The stages of grief

di Robigna88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The lost ***
Capitolo 2: *** Step one: Denial ***
Capitolo 3: *** Step two: Anger ***
Capitolo 4: *** Step three: Bargaining ***
Capitolo 5: *** Step four: Depression ***
Capitolo 6: *** Step five: Acceptance ***



Capitolo 1
*** The lost ***


The lost


Sei la mia migliore amica, e che ti piaccia o no, non ti lascerò andare da sola ad affrontare questa cosa.”
Così ho detto ad Allison quando mi ha detto che avrebbe dovuto affrontare, alcuni vecchi nemici.
Certo, quando gliel'ho detto, io l'ho fatto con l'intento, una volta arrivati ad affrontarli, di proteggerla e assicurarmi che non si facesse male.
Ma... le cose, sono andate un po' diversamente da quello che credevo. E adesso.. beh adesso siamo legati, io ad una sedia e lei ad un'altra mentre un vampiro folle ci gira intorno decidendo chi mangiare per primo.
Hey Sammy...”
Mi volto verso Allison.
Ha appena sussurrato il mio nome per richiamare la mia attenzione.
La guardo e maledico me stesso.
E' ferita: alla testa, al naso e dalla sua bocca cadono lenti rivoli di sangue.
E' ridotta male. Il vampiro la odia e non appena l'ha legata e immobilizzata, ha iniziato a divertirsi sfogando il suo nervosismo e la rabbia che forse si porta dentro, contro di lei.
Non so perchè la odi tanto.. Ma questo è un suo vecchio nemico, che ha fatto a pezzi gli altri del suo team solo per avere la possibilità di poterla uccidere da sé.
Solo per avere la possibilità di averla tutta per sé. Quindi suppongo che ci sia qualcosa di grosso sotto.
Qualcosa che si nasconde nel misterioso e difficile passato di Allison, e che adesso potrebbe costarle la vita.
Non so nemmeno come siamo finiti qui, su questa sedia.
Voglio dire, sembrava che li avessimo in pugno, ma non appena questo vampiro è comparso, Allison si è irrigidita e distratta e nell'intento di aiutarla – perchè sapevo che qualcosa non andava in lei – mi sono distratto e sono stato colpito.
Ho perso i sensi mentre lei gridava il mio nome chiusa nella presa di quell'essere disgustoso. Incapace di muoversi, incapace di liberarsi.
Cosa strana visto che di solito lei uccide una dozzina di vampiri in circa dieci minuti..
E' una forza della natura con questi succhia-sangue, ma qualcosa l'ha distratta, spaventata o scioccata, non so che termine usare, tanto da renderla completamente vulnerabile.
Ora mi chiama in un sussurro, e il suo tono sembra volermi dire addio.
Sospiro e mi schiarisco la voce. “Cosa?” le chiedo.
Alza gli occhi e mi guarda con un'espressione sarcastica che ha sicuramente appreso da mio fratello. “Grazie dell'aiuto..” mi dice ironica.
Piego appena la testa e faccio un grosso respiro.
Non c'è di che.” le rispondo con lo stesso tono.
Lei ride e poi tossisce mentre il suo viso si tinge di dolore.
Oddio!” esclama “Credo di avere un paio di costole rotte.”
Mi agito, qui seduto come un idiota. Cerco di liberarmi, per poter correre da lei e aiutarla.
Ma la corda è stretta e non ce la faccio.
Il vampiro intanto continua a girarci intorno e ride ad ogni mio tentativo di liberarmi.
Si diverte il bastardo figlio di puttana. Ma la pagherà, fosse l'ultima cosa che faccio.
Sto già pensando a come farlo soffrire prima di ucciderlo.
E più guardo Allison sofferente, più mi vengono in mente molti modi per procurargli una morte lenta e dolorosa.
D'un tratto ride più forte.
Cos'hai da ridere, perverso figlio di puttana?” gli chiedo.
Lui mi guarda e si avvicina ad Allison.
Tira fuori un coltellino e le ferisce una guancia.
Lei stringe i denti per non urlare. Ingoia il dolore, ingoia la paura, ingoia la rabbia e lo sputa dritto in un occhio.
Il sangue della sua bocca cosparge parte di quel viso malefico e assetato.
Fottiti!” esclama lei guardandolo.
Il vampiro sorride, quasi divertito da quello slancio di rabbia della sua vittima.
Fa un grosso respiro e si pulisce il viso con la mano.
Poi la avvicina al suo naso e la odora a fondo, quasi stesse ispirando un'aria profumata di biscotti.
Ha un profumo dolcissimo..” sussurra con gli occhi chiusi, estasiato dall'odore – per lui – che il sangue di Allison sprigiona.
Apre gli occhi e si lecca il palmo, e poi tutte le dita, uno ad uno, fino a ripulire completamente lo sporco.
Si passa la lingua sulle labbra, gustandosi ogni piccola goccia rimasta e poi afferra Allison per i capelli e la costringe a guardarlo.
Sta lontano da lei!” gli urlo autoritario.
Come si ascoltasse.
Ancora..” le sussurra ignorandomi.
