Le piace il modo in cui le fai male

di DreamingBK
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questa non è una fan fiction! ***
Capitolo 2: *** 'Cause HE do it better ***
Capitolo 3: *** e ora? ***



Capitolo 1
*** Questa non è una fan fiction! ***


Capitolo 1

>>5 anni
-Vieni piccola-disse mamma tendendomi la mano
-Va bene-risposi io entusiasta, seguendola trotterellando.
Arrivammo fino a una grande stanza con grandi specchi e grandi luci.
-Ora la mamma fa il suo lavoro e torna tra poco, tu puoi rimanere qua a vederla ok?-disse mamma sorridendo e prendendomi in braccio.
-Ciao piccola!-disse un un ragazzo con i vestiti larghi che la mamma chiamava Tom.
Io sorrisi mettendo in bella mostra i miei dentini da latte e risi quando lui si accinse a prendermi in braccio e farmi 'volare'
-Tom smettila di fare il cretino!Posa la bambina e vieni qui!...Nathalie sei pronta?-disse un ragazzo alto alto che si truccava come la mamma.
-Certo che sono pronta Bill!-disse mamma andandogli incontro e facendolo sedere su uno sgabello davanti a un grande specchio.


>>10 anni
-Dany vieni, devo andare a truccare i ragazzi-disse mamma spalancando la porta.
Non sapevo quante volte si era ripetuto quel rituale, ma sicuramente tante.Come sempre mi alzai bofonchiando e seguii mia mamma verso una grande sala.
Ebbene si, lei era la truccatrice dei Tokio Hotel fin dagli esordi...era incaricata di truccare Bill e ritoccare gli altri tre fin da quando si chiamavano Devilish, quindi io ero cresciuta tra ombretti e illumanti viso, tour e fan party.
Nath spalancò la porta e si mise a lavoro.
Ovviamente mentre truccava Bill,Tom giocava con me.
Essendo figlia di una truccatrice amavo trucco e moda, capi firmati e tinte per capelli erano all'ordine del giorno per me.
Certo..probabilmente per  molte della mia età potrei essere considerata fortunatissima prchè vivevo la mia vita 24 ore su 24 con delle star, ma non era affatto così.
No, non ero abbaggliata dai sorrisi di Tom, non ero nemmeno estasiata dalle affermazioni da romanticone di Bill,non ero meravigliata dalla serietà di Gustav, e non subivo nemmeno il fascino di Georg.
Per me erano persone normalissime, erano la mia famiglia, a dirla tutta mi sentivo veramente a disagio quando mamma aveva le ferie e papà non era in tour ed eravamo tutti e tre in casa, per quanto mi riguarda avevo un rapporto stabile con mio padre, e abbastanza conflittuale con mia madre ma era un vero problema quando eravamo tutti e tre a casa.
-Bill forza, ti devo truccare-disse Nath che riemergeva dai capellli disordinati di Bill.
La sua vocina squillante che mi dava sui nervi mi risvegliò dai  pensieri.
La figura slanciata di mia madre si chinò nuovamente su Bill, e le loro labbra si unirono maliziose.
Si, mamma tradiva papà, per questo quando eravamo tutti assieme nell'aria aleggiava tensione e io odiavo profondamente mia madre.
A quanto pareva Bill era l'uomo più bello del mondo per gran parte delle donne, e mia mamma era la sua donna.
Neanche io sinceramente sapevo come riuscivo a sopportare quella situazione, forse perchè ci ero abituata da piccola;un giorno la mamma non era ritornata di notte in camera d'hotel e mi aveva lasciata con Tom, quando era tornata mi aveva spiegato che lei era stata a giocare con Bill, perchè lei era la sua amichetta del cuore.
Ero molto piccola, e, estasiata dalle parole dolci di mia madre avevo ceduto a stringere un patto con lei:nessuna delle due avrbbe mai detto nulla a papà.Ma ovviamente lui sapeva comunque.
La mia era una famiglia a pezzi in piena regola.

