Dolcemente complicati di KikiWhiteFly (/viewuser.php?uid=33036)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Capitolo (18. Occhi) ***
Capitolo 2: *** II Capitolo (21. Indifferenza) ***
Capitolo 3: *** III. Capitolo (19. Mani) ***
Capitolo 4: *** IV Capitolo (04. Orgoglio) ***
Capitolo 5: *** V Capitolo (31. Insieme) ***
Capitolo 6: *** VI Capitolo (02. Cielo) ***
Capitolo 7: *** VII Capitolo (10. Amicizia) ***
Capitolo 8: *** VIII Capitolo (40. Sognatore) ***
Capitolo 9: *** IX Capitolo (33. Brivido) ***
Capitolo 10: *** X Capitolo (48. 'Dimmelo') ***
Capitolo 11: *** XI Capitolo (20. Seduzione) ***
Capitolo 12: *** XII Capitolo (17. Labbra) ***
Capitolo 13: *** XIII Capitolo (16. Petto) ***
Capitolo 14: *** XIV - XV Capitolo ['Non farlo!'; Delusione] ***
Capitolo 15: *** XVI - XVII - XVIII capitolo ( No; Scommessa; Diritto) ***
Capitolo 16: *** XIX - XX - XXI - XXII [Istinto, Forse, Obbligo, Sciocco] ***
Capitolo 17: *** XXIII - XXIV [Mai; Scusa] ***
Capitolo 18: *** XXV capitolo [14. Magico] ***
Capitolo 19: *** XXVI, XXVII, XXVIII, XIX, XXX Capitolo ***
Capitolo 20: *** XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV Capitolo ***
Capitolo 21: *** XXXVI - XXXVII Capitolo ***
Capitolo 22: *** XXXVIII - XXXIX ***
Capitolo 23: *** XL-XLI-XLII-XLIII-XLIV-XLV-XLVI ***
Capitolo 24: *** XLVII - XLVIII - XLIX - L ***
Capitolo 1 *** I Capitolo (18. Occhi) ***
Titolo del capitolo: I
capitolo (18. Occhi)
Fandom:
Smallville
Personaggio/Coppia:
Clark Kent, Lois Lane (ClarkLois)
Prompt:
18. Occhi
Rating:
Giallo
Numero
del capitolo: 1
Avvertimenti:
Long fic, drabble
Note:
Fan fiction ambientata poco
dopo l'ottava stagione di Smallville, il rating può variare
da capitolo a capitolo.
Link
alla tabella:
http://superkiki92.livejournal.com/3235.html
-
Dolcemente
complicati.
I
Capitolo
(18.
Occhi)
Erano
stati i suoi occhi ad abbindolarla, senza dubbio. Se Lois si trovava
davanti uno specchio ad incipriarsi il naso come un'attrice americana
– come se gli uomini potessero notarlo! – era solo
ed unicamente
per motivi professionali.
Clark
era stato parecchio convincente quando aveva avuto la fantasmagorica
idea di seguire una pista fresca che gli sarebbe valsa la prima
pagina, ma Lois non sapeva che il piano includesse anche lei.
Avrebbe
dovuto fingersi la sua fidanzata, giusto per non destare sospetti.
«Una
misura di precauzione», sue testuali
parole.
Il
campanello suonò; i suoi occhi, quella volta, rischiarono
seriamente
il collasso.
[101
parole]
***
Impresa
masochistica, sì *O*
E
così anch'io sono riuscita a capire come far parte della
vita
sociale nel mondo delle fan fiction del Live Journal e ho deciso di
scrivere una long fic di ben 50 capitoli, dedicati alla mia coppia
preferita di Smallville: Clark e Lois <3.
Il
rating può variare da capitolo a capitolo, quindi per ora
metto il
rating giallo.
Dopo
le 100 frasi... arrivano i 50 capitoli, tremate! XD
Al
prossimo!
|
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Capitolo 2 *** II Capitolo (21. Indifferenza) ***
II
Capitolo
(21.
Indifferenza)
Premettendo
che Clark Kent era un articolo da prima pagina di per sé con
quello
smoking, Lois dovette darsi un contegno e cercare di recuperare la
determinazione che la contraddistingueva.
«Molto...
professionale.»
Cercò
di sembrare convincente. Clark studiò per un momento il suo
abbigliamento, dopodiché il suo sguardo venne catturato
dall'elegante tubino nero che sembrava incollarsi sul corpo di Lois.
«Anche
tu»
Disse,
offrendole il suo braccio.
C'era
una certa atmosfera nell'aria, una fatale attrazione che ambedue
volevano negare, ostentando indifferenza. Eppure, qualcosa
si
era mosso al loro interno: un elegante scoppiettio di fuochi
d'artificio che preannunciava solamente una catastrofe
imminente.
[101
parole]
|
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Capitolo 3 *** III. Capitolo (19. Mani) ***
III
Capitolo
(19.
Mani)
Se
Lois non fosse stata una brillante giornalista e Clark un intrepido
reporter, quello si sarebbe detto un normale
appuntamento.
Lois
saggiò una buona cucchiaiata di brodo, con espressione
piuttosto
deliziata; purtroppo, non si poteva dire la stessa cosa per il
soggetto davanti a lei, che fissava con sguardo criptico un'aspirante
serial killer.
«Kent,
se continui così perfino mia nonna sospetterebbe di
te.», constatò.
«E
mia nonna è cieca.»
Sfiorò
la gelida mano del ragazzo che, impercettibilmente, si mosse.
Solo
per un attimo parve avvenire tra i due un duellante scambio di
occhiate: le dita fremevano ma, orgogliosi com'erano, ostentavano
ambedue finta indifferenza.
[103
parole]
Bene,
bene.
Dunque,
questa storia acquista una piega sempre più comica - e,
credetemi, questo sì che è strano
- nonostante questo non sia il mio genere, mi piace narrare con un po'
di sano humour
<3. Il prossimo prompt che userò sarà "04. Orgoglio",
da qui inizia la vera storia Clois.
Comunque,
ringrazio AlexielFay
per aver recensito lo scorso capitolo <3. Bella, sinceramente,
non credevo che leggessi le Clois... e li fangirlassi, soprattutto.
Comunque, personalmente più che Clark Kent adoro la coppia
Clark/Lois o Clois u_u. Però, ecco, quando ci sono loro due
di mezzo le battutine mi vengono proprio spontanee -
nota questo capitolo XD. Grazie mille cara! **
|
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Capitolo 4 *** IV Capitolo (04. Orgoglio) ***
IV
Capitolo
(04.
Orgoglio)
La
verità era che l'orgoglio la frenava, terribilmente.
Sospirò
amaramente quando Clark tornò a tavola, dopo aver tratto le
sue
conclusioni: eroicamente
aveva chiamato la polizia,
l'intrepido reporter che era in lui ci aveva visto davvero bene.
Sicuramente
sarebbe finito in prima pagina, con tanto di lode dalla parte della
signorina Mercer.
Sorridendo
vittoriosamente posò un paio di banconote sul tavolo, al
ché Lois
dibatté stizzita: «Niente da fare Kent, pago
io.»
La
discussione non durò molto, si concluse con una stracciante
vittoria
da parte di Lois. Clark, d'altronde, sapeva a priori quanto fosse
inutile discutere con lei: era troppo avvezza ad aver ragione.
[104
parole]
Suvvia,
bando ai falsi convenevoli: una donna può pagare per due
ù_ù. E lo
spirito femminista che è in me è venuto fuori in
104 parole, wow
XD.
