Was di Slits (/viewuser.php?uid=67046)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** # 1. Mistake [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
Capitolo 2: *** # 2. Abattoir [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
Capitolo 3: *** # 3. Death [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
Capitolo 4: *** # 4. Stars [Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ***
Capitolo 5: *** # 5. Silence [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
Capitolo 6: *** # 6. Bitch [Burglar Cat Nami - Thief.] ~ Sex Cycle ***
Capitolo 7: *** # 7. Regret [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ~ Kid Cycle ***
Capitolo 8: *** # 8. Overflowing [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
Capitolo 9: *** # 9. Chasteness [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ~ Sex Cycle ***
Capitolo 10: *** # 10. Child [Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ~ Book Cycle ***
Capitolo 11: *** # 11. Drunkeness [Burglar Cat Nami - Thief.] ***
Capitolo 12: *** # 12. Stench [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
Capitolo 13: *** # 13. Dust [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
Capitolo 14: *** # 14. Blockade [Burglar Cat Nami - Thief.] ~ Kid Cycle ***
Capitolo 15: *** # 15. Whale [Monkey D. Luffy - Moneyless Pirate King.] ***
Capitolo 16: *** # 16. Demon [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ~ Book Cycle ***
Capitolo 17: *** # 17. Armistice [Blackleg Sanji - Head Chef.] ~ Kid Cycle ***
Capitolo 18: *** # 18. Family [Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ***
Capitolo 19: *** # 19. Bodies [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
Capitolo 20: *** # 20. Promise [Blackleg Sanji - Head Chef plus Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ~ Cross Cycle ***
Capitolo 21: *** # 21. Bring up [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
Capitolo 22: *** # 22. Voices [Humming Brook - Mate Captain.] ***
Capitolo 1 *** # 1. Mistake [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
#1. Mistake
[Roronoa Zoro – Pirate Hunter.]
La testa rotolò in acqua.
Il corpo rimase invece saldamente ancorato al proprio posto, sudicio e
maleodorante di lerciume.
Niente testa, niente riconoscimento. Un ragionamento così semplice da fare quasi schifo.
Lo spadaccino soppesò con cura il sacchetto di lino poggiato
sul fianco sinistro, in esatta corrispondenza alle tre katane.
Per un po’ sarebbe dovuto rimanere ancora vuoto.
Sospirò, rassegnato.
La caccia era nuovamente aperta.
---
Una raccolta nata più per ispirazione del momento che altro.
Era da un po’ che non scrivevo a qualcosa che non fosse la
solita shot su cui ormai mi sto logorando l’anima, e questa
sera ne ho sentito semplicemente il bisogno.
Il succo della questione si può racchiudere in questo.
Missing moments, così credo almeno che si chiamino.
Per farla breve una serie di racconti brevi incentrati sul passato dei
personaggi ù_ù
Fino ad ora ne ho elaborati tre, di cui uno ancora in revisione.
Sperando che siano di vostro gradimento posto questo primo, incentrato
sullo spadaccino.
In caso contrario la prassi rimane sempre stessa: un dolce e candido
cestino affamato di schifezze.
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Capitolo 2 *** # 2. Abattoir [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
#2. Abattoir
[Blackleg Sanji – Head Chef.]
Lo aveva guardato dall’alto in basso. Poi era scoppiato in
una risata squallida, senza senso, insopportabile. Di quelle che si
insinuano sotto le unghie fino a scarnificare la pelle.
- Pagare? Forse ancora non hai idea di chi sia io, mingherlino. -
Si accese una sigaretta, effettivamente non ne aveva la più
pallida idea.
- Si rifiuta quindi di pagare il conto, signore? – chiese
semplicemente.
- Puoi giurarci, figliolo! - ribattè l'uomo. Odore di sigari e nicotina.
E l'eco di un fastidioso attimo di silenzio.
Una manciata di secondi in cui il marine ebbe ampiamente modo di
riflettere circa il peso delle proprie azioni, la vita, la morte ed il
numero, altamente proporzionale, di calci in culo che quel mingherlino
avrebbe potuto riservargli in seguito ad una risposta così
poco ortodossa. Elevato, su questo oramai più nessuno in quel locale sembrasse riservare ancora dubbi a riguardo.
Il biondo contò fino a dieci.
Ancora silenzio.
- Capisco. –
Ed un brivido innaturale solcò la schiena
dell’uomo seduto al suo fianco.
- Questo complica lievemente le cose… -
Perché, in sin dei conti, non contava chi o cosa quel tizio
rappresentasse di preciso. Per le sue suole avrebbe ugualmente
significato un’unica cosa.
Carne da macello.
---
Secondo capitolo che ha incontrato la bellezza di tre revisioni e due
cambi netti prima di veder la luce qui sul fandom. Rendere il biondo
è sempre la parte più difficile del lavoro,
ragion per cui chiedo venia nel caso in cui adesso siate chiusi in
bagno con tanto di bacinella verde pisello in mano.
ù_ù
Non so davvero come ringraziarvi per tutto l'apprezzamento mostrato.
Spero che il farlo un pò alla volta possa bastare.
So, here we go:
Per Sherry: Il passato, soprattutto quello pressochè
sconosciuto di cacciatore del marimo, può esser tanto
piacevole quanto una sgradita lama a doppio taglio. Ma per ora son
contenta che questo minuscolo scorcio ti sia piaciuto.
Per blackhorse96: Tu non hai idea di quanto mi possa render felice il
saperti sulla strada della conversione.
Spero quindi che mi permetta di darti questo consiglio spassionato che,
in quanto sostenitrice iniziale di due etero, SaNa e FRObin, mi
aiutò molto a digerire il passaggio. Oltre alle storie qui
su EFP, assolutamente perfette per avvicinarsi al genere, ti consiglio
anche di leggere qualche Doujinshi di Yamato, autore prevalentemente
ZoSan.
I personaggi calcati sulla falsariga di quelli di Oda, le trame
perfette e la profondità delle storie lo rendono, a mio
modesto parere, un mangaka degno di Jump.
Grazie per il commento, caVa. *_*1
Per Seiko: Babba! ttt
Non c'entrava una cippa con l'intero inizio di risposta al commento, ma
ci tenevo lo stesso a dirlo. ù_ù
Non mi parlare di storie da finire, o iniziare, che altrimenti sarei
capacissima di puntarti un ditino sentenzioso contro ed incominciare a
sproloquiare circa una certa candida trama ed un'altra sporca d'ufficio
invece. ttt
Il demone dell'est credo che sarà la cosa che maggiormente
mi divertirà di questa raccolta, Cra. Mi devo spaventare
forse? +_+
Ogni volta mi fai sciogliere, strunz! è_é
Non si davvero più come ringraziarti per certi commenti *_*
...
Arigatuò °ç°
LASAN! è_é9
Per Lusty: Il cuocastro alla fine è giunto. E se stai ancora
rimettendo l'anima ti consiglio di tirar la catenella per non intasare
troppo il pozzetto ù_ù
Sì, dopo di questo ti autorizzo anche a gambizzarmi.
°ç°
Se adesso sto gongolando alla Choppa, ma senza cappellino rosa pesco,
è colpa di quel ravanellicchio di commento che mi hai
lasciato. *_*1 Mi illudi di valer qualche cosa anche quando son
consapevole di poter usare le penne per andare a dissotterrare ortaggi
e tesori dei cereali.
Molto fighi per altro ù_ù
La ringrazio, ringrazio, ringrazio infinitamente, Lusty-chwan.
Thank you very much from the bottom of my heart * si spiaccica contro
pilone del molo *
Per Nicoranus83: Davvero lieta che ti sia piaciuta. Grazie per il
commento.
Ringrazio inoltre chiunque abbia aggiunto questa raccolta fra
seguiti/preferiti etc etc
ARIGATUO'
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Capitolo 3 *** # 3. Death [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
#3. Death
[Roronoa Zoro – Pirate Hunter.]
La prima sorsata dimezzò il boccale, la seconda lo
svuotò.
La terza, mandata giù con minor ingordigia, servì
a mettere a tacere l'improvviso crampo di protesta del suo stomaco.
Strinse i pugni al di sotto del sudicio bancone, Zoro, e
sputò fra i denti una mezza imprecazione.
Di più non si sarebbe potuto permettere. Non senza una testa
a portata di mano per lo meno.
Chiuse gli occhi facendo poi schioccare la lingua, disgustato.
Aveva sentito indistintamente il sapore amaro del rhum corrodergli le
papille ed una volta sceso lungo la gola, per quanto avesse tentato di
smorzarlo deglutendo, bruciargli persino l'anima. Sempre a patto che
gliene fosse rimasta ancora una, ovviamente.
Gli occhi del barista si fissarono per alcuni istanti su di lui. Poi
tornarono ad ispezionare il locale.
Risate, gioia, divertimento.
Fastidio.
- Erano anni che non vedevo questi idioti così felici...
–
- Mh - il suo commento si riassunse in un grugnito d’assenso.
- Ma d’altronde non credo che vi sia nulla di meglio che
festeggiare alla vita, no? –
- Chi è sopravvissuto? –
Per essere una domanda suonava stranamente disinteressata.
- Oh nessuno, figliolo, assolutamente nessuno.
Ma si vocifera che qualcuno abbia finalmente staccato la testa al
famigerato Demone dell’Est. –
L’uomo fece una pausa ad effetto, soffermandosi sull'ultima
frase per conferirle forse ulteriore enfasi.
- …un bel vantaggio quindi per le nuove leve. –
concluse infine, soddisfatto come se fosse stato lui, con quelle mani
rigide callose, a commettere il delitto. Turpe, indiscutibilmente,
eppure giusto agli occhi di quei pirati.
Assassini a loro volta.
Che gioco malato.
Il ragazzo rimase in silenzio per qualche istante, limitandosi ad alzare lo sguardo in direzione di un gruppo di
masnadieri alle sue spalle. I tre orecchini seguirono cauti il
movimento del suo capo, tintinnando appena.
- Un gran bell’affare, immagino. - constatò poi
semplicemente.
Non per lui di certo, ma pur sempre un gran bell'affare.
Un piatto maleodorante gli venne messo sotto il naso.
Lo spadaccino lo soppesò accuratamente con lo sguardo, distinguendo almeno tre tipi diversi di scarti di cucina galleggiare amabilmente fra ciò che, ad una sommaria occhiata, avrebbe giurato esser urina andata a male.
- Oggi è un giorno speciale per tutti, ragazzo, è
giusto che anche tu possa festeggiare alla morte del Demone.
Questo lo offre la casa. -
Sorrise.
- Alla morte del Demone, allora. -
Brindare alla propria morte non era mai stato così piacevole.
---
Indubbiamente una delle mie preferite.
E dire che questo capitolo, per lo meno, avrei voluto dedicarlo al
nasone-san. Pazienza ù_ù
L'idea nasce da una revisione dei primissimi volumi di One, a spaziare
dal primo sino all'undicesimo o qualcosa giù di
lì.
E' frustante ammettere come, nonostante tutto, l'identità di
Zoro sia rimasta pressocchè sconosciuta sino all'arrivo
nella ciurma di Rufy. Frustrante ma vero.
Tashigi non sapeva neanche che viso avesse, Kobi ha dovuto attendere la
conferma di Paglia per accertarsi delle sue supposizioni.
Io ci ho voluto ricamare semplicemente un pò su
ù_ù
Non credo che ringraziarvi una volta sola possa esser sufficiente per
dirvi quanto mi renda felice sapere che questa raccolta piaccia. Non so
quanto, ma piaccia. ù_ù9
Passando quindi ai ringraziamenti:
Per Lusty: * passa nuova bacinella verde pisello feCCion *
Ecco, il ricambio te l'ho dato. Vedi di usarlo per il suo scopo questa
volta è_é9
Lusty-chwan, io non so davvero come ringraziarti. Per avermi fatto
illudere anche per un singolo istante di valer più di una
cippa a questo mondo e saper mettere due parole in fila. Che,
sicuramente, mi riesce molto meglio che far due più due
ù_ù9
Il cuoco è un truzzo bravo ragazzo che merita di esser
valorizzato. Ecco perchè io evito di
toccarlo più di tanto nelle mie storie
Grazie ancora, ed ancora ed ancora ed ancora ed...
* BOOOOM *
Law: ù_ù
°ç°
Law: O_O
*ççççç*
Law: Be-bepo! O_O
* interruzione momentanea del collegamento. Si prega di riattaccare,
grazie *
Arigatuò °ç°
Per blackhorse96: è_é9 --> faccina
determinata
Io, vostro onore, devo dire che...
...
* eco di vento maestrale nel cervello *
Va beh, ne parliamo dopo ù_ù
Oda in realtà l'avevo rapito già da un bel
pò. Ma i miei tentativi di obbligarlo a scriver zozzerie se
ne son andati tutti in flambè quando ha visto una puntata
dei teletubbies, avendo successivamente una crisi mistica.
Da allora si ostina a chiamare Sanjiko pinki winky
ù_ù
Posso confessarti che il tono da T4m4rr4 mi ha ispirata a tal punto da
convincermi a riveder le mie certezze circa la lingua italiana?
Grazie, mi hai aperto una nuova vita, my fratella
°ç°
...
Sì, ti autorizzo a spararmi, caVa ù_ù
Per Seiko: Cra! °ç°
Sì, ho rivisto e rivisto anche questa storia sino a
vomitarci l'anima su. Imploro clemenza per l'idiozia, vostro onore
è_é7 * si sente tanto un membro del Jag *
Io a certi commenti non saprei davvero come rispondere; mi imbabolate e
basta. °ç° E, credetemi,
l'espressione che il mio visino leggiadro di leggiadra pulzella che si
muove... leggiadramente assume, non è affatto una bella
cosa. O buona che si preferisca.