>>18 anni
-Cosa hai Dany?-mi chiese Tom
-Nulla-risposi acida mentre guardavo Nath che si accingeva a truccare Bill.
-Eddai, ti conosco da quando sei piccola, non aver paura di confidami le cose-insistette il moro
-Niente-ripetei con più acidità nella voce.
Tom si zittì e rimase a guardarmi in silenzio.
Fu la cosa migliore.Era un calvario per me vedere mamma che scoccava bacetti sul viso di Bill mentre lo truccava.Non sapevo perchè, ma sentivo una gelosia, una forte gelosia, più delle altre volte.
Odiavo Nath per quello che faceva a papà, se avessi potuto farlo la avrei volentieri cancellata dalla faccia della terra, ma sfortunatamente non era possibile.
-Chiudi gli occhi-disse Nath
Bill eseguì e lei gli diede due fugaci baci sulle palpebre.
Mi alzai inviperita dalla sedia e fuggii dalla stanza badando bene a sbattere forte la porta della sala trucco.
Tom come sempre mi seguì a ruota e tentò di calmarmi.
-Ma lo capisci che mia madre sta tradendo mio padre?!-urlai alla fine in pieno viso a Tom, il quale mi cinse la spalla con un braccio e mi attirò a se
Due lacrime calde e amare scivolarono velocemente sulle mie guance, e ancora prima che scalassero tutto il mio volto Tom le asciugò con la mano.
-Mi spiace-disse accarezzandomi i capelli.
Dovevo esserci abituata, e infatti lo ero, ma stavolta c'era quacosa che bruciava in me più delle altre volte.E non sapevo cosa.
-Scusa-dissi infine quando riemersi dai miei pensieri
Tom si limitò a sorridermi e non disse nulla
Doveva essere un brutto periodo anche per lui, non sapevo come la vedesse Tom, ma l'unica ragazza che non provava a sedurre perchè figlia della donna di suo fratello era terribilmente depessa, mentre suo fratello diventava ogni giorno più felice perchè con Nath si stavano avvicinando sempre di più ai preparativi per il matrimonio.
Ebbene si, mamma stava decidendo le ultime cose con papà per una separazione legale, e poi si sarebbe sposata felicemente con Bill.
Troppe domande mi laceravano la mente, come facevano TUTTI  a sopportare questa situazione?
Feci un finto sorriso a Tom, il quale sembrò apprezzare il gesto nonostante sapesse che fosse molto falso.
-Ma a Bill non fa schifo avereuna donna di 35 anni?-chiesi alla fine per sciogliere la tensione.
La maschera che ricopriva il volto di Tom cadde e lui cominciò a ridere fragorosamente.
-Con tutto quello che sta succedendo tu ti preoccupi per questo?-
-Si-bofonchiai io
-Suoniamo da quasi 20 anni, ormai Bill ha 28 anni,una carriera alle spalle, tante fans che continueranno a riempirlo di soldi anche se chiuderà con i Tokio Hotel-
-COSA? vuole smettere di cantare?!-
Tom mi guardò di sfuggita e poi fece scivolare il suo sguardo sul parquet evidetemente a disagio.
-Cosa sinifica?!voi siete tutta la mia vita!cosa farò, tornerò a fare gli ulimi anni di liceo dicendo 'scusate ma sono dovuta andare in turnee con i Tokio Hotel e dato che mia madre va a letto col cantante e ora hanno deciso di sposarsi io posso tornare nel mondo dei comuni mortali?!' eh?!cosa pensi?..voi siete tutto per me! e mi rifiuto a chiamare Bill papà!
nonono, non ci posso credere!-urlai.Poi continuai a scuotere la testa negativamente come per scacciare tutti i pensieri che mi affollavano la mente.
-Andrà tutto bene-disse Tom stringendomi
-Non che non andrà tutto bene! è da più di 10 anni che quei due si frequentano!pensi davvero che non coroneranno il loro sogno di amore solo per me?-continuai urlando e singhiozzando.
Improvvisamente la porta della sala trucco si aprì con un gran tonfo, ne uscì Nath infuriata che veniva verso di me a grandi passi.
