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Eccomi di nuovo con una inedita, mirabolante storia!! Ecco
la frase di rito (finalmente!):
I Green Day non mi appartengono e non scrivo per lucro. Ogni
riferimento a persone o cose è puramente casuale.
Dopo, passo alla presentazione vera e propria: allora,
era un caldissimo pomeriggio e io e una mia altra amica più spostata di me
abbiamo deciso di darci alla scrittura, ed ecco cosa ne è venuto fuori. A noi
ha strappato un sorriso, speriamo che sortisca lo stesso effetto anche su di
voi. Sappiamo bene che ci prenderete per folli più di quanto, come ci tengo a
ribadire, non siamo già, e ce ne vanteremo per il resto dei nostri giorni! Non perdete
tempo a consigliarci uno bravo (e sappiamo che lo farete, lo sappiamo, noi, eheh) perché non c’ è verso: siamo irreversibili!
Bene, dopo aver sclerato alla
perfezione (come sempre, perché smentirsi, del resto?!) auguriamo a tutte una
buona lettura e saremo ansiose di leggere i vostri commenti (senza biglietti da
visita di psichiatri e roba varia, ok?!).
UN BACIO J
C’ era una volta in un tempo lontano nella Repubblica di Berkeley una pazza
giovane di nome Roberta che, affetta da gravi disagi mentali (“non è vero!!” “zitta,
è vero eccome!”), aveva avuto l’ infelice idea di appassionarsi in modo
ossessivo al poker e, non avendo il denaro per pagare i debiti di gioco,
puntava sul tavolo verde rapporti sessuali con il vincitore del tavolo (“ed è
pure brava! Aspetta che vado!” “fermo tu, dove vai?! Non tocca a te entrare in
scena, ancora” “ma io la voglioooo” “la smetti, Trè?!”).
E pensare che era andata lì per gli studi, e invece si era fatta un’ allegra
seconda vita di cui tutta la sua famiglia era all’ oscuro.
Una sera maledetta era presente al tavolo un certo Billie Joe
Armstrong,cantante dei Green Day(“finalmente!
Ecco il personaggio principale!” “non sei il personaggio principale! Razza di
egocentrico!”), per cui Roberta era pazzamente innamorata (“davvero?!” “sì,
scema, ascolta e zitta”). Roberta, stranamente per lei, fece di tutto per
perdere e per far vincere Billie, con tutte le forze che aveva in serbo.. e
alla fine, come sperava, raggiunse il suo obiettivo.
Proprio sul più bello, mentre Roberta era avvinghiata a Billie e gemeva tra
le morbide lenzuola di un albergo di lusso (“ah, paradiso! Sai che comincia a
piacermi questo Billie Joe comesichiama?! Piccolo e
versatile, come una citycar! Peccato per il freno a mano, me lo aspettavo più
lungo, sai, per la sicurezza..” “risparmiami i particolari, porca!”),
arrivarono una cinguettante Lady Gaga e la sua marea
di paparazzi, che presero a fotografare senza sosta i due malcapitati senza che
loro si accorgessero di niente.(“e poi dicono che capiscono! Mbah, ai miei tempi non era così. E pensare che oggi
studiano! Io feci solo la prima elementare, eppure.. poi imparai a stirare,
ricamare..” “e pure l’ incursione della nonna mancava?! Sparisci! Arbitro?! INVASIONE
DI CAMPOOOOOOO!”)
Così Roberta finì su tutti i giornali mondiali (“che bello, la celebrità!” “devi
vedere il motivo, mia cara!!” *risatasadica*), quindi anche quelli del suo Paese, e i suoi
genitori, per la vergogna, negarono che quella “brutta troia senza scrupoli e
pudore” fosse davvero la loro amata figliola (“io non sono una brutta donnina
di facili costumi!! E sono la loro figliola! Non capisco.. sarà demenza
senile!? Vado a far fare l’ esame di mammografia alla mamma! La demenza SENILE potrebbe
essere in agguato!” “demenza senile sarà quella che avrai tu, dolce bambolina,
se non la smetti di commentare! E lascia stare la mammografia, deficiente! Non c’
entra nulla, quasi come il cervello con te!”) . Roberta, infatti, era sempre
stata la figlia perfetta ed era riconosciuta da tutti come tale. Questo
scandalo contribuì a modificare la visione di Roberta da parte dei suoi
concittadini italiani, che iniziarono a odiare lei e la sua famiglia.
