Titolo:
Disease
Serie:
Final Fantasy VII, Crisis Core
Reating:
Per tutti
Avvertimenti: Fluff, leggermente-ma-non-troppo OOC, One-shot, Hojo (Non farà danni, ma preferisco avvisare J)
Genere:
comico, romantico, generale
Character: Zack, Sephiroth,
Cloud
Pairig: SXC
Declaimers:
I personaggi non sono miei ma della Square Enix, purtoppo. Io mi
accontenterei dei cloni U.U
Disease
Sephiroth reprime a stento un
grugnito mentre lo stetoscopio ghiacciato gli percorre con insistenza i muscoli
dorsali.
-Buono, ragazzo.- la voce di Hojo
è monocorde e leggermente esasperata e Sephiroth non
può far a meno di notare che, per una volta, non vi è traccia del solito
compiacimento.
-Inspira.-
Sephiroth inala profondamente
l’aria acida di mako e disinfettante.
-Espira.-
Uno sbuffo e i polmoni si svuotano con calma, solo l’odore caustico
sembra non volersene andare. Il Buon Dottore invita il Generale a ripetere la
sequenza altre quattro volte, tamburellando di tanto in tanto con le dita
ossute sulla schiena, di poco sotto le scapole.
- Bene. Sdraiati sul letto.-
Sephiroth esegue di mala voglia e,
mentre quelle mani da ragno gli tastano l’addome, non riesce davvero a credere
di essersi presentato di sua spontanea volontà. Lui odia il laboratorio, odia
le visite mediche e, sopra ogni cosa, odia Hojo. Di
solito cerca in tutti i modi di svicolare: riunioni improrogabili, missioni
suicide o, più semplicemente, una fuga nell’appartamento di Angeal
e Genesis o una passeggiata negli Slums
con Fair. Una volta aveva persino accettato un invito ad una festa della Silver
Elitè, per Odino!
Deve fare uno sforzo per reprimere un brivido al pensiero
dell’orda di FanGirl urlanti che lo avevano quasi
stuprato. A volte si chiede cosa abbia fatto di male nella sua vita precedente
per meritare tutto questo: molto probabilmente tentato di distruggere il mondo
con un meteorite o con un’assurda pestilenza, o magari entrambe.
Ridicolo!
-Non hai nulla che non vada, ragazzo.- La constatazione di Hojo ci mette qualche secondo a farsi strada fra le
fantasticherie che pervadono la mente del Generale.
- Ne sei certo, Professore?-
Hojo gli lancia un’occhiata
spazientita, prima di sfogliare rapidamente la cartella medica. –Pressione
sanguigna, pulsazioni, valori, saturazione, mako,
respirazione, reazioni agli stimoli, temperatura corporea … tutto nella norma.
Gradirei che tu non dubitassi delle mie capacità professionali.- La voce
leggermente stentorea sull’ultima affermazione. Sephiroth
onestamente se ne frega dell’orgoglio dell’uomo. Il professore può dire quello
che vuole. Lui sa di non stare bene. È il suo corpo, accidenti.
- Ti ho già spiegato, Dottore,
che da un mese a questa parte sono iniziate alcune ... anomalie.
- Si, si. Tachicardia, fastidi addominali, sudorazione e
vampate di calore … rimane il fatto che tu sia sano come un pesce. È più
probabile che questi sintomi siano da associarsi allo stress, tuttavia …
- Tuttavia?- Sephiroth echeggia e
non può far a meno di trattenere il respiro quando Hojo
gli lancia un’occhiata pungente da sopra la montatura degli occhiali, mentre le
labbra pallide gli si stirano in un sorriso.
- Tuttavia sarebbe opportuno monitorarti da vicino e più
frequentemente. Potrebbe sempre trattarsi di una reazione ad un fattore
esterno. Suggerirei che tu ti presentassi qui ogni qual volta i sintomi
dovessero ripresentarsi.-
Sephiroth deve resistere all’impulso
di sbattere la testa contro il muro. Forte.
