Bite

di mario89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pilot ***
Capitolo 2: *** Sete ***
Capitolo 3: *** Il Richiamo ***
Capitolo 4: *** Istinto Animale ***
Capitolo 5: *** La Mela Avvelenata ***
Capitolo 6: *** La Prima Delle Otto Streghe Leggendarie ***
Capitolo 7: *** Emozioni ***
Capitolo 8: *** Fuga dal presente,destinazione per il futuro - Finale Stagione. ***



Capitolo 1
*** Pilot ***


Bite

Season One Episode One
Pilot

Mi chiamo Paul Mcarthy ho 21 anni,sono nato il 07/04/1989 e abito in una periferia chiamata Marlow Town situata nel Connecticut,tranquilla e desolata conta 250 abitanti compreso me...svolgevo una vita normale,andavo a scuola lavoravo il pomeriggio,uscivo con ragazze e mi divertivo con gli amici,cose che tutti gli adolescenti fanno...io le ho fatte sino a poco tempo fa finchè uno sfortunato e spiacevole evento non mi ha portato a diventare un qualcosa di irreale...uno pseudo me,la mia vita e quella dei miei genitori e cambiata,sono dovuto scappare di casa per la paura di poter far del male alle persone che amo,ora mi sono ridotto come un cane randagio,senza una casa,senza amici,senza pudore ne sentimento,sono diventata una persona vuota che vaga senza una metà alla ricerca della sua vendetta,ma ora vi racconto cosa mi e successo. Un giorno mi venne la stupida idea di uscire di casa alle tre del mattino,ignaro dei pericoli che Marlow Town potesse contenere...ma niente avevo troppa voglia di andare lì dove il confine si tocca con un dito,dove il cielo stellato ti assale e ti da tranquillità che era l'unica cosa che cercavo. Uscì di casa e cominciai a percorrere il sentiero dietro la staccionata che pian piano portasse alla lunga salita del dirupo magico...così mi piace chiamarlo,sentivo solo i versi dei gufi che mettevano angoscia niente altro...tutto sembrava tranquillo,arrivai allo spiazzale del dirupo e mi stesi a terra...cominciai a contare le stelle e cercare quelle più luminose quando...quando un viso angelico,pallido,dolce e bello copri la mia visuale incantandomi con una bellezza inaudita,mi alzai di scatto osservando da cima a fondo la perfezione in persona una ragazza bellissima dai lunghi capelli biondi lisci,occhi color ghiaccio e carnagione chiara,un filo di rossetto rosso ricopre le sue due labbra perfette e simmetriche...mi mancava il respiro non riuscivo a muovermi mi aveva stregato.

???: Ciao!
Paul: S-s-s-alve
???: Che ci fai solo soletto in un posto come questo?
Paul: Eh...ecco vedi,e un posto bellissimo dove tutto e permesso
???: Cosa intendi?
Paul: E difficile da spiegare,ma quando sono qui mi sento rinato
???: Capisco,anche se la vita non mi appartiene più da molto tempo ormai
Paul: N-n-non ho capito!
???: Lascia perdere,e dimmi come questo posto così banale e difficile da raggiungere possa farti sentire rinato?
Paul: Te lo detto...non te lo so spiegare con precisione,e tu che ci fai qui a quest'ora? Non hai paura di essere aggredita?
???: Ah ah,la notte e il miglior momento per cacciare prede a sangue caldo,e poi dovrebbe aver paura chi incontra me
Paul: Ora devo andare scusa!
???: Aspetta!
Paul: Cosa c'è?
???: Vorresti vivere un altra vita?
Paul: ...mi accontento di quella che già svolgo
???: Peccato,avresti potuto avere ciò che tutti gli esseri umani desiderano e che purtroppo non potranno mai avere,non invecchiare mai,non soffrire delle ferite inflitte dal nemico,una forza sovraumana...l'immortalità
Paul: Ok ora mi stai spaventando un tantino,dimmi chi sei e cosa vuoi da me!
???: Niente...volevo solo offrirti un occasione per rinascere
Paul: No grazie sono apposto così...buona notte!

Sembrava così una brava ragazza che mai avrei immaginato che lei,proprio lei avrebbe potuto rovinare la mia esistenza sulla faccia della terra,mi girai e cominciai ad incamminarmi nervosamente verso casa ripercorrendo in senso opposto la via dietro la staccionata,mentre camminavo sentivo dei rumori provenire dagli alberi che mi circondavano,mi fermai e di colpo lo stesso fece il rumore...osservai la zona attorno a me e quando riportai il viso avanti ecco che mi ritrovai nuovamente lei,la bella e spaventosa ragazza pallida,questa volta aveva qualcosa di diverso,il suo viso la sua espressione emanava una sensazioni negative che mi fecero venire la pelle d'oca,si avvicinava sempre più sempre più,sino ad arrivare di fronte a me,mi guarda negli occhi e sorride mostrando un dente aguzzo che usciva dal labbro superirore.

???: Sai,volevo offrirti una possibile salvezza
Paul: Di cosa stai parlando?
???: Sono uscita dal mio covo in cerca di cibo,ma sai qui in giro nella boscaglia si trova solo merda,volpi,lepre,gufi,cervi

Paul: Senti non ho niente di valore con me ti prego non farmi del male! ???: Ah ah ah ah,come un ragazzo che se ne va in giro alle tre del mattino...ha paura di una povera e indifesa ragazza?
Paul: N-n-n-non so il perchè,ma tu dai tutto tranne che l'idea di essere povera e indifesa
???: Dici?
Paul: S-s-si!
???: Ohm,il mio stomaco reclama...sai sono tre giorni che non tocco niente
Paul: Se vuoi posso...posso darti qualcosa da mangiare se vieni a casa mia
???: Non credo che tu abbia ciò che mi piace,ossia c'è l'hai ma non a casa tua.

I suoi occhi cominciarono a cambiare colore,da azzurri diventarono gialli e le sue iridi sembravano quelle di un felino,preso dalla paura fece uno scatto verso di lei caricando un colpo con la spalla destra e colpirla gettandola a terra,presi la palla in balzo e cominciai a correre e correre senza mai voltarmi indietro e senza mai fermarmi,ho corso fino ad arrivare alla staccionata dove vi si poteva intravedere la mia abitazione,mi fermai per prendere fiato inconscio che quella ragazza stesse continuando a seguirmi,aprì la staccionata e quando la attraversai due braccia sottili ma potenti mi strinsero il torace tenendo ferme le braccia,era lei il suo odore dolce e profumato si avvicinava sempre più al mio collo...e dopo pochi attimi mi senti infilzato dai suoi denti aguzzi che erano dentro il collo,riusci solo a vedere due gocce di sangue che scorrevano lungo la spalla destra e che andavano a schiantarsi sull'erba...gridai a squarciagola ma nessuno mi sentiva,piansi addirittura ma la sofferenza non la fermava,continuò a succhiarmi sino all'ultima goccia di sangue presente nel mio corpo o almeno così lei credeva di aver fatto,mi lasciò cadere a terra e io con la visuale sbiadita l'ho guardata andarsene soddisfatta di quello che avesse fatto,senza poter far niente persi i sensi e svenni .

Dopo quattro giorni mi risvegliai riuscivo a tenermi a malapena in piedi,e strisciando verso casa,arrivai sulla soglia della porta suonai il campanello e di scatto mia madre aprì la porta come se stesse aspettando che io arrivassi da un momento all'altro.

Anna: O mio dio Paul dove sei stao? Che ti e successo?
Paul: Mamma ti prego a dopo le spiegazioni...ora devo riposare ti prego
Anna: Ok entra amore mio entra...sigh oh cosa ti hanno fatto?

Entrai con il consenso di mia madre,allora ero ancora ignaro di cosa io fossi diventato,mia madre mi portò sul mio letto e fu lì che riposai fino al mattino,aprì gli occhi e vedevo la luce del sole che ricopriva il mio corpo e questo stava cominciando ad emanare un fumo violaceo,di scatto mi alzai dal letto impaurito,si scrollavo di dosso la polvere che avevo emanato...mi girai e osservando lo specchio mi resi conto che la mia immagine riflessa non c'era,sorpreso mi morsi le labbra pungendomi,avvicinai la mano al labbro e notai il sangue che fuoriusciva...incredulo mi toccai uno dei canini notando poi la loro strana forma aguzza,una zanna di animale...non focalizzavo ancora niente,non sapevo ancora niente,ne cosa stesse succedendo ne in cosa mi stessi trasformando,di una cosa ero certo...non ero più la stessa persona,rimasi lì d'avanti allo specchio immobile fermo aspettando forse che tutto finisse.

Ragazzi questa diciamo e la presentazione della serie,e un capitolo di prova per vedere se piace la storia e il personaggio,se piace vi prego recensite e ditemi cosa va e cosa no in modo da vedere se continuare con buoni risultati la serie,oppure se in tal caso non vi piace non continuarla per niente,aspetto le vostre recensioni grazie mille ^_^

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Capitolo 2
*** Sete ***


Bite

Season One Episode Two

"Sete"


Ormai erano passati tre giorni dall'accaduto e tutto sembrava non essere cambiato attorno a me,l'unica cosa ad essere cambiata sembrava essere io,tutti quando mi incontravano per strada mi fermavano e cominciavano a farmi domande su dove fossi stato quei quattro giorni di assenza,la maggior parte di queste persone erano compagni di classe...dentro di me il vuoto totale non riuscivo a parlare ne a rispondere a quelle domande,evitavo l'argomento pur sapendo ciò che mi stava accadendo non volevo accettarlo. Quel giorno,il giorno! Dove per la prima volta ho intravisto la ragazza più carina e dolce della scuola,era proprio il mio ritorno ad essa dopo quasi una settimana di assenza ritornai alla mia vita quotidiana...pur sapendo che sarebbe stato difficile far finta di niente,ricordo quel giorno come se fosse ieri non lo dimenticherò mai,indossavo un paia di jeans neri,una camicia bianca che si mimetizzava con la mia carnagione che giorno dopo giorno si schiariva sempre più,lei un viso dolce capelli ricci color oro,occhioni a mandorla castani e labbra a cuoricino,parlava con delle sue amiche quando voltando il suo sguardo verso di me,mi accenna un sorriso...ed io per la prima volta dopo una settimana sorridetti ricambiando il suo gesto dolce,posai lo sguardo verso il prato imbarazzatissimo quando poi al rialzo la vedo avvicinarsi con quella gonnella rosa a phuà,e quella maglietta bianca,rimasi senza fiato nel vederla prestare attenzione verso di me.

Fiore: Buon giorno
Paul: Buon giorno
Fiore: Senti volevo darti questo
Paul: Cos'è?
Fiore: Bhè vedi,c'è un albero bicentenario nel cortile della nostra scuola,e la preside per qualche strana ragione vuole abbatterlo anche se non da fastidio proprio a nessuno
Paul: Capisco,e che non so se posso ho tante cose da fare
Fiore: Oh! Ok tranquillo fa niente,anzi scusami per l'intrusione avventata sono mortificata di averti disturbato
Paul: Non hai disturbato affatto anzi...
Fiore: Bhè comunque io sono Fiore Burter
Paul: Burter...quel Burter? Fiore: Bhè sì il petroliere del Connecticut,ma tranquillo sono persona normale come qualunque altra qui
Paul: Certo...Coff! Coff!
Fiore: Ti senti bene?
Paul: Si sto bene tranquilla...Coff! Coff!
Fiore: Stai sudando...dal tuo braccio fuoriesce del fumo...sicuro di star bene?
Paul: Si tranquilla Coff ora devo scappare,Coff! Vedro di esserci
Fiore: Ok grazie!

