La scelta

di Rike Malfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L' ingresso nella Rocca ***
Capitolo 2: *** Come in un sogno ***
Capitolo 3: *** Accettare la realtà ***
Capitolo 4: *** La fuga ***
Capitolo 5: *** Osservando lei ***
Capitolo 6: *** Gelosia ***



Capitolo 1
*** L' ingresso nella Rocca ***


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L' INGRESSO NELLA ROCCA


La porta della Rocca si stagliava immensa davanti a lei.
Nihal sapeva di dover entrare,ma faceva fatica a dover lasciare le persone che le erano state sempre vicine in balia dei nemici.
Entrò con rapidità,non facedo caso all' immenso flusso di fammin che si riversava nella piana.
Ovunque si vedevano uomini strappati alla vita da quegli esseri crudeli che le facevano provare un senso di disgusto.
Era a causa loro se lei aveva perso suo padre.
Per questo non li avrebbe mai perdonati.
Le sale della Rocca erano interamente ricoperte di Cristallo Nero.
Non c' erano parole per descrivere la loro immensità.
Dopo aver salito una ripida rampa di scale,Nihal si trovò davanti un luogo orribile.
Doveva trattarsi del Laboratorio,il luogo dove i seguaci del Tiranno facevano i loro esperimenti sugli uomini.
Si sentiva il pungente odore del sangue che stava per dare alla testa alla mezzelfo.
Urla strazianti di creature non identificabili risuonavano in quel cupo ambiente.
Nihal cercò disperatamente di non fare caso a quelle creature,per paura che i suoi timori diventassero realtà.
Aveva paura che il Tiranno avesse sfruttato Sennar per i suoi esperimenti.
Quel posto le ricordava l' antro di Reis.
Si coprì gli occhi e riuscì a uscire da quel luogo immondo.
I soffitti cominciarono a crollare,mentre davanti a lei si stagliavano le gigantesche porte della Sala del Trono.  
La sala era buia,illuminata da una sola finestra che diffondeva una pallida luce.
Il trono era perfettamente scolpito nel Cristallo Nero,quasi da farlo sembrare realizzato con la magia.
Su di esso era seduto un ragazzo che non doveva avere più di dodici anni.
Nihal cominciò ad intravederne i contorni,prima sfocati,poi più definiti.
Cominciò ad averne paura.
Un sottile e gelido terrore cominciò a pervaderle le membra.
Il ragazzo aveva i capelli di un blu profondo e gli occhi verde smeraldo.
Era di una bellezza inquietante.
-Sei...sei Aster?-balbettò Nihal.
-Si-rispose seplicemente quello,allargando la sua bocca in un sorriso maligno.
-Ho sentito parlare molto di te,Nhial della Terra del Vento.I miei comandanti mi hanno detto che sei una guerriera formidabile.Mi piacerebbe poterti avere tra le mie fila-.
-Non servirò mai uno sporco traditore!-rispose la mezzelfo.
-Io non ne sarei tanto sicuro-ribatté Aster.
Un improvviso scatto del Tiranno fece sobbalzare Nihal.
Un' aura immensa si espanse verso di lei.
Poi il buio prese il posto della sua coscienza.

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Capitolo 2
*** Come in un sogno ***


h                          COME IN UN SOGNO

Come in un sogno tutto rallentò per lasciare spazio ai pensieri.
Il dolore era insopportabile e Nihal se ne sentiva annientata. Si sentiva svanire in quell’ oceano di sofferenza che sembrava non avere fine.
Non riusciva a capire dove si trovasse né a sentire il proprio corpo,tutto ciò che vedeva era un enorme spazio bianco che l’ avvolgeva confondendola.
Non aveva più cognizione  del tempo e dello spazio,percepiva solo un piccolo barlume della sua coscienza che la induceva a non lasciarsi sopraffare da quel dolore opprimente.
Poi il dolore aumentò ancora e lei desiderò di morire.
Preferiva la morte a quella sofferenza atroce.
Quando si risvegliò,Nihal si sentì frastornata,ma il dolore stava dando segni di cedimento.
Si ritrovò in una stanza che aveva le pareti ricoperte di incrostazioni.
C' era un' umidità che le dava fastidio e che le faceva venire il mal di testa.
Si ritrovò davanti il Tiranno,che la guardava con occhi intensi.
Le prime parole che disse furono :-Padrone-.
Quelle parole avevano un suono così cupo e sinistro.
Le erano uscite da bocca con la stessa intensità di un fiume in piena.
Il Tiranno sorrise malignamente.
-Sono contento che tu abbia ripreso conoscenza.Mi servi subito.Come primo incarico,dovrai marciare contro la Terra del Vento-

Spazio Autore
Questo capitolo l' ho ideato insieme a Maya Deleon_Energy Alchemist e Giovanni(non iscritto al sito)

