Hidden soul(Anima occulta)

di Ciliegia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


La ragazza si passò le dita affusolate tra i capelli lucenti e lunghe ciocche corvine le ricaddero sulle spalle

La ragazza si passò le dita affusolate tra i capelli lucenti e lunghe ciocche corvine le ricaddero sulle spalle.

Sospirò, sfogliando un libro ingiallito alla fioca luce di una lanterna.

Lesse.

Scosse la testa.

Rimise il libro nello scaffale, tendendo le orecchie ad ogni minimo rumore.

La notte precedente stava per essere scoperta dal custode mentre si aggirava nel reparto proibito della biblioteca di Hogwarts.

Bellatrix allungò la mano verso una voluminosa opera e la sfiorò leggermente per eliminare la polvere e poter leggere il titolo:Iter noctis.

Si,pensò,era lui.

In quel momento un rumore di passi la riscosse.

Erano vicini. Troppo.

Imprecando sottovoce si nascose dietro lo scaffale alla sua destra,pregando che non la vedessero.

In ogni caso lei non vedeva niente.

I passi si avvicinavano insieme alle voci di... ragazzi. Ma la biblioteca continuava ad essere deserta.

Poi improvvisamente apparvero a pochi passi di distanza due giovani,uno dei quali stringeva tra le mani un argenteo mantello dell'invisibilità.

Dal suo nascondiglio Bellatrix represse a fatica un gemito di sorpresa.

Tra tutti gli studenti di Hogwarts, perchè proprio loro?

"Ci siamo Felpato!",esclamò uno dei due ragazzi, strizzando gli occhi nocciola in direzione dell'amico.

"De potentissimis potionibus", replicò l'altro sorridendo, "Proprio quello di cui avevamo bisogno".

Estrasse il libro dallo scaffale e ,scuotendo elegantemente la testa, coprì se  stesso e l'altro ragazzo con il mantello.

Bellatrix li vide di nuovo scomparire e aspettò che l'eco dei loro passi si spegnesse prima di prendere a sua volta il libro che cercava e avventurarsi nei silenziosi corridoi del castello.

 

Note: ecco a voi il primo capitolo!  Vi prego, fatemi sapere cosa ne pensate (anche le critiche negative sono ben accette!)

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Nuova pagina 1

"...e così mi ha invitata ad uscire,ma io... Bellatrix,mi stai ascoltando?"

Quando sua sorella non rispose, Narcissa Black increspò infastidita le labbra e scosse stizzita la testa bionda.

"Bella?!", ripeté alzando la voce.

Finalmente l'interpellata rispose: "Si, certo...hai fatto bene...ora scusami,devo proprio andare."

Bellatrix si alzò ed uscì dal dormitorio di serpeverde, lasciando una Narcissa piuttosto contrariata.

Arrivò poco dopo nel parco di Hogwarts e si lasciò scivolare a terra nei pressi del lago.

Aveva bisogno di stare sola.

Quella notte non aveva dormito abbastanza (il libro si era rivelato piuttosto interessante)e inoltre continuava ad essere distratta dal pensiero di suo cugino, Sirius.

L'estate precedente era scappato di casa, provocando una confusione paragonabile solo a quella che era seguita al matrimonio segreto di sua sorella Andromeda.

Sposare un babbano...soltanto lei poteva fare una cosa del genere...

Inoltre la primogenita* dei Black aveva lasciato la famiglia in condizioni economiche preoccupanti.

Solo il matrimonio(combinato)di Andromeda con uno dei facoltosi francesi Lestrange avrebbe potuto rimediare, ma dopo il suo gesto sconsiderato, il rapporto tra le due famiglie si era alquanto incrinato.

Bellatrix si costrinse a rialzarsi.

Si stava facendo buio e agli studenti del quinto anno non era permesso restare fuori dalla scuola di notte.

Non che a lei importasse delle regole,ma era meglio non incorrere in punizioni inutili.

I suoi genitori erano già rimasti piuttosto delusi quando avevano scoperto che lei non era diventata prefetto e ,in condizioni normali, le avrebbero rinfacciato che invece Andromeda lo era stata.