E sì, parlo proprio con te che in questo momento stai
raccogliendo le piume degli uccelli caduti e te le stai mettendo nel
libro per essiccarle! è_é
Colpa tua se adesso il mio ego è diventato così
grande che ho dovuto allargare le porte di casa per passarci!
L'importante è che ci sia abbondanza di L in quello di
dolciumi.
Che non ti saltasse poi in mente di far un salto in quello di lampadine
per sistemare la luce è_é9
...
Oh, insomma! Ancora nessuno che mi fucila!?
Zoro: °ç°
* BOOOM *
MI RIFIUTO DI MORIRE SPARATA DA UN CEREBROLESO!
è_é
Per keiko_chan86: Sono davvero felice di saper che l'idea della
raccolta ti garbi °ç°
Ed ancor più di vedere che Zoro ti abbia fatto una buona
impressione. Non chiedetemi perchè ma, lo sento a pelle,
metà di queste storie saranno incentrate sul marimo .-.
...
Sento l'indistinta voglia di piangere ç_ç
Grazie per il commento!
Per Nicoranus86: Quando si parla di cacciatori di taglie e cuochi in
sindrome premestruale non si può non promuovere un
pò di sana viUlenza. ù_ù
Arigatuò per aver commentato °ç°
Ringrazio inoltre chiunque abbia aggiunto questa raccolta fra
seguiti/preferiti etc.
*çççç*
...
No, seriamemte.
Qualcuno mi abbatta. ._.
|
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Capitolo 4 *** # 4. Stars [Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ***
#4. Stars
[Nico Robin - Killer/Whoever you want.]
Una croce latina, sottile ed affilata in punta.
Le ricorda quasi una stella. Schegge e sangue a parte, ovviamente.
Alza gli occhi al cielo, tenta di confutare il falso forse. Rimane con
il naso all’insù per alcuni istanti, la piccola
Robin.
Scruta quelli astri di cui conosce storie lunghe ed inenarrabili e
cerca ancora. Cerca sino a sentire il collo far male e le mani
infantili torcersi nervose fra le pieghe di quell’abito
dimesso.
Allora china lo sguardo, sconfitta, e torna ad osservar nuovamente la
croce.
Le stelle non hanno transetti, non son tenute insieme da vecchie corde
di marinai ubriachi. Non odorano di sangue.
E non nascono sempre sopra i corpi di chi, per necessità, si
è ucciso.
Quelle son lapidi, grezze e graffiate come quella che adesso si erge
davanti a lei, davvero di poco più alta. Le stelle son ben
altro.
Illuminano il cammino degli angeli, quelle.
E lei oramai era divenuta un demone.
Le sue stelle non sarebbero mai potute esser più consistenti del legno.
---
Per questa era partita con
un’idea ben precisa. Ero.
Poi il mio neurone letargico ha preso il sopravvento, la piccola Robin
versione Dexter ha dato il suo consenso ed è nata questa
schifezza cosa qua.
Ammetto che la sola cosa che mi soddisfi pienamente è il
titolo. Il resto…
…
Lascio ai posteri l’ardua sentenza ù_ù
Ringrazio la mia mamma per esser entrata con ben cinque account diversi
ed aver commentato la precedente storia sul marimo. Davvero, mammina,
non dovevi °ç°
Scherzi a parte, non so veramente più come ringraziarvi per
tutto il sostegno.
Quindi facciamo al solito modo e speriamo di farcelo bastare
ù_ù9
Per Nicoranus83: Sono contenta che
l’ennesima flash sul marimo ti sia piaciuta. E grazie per i
complimenti °ç°
Per Seiko: Crapa!
*çç*
Tu, ragazza mia, non puoi far certi orari! è_é
Dove credi di essere, eh?EH?! In questa famiglia abbiamo delle regole
ferree da seguire e tu [sputa nell’occhio del suo gatto]
prima delle sei e mezza di mattino, con tanto di cornetto caldo e
caffè, non hai assolutamente il diritto di andartene a
letto!
Coricarsi all’una…ma che generazione gettata alle
ortiche è_é
…
Sì, non ho dubbi che come madre avrei un futuro realmente
brillante davanti a me. °ç°
* viene sommersa a sputazzate *
Ok, la pianto ù_ù9
Crapa stlonza! ç_ç
Con tutti questi complimenti oltre ad avermi illusa di
aver compreso quell’ortica malata di marimo
mi hai ridotto le gambe a tremare tutte stile Aldo, giovanni e Giacomo.
[battuta triste e riciclata °ç°]
…
Non credo che potrò mai ringraziarti abbastanza.
Non c’entra una cippa qui sul fandom ma…
…
GrimmIchi! è_é
LASAN! è_é
Zoro: Mia nonna! è_é
…
* BOOOM *
Bazooka! è_é
Per blackhorse96: Senza paroleeeee *
la gatta si getta da un inesistente terzo piano *
Concordato con Crapa l’unico premio a cui la sottoscritta
possa ambire è il famoso e rinomato “Mongolino
d’oro”, una chicca che assieme al Rorozonzo [un
navigatore satellitare ù_ù] spetta unicamente a
chi si è distinto, affermato e messo in discussione
in idiozia e scemenza ù_ù9
Ovvero me °ç°
Mi chiedo chi sia realmente delle due a doversi stufare; se io a furia
di scrivere queste cose qui oppure tu a seguire i miei deliri sin da
Romeo. Romeo, te ne rendi conto?
Si parla di mesi e mesi ù_ù9
Zoro: E grazie al cazz-
…
Zoro: …zo.
…
Zoro: ç_ç Ma io scherzav- * BOOOOM *
Porca mignotta, sei troppo scurrile, dannato pezzo d’idiota!
…
Ecco, ora sì che si ragiona ù_ù
Ti ringrazio davvero tanto, tanto caVa.
Per Lusty: Non le permetto di darsi
della pirla, Lusty-chwan!
Non dopo che commenta la storia di una che legge un capitolo, lo
rilegge, riguarda la pagina soddisfatta e convinta di aver
commentato…
…
Chiude e se ne va a dormire. ._.
Questo è pirlonesimo è_é7
Ma possibile che ancora nessuno abbia compreso la forza guerriera di
Hermeppo? Insomma!
Voglio ben dire!
Guardate quella mascella prominente, quei tratti duri, quelle
sopracciglia folte! Non vi dicono proprio niente a
parte il fatto che necessiterebbe di un equipe di
estetisti?
No?
CHE MI RAPPRESENTA QUEL “NO” PER RISPOSTA?!
Dovreste urlare piuttosto “Noi siamo effimeri al suo
confronto!! ù_ù”. Ecco cosa dovreste
fare! è_é9
* passa mitraglietta *
Ponga pure fine alle sofferenze di questa donna persa
ù_ù
Arigatuò mille mille, Lusty-chwan *_*1
Per fujima: Chi ha mai detto di aver
rapito Oda? * scalcia corpo esanime *
Chi mette in giro queste maldicenze sulla mia lodabile ed amorevole
persona? O_O
* Si odono rantoli *
E stai un po’ zitto, tu! O ti passo nuovamente un hentai, sei
avvisato! è_é9
Divago per non saper davvero come rispondere ad una simile lista di
complimenti. È la pura verità, quindi spero che
la possa accettare.
Non in questa raccolta, ma su marimo e cuoco le
prometto che avrà pane per i suoi denti! *
faro a tutto tondo *
Grazie per aver commentato.
Ringrazio inoltre chi abbia aggiunto questa raccolta fra
seguiti/preferiti etc.
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Capitolo 5 *** # 5. Silence [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
#5. Silence
[Blackleg Sanji - Head Chef.]
Silenzio.
Un silenzio denso, tagliente, compatto.
Si accese una sigaretta. Nonostante tutto trovava ancora imbarazzante
ammettere la facilità con cui si fosse lasciato incastrare.
Il suo orgoglio ci avrebbe senz’altro messo un po’
a guarire.
Sbuffò una nuvoletta di fumo prima di alzarsi e raggiungere
il baldacchino al centro della stanza.
Rimase immobile, l’espressione trasfigurata in un ghigno
storto. Un sorriso che esprimeva pacato divertimento, malcelata
stanchezza e qualcos’altro. Un inevitabile
qualcos’altro, si scoprì ad ammettere amaramente.
- Vecchio, non credevo fosse possibile ammetterlo, ma sei in uno stato
ancor più pietoso del solito. -
Un attimo di pausa, per ascoltare il proprio respiro insolitamente
accelerato e poi ancora quel dannato rumore.
Il semplice nulla.
Un silenzio fatto per pensare; assaporare nuovamente quelle fastidiose
sensazioni fino a ridurle a minuscole scaglie e sminuzzarle ancora ed
ancora. Briciole.
…
Preoccupazione, forse.
---
Ero partita con un’idea totalmente diversa e mi son ritrovata
a scrivere una ZeSan. ._.
Ormai ho smesso di tentare di capirmi. Il giorno in cui
scriverò una trama anche solo minimamente elaborata
sarà un levarsi di cori di angeli e cherubini
ù_ù
Ma basta cincischiare, ho una missione da portare a termine
è_é9
E per chiunque se lo stia chiedendo sì, questo è
il mio classico preludio ai commenti ù_ù
Per keiko_chan86: io ancora non ci sono passata, ma il giorno in cui il
sito mi taglierà una recensione credo che sarà
anche l’ultimo di EFP +_+
Sono davvero contenta che ti siano piaciute. Grazie per il sostegno *_*
Per blackhorse96: la narrazione al presente vien difficile da digerire
anche alla sottoscritta.
Ma per dare l’idea di immediatezza che mi ero riproposta di
rendere con Robin, mi è parsa la scelta migliore. Spero non
ti abbia fatto storcere sin troppo il naso.
Ti ringrazio per i complimenti, e per seguirmi dall’alba dei
tempi praticamente.
Arigatuò Fiamma [potrò mai ardire a tanto? ._.]
Per Nicoranus83: Robin non è riuscita a colpirmi come la
donna color mandarino, però confesso che la sua storia
l’animo me lo ha sfiorato.
Grazie mille per il commento.
Per Seiko: Crapa! *_*1
Crapa, Crapa, Crap- * BOOOM *
Law: ù_ù
°ç°, cioè, la pianto
ù_ù
…
Babbuino dal culo muschiato è_é9 !
Pardon, ma mi serviva la carica per incominciare.
Ed io adesso come lo commento un commento del genere? Queste son quel
genere di cose che ti fanno rimpiangere di aver dato il via ad una
raccolta. Insomma, quando constati l’incapacità di
rispondere ad un commento ti puoi ritenere alla frutta
è_é9
Crapa io davvero, non so come ringraziarla. E non parlo solo del
commento.
Ma anche della pazienza con cui sopporta i deliri, le trovate
demoniache e le 857463mila revisioni che faccio ad ogni storia.
Grazie.
Davvero, bella.
|
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Capitolo 6 *** # 6. Bitch [Burglar Cat Nami - Thief.] ~ Sex Cycle ***
#6. Bitch ~ Sex Cycle
[Burglar Cat Nami - Thief.]
Si soffermò con particolare attenzione sulla grande mano
dell’uomo sdraiato al suo fianco.
Era tozza e callosa, forgiata dal mare e dagli stenti. I polpastrelli
smembrati dalla salsedine, le unghie scheggiate ed ondulate come
increspature dell’acqua.
Voltò il capo dall’altra parte, schifata. Non vi
era stato un solo particolare che quella notte non avesse sentito
scivolarle mellifluamente addosso, ben incastonato fra i suoi gemiti di
cane.
Fece tintinnare appena il sacchetto di monete al suo fianco, levando lo
sguardo al cielo.
Ogni volta era sempre lo stesso copione del resto, la stessa sozzura
che si riproponeva impellente.
Eppure, la certezza che qualcosa in quelli inganni la tradisse a sua
volta era ancora forte. Schifosamente forte.
- Grazie per la compagnia. – ma non doveva curarsene.
Conquistare e tradire le sue prede non significava di certo arrivare a
prostituirsi. Il semplice farlo non la rendeva una puttana.
E la prova era quel piccolo tesoro conservato al suo fianco.
Perché le puttane si pagano, non si lasciano a rubare
indisturbate.
Le puttane hanno un padrone, qualcuno che le marchia a fuoco tanto
sulla pelle quanto ancor più a fondo, nel cuore.
- Figurati, tesoro!Vedo che hai già trovato il compenso che
ti avevo messo da parte ieri notte. -
Il tatuaggio sulla spalla per un attimo bruciò. Nami
distolse nuovamente lo sguardo.
Le puttane, spesso, non sanno mentire neanche a sé stesse.
---
La prima del ciclo.
È l’ennesima idea malsana venutami in mente
proprio durante la stesura della flash. Perché, bene o male,
vi sono determinate esperienze che hanno contribuito al passato di ogni
mugiwara.
Il sesso è fra queste. Il confrontarsi con un semplice
bambino potrebbe esserne tranquillamente un’altra.
Insomma, per farla breve, Nami non sarà la sola ad esser
vista in un attimo incentrato post letto.
Ecco come rovinarsi con le proprie mani
ù_ù
Ma passiamo a cose più allegre!
Sì, solita premessa idiota per i ringraziamenti. Inutile
anche chiederlo ormai ù_ù
Per Seiko: ._.
Ammettilo che ti vuoi vantare di aver trovato il solo modo per zittirmi
e che quindi, adesso, per qualche oscura ragione, ti stai divertendo a
spiattellarlo ai quattro venti ù_ù
Perché non umanamente possibile ridurmi ad una grottesca
caricatura di choppaH ogni volta, cazzius è_é!
Oda in questo momento vorrebbe risponderti ma, disgraziatamente,
è occupato a far ben altro.
…: cibooo…
Hai finito quel capitolo che ti avevo commissionato?