Ringrazio
Bella per il commento, mi ero dimenticata quanto fossero preziosi i
tuoi consigli :)). In effetti inizialmente avevo scritto
“assaggiare”, poi ci ho ripensato... grazie mille,
comunque! **
Lois,
comunque, mi rappresenta un bel po'... ecco perché mi
diverto tanto
a farle dire certe battute XD.
Next:
V
Capitolo (31. Insieme)
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Capitolo 5 *** V Capitolo (31. Insieme) ***
V
Capitolo
(31.
Insieme)
Ora
che camminavano l'uno accanto all'altra, sembravano davvero una
coppia di fidanzatini. Se a farli avvicinare, poi, era un ombrellino
che riparava dall'imminente pioggia, potevano dire ambedue di essere
a disagio.
«Grazie
per aver collaborato»
Le
disse lui, cercando di nascondere i difetti di balbuzie.
«Figurati,
amo
fare i supplementari a lavoro!»
In
fondo, Clark adorava il suo velato sarcasmo: la rendeva una persona
diversa dalle altre o, probabilmente, più speciale per lui
– ma
non volle accettare questa versione dei fatti.
«Quindi,
hai lavorato?»
Lois
tacque per un istante, poi ribatté entusiasta: «E'
stato un lavoro
assai piacevole, Smallville.»
[100
parole]
100
parole esatte, sì XD.
Una
conquista non indifferente XD.
Comunque,
forse qualche Cloista attenta l'avrà notato, la scena della
pioggia
e dell'ombrello sotto la quale sono riparati ambedue si rifà
ad un
episodio della nona stagione... Il primo appuntamento di Clark e
Lois *-*.
E,
detto questo, vi esorto – se già non l'avete fatto
– a guarda la
prima puntata della decima stagione di Smallville *_*. Ci
scriverò
su, a breve XD.
Alla
prossima > 02. Cielo.
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Capitolo 6 *** VI Capitolo (02. Cielo) ***
VI
Capitolo
(02.
Cielo)
Lois
quella notte aveva guardato il cielo, poiché non riusciva a
prender
sonno.
Più
osservava l'incostante cielo – ora bluastro, ora rischiarato
lievemente dal bagliore lunare – tanto più si
convinceva del fatto
che un'ipotetica relazione tra lei e Smallville
sarebbe durata
l'arco di una fase lunare. Lois non voleva conoscere nuovamente
il volto del dolore... In fondo, aveva pur sempre un orgoglio da
difendere a spada tratta. Il cielo sicuramente non le avrebbe dato
una risposta eppure, trasparente così com'era, sembrava
mostrarle
tutte le carte da gioco, come in una partita a poker. Avrebbe deciso
lei, poi, quale giocare.
[100
parole]
*
Incredibilmente,
cento parole esatte *-*.
Questa
è molto introspettiva: Lois capisce di provare davvero
qualcosa
per Clark, nonostante
voglia
negarlo... Infatti, cerca di dare il primo posto all'orgoglio.
Le
frasi finale, poi, mostrano una Lois decisamente più
convinta 3.
Alla
prossima > 10.
Amicizia.
Kiki.
|
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Capitolo 7 *** VII Capitolo (10. Amicizia) ***
VII
Capitolo
(10.
Amicizia)
Nonostante
la stanchezza mattutina, Lois riusciva a distinguere bene l'austera
sagoma che stava venendo in sua direzione.
«Osserva,
Lane.»
Le
lanciò il giornale, pieno d'orgoglio.
«Complimenti
Smallville. Allora il fondo schiena ti serve anche per sedere alla
tua scrivania e scrivere articoli come questo.»
Clark
si limitò a sorriderle, ormai abituato al suo sarcasmo.
«Riguardo
a ieri...», incalzò lui, ma Lois lo
frenò.
«Ieri?
Kent, chiariamo subito...», pizzicò con le dita il
suo sterno, «...
Siamo amici, no?»
Una
stretta di mano suggellò quel patto che voleva essere un
contratto a
tempo indeterminato: niente coinvolgimenti passionali, né in
quel
momento né mai.
[102 parole]
*
Amici,
certo u_u.
Ragazze
e ragazzi, ieri sono arrivata fino al ventiduesimo capitolo di questa
long... La decima stagione mi sta prendendo in modo sconvolgente,
Clois power! (L)
Ci
vediamo al prossimo capitolo > 40.
Sognatore.
|
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Capitolo 8 *** VIII Capitolo (40. Sognatore) ***
VIII
Capitolo
(40.
Sognatore)
Osservarla
impartire ordini era piuttosto divertente: la sua sicurezza era
inscalfibile. Adesso ritornava alla sua scrivania e Clark era
costretto a staccare lo sguardo da lei, per concentrarsi senza alcuna
distrazione sulle sue ricerche. Ogni tanto gli occhi guizzavano verso
l'alto, incontrando quelli della ragazza, totalmente presa dal futuro
articolo, che sarebbe finito senza ombra di dubbio in prima pagina.
Eppure,
sulle loro labbra la
parola
amicizia stonava terribilmente; Clark continuava
a sognare, a
farsi strani film in testa, immaginando le più improbabili
conseguenze. Stava solo mentendo a se stesso – ne era
cosciente –,
portando avanti quella messa in scena.
[102
parole]
*
Questa
è più introspettiva, ho analizzato ciò
che prova Clark, dal
momento che – come avrete notato e come mi hanno ricordato
nelle
recensioni XD – tratto quasi sempre Lois – cosa
posso farci,
questa donna è il mio idolo :D.
Ringrazio
myki
per aver commentato tutti i capitoli – grazie mille, le
tue recensioni mi hanno strappato più di un sorriso : )
–, non ti
preoccupare per l'apostrofo XD.
Sono
contenta che questa storia ti piaccia così tanto, scrivere
cento
parole risulta più difficile di un racconto, giuro
°°. Ho guardato
più Lois, hai pienamente ragione, è uno dei miei
personaggi in
assoluto preferiti per quanto riguarda i telefilm 3... Ora,
però, la storia inizierà a prendere una piega
diversa: dal prossimo
capitolo si entra nel vivo del Clois u_u.
(Okay,
mi contengo... Non posso fare spoiler su una mia
fan fiction X
D).
Grazie
ancora **.
Next:
33. Brivido
|
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Capitolo 9 *** IX Capitolo (33. Brivido) ***
IX
Capitolo
(33.
Brivido)
Lois
stiracchiò le braccia in alto, dopo aver concluso
l'articolo. Si
accorse in quel momento di essere la sola ad essere rimasta in
ufficio fino a quell'improponibile orario; con il tempo e con una
buona dose di caffè ci aveva fatto l'abitudine, dormire
poche ore
non la spaventava più come un tempo.
Si
liberò dei tacchi, sbottonò i bottoni della
camicetta e sciolse la
lunga coda di cavallo, assumendo un atteggiamento meno professionale.
D'altronde, non c'era nessuno al Daily Planet... O questo era quello
che aveva creduto sino a quel momento, finché un brivido non
serpeggiò lungo la sua schiena.
[100
parole]
|
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Capitolo 10 *** X Capitolo (48. 'Dimmelo') ***
X
Capitolo
(48.
“Dimmelo”)
Probabilmente,
in quelle vesti, poteva sembrare una donna dai facili costumi. Clark
la osservò per un buon minuto e Lois si sentì
improvvisamente
irritata: tutto quel silenzio le dava il tormento, tant'è
che
dovette richiamarlo più volte.
«A
onor del vero ci tengo a dire che pensavo di essere da sola,
Smallville.»
Clark
cacciò le mani dalle tasche, sedendosi al bordo della
scrivania.