Beh,almeno la piccola Narcissa darà loro questa soddisfazione l'anno prossimo.

Narcissa seguiva fin troppo le regole per essere una serpeverde.

Era sempre perfetta in tutto,a partire dall'aspetto.

Non l'ho mai vista con un capello fuori posto...

Bellatrix, presa dai suoi pensieri, non si era accorta di aver imboccato la direzione sbagliata, ma le fu inevitabilmente chiaro quando si ritrovò faccia a faccia con alcune orrende statue di troll ballerini**.

Girò sui tacchi e stava già per tornare indietro, quando sentì delle voci provenire da una stanza lì accanto.

Strano.

Non l'aveva mai notata prima.

Eppure Bellatrix girava spesso per i corridoi deserti.

Si avvicinò alla porta di legno per sbirciare all'interno e si accorse subito che era solo accostata.

La prima cosa che vide fu un denso fumo verdastro che emanava da un grosso calderone al centro della stanza.

Si sforzò di non tossire e vide le ombre di quattro studenti che armeggiavano là intorno.

"Ora?", chiese l'ombra più tarchiata, con voce stridula e nervosa.

Minus.

Era perfetto.

Avrebbe potuto denunciare quei quattro malandrini al preside per preparazione illegale di pozioni e toglierseli di torno una volta per tutte.

Fece un passo indietro con l'intenzione di andare dritta da Silente, ma cambiò subito idea.

Non sarebbe stata una grande soddisfazione.

In fondo quei quattro erano già in punizione un giorno si e l'altro...anche.

Spalancò con decisione la porta e ascoltò sorridendo il rumore di un paio di mestoli che cadevano a terra.

"Bene, bene, bene...quattro grifondoro che si divertono a giocare agli alchimisti in piena notte."

"Ah...sei tu.",appurò Sirius, emergendo dalla coltre di fumo.

Somigliava tantissimo alla cugina: gli stessi capelli corvini, gli stessi occhi tenebrosi, e soprattutto lo stesso fascino naturale...

"A cosa dobbiamo la tua piacevole visita?",chiese,sarcastico.

"Passavo di qui e ho pensato:perchè non scoprire cosa combinano di bello il mio caro cugino e suoi degni amici?", rispose lei, altrettanto mordace.

"Falla finita, Black!",intervenne James Potter, "Dicci cosa vuoi o togli il disturbo."

Bellatrix lo squadrò con disgusto e poi si rivolse a Sirius, ignorandolo completamente: "Allora, cugino, che pozione è?"

"Non sono affari che ti riguardano",le disse lui in risposta.

Quella ragazza lo innervosiva, gli ricordava la famiglia dalla quale aveva tentato in tutti i modi di fuggire.

Eppure non poteva fare a meno di essere attratto da lei...

"Risposta troppo prevedibile, Sirius. Da te mi aspettavo qualcosa di meglio.", continuò Bellatrix, "Ma se volete che me ne vada...bene. Sono sicura che il preside non aspetta altro che un motivo in più per espellervi tutti...e poi mi meraviglio di te, Lupin. Un prefetto non dovrebbe punire queste cose, invece di parteciparvi?"

"Si può sapere cosa ----- vuoi?Denunciaci e basta, senza tante storie!", esclamò James, ora davvero infuriato.

Quella serpeverde gli stava rovinando la serata e inoltre ormai la pozione era rovinata.

L'ultimo ingrediente andava aggiunto entro cinque minuti dall'ebollizione.

Avrebbe perso la scommessa e fatto una figura da idiota davanti a tutti.

"Lascia stare, James.", gli disse Sirius per cercare di calmarlo, "I serpeverde si divertono così. Basta ignorarli."

Bellatrix gli lanciò uno sguardo che non prometteva niente di buono, e uscì urtandolo accidentalmente.

 

 

*non so se sia davvero la sorella maggiore, ma facciamo finta...

**è la stanza delle necessità

 

Grazie a tutti coloro che leggono questa storia e soprattutto a quelli che commentano.( non siate timidi, se non vi piace fatemelo sapere...)