Solo una persona era rimasta a Roberta, la sua migliore amica Desirè, che,
ambiziosa com’ era, non si lasciò scappare l’ occasione di rubare tutti gli
averi dei suoi genitori e scappare in California dalla sua best (“ah, la
California, sole, mare, spiagge!!” “ e come ci vivrai?!” “di bellezza, ovvio!” “permettimi
di dubitare..” “vedrai, donna di poca fede, vedrai” “ti ricordo che sei nelle
mie mani, amore, posso fare di te quello che voglio” “aiutoooooooo!!”
“oca”), nonostante il suo compagno di vita, Ugo, non acconsentisse, essendo un
uomo avido e geloso, attaccato ai suoi averi come una cozza allo zucone (“povero
cucciolo!” “zitta tu, tale e quale alla tua amica!”). Lui era il tipico ragazzo
conteso tra le donne, a causa della sua bellezza e prestanza (“lo so, lo so,
grazie” “modesto, eh? Ti faccio vedere io!”). Purtroppo, solo Desirè conosceva
a fondo i suoi difetti, come la puzza dei piedi, la masturbazione compulsiva e
la “mammite” cioè l’ attaccamento morboso alla madre che, a causa delle troppe
gravidanze, era divenuta una vecchia brutta, grassa e bitorzoluta.
Così Desirè, esausta di questa situazione, salì su quel benedetto aereo e
atterrò a Berkeley, raggiungendo Roberta. Finalmente il fantastico duo era di
nuovo al completo! (chissà che combineranno! Ah, come era diverso, ai tempi
miei, le ragazze attendevano il marito in casa con la mamma, e poi..” “basta, nonnaaaa! Mi rovini la storia!” “era più bella quella che
stavo raccontando io!”)
Una bella serata, mentre Roberta, Desirè, Billie, Mike e Trè uscivano dalla
discoteca più in di Berkeley (D: ovvio! Non ci andrei, sennò!) per entrare
nella lussuosa limousine che avevano affittato (M: e Dio solo sa quanto ci è
costata!), scorsero da lontano una vecchia e scassatissima
Fiat Panda bianca, che pareva l’ auto dei genitori di Desirè, che tra sé e sé
pensò che forse era l’ effetto della cocaina che aveva recentemente sniffato.
Malauguratamente, quella era proprio l’ auto dei genitori di Desirè che
avanzava furiosamente con a bordo niente popò di meno che: i genitori di
Roberta, i genitori di Desirè e, sulla capotte, il fidanzato di Desirè, che
reggeva fieramente un cartello con su scritto “zoccole, ladre, ridateci quello
che ci appartiene!”, mentre, come sottofondo musicale, i padri delle due
ragazze bestemmiavano in coro.
All’ interno della limousine in corsa furiosa, tutti si domandavano come
avrebbero fatto a depistare l’ allegra brigata (D: evviva, allora è vero che
ragiono anche io! Sarà la coca: non ne hai mica ancora un pochino, vero,
Autrice? IO:taci, ragazzina odiosa e viziata!): la situazione fu risolta dal
geniale Trè Cool (T:lo so, lo soIO:
presuntuoso, non è vero!) che, avendo con sé dei preservativi in gran quantità
(T: io vado in giro sempre attrezzato, si sa, per le persona bisognose), li
gonfiò della vodka che aveva prontamente fregato a un passante e li gettò sulla
macchina. La povera Panda scassona, surriscaldata
dalla corsa e con le coronarie pericolanti (PANDA: povera me, con la
tachicardia che mi ritrovo! Meglio se comincio a recitare le mie ultime
preghiere..), si incendiò in un botto, sotto lo sguardo estasiato dei
passeggeri della limousine.
Questi ultimi, arrivati in una spiaggia deserta per praticare l’ arte
suprema (TRé: era oraaaaaaaaaa!!