Dentro la sala potevo ancora scorgere Bill, impassibile, davanti allo specchio che si ammirava e metteva apposto gi ultimi capelli fuori posto e Geog e Gustav che si sporgevano apena per vedere la scena.
Nathalie si fermò quando giunse finalmente a me, mi guardò schifata e con un ampio giro circolare mi tirò un sonoro schiaffo sulla guancia col dorso della mano.
Poi indignata si fece stradaverso la sua camera di Bill.
Prima che chiudesse la porta le urlai dietro.
-E' inutile che vai nella sua camera per spogliarti puttana!Bill ti porterà comuqnue a letto anche se non fai la vittima!-
Tutti mi fissarono increduli e Nath fece un piccolo sorrisetto. prima di chiudere la porta.
Nessuno si mosse, intanto lo schiaffo che mi aveva dato Nath diventava sempre più rosso sulla mia pelle e cominciava a bruciare.
Mi voltai verso la sala trucco e mi incamminai vero Bill.
Tom fece cenno a Georg e Gustav di uscire dalla saletta e lasciarci soli.Obbedirono.
Mi chiusi dolcemente la porta dietro e mi avvicinai verso Bill.
Le luci della sala lo investivano in pieno viso, non aveva una ruga nonostante i suoi quasi 30 anni, era come un essere fuori al mondo, divino.
Mi stupii dei miei stessi pensieri e mi fermai un attimo, a pochi passi dalla sedia dove Bill rimaneva seduto a maneggire un fondotinta.
-E così tra un po ti dovrò chiamare babbo?-dissi inviperita, tornando alla carica con più rabbia di prima.Bill non fece una piega.
-Oh, ma che carini!Oggi sposi eh?!ma che bello, proprio romantico, quindi è la tua anima gemella? una puttana?!-dissi battendo il tacco alto che calzavo furiosamente contro il pavimento della sala.
Bill non fece una piega.
Mi avvicinai a lui e gli scoccai un occhiata di sfida.
Stavo per tornare alla carica quando lui si alzò e cominciò a cammminare verso di me.
A ogni suo passo io indiereggiavo, fino a che non sentii il muro dietro di me.
Lui si avvicinò ancora di più e le nostre gambe si incrociarono.
Il respiro mi si fece semre più marcato e pesante.
Posò una mano sullo schiaffo di Nath e improvvisamente sentii sollievo, il giaccio della sua mano contro il fuoco della mia guancia era bello.Fece scorrere la mano dalla guancia al mento, poi posò due dita sotto al mento.
I nosri sguardi si incatenarono, allora sentii il cuore cominciare a battere velocemente.
Paura o Amore?assolutamente paura, avrei peferito tutto pur di non innamorarmi dell'uomo di mia madre.
Mi feci coraggio e cominciai a camminargli contro, tempo un passo che Bill mi prese per le spalle mi spinse senza alcuna dolcezza verso il muro e mi baciò.
Mi staccai dopo poco e gi chiesi con poco fiato:
-Cosa stai facendo?!-
Lui fece scivolare le sue mani fino alla mia vita, mi strinse a se e disse:
-Andrà tutto bene-
Continuò a ripeterlo più volte premendo sempre più forte il suo corpo contro il mio.
Fu un attimo, come un sonno, senza sogni.
Mi lasciai cullare dal suo intenso profumo di vaniglia e sigarette fino a cedergli tra le braccia.
Lui non sembrò fare nesuno piega e trattenne il mio peso tra le sue braccia.
Lo fissavo come una bambola mentre affondava le sue mani nei miei capelli per accarezzarmi dolcemente la nuca.
-Cazzo!questa non è una fan fiction!-dissi a voce alta.Lui ovviamente non fece una piega.
Mi scostai e lui mi lasciò andare.
Mi avviai fino alla porta sotto il suo guardo vigile e ripetei:
-Questa non è la storia di una tua fan, e io non sarò la protgonista di questo drama!-
Aprii la porta e la richiusi senza fare troppo rumore.
Una volta chiusa la porta mi lasciai andare su di essa e ripensai a quello che era successo.
Mi sfiorai le labbra con una mano e sottovoce dissi:
-E' stato bello-
Ricacciai quel sentimento incomabile e insotenibile che stava prendendo il controllo della situazione e avvilita mi avviai verso la camera di Tom.