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Zack lancia l’ennesima occhiata
preoccupata al generale. L’uomo è chiaramente a disagio. Il volto d’alabastro
leggermente arrossato, il respiro più corto e rantolante del normale e, sotto
più attento esame, si possono notare piccole gocce di sudore scivolare
lentamente da dietro l’orecchio fino a sparire nell’alto collo del cappotto di
pelle. Sephiroth, il demone di Wutai,
l’uomo che non si sgualciva i vestiti contro un intero esercito di nemici,
stava sudando mentre era perfettamente immobile osservando i cadetti allenarsi?
- Seph …-
- Si, Fair?
- Umh … Sei certo di star bene?
Voglio dire, non è che hai l’influenza o …
Sephiroth lo guarda con
espressione vuota e Zack fa un passo indietro – Non
fa nulla, Seph, davvero. Fai finta che non ti abbai
chiesto niente.
Sephiroth sospira, prima di
tornare a guardare le reclute che, divise in coppie, praticano gli esercizi
base con le spade d’allenamento. Prima che se ne possa accorgere, si ritrova ipnotizzato
dai movimenti calmi di una recluta: le braccia si arcuano perfettamente accompagnando
l’arco delle traiettoria della lama, le gambe si spostano rapide bilanciando il
peso corporeo. Ogni movimento viene compiuto con eleganza e precisione in un
lento ondeggiare di ciocche bionde. Il generale sente il calore tornare ad inondargli
il viso, facendogli pizzicare la pelle. Lo stomaco dà una contrazione quasi
dolorosa mentre il cuore manca un battito. Dannazione!
- Zackary …
-Si, Seph?
Sephiroth trattiene a stento un
grugnito al nomignolo, ma sceglie di non controbattere.
- Credo che passerò dal laboratorio. Non sono certo di stare
… molto bene …
Il generale può giurare di aver sentito la mascella del
giovane First Class urtare il pavimento con un tonfo
sordo. – Sephiroth, signore, con tutto il rispetto: è
forse impazzito?
Zack deve davvero trattenersi dall’urlare.
Sephiroth non sta mai male. Sephirtoh non va mai spontaneamente
al laboratorio. Sephiroth
non … non …
Zack prende un bel respiro e conta
fino a dieci. Sangue freddo, SOLDIER!
- Seph, davvero, che cos hai?
Voglio dire, magari è qualcosa in cui posso aiutarti …
Il generale lo guarda dritto negli occhi, e solo allora il
bruno nota le profonde occhiaie.
- Credo di avere qualcosa di serio, Zack.
Qualcosa come Angeal e Genesis. Nessuno
trova il coraggio di dirlo, ma entrambi lo pensano. Il generale sposta brevemente
il peso da un piede all’altro, tornando a fissare per un attimo le reclute che
si allenano. Per un attimo si ipnotizza quasi, Zack
nota gli occhi farsi più grandi e lucidi e le pupille si dilatano, anche se di
poco.
-E’ cominciato tutto circa un mese fa; – La voce dell’albino
è monocorde come se ripetesse una lezione imparata a memoria e ripetuta fino
alla nausea. Conoscendo Sephiroth probabilmente è proprio
così. L’uomo deve aver passato giorni interi a ripetere nella sua testa i
sintomi della malattia per cercare una causa. Poverino. – Ho spesso questi …
questi attacchi. Il cuore inizia a palpitare ed è come se mancasse dei battiti
delle volte. Sento caldo al petto e poi il collo e il viso mi vanno a fuoco. Lo
stomaco si contrae spasmodicamente, faccio fatica a prendere fiato e non riesco
a pensare in modo coerente. E poi … poi sono iniziati i sogni.
Zack ascolta senza commentare, fa
solo segno al generale di andare avanti, con un gesto di rassicurazione del
capo.
