Dalla Spagna

di sunako chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo ***
Capitolo 2: *** secondo capitolo ***
Capitolo 3: *** terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** quarto capitolo ***
Capitolo 5: *** quinto capitolo ***
Capitolo 6: *** sesto capitolo ***
Capitolo 7: *** settimo capitolo ***
Capitolo 8: *** ottavo capitolo ***
Capitolo 9: *** nono capitolo ***
Capitolo 10: *** decimo capitolo ***
Capitolo 11: *** undicesimo capitolo ***
Capitolo 12: *** dodicesimo capitolo ***
Capitolo 13: *** tredicesimo capitolo ***
Capitolo 14: *** quattordicesimo capitolo ***
Capitolo 15: *** quindicesimo capitolo ***
Capitolo 16: *** diciasettesimo capitolo ***
Capitolo 17: *** sedicesimo capitolo ***
Capitolo 18: *** 18 capitolo ***
Capitolo 19: *** 19 capitolo ***
Capitolo 20: *** 20 capitolo ***
Capitolo 21: *** 21 capitolo ***
Capitolo 22: *** 22 capitolo ***
Capitolo 23: *** 23 capitolo ***
Capitolo 24: *** 24 capitolo ***
Capitolo 25: *** 25 capitolo ***
Capitolo 26: *** 26 capitolo ***
Capitolo 27: *** 27 capitolo ***
Capitolo 28: *** 28 capitolo ***
Capitolo 29: *** 29 capitolo ***
Capitolo 30: *** 30 capitolo ***
Capitolo 31: *** 31 capitolo ***
Capitolo 32: *** 32 capitolo ***
Capitolo 33: *** 33 capitolo ***
Capitolo 34: *** 34 capitolo ***
Capitolo 35: *** 35 capitolo ***
Capitolo 36: *** 36 capitolo ***
Capitolo 37: *** 37 capitolo ***
Capitolo 38: *** 38 capitoli ***
Capitolo 39: *** 39 capitoli ***
Capitolo 40: *** 40 capitolo ***
Capitolo 41: *** 41 capitolo ***
Capitolo 42: *** 42 capitolo ***



Capitolo 1
*** primo capitolo ***


CASA PRICE

Ecco a voi il primo capitolo della mia nuova FF... a da tanto che ci lavoro quindi siate clementi...

Ringrazio già in anticipo chi avrà il piacere, o dispiacere, di leggere questa FF e di recensirla.

Adesso leggete..............

 

 

per ultimo...

--    rappresentano i dialoghi

“”    rappresentano i pensieri

 

1 CAPITOLO

 

CASA PRICE

 

Si stava svolgendo una festa a casa Price.

-Ragazzi una momento di attenzione!- Disse un uomo con i capelli neri e con gli occhi coperti da occhiali da sole con vetri scuri che cercò di attirare l’attenzione su di se grazie al rumore che fece con il bicchiere ma nessuno sembrava l’avesse sentito.

-RAGAZZIIIIII!- gridò questa volta l’uomo di prima attirando l’attenzione su di se.

-Finalmente un po’ di attenzione...

Allora ragazzi volevo avvisarvi che in Spagna ci sarà una nuova manager che ci aiuterà a vincere i mondiali.-

-Marshall, a che serve un’altra manager, 2 ci bastano e ci avanzano!- Disse un ragazzo con i capelli neri e lunghi appena sopra alle spalle.

-Mark, lei è la figlia di Pablo Rodriguez!- Rispose l’uomo di prima.

-Davvero!- Dissero tutti ragazzi in sala.

-Già, lei, come il padre, segue tutte le partite di calcio e prende vari appunti sui giocatori e sulle loro tattiche.-

-Ecco perchè! Potrà esserci utile!- Intervenne Mark.

-Scusa potrei farti una domanda!-

-Prego Benji!-

-Perchè non aiuta la sua nazionale a vincere i mondiali?-

-Sarà che la Spagna non ha bisogno di lei!-

-Anche se non ha bisogno di lei, però c’è la possibilità che con lei vinceremo il mondiale!-

-Questo non lo so, chiedetelo direttamente a lei! Ok, potete continuare!-

La festa continuò...

 

-E’ stato sempre il mio sogno partecipare ai mondiali... e ora... non posso crederci! Se mi vedesse Roberto... sarebbe orgoglioso di me!- Disse un ragazzo con i capelli neri a forma di capra.

-Si, lo sappiamo!- Intervenne sconsolata una ragazza dai lunghi capelli castani fino sotto le spalle.

-Patty, cos’hai?- Le chiese sempre lo stesso ragazzo con i capelli a capra.

-Che cos’ho io?- Disse esasperata Patty...-Niente Holly, niente...- continuò poi tranquillamente la ragazza.

“Deve morire quel Roberto... Roberto di là... Roberto di qua! Anche se sono innamorata del mio capitano... non lo sopporto, parla sempre di Roberto, il suo grande allenatore!”

 

-Non capisce che se parla di Roberto lei non ci vede più dalla rabbia.- Disse a bassa voce un ragazzo dai corti capelli neri con indosso un cappellino ad un altro sempre con i capelli neri e corti.

-Già... hai ragione tu Benji! Se lo è portato per tre anni in Brasile e ancora non si sa se dopo i mondiali partirà.. e lui gli dice: PATTY, COS’HAI?! Alcune volte è insopportabile... Se lui ne è innamorato perchè non glielo dice e basta?-

-Già. Io vorrei provarci con Patty, ma so che non ho possibilità, finché c’è Holly in mezzo ai piedi...-

-Benji! Ma che dici?-

-E dai Tom, non mi dire che non ci proveresti anche tu con la piccola, ormai non tanto piccola, Anego? E’ cambiata moltissimo da quanto Holly è partito per il Brasile! E’ molto più alta, le forme non abbondanti ma perfette, le gambe da urlo e il sedere poi...-

-Già... è cambiata molto! E’ molto carina... anzi e molto bella... e potrei farci un pensierino... ma che dico? Holly è il mio migliore amico... ed è anche il tuo se non sbaglio!-

-Si, ma stavo scherzando!-

 

Intanto dall’altra parte della sala vi era una ragazza con i capelli neri, lunghi e lisci che si strusciava con la Tigre...

-Mark, ti stai divertendo?-

-Si...- Disse il ragazzo imbarazzato, mentre beveva tutto in un sorso la sua bibita.

 

Benji era su tutte le furie. Sapeva che la sorella aveva una cotta per Mark, infatti, le aveva proibito di stare vicino a lui.

-E dai Benji, ai sentimenti non si comanda, quindi lasciala fare!- Gli disse Tom tranquillamente.

-Lo so che ai sentimenti non si comanda, ma non con Lenders... se eri tu, potevo capire. Ma che ci ha trovato in Lenders?- Disse Benji mentre si avvicinava pericolosamente a loro.

 

Arrivato da loro prese per un braccio la ragazza e la portò lontana da Mark.

Arrivati fuori casa, in giardino...

-Lasciami, mi fai male!- Disse la ragazza.

-Ti lascio, se mi prometti che starai lontana da Lenders!-

-No! Io lo amo e non ho intenzione di stargli lontano!-

-Lusia... una volta per tutte, una volta sola, ascoltami!-

-No! E adesso lasciami!- Disse mentre cercava di divincolarsi da quella stretta.

-Lo vuoi capire che non è il tuo tipo?-

-Si, e tu lo sai qual è il mio tipo?-

Benji rimase per un attimo in silenzio per poi dire: -... questo non è il punto!-

-A si, e quale è il punto! Adesso vado...- Dopo essersi allontanata un po’ dal fratello riprese -E non ti azzardare più a trascinarmi fuori così, e non ti azzardare a parlarmi! Con te ho chiuso!- per poi andarsene dentro.

Avevano sempre litigato per motivi futili, ma dopo solo pochi istanti avevano fatto già pace. Ma ora era diverso, lei non gli aveva mai detto quelle parole. Si sentì un verme, forse la sorella aveva ragione.

Ma no, il fratello più grande a sempre ragione! E poi non tollero che si sia innamorata di lui... che ci avrà trovato? Bo! Come farò a tenerla a bada ora che ci sono i mondiali? E’ stata una bella idea caro Benji, inserire la tua dolce sorellina nel gruppo delle managers! ”

CONTINUA....

 

Ps: ringrazio chi ha recensito la mia prima FF, Un San Valentino Davvero Speciale, fino ad ora, cioè:

SUPER GAIA, ROSSY, miki_koishikawait...

 

da Asuki....

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Capitolo 2
*** secondo capitolo ***


2 CAPITOLO

2 CAPITOLO

 

Era il giorno della partenza e tutti i giocatori della nazionale, comprese managers, erano in aeroporto in attesa che qualcuno chiamasse il loro volo.

Vi erano un sacco di giornalisti. Qualcuno intervistava Holly, qualcun altro faceva delle foto a Lenders ed altri, impossibile ma vero, intervistavano Bruce Hurper.

 

-Signor Hutton, se vincesse i mondiali a chi dedicherebbe la vittoria?- Chiese un giornalista.

-Bhe, mi sembra ovvio: alla mia famiglia, al mio allenatore, Roberto... ciao Roberto...- Disse con un gesto della mano, voltandosi verso la telecamera, per poi continuare: -... e ad una ragazza speciale!-

-Ad una ragazza speciale... ci potrebbe dire il nome?- Disse il giornalista.

-No, non vorrei metterla in imbarazzo ma lei sa che sto parlando di lei!- Disse Holly guardando Patty che era arrossita.

-Ok, grazie e alla prossima!-

-Grazie a lei!-

 

-Signor Lenders, una foto!...- Disse un giornalista.

-No... di qua...- Intervenne una giornalista.

-Guardi di qua...- Un altro giornalista.

-No, si giri... ok!- Un’altra giornalista.

-BASTAAAAAAAA! LA VOLETE PIANTARE! ANDATEVENE!- Disse Mark arrabbiandosi per tutta la confusione che erano riusciti a fare i giornalisti.

-Come vuole signor Lenders!- Dissero in coro tutti i giornalisti mentre indietreggiavano.

 

-Signor Hurper, come penserà di difendere la propria porta, visto che è un difensore?-

-Bhe ecco...-

-Immaginiamo la risposta... con la sua testa dura!- Disse ridacchiando il giornalista.

-Spiritoso...-

 

-Signori Derrick, avete inventato un’altra mossa micidiale?-

-Si, ma noi acrobati della nazionale non siamo soliti dare informazioni delle nostre performans!- Dissero in coro i gemelli.

-Ma...-

-Scoprirete tutto a tempo debito...- Sempre in coro i gemelli.

 

-I passeggeri del volo dell’UNDER LINE diretto a Madrid, sono pregati di andare verso il portone di imbarco n° 3.  Ripeto... I passeggeri del volo dell’UNDER LINE diretto a Madrid, sono pregati di andare verso il portone di imbarco n° 3. Grazie!-

 

-E’ il nostro volo. Andiamo!- Disse Marshall.

 

***********************************************************************

 

Erano arrivati in Hotel e Freddy diede la sistemazione nelle camere.

-Ecco la sistemazione nelle stanze...

Intanto le stanze sono tutte al secondo piano.

Poi: stanza n° 255 i gemelli Derrick...-

-EEEEEEEE siamo ancora una volta insieme... sono felicissimo....-

-Anch’io fratello...- Dissero mentre battevano con la mano il cinque.       

-Si, si, si lo sappiamo... stanza n° 256 Bruce e Bob...-

-NO!- dissero in coro Bob e Bruce.

-Avanti, e che sarà mai...- Intervenne Lusia.

-Ce ne sono mille di ragazzi... mi acconto di stare con Lenders... ma non con Bob!-

-E io non mi accontento di stare con te, OK?- Disse con aria minacciosa Mark.

-Vi prego... non fate commenti... stanza n° 257 Holly e Tom...-

-Ma va!- Intervenne Patty.

Holly e Tom erano uno nella parte opposta dell’altro. Successe tutto in un baleno. Tom, dopo aver sorriso a Holly ed essere stato  ricambiato, prese la rincorsa e corse fino ad arrivare sulle braccia di Holly che lo faceva volteggiare in aria. Tutti si guardavano allibiti, e se fossero gay...

-Holly, non mi sembra quasi vero!- Disse con enfasi Tom.

-Tom... avevo tanta voglia di stare con te!-

-Non ci posso ancora credere... sono contentissimo!-

-Anch’io Tom!-

Patty li guardava sempre più allibita.

-Perchè ci guardate così?- Disse Tom dopo essere stato riposto a terra.

-Ecco... veramente...!-

-Non è che ci credete gay, vero?-

-Eh... sai com’è...-

-BRUCE... MA CHE TI SALTA IN MENTE...- Holly dopo essersi calmato riprese...-Sai è da tanto tempo che io e Tom non ci vediamo e questo è un pretesto per stare insieme...!-

-Ah già... ma non è che... Tom, per caso... non per altro... sei... bisessuale?- Chiese Bruce.

Tom si avvicinò pericolosamente a Bruce e dopo avergli dato un pugno in testa gli diede un calcio sui giogliellini di famiglia.

-Ti basta come risposta?-

-Si, si Tom...- Disse Bruce mentre saltellava per l’hall dell’Hotel con una mano nel posto dove era stato colpito.

-Mi sembrava!-

Dopo una risata generale Marshall riprese...

-Stanza n° 258 Ed e Danny...-

-E vai! Dammi la mano compare...- Disse Ed porgendo la mano a Danny.

-Si! Che bello... di nuovo... insieme... bellissimo!- Disse Danny mentre ricambiava il gesto.

“Starò con lui... nella stessa stanza... mi viene quasi da piangere...

“Danny... questo l’ha voluto Dio... io mi dichiarerò... anche se non mi ricambi... io... io... sono innamorato di te... e questo mi basta....”

-Stanza 259 Julian e Philip... stanza 260 Johnny e Paul...-

-Che bello... Paul... sai cosa devi farmi, vero?-

-Si, non preoccuparti... ho l’occorrente...-

-Non guardate così... e tu Bruce, non pensare male... lo scoprirete a tempo giusto...- Disse Johnny toccandosi i capelli.

-Stanza 261 Clifford e Alan... questo vuol dire che Benji e Mark sono nella 262...-

-Grazie Marshall...- Dissero in coro Mark e Benji per poi girarsi uno da una parte e l’altro dall’altra.

-Non ringraziatemi... è stato il sorteggio a decidere... adesso andate...-

-Ma le managers dove alloggeranno?- Chiese cortesemente Holly.

-Allora... Patty nel monolocale 25... Lusia nel monolocale 26...-

-Grazie...-

-Scusi Marshall, ma la signorina Rodriguez?-

-Verrà, non preoccupatevi!-

 

Allora ecco la fine del secondo capitolo, mi dispiace per le fans di Danny e Ed ma in questa storia volevo mettere una relazione gay e mi sono sembrate le persone più adatte... Tom non si tocca perchè è il mio personaggio preferito...

ciao da Asuki.

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Capitolo 3
*** terzo capitolo ***


CAPITOLO 3

CAPITOLO 3

 

Dopo aver riposto le valigie nella propria camera, Benji, Holly, Tom e Mark decisero di fare una corsa per le vie della città.

-Dai Price, passami quella dannata palla!- Disse con il suo solito garbo Mark.

-Eccotela Mark!- Disse Benji mentre gli passava la palla.

Erano arrivati in un viale fiancheggiato da alberi...

-Tira quella dannata palla, Lenders...- Disse Benji mentre arrivava sotto un albero.

-Come vuoi...-

Mark si posizionò la palla e dopo aver detto...

-TIRO DELLA TIGREEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!- tirò.

La palla cambiò direzione e invece di andare a finire nelle mani del portiere finì sull’albero e muovendolo...

-Attenzioneeeeeeeeee... li sottoooooooooooooooooo...-

Benji non fece in tempo a spostarsi e si ritrovò per terra con sopra una ragazza...

-Atterraggio morbido...- Disse la ragazza e dopo aver guardato sotto di lei... -Scusa... non volevo...-

-Spostati... mi fai male!- Brontolò Benji muovendosi sotto la ragazza per farla alzare.

Dopo essersi alzata disse...

-Scusa, non volevo, ti sei fatto male?-

-No sai... essere calpestato da un peso non piuma, non fa certo bene!-

-Come ti permetti!-

La ragazza che era caduta addosso al nostro portiere, era tutto altro che grassa, anzi aveva il fisico slanciato e le sue erano gambe perfette. Aveva i capelli rossi e ricci e gli occhi erano verdi nascosti dagli inseparabili occhiali da vista.

Gli altri intanto si erano avvicinati a loro.

-Scusa potrei farti una domanda?- Domandò Holly.

-Prego!- Disse la ragazza mentre cercava di pulirsi i pantaloni neri.

-Come hai fatto a cadere sopra di lui!-

-Bhe... ecco... anche se non sono affari tuoi... ero sopra quell’albero!- (?????????????????? NdA.)

-Sei sempre così gentile?- Domandò ironico Benji.

-No, solo con le persone particolarmente simpatiche...-

-Ma che ci facevi sopra un albero?- Chiese Tom.

-Sai, anche se non sono affari tuoi, io amo leggere, visto che non sono analfabeta, e amo leggere sopra questo albero...-

-Ah capisco...-

-Comunque grazie, se non ci fossi stato tu, mi sarei rotta l’osso del collo!- Disse la ragazza mentre dava qualche colpetto sulla spalla al nostro amico-portiere.

-Prego...- Disse Benji toccandosi ancora il sedere.

-Ditemi che ore sono!- Disse ad un tratto la ragazza sgarbatamente.

-Per favore!- Disse ironicamente Benji.

-Non mi importa niente.... ditemi che ora sono!- Riprese la ragazza mentre si avvicinava pericolosamente a Tom.

-Ok... sono le...|dopo aver guardato l’orologio...| 15.00!- Disse Tom mentre indietreggiava.

-Le 15.00 sono in ritardo... per colpa vostra!- Disse la ragazza.

-Per colpa nostra...?- Disse Benji esasperato ma ormai la ragazza si era volaterizzata.

-Però, che caratterino!- Disse Holly sorridendo.

-Già!- Dissero in coro il resto dei ragazzi tranne Benji.

 

*******************************************************************************************

 

Benji, Holly, Tom e Mark erano arrivati in albergo dove la receptionista li aveva avvisati che tutti gli altri erano andati nel campo di calcio dietro l’Hotel.

I ragazzi si avviarono verso il campo da calcio dove videro tutti i ragazzi davanti alla panchina.

Si avvicinarono e videro Marshall...

-Oh ragazzi siete qui finalmente... lei è la signorina Rodriguez!- Disse Marshall.

-Tu?- Disse Benji puntando il dito verso la ragazza.

-Voi?- Disse la ragazza puntando il dito verso i ragazzi.

-Vedo che vi conoscete già!- Disse Marshall.

-Purtroppo!- Dissero in coro Benji e la ragazza.

-Visto che dobbiamo lavorare insieme... chiamatemi Marzia...- Disse la nuova arrivata.

-Non ho intenzione di lavorare con lei!- Disse Benji arrabbiato.

-Mangia questa minestra o ti butti dalla finestra!- Disse Marzia sicura della sue potenzialità.

-Davvero?!-

-Si! Ti devi A-D-A-T-T-A-T-A-R-E!- Disse la ragazza sillabando ogni parola per poi continuare...-Visto che qualcuno |guarda in direzione di Benji...| non crede alla mie potenzialità, vi farò vedere! Allora, facciamo che il vostro portiere migliore si mette in porta e io cercherò di fare goal!-

-Non c’è bisogno di me! Ed vai pure tu!- Disse presuntuosamente Benji.

-Ehi... come ti permetti... cosa vuoi insinuare?- Domandò Ed mentre si avvicinava a Benji.

-Quello che ho detto!- Rispose Benji.

-Per me l’uno vale l’altro!- Intervenne la ragazza.

-Ehi ragazzina, vedi che io sono il grande Ed Warner, il portiere paratutto...- Disse Ed che fu interrotto da Benji...

-Number two!-

-Comunque... io non sono venuta a perdere tempo... AVANTI!-

Così Ed si posizionò tra i pali, mentre Marzia posizionava il pallone sul dischetto dei rigori.

-Sei pronto?- Disse la ragazza.

-Ragazzina, io sono nato pronto!-

-Ok! Non c’è il bisogno di prendermi la rincorsa!-

-Come osi!-

Marzia senza prendere la rincorsa tirò la palla che prese un effetto strano. Prima girava come se fosse impazzita...

“Bene... è frontale... sarà facile prenderla! Ma cosa...?”

Mentre Ed si era lanciato verso la palla e stava per prenderla, la palla aveva cambiato direzione per poi insaccarsi nell’angolo destro della porta.

-Ma come è possibile, ero sicuro che la direzione della palla fosse frontale e invece...- Disse Ed sbattendo un pugno a terra.

-Che fai li impalato!- Disse Marzia mentre sorrideva.

-Ed, ma che diavolo fai...- Lo rimproverò Benji.   

-Visto che ti credi forte, perchè non vieni!- Disse Marzia mentre puntava il dito verso Benji.

-No!- Disse il ragazzo.

-Ah, ho capito, hai paura!- Disse Marzia presuntuosamente.

-Io paura, tzè... Ok, accetto la sfida!- 

-Benji, scommettiamo che riuscirà a segnarti!- Disse Bruce.

-E cosa scommettiamo?-

-Vediamo... se vinco io, tu... indosserai un perizoma rosa e ti farai vedere conciato così da noi nello spogliatoio!-

-Siccome vincerò io... tu indosserai una gonna e correrai per tutto il campo conciato in quel modo!-

-Ok!-

Benji si posizionò tra i pali e Marzia posizionò la palla sul dischetto dei rigori.

-Prenderò la rincorsa... così il tiro sarà... più forte e... imprendibile!-

-La prenderò lo stesso!-

Marzia dopo aver preso la rincorsa tirò la palla con tutta la forza che aveva, la palla sembrava uscire fuori campo sopra la traversa, infatti Benji non si era neanche lanciato per prenderla, ma ad un certo punto la palla scese e si insaccò nell’angolo basso sinistro.

-Cosa dicevi -SONO IL PORTIERE PARATUTTO-, ah dimenticavi tra le tue doti: presuntuoso, arrogante e... può anche bastare...-

-Ma quello era...- Disse Holly che intanto era arrivato dinanzi alla ragazza.

-Un pallonetto effettato...- Disse Marzia incredula anche lei che il tiro gli fosse riuscito realmente.

“Era da tanto tempo che non lo provavo, pensavo che andasse fuori, invece...”

-Ma chi diavolo te lo ha insegnato?- Disse Holly incredulo.

-Lo sai che mio padre, quanto era giovane, girava per il mondo in cerca di appunti sui vari giocatori?-

-Si, ma il punto...-

-Il punto è che è andato ad assistere la partita Brasile-Argentina, quando ancora Roberto Sediño giocava al calcio da professionista, e ha preso degli appunti su di lui e il suo pallonetto effettato ed io l’ho imparato!-

-Infatti... solo lui lo sa fare, e lo ha imparato anche a me!-

-Scusa potresti dirmi che ore sono?- Disse Marzia con la sua solita ‘gentilezza’.

-Sono le 18.10!- Rispose Holly guardando l’orologio.

-Sono in ritardo di cinque minuti! Adesso vado, ci vediamo domani!- Disse mentre correva fuori dal campo dell’Hotel.

-E adesso dove va?- Disse Benji ancora stupito per il goal da parte di quella femminuccia.

-Sapete, lei fa parte della scuola di arti sceniche di Madrid!- Intervenne Marshall.

-Ah ecco! E quando verrà a cenare? Ho una fame!- Disse Mark affamato.

-Lei non verrà a cenare ne a dormire in hotel, visto che la scuola ha già un ristorante e degli alloggi!-

-Allora fammi capire, io ho letto su una rivista che questa scuola ha diverse discipline: danza classica, danza moderna, canto, recitazione e attività speciali! Giusto?- Intervenne Patty.

-Si!-

-E che ci sono regole ferree per chi manca alle lezioni più di tre volte? Allora come diavolo farà a venire qui?- Continuò Lusia per Patty.

-Questo non lo so, non me lo ha ancora riferito! Ma mi fido di lei! Adesso andate in camera e alle 19.00 tutti giù per la cena!-

-Si, mister!-

 

Ecco la fine del capitolo.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e cioè: luxi, Rossy, mary-lu, Serena e super gaia,

ma anche quelli che hanno letto ma non hanno recensito.

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

Da Asuki...

 

 

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Capitolo 4
*** quarto capitolo ***


4 CAPITOLO

In questo e anche nei prossimi capitoli verranno menzionati dei personaggi alquanto illustri... per scoprire chi leggeteeeeeeeeeeee...



4 CAPITOLO

A SCUOLA

-Diana scusi per il ritardo!- Disse Marzia entrando nell’aula di danza.

-Sono precisamente |guardando l’orologio| 16 minuti e 35 secondi che sei in ritardo!- Disse l’insegnante di danza moderna.

-Mi scusi... ma sa che... mio padre prima di morire mi ha pregato di continuare il suo lavoro... e io sono appena arrivata dal campo di calcio...- Disse la ragazza piagnucolando.

-Mi dispiace, per tuo padre... accetto la scuse!- Disse l’insegnante dispiaciuta.

-Grazie!- Disse la ragazza mentre si sistemava al suo posto.

-Un giorno a l’altro verranno a scoprire che tuo padre e per un viaggio di lavoro e non è morto!- Disse a bassa voce Nadja, la sua compagna di stanza.

-Devo pur inventare qualcosa! E se un giorno o l’altro mio padre verrà di nuovo qui a Madrid gli dirò che mi è stato detto che era scomparso per un viaggio in nave e il corpo non era stato ritrovato!-

-Non solo sei arrivata in ritardo, ma addirittura non vuoi lavorare?- parlò Diana.

-Scusi!-

Iniziarono la lezione e quanto finì Marzia andò dalla direttrice...

 

********************************************************************************

 

Dopo aver bussato...

-Posso entrare!- Disse la ragazza.

-Si, prego!- Rispose la direttrice.

-Devo parlarle a proposito delle lezioni a cui sono stata inserita!-

-Prego, siediti!-

-Allora come sa, mio padre è morto... e prima di morire mi ha pregato di continuare a svolgere il suo lavoro... e per questo che sono venuta qui. Vede la squadra giovanile giapponese è qui per i mondiali di calcio, e hanno bisogno di me per vincere i mondiali. Se non li aiuto, loro non mi pagheranno, e io non posso pagare l’inizio dei nuovi corsi!-

-Ah, per me va bene, ma lo devi dire anche ai professori!-

-Grazie, Carmen, le sarò infinitamente grata!-

Così dicendo dopo aver abbracciato la direttrice la ragazza si catapultò dai professori per spiegargli la situazione.

 

********************************************************************************

 

Con tutti i professori aveva funzionato la tattica del padre morto, tranne con Cristobal, il professore di recitazione.

-La prego...!- Disse la ragazza mettendosi in ginocchio.

-Non posso darti il permesso!-

-Ma quanto Pedro, Lola, Rober, Silvia e Ingrid gli hanno chiesto il permesso per fare il tour lei glielo ha dato...-

-Ma per loro è diverso... non hanno inventato la tua stessa scusa!-

-Lei come fa a sapere che è una scusa?-

-Intanto io sono un professore di recitazione e capisco quando i miei alunni recitano, anche se la tua performance era davvero stupefacente...-

-Ma allora...-

-Ragazzina, io conosco tuo padre e mi ha chiamato sta mattina per sapere il tuo rendimento!-

-La prego, non lo dica a nessuno!-

-Io non lo dico a nessuno, se tu mi farai entro domani 2 cose!-

-Cosa?-

-Anzi tre! 1) voglio un monologo tratto da Romeo e Giulietta; 2) pulire la scuola entro domani sera; e 3) un autografo di... Bruce Hurper, è tanto simpatico quel ragazzo!-

-La prima e la terza proposta possono anche andare... ma la seconda... ahah mi è appena venuta in mete un’idea, che ne dice se le porto tutta la nazionale qui entro domani?-

-Intenti anche Bruce Hurper?-

-Si, ma domani mi deve assicurare che la scuola sarà sgombra, non voglio che i ragazzi vengono accerchiati da quel branco di ragazzine, poi si possono montare la testa. E non è ancora arrivato il momento!-

-E che mi invento! E come faccio a sbarazzarmi di 1500 persone più i professori?-

-E qual è il problema? Dica che c’è un tubo che non funziona e che verranno gli idraulici a sistemarlo, lei è o non è il direttore dei corsi, nonché quello che si occupa di queste cose?-

-Ma sei geniale!-

-Me lo dicono tutti! Allora affare fatto?- (la modestia non è il suo forte.... NdA.)

-Ok!-

-Allora firmi questa carta!-

-Ok.- Disse mentre firmava.

E dopo aver firmato Marzia abbracciò il professore e prima di andarsene..

-Non potrebbe togliere il monologo? Le porto Bruce Hurper!-

Dopo averla guardata: -Solo perchè mi porti Bruce!-

-Grazie Cristobal!- E dopo averlo abbracciato ancora si diresse in presidenza.

 

-Carmen, ecco i permessi...- Disse la ragazza.

 

IN HOTEL

Patty e Lusia decisero di fare un giro per le camere per vedere cosa stessero facendo gli altri...

 

CAMERA 255

Trovarono la porta aperta...

Un grido:

-CATAPULTA...- -...INFERNALE!-

Lusia aprì la porta un po’ preoccupata...

-Ma voi...- Restarono un attimo immobili poi scoppiarono in una risata.

Infatti, il gemello Jeson era sopra un letto sdraiato e l’altro era nel balcone a gambe all’aria.

Esitarono nell’aiutarli ma dopo l’ultima risata si precipitarono ad aiutarli...

-Perchè eravate per terra?- Domandò Lusia.

-Niente... abbiamo eseguito la nostra CATAPULTA...- -INFERNALE... - Dissero mentre si alzavano e alzavano la braccia al cielo.

-Ma senza riuscirci perfettamente...- Disse Patty trattenendo le risa.

-CATAPULTA che?- Domandò ignara Lusia.

-CATAPULTA INFERNALE! Vuoi vedere?- Rispose Jason.

-No, no, sarà per la prossima volta... adesso andiamo...- Disse Patty mentre trascinava le amiche fuori dalla stanza.

 

CAMERA 256

-Ma che è sta puzza di pesce ammuffito...?- Disse Patty ancor prima di bussare.

-Bo!- Rispose Lusia.

Fu Lusia a bussare e ad aprire la porta fu Bruce che aveva una molletta al naso...

-Ciao, che ci fate qui...- Chiese il ragazzo.

-Perlustriamo... ma come mai questa puzza?- Disse Lusia tappandosi il naso.

-Bob si è tolto la scarpe e... guardate dentro...- Disse nauseato.

Un fumo giallastro usciva dalle scarpe di Bob.

-Ok... ho capito... cof... cof... adesso andiamo... Patty...-

Patty dopo un attimo di esitazione...

-Ma quello non è Bob...-

-Bob... vuoi chiudere la porta del bagno quando ci vai?- Disse Bruce.

Infatti Bob era comodamente seduto nel water che leggeva un giornale.

Le risate di Patty, di Lusia e Bruce nel vedere la faccia di Bob echeggiavano in tutto l’hotel.

-Ciao...-

Così ci dirigemmo nella camera accanto.

 

CAMERA 257

Dopo aver bussato apri la porta Tom...

-Ra-ra-ra-ra-ragazze che ci fate qui...- Disse mentre cercava di nascondere qualcosa dietro la schiena.

-Ciao... perlustriamo... e Holly...-

-E-e-e den-dentro...-

Holly passeggiava avanti e indietro per la stanza con un pallone tra i piedi.

-Bene... cosa nascondi?- Disse Lusia incuriosita.

-Io... ni-ni-niente.-

-Avanti.. fammi vedere...- Riprese Patty.

-N-No...-

Intanto Lusia era andata dietro di lui e preso ciò che nascondeva...

-Oh, oh Tom non credevo che tu fossi il tipo che legge queste cose...-

Intanto Lusia aveva passato il giornale a Patty.

-Tom... complimenti... bella scelta...- Era un giornale piccante.

-Non è che anche quello li legge...- Disse Patty mentre faceva un segno in direzione di Holly.

-Dammelo... comunque no, parla sempre di calcio e di Roberto! Ops scusa Patty!-

-Tieni... sarà meglio andare...- Disse Patty un po’ esasperata per aver sentito quel nome da lei tanto odiato.

-Non ditelo a nessuno...-

-Non preoccuparti panterona...- Disse Lusia mentre faceva il verso di una pantera.

 

CAMERA 258

Dopo aver bussato, aprì Danny che aveva solo indosso un accappatoio rosa...

-Danny... wao...- Dissero in coro Patty e Lusia.

Danny era rosso.

-E quello dell’albergo, non ci hanno detto di portare l’accappatoio...-

-Non vergognarti ti sta splendidamente... e Ed?-

Danny face un gesto con il pollice e...

-Ed...- Dissero con un fil di voce le due ragazze.

Ed era con una fascia stile HIPPY e aveva solo addosso un gilet marrone e un paio di pantaloni alla pescatora della stesso colore del gilet e per finire un paio di scarpe con la zeppa.

“Devo stare calmo... non devo saltare a dosso a Danny... però è così sexi con quell’accappatoio rosa... Ed, inspira ed espira... insita, espira!” Pensò Ed.

La cosa che più le colpiva e che galleggiava nell’aria...

-Ma come fa?-

-Guardate... EEEEEEEEEEEDDDDDDDDDDDD...-

Con un grido Danny fece cadere Ed che si ritrovò per terra con una gamba piegata al in su, l’altra piegata pogiata per terra, la mano sinistra che teneva la gamba su e la destra dietro la schiena.

-Ma che diavolo...- disse dolorante Ed.

-Ecco perchè ha i capelli lunghi...-

E dopo aver salutato si diressero nella porta accanto.

            

CAMERA 259

Le ragazze bussarono e chi andò ad aprire fu Philip che era angosciato.

-Phil che hai? Ti vedo... come dire...- Disse Lusia preoccupata.

-Triste... ti manca Jenny, vero?- Concluse Patty.

-Già...!- Disse semplicemente lui.

-Allora, perchè non la chiami?- Disse Lusia.

-Non posso... non stiamo assieme...-

-Scusa, perchè non le dici che sei cotto di lei?- Gli domando Patty.

-Perchè io non sono sicuro, anzi sono certo che lei non ricambi!- Rispose Philip.

-Scusa, ti ricordi quando prima di partire per la Francia lei ti ha dato quella fascia con scritto I LOVE YOU?- Disse Patty.

-Si, ma in una delle sue lettere mi ha scritto che ha conosciuto un ragazzo!-

-E allora! Dammi retta, chiamala! Le ragazze sono stanche di aspettare un ragazzo, te lo dice una che ancora aspetta!- Disse Patty.

-Dov’è Julian?- Chiese Lusia sbirciando dentro la stanza.

-E’ andato a telefonare Amy!-

-Ok, segui i nostri consigli...- Disse Patty.

-E chiamala!- Continuò Lusia per Patty.

 

CAMERA 260

-Avanti...- Rispose qualcuno.

Così Lusia aprì e rimasero immobili da ciò che videro...

-Ma che fate...- Disse Patty.

-La piega si sciupa...- Disse Johnny.

Infatti vi era un Johnny seduto su una sedia che aveva mezzo lato della testa pieno di bigodini e un Paul all’ impiedi che gli metteva i bigodini...

-Sapete dal parrucchiere costa di più...- Intervenne Paul.

Dopo una schiacciante risata uscirono dicendo...

-Buon lavoro...-

 

CAMERA 261

Rimasero ferme per pochi istanti colpiti da due sagome che erano indente a...

-Dai Clifford... un ultimo sforzo, ci siamo quasi...- Disse Alan.

-Non ce la faccio...- Rispose Clifford.

Infatti vi era Alan che spingeva Clifford verso la porta...

-Oh mio Dio! Che puzza! Clifford...- Disse Alan mentre sventolava davanti alla sua faccia la mano.

-Scusami! Tu mi hai detto di spingere ed io... ho spinto...-

-Ma non in quel senso!-

Si avvicinarono.

-Ma che fate?- Domandò Patty.

-Clifford non riesce a passare dalla porta...- Disse Alan mentre le ragazze scoppiarono in una risata.

-Ah... volete una mano...-

-No... un ultimo sforzo... finalmente...-

Clifford riuscì ad passare dalla porta cadendo a terra scatenando un terremoto...

-Le porte non sono più come quelle di una volta!- Disse Clifford.

-Ok noi ce ne andiamo...-

 

CAMERA 262

Dopo aver bussato e aver aspettato che qualcuno aprisse, le ragazze rimasero folgorate dal ragazzo che andò ad aprire, infatti vi era un Mark molto ma molto più bello e sexi del normale, solo con i boxer neri!

-Ra-ragazze... che ci fa-fate qui...?- Domando Mark mentre arrossiva, per la prima volta.

-Per-perlustriamo...- Disse Patty.

-Mark... sai che sei ben dotato, hai certi muscoli!- Disse Lusia avvicinandosi al suo orecchio e sussurrando quelle parole molto sensualmente.

Mark arrossi, ma nello stesso tempo Benji udite quelle parole, riconobbe la sorella e dopo essersi avvicinato a Mark lo trascinò dentro e chiuse la porta alle sue spalle.

 

Ebbene si, sono propri loro, i Personaggi di PASO ADELANTE, ovviamente loro appartengono a loro stessi, tranne Pedro Salvador, che appartiene a me di diritto... e che diritto...

 

baci...

Asuki

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Capitolo 5
*** quinto capitolo ***


5 CAPITOLO

5 CAPITOLO

A SCUOLA

Marzia aveva appena finito le lezioni e, con la sua compagna di stanza, stava parlando nella sua stanza.

-Allora Marzia, come sono i ragazzi giapponesi?-

-Nadja! Nadja... se vuoi sapere se c’è qualcuno libero e carino, oltre a Benji, Mark e Holly posso consigliarti Tom Becker... è un vero pezzo di pane...-

-Aspetta, mi è sfuggito qualcosa. Perchè oltre a quei tre ragazzi?- Chiese Nadjia curiosamente.

-Allora, ho visto come Lusia guarda Mark, Lusia è una delle manager; Holly è di Patty, un’altra manager...-

-E sono 2... e il terzo?-

-Bhe Benji... lui...-

-Ti piace!-

-Ma che dici? Quello scorbutico, maleducato e cafone? No, completamente! Lui è... già impegnato!-

-Ah capisco...! Allora mi fai conoscere Tom Becker.-

-Non so se...-

-Ti prego!-

-Ok!-

-Grazie, grazie, grazie- Disse Nadja mentre saltava a dosso a Marzia.

-Adesso sarà meglio dormire... tu dovrai andare a quella noiosissima lezione di Storia del teatro con Caspar... e io mi annoierò a guardare 11 ragazzi a stare dietro ad un pallone!-

-Scusa... ma se non ti piace il calcio, che vai a fare?-

-Bhe... è sempre meglio che seguire le lezioni di Caspar e di Diana!-

-E brava la mia amica... Buona notte!-

-Anche a te!-

E si addormentarono.

 

********************************************************************

 

-Ma che diavolo...?- Disse Marzia mentre si svegliava.

-Ma che ore sono?- Chiese Nadja.

Dopo aver preso la l’orologio in mano, Marzia disse: -Sono le... 6.00!-

-Le 6.00! Io ha ancora sonno!- disse Nadja mentre si ricopriva con le lenzuola.

-Uffa, perchè Antonio non la finisce di mettere queste musiche come sveglia?- Disse Marzia mentre imitava l’amica.

-Infatti, se apposto di mettere queste musica di Schopin o di Verdi, mettesse delle musiche più ritmate, ci sveglieremo con il buon umore! Adesso sarà meglio che mi alzi... e alzati pure tu, se non vuoi fare tardi!- Disse Nadja alzandosi, stiracchiandosi e  sbadigliando.

-Ok! Oggi tu finisci le lezioni alle 15.00 giusto?- Domandò Marzia mentre si alzava e si dirigeva in bagno.

-Si, ma poi alle 17.00 ho la lezione con Cristobal!-

-Ok!-

Dopo essersi lavata e vestita, Marzia si diresse in hotel.

 

*******************************************************************

 

IN HOTEL

Marzia andò nella reception e dopo aver chiesto il permesso di usare il telefono che serviva a chiamare le stanze...

-Deve comporre i numeri delle stanze e tra un numero e l’altro deve fare lo slash...-

-Ok! Quindi: 255/256/257/258/259/260/261/262...-

-Ma non le sembra di esagerare?-

-No!- Disse Marzia sorridendo diabolicamente.

 

Nelle stanze intanto il telefono squillava...

STANZA 255

-Ma chi diavolo può essere- Dissero in coro i gemelli.

STANZA 256

-Uffa, chi è a questa ora?- Disse Bruce.

STANZA 257

-Ma chi è?- Disse Holly.

STANZA 258

-Ma che ore sono?- Disse Ed.

STANZA 259

-A questa ora suona il telefono, chi può essere?!- Disse Julian.

STANZA 260

-Ma cosa...?- Disse Paul.

STANZA 261

-Ma cosa diavolo...? Chi si è permesso di interrompere il mio sogno?- Disse Mark.

 

-Ma non rispondono!- Disse impaziente Marzia.

 

-Pronto!- Risposero in coro tutti ragazzi delle camere.

-Oh finalmente! SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA!- Urlò Marzia.

-Ma che ore sono?- Disse Bruce.

-Le 6.30 del mattino!- Disse tranquillamente le ragazza.

-Cosa?- Dissero tutti in coro.

-Fra 1 quarto d’ora tutti al campo.- Disse Marzia mentre riagganciava.

 

-Ma questa è pazza!- Dissero tutti i ragazzi ogni uno nella propria camera.

 

Tutti i ragazzi comprese manager erano al campo...

-Oh finalmente... però, siete puntuali!- Disse Marzia guardando l’orologio -Allora il programma di oggi sarà: tutti i ragazzi tranne Jeson e James devono correre per migliorare la loro velocità, diciamo 150 giri di campo. Dopo fate 100 flessioni divise: 50, con tutte e due le braccia; 25 con solo il braccio destro e 25 con solo il braccio sinistro. Dopo queste flessioni un altro po’ di corsa, diciamo 75 giri di campo, e poi... ve lo dirò io cosa dovete fare!- Disse Marzia con un tono che non ammetteva repliche.

-Scusa mentre loro faranno tutto ciò, noi che faremo?- Dissero in coro i gemelli.

-Verrete con me e Patty. Inventeremo qualcosa di micidiale...-

-Ok!-

 

Mentre i ragazzi erano impegnati a svolgere il programma Marzia, Patty e i gemelli erano andati...

-Ma questa è...- Disse il gemello Jeson.

-Già, una pista di pattinaggio!- Disse Marzia.

-Cosa dovrebbero fare in una pista del genere?- Chiese Patty.

-Lo scoprirai... allora, indossate questi pattini e entrate in pista!-

Dopo aver indossato i pattini i 4 ragazzi...

-James, che ci fai ancora fuori pista?- Disse Patty mentre era intenta a pattinare.

-Ok arrivo!- Disse il ragazzo.

-Allora dovete allenarvi a pattinare in indietro, così guardate!- Disse Marzia mentre gli faceva vedere cosa dovevano fare.

-E facile, guarda!- Dissero in coro i ragazzi mentre eseguivano il tutto.

-Bene! Adesso fate questo!-

Marzia dopo aver preso la rincorsa spiccò in alto con un salto e in aria fece due avvitamenti e appena poggiata per terra fece una ruota.

Il primo a provare fu James che appena presa la rincorsa eseguì perfettamente tutto.

Poi fu la volta di Jeson che appena presa la rincorsa spiccò in aria e dopo aver fatto i due avvitamenti e la ruota, a causa della troppa rincorsa sbatté il muso contro il muro.

I tre ragazzi si avvicinarono al quarto che intanto si era alzato...

-Stai bene fratello?-

-Si, non preoccuparti, continuiamo!-

-Sei sicuro!- Disse Marzia preoccupata.

-Si! Io sono un osso duro!-

-Ok! Allora...- Dopo essersi avvicinata al suo zaino e aver preso un pallone da calcio continuò -Allora, tu, Jeson...-

-Io sono James!- Rispose il gemello.

-Scusa, ma siete talmente uguali... comunque Je... *James, tu adesso prenderai la rincorsa e farai la ruota. Invece tu Jeson prendi per i piedi tuo fratello e lo farai volteggiare in aria, dopo lo lasci. Tu James dopo essere stato lasciato, fai i due avvitamenti e poi con una rovesciata colpisci la palla e direziona il colpo verso il centro di quel cerchio.

Però, prima di fare tutto ciò,  prova con questo pallone e lancialo, devi colpire quel cerchio, finché non lo colpirai, non potrai provare con tuo fratello!-

-Si!-

-Patty, stacci attenta tu. Mentre tu vieni con me e proviamo la ruota con i due avvitamenti... non vorrei che durante la partita prendessi troppa rincorsa e sbattessi contro un palo.-

-Ok!- Dissero in coro Patty, James e Jeson.

 

*******************************************************************

 

AL CAMPO

Dopo un’estenuante corsa, i ragazzi erano in procinto di fare le flessioni.

-Ragazzi! Energia! Dai...- Disse Lusia mentre camminava fra i giocatori che erano per terra.

-Ragazzi... ma... questa... signorina... Rodriguez, è davvero... pazza!- Disse Bruce ansimando.

-Ragazzi, bando alle ciance... avanti con le flessioni... ok... iniziamo. In posizione....- Disse Lusia, e dopo che i ragazzi si sistemarono, continuò -Uno, due, tre, quattro, cinque...-

 

Dopo un quarto d’ora i ragazzi finirono...

-Ok, ragazzi venite qui a prendere le asciugamani e i panini...-

-Si! Ho una fame...- Disse Bruce affamato.

-Un attimo di attenzione! Ragazzi prima di mangiare, guardate li! Benji ritorna in porta!- Disse una voce femminile.

I ragazzi si girarono verso quella voce.

Benji si avvicinò a lei, ora erano a pochi centimetri l’uno dall’altro.

“Ma che mi sta succedendo, io non capisco... il mio cuore batte forte forte, sembra che da un momento all’altro deve uscire dal mio corpo...”

-Ti ho detto che non prendo ordini da te!- Disse Benji mentre si avvicinava pericolosamente a lei.

-Ti ricordo che se vuoi vincere i mondiali devi per forza eseguire i miei ordini! Oppure non vuoi vincere?!- Disse mentre si riprendeva.

-Certo che voglio vincere...- Disse Benji mentre abbassava lo sguardo.

-Allora... VAI SUBITO IN PORTA!- Gridò Marzia.

Benji, ormai rassegnato, andò in porta.

-Allora siete pronti voi due?- Disse Marzia.

-Si, mai stato pronto in vita mia!- Disse Jeson.

-Allora... VIA!- Disse la ragazza.

*James dopo aver preso la rincorsa fece una ruota; intanto Jeson aspettava il fratello per prenderlo per i piedi. Dopo averlo preso lo fece volteggiare in aria, per poi lasciarlo. James dopo essere stato lasciato, fece i due avvitamenti e poi con una rovesciata colpì la palla e la direzionò in porta. Benji era fermo al centro della porta, ancora indeciso da che parte tuffarsi; ma ecco che si decise e si tuffo in direzione della palla. Il pallone era giunto velocissimo davanti al portiere, era angolatissimo, Benji stava per parare.

“L’ho presa. Ma cosa...?”

La palla cambiò direzione per poi insaccarsi nell’angolo destro della porta.

-Bravissimi!- Disse Patty mentre si avvicinava ai fratelli.

-Vi piace? Questo nuovo tiro si chiama: Ruota infernale!- Disse James.

-Già c’è l’ha insegnata Marzia!- Disse Jeson.

-Allora Benji... ti è piaciuta. Tu sei quello che ha detto a Ed che lui è il portiere paratutto n°2, tu invece sei un portiere da quattro soldi!- Disse Marzia.

-Cosa? Come osi? Tu non sai di chi stai parlando!-

-Invece si, sei il migliore portiere del Giappone, uno di quei tipi che non sopporta di perdere nemmeno a briscola. Il tuo "soprannome" è SGGK, cioè "Super Great Goal Keeper", ma non credo sei all’altezza di postere questo soprannome. Sei andato a giocare in Germania diciamo all’età di 15, 16 anni, nelle giovanili dell'Amburgo, ma poi, non so il perchè, passasti in prima squadra. Ma secondo me non sei all’altezza di giocare con l’Amburgo!- concluse la ragazza incrociando la braccia al petto.

-Ma come...-

-So tutte queste cose? Vedi mio padre è venuto molto spesso da voi in Giappone e ha assistito ad alcune partite dove giocavi anche tu; mio padre è rimasto colpito della tua, diciamo pure, bravura, ma quando mai...? E ha deciso di seguirti per un po’ di tempo!-

Benji era infuocato, come si permetteva una ragazzina che non sapeva nulla di calcio, a giudicarlo in quel modo?

-Senti ragazzina, sto perdendo la pazienza, se entro due secondi non te ne vai...-

-Che fai, mi stai cacciando dalla squadra?-

-Si!-

-Ok, me ne vado. Ma se poi perdete non sarà colpa mia.-

-Non preoccuparti non perderemo.-

-Comunque, se giocherete così non vincerete nessuna partita qui in Europa, il vostro è un calcio ormai superato, da noi neanche i bambini giocano più così!-

-Ragazzina, non puoi insultarci in questo modo. Chi credi di essere?-

-Una che di calcio se ne intende abbastanza.-

-Davvero! E’ arrivata la campionessa mondiale di calcio!-

-Hai visto? Lo dichiari anche tu!-

-Ragazzina, se non ti levi da mezzo i piedi, non sono responsabile delle mie azioni!-

-Non sono responsabile delle mie azioni!- Disse Marzia mentre gli faceva l’eco.

Benji si stava pericolosamente avvicinando a lei che non accennava ad indietreggiare.

-Che fai, vuoi picchiarmi?-

-Ma che sto facendo, non posso picchiare una ragazzina insolente!- Disse Benji indietreggiando di pochi passi mentre si metteva una mano in fronte.

-Sai, io non ho problemi a fare a pugni con te!-

Un calcio potentissimo partì in direzione di un immobile portiere.

Benji si ritrovò una bomba in mezzo alla gambe e per il dolore si piegò in due imprecando.

-Adesso ti sei reso conto con chi stai parlando?- Disse la ragazza mentre sorrideva vittoriosa.

Benji non ebbe neanche il tempo per rispondere che fu subito interrotto da Marzia:

-Adesso, visto che sono fuori dalla squadra sarà meglio che vada. Ma almeno che vuoi vincere il mondiale... se me lo chiedi gentilmente... resterò!- Dopo qualche secondo Marzia riprese: -No! Allora me ne vado... Bye bye!- Disse con un gesto della mano.

 

Ormai era lontana quando Bruce disse:

-Ora come faremo a vincere il mondiale...-

-Non rompere!- Disse Benji sbuffando.

-Benji ribadisco il concetto: vuoi vincere il mondiale, si o no?- Disse Patty con tono duro.

-Si!- Rispose Benji.

-Allora vai e chiedile scusa!- Continuò per lei Lusia.

-Neanche per idea!-

-E su Benji, non puoi negare un favore alla tua dolce sorellina!- Disse Lusia guardandolo con occhi dolci.

-Non mi guardare così... ok!- Disse rassegnato Benji.

-Grazie... adesso posso anche non parlarti più. Sai tutto questo l’ho fatto solo ed esclusivamente per aiutare Mark.- Disse Lusia a bassa voce in modo che solo il fratello potesse ascoltarla.

 

Benji dopo aver chiesto il permesso per fare una telefonata, entrò nell’ufficio di Marshall, che però non c’era, e dopo aver preso l’elenco con tutti i numeri e aver cercato il numero di telefono di Marzia...

-Pronto!- Disse la ragazza dall’altro capo della cornetta.

-Ragazzina sono io!- Disse Benji.

-Tu chi, scusa?- Rispose la ragazza.

-Benji, il portiere para tutto!-

-Dimentiche... Number Three. E che cosa vuoi?-

-Voglio vincere il mondiale!-

-E cosa vuoi che ti faccia io?-

-Ritorna!-

-Cosa? Non ho sentito bene...-

-Hai sentito bene non fare la finta tonta!-

-Davvero, non è che poi cambi idea?-

-No, lo faccio per mia sorella, sai Lusia!-

-Te lo ha chiesto lei?-

-Si, allora accetti!-

-Se fra dieci minuti non siete tutti davanti alla scuola di arti sceniche di Carmen Harranz, potrei anche rifiutare!-

-Ok! Ma ricordati, sto facendo un favore a mia sorella e alla squadra!-

-Si, va bene!-

Benji riagganciò il telefono e mentre posava il registro con i numeri telefonici vide una foto che ritraeva Freddy Marshall da giovane, con accanto una ragazza ed in braccio una bambina che poteva avere qualche mese. Benji non ci face caso e andò dagli altri come se niente fosse.

-Ragazzi, ho sistemato tutto con quella ragazzina, dobbiamo correre se vogliamo arrivare entro 10 minuti davanti la scuola di Carmen... Carmen... comunque, quella li!-

-E perchè?-

-Perchè se volete che faccia di nuovo parte della squadra dobbiamo andarci!-

-Ok!-

 

* mi scuso per la confusione che c’è in questi due pezzettini di ff ma siccome in Holly e Benji (Capitan Tsubasa) non c’è molta gravità ho deciso di fare qualcosa del genere. (ho scelto i gemelli Derrick poiché sono i giocatori più acrobatici del calcio mondiale! Infatti saltano uno sui piedi dell'altro (o usando Cliff come trampolino di lancio, in nazionale) saltano ad altezze impossibili e tirano con due gambe. Sono pazzeschi! Per contrastare i calci d'angolo salgono pure sulla traversa e li' si appostano (vietato dal regolamento, in verità))

 

Fine del capitolo...

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito il terzo e il quarto capitolo e anche chi li ha letti ma non ha recensito.

Un bacio

Asuki.

 

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Capitolo 6
*** sesto capitolo ***


6 CAPITOLO

6 CAPITOLO

 

I ragazzi arrivarono e trovarono...

-Ragazzi, non credevo foste così puntuali. Sono passati esattamente 10 minuti ne secondo più, ne secondo meno. Comunque questo è...- Disse Marzia elencando un punto vuoto.

Infatti vi era un Cristobal, il professore di recitazione, accanto a Bruce...

-Tu... tu... sei Bruce Hurper?-

-Si... in carne ed ossa!- Rispose il ragazzo.

-Sei bravissimo a giocare! (Se come no! NdTutti i ragazzi della nazionale e l’autrice meno Bruce. Come vi permettete?! NdBruce.)-

-Davvero! La mia fama è arrivata anche qui?- Disse Bruce con fierezza.

-Adesso basta Cristobal! Lei sembra un bambino che ha appena visto delle caramelle!-

-Ok!-

-Allora se vi ho fatto venire qui è perchè qui ci sarà una prova di resistenza!-

-Che tipo di prova?- Disse Holly.

-Allora: dovreste pulire la scuola entro |guardando l’orologio| mezz’ora, massimo 35 minuti!-

-Cosa?- Disse Benji -Ma è enorme!-

-Volete vincere i mondiali?- I ragazzi annuirono -Allora al lavoro!-

 

I ragazzi entrarono e...

-Allora i piani sono esattamente 3. Sarete distribuiti: piano terra: Bruce, Bob, Alan, James e Clifford!-

-Bruce-Bob forever!- Disse Bruce sbuffando.

-Più fai così e più starai con Bob!-

-Io voglio stare con mio fratello!- Disse James piagnucolando.

-1° piano: Ed, Danny, Jeson, Philip e Julian.-

Siamo sempre insieme... oh che bello!” Pensarono Ed e Danny.

-2°: Holly, Tom, Benji, Mark!-

-Non può essere... noooooo!- Dissero insieme Mark e Benji.

-Avete visto su una cosa siete d’accordo. Ci sono speranze!-

I ragazzi incominciarono a pulire ognuno nelle proprie sezioni...

 

Bruce, Bob, Alan, James e Clifford

-Ti vuoi spostare? Lì, ho appena lavato!- Disse Bruce a Bob.

-Scusa, non essere così scontroso. Ma che ti ho fatto!- Rispose il ragazzo.

-Bhe niente!- Disse Bruce.

-A meno male!- disse Bob passandosi una mano sulla fronte.

-Ma che meno male e meno male... tu sei sempre in mezzo ai piedi! E poi puzzi come un maiale!-

-Ma come ti permetti!-

I due ragazzi si stavano quasi per azzuffare, ma Clifford, Alan e James arrivarono in tempo, infatti Clifford era impegnato a tenere a bada Bob mentre James e Alan tenevano Bruce.