NOTE:Salve mondo!!cosa dire?commentate in tanti :D
Un grazie a mia sorella ù.ù



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Capitolo 2
*** 'Cause HE do it better ***


Capitolo 2

>>Bill
La guardai fuggire via e seguii ogni suo minimo gesto fino a che non si chiuse la porta alle spalle.
Camminai fino alla porta e lasciai il mio peso ricadere su di essa.Il silenzio che regnava nella stanza era schifoso, io mi sentivo schifoso.
Appoggiai una guancia alla porta fredda, in cerca di qualcosa che placasse la fiamma che mi ardeva dentro.
Con l'orecchio contro la porta la sentii dire:
-Però è stato bello-
Stupito sgranai gli occhi, e dopo essermi un poco ripreso aprii la porta,ma lei non c'era.
Feci la strada più lunga per arrivare in camera di Tom e approfittai dell'occasione per fumare una sigaretta passando per il giadino.
Ripensai a quello che avevo fatto, avevo perso il controllo!Non ero io!
Cosa diavolo mi era successo?!Sembravo un adolescente che si innamora della prima che passa!No diavolo, è la figlia della mia futura moglie!
Moglie...quella parolà risuonò nella mia testa come un eco, ero davvero pronto a questo?Però detto in tutta sincerità io Nathalie l'amavo, Dani aveva ragione, non eravamo i potagonisti di una fan fiction, e non sarebbe arrivata la fata a rimettere tutto apposto.
Dovevo trovare una soluzione, una soluzione per quello schifo di situazione!Sputai a terra, e subito dopo mi disgustai del mio stesso gesto, mi misi le mani in tasca e mi incamminai verso la camera di Tom.
Prima di aprire la porta mi feci mille complessi mentali, poi alla fine,rassicurato dalla verità che lui era mio fratello, e non mi avrebbe mai giudicato, aprii la porta.
-Al manicomio ci vado anche da solo-dissi scrollando le spalle e chiudendo gli occhi come il personaggio di un cartone.
Quando aprii gli occhi però decisi che prima di andare all'inferno, avrei fatto una fermata in paradiso.

