Finalmente Insieme

di Mary90_p
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** La nuova studentessa ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


La corda d'oro 1 Il suono delicato del violino riempì la stanza.
Kahoko si esercitava ogni volta che aveva un po’ di tempo libero. Erano passati due mesi dalla fine del concorso interscolastico, con la vittoria di Tsukimura Len.
Cessò di suonare e sospirò. Sapeva che non avrebbe mai potuto vincere. Forse avrebbe avuto una possibilità nel momenti in cui il violino magico non si fosse rotto… Ma se fosse successo il merito non sarebbe stato suo, ma del violino… E di Lili, il folletto che glielo aveva donato.
Guardo il suo violino e ne sfiorò la superficie di legno lucido con delicatezza, quasi stesse accarezzando la guancia vellutata di un bambino e sorrise.
Ormai si era innamorata di quel violino… Anzi, della musica generale. Grazie a Lili e al violino magico aveva conosciuto tante persone, Hihara- senpai, Tsuchiura-kun, Tsukimori-kun, Shimizu-kun, Fuuyumi-chan e Yunoki-senpai… Si era affezionata a tutti loro, le erano sempre stati vicino quando si trovava in difficoltà e avevano sempre cercato di tirarla su, soprattutto Hihara-senpai. Con la sua allegria riusciva a trasmetterle sempre buon umore, anche solo con un sorriso o con una nota della sua amata tromba.
Già… Hihara-senpai… Kahoko si avvicinò alla finestra con sguardo perso. Oltre che un ragazzo molto allegro era anche molto bello… Se ripensava a quella volta al ritiro…

FLASH BACK

Tsukimori e Tsuchiura erano stati messi in stanza insieme e subito la sera dopo avevano chiesto il cambio, non riuscendo a sopportare l’uno la presenza dell’altro.
Così Tsuchiura fu messo insieme a Hihara.
<< Hihara-senpai, dato che sono io ad essere praticamente piombato qui dormirò sul divano, tu occupa pure il letto. >> decise tsuchiura.
Hihara scosse energicamente la testa con espressione cocciuta: << Tsuchiura-kun! Io sono il più grande e posso dormire io sul divano! >>
Insomma, Hihara prese il cuscino del divano, ma Tsuchiura lo prese dalla parte opposta per toglierlo dalle mani del senpai. << No, senpai, dormirò io sul divano! >>
Passarono cinque minuti buoni a contendersi il cuscino finchè questo non si spezzò in due, facendo perdere l’equilibro a Kazuki che cadde all’indietro.
Kahoko lo prese di scatto per la mani, ma caddero tutti e due sul letto, lei sotto e lui sopra, le bocche che quasi si sfioravano.
Una volta ripresosi dalla botta, i due aprirono piano gli occhi e sgranarono gli occhi arrossendo imbarazzati.

FINE FLASH BACK


In quell’occasione si erano quasi baciati… Kahoko arrossì ancora; non avrebbe dovuto pensare in quel modo del suo senpai! E poi a lei non piaceva nessuno.
Sospirando richiuse il violino nella sua custodia e lasciò l’aula delle prove per andare a casa.
Uscita da scuola sentì una voce chiamarla.
<< Ehi, Kaho-chan! >>
La ragazza si bloccò all’istante al suono di quella voce che tanto le faceva vibrare il cuore e si girò arrossendo leggermente.
<< Hihara-senpai! >> Sgranò gli occhi vedendo il ragazzo accanto a Kazuki e sorrise sollevata: non sarebbe rimasta sola con lui, grazie al cielo… << Ciao anche a te, Yunoki-senpai! >> disse gentilmente.
<< Ehi, Hino-chan, stai andando a casa? >> le chiese Yunoki con i suoi soliti modi da gentiluomo. Lei annuì. Kazuki la guardò sorridendo. << Ho sentito che ti sei esercitata parecchio oggi. >>
<< Sì, voglio migliorare sempre di più. >> disse imabarazzata e il sorriso di Kazuki si espanse. Com’era bella Kahoko… Ormai aveva ammesso da almeno tre mesi che gli piaceva, ma non aveva idea di cosa provava lei.
Al suo fianco, Yunoki cominciò a scusarsi: << Mi dispiace, ma devo tornare presto, mia nonna vuole assolutamente vedermi. >> si congedò il ragazzo dai lunghi capelli viola e gli altri due sorrisero. << Tranquillo, Yunoki! >> lo tranquillizzò Kazuki.
Quando poi il senpai se ne fu andato, il ragazzo si rivolse a lei. << Ti accompagno a casa? >> e lei sorrise internamente, segretamente contenta di quella proposta. << Sì, grazie, mi farebbe molto piacere! >>
Accorgendosi poi della veemenza che aveva messo in quella frase, distolse lo sguardo imbarazzata e cominciò ad avviarsi sotto lo sguardo confuso del senpai.
Kazuki le si affiancò e camminarono in silenzio
“ Oddio, che stupida che sono… Penserà che sono una di quelle ragazzette che pensano con gli ormoni anziché col cervello… Dovevo accettare con calma, non quasi urlargli contro! “ Pensava Kahoko in preda a un imbarazzo totale.
Intanto Hihara la guardava di sott’ecchi. “ Chissà cos’ha… E’ sempre così pensierosa… Sembra ci sia sempre qualcosa che la preoccupa… Come vorrei cancellare quell’espressione imbronciata con un ba… ALT! STOP! Ma che cavolo pensi, Kazuki?!” Si rimproverò mentalmente arrossendo di vergogna. Come poteva fare pensieri simili? Era forse diventato un maniaco?
Erano ormai arrivati davanti alla casa della ragazza.
<< Bene… >> cominciò lei titubante; le dispiaceva doverlo già salutare… << Ci vediamo domani, grazie per avermi accompagnato, Hihara-senpai! >> Lo ringraziò sorridendo.
Kazuki arrossì leggermente mormorando un incomprensibile: << D- Di n-niente… >>
Puntò il suo sguardo negli occhi della ragazza che, sorpresa dalla profondità che leggeva negli occhi del senpai, si immobilizzò.
Kazuki si chinò e sfiorò la guancia della ragazza con un bacio leggiero.
<< Buonanotte… Kahoko* >> sussurrò contro il suo orecchio e la ragazza spalancò gli occhi, sorpresa e continuò a fissarlo come un ebete mentre il ragazzo correva via.
Entrò in casa come un automa e, salutando la madre, si rifugiò in camera sua, mentre le gambe le cedevano, facendola sedere in terra e si toccò la guancia.
Un bacio… Hihara le aveva dato un bacio! Certo, era sempre un bacio sulla guancia, però… Aveva fatto il suo effetto… Aveva il cuore che non smetteva di battere come un tamburo.
Senza accorgersene, le sue labbra si schiusero in un sorriso dolce.

