Silent Prayer at the Fingertips

di Zaphirya
(/viewuser.php?uid=30763)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** traccia uno .come la rabbia di amar ***
Capitolo 2: *** traccia due .Silent Prayer at the Fingertips ***
Capitolo 3: *** traccia tre .Definitely Not Jealous ***
Capitolo 4: *** traccia quattro .The Fighting Has To Stop ***
Capitolo 5: *** traccia cinque .Goodbye Nnoitra ***



Capitolo 1
*** traccia uno .come la rabbia di amar ***


Giriamo in torno studiandoci tra la polvere e la fuligine.
Il tuo sguardo profondo e iroso non lascia trasparire nulla se non profonda rabbia.
Credo che questa volta non potrai perdonarmi ,eh Nel?
Questa volta dovrò cavarmela da solo per portare a casa la pelle.
Sono il più forte , continuo a ripetermi questo mantra in testa.
Ora potrò dimostrare che sono un uomo e che sono degno.
Ecco! Corri spedita verso di me e poi sparisci di colpo.So che tra qualche istante mi piomberai addosso quindi resto in guardia.
Non hai perso tempo, evidentemente il rancore e troppo per farti stare calma.
Sembra una danza fatta di sguardi e accecanti acrobazie la nostra vita. Io e te non ci siamo mai piaciuti molto, o forse ci siamo piaciuti troppo.
Chi può dirlo? Solo chi sopravviverà all'altro forse troverà il coraggio di darsi una risposta.
Spalanco gli occhi mentre mi piombi addosso. Non ho nemmeno il tempo di alzare la spada che un dolore lancinante mi prende al torace. Brucia da morire. Forse in quest'affondo ci hai messo tutto il veleno che avevi dentro .
Strano dove tu abbia deciso di colpire no? Il cuore. Un taglio netto al centro del torace.
Forse volevi aprirlo per vedere se avevo anche io qualcosa che batteva dentro di me.
Ce l'ho Nel. E l'odio. Batte forte e non smette mai da quando ti conosco.
Perchè due anime gemelle hanno tanti punti che non combaciano?
Tiro un fendente mirando alla gamba ma viene parato con tranquillità.
Giri su te stessa sferrandomi un calcio poderoso in faccia.
Sento il vento addosso poi una botta forte alla schiena frena segnala lo schianto.
Sento qualche schiocco. Credo che mi si sia rotto qualcosa. Non importa. Mi alzo.
Va bene Nel. Vuoi giocare? Giochiamo allora. Sto per caricarle un cero addosso.
Uno di quelli potenti. Riduco di un pò la potenza.
Non voglio prenderti troppo forte, mi sto divertendo infondo a combattere.
Apro la bocca sparandolo con un sorriso. L'onda però viene bloccata. Sono terrorizzato.
Il Cero double! Penso velocemente a cosa fare. Eccolo arriva! Dondolo da una gamba all'altra dandomi lo slancio per saltare il più in alto possibile.
Abbasso il mio reiatsu rimanendo sospeso in aria.
Il fumo che si è creato mi protegge dalla vista percui ho il vantaggio dell'effetto sopresa. Lo so.
Discendo piano per non dare nell'occhio. Ecco la nebbia si sta diradando.
Che sta facendo? Si abbracciano. Figlia di troia.
La rabbia mi inonda la vista, non so nemmeno il perche. Forse perche li ho visti festeggiare convinti che mi fossi tolto di mezzo.
Tesla mi corre in contro. Non voglio l'aiuto di quella feccia. Gli tiro un calcio secco facendolo schiantare addosso a un muro.
Mi sono giocato l'effetto sorpresa ma non sopporto quando non fa ciò che gli ho ordinato.
Non sopporto che mi porga la mano gentile. Non sono un vecchio.
Non sopporto la pietà cazzo.
Blatero qualcosa sulla potenza nuova degli espada e sul numero che ha dietro la schiena.
Dannato lo conosco fin troppo bene. Una volta lo accarezzavo. Ora lo odio. Ora ci separa un abisso.
Mi fa uscire di testa. Glielo dico. E' una dichiarazione di guerra. O forse no.
Comincia a girarmi in torno sparendo quando sto per colpirla.
Mentre ci muoviamo cosi continuiamo ad avvicinarci.
Ora improvvisamente una lama tocca lievemente la fronte. Quindi è cosi che morirò.
Ma non succede nulla.
Perche hai fermato la tua spada? - è un sussuro.
E tu? - sorride. Forse è felice.
In fin dei conti visti da fuori potremmo sembrare due leoni che giocano.
Forse sapevo che non l'avrebbe fatto.
Per lo stesso motivo per il quale non rilascerò mai Santa Teresa.
Mi fai diventare matto. Mi fai tornare in mette come finiva quando ci scontravamo. - lo dico quasi sputando
Gia... come finiva...
Mi tornano in mente vecchi ricordi. Riminescenze di un passato che ho preferito rimuovere perche troppo umiliante. Mi davi dell'animale , sono sempre stato una bestia per te. E ora che ci riscontriamo come ci si sente a prenderle da una bestia? Te lo dico. Tu non rispondi ma il tuo sguardo più vacuo mi fa capire che anche tu ricordi.
Io e Neliel siamo espada della precedente generazione. Non siamo stati creati. Ci siamo meritati il titolo di Espada.
Molto prima che quell'uomo, Aizen , entrasse in Heuco Mundo. Noi esistevamo gia da molto tempo.
Ed eravamo gia insieme. Combattendo fianco a fianco ma anche l'uno contro l'altro.
Ma siamo pur sempre un uomo e una donna con dei bisogni fisici perciò ogni tanto stabilivamo una tregua per soddisfarli. In fin dei conti non smettevamo di combattere nemmeno allora per esempio non dormivamo mai insieme. Nessuno dei due poteva chiudere occhio se l'altro era nei paraggi.
Ad ogni modo quando un espada seglie una compagna non lo fa a caso. Deve essere degno di rispetto altrimenti lei lo considererà come un suo pari, o peggio. Quindi per considerarla veramente sua deve prima batterla.
Quando aveva capito che la ragione dei suoi fallimenti era l'esperienza che a lui mancava per raggiungerla aveva preferito macchiarsi di una grossa colpa per uno scopo superiore che voleva raggiungere a tutti i costi. Non ci sarebbe stata comunque pace finche lui non avesse messo la parola fine a quella storia battendola infine.
Ma lei si era trasformata in una ragazzina perciò non gli restava che sperare che lei sarebbe tornata quella di un tempo e allenarsi.
E ora lei era tornata e reclamava la sua vendetta.
La resa dei conti per tutti e due era questa. L'ultima possibilità che ho.
Mentre penso a tutto questo in automatico muovo la spada per colpirla e lei fa lo stesso.
Sembra persa nel mio stesso tipo di pensieri.


