Quando credi di aver dimenticato...

di Francys
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo sesto ***
Capitolo 7: *** Capitolo settimo ***
Capitolo 8: *** Capitolo ottavo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***



QUANDO CREDI DI AVER DIMENTICATO…

Capitolo primo

“Hogwarts.Devo tornarci.L’ultimo anno.Quest’anno lo trovo difficile…perché mai,io ho sempre adorato quel magico castello,è la mia seconda casa,considero i miei compagni di Casa come fratelli o sorelle,poi ci sono Ginny,Harry…Ron…” la ragazza sospirò “Hermione dannazione sono trascorsi tre lunghi mesi e tu ti stai ancora struggendo per ciò che è accaduto in Giugno? Sii forte come sei sempre stata,mostra il tuo coraggio e…e cosa?!? È inutile non mi riesce,non ci riesco…vederli insieme,ridere,scherzare…baciarsi…dovrei,vorrei esserci io al suo posto…ma perché e dico perché proprio lei? Io cos’ho che non va?” “Eh no Hermione! Vedi che ti deprimi di nuovo? La questione è chiusa…tutto è sepolto,hai avuto tutta l’estate per dimenticare e somatizzare la cosa…ricorda Hermione:decisione!” -Signorina Granger mi sta ascoltando? Signorina?- un uomo alto di mezza età fissava dall’alto al basso Hermione che con sguardo perso camminava meccanicamente lungo un corridoio del Ministero della Magia…sentendo il suo nome venire pronunciato da quella voce autoritaria,portò la sua attenzione di nuovo a quell’uomo… -Si…mi scusi ero soprappensiero…diceva?- disse blanda Hermione… -Dicevo…che il lavoro svolto da lei durante questi mesi ci ha molto colpiti,lei è uno degli elementi più validi che abbiamo esaminato,saremo lieti di aiutarla con una raccomandazione al Ministro una volta concluso il suo ultimo anno di studi ad Hogwarts,sempre se vuole…- disse l’uomo guardandola gentilmente negli occhi…Hermione sorrise ed annuì. I due discussero per un altro po’ avviandosi verso il piccolo ufficio che in quei tre mesi la ragazza aveva occupato come aiutante del Signor Belmont,l’uomo cordiale che ora le parlava,lesse per l’ultima volta la targa su quella porticina:

SEZIONE RAPPORTI MAGICI ESTERI

Sospirò…fino a poco tempo prima non avrebbe mai pensato di poter realizzare quel suo sogno,durante l’estate era stata l’aiutante di un funzionario addetto ai rapporti esteri con gli altri Ministeri della Magia Europei,aveva viaggiato in lungo e in largo per tutto il continente,visto città meravigliose:Parigi,Roma,Madrid,Berlino,Atene…e tante altre,conosciuto gente nuova e interessante,ogni giorno un qualcosa di diverso e stimolante le aveva riempito le giornate…si era impegnata,aveva dato il massimo come al solito,il Signor Belmont non poteva lamentarsi,svolgeva un lavoro quasi perfetto…ma ora? Ora doveva solo radunare le sue poche cose ed uscire di lì… -Bene Granger,le auguro un buon anno scolastico e spero vivamente di poterla rivedere in questo Ministero,magari di nuovo come mia aiutante!- disse Belmont con un grande sorriso,era una persona davvero gentile,si prendeva premura per lei in ogni occasione,proprio come fosse suo padre,era anche per questo che le piaceva quel lavoro... -Grazie Signore! Spero anch’io di rivederla molto presto!- rispose Hermione porgendo una mano all’uomo che la strinse. “Bene…ciao,ciao Ministero…se ho fortuna ci rivedremo l’anno prossimo…” pensò Hermione scendendo le marmoree scale dell’enorme edificio,decise di fare un giro per la Londra babbana,era tanto che non la visitava,doveva ammettere che ne sentiva un po’ la mancanza… “Vediamo…credo che un giro al mercato di Notthing Hill potrei anche farmelo…non è poi molto lontano…” continuò a rimuginare la ragazza,si avviò frettolosamente verso un bus,l’avrebbe portata in pochi minuti a destinazione… “Accidenti! È pieno zeppo!” il bus affollato di gente di ogni tipo iniziò la corsa lentamente,Hermione fece un giro su se stessa,per quel che poteva,la sua attenzione fu catturata da uno strano bagliore che la stava accecando,un ciondolo rifletteva la luce del sole colpendo violentemente i suoi occhi,alzò lo sguardo su chi indossava il monile…intravide quello che doveva essere un ragazzo,i tratti del volte non riuscì subito a coglierli con precisione…il sole venne appannato da una nuvola…ora si ritrovava a fissare quel ragazzo con grande concentrazione,era davvero carino,un bel moro,alto,dalla carnagione scura…lui se ne rese conto,puntò gli occhi su di lei,Hermione arrossì violentemente ed abbassò lo sguardo verso terra… “Scema! Ma che mi metto a fare? Fissare in quel modo una persona…però…era davvero carino!” pensò tra se e se la rossa. La sua fermata,suonò il campanello accanto a lei,il bus frenò dolcemente,le porte si aprirono,una decina di persona uscirono con lei dalle porte…il ragazzo di pochi minuti prima,agilmente scese dal mezzo,Hermione si sentì infinitamente stupida,cominciò a dirigersi verso la sua meta con passo svelto senza mai voltarsi… Era oramai all’entrata del quartiere di Notthing Hill,da lì iniziava quel mercato familiare e variopinto che tanto le piaceva,cominciò a rilassarsi,non notando persino che quel ragazzo oramai la stava seguendo. Si fermò dinanzi un chiosco di fiori,profumi velati e dolci riempivano l’aria,quei petali dai colori così vivaci le mettevano allegria,decise di comprarne uno…ma quale? Erano tutti così belli…gironzolò un po’ tra i grandi vasi cercando quello giusto,ma niente di niente,non sapeva decidere… -Signore la prego,mi dia quell’orchidea…- disse una voce alle spalle di Hermione,la ragazza si voltò,vide il bel moro del bus…arrossì di nuovo,cominciò ad allontanarsi dal chiosco… “Ma che fa mi segue? Ma no! Figuriamoci! È la mia solita sfortuna,sicuramente anche lui era diretto qui…” pensava la rossa passeggiando tra i vari banchi del mercato. Sentì qualcuno bussare lievemente alle sue spalle…fece un giro su se stessa voltandosi,il ragazzo moro era davanti a lei con un orchidea color vermiglio tra le mani…Hermione rimase allibita… -Seguirti non è facile sai? Ti piace correre!- disse con un po’ di fiatone il ragazzo… -Io…è che…si insomma…- Hermione balbettava qualche parola,la situazione era delle più strane e imbarazzanti per lei,il ragazzo rise divertito… -Sembri sconvolta! Davvero! Sei diventata tutta rossa…troppo divertente!- disse tra le rise il moro… -Cos’è che trovi tanto esilarante? Per me,che sono una persona normale,questa è una situazione imbarazzante…piuttosto cosa vuoi da me? Se è per il fatto del bus…bhè mi spiace,non volevo fissarti in quel modo…- disse indignata Hermione,farsi prendere in giro non le piaceva,soprattutto se lo faceva uno sconosciuto… -Chiedo perdono adorabile fanciulla…- disse il moro facendo un inchino,le persone si voltarono nella loro direzione,Hermione si sentì una grande idiota… -Alzati su…alzati! Così mi metti in imbarazzo ancora di più…su…alzati!- bisbigliava la ragazza inerme ed oramai rossa come un pomodoro in volto… -Bene…ma per farmi davvero perdonare,voglio invitarti al bar laggiù,faremo quattro chiacchiere e berremo qualcosa…ci stai?- chiese il ragazzo guardando la rossa negli occhi…Hermione sembrò pensarci su…poi annuì ed insieme si avviarono al bar. Seduti fuori dal locale su un piccolo tavolo,uno di fronte all’altra consumavano la loro ordinazione… -Com’è che ti chiami?- chiese disinvolto il moro… -Hermione Granger…mentre tu sei?- chiese la rossa… -Daniel Servantes…- rispose il ragazzo…-Sei di Londra? O vieni da fuori?- continuò Daniel curioso… -Si sono di Londra…tu invece? Londinese ma di origini spagnole scommetto!- disse sorridendo la ragazza… -Errato in parte! Sono di Edimburgo,vivo a Londra perché studio all’Università…sulle origini hai detto giusto,mio padre è Spagnolo,mentre mia madre è Inglese…- rispose Daniel allegro… -Capito…che facoltà frequenti?- chiese sempre più curiosa Hermione… -Giurisprudenza…tu invece hai l’aria di una diciottenne…ultimo anno prima dello sbarco ad una grande e prestigiosa Università…ho detto giusto?- disse deciso il ragazzo…Hermione lo fissò strana…doveva inventarsi un po’ di menzogne sul momento,non poteva certo dirgli che frequentava una scuola di Magia… -Bhè…si,ho 18 anni,devo frequentare l’ultimo anno…- rispose Hermione cercando di essere vaga… -Sicuramente sarai una delle prime del tuo corso…te lo si legge in faccia,sembri così intellettuale…- disse con voce suadente il moro,ora la fissava con un sorrisino beffardo sulle labbra…Hermione notò quanto erano belli e profondi i suoi occhi,un azzurro così intenso da non sembrare reale…arrossì lievemente… -Si…diciamo che me la cavo piuttosto bene...- rispose con un fil di voce la rossa… -Se io ti invitassi a cena domani sera,tu accetteresti?- chiese improvvisamente Daniel,Hermione lo guardò stupita… “Oh santo cielo! Un invito a cena! Che faccio? Che faccio?” ripeteva freneticamente nella sua testa la ragazza… -Se non vuoi basta dirlo…- rispose sorridente Daniel… -Cioè…io…bhè…- balbettò Hermione…poi un pensiero si fece spazio nella sua mente: “Hogwarts! No! Damani sera sarò già lì!” gli occhi della ragazza si velarono di una lieve tristezza,puntò i suoi grandi occhi color caramello su Daniel… -Daniel,mi piacerebbe,ma…domani mattina parto per tornare alla mia scuola…- disse amareggiata la rossa… -E che problema c’è? Andremo stasera a cena!- rispose con naturalezza il moro… -Ma…ma…mi inviti a cena sapendo a malapena come mi chiamo e chi sono? Così all’improvviso?- Hermione era davvero stupita,quel ragazzo era così strano,ma le piaceva la sua compagnia… -Scusa,ma cosa dovrei sapere di più? Ti chiami Hermione,hai 18 anni,sei una bellissima ragazza,perspicace,simpatica ed intelligente…sarei un grande stupido se mi lasciassi sfuggire l’occasione di invitarti a cena…- disse alzandosi dal tavolo e sorridendole…la rossa avvampò di nuovo… -Bene…vada per stasera!- disse Hermione guardandolo negli occhi… Perfetto! Ora lasciami il tuo indirizzo…ti passo a prendere io alle 7:00…- rispose Daniel euforico… -Questa è la via,la casa è la prima a destra…- disse Hermione scrivendo su un fogliettino la via dove risiedeva e porgendolo al moro… -Sarò puntualissimo…ah dimenticavo! L’orchidea!- disse Daniel porgendo il fiore alla ragazza…-L’ho presa apposta per te visto che non riuscivi a decidere…mi raccomando elegante stasera!- detto questo le diede un galeotto bacio sulla guancia e di corsa scomparve lungo la via.

Percorrendo la strada verso casa Hermione rifletteva su ciò che quella mattina era successo,si sentiva felice,allegra,rilassata,euforica…a quante ragazze sarebbe mai potuto capitare un fatto del genere? Essere invitate a cena da un bellissimo ragazzo dopo aver chiacchierato un po’ ad un bar…si stupiva perfino che fosse capitato proprio a lei! “La fortuna sembra stia girando…” pensò la rossa varcando la porta di casa sua.

