dal pacchetto e cerco di accenderla, ma il mio accendino non ne vuol sapere di collaborare. Improvvisamente una mano mi avvicina un accendino al viso, e con un rapido scatto del pollice fa uscire la fiamma.

-Senti bello, mi dispiace, non so cosa tu abbia sentito, ma sappi che mi dispiace-

-Ho sentito tutto Slash, tutto. Cazzo sono stato così cieco! Me la sono presa con te che no c'entravi niente e non mi sono accorto che quell'altro tipo me la stava portando via!-
Calcio una lattina abbandonata a terra, cercando di sfogare inutilmente tutta la rabbia che sento dentro.

-Da quanto.. da quanto tempo va avanti questa cosa Slash?- non che abbia importanza, ma ormai voglio sapere tutto, anche se farà male.

-Una settimana più o meno- si rigira una ciocca di capelli tra le mani, è nervoso anche lui, chissà forse pensa che sia arrabbiato anche con lui per avermi tenuto nascosta questa cosa..

-Senti, io gliel'ho detto che doveva decidersi, che non poteva tenere un piede in due scarpe, ma lei diceva che non sapeva cosa decidere, che aveva bisogno di entrambi, così ho aspettato che prendesse una decisione, ma non l'ha presa, ha continuato a stare con te e vedersi con lui. Mi spiace davvero amico. Non ce l'hai con me vero? Io ho cercato di comportarmi bene, volevo che scegliesse te, per tornare tutti felici e contenti come prima, ma..-

-No, non ce l'ho con te.. ce l'ho con me stesso, per non essermene accorto, per non essere stato in grado di conquistarla, come lei ha conquistato me. Se ci fosso riuscito non mi avrebbe mai tradito. Insomma guardami! Sono Axl Rose, ci sono migliaia di ragazze disposte a fare sesso con me, e le occasioni non sono certo mancate, eppure non l'ho mai fatto. Slash, io non l'ho mai tradita! E sai perché? Perché la amo! Non so che fare. Mi sento vuoto, spento, come se mi avessero tolto l'anima-

-Sei proprio innamorato eh?-

-Già.. patetico vero? Mi è capitato solo un'altra volta in tutta la mia vita, e anche in quel caso non è andata bene. Sembra che sia condannato ad innamorarmi delle persone sbagliate-

-Erin?-

-Si.. ma tu che ne sai scusa?- come è possibile che sappia di Erin? È più di un anno ormai che è finita quella storia.

-Me ne ha parlato Izzy, non ricordo il contesto, ma mi ha detto che lei era il grande amore della tua vita eccetera eccetera...-

-è vero, dopo un anno di matrimonio ha chiesto il divorzio. Ma in quel caso era colpa mia, le stavo troppo addosso diceva, ma non era colpa mia, voglio dire, fa la modella di lavoro, passa le giornate ad indossare miniabiti ed a farsi guardare. È logico che non ne fossi felice..-

-è il suo lavoro, capisco che tu fossi geloso, ma se ha chiesto il divorzio per questo, bhè, forse hai esagerato un pochino-

-Credi che non lo sappia? Credi che non abbia mai desiderato tornare indietro per comportarmi diversamente? Non facevo altro che pensare a questo, poi ad un tratto è arrivata lei, e mi ha preso sempre di più, l'ha scacciata dai miei pensieri prendendo il suo posto, e alla fine anche lei mi ha abbandonato-

-Ho un'idea, tu hai bisogno di distrarti, e io ho bisogno di bere, andiamo a prendere qualcosa da bere da qualche parte. Che ne dici?-

-Sai, credo che a casa siano rimaste tre o quattro bottiglie di Nightrain..-

-Nightrain! Proprio quello che volevo sentirmi dire! Andiamo rosso, ci aspetta una bella sbornia!!-

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Capitolo 28
*** ATTENZIONE!!!!!!! ***


Sono arrivata ad un punto morto con questa storia, non so più come continuarla.
So che alcuni di voi si aspettavano un nuovo capitolo (o almeno mi piace pensare che sia così), e mi spiace deludervi..
Avevo intenzione di toglierla del tutto, ma poi ho notato che alcune delle mie storie preferite sono incompiute e mi spiacerebbe se venissero tolte,
quindi ho deciso di lasciarla perchè forse a qualcuno piace..
se avete suggerimenti o anche piccoli spunti per farmi tornare in testa qualche idea sono ben accetti,
nel frattempo io continuerò a scervellarmi per farmi venire in mente qualcosa..
ringrazio tutti quelli che l'hanno letta e commentata, ripeto: mi spiace da morire non darvi un nuovo capitolo.

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