Dolcemente complicati

di KikiWhiteFly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Capitolo (18. Occhi) ***
Capitolo 2: *** II Capitolo (21. Indifferenza) ***
Capitolo 3: *** III. Capitolo (19. Mani) ***
Capitolo 4: *** IV Capitolo (04. Orgoglio) ***
Capitolo 5: *** V Capitolo (31. Insieme) ***
Capitolo 6: *** VI Capitolo (02. Cielo) ***
Capitolo 7: *** VII Capitolo (10. Amicizia) ***
Capitolo 8: *** VIII Capitolo (40. Sognatore) ***
Capitolo 9: *** IX Capitolo (33. Brivido) ***
Capitolo 10: *** X Capitolo (48. 'Dimmelo') ***
Capitolo 11: *** XI Capitolo (20. Seduzione) ***
Capitolo 12: *** XII Capitolo (17. Labbra) ***
Capitolo 13: *** XIII Capitolo (16. Petto) ***
Capitolo 14: *** XIV - XV Capitolo ['Non farlo!'; Delusione] ***
Capitolo 15: *** XVI - XVII - XVIII capitolo ( No; Scommessa; Diritto) ***
Capitolo 16: *** XIX - XX - XXI - XXII [Istinto, Forse, Obbligo, Sciocco] ***
Capitolo 17: *** XXIII - XXIV [Mai; Scusa] ***
Capitolo 18: *** XXV capitolo [14. Magico] ***
Capitolo 19: *** XXVI, XXVII, XXVIII, XIX, XXX Capitolo ***
Capitolo 20: *** XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV Capitolo ***
Capitolo 21: *** XXXVI - XXXVII Capitolo ***
Capitolo 22: *** XXXVIII - XXXIX ***
Capitolo 23: *** XL-XLI-XLII-XLIII-XLIV-XLV-XLVI ***
Capitolo 24: *** XLVII - XLVIII - XLIX - L ***



Capitolo 1
*** I Capitolo (18. Occhi) ***



Titolo del capitolo:
I capitolo (18. Occhi)
Fandom: Smallville
Personaggio/Coppia: Clark Kent, Lois Lane (ClarkLois)
Prompt: 18. Occhi
Rating: Giallo
Numero del capitolo: 1
Avvertimenti: Long fic, drabble
Note: Fan fiction ambientata poco dopo l'ottava stagione di Smallville, il rating può variare da capitolo a capitolo.
Link alla tabella: http://superkiki92.livejournal.com/3235.html






Dolcemente complicati.






I Capitolo


(18. Occhi)





Erano stati i suoi occhi ad abbindolarla, senza dubbio. Se Lois si trovava davanti uno specchio ad incipriarsi il naso come un'attrice americana – come se gli uomini potessero notarlo! – era solo ed unicamente per motivi professionali.

Clark era stato parecchio convincente quando aveva avuto la fantasmagorica idea di seguire una pista fresca che gli sarebbe valsa la prima pagina, ma Lois non sapeva che il piano includesse anche lei.

Avrebbe dovuto fingersi la sua fidanzata, giusto per non destare sospetti.

«Una misura di precauzione», sue testuali parole.

Il campanello suonò; i suoi occhi, quella volta, rischiarono seriamente il collasso.



[101 parole]


***





Impresa masochistica, sì *O*

E così anch'io sono riuscita a capire come far parte della vita sociale nel mondo delle fan fiction del Live Journal e ho deciso di scrivere una long fic di ben 50 capitoli, dedicati alla mia coppia preferita di Smallville: Clark e Lois <3.

Il rating può variare da capitolo a capitolo, quindi per ora metto il rating giallo.

Dopo le 100 frasi... arrivano i 50 capitoli, tremate! XD

Al prossimo!


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Capitolo 2
*** II Capitolo (21. Indifferenza) ***


II Capitolo


(21. Indifferenza)




Premettendo che Clark Kent era un articolo da prima pagina di per sé con quello smoking, Lois dovette darsi un contegno e cercare di recuperare la determinazione che la contraddistingueva.

«Molto... professionale

Cercò di sembrare convincente. Clark studiò per un momento il suo abbigliamento, dopodiché il suo sguardo venne catturato dall'elegante tubino nero che sembrava incollarsi sul corpo di Lois.

«Anche tu»

Disse, offrendole il suo braccio.

C'era una certa atmosfera nell'aria, una fatale attrazione che ambedue volevano negare, ostentando indifferenza. Eppure, qualcosa si era mosso al loro interno: un elegante scoppiettio di fuochi d'artificio che preannunciava solamente una catastrofe imminente.



[101 parole]

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Capitolo 3
*** III. Capitolo (19. Mani) ***


III Capitolo


(19. Mani)




Se Lois non fosse stata una brillante giornalista e Clark un intrepido reporter, quello si sarebbe detto un normale appuntamento.

Lois saggiò una buona cucchiaiata di brodo, con espressione piuttosto deliziata; purtroppo, non si poteva dire la stessa cosa per il soggetto davanti a lei, che fissava con sguardo criptico un'aspirante serial killer.

«Kent, se continui così perfino mia nonna sospetterebbe di te.», constatò. «E mia nonna è cieca.»

Sfiorò la gelida mano del ragazzo che, impercettibilmente, si mosse.

Solo per un attimo parve avvenire tra i due un duellante scambio di occhiate: le dita fremevano ma, orgogliosi com'erano, ostentavano ambedue finta indifferenza.


[103 parole]

Bene, bene. 

Dunque, questa storia acquista una piega sempre più comica - e, credetemi, questo sì che è strano - nonostante questo non sia il mio genere, mi piace narrare con un po' di sano humour <3. Il prossimo prompt che userò sarà "04. Orgoglio", da qui inizia la vera storia Clois. 

Comunque, ringrazio AlexielFay per aver recensito lo scorso capitolo <3. Bella, sinceramente, non credevo che leggessi le Clois... e li fangirlassi, soprattutto. Comunque, personalmente più che Clark Kent adoro la coppia Clark/Lois o Clois u_u. Però, ecco, quando ci sono loro due di mezzo le battutine mi vengono proprio spontanee - nota questo capitolo XD. Grazie mille cara! **

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Capitolo 4
*** IV Capitolo (04. Orgoglio) ***



IV Capitolo


(04. Orgoglio)




La verità era che l'orgoglio la frenava, terribilmente.

Sospirò amaramente quando Clark tornò a tavola, dopo aver tratto le sue conclusioni: eroicamente aveva chiamato la polizia, l'intrepido reporter che era in lui ci aveva visto davvero bene.

Sicuramente sarebbe finito in prima pagina, con tanto di lode dalla parte della signorina Mercer.

Sorridendo vittoriosamente posò un paio di banconote sul tavolo, al ché Lois dibatté stizzita: «Niente da fare Kent, pago io.»

La discussione non durò molto, si concluse con una stracciante vittoria da parte di Lois. Clark, d'altronde, sapeva a priori quanto fosse inutile discutere con lei: era troppo avvezza ad aver ragione.


[104 parole]






Suvvia, bando ai falsi convenevoli: una donna può pagare per due ù_ù. E lo spirito femminista che è in me è venuto fuori in 104 parole, wow XD.