-Adesso calmati Bob... calmati...- Disse Clifford.

-Lasciatemi... lasciatemi andare!- Disse Bruce.

-Ragazzi, calmatevi...- Disse James.

-Se non ci fosse stato questo armadio ti avrei picchiato!- Disse Bob mentre cercava di divincolarsi.

-Ma come ti permetti! Chi è armadio?- Gridò Clifford.

Tutti alla vista di Clifford in****to nero si abbracciarono per la paura...

-Avanti Clifford... stava solo scherzando. Vero Bob?- Disse Alan mentre si faceva avanti.

Ma guardali come se la stanno facendo addosso! Iiiiiiiiihhhhhh!”

-Ce-ce-certo! Avanti a-a-amico, non  fare così!- Disse Bob.

-Ma stavo solo scherzando! Non credevo che vi sareste spaventati!- Disse Numa mentre si avvicinava a Bob e gli dava una pacca sulle spalle facendolo volare dall’altra parte del piano.

-Ahia, Cliff vacci piano la prossima volta!- Disse Bob gridando per farsi sentire visto che grazie al colpo datogli da Clifford era atterrato dall’altra parte del piano lontano dagli altri.

 

Ed, Danny, Jeson, Philip e Julian.

Ed era rimasto un attimo a guardare Danny mentre era per terra a quattro zampe che passava uno straccio tipo Cenerentola.

“Oh mio Dio... Danny alzati... wao che culo... ma che dico... adesso o mai più!”

-Danny, visto che dove ci sono gli alloggi non abbiamo ancora pulito ti va di andarci?-> Ed era imbarazzato.

-Mah... ok!- Disse Danny mentre lo inseguiva.

Philip parlava al telefono...

-Jenny... si sono io... come va... anch’io. Mi manchi... si, dovrei parlarti... lo scoprirai, io ti chiedo solo di aspettarmi... si perchè tu mi hai scritto nella tua 64° lettera che hai trovato un nuovo amico!... ok... ti aspetto... anch’io. Ciao!-

Julian intanto con il manico della scopa cantava...

Quaggiù tutti sono allegri 
Guizzando di qua e di la
invece la sulla terra 
il pesce è triste assai 
Rinchiuso in una boccia 
che brutto destino avrà 
Se all'uomo verrà un po' fame 
Il pesce si papperà 
Oh, no!

In fondo al mar
In fondo al mar
Nessuno ci frigge o ci cucina
In fricassea
E non si rischia di affogar
No, non c'è un amo in fondo al mar
La vita è piena
Di bollicine
In fondo al mar
In fondo al mar

da in fondo al mar della Sirenetta.

Julian aveva appena bagnato lo straccio ed era intanto a passarlo per terra.

-Julian... ma non ti farà male al cuore tutto questo movimento?-

-In fondo al mar... in fondo al mar...-

-Julian, posso chiederti perchè sei così felice?- Domando Jason.

-Perchè... perchè... mi domandi il perchè?- Rispose Julian felice.

-Si...- Disse Jeson idientreggiando di qualche passo.

-Vedi, io ho detto ad Amy che le volevo bene e lei mi ha detto che anche lei me ne vuole!-

-Ah. Io voglio a mio fratelloooooooooooooooooooooooooo!-

 

INTANTO NEGLI ALLOGGI...

-Danny, lì è ancora sporco...-

-Già Ed...-

Ed si era avvicinato a Danny...

“Ora o mai più!”

-Danny... sai io ho caldo!-

-Anch’io!-

Erano ancora più vicini...

-Oooooh Danny...-

-Ed...-

I due ormai erano vicinissimi e...

E Ora... e ora... e ora! Dai Ed, e che sarà mai?”

Si baciarono molto appassionatamente...

“Tu... tu... tu..”. (che è un telefono occupato! NdA. Come osi, questo è il nostro momento. NdDanny. Scusa! NdA.)

Ad un certo punto le mani di Ed si intrecciarono con quelle di Danny che era felicissimo come una pasqua.

Dopo un po’ di tempo Ed aveva sciolto l’intreccio e aveva fatto passare la mano destra fra i capelli di Danny...

Si erano distaccati...

-Danny...-

-Ed...-

-Danny...-

-Ed...-

E si unirono in un altro bacio.

-Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! O mio... scusate!-

-Oh c***o!- Gridarono insieme i due ragazzi.

-Gli altri mi hanno detto che eravate qui ed io sono venuta a controllare... scusate... io non credevo... sono mortificata!- Disse la ragazza mentre scappava.

 

“Stupida... ma non ti ha insegnato nessuno a bussare? Marzia, marzia, marzia... però non credevo che... il dubbio c’era... ma proprio da Ed... Ed, il ragazzo felino... peccato, potevo fargli un pensierino...”

Marzia era arrivata davanti alla sala di danza classica; era entrata e dopo aver acceso lo stereo incominciò a ballare.

 

Holly, Tom, Benji, Mark.

-Holly... stai attento... o mio Dio... il secchio... come non detto...- Disse Tom mettendosi le mani tra i capelli.

Holly era caduto come una pera cotta perchè come al suo solito puliva mentre palleggiava con la palla.

-Che stupito... ora ci tocca ripulire...- Disse Mark con il broncio.

-Già!- Disse Benji prima di aiutare l’amico.

Dopo aver sistemato tutto i nostri ragazzi andarono al piano terra dove c’erano tutti ad aspettarli.

-Finalmente, vi avevamo dati per dispersi!- Disse Bruce.

-E’ stata colpa di Hutton visto che mentre puliva palleggiava la palla!- Disse Mark.

-Ma sei sempre tu!-

-Ma che fine a fatto quella ragazzina?- Disse Benji mentre la cercava.

-Bo!-

-Scommetto che si trova nelle sala si danza classica!- Rispose Cristobal.

-Chi va a chiamarla?- Disse Benji.

Tutti i ragazzi lo guardarono -Ho capito, vado io... dove devo andare?-

Dopo aver ricevuto le istruzioni, Benji andò dalla ragazza.

 

Il balletto era sulla canzone THE REASONS, infatti Adela, l’insegnante di danza classica, e Diana, l’insegnante di danza moderna, si erano messe d’accordo per fare questo balletto, che doveva presentare ad una gara di ballo.

Lei era stata scelta tra mille ragazze della scuola per la sua bravura e naturalezza nei movimenti, infatti, la danza era la sua materia preferita.

La canzone stava per finire infatti la musica era arrivata all’ultima strofa.

Dopo aver eseguito un ATTITUDE, con la gamba sinistra tesa e l’altra piegata in indietro, eseguì un BATTEMENT TANDU trascinando il piede dalla quinta posizione alla quarta in avanti, per poi ritornare alla prima posizione. Si preparò a fare dei PIQUE, e dopo essere arrivata in fondo alla sala, eseguì in diagonale due CHIASSE, poi prese una piccola rincorsa e esegui una spaccata frontale in area. Dopo essere caduta per terra finì eseguendo un’ultima spaccata per terra con la gamba destra avanti.

Benji, che durante quest’ultima performance era rimasto alla porta guardando con ammirazione i movimenti della ragazza, si avvicinò a quest’ultima applaudendo.

Marzia, sentendo qualcuno battere le mani, si voltò...

-Ma tu che ci fai qui?- Domandò La ragazza.

-Bhe... ecco... il tuo professore, quello che sembra aver preso una cotta per Bruce,  mi ha detto che ti avrei trovato qui! Sai abbiamo finito di pulire!-

-Siete tutti al piano terra?-

-Si...-

-Proprio tutti, tutti?-

-Si, perchè?-

-Perchè... non sono affari tuoi!-

-Sempre con la tua solita gentilezza, vero? Ed io che sono venuto qui a cercarti!-

-Non c’era bisogno! La so la strada!-

-Stupida!-

-Deficiente!-

-Viziata!-

-Cosa hai detto?-

-Viziata!-

-Ma come ti permetti, tu non sai cosa ho passato nella mia vita, i sacrifici che io ho dovuto affrontare per entrare in questa scuola...- Marzia, dopo avergli dato uno schiaffo, stava quasi per piangere, ma non voleva mostrare la sua debolezza ad una persona che neanche conosceva e poi considerava irritante, anche se le lacrime gli pungevano gli occhi.

Benji, vedendo Marzia che stava per piangere, la abbracciò me lei si scostò da lui spingendolo con violenza dicendo:

-Non voglio la tua pietà...- Disse la ragazza singhiozzando.

-Questa non è...- Il ragazzo non poté finire la frase che la ragazza scappò in lacrime.

 

Prima di raggiungere gli altri, Marzia si fermò per un istante e si asciugò le lacrime con i dorsi delle maniche della maglietta e raggiunse gli altri.

-Ragazzi, avete fatto un ottimo lavoro, adesso... adesso possiamo andare in hotel, per oggi l’allenamento è finito.- Disse Marzia singhiozzando e tenendo lo sguardo basso per l’imbarazzo.

-Scusa, ma sono ancora le 15.00!- Disse Holly.

-Con me... me l’allenamento è finito... se... se volete allenarvi, fatelo da... da soli!- Disse Marzia ancora singhiozzando.

-Ok! Perchè singhiozzi?- Chiese Bruce.

Patty capendo che le era successo qualcosa, fece un segno a Lusia che disse: -Non avete sentito cosa ha detto? Andiamo in hotel...-

-Si!- Dissero tutti in coro tranne Bruce.

-Ma vorrei sapere..- Bruce non finì la frase che Holly lo trascinò per un orecchio fuori dalla scuola.

-Cristobal... Cristobal Soto... CRISTOBALLLLLL!- Disse Marzia portando il professore alla realtà.

-Si!- Rispose il prof.

-Vede che oggi non tornerò qui agli alloggi come era scritto nel foglio. Cristobal, mi ascolta?-

-Si, lo so...-

-Non si preoccupi, le porterò il suo autografo!- Disse Marzia sorridendo e andando via.

 

E anche questo capitolo è finito.

Non sono davvero carini Ed e Danny?

Attendo recensioni.....

baci

Asuki

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** settimo capitolo ***


IN HOTEL

7 CAPITOLO

IN HOTEL

Le managers, compresa Marzia, erano tutte riunite nella camera di Lusia, infatti Marzia avrebbe alloggiato da Patty per quella sera.

-Ragazze, grazie per essere intervenute con Bruce!- Disse Marzia.

-Non preoccuparti... sai sono curiosa... perché piangevi?- Disse Lusia con un po’ di curiosità.

-Lusia!- Disse Patty rimproverandola.

-Che c’è?!-

-Ok, vi spiego cosa è successo. Io avevo finito di ballare quando quell’essere irritante...-

-Chi, mio fratello?-

-Già, si è avvicinato a me applaudendomi, abbiamo incominciato a parlare per poi finire come al solito con il litigare. Infine lui mi ha detto che sono viziata! Io gli ho dato uno schiaffo e sono scappata piangendo. Io non sono affatto viziata, lo dimostra il fatto di quante difficoltà ho dovuto superare per entrare nella scuola.- Finì la frase con un singhiozzo.

-Posso chiederti di quale difficoltà parli?-

-Si, mio padre il giorno delle audizione per entrare a scuola, mi ha dato un lavoro, io non potevo rifiutare, visto che lui mi ha obbligato a farlo, perché se non lo avessi fatto lui avrebbe detto in giro che io ero solo una piccola orfanella così non sarei entrata a far parte della scuola, visto che non potevo mettere il nome della scuola nel fango. Comunque, dopo il piccolo favore fatto a mio padre, sono andata a fare le audizioni per entrare in questa scuola però sono arrivata in ritardo e non mi hanno voluto che io facessi l’audizione. Di sera, io sono entrata di nascosto nella scuola e dopo aver attaccato la musica incominciai a ballare. Tutti gli alunni della scuola compresi i professori e Carmen sentendo la musica si sono avvicinati a me. La direttrice vedendomi ballare mi ha dato la possibilità di fare l’audizione e quindi di entrare a far parte della scuola.-

-Scusa, ma hai detto orfanella?- Chiese Lusia restando a bocca aperta.

-Si, io...-

La ragazza fu interrotta dal suono del suo cellulare. Lo prese dalla sua tasca e rispose.

-Pronto.-

-Ciao Marzia, sono Nadja!-

-Oh ciao Nadja!-

-Oggi, non ci sono state le lezioni perché dovevano riparare un tubo!-

-Davvero?- “Come se non lo sapessi, e bravo Cristobal, ha seguito i miei consigli!”

-Si. Ma stranamente la scuola dopo che siamo tornati era più pulita di prima.-

-Ah!-

-Sta sera sei impegnata?-

-No!-

-Allora potrei incontrare questo Tom Becker?-

-Perchè no! Lo domando a lui e poi ti faccio sapere!-

-Ok, grazie!-

-E di che? Ciao!-

-Ciao!-

 

La ragazza dopo aver premuto il tasto che riagganciava il telefono si diresse verso la porta...

-Scusa, dove vai?- Domandò Patty.

-Da Tom.- Rispose Marzia.

-Vengo anch’io!- Disse Patty ben consapevole che in quella stanza poteva trovargli il suo adorato capitano.

 

Dopo aver bussato, chi andò ad aprire fu proprio Holly che vedendo per prima Patty, non capendo cosa volesse, arrossì.

-Ciao Manager!-

-Capitano...- Rispose Patty arrossendo.

-Holly, c’è per caso Tom!- Disse Marzia rompendo quell’attimo di imbarazzo.

-Si, ma perché non entrate?- Disse Holly aprendo la porta.

Appena dentro, le ragazze poterono notare con stupore che in quella stanza non c’erano solo Holly e Tom ma anche: Ed, che era sdraiato sul letto che leggeva un giornale, Danny, che era seduto per terra accanto al letto con in mano un pacco di patatine, Mark che era seduto in una sedia con in mano una bottiglia di birra e Benji, che era seduto in un’altra sedia accanto alla finestra con in mano una lattina di coca cola.

-Salve managers...- Dissero in coro i ragazzi.

-Ciao!- Dissero le ragazze.

-Tom, sei impegnato stasera?-

A quelle parole, Benji strinse con violenza la lattina che aveva in mano, rendendola piccola e facendo uscire il liquido rimasto dentro..

-N-no, perchè?-

-Ti andrebbe di venire con me in un pub?-

Benji stringeva ancora di più la lattina.

-Perchè no!-

-Allora, verso le 21.00 vieni a prendermi nella camera di Patty. Holly, Mark, Danny, Ed perchè non venite anche voi?- Disse Marzia facendo attenzione a non pronunciare quel nome tanto irritante.

-Perchè no!- Disse Mark guardando Benji che aveva letteralmente distrutto la lattina.

-Ah, ci saranno anche Patty e Lusia!- Disse Marzia prima guardando Holly e poi guardando Mark.

-Bene...! cioè... ok...- Disse Holly arrossendo.

-Ma io...- Patty non riuscì a completare la frase che Marzia la trascinò con se fuori dalla stanza e prima di chiudere la porta disse:

-Alle 21.00 e puntuali.-

Dopo essere uscite Holly disse:

-Benji, stai attento potresti tagliarti con quella lattina rotta!-

Ma Benji non gli dava ascolto, guardava fisso un punto sul suolo.

 

Ecco la fine di questo capitolo... e molto piccolo e non è esilarante ma, lo capirete più avanti...

Ringrazio quelli che hanno avuto la cortesia di leggere e recensire o solo leggere...

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

Un bacio

Asuki.

 

 

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Capitolo 8
*** ottavo capitolo ***


Erano le 20

CAPITOLO 8

 

Erano le 20.55 quando i ragazzi bussarono alla porta di Patty.

Andò ad aprire Lusia che appena vide Mark stava per svenire. Infatti, il ragazzo era vestito con dei jeans neri attillati e una maglia bianca stretta.

-Si, stiamo uscendo, ma intanto perchè non entrate!-

I ragazzi annuirono e così entrarono.

Dopo esattamente 6 minuti le ragazze erano pronte.

Marzia indossava un vestito stretto verde acqua che arrivava a metà cosce a girocollo con le maniche lunghe. Portava ai piedi dei neri stivali che le arrivavano alle ginocchia, con un tacco a spillo abbastanza alto. Aveva un filo di matita nera che risaltava i suoi occhi, che quella sera non erano coperti dagli occhiali. I capelli rossi e ricci erano lasciati sciolti. Indossava una collana con un ciondolo a forma di cuore.

Lusia indossava una gonna corta nera a pieghe, una maglietta bianca con la scollatura a V all’altezza del seno. Aveva un paio di stivaletti all’altezza della caviglia bianchi. Aveva i capelli neri raccolti con una coda e due ciocche nere e lisce gli ricadevano sul davanti. Era truccata leggermente con un filo di matita e un po’ di ombretto lilla. Indossava dei pententi a forma di stella alle orecchie.

Patty era vestita con una gonna corta rosa pallido e una maglietta nera a girocollo con le maniche lunghe. Aveva degli stivali all’altezza del polpaccio con un tacco non molto alto e rosa. I capelli lunghi e appena arricciati erano legati da due fermagli alle tempie e due ciocche castane gli ricadevano sul davanti. Non era affatto truccata, infatti odiava truccarsi però aveva un po’ di mascara che rendeva le ciglia ancora più lunghe. 

-Ra-ra-ragazze, siete splendide!- Disse Ed.

-Grazie!- Disse Patty imbarazzatissima, se non fosse stato per le sue due amiche, non si sarebbe mai sognata di uscire in quel modo.

-Adesso è meglio andare!- Disse Marzia prendendo sotto braccio Tom e passando avanti... -Seguitemi!-

 

Per la strada...

-Tom, quando arriveremo al pub, ci sarà una mia amica, che vorrebbe tanto conoscerti!- Disse Marzia.

-Cosa? Aspetta aspetta aspetta, io dovrei incontrare una tua amica?-

-Si...!- Rispose la ragazza.

-Io odio gli appuntamenti al buio!-

-Sta zitto e vedrai, se la mia amica non ti interessa, puoi anche andartene...!-

-No...-

-Dai!- Guardandolo con gli occhi dolci.

-Tanto lo so che non mi piacerà!- Disse Tom rinunciando.

-Grazie... ma aspetta a dirlo!-

-Mah!-

Tom, come anche del resto tutti i componendi del gruppo, rimase incantato da quel luogo, non sembrava minimamente un pub da fuori, infatti l’edificio era estremamente elegante e anche molto antico, visto le piccole crepe che vi erano nella parte superiore dell’edificio, probabilmente in un tempo passato quel luogo poteva essere stato abitato da conti.

Anche l’interno era molto elegante, infatti il bancone era fatto di legno di noce, un legno molto pregiato a Madrid, e anche i muri, che erano decorati con uno stile chiamato Georgiano, e qua e la vi erano sparse delle colonne alcune di stile dorico altre di stile corinzio, che da per terra arrivavano alla soffitta. Poi vi erano tutti gli elementi fondamentali di un pub: la musica, il DJ, bevande alcoliche e non...

Con passo veloce, marzia si avvicinò alla sua amica che era intenta a bare la sua bevanda.

-Nadja, sono qui!- Disse Marzia alzando un braccio.

-Era ora!- Disse Nadja alzandosi e andando verso l’amica.

Dopo essersi abbracciate, Nadja disse:

-Dov’è lui?-

-E li, impalato alla porta! RAAAAAAAAAAGAAAAAAAAAZZIIIIIIIIIIII! CHE FATE ANCORA LI? VENITE!- Disse gridando Marzia.

I ragazzi di avvicinarono a alle ragazze e Marzia fece le presentazioni:

-Nadja loro sono: Tom Becker, Ed Wanner, Danny Mallow, Mark Lenders, Lusia Price e Patricia Gatsby! ragazzi lei è Nadja Muñoz!-  

-Piacere!- Disse Nadja guardando con attenzione Tom Becker.

Alto e slanciato, il ragazzo indossava un paio di jeans neri e una maglietta stretta a maniche lunghe, che faceva risaltare il fisico ben scolpito.

Anche il ragazzo non poté far altro che osservare quella figura gracile e slanciata. Indossava un abitino corto fino alle ginocchia azzurro e i suoi capelli lunghi un po’ più sotto delle spalle erano lasciti sciolti.

-Allora ragazzi vi lasciamo soli! Andiamo...- Disse Marzia, mentre tutti gli atri ragazzi annuivano e li lasciavano soli.

-Ma non c’è bisogno... è sempre la solita!- Disse Nadja.

-Allora... bhe... “E ora di cosa parliamo!” Come l’hai conosciuta?-

-Chi Marzia... allora sai che lei fa parte della scuola di arti sceniche di Carmen Harranz, no? Io sono la sua compagna di camera!-

-Ah, così anche tu fai parte della scuola... e ti piace?-

-Si tanto. Specialmente il canto lo adoro. Posso dirti anche che io, ma rimanga tra noi due, prendo delle lezioni d danza da Marzia. Lei è molto brava, infatti, è stata scelta per partecipare ad una gara di ballo!... Ops, scusa, ma io ho il vizio di parlare tanto!-

-Non preoccuparti!-

-Ti sto annoiando vero?-

-No.-

-Adesso parlami un po’ di te-

-Allora... sono il figlio di un pittore itinerante divorziato ed è per questo che sono costretto a viaggiare molto e cambiare spesso amici e squadre. Inganno il tempo leggendo il manuale del calcio e del pronto soccorso, infatti penso di essere un vero esperto; le mie passioni sono il calcio, mio padre ed il latte. Dopo essermi trasferito in Giappone e aver trovato degli amici, mio padre fu costretto a tornare in Francia e mi ha porta con se per tre anni circa. Dopo il mio ritorno in Giappone, per frequentare il liceo, ho riagganciato i contatti con i vecchi compagni e ora gioco in nazionale come titolare... e questo è tutto...- Dopo aver finito Tom guardò con attenzione la ragazza che gli stava di fonte che lo osservava come incantata.

“E’ davvero dolce...” Pensò la ragazza.

-Ti ho annoiato, non e vero?-

-No, completamente... stavo guardando i tuoi grandissimi cogl... occhi.- Disse Nadja corresse la parola che stava per dire.

Dopo un imbarazzante momento di silenzio Nadja decise di rompere il momento...

-Sai anche a me piace il latte!-

-Davvero?-

-Si, amo il latte...-

Dopo un po’ di conversazione, a Tom suonò il telefonino...

-Scusa un attimo! |Lontano| Pronto!- Rispose il ragazzo.

-Tommuccio!-
-Chi è?-

-Come chi sono? Il tuo adorato amichetto!-

-Bo!-

-Deficiente! Benji!-

-A ciao Benji!-

-Mm... cosa sta facendo?-

-Chi Marzia!-

-Noooooooo! Mia sorella!-

-Ah... aspetta che controllo... a si... e con Mark...-

-Con chi?-

-Con Mark... e che spettacolo!-

-Cosa sta facendo!-

-Niente di particolare... se vuoi te lo spiego!-

-Senti scemo che cosa sta facendo?-

-Ok... adesso è sopra le gambe di Mark... ora lo sta accarezzando...-

-Che cosa gli sta accarezzando?-

-Sai... credo che sia una cosa privata... oh mio Dio!-

-Cosa è successo! Chi è che grida?-

-Niente è Mark che grida... ma non che grida di dolore, ma di piacere!-

-Nooooooo!-

Tom si era allontanato il telefono dall’orecchio....

-Ma stavo scherzando-

-Ahhhhh! Allora cosa sta facendo! Chiamamela!-

-E’ impossibile!-

-Perchè?-

-Perchè lei e Marzia sono su un cubo!-

-Stai scherzando vero?-

-No, sta volta no! Adesso sarà meglio che vada... tanti ragazzi le stanno accerchiando...-

-Aspetta che vengo e gli spacco la faccia!-

-Benji, scusa la mia domanda, ma tu sai dove venire?-

-Ehm... no!-

-Ah. Se vuoi raggiungici al bar Eagle!-

-Ok, ma se non so dove andare!-

-Aspetta che ti chiamo Marzia... è al bancone e sta prendendo da bere...-

Tom dopo essere andato accanto a Marzia...

-Marzia, c’è Benji al telefono e vorrebbe sapere dove si trova questo bar!-

-Ah. Non mi interessa chi c’è al telefono! Torno a ballare, ho lasciato Lusia a ballare da sola e non vorrei che si diverta più di me con quei ragazzi, sono così dolci...> disse Marzia stando attenda a far sentire ciò che aveva detto a Benji.

-Dai, me lo dici a me e poi io glielo riferisco!-

-Ok. Dopo che è uscito dall’Hotel, deve andare dritto e deve svoltare alla terza via a destra, poi va tutto dritto e alla quarta traversa gira di nuovo a destra! Adesso devo andare!-

Dopo che la ragazza de ne andò Tom disse tutto a Benji che, dopo aver scritto le indicazioni su un foglio, partì come un razzo dall’Hotel.

Era arrivato in una vicolo buio e dopo aver controllato per l’ennesima volta il biglietto chiamò Tom al telefonino...

-Pronto!-

-Toooooooooooooooooooom!-

-Non gridare! Anzi perchè non sei ancora arrivato?-

-PERCHÉ MI SONO PERSO!-

-Aspetta un attimo... hai seguito alla lettera le mie indicazioni?-

-Si! Che domande...-

-Aspetta che chiamo Marzia!-

Dopo averla chiamata...

MARZIA TOM BENJI

-Allora fatti dire da che parte è andato!-

-Ok! Da che parte sei andato?-

-Allora... in questo foglio c’è scritto che dopo essere uscito dall’Hotel, dovevo andare dritto e poi dovevo svoltare alla terza via a destra, poi tutto dritto e alla quarta traversa dovevo girare di nuovo a destra!-

-Allora, Dopo che è uscito dall’Hotel, è andato dritto e poi ha svoltare alla terza via a destra, poi ha proseguito tutto dritto e alla quarta traversa ha girato di nuovo a destra!-

-Ahhhh! Doveva girare alla quarta via a sinistra no a destra!-

-Ha detto che alla quarta via dovevi girare a sinistra!-

-Non l’ha fatto apposta vero?-

-Ha detto se lo hai fatto apposta!-

-Credo proprio di si!-

-Dice si!-

-Come siiiiiiiiiiiii! Gli devi dire che gli ordino di venirmi a prendere!-

-Dice che ti ordina di andarlo a prendere!-

-Mi ordina cosa? No, se la deve cavare da solo!-

-Dice di no! Che te la devi cavare da solo!-

-Passamela!-

-Vuole parlare con te!-

-Se lo può scordare! Io con lui non ci parlo!-

-Dice che con te non ci parla!-

-Digli che deve tornare indietro fino al primo stop!-

-Dice che devi tornare indietro fino il primo stop...-

-...e che poi deve continuare tutto dritto!-

-...e che devi continuare tutto dritto...-

-...il bar è un palazzo lussuoso e poi c’è l’insegna con scritto EAGLE!-

-...e che il bar è un palazzo lussuoso è nell’insegna c’è scritto EAGLE!-

-OK!-

Dopo aver riagganciato, Benji seguì alla lettera le indicazioni di Marzia e arrivò dritto al bar.

Quando entro non poté far altro che vedere Marzia che ballava accerchiata da cinque ragazzi.

Allora Benji diresse i suoi passi verso la ragazza e dopo averla presa bruscamente per un braccio la portò nel tavolo dove c’erano tutti gli altri tranne Tom e Nadja.

-Ma che ti è saltato in mente?!- Disse Marzia divincolandosi dalla stretta e massaggiandosi il polso che evidentemente gli faceva male.

-Ma hai visto quanti ragazzi c’erano?- Disse Benji.

-E’ allora, li ho voluti io... e poi cosa ti importa?-

-Bhe... ecco...- Benji non sapeva cosa rispondere.

-Neanche mio fratello mi da degli ordini, ed adesso sei sbucato tu come un fungo e pretendi che io ti ascolti?!-

-Ma che specie di fratello hai che non ti dice niente su il tuo comportamento?-

-A te che importa? Adesso se non ti dispiace, torno dai miei piccoli ragazzi che mi stanno aspettando! Bye bye!-

-No, tu non andrai da nessuna parte!- Disse Benji mentre le prendeva un polso.

-Scusa, ma tu chi SEI per dirmi questo! E poi lasciami il polso, mi fai male!-

-E’ successo qualcosa?- Disse un ragazzo molto alto e muscoloso.

-Si! Fratellone, mi sta dando fastidio...-

-Lo conosci?- Gli domandò il muscoloso.

-Si, è un giocatore di calcio, è un dilettante, non sa neanche parare un tiro effettuato da me!-

-Bene, se non mi sbaglio lei ti ha detto di lasciarla in pace!- Disse il muscoloso.

-Perchè tu chi saresti?- Domandò Benji.

-Lui è mio fratello! Perciò...-

-Se non te ne vai e non ti levi in mezzo alle palle io ti ammazzo, non ti AZZARDARE PIU’ A METTERE LE MANI ADDOSSO ALLA MIA SORELLINA! CHIAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOO?-

-Non ti scaldare tanto, tienitela pure la tua sorellina del cazzo, poi se te la violentatano non è colpa mia, se ha tutti quegli atteggiamenti da sgualdrina!-

-COME TI PERMETTI DI DARMI DA SGUALDRINA... tu non mi conosci...- Disse Marzia mentre singhiozzava.

-E così che ti compor....- Benji non poté continuare la frase che Marzia gli diede uno schiaffo che lo azzittì.

-E con questo...- Marzia si diresse verso i ragazzi di prima con il ragazzo muscoloso dietro.

 

-Grazie per avermi coperto...- Disse Marzia al ragazzo muscoloso.

-Di niente stellina... Ma stai attenta!-

-Non chiamarmi stellina... Ok, starò attenta...-

Mentre la ragazza ballava con i cinque ragazzi di prima, Benji se ne stava tutto isolato al bancone mentre beveva sua birra e guardava la ragazza ballare.

Tra movimenti sensuali ed eleganti, la ragazza venne subito accerchiata da altri ragazzi. Benji era su tutte le furie, come poteva una ragazza farlo infuriare in quel modo?

 

La serata era finita e tutti i ragazzi erano fuori dal bar.

-Ti accompagno?- Chiese Tom a Nadja.

-Non c’è bisogno!-

-Insisto!-

-Ok... mi accompagni se solo qualcuno verrà con te!-

-Per me...-

-Allora... Marzia, visto che sai le strade vieni con noi!-

-Grazie ma non ci tengo a fare il palo!-

-Per questo non c’è nessun problema, Benji sarà felicissimo di farti compagnia! Vero Benji?- Disse Tom guardando l’amico.

-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA? NON VERRO’ MAI!-

-E dai Benji...- Disse Nadja.

-Non ci penso neanche... Mark, mi fai compagnia...>

-Ma...- Disse la Tigre mentre osservava Lusia che era diventata nera dalla rabbia.

-Dai... ti prego.- Disse Marzia facendo gli occhi dolci.

-Va bene!-

 

-Siete sicuri che ci sapete arrivare in Hotel?- Disse Marzia un po’ preoccupata.

-Si, non preoccuparti! E poi con le indicazioni che ci hai dato non potremmo mica sbagliare!-

-Ok! Allora ci vediamo!-

 

Per la strada...

-Allora, tu sei il figlio di un pittore itinerante?- Domandò Nadja a Tom.

-Si, e per questo che viaggio spesso!-

-E a te piace questa esistenza priva di radici?-

-Si! In questo modo ho conosciuto molti giocatori da Schneider a Le Blanc, da Napoleon a Gentile...-

-Conosci un sacco di giocatori importati, presumo?-

-Si!-

-Sai, io non sono pratica di calcio, ne capisco un po’, ma sempre grazie a Marzia, che da quando ci conosciamo non fa altro che parlare di questo sport...-

Arrivarono davanti alla scuola...

-Scusa che ore sono?- Disse Nadja.

-Guardando l’orologio- 00,15!- Rispose Marzia.

-Aspetta, ma la scuola è già chiusa, non sbaglio vero?- Disse Tom.

-No, non sbagli... ma io e la qui presente Marzia abbiamo una nostra entrata personale... quella finestra!- Disse Nadja indicando una finestra che era al piano terra.

-Cosa?-

-Quella è la finestra della nostra stanza, e per questo che abbiamo deciso di prendere quella stanza, potevamo così ritirarci più tardi!- Disse Marzia.

-Ah. Stai attenta...-

-Non preoccuparti Tom!-

E così dopo aver abbracciato Marzia e dato la mano a Mark, Nadja si diresse da Tom e sporgendosi gli diede un bacio sulla guancia e disse a bassa voce:

-Mi sono divertita, e vorrei che un giorno uscissimo insieme per un caffè magari!-

-OK!-

-E voi, state attenti alla mia amica...- 

 

Erano arrivati davanti alla stanza di Tom quando...

-Oh merda!- Disse con la sua finezza Marzia.

-Cosa succede?- Domandò Tom.

-Ho dimenticato di farmi dare le chiavi della stanza da Patty, visto che sta sera avrei alloggiato da lei!-

-E qual è il problema!-

-Non vorrei svegliarla, sai Patty appena poggia la testa sul cuscino si addormenta!-

-Ah! Allora vieni a dormire da me e Holly!-

-Bhe... se non disturbo...-

-Non se ne parla...!-

E con quelle parole, Mark trascinò Marzia con se.

Arrivati davanti alla porta della camera di Mark...

-Ma cosa...-

-E tu pensi che ti avrei lasciato dormire con 2 ragazzi, tu e 2 ragazzi!-

-Che intelligenza ragazzi, mi hai stupito... perchè tu e Benji cosa siete?-

-Ma questo è un'altra cosa... e poi ragiona, cosa penserebbe Patty se sapesse che tu hai dormito da Holly?-

-Già, non ci avevo pensato!-

-E poi se ti permetterei di passare la notte da loro, Benji è capace di uccidermi...-

-Cosa...?-

La ragazza rimase un po’ perplessa da quelle parole, ma non ci fece tanto caso.

Appena i ragazzi entrarono, si sedettero entrambi sul letto...

-Sarà meglio dormire vestiti, non ti pare?- Disse Marzia mentre osservava Mark che stava per togliersi la maglietta.

-Hai ragione! Allora tu dormirai sul letto e io per terra!-

-E dai che sarà mai dormire insieme... e poi siamo vestiti, giusto?-

-Già...-

Dopo essersi sdraiati entrambi sul letto e sotto le coperte, si addormentarono.

Marzia passò la notte in bianco visto che Mark russava come una moto pala.

 

Finisco questo capitolo ringraziando

tutti quelli che hanno recensito e continueranno

a farlo e quelli che hanno letto ma senza recensire...

baci

Asuki.

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Capitolo 9
*** nono capitolo ***


La mattina seguente, Benji si alzò per primo e andò in bagno

CAPITOLO 9

 

La mattina seguente, Benji si alzò per primo e andò in bagno.

Mark sentendo un rumore decise di svegliare Marzia, che finalmente dopo la notte in bianco era riuscita a prendere sonno.

-Ma cosa...- Disse la ragazza.

-Shiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!-

-Ma...-

Appena Benji uscì dal bagno, Mark con la coperta coprì Marzia fino alla testa ma non calcolando l’imprevisto.

-Buongiorno Lenders...-

-Lenders!-

-A che ora ti sei ritirato ieri...- Disse Benji mentre prendeva una asciugamano dalla valigia e si dirigeva in bagno.

-Mah... dopo un po’!-

Mentre Benji era in bagno a lavarsi la faccia, Marzia era sbucata fuori dalle coperte...

-Volevi per caso soffocarmi?- disse

-No, ma ti immagini la faccia di Benji se ti vedesse...-

-Già...-

Mark sentendo dei passi, ricopri la ragazza sotto le coperte non curante di un particolare, lei aveva i piedi scoperti.

Benji dopo essere passato davanti al letto di Mark rimase scioccato...

-Uno... due... tre... quattro!- Disse Benji contando i piedi.

La ragazza dopo essere stata scoperta dalle coperte da Mark disse:

-Buongiorno Price!-

-Ma-marzia... che ci fai qui... no, non... può essere...-

-Aspetta... non trarre conclusioni affrettate... e poi Mark è vestito!- Disse la ragazza mentre scopriva Mark e lo ricopriva subito dopo.

-Lo vedo lo vedo!- Infatti Mark era a torso nudo.

-Adesso... fammi alzare... Mark togliti di mezzo!- Disse Marzia mentre cercava di spingere fuori dal letto Mark..

-Non posso!-

-Cosa vuol dire che non puoi?-

-Vedi... sta notte sentivo caldo, e così mi sono spogliato!-

-No! Aspetta... vuoi dire che sei interamente nudo?-

-Si...!-

-Avrai almeno i boxer?-

-Bhe... ecco... no!-

-COME NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! ALZATI!-

-Ti detto che non posso!-

-Non è come credi!-

Benji si rinchiuse in bagno.

-Adesso tu ti alzi... CAPITOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

-Ok... ma non gridare! Però girati!-

-No.... mah va!-

Così dopo che Marzia si era girata Mark si mise subito un paio di mutande e dei jeans.

Marzia vedendo l’orologio si accorse che erano le 6.45, uscì dalla stanza di Mark prima che Benji uscisse dal bagno.

Dopo che Benji uscì dal bagno e disse:

-Potevi essere più discreto, farlo nella stanza con una persona che dorme, non è il massimo della discrezione!-

-Sta zitto Price!-

-Però quello che non capisco e che sta notte non ha sentito niente...-

-Pezzo di idiota, io e Marzia non abbiamo fatto niente!>

-Allora...-

-Lei sta notte doveva alloggiare nella camera di Patty ma ha dimenticato di farsi dare le chiavi della stanza e per non disturbare è venuta a dormire qui!-

-Ma tu eri nudo... completamente nudo!-

-Avevamo deciso di dormire vestiti, ma io sta notte ho sentito caldo e mi sono spogliato.... a sua insaputa!-

-Ah... che fa... sentiva caldo anche il tuo migliore amico!-

-Io non sono abituato a dormire con i boxer... e me li sono tolti!-

-Si... si... a me non interessa nulla... anche se potevi inventare un’altra scusa...-

-Puoi anche non crederci... tanto che spiego a te... non capisci nulla.-

Mark con quelle parole chiuse la discussione e si chiuse in bagno.

 

Marzia intanto era arrivata in camera di Patty che si era svegliata presto quella mattina e non vedendo Marzia si era preoccupata.

Marzia dopo avergli raccontato tutta la storia si rinchiuse in bagno per rilassarsi prima di andare a scuola per affrontare una nuova giornata di stress.

Uscita dal bagno avvolta nell’accappatoio rosa dell’hotel, indossò una mini gonna a pieghe nera e bianca e una maglietta a maniche corte con al centro un cagnolino.

Dopo essersi vestita, legò i lunghi capelli rossi con una treccia lunga che si poggiava sulla spalla destra e dopo aver dato il programma di allenamento a Patty si diressi a scuola.

 

Arrivata a scuola, verso le 8.05, si diresse nell’aula di musica.

Il professore entrò poco dopo la ragazza.

Juan, il professore di canto, non abbastanza alto e un po’ robusto, aveva i capelli neri e aveva un po’ di barbetta sul viso dello stesso colore dei capelli.

-Allora ragazzi, visto che Claudia, la vostra insegnante di canto, se ne andata, la sostituirò io. Allora, vorrei vedere a che punto è la classe sul canto, c’è qualche volontario?-

Tutti i ragazzi guardarono Nadja che dopo aver alzato la mano si mise accanto a Juan.

Iniziò a cantare e appena finì, dopo l’applauso, si accomodò al suo posto.

-Allora, come pratica sei bravissima, spero che siate tutti come lei. Continuerò con il programma. Allora parliamo di Beethoven. Beethoven è un compositore di origine tedesca. La sua carriera iniziò nel 1782, quando divenne organista di corte e presentò la sua prima composizione, le Variazioni su una marcia di Dressler. Nel 1796 fece una serie di concerti in Germania, ma poi si stabilì definitivamente a Vienna...-

Dopo circa 60 minuti suonò la campanella e...

-Allora, potete andare, ma per dopo domani voglio che vi dividiate a gruppi di 2 persone e mi fate una ricerca su Beethoven per poi esporla qui in classe.-

-Ok!- E i ragazzi se ne andarono.  

 

Era l’ora di danza classica e Marzia, insieme a Nadja, si diresse negli spogliatoi. Marzia era vestita con un paio di panta jazz neri una canotta sempre nera e le mezze punte nere. Hanna era vestita con un paio di panta fan neri e una  canotta grigia e sempre con le mezze punte.

Arrivate dentro la sala di danza classica trovarono...

-Allora ragazzi, siccome oggi Adela doveva fare delle cose personali e aveva bisogno di un giorno, la sostituirò io!-

-No... proprio lei no! Alicia Haureghiz! E’ un mostro!- Disse Marzia a bassa voce.

-Allora chi mi mostra a che punto siete arrivati?-

Tutti guardarono Marzia che intanto aveva fatto qualche passo indietro.

-Dai... vacci tu!- Dicevano tutti.

-Ok! Io!-

-Accomodati pure!-

Dopo che la base partì, iniziò a ballare. Prima eseguì un DEVELOPPE' poi un ARABESQUE poi dei piccoli PIQUE per poi finire con un ATTITUDE.

-Ok! Brava... sapesti dirmi che cos’è un FOUETTE'?-

-Si. Allora.... Si esprime in tre fasi: 1)La posizione di partenza in quinta; 2)l'estensione della gamba libera, cioè il BATTEMENTS. 3)Ultima fase in cui si porta il piede al ginocchio della gamba d'appoggio. Se viene abbinato a giri prende il nome di FOUETTES EN TOURNANT.-

-Ok! Bravissima! Adesso prendete le sbarre e iniziamo con gli esercizi. Fatemi in tutte le posizioni il GRAN BATTEMENT JETE’ prima con la gamba destra e poi con la gamba sinistra!-

I ragazzi, dopo aver preso la sbarre, eseguirono l’esercizio lasciatogli dall’insegnante che girava tra i ragazzi con un bastone nero senza neanche faticare.

La campanella suonò e l’insegnante congedò i ragazzi tranne Marzia...

-Allora... ti ho osservata in quest’ora e ho notato che sei la ballerina migliore del corso... la scuola ha bisogno di pubblicità e ho bisogno di te per preparare una coreografia...-

-Davvero?-

-Si... alle 3 davanti al teatro...-

-Vede... non posso... non so se lei sa che oltre a questa scuola ho un’altra attività che svolgo...-

-A si... e di che si tratta?-

-Io sono la manager della nazionale giapponese che è qui per un’amichevole!-

-Calcio?-

-Si!-

-Allora... dimmi, ti appassiona più il calcio o il ballo?-

-Bhe... è una domanda difficile... il calcio è sempre stato l’occupazione di mio padre... mentre la danza è la mia passione, nata da me...-

-Nella vita si deve saper scegliere... no perdere quest’opportunità... alle 3 a teatro!-

Alicia si congedò dalla ragazza che dopo aver guardato l’orologio...

“Allora sono le 12.00 se io non pranzo, almeno che prendo un panino al bar,  e vado direttamente la campo... si, si può fare... arriverei al campo alle 12.15 e per le 3 sarei qui! Bene adesso sarà meglio andare!”

 

Intanto al campo....

Mentre i ragazzi erano occupati con l’allenamento, Patty si sdoppiava in quattro per portare al termine il suo lavoro, e Lusia...

Lei era intenta ad occuparsi personalmente del suo cannoniere preferito, strusciandosi vistosamente ad un Mark rosso acceso, sotto lo sguardo assassino del fratello.

Benji, non riuscendo più a sopportare quella situazione, decise di intervenire prima che l’impassibilità della Tigre si facesse benedire, come osava quel lampadario a prendersi gioco così della sua sorellina, non solo l’aveva trovato completamente nudo con quella ragazzina, adesso si divertiva a prendersi gioco dei sentimenti della sorellina del mitico portiere...

-Adesso mi sente... basta...  mi fa male fare questo, ma è per il bene di Lusia!-

Deciso e impassibile, raggiunse la sorella, ancora intenda nello struscio, mentre asciugava il sudore (freddo) di Mark, e con una strattonata l’attirò tra le sue braccia, sotto lo sguardo furioso della sorella.

-Ma sei scemo?- gridò la sorella riportando su di loro l’attenzione dei presenti.

-No, sono tuo fratello!-

-Che scoperta... che diavolo vuoi? Non vedi che ero impegnata nello svolgere la mia mansione di manager?-

-Cosa?! Tu quello... ma roba da matti, Patty svolge il lavoro di manager, non tu...-

-Price, lasciala andare!- tuonò Mark minaccioso, Lusia lo guardò con ammirazione.

-Oh... Mark... allora ci tieni a me...-

I due si fissarono negli occhi, leggendo tra le righe le parole mai dette.

-Ehm... Ehm...- tossì Benji per riportare a se l’attenzione di sua sorella completamente abbagliata dalla Tigre.

-Lusia... Lusia... LUSIAAAAAAAAAAAAAAAA!-

-Eh... che vuoi adesso tu...-

-Che voglio, voglio che lasci questo doppio giochista!- disse Benji stringendo con prepotenza il braccio di Lusia, che si lasciò sfuggire un grido di dolore, a quel punto Mark non ci vide più, dopo aver attirato al suo torace la sorella del portiere per dispetto del fratello la baciò con irruenza dapprima, per poi passare alla dolcezza.

Tutti: OHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!

Patty commossa si mise a piangere.

-Benji, ma Mark sta baciando tua sorella?- domandò Holly ingenuamente. (???????????????????????? –.-. NdA_perplessa.)

“Evviva... finalmente... il mio sogno si è avverato, sto baciando Mark... quando lo amo...

 Ma quel momento di gioia fu interrotto da Benji che incazzato nero, allontanò la sorella dal cannoniere, la reazione di Lusia non si fece attendere, lo schiaffeggiò sotto lo sguardo attonito di tutti.

Tutti: Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

-Come ti sei permesso di irrompere così nella mia felicità.-

-Lusia, ma tu allora non capisci!- disse Benji massaggiandosi la parte colpita.

-Che cosa, Benji, cosa?- gridò Lusia, ritornando tra le braccia di Mark.

-Ti sta solo usando...-

-Ma che dici...-

-Lo so che quello che ti dirò ti farà male, ma...-

-Cosa?-

-Questa mattina ho trovato il tuo principe azzurro, tra le braccia di Marzia... completamente... –

-Completamente...- dissero in coro tutti.

-Nudo!-

Lusia sgranò gli occhi dalla sorpresa, e stupendo il fratello, si mise a ridere.

-Lusia... hai capito quello che ti ho detto?-

-Che... ahahahaha... potevi inventarti... ahahahaha... una scusa meno stupida...- disse Lusia ridendo.

-Non sto scherzando, è la verità... non potrei mai mentirti!-

Lusia smise di ridere, guardando negli occhi il fratello, cercando in quello sguardo la nota stonata di quel concerto...

“Non c’è... sembra sincero... ODDIO!” Lusia cercò di guardare negli occhi Mark, ma non ci riuscì, Mark cercava di sfuggire.

-Mark... sta mentendo... non è vero?-

-Avanti Mark, perchè non le rispondi?- domandò Benji, anche se in quel momento si odiava, odiava far soffrire la sorella.

-Mark... è vero?- domandò Lusia incominciando a tremare, Mark annui debolmente, Lusia si staccò immediatamente da lui, sbiancando improvvisamente, scrollando la testa...

Tutti: Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!

-No... non è possibile... non puoi... il bacio... hai...-

-Lusia...- Mark tentò di parlare, ma la ragazza lo bloccò.

-No... non dirmi... “Non è come pensi”... Oddio... il mio primo bacio... l’ho donato alla persona che mi ha spezzato il cuore è che mi ha tradito con colei che credevo mia amica nella stanza di mio fratello... Ti ODIO... VI ODIO...- Lusia scappò via, inseguita dal fratello e da Patty.

 

“Lusia... io... perchè mi sento così male... non voglio che mi odi... poiché io ti...”

 

 

STOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOP!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Suspance......

 

Povera Lusia! NdA

Già... Ndsorella di Asuki.

 

Per questa ultima parte devo ringraziare mia sorella che mi ha aiutato....

Sono un genio Ndsorella di Asuki.

sempre la solita modesta NdA.

 

Ecco la fine del capitolo nono... ringrazio tutti quelli che hanno letto

fino ad ore e che hanno recensito.

Baci....

Asuki.

 

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Capitolo 10
*** decimo capitolo ***


I ragazzi erano in sala pranzo quando Marzia arrivò in Hotel e mentre gustavano il loro pranzo

CAPITOLO 10

 

I ragazzi erano in sala pranzo che stavano gustando il loro pranzo, quando Marzia arrivò in Hotel...

-Ragazzi... in piedi... non è ora di mangiare...- Disse Marzia.

-Cosa?- Domandarono in coro.

-Si... ragazzi, oggi ho fretta e quindi... alzatevi!-

-Scusa... se non lo hai notato... stiamo ancora mangiando...- Disse Benji mentre continuava a mangiare la sua *paella.

-E allora? Volete vincere il mondiale, vero? Allora... scattare...-

-Ha ragione... su ragazzi...- Disse Holly mentre deglutiva l’ultimo pezzo di carne alla brace che aveva nel piatto.

-Ok...!- Dissero tutti i ragazzi.

 

Tutti i ragazzi si alzarono da tavola e seguirono Marzia al campo da calcio.

-Allora ragazzi... ma a proposito che fine hanno fatto Patty e Lusia?- Domandò Marzia.

-Certo che ha proprio una faccia tosta...- Bisbigliò Bruce rivolto a Bob.

-Già... non solo ha combinato tutto questo ha pure il coraggio di cercarla...- Rispose Bob.

-Bruce... Bob... avete per caso detto qualcosa?- Domandò Marzia.

-Chi noi... ecco... beh... veramente...- Cercò di parlare Bob.

-Si! Patty e Lusia... oggi... si... sono... prese una giornata di libertà!-

-Giusto oggi che mi servivano... acciderbolina...-

-Quindi cosa dobbiamo fare?- Domandò Holly.

-Bah... formate 2 squadre da otto... una formata da Ed, Mark, Danny, Jeson, James, Julian, Johnny... gli altri dall’altra... con Benji in porta... Benji? Ma dov’è Benji?- Disse Marzia.

-Deve essere rimasto in Hotel a mangiare...-

-Ok... Alan, prendi il posto di Benji... io vado a chiamarlo...-

-Alan... prendi il posto di Benji... devo essere sempre la riserva... non ci basta che sono il 3° portiere...- Disse Alan mentre faceva il verso a Marzia. (povero.... NdA_mentre_singhiozza. Non voglio la tua pietà. NdAlan_mentre_tenta_di_non_piangere.)

-Alan... hai detto qualcosa?- Disse Marzia mentre si avvicinava pericolosamente ad Alan.

-No... no!- Disse mentre indietreggiava.

-Bene!-

Marzia tornò in Hotel dove trovò Benji comodamente seduto a tavola che si gustava la frutta.

-Allora... tu non vieni?- Disse la ragazza.

-No... sai io ho ancora fame...- Disse Benji mentre ingoiava un pezzo di mela.

-Non mi importa... ti ho detto che ho fretta...-

Benji non la ascoltava, anzi mangiava comodamente.

-Mi ascolti...- Benji non rispondeva -ah no... vediamo... mangiala...-

-Cosa?- Disse Benji.

-Mangiala...- Ripeté Marzia.

Benji non se lo face ripetere due volta che mangiò tutto in un boccone la mela restante.

La reazione di Marzia fu immediata, infatti diede uno schiaffo sulla guancia a Benji e dopo avergli pestato il piede gridò...

-SBRIGATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!-

-Si... e se non ne vuoi un altro... SBRIGATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!-

-Senti... ti ho detto mille volte che non prendo ordini da te!- Disse Benji mentre si alzava e si dirigeva davanti a Marzia.

Ora erano vicini.

Di nuovo questa reazione e la stessa del campo... oh mio Dio... è così vicino...!” Mentre pensava a questo Marzia era arrossita e aveva abbassato lo sguardo.

-Stai arrossendo...?! Ti faccio quest’effetto?-

-Ma che dici... è naturale che arrossisca... mi soffochi standomi così vicino!- Disse la ragazza mentre lo spingeva indietro. -Senti se non vuoi proprio ascoltarmi... sono fatti tuoi... allenati da solo se vuoi!-

-Non aspettavo altro che tu mi dicesti questo!- Rispose Benji.

-Davvero? Allora chiederò a Marshall di non farti giocare...-

-Cosa? Non puoi farlo...-

-Ah si e chi te lo dice?-

Benji a quel punto l’afferrò per un braccio e la sbatté contro un muro. Ora lei era tra il muro e il torace del ragazzo.

Il viso di Benji si avvicinò di più a quello della ragazza...

“Ancora la stessa sensazione...”

Il viso di Benji esprimeva rabbia assassina da tutti i pori, naturalmente Marzia non si fece intimorire.

<Che c’è... non parli più?! Ah ho capito... ti spaventa il fatto di...>

Il viso assassino di Benji era sempre più vicino al suo...

Ma cosa fa... non vorrà... non può...!”

Il bacio interruppe i suo pensieri.
Benji penetrò con la lingua all'interno delle sue labbra, esplorando quel luogo in modo sempre più esigente così come Marzia che, stringendosi a Benji, aderì completamente a quel corpo muscoloso e virile. Il gesto fece eccitare ancor di più il ragazzo, che non soddisfatto fece scorrere le sue mani sulla schiena e il sedere della ragazza che s'inarcava al contatto. Solo il gemito di Marzia riuscì a risvegliare Benji che capendo cosa stavano per fare, si allontanò da lei senza fiato dirigendosi nella sua stanza.

 

"Che accidenti ho fatto? Ho baciato quella ragazzina.. e che bacio! Non mi sono mai sentito così.. quando l' ho baciata mi sembrava di spiccare il volo, quando l' ho lasciata pensavo di cessare di vivere.. non ho mai provato niente del genere... ma che mi succede? Io sono Benjiamin Price il SGGK del Mondo... non... non... non voglio neanche pensarci...!"

 

“Che cavolo è successo... (?????? NdA_perplessa.) lui... non posso crederci... lui mi ha baciata... (che scoperta NdA. Taci! NdMarzia.) ma... come si è permesso... appena lo prendo... GGGGGGGGG... però... che bacio... ma a che penso... lo odio... non può averlo fatto... e poi perchè?”

 

*piatto tipico spagnolo...

 

Fine di questo bellissimo (EHHHHH!!!!!!!!! NdMia sorella.) capitolo... a me piace, non solo questo capitolo ma anche tutta la FF.

Ringrazio con tutto cuore chi ha avuto il piacere/dispiacere di leggere questa immane schife... ehm... FF... ringrazio tutte le persone che hanno recensito e continuate a farlo...............

baci

Asuki.

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** undicesimo capitolo ***


CAPITOLO 11

CAPITOLO 11

 

Marzia stava dirigendosi al teatro quando una folata di vento gli scompigliò i capelli e gli face volare tutti i fogli che aveva in mano.

-Porca miseria... tutte oggi... prima quel bacio...- dopo un momento di pausa -... adesso questa folata di vento...-

Mentre raccoglieva tutti i fogli che gli erano caduti un’altra folata di vento gli face alzare la mini gonna a pieghe che portava suscitando l’approvazione di alcuni ragazzi che le stavano passando accanto.

-Che avete voi da guardare... e lei signora... si facci i c***i suoi...- ringhiò Marzia.

In quel momento se qualcuno osasse parlare, Marzia se li sarebbe mangiati in un sol boccone.

-Accidenti...- disse mentre guardava l’orologio –... sono in ritardo di 3 minuti...-

Dopo aver raccolto tutti i fogli che gli erano caduti per terra corse al più non posso per raggiungere il teatro il prima possibile.

/--------------/

Patty era scesa un attimo in cucina per farsi dare qualcosa da mangiare per Lusia che evitava di farsi vedere in giro.

-Patty...- Disse una ragazzo piombando alle spalle della bella Patricia facendola sobbalzare.

-Ah sei tu capitano...- disse cercando di non mostrare interesse nel dirlo.

-Patty... come sta Lusia?- domandò Holly che, da quella mattina, come tutti i componendi della squadra, non l’aveva vista.

-Così... si rifiuta di uscire dalla sua camera, non vuole mangiare e non vuole parlare con il fratello e con nessun altro, nemmeno con me!-

-Cosa? Nemmeno con te?- domandò Holly.

-Si, dice che è anche colpa mia se Marzia e Mark hanno fatto...-

-Perchè?-

-Perchè Marzia doveva dormire nella mia stanza quella sera...-

-E cosa centri tu adesso?-

-Questo non lo so!-

Patty sospirò.

