Odio&Amore,l'esatto opposto

di _Dreamers_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** il primo giorno di scuola ***
Capitolo 3: *** Scontro Tra Titani ***
Capitolo 4: *** In Viaggio Verso L'Inferno 1^Parte ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Matt Evans e Sam Graves si odiano da quando erano in fasce,mentre le loro famiglie si adorano indiscutibilmente.I loro genitori li hanno sempre sognati insieme,in pace e armonia,ma non come amici bensì come coppia.Quindi ora vi chiedo: può l'odio essere sopraffatto dall'amore?

Ma soprattutto, può l'odio trasformarsi in amore? Due sentimenti strazianti allo stesso modo e opposti,chi dei due vincerà alla fine?
Ci riusciranno? E chi lo sa...ma ricordate tra l'odio e l'amore c'è la distanza di un passo e perchè no anche di un bacio..

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Capitolo 2
*** il primo giorno di scuola ***


1 capitolo- il primo giorno di scuola

Era mattina. Il sole faceva capolino tra i battenti chiusi della camera,mentre si udiva un suono fastidioso,un trillare irritante che svegliò la piccola figura arrotolata nelle coperte bianche del letto a baldacchino. Come prevedibile la piccola sveglia andò a sbattere gentilmente contro il muro della stanza,rompendosi come le altre che l’avevano preceduta. La piccola figura nel letto si alzò lentamente,a fatica e si avvicinò allo specchio. Salve a tutti sono Samantha Natalie Graves,ho 17 anni e sono in ritardo pazzesco per il primo giorno di scuola.

Mi vesto velocemente e corro come una furia fuori di casa dove mi aspetta la mia migliore amica Meredith Moore soprannominata affettuosamente da me Mery. E’ una bella ragazza alta,dai capelli neri e gli occhi di ghiaccio,è riflessiva,razionale e con la testa sulle spalle,insomma,la tipica brava ragazza. Io,invece,ho lunghi capelli biondi e occhi verde smeraldo,sono testarda,orgogliosa,irrazionale,istintiva e ne combino di tutti i colori. Io e Mery siamo amiche da tantissimo tempo ,conosciamo ogni cosa dell’altra e a volte ci completiamo le frasi a vicenda,lo so può sembrare strano ma per noi è una cosa normalissima,è come se tra noi ci fosse un legame che ci permette di comunicare con un singolo gesto o semplicemente con uno sguardo.

Persa nei miei pensieri non mi accorgo di essere arrivata davanti al liceo finchè una mano -per essere precisi quella di Mery -non mi si para davanti agli occhi.

<<  Sempre nel tuo mondo,eh,Sam? >> disse Mery

<< eh già..scusa se non ti ho ascoltato! >> risposi

<< non preoccuparti ci sono abituata, comunque Sam volevo dirti che STAI ATTENTA!!! >>

<< a che cos…>> SBAM!!!

Un pallone da calcio mi era arrivato praticamente sul naso. Oh,dio,che dolore!!!

<< buongiorno,raggio di sole >>disse quell’idiota che avevo davanti. Vi presento Matthew Justin Evans  il mio peggior nemico,la mia nemesi naturale,lo spillo nell’occhio,l’arrogante e presuntuoso playboy della scuola,venerato come un dio sceso in terra e odiato da me,l’unica ragazza a non essergli caduta ai piedi, come le altre ochette starnazzanti della scuola,e capace di tenergli testa.

<< hey stupido idiota beccati questa!! >> lanciai la palla con tutta la forza che avevo,peccato che non avevo controllato la mira e si sa questo è sempre un grosso errore dato che il pallone andò a finire,per puro caso, sulla faccia del preside Thompson.

<< EVANS!!GRAVES!! >>

<< in presidenza come al solito >> sussurrammo io e il mononeurone Matt

 

_ _ _ _ _

<< Ragazzi ma cosa devo fare con voi,è solo il primo giorno di scuola e vi trovate già in presidenza!!ho forse fatto qualcosa di male ? >>

Io e Evans scuotemmo la testa incapaci di parlare davanti alla rassegnazione di quell’uomo,che,durante i primi anni di liceo,ci accoglieva nel suo ufficio e ci faceva una ramanzina coi fiocchi tutti i giorni.