Vai all'inferno!” risponde Allison a tono.
Io mi dimeno, e sembra che la corda stia per allentarsi un po'.
E' solo un'impressione Winchester.. Quella corda non si allenterà o spezzerà.” mi dice quel lurido bastardo.
Cosa? Ma come..
E' capace di leggerti la mente..” sussurra Allison.
Il vampiro la colpisce senza pietà.
La sedia su cui è legata traballa e poi cade facendole battere la testa.
Allison si lascia sfuggire un lieve gemito di dolore e poi tenta di tenere gli occhi aperti, stordita dalle percosse che le bruciano sulla pelle.
Credo che sverrà.
E se sviene sarà una preda ancora più facile.
Rimani sveglia Allison!” le urlo.
Lei tiene gli occhi semiaperti. E' ferita e ha perso molto sangue.
E' debole e se non mi libero immediatamente potrebbe morire dissanguata.
Allison!” le urlo ancora.
Il vampiro mi guarda e ride.
Ride forte spostando il suo sguardo da me ad Allison.
Si sbellica, lui.. si sta divertendo come mai prima credo.
La vede soffrire e gli piace..
E sopratutto gli piace vedere me, incapace di muovermi e aiutarla nonostante ci provi disperatamente.
Le si avvicina e si piega sulle sue ginocchia.. Le tocca i capelli impiastricciati di sangue e li odora inebriato.
Lui è..
Bastardo! Allontanati da lei.” gli urlo ancora.
Lui ride e l'eco delle sue risate mi risuona in testa facendo crescere la rabbia dentro di me.
Si solleva e colpisce Allison allo stomaco con un calcio ben assestato.
Lei sgrana gli occhi per il dolore e tossisce sangue.. Così tanto che per un attimo credo che morirà.
Il vampiro schifoso si inginocchia e lo raccoglie con le dita.
Lui lo beve e geme di piacere mentre lo fa.
Mi da il voltastomaco.
Però mentre si rimpinza per bene del sangue della mia adorata migliore amica, è distratto ed è allora che finalmente la corda che mi tiene legate le mani si spezza.
Vorrei urlare di gioia ma non lo faccio.
Mi muovo piano per non fare rumore e mi slego le gambe.. Poi mi alzo e lo raggiungo.
Hey schifoso succhia-sangue.” lo chiamo.
Si volta verso di me, quasi in overdose da sangue ed io lo colpisco senza pietà.
Barcolla e cade steso a terra.
Ma ha bevuto parecchio, è forte, e quindi si rialza tranquillamente.
Mi guarda e ride.
Sai perchè mi piace il suo sangue?” mi dice indicando Allison priva di sensi per terra “Perchè ha un gusto familiare..”
Bastardo!” ripeto.
Si.. familiare è il termine adatto.” mi dice lui “E sai perchè ha un gusto familiare? Perchè è il mio stesso sangue..”
Ma cosa?
Lei è la mia sorellina.. Non te lo ha mai raccontato? Non ti ha mai detto che il vampiro che ha ucciso mammina e papino ero io?”
Oh mio Dio!
Povera Allison.. Ed io che pensavo che la mia famiglia fosse strana.
Sta zitto!” esclamo guardandolo.
Allison, dietro di lui, si è svegliata e ha le mani libere.
Credo che la caduta abbia allentato la corde..
Si slega lentamente i piedi mentre io tengo occupato il vampiro, che a quanto pare è suo fratello, affinché non si accorga di lei.
Sai, mia madre e mio padre avevano un sapore dolce, ma quello di Allison.. Oh il suo supera ogni immaginazione. Dentro c'è tutta la sua dolcezza e la sua forza.. persino la sua femminilità. E' prelibato.” mi dice ancora elogiando il sapore del sangue di.. sua sorella.
Sospiro e mi lascio sfuggire un'espressione di disgusto.
Come puoi fare questo? E' tua sorella.. E come hai potuto uccidere i tuoi genitori?” gli chiedo.
Mi sentivo diverso.. Come te Sam..”
Oh cielo! Non voglio diventare come lui.. Pieno di rabbia.
C'è un'enorme differenza tra te e lui fratellone..”
Allison si è alzata e tiene in mano una specie di paletto.
Ma chi si crede di essere? Buffy l'ammazza vampiri?
La guardo perplesso, mentre barcolla ma tiene duro.
Anche il vampiro si volta verso di lei.
La guarda e poi si irrigidisce mentre il paletto gli passa da parte a parte il cuore.
Lui può contare su molti che lo amano. Tu sei solo!” gli dice decisa.
Tiene il paletto saldamente accompagnando il corpo di suo fratello che piano cade in terra.
Poi finalmente lo lascia, e dopo pochi secondi, crolla stanca sul pavimento.
La raggiungo e la prendo tra le braccia..
Allison.. Stai tranquilla, adesso ti porto all'ospedale.”
Respira a fatica e mi guarda ridendo.
Cosa c'è?” le chiedo.
La prossima volta faccio da sola.” mi dice sarcastica.
Scuoto il capo e la sollevo tenendola in braccio.
Esco di lì e mi dirigo al più vicino ospedale.
Potevamo morire lì dentro.. Ma siamo vivi. Tuttavia credo che Allison abbia perso un po' di sé tra le striature del legno che ha attraversato da parte a parte il cuore di suo fratello.


