Finalmente Insieme di Mary90_p (/viewuser.php?uid=80538)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** La nuova studentessa ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
La corda d'oro 1
Il suono delicato del violino riempì la stanza.
Kahoko si esercitava ogni
volta che aveva un po’ di tempo libero. Erano passati due mesi dalla fine del
concorso interscolastico, con la vittoria di Tsukimura Len.
Cessò di suonare
e sospirò. Sapeva che non avrebbe mai potuto vincere. Forse avrebbe avuto una
possibilità nel momenti in cui il violino magico non si fosse rotto… Ma se fosse
successo il merito non sarebbe stato suo, ma del violino… E di Lili, il folletto
che glielo aveva donato.
Guardo il suo violino e ne sfiorò la superficie di
legno lucido con delicatezza, quasi stesse accarezzando la guancia vellutata di
un bambino e sorrise.
Ormai si era innamorata di quel violino… Anzi, della
musica generale. Grazie a Lili e al violino magico aveva conosciuto tante
persone, Hihara- senpai, Tsuchiura-kun, Tsukimori-kun, Shimizu-kun, Fuuyumi-chan
e Yunoki-senpai… Si era affezionata a tutti loro, le erano sempre stati vicino
quando si trovava in difficoltà e avevano sempre cercato di tirarla su,
soprattutto Hihara-senpai. Con la sua allegria riusciva a trasmetterle sempre
buon umore, anche solo con un sorriso o con una nota della sua amata
tromba.
Già… Hihara-senpai… Kahoko si avvicinò alla finestra con sguardo
perso. Oltre che un ragazzo molto allegro era anche molto bello… Se ripensava a
quella volta al ritiro…
FLASH BACK
Tsukimori e Tsuchiura erano
stati messi in stanza insieme e subito la sera dopo avevano chiesto il cambio,
non riuscendo a sopportare l’uno la presenza dell’altro. Così Tsuchiura fu
messo insieme a Hihara. << Hihara-senpai, dato che sono io ad essere
praticamente piombato qui dormirò sul divano, tu occupa pure il letto. >>
decise tsuchiura. Hihara scosse energicamente la testa con espressione
cocciuta: << Tsuchiura-kun! Io sono il più grande e posso dormire io sul
divano! >> Insomma, Hihara prese il cuscino del divano, ma Tsuchiura lo
prese dalla parte opposta per toglierlo dalle mani del senpai. << No,
senpai, dormirò io sul divano! >> Passarono cinque minuti buoni a
contendersi il cuscino finchè questo non si spezzò in due, facendo perdere
l’equilibro a Kazuki che cadde all’indietro. Kahoko lo prese di scatto per la
mani, ma caddero tutti e due sul letto, lei sotto e lui sopra, le bocche che
quasi si sfioravano. Una volta ripresosi dalla botta, i due aprirono piano
gli occhi e sgranarono gli occhi arrossendo imbarazzati.
FINE FLASH
BACK
In quell’occasione si erano quasi baciati… Kahoko arrossì
ancora; non avrebbe dovuto pensare in quel modo del suo senpai! E poi a lei non
piaceva nessuno.
Sospirando richiuse il violino nella sua custodia e lasciò
l’aula delle prove per andare a casa.
Uscita da scuola sentì una voce
chiamarla.
<< Ehi, Kaho-chan! >>
La ragazza si bloccò
all’istante al suono di quella voce che tanto le faceva vibrare il cuore e si
girò arrossendo leggermente.
<< Hihara-senpai! >> Sgranò gli
occhi vedendo il ragazzo accanto a Kazuki e sorrise sollevata: non sarebbe
rimasta sola con lui, grazie al cielo… << Ciao anche a te, Yunoki-senpai!
>> disse gentilmente.
<< Ehi, Hino-chan, stai andando a casa?
>> le chiese Yunoki con i suoi soliti modi da gentiluomo. Lei annuì.
Kazuki la guardò sorridendo. << Ho sentito che ti sei esercitata parecchio
oggi. >>
<< Sì, voglio migliorare sempre di più. >> disse
imabarazzata e il sorriso di Kazuki si espanse. Com’era bella Kahoko… Ormai
aveva ammesso da almeno tre mesi che gli piaceva, ma non aveva idea di cosa
provava lei.
Al suo fianco, Yunoki cominciò a scusarsi: << Mi
dispiace, ma devo tornare presto, mia nonna vuole assolutamente vedermi.
>> si congedò il ragazzo dai lunghi capelli viola e gli altri due
sorrisero. << Tranquillo, Yunoki! >> lo tranquillizzò
Kazuki.
Quando poi il senpai se ne fu andato, il ragazzo si rivolse a lei.
<< Ti accompagno a casa? >> e lei sorrise internamente, segretamente
contenta di quella proposta. << Sì, grazie, mi farebbe molto piacere!
>>
Accorgendosi poi della veemenza che aveva messo in quella frase,
distolse lo sguardo imbarazzata e cominciò ad avviarsi sotto lo sguardo confuso
del senpai.