* Kahoko = In Giappone si usa rivolgersi alle persone col loro nome solo in forma intima

CONTINUA…

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Capitolo 2
*** La nuova studentessa ***


La corda d'oro2 Il giorno dopo Kahoko era ancora in preda alla felicità più acuta per l’accaduto della sera prima.
Sospirò felicemente. Era ormai arrivata all’ingresso della scuola, quando qualcuno parlò.
<< Scusa, tu con i capelli rossi? >> chiese una bellissima voce femminile dietro di lei.
Hino Kahoko si girò e spalancò gli occhi alla vista della ragazza che si era rivolta a lei: era bellissima… Una splendida ragazza, sarà stata almeno 1.70 di altezza, bellissimi e lucenti capelli corvini che portati con la coda alta arrivavano a metà schiena; ma i suoi occhi la colpirono più di tutti. Caldi occhi azzurri.
Le si avvicinò confusa. << Posso aiutarti? >> Da vicino riuscì a vedere meglio il colore degli occhi. Intorno alle pupille erano di un azzurrino scuro che andava via via a schiarirsi con delle piccole scaglie viola. Non aveva mai visto occhi di quel colore, erano stupendi esattamente come la ragazza.; aveva la pelle abbronzata e, in confronto a lei, Kahoko si sentì un brutto anatroccolo.
La sconosciuta le sorrise gentilmente. << Volevo sapere dove si trova l’aula di musica del secondo anno. Sono nuova e credo di non avere la minima idea di dove sia. >> ammise senza vergogna.
Solo in quel momento Kahoko si accorse che effettivamente la ragazza indossava la divisa degli studenti di musica.
<< Io sono Hino Kahoko, sono una studentessa ordinaria. >> mormorò imbarazzata e l’altra la guardò confusa. << Ordinaria? Che significa? >> le chiese.
<< Questa scuola è divisa in due categorie, gli studenti di musica e gli studenti ordinari, che non si dedicano agli strumenti. O almeno, la maggior parte… >>
L’altra annuì. << Capisco… Io sono Akira Yoshida, molto piacere. >> si presentò quindi, al che Kahoko la fissò a bocca aperta. < A-Akira Yoshida? La cantante? >> urlò quasi, sbigottita e Akira rise, divertita dal suo stupore. << Colpevole. Credevo che, dopo due anni che sono uscita di scena, la gente si fosse dimenticata di me! >> ribattè sorridendo.
<< Nessuno potrebbe dimenticarsi di te, Akira. >> entrò in scena una voce maschile al loro fianco e tutte e due si girarono sorprese e sorrisero. << Kanazawa-sensei… Lei non fa testo, è stato mio maestro! >> rise Akira la rossa guardava la scena sempre più basita e Kanazawa, vedendola in quello stato, spiegò. << Conosco Akira da quando era una bambina. Ha sempre avuto talento per la musica, così, quando lei compì 8 anni, ho cominciato a insegnarle a cantare. >>
La Yoshida annuì. << Vedendo poi che ero affascinata dagli strumenti mi consigliò di imparare a suonarne qualcuno e così ho fatto. Finchè non sono diventata famosa e poi sono uscita di scena. >> terminò.
<< Ma perché hai mollato la musica? >> le chiese Hino, ma Akira scosse la testa. << Non ho abbandonato la musica… Continuo a suonare e a cantare… In privato… >> ammise poi imbarazzata. << Ma non ho abbandonato. Non potrei mai, amo la musica! >>
Kahoko chiuse gli occhi sorridendo. Amare la musica? Già, la capiva… Anche lei amava il violino esattamente come amava anche Hiha… No! Spalancò di scatto gli occhi diventando rossa come i capelli. Che cosa andava a pensare, santo cielo?
