Un racconto spezzato

di Honey_34
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ginny ***
Capitolo 2: *** Ginny ***
Capitolo 3: *** Ginny ***
Capitolo 4: *** Ginny ***
Capitolo 5: *** Ginny ***
Capitolo 6: *** Ginny ***
Capitolo 7: *** Ginny ***
Capitolo 8: *** Ginny ***
Capitolo 9: *** Ginny ***
Capitolo 10: *** Ginny ***
Capitolo 11: *** Ginny ***
Capitolo 12: *** Ginny ***
Capitolo 13: *** Ginny ***
Capitolo 14: *** Ginny ***
Capitolo 15: *** Ginny ***
Capitolo 16: *** Ginny ***
Capitolo 17: *** Ginny ***
Capitolo 18: *** Ginny ***
Capitolo 19: *** Ginny ***
Capitolo 20: *** Ginny ***
Capitolo 21: *** Ginny ***
Capitolo 22: *** Ginny ***
Capitolo 23: *** Ginny ***



Capitolo 1
*** Ginny ***


Quanto tempo è passato da quando ho sfogliato per l’ultima volta queste pagine, calligrafia minuta, timida…amavo leggerle, ma poi non sono più riuscito neanche a sfiorare la copertina dorata e amaranto. Un diario, piccolo, leggero, copertina in cuoio con i colori della sua casa. Le pagine in carta naturale, come le piaceva tanto…i miei ricordi. Vividi e nitidi nella mia memoria. Ed ora mi sono deciso: riaprirò il diario e leggerò dalla prima all’ultima parola qui scritta. Pagine in inchiostro, scritte da qualcuno che amai e nel ricordo amo ancora. GINNY WEASLEY SECRET DIARY 1 Settembre, Espresso Caro Diario, sono appena salita sul treno per Hogwarts, seduta su uno dei sedili di uno scompartimento accanto a Hermione. Quest’anno dovrò fare i G.U.F.O, lei mi ha detto che sono facili, e che sono fortunata a non seguire le lezioni di ‘quel’imbrogliona della Cooman’ (sue testuali parole). Sarà, ma io ho un po’ di fifa. Non che vada male a scuola, anzi, mi piace abbastanza (tranne Pozioni), ma penso che tutte le persone normali, esclusa Hermione quindi, debbano essere nervose. Ecco, sono entrati Ron ed Harry, soliti ritardatari! Il lato buono è che hanno portato tanto cioccolato (lo adoro) e un sacco di mou e gelatine tuttigusti + 1. Sembra ieri che sono salita per la prima volta su questo treno, dopo anni che accompagnavo i miei fratelli alla stazione, e sono stata smistata nella casa di Grifondoro. E pensare che è strano quello che mi ha detto il Cappello Parlante. Sono l’unica della famiglia Weasley sulla quale il Cappello ha dovuto pensare. Mi disse, quasi fosse una voce dentro la mia testa “Ma pensa un po’! Abbiamo l’ennesimo Weasley!” fece una pausa, lievemente cupa se devo essere sincera, poi sospirò e abbassò la voce, infatti, sentii solo io “Nella tua testa c’è grande capacità d’apprendimento, sei spontanea, vivace sì, coraggio, disposta ad aiutare chi ha bisogno…quindi direi che la tua casa è giusto che sia Grif…Oh! Ma aspetta un momento cosa vedo! Ribellione? Arroganza? Ambizione?Oh no, qui c’è qualcosa che non va…non avrei mai pensato che un Weasley potesse avere queste doti…cosa faccio con te ragazzina?” ricordo che tremando pensai alla faccia di mamma se mi avessero messo a Serpeverde, chiusi gli occhi e sussurrai “Grifondoro” e il cappello per fortuna mi ascoltò. Ora che ci penso capisco come Tom Riddle, niente meno che Voldemort, fosse riuscito a leggermi dentro in quel modo, aveva doti di Serpeverde che scorrono per chi sa quale motivo anche nelle mie vene. Ora scusami ma mio fratello mi guarda male…Che ficcanaso!! Bene, eccomi qui! Prima infatti, come ho scritto, mio fratello cercava di leggere quello che stavo scrivendo, quindi ho dovuto chiudere. Dopo qualche minuto Bam! Un certo idiota biondo, con la divisa nera e stemma di Serpeverde con alle spalle due gorilla, ha sbattuto la porta sghignazzando come un imbecille. Naturalmente sto parlando di Draco Malfoy. –Bene, bene… i mitici Grifondoro sempre insieme. Oh, ma vedo che c’è anche baby Weasley!- ha detto guardandomi. Poi ha continuato rivolto a me –Adesso vuoi anche tu far parte del magico trio, ma che bello avremmo un bel quadretto! Potter con Weasley e Granger con Weasley boy!- A quel punto mi sono alzata, ho preso la mia valigia e con l’altra mano, quella libera, ho preso Malfoy per il collo del maglione e l’ho trascinato fuori con me sbattendo la porta dietro di noi. –Ah!Ah! Ora sono io a ridere! Lascia che ti dica un paio di cose viscido verme d’un Serpeverde. Primo: Harry è solo un mio amico Secondo: Non ho la minima intenzione di unirmi al mitico trio Terzo:…FUORI DAI PIEDI!- Non c’è che dire, è stata un uscita ad effetto e soprattutto ho lasciato Malfoy senza parole (difficile perché pur di parlare sputa fuori da quella fogna anche le cose più assurde). Ora sono seduta in uno scompartimento insieme a Luna Lovegood che, sarà anche strana ma, è tutt’altro che stupida. Lei legge ‘Il Cavillo’ e io scrivo tranquillamente ma…oh! Siamo arrivati ad Hogwarts.

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Capitolo 2
*** Ginny ***


3 Settembre, Sala Comune Non ci crederai! Già da ieri hanno cominciato a riempirci di compiti! E poi che orari! 1. Trasfigurazione 2. Incantesimi 3. Pozioni 4. Antiche Rune Meno male che al pomeriggio ci sono state due materie che mi piacciono e una in cui si può stare tranquilli. 5. Difesa contro le Arti Oscure 6. Cura delle Creature magiche. Devo finire un compito di antiche Rune. Ho finito. Spero vada bene, magari più tardi gli faccio dare un occhiata da Hermione. ‘‘La base delle parole è costituita da terra (terra) mare (mare) oceano (oceano) acqua (o acqua) sole (sole). Ossia le prime rune indicanti le calamità base del pianeta Terra. Se dovessimo scrivere un piccolo testo con riferimenti a questi elementi (Nella terra egiziana dove avvennero diverse calamità soprannaturali dovute alle acque del Nilo, sui cui argini si formava il limo reso fertile dal Sole raffigurato dagli antichi egizi come il dio Ra) sarebbe -nella Terra egiziana dove avvennero diverse calamità soprannaturali dovute alle acque del nilo, sui cui argini si formava il limo reso fertile dal sole raffigurato dagli antichi egizi come il dio ra…’’ Così è l’inizio, poi continua per circa altri 80 centimetri anche se ci aveva chiesto solo 50...oddio mi sto trasformando in Hermione 2 La Vendetta! Speriamo di no! Ho bisogno di una boccata d’aria. Sì, sono ancora in tempo!

