Una ragazza ribelle

di Marty_Angel
(/viewuser.php?uid=106692)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una nuova vita ***
Capitolo 2: *** Imprevisto ***
Capitolo 3: *** Le Mew Mew? ***
Capitolo 4: *** La sesta Mew Mew e il sesto alieno ***
Capitolo 5: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 6: *** Il passato e la maledizione ***
Capitolo 7: *** Divisa in due ***
Capitolo 8: *** Risoluzione del problema, la guerra riprende ***
Capitolo 9: *** Insieme per l'ultima volta ***
Capitolo 10: *** L'acqua Mew ***
Capitolo 11: *** Decisione ***
Capitolo 12: *** Sacrificio ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** una nuova vita ***


una nuova vita

Scesi velocemente dall'aereo e mi diressi verso il nastro trasportatore per prendermi la mia valigia. Alcuni mi osservavano incuriositi e dovetti mordermi la lingua per non mettermi a ricoprirli di insulti. Dopo tutto era il mio prima giorno a Tokyo, non volevo cominciare a farmi conoscere. La fama che mi ero fatta a New York mi bastava. 

Appena presi il mio bagaglio mi diressi fuori sperando che i mie zii mi venissero a prendere subito, altrimenti avrei perso presto l'autocontrollo. Tsk, proprio non capivo perché loro si fossero trasferiti in questa città insulsa, a mio parere. Ma soprattutto perché i miei mi avevano mandato a stare da loro? Li conoscevo a malapena! E per di più la mia cuginetta, la cara Retasu Midorikawa, mi assomigliava pochissimo. Lei era la classica so- tutto- io, occhialuta e perfettina.

- Sophieeee!- gridò qualcuno. Mi voltai e vidi i miei zii che sventolavano le mani. Sbuffai senza farmi vedere e mi diressi verso di loro con un sorriso da colica stampato in faccia.

- Allora come va?- mi chiese mio zio abbracciandomi. Be meno male che parlavano inglese, io il giapponese non lo sapevano benissimo e faccio fatica a parlarlo. Già, dovete sapere che la nostra famiglia è originaria della Francia, poi però i miei genitori si erano trasferiti nel Nuovo continente e loro in questa città così strana. Valli a capire....

- Bene grazie- risposi indifferente. Poi fui abbracciata da mia zia e io risposi abbastanza fredda al suo affetto. Da quel giorno... avevo giurato di non riceverne più, per non soffrire ulteriormente.

- Ehi Reta, buon giorno- la salutai ironica, vedendo che mi fissava allibita. Quella sorrise riprendendosi e mi abbracciò affettuosamente. Devo dire che proprio non ci assomigliavamo neanche un pò! Lei era più bassa di me nonostante abbia la stessa età, ha strani capelli raccolti in delle trecce, porta enormi occhiali da secchionazza e ha intensi occhi blu. Si be quelli ce li ho anche io, ma non sono vestita da santerellina. I lunghi capelli lisci e castani mi arrivavano quasi oltre il bacino, vestita con una maglia attillata nera e dei jeans della Levis, due All Stars ai piedi e degli Carrera sopra alla testa. La tipica ragazza americana.

- Ciao Sophie!- mi salutò il mio cuginetto, io lo abbracciai e gli scompigliai i capelli.

- Bene ora possiamo andare, dammi pure il bagaglio a me- mi informò mio zio

- Tranquillo, faccio da sola- lo caricai senza troppa fatica sul Suv nero parcheggiato proprio li vicino. Poi presi posto dietro vicino al finestrino con i miei cugini. Subito mi chiusi nel mio famoso silenzio. I miei genitori speravano che andando a vivere per un pò con loro, ritornassi la ragazza che ero prima. Impossibile, era come se la mia cicatrice che partiva alla base del collo e finiva sulla clavicola sinistra, sparisse. Non si dimenticano facilmente i ricordi. Sentivo gli occhi di mia cugina perforarmi la nuca. Non mi girai ovviamente, ero abituata a quello sguardo indagatore

- Ti fa ancora male?- chiese, io non risposi e strinsi le nocche finchè non diventarono bianche

- Retasu forse non è il momento di fare delle domande del genere a tua cugina...- la rimproverò mia zia. Santa donna , un giorno le dedicherò un monumento. Guardavo la città scorrermi sotto gli occhi, sotto certi aspetti assomigliava a New York...

- Siamo arrivati- annunciò lo zio parcheggiando in una graziosa villetta, nella zona residenziale della città. Scesi e scaricai la mia roba. Mi feci condurre da mia zia in camera, disfai la valigia e mi affaccia la finestra. Mai e poi mai avrei pensato che il mio soggiorno sarebbe diventato permanente...

Precisazione non è vero che i Midorikawa si sn originari della Francia è una balla! Ma dovevo far combaciare la storia
Spazio autrice:
sinceramente non so k mi sia venuto fuori, ma volevo assolutamente scrivere questa storia. Quindi a voi i commenti e spero che vi piaccia. Un bacio a tutti

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Imprevisto ***


imprevisto

- Ehi Sophie alzati- qualcuno mi chiamò dolcemente. Aprii di malavoglia gli occhi e mi ritrovai davanti mia zia tutta sorridente, incredibile quanto lei e mia madre si assomigliassero.

- Uh?- mugugnai spaesata

- E' ora di andare a scuola- mi informò. Scuola? Dove avevo già sentito quella parola?

- Scuola?- ripetei ancora mezza addormentata

- Si tesoro, forza vieni giù che la colazione è pronta- detto questo uscì. Imprecai mentalmente e mi alzai dal mio caldo ed accogliente letto. Mi tolsi il pigiama e mi diressi in bagno per farmi la doccia. Appena fuori trovai mia cugina seduta sopra la sedia della scrivania, già con la divisa scolastica.

- Che vuoi?- chiesi sgarbata come sempre. Lei continuò a sorridermi

- Ti ho portato ciò che dovrai indossare- io strabuzzai gli occhi. Io quella cosa non l'avrei mai e poi mai messa! Odiavo le gonne con tutto il mio cuore! A 5 anni presi le forbici e ne tagliai una appena regalatami, finii in punizione ma almeno non ne vidi più...

- Mi spiace cuginetta, quella roba io non la metto. Ora devo convincere gli zii a non farmi andare, non so quasi un cazzo sul giapponese- sbottai riprendendomi ad asciugare i capelli.

- Mi spiace ma non credo sia possibile convincere i miei genitori su una cosa del genere- be se è per questo non ero riuscita neanche con i miei... però proprio di rendermi ridicola davanti ad un intera classe di terza superiore non ne avevo voglia*. Sbuffai e mi vestii velocemente. Miseria! La gonna era cortissima e la camicetta bianca risaltava anche troppo le mie forme, non piatte come la gente di qui! Merda!

- Senti non è che portate qualcosa sopra?- chiesi cercando coprire più che potevo

- D'inverno il giubbotto se hai freddo, ma poi si toglie quando arrivi in classe- mi spiegò. Altra bestemmia mentale. Ecco ora dovevo anche fare la figura della nuova che si presentava come sgualdrinella. Peggio di così non poteva andare...

- Stai benissimo!- esclamò Retasu

- Quanto una spina nel fianco, dai andiamo giù- e scesi dirigendomi in sala dove mi aspettava un abbondante colazione.

- Cavoli Sophie, stai veramente bene!- esclamò la zia. Io non risposi, finii ed in silenzio e mi diressi insieme a Retasu a scuola. Appena arrivati lei mi annunciò:

- Ti accompagno in presidenza, li ti spiegheranno tutto- non risposi e la seguii. Gli sguardi non mancarono ovviamente.

-Ma si può sapere che cazzo hanno da guardare?- chiese infastidita

- Be sei una novità qua da noi. Attiri l'attenzione- mi rispose semplicemente. Ecco, come se non bastasse tutto quello che avevo già passato. Arrivati davanti all'ufficio, mia cugina si congedò e si diresse in aula. Io entrai senza bussare.

- Buon giorno. Tu devi essere l'alunna nuova giusto?- mi accolse un uomo sulla cinquantina porgendomi la mano. Fortuna che mi ero concentrata su ciò che aveva detto così spolverai le mie conoscenze sul giapponese e dissi:

- Si piacere Sophie Fire-

- Si sente che non è di qua. Ma non si preoccupi si troverà benissimo nella nostra scuola. I suoi genitori hanno già provveduto a mandarmi il suo excursus scolastico. Veramente eccellente fino a qualche mese fa poi ovviamente è calato dovuto a...- lo interruppì volontariamente e per sbaglio risposi in inglese:

- Sorry but... emh... volevo dire preferirei non parlarne. Mi dica dov'è la mia classe, ci andrò da sola- tagliai corto

- Assolutamente no! Verrà il prof. Conota a prenderla- e detto questo mi congedò. Uscii fuori e davanti a me c'era un altro uomo, questa volta più giovane e con folte basette.

- Signorina Fire?- mi chiese

- Yeah...-risposi noncurante, quello non ci badò e mi condusse al secondo piano nell'ala nord. Per tutto il tragitto aveva continuato a parlare ma io avevo smesso di sentirlo da subito.

Aprì la porta e mi fece entrare. Perfetto, avevo circa 30 sguardi assassini che mi scrutavano come se fossi un oggetto in vendita. Sbuffai contrariata come non mai e il prof cominciò a presentarmi:

- Ragazze questa è la vostra nuova compagna Sophie Fire. Viene da New York ed ha origini francesi...- e continuò a parlare di tutta la mia vita, saltando ovviamente il fatto più importante fortunatamente,  ma avevano mandato csi per sapere tutte queste cose su di me?? - Spero che ti troverai bene nella nostra classe. Siediti pure vicino a tua cugina- finalmente! Ignorando gli sguardi perlustratori che mi stavano lanciando ogni singola persona mi sedetti vicino a Retasu. La lezione iniziò e io cominciai come al mio solito ad isolarmi dal mondo.

- Non fai l'esercizio?- mi chiese Retasu vedendomi impegnata a cazzeggiare.

- No- risposi secca

- Fire, Midorikawa! Qualche problema?- ci richiamò il prof

- Assolutamente- rispose la mia compagna. Ripresi a guardare fuori e a malapena sentii il professore chiamarmi

- Signorina Fire perché non ci mostra come ha risolto la disequazione?- io mi voltai. Tutti mi stavano, come al solito, fissando. E che rottura di palle però! Mi alzai e andai verso la cattedra. Il prof mi sfidava con lo sguardo, evidentemente si era accorto che non avevo svolto il compito e si aspettava una bella figuraccia.

- Può dettarmi il testo?- chiesi. Lui mi guardò sorpreso e mi accontentò. Dopo pochi minuti ritornai a posto.

- Come hai fatto? E' di settimo grado!- esclamò Retasu

- Matematica non si deve studiare, si sa e basta- risposi

- Non è una risposta!-

- Avevo già affrontato questo argomento. C'ero ancora quando lo spiegavano-

- Ma perché dopo...-

- Non ci andavo più- tagliai corto. Finalmente la campanella dell'intervallo suonò

- Ti aspettò in giardino- mi comunicò io annuì e rimasi a scrutare fuori. Un gruppo di cinque ragazzi si avvicinò a me. Li squadrai dall'alto in basso

- Piacere siamo...- cinque nomi insulsi che non ricordo

- Sophie- dissi piano. Quello più alto mi chiese

- Ti andrebbe di fare un giro con noi?-

- Riprova tra qualche decina di anni- risposi alzandomi. Quelli rimasero allibiti dalla mia risposta, che si aspettavano? La nuova arrivata simpatica e coccolosa? Be si sbagliavano di grosso. Uscii da quel posto così lugubre e mi ritrovai all'aria aperta. C'era qualche alberello sparso qua e la tanto per rendere l'ambiento più floreale (sono ironica), gruppi di ragazzi e ragazze, qualche coppietta e ancora qualcuno che studiava. Trovai mia cugina sotto un albero con intorno 3 ragazze. Mi avvicinai, sbaglio o la stavano tormentando?

- Ehi Reta qualche problema?- chiesi. Le tre oche giulive si voltarono.

- E tu chi saresti?- mi chiese quella bionda ossigenata

- Il mio nome non è affare tuo- le risposi molto garbatamente (ho già detto che sono ironica?)

- Oh ma abbassa la cresta gallina- sbottò ridendo isterica quella, con un balzo felino, la presi per il colletto della camicetta e la sovrastai. Dopo tutto essere 1 e 75 era vantaggioso alle volte!

- Se non vuoi diventare una pollo allo spiedo ti consiglio vivamente di lasciarla in pace- replicai fredda. Quella mi guardò bianca come uno straccio

- Hai capito? O giuro che non riconoscerai più il tuo aspetto quando avrò finito con te! Non sono una giapponesina perfettina come voi! Quindi non fatemi incazzare- quella annuì vigorosamente con la testa. La lasciai andare e quelle si volatilizzarono. Ovviamente la scena non passò inosservata, quasi tutto il cortile ci stava osservando. Inaspettatamente i ragazzi esplosero in urla di incoraggiamento

- Tosta la tipa!-

- Miseria se ha fegato!-

- Dobbiamo stare attenti!-

- Mazza che carina!- e via dicendo, o bella questa! Non me la sarei mai aspettata!

- Grazie Sophie- disse mia cugina sorridendomi.

- Eh? Ah si prego prego- risposi soprappensiero. La campanella suonò e noi ritornammo dentro.

Dopo pranzo mia zia disse:

- Ehi tesoro perché non porti tua cugina al caffè Mew Mew?Sono sicura che le farebbe piacere conoscere le tue amiche!- certo non si vede dal mio sorriso da colica? Degne di Melman in Madagascar...

-Giusto! Che ne pensi Sophie?- io annuì a malapena, preparandomi al peggio...

L'edificio dove ci fermammo era veramente strano!

- Guarda che è ancora chiuso- osservai

- Io lavoro qui, non te l'ho detto? Quindi forza, possiamo entrare- mi informò aprendo la porta. Entrai titubante guardandomi attorno circospetta.

- Ehi Reta - chan sei arrivata!- esclamò vivace qualcuno. Davanti a noi c'erano quattro ragazze. Quella che aveva parlato aveva pressoché la nostra stessa età, gli occhi marrone scuro e i capelli rossi raccolti in due codini.

- Ehi chi è quella tizia dietro di te?- chiese un altra. Questa mi stava già sul culo! Ma mica avevo la faccia da delinquente! Era una ragazzina bassina con due palline sulla testa dove aveva raccolto i capelli e se la tirava più di Jessica Alba...

- Vi presento mia cugina Sophie- mi presentò Retasu.

- Piacere! Io sono Purin!- urlò la più piccola del gruppo saltellandomi intorno.

- Ed io Zakuro- mi rispose la più grande porgendomi la mano. La strinsi, era alta quanto me, con un fisico da modella, i capelli lunghi e viola e gli occhi blu.

- Che è tutto questo bacano? come mai non...- un ragazzo biondo si fermò sulla soglia guardandomi. Incrociai il suo sguardo, il mio stomaco fece una capriola proprio come...

Flashback

- Ehi attento dove vai!- sbottai cadendo a terra. Un tizio mi era appena venuto addosso facendomi ruzzolare!

- Io semmai...- si bloccò a guardarmi. Cavoli era veramente carino! Si formarono le farfalle nello stomaco...

- Emh.. scusa piacere sono Thomas!- si presentò lui porgendomi la mano, io la presi e mi rialzai rossa in viso

- Piacere mio, Sophie!-

Fine Flashback

Mi ricomposi più che in fretta, visto che il dolore cominciò ad assillarmi, subito non pensai più a niente e per distrarmi commentai ironica:

- Hai un accento molto strano- 

- Potrei dire lo stesso del tuo- ribattè quello sorridendomi

- Americano?-

- Si, Los Angeles, tu?-

- New York- e rimanemmo a fronteggiarci con lo sguardo, sotto lo sguardo allibito delle cinque.

* Le ragazze sono più grandi di qualche anno

Spazio autrice: per Siretta tranquilla Sophie alias io non si mett con Kisshu! E' tutto tuo XD! Probabilmente ci sarà Ichigo, mentre Sophie ancora non so che farne sinceramente... si vedrà! Un grazie a Mew Cherry, Siretta ed Akly! Un bacione anche a chi legge!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Le Mew Mew? ***


le mew mew?

- Incredibile sei la prima persona che riesce a fronteggiare Ryo appena lo vede! Complementi!- esclamò la rossa guardandomi stupita. Il biondo sbuffò contrariato e scrollò le spalle

- Mica sono come la gente rammollita di qua!- sbottai

- Questo è sicuro, non sapete che ha fatto oggi- cominciò mia cugina

- Reta...- sbuffai cercando di farla stare zitta. Ma quando mai? E così via con il racconto del mio primo giorno di scuola.

- Beh hai fegato- commentò Zakuro

- Non è fegato, è questione di rispetto- ribattei. Vidi il biondo ghignare divertito mentre il silenzio scendeva

- Be io ora tolgo il disturbo, visto che dovete lavorare- annunciai

- E perché mai? Fermati pure qua- disse Ryo

- Non ho intenzione di lavare i pavimenti o altro-

- Tranquilla ci penseranno loro, tu sarai nostra ospite- lo guardai gelida, che voleva da me?

- Ryo da quando sei così gentile??- chiese Ichigo e non potei fare a meno di sentire la punta di gelosia che aveva messo. Oh, oh! Qualcuno si era preso una cotta! Persino mia cugina mi guardava in modo strano. Accidenti questo Ryo doveva essere uno popolare per aver così tante ammiratrici! Con me comunque cascava veramente male, però accettai.