- Non ricordo bene cosa sogno. So solo che quando mi sveglio
sono sudato. Il cuore mi batte all’impazzata come se fossi sotto l’effetto di
un incantesimo Heste. La cosa strana è che … sono felice! Voglio dire …- e qui si gira come se le parole che gli servono stessero
svolazzando per l’aria e lui non sapesse bene come catturarle - … se stai male,
non dovresti sentirti anche bene, no? Il mio corpo non funziona più come prima
ma io avrei voglia di … di ridere,
delle volte!
Zack è abbastanza cero che a
questo punto i suoi occhi devono essere grandi come piattini da caffè, perché,
per Shiva, non potrà mica essere che …
- E, Sephiroth, questi episodi, da
un mese a questa parte, sono casuali oppure credi ci sia qualche fattore
esterno che li possa scatenare? –
-Come un allergene? –
- Si – annuisce Zack mordendosi le
labbra per nascondere un ghigno – magari c’è una costante e tu non te ne sei
accorto.
Sephiroth torna a fissare i
cadetti, di nuovo. Le sopracciglia sono corrucciate e la bocca è leggermente
piegata verso il basso mentre pensa. – La prima volta è stato quando siamo
andati al parco negli Slums, con la tua ragazza e Strife.
- Quando ti ho presentato Spiky?
Sephiroth annuisce piano,
preferendo evitare la predica “non-interrompere-gli-altri-mentre-parlano,
Zackary.”
- La seconda volta è stato quando sono venuto a prenderti
mentre seguivi l’allenamento di Strife. Poi durante l’esercitazione
con i cadetti, due settimane fa.
- Ah, quando hai insegnato a Spiky
come usare una Fire materia, vero? Ne era davvero elettrizzato.
Sephiroth fa un piccolo sorriso al
ricordo dell’entusiasmo della giovane recluta, quando era riuscita ad usare per
la prima volta l’incantesimo.
- Poi è successo alla festa la settimana scorsa. Strife quella volta è stato tanto gentile da portarmi un po’
d’acqua e …
Zack non può fare a meno di
sorridere quando il volto del generale si illumina di comprensione.
- Zackary, l’unico punto in comune
fra tutti questi episodi è il cadetto Strife.
Il moro dà un leggero “umh” di assenso,
trattenendosi a stento dallo scoppiare a ridere, alla vista dell’espressione
preoccupata del superiore. Solo Sephiroth poteva
essere così!
- Direi che Spiky è il nostro ‘allergene’.
- Zack … non si può essere
allergici ad un essere umano!
Zack ridacchia, mentre si passa
una mano sulla nuca. –A volte capita, Sephiroth. In
effetti è proprio come un’allergia. Ci si sensibilizza a qualcuno e ogni volta
che lo si ha vicino o si avverte in qualche modo la sua presenza, si ha una
reazione: il cuore inizia a battere, si hanno le farfalle nello stomaco, ci si
sente allegri e spaventati alla stesso tempo. È un bel male, il “mal d’amore”,
ne?
Sephiroth ci mette più di quindici
secondi a registrare l’ultima parte del discorso: mal d’amore?
- Stai suggerendo, vicecomandante, che io possa essermi
preso una sbandata per una cadetto appena al di sopra dell’età legale?
- Beh, Generale, questo spiegherebbe di certo tutti i sintomi,
oltre che la ragione per cui, dall’inizio di questa discussione, non facciate
altro che tornare a fissare suddetto cadetto all’incirca ogni trenta secondi.
Sephiroth impreca fra i denti,
rendendosi conto che Zack ha ragione. Volente o
nolente i suoi occhi tornano sempre su Strife: sulla
sua pelle morbida e candida, sui capelli antigravitazionali di un biondo
serico, sui luminosi occhi azzurri … oh Ifrit! Ha una
cotta per il giovane cadetto Cloud Strife!
- Cosa posso fare?
-Cosa ne diresti di chiedergli di uscire? – Risponde Zack con una scrollata di spalle, - Del resto alla peggio
ti dice di no. Cosa di cui dubito, tra l’altro.
- E’ un cadetto, Zack. Sarebbe
abuso di potere.