 

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Capitolo 3
*** 3 ***


Nuova pagina 1

"....i goblin però elessero comandande Ulric il Viscido e i maghi inglesi decisero di..."

La voce monotona del vecchio professor Rùf sortiva sempre l'effetto di una camomilla su tutti gli studenti.

Perfino i più volenterosi cedevano presto alle note cantilenanti del fantasma e dopo dieci minuti dal suono della campanella la classe sonnecchiva placidamente.

"Non ci sei riuscito ,allora..."

La voce melliflua di Lucius Malfoy scosse bruscamente James e lo costrinse a riaprire faticosamente gli occhi.

"Eppure mi sembra di ricordare che solo ieri non avevi dubbi sulla tua vittoria"

James afferrò la penna dal banco e iniziò a stringerla convulsamente tra le mani.

"Hai perso, grande eroe! Eppure il filtro d'amore è una pozione così semplice da preparare..."

"Taci, Malfoy!", esclamò il grifondoro, cercando di mantenere la calma, "Non è stato un mio errore."

Lucius sorrise beffardo: "Certo, è comodo dare la colpa agli altri..."

"Se non fosse stato per la tua amichetta ora non saresti qui a pavoneggiarti tanto!Anzi...scommetto che sei stato tu a mandare quella Black a disturbarci..."

"Non ti conviene scommettere, Potter, non sei abile in queste cose."

"Adesso smettila, Malfoy."ordinò Sirius, la mano destra poggiata sul braccio dell'amico per impedirgli di aggredire il serpeverde.

James si scostò irritato: "So difendermi da solo,grazie. E se proprio vuoi fare qualcosa, tieni lontana tua cugina la prossima volta!"

"Lo sai che con lei ho chiuso."

James aprì la bocca per replicare, ma in quel momento la campanella annunciò la fine della lezione e le sue parole furono coperte dal cigolio delle sedie.

Bellatrix ripose il libro di storia nella borsa e si mise in fila con gli altri per uscire dall'aula.

"Complimenti."

La ragazza sussultò nell'udire il tono ironico del cugino.

"Non credevo ti saresti ridotta a fare da schiavetta a Malfoy come la cara Narcissa!"

"Non capisco di cosa tu stia parlando,Sirius"

Il ragazzo sbuffò irritato:" Non mi dirai che era un caso la tua presenza in quella stanza ieri sera?"

Bellatrix si guardò intorno. Tutti gli studenti erano andati a pranzo e loro erano rimasti soli nel corridoio.

"E invece è proprio così."

"Non ti credo."

La ragazza sorrise, avvicinandosi di un passo al cugino.

"Non posso obbligarti. E non mi dispiace che tu abbia litigato con Potter a causa mia...si, vi ho sentiti parlare", aggiunse in risposta allo sguardo interrogativo del grifondoro." Magari così ti renderai conto che non è lui la tua vera famiglia..."

"E chi dovrebbe essere,allora?Tu, forse?".

Sirius si sforzò di suonare distaccato , ma la sua voce rivelò tutto il turbinio di emozioni che in realtà provava in quel momento.

Nel ripensare alla sua famiglia.

Quella famiglia che credeva di essersi lasciato alle spalle per sempre...

"Ci vediamo, Sirius."

La sua era una promessa.

Il ragazzo osservò il suo passo languido, mentre si allontanava e non potè fare a meno di sospirare...

 

 

 

Note: Chiedo perdono per il ritardo nell'aggiornamento e per la brevità del capitolo, ma purtroppo i miei lavori sono soggetti all'ispirazione del momento, che in questo periodo sembra essersi presa una lunga vacanza...

Grazie ancora a lettori e recensori!

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** 4 ***


Secondo un sondaggio del

Secondo un sondaggio del "Settimale delle streghe" al secondo posto tra le paure degli studenti figuravano i G.U.F.O.

Non era strano quindi che gli studenti del quinto anno passassero molto tempo in biblioteca.

"Pelle di girilacco, mosche crisopa, aconitum nevellus...no...nasellus...na...oh,è inutile!",esclamò Peter depresso.