-Marzia all’ora di pranzo è venuta e ha chiesto di voi...-

-E cosa gli avete risposto?-

-Che vi siete prese una giornata di libertà...!-

Holly sospirò.

-Adesso e meglio che vada a portare queste cose in camera sua... ci vediamo capitano!-

Così dicendo Patty lasciò Holly e si diresse in camera di Lusia per portargli da mangiare, almeno che gli

aprisse la porta.

/--------------/

 

Marzia era arrivata a scuola e si diresse con passo svelto a teatro ma non vi trovò nessuno...

-Alicia... Alicia!- chiamò Marzia –Se ne andata... mah peccato...-

Con queste parole Marzia decise di andare nel suo posto preferito: il viale alberato.

/--------------/

 

Patty era arrivata davanti alla stanza di Lusia e bussando...

-Lusia... sono io.. Patty... ti ho portato qualcosa da mangiare!-

Senza ottenere risposta, Patty sentì aprire la porta e quando entrò lo spettacolo che ebbe davanti gli fece espiazione, infatti, vi era Lusia sdraiata sul letto girata in un fianco, cose che erano scaraventate per terra e come se non bastasse, vi era anche la serranda della finestra abbassata ma ciò nonostante i raggi di sole riuscivano a passare attraverso le piccole fessure della serranda.

Patty, dopo aver posato il vassoio contenente il cibo, si diresse, facendo attenzione a non rompere niente che era per terra, verso la finestra e alzò la serranda.

-Lusia... ti ho postato qualcosa da mangiare...- disse con dolcezza Patty.

-Grazie...- mugugnò Lusia.

-Ti va di parlare...- non ottenne risposta -... ok, non fa niente... allora vado...-

Patty stava per andarsene quando Lusia gli afferrò la mano dicendo...

-Non andartene...-

-Ok...-

Patty chiuse la porta della camera e si diresse con Lusia verso il letto, dove si sederono.

/--------------/

Benji, Paul, Bob, Bruce e Tom erano andati a fare quattro passi in giro quando Tom disse...

-Benji... questo posto non mi è nuovo!-

-Già... è il primo posto dove abbiamo incontrato quella stupida ragazzina...-

-Ehm... ehm...- Tossì qualcuno –...stupido ci sarai tu!-

-Marzia...- Dissero in coro i ragazzi alzando gli occhi.

-In carne e ossa... cosa ci fate qui? Non dovreste essere agli allenamenti?-

-Si ma Marshall ci ha dato mezza giornata di riposo...-

-Ah capisco...- disse Marzia e dopo essere scesa dall’albero -... adesso vado... vorrei fare quattro chiacchiere con due vecchie amiche... Lusia e Patty!-

-Possibile che non capisce...- bisbigliò Bruce rivolto a Paul.

-Cosa devo capire?- 

-Ecco... abbiamo scoperto che...-

-Cosa?- Disse incuriosita Marzia.

-Niente... niente...- si intromise Benji.

-No... adesso mi avete incuriosito...- Disse Marzia guardando negli occhi Benji per poi subito arrossire.

-Ti ho detto che non sono fatti tuoi!- Disse scorbutico Benji.

-Uhm... uhm... uhm...- mugugnò Marzia rivolta a Benji.

-Hai perso l’uso della parola?-

-Uhm... uhm... uhm...- rispose Marzia.

-Vai al diavolo...!-

-Uhm... uhm... uhm...- rispose Marzia.

-Bah chi ti capisce e bravo!- Disse Benji.

Marzia non lo degnò di uno sguardo anzi fischiettava allegramente il ritornello di una canzone.

“Possibile che non capisce nulla? Brutto idiota... non ti è passato minimamente in mente che il tuo... istintivamente mise un dito sulle sue labbra.

Benji la osservò con area interrogativa...

“Il bacio... mi ero dimenticata del bacio...”

A spezzare quel silenzio fu Paul...

-Marzia... dove stavi andando?-

“... bacio mi potesse turbare ancora...”

-Marzia... sto parlando con te!-

-Ah si Paul... te lo detto... a trovare Lusia e Patty... sono in albergo vero?-

-No, comunque non credo che... potrebbe fare piacere a Lusia vederti...-

-Perchè?- domandò ingenuamente Marzia.

-Che domande sono?- si intromise Benji.

-Uhm... uhm... uhm...-

-Hai nuovamente ripers...-

Le immagini del bacio di quella mattina passarono davanti agli occhi del SGGK che si bloccò.

-Le ragazze non sono in Hotel...- disse semplicemente Benji.

-Uhm... uhm... uhm... ciao Tom, Bruce, Paul e Bob...- disse Marzia prima di andarsene.

-Benji posso farti una domanda?- Disse Bob quando ormai Marzia era lontana.

-Si...- “fa che non mi domanda il perchè Marzia non mi parla...

-Perchè Marzia non ti parla?-

“... come non detto...” –Ecco... non lo so!-

-Sarà meglio tornare in Hotel...- disse Tom.

/--------------/

Da quella mattina Mark non era più lo stesso, se lo aveste visto quel oggi durante l’allenamento. Un’altra persona. Si allenava meccanicamente solo perché conosceva a memoria quello che doveva fare e in più dopo l’allenamento non si era recato come al solito al bar dell’Hotel ma aveva deciso di andare subito in camera sua.

 

“Perchè mi sento così male... se non fosse stato per quel b*******o di Price ora non sarei in queste condizioni... mi manca... mi manca tutto di lei... la sua sfacciataggine... i suoi sorrisi... la sua allegria... rivolta solo a me... vorrei tanto poter tornare indietro ma...”

Mark si sdraiò sul letto a pancia in sotto e, per la seconda volta nella storia di Holly e Benji, si mise a piangere. (ricordo la puntata quando Mark giocò per la prima volta nella Juventus ma dopo un 30 minuti circa il mister decise di sostituirlo e lui si mise a piangere. NdA.)

 

-Ed... ma hai visto oggi Mark all’allenamento... un’altra persona... sembrava un robot...-

“No Danny... ero troppo occupato a osservare il tuo seder... te... oh Danny...” –Si... però fare il doppio giochista non è da lui...-

“Ed... ti... ricordi il bacio che mi hai dato... ero felicissimo... io vorrei tanto rifarlo...

-Danny... devo assolutamente parlarti...-

-Si Ed...-

-Ecco... e da tanto che provo a dirtelo ma tu...-

TOC TOC

Ma vaffan...”

-SIII!- Disse alterato Ed.

-Sono Yuma... Mark e li da voi?- disse la voce fuori dalla porta.

-Noooooooo!- gridò Ed.

-Ed... va tutto bene...- disse Yuma.

-Noooooooo... cioè si!- si corresse Ed.

-Ok... allora ci vediamo...- disse Yuma mentre si allontanava.

-Cosa stavi dicendo?- domandò Danny.

-Ecco... che io ti...-

 

 

 

STOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOPPPPPPPPPPPPPPPPPPP!

Dovrete aspettare ancora un po’ per sapere cosa voleva dire Ed a Danny.

Grazie per chi ha recensito e continuerà a farlo....

Un bacio

Asuki.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** dodicesimo capitolo ***


-

Ecco il continuo della discussione tra Ed e Danny...

 

-... Mi domandavo... se ti va di andare al campo...- Disse tutto in un fiato Ed.

“Non c’è l’ho fatta... oh Danny perchè è così difficile dirti quello che provo?”

-Ok...- rispose Danny un po’ deluso.

“Ed... chissà perchè sentivo che mi dovevi dire qualcosa di più importante...

Così i due ragazzi uscirono dalla camera e si diressero verso il campo.

 

-Basta... non c’è la faccio più... devo parlare con lei... devo chiarire. Voglio che lei torni a sorridermi... che torni ad occuparsi di me...-

Così dicento, Mark si alzò dal letto e, dopo essere uscito dalla sua camera sbattendo la porta, si diresse in camera di Lusia.

 

-Basta Lusia... ti prego, non piangere...-

Patty era da circa 25 minuti in camera di Lusia e cercava di consolarla, infatti era più di 25 minuti che Lusia piangeva.

-Come ha... hing... ha... potuto...- ripeteva sempre Lusia mentre piange.

Ad un certo punto un rumore. Proveniva fuori dalla porta. Qualcuno bussava alla porta.

-Lusia... Lusia... aprimi sono io... Mark!-

Cosa... Mark...” –Non voglio parlare con hing... con te...-

-Ascoltami... ti prego... fatti spiegare...- disse Mark mentre continuava a bussare con violenza la porta.

-No... hing... ti pre... hing... prego… va via...- disse Lusia piangendo.

-No... prima voglio parlare con te...- ripeteva Mark.

-N... hing... no... ti prego...-

Patty uscì di corsa dalla camera e chiuse velocemente la porta dietro alle sue spalle.

-Patty... ci sei anche tu...- disse Mark.

-Mark... ti prego, va via...-

-Devo assolutamente spiegarle che non è come pensa...-

-Lo so... sta mattina quando Marzia è tornata in camera mia mi ha raccontato tutto... che si è dimenticata di farsi dare la chiave, che per non disturbare è venuta da te a dormire, di come vi a scoperto Benji...-

-Allora...-

-E’ da un po’ di tempo che provo a convincerla ma... niente...-

-Appena prendo Price... giuro che lo ammazzo...- disse Mark sbattendo un pugno contro la porta.

-Sta calmo...- disse Patty accarezzando il viso di Mark – Non preoccuparti, si sistemerà tutto.-

-Grazie...- disse con un fil di voce Mark prima di andarsene.

-Prego... Tigre...-

Così Patty rientro nella stanza dell’amica e si sedette accanto a quest’ultima che non accennava a calmarsi.

 

Intanto Benji, Tom, Bruce, Paul e Bob erano tornati in Hotel.

Mentre Bruce, Paul e Bob decisero di fermarsi al bar dell’Hotel, Benji e Tom decisero di fare una passeggiata nel piccola giardinetto dell’Hotel.

-Allora... adesso che siamo solo puoi spiegarmi lo strano comportamento di Marzia!- Disse Tom.

-Cosa vuoi che ti dica... non so il perchè...-

Benji non riuscì a completare la frase che Tom lo interruppe...

-Non fingere con me... ti conosco da troppo tempo per non sapere quando dici o meno la verità!-

-Ok... l’ho baciata...- disse tutto in un fiato.

-Cosa?-

-Si, l’ho baciata! Ho baciato Marzia... quella ragazzina...-

-Dove, quanto e perchè!-

-Oh Tom mi stupisco di te... tu non eri quello che dicevi: “Io non mi impiccio dei fatti degli altri!”?-

-Si ma stavolta è diverso... spara!-

-Ok! Dove: nella sala da pranzo dell’Hotel, quanto: durante il pranzo di ieri, quando lei mi è venuta a cercare perchè non sono venuto con voi, e perchè...-

-Te ne sei innamorato!- Continuò per lui Tom.

-Ma che dici...- disse Benji guardando l’amico.

-Non fingere... almeno con me!-

Benji stava per ribattere ma guardando un’altra volta l’espressione del suo amico disse:

-Se si può chiamare amore...-

-Bingo... lo sapevo...-

-Tom... non dirlo a nessuno... specialmente a...-

-A lei... quest’espressione è già vecchia... te lo prometto...-

Con queste parole, si diressero in Hotel e prima di lasciare Benji davanti alla sua camera Tom disse:

-Marzia... non ha dormito con Mark...-

-Lo so!-

-Cosa? Ma allora perchè...-

Non fece in tempo ad aggiungere niente che Benji scomparve.

 

Tom rientrò in camera sua, quando sentì il cellulare suonare e rispose...

-Pronto!-

-Hola Tom...-

-Chi sei scusa?-

-Come chi sono? Nadja...-

-Ah... ciao... come va?-

-Bien e tu?-

-Uguale... cosa stavi facendo?-

-Niente... ero in camera mia che ti pensavo!-

-Ah...- Tom divenne subito rosso come Nadja del resto.

-Mi domandavo se ti va di bere qualcosa con me, esta noches...-

-Questa sera... ok...-

-iQue Lindo!-

-Come scusa?-

-Dicevo: che bello!-

Tom sorrise -Passo a prenderti a scuola?-

-No... ci vediamo al bar dell’altra sera!-

-Ok... alle 21:00?-

-Perfetto...-

-Allora ti saluto...-

-Bueos tarde, Tom...-

E chiuse il telefono.

 

A Marzia suonò il telefonino...

-Pronto!-

-Hola Mar..-

-Nadja...-

-Como la stamo spassandos?-

-Bien e tu...-

-Bien... sai sta sera ho un appuntamento con Tom...-

-Tom... Tom...-

-Si.. Tom... Tom...-

-Sono felice per te...-

-Mi domandavo se ti andrebbe di venire con noi... sai...-

-No, non ci tengo a fare la candela!-

-Dai... portati i tuoi amici...-

-Vedremo...-

-Dai ti prego...-

-Ok...-

-Grazie... alle 21:00 al bar Eagle!-

E chiuse il telefono.

 

-Mi ha incastrata... sarà meglio che chiami qualcuno...-

E compose il primo numero...

-No... perchè... grazie...-

Il secondo...

-No... grazie lo stesso...-

Il terzo...

-No... ok...-

E così via quando arrivò alla 10 telefonata...

-Patty... si sono io... bien, tu... ti va di venire con me al bar dell’altra sera? No, perchè?... Lusia cos’ha... non sta bene... ok... sai chi può venire con me?... Chi... neanche per sogno... non ti prego non passarmelo non voglio parlare con... oh...-

-Pronto!-

-....-

-Patty, che scherzo e questo?-

-Dai tu parla....- Disse Patty.

-Ok... Pronto...-

-...-

-C’è nessuno...-

Dai tanto che ti costa... se no starò tutta la sera a fare il palo... ok... uno... due... e tre... non c’è la faccio!”

-Oh... sto chiudendo...-

-Benji...-

-Oh... chi parla?-

-Sono io!-

-Tu chi!-

-Marzia!-

-Ah e che vuoi...-

-Da te niente... volevo parlare con Patty...-

-Patty vuole parlare con te...-

-Si, mi ha detto se volevo andare con lei nel pub dell’altra volta ma non posso. Lei mi ha chiesto a chi altri poteva chiederlo, e io ho pensato che forse tu...- Disse Patty.

-Ok... ragazzina... accetto!-

“Perché non diceva no!” –Bene... ci vediamo esta noches al bar dell’altra volta... mettiti d’accordo con Tom...-

-Ok... ci vediamo...-

E chiusero il telefono.

 

Hola gente... sono sempre io la vostra Asuki... ecco qui un altro mio capitolo...

Ed... perchè non ti decidi a rivelare al povero Danny i tuoi sentimenti?

Oh finalmente Mark ha trovato il coraggio di parlare con Lusia anche se per ora non hanno chiarito...

Oh-oh il nostro amico Benji è innamorato della nostra Marzia... bene...

Tom e Nadja usciranno insieme...

e Marzia e Benji anche...

 

Ringrazio a tutti quelli che hanno letto l’undicesimo capitolo e cha hanno recensito e anche chi non ha recensito.

Mi scuso in anticipo se troverete alcuni errori grammaticali e altro, poiché questo chap l’ho scritto di fretta e furia.

Asta el prossimo chap...

Un besos

Asuki.

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** tredicesimo capitolo ***


Tom e Benji erano arrivati al bar Eagle dove c’erano Marzia e Nadja che erano sedute al bancone che stavano parlando animatame

 

Ecco a voi il seguito...

 

CAPITOLO 13

 

Tom e Benji erano arrivati al bar Eagle dove c’erano Marzia e Nadja che erano sedute al bancone che stavano parlando animatamente sorseggiando una bibita.

-Grazie per essere venuta, sei un’amica...-

-Per così poco... ah guarda c’è il tuo Tom...-

-Ma quello non è Benji... che ci fa lui qui? Non mi dire...- disse in tono malizioso Nadja.

-Si, sono stata costretta ad invitarlo, nessuno voleva uscire. Emma doveva uscire con il suo ragazzo, Carmen aveva un altro impegno, Marta aveva una riunione di famiglia e Patty dove vegliare su Lusia perchè non si sente bene... lui che ha sentito il dialogo via telefono tra me e Patty, è voluto venire... e poi sempre meglio di fare il palo...-

-Ciao ragazze...- disse Tom che intanto si era avvicinato insieme a Benji.

-Ciao Tom... sbruffone!-

-Ragazzina... noto con piacere che hai ritrovato l’uso della parola...-

-Divertente... molto divertente...-

-Allora Tom, ti va di ballare?- disse Nadja.

-Ok!-

Così i due ragazzi si allontanarono.

Tra Benji e Marzia s’istauro un silenzio che nessuno dei due aveva intenzione di rompere. Dopo un bel pezzo...

-Hola!- disse un ragazzo che si era avvicinato a Marzia.

-Hola!- disse Marzia con finto interesse.

-¿Como tellamas?- disse il ragazzo. (per chi non lo sapesse in spagnolo significa... come ti chiami! Nda.)

-Non t’importa!-

-Io me llamos Pablo... Ti va di ballare?- (fate finta che è in spagnolo! Nda.)

-Scusa... vedi, lei è già in mia compagnia... quindi Smamma!-

-Come scusa...?- Disse il ragazzo in spagnolo.

-Niente ha detto solo che devi S-M-A-M-M-A-R-E!- tradusse Marzia in spagnolo.

-Ok! Che caratterino. Hola chica!-

Tra Marzia e Benji si istaurò di nuovo il silenzio...

-Ma quello non è... si è lui...-

Marzia si alzò e andò in direzione di un ragazzo abbastanza alto e muscoloso.

-Hola... Pedro!- disse la ragazza. (per chi non lo avesse capito è Pedro di Paso Adelante! NdA.)

-Marzia... che ci fai qui?-

-Sono in compagnia di Nadja, che si sta dando da fare con quel ragazzo, e con quello! E tu invece?-

-Niente... ho trovato il coraggio di invitare Lola ad uscire!- (Ohhhh finalmente! NdA.)

-Davvero... finalmente! E ora dov’è?-

-E’ in bagno...-

-Ah... ok... adesso vado...-

E così Marzia ritornò da Benji.

-Chi era quel bell’infusto?- Domandò Benji.

-Chi... a lui, si chiama Pedro... fa parte della scuola che frequento anche io...-

-Ah... e che voleva da te?-

-Niente, come penso saprai è educazione salutare le persone... ma se tu sei maleducato non è colpa mia!-

“Possibile che non abbiamo un dialogo normale noi due?” Pensò il nostro amico-portiere.

Dopo un altro po’ di silenzio Marzia disse:

-Senti... io sto andando a ballare, vieni anche tu?-

-No, ma grazie lo stesso!-

Marzia si alzò e si diresse davanti al Dj che con un segno della mano la salutò. Marzia incominciò a ballare.

La canzone era HEY BABY dei NO DOUBT.

 

-Nadja...-

-Si...-

-Lo sai... mi non mi sono mai trovato bene... ehm con una ragazza... almeno non bene come mi trovo con te...- disse un po’ imbarazzato Tom.

-Lo stesso è per me! Sei molto dolce Tom...-

 

Benji fissava Marzia con occhi assassini, infatti, Marzia in poco tempo si ritrovò accerchiata da tanti ragazzi che ogni scusa era buona per metterle le mani a dosso e poi se ne uscivano con un

-Scusa... non l’ho fatto a posta!- 

-ADESSO BASTAAAAAAAAAAAAAA!-

Benji si alzò e si diresse verso Marzia e dopo averla presa per un braccio la portò fuori dal bar.

-Ma che ti salta in mente...- gridò Marzia attirando l’attenzione delle persone che c’erano fuori su di loro.

-Cosa mi è saltato in mente? A me? Ma ti sei VISTAAAAAAAAAAAAAAAAA?-

-Perchè cosa stavo facendo di male...-

-Certo che se per te farti mettere le mani addosso è un comportamento degno di una ragazza... allora fai pure...-

-Ok... io vado dentro...-

Marzia stava per andarsene ma Benji l’afferrò per un braccio costringendola a farla girare.

-Ma... ahi mi fai male... lasciami...-

-No...-

Benji si avvicinò con il volto a quello di Marzia...

“Che cosa vuole... no... non può farlo...

Benji le prese il mento tra il pollice e l’indice mentre si avvicinava di più a lei...

“... non glielo permetterò...”

-AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!! QUEST’UOMO MI STA MOLESTANDO... QUALCUNO MI AIUTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII...-

Tutti i presenti si girarono in direzione della voce che chiedeva aiuto.

Un signore anziano, che era retto da un bastone, si era avvicinato ai ragazzi dicendo:

-La lasci stare... mi ha sentito... la lasci stare!- l’uomo mentre diceva questo agitava il bastone in aria.

Altri ragazzi si avvicinarono e così Benji fu costretto a mollare Marzia che intanto stava piangendo; quest’ultima si allontanò da lui singhiozzando e una donna si avvicinò a lei e abbracciandola gli sussurrava...

-Non avere paura... è tutto finito!...-

Però... non credevo di essere davvero coinvolgente come attrice... se con il ballo non andrà bene, potrò sempre usufruire della recitazione... forse ho esagerato... no! Stava per... non oso nemmeno pensarci! Ma cosa...”

Infatti, ormai almeno 10 ragazzi più l’anziano signore stavano accerchiando Benji e qualcuno si stava avvicinando con aria minacciosa...

“... oh oh... sento puzza di guai... forse ho esagerato... meglio intervenire...”

-ragazzi...grazie ma adesso che gli avete fatto paura può bastare... potete andare...-

-Come questo la stava violentando e lei ci dice di lasciarlo andare...- disse l’anziano signore.

-Vi prego... non voglio violenze... “Anche se una bella lezione gli ci voleva... vi prego...- disse Marzia scoppiando a piangere come una fontana.

-Ok... signorina adesso si calmi...- disse il signore anziano –Non si permetta più di metterle le mani addosso!-

-Ragazzina... sei venuta con qualcuno oppure sei sola?- disse un altro uomo.

-No... singh... ho un’amica dentro il pub... singh...- rispose Marzia.

-Ok... vuole che l’accompagni?-

-No... singh... no, grazie!-

-Ok... stia attenda...-

E detto ciò guardò con sguardo dispregiativo Benji che intanto era rimasto in disparte.

 

Marzia era entrata nel pub ed aveva raggiunto Tom e Nadja...

-Marzia... che fino hai fatto? E dov’è Benji?- disse Tom.

-Non so che fine a fatto quello sbruffone... ma che ore sono...- dopo aver guardato l’orologio –E’ mezzanotte... dobbiamo andare...-

-Ma...- Nadja stava per dire che non c’era nessun problema se rimanevano un altro po’ ma osservando l’amica preferì tacere.

-E’ vero...-

-Vi accompagno...-

-Ma... davvero...-

-Nonè nessun problema...-

 

Uscirono dal pub dove c’era un Benji appoggiato ad un muretto.

-Benji... vieni accompagniamole... se ne stanno andando...-

Così tutti e quattro si diressero verso la scuola.

Mentre Marzia sembrava non aver capito la gravità del gesto che aveva fatto, quindi chiacchierava allegramente si con Tom e con Nadja, Benji stava in disparte senza proferire parola.

Arrivarono davanti la scuola e mentre Marzia, dopo aver salutato Tom, si era diretta a passo lento verso la scuola e Benji che era in disparte, Tom e Nadja...

-Ciao, mi sono divertito molto anche stasera...-

-Anche io, molto...-

Tom, con lo stupore generale, fece una cosa che non si sarebbe mai sognato di fere, almeno al primo e vero appuntamento. La baciò.

-Oh, mio Dio...- sussurrò Nadja quando la lasciò. La testa le girava come una trottola e il respiro le usciva a strappi dalle labbra.

Tom guardò il suo viso ancora rosso dall’imbarazzo e gli occhi immensi.

-Ci vediamo...-

E così Tom, insieme ad uno stupito Benji, si dileguò nel buio della notte.

 

Fine... del capitolo intento...

allora cosa dire... lo so che Marzia potrebbe sembrare antipatica ma servirà ad uno scopo ben preciso.

Ringrazio quelli che hanno recensito e continueranno a farlo e anche chi non ha intenzione di recensire.

Baci

Asuki

 

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Capitolo 14
*** quattordicesimo capitolo ***


Mark era nella sua stanza quando Benji entrò

 

CIAO ECCO IL 14ESIMO CAPITOLO...

 

Mark era nella sua stanza quando Benji entrò...

-Lenders..-

Mark non rispose anzi lo ignorava deliberatamente.

-Come va?- Mark non rispose.

-Suppongo bene!-

Mark continuava a non rispondere.

-Bene... non vuoi parlare... non fa niente...-

A quel punto la pazienza della Tigre andò a farsi benedire. Mark si alzò e dopo aver preso Benji per il colletto lo sbatté sul muro.

Mark stava per sfoggiare il suo destro quando Benji lo bloccò.

-Ehi.. ehi... cosa vuoi fare...-

-Non si vede... ho tanta voglia di picchiarti!-

-Perchè?- (???????? Ma è scemo o cosa? NdA.) domandò con fare ingenuo.

-Come... PERCHE’.... ma allora vuoi proprio che ti picchi!- Disse Mark mentre si preparava a sferrare un pugno dritto nella faccia di Benji.

-No... ma voglio capire il perchè?-

-ALLORA LI VUOI PROPRIO PRENDEREEEEEEEE...- disse la Tigre mentre ribatteva con violenza il portiere al muro.

-Ma sei impazzito...- disse Benji cercando di non dare a vedere che la spinta di Mark gli aveva provocato un male alla schiena –Calmati!-

-Devo... CALMARMIIIIII?! DEVO CALMARMIIIIII?- ripeté il bomber della nazionale giapponese.

-Si...-

-Priceeeee... tu vuoi essere picchiato????-

-No...-

-Allora sta zitto... altrimenti...- “Ma che sto facendo? No, no... non posso... per Lusia, è solo per lei...  e così Mark sbatté Benji per terra e si andò a sedere sul letto, reggendo la testa con le mani, cercando di calmare quell’istinto omicida che cercava di uscire da dentro di lui.

-Ora si può sapere cosa stai facendo...-

Mark lo guardò con sguardo assassino.

-Ok... basta... io vado da mia sorella...-

-Fai quello che vuoi...-

E così Benji uscì dalla sua camera e si diresse verso quella di sua sorella.

 

Lusia era dentro alla sua camera, cercava in tutti i modi di sopprimere quei sentimenti, ma non ci riusciva, per quanti sforzi facesse, non c’era verso di portare via dal cuore l’amore...

Tutto gli ricordava di lui, non c’erano vie di fuga...

Lei lo amava, e adesso che lui era lontano, sentiva di amarlo ancora di più, ma poi...

Marzia...

L’immagine di quella stupida spagnola tra le braccia di Mark, il suo Mark... la odiava... odiava lei,  come non aveva mai odiato nessuno in vita sua.

Era a causa sua se più persone adesso stavano soffrendo, era colpa sua se non riusciva a parlare con il fratello, era troppo l’imbarazzo, era troppa la paura di essere giudicata da lui...

Non voleva scegliere... non se la sentiva...  eppure... ecco, adesso lo stesso sentimento si impossessava di lei per lui, per il sangue del suo sangue... si può amare l’odiato?

Come era potuto essere così meschino nei suoi confronti? Nei confronti della sua sorellina.... e tutto per cosa? Per colui che tanto teme... per colui che gli avrebbe tolto l’unica ragione di vita?

“Prima poi tutti abbandonano il nido... fratellino! Devi  accertarlo... un giorno la tua piccola Lusia volerà tra le braccia di un altro uomo... che non sia tu... è quel uomo... quel uomo... era e sarà Mark... per sempre...”

 I suoi pensieri furono stravolti dal continuo bussare alla porta...

-Lusia... sono io Benji...-

-E che vuoi...- disse lei cercando di non scoppiare in lacrime...

-Voglio solo parlare con te!- la sua voce era così dolce che per un attimo Lusia fu tentata di aprire per rifugiarsi tra le sue braccia, ma poi...

 

...ho trovato il tuo principe azzurro, tra le braccia di Marzia... completamente...

...nudo...

...Avanti Mark, perchè non le rispondi?...

Cattiveria, arroganza, freddezza...

-Va via...- disse dando un tono secco alla sua voce.

-No... aprimi...-

-No...- “Non rendermi tutto più difficile...

-Non fare i capricci!-

-No...-

-Allora sono costretto a sfondare la porta... uno due e tr...-

Benji dopo aver preso la rincorsa stava per sfondare la porta quando...

-Benji ma sei scemo?- Benji si voltò, riconoscendo in quella voce la manager storica, Patty, che lo guardava con uno sguardo tra lo stupito e l’infuriato.

-Si... decisamente, tu non sei normale...- diceva lei scuotendo la testa e incrociando le braccia al petto. –Si può sapere che stai facendo?-

-Sto cercando di sfondare la porta!- disse semplicemente lui.

-E perché?-

-Lusia non vuole aprirmi... voglio parlare con lei, ma si rifiuta di aprirmi!-

-Ma e naturale... ti ricordo che tu le hai infranto il suo sogno d’amore e ora pretendi che lei ti batta le mani?- disse sarcasticamente lei.

-Io l’ho fatto per il suo be...-

Benji non potè completare la frase che Lusia uscì dalla sua stanza...

Benji stentava nel riconoscerla, i suoi bellissimi capelli neri erano lasciati svogliatamente sciolti, i suoi meravigliosi occhi erano ricoperti da un velo di lacrime accompagnate da delle striature rosse che le donavano un’aria stanca, Benji si sentì morire... dov’era finita la raffinatezza della sua sorellina? Dov’erano finiti quegli occhi sorridenti?

-Lusia...- fu interrotto da lei.

-Cosa? Cosa? COSA? TU LO AVRESTI FATTO PER IL MIO BENE? MA NON FARMI RIDERE... A TE NON ANDAVA A GENIO CHE IO AMASSI MARK LENDERS, POI NON SO IL PERCHE’? LO HAI FATTO PER GELOSIA... EH? LUI NON TI HA FATTO NIENTE E ADESSO IO STO SOFFRENDO COME NON HO MAI SOFFERTO... IO TI ODIO PIU’ DI QUANDO NON IMMAGINI... E TU DOVRESTI ESSERE UN FRATELLO CHE DOVREBBE DARE IL BUON ESEMPIO?-

-Lusia io...-

-ORA E’ TROPPO TARDI PER CHIEDERMI SCUSA... TI ODIO...-

E detto ciò si rinchiuse nella sua stanza piangendo.

-Hai visto... te l’ho detto di lasciarla in pace...- disse Patty sospirando.

-Ma io... io...-  Benji si lasciò scivolare per terra e si mise a piangere.

Patty tornò a sospirare, si sedette accanto a lui e cercò di consolarlo.

-Io... mi sento in colpa... non è vero che... che...- ripeteva Benji.

-Lo so... lo so...-

Patty dopo avergli tolto il capello,  gli diede un bacino sulla fonte e gli accarezzò la guancia, cercando di consolarlo.

-Non preoccuparti... vedrai, si sistemerà tutto...- gli sussurrò lei dolcemente mentre continuava ad accarezzargli la guancia.

-Non credo... mi vergogno così tanto!-

-Perchè...?-

-Il grande SGGK che piange... non si vede tutti i giorni...- disse Benji mentre sorrideva amaramente.

-Non preoccuparti... non mi scandalizzo per così poco...- rispose Patty cercando di farlo sorridere. -Vieni con me...- disse lei tendendogli la mano,  lui accolse l’invitò e la seguì senza fare opposizioni.

 

-EH? Ma quelli non sono... si sono loro...- disse una voce vedendo Patty e Benji mano nella mano, la voce decise di seguirli... non capitava tutti i giorni di vedere quei due così in intimità.

 

-Patty, perchè mi hai portato nella tua stanza?- domandò lui.

-Per violentarti...- rispondeva lei maliziosamente, a quelle parole lui arrossì violentemente e Patty rendendosi conto della gaf riprese –Sciocchino...- dandogli un bacino sul naso –l’ho fatto solo perchè nei corridoi c’era qualcuno che ci stava spiando... non vorrei che quel qualcuno ti vedesse mentre piangevi... ti ricordo che tu hai una reputazione da duro da mantenere...-

Lui, colpito da tanta dolcezza, riprese a piangere, e stupendo Patty l’abbracciò forte, Patty ricambiò, non sopportava di vedere uno dei suoi amici soffrire così...

 

-Che cosa?!- diceva la voce dietro la porta semi aperta –Patty e Benji... Patty e Benji che si abbracciano.... scoop! Come?!- disse la voce sgranando gli occhi... –Questa la devo raccontare... non resisto...- e ridendo diabolicamente, la voce si allontanò dalla stanza.

 

-Schhhh... si risolverà tutto... adesso sfogati... non vergognarti di piangere... a volte le lacrime servono a dar un po’ di sfogo, a scrollare di dosso un po’ di dolore...-

 

-Ragazzi...- disse la fatidica voce sbattendo la porta della stanza di Cliff e Alan, la prima che gli capitò sotto gli occhi.

-Cosa c’è Bruce...- rispose Alan. (E di chi poteva essere la pettegola voce se non di lui? NdA ^o) )

Bruce notò che, oltre ad Alan e a Cliff c’erano anche Tom, Holly, I gemelli Derrick, Philip, Julian, Paul e Johnny.

-Non crederete mai a quello che ho appena visto...- disse Bruce ansimando.

-Un ufo!- scherzò Paul scatenando l’ilarità del gruppo.

-Ah Ah! Spiritoso...- rispose Bruce fingendosi arrabbiato, ma poi, non resistendo proseguì

-Ragazzi ascoltate bene... anzi, aprite bene le orecchie...- disse rivolgendo lo sguardo su uno in particolare.

-Allora?-

-Parla...-

-Ebbene... stavo girovagando nella ricerca di me stesso (???? NdA + manager+Marzia+raga della nazionale... insomma + tutto il mondo... pokemon e puffi compresi) su suggerimento di Ed, quando ho visto...-

-Siiiiii!- dissero in coro tutti i presenti meno uno, troppo impegnato a leggere.

-...ho visto Patty e Benji insieme...- disse Bruce scandendo bene le parole.

-Ah... E allora... cosa c’è di strano?- disse Cliff.

-No, no... non ci siamo capiti... Patty e Benji!-

-Embé!- disse Paul.

Bruce sospirò, come faceva a non interessarsi di quella cosa appena detta colui che stava leggendo con passione? –Dicevo... Patty e Benji...-

-E allora?- domandarono in coro i gemelli castoro... ehm... Derrick.

-Fatemi continuare... Patty e Benji... tenetevi forte... si tenevano per mano... e...-

-Eeeeeeeeeeeeeeeeeeee..................- dissero tutti tranne colui che leggeva con passione il giornale.

-Lei l’ha condotto in camera sua...-

-No...-

-Davvero?!-

-Incredibile...-

-E poi...-

-Io li ho seguiti ovviamente, e li ho trovati mentre... si coccolavano...-

-Nooooooooooooooooooooooo!-

-Seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!-

-Impossibbileeeeeeeeeeeeee!-

-Impossibile con due b?-

-Scusa, Imposibileeeeeeeeeeeeeeeee!-

-Ma non si odiavano?!-

-Si...-

-Oh finalmente... almeno un po’ di felicità...- disse Tom.

Holly, che stava leggendo sino a quel momento un giornaletto (su... non mi dire che si è svegliato tutto in un botto... NdTutti.) sul calcio (EhEh cosa stavate pensando... NdA.) udite quelle parole, volle vedere dal vivo, e uscì di fretta dalla camera per dirigersi nel posto che aveva detto Bruce.

-Ragazzi credete che si sia...-

-Ma NOOOOOO... è impossibile che Holly sia geloso...- dissero in coro i ragazzi della stanza tranne Tom che, dopo essersi avvicinato a Bruce, gli prese le mani e disse: -Bruce... amico mio, hai appena lanciato un siluro... le bombe di Hiroshima e Nakazaki non sono nulla in confronto a te... grazie di esistere...-

Sconcerto generale.

 

Holly, non riusciva a crederci, Patty, la sua Patty mano nella mano col suo migliore amico...

La sua Patty in camera con il suo migliore amico...

La sua Patty, la ragazza tutto fare, la sua dolce migliore amica, infermiera, preparatrice di panini... (E basta... NdPatty.)  che coccolava quel burbero di un portiere... no, era impossibile...

Arrivò tutto trafelato davanti alla porta della ragazza, e senza esitare aprì con delicatezza la porta, sperando, anzi, pregando che Bruce avesse preso un abbaglio... invece...

Sentì il suo cuore rompersi a metà dalla scena che vide: Patty sdraiata supina sul suo letto, mentre accarezzava con delicatezza la testolina del portiere, comodamente appoggiata tra i seni della ragazza, beatamente addormentato,  inoltre era quasi del tutto sdraiato sul corpo di lei..

“Adesso non puoi lamentarti... potevi pensarci prima... tutti ti avevano avvisato: -Se non vuoi perderla devi farti avanti- ma tu come uno scemo (meno male che te ne rendi conto... NdTutti.) non capivi il significato delle parole (eheh poi non arrabbiarti se ti chiamano capra. NdA.) che ti dicevano... sono uno stupido... stupido... ma adesso che faccio... no, non posso permetterlo... non posso...”

 -Lei è mia... e solo mia...- ringhiò tra i denti, stingendo con forza i pugni, facendo cadere a terra la prima cosa che gli capitò tra le mani.

A quel punto,  Patty alzò lo sguardo in direzione della porta, “Oh no... che ci fa lui qui...  Patty inevitabilmente si ritrovò ad arrossire, Holly fraintendendo il rossore, con la rabbia lasciò la stanza, rinchiudendosi nella sua camera, sbattendo fuori dalla camera un povero Tom che era appena arrivato e parlava al telefono con Nadja.

 

-Benji... svegliati...- disse Patty scuotendo il portiere.

-No... lasciami ancora... dormire... si sta così bene... chi l’avrebbe detto... hai dei morbidi cuscini...- disse con la voce impastata dal sonno accoccolandosi al meglio tra i cuscini di Patty.

-Ti prego... non è il momento di fare lo scemo...- diceva lei cercando di non scoppiare in lacrime, ma la voce incrinata, non passò inosservata al portiere, che a malincuore si staccò dai morbidi cuscini. –Che succede... perchè stai per piangere?-

-Benji... è adesso? Lui... lui... è la fine...- disse lei scoppiando in lacrime e coprendosi il viso con le mani.

-Lui? Lui chi?-

-Holly... non so perchè... ma è venuto qui... e ci ha visti... ci ha visti abbracciati...-

-Oh, CAZZO!-

-E’ LA FINE... LA FINE...-

 

 

 

Stop... ecco la fine del capitolo...

Ammettete che vi è mancata un po’ Marzia... su...

Ma che... NdTutti.

Grazie che soddisfazione... NdMarzia.

Forse voi credete che Lusia sia stata un po’ dura nei confronti di Benji... invece no... mi è piaciuto, così impara a farsi i fatti degli altri.

Povero Holly... vi starete chiedendo perchè sia stata così crudele? Invece no, altro che crudele, poteva pensarci prima...

Adesso è il momento di ringraziare tutti quelli che hanno recensito e anche chi ha letto ma ha preferito non recensire... GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE....

Un mega BESOS a TODO...

Asuki...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** quindicesimo capitolo ***


CAPITOLO 15

CAPITOLO 15

 

Il giorno dopo, agli allenamenti...

-Ragazzi... cosa fate... no, non va bene... BRUCEEEEE... la palla si prende con i piedi non con la faccia... Holly va e scatta sulla fascia destra... no no, non ci siamo... BRUCEEEEE e ci torni... quella diavolo di palla si prende con i piedi... oh mio Dio...Jeson... ti sei fatto male...- disse Marzia mentre andava incontro a Jeson che era finito con la faccia sul palo poiché il fratello aveva preso troppa rincorsa e nel momento di lanciarlo per agganciare la palla con il piede era troppo vicino alla porta... conseguenze: un bernoccolo in piena fronte.

-Non preoccupatevi... sto bene... riprendiamo ad allenarci...- disse mentre si rialzava.

-Ok... allora... ragaz...-

-Marzia... scusa se ti interrompo... ma potete venire un attimo nella sala conferenze dell’Hotel... sono arrivati i tabelloni dei mondiali...- disse Marshall.

-Ok...-

-Andiamo ragazzi.- dicevano tutti.

Mentre gli altri erano avanti, Marshall fermò Patty...

-Patty... se non ti spiace va a chiamare Lusia e dille che deve assolutamente venire... lo so che non sta bene... ma lei è pur sempre una nostra manager e per una bravata di un ragazzo non può comportarsi così...- disse chiaramente Marshall.

-Va bene... ci provo...-

 

Patty arrivò davanti alla stanza di Lusia e dopo aver bussato e aver risposto entrò e con suo grande stupore vide che la camera non era più disordinata e anche lei era tutt’altra persona: indossava una paio di short corti rosa pallido, un top a fascia che le copriva il necessario rosa scuro, un paio di scarpe da ginnastica bianche il tutto completato con due graziose codine che scendevano lungo le spalle fino ad arrivare all’altezza del seno, che le davano un aria sbarazzina. Anche gli occhi sembravano aver cambiato espressione.

-Oh Patty... come mai qui? Non ci dovrebbero essere gli allenamenti a quest’ora del mattino?- disse sorridendo.

-Si... come va... tutto ok?-

-Oh si...-

-Marshall mi ha pregato di dirti di scendere poiché ci sono i tabelloni dei mondiali...-

-Si, vengo con te... aspetta che prendo la chiave e scendiamo...-

-Ok...- “Sembra serena... mi fa piacere... dopo tutto quello che ha passato... ma comunque non me la conta giusta...”

Patty aveva ragione, Lusia da fuori sembrava essere la ragazza di sempre, ma dentro di se non si sentiva affatto tranquilla; l’idea di rivedere tutti e specialmente di rivedere il suo adorato/odiato fratellino e il suo adorato/odiato Mark non le piaceva per nulla.

“Non piangerò... non scapperò...” si ripromise prima di uscire dalla camera e lo avrebbe fatto poiché, come gli aveva insegnato il suo fratellino, le promesse vanno sempre mantenute.

 

Arrivate alla sale conferenze, gli sguardi e i commenti non si risparmiarono, ma Lusia sembrava tranquilla.

-Eh? Lei qui... impossibile!-

-No... ho le allucinazioni...-

Dicevano tutti.

Si sedettero una di fianco all’altra e Marshall potè riferire loro i primi incontri.

-Allora... ragazzi il primo incontro è con La Francia e poi se vinciamo dovremmo sfidare la Spagna...-

Lusia sembrava attenda al discorso di Marshall che mentre parlava muoveva una bacchetta sul tabellone.. Sembrava... infatti continuava a pensare a Mark... Benji... Marzia...

Si girò in direzione di Mark e notò che la stava fissando...

“E ora cos’ha da guardare... è così bello... no, non devo pensare a lui... Così si girò in direzione di Marshall che continuava a parlare.

Dopo qualche istante si girò di nuovo verso Mark...

“Ancora mi fissa... ma cos’ha poi da fissare... quando termina questa conferenza... non ne posso più...

“Devo assolutamente incontrarla... devo... continuamente si gira a fissarmi... mia piccola Lusia...

-... ed infine sta sera ci sarà una grande festa dove tutti i componenti delle squadre partecipanti al mondiale vi parteciperanno... ah le manager sono invitate... è tutto... potete andare...-

Tutti i ragazzi dopo aver salutato si diressero di nuovo in campo per continuare gli allenamenti.

-Lusiaaaaaa!!!- urlò qualcuno alle spalle di Lusia.

Quest’ultima si girò e...

“E quella strega che vuole... non vorrà mica... si sta venendo qui... vuole essere uccisa?...”

Qualche secondo dopo le parole di Patty gli riaffiorarono nella mende...

 

Non è vero che è andata a letto con Mark...

Non è vero... Non è vero... non è andata a letto con Mark...

Credimi... almeno credi a me...

 

“Che Patty abbia ragione.. no, è impossibile Benji è stato chiaro... non mi mentirebbe mai...”

-Lusia... come ti senti?- domandò semplicemente Marzia.

-Non sono affari tuoi!- disse con tono secco Lusia.

-Come...-

Alcune immagini le riaffiorarono nella mente:

 

lei e Mark...

Benji che li ha scoperti al letto insieme...

 

-Lusia... non mi...- disse Marzia incredula.

Lusia voltò i tacchi e si diresse da Patty e con una scusa si diresse in camera.

 

Sull’ascensore...

“E’ proprio impertinente... la odio... come può semplicemente dire –Lusia... come ti senti...- ? Eh? come può dirlo così spontaneamente...”

L’ascensore si aprì e lentamente si diresse in camera sua.

Mentre camminava a testa bassa pensava a lei... la ragazzina impertinente... la stupida spagnola che ha messo i bastoni tra le ruote.

Alzò lo sguardo e si fermò di colpo... Mark era davanti alla sua camera appoggiato alla porta con un piede poggiato sulla porta e l’altro per terra.

Anche lui alzò lo sguardo...

-Lusia...-

 

Ecco la fine del capitolo... scusate se mi sono

fatta attendere un po’...

Allora come vi è sembrato questo chap... a me piace...

Adesso è il momento dei ringraziamenti:

vi ringrazio per aver recensitoooooo e anche chi ha

letto ma non ha racensitoooo...

Vi Voglio Beneeeeee

Un Besos

Asuki...

   

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** diciasettesimo capitolo ***


Patty era nella sua camera e pensava a tutto quello che gli aveva detto il suo adorato (ormai non più

 

CAPITOLO 17

 

La giornata passo così:

I ragazzi erano ognuno nelle loro stanze;

Lusia era nella sua stanza che ripensava agli avvenimenti di quel pomeriggio;

e Patty era nella sua camera e pensava a tutto quello che gli aveva detto il suo adorato (ormai non più! NdPatty.) Holly...

“Però lo biasimo... (??????????????????????????????????????..... NdTutti...) trovarmi a letto con Benji che era oltretutto poggiato sui miei cuscini... quasi quasi lo perdono...

 

Senti... non voglio assolutamente parlare con te... capito?!

 

...... un attimo... perchè tutta questa gelosia e interesse... non sarà mica... noooooooo... impossibile.... Però il suo comportamento mi porta a pensarlo...”

Qualcuno bussò alla porta...

“Chi sarà mai... non sarà mica... oh mio Dio... devo sistemarmi...”

-Un attimo....- disse Patty.

Così Patty si diresse velocemente in bagno e dopo essersi lavata la faccia e essersi legata i capelli andò ad aprire e si trovò davanti a...

-Ciao! ah... sei tu Marzia...- (a chi stavate pensando... NdA)

-Che accoglienza Patty... stavi forse aspettando qualcuno?- domandò Marzia che era fuori.

-Si... cioè no...-

-Racconta...-

-Ok... entra...-

Dopo essere entrate, Patty fece accomodare Marzia sul letto e si sedette di fronte a lei.

-Allora... da dove inizio... lo sai io stavo...-

Dopo aver raccontato la storia...

-Cosa???? Non può essere stato così cattivo!- disse Marzia.

-Invece è così...- disse Patty abbassando lo sguardo.

-E tu cosa hai fatto?-

-Bhe... sono scappata in lacrime...-

-Ma sei scema... dovevi essere più combattiva... dovevi dirgli cose del tipo “A te che importa se io e Benji stavamo insieme...”... no, invece sei scappata...-

-Lasciamo perdere... perchè sei venuta qui? Dovevi dirmi qualcosa?-

-Si... per stasera alla festa...-

-Non credo che verrò alla festa?-

-Cosaaaaa? ma sei scema...-

-No... non credo di poter reggere un confronto con lui...-

-Invece tu verrai...-

-Cosa?-

-Si... te lo ordino...-

-Non puoi farlo....-

-Invece si che posso...-

-ma...-

-Vuoi farti vedere giù da lui?-

-No...-

-Vuoi fargli capire che le parole che ti ha detto ti hanno fatto male?-

-No...-

-Allora... andiamo...-

-Mi hai convinto...-

-Così si fa!- disse dandogli un colpetto sulla schiena facendola barcollare in avanti...

-Puoi essere più delicata...- disse Patty ricomponendosi.

-Scusa...- Dopo una risata da parte delle due Marzia riprese -Allora avevo pensato se...-

-Se...-

-Potevi prestarmi uno dei tuoi vestiti... l’altro giorno li ho visti... e così...-

-Ok... che ore sono?-

-Le 19.00...-

-Sarà meglio prepararci...-

Mentre si preparavano...

-Allora sai se Lusia verrà alla festa...- disse Marzia.

-Non credo...-

-A proposito... oggi è stata così strana nei miei confronti...- disse Marzia.

-Ecco... lo so che non dovrei dirtelo... ma, a questo punto devo per forza farlo... ti ricordi quando mi hai detto che tu e Mark avevate dormito insieme...-

-Si... ma ricordati senza esserci nemmeno sfiorati...-

-... questo lo so... comunque... e vi ha scoperti Benji...-

-Eh... e fino a qui lo so...-

-Poi il pomeriggio Lusia come al solito si stava strusciando con Mark e Benji non potendo più sopportare il comportamento della sorella... ha rivelato a Lusia di voi due insieme...-

-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA????????-

-Sapevo che ti saresti arrabbiata...-

-ma come ha potuto... io... io... io... LO AMMAZZOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ecco perchè questo pomeriggio non mi ha neanche rivolto la parola....-

-Si... e anche perchè non è venuta agli allenamenti in questi giorni... adesso si rifiuta di parlare con Mark e con Benji...-

-Ecco... devo fare assolutamente qualcosa...- disse a bassa voce marzia.

-Cosa? Hai detto qualcosa?-

-No... no...- E così continuarono a prepararsi.

 

Nella stanza numero 257...

-Uffa Tom... c’e la smetti di fare avanti e indietro per tutta la stanza... e da più di 1 ora... mi fai venire il voltastomaco...- disse Holly che era sdraiato sul suo letto.

-Non so cosa fare... io l’altra volta l’ho baciata...

-ma chi hai baciato...-

-Nadja... lei... ieri quando sei entrato nella stanza e mi hai sbattuto fuori io stavo cercando di chiamarla... ma non rispondeva...-

-E allora?-

-Come E ALLORA?-

-Chiamala... se non la chiami non saprai mai se se l’è presa o meno per quel bacio...-

-Forse hai ragione... ma dimmi... tu piuttosto...-

-Si?-

-Dimmi cosa c’è che ti preoccupa?-

-Va bene... è inutile tenermi tutto dentro... allora... io ho trovato...-

Dopo aver raccontato tutto a Tom...

-E allora... questo non è una ragione per poterla trattare male...-

-Si invece... se lei si è messa con Benji almeno poteva essere gentile nel dirmelo...-

-Si come no... scusa ti ricordo che lei non è la tua donna... e non lo è stata in passato!-

-Si... ma... Tom tu lo sai che io...-

-Si, lo so...-

-E per questo mi ha spezzato il cuore...-

-Non preoccuparti... si sistemerà tutto... adesso chiamo Nadja...-

Così Tom prese il telefonino e compose il numero di Nadja...

-Hola?-

-Nad-Nadja...-

-To-Tom....-

-Come va?-

-Bene e tu...-

-Non c’e male... mi chiedevo se ti andrebbe di... ecco... di...- Tom era imbarazzatissimo come Nadja nel resto.

-Si?-

-Di accompagnarmi ad una festa sta sera che si celebrerà qui in Hotel... dove ci sono tutti i partecipanti al mondiale...- Tom chiuse gli occhi per paura di una risposta negativa.

-Perchè no...-

-Come...-

-Perchè no!-

-Fantastico...-

-Allora ci vediamo li per...-

-Le 20.30 va benissimo...-

-Ok...-

Così riagganciarono e Tom si preparò per andare alla festa.

 

 

ECCO LA FINE DEL CAPITOLO...

STO PUBBLICANDO VELOCEMENTE QUESTI CAPITOLI PERCHE’... BEH IN QUESTO PERIODO MI SENTO CON TANTA ISPIRAZIONE E PRIMA CHE MI DIMENTICO TUTTO QUELLO CHE PENSO DECIDO DI SCRIVERE...

GRAZIE PER TUTTI QUELLI CHE RECENSISCONO... MI RENDETE COSI’ FELICE...

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.....................................................!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un bacio

Asuki...

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Capitolo 17
*** sedicesimo capitolo ***


Mark alzò lo sguardo e sussurrò un debole

 

CAPITOLO 16

 

Mark alzò lo sguardo e sussurrò un debole...

-Lusia...-

Lusia era ferma che cercava di capire cosa volesse quel suo amato/odiato Mark da lei.

E adesso che vuole? Allora Lusia fai finta di non averlo visto... certo che intelligenza... è davanti alla porta della mia camera... e adesso che fa?”

Mark si era avvicinato a Lusia ed ora erano uno di fronte altr’altro.

Il cuore della ragazza batteva a 1000...

“Cuore e calmati... che sarà mai... e chi sarà mai? Certo è Mark... il mio Mark... che è andato a letto con Marzia...

Senza neanche degnarlo di uno sguardo, gli passò accanto e dopo averlo sorpassato si diresse velocemente verso la porta della sua stanza. Dopo aver preso le chiavi della sua stanza, la aprì e entrò.

Lusia stava per chiudere la porta quando sentì qualcuno fermarla... era Mark che con la mano aveva impedito che la porta si chiudesse.

-Lasciami... in pace...- riuscì a dire Lusia.

-No... devi ascoltarmi...-

Mark con un gesto veloce entrò in camera chiudendo la porta alle sue spalle.

-Non... ho voglia di ascoltarti...-

-Ti prego Lusia... ascoltami...-

Non aveva pregato nessuno di fare qualcosa... si stava umiliando e lei non lo capiva.

-Adesso lasciami in pace... esci da questa stanza... ti prego...- gli scappò detto.

“Come diavolo mi è saltato in mente di dirgli TI PREGO?”

Mark non accenna a muoversi.

-Fai quello che vuoi...-

Lusia stava per chiudersi in bagno quando Mark, con una presa salda, la prese per un braccio e la bloccò. Non riusciva a muoversi.

-Lasciami... LASCIAMIIIII!-

-Ascoltami...-

Mark stava stringendo di più la presa.

-Lasciami... mi fai male...- Disse Luisa.

-Scusa non volevo...- Disse il ragazzo dispiaciuto e lasciandola.

La ragazza stava per chiudersi in bagno quando Mark le prese di nuovo il braccio.

-Lasciami...-

-No!-

-Lasciami...-

-No...-

La ragazza, con la mente annebbiata, realizzò di esser stata sbattuta contro il muro. Sentì il corpo caldo e teso di lui premere prepotentemente contro il suo.

-Adesso come la metti... adesso ascoltami... io non sono...- dopo un attimo di pausa -... io non sono andato a letto con Marzia...-

-Si come no... se tu non sei andato a letto con lei... io mi chiamo Cleopatra...-

-Perchè non vuoi capire...-

Mark strinse di più il suo corpo virile contro quello esile di Lusia.

-Ti prego ascoltami... il bacio... il bacio che ti ha dato l’altra volta in campo... beh... il bacio era vero...-

-Perchè vuoi fingere... lo sanno tutti che lo hai fatto solo perchè volevi fare un dispetto a mio fratello...-

-Davvero?-

Mark si avvicinò a lei. Mille emozioni contrastanti esplosero nella loro mente quando le labbra coprirono anche l’ultimo spazio che li separava.

“Dai Lusia... lui vuole fare il doppio giochista... dagli un calcio sui suoi gioiellini di famiglia e buttalo fuori con uno spintone...

Senza rendersene conto, come se il cervello avesse smesso di dare ordini al corpo, lei chiuse gli occhi e permise alla lingua di lui di introdursi con dolcezza nella sua bocca, non opponendo la benché minima resistenza. Dopo qualche istante lui si distaccò mentre Lusia era con gli occhi ancora chiusi.

-Ti ho convinto...-

-Sei... sei...- disse con una punta di rabbia -... un... un... uno stupidooooo... chi ti ha dato il permesso di farlo... va da lei... va dalla tua spagnola...-

E con una spinta lo buttò fuori dalla stanza e chiuse con potenza la porta per poi scivolare con le spalle alla porta per terra piangendo.

 

Gli allenamenti erano finiti e i ragazzi, tranne Benji, si diressero nello spogliatoio a farsi la doccia.

-Ragazzi... avete visto oggi Lusia...- disse Bruce.

-Si... avete per caso visto Mark? Dopo la conferenza si è volatilizzato...- disse Danny.

-Forse non ti è venuto in mente che sia andato da Luisa...?-

-Già...-

-Ragazzi... io sto andando in camera...- disse Holly prendendo l’asciugamano e uscendo dagli spogliatoi.