Oda: Ma io certe scene non le so fare! Insomma, comprendimi un
po’! Sono un giovane ragazzo vergine poco più che
trentenne che…
Ma se hai una figlia!
Oda: …
Sono un giovane ragazzo pseudo-vergine poco più che
trentenne ch- * click *
…
Law lo vuoi sopra o sotto? O_O
A te la scelta, caVo ù_ù
Presto avrai un regalino da quelle manine d’oro, Crapa
ù_ù
Grazie per tutto. Davvero.
Per Nicoranus83: Grazie mille per i
complimenti ed il sostegno *_*
Per blackhorse96: Ragazza, finezza
è il mio quinto nome ù_ù
Ebbene sì, la sottoscritta può vantar la bellezza
di quattro appellativi all’anagrafe, uno più
nauseabondo dell’altro °ç° * si
spiaccica contro un tir *
Il credo FEZA è qualcosa destinato a perpetuare in etTerno.
Un marchio che imprimeremo a pelle sulle schiene dei nostri figli,
gatti e persino carciofi è_é9
…
No, seriamente.
Spero di estinguermi il prima possibile ._.
Ti ringrazio per i complimenti che mi fai ogni volta davvero credo in
parte immeritati.
FEZA è_é9
Per Lusty: Jingle
bell!Jingle bell! Jingle all the waaayyy! * piroetta facendo
precipitare babbo natale di passaggio *
YEAH! *_*
Chiedo venia, ma oggi mi sentivo in vena di premessa idiota
°ç°
Zoro: Oh signore…
Sanji: Non eri ateo?
Zoro: Nel momento in cui un uomo, di sani principi, si ritrova a
trattare con un clan di…di…
…
Di è_é! Solo allora incomincia a sperare in
un’entità superiore è_éo
Rufy: °ç°
Usopp: °ç°
Sanji: …
…
Zoro: Grazie, grazie, gli autografi ve li faccio anche dop-* BOOOOM*
Sanji: Ma eclissati, bestia!
Ti ringrazio per il commento, per sopportarmi, per seguirmi, per la
pace nel mondo, le lenticchie, lo shampoo antiforfor- * BOOOM*
Sanji: Ha espresso la sua gratitudine, Lusty-chwan
ù_ù
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Capitolo 7 *** # 7. Regret [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ~ Kid Cycle ***
#7. Regret ~ Kid Cycle
[Roronoa Zoro – Pirate Hunter.]
L’aria del porto era secca, salmastra. Vagamente stantia.
Lo spadaccino la scompose ancora una volta, assaporandola poco a poco
nella sua sporca imperfezione. Dal fianco destro pendevano tre katane
ed uno stesso numero di orecchini dorati penzolavano seraficamente
dall’orecchio sinistro.
Poggiato su un’anca invece, in perfetta
perpendicolarità, un insignificante sacchetto di lino,
logoro e sfilacciato in punta.
Zoro lo prese, soppesandolo accuratamente con lo sguardo.
- Scusi, signore, può spostarsi per favore? -
Una bambina dai tratti fin troppo gracili per i suoi gusti era rimasta
a fissarlo per alcuni istanti, giocherellando nervosamente con un fiore
bianco. Poi si era limitata a lasciarlo cadere sulla pietra, abbozzando
un sorriso.
Il verde non era del tutto sicuro che bastasse a mascherare quelle
profonde occhiaie.
- E’ per il mio papà. – irruppe poi
improvvisamente, quasi sentendosi in dovere di spezzare la quiete di
quel molo – E’ morto proprio qui qualche giorno fa.
-
Lo spadaccino rimase in silenzio, continuando a fissare un punto
indefinito del mare.
- Mamma mi ha detto che è stato un cacciatore ad
ucciderlo… -
Le monete all’interno della minuscola sacca tintinnarono
appena. Il ragazzo alzò un po’ di più
lo sguardo.
- Un cacciatore? - chiese semplicemente.
La bambina annuì ancora.
- Di taglie. -
Sospirò, alzandosi.
- Quando torni da tua madre dalle questo da parte mia. –
disse prima di allontanarsi con il suo solito passo, finendo
inghiottito in uno dei tanti vicoli maleodoranti della periferia.
L’aria del porto era secca, salmastra. Vagamente stantia.
Si chiese se il rimorso avesse quello stesso sapore.
…
Probabile.
---
Nata originariamente in un bar, sviluppata in strada ed infine
rappresentata in un porto.
Solo io posso rendere una schifezza simile in tre modi diversi .-.
Anyway!
Capitolo appartenente al biondo questo. Almeno all’inizio.
Ma visto la flash scritta non mi convinceva del tutto ho preso la
decisione di glissare momentaneamente per passare a boschi verdi
migliori °ç°
Si fa per dire ù_ù
Come al solito ringrazio mamma per i quattro account diversi.
Grazie ma’ °ç°
Sì, solita premessa idiota ù_ù. E
fateci l’abitudine, diamine!
Per blackhorse96: Nami è un personaggio che neanche
io ho mai particolarmente considerato.
Le volte che infatti trattandola in Romeo sono andata OOC ormai si
possono contare oltre il migliaio. Resta tuttavia il fatto che
considero ancora in volume 9 come uno dei migliori, quello che forse
maggiormente mi abbia emozionata dell’intera
opera di Oda.
Almeno questo, mi son quindi ritrovata a pensare, glielo dovevo.
Davvero non so più come ringraziarti per tutti i
complimenti, gli elogi ed il resto.
* balletto improvvisato alla ChoppaH *
…
<_<
…
Ok, ok la pianto * si toglie collana di fiori *
Arigatuò °ç°
Per Smemo92: Sono davvero contenta di sapere che la raccolta ti
piaccia.
E riguardo Nami non posso che concordare con tutto quello che hai
detto, primo pezzo a parte.
Odia parzialmente la rossa
Per Nicoranus83: Grazie mille per i complimenti e per seguirmi.
Per Seiko: Momentaneamente sono morta dopo quel video che
incomincia con un simpatico “Room”. Non prestar
quindi troppo ascolto alle castronerie che incasellerò tutte
in fila ù_ù
* fine premessa intelligente *
…
Crapa! °ç° °ç°
°ç°
Io so perché lei vuole lo spadaccino post letto. Oh, se lo
so.
* silenzio *
.-.
No, non lo so. Ma credevo che dirlo con quel tono facesse figo
ù_ù
Non credo che finirò mai di ringraziarla per tutto il suo
loyal support, per sopportarmi, reggermi, cullarmi, dirmi tante favole
della buona notte ù_ù
E chi più ne ha più metta.
Love you Cra!
Like Turk loves his Do! *_*1
LASAN è_é
|
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Capitolo 8 *** # 8. Overflowing [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
#8. Overflowing
[Blackleg Sanji - Head Chef.]
Il mare prese con sé un primo corpo.
Un secondo, un terzo. Un quarto forse?
Il biondo rimase per alcuni istanti con gli occhi alzati al cielo ed un
insolito ghigno ad increspare quel viso aristocratico. Contarli non
avrebbe avuto senso, non una volta lasciati ad affondare in acqua come
sacchi di letame, per lo meno.
Si arrese ed abbassò nuovamente il capo, continuando a
fissare un punto indefinito davanti a sé.
- Venire in un posto del genere… - incominciò poi
pacatamente - …denigrarne la cucina, offenderne cuochi e
proprietario…- la sedia tenuta fino a quel momento malamente
in bilico sopra la sua testa vacillò. E con lei dapprima le
mani, poi le braccia ed infine l’intero corpo dello sporco
pirata che ne sorreggeva a fatica le zampe.
- E pretendere persino di avere abbastanza culo da uscirne con tutte le
ossa integre ed una nave nuova. –
La sigaretta venne lasciata cadere, compiendo una mezza roteazione
nell’aria.
L’uomo deglutì. Il sorriso del cuoco si
arcuò maggiormente.
- Non saremo forse un po’ troppo ottimisti? -
Un attimo per inspirare l’aria sudicia del ponte, riempirsene
i polmoni fino a scoppiare. Sentire ogni muscolo, osso o tendine
contrarsi fino allo spasmo e ricordargli di respirare ancora.
Pochi istanti semplicemente.
E l’acqua si tinse di sangue.
Il mare quel giorno sarebbe stato insolitamente sazio.
---
E’ lei la colpevole, vostro onore.
Lei e quell’altro fottuto genio di Yamato che l’ha
messa al mondo con Tora.
…
Ok, credo di dovervi qualche spiegazione ù_ù
L’idea di questa flash, rivista una quindicina di volte e
cambiata altrettanto per l’inciso, è nata in
seguito ad un’attenta rilettura della DJ di quel
sant’uomo.
Dal quel semplice inspirare ho tratto i miei più infimi e
mediocri pensieri quindi, se proprio volete prendervela con qualcuno,
fatelo con Yama-sama.
A vostro rischio e pericolo, ovviamente +_+
Ma passando a tutt’altro.
Zia! Anche tu hai deciso di aiutare mamma con i commenti!
°ç°
Sino a quando questa solfa non stancherà persino lo
sottoscritta credo proprio che ve la riproporrò alla fine di
ogni dannatissimo capitolo. Stringete i denti ed andate avanti quindi
ù_ù
Per Elos: Disperavo di poter
ricevere così tanto sostegno per quella dedicata alla Gatta
Ladra, data la mia naturale indisposizione verso il soggetto in
questione ù_ù
Quindi non posso far nient’altro che ringraziarti per il
commento °ç°
Per Nicoranus83: Se si preferisce la
si può vedere tanto quanto un sequel quanto una storia a
sé stante. A te la libertà di scelta, caVa.
Grazie per il commento.
Per blackhorse96: .-.
Signore, non credevo di poter raggiungere tali livelli di devastazione
con una storia, mi dispiace black .__.
Guarda il lato positivo però, con la cagata appena postata
hai la certa possibilità di riprenderti
all’istante ^^
O, al limite, di finire i tuoi giorni in un sanatorio
ù_ù
Io non so davvero più come ringraziarvi per i complimenti,
le lusinghe e quant’altro. Anche perché sono
fermamente convinta di meritare tutt’altro, che
so…due sputazzate in bocca, per esempio.
Quindi arigatuò, caVa.
Per Smemo92: Oh, non prendertela per
Nami, ma la mia natura SaNa passata mi porta spesso a guardare
biecamente la ladra. Vi ho sempre visto una sorta di doppio gioco nel
suo modo di rapportarsi con il biondo, ragion per cui…
ù_ù
Ti ringrazio davvero tanto per i complimenti e gli apprezzamenti,
davvero. È sempre un piacere ricevere il parere di nuovi
lettori.
Per keiko_chan86: Zoro ti affetta
con una fettina di salme Milano ma in realtà ti vuol un gran
bene, caVa ^^
…
Sì, decisamente. U__U’
Per Lusty: Se l’ho
mostrato un tipo sveglio allora non posso far nient’altro che
scusarmi per il palesato OOC, so che lo detesti, Lusty-chw- * click *
Zoro, posa quel bazooka e comportati una volta tanto decentemente, dai
u_ù
Zoro: No! Sono stufo di essere deragliato dai vostri modi di fare!
è__é
Denigrato.
Zoro: Non sono un immigrato! Ho il certificato d’appartenenza
è__é!
No, guarda che non intendevo questo. Denigrato, hai presente?
Quando ogni parte di te viene miseramente offesa e…
Zoro: Ho pure l’attestato di frequentazione alla materna!
Guarda! GUARD-
…
Zoro: Non guardi? ç___ç
…non è necessario, caro.
Zoro: Davvero? °ç°
Davvero.
…
* BOOOOOOM *
La cenere del resto non è sempre leggibile
ù_ù
Con quest’ultimo commento mi hai fatta liquefare come una
formichina sciolta nell’acido, Lusty-chwan *_*1
Ma sono sempre stata così macabra o è una mia
impressione? O_O
Grazie per il continuo sostegno e supporto, master
°ç°
Per Seiko: Se ha realmente implorato
lo sguardo sadico del moro affinché l’aiutasse a
scrivere il commento, mi chiedo come mai ancora non abbia scorto
neanche una goccia di sangue stillare lieta e felice
°ç°
Sa la mia opinione circa i mocciosi, Cra. E sa anche che amo farmi del
male, per lo meno quando scrivo.
Quindi credo che sia fondamentalmente questo il motivo per cui abbia
inserito una pampina nella raccolta °ç°
…
Sì, sono ancora mezza addormentata ù_ù
Grazie mille per il sostegno, caVa. Le devo molto, davvero.
Ed un sentito grazie anche a chiunque abbia aggiunto questa raccolta
fra seguiti/preferiti etc.
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Capitolo 9 *** # 9. Chasteness [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ~ Sex Cycle ***
#9. Chasteness ~ Sex Cycle
[Roronoa Zoro – Pirate Hunter.]
Non vi era pudore in quello che facevano.
Quello si perdeva nel primo ansimo animale, nel modo in cui si
avventavano l’uno sull’altra baciandosi e
spogliandosi sempre più velocemente.
Poi urlavano di piacere quasi nello stesso istante e tutto finiva in
fretta. La frenesia lasciava posto a respiri accelerati,
la passione al rigetto.
Accadeva molto più spesso di quanto si possa immaginare.
Il mattino dopo lo spadaccino fissava lo sguardo su quel letto ancora
umido. Si rivestiva in silenzio, senza onore né gloria, e
faceva sbattere forte un paio di monete sulle lenzuola, a pagamento di
quanto ricevuto.
Poi si malediceva. Non appena l’ebbrezza del sesso
incominciava a scemare a poco a poco ed il peso del proprio peccato ad
insinuarsi turpe fin dentro le viscere.
Scendeva i primi gradini della taverna di turno, si fermava ed alzava
lo sguardo in direzione della finestra ancora socchiusa.