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Capitolo 3
*** Ginny ***


4 Settembre, letto Ho ancora un po’ di tempo prima delle lezioni, così posso scrivere. Bene, ieri sera ho messo un mantello e sono uscita a fare quattro passi, non sai cosa ho visto! Con questo prenderò in giro mio fratello a vita! Adiacente a un cespuglio, vicino al lago (dove mi trovavo anch’io) Ron, teneva per mano una ragazza, era buio, ma sono quasi certa che non era di Grifondoro. Ad un certo punto si è chinato per baciarla e Ah!Ah!Ah!Ah!Ah!Ah!Ah! E’ inciampato! Scommetto che è diventato rosso come peperone. Oh! È tardi, mi devo vestire. Ecco, ho fatto in fretta. Devo dire che io sono un esempio babbano per tutti! Dean mi ha vista il primo giorno di scuola di quest’anno e mi ha detto che il modo che ho di vestirmi assomiglia moltissimo ad una cantante babbana che si chiama…Avril Lavigne, mi pare, non sono sicura. Mia mamma mi ha detto, quest’estate, che vedendo un telefilm in televisione (grazie a mio padre che l’ha installata) che s’intitolava ‘Una mamma per amica’, la protagonista mi assomigliava moltissimo, solo che io ho i capelli rossi, speriamo sia carina questa protagonista! Ora è davvero tardi, devo scappare. Sera, letto Notizia super! Fine- settimana a Hogsmeade! Non vedo l’ora, così posso uscire con le mie amiche, magari invito anche Hermione? No meglio di no, finirebbe che passiamo tutto il giorno tra vetrine di libri e pergamene e penne. Però tutte le volte che c’è una buona notizia, sotto se ne nasconde una cattiva. Infatti, oggi, stavo andando a lezione di Storia della Magia, quando (poiché ero in corsa, come al solito in ritardo) ho urtato contro Malfoy. All’inizio non mi ero accorta che era lui, infatti gli ho chiesto scusa e mi stavo anche per piegare e aiutarlo a raccogliere i suoi libri, menomale che l’ho guardato in faccia e ho fatto un passo indietro. –Weasley, ancora in ritardo? Allora è diventata un abitudine!- rise –Si da il caso che, io sarò anche fuori orario, ma lo stesso vale per te Malfoy- risposi guardandolo negli occhi, con il Vingardium Leviosa gli messo in libri in mano e me ne sono andata. Wow, ne ho vinta un'altra, sono riuscita per la seconda volta a fargli chiudere quella sua stupida bocca. Il brutto è che non l’ho incontrato solo stamattina, anche il pomeriggio! Stavo studiando il biblioteca ed è arrivato mistersimpaticone che cercava un libro, ho alzato il mio per non vederlo e una mano me l’ha afferrato. Chi mai poteva essere con una grazia e una gentilezza tale? –Qual buon vento Malfoy! Prego comunque!- ho sorriso a mo’ di presa in giro –Sai, mi serve…- ha detto con quel maledetto ghigno stampato perpetuamente sulle labbra –Gia, e io stavo studiando, mi serve per una ricerca stupido idiota. Chiedi a madama Pince e lei ti dirà dov’è- gli ho detto arrabbiata, ma non mi sono alzata –Stupido idiota? Non credevo che miss-super-studiosa Weasley dicesse cose di questo genere- il ghigno, ancora. A quel punto ho perso la pazienza e mi sono alzata –Davvero? Non lo credi? Beh, so dire anche di peggio brutto ba…- Madama Pince. –Signorina Weasley, Signor Malfoy, vi pregherei di uscire se dovete sbraitare in questo modo, altrimenti fate silenzio, questa è una biblioteca, non un parco giochi- se né andata e ho guardato male Malfoy, riprendendomi il libro. –Non finisce qui piccola…- mi ha sussurrato stringendomi con forza il polso, tanto da lasciarmi dei segni purpurei sulla pelle. Ho preso il quaderno e sono uscita, tornando qui, alla sala comune, dove, per mia sfortuna ho incontrato Ron, Harry ed Hermione, il magico trio. Lei studiava, come sempre, gli altri due giocavano a scacchi magici. Mi sono seduta ad un tavolo più o meno lontano da loro e ho riaperto il quaderno e il libro mettendomi a scrivere. Ero vicino al camino, quindi ho tirato su le maniche del maglione. –Ginny! Cos’hai sul polso?- accidenti! C’erano ancora i segni della mano di Malfoy! –Niente, niente, mi sono fatta male oggi, non preoccuparti- ho sorriso molto poco convincentemente –Eh, no, cara, Qualcuno ti ha fatto male. Chi è stato? Ci sono evidenti segni di dita qui- mi ha tastato il polso e ho fatto un gemito di dolore. A quel punto si sono avvicinati anche Ron ed Harry. –Ginny, chi è stato?- mi guardavano come se fossimo in un tribunale –Malfoy- ho sibilato neanche parlassi il Serpentese. –Cos’è successo? Perché ti ha lasciato questi segni?- mi ero proprio stufata! Ho tirato giù la manica e ho preso la mia roba, e sono corsa qui in camera a piangere. Non è possibile che mi trattino come una bambina! Mia madre che mi abbraccia sempre stretta quando ci sono ospiti o quando mi presenta dicendo –ed ecco la più piccola, la mia bambina!- Non lo sopporto mi fa innervosire così tanto che scapperei tutte le volte che fa così. E Ron, con i suoi “compari” sempre a difendere ‘Ginnyna la bambina’. Li odio! Li odio! Li odio!

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Capitolo 4
*** Ginny ***


5 Settembre, biblioteca E’ tardi, fra un po’ devo tornare al dormitorio. Oggi ho avuto un’altra discussione con Malfoy. Sembra che mi pedini, lo incontro ogni cinque minuti, ci litigo ogni mezz’ora! Che fortuna che i segni rossi se ne sono andati. Oggi, stavo uscendo dalla sala grande dopo la colazione con Sarah e Katie (Fleever non Bell), le mie compagne di stanza, e per sbaglio ho inciampato in una statua alla sinistra del portone. Stavo per cadere, ma qualcuno mi ha tenuto su, per un momento, le mie mani, appoggiate sul torace del ragazzo per tenermi, hanno sentito degli addominali scolpiti e le sue braccia forti. Ho alzato gli occhi e da un sorriso stavo per far uscire un –Grazie- quando ho incrociato i suoi occhi, grigi e freddi come il ghiaccio. Però guardando bene erano azzurri, chiarissimi e con screziature grigie, ma azzurri…va beh, sta di fatto che era Malfoy. Mi sono alzata e prendendo il mio zaino da terra mi stavo allontanando –Hey Weasley! Sei stata educata così male? Neanche si ringrazia ora? È già tanto che ho tenuto su il tuo peso morto!- L’avrei ucciso, tanto più che stava uscendo un sacco di gente dalla Sala –Pensa alla tua di educazione, idio…ideogramma, volevo dire, si interessanti- fantastico, anche una pessima figura con la McGranitt, ma quel piccolo sudicio sorcio me l’avrebbe pagata, ho preso un aereoplanino di carta, mi piace farli durante le lezioni di storia della magia, e ci ho scritto in fretta “ore 12.10 in giardino se hai paura non venire” gliel’ho lanciato e mi sono girata ridendo –Aur Avoir Malfoy!- all’ora prefissata ci trovammo in giardino e lui si trovava davanti a me, io in evidente disagio. Mi girai e mi allontanai di un paio di passi, presi fiato e mi girai cercando di lanciargli un rictusempra, ma lui mi ha fermata, mi ha stretto i polsi e buttato a terra, dove, ci trovammo con i visi vicinissimi. I suoi capelli biondi come l’oro mi solleticavano le guance e i suoi occhi avevano un espressione strana, sembravano sul punto di sciogliersi. Cercai di tirarmi su, buttando lui a terra e in quel momento ho sentito un dolore lacerante al polso. Quando io l’ho spinto a terra lui non mi ha lasciata e io girandomi di scatto ho fatto forza sul polso e quello, beh…si è rotto. O almeno questo è quanto mi ha detto dopo Madama chips. Il fatto strano è che Malfoy, non mi ha lasciata lì, anzi vedendomi a terra che piangevo stringendomi il polso, si è avvicinato e mi ha accompagnata in infermeria, prima che entrassimo mi ha detto all’orecchio –Vedrai, passerà, Madama Chips ci metterà un attimo- ma quello che è venuto dopo è quello che mi ha sorpreso di più: mi ha dato un bacio sulla guancia. Per quanto riguarda il polso, devo tenere il braccio fasciato per lasciarlo riposare. Non ci posso credere, Malfoy mi ha rotto il polso e poi mi ha dato un bacio, straordinario (eufemismo).