Ora riprendiamo a combattere sul serio. Ma nessuno riesce a sfiorare l'altro cosi tu dici una parola. L'unica che non avrei mai voluto sentirti pronunciare.

utae

No! Maledetta! Come puoi farmi questo! Allora mi vuoi morto!
Le corro in contro cercando di fermare la sua trasformazione ma arrivo tardi lei sussurra alla sua spada di svegliarsi e una luce la avvolge.
Quando riesco a scorgere di nuovo la sua figura capisco di essere finito. La sua energia da sola mi sta provocando un intenso bruciore.

Lanzador Verde

La vedo stringere forte la spada indecisa poi scagliarla con forza. La punta dell'arma mi prende dritto in mezzo al petto. Il cuore, di nuovo.
Non posso fare a meno di sorridere di questa cosa. Vuole proprio spezzarmelo a quanto pare.
Mentre si prepara a colpire con sua lancia riesce a stupirmi di nuovo. Mi dice che non mi ucciderà.
So cosa vuole dire. Mi sta dando un altra possibilità. Impossibile.
Non importa comunque non la coglierò stavolta.
Non riesco a perdonarla di quello che mi sta facendo.
Forse a bruciarmi la pelle non è lei ma la mia stessa umiliazione cocente.
Alla fine non ho nemmeno rilasciato...che sciocco l'ho dimenticato. Poco male. Addio Nel.




Questa oneshot non è altro che la prima di 15. Ogniuna di queste è sempre abbinata a una musica. Qui troverete tutte le informazioni. Comunque dato che non è spam mi sembra giusto anticiparvi cosè.
E' un progetto di Fanmix(tracklist) sul paring Nnoitra e Neliel.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** traccia due .Silent Prayer at the Fingertips ***


Ho passato tutta la notte a tradurla perche volevo davvero che anche voi leggeste questa meraviglia.

Silent Prayer at the Fingertips    - versione originale

Non scherzo quando dichiaro che questa è la più bella fanfiction su questo paring che io abbia mai letto. Nelle ultime 30 righe di traduzione non sapevo più se mettere mano alla tastiera o ai fazzoletti. Molto Molto bella. Senza indugi eccovela.


Neliel Tu Oderschvank non conoscerà mai il tipo di agonia che Nnoitra avverte ogni volta che lei getta i suoi profondi occhi verdi su di lui, pieni di quella che risulta essere pietà. In momenti come questi, la rabbia violenta e incontrollabile gli riempe l'anima fino all'orlo ed è come se la sua spada si muovesse da sola - tutto quello che vorrebbe è tagliare tutto, aprirla in due, farla sanguinare a morte solo per togliere quel pietoso sguardo dalla faccia.

Nnoitra Jiruga non è un uomo che ha bisogno di pietà, men che meno della sua.

-

Si sveglia ogni giorno - se lo si può chiamare giorno in questo mondo dimenticato da Dio nelle tenebre eterne - vedendo la sua vecchia falce di luna argentata appesa nella notte d'ebano senza soluzione di continuità. La luna è costante in questo regno dannato, sempre una mezza luna calante, mai piena, mai nuova - costante come la violenza e la corsa per la sopravvivenza che pervade la vita degli hollows che vivono in Heuco Mundo.