Kazuki le si affiancò e camminarono in silenzio
“ Oddio, che
stupida che sono… Penserà che sono una di quelle ragazzette che pensano con gli
ormoni anziché col cervello… Dovevo accettare con calma, non quasi urlargli
contro! “ Pensava Kahoko in preda a un imbarazzo totale.
Intanto Hihara la
guardava di sott’ecchi. “ Chissà cos’ha… E’ sempre così pensierosa… Sembra ci
sia sempre qualcosa che la preoccupa… Come vorrei cancellare quell’espressione
imbronciata con un ba… ALT! STOP! Ma che cavolo pensi, Kazuki?!” Si rimproverò
mentalmente arrossendo di vergogna. Come poteva fare pensieri simili? Era forse
diventato un maniaco?
Erano ormai arrivati davanti alla casa della
ragazza.
<< Bene… >> cominciò lei titubante; le dispiaceva
doverlo già salutare… << Ci vediamo domani, grazie per avermi
accompagnato, Hihara-senpai! >> Lo ringraziò sorridendo.
Kazuki arrossì
leggermente mormorando un incomprensibile: << D- Di n-niente…
>>
Puntò il suo sguardo negli occhi della ragazza che, sorpresa dalla
profondità che leggeva negli occhi del senpai, si immobilizzò.
Kazuki si
chinò e sfiorò la guancia della ragazza con un bacio leggiero.
<<
Buonanotte… Kahoko* >> sussurrò contro il suo orecchio e la ragazza
spalancò gli occhi, sorpresa e continuò a fissarlo come un ebete mentre il
ragazzo correva via.
Entrò in casa come un automa e, salutando la madre, si
rifugiò in camera sua, mentre le gambe le cedevano, facendola sedere in terra e
si toccò la guancia.
Un bacio… Hihara le aveva dato un bacio! Certo, era
sempre un bacio sulla guancia, però… Aveva fatto il suo effetto… Aveva il cuore
che non smetteva di battere come un tamburo.
Senza accorgersene, le sue
labbra si schiusero in un sorriso dolce.
* Kahoko = In Giappone si usa
rivolgersi alle persone col loro nome solo in forma intima
CONTINUA…
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Capitolo 2 *** La nuova studentessa ***
La corda d'oro2
Il giorno dopo Kahoko era ancora in preda
alla felicità più acuta per l’accaduto della sera prima. Sospirò felicemente.
Era ormai arrivata all’ingresso della scuola, quando qualcuno parlò. <<
Scusa, tu con i capelli rossi? >> chiese una bellissima voce femminile
dietro di lei. Hino Kahoko si girò e spalancò gli occhi alla vista della
ragazza che si era rivolta a lei: era bellissima… Una splendida ragazza, sarà
stata almeno 1.70 di altezza, bellissimi e lucenti capelli corvini che portati
con la coda alta arrivavano a metà schiena; ma i suoi occhi la colpirono più di
tutti. Caldi occhi azzurri. Le si avvicinò confusa. << Posso aiutarti?
>> Da vicino riuscì a vedere meglio il colore degli occhi. Intorno alle
pupille erano di un azzurrino scuro che andava via via a schiarirsi con delle
piccole scaglie viola. Non aveva mai visto occhi di quel colore, erano stupendi
esattamente come la ragazza.; aveva la pelle abbronzata e, in confronto a lei,
Kahoko si sentì un brutto anatroccolo. La sconosciuta le sorrise gentilmente.
<< Volevo sapere dove si trova l’aula di musica del secondo anno. Sono
nuova e credo di non avere la minima idea di dove sia. >> ammise senza
vergogna. Solo in quel momento Kahoko si accorse che effettivamente la
ragazza indossava la divisa degli studenti di musica. << Io sono Hino
Kahoko, sono una studentessa ordinaria. >> mormorò imbarazzata e l’altra
la guardò confusa. << Ordinaria? Che significa? >> le
chiese. << Questa scuola è divisa in due categorie, gli studenti di
musica e gli studenti ordinari, che non si dedicano agli strumenti. O almeno, la
maggior parte… >> L’altra annuì. << Capisco… Io sono Akira
Yoshida, molto piacere. >> si presentò quindi, al che Kahoko la fissò a
bocca aperta. < A-Akira Yoshida? La cantante? >> urlò quasi, sbigottita
e Akira rise, divertita dal suo stupore. << Colpevole. Credevo che, dopo
due anni che sono uscita di scena, la gente si fosse dimenticata di me! >>
ribattè sorridendo. << Nessuno potrebbe dimenticarsi di te, Akira.