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Capitolo 5
*** Ginny ***


6 Settembre, letto Poco fa il rapporto di fratello e sorella tra me e Ron è finito. Eravamo fuori dalla Sala Grande e intorno a noi c’erano tutti gli altri studenti –Allora, cos hai fatto al polso?- mi chiede –Te l’ho detto, me lo sono rotta- dico scocciata –Ah si? Da quanto ne so io un certo Malfoy te l’ha rotto- io l’ho guardato pensando a come faceva a saperlo –Si, ma non l’ha fatto apposta- ha mandato gli occhi al cielo e ha urlato –Malfoy che non lo fa apposta? Questa si che fa ridere- ci stavano guardando tutti, Malfoy compreso –Stavamo litigando, io l’ho spinto a terra e non-so-come mi sono rotta il polso, contento?!- si è messo a ridere, a ridere capisci? E mi ha risposto –E mi vuoi spiegare perché ti ha baciata poi?- sono sbiancata, gli ho tirato uno schiaffo forte, credo almeno e spero, e sono corsa in camera. Non parlerò mai più con mio fratello. Sera, sala comune È stata la giornata migliore della mia vita (finora)! Dopo che ti ho scritto, Katie mi ha chiamata e ho messo i jeans con una maglietta verde scuro senza maniche(con scritto She’s losing her faith” un verso di una canzone di avril lavigne, me l’ha scritta Dean sotto mia richiesta), una cravatta disegno scozzese e una felpa. Ho messo l’eye liner da vera punk come mi dice sempre Dean, che dopo che ci siamo lasciati siamo rimasti davvero buoni amici, e dopo aver messo il giubbotto, lasciandolo aperto davanti come la felpa, sono uscita. Io Katie e Sarah siamo andate ai Tre Manici di Scopa e abbiamo preso tre burrobirre, poi, dato che c’erano anche Hermione, Harry e quell’essere-che-dovrebbe-essere-mio-fratello, siamo uscite. Verso la fine della giornata ci stavamo guardando in giro e mentre Katie e Sarah guardavano una vetrina di mantelli e io ripassavo gli appunti per il test di Trasfigurazione Christie mi è venuto addosso. Non lo avevo neanche riconosciuto sul momento, anzi avevo paura che fosse Malfoy (di questi tempi è una sua prerogativa venirmi contro di continuo), invece ho alzato gli occhi e ho visto proprio Christie Besson di Corvonero, si è chinato per aiutarmi a raccogliere gli appunti e poi, restituendomeli, mi ha sorriso. –Ciao Ginny, giusto?- conosce il mio nome! È fantasmagorico! –Conosci Christie? Perché non ce l’hai mai detto?- mi ha chiesto Katie –Non lo conosco infatti, non ho idea di come faccia a conoscere il mio nome- le ragazze si sono messe a ridere alla vista del mio sguardo ‘sognante’ da quello che mi hanno detto –Probabilmente lo conosce grazie alla patetica litigata Weasley boy e Weasley baby, che saresti tu. Ah!Ah!Ah!- era Pansy Parkinson che neanche con le sue cattiverie è riuscita a farmi passare il buon umore, comunque le ho risposto –Lo sai che alle capre non è possibile passeggiare sui marciapiedi?- lei mi ha guardato con espressione stupida, non aveva capito, fino a quando Malfoy non le ha suggerito –Ehm, Pansy, ti ha dato della capra- si è infuriata ma non mi ha detto niente. Sono mitica! Ma non è finita, mentre tornavamo al dormitorio, dall’altra parte del corridoio, Christie mi ha chiamata. Mi ha chiesto di parlare con lui in privato e Sarah e Katie, un po’ imbronciate, ci hanno lasciato soli. –Vedi, sei carina, lo penso davvero- gli ho sorriso e ho sentito la faccia bruciare –Anche tu…- poi, non so come abbiamo parlato nello stesso istante –Mi piaci molto…- è diventato di tutti i colori e penso anch’io. Per sdrammatizzare mi sono avvicinata e gli ho dato un bacio sulla guancia e gli ho detto –Ci vediamo- sono entrata attraverso il ritratto della Signora Grassa.

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Capitolo 6
*** Ginny ***


10 settembre, aula di Storia della Magia Ho cambiato idea, sabato non è stato il più bel giorno della mia vita, ora tutta la mia vita è un sogno. Domenica, a colazione ho ricevuto una lettera. Diceva “Se quello che provi è vero corri, vai nel giardino vicino all’albero di pero” sono scattata in piedi e sono corsa via, senza rispondere alle domande e agli sguardi di alcuni Grifondoro. Non so perché, mentre uscivo ho guardato al tavolo di Serpeverde per controllare che Malfoy ci fosse. Forse, perché speravo che non fosse lui il mittente del messaggio, ma se fosse stato così, cosa avrei fatto? Va beh, sono andata in giardino, cercando di ricordarmi dove si trovasse l’albero di pero. Improvvisamente tra le mie mani è comparso un altro biglietto “Se del Quidditch conosci la via, poi gira a manca e la strada troverai” mi sono messa a correre di nuovo, poi ho pensato, perché non usare un trucco? Ho chiamato con l’incantesimo di Appello la mia scopa nuova, me l’aveva regalata Sirius (durante le vacanze siamo diventati quasi fratelli!), una Nimbus Duemila, e ho volato fino al campo da Quidditch, poi ho girato a sinistra e per poco non sono caduta dalla scopa: c’era Christie! Appoggiato al famigerato albero di pero c’era quel gran pezzo di ragazzo di Christie, e aspettava me! Ho volato fino a quando non mi sono trovata di fronte a lui, sono scesa e mi sono appoggiata con un braccio alla scopa –Hai trovato la strada?- mi ha sorriso –Evidentemente…- ha sollevato una mano e ha preso la mia, poi con l’altra mi ha preso la vita e in un istante mi stava baciando. Mi sembrava di non essere più sulla terra ferma, ma non era come volare su una scopa, no, molto meglio... tutto si è svolto da solo, senza parole, solo mano nella mano fino al castello. Ci siamo salutati e sono andata alla Sala Comune con un sorriso (forse anche un po’ idiota) sulla faccia. Sono entrata e il mitico trio mi ha guardata in modo strano, gli ho salutati (tranne ovviamente mio fratello) e mi sono ritrovata più tardi, grazie a Katie che mi ha risvegliata, con in mano un foglio pieno di Christie, il nome intendo, ovviamente. Comunque, in questi giorni ci siamo visti. Ieri ho mandato una lettera a Fred e George, che sono i miei fratellini preferiti ai quali confido tutto, scrivendo: Carissimi Fratelli, come procede il negozio? Qui a Hogwarts tutto bene, o quasi. I voti tutto bene, i miei ritardi in classe sono continui ma importante che porti a casa un buon numero di G.U.F.O, no? E poi voi due quante lezioni avrete saltato in totale? Credo più di una cinquantina. Il problema, però non è questo. È Ron. Per colpa sua e soltanto sua, io non tornerò a casa per Natale, non c’è mamma che mi posa far cambiare idea, neanche la nostra. Vedete, io e Ron abbiamo litigato. Mi ha umiliata davanti a metà degli studenti di Hogwarts! Farò le vacanze di Natale qui al castello e se mamma chiederà qualcosa ci penserà Ronnino a spiegarle tutto! Rispondetemi presto! Ps.:Io non parlo più con lui… Mi sono sfogata, so che loro mi capiscono, conoscono Ron, sanno com’è fatto. Oh, è suonata la campanella, vado.

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Capitolo 7
*** Ginny ***


14 Settembre, giardini del castello E’ stata una settimana così intensa! Tra la scuola, Christie, e piccoli inconvenienti di percorso, nel vero senso della parola, sono esausta. Finalmente riesco a godermi un po’ di fresco, sdraiata sull’erba fresca e il vento che mi fa rabbrividire ogni tanto. Comunque, giovedì abbiamo consegnato il tema di Trasfigurazione e in Antiche rune ci ha dato i voti del tema. Una E eccellente! È stato il migliore della classe. Poi, venerdì mattina, sono entrata in Sala Grande per colazione e Christie mi si è avvicinato portandomi dietro una colonna. Il brutto era che eravamo proprio in prossimità del tavolo di Serpeverde. Mi ha baciata e mi ha dato un pacchetto di carta marroncino e una busta –Il pacchetto è il mio regalo, mentre la busta è la posta che ti è arrivata stamattina- l’ho guardato stupita –Il tuo regalo, ma regalo per cosa?- mi ha sorriso –niente, così, pensavo ti avrebbe fatto piacere- mi ha accarezzato i capelli mentre io scartavo il pacchettino. Era un ciondolo a forma di cuore in cristallo, con una catenina d’argento, non ho fatto in tempo a ringraziarlo che è arrivato il primo incidente di percorso della settimana, ossia il solito rompiscatole: Draco Malfoy. –Ma bene, abbiamo qui due piccioncini. Perché vi nascondete? Cosa c’è di male?- aveva negli occhi una luce maligna. Non capisco davvero, come un ragazzo, come tutti gli altri possa essere così crudele. Lui non è suo padre, perché si ostina ad assomigliargli? –Sparisci Malfoy- gli ha detto Christie –Siamo scorbutici stamattina, alzato col piede sbagliato Besson?- Christie ha sbuffato e gli ha dato le spalle –Adesso che fai? Non rispondi? Certo che sei proprio maleducato eh? Non so proprio come Weasley baby possa essersi messa con te…sei solo un idiota- questa era bella! Lui che diceva idiota a qualcun altro? Mi sono messa a ridere, intenzionata a intervenire nella discussione –Che hai da ridere?- mi ha chiesto Malfoy brusco –Trovo buffo che tu dia dell’idiota a qualcun altro… che non sei tu- mi ha guardato male –Vorresti dire che sono un idiota?!- si è avvicinato a me cercando di farmi paura e spostando in malo modo Christie –Si, proprio così- gli ho dato una spinta e se né andato –Ma come fai?- mi ha chiesto Christie poi, mentre andavamo ai tavoli –A fare cosa?- Ha guardato in giro –A farlo stare zitto in quel modo?- ho ridacchiato –Mah, forse è un dono naturale-.

