Histoires d'Oz di Oz_ (/viewuser.php?uid=101132)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cappuccetto Rosso ***
Capitolo 2: *** La bella addormentata nel bosco ***
Capitolo 3: *** Raperonzolo ***
Capitolo 4: *** Cenerentola ***
Capitolo 5: *** Peter Russia ***
Capitolo 6: *** Svizzellina ***
Capitolo 7: *** Matthew e il fagiolo magico ***
Capitolo 8: *** Polon d'Oro e i tre russi ***
Capitolo 9: *** La figlia del Mugnaio ***
Capitolo 10: *** La prussianetta ***
Capitolo 11: *** Seataro ***
Capitolo 12: *** La Madre ***
Capitolo 13: *** La principessa sul pisello ***
Capitolo 14: *** I tre porcellini ***
Capitolo 15: *** Il brutto anatroccolo ***
Capitolo 16: *** Hansel & Gretel ***
Capitolo 17: *** Il principe & la rana ***
Capitolo 1 *** Cappuccetto Rosso ***
Mamma mia che fatica, scrivere questo
pezzo iniziale
distrugge i miei neuroni. E chi se l’aspettava che scrivere
la presentazione
fosse così difficile? (Yusaki: In
realtà non è
obbligatoria, ma voi non diteglielo!) Meno
male che c'è Yusaki a darmi una mano!! (aria commossa)
Yusaki?
Yusaki:
zzzzzzzz...gnamzz...(parlotta nel sonno..)
Se...dicevo..spero
vi piaccia e...
buona lettura?
Note: Olz e Oz.. sono la stessa
persona, il mio nickname è
in fase di modificazione...
Cappuccetto Rosso
C'era
una volta una dolce
bimbetta, mmh… bimbetto, che tanto bimbetto non era;che solo
a vederlo tutti
fuggivano mmh... gli volevano tutti bene,specialmente il nonno che non
sapeva
più che cosa regalargli. Decise così di
regalargli un bell'inverno gelido, ma
si ricordò di averglielo già regalato l'anno
prima, così decise di donargli un
bel cappuccetto rosso, e poiché il povero bambinetto non
riusciva più a
toglierselo, perché gli andava piccolo, lo chiamarono sempre
Cappuccetto Rosso.
Un
giorno suo nonno gli disse
<< Vieni Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di focaccia e
una bottiglia
di vodka, portali alla nonna; è debole e malata e si
ristorerà. Sii gentile, o
almeno provaci, salutala per me, e va’ da bravo senza uscire
di strada, se no
cadi, rompi la bottiglia e la nonna resta a mani vuote.
>> Cappuccetto
Rosso amava la fiducia che suo nonno, il generale inverno gli accordava.
<<
Si, farò tutto per
bene... >> disse il giovane Cappuccetto Rosso andando verso la porta.
<< Cappuccetto Rosso?
>>
<<
Si nonno? >>
<<
Non scolarti tutta
la vodka... >>
<<
Uffi... >>
aprì la porta e uscì fuori, allontanandosi lungo
il sentiero verso casa della
nonna.
<<
Se la sbaferà tutta,
quella maledetta bottiglia di Vodka… >>
bofonchiò il generale inverno,
richiudendo la porta.
La
nonna abitava fuori, nel
bosco, a una mezz’ora dal villaggio. Quando Cappuccetto Rosso
giunse nel bosco,
incontrò il lupo, ma non sapeva che fosse una bestia tanto
cattiva e non ebbe
paura. Chi avrebbe mai paura di un lupo dal pelo rosa?
<<
Tipo… buongiorno
Cappuccetto Rosso… >> disse il lupo
<<
Grazie, lupo…
>> rispose questo
<<
Dove vai così
presto? >>
<<
Dalla nonna...
>>
<<
Che cos'hai tipo
sotto la mantella? >>
<<
Queste si chiamano
molestie sessuali, lo sa signor lupo? >> disse rude
Cappuccetto Rosso <<
e io odio i molestatori... >> disse estraendo dal cestino
un rubinetto
Oz << STOP ! STOP!
Diavolo Russia, tu sei
un'innocente fanciulla che deve andare dalla nonna...
capito?
Innocente e
innocua...niente rubinetti... e tu... Polonia.. cerca di essere
più lupo
maledizione.. cerca d'incutere un po' più di timore!!!
>>
<< Roar...? >>
disse il lupo, con una
faccia non molto convinta.
Oz: << Oh santo cielo...
riprendiamo...Ciak azione!
>>
<<
Ehem… >> disse
schiarendosi la voce il lupo <<
cioè… dove tipo hai detto che abita tua
nonna?>>
<<
A un buon quarto
d’ora da qui, nel bosco, sotto le tre grosse querce;
là c’è la sua casa, è
sotto la macchia di noccioli, saprai di essere arrivato quando li
vedrai…
>> disse scocciat... mmh… gentilmente
Cappuccetto Rosso. Il lupo pensò
tra se, “stavolta si mangia, tipo non c'è
verso...sembra così succulento...”.
Decise così di fare un pezzo di strada assieme al ragazzino
poi disse: <<
guarda quanti bei girasoli ci sono nel bosco, perché non ti
guardi attorno?
Magari trovi anche dei rubinetti! Guarda com'è bello e
allegro qui... fa anche
un po' meno freddo… >>
Il
ragazzo sembrò rifletterci
un attimo ma quando vide i raggi del sole
filtrare attraverso gli alberi, e tutto intorno pieno di bei fiori,
pensò: Se
porto alla nonna un mazzo di fiori, le farà piacere;
è così presto che arrivo
ancora in tempo. E corse nel bosco in cerca di fiori. E quando ne aveva
colto
uno, credeva che più in là ce ne fosse uno ancora
più bello, correva lì e così
si addentrava sempre più nel bosco. Il lupo invece
andò dritto alla casa della
nonna e bussò alla porta.
<< Chi
è?
>> chiese
la nonna
<<
Cappuccetto Rosso, ti porto vodka e focaccia; aprimi >>
<< Non è che vuoi
fare qualcosa di sconcio vero
Cappuccetto? >>
<< Tipo credo di no...
>> ma che razza di
bambino era quel Cappuccetto Rosso?
<< Non
hai
che da alzare il saliscendi >> gridò la nonna
<< io sono troppo
debole, mi hai distrutto l'ultima volta e non posso alzarmi.
>> Il lupo
alzò il saliscendi, entrò, e senza esitazione
andò dritto al letto della nonna
e la osservò. Aveva una cuffietta con le trine bianche e una
singolare camicia
da notte, simile ad uniforme da cameriera. Che razza di nonna era
quella?
<< Non
sei
Cappuccetto Rosso... >> disse la nonna sorpresa
<<
Mmh...tipo... certo che sono Cappuccetto Rosso... >>
<< Non è per
minare la tua autostima... ma ti
manca almeno mezzo metro per essere alto come Cappuccetto Rosso, senza
contare
che hai la coda... >> il lupo allora, preso dal panico
prese la strana
vecchietta, la legò e la infilò sotto il letto.
<< Oh
no...
un altro fissato col Bondage... >> il lupo, rosso in
volto e nel più
totale panico, imbavagliò la nonna in modo che non potesse
parlare. Dopo di che
si mise la cuffietta della nonna, la divisa da cameriera no,
perché non era rosa,
e si mise sotto le coperte.
Ma Cappuccetto
Rosso aveva girato in cerca di fiori, e quando ne ebbe raccolti tanti
che più
non ne poteva portare, si ricordò della nonna e si mise in
cammino per andare
da lei. Quando giunse si meravigliò che la porta fosse
spalancata, ed entrando
nella stanza ebbe un’impressione così strana che
pensò:
<< Oh,
Dio
mio, che paura oggi! E dire che di solito vengo così
volentieri con la
nonna >>
Oz: <<
Sto! Maledizione! Sto!! È una
fiaba per bambini non un libro porno!!! >>
<<
Ok…ok...
>>
Allora
si avvicinò al letto e scostò le
cortine: la nonna era coricata con la cuffia abbassata sulla faccia, e
aveva un
aspetto strano.
<< Oh...
nonna... che orecchie grandi che hai... >>
<<
È tipo
per sentirti meglio... >>
<< Che
occhi grandi che hai... >>
<< Che
belle gambe che hai... >>
Oz : <<
POLONIA!!! >>
<<
Mmh...dicevo tipo che è per vederti meglio...
>>
<<
Oh...
nonna... che mani grandi... >>
<< Per
afferrarti meglio... >>
Ungheria : <<
Andiamo… è uno yaoi!!! Non c'è
verso!!! >>
Oz: << Ti
prego Ungheria non ti ci
mettere anche te...! Continua Russia… >>
<< Ma
nonna... che bocca spaventosa che hai... >>
<<
È per
mangiarti meglio... >> e detto questo balzò
giù dal letto, accorgendosi
che c'era un problema. Come fare a mangiare un armadio di un metro e
ottantadue? Decise di prendere uno scaleo, ma si rese conto che la
situazione
stava diventando ridicola, così diede una botta in testa a
Cappuccetto Rosso e
la buttò sotto il letto assieme alla nonna.
<<
Cioè
tipo… facciamo finta che l'ho mangiato ok? >>
Oz :<<
Ok... non ci si può fare...va
bene continuiamo... >>
Poi, con la
pancia bella piena, ahahahahah… mmmmh... scusate, facciamo
finta che abbia la
pancia bella piena, si addormentò e incominciò a
russare rumorosamente. Proprio
allora passò lì davanti un cacciatore e
pensò tra se “ oggi non ho ancora
salvato qualcuno… andiamo a rompere le scatole alla
vecchietta che abita in
questa casa…”
America: <<
Hey! Ma la storia non fa così…
>>
Oz: <<
Licenza poetica ok? Adesso te
va’ la dentro e fai la parte del cacciatore
eroico…dicevamo… >>
Il cacciatore
entrò nella stanza e avvicinandosi al letto vide il lupo che
egli cercava da
tempo (e scusa… dove lo trovi un altro lupo dal manto
rosa?). Stava per puntare
lo schioppo quando gli venne in mente che forse
(non è detto...) il lupo
aveva inghiottito la nonna e che poteva ancora salvarla.
Così non
sparò,
ma prese un paio di forbici per aprire la pancia del lupo addormentato,
ma gli
sembrava troppo strano che un lupo deficiente come quello potesse aver
mangiato
il possente Cappuccetto Rosso. Così guardò sotto
il letto dove vide qualcosa di
sospetto, di molto sospetto.
Perché la
nonna
era nuda?
Oz: <<
Russia maledizione!! Non è il
momento di farsi Toris... devi uscire fuori di lì e finire
di recitare...
RIPRENDIAMO! >>
Vide brillare il
cappuccetto rosso, e il bambino saltò
fuori gridando: << Che paura ho avuto! Era
così buio nella pancia del
lupo! >> Poi venne fuori anche la nonna ancora viva, ma
stranamente rossa
in viso e con il vestito da cameriera abbassato. Dovevano sistemare per
le
feste il lupo, così Cappuccetto Rosso, ricorrendo al suo
lato violento,
estrasse il rubinetto dal cestino della vodka e iniziò a batterlo violentemente sul
lupo. Che per esigenze
di copione non può morire ma facciamo finta di si...
Russia: <<
Peccato... >>
Oz: <<
Russia... oh…lasciamo perdere...
vediamo di finire prima che impazzisca... >>
Erano contenti
tutti e tre: il cacciatore doveva prendere la pelle del lupo, ma dato
che era
ancora vivo non si poteva fare, la nonna non mangiò la
focaccia e non bevve la
vodka che le aveva portato Cappuccetto Rosso, perché se
l'era sbafati lui tutti
e due (in pratica era contento solo Cappuccetto Rosso); e Cappuccetto
Rosso
pensava fra se: “Mai più farai la parte della
fanciulla indifesa, perché non
sei credibile e non puoi spartire nessuno.”
FINE
Oz:
Oh my dog che
casino!!! Lo so... dovrei fermarmi qui... e invece no! Conto di rifare
gran parte
delle fiabe con i personaggi di Axis Powers Hetalia... ah... vi
prego... non
chiedetemi perché Alfred spunta a caso un po' ovunque...
quello è tipo
uccellaccio del malaugurio...Grazie di aver letto fin qui!! ( oh mio
dio... e se
non ci sono arrivati fin qui? O.O)
note:
Il testo originale è quello
della favola dei fratelli Grimm. Ovviamente prima che ci mettessi le
mani io...
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Capitolo 2 *** La bella addormentata nel bosco ***
E
siamo alla seconda fiaba....
(silenzio....)
Oz: com'è possibile che non
sappia mai come diavolo iniziare??
Vabbè... vi prego... perdonatemi...
col
tempo cercherò di trovare un
modo per iniziare.
La bella addormentata
nel bosco
C'era
una volta un re e una regina
che desideravano tanto avere un bambino, ma questo non arrivava mai.
Ecco poi
che un giorno, miracolosamente, la regina rimase incinta e diede alla
luce una
bella bambina. Gran festa fu data al palazzo, furono invitati tutti
coloro che
ci si poteva ricordare,pure le fate che avrebbero dato alla bambina
tutte le
migliori virtù che una bambina potesse desiderare. Fu
preparato un grande
banchetto e per ogni fata fu preparato un grande dono, per ringraziarle
delle
virtù che avrebbero regalato alla bambina. Nel suo regno ve
n'erano sei, ma
siccome egli possedeva soltanto cinque piatti d'oro per il pranzo,
dovette
rinunciare a invitarne una, tanto non era nemmeno sicuro che fossero
cinque, e
poi diciamocelo...gli faceva fatica comprare un altro piatto. Tutti
erano
felici, soprattutto le fatine che finalmente non dovevano
più sgobbare in casa
del re vicino. Le fatine si misero in fila per fare i loro doni, ma
vennero
interrotte dall'arrivo di un'altra fatina che nessuno aveva mai visto,
sulla
sala calò il silenzio in attesa che qualcuno osasse chiedere
chi ella fosse. Ma
dato che cinque secondi dopo, si erano tutti scordati della presenza
della
nuova fata iniziarono a regalarle le virtù che ogni donzella
doveva avere.
<<
canterai come un usignolo
e sarai posata...cioè non una posata posata, non sarai una
forchetta, giusto
per chiarire, nel senso che sarai pacata e gentile con tutti..
>> disse
tremante la fatina Latvia
<<
sarai intelligente e
calmo...e gentile con gli spiritelli che solo tu potrai vedere
>> disse
la fata Toris << mm...altre qualità
positive... boh... al momento non è
che mi vengano.. facciamo che se mi vengono in mente dopo...
>> disse
cauta la fata Esty, completamente ubriaca.
Oz: << allora... non
s'è mai vista una fatina ubriaca,
quindi sostituite Esty e metteteci qualcun'altra forza...
>>
Cinque
minuti dopo
<<
io sono... la fatina
Natalia... e ti regalerò la forza la convinzione di saper
cucinare e di evocare
gli spiriti... mamma mia... che regalo osceno... se non avevano soldi
per un
regalo vero bastava dirlo... che squallore... >>
Oz: si rifiuta di fare commenti..
Si
resero conto, solo tornando al
loro posto che dietro di loro c'era ancora la fatina intrusa
<<
chi sei? >> Chiese
la prima fatina, che chiameremo Latvia
<<
sono Canada... >>
disse la fatina infiltrata
<<
chi? >> rispose la
sala. La fatina, che per arrivare fino a palazzo aveva dovuto cambiare
dodici
autobus e non era stata riconosciuta da nessuno, tant'è che
il controllore non
le aveva chiesto neanche il biglietto, s'infuriò e decise di
rifarsela sulla
povera bambina.
<<
Basta, mi sono rotto le
scatole di non essere mai riconosciuta... >> (la fatina
aveva dei dubbi
sulla sua natura sessuale) <<
per
questo mi ricorderete come la fatina che ha maledetto vostra figlia
signor
re... >> si avvicinò alla bambina,
tirò fuori la bacchetta (non quella
che pensate voi) e disse
<<
Tu... cucinerai da
schifo, berrai solo tè, non reggerai l'alcool,ti appisolerai per un tempo indefinito e
avrai le
sopracciglione!! E come se non bastasse se mai ti sveglierai ti
metterai con un
cretino! >> su quest'ultima gufata, la sala
trasalì, potevano sopportare
tutto... ma le sopracciglione no!
Le
fatine, che avevano già donato
le virtù alla bambina trasalirono, ma per fortuna c'era
ancora l'ultima fatina,
la più intelligente di tutte,che previdente nei confronti
della fata cattiva si
era nascosta, per poter ribaltare l'incantesimo...
Oz: << scusate...
dov'è Feliks...? >>
La
fatina fu esortata caldamente,
ma con estrema grazia (con una pedata) a rientrare in sala ,dopo essere
stata
beccata a taccheggiare i vestitini rosa della principessa.
Oz: <<
fai pure
con calma Polonia..tanto mica stavamo aspettando te... >>
La
fatina si avvicinò al letto
della fanciulla... ho detto, la fatina si avvicinò al letto
della fanciulla...
Polonia << ah... chi tipo io?
>>
Oz: << no...guarda
Russia...! >>
apparve
in quell'istante nella
sala, la potente nazione vestita da fatina, con al posto della
bacchetta un
lungo rubinetto, modellato sulla cima a forma di stella.
Oz: << mmh... Russia...era
per dire... non ci sei tu in
questa fan fiction... >>
Russia: <<
fammi
capire... mi sono vestito così per niente?Non
credo...diciamo che c'è un'altra
fatina... >>
mmh...
allora c'era stata un'altra
fatina, che aveva regalato alla fortunata principessa....
Oz: << cos'è che
gli vuoi regalare? >>
Russia << una bottiglia di
vodka... >>
Oz: << ma è in
fasce!! >>
Russia << ho detto che voglio
regalargli una bottiglia di
vodka... >>
e
fu così che la bambina ricevette
come dono, pure una bottiglia di vodka.
Russia << Russa...
>>
una
bottiglia di vodka russa.
Ma
la fatina Feliks doveva ancora
fare il suo regalo, che tutti aspettavano con ansia, nella speranza che
la
fatina migliorasse l'incantesimo della fatina di cui tutti si erano di
nuovo
scordati il nome.
<<
tipo...
io...cioè...tipo... io... ti regalo...che ti regalo...
>> disse la fatina
guardandosi attorno
<<
una scopa...una paletta
raccatta sudicio... >> la fatina era nel panico,
perché non solo era
scema, ma si era pure presentata a mani vuote... << che
pezzente...
>> disse la fata Natalia, che nel frattempo era intenta a
separare la
fatina Toris e la fatina Ivan, con l'intento di averlo tutto per se.
<<
spezza l'incantesimo...
>> suggerì la fatina Latvia
<<
ma certo... io... tipo tu
ti addormenterai non appena berrai del tè...
>> le fatine batterono la
testa al muro, dato che il biberon della bimba era pieno di
tè nero << ma
non morirai...ti addormenterai per cent'anni... cioè tipo
anche basta...
>> la sala ricadde nuovamente nel silenzio
<<
fammi capire..avevi
l'occasione di spezzare l'incantesimo, e sei riuscito a peggiorare le
cose!!
>>
La
bambina che nel frattempo si
era svegliata, diede una bella sorsata al suo biberon, e si
appisolò, facendo
comparire sul suo candido viso, due folte sopracciglia, che avrebbero
fatto
invidia ad un San
Bernardo. Il re era
svenuto, la regina s'era ammazzata, e ti credo dopo tutta la fatica che
aveva
fatto per rimanere incinta. Ma le fatine che erano dolci e
carine,tranne
Polonia che era stato riempito di botte ed era diventato
irriconoscibile,
trovarono una soluzione.
<<
ho un'idea... >>
disse improvvisamente Feliks
<<
te non hai più neanche
diritto di parola... guarda che cosa hai combinato! >>
disse Toris
indicando il cadavere della povera regina<< dobbiamo
trovare un modo per
salvare la nostra principessina,dobbiamo trovare un principe disposto a
baciarla! >> disse proseguendo
<<
ci vorrebbe un
pedofilo...>> disse Natalia. Ma Turchia non andava bene...
<<
cioè, tipo, io continuo a
dire che ho un'idea... >> ripeté
la fatina Feliks
<<
sentiamo... >>
disse Latvia
<<
mettiamo un annuncio sul
giornale... >> la fatina venne ammazzata di botte dalla
fatina Russia,
non tanto perché trovava la sua idea stupida, giusto
perché non sapeva cosa
fare per distrarsi dalle avance di Natalia.
<<
ho trovato... >>
provò a boccheggiare Polonia tra una rubinettata e l'altra
<<
che cosa? >>
<<
ci serve un'eroe...
>>
<<
e dove lo troviamo noi
un'eroe il quindici d'agosto? >>
Intorno
al castello crebbe una
siepe di fitte spine (così all'improvviso...la licenza
poetica può tutto),
crebbero così tanto che il castello non si vedeva quasi
più, neanche le mutande
rosa di Polonia messe a stendere all'ultimo piano. Si diffuse la
leggenda di
Rosaspina, la bella, formosa Rosaspina ( così era il nome
della nostra
beniamina), che aspettava solo il bacio del suo amato. C 'era da dire
che come raccontava
balle Polonia non c'era
nessuno, tant'è che tutti gli scemi delle contee, vicine
invasero il cortile
del castello ma non riuscivano a penetrare all'interno...
Ungheria: (sguardo
eccitato)
Oz: no, non
è in quel senso... dicevo... non
riuscivano a penetrare...
Ungheria: (tenta
invano di smorzare i ghigni da
fangirl impazzita)
perché‚
le spine li trattenevano come se si fosse trattato di mani (Ungheria
ride di
nuovo) ed essi si impigliavano e morivano miseramente. Per
giorni, nessun eroe si fece vivo, finché un possente
principe venuto da molto
lontano, non venne a conoscenza della leggenda di Rosaspina, e volle
tentare.
Vani furono gli avvisi degli abitanti del villaggio, ma il giovane,che
portava
il nome di Alfred, che se la tirava pure tanto, e non aveva paura di
niente, se
non dei fantasmi, decise di tentare.
Le
fatine, stufe che nessuno ci
provasse più, avevano deciso di aprire il portone
principale, per facilitare il
compito ai prodi eroi che giungevano.
<<
tipo...mamma mia...che
palle... >>
<<
hey guardate... arriva
qualcuno... >> gridò Latvia
<<
Wow... >> disse con
ben poco entusiasmo Russia, a cui Natalia stava facendo da giorni
migliaia di
treccine.
Oz: <<
mi
raccomando Russia.. contieni il tuo entusiasmo... >>
Ma
comunque...
Si
diceva che arriva il grande
eroe, pronto a liberare la principessa che da circa tre quarti d'ora
stava
tagliando un rovo, il cui fusto era grande come un pompelmo, se
continuava così
non ci arrivava al castello in una vita sola...
<<
che dici.. gli dovremo
dire che il portone è spalancato, e che c'è un
sentiero da seguire? >>
<<
nooo... >> disse
Natalia ammirando il suo capolavoro
<<
giuro che il primo che
ride muore... >> disse ondeggiando la miriade di treccine
che la sorella
gli aveva fatto. Ma ovviamente Polonia, che ancora non ne ha prese
abbastanza
doveva ridere..
Oz: << ho detto... doveva
ridere... >>
Feliks: << va bene che non so
come si avvita una
lampadina... ma ci tengo alla vita io... >>
Va
beh, facciamo finta che tu ti
sia messo a ridere, e Natalia e Russia ti rincorrono per tutto il
castello.
Feliks: << perché?
>>
Oz: << perchè il
povero Russia era depresso... >>
Ad
ogni modo, il principe era
molto fortunato perché, Toris, stufo di stare ad aspettare i
suoi porci comodi,
guidò il principe verso la sala della principessa dicendogli
che lui aveva
dimostrato di essere abbastanza cretino, e che probabilmente si
trattava del
compagno che quella fata malvagia aveva deciso per la principessa.
Il
principe si avvicinò alla
giovanissima principessa, che nel frattempo è diventata una
sana donna adulta e
consenziente, osservandola da vicino...
<<
certo ha le sopracciglia
un po' spesse... >> notò il principe
<<
senti...questo avevamo
ok? >> disse la fata Natalia
Il
principe però, non riusciva a
staccarle gli occhi di dosso tanto era bella e decise di baciarla,
mettendosi
sopra di lei...
Ungheria: <<
ooooh...finalmente... >>
Oz: << non ancora...>>
dicevo
si mise sopra di lei
accorgendosi però che c'era qualcosa che non ci doveva
essere...
<<
mmh... scusate... io non è che me ne intendo ma... qui
c'è qualcosa che non ci
dovrebbe essere... >>
il principe
tastò con cautela il rigonfiamento, che per quanto sapeva in
una donna non ci
doveva essere, e giunse ad una conclusione che la vista non gli aveva
fatto
ipotizzare << ma è un uomo!! >>
ebbene si... il principe aveva un
grande intuito...così scese da sopra il principe e si
accostò alla fatina Natalia,
che parve innervosirsi
<<
allora? La baci o no?
>>
<<
Dovrei? >>
<<
fai te... è tutta la
fiaba che si aspetta questo momento... io non è per metterti
fretta...ma vorrei
anche andare a casa... >>
Il
principe si chinò su di
lei\lui... insomma si chinò su Rosaspina, la quale... il
quale insomma si
svegliò dal suo profondo sonno e guardò il
principe, raggiante.
<<
Grazie per avermi
liberato dall'incantesimo...prego assaggia uno dei miei biscotti in
segno di
ringraziamento...>>
<<
no guarda...ti ringrazio
ma...>> il principe era titubante,aveva sentito parlare
della terribile
maledizione che le avevano inflitto e sospettava, già
dall'odore, e dallo
strato di polvere che c'era sopra che dovevano essere disgusti.
<<
dai su assaggia...
>>
<<
no...no... >>
<< ho detto assaggia! >> disse la
principessa rincorrendo il
principe che si stava dando alla macchia. Sarebbe stata una lunga
corsa, così
come il loro meraviglioso e tenero amore...ma questa è
un'altra storia...
FINE
Grazie a
tutti per
aver letto fin qua, in particolare a
Kurohime
(è già la seconda volta che la ringrazio
oggi....) per la sua magnifica
recensione! Allooora.... mamma mia che
emozione, sei la mia prima recensitrice nel mio account
singolo... ( Oz
commossa...)
Sono contenta che Cappuccetto Rosso
ti sia piaciuta, anche
se il lupo.. beh diciamo che il lupo... insomma non ci si poteva
aspettare
tanto da Polonia no? Spero tu abbia apprezzato anche questo e che
continuerai a
seguirmi!!
note: il testo è ripreso
da varie versioni della bella
addormentata(compresa quella del film).
|
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Capitolo 3 *** Raperonzolo ***
Scusate
il ritardo (oh mio dio...sono in ritardo sul serio...che emozione) ma
il mio cervello voleva convincermi a non farlo, a non rivelare i veri
genitori di Nonno Germania, ma alla fine ho avuto la meglio...buona
lettura. Il capitolo è dedicato a Kurohime,
che oltre ad essere una mia affezionata recensitrice mi ha dato
l'idea per questa ff.
Raperonzolo
C'erano
una volta, un uomo e un altro uomo. No, dicevo, c'erano una volta un
uomo e una donna che desideravano da tempo avere un bambino.
Finalmente, dopo molti tentativi, riuscirono a capire come dovevano
fare per averne uno e la bellissima donna rimase incinta.
<<
Cioè,tipo e chi lo sapeva che andava messo li!
>> saltò il
virile padre leggendo le istruzioni che aveva trovato su internet. Un
giorno, la donna stava alla finestra ed osservava,lo splendido albero
di gelati che si trovava nel giardino dei vicini. Ma
ella sapeva di non poter soddisfare la sua voglia,ingrassò a
forza
di merendine,divenne abbronzata e
decisamente più mascolina.
Il
marito, che non la riconosceva neanche, un po' perché era
sempre
stato un'idiota, un po' perché era cambiata sul serio
chiese...
<<
Mia cara moglie...tipo non mi ricordavo che avessi delle spalle
così
grandi... >>
<<
si vede quanto mi guardi... >> sbraitò la donna
<<
e sono tipo quasi certo che non eri così grassa...
>>
<<
sono incinta brutto cretino!! >> disse la mascolina donna
prendendolo a cazzotti.
<<
scusami,tipo dimmi cosa posso tipo fare per farmi perdonare...
>>
La
donna, si accasciò sul letto e con tono drammatico disse
<<
ah, mio caro...se non riesco a mangiarmi uno di quei gelati che sono
nel giardino accanto, credo che morirò... >>
Cuba:
<<
scusate...qualcuno mi spiega perché sono una donna e pure
incinta?
>>
Oz:
<< mi dispiace Cuba, esigenze di copione...direi di
continuare... >>
Il
giovane e virile uomo, che amava molto la sua adorata
mogliettina(nonostante fosse pelosa e sovrappeso)
Cuba:
<<
non sono grasso maledizione! >>
Il
marito, che non aveva capito che ciò che aveva detto la
moglie era
un modo di dire, pensò:
<<
Non posso tipo permettere che mia moglie muoia di stenti...io le
porterò quel gelato e le dimostrerò che sono
ancora l'uomo virile
che ha sposato...>>
Detto
questo si sistemò il vestito rosa che portava e scese da
basso, per
infiltrarsi di soppiatto nel giardino della vicina. Riuscì a
rubare
una manciata di gelati, ma la sua adorata moglie ne desiderava sempre
di più. Così, quando tutti i gelati che aveva
preso finirono, tornò
nuovamente nel giardino vicino, ma stavolta fu beccato alla grande.
Non era stata una saggia idea indossare il suo nuovo top rosa
shokking.
<<
tu, donna...come ti permetti di rubare i miei gelati...?
>>
disse minaccioso il suo vicino
<<
mmh...tipo, io sarei un uomo... >>
Il
vicino rimase perplesso. Anche lui era piuttosto scemo.
<<
sul serio...? >>
<<
sul serio... le ho rubato tipo i gelati perché tipo mia
moglie mi fa
paura... >>
<<
ah...no, scusa Oz...non ce la faccio... mi viene troppo da ridere...