- Vieni vorrei farti vedere una cosa- mi annunciò

- Senti bello, se vuoi portarmi sul retro per mostrarmi il tuo fratellino sappi che se non vuoi trovarti donna entro domani mattina, ti conviene tenerlo ben nascosto!- esclamai fredda. Tutti rimasero sorpresi da come risposi all'americano. Evidentemente nessuno gli aveva mai dato il due di picche! si ricompose in fretta ghignando

- Vedrò di calmare i miei bollenti spiriti! E comunque hai frainteso alla grande Sophie, volevo solo farti vedere una cosa sul computer-  se c'era una cosa che avevo imparato stando a New York era: mai fidarsi di nessuno. Delle mie amiche erano state stuprate perché avevano accettato di seguire dei ragazzi nel retro dalla discoteca... a parte che con me avrebbe avuto ben poche speranze, nessuno mi aveva mai preso alla sprovvista e sapevo difendermi.

Quando vidi che si voltò e mi fece cenno di seguirlo io ubbidii sospettosa.

- Vanno in laboratorio! Ma perché Ryo si comporta così? Vuole dirle che noi cinque siamo?...- mormorò Ichigo

- Non ne ho idea- sospirò Zakuro

La stanza aveva un enorme schermo proprio di fronte alla porta, poi una scrivania con sopra un computer. Ryo cominciò a trafficare con il portatile finchè sul monitor gigante non apparvero delle foto: c'erano cinque ragazze vestite con colori sgargianti.

- Chi sono?- chiesi

- Le Mew Mew-

- Le Mew Mew?- le famose paladine di Tokyo? Persino in America erano famose, le conoscevo bene! Anche perché mio fratello Stephen si era innamorato di quella viola, che come dicevo lui, era un gran pezzo di fica! E dire che aveva un anno in più di me...

- Le conosci?-

- Si- guardai meglio le foto. La verde con due buffe antenne in testa, assomigliava incredibilmente a mia cugina.

- Assomiglia a Reta- dissi infatti indicandola.

- Perché è lei...-

Silenzio. Ok qua non ci vidi più scoppiai in una fragorosa risata e mi vennero le lacrime agli occhi! Mia cugina una Mew Mew! Si ed io sono Matusalemme! Oddio non ce la facevo più, però dopo 2 minuti riuscii a calmarmi

- Miseria sei veramente simpatico! Era da...- da quando era successo - un pezzo che non ridevo così!-

- Non mi credi?- chiese lui sfidandomi

- E' come credere in Babbo Natale!- sbottai ora seria

- Ti dico che è la verità! Quelle cinque sono le Mew Mew!- continuò imperterrito.

- Smettila di prendermi per il culo biondino! E comunque anche se fossero perché lo verresti dire a me?- chiesi

- So perché ti comporti così, ti ho riconosciuta so chi sei... un anno fa...- non finì la frase che gli mollai un cazzotto in pieno viso fumante di rabbia.

- Vai a farti fottere! Tu non sai un cazzo di me! Vieni qui, mi spari balle su balle riguardo le Mew Mew, pretendi che ti creda ed infine mi predi ancora per il culo? ma con chi diamine credi di parlare? Con quelle cinque di la? Io sono Sophie Fire!- urlai rischiando di piangere... quell'essere aveva osato accennare quel giorno...Dio come aveva potuto! Ora mi guardava stupito, massaggiandosi la parte colpita.

- Sei forte non c'è dubbio, sarai un bersaglio perfetto per gli alieni- alieni? Chiamate un buon medico che ne abbiamo bisogno qua! inarcai il sopracciglio e feci per uscire

- Aspetta- mi fermò, mi voltai verso di lui. Mi lanciò uno strano oggetto ovale

- Che è?- chiesi guardandolo, sembrava una spilla con strani  disegni sopra

- Ti servirà- mi rispose alzando le spalle

- Si certo quando Marte cadrà- tagliai scocciata uscendo. Aperta la porta trovai le cinque che stavano origliando.

- Spero che il pugno si sia sentito bene!- ghignai divertita superandole

- Certe volte tua cugina mi fa paura...- mormorò Ichigo. Non sentii niente altro perché uscii.

 Cominciai a girovagare per la città, finchè non raggiunsi la periferia, non c'era nessuno in giro ma questo non mi spaventava affatto. Improvvisamente sentii un leggero spostamento d'aria. Alzai di scatto la testa, fermandomi. C'era qualcuno.

- Buongiorno- la voce proveniva dalle mie spalle. Mi voltai di scatto, un essere stranissimo fluttuava davanti a me: era pallido come un cadavere, i capelli verdi raccolti in due codini, orecchie a punta, occhi ambrati e due tridenti in mano. Oh porca puttana! E questa non ci voleva! Ma come faceva a volare? 

- Che vuoi?- chiesi con voce ferma. Quello si stupì dalla mia risposta

- Non sei spaventata?- mi chiese

- Dovrei esserlo?- chiesi sfidandolo

- Si, potrei farti molto male- rispose ghignando

- Stai attento non sai con chi hai a che fare!- ribattei minacciosa

- Oh, oh! ma che bel caratterino che abbiamo! Hai una forza interiore enorme, verrà fuori un chimero perfetto!- e mentre lui stava parlando io era già scappata. Non mi fermai a chiedere cosa fossero i chimeri o forza interiore! se discuti con un matto la gente non capirà quale dei due lo è veramente, credevo che il detto fosse più o meno così! ad un certo punto davanti a me comparvero, le Mew Mew. Mi fermai di botto!

- Oh merda!- sbottai

- Per una volta Sophie, potresti non parlare male?-mi chiese la verde. Stesso tono di mia cugina, stessa espressione: OMIODDIO (tutto attaccato)!!

- Retasu?- domandai confusa. Quella non rispose imbarazzata

- Fermati mocciosa! Accidenti se corri forte!- il tizio di prima ci aveva raggiunto.

- Kisshu!- urlò la rosa.

- Mew Retasu, porta Sophie al sicuro- ordinò la viola squadrandomi.

- Chi eh? Mettimi giù!- gridai quando mia cugina (Bo?) mi prese in braccio

- Retasu, mettimi subito per terra o giuro che racconto a tutti ciò che sei!- quella non mi ascoltò e mi portò nel boschetto li vicino e finalmente mi posò a terra

- Cazzo perché non mi hai detto niente?- chiesi.

- Dopo ti spiegherò tutto! Ora stai qua e non ti muovere- e sparì. Vi ho già detto che Sophie Fire non prendi ordini da nessuno? Mi alzai di scatto e presi a correre nella direzione in cui era sparita. Davanti a me c'era una scena degna di un film di fantascienza! Le ragazze combattevano contro due mostri, mentre Kisshu se la rideva tranquillo. Vidi appena in tempo che mia cugina stava per essere colpita, mi lanciai più veloce che potei per portarla in salvo! In pochissimo tempo la spintonai e mi beccai il colpo in pieno addome. Fui sbalzata via e sbattei contro un palo.

- Sophie!- urlò qualcuno. Aprii gli occhi: vedevo tutto sfocatissimo... davanti a me c'era una persona accucciata e la riconobbi per Retasu.

- Guarda il braccio!- urlò la gialla. Per un attimo il combattimento cessò e si concentrò su di me. Dio anche il braccio bruciava ora! Riuscii a mettere a fuoco.

- Sophie hai ancora la spilla che ti ha dato Ryo?- mi chiese Zakuro. Ma che cazzo stavano dicendo? Io stavo per morire e loro si preoccupavano per l'oggetto di quel pazzo?

- Ma che cazzo ne so!- sbottai mettendomi in piedi

- E' importante!- esclamò disperata Ichigo.

- Perché?- chiesi

- Perché sei una di noi...- mormorò mia cugina. Eh? Mica avevo le orecchie da micio, o la coda, o le ali o le antenne!

- Ma che state dicendo?- chiesi stupita. Questa è la seconda peggior giornata di tutta la mia vita! Mew Mew, alieni, mostri! Era sicuramente un incubo! Mi tirai un pizzicotto ma rimasi ferma dov'ero. Vidi Retasu frugare nei miei pantaloni ed estrarre la spilla.

- Trasformati!- ordinò porgendomela

- Io non prendo...-

- Evita di fare la boriosa per una volta e fallo!- ordinò Zakuro mentre frustava uno dei due mostri. Sconcertata ubbidì... subito la spilla prese a brillare ed io inconsciamente urlai:

- Mew Sophie METAMORPHOSIS!- Mi sentii avvolgere da un fascio di luce poi quando aprii gli occhi mi scoprii in piedi. Tutti mi guardavano straniti

- Che c'è?- chiesi

- Toccati le orecchie!- esclamò giocosa la gialla. Ubbidii e OMIODDIO! Era morbide, ricoperte da una soffice peluria e più grandi

- AAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHH!-  urlai. Mi guardai: indossavo un vestito nero aderente che copriva poco e niente, senza spalline con sotto degli pantaloncini cortissimi, degli stivali lunghi fino a metà gamba e una strana collana pelosa al collo dove pendeva la spilla. E con orrore vidi un lunga coda gialla con punti neri che si dimenava nervosa. Tirai giù i sette sacramenti

- Oddio! Toglietemela! Anche le orecchie! Ma che cazzo di vestito è?  Voglio un avvocato!- strillai isterica

- Ma che animale è?- chiese Kisshu guardandomi

- Credo un ghepardo...- mormorò la blu

- Ok ora mi dite che sta succedendo! Se è uno scherzo è di pessimo gusto!

Spazio autrice:
Spero che il capitolo vi sia piaciuto xk mi sono divertita un mondo a scriverlo! Un grazie a Siretta e a Mew Cherry per aver commentato! un bacione

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La sesta Mew Mew e il sesto alieno ***


la sesta Mew Mew

- Ok ora mi dite che sta succedendo! Se è uno scherzo è di pessimo gusto!- urlai a tutti i presenti

- Una nuova Mew Mew?- mormorò quell'essere stranissimo che fluttuava in aria.

- Mew Sophie, calmati ora e concentrati sulla battaglia!- esclamò Ichigo mentre davanti a se era apparso un oggetto peloso a forma di cuore.

- Come mi hai chiamato?- solo dopo aver detto questo mi accorsi che sentivo meglio, vedevo benissimo e l'aria era intrisa di strani odori.

- Che mi succede?- mormorai, devo ammetterlo, quasi spaventata. La verde si avvicinò a me, mentre le altre combattevano e mi spiegò dolcemente:

- Ascolta, so che tutto questo è difficile per te ma ci devi aiutare. Ryo poi ti spiegherà tutto! Ora cerca di richiamare le tue armi- e subito nelle sue mani apparvero due nacchere verdi. Mi lasciò li da sola mentre si scagliava contro un mostro creando dei vortici d'acqua.

- Bene e mentre loro sono impegnate io posso occuparmi di te!- mi voltai di scatto, l'alieno era davanti a me. Rimasi paralizzata mentre estraeva i tridenti, questa volta era veramente la fine. Chiusi gli occhi mentre la paura mi faceva sua prigioniera.

Inizio Flashback

- Non ce la faccio, è inutile!- esclamai disperata rannicchiandomi e mettendomi la testa tra le gambe. Non riuscivo a buttarmi dalla piattaforma da dieci metri, quando era su mi prendeva il panico e non muovevo  un muscolo. Il mio allenatore di tuffi non sapeva più che fare.

- Sophie devi vincere questa paura se vuoi andare ai nazionali...- cercò di calmarmi lui. Io alzai la testa con il volto rigato dalle lacrime:

- Non ce la faccio..- ripetei, lui sospirò e mi disse:

- Dai per oggi basta così, vai a casa e riposati. Sei brava Sophie non capisco perché hai questa fobia- io mi andai a cambiare negli spogliatoi a testa bassa ed uscii fuori. Mentre stava andando a prendere la moto sentii una voce chiamarmi:

- Ehi Sophie!- mi voltai: davanti a me c'era Thomas! Dopo il nostro incontro - scontro ci eravamo conosciuti e scambiati i numeri, peccato che lui dovesse poi andare subito via per gli allenamenti. Mi corse incontro e ci abbracciammo.

- Che ci fai qua?- chiesi

- Un mio amico ha la partita di pallanuoto tra due orette e lo sono venuto a vedere Ehi ma cos'è questa faccia?- chiese lui incupendosi vedendo i miei occhi gonfi

- Non... non riesco a buttarmi da 10 metri...- mormorai sconsolata e rischiando nuovamente di piangere.

- Ma come? Una come te? Non ci credo neanche un pò! Dai ora vai a cambiarti che ti aiuto io!- lo guardai stranita. Da quando lui faceva tuffi a livello agonistico? Non giocava a basket? Eppure il suo sorriso, le sue carezze alla testa mi convinsero.

- Ok- mormorai a testa bassa rientrando in piscina. Uscii dagli spogliatoi e trovai Thomas che conversava felicemente con il mio allenatore.

- Eccola qui!- esclamò Terry dandomi un buffetto sulla guancia

- Lasciatemela pure, la farò buttare io!- esclamò vivacemente Thomas. Io proprio non riuscivo a capire ma non dissi niente e mi avviai su per le scale seguito da lui.

- Vuoi buttarti vestito?- chiesi amareggiata, lui rise dietro di me

- Assolutamente no!- ecco aravamo arrivati. Sentii le gambe diventare ricotta, il cuore prese ad accelerare, i crampi alla pancia mi invasero...

- Non ce la faccio!- urlai terrorizzata e dire che non mi ero neanche avvicinata al bordo... Sentii il ragazzo prendermi per mano e condurmi dolcemente vicino allo strapiombo

- Non devi pensare di precipitare ma di volare- mi sussurrò. Guardai giù, cavoli se eravamo in alto! Le gambe era paralizzate, io ero paralizzata!

- Thomas.. io non ce la faccio... sul serio è altissimo...- mormorai. In un altra occasione sarei arrossita per la vicinanza tra i due visi ma ora il terrore si era impadronito di me.

- No Sophie! Tu ce la fai!- ribattè lui. Mi alzò la testa e si avvicinò a me, sentii le miei labbra premere contro le sue. Dimenticai dov'ero, chi ero, sentivo solo la sua lingua contro la mia, le sue mani che mi cingevano la vita. Si staccò dolcemente

- Ora ce la fari vero?- domandò sorridendomi. Il suo sorriso, la cosa più bella del mondo! Sorrisi anche io

- Solo se mi prometti il bis!- esclamai maliziosa, lui scoppiò a ridere spavaldo

- Sarò felice di accontentarti!- mi girai e mi posizionai sul bordo. Chiusi gli occhi e mi lanciai: sentii la sensazione familiare che tutto intorno a me sfrecciava via, mi avvicinai i piedi e poi mi distesi quando vidi l'acqua oramai vicina eseguendo un discreto ordinario rovesciato carpiato! Uscii fuori sbalordita: ce l'avevo fatta! Il mio allenatore esultava e poi vidi Thomas venire giù come un razzo. Uscii e gli corsi incontro bagnandolo tutto

- Dio ce l'ho fatta!- esultai. Lui mi baciò la fronte e mi sussurrò:

- Non lasciare che la paura prenda mai il sopravvento su di te-

Fine Flashback

No! Non avrei mai più lasciato che la paura mi attanagliasse. Improvvisamente dal nulla spuntarono due spade nere come la pece nelle mie mani. Vidi appena in tempo il braccio di Kisshu, armato di tridenti, venirmi incontro che alzai una delle due lame e lo respinsi! Wow! E da quando ero così brava nonostante non avessi mai preso in mano quei due aggeggi? Quello rimase sorpreso quanto me. Di nuovo inconsciamente urlai:

- Fiocco d'ombra vai!- subito dalle mie armi partirono due diversi fasci di luce nera che colpirono in pieno l'elfo.

- Brava Mew Sophie!- gridò qualcuno. Purtroppo però dell'alieno non c'era traccia...

- Dove è andato?- chiesi.

- Se l'è squagliata non ti preoccupare lo fa sempre- mi informò la viola

- Però che strano, come mai non c'erano gli altri due?- chiese la blu

- Ce ne sono altri?- domandai allibita

- Si altri due- mi rispose la verde

- Be a sto punto mi dovete delle informazioni!- ringhiai improvvisamente arrabbiata. E giuro dalla mia bocca uscì un suono sommesso. Cazzo!

- Devi cominciare a controllarti Mew Sophie!- mi rimproverò quella che sembrava mia cugina

- Senti io non voglio tutto questo! Quindi ora toglietemi questa cosa e questo vestito! Mi sembra di averne già passate tante oggi!- sbottai. Le cinque vennero avvolte da un fascio di luce e davanti a me apparvero mia cugina e le sue amichette

- Oh merda! E quindi voi siete veramente... puttana Reta! Perché non me l'hai detto?- chiesi tagliente

- Non sapevamo ci fosse una sesta Mew Mew in verità, sei stata una sorpresa- intervenne Ichigo

- Come sarebbe a dire?- chiesi confusa

- Ryo ci ha sempre detto che il gruppo era composto solo da noi 5, non ha mai accennato ad una sesta- mi spiegò Retasu

- E lo sapevo che quel cerebroleso centrava in qualche modo! Ora scusatemi ma gliene vado a dire 4!- sbottai scavalcandole

- Emh.. Sophie sei ancora trasformata...- disse Ichigo, non l'ascoltai e cominciai a correre a tutta velocità! Cavoli, non sapevo di andare così veloce! Tutto sfrecciava accanto e me! Superavo persino alcune macchine e moto! Meno male che in periferia non c'era quasi nessuno. Intravidi il locale pieno di gente, non potevo mica entrare così! Allora sgusciai dentro dal retro.

- RYO!- urlai arrabbiata come non mai. Il biondino entrò seguito da un altro che non avevo mai visto. Entrambi fecero un salto all'indietro vedendomi. Io invece mi avvicinai, ringhiando letteralmente

-  Finiscila con sta pagliacciata o giuro che ti sbrano!- gridai rivolta all'americano. Quella dopo lo stupore iniziale, si riprese e fece apparire uno strano ghignò sulla faccia.