Oh come si diverte in questa vita e come la odia. E in questo mondo d'inferno Nnoitra si inginocchia sulla sabbia infinita,sulle dune infinite e prega a squarciagola, sbraitando e urlando mantra dopo mantra: Voglio essere forte, lasciami essere forte, uccidere tutti là fuori, sarò in alto, devo essere il migliore. E' un tipo di mondo dove uccidi o vieni ucciso; Nnoitra lo sa sin dall'inizio della sua esistenza.

E cosi, con Santa Teresa (oh, basta la semplice vista di una tale pia donna in preghiera usata dall'espada , che è l'incarnazione della sete di sangue puro in se per se, a far venire i brividi sulla schiena) in mano, Nnoitra si sforza di tirare avanti con quel sorriso sardonico sempre presente sulla sua faccia. Santa Teresa è un peso famigliare nelle sue mani, la sua vastità riequilibria il suo fisico scheletrico, le sue grandi lame nere a forma di mezzaluna posizionate una dietro l'altra sanno come prendere le vite - molte,molte vite. Santa Teresa è sempre nelle sue mani, cosi come la luna è sempre nella morsa delle tenebre.

Il suo corpo alto e allampanato getta un'ombra sui dorsi delle dune di sabbia. Deboli, e servili hollows emergono pateticamente tra le colline, come per cercare protezione dalla forza sconosciuta che agita l'aria, sconvolgendo i piccoli granelli di sabbia che sembra arrivare ovunque - Nei suoi vestiti, nei suoi, e nella sua bocca. Nnoitra tiene gli occhi stretti in semplici fessure. Bene, pensa, e tempo di colazione per Santa Teresa.

Egli tira la lama e Santa Teresa si scaglia in alto, un bellissimo stridio di metallo attraversa l'aria morta, ritmata da schicchiolii disgustosamente forti di ossa rotte e maschere cadute sotto il suo tocco mortale e accentuato dalle assordanti urla degli hollows che incontrano la loro fine improvvisa. Lui ride maniacalmente alla vista degli hollows che cercano di arrampicarsi gli uni sugli altri per raggiungere la salvezza  cercando di scavarsi una via tra i mucchi di hollows morenti, non consapevoli che la fonte del pericolo incombe sopra le loro teste piuttosto che in mezzo a quella calca. Nnoitra richiama Santa Teresa lasciando scivolare il dito sull' enorme lama, la sua lingua di serpente schiocca fuori per prendere il sangue sul suo dito. Santa Teresa canticchia allegramente e termina il suo pasto con una preghiera di ringraziamento per tanta abbondanza di cibo e Nnoitra ride mentre assaggia letteralmente il potere sulla punta delle dita.

Domani, lo stesso rituale si svolgerà, per Nnoitra che sa che l''unico modo per purificare i peccati sulla lama di Santa Teresa è di cancellarlo generosamente con il sangue cremisi degli inferiori.

-

Neliel guarda, il visto sfigurato e contorto da puro e visibile disgusto. Nnoitra è una maschera d'indifferenza ma segretamente pensa che semplicemente lei non condivide il suo punto di vista. Si chiede seriamente come Neliel possa aver fatto a sopravvivere in questo mondo dove l'istinto primordiale è il re, non la coscienza.

"Non ti è stato ordinato di sterminare l'intera colonia" , dice con calma, osservando la carneficina che li circonda.

"Si?" Nnoitra scatta indietro. Non è in vena di filosofeggiare oggi. "Se non li avessi uccisi mi avrebbero ammazzato loro. E cosi non ti piace il mio modo di fare le cose. E allora? Mi ucciderai?"

Nnoitra ribolle quando vede ancora una volta la compassione comparire nel buoi profondo dei suoi occhi verdi. "Non vorrei perdere tempo con te, ne macchiare la mia lama per ottenere solo una vittoria inutile da te. Ne ho gia vinte molte, la prossima battaglia non sarà diversa. Ucciderti sarebbe inutile"

Lui ringhia ad alta voce "Uno di questi giorni, me la pagherai"

Lei si stringe nelle spalle. "Fino a quel giorno, pagherai tu come fai sempre" risponde lei enigmaticamente.

-

Neliel uccide solo quando deve - vale a dire, ogni volta che il suo orgoglio o la sua stessa vita sono in pericolo.

Lei salì in cima - dopo tutto, c'è una sola maniera - attraverso sangue e sudore. Uccidere è una questione di interesse, in questo sperduto luogo desolato, in questo Heuco Mundo, dove non c'è mai il sole e dove il giorno non arriva mai. E' una notte senza età, che riflette la lotta senza tempo tra hollows e Arrancar per rimanere vivi.

Una volta Neliel era una bestia, la cosa che più o meno disprezza di Nnoitra. Metteva i suoi artigli su tutti gli altri, volendo solo una cosa: raggiungere la luna, raggiungere il cielo, raggiungere le stelle che nessuno può vedere.

La sua scalata è stata sin troppo facile. Non c'è nessun uomo Arrancar o Hollow in grado di batterla, di metterla al suo posto? Oppure è destinata a essere colei che vince, che batte, la cattiva? Lei è una masochista, si; Se ne è accorta da un pezzo. Quando si vince tutto il tempo, si desidera perdere una volta ogni tanto, giusto per vedere com'è.
Perdere. Una cosa che le è estranea. Se fosse battuta fino alla sottomissione, per una volta nella sua vita, forse apprezzerebbe la lotta per la sopravvivenza un pò di più. Se fosse portata una volta a sentire il terrore forse questo metterebbe fine al questo sentimento pericoloso apatico che sta crescendo dentro di lei.