Mi ero proprio dimenticato dell'effetto che i raggi del sole avessero sulla mia pelle,quindi assolto nella conversazione con Fiore la cosa mi era sfuggita rischiando di procurarmi delle ustioni di terzo grado,snobbai anche se contro voglia Fiore e corsi subito a casa cercando di riparare alla scottatura inflittami con la luce solare,entrai in casa con passo furtivo cercando di non farmi sentire da mia mamma e avvicinandomi alla porta sotto le scale,mi recai nel sottoscala dove lì di luce non si vedeva nemmeno l'ombra,mi sedetti a terra in un angolino angosciato e preoccupato per le mie condizioni fisiche,ormai non mangiavo da giorni e non bevevo neanche una goccia d'acqua,ma dentro di me sentivo di avere fame ma non di cibo comune una fame strana oserei dire ossessiva,ma allora ero ancora inesperto e non conoscevo cosa veramente fossi diventato anche se pian piano stavo focalizzando la mia natura,passarono ben dieci ore e il sole fuori era calato lasciando spazio alla luna...mi rialzai con un dolore alle gambe e salì le scale recandomi in soggiorno dove vi erano mia madre e mio padre che sonnecchiavano sul divano,la mamma era distesa sul lato destro con la testa che pendeva verso il basso mostrando in bella vista il suo collo,mi fermai sotto l'arco della stanza e osservavo il collo della mamma ossessivamente improvvisamente i miei occhi cambiarono colore diventando marroni con iridi da felino,dentro di me sentivo una pulsazione che mi invitava ad azzannare il collo della mamma una volontà animale si stava manifestando dentro il mio corpo,resistetti e di corsa uscì di casa veloce sconvolto e mi diressi verso la scuola senza mai fermarmi a prendere fiato.

Arrivai al cancello d'ingresso ovviamente chiuso con una catena spessa quattro centimetri,e un catenaccio che pesava mezzo chilo...osservai bene la zona per assicurarmi che nessuno mi vedesse fare ciò che volevo fare,presi una forcina presa dal cassetto della mamma e calandomi cominciai ad infilarla nella fessura del catenaccio scuotendo la forcina velocemente,ma niente non riuscivo ad aprirlo,dopo poco mi arrabbiai e tirando la catena nervosamente verso di me! La spezzai rimanendo fermo con occhi sgranati dallo stupore,non avevo messo il ben che minimo sforzo nel tirare la catena,eppure si spezzò...cominciai a preoccuparmi seriamente della cosa,mi ripresi un po' e entrai nella scuola precisamente mi diressi nel giardino dove vi era posto l'albero di cui parlava Fiore,mi nascosi dietro ad un muro visto che sul posto vi era proprio la stessa Fiore che seduta sotto l'albero dava il suo contributo nel protestare affinchè l'albero non venisse abbattuto,io rimasi esterefatto dalla sua caparbia e fermezza in ciò che dice e fa a tal punto che decisi di aiutarla nell'impresa dando anche io sotto ente anonima il mio contributo alla protesta,ma prima di fare questo il desiderio di salutarla era forte e non potevo farmi sfuggire un momento così,e così feci mi avvicinai a lei e la osservavo mentre riposava sotto l'albero...la pulsazione ricominciò a farsi sentire e l'istinto animale che faceva parte del mio essere,cercava di prendere il controllo su di me,strinsi i pugni la vena del collo si gonfiò...in quel momento stavo lottando per non fare ciò che mi sarei pentito per il resto della mia esistenza,osservavo il suo candido collo e giuro che il desiderio di morderlo per dissetarmi del suo sangue era immenso,ma riuscì a tentennare e voltandomi stavo per allontanarmi quando sento la sua candida voce che mi chiama,mi giro e la guardo negli occhi...e di colpo quella pulsazione sparì immediatamente.

Fiore: Ehy! Alla fine sei venuto,un po' in ritardo ma sei passato
Paul: Ehm...veramente mi trovavo nei paraggi...e notandoti sotto l'albero da sola,ho pensato di dare un occhiate e assicurarmi che andasse tutto bene.
Fiore: Oh,sei gentilissimo grazie,ma mi sa che e stata una fatica inutile
Paul: Perché scusa?
Fiore: Nel garage sono parcheggiati due gruette che trasporteranno il legname,per non parlare delle due motoseghe
Paul: Ah...capisco!
Fiore: Credimi,non mi arrenderò così facilmente...a costo di rimanere qui tutta la vita,ma quest'albero non si tocca
Paul: E giusto lottare per le cose che ci interessano
Fiore: Come ti chiami?
Paul: Ora devo andare!
Fiore: Aspetta!
Paul: Si?
Fiore: Frequentiamo lo stesso istituto...potrei informarmi su di te e venire a conoscenza non solo del tuo nome ma anche della tua vita,ma preferisco che siano i diretti interessati a dirmi e raccontarmi queste cose
Paul: Paul e il mio nome.

Mi girai e corsi veloce verso il garage della scuola lasciando con un sorriso sul viso la dolcissima Fiore,non riuscivo a capire perché dentro di me non scattava quella scintilla che invece prima scoccava così facilmente,anche la mia anima era cambiata o forse non ne avevo più una? Non sentivo più nulla,non provavo sentimenti ne sensazioni,il mio corpo stava cambiando e nessuno poteva darmi delle risposte...mi correggo una persona poteva,ma non so se in quel caso l'avrei incontrata come sarebbero andate le cose visto la troppa rabbia che provavo nei suoi confronti,riusci a capire solo che la Presenza di Fiore riusciva a calmare il mio istinto animale,il perché non lo sapevo,arrivai al garage e fortunatamente la serranda era aperta,entrai senza esitare visto che sapevo bene che ne le telecamere e ne le macchine fotografiche,avrebbero potuto catturare la mia immagine,mi avvicinai ai due veicoli che avrebbero trasportato il legno ricavato dall'abbattimento dell'albero,strinsi un pugno e sperando di non farmi male lo scagliai contro il motore della prima gruetta forandolo e mettendo così fuori uso la macchina,feci lo stesso con la seconda per poi dirigermi verso le due motoseghe,ne presi una in mano e flettendo la lama con la catena la spezzai rendendola inutilizzabile stessa cosa per la seconda,gettai il tutto a terra e usci dal garage recandomi poi velocemente nel bosco.

Paul: Ricordo bene le sue esatte parole,si nutriva di lepre volpi e cervi...bene devo trovare una di questi animali.

La sete ormai era incontrollabile,l'istinto animale altrettanto ed era difficile da contenere entrambe le cose,così mi vennero in mente le parole dette dalla ragazza che mi ridusse in questo stato,si nutriva di animali e forse per non far del male alle persone dovevo fare altrettanto anche io,arrivai nel bosco sentendo l'odore di un cerbiatto segui la scia che esso lasciava,arrivato più nel fitto localizzai l'animale e lo osservai mentre questo mangiava,mi avvicinai piano piano i miei canini crescerono a dismisura e i miei occhi cambiarono nuovamente colore,mi piegai sulle ginocchia per poi slanciarmi verso il cervo saltando verso di lui con la bocca aperta e le braccia spalancate e lo azzannai mordendolo.

Cervo: GHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

Se la FanFiction vi piace recensite se c'è qualcosa che non vi garba nella storia scivetelo e sarà modificato all'istante,sono alle prime armi anche se ho anche un altra storia che sto scrivendo,spero che il capitolo vi piaccia ^_^.

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Capitolo 3
*** Il Richiamo ***


Bite

Stagione 1 Episodio 3
“Il Richiamo”


Ormai erano giorni che mi rinchiudevo in cantina aspettando ora dopo ora che il giorno calasse lasciando spazio alla notte,richiuso li sotto non sapevo come trascorrere le infinite ore che mi allontanavano dalla libertà,mi sentivo chiuso in gabbia come un canarino non sapevo più cosa inventarmi,così un giorno mi venne la bella idea di cominciare a scolpire su pezzi di legno delle sagome...sagome di tutti gli animali che per sfamarmi hanno perso la vita,tutto avrei voluto tranne che uccidere povere bestie innocenti...ma preferì la loro di morte piuttosto che quella di qualche mio parente o amico.

Passarono ben due mesi,due mesi di solitudine e prigionia segregato in casa,di giorno in cantina e di notte dopo la caccia in camera mia,mia madre e mio padre sempre più disperati cercavano di parlare con me per capire cosa c'era che non andava...ma io li evitavo snobbandoli e non dandogli le giuste spiegazioni che forse o meglio sicuramente si meritavano,una delle tante sere che restavo chiuso in camera mi stesi sul mio lettino,rivolgendo lo sguardo al soffitto riuscivo a sentire nonostante il silenzio che mi circondava le voci dei vicini e quelle dei miei genitori che parlavano della mia situazione emotiva,strinsi con le mani la fodera del cuscino rammaricato per quello che stavano passando i miei genitori...improvvisamente poi un suono di campanello dissolse la concentrazione e l'eco delle voci sparì,dopo pochi minuti sento dei passi provenire fuori dalla mia porta e voltandomi verso questa noto che il pomello gira e pian piano la porta viene spalancata,dietro questa appare Fiore che entrò sorridendomi.

Fiore: Ciao Paul
Paul: Che ci fai qui?
Fiore: Ero preoccupata per te,non vieni a scuola di oltre due mesi e ho pensato che ti fosse capitato qualcosa...tutto qui
Paul: Capisco...
Fiore: Ma se disturbo vado via tranquillo
Paul: No! Resta ti prego
Fiore: Ok...
Paul: Siedi pure sul letto se vuoi
Fiore: Grazie
Paul: Come...come hai fatto a trovarmi?
Fiore: Uhm? Mi prendi in giro?
Paul: Sul serio come hai fatto?
Fiore: Mi sono informata un po' a scuola,anche se ho notato che...non hai molti amici
Paul: Uhm!
Fiore: Quindi ho dovuto frugare nell'archivio scolastico
Paul: Tu cosa hai fatto? Ma sei scema se ti beccavano ti prendevi un espulsione dalla scuola
Fiore: Lo so,ma dovevo ringraziarti
Paul: Ringraziarmi? Per cosa?
Fiore: Paul non so tu cosa o come abbia fatto ma...sono sicura che hai messo tu fuori uso quelle attrezzature di demolizione
Paul: Io...non so di cosa tu stia parlando
Fiore: Paul eravamo solo io e te a sapere dove fosse depositata l'attrezzatura,io non mi sono mossa dall'albero mentre tu sei scappato di corsa verso il garage
Paul: Volevo contribuire anche io,e ho pensato che mettere fuori uso le attrezzature sarebbe servito almeno a ritardare l'abbattimento dell'albero
Fiore: Ah...la cosa strana e che nessuna delle tre telecamere ti ha visto entrare,come hai fatto ad eluderle?
Paul: Fortuna...e stata solo fortuna
Fiore: Capisco,comunque grazie nuovamente,grazie a te l'albero non verrà più abbattuto
Paul: Mi fa piacere
Fiore: Ora devo andare,ci si vede Paul
Paul: Ciao Fiore
La visita di Fiore mi mise armonia e serenità,d'altronde come ogni qual volta che ero in sua presenza gli stessi sentimenti ricoprivano la mia mente niente più niente meno,mi rimisi a letto per poi sentire dentro di me una voce che mi chiamava,più che chiamare mi sembrava che mi incitasse a seguire la locazione della provenienza della voce,era un sussurro gelido quasi un richiamo che faceva breccia sulla mia mente e ne prendeva il controllo ero impaurito e mi alzai di scatto dal letto correndo verso la finestra e aprendola mi affacciai guardando in un punto preciso del bosco,non ero cosciente di quello che il mio corpo mi ordinava di fare,eseguivo e basta senza opporre resistenza,richiusi la finestra e scesi piano piano le scale uscendo poi di casa,mi incamminai lentamente verso il punto da me guardato e addentrandomi nella fitta vegetazione raggiunsi la meta fermandomi senza nemmeno rendermene conto,riacquistai coscienza e giravo in tondo cercando di capire il perché il mio istinto animale mi avesse portato in quel punto preciso del bosco...la risposta prese forma proprio d'avanti ai miei occhi quando tre figure tetre pallide avanzavano verso di me fuoriuscendo dall'ombra,balzai dallo spavento ma era banale aver paura visto che io stesso potevo metterne,feci un bel respiro per poi avvicinarmi lentamente a loro tenendo pronti già i pugni in caso fossero intenzionati ad aggredirmi,tre persone con capelli,il primo a spazzola il secondo legati con un elastico la terza sciolti che gli pendevano sino alle spalle,vestiti tutti e tre con un cappotto nero chiuso e guanti di pelle bianchi,mi fermai e li guardai uno per uno con aria minacciosa,questi lentamente alzarono le loro mani e le alzarono rivoltandole verso il cielo in segno di quietudine.