Remus chiuse di scatto il libro su cui stavano lavorando e così facendo acconsentì ad una pausa: "Che fine hanno fatto Sirius e James?"

Minus in risposta alzò le spalle e iniziò a giocherellare nervosamente con una matita.

Pochi tavoli più in là anche alcune serpeverde avevano deciso di mettere da parte lo studio per dedicarsi ad occupazioni più dilettevoli.

"Avete sentito di Nott e Fellow?"

"E' incredibile che sia caduto così in basso...una tassorosso!"

"Ed è anche bruttina."

"Almeno è una purosangue. Ne abbiamo avuti abbastanza di scandali con i Bl..."

"Shhhh!C'è Bellatrix!"

Le ragazze si zittirono immediatamente, mentre Bellatrix prendeva posto tra loro.

Quel giorno indossava una gonna particolarmente corta e i capelli corvini, appena lavati, catturavano la luce delle candele in mille luccichii.

Se aveva sentito il discorso delle compagne, non lo diede a vedere. Si limitò ad accavallare le gambe e iniziò a sfogliare senza interesse un vecchio libro di trasfigurazione.

Le altre si scambiarono uno sguardo complice e tornarono a posare gli occhi sui rispettivi volumi.

 

Intorno alle sette di sera scoppiò un terribile temporale. Tuoni e lampi si alternavano a velocità impressionante e la temperatura scese di parecchi gradi.

Gli studenti si rinchiusero nelle rispettive sale comune, litigandosi i posti migliori, quelli davanti al fuoco.

Bellatrix ne approfittò per girare indisturbata tra i corridoi di Hogwarts.

Non amava la gente. Odiava dover fingere davanti a tutti, ostentare la maschera della ragazza per bene quando avrebbe voluto urlare in faccia a quei mocciosi la sua vera natura. Perchè Bellatrix Black voleva essere libera. Voleva essere potente. Voleva che tutti si piegassero ai suoi desideri. A partire da lui.

Sirius .Sirius che non voleva mai ascoltare i suoi consigli. Sirius che era scappato di casa.Sirius che aveva avuto il coraggio di essere se stesso.

La ragazza sedette rabbrividendo su uno scalino marmoreo. La maglia di lana sottile non bastava a proteggerla dal freddo.

Un tuono più fragoroso dei precedenti la fece sussultare.

"Se non ti conoscessi bene, direi che hai paura, Bella."

"Sirius...", appurò lei senza riuscire a nascondere un tremolio nella voce. Non l'aveva sentito arrivare.

"Cosa fai tutta sola in una notte come questa?"

"E tu? Dove sono i tuoi amichetti?"

Il ragazzo non rispose, ma sedette accanto a lei sullo scalino.

"Allora Malfoy non è un tipo geloso..."

"Cosa dici?Non c'è niente tra Lucius e me!" esclamò la ragazza, scaldandosi."E comunque, non sono fatti tuoi."

Sirius annuì. Naturalmente James aveva preso un abbaglio. Narcissa non avrebbe rinunciato al suo fidanzato tanto facilmente.

Per qualche minuto regnò il silenzio, interrotto soltanto da un tuono, poi: "Tra poco è Natale..."disse Bellatrix, con voce neutra.

"Si, succede tutti gli anni."

La ragazza ignorò il tono ironico del cugino. "Hai intenzione di venire?"

"Dove?" ,chiese lui, fingendosi ignaro.

"A Grimmauld Place. Per festeggiare con la tua famiglia!"

"No."rispose Sirius, rabbuiandosi. Non sarebbe tornato. A costo di passare le feste da solo.

"Ma.."

"Smettila, Bellatrix. Non cambierò idea...Ho chiuso con tutti voi."aggiunse.

Bellatrix si alzò in piedi, voltando le spalle al cugino." Perchè fai così?Perchè dobbiamo sempre finire per litigare?"

"Perchè siamo troppo diversi noi due..."

"Non sai quanto ti sbagli, Sirius. L'unica differenza tra noi è che tu non hai esitato un attimo prima di far inabissare la nostra famiglia nello scandalo!"