«Non
sei l'unica dipendente ossessionata dal lavoro evidentemente,
Lois.»
Quest'ultima
sbuffò un paio di volte, troppo stanca persino per
battibeccare.
Poi, la voce del ragazzo proruppe nel silenzio più assoluto:
«Dimmelo.»
Mormorò,
ad una spanna dal suo volto.
[101
parole]
*
E
qui entriamo “nel vivo” della storia XD.
Next:
20.
Seduzione.
Ci
tengo a ringraziare myki,
lo scorso capitolo non l'avevo fatto
°°. Comunque, avevo scritto da tempo la raccolta... e
il caso vuole
che lo scorso capitolo – e gli altri a seguire, vedrai
– fossero
dal punto di vista di Clark XD. Comunque, io adoro “Le
avventure di
Clark e Lois” (Lois è interpretata da una
fantastica Teri Hatcher,
poi **), lo seguo anche io da sempre **.
Grazie
mille, un bacio!
<3
|
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Capitolo 11 *** XI Capitolo (20. Seduzione) ***
XI
Capitolo
(20.
Seduzione)
«Cosa?»
Lois
aveva un'espressione indecifrabile.
«Lo
sai...», insistette, «... L'amicizia non
è cosa che confà per
noi, Lois.»
Il
cipiglio astuto che aveva assunto Clark aveva del veritiero,
purtroppo non poteva negarlo. I due braccioli della poltrona erano
bloccati dalle sue mani, per quanto volesse studiare una possibile
via di fuga si accorse che non ce n'era affatto bisogno,
poiché
nemmeno lei voleva sottrarsi a simili lusinghe. Un fremito le
attraversò tutto il corpo, la razionalità stava
davvero venendo
meno.
Era
troppo
tardi: non poteva
più fermare le labbra di
Clark e non voleva
più frenare il suo istinto.
[99
parole]
*
Eh,
chissà cosa deciderà Lois vi starete chiedendo...
Aggiornerò domani - miracolo, lo so u__u -, non dovrete
stare ancora per molto sulle spine :). Grazie myki,
tranquilla... sii pure sincera XD. Anche se certe parole, a onor del
vero (per l'appunto xD), fanno parte del mio stile devo informarti XD.
Anzi, grazie per aver espresso la tua opinione sinceramente :).
Alla
prossima:
17. Labbra
|
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Capitolo 12 *** XII Capitolo (17. Labbra) ***
XII
Capitolo
(17.
Labbra)
La
mano di Clark s'impigliò accidentalmente
tra i suoi capelli
e, per una volta, Lois non trovò nulla da replicare.
«Tu
sei davvero...», cercò di trovare un aggettivo che
calzasse a
pennello, «... insistente.»
Non
credeva che il tavolino potesse diventare un letto utilizzabile al
primo inconveniente – se tale si poteva
definire quello che
da lì a poco sarebbe avvenuto – eppure, si stava
dimostrando
estremamente utile.
Si
stavano baciando, rinnegando ogni principio – le labbra si
sfioravano, poi si lasciavano; pochi attimi, dopodiché si
ritrovavano nuovamente, come se avessero da regolare un conto in
sospeso –, ma non sembravano provare un gran dispiacere.
[106
parole]
Ho
sforato un po' con le parole, già XD.
Ringrazio
myki e Preiste per aver commentato... da qui, la parte più
“succulenta” - o, meglio, lemon – della
faccenda *_*.
Rispondo
velocemente ad una cosa che mi hanno fatto notare: i numeri davanti
al titolo del capitolo sono i prompt, ovvero
sia una serie di parole contenute in una tabella, che devo usare al
fine di completarla. La tabella si trova sul Live Journal e
dovrò
scrivere 50 capitoli ^^.
Ringrazio
tutti i lettori.
Alla
prossima > 16.
Petto
|
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Capitolo 13 *** XIII Capitolo (16. Petto) ***
XIII
Capitolo
(16.
Petto)
Clark
sentiva un paio di dita tremanti sul suo petto ma preferiva lasciarle
ballare senza indugi, come se fossero padrone di quella danza senza
inibizioni.
Incrociò
i suoi occhi e d'un tratto li sentì incollati ai propri: non
erano
più sulla terra, sopra lo scomodo tavolino del Daily Planet,
completamente ignari della realtà che li circondava.
Osservò il
petto di Lois – si alzava e si abbassava in sincrono
– poi vi
posò sopra le labbra; sentì solamente un sospiro
di piacere,
null'altro. Di solito era lei a prendere in mano la situazione ma,
per quella volta, si disse, poteva lasciarsi domare.
[102
parole]
Eccomi
qui, la situazione si fa sempre più complicata –
il titolo non è
casuale, neh u_u.
Grazie
mille myki, ci tengo all'introspezione di Lois – la trovo
molto
difficoltosa ma avendo lo stesso grado di acidità cerco di
immedesimarmi in lei –; comunque, quando clicchi il tasto
“Consiglia” dovrebbe apparirti una schermata con il
link della
storia stessa, dopodiché dovresti cliccare su
“condividi”.
Intendevi Facebook, vero? °_°.
Grazie
comunque, non sono un asso nelle spiegazioni come avrai notato XD.
Ringrazio
anche evelyn_cla... guarda, normalmente sono una persona
tremendamente logorroica, è stata una sfida nel vero senso
del
termine scrivere una long fic formata da drabble di cinquanta
capitoli. Si fa per il Clois, su XD. Grazie mille : *.
Alla
prossima > 46. “Non farlo!”
|
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Capitolo 14 *** XIV - XV Capitolo ['Non farlo!'; Delusione] ***
XIV
Capitolo
(46.
“Non farlo!”)
Il
mattino seguente Lois lo svegliò, strattonandolo
semplicemente per
un braccio. Clark aprì gli occhi, realizzando solo in quel
momento
lo scenario che si presentava davanti i suoi occhi: oggetti sparsi in
ogni dove e vestiti gettati distrattamente pochi metri più
in là.
A
giudicare dalle sfumature nel cielo, erano grossomodo le cinque del
mattino; Lois si era appena vestita, ora si stava acconciando i
capelli davanti uno specchietto a portata di mano. Clark stava per
avvicinarsi per rivolgerle parola o, forse, per baciarla. Fu lei a
frenarlo, prendendo le debite distanze: «Non farlo!»
Esclamò,
in tono risoluto.
[98
parole]
XV
Capitolo
(12.
Delusione)
Il
ragazzo arcuò il folto sopracciglio ma lei lo
frenò nuovamente,
prendendo in mano le proprie cose. «Non parliamone
più, okay?»
Lo
liquidò con quattro parole, quasi volesse considerare quella
notte
il risultato di un infelice ubriacatura... Eppure erano stati
entrambi lucidi, totalmente coscienti e consenzienti: cos'era che
adesso turbava Lois?
Clark
sospirò rammaricato: sembrava che entrambi ignorassero la
tempesta
interiore e si limitassero solamente a provare attrazione l'un per
l'altro. Lois gli diede le spalle, tuttavia Clark non si arrese... se
aveva trovato il coraggio di aprirsi a
lei come non gli succedeva da tempo, poteva anche affrontarla faccia
a faccia, no?
[103
parole]
_______
Sì,
double drabble : D.
Anche
il prossimo sarà così, quindi avrete:
“No” e “Istinto”
v_v.
Con
le feste di mezzo ho rallentato i tempi di aggiornamento ma non
temete... riprenderò presto e più velocemente,
soprattutto!