Il pomeriggio trascorse velocemente,l’ora dell’incontro era giunta,Daniel aveva suonato il campanello di casa sua,puntualissimo,Hermione in tutto il suo splendore l’aveva accolto in casa,quattro chiacchiere con i genitori fin troppo curiosi di lei e via verso il ristorante… -Ma questo sarà uno dei ristoranti più costosi di Londra! Sei pazzo?- sbottò Hermione di fronte l’entrata del lussuoso locale… -Un ristorante degno di lei Signorina…- si limitò a rispondere il moro… -Ma cosa dici! No,non ti permetto di buttare via i tuoi soldi per una sciocchezza del genere…andremo da un’altra parte! E non sento ragioni!- si impose la rossa,Daniel rise di gusto… -Va bene! Ai suoi ordini!- scherzò il ragazzo prendendola per mano e allontanandosi da lì. Optarono per trascorrere la serata cenando in un piccolo locale non lontano da Hide Park,parlarono molto,Hermione si divertiva proprio in sua compagnia,quel ragazzo era spigliato,intelligente,simpatico,gentile,ma si rese ben presto conto che non era Ron…quell’immaturo ragazzino dai capelli rossi le mancava,desiderava vederlo più di ogni altra cosa al mondo,si sentiva in colpa nei confronti di Daniel…sapeva che lo stava solo e soltanto illudendo. Passeggiavano nel parco illuminato dalla luce fioca dei lampioni,un pesante silenzio regnava tra i due… -Ascolta Hermione…è cambiata molto Hogwarts da tre anni fa?- chiese Daniel all’improvviso…Hermione alzò di colpo lo sguardo su di lui,sbiancò… “Cosa ne sa lui di Hogwarts? Cosa centrano adesso i tre anni? Non mi dire che…” la rossa lo fissava incredula… -Tu…tu sei un mago?- chiese incerta la ragazza… -Esattamente…anch’io ho frequentato Hogwarts,ero di Tassorosso…- rispose con naturalezza Daniel…Hermione passò dallo stupore alla rabbia… -E perché non me l’hai detto prima?!? Cos’è volevi prendermi in giro? Bravo! Complimenti!- urlò la rossa camminando più velocemente,così da lasciarlo indietro… -Ma cosa dici? Non volevo affatto prenderti in giro! È che ci ho messo tre mesi prima di avvicinarmi a te e parlarti! Non so perché non te l’ho detto subito…- le urlava dietro Daniel cercando di raggiungerla…Hermione si voltò di colpo… -Tre mesi? Cosa intendi dire…- disse con tono secco la ragazza… -Intendo dire che io lavoro al Ministero della Magia…ti ho vista lì…mi sei subito piaciuta,ma ahimè ho scarso coraggio…poi tu c’eri così poco…sempre fuori in viaggio con Belmont…- rispose tranquillo il moro… -Al Ministero?!? Era ovvio che fossi fuori! Viaggiare era il mio lavoro!- rispose in tono acido Hermione… -Bene…ti chiedo scusa…ora se vuoi ti riaccompagno a casa…- disse in tono flebile Daniel…la rossa si sentì in colpa,trattarlo male in quel modo,infondo non era stato un errore così grave… -Daniel,ma sei sempre stato sincero con me? Non hai mai mentito vero?- chiese Hermione… -Mai…sincerità allo stato puro,tranne che per l’Università e la facoltà…- disse sorridente il moro… -Ok…sei perdonato! Comunque Hogwarts non è cambiata poi molto,è sempre la stessa…- rispose la ragazza con un lieve sorriso… -Bene…tu frequenti sempre Harry Potter e il minore dei ragazzi Weasley…Ron…giusto? Guarda che mi ricordo di voi e delle vostre imprese,ma non credevo tu fossi diventata così bella…- disse Daniel…Hermione si incupì…solo sentir pronunciare il suo nome la faceva star male,il moro se ne era accorto… -Primo o secondo? E non tentare di dirmi che non sei innamorata di uno dei due perché non ti credo…- disse diretto il ragazzo… -Il secondo…- rispose con tono lugubre Hermione… -Weasley?!? Avrei capito Potter,ma Weasley…- esordì Daniel ponendosi dinanzi a lei… -Cosa centra…non conta solo la bellezza,il mio è affetto profondo…gli voglio davvero bene…per non dire che ne sono proprio innamorata…- rispose piatta la rossa…il moro sorrise dolcemente…le strinse una mano...la guardò negli occhi… -Domani ci divertiremo…lo faremo ingelosire! Ti accompagno io alla stazione!- disse improvvisamente e pieno d’entusiasmo Daniel… -Cosa?!? No! No! Non se ne parla proprio! Non ho bisogno di certi meschini trucchetti…- rispose contrariata Hermione… -Allora faremo così: in veste di amico voglio accompagnarti,posso?- disse allegro il moro… -Si...ma amico,punto e basta!- rispose decisa la ragazza…Daniel annuì,trascorsero la serata chiacchierando del più e del meno,il ragazzo sembrava capirla più di ogni altro,era così facile parlare di qualsiasi cosa con lui. L’accompagnò a casa,si salutarono,il giorno seguente sarebbero andati insieme alla Stazione di King’s Cross.

-Allora pronta?- chiese Daniel ad Hermione visibilmente tesa… -Certo! Figuriamoci!- cercava di ostentare sicurezza la rossa… -Perfetto allora andiamo…altrimenti arrivi in ritardo…- Daniel seguì Hermione con i suoi bagagli,gentilmente si era offerto di portarglieli…attraversarono di corsa il muro tra il binario 9 e 10…la stazione parallela,col treno che portava ad Hogwarts apparve dinanzi a loro… -Wow! Quanto tempo! Non mi ricordavo come ci si sentisse sai?- disse pieno di stupore Daniel…Hermione sorrise. In lontananza vide i suoi amici,un’improvvisa stretta al cuore,lanciò uno sguardo supplichevole a Daniel… -E se informassi la scuola che per motivi vari arriverò un giorno più tardi? Perderò alcune lezioni,ma riuscirò subito a recuperarle…lo so…- disse nervosa Hermione… -Assolutamente no…ora lascio le valigie al facchino e insieme andiamo dai tuoi amici e da Weasley…- rispose perentorio il moro non lasciandole scampo,stava facendo esattamente ciò che aveva detto,date le valigie al facchino si stavano dirigendo verso il gruppo che li stava fissando… -Ciao Hermione! Come stai? Allora tutto bene?- disse Ginny saltandole al collo… -Si si…tutto bene…- lanciò uno sguardo a Daniel poi continuò…-Ginny ti presento Daniel…- disse riacquistando sicurezza…i due si presentarono,ora era il turno di Harry,cordialmente i due si strinsero la mano…era rimasto Ron…il rosso fissava Daniel torvo,in tono piatto si presentarono…un fischio avvisò che il treno stava per partire,tutti gli alunni dovevano salire… salutarono parenti e amici… -Daniel sai dove scrivermi…mi raccomando fatti sentire!- disse Hermione abbracciando il moro,Ron li trafisse con lo sguardo,la rossa stizzita aveva deciso di vendicarsi… -Ascolta posso fare una cosa per farlo ingelosire? Posso baciarti?-sussurrò all’orecchio di lui con estrema sicurezza la ragazza,Daniel annuì divertito,si staccarono leggermente e lei poggiò le sue labbra su quelle del moro,tutti compreso il rosso la guardarono stupiti,aveva ottenuto ciò che voleva.

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***



Capitolo secondo

Il treno era in viaggio da circa venti minuti,con facilità avevano trovato uno scompartimento vuoto,Ginny ed Harry dalla partenza dalla stazione Londinese guardavano Hermione pieni di curiosità,dovevano sapere chi fosse il bel moro,si trattenevano solo perché c’era Ron,la cosa a lui non aveva fatto piacere… -Ma dimmi…com’è la Spagna? Beata te che hai viaggiato così tanto…ti ringrazio anche per le belle cartoline che mi hai spedito…quella che mi hai mandato da Parigi è semplicemente fantastica,è vero che è la città più romantica del mondo? A proposito di romanticismo…chi è il ragazzo della stazione?!?- Ginny aveva sommerso la rossa di parole,fino a giungere al punto cruciale…chiedere chi fosse quel ragazzo,Harry puntò la sua attenzione su Hermione,Ron guardava fuori dal finestrino fingendo poco interesse… -Ah…Daniel…bhè lui è…- era la prima volta che ad Hermione mancavano parole adeguate ad una situazione,lanciò uno sguardo fugace a Ron che la ignorava del tutto,si sentiva terribilmente stupida,quel bacio non era servito a nulla…non dimostrava verso di lei neanche il minimo interesse… -Lui è il tuo ragazzo giusto? Lo sapevo! Complimenti davvero carino il tuo Daniel! Sembra anche una persona a modo…non trovate voi due? Ehi! Parlo anche con te Ron!- disse Ginny con tono saccente…Harry annuì,Ron guardò per un attimo Hermione prima di dire: -Una persona davvero a modo…si hai ragione Ginny…- la sua voce era piena di quello che sembrava essere disprezzo…Hermione lo guardò contrariata… “Ah! Adesso cosa crede di fare? Farmi sentire in colpa? Ma non ci penso proprio!” pensò stizzita la rossa…sentiva che l’atmosfera intorno a lei si era fatta pesante,un silenzio imbarazzante regnava nello scompartimento,decise di uscire un attimo fuori,una boccata d’aria non le avrebbe fatto male… -Io esco…- disse semplicemente Hermione alzandosi dal suo posto,aprendo la porta scorrevole e sbattendola…i tre all’interno si guardarono,Ron sospirò,si alzò anche lui,uscì per raggiungere la ragazza. Eccola lì infondo,guardava fuori dal grande finestrone le figure stagliarsi dinanzi ai suoi occhi,il rosso si avvicinò discreto… -Ehi Hermione…tutto ok?- disse con un fil di voce Ron… -Si,si tutto bene…ora però lasciami da sola…- rispose in tono stanco la ragazza… -Io…si insomma volevo dirti soltanto che io e Lavanda abbiamo rotto quest’estate…- disse tutto d’un fiato Ron,Hermione si finse indifferente alla notizia… -Mi spiace per voi due,ma non c’era bisogno di dirmelo,non devi informarmi di ogni cosa che accade nella tua vita…- rispose secca la rossa… -Si…ma…lascia stare…io rientro dentro…- detto questo Ron tornò nello scompartimento,Hermione fissò la schiena del ragazzo allontanarsi per poi sparire,gli occhi le si gonfiarono di lacrime…”Perché mai?” si chiedeva…”Perché piango? Eppure dovrei essere felice,si sono lasciati…” singhiozzava ripensando a quelle parole,Ron le sembrava così distante,gelido nei discorsi,negli sguardi,dov’era finito il suo migliore amico? Il ragazzo un po’ impacciato,solare e infondo divertente di cui si era innamorata? Avrebbe dato qualsiasi cosa per riaverlo indietro…certo il suo comportamento era stato altrettanto freddo,ma un turbinio di emozioni la stavano invadendo,mostrarsi distaccata era ciò che più le riusciva meglio…si sentì tremendamente in colpa.

Il treno frenò,stavano arrivando…aveva trascorso il tempo restante del viaggio fuori dallo scompartimento,Ginny le faceva compagnia,aveva capito al volo tutto e come sempre era pronta ad ascoltare i suoi sfoghi…si prepararono,indossarono le divise…stavano per scendere…ecco ora erano davvero fuori,scesero le scalette del treno rosso con agilità,un aria pungente colpì i loro volti,c’era caos come al solito,ma in quella confusione Hermione si sentì a casa…un nuovo anno,il settimo con precisione,l’attendeva…studio,studio,studio…non avrebbe permesso a niente e nessuno di distrarla dal quello che era il suo scopo:raggiungere voti alti agli esami. Respirò a pieni polmoni quell’aria…salì su una delle solite carrozze trainate da chissà quali animali a lei invisibili,incontrò le sue compagne Grifondoro,compresa Lavanda,dispensò loro grandi sorrisi e parole cordiali…si sentiva decisamente meglio…Hogwarts le aveva fatto ritrovare un po’ della serenità perduta. La cena era iniziata,la cerimonia di smistamento degli studenti del primo anno era stata svolta,Silente aveva dato i soliti avvisi…era ora di congedarsi,l’indomani iniziavano le lezioni…poco alla volta la Sala Grande si svuotò… -Hermione vai già a dormire?- chiese Ginny,vedendola avviarsi verso la torre Grifondoro… -Si,sono molto stanca…ci vediamo domani mattina a colazione…- rispose con tono stanco la rossa e scomparendo pian piano nell’oscurità del corridoio… -Dovresti seguirla…- la piccola Weasley fissò suo fratello con sguardo vitreo… -Lascia stare…sono l’ultima persona che vuole vedere ora…- rispose Ron affranto… -Se lo dice il tuo cervello da Troll,c’è poco da fidarsi…quindi dai retta a una persona intelligente come la sottoscritta e vai da lei…- Ginny si piazzò dietro le spalle del rosso spingendolo in avanti,dopo qualche tentativo di rifiuto il ragazzo decise di mollare,si diresse lungo il corridoio,sperava di riuscire a raggiungerla in poco tempo,infondo aveva voglia di parlare con lei,spiegarle meglio ciò che davvero era successo,dirle ciò che provava…la vide chiacchierare con la Signora Grassa ed entrare nel quadro,corse più velocemente e come una scheggia entrò nella Sala Comune della torre… -Herm…Hermione…- disse col fiatone Ron richiamando l’attenzione della ragazza su di lui… -Ron…cos’hai? Tutto bene?- Hermione lo guardava alquanto scettica… -Si si…volevo solo parlarti…- rispose il rosso… -Ron sono stanca…parleremo un’altra volta…- disse svogliata la ragazza… -Ho aspettato fin troppo,ti chiedo solo qualche minuto di attenzione,per te non sarà di certo difficile,poi te lo giuro ti lascio andare a letto…- rispose sicuro il ragazzo guardandola negli occhi,Hermione non riuscì a rifiutare,si sedettero sulle comode poltrone rosse non lontane dal camino scoppiettante…il ragazzo prese parola: -Allora…mi spiace davvero per come mi sono comportato nei tuoi confronti…sono stato un’idiota! Durante l’estate avrei potuto farmi sentire,scriverti…invece…bhè…sai che non sono bravo con le parole quanto te…ma volevo solo ricordarti che se hai bisogno di me,io ci sono sempre…- Hermione lo guardava con finto interesse,non erano quelle parole che voleva sentir pronunciare da quella bocca,certo le faceva piacere sapere che lui la considerasse importante,ma quanto? Quanto contava per lui? Tornò a guardarlo intensamente,lo vide arrossire... -Mi fa piacere…ora posso andare?- disse Hermione sorridendo appena,si sentiva così vuota,che il fingere una falsa felicità non le riusciva,Ron abbassò lo sguardo consapevole che quel colloquio non aveva risolto nulla… -Hermione cosa vuoi sentirti dire? Cosa vuoi che ti dica? Perché io non lo so davvero…- disse con tono stanco il ragazzo,la rossa lo guardò,incapace di esprimere concetto alcuno…cosa voleva sentirsi dire? Eppure lo sapeva…ma niente veniva fuori…si alzò dalla poltrona,voleva evitare discussioni assurde,perché conosceva bene il soggetto che aveva dinanzi,l’avrebbe spinta all’esasperazione… -Nulla Ron…proprio nulla…sono bastate queste parole,credimi…- disse sicura la ragazza… -Scusa ma non credo a niente di ciò che dici…sai bene di essere incapace di mentire…visto che ci siamo,dimmi questa stramaledetta verità!- Ron era in piedi davanti a lei stringendole le spalle in una morsa…Hermione vacillò... “Ed ora?” si ritrovò a pensare guardandolo in volto… -Vuoi la verità? Bene! Tutto quello che voglio sapere è…- fece una pausa così da poter distogliere il suo sguardo da quello del ragazzo e guardare a terra…poi respirò a fondo e continuò…-Ron quanto sono importante io per te?- l’aveva detto,per un attimo le sembrò che l’eco delle sue parole circondasse la stanza…il rosso rimase immobile,non si aspettava una domanda del genere… -Non posso di certo quantificare…sei importante è ovvio…sei sicuramente più di un’amica oramai…ma non lo so,insomma ho una tale confusione…lo sai che le domande complicate mi fanno andare in tilt il cervello…- disse Ron cercando di sdrammatizzare,Hermione tornò a puntare i suoi occhi color caramello su quelli del ragazzo,poi rise… “Da parte di Ron è una risposta più che accettabile…” pensò continuando a sorridere… -Per fortuna! Sono riuscito a farti ridere di nuovo…così va meglio,sei più carina…- disse il rosso allegro…Hermione arrossì… -Ora vai a dormire…hai perso già abbastanza tempo con il sottoscritto…ci vediamo domani mattina a colazione…- continuò il ragazzo… -Si vado che è meglio…Buonanotte!- disse la ragazza…poi una domanda le balenò alla mente…decise di abbattere ogni inibizione… -Ascolta Ron…ma con Lavanda è davvero tutto finito?- -Tutto concluso…troppo appiccicosa…- rispose il rosso sorridendole,Hermione cercò di celare n grande entusiasmo…si voltò e velocemente raggiunse l’entrata che l’avrebbe condotta al suo dormitorio…ma la voce di Ron la bloccò… -Ehi! Dove credi di andare? Tocca a me ora…- disse il ragazzo,Hermione tornò a guardarlo pur essendo dall’altro lato della stanza,poi lui continuò…-Quel bell’imbusto della stazione? Che mi dici di lui?- la ragazza più sicura che mai sorrise e col solito tono saccente che le apparteneva rispose: -Un amico…solo un amico Ron!- detto questo scomparve dietro la porticina del dormitorio femminile.

