I vecchi tempi

di Ciliegia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


note

note:Ciao a tutti!Non vi annoierò a lungo. Questa è una fanfiction un pò particolare:la storia è presentata attraverso spezzoni di racconti degli stessi protagonisti... recensite!

Severus:Non so per quanto tempo vagai quella notte tra le scure fronde di Thalwood... Ricordo soltanto che mi risvegliai nel mio letto,madido di sudore e con i muscoli indolenziti come se fino a un momento prima stessi correndo. Una corsa senza meta. Ecco cos'era la mia vita. Mi alzai e i primissimi raggi del sole mi sfiorarono il viso ,quasi violentemente, come per obbligarmi a riconoscere l'inizio di un nuovo giorno. L'inizio di un nuovo tormento...

Remus:Mi risvegliai di colpo spalancando gli occhi e sentii sotto di me la spiacevole durezza del pavimento. Avevo i vestiti strappati. Le mie mani erano ricoperte di graffi sanguinanti. Ma stavo bene e questo era l'importante. Ero riuscito a superare quasi indenne un'altra notte di trasformazione e sapevo perfettamente chi ringraziare. Sbadigliai mentre mi rialzavo e una risata cristallina mi sgorgò dal profondo dell'animo quando vidi al mio fianco un cane, un cervo e un topo placidamente addormentati."Buongiorno,amici!",esclamai a voce volutamente alta, svegliandoli senza pietà.

Bellatrix:Saltai la colazione e raggiunsi direttamente l'aula di trasfigurazione. Sedetti imbronciata su una sedia e distrattamente posai la borsa ai miei piedi. Avevo dormito male. Un incubo mi aveva perseguitata per tutta la notte, ma per quanto mi sforzassi non riuscivo a ricordare niente... In quel momento il cigolio di una sedia mi fece trasalire. Così presa dai miei pensieri non mi ero accorta dell'arrivo di un ragazzo, un ragazzo che ora sedeva proprio davanti a me. E non era uno studente qualsiasi. Era Sirius Black, il mio "adorato"cugino"...

Sirius:"Ti ho spaventata,Bella?"chiesi ,incontrando gli occhi nerissimi di mia cugina. Bellatrix si accigliò e non si degnò di rispondere. Naturalmente me lo aspettavo. Nessun membro rispettabile della famiglia Black avrebbe più voluto avere niente a che fare con me dopo quello che avevo fatto solo un mese prima. Ero diventato un rinnegato, come Andromeda. Scoprii che il pensiero non mi disturbava affatto. Eppure..."Voi serpeverde non riuscite proprio a farvi entrare in testa l'uso delle buone maniere,vero?".  Bellatrix mi fissò irosamente con quegli occhi di fuoco, prima di abbassarli nuovamente sul suo banco. Notai che le sue labbra rosse fremevano, come se non cercasse altro che un pretesto per sputarmi addosso tutti gli insulti esistenti. "Devo riconoscere che i Black sono dei veri maestri di persuasione se sono riusciti a chiuderti la bocca, cugina". Bellatrix si alzò,furente, e credetti davvero che volesse aggredirmi,ma si limitò a rispondere:"NESSUNO può riuscire a chiudermi la bocca!Ma vedi, Sirius, io non provo alcun piacere nel conversare con un rinnegato come te. E ora ,se vuoi scusarmi, ho altro da fare!".

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Bellatrix

Bellatrix: Ero arrabbiata. Di più!Ero furiosa!Avevo perso la prima ora di lezione per colpa di quel... insomma, per colpa di mio cugino. Mi aveva completamente ignorata per cinque anni. Aveva resistito ad ogni mio tentativo di farlo ragionare ,di convincerlo a riappacificarsi con la famiglia. Era scappato di casa, aveva disonorato i Black. E proprio allora, quando mi era stato esplicitamente vietato di rivolgergli la parola... Non che a me importasse dei divieti di mio padre,ma l'orgoglio... no, su quello non potevo proprio passare.