>>
Oz:
<<
America, per favore...almeno tu... >>
America:
<< ok, ok... >>
<<
dato che sono la nazione più generosa di tutte,
nonché la più
potente ti propongo un patto... >>
Russia:
<< io sono la nazione più potente di
tutte...non iniziamo...
>>
Oz
(medita il suicidio) << possiamo continuare per favore?
>>
<<
dicevo, che ti propongo un patto...tu puoi prendere tutti i gelati
che vuoi... però, ti costerà tuo figlio, non
appena nascerà lo
dovrai dare a me... >>
Spagna:<<
e io che pensavo che il prezzo dei pomodori fosse rincarato...
>>
<<
cioè tipo, mi sembra un po' caro... >> disse
il giovane uomo,
che però vedendo l'adorata moglie alla finestra guardarlo in
cagnesco, accettò subito, e quando il bambino nacque, il
perfido
vicino si presentò a riscuotere. Lo chiamò
Hamburger e se lo portò
via.
Oz:
<<
stop stop!! non puoi chiamarlo Hamburger...che diavolo di nome
è? Lo
devi chiamare Raperonzolo!! >>
America:<<
perché Raperonzolo ti sembra tanto meglio? >>
Oz:
<<
no, ma lo devi chiamare così ok? >>
America
:
<< si, ho capito...che palle... >>
Raperonzolo,
America:
<< comunque era molto più bello Hamburger...
>>
dicevo,
Raperonzolo divenne il bambino più bello di tutti e America,
che era
geloso, lo rinchiuse in una torre con solo una finestrella sottile
come accesso. Ogni volta che l'aguzzino voleva andarlo a trovare, gli
bastava chiamare Raperonzolo e farsi gettare i suoi lunghi
capelli biondi,su cui lui poteva arrampicarsi.
<<
Raperonzolo, affacciati... fammi salire... sbrigati che iniziano i
cartoni... >>
Oz:
<< per favore Alfred...fai il serio... >>
<<
arrivo arrivo... >> disse il fanciullo calando i suoi
lunghi
capelli giù dalla finestrella. Gli anni passavano, e il
giovane non era più un giovane, ma un uomo, era diventato
forte e possente,
anche se quelle treccine che si ostinava a farsi lo facevano sembrare
un po' meno virile.
Un
giorno, arrivò un giovane sotto la sua finestra, portava un
lungo
mantello rosso e aveva i capelli scarmigliati e castani, lo sguardo
fiero ed eroico, nonostante l'evidente problema di non sapere dove
fosse.
<<
vi serve forse una mano? >> disse Raperonzolo che amava
aiutare
gli altri
<<
oh, no... io sono il grande Impero Romano, il dominatore supremo del
mediterraneo... >>
<<
ah.. .>> il giovane Raperonzolo, trovava molto singolare
quell'uomo, ma allo stesso tempo interessante... infondo, era il
primo uomo che vedeva.
America:
<< e io cosa sono scusate? >>
Oz:
<< sei un aguzzino bastardo... è ovvio che non
ti consideri un
uomo >>
America:
<< che ingrato... >>
Il
grande conquistatore guardò Raperonzolo, era molto
affascinante(aveva sempre avuto un debole per gli uomini con le
treccine...)
<<
non sei di molte parole... >>
<<
non mi conoscete affatto... >>
<<
e allora conosciamoci... >>
Detto questo si lanciò contro
la torre e iniziò a scalarla. Dopo aver fatto neanche un
metro
scivolò per terra e guardò in alto verso il
giovane biondo, che
probabilmente se la sarebbe risa alla grande, se solo avesse avuto
qualche espressione.
<<
serve una mano? >> disse
<<
no, ma se magari ci fosse una scala...sai sono molto stanco...
>>
<<
certo... >> decise così di sciogliersi la
treccia e spiegare
al guerriero di salire su da lui.
I
due giovani si piacquero subito, e molte volte il giovane Roma
tornò
a trovare Raperonzolo, portandosi dietro una scala di corda per poter
scendere quando andava a trovarlo. Andava tutto a gonfie vele,
finché
l'aguzzino non tornò da Raperonzolo.
<<
Raperonzolo, lancia la tua treccia... >>
Mentre l'aguzzino
saliva, Raperonzolo si fece sfuggire
<<
ma quanto ci mettete a salire? Roma ci mette un attimo...
>>
<<
prova te a fare esercizio fisico dopo esserti mangiato trenta
hamburger... >> si bloccò, chi diavolo era
Roma? <<
tu... miserabile ingrato...dopo tutto quello che ho fatto per te,
guardi i cartoni insieme ad un altro... >>
Raperonzolo,
che aveva trovato il suo coraggio latente, ma molto latente, visto
chi era il padre, disse: << abbiamo fatto ben altro!!
>>
<<
è così è? >> e furente
tagliò i capelli al povero
Raperonzolo, lasciandogli però le sue due adorate treccine
perché
era gentile. Il giorno dopo, quando il giovane e aitante principe
arrivò, trovò l'aguzzino al posto del suo bello e
rimase perplesso
<<
chi sei tu, racchia? >>
America:
<< Ooooz... mi ha chiamato racchia!! >>
Oz:
<< America, ti prego...sii, uomo... >>
Ci
fu un duello feroce, il poderoso impero brandiva con ferocia la sua
spada a cavallo del suo maestoso cavallo baio, l'aguzzino si
difendeva come poteva, schivando e colpendo ora con una matita, ora
col telecomando.
America:
<< ora, io capisco che dev'essere una cosa demenziale
ma...perchè io, grande eroe devo fare la figura dello
scemo?? >>
Cuba:
<< perché è quello che sei!!!
>>
America
: <<
sta zitto maledetto mangia gelato... >>
Oz:
<< ragazzi...ragazzi... maledizione... comportatevi da
nazioni
civili dannazione...torniamo alla fiaba... >>
L'aguzzino
si alzò, dopo aver ricevuto una violento colpo da parte
dell'impero
e sferrò il suo ultimo attacco...
<<
potere dell'hamburger vieni a meeeee!! Colpo del kutchup!!!
>>
sferrò il colpo, colpendo il grande Roma negli occhi,
rendendolo
cieco, questo, in preda al delirio e all'ira cadde di sotto dalla
finestra...
Prussia:
<< noooo... >> (*mangiucchia nervoso i suoi
pop corn*)
Oz:
<< si... dicevo che... cade dalla finestra ma...
>>
Feliciano:
<< non muore
vero? >> (aria preoccupata)
No,
non muore, anzi... è ancora più deciso,
nonostante sia cieco, a
trovare il suo amato Raperonzolo
Svizzera:<<
se, cos'è highlander?? >>
Francia:
<<
è il potere dell'amore che lo sostiene sciocco...
>> ( si
asciuga una lacrimuccia)
Camminò
a lungo, per tutte le terre conosciute per ritrovarlo, ma non era
semplice cieco com'era.
Lovino:
<< ma pulirsi il ketchup dagli occhi no eh?
>>
Così
per alcuni anni andò vagando miseramente; alla fine
capitò nel
deserto in cui Raperonzolo viveva fra gli stenti, coi figli che aveva
partorito.
America:
<<
oh mio dio...il morbo d'Inghilterra... >>
Inghilterra
: <<
la finiamo con questa storia del mio parto per favore?? >>
Udì
una voce, e gli sembrò ben nota: si lasciò
guidare da essa, e
quando si avvicinò, riconobbe Raperonzolo che gli
saltò al collo e
lo guardò. Gli pulì gli occhi restituendogli la
vista.
<<
Miracolo >> gridò Roma che da anni non vedeva
una cippa.
Lovino:
<<
miracolo cosa!!! Gli ha solo pulito via la salsa!! >>
Spagna:
<< come sei cinico Lovino...perchè non prendi
un po' da tuo
fratello...guarda com'è carino >>
Lovino:
<< io ti ammazzo...!!! >>
Oz:
<<
credo che sia meglio finire... >>
Lo condusse nel suo regno,
dove fu riabbracciato con gioia da colui che non aveva mai conosciuto
<<
oh,tipo...come mi sei mancato... >> disse il padre
abbracciandolo,commosso
<<
anche tu mamma... >> disse con tono neutro Raperonzolo
<<
guarda che io sono tuo padre... >>
<<
vestito così? >>
<<
si può tipo sapere cosa c'è che non va nei miei
vestiti? >>
disse Polonia osservando lo splendido vestitino nuovo che indossava
<<
e la mamma dov'è? >>
<< tipo è scappata con un
rappresentante di pancake anni fa...cioè maledetto
biondino... >>
Raperonzolo
rimase perplesso. Adesso che aveva conosciuto suo padre, iniziava a
sentire la mancanza del suo aguzzino... almeno lui non si vestiva da
donna.
America:
<<
vedi l'ingrato? Adesso mi ringrazia!! >>
Oz:
<< finiamola vi prego... >>
Dicevo
che fu riabbracciato dal suo caro padre e visse felice e contento
vicino al suo principe.
Prima
d'iniziare a rispondervi, volevo ringraziare tutti voi. Tutti quelli
che mi recensiscono in primis, ma anche coloro che mi seguono senza
lasciare un commento scritto. Vi ringrazio di cuore, mi fa piacere
sapere che le mie fiabe vi piacciano. E ora rispondiamo a quelli che
le hanno lasciate invece...
La
prima è per l'appunto Kurohime,
carissima, spero che la fan fiction sia stata all'altezza delle tue
aspettative e che la Polonia\Cuba non ti abbia sconvolto, spero che
nessuno di voi sia rimasto sconvolto, in effetti. Le fate ubriache
sono l'ultima tendenza di Parigi, Francis conferma, figurati che ne
ha un'intera collezione a casa sua. Definire Polonia intelligente in
effetti è una licenza poetica un po' troppo grande. Grazie
ancora
per tutta la passione con cui mi segui, mi lusinghi
La
prossima è Aka
Tomate,grazie
mille, anche a me piace il mio modo di scrivere...(Oz tira una
padellata in testa alla se stessa egocentrica) ti ringrazio molto,
soprattutto perché sei una new entry!!
Spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a
seguirmi, mi scuso ancora per il ritardo... mea culpa
Haruhi1Miku,
in effetti un Arthur perfetto sarebbe ancor più inquietante
di uno
che cucina biscotti immangiabili, continua a seguirmi...ne vedremo
delle belle...Arthur non si salverà così
facilmente
Ed
eccoci all'ultima recensione,L_Lawliet_poppy,
una vecchia conoscenza anche se ci siamo sentite ultimamente
più sul
“il
terrore viene dal tè”,
scritto con Yusaki,
mi fa molto piacere rincontrarti anche qua, in effetti essere presi
di mira da Russia non è poi una cosa così
brutta... per la
bottiglia di vodka possiamo sempre chiedere al ninja Kiku di rubarne
una per te...
Vi
ringrazio ancora tanto e vi aspetto numerosi\e al prossimo capitolo.
Adesso un po' di note
-
La
fiaba come sempre non è mia, il testo originale è
dei fratelli Grimm
-
Hightlander-l'ultimo immortale
è un film del 1986 diretto da Russell Mulcahy. Svizzera
definisce Roma come Hightlander perché, pur essendo caduto
da quaranta metri di altezza non è morto. Nel film infatti,
l'unico modo per uccidere Hightlander è decapitarlo.
|
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Capitolo 4 *** Cenerentola ***
Dopo
una lunga attesa ho finalmente deciso che favola raccontarvi...
Chiedo
umilmente perdono alle fan di Russia... scusatemi, ma mi diverto
troppo col povero Nbah...
Buona
lettura!
Cenerentola
C'era
una volta, in un paese lontano, un gentiluomo che viveva in una bella
casa con la sua graziosissima figlia.
Lettonia:
<graziosissima
fanciulla???>>
Egli
donava alla sua adorata bambina tutto ciò che desiderava...
(Lettonia
trema terrorizzato di essere lui l'adorata bambina)
Tuttavia
si rendeva ben conto che la bambina aveva bisogno delle cure di una
madre, e così si risposò, scegliendo una donna
che aveva due figlie
giovani, le quali, egli sperava, sarebbero diventate compagne di
giochi della sua bambina.
Lovino:
<< figurati se gli va bene... in queste storie muoiono
tutti...
>>
Ma
poco dopo il buon uomo morì.
Lovino:
<< che vi avevo detto...?? >>
Fu
allora che la matrigna mostrò la sua vera natura.
Giappone:
<< era un uomo!! >>
Oz:
<< anche... ma non è questo il
punto...>>
Dicevo...che
la matrigna,che si chiamava generale inverno,rivelò la sua
vera
natura.
Era
duro
Francia:
<< oooooh... >>
Dicevo
(Oz guarda male Francia) che era duro
Italia:
<< oooooh...come il pene di Germania! >>
Oz
e Germania: << la piantiamo??? >>
Era
duro e freddo...
Italia:
<< nooo...poverino... >>
Allora
abbiamo detto che era dura e fredda... t'ho fregato... e che era
profondamente invidiosa della dolcezza della sua figliastra,
perché
queste sue qualità facevano sfigurare le sue figlie che
erano
psicopatica-maniaco omicida l'una,perennemente al verde l'altra.
Russia:
<< mi ricordano qualcuno... >> (squadra
alcune bollette
sul tavolo e la porta scardinata della sua camera)
Bielorussia:
<< e
chiiiiii???? >>
(sguaina la sua fedele mannaia)
Russia:
<< noooo... in effetti non c'è molta
somiglianza... >>
(ride nervosamente)
Le
sorellastre andavano riccamente vestite in giro, mentre la povera
bambina era costretta ad indossare la sua solita sciarpa e il suo
logoro impermeabile
Russia:
<< che cos'ha che non va il mio impermeabile??
>>
Francia:
<< che si dice sia il caso di lavarlo quando inizia a
stare in
piedi da solo... >>
Polonia:
<< tipo, ha ragione Francia...cioè Russia sei
un monte di
sudicio... >>
(Polonia
rimane in vita giusto per esigenze di copione...)
Si
alzava prima dell'alba per andare a prendere l'acqua...
Polonia:
<< in un paese cioè un po' tipo
più civilizzato che
avesse tipo i rubinetti...>>
Oz:
<< Polonia... io ho capito che ti senti al sicuro
perché servi
per la storia... ma non te ne approfittare... >>
...andava
a prendere l'acqua,accendeva il fuoco,cucinava, lavava e puliva
perfino i pavimenti...
Polonia:
<< mi piace questa storia... >>
Quando
aveva finito di sbrigare tutti i lavori, per riscaldarsi era solita
sedersi vicino al camino accanto al carbone ed alla cenere.
Perciò
cominciarono a chiamarla Cenerentola. La matrigna e le sorellastre
dormivano in belle stanze, mentre la piccola camera di Cenerentola
era in soffitta, proprio sotto il tetto della casa, deve vivevano
dozzine di topi. Nonostante tutto questo, Cenerentola rimase gentile
e cortese,
Baltici:
<< chi è gentile e cortese??? >>
sognando
che un bel giorno la felicità sarebbe arrivata.
Lovino:
<< aspetta aspetta... >>
Fece
amicizia con gli uccelli che la svegliavano tutte le mattine.
Francia:
<<
che genere di uccelli??? >>
Oz:
<< non quelli a cui alludi tu...>>
Fece
anche amicizia con i topi con cui divideva la soffitta, diede a
ciascuno
Francia:
<< che cosa gli da?>>
Oz:
<< UN NOME... MALEDETTO PERVERTITO... >>
Cuciva
loro vestitini e cappellini, li liberava dalle trappole e teneva
lontano il perfido gatto della matrigna, impersonificato da un
nordico a caso, facciamo Danimarca.
Nordici:
<<
questa storia deve finire... siamo delle nazioni molto diverse tra di
noi! Capito?? >>
C'erano
tante cose da fare in quella grande casa, dar da mangiare a
Danimarca, pulire per terra, nutrire il suo fedele cavallo,
Lituania...
Lituania:
<< perché io devo essere il cavallo scusa??
>>
Oz:
<< chiamala esigenza poetica... >>
dicevamo
che c'erano tante cose da fare, tra qui accontentare le sue due
perfide sorellastre...
Ucraina:
<< Cenerentola, dì all'esattore delle tasse
qua sotto che sono
morta soffocata... so che è una bugia, ma tu dilla lo
stesso... >>
Russia:
<< se vuoi ti soffoco davvero...
kolkolkol...>>
Oz:
<< Russia maledizione! Che ti ho sempre detto?? devi
essere
innocente e INNOCUO...capito?? INNOCUO... >>
la
più difficile da accontentare era Natalia, che gli faceva
sempre
strane richieste...
Natalia:
<< amami Russia... AMAMIIII!!! >>
Russia:
<< ma anche no...>>
Intanto,
dall'altra parte della città, sorgeva il palazzo reale...
Un
giorno il re convocò il granduca Monocolao
Polonia:
<< chi?? >>
Il
famosissimo granduca Monocolao...
(silenzio...)
Oz:
<<
e va bene...chiamiamolo Canada... >>
…
…
Polonia:
<< chi?? >>
Dicevo,re
Alfred chiamò Canada e gli disse...
<<
chi sei?? >>
Canada:
<< e basta!!!! >>
(Oz
non ha resistito alla tentazione di farlo)
re
Alfred gli disse< < E' tempo che il
principe prenda moglie e si sistemi! >>
<<
Ma vostra Maestà >> rispose il duca titubante
<< il
principino... è un tantino gay... >> disse
osservando il
principino, che si stava giusto giusto provando uno splendido abitino
rosa
Russia:
<< fermi tutti... ho capito dove vuoi andare a parare e
no...
non ci pensare nemmeno... >>
<<
hai ragione... >> disse re Alfred
<< Daremo
un ballo ed inviteremo tutte le fanciulle del reame. Dovrà
per forza
innamorarsi d'una di loro. >>
<<
maestà? >>
<<
si? >>
<< il principino è gay... G-A-Y...
>>
<<
e allora? >>
<< oh, santo cielo... >>
Subito
furono spediti gli inviti e il regale biglietto fu portato anche
nella casa di Cenerentola.
<<
Un ballo! Un ballo! Andremo ad un ballo! >>
gridò Natalia <<
e tu verrai con me... >> disse artigliando a se la
giovane
Cenerentola, che non sembrava particolarmente felice. Nemmeno il
generale inverno era entusiasta dell'idea della figlia, e
così
decise(molto democraticamente) che Cenerentola non sarebbe andata al
ballo, anche perché non aveva il vestito adatto...
Russia:
<< mi sarei preoccupato del contrario!!! >>
Francia:
<< zitto Cenerentola... >>
(il francese, che non aveva
motivo di rimanere vivo per motivi di copione, venne ucciso
brutalmente da Russia)
Arrivò
il gran giorno, la bellissima Cenerentola stava facendo le sue solite
faccende, stranamente sollevata di non doversi preoccupare di
guardarsi dagli attacchi della sorellastra. Non si dispiaceva di non
essere andata al ballo, sfoggiare vestiti non era il suo forte.
Ma
un bagliore l'avvolse, e una figura, con folte sopracciglia, vestita
da un folto mantello, le apparve
<<
non piangere mia cara... >>
<< io non sto piangendo...
>>
<< non disperarti... asciuga le tue lacrime...
>>
<< ma quali lacrime!! >>
<<
chi sei?>>continò Cenerentola piuttosto
irritata
Coro
di nazioni:
<< sono Canada... >>
Oz:
<< stavolta no... >>
<<
sono la fata tua madrina... e mi chiamo Inghilterra, per gli amici
smemorina... >>
<<
che culo... >>
<<
Non abbiamo molto tempo a disposizione. Penso che per prima cosa tu
abbia bisogno di una zucca >>
<<
così a caso... >> ma nonostante tutto, prese
una grossa zucca
e la passo alla fatina...
La
fata agitò la sua bacchetta magica
Oz:
<< che non è quella che pensa Francia...giusto
per essere
chiari >>
verso
di essa, e cantò: << Salagadula, mengica bula,
bibbidi-bobbidi-bu... >> la zucca si alzò
lentamente sul
fusto, mentre i viticci arrotolandosi si trasformarono in ruote: in
un attimo diventò una stupenda carrozza.
<<
Ora >> disse la fata << abbiamo bisogno di
alcuni topi
>>
<<
ma perché!!! >> disse isterica Cenerentola,
che sapeva che la
stalla era piena di cavalli pronti a servirla...
(Francia
sghignazza...)
Oz:
<< oh santo cielo... non in quel senso!!! >>
Trasformò
i topini in splendidi cavalli, e Lituania in uno splendido cocchiere
<<
scusami eh... non è per mettere in dubbio le tue doti di
super maga
ma... non potevamo usare i cavalli che avevamo??? >>
<<
quali cavalli?? >>
<<
ottimo... veramente ottimo... >>
<<
adesso tocca a te Cenerentola... >>
<<
no guarda... non importa...davvero... >> la fata non la
ascoltò
e, pronunciando ancora la formula magica, fece indossare uno
splendido abito alla nostra adorata bambina. Un vestito azzurro,
glaciale come il ghiaccio e così...così...
virile...
(Oz
si rotola dal ridere....)
Russia:
<<
puoi essere seria per favore...? >>
Dicevamo...gli
fece indossare uno splendido vestito azzurro
(Oz
non riesce a smettere di ridere) e delle splendide scarpette di
cristallo...(Oz esplode...)
Russia:
<< non capisco cosa ci sia da ridere... >>
La
fata tipo si raccomandò di non tardare, e di tornare entro
la
mezzanotte, cioè altrimenti tipo l'incantesimo si sarebbe
dissolto e
tipo la fanciulla sarebbe tornata ad essere il monte di sudicio che
tipo era prima...
Russia:
<< giuro che entro la fine della storia ti disseziono...
>>
Oz:
<< grazie Feliks...continuo io adesso... >>
Quando
arrivò al ballo questo era già iniziato da un
pezzo, e la giovane
Cenerentola si sentì un po' in imbarazzo ad arrivare a
quell'ora...
Francia:
<< io non credo che sia per quello... >>
il
principe, con aria un po' annoiata, stava facendo l'inchino alle
duecentodecima e duecentoundicesima damigella: Natalia e Ucraina.
All'improvviso
alzò lo sguardo e scorse all'ingresso la più
bella fanciulla che
avesse mai visto. Come trasognato piantò in asso le sorelle
e si
avvicinò a Cenerentola, la prese per mano e
l'accompagnò nella
grande sala, in mezzo a tutti. Per tutta la serata il
“figlio”
del re non ballò con nessun altra e non lasciò la
sua mano un solo
minuto
Polonia:
<< probabilmente perché era incollato per
l'unto... >>
Oz:
<< no, perché al giovane figlio del re,
piaceva molto
Cenerentola... >>
Il
principe Polonia era ipnotizzato da quegli occhi malefici...
mmh...profondi, e non riusciva a smettere di guardarli, Cenerentola
non lo considerava nemmeno di striscio...
Le
sorellastre e la matrigna non riconobbero Cenerentola e si rodevano
d'invidia chiedendosi chi potesse essere la bella sconosciuta. Tutte
le dame osservarono il suo abito e la sua pettinatura, e si
ripromisero di copiarli il giorno seguente. Il vecchio re sorrideva
soddisfatto: il principe aveva trovato la sposa dei suoi sogni.
Passarono le ore. Quando l'orologio del palazzo cominciò a
battere
la mezzanotte, Cenerentola ricordò la promessa.
<<
devo andare >> gridò schifata dalle troppe
attenzioni del
principe e si precipitò giù dalla scalinata
<<
dimmi tipo almeno chi sei meravigliosa fanciulla... >>
gli
gridò dietro il principe
Cenerentola
si voltò e disse << sono un uomo, razza di
cretino... non si
vede? >>
Oz:
<< noooo... la storia non va così dannazione!!
ad ogni
modo...>>
L'orologio
stava ancora battendo l'ora quando la carrozza lasciò il
palazzo di
gran carriera: mentre oltrepassava il cancello, risuonò il
dodicesimo rintocco: carrozza, cavalli, tutto sparì ed al
loro posto
comparvero una zucca, alcuni topolini, un cane, un vecchio cavallo
molto attraente e una fanciulla sudicia. Tutto ciò che
rimaneva di
quella magica serata era la scarpetta di cristallo che brillava al
piede di Cenerentola. Il mattino seguente, il figlio del re
comunicò
al padre che avrebbe sposato solo la fanciulla che aveva perso la
scarpetta al ballo. Il granduca Canada fu incaricato di cercare la
ragazza il cui piede entrasse perfettamente nella preziosa scarpetta.
Il granduca provò la scarpetta a tutte le principesse, alle
duchesse, alle marchese, a casa di Turchia,a tutte le dame del regno,
ma inutilmente. Arrivò infine a casa di Cenerentola. La
matrigna
tutta eccitata, corse a svegliare le sue pigre figlie.
<< Non
abbiamo un minuto da perdere >> gridò.
<< C'è la
possibilità che una di voi diventi la sposa del principe, se
riuscirà a calzare la scarpetta di cristallo!
>> e le mandò
giù di corsa dal duca, con la raccomandazione
<< Non
deludetemi ! >> Poi seguì Cenerentola, che era
andata in
camera sua per rendersi presentabile al duca, e la chiuse dentro a
chiave. Cenerentola rimase per un attimo spaesata, poi con
nonchalance buttò giù la porta...
Francia:
<< che fanciulla delicata... >>
Il
duca vide Cenerentola passare e gli chiese
<<
Per favore, aspettate! Potete provare la scarpetta? >>
<<
ma anche no?? >> disse il generale inverno guardando male
Cenerentola
<< chi
siete? >> chiese il duca a Cenerentola andandosela a
cercare...
<<
è Canada... no mi scusi... è solo Cenerentola...
la nostra
sguattera... >>
Canada:
<<
Oz...io capisco che iniziano a mancarti le idee, ma non è
che devi
per forza mettermi in mezzo quando qualcuno dice CHI È !!!
>>
Il
duca non prestò attenzione al generale inverno (come Oz non
presta
attenzione a Canada) e invitò Cenerentola a provarsi la
scarpetta.
Gli entrò con estrema facilità
Francia:
<< ormai c'è abituato... >>
Oz:
<<
la scarpetta idiota... la scarpetta... AL PIEDE...>>
<<
Vi entra perfettamente...voi siete destinata a sposare il principe
Feliks!! >>
<<
devo proprio? >>
La
fata smemorina apparve allora ai loro occhi e colpendo Cenerentola
con la bacchetta la fece apparire come la sera del ballo. Cenerentola
fu accompagnata al palazzo reale con la carrozza del re. Là,
fra
grandi feste ed al suono di tutte le campane del reame, Cenerentola
sposò il principe.
E
da quel giorno vissero felici e contenti, beh, almeno fino alla
prossima spartizione...
Grazie
mille di aver letto anche questa fiaba, vi aspetto alla prossima, ma
adesso rispondiamo alle meravigliose recensioni che mi avete
lasciato.
L_Lawliet_poppy
come
vedi ho continuato... xD mi ci è voluto un po' di tempo ma
finalmente ce l'ho fatta... mi dispiace, mi scuso con tutte voi...
nessuno potrà più usare il ketchup nello stesso
modo, vi
accorgerete che neanche io e Yusaki siamo immuni... nel Backstage
leggerete cose che voi umani non vorreste sapere...(ovviamente nel
terrore viene dal tè) ti ringrazio per l'entusiasmo con cui
mi
segui, ne sono lusingata... spero che anche questa storia ti faccia
divertire... passiamo alla prossima, una recensitrice nuova... una
certa
Kurohime? Non ci siamo mai sentite
noi due vero? XD Kurohime... ciaooo! Ormai
non possiamo più evitarci... xD più o meno come L_Lawliet_poppy...
ma certo che sei una musa ispiratrice, in realtà lo siete un
po'
tutte... infatti se avete voglia di leggere una fiaba in particolare,
proponete...ci sta che la scriva! Vi ringrazio tantissimo per le
recensioni, mi fanno sempre molto piacere, ma anche per coloro che
l'hanno messa tra le preferite o le seguite...!! vi aspetto alla
prossima storia... non mancate!!!
Sappiate
che ho rischiato di perdere le mie regioni vitali per questa
fanfiction... perché qualcuno non voleva che fosse resa
pubblica...
ma io sono sarò eroica e la posto lo stesso... ( e Oz
morì)
|
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Capitolo 5 *** Peter Russia ***
Bentornate
mie care,le mie scuse per il ritardo sono in fondo alla storia, buon
divertimento!
Peter
Russia
Questa
storia comincia una sera, i genitori giù da basso che si
preparano
ad uscire, e i bambini nella loro camera che giocano spensierati.
Estonia fa la parte di Peter Russia, stando ben attento a non mettere
mai i piedi a terra, e il coraggiosissimo Lettonia...
Oz:
ahahahaha
Estonia:
ecco...
è partita...
Dicevo...il
coraggiosissimo Lettonia interpretava il crudele Capitan Uncino.
<<
Arrenditi...!!! >> esclama Estonia,puntando il piccolo
pugnale
di legno in direzione del perfido pirata << ok...
>>
rispose tremante Lettonia
Oz:
<< Lettonia...tesoro...potresti essere un po' meno te
stesso?
Sei Capitan Uncino adesso...un perfidissimo pirata... >>
Lettonia:
<< ah...già...certo certo... >>
<<
Mai!! devo vendicare la mano che mi hai tagliato!!! >>
Lettonia:
<< così andata bene? >>
Oz:
<<
certo...Lettonia...certo... >> accarezza tipo cane
Nel
frattempo, il padre, il signor Svezia, uomo equilibrato che non si
arrabbia mai in modo eccessivo, aveva scoperto che il suo panciotto
era stato trasformato, dai suoi pestiferi figli in una dettagliata
mappa del tesoro. Ecco allora che se la rifece subito con la sua
meravigliosa figlia,la meravigliosa Lituania, che raccontava ogni
sera ai suoi adorati fratelli la storia di Peter Russia. La ragazza
non aveva di certo disegnato sul suo panciotto, ma lui non se ne
preoccupava di certo, si limitò a guardarla con sguardo
torvo. Beh,
in effetti il signor Svezia non l'aveva guardato in modo
particolarmente cattivo, lui aveva solo quell'espressione infondo.