Il mattino seguente Hermione si sentiva piena di energie,carica per iniziare le lezioni,la felicità nata dal colloquio della sera appena passata le illuminava il volto e le infondeva una carica mai avuta prima,quel senso di torpore provato per tre lunghissimi mesi si era dissolto,erano bastate le semplici parole di Ron per farla rinascere.

“SEI SICURAMENTE Più DI UN AMICA ORAMAI…”

Questa frase le risuonava in testa,le tornava alla mente e non poteva far a meno di sorridere,fece una colazione leggera in Sala Grande con tutti gli altri,e seguita come sempre da Harry e Ron iniziò il nuovo anno scolastico con la prima lezione. La mattinata era andata piuttosto bene,come al solito era stata l’unica ad aver studiato approfonditamente durante l’estate,meglio così,più elogi per le sue doti e più punti a Grifondoro…quel pomeriggio non aveva compiti,ma non poteva stare con le mani in mano,si sarebbe data da fare,un ripasso generale di Aritmanzia,ecco cosa avrebbe fatto… “Maledizione ma dove l’ho lasciato il libro? L’avevo con me stamani durante Trasfigurazione…” Hermione gironzolava per il dormitorio femminile in cerca del libro,poi rimembrò… “Accidenti! Devo averlo lasciato in aula mentre riordinavo la borsa!” uscì velocemente dalla torre diretta a recuperare il grosso tomo…arrivò davanti l’aula,poggiò la mano sull’invecchiato pomello della porta ma si bloccò all’istante…dall’interno proveniva una voce femminile,sembrava stesse implorando qualcuno,tese le orecchie curiosa di capire chi fosse colei che parlava… “Lavanda!” dopo un attento esame riconobbe quella voce,era la sua compagna,ma chi stava implorando con tanta foga? Uno strano presentimento la invase… “No…lui no…ti prego…” si ritrovò a pensare…poi la voce femminile non si udì più,in uno scatto di puro timore aprì la porta,il presentimento divenne realtà,la scena che si trovò davanti fu delle più devastanti…Lavanda baciava Ron…sentì lo stomaco contorcersi ed il cuore stringersi…il ragazzo vedendola entrare spinse via colei che lo stringeva in una morsa senza uscita…Hermione fu solo capace di chiudere la porta e fuggire via,lontano da lì,mentre mente e cuore combattevano una battaglia senza fine.

GRAZIE A SIJAY,ROBBY E LOVEMAN PER LE BELLE RECENSIONI!!!

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***



Capitolo terzo

Corse a perdifiato,senza nessuna direzione,non capiva nulla,non sentiva nessun suono,le immagini scorrevano annebbiate davanti a quegli occhi pronti a far scendere lacrime…dov’era? Dove si trovava ora? Si guardò intorno,davanti a lei solo il lungo corridoio vuoto…vuoto e desolato come quello che era rimasto del suo cuore…sentì gli occhi bruciare…stava piangendo…e quel pianto era inarrestabile,così impetuoso da farla singhiozzare convulsamente…

“Diceva che era tutto finito! Bugiardo! Sei solo uno sporco bugiardo ecco cosa sei! Io ti odio…” pensò in preda alla disperazione più cupa,l’immagine di quel bacio le scorreva ripetutamente in testa,ed ogni volta,ogni singola maledetta volta,sentiva come se tutto oramai non avesse più senso.

Si può provare così tanto dolore? Una di quelle sofferenze che si insinuano dentro fino a lacerarti l’anima? Uno di quei sentimenti strani che nascono all’improvviso e che ti abbandonano solo dopo tanto,troppo tempo?…Hermione se lo domandava,cosciente della risposta al quesito: Si,si può provare tanto dolore!

Il tempo le sembrò trascorrere veloce,chiusa in quell’aula del quarto piano,protetta da quelle mura preparava lei ed il suo giovane cuore ad affrontare la situazione con la solita razionalità. Scese dal banco su cui era seduta,respirò a fondo,fissò la sua immagine alla finestra e la vide così sbiadita,pallida e smorta che ne ebbe paura…scosse il capo,affrontare la realtà,ecco cosa avrebbe fatto.

Era davanti al quadro della Signora Grassa che sonnecchiava tranquilla,doveva essersi fatto tardi,fuori era buio pesto,indecisa se entrare o rimanere ancora fuori rifletteva su come si sarebbe comportava davanti a lui…

“Muori! Si! Una morte lenta e dolorosa! I bugiardi come te devono fare la fine che meritano! Ronald Bilius Weasley brucia tra le fiamme dell’inferno!” una voce nella sua mente ripeteva freneticamente queste parole,la sofferenza si era tramutata in rabbia cieca,proprio come una crisalide diventa farfalla…

“No! Hermione non ci siamo proprio! Selfcontrol…ricorda calma e sangue freddo! Niente colpi di testa! Non dargli la soddisfazione di vederti soffrire!” respirò a fondo,svegliò cordialmente il quadro dal suo sonno,pronunciò la parola chiave,entrò nella sala comune gremita di Grifondoro…nessuno o quasi si accorse di lei…

-Hermione! Ma dove ti eri cacciata? Eravamo preoccupati!- disse Ginny guardandola più sollevata…

-Scusa,ma ero a studiare in un aula del quarto piano ed ho perso la cognizione del tempo…- mentì la rossa sorridendo debolmente…

-Hai un volto così stanco…sicura di star bene?- chiese la piccola Weasley prendendosi premura della salute dell’amica,era completamente allo scuro di ciò che era successo nel pomeriggio…

-Ma certo che sto bene! Vedrai un po’ di riposo e torno come nuova!- disse Hermione cercando di rassicurare Ginny…

-Bene…ti fermi un po’ qui con noi o preferisci andare subito a letto? Magari ti facciamo portare qualcosa da mangiare da qualche elfo domestico,che ne dici?- chiese Ginny,Hermione rivolse una veloce occhiata al tavolo dove,fino a poco tempo prima,era seduta l’amica,Ron la guardava preoccupato,decise di rifiutare l’invito,meglio evitare ogni contatto con lui…

-No grazie Ginny ma vado a…- la rossa non riuscì a finire la frase,sentì la testa pesante,all’improvviso intorno a lei tutto divenne buio,i suoni riusciva a percepirli,ma erano come ovattati,poi perse i sensi definitivamente.

Si svegliò il mattino seguente,era in infermeria,ci mise un po’ a ricordare l’accaduto…

“Devo essere svenuta…” pensò guardandosi intorno,facendo forza sulle mani si mise seduta sul letto,poi udì l’inconfondibile voce di Madama Chips augurarle una felice mattinata…

-Buongiorno Signorina Granger,come si sente stamani? Spero meglio!- disse col solito tono la donna,mentre versava un intruglio dal colore poco rassicurante in un bicchiere…

-Mi sento bene,grazie…- rispose Hermione fissando preoccupata il bicchiere che Madama Chips le porgeva…

-Su! Beva! Vedrà come si sentirà meglio poi!-

-Dubito…- disse la rossa prima di ingurgitare la pozione…

-Ma…ha un sapore orribile!- protestò Hermione con veemenza…

-Signorina,non può di certo lamentarsi! Impari a non saltare i pasti piuttosto!- ribatté decisa la donna…

-Esattamente…- la voce di Ron riempì la stanza,entrambe si voltarono a guardarlo,poi Madama Chips prese parola:

-Signor Weasley,dovrebbe saperlo,non è orario di visite questo,dovrebbe essere a lezione se non sbaglio!- lo ammonì la donna guardandolo torva,il ragazzo rispose alzando le spalle con aria noncurante…

-Ormai sono qui…no?- disse il ragazzo con tono spensierato…

-Non creda che non lo riferirò al Preside! Non può saltare le lezioni a suo piacimento!- disse impettita la donna allontanandosi dal letto di Hermione.

-Allora come ti senti?- chiese il rosso…

“Ricorda Hermione: Autocontrollo!” ripeté a se stessa la ragazza…

-Bene grazie- disse secca la rossa…Ron abbassò la testa…

-Arrabbiata vero?- chiese diretto lui…

“Furiosa! Grandissimo cretino!” pensò…

-Non so di cosa parli…- disse in tono indifferente…

-Sicura? Bhè allora te la rinfresco io la memoria,ieri pomeriggio,l’aula di Trasfigurazione,tu apri la porta,vedi Lavanda che mi bacia e con una faccia sconvolta te ne vai,poi sparisci per ore e torni la sera,una faccia da cadavere e poi svieni…ti dice niente?- disse in tono pratico il ragazzo…

“Ma che mi prende in giro? Non sembra nemmeno un po’ mortificato!” pensò la ragazza livida di rabbia…

-Ho un vago ricordo…e con ciò? Cosa vuoi da me?- rispose cercando di sopprimere la collera meglio che poteva…

-Innanzitutto vedere come stavi,poi spiegarti come sono davvero andate le cose…- disse il rosso,Hermione strinse tra le mani le coperte,più forte che poteva…

“Spiegare? Spiegarmi come sono andate le cose? Io piuttosto spacco quella faccia da idiota che hai!” pensò rivolgendo lo sguardo al suolo…

-Ora che hai visto che sto bene vattene! E per le spiegazioni,lascia stare,non me ne devi neanche una…- rispose Hermione con un tono di voce poco rassicurante e molto più alto…

-E no! Non me ne vado da qui finché non mi ascolti!- si impose il ragazzo…lei lo guardò furiosa,non si trattenne più:

-IO DOVREI STARE AD ASCOLTARE DI NUOVO LE TUE BUGIE? CHE SCUSA INVENTERAI STAVOLTA? SONO STANCA DI TE ED ORA VATTENE DI QUI!- urlò con tutto il fiato che aveva in corpo la ragazza,Ron la guardò incredulo…

-Pensi che ti abbia mentito? Tra me e Lavanda è davvero tutto finito!- continuò imperterrito il rosso…

-Si certo! Ora ti prego,te lo chiedo per favore,vattene…non-voglio-vederti!- disse Hermione scandendo bene l’ultima frase…

-Allora mi eviterai per il resto della tua vita?- chiese Ron alquanto spazientito…

-Finché riuscirò a fare a meno di te e della tua presenza,si,ti eviterò!- rispose decisa la ragazza…

-E se a me non andasse bene? Sei l’ultima persona da cui vorrei essere evitato sai? Se solo tu mi lasciassi spiegare forse…- il ragazzo fu interrotto…

-Ron ascolta…capisci che ascoltare l’ennesima menzogna mi distruggerà? Perché vuoi giustificarti? Se tu e Lavanda avete deciso di stare insieme,bene,ma ora ti prego,vattene e lasciami sola…- disse con tono stanco Hermione…

“Ma che sto dicendo?” pensò tra se e se la ragazza…

-La verità è che io non voglio stare con Lavanda! Lo vuoi capire? A me lei non è mai interessata! Ieri è stata lei a prendere l’iniziativa! Non ti ho raccontato nessuna bugia! È l’ultima cosa che mi passa per la testa! E credimi!- anche Ron aveva alzato il tono di voce,sembrava supplicarla,Hermione si dimostrò indifferente a quella reazione…

-Mi spiace ma non ti credo! Non credo a niente di ciò che hai detto! Sono davvero stanca…io e te siamo amici,e questo rimarremo,niente di più,niente di meno…- disse fredda la ragazza…

“Hermione,stai dicendo una fesseria dietro l’altra!” pensò…

-Amici eh? Bene! Allora non dovrebbe importarti poi molto se bacio Lavanda o qualsiasi altra ragazza della scuola no?- rispose inviperito il rosso…

-Fai quel che più ritieni giusto Ronald…- disse secca e glaciale la rossa…

-Perfetto!- detto questo il ragazzo se ne andò a passo svelto,lasciandola lì a maledirsi e rimuginare fino a far annidare troppi pensieri nella mente,risultato:un gran mal di testa!