Lei pensa a Nnoitra e alla sua costante lotta. Forse sono ancora una bestia. E' il nostro destino senza fine poichè vi è poca o nessuna differenza tra un hollow e un arrancar, siamo una cosa sola. Il nostro istinto ci dice di uccidere ancora, le nostre mani hanno ancora nostalgia per calore del sangue.

Un giorno a Neliel piacere sapere che gusto ha il proprio sangue.

-

Spesso Nnoitra giura di fare di Neliel un sacrificio per la sua amata Santa Teresa, la prossima vittima a cadere sotto la grande lama di luna crescente. C'è un agitazione,un'irrequietezza che lo consuma e non fa che alimentare la sua rabbia e la sua irritazione fin quando Nnoitra non è assolutamente convinto che Neliel deve essere il suo prossimo obiettivo, anche se fosse l'ultima cosa che fa, non importa come. Guida la sua mente in un tale fervore psicotico che ogni volta che vede Neliel crede di vederle addosso un simbolo che la segna come la sua prossima vittima.Non gli importa che questo è un pensiero irrazionale, dopottutto lui non rispetta le regole, perche dovrebbe?
Nnoitra cerca di dominare tutti e nessuno,ma c'è una persona sulla sua via di ricerca cruenta e vile: quella ostinata di Neliel. Lei non fallisce mai nello sventare i suoi piani di dominazione e superiorità. Mentre lei è viva, lui non riuscirà mai ad essere migliore. Nemmeno lui può nascondere che Neliel è meglio di lui.
Lei glielo ha inculcato bene in testa e lui non può negarlo.
Il mondo pero li vede per quello che loro sono.
Lei la donna dominante che non vuole dominare e lui l'uomo sottomesso che non vuole essere sottomesso.

-

Si può dialogare solo attraverso il canto delle lame,cosi sembra.

"Insisti a seguirmi ovunque io vado come se pensassi che  non sono in grado di gestire i compiti che Aizen-sama mi assegna", accusa.

"No"  risponde semplicemente. "È perché ti conosco. Uno di questi giorni la tua rabbia avrà la meglio su di te e finirai male da solo ".

Nnoitra si lascia sfuggire un risata di scherno, suonando quasi allegro. "Tu? Mi conosci? " Lui si stringe i fianchi, piegandosi in due come se questa fosse la cosa più divertente che abbia mai sentito in vita sua. "Si certo! Tu sei l'ultima persona a sapere qualcosa di me, Neliel! "

"Questo è ciò che pensi, ed è il tuo difetto non credermi quando dico qualcosa. Dimmi, Nnoitra, ci sono altre donne con cui fai così spietatamente il bullo o sono io l'unica? "

 Lui conosce la risposta, ma non vuole pensarci ."Mi metti le parole in bocca ora, Neliel?"

"Niente affatto, Nnoitra," lei risponde con la compostezza che a Nnoitra manca sempre. In realtà, non importa quanto bene o duramente lei gli risponde , perché inevitabilmente fa qualcosa che lo provocano alla violenza.

Con tutte le sue forze, oscilla Santa Teresa in un arco completo, cercando di portarla verso il basso sulla testa di Neliel come ha immaginato fare tante volte nei suoi sogni di notte (vale a dire, ogni risveglio e ogni momento sveglio, perché è sempre notte) ma la lama non incontra l'osso denso del cranio.
E' incontrata invece dal fragore della lama Neliel mentre cremisi scintille illuminano la schiuma del mare sui capelli verdi, che sembra navigare in venti inesistenti dell'atmosfera senz'aria di Hueco Mundo.
Nnoitra ne è ipnotizzato.Con gli occhi inconsciamente segue il flusso dei capelli come nastri di seta fino a che Neliel gli dà un colpo di avvertimento verso il fianco, lui grugnisce, più seccato di se stesso che di lei, si ritira di un passo e carica se stesso per un altro attacco.


"Sei sempre più incurante , Nnoitra," Neliel osserva con calma. "Qual è il problema? Non vuoi batterti con me - perché sono una donna? "

Lui stringe i denti. "Sta zitta, donna!" Afferra Santa Teresa con entrambe le mani e la carica di nuovo, la sabbia fine (non la sabbia delle spiagge, ma piuttosto le finissime particelle di cenere ,di polvere, di osso decaduto nel corso dei millenni ), gli finisce negli occhi, lui li strizza in fretta , lui non ha tempo per cose così banali quando l'unico obiettivo dovrebbe essere quello di sconfiggere Neliel una volta per tutte. Lei para facilmente il suo affondo e lo scaraventa via. Santa Teresa gli scivola di mano - come è possibile? si chiede, se la stringeva forte che lei gli sia scivolata cosi facilmente? - e Nnoitra è sdraiato, gemendo, sulle dune di sabbia. Egli non può vedere altro che nero, perché sta guardando il cielo di ossidiana senza inizio e senza fine.