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Capitolo 2
*** Step one: Denial ***


Questa avrebbe dovuto essere una one shot.. Ma siccome c'è molto su cui posso lavorare (almeno nella mia testa xD) ho deciso di trasformarla in una breve ff. Affronterò di volta in volta gli stadi del lutto che Allison sta vivendo, esplorando (o almeno provando a farlo) il suo stato d'animo di fronte a questa triste decisione che ha dovuto prendere, uccidendo suo fratello. xD
Spero vi piaccia. Commentate in tanti se vi va =)
Roby <3



Step one: Denial


Era suo fratello!” esclamo.
Cosa?”
Il vampiro che ci attaccati e che lei ha ucciso, era suo fratello.” ripeto “E suo fratello, vampirizzato ha ucciso i suoi genitori quando lei aveva 15 anni.”
Dean mi guarda perplesso. Mi segue a fatica ma quello che lo sciocca di più secondo me, è che fosse sangue del sangue di Allison.
Lui non concepisce l'idea che qualcuno uccida un proprio familiare.
Non c'è niente di più importante della famiglia, sostiene..
Ha ragione, ovviamente!
Ma stavolta non sembra turbato da quel particolare. E' turbato da tutta la situazione in generale e sopratutto da come il fratello ha ridotto Allison prima che io o lei riuscissimo a fare qualcosa.
Ha entrambi gli occhi neri, le hanno messo tre punti di sutura sulla guancia ferita e una fasciatura al busto perchè ha quattro costole incrinate.
Ogni respiro per lei è un dolore e il suo labbro inferiore è gonfio come un pallone.
E' stesa su un lettino con una flebo che le serve per la trasfusione, per il troppo sangue che ha perso e non ha ancora ripreso conoscenza, dopo essere svenuta appena arrivati qui.
Il dottore ha detto che non sa quanto ci metterà a svegliarsi.
Ma il cervello è ok, quindi si sveglierà, presto o tardi.
Questa non me l'aspettavo davvero...” sussurra mio fratello distraendomi dai miei pensieri “Poverina.” aggiunge guardando verso la sua stanza.
Annuisco appena e sospiro.
A Dean piace Allison.. Solo che non lo ammetterebbe mai. Nemmeno sotto tortura.
Però è preoccupato per lei ancor più di quanto lo sono io e sono certo che se starò ben attento ad essere discreto lo vedrò fare un gesto gentile, o meglio dolce, nei suoi confronti.
Come portarle dei fiori o dei cioccolatini.
Mi schiarisco la voce e avanzo verso il dottore che ci viene incontro.
Dottore, possiamo aspettare dentro la camera il suo risveglio?” gli chiedo.
Si certo!” mi risponde lui cordiale “Ma fate silenzio e state tranquilli ok?”
Annuisco e lo saluto. Poi mi giro pronto ad entrare nella camera di Allison, e vedo quello che immaginavo avrei visto.
Dean è lì, le bacia la mano e poi la fronte accarezzandole piano i capelli e poi si siede poco distante, su una sedia, fingendo di non aver mai fatto quello che invece gli ho visto fare.
Sorrido tra me e me ed entro dentro la camera.
Non si è ancora svegliata.” mi dice Dean “Sono sicuri che vada tutto bene dentro.. sai, dentro la sua testa?”
Si. Il dottore ha detto che è colpa della perdita di sangue. Si sveglierà tra poco vedrai..”
Lui annuisce senza dire nulla e avvicina la sedia al letto.
Ha un bell'aspetto dopotutto.. Non credi?” mi chiede.
Si. Direi di si.. O comunque niente che un po' di trucco non possa coprire.”
Già..”
Dean la guarda un po' e sorride e mentre Allison si sveglia aprendo piano gli occhi.
Hey dormigliona.. Ti sei decisa a svegliarti..” le dice facendole l'occhiolino.
Allison sorride e poi si guarda intorno. “Sono in un ospedale?” chiede guardando ora me.
Si. Il vampiro ti ha quasi uccisa..”
Mio fratello..” sussurra amaramente sollevandosi un po' per essere seduta.
Mi avvicino e le do una mano.
Né io né Dean le chiediamo niente riguardo alla sua.. parentela col nemico.
Non ora almeno. E' giusto darle un po' di tregua.
Il suo viso è tinto di dolore, per le costole immagino. Si schiarisce la voce e si tasta delicatamente il viso per capire cosa le fa male.
Occhi tumefatti..” dice sfiorandosi le palpebre. Poi passa piano alla guancia “E.. fammi indovinare, punti di sutura?”
Tre! E quattro costole incrinate.” esclama Dean.
Lei annuisce e deglutisce a vuoto “E il mio labbro..” aggiunge.
Si, ma.. Hai un aspetto fantastico.” la rassicuro.
Sorride e poi prende il bicchiere d'acqua sul comodino lì accanto e ne beve un sorso..
Poi si guarda le mani e sospira. “Notizie di mio fratello? E' sparito senza lasciare traccia?”
Cosa? Non si ricorda che..
E' morto Ally.. l'hai ucciso tu stessa.” le dice Dean con tono calmo.
Lei scuote il capo e sembra agitarsi un po'.
Ma perchè fa così?
No Dean.. Lui fa sempre così. Si ferisce e sembra morto, ma non lo è. Fidati!” gli dice decisa “Non è morto.”
Si lo è Allison.” le dice ancora Dean “Credimi, stavolta lo è. Sono andato a liberarmi del corpo mentre i medici ti rimettevano in sesto e poi sono venuto qui all'ospedale. E' finita! E' morto.”
Allison lo guarda e poi mi guarda..
Non riesco a decifrare il suo sguardo. Non capisco cosa sta succedendo nella sua mente in questo preciso momento.
No!” esclama togliendosi la flebo della trasfusione con cura, “Voglio dire, ne sei sicuro? Potresti esserti sbagliato.”
Ally..” sussurro avvicinandomi a lei “Va tutto bene. Il vam.. tuo fratello è morto. Qualunque cosa ci fosse.. in sospeso tra di voi, è finita. Dean ha bruciato il corpo. E' morto.”
Allison sgrana gli occhi e per un attimo sembra finalmente lucida e capace di capire e accettare quello che le stiamo dicendo.
Ma la sua espressione sorpresa passa subito.
Ride appena e si alza piano barcollando fino al bagno..
Credetemi.. Non è morto.” dice entrando.
Guardo Dean e respiro a fondo..
Credo che entrambi stiamo pensando alla stessa cosa in questo momento.
Negazione!” esclama lui.
Si, negazione.. Il primo stadio del lutto.