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Capitolo 3
*** Accettare la realtà ***


yui                                       Accettare la realtà
Nihal uscì dalla  Rocca scortata da un fammin,che la guidò nelle scuderie,presentandole il suo nuovo drago.
Era un drago nero,grosso e imponente.
La sovrastava con tutta la sua mole.
I suoi occhi erano di un colore indefinibile,scuro come la notte.
Il suo corpo immenso era di un nero cupo che diventava di un viola intenso nelle ali dalle sottili membrane.
Prima si sarebbe rifiutata di cavalcare un drago del genere,ma stavolta obbedì immediatamente.
La sua nuova mente non si oppose,anzi,la guidò mentre saliva sulla zampa del drago,e da lì sulla sua groppa.
Mentre si sedeva sulla grossa sella del drago,le venne in mente un pensiero improvviso dalla sua coscienza dimenticata:"Con Oarf non avrei mai fatto così".
Spronò il drago e decollò verso la Terra del Vento.
Mentre sorvolava la foresta ormai distrutta le vennero in mente i ricordi della sua infanzia trascorsa lì.
"E' qui che ho visto per la prima volta Sennar".
Scacciò quel pensiero con disgusto e si affrettò a calare implacabile sul campo di battaglia.
Un fruscio alle sue spalle attirò la sua attenzione.
Si voltò e falciò con freddezza il suo aggressore,un semplice soldato.
Mentre riprendeva quota,Nihal ne approfittò per prendere una boccata di ossigeno.
D' un tratto qualcosa attirò la sua attenzione:una macchia rossa attraversò il suo campo visivo.
Su di essa una figura piccola e tozza che brandiva una spada a lei fin troppo nota.
"Ido" fu il suo pensiero sollevato,ma subito si riscosse e puntò la sua lama contro lo gnomo,impassibile.
Per un istante infinito i due rimasero a guardarsi.Fu Nihal la prima a scagliarsi contro Vesa.Ovviamente la sua spada non colpì il grosso drago rosso,ma Ido si lasciò sfuggire un' imprecazione mentre parava l' assalto.
Lo gnomo rimase stupito.
"Nihal cosa stai facendo? Non mi riconosci?".
Come risposta ottenne solo un altro fendente che parò a fatica.
A quel punto perse la pazienza e cominciò a duellare contro la sua allieva.
In passato avevano già duellato,ma quello era un duello vero,un duello in cui uno solo(forse)sarebbe uscito vivo.
Dopo qualche minuto uno dei colpi di Nihal andò a segno ed un' ala di Vesa venne squarciata a metà.
Il drago ululò di dolore e cominciò a precipitare.
Vesa riuscì solo a planare per salvare il suo Cavaliere,prima di accasciarsi scompostamente al suolo.
Nihal guidò il suo drago  a terra e scese.
La vista del sangue di Vesa che macchiava la terra risvegliò uno dei suoi sentimenti:la compassione,che si fece strada in lei fino a spingerla a pentirsi di ciò che aveva fatto.
Ido era furioso,poiché quella che aveva trafitto Vesa non era la ragazza che lui aveva conosciuto,bensì un' orrenda macchina da guerra creata da Aster che aveva soggiogato l' anima gentile della ragazza.
A quel punto decise che avrebbe vendicato il suo drago e la sua allieva.
Così,mosso da un impeto di rabbia,caricò il colpo che trafisse il corpo di quella che un tempo era stata la sua allieva.
Nihal si sentì sprofondare di nuovo in quel vuoto pastoso,facendo affiorare nuovamente i suoi sentimenti che sembravano essere scaturiti dalla ferita inflittagli da Ido.
Si sentì sprofondare nel buio e sentì che quella doveva essere la realtà.


Spazio autore

Ringrazio nuovamente Maya e Giovanni"Atom" per il loro aiuto.
Ringrazio tutti quelli che seguono la mia fanfiction e che la recensiscono dandomi il loro supporto in questa folle impresa.