<< e allora perché siete più nel mio ufficio che in classe? >>

<< ma è sempre colpa sua,se questo idiota si decidesse a non rompere più le scatole… >> dissi indicando con un dito Evans

<< mia??!!! Ma sei uscita pazza??!! Se tu non fossi così dannatamente irritante allora tutti sarebbero felici e contenti! >> rispose l’ameba

<< non è vero >>

<< si >>

<< no >>

<< si >>

<< no >>

<< s… >>

<< ORA BASTA!!!! >> tuonò il preside << ho già chiamato i vostri genitori,saranno loro a decidere una giusta punizione per voi! >>

Io e Evans sbiancammo. I nostri genitori erano migliori amici dai tempi del liceo e ogni domenica,festività,avvenimento importante o semplicemente per stare insieme si riunivano per una bella giornata all’insegna della famiglia e dell’amicizia e ci trascinavano con loro senza sentire ragioni. Inoltre i nostri cari genitori avevano pensato bene di acquistare due abitazioni separate solo dalle siepi del giardino, in poche parole eravamo,sfortunatamente,anche vicini di casa. Onestamente,la famiglia dell’idiota era adorabile e quando ero più piccola,ingenuamente, pensavo che Matt fosse stato adottato ma,purtroppo,i suoi genitori presto smentirono la cosa dicendo di aver procreato loro uno scansafatiche del genere. Dovete sapere che Ben e Karen - i genitori di Matt – mi considerano la figlia femmina che non hanno mai avuto,invece,i miei genitori amano indiscutibilmente quell’arrogante di Evans che sembra averli ammaestrati bene. In poche parole le nostre famiglie sono come un riccio e uno scoglio,costantemente attaccate l’una all’altra e non perdono occasione di farcelo notare ogni volta che ne combiniamo una delle nostre.

 

Il preside ci scortò in classe per seguire le ultime due ore di lezione che si rivelarono noiosissime. Solo il suono allegro della campanella ci avvertì della fine delle lezioni. Avevo affrontato il primo giorno di scuola come al solito,ora,però,dovevo superare l’ostacolo più grande: i miei pazzi genitori

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Capitolo 3
*** Scontro Tra Titani ***


Dedico questo capitolo alla mia favolosa e bravissima beta : evelin90

 

2 capitolo

 

Salutai distrattamente Mery promettendole di aggiornarla, appena possibile, riguardo alla super ramanzina che di lì a poco mi aspettava a casa. A quel pensiero tremai. I miei genitori fuori norma erano, di per sé, pericolosi, figuriamoci se c’erano anche gli Evans di mezzo, si sarebbe creata una bomba di proporzioni astronomiche, pronta a scoppiare da un momento all’altro.”E se magari mi rifugiassi in Messico? Non sarebbe male..non vedrei più il mononeurone.. però dovrei lasciare qui Mery e tutti i miei amici..No, non posso farlo! Uff, sarà meglio prepararsi all’esplosione.“

 Mi avviai di malavoglia verso casa seguita a ruota da Evans che, pensando di non essere visto, mi guardava di sottecchi.

 << perché mi fissi idiota? >> dissi stizzita, girandomi a guardarlo.

 << non ti sto fissando!! Sai, forse un paio di occhiali non ti farebbero male.. >> ribatté Evans con quel suo tono da stupido arrogante.

<< tsè , parla quello che ha un criceto nella testa >> mi fermai all’improvviso e avvicinai una mano alla sua fronte facendo toc toc sulla sua testa << oh no scusa mi dispiace così tanto.. >> mi portai le mani sulle labbra simulando un’espressione dispiaciuta.

 << di cosa? >>

 << della tua mancanza di cervello oltre che quella del criceto!! Sai, ho l’impressione che la tua testa sia leggermente vuota!! >>

 Mi fulminò con lo sguardo, borbottando qualcosa di indefinito, a cui non prestai molta attenzione.

 << a casa mia o a casa tua? >> dissi.