-Avete visto oggi Holly?-

-Un’altra persona... Tom sai per caso qualcosa?- disse Paul.

-No... io non so niente...- rispose mentre si sciacquava sotto la doccia.

-Bha chi li capisce è bravo...- intervenne sconsolato Bruce.

 

Intanto Holly stava percorrendo il piccolo percorso all’aperto che collegava l’Hotel al campo quando vide una figura esile appoggiata sul muro dell’estremità del percorso.

La figura alzò lo sguardo e appena riconobbe Holly si allontanò dal muro e si posizionò davanti a lui.

-Capitano...-

-Patty...-

Holly aveva assunto un tono talmente distaccato che face molto male a Patty, poiché non aveva mai assunto quel tono con lei.

-Devo parlarti...- disse lei.

Holly non rispose ma proseguì la strada che stava facendo qualche istante prima.

-Aspetta... capitano...- disse lei inseguendolo.

-Senti... non voglio assolutamente parlare con te... capito?!- disse lui continuando a camminare.

Il tono duro di quelle parole sorpresero non poco Patty che si fermò e dopo averlo guardato un’ultima scappò nella direzione che stava facendo Holly che appena la vide voleva correrle dietro ma si fermò prima di farlo...

 

FINEEEEEE... del capitolo...

Eccomi qui... stavolta ho recensito subito per non farvi preoccupare (mi riferisco a nika, grazie per esserti preoccupata...)

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e continueranno a farlo (mi fa piacere che la mia storia vi piaccia...) ... e chi non ha recensito ma ha letto lo stesso.

Un Bacio

Asuki

 

 

 

 

 

 

  

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Capitolo 18
*** 18 capitolo ***


-Holly

 

CAPITOLO 18

 

-Holly... sei sicuro di non voler venire alla festa...?- domandò Tom mentre stava uscendo dalla stanza.

-Si... starò qui... almeno non mi subirò la scena di Benji e Patty assieme...-

-Ma quando sei cretino... se tu non vieni, starai al loro gioco...-

-Non mi convinci tanto... vai che c’è Nadja che ti aspetta...-

-Sicuro?-

-Si... si...-

-Ok...-

Così Tom uscì dalla camera e si diresse alla hall dove si doveva incontrarsi con Nadja.

 

-Patty possiamo andare...-

-Io... non uscirò da qua dentro conciata così...-

-Perchè? Stai così bene... ti ricordo che stai andando ad una festa...-

-Ehhhhhhhh!-

-Dai.. sembri una diva di Hollywood...-

-Si... una diva porno star di Hollywood...-

-ma che sei esagerata...-

-Si come no... se tu questo vestito me lo chiami vestito...-

-Perchè... è un bellissimo vestito può essere un po’ corto ma... niente di più...-

-Un po’... un po’... se mi si vede il sedere...-

-ma non è vero... arriva un po’ sopra le ginocchia e ti si vede il sedere...?! e poi ti ricordo che questo vestito era tra i tuoi...-

-Infatti... non so come ci sia finito... anzi, un idea c’è l’avrei... infatti quando arrivo a casa io ammazzo mia madre... e poi questo colore non mi piace...-

-Invece è bellissimo... quel verde acqua ti sta benissimo...-

-Fatto sta che...-

-Andiamo...-

Così Marzia, dopo aver preso per un braccio Patty, la portò fuori dove incontrarono...

-Ciao... come siete belle...- disse Bruce.

-Grazie...- dissero in coro le ragazze.

-Benji... Benji... e tu cosa ne pensi...- disse Bruce mentre sventolava una mano davanti al volto di Benji.

Infatti vi era un Benji, che vedendo Marzia, cadde completamente sotto shock; poiché Marzia indossava un vestitino dalle bratelline strettissime e dalla scollatura a V che gli arrivava sopra le ginocchia da cui partivano dei strascichi che arrivavano ai piedi, di colore celeste con delle sfumature bianche e blu. I suoi capelli ricci e rossi erano lasciati sciolti. Per l’occasione si era tolta gli occhiali e si era truccata lievemente gli occhi con un ombretto celeste.

-Benji o Benji... ci sei...? c’è la fai...? sei connesso...?- Disse Bruce.

-Eh?- disse Benji mentre si risvegliava dallo stato di shock.

-Ti ho detto... cosa ne pensi....-

-Ma di che?-

-Lascia perdere... Marzia...-

“Oh mio Dio... fa che non me lo chieda...!” Pensò Marzia.

-... posso avere l’onore di scortare una bella ragazza come te alla festa...-

“Come non detto... mi fa un po’ pena... non posso mica dirgli di no... piccolo... che faccino...” –Con piacere...- “Quale piacere e piacere...”

Così Bruce gli tese la mano e Marzia si vide costretta ad accettare.

-Vogliamo andare?- Domandò Benji imitando il gesto impacciato di Bruce, facendo ridere la ragazza. .

-Con piacere...- disse Patty.

In quel istante (senza neanche farlo apposta! NdA.) Holly uscì dalla camera poiché udì delle voci a lui familiari.

“Ma quella non è Patty... si è lei... ed è in compagnia di Benji... mano nella mano... però... è così bella... quel vestito verde acqua che gli arriva sopra le ginocchia le sta d’incanto... le sue gambe, perfette... bellissime... poi i suoi meravigliosi capelli come la pece legati in un elaborato chignon... sembra un angelo... che sta con Benji...

Così rassegnato rientrò in camera sua sbattendo forte la porta e coricandosi sul letto.

 

Mark era nella sua camera che ascoltava il CD delle canzoni di Tiziano Ferro precisamente IL CONFINE.

 

Sai cosa c'è?
Ci sei te

Da un po' in qua
No non capisco ora te lo confesso
E' assurdo sai?
Ti cerco mentre
Duemila "te"
Mi girano intorno mi parlano e io
Non li sento
O forse sono sordo
Li guardo
E forse non li vedo
Sarei fortunato ad averti qui
Ma non posso piangerti
All'infinito
Morire qui per te....

 

“Perchè il tuo nome continua a tormentarmi in questo modo... 100... 111... 10000... 2000 te... che continuano a girare nella mia testa...

 

Intanto Lusia (Si stava tagliando le vene... Ndsore di Asuki.) ascoltava (che coincidenza... NdA.) il confine di Tzn Ferro... (Lusia... vuoi un taglierino... Ndsore di Asuki.)

 

Io lo so
Come sei
Mi fai male
Prima ferisci e scappi
Poi torni di nuovo

Tu forse ti diverti
Io invece poco
Ma in fondo a te ci credo
E se riuscissi a trattare me
Come poi tratti l'idea di me
Io voglio rispetto
E' un mio diritto

 

Il confine tra i miei sentimenti è così sottile
Che non riesco più a ragionare
E non capisco se
Ti odio o sono innamorato di te
Il confine tra i miei sentimenti è così sottile
Che tu riesci ad uscire e a entrare
E non capisco se
Ti odio o sono innamorato di te

 

“Come sono vere le parole di questa canzone cantata da questo cantante italiano... (Ou...so Tiziano Ferro... no questo... Asuki diglielo tu... che poi ‘annamo a Sanremo... per fare un duetto... NdTzn... certo Iano Ferro... NdA.)... non riesco a capire se ti odio o ti amo... il confine dei miei sentimenti è cos’ sottile...”

 

Fare e disfare
E' il tuo mestiere
Ed io che osservo senza reagire
Prima...rapito, legato e torturato
Poi...fuggito, confuso tu mi hai ri-illuso

 

“Già... tu hai torturato il mio cuore ma non solo... anche la mia anima e il mio corpo... resteranno legati e rapiti dal tuo nome...”

 

Mentre quei due si tagliavano le vene (con il mio taglierino... Ndsore di Asuki.), nella sale dove si stava svolgendo la festa, i ragazzi della nazionale giapponese erano in attesa dei componendi delle altre squadre che avrebbero partecipato al mondiale.

Dopo un po’ di tempo, dopo che tutti i componendi delle varie squadre erano in sala, Marzia vide una figura a lei familiare, così si avvicinò a lui...

-Louis...-

-Si, ma tu chi sei?-

-Come chi sono... sono Marzia...-

-Nooooo... impossibile... sei così cambiata...-

-In meglio spero!-

-Come no...-

-Che fine ha fatto Pierre...-

-Guarda, è li... che sta facendo il suo ingresso trionfale...- disse Louis indicando un Pierre sul cavallo bianco.

-No... impossibile... sembra Lady Oscar...-

-AhAh.... PIERREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.... VIENI GUARDA CHI C’E’....- gridò Louis.

Pierre entrò dentro la sala con il suo cavallo (???????????????????? NdA.) e dopo essere sceso da quest’ultimo lo consegnò ad un inserviente...

-Me lo tratti come si deve... ah, non si dimentichi che alle 23.00 deve dargli la sua cena.... una carota può bastare, sa lui è in dieta...- dopo che l’inserviente si allontanò... –Louis... chi è questa splendida e divina fanciulla...?-

-Lei è Marzia... anche io non l’avevo riconosciuta...-

-Nooooo... impossibile... sei cambiata molto dall’ultima volta...-

-Spero in meglio...-

-Ammazza, certo che in meglio...-

-Adesso devo andare... ci vediamo dopo...- disse Marzia dando una pacca sul sedere di Louis.

-Marzia aspetta...- Così Louis si avvicinò a Marzia e gli ritornò la pacca sul sedere.

-Come ai vecchi tempi...-

Marzia sorrise e si allontanò.

Intanto Benji aveva seguito ogni piccolo particolare della conversazione tra i tre, indento tra Marzia, Louis e Pierre, anche la pacca sul sedere.

Marzia si era avvicinata al bancone dove si prendevano i paunch quando...

-Signorina... posso avere l’onore di berlo con lei...-

-Karl...-

-Ci conosciamo...-

-Non mi riconosci vero?-

-No.-

-Sono Marzia...-

-Marzia? Marzia Rodriguez...-

-Si... sono io...-

-Ma sei cambiata molto dall’ultima volta che ti ho visto... sei come dire...-

-Diversa...-

-No... sei bellissima...-

-Grazie...-

-Allora... cosa ci fai in questa festa?-

-Ecco... sono la manager della nazionale giapponese...-

-Ma tu non sei spagnola...?-

-Si... ma mi hanno chiamato per partecipare come manager e io ho accettato...-

-Ah...-

-Adesso vado... ci vediamo...- disse e prima di andarsene diede un bacio sulla guancia.

 

Si allontanò da Karl e andò a fare compagnia a Patty.

-Ti stai divertendo...?- domandò Marzia.

-Mah... insomma... lui non c’è... e io mi sto annoiando... ti ho visto parlare con Schneider, Le Blanc e Napoleon.-

-Si, li ho conosciuti nei miei innumerevoli viaggi con mio padre...-

-Ah...-

-Che ore sono?-

-Saranno più o meno le 21.00...-

-Grazie...- e poi pensò...

“Adesso si attua il piano di riconciliazione tra Holly e Patty...

 

Ciauuuuuuuuuuu.... come va la spassate...

allora... la canzone di Tiziano Ferro, cioè Il Confine, la troverete nell’album ROSSO RELATIVO... vi consiglio di ascoltarlo.

Grazie per recensioni...

un bacio

Asuki.

 

 

 

 

 

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Capitolo 19
*** 19 capitolo ***


“Adesso si attua il piano di riconciliazione tra Holly e Patty

 

CAPITOLO 19

 

“Adesso si attua il piano di riconciliazione tra Holly e Patty...

-Oh mio Dio...- disse Marzia preoccupata. (non dimentichiamoci che recita... NdA.)

-Cosa è successo?- Domandò Patty girandosi di scatto verso Marzia.

-Oh beh... lo so che mi ucciderai... ma... ho dimenticato la lavatrice accesa...-

-oh beh... non fa niente...-

-Sicuro?-

-Si, non preoccuparti...-

-Mano male... allora vado a spegnerla...- disse Marzia mentre si avviava fuori dall’Hotel.

-Aspetta, ti faccio compagnia...- disse Patty inseguendola.

-Grazie...- “Bene... ha abboccato...”

 

Erano arrivate davanti allo sgabuzzino dove c’erano le lavatrici...

-Prego... prima le signore...- disse Marzia.

-Perchè... tu che sei...?- disse Patty sorridendo.

-Beh... si dice sempre così...- disse Marzia sorridendo.

-Ah... allora, grazie...- disse Patty entrando per prima nello sgabuzzino che fu subito chiuso da Marzia a chiave.

-Ma cosa? Marzia... apri subitoooooo...-

-Oh Dio... lo sgabuzzino si è chiuso da solo...-

-E apri no... c’è la chiave appesa...-

-Ehm... mi dispiace Patty è caduta e non riesco a trovarla... vado a cercare aiuto...-

Marzia dopo una risata diabolica entrò di nuovo in Hotel e diresse i suoi passi verso Tom che stava parlando con Nadja.

-Tom... ha abboccato, sei un genio...-

-Grazie... modestamente...-

-Adesso tocca a te... va da Holly...-

Tom dopo aver sorriso alle due ragazze, si diresse nella sua stanza dove vi trovò un Holly coricato sul suo letto mentre leggeva un giornale sportivo. (che novità... ^__^ NdA.)

-Allora Tom... che ci fai qui?- disse Holly non distogliendo gli occhi dal giornale.

-Niente... vedi... mi annoiavo!-

-Non credo proprio visto che sei in compagnia di Nadja... cos’è successo?- disse Holly sedendosi sul letto.

-Niente... ti ricordi quando ti ho detto che l’ho baciata... ci ho riprovato e... e lei si è arrabbiata e se ne andata...-

-Ah... le donne sono tutte uguali...-

-Già... Holly ti va di fare quattro passaggi al campo...-

-Perchè no...-

“Ha abboccato... però non credevo di essere così convincente... se con il calcio non andrà bene potrei passare alla recitazione...

Così si alzarono e si diressero verso il campo.

Arrivati davanti allo sgabuzzino dei palloni...

-Ma chi l’ha chiuso... credevo che si lasciasse aperto...- disse Holly sbattendo un pugno nella porta dello sgabuzzino.

-Holly... se non mi sbaglio ci dovrebbe essere un pallone nello sgabuzzino delle lavatrici...-

-E chi c’è la portato li?-

-Ah... non lo so... tentare non nuoce...-

-Già... ma non dovrebbe essere chiuso...-

-Boh...-

-Va bene... Tom, aspettami qui che vado a vedere...-

Così Holly si diresse verso lo sgabuzzino delle lavatrici e...

-Tom... che fortuna, ci sono le chiavi!-

-Già...-

Così Holly con gesto veloce girò la chiave, mentre Tom gli si metteva di dietro senza fare rumore, e appena aprì lo sgabuzzino Tom lo spinse dentro chiudendo a chiave la porta.

-Toooooom... ma che scherzo è questo...-

-Capitano?- disse una voce dietro Holly.

-Patty? TOOOOOOOM APRI SUBITOOOOOO...- gridò Holly sbattendo tanti pugni sulla porta.

-No, finché non chiarirete non uscirete da lì...-

-Bravo Tom... apposto di fare calcio potresti iscriverti nella mia scuola ti prenderebbero di sicuro, visto le tue abilità nascoste da attore...- disse una voce alle spalle di Tom.

-Oh Marzia... grazie... infatti pensavo che se con il calcio non andrà bene potrei passare alla recitazione...-

-Marzia... non mi dire che c’è il tuo zampino...- disse Patty.

-Ehm... Si...-

-Ma io...-

-Tu cosa...? Tom, andiamo...-

-Nooooo... Tom se te ne vai a non apri chiederò a Marshall di non farti giocare...-

-Non mi importa... correrò il risciò...-

Così Tom e Marzia lasciarono Holly e Patty nello sgabuzzino.

 

Entrarono in Hotel e...

-Adesso devo darmi da fare con quella testa dura di Lusia...- disse Marzia.

-Già, sei sicura di non voler aiuto?-

-No Tom... devo farcela da sola... grazie lo stesso...- Disse Marzia avviandosi verso Mark che era in un angolo insieme a Danny e Ed.

-Mark... potresti venire con me? dovrei parlarti. - disse Marzia sbucando alle spalle dei tre.

-Cosa vuoi...? Hai già comminato danno...- rispose burbera la Tigre.

-Uhm... tu vieni... poi vedrai...- disse Marzia prendendo Mark per mano e portandolo via con se.

-Dove mi stai portando?- domandò il cannoniere.

-Lo vedrai...- rispose Marzia.

Arrivati davanti alla camera di Patty...

-Tu aspetta qui dentro...- disse Marzia chiudendo la porta della camera ma non a chiave

-Non uscire di qui... mi raccomando... e... fidati...- poi si diresse verso la camera di Lusia e bussò.

-Lusia... sono Marzia...- disse agitatamente.

-Che vuoi da me?-

-Presto... vieni con me... Mark...- continuò agitatamente.

-Mark cosa?- disse Lusia uscendo dalla sua camera.

-Mark... non si è sentito bene alla festa...-

-Cosa? E cos’ha?-

-Non lo sappiamo....-

-Adesso dov’è?-

-E’ in camera di Patty...-

-Presto andiamo...-

“Sapevo che ancora ci tiene... bene.”  Pensò Marzia sorridendo sotto i baffi.

Arrivata davanti alla camera di Patty, Lusia spalanco la porta e vi trovò un Mark in piedi.

-Ma che scherzo è questo?- disse Lusia.

-Adesso chiarite...- disse Marzia prima di chiudere la porta a chiave, e prima di andarsene disse...

-Sopra la scrivania c’è una lettera... Lusia leggila...-

Lusia si avvicinò alla scrivania dove vi trovò la lettera e dopo averla presa la aprì “delicatamente”...

 

Intanto nello sgabuzzino delle lavatrici...

E adesso? Uffa... me la pagherà Marzia prima o poi... però che situazione... io quasi mezza-nuda (Ehi... non esageriamo.... NdA.) e lui in pantaloncini e canottiera... e che canottiera... se quella me la chiamate canottiera... è soltanto uno straccio... non credevo che Holly usasse canottiere di questo genere... ma che penso... impossibile, a parte che non ci parliamo e poi sarebbe un sogno... io tra le braccia di Holly tutto nudo... impossibile...”

 

“Tooooooooooooooooooooooom (No... anche nel pensiero gridano? NdA.) io... io... io ti faccio il cu... goaaaaaaaaaaaaaaaaaal (???????????????? Ndsore Asuki. ) io... e adesso... che situazione imbarazzante... lei con un vestitino e che vestitino... è quasi mezza-nuda (Ri Ehi non esageriamo... NdA.) wow... che gambe... che fianchi... che cu... sorvoliamo... io... quasi, quasi... ehm... non è da me pensare queste cose...”

 

-Capitano...- disse Patty.

-Che vuoi...- disse scorbuticamente Holly.

Dopo un attimo di silenzio Patty scoppiò...

-CHI SEI TU CHE TI PERMETTI DI PARLARMI CON QUESTO TONO... EH? IO SONO STATA SEMPRE AL TUO FIANCO... UNA BRAVA MANAGER... E TU MI RIPAGHI COSI’, CON QUESTO TONO? EH?-

-Ma...-

-SONO STUFA... STANCA E STUFA...-

-Io...-

-TU COSA?-

-Io...-

-EH?-

-Io...-

-VUOI PARLARE?-

-SE NON MI FAI PARLARE...-

-IO DOVREI FARTI PARLARE...?-

-NON URLARE!-

-IO NON STO URLA... oops... hai ragione stavo urlando...-

-Oh... finalmente... ora si incomincia a ragionare... cmq... io ti stavo dicendo che... eri in obbligo di dirmi che stavi con Benji...-

-In obbligo? E tu chi sei per dirmi che io dovevo essere in obbligo di dirti che io e Benji...- Disse Patty prima di bloccarsi poi riprese -Io e Benji? Ma chi te l’ha detta questa cavolata? Non mi dire che quando sei venuto...-

-Si... lui era comodamente adagiato su di te, quando stavate andando alla festa vi ho visti mano nella mano... cosa dovrei pensare?-

-Ma non dire stronzate... quella famosa volta ho visto Benji triste e per non farlo vedere in quelle condizioni da qualcuno un po’ curioso l’ho portato in camera mia... tutto qui... e poi quando ci hai visti mano nella mano era perchè volevamo imitare il gesto impacciato di Bruce...-

 

Lusia guardò Mark prima di leggere la lettera...

-Che fai... non la leggi?- domandò Mark.

-Non sono fatti tuoi...-

Lusia incominciò a leggere...

 

Ciao Lusia,

lo so che stai pensando di uccidermi, ma era

l’unico modo per attirati nella mia trappola....

e lo devo proprio ammettere, ci sei caduta

come una per cotta... sorvoliamo... ti scrivo

per dirti che io e il TUO Mark non siamo andati

a letto insieme... quella sera mi ero dimenticata

di farmi dare le chiavi della stanza da Patty e

per non disturbare sono andata in quella del

TUO Mark...

Adesso per favore fate pace che non ne posso

più... tutti c’è l’hanno con me da Bruce a Mark

tutti senza escluderne uno... ti prego... affettuosi saluti

                                                                           Marzia...

 

PS: scusami per averti fatto prendere un colpo prima... la faccenda di Mark malato... ^U^

 

-Che scema...- disse Lusia mentre sorrideva.

-Allora... adesso che siamo qui perchè non chiariamo...?-

-No...- “Lo farò attendere ancora un pochino... deve proprio dimostrarmi che tiene a me...”

 

Sgabuzzino...

-Allora non state insieme...- disse Holly con la faccia da scemo.

-Già...-

 

Ciauuuuuuuuuuu come va? Io bene... (e allora? Ndsore Asuki.)

Allora... vi è piaciuto questo chap... nel prox, che sarà pubblicato mooolto probabilmente tra venerdì e sabato, ci sarà una risvolta nella storia tra... lo scoprirete nel prox chap...

E ora è il momento di ringraziare chi recensisce e chi solo legge...

GRAZZZZZZZIIIIIIIIEEEEEEEEEEEEEEE....

Baci

Asuki...

 

 

 

 

 

                                                                          

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** 20 capitolo ***


Holly guardava Patty come uno stoccafisso con i capelli a capra

 

CAPITOLO 20

 

Holly guardava Patty come uno stoccafisso con i capelli a capra.

-Allora... impossibile... io... credevo che... Oh Patty...-

Detto ciò Holly si avvicinò a Patty e dopo averla abbracciata la fece volteggiare in aria.

Holly rideva e Patty lo guardava con fare curioso...

“Oh mio Dio... Holly che mi fa volteggiare in aria... è un sogno... io tra le sue braccia... non svegliatemi...”

Holly accorgendosi della gaf che aveva commesso si fermò e pian piano la ripose per terra...

-Scusa... io... non volevo... ecco...-

Entrambi i ragazzi erano imbarazzati...

“Devo dirglielo... ora o mai più!”

-Patty...- disse sottovoce Holly ancora imbarazzato.

-Si...-

-Devo dirti una cosa...-

Patty annui, Holly era diventato serio tutto in una volta.

-Allora... non so da dove iniziare... non sono adatto a queste cose... allora... fin dal primo momento in cui ti ho visto non ho potuto non adorarti, dio i tuoi occhi, il tuo carattere testardo, la tua sincerità... ci sono ancora pregi ma è impossibile elencarli tutti... ti ho sempre osservata... da quando eri un maschiaccio, quando portavi la divisa maschile della scuola...- disse Holly sorridendo per poi continuare -... fino ad ora... che sei una bellissima donna... già una donna... non me ne sono mai accorto di come sei cresciuta e cambiata... in meglio... non dico che prima eri male... ma ora sei semplicemente stupenda... Dio, quanto sei bella... sei bellissima... ma guardati... quel vestito ti sta di incanto...-

Holly prese la mano di Patty e iniziò a baciarle le dite e il palmo della mano.

-Patty... quando io ero in Brasile... non giocavo più come prima... se ne accorto anche

Roberto... e lo sai perchè?-

Patty fece segno di no.

-Perchè... tu non eri con me... poi... mi hai fatto la sorpresa più bella in assoluto... tu sei comparsa a bordo campo... e mi hai chiamata... e io quella partita l’ho vinta per te... quello è stato il più bel regalo in assoluto... il mio sogno... ma come tutti i sogni... il mio era destinato a svanire... già tu sei partita è il mio cure piangeva... piangeva perchè tu non eri più con me...- dopo un attimo di pausa proseguì -Patricia Gatsby io... io... ti amo...-

Patty lo guardò con aria stupita... aveva sentito bene... lui la amava... era impossibile...

Istintivamente mise le sue mani davanti ai suoi occhi e incominciò a piangere, lacrime di gioia che furono fraintese da Holly (lui è mister sono_intelligente_ma_non_troppo. NdA.)

-Scusa… non avrei dovuto dirti queste cose Patty… mi stai respingendo… ti capisco… in fondo… chi diavolo potrebbe voler bene a un idiota che ha fatto del calcio e del suo allenatore la sua ragione di vita?- sospirò Holly.

Patty lo guardò, non riusciva a smettere di piangere.

 

Lusia era ancora insieme a Mark nella stanza di Patty.

Mark cercava in tutti i modi per spiegargli l’accaduto ma lei non ne voleva sapere.

-Lusia... ti prego ascoltami... io non sono andato a letto con Marzia... non ti mentirei mai... e lo sai perchè... perchè io ti...-

“Dillo... ti prego Mark... dillo... ne va della mia salute...

“Non riesco a dirlo... non pensavo fosse così difficile rivelare ad una persona i propri sentimenti...”

-Basta... non posso più ascoltarti...- disse Lusia.

-Ti prego Lusia... allora... ricominciamo daccapo... quella sera... Marzia si è dimenticata di farsi dare le chiavi della stanza da Patty... oh fino a qui ci siamo... allora Tom si è fatto aventi e gli ha chiesto se voleva dormire da lui... lei stava per accettare ma io l’ho trascinata con me e ho deciso di farla coricate da noi... ti ridico daccapo che non è successo proprio niente...-

-Allora spiegami perchè non hai voluto farla dormire da Tom.-

-Ok... intanto se lo sapeva Patty l’avrebbe uccisa... poi c’è il fatto di Nadja... Tom è totalmente innamorato di quella ragazza... ed infine ci sarebbe tuo fratello...-

-Benji...-

-Ma certo, non hai visto come la guarda? È cotto di lei, anche se si farebbe tagliare la lingua piuttosto che ammetterlo!!!-

-Ma cosa dici? Mio fratello non la può nemmeno vedere!-

-Mi sa che non conosci affatto Price... quando noi uomini litighiamo con una ragazza lo facciamo solo perchè pensiamo che solo una parola detta dalla ragazza con cui stiamo litigando ci rende felici... e lo sai il perchè? Perchè ne siamo innamorati.... è questo il ragionamento!-

-Noooooo... chi l’avrebbe mai detto... bha...-

-Adesso passiamo a noi... allora... mi credi ora?-

 

Alla festa intanto Marzia stava ballando con Santana anche se non voleva proprio ballare con lui ma per non dargli un dispiacere aveva accettato.

-Lo sai che sei proprio bella?- disse Santana facendo scivolare la sua mano sulla bretella del suo vestito facendola scendere...

-Già sei proprio bella...-

E con queste parole fece scendere le mani sul sedere della ragazza attirandola a se.

-Ti prego...- disse Marzia cercando di divincolarsi.

-Dai...-

-Lasciami...- disse dandogli un morso sulla mano che stringeva la sua.

-Ok... scusa!-

Dopo il ballo Santana disse a Marzia se voleva accompagnarlo fuori visto che li dentro c’era caldo e Marzia decise di seguirlo.

Erano fuori, lontano da tutti e da tutto quando...

-Che ne dice di movimentare un po’ la serata?- disse Santana avvicinandosi a lei.

-Cosa vuoi fare...-

-Niente di speciale...-

La ragazza realizzò di essere stata sbattuta contro un albero.

-Allora?-

-Ti prego... lasciami...-

Santana aveva incominciato a baciarle il collo per poi risalire alle labbra. Mentre la baciava la mano di lui scese fino ad arrivare ad accarezzarle il seno, da prima con delicatezza poi con potenza facendole male... decisamente male...

La mano scese ancora fino ad arrivare prima ai fianchi poi alle gambe. Li le alzò la gonna fino a scoprirle la gamba destra... la toccava... premeva... le faceva male...

Lei cerco di gridare ma non c’è la faceva... aveva troppa paura...

Il ragazzo percepì il movimento nel corpo di lei ed istintivamente ne approfittò per infilare una gamba muscolosa tra quelle di Marzia, schiacciandola ancora più contro la parete. In quella posizione, la ragazza aveva una gamba completamente incastrata sotto il corpo di Santana.

La mano era arrivata a toccare il tessuto delle sue mutandine...

Lui incominciò ad ansimare...

-Non mi dire che non ti stai divertendo...-

-Ragazzi...- disse una voce alle spalle di Santana.

-Ma chi diavolo...- dopo essersi girato –Price?-

-Si!-

Aveva sentito bene... c’era Benji...

-Togliti di mezzo... non lo vedi che sono occupato?-

-Si ma... se non ti dispiace...-

Benji si avvicinò a Santana e gli rifilò un pugno in pieno stomaco e un altro nella mascella facendo scappare il povero (non tanto povero! NdA.) Santana a gambe levate.

-Non credi che se ti avrebbe visto qualcuno si sarebbe avvicinato e avrebbe fatto volentieri il terzo del triangolo?-

Marzia non rispose, anzi una lacrima le solcò il viso ripensando all’incidente di qualche minuto prima...

-Ora che fai piangi?-

Marzia continuava a piangere...

-Io... singh... io....singh... io...- Marzia non potè dire niente che scappò via in lacrime.

Benji non riusciva a capire il perchè del pianto... poi le immagini di qualche minuto prima... le immagini di quando Marzia e Santana ballavano... poi capì tutto...

Benji la rincorse e quando la vide le prese il braccio e la costrinse a girarsi... lei ancora piangeva...

Benji l’attirò a se e la abbracciò e mentre faceva questo gli accarezzava i capelli e gli sussurrava parole come...

-Ti prometto che non lo ucciderò... ma ti prego non piangere... non posso vederti così... ormai è tutto finito...-

Dopo un po’ di tempo...

-Adesso va un po’ meglio?- disse Benji dolcemente continuando ad accarezzargli la testa.

-Singh... gra-grazie...- disse Marzia singhiozzando.

-Bene... ti devo chiedere scusa... io credevo che... insomma, non credevo che Santana potesse fare questo... se eri tu potevo capire, visto che sei la prima a comminare danno... si dice che si è lanzichenecchi, cioè che ovunque passi commini danno!-

-Cosa? Cosaaaaa? COSAAAAAAAAAA? Ma come ti permetti, io non sono quello che hai detto tu!- Disse Marzia staccandosi subito da lui.

-Secondo me si invece!-

Benji non potè neanche terminare la frase che Marzia gli diede uno schiaffo sulla guancia e se andò lasciandolo come uno scemo da solo con il suo dolore.   

“Ma come si permette... io una che commino guai (Nooooo..... NdTutti.)... uffa si stava così bene tra le sue braccia... perchè è finito così subito?”

 

Fine del capitolo...

ecco qua... povera Marzia...

che bello finalmente la capra ha detto qualcosa di intelligente...

grazie per aver recensito e aver lettoooooo

grazieeeeeeeeeee

un bacio

Asuki

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Capitolo 21
*** 21 capitolo ***


 

CAPITOLO 21

 

Patty era ancora senza parole... aveva sentito bene... Holly l’amava... ma come al suo solito aveva frainteso tutto... le lacrime erano di gioia... (lui è mister sono_intelligente_ma_non_troppo. NdA.)

Patty si avvicinò a lui con fare serio e lo abbracciò da dietro... Holly sentì il corpo di lei unito in quello suo lei era li... e lei la stava abbracciando.

Holly si girò e vide gli occhi lucidi e rossi di Patty e disse...

-Sei così bella... ma tu non mi consideri nemmeno!- disse Holly staccandosi da lei. (Ma allora è proprio scemo altro che Pallone dipendente... questo è proprio tonto... meglio che mi allontani potrebbe essere contagioso... NdA Mentre si allontana da Holly.)

Patty non riusciva a calmarsi ma doveva a tutti i costi rivelargli i suoi sentimenti.

Si avvicinò a lui e con una forza a lei sconosciuta si alzò in punta di piedi e lo baciò delicatamente mentre alcune lacrime gli solcavano ancora il viso.

Holly era rimasto scioccato da quel gesto tanto che quando lei stava per allontanarsi da lui, le prese il viso tra le mani e la bloccò sulle sue labbra, incapace di staccare quel contatto tanta era la felicità e la sorpresa per quella rivelazione.

Dopo che si staccarono Patty disse...

-Oliver Hutton io ti amo più di me stessa....- e si baciarono un'altra volta.

 

FINEEEEEEEEE... NO CARI... ANCORA NE DOVRETE SUBIRE....

NOOOOOOOOOOO NdTutti.

invece si NdA

 

-Adesso mi credi?- disse Mark avvicinandosi a lei con fare sensuale.

Lusia non proferì parola anzi si allontanò subito vedendo che Mark si stava avvicinando.

-Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti?-

Lusia annuì.

-Tu mi sei saltata addosso come una pazza... me lo ricordo come se fosse ieri... dicevi a tutti che eri cotta di me... a te sembrava che io non ti ascoltavo anzi non ti calcolavo... infatti da prima era così... poi un giorno tu sei diventata la manager della Toho mi ricordo quel giorno, tuo fratello ti ha rincorso per tutta la scuola sperando di farti cambiare idea... e mi torturava sperando che ti parlassi per farti cambiare idea ma a me non me ne poteva importare di meno... ma tu testarda come non mai... non hai ceduto nel tuo indento... anzi sei rimasta con me... tu continuamente ti occupavi di me... mi asciugavi il sudore... mi preparavi i panini... tu facevi tutto questo per me... e tutti i ragazzi della squadra erano invidiosi di me... dicevano che avrebbero pagato oro solo per ricevere un tuo sorriso che era destinato a me solo a me... e per dirla franca a me non mi interessava nulla di te... anzi mi davi fastidio... poi quel pomeriggio al campo... quando ti ha baciato... ammetto prima il mio bacio era solo per dare una lezione a tuo fratello poi ho scoperto una cosa... dopo che sei scappata dicendomi che mi odiavi il mio cuore si è spezzato a metà... poi non volevi parlarmi dicevi che ero stato un bastardo ad andare a letto con Marzia... e più mi dicevi questo e più io mi sentivo male... lo sai il perchè... perchè io... io...- “Devo dirlo... lei ha sofferto tantissimo per me... è dopo questo discorso chilometrico (che mi hai fatto dire tu Asuki... questo non sono parole che dice la tigre...NdMark. Si ma in una FF si può tutto... ricordi tu sei stato ingaggiato da me e tu hai accettato le mie condizioni... quindi devi dire tutto quello che ti dico di dire... NdA.) lei si aspetta la fatidica affermazione ma è tanto difficile dirla... e se lei non mi ricambiasse più io ci rimarrei male... molto male... ma se non faccio una prova non posso scoprirlo...”

-Dicevo... tu sei una ragazza pazza... una ragazza rompiscatole... ma sei tu... non sei cambiata affatto dalla prima volta che ti ho visto... sei sempre la stessa ragazza rompiscatole e pasticciona... ma io sono felice che sei rimasta così... tu mi piaci perchè sei Lusia... Lusia e basta... tu sei la Lusia che non potevo vedere che mi davi fastidio ma sei la stessa Lusia che mi ha fatto innamorare di te... la Lusia che amo...-

 

Marzia stava ancora ripensando all’abbraccio che Benji gli aveva dato... era stato bello sentirsi protetta da lui... le sue braccia possenti attorno al suo esile corpo... un pensiero gli si affacciò nella mente.... chissà com’è poteva essere una notte intera tra le sue braccia... subito diventò rossa me quel pensiero non voleva abbandonarla... voleva proprio saperlo... si chiedeva che se solo un abbraccio avesse scaturito in lei sensazioni mai provate una notte sola lui e lei cosa poteva fargli provare... si ritrovò ad arrossire poi scosse il capo per scacciare quel pensiero.

Entrò nella sala dove si stava svolgendo la festa e si avvicinò a Nadja che era in compagnia di Tom.

-Allora... vi state divertendo?- disse Marzia.

-Oh ciao... dove sei stata tutto questo tempo...- disse Tom.

A quel affermazione Marzia si rattristò e Nadja notandolo cambiò discorso...

-Allora chissà come se la stanno cavando quei 4...-

-Boh... potemmo andare a vedere...- disse Tom.

Così i tre si diressero verso il campo.

Arrivarono davanti allo sgabuzzino delle lavatrici e Marzia appoggiò l’orecchio alla porta ma non sentì nessun rumore...

-Guardate che se ne sono andati...- disse.

-Apri e vedi...- disse Tom a bassa voce.

Marzia prese la chiave e la girò lentamente senza fare rumore quando aprì la porta lo spettacolo che videro era che Holly teneva Patty tra le sue braccia e la stava baciando nel frattempo Patty passava la sua mano tra i capelli di Holly. Quando sentirono dei rumori entrambi si girarono e notando la presenza di Tom, che stava quasi per mettersi a piangere, Marzia e Nadja si allontanarono e diventarono paonazzo.

-Finalmente... oh sono felice per voi...- disse Tom avvicinandosi ai ragazzi e complimentandosi.

-Tom... siamo stati grandi...- disse Marzia mentre correva da Tom che l’aspettava a braccia aperte e dopo averla abbracciata gli diede un leggero bacio sulla guancia.

-Lo sapevo...-

-Allora se loro due si sono chiariti... forse anche...- disse Tom.

-Già... anche Lusia e Mark hanno chiarito... i Que lindo!

 

 

FINE DEL CAPITOLO...

COME VI E’ SEMBRATO QUESTO CAPITOLO?

FATEMELO SAPERE...

OGNI CAPITOLO CHE SCRIVO DIVENTO TRISTE

E LO SAPETE IL PERCHE’?

SEMPLICEMENTE PERCHE’ STO ARRIVANDO

ALLA FINE E MI SONO TALMENTE ATTACCATA

A QUESTA STORIA...

QUESTA FF MI PIACE MOLTO ED OGNI

CAPITOLO CHE SCRIVO MI PIACE SEMPRE DI PIU’...

ADESSO RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE

RECENSISCONO O CHE SOLO LEGGONO E

PREFERISCONO NON RECENSIRE...

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE

UN BACIO

ASUKI...

 

PS: A NON DIMENTICATEVI DI FARMI SAPERE

      COSA PENSATE DEL CAPITOLO....

 

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Capitolo 22
*** 22 capitolo ***


-Già

Amo la lingua, quel dolce latino bastardo

che ti si scioglie in bocca come baci di donna,

che suona come fosse scritto sul raso,

con le sue sillabe in cui soave Austro respira

e lo scoccar lieve delle fluenti liquide gentili,

ove non una nota suona aspra.

 

                                                     Lord Byron   

 

 

-Già... anche Lusia e Mark hanno chiarito... i Que lindo!-

Tom, Marzia e Nadja andarono verso la stanza di Patty...

-.... la Luisa che amo!- terminò Mark.

Lusia non credeva alle sue orecchie, Mark la amava...

-Ma finiscila di scherzare!- (Ti odio! Ndsore Asuki.) disse Lusia. –Lo sanno tutti che l’inaffondabile tigre non si innamora mai... perchè vuoi farmi questo...-

-Che cosa delle mie parole non hai capito?- disse Mark.

La porta si aprì e Lusia ne approfittò per scappare facendosi strada tra Tom e Nadja.

-Ma che cosa è successo?- domandò Tom.

-E levati!- disse sgarbatamente Mark uscendo dalla stanza spingendo Tom che cadde per terra e fu subito aiutato da Nadja.

-Lusiaaaaaaaa.... fermatiiiiiiiiiiiii!- gridava Mark mentre seguiva Lusia.

 

Intanto alla festa...

Ed e Danny erano in un angolo a parlare quando Ed disse: -Danny... ti va di farmi compagnia fuori... incomincio a sentire caldo!-

-Ok!-

Fuori, i due ragazzi stavano camminando in un vialetto fiancheggiato da aiuole.

Ad un certo punto Ed si fermò davanti ad un’arzilla fontana.

-Allora...- disse Danny mentre si sedeva sul bordo della fontana.

-Allora...-

Tra i due calò un silenzi imbarazzante che fu rotto dopo un po’ da Ed...

-Danny?-

-Siiiiiiiiiiii?-

-Niente!-

Tra i due ricade il silenzio che fu ri-rotto da Ed...

-Danny?-

-Siiiiiiii?-

-Niente!-

Tra i due ricadde il silenzio che fu per l’ennesima volta da Ed....

-Danny?-

-Siiiiii?-

-Niente!-

-A tre volte che mi chiami! Che vuoi?- disse stavolta sgarbatamente Danny.

-Ok... non ti scaldare... mi chiedevo se ti andava di ballare?-

-Qui?-

-Si!-

-Ma ci potrebbero vedere...-

-Non mi importa!-

-Va bene...-

Danny si alzò dalla fontana e si mise davanti a Ed che gli circondò la vita con le sue braccia e Danny gli mise le braccia al collo e incominciarono a ballare un lento.

 

-Lusiaaaaaaaa! Ti vuoi fermare?-

Mark riuscì a raggiungerla e gli strinse il braccio per fermarla e ci riuscì.

-Allora? Che cosa non hai capito delle mie parole?- disse sgarbatamente lui.

-E finiscila.... vuoi ancora sfottermi? Non ti basta avermi ferita? E poi come posso crederti quando poco fa mi hai detto che mi hai baciata solo per fare un dispetto a mio fratello?- disse lei cercando di non piangere.

Mark non potendola più ascoltare la azzittì con un bacio dapprima irruente e violento, Lusia cerca con tutte le sue forze di sottrarsi da quella violenza, ma poi quando Mark addolcì il sapore di quel bacio, non riuscendo a sottrarsi da quella che ormai era divenuta una dolce tortura, si abbandonò tra le braccia di Mark.

Dopo che si staccarono...

-Allora?- disse Mark.

-Allora cosa?- disse lei ancora sotto shock.

-Hai capito?-

-Mark...-

-Si?-

-Non mi stai mentendo? Perchè se fosse così ne soffrirei tantissimo...- sospirò prima di continuare -... ho già sofferto tanto in passato, se solo tu sapessi cosa significhi vivere nell’ombra di qualcuno... per anni, io ti ho amato, dimostrando giorno dopo giorno il mio amore, beh... forse ogni tanto esageravo...-

-Solo ogni tanto?-

-E va bene... più di ogni tanto... però, sappi che quello che ho fatto è stato solo per amore, e per amore ho rischiato di perdere l’affetto della persona + cara della mia vita, di Benji... Mark...-

-Si?-

-Sei sicuro di quello che mi hai detto?-

-Vuoi che te lo ripeta...-

-Lo faresti davvero?-

-Si.... allora...-

Lusia lo interruppe...

-No per carità... stavo scherzando!-

-Come?-

-Non mi va di ricordare com’ero assillante.-

-Lusia?-

-Si?-

-Ti amo!-

-Oh Mark... dillo ancora...-

-Ti amo...-

-Ancora!-

-Non stai esagerando...-

-Beh è solo che ho aspettato così tanto! Non mi sembra vero... ancora vero!- incominciando a piangere.

Mark gli asciugò con i polpastrelli le lacrime di Lusia prima di baciarla ancora.

-Mark!-

-Si?- mormorò lui a pochi centimetri dalle sue labbra.

-Ti amo... però...-

-Però?-

-We have a problem!-

-Eh?-

-Abbiamo un problema!-

-Quale?- disse lui mentre con la lingua disegnava i contorni della labbra di lei.

-Benji!-

-E allora... basta dirgli... vieni con me!-

La prese per mano conducendola nella sala dove si stava svolgendo la festa.

Senza timore, si avvicinò, dopo aver lascito una Lusia stupita accanto al fratello, al tavolo del DJ rubandogli il microfono.

-Chiedo un attimo di cortesia per favore!-

La musica si interruppe e tutti i presenti si voltarono verso un Mark determinato.

-Ma che cosa vuole fare?- disse Benji alla sorella.

-Ma quello non è Lenders!- dicevano tutti.

-Allora... ehm... ho promesso di risolvere un problema, e sono qui per questo... io Mark Lenders dichiaro sotto questo pubblico l’amore che provo per il mio angelo dispettoso ma tanto tanto determinato. Qui, io giuro, davanti al fratello del mio angelo dispettoso, di amarla... io, Mark Lenders, compio questo gesto per amore suo...- e detto questo Mark si inginocchiò sotto gli sguardi allibiti dei presenti mentre una commossa Lusia riprendeva a piangere guardando il meraviglioso gesto intrapreso da Mark. –Io, Mark Lenders, chiedo ufficialmente al qui presente Benjiamin Price la sua benedizione, Benji, ti prego... permettimi di amare Lusia. Perchè io la AMO!-

Benji era senza parole, ma davvero quello era Mark Lenders, la Tigre del calcio, la stessa persona che ha giurato vendetta al suo rivale? Sorrise, che cosa non si fa per amore...

-Lusia!-

-Si, Benji...- disse Lusia pendendo dalle sua labbra.

-Tu sei il mio tesoro + grande, sei la mia famiglia, e questo significa... che la tua felicità è la mia... ma...-

Lusia abbassò lo sguardo, era inutile non glielo avrebbe mai permesso, però...

-Proprio Lenders? Sei sicura?-

Lusia sorrise ed annuì.

-Anche se non accetterò mai quel coso borioso come cognato... i tuoi sorrisi valgono di più delle mie pretese, quindi... va da lui!-

-Davvero?-

-Si!-

-Sul serio?-

-Si!-

-Sicuro?-

-Lusia...-

-Si?-

-Vuoi che ritratti?-

-No no no no no no no...-

-E allora va prima che cambi idea... ma prima... voglio il tuo perdono.-

-E per cosa?-

E anche Benji si mise inginocchio e disse -... è stata tutta colpa mia... per colpa de mio stupido orgoglio stavo per perdere te... la mia principessina... Lusia mi perdoni? Non potrei mai vivere con il rimorso di essere odiato da te!-

Lusia si inginocchio e abbracciò forte forte il fratello, mentre tutti i presenti piangevano –Certo che ti perdono...- e dopo aver dato un bacio sulla guancia al fratello, prima di correre da Mark (ricordatevi che è ancora in ginocchio! NdA.) disse: -non mi perderai mai! Io e te per sempre.- raggiunse Mark aiutandolo ad alzarsi. Si baciarono mentre tutti battevano le mani commossi.

 

 

Ecco la fine della storia....

 

 

 

 

 

 

 

 

Stavo scherzando paura eh?

Ma che paura e paura anzi stavamo rinfrescando... Ndtutti

Mi dispiace per voi ma dovete ancora subirne...

adesso ringrazio quelli che recensiscono....    

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE

Baci

Asuki...

 

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Capitolo 23
*** 23 capitolo ***


-Allora

AVVERTENZE, LEGGERE ACCURATAMENTE IL PRE-CAPITOLO 23

 

Visto che la mia vena poetica non si è esaurita... pensavo, ma perchè Mark si è qualcun altro no? Allora, il mio cervellino malato, dopo una nottata di riflessione, (seeeeeeeeeee come no! Ndsore Asuki...) ha elaborato un altro dolcetto... quindi se qualcuno di voi soffre di carie acuta, vi consiglio, non di saltare il chap... potrebbero essere guai... magari potrei contattare Boris,  (che lavora alle mie dipendenze) chiedendo in prestito dalla sua allegra collezione, uno dei suoi giocattolini preziosi... penso che mi sia capita senza scendere in dettaglio... ^__________^ quindi, prima di una accurata e attenda lettura, vi consiglio di contattare i vostri dentisti anti-cupido al più presto possibile... buona lettura...

 

 

CAPITOLO 23

 

Allora... ehm... ho promesso di risolvere un problema [...] io, Mark Lenders, compio questo gesto per amore suo...- e detto questo Mark si inginocchiò sotto gli sguardi allibiti dei presenti mentre una commossa Lusia riprendeva a piangere guardando il meraviglioso gesto intrapreso da Mark. –Io, Mark Lenders, chiedo ufficialmente al qui presente Benjiamin Price la sua benedizione, Benji, ti prego... permettimi di amare Lusia. Perchè io la AMO!

 

Tu sei il mio tesoro + grande, sei la mia famiglia, e questo significa... che la tua felicità è la mia... ma... [...] i tuoi sorrisi valgono di più delle mie pretese, [...]  è stata tutta colpa mia... per colpa de mio stupido orgoglio stavo per perdere te... la mia principessina... Lusia mi perdoni? Non potrei mai vivere con il rimorso di essere odiato da te! [...]  quindi... va da lui!  

 

Certo che ti perdono... [...] non mi perderai mai! [...]  Io e te per sempre.

 

(PICCOLA PARENTESI PER RICORDARE LA MIA INNATA BRAVURA... STO SCHERZANDO... DICIAMO CHE LO FATTO PER NON PERDERE IL FILO E... PERCHE’ MI PIACE TANTO QUESTA PARTE... NON SI VEDONO MICA TUTTI I GIORNI DUE UOMINI ORGOGLIOSI... LA TIGRE E IL LEONE... INGINOCCHIARSI PER AMORE DI UNA DONNA... CHE ROMANTICO...)

 

Patty aveva assistito alla scena, con trepidante commozione.

“Che commovente... chi l’avrebbe mai detto... che bello... magari anche... no, non posso nemmeno pensarlo, è già difficile credere che noi due stiamo insieme... o così credo...  pensò Patty sospirando “...figuriamoci se farebbe qualcosa di romantico per me... se ho dovuto attendere otto anni per ricevere una dichiarazione.... sicuramente ne passeranno di certo altri otto, se non di più, per aspettare un Holly che si metta in ginocchio per dichiarare a tutti il suo amore per me...” troppo concentrata nei suoi pensieri, Patty, non si accorse che Holly si era allontanato per avvicinarsi al bancone del Dj, confabulando qualcosa con quest’ultimo, che ripresosi dal momento di commozione, sospirando, si arrese a prepararsi psicologicamente ad una altro momento di pianto...

-Signori e signore...- chiedeva l’attenzione il Dj –A quando pare, i momenti di romanticismo non si sono risparmiati oggi... certo, vedere la tigre in ginocchio da una donna non è un’impresa che si vede puntualmente ai giorni d’oggi...- la sala echeggiò le risate dei presenti, mentre Mark si ritrovò ad arrossire sotto lo sguardo divertito di una Lusia felice. –Comunque... non è ancora finita... mi sento come Maria De Filippi in C’è posta per te... manga solo Maurizio che consegna la posta... ma qui la posta si consegna a voce... ed ecco che dopo Mark...-  si interruppe.

-Ma cosa?- si chiedevano i presenti...

Nella sala scese il silenzio, tutte le luci improvvisamente si spensero, mentre un pianista intonava una melodia soffice e dolce...

Nel buio si udì una voce a qualcuno famigliare, il cuore incominciò a battere forte, tanto che incominciò a dubitare che i presenti potessero sentirlo...

-Per me questo è un momento importante... perchè segnerà l’avvio di una vita tanto sognata in passato... qualcuno mi ha sempre giudicato un bambino immaturo con la fissa per lo sport... diciamolo pure, quel qualcuno non si sbagliava, anche sulla capra... eppure, negli anni quel bambino ha potuto contare sul sostegno di una persona che durante il suo percorso di vita l’ha seguito con amore e devozione... quel bambino non dimenticherà tanto facilmente il carattere irruente e maschiaccio di quella persona... perchè quello è stato uno dei tanti motivi che mi ha permesso di avvicinarmi a quella persona... colpendola dritta al cuore... un cuore che è custodito solo da lei... e per sempre lo sarà... prima di concludere vorrei dedicarle questo:

Fanciulla d’Atene, ecco che ci separiamo,

Dammi, oh, dammi indietro il mio cuore!

O, dato che ha lasciato il mio petto,

Tienilo tu... e prendi anche il resto...”-

 

Ancora silenzio, rotto dalle prime noti di una canzone...

Il momento in cui il “cantante” apriva bocca, coincise con l’accensione di un occhio di bue su una ragazza in particolare, il colore cambiava dal blu al rosso al verde... ecc...

 

Tutto è… pensare a te
e così ti penso
La mia carne e l’anima
fanno il cuore denso
Tu sei, tu sei, lo so
così vicina
tu sei, tu sei, lo so


Io vorrei raggiungerti
in trasparenza
Tutto è vedere te
con i vestiti e senza
Tu sei, tu sei, lo so
la mia rovina
tu sei, tu sei, lo so
I see your love
I see your love

 

 

Oh... ditemi che non è un sogno... che non sto sognando... Oh Holly, sapessi quando questo momento sia importante per me...  Vorrei tanto che tu nascondessi la tua anima dentro i miei occhi... ma non preoccuparti... io non guarderò... non prima che la mia anima possa entrare dentro il tuo cuore...

 

È amore per te
come il sole sale e poi va giù
so che tutto il bene mio
dentro le tue braccia va a finire
Fai tu.. tu.. tu.. tu..


Io passerei tra le tue dita
ci passerei
tuta la vita

 

 

Anch’io ti amo... ti amo come non ho mai amato nessuno nella mia vita... adesso lo so, nessuno potrebbe prendere il tuo posto nel mio cuore... l’hai detto... adesso che nei sei consapevole... sono io che custodisco dentro al mio petto il mio cuore...

 


Voglio ritrovarti qui
nei miei risvegli
L’aria dei capelli tuoi
respirare voglio
Tu sei, tu sei, lo so
mai come prima
tu sei, tu sei, lo so
I see your love
I see your love


È amore per te
come il sole sale e poi va giù
È così vicino il blu
(guardo te)
mare così
bello non c’è
quando sorridi
Fai tu.. tu.. tu.. tu..

 

 

Dovunque andrai tu mi ritroverai... poiché sei il vento che anima la mia vita... sei la mia speranza di salvezza dalle tenebre... come potrei sperare di vivere senza la fiamma del tuo nome... ormai è troppo tardi, hai macchiato per sempre la mia vita...

 

Canta così nella mia vita
fermati qui nella mia vita
E’ amore per te
tanto più da non sapere quanto
Fai tu.. tu.. tu.. tu..
Io passerei tra le tue dita

ci passerei tutta la vita.

 

Hai imposto un sigillo al mio cuore... no... nessuno sarebbe mai in grado di rimuoverlo... poiché il mio amore per te sopravvivrà in eterno sino a quando il tuo cuore brucerà sotto al mio nome.

 

 

-TI AMO PATTYYYYY! E’ NON SMETTERO’ MAI DI RIPETERLO... TI AMO E TI AMERO’ IN ETERNO...-

 

Patty, con le lacrime agli occhi, vedendo che Holly aveva allargato le braccia nella sua direzione, gli corse incontro, aggrappandosi a lui con tutta la forza che aveva baciandolo con passione, mentre nella sala echeggiava un nuovo e commovente applauso.

 

Dopo questi momenti di cui tutte le ragazze sognano di vivere da protagoniste, la festa riprese.

Marzia aveva assistito alla scena con commozione, versando insieme ai presenti un mare di lacrime, inutile... non c’era stato nulla da fare, aveva cercato disperatamente di non piangere, ma la scena di Mark era stato davvero commovente... se poi si aggiungeva quella di Holly... era un KO completo... e sì, invidiava, se pur di poco, Lusia e Patty... Che fortuna, si ritrovò a pensare... pensieri interrotti dall’arrivo dell’intera squadra  del Brasile, la squadra di Santana che si girò verso di lei...

Inutile dire che da momenti belli se ne alternano altrettanti brutti e... si sa, quando il pollo viene ferito nell’orgoglio ha bisogno della sua squadra di polletti... infatti si  sentivano commenti del tipo...

-Oh guardate chi c’è... la ragazza che ha sedotto Santana...-

-Già è quella puttanella che ha cercato di portarsi a letto Santana...-

-Si... è lei... credeva che portandosi a letto Santana poteva farsi strada nel mondo dello spettacolo... ho sentito dire che lei è una ballerina...-

-Ecco perchè voleva portarselo a letto...-

E roba del genere, Marzia stava quasi per mettersi a piangere... loro non sapevano che cosa lei avesse fatto nella sua vita solo per entrare a far parte della scuola di Carmen Harranz... loro non lo sapevano... e ora la stavano prendendo per una ragazza facile... stava quasi per rispondere ma una presenza si posizionò alle sue spalle.

Era Benji che gli aveva cinto le spalle...

-Sentite... c’è qualche problema?-

-Oh guardate chi c’è...-

-Perchè se c’è qualche problema... dovete parlare con me!-

-Perchè tu chi saresti...-

-Io... beh sono...-

-E a voi cosa interessa!- disse Tom che si era avvicinato anche lui accanto a Marzia sotto incitazione di Nadja.