>> entrò in scena una voce maschile al loro fianco e tutte e due si
girarono sorprese e sorrisero. << Kanazawa-sensei… Lei non fa testo, è
stato mio maestro! >> rise Akira la rossa guardava la scena sempre più
basita e Kanazawa, vedendola in quello stato, spiegò. << Conosco Akira da
quando era una bambina. Ha sempre avuto talento per la musica, così, quando lei
compì 8 anni, ho cominciato a insegnarle a cantare. >> La Yoshida
annuì. << Vedendo poi che ero affascinata dagli strumenti mi consigliò di
imparare a suonarne qualcuno e così ho fatto. Finchè non sono diventata famosa e
poi sono uscita di scena. >> terminò. << Ma perché hai mollato la
musica? >> le chiese Hino, ma Akira scosse la testa. << Non ho
abbandonato la musica… Continuo a suonare e a cantare… In privato… >>
ammise poi imbarazzata. << Ma non ho abbandonato. Non potrei mai, amo la
musica! >> Kahoko chiuse gli occhi sorridendo. Amare la musica? Già, la
capiva… Anche lei amava il violino esattamente come amava anche Hiha… No!
Spalancò di scatto gli occhi diventando rossa come i capelli. Che cosa andava a
pensare, santo cielo? << Ehi, Kanazawa-sensei! Kaho-chan! >> urlò
una voce a loro familiare e il cuore di Kahoko ricominciò a battere forte.
<< Hihara-senpai… >> sussurrò contenta e Akira la guardò perplessa.
Hihara? Guardò avanti a loro e sorrise. Ah! Era quello che suonava la tromba!
Kanazawa le aveva parlato di tutti quanti, poi rispostò lo sguardo sulla
ragazza. Non era che… le piaceva quel ragazzo? Lo guardò. Be’, era carino,
ammise. Anzi, era bello! Capelli verdi, mossi e sbarazzini, caldi occhi color
nocciola e un fisico prestante e possente. Sì, decisamente niente male, pensò.
Accanto a lui c’era un ragazzo con lunghi capelli viola e gli occhi azzurri,
Yunoki Azuma, dedusse. Suonava il flauto traverso; poi ancora un altro ragazzo
con i capelli verdi, ma più alto di Hihara e più robusto, con gli occhi marroni.
Tsuchiura Ryoutaro. Suonava il pianoforte. Poi un ragazzo e una ragazza, lui
biondo con gli occhi azzurri e un’aria assonnata, keiichi Shimizuu, il
violoncello, e lei doveva essere Shouko Fuuyumi, il clarinetto. E poi… Akira
sgranò gli occhi e arrossì leggermente. Quello doveva essere Tsukimori Len…
Capelli blu, lisci, occhi color dell’ambra, un’aria molto seria e fredda, alto e
anche lui possente. Il violino. Era colui che aveva vinto il torneo
interscolastico. Sorrise. Poi guardò lei. Hino Kahoko. Un altro violino. Lei era
stata nel teatro della finale tra gli spettatori e aveva ascoltato attentamente
l’Ave Maria di Schubert suonata lei. Molto bella, non c’era che dire, ma era
stata un’esecuzione piuttosto semplice, mentre quella di Tsukimori… Una gran
tecnica e anche sentimento. Sì, aveva decisamente meritato la
vittoria. Hihara e Kahokosi guardarono per qualche secondo, per poi
distogliere lo sguardo l’uno dall’altra imbarazzata. << B-Buongiorno,
Hihara-senpai… >> mormorò lei. << B-Buongiorno… Kaho-chan. >>
farfugliò lui in risposta e Akira sorrise, intenerita. Che carini! Sarebbero
stati una gran bella coppia, si vedeva che erano cotti l’uno
dell’altro. << Bene, ragazzi, ci siete tutti. Voglio presentarvi Akira
Yoshida. >> come finì di parlare, Shouko, Hihara e Ryoutaro spalancarono
la bocca. << Eh? Akira Yoshida? La famosa cantante? >> disse
costernato Tsuchiura guardando la ragazza che annuì sorridendo. << Molto
piacere! D’ora in poi frequenterò questa scuola! >> poi guardò il suo
maestro. << Nella classe di Tsukimori se non sbaglio, vero? >>
chiese e lui annuì. Tsukimori sembrò appena sorpreso. Che ci faceva lì una
cantante? La conosceva di fama, questo era ovvio, ma non l’aveva mai ascoltata…
Tanto meno mai vista. Yunoki, come al solito, non perse occasione per far
sfoggio del suo fascino. << Mi fa piacere che una creatura leggiadra come
te faccia parte di questa scuola. Benvenuta, Akira-san. >> sorrise
galantemente. Akira alzò un sopracciglio guardandolo distrattamente. <<
Eh? Ah sì, grazie. >> lo liquidò spostando lo sguardo su Tsukimori.
<< Piacere, Tsukimori-kun. Spero vorrai farmi sentire qualche tuo pezzo un
giorno di questi. >> si aguruò, per poi dirigersi verso la scuola seguita
da Kanazawa. << Waaa, non ci posso credere! Una cantante qui! >>
esultò Kazuki al settimo cielo. << Avete visto poi quanto è bella? Cavolo,
non ho mai visto una ragazza col suo fascino! >> esclamò Ryoutaro, rapito
ancora da quella visione. Kahoko guardò nella direzione di Akira. Sarebbe
stata interessante la scuola, d’ora in poi, non c’erano dubbi…
CONTINUA…
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