E sorrideva, compiaciuto, nel constatare come, ad ogni sobbalzo degli
scalini, nelle sue tasche la possibilità di peccare
un’ultima volta tintinnasse ancora, sudicia e tentatrice.
Alla fine della storia si sarebbe senz’altro detestato con
tutto sé stesso.
Ma l’odio, del resto, è il sentimento impudico per
eccellenza.
---
Sono in ritardo mostruoso, lo ben so.
Il problema in sé era la flash stessa. Ho avuto durante
tutta la stesura, e perfino adesso, la spiacevole sensazione di essere
andata schifosamente OC con lo spadaccino.
Insomma, per dirla a parole brevi, di aver toppato
ù_ù
Ma era una cosa che sentivo di dover fare.
Anche perché, parliamoci chiaro, via della spada o meno, il
giorno in cui qualcuno mi convincerà che Zoro si sia voluto
mantenere casto fino all’entrata in ciurma, sarà
quello in cui un tricheco attaccato ad una Yubashiri mi
stenderà definitivamente ù_ù
Cugini di campagna!
°ç° Anche voi siete passati a commentare *_*1
…
Qualcuno mi abbatta .-.
Per Nicoranus83: Povero Tarantino
allora ù_ù
Ti ringrazio per il commento, caVa.
Per giodan: Grazie mille per il
commento ^^
Per Smemo92: Io il
cuoco lo vedo a far sozzerie con Zoro
°ç° lo vedo più
propenso a rapporti omosessuali ù_ù
Per questo Sanji mi sono voluta rifare molto a quello che Oda ci ha
mostrato fra i volumi sei e sette.
Con il passare del tempo mi son voluta fare una mia personale opinione
circa il modo di trattare il personaggio proposto dal Maestro, qualcosa
che con il tempo è gradualmente scemata fino a diventare un
flebile soffio.
In fin dei conti era pur sempre Sanji il personaggio presentato con una
mano serrata attorno alla trachea di Fullbody, era pur sempre Sanji
quello che con seraficità si limitava a ribadire a Gin che
lo avrebbe ucciso, se solamente avesse tentato di appropriarsi del
locale.
Io credo che Oda abbia poi voluto ridimensionare questo lato del
carattere del biondo, forse considerandolo in questo modo fin troppo
simile allo spadaccino.
Ma ciò che è scritto rimane. E quel Sanji, a mio
parere, può esser stato anche un inconsapevole assassino
ù_ù
* cade giù da un dirupo *
Ti ringrazio davvero per il commento *_*1
Per blackhorse96: Tu, cara mia, al
sanatorio ci finirai continuando a leggere questa raccolta. Altro che
smettendo di farlo .-.
È la realtà dei fatti, dobbiamo pur sempre
guardarla in faccia ù_ù
Ragionandoci questo cuoco potrebbe anche risultare OOC, se paragonato a
quello degli ultimi volumi. Ma come già detto a Smemo92
è tutta questione di sfaccettature.
Minuscole differenza fra gli ultimi ed i primissimi albi.
Ti ringrazio per i complimenti, sempre più immeritati a mio
parere O_O
Ho aggiornAAAAto ù_ù
* passa fucile *
Stendimi è_é9
Per keiko_chan86: I tizi sono la
classica carne da macello che vien riproposta in ogni storia
ù_ù Non credo che mi stancherò mai a
farli fuori ù_ù
Grazie mille.
Per Seiko: Dartagnaaan! Salta sui
tetti, sputa i vecchietti! °ç°
Dartagnaaan! Scavalca il cancello, si incastra il pi… X___X
Perdoni la premessa idiota, ma lo volevo fare circa da quando sono nata
ù_ù
Senza di lei adesso non sarei qui. Glielo dovevo dire, cazzo!
Mi son tolta un gran bel peso da quel macinino che mi ritrovo per
muscolo cardiaco.
Grazie, grazie mille per tutto.
Non parlo soltanto del commento e lo sa, woman
è__é9
LITTLE PEN!
Ed un sentito ringraziamento anche a chiunque abbia voluto aggiungere
questa raccolta fra seguiti/preferiti etc.
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Capitolo 10 *** # 10. Child [Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ~ Book Cycle ***
#10. Child ~ Book Cycle
[Nico Robin - Killer/Whoever you want.]
« Non vi è uomo che al cospetto degli occhi di un
bambino non metta a tacere la propria arma. Non vi è bambino
che specchiandosi nello sguardo di quello stesso uomo non decida di
impugnarla e sparare.
Disprezzo per la realtà, direbbero i più.
Stolti! risponderei io. Non vi è difatti a questo mondo mano
più adatta a tradire che quella piccola e poco appariscente
di un insignificante bambino.»
François Lupert ~ Elogio all’innocenza
Il pane si sbriciolava lento in bocca.
Era una pagnotta di grano secco, indurita dalle basse temperature della
stiva ed impregnata del tanfo di pesce. Graffiava il palato imprimendo
a forza il proprio sapore, scivolando a piccoli grumi lungo la trachea
fino a sfiorarne le pareti.
- Mi spiace, scricciolo, ma siamo pur sempre pirati. È il
massimo che posso offrirti. -
Seduto dalla parte opposta del tavolo l’uomo
aspirò una lunga boccata di nicotina, suggendo con calcolata
lentezza dal filtro della sigaretta. La cenere macchiò
un’aria già sporca, vagamente ristagnante di
effluvi d’alcool e fumo.
Robin alzò appena un po’ di più la
testa, scuotendo il capo impercettibilmente.
- La ringrazio lo stesso, signore. -
Sorrise.
- Sempre meglio questo piuttosto che continuare a rubacchiare dalle stive,
no? -
Rimasero per alcuni instanti in silenzio mentre le briciole scivolavano
sul tavolo intagliato, mischiandosi alla cenere umida. Il pirata
levò gli occhi al cielo, oltre l’oblò
sporco della cambusa, sospirando rumorosamente.
C’era qualcosa di malato in quella situazione; lo sentiva,
riusciva a scrutarla perfino nell’aria quella dannata puzza
di sbagliato.
- Ripetimelo un’ultima volta, scricciolo. -
La bambina deglutì nervosamente, stringendo con le mani i
bordi lisi della tovaglia.
- Io non ho né una casa dove tornare,
né una meta precisa. Resterei…resterei volentieri
su questa nave, signore. -
Silenzio.
Aspirò un’ultima volta dalla sigaretta, oramai
ridotta a poco più di un mozzicone.
Una bambina. Era pur sempre una bambina.
- Nella mia cabina c’è una branda, puoi usare
quella se vuoi. -
«…»
Lingue di fuoco si inseguivano sul legno rovinato della nave.
Continuavano ad avanzare incuranti di ogni frammento di quelle
esistenze che di passo in passo, di falcata in falcata, andassero a
distruggere. Le targhe in legno di pino delle botti, la balaustra del
ponte ed i cadaveri ancora caldi lungo la strada, ogni cosa sembrava
essere un buon appiglio a cui attaccarsi ed alimentarsi ancora.
Robin si trascinò a fatica sulla spiaggia, stringendosi
quanto più forte possibile alla tavola sotto di
sé e sbarrando gli occhi a quello spettacolo di morte,
confusa. Ferita.
Colpevole.
Era solo una bambina.
Figlia di demoni, si sarebbe alimentata di quello per crescere ancora.
Era pur sempre una bambina.
---
Si tratta dell’ennesima idea malata
venutami in mente ragionando sulla raccolta.
E’ già accaduto con il post sesso, questa volta mi
è venuto quasi naturale riproporlo in chiave letteraria,
sempre se così si può intendere.
Fra libri di navigazione, pesanti trattati, manuali di cura delle spade
e chi lo sa quant’altro, ogni mugiwara avrà di
sicuro un proprio genere preferito. Ciò che mi sono
riproposta è di estrapolare da ogni lettura, inventando di
sana pianta citazione, fonte ed autore, un particolare frammento, per
poi adattarlo al personaggio.
Ho fatto questa su Robin, sto lavorando ad un’altra su Nami.
Ho nitido in mente Zoro.
Insomma, per dirla a parole semplici, siete
fottuti sistemati
ù_ù
PassHando aiuoi ringraziamuenti *
mastica impunemente un torrone *
Per Smemo92: Con Nami, ti
dirò, l’ho visto come qualcosa di schifosamente
palesato fino al numero dieci del manga, con la conclusione di Arlong
park.
Poi è come se un ostacolo si fosse intromesso nel rapporto
fra navigatrice e spadaccino. Io ho preferito vederlo come una sorta di
distacco di Zoro, dopo l’ennesimo tradimento della rossa.
Ma, ovviamente, son pur sempre
idiote considerazioni personali.
Prendetele con le molle ù_ù9
Per quanto riguarda invece lo spadaccino in ambito sessuale, non ho
sinceramente molto da dire. L’ho sempre immaginato in un
impeto di pura violenza, non portata a far del male, ma nelle vesti di
semplice e puro istinto animale. Bacia con foga, senza amore o
passione, solamente per riversare su qualcosa quel bisogno comune a
qualsiasi ragazzo della sua età. È rude, non
conosce mezzi termini.
Vuol semplicemente finire il prima possibile ed andarsene prima che la
voglia torni ancora.
Per quanto riguarda il maledirsi io lo vedrei ancor più
verso sé stesso, piuttosto che per la cifra spesa. Ogni
notte passata fra le gambe di una donna non sarebbe
nient’altro che la conferma di quanto ancora la sua
volontà sia in realtà debole.
Ti ringrazio mille per i complimenti ^^
Per Nicoranus83: Grazie
mille per aver commentato anche questa volta.
Per blackhorse96:
E’ incredibile come a distanza di mesi questa donna riesca
ancora a commentare le mie storie. .-.
Scusate, ma questa precisazione ci voleva ù_ù
Si nota che sto tirando la cosa per le lunghe perché non ho
la più pallida idea di come rispondere ad un commento
simile? ^^
Beh, grazie mille black. Grazie, davvero davvero tanto.
Per Seiko: Cristo!
Ma è mai possibile che adesso ti sia venuta la grande voglia
di mettermi in difficoltà anche con i commenti? Ma non hai
più cuore tu, ragazza mia? La perversione ti ha risucchiato
anche quello?
Vada a cagare, Cra è_é9
E si porti il little pen come rivista per passare il tempo
è_é9
…
La mia bravura nel relazionarmi con gli altri oltrepassa quella di
ChoppaH, ne son conscia.
Grazie mille Cra, e che la simmetria sia con lei.
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Capitolo 11 *** # 11. Drunkeness [Burglar Cat Nami - Thief.] ***
#11. Drunkeness
[Burglar Cat Nami – Thief.]
Si pulì la bocca con il dorso della mano, poi
guardò il fondo del bicchiere. Il silenzio che aleggiava nel
locale si sarebbe potuto sfilacciare con un coltello, tanto compatto.
Abbassò la testa e continuò a fissare un punto
indefinito del vetro. E fu l’ombra di un sorriso, un ghigno
osceno dato dall’ignobile tentativo di non gioire fin troppo,
quella che vide delineata sulle labbra del pirata davanti a lei.
Reclinò appena un po’ di più il capo,
sospirando rumorosamente.
- Mi spiace per te, carino… -
Infine esplose in una risata fragorosa, insensata. Un po’
condizionata dall’alcool ed un po’, forse, dalla
propria sfacciataggine.
- …ma sono ancora in piedi! -
L’uomo masticò una mezza imprecazione fra i denti.
Sprofondò le lunghe dita callose nelle tasche rovinate dei
pantaloni e ne estrasse un paio di monete, che fece schioccare forte
nell’aria come pallottole.
La rossa non aspettò neanche che toccassero terra.
Le afferrò mentre ancora roteavano in alto e con un pigro
movimento del bacino le fece scivolare sotto la gonna. Poi prese il
proprio bastone, una bottiglia di vino maleodorante ed uscì.
L’aria fredda e pungente della sera la colpì in
pieno viso. La testa le girava, le gambe le tremavano e le viscere
ancora le fremevano in gola. Ma doveva stringere i denti ed andare
avanti.
Incominciò a correre come se dovesse sputare fuori i
polmoni.
E fu unicamente nell’istante in cui la sensibilità
alle gambe incominciò a vacillare, soppiantata probabilmente
dalla stanchezza e dai primi effetti dell’alcool, che si
concesse di fermarsi. Deviò verso una stradina secondaria,
per infine cercare con il dorso il sostegno delle mura alle sue spalle.
Attese. In silenzio e mani alle ginocchia per lo sforzo.
- Cercatela! Trovatela! Non mi interessa se sarete costretti a
rivoluzionare l’intero paese! Trovate quella dannata ladra! -
Attese che ancora una volta il pericolo le sfrecciasse accanto,
arrancando a fatica fra le strade tortuose del porto. Lasciandosi una
miriade di insulti smozzicati alle proprie spalle per infine scomparire
rapido com’era giunto nel buio delle chiglie. Poi sorrise
quasi inconsciamente.
Si scostò dal muro su cui oramai aveva trovato appoggio da
quelle che sembravano ore, stappando la pesante bottiglia stretta
ancora fra le braccia. Sporche.
Di terra, di calcinacci e di qualcos’altro probabilmente.
La alzò in un improbabile brindisi, rivolto ancor
più a sé stessa che a qualche altisonante dio.
E bevve, come mai credeva aver fatto in vita sua.
Era l’ennesimo successo del resto, andava festeggiato.
Guardò ancora una volta il fondo della bottiglia, poi la
mappa ben celata sotto i pesanti ricami della gonna ed infine
nuovamente la bottiglia.
Sorrise ancora una volta.
Bere per dimenticare. Quale modo migliore per festeggiare
all’ennesimo successo?
---
Come per quasi circa la metà della flash
pubblicate, anche questa ha un finale alternativo.