- Ecco Keiichiro, questa è la sesta Mew Mew!- mi presentò all'altro. Io non ci vidi più, feci per tirargli un cazzotto in faccia ma quello si scansò velocemente con un balzo felino

- Io imparo dai miei errori, gattona troppo cresciuta!- Purtroppo in quel momento mi accorsi della vampa di calore che mi era salita in corpo Così non riuscii a reagire.

- Un ghepardo dopo la corsa è costretto a fermarsi a causa dell'intenso sforzo fisico! Non dovevi correre così veloce per così tanto tempo!- mi rimproverò ironico quello. 

- Fammi tornare com'ero prima, o ti uccido!- sibilali

- Impara un pò l'educazione! Non capisco perché te la sei presa tanto! Sei una Mew Mew, hai dei poteri straordinari e ti sei fatta 4 nuove amiche!- replicò tagliente 

- Io non voglio tutto questo! Perché cazzo non lo capite?? Ho già sopportato abbastanza per tutta la mia vita, non vi basta?-

- Smettila di piangerti addosso e ricomincia ua vivere!- mi urlò quello.

- CHI CAZZO SEI TU PER DIRMELO?? TU NON SAI CHE...-

- SI CHE LO SO! Credimi ti posso capire...- cercai di regolare il respiro e calmarmi, perché rischiavo seriamente di piangere.

- Senti so che per te tutto questo è difficile, ma secondo me dovresti cominciare ad abituarti alla tua nuova vita, così il passato non riprenderà a tormentarti- le sue parole, così calme mi fecero ragionare. Lo guardai incatenando il mio sguardo con il suo

- Solo se non dovrò fare la cameriera- sbottai, lui scoppiò a ridere

- D'accordo, ti intendi di computer?- io annuii

- Benissimo aiuterai me e Keiichiro a rintracciare l'acqua Mew-

- Che roba è?- chiesi

- Te lo spiego tra un pò, ora però ritrasformati- mi ordinò

- Io non prendo ordini da nessuno!-

- Vuoi rimanere così per tutto il giorno?-

- No! Ma non so come si faccia!-

- Semplice, pensa a voler tornare normale- ubbidii. Quando aprii gli occhi mi guardai i jeans: niente coda! Entrarono finalmente le altre tutte trafellate

- Sophie! Cavoli ci hai fatto prendere uno spavento- disse mia cugina abbracciandomi, io rimasi sorpresa e per l'imbarazzo le diedi dei colpetti sulla spalle

- Ok.. si si sto bene...- bofonchiai

- Sei ancora intero! Avevo scommesso 25 yen che ti avremo trovato sbranato!- esclamò Ichigo rivolta a Ryo. Lui scosse le spalle

- Invece l'ho convinta a iniziare la sua vita qui con noi- rispose guardandomi. Io scossi la testa

- Davvero?- urlò Purin abbracciandomi a sua volta. Arrossii per l'imbarazzo. Oh cavoli no l'abbraccione di gruppo no!

- Si!- urlò Ichigo abbracciandomi anche lei

- Si ok ok, vi voglio benissimo anche io però no vi prego l'abbraccione no...- borbottai, ma figuriamoci se quelle li mi ascoltavano!

- Ragazze mi soffocate...- finalmente si staccarono tutte sorridenti. Però essere amati non era male, lo devo ammettere! Era da tempo che i miei ex amici avevano smesso di essere affettuosi con me da quando sono diventata così... decisi però di non pensarci

- Ehi guardate com'è rossa!- esclamò Ichigo. Io sbuffai voltandomi dall'altra parte, quando il moro mi chiese cortesemente

- Hai mica fame?-

- Eh? Ah no no, grazie...-

- Dai Sophie! Le torte di Keiichiro sono la fine del mondo!- esclamò Ichigo leccandosi i baffi.

- Tornate a lavorare voi! E tu non pensare sempre al mangiare- sbottò il biondo. La rossa diventò rossa dalla rabbia (piaciuto la battuta?) 

- Ma sempre maleducato tu?? Uff vado vado... e tu Sophie?- mi chiese io ghignai

- Sto qua a patto di non dover lavorare!-

- COSA? Non è giusto Ryo!- protestò quella con un espressione ridicola. E dopo tanto tempo io mi concessi una risata, che stupì tutti.

- Be allora la vecchia Sophie da qualche parte c'è ancora- commentò Retasu sorridendomi

- Chissà- risposi io scrollando le spalle

- Forza a lavorare tutte quante, che il locale è pieno di gente- quelle sparirono e io rimasi da sola con Ryo perché il suo amico era sparito in cucina

- Vieni in laboratorio?- mi chiese sorridendomi, io lo raggiunsi e lo superai

- Non prenderti troppo confidenze biondino!- esclamai ghignando perfida

- Come volete Regina dei Ghiacci- rispose lui affiancandomi sorridendomi a sua volta e cominciò a spiegarmi del progetto Mew Mew.

..............................................................................................................................................................................

Dimensione aliena

- Avevi ragione Pai, c'è un altra Mew Mew- annunciò Kisshu, al ritorno dello scontro

- Come faremo adesso? Sono il doppio di noi!- esclamò Taruto guardando il maggiore

- Chiederò il permesso a Deep Blue di chiedere rinforzi- rispose quello.

- Non ce n'è bisogno- una nuova voce familiare li raggiunse. I tre si voltarono: davanti a loro c'era un altro alieno. Aveva capelli biondo scuro, occhi rossi come il sangue con pupilla quasi a spirale simile ad un serpente. Il fisico asciutto ed alto, fluttuava pigramente intorno a loro

- Che piacere rivederti Kay- lo accolse Pai gelido

- Il piacere è tutto mio tre Ikisatashi, Deep Blue mi ha convocato per via dei vostri insuccessi. Con me tranquilli, cambierà tutto-



Spazio autrice:
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento! Un bacio e un grz a Mew Cherry e Siretta!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Un incontro inaspettato ***


cap

- THOMAS!- gridai aprendo di scatto gli occhi. Era in un letto tutta sudata che ansimavo.

- Sophie! Che succede?- i miei zii aprirono preoccupati la parta. Era un sogno...

- Niente.. scusatemi...- mormorai rimettendomi comoda. Quelli non dissero niente e sparirono. Erano passati tre giorni da quando avevo scoperto di essere un Mew Mew. Sapevo tutto sul Red Data Animal, dell'acqua Mew e degli alieni. Lavoravo in laboratorio da sola per cercare eventuali tracce di quell'acqua tanto miracolosa. Finalmente mi calmai e mi abbandonai tra le braccia di Morfeo.

Incredibile ma vero a scuola non avevo ancora marinato e facevo addirittura i compiti! Non sapevo perché mi comportavo così, se devo essere sincera, forse ricevere tutto quell'affetto nonostante il mio comportamento mi aveva fatto riflettere.

Io e mia cugina arrivammo in orario come sempre.

- Ben arrivate!- ci accolse Keiichiro sorridente. Io feci un cenno con la testa e mi diressi verso la mia postazione. Aprii la porta ma quando feci per dirigermi verso la sedia...

- BU!-

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGGHHHHHHHH!- urlai spaventata. Dietro di me che se la rideva tranquillo c'era Ryo

- Porca puttana Ryo!- esclamai cercando di calmare il mio cuore.

- Ah! Ti sei spaventata- replicò lui ghignando

- Bah...- me ne andai verso il computer accendendolo

- Da quando in qua micetto fai gli scherzi da bambini?- chiesi ironica

- Da quando un ghepardo ha paura di un gatto?-

- Non è una risposta valida-

- Non ha mai detto che lo sia-

- Be ora puoi pure andare, direi che ti sei divertito abbastanza- sbuffai. Lui non rispose ed io mi sedetti sulla sedia trafficando con il computer. Sentii una carezza sulla mia cicatrice. Rimasi paralizzata dal contatto.

- Come te la sei procurata?- la sua voce era un sussurro

- Non... non sono affari... tuoi- mormorai spalancando gli occhi. Lui si scostò da me e io ritornai normale

- Non ti va di parlarne?-

- No...-

- Ti farebbe bene...- non riuscivo a rispondergli in modo secco ed acido come al mio solito, anche perché il suo tono era calmo e tranquillo. Ok Tokyo mi stava facendo male...

- Ryo..- mormorai, mai e poi avrei fatto una cosa del genere in circostanze normali - ti prego non voglio pensarci. Da quando sono qui sono cambiate tante cose, voglio lasciarmi il passato alle spalle- quand'è l'ultima volta che avevo supplicato qualcuno? Quello rimase sorpreso e si riavvicinò a me. Di nuovi strani brividi mi percorsero la schiena. Quelle sensazione... erano uguali a quelle che mi aveva sempre donato Thomas. No! Non era possibile...

- Se hai bisogno di confidarti...- mi sussurrò all'orecchio.Deglutii  a fatica

- Si grazie, ora puoi andare- borbottai respingendolo

- Ti do fastidio gattona?- improvvisamente la sua espressione mutò in un ghigno. Io mi voltai

- No micetto!- ghignai a mia volta - ma attento potrei mangiarti! I ragazzi come te sono i miei preferiti!-

- Prima devi riuscire a prendermi!- e detto questo si trasformò in un gatto.

- Non è il momento Ryo!- sbottai, quello mi soffiò contro e mi graffiò il braccio

- Ahi! Ehi vieni qui palla di pelo!- ringhiai, il gatto schizzò via dal laboratorio. Era la volta buona che lo sbranavo!

- Fermate quel sacco di pulci!- urlai rincorrendolo e provocando confusione all'interno del locale

- Ryo?- domandò Ichigo

- Sophie?- chiese Retasu ma io ero già fuori. Il gatto era davanti che continuava a soffiarmi come divertito

- Se ti acchiappo ti ingoio senza masticare!-esclamai rincorrendolo. Quello schizzò dalla parte opposta e si arrampicò su una moto parcheggiata li vicino. Si ritrasformò, aprì il sotto sella, mi lanciò un casco e mise in moto

- Vieni a fare un giro?- mi chiese sfidandomi. Io mi infilai l'oggetto ingombrante e salii dietro di lui. Partimmo e ci ritrovammo in aperta compagna, in un enorme prato. Parcheggiò li e scese con me dietro.

- Dove mi hai portato?- chiesi

- In un posto dove potresti acchiapparmi!- rispose lui sfidandomi ed eccolo, un secondo dopo, di nuovo in forma felina.

- Oh merda!- cominciai a rincorrerlo ma era più veloce di me. Ogni tanto si ritrasformava e mi sfotteva

- Be? ma che razza di ghepardo sei?- io sbuffava e riprendevo a correre. Finchè non lo vidi a pochi metri da me! Cominciai a correre più velocemente che potevo... successe una cosa stranissima: sentii il mio corpo allungarsi, le mani e piedi ingrandirsi e ricaddi a quattro zampe. Mi fermai di botto, mi girai e vidi che il mio corpo non c'era più! Ero ricoperta di peluria morbida gialle con macchie nere! Era interamente un ghepardo! Ghignai divertita e ripartii all'inseguimento. Inutile dirlo, meno di tre falcate e mi parai davanti a lui

- Non vale così!- urlò quello appena lo presi per la collottola

- E perché mai?- chiesi andando a riposarmi sotto un albero. Che caldo! Lo posai accanto a me

- Sophie Fire vince sempre!- ghignai divertita. Lui miagolò e si ritrasformò

- Ed ora come la mettiamo?- chiese lui. Io scattai in piedi e ringhiai

- Calma gattona e sta buona- io lo guardai sospettosa e mi rimisi a sedere. Sentii la sua mano accarezzarmi la testa, non mi scostai neanche quando prese a grattarmi il collo e OMIODDIO! Mi accorsi che facevo le fusa!

- Oh ma guarda alla gattona piace se la gratto sotto la testa- io non risposi e pensai di voler tornare umana. Pessima scelta! Mi ritrovai lui con la sua mano sul collo, arrossimmo entrambi.

- Ma che razza...- bofonchiai

- Sei proprio un genio!-

- Sei tu che mi grattavi!- lui scrollò le spalle. Rimanemmo in silenzio a guardare l'erba che danzava a ritmo del vento. Mi alzai

- Ora facciamo il contrario! Tu prendi me!- esclamai. Non so perché ma con lui mi trovavo terribilmente bene, quasi che il mio vero carattere stesse rispuntando.

- Senza trasformazioni!-

- Andata!- cominciai a correre più veloce che potevo faticando a rimanere nella mia vera forma!

- Non mi prendi!- urlai affannata.

- Dammi 10 minuti!- continuò lui. Io scartai a sinistra, lui mi seguì, scartai nuovamente a destra ma stavolta mi intercettò e si buttò contro di me. Finimmo per terra, con lui che mi stringeva con forza i polsi. Scoppiammo a ridere divertiti.

- Ti ha presa- io annuì e sorrisi. Lui crollò sopra di me esausto. Arrossii di botto. Oddio sentivo il suo cuore premere contro il mio... che cazzo mi stava succedendo?

- Ryo...- mormorai. Lui mi guardò ed aprì gli occhi sorpreso

- Sophie! Il braccio!- mi disse. Io mi voltai e vidi il mio strano tatuaggio da Mew Mew brillare.

- Dobbiamo andare!- lui annuì e ci dirigemmo verso la moto, schizzammo via ad una velocità assurda. Appena alle porte di Tokyo intravedemmo un enorme mostro a forma di drago verde che distruggeva la città.

- E quello che è?- chiesi

- Un chimero, ti lascio proprio li davanti- scesi in fretta:

- Mew Sophie METAMORPHOSIS!- e di nuovo mi spuntarono coda e orecchie. Mi lanciai contro il mostro e intravidi  Mint e Zakuro che stavano già combattendo. Feci apparire le mie due spade: mia cugina stava lottando contro un alieno dai capelli viola, Ichigo con quello dell'altra volta e la piccola scimmietta contro uno più piccolo. Stavo per scagliare il mio attacco quando un' altra lama cozzò contro la mia fermandomi. Alzai la testa: davanti a me c'era un altro alieno.

- Ma quanti cazzo siete?- sbuffai. Certo che questo era a suo modo diverso: era alto, fisico perfetto, occhi rossi e orecchie a punta.

- Tu devi essere quella nuova...- commentò. Successe una cosa inaspettata: appena i miei occhi cercarono, per sfidare i suoi, non riuscimmo più a staccarci una dall'altro! Si leggeva lo stupore sui nostri volti corrucciati eppure nessuno disse niente. Tokyo mi stava veramente facendo male...


Spazio autrice:
Spero k il chappy vi sia piaciuto! Un grazie a Emilie91 e Siretta!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il passato e la maledizione ***


il pax

Nessuno dei due disse qualcosa o cominciò ad attaccare l'altro. Anche il mio cuore pareva essersi fermato. Quell'alieno, la sua espressione di sorpresa era uguali a quelle di Thomas...

Inizio flashback

Erano esattamente 10 mesi e tre giorni che stavamo insieme! Io e il mio Thomas! Ancora stentavo a crederci: la mia era la favola più belle di tutte!

Eravamo seduti sul mio letto abbracciati. Fuori pioveva a dirotto e il nostro programma di passeggiata era saltato, ma mi andava bene qualsiasi cosa purché stavo con lui!

- Sophie?- mi chiamò dolcemente. Io alzai la testa e lo incitai e proseguire, vidi che era stranamente imbarazzato!

- Emh... so che ti sconvolgerò la vita dopo...  emh... questa richiesta ma...- inarcai il sopracciglio non riuscendo a capire

- Senti...- mi guardò teneramente e imbarazzato.

- Dimmi Thomas- gli sorrisi per incoraggiarlo

- Vorresti... vorresti fare... l'amore con me?- ok non ci credo! il grande Thomas Shadow, il figo della porta accanto che chiedeva il permesso di fare l'amore? Cavoli era proprio cotto! Mi morsi il labbro emozionata e gli sussurrai:

- Dov'è finita la tua spavalderia?- lui ghignò e rispose

- Ti amo talmente tanto che è scomparsa! E comunque te l'ho chiesto perché temevo che se avessi fatto come le altre... ti avrei perso, sei troppo importante per me e...- deglutì

- E?-

- So che sei vergine e... e non sono mai stata con una così... cioè hai 15 anni è giustissimo esserlo ancora ma... -

- Hai paura di farmi male- conclusi io per lui. Lo sentii irrigidirsi

- Si...- mi rispose. Io lo baciai sulla bocca.

- Direi che c'è una prima volta per tutto!- lui mi guardò intensamente e io mi persi tra quei occhi verde smeraldo!

- Sul serio?-

- Si!- il suo viso si allargò in un espressione di stupore, unica del suo genere! Mi sorrise e prese a baciarmi intensamente come non l'aveva mai fatto...

Fine Flashback

Credevo che la sua espressione fosse unica, ma mi sbagliavo alla grande... davanti a me c'era l'esatta copia.

- Thomas...- mormorai inconsciamente, distogliendo lo sguardo I ricordi mi assalirono come belve feroci e io rischiai di piangere. Vidi l'alieno confuso che mi guardava.

- Umana che hai da piangere?- sbottò

- NON STO PIANGENDO!- ringhia furibonda. Quello si stupì ancora di più dal mio cambiamento repentino dell'umore

- Benissimo allora morirai con gli occhi asciutti- replicò impugnando saldamente la sua spada, rosso sangue.