Nel tardo pomeriggio Hermione abbandonò l’infermeria,Madama Chips diceva che il suo corpo aveva reagito bene e che poteva essere dimessa,fuori dalla porta ad attenderla Ginny ed Harry…si avvicinò a i due amici…

-Eccoti! Come ti senti? Tutto bene vero?- chiese sempre più premurosa la piccola Weasley…

-Bene davvero…poi ho solo perso i sensi,nulla di così grave…-rispose allegra Hermione cercando di minimizzare…

-Mi hai fatto preoccupare lo stesso!- rispose Ginny abbracciandola,Hermione sorrise,in quei momenti le ricordava tanto Molly…

-Ora vado,ho tutto un programma di Pozioni da ripassare,ci vediamo dopo a cena,intesi?!?- disse frettolosamente Ginny avviandosi lungo il corridoio…

-Allora…sicura che vada tutto bene,non hai proprio nulla da dirmi?- disse improvvisamente Harry,la rossa lo guardò buttando giù un sospiro…

-Hai parlato con Ron…vero?- chiese la ragazza…

-Diciamo che lui si è sfogato con me…- rispose il moro…

-Immagino cosa ti abbia detto quell’ottuso! Per quanto mi riguarda ho deciso di ignorarlo finché la rabbia non si placa…- disse perentoria Hermione…

-Rabbia eh?- incalzò con furbizia Harry…

-Perché non dovrei essere arrabbiata? Mi ha mentito!- cercò di giustificarsi la ragazza…

-Hermione non cercare di ingannare te stessa,sai benissimo che lui non ti ha mentito,sei soltanto gelosa,come d'altronde lo eri a Giugno…- disse filosofico il ragazzo con gli occhiali…

-Una coalizione a quanto vedo! Tu e quello scemo la pensate allo stesso modo eh?- rispose dura la ragazza affrettando il passo…

-Ma che coalizione e coalizione! Ammetti di essere gelosa! Hai avuto la stessa reazione quando Ron ti ha detto di avere una storia con Lavanda,prima dell’estate…- disse alzando di poco la voce,Harry…Hermione si bloccò in mezzo al corridoio…sapeva di essere il ritratto della gelosia,ma sentirselo dire era stato un brutto colpo…

-Sbagli! La gelosia non mi appartiene affatto…scusa ma devo andare a parlare con la McGrannit…- disse la ragazza prima di lasciare il suo migliore amico in mezzo al corridoio.

“Per fortuna non ho perso nessuna lezione importante…” pensò Hermione uscendo dall’ufficio della McGrannit.

Si diresse verso la Sala Grande,era quasi ora di cena,non aveva per niente voglia di mangiare ma se Ginny non l’avesse vista arrivare avrebbe fatto una brutta fine,lo sapeva…varcò la soglia dell’enorme stanza,un’occhiata fugace al suo tavolo,la piccola Weasley era già seduta e parlottava con le sue compagne d’anno,poco più giù Harry e Ron erano intenti a discutere animatamente con Seamus e Neville in quello che doveva essere,come al solito,un discorso sul Quiddich,decise di sedersi vicino a Ginny,quei due quella sera non erano proprio nelle sue grazie. La cena trascorse tranquilla,Hermione ebbe modo di rilassare i nervi oramai tesi come corde di violino,chiacchierò e rise in compagnia della sua amica,si sentiva un poco più tranquilla,Ginny sapeva bene come distrarla,le tornò persino la voglia di mettere qualcosa sotto i denti. Nella sala comune le cose andavano in modo altrettanto quieto,Hermione ignorava Ron,che a sua volta ignorava la rossa,tutto questo pur essendo allo stesso tavolo,ridendo e scherzando con le medesime persone e partecipando in modo più o meno attivo a certe discussioni. Erano due settimane che non si parlavano,entrambi sempre più testardi e puntigliosi,a poco erano servite le opere di convinzione di Harry,quei due non volevano proprio avere a che fare l’una con l’altro e viceversa…l’umore di Hermione era dei peggiori,studiava di continuo,non alzava mai il naso da quegli enormi tomi di Pozioni,Aritmanzia,Trasfigurazione,Antiche Rune e la notte pur essendo esausta faceva dei sogni orribili che la costringevano nel cuore della notte ad alzarsi e cercare di rilassarsi.

“Maledizione! Sono in ritardo! Adesso chi lo sente il Professor Vitious!” ripeteva tra se e se,mentre di corsa raggiungeva l’aula al quarto piano,salì le scale più veloce del vento,con la borsa ciondolante ed un gran fiatone,ecco la porta dell’aula,si aggrappò con forza al pomello tirò a se l’uscio ligneo,entrò a testa bassa mormorando un mortificato:

-Scusi Professore!-

Notò il vicino a dove si trovava un posto libero,si sedette velocemente e senza alzare lo sguardo portò fuori dalla borsa il grande libro per la lezione…

-Non si preoccupi Signorina Granger…non è successo nulla! Ora può anche riporre il libro…- quella voce non era quella flebile e gentile del vecchio Vitious,bensì più giovane e a lei familiare,alzò lo sguardo…Daniel le sorrideva seduto sulla grande cattedra posta infondo all’aula,Hermione rimase per un po’ a fissarlo incredula,per poi sorridere allegra,quella sorpresa del tutto inaspettata le aveva fatto piacere…Daniel continuò a parlare…

-Stavo dicendo,che sono qui per una specie di Orientamento Personale,vale a dire che aiuterò ognuno di voi a decidere cosa fare della propria vita una volta fuori da queste mura…-

-E se qualcuno di noi sapesse già cosa fare?- chiese in tono beffardo Ron…

-Buon per lei signor Weasley…ma vede altri potranno essere indecisi sul da farsi ed il mio compito è rendergli le cose chiare…ora le dispiace se continuo il mio discorso senza nessun tipo di interruzione?- rispose acido Daniel guardandolo negli occhi,Hermione avvertì tanta elettricità nell’aria da aver paura che prima o poi sarebbero passati a ben altre parole…

-Allora…qualcuno di voi ha qualche dubbio da voler farmi presente?- chiese in tono cordiale il ragazzo moro puntando i suoi magnifici occhi azzurro intenso su ognuno dei presenti in aula…molte mani si alzarono,le ragazze parlottavano tra loro entusiaste,Daniel era stata una piacevole sorpresa non solo per Hermione…l’ora volò via in un lampo,il moro ci sapeva proprio fare con le parole…

-Ora potete andare,ci incontreremo una volta alla settimana durante l’orario scolastico…ah Hermione! Rimani…ho una cosa per te!- disse improvvisamente Daniel frugando nella sua borsa di pelle.

Tutti si fermarono a fissarla facendola arrossire,le ragazze la guardarono curiose di sapere come potesse conoscere quel bellissimo ragazzo,Ron ed Harry la oltrepassarono,il primo recitando malissimo una finta indifferenza,il secondo salutandola cordiale come sempre.

Quando Daniel si avvicinò Hermione lo abbracciò…

-Ma che ci fai tu qui? Non sapevo nulla di questo Orientamento Personale…- disse allegra la ragazza…

-Veramente è una cosa recente,Silente ha deciso circa qualche giorno fa,ed eccomi qui! Avevo proprio voglia di rivederti! Allora come stai? Tutto bene?- rispose il moro guardandola…

-Sto abbastanza bene…procede tutto come ti ho già scritto nelle mie lettere…nessun progresso,non che io ne voglia è ovvio!- disse Hermione leggermente amareggiata…

-Capisco…bhè vediamo se con questa riesco a risollevarti il morale…- detto questo Daniel porse una lettera alla rossa,la ragazza prese la busta,la girò un po’ tra le mani,sul lato destro notò impresso il sigillo del Ministero,stupita puntò i suoi occhi su Daniel che la esortò ad aprire.

“Il Ministero?” non poté fare a meno di pensare...presa da un’improvvisa ansia,febbrilmente aprì la missiva,estrasse in figlio di pergamena scritto e lesse a voce alta:

-Informiamo la Signorina Hermione Jane Granger che,a seguito dell’ottimo lavoro svolto durante i mesi di Giugno,Luglio e Agosto per il nostro Ministero e testate le sue ottime capacità intellettive e le sue forbite competenze, le conferiamo l’opportunità di proseguire gli studi nella Scuola di Magia di Beauxbatons,( N.d.a. non ricordo se si scrive così…se è sbagliato fatemelo presente,correggerò!) località:Francia…-

ECCO IL TERZO CAPITOLO...ANCORA UN GRAZIE MILLE A COLORO CHE COMMENTANO,MA ANCHE A QUELLI CHE LEGGONO SENZA RECENSIRE... SIJAY,SPERO DI AVER RISOLTO IL TUO DUBBIO...RON è INNOCENTE... A PRESTO COL QUARTO CAPITOLO!!!

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Capitolo 4
*** Capitolo quarto ***



Capitolo quarto

-Informiamo la Signorina Hermione Jane Granger che,a seguito dell’ottimo lavoro svolto durante i mesi di Giugno,Luglio e Agosto per il nostro Ministero e testate le sue ottime capacità intellettive e le sue forbite competenze, le conferiamo l’opportunità di proseguire gli studi nella Scuola di Magia di Beauxbatons,località:Francia…-

-Daniel…svegliami,perché sto sognando vero?- disse Hermione totalmente stralunata…
-Credo proprio non sia un sogno! Sono davvero felice per te! Te lo meriti!- rispose il ragazzo abbracciandola di nuovo,mentre la rossa fissava la stanza come se fosse a lei completamente sconosciuta…il moro sciolse Hermione dalla tenera morsa,guardò di nuovo la lettera,lesse velocemente cosa c’era scritto per la seconda volta,si rese conto di ciò che era appena successo,della notizia che quella missiva portava…
-SIII!!!! CE L’HO FATTA! AVRò LA POSSIBILITà DI STUDIARE ALL’ESTERO! CAPISCI DANIEL? CI SONO RIUSCITA,CI SONO RIUSCITA!- Hermione urlò con tutta la voce che possedeva,si muoveva freneticamente mentre agitava mani e piedi come fosse diventata improvvisamente pazza,Daniel rise di gusto…
-Sai non capita spesso di vederti così euforica…- disse il moro…
-Oh santo cielo! Non riesco a crederci…devo…devo rispondere al più presto! Scriverò subito una lettera al Ministero e al Signor Belmont…si! Ci sarà una scadenza? Ma chi se ne importa! Io sto per partire!- la rossa andava su e giù per la stanza con passo veloce,rimuginando su cosa fare o non fare non curante di Daniel,intento a fissarla con sguardo serio…
-Hermione…sicura di voler partire? Non è un obbligo…puoi anche rifiutare…- disse il ragazzo all’improvviso,la ragazza si arrestò di colpo…
-Ma cosa dici! Certo che sono sicura! È il mio sogno!- ribatté con fermezza la rossa…
-Si…ma abbandoneresti tutto e tutti per andare in Francia…sicura? Guarda che poi non si torna indietro…un anno è lungo…- continuò il moro guardandola…
-Bhè…non è un addio,insomma Daniel! Ho la possibilità di poter studiare in una delle migliori scuole d’Europa e tu mi chiedi se sono sicura? Cosa si vorrebbe di più dalla vita? Come riuscirei a rifiutare un’offerta così allettante? Non posso! Non ce la faccio!- si impose Hermione puntando i suoi occhi color caramello su quelli azzurri del moro…
-Vedo che non hai dubbi…- disse Daniel avviandosi verso di lei,ora le era vicino…-Sono davvero felice per te…ti chiedo solo una cosa,per il tuo bene e per quello delle persone che ti stanno intorno,pensaci…rifletti almeno un poco su questa partenza,mancheresti a un bel po’ di persone…- detto questo le diede un bacio sulla fronte ed uscì dall’aula.

