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di Koori_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ammissione ***
Capitolo 2: *** Telefonata ***
Capitolo 3: *** Baci e Abbracci ***



Capitolo 1
*** Ammissione ***


Ammissione, 2004




Si era sempre chiesto come mai lui e quel piccoletto venissero sempre presi in considerazione insieme.

Tutti erano convinti che fossero grandi amici, ma a dire il vero non si erano mai visti prima. Di questo Malta ne era sicuro, sarebbe stato impossibile persino per uno smemorato come lui dimenticare quel visino allegro, gli espressivi occhioni verdi e i ciuffetti che sfuggivano alla corta pettinatura castana.

Era così giovane, eppure tutti lo trattavano con il rispetto che si deve a una nazione, seppur appena formatasi. Del resto era sempre il protetto di Grecia e Turchia.

Ma questo lui, all’inizio, non lo sapeva.

Se l’era ritrovato davanti un giorno qualunque, con un sorrisino timido stampato in faccia.

- Buongiorno. Sa per caso a chi devo rivolgermi per l’ammissione alla UE? –

La sua vocina era sottile, infantile, ma i suoi modi erano educati e diplomatici.

A Malta fece subito una buona impressione, ma si sentì in dovere di avvisarlo.

- Hey, non sei un po’ troppo piccolo per questo genere di cose? Guarda che far parte dell’Unione Europea è una bella responsabilità! –

Il bimbo gli rivolse un sorriso colmo di sicurezza e buona volontà.

- Lo so, ma fratellone Grecia dice che mi aiuterebbe a crescere bene, e poi ho messo in pari il bilancio statale e migliorato l’aspettativa di vita della mia gente negli ultimi anni! Mi piacerebbe davvero tanto entrare nella UE, un sacco di gente simpatica ne fa parte, non lo sa?

– Certo, anche i fratelli Italia facevano parte della UE, anzi, loro erano fra i fondatori. Già, anche a lui sarebbe piaciuto entrare nell’Unione…

- In tal caso ti basta solo inviare la proposta a Belgio, penso che una mail vada bene… -

Lo sconosciuto si rabbuiò e abbassò lo sguardo, arrossendo.

- Ecco, io… io non ce l’ho internet… a dire il vero non ho nemmeno il computer… -

Ma che carino… sembrava davvero un cucciolo che si ritrovava per la prima volta ad affrontare la vita senza la famiglia al seguito.

Gli passò una mano fra i capelli per rassicurarlo.

- Tranquillo, puoi fare alla vecchia maniera allora: una lettera sarà ugualmente bene accetta! –

- Allora grazie mille! Buona giornata, arrivederci! – esclamò scappando via.

Peccato… non aveva nemmeno fatto tempo a chiedergli come si chiamasse…



Qualche tempo dopo quell’incontro singolare aveva ricevuto la notizia che aspettava: l’unione Europea aveva accettato la sua richiesta di ammissione! Finalmente avrebbe potuto ampliare le sue conoscenze, visto che le uniche persone che frequentava erano Romano, sporadicamente Heracles e quel vucumprà che aveva fissa dimora a casa sua. Com’è che si chiamava? Ah, Marocco, giusto… Ma Marocco non era anche quel venditore di marche tarocche che si era stabilito abusivamente a casa di Romano? Mah, chissà…

Leggendo attentamente la lettera si accorse che non era stato l’unico ad essere stato ammesso.

“I dieci paesi che entreranno a far parte dell’Unione Europea a partire dal primo Gennaio 2004 sono:

Estonia

Lettonia

Lituania

Polonia

Repubblica Ceca

Slovacchia

Slovenia

Ungheria

Malta e Cipro”

Maledizione, di nuovo! Ma che cosa aveva da spartire con quella maledettissima nazione per essere sempre accoppiati?

Malta e Cipro di qua, Malta e Cipro di la…

Non era un ragazzo egocentrico, assolutamente, ma gli dava fastidio che dovunque comparisse il suo nome ci fosse anche quello di quella sottospecie di zecca a distanza.

Poi un pensiero gli gelò il sangue nelle vene.

Cipro, il prediletto di Grecia e Turchia.

E se non sbagliava quel ragazzino aveva proprio detto “fratellone Grecia”.

No, non era possibile, non poteva essere lui…

Eppure si accorse che quel nome, addosso a quel bambino, assumeva tutto un altro significato.

Era un suono più dolce, più genuino.

E Malta ammise che, forse, poteva anche sopportare di vedere il suo nome affiancato ad un altro…



Note Dell'Autrice:

Ok, questa è solo un'introduzione.