È accaduto con Death, con Overflowing e tante altre, mi
sarebbe parso brutto con far altrettanto con la ladra
ù_ù
Seriamente.
Ma anche no ù_ù
L’idea originale era di incentrare l’attenzione sul
rapporto fra navigatrice e Bellemere. Ma data la piega che poi ha preso
la flash la cosa poi mi sarebbe parsa fin troppo marginale.
Ragion per cui ho deciso di dedicarmi ad uno dei tanti colpi dalla
gatta ladra.
Passando invece ai ringraziamenti.
Per Nicoranus83: Lieta che la flash
ti sia piaciuta ^^
Per Smemo92: Robin sarà
probabilmente il personaggio più ostico da trattare.
Demonio e vittima allo stesso tempo; spetterà poi a Rufy
ed a Franky nella mia convintissima anima
FRobin riuscire a redimerla.
Indubbiamente uno dei miei personaggi preferiti.
Ti ringrazio per il commento e gli apprezzamenti
°ç°
Per blackhorse96: Robin, ti
dirò, l’ho sempre vista come un’abile
commediante.
E nella mia testa bacata mi è venuto quasi naturale pensare
che il modo in cui abbia deciso di entrare nella ciurma di Rufy altro
non sia stato che lo stralcio di un copione trito e ritrito.
Magari usato sinceramente da bambina. Poi
“imbastardito” una volta divenuta adulta.
Per quanto riguarda la citazione è una
bella cagata, lo so ù_ù non ho
potuto fare a meno di riportare una mia personale concezione circa il
mondo dell’infanzia.
…
Chiamatemi Frank °ç°
Grazie mille per i commenti, i complimenti, gli elogi e tutte quelle
altre cose che non merito assolutamente è_é9
Ringrazio inoltre chiunque abbia aggiunto questa raccolta fra
seguiti/preferiti etc.
|
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Capitolo 12 *** # 12. Stench [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
#12. Stench
[Roronoa Zoro – Pirate Hunter.]
Puzzavano. Entrambi.
Un odore pungente, forte; di quelli che penetrano e graffiano fin
dentro le narici. Putrefazione probabilmente.
Era un uomo torchiato e pieno di cicatrici, un pesce piccolo il cui
solo errore era stato decidere di mettersi al seguito di un capitano
ancor più incompetente. Un braccio, il solo che ancora gli
fosse rimasto saldamente attaccato addosso, continuava a penzolare pigramente
davanti al suo viso, schizzando lunghi grumi vermigli a destra ed a
sinistra.
Lo spadaccino si fermò. Poi fissò lo sguardo sul
marine placidamente seduto davanti a lui.
Non ebbe bisogno di alzare ancora di più la testa, verso il
vetro della finestra, per intuire quanto truce potesse essere la sua
espressione in quel momento. Non gli piaceva andare in posti del
genere, lo faceva solo quando era costretto.
Quello era uno di quei momenti.
- Vivo o morto recitava il manifesto. – disse con tono
piatto.
Gli occhi del Comandante si socchiusero in un improbabile cenno
d’assenso, prima di riaprirsi e fissarsi sul cadavere del
mozzo. Fu questione di pochi istanti, ma una strana luce
attraversò il suo sguardo.
Zoro strinse istintivamente la mina della Wado Ichimonji.
- Intero, recitava anche il manifesto. E quell’uomo non lo
è. -
- L’idea di morire non lo allettava particolarmente. -
commentò semplicemente.
L’uomo sorrise.
- Non è un nostro problema. -
Non aggiunse nient’altro. E Zoro riuscì quasi a
vederlo, seppur nascosto dagli eleganti sbalzi delle spalline, quel
ghigno storcere orrendamente le sue labbra sottili e piegarle.
Sospirò, limitandosi a voltare le spalle ed andarsene.
Un altro buco nell’acqua, un’altra vita sprecata
per niente.
Quel fetore ci avrebbe messo senz’altro un bel po’
per scomparire del tutto.
---
Zoro non è un macellaio.
È un’ insignificante precisazione che tengo
realmente a fare, almeno dopo un capitolo del genere.
La strada è stata per lui un periodo di prova, una gavetta
per testare sé stesso e la propria resistenza. Le tecniche
che vediamo riproposte quotidianamente nel manga di Oda, almeno a mio
parere, devono molto a questo insignificante excursus.
Con il particolare del braccio mozzato mi son semplicemente voluta
riproporre di rendere lo spadaccino iniziale, il ragazzo irruente e
preso dalla frenesia della caccia. Non ha tecnica, se non quella
imparata al dojo. Non ha un proprio stile, non ha una propria etica.
Solo una spada, un obiettivo e carne fresca sottomano.
Errori come questi, probabilmente, in passato dovevano essere piuttosto
frequenti.
Detto questo direi di poter passare ai ringraziamenti.
Per Smemo92: Quello della gatta
è, al pari passo con quello di Zoro, forse uno dei passati
più interessanti da esaminare. Ed anche, mi duole
enormemente ammetterlo, indubbiamente uno dei più difficili
da trattare.
Ma sono lieta che questa flash ti sia piaciuta. ^^
Grazie mille per commento ed apprezzamenti.
Per Nicoranus83: Grazie mille per il
commento.
Per blackhorse96: A sapere che
quella su Zoro potesse crear danni a così lunga permanenza,
mi sarei astenuta dal postarla ._.
Ma anche no ù_ù
Davvero non so come ringraziarti per il modo in cui mi sostieni, come
sempre mi piace ribadire dire, fin dall'inizio.
E non ti nego che ho anche particolarmente apprezzato il tuo excursus
sulla navigatrice, davvero un'ottima introspezione del personaggio.
Arigatuò °ç°
Ringrazio inoltre chiunque abbia aggiunto questa raccolta fra
seguiti/preferiti etc.
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Capitolo 13 *** # 13. Dust [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
#13. Dust
[Blackleg Sanji - Head Chef.]
- Chi è ancora vivo batta un colpo. -
Si era rialzato per primo.
I suoi compagni giacevano esanimi, sparsi un po’ ovunque fra
i detriti del piccolo molo. I più erano già
riusciti a muoversi sulle proprie gambe, mani ai fianchi per riprender
fiato. Cuore in gola e sguardo basso.
Mormorò qualche smozzicato insulto quando fra saliva e bile
si scoprì a sputar fuori anche un dente. Andando avanti di
quella lena, ancor prima di raggiungere la mezza età, si
sarebbe ritrovato completamente sdentato.
Sospirò.
Il padrone non avrebbe di certo visto di buon occhio un cuoco incapace
di provare la consistenza dei propri piatti.
- Io ci sono… - irruppe una prima voce.
- Io pure. –
- Figurati se con quella pellaccia dura tiravi le cuoia! –
una terza voce si levò, un po’ gracchiante ed
po’ provata dalla fatica.
Lentamente, uno alla volta, i colpi dei superstiti avevano incominciato
a levarsi in un frastuono generale. Una, due, tre, quattro volte.
Li contò tutti, prima di grattarsi la testa perplesso ed
alzare lo sguardo al cielo.
- Magari questa è la volta buona che quell’idiota
ci ha lasciato le penne…- constatò semplicemente,
fissando l’attenzione su di un punto indefinito dei detriti.
Fu questione di pochi istanti.
Il colpo fu talmente rapido che la sola cosa che la maggior parte dei
presenti riuscì a scorgere – quella almeno con
entrambi gli occhi ancora infilati al posto giusto, fu il tozzo corpo
di Paty schizzare dalla parte opposta del locale, per infine
schiantarsi malamente contro le porte delle cucine.
- La prossima volta che prendi iniziative del genere…- un
attimo per aspirare dalla sigaretta.
Muovere i primi passi fra la polvere e riconoscere la familiare
sensazione delle ossa rimescolate in un unico mucchio
all’interno del torace.
Poi sorrise.
- …assicurati di aver prima imparato a contare decentemente.
-
- Vaffanculo! –
- Ma sta’ un po’ zitto, scorfano.
– grato a quella fitta coltre di detriti e calce
sparsa ovunque; dispersa nell’aria come una sottile nebbia.
Meglio così, si ritrovò ad ammettere quasi
inconsciamente, passando al fianco di due compagni ancora barcollanti.
Soltanto per quella volta, forse, sarebbe stata sufficiente a
nasconderla, la pacata soddisfazione nata dall’unione di
tutti quei colpi dispersi nell’aria.
Sbuffò una nuvoletta di fumo, arcuando appena un
po’ di più le labbra.
Erano ancora vivi. Tutti.
- A chi hai dato dello scorfano?! Stavolta le buschi, Sanji! -
Che scocciatura.
---
Nata ancor prima di quella del marimo alla fine
è stata sostituita a causa del mio sviscerale amore per lo
spadaccino.
Zoro: °ç°
Ma anche no.
Volevo fare qualcosa che mettesse in evidenza i legami
all’interno del locale, senza cader troppo nel sentimentale o
nel classico romanzo rosa. Parlare dei cuochi, subito dopo una sana
rissa, mi è parso il modo migliore.
“Scorfano” non è un appellativo
inventato. Sanji lo usa veramente fra i volumi sei e sette, non
mancando poi a sorridere da gran bastardo quale è.
Se per questo, nell’opera originale di Eiichiro, Zeff chiama
il biondo “melanzanina” piuttosto che
“moccioso”. Anche questo devo vedere come farlo
quadrare in qualche flash.
Sanji: ç_ç
Zitto tu! Lo sai di aver il potere decisionale pari a quello di uno
scopino del cesso, no?
Passando invece ai ringraziamenti.
Gran bella cosa le frasi fatte
ù_ù
Per Lusty: Lusty-chwan!
°ç°
Parli con una donna che legge, osserva, guarda e contempla, per poi
chiudere ed andarsene lieta e felice come una Pasqua convinta di aver
commentato. Certo, non sempre.
Diciamo l’ottanta per cento delle volte, ecco.
ù_ù
Quindi, no, io non la sminuzzerò è_é9
! Al massimo grattugio
Ma io sulle sue cazzate ci sbavo, caVa.
Sbavo e commuovo perché so che sono cazzate che non merito
in alcun modo ttt!
Grazie mille per aver commentato, sopportato, letto e decifrato le mie
insensatezze.
Arigatuò! °ç°
Per Smemo92: In verità,
ti devo confessare, che l’idea di fondo era proprio quella.
Poi mi son ricreduta semplicemente perché provo un insensato
gusto nel vederlo andarsene ogni volta con la coda fra le gambe
ù_ù
Grazie mille per i complimenti. Davvero, davvero tanto.
Per Nicoranus83: Con un
po’ di ritardo, ma accontentata.
Spero non deluda le tue aspettative.
Grazie per il commento.
Per blackhorse96:
ç_ç
Voi non dovete fare
accusì però!
Che poi mi sdilinquisco e muoio ç_ç
Non credo che potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto il
supporto, l’aiuto e le spinte che ogni volta mi dai con i
tuoi commenti.
Grazie, black-chan.
…
Si, puoi spararmi dopo un appellativo simile ù_ù
Ed un grazie anche a chiunque abbia aggiunto questa raccolta fra
seguiti/preferiti etc.
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Capitolo 14 *** # 14. Blockade [Burglar Cat Nami - Thief.] ~ Kid Cycle ***
#14. Blockade ~ Kid Cycle
[Burglar Cat Nami – Thief.]
- Fossi al tuo posto la rimetterei nella giacca di quel marinaio. -
Imprecò sottovoce. Era entrato in silenzio in quella taverna
che quasi per scherzo, invece, brulicava di vita.
La sentiva esplodergli nelle orecchie, con quel brusio indistinto nato
un po’ per le risate ed un po’, forse, per coprire
qualcosa di ancora più forte.
- Non so di cosa tu stia parlando. -
Non reputò necessario voltarsi verso la giovane donna seduta
compostamente al suo fianco – una lunga gamba accavallata ed
entrambi i gomiti puntellati sul bancone, come due solidi perni ad
impedirle di perdere l’equilibrio.
Era una pirata del resto, quello scarabocchio sulla sua spalla la
diceva lunga a riguardo.
Tentò di rimettersi seduto sullo scomodo sgabello, forse
davvero fin troppo alto per le sue gambe piccole ed ancora poco
sviluppate, arpionandosi con le dita dell’unica mano libera
al bordo del bancone.
- Dico davvero…- ancora un’altra frase sputata
fuori fra quelle ciocche impregnate di sudore e salsedine, vomitata
sulla superficie arida dal tavolo come veleno asprigno. -
…le pallottole non sono roba adatta ad un moccioso. -
La presa tremò per alcuni istanti, facendo tintinnare i
pezzi logori della vecchia pistola.
- Non mi importa! – Nami inarcò un sopracciglio.
Passò con lo sguardo – lucido ma non abbastanza da
nasconderle quel lerciume, dal bambino all’uomo comodamente
seduto dalla parte opposta del locale, in perfetta linea di tiro. Poi
sospirò.
- Farlo non li riporterà in vita. Chiunque fossero. - disse
infine.
Non aspettò una sua reazione, non si sollevò
ancora per poter avere uno splendido quadro d’insieme di quel
dolore. L’aver marchiato a pelle il simbolo del loro dominio
non implicava di certo la necessità di assecondare la follia
di quegli esseri, del resto.
Si limitò a prendere una lunga sorsata dalla propria birra
ed attendere, in silenzio, che il cervello del bambino decidesse di
rimettersi in moto. E fu questione davvero di pochi istanti, il tempo
materiale di permettere ad un solo, lungo brivido, di riattraversargli
il midollo e farlo tremare.
- …era…era il mio papà…-
sussurrò, rivolto probabilmente più a
sé stesso che all’assente interlocutore.
- Ora come ora sarebbe soltanto un investimento sprecato. –
Abbassò lentamente il bicchiere e fissò lo
sguardo sui liquori davanti a sé.