- Lo vedremo elfo dei miei stivali!- attaccai come una furia ceca, facendo susseguire i colpi uno dopo l'altro, ma non riuscivo  mai a portarne uno a segno. Eravamo troppo alla pari, nessuno riusciva ad avere la meglio sull'altro

- Ora basta! FIOCCO D'OMBRA!- subito dalle miei spade si creò un lampo di luce nera

- SPADA DI SANGUE!- urlò di rimando lui scagliando la propria lama in mezzo al mio vortice. Gli attacchi generarono un enorme onda d'urto ma entrambi ne uscimmo illesi. Anche questa mossa era fallita

- Non credevo che una di voi sarebbe stata al mio livello- commentò lui

- Perché io non sono come loro!-

- Questo senza dubbio, sei diversa, più fredda e distaccata come se qualcosa ti avesse sconvolto. Prendi la tua energia dalle ombre questo è veramente interessante- continuò pensieroso

- Che significa?- lui ghignò maligno e mi indicò le altre Mew Mew:

- Loro traggono forza dal potere della luce, tu dalle ombre- ripetè

- Che cazzo centra? Spiegati elfo!- proprio non riuscivo a comprendere... ero confusa e disorientata. Sapevo che le miei arme erano diverse da quelle delle altre, più dolci e soft ma...

- Che la tua anima è corrotta Mew Sophie. Sei dannata, una Mew Mew dannata per la precisione! Per quanto ti sforzi mai nessuno ti amerà per quello che sei, potresti tranquillamente uccidere una persona a sangue freddo, non so se rendo bene l'idea- le sue parole mi lasciarono senza fiato. Non aspiravo a diventare una Santa ma...  addirittura uccidere...

- Menti Alieno!- ringhiai sempre più arrabbiata

- Perché mai dovrei Mew Sophie? Guarda le tue armi, con quelle puoi uccidere tranquillamente, quelle delle altre invece anche se volessero non potrebbero! Ah! Guardale! Un cuoricino, delle nacchere, un arco senza vere frecce, un tamburo e una frusta senza una vera corda. Ma...- scomparve e riapparve a pochi centimetri da me. Io non mi mossi, ancora scossa dalle sue parole. Prese una delle mie spade nere, me la passo sul collo e io non feci niente dannazione! Rimasi erma immobile

Sentii bruciare e il sangue che mi colava giù bagnadomi il vestito.

- Vedi? Tu porti distruzione, loro portano la pace- mi sussurrò sensualmente. Io ero come annebbiata: non pensavo più, non avevo controllo sul mio corpo, non riuscivo a sentire altro se non la sua voce...

- Dimmi... non vorresti uccidere qualcuno?- i miei sensi da predatore si risvegliarono insieme ad un accecante rabbia

- Oh si!- risposi ghignando malefica

- Chi sono?- era una domanda trabocchetto lo sapevo benissimo

- Tre bastardi!-

- E perché non liberi il cacciatore che è in te? Hai il potere per farlo- mi girai a guardarlo negli occhi. Blu contro rosso!

- C'è ancora una quarta persona che sbranerei volentieri- sul mio volto apparve un sorriso gelido

- Dimmi, sono curioso di sapere chi sia-

- C'è l'ho proprio di fronte a me!- senza aggiungere altro recuperai la mia spada e gliela misi alla gola mentre lo immobilizzavo con l'altro braccio

- Fa un passo e ti sminuzzo in tanti bocconcini!- quello urlò di dolore! Ma giuro non avevo fatto neinte! Il punto in cui il mio gomito era venuto a contatto con la sua pelle del collo stava bruciando! Scattai via impaurita!

- Ma che cazzo... sono stata io??- domandai allibita

- No... è la mia maledizione...- sbottò noncurante lui. Maledizione? Oh ma dopo Mew Mew, elfi ecc... ora anche le maledizioni? Sul punto in cui l'avevo toccato era apparsa un enorme vescica, come se qualcuno l'avesse bruciato. Puntai di nuovo la spada alla sua gola:

- Di che stai parlando?- quello ancora scosso dal dolore disse:

- Un anno fa mi ero unito insieme a una femmina del mio pianeta. Dopo tre mesi lei morì in un incidente dove lavorava come ricercratice per migliorare il luogo dove viviamo. Tutto prese fuoco e lei non riuscì a portarsi in salvo. Il padre diede la colpa di tutto a me, fece un patto oscuro vendendo la sua anima in cambio di questa maledizione...- la sua voce era atona e allo stesso tempo spezzata. Rimasi stupita dal suo racconto, forse perché...

- In che consiste sto sacrilegio?- chiesi titubante

- Nessuna femmina potrà mai più toccarmi per il resto della mia vita. Sono condannato a vivere la mia esistenza da solo, ma mi sono abituato- giuro non mi accorsi degli altri che ci stavano guardando e chissà da quanto erano li!

- Perché mai suo padre avrebbe...- lasciai intendere la parte del discorso

- La paura rende ciechi Mew Sophie-

- Kay quando hai finito di blaterale noi dovremmo anche andarcene- sbottò infastidito Kisshu.  Quello mi guardò per un ultima volta,prima di sparire insieme ai suoi compagni.

- Sophie che è successo?-mi chiese Retasu. Scrollai le spalle infastidita. Le parole del ragazzo mi avevano trafitto come cento pugnali...

- Sei ferita, aspetta forse...- interruppi il discorso di Ichigo

- Sto benissimo non ho bisogno di fasciature o altro- ero diventata la Sophie di sempre: acida e scontrosa

- Senti, sappiamo cosa ha detto quell'essere ma non devi darci peso- tagliò Mint. Io mi voltai e per poco non la sbattei contro il muro

- Che cazzo ne sai tu? Quel tipo purtroppo ha ragione! Credete che sia così scema da non averlo notato? Sono diversa da voi!  Avete delle armi del bene, Io di distruzione!- la lasciai andare avviandomi dalla parte opposta alla loro e congedandomi dicendo:

- Non credo che farò mai parte di questo team-.

Erano passati cinque giorni dall' attacco di quei simpaticoni. Ero tornata come ai vechhi tempi, il mio piccolo cambiamento era svanito nel nulla. Un giorno entrò Ryo nel laboratorio, non so perchè continuavo a lavorare li

- Posso parlarti?- mi chiese

- Sono occupata- rispose secca

- Fa niente te lo dico lo stesso. So ciò che quell'alieno ti ha detto e purtroppo ha ragione...- Feci fatica a controllarmi, così mi morsi la lingua. Non vedevo l'ora di sentirmi dire che ero un serial Killer in attesa di essere liberato! Dio Santo qualche giorno l'avrei sbranato!

- Sei diversa perchè, finchè non ti lebererai dal passato, la rabbia, il rancore e la frustazione non ti abbandoneranno e la tua anima sarà corrotta- mi alzai di scattò e mi girai verso i lui. Chi aveva mai accennato a diventare un angelo con l'aureola??

- Mi stai dicendo di dimenticare? QUESTE COSE NON SI SCORDANO!- lui non si scompose nonostante il mio tono di voce

- Non ho detto di dimenticare, ma devi liberare la vecchia Sophie che tieni prigioniera-

- Benissimo chiamerò il telefono azzurro appena posso, ora levati che ho da fare- ritornai al computer furente più che mai! Ma come cazzo ha osato dirmi di... di! Ah non ci volevo pensare.

- Sophie l'attacco degli alieni! Muoviti- mi cugina apparve e scomparve dalla porta. Oh che bello un altro incontro con quei esseri! Mi alzai di malavoglia e le seguii.

Gli alieni ci stavano in un parco vicino al molo.

- Eccole arrivate! Cominciano le danze!- urlò il piccolo. Subito un chimero stranissimo: trasparente, come un fantasma si avventò su Ichigo che non potè fare niente se non acasciarsi a terra.

- ICHIGO!- urlarono. Sopra il suo corpo stava accadendo una cosa stranissima! Si vedeva lei e il suo ragazzo Masaya, (dio se mi stava in quel posto!) che litigavano furiosamente e poi lui se ne andava urlando:

- ADDIO PER SEMPRE!- (fosse vero!). La ragazza urlò di dolore e svenne subito dopo. La stessa scena si ripetè con Mint, solo che sta volta vedevamo la sua famiglia abbandonarla. Quel fantasma ti indeboliva facendoti vivere le tue peggiore paure!

- Fatemi capire, la vecchia ha paura che quel tizio la lasci. Mint che la sua famiglia l'abbandoni senza lasciarle un soldo. Retasu dell'acqua, quindi di annegare. Purin di non riuscire a badare ai suoi fratellini e Zakuro di perdere la sua popolarità? Che strane fobie...- commentò Taruto godendosi lo spettacolo

Uno per uno le miei compagne avevano ceduto a quello strano chimero! Quando lo vidi avventarsi su di me lo evitai grazie alla mia velocità da animale più veloce sulla terraferma! Corsi a perdifiato mentre le altre si stavano riprendendo ma rimanevano inermi a terra. Cazzo! Sapevo già cosa sarebbe venuto fuori e io non potevo permetterlo! Mi dovetti fermare a causa di una lama che si conficcava nel terreno davanti a me rallentandomi.

- Ma puttana!- ringhiai contrariata

- Sophie, muoviti...- mormorò mia cugina ansimando. Troppo tardi... il chimero si avventò su di me. Urlai in preda agli spasmi mentre assistevo impotente allo spettacolo che stavo dando a tutti.... e intanto parallizata, rivivevo i momenti di quella serata...

Inizio Flashback

- Dai Sophie che poi non voglio sentire tuo padre!- mi rimproverò dolcemente Thomas

- Si amore arrivo saluto Johanna!-   salutai la festeggiata frettolosamente, visto che il mio ragazzo aveva già acceso la moto. Eravamo andati ad un party privato di una nostra amica ed ora dovevamo proprio andare! Uscii velocemente e mi misi il casco.

- Guida piano!- lo informai vedendo la strana deserta ma terribilmente buia

- Sophie non ho bevuto!-

- Lo so, ma la strada è brutta-

- Tranquilla non supererò i 60, andiamo!- salii sopra e ci avviammo verso casa. Stare abbracciata a lui su quella moto da corsa mi faceva stare terribilmente bene, soprattutto perchè eravamo vicinissimi! Come promesso non superammo i 60. Thomas guidava tranquillo e vigile allo stesso tempo.

Vidi una macchina arrivare dalla direzione opposta. Si avvicinava velocissimamente. Sicuramente stavano superando i limiti di velocità! Poi il resto fu un attimo...

La macchina ci venne addosso... l'impatto fu violentissimo, fui sbalzata via e finii con una scheggia del telaio della moto conficcato nella spalla.... urlai e mi voltai.. Thomas era davanti a me in un bagno di sangue...

- Thomas...- mormorai non reallizando ancora cosa era accaduto, cercai di avvicinarmi. ma mi accorsi di avere una gamba impigliata sotto la moto... poi la mia mente ricompose il fatto

- THOMAS!- gridai disperata. Piansi ma lui... lui non rispose... vederlo li... davanti a me... morente...

- AIUTO!- urlai sempre più disperata e cercando di liberarmi. Non mi importava della mia ferita... non mi importava di niente... solo di lui...

Una macchina sopraggiunse e accorse in nostro aiuto. La coppia di signori mi dicevano cose che io non capivo...

- Thomas! Vi prego salvatelo! Sta morendo!- continuavao a ripetere scossa dai singhiozzi. L'ambulanza arrivò subito: i paramedici, mi facevano domande a cui non rispondevo, continuavo a guardarlo! Doveva vivere! Doveva cazzo!

- Non c'è polso... ora del decesso 3 e 41- annunciò uno di loro tastandogli il polso

- NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!- poi il vuoto.

Fine Flashback

Alla fine Sophie Fire aveva mostrato i suoi incubi peggiori... piangevo disperata a suolo ranicchiandomi su me stessa.

- Thomas...- mormorai tra le lacrime. Tutti mi fissavano allibiti ma a me non importava... Lui non c'era più... e mai nessuno me l'avrebbe restituito...

- Anche tu hai perso il compagno...- mormorò con uno strano timbo di voce Kay 


Spazio autrice
Chappy molto drammatico ma spero vi sia piaciuto cmq! Un grazie a Mew Cherry e siretta!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Divisa in due ***


divisa in due

- Anche tu hai perso il compagno...- mormorò con uno strano timbro di voce Kay. Io piangevo, piangevo e piangevo, sembrava che il dolore che mi tenevo dentro si stesse sfogando.

- Thomas...- ripetevo il suo nome come una madre che ha perso il figlio. Gli alieni mi guardava in modo strano, quasi provassero pietà. Guardai dritto Kay negli occhi e supplicante gli dissi tra i singhiozzi:

- Ti prego uccidimi.. metti fine alle mie sofferenze... finalmente potrò... potrò vedere il mio Thomas... tu sei l'unico che mi capisce...- quello spalancò gli occhi sorpreso.

- Sophie ma che stai dicendo?- urlò Retasu cercando di alzarsi. L'alieno biondo si avvicinò a me ancora rannicchiata per terra.

- I tre bastardi che mi avevi detto erano quei tre umani- io annuii con la testa

- La loro macchina si è schiantata poco più in la... avevano bevuto e assunto stupefacenti ma sai che cosa gli è accaduto? Niente! Illesi tutti e tre!- e mi rimisi a piangere, peccato che le lacrime, questa volta, erano anche di rabbia

- Non possiamo ucciderti- sibilò Pai a denti stretti. Noi 6 spalancammo gli occhi sorprese

- Perché? Vi prego... io non ce la faccio...- mormorai con voce rotta

- Coloro che hanno perso il compagno/a nel nostro pianeta, sono rispettati e nessuno può torcere loro un singolo capello- spiegò Kisshu

- E' la legge e noi qua rispettiamo te Mew Sophie- continuò Kay

- Ma io voglio morire!- urlai disperata

- Morirai ma non per mano nostra- replicò Pai gelido. Io guardavo Kay supplicante.

- Ti capisco credimi.... anche a me Lucy manca molto ma... devi trovare le forze per andare avanti-  io non ce la facevo... vedevo Thomas morire davanti ai miei occhi ogni singola notte... come potevo...

- Mew Mew non sappiamo cosa faremo ora, perché noi rispettiamo la nostra legge, quindi per ora stipuleremo una tregua- annunciò il viola. Le cinque si alzarono titubanti

- Vi daremo presto nostre notizie, ciao Micetta!- esclamò Kisshu teletrasportandosi seguito dai suoi fratelli. Kay invece rimase vicino a me.

- Devo andare- io lo guardai. Non so perché ma mi sentivo vicina a lui... solo quell'alieno poteva capirmi

- No per favore...- sussurrai cercando di prendergli la mano. Quello si scansò

- Mew Sophie, ti ricordo la mia maledizione-

- Non c'è un modo per romperla?- chiesi. Volevo parlare con lui... confrontarmi, sfogarmi. Era sbagliato ma volevo farlo, anche perché era un mio nemico.

- Si. Un femmina deve riuscire a baciarmi, ma la vedo dura dato che il contatto fisico quasi mi uccide. A presto Mew Sophie- e si smaterializzò. Io chiusi gli occhi, mi sentivo abbandonata da tutti e da tutto.

- Sophie- mi chiamò dolcemente Retasu. Io ripresi a piangere silenziosamente

- Lasciatemi stare- mormorai esausta.

- RAGAZZE!- urlò qualcuno. Riconobbi subito la voce come quella del biondino.

- Avete... avete assistito a tutto?- chiese Ichigo balbettando. I due ragazzi annuirono e poi guardarono me. Qualcuno si avvicinò

- Ce la fai a ritrasformarti?- la sua voce era dolce con l'accento americano.

- Si- e ripresi le miei sembianze. Sentii delle braccia cingermi la vita e le spalle per poi sollevarmi. Ero tra le braccia di Ryo. Se fosse stato qualche ora prima avrei urlato, l'avrei sbranato e poi mangiato ma ora ero talmente stanca che quasi non riuscivo a muovermi. I suoni erano ovattati, la vista annebbiata e la mente era andata in tilt.

- Ragazze andate a casa, mi occupo io di lei- le informò

- Che dico ai miei?- chiese Retasu

- Dite che è andata da una sua amica-

- Non ci crederanno neanche morti, ma vabbè-

- Ryo ma...- borbottò Ichigo

- Ci vediamo domani- tagliò corto lui avviandosi insieme a Keiichiro. Dopo poco mi addormentai.

Mi sveglia stancamente e mi sentii come se un braco di elefanti mi fosse passato sopra.

- Buona sera- mi voltai, davanti a me, seduto sopra una sedia, c'era l'americano mentre io ero stesa in un comodo letto.

- Dove siamo?- chiesi confusa

- Nella mia stanza, al caffè Mew Mew- mi rispose lui

- Ore?-

- 9 e 20 di sera, hai fame?- io scossi la testa.Mi sentivo distrutta per ciò che era successo poco prima

- Devo andare dagli zii- cercai di alzarmi ma lui mi bloccò

- Ci ha pensato Retasu, dormirai qua- dormire qua? Con lui? OMIODDIO! Arrossi imbarazzata

- No Ryo non è il caso- dissi imbarazzata. Sul suo volto apparve un espressione di stupore

- Ma come? Niente urli, niente ringhi niente di niente? Credo che quello che sia successo ti abbia fatto bene- io sospirai, avrei voluto piangere ma avevo gli occhi che mi bruciavano troppo. E poi...

- Thomas non avrebbe voluto che io diventassi così- sussurrai. Lui mi sorrise e si sedette accanto a me

- Neanche secondo me. Sai quando dicevo che ti capivo era perché anche io ho perso delle persone care- lo guardai

- I miei genitori quando ero piccolo-

- Mi spiace...-

- Non ti preoccupare, loro avrebbero voluto che io continuassi i suoi studi e l'ho fatto. Ogni volta che mi comporto be come te... è per la perdita-

- Si ma voglio cambiare... cioè lui rimarrà sempre con me, perché lui fa parte di me...ma non avrebbe voluto che la vecchia Sophie scomparisse- spiegai

- Con il nostro aiuto verrà fuori tranquilla!-

- Grazie- dissi felice

- Figurati- ci guardammo e io timidamente allungai le braccia per abbracciarlo. Lui ricambiò titubante soffiandomi sulla testa

- Thomas avevo ragione, la vecchia Sophie è fantastica-io mi accoccolai sul suo petto e dovetti ammetterlo stavo terribilmente bene. Chiusi gli occhi e dopo un pò lo sentii sdraiarsi e io con lui. Alzò le coperte e ci addormentammo con il suo braccio attorno alla mia vita.