Paul: Chi siete ?
Alex: Siamo coloro che ti hanno chiamato
Anna: Siamo coloro che vogliono conoscerti
Manny: Siamo coloro che vogliono aiutarti
Paul: Perché mi avete chiamato? Cosa volete da me?
Anna: Niente che tu non ci abbia già dato
Paul: Io non vi ho dato niente!
Alex: Invece sì...ci hai onorato della tua presenza
Paul: Non capisco sono confuso
Anna: E normale esserlo in così poco tempo
Manny: Sei fortunato ad essere vivo,lei non lascia mai viva la sua preda
Paul: Intendi...la ragazza che mi ha fatto questo?
Alex: Dana e il suo nome,ed e la regina dei Volkrot
Paul: Dana? Ma...cosa sono ora? In che razza di mostro mi ha trasformato,non posso restare alla luce del sole,ho una forza disumana,non dormo più non mangio più,l'unica cosa che riesco a mandare giù e del sangue animale
Anna: Noi siamo qui per rispondere a queste tue domande,ma non credo ti piacerà sapere cosa sei ora
Paul: Voglio saperlo devo,ho avuto l'istinto di azzannare con questi due canini da lupo mia madre,ho il diritto di sapere cosa sono!
Manny: Un Vampiro...ecco in cosa ti ha trasformato Dana
Paul: Un vampiro? Ha ha ha e assurdo
Alex: Non lo e affatto basta rifletterci,noi vampiri non ci riflettiamo nello specchio,non mangiamo altro al di fuori del sangue,odiamo la luce del sole anche se con qualche modifica questo lo possiamo evitare,canini animali...occorre che continui?
Paul: No...quindi sono immortale?
Anna: Teoricamente si,ma se vieni colpito al cuore con un paletto o bruciato decapitato...ti dissolvi nell'aria sotto forma di polvere
Paul: Non mi avete detto cosa volete da me?
Manny: La stessa cosa che vuoi tu
Anna: Vendetta!
Alex: Vogliamo vendicare la nostra stirpe che e stata disintegrata dall'esercito di Dana
Paul: E perchè avreste bisogno di me?
Anna: I Volkrot non sono semplici Vampiri,hanno la possibilità di teletrasportarsi ovunque loro vogliano,sanno usare alcune tecniche magiche che disintegrerebbero dieci vampiri in un istante
Alex: Tu sei...in poche parola uno di loro,puoi usare queste capacità a nostro favore
Manny: E noi in cambio ti daremo una vita più serena,potrai riandare a scuola senza aver paura della luce del sole,e nutrirti con sangue artificiale senza dover uccidere nessun altro animale.

Non mi ispiravano molta fiducia le loro intenzioni,ma potevano rendere questa vita meno sofferente e farmi tornare alla mia vita di tutti i giorni senza più nascondermi in una cantina aspettando la sera,e senza mai avere uno scrupolo per aver ucciso un animale per nutrirmi,insomma tutto ciò che dovevo fare era unirmi a loro,Anna mi diete un anelo l'anello di Sacta che una volta indossato mi avrebbe permesso di restare sotto i raggi del sole senza mai disintegrarmi,gli feci si con il capo accettando la loro proposta,sapevo che era una sciocchezza perchè mi sarei cacciato in ulteriori problemi e pericoli,ma ormai ero dentro fino al collo e più rovinato di come stavo non potevo diventare,questi indietreggiarono lentamente per poi sparire nel nulla senza darmi ne indicazioni su come o quando li avrei rivisti ne su come cominciare a vivere la mia nuova vita da Vampiro.

Tornai nuovamente a casa e mi recai nella mia stanza dove di impatto il mio olfatto mi fece odorare il fragrante odore che Fiore aveva lasciato sul mio letto,forse stavo sognando ma in quel momento mi vidi con lei abbracciato sul mio lettino...cosa strana perchè non mi sentivo attratto da lei ma e come se il mio cuore si sforzasse a farmi provare emozioni,mi sedetti e cominciai a riflettere sulle cose dette dai tre misteriosi Vampiri,indossai l'anello di Sacta e sorrisi per la prima volta dopo due mesi pensando che il domani avrei visto la luce del sole senza averne paura,non sapevo in cosa mi ero andato a ficcare,ma forse se avrei saputo le conseguenze di certo non avrei mai accettato di mettermi contro Dana.

Se la FanFiction vi piace recensite se c'è qualcosa che non vi garba nella storia scivetelo e sarà modificato all'istante,sono alle prime armi anche se ho anche un altra storia che sto scrivendo,spero che il capitolo vi piaccia ^_^

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Capitolo 4
*** Istinto Animale ***


Bite

Stagione 1 Episodio 4

“Istinto Animale”

L'incontro di Anna Alex e Manny ha cambiato ulteriormente la mia nuova vita,finalmente grazie all'anello di Sacta potevo fare ritorno a scuola e non aver paura della luce del sole,mi nutrivo con del sangue artificiale...sangue esportato da sanguisughe che vivono nello stagno del bosco,la mia vita quotidiana ricominciò da capo,la settimana seguente all'incontro dei tre mi svegliai per la prima volta dopo due mesi con i raggi del sole che accarezzavano il mio viso pallido,apri gli occhi e sorrisi per poi alzarmi e vestirmi come mio solito con jeans e camicia bianca,scesi e diedi il buon giorno ai miei genitori,che dopo il lungo periodo a preoccuparsi per me li vidi più sereni nel vedermi allegro e voglioso di iniziare la giornata,usci di casa e di corsa come un fulmine forse grazie alle mie capacità,riuscì ad arrivare al cancello della scuola in meno di tre minuti.

Arrivai nel cortile tenendo sotto il braccio una cartellina con dentro il minimo indispensabile per i corsi da seguire,ma il mio sguardo era rivolta alla zona cercando di intravedere Fiore,ma sembrava che non fosse venuta a scuola quella mattina e di fatto così fu,entrai in classe e andai a sedermi al fianco dell'unica persona che ritenevo essere un amico in quella scuola,Lee un ragazzo alto all'incirca un metro e cinquanta di soli quaranta chili etnia orientale biondo occhi neri,appena mi vide fu sorpreso e vidi che mi osservava incredulo e anche un po' dubbioso.

Paul: Ehy amico come va?
Lee: ...bene...
Paul: Che ti prende sembra che hai visto un fantasma!
Lee: Bhè siamo vicini...
Paul: Comunque sono felice anche io di rivederti
Lee: E cosa ti aspetti? Che ti salti addosso? Sei sparito per ben due mesi amico,e poi di botto ti presenti conciato in queste condizioni,e...e con un anello enorme al dito stile gangster
Paul: Sono stato poco bene...e puoi vedere i risultati
Lee: Insomma potevi avvisarmi,e poi cavolo io non so nemmeno dove abiti,quando ti decidi a portarmi a casa tua per un caffè?
Paul: Lee il fatto e che i miei genitori non accetterebbero mai la nostra situazione,sono all'antica
Lee: Idiota la smetti di prendermi in giro? Sono stato veramente in pensiero per te!
Paul: Uh! Sei un vero amico Lee grazie
Lee: Comunque devo ringraziarti
Paul: Per cosa?
Lee: Sono stato per ben tre minuti a parlare con Fiore di te,ha ha ha,tutti mi fissavano con un aria di invidia
Paul: Di me? E di cosa stavate parlando?
Lee: Bhè voleva sapere dove abitavi,poi stava entrando troppo nei particolari e ho detto che non ti conoscevo molto bene
Paul: Capisco,quindi l'argomento principale ero io
Lee: Bhè si...cavolo e vero cosa c'è da vantarmi tanto,non mi ha domandato nemmeno come mi chiamavo
Paul: Non svegliarti mai mio caro Lee,resta sempre nel mondo dei sogni,li stai bene.

Lee,un ragazzo sognatore e sempre alla ricerca di qualche ragazza che se lo fili anche se ben poche notano uno della sua statura,la scuola che frequentavamo era strapiena di fighetti palestrati e di buon partito,ma nulla riusciva a scoraggiarlo ed era questo che mi colpiva di lui la sua tenacia e fantasia,dopo la scuola stavo recandomi verso casa e mentre camminavo sentivo dentro di me una pulsazione che mi fece bloccare di colpo come se fossi una statua,non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo ma era come se il mio corpo proprio come l'altra sera mi stesse indicando la direzione da seguire,cercavo di controllare questa forza dentro di me ma invano,la parte del corpo dal bacino in giù si girò lentamente da sola mentre io cercavo di oppormi nel far girare anche il busto,cominciai a sudare ma riuscì a domare quell'istinto che già in precedenza mi controllò...sentì un fruscio d'erba sopra ad un albero e alzai il viso verso questo velocemente senza però vedere cosa fosse stato.

Tornai a casa senza farci caso e ovviamente la mamma mi preparò uno spuntino che sinceramente non gradivo per niente,entrai e mi sedetti...osservavo disgustato quel sandwich che sino a pochi mesi fa avrebbe fatto gola al mio insaziabile stomaco,ma niente non c'era verso di dare nemmeno un mosrsetto a quella prelibatezza,la mamma si accorse della mia reazione e si avvicino e si sedette al mio fianco.