<< bhè Graves la tua proposta mi alletta..>> si avvicinò pericolosamente mentre io indietreggiavo, fino ad uno dei muretti che circondavano le villette di tutto l’isolato. La mia schiena si scontrò con le pietre fredde provocandomi un brivido mentre io rimasi immobile, paralizzata dallo stupore e con i sensi annebbiati da un buonissimo odore di menta piperita proveniente da chissà dove. Ero convinta che non si sarebbe avvicinato ancora e che mi avrebbe presa in giro, dicendo che tutto era uno scherzo. Nonostante questo, non avevo né il coraggio né la forza di allontanarmi. Ero immobile, aspettavo un suo qualunque segnale e mille pensieri sfrecciavano nella mia mente alla velocità della luce. I nostri nasi si sfioravano, si fece più vicino e i miei occhi si sgranarono dalla sorpresa, le nostre labbra distavano pochi millimetri e < MATT!!SAM!!SUBITO DENTRO!! >> ci staccammo di botto, spaventati dalla possente voce di mio padre che ci richiamava dentro. In quel momento, qualcosa si impossessò del mio cuore: sembrava delusione, ma era meglio non scoprirlo, almeno non mi avrebbe presa in giro.

 Corremmo a perdifiato quei pochi metri che ci separavano dalla mia casa. Evidentemente avevano già deciso il luogo dell’esplosione e di conseguenza anche la posizione delle nostre tombe. Entrammo in casa, e dall’espressione sui volti di tutti e dal fumo che usciva dalle orecchie, capì che ce la stavamo passando male, MOLTO male. Eravamo fritti. Inconsciamente iniziai a pregare..

 Mio Dio …

 << Sam!!Matt!! >>

 mi pento e mi dolgo …

 << che diavolo avete combinato ancora? >>

 dei miei peccati …

 << come avete colpito il preside? >>

 perché peccando …

 << abbiamo già deciso la punizione.. >>

ho meritato i miei castighi …

 << andrete in un campo scuola dove avrete un alloggio in comune e dovrete imparare a convivere civilmente e chissà, forse, vi renderete conto anche di qualcos’altro >>

 E …

<< COSAAAAAAAAAA?? >> gridammo all’unisono

 << non potete..cioè..non..cosa.. >> farfugliai in preda allo shock

 << non voglio dividere un appartamento con lei >> esplose Evans

<< hey io ho un nome!! Comunque stranamente sono d’accordo con l’idio..ehm..Matt. Non potete farmi questo, non se volete ricevere per fine mese la parcella di uno psicologo! >> dissi. Le mie emozioni erano un mix esplosivo, non capivo più niente, e nella mia testa rimbombavano come un eco lontano le parole dei miei genitori. Ero stordita, incredula, esasperata, rassegnata, frustrata e incredibilmente furiosa. La rabbia era la sensazione più forte: ero arrabbiata con i miei genitori per la stupida punizione che avevano scelto, con Evans per avermi lanciato quella stupida palla e con me stessa per aver colto l’implicita provocazione che si nascondeva nel gesto del mononeurone e soprattutto per aver sbagliato a prendere la mira!

 << ma mamma, papà io non voglio lasciare qui Mery >> continuai sconsolata.

<< lo avevamo sospettato e dato che siamo magnanimi, abbiamo contattato i genitori dei vostri migliori amici che hanno accettato la nostra proposta. In poche parole, Mery e David verranno con voi, contenti? >> rispose mio padre.

 << si … ma io non voglio partire lo stesso!! >> dissi.

<< ragazzi è inutile che protestiate, niente e nessuno ci farà cambiare idea e ora filate nelle vostre stanze a preparare le valigie! >> ribatté mia madre.

E fu così che iniziò il mio inferno personale …

 

 

 

angolino dell'autrice :

salve a tutti!!spero che il capitolo vi sia piaciuto!Come avrete capito le acque iniziano già a smuoversi e la nostra protagonista è già alle prese cn i primi..."sintomi" chiamiamoli così xD Bhè che dire dedico questo capitolo a tutti coloro che hanno inziato la scuola o lo faranno tra pochi giorni.Un bacio, _Dreamers_

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Capitolo 4
*** In Viaggio Verso L'Inferno 1^Parte ***


Ringrazio la mia superbeta che anche questa volta è stata impeccabile!!Grazie mille!!