- Sophie dai alzati!Cazzo dai non ce la faccio più!- io mugugnai contrariata e mi voltai: e sto tizio chi era? Ci misi dieci minuti per mettere a fuoco

- Ryo!- esclamai mettendomi a sedere e tutto mi venne in mente. Lui si  massaggiò il braccio indolenzito

- Comodo?- ghignò

- Oh si terribilmente!- risposi ironica

- La vecchia Sophie era sarcastica?-

- Certo! Thomas mi adorava quando gli rispondevo alle sue battute! Devi ancora scoprire come sono tesoro!- scoppia a ridere per la sua espressione. Mi alzai e mi diressi in bagno. Mi spogliai velocemente e mi buttai sotto la doccia. Quando uscii stavo stranamente meglio. Mi asciugai i capelli con un asciugamano mentre mi infilavo l'accappatoio.

- Ryo dov'è la spazzola?- gridai. Lui entrò

- Ma mica è casa tua!- sbottò aprendo il mobiletto sotto il lavandino

- Faccio come se fosse casa mia!- ghignai

- Sai ti preferivo la sera scorsa!-

- Spiacente, la vecchia Sophie farà fatica a venire fuori!- e scoppia a ridere sfottendolo.Lui si girò verso di me e mi sfidò

- Ah si? Scommettiamo che ora la faccio uscire?- che voleva fare? Comunque io adoravo le scommesse e accettai

- Andata forza ha 10 minuti di tempo- lui annuì e si avvicinò a me. Con un balzo si avventò su il mio corpo bloccandolo

- Ehi!- protestai cercando di liberarmi dalla sua presa. Lui sorrise e mi baciò. OMIODDIO! Mi stava baciando! Scattai via come una trappola per topi!

- Ma... ma come ti permetti cioè!- ok non era una risposta sensata e il bacio a stampo mi era incredibilmente piaciuto, non sapevo neanche io perchè ero andata via!

- Ti aspetto fuori ma muoviti ho ancora 9 minuti!- presi la mia roba e mi rivestii. Uscii

- Non vale così!- sbottai contrariata

- Ogni mezzo è lecito- tagliò corto lui riavvicinandosi a me. Io non mi mossi perchè in fondo... be lo volevo terribilmente. Mi sentivo di nuovo amata

- Non scappi?- mi chiese a pochi centimentri dale miei labbra

- Il ghepardo non scappa mai!- ghignai

- Saresti in grado di baciarmi allora?-

- Se volessi si-

- Lo vuoi- oh merda! Era un affermazione! Deglutii a fatica

- Chi l'ha detto?-

- Io, baciami se hai tanto coraggio come dici!-

- Sophie Fire non si tira indietro a niente!-

- E sei ancora qua?- io arrossii

- Come immaginavo non ne sei capace!- e si allontanò da me. Ma stiamo scherzando? Io sapevo fare tutto! AH! Lo presi per un braccio e lo voltai e senza dire altro lo baciai intensamente. Lui ghignò divertito ma rispose al mio contatto. Sentii le sue mani scivolare lungo i miei finchi per poi arpionarsi li. schiusi la bocca e lasciai che la sua lingua vagasse industurbata dentro di me. Non sentimmo aprire la porta, non sentivamo niente di niente. C'eravamo solo io e lui, Uomo donna, bianco e nero, Yin e Yang. Io gi accarezzavo dolcemente i capelli arrufandoglieli, erano morbissimi e ben curati! E le sue labbra! Se io ero dannata lui era il mio angelo decaduto!

Colpo di tosse, ci staccammo all'unisono: M-E-R-D-A! C'erano tutte e cinque più Keiichiro! Mi staccai da lui brutalmente scrollandomelo di dosso. Che cazzo avevo fatto??

- Carino lo spettacolo che ci avete dato!- commento Mint. Per la prima volta in vita mia non seppi che ribattere! Vidi Ichigo sbuffare contrariata, Retasu guardarmi allibita e Keiichiro si be continuava a sorridere come era solito fare...

- Puttana...- e via una serie di parolacce ben articolate.

- Sophie!- mi rimproverò Retasu, grugnito in segno di risposta.

- Be vi aspettiamo giù!- ci congedò Keiichiro chiudendo la porta. Feci per andarmene ma mi fermai chiedendogli

- Scusa ma il tuo grande amore non è la rossa?- domandai e ancora - Perchè non hai baciato lei?-

- Ha Masaya-

- Non è una risposta-

- Mi piaceva ma ora non ne sono così sicuro...- sbottò, io lo guardai intensamente e mi riavvicinai a lui.

- Perchè?- chiesi con voce sensuale. Giuro non volevo farla! Mi è uscita così!

- Perchè una testa di cazzo di nome Sophie Fire è entrata nella mia vita sconvolgendomela- mi rispose con voce roca. Senza dire niente altro mi baciò sulla guancia io gli sorrisi e mi allontanai andando giù.

La domenica proseguì come sempre. Lavorai fino alle sei ma di questa acqua Mew non c'era traccia. Mi stiracchiai sulla sedia. Sfogarmi mi aveva fatto sentire bene e mi aveva fatto ragionare. Sentii la porta apririsi

- Ryo non provare a spaventarmi o finisci male- dissi senza voltarmi.

- No so chi sia questo Ryo- una voce familiare mi raggiunse ed io mi voltai: davanti a me c'era Kay.

Spazio autrice
Allora che ne pensato di questo capitolo? Finalmente Sophie ha capito che la sua vita deve andare avanti! Ma il suo cuore è diviso in due. Chi sceglierà? (hai finito di fare la cronaca? N.D. Tutti) -.-''' vabbè cmq spero sia piaciuto a tutti un bacio

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Risoluzione del problema, la guerra riprende ***


risoluzione dei problemi
- No so chi sia questo Ryo- una voce familiare mi raggiunse ed io mi voltai: davanti a me c'era Kay. Sbiancai! Che era venuto a fare? Voleva uccidermi? No non poteva perché... perché Thomas era morto...

- Che vuoi?- chiesi titubante.

- Parlarti- mi rispose semplicemente

- Non potevi aspettare che uscissi? Cazzo se le altre ti scoprono qua sei morto!- sibilai a denti stretti, avviandomi verso la porta per chiuderla a chiave.

- C'è troppo caos su, non sentiranno niente- continuò lui alzando le spalle.

- Sei venuto per farmi fuori?- chiesi tenendomi a distanza dal ragazzo. Quello spalancò gli occhi dallo stupore

- Ma sei impazzita? Come potrei farlo? C'è la pena capitale su questo e io voglio vivere ancora un pò!- cavoli si era incazzato!

- No, no perdonami! Vorrei solo sapere perché sei qui- il giovane alzò nuovamente le spalle

- A dir la verità non lo so- ok era ufficialmente scemo! Cavoli ero pur sempre una sua nemica, perché invece mi stava così vicino (si fa per dire)? Rimanemmo a fronteggiarci con gli occhi, quel rosso incuteva timore, invece io riuscivo a scorgerci un immensa tristezza e dolore.

- Hai detto che volevi parlarmi- gli ricordai. Lui abbassò lo sguardo amareggiato

- Si be... ho visto che sfogarti ti ha fatto bene prima... con quell'umano intendo- sbiancai di nuovo! E  M-E-R-D-A! Come faceva a saperlo?

- Mi spiavi?- chiesi quasi arrabbiata. La parola privacy in questa città esiste per caso??? Prima il gruppetto e ora lui!

- No,ero venuto a vedere come stavi- un alieno che somigliava ad un elfo si preoccupava per me? Questa era da scrivere sui giornali!

- Ma se fino a qualche ora fa volevi farmi fuori! Hai le mestruazioni che sei così lunatico?- chiesi sarcastica

- Non so che siano-

- Lasciamo perdere... comunque volevi confidarti con me per quello che è successo a... emh... Lucy se non mi sbaglio- lui annuì. Un umano dalle orecchie a punta si stava confidando con la sua acerrima nemica, ma oramai avevo finito di stupirmi da un bel pò.

- Beh accomodati- lo invitai a sedersi sulla sedia, quello ubbidì e cominciò a narrare. Era maledettamente bravo! Quasi quanto un poeta che recita una poesia triste e malinconica. Mentre narrava vidi i suoi occhi vacillare, il rosso spegnersi e inumidirsi ma le lacrime non scesero. La sua voce però continuava ad essere atona ma io la percepii carica di emozioni. Quando ebbe finito mi alzai per sgranchirmi le gambe indolenzite.

- Stai meglio?- chiesi, lui annuì

- Si ti ringrazio Mew Sophie-

- Sophie e basta-

- Sophie d'accordo- rimanemmo in silenzio a guardare per terra imbarazzati. Era sbagliato ma il giusto oramai non sapevo neanche io cosa fosse.

- Devo in qualche modo sdebitarmi con te- disse improvvisamente

- No tranquillo, sei già gentile a non farmi fuori-

-Ti ho già detto che è per la nostra legge!-

- E' uguale- lo vidi sbuffare

- Dimmi, c'è un posto dove vorresti andare?- io ci pensai su: si c'era, ma andarci mi avrebbe fatto molto male...

- No- mentii, lui si avvicinò a me

- Bugiarda-

- Non è vero!-

- Non guardi la gente negli occhi quando menti. Forza ti voglio portare la-

- Non credo ti sia possibile, dovrei toccarti-

- Sopporterò il dolore-

- Non voglio essere io a provocartelo. Ora che so che anche tu hai perso la tua fidanzata, mi è difficile infierire su di te-

- Poche storie e dimmi che posto è- il suo tono era duro e deciso. Rimasi allibita

- E'... è New York... il cimitero di Thomas.. vorrei parlagli...- mormorai abbassando gli occhi.

- Non capisco lui è...-

- Lo so, ma nei momenti di grande sconforto andavo li e mi confidavo... gli parlavo, so che mi sente e poi stavo meglio. Credo che aiuti la vecchia Sophie a venire fuori- spiegai. Non so perché glielo dissi, ma come ho già detto con lui sentivo di potermi liberare dai miei sentimenti repressi.

- Toccami velocemente, mi teletrasporterò il prima possibile- mi ordinò

- No Kay non voglio... non voglio che tu soffra per causa mia...- HANNO PRESO SOPHIE! QUALCUNO LA SALVI!

- Fallo e basta!- io ubbidì e con un salto felino gli toccai la mano. Lui urlò e ci smaterializzammo via.

.................................................................................................................................................................................

- Avete sentito?- chiese Zakuro allarmata

- Si, proveniva di la!- esclamò Purin, tutti e 7 si diressero di la, aprirono la porta con un colpo secco ma...

- SOPHIE!- urlò Ryo non vedendola

- L'alieni l'hanno rapita!- urlò Mint

...............................................................................................................................................................................

America New York, periferia ore 5.27

Mi sentii scaraventata da un lato. Mi alzai tremante: tutto era buio intorno a me e il posto molto lugubre e misterioso. Davanti a me c'era Kay che si teneva la mano dove era comparsa un enorme  bruciatura

- Idiota! Cazzo te l'avevo detto!- sbraitai

- Non mi importa e ora cerca il tuo Thomas- sibilò a denti stretti lui. Io mi alzai e feci mente locale dov'ero: cimitero dei piccoli, qui venivano seppelliti i neonati. Senti brividi freddi lungo la schiena, volevo allontanarmi al più presto da li. Mi diressi verso est seguita dal mio insolito compagno, quel cimitero lo conoscevo quanto la mia casa. Nessuno dei due disse niente, il posto era talmente malinconico che metteva addosso una tristezza immensa.

- E' la...- mormorai sentendo già le lacrime pungermi gli occhi. Lui non disse niente a mi seguì di nuovo. Davanti a me c'era la lapide di Thomas

THOMAS SHADOW
12/07/1992 - 24/04/2009
Dormi in pace angioletto e librati con le tue nuove ali sopra questo mondo crudele, che ingiustamente ti ha strappato la vita.

Min inginocchiai proprio davanti alla sua bellissima foto che guardava tutti con un ghigno spavaldo.

- Ciao Thomas...- sussurrai mentre lacrime copiose scendevano giù dai miei occhi.

- Sai, non ci crederai, ma in questi giorni la vecchia Sophie sta venendo a galla... mi dispiace essermi comportata male in questo anno... ma ora ti prometto che migliorerò... so che se tu fossi ancora con me mi avresti sgridato per come sono diventata... mi dispiace amore mio... ora cercherò di rimediare ai miei sbagli. Sai non ci crederai ma sono diventata una Mew Mew! Ho il DNA fuso con quello di un ghepardo! Il tuo animale preferito!- e continuai a narrare per una buona mezz'ora le ultime cose che mi erano accadute. Alla fine mi alzai piangendo, dovevo abbracciare qualcuno... mi sentivo a pezzi... mi voltai verso Kay

- Riesci...- tirai su con il naso - A sopportare altro dolore?- chiesi. Lui rimase spiazzato

- Si ora ti porto a casa-

- No...- mi guardò confuso, io mi avvicinai titubante

- Sei ancora in debito con me...- lui annuì leggermente

- Voglio.. voglio che tu stia fermo...- lui continuava a fissarmi stupito

- Va bene...- rispose. Io guardai Thomas e poi lui. Mi avvicinai, lui si muoveva inquieto. Possibile che facesse male anche così??

- Fermo...-ripetei. Prima che potessi dire niente mi avvicinai alle sue labbra e gli posai sopra le mie. Chiusi gli occhi e lasciai che le lacrime cadessero giù. Lui cercò di staccarsi ma allo stesso tempo mi strinse i fianchi in modo possessivo. Le sue labbra erano incredibilmente morbide e dolci... la scena andò avanti per circa 5 minuti finchè non si quietò. Sentii la sua lingua stuzzicarmi le labbra come per farmi segno che era tutto finito. Io mi staccai e finalmente lo abbracciai continuando a piangere. Lui ricambiò deciso, soffiandomi sulla testa.

- Mi manca... mi manca cazzo!- urlai stringendogli la maglietta nera

- Lo so- mi rispose. Dopo 10 minuti mi tranquillizzai

- Grazie...- mormorai ancora scossa, lui non si staccò

- Scherzi? Ora sono in debito con te per tutta la vita...-

- Portami a casa...- detto fatto.

 Ci ritrovammo in laboratorio del caffè Mew Mew. Non volevo staccarmi da lui, per nessuna ragione al mondo. L'alieno non commentò e mi abbracciò più forte. Sentii le sue carezze leggere perlustrarmi il collo e le spalle, sfiorò la cicatrice.

- Brutta ferita- disse, io annuii continuando a sentire il suo cuore. Che strano! Era molto più lento del nostro, forse era per questo che aveva la carnagione così pallida.

- Vorrei potertela togliere- io scossi la testa

- E' come cancellare il passato. E poi è un ricordo- lui non disse più niente e continuò ad accarezzarmi. Avevo l'assoluto bisogno di essere amata! Lui mi scompigliò i capelli lunghi castani.

- Stai meglio?- io annuii nuovamente. Lui non disse più niente, mi prese il mento e me l'alzò unendo di nuovo le nostre labbra. Un bacio casto ma dolce. Ci staccammo ma a me non bastava! Lo ribaciai tra le lacrime e lui rispose prontamente. Questa volta lasciai che la sua lingua vagasse indisturbata nella mia bocca. Non mi accorsi che il locale era stranamente silenzioso. C'era solo lui e nessun altro! Mi spinse dolcemente verso il muro, mentre io gli cingevo le braccia intorno al collo.

- Umana!Guarda che mi fai fare! Saremo dannati per sempre- mi sussurrò con voce roca staccandosi dolcemente

 Volevo uccidere tre persone, ho fatto a botte con un sacco di ragazze e ragazzi, bestemmiavo e bestemmio ancora adesso, la mia anima è già corrotta Kay! Un pò tardi per pensarci!- replicai io con voce sensuale nonostante avessi appena pianto.

- Hai ragione, tanto abbiamo già le stanze riservate per l'inferno, e ora tu sei mia Mew Sophie!- riprese a baciarmi in modo passionale. Intanto le sue braccia mi strinsero forte intorno alla vita. Lui si staccò nuovamente e prese a torturarmi il collo. Gemetti senza volere! Sentivo i suoi canini affilati incidere la mia pelle, ma mi piaceva. Per la prima volta il dolore mi dava piacere! A malapena sentii le sue mani scivolare lentamente verso il basso, afferandomi le natiche, non credevo fosse così delicato!

- Ci sai fare alieno ma...-  me lo scrollai di dosso dolcemente, ribaltando le posizioni

- Preferisco guidare io il gioco!- lui ghignò ma mi rimise nuovamente contro il muro

- No Mew Mew! Sono in debito con te, tu godrai come non avrai mai fatto per colpa mia!- non mi andava molto,ma lo lasciai fare.

- ECCOLI!- urlò qualcuno spalancando la porta. E no cazzo! Anche questa volta no! Ma perché tutte a me?? Uff... no comment... comunque lui mi impedì di allontanarmi dalle sue labbra.