>>Dani
Camminai verso la camera i Tom e la aprii, facendo un tonfo secco.
Tom era accomodato su una grande sedia rossa, in stile antico,e con un grande sorriso dipinto sul volto aspettava ,chiaramente spiegazioni.
-Ci siamo baciati-dissi lasciandomi andare su una poltrona ,uguale per forma a quella di Tom,solo di colore blu.
-Coooooooosa?-chiese Tom in un misto tra il divertito, incredulo, e preoccupato.
Mi stupii dellle mie stesse parole, non avevo usato un espressione del tipo'mi ha baciata' o 'mi ha costretta a baciarlo',perchè in realtà non era vero, certo, non mi ero lasciata andare,però non ero neanche scappata via.
Un espressione corrucciata si dipinse sul mio volto e Tom si alzò e disse:
-Vado a fumare una sigaretta, tu fai quello che vuoi, non tornerò prima di cena-
Aprezzai la cosa e mi diressi fino al bagno, mi spogliai, e mi feci una bella doccia.
Mentre mi immergevo nella gigantesca vasca piena d'acqua pensavo e pensavo.
Dovevamo trovare un modo, magari il più indolore possibile, per mettere fine a questa storia.
Potevo benissimo ritornare da papà, che ora aveva finito il tour,per riprendere la scuola, così avrei lasciato a Nathalie e Bill il tempo per sposarsi e prendersi una bella casa.
Ma...ma..ma cosa?La mia vita sembrava tanto stravagante,sembrava che vivessi in un cartone, dove chissà perchè le supereroine erano nel posto sbagliato al momento sbagliato, e magari incontravano proprio l'amore della loro vita o acquisivano strani poteri.
Avevo ogni mezzo per mettere fine a questo stupido incubo, ma la mia testa cercava un qualsiasi appiglio, un qualsiasi pretesto che prevedesse nella mia vita anche Bill.
Le dita cominciavano ad aggrinzirsi, decisi di uscire dalla vasca.
Mi coprii con un asciugamano e mi avviai verso la valigia di Tom, chissà perchè, portava sempre dei vestiti femminili in viaggio.
Mi chinai e infilai il viso nella valigia lanciando ogni capo che non mi serviva sul letto.
Improvvisamente la porta si aprii e d'istinto pensai:
'Cavolo!Tom mi aveva detto che non arebbe entrato prima di cena!'
Poi sentii una voce che conoscevo molto bene dire:
-Al manicomio ci vado anche da solo-
Stranita da quella voce tirai fuori il viso dalla valigia e fissai il ragazzo alto e dannatamente bello che mi si presentava davanti.
-Bill-dissi in un respiro rotto, portandomi le mani alla bocca e accarezzando istintivamente il labbro inferiore.
Mi alzai e lo fissai continuando a torturamrmi il labbro inferiore con una mano, lui la prese e la strinse con una mano all'altra dietro la mia schiena, poi con l'altra mano mi prese per la vita e mi spinse fino al muro con forza.
Le sue gambe si incatenarono con le mie, poi si chinò su di me, che, senza scarpe sembravo una nana al suo confronto,e liberò la mano che teneva le mie altre due dietro la schiena e mise due dita sotto il mento.
Provò a dirmi qualcosa, ma sentii solo il suo respiro affannato sul viso, infine,quasi impazzita per quell'estenuante attesa mi avvicinai-per quanto mi fosse possibile- ancora più al suo viso.
Lui sembrò capire e mi baciò.Quel contatto mi fece impazzire.
In una vita di tristezza e oblio ora lui mi aveva fatto vivere,e lo volevo sempre di più.Solo quando sentivo il cuore battermi forte in petto mi sentivo viva.
Le mani che ancora rimanevano incrociate dietro la schiena si aggrapparono alla sua camicia senza che io potessi neanche comandargli di staccarsi da lui.
Stringevo nei pugni i lembi della sua camicia, poi li lasciai andare e scalai la sua schiena fino ad arrivare ai capelli,affondai la mano in essi e Bill dischiuse le labbra.
Come se si muovessero assieme anche le mie si dischiudere e mi solleticò il labbro inferiore  con la lingua, che poi, curiosa esplorò il mio palato fino a giungere alla mia.
Una goccia di saliva sgorgò sul mio mento e Bill liberò le sue mani e ne portò una sotto il mio asciugamano e lentamente mi accarezzò la vita,e l'altra l'affondò nei miei capelli e dolcemente spinse il mio viso contro il suo, in cerca di un contatto ancora più profondo.
Sentivo la sua lingua solleticare la mia,  le gocce di saliva, scendere dalla mia-e probabilmente anche dalla sua-bocca.
Improvvisamente i polmoni cominciarono a bruciare, sofferenti, supplicando aria.