Ringrazio Bella per il commento, mi ero dimenticata quanto fossero preziosi i tuoi consigli :)). In effetti inizialmente avevo scritto “assaggiare”, poi ci ho ripensato... grazie mille, comunque! **

Lois, comunque, mi rappresenta un bel po'... ecco perché mi diverto tanto a farle dire certe battute XD.


Next:

V Capitolo (31. Insieme)

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Capitolo 5
*** V Capitolo (31. Insieme) ***



V Capitolo


(31. Insieme)





Ora che camminavano l'uno accanto all'altra, sembravano davvero una coppia di fidanzatini. Se a farli avvicinare, poi, era un ombrellino che riparava dall'imminente pioggia, potevano dire ambedue di essere a disagio.

«Grazie per aver collaborato»

Le disse lui, cercando di nascondere i difetti di balbuzie.

«Figurati, amo fare i supplementari a lavoro!»

In fondo, Clark adorava il suo velato sarcasmo: la rendeva una persona diversa dalle altre o, probabilmente, più speciale per lui – ma non volle accettare questa versione dei fatti.

«Quindi, hai lavorato?»

Lois tacque per un istante, poi ribatté entusiasta: «E' stato un lavoro assai piacevole, Smallville


[100 parole]







100 parole esatte, sì XD.

Una conquista non indifferente XD.

Comunque, forse qualche Cloista attenta l'avrà notato, la scena della pioggia e dell'ombrello sotto la quale sono riparati ambedue si rifà ad un episodio della nona stagione... Il primo appuntamento di Clark e Lois *-*.

E, detto questo, vi esorto – se già non l'avete fatto – a guarda la prima puntata della decima stagione di Smallville *_*. Ci scriverò su, a breve XD.

Alla prossima > 02. Cielo.

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Capitolo 6
*** VI Capitolo (02. Cielo) ***


VI Capitolo


(02. Cielo)




Lois quella notte aveva guardato il cielo, poiché non riusciva a prender sonno.

Più osservava l'incostante cielo – ora bluastro, ora rischiarato lievemente dal bagliore lunare – tanto più si convinceva del fatto che un'ipotetica relazione tra lei e Smallville sarebbe durata l'arco di una fase lunare. Lois non voleva conoscere nuovamente il volto del dolore... In fondo, aveva pur sempre un orgoglio da difendere a spada tratta. Il cielo sicuramente non le avrebbe dato una risposta eppure, trasparente così com'era, sembrava mostrarle tutte le carte da gioco, come in una partita a poker. Avrebbe deciso lei, poi, quale giocare.


[100 parole]



*




Incredibilmente, cento parole esatte *-*.

Questa è molto introspettiva: Lois capisce di provare davvero qualcosa per Clark, nonostante

voglia negarlo... Infatti, cerca di dare il primo posto all'orgoglio.

Le frasi finale, poi, mostrano una Lois decisamente più convinta

Alla prossima > 10. Amicizia.


Kiki.


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Capitolo 7
*** VII Capitolo (10. Amicizia) ***




VII Capitolo


                      (10. Amicizia)




Nonostante la stanchezza mattutina, Lois riusciva a distinguere bene l'austera sagoma che stava venendo in sua direzione.

«Osserva, Lane

Le lanciò il giornale, pieno d'orgoglio.

«Complimenti Smallville. Allora il fondo schiena ti serve anche per sedere alla tua scrivania e scrivere articoli come questo.»

Clark si limitò a sorriderle, ormai abituato al suo sarcasmo.

«Riguardo a ieri...», incalzò lui, ma Lois lo frenò.

«Ieri? Kent, chiariamo subito...», pizzicò con le dita il suo sterno, «... Siamo amici, no

Una stretta di mano suggellò quel patto che voleva essere un contratto a tempo indeterminato: niente coinvolgimenti passionali, né in quel momento né mai.



[102 parole]


*


Amici, certo u_u.

Ragazze e ragazzi, ieri sono arrivata fino al ventiduesimo capitolo di questa long... La decima stagione mi sta prendendo in modo sconvolgente, Clois power! (L)

Ci vediamo al prossimo capitolo > 40. Sognatore.


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Capitolo 8
*** VIII Capitolo (40. Sognatore) ***



VIII Capitolo


(40. Sognatore)



Osservarla impartire ordini era piuttosto divertente: la sua sicurezza era inscalfibile. Adesso ritornava alla sua scrivania e Clark era costretto a staccare lo sguardo da lei, per concentrarsi senza alcuna distrazione sulle sue ricerche. Ogni tanto gli occhi guizzavano verso l'alto, incontrando quelli della ragazza, totalmente presa dal futuro articolo, che sarebbe finito senza ombra di dubbio in prima pagina.

Eppure, sulle loro labbra la parola amicizia stonava terribilmente; Clark continuava a sognare, a farsi strani film in testa, immaginando le più improbabili conseguenze. Stava solo mentendo a se stesso – ne era cosciente –, portando avanti quella messa in scena.



[102 parole]



*


Questa è più introspettiva, ho analizzato ciò che prova Clark, dal momento che – come avrete notato e come mi hanno ricordato nelle recensioni XD – tratto quasi sempre Lois – cosa posso farci, questa donna è il mio idolo :D.

Ringrazio myki per aver commentato tutti i capitoli – grazie mille, le tue recensioni mi hanno strappato più di un sorriso : ) –, non ti preoccupare per l'apostrofo XD.

Sono contenta che questa storia ti piaccia così tanto, scrivere cento parole risulta più difficile di un racconto, giuro °°. Ho guardato più Lois, hai pienamente ragione, è uno dei miei personaggi in assoluto preferiti per quanto riguarda i telefilm

(Okay, mi contengo... Non posso fare spoiler su una mia fan fiction X D).

Grazie ancora **.


Next: 33. Brivido


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Capitolo 9
*** IX Capitolo (33. Brivido) ***



IX Capitolo


(33. Brivido)




Lois stiracchiò le braccia in alto, dopo aver concluso l'articolo. Si accorse in quel momento di essere la sola ad essere rimasta in ufficio fino a quell'improponibile orario; con il tempo e con una buona dose di caffè ci aveva fatto l'abitudine, dormire poche ore non la spaventava più come un tempo.

Si liberò dei tacchi, sbottonò i bottoni della camicetta e sciolse la lunga coda di cavallo, assumendo un atteggiamento meno professionale. D'altronde, non c'era nessuno al Daily Planet... O questo era quello che aveva creduto sino a quel momento, finché un brivido non serpeggiò lungo la sua schiena.


[100 parole]


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Capitolo 10
*** X Capitolo (48. 'Dimmelo') ***




X Capitolo


(48. “Dimmelo”)



Probabilmente, in quelle vesti, poteva sembrare una donna dai facili costumi. Clark la osservò per un buon minuto e Lois si sentì improvvisamente irritata: tutto quel silenzio le dava il tormento, tant'è che dovette richiamarlo più volte.

«A onor del vero ci tengo a dire che pensavo di essere da sola, Smallville

Clark cacciò le mani dalle tasche, sedendosi al bordo della scrivania.