- KAY! CHE CAZZO STAI FACENDO?- cavoli  questo era quello spilungone che piaceva a Retasu

- Puoi toccarla! la maledizione è sparita!- esclamò Ichigo. Finalmente si staccò da me ma senza lasciare i miei fianchi. (le braccia si erano spostate appena aveva sentito dei rumori)

- Questa testa di cazzo è alquanto intrepida alle volte!- esclamò tagliente lui

- Ma dovete chiamarmi tutti così?- sbottai infastidita

- Se è quello che sei!- commentò Ryo. Notai che guardava infuriato il ragazzo che mi stava abbracciando. Oh oh! Qualcuno è geloso!

- Lasciamo perdere...- mormorai.

- Kay mi dispiace interrompere la vostra scopata ma Deep Blue ci ha convocati. Dobbiamo decidere cosa fare per questa guerra- lo informò Kisshu

- Non ho intenzione di combatterla-

- Be questo lo dirai a Lui e non a noi- e detto questo i tre sparirono

- Ci vediamo Mew Mew- e si smaterializzò.

- Sophie! Ma dove sei stata! Cavoli!- incredibile! Reta aveva appena detto una semi - parolaccia!

- A trovare Thomas- risposi noncurante. Tutti si ammutolirono di botto.

- Ti ci ha portato lui?- mi chiese Ichigo

- Si-

- Perché hai rotto la maledizione?- sibilò il gelosone! Ah ah ah! Ryo geloso, uno spettacolo!

- Avevo bisogno di qualcuno... e lui era l'unico disponibile...- lo feci sentire in colpa. Si lo so sono perfida quando mi ci metto

- Dai lasciamo stare, vieni a casa- sospirò mia cugina, io salutai tutti e mi diressi insieme a lei a casa.

..............................................................................................................................................................................

Dimensione aliena

I quattro alieni erano inginocchiati davanti a Deep Blue.

- La soluzione del problema è semplice! Basta riportare in vita la salma di quell'umano così la Mew Mew non sarà più vedova-

- COSA??- gridarono tutte e quattro

- E' impossibile portare in vita un morto!- ribattè Pai

- Basterà riesumare il cadavere-

- Non ha di anima! Sarà solo un ragazzo inerme senza cervello!-continuò Kay

- Installeremo un chimero dentro di lui-

- Ma potrebbe aggredire la ragazza!- urlò fuori di se il biondo

- La sua salute non deve essere affar tuo- replicò gelido

- LO E' INVECE!-

- O farai come dico io o altrimenti ti uccido! Forza voi tre mettetevi al lavoro- e detto questo sparì.

- Kay, dobbiamo andare- lo richiamò Kisshu. Quello strinse i pungi e si tormentò il labbro ma li seguì.

Spazio autrice: Spero k questo capitolo piaccia! Grz mile Siretta per continuare a commentare =) vorrei però un consiglio da tutti: secondo voi Sophie sta meglio con Ryo o con Kay? Vorrei k lo scriveste nella recensione, mi farebbe molto sapere come la pensate =) un bacione a tutti

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Insieme per l'ultima volta ***


insieme per l'ultima volta

Mi svegliai dolcemente, come non facevo da più di un anno. Finalmente una notte senza incubi, una notte popolata solo da Kay e Ryo! Ah Thomas... certo che ricominciare è veramente dura...

- Sophie, scendi che c'è la colazione!- mia zia ovviamente. Mi alzai e mi diressi verso il bagno per compiere le solite operazioni mattutine. Avevo baciato due ragazzi nel giro di poche ore, be uno era perlopiù un gatto e l'altro mio nemico mortale... sospirai ed uscii dalla doccia avvolgendomi nel mio asciugiamo giallo sole. Mi vestii velocemente e scesi giù cercando di non pensarci.

- Giorno- salutai sorridendo. Tutti mi guardarono stupiti

- Be che c'è? Ho salutato...- sbottai, quelli si ripresero

- No no Sophie! Scusaci! E che oggi sei felice!- commentò mia zia

- Se volete metto il broncio -.-'''...- loro scossero la testa

- Per carità!- esclamò lo zio, io scrollai le spalle e mangiai.

La mattina passò regolarmente e Mentre ritornavamo a casa Retasu mi chiese improvvisamente:

- Come stai? Cioè hai dovuto affrontare il tuo passato, non deve essere stato facile...-  io mi irrigidii

- Si non lo è stato-

- E quindi?- sbuffai infastidita

- Sto meglio ma se mi ci fai pensare fa ancora male-

- Ah ho capito, ma come è stato riviverli? Intendo quei momenti-

- Reta? -.-''' Ma che ti ho appena detto?-

- ^_^ si scusa ma...-

- RETA!-

- Ok ok sto zitta... però dimmi- la fulminai con lo sguardo. Lei scosse la testa e le mani a mo di resa

- No no! Volevo solo chiederti... come è stato baciare Ryo e Kay?- oh merda! Ma perché proprio questa domanda?

- Bello direi- risposi secca

- Tutto qua? Chi baciava meglio dei due? Almeno questo devi dirmelo- già bella domanda! Subito i ricordi delle  labbra dei due differenti ragazzi si sovrapposero.

- Non saprei...-

- Com'è stato baciare un alieno?-

- Freddo ma morbido...- dissi soprappensiero. Le labbra erano ghiacciate ma dolci ed accoglienti allo stesso tempo, difficile descriverlo se non si prova.

- Ok...- la vidi sconsolata.

- Ehi Reta mica ti devi buttare a terra! Vedrai che Pai prima o poi ti noterà!- lei arrossì imbarazzata

- Ma no no che dici! Figuriamoci! Mica mi piace quell'alieno così glaciale... con gli occhi così magnetici...-

- Con quel fisico scolpito si lo so Reta. Sei cotta come una pera- sghignazzai

- Si vede tanto?- gonfiò le guance in modo buffo

- No macché. Guarda c'è Pai laggiù!-

- Dove dove???- urlò lei lanciandosi avanti. Io scoppiai a ridere

- Smettila!- sbuffò lei capendo di essere stata presa in giro. Io gli diedi un pugno sul braccio amichevolmente

- Oh cuginetta come sei lagnosa-

- Guarda c'è Kay- cercò di indicare un punto morto alle mie spalle

- Ci hai provato- e scoppia nuovamente a ridere

- Uffa! Ma insomma! Anche tu dovresti correre appena senti il suo nome! Insomma vi siete baciati e tra un pò andavate a letto!-

- Primo si capisce quando menti, secondo era scontato che cercavi di rifarmi il mio stesso tiro, terzo cosa centra?-

- Insomma non siete innamorati?- e qua mi fermai di botto ritornando buia in volto

- Reta se qualcuno si bacia non vuol dire che si ama... non tutto è come si legge sui libri o come nei film. La realtà è diversa, più dura. Il mio cuore non apparterrà mai a lui, come il suo non apparterrà mai a me- lei sospirò

- Già... vi assomigliate più di quanto credessi... dai vieni siamo in ritardo- ripresi a camminare lentamente. Per quanto mi piacessero Kay e Ryo nessuno dei due avrebbe avuto il mio cuore, questo e poco ma sicuro. Il mio è morto quando il Suo ha smesso di battere...

- Comunque secondo te come faccio a farmi notare da Pai?- meno male che mi distrasse altrimenti non so cosa avrei potuto fare.

- Non saprei, forse...- e li cominciammo a fare piani astrusi su come conquistare il ragazzo dai capelli viola.

Il pomeriggio ovviamente lavoravo, si fa per dire, al computer quando la porta si aprì. Mi voltai e davanti a me c'era Ryo

- Sophie- mi salutò

- Ryo- risposi io ricominciando a trafficare.

- Non mi saluti?-

- Ryo se ti ho baciato non vuol dire che...- ecco mi aveva già messo le braccia intorno al collo. Sospirai: ma proprio a me due pretendenti?

- Non mi è piaciuto che hai baciato quell'alieno- mi sussurrò

- Il bacio che ti ho dato non era un contratto matrimoniale-

- Mi ha dato fastidio lo stesso-

- Geloso-

- NO-

-Si-

- Ti ho detto di no-

- E allora perché ti arrabbi tanto?- lo sentii irrigidirsi

- E' un alieno Sophie-

- Se avesse voluto farmi fuori, l'avrebbe già fatto! Non è cattivo come pensi-

- Ho capito meglio lasciar perdere....- io annuii. Restammo in silenzio per alcuni minuti, ognuno immerso nei propri pensieri. La sua mano mi sfiorò la guancia e lentamente mi girò la testa verso la sua. Prima che si potesse avvicinare oltre sul computer apparve una email. Lo guardai per alcuni secondi finchè non mi decisi ad aprirla: era degli alieni! Ci davano appuntamento nel parco vicino alla stazione per parlare.

- Vado ad avvisare le altre- annunciai, lui annuì e mi sciolse dall'abbraccio. Mi alzai e mi diressi fuori. In men che non si dica ci ritrovammo la.

- Sono arrivate- esclamò Kisshu intravedendoci. Per precauzione ci eravamo già trasformate, però sentivo che qualcosa non andava... i quattro alieni erano terribilmente tesi e Kay stava a dir poco fumando dalla rabbia e poi tutti fissavano me.

- Perché ci avete convocate?- chiese Ichigo facendo un passo avanti.

- Sappiamo che la guerra non può riprendere perché lei- annunciò Pai e accennò a me con la testa -ha perso il suo compagno ma...- tutti drizzammo le orecchie

- Ma il nostro Dio, il potente Deep Blue, con i suoi poteri ha voluto farti un regalo umana- si fece da parte e dietro di lui apparve una figura....

Tutto scomparve, le luci si spensero, i suoni si ovattarono, la mente andò in cortocircuito, i profumi sparirono... comparve  Thomas. Era davanti a me che mi sorrideva con il suo sorriso perfetto, i suoi capelli a spazzola con un pizzico di gel, gli occhi verde smeraldo e il corpo alto e muscoloso.

- Thomas...- mormorai ancora incredula

- Ciao amore! Ti sono mancato?- la sua voce così roca e sensuale mi fece perdere il battito cardiaco. Annaspai cercando di respirare.

- THOMAS!- gridai felice correndogli incontro appena realizzai tutto quanto. Era vivo! Il mio Thomas era vivo! Non mi importava ne come ne perché! Lui era VIVO! Le lacrime mi solcavano il viso e si mescolava con la sottile pioggerellina che stava scendendo.

- Fermati!- subito intorno a me riprese a circolare. La voce era quella di Kay ne ero sicura. Lo vidi lanciare la sua spada per dividerci...

Inizio Flashback

- Ok è pronto- annunciò Pai indicando la salma dell'umano.

- Pai è una cosa spregevole...- mormorò Kisshu

- Lo so ma la guerra è guerra- replicò lui duro sebbene tremasse dall'emozione

- COME POSSIAMO FARE UNA COSA DEL GENERE? DITEMELO CAZZO! SIAMO DEI MOSTRI!- urlò per l'ennesima volta il biondo. Sapeva che appena la ragazza lo avrebbe toccato sarebbe morta all'istante a causa del chimero installato nel corpo di quell'essere. La sua Sophie... la testa di cazzo che l'avevo liberato dalla maledizione... e la guerra sarebbe ripresa alla morte dei due. Tutto regolare purtroppo perché loro non avevano "effettivamente" fatto niente, colpa dell'umano.

- Mi dispiace Kay...- mormorò Pai posandogli la mano sulla spalla

- Non credo riuscirò a guardare senza fare niente- replicò quello mentre gli occhi si iniettarono di sangue...

Fine Flashback

- KAY!- urlai terrorizzata. Lui si fece avanti

- Quello non è Thomas Sophie! Apri gli occhi! E' solo uno stupida marionetta di Deep Blue! Appena ti avvicinerai ti farà fuori!- urlò fuori di se.

- Sophie non dargli ascolto! Ti credi che io, Possa farti mai del male?- mi chiese il mio amato. Io ero confusa... a chi dovevo credere? Al mio cuore? O alla mia mente?

- ZITTO!- urlò Pai, però non fece nulla per impedire ciò che stava accadendo.

- Sophie amore mio vieni qua da me, non sai quanto mi sei mancata!- io feci un passo nella sua direzione, eppure ancora non riuscivo a credere alle parole dell'alieno... Thomas... Thomas era tornato... vidi che allargava le braccia pronto ad accogliermi quando....

- SOPHIE NO!- urlò Kay e nello stesso momento le nuvole si dispersero e un fascio di luce potentissimo colpì la zona dov'eravamo

- MA che cazzo succede?- domandò Kisshu coprendosi gli occhi. La luce si affievolì sempre di più fino a diventare sopportabile. Quando riaprii i miei occhi quasi svenni: davanti a me c'era qualcuno che brillava.

- Uh?- mugugnai cercando di mettere a fuoco

. Allontanati Sophie subito- vidi la figura girare la testa e dirmi queste cose. Non era possibile... davanti a me c'era un altro Thomas! Solo che risplendeva di luce propria ed era etereo...

- Thomas...- mormorai confusa

- Quello vero Sophie guarda!- esclamò lui, puntò un braccio contro l'altro Thomas e fece partire un sottile raggio di luce. Quello urlò e si accasciò: subito venne fuori un orrendo chimero.

- AH!- urlai. Era una trappola! Una fottutissima trappola! Come avevo potuto pensare che Lui resuscitasse? Come cazzo? Però lui ora era davanti a me... allungai una mano per toccarlo ma non ci riuscii. Lui si voltò vero di me, la sua espressione era severa, tipica di quando mi rimproverava

- Sophie, quante volte ti ho detto di non farti ingannare dalle apparenze? Come potevi pensare che quello fossi io?- io scoppiai nuovamente a piangere

- Mi spiace... giuro mi spiace... ma io ti amo ancora e credevo...- non riuscivo a parlare da tanto ero emozionata... lui mi abbracciò: sentii come se il vento mi sfiorasse dolcemente

- Amore io non ci sono più... devi smetterla di vivere nella speranza che io ritorni... non è possibile capisci?-io annuì continuando a piangere.

- Io ci sarò sempre e lo sai, mi trovi qua quando hai bisogno di me- si staccò dolcemente da me e mi mise la mano sul cuore

- Mi manchi....- mormorai mentre mi riabbracciava

- Anche tu piccola mia...- e rimanemmo così, abbracciati: luce nell'ombra... ad un certo punto si staccò e si rivolse a Kay

- Ti ringrazio- lui sotto shock annuì a malapena

- Devo andare, ma ci rincontreremo un giorno: spero il più lontano possibile. Ti amo amore mio...-

- Anche io amore...-  ci baciammo e fu come baciare il vento ma allo stesso tempo lui in carne ed ossa. Sentii una strana scossa ma non ci feci caso, subito la luce scomparve e con lui Thomas. Siamo stati insieme per l'ultima volta... l'ultimo bacio... crollai  rannicchiandomi per terra mentre singhiozzi mi travolsero

- Addio Thomas...- singhiozzai...


Spazio autrice
ci credete che mi sono messa  a piangere? Snif... nn sto scherzando! Be cosa ne pensate? UN grazie a siretta Mew Cherry e GAttabianca per aver recensito! UN bacio

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** L'acqua Mew ***


acqua mew

- Addio Thomas...- singhiozzai...

- COME AVETE OSATO PREDERVI GIOCO DI SOPHIE! ORA LA PAGHERETE TUTTI QUANTI!- Urlò fuori di se Ichigo. Io mi riscossi a questa informazione e debolemente mi rimisi in piedi, non avrebbero fatto del male a Kay... non finchè c'ero io! Barcollante mi posizionai proprio di fronte a lui, mi girai dandogli le spalle

- Ferme- dissi cercando di regolare il mio respiro.

- Mew Mew non è come credete!- esclamò Pai portandosi a fianco di Kay.

- Ah no? Perchè non ce lo spiegate? Stavate per farla fuori !- intervenne Zakuro con voce dura

- Noi non volevamo!- ribattè Taruto irrigidendosi

- E' vero! Pensate che ci abbia fatto piacere inventare questo trucco? Saremo anche alieni ma non siamo codardi e vigliacchi! Uccidere così una persona è spregevole!- continuò Kisshu

- Eppure stavate per farlo!- fece notare Mint

- Deep Blue ci ha ordinato di fare così- spiegò Kay

- E al nostro popolo serve l'acqua Mew! Sta soffrendo, ne abbiamo assoluto bisogno!- esclamò Pai

- Ma perchè vi ostinate a voler combattere? Si potrebbe cercare una soluzione!- mia cugina be è sempre mia cugina...

- Pai a questo punto non abbiamo altra scelta, dobbiamo fidarci di loro- sussurrò il verde al maggiore. Il viola si irrigidì 

- Va bene, ma dovete in qualche modo darci l'acqua Mew ne abbiamo bisogno!- ripetè

- Se è per questo l'ho appena individuata...- mormorò una nuova voce. Ci voltammo tutti e vedemmo Ryo che si avvicinava a noi con un portatile in mano.

- Dove si trova?- chiese la Mew Lupo

- Ce l'abbiamo proprio di fronte- tutti fissarono me. Non capivo, ci ero sopra?

- Da quando la luce è sparita  è apparsa l'acqua Mew. E' dentro di lei- ecco cos'era qualla scossa! Thomas mi aveva donato con quel bacio quell'acqua tanto miracolosa!

- Cosa?- urlò Pai squadrandomi

- E' così. Siamo nei guai- annunciò con voce dura l'americano

- Perchè?- chiesi confusa

- Perchè troppo potere rischi di morire, devi liberartene subito-

- E come cazzo faccio?- chiesi arrabbiata. Lui dava tutto per scontato!

- Non ne ho idea. Forse loro potrebbero aiutarci però...- e accennò agli alieni

- Faremo di tutto per salvarla- annunciò Kay

- Benissimo allora direi che il nostro patto di tregua sarà permanente- continuò l'americano

- E sia, ora dobbiamo andare a preparare il nostro Dio per una notizia del genere- disse Pai e si dileguò seguito dagli altri due.