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Capitolo 4
*** La fuga ***


lkj                                                                    LA FUGA

Sennar se ne stava disteso in quella squallida prigione,tramortito dalle torture che il Tiranno gli aveva inflitto.
"Oh Nihal,quanto vorrei che fossi qui"pensò.
Da quando era rinchiuso in quella cella aveva dovuto sopportare atroci torture.
Aveva pensato tante volte di cedere,ma non lo aveva fatto perché sapeva di avere lei.
Nihal era il suo unico motivo di vivere.
Quando pensava a lei si sentiva ardere di un fuoco interiore che gli dava la forza di resistere.
Un fammin si avvicinò alla cella per portarlo nel Laboratorio.
L' orrenda creatura aprì la cella,ma quando stava per prendere il mago,questi si rialzò,impavido.
Venne scortato nella sala delle torture e venne gettato sul tavolo di tortura.
I suoi arti vennero legati con delle robuste corde e la tortura ebbe inizio.
Sentì la sua spina dorsale allungarsi piano,piano e pensò che questa volta sarebbe morto.
Ad un tratto uno scintillio accanto alla sua mano destra attirò la sua attenzione.
Il mago vide un lungo coltello per le torture.
Cercò di non pensare al dolore e mosse debolmente la mano verso l' impugnatura dell' arma.
Non appena ebbe afferrato il coltello si sentì subito meglio e voltò la mano per recidere la corda che la legava.
Il suo carceriere non ebbe il tempo di reagire e Sennar si liberò in un lampo dalla macchina di tortura.
Mosso da uno scatto di rabbia uccise il carceriere e il fammin che stava cercando di catturarlo.
Uscì furtivamente dalla prigione.
Uscì dal luogo in cui era stato rinchiuso per così tanto tempo e prese una lunga boccata d' aria.
L' ossigeno che penetrava nei suoi polmoni lo faceva sentire vivo,una sensazione che non provava da molto tempo.
Ora che era libero,Sennar sapeva che nessuno avrebbe potuto fermarlo.
Sgattaiolò fuori da una finestra e si ritrovò nel braccio della Rocca che la collegava alla Terra del Sole.
Fuori la battaglia non imperversava più.Regnava una quiete quasi irreale.
Lo scontro si era concluso a favore delle armate del Tiranno.
Sennar non poteva crederci.Dopo tutti i sacrifici che avevano fatto,l' unico risultato era stata la sconfitta.
In un istante ripercorse tutto ciò che avevano fatto per garantire la pace:l' alleanza con il Mondo Sommerso,l' aiuto di Aires,i santuari per recuperare le pietre da mettere nel Talismano del Potere.Tutto inutile.
Nella Grande Terra c' erano migliaia di corpi ammassati,appartenenti a fammin e umani.
Coltri di fumo si levavano dalle pile di cadaveri che venivano incendiati.
"E' orribile"pensò il mago.
Pattuglie di fammin perlustravano la zona alla ricerca di persone ancora vive.
Sennar cominciò velocemente a correre verso la Terra del Sole,attento a non farsi notare dalle creature del Tiranno.
Quando uscì dalla Grande Terra la rabbia che lo aveva aiutato a fuggire dalla prigione svanì e i suoi sensi,prima vigili,si intorpidirono assieme alla sua mente,facendolo sprofondare in un sonno tranquillo.

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Capitolo 5
*** Osservando lei ***


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                             OSSERVANDO LEI
Quando Sennar aprì gli occhi fu investito da una luce intensa.
Si sentiva terribilmente stanco e l' ultima cosa che ricordava era la fuga dalla prigione del Tiranno.
"Ho ucciso di nuovo" pensò con disgusto.
Il suo secondo pensiero fu Nihal.
"Chissà dove si trova adesso".
Era sconvolto dal pensiero di essersi separato da lei.
Si era risvegliato in una stanza dall' arredamento un pò spartano,ma molto luminosa.
Da fuori la finestra sentì un rumore d' acqua scrosciante e capì di trovarsi a Laodamea,capitale della Terra dell' Acqua.
In quel momento la porta si aprì ed una figura slanciata entrò nella stanza.
Era una graziosa ninfa che Sennar riconobbe come l' erede al trono di Astrea.
-Come ti senti,Consigliere Sennar?- disse quest' ultima con voce soave.
Il mago rimase spiazzato dal rispetto che scaturiva  dalle parole della bella ninfa.
-Io mi chiamo Hialfa e sono qui per accompagnarti da qualcuno che deve vederti-
Sennar si alzò constatando di non essere ferito e si affrettò a seguire la ninfa che aveva già varcato la soglia della stanza.
Attraversò un lungo corridoio illuminato dalle ampie finestre tipiche  del palazzo di Laodamea.
La reggente della Terra dell' Acqua si fermò di fronte ad una stanza non diversa dalle altre.
Tirò fuori una chiave lunga e sottile e la infilò con grazia nella serratura.
Il lucchetto fece uno scatto secco e la porta si spalancò.
Sennar ne varcò cautamente la soglia,timoroso di incontrare chissà quale personalità importante.
Davanti a lui vide soltanto un letto,le cui lenzuola delineavano un corpo minuto e snello che lui conosceva fin troppo bene.
Il suo primo pensiero fu quello di correre ad abbracciarla,ma vide la ninfa che gli faceva segno di stare fermo.
-E' ferita,l' abbiamo trovata in fin di vita al confine con la Terra del Vento,ce l' ha portata Ido-spiegò Hialfa.
Sennar non riusciva a capire cosa fosse accaduto.
"Nihal non si sarebbe mai fatta colpire in quel modo".
Soprattutto voleva capire cosa fosse successo dal momento in cui lei aveva raggiunto il Tiranno.
Sapeva che era riuscita a completare la missione,ma non  riusciva a comprendere perché non fosse tornata a prenderlo.
"Cosa sarà mai accaduto?" pensò,ma Hialfa interruppe le sue riflessioni,spiegandogli del duello contro Ido e dell' uccisione di Vesa.
Sennar rimase spiazzato  da quella rivelazione,ma Hialfa lo interruppe ancora una volta.
-Consigliere Sennar,ti prego di non avvicinarti più di tanto.Attualmente é  considerata molto pericolosa ed in questo momento nessuno può avvicinarla.Inoltre fra poco si sveglierà ed é per questo che ti ho chiamato-.
Non appena la ninfa ebbe finito di parlare,Nihal aprì i suoi grandi occhi viola e lanciò al mago un gelido sguardo carico di dolore.