“Riflettere…” ripeteva dentro di se Hermione,lesse molte e molte volte la lettera,sempre più convinta di voler partire…
“E’ dal quarto anno che desidero poter frequentare una scuola estera e cimentarmi in un’esperienza nuova…certo,è ovvio che mi mancherà Hogwarts,la mia Casa,Ginny,Harry…Ron…” a quel nome la rossa scosse violentemente la testa…
“No! Lui non mi mancherà di certo!” si disse irritata. Decise di uscire dalla stanza per dirigersi verso l’aula di Pozioni,era in ritardo,ma era l’ultima cosa a cui stava pensando,la gioia che ancora le batteva in petto la rendeva immune da qualsiasi brutto pensiero…
“Al diavolo Piton e le sue insulse lezioni!” si disse mentre energica più che mai correva verso i sotterranei.
Le lezioni mattutine passarono,giunse l’ora di pranzo,poi il pomeriggio lo dedicò allo studio ed ai compiti extra di Pozioni (Piton non aveva gradito il ritardo!),era infine calata la dolce sera,radunò i suoi libri sparsi sul lungo tavolo della Biblioteca,pronta a raggiungere i suoi compagni alla Sala comune dei rosso oro,non aveva cenato,ma fame proprio non ne aveva,nello stomaco aveva come delle farfalle,si agitavano ad un ritmo inverosimile…questa sensazione viene comunemente chiamata ansia o paura,nel caso di Hermione…
“Ma di cosa ti preoccupi? Insomma spiegherai la situazione ai tuoi amici e dirai loro quella che è la tua decsione…niente di più facile,l’agitazione non serve a niente…io-non-devo-essere-agitata!” pensava la rossa percorrendo i corridoio poco illuminati.
Ecco la torre Grifondoro…
-Signorina…la parola d’ordine prego…- disse mielosa la Signora Grassa…
-Prudentia!- disse con ostentata sicurezza la ragazza…il quadro la squadrò con sguardo contraddittorio poi le consentì il passaggio…
“Basterà usare la stessa determinazione,vedrai tutto andrà bene,nessun segno di cedimento,ed il gioco è fatto!” ripeteva Hermione mentre il calore della sala l’avvolse…
-Hermione! Come mai non eri a cena?!? Guarda che se continui così ti ammalerai sul serio! Ma perché vuoi farmi prendere un colpo? Perché?- Ginny era davanti a lei furibonda,la rossa si sentì mortificata…
-Scusa Ginny…ma avevo un bel po’ da studiare…poi ho una notizia importante da dirvi!- disse la ragazza prendendo per un braccio l’amica e spingendola al tavolo in cui Harry sedeva tutto solo intento a fare non si sa ben cosa…
-Ciao Harry…ti spiacerebbe lasciar stare le tue attività ed ascoltarmi un attimino? Sai è davvero importante…- continuò la rossa attirando si di se l’attenzione del ragazzo con gli occhiali…
-Bene…leggete questa…poi ditemi che ne pensate…- disse Hermione esitando un poco. I due ragazzi lessero,nessuna espressione sul volto,alzarono lo sguardo dal foglio di pergamena,si guardarono per poi rivolgere i loro begl’occhi su quella ragazza in attesa di responsi…
-Ma è fantastico! Meraviglioso! Congratulazioni!- sbottò allegra Ginny saltandole al collo…
-Davvero? Lo credi veramente?- cercò conferma la rossa…
-E’ ovvio…sono davvero contento per te…il tuo impegno è stato finalmente premiato,anche se te ne dovrai andare da Hogwarts…- Harry aveva preso parola,ora le sorrideva gentile con un po’ di malinconia negli occhi…
-Bhè…si,questo è vero…però sapete,io ci tengo così tanto…- disse vacillante Hermione…
-Ascolta,non cominciare a pensare di rifiutare! Non te lo permetterò mai! È un’occasione troppo buona per te! E poi diciamocelo,qui ad Hogwarts sei sprecata! Quindi anche se mi mancherai da morire io ti spronerò sempre ad accettare!- parlò con voce sicura la piccola Weasley,Hermione commossa l’abbracciò forte,sapere che i suoi migliori amici erano dalla sua parte e la sostenevano le diede tanta forza,ma c’era un problema,ed Harry non tardò a farglielo notare…
-Hermione…cosa conti di fare con Ron? Quando glielo dirai?- disse il moro dagli occhi verdi…
-Anche subito…ma dov’è non lo vedo…- rispose la ragazza fin troppo sicura…
“Ma cosa ho detto? Io non voglio dirglielo! Cavolo che situazione!” la mente in quel momento era contraddittoria…
-E’ uscito a fare una passeggiata…così ha detto…- disse scettica Ginny…
-Bene…andrò a cercarlo…- rispose Hermione facendo un giro su se stessa ed uscendo in fretta e furia dalla sala comune.
“Cavolo! Cavolo! Cavolo! Adesso che gli dico? Non ci parliamo da più di tre settimane ed ora vado da lui a dirgli cosa? Non posso di certo presentarmi davanti a lui e dirgli: Ciao Ron! Sai che parto per la Francia e non mi vedrai per un intero anno? Buona notte e stammi bene! Dannazione!” la rossa camminava freneticamente per i corridoi quasi bui del castello scrutando bene in ogni angolo…
“Ma dove si è cacciato quel carciofo? Non posso girare tutta Hogwarts per trovarlo!” ripeteva tra se Hermione…
-Cerchi qualcuno?- la voce di Ron catturò la sua attenzione,portò il suo sguardo su di lui,era a poca distanza,a passi svelti gli si pose dinanzi…
“Adesso glielo dico tutto d’un fiato! Senza esitazione!” pensò…
-Parto per Beauxbatons! Non ho nessun tipo di ripensamento! Vorrei sapere che ne pensi…- disse velocissima la ragazza,il rosso la fissò indeciso se essere stupito e meno…
-Spiegati meglio…perché ho capito ben poco…- rispose in infine il ragazzo…
-Tieni…leggi quello che c’è scritto…- e porse anche a lui la lettera del Ministero…Ron lesse velocemente,anche lui senza nessun tipo di espressione particolare in volto,poi parlò:
-Bene…complimenti…cosa posso dire di più,tanto a quanto sembra tu hai già deciso,te ne vai e ci abbandoni…no?- la voce del ragazzo era ricca di risentimento,Hermione sentì una fitta al cuore…
-Si ho deciso…ma il mio non è un abbandono…Ron è una grande opportunità,non posso buttarla via così…poi che motivi ho per rimanere?- cercò di rispondere la rossa con voce rotta mentre lo guardava…
-E me lo chiedi? Harry,Ginny…io…non siamo delle motivazioni abbastanza convincenti?- disse con tono più alto il ragazzo fissandola intensamente…
-Si…certo che rimarrei per voi…ma…mi farà bene cambiare ambiente…anzi no,farà bene ad entrambi…ci hai pensato a questo?- rispose con tono spento Hermione…
-Ascoltami bene: Io non voglio che tu vada…hai idea di quanto sentirò la tua mancanza? Ti ho sentita lontana durante queste tre settimane di indifferenza reciproca,come pensi che mi sentirei sapendoti a km e km di distanza?- fece una lunga pausa,spostò il suo sguardo al pavimento poi continuò –Hermione…io però rispetto la tua scelta,capisco che si è avverato un tuo sogno ed io voglio essere l’ultima persona che ti ostacola…quindi,credimi,vai e metticela tutta…- detto questo la oltrepassò velocemente e con altrettanta celerità scomparì nel corridoio.

I giorni seguenti furono davvero troppo movimentati,la decisione era stata presa,sarebbe partita,scrisse al Ministero che in poche ore le fece recapitare tutti i documenti necessari ed il biglietto…informò i suoi genitori che,entusiasti,svolsero tutte le attività burocratiche,pur essendo maggiorenne i suoi dovevano essere messi al corrente,parlò con Silente,che bonario le augurò buona fortuna,fu poi la volta dei Professori ed infine dei suoi compagni di Casa,tutti assai dispiaciuti,infondo le volevano davvero bene.

-A quando la partenza?- chiese Harry improvvisamente mentre erano in biblioteca,Ginny lo guardò furiosa,mentre Ron fece finta di niente,i due avevano deciso di evitare il più possibile il discorso quando c’era anche il rosso…
-Domenica…- rispose secca Hermione…la piccola Weasley strabuzzò gli occhi,il ragazzo con gli occhiali sospirò pesantemente,Ron optò per la fuga,infatti alzatosi dalla sedia scomparì tra gli scaffali…
-Così presto? Ma…- Ginny la guardò con le lacrime agli occhi…
-Purtroppo si…prima arrivo e meglio riuscirò ad ambientarmi…- disse la rossa esitante mentre con gli occhi cercava Ron,dopo quel discorso nel corridoio qualche sera prima,tra loro si era instaurato un rapporto freddo e glaciale,ognuno mostrava all’altro una facciata falsa,i sentimenti erano nascosti,impossibili da vedere…
-Capisco…mi scriverai tutti i giorni vero?- disse Ginny…
-Vorrai dire…ci scriverai tutti i giorni…- la corresse Harry…
-E’ ovvio! Vi spiace se vado un attimo da Ron?- rispose sbrigativa la rossa,mentre con velocità e la mente completamente annebbiata,per motivi persino a lei sconosciuti si perdeva tra gli enormi scaffali della polverosa biblioteca in cerca di lui.

UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI VOI CHE COMMENTATE,SIETE DAVVERO GENTILI E MI FA DAVVERO PIACERE VEDERE CHE OGNI VOLTA CI SONO VOSTRE RECENSIONI POSITIVE...CONTINUATE A DITEMI COME VI SEMBRA QUEST'ULTIMO!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo quinto ***