Polonia, la loro tata cane...
Polonia:
<< tipo,ecco...cioè,adesso tipo,sono pure un
cane!! >>
Oz:
<< un cane tata...è diverso... >>
Polonia,
la loro tata cane, guardò con i suoi profondi occhioni il
signor
Svezia, non con uno scopo ben preciso in effetti, si limitava ad
osservarlo e basta. Questo bastò al signor Svezia per
buttarla fuori
di casa.
Polonia:
<< uffi tipo però!! >>
Ma
quella di Peter Russia non è solo una mostruosa leggenda.
Russia:
<< scusate...ma io non faccio il buono qui?
>>
Oz:
<< appunto... mi sembra un ottimo presupposto per una
storia
horror... >>
Ma
comunque...
come
dicevamo, Peter Russia non era solo una favola, infatti, pochi giorni
prima l'inquietante bambino era venuto ad ascoltare i racconti di
Lituania, ma in quell'occasione, Polonia gli aveva rubato l'ombra
(Canada) e da allora Peter Russia la cercava senza sosta nei pressi
della casa.
Non
è facile trovare qualcosa che non si vede.
Per
fortuna, l'inseparabile “amica” del piccolo Peter
Russia, la
fatina Bielorussia, che non lo lasciava mai(e sottolineo mai) un
attimo da solo.
*Russia
sospira sconsolato mentre Bielorussia gli sta attaccata tipo cozza*
La
fatina Bielorussia,scorse per un attimo l'ombra
Canada:
<< scusami ma...se sono l'ombra di Peter Russia...non
dovrei
comparire anch'io con il mio nome? >>
Oz*
l'osserva* << scusa ma...chi sei...? >>
*Canada
non si deprime nemmeno più*
Dicevo,
l'ombra si era nascosta dentro il baule dei giocattoli dei bambini.
Ombra:
<< ho deciso!!! non tornerò più da
Peter Russia...voglio
essere indipendente... >>
Ma
a Peter Russia questa cosa non piaceva... fu così che
rivelandosi a
Lituania
Lituania:
<< mmmh...scusa ma...perchè hai solo quel
ridicolo cappello in
testa? >> disse la ragazza indicando il berretto verde
che
portava
Peter
Russia: << beh...magari così mi
riconoscevi meglio...sai
con questo ridicolo costumino... >>
Lituania:
<< eh certo... >>
dicevamo
che il giovane Peter Russia non era d'accordo con la sua ombra sulla
sua indipendenza, così, rivelandosi alla bella ragazza
acciuffò
l'ombra e se la fece legare sotto ai piedi.
<<
oh Peter Russia,sapevo che saresti tornato a trovarmi!!!
>>
Polonia:
<< beh era tipo prevedibile...si sa cioè che
tipo è uno
Stalker >>
Indovinate?
La tata cane Polonia viene pestata a sangue ( nova...)
Peter
Russia guardò Lituania << pensa a cucire
l'ombra tu... >>
Peter
Russia era decisamente un bravo bambino, per niente prepotente.
<<
Vedi Peter Russia...da domani io dovrò
crescere...diventerò un
adulto... >>
Peter
Russia lo guardò e sorrise.
Lituania
ebbe un brivido, ma fece di tutto per non farlo notare.
<<
Lituania vieni con me!! >>
Francia:
<< che ardore!!! >>
Oz:
<< vai, adesso s'inizia... >>
<<
Venire dove? >>
<<
all'isola che non c'è... >>
<<
se non c'è... >> disse dubbioso Lituania
<< la vedo dura
trovarla... >>
<<
tranquilli!! ho il tom tom! >> Esordì Estonia,
alzandosi dal
letto
Ma
prima di partire tranquilli, c'era un'unica cosa che dovevano
imparare a fare ( e non erano i doppi sensi,perchè quelli
già
spopolano)
<<
V'insegnerò a volare... pensate a qualcosa di bello...
>>disse
Peter Russia strusciando addosso ad ognuno di loro i capelli della
sua amata fatina (a Lituania un po' meno, giusto per precauzione)
Lituania
si concentrò << non essere più
vestito da cameriera... >>
e i suoi piedi si staccarono leggeri da terra << essere
indipendenti... >> dissero Estonia e Lettonia, iniziando
a
volteggiare cauti per la stanza
<<
non essere più spartito!! >> esordì
la tata Polonia (che nel
frattempo si era ripresa), ma non accadde nulla << hey
perché
non funziona? >>
<<
perché ho detto di pensare a qualcosa di bello, non di
fantascientifico Polonia... >> disse tranquillo Peter
Russia.
Ben
presto, il tetro e grigio, nuvoloso e squallido...
Inghilterra:
<< ma si dai... aggiungiamo ulteriori dispregiativi...
>>
Oz:
<< buio... >> riflette <<
funereo... >>
Inghilterra:
<< hai finito? >>
Insomma,
abbandonarono l'orribile clima di Londra, per lasciare spazio alle
spumose nuvole, agli sconfinati oceani, al clima mite, e si
accorsero subito di essere giunti all'isola che non c'è. Si
aprì
sotto di loro la laguna delle sirene...
<<
e quindi ieri ho fatto colpo su un tritone niente male...
>>
stava dicendo la sirena dai corti capelli castani, mangiucchiando un
pomodoro di mare. Le altre due sirene, la bionda e l'argentea si
guardarono << sei sicuro che fosse maggiorenne?
>> e
scoppiarono a ridere,sotto lo sguardo scocciato e indignato
dell'altra sirena.
Sorvolarono
l'accampamento indiano...
<<
io sono il sommo capo indiano aru... >> disse un poco
probabile
capo con una piuma di gallina tra i lunghi e setosi capelli neri.
<<
ora capisco come mai siamo finiti nelle riserve... >>
disse
Giappone seduto al suo fianco
e
poi lo videro...il temibile veliero di Capitan Uncino, tenuto sotto
assedio da uno strano coccodrillo ticchettante.
<<
Per l'amor del cielo Amerugna... manda via quel coso da qui...
>>
disse Capitan Uncino al suo marinaio di fiducia. Amerugna, si
avvicinò al bordo della nave << te ne puoi
andare per favore?
Capitan Arturncino, sta cercando di riposare... >> il
coccodrillo (piuttosto sovrappeso)
Cuba:
<< la finiamo o no?? >>
ma
il Cubadrillo non sembrava convinto degli strani sistemi di
persuasione del mozzo, e rimase immobile.
<<
insomma...te ne vuoi andare si o no?? non vedi che il Capitano ci sta
male...non gli ricordare che è monco!!! >>
sbraitò Amerugna
al Cubadrillo
<<
grazie Amerugna...sei così discreto... >>
disse Arthuncino
affogando la testa in un enorme cuscino di piume d'oca.
Per
fortuna i nostri eroi passarono inosservati,solo una palla di cannone
(partita per sbaglio) per poco non li colpisce.
<<
Bielorussia, conduci Lituania e gli altri al sicuro... ad Arthuncino
ci penso io... >>
Ma
Bielorussia li molla in mezzo al bosco, perché non ha
più
intenzione di rivedere quella ragazzina che gira intorno a Peter
Russia, in più ordina ai bambini sperduti (capitanati da
Grecia) di
abbattere quel misterioso uccello di nome Lituania.
Bielorussia
già stava pregustando la vittoria quando, il valoroso Peter
Russia
prese al volo Lituania depositandola a terra dolcemente.
<<
Bielorussia...questo è alto tradimento... verrai allontanata
per
l'eternità... >> la fatina non fece commenti,
si limitò ad
osservarlo << ok...facciamo una settimana...
>> Lituania
lo osservò, quella fata bastarda aveva appena cercato di
ucciderlo e
lui la condannava solo ad una settimana di solitudine. Peter Russia
capii ciò che pensava Lituania e spiegò le sue
ragioni con estrema
virilità << mi fa paura... >>
Estonia
e Lettonia, a cui non importava niente di quella ridicola discussione
s'inoltrano all'interno dell'isola, ed ecco che scorgono
inconfondibili impronte di piedi << Guarda Estonia...
impronte
di piedi neri... >> << devono essere le
impronte di quel
sudicio di Cina...il capo indiano... >>
<< dev'essere
sicuramente così... >> concordò
Estonia. Il capo indiano,
sentendo quei discorsi poco consoni alla sua posizione, decide di
rapirli.
<<
dov'è Giglio Tigrato?? aru? >>
<<
che dici Lettonia...devo rispondere anche all'aru secondo te?
>>
<<
non credo Estonia...credo sia una domanda retorica... >>
<<
ah... >>
<<
Basta, aru...ditemi dov'è mia figlia...Giglio Tigrato...
>>
<<
noi non sappiamo chi sia! >>
<<
guardate che non è mica Canada eh! Aru... >>
<<
provi a descrivercela... magari l'abbiamo vista... >> e
il
sommo capo indiano iniziò a mimare
<<
allora...una parola... la prima lettera... una... >> Il
capo
indiano assunse una forma a croce << una T?
>> il capo
annuì << ci sono!! >>
gridò Polonia (che da troppo
tempo non diceva una cavolata) << Tavolo!!!
>>
<<
eh certo... mia figlia è un tavolo... >>
<<
oh mio dio sai che dolore? >> esclamò Lettonia
<<
era sarcastico Lettonia... >>
<<
ah... >>
Peter
Russia intanto, stava facendo vedere a Lituania la sua collezione di
farfalle, no in realtà no... stava facendo fare a Toris un
breve
giro turistico della laguna delle sirene.
<<
chi è quella racchia? >> disse gelosa la
meravigliosa sirena
bionda, guardando Lituania
<<
ma chi l'ha vestita!! >> sbottò l'argentea.
Peter
Russia preferì portarla via prima che le sirene diventassero
ulteriormente antipatiche.
<<
guarda Peter Russia, laggiù, uno sciopero della fame!!
>>
disse Lituania tutto eccitato indicando una giovane donna incatenata
ad una roccia.
<<
ma quella è Giglio Taiwan!! >>
saltò su Peter Russia
<<
chi? >>
<<
no, non la mia ombra... Taiwan, la figlia del grande e virile capo
Yao... >> Lituania non conosceva questo capo, ma non
poté fare
a meno di scoppiare a ridere alla parola virile.
Due
pirati dall'aria poco raccomandabile... Sealand e Feliciano, stavano
tentando di far parlare la giovane indiana.
<<
Dicci dove si nasconde Peter Russia!! >> gridò
Sealand
<<
mai!! >> rispose ferma Giglio Taiwan
<<
tra poco si alzerà la marea...ti conviene parlare se non
vuoi
annegare... >>
<<
esatto...rivelaci il covo dei bimbi sperduti!!! e anche un buon
ristorante italiano... >> disse serio Feliciano. Sealand
lo
squadrò << scusa ma...questo che c'entra?
>>
<<
io ho fame... >>
<<
in effetti anch'io... >> Sealand tornò a
guardare Giglio
Taiwan << dicci dov'è un buon ristorante!!
altrimenti ti
lasceremo annegare!! >>
Ma
ecco che l'eroico Peter Russia, si precipita in soccorso della
giovane pulzella e sfida Capitan Uncino a farsi avanti.
<<
esci allo scoperto marrano!! >>
Polonia:
<< tipo...Oz oggi ha ritrovato il dizionario
italiano? >>
Lituania
osserva Russia orgoglioso, Russia ricambia lo sguardo...Lituania
arrossisce...Russia...
Oz:
<< non ce ne frega nulla!!! quello che importa
è... >>
Ed
ecco che Capitan uncino si rivela. Il grande cappello calato sugli
occhi, il pesante cappotto rosso aperto a rivelare un ricco
panciotto dello stesso colore, e meravigliosi pantaloni di velluto
abbassati fino alle ginocchia. Il truce capitano (intento a tirarseli
su) interroga i suoi fedelissimi pirati << allora? Avete
scoperto il rifugio dei bambini sperduti? Io ne ho trovato solo
uno... >>
<<
no signore...in compenso abbiamo scoperto che un po' più
aventi c'è
un buon ristorante italiano >> Il feroce pirati li
osserva
truce << e che diavolo me ne faccio io di un
ristornante!!
voglio i bambini sperduti!!! >>
<<
prima dovrai vedertela con me!!! >> disse facendosi di
nuovo
avanti Peter Russia, provocando grande ansia in Lituania
<<
tranquilla Lituania... è solo Arthuncino...cosa vuoi che mi
faccia?
Non ha nemmeno uno dei suoi diabolici piatti a portata di mano...
>>
Inghilterra:
<< ma si dai...offendiamo la mia cucina... vorrei farvi
notare
che è famosa in tutto il mondo... >>
Oz:
<< per i motivi sbagliati temo...
>>
Ma
quello non era Arthuncino...
Polonia
* mangiucchiando
pop corn*
<< nooooo... >>
Questo
era un pirata serio... quello era il terribile Capitan Turchino!!
Polonia:
<< cioè nel senso che ha i capelli come la
tipo fata di
Pinocchio? >>
Oz:
<< no, nel senso che ho tentato (con scarsi risultati) di
unire
Uncino con Turchia... >>
Inghilterra:
<< vorrei mettere per iscritto che la mia pirateria era
la più
temuta di tutte... >>
America:
<< era... >>
Inghilterra
: << l'ho già detto che vi odio
tutti? >>
Oz:
<< no...comunque non temere... avrai un ruolo centrale
fidati... >>
Peter
Russia rimase interdetto da quell'improvviso cambio di ruoli
<<
ma tanto sono il buono...i buoni vincono sempre e quindi...
preparati...kolkol... >> cercò di minacciarlo
con quell'ultimo
suono, ma intimorire con un vestito da idioti addosso non è
facile.
Ed
ecco che si affrontano senza riserve, Turchia a suon di sciabola e
Peter Russia con il suo ridicolo pugnale di legno...
Russia:
<< scusami eh? Non dovresti essere imparziale nel
raccontare la
storia? >>
Oz:
<< se hai un pugnale ridicolo non è colpa
mia... >>
sopra
ogni aspettativa però, Peter Russia tende scacco al perfido
capitano(si vede che i buoni devono vincere per forza), gettandolo
giù dalla scogliera... solo il suo uncino riesce a salvarlo
dalle
fauci del famelico Cubadrillo
<<
America!!! stavolta ti divoro!!! >>
<<
non sono America brutto cretino!!! >>
<<
non mi freghi maledetto americano!! >>
Approfittando
della distrazione del perfido capitano e dei due tirapiedi, Peter
Russia salva la principessa indiana e la riporta sana e salva dalla
sua gente.
<<
ve l'ho riportata sana e salva...sono 500 rubli... >>
disse il
buono della storia al povero padre, che pagare la somma è
costretto
a trattare con il prepotente bambino offrendogli di diventare un
indiano, Nbah volante(che nome accattivante).
Nel
frattempo l'adorabile fatina Bielorussia,triste per essere stata
abbandonata da Peter Russia, vaga triste e sola per il bosco (farebbe
quasi pena se non avesse una mannaia in mano), non prestando
attenzione ad un mozzo che sta cercando di catturarla.
<<
che strano...eppure quell'albero non c'era prima... >>
disse
indicando uno strano albero con solo due rami e una strana maglietta
a righe << e non sapevo che gli alberi mangiassero
hamburger...
>>
Ed
ecco, che d'un tratto si ritrova imprigionata nel berretto del mozzo.
<<
Capitano, Capitano!!! ho portato la fatina!!! >> disse il
mozzo
ad Arthuncino (sostituto del vero Capitan Turchino quando questo non
c'è...cioè sempre...)
<<
ti avevo detto che non era una delle mie allucinazioni!!
>>
disse entusiasta prendendo bruscamente dalle mani del mozzo la fata
<< parla fata... dov'è che si nasconde Peter
Russia... >>
<<
non ve lo dirò mai... >> disse secca la fata
colpendo il dito
del capitano con la sua mannaia
<<
prometto che ce la rifaremo solo con Lituania... >>
<<
ah allora... >> la fata sembrò convinta
<<
aspettate...dovrete promettere che non alzerete le mani su Peter
Russia... >>
<<
hai la mia parola...>> disse Arthuncino, ma la fata non
era
ancora convinta
<<
voglio che lo prometta anche Capitan Turchia... >>
<<
prometto che non stuprerò Peter Russia... >>
disse il secondo
Capitano del vascello salendo a bordo con un bambino sotto il braccio
<<
e quello? >> chiese la fatina rivolta al bambino sperduto
rapito da Turchia
<<
non è mica Peter Russia... >>
Intanto
i bambini sperduti, non ancora stanchi dopo la festa a base d'oppio
al campo indiano, interrogano Lituania su faccende di massima
importanza...
<<
aspetta fammi capire, quindi questa mamma è una donna??
>>
<<
esatto... ed è la cosa più bella che ci sia...
>>
<<
oooh... e perché? >>
<<
ma perché è un ottima copertura per avere
relazioni illecite con il
vicino di casa... >> l'unico a ridere fu Lituania, i
bambini
sperduti non capirono...troppo giovani forse...per fortuna che
c'è
Turchia in giro.
<<
bambini??? >> una voce roca perviene
Polonia:
<< perviene...Oz, tipo scrivi come mangi...
>>
nel
nascondiglio dei bambini sperduti, l'unico a riconoscere all'istante
quella voce è il più piccolo di tutti, Grecia
<< oh mio
dio... è lui!! >> disse attaccandosi
terrorizzato al muro
<<
lui chi? >> chiese curioso Lituania
<<
in che senso? >> chiese a caso Corea
<<
è quel pedofilo di Capitan Turchia... >>
<<
oh no!! >> dissero in coro tutti i bambini, che vennero
trascinati uno ad uno fuori dal loro rifugio.
<<
adesso occupiamoci di Peter Russia!! >> disse Capitan
Arthuncino, mentre il suo collega, Capitan Turchia, si dedica ai
bambini sperduti. << ma abbiamo promesso di non alzare un
dito
su Peter Russia... >>
<<
Ho dato la mia parola di non alzare dito, o uncino, su Peter Pan. E
Capitan Uncino mantiene sempre la sua parola!" Così dicendo,
cala il pacco nell'Albero >>
(cit. Peter Pan... se non è a doppio senso questa...)
Ma
in realtà non era il pacco che pensate voi, e tutti
avrebbero capito
ben presto di che pacco si trattava.
<<
avrete salva la vita... >> iniziò Capitan
Arthuncino <<
se... >>
<<
scusi Capitano...non potremo avere salvo anche qualcos'altro assieme
alla vita? >> disse il piccolo bambino massaggiandosi il
sedere... >>
<< e sia!! avrete salva la vita e il
didietro se, e dico se vi unirete alla mia ciurma... >>
un
bambino sperduto alzò la mano << si, piccolo
bambino? >>
<<
chi prepara da mangiare? Lei signor Capitano? >>
Arthuncino
scosse la testa disperato << no non cucino io... abbiamo
rapito
un cuoco settimane fa... >> I bambini sperduti,
rincuorati da
quella notizia, stavano pensando seriamente alla proposta del
capitano, ma il pensiero di Peter Russia fu più forte
<<
qual'è stato il destino di Peter ? >> chiese
un altro bambino
sperduto
<<
gli abbiamo lasciato un piatto di biscotti sul tavolo...
>>
<<
che vendetta tremenda... >> commentò un
bambino sperduto,
facciamo Danimarca
<<
cucinati da me >> rettificò il perfido pirata,
e lungo la
schiena di tutti scorse un brivido.
I
bambini si riunirono per decidere il da farsi, ma il perfido capitano
non aveva tutta questa pazienza
<<
allora? Che decidete? Biscotti o Lingotti? >>
<< ma
non gli abbiamo mai promesso dei lingotti capitano... >>
disse
Amerugna perplesso
<<
lo so, ma faceva rima... >>
<<
aaah... >>
<<
non ci uniremo mai alla vostra ciurma!! >>
gridò Lituania,
ancora sconvolta dalla brutale fine che aveva fatto il suo adorato
Peter Russia.
<<
ma scusa... >> sussurrò Danimarca
<< riflettiamoci... ha
detto che non cucina lui... io ci penserei seriamente...tanto Peter
Russia è di sicuro morto... lo sanno tutti che nessuno
sopravvive ai
biscotti di Capitan Arthuncino... >>
Ma
ecco, che a quelle parole, Peter Russia compare sopra le loro teste,
vivo e vegeto, con uno strano oggetto tra le mani << di
le tue
preghiere Uncino... per te stavolta è la fine!!
>>
<<
tu, miserabile verme!! come hai fatto a salvarti?? >> il
giovane Peter mostrò allora l'oggetto che stringeva tra le
mani <<
io sono allergico alle mandorle... non sapendo se ce n'erano nei
biscotti, li ho fatti assaggiare a Gigi... e guardatelo!! voi lo
avete ucciso maledetto!!! >> Lituania svenne per la
demenza
dimostrata dal suo grande amore e Danimarca gli fece vento per farlo
rinvenire.
Arthuncino
rimase pietrificato dalla demenza di quello che sembrava l'unico
personaggio serio e sussurrò al mozzo << fammi
capire... si è
salvato dal mio malvagio piano perché crede che il suo
peluche sia
morto, ucciso dai miei biscotti? >> Amerugna
annuì <<
uccidimi Amerugna,non merito di sopravvivere a questo affronto...
>>
Peter
Russia si lancia furente verso il perfido pirata, combattendo su
tutta la lunghezza della nave, finché ormai disarmato,
Uncino
implorò pietà!
<<
ok... ma solo se ammetti di essere uke! >> la nave
ammutolì
(non l'equipaggio a bordo...proprio la nave...) lo sapevano tutti che
Arthur pirata era seme universale. Arthur non lo ammise e,
lasciandosi andare in maniera molto teatrale, andò a finire
dritto
dritto nelle fauci del Cubadrillo.
“finalmente
ce l'ho fatta!! ti ho mangiato maledetto americano!! “ solo
dopo
aver risputato una bustina di tè si rese conto di aver
compiuto un
terribile sbaglio
<<
maledetto America! Me l'ha fatta di nuovo! Si è travestito
da
personaggio secondario per depistarmi... maledetto, arriverà
il
giorno in cui ti mangerò!! >>
Tutti
festeggiano la vittoria del coraggioso Peter Russia, nominato
ammiraglio da Lituania.
<<
e ti nominò così ammiraglio della nave...
>> disse commosso
Lituania
<<
e io vi do l'ordine di dirigervi verso Londra! >> disse
l'ammiraglio,che se l'era subito tirata
<<
noooo Londra no...con quel tempaccio... non si potrebbe andare non lo
so... in un posto un po' più accogliente? >>
propose Lettonia
<<
se volete vi accompagno in Siberia...poi vi ci lascio
però... >>
disse rivolto ad Estonia e Lettonia
<<
ma scusa io che c'entro!! >> si lamentò Estonia
Viaggiarono
dunque tutti verso Londra, facendo volare il vascello con la potente
magia di Bielorussia. Tornati a casa, Svezia non trovando
più i
figli nei loro letti, ma ammucchiati alla finestra, sfoderò
il suo
sguardo truce << papà...siamo
tornati, siamo andati all'isola che non c'è, dove c'erano le
sirene,
usa strana fata, un indiano che aveva partorito un tavolo ed infine
Peter Russia!! >> raccontarono eccitati tutti insieme.
Svezia
li guardò con quello che probabilmente doveva essere un
sorriso e
commentò << credo anch'io di aver visto tutte
queste cose...
>>
<<
davvero? >> domandò Lettonia felice
<<
no... >> disse ricomponendosi
FINE
Aaaah,
che finale meraviglioso...si vede che ci ho perso due ore...
Comunque...
mie adorate, scusate per tutto questo ritardo ma non avevo proprio
ispirazione, poi ho rivisto Peter Pan e boom! Rieccola, mi dispiace
di non aver usato uno dei vostri suggerimenti, ma adesso che sono in
vacanza, prometto di mettermi di buzzo buono e di fare una o due
favole...
Polonia:
Oz,
non promettere cose che non puoi mantenere...
Oz:
taci
donna di poca fede...
Ed
ecco che brevemente vi risponderò alle recensioni
(attenzione: dalla
prossima fiaba userò il nuovo metodo di risposta... mi
è più
comodo! ;) )
Yumi
Kago, sappi
che la tua recensione mi
ha fatto molto piacere,e sappi anche che essendo così
esplicito in
tre semplici lettere non sapevo come rispondere adeguatamente
perciò... che il LOL sia con te (un po' come la forza)... Poppy,
mia adorata!! non invidio per niente i tuoi studi di latino e di
greco e sappi che ci siamo lette nel pensiero, anch'io avevo
già
pensato di utilizzare la fiaba di pollicina, quindi con tutta
probabilità una delle prossime che scriverò
sarà proprio quella.
Ti ringrazio come sempre del tuo supporto, che ad un eroe come me non
basta mai e ti aspetto alla prossima! Kurohime,
mia diletta! Certo che ti perdono per il ritardo, guarda io quando ho
postato il nuovo capitolo!! spero che ci risentiremo presto, e di
farti morire dal ridere anche in quell'occasione!
Neph!! Se ti
sei lamentata che
Russia facesse Cenerentola beh... dopo il ruolo da ebete che gli ho
fatto fare qui mi preparo ad espatriare!!! Le tue proposte verranno
prese in considerazione dai maggiori esponenti del comico demenziale
per vedere quale possiamo rendere estremamente stupida.
Vi
aspetto tutte alla prossima(sperando di non essere in ritardo), vi
auguro delle buonissime e delle felicissime feste, e mi raccomando,
occhio a cosa fate a capodanno, si dice che si fa per tutto l'anno!!
|
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Capitolo 6 *** Svizzellina ***
Ve l'avevo promesso... e
una promessa è
una promessa... ragazze, non c'ho voglia di dilungarmi in discorsi...
quindi, buona lettura!!!
Svizzellina
C'era una volta una donna
non più
giovanissima, che desiderava (come sempre nelle fiabe) tanto avere un
figlio. Nonostante i ripetuti tentativi però, la
meravigliosa donna
non riusciva a rimanere incinta, probabilmente perché era un
uomo e
non era Inghilterra, ma voi questo non diteglielo. Fu così
che,presa
dalla disperazione decise di rivolgersi ad una vecchia e antiestetica
megera.
Inghilterra:
<< sta a
vedere eh... >>
La famosissima veggente
Igirisu...
Inghilterra:
<< me lo
sentivo... >>
<< vorrei
avere un bambino
signora veggente... >>
<< vuole un
biscottino signora,
del tè? >> chiese gentilmente la fattucchiera
<< signora
veggente, le ho
chiesto un bambino, non di morire... >> disse la
meravigliosa
donna appuntando sul suo blog che la veggente aveva tentato di
ucciderla. La maga sembrò non dare troppo peso alla cosa e
proseguì.
<<
rivolgetevi a Turchia... non
c'è persona nel villaggio che si intenda di bambini meglio
di lui...
>>
<< no maga,
non capite... voglio
un bambino mio... >> e s'indicò la pancia
<< qua
dentro... >>
La maga la
guardò perplessa <<
vuoi mangiarti un bambino? >> la maga Igirisu, a
quell'ora del
mattino non era particolarmente perspicace << no,
dannazione
no! Voglio rimanere incinta... >>
la veggente la
osservò perplessa <<
mmh... non vorrei essere indiscreta ma... sapete di essere un uomo
vero? >> la donna annotò anche questo sul blog
e guardò
sconvolta la veggente << come osate!! sono una bellissima
donna
io!!! >> detto questo si mise in una posizione
più comoda dato
che il pacco sorpresa di cinque metri che aveva nei pantaloni
iniziava a darle fastidio << certo...ok... mmh...prenda
questo
e lo pianti in un vaso da fiori... se ne avrà cura le
nascerà uno
splendido bambino >> e porse alla strana donna un fagotto
contenente una moneta da 5 franchi svizzeri
<< ma
è sicura? >> la
veggente annuì << scusi eh...ma lei come ha
fatto a partorire
Sealand? >>
Inghilterra:
<< Oz... io
sono una persona molto paziente, ma stavolta devo dirti che HAI ROTTO
CON QUESTA STORIA... >>
Oz:
<< ok,ok come siamo
permalosi... >>
La meravigliosa donna,
anche se non del
tutto convinta,tornò a casa e piantò la piccola
moneta in un vaso
da fiori altrettanto piccolo. Ben presto spuntò un grazioso
bocciolo
rugoso,così simile alla filigrana dei soldi. All'improvviso,
mentre
la giovane donna stava aggiornando il blog, il fiore esplose con un
tonfo.
<< ta
daaan!!! >> disse una
piccola figura dal vasetto. La donna, troppo presa dal raccontare i
fatti suoi, e quelli degli altri, sul blog non gli badò
<< TA
DAAAAAAAAAAAAAAAAN!!! >>
ripeté più forte la figura, poi, vedendo che non
veniva considerata
per niente, tirò fuori il fucile e sparò in testa
alla meravigliosa
madre. Per fortuna che era un piccolo fucile,e che era caricato a
salve, sennò addio meravigliosa donna. Finalmente la donna
si girò,
e la vide, quella piccola creatura eterea che era suo figlio. Era
bello e delicato, forse con la faccia un po' arcigna e un po' basso,
ah...e giusto un tantino avaro e violento... ma la madre era
più che
soddisfatta.
<< certo hai
la faccia un po'
arcigna... >> disse così su due piedi la
madre, giusto per
fare subito buona impressione
Svizzera:
<< non ho la
faccia arcigna!!! >>
Liechtenstein: <<
oddio...dai, un pochino si... >>
Poi osservò la
piccola statura della
creaturina e sbottò
<< forse ci
voleva un vaso più
grande... sisi...ti devi essere ristretto figlio mio... >>
<< invece di
continuare ad
offendere la mia più che dignitosa statura, dammi un
nome...>>
e fu così che la
bambina fu chiamata
Svizzellina. Tutto sommato era meglio se non si faceva chiamare. Fu
per questo, e per altri motivi che ben presto Svizzellina, decise di
fuggire, calandosi agilmente giù dal davanzale dove dormiva
e
addentrandosi nello spaventoso giardino, ove i ciuffi d'erba parevano
enormi baobab,in confronto a lei.