-Non vi permetto di parlarle così.- tuonò serio Benji mettendosi davanti a Marzia.

-Perchè tu chi saresti... oh, certo... visto che con Santana non andava... meglio rimediare con un altro stallone del calibro di Price!- disse spudoratamente uno dei tanti polli, accendendo le ire di Benji, che stava per saltargli addosso, mettendo fine alla sua ridicola vita, ma qualcosa lo trattenne dal sicuro omicidio, un braccio di Marzia sul suo.

-Ti prego...- cominciò Marzia guardandolo fisso negli occhi –Non farlo...-

-Ma...- tentò di replicare ma Marzia lo bloccò nuovamente, prendendo una della sue mani tra le sue –Non fare qualcosa di cui potresti pentirtene... non ne vale la pena... non per me...- concluse Marzia accarezzandogli la guancia tentando di sorridere tra le lacrime che cercavano di venire fuori, ma lei le gettò indietro, non avrebbe dato loro motivo di vittoria, non su loro... non avrebbero vinto... senza proferire parola, si incamminò dopo aver mormorato un grazie in direzione dei suoi alloggi...

Per quella sera la festa era terminata, infondo, riappacificare due coppie l’avevano esaurita... ma chi la voleva dare a bere... quelle parole.... quelle maledette parole continuavano a rigirarle senza sosta nella sua mente... Ma come si può essere così meschini... che senso aveva tutto quello... come avevano potuto pensare che lei potesse andare a letto con chiunque solo per farsi una strada nel mondo dello spettacolo? Quanta cattiveria sperpera il mondo... e tutto solo perchè non si era arresa alle avance di Santana...

Ringraziò il cielo per l’aiuto offerto dai suoi amici, da Benji... ora che ci pensava, perchè l’aveva fatto? Per quale motivo Benji aveva rischiato così tanto solo per picchiare quegli sbruffoni? Per lei? Infondo, avrebbe potuto infischiarsene... lei, dopotutto l’aveva trattato male, non si era di certo limitata a mettergli i bastoni tra le ruote... erano stati più i momenti di guerra tra loro che di pacifica amicizia... era stata colpa sua se Lusia e lui avevano litigato... e poi, quando all’uscita dal pub l’aveva accusato di averla molestata... avrebbe potuto usufruire di loro per vendicarsi su di lei... invece...  perchè allora? Quale motivo l’aveva spinto a tanto...

 

...Perchè se c’è qualche problema... dovete parlare con me!...

...Non vi permetto di parlarle così...

 

Quando aveva pronunciato quelle parole, i suoi occhi sembravano emanare odio puro verso quegli imbecilli, “Benji... perché?”

 

Quel momento di riflessione fu interrotto da qualcosa, o meglio, da qualcuno che attirato a se l’attenzione di Marzia disse:

-Ciao, bella bambolina! Ci rincontriamo. Come vedi non abbiamo atteso così tanto...-

Marzia, nemmeno si voltò, sapeva già a chi apparteneva quella voce, la paura incominciava a crescere, ma, cerco disperatamente di non darlo a vedere, se Santana aveva fatto di nuovo il suo ingresso dentro il teatro della sua vita c’era solo una spiegazione: vendetta!

-Peccato che a me di questo incontro non me può fregare di meno.- ammise Marzia senza voltarsi. –Quindi ti consiglio di sloggiare.-

-E’ perché mai?- disse sarcasticamente Santana accorciando le distanze con Marzia.

-Perché mi dai fastidio.-

-Ma davvero? Eppure...- disse mentre con una mano sfiorava il braccio di Marzia. –Io e te abbiamo un conto in sospeso.-

“Che mi succede... perchè non riesco a muovermi... il mio cuore... paura... e la paura che blocca... non devo... non devo...”

-Che c’è? Non parli più...-

-Ti prego... lasciami... in pace...- mormorava lei.

-Mai... almeno, non prima di averti fatto pagare la scena di prima giù in giardino...- Marzia cercò di reagire sferrando uno schiaffo, che fu prontamente bloccato da Santana, che approfittando del movimento della ragazza, la sbatté al muro, facendole sbattere la testa, Marzia emise un gemito di dolore.

-Ah ah ah... che volevi fare? Adesso non solo mi hai fatto arrabbiare, ma la mia furia è aumentata a dismisura... tu hai osato provare a colpire me, il grande Santana... il cyborg del calcio... nonché del sesso!- concluse incominciando a leccarle il viso.

-Ti prego... lasciami...- inutile, non la voleva lasciare, anzi, fece vagare la mano destra sul suo corpo, dal collo al seno fino ad arrivare al sedere, toccandola con rude violenza...

-Ti prego...- ormai le lacrime avevano cominciato a fare il suo corso.

-Non piangere... vedrai che poi mi implorerai di continuare.- disse con voce impastata dal desiderio, facendo scendere la bretellina del vestito fino a scoprirle il seno.

Ormai la fine era vicina, pensò Marzia piangendo, non avrebbe mai più avuto il coraggio di vivere con quel peso, non aveva più forza, non riusciva a reagire... un nome... solo uno implorava il suo cuore, un nome... Benji...

-Toglile quelle luride mani di dosso...- tuonò minacciosa una voce.

 

 

 

Di chi sarà mai quella voce minacciosa? io lo so... ma a voi non lo dico... lo scoprirete solo leggendo il prossimo capitolo di “DALLA SPAGNA!”

Grazie a tutti per i commenti, un grosso bacio alla prox

Asuki.

 

 

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Capitolo 24
*** 24 capitolo ***


Ed e Danny stavano ancora ballando

 

CAPITOLO 24

 

Ed e Danny stavano ancora ballando.

Danny aveva appoggiato la sua testa sulla spalla di Ed che lo aveva stretto di più a lui.

-Danny?- mormorò Ed.

-Si?- rispose Danny non staccandosi da Ed.

-Ecco... è da tanto che... che...-

-Che?-

-Che volevo parlarti di una cosa!-

-Parla!- lo incitò Danny.

I due stavano ancora ballando.

-Io... io... mi sono accorto... di essermi... innamorato...-

-E di chi?- domandò Danny fissandolo dritto negli occhi.

-Di una persona che conosco da tanto tempo! Mi è sempre stata acconto, dandomi la forza di non abbandonare mai questo sport. Per esempio, quando il mister decide sempre che Price deve essere il portiere titolare della nazionale, questa persona mi sta sembra accanto, incitandomi a non spaccare la faccia sia al mister che a Price... questa persona si chiama Danny Mellow... Danny... io ti... amo!- (ohhhhhhhhhhhhhhhhhhh abbiamo partorito! NdprofRicceri Ma lei che ci fa qui? Ndsore Asuki.  Ecco, diciamo che ho aiutato a partorire prendendo bisturi e pinze! NdprofRicceri!)

 

****************

 

-Toglile quelle luride mani di dosso...- tuonò minacciosa una voce. 

Un ragazzo, che Marzia non capì dapprima chi fosse, staccando bruscamente Santana da lei, che crollò a terra sfinita e affranta, gli sferrò un pugno in pieno stomaco buttandolo a terra; a quel punto, Santana dopo averlo guardato un ultima volta, capendo di non poter reagire alla furia minacciosa del tizio, non fece altro che arrendersi e scappare via a gambe levate.

Il ragazzo che stese Santana, si avvicinò a Marzia che continuava a dondolarsi avanti ed indietro piangendo, la abbracciò cercando di calmarla.

-E’ tutto finito...- disse mentre gli accarezzava i capelli.

-Ma-Mark... grazie...- (Scommetto che stavate pensando a Benji! NdA. Troppo scontato Ndsore Asuki.)

Marzia non riuscì a proferire parola che, ripensando a quando le era accaduto e a cosa aveva rischiato di andare incontro, si aggrappò a Mark, ricambiando l’abbraccio, piangendo ancora di più.

Mentre Mark continuava ad accarezzargli i capelli, cercando di calmarla senza risultato, rincuorandola con paroline dolci, da quei corridori qualcuno stava passando, quando vide Mark e Marzia abbracciati, si fermò non riuscendo più a muoversi.

Mark alzò lo sguardo e in quella figura riconobbe: -Lusia!- riuscì solo ad emettere un lieve suono.

Marzia sembrava non essersi accorta di nulla, la paura era stata così tanta da non accorgersi di Lusia e dell’alone di furia che attraversava la ragazza, Mark senza staccarsi da Marzia, le disse: -Lusia non è come pensi!-

-Io... io...- tentò di parlare Lusia.

Solo in quel momento, captando la rigidità del corpo di Mark, Marzia si svegliò da quello stato di trance, e seguendo con lo sguardo la linea tracciata da Mark, si accorse di Lusia, che la guardava con odio...

“No... non ancora... perché... perché ancora... perché...”

Il silenzio che cadde tra i tre, fu rotto dalle parole di Marzia, stufa di tutto, lasciò che la rabbia esplodesse.

-ADESSO BASTA!- disse mentre si alzava da terra, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento -OGNI... OGNI VOLTA E’ LA STESSA STORIA! SONO... SONO SEMPRE IO QUELLA CHE VI DEVE... DEVE SEMPRE FARE LITIGARE! NON E’ COLPA MIA SE OGNI... OGNI VOLTA CHE... CHE MI SUCCEDE QUALCOSA C’E’ SEMPRE... SEMPRE QUALCUNO AD INTERVENIRE... QUINDI A SUBIRE LE CONSEGUENZE... COME ADESSO... MARK SI TROVAVA A PASSARE DA QUI... E MI HA SOLO AIUTATO CON UN PICCOLO INCONVENIENTE DI NOME SANTANA... IO... IO...- riprese a piangere -IO NON C’E’ LA FACCIO PIU’! IO... IO... NON VOGLIO PIU’ CAUSARVI PROBLEMI... QUINDI...- alzò lo sguardo in direzione di Lusia fissandola con gli occhi ricolmi di lacrime –Lusia, ascolta, Mark... non ha fatto nulla di male se non... venire a salvare questa combina guai... Lusia, affinché l’armonia col gruppo appena ripresa duri... io... me ne vado!-

-Cosa?!- dissero in coro Lusia e Mark.

-Non guardatemi così... sarà meglio per tutti... nessuno avrà più una palla al piede come me da guardare... nessuno litigherà a causa mia... io... io voglio solo il vostro bene... poiché mi sono affezionata ad ognuno di voi... e non potrei mai permettere di rovinare la vostra vita a causa mia... io lascio la squadra, infondo... non c’era poi così bisogno di me...- li guardò un ultima volta prima di sparire tra i corridoi dell’albergo, mentre Lusia si avvicinava a Mark.

-Mark... perdonami, non avrei mai dovuto...- Mark l’azzittì con l’indice della sua mano.

-Non preoccuparti...-

-Ma... Mark, ha detto che vuole abbandonare la squadra...-

-Non lo farà... non lo farà...- finì lui abbracciandola stretta, cercando di convincere più se stesso che Lusia.

 

Marzia decise di ritornarsene alla scuola, il suo compito era terminato, aveva fallito, ma il prezzo era troppo alto... l’armonia della squadra in cambio del suo abbandono, sarebbe stato meglio... per tutti...

Avevano sofferto troppe persone a causa sua... Holly, Patty, Lusia, Mark... e Benji... soprattutto lui... gli sarebbero mancati da morire... la loro simpatia, l’ingenuità di Holly, la caparbietà di Patty, il carattere di Lusia... l’allegria di Bruce, la continua ricerca di una donna da parte di Paul... le prodezze di Jason e James... per un attimo sorrise, ripensando al modo in cui uno dei due per ultimare una nuova tattica era finito sul muro...

Doveva ringraziarli, poiché ognuno di loro le aveva dato la chiave per crescere...  

Ma chi le sarebbe mancato di più era Benji... si bloccò.

Davvero aveva pensato quello... che stupida... come era vero quel detto... adesso sapeva che il padre non le mentiva... “Solo quando scoprirai di aver perso una persona importante... capirai di amarla!” sagge parole...

Riprese a muoversi, voleva abbandonare quel luogo al più presto possibile...

Perché quelle maledette lacrime continuavano imperterrite a scendere sul suo viso... riprese a muoversi con più velocità, fino a riprendere a correre...

Ormai era arrivata alla porta che l’avrebbe condotta alla sala da ballo, superata quella, l’uscita e il ritorno a quella vita... tanto amata ma non completa...

“Non fermarti... Oddio... c’è Santana... non devo avere paura... non piangere... perchè... l’hai fatto...  Sotto lo sguardo di tutti corse fuori, nemmeno le urla di Bruce la bloccarono, doveva andare via... per sempre...

 

Quando uscì dalla porta principale, corse più veloce che mai, ripensando a tutti i bei momenti passati con quelle pesti dei suoi amici, corse come non mai, e anche se non aveva più fiato, continuava a correre, come se volesse in quel modo scappare dall’emozione di loro... di lui...

Però, improvvisamente, si sentì bloccare, qualcuno gli tratteneva un braccio, si bloccò, e molto lentamente si voltò, mostrando le sue lacrime, riuscì solo a dire: -Benji...-

-Ma tu piangi...- disse lui senza lasciarla.

-Non è vero... non piango...- disse lei abbassando lo sguardo.

-No... e queste cosa sono?- disse lui teneramente prendendo con un dito una lacrima dispettosa, mentre con l’altra mano le accarezzava la guancia.

Marzia, stupida di quel gesto, scoppiò in un pianto disperato, gettandosi tra le braccia di un imbarazzato Benji, che non si fece di certo frenare dall’imbarazzo, ricambiò con enfasi l’abbraccio.

Quando Marzia si calmò, Benji dopo averla allontanata da se, porgendole con galanteria la giacca che indossava, adagiandola sulle spalle, l’attirò nuovamente a se, le chiese:

-Cosa è successo?- Marzia dopo aver sospirato rispose: -Io, stavo tornando in camera... quando... immersa nei miei pensieri... non mi sono accorta di essere seguita da...- si bloccò incominciando a tremare, Benji senza esitazione le domandò: -Da chi? Continua!- il tono di voce spaventò Marzia, Benji accortasi dell’errore, accarezzandole i capelli l’incitò nel continuare, ma con più calma, Marzia, si sciolse a codesta dolcezza, rispondendo: -Santana...-

-Cosa è successo... cosa ha fatto?-

-Lui... ha cercato di... di... ha cercato di...- non riuscì a completare che Benji partì come una furia in cerca di Santana,  questa volta quel bastardo l’avrebbe pagata per tutta la vita.

A pochi metri dall’entrata principale, Marzia lo bloccò.

-Non farlo... non voglio...- diceva tra le lacrime Marzia tenendolo per un braccio.

-Ma... ti rendi conto di quello che mi dici? Quel bastardo ha tentato di violentarti, non una... ma ben due volte... e tu mi dici di lasciarlo vivere come se niente fosse successo!-

-Si.-

-Stai scherzando... Marzia, ti rendi conto di quello che mi chiedi?-

Marzia lo fissò negli occhi incredula, quella era stata la prima volta che l’aveva chiamata con il suo nome... com’era bello sentire il suono del suo nome sulla bocca del ragazzo. –E adesso perchè mi guardi così?- domandò Benji.

-Perché mi hai chiamata per nome... non ragazzina o altri nomignoli... ma Marzia!-

-Già... Marzia, però, ora che ci penso... preferisco chiamarti ragazzina!- la stuzzicò lui.

-Che cosa?! Ed io che credevo... per un attimo ho pensato che eri persino gentile...-

-Ma io lo sono!-

-Si è io sono Cleopatra!-

-Perchè cosa vorresti dire? che non sono gentile?-

-No... per niente, anzi... credo che tu sia scorbutico, orgoglioso, sbruffone, presuntuoso...- disse Marzia elencando con le dite gli attributi di Price.

-Ah... e così? Allora cosa devo dire di te?-

-Che cosa?-

-Che sei... capricciosa, combina guai, attaccabrighe, peso non piuma... questo l’avevo dimenticato!- a quel punto Marzia, sentendosi offesa a causa del suo peso, ricordiamo che è una donna, e se si tocca quel tasto... sono guai! Cominciò a rincorrerlo...

-Se ti prendo ti uccido... non sono grassa!- diceva lei cercando disperatamente di acciuffarlo, ma nulla, non ci fu nulla da fare... Benji era troppo veloce per lei, tanto che alla fine, stanca, si lasciò cadere a terra, sotto lo sguardo divertito di Benji.

-Che c’è ragazzina? Non c’è la fai a prendermi?-

-Price... vaffanculo!-

-Sempre educata tu!-

-Io sono educata!- disse lei incrociando le braccia al petto mettendo il broncio.

Benji si sedette accanto a lei, osservandola in tutta la sua bellezza.

-Mi piaci di più con il muso che con quei lacrimoni!- diceva lui mentre col dito indice gli colpiva la fronte. (Spero di avervi fatto capire cosa intendevo... un po’ come quando Yuri lo fa con Miki, se si è capito fatemelo sapere! NdA.)

-Davvero?- domandò lei incredula, davvero Benji le aveva detto di piacerle...

-Ovvio... meglio averti arrabbiata che triste, non sopporto quelle ragazze che piangono per la minima cosa, e poi... con chi me la prendo se non con te... tu sei un soggetto molto più appetitoso con cui discutere...- Marzia, riprese i contorni con la realtà, quel coso, l’aveva... cosa aveva detto? –Mi stai dicendo che ami provocarmi?-

-Perspicace la ragazzina...- a quel punto in Marzia si alzò un aura pari a 100000000 di potenza, gli occhi sembravano luccicare di rabbia, (la sua faccia aveva preso le sembianze di Yukino Miyazawa quando cerca disperatamente di acciuffare Tsubasa), solo una parola: VENDETTA!

Caricò il desto, mettendosi in posizione di lancio, senza esitazione, scagliò il colpo, che fu miracolosamente schivato da Benji; Marzia, però, aveva caricato troppo il destro, si ritrovò tra le braccia di Price, non potè evitare di arrossire.

-Pasticciona, non riesci nemmeno a caricare come si deve un destro... o forse, devo credere che l’hai fatto a posta per finire tra le braccia di un povero ragazzo indifeso.- Marzia troppo imbarazzata, rispose solo –No!-

Improvvisamente, si sentì attirare, Benji la stava abbracciando nuovamente, però... questa volta, l’abbraccio era diverso, sembrava carico d’amore...

-Sei proprio sicura di non volerlo vedere morto?-

-No.- rispose lei ricambiando l’abbraccio –Ho avuto paura... tanta paura... di...-

-Scccc.-

-No,  devo dirlo... ho avuto paura di non... rivederti più.-

-Come vedi ci sono ancora! Mica muoio io!-

-Stupido...- “Come si sta bene tra le sue braccia... mi sento protetta... però, devo andare via... non posso mica rinunciare all’abbandono della squadra...”

Marzia si staccò da Benji per guardarlo dritto negli occhi, dopo avergli sorriso, fece una cosa che non avrebbe rimpianto per tutta la sua vita, lo baciò.

Benji era stupito, Marzia... lo stava baciando, eppure, quel bacio... era...

-Grazie di tutto... ti voglio bene...-

E così, senza dare il tempo a Benji di fare o dire qualcosa, si alzò, scomparendo nel buio della notte, lasciando dietro di lei... una scia di lacrime.

 

  

E siamo a quota 24... Pe pe pepe pepe... pe pe pepe pepe...

Scusate questo mio momento di sclero...  poso il fischietto e sono da voi...

 

Eccomi, ovvio, grazie di cuore per i commenti... continuate a farlo... ed io continuerò a postare capitoli... più commenti avrò + veloce sarà il mio aggiornamento... quindi... uomo avvistato mezzo salvato!

 

Baci

Asuki.

 

 

 

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Capitolo 25
*** 25 capitolo ***


 

Capitolo 25

 

...Grazie di tutto... ti voglio bene...

 

Le parole di Marzia, circolavano in testa di Benji, non capendo cosa volesse dire con quelle parole.

Com’era stato bello baciarla, sentire le sue labbra contro le sue... poi di nuovo quelle parole...

 

...Grazie di tutto... ti voglio bene...

 

Benji entrò lentamente all’interno della sala da ballo, dove fu raggiunto dai suoi amici...

-Che fine ha fatto Marzia!-

-Non lo so... se ne anda...-

 

...Grazie di tutto... ti voglio bene...

 

Si bloccò...

“Grazie di tutto... no... è impossibile... non...”

-Allora?-

-Ragazzi...- disse Lusia avvicinandosi al gruppetto.

-Oh Lusia Mark!- dissero in coro i ragazzi.

-E’ successo qualcosa di orribile... Marzia ha detto che vuole abbandonare la squadra... Mark però dice che non lo farebbe mai...- disse Lusia ansimando e prendendo per mano Mark.

 

...Grazie di tutto... ti voglio bene...

 

Ancora quelle parole... lei se ne era andata... allora quel bacio era un bacio di addio... no... non poteva essere...

Benji uscì dall’Hotel in cerca di Marzia. Correva e correva... dove poteva essere andata quella ragazzina? Il viale alberato... lì... lei, il primo giorno che l’ha vista, gli ha detto che amava stare in quel posto...

Si diresse lì... la cercò... dove poteva essere... non la trovò...

Il Pub... forse lì... lei ama quel luogo... la cercò... ma niente...

A scuola... lì... andò a scuola...

Raggiunse la finestra della sua camera e notò la luce accesa e busso sulla finestra.

-Ragazzina... ci sei!- disse Benji che continuava a bussare –Lo so che ci sei...-

 

All’intero...

Marzia era raggomitolata in un angolo della stanza continuando a stringere il suo peluche...

“Che ci fa lui qui? Non rendermi tutto più difficile... ti scongiuro fa che vada via! Non ho la forza di affrontarlo...”

 

-Ehi! Di casa non c’è nessuno... fa freddo qui fuori... ricordi hai la mia giacca!-

 

“Oh è vero (????????????????????????????? NdA.)... poverino... rischia di congelare per causa mia... è sempre colpa mia...”

Marzia si alzò e aprì la finestra permettendo a Benji di entrare.

-OHHHH! Finalmente... allora?-

-Bene... questa è tua...- disse togliendosi la giacca e porgendogliela -... grazie di tutto... adesso, te ne puoi andare!-

-No... gli altri mi hanno detto che vuoi abbandonare la squadra... perchè?-

-Perchè... perchè... ha già troppi impegni... la scuola, gli esami, le lezioni, gli stage, il concorso...-

-Ma smettila... non abbandoneresti mai la squadra...-

-Chi te l’ho ha detto? Come vedi, l’ho già fatto!-

-Non abbandoneresti mai la squadra per motivi così idioti!-

-Idiota ci sarai tu! Questo è quello che ho scelto di fare della mia vita e non quello stupido sport!-

-Non è uno stupido sport! Queste non sono le tue parole... non le pensi realmente!-

-Invece si...-

-SE davvero fosse vero... allora perchè hai perso tutto questo tempo con noi? Perché ti pagano?-

-Vedo che sei perspicace...-

-Dai smettila di dire stupidaggini... si per una volta seria!-

-Sono seria... per i soldi si fa questo e altro...-

-E’ per i soldi allora che studi per diventare ballerina?-

-No...-

-Te lo chiedo di nuovo: è per i soldi che lo hai fatto?-

Lei non rispose, abbassando lo sguardo, così lui le prese il volto tra le mani per fissarla...

-Voglio che mi guardi negli occhi quando mi rispondi! Lo hai fatto per soldi?-

-Si... devo pur pagarmi le tasse della scuola...-

-Allora, se davvero e per questo... ti credevo una persona totalmente diversa! Non credevo che fossi così meschina...- così dicendo la lasciò per aprire la finestra ma prima di uscire senza voltarsi disse: -Allora non ti sei affezionata a nessuno... a me?-

-No…- “Oh si invece... a tutti voi... specialmente a te... ma è meglio così, credimi... sono sicura che il tuo volere bene si esaurirà non appena incontrerai qualcuno che ti farà battere il cuore e che cancellerà, spazzerà via il mio ricordo!”

-Allora... addio!-

E così dicendo Benji uscì dalla camera, ma non si accorse dell’oggetto che gli cadde a terra, Marzia si inginocchiò prendendolo in mano: il suo bracciale.

Lo portò al petto stringendolo forte come a voler sentire, tramite l’oggetto, il calore di lui. Pianse.

 

Nel giardino...

-... questa persona si chiama Danny Mellow... Danny... io ti... amo!- Disse Ed prima di arrossire.

Danny lo guardò sbalordito...

“Ohhhh Ed... finalmente... mi vergogno troppo però... cosa penserà Mark di me... e tutti gli altri?”

-Ma tu sei scemo... mi hai preso per gay? Io gay... phm... ma non farmi ridere...-

-Ma io... credevo!-

-Mi dispiace Ed... ma non posso avere un amico come te!-

-ma allora quando mi hai baciato quella volta...-

-Era un bacio di amicizia!-

Il mondo cadde addosso a Ed, che con le lacrime agli occhi fuggì via... lontano dal suo amore perduto...

“Che cosa ho fatto... perdonami Ed... ma Mark cosa penserebbe... l’ho fatto soprattutto per te...”

 

“Danny... tu... mi hai spezzato il cuore... tu... io ti amavo... e anche adesso... però tu.... io...”

Ed era arrivato sopra ad una collina e gridò...

-MWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA DANNYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY
IO TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

TUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU

MI HAI SPEZZATO IL CUOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE-

 

 

Allora ciao a todo... come ve la spassate?

Io male... povero Ed... mia sorella piange...

non perchè è stato rifiutato da Danny

ma perchè fan e perchè è gay....

AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH

(risata sadica da me!)

Allora che ne pensate di questo chap?

Fatemelo sapere...

Ringrazio tutti quelli che recensiscono

grazieeeeeeeeeee

Baci

Asuki.

Felices Pascuas.

 

 

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Capitolo 26
*** 26 capitolo ***


Tutto era tornato alla normalità, per i raagzzi: gli allenamenti, le solite feste

 

Capitolo 26

 

Tutto era tornato alla normalità: gli allenamenti, le solite feste di rito, ma da quando lei se n’era andata tutto non era proprio come prima, specialmente per uno di loro. Gli mancava da morire quella peste di ragazza, adesso con chi se la poteva prendere, con chi poteva litigare.

Com’era tutto terribilmente noioso, piatto, non vi era neanche un filo d’allegria.

Possibile che una persona potesse portare l’allegria al gruppo? Si era possibile.

-Benji... ma che ti succede? Non ti ho mai visto giocare così! Domani c’è la prima partita del mondiale  e voi cosa fate? Ragazzi... vi concedo qualche minuto di pausa ma poi vi voglio come prima... parlo con te Benji.- disse l’allenatore.

Tutti i ragazzi andarono fuori campo e Tom n’approfittò per telefonare a Nadja.

-Pronto!- rispose Nadja al telefono.

-Nadja!-

-Tom... che bello sentirti! Ma tu a quest’ora non dovresti allenarti?-

-Si, però il mister ci ha dato qualche minuto di pausa, e io ne ho approfittato per chiamarti!-

-Ah... mi fa piacere...-

-Ecco... come va a scuola?-

-Bene... oggi sono iniziati gli esami!-

-Bene e come ti è andata?-

-Non male... ho dovuto faticare sette camice per fare l’esame di danza classica! Però alla fine è andato tutto bene... penso...-

-E Marzia?-

-Beh Marzia... lei... come al solito ha affrontato tutti gli esami come una vera professionista...-

-Ma come sta?-

-Mah... così... non mi ha riferito ancora che cosa è successo alla festa...-

-Ah... ok... mi domandavo se ti andrebbe di uscire con me stasera...-

-Si! Sono felice che tu me lo abbia chiesto!-

-Allora alle 20.00 passo a prenderti io?-

-Ok... allora ci vediamo alle 20.00... e grazie per avermi invitata! Adesso devo proprio andare devo sostenere l’esame di musica...-

-Ok... allora ciao!-

 

Nadja riattaccò il telefono e si sedette sul letto di fronte a Marzia che era sdraiata sul letto e osservava il bracciale di Benji.

-Allora? Mi hai fatto pure mentire a Tom... perchè non vuoi che lo sappia...-

-Cosa? Che stavo per essere... no... due persona che lo sanno ci bastano a ci avanzano...-

-Ma...-

-Allora? Tu e il nostro Tom state uscendo un po’ spesso... non è che...-

-No... ecco... veramente... esco con lui perchè... perchè... perchè non ha nulla da fare!- disse Nadja arrossendo.

-Posso dirti una cosa?- disse Marzia alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno.

-Si?-

-Non nascondere i tuoi sentimenti, prima o poi lo rimpiangerai... te lo dice qualcuno che lo ha fatto e se ne pentita amaramente...- e si chiuse in bagno.

Appoggiò le spalle alla porta e scivolò per terra e si mise a piangere.

 

-Allora ragazzi... iniziamo gli allenamenti? Su scattare!- disse l’allenatore -... ragazzi ma che fine ha fatto Benji?-

-Bo!- dissero i ragazzi in coro.

-Ma è mai possibile, domani c’è la prima partita dei mondiali e lui che fa? Sparisce! Va bene tanto non ha poi molto bisogno di allenarsi... Alan sostituiscilo tu!-

-Alan sostituiscilo tu!- ripetè Alan.

-Alan... hai detto qualcosa?-

-Chi io? No... io ho detto qualcosa... ma no... completamente!-

 

(Siccome non ha molto tempo per scrivere bene questo chap, il colore Blu vale per Benji e il colore Rosa vale per Marzia... allora loro sono ognuno nella propria stanza e stanno ascoltando per coincidenza la stessa canzone... per coincidenza ricordate... è una canzone molto significativa e bella e vi consiglio di leggere questo chap con il sottofondo di questa canzone... grazie per avermi ascoltato... NdA.)

 

Entrò in camera sbattendo la porta con violenza e prima di sdraiarsi nel letto prese il suo lettore Cd.

Si sdraio e l’accese... La distanza di un amore... Alex Baroni...

 

Sei rimasta dentro me
nel profondo delle idee
come il pezzo di una vita che non c'è
sei un ago nelle vene
o una splendida bugia
la ferita che oramai non va più via
e non guarisce mai
e non mi passa mai

 

“Adesso sto stringendo al petto il tuo bracciale che per caso ti è caduto ed è come se  posso sentire il calore di quell’abbraccio... quell’abbraccio che non mi dimenticherò mai...”

 

Ogni giorno mando giù
le mie lacrime per te
ogni notte il letto è così grande che
io ti scrivo ancora un po'
e lo so che non dovrei
che mi devo liberare
dalla trappola di questo amore

 

“Oddio... quando mi manchi... i tuoi rari sorrisi... il tuo musone... le tue battutine stupide su di me... che talvolta mi hanno fatto arrabbiare... il tuo ricordo è dentro me e non vuole più andare via...”

 

perchè non vivo più
perchè mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare mai

 

“... piango ogni giorno perchè non sei vicino a me...  io non dovevo affezionarmi a te poiché so che prima o poi dovrai andare via... via da me... allontanarti da me... e se io sto soffrendo non poco anche se tu sei qui... quando andrai lontano come dovrei stare? Ma lo spieghi...”

 

ricomincerò da qui
ricomincerò da me
a rifare mille muri adesso che
i tramonti che vedrò
e le canzoni che farai
sono un fuoco che mi brucia come mai
e io povero sarò e tu povera sarai
la distanza di un amore
che non ho parole per spiegare

 

perchè non vivo più
perchè mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare

 

“Mi manchi da morire... ma tu ha detto che non ti sei nemmeno un po’ affezionate a me... ma tu non sai quando io mi sono affezionata a te... non vivo più la mia vita come prima del tuo incontro... già... il nostro primo incontro...”

 

 

perchè un uomo non può vivere di se
è forse questo da cambiare
e ora passo il tempo a chiedermi
che fai senza di me

 

“... vorrei tanto averti vicino... ma non posso... poiché ti ho negato... ho negato un amico come te... un amico che non dimenticherò mai... ma tu non sei mio amico... no, perchè se fiossi solo questo per me io non storie qui a tagliarmi le vene con questa canzone... a piangere... a stringere forte un tuo oggetto nella speranza che ti possa arrivare un mio abbraccio... no, non sei per niente un mio amico... sei la persona che...”

 

perchè non vivo più
perchè mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare
mai

 

“... tu mi sei caduta tra le braccia... come un angelo caduto da cielo... ma questo è solo uno stupido ricordo... un ricordo che rimarrà sempre in me... non ti perdonerò mai per avermi fatto cadere nella trappola di questo amore... non ti perdonerò mai per come mi stai facendo soffrire... mai... poiché  sei la persona che...”

 

AMO...

 

Raga... come ve la spassate?

eccomi qui con un nuovo capitolo

di questa immane schif.. FF... allora che dire...

grazie per le recensioni... davvero grazie di cuore...

adesso vi lascio ciao

baci

Asuki.

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Capitolo 27
*** 27 capitolo ***


Tom era nervoso, faceva avanti e indietro per la stanza, quella sarebbe stata la sera che avrebbe cambiato la sua vita

 

Capitolo 27

 

Tom era nervoso, faceva avanti e indietro per la stanza, quella sarebbe stata la sera che avrebbe cambiato la sua vita. Doveva dire a Nadja quello che provava per lei, a tutti i costi.

-TOOOOOOOM!-

Holly, con un gridò, fece bloccare la camminata di Tom.

-Mi stai facendo venire il mal di mare... basta!-

-Oh Holly... sono così agitato...-

-Ma che è successo?-

-Stasera esco con Nadja...-

-Ah e allora?-

-Come “e allora”? Che bell’amico che sei...-

-Volevo dire che non è la prima volta che esci con lei!-

-Si, ma stavolta è diverso... io devo dire assolutamente qualcosa a Nadja!-

-E cosa?- disse Holly diventando curioso.

-Beh... ecco... si è fatto tardi... devo andare!- disse Tom che cercava di svignarsela.

-A che ora c’è l’ha l’appuntamento?- disse Holly bloccando la sua fuga.

-Alle 20.00...-

-Mangano ancora 5 minuti... allora ti sei innamorato?- disse Holly sgomitando il piccolo Tom.

-Chi io? Ma no...-

-Invece si...-

-No!-

-Si!-

-No...-

-Si!-

-Forse...-

-Si...-

-Ok... si!-

-Full... lo sapevo...-

-Ok... ok... non fare così...-

-E per questo che sei preoccupato? Non sai come dirglielo...-

-Si...- disse Tom girando i pollici.

-Fai uscire le parole dal cuore... come ho fatto io con Patty... dille che è importante per te... e vedrai che capirà... adesso vai...- e con uno spintone lo sbatté fuori della porta e prima di chiuderlo fuori gli disse: -Non tornare prima d’averle confessato i tuoi sentimenti... vedi che non ti faccio entrare... promesso!-

 

-Allora, come sto?- disse Nadja facendo un giro su se stessa.

-Bene... bene...-

-Marzia... puoi anche guardarmi prima di rispondere...-

-Ti ho già detto che sei bellissima...-

-Se... se... Allora vado...-

Nadja uscì dalla porta della sua camera e si diresse all’entrata dove vi era Tom che aspettava.

Nadja si nascose dietro un muretto e prima di uscire guardò Tom. Era vestito in uno smoking nero e aveva i capelli un po’ spettinati, che lo rendevano più affascinante.

“E adesso perchè è in smoking... oh quanto è bello...

-Tom... sono qui...-

Nadja uscì dal suo nascondiglio e si mostrò a Tom che rimase folgorato da tanta bellezza. Indossava un vestitino verde senza bretelline, un paio di scarpe con il tacco a sandaletto, i suoi capelli erano lasciati sciolti.

-Sei... bellissima...- disse Tom alla tipo pubblicità della Telecom.

-Grazie...- disse timidamente Nadja.

-Questi sono per te!- disse Tom porgendole due fiori bianchi.

-Ah... bellissime... grazie...- disse Nadja mentre guardava i fiori.

-Che c’è non ti piacciono?-

-No... e che...-

-Si?-

-Tu mi hai appena regalato...-

-Si?-

-Dei crisantemi...- (NO non può.... NO... TOM CHE mi rappresenti... i crisantemi... NdA_delusa.)  (ma neanche se la invitavi ad un party for dead... Ndsore Asuki.) 

-E allora? Non sono i tuoi fiori preferiti?-

-Forse... quando morirò...-

-Ma che vuoi dire scusami...-

-Che mi hai appena regalato i fiori dei morti...- disse infine Nadja cercando di non ridere, ma non c’è la fece e scoppiò in una risata isterica.

-Io... mi dispiace... scusami... non lo sapevo...- abbassò il capo e si incamminò fuori dalla scuola lasciandola lì.

-Tom... aspetta...- disse Nadja prendendolo per mano –non è successo niente...-

-Ma tu non capisci... questa per me doveva essere una serata importantissima... ed invece... cosa fa lo stupido... fiori? Si, ma non rose... troppo banale... margherite.... troppo scontato... perchè no... sorprendiamola... lo stupido ha chiesto al fioraio dei fiori che si regalano in occasioni rare... e lui mi ha dato dei crisantemi...- Tom si liberò della stretta di Nadja e proseguì –Tu meriti di meglio... non uno stupido, imbranato come me...- e se ne andò.

Nadja lo guardò allontanarsi mentre qualcuno dietro alla porta se la stava spassando a ridere.

Nadja aprì la porta e Marzia cadde a terra.

-No... non può averti regalato dei crisantemi... no... AAAAAAHHHHHH...- disse Marzia rotolandosi per terra.

-Che ci ridi Giufà... poverino...-

-Però un attimo fa hai riso pure tu...-

-Beh... mi ha preso alla sprovvista...- disse Nadja cercando di non ridere guardando i fiori che aveva in mano.

-Allora... vuoi lasciarlo andare?-

-No...- disse mentre ancora guardava i fiori.

-Allora va da lui...-

-Si... però...-

-Però cosa?-

-E se non vuole più vedermi?-

-Per quale motivo scusa?-

-Perchè gli ho riso in faccia?-

-Ma dai... non è un tipo del genere!-

-Tu dici?-

-C’è solo un modo per scoprirlo...- disse Marzia mentre la spingeva fuori –Va da lui...-

 

Tom camminava lentamente testa china e ripensava a quando era accaduto...

...Dei crisantemi...

Che stupido che era stato... regalare dei fiori che nemmeno lui conosceva...

Nadja lo vide... lì... bello come non mai che camminava a testa china. Lo raggiunse e lo fermò con una mano...

-Tom...-

Tom non si girò tanto era l’imbarazzo.

-Scusami per prima... non avrei dovuto ridere... davvero!-

Tom alzò lo sguardo e si girò in direzione di Nadja che teneva ancora in mano i fiori.

-Questi fiori... vanno benissimo... e poi sono particolari...sai nessuno me li aveva mai regalati... non voglio vederti giù per me... non me lo merito...-

-Oh Nadja tu ti meriti questo e altro...- Tom alzò lo sguardo e gli accarezzò la guancia.

-Io voglio te... ma non ti merito...-

-Oh... perchè dici questo?-

-Perchè tu meriti molto di più...-

-Io voglio solo te... sono io che non ti merito...-

I due si guardarono per un istante per poi scoppiare a ridere, poi non ci fu bisogno di parole, Tom accostò il suo viso a quello di Nadja per specchiarsi dentro ai suoi occhi, un istante dopo le loro labbra si unirono.

-Ti amo...-

-Anch’io...-

 

Marzia stava camminando nel viale alberato... quanti ricordi... si avvicinò ad un albero, sfiorando la corteccia...

...Attenzioneeeeeeeeee... li sottoooooooooooooooooo...

...Atterraggio morbido...

 

Sorrise al ricordo, lasciandosi scivolare lentamente sull’erba, appoggiando la schiena sulla corteccia ruvida, sospirando profondamente. Raccolse le ginocchia al petto e vi appoggiò il capo.

Dalla parte opposta, stava camminando, mani in tasca, un ragazzo molto carino immerso nei suoi mille pensieri...

 

...Spostati... mi fai male...

...essere calpestato da un peso non piuma, non fa certo bene...

 

I suoi mille pensieri si interruppero non appena l’oggetto di essi si presentò davanti a lui.

Si bloccò, osservandola in silenzio per alcuni secondi, sembrava che lei non si fosse accorta di lui.

Il vento passo tra i due facendo dondolare i capelli della ragazza che rabbrividì, finalmente si decise ad alzare il volto e... un sussurro...

-Benji...-

-Marzia...-

 

 

Stoooooooooooop.... fine del capitolo...

Ringrazio quelli che hanno recensito e

che continueranno a farlo.

Allora che ve ne pare?

A me piace, specialmente la parte

dei crisantemi... povero Tom... che imbranato...

Ehi... imbranato a chi? NdTom.

A nessuno amoruccio...

Mi sembrava... NdTom.

Tom... andiamo... devo farti vedere

una cosa.... NdA mentre trascina con se Tom.

 

Tom: recensire non dimenticate.....

 

 

 

 

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Capitolo 28
*** 28 capitolo ***


-Marzia

 

Capitolo 28

 

-Marzia...-

La ragazza lo guardò negli occhi “E adesso... lui cosa ci fa qui? Non voglio vederlo... non posso vederlo... e adesso perchè mi guarda con quella faccia come se fosse stupito di vedermi... dovrei essere stupita io nel vedere lui... adesso devo andarmene...

Marzia si alzò lentamente e, cercando di non guardarlo, gli diede le spalle e incominciò a camminare.

Benji, che fino a quel momento la stava guardando, l’affiancò nella sua camminata e incominciò a conversare.

-Ciao...-

-...- Marzia non gli rispondeva.

-Bene!- disse sarcasticamente lui -... ho saputo che hai sostenuto gli esami!-

-...- Marzia continuava a non rispondere.

-Tom mi ha detto, che Nadja gli ha detto, che è stata una passeggiata per te...-

-...- Marzia continuava a non rispondere anzi girò la testa dalla parte opposta alla sua.

Benji capendo, finalmente, di essere deliberatamente ignorato, la bloccò per un braccio.

-Allora?-

-Lasciami!- disse Marzia con tono freddo che fece male a Benji.

-Oh... oh... vedo che ti è tornato l’uso della parola...-

-Non prenderti il vizio, poiché questa è la mia prima e ultima, parola hai il piacere di sentire uscire dalle mie labbra, e che rivolgo a te... e adesso lasciami!-

-No! Allora?-

-...-

-Se io ti parlo, pretendo che tu mi risponda!-

-Pretendi?-

-Non era l’ultima parola che dovevi rivolgermi?-

-Cosa delle mie parole dell’altra sera non hai capito?-

-Non ci credo che tu lo abbia fatto per soldi...-

-Ti ho detto di si...- disse Marzia abbassando il capo.

-Allora perchè non mi guardi negli occhi?- Disse Benji mentre prendeva tra il pollice e l’indice il suo mento per alzargli la testa –È proprio per quello che è successo la sera del ballo?-

Il ricordo di quella sera, scaturì in Marzia ricordi spiacevoli, e una calda lacrima rigò il suo viso.

-Cosa? Piangi?-

-Adesso che mi hai visto per l’ennesima volta in questo stato... ti dispiace lasciarmi?-

-Mi dispiace per averti fatto piangere... ma devi dirmi il perchè del tuo abbandono della squadra!-

-Io... non mi pagano più...-

-Non ci credo... non è per soldi che lo hai fatto. Perchè vuoi negare l’evidenza? Per caso è stato qualcuno che ha scaturito in te qualcosa che, poi, ti ha portato all’abbandono della quadra?-

-Visto che non mi vuoi proprio lasciare in pace... si... tu! Non avresti dovuto farlo!-

-Cosa, io? Cosa non avrei dovuto fare?-

-Lo sai benissimo! Pensaci...-

-Io... non ho fatto niente di spiacevole...-

-Si invece... tu...- e prima di finire si divincolò dalla stretta di Benji e mentre si allontanava disse a bassa voce -Tu... sei entrato nella mia vita...-

 

Danny e Ed erano nella loro stanza...

“Mi fa pena! Poverino... forse ho esagerato un pochino... dire che quello dell’altro giorno è stato solo un bacio di amicizia lo ha proprio distrutto... sarà meglio rimediare...”

-Ed?-

-Che vuoi?- disse lui sgarbatamente.

-Oh calma... dovrei parlarti!-

-...-

-A proposito di noi!-

-Non è mai esistito un noi... ricordi, me lo hai detto tu!-

-Si... allora ascoltami... io...-

Ed si girò dalla parte opposta a quella di Danny, mettendosi coricato sul letto, su di un fianco.

-Io... quel giorno che tu... beh... hai capito... ti ho mentito... vedi... tu mi hai detto che ero la persona più importante della tua vita, mi hai detto che ti sono sempre stato accanto... e cose del genere. Beh... io non sono bravo con le parole quanto te... ma... io ti ho mentito... quel bacio... beh... quel bacio... non è stato per pura e semplice amicizia... ma per... amore... Ed... io ti... voglio bene... io ti amo...-

 

Lusia e Mark erano in camera di Mark che erano sdraiati sul suo letto (di Mark! NdA.) abbracciati.

-Piccolina...-

Lusia lo guardò stranita.

-Perchè mi guardi?-

-Mi hai chiamato piccolina...-

-Che c’è? Non ti piace?-

-Ecco... sei tremendamente dolce quando lo dici...-

Mark sorrise e dopo avergli baciato la fronte la strinse di più a se.

-Lusia!-

-Si, Mark. -

-Lo sai una cosa?-

-Cosa?-

-Ti amo piccolina...-

-Anch’io... tanto... davvero tanto... stallone!-

Mark la guardò stranito.

-Che c’è? Non ti piace stallone?-

Mark sorrise e la baciò delicatamente sulle labbra.

La porta si aprì.

-Lenders...- le parole gli morirono in bocca vedendo Mark e Lusia abbracciati.

-Ma... LUSIA!-

-Oh-oh...  ciao fratellone!-

-LENDERS! LEVALE QUELLE LURIDE MANI DI DOSSO!-

-Ma...-

-LENDERS... FUORI DA QUESTA STANZA!-

-Ma questa è...-

-FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

-Sarà meglio andare via... ciao, piccolina... ci vediamo...- disse Mark mentre faceva l’occhiolino a Lusia.

-MA CHE CI VEDIAMO... FUORIIIIIIIIIIIIIIII...-

Mark, senza fiatare, ma ridendo sotto i baffi, uscì dalla camera.

-ALLORA?-

-Fratellone...-

-SI?-

-Non gridare, per favore...-

-MA...-

-Non mi dire “Io non sto gridando” che ti uccido...-

-Ok... non grido... ma spiegami che ti è saltato in mente!-

-Ma cosa ho fatto?-

-Cosa hai fatto... COSA HAI FATTO?-

-Ehi... stai gridando...-

-Oh... scusami...-

-Allora poiché tu mi hai detto scusa posso pure andare...- disse Lusia alzandosi da letto e dopo aver dato un bacio a Benji disse –Buona notte fratellone...- e uscì dalla camera.

-Buna notte Lusia...- poi si bloccò –BUONA NOTTE...- uscì dalla camera per fermare la sorella, ma Lusia pareva scomparsa nel nulla. –Me l’ha fatta ancora una volta!-

 

Tom e Nadja erano abbracciati che osservavano il tramonto...

-Tom?-

-Si...-

-E’ così bello osservare il tramonto con te...-

-Già è così bello... lo sai che la prima volta che ci siamo incontrati, non volevo incontrarti?-

-Come no?-

-Io odio gli appuntamenti al buio... però sei apparsa tu... un angelo...-

-Oh Tom...-

-Ti amo...-

-Anch’io...- e si baciarono.

 

Holly e Patty...

-Patty...-

-Si?-

-Patty... devo dirti una cosa importante...-

-Parla...-

-Io... ho ricevuto una telefonata importante da parte di...-

“No... lui...”

-... di... Roberto...-

-Chi Sediño?-

-Si... mi ha chiesto se piacerebbe andare da lui in Brasile...-

-E tu...-

-Ci andrò...-

Patty si sentì morire... impossibile, ora che il suo sogno d’amore si era avverato... quello lì... lo stava distruggendo...

-Patty...-

-Si...-

-Vorrei che tu venissi con me in Brasile...-

-Holly... anche se mi piacerebbe andare con te in Brasile, e speravo che tu me lo domandassi...-

-Ma...-

-Ma io... mi sono annullata per te per tanti anni... e adesso vorrei continuare per la mia strada... la strada che mi porterà a fare la giornalista sportiva...-

-Quindi...-

-No... Holly, non verrò con te in Brasile... anche se starò con te...-

-Per sempre...-

-Già... per sempre...-

E si abbracciarono.

 

 

 

Allora ciao a tutti... scusate il ritardo ma

in questo periodo non ho avuto nessuna

ispirazione... comunque... adesso cercherò

di aggiornare velocemente...

Che ve n’è parso di questo capitolo?

Fatemelo sapere...

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e

che continueranno a farlo e anche chi non recensisce

ma legge... GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE

Baci

Asuki.

 

 

Ps: Un grazie speciale va al Papa Giovanni Paolo II... Grazie...

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 29
*** 29 capitolo ***


Una ragazza camminava tra i corridoi dell’albergo, in silenzio, non voleva che qualcuno la sentisse e specialmente la vedesse,

 

Capitolo 29

 

Una ragazza, vestita con una mini gonna di jeans e una maglietta con le bretelline, camminava tra i corridoi dell’albergo, in silenzio, non voleva che qualcuno la sentisse e specialmente la vedesse, specialmente qualcuno.

Arrivò fuori dell’Hotel e si diresse velocemente verso la fine del suo percorso: la fontana.

Si fermò e socchiuse gli occhi per focalizzare i lineamenti della figura seduta sul bordo della fontana. Dai lineamenti sembrava un ragazzo.

-Bene... è già qui!-

Si avvicinò correndo al ragazzo, che si alzò non appena la vide e allargò le braccia in sua direzione, la ragazza aggrappandosi a lui con tutta la forza che aveva. Lui dopo averla abbraccia e baciata, disse: -Allora piccolina... hai avuto problemi con tuo fratello?-

-No... sai non ha avuto neanche il tempo di rimproverarmi... che io sono scappata...-

-Lo sai che non si fa mai arrabbiare il fratello più grande?-

-Si... però... mica stavamo facendo qualcosa di male...-

-Già... lui è troppo precipitoso... glielo detto sempre... allora, perchè mai mi hai fatto venire qui a quest’ora della notte?-

-Sai... stallone... pensavo che potevamo stare un po’ insieme senza che mio fratello ci possa rompere le scatole...-

-Brava... è dove? In camera mia, no! C’è’ Benji... quindi... qui, no! ci potrebbe vedere...-

-In camera mia?-

-In camera... no!-

-Perchè?-

-Beh... ecco...-

-dai... non farti pregare!- e con queste parole, la ragazza prese per mano il ragazzo e, facendolo correre, lo portò in camera sua.

 

Le piccole mani di Lusia avevano slacciato la camicia e gli accarezzavano il torace scolpito da anni di allenamento, Mark sentiva il suo tocco leggero che lo mandava in estasi.

-Ma cosa?- cercò di dire Mark.

-Mark... lo voglio... con tutto il cuore...-

-E se...- Lusia lo bloccò mettendo l’indice della sua mano sulle labbra di lui.

-No... non dire nulla...-

Allora Mark la prese in braccio, era leggera come una piuma, e la fece sedere sulle sue gambe mentre lui era seduto sul letto.

Il ragazzo le prese una mano e la tenne in una delle sue: era la prima volta che un ragazzo le trasmetteva queste sensazioni, sensazioni piacevolissime, tanto che il suo cuore aumentò i battiti. Mark passò la mano libera dietro la schiena della ragazza cercando di attirarla di più a se.

Lusia fu attraversata da brividi in tutto il corpo e sarebbe andato avanti… la mano del ragazzo che stava dietro la sua schiena risalì verso la nuca, accarezzò i capelli per poi tuffarla tra loro, così come per scompigliarli.

Mark, avvicinò con una leggera pressione, la testa di Lusia alla sua... si fissarono negli occhi languidi. Nessuno dei due avrebbe voluto che quel guardarsi cessasse, ma le labbra, le tumide labbra di Mark cercarono quelle bellissime di Lusia, si incontrarono, si sfiorarono…

Adesso lo sapeva, la desiderava troppo, era troppo bella. Questi pensieri lo distrassero e si mise ad osservare i lineamenti della ragazza che aveva davanti. Un visino furbetto, diciamo da schiaffi, bocca da baci, rossa come il sangue, il seno ne piccolo ne grande. Tolse lo sguardo da lì e lo posò…si accorse solo adesso che Lusia indossava una mini gonna di jeans.

Mise una mano sulle gambe si Lusia e le accarezzò dolcemente, non voleva spaventarla, voleva solo  farsi strada per risalire lungo le cosce, ma trovò ostruzione nella mano destra di Lusia che lo bloccò.

Mark si avvicinò ancora all’orecchio della sua Lusia e le sussurrò -Ci hai ripensato, non è vero?- Lusia non disse nulla e Mark decise di lasciar perdere e la baciò sulle labbra poi sul viso e pian piano una scia di dolci baci sulle spalle.

Decise di toglierle la maglietta e lo fece lentamente. Lusia non indossava un reggiseno in quando la maglietta fungeva da tienitutto. Quella vista così seducente scatenò i sensi di Mark oltre ogni limite e senza che Lusia se n’accorgesse, Mark la fece alzare e trovò, con sua grande meraviglia, la cerniera della gonna, e così gliela bassò, togliendole anche la gonna; adesso Lusia era coperta solo da un paio di mutandine viola con disegnato un grazioso Winnie de Poo sul lato, Mark le trovò dolci e sensuali.

Finalmente, Lusia aiutò Mark a spogliarsi, incominciando a sbottonargli la cerniera dei pantaloni, quando rimase un attimo perplessa.

-Cosa c’è?-

-Niente...- “Oh... Mark... non credevo che fossi così dotato... anzi lo sospettavo!”

Dopo avergli sfilato i pantaloni e fatti scivolare per terra, decise di togliergli anche la maglietta nera... che bellissimi addominali, da baciare, da toccare.

Ora che anche lui era rimasto solo con un paio di boxer, i due ripresero a toccarsi, a baciarsi, facendo scivolare via anche le loro ultime barriere.

Mark, dopo averla presa in braccio, la poggiò delicatamente sul letto.

-Sicuro che vuoi?-

-Si... con tutta me stessa...-

Lusia schiuse le gambe permettendo a Mark di intrufolarsi tra di esse.

Lusia al contatto con quel corpo estraneo si irrigidì, Mark, accorgendosene, cercò di rilassarla baciandola su tutto il corpo per poi riprendere a muoversi lentamente dentro di lei, poi aumentò il ritmo mentre lei lo assecondava.

L'orgasmo arrivò e lasciò entrambi stanchi ma appagati.

 

Un leggero bussare risvegliò Lusia, che aprì lentamente gli occhi, e, dopo essersi stiracchiata un pochetto, rispose: -Chi è?-

-Lusia...-

Lusia si svegliò di colpo.

-Be-Benji... co-cosa... ci fai qui?-

-Fammi entrare... che te lo dico...-

-Mark... Mark...- bisbigliò Lusia all’orecchio dell’amato.

-AHHH.- Sbadigliò forte lui. Lusia gli tappò la bocca con una mano.

-Lusia... posso entrare...-

-Aspetta...-

-Ma che caspio ci fa lui qui?- Disse a bassa voce Mark.

-Non lo so... però adesso... chiuditi in bagno...-

-Corro...-

Mark, dopo aver preso i suoi vestiti, stava per entrare in bagno ma...

-Mark...- lo chiamò Lusia.

-Si?-

-Non dimenticarti di questa...- Lusia gli lanciò una maglietta e Mark, dopo avergli sorriso, si chiuse in bagno e si dispose per vedere cosa succedeva dal buco della serratura.

Lusia, dopo essersi ricomposta un pochino, aprì la porta.

-Ohhhh... finalmente... Lusia... ho bisogno del bagno...- disse Benji entrando e osservando la stanza.

-Come?-

-Si... oggi uno dell’Hotel è venuto e mi ha detto che non c’è acqua fredda in bagno...-

-Il bagno? Acqua fredda?- Disse Lusia abbassando lo sguardo e accorgendosi che hai piedi del letto c’erano i boxer di Mark, si spinse con il piede facendoli arrivare sotto il letto, prima che Banji se na accorgesse.

-Già...- Disse mentre spostava la sorella con una mano e si dirigeva in bagno.

-No, aspetta!- disse Lusia ponendosi tra lui e la porta. –Ehm... anche qui non c’è acqua fredda...-

-Lo vedremo...-  e detto ciò, spinse la sorella lontano dalla porta.