- Morire per la memoria di un morto…che idiozia. - aggiunse.
- Zitta…-
- Sono cadaveri adesso. Che senso ha lasciarsi ammazzare senza poter
fare più nulla per chi invece è ancora qui, vivo?
–
- Stai zitta! – lo urlò gonfiando il petto in un
gesto così veloce che difficilmente sarebbe potuto
appartenere ad un bambino. Lo fece stringendo il calcio
dell’arma, cercando la forza nello stesso metallo che lo
aveva privato di ogni cosa.
- Tu non sai nulla! Tu non puoi sapere nulla! Tu non puoi sapere
cosa…-
- …si provi? Come ci si senta? Lo so. So tutto, io.
– si morse il labbro, sperando ingenuamente che il dolore,
forse, potesse ridarle in qualche modo la giusta stabilità.
Ma quella era andata ormai, persa chilometri e chilometri addietro.
Si passò una mano sulle tempie e sospirò
rumorosamente.
– So ogni cosa, ma se nonostante questo vuoi essere talmente
furbo da prenderti un pallottola in mezzo agli occhi, accomodati pure.
Tuo padre ne sarà felice. –
Uscì senza aggiungere nient’altro, chiudendosi
alle spalle l’ennesima bettola in cui da ogni asse, da ogni
chiodo mal conficcato, sentiva trasudare parte di un’infanzia
sporcata forse fin troppo presto.
Silenzio.
Poi il rombo assordante, fin troppo familiare, di uno sparo secco,
veloce.
Ed infine una risata grottesca, malata di alcol e del lavoro certosino
della salsedine. Adulta, di uomo appagato.
Affondò ancora una volta i denti nella carne secca e
smembrata delle labbra, stringendola fino a sentire il sapore ferroso
del sangue mischiarsi a quello salato delle lacrime. Si impose di non
voltarsi oltre mentre, mettendo a fatica un passo avanti
l’altro, si trascinava lentamente lontano da quel buco.
Era l’ennesimo investimento sprecato, del resto. Non avrebbe
meritato tanto.
Piantò saldamente i piedi a terra, soffocando in un sibilo
di rabbia un primo singhiozzo.
Un investimento sprecato. Solo questo.
Non avrebbe dovuto meritare così tanto.
---
Ecco ciò a cui porta un prolungato ascolto
degli Apocalyptica. Potete anche sputarmi in un occhio, non me ne
importa è_é9
Una flash su Nami, forse la più lunga dell’intera
raccolta, per quanto riguarda il “prompt”
– Kid - .
Metto le virgolette perché sono titoli che da brava idiota
quale sono ho deciso di inventarmi e darmi da sola, su due piedi
ù_ù
* apre l’ombrello ed attende
Il preludio di Arlong Park è stato illuminante, almeno per
quanto riguarda il binomio di navigatore e bambini.
Il suo modo di comportarsi con quel ragazzo alle porte del ritrovo
dello squalo, le parole amare con cui lo ha affrontato, mi hanno sempre
ricordato non so che di vissuto, un’esperienza passata forse.
Fumo troppe canne e non voglio
ammetterlo.
Ragion per cui mi son riproposta di descrivere un possibile inizio al
tutto.
Canna povvaH!
°ç°
Passando invece ai ringraziamenti.
Per Smemo92: Sanji: Il rischio
è il mio mestiere! è_é9 * sorride con
un braccio mozzato ed il corpo ancora sanguinante
…
* BOOOM *
Ma estinguiti, babbeo!
Davvero contenta che ti sia piaciuta. Grazie mille per il commento.
Per blackhorse96: Ma a me
black-chwan piaceva ç_ç
Avevo già programmato di chiamare il mio sesto figlio
così – quello dopo Giancanatte e prima di
Astolpippo. ù_ù
Non chiedermi perché ogni volta che leggo un tuo commento mi
ritrovo automaticamente a fare gli occhi da piccola Bambi dei boschi e
chiedermi “ma sicuri che non abbia sbagliato
storia?” .-.
Lo faccio e basta ù_ù
Quindi grazie, grazie davvero black-chwan!
…
Muahahaha! Il potere!
Muahahaha! * si affoga
Per Nicoranus83: Grazie mille per il commento °ç°
|
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Capitolo 15 *** # 15. Whale [Monkey D. Luffy - Moneyless Pirate King.] ***
#15. Whale
[Monkey D. Luffy – Moneyless Pirate King.]
Era un libro rilegato in pelle - uno di quelli che portano ben in vista
i segni del tempo, con i grandi angoli smussati in punta e le pagine
ingiallite dall’usura.
Non aveva assolutamente nulla di particolare. Si chiese se l'autore
l'avesse volutamente scelto in quel modo per la sua storia.
Perchè i grandi si divertono così in fondo;
tengono per sé le favole migliori e danno invece ai piccoli
quelle più facili, insolitamente piatte senza l'adrenalina e
quello strano odore di avventura a dar loro corpo.
Per proteggerli o per egoismo forse. Non aveva mai capito molto bene
quale fosse delle due.
Eppure lui la sentiva ugualmente nell’aria, la annusava buona
come non mai insieme al sapore agrodolce della salsedine. Sapeva di
doverne far parte, a qualsiasi costo. Non importava che fosse ancora un
moccioso, checchè ne dicesse Shanks.
Non importava neanche il come, a dirla tutta.
Chiuse il pesante volume e rimase a fissare per alcuni istanti
l’immensa distesa d’acqua davanti a lui.
Tutte le storie del suo amico, tutte quelle che aveva letto e tutte
quelle piccole bugie che Ace gli diceva la sera, per convincerlo a
mettersi a letto e dargli ascolto, una buona volta. Sapeva che
provenivano tutte da lì.
Perchè il mare doveva averlo davvero, un buon motivo per
essere così grande.
- Ace…- chiamò all’improvviso,
scuotendo con una mano il braccio del fratello sdraiato al suo fianco.
- Hm –
- Secondo te potrei reclutare una balena in ciurma? –
Il ragazzo aprì svogliatamente un occhio, più per
abitudine che per altro.
Con Rufy le cose andavano sempre così del resto; bastava la
voce a tradire i suoi stati d'animo. Girarsi, guardare, osservare,
sarebbero stati gesti inutili.
E faticosi, sebbene non fosse poi così ben disposto ad
ammetterlo.
Non con quella peste nei dintorni pronto a rinfacciarglielo al momento
opportuno, per lo meno.
- Chissà…- rispose semplicemente, calcandosi
meglio il pesante cappello in testa.
- Magari potrebbe mangiarti e poi lasciarti a navigare tranquillamente
nel suo stomaco. –
Che neanche lui ci credesse davvero era evidente.
Ed il modo con cui, prima di alzarsi ed andarsene, si limitò
a passare una mano fra i capelli del fratello, sorridendo esattamente
come si potrebbe fare ad un bambino piccolo, ne fu un' ulteriore prova.
Rufy mise su un broncio istintivo, sollevando da terra la sua copia
malconcia di "Moby Dick" e scrollandola dalla sabbia.
Non importava neppure il dove, se sulla polena - anche a forma
d'ariete, o nella pancia di una balenottera, lui quel mare lo avrebbe
attraversato. E tutto anche.
O sognare non sarebbe servito a niente.
Perchè i piccoli si divertono così in fondo; a
lasciare le cose facili ai grandi, tenendosi per sé quelle
complicate.
- Potrei sempre chiamarla mucca-cavallo-arancia-gianduia! Che ne dici
Ace?
…
Aaaceee?! -
E poi, a ben pensarci, quella di avere una balena in ciurma non era
affatto un'idea così malvagia.
---
Una storia che avevo elaborato parecchio tempo fa,
forse proprio una delle prime della raccolta.
Poi avevo deciso semplicemente di scartare l'idea perchè di
scritti sui due fratellini il fandom ne è pieno e,
soprattutto, elaborati da gente di gran lunga più capace
della sottoscritta nel capire la psicologia infantile.
Oggi l'ho ripresa semplicemente per non cestinarla.
Non voglio dilungarmi ancora circa gli eventi degli ultimi capitoli,
ritengo che se ne sia discusso a sufficienza.
Credo che una cosa simile doveva accadere nel manga. La prova materiale che Oda, la storia ed i personaggi son cresciuti anche con noi oltre che con l'autore.
Ringrazio ancora chiunque abbia commentato la raccolta, aggiunto fra i
preferiti ed i seguiti.
E mi scuso per l'indicibile ritardo ma, come già detto, la
scuola è tiranna e l'ispirazione ancora peggio.
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Capitolo 16 *** # 16. Demon [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ~ Book Cycle ***
#16. Demon ~ Book Cycle
[Roronoa Zoro – Pirate Hunter.]
« Non conta quanto pregevole sia la fattura; vi sono cose che
neanche una spada potrà mai tagliare.
I pregiudizi della gente, ad esempio.»
Taoshima Yamanonji ~ Fili d’acqua e di lama
Il vecchio marinaio abbassò lentamente la propria arma.
Tre colpi gettati al vento, inutili. Quel demonio era rimasto ancora
lì, a fissarlo, con quei suoi occhiacci neri come la pece
– o il sangue, e la bocca distorta in
un’espressione inguardabile.
Una mano stretta sull’elsa sguainata, bianca o rossa.
Questione di punti di vista, forse.
L’altra poggiata sul torace, serrata attorno a quel cencio
bianco bucato dalla salsedine e dalla polvere da sparo.
Lo guardava, in silenzio, barcollando a destra ed a sinistra con le
gambe e quasi premurandosi di non pestare il cadavere malamente
abbandonato al suo fianco.
Un uomo appena sbarcato che aveva ucciso senza troppi ripensamenti.
Soltanto un demone del mare avrebbe potuto fare tanto. Con quei capelli
striati come le alghe, quella spada piantata in bocca come una zanna e
quello sguardo, davvero, non sarebbe potuto esser nient’altro.
Il suo ghigno si spense in un attimo. Aveva ferito un dio del mare, gli
dei, forse, lo avrebbero punito per questo.
Lo spadaccino vacillò appena, piantando saldamente i piedi a
terra ed issandosi in spalla il corpo del pirata.
Poi scomparve, rapido com’era venuto, in uno dei tanti vicoli
del porto, scartando al fianco dell’uomo.
Un sibilo del vento di poco più forte, come un sospiro
spezzato. Ed il vecchio sbarrò gli occhi.
Che anche i demoni, feriti, gemessero di dolore?
---
In realtà questo capitolo spetterebbe al
simpatico biondo.
Ma oggi, a scuola, sfogliando un mio vecchio quaderno di appunti, mi
è capitato di ritrovare questa frase, scritta chi lo sa
quando. Così ci ho pensato un po’ su
ed ho deciso di mandare a quel paese
Sanji ed ho optato per il caro marimo.
Ho voluto lavorare sul suo aspetto, vagamente ricordante quello di un
demonio.
Non chiedetemi il perché ma Zoro, alle prese con le persone
anziane, riesco a vederlo unicamente calato in un possibile contesto di
timore e superstizione.
…
Chi pensa che l’autrice sia malata è autorizzato
ad alzare una mano e sparare
* parte scarica di colpi
.-.
Bene.
Direi che è ora di
passare ai ringraziamenti.
Per Smemo92: Ti confesso che ho
l’inquietante sensazione che i suoi nomi personalissimi per
le cose, Rufy, abbia iniziato a darli una volta adulto. .-.
Ti ringrazio davvero infinitamente per i complimenti [anche
perché avevo, ed ho tuttora, una fifa matta
all’idea di trattare il piccolo capitano]
Arigatuò °ç°
Per raxilia_running: Tua sorella
è divenuta il mio mito personale, sappilo.
ù_ù
Anche perché faccio così anche io con un mio
amico, limitandomi unicamente a render ancor più subdolo il
metodo. Cose tipo “Oggi c’è davvero una
bellissima giornata e ieri a Wolf’s Rain son morti
simpaticamente tutti.
Però c’è davvero una bella giornata
oggi ù_ù”
Ancora mi chiedo per quale grazia divina sia ancora viva.
Anyway, se sei al 34 allora devo presumere che sia uscita indenne dal
fantastico Davy Back Fight.
Amo quella parte del maga, diavolo. °ç°
Per quanto riguarda Rufy, confesso di essere stata in ansia fino al
momento di postare il capitolo.
Trovo che sia forse uno dei più difficili da rendere, senza
correre il rischio di incappare nel banale. Ancora non ho la certezza
di esserci riuscita sinceramente.
Ma ti ringrazio lo stesso per aver commentato, per gli apprezzamenti e
soprattutto per esserti interessata a One.
* si siede speranzosa ed aspetta
Go, raxy! è_é9
* cade da un dirupo
Per Nicoranus83: Grazie mille per il
commento, caVa.
Per blackhorse96: * corre con le
mutande in testa
°ç°
…
Ok, era per smorzare la tensione. Diavolo gente, non mi potete fare
commenti del genere senza farmi collassare.
Dovrei ringraziarti davvero per tutto. Per
l’assiduità, per il fatto che legga chi lo sa cosa
di quale brillante autore spacciandolo poi per mio
ù_ù * si strozza con lo slip, per sopportarmi da
quasi un anno.
Scrivere oggi e postare sempre oggi il capitolo mi è parso
davvero il minimo.
…
* passa pistola
Autorizzata a seccarmi, caVa.
Ringrazio inoltre chiunque abbia
aggiunta questa raccolta fra seguiti, preferiti etc.
Arigatuò °ç°
|
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Capitolo 17 *** # 17. Armistice [Blackleg Sanji - Head Chef.] ~ Kid Cycle ***
#17. Armistice ~ Kid Cycle
[Blackleg Sanji - Head Chef.]