SPAZIO AUTORE:
Scusatemi,questo capitolo é piuttosto noioso,ma mi é servito come capitolo di transizione verso quella che,forse,sarà la parte più interessante della storia.
Dal prossimo capitolo questa diventerà ufficialmente una fanfic a quattro mani,scritta da me  e Maya Deleon_Energy Alchemist.
Speriamo che recensiate in molti e ringraziamo Tawara e MonyPurpa per le loro fantasiose recensioni.
Maya: Hey,ci sono anche io!
Kratos:Stai zitta!Questa fanfic é mia *risata malefica*
Maya:Meglio di Aster!
Kratos:Grazie! *sorriso a 360 denti*
(Questo nostro primo semi-sclero é dedicato a Tawara e MonyPurpa,anche se non é ancora granché)
Grazie e arrivederci!
Alla prossima puntata!
*sigla di chiusura*

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Capitolo 6
*** Gelosia ***


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GELOSIA

Il Tiranno si avviò verso la Sala del Trono con passi veloci.
Sul suo volto era dipinto un ghigno malefico.
Una fragorosa risata malefica riecheggiò nella stanza.
Il piccolo Mezzelfo si sedette sul Trono di Cristallo Nero e cominciò a battere le dita sul Trono annoiato,in attesa di qualcuno.
Una grande figura emerse dall' ombra.
-Sono qui,mio Signore-disse l' individuo.
-Semeion,ti stavo aspettando-rispose il Tiranno.
-Devo dirle una cosa,mio Signore-cominciò il Cavaliere di Drago Nero-a proposito di Nihal.Lei sta ricoprendo il mio ruolo di generale e questo non mi va bene.Sono sempre stato io il migliore dei generali ed inoltre lei é stata una dei nostri nemici più pericolosi.Non lo ritengo giusto-continuò.
-Se é così allora va bene,continuerai a ricoprire tu quel ruolo fino alla tua morte,te lo prometto-disse il piccolo Mezzelfo.
-La ringrazio mio Signore.Ora devo andare ad allenarmi in previsione della prossima battaglia-disse Semeion.
Quando si girò fu assalito da una sensazione improvvisa di dolore alla schiena.
Un liquido caldo sgorgò dalla sua ferita e gli annebbiò la vista.
-Ma perché?-chiese Semeion.
-Perché non ho più bisogno di te.Addio Semeion-rispose Aster.
-Ti consideravo come un padre,ma mi sbagliavo,non sei altro che un lurido...-non ebbe il tempo di finire la frase che si accasciò al suolo privo di vita.
Il Tiranno estrasse la spada dal cadavere dell' uomo e chiamò i suoi servitori.
-Appendetelo vicino al campo di addestramento e poi bruciatelo-disse semplicemente.
Con freddezza la minuta figura del Tiranno uscì dalla Sala del Trono e andò verso la finestra che affacciava sul campo d' addestramento.
Si rivolse verso i suoi guerrieri  e disse:-Ascoltatemi fammin,chiunque osi ribellarsi a me o contraddirmi,farà la fine di Semeion.Da oggi non risponderete più a lui ma alla Mezzelfo Nihal-.
Un boato si levò dalla folla di guerrieri che alzarono le spade per poi riprendere lì addestramento.
Di nuovo il Tiranno sorrise malignamente.
Un sorriso inquietante,carico di amarezza ed odio,un sorriso che si espanse poi in un vero e proprio ghigno.


ANGOLO DELL' AUTORE
Scusatemi se ci ho messo così tanto a pubblicare questo capitolo,ma ho avuto degli impegni.
Spero che vi piaccia questo capitolo,anche se non é uno dei migliori.
Recensite in molti.
Vi prometto che aggiornerò presto.
Tanti saluti da Kratos the Pokemaster.

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