Capitolo quinto

“Potrei anche dirglielo…potrei confessargli che sono innamorata di lui…” pensava Hermione mentre gironzolava attenta tra gli scaffali in cerca di Ron…
“Sarebbe anche ora…insomma…devo farlo assolutamente…manca poco alla partenza…rimanere con questo peso…posso farcela!” ripeteva a se stessa la rossa.
Finalmente lo vide…era dietro uno dei polverosi ed enormi scaffali,parlava con qualcuno,ma non riusciva a vedere chi,sembrava alquanto annoiato e seccato da quella discussione…
“Magari vado lì e gli dico di venire con me…” pensò la ragazza con l’intenzione di volerlo salvare da quell’agonia...fece qualche passo,si arrestò di nuovo…l’altro interlocutore era Lavanda…gli cingeva le braccia al collo e con aria civettuola buttava giù parole e parole…Hermione involontariamente si trovò ad ascoltare il discorso…
-Ma la Granger non se ne va? Che ti importa di lei?- disse la Brown…
-Lavanda ti ho detto di andartene…- rispose il rosso con tono stanco…
-Perché ti ostini così? Non ti rendi conto che ti prende soltanto in giro? Io invece…io si che tengo davvero a te…- Lavanda si motivava decisa e convinta…
-Non mi interessa…come del resto mi importa poco di te…quello che provo per Hermione non è paragonab…- il ragazzo bloccò di colpo le parole…un pesante tomo era caduto a terra procurando un gran tonfo che attirò l’attenzione dei due ragazzi,Lavanda quasi impaurita si strinse di più a Ron…
“Dannazione!!! Ora che diavolo faccio?” Hermione,maldestra,aveva fatto cadere il libro…decise di venire allo scoperto,tanto prima o poi l’avrebbe vista uno dei due…si chinò e raccolse il pesante scritto,permettendo così a coloro che fino a poco tempo prima stavano parlando di vederla…
-H-Hermione…- balbettò bianco in volto Ron mentre cercava di liberarsi dalla morsa della Brown…
-Scusate se vi ho interrotto…- rispose pacata la rossa girando sui tacchi e andandosene…
-Hermione…fermati un attimo…- il ragazzo le camminava dietro a passo spedito…
-Che c’è Ronald?- chiese con tono secco -Poi non urlare…siamo in una biblioteca…- continuò la ragazza…
-Me ne stra-frego di dove siamo! Usciamo di qua!- detto questo il rosso la prese per un braccio e con forza la trascinò fuori dall’enorme aula densa di libri mentre un folto gruppo di studenti li fissava curiosi…
-Cosa credi di fare? Hai dato spettacolo! Sei contento?- sbottò Hermione fissandolo con rimprovero…
-Adesso parlo io! Anzi no…ora farò una cosa…non so come potrai prenderla…ma ho già perso troppo tempo…- disse frenetico Ron e con uno scatto fulmineo le fu vicino,le prese il volto con le mani,piano per non farle male,la guardò attentamente ed infine la baciò…Hermione che non capì nulla di ciò che le accadeva intorno si trovò spiazzata,senza difese,inerme…sentiva il calore di quelle labbra così vicino,proprio come aveva sempre sognato,lievemente si abbandonò a quella dolce sensazione ricambiando il bacio con intensità,si strinse a lui diventando piccola piccola mentre le dita affusolate giocavano con i capelli del ragazzo…le sembrò infinito il tempo trascorso…avrebbe voluto che non finisse mai,sarebbe rimasta in quel limbo di felicità per l’eternità se avesse potuto…poi vide gli occhi di Ron soffermarsi su di lei,così poco distanti da potersi specchiare al loro interno,arrossì violentemente incapace di formulare alcuna frase…
-Ed io che pensavo che mi avresti schiaffeggiato…- disse improvvisamente il rosso allegro,ad Hermione scappò una risolino divertito…
-Per questa volta ho deciso di risparmiarti…- rispose sarcastica la ragazza…
-Ti va di andare nel parco? Facciamo una passeggiata e stiamo un po’ insieme…a meno che tu non voglia far sapere i fatti tuoi a tutti gli studenti di Hogwarts…siamo nel corridoio principale…- disse Ron indicando con un dito un piccolo gruppo di studenti del secondo anno che li fissava…
-Che vergogna! Andiamocene…su muoviti!- Hermione trascinò via il rosso con forza,giungendo celermente fino alle sponde del lago,dove,illuminati da un pallido sole di fine estate,si adagiarono sul manto erboso scambiandosi quelle effusioni,quelle dolci attenzioni che tanto erano mancate ad entrambi…
-Hermione…vorrei chiederti una cosa…- Ron sembrava quanto mai serio,la rossa se ne accorse…
-Dimmi pure…- rispose la ragazza…
-Non voglio che tu parta!- disse con foga il ragazzo…-Ti prego rimani…non te ne andare…- le ultime parole le sembrarono una supplica,il tono della voce era lieve,quasi impercettibile,vide il suo volto abbassarsi,poi continuò…-Sono un egoista vero? Bhè tu l’hai sempre detto,e come al solito hai ragione…è che…non ce la faccio,non riesco a farmene una ragione,per me la tua partenza è devastante…ti sembrerà stupido ma…io ti voglio qui con me,vicina,ho bisogno della tua presenza altrimenti impazzisco…se te ne andrai,io rimarrò qui a chiedermi giorno dopo giorno cosa tu stia facendo,avrò la maledetta paura di perderti ed io non credo di essere capace di sopportare tanto…ma…- fu interrotto da un dito di Hermione sulle labbra…
-Ron…non partirò…rimarrò qui con te…- disse sorridente la rossa perdendosi di nuovo nei suoi occhi…
-Cosa?! Dici davvero!?- il volto del ragazzo si era illuminato di luce propria,ora fissava Hermione felice più di un bambino…
-Si dico sul serio…- rispose dolcemente lei baciandolo ancora una volta per perdersi in quell’oblio di sensazioni.
Trascorsero un’ora intera immersi in quella pace,poi decisero di ritornare al castello,Hermione avrebbe scritto al Ministero dicendo di aver cambiato idea e scusandosi per il suo comportamento,Ron avrebbe dato la bella notizia a Ginny ed Harry.
-Ehi! Ragazzi!- esordì il rosso avviandosi verso il tavolo circolare della Biblioteca,dove sua sorella ed il suo miglior amico sedevano intenti a studiare…
-Ron cos’hai? Poi non urlare! Devi fare silenzio qui!- lo ammonì Ginny…
-Ho due notizie una più bella dell’altra…- disse il ragazzo con un espressione trionfante e presa una sedia si accomodò davanti a loro…i due si fissarono curiosi,poi lui continuò…-La prima è che: io ed Hermione stiamo insieme…-
La piccola Weasley non trattenne un urlo di gioia,attirando l’attenzione di alunni poco contenti di quel comportamento,Harry dal canto suo sorrise dando una pacca amichevole sulla spalla dell’amico…
-Lo sapevo! Ne ero certa! Poi fratello caro era proprio ora!- Ginny era davvero entusiasta…
-Adesso ho capito perché l’hai portata fuori di qui come una furia scatenata…sono felice per voi…non sopportavamo più le vostre gelosie…- intervenne Harry sarcastico…
-La seconda bella notizia?- chiese curiosa la ragazza…
-Questa poi è ancora più fantastica! L’ho convinta a non partire!- a queste parole le espressioni felici di qualche attimo prima scomparvero dal volto dei due amici,non spiegandosene il motivo Ron li fissò interrogativo…
-Ma sei completamente impazzito! Cosa ti è venuto in mente?!?- inveì Ginny contro suo fratello controllando il tono di voce…
-Perché? Non vedo nulla di male in ciò che fatto!- cercò di giustificarsi il rosso…
-Andiamo fuori…stiamo disturbando…- disse improvvisamente Harry,facendo loro segno di alzarsi…i due Weasley lo seguirono fuori…
-Stupido carciofo idiota! Ti rendi conto che l’hai costretta a rinunciare al suo sogno? Sei soltanto un gran egoista! Vergognati!- gli urlava contro la rossa…
-Cosa c’è di sbagliato nel voler la propria ragazza accanto? Poi non l’ho affatto costretta…lei ha accettato di sua spontanea volontà…- rispose corrucciato il ragazzo…
-Certo! Non ti viene in mente che forse la felicità del momento l’ha portata a dirti quelle cose? Perché sei così ottuso? Cosa credi che tu sia l’unico a non volere che parta? Hermione è la mia migliore amica! Anch’io voglio che rimanga! Ma rispetto la sua scelta! Ha desiderato così tanto quest’occasione,si è impegnata per raggiungere il suo scopo…ed ora dovrebbe rinunciare?- Ginny era esasperata e lo fissava furibonda…Ron la fissò ammutolito passando lo sguardo da sua sorella ad Harry,che doveva essere della stessa opinione.
Torre Grifondoro,dormitorio femminile,nello stesso momento…

Egregio Signor Belmont,
con grande dispiacere devo informarla che,
a seguito di profonde riflessioni,
non partirò più per Beauxbatons
(allegati alla lettera ci sono il biglietto e i documenti).
Porgo a lei e al Ministero le mie più sentite scuse.

Hermione Jane Granger

Rilesse più e più volte lo scritto composto,un groppo le si formò in gola,non centrava nulla il timore di deludere coloro che avevano avuto fiducia in lei,premiandola con una borsa di studio,quello sarebbe prima o poi passato,qualcos’altro la opprimeva. Si sentiva stranamente vuota,poggiò lo sguardo sul baule contenente le sue cose,era quasi pronto,avrebbe dovuto disfarlo…
“Hermione devi rinunciare al tuo sogno…vedrai tutto si risolverà…” pensava tra se e se cercando un po’ di consolazione,eppure era convinta di ciò che stava per fare quando aveva detto a Ron di voler restare,cosa succedeva ora? Cosa era cambiato in così poco tempo?
Stracciò la lettera scoppiando in lacrime…
“Non posso…”
Asciugò il viso meglio che poté e con una masso sul cuore decise di dir tutto a Ron,sperando nella sua comprensione. Scese le scale a chiocciola,giungendo nella sala comune della torre,si bloccò di colpo,lui era lì,ancora intento a discutere con sua sorella ed Harry…
-Eccola! Adesso parla con lei…- disse sicuro il ragazzo guardandola,Ginny e l’altro erano pronti a ricevere spiegazioni ma lei frenò ogni loro intento prendendo parola:
-Ron…possiamo parlare?- chiese in tono grave Hermione…
-Certo…vuoi che andiamo fuori?- rispose disponibile il ragazzo…
-Va bene…credo sia meglio…- disse la rossa scortandolo fuori…
-Scommetto che non è nulla di piacevole…- esordì il rosso…
-Ascoltami bene…ho fatto un errore…non posso rimanere,non riesco a rifiutare,ho anche scritto la lettera al Signor Belmont…ma l’ho strappata…per me questa partenza è troppo importante…- disse Hermione evitando di guardarlo negli occhi…
-Ma avevi detto che saresti rimasta…- il tono di voce di Ron era totalmente deluso e incredulo…
-E ne ero convinta…poi mi sono resa conto che tengo a te ma che non posso rinunciare al mio sogno,quando ho realizzato che rimanendo con te avrei dovuto perdere quest’occasione mi sono sentita vuota e amareggiata…- fece una pausa trasse un lungo sospiro…-Capisco che per te è difficile…lo è anche per me,sentirò davvero tanto la tua mancanza,ma credo che i nostri sentimenti,quello che proviamo l’uno per l’altra,tutto rimarrà immutato,infondo non è un vero e proprio addio…- continuò con un’estrema dolcezza la ragazza questa volta guardandolo in volto…
-Sbagli…mi spiace ma io dubito che riuscirò a rimanere fedele ai miei sentimenti a lungo…quindi Hermione questo è un addio…buona fortuna per la tua nuova esperienza…- Ron buttò fuori la sua sentenza con disprezzo,rabbia e freddezza per poi lasciarla lì e scomparire nel buco creato dall’apertura del quadro.

GRAZIE ANCORA A TUTTI VOI CHE COMMENTATE...SIETE MITICI E MI INVOGLIATE A CONTINUARE QUESTA STORIA...DITEMI CHE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO...ALLA PROSSIMA!!!

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Capitolo 6
*** Capitolo sesto ***



Capitolo sesto

-Il tuo problema è uno solo: ti lasci calpestare da mio fratello troppo facilmente…- Ginny comodamente seduta sul letto di Hermione,dispensava consigli alla sua migliore amica…
-Lo sapevo! Non avrei dovuto confidarmi con te! Dovresti consolarmi…non criticarmi!- rispose stizzita la più grande delle due…
-Non è una semplice critica Hermione,sto solo constatando un dato di fatto…tutto qua…- disse con tono filosofico la piccola Weasley,la ragazza la guardò scettica finendo di sistemare le ultime cose nel baule…
-Sinceramente ora sono un po’ più sollevata…dico davvero…lo sapevamo tutti che tra me e lui non poteva funzionare no? Meglio così!- il tono di Hermione era sicuro e deciso,prese posto vicino Ginny lasciando in sospeso la sua attività…
-Si…bhè negare che mi avrebbe fatto piacere vedervi insieme,questo non lo posso fare…ma costringerti a soffrire per quel cerebroleso di mio fratello,è troppo crudele…quindi se stai meglio ed hai somatizzato la cosa sono felice per te…ma parliamo d’altro! Ho un regalino per te…così non ti scorderai di me…- detto questo la rossa porse ad Hermione una foto…
-Oh! Ma siamo io e te! Grazie Ginny! Non mi sarei comunque scordata di te!- rispose Hermione abbracciandola forte…
-Ti ricordi? L’abbiamo scattata ad Hogsmade l’anno scorso…mettila sul tuo comodino e pensa sempre a me!- continuò Ginny con gli occhi lucidi…
-Si si…ricordo benissimo…ora ti spiace lasciarmi sola? Voglio finire di preparare il baule e farmi un bel bagno…ci vediamo a cena…- Hermione la sciolse dall’abbraccio sorridendole dolcemente…
-Va bene…ci vediamo a cena…- disse la piccola Weasley lasciandola sola.

“Manca ancora tantissima roba…non ce la farò mai!” Hermione fissò sconsolata il suo armadio,per poi passare lo sguardo al baule…
“Ieri ero quasi pronta a disfarlo…certo che è buffo come si cambi idea così velocemente…” uno strano sorriso inarcò le sue labbra…
“Ron e me…la storia più breve del mondo magico…forse non sono la ragazza adatta a lui…la Brown saprà consolarlo…” pensò mentre lievi lacrime solcavano le guance,aveva pianto tanto dopo le sue parole della sera prima,l’avevano ferita come fossero state un coltello affilato,ma era riuscita col suo raziocinio accentuato a farsene una ragione,come aveva detto Ginny,lei aveva somatizzato…o quasi. Asciugò il viso,trasse un profondo respiro e continuò a riporre indumenti ed oggetti personali nell’enorme valigia.

Il giorno seguente una semplice carrozza l’attendeva parcheggiata dinanzi l’entrata del Castello,le sue cose erano state caricate,tutto era pronto per partire,la Francia era sempre più vicina.
Sotto un cielo plumbeo gli amici più cari si apprestavano a salutare la rossa…
-Mi raccomando fatti onore! Scrivi spesso e quando puoi vienimi a trovare…sai che mi fa sempre piacere ricevere tue visite…- disse Daniel,giunto ad Hogwarts per l’occasione,stringendola forte a se e dandole un lieve bacio sulla fronte…
-Sicuro!- rispose semplicemente Hermione con gli occhi lucidi…
-Non studiare troppo capito?! Trovati un bel francesino e divertiti! E scrivimi perché altrimenti ti vengo a cercare io a Beauxbatons…capito??- Ginny le cinse premurosamente il collo piangendo come una bambina facendo commuovere oltremodo l’altra che fino a quel momento aveva cercato di trattenersi…fu poi il turno di Harry…
-Cosa poter dire di più…cerca di essere te stessa e non cacciarti nei guai,lo so detto da me suona strano!- disse il moro abbracciandola dolcemente…
-Infatti…- sussurrò la rossa ridendo sommessamente poi continuò…-Ron?- chiese piano…
-E’ sparito…non lo vedo da questa mattina…non ho idea di dove possa essere…mi spiace davvero…- rispose Harry con tono rammaricato sciogliendola dall’abbraccio…
-Stai tranquillo…- Hermione era visibilmente delusa,ma si sforzò di mostrare il più allegro dei sorrisi…quello che provava in quel momento sarebbe presto scomparso,ne era certa…
-Bhè…ora vado! A presto!- detto questo salì agilmente sulla carrozza che velocemente scomparve lungo il viale.

Trascorsero due settimane dalla partenza,Hermione nelle sue lettere scriveva che tutto andava a meraviglia,si era ambientata molto bene,tutto le piaceva ed era entusiasta di ciò che stava vivendo,ad Hogwarts la mancanza si sentiva,ma si cercava di andare avanti con serenità…più o meno…eh si! Perché gli scontri non mancavano di certo,Ginny quanto mai nervosa attaccava come meglio poteva suo fratello,non risparmiandogli commenti poco carini,dal canto suo Ron preferiva il silenzio distaccandosi sempre di più dal gruppo,degno di un eremita!