Anna: Amore perché non mangi il tuo spuntino? E quello che ti ho sempre preparato
Paul: E che vedi...in questo periodo non ho una grande fame mamma
Anna: Ti senti bene? Sentire proferire dalla tua bocca simili parole...mi fa preoccupare realmente tesoro
Paul: No tranquilla sto benone,solo che preferisco mangiare qualcosa di più leggero e nutriente
Anna: Tipo cosa? La mamma te lo prepara
Paul: Mamma non sono più un bambino,non ho bisogno più dello spuntino delle cinque
Anna: Capito,hai perfettamente ragione amore...sono troppo ossessiva
Paul: Uhm...un pochino lo sei
Anna: Suppongo che questa sera salterai nuovamente la cena!
Paul: Ho da fare alcune cose...dei compiti
Anna: Oh si compiti,se non e un problema posso portarti la cena in camera tua in tal caso
Paul: No...lascia stare perchè non studierò in qui,andrò a casa di un mio amico di scuola,ma tu sta tranquilla che prima di mezzanotte sono a casa
Anna: Ti prego mangia qualcosa a casa del tuo amico,ok?
Paul: Ok.

La mamma si alzò e si dirisse verso la cucina girandosi prima di fare ciò e guardarmi ,io le sorrisi e mi alzai lasciando sul tavolo il sandwich che mi aveva preparato,mi sentivo male nel rifiutare quelle attenzioni che da sempre mi facevano stare bene ma purtroppo tutto e cambiato e di certo non potevo dire ai miei genitori cosa fossi diventato,cosa gli avrei detto...mamma al posto del sandwich gradirei molto di più un bel bicchierone di sangue con un po' di panna montata sopra? Era stupido ciò che stavo facendo e mi rendevo conto che i miei ne stavano soffrendo molto ma io più di loro.

Usci di casa e mi diressi nel bosco il buio fitto circondava la zona ed era impossibile vedere sia in lontananza che in vicinanza ciò che mi circondava,misi le mani nelle tasche e camminavo a testa bassa silenziosamente cercando di dirigermi dove incontrai quelle tre persone misteriose,di colpo un ombra mi passo d'avanti spaventandomi e frenando il mio passo,rimasi immobile muovendo solo le iridi a destra e a sinistra cercando di capire cosa o chi fosse ma mi era difficile focalizzare una persona con quel buoi fitto quindi rimasi fermo pronto ad agire in un eventuale attacco,non si sentiva niente tranne che il vento che scuoteva le foglie degli alberi,ecco che dei passi scaltri e veloci si dirigono dietro di me emettendo un verso raccapricciante una sorta di grido,mi girai e una cosa mi colpi allo stomaco gettandomi a terra,portai le mai al punto dove il dolore rendeva possibile la ripresa...il verso della sconosciuta figura si sentiva sempre più frequente e vicino,i passi che calpestavano l'erba mi fecero rendere l'idea che la strana creatura mi stesse girando in torno,riuscì a rialzarmi a malapena visto il brutto colpo subito e tenendo la mano sullo stomaco e l'altra avanti a me pronta a difendermi,cercavo di individuare un qualcosa che mi rendesse l'idea della posizione della creatura,ma mi era difficile troppi rumori tra vento e foglie ostacolavano il mio tentativo di attaccare il nemico...così ecco nuovamente quel rumore di passi che si avvicinano verso di me,con la mano sinistra posta in avanti cercai di proteggermi dal colpo,ma fu un tentativo invano visto che il nemico colpì all'anca destra scaraventandomi nuovamente a terra,il dolore era insopportabile ed ora ero messo peggio di prima,stringevo i denti cercando di non gridare dal dolore visto che nelle vicinanze vi erano abitazioni,l'urlo della creatura si sentiva sempre più chiaramente e questo mi fece capire che era molto più vicino di prima,con gambe tremolanti mi feci forza e mi rialzai,chinato in avanti stremato chiusi gli occhi e mi concentrai sul grido della creatura che sempre più insistente emanava,questo continuava a girami in tondo come se non volesse lasciarmi via di fuga...io intanto aspettavo la sua mossa per agire ma ancora non mi era ben chiaro cosa avrei fatto,per il momento riuscivo solo ad estraniare i rumori che non fossero provenienti dalla creatura ed era fondamentale per me visto che almeno avrei saputo la sua posizione quando attaccherà,improvvisamente le grida cessano e anche il rumore che i suoi passi emanavano calpestando l'erba,aprì gli occhi e pensai che questa sarebbe stata la mia fine per la seconda volta...ecco che i passi veloci ricominciano a sentirsi e le grida riprendono,la creatura sta attaccando,il mio udito si concentra sulla creature i miei occhi cambiarono colore diventando rossi con iridi feline,non so come feci ma mi girai nell'esatto punto dove la creatura stava tentando di attaccarmi e portando entrambe le mani in avanti bloccai la sua testa,velocemente girai la creatura con le spalle verso il mio petto e la tenevo con il braccio sinistro,alzai il braccio destro e portai la mano sotto il mento della creatura...e di colpo caricando uno scatto veloce e potente verso destra gli spezzai il collo uccidendola,la lasciai cadere a terra e alzai le mani guardandole incredulo di quello che ero stato in grado di fare,da lontano intanto tre lanterne rosse si avvicinano sino ad arrivare in mia presenza e mostrare le loro figure,erano Anna Alex e Manny sempre con i loro vestiti neri e quell'espressione lugubre,si fermarono avanti a me e con la luce delle loro lanterne,vidi la mostruosa creature che mi aveva attaccato,era una specie di ibrido metà umano e metà animale con una coda da topo,era pelato grigio e aveva la testa dietro alle spalle spezzata,guardai con sguardo confuso i tre.

Paul: Ma che cazzo e questo coso?
Anna: Un Schlack
Paul: Cosa?
Alex: Un ibrido,creato da noi per addestrare i neonati come te
Paul: Oh ho! Aspettate un attimo,volete dire che questa cosa me l'avete scagliata voi contro?
Manny: Esattamente,dovevamo estrarre il tuo Istinto animale che riposava dentro di te
Paul: E non bastava chiedermelo,piuttosto che farmi rischiare la vita?
Alex: A tentato di fuoriuscire,ma tu sembra che ogni qual volta che essa lo voglia fare...la blocchi
Paul: Perché non riesco a controllarla,e ho paura di far del male alle persone che amo
Anna: Onorevole da parte tua...ma e stupido sapere di avere dei potere e reprimerli
Paul: Cosa sarebbe successo se...il mio istinto non fosse venuto fuori nell'attimo che questo coso mi stava attaccando?
Manny: E evidente...
Paul: Voi siete pazzi,questi per voi sono prove?
Anna: Paul ascoltami,questa e una delle innumerevoli prove che dovrai superare per essere in grado di...fronteggiare un membro della stirpe dei Volkrot
Alex: E credimi questa era la prova più semplicer> Paul: Cosa? State scherzando vero? Manny: Le prove che si susseguiranno saranno ancora più difficili e dure di questa
Anna: Metteranno a dura prova non solo il tuo fisico,ma anche la tua coscienza,i tuoi sentimenti,la tua emotività,il tuo cuore!
Paul: Non credo di potercela fare,non sono la persona più indicata per svolgere quest'impresa
Alex: Invece lo sei,perché nelle tue vene scorre il sangue di un Volkrot...e i Volkrot possono superare questo ed altro
Paul: Io voglio solo...la mia vendetta,voglio eliminare la persona che mi ha ridotto in questo stato...niente più! niente meno!
Anna: Se seguirai le nostre direttive,avrai la tua vendetta e porterai il tuo nome più in alto dei Volkrot ,sarai tu il nuovo re dei vampiri.

Non pensai quando dissi quelle cose e di conseguenza non pensai nemmeno a che tipo di prove potessero mettere alla prova quei elementi citati da Anna,ma la fiamma della vendetta ardeva dentro di me e niente dico niente avrebbe fermato la mia volontà di uccidere Dana,i tre prima che se ne andassero mi consegnarono due scatole alte cinquanta centimetri e larghe sessanta con dentro delle scorte di sangue artificiale,in modo da potermi nutrire fino al nuovo incontro con i tre,presi le due scatole e mi avviai verso casa sperando che almeno lì avrei trovato un po' di tranquillità.

Se la FanFiction vi piace recensite se c'è qualcosa che non vi garba nella storia scivetelo e sarà modificato all'istante,sono alle prime armi anche se ho anche un altra storia che sto scrivendo,spero che il capitolo vi piaccia ^_^

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Capitolo 5
*** La Mela Avvelenata ***



Stagione 1 Episodio 5
“La Mela Avvelenata”


Dopo quel spiacevole evento le cose andarono un pochino meglio,Anna Alex e Manny non si fecero vedere per tutta la settimana e di prove che avrebbero messo a dura prova il mio essere interiore non si manifestarono,tranquillo e spensierato mi preparai per andare a scuola dove mi attendeva una giornata a dir poco stressante e turbolenta,si perché quel giorno avrei dovuto svolgere il mio primo esame uno di una lunga serie,scesi le scale di casa e trovai mia madre che mi preparava il pranzo con cura inserendo nel sacchetto tramezzini e due succhi di frutta,sorrisi prendendo la busta e salutai mia madre con un bacio,non c'era nessun problema per me tanto il mio pranzo lo avrei dato a Lee così da far credere a mia mamma di averlo finito io stesso senza destare sospetti,usci di casa con i miei soliti jeans e camicia bianca e mi avviai verso la scuola,di colpo sentì una voce che mi chiamava per nome,una voce sottile e lenta mi fermai cercando di capire la provenienza,ma la mia attenzione venne distorta quando alle mie spalle arriva Fiore.

Fiore: Buon giorno Paul
Paul: Ehy...ciao,tutto bene?
Fiore: Si tutto bene...perché me lo chiedi?
Paul: Bhè la scorsa settimana ti sei assentata molte volta da scuola
Fiore: Oh,si e vero...avevo da fare
Paul: Uhm!
Fiore: Allora cosa facevi imbambolato come un pesce lesso?
Paul: Cosa? Niente cosa vuoi che faccia,stavo soltanto guardando un po' la natura che ci circonda,bella non trovi?
Fiore: Si e veramente stupenda...sbaglio oh stai cercando di sviarmi?
Paul: No! No no no,ma sarà meglio che ci sbrighiamo,non vorrai fare tardi all'esame
Fiore: Già in effetti siamo già in ritardo...di cinque minuti
Paul: Allora sayonara baby
Fiore: Dove vai?
Paul: Mi avvio,perché e sto a passo con te arriviamo domani mattina a scuola
Fiore: Che gentiluomo,vai pure

Ignaro di cosa dovesse succede in quella giornata solare e impegnativa,cominciai a correre veloce prima a passo umano sin dove Fiore riuscisse a vedermi,poi allontanatomi abbastanza sfruttai i miei poteri di vampiro per sfrecciare velocissimo verso la scuola,intanto dietro di me Fiore avanzava senza nessuna fretta,camminava adagio,osservava la strada non dando importanza alla persona che poco dopo l'andata di Paul la stava per affiancare,si vede solo la sagoma di una persona abbastanza alta e slanciata che avvicinandosi furtivamente alla borsa che Fiore aveva al tracollo posa in essa una mela rossa e all'apparenza freschissima,Fiore ebbi la sensazione che qualcuno fosse dietro di lei e quindi va a girarsi velocemente e la sagoma umana svanì più veloce della luce,la ragazza scosse il capo sorridendo e voltandosi nuovamente entrò nel cancello della scuola dove ad aspettarla c'ero io ignaro di cosa le fosse successo la guardai con aria di superiorità,lei mi storse un labbro e mi sorpassò evitandomi entrando così in classe,andai a sedermi anche io resomi conto che avevo commesso un errore a rimanerla indietro,la lezione cominciò e la prima persona che diede l'esame fu Lee,se la cavava discretamente bene il pagliaccio dando risposta a tutte le domande che gli venivano poste,dopo lui venne il turno di Fiore che cominciò benissimo ma verso la fine si inceppo e non riuscì a completare l'esame portandolo completo solo per metà,dopo il pessimo risultato dato da una delle ragazze più intelligenti della scuola mi venne il dubbio sulla mia eventuale riuscita,pronto per dare il mio esame ecco che suona la campanella di pausa breack tutti tirammo un sospiro di sollievo vista la tensione che vi era in quella classe,Lee sedeva al mio tavolo ed io presi la mia busta con le cose che la mamma mi aveva messo dentro e li posai avanti a lui incitandolo a mangiarsi tutto,non e che se lo fece dire due volte eh! Mangiò sino e l'ultima briciola di pane,io che intanto volevo farmi perdonare da Fiore mi avvicinai al suo tavolo lei intanto posò una mela su questo.