Mi staccai da Bill e insieme ansimammo in cerca d'aria,dopo poco chiusi gli occhi e mi sporsi in cerca delle sue labbra, coe una ragazza al primo bacio.
Lui mi accontentò e energico unii le nostre labbra,poi si staccò e posò il volto sull'incavo del mio collo,continuò ad accarezzami con la mano sotto l'asciugamano non solo la vita, ma anche la schiena.
Fece scorrere il suo viso fino al mio orecchio, poi con le labbra si avvicinò sempre più alle mie, con la lingua leccò le gocce di saliva che mi erano colate fino al mento,poi sfilò la mano dall'asciugamano, mi prese in braccio e mi portò sul letto.
Si stese sotto di me,poi mi guardò malizioso, e ribaltò la situazione.Ricominciò ad accanirsi alle mie labbra e mi diede qualche morsetto al labbro inferiore.
Io,in cerca di un contatto più pronfondo,affondai le mani ancora più nei suoi capelli, e lui si impossessò delle mie labbra.
La sua lingua stavolta non esplorò il mio palato, ma arrivò decisa fino alla mia, facendomi esplodere il cuore.
Con le mani Bill annaspò nelle lensuola e mi sciolse l'asciugamano dietro, lasciandomi coperta davanti.
Io lo lasciai fare, poi, quando con una mano mi accarezzò la coscia e si apprestò a scalarla io mi staccai e gli dissi:
-Devi andare-
-Se vuoi rimango qua-
-Non rendere le cose ancora più difficili-
Bill si alzò da sopra di me e mi richiuse l'asciugamano sulla schiena, scese dal letto e camminò fino alla porta.
Io lo seguii, come se fossimo due calamite,con la mano gli accarezzai i capelli, lui si chinò su di me, e prima di congedarsi con un fugace bacio, gli leccai un rivolo di saliva che scendeva fino al mento.
-Tornerò-disse
-Lo so-
-Presto-
-Devi tornare, devi tornare presto-e chiusi la porta.
Lo sentii sedersi sedersi accanto alla porta,quindi aprii nuovamente quest'ultima e lo guardai con aria interrogativa.
-Se torno in camera Nath vorrà spiegazioni,e probabilmente non avrei neanche il tempo di spiegarle nulla che mi trascinerebbe a letto-disse Bill tirando un pugno alla parquet.
-Non fare così-dissi chinandomi su di lui e asciugando le lacrime appena accennate alle base dei suoi occhi.
Mi sedetti sulle sue gambe e lo abbracciai.
Presi il suo volto stanco e triste tra le mie braccia, e lo strinsi al petto.
Chiusi gli occhi e canticchiai una strana melodia venuta da chissà dove, Bill mi strinse a se e io lo abbracciai dolcemente.
-Dobbiamo sposarci tra un mese-disse
Un colpo di frusta mi lacerò la pelle.
-Siamo tutti e due colpevoli-dissi cercando di rassicurarlo.
Ora la priorità era lui, la sua felicità.
Insieme ci alzammo lentamente e ci dirigemmo dentro la camera.
Giunti sotto le coperte del letto matrimoniale di Tom, Bill mi strinse a se, ma non ritentò più a spogliarmi.
Mi diede fugaci baci sulle labbra, facendo tentennare il mio autocontrollo e facendo esplodere infinite volte il mio cuore.
-Siamo colpevoli di una colpa che non abbiamo commesso-disse, stringendomi in una morsa soffocante.
-Lo so-dissi accarezzandogli i capelli, e tranquillizzandolo.
Gli accarezzai il volto, e lui si chinò sul mio collo e mi succhiò in un punto.
-Eddai-dissi scherzando, dopo aver capito che mi stava lasciando un succhiotto.
-Non ti piace?-disse, quando riemerse dal mio collo, indicando con la punta del naso la sua opera d'arte nero pece.
-Mi piaci tu-dissi presa dalla situazione.
Mi resi conto delle parole che avevo detto e arrossii violentemente.
Bill si mise sopra di me e affondò le sue mani nei miei capelli mentre si impossessava delle mie labbra.
Mi lasciai sfuggire un mugolio compiaciuto, quando mi staccai da lui perchè i polmoni supplicavano aria.
Fece scivolare l'altra mano sotto l'asciugamano ch ancora mi copra e mi accarezzò la pelle.
Continuò ad accarezzarmi anche mentre chiacchieravamo, l'uno stretto all'altra.
Quando sfinita,crollai tra le sue braccia, e mi addormentai.Non seppi perchè, ma nel sogno che feci, sentivo il cuore di Bill battere, e il suo respiro suonava nelle mie orecchie, il suo profumo si impossessava di me.
Fu un sogno bellissimo, non so perchè,forse perchè ero consapevole che in quel sogno Bill non solo fosse mio, ma stava anche bene, il suo cuore era la migliore melodia.