«Non sei l'unica dipendente ossessionata dal lavoro evidentemente, Lois.»

Quest'ultima sbuffò un paio di volte, troppo stanca persino per battibeccare. Poi, la voce del ragazzo proruppe nel silenzio più assoluto: «Dimmelo.»

Mormorò, ad una spanna dal suo volto.


[101 parole]




*


E qui entriamo “nel vivo” della storia XD.

Next: 20. Seduzione.

Ci tengo a ringraziare myki, lo scorso capitolo non l'avevo fatto °°. Comunque, avevo scritto da tempo la raccolta... e il caso vuole che lo scorso capitolo – e gli altri a seguire, vedrai – fossero dal punto di vista di Clark XD. Comunque, io adoro “Le avventure di Clark e Lois” (Lois è interpretata da una fantastica Teri Hatcher, poi **), lo seguo anche io da sempre **.

Grazie mille, un bacio!

<3

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Capitolo 11
*** XI Capitolo (20. Seduzione) ***


XI Capitolo


(20. Seduzione)





«Cosa?»

Lois aveva un'espressione indecifrabile.

«Lo sai...», insistette, «... L'amicizia non è cosa che confà per noi, Lois.»

Il cipiglio astuto che aveva assunto Clark aveva del veritiero, purtroppo non poteva negarlo. I due braccioli della poltrona erano bloccati dalle sue mani, per quanto volesse studiare una possibile via di fuga si accorse che non ce n'era affatto bisogno, poiché nemmeno lei voleva sottrarsi a simili lusinghe. Un fremito le attraversò tutto il corpo, la razionalità stava davvero venendo meno.

Era troppo tardi: non poteva più fermare le labbra di Clark e non voleva più frenare il suo istinto.


[99 parole]

*

Eh, chissà cosa deciderà Lois vi starete chiedendo... Aggiornerò domani - miracolo, lo so u__u -, non dovrete stare ancora per molto sulle spine :). Grazie myki, tranquilla... sii pure sincera XD. Anche se certe parole, a onor del vero (per l'appunto xD), fanno parte del mio stile devo informarti XD. Anzi, grazie per aver espresso la tua opinione sinceramente :).

Alla prossima: 17. Labbra

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Capitolo 12
*** XII Capitolo (17. Labbra) ***




XII Capitolo


(17. Labbra)




La mano di Clark s'impigliò accidentalmente tra i suoi capelli e, per una volta, Lois non trovò nulla da replicare.

«Tu sei davvero...», cercò di trovare un aggettivo che calzasse a pennello, «... insistente

Non credeva che il tavolino potesse diventare un letto utilizzabile al primo inconveniente – se tale si poteva definire quello che da lì a poco sarebbe avvenuto – eppure, si stava dimostrando estremamente utile.

Si stavano baciando, rinnegando ogni principio – le labbra si sfioravano, poi si lasciavano; pochi attimi, dopodiché si ritrovavano nuovamente, come se avessero da regolare un conto in sospeso –, ma non sembravano provare un gran dispiacere.


[106 parole]





Ho sforato un po' con le parole, già XD.

Ringrazio myki e Preiste per aver commentato... da qui, la parte più “succulenta” - o, meglio, lemon – della faccenda *_*.

Rispondo velocemente ad una cosa che mi hanno fatto notare: i numeri davanti al titolo del capitolo sono i prompt, ovvero sia una serie di parole contenute in una tabella, che devo usare al fine di completarla. La tabella si trova sul Live Journal e dovrò scrivere 50 capitoli ^^.

Ringrazio tutti i lettori.

Alla prossima > 16. Petto

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Capitolo 13
*** XIII Capitolo (16. Petto) ***



XIII Capitolo


(16. Petto)




Clark sentiva un paio di dita tremanti sul suo petto ma preferiva lasciarle ballare senza indugi, come se fossero padrone di quella danza senza inibizioni.

Incrociò i suoi occhi e d'un tratto li sentì incollati ai propri: non erano più sulla terra, sopra lo scomodo tavolino del Daily Planet, completamente ignari della realtà che li circondava. Osservò il petto di Lois – si alzava e si abbassava in sincrono – poi vi posò sopra le labbra; sentì solamente un sospiro di piacere, null'altro. Di solito era lei a prendere in mano la situazione ma, per quella volta, si disse, poteva lasciarsi domare.


[102 parole]






Eccomi qui, la situazione si fa sempre più complicata – il titolo non è casuale, neh u_u.

Grazie mille myki, ci tengo all'introspezione di Lois – la trovo molto difficoltosa ma avendo lo stesso grado di acidità cerco di immedesimarmi in lei –; comunque, quando clicchi il tasto “Consiglia” dovrebbe apparirti una schermata con il link della storia stessa, dopodiché dovresti cliccare su “condividi”. Intendevi Facebook, vero? °_°.

Grazie comunque, non sono un asso nelle spiegazioni come avrai notato XD.

Ringrazio anche evelyn_cla... guarda, normalmente sono una persona tremendamente logorroica, è stata una sfida nel vero senso del termine scrivere una long fic formata da drabble di cinquanta capitoli. Si fa per il Clois, su XD. Grazie mille : *.


Alla prossima > 46. “Non farlo!”

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Capitolo 14
*** XIV - XV Capitolo ['Non farlo!'; Delusione] ***




XIV Capitolo


(46. “Non farlo!”)



Il mattino seguente Lois lo svegliò, strattonandolo semplicemente per un braccio. Clark aprì gli occhi, realizzando solo in quel momento lo scenario che si presentava davanti i suoi occhi: oggetti sparsi in ogni dove e vestiti gettati distrattamente pochi metri più in là.

A giudicare dalle sfumature nel cielo, erano grossomodo le cinque del mattino; Lois si era appena vestita, ora si stava acconciando i capelli davanti uno specchietto a portata di mano. Clark stava per avvicinarsi per rivolgerle parola o, forse, per baciarla. Fu lei a frenarlo, prendendo le debite distanze: «Non farlo!»

Esclamò, in tono risoluto.


[98 parole]


XV Capitolo


(12. Delusione)





Il ragazzo arcuò il folto sopracciglio ma lei lo frenò nuovamente, prendendo in mano le proprie cose. «Non parliamone più, okay?»

Lo liquidò con quattro parole, quasi volesse considerare quella notte il risultato di un infelice ubriacatura... Eppure erano stati entrambi lucidi, totalmente coscienti e consenzienti: cos'era che adesso turbava Lois?

Clark sospirò rammaricato: sembrava che entrambi ignorassero la tempesta interiore e si limitassero solamente a provare attrazione l'un per l'altro. Lois gli diede le spalle, tuttavia Clark non si arrese... se aveva trovato il coraggio di aprirsi a lei come non gli succedeva da tempo, poteva anche affrontarla faccia a faccia, no?

[103 parole]




_______



Sì, double drabble : D.

Anche il prossimo sarà così, quindi avrete: “No” e “Istinto”

v_v.

Con le feste di mezzo ho rallentato i tempi di aggiornamento ma non temete... riprenderò presto e più velocemente, soprattutto!