Paul: Scusami per stamattina
Fiore: No tranquillo,ti sei comportato da vero gentiluomo,hai stoffa per queste cose sai?
Paul: E che avevo paura di arrivare in ritardo a scuola...ma ho sbagliato a rimanerti indietro,un vero uomo non l'avrebbe fatto avrebbe ritardato insieme a te
Fiore: Paul apprezzo il tuo gesto,ma non e il caso non me la sono presa te lo giuro
Paul: Ok se lo dici tu
Fiore: Ora vorrei sprofondare,sono stata una schiappa nell'esame
Paul: E normale sai? Quando ti ritrovi d'avanti alle persone che temi
Fiore: Sarà,ma la prossima volta non devo farmi trovare impreparata
Paul: Brava così ti voglio
Fiore: E questa chissà da dove e uscita?
Paul: Non e il tuo spuntino?
Fiore: Strano,di solito la mamma mi da delle pere e non mele
Paul: Le mele sono più nutrienti credi a me
Fiore: Ma si una cosa vale l'altra,comunque grazie per aver avuto gli attributi di venirmi a chiedere scusa,lo apprezzo molto questo anche se non c'è ne era bisogno
Paul: Figurati niente di più facile per uno come me,ora ritorno al mio posto.

Dopo essermi chiarito con Fiore mi girai e andai a sedermi al mio posto,lei intanto prese la mela e la avvicinò alla sua bocca,mi voltai e la guardai affascinato dalla sua bellezza indescrivibile Lee mi diede un pugno per farmi riprendere, Fiore aprì la bocca e diede un morso alla mela...poco dopo rimase ferma per alcuni istanti per poi chinare in avanti la sua testa,nessuno notò questa cosa solamente io,preoccupato mi avvicinai a Fiore e con la mano posata sulla sua spalla la scossi un po',questa cadde a terra priva di sensi,tutti in classe cominciarono a gridare i professori si alzarono e alcuni di loro uscirono fuori l'aula a cercare aiuto qualcuno cercava di avvicinarsi a Fiore ed io...rimasi lì con la mano ferma dov'era traumatizzato nel vederla così.

Un ambulanza venne a scuola e la portò velocemente all'ospedale con lei c'erano la madre il padre e alcune sua amiche di scuola,io li raggiunsi sfruttando la mia super velocità,portai con me anche la mela che morse per saperne di più sulla causa della perdita di sensi che colpì Fiore,arrivai all'ospedale e mi recai nella sala d'attesa dove vi erano i familiari e le amiche,subito mi avvicinai ai due genitori cercando di capire cosa abbia avuto,i due sembravano molto scossi e confusi...la disperazione comparve sui loro volti,con modi cordiali cercai di parlargli.

Paul: Salve sono un amico di Fiore,si sa qualcosa riguardo le sue condizioni?
Tania: Non lo so,uno ci dice che non e grave,un altro che stanno facendo degli accertamenti
Todd: Non sappiamo a chi credere,l'unica cosa certa e che nostra figlia non sta bene
Paul: Mi dispiace tanto,vorrei tanto sapere cosa ha causato tutto questo!

I due genitori sembravano non sapere niente sulle condizioni della figlia,ma ecco che da lontano arrivò uno dei dottori che stava facendo gli accertamenti alla ragazza,si fermò d'avanti a tutti noi e cominciò a spiegare cosa avesse Fiore.

Tania: Dottore ci dica cosa ha avuto nostra figlia?
Todd: E grave?
Dottore: State calmi! Non e in pericolo di vita
Tania: Oh grazie al cielo meno male
Paul: Ma?
Dottore: Chi e questo ragazzo?
Todd: E un amico di nostra figlia,continui la prego
Dottore: Come dicevo le condizioni vitali sono stabili,ma stranamente e in una sorta di coma
Tania: Coma? Sta scherzando vero?
Dottore: No signora,stiamo e faremo tutto il possibile per capire da cosa e dovuto questo come
Todd: Grazie mille dottore

In quell'istante ascoltando le parole del Dottore capì che la questione era fuori dal normale,le parole di Fiore mi rivennero in mente riguardo a quella mela e la sua provenienza,avevo un idea di chi fosse o meglio fossero gli artefici di tutto questo,di corsa uscì dall'ospedale e mi recai veloce come un fulmine verso il bosco posto dietro casa mia,arrivai e senza presentare nessun ombra di fatica fisica per il tragitto percorso alzai l'anello di Sacta verso l'alto invocando così i tre al mio cospetto,il mio istinto animale stava prendendo possesso del mio corpo e di conseguenza le mie iridi divennero feline e il colore degli occhi divennero rossi,le mie intenzioni erano quelle di aggredire verbalmente i tre cercando spiegazioni,ecco che dall'ombra si presentarono Anna Alex e Manny.

Paul: Cosa gli avete fatto!!!!
Anna: Di cosa stai parlando?
Paul: SAPETE BENE DI COSA PARLO!!!!
Alex: Stai calmo Paul,la tua rabbia sta prendendo il sopravvento e questo e male,devi controllarla
Manny: Ora spiegaci ciò che e successo
Paul: Lei non c'entra in tutto questo,e solo una mia amica le vostre stupide prove testatele su di me e non sulle persone che mi circondano
Anna: Continuo a non capire di cosa tu stia parlando,di quale prova ?
Paul: La prova che...testasse i miei sentimenti
Alex: Paul non abbiamo avviato nessuna prova per te in questo momento!
Paul: Ma allora chi e stato a dare questa mela a Fiore?
Anna: Ne sappiamo quanto te
???: Ahahahahahahahahhahaha
Paul: Questa voce,lo sentita questa mattina
Anna: Chi va là? Fatti vedere!
???: Con molto piacere cari amici miei
Alex: Oh no tu!
Manny: Cosa?
Anna: Non può essere!
Paul: Chi sei?
???: Sono colei che vi annienterà dalla faccia della terra,ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah.

Allora non conoscevo questa misteriosa donna che comparve dal nulla,capelli mossi occhi da assatanata lunga veste nera con cappuccio e un pendolo con una stella raffigurata a cinque punte al collo,ci osservava in modo sadico,era l'inizio di una nuova battaglia contro un nuovo nemico.

Eccoci qui finalmente alla 5^ puntata di Bite,allora che dire spero che il capitolo sia di vostro gradimento,ovviamente alla fine vi ho lasciato con l'amaro in bocca visto che non ho rivelato ancora niente di questa donna,ma nel prossimo capitolo ce ne saranno di belle da vedere,se la storia vi piace non esitata e lasciare un commentino al riguardo,se invece c'è qualcosa che non vi garba bhè fate lo stesso perchè e dagli errori che si impara,buona lettura a tutti grazie per l'attenzione. ^_^

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Capitolo 6
*** La Prima Delle Otto Streghe Leggendarie ***



Bite

Stagione 1 Episodio 6
“La Prima delle Otto Streghe Leggendarie”


Nell'episodio precedente una figura misteriosa inserisce nello zaino di Fiore una mela avvelenata,la ragazza a scuola prende la mela e ne da un morso cadendo poco dopo priva di sensi a terra,tutti si preoccupano compreso Paul che intanto crede che dietro a tutto questo c'è lo zampino dei tre Vampiri che lo addestrano,Paul veloce si reca da questi invocandoli ma ben presto una figura misteriosa appare al cospetto dei quattro vampiri....una ragazza con un manto nero e un pendolo al collo raffigurata una stella a cinque punte segno di magia occulta....

Paul: Mi dici chi diavolo sei tu?
Dice il ragazzo agitando la mano destra nervosamente verso la figura sconosciuta
???: Cosa interessa chi sono io a te?
Rispose con tono calmo e placido la sconosciuta
Anna: E inutile parlarle,lei non capisce altro che la lotta e la sofferenza
Proferò Anna verso Paul spiegandogli che non avrebbe concluso nulla parlandogli
Manny: A questo punto non c'è altro modo!
Esclama il più vecchio del gruppo togliendosi la giacca e lasciarla cadere a terra
???: Oh ho,cosa abbiamo qui? Tu vorresti lottare contro di me Manny?
Dice domandando al ragazzo con tono ironico sicuro
Alex: Lana...non dobbiamo scontrarci per forza
Risponde calmo e sereno alle sue provocazioni,portando una mano avanti a se cercando di far ragionare la ragazza
Lana: Bhè...e troppo tardi per ragionare non trovate?
Domanda chinando il capo verso il basso
Anna: Perchè?
Disse curiosa Anna corrugando la fronte
Lana: Ormai ho gia mandato in letargo la ragazza del vostro Neonato...
Rispose portando le mani ai fianchi e osservare Paul con un viso dispiaciuto
Paul: Tu cosa?
Paul scatta in avanti verso questa ma viene fermato da Anna che lo tiene le braccia ferme
Lana: No ti prego lascialo stare...ho voglia di sgranchirmi un po' le dita
Dice verso Anna per poi slacciarsi il laccetto attorno al collo che teneva il manto nero,questo scivola a terra
Paul: Vi prego lasciatemi stare! Vi scongiuro,quella troia deve pagare per quello che ha fatto
Supplica i tre che fanno da ostacolo tra lui e Lana,questi si guardano negli occhi uno dopo l'altro facendosi un segno di si con il capo e di seguito spostandosi
Paul: GRHAAAAAAAAAAAA!!!!
Paul corre veloce verso Lana trasformandosi nella sua parte animale,i suoi canini diventano sporgenti e il colore dei suoi occhi diventa rosso sangue.

Corsi più che potevo caricando il mio pugno con tutta la mia potenza,arrivai vicino al suo corpo proprio a pochi passi e gli scagliai contro il mio micidiale pugno,lo diressi proprio sulla sua faccia cercando di farle quanto più male possibile,ma mi sbagliai a considerarla una minaccia minima perchè con un solo battito di palpebre mi respinse scagliandomi contro un albero e mettendomi subito Ko,non ero cosciente il colpo subito era stato molto potente e cominciai a pensare che sarebbe stata dura batterla,ma ecco che in mio soccorso si fece avanti Anna...di certo tra i tre non mi sarei mai aspettato una sua intromissione ma lo fece e si preparò alla lotta togliendosi la giacca da dosso e la lancio verso la Strega distraendola,e ci riuscì visto che per pochi secondi Lana distorse lo sguardo da Anna,quei pochi secondi bastarono ad Anna per avvicinarsi alla strega eseguendo una fila di ruote velocissime,arrivata a breve distanza apre entrambe le braccia per poi caricare un colpo con entrambe le mani e colpire il ventre della strega,questa subisce il colpo venendo però spostata solo di qualche centimetro dalla sua postazione iniziale,sorride verso Anna per poi alzare una mano verso di lei...nel suo palmo una sfera di luce bianca si materializza per poi partire in direzione della spalla della vampira colpendola in pieno facendola svenire sul colpo.