Intanto
ringrazio evelyn_cla (oddio sì, io sono
una persona
abbastanza “prolissa”, so cosa vuol dire affrontare
questo tipo
di sfida. Infatti le riscrivo molte volte le drabble prima di
postarle, sono sempre lunghette e poco “immediate”
all'inizio XD.
Ti ringrazio per i complimenti, confido anche in questo capitolo **),
myki (Non hai visto la decima serie? Corri a
vederla, è
totalmente Clois *_*. Ti si illumineranno gli occhi, sono sicura **.
E sì, diciamo che Lois domata
è solo in funzione di un
determinato atto, normalmente non credo che si farebbe domare XD. E
grazie per aver trovato il modo di consigliare, la cosa mi rende
molto feliceee *saltella allegramente*
*__*.
Un bacio <3)
A
presto, lettori... ne approfitto per augurarvi anche buone
feste!
:
).
Kiki.
|
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Capitolo 15 *** XVI - XVII - XVIII capitolo ( No; Scommessa; Diritto) ***
XVI
Capitolo
(49.
“No”)
Lois
odiava tornare sugli argomenti, Clark la conosceva sin troppo bene,
difficilmente avrebbero riparlato di quella notte.
In
quel momento Clark si rese conto di una cosa: se desiderava che Lois
fosse parte della sua vita – che ne fosse parte integrante,
si intendeva – allora avrebbe dovuto rivelarle il suo segreto.
Clark
fece un respiro profondo, poi la cercò; Lois, come al
solito, era
seduta alla sua scrivania – intenta a competere con il resto
del
Daily Planet per una testata di giornale.
«
Lois, dovremmo parlare. », disse.
Lois
sorrise per un breve istante, poi rispose di rimando: « No.
»
«
Lo prendo per un sì. »
[110
parole]
XVII
Capitolo
(43.
Scommessa)
«
Smallville, sei duro d'orecchi? In questo momento potresti
corrompermi solo per un paio di ciambelline.
»
Lois
distolse per un momento lo sguardo e roteò le pupille in
alto; un
attimo dopo, il tempo di alzare al cielo gli occhi ed abbassarli
nuovamente, un odore familiare penetrava nelle sue narici.
«
Adesso possiamo parlare? »
Lois
lo invitò ad accomodarsi e, dopo aver dato un morso alla sua
ciambella, disse: « Scommetto che se ti avessi chiesto un
paio di
diamanti me li avresti portati comunque. »
Lois
ridacchiava ma, invero, la situazione non era affatto comica
–
solo per un momento Clark prese seriamente in
considerazione
la scommessa.
[110
parole]
XVIII
Capitolo
(27.
Diritto)
Lois
aveva il diritto di sapere – Clark continuava a ripeterselo,
giocando nervosamente con le dita.
«
Di cosa volevi parlarmi? », incalzò lei,
« Non hai rubato le
ciambelle per me, vero? »
Clark
negò placidamente con il capo, poi strinse la sua mano:
« Mi fido
di te. »
Lois
parve sul punto di arrossire: in quel momento, l'unica cosa che
Clark avrebbe voluto possedere era la capacità di leggere
nel suo
sguardo – ma, contro ogni supposizione logica, riusciva solo
a
perdersi in esso.
Poi,
qualcosa ruppe l'atmosfera ed uno scossone enorme fece traballare
l'intera redazione del Daily Planet: ora, era suo diritto
salvare l'intera umanità.
[109
parole]
*
Note:
Lo
so, sono davvero pessima – quando mi prende il “blocco
dello
scrittore” è finita.
Comunque,
ho deciso di portare la fan fiction agli eventi della decima
stagione. Dal prossimo capitolo in poi, infatti, narrerò
alcuni
eventi della decima stagione (il prossimo, comunque, sarà
basato
sulla 09x22, “Salvation”),
aggiungendo del mio, ovviamente
;D.
Potrei
dire che dal primo capitolo fino a quest'ultimo questa storia
è
stata una “What If...?” –
anche perché tutto ciò che è
accaduto tra Clark e Lois finora, inclusa la scena lemon, è
di mia
totale invenzione – ora cercherò di seguire il
corso degli eventi,
inserendo opportuni riferimenti (con video, citazioni e credits ;D).
Cercherò
di aggiornare quotidianamente – sì, sfida con me
stessa signori XD
–, a blocchi di tre / quattro drabble al giorno. Mi
è tornata
l'ispirazione <3.
Kì.
|
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Capitolo 16 *** XIX - XX - XXI - XXII [Istinto, Forse, Obbligo, Sciocco] ***
XIX.
Capitolo
(36.
Istinto)
Lois
sentì due braccia afferrarla improvvisamente e, sulle prime,
le
parve addirittura di volare.
Non
era riuscita ad individuare bene l'oscura figura ma, tra le sue ampie
braccia, la sua naturale sete di curiosità –
difetti del mestiere
– poteva andare a farsi benedire.
Lois
se ne stava immobile, leggermente affannata, qualche centimetro la
distanziava dal suo eroe. Poteva sembrare stupido ma, in quel
momento, si sentì vicina a lui più di chiunque
altro.
Quando,
poi, l'intrepido eroe suggellò il loro rapporto con un
romantico
bacio, a Lois parve tutto più chiaro: i pezzi del puzzle si
composero insieme, improvvisamente.
[100
parole]
XX.
Capitolo
(08. Forse)
Forse
era il destino, forse mera casualità, ma
Lois gli era
accanto: lo chiamò più volte, altrettante fu sul
punto di perdere
le speranze.
Solo
quando vide il coltello che lampeggiava di blu, conficcato nel petto
dell'amato, acquisì coscienza dei fatti: quello strano
oggetto lo
indeboliva, non c'era altra spiegazione.
Lois
allora, si disse, avrebbe dovuto fare di tutto per salvarlo, persino
rischiare: prese il coltello, lo estrasse con forza dalla carne e lo
lanciò pochi metri più in là.
Poi,
quando lo sentì respirarle sul collo, fuggì: forse
non era
ancora il caso di fargli capire che “sapeva”.
[100
parole]
XXI.
Capitolo
(26.
Obbligo)
Curiosamente
era sopravvissuto ma, dopo quell'accaduto, i suoi obblighi
erano diventati fondamentali.
Ciò
significava, in parole povere, che innamorarsi non poteva rientrare
nei programmi: se fosse morto Lois non avrebbe mai saputo cosa voleva
dirle davvero e lui, d'altro canto, non poteva permettersi quelle
debolezze così umane.
Avrebbe
messo da parte i suoi sentimenti, da quel momento in avanti, in
funzione del bene supremo. Così, forse, avrebbe reso
orgoglioso
Jor-El.
Ecco
perché quando Lois gli si avvicinò pimpante, si
fece rigido.
Obbligarsi
ad un tale supplizio lo faceva star male, più degli stessi
nemici
che fino ad allora aveva fronteggiato.
[100
parole]
XXII.
Capitolo
(07.
Sciocco)
Quando
Lois incrociava il suo sguardo si sentiva miseramente umiliata:
aveva intuito la ragione di quell'apparente distacco, certo,
ciò che
non riusciva davvero a comprendere era l'assoluta mancanza di fiducia
di Clark nei suoi confronti.
Pensava
di aver ampiamente dimostrato quanto tenesse al suo segreto, il fatto
che la sua lealtà fosse ricompensata in quel modo la
atterriva.
Clark
ormai le rivolgeva più silenzi che parole,
l'unica
cosa che Lois poteva fare era adeguarsi. Abituata com'era alla sua
poca eloquenza, sussultò quando Clark gli si
avvicinò di soppiatto – ovviamente, le chiese solo
di leggere una bozza. Cos'altro si
aspettava?