Intanto ringrazio evelyn_cla (oddio sì, io sono una persona abbastanza “prolissa”, so cosa vuol dire affrontare questo tipo di sfida. Infatti le riscrivo molte volte le drabble prima di postarle, sono sempre lunghette e poco “immediate” all'inizio XD. Ti ringrazio per i complimenti, confido anche in questo capitolo **), myki (Non hai visto la decima serie? Corri a vederla, è totalmente Clois *_*. Ti si illumineranno gli occhi, sono sicura **. E sì, diciamo che Lois domata è solo in funzione di un determinato atto, normalmente non credo che si farebbe domare XD. E grazie per aver trovato il modo di consigliare, la cosa mi rende molto feliceee *saltella allegramente*

*__*. Un bacio <3)

A presto, lettori... ne approfitto per augurarvi anche buone feste!

: ).

Kiki.


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Capitolo 15
*** XVI - XVII - XVIII capitolo ( No; Scommessa; Diritto) ***




XVI Capitolo


(49. “No”)





Lois odiava tornare sugli argomenti, Clark la conosceva sin troppo bene, difficilmente avrebbero riparlato di quella notte.

In quel momento Clark si rese conto di una cosa: se desiderava che Lois fosse parte della sua vita – che ne fosse parte integrante, si intendeva – allora avrebbe dovuto rivelarle il suo segreto.

Clark fece un respiro profondo, poi la cercò; Lois, come al solito, era seduta alla sua scrivania – intenta a competere con il resto del Daily Planet per una testata di giornale.

« Lois, dovremmo parlare. », disse.

Lois sorrise per un breve istante, poi rispose di rimando: « No. »

« Lo prendo per un sì. »



[110 parole]







XVII Capitolo


(43. Scommessa)







« Smallville, sei duro d'orecchi? In questo momento potresti corrompermi solo per un paio di ciambelline. »

Lois distolse per un momento lo sguardo e roteò le pupille in alto; un attimo dopo, il tempo di alzare al cielo gli occhi ed abbassarli nuovamente, un odore familiare penetrava nelle sue narici.

« Adesso possiamo parlare? »

Lois lo invitò ad accomodarsi e, dopo aver dato un morso alla sua ciambella, disse: « Scommetto che se ti avessi chiesto un paio di diamanti me li avresti portati comunque. »

Lois ridacchiava ma, invero, la situazione non era affatto comica – solo per un momento Clark prese seriamente in considerazione la scommessa.



[110 parole]






XVIII Capitolo


(27. Diritto)







Lois aveva il diritto di sapere – Clark continuava a ripeterselo, giocando nervosamente con le dita.

« Di cosa volevi parlarmi? », incalzò lei, « Non hai rubato le ciambelle per me, vero? »

Clark negò placidamente con il capo, poi strinse la sua mano: « Mi fido di te. »

Lois parve sul punto di arrossire: in quel momento, l'unica cosa che Clark avrebbe voluto possedere era la capacità di leggere nel suo sguardo – ma, contro ogni supposizione logica, riusciva solo a perdersi in esso.

Poi, qualcosa ruppe l'atmosfera ed uno scossone enorme fece traballare l'intera redazione del Daily Planet: ora, era suo diritto salvare l'intera umanità.



[109 parole]





*







Note:


Lo so, sono davvero pessima – quando mi prende il “blocco dello scrittore” è finita.

Comunque, ho deciso di portare la fan fiction agli eventi della decima stagione. Dal prossimo capitolo in poi, infatti, narrerò alcuni eventi della decima stagione (il prossimo, comunque, sarà basato sulla 09x22, “Salvation”), aggiungendo del mio, ovviamente ;D.

Potrei dire che dal primo capitolo fino a quest'ultimo questa storia è stata una “What If...?” – anche perché tutto ciò che è accaduto tra Clark e Lois finora, inclusa la scena lemon, è di mia totale invenzione – ora cercherò di seguire il corso degli eventi, inserendo opportuni riferimenti (con video, citazioni e credits ;D).

Cercherò di aggiornare quotidianamente – sì, sfida con me stessa signori XD –, a blocchi di tre / quattro drabble al giorno. Mi è tornata l'ispirazione <3.


Kì.


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Capitolo 16
*** XIX - XX - XXI - XXII [Istinto, Forse, Obbligo, Sciocco] ***


XIX. Capitolo


(36. Istinto)





Lois sentì due braccia afferrarla improvvisamente e, sulle prime, le parve addirittura di volare.

Non era riuscita ad individuare bene l'oscura figura ma, tra le sue ampie braccia, la sua naturale sete di curiosità – difetti del mestiere – poteva andare a farsi benedire.

Lois se ne stava immobile, leggermente affannata, qualche centimetro la distanziava dal suo eroe. Poteva sembrare stupido ma, in quel momento, si sentì vicina a lui più di chiunque altro.

Quando, poi, l'intrepido eroe suggellò il loro rapporto con un romantico bacio, a Lois parve tutto più chiaro: i pezzi del puzzle si composero insieme, improvvisamente.



[100 parole]







XX. Capitolo


(08. Forse)







Forse era il destino, forse mera casualità, ma Lois gli era accanto: lo chiamò più volte, altrettante fu sul punto di perdere le speranze.

Solo quando vide il coltello che lampeggiava di blu, conficcato nel petto dell'amato, acquisì coscienza dei fatti: quello strano oggetto lo indeboliva, non c'era altra spiegazione.

Lois allora, si disse, avrebbe dovuto fare di tutto per salvarlo, persino rischiare: prese il coltello, lo estrasse con forza dalla carne e lo lanciò pochi metri più in là.

Poi, quando lo sentì respirarle sul collo, fuggì: forse non era ancora il caso di fargli capire che “sapeva”.



[100 parole]







XXI. Capitolo


(26. Obbligo)




Curiosamente era sopravvissuto ma, dopo quell'accaduto, i suoi obblighi erano diventati fondamentali.

Ciò significava, in parole povere, che innamorarsi non poteva rientrare nei programmi: se fosse morto Lois non avrebbe mai saputo cosa voleva dirle davvero e lui, d'altro canto, non poteva permettersi quelle debolezze così umane.

Avrebbe messo da parte i suoi sentimenti, da quel momento in avanti, in funzione del bene supremo. Così, forse, avrebbe reso orgoglioso Jor-El.

Ecco perché quando Lois gli si avvicinò pimpante, si fece rigido.

Obbligarsi ad un tale supplizio lo faceva star male, più degli stessi nemici che fino ad allora aveva fronteggiato.



[100 parole]



XXII. Capitolo


(07. Sciocco)






Quando Lois incrociava il suo sguardo si sentiva miseramente umiliata: aveva intuito la ragione di quell'apparente distacco, certo, ciò che non riusciva davvero a comprendere era l'assoluta mancanza di fiducia di Clark nei suoi confronti.

Pensava di aver ampiamente dimostrato quanto tenesse al suo segreto, il fatto che la sua lealtà fosse ricompensata in quel modo la atterriva.

Clark ormai le rivolgeva più silenzi che parole, l'unica cosa che Lois poteva fare era adeguarsi. Abituata com'era alla sua poca eloquenza, sussultò quando Clark gli si avvicinò di soppiatto – ovviamente, le chiese solo di leggere una bozza. Cos'altro si aspettava?