 

3 capitolo —in viaggio verso l’inferno

<< Sam! Sei pronta? >> disse mia madre

<< ….. >>

<< oh,su Sam ,lo facciamo per il tuo ben.. >> continuò

<< non dire per il mio bene perché potrei non rispondere delle mie azioni. E poi se fosse per il mio bene non dovrei andare a convivere con la persona che odio di più al mondo in un altro paese! >> esplosi

Era dal pomeriggio precedente che avevo deciso di adottare la tattica del mutismo,anche se non era servito a niente. Neanche la mia dolce sorellina era riuscita a farmi spiccicare una parola.Amanda – mia sorella – è una delle mie migliori amiche, mi ha visto crescere,piangere e disperarmi per il primo amore non corrisposto,mi ha dato consigli e rassicurato nei momenti di sconforto,è sempre stata presente e mi ha protetta,come una mamma chioccia fa con i suoi pulcini, finchè non ho saputo cavarmela da sola.  Amy è una delle persone di cui non potrei mai fare a meno,è il mio porto sicuro,caldo e confortevole,il mio appoggio nella vita reale,è sempre stata il mio idolo per la sua intelligenza,perspicacia e bellezza,per i suoi modi gentili e delicati,per il suo essere un po’ pazza e sempre ottimista,per la  razionalità che ogni tanto perde nei suoi sogni ad occhi aperti,che le permettevano di vedere l’altra faccia della medaglia,quella fatta di speranze e illusioni,di dubbi e certezze. Lei è la ragazza per cui i maschi perdono la testa,con i suoi lunghi capelli castani e gli azzurri pieni di un carisma particolare,la reginetta della scuola,la più popolare,la più corteggiata. Ma lei,nonostante tutto,è la mia sorellina che ho giurato di proteggere per sempre dopo averla vista piangere disperatamente per un compito andato male,per il suo primo amore,per le sue amiche del liceo che l’avevano abbandonata rivelandosi false e ipocrite.

E non posso non ricordare la mia infanzia insieme a lei e Mery . Rammento di quando abbiamo quasi distrutto casa,incendiato la camicia di papà  e spinto l’albero di natale fuori dalla finestra che,naturalmente,andò in frantumi. Eravamo delle pesti ma nonostante tutte le punizioni,le ramanzine e i sotterfugi per tenerci lontane siamo rimaste ancora oggi molto affiatate. L'unione ci faceva sentire più forti: quando facevamo qualcosa di sbagliato, pur sapendolo, non avevamo paura perchè sapevamo che qualunque cosa sarebbe successa, l'avremmo affrontata insieme. Anche questa volta sarebbe stato così: avrei affrontato l'inferno, la convivenza con il mio peggior nemico, ma almeno avrei avuto, ora e per sempre, una di loro al mio fianco  e questo bastava a darmi il coraggio di cui avevo bisogno.

Il rumore di un clacson mi avverte che è l’ora di partire. Le mie cose sono già state sistemate in alcune scatole e portate al piano inferiore. Scendo lentamente le scale,voglio ritardare il momento della partenza anche se di pochi minuti. Mi sembra ancora incredibile ciò che hanno fatto,non riesco a capire come possano permettere tutto questo,è inconcepibile! Per di più dovrò andare in macchina con Evans,dato che i nostri cari genitori non potevamo accompagnarci perché ,misteriosamente, erano stati convocati TUTTI ad una riunione importante lo STESSO giorno della partenza che,guarda caso, avevano stabilito LORO … strano,non è vero?

Ritrovatami davanti alla macchina di Mr. Arroganza che mi guarda con un ghigno silenzioso,spero ancora una volta che questo sia sogno . Purtroppo,il rombo del motore,le facce sorridenti degli Evans e della mia famiglia, la macchina che si allontana,il sorriso calcolatore di Matt e il riflesso del mio viso sul finestrino, mi riportano nella mia cruda realtà dove i sogni sono illusioni e gli incubi,veritieri,segnalano l’inizio del mio inferno personale.

 

 

angolino dell'autrice:

allora che ne dite vi piace?questo è solo un capitolo di passaggio e so che è molto noioso ma spero che lo leggerete o commenterete lo stesso!!Al più presto arriverà anche la seconda parte di questo capitolo.Ringrazio con tutto il cuore coloro che hanno recensito la mia storia;è stato molto bello leggere quello che avete scritto,vi assicuro che gongolavo.Alla prossima,baci _Dreamers_

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