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Capitolo 8
*** Ginny ***


20 Settembre, Sala Comune Non posso credere, che tutta questa felicità sia dentro di me. Io vista da tutti come la studiosa ragazza della famiglia Weasley, sola, protetta dal fratello Ron. Ma si sbagliano. Se solo avessero sentito cosa mi disse il cappello parlante…saprebbero, saprebbero chi sono veramente. Neanche Christie, penso, ne sono quasi certa, mi potrà mai capire. È una lotta con me stessa, con il mio passato, il mio presente a paragonarmi con gli altri e il mio futuro o destino come qualsivoglia chiamare. Ma ora sono felice e penso a quello. Passo dei giorni unici con Christie, mi fa ridere, sono invidiata da un sacco di ragazze, Katie e Sarah mi dicono –Cosa vuoi di più?- io lo so cosa voglio di più! Voglio provare quel sentimento che non ho mai provato! Perché? Perché anche quelle persone che non meritano provano l’amore? Io forse non merito di amare? Sono così…così…?

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Capitolo 9
*** Ginny ***


5 Ottobre, torre nord Ho scoperto questo posto bellissimo solo due giorni fa. È veramente una meraviglia. Stavo tornando in Sala Comune, quando la scala si è spostata deviandomi la strada. Per cercare di ritrovare la via sono finita davanti ad una porta in legno e l’ho aperta. È una vecchia aula, inutilizzata. In fondo c’è una porta finestra che si apre su una terrazza, dalla quale si vedono tutte le costellazioni. Ieri sera ho visto Orione, Marte e il Grande carro. Ovviamente a Christie non ho detto niente. Siamo andati in giro insieme per un po’ di tempo, sto bene con lui, davvero, ma non è quello che realmente vorrei…poi, oggi pomeriggio, indovina chi ho incontrato? Malfoy! In giardino, io e Katie, stavamo ripassando, anzi stava, la teoria degl’ultimi incantesimi di trasfigurazione, quando si è avvicinato Malfoy prendendole bruscamente di mano il libro facendola spaventare dato che non l’aveva visto. Mi ha guardata e ha sorriso in modo strano. –Vieni Weasley- mi ha detto –No- gli ho risposto –Si, invece, non essere maleducata, il tuo amico Draco deve dirti una cosa importante- mi sono spostata una ciocca di capelli dal viso e mi sono alzata mentre Katie mi diceva –No Ginny- poi l’ho guardato –Perché dovrei Malfoy?- è diventato serio –Perché…io…fai quello che vuoi!- se né andato mentre io l’osservavo con un espressione, un po’ di pietà. Insomma, cosa accidenti voleva da me? È tardi, è meglio che rientri. Letto Poco fa sono entrata tranquilla dal ritratto, e ho visto Ron, seduto vicino al camino, con Hermione ed Harry –Ciao Harry, ciao Hermione- ho detto. E lui mi dice –Cosa ci fai ancora in giro?- dovevo rispondergli. Lo dovevo fare assolutamente altrimenti avrei fatto la figura della vigliacca –Io sono indipendente Ron. Non sono un tuo giocattolo, non faccio a bacchetta quello che mi dici- fredda come il ghiaccio, non ha fiatato nessuno –Come va con Christie?- ha sospirato, io ho cercato di stare calma ma non ce l’ho fatta –Non cercare di riparare, perché io con te fratellino caro, ho chiuso! Non ti deve importare di me, di me e Christie o comunque di quello che mi riguarda! Chiaro?- ha abbassato gli occhi mentre io camminavo verso la scala per il dormitorio femminile –e di te e Malfoy può interessarmi?- non rispondergli sarebbe significato dire “io e Malfoy abbiamo una storia” (cosa che mi disgusta al solo pensiero), non gli ho risposto proprio, non so…-Sei un idiota- gli ho detto solo e sono salita in camera. Buonanotte.

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Capitolo 10
*** Ginny ***


12 Ottobre, sala comune Oggi, sono andata ad Hogsmeade con Christie, abbiamo prese due Cioccospume ai Tre Manici di Scopa, abbiamo fatto una passeggiata in giro per il paese. Mi ha preso per mano e non me l’ha lasciata per tutto il giorno. Ad un certo punto mi si è avvicinato all’orecchio e mi ha sussurrato –Sono stufo, torniamo ad Hogwarts? Magari mi aiuti a capire un capitolo di teoria della trasfigurazione…- gli ho detto di si e siamo andati subito in biblioteca. Stavo prendendo il suo libro quando mi ha preso il viso tra le mani e mi ha baciata, con una mano poi mi ha stretto la vita e mi stava sollevando la maglietta. Ho sentito la porta aprirsi ma non riuscivo a staccarmi fino a quando non abbiamo sentito la voce di Malfoy ed è stato Christie il primo a lasciarmi andare –Potevate andare almeno in qualche camera, no? In biblioteca?- mi sono alzata e ho spinto Malfoy –Perché non te ne torni da dove sei venuto eh? Faresti un piacere a tutti quanti!- mi ha preso le braccia fortemente e sorridendo –Perché dovrei se mi diverte così tanto litigare con te miss?- Miss? Che razza di soprannome è? –Sei uno stupido essere inutile! Cosa vuoi da me? Perché non mi lasci in pace? Perché non ti trovi una ragazza e non la pianti di insultare e offendere tutti quelli che non ti stanno a genio?!- mi ha guardato negli occhi e nei suoi non ho letto altro che labirinti complicati, intrecci complessi, mille pensieri… -Dimmi un po’ stupida! Cosa ti importa se ho una ragazza oppure no?!- mi ha spinto e sarei caduta se Christie non mi avesse tenuto su.

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Capitolo 11
*** Ginny ***


19 Ottobre, biblioteca Sto studiando per i prossimi 3 compiti in classe della settimana! Domani Pozioni, dopodomani addirittura ho due compiti in una giornata: Incantesimi e Trasfigurazione. Quello che mi preoccupa di più è Pozioni, con Piton anche se un Grifondoro fa un compito da Eccellente riesce comunque ad appioppargli un Desolante. Un quarto d’ora fa è entrata Hermione con Harry e Ron. Si sono seduti nel tavolo dietro al mio, per fortuna ci sono i divisori delle librerie, perciò non mi hanno vista –Cosa ti succede Ron? È tutta la mattina che sei strano!- dice Hermione –sono preoccupato per Ginny…esce sempre più spesso la sera, poi, esce con quel Basset, no Basson…- poi dovrebbe essere mio fratello! Non conosce nemmeno il cognome del mio ragazzo -Besson- lo corregge Hermione –oh! Come diavolo si chiama! Comunque dicevo, esce sempre di nascosto, e poi ho paura che Malfoy le faccia del male, e non conosco il suo ragazzo, non so se è un tipo affidabile oppure no…- Hermione ha fatto una risatina –Se ti posso dire una cosa, sembri più suo padre che suo fratello- poi se ne sono andati e sono rimasta sola. Beh ora vado anch’io, si sta facendo tardi.

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Capitolo 12
*** Ginny ***


20 Ottobre, sala comune George e Fred mi hanno risposto alla lettera! Finalmente! È più di un mese che l’aspetto! Cara Ginny, ci dispiace tanto di non averti potuto rispondere prima, ma tra il negozio (che va a gonfie vele) e altri impegni vari non abbiamo davvero trovato il tempo. Sai com’è fatto Ron, sei l’unica femmina della famiglia, e per di più sei la più piccola, non ti arrabbiare, noi non lo pensiamo affatto. Nonostante questo ha fatto male a trattarti male anche se aspettiamo notizie più precise sulla faccenda. Amore? Come va? Scuola? Magnificamente immagino! Non sei una capra come noi. Piccola Ginny, ti pensiamo sempre, lo sai che sei la nostra preferita. Ti vogliamo bene ps: ci raccomandiamo, dettagli! Gliela facciamo pagare noi a Ron! Fred e George Ho inviato subito una risposta, spiegandogli segno per segno cos’è successo quel giorno.

