Cesio arrabattarsi
su esiziali domande
su effimeri dissidi
fattevoli discorsi alle spalle
rifrangono in denotazioni
vere e false

Amica mia
non alienare la luce
nel mai dormire e mai morire
ma crogiolati nel consueto
cheto tepore
del nostro gemente cesio estivo

...e giocheremo ancora
tra le fronde del salice
piangente come le nuvole
e ci divertiremo ancora
mirando l'orizzonte

sognando un radioso fervore
che già dimorava in ambedue
sfavillante come non mai
e sogneremo ancora
di rivederci
magari come la prima volta...

Luce accecante che rifrange
in riverberi laminari...
un sole infedele spicca dalla linea di fuoco,
che tremò in brezze veraci
abbozzando l'ennesimo anello
scalando ampi tratti d'argilla.

L'intuizione imprevista d'un infinito
visto per poco nell'illusione
dell'utopia tutto intorno
ai miei occhi...
cerchi divergenti di alba e tramonto
nel fresco consolio
di un arbusto ancora in piedi...

Riascoltare la vita nelle mie vene
ancora una volta

e mentre la notte
porterà quel pianto
punizione di ciò che ho perso
e che non tornerà mai

Sentirò la vita oltre questo muro
qualcosa di sorprendente

E vivrò ancora
ovunque nei suoi pensieri

se solo dalla mia stanza
mi nutrirò del passato

Non importa quando
ma un'ultima volta
anche io
apparirò nella foto

Un tuo sguardo sereno spazia il cammino
rincuorando appieno chiunque sia vicino
il cielo dal basso sembra infinito
un segno in quel lasso appare scandito
il cuore si scalda giovando al tuo viso
la paura si sfalda trovando il sorriso
torna il coraggio di parlare d'amore
è la fine di Maggio e mi apro al tuo cuore!

Dormi e osserva quel ch'è un sogno
mentre vivi quel profumo
dolceamaro come il giorno
rosso chiaro e azzurro acqua

Nel lago nero senza vita
nuota ancora la mattina

Chiudi gli occhi e nel profondo
lascia andare quel ricordo

Dormi e osserva quel ch'è un sogno
poiché accanto io sarò
e nella notte sempiterna
ancor con te m'immergerò

Strada di illusioni
un volto e tante ombre
colori d'ogni avventura
spenti... nel mio mondo
è spenta la luce
festeggiando la notte
il dubbio richiama
finalmente
la sua dannata nebbia

e non voglio dormire
musica e pace dopo tutto
il mio mondo si scuote
e rimane impresso nella domanda

"Dove sei?"
"Qui, accanto a te"

Anche oggi la sento
il cielo mi parla
ad ogni lamento
son lacrime ed urla

Anche oggi la ignoro
le nuvole piangono
un pianto canoro
nel vento contendono

Si scinde il mio animo
per cantare la pace
solo per un attimo
quando il tempo tace

Manca una stella
un comodo abbraccio
senza luce brilla
l'invito caparbio

La voce ascoltata
una stella cercata
sinfonia esaudita
e non ancora smarrita