- Scusami per non averti ascoltato prima...- mormorai voltandomi verso Kay

- Non ti preoccupare, era Thomas dopo tutto, non mi aspettavo che lo facessi- sospirò lui accarezzandomi le orecchie buffe che avevo. Io lo abbracciai e non mi importava se Ryo fumava dalla rabbia, se le miei amiche mi guardavano allibite... volevo stare da sola con l'alieno biondo, sapevo che solo lui mi poteva capire.

- Non andartene...- gli sussurrai

- Non lo farò... dai ti porto a casa- e detto questo mi sentii sollevare da terra e sparire. Appena riaprii gli occhi mi ritrovai nella mia stanza, ovviamente i miei zii e mio cugino non erano ancora arrivati così non avevamo problemi se qualcuno avesse dovuto entrare. Mi sedetti sul letto seguita da lui.

- Come stai?- mi chiese dolcemente avvolgendomi la vita con le sue braccia

- Meglio... cioè non riesco più a piangere, mi sa che ho esaurito le lacrime...- mormorai sorridendo amaramente. Per un pò di tempo nessuno dei due parlò finchè io non mi accocolai sul suo petto. Lui non protestò e prese ad accarezzarmi la testa stuzzicandomi le orecchie coperte da una morbida peluria. Temevo di sciogliermi come un ghiacciolo al sole, le sue carezze erano terribilmente rilassanti. Mossi la coda felice e lui prese a giocherellarci

- Ehi!- protestai fintamente arrabbiata. Lui sorrise e continuò a lisciarmela, io comincia a fargliela passare sul petto a mo di spiumino, lui si irrigidì come una corda di violino e si morse il labbro inferiore. OMIODDIO sentii qualcosa di particolarmente familiare contro la mia coscia.

- Ma...- ci misi due secondi per realizzare, non mi trattenni e scoppiai a ridere! Si era eccitato per una cosa così! Oddio ora lo sfottevo un pò!

- Non. Provare. A. Dire. Qualcosa- sibilò a denti stretti

- Ok come vuoi ma se ti ecciti così sei una preda troppo facile!- esclamai sensuale e spingendolo giù dal letto mettendomi a quattro zampe sopra di lui.

- Ma che succederebbe se la preda diventasse predatore?- mi chiese ribaltando le posizioni. Mi guardava incuriosito aspettando una risposta

- Penso che l'ex cacciatore si trasformi in un'umana- risposi mentre riprendevo le mie forme originali. Lui sorrise e si avvicinò a me. Appoggiai la fronte contro la sua.

- Devo ricominciare- sussurrai

- Ricomincia da me...- mi rispose con voce roca, non ebbi il tempo di dire niente che mi ritrovai a baciarlo. Subito le nostre lingue cominciarono a danzare tra loro, pian piano il suo corpo si adagiò sul mio senza gravarmi con il peso. Lo abbracciai e cominciai a far scorrere la mia mano sulla sua schiena. Lui mi posò la mano sul fianco e cominciò a farla scivolare su fino ad incontrare il mio seno. Mi strinse leggermente le mie forme, rotolò su un fianco senza smettere di baciarmi e mi avvicinò a se. Sentii la sua mano sbottonarmi i bottoni della mia divisa scolastisca finchè il mio reggiseno bianco non fu in bella mostra.

- Umana se fossi sul mio pianeta nessuno riuscirebbe a resistere a te- mi confidò lui baciandomi il collo

- Neanche il grande guerriero Kay vedo...- risposi io trattenendo un gemito stento perchè la sua mano prese a  giocare con i miei seni.

- Sono pur sempre un maschio- sghignazzò lui  prendendomi a leccare ovunque. Credevo di stare in paradiso... o meglio all'inferno.

Presi i bordi della sua maglietta strana e gliela sfilai via. Incredibile il fisico che avevo appena rivelato! Gli addominali tesi mi eccitarono come non mai e io presi ad ansimare quando lui comciniò a farmi i grattini sulla pancia! Be ero pur sempre un gatto dopo tutto! Gli morsi dolcemente l'orecchio a punta finchè non scesi sempre più giù, tracciando con la lingua i muscoli. Ghignai malefica quando lo sentii gemere e stringermi ancora di più le natiche.

- Sei mia ora! Non voglio più vedere quel micio spelacchiato che ti gira intorno!- mi disse emmettendo un piccolo ringhio basso. Io risi e replicai sensualmente

- Che farai per impedirmelo?- lui ghignò nuovamente e con una velocità inaudita mi mise due dita dentro comcinciando a muoverle velocemente. Io non mi trattenni e mi scappò un gemito.

- Ti basta?- io con la poca lucidità pre - orgasmo cercai di liberarmi da quella deliziosa tortura per leccargli ancora gli addominali finchè non presi a massaggiargli in mezzo alle gambe. Lui sospirò di piacere e io presi il bordo dei pantaloni e glieli abbassai.

- Sophie miseria!- esclamò lui gemendo, mi staccai dal suo menbro con la bocca

- Dai che farai per impedirmelo? Sei tu in mio potere- lui mi prese il volto e mi condusse dalla sua bocca mentre mi liberava dalla gonna e dalle mutande. Si sfilò anche i suoi e prese a torturarmi con le dita. Inarcai la schiena, ebbra di piacere, facendo combaciare i nostri corpi.

- Kay... Kay... ti prego...-

- E no mia cara, mi hai provocato e ora ne paghi le conseguenze- il resto fu un fulmine, andò giù con la testa finò a che non mi penetrò con la lingua. Gemetti nuovamente

- Allora ti basta?- mi chiese

- No... non puoi impedirmi di fare...- non finii che lui ricominci e proprio mentre stavo per venire si fermò di botto.

- No ti prego ora no...- sbottai infastidita, lui si rimise sopra di me

- Allora? Tu sei mia non di quell'umano-

- Si Kay, fammi tua- lui mi sorrise dolcemente e mi ribaciò mentre sentii il suo membro premere contro la mia femminilità già troppo eccitata e calda. Con una spinta fu in me e cominciarono a volare sospiri, altre carezze, baci sensuali finchè non raggiungemmo quasi l'orgasmo

- Dimmi che sei mia..- mi sussurrò

- Sono tua...- risposi poco lucida

- Con Ryo non ci devi stare- io gli sorrisi

- Allora mi sa che mi dovrai stare molto vicino per impedirmelo!- lui rise

- Consideralo già fatto- spinse più forte e io mi contrassi tutta mentre quel calore familiare mi avvolgeva. La prima volta che feci l'amore con Thomas lui si divertì a farmi venire più e più volte finchè non crollai sfinita... Lui uscì da me e mi venne sul ventre. Io ansimai e mi accocolai sul suo petto.

- Era da quando Lucy è andata via che io... be non toccavo una femmina-

- Direi che è abbastanza logico, visto la tua maledizione-

- Già ma non credevo che qualcuno riuscisse a liberarmene-

- Non mi conoscevi ancora- lui scoppiò a ridere mentre tiravamo su le coperte

- Anche questo è vero- io posai la testa sul cuscino e chiusi gli occhi. Sentii la porta d'ingresso aprirsi e passi veloci che si dirigevano su. Subito cercai i miei vestiti ma Kay mi fermò

- E' tua cugina-

- E vabbè! Scusa rimarrà scandalizzata vederci nudi su un letto!-

- Mi piace un sacco nuda!- e sghignazzò, io arrossii

- Ma...- BAM! Porta spalancata. E MERDA!

- SOPHIE!- urlò Reta

- Posso spiegare...- mormorai imbarazzata

- KAY??- dietro a mia cugina apparve Pai

- Salve!- esclamò ironico il biondo

- Insomma! Un pò di contegno ogni tanto!- disse la verde

- Ho cercato di rivestirmi ma lui- e accennai al mio compagno con la testa - Non me l'ha permesso!-

- Passiamo ai fatti seri. Deep Blue non è stato contento del nostro piano, ha deciso di farci fuori piuttosto che abbandonare la terra- il biondo si mise a sedere rivelando buona parte del suo fisico.

- E quindi?- chiese attento

- Gli interessa solo diventare più potente grazie all'acqua Mew. Dobbiamo pensare al bene del nostro popolo, costruirò un apparecchio per estrarre l'acqua Mew da lei per portarla sul nostro pianeta-

- Non credo che Deep Blue ci lasci andare così facilmente. Cercherà a tutti i costi di farla fuori- benissimo! Avevo un serial Killer alle calcagne!

- Infatti abiamo deciso di stare con loro- e accennò a mia cugina - Per proteggerla, ma vedo che tu ci hai già anticipato...- lui scoppiò a ridere divertito

- Be non ho resistito!-

- Immagino, be ora vieni Mew Retasu dobbiamo allontanare i tuoi parenti da questa casa, ci serve libera- e si avviarono fuori

- Si per i loro giochetti erotici!- mi sussurrò Kay

- Ti ho sentito!- urlò Pai da fuori.

- Mia cugina non vede l'ora è cotta di Pai- sospirai io scrollando la testa. Restammo un pò in silenzio finchè lui non disse:

- Quando venivo ho pensato a Lucy...- io so spirai e gli confidai:

- Ed io a Thomas...-

- Mi spiace...-

- Non ti devi dispiacere. Noi ci piaciamo ma non ci potremo mai amare... non con quello che ci è successo-

- Mi spiace lo stesso Sophie- ripetè lui affondando la testa fra i miai capelli

- Anche a me...-


Spazio autrice
Si be che dire? Quanto mi ci metto sn sozza da far paura! XD be a voi i commenti. Un grazie a:
Mew Cherry: piaciuta questo chappy? XD
Siretta: controlla la posta elettronica apena puoi k ti ho mand 1 mex! =) un bacione

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Decisione ***


decisione

- Come faremo a far andare via i mie parenti?- chiese Retasu all'alieno alto che fluttuava accanto a lei.

- Ci penserà un mio chimero, li prenderà e li porterà al sicuro sulla navicella. Non mi guardare così, tranquilla non farà loro del male, dormiranno tutto il tempo- subito la verde si tranquillizzò mentre Pai cominciava a creare il mostro. Appena finito lo liberò e questo strisciò via silenziosamente.

- Sembra identico a quello che ci ha attaccati l'altra volta- commentò la ragazza

- Evidentemente- replicò atono lui. Stettero li in piedi per almeno dieci minuti. La Mew focena non riusciva a non guardare il fisico tirato del giovane. Anche Pai, indifferente, faceva scorrere l'occhio sulla sua esile figura di lei. Inutile negarlo, era a suo parere, bellissima. Deglutì decidendo di non pensarci troppo. La ragazza si sedette sull'ampio divano rosso, situato in sala.

- Puoi sederti anche tu- aggiunse lei sempre sorridente.

- Sto benissimo in piedi-

- Ma ti stancherai, ti conviene sederti- quello la studiò ancora per pochi secondi, finchè non l'accontentò. Subito venne investito dall'odore del mare. Quella ragazza lo stava drogando, com'era possibile che il freddo guerriero in lui stesse lentamente scomparendo? Rabbrividì quando Retasu spostò il proprio corpo, volontariamente, verso il suo fino a che non vennero a contatto. Voleva quella ragazza più di ogni altra cosa, voleva baciarla, metterla con le spalle contro il muro e spogliarla.

- Pai.. devo dirti una cosa...- disse improvvisamente la Mew verde, rompendo il silenzio tra i due

- Dimmi- lei arrossì vistosamente e balbettò

- Io.. tu... noi... mi... mi piaci...- appena sentì quelle parole l'istinto predatore dell'alieno si risvegliò. Si voltò e con un movimento felino la baciò violentemente. La ragazza diventò rigida come non lo era mai stata e titubante rispose al bacio. Come se il suo sogno si realizzasse, la prese e la alzò, dirigendosi verso il muro. Retasu si staccò con il fiatone, così l'alieno passò a torturargli il collo.

- Pai... ma perché tutto così improvvisamente?- cercò di chiedere

- Colpa tua Mew Mew. Tu e la tua maledettissima figura, dannatamente attraente...- sbottò lui continuando a stuzzicarla.

Era sbagliato, ma così terribilmente bello... finchè....

- Venite su muovetevi!- la voce era quella di Kay, mentre un urlo rompeva il silenzio della casa....

......................................................................................................................................................................................

Stavo letteralmente facendo le fusa all'alieno biondo quando cominciai a sentirmi strana. La fitta di dolore partì da basso ventre, ma non ci feci molto caso pensando che non lo facevo da più di un anno. Poi però il malessere si propagò fino alla pancia e cominciò la sua salita.

- Sophie! Sophie che hai?- mi chiese Kay preoccupato. Io non rispose e mi contorsi su me stessa. Sembrava che qualcuno stesse esercitando un enorme pressione su di me.

- La pancia...- riuscii a mormorare, lui non perse tempo scoprendomi per vedere se riusciva a scoprire che avevo. Urlai quando vidi tutto il mio corpo biancastro come quello di un cadavere. Mi sentivo morire e la situazione peggiorò quando il dolore arrivò al petto: l'aria non scorreva più libera e io faticavo a respirare, Kay andò a chiamare i due giù. Ansimai, inarcai la schiena, ma l'aria non arrivava! Finchè tutto intorno a me non divenne nero.

Mi sveglia con un male alla testa allucinante.

- Dove.. dove sono?- mi chiesi cercando di mettere a fuoco la stanza. La riconoscevo, ci ero già stata una volta...

- Ben svegliata gattona- mi girai verso la voce. Davanti a me c'era Ryo e dietro fluttuava nervosamente Kay.

- Il caffè Mew Mew?- domandai spaesata.

- Esatto, fortunatamente l'alieno ha avuto un pò di buon senso da portarti qua- ghignò il biondo. Poi si avvicinò a me e mi posò una mano sulla fronte.

- Non toccarla!- ringhiò l'altro, scattando in avanti

- Non mi sembra ci sia scritto proprietà degli alieni!- sibilò lui, quello estrasse la spade pronto per combattere se non fosse stato per me. che li fermai

- BASTA! MI VOLETE DIRE CHE E' SUCCESSO?- urlai esasperata.

- Colpa dell'acqua Mew... come ti dicevo l'altra volta, troppo potere uccide e ci sei andata vicino oggi pomeriggio- mi spiegò l'americano.

- Ora come stai?- mi chiese Kay

- Bene... cioè come al solito-

- Pai è andato a costruire una macchina che sarà in grado di estrarre il potere che c'è in te. Credo che sarà pronta a breve- annunciò l'alieno. Io mi alzai e scesi dal letto.

- Benissimo allora non c'è tempo da perdere-

- Dove vai?- mi chiese Ryo confuso

- A sopravvivere- risposi secca, sapevo che la mia ora non era ancora giunta. I due mi seguirono silenziosamente.

- Portaci dal tuo compare- ordinai, Kay annuì e ci smaterializzammo via.

Non so di preciso dove eravamo, forse il centro di Tokyo, forse in un altra città non saprei. Fatto sta che l'enorme navicella spaziale era proprio davanti a noi.

- Ma gli umani non la vedono?- chiesi curiosa

-  C'è un campo di protezione attorno, chiunque si avvicini poi torna indietro e non ricorda nulla di ciò che ha visto- spiegò alzando le spalle l'alieno dagli occhi rossi.

- Le altre dove sono?- domandai mentre mi avvicinavo all'enorme struttura.

- SOPHIE!- ecco Retasu. Infatti spuntò dalla macchina e scese giù ad abbracciarmi, seguita dalle altre 4.

- Reta ho già rischiato di soffocare 10 minuti fa...- sbottai dandole, come al solito, le pacche sulla spalla.

- Siete tutti riunite, perfetto questo mi agevolerà i piani!- ci voltammo tutti e davanti a noi c'era Deep Blue in carne ed ossa...


Spazio autrice
Chappy dedicato esclusivamente a Danya! XD so k ti è molto difficile leggere in prima persona ma.. piaciuto l'incontro tra i due? XD grz e Mew Cherry, Danya e Siretta!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Sacrificio ***


il sacrificio

- Siete tutti riunite, perfetto questo mi agevolerà i piani!- ci voltammo tutti e davanti a noi c'era Deep Blue in carne ed ossa...

- TU!- urlò Ichigo fuori di se dalla rabbia.

- Traditore!- gridò di rimando Kisshu estraendo i suoi tridenti. Cazzo questa non ci voleva, proprio non mi sentivo pronta per lo scontro finale! Avevo la testa che mi ronzava e lo stomaco in subbuglio.

- Consegnatemi la ragazzina- e accennò a me -e vi risparmierò la vita!- esclamò fuori di se

- Ma va a inculare tua madre!- ringhiai gelida, manco fossi un oggetto da arredamento! Ma chi si credeva di essere???

- Sophie!- Retasu...

- Oh cuginetta almeno all'ultimo scontro, mi concedi 2 parolacce?- sbottai infastidita dai suoi rimproveri degni di mia madre! Lei sbuffò sonoramente e ci trasformammo tutte.

- Be vedo che le buone maniere non funzionano! Pazienza, preferisco farvi fuori con le mie stesse mani!- ghignò Deep Blue.

Senza perdere tempo provammo un attacco frontale basato su pugni e calci, ma più lo colpivamo più lui schivava... non riuscivo a capire come facesse, così mi acquattai e studiai per bene la mia preda. Era agile come una serpe nei movimenti, forse ancora più di me... schivava, parava, contrattaccava come se niente fosse! E dire che eravamo in 10 a colpirlo, be in 9 ora... mi misi a 4 zampe e furtivamente mi avvicinai a lui per prenderlo alle spalle. Dovevo essere veloce, lo sapevo e appena l'alieno dai lunghi capelli neri scaraventò via Taruto e Purin, balzai. Quello si girò e mi prese per la gola sbattendomi per terra! Ma come aveva fatto?? Eppure avrei giurato che non si fosse accorto di me! Il dolore alla testa era insopportabile, meno male che ero trasformata, altrimenti ci avrei lasciato le penne!