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Capitolo 13
*** Ginny ***


1 Novembre, torre nord Siamo già a Novembre, senza accorgermene è passato un sacco di tempo, tra verifiche, libri e inchiostro. Però un po’ si è avvertito che è passato del tempo, il tempo è peggiorato, il cielo è sempre grigio come se dovesse nevicare da un momento all’altro, e fa molto più freddo di prima. Oggi è andato tutto liscio, niente test, verifiche o risultati, anche se domani avremo quelli di Pozioni! Con l’andare del tempo mi accorgo che Christie non mi fa divertire come pensavo e non mi piace più così tanto rispetto a quando l’ho conosciuto. Quando sono con lui non capisco neanche più perché mai ci sto insieme…Forse dovrei lasciarlo? Da parte mia credo di si, ma ho paura di fargli del male, lui sembra davvero innamorato di me, e non vorrei farlo soffrire, ma devo voltare pagina, se non lo amo perché provarci invano?

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Capitolo 14
*** Ginny ***


5 Novembre, torre nord mezzanotte Credevo davvero di amarlo, di impazzire per lui, ma non è così. Questa mattina ci siamo incontrati nel parco, prima che iniziassero le lezioni e gli ho parlato –Christie, senti, tu sei un ragazzo splendido, ti voglio bene, credimi, hai un carattere bellissimo, io credevo che…invece…- però mi ha interrotto –Mi stai lasciando?-mi ha chiesto. Ho abbassato lo sguardo, non riuscivo a guardarlo negli occhi –Si Christie. Mi dispiace davvero tanto, ma…io non ti amo- L’’ho guardato, sembrava davvero ferito, si stava allontanando, poi mi si è avvicinato e mi ha sussurrato nell’orecchio –io ti amo però…- mi ha dato un bacio sulla guancia e camminando lentamente è tornato al castello, lasciandomi da sola, a pensare a quello che sono, e che in fondo la mia vita è uno schifo, non sono riuscita ad amare nemmeno qualcuno che mi ama con tutto il cuore. Le mie amiche mi vedono sorridente, allegra, sempre pronta a dare una mano, ma non sanno come realmente sono fatta io dentro. Sono una persona falsa, con gli altri sono in un modo, e dentro di me, nella mia testa, sono in un altro. È bello sentirsi dire, sei carina, molto intelligente…ma forse sono stanca di seguire le regole di fare la brava ragazza, di assecondare i miei parenti, sono stufa, ed ora, è arrivato il momento di cambiare.

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Capitolo 15
*** Ginny ***


13 Novembre, sala comune Che bello! I miei adorati fratelli mi verranno a trovare per Natale! Andranno al cenone di Natale a casa mia, e il giorno dopo verranno qui da me, solo per me! Questa si che è una bella notizia. Non so proprio, comunque, come i professori possano pretendere che andiamo in giro vestiti così! Insomma, fa un freddo della miseria che, neanche con i mantelli, riusciamo a scaldarci. In più nelle aule non c’è un sacrosanto camino e oggi siamo dovuti andare per due ore in giardino, prima nelle serre (dove tutto sommato non si stava poi così male) ad Erbologia, e poi davanti alla capanna di Hagrid per Cura delle Creature Magiche. È veramente inammissibile! Nel pomeriggio poi, mi stavo lamentando di tutto questo (forse un po’ troppo ad alta voce) nel corridoio, quando chi incontro? Si, proprio lui! Draco Malfoy! –Sei proprio una lagna sai? Oh! Guarda caso ho trovato un altro tuo difetto!- ha sghignazzato –Sei molto spiritoso oggi eh? Direi che fai quasi ridere, cosa davvero inaspettata…Cos’è, ti sei trovato una ragazza?- lo sapevo di aver trovato un suo punto debole, ma così facendo, lo faccio arrabbiare di brutto tutte le volte. –Ti piace così tanto parlare dei fatti miei, ti piace così tanto prendermi in giro? Come va con Besson, andate ancora in giro mano nella mano per la scuola?- ma non sorrideva, anzi –Non sto più con Besson Malfoy! Dovresti aggiornarti sui gossip maligni che girano tra i tuoi sudici compagni di Serpeverde! A proposito, come mai non ti vedo più in giro con i tuoi gorilla?- ho riso di gusto, tutto sommato è divertente prenderlo in giro –Lascia che ti dica una cosa stupida ragazzina…non è affar tuo ciò che faccio e non faccio, ma oggi mi sento più gentile e ti risponderò. Ho solamente voglia di starmene un po’ da solo in questo periodo va bene? Addio Weasley!- si è girato e se ne stava andando quando gli ho rivolto la parola, per oggi, l’ultima –Ti hanno abbandonato?- era una domanda retorica, sapevo che non mi avrebbe risposto, però tanto valeva provarci, infatti mi ha fatto un cenno di falso saluto ed è ritornato sui propri passi. Sono andata in biblioteca a studiare e all’ora di cena sono scesa in Sala Grande. Buonanotte.

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Capitolo 16
*** Ginny ***


20 Novembre, torre nord Sono stanca di questo freddo! Voglio il sole, il caldo, voglio svegliarmi la mattina con il canto dei passerotti, alzarmi dal letto con il sole sul viso…mi sa che dovrò aspettare però, a lungo… Ieri mattina, mi è arrivata una lettera da parte di Hilary Omsford, una ex-grifondoro, con cui legai molto lo scorso anno. Ciao Ginny! Sono Hilary, ho iniziato a lavorare come Ricercatrice di Tesori Magici Perduti, per ora mi trovo in Egitto. Tra una tomba e l’altra ho trovato un po’ di tempo per scriverti…Come va? La scuola, tutto ok? Hai trovato un bel ragazzo?Scusa, so che non ti devo rompere su questa storia. I tuo fratelli come stanno? Mi piacerebbe rivederti un giorno di questi, magari per Natale faccio un salto ad Hogwarts, che ne dici? Qui fa un caldo terribile, quasi rimpiango la Scozia, però dai, il lavoro mi piace ed ho anche un buon stipendio, non ce male insomma. Ho veramente voglia di vedere la mia piccola “sorellina”! Rispondimi presto, mi raccomando…Ti voglio bene La tua sorellona Hilary È veramente speciale Hilary, da quando abbiamo iniziato a legare, ha cominciato a chiamarmi sorellina, ed io sorellona. È una persona molto dolce, sono contenta di averla conosciuta, magari domani riesco a trovare qualche minuto di tempo per scriverle un po’. Da qualche giorno ho iniziato a fare un sogno molto strano: è sera, io sono nei giardini di Hogwarts vicino al lago e guardo un ragazzo biondo seduto sull’erba, io sono in piedi e mi avvicino a lui, poi lo abbraccio e lui mi guarda ma non riesco a vedere il suo volto perché è illuminato da una luminosissima luce bianca. Non capisco proprio chi possa essere quel ragazzo, forse…? No, no di certo. Oggi pomeriggio poi, stavo facendo i compiti su un tavolo della sala comune, quando Ron mi si è avvicinato –Ciao Ginny, come stai?- decisi di rispondergli –Bene, grazie- anche se con freddezza –Ehm, oggi Hermione mi ha chiesto di darti questo, non so cosa sia- mi ha teso una busta sottile che ho preso e appoggiato sul libro –Grazie. Come mai non me l’ha data direttamente Hermione?- ha alzato un sopracciglio –Beh, lei mi ha detto che aveva da fare oggi e quindi se potevo dartela io, tutto qui- ho annuito e spostando la busta dal volume mi sono rimessa a studiare. Ron si è avvicinato e mi ha dato un bacio sulla fronte –Ti voglio bene Ginny- dopodiché è uscito dal ritratto e ho aperto la busta. Ginny, ho bisogno di parlarti, cerca di venire per le 20.00 al lago. Ti aspetterò per 10 minuti, se non arriverai saprò che non hai potuto venire, ma per favore cerca di venire, è importante. Ci andrò, sono curiosa.