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Capitolo 3
*** Step two: Anger ***


Step two: Anger


Allison non risponde al cellulare.
La chiamo da diverse ore, almeno 20 telefonate e lei non risponde.
Inizio ad agitarmi.. Inizio davvero a sentirmi preoccupato.
E anche Dean.
E' uscito per andare a cercarla mentre io sono rimasto qui nel caso dovesse tornare.
Suo fratello è morto da due settimane.
E lei si è ripresa davvero solo da un paio di giorni.
E' triste. Lei è perennemente triste.
Non lo dimostra però. Se ne sta sempre sola, chiusa in camera e non mangia e non riesce a dormire.

La notte, quando io o Dean ci sistemiamo fuori dalla sua porta, per assicurarci che tutto proceda bene, la sentiamo molto spesso urlare e svegliarsi piangendo.
Le abbiamo chiesto cosa sogna, ma lei si chiude a riccio ogni volta che lo domandiamo.
Ultimamente, negli ultimi due giorni, ci siamo accorti che beve..
Non si ubriaca.. non ancora almeno, ma beve birra durante i pasti e se ci ritroviamo in qualche bar, non disdegna un bicchierino.
Non c'è nulla di male.. E' grande abbastanza.. Solo che lo fa per i motivi sbagliati.
Lei non lo fa perchè ha voglia di bere ogni tanto. Non ha mai bevuto birra o tequila al bar.. La birra nemmeno le piace.
E' solo che per quei pochi minuti in cui beve, si sente sollevata.
Perchè l'alcool le inebetisce lo spirito e le evita pensieri dolorosi.
Matt, suo fratello.. Era malvagio. Un vampiro che ha ucciso i loro genitori, ma era comunque suo fratello.. E anche se Allison ha fatto più o meno la cosa giusta, non si sentirà mai più orribile di come si sente ora.
Vorrei aiutarla..
Anche Dean vorrebbe...
Ma lei non si fa aiutare e non possiamo costringerla a parlare se non vuole farlo.
Nemmeno a me piacerebbe se qualcuno mi costringesse a dire quello che provo.. So che le farebbe bene parlarne, ma so anche quanto fastidioso sia sentirsi continuamente dire che si ha bisogno di sfogare le proprie emozioni.
Compongo di nuovo il suo numero, ma non mi risponde.
Così decido di chiamare Dean..
Magari lui ha avuto più fortuna di me..
Il telefono squilla un paio di volte e poi mio fratello finalmente mi risponde.
Dean. L'hai trovata?”
No.. Non ancora.. Sam, non so nemmeno dove cercare.. non mi sono mai soffermato a scoprire cosa le piace o dove le piace andare e ora non so dove cercarla..”
Prova nei cinema.. O nelle biblioteche.. Oppure al parco.. Le piacciono i film, i libri e i parchi di sera.. Dice che sono silenziosi e malinconici..”
Beh, é quasi mezzanotte, quindi posso escludere le biblioteche.. Ora mi rimangono solo 5 cinema e un milione di parchi da contro.. Aspetta.. L'ho trovata. Resta in linea.”
Sospiro e ascolto la telefonata.. Dean sta urlando contro di Allison.. Le dice che avrebbe dovuto chiamare e poi le chiede perchè è tutta sporca di sangue come un macellaio..
Dean.. Sta bene?”
Si, non è il suo sangue.. Torniamo al motel.. Saremo lì in.. 5 minuti.”
Riattacco e penso a cosa dovrò dirle quando tornerà.
Dovrei sgridarla, ma onestamente non me lo sento.
Non si comporta così per capriccio.. Lo fa perchè è addolorata.. Talmente disperata da aver perso la lucidità che di solito la caratterizza.
Mi siedo sul letto e attendo.
Attendo che arrivino.. Attendo che il mio cervello smetta di combattersi tra la voglia di strozzarla con le mie mani per la paura che mi ha fatto prendere, e la voglia di stringerla forte per quello che sta passando.
Allison...
E' sempre stata così complessa nelle sue emozioni.
Starle accanto quando sta male è ancora più difficile dello stare accanto a Dean..
Non so se ho reso l'idea.
Mi alzo per bere un po' d'acqua ed in quel momento la porta si spalanca e Dean entra urlando contro Allison che lo segue senza dire nulla..
Rossa in viso visibilmente ubriaca..