Malta e Cipro. Cipro e Malta. Che dire di loro? Io li adoro, specialmente il povero Cipro che è costretto a vivere con Grecia e Turchia... XD

Nei prossimi capitoli si approfondirà un po' il rapporto di questi due personaggi nati dalla mia mente malata.

I vostri pareri sono sempre bene accetti...

Spero di avervi incuriositi!

Kisses by Koori-chan =D

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Capitolo 2
*** Telefonata ***


Telefonata, 2005



Pioveva quel giorno.

A dire il vero era tutto l’inverno che pioveva, e lui si era decisamente stufato.

Essere un’isola comportava anche degli svantaggi, in effetti. Lo suggeriva il nome stesso, era “isolato”. Con quel temporale non era sicuro prendere un traghetto per la Sicilia, né tantomeno per la Grecia, aveva già visto tutti film che aveva e letto tutti i libri, aveva tirato fuori dagli scaffali polverosi i vecchi album di fotografie scattate con Inghilterra, aveva cucinato un quintale di torte che tanto non avrebbe mai finito di mangiare…

Le aveva provate tutte per non annoiarsi, ma non c’era niente da fare, quel tempo grigio gli faceva passare la voglia di qualunque cosa.

Si strinse nella felpa e si sdraiò sul divano, rassegnandosi a non fare nulla per il resto dell’inverno.

Gli unici rumori erano il vento che soffiava violento fuori dalle finestre, la pioggia che sferzava i vetri e la pendola regalatagli da Arthur nel ’64, che misurava il tempo con i suoi ritmici rintocchi.

Il telefono interruppe quella silenziosa armonia facendolo quasi cadere dal divano. Chi cavolo poteva essere?

Si alzò controvoglia e sollevò la cornetta.

- Pronto, qui Malta… - fece, ancora intorpidito dalla sua nullafacenza.

Una voce timida e infantile gli rispose dall’altra parte del ricevitore.

- Pronto, Malta-san… Sono Cipro… –

Malta si svegliò completamente, tanto quella chiamata era inaspettata.

Era contento di sentirlo, non aveva sue notizie già da diverse settimane…

- Ciao piccoletto! Come stai? – chiese affettuosamente. Sembrava impossibile, ma lo stesso Cipro che lo perseguitava anni prima, adesso era diventato una presenza insostituibile nella sua vita.

- Bene… -

Ma non sentiva la sua solita spensieratezza attraverso la cornetta e questo lo rattristò tremendamente.

Aveva bisogno del suo sorriso come di una droga, sentirlo così abbattuto lo faceva star male.

- Hey… sei sicuro? –

Sentì un respiro tremolante, amplificato dall’apparecchio e poi ci fu una pausa di silenzio.

Poteva immaginarlo benissimo, accoccolato su una sedia, il filo del telefono arrotolato attorno a un dito e un bicchiere di latte pericolosamente sull’orlo del tavolino. Sapeva per certo che Cipro stava riflettendo. Doveva decidere se confessare o meno quello che gli passava per la testa, ma il suo sospiro, esalato per farsi coraggio, era un chiaro segno del fatto che avrebbe raccontato tutto anche quella volta.

- E’ che mi manchi tanto, Malta… -

Questo proprio non se lo aspettava.

Uno strano calore pervase il suo corpo dalla punta dei piedi fino ai capelli e una felicità nuova si impadronì di lui.

Adorava come Cipro diceva il suo nome.

- Dillo ancora. – ordinò.

- Mi… manchi tanto… Malta… - eseguì il ragazzino, confuso.

Lo sapeva, stava arrossendo, stavano arrossendo tutti e due, ma purché entrambi conoscessero alla perfezione le reazioni dell’interlocutore si illudevano di avere un minimo di privacy grazie al telefono.

- Anche… anche tu mi manchi… - balbettò Malta, non ancora tanto abituato a dimostrare il suo affetto. Lui non era spontaneo come Cipro, aveva sempre bisogno di pensare a lungo prima di fare o dire qualcosa.

- Prometto che appena questo tempaccio si calma un po’ vengo a trovarti! – esclamò poi, per tirare su di morale il piccolo amico.

- Davvero?! Guarda che ci conto, eh? Non vedo l’ora, qui è una noia mortale… poi fratellone Turchia ultimamente è davvero isterico… -

Ecco che aveva ritrovato la sua solita allegria!

- Come? Che ha combinato Heracles stavolta? – lo incalzò lui, curioso di sapere come procedesse la vita in casa di Cipro.