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Capitolo 17
*** Ginny ***


21 Novembre, sala comune Ieri sera, sono andata al lago come mi aveva chiesto Hermione, e l’ho vista che passeggiava sulla riva. L’ho chiamata e si è girata a guardarmi –Ciao Ginny- le ho sorriso –Ciao, come mai hai voluto incontrarmi?- giocherellava con un ciondolo porta foto –Ecco…dovevo parlarti di Draco Malfoy…e di Ron- sospirai –Dimmi…- mi guardò e smise di gingillarsi con il ciondolo –In questi giorni, anzi a dire il vero, in queste due ultime settimane, ho visto Malfoy comportarsi in maniera strana. Innanzitutto, non mi spiegavo le continue occhiate al tavolo di Grifondoro, la mattina; poi, a Pozioni è assente, versa gli ingredienti nel calderone a caso, e per ben due volte l’ha fatto esplodere, un po’ come Neville lo scorso anno. È sempre in giro solo e la Parkinson non gli muore più dietro, lo vedo chiacchierare spesso con te in corridoio e…- -Ferma un attimo! Io non CHIACCHERO con Malfoy, io ci discuto e la cosa è ben diversa, secondariamente, io so il motivo per il quale è sempre in giro da solo: l’hanno abbandonato, i suoi cari amici di Serpeverde l’hanno abbandonato- sgranò gli occhi –Come? E per quale motivo?- abbassai gli occhi –Non ne ho idea…dimmi di Ron- sorrise e le si illuminarono gli occhi, non capii fino a che non mi mostrò una foto. Aprì il ciondolo dorato e con un incantesimo ingrandì la foto al suo interno: lei e Ron mentre si scambiavano un bacio –Ma Hermione…?- non mi rispose, rimise la foto nel medaglione e mi guardò –Siamo insieme da qualche giorno, niente di più, non credevo che sarei stata così felice…Ah! Poi mi ha chiesto di consegnarti questa- mi porse una busta e insieme ritornammo al castello. Quando fui nella mia stanza aprii la busta e lessi il contenuto riconoscendo la scrittura disordinata e stretta di mio fratello: Cara Ginny, mi dispiace davvero di averti fatta soffrire. Sei mia sorella, e ti voglio un bene che non immagini, a volte mi rendo conto di essere fin troppo protettivo nei tuoi confronti, ma ho paura che mi fuggi via. Ti considero ancora una bambina, ma so che sbaglio. So che hai solo un anno di differenza da me, ma quando ti vidi con Malfoy davanti all’infermeria, una rabbia mi montò dentro, e quello schiaffo, che mi sono meritato, devo dire, mi ha fatto male, non solo furoi, ma anche dentro…dentro di me. Non mi parlavi più e credevo e credo tuttora di averti persa, di aver perso la tua fiducia, sei importante sorellina, per me, quando mi hanno detto che lasciasti Besson, beh, non capii i motivi, così decisi di parlarne con lui. Ti prego Ginny, non odiarmi. Mi disse di essersi innamorato di te, e che tu non lo amavi, eppure, mi sembravi felice quando eri con lui, ora ti vedi triste, sei sicura di aver fatto la scelta giusta? Ma non sono affari miei, se vorrai parlarmi, io ti ascolterò, se vorrai ascoltarmi, io ti chiederò scusa, se mi vuoi bene, domani abbracciami e non ti opprimerò più. TE LO GIURO. Ti voglio bene Ginny, sorellina mia. Ron Solo in quel momento mi accorsi di star piangendo, e con ancora la lettera tra le mani, mi addormentai. Stamattina dopo essermi vestita sono scesa in Sala Comune silenziosa e come al solito davanti al camino c’erano Harry, Ron ed Hermione. Mi sono seduta su una poltrona vicino ad Harry e tra le mani rigiravo la lettera di Ron. Mi sono alzata e mi sono avvicinata a mio fratello. –Ron…io…GRAZIE!- gli ho gettato le braccia al collo e sono scoppiata a piangere, mi mancava davvero Ron, anche se mi opprimeva, ma è pur sempre mio fratello e gli voglio tanto bene, non parlarci per così tanto tempo ha fatto male ad entrambi. –Ginny, su non piangere…- mi ha dato un bacio sulla guancia e mi ha stretta forte a lui. Non dimenticherò mai quei momenti.

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Capitolo 18
*** Ginny ***


28 Novembre, torre nord Credo che Hermione abbia ragione per quanto riguarda Malfoy. È sempre più strano ed inizio ad accorgermene, come oggi. Nel pomeriggio stavo passeggiando nei giardini del castello e sono finita senza rendermene conto allo stadio del Quidditch, apparentemente vuoto. Sono entrata e mi sono seduta su un sedile delle tribune. Per qualche minuto non vidi nessuno, ma poi entrò qualcuno dalla cancellata, teneva una sigaretta con una mano, in bocca, mentre con l’altra reggeva una bella Nimbus 2001. Si voltò nella mia direzione un secondo per poi tornare a concentrarsi sulla sigaretta. La buttò a terra e con un piede la schiacciò. Indossava un paio di jeans ed un maglione verde. Salì sulla scopa e fece un paio di giri del campo. Devo ammettere una cosa, anche se non è all’altezza di Harry, Malfoy è molto bravo a volare, è migliorato rispetto agli anni precedenti. Si fermò qualche istante in mezzo al campo, sospeso per aria, e tirò fuori qualcosa dalla tasca dei pantaloni. Da quella distanza non riuscivo a vedere cosa fosse fino a che non acchiappò un Boccino in fuga davanti ai miei occhi. –Malfoy!- gli gridai. Si avvicinò –Che vuoi?- mi alzai dal sedile con i pugni serrati –Dove hai preso quel boccino?!- sorrise guardandomi –Non fare quella faccia Weasley! Ho fatto solo una visitina allo sgabuzzino inutilizzato del Quidditch, che c’è di male?- rise, mi rise in faccia, solo al pensiero, che str…stavo dicendo? A si! –L’hai rubato Malfoy!- si avvicinò di più e scese dalla scopa arrivando in piedi davanti a me sulla tribuna –Avanti Weasley, per una volta cerca di non seguire le regole alla perfezione, beh, la sera non lo fai di sicuro…- lo guardai sgranando gli occhi –Che diamine vuoi dire Malfoy?! Io la sera mi trattengo solo qualche minuto in più rispetto all’orario stabilito, e poi che coraggio hai di dirmi quello che faccio io, non è neanche un quarto di quello che combini tu in giro!- rise di nuovo –Vieni Weasley! Dai vieni a fare un giro con me- non credevo alle mie orecchie –Cosa stai dicendo? Sei per caso impazzito?!- non rise ma sorrideva comunque –Dai, per una volta lasciati andare, fatti portare dalle emozioni, solo questo. Fai un giro con me…- mi guardò da testa a piedi fermandosi in particolar modo sui miei occhi, poi risalì sulla scopa e mi tese una mano –Dai!- mi avvicinai di qualche passo e dopo aver guardato in basso e poi la scopa –Come faccio a salire?- mi sorrise, un sorriso diverso però, sembrava quasi…dolce? –Ti aiuto io, tu metti giù lo zaino e togli il mantello- acconsentii e mi protesi verso di lui. Salì un po’ più in alto e mi allungò la mano. Io la presi e con quella libera mi appoggiai alla sua spalla. Alzai appena la gamba e in un attimo fui seduta sulla scopa dietro a Malfoy –Tutto a posto?- annuii. Inclinò leggermente le spalle e la scopa si fece avanti –Tieniti a me, altrimenti cadrai!- mi dice. Esitai un attimo, poi lui si girò guardandomi. Appoggiai le mie mani sulle sue spalle e Malfoy aumentò la velocità, poco dopo mi resi conto che era uscito dal campo da Quidditch e volavamo sul lago ghiacciato. Atterrò lì vicino e scese dalla scopa dopo di me. Si sedette e io mi avvicinai –Grazie per il giro…i-io vado dentro…c-ciao- si girò e mi guardò, vidi i suoi occhi riflettersi nei miei ed ebbi un brivido. Corsi via, lasciandolo solo.

