Always and Forever
Non so perché ma questa volta l’angolo dell’autrice voglio farlo
all’inizio xD
Ancora non mi rendo conto come ho potuto concludere questo capitolo, davvero.
Non ho mai scritto scene del genere però, devo dire, che pensavo sarebbe finita
peggio.
Non capite cosa sto dicendo? Avete perfettamente ragione! Non mi
capisco nemmeno io, perciò. Però avrete
le idee molto più chiare dopo che finirete di leggere questo nuovo capitolo,
almeno credo xD
Vi voglio dire due cose prima di lasciarvi in pace:
Ho scritto una song-fic dove i protagonisti
sono i Fratelli Clearwater, e dove
sono riuscita ad inserire pure la nostra protagonista. Mi farebbe molto piacere
leggere la vostra opinione! Ecco il link: Due su Due
Seconda cosa; Ho deciso di incentrare la
prima parte della Fan Fiction sulla storia di Seth&Judith,
ma non vi dimenticate che in questa FF i protagonisti sono anche Leah e la coppia Jacob/Renesmee, che introdurrò molto
meglio nei prossimi capitoli.
Adesso Passiamo alle recensioni:
Evie08: Love, Evan
avrà un ruolo fondamentale! Non ti immagini i guai e lo scompiglio che porterà
in casa Cullen… e non solo! Grazie per l’aiuto e per
il conforto nello scrivere il nuovo capitolo! T’adoro <3 E come ti ho detto
su msn: Perchè è solo grazie a te che ho ripreso ad
aprire word per scrivere qualcosa di sensato!
Katia24: Finalmente Judith ha aperto gli
occhi! Halleluja! Chissà la tua espressione alla fine
si questo capitolo xD Fammi sapere mi raccomando! *-*
4. Inizia a vivere
(JUDITH POV.)
Amavo il mare; potevo passare ore
intere ad osservarlo senza annoiarmi mai. Certe volte riuscivo a dimenticarmi
di tutto e di tutti ed ero capace solo di pensare alle onde del mare e quanto
era meravigliosa quella massa d’acqua che qualcuno da lassù ci aveva donato.
“Judith! Ma dove ti eri cacciata?”
gridò Evan spuntando accanto a me insieme ai suoi due
inseparabili amici: Josha e Fred
“Lo sai che non mi piace stare al
centro dell’attenzione” dissi giustificandomi
La festa era in onore di Renesmee –
per meglio dire mia nipote – e del suo decimo compleanno. Purtroppo però gli
sguardi di tutti erano rivolti a mio fratello ed automaticamente, essendo io
nella sua compagnia, venivano rivolti anche a me perciò decisi di scappare un
po’ dal resto del mondo.
“Giusto! Non sei cambiata affatto”
affermò Evan riportandomi alla realtà
In realtà mi sentivo molto diversa
rispetto a qualche mese fa, non solo di aspetto fisico ma anche, e soprattutto,
riguardo il mio carattere e il modo di essere.
Da quando poi, due settimane fa Cristal, mi aveva detto di guardare Seth con occhi diversi,
da adulta, la mia vita era cambiata totalmente. Non avevo mai notato la
bellezza del mio migliore amico. Era semplicemente stupendo, perfetto, non
c’era nulla che non andava in lui.
“Allora Evan
ti sei mai buttato da quassù?” domandò Josha a mio
fratello
“Ma certo! Io, Seth e Jacob eravamo
sempre in competizione per il tuffo migliore” gli rispose mio fratello irritato
“Hai avuto sempre paura delle altezze
se non sbaglio” intervenni
“Ma quando mai!” disse arrabbiato
Uno dei difetti di mio fratello? La
sua suscettibilità.
“E allora che ti costa farlo?
Buttati! Tanto sei un vampiro e non può capitarti niente” dichiarò Josha sorridendo, mentre Fred, come al solito assisteva
alla situazione di scompiglio appena creata con silenzio.
“Naturalmente! Judith viene con me?”
“Stai scherzando? Non posso buttarmi
da quassù… Seth…” mi
ucciderebbe pensai senza dirlo
“Avanti Jude! Non fai mai niente!
Inizia a vivere”
Inizia a vivere. Questa tre parole mi
entrano nel cervello come un fulmine. Aveva ragione, perfettamente ragione.
“Facciamolo!” dichiarai euforica
“Perfetto. Mi raccomando, non può succederti
nulla, ci sono io. Ti vengo a prendere”
Non appena terminò la frase, lanciai
un’occhiata agli altri due vampiri accanto a me e mi buttai seguita da mio
fratello. Non so spiegare bene com’è lanciarsi di un posto così altro; sentivo
il cuore in gola, l’adrenalina a mille, la paura di finire spiaccicata
sull’acqua.
Non successe nulla di tutto ciò
infatti, pochi minuti dopo mi trovai completamente bagnata con accanto a me mio
fratello
“Fantastico! Fantastico! Fantastico!