Note:Salve a tutti!!!Rngrazio le due ragazze che hanno commentato nello scorso capitolo, e il bacio più grande va a mia sorella...ti adoro piccola, come diciamo noi:questi non sono baci, ma trasfusioni i saliva.
Grazie a tutti quelli che hanno letto anche v.v

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Capitolo 3
*** e ora? ***


Capitolo 3

Wow, che casino, ora potevo davero complimentarmi con me stessa,Beautifle mi faceva un baffo!
Ricapitolando...mi ero appena svegliata tra le braccia del futuro marito di mia madre -che ora stava probabilmente a scagliare la sua ira con Georg o con Gustav-nel letto del fratello gemello, nonchè mio migliore amico-e unico-, ovvero Tom.
Provai a tirarmi su ma mi girava la testa e quindi decisi di rimanere un altro poco distesa sul letto.
Mi voltai verso Bill che dormiva ancora beatamente con le labbra dischiuse.
Bello, dannatamente bello come non mai,tanto da farmi perdere la testa con un solo bacio.
'L'appetito vien mangiando' pensai
Certo..ma ora mi ero cacciata in un grande, veramente tanto grade casino e non avevo la minima idea di come uscirne.
Punto uno:dovevo impedire di far smettere di suonare i Tokio Hotel,punto due:dovevo riuscire a non far sposare Bill con Nath, punto tre:dovevo dimenticarmi-e presto-di Bill,magari mi sarei comprata un bell'appartamente in qualche posto disperso nel mondo o magarai avrei cominciato a lavorare come critica o per una grade testata giornalistica,anzi, avrei potuto fare la make-up artist di qualche altra band.
A rigor di logica se riuscivo a realizzare il punto due anche il punto uno si sarebbe risolto, ma il problema era il Come fare.
Mi alzai, finalmente meno dolorante, dal letto e presi i vestiti che non ero riuscita a prendere dalla valigia di Tom il giorno prima.
Dopo essermi vestita mi voltai vero Bill,il cuore mi pulsò forte nel petto e io di rimando mi portai una mano sul torace come per impedirgli di scappare da Lui.
Veloce e impulsiva come era nata, così finiva la nostra 'storia',mi avvicinai a Bill, mi chinai su di lui e gli schioccai un fugace bacio d'addio sulle labbra,sperando per un momento che lui potesse ricambiare e impedirmi di scappare va da lui, ma non lo fece, rimase nella sua innaturale perfezione a dormire sul letto.
Col cuore in gola, come quando si guarda un film che già in partenza si sa che finisce male-ma si spera comunque in un colpo di scena-mi allontanai da Bill,lui che era ruscito a farmi impazzire con un solo bacio, lui che era riuscito a farmi dubitare del mio stesso nome, lui che era riuscito a farmi trovare la forza di ribellarmi a questa vita che mi teneva prigioniera da sempre.
Mi chiusi la porta alle spalle.Era fatta.Avevo girato un'altra pagina della mia vita, ora non mi rimaneva che scrivere la fine dell'incubo chiamato Nath e poi avrei potuto andare ad abitare con gli yeti nei Poli a crogiolarmi nel dolore dell'aver perso l'unica persona che avessi mai...amato?..oh no, era una parola davvero troppo grossa.Allarme rosso, avevo abbastanza confusione nella testa senza doverci infilare quelle idee, meglio etichettare il tutto con un 'a dopo-molto dopo' e nasconderlo nei meandri più oscuri della mia testa.
Accanto a me vidi comparire Tom che come per chiedere spiegazioni alzò il sopracciglio.
-Come facciamo allora?non ho la più pallida di come cacciare Nathalie dalla vita di Bill-chiesi dopo aver finito di raccontare tutto nel silenzio religoso che mi aveva concesso Tom.
-Così-mi disse e prese la mia mano fredda nella sua intrecciandola dolcemente.
A quel contatto sussultai impercettibilmente e come imbambolata mi lasciai cullare dal calore della sua mano.
Tom non sembrò altrettanto preso quanto me e mi vergognai subito seguendolo mentre praticamente mi trascinava verso la finestra della camera di Georg.
Rimasi attentamente a fissare la finestra fino a che non riuscii a intravedere la sagoma di mia madre che scambiava effusioni con Georg.
Sgamata!
Quando Tom vide un sorriso perfido sulle mie labbra e capii che ero ruscita a distinguere mia madre mi porse tra le mani una macchina fotografica istantanea, da dove l'aveva tirata fuori stavolta questa?...mi stupiva sempre quel ragazzo.Non esitai troppo e scattai una ventina di fotografie scottanti.
Una volta soddisfatta del mio 'lavoro' mi alzai e proseguii verso la camera di Bill con Tom che mi cingeva il fianco.
Giunta alla porta cominciai ad avere dubbi..volevo davvero mettere fine a tutto?no, la risposta era no, ma dovevo, il perchè era semplice, pechè avrei evitato che Bill diventasse mio padre, avrei smascherato Nathalie davanti a tutti e avrei evitato che continuasse la sua falsa recita,avrei potuto ribellarmi da quella donna e vivere la mia vita ,avrei lasciato in pace Bill dalla dinastia 'Franz' che sembrava perseguitarlo, inoltre avebbero tutti insieme continuato a fare musica e a far sognare le loro fan.