Ed è.. sporca di sangue.. Se non vedessi con i miei occhi che sta bene penserei che si è fatta molto molto male.
Sei una stupida!” urla Dean “Cacciare un intero covo di demoni da sola.. Ma sei impazzita per caso? Ma che ti passa in quel cervello bacato che ti ritrovi?”
Ecco da dove viene il sangue..
Poteva farsi male..
Perchè ti agiti?” risponde lei “Ho bevuto un po' e mentre tornavo qui ho notato un tizio strano. Era un demone. L'ho seguito e sono arrivata ad un vecchio edificio abbandonato.. Lì c'erano altri demoni e così li ho uccisi. Avevo il coltello di Ruby con me..”
Eri ubriaca!” urla ancora Dean “Potevano ucciderti. Ma ci pensi alle conseguenze di ciò che fai ogni tanto? Ma insomma, che diavolo ti prende?”
Dean.. Non urlare così. Ha fatto un errore ma..” mi intrometto ma non finisco perchè Allison scoppia in lacrime e scaraventa a terra tutto quello che le viene a tiro..
Persino quell'orrenda tv in dotazione nella camera.
Mio fratello è morto!” urla paonazza in viso “Io ho dovuto ucciderlo..”
Si ferma e si asciuga il viso..
Poi cammina barcollando fino al letto.. Fa un grosso respiro e si volta verso di noi..
Ha ucciso i nostri genitori e ha tentato di uccidere anche me, più di una volta.. Ma era mio fratello ed io ho le mani sporche del suo sangue..” dice ancora.
Sospiro e anche Dean.
Allison è vulnerabile al momento.. Come non l'abbiamo mai vista prima.
Mi fa tanta tenerezza e ora vorrei abbracciarla forte..
Ma è così nervosa e arrabbiata, che se mi avvicinassi.. beh credo che mi allontanerebbe e indietreggerebbe.
Devo andarci cauto o si chiuderà ancora di più in sé e non è proprio l'ideale adesso..
Dean invece sembra più intraprendente di me..
Si avvicina a lei e le prende il viso tra le mani.
Non è stata colpa tua.. non avevi scelta.. Devi capire che a volte alcune cose devono essere fatte e basta..”
Perchè a me tutto questo?” chiede lei agitata “Perchè a me?”
Non lo so.. Ma devi reagire o non uscirai mai dal tunnel in cui ti stai avventurando.. devi essere forte..”
Allison sospira e si allontana da lui... “Io non sono forte.. Sono arrabbiata..”
Entra nel bagno e sbatte la porta alle sue spalle..
Secondo stadio..” sussurra Dean..
Rabbia..”
Si, rabbia.. Il secondo passo verso l'accettazione del dolore che le è piombato addosso.

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Capitolo 4
*** Step three: Bargaining ***


Step three: Bargaining



Allison sembra star meglio.
Non è ancora guarita del tutto dalla ferita che la morte di suo fratello le ha lasciato, ma sembra sulla buona strada per farlo.
Dopo la fase della rabbia è rimasta per giorni a letto, senza mangiare né dormire.
L'unica cosa che ha fatto è stata bere dell'acqua solo perchè Dean la costringeva a farlo.
Altrimenti credo che si sarebbe lasciata morire di sete.
Non gliel'ha mai detto, e nemmeno a me, ma spesso ha messo nell'acqua che le dava, alcune vitamine inodore, incolore e insapore, per far si che non se ne accorgesse.
Io me ne sono accorto casualmente, e quando lui non era attento sono andato a guardare cosa le stesse dando e ho scoperto che erano vitamine.
Si prende cura di lei, ma ovviamente è Dean.
Non lo ammetterebbe mai, nemmeno sotto tortura e davanti all'evidenza negherebbe fino alla morte.
Ma va bene.
Piano piano si sta lasciando andare, e il fatto che Allison abbia bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei, di qualcuno che la protegga dalla fragilità che l'ha colpita in pieno, lo fa sentire bene.
Ha fatto anni di pratica con me ed è l'unico in grado di fare ciò che deve essere fatto.
Lui le da acqua e vitamine, la costringe – anche se non sempre ci riesce – a mangiare almeno una tazza di latte al giorno e le accarezza piano piano i capelli per farla addormentare.
E' dolce con lei e non se ne vergogna.
Lo fa davanti a me tranquillamente, ma se faccio facce strane o provo a dire qualcosa, specifica che lo fa solo perchè immagina come si sente.
Vuole farmi capire che se lui dovesse fare a me quello che Allison ha fatto a suo fratello, vorrebbe qualcuno che si prendesse cura di lui in questo stesso modo.
O almeno credo.
Sospiro e mi avvicino ad Allison che se ne sta vicino alla finestra a fissare fuori.
E' avvolta in una delle mie felpe e ha in mano una tazza di fumante camomilla.
Ha avuto una lieve tachicardia dovuta all'ansia e ha voluto la camomilla per rilassarsi.
Dice che è il miglior metodo naturale, dopo la cioccolata per calmarsi.
Le ho proposto di mangiare del cioccolato, ma mi ha risposto che non ne vuole.
Il suo stomaco è chiuso a tutto, tranne che a cose liquide e calde.
Meglio di niente comunque..
Le accarezzo i capelli e prendo una sedia sedendomi accanto a lei.
E' così stano..
Tutto questo è surreale!