 

Severus: La McGranitt stava spiegando a noi del quinto anno l'importanza dei G.U.F.O. Ma io non ascoltavo. Ripensavo a quel sogno, Thalwood, una foresta intricata e oscura. Il mio nascondiglio preferito di quando ero bambino. Di quando mio padre tornava a casa ubriaco... e dimenticava di essere padre e marito... e picchiava violentemente mia madre... Eppure Thalwood non era mai esistita,se non nella mia fantasia.    

"Severus Piton, non mi stai ascoltando!". La voce stizzita della professoressa McGranitt mi riportò bruscamente alla realtà.

"Mi scusi, io..."  

"Niente scuse e presta attenzione. Come stavo dicendo, il livello dei G.U.F.O richiede che voi...". Sospirai e costrinsi la mia mano a prendere quasi automaticamente appunti.

 

 

Sirius: Una materia che proprio non reggevo era storia della magia. Ritenevo una perdita di tempo sprecare un'intera ora ad ascoltare il monotono borbottio di un fantasma. Naturalmente James era perfettamente d'accordo con me e così, invece di prendere inutili appunti, trascorrevamo il tempo in ben più dilettevoli occupazioni. Quella mattina ci eravamo dati al "girl-watching".

"Che ne dici di Martha Steeval?",mi chiese sottovoce James.

"Scialba."

"Emmeline Vance?"

"Presuntuosa.",risposi sbadigliando.

"Bellatrix Black?Non è affatto male la tua cuginetta..."

"Ma che cosa vai dicendo, Ramoso?!"esclamai io quasi gridando. Parecchi ragazzi si girarono incuriositi verso di noi, mentre il vecchio Rùf continuava indisturbato il suo monologo.

"Sei impazzito?!"aggiunsi, questa volta sussurrando."E poi a te non piace Lily?"

"Si, ma che c'entra!Le belle ragazze sono sempre gradite!" esclamò James, sorridendo malizioso.

"Sei incorreggibile,Ramoso!"

"Senti chi parla..."

A quel punto non potemmo più trattenerci e scoppiammo a ridere di gusto.

 

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Capitolo 3
*** 3 ***


Remus

Remus:  Quel pomeriggio, nonostante fosse Novembre, il sole splendeva su Hogwarts. Così io e i miei amici decidemmo di abbandonare i compiti di incantesimi al loro destino e scendere nel parco a goderci la giornata. A quanto pareva molti altri studenti avevano avuto la nostra stessa idea perchè i corridoi della scuola erano completamente deserti.

Beh, forse non proprio completamente...

"All'attaccooooooo!!!" urlò Pix il poltergeist. Un attimo dopo e Sirius era bagnato fino al midollo e James stava per soffocare nel tentativo di non ridergli in faccia.

"PIX!Aspetta che ti prenda, razza di inutile essere!" gridò Sirius cercando di acchiapparlo. Ma quello fece una rumorosa pernacchia e sparì velocemente lungo il corridoio, lasciandosi alle spalle un gocciolante e molto indispettito Felpato.

 

Severus:  Madama Pince, la bibliotecaria, si era rifiutata di consegnarmi il "De potentissimis potionibus" con la spiegazione che a noi studenti era vietato prendere in prestito libri del Reparto Proibito senza il permesso dei professori. Così mi ero limitato a chiedere un paio di quei volumi da studenti che ormai sapevo quasi a memoria.  Stavo appunto dirigendomi nella sala comune, con l'intenzione di sfogliarli un pò, quando, svoltato un angolo, chi mi trovai davanti se non Potter e compari?

I libri mi caddero di mano, ma prima ancora che potessi anche solo allungare una mano verso la tasca, mi ritrovai con una bacchetta puntata contro.

"Io non lo farei se fossi in te, Mocciosus."

 

Peter:  Sirius era di umore nero(ih,ih...non ho potuto resistere!nda)e aveva voglia di sfogarsi con qualcuno. In quel momento ero davvero felice di essere suo amico.

"Cosa vuoi, Black?" chiese Piton, fissandolo con odio. Notai che tremava.