Lana: E tutto qui quello che avete da offrirmi? Mi deludete così
Disse con tono offeso portando le braccia al petto,si gira verso Paul e sorride
Paul: Maledetta! Cosa centrava Fiore Eh?
Disse affaticato e con voce tremante cercando di capire perchè avesse colpito la sua amica
Lana: Semplice! Perchè tu sei un bersaglio facile quando vieni colpito al cuore
Risponde leccandosi poi in fine il labbro superiore con la lingua
Alex: Lana...chi ti ha mandato ad uccidere Paul?
Gli domanda portando la mano destra dietro alla giacca e da una tasca segreta estrae un coltellino
Lana: Sai benissimo chi mi manda Alex non fare il finto tonto
Risponde sorridendo
Alex: Capito....HYJAAAAAAA!
Esclama lanciando velocemente il coltellino estratto in precedenza,questo si dirige veloce verso il cuore della strega
Lana: Ah ah ah,cosa credi di fare? Protectus!
Versa alzando la mano avanti a se e ricoprirsi di uno scudo di colore bianco,il coltellino si disintegra al contatto con lo scudo magico
Paul: Non puoi farla franca...devi pagare per ciò che hai fatto.....coff coff
Dice minaccioso Paul appoggiandosi all'albero e rialzarsi pian piano
Manny: Paul ti prego fermati ce ne occupiamo noi!
Grida verso Paul rassicurandolo
Lana: Oh che paura...fatevi sotto pipistrelli da quattro soldi.

L'insulto di Lana scatenò in Manny una rabbia immensa,questo si sgranchi le mani girando in tondo a Lana come se stesse studiando il modo di colpirla senza che potesse respingere o proteggersi dagli attacchi,la strega sembrava per niente preoccupata del fare di Manny e chiuse per fino gli occhi in attesa della sua prima mossa,quella scena la ricorderò per tutta la mia vita era raccapricciante vedere tanto impegno da parte nostro nel colpirla e vedere poi il disimpegno con la quale lei evitava o ci colpiva,Manny si china sulle ginocchia per poi slanciarsi in un salto altissimo,atterra su un albero ricco di vegetazione dove la visuale era poco chiara,Lana si gira verso quest'albero e lo fissa attentamente nei suoi occhi si cominciano a vedere due fiamme e mentre lei osserva l'albero,il tronco comincia prendere fuoco lentamente sino ad arrivare a bruciare tutte le foglie che ricoprivano i rami dell'albero,rimane sorpresa poi quando su questo non vi e nessuno,infatti Manny era saltato da un albero all'altro sfruttando l'ambiente circostante per confondere il nemico,ecco che Lana si sente il fiato sul collo,si gira lentamente per avvedersi della presenza del vampiro dietro di lei,ma nel frattempo Manny carica una gomitata e la scaglia nello stomaco della strega colpendola e scaraventandola molto lontano facendole fare mille capriole a terra,questa sembra essere stata ferita gravemente e alzando il viso verso Manny ringhia rabbiosa alzandosi nuovamente in piedi.

Lana: Non sai cosa hai appena fatto
Disse con tono pacato
Manny: Esatto non lo so dimmelo tu
Rispose a tono chinando di poco il capo verso destra
Alex: Manny non provocarla!
Esclama Alex osservando l'amico preoccupato
Manny: Lascia fare a me Alex,altri due minuti e la metto KO
Ribatte cominciando a saltellare e scagliare pugni all'aria
Lana: Hai segnato la tua fine con le tue stesse mani...
Spiega con un tono malefico,la sua voce comincia a cambiare tonalità,passando da una tonalità femminile da essere umano a una forte da mostro
Manny: Che paura !
Risponde ironico correndo verso Lana pronto a tirargli un pugno,salta per raggiungerla più velocemente
Lana: Non così in fretta cocco....fire blast vieni a me!
Lana apre la mano concentrando la sua energia in essa,il suo amuleto comincia a brillare dando più potere alla sfera di fuoco che si materializza nel palmo della ragazza
Paul: NO MANNY!!!!
Alex: SPOSTATI!!!
Gridano verso il compagno.

Fu tutto inutile, mentre Manny si stava avvicinando a Lana lei gli alncio da come ho potuto vedere il suo incantesimo più potente,una sfera di fuoco che all'impatto ricoprì l'intero corpo di Manny la forte combustione del fuoco carborizò il corpo il suo corpo e di conseguenza lo disintegrò in pochi attimi,io e Alex rimanemmo di stucco increduli che Manny non ci fosse più,la polvere venen cosparsa dal vento per tutta la zona,Alex si chino sulle ginocchia con la bocca aperta e osservava il vuoto,io riuscì ad alzarmi e avvicinarmi ad Anna in modo da poterla proteggere da un eventuale attacco della strega,lei Lana o meglio la strega leggendaria era tranquilla andò a riprendersi persino il suo lungo manto nero e lo indossò,poi si girò verso di me sorridendomi malignamente.

Lana: Non finisce qua Neonato...le nostre strade si incroceranno di nuovo
Disse voltandosi di spalle e cominciare ad allontanarsi dal posto di lotta
Paul: Aspetta!
Gridai attirando la sua attenzione
Lana: Cosa vuoi ?
Rispose al richiamo curiosa
Paul: Come posso salvare Fiore?
Domandai disperato quasi in lacrime
Lana: Dalle un semplice bacio!
Non disse altro e se ne andò svanendo nell'ombra del bosco.

Dopo che Lana se ne andò svenni affianco ad Anna,Alex unico rimasto illeso dalla lotta si rialzò con un aria cupa e triste per la perdita di un suo amico,si avvicinò a me ed Anna e ci alzò dal terreno mettendoci uno sulla spalla destra e l'altra sulla sinistra,ci caricò come sacchi di patate e si dirisse verso la loro abitazione che distava a non poco più dal luogo dove ci eravamo dati battaglia con Lana,la mia inesperienza e l'essere avventato fece sì che uno di noi perse la vita...perchè tuttora penso ancora che la morte di Manny sia stata solo ed unicamente colpa mia.

Ecco finalmente il 6° capitolo,spero vi sia piaciuto anche perchè le cose stanno cominciando a movimentarsi,se la fanfiction vi piace ve ne sarei veramente grato se lasciaste un piccolo commentino,mi darebbe soddisfazione e più incentivo a scrivere il prox capitolo GRAZIE E ATTENTI AI VAMPIRI ^_^

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Capitolo 7
*** Emozioni ***



Bite

Stagione 1 Episodio 7
“Emozioni”


Dopo la lunga e torturata lotta contro la strega leggendaria Lana,io e Anna svenimmo privi di senso a terra,poco dopo le mie palpebre cominciarono ad aprirsi lentamente riuscendo a vedere un candelabro sfocato avanti a me,aprì del tutto gli occhi e mi alzai di colpo dal letto rimanendo però seduto su questo,girai velocemente la testa scrutando bene la stanza e vidi un arredamento del settecento mobili antichissimi e un tappeto con sopra ricamato un licantropo,mi alzai e uscì dalla stanza percorrendo un lungo corridoio buoi che mi condusse in una sala da pranzo enorme,con al centro un tavolo ovale e ventidue sedie,rimasi sbalordito e vidi che a capo tavolo vi era seduto Alex,mi avvicinai a lui notando la sua espressione triste e sconsolata.

Paul: Mi dispiace tanto per Manny
Dissi mortificato con un filo di amarezza
Alex: Lascia stare
Rispose secco senza aggiungere altro
Paul: E stata tutta colpa mia...non dovevo trarre conclusioni affrettate
Dissi stringendo il pantalone son le mani nervosamente
Alex: Ho detto! Lascia! Stare!
Esclamò per poi prendere il suo calice di sangue e berlo
Paul: Come sta Anna?
Domandai preoccupato
Alex: Sta bene...riposa nella camera di fronte a quella che alloggiavi tu
Rispose senza mai fissarmi con lo sguardo
Paul: Vado a vedere se ha bisogno di qualcosa
Conclusi voltandomi.

Mi incamminai nuovamente nel corridoio che portava nuovamente nella camera dove stavo riposando,sulla spalla destra avevo una fasciatura con una macchia di sangue probabilmente la mia,arrivai d'inanzi alla porta di Anna e titubai ad aprire la porta perchè non sapevo cosa dirle...ma dovevo farlo dopotutto era stata colpa mia se Manny era stato ucciso nella lotta,apri uno spiraglio e senti un lieve pianto provenire dalla stanza capì subito che fosse Anna a piangere e senza esitazione spalancai la porta ed entrai richiudendola leggermente dietro di me,era girata di spalle sul lettino con fasciature sul cranio polso e caviglie,insomma stava messa maluccio ma non era questo a preoccuparmi perchè noi vampiri dopo qualche giorno di riposo riusciamo a riprenderci dalle ferite fisiche...a me preoccupavano le ferite emotive di Anna e che sicuramente non sarebbero passate in fretta,ero d'avanti al suo letto e chinandomi indietro mi sedetti su questo osservando il viso in lacrime della gelida vampira.

Anna: Cosa ci fai qui?
Domando singhiozzando cercando di coprirsi il volto con le mani fasciate
Paul: Volevo assicurarmi che stessi bene
Risposi pacato e deciso
Anna: Sto bene puoi anche andare!
Esclamò liquidandomi in pochi secondi
Paul: Anna so cosa provi in questo momento credimi
Dissi cercando di confortarla un po',lei si girò verso di me
Anna: Tu non sai un bel niente,io non dovrei nemmeno pensare di poter avere queste sensazioni
Disse arrabbiata e tremante
Paul: Ti sbagli tutti soffriamo gioiamo amiamo,e non capisco perchè tu non debba farlo
Cercai di farla ragionare e farle rendere conto che questi sentimenti sono presenti in ognuno di noi Anna: Perché sono un fottutissimo vampiro,e noi vampiri non proviamo emozioni cazzo!!! Esclama per poi scoppiare a piangere,aprì le mie braccia e la strinsi a me facendola sfogare
Paul: Noi siamo diversi...
Dissi baciandole la testa
Anna: Sono una debole,Alex riesce anche in questi momenti così tristi a controllare le sue emozioni
Spiegò stringendomi anch'essa forte e piangere
Paul: Credo che anche Alex a modo suo stia soffrendo
Conclusi rimanendo ancora un po' con lei.

Dopo circa un oretta Anna si addormentò e rimasi lì per quasi una mezz'oretta ad osservarla mentre dormiva beata come un angioletto,dopo tutto quello che aveva passato si meritava un po' di pace...mi venne in mente però che ad aspettarmi c'era Fiore in stato di coma in ospedale pronta per essere risvegliata da un mio bacio,quindi lasciai la stanza di Anna e ripercorsi il lungo corridoio passando anche dalla sala da pranzo,mi fermai osservando un ultima volta Alex che osservava il vuoto senza dare espressione al suo viso...e uscì da quella sorta di castello abbandonato,percorsi il fitto bosco sino ad arrivare alla staccionata che portasse a casa mia,entrai aprendo la porta con la chiave nascosta sotto allo zerbino cercando di non far rumore per non svegliare i miei genitori...ma questo non fu possibile e di colpo mi ritrovai mia madre avanti a me.