Svizzera: <<
come
infierire sull'altezza di qualcuno con delicatezza... >>
Mentre dormiva
però, venne rapita da
un brutto rospo pedofilo...
Polonia:
<< Turchia! >>
Turchia:
<< e basta con
questi luoghi comuni... >>
<< oooh...che
bella bambina >>
disse il rospo mangiucchiando un pezzo di pomodoro <<
certo non
è Ita-chan, ma per quel ninfomane di mio figlio va
più che bene...
>> disse gracchiando,portandola nella propria dimora ove,
il
meraviglioso ninfomane risiedeva.
Francia:
<< grazie ma
petite per quel meraviglioso... >>
Oz:
<< ma ti pare? Dico
solo la verità... >>
Inghilterra:
<< non vale
però!!! non dovresti fare favoritismi qui...!!!!
>>
<< svegliala
dolcemente >>
suggerì padre rospo al meraviglioso e aitante figlio
Inghilterra:
<< OZ!! >>
Oz:
<< ok,ok... >>
il figlio si
spogliò e decise di dare
alla nuova\o arrivato (ormai tanto le sessualità sono in
dubbio).
Per fortuna la piccola
creaturina si
svegliò, giusto in tempo per non finire nelle grinfie del
meraviglioso, aitante rospo.
Inghilterra:
<< comunque
non vale ecco... fa favoritismi evidenti...uffi >>
e dato che la piccola
creatura, di
uomini non ci capiva nulla...
Svizzera:
<< grazie eh? >>
Oz:
<< figurati, per così
poco... >>
...fuggì dal
meraviglioso rospo verso
nuove avventure.
Si legò(non in
quel senso) ad una
farfalla interpretata da una star d'eccezione, Yusaki, e
risalì il
fiume, finché un brutto tafano non la prese.
Polonia:
<< Turchia!! >>
Turchia, il re dei tafani.
Turchia:
<< non era uno
scarabeo nella storia? >>
Oz: << si, ma re dei
tafani suona meglio... >>
Il re non le voleva far
mancare
niente...
Turchia:
<< perché era
una persona gentile... >>
...perchè si
voleva fare la piccola
creaturina, ma le concubine del tafano non erano molto d'accordo.
<< e quella
da dove salta fuori??
>> esclamò Egitto
<<
è una mia nuova amica (si due
volte)... non è graziosa? >>
<<
no...è bassa, e arcigna... e
ha solo due gambe... >> disse Giappone
Il re tafano non
prestò molta
attenzione a quel che dicevano le concubine, tanto se la sarebbe
fatta comunque
Svizzera:
<< ma anche no!
>>
fu l'intervento dell'ultima
concubina a
convincerlo a lasciare andare via Svizzellina.
<< se lei non
se ne va, io non te
lo do più... >> esordì Grecia, e il
brutto e pedofilo tafano
la lasciò andare su un enorme fiore. Riuscendo a scendere, e
ritrovandosi tutta sola,iniziò a camminare, e
camminare,finché non
arrivò l'inverno.
Russia:
<< e morì... >>
Oz: <<
no Russia... mi
dispiace... >>
I vestiti che portava erano
così
leggeri! Poverina soffriva tanto il freddo
Russia:
<< oh, quante
storie per un po' di neve... >>
per sua immensa fortuna,
una topolina
decise di ospitarla
<< puoi stare
da me quanto
vorrai, mi piacerebbe avere compagnia ogni tanto... >>
disse
una voce.
Anche se Svizzellina non
vedeva
nessuno,sentiva che c'era qualcuno li con lei, e iniziò a
raccontargli la sua storia. L'inverno era quasi passato e Svizzellina
si trovava bene a casa della misteriosa voce, un giorno
però, una
vecchia talpa venne a farle visita,secondo la misteriosa presenza
infatti era un buon partito.
<< allora
Svizzellina raccontami
qualcosa di te... >> disse Cuba mangiucchiando un po' di
gelato
Cuba:
<< fammi capire sono
una talpa adesso? >>
Oz: << si... >>
Cuba:
<< fa piacere essere
promossi... >>
a Svizzellina quell'uomo
non
piaceva,troppo...
Cuba:
<< se dici
grasso...diserto... >>
...robusto,ma lei era ben
educata con
tutti. Cantò per lui ( uccidendogli i timpani), lui per lei
scavò
un lungo cunicolo che collegava le due case... ma lei non gliel'ha
data lo stesso. Percorrendo il tunnel però, la piccola,
trovò una
rondine,Liechtenstein,che probabilmente non aveva resistito
all'inverno.
<< oh povera
rondine... >>
disse la piccina posandogli una coperta addosso. Il calore di
Svizzellina parve ridare vita alla povera rondine.
<< grazie per
avermi salvato
piccina... >> disse Liechtenstein << ti
ricambierò il
favore un giorno... >> ma nel frattempo si diede alla fuga
<< poi torni
vero? >>
silenzio...
<< vero?
>>
Il tempo passò,
e la primavera tornò
più bella che mai. Tutto era un fiore, tutto splendeva (che
ci fosse
un Edward Cullen nei paraggi?), e tutti erano felici.
Russia:
<< che cosa gay...
>>
Svizzellina, era triste,
non voleva
sposare quella talpa, ma non voleva nemmeno dare del dispiacere a
quella strana presenza che l'aveva aiutata tanto.
<<
Svizzellina... vieni con me...
>> disse una voce
<<
Canada...siete voi? >>
rispose titubante la creatura guardandosi attorno
<< chi? No
sono Licht... vieni
con me... ti porterò via di qui... >>
La piccina non se lo fece
ripetere e le
saltò in groppa ( che detta così suona male...) e
salutò la
topolina << grazie per tutto quello che avete fatto ma...
non
posso sposare quella pantegana... >>
<< sono una
talpa!! >>
ribatté Cuba consolandosi con la topolina.
Volarono per molte ore,
finché non
trovarono un meraviglioso prato, ricoperto di rugiada e di fiori, e
un grande arcobaleno splendeva in cielo. Poteva essere solo una
cosa...
Polonia: <<
Il gay
pride!!! >>
Oz:
<< no, direi di no...
>>
era la meravigliosa landa
delle fate.
Creature curiose le fate,forse per questo non appena videro la
piccola Svizzellina uscirono tutte dalle loro casette e s'annidarono
attorno alla creaturina, come api attorno al miele. Svizzellina era
esterrefatta, tutti quei colori, e quelle faccine sorridenti...
Russia:
<< un fatto
assolutamente disdicevole... >> prende un rubinetto
<<
meglio rimediare... >>
Oz:
<< buono
Russia...buono... >>
quelle faccine sorridenti,
ma una tra
tutte colpì la sua attenzione... il viso di quell'uomo,
così
virile, con quella meravigliosa calzamaglia dorata, e le ali
brillanti come diademi, un elfo dei boschi, il re degli elfi...
Polonia:
<< sono io!! sono
io??? >>
Oz:
<< c'è un solo uomo
più virile di te... >>
*sguardo
perplesso di tutti i seme *
Austria, il re degli elfi,
era
bellissima, ops, bellissimo, e Svizzellina non poté che
cedere alle
sue avance.
Austria:
<< ma io non gli
ho fatto nessuna avance... >> guarda Ungheria
<< te lo
giuro Elizaveta!! >>
I due si osservarono per
momenti che
parvero interminabili.
<< io non ti
conosco, eppure io
so di amarti... >> disse sicuro di se il re.
<<
così a caso... >> disse
poco convinta di questa svolta Svizzellina,ma a noi fondamentalmente
non ce ne frega più di tanto. Fu così che a caso,
e senza preavviso, decisero di sposarsi.
Delle nozze piene di brio e
di gioia,
che riportarono la pace nel regno.
Polonia:
<< perché il
regno era in pericolo? >>
Oz:
<< no, ma così ho
alzato l'audience... >>
Polonia: <<
aaaaah... >>
Tutti erano felici, tutti
tranne una
meravigliosa fatina, dai lunghi e mossi capelli castani, ma la sua
vendetta cruenta nei confronti del virile elfo fatato, non sono
vicende che riguardano questa storia.
FINE
Oz, fa piacere vedere come
migliorino
sempre di più i miei finali eh?
Polonia:
<< si vede
proprio che ti sforzi... >>
Beh, ragazze, alla
prossima! Un
meraviglioso anno nuovo a tutte ( e ricordate sempre che ciò
che
fate a capodanno lo fate tutto l'anno...) da Oz, Yusaki e Nephtian...
|
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Capitolo 7 *** Matthew e il fagiolo magico ***
Ogni giorno che passa
divento sempre
più faticona...che sia l'influsso malvagio di Yusaki?
Probabilmente
si...
ChibiWall,beh... mancava
decisamente
questa fiaba... grazie!
Dedicata a tutti voi che mi
seguite e
in particolar modo proprio a ChibiWall che mi ha suggerito la fiaba.
Grazie di tutto, e buona lettura
C'era
una volta una povera vedova...
Lovino:
<< Fammi indovinare... voleva un figlio...
>>
Oz:
<< No... >>
che
aveva avuto un bambino di nome Matthew e una vacca di nome Bianca.
Polonia:
<< Tipo oh mio dio!!! cioè povera signora!!!
>>
Oz:
<< Oh santo cielo...volevo dire che aveva avuto un
bambino e si
era ritrovata una vacca... >>
Polonia:
<< La signora!? Tipo era così grassa?
>>
Oz:
<< Oh santo cielo... no, aveva avuto un bambino da suo
marito e
poi si era comprata una vacca... va bene così?
>>
Polonia:
<< Cioè Oz, devi essere tipo più
precisa ecco... >>
Quella
vacca, era tutto quello che avevano, Matthew e la madre infatti
vivevano del latte che la vacca gli offriva...
Bianca:
<< Prego...volete del latte? >>
Polonia:
<< Ooh...tipo grazie, che gentile... >>
Oz:
<< Oh santo cielo!!! Non in quel senso!!! >>
Matthew
e la madre vivevano del latte che la vacca gli forniva,
finché una
mattina, Bianca non fece più latte.
<<
Che faremo adesso? >> chiese disperata la madre a Matthew
Polonia:
<< Ma tipo questa donna non ce l'ha un nome?
>>
Oz:
<< Congratulazioni Feliks, ti sei appena aggiudicato il
ruolo... >>
Polonia:
<< Ma tipo io... >>
<<
Non temere mamma Feliks, troverò un lavoro...
>> disse
rassicurandola Matthew.
<<
Ma come puoi trovarti un lavoro, se nemmeno io che sono tua madre
riesco a vederti? >> disse sconsolata la madre
<< non ci
resta che vendere Bianca ed aprire una bottega con il ricavato...
>>
<<
Va bene mamma, oggi è giorno di mercato... vedrai che
qualcuno
disposto a comprare Bianca lo trovo... >> rispose
Matthew,
uscendo dalla soglia di casa. Mamma Feliks non poté fare a
meno di
avere un brivido lungo la schiena...
Matthew
non arrivò mai al mercato...
Cuba:
<< Oddio è morto!!! maledetto
America! Sei stato tu!
Geloso del suo incredibile carisma! >>
Oz:
<< Sicuramente... >>
Incontrò
per strada uno strano signore che lo salutò...
<<
Buongiorno... >> disse l'uomo.
<<
Buongiorno >> rispose educatamente Matthew. Poi si
fermò a
guardare l'uomo << scusi ma... lei mi ha visto?
>>
domandò stupito. L'uomo si limitò ad annuire.
<<
Certo che ti ho visto... ti va di scambiare la tua mucca con 3
fagioli magici? >>
<<
Credi che sia così idiota da scambiare Bianca per 3 fagioli
magici?
Per chi mi hai preso... >> disse severo Matthew
<<
Posso dartene 5... è la mia ultima offerta...
>> disse l'uomo
osservandolo da sotto le folte ed antiestetiche sopracciglia.
Inghilterra:
<< Si ricomincia? >>
Oz:
<< scusa ma...chi ha detto che sei tu? >>
Inghilterra:
<< quindi non sono io? >>
<<
Mi scusi signore, qual'è il vostro nome? Non posso certo
vendere
Bianca ad uno che non conosco! >>
<<
il mio nome è Arthur Kirkland... >>
Inghilterra:
<< OZ! >>
Oz:
<< Che vuoi...io ho solo detto che nessuno aveva detto
che eri
tu... adesso l'ho detto... >>
Inghilterra:
<< Ogni storia che passa ti odio sempre di
più... >>
<<
Allora? Ci stai? >>
<<
No... >> Matthew era stoico sulla sua posizione
<<
Ti do anche dell'ottimo sciroppo d'acero... >> aggiunse
ancora
l'uomo
<<
Ok ci sto! >>
Cuba:
<< Ma è idiota!!! Doveva farsene dare almeno
due... >>
Oz:
<< Idiota e più idiota... >>
Concluso
l'affare il giovane tornò a casa tutto sorridente. La madre
l'osservò
<<
Vedo che Bianca non è con te... a quanto l'hai venduta?
>>
<<
a 5 fagioli magici e una bottiglia di succo d'acero... >>
La
madre scoppiò a ridere poi ritornò a guardare il
figlio.
<<
Stai scherzando vero? Hai venduto Bianca per 5 maledettissimi
fagioli??? >>
<<
Magici mamma... magici... >>
<<
Vattene via sciagurato...per punizione andrai a letto senza cena...
>>
Quando
si svegliò, la sua stanza aveva un aspetto strano; il sole
la
illuminava con i suoi raggi in parte, mentre il resto della stanza
era allo scuro. Matthew saltò giù dal letto, si
vestì e andò alla
finestra. E secondo voi che cosa vide?
Feliciano:
<< Il grosso pene di Germania? >>
Svizzera:
<< Un rialzo nell'economia mondiale? >>
Francia:
<< Qualcuno nudo? >>
Lituania:
<< Alieni? >>
Oz:
<< Alieni? >>
Lituania:
<< Si, sono così carini... >>
Ebbene,
i fagioli che la mamma aveva gettato via dalla finestra nel giardino,
si erano trasformati in un'enorme e altissima pianta di fagioli che
era cresciuta tanto da arrivare a toccare il cielo. Il vecchietto
aveva detto la verità.
Inghilterra:
<< Vecchietto...il vecchietto aveva ragione... IO HO SOLO
23
ANNI SANTO CIELO! >>
Il
fagiolo arrivava ormai vicinissimo alla finestra della stanzetta di
Matthew, così il ragazzo poteva agilmente usarla come scala
per
scendere e salire. Ed egli salì, salì,
salì tanto in alto da
arrivare a toccare il cielo; e quando fu in cima alla pianta,
camminò
e camminò tanto a lungo, finché giunse presso
un'enorme e
gigantesca casa, e all'entrata c'era una donna gigante.
Grecia.
Grecia:
<< Maledizione... pensavo di essere fuori dal suo
diabolico
radar... >>
<<
Buongiorno...mamma >> disse Matthew gentilmente
<<
stamattina mi daresti qualcosa per fare colazione? >>
infatti
aveva molta fame, dal momento che la sera prima aveva saltato la cena
<< Vuoi la colazione, eh? >> rispose
Grecia. << Beh
si... >> ribatté timidamente Matthew
<< Sarai tu la
colazione, se non te ne vai immediatamente da qui. Mio marito
è un
orco, e i suoi preferiti sono proprio i ragazzini. Farai bene a
scappare prima che ritorni >>. Ebbene, evidentemente
l'orchessa
non era così cattiva, quantomeno l'aveva avvertito...
Canada:
<< Che fortuna eh? Uomo avvisato mezzo salvato... Oz, mi
spieghi cosa dovrei fare se rientrassi in quell'altra metà?
>>
Oz:
<<
Mmh... ad occhio e croce dovresti iniziare a correre... >>
Ma
non solo per questo motivo la gigantessa era stata gentile, gli
servì
un'abbondante colazione
Canada:
<< Certo...per scaricarsi dal senso di colpa per
ciò che mi
farà suo marito... >>
Oz:
<< Matt... si uomo... ahahahahaaha...scusami...non
volevo... mi
è scappato... >>
Canada:
<< Non è divertente... per niente...
>>
Ma
il ragazzo non aveva ancora finito di mangiare che, bum, bum!
Canada:
<< ODDIOOOOO >>
Oz:
<< Ti vuoi calmare? >>
La
casa cominciò a tremare dal rumore dei passi di qualcuno.
<<
Oddio è lui!! >> disse Grecia <<
è mio marito! E
adesso cosa facciamo? Vieni qui, presto! Salta qui dentro
>> e
nascose Matthew nel forno appena in tempo.
Canada:
<<
Mi spieghi come faccio a calmarmi se anche sua moglie è
terrorizzata? >>
Oz:
<< … >>
Canada:
<< Oz? >>
L'orco
entrò in cucina; era un gigante, assolutamente e indossava
un'inquietante maschera sul viso. Portava con sé tre bambini
legati
alla cintura; li sganciò di dosso e li buttò sul
tavolo e disse: << Ecco qua, moglie. Preparami un paio di
questi per colazione.
Sai, giusto per sgranchirmi un po'. Ma.. uhm.... che cos'è
questo
odore? >>
"Ucci
ucci,
sento odor d'inglesucci,
che siano vivi o che sian
morti,
le loro finiranno nel mio lettino."
<<
SONO CANADESEEEEEEEEEEEE NON INGLESE!!! >>
gridò Canada dal
suo nascondiglio
Grecia:
<< Ma allora sei idiota!!! >>
<<
Ma che dici, caro? >> disse Grecia, << Stai
sognando. O
forse quello che senti è l'odore dei resti di quel
ragazzetto che ti
sei gustato ieri sera. Vai a sistemarti e a rinfrescarti, e quando
tornerai, troverai la colazione pronta in tavola.>>
Turchia
allora se ne andò; Matthew stava già saltando
fuori dal forno,
quando Grecia lo fermò: << No, aspetta un
altro po', che si
sia addormentato; si fa sempre un pisolino dopo averlo fatto.
>>
Matthew la osservò << Scusa se te lo chiedo
ma... come fai a
stare insieme ad un tipo come quello? >> Grecia si
limitò a
sorridere << Secondo te io questa catena la porto per
divertimento? >> disse indicando una lunga catena
attaccata
alla sua caviglia. Turchia tornò e fece ciò che
Grecia aveva
predetto. Mentre il terribile orco dormiva, Matthew sottrasse un
fagotto d'oro all'orco, da quel nascondiglio che aveva potuto
intravedere dal forno. Fu così, che dopo aver disceso
l'immensa
pianta di fagiolo, tornò dalla madre.
<<
Mamma...visto che avevo ragione? >> disse Matthew posando
sul
tavolo il fagotto di monete d'oro sottratto all'orco. Ma la madre non
aveva voglia di dargli ragione, così prese il fagotto di
soldi e
andò in paese a comprarsi un vestito nuovo. Quando
tornò, nel suo
meraviglioso vestito a gale rosa, osservò il suo
meraviglioso figlio
<< Tesoro... insomma... dove sei finito? >>
<<
Mamma... sono qui... davanti a te... >> disse con aria un
po'
scocciata Matthew alla madre
<<
Oh, non importa dove sei... va a procurarti dell'altro oro... quello
che hai preso non era abbastanza... >>
Allora
Matthew salì di nuovo sulla pianta, ancora e ancora...
America:
<< Tutto questo perché Oz non ha voglia di
farla tanto
lunga... >>
Oz:
<< Tutto questo è offensivo nei miei
confronti... però è
vero... >>
Finché
Turchia non iniziò a sospettare qualcosa.
<<
Grecia... noi non avevamo una gallina che faceva le uova d'oro?
>>
<<
No tesoro... >>
<<
Strano...ero quasi sicuro che ne avessimo una... >>
Turchia era
convinto di avercela avuta una gallina... e così rimase
all'erta. Fu
così che un giorno...
<<
Uccci, ucci, ucci, sento odor di inglesucci >>
gridò, <<
Ne sento l'odore, Heracles, lo sento! >> <<
Ne sei
sicuro, caro? >> rispose Grecia << Se
è quel maledetto
che ti ha rubato l'oro e la gallina dalle uova d'oro, stai sicuro che
in questo momento è nascosto nel forno.
>>Tutti e due corsero
a vedere, ma fortunatamente Matthew non era lì, e Grecia
disse: <<
Allora temo che ti sei sbagliato, a meno che non sia l'odore del
ragazzo che hai catturato ieri notte che poi ti sei fatto.
Bhè, io
sono sbadata, ma anche tu, non sai ancora riconoscere la differenza
tra l'odore di bambino e il mio odore... non te lo do...
>>
Turchia:
<< tutto questo è molto triste...
>>
Grecia:
<< così impari a tradirmi... >>
Allora,
Sadiq,sconsolato si sedette a fare colazione, ma a ogni tanto
mormorava: << Bhè, giurerei...
>> e alzandosi, cercò
nella dispensa e ovunque in cucina, tranne, fortunatamente, nel
paiolo di rame, in cui non gli venne in mente di
guardare(perchè
ovviamente Matthew era lì). Finita la colazione, Turchia
proruppe:
<< Grecia! Portami subito la mia arpa
d'oro.>> Essa
gliela portò e gliela mise sul tavolo, ed egli
ordinò(all'arpa): <<
Canta! >> Grecia lo guardò come si
può guardare una muffa sul
muro << Turchia... le arpe non cantano...
>> Turchia lo
guardò << NON È VERO! TU MENTI...
SU,ARPA, CANTA! >> ma
l'arpa non cantò.
Grecia:
<< Perché come al solito avevo ragione io...
>>
Turchia:
<<
Perché mi sono trasformato in un idiota? >>
Grecia:
<< Perché sei in una fiaba di Oz...
>>
A
quel comando, l'arpa cantò magnificamente,oh così
parve a Turchia,
che a forza di funghetti allucinogeni aveva perso il capo. Infine si
addormentò. A quel punto Matthew alzò il
coperchio di rame molto
delicatamente e sgattaiolò giù come un topolino e
si arrampicò sul
tavolo, dove strisciò, e prese possesso dell'arpa magica, e
corse
poi velocemente verso la porta; ma l'arpa urlò a gran voce:
<<
Padrone! Padrone! >>
Turchia:
<< Ma non si era detto che non parlava? >>
Oz:
<< E adesso canta... >>
Turchia
si svegliò appena in tempo per vedere Matthew che scappava
con
l'arpa.
Canada:
<< Oh mio dio mi ha visto... che emozione!
>>
Per
poco Matthew non si fece beccare preso com'era dalla scoperta che
Turchia lo potesse vedere. Corse più in fretta che
poté, e Sadiq
lo inseguì, e l'aveva quasi raggiunto se non fosse stato per
un
balzo diretto proprio verso il fagiolo; Turchia però era
vicinissimo, e per poco non riuscì ad acchiapparlo, ma fece
in tempo
a vederlo sparire, e quando arrivò alla fine della strada,
vide
Matthew mentre scendeva per il fagiolo. Dal canto suo, il turco non
se la sentì di prendere il fusto della pianta per scala,
così si
fermò e rimase ad aspettare che Matthew risalisse per
ritentare la
sorte. Ma proprio allora Giappone gridò: <<
Padrone, padrone!
>>
Giappone:
<<
Mmmh...Oz...quand'è che sono diventato l'arpa?
>>
Oz:
<< Da adesso... >>
Giappone:
<< Ho fatto qualcosa di sbagliato per meritarmi questo?
>>
Grecia:
<< Kiku... ci sceglie a caso... non prendertela...
>>
il
turco si tuffò sul fagiolo, scuotendolo tutto con il suo
peso.
Feliciano:
<< Sembra una cosa così porno...
oddio...aspetta... quant'è
alto il fagiolo? >>
Germania:
<< No, Italia...non dirlo... >>
Feliciano*sorridendo*:
<< Il fagiolo è grande come il p... Germania?
>>
Oz:
<< indovinate? Germania era svenuto. >>
Matthew
riuscì a scendere a terra, e dietro di lui, Turchia. Ma
Matthew era
stato più veloce di lui, che era quasi arrivato a casa.
Allora
gridò: << Mamma! Mamma! Presto, portami
un'accetta! >> Polonia era seduto sulla poltrona ed era
al telefono <<
Lituania, scusa un secondo eh....devo porgere l'accetta a mio
figlio... >> corse da Matthew con l'accetta, ma quando
raggiunse ai piedi del fagiolo si paralizzò dalla paura,
poiché
vide quello spaventoso turco scendere dalle nuvole. Matthew mantenne
il sangue freddo...
America:
<< Ahahahahaah... >>
Oz:
<< Scusami... cosa c'è da ridere...
>>
America:
<< Ma come... Canada che fa il macho non ti fa ridere?
>>
Oz:
<< Oddio hai ragione...ahahahaaha... >>
Canada:
<< Vi odio... >>
Dicevamo
che Matthew afferrò l'accetta e con un colpo ben assestato
America
& Oz: <<
Ahahahaha... Canada muscoloso... >>
Infranse
il fagiolo nel mezzo. Turchia sentì la pianta traballare e
tremare,
così si fermò per vedere cosa stesse succedendo.
Poi Matthew diede
un altro colpo alla pianta, che questa volta si spezzò
definitivamente in due parti, e cominciò a crollare. Allora
Sadiq
precipitò giù,seguendo la caduta del fagiolo.
Matthew mostrò
Giappone alla madre, e grazie ad essa, e Francia
Francia:
<< No scusa ma... chi sarei io? >>
Oz:
<< La gallina dalle uova d'oro... >>
Francia:
<<
Giustamente... >>
Matthew
e Polonia divennero ricchissimi. Matthew sposò una grande
principessa,Cuba
Oz:
<< Così a caso... giusto perché una
principessa ci doveva
essere... >>
E
vissero tutti, felici e contenti...
FINE
Oz:
<< Tranne Turchia e Grecia che sono morti...
>>
Grecia:
<< Wow...che
tatto...
>>
FINE
DAVVERO
Grazie
ancora a tutti e... alla prossima.
|
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Capitolo 8 *** Polon d'Oro e i tre russi ***
Sarò
breve...
…
anzi
no, che poi
si fa confusione... sono sempre Oz, mi raccomando non confondetevi
eh?
Ringrazio
Eren
Raimizu per l'idea.
Chiedo
venia a
Claws, il Bad friend trio ci sarà... ma non è
questo il giorno!!!
Iniziamo...
Feliks
d'Oro e i tre russi
C'erano
una volta tre russi: Uno era squattrinato, un altro isterico e uno
sadico.
Ciascuno
aveva una ciotola per la colazione: Lo squattrinato non ne aveva una
perché costava troppo, l'isterico aveva imboscato la sua per
poter
mangiare da quella di quello sadico, ma quest'ultimo non aveva una
ciotola,bensì un rubinetto. In effetti mangiare in quella
casa era
un po' un problema. Avevano una sedia per sedersi (almeno quella). Lo
squattrinato...
Polonia:
<< Ma questa gente tipo non ce l'ha un nome?
>>
Lo
squattrinato dicevo, che altri non era che Ucraina,non aveva una
sedia...
Ucraina:
<< Non avevamo detto che avevamo una sedia per sedersi?
>>
Oz:
<<
Ho detto che avevano
una sedia per sedersi... non ho detto quanti di loro... Ucraina...
devi stare più attenta... >>
Come
dicevo, tutti i russi,tranne Ucraina avevano una sedia, quella
dell'orsetto psicotico, che altri non era che Bielorussia, era molto
comoda, ma lei preferiva sedersi sopra l'orso sadico, il quale non
era molto contento di questa decisione, ma non aveva il coraggio di
ribattere.
Ovviamente
avevano pure un letto per dormire... tutti tranne?
Polonia:
<< Ucraina? >>
Oz:
<< Bravissimo Polonia... prendi pony... >>
Ucraina:
<< è una mia impressione o diventa sempre
più spietata ogni
storia che passa? >>
Avevano
tutti un lettuccio, Bielorussia aveva un letto, molto comodo e
confortevole, che usava solo perché l'orsetto sadico ogni
notte
riusciva a chiuderla fuori da camera sua.
Ucraina:
<< e io dove dormo? >>
Oz:
<< per terra... ovviamente... >>
Ucraina:
<< ovviamente... >>
Una
mattina, dopo aver preparato la vodka e averla versata nelle ciotole,
i tre russi andarono a fare una passeggiata in Siberia; aspettavano
che la vodka si raffreddasse, perché non volevano scottarsi
la
bocca.
Russia:
<< Tutto questo non ha senso! Perché dovrei
andare in
Siberia... e perché aspetto che si freddi la vodka...
è già
fredda! >>
Oz:
<< Russia... non fare domande... >>
Russia:
<< Kolkolkolkol... >>
Oz:
<<
Ok... puoi fare domande... ma in Siberia ci vai lo stesso...
>>
*Russia
sfodera il rubinetto*
Oz:
<< Sappi che non mi fai paura! >>
Fu
così che quella mattina, invece di andare in Siberia
andarono a
Cuba...
Polonia:
<< Hey! Tutto questo tipo non è giusto!
>>
Mentre
camminavano sulla spiaggia, una bambina che si chiamava Feliks d'Oro
giunse alla loro casa. Guardò prima dalla finestra, poi dal
buco
della serratura e, non vedendo nessuno nella casa, fece scorrere il
catenaccio ed entrò.
Russia:
<< Maledetto Stalker... >>
Oz:
<<
Non credo che sia uno stolker... ma un ladro... >>
Vide
allora la colazione pronta sul tavolo.
Russia:
<< Se osa assaggiare la mia vodka... giuro che la
spartizione
sarà l'ultimo dei suoi problemi... >>
Ma
Polon d'Oro...
Polonia:
<< Non mi chiamavo Feliks d'Oro? >>
Oz:
<< si, ma così è più
carino e mi ricorda il pandoro... >>
Dicevo...
ma Polon d'Oro, sprezzante del pericolo assaggiò da prima la
vodka
nell'orsetto sadico. Ma era troppo forte e la risputò.
*Russia
è in preda ad un attacco isterico, per tale motivo non
è in grado
di commentare *
Poi,
assaggiò la vodka dell'orsetto pscicotico, e si
beccò una
maledizione...
Polonia:
<< tutto questo non c'è nella fiaba!!!