[100
parole]
*
Tutte
di 100 parole, yep! *-*
Dunque,
alcune note:
XIX capitolo: si riferisce alla [09x22
- Salvation] (LOL, ho addirittura trovato la scena in
italiano XD)
XX capitolo: si riferisco alla [10x01
- Lazarus].
XXI - XXII - le ultime due sono molto più introspettive
[presumibilmente collocate tra la 10x02 - 10x03]
Hope you like it
<3.
Kiki.
|
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Capitolo 17 *** XXIII - XXIV [Mai; Scusa] ***
XXIII.
Capitolo
(28.
Mai)
E
va bene, si disse, se avrebbe dovuto dimenticarlo il primo passo era
quello di costruirsi una vita sociale degna di tale
appellativo.
Chloe
le presentò uno stallone di tutto rispetto e Lois per una
sera si
rese presentabile – optò un tubino nero, molto
retrò, che le
stringeva i fianchi meravigliosamente.
Ma,
in compagnia di quel baldo giovane, sentì di tradire
se
stessa: né uscendo con altri ragazzi, né
ignorando le palpitazioni
all'altezza del cuore ogni volta che le ante dell'ascensore del Daily
Planet si aprivano, poteva trovare una cura.
Il
mal d'amore, a quanto pareva, era inguaribile.
[99
parole]
XXIV.
Capitolo
(50.
“Scusa”)
«
Andiamo, Smallville, è solo una rimpatriata! »
Constatò
Lois, dandogli un pugno secco sulla spalla; in effetti non aveva
tutti i torti, se si trattava di una banalissima rimpatriata tra
vecchi compagni di liceo poteva concedersi uno “strappo
alla
regola” – che, poi, Lois avesse
frequentato il liceo solo per
tre settimane era tutt'altro paio di maniche.
«
Se la metti così... »
Disse,
ripescando nei vecchi scatoloni ricordi ormai sepolti. E, tra quelli,
anche una certa fotografia assieme a Lana Lang.
Quando
Lois la vide, tutto fu più chiaro: « Scusa.
», sibilò, chinando
un po' il capo.
[101
parole]
*
* * *
Ebbene
sì, due drabble... perché sto lavorando ancora
sul prossimo gruppo
da quattro **.
L'ultima
drabble, in particolare, si riferisce alla puntata 10x04
[“Homecoming” - “Rimpatriata”
nella versione italiana ], per
intenderci: prima del fluffoso momento Clark/Lois,
quando lui
le confessa di amarla – cosa che, d'altronde,
sapevamo
tutti da tempo ù__ù.
<3.
Kì.
|
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Capitolo 18 *** XXV capitolo [14. Magico] ***
XXV. Capitolo
(14. Magico)
Il tempo si era
fermato improvvisamente, ogni cosa sembrava immobilizzata; anche quel
giorno, a quanto pareva, Smallville pullulava di eventi sovrannaturali
– ordinaria amministrazione, insomma.
Poi, Brainaic
comparve dal nulla con il suo anello della Legione, Clark
arcuò sospettosamente un sopracciglio.
«Cosa
diavolo ci fai qui?!»
Domandò,
convinto di avere a che fare con il nemico.
«Indugi
così tanto sul tuo passato, da non renderti conto che il
futuro è proprio davanti i tuoi occhi.»
Rispose Brainaic,
indicando un punto ben preciso.
Seguendo la direzione
indicata dall'insospettabile alleato, Clark si rese conto quanto fosse
magico il sorriso di Lois Lane.
Sì, un capitolo oggi ùù.
Non ero abbastanza soddisfatta delle altre – ed io sono una
dannata perfezionista e__e.
Questa si riferisce alla 10x04, quando “spunta”
Brainaic dal nulla per intenderci ùù *
quel gran figo di James Masters °ç°... il
vampiro Spike di Buffy <3 *
Kì.
PS: sono arrivata a metà, wow! *O*
|
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Capitolo 19 *** XXVI, XXVII, XXVIII, XIX, XXX Capitolo ***
XXVI.
Capitolo
(13.
Domani)
Clark
la strinse tra le sue braccia e, mai come allora, si sentì
più
forte.
Un
sottofondo musicale riempiva l'aria, tutto quel che c'era attorno
aveva perso corporeità; in quel momento dimenticarono le
responsabilità, volevano semplicemente assaporare quel
momento –
proprio come aveva suggerito Clark.
Quindi,
rimasero lunghi minuti a guardarsi negli occhi: la musica era
terminata ma loro continuavano a dondolare, quasi fossero sospinti da
una forza misteriosa.
Erano
due giornalisti dotati, indubbiamente, ma sembrava che fosse sfuggito
loro un particolare: non si erano accorti che la musica era nel loro
cuore – e l'avevano ignorata per troppo
tempo.
[100
parole]
XXVII.
Capitolo
(29.
Sempre)
La
mattina dopo Lois era entrata in ufficio con aria raggiante,
attirando tutte le attenzioni– ignorarla era quasi
impossibile.
Clark
se ne stava comodamente seduto alla sua scrivania, leggendo le
notizie in prima pagina; Lois,
allora, gli rubò
il quotidiano di mano, poiché adorava mettere alla prova la
sua
infinita pazienza.
«Mi
rubi ancora il giornale, Lois? A saperlo ne compro uno in
più la
mattina», ironizzò Clark.
Lois
si issò in piedi, gli consegnò il giornale e
sussurrò
maliziosamente: «Sempre,
Smallville. Te lo ruberò sempre», sorrise,
«Anzi, per sempre»,
ridacchiò, stavolta, rubandogli un bacio a fior di labbra.
[99
parole]
XXVIII.
Capitolo
(15.
Storia)
Venne
anche il giorno in cui Clark finalmente parlò a cuore
aperto: quando
confessò di essere la –
famigerata – Macchia, Lois
sentì un calore salirle fino al cuore.
Conosceva
la sua identità da tempo, tuttavia sentire quella
confessione
direttamente dalle sue labbra per Lois era stata una grande prova di
fiducia.
In
quel preciso istante Lois capì che le loro vite sarebbero
cambiate:
Clark avrebbe condiviso con lei le sue paure, le sue
responsabilità
e quant'altro avrebbe voluto raccontarle.
Iniziavano,
insomma, ad essere storia – ambedue
avvertirono la
consistenza del loro legame: che si chiamasse destino o semplice
calamità.
[100
parole]
XXIX.
Capitolo
(39.
Memoria)
Il
fatto che Clark sparisse nel cuore della notte la intimoriva, il
più
delle volte, anche se il motivo le era ben noto.
Quindi,
si disse, avrebbe atteso quieta il ritorno del suo eroe –
tuttavia,
era risaputo, la pazienza non rientrava tra le sue virtù.
Iniziava
a capire i sentimenti di sua madre ogni qual volta attendeva il
ritorno di suo padre: spesso la sentiva scendere le scale nel cuore
della notte, Lois la seguiva, si appoggiava alla finestra e aspettava
– ben sapendo che il generale sarebbe
tornato l'indomani.
Per
quanto tentasse, Lois non riusciva proprio a dormire.
[100
parole]
XXX.
Capitolo
(34.
Notte)
Clark
rientrò nel cuore della notte, cercando di non far rumore.
Lois,
però, lo stava aspettando sveglia: osservò per un
lungo secondo il
suo viso, come per disegnare i suoi lineamenti mentalmente, poi lo
avvicinò a sé.