- Insolitamente ti dona. -
Il vice capocuoco del Baratie non aveva mai pensato alla
paternità come ad una prerogativa necessaria nella vita di
un uomo. I bambini in fondo sono un po’ come le maree,
incontenibili e impossibili da placare.
Si muovono in silenzio, ed invece di sollevarsi e soffocarti
– cosa che forse avrebbe potuto perfino considerare
accettabile, si limitano a riversarti addosso i loro insignificanti
drammi infantili.
- Io trovo che faccia perfetto pendant con quel topo morto che hai per
capigliatura. -
- No, che dici? Non vedi com’è più
chiaro il rigurgito? Non ha di certo nulla a che vedere con quel ratto
spennato di Sanji! -
Letteralmente.
Il biondo sollevò appena un po’ di più
il neonato, affidatogli pochi minuti prima da una madre con evidenti
disturbi della digestione – di certo a causa di uno dei tanti
intrugli di quei due incompetenti, e storse il naso, perplesso.
Il bambino lo fissò a sua volta, sgranando gli occhi.
Una grossa goccia di succo di mela precariamente digerito
scivolò dal naso alla giacca e dalla giacca alle sue scarpe
nuove. Quelle cucite a mano, di camoscio.
Sanji alzò ancora il piccolo, trattenendo a fatica la
tentazione di lasciarlo poi semplicemente cadere nel vuoto.
- Ed adesso che hai da guardare? – chiese.
L’altro fece tremare impercettibilmente il labbro, allungando
una mano in direzione del sopracciglio del cuoco e producendo una serie
di versi insolitamente simili ad una risata. Molto trattenuta.
Ciò che Sanji non sopportava dei bambini, oltre al fatto che
la loro presenza impedisse a priori la possibilità di
interagire con donne dotate di seni squisitamente sproporzionati, era
anche questo; quella candida schiettezza alimentata dalla loro
innocenza.
Stroncava per antonomasia ogni tentativo di conciliazione fra il suo
spirito adulatore ed il loro infantile, sdegnoso ed irriverente modo di
sbattere in faccia la realtà.
- Guarda che faccia, Paty! Per me si è perso alla quinta
spirale dell’idiota! -
A chiunque.
- Tu dici? Naah, non credo! Piuttosto guarda come tende le mani! Forse
la faccia di cazzo di Sanji lo ha ispirato! –
- Per fare cosa, scusa? –
- Finire di vomitarci su. – rispose candidamente
l’altro.
Paty rimase in silenzio, meditabondo.
- In effetti. – aggiunse dopo una discreta manciata di
secondi – Con quella forma, confonderlo con un sanitario
è facile. -
E questo annullava ogni possibile punto d’unione.
Almeno fino a quando un nuovo interesse non concedesse ad entrambi la
possibilità di un sensato armistizio. Cosa ovviamente
fattibile con un bambino di qualche mese.
Il cuoco masticò rabbiosamente una mezza imprecazione fra i denti ed il
neonato, dal suo canto, si limitò a voltare appena la testa
verso i due uomini, sputando fuori una serie di bollicine di saliva e
succo. Infine proruppe in un impercettibile ruttino.
Questo parve bastare al biondo.
- Sai…- disse prima di poggiare il piccolo sul marmo della
cucina e rimboccarsi scrupolosamente le maniche – onde
evitare fastidiose macchie di sangue - …è bello
sapere che qui ci sia qualcun altro a pensarla come il sottoscritto. -
Il ghigno strafottente sulle labbra di Paty e Carne si spense tutto
d’un tratto, per fare poi, quasi nel medesimo istante, una
nuova, inquietante comparsa sul viso del cuoco.
Questi lanciò una fugace occhiata in direzione del bambino
adagiato sul tavolo, scrupolosamente impegnato a ribadire la propria
opinione con una nuova serie di vezzeggi mal pronunciati. Ed
inevitabilmente sorrise a sua volta.
Davvero una gran bella cosa l’armistizio.
---
A dispetto di quanto si possa credere, il biondo,
almeno personalmente, me lo sono sempre immaginato vagamente a disagio
con i bambini. Con i neonati più che altro.
…
E’ la mia ennesima fissa, compatitemi
ù_ù
Con questa flash ci ho semplicemente voluto giocare un po’ su.
Ringrazio chiunque abbia commentato,
aggiunto, preferito, letto scaccolandosi e grattandosi la pancia questa
raccolta.
Davvero, davvero grazie.
|
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Capitolo 18 *** # 18. Family [Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ***
#18. Family
[Nico Robin - Killer/Whoever you want.]
Sedeva sempre appena oltre i viali delle case.
Con la schiena affondata fra le intercapedini bruciate dei mattoni e la
fuliggine a sporcarle i capelli, Nico Robin diveniva un puntino
insignificante nel buio della notte.
Il tempo riusciva a ferirla sempre un po’ meno, scivolandole
addosso, quando a scandirlo era il calore di un’esasperante
consuetudine familiare, e non il freddo della strada.
Capitava spesso che sul fare della sera si stringesse ad una
staccionata di poco meno acuminata delle altre ed attendesse, in
silenzio, che la notte passasse.
Una volta, quasi distrattamente, un sommesso vociare le aveva sfiorato
le orecchie, come un sussurro.
Lo aveva custodito gelosamente per sé, tutto quanto, pur
sentendosi in fondo una ladra.
E da allora aveva incominciato a nutrirsi di quell’insolita
abitudine.
Erano suoni tutti diversi, che variavano di paese in paese fino ad
accavallarsi l’uno sull’altro. Eppure, quelli di
una sera in particolare, Robin li ricorda ancora bene.
Il lento cigolare di una porta li aveva accompagnati e, subito dopo, il
calore di una coperta offerta dalle mani rovinate di una vecchia
signora li aveva scaldati a malapena. Nulla di particolarmente sofisticato, soltanto un guardia attenta fra lei ed il gelo pungente della sera.
Eppure sufficiente a scaldarla dentro, toccarla a fondo fino a farle crepitare l'anima.
Era stato da quel giorno che aveva incominciato sempre a sedere appena
oltre i viali delle case.
Dentro, d’altronde, vi era sempre una famiglia pronta a
vegliare su di lei.
---
L’ ispirazione. Ah, che brutta, orripilante
bestia. .-.
Ha dovuto aspettare due flashes allegramente buttate giù per
lo scarico del cesso prima di farsi sentire davvero. E con Robin per
giunta!
Io, che l’archeologa la tratto una volta ad eclissi
millenaria per paura di poterla rovinare!
* incomincia a correre urlando
Colgo l’occasione delle
sempre sgradite note
d’autore per ringraziare tutti quelli che hanno sostenuto
questa raccolta finora, mettendola, togliendola, spostandola fra
preferiti e compagnia bella. Grazie, davvero.
Suppongo sia inutile ringraziare invece tutti quelli che hanno
recensito sputandomi addosso e mostrandomi quanto
possa far cagare invogliandomi ad andare avanti.
Arigatuò.
|
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Capitolo 19 *** # 19. Bodies [Roronoa Zoro - Pirate Hunter.] ***
#19. Bodies
[Roronoa Zoro – Pirate Hunter.]
Dal momento in cui era salito a bordo della propria imbarcazione,
Roronoa Zoro era sempre stato al corrente dei rischi che, una volta in
mare, intento a brandire teste, avrebbe potuto correre.
Sebbene evitasse di pensarci, il più delle volte con
un’incuranza degna del più incapace dei pivelli,
il Demone dell’Est sapeva che nulla, oltre quella distesa
d’acqua, avrebbe potuto assicurargli l’assoluta
incolumità. Neanche se stesso, forse.
Una testa appesantita dall’ammontare degli avvisi di taglia
fa gola del resto; due possono anche indurre i più a
sguainare le proprie armi.
Tre valgono almeno un corpo.
E Zoro, di corpi, ne aveva smembrati molti più di semplici
tre.
Per conseguenza, il peso del proprio sembrava essere aumentato, quasi
incrementato da quella massa informe di cadaveri che di isola in isola,
di arcipelago in arcipelago, faceva cadere al suolo, il più
delle volte senza neanche avere il tempo di emettere un fiato.
Il Cacciatore lo considerava qualcosa di ragionevole, in fondo.
Da qualche parte quei poveri disgraziati dovevano pur andare a finire;
se poi con lui, ad accompagnarlo, tanto di guadagnato.
Per chi aveva sempre guardato al cielo con sufficienza era un buon modo
di giustificare il peso del proprio rimorso.
Fu anche per questo che forse quando un giorno, in una delle tante
stradine del porto, venne circondato da un insieme disordinato di
cacciatori di taglie, il Demone si limitò a sorridere, di
un’espressione amara e vuota che ancora sembra ricordare.
- Uno contro cinquanta, eh? Mi sembra ragionevole. -
I numeri, alla fine dei conti, erano ancora dalla sua.
---
In verità avevo pensato di chiudere la
raccolta; sarà Oda, sarò io, sarà il
riscaldamento del globo, ma gradualmente l'interesse per Wan si
è ritrovato a scemare.
Considero ancora sublimi alcuni caratteri creati dal Maestro, e su
questo credo che sia impossibile tornare più indietro.
Tuttavia, alcuni eventi - gli ultimi in particolar modo, mi hanno fatto
storcere non di poco il naso.
E non parlo della morte di Ace che, in un certo qual modo, considero
giusta fin dalla prigionia di Impel Down; quanto, piuttosto, del modo
in cui il Maestro sta gestendo gli eventi che ne son conseguiti.
In ogni caso, non credo sia il caso di dilungarmi con i miei terribili
trip mentali.
Il motivo per cui ho voluto ideare capitolo e note è per
ringraziare tutti quei lettori silenziosi che nonostante il passare del
tempo, nonostante la mia assenza dal fandom ed il famigerato
riscaldamento globale, hanno continuato ad interessarsi alla raccolta.
Mi ha commossa vedere in quanti, nonostante tutto, abbiano aggiunto le
storie fra i preferiti, anche non commentando.
Grazie quindi, davvero.
Inutile credo sia citare i soliti ignoti che decidono di perdere quei
tre minuti delle loro esistenze recensendo; hanno tutto il mio Quore e
già lo sanno.
Sì, con la Q perchè fa più trash e
fiQUO * si accoltella con le cuffie dell'mp3
Arigatuò °ç°
|
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Capitolo 20 *** # 20. Promise [Blackleg Sanji - Head Chef plus Nico Robin - Killer/Whoever you want.] ~ Cross Cycle ***
#20. Promise ~ Cross Cycle
[Blackleg Sanji - Head Chef plus Nico Robin - Killer/Whoever you want.]
Blackleg Sanji; ten years old
Nico Robin; nineteen years old
- Un demonio! Capo, vi dico che è un demonio! -
- Non aprire la bocca tanto per dar aria alle tonsille, idiota! Quello
non è un demonio, ma IL demonio. – la mano
grassoccia di Paty si alzò, ballonzolando incertamente in
direzione della donna seduta in sala.
- A soli otto anni, quella bestia, ha fatto colare a picco
un’intera flotta della marina. -
Carne seguì titubante l’indice con la coda
dell’occhio, per poi tornare ad occuparsi del cespo di
lattuga poggiato sul ripiano al suo fianco. Nel prenderlo un
impercettibile tremore gli solcò la mano fino a far
impallidire la punta di ogni dito.
Nessuno vi prestò – o volle prestarvi, particolare
attenzione.
– Quel che è. – intervenne poi, tentando
invano di riassumere la solita aria spavalda – Restando qui,
in ogni caso, non ci porterà nient’altro che
rogne, capo. Il mio parere a riguardo resta sempre il solito; prendere
un po’ di polpette di piombo ed imbottirle una volta per
tutte lo stomaco. -
Paty annuì, senza aggiungere altro. L’essenziale,
d’altronde, era stato espresso più che
egregiamente dal compagno.
Vi fu un breve susseguirsi di secondi in cui entrambi rimasero in
silenzio, in attesa del responso del vecchio proprietario del Baratie.
Zeff dai piedi rossi lanciò una semplice occhiata verso il
fondo sala, incurvando impercettibile gli angoli della bocca al di
sotto delle due lunghe trecce bionde.
- Dar da mangiare a chi ha fame, il mio motto non cambia. Per quel che
mi riguarda, finché ha soldi con cui pagare, quella donna
può anche metter radici nel locale. –
sentenziò semplicemente, prendendo il paffuto cespo dalle
mani del cuoco al suo fianco e tranciandolo in due con un colpo deciso
di lama.
Carne deglutì, con decisamente fin troppo impeto, e
tornò ad occuparsi della propria ordinazione.
- E poi, guardate come ha legato con la nostra melanzanina. Magari,
questa è la volta buona che riusciamo a scotolarcela di torno una
volta per tutte. – aggiunse infine il vecchio pirata, con un
sospiro di velata malinconia decisamente inappropriato per
un’affermazione del genere.
- Non credo che i tuoi compagni siano esattamente entusiasti
all’idea di avermi a bordo come vostra ospite. -
Il bambino spostò lo sguardo in direzione dei due uomini
alle sue spalle e sbuffò sonoramente.
La benda attorno al suo occhio sinistro ondeggiò a malapena,
lasciando intravedere un lembo di pelle di un rosso incredibilmente
acceso. Poi tornò immobile al proprio posto.
La donna continuò ad osservare con un interesse definibile
quasi encomiabile i granuli di limone immersi all’interno del
suo the e sorrise.
- Non devi essere arrabbiato con loro per
quest’inezia; non sono di certo i primi a vedermi come una
possibile minaccia. La cosa, ti garantisco, è più
che comprensibile. -
- Sono soltanto due teste di scorfano, ecco qual è il loro
problema. Due grandi, grosse teste di scorfano incapaci di preparare
anche una frittata, ecco cosa. -
Il Demone di Ohara ridacchiò impercettibilmente. Era
piacevole, insolitamente familiare, poter accarezzare ancora una volta
con mano il lento scorrere di una semplice conversazione.