Sirius si alzò a sua volta e fece per andarsene. Ma Bellatrix lo fermò, prendendolo per un braccio.

"Tutti parlano male di noi, Sirius. Prima Andromeda, poi tu..."

Con uno strattone il ragazzo si liberò dalla presa della cugina: "A me non interessa! Smettila di assillarmi. Lasciami vivere la mia vita!Tanto non cambierò idea."

Un lampo illuminò il corridoio. Sirius era scomparso.

 

 

Note: devo chiedere ancora perdono per lo stratosferico ritardo!!!

Per chi non lo avesse capito ho stravolto un pò le cose, quindi sono tutti al quinto anno(tranne Narcissa).

Bellatrix è piuttosto diversa da come la si decrive solitamente, ma in fondo ha solo quindici anni al momento, avrà tutto il tempo per cambiare!

Grazie a HHtruelove che ha recensito i vecchi capitoli. Sirius/Bellatrix?Vedremo...

 

 

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Capitolo 5
*** 5 ***


In vista delle feste imminente Hogwarts era stata completamente ripulita e riempita a dovere di ghiaccioli

In vista delle feste imminente Hogwarts era stata completamente ripulita e riempita a dovere di ghiaccioli, palline colorate e fiocchetti vari. Insomma tutto quello che rendeva Pix più disgustato del solito. E più dispettoso.

Per questo Remus Lupin non si stupì più di tanto quando fu inviato, con gli altri prefetti rimasti, a disinfestare l'aula di trasfigurazione. Da cosa fosse poi infestata i prefetti, coperti da una sostanza bluastra non meglio identificata, non vollero rivelarlo...

Mentre Remus era impegnato nella sua missione, Sirius passeggiava, solo.

Peter aveva deciso di tornare a casa per Natale e James era dovuto partire a causa della morte improvvisa del nonno.

Il lago era completamente ghiacciato e il ragazzo si chiese se avrebbe potuto attraversarlo senza che si frantumasse sotto i suoi piedi. Scosse la testa e si allontanò in direzione del campo di quidditch. La sua vita era già abbastanza devastata, in quel periodo.

Dopo la sera del temporale Bellatrix non gli aveva più rivolto la parola e così l'ultimo legame, se così poteva chiamarsi, con la famiglia Black era stato spezzato.

Oramai lui era un rinnegato a tutti gli effetti. Punto. A capo.

 

 

 

 

Dopo Natale i corridoi della scuola, spogliati dalle decorazioni, si riempirono nuovamente di studenti e le sale comuni divennero più chiassose che mai.

Sirius, che doveva ancora finire i compiti delle vacanze, capì che l'unica soluzione al suo problema era la biblioteca.

Così , dopo una estenuante battaglia a scacchi magici contro Peter, afferrò il suo manuale di pozioni e uscì dal ritratto.

Era sicuro che nessun altro si fosse ridotto all'ultimo giorno, come lui, così fu alquanto stupito di constatare il contrario.

Uno dei tavoli della biblioteca era occupato da una ragazza. O meglio, il minimo spazio vitale era occupato da una ragazza, il resto era ricoperto di libri.

"Bellatrix, cosa ci fai qui?"

"Potrei chiederti la stessa cosa.". Il suo tono era più freddo e tagliente del solito.

"Devo finire il tema di pozioni."

"Non mi sembra di avertelo domandato" appurò la ragazza, tornando a fissare il suo foglio.

Sirius non replicò, ma sedette ad un tavolo vicino.

"La radice di arabidopsis in estratto diluito di rosa indiana provoca istantanea assuefazione e..."

Bellatrix chiuse un libro di scatto e fissò gli occhi sul cugino. "Non mi chiedi cosa è successo a Natale?"

"Dovrei?" Sirius tentò di suonare indifferente, ma un lieve tremolio nella voce lo tradì.

La ragazza improvvisamente si alzò, mandando all'aria la sedia "Dovresti?Dovresti?!" urlò.

"Calmati, Bellatrix...cosa c'è?" chiese Sirius,cauto. Era come impazzita.Senza il minimo preavviso.