“E ora di dire le mie ultime preghiere... sono morta...

Benji aprì la porta e osservò con attenzione il bagno.

-Non c’e...- disse a bassa voce Benji controllando ancora una volta il bagno.

-Allora?-

-Ti credo sulla parola...-

-Prova ad andare in camera di Holly... lì forse c’è l’acqua calda...-

Lusia spinse Benji fuori dalla porta e dopo avergli sorriso, lo chiuse fuori.

“Non c’era... Mark... non c’era... ero sicuro che avrebbe passato la notte con Lusia... visto che sta notte non è venuto a dormire... bah... mi ero sbagliato!”

 

Lusia rientrò come una furia in bagno. Ma dove si era cacciato Mark? Si guardò in giro ma di lui nessuna traccia. Decise di chiamarlo.

-Mark... ci sei...-

-LUSIA... SONO QUI!- gridò Mark.

-Qui dove?-

-Qui...-

-Dove?-

-PROVA AD AFFACCIARTI!-

Lusia lo fece, ma non vide nulla.

-Ma dove sei... oh mio Dio... non sarà...- Lusia si mise una mano davanti alla bocca.

-Non ancora... se tu mi tiri su...-

Allora Lusia abbassò lo sguardo e vide Mark appeso sul tubo adiacente alla finestra.

Lusia scoppiò a ridere. Mark la guardò allibito.

-Mi aiuti o no?-

-Si... sei così carino con quell’accappatoio rosa che hai indosso...-

-Non prendermi in giro... e tirami su!-

Lusia, anche se con un po’ di difficoltà, riuscì a tirare su Mark che sospirò di sollievo non appena rimise piede nella stanza.

Lusia non riusciva a smettere si ridere, scatenando le ire di Mark.

-SE NON LA SMETTI GIURO CHE ME NE VADO!-

E Lusia rise ancora di più vedendo la faccia incavolata di Mark.

-LA VUOI SMETTERE DI RIDERE?!-

-Va bene... va bene... adesso mi... AHHHHHHHHHHH!-

-Lusia...-

-Basta...- disse Lusia mentre si avvicinava lentamente a Mark. –Sei davvero carino e sexi...- terminò con voce suadente, prima di attirare a se Mark e baciarlo.

 

 

Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuu....

Come va? Ci voleva un po’ di passione eh.... e anche un pizzico di spirito, soprattutto la parte di Mark e l’accappatoio.

Adesso ringrazio quelli che hanno recensito e che continueranno a farlo e anche chi legge solo.

Per quando riguarda la scena *spinta* mi ha dato una piccola mano la mia sorellina che la ringrazio.

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

BACI

ASUKI ^______^

 

 

  

 

 

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Capitolo 30
*** 30 capitolo ***


Mozart

CAPITOLO 30

 

Beethoven, Per Elisa.                                

Erano le 6,00 e quel giorno si sarebbe svolta la tanta sospirate gara di ballo, e la protagonista del balletto doveva essere in forma ma... qualcuno rompi, ci siamo capiti, aveva puntato la sveglia, innanzitutto, alle 6,00 e poi quella canzone, Per Elisa di Beethoven, senza ombra di dubbio era una bellissima canzone, ma alle 6,00 come sveglia, mi sembra un poco eccessivo, non credete?

Comunque, si alzò come una furia e, senza mettere ne scarpe ne vestaglia, si diresse da Antonio, gliel’avrebbe fatta pagare.

-ANTONIOOOOOO!- gridò sbattendo la porta ed entrando.

-Oh... Marzia....-

-Oh... Marzia... ANTONIO, SAI CHE GIORNO E’ OGGI?-

-Certo che lo so! E’ il giorno della gara di ballo...-

-APPUNTO... TU MI VUOI VEDERE RIPOSATA E VUOI VEDERMI VINCERE, NON E’ COSI’?-

-Si...-

-ALLORA PERCHE’ HAI SUONATO LA SVEGLIAAAAAAAAA!-

-Ehm... Marzia... non ci sei solo tu in questa scuola...-

-MA... già... me lo ero dimenticata... mi capita spesso... (???????????????????NdA.) però potevi mettergli musiche più... come dire... alla moda?-

-Perchè questa non ti piace?-

-Ehm... No!-

-Mhm... Carmen mi ha detto di svegliarvi così, poiché sostiene che vi alzate prima con questo genere di canzoni che con canzoni dance. E a quando pare ha ragione!- E detto ciò si allontanò da Marzia lasciandola.

-A proposito... devi presentarti lì alle 9,00... quindi... farai meglio a sbrigarti...-  

Marzia, un po’ titubante se ammazzarlo o ucciderlo, come una furia si precipitò in camera sua, e dopo aver fatto una doccia “veloce”, si vestì “velocemente”, tanto da farsi le 9,10.

-Oh cacchio... sono in ritardo...-

Sistemò velocemente il borsone, inserendo il vestito delle gare e le scarpette.

 

Nel frattempo, i ragazzi si stavano allenando.

-Ragazzi... che fate? Non è perchè non c’è Marzia dovete perdere la fiacca... muovete quei culi... e correte...- gridarono insieme Patty e Lusia.

-Queste sono ancora peggio di Marzia...- disse Bruce ormai stanco.

I ragazzi si erano svegliati all’alba, sotto comando delle managers, e adesso erano letteralmente stanchi.

-Ottimo lavoro ragazze...- si avvicinò il mister –Adesso se non vi dispiace potreste andare a preparare i panini e le bibite?-

-Si, mister...- e le due andarono in magazzino

 

 

Arrivò stanca al luogo dove si svolgeva la gara. Dopo essersi cambiata andò a sedersi accanto ad una ragazza.

-Ciao!- disse amichevolmente la ragazza.

-Ciao...-

-Tu che numero sei?-

-Io... il numero 25, e tu?- rispose Marzia.

-Quindi la prossima... io 38.-

-Cosa? La prossima?-

-Già...-

-Allora sono davvero in ritardo!- (?????????????????????????????? NdA.)

-E già!-

-Come è possibile che sia sempre in ritardo quando invece non dovrei esserlo...-

-Marzia Rodriguez!-

Marzia appena si sentì chiamare, si alzò e diresse i suoi passi verso la stanza delle esibizioni.

-Ecco... come non detto!-

-Buona fortuna...- le disse la ragazza sorridendo.

 

“Spero che il suo bracciale mi porti fortuna... spero che lui mi porti fortuna... oh... aiutami a passare almeno le fasi eliminatorie!”

-Numero 25! Mi chiamo Marzia Rodriguez... ecco, il Cd... la numero 11!-

Una delle tanti esaminatrici prese il Cd e dopo averlo messo sullo stereo, e dopo aver domandato a Marzia se era pronta, fece partire la canzone.

Il vestito, composto da un corpetto rosa e una gonna con dei piccoli strascichi sempre rosa, le fasciava le forme dolcemente, le punte rosa, i capelli, che aveva deciso di lasciare sciolti, le circondavano le spalle.

Non appena la canzone ricopri la sala, Marzia si alzò dalla posa iniziale, mostrando la bellezza del suo volto.

Dopo aver eseguito un ATTITUDE, con la gamba sinistra tesa e l’altra piegata in indietro, eseguì un BATTEMENT TANDU trascinando il piede dalla quinta posizione alla quarta in avanti, per poi ritornare alla prima posizione. Si preparò a fare dei PIQUE, e dopo essere arrivata in fondo alla sala, eseguì in diagonale due CHIASSE, poi prese una piccola rincorsa e esegui una spaccata frontale in area. Dopo essere caduta per terra finì eseguendo un’ultima spaccata per terra con la gamba destra avanti.

Dopo qualche secondo si alzò da terra e dopo aver guardo la giuria sorrise soddisfatta.

-Può andare!- disse un esaminatore.

 

“Non hanno detto –Le faremo sapere...- no, non l’hanno detto... quindi vuol dire che forse...-

-Ah... signorina... le faremo sapere...-

-Ah... ok!- “Come non detto!”

Era per strada che camminava tranquillamente, tutto sommato era andata bene... ok...

Guardò l’orologio e accorgendosi di essere terribilmente in ritardo accelerò il passo, arrivando a correre.

 

-Allora... mi vuoi dire perchè sei così solare oggi?- domandò Patty alla vista di Lusia sempre sorridente.

-Ma io sono sempre solare!-

-Si, come quando ti sei chiusa in camera per colpa di Mark...- il solo udire di que nome fece accendere ancora di più quel sorriso.

-Ah-ah... allora centra Mark...-

-Ecco... ecco... veramente... un po’...-

-Un po’ quando...-

-Un po’... un po’...-

-Sicura?-

-E va bene, uffa... non ci crederai mai... io ho fatto...-

-Hai fatto?-

-Io... ho.... fatto... l’amore con Mark...-

-No!-

Lusia, con un po’ di titubanza, annuì.

-AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!- gridò Patty che fu subito calmata da Lusia.

-Shiiiii... vuoi per caso che ti senta mio fratello?-

-No... per carità... immagino gia la faccia di Benji se scoprisse che sua sorella sa già come nascono i bambini! E non dalla cicogna!-

-Già...- E risero insieme.

-Allora?- disse Patty dopo essersi calmata.

-Allora che?-

-Dove? Com’è stato? Quando? Perchè?...- domandò Patty curiosa.

-Calma una domanda alla volta!-

-Quando?-

-Vuoi proprio saperlo!-

-Certo, questo momenti è da condividere!-

-Non la penso come te... ma... ieri sera!

-Davvero?-

-Si...-

-Uhm... Dove? Non penso in camera di lui!-

-Vuoi sapere anche dove?-

-Si! Sono o non sono la tua migliore amica...-

-In camera mia, va bene?-

-E perchè io non ho sentito nulla?-

-Dimentichi che neanche una bimba atomica può riuscire a svegliarti?-

-Uhm... già! Eh... com’è stato?-

-Vuoi che ti racconti tutti i particolari?-

-No, per carità... non ci tengo... voglio sapere solo com’è stato!-

-Bellissimo... sentire le sue mani attorno a me... sentire lui...-

-E... insomma... ti ha... hai capito, no?-

-Si... all’inizio un po’... ma comunque, lui è stato dolcissimo! Mi ha tranquillizzato dandomi tanti bacini!-

-E... lo vorresti rifare?-

-Certo... anche subito... corrergli incontro e spogliarlo... ma davanti a tutti... non credo... ah... senti questa... mio fratello è venuto in camera mia sta mattina...-

-Si? E Mark?-

-L’ho fatto chiudere dentro al bagno!-

-E...-

-Praticamente, Benji voleva fare la doccia in camera mia visto che non aveva acqua calda... io gli ho detto che non avevo neanche io acqua calda, ma lui è voluto entrare lo stesso... e...-

-Non mi dire...-

-No... per fortuna no, Mark è riuscito a nascondersi... e cos’ Benji se ne andato... mi ha detto che mi credeva sulla parola...-

-E Mark dov’era!-

-Praticamente, si era appeso al tubo fuori della finestra...-

-No!-

-Si... e con l’accappatoio rosa... quello mio... puoi immaginare la sua faccia... io che non finivo + di ridere...-

-Già...  a quest’ora le risate... volevo proprio vederlo...-

-Già... com’era buffo!-

-Cosa?- Qualcuno stava origliando alla porta. Non poteva crederci, davvero aveva sentito quelle parole? Doveva subito dirlo agli altri... scoop! (chi sa chi è la misteriosa persona che stava ascoltando! Non avete nessuna idea? NdA.)

 

Marzia era arrivata ansimante a scuola. Era di fronte all’entrata me prima di entrare la sua attenzione fu catturata da un grande trambusto. Decise di avvicinarsi...

-Oh mamma... ma che vuole fare?- domandò Marzia osservando un ragazzo che era sul margine della terrazza che cercava di buttarsi.

-E’ un compito di Cristobal, dice che dobbiamo essere coraggiosi e che dobbiamo buttarci...- trovò una risposta alle domande di Marzia un ragazzo.

-Ma e tutto scemo? Non c’è nemmeno un materassino!-

-Si, lo so. Cristobal ha detto che mentre siamo in fase di atterraggio mette il materassino!-

-Ma è scemo?! E fino ad ora chi l’ha fatto?-

-Solo una ragazza, ma è finita in infermeria, per lo spavento è svenuta!-

-Mah... io non l’avrei mai fatto!-

-Oh guardate chi c’è... finalmente la reggina del ballo ci ha degnato della sua presenza!- disse Carmen uscendo dalla scuola vedendo il caos che si era creato.

-Grazie per avermi definita la Regina del Ballo, non doveva... ma lei sa bene dove ero, o no?-

-Si, lo so dov’era sua maestà la Regina...- disse Carmen facendo un inchino.

-Bene, non volevo essere contraddetta!-

-Come vuole...-

-Ehm... scusi, ma che esercizio è? Voglio dire, a cosa serve?- domandò Marzia rivolgendosi a Cristobal quindi dando le spalle a Carmen.

-Mhm... scusa... stavo parlando con lei, grande Reggina!-

-Oh scusi... non volevo crearle un dispiacere!-

-Sei proprio impertinente!-

-Oh... ha cambiato modo con cui si rivolge alla Regina? Non mi da più del voi? Potrei punirla!-

-Sei proprio...-

-Adesso basta... rispondo alla tua domanda... se tu vuoi fare un giorno o l’altro una scena di un film d’avventura e ti chiedono di buttarti dal 10° piano, sarai preparata!-

-Non per contraddirla... ma io non ho intenzione di farlo... voglio dire il film, io sono qui per ballare...-

-Si, ma se sei in questa scuola devi sapere che ci sono anche altre materie: la recitazione ed il canto... vedo che in canto te la cavi più o meno, ma in recitazione... pessima, ti rifiuti di fare gli esercizi, la dizione è orrenda e manchi pure nelle lezioni di Cristobal! Te lo dice qualcuno che ne capisce di recitazione!-

-Scusi, mi ha dato lei il permesso di mancare per un ora dalla lezione di Cristobal. Quindi non vedo dove sia il problema, Carmen! E poi non sono mica stata io a fare una pubblicità per prodotti per water. O sbaglio?-

-Qui finisce male!- dessero tutti i presenti.

-Vieni subito nel mio ufficio!-

-No! ha detto lei che non devo mancare alle lezioni di Cristobal. Quindi!-

-Si sta cacciando proprio in un bel guaio!- disse un ragazzo.

-Marzia, non peggiorare le cose!- disse un ragazzo avvicinandosi a Marzia tenendola per un braccio.

-Pedro, non ti preoccupare... a me i piedi in faccia non me li mette nessuno!-

-Ma sei stata tu a cominciare!-

-Ah Io?!-

-Lo so che non sei stata tu, ma lei ha il potere di farti espellere dalla scuola e tu non vuoi che ti espellano vero?-

-No.-

-Allora...-

-Ti ho detto di venire subito nel mio ufficio!-

-Ora vai, e non fare niente di male... chiedile scusa, vedrai che capirà!-

-Verrò! Ma sia chiaro che...-

-Marzia!- la richiamò Pedro.

-Ok, basta!-

Marzia seguì Carmen nel suo ufficio.

Marzia, appena arrivata davanti all’ufficio, non aspettò che Carmen entrasse, quindi la precedette e si sedette sulla sedia davanti alla scrivania.

Carmen si sedette davanti alla ragazza, che la osservava.

Le due si guardarono negli occhi e poi scoppiarono in una risata isterica.

-Ci hanno.... ahhhhh... creduto... ahhhhh!- disse Marzia ridendo come una pazza.

-Lo sapevo che... ahhhhh... un elemento valido come te... ahhhhh... non doveva essere espulsa dalla scuola...- disse Carmen ridendo e quasi cadendo dalla sedia.

-Grazie per l’elemento valido... non doveva!- disse Marzia cercando di calmarsi.

-Non posso ancora credere che Cristobal voleva espellerti dalla scuola...-

-Già.. neanche io!-

-Però ha ragione, sei mancata in molte sue lezioni.-

-Lo so, ma non accadrà più... davvero!-

-E l’impegno con la squadra di calcio... del... del...-

-Della nazionale giapponese? Mi sono ritirata da quell’incarico!-

-E posso sapere il perchè? Mi pareva che fosse importante per te, o sbaglio?-

-Si, era importante per me, ha detto bene... era... non mi pagavano più...-

-Ah... capisco... cambiando argomento, devi preparare un passo a due, insieme a Pedro, sulla canzone di Anna Tatangelo, Ragazza di Periferia (In Spagna? Ndsore Asuki. Ehm... niente ci fa... fatemela passare! NdA.), deve essere pronta tra 1 settimana.-

-Cosa? E lei me lo dice così?-

-Lo so, non hai molto tempo... però, confido nelle tue capacità... ti affiancherà la tua compagna di stanza, Nadja, lei canterà questa canzone!-

-Davvero? Avete scelto lei? Sono così felice...-

 

Marzia uscì dall’ufficio di Carmen tuta contenta.

Arrivò in camera sua dove trovò Nadja che cercava di imparare la canzone assegnata da Carmen.

Marzia, dopo una lunga rincorsa, si buttò nelle braccia di Nadja fino a farla cadere sul letto con lei sopra.

-Ma cosa?-

-Sono felice... te lo hanno detto che tu dovrai cantare una canzone e io dovrò ballarla?-

-Certo!-

-Che bello... sono così felice che lavoreremo insieme...-

-Marzia...- disse Nadja mentre si staccava da Marzia e prendeva le dovute distanze.

-Si!-

-Te l’ho ha detto Carmen in quale occasione dobbiamo preparare questo compito?-

-No... mi ha detto solo che deve essere preparato in una settimana!-

-E lo sai che giorno è fra una settimana?-

-Ehm...- Marzia si avvicinò al calendario posto accanto alla porta e diede un occhiata a che giorno fosse –E’ il...-

-Già...-

-Il 25 aprile... e allora?-

-Non mi dire che ti sei già dimenticata cosa c’è il 25 aprile!-

-Il 25 aprile... il 25 apri... no... non mi dire che...-

-Già! E per quello...-

-Ma non ci saranno anche loro, vero?-

-Si... è un incontro tra tutte le nazionali... quindi...-

-No... ma che caspio centra questa scuola?-

-Non lo so... ma a Carmen hanno dato questo compito... e lei ha dovuto per forza accettare...-

-E mi spieghi perchè io e Pedro dovremmo ballare e tu cantare?-

-Carmen mi ha detto che voleva fare vedere la validità di questa scuola... infatti altre a te e a me e a Pedro... ci sarà Rober che recita!-

-Ah...- “Adesso devo incontrarlo... ancora... non voglio... non posso...

 

 

Con questo piccolo punto finisco il capitoli.

Scusate per il macello del chap e anche gli errori di grammatica che ci sono.

Questo era un intermezzo poiché... più in là lo scoprirete!

Ringrazio chi recensisce e sta volta li voglio proprio scrivere:

super gaia, Serena, mary-lu, Rossy, Luxi, Kaname, Posi, koji chan, nika e miki_koishikawait.

Spero di non essermene dimenticato nessuno... grazie... grazie.... grazie... mi fa piacere quando mi fate sapere cosa ne pensate.

Baci

Asuki.

 

 

 

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Capitolo 31
*** 31 capitolo ***


Finalmente era arrivato il giorno della tanto sospirata festa

 

CAPITOLO 31

 

Finalmente era arrivato il giorno della tanto sospirata festa.

Quella settimana era passata moooolto velocemente per tutti, ma specialmente per una persona, che non “vedeva” l’ora che arrivava quel giorno. Quella settimana era passata tra allenamenti e prove.

Stava incominciando ad odiare la sua bravura sul ballo: prima la gara di ballo, poi quella stramaledetta festa dove avrebbe partecipato anche lui.

Ricordava ancora coma se fosse stato il giorno precedente l’annuncio di lei protagonista del balletto.

 

...devi preparare un passo a due, insieme a Pedro, sulla canzone di Anna Tatangelo, Ragazza di Periferia...

 

Aveva detto Carmen, era talmente felice, fino a quando Nadja gli aveva detto in quale proposito si doveva esibire...

 

...è un incontro tra tutte le nazionali...

 

Avrebbe preferito morire piuttosto di partecipare a quella dannata festa.

Poi perchè non si era più tirata indietro? Già...

 

...confido nelle tue capacità...

 

Carmen... non poteva più tirarsi indietro... anche se voleva.

Parteciperò a quella festa... non è detto che lo incontrerò, si auto convinse, è così grande la scuola che possibilmente non mi vedrà... e poi quando finirò la mia esibizione, mi ritirerò nella mia stanza... così non potrà davvero vedermi.

Ormai aveva preso la sua decisione, non doveva più vederlo, n’andava della sua salute e anche quella di lui (meeeee... esagerata... la tua salute? NdA. Le scrivi tu queste idiozie, ricordi? NdMarzia. Già... dimenticavo! NdA. Non fateci caso: lei non è normale! NdMarzia. Già... ve lo dice qualcuno che ci sta tutto il santo giorno 24h24... Ndsore Asuki. Grazie! NdA.).

Non faceva altro che pensarci. Forse aveva esagerato un pochino (un po’ solo? Ndtutti.) ok... un pochino assai (si può dire? NdA.), dire che il suo abbandono della squadra era stato dovuto ad un’azione che aveva fatto lui, forse è un po’ (... NdTutti.) ok... un pochino assai esagerato. Poi che stupida scusa.

Adesso era praticamente da mezz’ora che faceva avanti e indietro per l’intera stanza, doveva, cercare un modo per svignarsela. Sapeva che Carmen non gli avrebbe dato sicuramente il permesso per assentarsi da quella festa.

 

...ricordati che ci tengo che tu sia presente alla festa...

 

Le aveva detto non appena lei, qualche giorno prima, era entrata nell’ufficio della direttrice, era stato come se lei avesse intuito cosa le frullasse in testa. Pazzesco.

 

-Finiscila di fare avanti e indietro, finirai per fare una buca sul terreno!- disse Nadja sarcasticamente mentre si sistemava i capelli.

-Io la finirò se tu la finirai di stare allo specchio. E’ da più di 2 ore che ti sistemi, sei bellissima, Tom resterà folgorato dalla tua bellezza e ti dirà che sei bella come un crisantemo...- disse Marzia subito ridendo a quella battuta.

-Molto spiritosa... ancora con la storia dei crisantemi? Poverino, ti ho già spiegato che lui ha chiesto al...-

-Al fioraio, fiori che si regalano in occasioni rare e il fioraio gli ha consigliato dei crisantemi, oltretutto fiori che non conosce! Stavo scherzando!-

-Davvero sono bella come un crisantemo...-

-Si, anzi mi correggo, come un crisantemo appassito...-

-Davvero?- disse Nadja rattristandosi. (T.T NdNadja.)  

-Dai che lo sai che stavo scherzando! Sei bellissima, e vedrai che anche Tom te lo dirà! Quel vestito ti sta d’incanto e poi quell’azzurro cielo è perfetto per i tuoi occhi!-

-Non sarà troppo corto?- disse Nadja cercando di allungare il più possibile il vestito che arrivava un po’ sopra alle ginocchia e con scollatura a barca.

-Non preoccuparti, non è affatto corto... anzi direi che è lungo...-

-Non dire sciocchezze!-

-Scherzavo, non ti scaldare che poi si scioglie il trucco!-

-A proposito, tu cosa pensi di fare?-

-A cosa ti riferisci?-

-Lo sai benissimo: a Benji!-

-Niente, lo evito per tutta la serata. Ah dovresti aiutarmi!-

-A fare cosa?-

-A svignarmela!-

-A fare che? Non puoi!-

-Perchè no?-

-Carmen non vuole!-

-Carmen non lo scoprirà. Dovrai coprirmi per circa 3 minuti, il tempo di arrivare dal teatro alla mia stanza...-

-No!-

-Ti prego...-

-No!-

-Sai che mi devi un favore? Sono stata io a farti conoscere Tom Becker, ricordi?-

-Non puoi farmi questo...-

-Già... è posso essere io a rovinare la vostra storia... che credo che sia durata un po’ troppo per i miei...-

-Non puoi...-

-Si, che posso, solo se tu non mi aiuterai...-

-Ok...- mormorò Nadja a bassa voce.

-Cosa hai detto?-

-OK!-

-Grazie... sei la migliore amica che ho!- disse Marzia abbracciando l’amica.

-Ok... adesso basta...-

La posta si aprì e all’uscio vi comparve Carmen che annunciava alle ragazze che le nazionali di calcio erano arrivate e stavano aspettando di entrare nella loro scuola, e che loro dovevano accoglierli.

Le ragazze uscirono dalla stanza e si diressero nell’entrata dove tutti attendevano con trepidazione l’entrata dei calciatori.

 

Tutti si sistemarono in riga quando entrarono i tanto aspettati protagonisti della serata.

I primi ad entrare furono i componenti della nazionale francese.

-AHHHHHH! PIERREEEEEE....- dicevano tutte le fan di Pierre.

-Salve a voi bellissime fanciulle...- disse Pierre mentre divideva rose a tutte.

-AHHHHHH! MI HA DATO UNA ROSA, A ME!- dicevano tutte.

-AHHHHHH! C’E’ LUIS! OH LUIS!-

-Si, sono io, l’uomo più bello di tutta la Francia.-

-NO DI TUTTA LA FRANCIA, MA DI TUTTO IL MONDO!-

-Oh... grazie.... lo sapevo... bellezza!-

La seconda ad entrare fu la nazionale tedesca.

-AHHHHHHHH! C’è KARL... KARL?-

-O mio Dio... che ho fatto di male per meritarmi tutto questo...- disse Karl sorridendo forzatamente alle ragazzine.

-Essere un calciatore non ti dice niente?-

I terzi ad entrare furono Santana e la sua squadra.

-AHHHHHHHHHHH! C’E’ SANTANA!-

-Io sono il Cyborg del calcio... e del sesso!- disse guardando Marzia che cercava di non farsi vedere.

E dopo tutte le squadre, ci fu la nazionale giapponese.

-AHHHHHHHHHHHH! C’E’ CLIFFORD! CLIFF?-

-No... piango... finalmente anche io vengo chiamato da queste bellezze!-

-AHHHHHHHHHHHHH! C’E’ MARK!-

-SE QUALCUNO SI AVVICINA A LUI... OPPURE LO CHIAMA SOLO, SE LA VEDRA’ CON ME! SONO STATA CHIARAAAAAAAAAAAA!- tuonò Lusia stingendo a se Mark che diventò rosso dall’imbarazzo.

-Si....- dissero debolmente le ragazze.

-AHHHHHHHHHHHH! C’E’ BENJI!-

“IO a quella l’ammazzo... ma non era fidanzata con Rober? Mah... se osa solo avvicinarsi a lui... se la vedrà con me... non vivrà abbastanza...” Pensò Marzia.

Tom, tutto emozionato, si avvicinò a Nadja baciandole la mano dolcemente sotto lo sguardo ammirato e invidioso di tutte le altre.

-Sei bellissima... mio piccolo bocciolo di crisantemo...- disse ridendo Tom.

-Grazie... mio becchino!- disse Nadja sorridendo a sua volta.

Benji mentre passava tra le ragazzine urlanti, guardò Marzia che aveva lo sguardo fisso al pavimento.

“Perchè non mi guarda? Guardami... ti scongiuro... ho un disperato bisogno di un tuo sguardo... ne va della mia salute!” (Ancora con questa storia della salute! NdA. Ricordi... NdBenji. Le scrivo io queste idiozie... lo so, lo so. NdA.)

 

 

 

 

NIHAO... A TUTTI...

COME VA? IO BENE... E A NOI COSA INTERESSA? NdTutti

MEEEEEEEE... UFFA...

COMUNQUE... COME VI E’ SEMBRATO DI QUESTO CHAP?

SPERO VI SIA PIACIUTO...

INCREDIBILE MA VERO ANCHE CLIFF HA LE SUE FAN!

AHHHHHHHHH CLIFF! NdFan Cliff.

E BASTA!

GRaZIE PER LE RECENSIONI... E MI RACCOMANDO,

CONTINUATE A FARLO!

Besos

Asuki.

 

 

 

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Capitolo 32
*** 32 capitolo ***


CAPITOLO 32

CAPITOLO 32

 

Carmen chiamò cortesemente l’attenzione di tutti gli invitati.

-Scusate per l’interruzione...- cominciò Carmen –Allora, per ringraziarvi per essere venuti qua tutti a contemplare il mondiale che si svolgerà qui in Spagna, questa scuola vi farà vedere la sua validità.

Che salgano sul palco: Nadja Muñoz, la nostra più brava cantante, Marzia Rodriguez e Pedro Salvador, i nostri migliori ballerini.-

I tre chiamati sul palco, salirono su quest’ultimo con un applauso generale.

-Allora, si esibiranno per voi in una canzone di Anna Tatangelo, Ragazza di periferia.- Carmen dopo aver fatto un piccolo inchino, scese dal palco dando la possibilità ai tre di esibirsi.

Le note di questa canzone echeggiavano nelle stanza.

 

Tu sei andato via da un po'
Hai deciso che
Non era giusto non amarsi più
Le mani sul viso
Cercano una forza che non ho
Vorrei morire subito
Così non sarà giusto ma è cosi
L'alba che verrà
Un nuovo amore non avrà
Il cuore fa male
Batte un po' più lento dentro me
È poca l'abitudine di sentirmi libera

 

“Marzia... come sei brava... come sei bella con quel vestito... perchè non vuoi dirmi il perchè del tuo abbandono della squadra... ti amo... piccola... e non smetterò mai di farlo...


Con te ho speso tutta la mia età
Cosa ne farò di quelle frasi scritte sul telefono
Siamo noi la vita che fa vivere nel cuore
Questo amore incancellabile
Cosa ne farò, le rileggerò
Per poi pensare che
Di te
Solo un messaggio resterà
Ma la verità è solo una ferita dentro l'anima
Che si riaprirà tutte le volte
Che i pensieri danno scene irripetibili
La tua bugia a una ragazza di periferia

 

“Benji... oh... Benji... lo so che stai soffrendo... almeno credo... almeno spero... ma per il tuo bene... solo per questo che lo fatto... sai che tu sei la persona più importante e la cosa più bella che mi sia apparsa nella storia della mia vita? E adesso... io ti sto allontanando... e lo faccio solo per te.. ti amo...”

 

E tu, ragazzo di città
Mi racconterai
Parlando con gli amici tuoi
Magari, per gioco
Sopra la mia storia riderai
Per le mie sere stupide
Dove fingevi un brivido

 

“Tom... oh amore mio... chissà cosa starai provando mentre ascolti la mia voce... non mi era mai capitato cantare davanti ad una persona così importante come te... e finalmente posso dire quanta emozione sento.. cantando per te... perchè è questo che sto facendo... sto cantando per la persona che amo di più... la persona che ha catturato il mio amore...” 

 

Con te ho speso tutta la mia età
Cosa ne farò di quelle frasi scritte sul telefono
Siamo noi la vita che fa vivere nel cuore
Questo amore incancellabile
Cosa ne farò, le rileggerò
Per poi pensare che
Di te
Solo un messaggio resterà
Ma la verità è solo una ferita dentro l'anima
Che si riaprirà tutte le volte
Che i pensieri danno scene irripetibili
La tua bugia a una ragazza di periferia

 

“Oh Nadja... che bella voce... quando sei bella... non smetterei mai di guardarti e di sentirti cantare... voglio che tu stia con me per sempre... sei la cosa più bella che la vita mi abbia regalato (Tutti una cosa pensano! NdA)... e non vorrei mai da essa... ti amo...”

 

La voce di Nadja si stoppò in contemporanea con la fine della coreografia di Marzia e Pedro.

Tutti rimasero in silenzio per un paio di minuti, Pedro, Marzia e Nadja si guardavano tra di loro cercando di capire a cosa volesse riferirsi quel silenzio.

-Ma con questo silenzio non vorranno mica dirci che abbiamo fatto schifo?- disse Pedro a bassa voce.

-Bo... non credo.. almeno spero... abbiamo eseguito le prese alla perfezione, hai visto come ci ha guardato Carmen.- Rispose allo stesso modo Marzia.

-Ed io non credo di aver stonato... scusate a mia modestia ma ho cantato divinamente...-

Il dialogo fu interrotto dal primo battito di mani. I tre si girarono grati a colui cha aveva applaudito, ma quando Marzia riconobbe in quelle persona il “Bastardo”, congelò il suo sorriso. Al “Bastardo” si aggiunsero uno dietro l’altro tutti i presenti.

Benji guardava il bastardo con espressione fredda e accigliata, non le piaceva proprio come la stava guardando, sembrava volerla spogliare con gli occhi, un solo passo falso e quel Santana non avrebbe mai più visto la luce del sole.

 

Marzia fece l’occhiolino a Nadja che la guardò con gli occhi storti, ma alla fine sospirando si avvicinò a Carmen dandole da parlare.

 

Marzia si sentiva molto emozionata, dopotutto aveva ballato di fronte a tutti i suoi amici, vecchi e nuovi, di fronte a lui...

Chissà cosa pensava della sua performance, gli era piaciuta? Forse si, si capiva da come applaudiva le mani con enfasi.

Era arrivata, con cautela e senza che nessuno la vedesse, in camera sua.

Si sdraiò sul letto con le braccia aperte... era soddisfatta di se stessa.

Poi quella frase: Sono il cyborg del calcio... e del sesso...

L’aveva detto ancora, come aveva potuto solo pronunciarla...

Però aveva fatto capire, con quell’esibizione, ai polletti schiavetti di Santana, che lei la sua strada se l’apriva con la sua bravura, non andando a letto con un calciatore.

Improvvisamente sentì aprire la porta...

-Nadja... grazie per avermi coperto!- Marzia si alzò dal letto di scatto ma la sua faccia sorridente cambiò espressione diventando cupa.

-E tu cosa ci fai qui!- disse nascondendo la sua paura.

-Noto con piacere che non ti sei dimenticata di me!-

-E come potrei.. e adesso se non ti dispiace...- Marzia si alzò dal letto e diresse i suoi passi verso il bagno, ma prima di entrare la sua camminata fu bloccata da un braccio.

-Santana... lasciami!- (Noooooo.... ancora lui! Ndtutti) –Mi fai male...-

-Molto meglio per me...- disse mentre un ghigno cattivo si formava tra le sue labbra – Dovrai pagare per tutte le botte che mi hai fatto dare...-

-Ma non ti vergogni a prendertela con i più... deboli, o peggio, con le ragazze?-

-Dolcezza, non mi vergogno mai io, se poi ci va in mezzo il mio onore allora... mi dispiace, ma non guardo in faccia nessuno, nemmeno una bella ragazza come te!- Santana avvicinò al suo corpo la ragazza, abbracciandola con possessione con un braccio, mentre con quello libero le accarezzava violentemente i capelli.

Marzia tentò in tutti i modi di ribellarsi a quella tortura, a quella stretta e alle sue carezze, ma sembrava tutto inutile, Santana aveva un corpo che pesava troppo persino per una come lei.

Senza rendersene conto, Marzia, sentì un dolore provenire dalla sua guancia destra, Santana le aveva appena colpito la guancia con un ceffone dalla violenza inaudita, il labbro le gonfiò immediatamente, mentre dal naso le fuoriusciva del sangue. Santana, non ancora soddisfatto del suo

operato, la spinse con violenza contro il muro. Marzia avvertì come un tonfo, sembrava che la sua colonna vertebrale si fosse appena spezzata, il dolore era davvero forte da impedirle di respirare, Santana continuò ancora ed ancora a sbatterla contro il muro, e dopo essersi stancato di giocare in quel modo, decise di passare al vero e proprio divertimento. La spinse sul letto coricandosi sopra a lei. –Vedrai che ti piacerà!- le disse ad un orecchio mordicchiandoglielo subito dopo. Marzia stordita dalle precedenti botte, non si accorse che Santana si era momentaneamente allontanato da lei per togliersi i pantaloni, e nemmeno della mano di Santana che cercava la cerniera della sua gonna. Solo il movimento della gonna che scivolava via seguendo i pantaloni di Santana sembrava averla risvegliata da quello stato di torpore. Cercò di approfittare della lontananza del ragazzo per alzarsi, ma non riuscì a muoversi, Santana glielo impedì schiaffeggiandola ancora una volta e ancora una... quelle botte le impedirono di fare la qualunque cosa.

Santana sospirò di piacere nel vedere la bellezza di quel corpo, che avrebbe avuto solo per lui e per nessun altro, o perlomeno poi avrebbero fatto tutto quello che volevano, ma per ora sarebbe stata solo sua.

Gli toccò la stoffa delle mutandine e prima di togliergliele, la guardò mentre stava lottando per non piangere. –Sei incredibile, sai che cosa ti aspetta ma non urli e non piangi... meglio, sarà più divertente...- Santana le prese la mano e l’accostò ai sui boxer facendole sfiorare la sua protuberanza ormai eccitata, godendo del leggero ed inerme movimento della mano di lei sulla sua virilità ma al momento in cui stava per venire, si fermò improvvisamente, scostando la mano di lei, si tolse i boxer diventati ormai fastidiosi accostando la sua appendice sul fianco della ragazza strofinandola su di esso, sul suo ventre e poi l’avvicinò alle sue labbra. Marzia guardava con orrore ciò che Santana le proponeva di fare, no, non voleva, non poteva... il sol pensiero la faceva vomitare. (scusate, vado un attimo al bagno, vomito e poi riprendo se ci riesco... NdA) (Aspetta! Lascia andare me prima... Oddio ma che schifo! Ndsore Asuki)

Voltò il suo volto nella parte opposta, no... non l’avrebbe mai fatto... ma perchè non la lasciava in pace... che aveva fatto di male per meritarsi quello... se solo... se solo non avesse abbandonato la sala, se avesse ascoltato Nadja... la voce di Santana la riportò drasticamente alla realtà.

-E va bene... per questa volta ho deciso di fare uno sconto... niente labbra!- sorrise diabolicamente mentre Marzia ormai vinta dalla paura si lasciava invadere dalle lacrime quando Santana dopo averla ancora una volta schiaffeggiata le strappò di dosso il top e poi il reggiseno sorridendo ammagliato da cotanta bellezza.

Marzia cercò tra le lacrime di farsi forza e sfuggire da Santana, ma non ci riuscì, era tutto inutile... allora, forse... tra le lacrime cercò di aprire la bocca, cercando di emettere almeno un suono... perchè non ci riusciva? Perchè non riusciva a parlare?

Santana contento del fatto che Marzia non poteva urlare quel nome, le accarezzò il volto ormai pieno di lividi e graffi. Le aprì con violenza, aiutandosi col ginocchio, le gambe e senza darle il tempo di ribellarsi la penetrò con violenza.

Marzia sentì come se qualcosa si fosse appena lacerata, un dolore fu accompagnato dalla spinta prepotente di Santana. Voleva che quel corpo estraneo andasse via da lei, le faceva schifo, si sentiva sporca, e quel dolore... cercò di gridare... ma il risultato fu solo un urlo di dolore che ampliò le sue lacrime. Santana, contendo dell’operato, si fermò a guardarla mentre il suo pene era entrato in tutto il suo vigore in Marzia, non si mosse, sapeva che in quel modo avrebbe amplificato l’agonia della ragazza, d’altronde era la sua prima volta, a giudicare dal dolore che la ragazza aveva avvertito e dal suo urlo... ma ormai quel gioco non gli piaceva più, incominciò ad ondeggiare dentro di lei con una violenza inaudita, ad ogni spinta Marzia urlava dentro e fuori.

Santana non ci mise poi tanto ad raggiungere l’appagamento dei sensi  (Perchè lui ha sensi? NdTutti.) ma decise di rimanere ancora un po’ in quella posizione, poi si avvicinò al viso privo di espressione di Marzia, sorrise, aveva raggiunto il suo obiettivo: la vendetta.

Le diede un bacio sulla fronte prima di lasciare quel bel corpo che aveva posseduto con violenza, si rivestì e chiuse la porta alle sue spalle allontanandosi da quella camera con viso soddisfatto.

Marzia, era rimasta immobile in quella posizione, aveva il volto pieno di lividi e lo stesso in tutto il corpo; lo schifo, ecco cosa sentiva di provare per lei e per lui, per lei che aveva permesso tutto quello e per lui per il male che le aveva fatto. Non si accorse nemmeno della porta che si apriva.

-Tom, aspettami qui fuori... torno subito...- (lo so, non centra nulla con la fase drammatica della FF ma, l’ultima battuta “torno subito” mi ricorda di un bel ragazzo, che non dico ne nome ne nazionalità per non offendere nessuno, che era proprio ma proprio bello, ma con quel “torno subito” ha fatto capire chi fosse.... lasciamo perdere va! NdA)

Nadja non si accorse di Marzia e delle sue condizioni, si stupì del fatto che la sua compagna di stanza tenesse le serrande abbassate, si apprestò ad aprirle.

Quando la stanza fu illuminata si voltò in direzione di Marzia rimanendo allibita. Si avvicinò lentamente a lei cercando di chiamarla, ma non le rispondeva, Marzia sembrava priva di vita. Nadja guardò i lividi sul suo corpo e poi su quelli del volto, cercò di accarezzarle il viso ma l’urlo di Marzia glielo impedì, spaventata indietreggiò lasciandosi cadere sul pavimento mentre gli occhi ormai colmi di lacrime guardarono la macchia rossa sul lenzuolo bianco. S’impietrì, ebbe solo la forza di urlare tra le lacrime il nome di Tom che accorse immediatamente.

Tom accorse immediatamente alle urla di Nadja, la trovò a terra con le lacrime mentre si teneva la testa con le mani guardando il corpo privo di apparente vita di Marzia.

Con un gesto veloce coprì la ragazza con la sua giacca e dopo essersi avvicinato a Nadja l’abbracciò mormorandogli alle orecchie che avrebbe chiamato qualcuno.

Lasciò, se pur a malincuore, Nadja per correre nella sala gremita di gente, dove c’era ancora Rober che recitava. Si avvicinò a Mark e Lusia che stava parlando con Benji. Benji, udite quelle parole, corse subito in direzione della camera di Nadja mentre Lusia, sgranati gli occhi, incominciò a tremare vistosamente e a piangere sotto lo sguardo di Patty che si avvicinò al seguito di Holly non appena la vide piangere. Mark la trascinò via da lì prima che qualcuno la vedesse e si insospettisse, Patty e Holly li seguirono.

Benji entrò come una furia in quella stanza avvicinandosi al letto di una inerme Marzia.

-Marzia...- disse solo in un soffio di voce.

 

 

Buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Che capitolo drammatico... a volte mi stupisco di me stessa...

 Oddio, come la prenderà Benji saputo il nome del Bastardo?

Si accettano scommesse....

Baci e alla prossima la vostra Asuki.

Dimenticavo, grazie per le recensioni.

 

 

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Capitolo 33
*** 33 capitolo ***


CAPITOLO 33

 

CAPITOLO 33

 

Benji entrò come una furia in quella stanza avvicinandosi al letto di un’inerme Marzia.

-Marzia...- disse solo in un soffio di voce.

Si avvicinò lentamente al letto di Marzia. Cosa diavolo era successo? (Che domande! NdA.)

Benji, dopo aver preso una coperta, la coprì e poi la mise a sedere e appoggiò il viso di Marzia sul petto.

L’ultima cosa che Marzia avvertì fu soltanto la stretta di Benji che l’attirava a se, poi perse i sensi.

-Ragazzina... parlami...-

-Cosa facciamo?- domandò Holly guardando Benji.

-Non lo so. - Rispose lui.

Tom si avvicinò a Nadja che era ancora per terra che piangeva.

La fece alzare da terra, e mentre l’abbracciava, la portò fuori la stanza.

-Ti prego non piangere... non sopporto di vederti così...- disse Mark mentre abbracciava una Lusia ancora scioccata e piangente.

-Chi... chi... è stato?-

-Non lo so... piccolina... adesso sarà meglio andare...- Mark sciogliendo l’abbraccio, diede la mano a Lusia e la trascinò fuori.

-Holly... andiamo, non posso più vederla così?-

-Perchè Patty dobbiamo andare?-

-Holly...-

-Ok Patty! Benji, noi siamo fuori, se hai bisogno d’aiuto, chiamaci...- Holly e Patty uscirono fuori la stanza lasciando Benji solo con Marzia.

-Chi ti ha ridotto così! Dimmi!-. Disse Benji accarezzando la guancia a Marzia.

-Lasciami... ti prego... lasciami... non voglio... Santana... Benji... lasciami... non voglio...- Diceva Marzia in sogno mentre piangeva.

-Sono qui! Ti prego... svegliati...-

Marzia finalmente si svegliò e Benji poté scorgere il labbro inferiore tagliato, dei lividi su braccia e gambe.

Benji la fece alzare a sedere e l’abbracciò con fare possessivo ma senza farle male.

-Ragazzina - disse Benji - dimmi cos'è successo.-

Marzia cominciò a piangere più forte, Benji la strinse tra le braccia cercando però di non farle male, la ragazza non riusciva a parlare. Troppa era la paura.

-Ti prego! Devo sapere cos’è successo!-

Marzia con un po’ di titubanza riuscì solo a dire il nome che Benji attendeva di sentire.

Dopo averla riposta lentamente sul letto e averle dato un bacio sulla fronte, uscì dalla sua camera e, con passo veloce e con faccia nera dalla rabbia, diresse i suoi passi verso la sala dove c’era il bastardo.

Tom, Mark e Holly, vedendolo uscire dalla camera di Marzia, si avvicinarono a Benji chiedendogli cosa ci faceva lui lì, apposto di essere con Marzia.

-Come ha potuto solo fare quello che ha fatto?-

-Di chi parli?- chiese Holly.

-Santana, il bastardo, è stato lui a farle del male!-

-E tu come fai a saperlo?- domandò ingenuamente Holly.

-E’ stata Marzia a dirmelo!-

-Cosa intenti fare?-

-Ucciderlo? Ci ha provato ben 2 volte... e questa è la terza! Deve morire quel bastardo...-

Benji, senza aspettare che uno dei tre parlasse, si diresse verso la sala, ma fu prontamente fermato dai tre amici. Holly lo afferrò per le spalle e Mark dai piedi per poi sollevarlo da terra e trasportarlo dentro la stanza di Marzia.

-Lasciatemi... non potete impedirmi d’ucc...- Tom le tappò la bocca.

-Sta zitto! Vuoi che la gente sappia di Marzia?-

Benji scuotè la testa poiché la mano di Tom gli impediva di parlare.

-Ti lasciamo se prometti di non ucciderlo!- disse Mark.

Annuì Benji, così i tre ragazzi lo lasciarono.

-Ah... non respiravo!-

Benji si diresse verso l’entrata della sala ma si fermò appena udite le parole di Mark.

-Dove stai andando?-

-Non posso neanche andare in bagno, tata?-

-Puoi andare...-

-Non c’è bisogno che me lo dicevi tu!-

Benji, non appena vide che nessuno lo seguisse, cambiò direzione, camminando a passo svelto in direzione della sala.

Senza che Santana si accorgesse di nulla, Benji lo prese per il colletto della camicia e lo trascinò in bagno.

-Ehi... ma sei impazzito!-

-Come hai potuto solo pensare di mettere le mani addosso a Marzia! Dimmi!- disse Benji furioso.

-Ma di cosa stai parlando?-

-Questo!- e dopo aver strinto la mano in un pugno, lo colpì violentemente nello stomaco.

-Come si ci sente, eh?- Disse Benji sorridendo.

-Ma che ti è preso?- domandò Santana mettendosi una mano sullo stomaco.

-E hai ancora il coraggio di dirlo!-

-Ma di cosa...- Santana si bloccò –Ah! Parli di quella mocciosa? Come sta... spero si sia divertita!-

Benji, dopo averlo sollevato da terra per il colletto della camicia, caricò il destro e lo colpì violentemente sulla faccia. –Questo è per la prima volta....- Dopo caricò il sinistro e lo colpì sul naso, spaccandoglielo. –Questa per la seconda volta...- Ed infine, dopo aver caricato un calcio, lo colpì nelle parti basse. –E questo è per poco fa! Come hai osato...-

L'intervento di Mark, Holly e Tom riuscì ad impedire il massacro del povero (... NdTutti.) (Ok... NdA.) di Santana (Ci siamo ora NdA.) (Non proprio... ma sempre meglio di povero! NdTutti.) che ora giaceva privo di conoscenza sul pavimento del bagno.

-Lo sapevo che non me la contavi giusta!- disse Tom.

-Ma sei scemo? Che ti è saltato in mente?- disse Mark perdendo la calma.

-Almeno non ci proverà più!- Disse Benji non perdendo la calma.

-E’ ancora vivo!- disse Holly che si era avvicinato a Santana per controllare se il cuore gli battesse ancora. (???????????????? NdA.)

-Menomale... adesso è meglio che vai da Marzia... continua a chiedere di te... non vuole parlare con nessuno...-

Così i quattro si avviarono verso la camera di Marzia.

Benji entrò nella camera e vide Marzia che cercava di coprirsi il più possibile.

Benji entrò nella stanza lentamente e disse: -Ciao, come stai?-

-Un po’ meglio...- Marzia lo guardò per poi dire: -Vuoi fare compagnia alla porta? Non credo si sentirà sola.- (Ha fatto la battuta, ha fatto! Ndsore Asuki.)

Benji sorrise, sembrava essere tornata quella di sempre, ma Benji sapeva benissimo come nascondere il dolore, dietro ad una battuta o ad un sorriso di circostanza.

Si sedette sul letto e Marzia riprese a parlare.

-Cosa hai fatto?- disse Marzia accarezzandogli la guancia.

-Ahi... è un graffio...- disse Benji. “Probabilmente è stato quel bastardo... mi ha colpito ma io ero concentrato a darle una bella lezione e non mi sono accorto di nulla...”

-Fa che non hai fatto quello che penso...- disse Marzia con voce debole.

-Doveva pagarla...-

-Non dovevi... non per me...-

-Perchè non avrei dovuto farlo, ragazzina?-

-Non me lo merito...-

-E perchè mai non te lo meriti...-

-Io...-

Marzia, non potendo più trattenersi, scoppiò in un pianto isterico. Benji abbracciò stando attento a non farle male.

-E’ tutto finito... ti prego non piangere...-

Solo dopo aver sentito la porta aprirsi Marzia si calmò e si staccò imbarazzatala Benji vedendo Lusia, Mark, Nadja e Tom all’uscio.

Nadja si avvicinò correndo verso l’amica e l’abbracciò.

-Come va? Tutto a posto? Ti prego rispondimi!-

-Nadja... va tutto bene... sto bene... non preoccuparti per me...- disse Marzia ricambiando l’abbraccio.

-Sei sicura di stare bene?- domandò Lusia.

-Certo... ma che ore sono?- Marzia girò la sua testolina verso il comodino –Sono le 11.00 la festa è finita non è vero?-

-Si...-

-E tutti se ne sono andati!-

-Si...-

-E voi che ci fate ancora qui? Potete andare...-

-Sicura?-

-Certo... e poi qui c’è Nadja che mi protegge, vero?-

-Certo, contate su di me!- disse Nadja scattando in piedi e facendo la mossa del soldato facendo scoppiare l’ilarità generale.

-Ok... allora noi andiamo... ciao Marzia...- Lusia si avvicinò a Marzia e gli diede un bacio sulla guancia.

-Ciao...- disse Mark accarezzandogli il viso.

-Ciao...-

-Ciao Marzia...- disse Tom scompigliandogli i capelli.

-Nadja!-

-Si?-

-Su accompagna Tom alla porta!-

-Ma...-

-Non morirò se ti assenti per due microsecondi...-

-Ok... andiamo Tom...- disse Nadja trascinando con se Tom.

-Ciao ragazzina...- disse infine Benji dandogli un affettuoso buffetto sulla guancia.

-Ehi!- disse Marzia mettendo il broncio.

Benji, sorridendo, gli diede un lieve bacino sulla guancia.

-Va bene così?-

Marzia arrossì, e Benji, con il sorrisetto sulle labbra, uscì dalla camera e prima di chiudere la porta disse:

-Stammi bene... capito?-

Marzia annui e Benji si chiuse la porta alle spalle.

 

 

Ciauuuuuuuu! Sono ioooooo!

Non si era capitooooooooooooooooo NdTutti.

Eh eh... allora... come va? Io bene.

Ecco a voi il nuovo ed entusiasmante capitolo di “Dalla Spagna”.

Eh... che bello... NdTutti.

Che entusiasmo ragazzi... metteteci più grinta!

Allora, come ve ne è parso? Mah... forse lo dovevo fare morire a Santana, vero?

Grazie per i commy... grazie grazie grazie grazie grazie... GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE!

Baci

Asuki.

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Capitolo 34
*** 34 capitolo ***


CAPITOLO 34

 

CAPITOLO 34

 

Lenders è arrivato quasi sotto porta e non si decide a passare la palla, forse vuol tirare lui direttamente.

Ed ecco finalmente Lenders al limite dell’area...

 

-Passa quella dannata palla...- gridò Benji fra i pali.

 

Due difensori si lanciano in scivolata verso di lui per cercare di fermarlo. Mancano ancora pochi secondi e il risultato è sempre uguale: Germania 5 Giappone 5. Attenzione, Lenders li precede e tira...

 

-TIRO DELLA TIGREEEEEEEEEEEEEEEEE HIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAARRRRRRRR!!!!!-

(I.R. medici in prima linea. NdA.)

 

La palla sta arrivando come un bolide.

 

-TOOOOOOOOOOOOOOM!-

 

Ma che succede, Tom Becker è al limite dell’aria che interviene e colpisce di testa. Bellissima l’elevazione di Becker. La palla ha cambiato direzione, il colpo di testa di Becker ha inaspettatamente cambiato traiettoria del pallone.

 

-Oh no! Non c’è lo fatta!- disse Tom.

 

Purtroppo il tiro è troppo in diagonale.

Ma cosa? Che ci fa lì? Hutton (Ehm... lui gioca! Non te lo dimenticare! NdA.) si sta dirigendo verso la palla.

 

“Devo fare entrare quella dannata palla in porta. Devo segnare per non rendere inutili le bellissime azioni di Tom e di Mark. E per amore, questo è solo per te, Patty!”

 

Hutton si appoggia con una mano a terra e compie una rovesciata. Incredibile, Hutton sembra una molla e con una splendida acrobazia raggiunge il pallone. Forza, Holly, siamo tutti con te! Segna! E adesso ha tirato in porta. Ormai mancano solo 10 secondi, non c’è la farà mai. Ed è goal... hai confini dell’incredibbbbbbbbbbile! Ha segnato pochi minuti prima che l’arbitro decretasse con il suo fischio la fine dei 90 minuti e quindi l’inizio dei tempi supplementari. Ma a noi non interessa, il Giappone è passato in finale... mai, dico mai il Giappone è arrivato in finale (oltre al cartone intento. NdA.) e il sogno dei Giapponesi si è avverato qui, in questa terra caliente, qui In Spagna. Guardate i tifosi, sono in delirio.

Guardate mi colpisce quello striscione....

 

LENDERS MA DOVE HAI PRESO QUEI CAPELLI? FORSE DAL CUGINO HIT DELLA FAMIGLIA ADAMS!    

 

E anche quello...

 

WANNER QUALE DEI FIGLI DEI FIORI TI SEI FUMATO?

 

*************

 

-HALE’ OHOH... HALE’ OHOH... HALE’ OHOH... HALE’ OHOH... Siamo i campioni!-

-Ehm... noi siamo i campioni, non tu... Bruce... non hai nemmeno giocato...-

I nostri giocatori preferiti (Forse i tuoi! NdTutti.) erano negli spogliatoi che stavano contemplando la vittoria e naturalmente se la stavano prendendo con il povero Bruce che anche in questa partita non aveva giocato neanche un secondo, il mister non lo aveva chiamato neanche per riscaldarsi (Poveroooooo! NdA.), quando Marshall entrò negli spogliatoi.

-Ragazzi, mi complimento con voi... e specialmente con Mark, Tom e Holly: bravissimi.-

-Grazie... ma è tutto merito dell’ottimo filling che c’è nella squadra!- disse Holly sorridendo.

-Ehm... ragazzi, stasera ci sarà una festa pre-finale che come penso sappiate sarà contro il Brasile di Santana...- all’udire quel nome il viso sorridente di Benji scomparve diventando cupo, di questo se n’accorsero: Mark, Tom e Holly, che non capiva il perchè (Ma è normale? No, decisamente, no! NdA.) -... quindi, voi dovrete esserci.- concluse Marshall.

-E dove si svolgerà?-

-Nel nostro Hotel!- rispose Marshall.

-Ehm... a che ora?-

-Alle 7,00.-

-Cosa? Così presto?- disse Bruce.

