L'alba

Questa fanfiction partecipa alla Challenge di BlackIceCrystal, The One Hundred Prompt Project (http://promptproject.altervista.org/home.html)

N.d.a:  Non sapevo davvero cosa scrivere! Chiedo umilmente perdono a coloro che vorranno leggerla sensa sapere quale tremenda sorte li attende dopo aver letto l'ultima parola...perché non mi piace per niente questa storia. E non penso che abbia un senso. Se qualcuno che recensirà chi lo sa riuscirà a trovare un senso carino mi avverta! Beh, ora vi lascio alla lettura. Killuale.

1° Argomento: Momenti della giornata

#1 Alba
 

Chiuse gli occhi color smeraldo. Sentì l’odore della salsedine che solleticava le sue narici, ascoltò il rumore delle onde arrivare a riva per poi tornare indietro inghiottite dal mare.

Riaprì gli occhi e osservò il panorama. A Ovest, sui tetti delle case ancora addormentate, il cielo era più scuro. Man mano che il suo sguardo si spostava verso il mare, a Est, passando per la fermata degli autobus e attraversando la strada asfaltata, il cielo assumeva una tonalità più chiara, fino a diventare rosa pallido.

Quel paesaggio riusciva sempre ad emozionare Daniel. Faceva scattare in lui la voglia di essere libero.
Quello era il momento della giornata che preferiva. L’Alba.

[88 parole]

N.d.A:Drabble per il secondo prompt. Molto nonsense.


Fece un lungo sorso dalla lattina di tè al limone. Ne aveva proprio bisogno in un pomeriggio rovente come quello.

Mina era sdraiata supina sul muretto del parco a osservare il cielo azzurro privo di nuvole. Riprese la lattina e appoggiò le labbra sul metallo freddo. L’inclinò verso di lei e il liquido fresco arrivò a rinfrescarla. Sfortunatamente quello era l’ultimo sorso della giornata.

Si alzò dal muretto, fece un salto per scendere, si avviò verso il cestino e buttò la lattina. Ora doveva solo tornare a casa.

A Polly sembrava di vivere sulle nuvole. Quello era uno dei giorni più belli della sua vita. Era riuscita finalmente, dopo tante settimane, a uscire con il ragazzo che le piaceva. Vincent.

Indossava una maglia azzurra molto semplice e una gonna blu chiaro che le arrivava un po’ sopra le ginocchia. Aveva i capelli castani legati in una coda di cavallo non troppo alta.  Sugli occhi marroni spiccava un  filo di matita azzurra.

Avevano passato un’intera giornata insieme. Erano andati a passeggiare ai giardini pubblici, si erano fermati a prendere un gelato alla migliore gelateria del paese ed erano andati anche al Luna Park.

Purtroppo la giornata era terminata ed era arrivata la sera e con essa anche il momento di tornare ognuno alla propria casa. Vincent riaccompagnò Polly, ma si fermò prima di arrivare alla soglia della porta.

I due si guardarono per qualche secondo, indecisi su cosa dire o fare. Fu il ragazzo a parlare per primo.

<< È - è stata davvero una b-bella giornata. Mi so-ono divertito molto insieme con te. >>  era tipico di Vincent balbettare quando è imbarazzato.

<< Hai ragione proprio una bella giornata. >> rispose Polly.

Vincent si portò le mani in tasca e iniziò a spostare il suo peso da un piede all’altro.

Polly, dal canto suo, era intenta a osservare il nulla che si trovava a terra.

Doveva sbrigarsi, la ragazza, non poteva fare tardi e rientrare oltre il coprifuoco. Così decise lei cosa fare. Alzò lo sguardo sul giovane, si avvicinò a lui, e prese il suo volto fra le mani che stavano tremando un po’. Poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo in un casto bacio della buonanotte e poi corse verso la porta di casa. Vincent rimase immobile per qualche secondo, intanto Polly si girò verso di lui sorridendo.

<< Buonanotte Vincent! >> poi aprì la porta e sparì dietro di essa.

Vincent aspettò qualche minuto per “riattivarsi” completamente. << Notte anche a te, Polly >> disse mentre prese a camminare verso casa sua.