Scaldava dentro, fino a far ricolorare la pelle di un piacevole rosa
pallido, il parlare e l’essere ascoltata.
Dava davvero l’impressione di essere molto più di
un’ombra incorporea.
- Non tornerai più, non è così? -
L’archeologa sorrise a quell’affermazione.
I bambini sanno essere insolitamente perspicaci in quel loro assurdo
modo di vedere il mondo; a volte, molto più degli adulti.
- Ho qualcosa di importante da trovare. Non so quanto a lungo e dove la
sua ricerca mi potrà condurre. – prese un sorso
dalla propria tazza e tirò fuori un paio di monete.
Il giovane vice capo cuoco le guardò a lungo. Erano
ossidate, probabilmente intaccate dalla salsedine e dai primi segni
della ruggine. Nulla di particolare, in fondo.
Ancora, nonostante tutto, gli sarebbero potute valere un tozzo di pane
e qualche condimento.
- Non le voglio. – disse tuttavia dopo una discreta manciata di
secondi.
- Così rovinate dubito di poterci comprare qualche cosa. -
La donna le rimise in tasca con un gesto impercettibile della mano e
rimase a guardarlo, dubbiosa.
- Me le ridarai quando ci rivedremo, un bel paio luccicante e nuovo di
zecca. Vedrai, ti cucinerò tanta di quella roba che alla
fine neanche ti basteranno a saldare tutto. – concluse, con
uno strano bagliore ad aleggiare nello sguardo.
Nico Robin annuì, calcandosi meglio le larghe falde del
cappello in testa ed incominciando ad incamminarsi verso
l’uscita.
I bambini, alle volte, sono strani.
Fanno promesse che sanno di non poter mantenere.
« … »
Le monete scoccarono quasi pesantemente sul pavimento della Thousand
Sunny.
Sanji si girò, dedicando una lunga occhiata alla donna
accovacciata al suo fianco, ma non disse niente.
Perché gli adulti sanno essere strani, in fondo.
Di fronte ad una promessa mantenuta, diventano impacciati come semplici
mocciosi.
---
Ennesimo esperimento della raccolta.
E’ una sorta di cross, molto, molto azzardato.
Qualche giorno fa mi è venuta in mente la
possibilità di incrociare, anche se per un breve attimo, le
strade dei vari personaggi della raccolta.
Nulla di particolare importanza, per carità, semplicemente
un’esperienza come tante. Questo è il primo
risultato.
Non essendo ancora del tutto certa del risultato, per questa volta, vi
chiedo di commentare quanti in più possibile.
Non è per una questione di numeri o nulla di simile,
solitamente bado molto poco a queste sottigliezze.
E’ soltanto per avere quanti più pareri possibili
su qualcosa che fino a qualche giorno fa mi ha praticamente mandato in
tilt il cervello.
Piccola nota sul particolare della benda di Sanji.
E’ l’ennesimo sfizio che la sottoscritta si
è voluta togliere, nulla di assolutamente inerente alla
storia.
Partendo dal presupposto che, a mio parere, il ciuffo del biondo
nasconde una brutta cicatrice, mi è venuto quasi naturale
pensare che, dopo il naufragio e la permanenza sull’isola, la
ferita si fosse naturalmente infettata.
Da qui tutto il resto.
…
No, non sono fissata.
E’ una vostra impressione.
Passando invece ai commenti.
Per mangagirlfan: Ti ringrazio
anzitutto per i complimenti, davvero, credo immeritati.
Per quanto riguarda la presenza di altri personaggi, è una
cosa che non sono sicura di poterti garantire.
Ho scelto i quattro dell’apocalisse, semplicemente
perché credo che, avendo vissuto prevalentamente come
nomadi, Sanji a parte, abbiano una gamma maggiore di spunti da offrire.
Con Sanji le cose son diverse, ma in fin dei conti hai visto anche tu
la situazione del Baratie. Basta ed avanza per creare qualche cosa.
In ogni caso, nel caso in cui volessi qualcosa su di un determinato
personaggio, non esitare a chiedere.
Per quanto possibile vedrò di accontentarti.
Con la conclusione della raccolta, ero partita dal presupposto di fare
un “ciclo” per ogni personaggio. Conclusi i quattro
cicli, ed avendo quindi fatto i sedici racconti, avrei considerato
conclusa anche la storia.
Finora ho elaborato quello per Robin [Book], quello per Nami [Child] e
quello per Sanji, suo malgrado [Sex]. Dovrei ancora far nascere quello
per Zoro ed infine elaborare quello dei quattro complessivi.
Insomma, la cosa è ancora lunga.
Spero di esser stata per lo meno comprensibile.
Grazie mille per il commento. °ç°
Per Smemo92: Per rinascere il mio
interesse, Oda dovrebbe uscire da quel buco nero che lui stesso si
è creato.
* vien lapidata a pantofolate
Giuro, non credevo di incasinare talmente tanto la vita ai lettori. ._.
Mi spiace, davvero. Vi garantisco, che anche una recensione scritta di
getto mi è comunque gradita.
Anche se, non posso negarlo, mi fa piacere sentire simili cose. *_*
Ti ringrazio tantissimo per questo, e per tutti i tuoi altri commenti.
Un ringraziamento particolare va invece a lei, la mia sposa, la mia
metà, la mia coltivatrice di cetrioli selvaggi:
Seiko. Mon amour,
ma quanto schifo posso fare quando voglio?
.-. sei una
schifosa ti amo. ù_ù
…
Grazie bella mia, davvero.
Un ringraziamento finale, ed immenso, a tutte le persone che hanno
smanettato con i preferiti, le seguite e le ricordate.
Arigatuò °ç°
|
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Capitolo 21 *** # 21. Bring up [Blackleg Sanji - Head Chef.] ***
#21. Bring up
[Blackleg Sanji - Head Chef.]
Rimase a scrutarla per una discreta manciata di secondi, prima di
sentire i muscoli sciogliersi in un unico brivido ed una piacevole
sensazione di calore investirgli l’interno coscia.
Il mare è sostanzialmente avido, elargisce sempre poche
cose. Ti prende, ti sballotta, ti irretisce.
E ti priva, in quella sua malata lentezza, dei piccoli piaceri della
vita, senza particolare distinzione. Vivendo su di una barca, Sanji
aveva imparato oramai a rinunciarvi a priori.
Un cuoco, forse, si sarebbe limitato a stringere i denti e trascinarsi
alle spalle quelle vecchie abitudini, anche a costo di sputare fuori
sangue.
Ma per un marinaio le cose sono diverse; è una distinzione
inevitabile, del resto, per chi è figlio del mare e per chi
altri, invece, semplice animale di terra.
Ed il biondo, con gli anni, aveva capito che la spiacevole sensazione
del sentire solo e soltanto le assi di legno sotto i piedi era un
privilegio che unicamente un marinaio si sarebbe potuto concedere.
Era stato quindi inevitabile per lui, come ogni bravo figlio che si
rispetti, arrendersi e lasciare che l’oceano lo privasse di
ogni cosa, istinti compresi. E fra questi, inevitabilmente, anche il
piacere carnale.
Nulla che alla fine dei conti una branda ed una buon rivista non
potessero rinsavire.
Ma anche un marinaio, per quanto di saldi principi possa essere, rimane
sempre e pur sempre un essere umano. Con carne, sangue e muscoli pronti
ad infiammarsi al minimo impulso.
Fin troppo in fretta forse, si scoprì ad ammettere quasi
inconsciamente.
Spense lentamente la sigaretta con il tacco della scarpa e si
scostò dal muro dove era poggiato da qualche minuto.
Quella zingara era rimasta ancora lì, a fissarlo a sua
volta, con quegli occhi ambrati al limite della legalità e
lo sguardo di chi sa di stare sbagliando.
Lo scialle malamente abbandonato ai suoi piedi, al fianco di
un'elaborata camicia di canapa intrecciata, il seno lasciato appena ad
infreddolirsi della pungente brezza della notte e la pelle colore
dell'ebano delicatamente scoperta, in un malato gioco di luci e
contrasti.
Il biondo non potè negarlo; acqua fresca in un deserto
paradossalmente ricolmo di strati e strati di gocce salate.
- Ti prego...- con un gesto quasi automatico la vide togliersi tutto
quello che indossava, restando solo con la biancheria intima. - Tu non
cacciare me.
Posso pagarti se vuoi... -
- Pagarmi, eh? -
Si tolse la camicia che indossava.
L'altra abbassò lo sguardo e con mani tremanti
provò a sfilarsi quello che ancora aveva indosso.
E rabbrividì appena quando un tocco delicato, quasi blando,
le solleticò le spalle. Sollevò appena un
po’ di più il viso solo per vedere la schiena nuda
dell'altro allontanarsi e sentire il cotone della camicia seguire
impacciato i suoi movimenti.
Troppo larga, troppo pulita e maleodorante per lei.
Perchè il mare è così, in fondo;
elargisce sempre poche e cattive cose.
- Il locale è chiuso. Non so davvero di cosa tu stia
parlando. -
Esattamente come un genitore con il polso ferreo paterno ed il cuore
gentile di ogni buona madre.
---
Su questa non è che abbia molto da dire.
L'ho trovata abbandonata in una serie di vecchi file mentre facevo
pulizia fra le varie cartelle, e le opzioni son fin da subito state
due: cestinarla o renderla vagamente presentabile.
Come mio solito, alla fine, ho scelto la via di mezzo e l'ho resa
vagamente... qualcosa. .-.
Il resto non lo so.
Volendo invece passare ai ringraziamenti.
Per mangagirlfan: Non temere, non ho
assolutamente messo da parte la tua idea. Ho già in mente
quella di Brook, ed in parte è già persino
scritta, la sola cosa che finora mi freni è l'appellativo da
dargli [indecisa se far di testa mia o seguire le indicazioni di Oda].
Il prossimo capitolo, in ogni caso, sarà dedicato al
canterino.
Good Luck con l'università in ogni caso
°ç°
Per Smemo92: Ed io a questo commento
che dovrei rispondere? ._.
Altro che cinque minutini per pensare, qui finisce che ci faccio
davvero le uova sulla sedia.
Non credo di avere davvero le parole per ringraziarti; o,
probabilmente, sarebbero le solite tre messe in fila.
Mi spiace, ma un grazie immenso è tutto quello che posso
dirti. Arigatuò. Thanks. [Se lo immagina in francese e
fallisce]
YEAH!
Ringrazio anche tutti i lettori
più silenziosi che hanno messo la raccolta fra i seguiti, i
preferiti etc.
|
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Capitolo 22 *** # 22. Voices [Humming Brook - Mate Captain.] ***
#22. Voices
[Humming Brook - Mate Captainr.]
- Gentil pulzella, una sua sola parola e per lei diverrò un
pirata ed un gentiluomo.
In cambio, però, mi faccia dare una sbirciata alle sue
mutandine. -
- Sparisci, lurido di un maniaco! -
Il cilindro scivolò in acqua. Fluttuò per alcuni
istanti fra i rivoli della corrente, ruotò più e
più volte su se stesso, si bagnò fino alla punta
ed infine, con un suono strascicato, si inabissò.
Brook poggiò entrambe le mani sulla parte più
estrema del parapetto e mormorò qualcosa di indefinito. Alle
sue spalle, poggiati l’uno all’altro per non
cadere, i suoi compagni esplosero in una fragorosa risata, biascicando
anche qualche complimento smozzicato alle inaspettate virtù
nascoste della donna.
Il musicista si prese la faccia fra le mani e scosse la testa
lentamente. Se non su carta, non erano di certo pirati.
Perché poi, presi uno ad uno, si potevano gloriare di essere
nati con il solo scopo di portare la musica un po’ ovunque,
senza grosse distinzioni, facendola nascere dalle camerate della nave
ed iniettandola poco a poco nelle vene di quel mare
dall’aspetto sempre più malaticcio. Ricchezze
sepolte, mappe indecifrabili e morte erano inezie destinate a rimaner
tali nonostante tutto.
Erano amanti della vita, di quelli che della propria amata ne fanno una
Regina e della propria felicità il Re indiscusso.
Giullari improvvisati, coristi di strada, banditori e
quant’altro.
La loro nave risuonava di queste ed altre voci. Sempre.
- Oh my, my! Milady, quel cilindro era un caro ricordo! Che
indescrivibile perdita. -
…
- Milady? -
Brook sollevò la testa da una delle tante assi del ponte e
scrollò le spalle. Un paio di ossa, forse tre, si sfiorarono
in un frenetico rintoccare di colpi vuoti. Lo scheletro
rabbrividì.
Si guardò intorno per alcuni istanti, per poi farsi
scivolare ancora una volta sul legno incrostato della nave e sospirare
appena.
- Oh, capisco. Era soltanto un altro sogno. -
borbottò prendendosi il cilindro fra le mani.
- Oh my, my! Questo significa che dovrò ricordarmi
dov’ero esattamente arrivato. Ah, ecco!
” In cambio, però, mi faccia dare una sbirciata
alle sue mutandine. "
"Sparisci, lurido di un maniaco! " -
La loro nave risuonava di queste ed altre voci. Sempre.
Persino adesso che i loro cadaveri giacevano lerci a terra riempendo le
stive di una nuova presenza, più ingombrante e
spaventosamente tangibile dell'impalpabile nulla, le stanze della nave continuavano a
risuonare di risa. Di un solo uomo, alle volte dai tratti ingenuamente
spaventati.
E così sarebbe stato. Sempre.
---
Come promesso, dopo anni ed anni passati a grattar via le crepe dalle pareti, ecco a voi Burukku.
Primo esperimento, ergo non garantisco.
Spero soltanto di trovare sopravvissuti al mio ritorno.
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