- Stavolta Grecia non c’entra proprio niente, è che quelli della UE non vogliono far entrare Turchia e lui a tratti dice di voler entrare a tutti i costi, e altre volte grida come una donnina che non ha assolutamente intenzione di mischiarsi a quel gruppo di pazzi… - e continuò scimmiottando le crisi isteriche del povero Turchia ancora per un po’.

Era piacevole stare a sentire Cipro, la sua voce allegra lo metteva sempre di buon umore, gli faceva dimenticare le difficoltà.

- Tu invece che fai di bello? – chiese candidamente.

Malta si arrotolò il filo del telefono attorno a un dito e guardò fuori dalla finestra: la pioggia adesso scendeva un po’ meno fitta.

- Mah, le solite cose… Non è che con questo tempo ci siano tante scelte… -

Cipro bevve un sorso di latte e riappoggiò il bicchiere sul tavolino.

- Beh, - cominciò leccandosi il labbro superiore – resisti ancora un pochino, il sole tornerà! –

C’era una cosa che il ragazzino non sapeva: quel giorno, per Malta, il sole era già tornato.





Note dell'Autrice:

Eccoci qui con un altro capitolo! Pian piano i caratteri dei nostri due protagonisti si delineano...

Eh già, deve essere davvero noiosa la vita di una piccola isoletta sperduta nel Mediterraneo, quando d'inverno le tempeste fanno saltare tutti i collegamenti... Per fortuna che c'è il telefono!

Povero Cipro, a sopportare Sadiq isterico... XD

E adesso spazio recensioni!



cry_chan: grazie mille! Anche io personalmente trovo che Cipro sia adorabile! Ci tiene tanto a far vedere che se la sa cavare da solo, ma infondo è solo un bambino...

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!



Grazie a tutti per aver letto! Recensite se vi va!

Kisses by Koori-chan! =D

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Capitolo 3
*** Baci e Abbracci ***


Baci e Abbracci, 2005



Alzò il pugno titubante, indeciso sul da farsi.

Non che non volesse vederlo, ma era triste, e aveva paura di potergli trasmettere quel sentimento come un morbo contagioso.

Alla fine si convinse che stare in sua compagnia gli avrebbe fatto comunque bene, e poi non aveva senso tornarsene a casa adesso.

Bussò e attese.

Dopo quelli che gli sembrarono anni la porta fu aperta, e si ritovò a fissare un paio di occhi rubino assai sorpresi.

- C-cipro? Cosa ci fai qui? – fu il benvenuto di Malta.

- Ero passato a salutarti… Fratellone Grecia e Fratellone Turchia sono impegnati e così ho preferito sparire per un po’… -

Malta sorrise, sapeva bene cosa Cipro intendesse per “sono impegnati”. Tuttavia qualcosa nei suoi occhi lo mise in allarme. Non qualcosa di nuovo, ma qualcosa che mancava.

L’allegria che lo contraddistingueva.

Silenziosamente andò in cucina, mentre Cipro si sedeva sul divano e accendeva la tv.

- Che noia, non c’è niente di interessante nemmeno qui… - esalò.

- Come hai fatto tutto l’inverno? – chiese incuriosito mentre Malta versava due bicchieri di latte e li portava in salotto.

- Oh, ho un sacco di DVD… li ho visti così tante volte che ormai li so a memoria! Se vuoi te li posso prestare! –

Il bambino non rispose, troppo impegnato a fissare il suo bicchiere.

Mandò giù il liquido tutto d’un fiato e restituì il bicchiere all’amico.

- Grazie… -

Qualcosa non andava, era palese. C’era qualcosa che turbava il ragazzino e Malta ci stava male.

Gli si avvicinò da dietro, circondandolo in un abbraccio affettuoso.

- Che problema c’è, piccoletto? –

Cipro restò stranamente rigido fra le braccia di Malta.

- Hai sentito cosa è successo a Ceylon? – proferì piatto.

Malta sussultò. Si l’aveva sentito, e aveva sperato che Cipro non ne sapesse nulla. Non si aspettava quella domanda a così tanti mesi dall’accaduto. Annuì piano, chiedendosi dove volesse arrivare a parare.

- Se fosse successo qui tu saresti scomparso. –

Nessuna frase era mai uscita con tale freddezza dalla bocca del ragazzino.

- Io invece, forse, sopravviverei. – a questo commento, però, la voce gli prese a tremare leggermente.

Malta lo strinse di più a se, appogiando il viso sulla sua spalla.

- Cipro, non capisco… perché fai questi pensieri, adesso? –

- E’ da Natale che ci penso. –

Erano a Maggio.

Qualcosa di freddo cadde sulla mano di Malta.