- Sorpresa Mew Sophie?- domandò lui con sguardo sadico mentre continuava a stringermi la gola, impedendomi di respirare

- La... lasci... lasciami!-esclamai scrollandomelo di dosso. Appena in piedi estrassi le mie spade minacciosa.

- Basta giocare! Fiocco d'ombra!- scagliai il mio attacco mettendoci più forza che potevo ma appena la mia X toccò il suo corpo, questo lo assorbì!

- Ma che cazzo...???- sibilai sconcertata. Lui scoppiò a ridere come se fosse divertito

- Come sei ingenua ragazzina! Gli attacchi portati dalla violenza e dal rancore non hanno alcun effetto su di me!- oh merda! Di nuovo quel discorso su luce ed ombra! Ma che cazzo avevo anche scopato con Kay, che volevano di più?? Mi sembrava di essere migliorata in questo periodo...

- So a cosa stai pensando! Ma è tutto inutile, puoi soffocare i tuoi sentimenti ma non reprimerli! Al solo pensiero di quei 3 umani ti fa andare su tutte le furie!- purtroppo era la verità... anche adesso che aveva accennato a quei 3 bastardi ignobili, sentii la frustrazione crescermi dentro! Ma come potevo non essere arrabbiata? Era morto un ragazzo innocente... con tutta la vita davanti solo per colpa di 3 cannati... Thomas perdonami... ma proprio non riesco a non incazzarmi...

- Smettila! Fiocco d'acqua!- mi ridestai appena sentii la voce di mia cugina che si scagliava contro il nemico. I getti d'acqua venirono evitati facilmente e con un rapido movimento della mano l'alieno creò un raggio di energia che la centrò in pieno, facendola volare.

- NOO!-urlammo in coro io e Pai. Mew Ichigo subito la prese al volo mentre l'alieno dai capelli viola partiva all'attacco sfoderando i suoi temibili ventagli!

- MUORI!- ringhiò il più grande dei Ikisatashi, quello sorrise malefico e con un pugno rapidissimo lo fece sbattere contro un albero. Io mi avvicinai a mia cugina.

- Reta! Reta cazzo dimmi qualcosa!- urlai scrollandola ma lei non si riprendeva... era pallida come un cencio... no merda, anche lei no!

- Cazzo non mi puoi abbandonare così! Mi è bastato Thomas, non voglio altri morti sulla coscienza!- ma niente, non osavo tastarle il polso...

- One - sama...- mormorò la piccola Purin scoppiando a piangere. NO! Questo non doveva accadere!

- Ha il polso debolissimo...- disse Zakuro preoccupata. Le lacrime cominciarono a pungermi gli occhi... perché dovevo perdere tutti i miei cari? Non bastava il mio amato? Ora anche mia cugina.... sembravo che portassi solo sventura... in quel momento però mi accorsi che stavo brillando! Ma nel vero senso della parola! Il mio corpo luccicava come se fossi ricoperta di diamanti (sisi alla Edward Cullen).

- L'acqua Mew?- mi chiese Ichigo sconcertata

- Sembra di si...- mormorò Kisshu avvicinandosi a noi mentre sorreggeva il maggiore.

- L'ACQUA MEW! DEVE ESSERE MIA!- gridò fuori di se quell'idiota dietro di noi.

- Ragazze, forse posso salvarla, ma dovete tenerlo occupato!- ordinai. Si in quel momento avevo la certezza di potercela fare, manco che l'acqua Mew mi avesse appena conferito la laurea in medicina ma...

- Ci pensiamo noi!- esclamò Mew Mint alzandosi e seguita dalle altre e altri.

- Salvala...- mormorò Pai, io annuii

- Stai attento- dissi poi rivolta a Kay

- Non ti preoccupare, tornerò sano e salvo!- esclamò lui strizzandomi l'occhio mentre si accingeva a combattere.

 Mi concentrai a fondo, cercando di scovare quello strano potere e utilizzarlo. Strano sembrava che dentro di me ci fosse una lampada a neon... tutto era luminoso e caldo.

- Ti conviene muoverti Sophie...- mi voltai verso la voce. Davanti a me, cioè no dentro di me. o... be avete capito no? C'era un esemplare magnifico di ghepardo. Non mi chiesi cosa ci faceva li, o come ci era arrivato

- Come faccio?- domandai

- Tendi le mani su tua cugina e lascia che il tuo potere si posi su di lei- io aprii di scatto gli occhi e feci come mi avevano ordinato. Dalle mie mani si liberò una minima quantità di acqua Mew  che si andò a posare sul suo tatuaggio.  Lei Riprese immediatamente colore e finalmente le sue palpebre si alzarono!

- Sophie?- io la abbracciai. Ce l'avevo fatta! Avevo salvato una persona!

- Oh!- alitò lei sorpresa da questo mio lancio di affetto.

- Non posso lasciarti morire! Altrimenti non potrò più prendere a pugni le tue adorate amichette!- sghignazzai, l'aiutai ad alzarsi.

- Pronta?- chiesi, lei annuì con la testa

- Ah proposito, brilli!- esclamò osservandomi

- Si lo so sembro uno swarosky vivente -.-''' da lasciamo perdere me e...- non finii il discorso che vedemmo Deep Blue creare un enorme onda di energia che scaraventò tutti a lato. Poi ci guardò e si diresse verso di noi.

- Reta, sta indietro. Me la vedo io con questo qua!- le intimai spostandola

- Ma...- mormorò lei spaventata.

- Ehi ehi! Sono Sophie Fire! Non mi accadrà niente!-cercai di tranquillizzarla, o forse di tranquillizzare me stessa? Lei con un cenno della testa annuì e si fece da parte.

- A noi due idiota all'ennesima potenza!- urlai sfoderando le mie spade. Lui non disse niente e creò una spada da non so bene dove e come. Si cominciò lo scontro ma nonostante il mio nuovo potere, non riuscivo a batterlo definitivamente...

- Merda!- serrai la mascella quando mi sfiorò il fianco, squarciandomi il vestito.

- Arrenditi e dammi l'acqua Mew- mi intimò per la milionesima volta

- Piuttosto bacio quello spilungone di Pai!-

- EHI!- Pai, Retasu e Kay. Non ci badai e ripresi a duellare. Per un attimo chiusi gli occhi e rividi il ghepardo.

- Che devo fare?- chiesi disperata

- Lascia di nuovo che la forza ti invada- mi rispose pacato. Io ubbidii nuovamente e liberai l'acqua Mew. Subito la mia velocità raddoppiò e in meno che non si dica avevo già messo al tappeto quell'essere spregevole.

- Che vuoi fare uccidermi?- mi chiese sadico. Volevo farlo? Volevo diventare un mostro come quei ragazzi?

- No.. io non sono come te...- mormorai ritraendo la spada, ma sapevo che lui mi avrebbe attaccato alle spalle, come nei film, così non lo persi di vista.

- Ci pensate voi?- chiesi agli alieni.

- Più che volentieri!- ghignò Kisshu. Appena fui certa che era in "buone" mani. Mi allontanai da lui. Ci voltammo tutte per non dover assistere a quell'atrocità.

- Potete giravi è tutto sistemato- annunciò Taruto sorridente. E dopo un momento di abbraccioni e abbraccetti Pai annunciò:

- La macchina per l'estrazzione è pronta, possiamo cominciare subito- io annuii e lui corse a prenderla.

- RAGAZZE!- ci voltammo e davanti a noi c'era Ryo e Keiichiro, anche qui abbraccioni, abbraccetti e congratulazioni varie.

- Ehi ma tu...- interruppi il biondo

- Si sono un Morellato, evitiamo altri commenti sarcastici per favore...- l'alieno arrivò con una stranissima capsula trasparente.

- Poggia la mano sopra lo schermo verde, la macchina farà il resto- mi ordinò, io ubbidii e subito sentii l'energia fluire. Man mano che andava via, io stavo meglio, come se un peso mi si togliesse dallo stomaco.

- Basta! Togli, togli! E' pieno! Basta ed avanza per il nostro pianeta!- esclamò Pai togliendomi l'oggetto sotto mano.

- Ma io ne ho ancora!- protestai

- E' nociva anche così?- chiese mia cugina al biondo

- Si devi consumarla in qualche modo...- spiegò l'americano. Io sospirai... e ora come facevo? Kay mi abbracciò teneramente, sentendo che ero preoccupata.

- Bimba... usala come meglio credi- io pensai a tutte le cose che avevo passato.

- Cosa vuoi ora?- mi chiese dolcemente. Cosa volevo? Be stare con Thomas... ovvio... ma non era possibile... e poi volevo vedere Kay felice ma come.... poi l'illuminazione!

- Le cose che voglio sono due- annunciai sicura come non lo ero mai stata

- Quali sono?- mi chiese l'alieno biondo dolcemente

- Stare con Thomas e renderti felice. Dimmi tu ami ancora Lucy?- chiesi. Lui si rabbuiò a questa domanda e mormorò un flebile "si".

- Era questo che volevo sentirti dire-

- Cosa??- mi domandò esterrefatto

- Portatemi qui la salma di Lucy- chiesi ai 4 alieni.

- Sophie non lo puoi fare!- esclamarono all'unisono Ryo e Kay

- So quello che faccio. Per favore, fate come vi dico, altrimenti morirò a causa dell'acqua Mew- tutti si guardarono, finchè i 4 annuirono.

- Aspettateci qua, torneremo il prima possibile- disse Kisshu e detto questo partirono senza altre cerimonie.

- Sophie che vuoi fare?- mi chiese Retasu

- Io lo so...- una strana voce si propagò per tutta la piazza dove ci trovavamo. Mi girai e davanti a me c'era Thomas: bellissimo ed etereo. Questa volta invece di piangere sorrisi senza timore.

- Buon giorno amore mio!- lo salutai. Lui mi guardò sorridendo finchè non mi disse:

- Sophie da qui non si torna indietro- mi sussurrò abbracciandomi

- Lo so ma tu che faresti al posto mio?- chiesi lasciandomi cullare dal vento

- La stessa cosa- sospirò lui baciandomi sui capelli.

- Io proprio non capisco...- mormorò la piccola del gruppo. Io le sorrisi incoraggiante. Finalmente la navicella atterrò dove prima era partita.

- Eccoli- disse Ichigo indicandoli. Gli alieni scesero con uno strano contenitore lucido di metallo. Strane bare avevano! Kay la posò di fronte a me e alzò gli occhi. Sussultò dallo spavento quando vide la figura del mio amato

- Salve!- lo salutò spavaldo Thomas

- Io.. emh...- borbottò lui imbarazzato. Evidentemente stava pensando a cosa avevamo combinato...

- So quello che avete fatto, non biasimo nessuno dei due- replicò lui tranquillo. Io mi concentrai sul mio lavoro: tolsi il coperchio alla tomba e scoprii il corpo dell'aliena. Nonostante fosse deturpata a causa della morte, il viso rimaneva comunque bellissimo, fisico snello, lunghi capelli neri e tratti graziosi.

- E' veramente carina...- sussurrai sorridendo. Kay non disse niente facendo scivolare una piccola lacrima dagli occhi.... Io mi concentrai e gli trasmisi gli ultimi residui d' acqua Mew in lei. Subito il suo corpo si ricompose rivelando una bellezza spettacolare.

- Sophie... non serve... è senza anima...- mormorò lui in lacrime. Io mi alzai e lo guardai dritto negli occhi.

- Lo so... per questo gli donerò la mia- silenzio generale. Appena realizzarono...

- COSA??????- urlarono tutti quanti.

- Sophie no!- gridò Ichigo

- Ma sei impazzita?' Non pensi a tutti noi? La tua famiglia? Stephen?? Che diranno?- chiese disperata Retasu

- MA SEI IMPAZZITA???- domandò Kay. Io mi voltai verso di lui completamente calma.

- Voglio vederti felice. Posso realizzare sia il tuo sogno che il mio- lui mi si avvicinò

- Non posso chiederti così tanto...- mi sussurrò

- Infatti non lo faccio per te... ma per me- finalmente sarei stata insieme a Lui per sempre. Più niente ci avrebbe separato, ero disposta anche a fare il sacrificio supremo... potete dire che sono pazza, che sono un' egoista... ma per una volta volevo essere felice nella mia vita.

- Allontanati- gli intimai al biondo. Lui mi guardò intensamente e poi ubbidì. Mi chinai nuovamente su Lucy. Gli posai una mano sulla fronte e con l'ultima goccia di acqua Mew gli trasmisi anche la mia anima. Questo fece molto male... sentivo come se qualcuno mi stesse strappando un arto, poi un braccio e via così... ma non urlai. Alla fine mi sentivo vuota, la baciai sulla fronte finendo il mio lavoro. E quando l'aliena aprì gli occhi io chiusi i miei...

- SOPHIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!-

Aprii di nuovo gli occhi. Che non avesse funzionato? Che strano però, mi sentivo così leggera e felice, il che è strano perchè non lo ero da tantoooo tempo!  Infatti tutto intorno a me mi apparve con una luce diversa, capii che ero diventata come Thomas.

- Ciao Amore mio...- mi voltai e davanti a me c'era Lui! Ed in carne ed ossa! Gli corsi incontro lo abbraccia, lo bacia, gli scompigliai i capelli! Finalmente mi sentivo completa!

- Sei stata un imprudente...- mi disse dolcemente

- Ho imparato dal migliore!- risposi. Mi guardai intorno, tutti mi fissavano allibiti, Lucy era stretta a Kay, in lacrime entrambi. Io mi avvicinai e mi accorsi che potevo volare.

- Sophie... non dovevi...- mormorò l'alieno biondo

- Ora sei felice ed io anche. Vi auguro ogni bene- risposi, la ragazza si voltò verso di me:aveva splendidi occhi rosa

- Come potremo mai ringraziarti?- chiese con voce rotta dalle pianto

- Mi basta che voi siate contenti!- loro annuirono e io mi spostai dalle 5 fluttuando leggera come una piuma.

- Sophie come hai...- Ichigo non finì la frase.

- Io...- cercai di mormorare. Ok un pò mi sentivo in colpa. Mi girai verso il mio corpo, tornato normale che giaceva inerme a terra.

- No Sophie, va bene così- mi sussurrò Reta tra le lacrime. Aveva capito, così l'abbracciai e dissi per la prima volta:

- Ti voglio bene cuginetta- lei cercò di toccarmi ma mi passò attraverso. eh si la vecchia Sophie alla fine è venuta fuori! 

- Mi spiace Ryo... ma...- sospirai rivolta all'americano. Lui mi sorrise teneramente

- Tranquilla, non devi dirmi niente...- una lacrima scese dal suo volto così abbracciai pure lui per incoraggiarlo.

- Questo non è un addio! Io sarò sempre nei vostri cuori! Arrivederci!- gridai mentre Thomas mi prendeva per mano e finalmente ci dirigemmo in un luogo fantastico dove avremo potuto essere felici e mai nessuno ci avrebbe diviso...

 Due ghepardi correva liberi, insieme, per la savana...



Spazio autrice
Nn commenterò perchè sto piangendo. Mi spiace di nn aver fatto il finale elici e contenti ma in questo contesto stonava proprio... a voi i commenti ed ovviamente un grazie Danya, Mew Cherry e Siretta

                                                                                                       

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Epilogo ***


epilogo
EPILOGO


- Ed eccoci qui...-  sussurrò un ragazzo molto alto, con il fisico slanciato, capelli corti neri e occhi di un blu profondo. Stringeva forte a se una ragazza, alta con il fisico slanciato e intensi capelli viola.

- Su Stephen...- lo incitò lei, entrando al cimitero.

- Si Zakuro arrivo è che...- non finì la frase rabbrividendo al pensiero. L'ex Mew Mew l'abbracciò forte, capendo che non stava per niente bene.

- Fatti coraggio- gli sussurrò dolcemente, lui annuì ed entrò titubante. Sapevano già dove dirigersi, passarono davanti al cimetero dove seppellivano i neonati, per proseguire verso est. Davanti a due tombe c'erano varie persone.

- Stephen, Zakuro- li salutò con un sorriso malinconico Ryo. C'erano proprio tutti: le Mew Mew, compresa la sua ragazza Zakuro, Ryo, Keiichiro e gli alieni: compreso Kay con Lucy. E si Stephen sapeva tutto di acqua Mew progetti e altro. La sua ragazza estrasse un magnifico vaso di fiori, dell'iris profumatissime che poggiò per terra. Il ragazzo guardò con le lacrime agli occhi le due lapidi: oramai unite tra loro.

                SOPHIE FIRE                                                                                                THOMAS SHADOW

       25/01/1994 - 16/05/2010                                                                                       12/07/1992 - 24/04/2009

Voi ci avete insegnato che il vero amore non ha confini.

 Volate via liberi angioletti e vegliate su di noi.

Nessuno parlò per svariati minuti, restando a contemplare le due scritte.

- Ora staranno per sempre insieme...- mormorò Retasu abbracciata a Pai

- Alla fine il suo sogno si è realizzato...- sospirò Kay

- Mi manchi sorellina... manchi a tutti noi...- sussurrò Stephen, mentre lacrime copiose gli rigavano il volto.

- Lei non avrebbe voluto vederci così... ci avrebbe preso tutti per il culo...- disse Ichigo sorridendo tra le lacrime, mentre Kisshu l'abbracciava teneramente

- Già e poi avrebbe sparato due parolacce per far incavolare Retasu- esclamò Purin asciugandosi gli occhi con la manica della giacca. Risero senza allegria e piano piano si allontanarono da li.

All'uscita il fratello di Sophie si girò, guardò dentro e  mormorò:

- Finalmente hai trovato la vera felicità. Sii libera Sophie...-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=556734