Quando sente Neliel raccogliere Santa Teresa lui sibila udibilmente, incredulo per questa violazione della decenza. Ha rotto una regola non detta tra gli Arrancar - non toccare la spada di un altro a meno che non ci sia in corso un combattimento attivo. La osserva mentre prova il peso di Santa Teresa in mano, mentre lei si abitua alla lama a mezzaluna cosi pesante che rischia di affondare a testa in giù nella sabbia.

Dà una sciabolata sperimentale, affascinata e disgustata dal modo in cui il lama fende facilmente l'aria in un ampio arco, tagliando hollows con fischi acuti. "Vuoi...", Inizia  Neliel lentamente mentre si avvicina al punto in cui si trova Nnoitra, "Vuoi sapere cosa penso?"

"Non mi frega niente quello che pensi, sei una donna», ringhia.
"Penso che non te ne freghi niente di quello che qualsiasi altra persona pensa, ma" - qui il suo piede si ferma un paio di centimetri di distanza dalla sua testa - "Credo che ti importi eccome di quello che penso io." Quando lui non dice niente, continua. "Tu pensi di essere l'unico qui con un complesso di superiorità? Ti sbagli. Non è cosi. Fai finta di odiarmi perché sono una donna - ma dubito che sia l'unico motivo. "

Cammina lentamente, Santa Teresa ancora in mano. "Ero come te, Nnoitra. Una bestia. Un hollow. Ed è per questo ho pietà di te. "

La sua reazione è facile da prevedere: Nnoitra si tira su e colpisce alla sua schiena scoperta;
Neliel si trasforma,e usa il manico di Santa Teresa tendolo lungo davanti a sé con entrambe le mani per bloccare il suo colpo.
Lo spinge con tanta forza che lo fa balzare a diversi metri di distanza, atterrandolo di nuovo sulla schiena.
"Perché, tu.. -" sputa Nnoitra, sputando fuori sabbia fine e grigia.
Santa Teresa tocca terra conficcando la prima lama molti centimentri sotto le sabbie lontano da dove la sua mano riesce a tendersi. Neliel gli dà un ultimo significativo sguardo prima di allontanarsi lentamente.

«Non c'è nessuno in questo mondo che mi può battere?" Si chiede.

E 'una sfida che lancia davanti a Nnoitra cosicchè sia il suo orgoglio la posta in gioco. Frustrato, ulula nella notte e comincia a congiurare,non si è mai tirato indietro in uno scontro.

-

Con un solo colpo, Nnoitra le apre il cranio (spaccato, diversamente dal cielo non avrebbe mai potuto raggiungerla con le sue lame a mezzaluna ed arrivare a diverla a metà con il suo rancore) e lui non potrà mai dimenticare l'espressione di shock frammisto a qualcosa di simile alla delusione nella sua faccia: non ho mai pensato che potessi abbassarti a questo livello, Nnoitra.
Neliel non ha detto una parola - non può - Nnoitra ringhia ancora egualmente forte come se potesse sentirlo. Non ci sono codici di condotta o regole di combattimento accettate tra colleghi- una cosa come l'onore non esiste in questo inferno.
L'inganno è consentito in materia di lotta del più forte, quindi perché non dovrebbe usarlo per i suoi scopi?

"Dovresti sapere ormai che non gioco pulito", sputa, ma le parole sono dette più per il suo beneficio che per quello di lei.

Si era aspettato una maggiore soddisfazione da tutto questo rispetto a come si sente adesso.
Non vi è alcun sentimento in un carico come quello tirato dosso, non c'è voglia di ridere in trionfo.
Santa Teresa si sente strana in mano, improvvisamente si sente troppo ingombrante e troppo grande da maneggiare per lui.

Senza alcun preavviso, il reiatsu di Neliel esplode e al suo posto rimane una versione più piccola di se stessa, una bambina sola con un pezzo di osso rotto biancastro sulla testa.
Nnoitra non sa se ridere o urlare. Il suo nemico di sempre è inerte davanti a lui, completamente vulnerabile, pronto per essere preso. Un fendente di Santa Teresa e Neliel si cancellerebbe dal resto della sua vita.

A portata di mano. Questa volta non c'è dubbio - Nnoitra avrebbe vinto.

Invece, si allontana e promette di ucciderla un'altra volta.

-

Quella notte, Santa Teresa canta le lodi della delicatezza del sangue di Neliel.
Nella mente di Nnoitra, Santa Teresa chiede di più.
Se in precedenza, era stata solo la missione del suo master quella di distruggere Neliel, ora, è anche l'obiettivo della zanpakutou.

Santa Teresa, nelle sue sabbie, lo sgrida, ammonisce Nnoitra per non aver sferrarato il colpo finale per ucciderla. Gli chiede di spiegarsi, ma Nnoitra non ha alcuna risposta da dare.

"La prossima volta, lo farò," dice.

Forse non ci sarà una prossima volta? lei le domande.

"Oh, ci sarà." Egli è certo.

Egli è anche sicuro che la prossima volta sarà la prima volta che Nnoitra potrà negare a Santa Teresa i suoi desideri.