"C'è che vi odio!" esclamò la cugina, ancora gridando, "Te e Andromeda!E' tutta colpa vostra!"

Sirius aprì la bocca, ma nessun suono uscì dalle sue labbra. Sembrava che lei non avesse aspettato altro che un pretesto per sfogarsi.

Fece un passo avanti, ma si bloccò subito. Bellatrix aveva estratto la bachetta. "Stai lontano."

La sua voce era di nuovo calma, ma ansimava e i suoi occhi scuri mandavano lampi.

"Cosa succede?"

"Sto per sposarmi."

Bellatrix abbassò il braccio e dalla bacchetta fuoriuscirono sottili scintille scarlatte.

Sirius rimase in silenzio, ma l'altra non aveva bisogno di esortazioni.

"Con Rodolphus Lestrange."

"Il fidanzato di Andromeda?!"

Bellatrix annuì.

"Bisogna che qualcuno risollevi la fama dei Black...e le loro finanze."

Sirius sedette nuovamente, o forse le ginocchia non l'avrebbero retto. "Capisci ora perchè me ne sono andato?"

"No, Sirius, non capisco." rispose Bellatrix, ancora una volta pericolosamente vicina ad esplodere. "Se tu fossi rimasto...se Andromeda fosse rimasta, io non mi troverei in questa situazione!"

"Sei un' egoista, Bellatrix" replicò Sirius.

"Sei tu l'egoista." La voce della ragazza era stranamente dolce. Come il più subdolo dei veleni. Gli mostrò l'anulare  destro , coronato da un meraviglioso diamante. L'anello di fidanzamento. Il suo primo marchio.

 

 

Note: Devo nuovamente scusarmi per la brevità, ma è una cosa che mi rimproverano sempre, anche a scuola. Solitamente a quel punto tiro in ballo il famigerato "dono della sintesi"... (ma chi vuoi prendere in giro?! ndtutti)

Grazie a Ginevra Cordelia per la sua recensione molto carina! Voi altri non  fatevi pregare, lasciate un commentino!!!

 

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Capitolo 6
*** 6 ***


Nonostante il recente fidanzamento Bellatrix non volle rinunciare ai consueti divertimenti di una quindicenne

Nonostante il recente fidanzamento Bellatrix non volle rinunciare ai consueti divertimenti di una quindicenne. Anzi, sempre più spesso Sirius la vide circondata di ragazze e ragazzi, ogni volta diversi, e capì che la cugina solitaria e misteriosa che conosceva da bambino era definitivamente scomparsa.

Per fortuna o purtroppo, a seconda dei punti di vista, la stratosferica quantità di compiti assegnati agli studenti del quinto anno impedirono al ragazzo di preoccuparsi troppo dei problemi familiari.

"L'incantesimo rallegrante può essere usato su soggetti allergici al pepe?Sirius ci sei?"

"Scusa, Lunastorta, ero distratto."

Remus sbuffò: "Ti ricordo che manca solo un mese agli esami."

Sirius allungò i piedi su uno sgabello e tornò ad immergersi nella morbida poltrona di velluto rosso. La sala comune era quasi vuota e il sole non era ancora tramontato sulla foresta proibita.

"So già tutto quello devo sapere."

L'altro non rispose, immerso in un libro dall'aspetto ostico.

"Credo che andrò da James", comunicò Sirius, alzandosi con un balzo agile. Remus annuì senza staccare gli occhi dalle pagine.

 

Percorrendo i lunghi corridoi di Hogwarts Sirius si chiese come avesse fatto Remus a convincerlo a studiare quando era in corso un avvincente allenamento di quidditch.

Probabilmente James dirà che mi sono rammollito.

Qualche riflessione e qualche minuto dopo il grifondoro era seduto sugli spalti accanto a Codaliscia, che sussultava e gemeva ad ogni presa particolarmente difficile. Salutò con un braccio James, il quale per rispondere si fece sfuggire un boccino molto semplice, guadagnandosi l'occhiataccia del capitano.

"E' bravissimo!" esclamò Peter adorante.

"Già."

"Ehi...chi sono quelli?"