Erano giorni che voleva farlo,era giunto il momento,come una scheggia entrò nell’ufficio…
-Servantes…possiamo parlare?- Ron come una furia aveva spalancato la piccola porta lignea ponendosi davanti la scrivania di Daniel…
-Weasley…non vedi che ho da fare? Poi di cosa dovremmo parlare io e te?- il moro rimase seduto e rivolgendogli uno sguardo freddo,poggiò i suoi documenti e tolse gli occhiali da lettura…
-Da fare? Tu?! Bhè sappi che non mi interessa…- il rosso fu interrotto da Daniel che alzatosi dalla sedia lo stava per raggiungere…
-Weasley ascoltami bene…mai alzare la voce con me! Io ho poca simpatia per te,sai bene il perché,ma sono una persona disponibile,quindi se devi parlarmi fai pure,ma con i dovuti modi…- Daniel ora era dinanzi a lui e lo fissava poco rassicurante…
-Il perché si chiama Hermione…no? Cos’è sei invidioso del fatto che abbia preferito me a te?- disse Ron con aria di sfida…
-Se sei venuto qui per provocare puoi anche andartene…- rispose seccato il moro tornando a sedere dietro la scrivania…
-Ti ho appena fatto una domanda,sarebbe cortesia rispondere…sai sono curioso di sapere perché non ti sono simpatico…- continuò con impeto il rosso…
-Dovrei essere invidioso di uno stupido come te? Dovrei provare invidia nei tuoi confronti? Sei soltanto un ragazzino incapace che ha lasciato scappare una ragazza meravigliosa come Hermione…e per cosa poi? Per altrettanto stupide manie di possesso…- rispose Daniel sicuro…
-Tu…tu come le sai queste cose?- Ron era completamente spiazzato…
-Weasley…Hermione con me si confida…si fida di me…e prima o poi capirà anche che quello giusto sono io e tu verrai dimenticato…- disse il moro con un ghigno sul volto…
-Si è possibile…era per questo che volevo chiederti aiuto…- rispose il rosso guardando a terra…
-Chiedere aiuto a me? Weasley sei esilarante lo sai?- Daniel scoppiò in una fragorosa risata…poi continuò…- E cosa saresti venuto a chiedermi?-
-Voglio raggiungerla…voglio andare da lei a Beauxbatons,dirle quanto sono stato idiota e porgerle le mie scuse…se vorrà perdonarmi o no…bhè questo dipende da lei…- Ron alzò lo sguardo e serio come non mai guardò il ragazzo davanti a lui. Daniel ne fu colpito,durante quegli accesi scambi di opinioni aveva fatto di tutto per provocarlo e far scattare in lui la rabbia cieca,ma non c’era riuscito,Ron si era persino umiliato chiedendo il suo aiuto,si rese conto di quanto tenesse a lei.
-Ed io con tutto questo cosa centro?- continuò il moro con tono più rilassato…
-Devi aiutarmi…che ne so procurami un biglietto…accompagnami da lei! Io non saprei dove andare!- rispose infervorato il rosso guardandolo supplichevole negli occhi…
-E va bene! Questo ti fa onore Weasley…ti aiuterò! Raggiungersi a breve Hermione in Francia se è questo che vuoi!- detto questo Daniel congedò Ron,doveva mettersi a lavoro.

SI LO SO è DAVVERO CORTO...MA MI SERVIVA PROPRIO COSì,ANCHE PERCHè IL PROSSIMO SARà L'ULTIMO...E Lì AVRETE ANCHE LA SPIEGAZIONE DEL COMPORTAMENTO DI RON...RINGRAZIO ANCORA:

SiJay

robby

JY

edy

Gaia Loire

Ile Grint

stelly

SAPPIATE CHE OGNI VOSTRO COMMENTO MI HA RIEMPITO DI GIOIA!

ORA ALTRO PICCOLO ANNUNCIO: HO DA POCO RIPUBLICATO LA VERSIONE RIVEDUTA E CORRETTA DI UNA MIA FF(SEMPRE SU HARRY POTTER)SI INTITOLA MOONSHINE LA LUCE DEL DESERTO...BHè SEVOLETE DARGLI UN'OCCHIATA E LASCIARE ANCHE UN COMMENTINO NE SAREI CONTENTA!!!

A PRESTO COL PROSSIMO CAPITOLO!

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Capitolo 7
*** Capitolo settimo ***



Capitolo settimo

-Bhè…allora? Saputo nulla dal Ministero? Posso partire?- Ron fissava fremente Daniel…
-Si,si…tranquillo! Ho sistemato tutto:avvertito il Ministero e Silente…partiremo tra tre giorni e rimarremo lì una settimana…- rispose il moro con tono blando…
-Una settimana? Wow! Sei davvero un mito! Ma che storia hai raccontato a Silente?- disse Ron entusiasta ed il volto illuminato di felicità…
-Un mito? Io? Ma non eri tu quello che non mi sopportava? Comunque Silente si è fatto convincere facilmente…ora esci di qui...devo finire di riempire queste carte e tu devi preparare le valigie…ti informerò io sul da farsi…- rispose Daniel perentorio…
-Va bene vado…- detto questo il rosso uscì dalla stanza e si diresse verso la torre Grifondoro. Come una saetta attraversò i corridoi giungendo in poco tempo alla sua meta,entrò e altrettanto velocemente salì le scale a chiocciola che lo portarono al dormitorio maschile. Aprì l’armadio e cominciò a cacciar fuori un po’ di abiti,creando intorno a se il caos più totale,non curante di un accigliato Harry che lo guardava come fosse stato malato…
-Ron…cerchi qualcosa forse?- chiese il ragazzo con gli occhiali curioso…
-No no…- rispose sbrigativo il rosso…
-E allora cosa diamine stai combinando?- Harry ripropose un'altra domanda…
-Niente,devo solo scegliere cosa mettere in valigia…- Ron con fare tranquillo si muoveva da un capo all’altro della stanza…
-Valigia?- il moro non riusciva proprio a capire di cosa stesse parlando -Ron sicuro di sentirti bene?- continuò sarcastico…
-Ma si! Sto benissimo! Devo soltanto partire…vado a trovare Hermione…- rispose Weasley guardandolo negli occhi,Harry rimase lì a fissarlo incredulo…
-Hermione? Ma lei si trova in Francia…tu andrai a Beauxbatons?- chiese l’amico con lo stupore a livelli abissali…
-Certo che ci vado! Devo assolutamente parlare con lei!- rispose deciso il rosso continuando a fissarlo…
-E come ci arrivi in Francia? Ti rendi conto di cosa stai dicendo?- disse Harry avvicinandosi a Ron…
-Mi rendo conto benissimo...ho chiesto aiuto a Servantes,si è occupato lui di tutto quanto,mica sono così cretino da partire senza un minimo di organizzazione…- il rosso riprese a muoversi…
-Servantes? Tu? Non l’avrei mai detto…ma quando te ne vai e quando torni soprattutto?- Harry cercava di mostrarsi più ragionevole possibile,aveva capito che l’amico non avrebbe sentito nessuno e sarebbe partito ugualmente…
-Tra tre giorni…rimaniamo lì una settimana…- rispose Ron guardandosi intorno…
-Rimaniamo? Non mi dire che con te viene anche Servantes!- disse il moro sempre più divertito dalla situazione,il suo migliore amico in Francia insieme a quello che fino a poco tempo prima considerava un acerrimo rivale…
-E’ inutile che mi guardi in quel modo…portarmelo dietro era l’unico modo per arrivare ad Hermione…- Weasley continuava la sua attività con grande attenzione…
-Ok…ok…ora ti lascio fare,prepara pure la tua valigia…- detto questo Harry uscì dalla stanza.

I tre giorni trascorsero lentissimi,Ron era sempre più nervoso e schivo,informò i suoi genitori e sua sorella della partenza,quest’ultima alla bella notizia prima gli saltò al collo in un moto d’affetto improvviso,poi lo sommerse di cose che avrebbe dovuto dire da parte sua ad Hermione,ed infine lo minacciò che se questa volte avesse fatto l’ennesima stupidata l’avrebbe rinnegato come fratello maggiore picchiandolo per giunta.
Il giorno precedente alla partenza Daniel incontrò Ron dandogli le direttive precise:avrebbero lasciato Hogwarts il mattino seguente per andare a Londra e una volta lì raggiunto Beauxbatons tramite una passaporta...il rosso ubbidì ligio agli ordini. Il giorno dopo,come programmato,se ne andarono.

-Hevmione…Hevmione…- una ragazza mingherlina le correva incontro tutta trafelata…
-Cosa c’è Justine? Perché così agitata? È successo qualcosa?- chiese allarmata la rossa…
-No…no…hai visité!- gli urlò in faccia Justine…Hermione non riusciva a capire,fissò incerta la ragazza dinanzi a lei…
-Visite? Per me? Ma cosa stai dicendo?- rispose confusa l’inglese…
-Mon Dieux! Hevmione…due ragassi ti attendono all’entvata pvinscipale…su su vai!- disse la francesina spingendola in avanti.
“Due ragazzi? Per me? Chi potrebbero essere…” poi un pensiero le balenò alla mente…
“Possibile che…” iniziò a correre lungo gli stretti corridoi della Scuola “Se fossero loro…” in un batter di ciglia fu all’entrata,vide in lontananza i ragazzi in questione…stupore puro…
-Ehi Hermione…che c’è non si salutano i vecchi amici?- disse in tono scanzonato Daniel correndo ad abbracciarla,Ron strinse i pugni in una morsa,inutile,quel Servantes non l’avrebbe mai sopportato.
-Ciao! Ma voi…si voi che ci fate qui?- chiese incredula la ragazza staccandosi dal moro e posando lo sguardo ad intermittenza su ognuno dei due…
-Bhè…sai ci mancavi così tanto che abbiamo sotterrato l’ascia di guerra e deciso di venirti a trovare…contenta?- rispose allegro come sempre Daniel…
-Sotterrare l’ascia di guerra eh?- disse la rossa guardando intensamente Ron,poi continuò…-Si…comunque felice di vedervi…ora entrate vi mostro la scuola…- il tono della sua voce si fece più freddo,il rosso abbassò lo sguardo.
-Allora come ti trovi qui? I piani di studio sono difficili?- chiese Daniel guardandosi intorno…
-Non molto,studiando sodo ho recuperato in pochissimo tempo…poi sono tutti davvero disponibili nei miei confronti…-rispose sorridendo Hermione…
-Bon jour…Hevmione…non sci pvesenti i tuoi amiscì?- Justine era comparsa improvvisamente davanti a loro con uno stuolo di ragazze curiose…
-Oui modmoiselles…loro sono Daniel e Ron…due miei amici inglesi…- disse indicando entrambi,i due ragazzi salutarono cordialmente con un cenno della mano…
-Mi pvesento…je m’appelle Justine…sono la migliove amica di Hevmione qui a Beauxbatons…vi ha sgià fatto visitave la scuola?- la ragazza si era fatta avanti a guardava ansiosa di risposta il trio…
-Ho appena iniziato…se vuoi il tour lo continuiamo insieme…piuttosto voi dove alloggiate? E quanto rimarrete?- chiese Hermione guardando di nuovo Ron…
-Alloggiamo qui…Madame Maxime ci ha dato l’autorizzazione…e per la tua felicità rimarremo un’intera settimana…- rispose festante Servantes…Hermione sembrò non essere ugualmente contenta…
“Anche quell’idiota di Ronald tra i piedi…e dire che mi ero ripromessa di evitarlo il più possibile!” pensò mentre mostrava un sorriso entusiasta per la notizia ricevuta…
-Bene…Justine…iniziamo questo tour…- disse la rossa sospirando rumorosamente.

Visitarono la scuola in lungo e in largo…la francesina da brava intenditrice aveva preso tutto per se Daniel e distaccatasi un po’ dagli altri due,rideva e scherzava con il bel moro,che ricambiava tante carinerie…distanti l’uno dall’altra c’erano Hermione e Ron che indifferenti proseguivano dietro la scia di schiamazzi che Justine e Servantes lasciavano al loro passaggio,nessuna parola venne pronunciata…
“Nemmeno parla…io che gli potrei dire? Si una cosa avrei da chiedergliela:Per quale dannato motivo sei venuto qui?” pensava mentre con sguardo fiero attraversava i corridoi…
-Hermione sai che ti sta davvero bene la nuova divisa?- Ron improvvisamente aveva deciso di proferire parola,la rossa lo guardò arrossendo lievemente -L’azzurro ti dona molto…- continuò esitando e abbozzando un sorriso…
-Ti ringrazio…- rispose Hermione schiarendosi la voce e riacquistando quel tono di voce severo…
-Ehilà Hevmione è ova di cena…su su andiamo!- Justine li distrasse dai loro pensieri richiamandoli alla realtà,i due con passo svelto si avviarono alla Sala Grande.
La cena trascorse abbastanza tranquillamente,i due arrivati attirarono molto l’attenzione e in pochissimo tempo tutti gli alunni della Scuola di Magia e Stregoneria francese seppero che erano amici delle nuova arrivata anglosassone e sempre più curiose,orde di ragazzine invasero il tavolo dove Justine Hermione e i due ragazzi cercarono di cenare normalmente.