>>
Oz:
<< e adesso c'è... >>
Alla
fine assaggiò ciò che si trovava nella ciotola
rotta dell'orsetto
squattrinato e gli piacque perché era acqua.
Dopodiché andò in
salotto e si sedette su tutte le seggioline degli orsi, infine
andò
in camera da letto. Per primo provò il letto di Russia, ma
era
troppo sudicio per lui, decise quindi di provare quello di
Bielorussia, ma l'aura demoniaca del letto lo respinse e quindi si
accovacciò nel posto dove dormiva sempre Ucraina, si
rimboccò le
mattonelle e dormì profondamente.
Inghilterra:
<< si rimboccò le mattonelle? >>
Oz:
<< Beh, Ucraina dorme per terra... quindi è
ovvio che si
rimbocca le mattonelle no? >>
Inghilterra:
<<
Ti auguro una felice discesa nella tua follia Oz... >>
I
tre orsacchiotti erano però tornati alla loro adorata casa...
<<
Ma io non potevo nascere in un paese caldo, accogliente, dove
crescono i miei adorati girasoli invece che in questa landa desolata?
>> disse Russia sfogandosi, il Generale inverno gli
rettificò
(con dieci metri di neve) che non aveva gradito il suo commento.
Ucraina si rese conto che qualcosa non andava...
<<
Credo che qualcuno sia penetrato in casa... >> disse
entrando
con cautela in soggiorno
<<
Wow, sorellina lasciamelo dire... hai un ottimo intuito...
>>
<<
Ooh, grazie Natalia... >>
<<
Ma dimmi come hai fatto ad arrivarci? Ecco ci sono... è
stato tutto
questo trambusto a metterti in allarme non è vero?
>>
<<
Noto del sarcasmo... >>
<<
MA CERTO CHE SONO SARCASTICA!!! Se lo trovo LO UCCIDOOOO! Guarda come
ha osato ridurre il letto del mio adorato Russia >> e
detto
questo iniziò ad aggirarsi per casa brandendo la sua mannaia.
<<
Qualcuno si è tracannato la mia vodka e l'ha pure sputata
sul
pavimento... >> disse Russia decisamente
adirato.<<
Qualcuno ha tentato di bere la mia vodka... >> disse
l'orsetto
psicotico cercando in giro il responsabile. L'orsetto più
piccolo
non disse niente perché era una persona gentile. Poi, non
appena
Ucraina andò a vedere il suo lettino, trovò il
colpevole che
ronfava beatamente sotto le mattonelle...
Inghilterra:
<< Insomma, Polonia è tipo muffa... cresce
sotto le
mattonelle... >>
<<
Qualcuno si è sdraiato sul mio pavimento ed ecco chi
è >>
disse Ucraina sussurrando.
Quando Polon d'Oro udì il sibilo
inquietante della voce di Russia,profonda e penetrante, si
svegliò
immediatamente.
E quando vide che i tre Russi la guardavano, corse
alla finestra e saltò giù, ma non fece molta
strada che Russia lo
placcò, Bielorussia lo immobilizzò e lo pestarono
a sangue fino a
che non furono stanchi.
FINE
Sealand:
O.O * faccia sconvolta*
Russia:
<< Peter, questo t'insegna che non bisogna mai entrare di
nascosto nelle case altrui... sennò poi muori
>>
Grecia:
<< Queste fiabe finiscono sempre con queste perle di
saggezza
zen allucinanti... >>
Ragazzi,
ragazze, pony e fate... sei recensioni in un capitolo? Ma
così mi
emozionate... vi ringrazio tantissimo per il vostro sostegno e vi
aspetto alla prossima!
|
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Capitolo 9 *** La figlia del Mugnaio ***
Sappiate
che mi scuso in anticipo per questa introduzione...
Ecco
a voi, l'introduzione minimalista di questa settimana...
“ un
due tre, fante cavallo e re... “
Oz:
<< Mamma mia che fatica... >>
Inghilterra:
<< Oh, santa regina... >>
La figlia
del mugnaio
C'era
una volta...
Inghilterra:
<<
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah... >>
Stavo
dicendo... che c'era una volta...
Inghilterra
* completamente ubriaco* <<
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah... >>
Oz:
<< Sedatelo, sopprimetelo...fate quello che volete, ma
fatelo
stare zitto... >>
Dicevamo,
prima che Inghilterra perdesse completamente la testa...
Inghilterra:
<< Non tratterai...hic...male qualche altra nazione...
hic...io...ti sfido a farlo... >>
Oz:
<< … >>
Inghilterra
: << Non ne hai il coraggio eh? >>
Oz:
<< E fu così che Inghilterra cadde in un sonno
profondo... >>
Inghilterra:
<< Sciocca non puoi farlo... e io non ho
sonno... >>
* Arthur si addormenta di colpo*
Oz:
<< Sono il Re del mondo... il potere scorre in
me...buahahaha... >>
America:
<< Mmmh...signore dell'universo? Potrebbe
limitarsi a
continuare la storia? >>
Oz: << Ma certo... >>
C'era
una volta,
Lovino:
<< Una vedova! >>
No...
Russia:
<< Un cane! >>
Oz:
<< Scusa Russia...cosa c'entra un cane... >>
Russia:
<< Boh, ci stava bene... >>
Oz
: << E certo... >>
Non
c'erano una volta ne una vedova ne un cane, bensì un
mugnaio,
povero...
Lovino:
<< Tanto qui...o sono vedovi, o sono poveri... non
c'è
alternativa... >>
Se
mi facessi finire, sapresti che il mugnaio aveva una bella figlia...
Lovino:
<< Che culo... una bocca in più da
sfamare... >>
Un
giorno gli capitò
di parlare con il Re e gli disse: << Ho una figliola che
sa
filare l'oro dalla paglia v'interessa? >>
Francia:
<<
Prussia,le balle che spari sul tuo pene, in confronto a questa sono
barzellette... >>
Prussia:
<<
Francis...dovresti sapere che non racconto bugie... >>
Francia:
<< Come no... >>
Il
Re, a cui piaceva l'oro...
Oz:
<< Certo il re ricompare... a chi lo faccio fare...
>>
Spagna:
<< Nessuno... muova... un muscolo... >>
Dicevamo
che a Spagna piaceva l'oro, così...
Spagna:
<<
Perché!!!? >>>
Francia:
<< Dai Antonio, che se ti va bene muori
subito... >>
Spagna:
<< Grazie Francia... adesso si che sto
meglio... >>>
Francia:
<< Figurati...per così poco...
>>
Oz:
<< Ne avete per molto o posso andare avanti? Grazieeee...
>>
Allora...
a Spagna piaceva l'oro, e così ordinò che la
figlia del mugnaio,
Prussia, fosse condotta di fronte a lui...
Prussia:
<< Cavolo! Io non ho detto niente stavolta!!!
>>
Oz:
<< Taci o vile... >>
Polonia:
<< Perché tipo un ovile dovrebbe tacere?
>>
Oz:
<< OH, Vile...taci codardo... Polonia non capisci un
tubo! >>
Polonia:
<< Cosa? >>
Oz:
<< Bravo, continua così che vai bene...
>>
Dopo
averla esaminata attentamente...
Prussia:
<< Maniaco schifoso... >>
Spagna:
<< Io non ho fatto niente... >>
Prussia:
<< Non mi guardare sai...perverso...
tsè...maniaco... >>
fu
condotta in una stanza piena di pagliericcio...
*Prussia
guarda male Spagna *
Spagna:
<< Che vuoi!!!Guarda che lo devi solo filare e farlo
diventare
d'oro... >>
Prussia:
<< O.O PURE! >>
Spagna:
<< La paglia... che hai capito... >>
Prussia:
<< Perverso... >>
Dicevamo
che la condusse in una stanza piena di paglia e gli disse:
Spagna:
<< Se entro l'alba, non fai di questa paglia, oro...
muori...
>>
A
Ivan Braginski, piace questo elemento...
Poi
la porta fu chiusa ed ella rimase sola. Il povero Prussia se ne stava
là senza sapere come salvarsi, poiché‚
non aveva la minima idea
di come filare l'oro dalla paglia...
Svizzera:
<<
A nessuno...la butto li eh... è passato per la mente che sia
un
procedimento impossibile immagino... >>
Lovino:
<< Ecco... mi hai spoilerato il finale...grazie eh...
>>
Svizzera:
<<
Ho solo detto che probabilmente morirà, non credi che se ci
fosse
stato un modo per filare l'oro dalla paglia io lo saprei?
>>
Dicevo...
il povero Prussia non sapeva cosa fare, e la sua paura crebbe, non
appena si accorse che, era quasi l'alba. All'improvviso la porta si
aprì...
Grecia:
<< Pignoramento!!! >>
Oz:
<< No... >>
(attenzione...quella
che segue potrebbe essere pubblicità ingannevole)
la
porta si aprì ed entrò un uomo, alto, bello,
affascinante e con un
culo da paura....
America,
Russia, Francia,Turchia, Prussia, Spagna e a sorpresa Giappone: <<
Ovviamente sono io... >>
Oz:
<< adesso vi fa comodo esserci eh? >>
tutti:
<< Allora chi è? >>
Prussia:
<<
Sono io eh... me lo puoi dire sai... >>
Oz:
<< Prussia sei la donzella...come puoi fare due ruoli...
>>
Prussia:
<< Ma agli altri lo fai fare!!! >>
<<
Buona sera, madamigella mugnaia...perchè piangete?
>> disse lo
splendido uomo, appoggiandosi alla parete come fosse un modello.
<<
Ah... >> disse la mugnaia << devo filare
l'oro dalla
paglia... ma non ne sono capace... >>
L'uomo
la guardò perplesso. Poi si rivolse di nuovo alla
meravigliosa
mugnaia che stava aggiornando il suo blog, fregandosene non solo
della sua condanna imminente ma anche del virile (ahahahah) uomo...
Austria:
<<
Come mai...ho come l'impressione...che quando dirà il nome
di questo
tizio... ci rimarremo tutti malissimo? >>
Oz:
<<
Perché sarà
così...mmh...cioè volevo dire... no, ma che
dici...
>>
<<
Potresti anche prestarmi attenzione visto che ti sto per salvare no?
>>
Prussia,alzando
gli occhi dal portatile << mmh? Ah sisi..fai pure...
>>
<<
Guarda...che mi dovrai pagare... >>
<<
Ma si...dai che si fa dopo...adesso non scocciarmi che devo giocare a
farmville... >>
l'uomo
l'accontentò e iniziò a filare l'oro dalla
paglia. Spagna, non
appena aprì la stanza, rimase abbagliato da l'oro lucente
che si
trovava adesso al posto della paglia, così avido rinchiuse
nuovamente in una stanza colma di paglia, stavolta ancora
più
grande. Prussia scoppiò nuovamente a piangere, e l'uomo si
fece
nuovamente vivo << Perché piangete?
>>
<<
Perché mi sono dimenticato di raccogliere le melanzane e
sono
marcite... >> rispose triste Prussia,che aveva coltivato
quelle
melanzane con tanto amore...
Francia:
<< Eh...si sa che Prussia ama le verdure...
>>
Il
re tornò ancora una volta a controllare l'operato della
giovane
donna, e ancora una volta, rimasto contento gli lasciò una
mole
ancor più grande di lavoro.
Prussia:
<<
Spagna...io te lo dico... avresti anche un pochino rotto...
>>
Ancora
una volta la giovane donna si disperò per le cavallette che
avevano
distrutto la sua fattoria a farmville, e ancora una volta l'uomo
filò
l'oro dalla paglia. Ma stavolta, era giunto il momento per Prussia di
pagare.
<<
Allora... mi devi all'incirca... >>
<<
Io non ti devo proprio niente... e poi non ho soldi...quindi va a
scocciare qualcun'altra... >>
<<
No, allora senti... avevamo stabilito... >>
<< Non mi
scocciare... >>
L'uomo
divenne una belva, i suoi occhi divennero di fuoco e sembrò
diventare alto come un gigante
<<
Mmmh...scusami...cerchiamo di ragionare... >> disse
infine
colmo d'ira
Francia:
<< Wow...questo si che è un cattivo...
>>
Russia:
<< Che ci vuoi fare...gente come me nasce una volta sola
nella
storia... >>
Polonia:
<< Ma tipo meno male... >>
L'uomo
placò la sua furia e propose un patto alla figlia del mugnaio
<<
Facciamo così... appena diventerai regina, mi dovrai dare il
tuo
primo figlio... >>
Prussia
continuò a chattare, poi sentendo l'improvviso silenzio si
girò
verso il misterioso individuo
<<
Stavi dicendo qualcosa? >>
<<
Dì si..? >>
<<
Si? >>
<<
Perfetto...allora è deciso... >> e detto
questo lo strano
individuò sparì.
Quando
al mattino venne Spagna e trovò che tutto era stato fatto
secondo i
suoi desideri, la sposò; e la bella mugnaia divenne regina.
Lovino:
<< Il
solito culo...com'è che nelle fiabe incontrano una sola
persona e
quella è di sangue reale? Non è mica giusto... ma
poi è amore
eterno... si, col cavolo... m'innamorerei perdutamente anch'io di un
principe...mica perché è lui...ma per il suo
patrimonio, così la
smetterei di sgobbare e poi? Tutti fighi sono in queste fiabe... mai
un principe orribile... è incredibile... >>
Oz:
<< Hai
finito? Lo sanno tutti che le fiabe sono degli AU allucinanti...
basta vedere che vivono tutti felici...tutti si amano... nessuno si
fa le corna!!! Nessuno dice che qualcuno è grasso, ha i
brufoli, che
sono simpatici come un mattone su un dito del piede. Sono
così
ottimiste!!! Oh, il principe azzurro non esiste...e di certo se
esiste figurati se è GAY! Oh se lo è la
protagonista tanto donna
non è!!! Oh, maledette fiabe...illudete i bambini dall'alba
dei
tempi! >>
America:
<<
Ma dove siamo finiti? Al raduno racchi anonimi? Se nessuno vi fila
non è certo colpa delle fiabe... >>
Oz
& Lovino:
<< RACCHIA SARAI TU!!! >>
Ma
torniamo alla nostra storia...
Dopo
un anno diede alla luce un bel maschietto (il mistero della sindrome
d'Inghilterra s'infittisce)
Oz:
<< Strano...Arthur non ha detto niente... >>
Inghilterra:
<< Sono stanco perfino di arrabbiarmi... >>
Prussia,
non si ricordava neanche più dell'omino, quando questi le
entrò
d'un tratto nella stanza a reclamare ciò che gli era stato
promesso.
Prussia inorridì e gli offrì tutte le ricchezze
del regno, purché‚
le lasciasse l'adsl...
Francia:
<< Oz, scusami...ma non voleva il bambino nella fiaba
originale? >>
Oz:
<< Si...hai ragione... ma sai si somigliano...
>>
Francia:
<<
Anche come forma effettivamente... >>
Oz:
<< Se solo tu godessi delle meraviglie di
internet...capiresti
che forse l'adsl è meglio di un figlio... >>
stavamo
dicendo che il misterioso individuo voleva il figlio della figlia del
mugnaio, che adesso è diventata regina...
Francia:
<< Certo Beautiful ci fa un baffo a noi eh?
>>
Prussia,
accorgendosi dell'errore commesso prega lo strano individuo di
lasciarle il bambino.
Prussia:
<< Ma l'adsl me la lasciava oh no? >>
Oz:
<< Si...ma tieni di più a tuo figlio...
>>
Prussia:
<<
Si vede che siamo in una fiaba... >>
Il
losco individuo, mosso a compassione, decise di dare un'occasione di
riscatto alla bella regina.
<<
Ti do tre giorni per indovinare il mio nome... se lo
indovini...potrai tenerti il bambino... >>
<<
Ok... che ci vuole... >>
<<
Non puoi usare google... >>
<<
Ma come faccio!!! >>
<<
Tre giorni... >> si limitò a rispondere in
modo criptico
l'omino.
La
regina passò la notte cercando di ricordare tutti i nomi che
mai
avesse udito, inviò un messo nelle sue terre a domandare in
lungo e
in largo, quali altri nomi si potevano trovare. Il giorno seguente,
quando venne l'omino, ella cominciò con Rodrich, Ivan e
Ludwing e
disse tutta una lunga sfilza di nomi, ma ogni volta il losco diceva:
<< Non mi amo così... >>
Il
secondo giorno, ella mandò a chiedere come si chiamasse la
gente nei
dintorni e propose all'omino i nomi più insoliti e strani
quali:
Austria etero, Ungheria femminile, Russia uke. Ma egli rispondeva
sempre:
<<
Non mi chiamo così...>>
Il
terzo giorno tornò Giappone e raccontò:
Giappone:
<<
Scusa ma io che c'entro? >>
Oz:
<< Sei il messo reale...non sei felice? >>
Giappone:
<<
Tantissimo... >>
Dicevamo
che Giappone arrivò e disse : << Nuovi nomi
non sono riuscito
a trovarne, ma sulla cima di una grande nazione,dove non vi
è che
alberi ed alci, vidi una nazione; e qua vi era un omino quanto mai
buffo, che gridava, saltellando su di una sola gamba: <<
Nessun
mai mi riconoscerà,ne mai ci proverà,Canada il
mio nome è, ma
tanto nessun sa cos'è... >>
Austria:
<<
Fammi capire...il meraviglioso adone che ci era stato promesso...
è
Matthew? >>
Oz:
<<
Chi? >>
All'udire
queste parole, la regina si rallegrò e poco dopo quando
l'omino
entrò e le disse:
<<
Allora, Prussia, come mi chiamo? >> ella da principio
domandò:
<<
Ti chiami Alfred? >>
<<
No >>
<<
Ti chiami Cuba? >>
<<
No >> Canada assaporava già la
vittoria...quando...
<<
Ti chiami forse Canada? >>
Il
canadese rimase immobilizzato. Mai nessuno l'aveva mai
riconosciuto...e ci era sempre rimasto malissimo e adesso,che non
voleva essere riconosciuto...ecco che quella maledetta lo riconosceva
<<
Te l'ha detto Francia, te l'ha detto Francis! >>
gridò Matthew
e per la rabbia pestò in terra il piede destro con tanta
forza, che
sprofondò fino alla cintola; poi, nell'ira,
afferrò con le mani il
piede sinistro e si squarciò.
Grecia:
<< Ozzzzzzzzzzzz!!! Ho capito che arrivata ad una certa
ora non
hai più voglia ma... non puoi farle finire
così!!! >>
Oz:
<<
Perché no? >>
Grecia:
<< Perché è un finale stupido!!!
Tanto valeva scrivere e morì
sul colpo... >>
Oz:
<< Sai che hai ragione? >>
E
fu così che dall'ira morì sul colpo...
FINE
Grecia:
<< Ci rinuncio... >>
Ragazze,ragazzi,bambini,bambine,cani,gatti,topi,io,non
io,essere non essere...
Austria:
<< Ne hai per molto? >>
Insomma...io
vi ringrazio, come al solito di aver letto fin qui, di sopportare i
miei finali ma un grosso scusa va a...
Inghilterra,Canada,Polonia
e il resto del mondo:
<< si??? >>
no,
va a Claws...vi avevo promesso una storia col bad friend trio, ma
nulla... le ricerche però proseguono stoiche...non mi
arrenderò
finché non troverò una fiaba adatta a Francia...
Francia:
<<
Guarda...non importa eh...vivo lo stesso...anzi...vivo meglio...
>>
Grazie,
grazie ancora!!! Alla prossima! E adesso...tutti a nanna...che
è
tardi...
|
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Capitolo 10 *** La prussianetta ***
Questa
è per
claws...
spero di soddisfarvi! Per tutti gli altri buona lettura e non
preoccupatevi... dalla prossima tornano le introduzioni stupide...
scusatemi...ma sono troppo stanca...chiedo venia
La
prussianetta
Nelle
profondità degli oceani vivevano esseri che un tempo erano
state
nazioni: i prussiani.
Prussia:
<< Oz sei cattivaaaa... sai che ci soffro...
>>
Oz:
<< Oooh...mi dispiace... >>
Prussia:
<< Davvero? >>
Oz:
<< No... >>
Dotati
di una virtù meravigliosa, a volte risalivano alla
superficie del
mare per donarla, addolcendo così l'agonia dei marinai
naufragati.
Austria:
<< Che genere di virtù? >>
Oz:
<< Rod...credo che tu sappia fin troppo bene di che
virtù
stiamo parlando... >>
Ma
comunque...
Salteremo
la descrizione della città dei prussiani perché
tanto non gliene
frega niente a nessuno...
Austria:
<< Non credo,come faranno i lettori a carpire l'atmosfera
della
storia senza un'adeguata descrizione? >>
Oz:
<< Austria... non hai nient'altro da fare? Devi per forza
essere te stesso? >>
Austria:
<< Ti prego... non voglio tornare a casa...
>>
Oz:
<< Oh, andiamo...cosa c'è di tanto
spaventoso a casa tua?
>>
Austria:
<< Ungheria... >>
Oz:
<< Capisco, puoi restare qui...ma devi startene buono...
>>
Austria:
<< Ok.... >>
Nel
più grande e più bello di questi palazzi marini
regnava il re del
mare.
Polonia:
<< Aspetta, aspetta...perchè tipo Austria
cioè l'hai trattato
bene e noi invece tipo veniamo trattati male? >>
Oz:
<< Polonia...hai presente chi è e con cosa ha
a che fare? Un
po' di pazienza... >>
Austria:
<< Hey...così mi fai sembrare un
povero scemo >>
Oz:
<< Austria, non sei scemo...sei uke... >>
Già
vecchio,il re era un padre soddisfatto. Egli aveva affidato la loro
educazione alla regina madre, che aveva una grande coscienza del suo
rango; infatti, inculcò con rigore alle principesse le buone
maniere, l'arte di ricevere...
Francia:
<< Uuuuuh...le principesse sono passive!!!
>>
La
principessa Gilbert, era la più bella di tutte, aveva preso
le virtù
dal padre, Ludwing, re del mare...
Prussia:
<< EVVAIIIII!!! >>
Cina:
<< Certo aru, non vale aru...lui si è beccato
in eredità la
parte migliore di Germania aru... >>
Germania:
<< Grazie eh... >>
dicevamo
che aveva preso la virtù dal padre...
Prussia:
<< Yuuuuu uuuuuuh!!! >>
Oz:
<< Piantala... >>
Mentre
dalla madre, Feliciano, regina degli abissi, la sua splendida
attitudine alle arti...
Prussia:
<< Macchisene frega!!! Ho il pene di mio padre!!!
>>
Giappone:
<< La tua solita fortuna... >>
Prussia:
<< Su Kiku, non prendertela... c'è chi
può e chi non può, io
posso perché sono il meraviglioso me... >>
Tutto
in lei era perfetto...
Prussia:
<< E certo che era perfetto...hai visto che
figo che sono?
>>
Dicevamo
che tutto nella principessa era perfetto, ma da un po' di tempo era
triste...
Oz:
<< Prussia, azzardati a fare riferimenti al tuo pene e ti
ammazzo... >>
Prussia:
<< Non gli è successo niente vero?
>>
Oz:
<< NO...sei più tranquillo adesso?
>>
Prussia:
<< Shi... >>
Qual'era
la ragione di questo cambiamento d'umore, lei che prima era
così
fastidiosa?
Francia:
<< Lo scoprirete nella prossima puntata...
>>
Oz:
<< Francis, non confondere i lettori... >>
Prussia
era sempre stata una nazione diversa dalle altre...
Francia:
<< Chissà perché... >>
Il
mondo sottomarino dov'era nata e cresciuta non gli bastava
più, ed
era attratta sempre di più dal mondo della superficie.
Germania,
preoccupato per le strane tendenze della figlia incaricò
Sebrancia,
di sorvegliarla e di farle cambiare idea.
<<
Non poteva fare scelta migliore mio re... >> disse
Sebrancia
spogliandosi e dirigendosi pericoloso verso Prussia, munito di frusta
e ghigno malefico.
<<
Sebrancia!!! Non ti ho detto di stuprarla...mi pare... >>
<<
Ma non la stupro mica... ci faccio solo un po' sesso... >>
Polonia:
<< Tipo come si fa a fare solo un po' di sesso?
>>
*
Russia glielo spiega *
Polonia:
<< Lo sai per esperienza personale? Andata di magra eh...
>>
E
Polonia venne preso a rubinettate perché tanto, se non le
prende
Feliks non è felice.
Tenendo
Prussia sotto controllo Sebrancia scoprì un sacco di cose
interessanti.
<<
Re Ludwing!!! Vostra figlia colleziona oggetti del mondo in
superficie!!! >>
<<
E ME LO DEVI PROPRIO DIRE MENTRE STO FACENDO SESSO? >>
rispose
urlando il re cacciando fuori dalla camera reale Sebrancia.
Ciò
che Sebrancia non riusciva a capire, era come Prussia riuscisse a
procurarsi tutta quella roba.
<<
Hey, Prussia...ti ho portato la roba... >> disse il
pesciolino
Flontonio
Spagna:
<< Flontonio...vorrei farti notare che è
già la seconda fiaba
che mi tratti male... >>
Oz:
<< Dillo a Polonia... >>
Polonia:
<< ecco tipo Spagna cioè non lamentarti...
>>
Il
piccolo pesce...
Prussia:
<< D'altronde non tutti possano avere il pene di
Germania... >>
Spagna:
<< Non mettere in dubbio la mia virilità!!!
>>
Dicevamo
che il piccolo Flontonio, poggiò nelle mani di Prussia...
Prussia:
<< Ecco...adesso ricerchi servizi però eh?
Troppo comodo
così... >>
un
piccolo fagotto, contenente diversi manufatti umani.
<<
Sono bellissimi! >> disse il prussiano <<
chissà a cosa
servono... >> ma la bellissima sirena sapeva a chi
rivolgersi...
Inghilterra:
<< Sta a vedere eh... >>
a
Scucina... il loro amico gabbiano sulla superficie,da sempre
ammiratore degli oggetti umani.
<<
Oh, ma questo è un'arricciastriccia...aru...
>> disse il
gabbiano prendendo quella che qualsiasi persona normale avrebbe
individuato come una forchetta << è rarissimo
aru... >>
continuò lo stupido gabbiano pettinandosi i capelli con
quella che
chiamava arricciastriccia.
Inghilterra:
<< Cina? Che diavolo c'entra Cina? >>
Oz:
<< Ma che ne so!!! l'ho messo a caso... >>
Prussia
porse ancora una volta uno strano oggetto al gabbiano
<<
Ooooh... questo è ovviamente un soffia blabla...
>> disse
passando ed osservando tra le ali piumate una pipa piuttosto vecchia.
Ma Scucino non era l'unico ad osservare qualcosa. Nell'antro
più
profondo ed ostile degli abissi, una creatura malefica,
demoniaca,dagli occhi iniettati di sangue e dalla scarsa igiene
personale, Urssola, osservava la prussianetta.
Russia:
<< Hey! Io non ho una scarsa igiene... >>
Oz:
<< Ivan...guarda che ti vogliamo bene lo stesso...anche
se
puzzi... >>
Russia:
<< Io non puzzo!!! >>
<<
Guardala...guardala come se la tira... >> disse Urssola
stritolando un rubinetto di mare
Russia:
<< Cosa diavolo è un rubinetto di mare!!? e
chi te li scrive i
dialoghi!!! >>
Oz:
<< Russia...non conoscevi i rubinetti fino alla seconda
guerra
mondiale...io starei zitto... >>
<<
Oh, state tranquillo signor Urssola... >> disse il
tentacolo
Estonia
<<
No, non sto calmo... perché nessuno mi si fila?
>> nessuno osò
rispondere.
<<
Sapete cosa? Bieloruxia, Ucrainola....voi terrete d'occhio la
prussianetta... >> la murena Bieloruxia sfornò
uno dei suoi
sorrisi più malvagi, e iniziò a seguire a
distanza la prussianetta.
<<
Beh? Te non vai? >> intimò Urssola a
Ucrainola, che stava in
realtà arrancando dietro alla ben più veloce
Bieloruxia <<
Signore...non mangio da due mesi...non credo...anf...di …
farcela...anf... >>
<<
Ucrainola? >>
<<
Si grande Urssola? >>
<<
Ti devo ricordare i tuoi debiti consistenti che IO ho pagato?
>>
<<
OH, come mi sento in forma... >> disse a quel punto
Ucrainola
cercando di colmare la distanza tra lei e l'altra murena.
<<
Si,credo proprio che quel Prussia sarà la rovina del grande
Ludwing... >>
Inghilterra:
<< Non è sempre per criticare il tuo duro
lavoro ma...
perché non hai storpiato il nome di Germania?
>>
Germania:
<< Grazie Arthur sei proprio un amico eh...magari non ci
aveva
fatto caso... >>
Ma
che stavamo dicendo? Ah si... Prussia era salito in superficie per
farsi dire che cosa fossero quegli strani oggetti che ogni tanto
trovava sul fondo del mare ma Ludwing non voleva e Sebrancia fece la
spia andando a raccontare tutto a Ludwing...
*Oz
riprende fiato*
Austria*
con velato sarcasmo*: << Che meraviglioso stile
narrativo... >>
Polonia:
<< Oz, sei tipo diventata allergica alle virgole?
Cioè non ce
ne sono... >>
Francia:
<< Beautiful ritorna... se non stiamo attenti qualcuno
casca
male... >>
Re
Ludwing, che era un re saggio decise di prendere in modo maturo e
ponderato la questione. Proibì alla giovane prussianetta di
risalire
la superficie. La pena sarebbe stata severissima.
<<
Se mi disobbedirai... niente internet per due decadi...
>>
disse con tono grave. Prussia scoppiò a piangere, fuggendo
in camera
sua. Piangeva disperata su uno scoglio, quando un'ombra
oscurò il
mare sopra di lei. Smise di piangere ed osservò la strana
sagoma che
la produceva << Che cosa potrà mai essere?
>>
<<
Un bambino? >> si fece sfuggire Flontonio ricevendo
un'occhiataccia da Prussia << facevo tanto per dire...
>>
tentò di giustificarsi il piccolo pesce. Ma la sagoma non
era un
bambino, bensì una nave che procedeva spedita verso
chissà quale
meta. La prussianetta era così curiosa delle voci che si
levavano
dalla nave e così diede uno sguardo a bordo. Sopra c'era un
principe.