IO: non ha dimenticato qualcosa?! T:cosa?! IO: l scopriremo solo vivendo!), si
accorsero di essere rimasti a corto di materiale ma (D:sarebbe? Io sono ottimo
materiale, sai?! IO:zitta, sempre le solita oca onnipresente), nonostante ciò,
si diedero al lavoro di gruppo, per non annoiarsi da soli (R: che facciamo, un
cartellone? IO: non proprio, diciamo altro lavoro pratico.. bucatura.. senza
trapano! R:non capisco).
Da questa colossale “opera” nacquero 16 danni irreparabili: Desirè e Roberta
finirono su tutti i giornali con parti gemellari da 8 mocciosi (PAP°DI ROBERTA: San Michele,
mannaggia tua!) ciascuno che, per un’ ignota legge della fisica, appartenevano
a padri diversi (D: e adesso che facciamo?! E se chiedo il divorzio da tutti
posso ottenere tanti assegni di mantenimento?! Posso fare tanto shopping! IO: e
i piccoli?! Pane e margarina mentre le loro mammina sfoggia la vestaglia
Valentino per accudirli?! Egoista!). L’ inchiesta venne aperta e la notizia
fece il giro del mondo (D: sono famosa finalmenteeeee),
arrivando ai genitori delle giovani che, rimasti vivi non si sa per quale
miracolo di San Francisco di Assisi (PAPàDI ROBERTA:e chi è questo?! Io non l’ ho mai usato nelle
imprecazioni, mannaggia sant’ Antony!!) , piombarono
in ospedale, tentando di riavere i loro soldi. Arrivò subito dopo anche Ugo, il
leggendario fidanzato di Desirè che, per inseguire Billie Joe che si era
dileguato sulla sua Z3 all’ arrivo dei genitori, rubò per un soffio la Porsche
del medico di guardia (U: chissà che dirà mammina!! Perdonami!!) e sfrecciò
sulle Hayways della California all’ inseguimento di
quell’ insolente del cantante dei Green Day (BJ: te l’ ho fatta, idiota
mammone!! IO: ha parlato la banca del seme! Guarda avanti invece di gongolare,
idiota!).
Malauguratamente Ugo non conosceva nessuna scorciatoia dalla strade principali
(U:che mammina mi aiutiiii), cosa che a Billie era
ben nota. Perciò, quando il cantante sparì in una traversa sterrata della
superstrada, Ugo si lanciò in un’ altra stradina sterrata, la sbagliata.
Purtroppo, incontrò Mike Dirnt che passava di lì e che decise di vendicare
Billie (BJ:grazie, amorino!! IO: ma tu non stavi con Roberta?! BJ: beh, sia
come sono fatto.. IO: te lo dico io come sei fatto, doppiogiochista!) e tirare
sotto il povero Ugo, che finì nella stanza accanto a quella di Roberta e
Desirè, per mancanza di posti letto (U: e pregando mammina di portarmi la
cioccolata!).
Intanto, dati gli strani comportamenti assunti dalle due giovani dopo l’
arrivo di Ugo (D: io lo ammazzooooooo!! INFERMIERA:
dritta al manicomio, tu! IO:sisi ha ragione, e uno
buono, per favore!), Roberta e Desirè vennero trasferite in un ospedale per la
cura mentale (D:senza centro benessere?! IO:ma che centro benessere, idiota di
una Desirè?! Qui ti devono curare! D:ma io sto benissimo!” IO:sese, e io sono il dottor House!). Qui, chiuse in una
sottospecie di cella puzzolente che per nulla si addiceva alle lussuose ville a
cui le due aspiravano, Desirè e Roberta si annoiavano a morte prendendo in giro
le infermiere (INFERMIERE: povere noi, ma, autrice, non ci potevi spedire
Billie Joe, che almeno ci divertivamo un po’?! IO: pervertite, anche voi ci
mancate!) che, in quel modo, credettero che le due fossero proprio due casi
estremi e le trasferirono di reparto, in quello “incurabili estremi”.
Qui ci fu l’ incontro della svolta: le due fecero conoscenza di un tipo
strano e lugubre, un certo OzzyOusbourne,
che ebbe la grande idea di aiutare le sventurate a evadere dal manicomio,
attraverso un passaggio scavato sottoterra.