Clark
credeva che avesse fatto un brutto sogno, tanto pareva spaventata
–
quindi, lasciò che le labbra di Lois ritrovassero la dovuta
sicurezza sulle sue.
«Io
ho paura quando non ci sei, sai? Anche se sei un super-eroe».
Clark,
allora, capì: si trattava di una reazione normale,
assolutamente
ammissibile.
«Lo
so, Lois, scusami», sussurrò, prima di lasciarsi
avvolgere in un
abbraccio.
[98
parole]
*
Lo
so, faccio lunghe assenze – ma quando ritorno ho in serbo un
bel
po' di drabble.
Dunque,
per chi ha visto la decima stagione: sì, ho narrato a grandi
linee
gli avvenimenti della 10x04 – che amore quella puntata, la
scena
finale (ç_ç) – e la 10x05, la
“confessione” di Clark.
Ho
voluto narrare dei “moments” della vita di Clark e
Lois,
distaccandomi per un attimo dalla narrazione di base.
Poi,
come vedete, sono tornata con le ultime due drabble ad una certa
“consequenzialità”. Le prossime drabble
partiranno proprio da
questo: la paura, l'ansia, il timore.
Non
escludo qualche riferimento alle puntate andate in onda negli USA, vi
avviso.
A
presto! :)
Kì.
|
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Capitolo 20 *** XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV Capitolo ***
XXXI.
Capitolo
(35.
Giorno)
Agli
occhi di Clark era sembrata una vera sciocca, probabilmente, qualche
ora prima.
Quelli
erano i pensieri di Lois, all'incirca alle sette e mezza di mattina;
Clark scendeva le scale proprio in quel momento, dopo la lunga
nottata che aveva passato era lecito che le sbadigliasse
rumorosamente in faccia.
«Ti
leggo nel pensiero, Smallville: doppia miscela di caffè, se
ne hai
bisogno potrei anche iniettartelo nelle vene».
Clark
prese tra le mani la tazza e ne bevve un modesto sorso. Poi,
sorprendentemente, ridacchiò – l'impeccabile
humour
mattutino di Lois valeva molto più di un paio di tazze
mattutine di
caffè.
[100
parole]
XXXII.
Capitolo
(41.
Precario)
Quindi
Lois lo osservò trangugiare avidamente il caffè
e, una volta che
ebbe finito, gli pulì con l'indice le labbra umide.
Erano
quei momenti di ordinaria vita coniugale – o quasi
– ad
estraniarli completamente dal mondo esterno.
Poi,
Clark tornava ad essere l'eroe sul quale gravava la salvezza
dell'intera umanità e, in men che non si dica, si
volatilizzava con
la sua super-velocità.
Un
attimo dopo la tazza di caffè, ormai vuota, era scivolata a
terra e
Lois raccolse i cocci che si erano frantumati –
capì, allora, che
la loro relazione poggiava su un fragile
equilibrio, talvolta
precario.
[100
parole]
XXXIII.
Capitolo
(09.
Pericolo)
Quella
soleggiata mattina il “Daily Planet” sembrava
piuttosto
movimentato: i giornalisti correvano a destra e a manca, talvolta
urtandola, alla ricerca di qualche succoso scoop sul quale poter far
luce.
Lois
prese in mano il giornale, il suo eroe aveva
conquistato
ancora la prima pagina: i salvataggi notturni, a quanto pare, avevano
fatto il giro delle redazioni americane più importanti.
L'ennesimo
giornalista le passò accanto, in quel momento, colpendola
con una
sonora gomitata; Lois traballò per un istante e non si era
ancora
voltata ad imprecare contro il povero malcapitato che Clark l'aveva
afferrata tra le sue forti braccia.
[100
parole]
XXXIV.
Capitolo
(06.
Nuvole)
«Vedo
che i tuoi riflessi pronti sono serviti a poco, ieri»,
obiettò sarcasticamente Lois, mostrandogli una foto sbiadita
della
Macchia
in prima
pagina.
«Non
preoccuparti, Lois», rispose lui, «Mi guardo bene
dalla stampa».
Per
quanto Lois tentasse, non riusciva proprio ad ignorare il tripudio
che circolava intorno alla notizia del giorno. Si affacciò
nuovamente la paura, quindi, non riusciva a spiegarsi quell'insensato
timore, eppure era la fonte di tutte le sue angosce.
«Sono
debole, vero?».
Lois
rabbuiò lo sguardo e Clark, di tutta risposta, le
tirò insù il
mento: «Lois Lane, non ho mai conosciuto qualcuno
più forte di te».
[100
parole]
XXXV
Capitolo
(22.
Risate)
Lois
sbatté le ciglia più volte, quasi incredula:
sulle labbra di Clark
pareva che le parole fossero sempre importanti. Quindi si
trovò ad
annuire tacitamente e, per una volta, fu lui a strapparle una risata:
«Anche perché, la Lois Lane che conosco io
è cresciuta a pane e
kamikaze».
«Smallville,
non ti approfittare della mia debolezza: anni fa ho imparato a
manovrare un kamikaze», gli puntò l'indice sullo
sterno, sebbene
quella non fosse esattamente una cosa della quale vantarsi.
Ciononostante,
Clark la prese molto seriamente; dichiarò, con sarcasmo, che
il suo
caratterino doveva essersi formato proprio in quegli anni, infatti.
[100
parole]
* * *
Dunque, poche parole: le quattro drabble sono di
mia totale inventiva, nessun collegamento con le puntate
della decima stagione. Qui mi sono soffermata
soprattutto sulla "paura", sebbene Lois sia tanto forte
penso che, parimenti, sia molto fragile.
L'ultima, invece, è più
scherzosa - "per spezzare il ghiaccio", come si dice. ;D -, le drabble
seguenti
avranno infatti questo andamento - ve lo anticipo.
:D
Vi ringrazio per aver letto, alle prossime!
In questo periodo sono molto ispirata, vi anticipo
che potrebbero arrivare a breve. *^*
E... wow, siamo già arrivati alla
trentacinquesima drabble? °-°
*sconvolta*.
Kì.
|
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Capitolo 21 *** XXXVI - XXXVII Capitolo ***
XXXVI
(32.
Nudità)
«Eppure,
Smallville, c'è una cosa che non sai delle donne
kamikaze», obiettò
Lois, pregandolo sottovoce di seguirla nella stanza delle fotocopie.
Clark,
incuriosito, stette al gioco: il mondo, a quell'ora, pareva che non
necessitasse della sua presenza.
Quindi seguì la fidanzata nello
sgabuzzino delle fotocopie e, una volta assicuratosi che la porta
fosse ben chiusa, lasciò che le labbra di Lois si
avventassero sulle
sue.
«E,
quindi, quale sarebbe questa cosa?», mormorò,
piuttosto
incuriosito, lasciandosi aprire la patta dei pantaloni.
«Mi
pare ovvio, tesoro: attaccano sempre per
prime», lo puntellò
per un momento con lo sguardo, dopodiché
ridacchiò sonoramente.
[99
parole]
XXXVII
(03.
Letto)
Grossomodo,
quella pila di fogli pareva avere le sembianze di un letto: quindi,
Lois lasciò che Clark vi si adagiasse sopra,
dopodiché lo baciò
con foga sul collo.
Le
mani di Clark, nel frattempo, si stavano dimostrando estremamente
utili: frementi, avevano tirato giù la zip della sua
gonna;
poi,
avevano dimostrato di saper compiere le scelte giuste slacciando i
bottoni della sua camicetta.