Lovino:
<<
Strano!!! >>
Un
principe bellissimo, partito per mari per un viaggio di studio. Alla
prussianetta sembrò l'uomo più bello che avesse
mai visto. I suoi
capelli castani, così lisci, quei lineamenti così
dolci...
Turchia:
<<
Oddio...non ha detto
pedofilo...sono salvo... >>
Grecia:
<<
Vantiamoci mi
raccomando... >>
Ma
le sue fantasticherie furono interrotte da una terribile tempesta. Il
bellissimo principe fu sbalzato fuori dalla nave e Prussia
nuotò
verso di lui per soccorrerlo. Lo trascinò fino alla riva
dove rimase
ad osservarlo finché non fu sicura che era in salvo.
<<
State bene eccellenza? >> disse un uomo (che non
identificheremo perché tanto è inutile ai fini
della trama)
<<
Si...credo...di si... >> si alzò piano a
sedere ed osservò
l'uomo
<<
Adesso gli dirà che mi ha vista e che si è
innamorato di me... >>
disse tutta sorridente a Sebrancia e Flontonio da dietro uno scoglio.
Ma
le parole del principe giunsero come una cannonata.
<<
Il piano!!! il piano!!! Avete salvato il piano??? >>
urlò
scuotendo vigorosamente l'uomo che l'aveva soccorso.
<<
Non è possibile...io l'ammazzo!!! >> disse
furiosa Prussia
lanciandogli Sebrancia dietro.
Ungheria:
<< Adesso mi capisci...non è vero???
>>
Oz:
<< Ungheria...per favore... >>
Prussia
si era innamorato di un cretino...
Austria:
<< Hey!!! >>
Si
era innamorata del principe, ma sapeva che una prussianetta non
poteva amare una vera nazione, sapeva che esistevano leggi ferree nel
suo mondo. Ma i giorni passavano e la prussianetta era sempre
più
triste, sentiva che voleva provare a fare qualcosa per salvare il suo
amore.
Lovino
* tono cinico* : << Mette un annuncio su internet?
>>
<<
Sembra che qualcuno qui sia triste... >> disse con tono
mellifluo Bielloruxia avvicinandosi a Prussia << vuoi una
mano
a risolvere i tuoi problemi? >> disse strusciandosi
addosso
alla prussianetta.
Prussia:
<< ODDIOOOOO...OZ!!! Levamela di dosso!!!
>>
<<
Vieni...anf...con...anf...noi... >> disse ansimante
Ucrainola
<<
perché dovrei venire con voi? Non vedo un buon motivo per
farlo...
>> chiese Prussia
<<
Perché sennò ti strappo la giugolare a morsi...
>>
<<
Ecco...questo è un ottimo motivo... >>
constatò la
prussianetta seguendo le due strane murene
Arrivarono
così al cospetto del sommo Urssola, che arrivò
dritto al punto...
<<
Senti...tu non piaci a me e io non piaccio a te...quindi arriveremo
al sodo... diventa mio possedimento... >>
<<
Ma chi ti conosce!!! >>
<<
padrone...credo dovrebbe presentarsi prima di minacciare la
gente...non trovate... >> constatò saggiamente
Lituania, il
tentacolo preferito di Urssola.
<<
Hai proprio ragione >> tese cortese una mano alla
prussianetta
<< molto bene...io sono Urssola, la più bella
dell'oceano, te
sei te molto bene... ti sei innamorata di una nazione, e tu sai che
non si può...non è vero? >>
<<
Si... >> gli rispose Prussia.Urssola scosse la testa.
<<
Nono, non hai capito, questo è il mio monologo... non devi
interrompermi... >> lo guardò ancora una volta
male, scuotendo
la testa in direzione dei suoi tentacoli e continuò
<< come ti
dicevo noi
ex nazioni non possiamo amare una nazione, salvo che al prezzo di
sacrifici immensi. Posso farti un filtro, ma tu dovrai diventare un
mio possedimento. Ogni volta che camminerai sulle tue gambe avrai dei
dolori tremendi, ma dovrai sopportare in silenzio. Sappi che se la
tua nazione ti rifiuterà, tu morirai e ti trasformerai in
spuma
marina. Accetti? >>
<<
Ma...ci dovrei pensare...l'ho visto una sola volta, per di
più
sembra anche idiota...quindi si, ci dovrei pensare...insomma...non
vorremo che il meraviglioso me diventi della banale schiuma marina...
>>
Urssola
lo guardò di nuovo e sorrise. Poi si rivolse ai suoi
tentacoli <<
Non ha mica capito che non può scegliere... >>
tornò ad
osservare la prussianetta << NON PUOI
SCEGLIEREEEE...>>
si calmò << Firma qua >>
E
quella deficiente della prussianetta firmò.
Prussia:
<<
HEY! >>
Come
dicevamo Prussia accettò: perse la sua indipendenza
subito,ed andò
in superficie con in mano il filtro magico della strega. Giunta sulla
spiaggia bevve dall'ampolla: subito sentì un dolore
improvviso, che
la fece svenire.
Francia:
<< Eh,si la prima volta può far male...
>>
Prussia:
<<
Hey ma per chi mi hai preso!? >>
Quando
riprese conoscenza la sua coda da pesce si era trasformata in due
bellissime gambe pelose.
Prussia:
<< Devi per forza specificare? >>
La
prussianetta si alzò in piedi, ma ad ogni passo che faceva
sentiva
un dolore lancinante.
Russia:
<< Eh, si è alzato troppo in fretta... lo
sanno tutti che dopo
essere passati sotto di me bisogna aspettare un po' prima di
alzarsi... non è vero Lituania? >>
La
trovarono il principe e la sua corte, e il principe fu subito
incantato dalla sua dolcezza ( e dal fatto che fosse nudo).Il
principe la prese al suo seguito, ad allietare le sue giornate. Le
parlava e provava piacere a confidarsi con lei.
<<
E quindi è meglio suonare Chopin, e non Strauss ad una cena
di
lavoro...capisci... >>
annuì
Prussia alle parole del principe,sorridendo in modo forzato
Prussia:
<< QUALCUNO MI UCCIDA...soffrirò meno!!!
>>
Un
giorno il principe confidò una cosa alla prussianetta:
<<
Sai...io mi voglio sposare con la donna che mi ha salvato...
>>
disse sorridendo
<<
meno male che sono io...sennò sai che tatto ha questo
principe? >>
Venne
poi il giorno che la figlia di un re vicino arrivò per
fidanzarsi
con il principe. Il giovane era disperato, e si confidò
ancora con
la prussianetta.
<<
Sai...è lei....è lei...quella che mi ha
salvato... >>
Se
solo avesse avuto la voce avrebbe detto << Sei un
deficiente!
>>
Furono
preparati grandi festeggiamenti in onore del fidanzamento del
principe...
Polonia:
<<
Ma questo tipo principe non ce l'ha un nome? >>
Svizzera:
<< Credo tu sia l'unico che non ha capito che il principe
finocchio è Austria... >>
La
prussianetta guardava il mare, sapendo che quella notte sarebbe
diventata un possedimento della terribile Urssola.
Ma il re suo padre, arrivò in suo soccorso. Sfidò
Urssola e perse.
Prussia:
<<
E in che modo questo mi sarebbe d'aiuto? >>
Urssola,
mossa a compassione propose un patto al re del mare...
<<
Facciamo così...io ti ridò tua figlia se mi cedi
la Polonia... >>
<<
Ma non è mia... >>
<<
E chissene frega... >>
<<
Ok... >>
Polonia:
<<
Cioè tipo non sono una figurina!!! >>
Una
volta spartita la Polonia, Ludwing si rivolse alla figlia.
<<
Tu rimarrai umana...perchè questo è il tuo
destino... >>
disse con tono solenne, trasformando per sempre la sua meravigliosa
figlia in una nazione. I due si abbracciarono per l'ultima volta,
prima che il re degli abissi tornasse nelle profondità del
suo
regno. La prussianetta guardò negli occhi il principe, che
ricambiò
il suo sguardo.
<<
è un peccato sprecare così una cerimonia di
nozze... sposiamoci...
>> disse romanticamente il principe, trascinando verso
l'altare
Prussia.
Si
sposarono, tra le grida felici di tutti i presenti, ma non appena
uscirono dalla chiesa Prussia fu seccato da un cecchino ungherese.
FINE
Grecia:
<< Stai scherzando vero? Non la fai finire
così... >>
Oz:
<< perché no? >>
Grecia:
<< Oh!!! Andiamo...non puoi finirla così!!!
>>
E
invece la finì così...
Ragazzi,
ragazze, e giovani alieni... grazie grazie e ancora grazie... vi
aspetto alla prossima...
Mi
Scuso per questi ringraziamenti un po' freddini ma Oz è
stanca...
|
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Capitolo 11 *** Seataro ***
Ok...questa
fiaba non è venuta come speravo...
Un
grazie ancora a tutti voi che mi seguite, che mi mostrate il vostro
sostegno, grazie e ancora grazie... vi lascio in balia di questa
fiaba un po' diversa... dedicata a ChibiWall,sperando di averla fatta
contenta...^^
Buona
Lettura!
C'erano
una volta due vecchini che vivevano in campagna.
Lovino:
<< Mettici anche un deambulatore ed è
veramente una scena
estremamente romantica, due vecchini e un
deambulatore...tsè... >>
Avevano
sempre vissuto soli perché non avevano figli.
Lovino:
<< Strano! >>
Un
giorno mentre la vecchina lavava i panni al fiume, il vecchino
andò
a tagliare l'erba.
Lovino:
<<
Così...non sapeva che fare... >>
Austria:
<< Certo potresti anche dilungarti un po' di
più invece di
fare queste frasi fredde ed aride >>
L'acqua,composta
ovviamente da due molecole di ossigeno e da una d'idrogeno, brillava
sotto i meravigliosi e lucenti raggi abbaglianti e dorati del sole.
L'acqua, così limpida e pulita, di un chiarore
così simile ad una
lastra di vetro si agitava, animata dalle piccole carpe che lo
popolavano. L'acqua popolata da carpe lucenti, che brillavano non
appena le loro scaglie cangianti incontravano i vigorosi raggi del
sole, l'acqua, disseminata di sassi dalle molteplici forme...
Lovino:
<< Prova a ridire l'acqua un'altra volta e chiedo a
qualcuno di
porre fine alle tue sofferenze... >>
L'acqua...
Lovino:
<< Oooz! >>
Oz:
<< Ok, ok... >>
Che
stavo dicendo?
Lovino:
<< Che la vecchia era a lavare i panni al fiume...
>>
Oz:
<< Lovino...per favore... non essere sgarbato... si dice
donna
estremamente anziana, o al limite donna più in la che in
qua...o se
proprio vuoi la donna con un piede nella fossa... >>
Austria:
<<
Che delicatezza... >>
Insomma,
la vecchina stava lavando i panni al fiume...
Spagna:
<< Oddio no... >>
Francia:
<<
Oddio no cosa? >>
Spagna*scuotendo
terrorizzato Francia* << Lo vedi? Hai visto come ci
guarda? Sta
decidendo le vittime sacrificali per il ruolo della vecchia...
>>
Austria:
<< Non potete dire semplicemente vecchia signora? Suona
meno
offensivo... >>
Prima
che Austria tirasse fuori una delle sue perle di saggezza zen...
stavamo dicendo che la vecchia Inghilterra stava lavando i panni
quando...
Spagna*scuotendo
ancora Francia*: << TE L'AVEVO DETTO!!! Te l'avevo detto
che ci
osservava!!! >>
Francia:
<<
Ti vuoi calmare? >>
Spagna:
<< Ci osserva...ci osserva... >>
Francia:
<< Oh mon dieu... >>
Stavamo
dicendo che la vecchia signora Inghilterra stava lavando i panni
quando...
*si
guarda intorno *
dicevo...quella
vecchia decrepita d'Inghilterra...
Inghilterra:
<< è inutile che insisti...tanto non mi
arrabbierò, non
oggi... >>
La
vecchia nazione si accorse, mentre lavava i panni di aver dimenticato
l'ammorbidente...
Inghilterra:
<< E NO EH!!! Questo non lo posso tollerare...io non lo
dimenticherei mai... >>
Francia:
<< Oz, santo cielo... già è
schizzato di suo...non accanirti
su questa povera bestia... >>
Inghilterra:
<< Che diavolo hai detto mangiarane? >>
Austria:
<<
Su, Oz...vai avanti... >>
No,
non si era dimenticato l'ammorbidente...
Inghilterra:
<< Ve l'avevo detto che non potevo averlo dimenticato...
>>
Aveva
notato un enorme sconnes sulla superficie dell'acqua...
Lovino:
<< Oh mio dio...è terribile!!! >>
Appena
riuscì a prenderlo,
Oz:
<< La vecchia nazione era piuttosto impedita...
>>
l’afferrò
e la portò a casa per mostrarla al nonno.
<<
Guarda...uno sconnes!!! >> disse gioiosa la vecchia
nazione,
rivolta alla potente e gloriosa nazione di fronte a lui
<<
Inghilterra... hai di nuovo preso il tè alle erbe eh...
>>
<<
Uno
scoones...tondo tondo... guarda com'è grosso...
>>
<<
Ma sei
ubriaco? >>
<<
No che non
sono ubriaco...è quella deficiente di Oz che mi fa apparire
come
un'idiota... >>
<<
buahahahahaahaha... >>
<<
Oz....per
favore... >>
<<
ok, ok...
>>
Anche
la gloriosa e
potente America rimase stupita dalla grandezza dello scoones trovato
dalla vecchia Inghilterra, per questo se lo mangiò...
<<
Ma noooo!!!
Che diamine hai fatto!!! >>
<<
è duro...
>>
Francia:
<< Me lo dicono spesso... >>
Oz:
<< Francisssss! >>
la
nazione, dopo
averci rimesso un dente, sputò l'enorme scoones a terra,
rompendo
nell'ordine tre mattonelle e provocando una voragine di circa tre
metri di profondità. La dove è caduto il biscotto
gigante non
cresce più nulla.
<<
L'hai fatto
te? >> disse la potente nazione osservando la terra
corrosiva
sotto lo scoones.
Ma
ecco che dalla
pesca uscì fuori un bambino. Aveva i capelli biondi...
Spagna:
<< Oddio sono salvo... >> *guarda
Francia* <<
mi dispiace Francia.... >>
Francia:
<< Stai tranquillo...non sono io... >>
Spagna:
<<
Oh,come sei ingenuo... lei ci osserva... >>
Francia:
<<
Antonio...calmati... >>
aveva
i capelli
biondi, e gli occhi un azzurro simile a quello del mare.
Spagna:
<<
Sei stato scelto... >>
Francia:
<< Oddio... >>
Portava
uno
splendido completo a marinaretto e voleva diventare una grande
nazione.
Russia:
<< Polonia? >>
Polonia:
<<
Cioè da tipo quando porto tipo abiti alla marinara?
>>
Russia:
<< Pensavo che ormai il tuo transfert con Sailor Moon
fosse
concluso... >>
Ovviamente
non era
Polonia...
Spagna:
<<
Sono io??? Ti prego no! >>
Oz:
<< Sei biondo? >>
Spagna:
<< No... >>
Oz
:
<< Hai gli occhi azzurri? >>
Spagna:
<< No... >>
Oz:
<< E allora... >>
Francia:
<< E allora è … Bernard!!!
>>
Oz:
<< Francis... non stavamo giocando ad indovina chi...
>>
La
coppia che non
aveva avuto figli...
Lovino:
<<
Ma non c'è nessuno in queste fiabe che non trovi i figli
così a
caso?>>>
Oz:
<< No >>
Decisero
di tenere
il bambino e di chiamarlo,dato che era uscito da uno scoones...
<<
Ti
chiamerai Seamomo... >> decise democraticamente
Inghilterra
<<
No, è nato
da un tuo scoones quindi si chiamerà Immortaland...
>> ribadì
l'americano
<<
Tranquillo
tesoro... nessuno lo prenderà in giro quando
andrà a scuola... >>
<<
Meglio
Scootaro? >>
Inghilterra
aggrottò
un sopracciglio
<<
Perones...
>>
<<
Si...certo... che ne dici di Seataro...? >>
Lovino:
<<
Certo che America propone dei nomi... >>
Oz:
<< che pretendi da uno che ha chiamato le sue isole
sandwich?
>>
Fu
così che
decisero di chiamarlo Seataro,e di allevarlo con cura e amore.
Lovino:
<< Certo hanno iniziato bene... guarda che nome...
>>
Ed
ecco che in un
batter d'occhio Seataro divenne grande e forte a vista d'occhio.
Un
bel giorno, rivolgendosi ai due anziani, disse:
<< Caro
nonno, cara nonna. Ora partirò per andare a punire gli Orchi
e solo
dopo farò ritorno a casa! >>
<<
Sei te che gli hai messo in testa strane idee vero? >>
disse
imbestialito Inghilterra al vecchio marito. Che, in tutta fretta
nascose il suo libro di fiabe limitandosi a scuotere la
testa.
L'anziana coppia, decise di preparare dei prelibati scoones
per il loro figliolo, affinché potesse rifocillarsi durante
il lungo
viaggio che l'attendeva. Dopo che l'ebbero preparati, gli
consegnarono il sacchetto con dentro il cibo.
<<
Mamma... >> esordì Seataro
<<
Si piccolo mio? >>
<<
perché vuoi uccidermi? >>
E
così Seataro cominciò il suo viaggio intorno al
mondo. Lungo il
tragitto trovò un cane...
Spagna:
<< Me lo sento che sono io...me lo sento....
>>
E
invece era Finlandia...
Finlandia:
<< Stai scherzando vero? >>
Oz:
<< No... >>
Spagna:
<<
Oddio siamo salvi... >>
<<
Seatarō! Seatarō! Ti prego, dammi uno di quelli scoones che porti
in quel sacchetto appeso alla cintola! >>, disse con aria
supplice il cane Finlandia.
Seataro lo guardò << guarda è
meglio se non lo mangi... >>
E
invece il cane lo mangiò.
Lovino:
<< Ed è ovviamente morto... >>
Oz:
<< Oddio...in effetti....qui si pone un problema...
Finlandia è
teoricamente morto... nessuno può sopravvivere ai biscotti
d'Inghilterra, forse quel tubo digerente di America, ma lui non ha
papille gustative... >>
Per
questo motivo Finlandia oltre ad essere un cane è diventato
un cane
zombie.
Lovino:
<<
Adesso mancano solo gli indiani e siamo apposto... >>
Ecco
allora che il cane zombie Finlandia seguì Seataro in giro
per il
mondo finché non incontrarono un'inquietante fagiano, che
ovviamente
sarà interpretato da Svezia e che non morì
mangiando lo scoones che
gli diede Seataro.
Lovino:
<<
perché? >>
Oz:
<< perché mi fa paura... >>
Ecco
allora che Seataro, il cane zombie Finlandia e il fagiano Svezia
continuarono il loro viaggio verso la terra degli orchi. Incontrarono
allora una scimmia. Islanda.
La
scimmia Islanda voleva mangiare uno dei biscotti di Sealand, ma dopo
aver visto che Finlandia perdeva pezzi decise di astenersi dal
mangiarlo.
Lovino:
<< Oserei dire l'unico soggetto intelligente di tutta la
truppa... >>
Ma
comunque, tutti insieme arrivarono finalmente alla terra degli orchi.
Oz:
<<
Che poi...non si sa bene che gli hanno fatto a Seataro questi poveri
orchi... >>
Una
volta sbarcati vennero subito aggrediti da due feroci orchi, uno
biondo e stupido
Finlandia:
<< Danimarca... >>
e
uno taciturno e asociale
Svezia:
<< Norvegia... >>
<<
Chi sono questi insolenti che osano approdare sulla nostra bella
terra? >>
<<
Non saprei Orcmarca... >> disse l'orco taciturno
<<
Mutiliamoli... >>
Oz:
<<
Che bel comitato d'accoglienza... >>
Danimarca:
<< Oz ha ragione... >>
Oz:
<< Davvero? >>
<<
Benvenuti... >> disse Orcmarca sorridendo agli
stravaganti
visitatori e aspettando qualche istante. Norvorco guardò
l'orologio
che portava al polso << Credo che adesso abbiamo onorato
il
nostro dovere di padroni di casa... >>
<<
molto bene... >> disse tranquillo Orcmarca
<<
Mutiliamoli... >>
Oz:
<<
Bello essere capiti... >>
Partì
un conflitto senza precedenti.
Germania:
<<
Finalmente un po' d'azione... >>
Svezia
guardò Orcmarca.
Orcmarca
si arrese.
Lovino:
<< Stavi dicendo Germania? >>
<<
Ti chiediamo scusa... >> dissero gli orchi a Seataro,
invocando
il suo perdono
Norvegia:
<< Ma no... >>
Oz:
<< Ok, ok... allora solo Danimarca chiede scusa a
Seataro... te
che non hai fatto un tubo continuerai a mantenere il tuo ruolo
>>
<<
Ti chiediamo perdono...non faremo più azioni malvagie...
>>
supplicò Orcmarca anche per Norvorco.
Che
poi...vi dovessi dire che avevano fatto di male...proprio non lo
so... ma comunque
Circondarono
Seataro di tesori, tanto da ricoprirlo.
Seataro
non sopravvisse al troppo peso e morì schiacciato.
FINE
Grecia:
<< Non
ci provare!!! Non puoi far morire un bambino! >>
Oz:
<<
Ma non è proprio morto morto...si è solo un po'
assottigliato... >>
Ma
Seataro non era davvero morto...
Si
caricò i doni in spalla e tornò dai genitori...
dove visse felice e
contento assieme ai suoi amici animali...
Grecia:
<<
OOOOh...questo si che è un finale... >>
Almeno
finchè un tir non l'investì...
Grecia:
<< Ooooz!!! >>
Ok,
vissero tutti felici e contenti... anche senza il tir...
FINE
VERA
A
Oz non piace questo elemento
A
Grecia non gliene importa un'accidente.
50
recensioni... mamma mia... non mi dilungherò dicendo quanto
vi adoro
e quanto vi apprezzi per il vostro sostegno...perciò vi
dirò che vi
odio...
Inghilterra:
<< Non fa una piega proprio... >>
No,
non potrei mai dirlo... Grazie... davvero...
|
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Capitolo 12 *** La Madre ***
Dedicata
a Nephtian, quindi se vi deprimerete è colpa sua.
La
fiaba è tratta molto liberamente dalla Madre di Andersen.
Buona
lettura.
Una
madre sedeva accanto al suo bambino, era molto triste e temeva che
morisse.
Grecia:
<< Oz!!! >>
Oz:
<< Che vuoi da me... è la fiaba che inizia
così... >>
Lovino:
<< Mamma mia che allegria... >>
era
così pallido, con gli occhietti chiusi, respirava a fatica e
ogni
tanto tirava un sospiro, ansimante quasi un gemito
Lovino:
<< Che depressione...sono indeciso se farmi
spartire adesso
o tra cinque minuti... >>
La
madre lo guardava col cuore ancora più addolorato.
Russia:
<<
Donna...sii uomo, poni fine
alle sue sofferenze e sopprimilo no? >>
Oz:
<< Che tatto! Non capisci la sofferenza che prova questa
povera
donna? >>
Russia:
<<
Oz...non capisci la
sofferenza e la depressione che sta facendo venire a me?
>>
Bussarono
alla porta ed entrò un uomo, molto vecchio, molto
brutto,avvolto in
una squallida coperta che di solito si metteva sopra ai cavalli. Era
Russia che non si faceva una doccia dall'inizio della sua
rivoluzione.
Francia:
<<
Oh mon dieu che schifo! >>
Russia:
<< Kolkolkol... >>
Oz:
<< Non mi fai paura... >>
Polonia:
<<
Brava...tipo...sii
decisa... >>
Russia
si sedette accanto all'aggraziata donna e la osservò.
I
suoi splendidi capelli biondi...
Francia:
<< No...ti prego....non io... >>
i
suoi meravigliosi polpacci teutonici.
Spagna:
<< Francia non ha i polpacci grossi... >>
Francia:
<<
Grazie, Spagna lo apprezzo
molto... >>
Oz:
<<
Guardate che non è Francia... >>
Spagna:
<< E allora chi è scusa... ? >>
Oz:
<< Vi darò un altro prezioso indizio...
>>
Osservò
poi il prominente pacco sorpresa, ben visibile anche sotto l'ampia
gonna.
Italia:
<< è Germaniaaaaa!!! >>
Germania:
<< Vi odio... >>
La
povera madre e Russia iniziarono a discutere del più e del
meno...
Russia:
<< E quindi sta morendo eh? >>
Germania:
<< Già... >>
Russia:
<< eh... in effetti lo vedo un po' sciupato...
>> disse
la potente nazione sollevando un braccio al fanciullo, facendolo
ricadere come morto poco dopo.
Germania:
<<
Crede sia ancora in
garanzia? >>
Russia:
<<
Mah...magari con lo
scontrino... >>
Austria:
<<
Che razza di dialogo è!!!
La madre dovrebbe essere molto più affranta! >>
Oz:
<< ? >>
Austria:
<< Ah, lascia perdere... Germania...spostati...ci penso
io...
>>
Austria
indossò un vecchio straccio e se lo avvolse attorno alla
testa,
coprendosi la scintillante divisa con il vestito precedentemente
indossato da Germania,poi si mise in scena.
Si
schiarì la gola,prese il figlio moribondo tra le braccia e
guardò
dritto Russia negli occhi.
Russia:
<< Che vuole questa pazza? >>
Oz:
<<
Russia! >>
Russia:
<<
Ok...ok...sarò serio... >>
Oz:
<< Prego Austria...procedi... >>
Austria
guardò Russia, poi abbassò lo sguardo.
<<
Mio figlio morirà... >>
Lovino:
<< Siamo positivi mi raccomando! >>
Russia:
<< Ma no, signora cosa dice... vede...è solo
un po'
abbacchiato... pallido...non respira e beh, inizia a puzzare un
po'... >> guardò negli occhi Austria
<< ok...credo sia
morto... >>
Oz:
<< Russia... no...lascia una possibilità...
>>
Russia:
<<
Ok... >> osservò di
nuovo Austria, posandogli una mano sul ginocchio, come a rassicurarla
<< Signora...poteva andare peggio... >>
Austria:
<<
E come? >>
Russia:
<< Poteva essere il suo unico figlio... >>
Austria:
<< è il mio unico figlio... >>
Russia:
<< ah... >>
Dopo
questa toccante scambio di battute la madre si addormentò...
Lovino:
<<
Questo si che è amore...
>>
Austria:
<< Non giudicarmi ok? Non dormo da giorni... non
morirà mica
adesso... >>
Lovino:
<< Stai a vedere... >>
E
infatti morì proprio mentre lei dormiva.
Lovino:
<<
Che t'avevo detto...? >>
Quando
la donna si svegliò l'uomo e suo figlio era scomparso
assieme a lui.
Lovino:
<< Ma questa povera creatura moribonda non ce l'ha un
nome? >>
Spagna:
<< SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSH... non darle strane idee...
stai
tranquillo...guarda com'è calmo Ita-chan... >>
Lovino
*sorridendo
in modo malvagio *: << Oz...potrei suggerirti un nome?
>>
Oz:
<< No, il bambino moribondo non è Spagna...
>>
Lovino:
<< Oh, andiamo... >>
La
madre uscì di corsa, nel tentativo disperato di ritrovare il
suo
adorato figlio.
<<
Correte signora... ho visto la morte portarsi via vostro figlio...
>>
disse Polonia che farà solo la comparsa in questa storia.
Spagna:
<<
La solita fortuna... >>
Oz:
<< Che vuoi che per adesso non ti ho mai maltrattato!
>>
Lovino:
<< Appunto...iniziamo! >>
La
donna corse veloce nella direzione indicata dal polacco, a piedi nudi
nella fredda neve. Corse per molti chilometri, finché non
trovò una
donna seduta su una panchina in mezzo alla neve.
Cina:
<< Chi è questa deficiente aru?
>>
Oz:
<< ora lo vedi... >>
Teneva
in mano un portatile spento.
Osservò
la donna avvicinarsi.
<<
Avete visto la morte che portava via mio figlio Prussia?
>>
Prussia:
<< oooooooooooooh!!! io sarei il moribondo? Il
meraviglioso me,
la più potente nazione mai esistita è un
moribondo? >>
Austria:
<< Oh mio dio sono un incestuoso... >>
Lovino:
<< Ma che domanda è! Non è che uno
va in giro a chiedere se
ha visto la morte... >>
La
ragazza osservò la donna e disse
<<
Facciamo una pausa? >>
Fu
allora che Austria la riconobbe
<<
Yusaki? >>
Germania:
<< Ecco...mancava giusto l'altra maniaca...
>>
<<
Ti prego dimmi dov'è andata la morte... >>
chiese Austria con
le lacrime agli occhi
<<
Te lo dirò... ma prima... >> lo
squadrò dalla testa ai piedi.
Austria trattenne il fiato.
Russia:
<< La suspance mi sta uccidendo... >>
Polonia:
<< Davvero? >>
Russia:
<< Ti piacerebbe eh? >>
<<
Te lo dirò... ma prima...dovrai cantarmi una canzone...
>>
disse piano Yusaki, che da quando aveva scoperto Glee non faceva che
importunare la gente, facendola cantare a forza (o ondeggiare sullo
sfondo se erano stonati)
<<
Io... >> Austria arrossì <<
Ok... >> prese fiato
<< Quando
Martin vedete,solo per la città,
forse voi penserete dove girando
và. Solo, senza una meta...Solo... ma c'è un
perché:aveva una
casetta piccolina in Canadà,con vasche, pesciolini e tanti
fiori di
lillà,e tutte le ragazze che passavano di là
dicevano: "Che
bella la casetta in Canadà! >>.
<<
Dove? >> Yusaki scoppiò a ridere
<< Tu ondeggerai sullo
sfondo... >>
<<
Ok...prima posso andare a salvare mio figlio? >>
<<
Se proprio devi... guarda è andato da quella parte...
>> disse
la strana ragazza indicando il bosco.