Sirius seguì lo sguardo dell'amico e vide la squadra di serpeverde che si apprestava ad entrare nel campo di quidditch, seguita da un folto gruppo di sostenitori.

I giocatori di grifondoro iniziarono a planare fino a terra ,mentre l'oscurità si avvicinava, e Sirius scese a sua volta dalle tribune, per dare man forte ai compagni.

"Tocca a noi allenarci adesso." affermò con un ghigno il capitano di serpeverde, un ragazzo alto e muscoloso, che teneva la scopa come fosse stata una mazza.

"Abbiamo prenotato fino alle nove. E , nel caso tu non sappia leggere l'orologio, sono le sette." ribatté James Potter.

"Toglietevi di mezzo con le buone e non ci saranno incidenti.". Tuttavia il ragazzo non sembrava molto entusiasta all'idea di rinunciare alla rissa, visto che niziò a battere insistentemente la scopa sulla mano.

Sirius si affiancò all'amico e in quel momento nel gruppo di serpeverde notò Bellatrix, con una sciarpa verde e argento avvolta elegantemente attorno al collo. Strano, lei non era mai stata interessata al quidditch.

La ragazza sorrise leggermente e strinse con più forza la mano del portiere di serpeverde. Narcissa le lanciò uno sguardo di rimprovero. A lei non piaceva che Bellatrix disobbedisse così apertamente ai genitori.

"E se noi preferissimo le cattive?" chiese James, estraendo la bacchetta.

Il serpeverde non gli lasciò il tempo di formulare un incantesimo e in un attimo gli fu addosso intenzionato a vedersela con lui alla babbana.

Ben presto non fu più possibile distinguere i verdi dai rossi, nel groviglio di corpi che si andò a formare. Sirius sferrò un pugno a Lucius Malfoy.Persino Peter osò mettere il naso nella zuffa, prima di beccarsi una gomitata e ritirarsi con la coda tra le gambe. Le ragazze urlavano e incitavano i loro beniamini o si insultavano pesantemente tra loro. Narcissa e Bellatrix, momentaneamente dimentica del portiere, osservavano Lucius e Sirius che ora si stavano rotolando a terra, ansimanti e infangati.   

"COSA STA SUCCEDENDO QUI?!"

Come per magia tutti si bloccarono immediatamente. Alcuni rimasero con il braccio a mezz'aria, altri si immobilizzarono nell'atto di cadere.

La McGranitt era assolutamente furiosa.

"TUTTI NELL'UFFICIO DEL PRESIDE!". Il fatto che non smettesse di gridare fu interpretato da ognuno come un bruttissimo segno, quindi nessuno cercò di protestare. In fondo, non avrebbero potuto espellere in massa mezza casa di grifondoro e serpeverde, o no?

Senza farsi notare Narcissa porse un fazzoletto pulito a Lucius, che la ringraziò con un cenno del capo.

Bellatrix ignorò lo sguardo pieno di aspettative del portiere e si riavviò i capelli con le mani. Sirius notò che non portava anelli.

La cugina interpretò la sua occhiata e sussurrò: "Non ho intenzione che un fidanzamento mi rovini questi ultimi tre anni."

"Così Rodolphus non è abbastanza per te..." appurò Sirius a voce bassissima.

Bellatrix superò il portone di quercia e aspettò di riaffiancarsi al cugino: "Lui è piuttosto affascinante, sai. Ma non è qui."

"Fate silenzio voi due!" ,ordinò la McGranitt, le labbra ridotte a una striscia sottilissima.

Almeno aveva smesso di urlare.

 

 

Risposte alle recensioni:

Venilia: Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti. Naturalmente Bellatrix non deve sposarsi così giovane, l'anello è solo un modo per ricordarle che è fidanzata e che dopo la scuola la aspetta il matrimonio.

Ginevra Cordelia: Grazie mille! Sono contentissima che la fic ti piaccia. Per questo capitolo ho cercato di seguire il tuo consiglio ampliando un po' le descrizioni ma, come avrai notato, la brevità è dura a morire! Spero che continuerai a leggere comunque.

 

 

 

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