Di nuovo!!!” smaniai
Mio fratello fece una lunga risata e
dopodiché mi portò alla riva.
Non appena assicurai Bella per la
settantesima volta, ribadendo che stavo benissimo vidi Seth osservarmi in modo
adirato e subito dopo che lo notai, si voltò e nonostante lo chiamassi, lui non
dimostrava nessun segno di girarsi verso di me.
“Seth!” lo chiamai per l’ennesima
volta
“cosa vuoi Judith” mi disse
finalmente girandosi verso di me
Perché questo comportamento nei miei
confronti?
“ma…”
balbettai incredula
“Non ti rendi conto di quello che
sarebbe potuto succedere?” sbottò
“C’era Evan
con me” mi giustificai
“E se non sarebbe arrivato in tempo?”
mi domandò
“E’ un vampiro! Il rischio ero sotto
lo zero e.. poi a te cosa ti importa?”
“Ma non lo capisci quanto tu sia
importante per me?”
Rimasi a bocca aperta.
“No, non lo vuoi proprio capire che
se ti succedesse qualcosa non avrei più una vita” continuò
Mi guardò per qualche secondo, forse
per studiare la mia espressione da ebete e dopodiché si girò e se ne andò.
Io rimasi come una perfetta cretina;
ero rimasta zitta e ferma mentre lui mi parlava, mi diceva quanto contavo nella
sua vita. Non l’avevo mai capito. Ma come diavolo avevo fatto a essere così
cieca?
Non avevo più alcun dubbio, il premio
di totale idiota l’avrei vinto assolutamente io.
Era passata più di una settimana da
quando avevo parlato l’ultima volta con Seth. Lui non si era fatto più vivo,
così, quattro giorni fa ho deciso di chiamare Leah e mi
fece sapere che il fratello era tornato a La Push per
un breve periodo.
Ma quanto sarebbe terminato questo ‘breve periodo’?
Mi mancava, e in maniera
terrificante.
Lo pensavo durante il giorno e lo
sognavo tutte le notti; avevo un disperato bisogno di sentire la sua voce e
vedere i suoi occhi guardarmi come quella sera sulla spiaggia.
“Basta!” sbottai alzandomi dalla
sedia
Mi decisi a fare il mio primo gesto
davvero insensato – il tuffo dallo scoglio non lo consideravo tale, anche
perché mi ero tuffata da altezze simili tantissime altre volte con Seth e Jacob
– così presi uno zaino e presi la roba che mi sarebbe servita per il mio
viaggio.
“Papà, stasera dormo da Crystal”
dissi a mio padre, Carlisle, aprendo la porta del suo
studio.
Non fece nemmeno in tempo a
rispondermi che chiusi la porta e scappai da quella casa. Ero tranquilla perché
sapevo che Alice non poteva vedere il mio arrivo a La Push,
non potendo percepire il futuro dei licantropi, però decisi ugualmente di
chiamare la mia amica.
“Pronto?” rispose dopo due squilli
“Crystal fammi un favore enorme, ti
prego”
“Dimmi Judith”
“Devo andare da Seth a La Push. Se chiama qualcuno della mia famiglia confermagli che
mi trovo a casa tua” dissi spiegandole il mio piano in pochi minuti
“Resti la notte lì?” domandò ridendo
Sbuffai
“Lo farò. Se chiamano gli dirò se qui
però…”
“però?” le chiesi incredula
“Poi mi racconti T-U-T-T-O” disse
scandendo perfettamente l’ultima parola
Risi fragorosamente
“Grazie Cry,
adesso devo andare”
“Buon viaggio Cullen”
e dicendo questo chiuse la chiamata
Ci vollero più di quattro ore per
raggiungere la riserva e la paura aumentava minuto dopo minuto. Non riuscivo a
credere a quello che stavo per fare! Pensavo perfino di essermi persa, perché
era da tantissimo tempo che non andavo né a La Push,
né a trovare Charlie a Forks.
Non appena arrivai parcheggiai nel
suo vialetto la macchina che mi avevano regalato Rosalie ed Emmett
e suonai il campanello di casa sua.
“Che ci fai qui?” domandò sbigottito
trovandomi di fronte la porta di casa sua
Non risposi. Mi odiavo sul serio.
Perché non riuscivo a dire qualcosa di sensato!? Fargli capire che avevo fatto
tutti quei chilometri solo per rivederlo.
“Judith è successo qualcosa?” adesso
l’avevo pure spaventato!
Balbettai qualcosa senza senso e il
viso era sempre più terrorizzato.
“Jude” sussurrò scuotendomi
Mi presi di coraggio
“Se amare significa sognare quella
persona tutte le notti, pensarla in ogni azione che compi ogni giorno,
desiderare solo di passare del tempo con essa, allora Seth, io mi sono
innamorata di te” confessai tutt’un fiato
Mi guardo stupito.