Austria
iniziò a correre ma trovò un altro ostacolo
davanti a se.
Lovino:
<< Eh ma che sfiga! >>
Austria:
<< Dillo a me... >>
Una
donna sedeva sul ramo di una grande quercia.
Lovino:
<<
Posto comodissimo per
aspettare la gente... >>
<<
Vuoi sapere dov'è tuo figlio...non è vero?
>>
<<
Si... >> disse titubante la madre
<<
Bene...possiamo metterci d'accordo... >>
Austria
provò un brivido.
Per
poco non entrò in coma quando non riconobbe la figura che
leggera
scendeva dal ramo.
<<
Ungheria? >> la donna si avvicinò, senza dire
una parola <<
Ungheria...che diavolo... noooooo...non vogliooooo... >>
E
invece lo fecero.
Yusaki:
<< Che magistrale descrizione... >>
Oz:
<< Non rompere anche te... >>
Arrivò
stanca in mezzo ad una radura. Una donna gli si avvicinò.
<<
Chi sei? Tipo chi ti ha condotto qui? >> chiese
insistente
Polonia
<<
Senti... non mi sono fatto 70 chilometri a corsa, cantato una
canzoncina idiota e non mi sono fatto stuprare per rispondere alle
tue domande... >>
<<
Ma si... cioè rispondiamo male a Polonia...tipo tanto lui
non si
tipo offende. >>
<<
Scusami...è stata una giornata difficile... >>
<<
Oh, cioè tipo ti capisco... >>
Calò
un silenzio imbarazzante.
<<
Ma...la morte? >>
<<
Non è tipo ancora arrivata... >>
<<
Ah... allora magari l'aspetto... >>
<<
Cioè tipo...ok... >>
Due
ore e qualche silenzio più tardi.
Lovino:
<< Che succede? >>
Arrivò
la morte.
Lovino:
<< Fai con comodo eh... >>
<<
Scusate... ma Prussia aveva fame... >> disse Russia
risistemandosi Prussia sotto il braccio
Prussia:
<<
Ma io non sono morto? >>
Lovino:
<< No, più che altro... perché gira
con i cadaveri sotto
braccio...? >>
Ma
tagliamo corto.
La
morte guardò Austria e rise.
Austria:
<< Ozzzzz! >>
Oz:
<<
Non si può fare niente
però! >>
Ok,
dicevamo che Austria guardò la madre e inchinandosi ai suoi
piedi la
supplicò
<<
La prego... mi restituisca mio figlio... >>
La
morte gli sollevò il mento, in modo che Austria potesse
guardarlo
negli occhi.
<<
No >>
FINE
Grecia:
<< Oz!
>>
No,
in realtà non finisce così...
Grecia:
<< Ecco volevo ben vedere... >>
Austria
guardò la morte e la supplicò di rendergli
Prussia. La morte parlò
del concetto di vita e del concetto di morte, di come il sole si
allinei con le stelle, e di come gl'infiniti spazi e gl'infiniti
luoghi. Di come lo spazio e il tempo nella concezione arcaica
dell'essere umano...
Lovino:
<<
Non facevi prima a copiare
direttamente il discorso dalla fiaba originale? >>
Oz:
<< Oddio...hai ragione... non ci avevo pensato... ma
adesso non
importa perché c'è la scena di patos
>>
Austria
guardò la morte.
Non
aveva capito niente di quello che aveva detto.
Probabilmente
anche perché non era niente di sensato.
Austria
guardò l'orologio.
Sobbalzò
<<
Oh cavolo...tra mezz'ora inizia il concerto!!! Sono in ritardo!
Morte...ci si vede... mi stia bene...ciaoooo! >>
<<
HEY! Aspetta! >> tuonò la morte
<< Questo non te lo
riprendi? >> disse indicando il cadavere di Prussia che
aveva
ancora sotto braccio
<<
No, no...tenetelo pure voi... arrivederci... >>
<<
Arrivederci... >>
FINE
DAVVERO
Grecia:
<<
Ma un finale serio mai eh?
>>
Prussia:
<< Fammi capire... ha fatto duemila chilometri per
salvarmi e
poi mi abbandona per uno stupido concerto...? >>
Oz:
<<
Si >>
Prussia:
<<
Fa piacere essere amati...
>>
Grazie
di aver letto fin qua, spero di avervi fatto ridere, nonostante la
storia non lo permettesse più di tanto. Vi aspetto alla
prossima.
Con
affetto Oz.
Nota
(perché una è): Glee, è una serie
televisiva americana. Racconta
le disavventure del club di canto corale della scuola. Il Glee club
|
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Capitolo 13 *** La principessa sul pisello ***
La
Principessa sul pisello
Francia:
<< E vai col Porno! >>
Prussia:
<< uuuuuuh....promette bene... >>
Germania:
<< Io temo... >>
C'era
una volta un principe...
Francia:
<< Germania... >>
Germania:
<< Hey! >>
Oz:
<< No, non è Germania...
>>
Francia:
<< Hai presente come si chiama la fiaba?
È ovvio che sarà
Germania il principe... >>
Germania:
<< Davvero non sono io? >>
Oz:
<< Oh, andiamo... è ovvio che sei tu... hai
visto come
s'intitola questa storia? >>
Germania:
<< Vi odio... >>
Dicevamo
che c'era una volta Germania che voleva sposare una principessa...
Lovino:
<< Un classico... >>
Ma
ella doveva essere una vera principessa, di sangue blu... e
possibilmente con un sacco di soldi
Francia:
<< Ah, l'amour... >>
Lovino:
<< Della serie...viva la superficialità...
>>
Spagna:
<< Oh, Lovino...come sei romantico... >>
Lovino:
<< Te...stammi lontano >>
Perciò
mise un annuncio su una chat per single.
Austria:
<< Te che sito usi Germania?
Perché quello che uso
io ultimamente è infestato da Ungheria... >>
Lovino:
<< Una chat on line...ottimo posto per trovare una
principessa... >>
Di
fanciulle che si spacciavano per principesse ce n'erano a bizzeffe...
<<
Allora vediamo qui... Gil...che nome carino... mmh... che colore di
capelli particolare... stato...vediamo... attualmente
inesistente
ma ci sto lavorando... che diavolo...?! >>
Prussia:
<< Questo Oz è un colpo basso...perfino per
te... >>
Ogni
volta che si trovava in procinto di sposarle, qualcosa nel loro
carattere, nel loro portamento le rendeva poco regali...
Polonia:
<< Prova tipo te a camminare cioè con un tacco
di tipo dodici
centimetri! >>
A
volte percepiva strani segni...
<<
Se la sposerai...tra sette giorni verrai...kolkol spartito... >>
Stanco
delle chat su internet, decise di tornare al proprio castello,deluso
di non aver trovato ciò che cercava.
Una
sera si scatenò un temporale: i lampi si incrociavano, il
tuono
brontolava, cadeva una pioggia torrenziale: non si era mai vista una
bufera così!
America:
<< perché non siete stati in Inghilterra...
>>
Inghilterra:
<< Grazie... mille grazie... >>
Qualcuno
bussò alla porta del castello
Spagna:
<< Oh mio dio è terribile!!!
>>
Una
donna gridò...
Francia:
<< Bielorussia alla prese con la ceretta
trimestrale... >>
Era
una principessa.
Lovino:
<< Così... aveva per caso un
cartello al collo con
scritto: sono una principessa? >>
Oz:
<< No... >>
Lovino:
<< E allora come facevano a sapere che era una
principessa?
>>
Oz:
<< Sai com'è... ti si presenta una,
con un vestito rosa a
balze, e una corona in testa, oh è DoReMi, o è un
disadattato
oppure è una principessa... >>
Inghilterra:
<< perché nessuno ha preso in considerazione
l'ipotesi del
disadattato? >>
Oz:
<< perché ho promesso di non farti
comparire in questa
fiaba... >>
Inghilterra:
<< Ti odio... >>
Oz:
<< Me lo dicono spesso... >>
Ma
come l'avevano ridotta la pioggia e il temporale!?
Polonia:
<< Come tipo l'avevano ridotta? >>
Oz:
<< è una domanda retorica...
>>
Polonia:
<< Certo...tipo...cioè certo che lo sapevo...
Lituania...suggeriscimi... >>
Nonostante
l'aspetto affermò con convinzione di essere una vera
principessa...
Germania:
<< Lo vedremo! >>
Francia:
<< Spogliatela!!! >>
Oz:
<< Francia!!! >>
Fu
così che mentre la bella principessa andava a risistemarsi,
Germania
si sdraiò su un letto e si fece coprire da venti piumini.
Era
il letto destinato alla principessa
Francia:
<< Il bello è che poi danno a me del
pervertito... >>
La
principessa venne accompagnata nella camera che le era stata
destinata, e si coricò.
Si
girò da un lato e dall'altro, rotolò sul letto
<<
veeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee >>
Non
riusciva proprio ad addormentarsi... da
qualunque parte si girasse, sentiva sempre qualcosa di duro che le
dava fastidio.
Francia:
<< Hai visto Germania... bravo...bravo... >>
*
Germania svenne*
L'indomani
mattina, il principe andò a chiedere alla principessa come
avesse
dormito.Non certo senza imbarazzo, vista la reazione che aveva avuto
la sera prima quando, la principessa le si era sdraiata sopra.
<<
Mmh... come avete dormito...? >>
<<
Male!!! >> ella rispose con innocenza <<
Non ho potuto
chiudere occhio! Dio solo sa quello che c'era nel letto! Era qualcosa
che mi ha fatto venire la pelle livida,duro com'era... >>
Inutile
dirlo, il principe svenne.
Francia:
<< Io non capisco perché s'imbarazzi!
>>
Dalla
risposta della fanciulla
il principe aveva
capito che si trattava di una vera
principessa!
Ella
aveva infatti sentito un pisello attraverso venti materassi e venti
piumini.
Austria:
<< Ricordiamo che è il grosso pene di Germania
e che quindi è
perfettamente naturale sentirlo! >>
Prussia:
<< E te come lo sai?! >>
Austria:
<< Ops... >>
Chi
mai, se non una vera principessa, una principessa di sangue blu
poteva avere una pelle così delicata e sensibile?
Lovino:
<< un Uke qualsiasi? >>
Il
principe, convinto ormai che si trattava di una giovane
di sangue reale,
la scelse subito come sposa.
Austria:
<< Ma non si conoscono nemmeno! >>
Germania:
<< Germania... >>
Principessa:
<< Feliciano >>
Oz: << Adesso si
conoscono... >>
Il
pisello fu custodito con cura dalla principessa, che lo tiene sempre
stretto a se...
Austria:
<< Chissà perché...
>>
Ecco,
vi ho raccontato una storia vera, vera
come il grosso pene di Germania.
FINE
Ho
avuto un periodo un po' di crisi, ma fortunatamente sembra essere
sparito, vi ringrazio ancora una volta per il vostro sostegno, per le
vostre recensioni, che mi fanno sempre tanto piacere e spero di
donarvi al più presto una nuova fiaba.
Note:
1) DoReMi, personaggio dell'anime magica DoReMi (per l'appunto)
2)
La fiaba originale è di Andersen e ha il medesimo titolo.
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Capitolo 14 *** I tre porcellini ***
I tre
porcellini
C'erano
una volta tre porcellini che vivevano con i loro genitori.
Lovino:
<< E fin qui... >>
I
tre porcellini crebbero così in fretta che la madre un
giorno li
chiamò e gli disse: << Andate nel mondo e
fatevi una casa per
conto vostro... >>
Lovino:
<< Che madre gentile... >>
Prima
di cacciarli di casa però Oz diede loro un ultimo
avvertimento
<<
State attenti a non farvi ammazzare che poi sennò mi sento
il
colpa... >>
Lovino:
<< Finalmente ti sei ritagliata un ruolo che ti si addice
perfettamente...la madre degenere e iettatrice... >>
Oz:
<< Lovino vuoi forse entrare nella fiaba? >>
E
così i tre porcellini se ne andarono.
Lovino:
<< Fine... >>
Oz:
<< No... >>
Ognuno
scelse una strada diversa.
Lovino:
<< E morirono... >>
Oz:
<< Lovino! >>
Lovino:
<< Oh, andiamo...qualcuno dovrà pur morire!
>>
Oz:
<< Si ma non ad inizio fiaba... >>
Per
mettersi al sicuro dal lupo di cui parlava la saggia madre...
Lovino:
<< Questa è modestia... s'inserisce nelle
fanfiction e si
elogia pure... >>
Decisero
di costruirsi tre belle casette...
Germania:
<< Mi pare una scelta logica >>
Il
porcellino Francia...
Francia:
<< Oz!!! >>
Oz:
<< Oh andiamo... >>
Che
era il più bello, il più atletico e il
più intelligente di
tutti...
Francia:
<< Così va meglio... >>
Polonia:
<< Tipo...non vale cioè...lui è
sempre tipo trattato
meglio... cioè perché tipo? >>
Oz:
<< Ma l'hai visto? Dico l'hai visto? >>
Polonia:
<< Si, ma tipo non riesco a capire il nesso...
>>
Francia:
<< Sciocco...non mi hai visto bene... altrimenti
capiresti...
>>
Dicevamo
che il porcellino Francia prese calce e mattoni e andò a
costruirsi
la casetta all'ombra di una grande quercia. Il porcellino Spagna che
non aveva tanta voglia d'impegnarsi...
Lovino:
<< Allora è una fissazione!
>>
Spagna:
<< Sei ingiusto >>
Dicevamo
prima di questa incantevole litigio di coppia...
Spagna:
<< Vedi? Lo dice anche lei che siamo una coppia...
>>
Lovino:
<< Certo quando non pensi al tuo Ita-chan...
>>
Incantevole...
Prussia:
<< Oz, se sei zitella... non devi rifartela
sugli altri
però... >>
dicevamo...
Prussia:
<< Il fatto che non sia intervenuta è
preoccupante vero? >>
Spagna
che come dicevamo non aveva voglia d'impegnarsi, invece di costruirsi
la casa all'ombra di una quercia, come aveva fatto Francia, ne
abbatté una, e con il legno ricavato si costruì
la propria casetta.
Prussia:
<< è preoccupante vero??? >>
Ma
c'era un ultimo porcellino... un porcellino estremamente stupido e
insolente...
Francia:
<< Si,devi preoccuparti... >>
Prussia
si chiamava, ed era così sfaticato e preso dal suo stupido
blog...
Prussia:
<< Non è stupido!!! E sei vendicativa...
>>
Dicevo...che
era così sfaticato che decise di costruirsi la propria
casetta con
della paglia che trovò vicino ai suoi piedi. Inutile dire
che si
reggeva in piedi giusto per mia grazia...
Prussia:
<< Come mai mi aspetto che la mia cara casetta crolli?
>>
E
dato che dipende dalla mia grazia...
Prussia:
<< Ti prego... >>
La
casetta crollò. Il che ci porta a saltare un pezzo di
storia, ma per
trattare male Prussia si fa volentieri...
Lovino:
<< Meno male non è vendicativa...
>>
Per
sfuggire all'ira del lupo corse verso la casetta di legno del
fratello.
<<
Spagna! Spagna!!! Aprimiiii il perfido lupo Austria m'insegueeee!
>>
Lovino:
<< Oz...ahahahah...questo non è
comico demenziale...è
AU....Austria....il lupo...ahahah >>
Oz:
<< No Lovino... il perfido lupo...ahahahaha...
>>
Austria:
<< Che donna poco professionale...
>>
<<
Parola d'ordine... >> disse di rimando il porcellino
Spagna
Lovino:
<< Ma è scemo? >>
<<
Non la soooo... >> urlò il porcellino Prussia
battendo
violentemente contro la porta del fratello porcello <<
Aprimiiiiiiiiiiiiiii >>
<<
Non posso senza parola d'ordine...è la prassi...
>>
Il
porcellino Prussia, terrorizzato dal lupo...ahahahaha...
Austria:
<< OZ! >>
dicevamo...
il porcellino Prussia doveva in tutti costi farsi aprire dal
fratellino...per questo usò parole dolci per convincerlo...
<<
TESTA A POMODORO APRIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII >>
Lovino:
<< Carina...certo... non molto convincente
>>
Ovviamente
Spagna non gli aprì subito. Fu dopo aver visto il feroce
lupo...
Tutti:
<< Ahahaahaahahahh >>
dicevamo
che Spagna decise di aprire, non appena Prussia lo minacciò
di
pubblicare sul suo blog foto compromettenti che lo ritraevamo con
Feliciano. Ma dato che ho descritto questa scena, il tentativo di
Spagna di salvarsi è stato del tutto inutile.
Lovino:
<< Ti giuro... non riesco più
nemmeno ad arrabbiarmi! >>
Spagna:
<< Davvero? >>
Oz:
<< Non credo sia una cosa positiva sai Spagna
>>
Ecco
che, non appena il fratello aprì la porta, Prussia si
precipitò al
suo interno...ammirando le bellezze della casa...
<<
Certo è un po' piccola eh... >>
<<
Se non ti sta bene te ne torni a casa tua... >>
Ma
non ebbero tempo di discutere perché, il perfido lupo
buttò giù la
casetta di legno a spallate.
Austria:
<<
Veramente ho preferito
svitarla... >>
Prussia:
<< Dio quanto sei gay...
>>
Ecco
allora che i due porcellini, furono costretti ad andare dal
porcellino Francis, che nella sua casetta in stile Barocco, in marmo
pregiatissimo, con tanto di giardino a circondarla, si sentiva al
sicuro.
<<
Oh, fratelli miei...entrate... >> disse il porcellino
Francis,
aprendo la porta totalmente nudo. Salvo per la rosa sul pube che,
purtroppo siamo costretti a mettere.
Oz:
<<
Lo so... mi
dispiace... >>
Polonia:
<< Tipo...guarda che cioè...ci sei tipo
rimasta male solo
te... >>
Il
porcellino Francia li invitò ad entrare, con uno strano
sorriso in
volto.
Prussia
optò per farsi stuprare dal famelico lupo.
Spagna
ci stava pensando seriamente.
Francia:
<< Che poi io non capisco perché...
>>
Oz:
<< Probabilmente è perché hai
aperto nudo... >>
Francia:
<< Aaaaah... >>
Ma
non c'è tempo per queste cose perché il lupo
stava risalendo veloce
e feroce la strada che portava alla casa del porcellino Francis.
…
Oz:
<< Austria..quando sei in comodo... >>
Austria:
<<
Non posso
interrompermi... ho iniziato adesso il terzo movimento...
>>
Oz:
<< Austria alza il culo e va a recitare la tua parte...
>>
Austria:
<< Non posso... >>
Oz:
<< La vedi questa collina? La vedi? Te lo getto di sotto
dalla
collina quel maledetto piano se non muovi il culo e vai a recitare...
>>
Dicevamo
che il lupo, di sua spontanea volontà attaccò la
casetta di mattoni
del porcellino Francia, ma questo,era stato abbastanza furbo da fare
una casa resistente... e il lupo non riuscì ad entrare
<<
Non mi sfuggirete!!! Vi mangerò!!! >> Disse il
lupo calandosi
dal camino.
<<
Oh no...si sta calando giù dalla cappa fumaria! Siamo
spacciati! >>
disse con recitazione molto naturale Prussia che stava allegramente
giocando a pet society
<<
Ah non c'è pericolo... avevo finito il budget... il camino
è
finto... >>
Fu
così che il lupo rimase per sempre incastrato.
FINE
Russia:
<< Cosa
abbiamo imparato
oggi bambini? >>
Sealand:
<<
che Oz è una sadica?
>>
Russia:
<<
NO, che Francia è uno
spilorcio... >>
Grecia:
<< No, abbiamo capito che queste fiabe degenero ogni
volta di
più... >>
Ma
non è questo il finale...
Grecia:
<< Meno male... >>
Ciò
che non vi ho detto, miei cari lettori è che i porcellini
vissero
felici e contenti...
Sealand:
<< Nessuno muore... >>
Oz:
<< Nessuno... >>
Il
lupo però rimarrà per sempre incastrato nel
camino, beh, finché il
porcellino Francia non troverà i soldi per finire la cappa
fumaria.
Francia:
<< è inutile che mi guardiate... non c'ho
soldi... >>
Austria:
<<
Per l'amore del
cielo... qualcuno gli presti dei soldi! >>
Ma
nessuno lo fece (la crisi è dura per tutti) e Austria non
uscì più
da quel camino.
FINE
DAVVERO
Non è stata
colpa mia!
Le cavallette...
Mi era partito il computer!!
Ok, basta con le balle...
Colpita dal tremendo blocco
dello
scrittore, e rimasta sconvolta dal disastro in Giappone,(PRAY FOR
JAPAN) ho abbandonato tutto per dedicarmi allo studio...
ahaahahahaahahah bella battuta... No, in realtà mi era
passata
completamente l'ispirazioneeeee... T_T perdono... non lo
farò più!
Adesso...dato che sono
convinta che vi
siate fermate all'inizio di questo discorso delirante...
inizierò a
parlare a caso...
ok no... rimarrò
professionale fino
alla fine.
Grazie... come sempre per
il vostro
sostegno.
Grazie al mio neurone che
ha deciso di
riprendere a funzionare!!!
Alla prossima!
|
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Capitolo 15 *** Il brutto anatroccolo ***
C'era
una volta...in una vecchia fattoria una famiglia di anatre e mamma
anatra...
Spagna:
<< NO... mamma anatra no... >>
dicevamo
che Mamma Prussia aveva appena finito di controllare le uova.
Prussia:
<< Dillo che mi odi! Dillo!!! >>
Oz: <<
Ti odio... >>
Prussia:
<< perché! Perché mi dici
così... sei crudele... >>
Un
bel mattino sei vispi anatroccoli uscirono pigolando dai gusci
d'uovo. Ma un uovo più grosso degli altri non si apriva.
Francia:
<< Su... apriti...condividi il tuo dono con il mondoooo
>>
Oz:
<< Francis è solo la dimensione del guscio ad
essere più
grande... >>
Francia:
<< Appunto... >>
Prussia:
<< E no,voglio essere il pulcino dell'uovo grande!!!
>>
Oz:
<< Idioti... >>
Ad
ogni modo... mamma Prussia non si ricordava di aver deposto quel
settimo uovo.
Ungheria:
<< Nemmeno contare fino a sette...
>>
Prussia:
<< Guarda che so contare fino a sette!
>>
Ungheria:
<< Madre degenere... >>
Prussia:
<< Ti dico che quello non è mio...
>>
TOC...TOC
Polonia:
<< Avanti... >>
TOC...TOC...continuava
a battere sul guscio l'anatroccolo prigioniero
Polonia:
<< AVANTIII >>
Oz:
<< Polonia ma sei scemo? >>
Russia: << E
lo chiedi ancora? >>
<<
Possibile che mi sia sbagliata a contare le uova? >> si
chiese
mamma Prussia continuando ad aggiornare il blog. Ma non ebbe il tempo
di chiarire i suoi dubbi, perché l'uovo ritardatario si
aprì: Uno
strano anatroccolo dagli occhi azzurri e il piumaggio biondo si
affacciò ad osservare la mamma perplessa.
<<
Chi è sto sgorbio? Siamo sicuri sia mio figlio?
>> diceva la
cara madre con tono gentile al piccolo...giusto per fargli salire
l'autostima.
I
giorni che seguirono furono sempre i più tristi per i
poveretto. I
suoi fratelli (che per licenza poetica non saranno sei): il
più
grande Germania...
Francia:
<< Lo sappiamo perché il più
grande... >>
e
subito dopo di lui, Austria, Ungheria, Svizzera e Liechtenstein...
Prussia:
<< Dico...ne manca uno... a questo punto metticelo...
>>
e
Seychelles.
Prussia:
<< Non...farò...domande... >>
Dicevamo
che i suoi fratelli non giocavano con lui, perché era troppo
goffo e
sgraziato, mentre tutti gli altri abitanti del cortile lo deridevano.
Questo
periodo storico artistico viene comunemente chiamato l'età
giovanile
di Francis Bonnefoy
Francia:
<< NO! IL BRUTTO ANATROCCOLO NO! >>
Oz:
<< Oh si invece... >>
Insomma
si sentiva triste e solo, solamente la madre lo consolava:
<<
Fai schifo poveretto... non potevi essere come gli altri... potevi
prendere da me...la meravigliosa me!!! >> diceva,
risistemandosi il piumaggio
<<
Grazie eh...mamma...sempre gentile... >> diceva il
piccolo
cercando di non guardare sua madre
<<
Ma ti pare...figurati... >> sorrideva sua madre
mettendolo a
letto.
Il
piccolo Francis era sempre più infelice e una mattina decise
di
scappare.
Germania*tra
le lacrime*: << Bravo... >>
Italia:
<< Germania...stai piangendo? >>
Germania:
<< Tu mentiiii... >>
Oz:
<< Oddio... >>
Dopo
aver scoperto che Germania ama queste storie strappalacrime...
Nel
laghetto dove si fermò, chiese a tutti quelli che incontrava
<<
Conoscete qualcuno come me? >>
<<
Che, brutto come te? No, ce lo ricorderemmo... >> dissero
Bielorussia e Ucraina specchiandosi nell'acqua dello stagno.
Francis
non si arrendeva e continuava a cercare.
<<
Scappa, scappa da questo posto, è pericoloso, ci sono in
giro dei
cacciatori...! >> disse un'oca gentile di nome Belgio.
Belgio:
<< Quindi adesso sono un oca? >>
Oz:
<< Però gentile... >>
C'era
un mondo terribile là fuori e il piccolo e brufoloso Francis
se ne
stava rendendo conto...
Francia:
<< Oddio ti prego smettila... >>
Oz:
<< La pelle unta, grassa, cosparsa di punti neri...
>>
Francia:
<< SMETTILA... >>
Capitò
in una vecchia casetta, dove abitava una vecchia contadina che lo
afferrò con le sue vecchie mani...
Polonia:
<< Tipo proprio una vecchia... >>
<<
Lo metterò in gabbia >> disse Russia
<< Speriamo che sia
una femmina e che faccia tante uova...altrimenti...kolkolkol...
>>
Francia:
<< Sono un uomo!!! Come puoi confondermi con una donna...
! >>
America:
<< Stiamo parlando di Russia...colui che ha
scoperto da
poco la magia dei rubinetti... >>
Ma
l'anatroccolo non faceva le uova.
Francia:
<< Ma va!!! >>
Spagna
lo spaventava continuamente: << vedrai che la vecchia, se
non
riesci a fare le uova, ti tira il collo e ti mette in pentola...!
>>
anche il gatto inglese rincarava la dose << Spero che la
vecchia ti cucini presto...così rosicchierò gli
ossi con il tè
delle cinque... >>
<<
Se non fa le uova...che almeno ingrassi!!! >> diceva
Russia
rimpinzando il piccolo Francis di ogni genere di schifezza.
<<
Oh, come sono grasso... >> diceva l'anatroccolo
terrorizzato
Austria:
<< Che pathos... che alto livello
di battute... >>
Oz:
<< Taci sciocco pulcino... >>
Fu
così che con i suoi chili di troppo fuggì in una
notte buia.
Era
di nuovo solo.
Si
allontanò rifugiandosi in un canneto lontano
<< Se nessuno mi
vuole, resterò nascosto qui per sempre... >>
Inghilterra:
<< Ma restaci! >>
Restò
nascosto a lungo in quel canneto, osservando il cielo, dove volavano
alcuni splendidi uccelli
Austria*sguardo
sognante*: << Eh...ha capito tutto... >>
<<
Oh, se potessi diventare bello come loro un giorno! >>
esclamò
Francis.
Arrivò
l'inverno e il povero anatroccolo quasi non morì congelato.
Ma...
Russia:
<< No...eddaiii....la morte del cignooooo!!!
>>
Oz:
<< Quella è un'altra cosa... >>
<<
Lo porterò a casa... avrò cura di lui. Poveretto!
Indossa ancora il
vestito della scorsa stagione! >> disse Feliciano,
prendendolo
in braccio. Lo tenne al caldo e ne ebbe cura...
Germania:
<< ITALIA!!! >>
ma
era diventato così grande...
Germania:
<< NO... NON CI PROVARE... >>
Oz:
<< Geloso? >>
Germania:
<< Italiaaaaaaaaaaaaa... >>
<<
Lo porterò allo stagno e lo lascerò libero...
>> decise
Italia, con un fucile puntato alla tempia
Fu
allora che Francis vide la sua immagine riflessa nell'acqua
<<
Mamma mia come sono figo... >>
Russia:
<< Modesto eh? >>
Il
volo di cigni, che aveva visto l'inverno precedente, tornò
dalla
settimana della moda e planò nello stagno. Quando Francis
vide i
nuovi venuti...
Oz:
<< Il primo che fa battute lo uccido... >>
Polonia:
<< E i vecchi? >>
Oz:
<< ABBATTETELOOOOOOO >>
Russia:
<< Ваше
величество
>>
Oz:
<< Che diavolo hai detto? >>
Russia:
<< Si vostra maestà... >>
*Oz
gongola *
Russia:
<< Non vale...usi il tuo potere di autrice in modo
improprio...
>>
Oz:
<< Non è affatto vero... >>
Lituania:
<<
Oz gli fai
dire...Lituania...non posso vivere senza di te? >>
Oz:
<< Certo... >>
Russia:
<< Lituania...non posso vivere senza di te...
>>
Lituania:
<<
KIAAAAAAAAAAAAAAAAAA..!!! >>
Ma
torniamo alla fiaba...
Francis
fece subito amicizia con quelli che sembravano essere uguali a lui
<<
Siamo francesi, come te! Dove ti sei nascosto tutto questo tempo?
>>
<<
è una lunga storia....! >> sorrise ancora
stupito il cigno.
Ormai nuotava maestoso tra i suoi simili.
<<
Francis... Francis! >> gli urlò madre Prussia
dall'altra parte
del lago << Come sei diventato bello figlio mio...
>>
<<
Non sono figlio tuo... racchia... >>
FINE
Grecia:
<<
Andiamo... >>
Oz:
<< Guarda che va davvero a finire così...
>>
Grecia:
<< Con il cigno che chiama sua madre racchia?