-Presto? A quest’ora i giovanotti dovrebbero essere tutti a letto! In ogni modo, o a quest’ora o niente! E adesso scusatemi, devo andarmi a preparare psicologicamente per l’evento!-

-E perchè?-

-Ci sarà pure mia moglie... e se ci penso... mi si accappona la pelle... che mala comparsa...- (fate finta che Marshall ha una moglie. NdA.)

-No!Teresa no!- disse Benji mettendosi le mani tra i capelli. Si ricordava moooolto bene di Teresa, appunto la moglie di Freddy, “Oh, come sei magrolino, dovresti mangiare di più!” oppure “Che cosa sono questi glutei così spossati, devi fare qualcosa non puoi rimanere a casa a giocare con quel maledetto coso chiamato pallone”, il bello è che lo diceva davanti a tutti, e lui, dal duro e prepotente di sempre, andava a finire al babbeo di turno. 

-Marshall, ma noi non l’abbiamo mai vista tua moglie com’è?- disse Bruce ingenuamente.

-E meglio che non la conoscete, ve lo assicuro! Adesso devo andare. Benji?-

-Si, non dirò niente!-

E così Marshall uscì dagli spogliatoi.

-Benjiiiiii!-

-Non vi dirò niente... lo scoprirete a tempo debito...-

 

*************

 

-Ehm... è la scuola di Carmen Harranz?-

-Si, sono Antonio, chi parla?-

-Chi sono io... sono Tom Becker... potrebbe passarmi Nadja?-

-Ehm... aspetta che vedo...-

 

Antonio prese il microfono e incominciò a parlare.

 

La signorina Nadja è pregata di venire qua, al box d’accoglienza. Ripeto, la signorina Nadja è pregata di venire qua, al box d’accoglienza. Grazie.  

 

Non appena Nadja udito il suo nome diventò rossa dall’imbarazzo e anche se non bastasse mentre camminava tutti la osservavano.

“Che figura! Chissà cosa vorranno da me?”

 

-Dimmi Antonio... che c’è di così urgente da chiamarmi al microfono?-

-E per te!- disse Antonio porgendogli il telefono.

-Ah... grazie... Pronto?-

-Ti amo!-

-Co-cosa?- disse Nadja diventando rossa fino alla radice dei capelli.

-Ehm... si... ti amo!-

-Non mi avrai mica chiamato solo per dirmi questa sciocchezza?-

-Co-cosa? Per te è una sciocchezza?-

-Si, lo è. Io ero nella sala da ballo e tu mi hai fatto chiamare con il microfono da Antonio solo per dirmi questa sciocchezza?-

-Io...-

-Ah... allora...-

-Ecco...-

-Suppongo di si! Bene... non ti azzardare più a chiamarmi, che mi arrabbio sul serio... capito?-

-Si, non ti scaldare tanto... tanto io sto per andarmene e quindi no ti disturbo più: cara dolce principessina del mio caz... pallone... addio!-

-Addio!-

E riagganciarono ognuno i propri telefoni.

 

Nadja ritornò in sala da ballo dove la lezione era appena finita, per quel giorno le lezioni erano finite.

Lei e Marzia, che non si era ripresa del tutto dopo lo spiacevole incidente accaduto qualche giorno prima, non poteva mica mancare alle ore di lezione solo perchè era stata... doveva poi portargli la giustificazione e cosa doveva dirgli, “sono stata violentata!”... no, non voleva che altri lo sapessero, erano già in sette a conoscere i particolari e ci abbassavano e avanzavano, erano in camera loro per cambiarsi e fare una doccia, quando Marzia cominciò a parlare...

-Allora, come ti vestirai stasera per andare alla festa che si svolgerà all’hotel dove alloggiano i nostri campioni della nazionale giapponese?-

-Io non andrò a nessuna festa stasera!-

-Cosa? Tom non ti ha invitato?-

-No, io con Tom ho litigato!-

-A si, e come mai?-

-Quando Antonio mi ha chiamato, era perchè Tom mi aveva chiamato a scuola e indovina perchè?-

-Per dirti della festa?-

-No, per dirmi che mi ama!-

-Oh che carino! Magari me lo dicevano a me!-

-Lo sai benissimo che un certo tipo che conosciamo entrambe ti aprirebbe le sue braccia se solo tu le aprissi a lui!-

-Magari... non è questo il punto... forse ti ha detto ti amo solo perchè non sapeva come iniziare una conversazione...-

-E che tipo di conversazione?-

-Forse, voleva invitarti alla festa che si terrà stasera... e suppongo, che, come al solito, tu non lo hai fatto nemmeno palare!-

-Ehm... forse...- disse Nadja facendo col piede come Peter di Zelig.

-Lo sapevo! Chiamalo!- disse Marzia porgendogli il cordless.

-Non ci penso neanche, mia madre mi ha insegnato che io non devo mai chiamare gli uomini per chiedergli scusa, devono essere lo a farlo!- disse Nadja prendendo il telefono.

-Ah si,  e perchè dovrebbe chiamarti lui, scusa, sei stata tu a cominciare...-

-Si, ma lui non doveva dirmi quel ti amo!-

-Anzi, questo è il ringrazio... chiamalo subito!- disse Marzia con tono che non ammetteva repliche.

-No...-

-Si!-

-No...-

-O lo chiami o... lo chiamo io!-

-No!-

-Si, dammi quel telefono!- disse Marzia avvicinandosi pericolosamente a lei.

-Ok, lo chiamo io... basta che non fai così!-

Nadja compose il numero di telefonino di Tom ma c’era la segreteria telefonica.

-Ora tu ti prepari, e vai a questa festa...-

-No, non ci andrò!-

-Si invece...-

-No!-

-Si, e ti accompagnerò io... anche se...-

-No no no...-

-Si invece, adesso noi due ci prepariamo per bene e raggiungiamo gli altri...-

 

La festa era iniziata da tanto ormai, erano già le 10,00.

-Bruce... non stai bevendo un po’ troppo?- disse Tom.

-No... ragazzi, lo sapete l’ultima...- (Bruce parla da ubriaco. NdA.)

-Cosa?- dissero tutti i elementi della squadra giapponese.

-Lusia e Mark...-

-Lusia e Mark?- dissero tutti.

-Hanno fatto...-

-Hanno fatto?-. Dissero nuovamente tutti interrompendo Bruce.

-L’amore!-

-L’amore? Seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!-

-Ve lo giuro!-. Disse Bruce.

-E tutta colpa dell’alcol!- disse Ed.

-No... ve lo giuro...-

-E come lo sai?- disse Tom.

-L’ho sentito dire da Lusia a Patty. E’ stata qualche sera fa... dice che è stato bellissimo... e anche che Benji è entrato in camera sua, però non lo ha trovato!-

-E allora?-

-E sapete dove era nascosto?-

-Doveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee?-

-Era appeso ad un tubo adiacente alla camera di Lusia con un accappatoio rosa... ve lo immaginate la tigre con un accappatoio rosa?-

-Non ci credo neanche se lo vedo!- dissero tutti.

-A proposito... dov’è Mark?- disse Tom.

-E Lusia?- disse Holly.

Benji non appena udite le parole di Bruce, e vedendo la sorella e Mark uscire dall’Hotel, li seguì come una furia e non appena li vide fermarsi davanti alla finta e vedendoli abbracciati, si avvicinò a loro urlando: -TUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!-

 

 

ECCO LA FINE DEL CAPITOLO! ALLORA COME STATE? IO ALLA MERAVIGLIA, APERTE QUALCHE LINEA DI FEBBRE, GIA ANCHE L’INAFFONDABILE ASUKI PUO’ AVERE LA FEBBRE.

ALLORA COME VI E’ SEMBRATO QUESTO CAPITOLO? FATEMELO SAPERE, ATTENDO COMMENTI, MOOOOLTI COMMENTI... CI TENGO...

COSA SUCCEDERA’ NEL PROSSIMO CAPITOLO?

COSA FARA’ BENJI ALLA SORELLA E AL COGNATO BORIOSO, COME LO CHIAMA LUI?

E COSA SUCCEDERA’ ALL’ARRIVO DI MARZIA IN HOTEL? INCONTRERA’ SANTANA?

LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO EPISODIO DI “DALLA SPAGNA!” ED ORA SIGLA DEMO...

 

-DOPO SIGLA... QUELLA CHE PIACE A VOI...-

 

BACI ALLA PROSSIMA

ASUKI.

 

 

L’ULTIMA COSA E POI ME NE VADO: SICURAMENTE AVRETE NOTATO CHE CI SONO MOLTI ERRORI DI GRAMMATICA E DI ORTOGRAFIA... ANZI ORRORI... E SICURAMENTE NON ERA MOLTO SCORREVOLE COME CAPITOLO VERO?

 

BACI ASUKI.

 

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Capitolo 35
*** 35 capitolo ***


Corse più che potè finché arrivò dai due che erano abbracciati, stretti stretti, l’uno all’altro

 

CAPITOLO 35

 

Mark e Lusia erano arrivati davanti alla fontana mano nella mano.

-Lusia...-

-Si...-

-Ti amo così tanto, davvero tanto, non ti farei mai del male, lo sai?-

-E questo è solo un piccola parte! Non puoi farmi soffrire, lo sai, vero?-

-E coma potrei farti soffrire, me lo dici... ah piccolina, come potrei farti soffrire?-

-Ti amo, stallone.-

Mark la abbraccio con possente possessione, non avrebbe mai permesso a qualcuno di sfiorarle solo un capello, mai! La guardò negli occhi, e dopo avergli sussurrato sulle labbra -Ti amo- la baciò.   

Corse più che potè finché arrivò dai due che erano abbracciati, stretti stretti, l’uno all’altro.

Prese la sorella per un braccio e la spossò da Mark che rimase sbalordito.

-ALLORA? MI DOVETE UNA SPIEGAZIONE CIRCA IL VOSTRO COMPORTAMENTO!- Gridò non lasciando il polso della sorella.

-Che vuoi Benji? Mi fai male... non stringere così forte!-

-CHE VOGLIO IO? LO SAPEVO CHE NON ME LA CONTAVI GIUSTA... COME HAI POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE?-

-Ma cosa ho fatto? Me lo spieghi, non parlare con metafore!-

-SEI ANDATA A LETTO CON QUESTO MANIACO PERVERTITO!- gridò stingendo di più la presa.

-Co-come?- disse Lusia diventando rossa. Come diavolo faceva a saperlo?

-Ti starai sicuramente domandando come faccio a saperlo! Un uccellino ti ha sentito parlare con Patty di questo!-

-Dov’è Bruce!!!! BRUCE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- disse Lusia mentre cercava di liberarsi dalla stretta di Benji che continuava a stringere per non far scappare la sorella.

-ALLORA? LA VUOI LASCIARE?- gridò Mark che era rimasto in silenzio fino a quel momento.

-TU NON PARLARE, MANIACO!-

-Cosa?- Mark non vedendoci più dalla rabbia, strappò via dalle mani di Benji, Lusia, che si sentì stringere al corpo possente di Mark per pochi secondi, poi fu allontanata da quest’ultimo e lasciata cadere per terra.

Benji, dopo averla staccata da Mark, scagliò un pugno a quest’ultimo in pieno stomaco facendolo cadere per terra.

Lusia si precipitò subito da Mark. –Mark, ti sei fatto male?-

-Secondo te? Certo che si... Price me la pagherai cara!- Mark si alzò quasi subito e, dopo aver afferrato Benji per il colletto della camicia bianca, gli incominciò a dare una serie di pugni sul viso, provocandogli ferite, e infine sulla pancia, lasciandolo poi cadere a terra privo di forze.

-Benji...- Lusia si avvicinò al fratello e, dopo avergli accarezzato la guancia, lo aiutò ad alzarsi.

-MA CHE TI E’ SALTATO IN MENTE?- Gridò Lusia rivolta a Mark.

-Lui ha incominciato...- disse Mark senza che un po’ di preoccupazione trasparisse dalla sua voce.

-Come sarebbe a dire: “Lui ha incominciato”... e tu Benji, che ti è saltato in mente?-

-Lui ha osato metterti le mani a dosso! Come ha potuto, eh?-

-Lui non mi ha messo le mani a dosso...-

-Dimmi che non l’ho hai fatto, allora!- disse Benji.

-Ecco...-

-Su, aspetto una tua risposta!-

-Io... ecco...- “Che situazione imbarazzante...”

-Allora ho ragione!-

-Ecco...-

-Cos’è questo, un interrogatorio?- Intervenne Mark, dopotutto anche per lui era una situazione alquanto imbarazzante.

-E a te cosa importa?-

-Lei è la mia ragazza...-

-Lei Era la tua ragazza...-

-Cosa?- dissero insieme sia Mark che Lusia.

-Già, se stai con lui, Lusia, non devi più parlare con me!- disse con decisione Benji.

-Cosa... no no no no... aspetta, non puoi chiedermi di scegliere tra Mark e te...-

-Perchè no!- si aggiunse Mark.

-No Mark... non posso...-

-E perchè no?- disse Benji.

-Perchè tu sei mio fratello e lui è... è...-

-Sono?- domando Mark.

-Ecco... lui è... il mio ragazzo...-

-O lui o me!- disse Benji.

Lusia non poteva crederci, come potevano chiederle di scegliere tra suo fratello e il suo amore? Come? Erano meschini, egoisti, non pensavano minimamente alle sue esigenze? A lei?

Lusia, dopo averli guardati un ultima volta, scappò via in lacrime.

 

Marzia e Nadja entrarono in Hotel, aveva poi convinto Nadja ad andare alla festa per chiedere scusa a Tom. Come al solito, pensò Marzia, Nadja non aveva neanche dato a Tom il tempo di domandarle di andare alla festa con lui. Da quando la conosceva non era cambiata di una virgola, da circa 5 anni. Era sempre rimasta la solita ragazza: spensierata, impicciona e anche chiacchierona. Il primo giorno che l’aveva incontrata, ricordava Marzia, appena entrata nella sua stanza, Nadja aveva scambiato Marzia per una donna delle pulizie, l’aveva accusata di essere entrata nella sua stanza senza il suo permesso, e, come al solito, non le aveva nemmeno dato il tempo spiegarle che lei era una nuova alunna della scuola. L’aveva però trovata molto simpatica e socievole, anche se un po’ possessiva nelle sue cose, non voleva che nessuno riordinasse la sua camera, almeno la sua roba. Che ragazza, si ritrovò a pensare Marzia non appena mise piede nella sala dove si stava celebrando la festa.

-Adesso tu vai da lui e gli chiedi umilmente scusa.-

-Ecco... non so cosa dire! E se lui mi dice che non vuole più avere a che fare con me?-

-Lo scopriremo presto, e lì, guarda e ti ha anche notato visto che sta andando via... va!- e con una spinta le fece coraggio a farsi avanti.

 

Mentre Nadja si avvicinava a Tom, qualcuno aveva chiamato l’attenzione dei presenti.

-Ecco... pronto, prova... si sente... bene... allora intanto volevo ringraziare le squadre presenti oggi alla festa, grazie. Inoltre i miei complimenti vanno soprattutto alle squadre arrivate in finale. Per questo motivo volevo i capitani delle rispettive squadre qui sul palco.

Salgano sul palco, che è stato allestito dalla nostra ditta in occasione del party, il capitano della nazionale giapponese, Oliver Hutton, e il capitano della nazionale brasiliana, Carlos Santana.-

All’udire quel nome, Marzia rimase spiazzata, non pensava minimamente di incontrarlo, almeno di vederlo (certamente, è normale, la sala è così grande che non è che poteva incontrarlo la signorina. NdA.). Appena lo vide accanto ad Holly, lo guardò con odio, come se fosse stato un insetto, come aveva potuto farlo? Come? Calde lacrime le risalirono gli occhi e gli scesero lungo le guance appena vide che Santana, appena si accorse della sua presenza, la guardò negli occhi e le sorrise con soddisfazione.

Marzia, dopo averlo guardato, decise di andarsene via da lì, non voleva più incontrarlo, nemmeno voleva vederlo in cartolina, era stato meschino nei suoi confronti.

Uscì dall’Hotel e percorse un breve tratto alberato e prima di uscire del tutto dall’Hotel il suo sguardo fu catturato da una figura stesa su di una panchina, gli sembrava di conoscerlo; quindi, si avvicinò alla figura che non appena sentì dei passi, si alzò dalla panchina e incrociò gli occhi verdi di Marzia.

-Sei tu?- disse la persona sulla panchina meravigliata nel vedere Marzia.

-No, sono la Gioconda! Certo che sono io...-

-Che ci fai qui?-

-Ho accompagnato Nadja perchè...- le parole le morirono in bocca appena si accorse della faccia piena di lividi e di sangue della persona –Oh mio Dio! Cosa ti è successo?- disse infine sedendosi accanto alla persona.

-Nulla, ho fatto a botte con un maniaco!-

-Con chi?-

-Con Mark Lenders?-

-Benji, ma sei scemo? Che ti ha fatto di male quel poverino?-

-Praticamente... non posso dirtelo... meglio di no...-

-Ok, non dirmelo so non vuoi. Ma ora hai bisogno di cure, vieni che di medico!-

-Ma sono quattro graffi, non sono mica fatto di crista... ahi... ma sei scema?- disse Benji non appena Marzia gli aveva solo sfiorato la guancia ferita.

-Lo sapevo. Adesso vieni...-

Marzia, dopo aver detto questo, lo prese per mano e lo trascinò con se verso il campo da calcio dove si allenavano i ragazzi.

 

-Tom, aspetta...- Era  da tanto ormai che lo stava seguendo, ma non aveva avuto il coraggio di chiamarlo.

-Ma chi... ah...- Tom dopo aver guardato dietro di lui e aver capito che era Nadja continuò la sua strada.

-Tom, ti fermi un po’, sono dopotutto con i tacchi...- disse Nadja ormai stanca di inseguirlo. Tom non accennava a fermarsi.

-Ahi... che male...-

Tom si girò, non appena udito quelle parole, e trovò Nadja per terra e si teneva la caviglia.

-Ecco perchè odio i tacchi...- disse mentre cercava di rialzarsi ma cadde subito a terra non appena ci provò.

-Sei proprio goffa, non c’è che dire...- disse Tom avvicinandosi a lei e prendendola in braccio.

-Ecco... lo so... ma...- disse Nadja ormai rossa fino alla punta dei capelli.

-Anche per questo mi piaci...- si lasciò scappare Tom.

Dopo un attimo di esitazione nel parlare, Nadja si fece coraggio. -Ecco... devo parlarti... a proposito della nostra piccola discussione telefonica...-

 

Erano arrivati davanti alla stanza che fungeva da infermeria. Con sua grande sorpresa, Marzia trovò aperto (ma questa si che è fortuna. NdA.) , così entrò seguita da Benji che ancora gli teneva la mano.

Lo fece sedere su di uno sgabello e, dopo aver preso la cassettina del primo soccorso, si sedette di fronte a lui poggiando la cassetta sulle proprie ginocchia.

Prese un po’ di acqua ossigenata e la mise su un po’ di cotono idrofilo, e incominciò a passarlo con delicatezza sul viso di Benji.

-Ahi... piano... ahi... e fa piano...-

-Ehm... scusa... ma più piano di così non si può...-

-Ok... ma con lentezza... ahi... così, piano, piano... che ci fai qui?-

-Ho fatto compagnia a Nadja, doveva chiarire con Tom!-

-A già! Hanno litigato...-

-Già... e poi motivi futili...-

-E sarebbero?-

-I motivi? Lui gli ha detto ti amo, e lei si è arrabbiata! E’ tutta scema... magari lo dicessero a me...-

-Ti amo...- sussurrò Benji avvicinandosi all’orecchio di Marzia.

 

 

Ecco la fine del capitolo... come vi è sembrato?

A me piace... non so a voi...

Cosa risponderà Marzia al “Ti amo” di Benji?

Cosa farà Lusia? Deciderà di stare con Mark o di lasciarlo stare per stare accanto al fratello?

E Tom ascolterà cosa ha da dire Nadja in sua discolpa?

Lo scoprirete solo seguendo il prossimo episodio di “Dalla Spagna”...

 

Grazie a tutti quelli che hanno recensito, mi rendete così felice, recensione per recensione, frase per frase, parola per parola, grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

 

Baci Asuki.  

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Capitolo 36
*** 36 capitolo ***


-Ti amo

 

CAPITOLO 35

 

-Ti amo...- Sussurrò Benji avvicinandosi all’orecchio di Marzia.

Marzia sgranò gli occhi. Cosa aveva appena detto Benji? Ti amo. Il Ti amo che aveva sempre sognato di sentire adesso l’aveva udito, da lui.

-Cosa?-

-Ti amo...-

L’aveva detto un'altra volta... stava sognando, possibile che lui l’amasse davvero? No, non stava sognando, lo capì non appena si pizzicò un braccio facendosi male.

-Tu mi hai detto che volevi sentirtelo dire... e io ho esaudito il tuo desiderio...- disse poi Benji facendo catapultare Marzia sulla Terra.

-Allora, non mi ami davvero?-. Disse lei delusa.

-Cos’è quella che ho appena udito? Una nota di delusione?-

-Cosa? Delusione? Chi io? Ma no... non intendevo sentire quelle parole dal primo che capita quello!-

“Strano a me sembrava che ci fosse davvero una nota di delusione in quella frase... mi sarò sbagliato... mi sa che sto diventando pazzo, speravo che in quella frase ci fosse un po’ di delusione, invece... mah! Cosa ha detto? Il primo che capita? Mi considera solo: il primo che capita?”

-Bene... adesso me ne posso anche andare!- disse Benji mentre si alzava e si dirigeva verso la porta.

-Prego... ma dove vai? Aspetta!- Marzia lo raggiunse e lo blocco per una mano.

-Perchè vai via così? Non ho ancora finito di medicarti, siediti lì!- disse lei indicando lo sgabello che un attimo prima era occupato da Benji.

-Vuoi lasciarmi in pace? Non sei la mia mamma! Sono quattro graffi, smettila di occuparti di me!-

Si girò in modo da non dargli più le spalle e vide che lo stava guardando fisso negli occhi.

-Non preoccuparti, non mi occuperò mai più di un bambino viziato come te! Me ne vado...-

Marzia, dopo averlo guardato un’ultima volta, uscì dall’infermeria.

-Bene, vattene che è...- Benji si bloccò, ma cosa aveva detto? Non voleva che lei se n’andasse, ma che gli era preso? Perchè si era accanito tanto contro di lei? Forse perchè aveva udito quelle parole che gli avevano fatto tanto male: il primo che capita.

Benji, dopo aver inspirato profondamente, diresse i suoi passi verso la piccola Marzia che ormai si era allontanata abbastanza da lui. La bloccò per una mano e la fece girare. Vide che stava piangendo. Istintivamente la prese tra le sue braccia e l’abbracciò.

-Scusa... non volevo farti piangere... perdonami...- disse lui abbracciandola più forte.

Stranamente, Marzia non ricambiò l’abbraccio anzi si allontanò da lui.

-No... non puoi prima... prima trattarmi male e poi... poi chiedermi scusa... no... non te lo permetto...-

-Ti prego... scusa... non ho potuto fare a meno di non arrabbiarmi...-

-Perchè? Spi-spiegamelo.-

-Perchè tu...- No, non poteva mica dirgli: perchè tu mi hai detto che sono il primo che capita. –Tu...-

-Hai visto? No... non c’è nessun... motivo... ti diverte vedermi piangere, eh? Non è vero...-

-Smettila! Sta zitta!-

La reazione di Marzia non si fece attendere che gli mollò uno schiaffo.

-Ahi... tu mi hai schiaffeggiato!-

-Sai... mi sento meglio...- disse lei prima di andare via.

-No, tu adesso me la paghi...- Benji la bloccò da dietro e dopo averla fatta girare le fece il solletico sulla pancia.

-No... il solletico... no... ahhhhhhhhhhhhhaahhhhhhhhhhhh!-

-Invece si...-

-Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ahahahahahahhaahhahahahhaha!-

Marzia lo fermò riuscendo a bloccargli i polsi.

-Basta... ah... finalmente...-

-Sai, sei... lasciamo perdere, che è meglio...-

-No... adesso me lo dici...-. Marzia continuava a stringergli i polsi.

-No davvero... rischierei di farti arrabbiare di nuovo...-

Benji era pericolosamente vicino a Marzia, troppo per i suoi gusti. Marzia gli lasciò i polsi ma il risultato fu che Benji l’attirò a se.

Che diavolo voleva fare? Si ritrovò a pensare Marzia.

Benji avvicinò il suo viso a quello di Marzia.

“Devo farlo, devo... o me ne pentirò per tutta la vita... sono le sue labbra che mi portano a farlo...”

Benji la vide sgranare gli occhi per lo stupore mentre si avvicinava, ed infine poggiò delicatamente le labbra su quelle di Marzia mentre con una mano le sollevava il mento in modo tale da avere un accesso più semplice alle sue labbra.

*******************************

Una ragazza stava camminando lungo i corridoi dell’hotel, ma si bloccò non appena vide una figura a lei familiare.

Gli si avvicinò a si bloccò davanti a lui.

-Proprio te cercavo, Mark. Devo parlarti!-

-Anch’io devo parlarti. Lusia.-

-Prego inizia prima tu...-

-Ok. Non so quale sarà la tua decisione riguardante la scelta tra me e tuo fratello, ma devo assolutamente dirti una cosa: IO TI AMO DAVVERO TANTO E NON POTREI MAI SOPPORTARE UN TUO RIFIUTO.-

Lusia lo guardò negli occhi. No, ora sarebbe stato molto più difficile dirgli quello che pensava. Istintivamente Lusia si mise le mani davanti al viso.

Ma cosa, piangeva, Lusia piangeva, adesso perchè piange? Pensò Mark.

-Perchè piangi amore?-

Dopo aver asciugato le lacrime con il palmo delle mani e aver inspirato profondamente, Lusia incominciò a parlare -Allora, ho riflettuto molto sulla mia scelta, è stata molto dolorosa e difficile, ma... non posso stare con te pensando che mio fratello non approva la nostra unione...-

-No...-

-E’ finita Mark.-

-Lusia, stai scherzando vero?-

Mark le prese il viso tra le mani e, dopo averla guardata negli occhi, avvicinò il suo viso a quello di Lusia, che, però, girò il suo su di un lato.

-Mi dispiace...- disse lei.

-No... ti prego... non puoi... no...-

-Mark... è finita...-

Mark, dopo aver stretto i pugni, la guardò per l’ultima volta negli occhi, per poi incominciare a camminare.

-Mark?-

Mark si fermò ma senza girarsi.

-Rimarremo amici, vero?-

-No, non puoi chiedermi questo, non dopo avermi detto che è finita.-

-Ti prego...-

Mark, senza neanche guardarla per l’ultima volta, continuò la sua strada.

Lusia, dopo averlo guardato, girò i tacchi e incominciò a correre. Si rinchiuse dentro la sua stanza e, dopo essersi buttata sul letto, incominciò a piangere.

*******************************

-Ecco... devo parlarti... a proposito della nostra piccola discussione telefonica... ti chiedo scusa, avrei dovuto farti parlare prima di accanirmi contro di te... mi dispiace... ma sono fatta così, non lascio a nessuno il tempo di spiegarsi... mi dispiace...- Nadja abbassò lo sguardo, non era da lei chiedere scusa ad una persona, come gli era stato insegnato da sua madre, ma n’andava della sua felicità, della sua vita.

-Non preoccuparti, ho già dimenticato tutto... adesso non essere triste... ti prego... mio tenero bocciolo di crisantemo...-

-Davvero non sei più arrabbiato?-. Disse Nadja non alzando angora lo sguardo.

-Certo, e come potrei essere arrabbiato con il mio tenero bocciolo di crisantemo? Adesso, non essere triste che se no, lo divento anche io.- disse Tom alzando con il pollice e l’indice il viso di Nadja. -Ti amo, e anche tanto lo sai...-

-Anch’io Tom...- e si baciarono.

 

 

 

 

Ciao a tutti, come va?

Io bene.

Come vi è sembrato il capitolo? Lo so, è un po’ cortino, ma sempre meglio di niente.

Poveri Lusia e Mark, e questo è successo per colpa di un ficcanaso di nome Bruce Harper.

Finalmente si sono baciati quei due! Ohhhh lo dobbiamo scrivere sul calendario.

E Tom e Nadja hanno chiarito.

 

Che cosa succederà nel prox chap?

Che cosa farà Mark senza Lusia?

E Lusia?

E Marzia come reagirà al bacio di Benji?

E Danny e Ed staranno insieme?

Lo scoprirete nella proxima puntata di “Dalla Spagna”.

 

E con la bellissima canzone di Michael Bublé “Home” vi lascio.

Baci Asuki.

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Capitolo 37
*** 37 capitolo ***


Benji si staccò da Marzia che rimase zita per pochi minuti

 

CAPITOLO 37

 

Benji si staccò da Marzia che rimase zita per pochi minuti.

-Cosa hai fatto?- (???????????????? NdA.) disse Marzia allungando le distanze tra lei e Benji.

-Ti ho baciato.- Rispose con tranquillità Benji.

-Appunto... non avresti dovuto farlo...- disse Marzia mettendosi istintivamente due dita sulle labbra.

-Cosa? Ehm... forse ti è sfuggito: sei stata anche tu a baciarmi.-

-Ehm... no... sbagli...-

-Ma tu hai acconsentito! Quindi e come se anche tu mi stessi baciando!-

-Ehm... mi hai preso alla sprovvista...-

-Si si... come no... e io sono Napoleone...-

-Ecco...-

-Dai dillo almeno che ti è piaciuto?-

-No, il tuo non è mica il primo bacio che ho ricevuto in tutta la mia vita, il bacio ricevuto da un altro è stato molto più bello...-

-A si, e come lo definiresti quello che ti ho dato io?-

-Ecco...- “E adesso cosa gli dico?”. –Ecco... il tuo è come dire... un bacino innocente per me... come si può dire... non mi è piaciuto e basta...-

 

(Lei non capisce nulla di baci... bacia noi Benji... NdMary-lu+miki_koishikawait. Ecco... ^////////////^ NdBenji. Dai... un piccolo bacino, solo a me... NdMary-lu. Cosa????? E tu chi saresti? Io lo voglio il bacino. NdMiki_koishi. Ecco... ^////////////^  NdBenji. Io! NdMary-lu. No, io. NdMiki_koishi. Ragazze!!!!!!!!!!!! Tra i due litiganti, il terzo gode. Benji, il bacino. NdA. –Benji si avvicina ad A e le da un bacino in fronte.- Ah Ah Ah... NdA. ç___ç NdMary-lu+miki_koishikawait. Ok, ok, va bene... venite che vi do un piccolo bacino. NdBenji. –Benji si avvicina prima a Mary-lu e gli da un bacino “sfiorato” sulle labbra e lo stesso fa con miki_koishikawait.- Siete contente? NdA. Moooooooooooltooooooo... NdMary-lu+miki_koishikawait.)

 

-A me sembrava il contrario... le tue labbra hanno risposto... e dal tuo gemito...- Benji fu bloccato dalla reazione di Marzia (Non vorrà mica picchiarlo??? NdTutti.). Gli si avvicinò e, sorprendendolo, si alzò in punta di piedi e lo baciò.

 

-Ed, non ti spiacerebbe venire con me... dovrei parlarti...- Chiese cortesemente Danny avvicinandosi a Ed che lo stava guardando come impressionato. 

-Ok!-

Camminarono con distanza di sicurezza fino a quando Ed notò due sagome e dopo aver riconosciuto in quelle due sagome Benji e Marzia, decise di aumentare il passò per non disturbarli. Così, con coraggio, prese per mano Danny ed, insieme, incominciarono a correre. (AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH. Ndsore Asuki ridendo.)

Arrivarono lungo un grande spiazzale, e si fermarono ansimando.

-Ed... ma cosa... è successo... che ti ha... fatto tanto correre?- disse Danny ansimando.

-Nulla... non volevo... disturbare... quei due...- disse Ed indicando in lontananza due sagome che si erano appena lasciate.

-Oh oh! E chi l’avrebbe mai detto?!.-

-Io lo sospettavo che alla fine quei due si sarebbero messi insieme...-

-Se non si potevano neanche vedere che litigavano subito come gatto e cane!-

-Già... in ogni modo, non ti ho fatto venire qua per spiare quei due... ma... perchè... ecco... non abbiamo più parlato dopo quella sera... potresti anche darmi una risposta...-

-Sei già accorrente dei sentimenti che io provo per te...-

-Ed... forse è un po’ prematuro... ma... ti andrebbe di essere il mio ragazzo...-

Ed lo guardò... oh mio Dio, come sembra strana quella frase detta da lui! Pensò Ed mentre lo guardava. Tutti gli avevano sempre detto che doveva essere lui a fare la domanda fatidica “Vuoi diventare la mia ragazza” ma in questo caso... non sapeva più chi era il maschio e chi era la femmina.

-Allora... Ed...-

-Cosa?-

-Allora Ed, cosa rispondi?-

-Danny... si... lo voglio...-

-E’ la tua risposta definitiva?- domandò Danny.

-Si!-

-L’accendiamo?-

-Si!-

-Gli diamo fuoco...-

-Si!-

Danny estrasse dalla sua tasca un accendino e lo accese.

-Ma cosa fai?-

-Hai detto che l’accendevi, no?-

-Sei scemo...-

-Anche tu...-

-Tu di più... sei anche pazzo...-

-Pazzo di te...- 

E, dopo essersi avvicinati, si baciarono.

 

Lusia era nella sua stanza,  aveva o no fatto la scelta giusta? Si, si diceva sempre, si che lo era. Ma allora perchè si sentiva così male? Rivedeva la faccia triste di Mark su qualsiasi cosa che guardava. Quello era stato il loro nido d’amore per una notte, la notte che aveva per sempre cambiato la sua vita. Il suo Mark, quella notte gli aveva fatto capire molte cose come per esempio che lei non si sarebbe più innamorata davvero più di qualcun altro, l’amava troppo, veramente troppo, per questo si sentiva così male. L’amore, una cosa meravigliosa, che aveva scoperto di possedere solo per lui, l’amore che gli aveva fatto sfiorare il cielo con un dito toccando le vette della felicità. Aveva perso tutto,  tutto no, gli rimaneva ancora suo fratello, colui che l’aveva cresciuta e tanta amata. No, lui non l’amava affatto, se fosse stato tale non avrebbe neanche sfiorato l’argomento “scelta”. Che razza di fratello poteva essere uno che gli aveva chiesto di scegliere tra lui e il suo ragazzo? Mark. Gira e rigira ritornava a pensarci e come non poteva. Il suo Mark...

-Non posso stare qui a tagliarmi le vene... forza...- Si alzò di scatto e, dopo essersi asciugata le lacrime, si diresse verso la porta è uscì da quella stanza diventata troppo piena di ricordi del suo amato.

 

Holly, dopo aver sussurrato qualcosa a Tom all’orecchio, si avvicinò a Patty che si era un attimo allontanata da lui per dirigersi ai servizi.

-Patty... potresti venire un attimo con me per favore?- gli domandò Holly.

-Ok amore...-

Insieme, mano nella mano, si diressero verso gli alloggi e si fermarono davanti ad una stanza, quella di Holly.

-Patty... potresti chiudere gli occhi?-

-Ma cosa...?-

-Tu chiudili e basta...-

Patty obbedì e Holly, dopo aver aperto la camera, vi portò dentro Patty per poi chiudere la porta.

-Amore... puoi aprirli adesso...-

Patty dopo aver aperto gli occhi rimase immobile per qualche istante. Guardò la stanza al centro vi era un tavolo rotondo con tanto di fiori al centro di esso e due sedie.

-Holly ma...-

-Patty... che giorno è oggi?-

-Il 4 maggio...-

-Ricordi cosa è successo il 4 maggio?-

-Non precisamente?-

-Come no... il 4 maggio di 10 anni fa ci siamo conosciuti, ricordi...-

-Ecco cos’era oggi e non riuscivo a ricordare...-

-Patty... ti amo...-

-Anche io... ma cosa...-

Holly la fece sedere e dopo averle dato un bacio accese lo stereo e una canzone incominciò a echeggiare in tutta la stanza.

 

AMORE PER TE DI MANGO........

 

 

 

Ciao a tutti, come va?

allora, avete visto la nostra Marzia che non sempre commina guai, lo ha baciato... il loro secondo bacio della serata.

Lusia, Lusia perchè non sceglievi Mark, con lui devi starci tutta la vita...

Per la felicità di Serena in questo chap c’è qualcosa su Holly e Patty... finalmente NdSerena.

Ed e Danny finalmente stanno insieme come fidanzati, non potete neanche immaginare la faccia di mia sorella quando ho scritto la loro parte... era triste... lei amava Ed... amava...

Ok va... adesso vado... però prima devo ringraziarvi per le recensioni... davvero grazie di cuore... VVUKDB

Vostra e mia

Asuki.

 

A dimenticavo ogni riferimento ai giorni è puramente casuale, l’ho messo solo perchè oggi è il 4 maggio e basta...

 

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Capitolo 38
*** 38 capitoli ***


-Cosa

 

CAPITOLO 38

 

-Cosa... cosa...-

Marzia si allontanò con velocità supersonica da Benji che era ancora sotto shock.

-Cosa... cosa...-

-Potresti cambiare ogni tanto parola!-. Disse Benji sarcasticamente.

-No, cosa ho fatto?- Marzia si coprì il viso con le mani e incominciò a piangere.

Benji, dopo aver sospirato, si avvicinò a lei e, con un unico gesto, l’attirò a se con molta dolcezza.

-Shhhhhh... non piangere... lo sai che non posso vederti così... non posso vederti piangere...- disse Benji mentre gli accarezzava dolcemente i capelli.

-Io... io...- Marzia a tanta dolcezza si sciolse e cedette all’abbraccio ricambiandolo.

-Dimmi. Adesso, perchè piangi?-. Disse Benji non appena Marzia si calmò un po’.

-Io... io... mi dispiace... non avrei dovuto farlo... sono sempre io quella che commina guai...-

Benji, dopo averla scostata da lui e averle cinto le spalle, disse: -Cosa hai fatto di tanto oltraggioso?-

-Ecco... io ti ho... ecco...- Marzia era visibilmente imbarazzata, Benji lo capì non appena la ragazza abbassò lo sguardo diventando rossa. -... ti ho... baciato...-

-E allora? Siamo pari, prima sono stato io ora sei stata tu...-

-No, non capisci... io... lui...- Marzia chiuse gli occhi mentre altre lacrime le solcavano il viso.

-Cosa, non capisco...-

-Non capisci mai niente...-

-Senti chi parla!- disse Benji cercando di tirarla su di morale.

-Cosa?-

-Se io non capisco mai niente, di te cosa dovrei dire, non capisci mai nulla...-

-Cosa vorresti dire...-

-Non lo capisci... io ti...-

 

Lusia stava camminando fuori dell’hotel, in giardino. Ora che ci pensava, era davvero grande come Hotel, aveva una palestra, una salagiochi, una piscina e... la piscina, non era mia andata in quel luogo, forse era il momento giusto, ci voleva proprio un bel bagno in piscina.

Girò l’angolo e si trovò davanti all’Hotel. Vi entrò e salì con l’ascensore fino al piano in cui si trovava la sua stanza. Vi entrò e dopo aver aperto la valigia, n’estrasse un due pezzi che indossò e, dopo aver indossato una gonna corta e un top e aver preso un asciugamano, uscì dalla sua stanza e si diresse in quel luogo che voleva tanto scoprire.

Arrivò davanti alla porta della piscina. –Chi sa com’è all’interno!-

Lo scoprì non appena aprì la porta. Era molto grande come posto. Una grande piscina al centro, una più piccola su di un lato e una vasca a idromassaggio. Lungo il tragitto per arrivare in camerino alzò gli occhi al cielo e notò che apposto del tetto c’era una grande vetrata. Prima di entrare in camerino potè notare una ringhiera di legno e, dopo aver fatto qualche passo indietro, notò che c’era una piccola palestra. Entrò in camerino e notò che non c’era nessuno. Si spogliò. Ripose accuratamente le sue cose su di una panchina e uscì dallo spogliatoio.

Arrivata a bordo piscina, dopo aver sospirato profondamente e aver trattenuto l’aria, si buttò in acqua.

 

Nella palestra dell’Hotel (che ricordatevi era sopra alla piscina! NdA.) un ragazzo stava correndo sul tappetino elettrico.

“Mia piccola principessa, mi hai lasciato solo, non ho più nessuno, nessuno... non c’è nessuno a cui importa il mio stato d’animo... ti amo... ma cosa...”

I suoi pensieri furono interrotti dal continuo sguazzare dell’acqua e dalle risate di una ragazza.

Scese dal tappetino e, dopo aver preso l’asciugamani e averla poggiata sulle spalle, curioso, si affacciò dal balcone e in quella figura riconobbe...

-Lusia...-

 

Lusia ormai stanca uscì dall’acqua fischiettando un motivetto giapponese e dopo aver steso un asciugamano su di uno sdraio si stese e guardò attraverso la vetrata la luna circondata dalle sue amiche stelle.

Chiuse gli occhi sospirando profondamente.

-Come è bella stasera la luna... come te...-

Lusia aprì gli occhi e sussultò non appena vide il volto di chi l’aveva disturbata. I battiti del suo cuore aumentarono come se dal momento all’altro stesse per uscire dal suo corpo. Mille scariche elettriche lungo la schiena non appena sentì la sua mano sulla sua guancia, in quel momento non potè far altro che accoccolarsi in quella mano.

-Mark cosa ci fai qui?- domandò Lusia allontanando la sua mano.

-Io alloggio qui, ricordi?-

-Si, ma cosa ci fai qui in piscina?-

-Ero lì in palestra che mi tenevo in allenamento quando ho sentito qualcuno che rideva e che giocava con l’acqua ed io curioso di sapere chi fosse mi sono avvicinato e ho visto te in acqua...-

-Perchè non sei alla festa?-

-Mi annoiavo senza di te...-

-Mark...-

-Fammi parlare... tu mi stai facendo soffrire tanto...-

-Ne abbiamo già parlato... non posso stare con te...-

-PERCHE’ NO?-

-Non gridare...-

-Ti amo Lusia...-

-Anche io... ma questo non è il punto...-

-Lusia non ho mai aperto la porta del mio cuore a nessuno che non fosse un membro della mia famiglia, tu hai trovato le chiavi per aprire questa porta... non puoi lasciami...-

-Non capisci...-

-Io ti amo...-

-Mark...-

 

-Holly...-

-Signorina Gatsby, posso avere l’onore di questo ballo?-

-Si...-

Holly porse la mano a Patty che la afferrò senza troppo timore. La portò  centro camera e, dopo averla stretta a se, incominciarono a ballare.

-Patty... ti amo... davvero tanto... e non smetterò mai di amarti...-

-Oh Holly...-

A fine canzone i due si abbracciarono teneramente e si staccarono.

Holly rimase pensieroso per qualche istante. Patty lo distolse dai suoi pensieri.

-A cosa pensi?- domandò Patty.

-Meglio che non te lo dica...- disse Holly diventando rosso.

-E perchè no? Pensavi forse a qualcun’altra?-. Disse Patty mettendo il broncio.

-No, non potrei mai, ora o te, e mi basta...-

-Allora cosa pensavi?-

-Devo proprio dirtelo?-

-Mhm... mhm...- annuì Patty.

Le cinse la vita da dietro e disse: -A noi... al mio sogno realizzato... a te... a quando sei bella con questo vestito verde... e a quando avrei voglia di rimuovertelo...-

Holly era convinto che dopo una dichiarazione tanto diretta, la ragazza si sarebbe arrabbiata o almeno avrebbe tentato di porre qualche km di distanza tra i loro corpi, invece la sentì stringersi ancora più a lui e sospirare deliziata.

-Holly... non credevo che anche tu pensassi a queste cose...-

-Non ti arrabbi?-

-Perchè dovrei?

-Perchè ti ho detto di...-

-No...-

Holly sentì le sue braccia cingergli il collo mentre si sollevava sulle punte per deporgli un tenero bacio a fior di labbra.

Stanco di soffocare il desiderio che gli infiammava il sangue, afferrò Patty per i fianchi e la fece aderire al suo bacino.

-Patty ti amo...- sussurrò lui mentre le sue mani scendevano esigenti sui fianchi di lei.

Patty alzò pian piano la maglietta di Holly, che era caduto in uno stato di trance, scoprendo così i pettorali scolpiti.

Holly si riscosse solo quando sentì la maglietta sfilatagli e cadere a terra silenziosamente. Non ce la faceva più a controllarsi.

-Patty... sei sicura...-

-Si, non desidero altro...-

Holly fece scorrere la mano sul suo vestito, sino ad incontrare la cerniera del vestito che si affrettò ad abbassare. L’abito scivolò via da quel corpo perfetto depositandosi a terra. Patty, la sua gioia, il suo tesoro più grande, la sua principessa, era lì, davanti ai suoi occhi, quel meraviglioso corpo era solo coperto da una brasiliana di pizzo verde che copriva solo il minimo indispensabile.

Holly trattene un fischio di approvazione non appena vide il corpo perfetto di Patty. Con un movimento dolce fece scorrere la sua mano sulla pelle di Patty che non contenta di quelle carezze innocenti, fece appoggiare con potenza i suoi seni sul suo corpo (di lui) che gemette dall’eccitazione.

Le mani di Holly percorsero le spalle, la schiena, i fianchi di Patty, facendosi via via sempre più esigenti, man mano che la passione si impadroniva di lui.

Con mani ferme, nonostante il suo imbarazzo, Patty slacciò i pantaloni di Holly facendoli scivolare a terra.

Holly prese la mano di Patty e la poggiò sulla sua virilità per fargli sentire l’elevato eccitamento.

-Hai visto cosa hai fatto? Cosa dovrei farti io adesso...-

In breve, lui si liberò dei boxer che indossava e si distese sopra quel corpo morbido sul letto. Con le mani esplorò il corpo perfetto di lei, non tralasciò neanche il minimo angolo di quel corpo tanto desiderato.

La sua mano scese giù, sul ventre piatto di Patty, lo accarezzò, lo baciò. Poi scese ancora più giù arrivando a sfiorare la stoffa delle sue mutandine che volarono in aria dopo che Holly glieli tolse.

La baciò ancora sulle labbra, sui seni, sulla pancia, fino a che la sua mano non arrivò finalmente a toccare il posto più segreto della ragazza. La penetrò con un dito affondando lentamente in lei, impazzendo al contatto con la sua intima parete.

Desiderosa di ricambiare, Patty fece scendere la sua mano lungo il suo ventre (di lui) fino ad arrivare a quella virilità tanta bramata ardentemente. Incominciò lentamente a toccarla per poi aumentare il movimento della sua mano fino a fare gemere Holly di piacere.

Holly spostò lentamente la mano di Patty da quel posto e si posizionò meglio sopra di lei facendole divaricare lentamente le gambe. La ragazza si irrigidì involontariamente quando il corpo di Holly la sovrastò con il suo imponente fisico.

-Su principessina mia non ti farò male, sta tranquilla.- le sussurrò cercando di tranquillizzarla, baciandole il collo.

Diede una leggera spinta ed incontrò subito resistenza. La ragazza era tesa, e lui si fermò un attimo, indeciso. Ma l’istinto fu più possente, e diede una seconda spinta, Holly soffocò l’urlo con una mano.

Tanta fu la sorpresa, mista a piacere, che lo travolse quando Patty, afferrandolo per la schiena lo spinse dentro di sé, con forza, facendolo affondare in lei, sino in fondo.

I due stanchi e appagati si addormentarono ogni uno nelle braccia dell’altro.

 

 

 

Ciao come va?

Io bene...

Come è andato il chap...

Fatemelo sapere eh?

Allora, cosa dirà Lusia a Mark? Starà con lui?

E Benji dirà davvero quel “Ti amo” tanto desideroso di uscire dalle sue labbra?

Lo scoprirete nella prossima puntata.

 

Serena, ti ho accontentato... finalmente una parte piccante su Holly e Patty...

 

Ringrazio davvero tanto chi ha recensito... davvero tanto... GRAZIEEEEEEEEEEEE.

Baci

Asuki.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 39
*** 39 capitoli ***


-Io ti

 

CAPITOLO 39

 

-Io ti...- Benji, non riuscì a completare la frase giacché fu bloccato dall’ombra di una persona che si sovrastava alla sua. Cominciò a disegnare con i propri occhi la sagoma di quell’ombra, non c’erano dubbi, quella era l’ombra appartenente ad un ragazzo. Si girò lentamente per assegnare un volto all’ombra, ma ciò che vide lo turbò talmente tanto che si ritrovò a stringere i pugni lungo i fianchi, lanciando un’occhiata che avrebbe raggelato chiunque. Quell’ombra apparteneva ad un ragazzo dai capelli e occhi neri e di carnagione scura vestito con un semplice paio di pantaloni neri e una camicia bianca con i primi 3 bottoni sbottonati.

-Bene ti ho trovato mia piccola Marzia!-

All’udire quella voce, Marzia, prima sussultò e poi, incominciò a tremare, cosa che non passò inosservata agli occhi di Benji che le prese una mano e gliela stinse...

-Ci sono io e non gli permetterò mai più di farti del male... te lo prometto!-. Ammise serio lui, bisbigliando quella frase all’orecchio di Marzia.

-Grazie...- sibilò Marzia guardandolo dolcemente negli occhi.

Prese coraggio, sia da se stessa sia dal fatto che Benji era accanto a lei, e incominciò a parlare: -Cosa vuoi ancora da me Santana...- cercò di mantenere nel suo timbro la sicurezza che in realtà non c’era, aveva paura di quel mostro.

-Nulla, volevo solo vederti...- Santana si avvicinò a Marzia cercando di accarezzarle i capelli, ma quel gesto fu bloccato prontamente da Benji che si parò tra lei e il ragazzo, trattenendo il polso di Santana.

-Vedo che non ti sono bastate le botte che ti ho dato! Vuoi farti ancora male?-. Domandò Benji stringendo con forza il polso di Santana. -E’ stata una fortuna non averti denunciato quella volta...-

-Adesso basta, non sono venuto qua per discutere con te, ma per parlare con lei... e se non ti dispiace lasciami la mano...- disse Santana con tono pieno d’autorità.

Benji stava per rispondere a tono ma appena aprì bocca sentì su se due occhi che lo osservarono. Erano quelli di Marzia che lo imploravano di lasciarlo. Non poteva permettere che quei due si picchiassero. Benji lasciò la presa e guardò Marzia prima di tornare a guardare Santana.

-Devo parlare con lei...- ripetè Santana.

-Prego, incomincia pure...- Disse Benji incrociando le braccia al petto.

-In privato...- disse Santana.

-Cosa?- domandò allibito Benji mentre Marzia sgranava gli occhi -No... tu sei tutto matto... credi davvero che io la lascerò con te, non farò di nuovo lo stesso sbaglio... tu mi hai preso per scemo? Si, decisamente, mi hai preso per scemo, no... credo di più, per idiota...-

-Non ti chiedo di andartene, lo so che tanto non lo farai mai...-

-Allora sotto quell’aria da stupido almeno un po’ di cervello c’è l’hai!-

-Senti, non sono venuto qui per litigare, ma per parlare con lei e quindi ti chiedo di allontanarti un po’...-

-Ok... Benji, puoi andare... non mi farà nulla.- Intervenne Marzia consapevole che se Benji non si allontanava con le buone maniere, Santana lo avrebbe fatto volare lontano da quel posto con le maniere forti, e lei non voleva.

-Ma...-

-Non mi farà nulla...- Ripeté Marzia.

-Ok, me ne vado ma starò più vicino possibile e se poi ci sarà bisogno di me verrò subito... non preoccuparti...-. Benji, un po’ arrabbiato, si allontanò dai due ma non troppo, infatti, si appoggiò con la schiena al tronco dell’albero vicino mettendo le mani sulle tasche anteriori dei pantaloni.

-A quando vedo, tu sei capace di addomesticare per bene quel portiere... si vede che tiene a te più di qualunque altra cosa al mondo...-

-Che dici, lui si sente in obbligo a proteggermi... se non mi sbaglio dovevi parlarmi...- disse Marzia osservando con attenzione Santana. Ma che andava a blaterare quello: Benji che teneva a lei più di qualunque cosa al mondo? Naaaaaaa... (Si è proprio presa “L’Hollite”... o mio Dio... allora è contagiosa... scappiamooooooooooooooooooooooo! NdA_mentre_scappa.)

-Hai ragione... allora... vedrò di essere breve ma conciso... ti chiedo umilmente scusa... non avrei dovuto fare quello che ho fatto...-

-Bella scoperta...- disse Marzia ironicamente.

-... ti prego... perdonami... non riuscirò a vivere con il rimorso di quello che ho fatto...-

-Cosa? Cosa? Cosa? Dovrei... perdonarti...- Marzia iniziò a ridere a crepapelle ma si bloccò quasi subito diventando seria. –Perchè lo hai fatto?-

-C’è una spiegazione logica a tutto questo...-

-Voglio proprio sentirla!-

 

“Chissà cosa si stanno dicendo?”

Benji nonostante non fosse tanto distante, non riusciva a sentire nulla. Se non fosse stata Marzia a chiedergli di allontanarsi, si sarebbe avvicinato a loro e, interrompendoli, gli avrebbe domandato cosa si erano detti fino ad ora... ma non poteva, come aveva detto prima, era stata proprio Marzia a domandargli di allontanarsi e non poteva mica deluderla avvicinandosi a loro, perciò rimase in disparte ad osservare, con occhio vigile, Marzia.

 

-L’ho fatto perchè... insomma... tu non lasciavi che io mi avvicinassi a te... non ti importava nulla di me... avevi occhi solo per quel portiere.. diciamocelo... tu gli vuoi molto bene... e si vede.. ma...-

-Ma che centra questo...- Disse Marzia abbassando lo sguardo arrossendo, cosa aveva detto? Che si notava che lei voleva bene a Benji? Davvero trasparivano così tanto i suoi sentimenti verso quel ragazzo?

-Centra... Marzia... io l’ho fatto perchè... io sono innamorato di te... io credo di amarti...- concluse serio lui mentre Marzia lo guardava con tanto di occhi, non sapendo cosa pensare né se piangere o ridere.

 

-Mark...-

-MARK COSA?- urlò Mark spaventando Lusia. Mark accorgendosi di questo, gli chiese immediatamente scusa. –Scusa per averti spaventato mia piccola principessa.- disse infine accarezzando la guancia a Lusia.

-Mark... non sono più la tua principessa... non stiamo più assieme...-

-Lusia... rispondimi... mi ami?-

Lusia a quell’affermazione non rispose, si limitò ad abbassare il capo. Non poteva mica dirgli che non lo amava, non era vero, l’amava più di qualunque cosa che esisteva nella faccia della terra però...

-Rispondimi...-. La voce calda, virile e profonda di Mark la distolse dai suoi mille pensieri.

-Allora? Mi ami?-. Domandò ancora una volta lui, non smettendo di guardarla.

-Mark...-

-Limitati a rispondere alla domanda che ti ho fatto! Mi ami?- (MI AMI! MIAMI!!!! NdA.)

-Mark... io...-

-Allora?-

-Si...- sibilò Lusia abbassando il capo.

-Se davvero mi  ami, allora non vedo dove sia il problema!-

-Il problema, Mark, il problema è mio fratello, la persona che mi ama e che mi ha cresciuto...-

-Sei egoista...-

-Cosa?-

-Si, pensi solo a TE stessa e ai sentimenti che tuo fratello può provare per TE. Non pensi minimamente a me?-

-Si che ci peso...-

-Ah si? Questa si che è bella! Lei... lei pensa a me!- disse sarcasticamente lui –Non è vero, perchè se pensavi almeno minimamente a me sicuramente staresti con me apposto di farmi soffrire... Lusia, io mi sono abbassato a te lo capisci?-

-Mh... chi sarebbe l’egoista? Io, certo...  sei tu l’egoista! Tu pensi soltanto ai TUOI sentimenti e al TUO orgoglio ferito...-

-Io... egoista?-

-Si, tu hai appena detto queste testuali parole: se pensavi almeno minimamente a ME sicuramente staresti con ME apposto di farMI soffrire!

-Ma...-

-Mark... non è vero... tu non mi ami...-

-Ma che stai dicendo?-

-Se mi amasti come dici... allora mi lasceresti in pace... non posso più stare con te...-

-Ma...-

-Ti prego... lasciami...-

-Lusia... ti tiene in trappola... lui non pensa minimamente hai sentimenti che tu provi per me... non pensa a te e nemmeno alla sofferenza che nascondi nel cuore.-

-Lasciami... ti prego...- Lusia, dopo aver guardato un'altra volta Mark negli occhi, si alzò dallo sdraio e si diresse verso il suo camerino.