Sicuramente,
quella si sarebbe rivelata una notizia da prima pagina qualora fosse
stata scoperta: l'intrepida reporter e la famigerata Macchia,
l'eroe più popolare di tutti i tempi,
colti in fallo in un romantico
quanto turbolento scontro corpo a corpo.
[102
parole]
*
* *
Ebbene
sì, stavolta aggiorno con due drabble.
Scusatemi,
in questo periodo sto organizzando molti esami e
sto scrivendo pochissimo. ç_ç
Anyway,
spero vi siano piaciute. :D
Kì.
|
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Capitolo 22 *** XXXVIII - XXXIX ***
XXXVIII
(42.
Capolavoro)
Il
momento più bello non era l'atto in sé, quanto
quello
immediatamente successivo: l'attimo in cui i loro occhi si
incrociavano, le dita
si intrecciavano ed in silenzio si dicevano
molte più cose di quante ne pensassero.
Sarebbe
stato bello condividere quel momento, sì, se solo il suo
fidanzato
non avesse un udito speciale: lo capiva dal modo in
cui le
sopracciglia
si aggrottavano, dalla smorfia che si dipingeva
sulle
sue labbra e dallo sguardo che Clark le destinava.
«Capisco»,
si limitava a rispondere Lois, abbottonandosi la camicetta.
Il
tempo di sollevare lo sguardo e Clark si era già
volatilizzato.
[100
parole]
XXXIX
(23.
Pianto)
Eppure
capitava che Clark si assentasse per ben ventiquattr'ore: se coprirlo
in redazione non era un problema, non poteva dire altrettanto
riguardo la sua vita privata.
Essere
la compagna di un eroe era impegnativo, sicuramente, tuttavia Lois
doveva pensare al bene comune.
Non
poteva permettersi di essere egoista, no.
Loro
non potevano esserlo.
Agli
eroi era richiesto un certo rigore e, probabilmente, anche alle
compagne di tali valorosi patrioti: eppure, nonostante tutto,
le
lacrime cavalcavano i suoi zigomi – Lois
si diede mentalmente della
stupida, pensando che la sua reputazione al “Daily
News” ne sarebbe uscita distrutta.
[98
parole]
*
* *
Anche
oggi ne aggiorno due, sì.
Vi
annuncio ufficialmente che prossimamente posterò dal
capitolo XL al
XLVI.
Per
poi concludere con le altre il capitolo seguente – in
pratica,
altri due aggiornamenti ed ho concluso.
Ma,
intanto, ho già un'altra idea in mente – molto
più breve, sì. XD
Queste
due drabble non si riferiscono agli episodi di Smallville, sono
totalmente di mia inventiva.
Hope
you like it. *^*
Kì.
|
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Capitolo 23 *** XL-XLI-XLII-XLIII-XLIV-XLV-XLVI ***
XL
(38.
Rumore)
Un
rumore irruppe improvvisamente nella stanza, Lois si preparò
a
temere il peggio.
Quando
Clark comparve in un ritaglio di luce, però, si
rilassò: si lasciò
andare ad un lungo sospiro, poi abbassò leggermente le
spalle.
«Smallville!
Se ci riprovi ti ammazzo».
«Con
una forcina?», domandò Clark, indicando l'oggetto
che Lois teneva
tra le mani.
Lois
abbassò la pericolosa arma da
combattimento, in sua difesa
poteva dire di non aver avuto molto tempo per pensare.
«No,
Kent. Con le mie mani».
Lois
abbozzò un ghigno malefico, Clark temette seriamente per la
propria
incolumità.
«Rimanda,
Lane. Almeno fino a domani sera».
[100
parole]
XLI
(25.
Dipendenza)
«Cosa
succede domani sera?», domandò tutta eccitata
Lois, abbandonando le
minacce di morte imminente.
«Lo
scoprirai».
Clark
era enigmatico, quella era una delle cose che amava della sua
personalità. Parimenti, odiava quella sfumatura del suo
carattere.
«Smallville,
ti informo che sono una giornalista. Non esistono sorprese per me,
solo scoperte».
Lois
incrociò le braccia al petto, piuttosto impettita.
«Sei
affamata di giornalismo, Lane».
«Senti
chi parla», obiettò Lois, fulminandolo con
un'occhiata.
«Al
momento, rimanderei lo scoop», disse
Clark, prima di
stringerla tra le sue braccia.
Lois
capì una cosa, quella sera: per quanto lo negasse, Clark era
la sua
dipendenza.
[100
parole]
XLII
(45.
Serenità )
L'indomani
sera Lois arrivò in ritardo, adducendo una serie di
motivazioni.
Clark
le aveva ascoltate ma, in quel momento, pensava a ben altro: quella
sarebbe dovuta essere la sera più speciale che Lois avesse
mai
vissuto.
Poiché,
in tutta onestà, stupire Lois era un'ardua impresa.
Infatti,
riuscire a farle quella proposta gli risultava parecchio difficile:
dovette persino inventare di avere un'emergenza improrogabile, solo
per poterla lasciare senza fiato.
E,
invero, i suoi sforzi erano stati premiati: quando Lois vide una
pioggia di petali bianchi cadere dal cielo ne rimase
letteralmente stupita e, mai come allora, a Clark sembrò
più
serena.
[100
parole]
XLIII
(24.
Cadere)
Clark
si inginocchiò e, sebbene cercasse di non darlo a vedere,
aveva il
cuore in gola.
Lois,
invece, non riusciva ad articolare nessuna parola – lei,
abile
interlocutrice, era rimasta senza fiato –, le
sembrò di cadere,
come si suol dire, dalle nuvole.
Fu
solo udendo la proposta di matrimonio di Clark, tanto articolata
quanto perfetta, che istintivamente riprese a parlare:
«Sì», disse
a gran voce.
Le
lacrime le riempirono gli occhi, in quel momento, ragion per cui non
riuscì a focalizzare del tutto l'espressione del compagno:
eppure, a
giudicare da quella
prospettiva, le sembrava che stesse per baciarla.
[100
parole]
XLIV
(11.
Gioco)
Il
giorno dopo Lois entrò in ufficio con una espressione
raggiante,
mostrando fieramente l'anello. Beh, in tutta sincerità,
costringeva
i passanti a focalizzare lo sguardo sul prezioso diamante,
dopodiché
raccontava la sua proposta di matrimonio.
«Non
penserai certo che il matrimonio sia un gioco, Lois».
Kat
si stava rivolgendo proprio a lei – quella piccola,
mediocre e
spocchiosa bionda.
«Non
penserai certo che gli articoli di giornale si scrivano da soli,
Kat», rispose di rimando Lois, lanciandole un'occhiata
fulminea.
Kat
chinò leggermente il capo, poi tornò alla sua
scrivania: Lois
sorrise tra sé e sé, poi rifletté
sulle parole della collega.
[100
parole]
XLV
(05.
Lettere)
Arrivò
anche il giorno in cui Lois dovette scrivere le promesse di
matrimonio – e, mai come allora, le parole di Kat
rimbombarono
nella sua mente.
Quella
lettera non era un articolo di giornale, esulava dalla sua vita
professionale.
Quella
breve ma intensa lettera non era la sua mente ma il
suo cuore.
E
Lois avrebbe dovuto ascoltarlo, per una buona volta, anziché
pensare
al fatto che avrebbe potuto commettere delle ripetizioni o sbagliare
qualche tempo verbale.
Doveva
esprimere i suoi sentimenti, ecco – fu così che
trovò il
coraggio, prese in mano la penna e parlò a se
stessa.
[100
parole]
XLVI
(44.
Tristezza)
Qualche
giorno prima ambedue avevano avuto dei ripensamenti – il classico
panico, pareva che fosse normale.