Ha ucciso il vampiro che ha rovinato la sua vita.
Dovrebbe gioire ma non può perchè era suo fratello.
E' ingiusto! E' davvero ingiusto.
Da quando la conosco non ha avuto un solo giorno tranquillo.
Tormentata dai ricordi che la morte dei suoi cari le provocava, si è anche tenuta dentro per tutto questo tempo, che il dolore che provava era stato causato da suo fratello..
In un certo senso.
Ora capisco moltissime cose di lei. Più di quante ne abbia mai capite.
Ad esempio, ora so perchè tutte le volte che io o Dean le chiedevamo che fine avesse fatto suo fratello, lei cambiava argomento e non diceva nulla.
E anche quando, dopo aver scoperto che non aveva ucciso il vampiro che aveva ucciso i suoi, ma anzi se l'era lasciato sfuggire – a lei non sfuggono mai i vampiri – le abbiamo chiesto spiegazioni... stupiti dal fatto che le fosse sfuggito, lei ha cambiato argomento e ha lasciato la stanza in cui ci trovavamo.
Hey, come ti senti?” le chiedo.
Lei sorride e mi stringe la mano. “Me la cavo.. credo.” mi dice “Tu stai bene?”
Io?”
Si, voglio dire.. Prendersi cura di una testarda come me, che si trova nel bel mezzo delle fasi.. o degli stadi – chiamali come vuoi – del lutto, non deve essere facile.”
Scuoto il capo e faccio un grande respiro. “Allison, non preoccuparti per me. Io sto benissimo. Si, sei un po' testarda e vai fuori di testa per ogni piccola cosa ultimamente, ma ti voglio bene e stai attraversando un momento duro. Prendermi cura di te è una cosa che faccio con piacere.”
E Dean?” chiede lei sospirando “Dean sta bene? Si occupa di me 24 ore al giorno da quando.. mio fratello è morto. Lui mi fa bere acqua e ci nasconde dentro vitamine, mi costringe a bere almeno una tazza di latte al giorno e mi accarezza i capelli fin quando non mi addormento. E la notte spesso mi parla sottovoce..” mi spiega “Crede che non lo senta, ma sento tutto.”
Sgrano gli occhi anche se non sono sorpreso da lei che sente tutto.
Ha il sonno piuttosto leggero..
Sono scioccato per il fatto che Dean si prenda la briga di parlarle sottovoce durante la notte.
Il fatto che lei sappia delle vitamine non mi sciocca nemmeno un po' invece.
E cosa ti dice?” chiedo curioso.
Lei ride, finalmente dopo tanto e mi passa la tazza perchè la poggi sul tavolo “Non te lo dirò mai!” esclama.
Annuisco appena e capisco che ha capito che probabilmente avrei usato quelle informazioni per lanciare delle frecciatine a Dean.
No!
Non l'avrei preso in giro.. Semplicemente avrei cercato di convincerlo che lasciarsi andare all'amore non è poi la cosa peggiore del mondo.
Lui tiene molto a te.” le dico.
Ed è vero!
Lui ci tiene, e so che lei lo sa.. ma voglio solo farle capire che è davvero così e che non si sta semplicemente illudendo di questo per non soffrire.
Lei si schiarisce la voce e si sposta i capelli indietro.
Lo so che ci tiene. E se non fossi così.. addolorata e.. fuori fase in questo periodo, avrei affrontato la cosa diversamente.” mi dice “Gli avrei già chiesto le sue intenzioni e messo le cose in chiaro, ma non.. non sono dell'umore giusto per affrontare l'argomento, qualunque sia la sua riposta alle mie domande.”
E quando tornerai in fase, cosa gli chiederai?”
Allison fa un grosso respiro e mi guarda sorridendo. “Gli chiederò se vuole essere il mio ragazzo.”
Sorrido e anche lei.
Questo è il terzo stadio. Il patteggiamento.
La mia amica sta riparando il riparabile e rimettendo insieme i pezzi della sua vita.
Ho cercato di entrare nella sua mente e accompagnarla fino a qui.
Ma credo che ora sia pronta ad andare avanti da sola..
O meglio, col suo nuovo ragazzo.
Perchè sono quasi certo che Dean le dirà di si.
Le bacio la guancia e lascio la stanza, mentre mio fratello rientra.

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Capitolo 5
*** Step four: Depression ***