No, non poteva farla fuggire. Penso la tigre sbattendo un pugno sullo sdraio. Era tutto quello che aveva... non poteva perderla. Non aveva mai amato nessuno così profondamente, e nessuno aveva mai amato lui. Era cresciuto nella convinzione che l’amore non esistesse, che fosse solo l’invenzione subdola dei poeti. Lui viveva solo per l’affetto che nutriva nei confronti della sua famiglia e per il calcio. Che cosa ne poteva sapere dell’amore lui? Nulla...

Ma poi, la luce di quegli occhi, lo rese vivo e partecipe nei confronti di un amore che ha bisogno di essere esternato. No, non poteva perderla, non così, non sapendo che lei l’amava.

Si alzò di scatto e si diresse verso il camerino.

Entrò come una furia ma di Lusia nessuna traccia. Che fine aveva fatto? Però, guardando meglio il camerino, i suoi vestiti erano ancora lì... perlustro tutto il camerino ma di lei nessuna traccia.

Tu mi farai diventare pazzo...no, io sono già pazzo... per te... di te... amo tutto di te... io non potrei vivere... lo capisci... se tu non mi sorriderai più... se non mi guarderai più... morirò... tornerò ad essere un automa nelle mani dell’orgoglio... e non voglio...

Uscì dal camerino e...

-La sauna... certo...-

Entrò come una furia in sauna e vi trovò, infatti, Lusia.

-Ti ho trovato piccola...-

-Ancora qui...- Lusia sbuffò, ma perché non voleva capire... non faceva del male solo a se stesso ma anche a lei, perché rendeva difficile il distacco. Se solo non avesse convinto il fratello a farle fare la manager, se solo non si fosse avvicinata a lui... ma che stava dicendo? Era forse impazzita... davvero voleva che non fosse mai successo nulla tra lei e Mark? No... lo avrebbe ripetuto per centinaia e centinaia di volte...

-Ti amo...-

-Mark...-

-TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

-Mark....-

-TI AMOOOOOOO E NON SONO DISPOSTO A RINUNCIARE A TE... TI AMOOOOOOOO!-

-Mark...-

Mark si avvicinò a Lusia e la strinse a se. Lusia non fece nulla per liberarsi da quella stretta. Quando le era mancato quel contatto. Ma perchè doveva scegliere...

Mark avvicinò il suo viso a quello di Lusia e la baciò.

-Ti amo...- sussurrava Mark tra un bacio e un altro.

-Ti prego... Mark...- sussurrava ormai in estasi Lusia.

-Ti amo tanto piccola...-

-Ti amo anche io Mark... ti desidero tanto...-

Mark sentendo queste parole baciò con foga Lusia che ricambiò allo stesso modo. Lusia con le sue piccole mani, alzò la canottiera, tutta imbevuta di sudore, di Mark fino a sfilargliela. Mark, dal canto suo, fece scivolare una delle bretellina del bikini giù dalla spalla e incominciò a baciarle la spalla per poi risalire lungo al collo. Lusia fece scendere le sue piccole mani delicate sui pantaloncini di Mark e dopo avergli sfiorato il sedere gli sfilò i calzoni. Mark, senza aspettare tanto, gli sbottonò il reggiseno del costume e glielo tolse facendo rimanere Lusia solo con le mutandine. Dopo essersi tolti tutte e due gli ultimi indumenti, si sdraiarono sopra asciugamano di Lusia che era poggiato sulla piccola panchina di legno, Mark di sopra e Lusia di sotto. Mark dopo averle sussurrate per l’ennesima volta –Ti amo!- la penetrò con dolcezza  mentre continuava a baciarle le labbra. Lusia si lasciava trasportare dall’amore.

 

-Mhm...- mugugnò Patty non appena sentì il telefono della camera squillare. Infastidita da quel rumore, si girò dalla parte opposta del telefono, in un lato.

-Oh mio Dio...- gridò Patty non appena avvertì su se qualcosa. Aprì immediatamente gli occhi e vide un corpo che si dimenava a prendere il cordless.

-Ah...- arrossì al ricordo della notte appena passata. Era stata davvero come si era immaginata dai sogni di bambina, dolce ma passionale allo stesso tempo e anche lui era quello che sperava fosse il primo. E stato davvero dolce con me... pensò Patty.

Holly rispose al telefono:

-Pronto... si... Tom... cosa? Dove sono finito? Perchè che ore sono? Le... le 2.15... sono in camera mia... cosa? Pure... pure Patty è scomparsa... cosa?????? E’ scomparsa.... o mio Dio scendo subito...- posò il cordless incominciando a ridere.

-Che è successo?- domandò curiosa Patty.

-Ecco...-  Holly si passò la mano dietro la testa con fare nervoso. –Abbiamo un problema...- disse non appena smise di sorridere.

-Quale?-

-Era Tom.... e... ehm... ci cercano!-

-Oh... merda...- si tappò la bocca resasi conto della parolaccia appena detta, Holly rise di gusto. –Ok... facciamo finta che non abbia detto nulla...-

-Ma l’hai detta!-

-Che fa, sfotti?-

-No, non lo farei mai.- rispose Holly con un sorriso sornione, Patty prese il cuscino e lo lanciò ad Holly che riuscì a schivarlo. –Miiiii... non è giusto... con te perdo sempre...-

-Eh si...- si sorrisero prima di tornare senza accorgersene ad abbracciarsi.

-Patty... amore...-

-Ti amo...-

-Anche io tanto...-

-E’ stato stupendo Holly... bellissimo...-

-No... sei tu che sei stata bellissima... ti amo tanto piccola...-

-Anche io... tanto...- le loro labbra stavano per congiungersi in un abbraccio ma qualcosa li distolse, il continuo bussare alla porta.

 

Ciaoooooooooooooooooo!!!!!!!!

Ecco un altro capitolo... diciamo piccantino?

Come reagirà Marzia alla dichiarazione di Santana?

E Benji, gli spakkerà le gambe?

Lusia, alla fine starà con Mark?

Lo scoprirete solo leggendo....

Grazie per le recensioniiiiiiiiiii.... grazieeeeeeeeeeee!!!!!!!!! Non sapete come io mi stia divertendo nello scrivere questa storia eh si, davvero tantoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!

Baci baci

Asuki.

 

 

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Capitolo 40
*** 40 capitolo ***


-

 

CAPITOLO 40

 

-...io credo di amarti...-

Marzia lo guardò dritto negli occhi. Cosa aveva detto? L’aveva fatto perchè? Certo perchè l’amava! Naaaaaaaa!! Era tutto scemo.

Sorrise prima di parlare: -Tu... tu cosa? Bella questa... la devo proprio segnare in qualche posto, mi mancava proprio!- disse Marzia sarcasticamente.

-No, devi credermi...- Disse Santana guardandola negli occhi.

-Devo... crederti? Sai che sei convincente? Ma con me nn attacca, carino...-

Allora, Santana si avvicinò a Marzia e, dopo averla guardata negli occhi sorridendo, le cinse le spalle con le mani e la baciò delicatamente sulle labbra.

 

“Come ho potuto farlo? Ora soffrirò di più... mi mancheranno le sue carezze, i suoi sorrisi, il suo “principessa” mi mancherà tutto di lui... devo andarmene di qui... ora!”

Lusia si allontanò da Mark, che la stava ancora abbracciando, e uscì fuori da quel luogo, il loro nido d’amore. Con passo deciso si diressero verso lo spogliatoio e, dopo aver preso le sue cose, uscì si diresse verso l’uscita della piscina, ma si fermò prima di farlo... come mai Mark non l’aveva seguita? Pensò lei guardando alle sue spalle, ma di lui nemmeno ombra. E se si fosse convinto a lasciarla andare? No, lui non era il tipo, lui lottava per avere le cose che teneva...

-Meglio, mi risparmierà il dolore di dirgli che non posso stare più con lui...- disse a bassa voce mentre usciva dalla piscina e si dirigeva in camera sua, dove fece una doccia rilassante.

 

-E ora chi è?- disse spaventata Patty udendo il continuo bussare della porta.

-Patty... e ora che facciamo?- disse Holly spaventato.

-Rispondi!-. Disse Patty poco convincente.

-Ma...- cercò di replicare Holly.

-Rispondi...-

-Chi è?-. Disse Holly rispondendo cercando d’essere convincente e interrompendo il continuo bussare.

-Holly, sono Freddy...-. Rispose la voce fori alla stanza.

-Fre-freddy? Che c’è?- balbettò Holly mentre guardava, che cosa voleva da lui?

-Non ti ho visto più tornare e credevo...-

-Esco subito!-. Disse Holly interrompendolo.

-No, fammi entrare, devo parlarti!-

-Qui?-

-Si allora dove?-

-Un attimo... ehm...-

Holly guardò in viso Patty che era sbiancata visibilmente.

-E ora?- disse lei mettendosi le mani tra i capelli.

-Devo farlo entrare...-

-E io...-

-Vestiti!- disse Holly in tono forte. 

-Cosa?- disse Patty incredula sia al tono che aveva usato Holly sia all’affermazione che era appena uscita dalle labbra del suo amato.

-Si, vestiti, gli diremo che sei venuta qua per... parlare della finale di domani!- disse Holly mentre sorrideva al suo piano geniale. (Geniale un corno! NdA)

-Certo, e tu pensi che ci crederà?-

-Si!-

-Ma sei scemo?-

-Dai, che ci crederà!-

-E’ un piano degno della capra.. bravo!-

-Dai, che funziona!-

-Non ne sono così convinta! No... allora facciamo che... io mi nascondo...-

-E dove? Dentro l’armadio...-

-Holly.. ci sei ancora?- disse Marshall fuori alla porta.

-Ehm... si... aspetta...-

-Buona idea, allora nn sei davvero una capra!- Patty dopo aver dato un bacio sulle labbra a Holly prese le sue cose e si chiuse nell’armadio, mentre Holly andava ad aprire la porta.

 

Benji girò lo sguardo e quello che vide non fu un bello spettacolo. Santana che baciava... Marzia? E lei... lo ricambiava... si strofinò gli occhi prima di guardare un'altra volta. No, non era un sogno... la sua Marzia tra le braccia del... Bastardo... ma come? Marzia non sembrava turbata anzi... le sue braccia avevano stretto il corpo di lui come per abbracciarlo. Si avvicinò con passo veloce e strappò via dalle mani di Santana, Marzia, che rimase schioccata per un breve istante.

-Ma cosa avevi intenzione di fare, eh?- disse Benji con voce dura avvicinando il suo viso a quello di Santana.

-Nulla... l’ho baciata...-

Benji sgranò gli occhi un paio di volte prima di parlare e pronunciare un: -Cosa?-

-Si... ho baciato la donna... la donna che amo...-

 

Cosa stava per fare? Perchè lo stava facendo? Semplice, lo stava facendo perchè l’amava. Lo doveva fare, doveva entrare in quella maledettissima sala e dire ciò che pensava e ciò che avrebbe fatto se solo non gli fosse stato dato il permesso. Lo avrebbe fatto, per lei... per lui... per loro... non si sarebbe tirato indietro... l’amava troppo, non poteva non farlo.

 

-Fre-freddy... che ci fai qui-qui?- balbettò Holly.

-Ehm... nulla... dovevo solo parlarti...- disse Freddy sorridendo.

Freddy entrò in camera di Holly e rimase sorpreso da ciò che vide. La stanza non era affatto come gli era stata offerta dell’hotel... il letto, e poi cosa ci faceva quel tavolo con due sedie? lo domandò subito a Holly...

-Il... il tavolo?- disse Holly non capendo dapprima cosa intendeva dire Marshall, poi sbirciò la stanza... e... il tavolo. –Ah! Il tavolo!-

-Si, il tavolo!!!- disse infine Freddy guardandolo maliziosamente mentre si sedeva sul letto.

-Ecco... eh... Tom! E’ stato lui...-

-Perchè?- disse Marshall mentre accavallava la gamba sinistra su quella destra.

-E che ne so... forse... per Nadja! si... ecco... già!-

-Ehm.. Holly... Tom è li sotto con Nadja e non credo abbiano voglia di salire...-

-Davvero?

-Holly... avvicinati...- disse Marshall avvicinandosi a Holly –Holly, dov’è Patty?- disse infine Freddy all’orecchio di Holly.

-Patty?- ripetè Holly sgranando più volte gli occhi.

-Si...-

-Ma Patty...-

-Holly, vedi che non sono scemo... ho capito tutto...-

-Ma...-

-Holly...-

Holly lo guardò un’ultima volta prima di fare segno verso l’armadio dove c’era Patty.

Marshall lo guardò e si diresse verso l’uscita della porta ma prima di uscire...

-CIAO PATTY!!!- e uscì.

Patty uscì spaventata dall’armadio e dopo essersi avvicinata ad Holly lo abbracciò... ma... la porta si aprì di nuovo, Marshall era ancora davanti alla porta e con un sorriso gridò: -TRA 2 MINUTI VI VOGLIO LI SOTTO!- e uscì definitivamente.

E così fu. Patty e Holly entrarono nella sala prima l’uno e poi l’altro, non volevano far sì che gli altri capissero quello che era successo qualche ora prima.

 

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!

Sono tornata!!!!! Come va... e da una settimana che non aggiornavo!!! Ed ecco qui un nuovo capito... come al solito pieno di errori che spero scompariranno man mano che scriverò!!!

Allora, come vi è sembrato il capitolo? Lo so che non è un gran che... ma è solo un intermediario tra il capitolo 39 e il capitolo 41!!!!

Sto per arrivare al traguardo riguardante la storia... lo so lo già detto qualche capitolo fa, ma tra un pochino m leverò dai piedi... per la vostra felicità ^^.

SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!! Ndtutti.

Ringrazio immensamente tutti quelli che recensiscono... GRAZIEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!

Ora vado...

baci

Asuki.

 

 

 

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Capitolo 41
*** 41 capitolo ***


-Si

 

CAPITOLO 41

 

-Si... ho baciato la donna... la donna che amo...-

Benji lo guardò con sguardo sorpreso. Cosa aveva detto? Aveva baciato Marzia, nonché la donna che amava? Ma quello era tutto scemo... l’amava, amava Marzia? No, lei era sua, l’amava da + tempo di lui... gli avrebbe fatto rimangiare quello che aveva detto.

-Tu cosa?- disse Benji.

-Già, ho baciato la donna che amo, Marzia!- esclamò tranquillamente Santana, incrocian­do le braccia al petto, senza preoccuparsi minimamente della reazione che avrebbe scaturito in Benji.

Benji sgranò più volte gli occhi. No, l’avrebbe pagata cara quel bastardo, non gli avrebbe permesso di fare un’altra volta male a Marzia.

Si avvicinò a Santana con sguardo omicida, l’avrebbe picchiato ma, una mano lo bloccò... Marzia l’aveva bloccato e ora lo stava guardando negli occhi come se volesse dire: non fare stupidaggini, ti prego! (certo loro si capiscono telepaticamente!!! O.o Ndsore Asuki.)

-Non puoi chiedermelo...- sussurrò Benji osservando Marzia che annuì prontamente.

-Benji... vieni subito...- una voce alle spalle del ragazzo lo portò a girarsi.

-Che vuoi Bruce?- disse Benji sgarbatamente.

-Non posso dirtelo... vieni e vedrai...- disse Bruce.

-Ti giuro che se nn è una cosa importante...-

-No no è importantissima...-

Benji si avviò verso l’entrata ma si bloccò, guardò prima Santana e poi Marzia, tornò indietro e prese per mano la ragazza e la portò dentro con lui.

Si bloccò subito quando sul parco scorse...

-Lenders...-

 

-Lusia.. apri questa diavolo di porta...- esclamò una ragazza battendo violentemente i pugni sulla porta.

-Ma cosa... Patty?- disse Lusia quando aprì la porta. –Ma che modi, non è da te...-

-Lusia devi venire subito...-

-Perchè?-

-Mark... vuole... vieni dai...-

Patty, dopo aver chiuso la porta della camera di Lusia, trascinò con se la ragazza fino ad arrivare alla sala.

Entrate, Patty portò Lusia sotto il palco e poi raggiunse Holly dall’altra parte della sala.

-Ehm... allora... che dire...- una voce dal palco fece girare tutti i presenti -... è una storia un pochetto complicata quindi vi consiglio di ascoltarmi. Allora, io sono innamorato perso di una ragazza, questa ragazza m ricambia... ma nn stiamo insieme... vi domanderete il perchè? Ve lo dico subito, il mio “grazioso” cognatino non è contento del nostro amore... e la mia dolce principessa nn può stare con me visto il comportamento contrariato nei nostri confronti... ecco perchè...- riprese fiato e continuò -... con ciò io...- prese dalla tasca una lettera e dopo essere sceso dal parco e aver raggiunto Marshall disse: -Io, Mark Lenders, la Tigre del calcio, consegno, nelle mani del signor Freddi Marshall, la lettera di dimissioni dalla nazionale...-

Tutti si guardarono stupiti c’era che sgranava gli occhi, chi sputava fuori dalla bocca la bibita che stava bevendo, insomma la gente che era dentro la sala rimase a bocca aperta.

Lusia guardò Mark mettendosi una mano davanti alla bocca, stava buttano al vento la carriera di una vita, il sogno che l’aveva cresciuto sin da bambino, e perchè, perchè l’amava...

Marshall prese in mano la lettera, l’aprì e la lesse. Si tolse gli occhiali da sole e guardò Mark negli occhi.

-Lo sai che se lo farai non potrai + ritrattare?-

-Lo so...-

-E’ l’ultima partita domani, la finale! Sei sicuro?-

-Si, io sono innamorato di questa ragazza e se la vedo m si stringe il cuore nn poterla abbracciare e baciare, se rimango starò male, poiché la vedrò tutti i giorni e io non voglio stare male...- Mark abbassò lo sguardo, non l’aveva mai fatto in tutta la sua vita e ora lo stava facendo per lei, una ragazza, la sua Lusia, la sua principessa dispettosa e grintosa...

Qualcuno si fece spazio tra la folla e raggiunse Mark e appoggiò la mano sinistra sulla spalla destra del ragazzo –Benji.- sussurrò Mark.

-Lenders, non devi farlo...-

-Si che lo farò... non voglio + vederla, se nn sarà mia...-

-Non puoi andartene, perderemo senza di te, si c’è Holly ma... senza di te non siamo nulla... quindi...- Guardò Lusia negli occhi e aggiunse: -Se ne andrà lei...-

Tutti si guardarono in faccia e poi... una risata generale... tutti erano convinti che li avrebbe lasciati stare insieme ma invece no. (Ci aveva creduto pure mia sorella... ma no... NdA.)

Lusia si avvicinò ai due ragazzi e, dopo averli presi per mano li strascinò con se verso la sua camera.

 

Lusia sbatté la porta talmente forte da farla quasi cadere.

-NO NO E ANCORA NO! ADESSO BASTA! IO NON POSSO STARE + SOTTO LA TUA TUTELA BENJI! PERCHE’ NON CAPISCI CHE IO LO AMO! E’ TUTTA LA MIA VITA... PERCHE’ NON VUOI CHE IO E LUI STIAMO INSIEME?-

-Non gridare...-

-NON GRIDARE UN CORNO!-

-Te lo spiego se tu non gridi...-

Lusia si calmò quasi subito ma fece qualcosa che fece arrabbiare il fratello, abbracciò Mark con tutta la passione che aveva in corpo, non l’avrebbe lasciato, nessuno poteva impedirgli di stare con lui, neanche suo fratello.

-Che fa ricatti?- disse Lusia guardando il fratello senza staccarsi da Mark.

-Lusia...- Benji la guardò come se volesse incitarla a staccarsi da Mark ma lei... nulla, non ne voleva sapere.

-Si fratellone?- disse lei stuzzicando il fratello.

-Lusia...-

-Inutile, io non mi staccherò da lui.-

-Fai come ti pare...- Benji stava per uscire dalla camera ma Lusia fu più veloce di lui, si mise tra la porta e il fratello.

-No, tu non uscirai da questa camera finché non m avrai detto il motivo per cui non vuoi che io e lui stiamo assieme.- E così dicendo girò più volte la chiave chiudendo la porta per poi mettersela in tasca. –Allora?-

-Lo vuoi proprio sapere?-

-Non aspetto altro.- disse lei mettendo le braccia conserte.

-Semplice, lui non ti ama.- ammise serio Benji.

Lusia lo guardò perplessa prima di scoppiare a ridere e la stessa cosa fece Mark il che sorprese Benji poiché non aveva mai visto la Tigre ridere di gusto fino a quel momento.

-Questa... questa si che... che è bella...- disse Mark asciugandosi le lacrime dal troppo ridere –E tu come fai a saperlo?-

-Semplice... tu sei un calciatore e i calciatori cercano soltanto ragazze con un viso carino da portarsi a letto, ma caro con me non attacca, lei è pur sempre mia sorella, puoi provare con qualche altra ragazza...-

-Quindi tu in altre parole stai dicendo che i calciatori non si innamorano mai davvero???- disse Mark arrabbiandosi un po’ dato che quel ragazzo stava mettendo in dubbio l’amore che provava per la sua principessa.

-Si, è questo quello che volevo dire...-

-Allora tu?-

-Io...-

-Si tu, non m dire che non ti sei mai innamorato...-

-Ecco...-

-Quindi mi stai dicendo che non sei innamorato di Marzia ma vuoi solo portartela a letto!-

-Ma cosa dici? non è assolutamente vero!- ammise deciso Benji.

-Anche tu sei un calciatore quindi...-

-Il suo ragionamento non guasta di una virgola!- si intromise Lusia sorridendo.

-Ma che dite, io non sono come te!-

-Non m dire che non sei andato a letto con una ragazza che non amavi che non ci credo.-

-Io...-

-Allora? Io amo Lusia... lo giuro... se no non avrei fatto quello che ho fatto: abbandonare la nazionale, umiliarmi di fronte a tutti....-

-Io...-

-Fratellone lo sai quando ti voglio bene, e te l’ho dimostrato in qualsiasi modo: andando bene a scuola, prendendo buoni voti...-

-Lo so, anche io te ne voglio...-

-Allora dimostramelo!-

-Cosa?-

-Si, dimostramelo. Se mi vuoi bene come dici, allora, per l’amor di Dio, non farmi soffrire, io lo amo... lo amo quanto te... ti prego...-

Benji guardò la sorella in faccia prima di sillabare un –No...-

-PERCHE’ MAI NO!!!!!!!!!!!!- gridò Lusia.

-Perchè lui ti farebbe del male e io non lo sopporterei.-

-Ma chi te lo ha detto? Mi ha mai fatto soffrire?-

-Si, quando presumevo che fosse andato a letto con Marzia.-

-Tu lo sapevi che non era andato a letto con lei... sei stato tu quello a farmi soffrire + volte in 10 giorni che lui in 5 anni che lo conosco e che ne sono innamorata. E non puoi darmi torto.-

“Effettivamente ha ragione... non dovevo uscire argomento “Marzia-letto-Mark”... questo è stato un colpo basso...

 

(Adesso viene una parte in cui mi servo di un colore, in questo caso il blu, dovrebbe rappresentare i pensieri interni di Benji, praticamente lui parla con la sua mente per qualche minuto, non domandatevi con fa perchè non lo so neanche io, l’ho pensato in questo minuto mentre scrivo quindi... vi lascio alla storia... bye bye!!!!! NdA.)

 

Benji.....

 

Chi è che parla....

 

Perchè non vuoi che la tua sorellina sia felice...

 

Chi sei tu?

 

La tua coscienza... (O.o NdA.)

 

La mia coscienza? E cosa vuoi?

 

Voglio sapere il perchè non vuoi che la tua sorellina stia con Mark...

 

Perchè la farebbe soffrire!

 

Ma sei sicuro di quello che dici? Secondo me hai solo paura di perderla...

 

Ma che dici?

 

Non negare... hai paura che quando crescerà non ti verrà mai + a trovare...

 

Ma cosa?

 

Che ti lascerà in un ospizio... (-.-’’’’’ NdA.)

 

Non è vero... non lo farebbe mai...

 

Appunto, lasciala vivere la sua vita... lasciala stare con Mark, se non vuoi che si allontani da te, e tu non lo vuoi, vero?

 

Certo che no, che domande.

 

Allora lasciala...

 

Ma...

 

(La voce scomparse con tanto di eco....)

 

(Lo ammetto, la storia della voce è una stupidaggine ma non sapevo + come fargli cambiare idea... è talmente testone sto ragazzo... cmq... vi lascio continuare... NdA ^.^’’’’’’’’’’’’’’’’’)

 

-Benji ci sei...- disse Lusia scuotendo per le spalle il fratello.

-Eh?- disse Benji svegliandosi dallo stato di trance che era entrato –Si che sono... che ti sembrava? Non ti libererai così facilmente di me...-

-Si, sei normale...- sospirò di sollievo Lusia prima di continuare –E allora? Mi lascerai con lui?-

Benji la guardò negli occhi e dopo aver sospirato disse: -E va bene... ok... puoi stare con lui...- Lusia lo guardò sbalordita prima di abbracciarlo ma Benji bloccò quell’eccitazione e disse: -Basta che poi non m lasci in un ospizio...- Lusia lo guardò e, dopo aver riso, avere abbracciato per l’ennesima volta Benji e aver baciato Mark, sentì un frusciò fuori dalla porta, andò ad aprire e tutte le persone che erano alla festa erano dietro la porta che battevano le mani e sorridevano.

 

Tutte tranne due...

 

-COSAAAAAAAAAAAAAA????-

-Shhhhhhhhhhh!!!! Ma sei impazzita? Non gridare...-

-Come non gridare, Marzia? E te cosa hai risposto?-

-Nadja secondo te?-

Le due amiche si erano allontanate prima che la confusione li trascinasse con se, dovevano parlare...

-Non so....-

-Non ho avuto neanche il tempo di rispondere che lui m ha baciato e poi Benji si è precipitato da noi e stava per picchiarlo ma è arrivato Bruce e per fortuna quel ragazzo ha bloccato la carneficina...-

-E ora?-

-E ora, cosa?-

-Tu non sarai mica innamorata di lui?-

-Ma che dici? Io non mi innamoro delle persone così facilmente poi, se forse non ricordi, è stato colui che mi ha...- Marzia rabbrividì al sol pensiero di lei tra le braccia di quel... quell’essere umano...

-Non si sa mai...-

-Eheheh!!!!!- sorrise sarcasticamente Marzia prima di abbracciare Nadja –Purtroppo sono innamorata di un portiere che non è minimamente interessato a me e che per altro domani partirà dopo la finale...-

-Dai non essere triste...- “Piccola ingenua si vede lontano un miglio che lui è interessato a te... perchè non vuoi aprire gli occhi? Domani il mio Tom andrà via e chissà quando lo rivedrò...

 

Ciao a tutti come va?

eccomi di nuovi di ritorno con  questa immane scemenza, eh si lo è...

allora che dire... meglio nn esprimersi soprattutto sulla parte della voce... cmq...

grazie per il commento di Mary-lu.... so che leggi la mia storia e m fa piacere...

adesso vado posso solo dirvi che il prox sarà l’ultimo capitolo... e finalmente... FINIRAAAA!!!!

Che bello!!!! Ndtutti.

Grazie per il conforto...  -.- NdA.

adesso vi lascio

baci

Asuki.  

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Capitolo 42
*** 42 capitolo ***


La partita era appena finita, e quall`anno il Giappone aveva vinto

 

CAPITOLO 42

 

La partita era appena finita, e quall`anno il Giappone aveva vinto. (Davvero?? Non aveva mai vinto… -.- NdTutti.) I ragazzi stavano festeggiando negli spogliatoi la vittoria.

-Abbiamo vintooooooo!!!- diceva Bruce tenendo la coppa in mano.

-Si, ma non per merito tuo!!!- diceva la Tigre quasi piangendo, dopotutto aveva vinto il Mondiale.

Tutti erano felici per la vittoria, ma due di loro sembravano tristi, adesso che era finito il Mondiale, dovevano tornare a casa e quindi lasciare li una parte del loro cuore.

Tom, senza perdere tempo uscì dallo spogliatoio portando con se Benji.

-Facciamo una passeggiata?- disse Tom quando furono usciti dallo spogliatoio.

-Perche`, ho scelta?- disse ironicamente Benji -… andiamo…-

I due ragazzi incominciarono a camminare in silenzio che nessuno voleva interrompere.

-Benji…- dopo un po` fu Tom ad interrompere quel silenzio.

-Dimmi!-

-Ricordi questo posto?-

-Ehm… fammi pensare… no! Che cosa dovrebbe ricordarmi?- “Certo che ricordo… qui ho incontrato per la prima volta…”

-Come no? Qui abbiamo incontrato per la prima volta quella peste di Marzia… ricordi, ti è caduta addosso…-

-Un angelo caduto dal cielo…- disse Benji sottovoce.

-Sei certo di non volerle rivelare i tuoi sentimenti?- disse Tom fermandosi di colpo.

-Come sai che non voglio rivelarle i miei sentimenti?-

-Perche` se volevi farlo saresti già da lei a confessargli tutto…-

Benji abbassò lo sguardo, voleva rivelarle i suoi sentimenti ma se l`avesse fatto ne avrebbero sofferto entrambi, dopotutto lui sarebbe tornato in Germania e lei sarebbe rimasta li in Spagna.

-Senti amico mio, se tieni i tuoi sentimenti nel tuo cuore un giorno te ne pentirai sicuramente… non tornare in Germania senza averle detto tutto… adesso vado, Nadja mi aspetta fuori il bar Eagle…- e dopo aver dato una pacca sulla spalla dell`amico, Tom diresse i suoi passi in direzione del bar Eagle lasciando Benji da solo.

 

Benji pensava a tutto ciò che gli era capitato da quando era arrivato li in Spagna… la maggior parte degli avvenimenti accaduti in quel luogo erano tutti legati a Marzia… la sua Marzia… ricordava ogni avvenimento legato a lei, dalla sua sfida, alla scenata davanti a quel bar… rise un attimino pensando a lei urlante accusandolo di essere un maniaco… poi ritornò serio… dire o no ciò che provava a quella peste di ragazzina che nn perdeva occasione per schernirlo? I suoi pensieri si spostarono a quella maledettissima sera… quella sera in cui Santana aveva osato fare sua Marzia… il nervoso salì in un batter d`occhio. Si fermò davanti ad un albero e, con tutta la forza che aveva in corpo, caricò il destro e colpì violentemente l`albero…

-Ahi…- mugugnò tra se e se il portiere mentre si toccava la mano ferita.

Alzò velocemente gli occhi e ciò che vide davanti a lui su la scuola di Carmen Harranz… la scuola di Marzia… quel giorno lei non era andata ad assistere all`ultima partita di Benji e del Giappone li in Spagna, e lui immaginava il perché… Santana… quel bastardo, come aveva osa solo sfiorarla con un dito?

Una forza a lui sconosciuta prese il sopravento e trascinò Benji all`interno della scuola. (Una forza sconosciuta? O.O Oh mio Dio… NdA.)

Arrivò davanti alla sala da ballo dove c`era lei… com`era bella… gli piaceva tanto guardarla mentre ballava, sembrava una libellula volante su un prato pieno di fiori.

 

Quel giorno lui sarebbe partito… “Non voglio che lui parta… che dico? Perché non voglio che lui

parta? Ma faccia ciò che vuole, la sua vita non è qui in Spagna ma in Germania… una parte del mio cuore gioisce al sol pensiero della sua partenza… ma l`altra già  soffre la sua lontananza... che mi sia… ma a che penso… é impossibile…però tutte le volte che l`ho abbraccio che l`ho baciato mi sembrava di toccare il cielo con un dito…”

I suoi pensieri furono interrotti da un applauso. Marzia girò lo sguardo e vide l`oggetto dei suoi pensieri, li in tutta la sua bellezza, indossava ancora la tuta della nazionale nera con la bandiera giapponese sul petto.

Benji si avvicinò alla ragazza che lo guardava. Durante il tragitto, che per i due sembrò un`eternita`, il cuore dei due batteva sempre più forte man mano che la distanza tra i due corpi diminuiva. Adesso lui era li proprio a pochi passi da lei che la fissava negli occhi. Marzia, per la prima volta non poté sostenere quello sguardo, così abbassò il capo, fu in quel momento che notò la mano ferita del portiere.

-Che cosa hai fatto?- disse lei prendendo la mano del ragazzo e avvicinandola al suo viso (di lei) per poter guardare meglio.

-Ehm… nulla… ho solo sbattuto…- si giustificò lui.

-Bisogna che te la medichi se non vuoi che peggiori… vieni con me…-

Marzia prese la mano non ferita del ragazzo e lo portò con se nella sua stanza dove lo fece sedere sul letto. Andò in bagno, aprì il mobiletto, prese alcune bende e ritornò da lui. Avvicinò al letto una sedia, proprio di fronte a lui, e si sedette.

-Vediamo un po`…- dopo vari controlli alla mano disse -… non é nulla di grave, non é rotta solo un po` indolenzita…- cominciò a fasciare la mano e quando finì disse -… devi tenere questa benda per un paio di giorni poi puoi toglierla…- si bloccò non appena si accorse che Benji la fissava, lei arrossì leggermente. –Che ci fai qui?- Benji non rispondeva, così ripeté la domanda, ma non ebbe nessuna risposta. Allora agitò la sua mano (di lei) davanti alla faccia del ragazzo e a questo punto lui riacquistò lucidità.

-Benji… sei sulla terra????- domandò Marzia sorridendo.

-Eh? Ehm… si si… cosa dicevi?-

-Ho detto: che ci fai qui?-

-Ecco… sai che tra poche ore parto… e volevo solo salutarti…-

-Ah tutto qui? Buon viaggio caro portiere da quattro soldi…-

Marzia si alzò dalla sedia e diresse i suoi passi verso la porta, ma si sentì bloccare: Benji l`aveva bloccata prendendola per mano.

-Fermati…-

-Che vuoi?-

Benji fece girare Marzia verso di se e guardandola negli occhi disse: -… non sono bravo in queste cose, ma ci proverò… allora, io sono giudicato da tutti come il portiere paratutto e senza cuore, incapace di provare sentimenti… ma questo non é vero… sono il portiere paratutto ma non é vero che non provo sentimenti… ci sono 2 persone importanti nella mia vita,  persone che amo più di me stesso… la prima e mia sorella, la dolce Lusia… e l`altra é…- si bloccò per un istante prese fiato e continuò -… é… la persona che ho di fronte, la persona che mi ha sempre spronato a fare di più da quanto sono qui in Spagna… io ti amo Marzia e questo l`ho scoperto solo la prima volta che ti ho baciato, desideravo tanto farlo… poggiare le mie labbra sulle tue, assaporare il dolce sapore delle tue labbra…-

Marzia rimase, per un primo tempo, spiazzata nel sentire queste parole, lui, il portiere più bravo del mondo, il ragazzo senza sentimenti… che amava lei… e lei? Lei provava qualcosa per lui? Ripensò tutte le volte che l`aveva consolata, tutte le volte che l`aveva abbracciata… e baciata… provava uno strano senso di piacere ogni volta che lui si trovava nelle sue vicinanze… sentì il cuore battere e battere ancora più forte. Senza sapere come, si avvicinò di più al portiere, si alzò in punta di piedi e lo baciò… un bacio stupendo, da mozzare il fiato. Adesso lo sapeva… lei era innamorata di Lui.

 

Tom aveva lasciato Benji per andare a salutare Nadja. Ricordava ancora il loro primo incontro, e come dimenticarlo, lui odiava gli appuntamenti al buio… li odiava da circa 3 anni, quando il suo compagno di squadra, nonché amico, Paul Diamond, aveva chiesto a tutti i suoi compagni di squadra se uno di loro l`accompagnava  ad un uscita a 4 con 2 ragazze, precisamente 2 sorelle. Tutti i compagni di squadra avevano rifiutato e cosi Paul si era praticamente prostrato a Tom supplicandolo di accompagnarlo, e Tom, un po` per amicizia un po` per pietà, si era ritrovato davanti al cinema ad aspettare le 2 ragazze. Il suo amico gli aveva assicurato che Sarah, la ragazza che doveva stare con lui, era un vero e proprio schianto almeno credeva, infatti, quando la ragazza gli si presentò davanti con un sorrisetto, a Tom prese un infarto, era praticamente una “ragazza armadio”, alta circa 1.96, fisico molto robusto, con gli occhi castani e i capelli dello stesso colore che erano legati in due buffe codine, dopo aver passato l`intera serata con lei scoprì che era una campionessa mondiale di Sumo (si scrive cosi? O.o NdA), ed ecco il perché delle sue dimensioni. “Però era simpatica…” pensò il ragazzo.

Quando arrivò al luogo dell`incontro prestabilito, si fermò accanto all`entrata e, appoggiandosi con la schiena al muro e incrociando le braccia al petto, aspettò che Nadja arrivasse.

Guardò l`elegante orologio che portava al polso, era in perfetto orario, ma lei era in ritardo... come al suo solito.

 

Guardò  l`orologio appeso alla parete… erano le 12.30, era in ritardo di 15 minuti ed ancora doveva vestirsi. La lezione di danza moderna era durata più del previsto per lei, l`insegnante l`aveva trattenuta per un'altra ora, doveva recuperare un po` di lezioni…

Adesso era indecisa su cosa mettersi: jeans o gonnellina? Top legato al collo o magliettina a maniche corte? Scarpe da ginnastica o col tacco?

Dopo vari avanti e indietro per tutta la stanza optò per gonnellina di jeans corta, magliettina a maniche corte rosa e stivali con un po` di tacco bianchi. Sistemò i suoi capelli in una coda alta, prese la sua borsetta bianca e prima di uscire guardò per l`ultima volta l`orologio… le 13.05… “Questa volta mi ucciderà!!!! pensò mentre chiudeva la porta e incominciava a correre.

 

Guardò un'altra volta l`orologio… caspita!! Le 13.15… 1 ora di ritardo… ormai stanco di aspettare, incominciò a camminare verso l`hotel… non era mai capitato che Nadja fosse in ritardo di 1 ora… ormai era tardi, tra meno di 1 ora doveva recarsi in aeroporto per prendere l`aereo… ma voleva rivederla per un’ultima volta… aveva bisogno di specchiarsi in quegli occhi color nocciola… “No… non dovevo innamorarmi di quella ragazzina… come farò  adesso ad andarmene?? Vorrei restare con lei per sempre… ma non posso… la mia carriera calcistica in Francia mi attente e non ho intenzione di rinunciarvi… ho fatto tantissimi sacrifici per arrivare dove sono adesso…”

I suoi pensieri furono interrotti da una voce che gridava il suo nome. Girò la testa indietro e vide una ragazza che correva verso di lui.

-Aspetta!!!!!!!!- gridò la ragazza correndo più veloce. –Scusa il ritardo ma la lezione di danza moderna è durata più del previsto…- disse la ragazza fermandosi davanti a lui ansimando.

Lui la guardò attentamente, la faccia arrossata per l`immane corsa, alcune ciocche di capelli fuoriuscivano dalla coda… lui la trovò stupenda. Guardò il suo abbigliamento, era semplicemente bellissima… possibile che qualsiasi cosa indossasse le stava sempre bene? I suoi occhi scesero ancora più giù… notò una cosa strana e poi… scoppiò a ridere.

-Perche` ridi?- chiese la ragazza con sguardo interrogativo.

-Nadja… sei… sei… sei… senza scarpe!!!- disse lui continuando a ridere.

-Ah, ecco perché ridi! Dovevo correre per arrivare il prima possibile ma con i tacchi non ci riuscivo…- spiegò Nadja arrossendo e mettendosi le scarpe, poi prese un piccolo specchietto dalla sua borsa, si specchio… -Sono orrenda!!!- gridò riferendosi ai capelli.

-Ma no… io ti trovo bellissima…- disse Tom arrossendo un po` e facendo arrossire anche la ragazza.

Dopo un attimo di silenzio, Nadja ricominciò a parlare.

-A che ora e prevista la partenza??-

-Alle 14.45…-

-Cosi presto?- disse la ragazza con un velo di tristezza.

-Si… ma ti prometto che questi attimi che passeremo insieme saranno indimenticabili!!!!-

 

Una ragazza camminava per i corridoi dello stadio (Ci sono corridoi in uno stadio? O.o se ho sbagliato fatemela passare liscia ok? NdA) e pensava, doveva dire a Mark che quel giorno non avrebbe preso l`aereo cha la riportava in Giappone bensì quello che la portava in Germania… il suo “Adorato” fratello l`aveva scritta ad un collegio femminile in Germania… ricordava ancora il dibattito con Benji prima di partire per la Spagna…

 

Lei era seduta sul suo letto, con le cuffie del lettore Cd, che ascoltava musica, quando il fratello entrò nella stanza…

-Lusia devo parlarti…- disse ma non ebbe risposta, così si avvicinò alla sorella e le tolse le cuffie dalle orecchie.

-Ma cosa??? Ah fratellone sei tu!!!!- disse Lusia.

-Devo parlarti…- disse Benji con aria preoccupata.

-Benji… che cosa hai? Dimmi…- disse la ragazza percependo il tono preoccupato del fratello.

-Come posso iniziare… allora… ricordi che ti avevo detto a proposito del tuo trasferimento in Germania?-

-Si, mi avevi proposto di trasferirmi con te in Germania, se fossi stata d`accordo, e sottolineo, fossi stata d`accordo!-

-Ecco… come posso dirtelo?-

-Dirmi cosa?- disse Lusia incominciandosi a preoccupare.

-Ehm… 2 mesi fa, mi sono permesso di spedire la tua domanda d`iscrizione per il collegio femminile più prestigioso della Germania… è arrivata la lettera con la risposta alla tua domanda… eccola.- disse il ragazzo porgendo alla sorella la lettera.

-Cosa???? Ma io non ti ho nemmeno dato la mia risposta!- esclamò esasperata Lusia.

-Lo so, ma non voglio lasciarti qui da sola…-

-Allora perché non rimani tu????- urlò la ragazza.

-Perche` sono il portiere titolare della mia squadra, che si trova in Germania!!-

-Ma io ho tutti i miei amici qui…-

-Gli unici amici che hai sono i ragazzi della New Team!-

-Non è vero!!- disse Lusia incrociando le braccia al petto.

-Ah davvero? Sentiamo, chi sarebbero gli altri tuoi amici?-

-Danny Mellow, Ed Wanner e Mark Lenders!!!!!- al sol nominare  l`ultimo nome, gli occhi di Lusia brillarono, questo particolare non sfuggì agli occhi del SGGK, che, arrabbiandosi, incominciò ad urlare: -Ah bene… che cosa ti ho sempre detto? Non devi frequentare quei tipi!!!-

-Eh… mio caro fratellone… ormai faccio parte della Toho quindi non puoi impedirmi di vederli!!!-

-Ma finiscila… tu fai parte della Toho solo per quel burbero di Lenders!-

-E allora???-

-Non devi frequentarlo!!!-

-Tu non puoi impedirmi di frequentare la persona che amo!!!!- disse la ragazza alzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta.

-Aspetta!!- disse Benji bloccandola per una mano –Non voglio litigare con te…-

-A me sembra proprio di si!!!- disse esasperata Lusia.

-Beh… ti sbagli… adesso ci sediamo tranquilli sul letto e apriamo la lettera… io ti voglio bene per questo voglio che tu venga con me!-

Il tono gentile del ragazzo convinse Lusia a sedersi sul letto e ad aprire la lettera… l`apri` lentamente, sperando che la sua domanda fosse stata rifiutata. Lesse piano tutta la lettera e dopo la poggiò sul letto.

-Allora? Che cosa dice?- disse il ragazzo ansioso.

Gli occhi di Lusia cominciarono a far scendere delle lacrime…

-Sono stata ammessa………….-

 

Il suo sguardo diventò triste… non voleva lasciare il Giappone… non voleva lasciare Mark… perché ora che aveva trovato la felicità doveva lasciare che tutto svanisse? Ormai non poteva più tirarsi indietro… aveva fatto la sua scelta, andare in Germania, dopotutto aveva preso quella decisione prima che Mark diventasse suo… adesso il problema era dire a Mark che lei non sarebbe andata con lui..

Due forti braccia le circondarono la vita e cosi fu svegliata dai suoi pensieri.

-Piccola mia!!!!- disse colui che l`aveva abbracciata.

-Mark…- disse lei con un filo di tristezza che fu subito percepita dalla Tigre.

-Che ti succede piccola?-

-Mark… devo dirti una cosa…- disse con voce triste.

-Dimmi!-

-Prima promettimi che non mi interromperai nemmeno un attimo…-

-Ti ho mai interrotto mentre parli?-

-Si!-

-Ma non è vero! E te lo dimostrerò adesso… te lo prometto, non ti interromperò…-

-Bene… allora…- Lusia prese fiato e poi incominciò a parlare -…prima di partire per la Spagna, mio fratello mi ha proposto di… di andare a vivere con lui in Germania…-

-Tu non ci andrai vero?-

-Mark??

-Scusa…-

-Ecco… io non voglio andarci te lo assicuro ma lui ha inviato da parte mia l`iscrizione nel  più prestigioso collegio femminile della Germania, hanno accettato la mia iscrizione… quindi sono costretta ad andare in Germania con mio fratello…-

-Ah…-

-Dimmi qualcosa almeno…-

-Quando avevi intenzione di dirmelo???- disse Mark arrabbiato.

-Dopo la partita… e lo fatto…-

-Perche`? Perché non dirmelo prima????- disse ancora più arrabbiata la Tigre.

-Perche` non volevo che tu ti deconcentrassi durante il Mondiale… mi dispiace…-

-Non puoi rimanere con me?- disse il ragazzo con tono più calmo.

-Non posso…-

-Perche`?-

-Perche`… non so il perché… ma non voglio lasciare il mio fratellone…-

-Vuoi lasciare me?-

-No… assolutamente no!!!!!-

-Ma lo farai…- disse Mark triste, prese fiato e riprese -…quando dovrai andare in Germania?-

-Oggi prenderò l`aereo per Germania…-

-Oggi???-

-Si…-

-Non puoi lasciarmi da solo…-

-Non sei solo…-

-Si che lo sono… mia madre e i miei fratelli non saranno più con me…-

-Come no?-

-No, una squadra italiana mi ha proposto di andare a giocare li…-

-Quindi andrai in Italia…-

-Si…-

-Ma é una cosa stupenda amore!!!- disse Lusia felice per lui.

-Prima lo era, adesso no… avevo intenzione di chiederti di vivere con me in Italia… ma tu dovrai andare in Germania… sarò per sempre solo…-

-No, non sarai solo capito??? Ci sarò io con te…-

-Verrai con me in Italia?-

-No, ma ti raggiungerò al più presto… te lo prometto…-

Lusia abbracciò Mark che ricambiò l`abbraccio…

-Voglio stare con te… e ci riuscirò…- disse Mark stringendo più a se Lusia.

-Ti amo Micione!!!- disse Lusia sorridendo.

-Anche io piccola mia… ma un favore…-

-Tutto quello che vuoi Micione!-

-NON CHIAMARMI MICIONE!!!- disse quasi gridando Mark provocando l`ilarità di Lusia.

-Ok, ci proverò Micione!!-

-Come sei impertinente!!!!-

-Eh si lo so, Micione!!-

-E anche per questo che m piaci…- Mark diventò rosso facendo cosi ridere Lusia poi i due slacciarono l`abbraccio e dopo essersi guardati negli occhi, unirono le loro labbra in un tenero bacio.

 

Si staccarono da quel bacio e rimasero per una manciata di secondi senza dire nemmeno una parola. Lei ormai tutta rossa in viso, ripensava a ciò che aveva fatto… aveva preso l`iniziativa e l`aveva baciato… che vergogna… adesso che penserà di me? Si ritrovò a pensare mentre abbassava lo sguardo e diventava sempre più rossa. Lui, percependo l`imbarazzo della ragazza, cercò di tranquillizzarla abbracciandola forte forte… il risultato? Ormai la sua faccia (di lei) era diventata peggio di un semaforo rosso che si illumina di sera, ma si rilassò lo stesso a quel contatto. Dopo un paio di minuti sciolsero l`abbraccio.

-Sai, sei ancora più bella quando diventi rossa…- con quest`affermazione la ragazza divenne ancora più rossa facendo scaturire l`ilarità del ragazzo.

-E tu sei ancora più scemo quando fai cosi!!!!!- la ragazza riacquistò subito il colorito normale scoppiando a ridere, cosa che diede molto fastidio al ragazzo che, dopo aver girato i tacchi, incominciò a camminare allontanandosi da lei.

-Benji…- le ragazza lo inseguì e lo afferrò per il forte e virile braccio -… dove scappi???-

-Mi dai dello scemo e io dovrei ancora rimanere?-

-Si!-

-E perché??-

-Perche` tu mi ami!!!- disse lei guardandolo come una bambina pestifera che ha appena combinato un guaio.

-Come ho fatto ad innamorarmi di te? Me lo spieghi?-

-Per la mia bellezza, dolcezza, intelligenza, grazia….- disse la ragazza elencando le sue doti contandole con le dita della mano.

-Per la tua presunzione, per la tua non grazia e anche per la tua modestia…- continuò Benji ad elencare le “doti” della ragazza.

-Che significa per la mia non grazia??- disse esasperata lei.

-Dimentichi la tua grazia di un elefante per caso???-

La ragazza arrabbiata incominciò a camminare allontanandosi da lui, era innamorata si, ma quando faceva in quel modo non lo sopportava proprio.

-Dove scappi eh ragazzina??- disse Benji afferrandole il braccio.

-Lasciami!!!-

-Marzia e dai… tu mi hai dato dello scemo…-

-Si, ma scemo e un conto e grazia di un elefante e un altro conto!!- disse Marzia mettendo il broncio.

-Dai…- disse Benji accarezzando la guancia di Marzia. –Sorridi… fallo per me!!-

-No, ti devi meritare un mio sorriso lo sai?-

-E come faccio a meritarlo…-

-Non lo…- la frase le morì in bocca, Benji si era avvicinato a lei e l`aveva baciata, un bacio dolce e sensuale allo stesso tempo. Marzia non ci mise poi tanto ad abbandonarsi a quel bacio, schiuse le labbra permettendo che la lingua di Benji esplorasse centimetro per centimetro tutta la sua bocca. Dopo alcuni minuti si distaccarono e Benji riprese: -L`ho meritato o no un tuo sorriso?-

-Fammi pensare…- la ragazza mise il dito indice sotto il mento per poi dire sorridendo -… credo proprio di si!- subito si affretto a buttarsi tra braccia del portiere che a sua volta ricambiò l`abbraccio.

Dopo pochi secondi, Benji si distaccò velocemente dalla ragazza e guardò l`orologio appeso alla parete. Le 14.30…

-Caspita è tardissimo!!!-

-Tardi per cosa??-

-Tra un quarto d`ora devo prendere l`aereo che m porterà in Germania…-

-Un quarto d`ora?- disse incredula Marzia, cosi presto…

-Si, adesso devo correre all`aeroporto… anzi, dobbiamo correre insieme in aeroporto!-

-Ma io…-

-Non vorrai mica lasciarmi andare senza nemmeno essere venuta a salutarmi in aeroporto?-

-Io odio gli addii tristi… dopotutto stai partendo tu, la persona che amo…-

-Allora mi ami?-

-Tu che dici? Ma va… non bacio mica sulla bocca tutte le persone che conosco, non credi?-

-Gia`… ma tu non potevi nemmeno sopportarmi…-

-Lo so…-

-E cosa ti ha fatto cambiare idea?-

-Sei un calciatore abbastanza famoso… hai soldi… potrei fare carriera stando al tuo fianco…- disse lei maliziosamente e scherzosamente.

-Quindi stai con me solo per i miei soldi?- disse Benji stando allo scherzo.

-In pratica… si!- disse lei sorridendo.

-Beh, me lo farò bastare!!!- disse lui sorridendo e abbracciandola per la vita per poi riprendere serio -… aspetta… stai dicendo che mi seguirai in Germania?-

-Mhm… fammi pensare… no!- disse Marzia allontanandosi dal portiere -Non crederai mica che io sia come tutte quelle ragazze che, per restare con la persona amata, la segue dappertutto, abbandonando i proprio sogni… sogna caro…- la frase fu buttata con un tal tono che fece arrabbiare il calciatore, stava dicendo che non l`avrebbe mai seguito in Germania.

-E adesso non ti arrabbiare… dopo che avrò finito di frequentare questa scuola forse verrò, devo prima trovare un’accademia di danza che sia della mia altezza… ho faticato parecchio per avere un posto dentro a questa scuola, e non ho intenzione di andarmene solo perché tu stai in Germania, io nn lascerò mai questa scuola, saranno i professori che un dì mi diranno: Marzia, tu non fai più parte di questa scuola…- La ragazza si bloccò vedendo Benji un po` annoiato. –Adesso perché quell`aria annoiata?-

-Parli troppo per i miei gusti!!! L`ho capito che verrai da me solo quando finirai la scuola… adesso…- il ragazzo la prese per mano e continuò -…non vorrei perdere l`aereo… anche se ti farebbe piacere che io rimanessi qui…- il ragazzo trascinò con se Marzia incominciando a correre, fino ad arrivare all`aeroporto (wow, a piedi… ma bravi!!! NdA.). Tutti erano già li, ad aspettare l`aereo che li avrebbe riportati a casa.

 

“I passeggeri dell`aereo diretto in Giappone sono pregati di andare al box numero 10, ripeto, i passeggeri dell`aereo diretto in Giappone sono pregati di andare al box numero 10, grazie!”

 

-E il nostro volo ragazzi… ci siete tutti?- domandò Marshall.

-Manca Bruce signore!- disse Danny sorridendo e tenendo per mano Ed.

-Bruce… dove diavolo ti sei cacciato!- Marshall girò la testa da tutte le parti ma di Bruce nemmeno l`ombra, poi il suo sguardo si fermò dinanzi ad un immagine…

 

Bruce era intendo a parlare con una graziosa ragazza dai capelli lunghi e castani e dagli occhi dello stesso colore dei capelli.

-Ehm… abbiamo parlato tanto… sai, mi stai davvero simpatica, e poi sei anche dolce da come ho potuto capire, e sei anche bellissima… non e che vorresti darmi…- disse Bruce diventando paonazzo in viso, era la prima volta che una ragazza gli dava corda; tutte le ragazze che gli piacevano non gli davano confidenza per il suo aspetto fisico, ma non sapevano che dietro a quel viso si nascondeva un ragazzo molto dolce e sensibile, e ogni volta che una ragazza gli diceva “Come sei brutto!” oppure “Sono troppo bella per stare con una ragazzo brutto come te” apparentemente sembrava infischiarsene ma dentro di se era triste, sapeva di non essere un figo come Mark o Benji, ma non c`era bisogno di trattarlo in quel modo.

La ragazza prese dalla sua borsa un foglietto, che poi diede a Bruce, e scrisse qualcosa.

-Ecco il mio numero, chiamami se vuoi…- disse la brunetta che parlava con Bruce.

-BRUCEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!- gridò Marshall -… non è l`ora di fare il cascamorto con quella ragazza… il nostro aereo è in partenza…-

-Mi chiamano… adesso devo andare… è stato davvero 1 piacere parlare con te Evelyne… ciao!- Bruce si allontanò da Evelyne e incominciò a camminare, ma prima di raggiungere gli altri fu bloccato dalla ragazza per una mano, che mettendosi in punta di piedi, scoccò un bacio sulla guancia del ragazzo. –Anche per me è stato un piacere…- Bruce diventò rosso e non si risparmiarono i commenti dei compagni che fischiavano e dicevano parole tipo: “Ah, l`amour!!!!

-Ragazzi, la smettete… lasciali perdere… adesso vado… ciao Eve ci sentiamo!-

Bruce si allontanò dalla ragazza cosi come Tom e Benji dalle proprie ragazze, per salire sull`aereo.

Quando l`aereo decollò Marzia si fece scappare una lacrima e prima che il jet scomparisse dalla sua vista disse: -Te lo prometto… verrò da te in Germania amore mio!!!-

 

 

 

THE END!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

Salve ragazzi!!!!!!!!

Allora, questo e` l`ultimo capitolo della mia Fanfiction.

Prima di tutto mi scuso se ci sono errori in questo capitolo, parlo di errori grammaticali, di ortografia ecc… SCUSATE!!! 

Che fine eh? Tutti si sono divisi… che bello!!!!! (ma che dici!!! NdTom_Nadja_Marzia_Benji_Mark_Lusia.) scherzavo.. poveri… m dispiace, ma volevo un finale a sorpresa, non vi immaginavate Mark e Lusia che si separavano vero????

Beh… adesso ringrazio di cuore tutti quelli che hanno recensito la storia e che recensiranno anche questo capitolo, GRAZIE^^ sono davvero felice che mi viene pure da piangere *me piange come una scema…*…

Cmq… adesso vi lascio…

Baci baci

Asuki *che piange*

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