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Capitolo 19
*** Ginny ***


5 Dicembre, sala comune Finalmente le vacanze! Non vedevo l’ora di godermi un po’ di riposo, lontana da libri, compiti e pergamene… solo per qualche giorno. Si, perché abbiamo anche i compiti delle vacanze, tanto per cambiare. Uffa! L’altro giorno ho parlato con Harry, a proposito…di me. Mi ha detto che sono cambiata molto, che sono molto più aperta di prima, ma anche molto più scontrosa. Non gli risposi, a dire la verità non sapevo neanche cosa rispondergli. Me ne sono accorta anch’io, so benissimo di non essere una Grifondoro perfetta, vediamo un po’: arrivo quasi sempre in ritardo in classe, rientro alla torre di Grifondoro sempre dopo l’orario stabilito o comunque non seguo le regole come dovrebbe fare un Grifondoro. Come dice Malfoy, un Serpeverde può permettersi di combinare qualcosa di tanto in tanto…cosa sto facendo??? Sto per caso dando ragione a Malfoy? Devo essere impazzita, mi è saltata qualche rotella! Si, si…

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Capitolo 20
*** Ginny ***


12 Dicembre, aula di Storia della Magia Ieri mattina stavo morendo dalle risate! Sono entrata in Sala Grande per la colazione e un gruppo di ragazze, più o meno tra il 3^ e il 4^ anno, ciarlavano vicino all’ingresso, e guardavano in continuazione verso il tavolo di Serpeverde. –Hey, Weasley!- mi chiamò una. Mi girai e la vidi: bionda, con gli occhi verdi, piuttosto alta. –Dimmi…-risposi sospirando e avvicinandomi –Tu conosci Malfoy, giusto?- annuii con una smorfia di disgusto sulla bocca –Ecco, potresti chiedergli per me, se…insomma, questo week-end gli andrebbe di venire ad Hogsmeade con me?- la guardai meglio, la divisa verde e nera, le cuciture argentate, al colo un ciondolo a forma di serpe, non poteva che essere di Serpeverde –Prima, toglimi una curiosità, sei di Serpeverde, e non conosci Draco Malfoy?!- scorsi nelle sue pupille il fuoco –Beh, vedi, lui preferisce stare con quelli più grandi, e non è facile avvicinarsi a lui…- annuii di nuovo –Come ti chiami?- sorrise portandosi odiosamente i capelli all’indietro, come faceva Fleur Delacour, dopotutto però, la francese era più simpatica –Griet Korc-. Il pomeriggio, passeggiavo nel parco, nonostante il freddo, e scorsi Malfoy vicino al lago. Corsi e mi accasciai nella neve, più o meno vicino a lui. Mi tese una mano e mi aiutò a tirarmi su. –Come mai questa fretta Weasley?- mi tolsi la neve dagli abiti e sospirai –Non è per me Malfoy, ma per una tua fan- sorrise –Non mi interessa…chi è? Griet Korc? No, è solo una che si da un sacco di arie, e di fatto di bello ha solo l’aspetto, io cerco qualcuna che sia bella sia dentro che fuori- lo guardai stupita –Non avrei mai pensato di sentire queste parole uscire dalla tua bocca- sorrise di nuovo –Ci sono tante cose di me che non sai Weasley…a proposito, ora che mi ricordo. Ti piacerebbe partecipare a una, come si può dire… festino?- lo guardai –Che tipo di festino intendi?- si avvicinò –Beh, se stai alla larga dai tipi poco raccomandabili, non ti succederà niente- detto questo mi mise in mano un biglietto azzurro e se ne andò lentamente. Non lo sopporto, e lo direi migliaia di volte, ma riesce a essere così sensuale…sto impazzendo, l’ho detto e lo ripeto.

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Capitolo 21
*** Ginny ***


20 Dicembre, mattina letto Fra pochi giorni sarà Natale e potrò godermi appieno le vacanze. Non so ancora cosa fare dell’invito alla festa che mi ha dato Malfoy. Ogni tanto me lo rigiro tra le ani e penso a cosa fare. E se ci andassi? Che male ci sarebbe? Una voce dentro di me dice “Vai, vai!” e un’altra con il tono di Hermione “Un bravo Grifondoro deve stare alle regole e stare tranquillo dove sta” e allora perché mai IO non sono finita tra i Serpeverde? Diamine! Sono stata tranquilla per anni, e ora che ho voglia di essere un po’ più libera e meno soffocata dalla mia famiglia, mi rendo conto di essere a Grifondoro… Ho deciso, ci andrò! Ma c’è qualche problema. Come mi vesto? Dove devo andare? A che ora? Uffa! Su questo stupido biglietto non c’è scritto altro che “FESTA PRIVATA DI CAPODANNO”. In fatto di organizzazione i Serpeverde fanno proprio schifo! Così mi toccherà parlare con Malfoy. Certe volte mi chiedo per quale motivo, un ragazzo come lui, lo ammetto, così carino, debba essere così insopportabile. Lo cercherò, speriamo sia in giro, sicuramente, come al solito, a fare niente… Pomeriggio, sala comune Prima, sono uscita dalla mia camera e Katie mi si è parata davanti –Dove vai?- mi sono messa le mani sui fianchi –Sinceramente, cosa te ne frega? Ho il diritto di andare e fare ciò che mi pare, entro certi limiti, ma mi sembra di non avere l’obbligo di stare in camera tutto il giorno,no?- la spostai in malo modo e mi sono diretta verso l’ingresso del castello. Lo cercai al campo di Quidditch, poi al lago, poi mezza congelata sono entrata nei sotterranei ma niente. Infine sono andata nel posto più improbabile: la biblioteca. Con mio stupore, lo vidi all’ultimo tavolo con la testa appoggiata ad una mano e i capelli che gli ricadevano davanti agli occhi –Malfoy…- dissi. Lui alzò lo sguardo dal suo libro e assunse un espressione strana –Cosa c’è?- mi sedetti vicino a lui sulla panca –Ecco, sull’invito non c’è scritto niente- si accigliò –In che senso?- sorrisi –Ecco, come mi devo vestire? Dove devo venire? A che ora?- allargò le braccia e le mise dietro la testa –LA piccola, innocente e dolce Weasley ha deciso di unirsi ad un gruppo di imbufaliti Serpeverde che se non starà attenta, divoreranno ogni pezzo dello sua pelle?- rise divertito delle sue stesse parole –Non sono dolce e innocente come credi. Se mi fai arrabbiare mordo- finse di avere paura, tremando –Uh, uh, uh…- [avete presente nel 3^ film la scena in cui Harry si girà verso Draco che finge di aver paura? Ecco immaginatevi la stessa cosa, più o meno] –Va beh, dimmi! Abito, luogo, ora- sospirò e si raddrizzò appoggiando i gomiti sul tavolo –Allora, per l’abito…deve essere rigorosamente nero, per forza, ma siamo chiari, non venire con la divisa scolastica. Deve essere una cosa un po’ sexy, sempre che il tuo fisico innocente riesca ad indossarlo. Poi, ci si ritrova alla Stamberga Strillante, passando dall’Albero Picchiatore alle 23.00. Altre domande?- pensai –Si. Siete tutti Serpeverde, come faccio? Se mi riconoscono?- sembrò pensieroso –E’ praticamente, anzi, oserei impossibile che ti riconoscano, ma faremo dei piccoli accorgimenti ok? Ad esempio il nome, non dire assolutamente che sei Ginny Weasley se non vuoi che ti massacrino di botte. Usa un altro nome. E poi, si, perché no? I capelli, potresti tingerti i capelli in un altro modo- sorrisi all’idea, lui si avvicinò prendendo una mia ciocca in mano –Un castano?- suggerisce –No, troppo vicino al mio colore naturale- ci pensò su –un biondo? Potrebbe andare no?- sorrise –Che ne pensi di un nero?- annuì contento, e ripose il libro –Sai Weasley, saresti stata bene tra i Serpeverde…se non fossi una Weasley…- e se ne andò.