>>
Oz:
<< Licenza poetica? >>
Grazie
come sempre a tutti voi, in particolar modo a Yusaki, mia fida beta,
senza dimenticare Kurohime e Chibiwall!!!
Vi
aspetto alla prossimaaaaaaaaaaaaaaa!!!
|
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Capitolo 16 *** Hansel & Gretel ***
Ma
quanto sono stata via? Troppo...troppo tempo. Spero che mi
perdonerete...
Studio
e imbottigliamenti di vario genere mi hanno tenuto lontana da voi.
Poi questa fiaba, che doveva essere fra le prime non si decideva ad
uscire...xD maledetta lei...
Ad
ogni modo spero che vi piaccia...
Buona
lettura <3
Hansel
& Gretel
Davanti
ad un meraviglioso bosco abitava un povero condottiero che a stento
riusciva a sfamare la moglie e i due figli: Hanselfeli e Gretelovi.
Lovino:
<< fammi capire... io mi chiamo Gretelovi? CHE DIAVOLO DI
NOME
È … >>
Oz:
<< Gretelino? >>
*
Lovino guarda male Oz*
Oz:
<< Gretelmano?? >>
*Oz
se ne frega*
Insomma,
il pover'uomo non ce la faceva più a sfamarli e la moglie,
cara
donna si permise di dargli un saggio consiglio
<<
tesoro... domani va con loro nel bosco e quando vedi che non sanno
riconoscere più la strada li abbandoni... >>
disse la
bellissima donna, dai vellutati capelli biondi e dalle virili trecce
<<
ma tesoro...non posso...e se li sbranano? >>
<<
pace,sii uomo Roma...non possiamo più badare al loro
sostentamento... >>
<<
si ho capito... ma non posso nemmeno lasciarli la in pasto ai lupi...
>> il condottiero era deciso. Va bene, forse non riusciva
a
mantenere i suoi dolci pargoli, ma non li avrebbe MAI
abbandonati.
<<
Roma...se non fai come ti dico non te lo do più...
>> fu con
quella promessa che il poderoso e caparbio uomo decise di abbandonare
i suoi amati figli nella foresta.
Lovino:
<< Mai eh? >>
Ma
il possente uomo non sapeva, che per la fame i suoi adorati figli non
riuscivano a dormire, e così avevano sentito tutto.
Gretelovi,
sapendo che per loro era finita scoppiò a piangere
amaramente, ma
Hanselfeli la rassicurò << tranquilla
Gretelovi...ci penserò
io a te... >> disse il coraggioso fratello iniziando la
fabbricazione di migliaia di bandierine bianche. Gretelovi non
poté
fare a meno di rimettersi a piangere.
Russia:
<< Quanta fiducia... in fondo si stava
prodigando per
aiutarla... >>
*guarda
Italia*
*
Italia guarda Russia*
Italia:
<<
Veeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh >>
Russia:
<<
Ora capisco... >>
Il
mattino seguente, ancor prima che sorgesse il sole, l'amata madre
svegliò i due pargoli
<<
svegliatevi piccini che devo abbandonarvi nel bosco...mmh...volevo
dire, svegliatevi che andiamo a fare una bella passeggiatina...
>>
e detto questo posò tra le mani dei due bambini una pagnotta
<<
mi raccomando, conservatela per mezzogiorno... >>
<<
perché che succede a mezzogiorno? >>
domandò Hanselfeli.
La
dolce e virile madre si rifiutò di rispondere e condusse
insieme al
marito i bambini nella foresta. Non ci volle molto per farli perdere,
anche perché il dolce Hanselfeli si distraeva molto
facilmente...
<<
guarda Gretelovi...un ciuffo d'erba...guarda! Guarda...un albero!!
>>
<<
wow... meno male che ci sei tu Hanselfeli a notare questi piccoli
dettagli... >> disse sarcastica Gretelovi cercando di
ricordarsi la strada percorsa
<<
tranquilla >> disse Hanselfeli << ho
lasciato una scia di
briciole di pane...con questo sistema non c'è verso di
perdersi!!!
>>
Gretelovi
rimase impassibile, poi come se fosse troppo stanca per ribattere
indicò il sentiero dietro di lei << quali?
Quelle che si
stanno pappando i corvi? >>
Hanselfeli
corse verso di loro gridando, cercando di non farli più
mangiare.
Non solo non si spostarono, ma continuarono pure a mangiare
beatamente.
<<
idee alternative? >> chiese fiduciosa Gretelovi. Il
fratello
scosse energicamente la testa. I due decisero così
d'inoltrarsi
nella foresta, fredda e buia, entrambi avevano paura ma non lo davano
a vedere
<<
tranquilla Gretelovi...ho un'arsenale di bandierine, non abbiamo
nulla da temere... >> la sorella lo guardò
<< scusa
ma...se avevamo le bandierine...non potevamo usarle per ritrovare la
strada di casa? >>
Hanselfeli
la guardò con aria interrogativa << non ci
avevo pensato... >>
Gretelovi,
sorrise dopo di che pestò a sangue Hanselfeli.
Dopo
ore,ed ore di cammino giunsero di fronte ad una casa interamente
fatta di marzapane.
<<
Mamma mia che fame... >> disse Hanselfeli, osservando la
casetta e iniziando a mangiarla
<<
Ho un brutto presentimento... >> disse Gretelovi
E
infatti la vecchia signora, che abitava la casa gli aprì.
Russia:
<< E giù botte... >>
Oz:
<< No, sono dei poveri bambini...
>>
Dicevamo,
Spagna aprì loro la porta invitandoli ad entrare.
Spagna:
<< Perchèèè!!!
>>
Oz:
<< Oh, te o Turchia... voi siete i maledetti molestatori
di
bambini... >>
Spagna:
<< E allora manda Turchia no? >>
*
E invece la vecchia signora la fa Spagna perché?
Perché Oz detesta
essere contraddetta (in realtà no... ok forse si... ma noooo
)
perché diavolo sto ancora sto parlando nel discorso
d'azione?
Smettila. Oz smettila di scrivere te lo ordino. A cuccia!!! Ok
signorina... niente internet per una settimana. Al mio tre la
finiamo... 1...2...*
America:
<< Inghilterra!!! Oz mi fa pauraaaaaaaaaaaaaaaaaaa
>>
Hanselfeli
e Gretelovi non se lo fecero ripetere ed entrarono con gioia dentro
la casa della vecchia signora. Questa gli offrì un pasto
caldo e un
letto caldo dove dormire.
Gretelovi
iniziò a sospettare che ci fosse qualcosa di torbido quando
la
vecchia gli disse che loro due avrebbero dormito insieme. No, la cosa
non gli piaceva.
Lovino:
<< Almeno dorme con me e non con mio fratello...
>>
Ma
la vecchia era irrequieta dormendo con il caro Gretelovi e sognava
altro. Sognava Hanselfeli ricoperto di molliche di pane che sfamava i
piccioni.
Russia:
<< Spagna ma che sogni erotici hai?
>>
Lovino:
<< Oz, lo dovevi proprio mettere eh? Dovevi per forza
farmi
soffrire... >>
Oz:
<< Si... >>
Lovino:
<< Ti odio... >>
I
bambini capirono la vera natura della vecchia. Non era una dolce e
buona nonnina.
Inghilterra:
<< che bambini perspicaci >>
La
vecchia era una perfida manipolatrice d'infanti e di bambini...
Korea:
<< In che senso? >>
America:
<< Nel senso che era una pedofila... >>
Oz:
<< Semplice e conciso eh... >>
Spagna,
rinchiuse Hanselfeli in una gabbia con l'intento di farlo ingrassare,
mentre mise Gretelovi a fare i lavori più umili.
Pessima
scelta.
Lovino:
<< Che stai insinuando? >>
La
casa di marzapane divenne un porcile. Gretelovi era pessimo nel fare
i lavoretti di casa e Spagna si pentì molto presto della sua
scelta.
Ovviamente, non poteva rivedere la sua decisione perché
Gretelovi
gli faceva decisamente paura.
Russia:
<< Wow... che rapitore perfido... >>
Dato
che con Gretelovi non riceveva soddisfazioni, decise di dedicarsi ad
Hanselfeli e al suo progressivo ingrassamento.
Spagna:
<< Ingrassi o no? >>
Hanselfeli:
<< Veeeeee... >>
La
vecchia decrepita non vedeva bene e così Hanselfeli per non
intaccare la sua linea gli faceva sentire l'asta della sua
bandierina...
Oz:
<< 1... 2... >>
Francia:
<< La sua bandierina eh... >>
Oz:
<< Appunto... >>
Le
settimane passavano e Hanselfeli non ingrassava... così
quella
vecchia pedofila di Spagna decise che era giunto il momento di
cucinarselo per bene...
Spagna:
<< Gretelovi... prepara il fuoco!!!
>>
Gretelovi:
<< Preparatelo da solo... bastardo! >>
La
povera vecchia, esasperata, si chinò al forno per
accenderselo da
sola. Si sbilanciò tanto che se qualcuno le avesse dato una
spinta
sarebbe caduta proprio dentro al fuoco.
…
…
Dicevo...
che era così in bilico che poteva essere spinta dentro
facilmente...
…
…
Oz:
<< LOVINO!!! E CARBONIZZALO NO???
>>
Lovino:
<< Giusto! >>
Fu
così che di sua spontanea volontà e senza aiuto
da casa...
Gretelovi prese la rincorsa e gettò la malefica vecchia
Spagna nel
forno, chiudendocela dentro con una risata malefica. Quasi subito
dopo liberò suo fratello Hanselfeli e...
Inghilterra:
<< Che vuol dire quasi subito? >>
Lovino:
<< Non vorrai che mi perda lo speciale sulle
scope a
vapore... >>
Francia:
<< Eh... >>
Oz:
<< Francia sei malato... non c'era nessun doppio senso!!!
>>
*Francia
patta Oz *
Oz:
<< Vero? >>
Poi
con calma Gretelovi liberò Hanselfeli.
Non
appena si furono liberati trovarono tutti i tesori della vecchia
strega e diventarono ricchi.
Ucraina:
<< La solita fortuna... uff a me non succede
mai... >>
I
due bambini si diressero verso casa, dove grazie ai tesori della Casa
di Marzapane non soffrirono più la fame e diventarono una
delle
famiglie più ricche della città.
FINE
Grecia:
<<
Non puoi finirla così!!! Manca il conflitto con la madre, il
rapporto con il padre! >>
Oz:
*additandolo
*
<<
muahahhaha ti ho fregato... il finale è questo!!! Ormai
rispondi per
inerziaaaaaaaa ma ti ho scopertooooooo >>
EPIC
WIN di Oz
*Grecia
preso dallo sconforto diventa un tutt'uno con Russia *
*Turchia
ci tiene a dire che non gli piace questo elemento *
Che
dire... ormai i miei ringraziamenti sono diventati quasi
insufficienti.
Siete
fantastici <3
Spero
di non farvi riattendere!!!
A
presto
Oz
|
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Capitolo 17 *** Il principe & la rana ***
Mi scuso per l'assenza.
Magari prima avrei dovuto
salutarvi...sì, magari si...
quindi..
saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve
tutto bene? Spero di si.
Finalmente sono riuscita a
concluderla
ed è venuta pure un po' lunghetta.
Spero come sempre che vi
piaccia e
buona lettura <3
Il
principe & la rana
Un
vecchio re, di un piccolo paese aveva tre figli...
Lovino:
<< Si era dato da fare in gioventù
eh? >>
Oz:
<< Per questo lo fa Francia... >>
Dicevamo
che Francia aveva tre figli...
Uno
era molto robusto... per cui è ovvio che lo farà
Cuba...
Cuba:
<< HEYYY!!! >>
Oz:
<< Ho detto robusto... non grasso...
>>
Cuba:
<< Ops... è vero... scusami Oz...
>>
Oz:
<< Però l'ho pensato <3
>>
*Oz
mode cattiva *
Uno
era molto alto e aveva lo sguardo arcigno e torvo... quindi non
può
essere che Svezia...
Svezia:
<<
… >>
Oz:
<< Ti sentivi al sicuro perché non vi
distinguevo voi nordici
eh? >>
L'ultimo
era piccolo piccolo...
Lovino:
<< Svizzera...? >>
Oz:
<< Svizzera... >>
Un
giorno Francia chiamò i suoi improbabili figli e disse:
<<
Sono vecchio e stanco... >>
Cuba:
<<
Allora dormi no? >>
*Francia
depenna Cuba dalla sua eredità *
<<
Come dicevo sono vecchio e stanco, si avvicina la fine dei miei
giorni. Non potrò morire sereno se prima non
vedrò i miei figli
sposati con tre brave ragazze e uno di loro regnare al mio posto
senza litigio da parte degli altri... >>
Francia:
<< Sono un genio... >>
Oz:
<< perché? >>
Francia:
<< Andiamo. Uno: chi se lo sposa Cuba? >>
Cuba
: <<
Guarda che ti sento
damerino!!! >> *gli lancia un gelato dietro, poi se ne
pente e
lo va a raccogliere per mangiarselo*
Francia:
<< Due,tutti amano il potere... non si metteranno mai
d'accordo... io dico che vince chi uccide gli altri fratelli...
>>
Oz:
<< L'ottimismo che trabocca proprio eh? >>
Fu
così che su suggerimento di un suo vecchio amico, il re mise
alla
prova i suoi figli.
La
prima prova consisteva nello scagliare con una fionda, una pietra
dalla torre più alta del palazzo reale.
<<
La donna che colpirete diventerà vostra moglie...
>> sentenziò
il re.
Inghilterra:
<< Proprio letteralmente eh? >>
Lovino:
<<
Se non l'ammazzano...
>>
Oz:
<< Lovino... sì positivo... >>
Lovino:
<< Cose da fare prima di sposarsi... lapidare la futura
sposa,che storia educativa... >>
Il
primo a lanciare la sua pietra fu il figlio alto alto con lo sguardo
truce, che tese la propria fionda e lanciò con
velocità la sua
pietra. La pietra sfrecciò andando a colpire in piena fronte
la bellissima, quanto alta figlia dell'idraulico...
Lituania:
<<
Ahia... >>
La
meravigliosa, bellissima, ma soprattutto socievole, Ivana
Braginskynoska...
Russia:
<<
Ivana... >>
Oz:
<< Beh, in questa storia sei una donna... >>
Russia:
<< … >>
America:
<< Dai... sembra averla presa bene... >>
Russia:
<< IO TI AMMAZZOOOOO !!! kolkolkol >>
Oz
* fugge* << La prossima volta Alfred taciiii
>>
Lovino:
<< Che poi, non è tanto il fatto che Russia
sia una donna che
mi sconvolge... ma che stia con Svezia... >>
Inghilterra:
<< La famosissima Svezia x Russia >>
Lovino:
<< Uno più socievole dell'altro poi...
>>
*
Russia e Svezia fanno una strage*
Fu
poi il turno del figlio basso e tozzo...
La
sua pietra, dopo un po' d'incertezza volò dritta dritta
nella casa
della mugnaia. Il figlio paffuto rimase deluso, dato che era risaputo
che il mulino era disabitato.
Canada:
<< Ma veramente... >>
Ma
il figliol panzuto...
Cuba:
<< La finiamo??? >>
Dicevo,
che il figlio del re non si arrese, e andò lo stesso al
mulino, per
incontrare qualcuno che potesse diventare la sua sposa. Il mulino non
aveva ragnatele, perciò doveva essere abitato.
Notò la finestra
rotta, e la sua pietra, in mezzo al pavimento della cucina.
Lovino:
<<
Arthur, secondo te...
deve sposarsi la mattonella? >>
Inghilterra:
<< Non saprei,ma soprattutto... uno gli ha spaccato la
finestra, e quella povera donna se lo deve pure sposare?
>>
Spagna:
<< Inghilterra... cos'è tutta questa
confidenza con Lovino? >>
Inghilterra:
<< Spagna, lo sai no? Qui siamo in uno spazio tempo
astratto,qui tutto è possibile... >>
E
poi la vide...
e
la prese a pugni...
<<
Maledetto americano!!! Come osi prendermi in giro!!! >>
Lovino:
<< Ma se è stata zitta... >>
Inghilterra:
<<
Poi America è di la
con Francia... >>
Lovino:
<< Con Francia? >>
Inghilterra:
<< … >>
Oz:
<< Ops... >>
Inghilterra:
<<
MALEDETTO MANGIA RANE
TI UCCIDOOOOO!!! >>
Fu
poi il turno del principe più piccolo.
Ma
il principino era parecchio imbranato e tirò la pietra ai
suoi
piedi.
Svizzera:
<< E che vuol dire? >>
Oz:
<< Che morirai vecchio e solo... >>
Ma
il re, che a differenza dell'autrice è magnanimo, concesse
un
secondo lancio al principino.
Ecco
allora che il piccino lanciò con maggior decisione la
pietra,
facendola finire in mezzo al fiume.
Francia:
<< Allora se sei imbranato cavoli tuoi! >>
Svizzera,
si trattenne dall'uccidere il re...
Francia:
<< perché mi voleva bene? >>
Svizzera:
<< perché non avrebbe avuto
l'eredità... >>
Decise
così di vedere se per pura fortuna una donna si trovava nel
fiume
quando aveva lanciato la pietra...
Oz:
<< No bambini... non ebbe fortuna... >>
Là
dove aveva aveva lanciato la pietra c'era una grossa rana che lo
guardava con due occhioni dolci dolci. Al piccino, che non aveva
interessi a sposarsi, non importò che non ci fosse una
fanciulla,
così si dimenticò delle prove e si mise a fissare
la rana. Dopo
poco però, quella era sparita.
Francia:
<< Scusate... >> * risputa la rana*
Oz:
<< Francis, è la futura moglie di tuo
figlio!!! >>
Francia:
<<
Ma era li, sola e
appetitosa... >>
Le
risate che si fecero i fratelli (giustamente) quando videro la rana!
Ma
il buon vecchio re disse:
<<
Figli miei... mi è stato spiegato che la moglie di vostro
fratello
non è cibo... >>
Inghilterra:
<<
TE L'HANNO DOVUTO
SPIEGARE!!! >>
Francia:
<< Io almeno ho senso estetico... >>
Inghilterra:
<< Mangia spose a tradimento... >>
Iniziò
così la seconda prova.
Il
re consegnò ad ognuno di loro della lana da filare entro tre
giorni,
chi avesse avuto la sposa migliore avrebbe vinto.
I
figli grandi corsero subito, velocissimi (Cuba a dire la
verità
arrancò un po')
Cuba:
<<
La finiamo!!!??? >>
Il
piccino rimase lì, fermo; il vecchio padre teneva gli occhi
chiusi...
1...2...3...stella!!!
Francia:
<<
Aahahah sei lento!!!
>>
Inghilterra:
<< Io,non ho parole... >>
Ma
dato che sotto sotto, un cuore ce lo aveva anche lui, il vecchio re
concesse al piccolo un piccolo bozzo di seta, in modo che fosse
più
facile da filare per la sua ranocchietta.
I
figli grandi erano intanto già dalle loro future spose.
Svezia
posò la lana sul tavolo e guardò Ivana.
America:
<<
pfff... >>
*
Russia guarda malissimo America*
America:
<<
Guarda Ivana che non
sto... ridendo... >>* scoppia ovviamente a ridere*
Ivana
guardò con aria di sufficienza Svezia, poi scosse la testa.
<<
Scordatelo... >> disse secca,e iniziarono a fare a
botte...
America:
<<
Love is in the air...
>>
*
viene ucciso brutalmente*
Il
principe tozzo e la sua futura moglie andavano d'amore e d'accordo...
<<
Mi dispiace per il braccio... >> disse Cuba, guardandola
filare
<< E per la gamba... e in effetti anche per quell'occhio
nero... Spero che riuscirai a filare lo stesso... >>
disse,
posizionando i ferri nel gesso della sua futura moglie. La povera
creatura fu così costretta a tessere con i denti.
Inghilterra:
<<
Che dedizione... >>
Liechtenstein:
<< Questo è amore... >>
Lovino:
<< Questa è follia! >>
Oz:
<<
Questa è Oz!!! >>
*
La guardano tutti malissimo*
Oz:
<<
Scusate... ma lo
dovevo mettere... >>
Ma
torniamo alla storia...
Il
piccolo principino stava seriamente prendendo in considerazione
l'idea di mettersi in gioco per l'eredità, perciò
posò il piccolo
bozzo di seta accanto alla sua rana, donandole parole
d'incoraggiamento.
Svizzera:
<<
Lavora... Schiava!!!
>>
Si,
la democrazia è una bellissima cosa...
Ma
andiamo avanti...
Passati
i tre giorni, i figli sottoposero al re il loro lavoro.
Quello
tozzo, fece dono al re di un morbidissimo cappello rosso, ornato da
deliziosa corna d'alce.
Che
probabilmente erano un messaggio subliminale...
Ovviamente,
il re non gradì.
Quello
alto, consegnò una deliziosa sciarpa al padre suo re, ma non
ricevette gli apprezzamenti che si sarebbe aspettato...
Francia:
<< Ma... qui c'è ancora l'etichetta...
>>
*Il
piano di Svezia per spacciare la sciarpa di Russia per un prodotto
artigianale falliva così miseramente*
Il
re, dopo aver ricevuto quei doni non sapeva proprio...
Polonia:
<<
Chi scegliere? >>
Oz:
<< No, a chi rifilarli >>
Quand'ecco
che arrivò il piccolino, il pugnetto chiuso. Il frutto del
suo
lavoro la rana gliel'aveva posto in quella stessa mano. Fu aperto il
pugno e... Meraviglia!!!
Francia:
<<
Ma è uno sputacchio
quello? >>
Il
principino, preso dalla vergogna si assunse comunque le sue
responsabilità. A quanto pare la rana si era mangiata il
bozzolo di
seta, limitandosi poi a rivomitarlo sulla mano di svizzera. Era la
fine, il principino ne era certo. Non avrebbe mai ottenuto
l'eredità.
I fratelli ovviamente, pregustavano già la vittoria, ma la
reazione
di Francia fu decisamente imprevista.
Francia:
<<
Oh mon dieu... ma è
magnifico!!! >>
Cuba:
<< Padre è uno sputacchio... >>
Francia:
<< Taci. Non vedi le influenze Dada nel suo lavoro?
>>
Cuba:
<< Veramente no... >>
Ignorando
il figlio grasso e privo di conoscenze artistiche, il bellissimo re
si abbandonò contro il muro con fare teatrale. Oh, come fare
a
scegliere tra i suoi figli? Come poteva anche solo pensare. Mai. Mai
avrebbe potuto prendere una decisione del genere.
<<
Ok, per ora vince il principe Svizzera >>
sentenziò infine.
Lovino:
<<
Meno male non sapeva
come fare... >>
Ma
dato che ancora avevano sofferto poco, il re inventò
un'altra prova.
Fece
portare tre cuccioli, presi a caso dalle cucciolate nate in quei
giorni. Uno lo morse, ma questo non interessa a nessuno.
Francia:
<< Quella che avrà allevato meglio il suo
cucciolo sarà la
Regina ed il mio figliolo, suo sposo... sarà Re
>>.
Al
figlio maggiore toccò un'adorabile
Shibainu...
Liechtenstein:
<< Oddio che bellooooooooo … >>
Aveva
un po' di rabbia ma era un cane molto docile...
Il
principe, una volta portato a casa, volle assicurarsi che mangiasse
perciò, munito delle migliori intenzioni si
avvicinò all'animale.
<<
Vuoi mangiare? >> domandò con sguardo gelido.
Il cane si
limitò a sbavare e a ringhiare, tentando di avere una
relazione
occasionale con le pantofole di Russia.
Inutile
dire che il cane venne spedito in Siberia.
Svezia:
<< Che poi... se non voleva mangiare bastava dirlo.
>>
Oz:
<< Eh... >>
Al
principe grasso... venne donato un cane degno del suo proprietario.
Un molosso più largo che alto. In pratica era una botte con
le
gambe.
Cuba:
<< Abbiamo capito... >>
Una
botte sbavante...
Un
boiler che latra...
Un
cocomero che riporta il bastoncino...
Cuba:
<< E basta!!! >>
Insomma...
gli diedero un cane sovrappeso.
Svezia:
<< Vittoria facile... >>
Russia:
<< Coso,abbiamo un problema... >>
Svezia:
<< Svezia... sono Svezia,che problema? >>
Russia:
<< Il cane... ghiaccio...caput... >>
Svezia:
<< Skit... >>
La
vittoria non era poi così facile...
Non
restava che sistemare l'ultimo principe. Al più piccolo fu
consegnato un barboncino dal pelo soffice e perfetto, lucido...
ottimo pedigree...
Cuba:
<< perché non ci sono preferenze...
nooooooooooooooooooo >>
Aveva
un solo difetto da non sottovalutare...
Sbrilluccicava
al sole...
Inghilterra:
<< Eh si, questo incide... incide parecchio
>>
Passarono
così i mesi e fu il tempo di mostrare al re quale
meravigliosi
progressi avevano portato nell'educazione dei loro cani.
Il
cane del principe alto era stato presentato dentro ad un'enorme
blocco di ghiaccio e la cosa non era certo passata inosservata.
Francia:
<< Ma... è ibernato? >>
Russia:
<< No,guarda...sta giocando a saltaghiaccio ma ha
perso... >>
Francia:
<<
Che peccato... >>
Russia: << Eh si...
>>
Inutile
dire che non fece una grande impressione quel cane...
Lovino:
<<
Ma dai? >>
Fu
allora il turno del molosso di Cuba, che nel frattempo era diventato
ancora più grasso e faceva provincia da solo.
Cuba:
<< Io ti odio... >>
Il
re non era particolarmente convinto... così fece cenno al
principino
di mostrare il suo animale.
Non
era particolarmente diverso da come l'aveva lasciato... ma il
principino aveva un asso nella manica.
<<
Balla... >> intimò guardando il cane negli
occhi. Il cane non
si mosse, guardandolo negli occhi... seriamente perplesso. <<
Bau?
>> << Balla ho detto... >> e
fu così che, dopo
aver sparato in aria un colpo di fucile, il cane ebbe il buongusto
d'iniziare a ballare.
Lovino:
<< Chiamate la protezione animali !!! >>
Il
re, che si, aveva seriamente paura che il figlio gli sparasse,
proclamò la sua vittoria.
Russia:
<< Io te l'avevo detto... minacciamolo... ma te no, poi
ci
scoprono... >>
Ignorando
bellamente il figlio il re così proclamò.
<< Regina sarà la
rana e Re sarà il mio figlio tappo... >> il
principino caricò
nuovamente il fucile << intendevo dire... il Re
sarà il mio
figlio più piccolo... >> Immediatamente, anche
per non essere
minacciato di morte, furono fissate le nozze.
Il
giorno delle nozze, il figlio robusto arrivò su una robusta
carrozza
trainata da cavalli grassi e col fiatone.
Cuba:
<<
Io ci rinuncio... >>
Il
figlio alto arrivò con la sua spilungona, su un'altissima
carrozza,
adornata da fiori finti pure appassiti, trainato da quattro cavalli
alti e sulla soglia dell'anoressia...
Lovino:
<< Viva le vie di mezzo... >>
Ma
dov'era il futuro Re?
<<
Se non ti muovi giuro che ti lascio qui... susu... >>
intimava
il principino alla sua rana che aveva come corteo quattro lumachine. Un
pranzo perfetto per Francia ma... come corteo nuziale lasciava
decisamente a desiderare. Lento...troppo lento. Inevitabilmente il
principino si addormentò sulla riva del fosso. Quando si
risvegliò,
di soprassalto, una snella carrozza trainata da quattro meravigliosi
cavalli stava di fronte a lui. Una fanciulla dai folti capelli biondi
era sdraiata all'interno della carrozza. Gli occhi socchiusi che poi
rivelarono gli occhi verdi... uno splendido fiocco ad ornargli
l'acconciatura...
Svizzera:
<<
perché ho paura? >>
Uno
splendido vestito... rosa confetto le fasciava il corpo di fanciulla.
Il principino rimase incantato da tale bellezza per diversi minuti...
ormai del tutto innamorato.
<<
Tipo cioè muoviti!!! Non voglio tipo perdere il mio
matrimonio... >>
Spagna:
<< Appunto... >>
Lovino:
<<
La
Svizzera...Polonia... hai davvero fatto un pairing del genere?
>>
Inghilterra:
<< Dopo la SveziaxRussia io mi aspettavo di tutto...
>>
<<
Chi siete... >> domandò titubante il principe
entrando nella
carrozza. La giovane sorrise, accarezzandogli il viso <<
Sono
Canada... >> pochi secondi e scoppiò a
ridacchiare <<
Tipo avevo sempre desiderato di dirlo cioè!!!
>>
Canada:
<<
Mi sento... preso in
giro... >>
Cina:
<< e te chi sei aru? >>
Canada:
<<
Sono Canada... >>
Cina:
<< Aaah... >> *fa finta di aver capito, poi
si volta
verso Giappone * << Chi ha detto di essere?
>>
Il
principino ancora sconvolto si diresse verso la casa del Re suo
padre, mentre la rana gli spiegava la sua storia. << Vedi
tipo
no? C'era cioè un tizio che tipo mi ha fatto un maleficio
assurdo e
mi ha trasformato in una rana... cioè... tipo te ne rendi
conto? >>
ma il principino stava già ascoltando assorto la
riproduzione
casuale del suo mp3.
Lovino:
<< Un matrimonio basato sulla comunicazione eh...
>>
Tanta
fu la gioia per quel matrimonio, tutto il regno accorse e i
festeggiamenti durarono una settimana intera. Prosperità e
serenità. Pace e accoglienza, la regina e le principesse
fecero
amicizia e si conobbero. << Tipo... ora che sono
Regina...
cioè... non mi spartirai più vero?
>> domandò la bellissima
Regina alla principessa Ivana. Questa sorrise, accarezzandogli il
viso. La Regina la guardò con occhi sognanti
<< Nei tuoi
sogni... >> sussurrò piano la principessa che
sì, dopo
neanche un giorno di regno dell'altra...già minacciava di
spodestarla.
Ma
questa è un'altra storia...
FINE
Vi
adoro... letteralmente <3
Alla
prossima, siete fantastici...
mamma
mia come sono ruffiana <3 xD
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