Step four: Depression



Sam è uscito e mi ha lasciata da sola con Dean. Voglio bene a Sammy, ma sono contenta che sia uscito.
Volevo passare un po' di tempo con Dean, da sola, da un po' di tempo oramai.
Solo che dopo aver ucciso mio fratello sono passata da una fase all'altra del mio dolore.
Prima la negazione, quando mi ero convinta che mio fratello non fosse affatto morto. Poi la rabbia quando mi sono resa conto che invece era morto eccome.. e che l'avevo ucciso io.
E poi il patteggiamento. Quando ho iniziato a fare un patto con me stessa e a rimettere insieme quello che bisognava sistemare prima di andare avanti.
Il momento più brutto di tutto questo è stato quello della rabbia.
In quel periodo mi sentivo furiosa col mondo e con me stessa.
Lavavo continuamente le mani perchè le sentivo unte e puzzolenti di sangue.
Ovviamente erano pulitissime, ma la mia mente mi giocava brutti scherzi.
Ricordo che durante quella fase, in uno dei giorni peggiori, sono arrivata a lavarmi le mani per ben 30 volte.
Cioè più di una volta all'ora.
Ero praticamente distrutta, e ricordo che Dean si è avvicinato a me, mentre andavo di nuovo verso il bagno pronta a lavarle di nuovo, mi ha afferrato per le braccia e mi ha stretta forte a sé.
Ho pianto tanto tra le sue braccia. Ho singhiozzato fino a sentirmi soffocare, e infine, mi sono addormentata.
E' stato brutto, anche se in quel momento non me ne rendevo conto.
E quando mi sono svegliata il mattino dopo, lui era accanto a me, e dormiva con la mano poggiata su uno dei miei seni.
Non credo che l'avesse fatto volontariamente.
Credo che magari l'avesse poggiata sul mio viso, e che – rilassandosi mentre si addormentava – la sua mano fosse scivolata fermandosi sul mio seno che creava una sorta di ostacolo alla sua discesa.
Lì per lì mi sono infuriata. Volevo svegliarlo a suon di schiaffi..
Ma poi ha arricciato la bocca in una specie di sorriso e allora la mia rabbia ha lasciato il posto al sorriso.
Si, quello è stato il giorno in cui ho superato il secondo stadio del lutto, e sono entrata dritta nel terzo.
Anche allora, come adesso, ero da sola con Dean che mi faceva compagnia, accompagnandomi tacitamente verso la guarigione che, pur essendo – ora – prossima, mi sembra ancora lontanissima.
Mi alzo dalla sedia su cui sono seduta e vado davanti allo specchio.
Ho i capelli legati da ieri sera, e non si sono minimamente spettinati perchè stanotte non ho dormito.
Ho guardato vecchie foto tuffandomi nei ricordi.
Mio padre diceva che molto spesso, troviamo il coraggio di andare avanti, proprio nei ricordi che ci fanno male.
Non ho mai capito cosa volesse dire, e onestamente ho sempre pensato che fosse una grande stronzata.
Come poteva stare, il sollievo, tra le cose che fanno soffrire?
Ma stanotte, mentre guardavo le immagini sul mio computer, ho capito che mio padre aveva ragione.
E' difficile da immaginare che una cosa come questa sia possibile.
Una cosa, o ti fa male, o ti fa bene.
Non può essere due cose contemporaneamente.
Invece non è così... Anzi, è proprio il contrario.
Tra le righe dei ricordi che ti fanno male, si può leggere tutta la gioia che si provava a quel tempo, ed è proprio in quella gioia che si trova la forza e il coraggio di andare avanti.
Tiro via l'elastico e sospiro poggiando le braccia tese al mobiletto sotto lo specchio.
Dovresti lasciarli legati.” mi dice Dean.
Sobbalzo appena e mi volto per guardarlo. “Ti piacciono di più?”
Si, decisamente!” mi dice sorridendo.
Lo raggiungo sul letto e mi siedo accanto a lui “Va bene. Li legherò di nuovo.” gli dico rimettendo l'elastico.
Sospiro e mi fisso le mani senza dire niente.
Non sto ancora benissimo.
Credi che ci vorrà ancora molto perchè io stia bene?” gli chiedo “Voglio dire, bene del tutto..”
Dean si schiarisce la voce e posa la rivista che sta leggendo. Poi mi guarda e mi tende le mani invitandomi a sedermi tra le sue gambe.
Questo è insolito. Molto insolito.
Ma questo suo lato tenero, che sembra aver tirato fuori solo ed esclusivamente per me e per aiutarmi a star meglio, mi piace e di sicuro non ho intenzione di chiedere nulla al riguardo.
Non vorrei mai farlo imbarazzare, né farlo irrigidire.
E' raro che lui sia tenero, anzi è un evento unico, ed io mi godrò questo momento.
Sorrido e prendo le sue mani accoccolandomi contro il suo petto.
Il suo cuore batte lento e in modo regolare.
Mi rilassa e mi fa sentire in pace.
Gli liscio la camicia con un dito e faccio un grosso respiro mettendomi più comoda.
Credo che ci metterai ancora un po'. Ma sei ad un ottimo punto.” mi dice lui poggiando la guancia sui miei capelli “Onestamente non vedo l'ora che tu guarisca perchè sei davvero irritante oltre che irritabile al momento.”
Corrugo la fronte e scoppio a ridere seguita a ruota da lui.
Ha ragione, ma credo che me lo abbia detto solo per farmi sorridere.
Alzo la testa per guardarlo e lui abbassa la sua per guardare me.
Smettiamo piano di ridere ed io scoppio in lacrime.
In questo momento mi sento fragile, ma so che è normale alternare buon umore e tristezza in questa fase.
Dean mi bacia la punta del naso e poggia la fronte sulla mia accarezzandomi dolcemente i capelli.
Piangi pure quanto vuoi.. Dopo starai molto meglio.” mi sussurra.
Annuisco appena e scoppio in lacrime ancora più forti.
Dopotutto questo è il quarto stadio.
La depressione.

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Capitolo 6
*** Step five: Acceptance ***


Eccomi qui con l'ultimo capitolo di questa storia. Nata come una ONE-SHOT e diventata una breve ff.. sono contenta che vi sia piaciuta e spero che il finale non vi abbia deluso. Baci a tutti e grazie sempre del sostegno.
Roby <3



Step five: Acceptance



Fase cinque.
Accettazione!
Eccomi qui a vivere l'ultima fase di un dolore che in certi momenti mi ha dato la sensazione di volermi strappare via l'anima.
Ho letto su una rivista che in questa fase gli attacchi di depressione e rabbia non mancheranno, ma si faranno sentire meno.
E c'era scritto anche che durante questo periodo potrei essere chiusa in me stessa oppure fare discorsi intensi e profondi con le persone a me care.
Che nel mio caso sono Sam e Dean.
E in effetti è accaduto. Ho fatto un bel discorsetto con Sam questa mattina.
Siamo usciti a fare colazione e tra un sorso di cappuccino e un morso alla brioche, abbiamo cercato di capire se quelli come mio fratello – quando muoiono – hanno una destinazione precisa oppure no.
Il fatto che io riuscissi a parlarne senza scoppiare in lacrime o urlare di rabbia, mi ha fatto capire che sto guarendo.
Non manca molto e mi sento pronta per parlare con Dean di quella cosa con cui ho parlato con Sam.
E lo farò non appena tornerà dalle sue indagini sul caso.
Ecco!
Tornare al lavoro è una cosa che ancora non mi alletta per niente.