-

Neliel si sveglia con i granelli di sabbia in bocca, non sapendo dov' è ,o chi è, o perché ha un mal di testa che le rende difficile pensare o ricordare.

Per diverse settimane , si chiede perché quando guarda la luna questa non è mai completa né nuova, sempre calante come se avesse una certa affinità con lei. Dura solo un po 'di tempo prima che anche questo, svanisca dalla memoria e le ultime tracce di Nnoitra siano andate perse.

-

Impiega un eternità a cadere

I suoi occhi d'inchiostro nero sono spalancati per l'incredulità e per lo stupore mentre guarda la terra correre verso di lui e all'improvviso lui è a faccia in giù nella sabbia. Qualcosa di caldo che gli cola giù per il mento sta macchiando la sabbia di rosso cremisi - Nnoitra si accorge troppo tardi che è il suo sangue la pittura della sabbia incolore.

Capisce infine quando il buio - l'ichiostro stesso delle notti di Hueco Mundo - comincia ad invadere i bordi della sua visuale e quando il suo respiro diventa irregolare e sonoro ad ogni inspirazione. E la sua ora.
Dopo tutti questi anni di uccidere per sopravvivere, di morti al solo scopo di arrivare in cima, di morti al solo scopo di essere il contestati, Nnoitra stava raggiungendo la sua fine rapidamente e improvvisamente.
In questa vita in cui la corsa agli armamenti è la chiave di tutto, Nnoitra sapeva che prima o poi sarebbe morto, ma non ha mai pensato prima a come voleva morire. Certamente non era così. La sua morte, la sua ultima ora di gloria, non avrebbe dovuto essere nelle mani di uno Shinigami sconosciuto.
Se doveva morire, voleva che fosse in una battaglia dove difendeva il suo titolo di miglior Arrancar - non in una battaglia che non ha alcun significato per lui ...

I suoi ultimi pensieri sono per Neliel. Le ultime cose che vede sono ciocche di capelli del colore della schiuma del mare verde e turchesi occhi sereni che si stanno lentamente aprendo, segnati da uno sguardo improvviso di lucidità.

Nnoitra ...

Il suo nome vive e muore sulle labbra e lui si lascia sfuggire un gorgoglio strozzato dal profondo della gola, ma il suono strano non è dovuto al soffocamento per il sangue che rapido gli riempie la bocca ( e anche se lo fosse veramente, lui lo ignora semplicemente, lui sta morendo, il modo con cui la sua morte lo raggiunge poco importa a questo punto) .
La disperazione lo consuma tutto mentre si rende conto di quale stupido sia stato per tutta la vita.

Nnoitra ha lottato, lottato e ucciso dall'inizio dei tempi e ora non ricorda niente di tutto ciò, tranne quando ha incrociato le spade con Neliel l'ultima volta prima di stasera. A causa sua , è retrocessa in nulla più di un guscio di sé stessa, non conservando alcun ricordo : una bambina.

E il più crudele scherzo che la vita fa a Nnoitra è che il momento in cui Neliel ricorda improvvisamente che lui è per lei, è il momento in cui Nnoitra sta esalando il suo ultimo respiro.

Senza sapere bene quello che sta facendo, si fa leva sul pollice della mano contro la sabbia grossolana, raggiungendola, per quanto può, ma ovviamente non è mai abbastanza.
Il sangue cola giù la punta delle dita, lasciando delicate gocce scarlatte sui sottili strati di polvere Hueco Mundo e, infine, Nnoitra non può raggiungerla ulterioriormente - la sua mano cade attraverso l'aria vuota e friziona una manciata di sporchi bianchi granelli di sabbia. I piccoli granuli scivolano tra le dita e la mano si fa sempre più floscia, il suo respiro rallenta ...

Neliel non tiene lo sguardo lontano da lui - è solo la sua immaginazione, la sua mente gli gioca brutti scherzi proprio nei suoi ultimi istanti? - Si scorge di qualcosa di diverso da pietà nei suoi occhi: dolore e rimpianto.

Neliel sente ogni pensiero dei suoi ultimi, ma non è in grado di fare nulla, troppo debole per muoversi, troppo addolorata per agire.

Santa Teresa lasciami vivere per vederla tornare ad essere la donna che io so che è, e se devo uccidere un migliaio di anime per mille notti e vivere questa vita miserabile mille volte io lo farò, perché solo ora mi rendo conto che ciò che ho hanno cercato per tutta la vita è stata qui tutto il tempo e che solo io ero la fonte della mia disperazione, perché non l'ho mai,neanche una volta, lasciata avvicinare anche se lei era l'unica che mi abbia capito o che si sia mai presa cura di me e ora che mi pento dei miei peccati, se solo io posso vivere un po 'di più ...

E la preghiera muore con l'ultimo respiro.