[100 parole]

*

Tutte di 100 parole, yep! *-*

Dunque, alcune note:


XIX capitolo: si riferisce alla [09x22 - Salvation] (LOL, ho addirittura trovato la scena in italiano XD)
XX capitolo:  si riferisco alla [10x01 - Lazarus].
XXI - XXII - le ultime due sono molto più introspettive [presumibilmente collocate tra la 10x02 - 10x03]
Hope you like it <3.

Kiki.

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Capitolo 17
*** XXIII - XXIV [Mai; Scusa] ***



XXIII. Capitolo


(28. Mai)







E va bene, si disse, se avrebbe dovuto dimenticarlo il primo passo era quello di costruirsi una vita sociale degna di tale appellativo.

Chloe le presentò uno stallone di tutto rispetto e Lois per una sera si rese presentabile – optò un tubino nero, molto retrò, che le stringeva i fianchi meravigliosamente.

Ma, in compagnia di quel baldo giovane, sentì di tradire se stessa: né uscendo con altri ragazzi, né ignorando le palpitazioni all'altezza del cuore ogni volta che le ante dell'ascensore del Daily Planet si aprivano, poteva trovare una cura.

Il mal d'amore, a quanto pareva, era inguaribile.

[99 parole]







XXIV. Capitolo


(50. “Scusa”)







« Andiamo, Smallville, è solo una rimpatriata! »

Constatò Lois, dandogli un pugno secco sulla spalla; in effetti non aveva tutti i torti, se si trattava di una banalissima rimpatriata tra vecchi compagni di liceo poteva concedersi uno “strappo alla regola” – che, poi, Lois avesse frequentato il liceo solo per tre settimane era tutt'altro paio di maniche.

« Se la metti così... »

Disse, ripescando nei vecchi scatoloni ricordi ormai sepolti. E, tra quelli, anche una certa fotografia assieme a Lana Lang.

Quando Lois la vide, tutto fu più chiaro: « Scusa. », sibilò, chinando un po' il capo.



[101 parole]





* * * *







Ebbene sì, due drabble... perché sto lavorando ancora sul prossimo gruppo da quattro **.

L'ultima drabble, in particolare, si riferisce alla puntata 10x04 [“Homecoming” - “Rimpatriata” nella versione italiana ], per intenderci: prima del fluffoso momento Clark/Lois, quando lui le confessa di amarla – cosa che, d'altronde, sapevamo tutti da tempo ù__ù.

<3.



Kì.

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Capitolo 18
*** XXV capitolo [14. Magico] ***





XXV. Capitolo


(14. Magico)




Il tempo si era fermato improvvisamente, ogni cosa sembrava immobilizzata; anche quel giorno, a quanto pareva, Smallville pullulava di eventi sovrannaturali – ordinaria amministrazione, insomma.
Poi, Brainaic comparve dal nulla con il suo anello della Legione, Clark arcuò sospettosamente un sopracciglio.
«Cosa diavolo ci fai qui?!»
Domandò, convinto di avere a che fare con il nemico.
«Indugi così tanto sul tuo passato, da non renderti conto che il futuro è proprio davanti i tuoi occhi.»
Rispose Brainaic, indicando un punto ben preciso.
Seguendo la direzione indicata dall'insospettabile alleato, Clark si rese conto quanto fosse magico il sorriso di Lois Lane.

[101 parole]
*





Sì, un capitolo oggi ùù.
Non ero abbastanza soddisfatta delle altre – ed io sono una dannata perfezionista e__e.
Questa si riferisce alla 10x04, quando “spunta” Brainaic dal nulla per intenderci ùù  * quel gran figo di James Masters °ç°... il vampiro Spike di Buffy <3 *
Kì.
PS: sono arrivata a metà, wow! *O*

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Capitolo 19
*** XXVI, XXVII, XXVIII, XIX, XXX Capitolo ***






XXVI. Capitolo


(13. Domani)



Clark la strinse tra le sue braccia e, mai come allora, si sentì più forte.

Un sottofondo musicale riempiva l'aria, tutto quel che c'era attorno aveva perso corporeità; in quel momento dimenticarono le responsabilità, volevano semplicemente assaporare quel momento – proprio come aveva suggerito Clark.

Quindi, rimasero lunghi minuti a guardarsi negli occhi: la musica era terminata ma loro continuavano a dondolare, quasi fossero sospinti da una forza misteriosa.

Erano due giornalisti dotati, indubbiamente, ma sembrava che fosse sfuggito loro un particolare: non si erano accorti che la musica era nel loro cuore – e l'avevano ignorata per troppo tempo.


[100 parole]


XXVII. Capitolo


(29. Sempre)



La mattina dopo Lois era entrata in ufficio con aria raggiante, attirando tutte le attenzioni– ignorarla era quasi impossibile.

Clark se ne stava comodamente seduto alla sua scrivania, leggendo le notizie in prima pagina; Lois, allora, gli rubò il quotidiano di mano, poiché adorava mettere alla prova la sua infinita pazienza.

«Mi rubi ancora il giornale, Lois? A saperlo ne compro uno in più la mattina», ironizzò Clark.

Lois si issò in piedi, gli consegnò il giornale e sussurrò maliziosamente: «Sempre, Smallville. Te lo ruberò sempre», sorrise, «Anzi, per sempre», ridacchiò, stavolta, rubandogli un bacio a fior di labbra.


[99 parole]




XXVIII. Capitolo


(15. Storia)



Venne anche il giorno in cui Clark finalmente parlò a cuore aperto: quando confessò di essere la – famigerata – Macchia, Lois sentì un calore salirle fino al cuore.

Conosceva la sua identità da tempo, tuttavia sentire quella confessione direttamente dalle sue labbra per Lois era stata una grande prova di fiducia.

In quel preciso istante Lois capì che le loro vite sarebbero cambiate: Clark avrebbe condiviso con lei le sue paure, le sue responsabilità e quant'altro avrebbe voluto raccontarle.

Iniziavano, insomma, ad essere storia – ambedue avvertirono la consistenza del loro legame: che si chiamasse destino o semplice calamità.


[100 parole]



XXIX. Capitolo


(39. Memoria)



Il fatto che Clark sparisse nel cuore della notte la intimoriva, il più delle volte, anche se il motivo le era ben noto.

Quindi, si disse, avrebbe atteso quieta il ritorno del suo eroe – tuttavia, era risaputo, la pazienza non rientrava tra le sue virtù.

Iniziava a capire i sentimenti di sua madre ogni qual volta attendeva il ritorno di suo padre: spesso la sentiva scendere le scale nel cuore della notte, Lois la seguiva, si appoggiava alla finestra e aspettava – ben sapendo che il generale sarebbe tornato l'indomani.

Per quanto tentasse, Lois non riusciva proprio a dormire.


[100 parole]




XXX. Capitolo


(34. Notte)



Clark rientrò nel cuore della notte, cercando di non far rumore.

Lois, però, lo stava aspettando sveglia: osservò per un lungo secondo il suo viso, come per disegnare i suoi lineamenti mentalmente, poi lo avvicinò a sé.