Eppure
ambedue volevano la stessa cosa, sognavano di stare insieme e
affrontare la vita giorno dopo giorno... cos'erano due anelli, alla
fine, perché facevano loro tanta paura?
Lois
provò una tristezza immensa, sentì
improvvisamente di non esser
degna di Clark.
Quando,
poi, lui sparì davvero – a causa di una missione,
insieme a Oliver
– il mondo le cadde letteralmente addosso: Lois temeva sempre
che,
per qualche motivo, Clark avrebbe potuto lasciarla.
E
Lois non avrebbe mai voluto salutarlo con dei pensieri tanto tristi.
[100
parole]
*
Ebbene,
gente, ho tenuto fede alla mia promessa.
Sei
drabble di cento parole ciascuna – che impresa, ragazzi!
–, le
prossime saranno le ultime.
Ebbene
sì, siamo arrivati alla fine.
Un
po' mi dispiace ma vi posso dire sin da ora che a breve
posterò una
one-shot molto particolare, divisa a spezzoni {proprio come questa,
sì, ma in unico documento. XD}.
Vi
debbo dare qualche dritta, però, ci sono dei riferimenti
abbastanza
espliciti. °^°
Dunque, le drabble XL - XLI sono
inventate di sana pianta. La successiva, invece, si riferisce
all'indimenticabile
proposta di matrimonio - video su YT
-, merita davvero. 3
La drabble XLIV
è anch'essa inventata di sana pianta ma la "Kat" a cui mi
riferisco è l'acerrima
nemica di Lois (XD) - giornalisticamente
parlando.
Compare più volte nella decima stagione,
spero la ricorderete. °°
L'ultima drabble, invece, si riferisce alla puntata
10x19 - "Dominion", nella versione originale -,
Clark e Oliver si trovano di nuovo faccia a faccia
con Zod. E, se ben ricordate, Clark
sparisce per ben tre settimane - quando ritorna,
mancano due giorni al matrimonio.
Credo di avervi specificato tutto, spero abbiate
trovato la fan fiction godibile. :3
Ci vediamo con le ultime tre drabble domani, le ho
pronte da parecchio tempo - perché, giustamente, io
scrivo prima gli ultimi capitoli. XD
Buone
feste, cari lettori. <3
Kì
|
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Capitolo 24 *** XLVII - XLVIII - XLIX - L ***
XLVII
(01.
Amore)
Lois
lo vide rientrare e le sembrò di sognare, sulle prime: Clark
era
stato via per ben tre settimane, non poteva comparire con un flash,
come se fosse stato lontano giusto un paio d'ore.
Dall'espressione
turbata del suo fidanzato – il quale, in quel momento,
esaminava
attentamente ogni dettaglio della nuova casa – poteva
affermare che
non si fosse reso conto della situazione.
Quindi,
l'unica cosa che le parve logica da fare fu quella di abbracciarlo
forte – in modo da sentirne l'effettiva consistenza,
così da
convincersi che non stesse affatto sognando.
Ebbene
sì: Lois lo aveva aspettato, per amore.
[100
parole]
XLVIII
(37.
Promesse)
Quando
Lois lesse le promesse di Clark, capì di essere stata
davvero una
sciocca.
Aveva
perso la ragione, indubbiamente, forse era stato anche il timore a
condizionarla e, per fortuna, Chloe era lì con lei a
rassicurarla.
Quindi,
quando Clark si presentò sulla soglia della porta, lo
frenò; poi,
prese il coraggio a due mani e gli fece leggere le sue promesse di
matrimonio.
«Sei
ancora lì, Smallville?», domandò
qualche istante dopo, attendendo
fervidamente una sua risposta.
Il
cuore le batteva forte, temeva che le rimbalzasse in bocca: Clark era
dall'altro lato della porta e rovistava inconsapevolmente
nel
suo cuore.
[100
parole]
XLIX
(30.
Mio)
Quando
entrò in chiesa e non riuscì a scorgere lo sposo
all'altare, Lois
sentì il mondo crollarle addosso – ma, per
fortuna, Clark l'aveva
rassicurata qualche istante dopo.
Istanti
che erano sembrati millenni, in verità.
Quindi, tenendo
saldamente la mano sotto il braccio di Clark, percorse con
estrema tranquillità la navata: in fondo si stavano
appoggiando
reciprocamente,
così da rimanere coi piedi ben saldi per
terra.
«Sei
–
quasi –
mio», sussurrò Lois, sogghignando tra
sé e sé.
Clark
sforzò un sorriso, Lois Lane era davvero incredibile:
nonostante
tutto, il suo sarcasmo aveva sempre
la meglio.
«Lo
sono sempre stato».
[100
parole]
L.
(47.
“Sì”)
Sette
anni dopo
Sette
anni prima ce l'avevano quasi fatta – prima che la
situazione
degenerasse, si intendeva.
Tutto
si era risolto per il meglio, infine, sette anni dopo la “Macchia”
poteva vantare un nuovo titolo da prima pagina: Superman.
Quel
giorno, però, Clark si riteneva l'uomo più
fortunato del mondo per
un altro motivo: aveva sposato Lois, finalmente, senza alcuna
interferenza esterna.
Clark
le infilò l'anello all'anulare sinistro, poi rispose
prontamente:
«Sì».
Grossomodo,
dopo quell'affermazione, il loro universo si era capovolto: eppure,
nonostante tutto, nei loro occhi potevano ritrovare le memorie del
passato,
nonché la forza di affrontare il
futuro.
[100
parole]
*
* *
E,
posso dirlo, questa è la conclusione della storia
– questa saga,
più che altro. XD
Dunque,
dunque, dunque...
per
leggere queste ultime drabble dovreste essere informati su un paio di
eventi:
XLVII:
riferimento alla puntata 10x19 – video su YT
–, come accennavo
nelle note del capitolo scorso, in quella puntata Clark e Oliver
hanno dovuto affrontare
una grande minaccia, Clark è stato via
per
ben tre settimane e, al suo ritorno, scopre che Lois ha arredato la
casa e
che mancano ben due giorni al matrimonio.
XLVIII:
riferimento all'ultima puntata – sì, quella da due
ore. XD
Lois
è in panico, praticamente, Clark cerca di farla ragionare.
Vi
linko il video, giusto perché la lettera è
qualcosa di
meraviglioso. <3
Questo
ci collega alla drabble XLIX, anche Clark per un
momento ci
ripensa.
Per
fortuna le promesse di matrimonio di Lois lo fanno ragionare.
Se
avete visto il puntatone finale, però,
vi ricorderete che il
matrimonio non è celebrato del tutto...
l'oscurità emerge, Chloe
salva Clark – avendo intuito
che l'anello non è quello giusto
–
e Clark combatte, per l'appunto. XD
{per
rinfrescarvi la memoria: guardate questa
scena}.
L:
gli ultimi
minuti del finale mostrano la vita di Lois e Clark sette
anni dopo.
Clark
e Lois quel giorno si devono sposare.
Ho
immaginato la scena del matrimonio così, semplice e sobria.
E,
detto ciò, vi ringrazio. /3
Ringrazio
le persone che hanno commentato questa storia, coloro che vi si sono
dimostrati sempre fedeli, coloro che l'hanno inserita tra le
seguite/preferite/ricordate.
Grazie,
davvero, per fortuna il mito di Clark e Lois è ancora vivo
tra i
fan. **
Vi
annuncio che a breve dovrei tornare con una fic Clois, una one-shot.
Grazie
ancora per esservi fermati a leggere, per me significa molto. :)
Kì.
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