<< Ehi, Kanazawa-sensei! Kaho-chan! >> urlò una voce a loro familiare e il cuore di Kahoko ricominciò a battere forte. << Hihara-senpai… >> sussurrò contenta e Akira la guardò perplessa. Hihara? Guardò avanti a loro e sorrise. Ah! Era quello che suonava la tromba! Kanazawa le aveva parlato di tutti quanti, poi rispostò lo sguardo sulla ragazza. Non era che… le piaceva quel ragazzo? Lo guardò. Be’, era carino, ammise. Anzi, era bello! Capelli verdi, mossi e sbarazzini, caldi occhi color nocciola e un fisico prestante e possente. Sì, decisamente niente male, pensò. Accanto a lui c’era un ragazzo con lunghi capelli viola e gli occhi azzurri, Yunoki Azuma, dedusse. Suonava il flauto traverso; poi ancora un altro ragazzo con i capelli verdi, ma più alto di Hihara e più robusto, con gli occhi marroni. Tsuchiura Ryoutaro. Suonava il pianoforte. Poi un ragazzo e una ragazza, lui biondo con gli occhi azzurri e un’aria assonnata, keiichi Shimizuu, il violoncello, e lei doveva essere Shouko Fuuyumi, il clarinetto. E poi… Akira sgranò gli occhi e arrossì leggermente. Quello doveva essere Tsukimori Len… Capelli blu, lisci, occhi color dell’ambra, un’aria molto seria e fredda, alto e anche lui possente. Il violino. Era colui che aveva vinto il torneo interscolastico. Sorrise. Poi guardò lei. Hino Kahoko. Un altro violino. Lei era stata nel teatro della finale tra gli spettatori e aveva ascoltato attentamente l’Ave Maria di Schubert suonata lei. Molto bella, non c’era che dire, ma era stata un’esecuzione piuttosto semplice, mentre quella di Tsukimori… Una gran tecnica e anche sentimento. Sì, aveva decisamente meritato la vittoria.
Hihara e Kahokosi guardarono per qualche secondo, per poi distogliere lo sguardo l’uno dall’altra imbarazzata. << B-Buongiorno, Hihara-senpai… >> mormorò lei. << B-Buongiorno… Kaho-chan. >> farfugliò lui in risposta e Akira sorrise, intenerita. Che carini! Sarebbero stati una gran bella coppia, si vedeva che erano cotti l’uno dell’altro.
<< Bene, ragazzi, ci siete tutti. Voglio presentarvi Akira Yoshida. >> come finì di parlare, Shouko, Hihara e Ryoutaro spalancarono la bocca. << Eh? Akira Yoshida? La famosa cantante? >> disse costernato Tsuchiura guardando la ragazza che annuì sorridendo. << Molto piacere! D’ora in poi frequenterò questa scuola! >> poi guardò il suo maestro. << Nella classe di Tsukimori se non sbaglio, vero? >> chiese e lui annuì.
Tsukimori sembrò appena sorpreso. Che ci faceva lì una cantante? La conosceva di fama, questo era ovvio, ma non l’aveva mai ascoltata… Tanto meno mai vista.
Yunoki, come al solito, non perse occasione per far sfoggio del suo fascino. << Mi fa piacere che una creatura leggiadra come te faccia parte di questa scuola. Benvenuta, Akira-san. >> sorrise galantemente.
Akira alzò un sopracciglio guardandolo distrattamente. << Eh? Ah sì, grazie. >> lo liquidò spostando lo sguardo su Tsukimori. << Piacere, Tsukimori-kun. Spero vorrai farmi sentire qualche tuo pezzo un giorno di questi. >> si aguruò, per poi dirigersi verso la scuola seguita da Kanazawa.
<< Waaa, non ci posso credere! Una cantante qui! >> esultò Kazuki al settimo cielo. << Avete visto poi quanto è bella? Cavolo, non ho mai visto una ragazza col suo fascino! >> esclamò Ryoutaro, rapito ancora da quella visione.
Kahoko guardò nella direzione di Akira. Sarebbe stata interessante la scuola, d’ora in poi, non c’erano dubbi…

CONTINUA…

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