Clark credeva che avesse fatto un brutto sogno, tanto pareva spaventata – quindi, lasciò che le labbra di Lois ritrovassero la dovuta sicurezza sulle sue.

«Io ho paura quando non ci sei, sai? Anche se sei un super-eroe».

Clark, allora, capì: si trattava di una reazione normale, assolutamente ammissibile.

«Lo so, Lois, scusami», sussurrò, prima di lasciarsi avvolgere in un abbraccio.


[98 parole]




*



Lo so, faccio lunghe assenze – ma quando ritorno ho in serbo un bel po' di drabble.

Dunque, per chi ha visto la decima stagione: sì, ho narrato a grandi linee gli avvenimenti della 10x04 – che amore quella puntata, la scena finale (ç_ç) – e la 10x05, la “confessione” di Clark.

Ho voluto narrare dei “moments” della vita di Clark e Lois, distaccandomi per un attimo dalla narrazione di base.

Poi, come vedete, sono tornata con le ultime due drabble ad una certa “consequenzialità”. Le prossime drabble partiranno proprio da questo: la paura, l'ansia, il timore.

Non escludo qualche riferimento alle puntate andate in onda negli USA, vi avviso.

A presto! :)

Kì.


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Capitolo 20
*** XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV Capitolo ***





XXXI. Capitolo

(35. Giorno)



Agli occhi di Clark era sembrata una vera sciocca, probabilmente, qualche ora prima.

Quelli erano i pensieri di Lois, all'incirca alle sette e mezza di mattina; Clark scendeva le scale proprio in quel momento, dopo la lunga nottata che aveva passato era lecito che le sbadigliasse rumorosamente in faccia.

«Ti leggo nel pensiero, Smallville: doppia miscela di caffè, se ne hai bisogno potrei anche iniettartelo nelle vene».

Clark prese tra le mani la tazza e ne bevve un modesto sorso. Poi, sorprendentemente, ridacchiò – l'impeccabile humour mattutino di Lois valeva molto più di un paio di tazze mattutine di caffè.


[100 parole]




XXXII. Capitolo


(41. Precario)



Quindi Lois lo osservò trangugiare avidamente il caffè e, una volta che ebbe finito, gli pulì con l'indice le labbra umide.

Erano quei momenti di ordinaria vita coniugale – o quasi – ad estraniarli completamente dal mondo esterno.

Poi, Clark tornava ad essere l'eroe sul quale gravava la salvezza dell'intera umanità e, in men che non si dica, si volatilizzava con la sua super-velocità.

Un attimo dopo la tazza di caffè, ormai vuota, era scivolata a terra e Lois raccolse i cocci che si erano frantumati – capì, allora, che la loro relazione poggiava su un fragile equilibrio, talvolta precario.


[100 parole]



XXXIII. Capitolo


(09. Pericolo)



Quella soleggiata mattina il “Daily Planet” sembrava piuttosto movimentato: i giornalisti correvano a destra e a manca, talvolta urtandola, alla ricerca di qualche succoso scoop sul quale poter far luce.

Lois prese in mano il giornale, il suo eroe aveva conquistato ancora la prima pagina: i salvataggi notturni, a quanto pare, avevano fatto il giro delle redazioni americane più importanti.

L'ennesimo giornalista le passò accanto, in quel momento, colpendola con una sonora gomitata; Lois traballò per un istante e non si era ancora voltata ad imprecare contro il povero malcapitato che Clark l'aveva afferrata tra le sue forti braccia.


[100 parole]




XXXIV. Capitolo


(06. Nuvole)




«Vedo che i tuoi riflessi pronti sono serviti a poco, ieri», obiettò sarcasticamente Lois, mostrandogli una foto sbiadita della Macchia in prima pagina.

«Non preoccuparti, Lois», rispose lui, «Mi guardo bene dalla stampa».

Per quanto Lois tentasse, non riusciva proprio ad ignorare il tripudio che circolava intorno alla notizia del giorno. Si affacciò nuovamente la paura, quindi, non riusciva a spiegarsi quell'insensato timore, eppure era la fonte di tutte le sue angosce.

«Sono debole, vero?».

Lois rabbuiò lo sguardo e Clark, di tutta risposta, le tirò insù il mento: «Lois Lane, non ho mai conosciuto qualcuno più forte di te».


[100 parole]




XXXV Capitolo


(22. Risate)



Lois sbatté le ciglia più volte, quasi incredula: sulle labbra di Clark pareva che le parole fossero sempre importanti. Quindi si trovò ad annuire tacitamente e, per una volta, fu lui a strapparle una risata: «Anche perché, la Lois Lane che conosco io è cresciuta a pane e kamikaze».

«Smallville, non ti approfittare della mia debolezza: anni fa ho imparato a manovrare un kamikaze», gli puntò l'indice sullo sterno, sebbene quella non fosse esattamente una cosa della quale vantarsi.

Ciononostante, Clark la prese molto seriamente; dichiarò, con sarcasmo, che il suo caratterino doveva essersi formato proprio in quegli anni, infatti.


[100 parole]

* * *

Dunque, poche parole: le quattro drabble sono di mia totale inventiva, nessun collegamento con le puntate

della decima stagione. Qui mi sono soffermata soprattutto sulla "paura", sebbene Lois sia tanto forte

penso che, parimenti, sia molto fragile. 

L'ultima, invece, è più scherzosa - "per spezzare il ghiaccio", come si dice. ;D -, le drabble seguenti

avranno infatti questo andamento - ve lo anticipo. :D

Vi ringrazio per aver letto, alle prossime!

In questo periodo sono molto ispirata, vi anticipo che potrebbero arrivare a breve. *^*

E... wow, siamo già arrivati alla trentacinquesima drabble? °-°

*sconvolta*.

Kì.

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Capitolo 21
*** XXXVI - XXXVII Capitolo ***



XXXVI


(32. Nudità)



«Eppure, Smallville, c'è una cosa che non sai delle donne kamikaze», obiettò Lois, pregandolo sottovoce di seguirla nella stanza delle fotocopie.

Clark, incuriosito, stette al gioco: il mondo, a quell'ora, pareva che non necessitasse della sua presenza. 

Quindi seguì la fidanzata nello sgabuzzino delle fotocopie e, una volta assicuratosi che la porta fosse ben chiusa, lasciò che le labbra di Lois si avventassero sulle sue.

«E, quindi, quale sarebbe questa cosa?», mormorò, piuttosto incuriosito, lasciandosi aprire la patta dei pantaloni.

«Mi pare ovvio, tesoro: attaccano sempre per prime», lo puntellò per un momento con lo sguardo, dopodiché ridacchiò sonoramente.



[99 parole]




XXXVII


(03. Letto)



Grossomodo, quella pila di fogli pareva avere le sembianze di un letto: quindi, Lois lasciò che Clark vi si adagiasse sopra, dopodiché lo baciò con foga sul collo.

Le mani di Clark, nel frattempo, si stavano dimostrando estremamente utili: frementi, avevano tirato giù la zip della sua gonna; 

poi, avevano dimostrato di saper compiere le scelte giuste slacciando i bottoni della sua camicetta.