E' un progetto di Fanmix(tracklist) sul paring Nnoitra e Neliel.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** traccia tre .Definitely Not Jealous ***



Definitely Not Jealous - versione originale

"Oi Neliel".
"Yes, Nnoitra?"
"A proposito di quel tizio Kurosaki..."
"No,Nnoitra, non sto uscendo con lui" .
"Cosa? - Come? Oh bene."
"Sei geloso?"
"Sei stata abbandonata da piccola? Perche diavolo dovrei essere geloso?"
"Il colore che hai in faccia dice il contrario"
"Si?"
"Si sei rosso".
"Stai ridendo di me!"
"Si."
"Gah! Sei cosi snervante!"
"Oh e mi sono dimenticata di dirti - Szayel mi ha chiesto di uscire l'altro giorno".
"Che caz..?"
"Beh il campanello. Ci vediamo dopo , Nnoitra."
"No - aspetta - Neliel - non dici sul serio - Stai scherzando,vero? Ehi Neliel! Neliel! Rispondi! - aspetta non fai sul serio! Non ignorarmi! Torna indietro! Merda!"

((Breve paura))

"Non diceva sul serio, Vero?"

 Carina no? - potete abbinarci la canzone degli aqua - lollipop

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** traccia quattro .The Fighting Has To Stop ***


Ecco un altra Traduzione per voi. Purtroppo o per fortuna chi lo sa,  storie in italiano su questa coppia non se ne trovano quasi per nulla quindi visto che invece nelle altre lingue abbondano io mi rimbocco le maniche e traduco.  Questa è The Fighting Has To Stop di [info]_debbiechan mi sento obbligata ad avvertire che sono presenti parole un pò sconce,ma non troppo. La FF è comunque sia NC17. La canzone abbinata è quella che ha direttamente ispirato l'autrice della storia. Mi è sembrato giusto cosi : Keiko Matsui- presence of the moon.

Poche ore prima aveva ucciso e ammucchiato circa duecento Hollow un grosso mucchio.
E lei era chiaramente ancora incazzata per questo.

E cosi aveva ucciso un mucchio falliti. Sai che grande problema.
Una volta lei deve pure aver mangiato tante di quelle stupide vigliacche creature in una quantita almeno pari a due volte quella per essere cosi potente. Gah! - Lui non capisce - il modo in cui lei stravede per le sue fraccion e in cui guarda quelli più deboli di lei.
Tu sei più debole di me.
Disse esattamente cosi.
Stupida puttana.
Come disse che quella era la ragione per la quale lei lo seguiva sempre ovunque.
Come se lui fosse un merdoso hollows del cazzo o uno di quei stupidi frocetti Hollows con i quale lei si siede e scherza come se fossere i suoi fratellini.
La vera ragione per la quale gli gira sempre intorno è perche anche se lei dice che non vuole combattere contro di lui, finisce sempre per farlo, e anche se lei si comporta come se non volesse scopare alla fine finisce sempre con il fare pure quello.

Puttana bugiarda.

Ora siede su una roccia e legge un libro come se questo fosse un modo per ritornare umana per un momento.
"Un libro di Aizen-sama,Uh?,Oppure ne hai scritto uno tu Neliel?"
"Un libro di Aizen-sama" dice senza alzare lo sguardo.
Leggere uno schifoso libro è come se le desse una nuova anima nel mondo vero, una solitaria e completamente nuda versione adulta di Neliel in un luogo pubblico come una biblioteca pubblica. Come se una roba del genere sarebbe davvero potuta accadere. Come se lei non fosse ancora un Hollow,come se lei non fosse una Cosa con degli Istinti.
Gli faceva venire i nervi chiamandolo bestia.
Lei che nella sua forma rilasciata diventava un maledetto cavallo,una creatura a quattro zampe con gli zoccoli. L'ha vista tirare fuori quel mostro peloso su un altro espada una volta. E non era solo la lotta a tirare fuori la parte animalesca di lei perche ogni volta che Nnoitra la scopava,lei non agiva certo come se stesse leggendo un libro.

Lei urlava come uno di quegli animali che impazziscono alla vista della luna,ma lei non era pazza ,anzi era consapevole come quando combatteva...
Nnoitra si era eccitato al pensiero.
Lei non aveva detto molto al riguardo - non aveva parlato elegantemente - non lo aveva deriso - non lo aveva comandato. Infatti però era fastidioso che non parlasse. Era troppo...
No non fredda,lei non era fredda. Lei aveva questo atteggiamento di superiorità, sebbene, una di quelle notti Nnoitra stesse per batterla.

"Ti odio Neliel. Ti odio cosi tanto".

C'erano ancora resti dell' hollow morto che aveva schiacciato con le scarpe e Nnoitra li calciò via.
"Questo è tutto, abbiamo finito".
"Dove stai andando?" La sua voce era sempre cosi imperativa. L'unica cosa che riesce a fermarlo.
"Vado a uccidere qualcosa. E' noioso qui intorno".
Lei è in piedi. La sua mano è poggiata sulla doppia lama a mezza luna.
"Aizen-sama non ha dato l'ordine di macellare intere colonie. Se-"
"Se io cosa?" Nnoitra anche era in piedi. Poggia le mani sui fianchi.
"Non puoi darmi ordini come fai con gli altri espada quindi chiudi il becco. Pensi che a Aizen importi qualcosa? Pensi che interessi sapere che ti importa di Aizen-sama? Quale cazzo è il tou problema -".
Lei ha teso l'arma e lo ha tagliato prima che lui potesse aggiungere una sola altra sillaba. E' veloce, ok.
Il colpo ha strappato via anche la maglia. Carino, Neliel. Lui sa quello che lei vuole. Il sangue sorga sulla sua pelle,ed è la prima volta dopo giorni che lui sente odore di sangue vero. Il sangue di Hollow non conta - è sudicio e acquoso, pieno di reiatsu come la sabbia dell'Heuco Mundo.