Aprii la porta con tanta decisione quanto tremolio e trovai Bill che sbatteva i pugni al muro e che si mordeva le labbra come un dannato,non mi interrogai sul perchè dei suoi gesti, mi sbrigai semplicemente a dargli le foto, guardandomi attentamente dallo sfiorarlo, quando Bill arrivò a guardare la terza foto le lasciò cadere tutte per terra e corse incontro, prendendomi per il polso mentre stavo per aprire la porta e andarmene, in lacrime che silenziose mi rigavano il volto lacerando non solo la pelle, ma l'anima.
Mi fece girare verso di lui e mi strinse a sè.
-Andrà tutto bene-disse.Lo diceva sempre ma alla fine non succedeva mai.
Cercò smanioso le mie labbra ma non le trovò perchè mi allontanai perentoriamente da lui, come se fosse un mostro che voleva mangiarmi.
-Non capisco proprio i tuoi cambiamenti, un giorno fissi la data per il matrimonio con mia madre, un altro mi baci inaspettaamente e quallo dopo ancora lanci al vento le foto della tua futura moglie colta mentre ti tradisce, con un tuo amico tra l'altro,e ti accanisci su di me?Cosa vuoi dalla mia vita?!-
-Piccola micetta-disse disarmandomi e cercando di calmare quello sguardo pauroso che gli aveva lampeggiato negli occhi fino ad un attimo prima-non capisci ancora?-continuò accarezzandomi la nuca-Ho disdetto il matrimonio stamattina, ho ripreso i contatti con le case discografiche per poter pubblicare un nuovo disco..-non lo lasciai nemmeno finire che mi staccai da lui con un autocontrollo che non sapevo da dove avessi tiriato fuori e dissi
-Allora qua io ho finito- e mentre ancora sentivo il suo profumo di vaniglia e sigarette invadermi completamente gli chiusi la porta in faccia.
Il limbo in cui avevo vissuto per 18 anni era diventato un vero e proprio inferno, un inferno personale dove tutte le mie più grandi paure si materializzavano.
Tom mi squadrò dubbio.
-Se sicura di quello che hai fatto?chiese
-Non sono sicura di quello che sto per fare-dissi, e mi alzai in punta di piedi per depositargli un bacio d'addio sulla guancia che lui fraintese assolutamente.
Non feci in tempo ad avvicinarmi alla sua guancia che Tom si avventò su di me e mi portò verso il muro mentre con gli occhi bramanti si avvicinava alle mie labbra.
no, no, No, No, NO NO!
Non volevo le mani di nessuno addosso a me, solo Lui poteva permettersi di toccarmi doppo quella meravigliosa notte di coccole che mi veva fatto vivere.
Si avvicinava lentamente, probabilmente una qualsiasi altra ragazza avrebbe trovato quell'attesa eccitante, ma io invece la trovato distruttiva,più io cercavo di respingerlo con le mani, più lui credeva che fosse un segno di smania nei suoi confronti.
Strizzai grli occhi, quando gonfi di lacrime non mi permettevano più di vedere oltre la coltre di nubi che le lacrime stavano creando, ero completamente paralizzata, non riuscivo a parlare e quando Tom depositò un lievissimo sospiro sul mio collo che stava scalando io mi lasciai scappare un mugolio di distruzione e le lacrime cominciarono nuovamente a cibarsi dei resti della mia anima lacerata e usata come un giocattolo.
Sentivo il respiro caldo di Tom troppo vicino alla bocca, troppo vicino a me, volevo urlare, avere la forza di un uomo per allontanarlo, trovare la determinazione per urlare a tutto il mondo che non volevo altro che le Sue mani sul mio corpo e quelle di nessun'altro, volevo essere solo sua, volevo che mi marchiasse come suo territorio, non importava quanto mi avrebbe fatto male.
Proprio quando mancavano nemmeno tre millimetri tra le labbra mie e di Tom sentì la porta della camera di Bill sbattere furiosamente e quest'ultimo si scagliò d'impeto contro il fratello facendolo sbattere contro il muro con una violenza inaudita.
Vidi un sorrisetto affiorare sulle labra di Tom e il volto sconvolto di Bill, il quale mi cinse subito la vita e mi portò dentro la sua camera.
Mi lasciò andare sul letto e ominciò a smanire
-Cosa credeva di fare?cosa credevi di fare?-si susseguevano domande su domande di cui a volte non riuscivo neanche a capire il significato.
Infine quando smise di fare avanti e indietro per la stanza si avvcinò a me-che ero seduta sul letto- e mi ci fece stendere, a qualche centimetro dal suo viso mi chiese esasperato
-Perchè ti stavi facendo toccare da un altro uomo?-
Il suo profumo mi invadeva completamente, il calore del suo corpo mi avvolgeva e la sua voce piena di gelosia mi circondava, nella mia testa avevo capito la domanda, ma il cuore la sapeva lunga.
-mhm-risposi senza volerlo.
-Mi vuoi fare impazzire?!-chiese straziato.
Prese la prima coperta che gli capitò tra le mani e mi ci avvolse-insieme a lui-.
Mi ero promessa di non baciarlo, ma certo non avvo giurato di non poterlo toccare più, accarezzare,togliergli la maglietta per sentire in suo calore...
Quel sentimento masochista si stava crescendo dentro di me, si stava nutrendo di me, e mi avrebbe portata a soccombere.

NOTE:Sono viva 0.0 xD, comuuuuuuuuuuuuuuuuunque, dopo questa lunghissima assenza spero che apprezzerete questo nuovo capitolo e vi avverto che nel prossimo cap ci saranno intrighi che...scottaaaaaaaaaaaaa

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