Sicuramente, quella si sarebbe rivelata una notizia da prima pagina qualora fosse stata scoperta: l'intrepida reporter e la famigerata Macchia,

l'eroe più popolare di tutti i tempi, colti in fallo in un romantico quanto turbolento scontro corpo a corpo.


[102 parole]



* * *

Ebbene sì, stavolta aggiorno con due drabble.

Scusatemi, in questo periodo sto organizzando molti esami e sto scrivendo pochissimo. ç_ç

Anyway, spero vi siano piaciute. :D

Kì.

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Capitolo 22
*** XXXVIII - XXXIX ***



XXXVIII


(42. Capolavoro)



Il momento più bello non era l'atto in sé, quanto quello immediatamente successivo: l'attimo in cui i loro occhi si incrociavano, le dita 

si intrecciavano ed in silenzio si dicevano molte più cose di quante ne pensassero.

Sarebbe stato bello condividere quel momento, sì, se solo il suo fidanzato non avesse un udito speciale: lo capiva dal modo in cui le sopracciglia

si aggrottavano, dalla smorfia che si dipingeva sulle sue labbra e dallo sguardo che Clark le destinava.

«Capisco», si limitava a rispondere Lois, abbottonandosi la camicetta.

Il tempo di sollevare lo sguardo e Clark si era già volatilizzato.


[100 parole]



XXXIX


(23. Pianto)



Eppure capitava che Clark si assentasse per ben ventiquattr'ore: se coprirlo in redazione non era un problema, non poteva dire altrettanto riguardo la sua vita privata.

Essere la compagna di un eroe era impegnativo, sicuramente, tuttavia Lois doveva pensare al bene comune.

Non poteva permettersi di essere egoista, no.

Loro non potevano esserlo.

Agli eroi era richiesto un certo rigore e, probabilmente, anche alle compagne di tali valorosi patrioti: eppure, nonostante tutto, le 

lacrime cavalcavano i suoi zigomi – Lois si diede mentalmente della stupida, pensando che la sua reputazione al “Daily News” ne sarebbe uscita distrutta.


[98 parole]




* * *


Anche oggi ne aggiorno due, sì.

Vi annuncio ufficialmente che prossimamente posterò dal capitolo XL al XLVI.

Per poi concludere con le altre il capitolo seguente – in pratica, altri due aggiornamenti ed ho concluso.

Ma, intanto, ho già un'altra idea in mente – molto più breve, sì. XD

Queste due drabble non si riferiscono agli episodi di Smallville, sono totalmente di mia inventiva.

Hope you like it. *^*


Kì.




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Capitolo 23
*** XL-XLI-XLII-XLIII-XLIV-XLV-XLVI ***



XL

(38. Rumore)



Un rumore irruppe improvvisamente nella stanza, Lois si preparò a temere il peggio.

Quando Clark comparve in un ritaglio di luce, però, si rilassò: si lasciò andare ad un lungo sospiro, poi abbassò leggermente le spalle.

«Smallville! Se ci riprovi ti ammazzo».

«Con una forcina?», domandò Clark, indicando l'oggetto che Lois teneva tra le mani.

Lois abbassò la pericolosa arma da combattimento, in sua difesa poteva dire di non aver avuto molto tempo per pensare.

«No, Kent. Con le mie mani».

Lois abbozzò un ghigno malefico, Clark temette seriamente per la propria incolumità.

«Rimanda, Lane. Almeno fino a domani sera».


[100 parole]




XLI

(25. Dipendenza)




«Cosa succede domani sera?», domandò tutta eccitata Lois, abbandonando le minacce di morte imminente.

«Lo scoprirai».

Clark era enigmatico, quella era una delle cose che amava della sua personalità. Parimenti, odiava quella sfumatura del suo carattere.

«Smallville, ti informo che sono una giornalista. Non esistono sorprese per me, solo scoperte».

Lois incrociò le braccia al petto, piuttosto impettita.

«Sei affamata di giornalismo, Lane».

«Senti chi parla», obiettò Lois, fulminandolo con un'occhiata.

«Al momento, rimanderei lo scoop», disse Clark, prima di stringerla tra le sue braccia.

Lois capì una cosa, quella sera: per quanto lo negasse, Clark era la sua dipendenza.


[100 parole]




XLII

(45. Serenità )


L'indomani sera Lois arrivò in ritardo, adducendo una serie di motivazioni.

Clark le aveva ascoltate ma, in quel momento, pensava a ben altro: quella sarebbe dovuta essere la sera più speciale che Lois avesse mai vissuto.

Poiché, in tutta onestà, stupire Lois era un'ardua impresa.

Infatti, riuscire a farle quella proposta gli risultava parecchio difficile: dovette persino inventare di avere un'emergenza improrogabile, solo per poterla lasciare senza fiato.

E, invero, i suoi sforzi erano stati premiati: quando Lois vide una pioggia di petali bianchi cadere dal cielo ne rimase letteralmente stupita e, mai come allora, a Clark sembrò più serena.


[100 parole]



XLIII

(24. Cadere)



Clark si inginocchiò e, sebbene cercasse di non darlo a vedere, aveva il cuore in gola.

Lois, invece, non riusciva ad articolare nessuna parola – lei, abile interlocutrice, era rimasta senza fiato –, le sembrò di cadere, come si suol dire, dalle nuvole.

Fu solo udendo la proposta di matrimonio di Clark, tanto articolata quanto perfetta, che istintivamente riprese a parlare: «Sì», disse a gran voce.

Le lacrime le riempirono gli occhi, in quel momento, ragion per cui non riuscì a focalizzare del tutto l'espressione del compagno: eppure, a giudicare da quella

prospettiva, le sembrava che stesse per baciarla.


[100 parole]



XLIV

(11. Gioco)



Il giorno dopo Lois entrò in ufficio con una espressione raggiante, mostrando fieramente l'anello. Beh, in tutta sincerità, costringeva i passanti a focalizzare lo sguardo sul prezioso diamante, 

dopodiché raccontava la sua proposta di matrimonio.

«Non penserai certo che il matrimonio sia un gioco, Lois».

Kat si stava rivolgendo proprio a lei – quella piccola, mediocre e spocchiosa bionda.

«Non penserai certo che gli articoli di giornale si scrivano da soli, Kat», rispose di rimando Lois, lanciandole un'occhiata fulminea.

Kat chinò leggermente il capo, poi tornò alla sua scrivania: Lois sorrise tra sé e sé, poi rifletté sulle parole della collega.


[100 parole]



XLV

(05. Lettere)



Arrivò anche il giorno in cui Lois dovette scrivere le promesse di matrimonio – e, mai come allora, le parole di Kat rimbombarono nella sua mente.

Quella lettera non era un articolo di giornale, esulava dalla sua vita professionale.

Quella breve ma intensa lettera non era la sua mente ma il suo cuore.

E Lois avrebbe dovuto ascoltarlo, per una buona volta, anziché pensare al fatto che avrebbe potuto commettere delle ripetizioni o sbagliare qualche tempo verbale.

Doveva esprimere i suoi sentimenti, ecco – fu così che trovò il coraggio, prese in mano la penna e parlò a se stessa.


[100 parole]



XLVI

(44. Tristezza)



Qualche giorno prima ambedue avevano avuto dei ripensamenti – il classico panico, pareva che fosse normale.