“Cosa?” chiese incredulo
“mi sono innamorata di te, Seth. Di
te.” Ribadii
Vidi nel suo viso comparire un
sorriso.
“Di me?” mi domandò ancora sorridendo
Mi avvicinai a lui; appoggiai le mie mani
nei suoi fianchi e in punta di piedi – essendo lui molto più alto di me – mi
alzai e gli diedi un leggero bacio nelle labbra.
“Di te” ribadii
I suoi occhi scuri e lucidi
continuavano ad osservarmi.
“Seth, per favore, dì qualcosa”
sbottai arrabbiata. Avevo esagerato, non avevo pensato alla sua reazione, o
meglio alla mia, nel caso mi avesse rifiutato.
“Non è possibile Judith! Tu non sai
da quanto tempo io…” non fece in tempo di concludere
la frase che mia attirò a se e mi baciò, ma non come avevo fatto io pochi
secondi prima.
Allora non gli ero mai stata indifferente, allora contavo più di una qualunque
amica per lui!
Non appena sentii la sua lingua
abbandonare la mia bocca iniziai a sbottonarmi la camicetta e vidi
immediatamente lui bloccarmi le mani.
“Judith…”
mi rimproverò
“E’ la mia vita Seth. Voglio viverla,
con te” dichiarai guardandolo fissa negli occhi
Lui si avvicinò sempre più a me e mi
sussurrò all’orecchio se ne ero davvero sicura di questa scelta; annui senza timore. Ne ero sicura al cento per
cento.
Andammo in camera sua e un momento
dopo mi trovai sdraiata nel suo letto. Non riuscivo a credere a quello che
stava per succedere! Stavo per fare l’amore con Seth, il mio migliore amico,
con la persona più importante della mia vita, con l’uomo che amo.
Mi tolse lentamente la camicia che
poco priva avevo deciso ti togliermi, e io cercavo di fare altrettanto.
Era troppo docile nei movimenti, che
compiva quasi con timore, probabilmente per paura di farmi male essendo avendo
il triplo del mio peso nel suo corpo.
Il collo era la parte più sensibile
che avevo e lui, avendolo scoperto, continuava a baciarmi in quel punto.
“Se-th”
gemetti
Lo sentii sghignazzare mentre
proseguiva a ricoprire il mio corpo con i suoi baci roventi che si fermarono al
confine dei miei slip. Si fermò come per chiedere il permesso, permesso che gli
diedi immediatamente gemendo.
In quel momento l’imbarazzo si impossessò di
me, avrei desiderato solo scomparire dalla faccia della Terra, era questo il
mio unico desiderio!
“Tranquilla … Sei bellissima” mi
sussurrò all’orecchio
Risi per un breve momento e mi sentii
molto più calma di quanto potessi sperare. Adesso non volevo più lasciare
questo mondo, volevo viverlo insieme a lui.
Non so contare tutto il tempo che
passò tra le sue spinte e i miei respiri affannosi, so solo che fu la notte più
bella della mia vita.
Tutto è destinato a finire no?
Dormii tutta la notte abbracciata a
lui, e, non appena mi svegliai notai che la sua mano gigante era appoggiata
sulla mia pancia, così facendo mi impediva di muovermi, di scappare.
Posai la mia mano sopra la sua e un
momento dopo si svegliò e mi diede un bacio tra i capelli.
“Buon giorno” mi sussurrò
“Anche a te” gli risposi
Mi strinse ancora più forte e io mi girai
verso di lui per guardarlo negli occhi.
“Che c’è?” mi domandò notando la mia
espressione
“L’imprinting” confessai
Mi guardo allibito. Come non riusciva
a non capire?
“Seth. Tu da un momento all’altro,
quando meno te l’aspetti, avrai questo maledetto imprinting con un’altra e io
resterò a guardarti mentre la bacerai” dissi con una lacrima agli occhi
Lui si mise a ridere. A ridere?
Questa situazione gli faceva ridere! Assurdo.
“Amore, io ho già avuto l’imprinting”
affermò ancora ridendo
“Cosa?” chiesi sporgendomi verso di
lui
“Diciasette anni fa. Con te Judith.”
A con quella frase il mondo mi crollò
addosso.
Mi amava, ma perché era legato a me
da quell’odioso imprinting. Magari, se non ci fosse stato, non l’avrei mai
visto, Seth non sarebbe stato con me da quando ero nata e la mia vita sarebbe
stata completamente diversa.
Tutto è destinato a finire no?
“Non è possibile”
sbiascicai
“Jude…
ma ho detto qualcosa che non va?”
“Si Seth! Tu hai avuto
l’imprinting con me! Tu mi ami perché sei obbligato!” gridai con le lacrime che
mi scendevano a dirotto
Presi la mia borsa e
uscii da quella casa.
Tutto è destinato a finire no?