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Capitolo 22
*** Ginny ***


25 Dicembre, sala comune Buon Natale! Anche se ho fatto pace con Ron, ho deciso di rimanere comunque ad Hogwarts. Per prima cosa, non ho voglia di vedere i miei parenti, secondariamente, voglio andare alla festa di Capodanno e non ho intenzione di restare in sala comune. Oggi c’è una gita ad Hogsmeade proprio per Natale. A proposito, i regali. Ai piedi del mio letto c’erano circa una decina di pacchetti. Nel primo quello di mamma, un maglione arancione, come al solito, con cucita una G, come se non mi ricordassi il mio nome, e poi un dolce fatto da lei. Poi uno di Ron con dei dolci ai vari gusti di cioccolato di Mielandia e un libro di Babbanologia intitolato “Favole gabbane”. Hermione mi ha regalato un abitino da notte bianco con i bordini rossi, molto carino. Harry, invece, mi ha regalato un ciondolo circolare con incise a spirale delle rune, cercherò il significato più tardi. Fred e George mi hanno mandato un sacco di scherzi dal loro negozio con le relative istruzioni per l’uso. Charlie, insieme a Bill mi ha preso dei libri sulla chimica magica, davvero molto interessanti; Hilary, la mia sorellona, mi ha regalato una piccola trousse a forma di coniglietto. Gli ultimi due pacchetti sono quelli che più mi hanno stupita: quello di Christie, è un prendi-appunti munito di penna magica, molto utile. L’altro è anonimo. Aprendo la carta verde scuro ne è fuoriuscito un miniabito nero in pelle leggera. La scollatura è ampia a barca, con le spalline che si allacciano dietro al collo e una lunga cerniera sul davanti che lo percorre interamente, ossia, fino a una decina di centimetri sopra il ginocchio. Sul biglietto c’è scritto “Indossalo alla festa, ricordati i capelli e il nome, e resta vicino a me” solo Malfoy sapea che io andavo alla festa, e solo con lui avevo parlato di quegli accorgimenti. Quindi il regalo è suo. Mi sembra strano, però il vestito è stupendo.

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Capitolo 23
*** Ginny ***


1 Gennaio, letto E’ proprio strano come riesco a cacciarmi nei guai senza volerlo. Sono uscita dalla sala comune ieri sera e sono andata al bagno di Mirtilla Malcontenta per cambiarmi. Ho messo la divisa in una borsa che ho rimpicciolito e ho indossato il vestito che Malfoy (solo lui può essere) mi ha mandato per Natale. Con un incantesimo ho tinto i capelli che sono diventati da rossi a Corvini e mi sono truccata. Sono corsa di filato in giardino, rischiando di cadere a causa delle scarpe con tacco a scollo. Ho premuto con un bastone il nodo sull’Albero Picchiatore e ho visto degli scalini. Strano, dai racconti del Magico Trio non ricordavo affatto degli scalini. Bah, gli avranno messi per la festa. Sono scesa e alla fine della scalinata ho incontrato la persona che mi aveva invitato, Malfoy, che riconobbi subito –Ciao, come ti chiami?- mi chiese con la sua inconfondibile voce roca e melliflua, ma non si era accorto che ero io –Malfoy, sono Ginny- mi prese un braccio e mi trascinò in un angolo –So che sarà difficile per te, ma per stasera devi chiamarmi Draco, ok? Solo i non Serpeverde mi chiamano Malfoy, chiaro? Tra l’altro la cosa mi da anche fastidio…comunque, dicevo, siamo chiari? Che nome hai scelto per stasera?- sbarrai gli occhi, me n’ero dimenticata –Oddio, scusa, ma me ne sono completamente dimenticata!- per fortuna non si arrabbiò, anzi, sorrise –Niente dai, lo scelgo io per te…vediamo un po’…- pensava. Intanto guardava la sala, come per assicurarsi che fosse tutto a posto. Si appoggiò al muro e abbassò lo sguardo. –Forse… Paige? Ti piace?- annuii e lui mi sorrise –Vai al bancone, là c’è Blaise, mio cugino. Lui sa di te, non ti preoccupare, digli chi sei e il nome che userai questa sera, chiaro? Non dire a nessuno che sei Ginny Weasley se non vuoi uscire di qui mezza morta ok?- di nuovo, annuii e andai al bancone, dove c’era solo Zabini –Hey, scusa, parlo con te… sono Ginny, stasera sarò Paige, chiaro?- annuì e si sporse verso di me. Notai che aveva i capelli castano chiarissimo, quasi biondi, corti e modellati dal gel, gli occhi color miele e qualche efelide sul naso, indossava una maglietta azzurra, o verde, bah, era piuttosto buio e con le luci così soffuse si faceva fin fatica a riconoscere le persone, comunque, dicevo… poi credo avesse dei jeans, però sta di fatto che non lo ricordavo affatto così, non lo si vede spesso in giro, è davvero un bel ragazzo, anche se però lo ammetto, Malfoy è più bello…mi guardò un momento e poi sorrise –Allora Paige…- cominciò calcando sul nome –Vuoi qualcosa da bere?- lo guardai e lui fece lo stesso, sentii le guance di fuoco –Ehm, si…che c’è di buono? Magari un po’ fortino, alcolico…- sorrise, come Malfoy, accidenti a lui! Si vede che sono parenti. –Qui c’è solo roba alcolica, bella…non ho la minima idea perché mio cugino ti abbia invitata, ha sempre odiato i Grifondoro e i Weasley…una mezza idea ce l’avrei, comunque…vediamo un po’ cosa ti posso dare…- prese due bottigliette di vetro dal liquido colorato, l’una bluastra e l’altra rosata. Prese un bicchierino e versa il liquido blu fin quasi la metà. Poi quello rosa e lo riempì, me lo porse e portai il bicchierino alla bocca. Quando il liquido toccò le mie labbra sentii una sensazione di freddo e di frizzante. Mandai giù un sorso. Era forte, ma buono. Era fresco e dolce, frizzantino al punto giusto e con un gusto misto a limone e ribes. –Non ti ho dato un cosa tanto forte, tu devi andarci piano- mi disse Zabini –Ti interessa sapere perché credo che mio cugino ti abbia portata qui?- finii la bevanda e lo guardai dritto negli occhi –No- sorrise –Già. Vieni a ballare con me?- sorrisi anch’io –Va bene-. Ci mischiammo con gli altri ragazzi e mi cinse la vita con le braccia, io gli circondai il collo con le mie. La musica era alta, ma non troppo assordante, insomma, piacevole. Mi strinse di più a sé e cominciai a sentirlo muoversi, cercai di allontanarmi, ma era troppo forte. Si avvicinò al mio orecchio –Stai tranquilla, tranquilla…va tutto bene…- mi baciò sulla guancia poi sul naso e mi guardò negli occhi. Non sentii niente, non mi piaceva quel ragazzo, ne mi piace, è bello si, ma non è per niente il mio tipo. Mi baciò sulle labbra e io cercai nuovamente di scostarmi senza successo, poi qualcuno mise una mano sulla spalla di Zabini, che sobbalzò, riconobbi la voce di Malfoy –Blaise, torna al bancone, i ragazzi si lamentano…- il cugino annuì nervosamente e tornò al suo posto, Malfoy mi si avvicinò –Parliamo?- mi sorrise e vidi i suoi occhi azzurri guardare nei miei –S-si, ma dove?- si avvicinò e mi abbracciò come aveva fatto Zabini –Qui, non sente nessuno a parte noi due- annuii –Perché ti avvicini così tanto a una come me? Hai sempre odiato la mia famiglia…- abbassò lo sguardo sulle mie labbra –Ecco, non lo so. Da quando ti ho vista quest’anno, mi hai subito comunicato simpatia, sei cambiata sai? Negli altri anni ti nascondevi sempre, stavi sulle tue, subivi tutti gli insulti che i Serpeverde ti dicevano. E io ti osservavo, piccola, indifesa, con la testa china, i libri tra le mani, i tuoi passi leggeri, quasi impercettibili… ora rispondi agli insulti, riesci anche a farci chiudere la bocca con una sola tua risposta, ti vedo litigare con tuo fratello, lasciar perdere le regole e… partecipare ad una festa come questa. Che ti è successo…Paige?- lo guardai, colpita dalle sue parole, non pensavo di essere così, non sapevo di essere osservata da lui, Draco Malfoy –Non ne ho idea, forse il fatto che non sopportavo più di essere vista come la bambina di casa, forse un po’ quello, un po’ che ho visto te…- chiusi gli occhi, conscia di quello che avevo appena detto –Scusa? Ho capito male? Cosa vuoi dire con “ho visto te”?- lo guardai un ultima volta negli occhi e mi avvicinai fino a toccare il suo naso –Ecco, penso che tu mi piaccia Draco- non fece niente, si limitò ad avvicinarsi al mio viso senza smettere di fissarmi negli occhi, vidi il grigio nuvola dei suoi occhi con gli sprazzi di azzurro oceano talmente vicini che mi ci persi, e mi persi anche nel suo bacio che mi arrivò dolce e al sapore di vaniglia. Verso le 3 del mattino mi accompagnò al mio dormitorio e mi abbracciò un’ultima volta, e sentii il suo profumo, che fino a quel momento non avevo notato. Tabacco, ma non fastidioso, profumo di tabacco alla vaniglia…

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