"Guarda," dice "Non capisco perche ti incazzi tanto.Ho ripulito tutto dopo che ho ucciso tutti ho persino messo tutti i cadaveri in un mucchio."
"Sei una bestia" Le sue narici sono dilatate mentre può sentire l'odore di sangue buono.

"Questa volta allora non starò ad ammucchiarli. E' la pila che ti da fastidio? Oppure il piccolo trofeo che ho fatto li davanti? Beh, mi annoiavo ecco tutto.Non sono altro che un mucchio di stupidi scheletri senza valore -"
"Scopami", dice.
Le parole sono sospirate ma calme. Il vento le soffia i capelli sulla bocca mentre lei gia si scanza via le ciocche.
"Dovresti aver gia staciuto e starmi gia sopra" disse a mo' di ordine.
"Uh scusami" Sorride con ogniuno di quei lucchicanti denti. "Ho avuto qualche uccisione da compiere".
Lei guarda per terra, sbuffa come un cavallo. "Non voglio litigare".
"Certo che no."
Lei tutto d'un tratto poggia la mano con il guanto sulla ferita al lato del petto. "I combattimenti" .dice con una voce che non sembra più cosi prepotente, "I combattimenti hanno appena avuto modo di fermarsi".
Lui non sa cosa la sua voce gli ricordi,ma gli ricorda qualcosa che molto tempo fa lo ha fatto affondare. C'è stato un tempo prima di quel vuoto e c'è stato un tempo in cui lei non gli parlava delusa.
Ma questo non importa ora.

Niente è come adesso.

Afferra la mano e strappa via il guanto che è macchiato dappertutto con il suo sangue e lo getta a terra. Lui vuole che lei lo tocchi con la sua mano reale e non con la sua uniforme. E' sempre un pò una lotta per farla spogliare completamente.
E' pronta. Lei attacca la sua spada in un grumo di fango proprio accanto al guanto. Il suo collo odora come la sua spada e il suo guanto odora come la sua pelle e c'è ancora qualche parte di lei che lui non può percepire ma lui vuole seppellire in lei i suoi sensi perche...
Lui la odia.
E odia sentirsi bene.
Quando lui le morde la coscia una scossa di dolore gli attraversa il bicipite. Alza lo sguardo mentre la succhia con i denti( buono il suo sangue, è megliore di quello di lui ). E vede che lei ha la spada in mano e la sta usando per inciderlo leggermente. Traccia solchi leggeri sulle sue nocche. Più il sangue esce e più i loro sguardi si incontrano.
E una cosa è sicura i suoi occhi sono sbarrati, non soffici, e nemmeno intelligenti. Bestiali proprio come lei è. Sono i suoi occhi a essere spalancati mentre lei si torce il capezzolo duro e scuro stringendolo tra il pollice e l'indice.
Vuole farla gemere e urlare alla luna.
Ma i rumori provengono invece dalla gola di lui che viene strangolata mentre la succhia, dalla sua disperazione, dal suo odio e dal suo desiderio.

Ti odio, Neliel. Ti odio così tanto ....


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** traccia cinque .Goodbye Nnoitra ***



Goodbye Nnoitra di Galadrella.  abbinata a Hanz Zimmer - tennessee

Quando Neliel vide come l'uomo dai capelli scuri è caduto, il mondo sembrò rallentare mentre lui spalancò gli occhi quando lei lo raggiunse con la mano.

"N. .. noitra?" La sua voce era debole.

Atterrò sul pavimento e rimase lì, sembrava che fosse passata piu di un ora mentre lei se ne stava lì seduta a guardare il suo corpo senza vita. Convocò abbastanza energia e si trascinò vicino a lui, trasformandosi nuovamente nella se stessa adulta, sollevò la testa di Nnoitra, e lo girò verso di lei, gli erano occhi chiusi, sembrava stesse dormendo.

"Nnoitra?"

Lei si appoggiò la testa sul grembo e gli spinse i capelli dagli occhi, una goccia d'acqua gli atterrò sulla guancia. Neliel sollevò la mano per asciugarla,ma ne era gia caduta un' altra, mise una mano sugli occhi e cominciò a cancellare le lacrime.

"Mi dispiace Nnoitra"

Si adagiò su di lui e lo tenne stretto, il suo sangue la ricopriva, ma lei non importava.

"Nnoitra, apri gli occhi. Per favore, non posso vederti così, ho sempre cercato di proteggerti, ecco perché mi sono sempre fermata"

Le lacrime continuavano a caderle lungo il viso mentre sentì la sua energia spirituale scomparire lentamente.

"Ti amo"

Si avvicino e gli baciò le labbra ma il suo corpo aveva gia lentamente iniziato a svanire. Neliel alzò la testa e guardò il suo spirito innalsarsi, le lacrime che le rigavano il viso.

"Addio Nnoitra".

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=545667