Anna: Dove sei stato fino ad ora?
Mi domandò incrociando le braccia al petto e osservandomi
Paul: Ho dormito a casa di Lee
Risposi grattandomi la nuca nervosamente
Anna: Paul perchè menti? Non sei stato a casa di Lee ho chiamato e non c'eri
Disse gesticolando con le mani,si voltò e si mkise la mano sulla fronte disperata
Paul: Mamma...
Gli sussurrai
Anna: Niente mamma,sono...sono sei mesi a questa parte che ti comporti in modo strano,non mangi non dormi non bevi....e poi sparisci giorni interi
Disse cominciando a piangere
Paul: Mamma ti prego non fare così
Dispiaciuto cercai di abbracciarla ma invano
Anna: Lascia stare! Vai in camera tua e restaci!
Disse indicandomi le scale con il dito,il suo sguardo era rivolto verso il basso
Paul: Volevo solo rassicurarti...che non faccio niente di male...tutto qui
Conclusi avviandomi verso la mia camera.

Entrai nella mia camera e di corsa mi preparai dei vestiti puliti ,mi spogliai ed entrai nella doccia aprendo il rubinetto dell'acqua,mi strofinai per bene la schiena le gambe e le braccia e vidi che la ferita era svanita non avevo nemmeno la cicatrice,appoggiai la testa sul muro e disperato cominciai a piangere come un bambino dando dei piccoli cazzotti sulla parete,il solo pensiero di non essere come qualsiasi altra persona sulla faccia della terra mi metteva angoscia e tristezza,l'essere diverso accendeva in me un sentimento di odio verso me stesso e quello che ero attualmente uno scherzo della natura,uscì dalla doccia e mi vesti frettoloso,aprì la finestra della mia camera visto che non potevo farmi vedere da mia madre che uscissi,scavalcai la finestra e feci un salto di quattro metri atterrando senza alcuna collisione dolorosa e mi recai usando la mia super velocità da vampiro verso l'ospedale dove vi era Fiore.

Arrivai sotto l'ospedale e di sicuro quello non era orario di visite quindi dovevo escogitare un modo per entrare nella stanza di Fiore senza essere visto dalla vigilanza notturna,il problema era che si poteva accedere solo internamente alla stanza perchè era posta al settimo piano dell'edificio,io credo non potevo di certo volare anche perchè non ho la facoltà di trasformarmi in pipistrello anche se mi sarebbe piaciuto avere questo dote,mi resi conto che dovevo tentare il tutto e per tutto e cercare di arrampicarmi da una finestra all'altra e così feci,caricai i miei polpacci e saltai per circa quattro metri di altezza aggrappandomi al cornicione della finestra del primo piano,saltando da un cornicione all'altro raggiunsi la finestra di Fiore,mi alzai in piedi su questa per rendermi conto se vi era qualcuno nella stanza,e dopo essermi assicurato che non c'era nessuno entrai facendo un piccolo balzo dalla finestra,mi avvicinai a lei e la guardai sembrava la bella addormentata la biancaneve dei nostri tempi,bastava un mio bacio e lei si sarebbe svegliata.

Paul: Non era questo il modo con la quale avrei voluto baciarti,per me sarà il mio primo bacio Dissi avvicinando il mio viso a quello di Fiore,portando le mie labbra gelide a sfiorare le sue delicatamente,poi le avvicinai abbastanza da darle un bacio appassionato,Fiore pian piano stava aprendo gli occhi...gli aprì completamente e accortasi che la stavo baciando mi spinse provando una sensazione gelida sulle labbra
Fiore: Sei freddissimo!
Esclamò alzando il busto dal lettino e toccandosi le labbra
Paul: Sono contento che sei sana e salva
Dissi sorridendole
Fiore: Ma cosa mi e successo?
Domandò storcendo il labbro
Paul: Non importa,ora stai bene
Risposi rassicurandola
Fiore: Questo...questo bacio perchè?
Domandò con aria incredula
Paul: Perché provo qualcosa per te!
Affermai con aria sicura sperando che non si spaventasse
Fiore: Paul...io vedi io
Improvvisamente si apre la porta della stanza e Fiore distoglie per un secondo lo sguardo da Paul,vedendo entrare dalla porta la madre e il padre,si gira nuovamente e Paul non c'era più
Tania: Oh mio dio amore mio ti sei svegliata,grazie grazie al cielo
Disse correndo verso Fiore e abbracciarla,lo stesso fece il padre Todd.

Saltai fuori dalla finestra appena si distrasse,dal suo sguardo capì che la cosa non era reciproca e che lei non poteva provare quello che provavo io,lei e una persona normale e può avere chi vuole mentre io con l'illusione di poter piacere ad una persona mi sono attaccato al pensiero che piaccio a questa persona....ma non e così,posso dire solo che certe emozioni vale la pena provarle nella vita umana o vampiro che essa sia,quel bacio fu un emozione che e rimasto finora in me.

Ecco finalmente il 6° capitolo,spero vi sia piaciuto anche perchè le cose stanno cominciando a movimentarsi,se la fanfiction vi piace ve ne sarei veramente grato se lasciaste un piccolo commentino,mi darebbe soddisfazione e più incentivo a scrivere il prox capitolo GRAZIE E ATTENTI AI VAMPIRI ^_^

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Capitolo 8
*** Fuga dal presente,destinazione per il futuro - Finale Stagione. ***



Bite

Stagione 1 Episodio 8 – Finale Stagione.
“Fuga dal presente,destinazione per il futuro”


Nelle puntate precedenti...Fiore viene avvelenata da una mela che si ritrova misteriosamente nel suo zaino,Paul sospetta che gli artefici della spiacevole cose siano i tre che dovrebbero mettere alla prova i suoi sentimenti e si reca da questi invocandoli....ma i tre si dichiarano innocenti da questo spiacevole evento e di colpo una ragazza con un manto nero appare d'avanti ai quattro,questa si rivela una delle otto streghe leggendarie...una lotta feroce si scatena quando questa si rivela essere l'artefice dell'avvelenamento di Fiore,Manny perde la vita venendo carborizzato da uno degli incantesimi più potenti della strega,questa alla fine rivela a Paul come risvegliare Fiore e il ragazzo di colpo si precipita da lei dandole il suo primo bacio,la ragazza si risveglia e quando Paul gli esprime i suoi sentimenti Fiore non sembra essere molto entusiasta della confessione fattagli.

Il giorno dopo aver salvato Fiore vagavo per la città senza metà,stavo troppo male per il rifiuto...anzi stavo fin troppo male,osservavo quelle coppiette che si tenevano per mano e la mia rabbia cresceva perché e una domanda non lasciava spazio di pensare alla mia mente”Perchè? Cosa ho di sbagliato?”ma non c'era nessuna risposta visto che il problema non ero io ma lei stessa,quindi decisi di recarmi alla magione di Anna e Alex così almeno lì avrei potuto sfogare un po' di tensione e di rabbia che mi stava assalendo,arrivai all'ingresso della grande villa residenziale malconcia,alzai la mano e bussai con le nocche delle dita visto che un campanello sembrava non avercelo,Anna venne ad aprirmi la porta e quando mi vide sorrise posando la sua mano sulla mia spalla destra consolandomi...ancora oggi non capisco come riusciva a percepire le emozioni delle persone guardandole solo negli occhi,entrai e la seguì sino ad una stanza posta in fondo alle scale che portavano nel seminterrato,aprì una porta di ferro ed entrammo,la stanza era enorme in forma rettangolare circondata di armi di tutti i generi,falci pugnali appesi alla parete,spade medievali balestre fionde e archi insomma un vero arsenale,la guardai e capì subito cosa volesse fare.

Paul: Perchè mi hai portato qui?
Domandai osservando Anna negli occhi perplesso
Anna: Sai bene cosa devi fare!
Esclamò alzando le mani a mezz'aria per poi avvicinarsi lentamente verso un bastone di legno
Paul: Vuoi allenarmi un po'?
Domandai stringendo i pugni dal nervoso
Anna: Credo che devi scoprire le tue doti nascoste caro Paul...doti che nessun essere umano potrebbe avere
Rispose afferrando con ambe due le mani il bastone lungo quasi due metri con una circonferenza di tre centimetri,si avvicinò a me cominciando a far roteare il bastone come una majorett
Paul: Anna mi stai spaventando...cosa cerchi di dire!
Poco chiaro di ciò che voleva farmi capire Anna...stavo cercando di capire quali doti ancora dovevo scoprire in me
Anna: Super velocità! Forza bruta! Istinto Animale! Queste sono le tre doti che sei riuscito a scoprire da solo...
Disse puntualizzando le mie doti scovate da me,si avvicinò lentamente per poi fermare di colpo il bastone puntandomi la punta superiore sul mento
Paul: E dimmi...quale dote vuoi far fuoriuscire questa volta?
Domandai curioso spostando il bastone con la mano destra
Anna: Il tuo udito!
Esclamo con voce ferma
Paul: Il mio udito dici? E come farò a ottimizzarlo?
Domandai strofinandomi il mento con la mano sinistra,questa portò la sua mano sinistra dietro alla cinta e mi lanciò una benda,la afferrai a volo
Anna: Indossala
Disse sorridendo
Paul: Cosa intendi fare?
Domandai perplesso e amareggiato
Anna: Copriti gli occhi,non puoi concentrarti sui rumori potendo usare la tua vista
Rispose cominciando a far roteare nuovamente il bastone
Paul: Ok
Dissi in fine bendandomi con la fascia nera

Non mi era ancora chiaro cosa volesse fare e come poteva ottimizzare il mio udito rendendomi cieco,la risposta non tardò ad arrivare e di colpo velocissima Anna salto verso me e facendo roteare il suo bastone caricò un colpo potente sulla mia spalla destra,mi chinai gridando dal dolore e tenevo la spalla con la mano destra,ad un tratto il silenzio totale,non udivo nemmeno più una mosca tutto era cessato attorno a me e il fatto che non riuscivo a vedere rendeva ancora più snervante la situazione,mi rialzai e giravo il capo a destra e a sinistra cercando di intercettare la posizione di Anna,ma questa sembrava volare piuttosto che camminare,non potevo non superare la prova la forte rabbia che era dentro di me me lo impediva anzi me lo vietò,quindi rimasi fermo e isolai la mia mente dai mille pensieri che la occupavano.