-Certo che questi francesi sono strani…e poi la tua amica…c’è un interruttore per spegnerla? Sono ore che parla e non sembra aver finito…- disse in tono disperato Daniel mentre attraversava uno dei tanti corridoi in compagnia di Hermione e gli altri due…
-Si lo so all’inizio è snervante…poi ti ci abitui…vedrai tra qualche giorno non ti farà più effetto…- rispose in tono scherzoso la rossa guardandolo divertita…
-Lo spero perché non la reggo più…- si limitò a bofonchiare il moro -Ora io e Justine andiamo da Madame Maxime…- la ragazza annuì con entusiasmo -Devo discutere con lei di alcune cose…scommetto che voi due avrete un bel po’ di cose di cui parlare…- disse Servantes guardando Ron intensamente per poi scomparire velocemente insieme alla francesina.
-Senti Hermione…c’è un posto tranquillo dove poter parlare?- chiese Ron guardandola negli occhi…la ragazza vacillò un attimo…
-Si…c’è la terrazza al quinto piano…possiamo andare lì…- rispose indugiando un poco la rossa,il ragazzo annuì ed Hermione aprì la strada.
Salirono scale marmoree lievemente illuminate da torce,le pareti,a differenza di quelle di Hogwarts,erano coperte da arazzi in seta raffiguranti forme geometriche armoniose e qualche elemento naturale ogni tanto…tutto era estremamente proporzionato ed elegante,così quieto e posato,pensò che ad Hermione quell’ambiente dovesse piacere tanto,era tutto come lei aveva sempre sognato,scosse la testa,quel pensiero lo intristiva non poco,la rossa lo fissò curiosa per qualche attimo per poi tornare a guardare dinanzi a se.
Giunsero a destinazione,scostata la pesante tenda di velluto rosso si trovarono sotto un incredibile cielo stellato,Hermione avanzò di qualche passo,mostrando a Ron ciò che si stagliava oltre l’enorme terrazza: una vigna…immensa,si estendeva per km e km,sembrava non aver mai fine,tutto era fiocamente illuminato e un acre odore saliva alle narici…un paesaggio diverso da quello che era abituato a vedere…
-Bello eh?- disse improvvisamente Hermione poggiandosi alla balaustra di marmo finemente scolpito…
-Si davvero meraviglioso…- rispose semplicemente il ragazzo…
-E dire che qui non ci viene mai nessuno…- continuò la rossa…
-E’ molto rilassante…- Ron guardò la sua compagna,era così bella mentre la brezza leggera muoveva i capelli,sfiorava quella divisa azzurrina leggera che l’avvolgeva armoniosamente e mentre assorta fissava ciò che c’era intorno a loro…
-Cosa dovevi dirmi?- Hemrione interruppe quel sacro silenzio…
-Innanzitutto chiederti scusa…- il rosso fece una pausa così da permettere alla ragazza di fissarlo stupita,continuò -Sono stato un grande stronzo! Ho calpestato te ed i tuoi sentimenti…è che…insomma Hermione…io ti volevo vicina…avevo bisogno di te!- il tono di voce del ragazzo era stizzito…
-Questo l’ho capito! Ho capito che mi volevi vicina! Ma quello che voglio io? Contano qualcosa le mie aspirazioni? I miei desideri? Col cuore in mano ti chiesto di capire la mia decisione…volevo solo che mi comprendessi…invece ho ricevuto da te solo cattiverie gratuite…mi hai ferita,lo capisci questo? Ecco stiamo di nuovo litigando…possibile che debba sempre andare a finire così? Io e te non facciamo altro che discutere per idiozie…- Hermione lo guardava con le lacrime agli occhi…Ron fu incapace di replicare,cosa avrebbe potuto o dovuto dire? Poi una domanda della rossa lo fece riflettere…
-Ascolta Ronald…perché sei venuto qui? La verità…- quella voce non ammetteva scuse di nessun genere…
-Io…volevo davvero scusarmi per il mio comportamento…ma in realtà speravo di poterti convincere a tornare ad Hogwarts…è quello il tuo posto!- rispose con sicurezza i ragazzo…
-Il mio posto? Ho capito bene? Da quando in qua sei tu a scegliere cosa è meglio per me e per la mia vita?- la rossa fece una pausa per poi guardare a terra…-Lo vedi? Non possiamo stare vicini…il tuo egoismo cieco distrugge ogni mia iniziativa ed io non riesco a sopportarlo…quindi ti prego…torna al più presto in Inghilterra…oramai non puoi dire o fare nulla per farmi cambiare idea…rimarrò qui a Beauxbatons…- le ultime frasi furono pronunciate con un’intensa tristezza,poi la ragazza puntò i suoi occhi color caramello su di lui per poi andarsene e lasciarlo lì con i suoi dubbi,incertezze e rimorsi,lacerandosi l’anima,come mai aveva fatto prima.

Il mattino seguente fu chiaro sia a Daniel sia a Justine che l’incontro serale tra i due Grifondoro (“ex” per quanto riguarda Hermione) era andato molto male…
-Quale cretinata ha buttato fuori questa volta quel cerebroleso?- disse Servantes guardando comprensivo Hermione…
-Il solito egoismo maschile…tutto è nella norma…- rispose la rossa con freddezza alzandosi dal tavolo e lasciandolo solo con la francesina…
-Sci parlo io con pel di carotà se vuoi…- Justine aveva preso parola…
-Mi faresti un grande piacere…io rischio di pestarlo quello stupido!- sbuffò Daniel portandosi una mano nei capelli corvini…
-Trés bien…dopo le lesionì sci andvò subito…- la ragazza sorrise e abbandonò anch’essa il moro.
Uno strano piano però,stava per entrare in atto,quello non era semplice altruismo o preoccupazione verso un’amica…eh no!…qualcos’altro bolliva in pentola.

NON UCCIDETEMI VI PREGO!(ANCHE PRCHè SENZA DI ME CHI LA CONTINUA LA STORIA?? EH EH EH!)VI AVEVO DETTO CHE QUESTO SAREBBE STATO L'ULTIMO CAPITOLO,MA C'è STATO UN'IMPREVISTO,OVVERO:

LA MIA MENTE MAGICAMENTE CREATIVA HA FATTO NASCERE ALCUNE VICENDE NUOVE,CHE COMPLICHERANNO UN POCO LE COSE,QUINDI,PER ARRIVARE AL SODO,CI SARANNO ALTRI CAPITOLI IN CUI APPROFONDIRò UN CERTO ARGOMENTO (LE ULTIME RIGHE DEL CAPITOLO FANNO CAPIRE QUALCOSINA-INA).

COME AVRETE DI CERTO NOTATO HO INSERITO UN NUOVO PERSONAGGIO: LA FRANCESINA JUSTINE...COME VI SEMBRA?? FATEMI SAPERE COSA PENSATE DI LEI.

PER QUANTO RIGUARDA IL COMPORTAMENTO DI RON...BHè HO VOLUTO FARLO DIVENTARE UNO DI QUEI RAGAZZI ESTREMAMENTE POSSESSIVI,MA NON VI PREOCCUPATE,CREDO CHE RITORNERà SULLA RETTA VIA...

RECENSIRE PLEASE...PERCHè LO SCORSO CAPITOLO SOLO LA FEDELE SIJAY(CHE RINGRAZIO) HA COMENTATO

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Capitolo 8
*** Capitolo ottavo ***



Capitolo ottavo

-C’est toi Ron…n’est pas?- chiese Justine con voce velata,facendo sobbalzare il rosso…
-Oh Justine! Mi hai colto di sorpresa…- sospirò sollevato Ron…
-Escuse moi…non volevo spaventavti…posso pavlavti?- disse la francese con fare dolce…
-Si dimmi pure…-
-Très bien…io volevo sciederti un favove…molto impovtante…-continuò la ragazza sicura…il rosso annuì facendole segno di andare avanti.
Justine fece qualche passo nella sua direzione con fare sinuoso,lo sguardo della bella francese puntava senza paura quello della sua preda…ora era a pochi centimetri dal volto paonazzo dell’inglese…un ghigno divertito increspò le labbra della ragazza…le stesse perfette labbra che pochi istanti dopo aderirono con grazia a quelle del ragazzo…poi un flash e un rumore sordo,Ron scostò con violenza Justine da sé.
-Sei pazza? Che ti salta in mente?- urlò nel pieno panico il rosso…
-Guavda lassù Pel di cavotà…- rispose divertita la ragazza indicando con un dito un punto poco illuminato del corridoio dove si trovavano,Ron aguzzò la vista,non riusciva a distinguere cosa ci fosse in quell’angolo…era troppo buio…Justine corse in suo aiuto e con un movimento rapido della bacchetta mostrò l’oggetto nascosto…
-Una macchina fotografica? Ma che cosa…- il ragazzo fissava stralunato la francese,sempre più divertita…
-Come…non capiscì? Te lo spiego io se vuoì…- rispose lei con voce melliflua…poi con un altrettanto rapido colpo di bacchetta attirò la macchina a se,mugugnò quello che a Ron sembrò essere un incantesimo,l’oggetto svanì per fare spazio ad un rettangolare pezzo di pellicola…una fotografia.
-La vedì questà? Ritvae moi e toi…mentve sci basciamo…pensa come sci vimavvebbe male Hevmione se la vedesse…- continuò con falsa apprensione la ragazza…
-Sei soltanto una…- Cercò di replicare Ron invano,fu interrotto…
-Io sci andreì piano con le parolè se fossi in toi…ti convienè seguive le mie istvusionì se non vuoì dispiasceri…-lo sguardo di Justine non ammetteva repliche,poteva fare di tutto…
-Allora…cos’è che vuoi?- rispose il rosso tagliando corto…
-Benè…vedò che vasgionì…l’unicà chose che vogliò è questà: liberami di Hevmione…toglimelà dai piedì…- disse con tono secco la francese,gli occhi come due dardi infuocati…
-Cosa?!? Ma lei…lei è una tua amica…- Ron era sempre più scioccato,cosa voleva davvero quella ragazza da lui? Cosa pretendeva?
-Piccolò insgenuo…pvopvio non capiscì eh? – Justine si inumidì le labbra per poi continuare -Da quandò quella scioccà è avvivata qui…ho pevso tutto…sai pel di cavotà che evo la vagassa più popolave di Beauxbatons? La più aclamata,amata e ben volutà...la migliove…in tuttò…poi…- fece una pausa,sospirò pesantemente,Ron la vide stringere con forza i pugni…-Poi quellà dannatà è venutà a vovinavmi la vità…ova è leì la migliove…io non sonò più consideratà…e questò non mi stà benè!- lo sguardo carico d’odio di Justine travolse il rosso,doveva essere davvero disperata e meschina per fare una cosa tanto spregevole.
-Non posso aiutarti…mi spiace ma non ferirò Hermione per la tua stupida vendetta…mostrale pure quella fotografia…se ha un minimo di fiducia in me crederà alle mie parole e non alle tue…-disse il rosso mostrandosi deciso…
-Sicuvò? Ne seì scertò? Sai lei ultimamentè ti cvede un gvan busgiardò…dopò la stovià di quellà Lavandà…- rispose la francese ponendosi dietro di lui e facendo penzolare la foto che li ritraeva proprio davanti agli occhi del ragazzo.

Ron deglutì a fatica,aveva pienamente ragione,lui non era sicuro,non era certo che Hermione avrebbe creduto a lui,oltretutto quella Justine era sicuramente un’ottima attirce,sarebbe stata capacissima di portare la rossa dalla sua parte,senza il minimo sforzo.
Puntò il suo sguardo su quell’immagine troppo perfetta,troppo chiara,così sgranata che la sua Hermione non avrebbe potuto avere dubbi…avrebbe sicuramente creduto alle menzogne che la francese avrebbe elaborato con maestria…fu distolto dai suoi pensieri da Justine…
-Sai…ne ho quantè ne vuoì di questè…potveì tappessarscì l’interà scuolà…seì ancovà così sicuvò di te?- sussurrò la francese all’orecchio del rosso.
L’inglese si sentì morire…cosa doveva fare? Era ad un bivio…due scelte difficili: tradire la ragazza che amava mentendole ma risparmiandole un dolore e magari averla di nuovo vicina ad Hogwarts,oppure rischiare di distruggere il loro precario rapporto nel momento in cui la francese le avrebbe mostrato quella foto…sospirò rumorosamente,si sentì uno sporco vigliacco,come mai prima:
-Quanto tempo ho per farle cambiare idea…- disse secco il ragazzo...Justine sorrise sommessamente,con grazia tornò di nuovo dinanzi al ragazzo…
-Pev Natalè la vogliò fuovì di qui…se sci viescì pvimà…bhè in quel casò savestì pvopviò bvavò…ova và e fa del tuo megliò…-detto questo la francese scoccò un bacio sulla guancia destra di Ron…il rosso capì in quel momento cosa fosse il tanto declamato
‘Bacio di Giuda’.




SI LO SO è CORTISSIMISSIMO!NON UCCIDETEMI!DITEMI COMUNQUE CHE VE NE PARE...VE L'ASPETTAVATE DA JUSTINE QUESTA REAZIONE?

SAREI STRA MEGA FELICE SE LASCIASTE UNA RECENSIONE,A PROPOSITO,GRAZIE A SIJAY CHE è SEMPRE PRONTA A COMMENTARE OGNI CAPITOLO...MA VOI ALTRI...VI SIETE PERSI PER STRADA FORSE? SCHERZO,SCHERZO!
UN SALUTO E ALLA PROSSIMA!

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