Freddo e bagnato, una lacrima. Una seconda raggiunse presto la prima, mentre Cipro sussultava in preda ai singhiozzi.

- Io… io non voglio… che tu sparisca… - riuscì a dire faticosamente.

- Perché se.. sparisci tu… e io sopravvivo… - ma completare la frase era troppo, il suo cuoricino moriva solo al pensiero che una cosa talmente orrenda potesse verificarsi. Si voltò, affondando il viso nella maglietta di Malta.

- Ma io non sparirò… - sussurrò il ragazzo.

- Non ho intenzione di lasciarti da solo in questo mondo sconfinato… - gli diede un bacio leggero sulla testa, mentre lo accarezzava dolcemente per farlo calmare.

Già, Cipro era molto intelligente e sveglio, ma era pur sempre un bambino, un bambino spaventato che Malta avrebbe consolato a tutti i costi.

- Ti prego… io… senza di te… ho paura… - singhiozzò l’altro, stringendosi sempre di più in quell’abbraccio da lui tanto desiderato.

- Non sparirò, Cipro, non sparirò… - promise Malta, cullandolo.

Cipro lentamente si calmò, e anche quando tutto era passato decise di non uscire da quell’abbraccio così rassicurante.

Lui non voleva vivere una vita senza Malta, addirittura si chiedeva come avesse fatto quando ancora non lo conosceva. Il mondo doveva essergli sembrato davvero brutto e noioso allora…

Sollevò la testa con cautela e si mise a fissare il padrone di casa.

Non poteva vivere senza i suoi mossi capelli castani che gli ricadevano sulle spalle.

Non poteva vivere senza i suoi occhi scarlatti sempre così premurosi nei suoi confronti.

Non poteva vivere senza la loro telefonata della buona notte che gli assicurava sempre un sonno senza incubi.

Malta si accorse di essere osservato e avvampò, imbarazzatissimo.

- Che… che cosa c’è? Mi sono addormentato? Ho qualcosa in faccia? – fece agitato.

Cipro scoppiò a ridere, riempiendo il cuore del suo amico con quel suono cristallino.

Scese dal divano e si stiracchiò.

- Sei davvero carino quando arrossisci, Malta-san! –

- C-cosa?! –

Quella frase aveva avuto l’unico effetto, e anche l’unico scopo, di farlo arrossire ancora di più.

Cipro gli si avvicinò e gli posò un dolce bacio su una guancia.

Non fu veloce, anzi, si attardò anche più del necessario a quel contatto.

Non si accorse della reazione spaventosamente inopportuna di Malta, o forse fece semplicemente finta di niente.

Rapido come era arrivato, aprì la porta, illuminato dal caldo tramonto mediterraneo.

- Adesso vado a casa. Buona notte, Malta-san! – e sorridendo si incamminò verso il porto, dove lo attendeva il suo traghetto.

Malta si alzò a sua volta dal divano, raggiungendo l’uscio ancora spalancato.

Si portò lentamente una mano dove quelle morbide labbra lo avevano sfiorato.

- B-buona… notte… piccoletto… -

Cipro quel giorno era stato davvero strano…

Ma a Malta, infondo, andava bene così.





Note dell'Autrice:

Eccoci con il terzo capitolo della storia!

Cipro si riferisce al grande maremoto avvenuto nel Dicembre 2004 nell'Oceano Indiano. L'isola più colpita è stata senza dubbio Ceylon, o Sri Lanka, che dir si voglia, e il nostro Cipro si è, come dire... immedesimato.

Ora.. spazio recensioni!

cry_chan: Povero Malta, uke fino al midollo! XD E si, per me Sadiq è un pazzo isterico... ma infondo gli vogliamo bene proprio perchè è così! ... Forse... XD Grazie per il supporto, spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo! =D

SethHorus: Grazie mille! Confesso che io adoro gli Oc, ma o sempre il terrore di non caratterizzarli abbastanza bene. Il tuo commento mi ha aperto il cuore! T.T *piange commossa* ... Ok, con le descrizioni non sono un granchè, quindi mi affido alle immagini, ma cercherò di migliorare anche in questo! Grazie ancora, spero continuerai a seguirmi! =D

Alaska_Ame_Chan: anche io li trovo adorabili! *.* eccoti accontentata, ho messo subito una loro immagine... hope you enjoy! =D

Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento! Come avete chiesto allego anche un'immagine dei nostri eroi! (?? XD)

Ps: Povero, povero Malta... XD

Recensite, mi raccomando, aspetto sempre i vostri pareri!

Kisses by Koori-chan



Link per l'immagine... --v


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