Anna: Stai cominciando a capire come devi fare eh?
Disse sorridendo rendendo più difficile intercettarla
Paul: Mi stai distraendo...taci!
Esclamai nervosamente
Anna: E qui il bello caro Paul,non posso renderti le cose facili perché un eventuale nemico non lo farebbe
Rispose continuando a girarmi intorno e distrarmi con i rumori dei suoi passi Paul: ….
Rimasi in silenzio ad ascoltare tutti quei rumori cercando di distinguerli e individuare il mio obiettivo principale,di colpo nuovamente il silenzio,senti un fruscio d'aria avvicinarsi alle mie spalle,mi voltai velocemente e bloccai con le mani il bastone di Anna
Anna: Cosa? Incredibile!
Esclamò con sguardo incredulo,ripose il bastone a terra e mise le braccia conserte osservandomi,io intanto mi tolsi la benda e la lanciai lontano
Paul: Allora ti ho sorpreso vero Anna?
Le domandai sorridendo,questa si avvicino e mi guardò negli occhi
Anna: Più di quanto tu non immagini
Mi rispose per poi sorpassarmi e avvicinarsi alla porta che portava fuori dall'arena,si volto e mi osservava con uno sguardo serio
Anna: La tua rabbia ti ha permesso di padroneggiare questo tecnica...
Disse con un filo di amarezza quasi come per colpevolizzarmi per aver riuscito a superare la prova
Paul: Ho superato la prova...e questo che importa no?
Le domandai alzando le mani,questa scosse il capo in segno di dissenso dalle mie parole
Anna: E qui che ti sbagli Paul,la rabbia non ti rende forte...
Rispose rendendomi nota la pura verità,chinai il capo verso il basso
Paul: Ma debole...
Continuai la frase detta da Anna per poi passargli di fianco e sorpassarla per poi attraversare la soglia della porta ed uscire dalla stanza.

Le parole di Anna mi fecero molto riflettere e debole come ero in quel periodo non avrei avuto nessuna possibilità di salvezza di fronte a nemici potenti come le 8 streghe leggendarie,o ancor peggio i Volkrot assetati di sangue non mostrerebbero pietà di fronte a colui che gli da la caccia,l'una soluzione era parlare di questa cosa con Alex,e percorrendo il corridoio che portava alla sala da pranzo mi recai lì,fermandomi sotto la soglia della porta ad osservare il vampiro mentre si nutriva di sangue artificiale,versava in un calice d'oro la linfa che ci permetteva di restare in vita...poi pian piano avvicinando la sua bocca al bordo del bicchiere sorseggiava il liquido rosso,ingoiai la saliva stringendo i pugni e facendomi coraggio mi avvicinai a questo,spostai una sedia e mi sedetti portando le mani sul tavolo,Alex voltò il viso verso di me...e con uno sguardo triste colmo di lacrime mi sorrise.

Paul: So che conosci il motivo del perché sono qui,tu sei un Empatico vero?
Dissi spiegando che conoscevo il suo potere e gli domandai cercando una confermando
Alex: Sai cosa vuol dire...vedere,conoscere...ma ancor più male,provare sulla propria pelle...le emozioni altrui?
Mi domando con il rospo in gola quasi come se volesse piangere,scossi la testa negando alla domanda fattami
Paul: Non lo so! Ma deve essere brutto...
Risposi unendo le dita intrecciandole tra loro nervosamente,questo prese il calice e avvicinandolo alla bocca sorseggiò un altro po' di ninfa
Alex: Esatto...il dolore che ha provato Manny quando e stato eliminato...io...io me lo porto addosso come se fosse una croce,come se fosse un neo che non può andar via,così mi capita con tutti gli altri
Mi spiegò la gravità di possedere il potere di Empatia,strinse il calice con entrambe le mani Paul: Mi dispiace tanto per Manny...
Fu ciò che uscì dalla mia bocca sentendomi in gran parte responsabile della sua moprte,questo sorrise
Alex: Il tuo problema e ben diverso,e non sai in che guai ti sei cacciato...e un mondo nuovo per te
Disse rendendomi noto la gravità della mia nuova vita,una smorfia comparse sul mio volto,una smorfia di dolore che conosceva bene la gravità della situazione
Paul: Voglio un consiglio da te,cosa devo fare?
Domandai a denti stretti attendendo con ansia una sua risposta
Alex: Le streghe ti daranno la caccia...anzi ci daranno la caccia Rispose continuando
Alex: qui non siamo al sicuro,non lo sei tu...non lo sono i tuoi amici...non lo e la tua famiglia
Spiegò concludendo e lasciando capire bene cosa avrei dovuto fare
Paul: Quindi...l'unico modo per non mettere in pericolo queste persone a me care e...
Non riuscivo a completare la frase
Alex: Andar via da qui...andar via da tutto e tutti,come hai ben visto le streghe non si fermano d'avanti a niente,hanno fatto del male a Fiore e potranno fare del male a chiunque ti sia vicino
Spiego posando il calice sul tavolo e spostando la sedia alzarsi
Paul: …
Il silenzio più totale...
Alex: Noi partiamo questa sera alle undici e mezza,se tieni ai tuoi cari...ti consiglio di venire con noi!
Disse informandomi della loro partenza imminente,lasciandomi poi una scelta restare o seguirli...
Paul: Scusa ora devo andare.

Mi alzai di scatto e corsi fuori dalla magione come un cervo spaventato,come se qualcosa mi stesse rincorrendo...ma mentre correvo nella folta foresta mi resi conto che tutto ciò di cui io avevo paura era quella di restare solo e lasciare tutto ciò che amo,mi fermai osservandomi intorno per poi proseguire verso la via di casa,pensai molto e il pensiero della solitudine mi perseguitava il dolore dell'abbandono mi ricopriva il cuore di spine...ammesso che io ne abbia uno!

La mia anima bruciava nel prendere una scelta giusta tra il restare e l'andare,la mia coscienza mi suggeriva di partire rendendo così le vite dei miei cari più sicure...ma dall'altra parte i miei sentimenti mi suggerivano l'opposto...arrivai d'inanzi alla mia abitazione la osservai da cima a fondo riaffiorando in me tutti i bei ricordi che quell'ambiente ha saputo darmi,tutti i momenti felici e tristi che ho dovuto superare,e forse questa era l'ultima volta che osservavo tutto ciò,mi avvicinai alla finestra di casa e notai mia madre e mio padre seduti sul divano abbracciati mentre guardavano la televisione,sorrisi felice perchè sentivo che loro in questo momento erano felici,la mia scelta avrebbe compromesso questa loro felicità ma avrebbe permesso la loro incolumità.

Paul: Mamma papà...grazie di tutto,questo e un modo per ripagare quello che mi avete dato e fatto per me.

Dissi mentre dai miei occhi scendevano due lacrime,mi girai e cominciai a correre veloce verso la strada principale,piangendo come un ragazzino quasi singhiozzando mi recai fuori la casa di Fiore,alzai lo sguardo e la luce della sua camera era accesa...la finestra socchiusa,piegai le gambe caricando la forza dei miei polpacci,mi spinsi in avanti facendo un salto raggiungendo così la finestra della ragazza,entrai nella stanza e c'era lei seduta di fronte al Pc sulla scrivania,di colpo si volto spaventandosi e alzandosi dalla sedia facendola cadere a terra.

Fiore: Paul ma che ti salta in mente! Mi hai fatto prendere uno spavento
Disse tenendo ferma una mano sul cuore,alzai lo sguardo e la guardai negli occhi
Paul: Sono venuto a salutarti
Spiegai avvicinandomi a lei
Fiore: Perchè? Dove vai?
Domandà storcendo il labbro
Paul: Scappo...via da tutto e tutti,non posso restare qui,e tutto quello che posso dirti
Cercai di spiegare il succo della questione,ma il volto di questa lasciava credere che non fosse tanto convinta della spiegazione
Fiore: Bene...buona fortuna allora!
Disse voltandosi di spalle chiudendo la sua vestaglia rosa stringendola tra le mani
Paul: Allora....ciao Fiore
Salutando mi girai e pian piano mi avvicinai alla finestra,Fiore si volta velocemente verso di me e correndo da me prende il mio braccio con la sua mano fermandomi
Fiore: Aspetta!
Esclamò fermandomi
Paul: Cosa c'è?
Domandai confuso
Fiore: Quello che mi hai detto all'ospedale...mi ha colpito molto
Spiegò ripescando l'evento della mia dichiarazione d'amore
Paul: Tranquilla e acqua passata
Dissi per poi voltarmi intendo ad uscire dalla stanza
Fiore: Ti sbagli...scappasti via senza nemmeno ascoltare ciò che avevo da dirti,ed ora ti prego lasciami dire ciò che ho dentro
Le sue parole erano profonde e agghiaccianti,mi voltai e la guardai lasciandola poi parlare
Fiore: Tu provi qualcosa per me,e questo me lo hai detto...ma anche io provo qualcosa per te,credo sia amore!
La sua dichiarazione altro non era che esprimere il suo amore nei miei confronti,rimasi di stucco perchè non avrei mai immaginato una cosa del genere
Paul: Io...io
Mentre stavo per dire la mia Fiore si lancia verso di me e avvicina le sue labbra alle mie buttandoci entrambi in un bacio passionale durato per ben due minuti,dopo lei si allontanò con una lacrima che gli cadeva dal viso
Paul: Addio Fiore!
Conclusi,saltando fuori dalla finestra.

Questa corse vicino alla finestra affacciandosi nel tentativo di vedermi,ma ero corso già via verso la magione dei vampiri,si portò una mano d'avanti alla bocca e cominciò a piangere senza sosta disperata singhiozzando e lamentosa,mentre io correvo come un fulmine verso il punto d'incontro con Alex e Anna,mentre correvo tutti gli eventi che erano accaduti in quel periodo di tempo scorrevano veloci d'avanti ai miei occhi...il dolore la sete di vendetta dentro me cresceva ogni attimo che mi allontanavo da quella zona dalla mia città,arrivai in fine alla magione e fuori ad aspettarmi vi erano Anna ed Alex,Anna era posata sul cofano di una mecedes nera mentre Alex come se fosse stato a conoscenza del mio arrivo mi attese osservando nella mia direzione di arrivo,mi avvicinai a questi con l'amaro in bocca.

Anna: Hai fatto la scelta giusta Paul
Disse Anna portando una mano sulla mia spalla consolandomi
Alex: E un dolore che passerà molto presto,quando avrai raggiunto i tuoi obiettivi potrai fare ritorno qui e vivere la tua vita felice
Anche Alex cercava di consolarmi visto che anche lui osservandomi riusciva a capire il dolore che provavo
Paul: Tutto ciò che voglio ora e...uccidere la persona che mi ha fatto tutto questo,e quelle otto streghe del cazzo.

Detto questo tutti e tre salimmo sulla macchina,Alex avanti al lato guida Anna al suo fianco ed io in dietro,mise in moto l'auto e sfrecciando verso una nuova meta ci allontanammo veloci da Marlow Town,mi girai per salutare un ultima volta la mia cara e amata cittadina,la mia era stata una fuga senza possibilità di scelta,ma la metà mi avrebbe permesso di poter tornare in dietro e risistemare tutto quello che avevo lasciato in sospeso,i ricordi restano e non possiamo scacciarli e io dovevo imparare a reprimerli se volevo veramente vincere contro i miei nemici,le persone ti rimangono nel cuore anche a chi un cuore non c'è la,di sicuro ero una nuova persona cambiata in tutto e per tutto...non ero il solito Paul Mcarthy...non ero più il solito ragazzo insicuro e timido,ora io sono un VAMPIRO!

Eccoci arrivati alla fine della prima stagione di questa serie,che dire speriamo vi piaccia il finale poco chiaro,ho adottato questo metodo perchè la serie continua con la seconda stagione che comincerò a scrivere a breve,volevo solo dire che questa prima stagione e stata un po' pallosa e priva di momenti d'azione perché volevo raccontare un po' la vita di Paul,ma state sicuri che la seconda stagione sarà ricca di lotte mozzafiato^_^ Spero vi sia piaciuta questa prima serie e che continuerete a seguire la seconda,grazieper avermi seguito,e se potete lasciate pure una recensione grazie.

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