Eppure ambedue volevano la stessa cosa, sognavano di stare insieme e affrontare la vita giorno dopo giorno... cos'erano due anelli, alla fine, perché facevano loro tanta paura?

Lois provò una tristezza immensa, sentì improvvisamente di non esser degna di Clark.

Quando, poi, lui sparì davvero – a causa di una missione, insieme a Oliver – il mondo le cadde letteralmente addosso: Lois temeva sempre che, per qualche motivo, Clark avrebbe potuto lasciarla.

E Lois non avrebbe mai voluto salutarlo con dei pensieri tanto tristi.


[100 parole]


*



Ebbene, gente, ho tenuto fede alla mia promessa.

Sei drabble di cento parole ciascuna – che impresa, ragazzi! –, le prossime saranno le ultime.

Ebbene sì, siamo arrivati alla fine.

Un po' mi dispiace ma vi posso dire sin da ora che a breve posterò una one-shot molto particolare, divisa a spezzoni {proprio come questa, sì, ma in unico documento. XD}.

Vi debbo dare qualche dritta, però, ci sono dei riferimenti abbastanza espliciti. °^°

Dunque, le drabble XL - XLI sono inventate di sana pianta. La successiva, invece, si riferisce

all'indimenticabile proposta di matrimonio  - video su YT -, merita davvero.

La drabble XLIV è anch'essa inventata di sana pianta ma la "Kat" a cui mi riferisco è l'acerrima 

nemica di Lois (XD) - giornalisticamente parlando. 

Compare più volte nella decima stagione, spero la ricorderete. °°

L'ultima drabble, invece, si riferisce alla puntata 10x19 - "Dominion", nella versione originale -, 

Clark e Oliver si trovano di nuovo faccia a faccia con Zod. E, se ben ricordate, Clark

sparisce per ben tre settimane - quando ritorna, mancano due giorni al matrimonio.

Credo di avervi specificato tutto, spero abbiate trovato la fan fiction godibile. :3

Ci vediamo con le ultime tre drabble domani, le ho pronte da parecchio tempo - perché, giustamente, io scrivo prima gli ultimi capitoli. XD

Buone feste, cari lettori. <3

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Capitolo 24
*** XLVII - XLVIII - XLIX - L ***


XLVII


(01. Amore)



Lois lo vide rientrare e le sembrò di sognare, sulle prime: Clark era stato via per ben tre settimane, non poteva comparire con un flash, come se fosse stato lontano giusto un paio d'ore.

Dall'espressione turbata del suo fidanzato – il quale, in quel momento, esaminava attentamente ogni dettaglio della nuova casa – poteva affermare che non si fosse reso conto della situazione.

Quindi, l'unica cosa che le parve logica da fare fu quella di abbracciarlo forte – in modo da sentirne l'effettiva consistenza, così da convincersi che non stesse affatto sognando.

Ebbene sì: Lois lo aveva aspettato, per amore.


[100 parole]



XLVIII


(37. Promesse)



Quando Lois lesse le promesse di Clark, capì di essere stata davvero una sciocca.

Aveva perso la ragione, indubbiamente, forse era stato anche il timore a condizionarla e, per fortuna, Chloe era lì con lei a rassicurarla.

Quindi, quando Clark si presentò sulla soglia della porta, lo frenò; poi, prese il coraggio a due mani e gli fece leggere le sue promesse di matrimonio.

«Sei ancora lì, Smallville?», domandò qualche istante dopo, attendendo fervidamente una sua risposta.

Il cuore le batteva forte, temeva che le rimbalzasse in bocca: Clark era dall'altro lato della porta e rovistava inconsapevolmente nel suo cuore.


[100 parole]



XLIX


(30. Mio)



Quando entrò in chiesa e non riuscì a scorgere lo sposo all'altare, Lois sentì il mondo crollarle addosso – ma, per fortuna, Clark l'aveva rassicurata qualche istante dopo.

Istanti che erano sembrati millenni, in verità.

Quindi, tenendo saldamente la mano sotto il braccio di Clark, percorse con estrema tranquillità la navata: in fondo si stavano appoggiando reciprocamente, 

così da rimanere coi piedi ben saldi per terra.

«Sei – quasi – mio», sussurrò Lois, sogghignando tra sé e sé.

Clark sforzò un sorriso, Lois Lane era davvero incredibile: nonostante tutto, il suo sarcasmo aveva sempre la meglio.

«Lo sono sempre stato».


[100 parole]



L.


(47. “Sì”)


Sette anni dopo



Sette anni prima ce l'avevano quasi fatta – prima che la situazione degenerasse, si intendeva.

Tutto si era risolto per il meglio, infine, sette anni dopo la “Macchia” poteva vantare un nuovo titolo da prima pagina: Superman.


Quel giorno, però, Clark si riteneva l'uomo più fortunato del mondo per un altro motivo: aveva sposato Lois, finalmente, senza alcuna interferenza esterna.

Clark le infilò l'anello all'anulare sinistro, poi rispose prontamente: «Sì».

Grossomodo, dopo quell'affermazione, il loro universo si era capovolto: eppure, nonostante tutto, nei loro occhi potevano ritrovare le memorie del passato,

nonché la forza di affrontare il futuro.


[100 parole]





* * *




E, posso dirlo, questa è la conclusione della storia – questa saga, più che altro. XD

Dunque, dunque, dunque...

per leggere queste ultime drabble dovreste essere informati su un paio di eventi:


XLVII: riferimento alla puntata 10x19 – video su YT –, come accennavo nelle note del capitolo scorso, in quella puntata Clark e Oliver hanno dovuto affrontare 

una grande minaccia, Clark è stato via per ben tre settimane e, al suo ritorno, scopre che Lois ha arredato la casa e 

che mancano ben due giorni al matrimonio.

XLVIII: riferimento all'ultima puntata – sì, quella da due ore. XD

Lois è in panico, praticamente, Clark cerca di farla ragionare.

Vi linko il video, giusto perché la lettera è qualcosa di meraviglioso. <3

Questo ci collega alla drabble XLIX, anche Clark per un momento ci ripensa.

Per fortuna le promesse di matrimonio di Lois lo fanno ragionare.

Se avete visto il puntatone finale, però, vi ricorderete che il matrimonio non è celebrato del tutto... l'oscurità emerge, Chloe salva Clark – avendo intuito

che l'anello non è quello giusto – e Clark combatte, per l'appunto. XD

{per rinfrescarvi la memoria: guardate questa scena}.

L: gli ultimi minuti del finale mostrano la vita di Lois e Clark sette anni dopo.

Clark e Lois quel giorno si devono sposare.

Ho immaginato la scena del matrimonio così, semplice e sobria.


E, detto ciò, vi ringrazio.

Ringrazio le persone che hanno commentato questa storia, coloro che vi si sono dimostrati sempre fedeli, coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate.

Grazie, davvero, per fortuna il mito di Clark e Lois è ancora vivo tra i fan. **

Vi annuncio che a breve dovrei tornare con una fic Clois, una one-shot.


Grazie ancora per esservi fermati a leggere, per me significa molto. :)


Kì.

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