Sempre tenendo la bacchetta puntata, Sirius si abbassò a raccogliere uno dei libri di Piton e lo aprì.

"Che cos'abbiamo qui?Ah... vuoi preparare una pozione aguzza-mente,eh Mocciosus?Immagino che tu ne abbia molto bisogno..."

Piton non rispose ma iniziò ad aprire e chiudere le mani, come se non aspettasse altro che poterle chiudere attorno al collo di Sirius.

"Avanti, Felpato, lascialo stare adesso." ,disse Remus pacatamente, "Andiamo, non vale la pena di perdere tempo con lui in una giornata come questa."

Io non avrei mai avuto il coraggio di intromettermi.

Stranamente Sirius decise di dare ascolto al nostro amico prefetto e, per una volta, lasciò che Piton si allontanasse indenne.

Peccato. Avrei voluto divertirmi un pò...

 

 

Eccomi qui con il terzo capitolo!Fatemi sapere cosa ne pensate!

Grazie a 7 e a StenafI che hanno recensito.

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Capitolo 4
*** 4 ***


Severus

Severus:La biblioteca era deserta.

Si stava svolgendo la prima partita di quidditch della stagione e tutti gli studenti erano corsi a fare il tifo per la propria squadra.

Non io.

Non provavo gusto nel vedere quello sbruffone di James Potter che si pavoneggiava sulla sua scopa.

Non avevo voglia di assistere all'ennesima sconfitta di serpeverde.

Non avevo la forza di sopportare le occhiate sprezzanti di Grifondoro,Tassorosso e Corvonero.

No,era meglio che ne approfittassi per portarmi avanti con lo studio.

 

James:Era una giornata perfetta per il quidditch: niente sole accecante, niente pioggia,niente vento.

Soltanto una fresca brezza autunnale che portava alle mie orecchie il boato della folla.

Mi guardai attentamente intorno,in cerca del boccino.

Niente.

Anche il cercatore di serpeverde era in difficoltà.

In realtà non mi staccava gli occhi di dosso. Sperava che io vedessi il boccino per potermi precedere.

O forse mi guardava perchè era una ragazza...

 

Sirius: Eravamo in vantaggio di 80 a 20 e tra i grifondoro l'eccitazione era alle stelle.

Parecchi ragazzini del primo anno saltellavano senza sosta; le ragazze urlavano incitazioni ai giocatori;Peter si mordicchiava nervosamente le unghie.

Io non vedevo l'ora che finisse.

Solitamente adoravo il quidditch e non mi sarei perso occasione di vedere Ramoso all'opera.

Ma in quel periodo mi sentivo strano.

Per questo avevo aggredito senza motivo Mocciosus.

Per questo avevo stuzzicato mia cugina Bellatrix a lezione.

La verità è che mi sentivo rifiutato dalla mia famiglia, nonostante fossi stato io a scappare di casa.

Mi sentivo ferito e avevo il  desiderio di ferire a mia volta.

Ero spaventato da questo...

 

Bellatrix: I grifondoro ci stavano schiacciando.

Non che a me importasse del quidditch.

Ma le sconfitte mi bruciavano.

Al mio fianco Narcissa represse a fatica un'esclamazione di disappunto.

James Potter aveva preso il boccino e quell'idiota della nostra cercatrice non aveva fatto altro che lasciarselo soffiare da sotto il naso.

Probabilmente aveva una cotta per lui, come quasi tutte le ragazzine del secondo anno.

"Se ci fossi stata io non mi sarei fatta raggirare a quel modo!",esclamai sprezzante.

"Allora perchè non cerchi di entrare nella squadra?"

"Perfavore, Narcissa! Non ho tempo da perdere con sciocchezze come il quidditch."

Un ragazzino del primo anno mi guardò storto.

Io lo fulminai con gli occhi.

 

Note: Scusate per il ritardo nell'aggiornamento, ma in questo periodo non riesco proprio a scrivere niente di serio!!!

 

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