Non mi sento ancora pronta per cacciare mostri e uccidere vampiri o cose varie.
No!
Preferisco starmene al motel a fare ricerche o al massimo a dispensare consigli su come potrebbero fare per risolvere il caso.
E questo aiuta me a rituffarmi pian piano nella normalità e loro a non diventare matti risolvendo il caso di turno.
Ci aiutiamo a vicenda.
Anche se loro non si rendono conto di aiutare me solo standomi accanto e coinvolgendomi sempre e comunque nella risoluzione dei mestieri soprannaturali.
Mi stiro e sbadiglio sistemandomi meglio sotto le coperte.
Ho sonno e mi sento stanca.
Voglio fare un sonnellino e nel frattempo penserò a come dire a Dean che lo amo e che voglio stare con lui.
Oh cielo!
E se mi dice di no?
Povera me.. Mi sa che sto per mettermi in un bel guaio.. Ma oramai è troppo tardi per fare marcia indietro.
Lui mi piace ed io provo qualcosa di forte nei suoi confronti, e non vedo perchè dovrei nasconderlo.
Sopratutto dopo il comportamento tenero e perfetto che ha avuto nei miei riguardi ultimamente.
Mi copro ben bene con l'intento di riposare gli occhi e il cervello, ma finisco con l'addormentarmi.

Mi trovo in una specie di parco.
C'è un prato, ci sono fiori di tutti i colori e nel centro del prato c'è Castiel. Tiene le mani nelle tasche del suo impermeabile e mi osserva sorridendo.
Adoro quel sorriso. Sa di fresca giornata di primavera.
Sorrido a mia volta e lo raggiungo.
Hey..” gli dico “Che ci fai dentro i miei sogni?”
Beh,” mi dice lui avvicinandosi e baciandomi la fronte “Volevo sbirciare un po' nella tua testolina sempre in movimento. Facciamo una passeggiata.”
Annuisco e iniziamo a camminare. Raccolgo piccole margheritine bianche e le unisco fino a creare un mazzetto.
Io e Cass andiamo d'accordo. Molto d'accordo.
A dire il vero c'è stato un periodo in cui credevo di amarlo e in cui lui credeva di amare me.
Col tempo poi però ho capito un paio di cose.
Io lo amo è vero! Ma non è un amore “carnale”. E' un amore spirituale.
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda quasi sempre. Eccetto quando si parla di cose prettamente angeliche che io, ovviamente, non posso capire fino in fondo come lui che è un angelo vero e proprio.
Molto spesso – quando ci incontriamo – nei miei sogni, non parliamo.
Noi rimaniamo in silenzio a fissare paesaggi da sogno che crea per me.. Come ora che fissiamo un bellissimo lago da questo campo di fiori.
Questo silenzio, spezzato solo dal cinguettare degli uccellini, mi riempie di tranquillità.
Mi sento bene e credo che lui sapesse che avrebbe avuto questo effetto su di me e che sia per questo che ora siamo qui.
Faccio un grosso respiro e gli porgo il piccolo mazzo di margherite.
Sono per te!” gli dico “Per ringraziarti.”
Ringraziarmi di cosa?” chiede prendendole.
Per questo. Tu sapevi che ne avevo bisogno e lo hai creato per me.. Sei stato sensibile, delicato e discreto e ti ringrazio moltissimo per questo.”
Lui sorride e mi bacia la guancia. “Non c'è di che. Ora vai. Mi sembra che tu abbia qualcosa da chiedere a Dean..”
Già..” dico “Credi che dirà di si o di no?”
Credo che sia giusto che tu lo scopra da sola.” mi dice. Mi sistema una margheritina tra i capelli e poi mi sfiora la fronte.”

Mi risveglio nella camera di motel e Dean è lì di fronte a me.
Seduto sul letto ad osservarmi.
Gli sorrido e mi metto seduta.
Da quanto sei tornato?” chiedo togliendomi la margheritina dai capelli.
Da un po'.”
Potevi svegliarmi..”
Eri troppo carina per essere svegliata..”
Sorrido e gli avvolgo delicatamente il collo con le braccia poggiando la bocca sulla sua.
Lui rimane fermo per un attimo e poi si sdraia trascinandomi piano con sé.
Ora sono stesa su di lui.
Stacco la bocca dalla sua e lo guardo dritto negli occhi.
Sono guarita..” gli sussurro “e devo chiederti una cosa.”
Cosa?”
Ok.. non ridere ma.. Mi chiedevo,” mi fermo e mi schiarisco la voce “vuoi essere il mio ragazzo? Solo io e te. Senza tradimenti..”
Lui corruga la fronte e si alza fino a mettersi seduto, senza allontanarmi da lui. “E' un'espressione un po' antiquata devo dire.. Ma..”
Ma?”
Si Allison! Sarei molto felice di essere il tuo ragazzo. Solo noi due. Senza tradimenti.” mi dice “E sai perchè?”
Mi mordicchio il labbro sorridendo e scuoto il capo “Perchè?”
Mi accarezza i capelli e mi bacia di nuovo, dolcemente.
Perchè ti amo..” mi sussurra.
Lo ammetto! Non me lo aspettavo.
Gli accarezzo il viso e lo stringo forte. “Ti amo anche io.”
E' passato.
Il mio dolore si è via via dissolto. Ora non lo sento più, o come dice sempre Sam, ho imparato a conviverci.
Qualunque cosa sia, sono pronta per un nuovo capitolo. E stavolta le pagine le riempiremo in due: io e Dean.

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