- Solo se lo obblighi a venire a letto con te o fai dei
favoritismi a suo vantaggio.
- Ma gli altri penserebbero che …
- Da quando ti importa quello che pensano gli altri?
- Potrebbe importare a lui …
- Cloud non si cura del giudizio
degli altri, o avrebbe già piantato la Shin-ra da
tanto tempo.
- Potrebbero causargli problemi.
- Ci saremo noi per lui. Sempre. E in ogni caso è una sua
scelta.
- Zackary …
- Sephiroth …
Il più grande esala un sospiro rassegnato. Lo sguardo
acquamarina torna di nuovo a serpeggiare tra le fila delle reclute, incontrando
un brillante paio di zaffiri. Sephiroth pensa davvero
che gli occhi di Cloud siano una delle cose più belle
e luminose che abbia mai visto. Due cieli d’estate senza nubi, limpidi e
innocenti. Cloud gli sorride, timidamente. Le belle
labbra rosa si sollevano all’insù mentre le guance morbide si imporporano
deliziosamente. Sephiroth è sicuro che anche il
piccolo cadetto, in quel momento, ha lo stomaco sottosopra e il cuore che
galoppa come un chocobo impazzito, e che si sente
felice e spaventato ed emozionato tutto insieme, in un miscuglio strano.
Il Generale ricambia Cloud, con un
sorriso altrettanto timido, prima di girare i tacchi e iniziare a scendere la
scalinata degli spalti d’osservazione. La lezione di scherma finirà in pochi
secondi.
- Sephiroth!-
- Vado da Strife. – Risponde il
Generale al muto interrogativo negli occhi di Zack, -
Dopotutto se non possiamo guarire da questa malattia, possiamo almeno
affrontarne insieme i sintomi, no?
Note: Allora, mi sono data al Fluff. La fic mi è venuta in mente grazie ad un prompt
a cui stavo dando un’occhiata. Io e le drabble non andiamo
d’accordo, ma il titolo mi ha illuminata. Mi sono chiesta come Sephiroth abbia vissuto la sua prima cotta. Per uno
cresciuto in un laboratorio a suon di visite mediche ed esami poco piacevoli
(li fa Hojo, ricordatelo!), il famoso Mal d’Amore
deve essere una strana esperienza XD.
Ebbene, sì: io ritengo che Sephiroth
sia totalmente una frana nelle relazioni interpersonali, ritengo che Cloud sia un budino al cioccolato e che Zack
sia il migliore amico per eccellenza. A tal proposito: l’appellativo Spiky, dovreste saperlo ma lo ripeto solo per sicurezza, si
riferisce agli impossibili capelli antigravitazionali di Cloud.
Cloud’s hair defeat gravity! Yay! Mi raccomando, recensite! Mi fate tanto tanto felice. Chiedete anche particolari coppie o
situazioni se volete. Non mi dispiace avere qualche spunto in più!
The One Winged Angel:
Grazie ancora per la bella recensione. O che bello poter trovare gente che è
concorde sui miei punti di vista. Comunque, se ti va, potremmo metterci d’accordo
e scrivere una bella Time Travel.
Tipo Cloud che, non si sa per quale fato, torna
indietro nel tempo e decide di cambiare gli eventi, prima che possano
verificarsi. Sarebbe bello scrivere una storia così U.U.
Se ti piace il genere puoi anche andare su Fanfiction.net e leggere The Fifth Act, Eir’s
Tomorrow e This Silent Sacrifice . Sono tutte in inglese, vero, ma scritte molto
bene. Davvero belle! Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Comunque per
quel che vale, se solo Vincent fosse riuscito a portare via Lucrecia
in tempo, Sephiroth sarebbe stato suo, in barba alle
cellule. Peccato che non sia andata così.
Regina_loves_dante:
Concordo!!!!! Cloud è carino e sexy allo stesso
tempo. Dio quanto vorrei un ragazzo così! Grazie per i complimenti! Baci!